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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Fabriano Fabriano-Matelica euro 1,20 9 >Matelica 17 n. 9 Anno CIII 8 marzo 2014 >Sport Longevity Hub: invecchiamento e tecnologia Centro storico, quante problematiche... La "donna" più venerata dai matelicesi Nuoto FISDIR: campionati italiani in città I D D I naugurato a Fabriano, in via Serraloggia, un progetto che vuole fornire risposte concrete al progressivo aumento d'età della popolazione. al traffico al problema dei parcheggi, dall'inquinamento alla mancanza di programmazione... Il cuore cittadino soffre. Aiutiamoli questi giovani L’erede della famiglia Agnelli ha già corretto il tiro. Siamo in buona compagnia, perché in passato lo hanno fatto altri. In una lista sempre più corposa, troviamo nomi come Tommaso Padoa-Schioppa, Mario Monti, Renato Brunetta, Michel Martone, Elsa Fornero, Annamaria Cancellieri. La frase incriminata: “Il lavoro c’è, ma i giovani non sono così determinati a cercarlo”. Sempre in croce, senza pensare che spesso domanda ed offerta di lavoro non sempre vanno a braccetto e si sente di aziende che vorrebbero assumere ma faticano a trovare il candidato ideale, la persona giusta per il posto giusto. Ma cosa pretende l’Italia dai suoi giovani? Prima ha regalato loro un sistema in cui le garanzie e i diritti sono tutti asimmetrici a favore delle generazioni più anziane. Poi li ha lasciati senza nessuna protezione in balia di un’omologazione demenziale. Li ha affidati ad università ostaggio di baroni e dove l’ultima preoccupazione è la cura di chi viene a studiare. Li “compiange” mitragliandoli con le statistiche impietose sulla disoccupazione. E, dulcis in fundo, li mette alla berlina accusandoli di essere dei “bamboccioni”. Un po’ a turno, lo fanno tutti, c’è più effetto mediatico se c’è di mezzo qualche vip come John Elkann. Ancora una volta si è innescata l’ennesima polemica, con il coinvolgimento di altri imprenditori (Delle Valle in primis) che allontana irrimediabilmente dal vero problema. Che è quello di costruire un futuro ai nostri giovani, sorreggere le loro aspettative, accompagnare il loro cammino. Lasciando da parte facili ironie sulle responsabilità che la dinastia a cui lui appartiene ha sulla situazione dell’Italia di oggi (e quindi, di conseguenza sulla situazione dei giovani), è sbagliato, profondamente ingiusto continuare a guardare alla questione dei giovani in questo modo. È sbagliato, perché è un modo schematico e semplicistico di fotografare la situazione. Ed è ingiusto perché è facile seppellire i giovani sotto le loro stesse difficoltà, quando invece la responsabilità vera di chi occupa ruoli come quelli che John Elkann ha la “fortuna” di occupare, sarebbe quello di dare stimoli, di suggerire percorsi, di attivare energie nascoste. Verrebbe da dire che tra le sfortune che i giovani italiani hanno è quello di dover ascoltare prediche come quelle di Elkann anziché incoraggiamenti affascinanti come quelli di uno Steve Jobs. Sui giovani esistono molti luoghi comuni, frutto di stereotipi che giocano un ruolo rimarchevole nell’inserimento occupazionale degli stessi giovani. Quali? Non entrano facilmente nel mercato perché ci sono lavoratori tutelati che impediscono il ricambio generazionale; l’eccesso di rigidità del mercato del lavoro punisce quindi proprio i giovani; i giovani (...) (Segue a pagina 2) al progetto "verde" di Amnesty Kid contro la violenza ad un dibattito del Cif fino al concerto dedicato alla Beata Mattia. 28 n arrivo un fine settimana agonistico alla piscina di Fabriano con la competizione riservata a disabili intellettivi e relazionali. Tra... volti di donna L 'universo femminile è il fulcro dell'approfondimento settimanale, con l'arrivo dell'8 marzo. Ma la ricorrenza indica, probabilmente, qualcosa di abusato, per cui il nostro interesse si sposta sulle potenzialità della donna nel mondo di oggi, specie in considerazione dei posti di rilievo che occupa sempre più nel lavoro. Anche la comunicazione registra l'avanzamento proficuo delle donne e le stesse pari opportunità segnano una mobilitazione politica che ha raggiunto ogni livello, dagli enti locali a quelli di carattere nazionale. Il tutto perché le parole si tramutino in fatti concreti. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Marco Antonini Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 05/03/14 10.54 2 >EDITORIALI< Quaresima, premio di libertà di DON LORENZO SENA* M ercoledì 5 marzo è iniziato per noi cristiani il periodo della Quaresima, che nel linguaggio della liturgia è detto «tempo forte». Attenzione, tempo forte, non triste, come qualcuno potrebbe pensare, dato che si parla di penitenza e di mortificazione. «È stato detto che la sola vera tristezza è non essere santi; potremmo anche dire che vi è una sola vera miseria: non vivere da figli di Dio e da fratelli di Cristo» (dal messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2014). Perciò, se alla parola Quare- sima qualcuno pensa subito a un tempo di mortificazione, di penitenza, di austerità nel senso di tristezza, sappia che l’equazione non è giusta. La Quaresima è un cammino verso la Pasqua, che è risurrezione, gioia, pienezza di vita. Così è stato per Gesù, così è per noi. Semmai la logica è un’altra. Per arrivare a una risurrezione e a una vita piena si passa attraverso la passione e la morte, la morte del nostro egoismo, del nostro peccato, dell’«uomo vecchio» direbbe S. Paolo. Ecco il senso delle pratiche «penitenziali», che ci vengono suggerite in Quaresima. Ricordiamo la famosa triade: preghiera-digiuno-elemosina (che, tra parentesi, si trova presso tutte le religioni). Ma ciò serve per liberare il nostro io più profondo e renderlo disponibile all’ascolto e all’incontro con Dio. Ricordiamo la risposta di Gesù al tentatore: «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). Forse questo ammonimento di Gesù è di una bruciante attualità per il mondo di oggi. Crediamo di saziarci del «pane» materiale, delle nostre cose, che ci riempiono per un momento, che ci danno un attimo di euforia; e allora pensiamo di non aver bisogno di Dio, del suo messaggio, della sua presenza. E invece quella frase ci trafigge come una spada affilata: l’uomo non può vivere di solo «pane». Abbiamo bisogno di Dio, abbiamo bisogno della sua presenza, di sentire la sua carezza di Padre. Sì, di Padre. Scrolliamoci di dosso quella «paura» di Dio, che lo fa percepire come un despota, un rivale dell’uomo, uno che sta lì a scrutarti, sempre pronto a colpire e a punire; spesso Dio è visto, anche da L'Azione 8 MARZO 2014 noi credenti, come uno che ci ruba la possibilità di vivere, di provare piacere e di sentire gioia: questo non è il Dio cristiano. Dio in Gesù Cristo viene non per condannare, ma per accogliere e perdonare, si fa l’ultimo degli ultimi per essere più vicino a noi. Ecco la grande notizia che ci fa sperimentare la gioia e la libertà. «Il Vangelo è il vero antidoto contro la miseria spirituale: il cristiano è chiamato a portare in ogni ambiente l’annuncio liberante che esiste il perdono del male commesso, che Dio è più grande del nostro peccato e ci ama gratuitamente, sempre, e che siamo fatti per la comunione e per la vita eterna. Il Signore ci invita ad essere annunciatori gioiosi di questo messaggio di misericordia e di speranza! È bello sperimentare la gioia di diffondere questa buona notizia, di condividere il tesoro a noi affidato, per consolare i cuori affranti e dare speranza a tanti fratelli e sorelle avvolti dal buio» (dal messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2014). Mettiamoci in preghiera silenziosa per sentire sopra di noi la mano amorosa di Dio e per chinarci, a nostra volta, su chi ha bisogno di un sorriso e di una carezza, per sentirsi libero e amato dal Signore. *Priore S. Silvestro Un premio Oscar alla... decadenza D opo quindici anni l’Italia torna a vincere un Oscar. Il merito va a Paolo Sorrentino e al suo “La grande bellezza”, che conquista la statuetta come miglior film straniero. Raggiante, il regista, accompagnato sul palco dal suo interprete Toni Servillo e dal produttore Nicola Giuliano, ha ringraziato le sue fonti di ispirazione: “Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese e Maradona. Grazie anche alla città di Roma e a Napoli, la mia città, naturalmente”. Il film segue le peregrinazioni esistenziali del giornalista Jep Gambardella sullo sfondo di una Roma opulenta, annoiata, spesso volgare e priva di ogni moralità. Il protagonista è un romanziere che si è mosso dal Sud verso la Capitale per trovare “la grande bellezza”, ma è rimasto invischiato nella mondanità e nell’effimero, perdendo di vista ogni vero valore. Agli americani è piaciuto il ritratto di quest’uomo indolente, non cattivo ma che si arrende alla mediocrità, e sicuramente hanno apprezzato la fotografia di una Roma bellissima ma decadente, popolata di personaggi spesso sgradevoli e a volte surreali, con chiari riferimenti felliniani. L’immagine di un’Italia alla deriva, persa dietro feste e apparenza, che stenta a trovare un’anima. D’altronde, se si guarda ai Premi Oscar assegnati in precedenza alle pellicole italiane, si vedrà che all’Academy piace premiare opere che tratteggiano l’immagine di un’Italia e di un italiano sempre disastrati, per motivi reali e materiali o per motivi psicologici e morali. Il primo film premiato, per esempio, fu “Sciuscià” di Vittorio De Sica nel 1947, che ottenne il bis con “Ladri Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Amministratore Giovanni Chiavellini di biciclette” nel 1950. Entrambe opere che raccontavano la situazione tragica del nostro Paese nel dopoguerra. Nel 1957 fu la volta di Federico Fellini con “La strada” e l’anno dopo lo vinse nuovamente con “Le notti” di Cabiria. Pellicole che, invece, tratteggiano la crisi esistenziale dell’uomo moderno. E così si va avanti per tutti i film a seguire, arrivando, in tempi più recenti, a “Nuovo cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, a Gabriele Salvatores con “Mediterraneo” e, infine, a Roberto Benigni con “La vita è bella”. L’ottantaseiesima edizione degli Oscar ha seguito un copione già scritto. Il www.lazione.com Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) Tel. e Fax 0737 787551 e-mail: [email protected] Impaginazione Tania Bugatti Ferruccio Cocco Daniela Pedica (...) sono poco produttivi perché non hanno esperienza in campo lavorativo; la scuola e l’università non preparano e le imprese non sono nelle condizioni di permettersi l’investimento formativo… Stessa solfa. L’introduzione poi di una tipologia contrattuale non è da sola in grado di creare opportunità occupazionali. Queste si creano attraverso l’azione condivisa di tutti gli operatori del mercato verso un cambio di paradigma culturale nell’approccio ai temi del lavoro, valorizzandone il riconoscimento della componente formativa e promuovendo la capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici prima di tutto dei processi di produzione. Le imprese devono essere messe in condizioni di operare in un mercato competitivo, al passo con l’evoluzione degli scenari internazionali, altrimenti sarà tanto facile quanto inutile rivolgersi a qualcosa (flessibilità) o qualcuno (giovani) da incolpare. C’è modo e modo di parlare ai giovani. E i modi non sono una variante indifferente. Spesso il modo conta più della sostanza. Molti hanno certamente in mente quel discorso che David Foster Wallace fece ai ragazzi laureati al Kenyon College nel 2005 (“Questa è l’acqua”). Wallace aveva davanti a sé tanti potenziali “bamboccioni” pronti a farsi inghiottire da quella che lui chiama la “configurazione base” del tipo umano americano. Dice loro Wallace: «Il cosiddetto “mondo reale” non vi scoraggerà dall’operare con la configurazione di base, poiché il cosiddetto “mondo reale” degli uomini e del denaro e del potere canticchia allegramente sul bordo di una pozza di paura e rabbia e frustrazione e desiderio e adorazione di sé. La cultura contemporanea ha imbrigliato queste forze in modo da produrre una ricchezza straordinaria e comodità e libertà personale. La libertà di essere tutti dei signori di minuscoli regni grandi come il nostro cranio, soli al centro del creato». Questo è un tipo di libertà, ma non è certo l’unica libertà che avete davanti, spiega poi Wallace ai ragazzi. Ad esempio, «la libertà del tipo più importante richiede attenzione e consapevolezza e disciplina, e di essere veramente capaci di interessarsi ad altre persone e a sacrificarsi per loro più e più volte ogni giorno in una miriade di modi insignificanti e poco attraenti. Questa è la vera libertà. Questo è essere istruiti e capire come si pensa». Non si tirano fuori i giovani dalle case dei loro genitori propinando loro sempre le solite prediche e tirando loro i soliti “scappellotti” verbali. Forse è più onesto ammettere che oggi non si sa cosa dire ai giovani, che non si sa come accompagnarli a dare un senso all’esperienza che stanno facendo, qualunque esperienza essa sia. E allora è meglio ritirarsi e tacere. E augurarsi che in giro ci sia qualcuno (che per fortuna c’è) che sappia parlare loro, che li aiuti «a imparare a pensare», a riconfigurare il loro sguardo, a capire che nulla di quel che si vive è insignificante, a costruirsi un percorso, per quanto faticoso possa essere. Ad andare avanti, sempre e comunque, coltivando quella parola che non sarà mai banale o scontata: speranza. Che non illude o frena, ma costruisce e fa crescere. Carlo Cammoranesi Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330 www.lazione.com e-mail: [email protected] Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 02 editoriali.indd 2 "La grande bellezza " di Paolo Sorrentino conquista l'Oscar di PAOLA DALLA TORRE Aiutiamoli questi giovani Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa premio come miglior film è andato a “12 anni schiavo” di Steve McQueen (che ha vinto anche il premio per l’attrice non protagonista), la storia vera di Solomon Northup, violinista di colore che, ingannato da due falsi agenti di spettacolo, viene rapito, privato dei documenti e portato in Louisiana, dove rimarrà in schiavitù fino al 1853. Un tema forte, dunque, che fa e farà sempre discutere e riflettere. Il film ha battuto concorrenti agguerriti come “American Hustle” e soprattutto “The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese. Il premio per la miglior regia è andato, invece, ad Alfonso Cuaron e al suo film di fantascienza “Gravity”, che ha ottenuto anche molte statuette tecniche (per gli effetti speciali). Viene da pensare che Hollywood quest’anno si sia messa l’anima in pace “dividendo” il suo premio più importante (Regia e Film) tra l’innovazione e il risarcimento storico. Il primo ha ricompensato con sette statuette “Gravity”, appunto, il secondo, che non va mai disgiunto da un po’ di senso di colpa, ha premiato il film di un artista inglese di colore che ha mostrato come mai si era visto fino ad oggi la crudeltà e la violenza dello schiavismo americano. per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 05/03/14 10.57 L'Azione 8 MARZO 2014 3 >INCHIESTA< Non è tempo di festa! L'8 marzo senza Le Pari Opportunità operative nella società fabrianese retorica di MARCO ANTONINI 8 marzo, Festa della Donna. Una giornata consumistica che ha perso la spinta rivoluzionaria e si è trasformata negli anni nella giornata dedicata all’acquisto della mimosa. Tutti per devozione, per moda e per amore omaggiano la propria donna con un ramoscello giallo. Eppure i numeri in Italia fanno sempre riflettere. I dati nazionali. Accoltellate, strangolate e anche soffocate. Uccise a botte e pure a colpi di pistola. Vittime della furia omicida degli uomini a loro tanto cari: fratelli, figli, nipoti, addirittura mariti, compagni o amanti. Il 2013 si è chiuso con dati drammatici: 128 donne uccise in Italia secondo Telefono Rosa. La ricerca ha analizzato i dati relativi alle 1504 vittime che hanno contattato proprio il Telefono Rosa - associazione da 26 anni in prima linea nella lotta contro la violenza di genere - e due subcampioni di 1290 donne italiane e 214 straniere. I risultati hanno evidenziato uno spostamento dell’età media delle vittime: aumentano le donne della fascia di età tra 45 e 54, passata dal 25% del 2012 al 28% del 2013. Per la prima volta in 7 anni si registrano, addirittura, 15 vittime di età inferiore ai 15 anni. Anche i dati sulle donne straniere fanno riflettere. 2 donne su 3 hanno un’età compresa tra 25 e 44 anni (il 31% ha tra i 25 e i 34 anni e il 35% ha tra i 35 e i 44 anni). Aumenta anche l’età media dei carnefici: i violenti di età superiore ai 55 anni (il 17% ha tra i 55 e i 64 anni e il 10% oltre i 65 anni) passa, infatti, dal 22% del 2012 al 27% del 2013. La quota più ampia di aggressori, pari al 58% del campione, resta, comunque, concentrata nell’età di mezzo, tra i 35-44 anni (29%) e i 4554 anni (29%). Il restante 15% di violenti si annida tra i giovani con un’età inferiore a 34 anni. Altro che commercio, altro che mimosa venduta a prezzi esorbitanti! Altro che festa della donna! Altro che donne omaggiate un giorno l’anno! Intanto, la Commissione Pari Opportunità del Comune di Fabriano si è insediata il 4 febbraio. “Abbiamo deciso di assegnare la presidenza e la vice presidenza con rotazione di 6 mesi; in questa prima fase la presidente è Barbara Pallucca e la vice presidente è Maria Cristina Gregori. Gli altri membri della Commissione sono Angela Alicino, Tecla Chiucchi, Daniela Giacometti, Amina Soulimani, Margherita Totori; le supplenti: Regina Merloni e Elisabetta Silvestrini. Fanno parte della Commissione di diritto le consigliere comunali. Le finalità e gli obiettivi – spiega la presidente - sono favorire, promuovere e garantire l’effettiva parità tra i sessi; conoscere la condizione della situazione femminile nel territorio, operare e rimuovere le discriminazioni dirette ed indirette presenti nella società fabrianese in tutti i settori (lavorativo, politico, sociale, scolastico, associativo e culturale) dando pubblicità ai problemi affrontati e ai risultati ottenuti. Il primo impegno è quello di pubblicizzare la presenza sul territorio della Commissione per poter ricevere segnalazioni di problematiche relative alla condizione della donna nel fabrianese. Per questo il prossimo 8 marzo la Commissione parteciperà, anche con un intervento, alle iniziative organizzate in città per la Festa della Donna”. Il primo appuntamento, alle ore 10, presso la sala dell’Avis per “8 marzo: le donne si raccontano” Ospiti Micol, produttrice e sceneggiatrice, Veronica, professione restauratrice, Giorgia, impiegata, Tatiana e Pina esercenti e Stefania, agricoltrice. La proiezione delle foto è a cura di Sara Giuliani. Con l’occasione verranno presentati i dati sull’occupazione femminile a Fabriano a cura del Centro per l’Impiego. Altro momento importante, sempre l’8 marzo, il pomeriggio alla Pinacoteca civica Molajoli con l’evento “Artedonna 2014”. Il programma prevede, alle ore 16, l’installazione di “dolci conditi di poesia” a cura dell’artista Gabriele Mazzara. In parallelo proiezione del video di Stefania Secondini “Nessuno tocchi Eva”. Alle ore 17 Cristina Gregori legge Alda Merini. Chitarra e voce: Maria Grazia Barboni. Alle ore 18 lettura di poesie e testi dedicati alla donna. A seguire, la conclusione con degustazione artistica. L’evento è organizzato da Cinearte, Dante Alighieri, Fidapa, InArte, Talia ed Università degli Adulti. Giorgia Cardinaletti: Rai News24 in tempo reale La giornata della donna, come è noto, ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Ma diciamo la verità: la ricorrenza è un poco desueta, come ogni momento rievocativo che si perde lontano, nel passato. La donna oggi: ecco che cosa ci interessa nel monitoraggio locale. Per una volta rimuoviamo ciò che è stato per fare un balzo in avanti. Pari opportunità, capacità, meritocrazia per dare voce, appunto, alle donne. Che parlino loro, che ci dicano che cosa pensano, come vivono, quali aspirazioni e ambizioni hanno, come si rapportano con l’universo maschile. Non solo diritti negati o violenze: guardiamo positivamente ad un mondo, quello femminile, che ha molte risorse da mettere in campo. La realtà è che le donne hanno conquistato un posto nel mondo del lavoro, dapprima in quei settori che sembravano più congeniali all’attività femminile, poi in ambiti che per molto tempo sono stati riservati esclusivamente agli uomini. Oggi non è raro incontrare donne che esercitano la professione di dirigente aziendale, magistrato, ingegnere e molti altri mestieri considerati fino a non molto tempo fa monopolio maschile. Sono le donne che possono aiutare la nascita di una società più comprensiva e obiettiva, più intelligente ed equilibrata. Alessandro Moscè Dal giornalismo della carta stampata all'attualità televisiva Le donne il mondo della comunicazione: la fabrianese Giorgia Cardinaletti (nella foto), figlia di Massimo, noto cultore di cinema e grande archivista di musiche da film, a 26 anni è già lanciata nel proscenio nazionale. Lavora nella redazione di Rai News24 e si occupa, oltre che della conduzione del telegiornale, anche del settore “società”. Vive a Roma, ha intrapreso la carriera giornalistica quando ancora era studentessa universitaria a Perugia (laureata in Lettere con una tesi sullo scrittore e regista Alberto Bevilacqua). Ha mosso i primi passi al quotidiano “Giornale dell’Umbria” e frequentato la Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo a Perugia. Quindi ha svolto uno stage in Rai, tra tv (Gr3 Marche) e radio (anche da Montecitorio) e infine è approdata nuovamente sullo schermo dopo un’esperienza sulla carta stampata al “Messaggero”. Ama il suo lavoro che richiede, come Gigliola Marinelli (nella foto), il deus ex machina di Radio Gold, che si contraddistingue per un’informazione libera, aperta a quanti hanno qualcosa da dire nel nostro comprensorio. Una finestra è continuamente aperta sul mondo politico anche attraverso l’uso di Facebook che consente di esprimere opinioni e di sollecitare il dibattito. Cosa pensa del ruolo della donna nel mondo del lavoro? Assistiamo ad un’inversione di marcia. Abbiamo raggiunto la consapevolezza delle nostre capacità e non temiamo più il confronto con un sistema imprenditoriale, istituzionale ed organizzativo che attribuiva all’uomo priorità assoluta nell’attribuzione degli incarichi. Nel mio caso sono il direttore di un’emittente radiofonica: anni fa sarebbe stato impensabile. Cosa significa per lei dirigere una radio? Vuol dire saper coordinare e condividere il lavoro con il proprio staff. In radio non c’è posto per i personalismi, e un direttore deve essere in grado di far uscire un prodotto di qualità apprezzato dall’ascoltatore unitamente al rispetto per le peculiarità caratteriali dei singoli speakers. Lo speaker radiofonico è talmente concentrato nel trasmettere per cui è fondamentale lasciarlo travolgere dalle emozioni, altrimenti le stesse resterebbero imprigionate dentro quattro mura e non viaggerebbero in etere. I miei collaboratori sono liberi di scegliere la scaletta dei loro programmi ed il repertorio musicale da proporre al pubblico. spesso ci ha detto, curiosità e intraprendenza. Ma soprattutto una totale dedizione per chi, essendo operativa in una rete che fa informazione 24 ore su 24, non stacca mai la spina, anche quando torna a casa. Fare la giornalista professionista, in giovane età, comporta molti doveri: Giorgia Cardinaletti è attiva non solo sull’attualità quotidiana, ma anche sulla storia, sulla politica, dove lo studio è continuo per non lasciarsi cogliere impreparati e aggiornarsi sulle news dal mondo. Un percorso veloce e impegnativo il suo. Ha deciso di raccontare l’Italia, di andare sul posto a verificare i fatti prima di renderli noti agli italiani, così come di diffondere le notizie davanti al pubblico italiano durante i tg. Una figura in più, fabrianese, donna di oggi e di domani. a.m. Gigliola Marinelli: volto e voce radiofonica 03 inchiesta.indd 2 Cosa intende portare di nuovo nel mondo della comunicazione a Fabriano? In due anni posso dichiarare che l’informazione del territorio oggi passa anche attraverso Radio Gold News. Il nostro sito informativo ha abbondantemente superato le 700 mila visualizzazioni in rete. I giornali radio con informazione nazionale e locale sono seguitissimi, come gli approfondimenti e le interviste in esclusiva da studio. La fortuna della comunicazione scelta da noi di Radio Gold News è la tempestività e la presenza sul pezzo immediate e condivise in tempo reale con l’ascoltatore. Per questo successo devo ringraziare i miei preziosi redattori Marco Antonini, Andrea Poeta, Daniele Gattucci e Gessica Menichelli. a.m. 05/03/14 11.02 4 L'Azione 8 MARZO 2014 VENDESI VENDESI immobile uso ufficio/abitazione completamente ristrutturato di mq. 150 sito in Piazza Garibaldi, 2° piano, con vista interamente sulla Piazza. Trattative private. Cell. 339 4931709. Auguri Rachele! Il 4 marzo Rachele Tiberi ha compiuto 2 anni: "Con affetto e simpatia, tanto amore ed energia, un pizzico di gioia e ironia, tanti auguri piccola Rachele per i tuoi due anni di vita". Ti vogliamo tanto bene. Con grande affetto dai tuoi zii e la tua bisnonna Celestina. Paolo Lacchè Grazie a tutti! La famiglia Pellegrini Amorino ringrazia vivamente tutto il gruppo ciclistico "E.Petruio" e gli amici per l'omaggio rivolto all'intramontabile Moro! Lettura ad alta voce per adulti Ciao Nico! Auguri nonno Paolo! Caro nonno Paolo, visto che arriverà anche per te questo 80° compleanno, abbiamo pensato a degli auguri un po' particolari! Tantissimi auguroni nonno! Ti vogliamo bene! Le tue carissime nipoti Serena, Valentina, Sonia, Sofia A tutti gli associati Fenalc Il Circolo Fenalc S. Maria informa che tutti i giovedì sera verrà effettuata la “SERATA KARAOKE” dalle ore 21 con pizza e birra. Tutti i venerdì, si svolgerà la “SERATA CARAIBICA” con “BAILA CON MIGO” a partire dalle ore 22.30. Vi aspettiamo per delle piacevoli serate. Per informazioni telefonare allo 0732-4271 oppure al 347-6037188. Nicolò Bettini di Montelago festeggia i suoi 6 anni mercoledì 12 marzo. Auguroni dal fratellino Diego (con lui nella foto), dalla mamma Cristina, dal babbo Claudio, dai nonni, dalla cuginetta Gaia, dalla zia e dalla bisnonna Lucia. Dal mese di marzo la Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi” di Fabriano offre un nuovo servizio ai suoi utenti: la lettura ad alta voce dedicata agli adulti. Ogni pomeriggio, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 18, sarà presente un lettore volontario che sarà a disposizione degli utenti, per leggere ad alta voce i libri che questi vorranno suggerire. Il servizio, disponibile su prenotazione chiamando ai numeri: 0732 709 205 / 0732 709 392, è rivolto alle persone con difficoltà di lettura, come ipovedenti o anziani e a quanti apprezzino comunque l’ascolto di una lettura ad alta voce. Il progetto nasce su segnalazione dell’esigenza da parte del gruppo di lettura che già da diversi mesi si riunisce tutti i mercoledì in Biblioteca, ha già affrontato diverse letture ed è attivo anche sul blog http://magnolia4. wordpress.com/. Si può prenotare anche scrivendo all’indirizzo: [email protected]’ possibile partecipare all’iniziativa in qualità di lettori e unirsi al gruppo già formato, semplicemente comunicando la propria disponibilità al personale della Biblioteca. Un nuovo libro Convenzione per i minori con Marco Damilano Venerdì 7 marzo alle 21, presso l’Oratorio della Carità, su iniziativa dell’associazione Società Civile, il giornalista de “L’Espresso” Marco Damilano presenterà il suo nuovo libro “Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall’Ulivo al Pd” edito da Laterza. Un’analisi politica che va dal sogno della “canzone popolare” di Ivano Fossati, inno de L’Ulivo, ai centouno che nell’anonimato hanno eliminato Romano Prodi dalla corsa per il Quirinale. Dalla democrazia dei cittadini alla palude delle larghe intese. È il risultato di una guerra civile a sinistra durata vent’anni. Una catena di ambizioni personali, rivalità tra capi, logiche di conservazione degli apparati che ha spezzato la speranza di un partito nuovo e ha condotto a sconfitte disastrose. CHE SOLIDARIETA’ AL TANNING PUB! Fabriano 23 febbraio. Per Carnevale, generalmente la San Vincenzo de’ Paoli, che senza clamore diffonde fraternità, aiuti e sollievo ai bisognosi di cibo – pochi - per fortuna - ed ai molti solitari che necessitano di compagnia e spensieratezza, invita conosciuti e non, ad una merenda; ma quest’anno c’è stato il pranzo presso “The Tanning Pub” (ex 3 Archi), offerto generosamente dai titolari del locale (ma un grazie anche al forno Romei, alla ditta Quartiglia, alla ditta Doreca e alla Carlsberg Horeca). Eravamo circa sessanta - dieci uomini, cinquanta donne ben vestiti ed ordinati, così, poco a poco, seduti in tavoli da sei posti si è diffusa familiarità ed allegria mentre un sottofondo musicale allietava i presenti. Il Tanning Pub è un locale frequentato da giovani nottambuli - ha osservato qualcuno viste le tenui luci della sala - “ma anche a noi va bene visto che abbiamo… quattro volte 20 anni”. Ottimo ed abbondante è stato il mangiare, cordiali i proprietari ed il personale, buona la musica come i racconti letti ad alta voce dall’autore-recitante Silvano Poeta. Al termine, il presidente della S. 04 mercatino.indd 2 e.m. Vi n c e n z o de’ Paoli di Fa br ia no, Francesco Mearelli ringraziava e rivolgeva pa role beneauguranti ai proprietari del locale ed ai convenuti. Tanti ringraziamenti vada no anche a Maria Ersilla Marsiliani, Giuliana Cappelletti, Franca Chiari, da anni colonne “vincenziane”, che hanno accolto In difesa dei minori. Sono state firmate nei giorni scorsi nella sala Giunta del municipio, le convenzioni tra l’Ambito territoriale e sociale n. 10, rappresentato dal Comune di Fabriano, e le cooperative sociali Oikos di Jesi e Casa del giovane di Ostra per l’inserimento di giovani in comunità. “Questo progetto – ha sottolineato il sindaco Giancarlo Sagramola – intende rispondere con efficacia ad un’emergenza. Da noi, francamente, non si configura l’abbandono di minori, ma sappiamo bene che, a causa della crisi economica e sociale, sempre più famiglie incontrano difficoltà ad andare avanti. A risentirne maggiormente, in tali circostanze, sono i soggetti più deboli, fra cui i minori. Ebbene, con queste due convenzioni vogliamo rispondere ad un'eventuale emergenza. Si tratta di una risposta non definitiva (l’obiettivo è di far tornare i ragazzini con le loro famiglie), ma importante, poiché mette i bambini nelle condizioni di essere tutelati e garantiti”. Immacolata De Simone, dirigente comunale dei servizi finanziari, ha rimarcato il fatto che “tutti i sindaci del nostro territorio hanno capito l’importanza di garantire un servizio di pronta reperibilità a tutela del minore”. Al via il progetto Policoro La Diocesi di Fabriano e Matelica nell’ambito del progetto più ampio di attivazione continua alle problematiche del lavoro ha deciso di attivare, a partire dal 1° gennaio 2015, le attività previste dal Progetto Policoro. Il primo obiettivo è quello di individuare, tra i giovani interessati, un “Animatore di Comunità”. Il bando verrà reso pubblico, con informativa, su “L’Azione” della prossima settimana. tutti con strette di mano e sorrisi ed hanno donato ad ognuno un ottimo prodotto profumato. 05/03/14 12.00 5 L'Azione 8 MARZO 2014 Il taglio del nastro del "Longevity Hub", struttura dedicata alla longevità attiva ed indipendente degli anziani attraverso le nuove tecnologie >CRONACA La longevità come risorsa Spacca: "Una risposta all'invecchiamento della popolazione" taccuino di DANIELE GATTUCCI L a casa intelligente non è più solo un'idea: è diventata realtà. E’ stato inaugurato giovedì scorso in via Serraloggia, lungo la strada per Attiggio, il “Longevity Hub”, una casa intelligente per una longevità attiva ed indipendente dell’anziano attraverso le nuove tecnologie domotiche. Il Progetto si inserisce nella strategia globale della Regione Marche che considera l’active ageing come tema centrale dell’azione di governo, sviluppato in partnership con Italia Longeva, Rete nazionale di ricerca su invecchiamento e longevità attiva, con l’obiettivo di garantire un approccio interdisciplinare alle problematiche dell’invecchiamento, sviluppare modelli assistenziali innovativi con nuove tecnologie, diffondere le conoscenze e promuovere stili di vita appropriati per gli anziani. “La realizzazione di questo progetto – afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca - è una prova tangibile della capacità marchigiana di fornire risposte efficaci al progressivo invecchiamento della popolazione, conciliando le esigenze di sostenibilità del Servizio Sanitario con i bisogni concreti degli anziani. La domanda di prodotti e servizi da parte della popolazione over 65 è infatti sempre crescente, in particolare per la popolazione delle Marche, che è la più longeva d’Europa e quella con l’aspettativa di vita tra le più alte al mondo. Gli over 65, nella nostra regione, rappresentano circa il 22% del totale contro il 20% nazionale, con un trend di crescita che prevede il 24% nel 2020. Dati, questi, che spingono inevitabilmente il nostro sistema istituzionale, sociale ed economico ad un approccio multisettoriale al tema della longevità. Abbiamo chiamato a raccolta – prosegue Spacca - il sistema produttivo regionale affinché partecipasse alla riflessione su questa nuova fascia di bisogni pensando prodotti e servizi che aiutino il longevo a vivere meglio e in maggiore autonomia. Nuove tecnologie e longevità possono Il Longevity Hub, in via Serraloggia a Fabriano Si chiama Longevity Hub: studio, ricerca e sviluppo Il centro nodale di rete del Longevity Hub svilupperà molteplici funzioni: laboratorio prototipale, network della conoscenza, sinergia su progetti di housing sociale. Il Centro sarà costituito da tre sottosistemi. Il Sistema Laboratorio (LAB) è strutturato, su tre livelli, in aree funzionali corrispondenti al processo evolutivo proprio di un progetto complesso di ricerca applicata: le fasi dello studio, della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e sistemi finalizzati al supporto della longevità attiva e dell’autonomia della persona anziana nella propria casa, sono relative al LAB1; le fasi applicative, attraverso la definizione del Prototipo dimostratore della Casa intelligente, divulgative e di disse- 05 fabriano.indd 2 stimolare nuova imprenditorialità, unendo tradizione, innovazione e coesione sociale. La via per rilanciare lo sviluppo passa attraverso strumenti e progetti molteplici e differenziati, compresa la difesa dei settori produttivi tradizionali. La terza età in questo modo può trasformarsi anche in una grande opportunità per uscire dalla crisi non solo con le detrazioni fiscali e le manovre finanziarie, ma anche producendo articoli utili che entrino nel mercato e possano essere venduti, possibilmente in tutto il mondo. Il nostro Paese – conclude Spacca -, il più anziano insieme al Giappone, può diventare, in linea con la strategia di crescita intelli- gente e inclusiva di Europa 2020, un enorme laboratorio nel quale sperimentare nuovi prodotti, costruiti dalle nostre industrie e destinati alla popolazione del pianeta”. "Una casa intelligente per una longevità attiva e indipendente dell’anziano: l’idea di fondo, che anima l’impegno della Regione Marche e dell’Irccs Inrca, è contenuta tutta nel titolo di questa iniziativa – aggiunge il presidente di Italia Longeva Roberto Bernabei Oggi stiamo imparando a vedere gli anziani come un’opportunità: con le loro peculiari esigenze, gli anziani alimentano una nuova e crescente domanda di soluzioni tecnologiche, che vanno dalle nuove necessità abitative fino ai bisogni sanitari e assistenziali, ai quali dovranno a breve rispondere i sistemi di telemedicina e tecnoassistenza, a partire dall’appuntamento di oggi. Sono settori ad elevatissimo tasso d’innovazione, che possono rappresentare un driver importante per la ripresa della produzione industriale. L’intento è chiarissimo: da un lato dobbiamo considerare l’anziano di oggi, ma soprattutto quello dell’immediato futuro, come un comune utilizzatore di tecnologie, dall’altro lato dobbiamo vedere la tecnologia come uno strumento di aiuto nell’assistenza all’anziano per i familiari, per i caregivers e per gli operatori del settore. Oggi vogliamo quindi inaugurare un’esperienza aperta al mondo sociale, sanitario ed economico”. minazione dei risultati raggiunti, sono afferenti al LAB2; infine il LAB3 si occuperà della messa a punto del “modello di dotazione base alloggio”, dopo la sperimentazione ed il passaggio dal Prototipo ad una serie di Residenze sperimentali (HOME). Il sistema HOME è la componente applicativa: gli spazi abitativi sono i luoghi dove verranno introdotti i sistemi tecnologici (domotica, ICT, AAL) ed i prodotti innovativi studiati e messi a punto dal LAB. Il sistema HOME è pensato con due configurazioni applicative: l’HOMEp, cioè il Prototipo della Casa Intelligente, e le HOMEr, le Residenze sperimentali che potranno essere realizzate per la sperimentazione seriale con l’utenza anziana insediata, sul territorio regionale in sinergia con i progetti di housing sociale. Il sistema Network (NET) avrà la funzione di interscambio delle informazioni in senso bilaterale. Esso consisterà di una parte più propriamente tecnica, con strumentazione e soluzioni tecnologiche, che permetterà il collegamento col mondo esterno (anche con sistemi di realtà virtuale) e di un’altra parte più operativa, con azioni specifiche da mettere in campo, che permetterà invece di incrementare le collaborazioni con Istituzioni esterne, in un sistema di rete internazionale. FABRIANO FARMACIE Sabato 8 e domenica 9 marzo POPOLARE Via Cialdini 4 Tel. 0732 21917 DISTRIBUTORI Domenica 9 marzo Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 9 marzo La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. 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I votanti sono gli alunni delle scuole medie e superiori dei primi due anni: sono ammesse massimo due preferenze per i consiglieri, un ragazzo ed una ragazza. I candidati a sindaco per succedere a Danilo Ciccolessi sono sette: Tommaso Ottaviani, Agnese Mariangeli, Giovannni Ceresani, Asja Argalia, Lorenzo Roscini, Letizia Palombi e Marco Battistoni. I due più votati andranno al ballottaggio previsto per il 21 marzo. Le liste dei consiglieri sono nove: “Noi per la speranza” con Lorenzo Roscini, “Vola alto” con Asja Argalia, “Giovani per Fabriano” con Tommaso Ottaviani, “Fabriano in mano ai giovani”, “L’alba delle nuove idee”, “La chiave del Domani” le tre liste rappresentate da Agnese Mariangeli, “I giovani per Fabriano” con Marco Battistoni, “Lista Giovanni Ceresani” con Giovanni Ceresani, “Young future” con Letizia Palombi. Lunedì 3 marzo nella Sala Giunta del Comune di Fabriano si è tenuta la conferenza stampa a cui hanno partecipato i sette candidati rappresentanti delle liste, accompagnati dai rispettivi professori, il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola e il sindaco dei ragazzi in carica Danilo Cicco- lessi, l'assessore Giovanni Balducci e il responsabile del settore Servizi Anagrafici Antonio Spinelli. Il sindaco Sagramola ha salutato l'assemblea complimentandosi con i ragazzi per il loro impegno presente e quello futuro, e definendo la loro iniziativa “non una competizione ma un'esperienza di democrazia, che consente di affrontare un tema di crescita importante. Nella Poli- tica con la 'P' maiuscola la parola chiave spesso dimenticata è 'servizio', poiché politica è mettersi al servizio di chi si rappresenta e del bene comune. L'augurio è quello di essere competitivi, non nemici, di crescere facendo una bella esperienza”. Il sindaco dei ragazzi: “State cominciando qualcosa di grande, andrete a rappresentare i ragazzi di Fabriano, quello che fate ha un significato ben preciso. Ricordo che nella presunzione infantile all'inizio del mio incarico avevo la pretesa di fare tanto, quasi che sfuggisse l'obiettivo principale: fare il possibile per garantire il bene comune dei giovani. State per cominciare un cammino bellissimo e impegnativo che potrà aprirvi anche altre strade facendovi crescere”. Ogni gruppo ha presentato le proprie proposte, dando spazio a vari campi di interesse comune come l'ambiente, lo sport, gli hobby e il tempo libero. Tra le proposte c'è quella di migliorare le strutture sportive costruendo inoltre un campo da pallavolo da “Noi per la speranza”, predisporre una discoteca pomeridiana per ragazzi da “Vola alto”, realizzare una pista ciclabile ed un percorso praticabile lungo il corso del fiume Giano a cielo aperto da “Giovani per Fabriano”, organizzare delle “Olimpiadi dei giovani” con tornei gratuiti per ragazzi dalle liste rappresentate da Agnese Mariangeli, l'apertura di una Sala Giochi da “I giovani per Fabriano”, adibire la vecchia piscina a centro di ritrovo da “Young Future”. Il fantastico mondo di De Nardo Le pensionate Cisl all'appuntamento di fabricamenti festeggiano la donna Sabato 8 febbraio si è svolto un altro INTERNO.giorno per l’associazione fabricamenti. Il team dell’associazione pensa, condivide ed agisce continuamente. L’appuntamento INTERNO.giorno è un’iniziativa che prevede incontri ospitati ogni volta in una casa diversa: in questo modo si svela il cuore pulsante delle passioni vissute all’interno di abitazioni private promuovendo quindi la cultura dell’accoglienza e sviluppando una nuova dimensione attrattiva per una città in cambiamento. Si aprono i confini delle mura domestiche, non solo fisicamente ma anche metaforicamente attraverso percorsi di scambio ed approfondimento “intimo”. Ogni volta si viene catapultati nello spazio del quotidiano attraverso l’arte, la musica, la letteratura e tante altre passioni. Un viaggio dunque in varie case, in cui in ogni stazione c’è un ospite, del calore umano, sentimenti e storie da condividere, alla ricerca del coinvolgimento emotivo dei partecipanti. L’ospitalità è la modalità con cui si relazionano gli individui che con gesti “rituali” come la stretta di mano, l’abbraccio dell’ospite, l’offrire una tazza di tè offrono se stessi. Il successo dello scorso sabato è dovuto ad un binomio particolare: realtà-fantasia. La casa di una persona che lavora nel mondo dei bambini e che respira a pieni polmoni creatività ha ospitato lo scrittore Massimo De Nardo che ha presentato la collana di libri di cui è direttore: “Il Quadeno quadrone” che comprende “Che mestieri fantastici”, “Il topo sognatore e altri animali di paese” e “Pupa” pubblicati dalla casa editrice Rrose Sèlavy. Massimo de Nardo ha costruito la sua vita sulle passioni, l’arte, la scrittura e il teatro: l’uomo è fatto 06 fabriano.indd 2 di anima, di cuore, di passione e de Nardo come un bambino si sente libero di esprimersi; con uno spirito fanciullesco infatti osa e sfida il “mondo degli adulti” fatto di costrizioni morali che soffocano l’anima, la vera essenza della vita. Un elemento chiave dell’INTERNO.giorno è la stretta relazione tra la casa che ospita l’evento e l’ospite “d’onore”: di solito il proprietario della casa condivide con l’ospite una qualche passione o uno stile di vita e per osmosi questa condivisione contagia anche gli altri partecipanti che esternano emozioni, sensazioni, pensieri, pareri davanti una tazza di tè in un’atmosfera rilassante e familiare. L’antico e sacro valore dell’accoglienza rompe infatti ogni barriera tra le persone che si sentono libere e stimolate per un confronto. I tre libri presentati da Massimo De Nardo sono ricchi di immagini e frutto di una straordinaria collaborazione tra De Nardo e vari artisti e scrittori come Tullio Pericoli, Stefano Bartezzaghi, Adrian Bravi, Fulvia Zampa, Loredana Lipperini, Paolo d’Altan, Lidia Ravera, Simone Massi e Franco Arminio. De Nardo è anche responsabile della rivista Rrose (periodico sulla creatività). Fabricamenti dimostra con questo esperimento la grande qualità di saper portare dentro le case l’arte, la cultura e tutto ciò che sembra così lontano dalla vita di tutti i giorni ma che in realtà è l’unica risorsa e l’unico modo per poter curare questo mondo corrotto, ignorante e malvagio. De Nardo ha raccontato la storia della casa editrice Rrose Sélavy, introducendo il mondo dell’editoria e tutti gli ostacoli che è costretto ad affrontare in questo periodo di crisi e soprattutto ha spiegato il perché della stesura di questi libri così “fantastici” e favolistici, ma allo stesso tempo reali. La creatività degli autori vede esseri straordinari ed animali protagonisti di storie per ragazzi, utili però anche e soprattutto per gli adulti perché insegnano a vivere una vita genuina distaccata dall’inquinamento morale della nostra quotidianità. Le illustrazioni presenti nei libri sono dei veri capolavori; i tanti colori accendono passioni e sentimenti del lettore che viene in questo modo aiutato nell’immaginazione delle storie; insomma, le parole e le immagini lavorano in perfetta sintonia per colpire il lettore e per farlo evadere dal mondo reale proprio come i bambini giocando fantasticano sulla propria vita. E’ un procedimento non banale, anzi, fondamentale per l’adulto che, immaginando situazioni non reali, vive passioni pure e respira l’essenzialità di sentimenti. Fabricamenti con la sua azione culturale dà l’occasione ad ogni persona di esprimersi e di conoscere sempre nuove realtà culturali viaggiando con la mente tra libri, arte, musica e divertimento. Valorizza inoltre il territorio fabrianese attraverso i suoi cittadini che, ritrovandosi all’insegna della condivisione, si sentono parte di una stessa realtà culturale e sociale. Domenica 9 marzo le Pensionate del Coordinamento Donne della Cisl celebreranno la tradizionale Festa della Donna con una visita alla città di Genga ed al suo museo, la partecipazione alla S. Messa della Parrocchia, un pranzo fra amici a San Vittore ed una bella giornata in allegria. L’Azione ha già dato comunicazione di tale evento la scorsa settimana, ora ci fa piacere rendere noto che, come per il passato, l’allegro appuntamento ha anche una visione che si allarga ai bisogni altrui. Per il passato abbiamo collaborato con l’Iscos della Cisl per la realizzazione di alcuni progetti in Tanzania, lo scorso anno la nostra beneficenza è stata devoluta alla Casa Madonna della Rosa che tanto bene fa per i bisogni di Fabriano. Per il nuovo anno il ricavato della nostra raccolta sarà devoluto al Movimento della Vita ed al Centro Aiuto alla Vita di Fabriano. Nell’obiettivo di difendere la vita fin dall’inizio e di aiutare le future mamme, in occasione della festa, ci dedicheremo anche alla raccolta di firme, già in atto in città, tendente ad evitare la minacciata chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia del nostro ospedale. Punto Nascite a rischio: l'impegno dell'Area Vasta 2 Con riferimento alla problematica del punto nascita dell’Ospedale Profili di Fabriano, la direzione dell’Area Vasta n. 2 rassicura la cittadinanza circa la piena volontà della Regione di scongiurare la chiusura del Punto Nascita locale. Quello dei Punti Nascita al di sotto dei 1000 parti annuali è una problematica che riguarda tutto il territorio nazionale: tale parametro è infatti stabilito dalle normative del Parlamento nazionale. Per quanto riguarda però l’Area Vasta 2, e in particolare l’Ospedale di Fabriano, tutti gli addetti ai lavori non stanno attendendo passivamente l’evoluzione della vicenda. Questa direzione infatti, in accordo con l’Asur e la Regione Marche, sta già esaminando progetti finalizzati all’aumento dei parti, facendo in modo che il polo venga reso attrattivo per tutte quelle donne che ne hanno necessità, recuperando le puerpere che attualmente si rivolgono ad altre strutture ed ampliando il bacino di utenza. Insomma, pur in presenza di vincoli nazionali, l’Area Vasta 2 intende considerare ogni possibilità in proposito che, utilizzando tutte le potenzialità del suo territorio, possa garantire un servizio di eccellenza così tanto importante per la collettività, soprattutto in un’area montana caratterizzata dalla difficoltà dei collegamenti. In tal senso si fa appello ai parlamentari perché ci siano iniziative che considerino le peculiarità di territori molto vasti e popolati e puntino quindi ad allentare la rigidità della normativa nazionale. Francesca Agostinelli 05/03/14 11.09 7 >FABRIANO< L'Azione 8 MARZO 2014 "Su quel volo c'ero anch'io" La fabrianese Giulia Gagliardini sull'aereo dirottato in Svizzera di ELISA PALLOTTA M omenti di panico per i 193 passeggeri (139 gli italiani, tra cui Giulia Gagliardini di Fabriano) sul volo dell’Ethiopian Airlines, da Addis Abeba a Roma. Ma per fortuna tutto si è risolto al meglio. Il copilota, etiope, rivendicava il diritto di asilo in Svizzera poiché nel suo Paese si sentiva minacciato. Dopo aver preso il controllo dell’aereo, approfittando del fatto che il pilota fosse andato in bagno, avrebbe annunciato di far schiantare il velivolo se il comandante non avesse smesso di tentare di entrare in cabina. Le turbolenze sono iniziate verso la mezzanotte, ora italiana. In seguito, l’aereo ha girato più volte sopra Ginevra perdendo quota e seminando il panico fra i passeggeri. Atterrato, le teste di cuoio svizzere sono salite a bordo. I passeggeri, accolti dalle autorità dell’aeroporto ginevrino, hanno ricevuto assistenza immediata per poi essere rinviati chi a Milano in bus, chi con un altro volo a Fiumicino. Il copilota è stato arrestato mentre tentava la fuga calandosi dal finestrino del cockpit. Identificato dal governo etiope, il 31enne era da cinque anni dipendente della compagnia, senza precedenti penali. “Un gesto senza ragione”, afferma il Ministro dell’informazione etiope, Redwan Hussein. Giulia Gagliardini, 36enne fabrianese, si trovava proprio sull’aereo dirottato a Ginevra da Addis Abeba per un viaggio. “Lavoro con l’Unicef nella Repubblica Democratica del Congo e mi occupo di questioni inerenti alle condizioni igieniche e idriche. Ho un contratto di lavoro di un anno e stavo tornando in Italia. Noi viaggiatori non sapevamo nulla di cosa stesse accadendo. A un’ora dal decollo, l’aereo ha cominciato ad avere turbolenze e sono scese le mascherine con l’ossigeno. Così abbiamo pensato ad un guasto, ma avevamo qualche dubbio, dato che l’equipaggio non ci aveva detto Giulia Gagliardini niente. Quando poi abbiamo realizzato che l’aereo aveva superato Roma, la destinazione del volo, c’è stata forte preoccupazione. C’era chi diceva che avremmo dovuto compiere un atterraggio d’emergen- za e che Roma non fosse attrezzata, cosa che sembrava un po’ strana. Le ipotesi, però, ci vennero in mente tutte. C’erano vari gruppi, chi leggeva la Bibbia o il Corano, chi pregava o piangeva”. Continua Giulia nel suo racconto: “Per fortuna l’equipaggio ha avuto il buon senso di non dire nulla su come stessero realmente i fatti, altrimenti la situazione sarebbe degenerata. Alcuni, però, erano arrabbiati con il personale per la mancata informazione, altri andavano a parlare con il pilota, ma tornavano senza dire nulla. Ci hanno detto di rimanere seduti e questo ha scoraggiato il dialogo. È stato proprio il copilota, a nostra insaputa il dirottatore, a dircelo. Si tratta di un bravissimo pilota, dipendente della Compagnia Ethiopian Airlines da 5 anni, e non si spiega con precisione il perché del suo gesto. Ha affermato di voler chiedere asilo politico alla Svizzera. A posteriori credo che l’equipaggio abbia fatto un ottimo lavoro, anche considerata la pressione che avevano dalla parte di noi passeggeri e dal fronte del dirottatore. La paura c’è stata, ma in questo caso ho dovuto fare come quando si cade da cavallo, cioè rialzarmi subito. Infatti ho preso un aereo poco dopo”. Murayo: la favola di una speciale ragazza somala Siamo in Somalia, anno 1994. Murayo, una bambina gravemente malata, viene lasciata in un ospedale militare italiano per essere curata. Il padre va a visitarla una volta e poi fa perdere le sue tracce, sembra sparire. La piccola diventa la mascotte dell’accampamento fino al momento del ritiro del contingente. Ad un certo punto purtroppo, parte l’ordine per il trasferimento all’orfanotrofio di Mogadiscio; il militare che avrebbe dovuto accompagnarla non se la sente di abbandonarla, non vuole assolutamente, le si è affezionato e decide di portarla con sé nel suo Paese. Murayo arriva in Sicilia e diventa il fulcro di una nuova famiglia. Una famiglia adottiva che non le lesinerà nulla di tutto ciò che sono i sentimenti veri e l’amore. La bimba, dal canto suo, è convinta di aver perso tutti i suoi cari e la Somalia resta per lei solo una immagine lontana, un ricordo triste. Fino a quando, quattordici anni dopo, una puntata della trasmissione Chi l’ha visto? scompagina completamente i piani, i destini e accade l’inimmaginabile, come nei sogni: Murayo riconosce suo padre in un campo di rifugiati in Kenya. ll vero padre di Murayo non si è dato mai pace. Non ha dormito per anni, con il pensiero ossessivo rivolto alla bimba. L’ha cercata ogni giorno e lo ha fatto per vent’anni. Un colpo di fortuna e due ricercatrici inglesi, conducendo una ricerca proprio a Dadaab, dove vi risiedono circa 500.000 profughi somali. Apprendono la storia di questo padre distrutto e scrivono al programma tv italiano Chi l’ha visto?, riuscendo a trovare Murayo. Laura Boldrini, oggi Presidente della Camera, ma sino a poco tempo fa portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), viene chiamata da Federica Sciarelli, in 07 fabriano.indd 2 Ha raccontato la sua vicenda agli studenti trasmissione. Sarà il trampolino di lancio che farà scattare una complessa operazione che si occuperà di accompagnare Murayo in Africa. Il via ad un nuovo giorno. Ma questa bellissima storia a lieto fine merita di essere letta personalmente, acquistando il libro scritto dalla Boldrini, sulla vicenda: “Soltanto le montagne non si incontrano mai”. I proventi andranno per la causa del campo di Dadaab, in Kenya. un campo profughi grande tre volte la città di Firenze, come dalle parole di Murayo. E’ su questa base e grazie ad un incontro casuale, a Perugia, dell’insegnante Maria Addolorata Gianfreda dell’Itis Merloni con la ragazza (studia Scienze dell’Alimentazione), che nasce la prorompente voglia di ospitarla per una giornata dedicata alla sua storia. Così, sabato 22 febbraio, presso la multisala Movieland, esempio di efficienza e professionalità, si è tenuto un convegno, alla presenza delle classi IV, V, dell’Itis Merloni e Ipsia Miliani, con rappresentanze del biennio. Già dal suo arrivo, Murayo ci colpisce con il suo sguardo dolce e penetrante, condito da una vitalità solare contagiosa. Due occhi nerissimi e mobili che “nascondono” una grande intelligenza e la disponibilità a sorridere e dialogare con tutti gli studenti, in un clima di massima educazione e simpatia. Sono i redattori del giornale dell’Istituto “Mercurius Il Messaggero degli Dei”, parole, ma spenderle soprattutto verso Murayo: “Una ragazza splendida, unica, rimarrà dentro il mio cuore, una persona che ha dato un esempio e che spero potrà essere di nuovo nostra ospite, ormai è della famiglia”. Ha poi voluto ringraziare tutti quelli che hanno potuto rendere realizzabile questa iniziativa e che hanno lavorato dietro le quinte, come sempre accade in questi contesti. Un grazie particolare ai tecnici di laboratorio. Uno splendido mazzo di fiori, consegnato dalle ragazze del giornale, accompagnato da un pacco di pregiata carta a mano e filigrane, creato nei nostri laboratori del corso Grafica e Comunicazione opzione Carta, ha chiuso la mattinata, tra foto ricordo e scambi di numeri telefonici. Davvero una mattinata all’insegna di un raggio di sole portato da Murayo, una ragazza speciale. collaboratori dell’iniziativa, che avranno l’onore di fare la sua conoscenza per primi, in quanto, c’è l’accordo per una piccola intervista in esclusiva. Poi iniziano ad arrivare le classi, i docenti e la sala 3 si popola di giovani desiderosi di vedere ed ascoltare l’ospite. Sulle romantiche note di un pianista islandese e la cornice di una slide della famiglia di Murayo, i genitori adottivi, il papà biologico e una sorella di lei che le assomiglia come due gocce di acqua, si apre la giornata. Il dirigente scolastico, motore della Marco Galli manifestazione, dopo parole sincere e profonde di stima verso la giovane somala, si è prodigato in un accorato appello agli studenti per sensibilizzarli allo studio, alla continua ricerca dei valori della vita, all’educazione come prima legge non scritta, all’altuismo, perché non tutti nascono con un destino felice. Murayo, emozionata ma determinata allo stesso tempo, è entrata direttamente nel vivo raccontando la sua storia, le situazioni tristi, le ansie, i dubbi, le aspettative, l’abbraccio con la famiglia in Africa, l’incredulità, l’esplosione di gioia, la riconoscenza per la vita verso la dott.ssa Boldrini, come la chiama lei. Sono stati momenti forti che hanno costretUn primo piano della ragazza somala Murayo to molti della platea ad asciugarsi lacrime di commozione e reprimere un istintivo desiderio di abbraccio protettivo. Il tutto mentre Nell'elegante cornice dei saloni del Marchese del Grillo si è tenuta la cerimonia delle lo sfondo si rinCandele, appuntamento annuale organizzato dalla Federazione Donne Arti Professioni novava con due e Affari. La manifestazione simboleggia la condivisione di intenti che la Federazione Internazionale ha in tutti gli stati e i continenti in cui è presente nel mondo: “Tante luci foto simbolo: ma un solo obiettivo – ha dichiarato la presidente Fidapa di Fabriano, Roberta Cristalli l’arrivo in Italia - l’obiettivo condiviso è mettere a disposizione le proprie professionalità per essere della bambina in una risorsa per la società”. Ospite della serata la presidente del Distretto Centro, Maria braccio al miliDonatella Aiello, che ha presentato un importante progetto nazionale di start up per nuove tare adottivo ed aziende al femminile, a cui verrà dato supporto economico e formativo per l’avviamento. il giorno della Il bando sarà reso noto con una specifica conferenza stampa. La nutrita presenza delle laurea con la fasocie Fidapa e l’ingresso di nuovi elementi di spicco, fa di questa associazione una miglia siciliarealtà al femminile molto impegnata nel territorio, con numerosi programmi futuri e na. La prof.ssa tante iniziative al suo attivo. Gianfreda ha voDaniele Gattucci luto dire poche Fidapa: start up per aziende rosa 05/03/14 11.10 8 >FABRIANO< L'Azione 8 MARZO 2014 Il Giano si può... scoprire Moscè del Comitato: "Il parere dell'Autorità di Bacino non è vincolante" di FERRUCCIO COCCO “N ulla in contrario alla completa scopertura del Giano”. Con questa dichiarazione dei funzionari facenti capo all’Autorità di Bacino, si aprono nuovi ed interessanti scenari in merito alla riapertura del fiume cittadino. In realtà l’Autorità di Bacino non ha mai detto un categorico “no” e (contrariamente a quanto era stato sostenuto da alcuni) il suo parere non è nemmeno vincolante nella fattispecie della Legge 61/97 in cui è inserito il piano di recupero del Giano. E’ quanto emerso dall’incontro tra alcuni esponenti del comitato “Alla scoperta del Giano” e alcuni funzionari dell’Autorità di Bacino avvenuto ad Ancona il 21 febbraio scorso. “E’ stata premiata la nostra testardaggine di voler andare a fondo della questione – commenta Fabrizio Moscè del Comitato stesso – La Soprintendenza prima e l’Autorità di Bacino ora ci hanno confermato che da parte loro non esiste nessuna preclusione alla riapertura completa del fiume Giano nel tratto urbano”. “L’impressione che abbiamo ricavato dall’incontro con i tecnici è estremamente positiva – aggiunge Aldo Pesetti, altro esponente di punta del Comitato – L’Autorità di bacino sembrava essere un ostacolo insormontabile, ma abbiamo scoperto dalla viva voce degli stessi referenti regionali che si tratta di un parere assolutamente non vincolante. Tutti coloro che abbiamo interpellato sembrano essere concordi che una soluzione che porti alla completa e definitiva riapertura del Giano, in piena sicurezza, può essere trovata. Non possiamo che esserne soddisfatti”. “A questo punto la questione è soltanto politica – riprende Moscè - E da questo punto di vista mi sembra che, adesso, molti esponenti dell’attuale maggioranza siano disponibili a voler riprendere in considerazione la possibile riapertura del fiume”. Aggiunge Pesetti: “Lo stesso sindaco Giancarlo Sagramola e gli assessori Alianello, Balducci e Paglialunga, con cui ci siamo confrontati negli scorsi giorni, ci sono apparsi più che possibilisti”. Nel frattempo, però, i lavori sono stati assegnati e il cantiere è già operativo: quali strade potrebbero essere percorse in questo momento? “Il Comune potrebbe convocare una nuova Conferenza dei Servizi per rivedere quanto espresso nel 2004 e trovare soluzioni alternative per le necessarie vie di fuga previste dal progetto”, dicono dal Comitato. In tal senso, l’Autorità di Bacino si è detta disponibile ad un confronto con l’amministrazione comunale per fornire il necessario supporto, per quanto di competenza, non avendo nulla in contrario alla “scopertura” del Giano. “Anzi – aggiunge Moscè – i geologi stessi ne auspicherebbero la riapertura, che consentirebbe una migliore ispezione e controllo del corso d’acqua”. Ciò a cui il Comitato punta è una variante in corso d’opera al progetto, nel rispetto della normativa vigente. Presto si saprà se il Giano potrà rivedere completamente la luce oppure no. Ente operante sugli ambiti idrografici L'Autorità di Bacino delle Marche è l'ente che assicura la difesa del suolo, il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico-sociale, la tutela degli aspetti ambientali connessi. Per maggiori informazioni www. autoritabacino.marche.it. Si rischia di perdere anche la Polizia Ferroviaria Si ventila la chiusura della sede della Polizia Ferroviaria (Polfer) di Fabriano, per scongiurare la quale la città ha già detto la sua. Il caso è approdato dapprima in Consiglio comunale, in quanto il presidente Giuseppe Pariano ha depositato un ordine del giorno da inviare ai vertici nazionali del ministero dell’Interno. “Non posso che esprimere la mia preoccupazione per le ricadute negative, in termini di sicurezza, che tale decisione produrrà su chi utilizza il servizio ferroviario per muoversi. Personalmente non credo che ragioni economiche possano e debbano compromettere la sicurezza dei cittadini”. Nell’ordine del giorno presentato il 25 febbraio, premessa la diffusione di notizie propagate sugli organi di stampa riguardo possibili chiusure definitive da parte del ministero dell’Interno di centinaia di Uffici di Polizia su tutto il territorio nazionale, e il sindaco e la Giunta comunale si sono impegnati nelle sedi opportune per impedire la chiusura del Punto Polfer cittadino e a comunicare tale richiesta ai vertici del ministero dell’Interno. Di rimando, mercoledì 26 febbraio, il sindaco Giancarlo Sagramola, l’assessore Giovanni Balducci ed il sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli hanno incontrato il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), il Sindacato Italiano dei Lavoratori della Polizia di Stato (Siulp) ed alcuni rappresentati della Polizia Ferroviaria (foto) per ascoltare la loro voce in merito all’ipotesi di chiusura nell’ambito delle operazioni di spending review previste dal ministero. Nelle Marche verrebbero chiusi, oltre al Punto Polfer di Fabriano, il commissariato di Osimo, la sede Polfer di Falconara e la squadra nautica, rientrando in un piano di revisione delle spese, per cui il personale localizzato nelle stazioni destinate alla chiusura verrebbe reindirizzato altrove. La Polizia Ferroviaria, che nella sede di Fabriano vede operare 13 agenti, è l’unico reparto di polizia ad operare nelle stazioni e lungo la rete ferroviaria interna. I suoi compiti sono principalmente quello di garantire la sicurezza nelle stazioni ferroviarie ed a bordo dei treni; investigare su tutti i reati che avvengono in ambito ferroviario, con apposite squadre investigative ed effettua la scorta a treni viaggiatori e treni tifosi. Nell’ambito del nostro territorio il compito della Polfer è particolarmente importante in quanto si espande non solo nel territorio anconetano, ma anche lungo 08 fabriano.indd 2 le tratte umbre e del maceratese garantendo la sicurezza in ben 28 stazioni che sono comprese nelle tratte ferroviarie FabrianoPergola, Fabriano-Civitanova e la via romana (Fabriano-Ancona, Fabriano-Terni) e due sottostazioni. “Chiudere il punto Polfer a Fabriano”, sostengono con forza gli agenti, “significa mettere a rischio la sicurezza dei treni e delle stazioni, luoghi in cui le attività criminose sono ancora molto frequenti e non assicurare più sicurezza ai viaggiatori. Infatti, con la chiusura della sede fabrianese, non sarà più possibile garantire le scorte in quei treni ed in quelle tratte considerate a rischio proprio per l’alta incidenza di attività illegali e criminose”. La scelta della chiusura non è stata per nulla condivisa dai sindacati stessi. Il sindaco Sagramola, condividendo in pieno le preoccupazioni degli agenti e facendosi promotore della difesa del punto Polfer di Fabriano, ha già avuto un colloquio telefonico con il Prefetto e con il Questore e sta chiedendo un incontro al Ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per scongiurare la chiusura della sede Polfer di Fabriano ed in primo luogo ci coordineremo con tutti gli altri sindaci dei Comuni del territorio contro questa decisione le cui ricadute negative in termini di sicurezza sarebbero devastanti in un territorio che sta già affrontando difficoltà sociali ed economiche che incidono inevitabilmente anche nell’ambito dell’ordine pubblico. Non ci si può riempire la bocca di parole come decentramento, poi decidere tutto nelle stanze a Roma”. Continua Sagramola: “Credo sia doverosa una forma di tutela ai passeggeri che viaggiano, magari da soli, sul treno. Non è corretto sguarnire il territorio di una componente funzionale, come in questo caso la sicurezza ferroviaria. Fare ciò significherebbe diminuire il controllo della criminalità, per la quale invece occorre aumentare l’attenzione. Inoltre comporterebbe maggiore vulnerabilità di una vasta tratta ferroviaria al formarsi di ricettacoli di elementi sgradevoli. E’ appurato che la diminuzione delle forze dell’ordine porti ad un aumento di criminalità”. Carabinieri denunciano due giovani per guida in stato di ebrezza, uno per alcool, l’altro per sostanze stupefacenti. Inoltre sono state sospese le loro patenti. ~ CHE SUCCEDE AI LIMONI? Nei supermercati sono in vendita limoni ingabbiati in reti con un’etichetta ove è riportato, tra l’altro “Limoni trattati con Imazalil e E 904” e: “Buccia non commestibile” o “Buccia non edibile”; ossia: bucce non mangiabili, quindi chi li acquista deve buttare via la buccia e mangiare la polpa. Sorpresi, abbiamo chiesto lumi, ma nessuno ci ha dato risposte esaurienti. A piante e ortaggi vengono dati antiparassitari i quali rendono i prodotti non commestibili, ma poi i medicamenti svaniscono ed i frutti ridiventano mangiabili. Anche lo“scatolame” viene curato, ma i cibi lì contenuti si possono consumare da subito fin da un certo tempo, poi non più. Ora, invece, in tanti limoni i trattamenti chimici sono pericolosi perennemente. Saranno pericoli limitati, ma se non c’erano era meglio, e, forse ci sbagliamo, ma ci sembra una pubblicità non positiva perché l’acquirente difficilmente li compererà visto che del limone la parte più usata è proprio la buccia per aperitivi, thè, grattata nei dolci. Ma non c’è un antiparassitario temporaneo? E cosa rischia chi ha consumato, o consuma, la buccia “medicata”? Le parole in etichetta, anche rare - come “edibile” non bastano visto che non tutti le leggono come gli anziani o quelli sicuri che le vivande poste in vendita sono controllate e quindi sicuramente sane. Altre domande ci premono: perché i limoni sfusi, cioè ammucchiati, non portano scritte? Sono “buoni”, o sono pericolosi anche loro? Desidereremmo chiarimenti. Elisa Pallotta BREVI DA FABRIANO ~ CHIEDEVANO SOLDI A NOME DEL SACERDOTE Melano, 20 febbraio. Tramite posta elettronica, ignoti chiedevano denaro a nome del parroco di Melano, don Andrea Simone. Le richieste a suo nome provenienti da Liverpool e di 1.000 euro ognuna, sono state circa 10.000, ma il sacerdote non sapeva nulla, perché gli avevano rubato l’identità elettronica. Indagini della Polizia Postale. ~ CLEMENTI: INSULTATO, PERDONA E TORNERÀ Verona, giorni fa. Morgan Clementi titolare dell’azienda che produce forni, trovandosi lassù per la fiera “Progetto fuoco” va a cena in un ristorante con sei collaboratori. Ma a fine pasto, nello scontrino oltre il conto trova scritto un insulto: “str…”.. Chiede spiegazioni e riceve le scuse dal gestore del locale e dai dipendenti: era una goliardata. Quindi tutti si rasserenano e Clementi promette al ristoratore che tornerà. Complimenti al fabrianese Morgan, che offeso, ha signorilmente perdonato. ~ AVEVA 10 CONIGLI RUBATI Genga, 22 febbraio. Un 32enne del luogo aveva in cortile 10 conigli vivi rubati giorni prima ad un allevatore gengarino ed i Carabinieri lo denunciano per ricettazione. ~ SOSPESA LA PATENTE A 2 EBBRI Fabriano, 21-23 febbraio. In un controllo stradale i ~ DROGA: SEGNALATI 4 FUMATORI Fabriano, giorni fa. Quattro giovani, due del luogo, due di Sassoferrato avevano, in totale- 30 grammi di hashish e cocaina e venivano segnalati dai Carabinieri per uso di sostanze stupefacenti. ~ ARRESTATO FABRIANESE CON DROGA Porto Civitanova, 22 febbraio. Un fabrianese 24enne viene arrestato con altri due uomini perché avevano 400 grammi di anfetamine e 40 grammi di hashish e marijuana. ~ AVEVA MEZZO CHILO DI MARIJUANA 27 febbraio. Arrestato dai Carabinieri un giovane clandestino della Nigeria mentre stava cedendo 15 grammi di marijuana a 4 giovani, 2 dei quali minori (2 di Fabriano, 2 di Jesi). In casa l’uomo aveva altri 500 grammi della stessa droga e 2.000 euro frutto dello spaccio in un giorno. ~ CANNA FUMARIA SI INCENDIA Rucce, 24 febbraio ore 10. Prende fuoco la canna fumaria in un’abitazione che i VdF spengono in breve. Ma dal tetto usciva del fumo, quindi tolti dei coppi si notava che la “nebbia scura” era prodotta da due travetti in legno situati attorno al “furnaiolo” ed anche questi venivano spenti. La canna fumaria veniva ripulita; invece per riparare il tetto occorre che il proprietario chieda l’opera di un muratore. Porthos 05/03/14 11.12 L'Azione 8 MARZO 2014 >FABRIANO< 9 Centro, ma quante criticità! Niente piano del traffico, si perdono parcheggi, aumenta l'inquinamento di JACOPO DEL PIO L’ Associazione per la Valorizzazione e la Tutela del centro storico porta sotto i riflettori ancora una volta la questione relativa ai problemi del piano del traffico. Afferma il presidente Oliviero Burattini, che il Comune così come applica altre norme del Codice della Strada, altrettanto dovrebbe applicare quella norma del Codice stradale, l’art.34, che prevede l’introduzione del Piano Urbano del Traffico. Il Comune ha approvato nel 2008 un piano strategico che prevede tra l’altro anche linee generali sulla mobilità, ma ad oggi non è stato ancora attuato. Relativamente alle centraline di rilevamento dell’inquinamento dell’aria, fa sapere un altro esponente dell'associazione, Domenico Minelli, che esse sono state in funzione per sette-otto mesi, ma senza che i dati rilevati venissero resi di dominio pubblico. Quindi dai risultati emersi dai tabulati, a parte il mese di gennaio (avente cinque sforamenti dei limiti consentiti) non si è saputo più niente fino a luglio. Poi col passaggio della competenza del rilevamento, dalla Provincia alla Regione (periodo aprile-maggio 2013), tali dati sono venuti alla luce. Il segretario dell’Associazione ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, per mancanza di tutela della salute pubblica, in quanto il sindaco ha permesso che i dati non si conoscessero per lungo tempo e quindi con il rischio che l’aria respirata per tutti quei mesi fosse inquinata oltre i limiti consentiti ed egli stesso non ha fatto nulla per ottenere i dati effettivi. Ora la centralina di viale Moccia è stata rimessa a nuovo, con i macchinari stavolta regolarmente funzionanti. Continua il presidente dell’Associazione Centro storico, Burattini: “La normativa sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, in presenza di inquinanti cancerogeni, pur ponendo dei valori limite, impone l’eliminazione alla fonte di tali sostanze, compatibilmente con le tecnologie del momento. Questo perché attual- mente non è nota una soglia minima di esposizione agli inquinanti che provocano tumori, al di sotto della quale non esista un rischio. Questo principio di tutela dagli inquinanti cancerogeni, perché non dovrebbe essere applicato anche per l’inquinamento atmosferico da polveri sottili (definiti dallo Iarc “agenti cancerogeni” di primo livello) e dal benzene? Perché ci si nasconde dietro ai 50 microgrammi al metro cubo, quando l’Organizzazione mondiale della Sanità consiglia un piazza Quintino Sella, via Balbo, via Gioberti e via Mamiani, dalle 9 alle 19 della sera. Così sia per gli abitanti che per i negozianti, in queste vie, non ci sono più parcheggi. In ogni caso se non si vogliono migliorare le condizioni degli abitanti del centro storico, non si debbono neanche peggiorare. Chi abita in centro non può sopportare che il sabato mattina, le stesse auto girano due-tre volte per cercare parcheggio. Non sarebbe meglio creare un servizio di limite di 20 microgrammi per le PM 10 e 10 microgrammi per le PM 2,5? Perché si agisce solo in presenza di un’emergenza?”. Asserisce poi Domenico Minelli che il tabellone che misurava le polveri sottili nel Piazzale Matteotti non è più operativo da tempo. Con i tempi che corrono, non si possono più improvvisare soluzioni come è stato fatto finora. La programmazione è necessaria e va fatta in base alle normative ed alla vita delle persone. Col sistema attuale si sperperano le risorse ed è inammissibile, visti i tempi che corrono. Prende la parola poi Erminio Piermartini: “Non si può pensare di vendere Fabriano all’estero come città creativa o da turismo, se poi ad esempio il centro storico continua a morire. Sembra che si faccia in tutti i modi che la gente del centro storico non abiti lì. Un corpo senza cuore pulsante, muore. Un esempio? Qualche tempo fa sono stati tolti 33 posti parcheggio tra trasporto urbano con piccoli mezzi (minipulmini da nove posti) adeguati per le vie del centro storico, invece di vedere pullman molto più grandi quasi sempre semivuoti?”. Il centro dovrebbe essere in gran parte un quartiere residenziale, in quanto avendo la struttura urbanistica del tutto particolare, non può essere messo sullo stesso piano di un moderno centro commerciale e quindi non lo si può utilizzare con le stesse modalità. L’associazione punta proprio sul piano urbano, perché proprio studiando la città, si può vedere come riorganizzarla favorendo anche il turismo. Chiaramente questo spetta al Comune che dovrebbe incaricare esperti di fare questi studi, di sviluppare la città cercando di farla trovare pronta per una ripresa. Invece troviamo una chiusura totale. Negli anni l’unica risposta che abbiamo avuto, è stata la riapertura del primo tratto di Corso della Repubblica. L’isola pedonale invece di essere allargata I servizi che vanno in... pensione Si è concluso mercoledì 19 febbraio, presso l’Hotel Janus, il percorso congressuale della Lega Spi (Sindacato Pensionati Italiani) di Fabriano. Al Congresso hanno partecipato i rappresentanti della segreteria provinciale e regionale, i delegati eletti nelle otto assemblee precongressuali della Lega, distribuite sui territori dei Comune di Fabriano, Sassoferrato, Serra S. Quirico-Mergo, Angeli di Rosora e Cerreto d’Esi. L'incontro ha suscitato interesse e favorito una lettura critica dei documenti presentati. Ne è scaturito un dibattito che ha fatto emergere i diversi modi di vivere la crisi, ma unanime è stata la richiesta di una politica nazionale più decisa e responsabile. La segretaria Mina Fortunati ha aperto il congresso con la sua relazione focalizzando l’attenzione sui problemi del lavoro e sullo stato del welfare sociale. 09 fabriano.indd 2 Ha analizzato le ragioni della crisi a livello locale e nazionale evidenziando le conseguenze sui cittadini e sugli enti locali, costretti, questi ultimi, ad assumere il ruolo di esattori più che amministratori del bene pubblico; aspetto confermato anche nel saluto del sindaco Giancarlo Sagramola. La visione del cd, realizzato dal cittadino Domenico Baldoni di Cabernardi che racconta la lotta dei minatori per evitare la chiusura della miniera di zolfo, ha ricordato l’impegno del Sindacato con la presenza di Giuseppe Di Vittorio e la forte e solidale partecipazione della gente, delle donne di Cabernardi e dei lavoratori delle Marche a sostegno dei minatori chiusi per 40 giorni nei pozzi della miniera, “i sepolti vivi”. La crisi che stiamo vivendo ha sostenuto la segretaria, richiede ancora giorni di lotta per la difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori dei cittadini, dei pensionati ed ha riba- è stata ridotta. Afferma ancora Minelli: “Si vuol fare turismo ma, ad esempio, non c’è un bagno pubblico funzionante. Anche al parcheggio di scambio, nei pressi del centro commerciale, non vi è un bagno pubblico per i turisti. Per quanto concerne il bagno localizzato tra il parcheggione ed i giardini sottostanti la Scuola Agraria, sono già tre anni che non è più in funzione. Stessa discorso per i bagni pubblici presenti sotto il loggiato di S. Francesco. Attualmente gli unici “funzionanti” sono quelli situati all’inizio dei giardini “vecchi” verso la Porta del Piano. Si parlava di 75mila euro per la manutenzione dei bagni pubblici, ma tali fondi non si sa se ci sono o che fine hanno fatto”. Parlando della pavimentazione del centro storico, perennemente disastrata dopo ogni rinnovo, c’è da dire che bisogna trovare una soluzione se non definitiva, ma che quanto meno sistemi la cosa per diversi anni. Via Gianbattista Miliani è stata rifatta cinque volte. Davanti al bar Storelli ci sono grosse buche e quel tratto fu rifatto solo un anno e mezzo fa. Sorge spontanea la a destinazione. Relativamente al discorso dei locali rumorosi del centro storico, il presidente Burattini pone la domanda: come conciliare il diritto a divertirsi con quello dei residenti di poter avere tranquillità in ogni momento della giornata? "Soluzioni tecnologiche ci sono, quindi il Comune dovrebbe ben regolamentare la materia, dando prescrizioni e verificare che i limiti imposti vengano rispettati. Non si possono concedere le licenze scaricando poi i problemi su chi risiede nei pressi di tali locali. Le stesse manifestazioni in centro come le gare con le moto, dimostrano la scarsa coerenza tra il tipo di manifestazione ed il luogo in cui si svolgono e soprattutto dimostra la totale mancanza di rispetto verso coloro che vi risiedono. La mentalità di sacrificare gli interessi di alcuni a favore di altri è sbagliata. Chiaramente dipende da caso a caso: se ci sono dei lavori straordinari e necessari, si abbozza. Ma che tutti i giorni uno debba dormire con i tappi perchè vi è un locale con la musica troppo alta, non è domanda: se questi lavori sono eseguiti in modo non conforme, o se si usano materiali non adatti oppure se c’è qualcos’altro che non si conosce. Non si dovrebbero far passare i camion di scarico oltre un certo peso. Magari con un punto di smistamento fuori città: i tir scaricano in un punto e da lì arrivano i camioncini più piccoli che prendono la merce e la portano corretto. Non credo che coloro che amano questi locali sperano di vederli sorgere sotto la propria casa. E’ come per i sostenitori delle centrali nucleari, volute a gran voce, purché in una regione che non sia la propria". L’associazione aspetta ora un segnale dalle autorità, perché ogni suggerimento dato, sin dalla sua nascita, non è mai stato preso seriamente in considerazione. dito la necessità di agire unitamente con le altre confederazioni sindacali. L’intervento del rappresentante locale della Fnp Franco Vergnetta, ne ha rafforzato l’importanza. Dopo il trasferimento delle attività industriali, il fallimento di tante attività dell’indotto, anche molti servizi elementari di base, un tempo considerati conquiste per il territorio montano, sono stati concentrati in altre città: Agenzia delle Entrate a Jesi, Tribunale ad Ancona, e non basta, ha aggiunto la segretaria, il riassetto della Sanità ci vorrebbe eliminare anche il servizio ospedaliero del reparto di ostetricia. “Noi 'nonne e nonni Spi', consideriamo questo, una ennesima violenza sul corpo della donna, sulla famiglia e un incivile insulto alla vita che nasce. Non possiamo e non vogliamo tollerare misure che riducono le persone a puri calcoli numerici”. Un momento particolarmente significativo è stato l’intervento del sindaco junior Danilo Ciccolessi, che si è dichiarato veramente soddisfatto dell’invito rivoltogli e della proposta di entrare, come invitato permanente, nel direttivo della Lega Spi. La presenza del sindaco junior è stata resa possibile grazie alla disponibilità del dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Volterra” prof.ssa Adriana Verdini che ha assicurato la presenza dello studente accompagnato dalla prof.ssa Patrizia Sghiatti. L’avvocato Cesira Carnevali del Gruppo “Artemisia” ha rivolto parole di apprezzamento per il lavoro del Coordinamento donne dello Spi nel mantenere sempre viva l’attenzione sulla donna e i ruoli che nella società riveste. Articolato è stato il dibattito arricchito dai contributi del segretario della CdLT Lino Zingaretti, dalla responsabile dei servizi Inca e delle categorie Fiom e Fillea della Cgil, chiuso con l’intervento di Elio Cerri della Segreteria regionale dello Spi. Le operazioni di voto hanno confermato la nomina della segretaria generale della Lega Spi di Fabriano, Mina Fortunati, al suo primo mandato, ed eletto il nuovo direttivo. 05/03/14 11.14 10 >FABRIANO< L'Azione 8 MARZO 2014 Avis avanti contro la crisi di DANIELE GATTUCCI “I mportante avere un numero di donatori attivi sempre alto”. L’auspicio è arrivato al termine dell’assemblea annuale dell’Avis Fabriano e lo ha formulato il presidente Sebastiano Paglialunga, dopo aver “ringraziato” donatrici e donatori, che, pur nella difficoltà di questo periodo, fanno tanti sacrifici per effettuare una preziosa donazione”, oltre al presidente provinciale Avis Fabrizio Discepoli, lo staff del Centro Trasfusionale, la sua coordinatrice Paola Corinaldesi (gli altri medici Enrico Gezzi, Simona Mulattieri, Stefania Mancinelli) e il sindaco Giancarlo Sagramola, per la loro presenza. “Riconoscenza particolare - sono ancora parole dell’uomo al vertice avisino locale - va alla famiglia Merloni (Ester, Vittorio e Francesco), la Carifac e tutti gli altri che hanno sostenuto economicamente la nostra sezione sia con contributi in sede sia con la destinazione del 5 x mille alla nostra associazione”. Commosso saluto è andato poi ai donatori deceduti nel 2013: Antonio Trombetti, Fabio Riccioni, Paolo Bassani, David Tiberi, Silvano Villani e quelli scomparsi nel 2014: Guerrino Conti e Francesco Caprari. Una vita da social: tutela sulla rete Giuseppe Pariano, presidente del Consiglio comunale, scrive ai dirigenti scolastici per sensibilizzarli ad aderire al progetto “Una Vita da Social: un viaggio nella rete senza pericoli”. Le nuove tecnologie hanno cambiato le abitudini degli adolescenti, un nuovo mondo di cui spesso si sottovalutano i rischi. Internet è un sistema di comunicazione che spesso viene utilizzato dai ragazzi per l’invio di video e immagini non di natura legale. “Sono venuto a conoscenza di questo progetto - ha affermato Pariano, - perché genitore di un bambino che utilizza internet. Avendo spesso modo di dialogare con altri genitori, con i quali condividiamo la preoccupazione del fenomeno inerente l’uso corretto del web, ho sentito la necessità di sensibilizzare i ragazzi. Ho inviato una mail alla Polizia postale per chiedere se erano previsti dei corsi specifici per ragazzi e mi sono visto contattare direttamente dalla sede nazionale di Roma per essere informato di questo progetto che ritengo opportuno far conoscere. Mi auguro che le scuole di Fabriano chiedano di aderire". 10 fabriano.indd 2 Un calo di donazioni, ma tante iniziative “L’anno 2013 - ha proseguito Paglialunga - segue il trend negativo dell’anno passato per quanto riguarda le donazioni: 4840 con un calo di circa 200 unità. La società cambia – ha spiegato - e gli spostamenti per motivi di lavoro o per vacanza, anche in paesi lontani ed esotici, per cui è prevista la quarantena, sono all’ordine del giorno. Inoltre cure mediche, mode come piercing e tatuaggi, fanno diradare le donazioni dei nostri associati. Non ultimo, la crisi industriale ed economica spinge il datore di lavoro ad essere restio alla concessione di un permesso per far effettuare donazioni ed il lavoratore ad assentarsi dal lavoro per farla. Si utilizza spesso il sabato o il giorno di riposo. Attualmente – ha rilevato ancora - sono circa 300 i donatori esclusi, a titolo temporaneo, dalla donazione, per periodi che vanno dai 60 ai 180 giorni. Il presidente dell’Avis è entrato ancora più nello specifico osservando che “attualmente si preferiscono donazioni di plasma, ma sarà il personale medico ad avvertirci dell’eventuale necessità di sangue oltre il normale standard. Per questo, sarà sempre importante avere un numero di donatori attivi alto, che donino con regolarità per avere la massima disponibilità in caso di emergenza”. Paglialunga ha poi evidenziato che “il 2013 è stato il primo per il nuovo consiglio direttivo e ci sono stati dei cambiamenti seppure sia stata mantenuta una certa continuità con il passato. E’ iniziato con un riconoscimento da parte del Rotary a sancire la nostra sezione tra le più rilevanti e attive della regione come esempio di efficienza, anche 'invidiato' da molte altre sedi. Questo è il motivo del desiderio di non stravolgere una struttura già Alimenti raccolti per il market Si è rivelata un grande successo la giornata della raccolta alimentare: sono stati infatti raggiunti i 70 quintali di generi di prima necessità da destinare agli utenti del Fabriano Social Market. Questo il risultato ottenuto, dopo una giornata di solidarietà intensa che ha visto partecipare con entusiasmo i cittadini del territorio fabrianese. “Siamo molto soddisfatti dell’ottima riuscita della giornata della raccolta alimentare. La giornata di sabato 1 marzo è stata la dimostrazione che attraverso il lavoro di squadra si riescono a raggiungere risultati incredibili”, osserva Cristiano Ferro coordinatore del Fabriano Social Market che fa notare anche la forte dimostrazione di solidarietà nei confronti delle famiglie, presenti all’interno dell’Ambito 10, che stanno affrontando momenti di difficoltà. Nella giornata di sabato, in tutti i supermercati di Fabriano, Cerreto d’Esi, Sassoferrato e Serra San Quirico i volontari (della San Vincenzo de’ Paoli, della cooperativa Tulipano, Caritas, gruppi Scout ed Azione cattolica) si sono impegnati a fondo nell’aiutare chi avrebbe donato alimenti da destinare alle famiglie in difficoltà presenti sul territorio dell’Ambito 10. Sono stati infatti settanta i volontari che durante tutta la giornata di sabato si sono impegnati in sedici punti vendita del territorio. I settanta quintali di generi di prima necessità (pasta, farina, olio, omogeneizzati, sughi pronti, carne in scatola e legumi) saranno destinati agli utenti che attualmente usufruiscono del Fabriano Social Market e che si andranno ad integrare a quelli già forniti mensilmente dal Banco Alimentare. “Vorrei ringraziare tutti i volontari che si sono impegnati duramente per tutta la giornata di sabato, così come voglio ringraziare tutti i supermercati del territorio che ci hanno ospitato e supportato durante la giornata della raccolta alimentare - conclude Cristiano Ferro, coordinatore del Fabriano Social Market - Oltre ai doverosi ringraziamenti, anche vorrei far notare che anche gli stessi utenti del social market si sono impegnati nel offrire qualcosa per la raccolta alimentare: una testimonianza di attenzione e solidarietà”. pienamente funzionante. Abbiamo cercato comunque di adattarci alla società in evoluzione creando un nostro sito: www.avisfabriano.it che consigliamo di visitare, la nostra realtà è anche presente su facebook: con 2.200 amici e la creazione del gruppo Giovani. Il sito serve anche a dare informazioni al donatore: così che possa preventivamente sapere, regole alla mano, se gli sarà possibile effettuare la donazione, evitando perdite di tempo al Centro Trasfusionale. Tutto ciò senza ovviamente trascurare le varie attività che si facevano già negli anni scorsi. La gara podistica ai giardini per i ragazzi delle scuole medie, con il validissimo sostegno dell’associazione podistica fabrianese. Abbiamo partecipato a varie manifestazioni cittadine: la magnalonga, il raduno vespistico e la notte degli angeli del volontariato. Con regolarità entriamo nelle scuole per parlare con i giovani e quest’anno abbiamo donato 15 borse di studio agli studenti in vari istituti fabrianesi. Abbiamo inoltre sostenuto i gruppi sportivi con una spesa complessiva di euro 8.000”. Cantamaggio in classe Proseguendo su di una linea tesa a favorire i rapporti fra la scuola ed esperienze di confronto con vari aspetti socio-culturali del nostro territorio, la classe II B della Scuola Secondaria di I° grado “Gentile da Fabriano” ha dedicato uno spazio rappresentativo delle tradizioni poetico-musicali popolari. Su iniziativa progettuale del Consiglio di classe gli alunni, rispetto all’obiettivo di cogliere i nessi fra lo studio della storia universale di quella locale, hanno approfondito la prassi coreutica e vernacolare di forme artistiche quali il saltarello ed i testi improvvisati dai cantori al fine di coglierne, da un lato, gli aspetti peculiari e, dall’altro, gli elementi potenzialmente raffrontabili con le tradizioni popolari di altri luoghi e contesti. Ha così avuto luogo, sabato 15 febbraio alle ore 10.30 presso il teatrino della scuola “Gentile da Fabriano”, uno spettacolo in cui si sono avvicendati gli alunni - in veste di ballerini, musicanti, cantori e declamatori - con i componenti del gruppo del “Cantamaggio Fabrianese”, compagine impegnata ormai da anni nella doverosa e continua riproposizione del nostro patrimonio etnico-musicale. Grazie alle competenze plurime garantite dai vari docenti del Consiglio di classe, alla confortante ricettività dei ragazzi - spesso assorbiti oltre modo dalla pervasività degli ambienti digitali – e alla già sperimentata disponibilità del “Cantamaggio Fabrianese”, le famiglie intervenute hanno potuto assistere ad un’occasione di conoscenza e di appropriazione delle nostre radici storiche e culturali. Emilio Procaccini Saverio Spadavecchia I volontari all'ingresso di un supermercato di Fabriano 05/03/14 11.15 L'Azione 8 MARZO 2014 11 >FABRIANO< Musica vincente con i Soundsick N el panorama artistico fabrianese continua a crescere ed ottenere consensi il gruppo musicale Soundsick, un trio composto da Ilario ed Alex Onibokun e Valentino Teodori, che ha avuto il merito di collezionare un gran numero di vittorie in concorsi prestigiosi e di registrare un album di debutto in commercio dal 16 dicembre scorso. Il progetto Soundsick è nato nel 1998 da un'idea di Ilario Onibokun (voce, chitarra e batteria) e suo fratello Alex (batteria, voce e chitarra). I due hanno origini nigero-italovenezuelane e suonano insieme fin da bambini, quando hanno scoperto che il padre possedeva due bonghi ed una chitarra acustica, strumenti subito sfruttati a dovere dai due fratellini. I due autodidatti, nel corso degli anni, hanno cambiato spesso formazione, ma è con l’ingresso del bassista Valentino Teodori 11 fabriano.indd 2 (anch’esso autodidatta) che hanno trovato stabilità. La loro musica nasce dall’impulso di creare qualcosa di diverso, fuori dagli schemi, tentando di unire il semplice al complesso, ma senza perdere mai di vista la vera essenza della forma, con influenze che vanno dal rock alternativo al crossover, dal grunge al progressive, con un pizzico di psichedelia, un mix di generi solo apparentemente non compatibili. I loro testi, emotivamente sensazionali, risplendenti di mondi immaginari, stuzzicano l’immaginazione e trattano di denunce esistenziali profonde. Nel 2006 hanno registrato un disco autoprodotto dal titolo “The Man of Before” album che permetterà alla band di partecipare a tanti concorsi di rilievo a livello nazionale. Dopo aver vinto molti dei concorsi a cui hanno partecipato, hanno registrano nel 2010 l’EP “Art is the Mirror of the Universe”. Nello stesso anno, durante un’intensa attività live, sono stati scelti come band di apertura per concerti di gruppi di spessore come “Il Teatro degli Orrori, ZU, Nobraino, IG di Gianni Maroccolo e Dufresne. Nel 2012 hanno ricevuto alcune offerte da etichetteindipendenti, per firmare poi per la Seahorse Recordings, etichetta indipendente guidata da Paolo Messere (Blessed Child Opera, Ulan Bator) registrando l’album di debutto “Astonishment” presso l’Indie Factory Studio di Sassari. Sarà poi masterizzato da arlL Saff a Chicago (Usa), noto come produttore e ingegnere del mastering di diverse scene della musica internazionale come “Dinosaur Jr.”, “Don Caballero”,”Coco Rosie”, “Melt Banana” e Thurston Moore dei “Sonic Youth”). Insomma, una cavalcata entusiasmante per Ilario, Alex e Valentino, gratificati da Valentino Teodori, Ilario ed Alex Onibokum: i Soundsick pubblico ed inviti a concerti sempre crescenti e dalle lusinghiere recensioni di riviste specializzate. Tra i successi più prestigiosi da ricordare il premio della critica e la vittoria al Viverock Festival di Gualdo Tadino nel 2011, il premio come Miglior Artista B-Live Italia al B-Live Music Contest di Milano, sempre nel 2011, le tre vittorie consecutive (dal 2010 al 2012) al Festival Nazionale “Anime di Carta in Vibr-Azioni Sonore di Roma, al Rockambolesco Fest Umbria 2013, fino al recente, importantissimo successo al Festival “Il Borgo in Arte Categoria Progressive” di Castelgandolfo. Come dicevamo, l’album “Astonishment” è uscito il 16 dicembre scorso ed è ordinabile in ogni negozio di musica, oppure scaricabile su internet. 05/03/14 11.17 12 >EVENTI< L'Azione 8 MARZO 2014 Occhiolino al cabaret Brahms... bistecca Sabato al Gentile sbarcano gli irresistibili "Oblivion" fiorentina di FERRUCCIO COCCO A l Teatro Gentile arrivano gli Oblivion: cinque irresistibili artisti (che fondono nelle loro performance le qualità di cantanti, attori, cabarettisti, comici…) dal grande successo sul palcoscenico e su internet. Rispondono ai nomi di Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli. Sabato 8 marzo (ore 21) a Fabriano proporranno lo spettacolo “Oblivion Show 2.0: il sussidiario”, per la regia di Gioele Dix. Migliaia di studenti impazziscono per le parodie culturali degli Oblivion (“I promessi sposi”, ma anche Shakespeare, Dante, Pinocchio…) tra il didattico e il comico. Gli Oblivion strizzano l’occhio al cabaret ma anche al café chantant, praticano una satira (di costume, ma non solo) così garbata da essere anche più corrosiva, inventano giochi tra musica e linguaggio. Come numi tutelari il Quartetto Cetra e Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e la follia organizzata dei Monthy Python, il tutto legato dalla sorprendente capacità vocale e interpretativa di un gruppo che fa della professionalità e della precisione scenica la sua linea guida. Nel susseguirsi degli sketch, tra un cazzotto e una canzone mimata, si nasconde uno sguardo beffardo ma acuminato su una società che assomiglia sempre di più a una parodia. “Mi piace lavorare con gli Oblivion, perché sono artisti che sanno crescere ed evolversi, pur restando fedeli alla loro tradizionale linea – ha avuto modo di dire Gioele Dix - Giunti al terzo anno consecutivo di tournée con uno show che non smette di en- Saccheggi e vendette nell'antica Fabriano L’Archeoclub di Fabriano organizza un incontro per il ciclo dal tema “Fabriano tra 1500 e 1600: storia – arte – cultura”, per mercoledì 12 marzo alle 16.30 presso la Biblioteca di Fabriano, alla presenza della relatrice Francesca Mannucci, dal titolo “Fabriano nel XVI secolo tra saccheggi, vendette e defenestrazioni. Una città contesa tra Ecclesiastici e Chiavelleschi nella periferia dello Stato Pontificio”. tusiasmare il pubblico, hanno deciso di scommettere sull’innovazione del loro repertorio. Mettere in scena altre parodie di opere letterarie, inventarsi altri ingorghi di parole, giocare e improvvisare su altri generi musicali. I loro numeri fanno ridere e anche pensare, come nella migliore tradizione della comicità di qualità”. Info: 0732 3644. Due uscite marzoline per conoscere le erbe Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese organizza per le domeniche 9 e 16 marzo due uscite didattiche in cerca di erbe spontanee e mangerecce con ritrovo e partenza alle ore 8 dal piazzale antistante la chiesa della Sacra Famiglia di Fabriano. Entrambe le passeggiate nei dintorni del fabrianese saranno guidate dall’esperto erbonauta Franco Castellani e termineranno con un momento conviviale ovviamente facoltativo. Il pranzo autofinanziato di domenica 9 marzo si terrà presso “Le Quadrelle” in località “Le Serre” di Fabriano. La partecipazione a dette uscite è libera ed aperta a quanti vogliano prendervi parte. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. Una festa della donna tra dolciumi e poesie Torna “Artedonna”, l’iniziativa che celebra il mondo femminile in occasione della festa della donna, realizzata quest’anno grazie al connubio tra alcune associazioni ed enti del territorio sotto il patrocinio del Comune di Fabriano, assessorato al Turismo, assessorato alla Cultura e Commissione Pari Opportunità. Infatti grazie alla collaborazione tra la Società Dante Alighieri di Fabriano, l’associazione Fidapa, l’associazione Cinearte, l’Università degli Adulti di Fabriano, l’associazione InArte e l’associazione Talìa è nata questa edizione dell’appuntamento che, dopo il successo ottenuto dalla mail art negli scorsi anni, sarà un po’ diversa dal solito. L’appuntamento è per sabato 8 marzo alle ore 16 presso la sala dedicata alle mostre temporanee della Pinacoteca B. Molajoli, dove sarà composta una maxi installazione, a cura dell’artista Gabriele Mazzara, formata interamente da dolci. Durante il pomeriggio l’installazione sarà arricchita dai dolci che chiunque potrà portare, come simbolo di condivisione con i presenti di questo momento di festa, mentre a partire dalle 19 avverrà la degustazione dell’opera, con un banchetto in onore delle donne al quale gli organizzatori invitano tutta la città. Parallelamente, dalle 16 alle 18, ci sarà un’estemporanea di letture poetiche e di testi dedicati al mondo femminile, in cui tutti potranno liberamente intervenire con uno scritto inedito a personale testimonianza del tema. Dalle 16 alle 17 sarà inoltre proiettato, a cura di Fidapa, il video realizzato dall’artista Stefania Secondini “Nessuno tocchi Eva”, mentre, alle 17, saranno lette le Poesie di Alda Merini con la voce narrante di Cristina Gregori e l’accompagnamento di Maria Grazia Barboni (chitarra e voce) sulle musiche di Edith Piaf. Dunque un 8 marzo dedicato ai dolci e alla poesia, per festeggiare come ogni anno le donne e la loro creatività in ogni ambito. L’iniziativa, parte della rassegna “MarcheInArte 2014”, è inoltre patrocinata dalla Regione, dalla Provincia e dalla Fondazione Carifac. 12 eventi.indd 2 Analogamente a come aveva affrontato il Concerto di Ciaikovski nella passata stagione sinfonica, il violinista serbo-americano Stefan Milenkovich, lo scorso 28 febbraio, ha confermato il suo approccio naturale quanto scevro da stereotipi interpretativi desunti dalle tradizioni esecutive codificate. La definizione di “bistecca fiorentina” che egli ha dato del Concerto di Brahms appena eseguito - in occasione del breve colloquio che ha instaurato con il pubblico sempre ricettivo del Gentile - non fa altro che confermare la percezione della sua personalità artistica fresca ma pienamente consapevole delle proprie attitudini musicali e culturali. Come, infatti, l’osso della bistecca sta all’architettura formale coscientemente classica di cui Brahms ha dotato il suo (nonché di Joachim) Concerto per violino, così l’erta polpa sta al corposo spessore sonoro costituito dall’insieme della parte solistica e di quelle orchestrali. Anche se la sua cavata non risulta debordante, pur tuttavia Milenkovich è riuscito a sostenere con un timbro penetrante le volute tematiche condotte dal violino nell’intreccio sinfonico, risultando a suo agio sia nelle distese melodiche che negli scambi concertanti caratterizzarti da maggior velocità. Milenkovich, in tutto ciò, è stato supportato dall’accorta direzione di David Crescenzi alla testa della Filarmonica Marchigiana, i quali hanno assecondato con equilibrio il violinismo dell’artista nell’ambito del poderoso impianto del capolavoro brahmsiano. Dopo aver rapidamente citato il brano iniziale, aggiunto successivamente al programma così come inizialmente diffuso e consistito in un’ammiccante trascrizione wagneriana dell’Ouverture dall’opera “Ifigenia in Aulide” di Gluck, rimane da parlare dell’Ottava Sinfonia di Beethoven. Crescenzi ha generalmente favorito una lettura distesa, più intenta a descrivere il rapporto dialettico fra archi e fiati che ad imporre una conduzione ritmicamente serrata e dinamicamente scartata. Particolarmente efficace è risultata la resa dell’Allegretto, laddove è stata evidenziata la caricaturalità sussiegosa dei brevi incisi melodici rimbalzanti fra vari registri rispetto all’ironico ostinato ritmico di mezzo. Si può parlare, in definitiva, di un’interpretazione saggia, a tratti distesa, che è riuscita a delineare il carattere transitorio del sinfonismo beethoveniano dell’ottava, incastonato fra la dirompenza della settima e la deflagrante innovazione della nona. Emilio Procaccini Il violinista serbo-americano Stefan Milenkovich (foto Cico) 05/03/14 11.18 L'Azione 8 MARZO 2014 >SPAZIO LAVORO< 13 Eccellenze dell'artigianato Summit tra Comune e Confartigianato per idee di qualità e sviluppo di DANIELE GATTUCCI C ontribuire alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo per il territorio fabrianese puntando sulle eccellenze dell’artigianato: è ruotato attorno all’opinione “idee di qualità per lo sviluppo” l’incontro tra la Confartigianato e il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola. Per la Cgia erano presenti il segretario provinciale Giorgio Cataldi (nella foto), il presidente della Confartigianato di Fabriano Sandro Tiberi e il segretario Simone Clementi. La capacità dell’artigianato di offrire valide alternative di sviluppo è essenziale per sostenere l’economia del nostro territorio ed in particolare della zona di Fabriano. A tal fine la Confartigianato ha ideato e realizzato “La Via Maestra”, progetto per la valorizzazione dell’artigianato artistico e delle botteghe in chiave di promozione turistica. Al sindaco è stata presentata anche la rete di imprese Manualis, composta da artigiani e pronta a mettere a sistema il proprio know how e il saper fare per rivitalizzare i centri storici. “Altrettanto importante sarà la capacità di offrire un turismo specializzato in alcuni settori di nicchia come ad esempio quello del sociale a favore delle categorie svantaggiate per il quale la Confartigianato ha pronta una idea progettuale”, ha affermato Cataldi. La Confartigianato ha ribadito la propria disponibilità a collaborare con il comune e con gli altri soggetti del territorio come avvenuto in occasione della candidatura di Fabriano a città creativa dell’Unesco. “Continueremo - hanno sottolineato gli esponenti del sodalizio, - a mettere a disposizione le competenze dei nostri imprenditori in presenza di progetti condivisi che siano veramente in grado di essere funzionali alla crescita del territo- IO DISOCCUPATI a cura di Marika Ragni WhatsApp e il futuro dell’occupazione Cercare lavoro oggi, con un tasso di disoccupazione sempre più alto, in un paese che pericolosamente si avvicina al baratro significa anche acquisire quotidianamente informazioni e notizie tempestive sul mercato del lavoro mondiale e nazionale, sui nuovi trend, sui lavori da cercare e quelli da evitare. Il tema lavoro è divenuto di primaria importanza e, dunque, anche le informazioni che ci vengono comunicate si moltiplicano esponenzialmente. Un ragazzo che oggi è alla ricerca di un'occupazione conosce il mondo del lavoro molto meglio di quanto avrebbe potuto conoscerlo dieci anni fa; se prima, si tentava appena di sottolineare l'utilità e l'effettiva applicazione pratica di alcuni percorsi di studi rispetto ad altri, oggi un giovane riceve informazioni quotidiane riguardo alle professioni da scegliere, alle competenze da acquisire e alle aziende alle quali rivolgersi. Ad una sempre maggiore informazione dovrebbe corrispondere la possibilità di indirizzarsi meglio ed, eventualmente, una maggiore probabilità di trovare un'occupazione. Con il tempo, però, anche la situazione economica del nostro paese è drasticamente peggiorata e, dunque, ad una maggiore informazione non riesce più a corrispondere una maggiore occupazione. Le informazioni, però, rimangono e ci permettono di riflettere in maniera più approfondita. Qualche giorno fa, ad esempio, abbiamo saputo che l'azienda WhatsApp, il servizio di messaggistica per smartphone, è stata venduta a Facebook, il più famoso social network dei tempi moderni. Costo della transizione: 19 miliardi di dollari. Ovviamente stiamo parlando di aziende che hanno conquistato in pochi anni una rilevanza planetaria senza precedenti, sfruttando idee semplici, forse a posteriori anche banali, ma ottimizzate e offerte al pubblico mondiale nella modalità più facile e veloce possibile. Ciò che mi ha più colpito nel leggere questa notizia è stato scoprire che per WhatsApp lavorano solamente una trentina di dipendenti. Di solito, dietro a grandi multinazionali, immaginiamo migliaia di lavoratori sparsi per il mondo, centinaia di reparti e di mansioni differenti, pochi amministratori e manager che gestiscono introiti da capogiro. Ci sarebbe allora da domandarsi se lo “schema del successo”, il modello industriale, non stia veramente cambiando, se per il futuro non andremo in contro ad aziende in grado di raggiungere altissimi fatturati e immensa diffusione senza necessariamente ingrandirsi fisicamente ed assumere personale. Cosa è cambiato? Sicuramente l'elemento tecnologico ed informatico giocano un ruolo fondamentale. La tecnologia e l'informatizzazione hanno sempre permesso la riduzione del carico di lavoro svolto dall'uomo, a favore di semplici operazioni programmate e svolte dalla macchina. Questo non è un peccato e non bisogna criminalizzare la tecnologia per aver reso le nostre vite diverse e, per alcuni versi, più facili. Credo, però, che accanto al tema della delocalizzazione delle grandi aziende in favore di mercati più convenienti bisognerebbe cominciare ad interrogarsi anche riguardo al nuovo modo di fare impresa, un modo che, avvalendosi dell’aiuto di pochi dipendenti, riesce a raggiungere ricchezze e diffusione mai viste prime. Se il futuro è davvero questo, allora anche la ricerca di occupazione dovrà necessariamente ripensare i suoi metodi ed i suoi obiettivi. Credo sia arrivato il momento di riflettere. 13 spazio lavoro.indd 2 rio e di esaltare le nostre migliori tradizioni come quella della carta fatta a mano per la quale abbiamo collaborato con la Regione Marche alla creazione del disciplinare che ne certifica la qualità”. Inoltre, Confartigianato ha intenzione di intensificare "il suo impegno nel fabrianese dove la crisi si è accanita con particolare aggressività contro il comparto manifatturiero che va difeso con decisione perché determinante per il futuro del nostro modello di sviluppo”. Proprio per essere più vicina al territorio e alle imprese Confartigianato ha deciso di celebrare la festa di San Giuseppe artigiano a Fabriano, una giornata nel corso della quale verranno presentati servizi innovativi per una manifattura di qualità in grado di permettere alle imprese di imboccare la strada della ripresa. Dal loro canto il presidente Tiberi e il segretario Clementi hanno colto l’occasione dell’appunta- mento con il sindaco per chiedere un esame preventivo del bilancio comunale con l’obiettivo di trovare soluzioni per la razionalizzazione della spesa e la limitazione della tassazione locale, con particolare riferimento alla Tares e alla tassazione sugli immobili produttivi. Sono stati anche chiesti interventi per favorire l’accesso al credito delle imprese, destinando risorse per i fondi di controgaranzia sui prestiti ed azioni concrete per combattere abusivismo e lavoro nero che stanno creando ulteriori difficoltà alle imprese del territorio. Raccolta rifiuti: offerta di lavoro Talea, agenzia per il lavoro Srl, seleziona per azienda operante nel settore della raccolta e dello smaltimento rifiuti in Ancona, tre risorse con mansioni di operatore addetto alla raccolta porta a porta in possesso della patente C + CQC, iscrizione nelle liste di mobilità L. 223/91, esperienza lavorativa alla guida di mezzi con patente C, esperienza nella mansione. Le sedi di lavoro sono sul territorio di Sassoferrato, di Fabriano e di Ancona. Offerta: contratto di somministrazione a tempo determinato liv. 3B CCNL Ig. Amb. - Az. Municipalizzate. Inviare cv a [email protected]. 05/03/14 11.19 14 >MATELICA< L'Azione 8 MARZO 2014 Incontri e “flash mob”: una libreria più viva! N di SARA NOÈ on si ferma l’attività della libreria Kindustria che regala ai matelicesi sempre nuove occasioni per ritrovarsi a bere un bicchiere di vino e a parlare di un buon libro, magari con l’autore stesso o anche con chi ha avuto l’importantissimo compito di tradurre un’opera straniera nella nostra lingua, come è successo in occasione dell’incontro di sabato 1° marzo. Anna Mioni, infatti, traduttrice (oltre che agente letteraria e docente) de “La parte divertente” (edito da Minimum fax) di Sam Lipsyte era presente per leggere dei brani, condividere opinioni ed offrire una panoramica sull’autore e sulle sue opere, insieme ad Alessandra Olivieri, responsabile commerciale per Hacca Edizioni ed attenta lettrice. Sam Lipsyte è uno dei migliori scrittori satirici d’America (Los Angeles Times) ed è considerato “una rockstar della scena letteraria” dal The New York Times Book Review, questo insieme alla partecipazione dei lettori del Circolo “Viola Legge”, alle domande di Alessandra, alla piacevolissima presentazione di Anna Mioni (che ha tradotto per l’Italia quasi 60 libri dei maggiori autori contemporanei, tra cui Lester Bangs, Douglas Coupland, Tom McCarthy, Jon McGregor), alla curiosità dei presenti e all’atmosfera sempre intrigante che si respira in libreria, ha reso il pomeriggio interessante ed appassionante. Complice anche il “flash mob” (flash in inglese è lampo, inteso come evento rapido o improvviso, mob indica la folla) letterario a cui Kindustria ha partecipato ed in cui si invitavano tutti i lettori a sostenere le librerie ed a divenire testimonial della lettura e delle case editrici indipendenti. Come? Comprando un libro proprio il 1° marzo e facendosi fare una bella foto…come a ribadire che il lettore è una creatura coraggiosa, uno che “ci mette la faccia!”. L'incontro con Anna Mioni Anche un libro 3D Domenica 9 marzo spazio invece ai ragazzi dagli 8 anni in su, che sotto la supervisione della fabrianese Mariapia Zepponi, partiranno da una fiaba africana e da un libro da riciclare, per realizzare un libro 3D attraverso la sapiente arte del taglio e della piegatura della carta. Le iscrizioni scadono il 1° marzo ed è possibile ricevere informazioni circa costi e modalità del laboratorio direttamente in libreria. Dopo la prima notizia e la pubblicazione delle foto dei volontari torniamo sul Banco farmaceutico per testimoniare la consegna dei farmaci che sono stati raccolti nella specifica giornata. Facendo il volontario ho sperimentato che, una delle domande più ricorrenti, sia nella colletta alimentare che nel banco farmaceutico, è “ma vanno a finire a buon fine? Se ne sentono tante!”. Ora l’esperienza di questa giornata ci insegna che un farmaco non rappresenta solo una medicina ma diventa uno strumento per la persona che dona, guardando il bisogno dell’altro e c’è anche chi ringrazia per avergli dato questa opportunità ma c’è anche chi ha i suoi dubbi, le sue perplessità spesso indotte anche da campagne di stampa che enfatizzano magari un particolare caso negativo senza esternare invece le migliaia di episodi positivi che tutto ciò comporta. Bene agli scettici pensiamo sia utile togliere gli ultimi dubbi, per partecipare così tranquillamente i prossimi anni a questa esperienza, la testimonianza che ci da le due a foto in cui alla presenza del responsabile provinciale del Banco farmaceutico Pi- 14 matelica.indd 2 Farmaco, un dono con il Banco gini, vediamo il presidente della Fondazione Mattei -De Luca (da tutti meglio conosciuta come Istituto Ricovero e Cura) con le sue coordinatrici e collaboratrici mentre riceve i farmaci raccolti dai volontari e consegnati dalle due responsabili delle farmacie matelicesi. Anche qui ci preme dire, sempre a quelli che vedono dietro l’operazione solo un business delle aziende farmaceutiche e delle stesse farmacie, che le prime offrono gratuitamente al Banco molti medicinali Presentazione dello scrittore Daniele Zito Zito e quella sua idea di libertà Sabato 22 febbraio presso lo spazio Kindustria in viale Martiri della Libertà, si è svolto l’incontro con lo scrittore Daniele Zito, che da Catania si è spinto in tour anche nelle Marche, dopo varie tappe a Roma, Milano, Venezia, Bologna, Torino, … “La solitudine di un riporto”, edito da Hacca edizioni, segna l’esordio dell’autore che con la presentazione di sabato chiude simbolicamente un cerchio, tornando idealmente alla casa madre. Uscito il 16 ottobre 2013, “La solitudine di un riporto” ha suscitato grande entusiasmo ai librai indipendenti, che lo hanno appoggiato e sostenuto portandolo alla prima ristampa dopo appena un mese. “La solitudine di un riporto” è la storia di una fuga, un vortice di incomprensioni e follia che avrà come inevitabile punto d’arrivo il più eclettico attentato terroristico/culturale di sempre. Scorbutico, misogino, stralunato e sognatore, Antonio Torrecamonica è un po’ Bartleby un po’ Marcovaldo, un personaggio indimenticabile che si muove dentro una prosa densissima di citazioni, riferimenti e rimandi, con la forza di un uragano. Brutto, solo e devastato da un riporto agghiacciante, Antonio Torrecamonica è un libraio che odia libri e lettori che si ritrova a condurre, suo malgrado, una vita che gli altri hanno scelto per lui. Carceriere di se stesso, trascorre tutte le sue giornate rinchiuso in una piccola libreria di provincia, tra libri che non legge, clienti che lo tormentano e ricordi che lo soffocano. Unico svago, ogni tanto, far saltare in aria qualcuno dei concorrenti, meglio se grandi, meglio ancora se Feltrinelli. Ma non è che la gioia di un momento, passato il quale il libraio continua a essere un animale in gabbia: la malavita lo usa per i suoi traffici, le forze dell’ordine lo braccano, il passato lo tiene inchiodato alla sua prigione quotidiana fatta di lettori, attese e conti in rosso. Finché un giorno non prende in mano uno di quei libri che non sopporta e inizia a sfogliarlo, dando il via alla lunga fuga verso la libertà. Ma la libertà cos’è? È la domanda che percorre tutto il romanzo. Sabato, grazie anche all’introduzione e alle questioni poste da Adriana Pucino, presidente del Circolo dei lettori “Viola legge”, Daniele Zito ha condiviso con i lettori le tappe che lo hanno portato a scrivere il romanzo, a immaginare un personaggio bizzarro come Antonio Torrecamonica, a costruirsi una gabbia di citazioni entro cui costruire una storia. Ma è stato soprattutto un dialogo con quanti hanno partecipato alla presentazione con il libro già letto, e che hanno potuto apprezzare ancora di più gli interventi. Una particolare interazione l’hanno sicuramente avuta i componenti del gruppo di lettura “Viola legge”, che ogni mese si ritrovano attorno a un libro e a un bicchiere di vino, e che, nonostante l’eventuale imbarazzo di trovarsi davanti allo scrittore del libro, hanno comunque rinnovato la pratica del voto al libro letto. Pur di non perdersi l’incontro e l’opportunità di una domanda all’autore, uno dei membri “fondatori” ha persino richiesto un collegamento Skype, trovandosi in trasferta a Bologna. a.g. e le seconde che, oltre alla grande disponibilità, competenza e collaborazione partecipano all’iniziativa anche con un contributo in denaro. Per uno come me, che da ragioniere ha spesso dimestichezza con i numeri, fornire alcuni dati, che non sono quelli che cambiano il cuore dell’uomo ma che comunque sono utili a percepire l’aderenza alla testimonianza, che registrano in Italia più di 350.000 farmaci raccolti, di cui 3094 nelle 31 farmacie aderenti della nostra Provincia (contro i 2825 del 2013 e superiori anche a province più popolose come Ancona e Pesaro) è una bella notizia. Nel dato maceratese di rilievo anche la nostra città con 225 confezioni ricevute su circa 600 scontrini battuti. Una persona su tre si è recata in farmacia ed ha donato un farmaco. Egidio Montemezzo Canil e Lucernoni per Sparvoli Dopo i primi movimenti nelle opposizioni della scadenza elettorale primaverile si comincia a parlare anche nell’attuale maggioranza. Prima il vice sindaco Mauro Canil, dopo aver annunciato di non volersi candidare a sindaco ha detto di voler appoggiare l’attuale primo cittadino Paolo Sparvoli, se accettasse di concorrere come sindaco anche nella prossima primavera. “Matelica è comunque un Comune che si è retto e ha onorato i suoi impegni. Fare il sindaco in un momento così poco roseo per l’economia e con un futuro incerto, dove non si intravedono spiragli di luce e segnali di ripresa, non sarebbe facile. Credo di non avere l’esperienza sufficiente ora per assolvere questo ruolo ma non escludo la possibilità che questo possa accadere in futuro, tra cinque anni. Credo che Paolo Sparvoli sia la persona più indicata ed esperta. Se lui si candiderà io continuerò a dargli tutto il mio appoggio e a continuare questo cammino insieme” ha dichiarato al Corriere Adriatico. Nel frattempo la settimana scorsa si è anche riformata in città Forza Italia. Per la precisione, si è costituito il club “Forza Silvio”. Continuità anche nella guida, con Pietro Lucernoni confermato come coordinatore. A coadiuvarlo ci sarà Luigi Passarelli. New entry sono Denis Cingolani tra i giovani, Tiziana Gubinelli per le donne, Gianni Bigiaretti per gli over 65. Lucernoni, e con lui tutto il direttivo, hanno espresso tutto il loro sostegno all’amministrazione Sparvoli. Giornata importante quella di sabato 8 marzo. L'Università di Camerino, coadiuvata dal Lions Club, proporrà infatti una mattinata di studio e riflessione. Argomento dei più attuali: quanto e soprattutto in che modo l'Università può essere volano per un nuovo sviluppo del territorio, interagendo con il tessuto sociale e produttivo? E’ stato proprio il Lions Club di Matelica a prendere l’iniziativa di realizzare un incontro con il Rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini, sul tema estremamente attuale del rapporto tra l’Università, in quanto ricerca ed applicazione, e lo sviluppo del territorio. Prima di questo incontro, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Matelica offre la possibilità di visitare l’Ospedale Universitario Didattico grandi animali dove il prof. Andrea Spaterna illustrerà l’organizzazione della struttura ed i servizi altamente specialistici che possono esservi svolti. Università al servizio del territorio, incontro con il Rettore 05/03/14 11.20 15 L'Azione 8 MARZO 2014 Gli arcieri fanno centro U di ANTONIO GENTILUCCI na disciplina dalla storia millenaria promette di avere, a Matelica, anche un grande futuro. Le spalle dell’Associazione Arcieri di Matelica guidata con efficacia da Orfeo Orsi sono diventate possenti, abbastanza da poter organizzare un primo importante meeting interregionale che è stato semplicemente un successo. Per la precisione la gara verrà ricordata e archiviata come “I Memorial Edoardo Ciccolini”, dovuto e sincero omaggio voluto dai membri dell’Associazione per ricordare il loro più illustre e titolato “collega”, quell’Edoardo scomparso ormai alcuni anni fa, atleta di punta, di livello nazionale: è stato sicuramente punto di riferimento e guida per gli attuali arcieri matelicesi. E’ anche, ci dicono gli organizzatori, “Trofeo del Verdicchio”, un modo per valorizzare, a partire ovviamente dal vino, le ricchezze enogastronomiche del nostro territorio. Protagoniste sia tra i premi che nel rinfresco finale che ha concluso allegramente l’edizione. Territorio che si è fatto conoscere da buona parte della “dorsale” adriatica. Sono arrivati infatti arcieri dal Veneto all’Abruzzo, passando per la Romagna, ovviamente le Marche e l’Umbria. I numeri parlano chiaro: 134 iscritti per scoccare le proprie frecce, nelle tre categorie dell’arco nudo, arco olimpico e arco compound. Teatro della gara, la palestra Mancinelli di Matelica, quindi una gara indoor: distanza 18 metri. Ma oltre i numeri c’è la sostanza, fatta dai tantissimi complimenti arrivati da tutte le squadre partecipanti e dai giudici di gara, che hanno elogiato l’organizzazione semplicemente impeccabile di questa due giorni. Si è iniziato infatti a mirare il bersaglio sabato pomeriggio, proseguito domenica mattina. Domenica pomeriggio si è conclusa la gara e sono iniziate le premiazioni. Gli atleti matelicesi non hanno partecipato, se non approfittando di qualche posto libero a disposizione, secondo una consuetudine dell’ambiente: si lascia spazio agli ospiti delle altre realtà. E ovunque, indaffaratissimi, gli organizzatori dell’Asd Arcieri Mi ero preoccupato che la redazione de L’Azione non aveva inserito il mio articolo “Energia: trovare…” nelle pagine di Fabriano e che potesse non essere notato dai diretti interessati. Difatti, delle numerose associazioni menzionate nell’articolo solo due hanno risposto. Il mio scopo era quello di provocare una reazione ed aprire un dibattito esteso a tutti coloro che si sono opposti alla realizzazione dell’impianto dell’eolico a Campodiegoli, analizzare i vari aspetti e chiarire alla pubblica opinione se è utile continuare a demonizzare ogni novità necessaria alla nostra economia. Più che demonizzare direi dare il giusto valore ai sacrifici e alle penalizzazione che le nuove tecnologie impongono in confronto ai vantaggi che esse ci offrono e ai doveri che dobbiamo ottemperare. Non polemica quindi ma serena discussione portando motivazioni valide e comprensibili per tutti. Mi permetto di dire che la visione catastrofica del mondo non è di Trecciola, ma di insigni scienziati e, tutte le riduzioni di emissione di gas serra nel mondo a cui si sta faticosamente lavorando, sono fatte allo scopo di salvare l’umanità. Se non salviamo l’uomo anche le 15 matelica.indd 2 E' stato un successo il primo meeting interregionale organizzato dal gruppo locale specie in via di estinzione non avranno via di scampo, parliamo di specie locali che possono facilmente migrare nell’ambiente circostante e dimentichiamo di parlare degli orsi polari e di tutta la fauna dell’artico. Non sono quindi io ad essere disinformato. Ho speso la mia vita nel mondo del petrolio e so il pericolo che rappresenta portare a giorno tutta quella materia di origine organica che la natura aveva sapientemente nascosto. Gli obiettivi di Kyoto sono superati dalle recenti conclusioni degli scienziati che hanno richiesto la riduzione dell’85% delle emissioni entro il 2050, quindi c’è molta strada da fare. L’articolo 9 della Costituzione può essere tirato dove si vuole senza rischiare di essere fuori legge. Basta la “promozione della ricerca scientifica” ad imporci determinati obblighi o, “la tutela del paesaggio“ che è diretto anche a tutelare l’ambiente e quindi rendere possibile la vita di fauna e flora. Ci sono leggi per fare e per non fare la stessa cosa, basta sapere cosa si vuole. Per fare è sufficiente un decreto di pubblica utilità come nel caso del parco eolico di Monte d’Aria di Serrapetrona (Decreto 151/ EFR) ed altri. Passando all’aspetto pratico, per ogni progetto c’è uno studio di fattibilità e uno studio di convenienza Alcuni momenti dell'Associazione Arcieri di Matelica solo pratica e nient’altro. C’è una tipologia avvantaggiata? “Beh, conta molto la tecnica e non il fisico. Diciamo però che spesso essere bambini ha un vantaggio: quello di avere la mente libera da pensieri e preoccupazioni”, dunque sgombra a sufficienza per 'virare' tutto il corpo verso la perfezione di quell’unico attimo del rilascio della freccia. Ci viene in mente uno dei libri più significativi dedicati a questa disciplina: “Lo zen e il tiro con l’arco” in cui il protagonista e autore, Eugen Herrigel, capisce, non dopo anni di frustrazioni e incomprensioni, dove andavano a parare gli insegnamenti del maestro, a volte incomprensibili. Matelica, gruppo che è arrivato ormai a 35 effettivi. Un buon risultato, in una realtà ricca di offerta come la nostra. Ma l’arco è difficilmente assimilabile ad altri sport e ce ne rendiamo conto osservando la gara. Innanzitutto colpisce vedere questo allineamento di atleti con la corda tesa, lo sguardo concentrato e la mente (possibilmente) sgombra. Ci sono bambini, ragazze, giovani e meno giovani: l’arco è una disciplina aperta a tutti, dai 9 ai 99 anni, dove il bambino può far meglio dell’adulto, la donna centrare più bersagli dell’uomo. E’ anche uno sport economico: per un’attrezzatura di buon livello servono, è vero, intorno ai 500 euro. Ma dopo c’è Provincialismo sulla questione fonti rinnovabili economica, ci sono rilevazioni sul posto e per lunghi periodi. Se il progetto è andato avanti significa che ci sono le condizioni e che, chi è preposto, ha verificato l’esattezza dei dati e della possibilità di avere 2000 ore /anno di produzione. Escludiamo per una volta la speculazione e la mala fede con cui le associazioni ambientaliste fanno “gran cassa” ed in tal modo demoliscono ogni buona intenzione del “fare”. Certo, il fare presuppone un giusto guadagno e il fare deve essere soprattutto privato perché sia efficiente e non sia una ulteriore “municipalizzata”. Quando si dice che il Comitato di tutela di Campodiegoli è favorevole alla produzione di energia da fonti rinnovabili, però, esclude che possano essere impiantate centrali eoliche ed è come dire che si oppone all’unico progetto valido per quell’area unica che disponiamo. Mentre possiamo essere d’accordo che non deve essere usato denaro pubblico ma denaro di banche, si dico, denaro di banche. Quelli che sono importanti sono i progetti ma il finanziamento deve provenire sempre dalle banche. Se dovessimo aspettare di avere i soldi per mettere in pratica una nostra brillante idea non faremmo mai niente. Noi, purtroppo, non possiamo confrontarci con gli altri paesi che dispongono di ricchezze naturali, noi, oltre al nostro dovere di non inquinare, abbiamo la necessità di produrre energia pulita perché importiamo energia dagli altri paesi a caro prezzo come pure importiamo gran parte dei carburanti fossili. Ogni KW che produciamo in casa è un KW che rimane nella nostra economia. Per essere chiari, che lo accettiate o meno, il mancato impianto di Campodiegoli ci ha procurato due danni: uno ambientale e uno economico. Se la Germania costruisce centrali a carbone è perché il carbone lo produce in casa e ha trovato il processo per utilizzarlo senza inquinare. Di centrali a carbone ne abbiamo anche noi, però sembra che le nostre inquinino. Gli Stati Uniti e la Cina sono uno scandalo nella emissione di gas serra ma questo non ci giustifica dal non fare il nostro dovere tuttavia, negli Usa si sono fortemente ridotti quelli che non credono nel riscaldamento globale e in Cina, è in corso una campagna di sensibilizzazione che ha incominciato a dare i primi frutti. Che le turbine dovevano essere importate dall’estero, io non lo sapevo, ma per voi del Comitato questo poteva essere un motivo valido per condizionare la realizzazione del progetto dell’eolico. Difatti, nelle statistiche aggiornate, l’Italia dalle rinnovabili non ricava molti posti di lavoro rispetto agli altri paesi e, nell’eolico, non è tra i primi sei. A Taranto, nel progetto di 10 turbine nel Mar Grande e dove è stato ribaltato il concetto di alterazione dell’ambiente, gli aerogeneratori vengono forniti dalla Vestas di Taranto. L’Europa non deve imporci niente, molti paesi camminano speditamente nel campo dell’eolico. In Belgio ad Alstom è stata installata la più grande turbina eolica offshore, nel Regno Unito entra in funzione la più gran- de centrale eolica, noi non possiamo essere condizionati a rappresentare un parco bucolico a pane e cicoria per i vacanzieri europei, mentre loro riversano la loro merce a basso costo perché dispongono di sterminate pianure e ricchezze minerarie e ci propinano energia ad alto costo e spread salato. Sono in molti a preoccuparsi che qualcuno fa i soldi, invece, sono i campioni di un sistema capitalistico, a meno che non inventiamo un nuovo sistema, gli imprenditori sono quelli che con la loro intelligenza o furbizia vanno più avanti ma nello stesso tempo producono anche per gli altri. Non ci dobbiamo dimenticare che questi primi della classe rischiano e lo fanno contando sulla validità del loro progetto. Chi ha sperimentato la soddisfazione e l’orgoglio di essere in una azienda che produce l’energia di cui ha bisogno non può pensare di ostacolare le altre aziende che non hanno le condizioni per prodursela e per restare nel mercato. Mi sembra di aver risposto a tutto. Il colloquio continua e per la fretta e lo spazio non ho aggiunto dati statistici. A Danilo Baldini risponderò nel prossimo articolo. Dico agli interlocutori di usare toni civili, sono quasi un ottantenne e ho girato il mondo. Mi si porti rispetto. Gianni Trecciola 05/03/14 11.21 16 >MATELICA< L'Azione 8 MARZO 2014 Riportare S.Agostino all'antico splendore Oggi si perdono i segni dell'effettiva bellezza M di FIORELLA CONTI i dispiace che le giovani generazioni, a causa dell’abbattimento dell’antico Chiostro di Sant’Agostino, tutto affrescato di lunette con la vita del Santo, non possano godere di quelle immagini e dello spazio meraviglioso dove, noi che abitavamo lì vicino, godevamo. E’ un pugno allo stomaco anche vedere lo spazio del crollo della parte contigua alla fontana, fortunatamente restaurata dal Lions Club di Matelica. Quando collaboravo con la Pro Loco, facemmo una bellissima iniziativa , che in un articolo intitolai “Tra l’azzurro e il verde”: con gli amici dell’Associazione e tanti appassionati, a piedi, salimmo sotto il Monte Gemmo, fino alla “Romita”, dove si erano stabiliti per la prima volta gli “Eremitani” di Sant’Agostino”. Ho apprezzato tanto un articolo che, tempo fa, parlava di un’iniziativa simile da parte di un gruppo di appassionati concittadini. Nel 1300 poi, anche su sollecitazione della popolazione di allora, gli Agostiniani scesero in città, dove diedero vita alla bella chiesa di Sant’Agostino (bellissimo il portale trecentesco), poi al chiostro ed agli edifici successivi, uno dei quali, fortunatamente, è stato restaurato da un privato Mercato coperto: appuntamento al 30 marzo Ci avviciniamo alla settima domenica di lavori al mercato, giornate di cantiere aperte ai cittadini per la riqualificazione dell’ex mercato coperto comunale di Matelica, promossa dall’Associazione “Officina80”; ragazzi, giovani e meno giovani che decidono di investire qualche ora del loro tempo per restituire alla città un edificio ormai abbandonato, ma con grandi potenzialità. Il progetto “Il Nuovo Mercato Coperto di Matelica” sta circolando già da qualche tempo, sia sulla stampa locale che (quando ero ragazzina vi abitava il signor Vannucci con la sua famiglia). Il Razzanti, nelle sue Memorie manoscritte, dice quanto segue. Al capitolo III annota che il Convento “esisteva fin dall’anno 1264, come chiaramente si rileva da una Memoria del nostro Archivio Priorale, sotto il suddetto anno, nel Pubblico Libro delle Spese comunitarie: del seguente tenore – Item dedit Fratribus S. Augustini pro Tunicis eorum, secundum firmam Statuti Communis Matelicae”, cioè “ugualmente diede ai Frati di S. Agostino per le loro tuniche, secondo quanto stabiliscono gli Statuti del Comune di Matelica”. Si annota poi che gli Agostiniani eremitani in origine “dimorassero fuori della città, in quel solitario luogo appunto dove i moderni nostri Agostiniani (siamo nel XVIII secolo) possiedono casa unita alla chiesa detta volgarmente l’Eremita situata nel nostro vicino Monte di Gemmo. Il suddetto Monastero di S. Agostino, eretto dentro la nostra città e poi ampliato a quella magnifica forma in cui oggi si vede, qui nell’anno 1660 fioriva per il numero dei religiosi, e per le sue facoltà, come si rileva da un’antica memoria manoscritta nella quale si legge che in esso Monastero di quel tempo dimoravano quindici religiosi con 800 scudi in circa d’annua entrata. Di tale felice stato danno prova diversi Capitoli Provinciali, celebrati nel detto Convento di Matelica, uno fra gli altri nell’anno 1644 in cui per opera del Padre Eremitano Bisciotti nostro concittadino già Provinciale. Fu promosso al Provincialato della Marca il Padre Eremitano Lanfranconi Anconitano, come appare da una lapide innalzata nell’ingresso del Chiostro del Convento. L’antica chiesa di S. Agostino, ora molto vagamente riformata, l’anno 1661 fu decorata con solenne congregazione come si vede nella lapide posta presso la porta principale del tempio. La predetta chiesa conserva molte sacre reliquie, ed è arricchita da molti argenti e di notevoli sacri arredi, così si esprime Giovan Battista Razzanti. E tanto altro ci sarebbe da dire su queste testimonianze del nostro passato. Ma non bisogna approfittare troppo della pazienza dei lettori. online, sul sito mercatocopertomatelica.wordpress.com e sulla pagina Facebook collegata “Il Nuovo Mercato Coperto di Matelica”. Per chi ancora non ne avesse sentito parlare, si propone la trasformazione dell’edificio in un centro enogastronomico e culturale, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il nostro territorio. Si vuole offrire uno spazio a produttori locali e associazioni operanti in ambito socio-culturale, creando un centro di incontro ed aggregazione, un’occasione di crescita per la città intera. I lavori di riqualificazione hanno avuto inizio lo scorso 19 gennaio, e prevedono la realizzazione dell’allestimento interno dell’edificio utilizzando materiali di recupero. Oltre a questo, si sta provvedendo ad opere di ritinteggiatura e di pulizia generale, contando sul contributo degli sponsor che hanno deciso e decideranno di contribuire al progetto. Il Nuovo Mercato Coperto ha voluto, inoltre, andare a scuola e proporre un laboratorio creativo per le classi IV e V dell’Istituto Comprensivo "E. Mattei" di Matelica; è stato chiesto ai bambini di disegnare delle sedie che verranno poi realizzate all’interno del mercato. L’obiettivo di questo tipo di iniziative è la creazione di un progetto condiviso dalla cittadinanza intera, caratteristica che costituisce il punto di forza della proposta. Il processo è lungo e necessariamente andrà sviluppato passo dopo passo. Una piccola anteprima di quello che ci si immagina per il nuovo mercato è quella che si sta preparando per il prossimo 30 marzo, una volta terminati i lavori di allestimento. I lavori sono svolti contenendo al minimo i costi, usando, perciò, materiali di recupero e contando soprattutto sulle sponsorizzazioni del progetto. Una giornata, quella del 30 marzo, durante la quale produttori locali parteciperanno “raccontando” la loro attività e vendendo i loro prodotti, artisti e artigiani esporranno e venderanno le loro opere, associazioni culturali proporranno laboratori ed attività per grandi e per i più piccoli; il tutto arricchito da esposizioni, mostre, musica... A breve uscirà il programma dettagliato dell’evento; intanto si invitano tutti gli interessati, siano essi produttori, artigiani, sponsor, associazioni a contattare l’organizzazione all’indirizzo email [email protected]. Valentina Pallotti Un progetto di risanamento delle mura Con la nuova strada delle Valche si è scoperto una parte di Matelica sconosciuta e sommersa dalle sterpaglie. Da ragazzi si frequentava quel tratto del fiume Esino, ma non ci si rendeva conto dell’importanza di quelle mura che vanno dalla porta sul retro del Monastero della Beata Mattia, al ponte della vecchia Concetta oggi trasformata in un elegante ristorante. Mi permetto suggerire all’amministrazione comunale, certamente quella che verrà fuori dalle imminenti elezioni di proporre all’Ufficio Tecnico comunale o attraverso un concorso di idee riservato solo a professionisti locali per un progetto europeo di risanamento delle vecchie mura di tutto il percorso, con la bonifica della scarpata e valorizzazione del fiume a parco botanico, con percorsi didattici visto che l’Esino in quel tratto accarezza la città con una portata minima da utilizzare turisticamente. Matelica da quella parte è sconosciuta a molti cittadini, le chiese di Sant’Agostino e la Cattedrale devono essere valorizzate e liberate da quella vegetazione certo non elegante per una città che si è fatta sfuggire nei secoli una sua parte più storica. Non credo che i progettisti si possano spaventare dalla ripidità tra il fiume e le mura e forse anche dalla preoccupazione dei cittadini proprietari confinanti, sono certo che l’eventuale progetto valorizzerà anche le loro case che da quel lato, sono da restituire al bello di un stupendo centro storico. L’Europa è sempre attenta a questi progetti finalizzati al recupero patrimoniale e soprattutto storico del nostro Paese, ai tanti giovani laureati in questi settori specifici dobbiamo dare le possibilità ad esprimersi su queste tematiche del recupero, lasciando la solita progettazione delle villette a schiera, sospendendo per un po’ questo tipo di edilizia e possibilmente restituire alle città quello che si è lasciato nascondere sotto la vegetazione spontanea. Alcuni scatti del nuovo mercato coperto dove proseguono i lavori taccuino FARMACIE Sabato 8 e domenica 9 marzo FERRACUTI Corso V.Emanuele tel. 0737 85440 DISTRIBUTORI Sabato 8 e domenica 9 marzo 16 matelica.indd 2 MATELICA CARTOLIBRERIA Domenica 9 marzo "Il Ghirigoro", Viale Martiri della Libertà 21/B tel. 0737 - 783594 Ivano Tacconi ENI di Ticà G. e Paganelli AGIP APERTURA REDAZIONE MATELICA Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30 CINEMA MULTISALA GIOMETTI Via Grifoni tel. 0737 787663 CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457 05/03/14 11.22 >MATELICA< L'Azione 8 MARZO 2014 Per la Beata Mattia pronto un concerto In occasione dell'8 marzo I di ANTONIO GENTILUCCI l ricco programma di sabato 8 marzo prevede ben due tappe nel Santuario della Beata Mattia. In occasione della ricorrenza della Festa della Donna, a “casa” della donna più famosa e amata della storia matelicese il Cif (Centro italiano femminile) propone una riflessione sul tema, per la Festa della Donna 2014. “La famiglia e le sfide che affronta quotidianamente, la tenuta della coesione sociale, una nuova e diversa partecipazione per rigenerare la democrazia perché sia paritaria e solidale, l’educazione al rispetto della dignità e dei diritti umani di tutti e di ciascuno secondo lo spirito e i principi cristiani e la Costituzione, sono i versanti del messaggio del nostro 8 marzo, che ci chiede di tornare alla radicalità e alla essenzialità di parole e di gesti. Rigenerare non è tornare indietro. Rigenerare è tornare al ‘principio’ per consolidare la nostra identità di donne credenti e cittadine nell’oggi”. L’incontro che svilupperà questa tematica (“Rigenerare la vita, coltivare la speranza”) avverrà presso il salone della Beata Mattia in Matelica alle ore 15.30 di sabato 8 marzo. Dopo una breve introduzione del tema da parte della presidente del Cif del Comune di Matelica, seguiranno testimonianze di vita laica e spirituale. Alle ore 17.30 si celebrerà, Un'immagine dal concerto dello scorso anno nel santuario, la Santa Messa in ricordo di Luigia Gubinelli e delle socie scomparse. In serata poi, il Monastero risuonerà delle note della Banda “Veschi”, guidata dal Maestro Gabriele Bartoloni: alle 21.15 infatti, si svolgerà nella chiesa l’ormai tradizionale e attesissimo Concerto dedicato alla Beata, nel 761^ Anniversario della nascita. Il programma? Una sorpresa naturalmente, ma si sa che vi saranno musiche di Brahms, di Mozart, di Suppè e del nostro Mascagni. Assolutamente da non perdere! 17 Fiori di carta con Amnesty Kids Non solo mimose a Matelica, sabato 8 marzo. Uno dei temi caldi dell’attualità di questi ultimi anni, quello relativo al problema della Violenza sulle donne, è alla base di un progetto organizzato da Amnesty Kids, che da tempo ormai collabora su diverse iniziative con alcune classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Mattei. In quest’ambito assume grande importanza un incontro che si svolgerà sabato, per fare prevenzione e promuovere parità di genere e non-violenza. I partecipanti verranno invitati a partecipare ad un'attivazione di Amnesty contro la violenza sulle donne nel mondo. L’incontro sarà alla Sala Boldrini, alle 10.30. L’iniziativa si intitola “Dillo con un fiore”. Nutrito il programma: interverrà il Centro Antiviolenza di Macerata con Antonella Ciccarelli, sociologa e mediatrice familiare e B. Verrillo, avvocato volontaria del centro; il Centro per Famiglie di Scacco Matto con la psicologa P. Paparoni e l'educatrice I. Cittadini. Verranno recitate anche delle “Letture di genere” con l’intervento della compagnia Ruvido Teatro. Intanto mentre i genitori e chiunque vorrà ascolteranno la conferenza del centro antiviolenza nella sala Boldrini, i loro figli potranno partecipare al laboratorio creativo pensato da Scacco Matto in biblioteca. Nella seconda parte dell’evento ci si trasferirà nei giardini pubblici per «piantare» dei fiori di carta e fotografarli, fiori che vogliono dire no alla violenza. Tali fiori non verranno poi persi, bensì raccolti e inviati ad Amnesty kids, che li consegnerà alle autorità italiane. a.g. I Lions combattono la violenza sulle donne Venerdì 28 febbraio si è tenuto l’incontro conclusivo sul tema di studio “Contro la violenza nei confronti delle donne: combattiamo il silenzio”, promosso dal Lions Club Matelica, presidente Sauro Grimaldi. Dopo l’intervento sul tema del Coordinatore distrettuale Paolo Dell’Aquila, l’officer distrettuale Maria Gilda Murani Mattozzi ha ricordato le tappe di un percorso iniziato lo scorso mese di novembre insieme ai giovani di due istituti scolastici di Matelica, articolato in due incontri: il primo presso l’ Itc “G.Antinori” e il secondo presso l’Ipsia “E.Pocognoni”, alla presenza di Antonella Foto di gruppo con i premiati Le istruzioni dell’opuscolo Amnesty per creare il... fiore antiviolenza Il presidente Grimaldi con il coordinatore Dell’Aquila Ciccarelli e di Bianca Verrillo del Centro Antiviolenza SOS Donna di Macerata. Gli incontri, grazie anche alle sollecitazioni delle due relatrici, sono stati seguiti con molto interesse ed hanno dato vita a riflessioni e domande sulla tragica realtà della violenza contro le donne. Per meglio approfondire il tema di studio, i ragazzi sono stati invitati a realizzare degli elaborati, degli spot antiviolenza, premiati nella serata del 28 febbraio con contributi economici destinati alla realizzazione di gite a carattere culturale. Dalla selezione degli elaborati realizzati dalle classi II OD-OT, III M, III OD, IV M, IV OD dell’Ipsioa e I, II, III C dell’Itc, con il coordinamento delle insegnanti prof.ssa Oriella Cacciamani per l’Itc e prof.ssa Katia Censi per l’Ipsia, sono uscite vincitrici le classi III OD dell’Ipsia e II C dell’Itc. Lions Club Matelica Al Teatro ora arriva Arlecchino Il Carnevale finisce…col botto. Domenica 9 marzo infatti, alle 17, il quinto appuntamento con la Stagione teatrale avrà come protagonista la maschera di Carnevale per antonomasia: Arlecchino. Lo spettacolo, si chiama proprio “Le Avventure di Arlecchino” ed è una produzione tutta matelicese. Regia di Fabio Bonso, testi di Francesco Mentonelli, entrambi, insieme a Nadia Biocco, protagonisti anche sul palco. I costumi vengono dalle sapienti mani di Mara Bartoccetti, della Sartoria Piceni. Sebbene il variopinto bergamasco sia il “testimonial”, questo spettacolo, va da sé destinato soprattutto (ma non solo) a famiglie e bambini, magari con i loro bravi costumi di Carnevale, avrà come protagoniste anche altre maschere celebri della Commedia dell’Arte. Perché uno spettacolo della commedia dell’arte. Il motivo nasce dal voler far conoscere questa antica pratica alle nuove generazioni, facendo capire l’importanza che questo linguaggio particolare ha avuto sul futuro delle tecniche e approcci al teatro stesso. Arlecchino, Pantalone, Capitan Spaventa e Colombina sono i personaggi tra i più famosi della 17 matelica.indd 2 commedia dell’arte, quel tipo di spettacolo che fa dell’improvvisazione e del contatto diretto con il pubblico il suo fascino e la sua attrazione. La tradizione storica del linguaggio corporeo è legato ai bisogni primari – mangiare, innamorarsi, accumulare denaro – e fa da tramite ai dialoghi dei personaggi, che seguendo i propri istinti riescono a intricare o a risolvere le vicende che attraversano la loro semplice vita. Un modo di far teatro che viene da lontano, che si è evoluto nei secoli, e che oggi viene riproposta con un taglio di attualità, dove le storie assumono valenza di sopravvivenza per l’esistenza stessa. Questi personaggi saranno protagonisti di avventure straordinarie, ricche di ironia e divertimento, frizzi e lazzi, coinvolgendo nelle storie incredibili che avvengono sul palco il pubblico di grandi e piccini. Sono tre storie che tra amori veri o presunti, inganni e tranelli, incomprensioni e situazioni comiche, portano lo spettatore alla risata e al gusto diretto degli avvenimenti che si susseguono nella storia, diventando il tramite per far entrare il pubblico direttamente nelle vicende dei protagonisti. E alla fine dello spettacolo? Merenda per tutti! Prima i risultati, poi la festa in piscina Che gli atleti della Salus Nuoto Matelica Asd fossero in costante e continua ascesa è stato confermato ai recenti Campionati Regionali di Fabriano, dove i nuotatori matelicesi hanno ottenuto 18 primi posti, 20 secondi posti, 17 terzi posti, nelle competizioni riguardanti le rispettive categorie. L’ottimo lavoro svolto dal tecnico Giorgio Consolini in collaborazione con la società di appartenenza, la Salus Nuoto Matelica e la sinergia con la Vis Sauro Nuoto, ha consentito il raggiungimento degli attuali significativi risultati sportivi, che confermano nella sostanza, quanto di buono è stato fatto dagli atleti matelicesi anche negli anni precedenti. Basti pensare ai sacrifici, vissuti con la giusta spensieratezza giovanile, a cui si sottopongono gli atleti abituati a macinare vasche su e giù anche con doppie sedute giornaliere, per capire la passione e la disciplina morale che li contraddistingue. Tutto questo ripaga l’impegno e gli sforzi, non sempre apparenti, della Salus Nuoto Matelica e dei genitori il cui apporto collaborativo resta fondamentale per la crescita sportiva dei propri figli e di tutto il movimento natatorio locale. E siccome lo sport è agonismo ma anche, festa, tanti bambini e ragazzi hanno preso parte al Carnevale in piscina comunale organizzato dalla Salus Nuoto Matelica di sabato 22 febbraio. Via gli occhialini e su le maschere per un pomeriggio diverso dagli altri. Tanti giochi per i bambini dai 4 ai 13 anni, divertiti e fatti divertire dallo staff della Salus, che, tra un’esibizione e l’altra, ha avuto anche il piacere di ospitare sindaco e vice sindaco della città di Matelica. Salus Nuoto Matelica 05/03/14 11.24 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 8 MARZO 2014 Spiraglio per i risarcimenti dell'alluvione di novembre P ossibilità di risarcimento economico per i danni subiti da infrastrutture e immobili pubblici e privati in seguito agli eccezionali eventi atmosferici verificatisi nelle Marche in diversi giorni dei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno. Un’ordinanza del capo della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso stabilisce, infatti, che è possibile effettuare una ricognizione dei fabbisogni relativi al patrimonio pubblico e privato danneggiato. Si tratta, nella sostanza, di un accertamento che non costituisce la certezza per un riconoscimento automatico di finanziamenti, ma che apre uno spiraglio per quei soggetti che hanno subito conseguenze negative dalle ingenti piogge abbattutesi sul territorio nei giorni 10, 11, 12, 13, 25, 26 e 27 novembre e 2 dicembre scorsi. Dunque, i residenti a Sassoferrato, dai privati cittadini ai titolari di attività economiche e produttive, dei beni culturali, del patrimonio edilizio e così via, possono produrre istanza, da inoltrare al Comune su apposita modulistica. Le domande dovranno pervenire entro venerdì 21 marzo. La relativa modulistica può essere scaricata dal sito internet del Comune di Sassoferrato, www.comune.sassoferrato. an.it - Area “Avvisi di pubblico interesse” o da quello della protezione civile della Regione Marche, www.protezionecivile.regione.marche.it. La valanga d'acqua del novembre scorso Musica e parola del Signore ora in scena a Sassoferrato Domenica 9 marzo, alle 21, nella splendida chiesa di San Francesco, le parrocchie di San Pietro e San Facondino ospitano lo spettacolo “Lo Sposo dell’Umanità” della pastorale giovanile della diocesi di Fabriano Matelica. Un'opera modernissima che unisce musica e Parola di Dio, ideata da don Umberto Rotili con le musiche originali del giovanissimo e pieno di talento Matteo Volpotti. Una rappresentazione che parte dall’Antico Testamento per tracciare la figura di Gesù che ci rivela il volto di Dio, con la sua sposa, l’umanità, pensata e voluta proprio per poter celebrare questo matrimonio ed attinge al Cantico dei Cantici. Protagonisti, una sessantina di ragazzi. Da non perdere. A San Facondino tempo di restyling Più sicuri, più moderni e soprattutto veramente accessibili a tutti, i locali sotto la chiesa di San Facondino che presto verranno riaperti al pubblico. Forse dopo Pasqua con una grande festa. Un progetto di ampio respiro che ha finalmente messo a norma l’impianto elettrico, ripristinato l’uso dei bagni, installato degli infissi efficienti e rinnovato l’impianto termico ma soprattutto meglio ridistribuito lo spazio ed abbattuto le barriere architettoniche che finora rendevano questi locali difficili d’accesso a chi aveva difficoltà nel camminare o fare le scale. Di fatto, per accedere ai locali si potrà passare dalla piazza Gramsci attraverso un nuovo ingresso ricavato proprio sotto i portici comunali a fianco ai bagni pubblici. “Un lavoro necessario – commenta don Giovanni Mosciatti – soprattutto per locali che, da sempre, sono un punto di riferimento per le varie attività della nostra comunità. Ragione per cui abbiamo voluto ricreare lo spazio sotto la chiesa. I risultati sono un salone leggermente più stretto, ma anche sette aule utili al catechismo e alle attività d’oratorio. Il costo previsto è di 120.000 euro – conclude - e la Diocesi con i fondi dell’otto per mille ci darà una mano, ma altri fondi dobbiamo trovarli all’interno della nostra comunità e siccome tutto questo lavoro è stato fatto proprio per la comunità e i nostri ragazzi, siamo fiduciosi che al momento della benedizione pasquale, i nostri parrocchiani saranno particolarmente generosi”. Sabato... la pasta a mano Secondo mese di attività per il “Centro per le Famiglie”, il servizio destinato a nuclei familiari con figli minori, ma non solo, gestito dal Comune su progetto ideato da Regione Marche e Ambito Territoriale Sociale n.10. Completamente gratuito, il servizio è operativo nella sede di piazzale IV Novembre, 1, più precisamente in alcuni dei locali della ex stazione ferroviaria destinati attualmente alle associazioni di volontariato. Dunque, un luogo di incontro, confronto, socializzazione, scambio di idee e solidarietà in cui singoli individui, coppie, genitori e futuri genitori hanno l’opportunità di incontrarsi tra loro e con esperti dei vari settori per sviluppare relazioni interpersonali, dare vita a momenti formativi e ricreativi nell’ottica della promozione della qualità della vita. Le iniziative tenutesi nel mese di febbraio hanno riscosso una larga e attiva partecipazione di cittadini. Questo il calendario degli appuntamenti in programma a marzo: sabato 8 marzo “Mani in pasta: facciamo i maccheroncini”, laboratorio di cucina; mercoledì 12 “Decoupage, perline ed altre tecniche decorative”, laboratorio artistico; sabato 15 “La ceramica”, laboratorio artigianale; mercoledì 19 “I primi punti del cucito”, laboratorio artigianale; sabato 22 “Intarsiamo il legno”, laboratorio artigianale; mercoledì 26 “I primi punti del ricamo”, laboratorio artigianale; sabato 29 marzo “Autoterapia attraverso la respirazione e il movimento”, laboratorio di educazione corporea (è consigliabile partecipare in abiti comodi). Veronique Angeletti Roani: "Sogno una città con speranze di crescita" Alessandro Roani (foto), sassoferratese e giovane docente presso il Liceo Mannucci di Fabriano. Laureato in filosofia e storia presso l’Università degli studi di Perugia, ha partecipato a numerose attività di formazione sulla didattica e filosofia, collabora con autorevoli riviste accreditate a livello nazionale ed è docente di filosofia presso le Università degli Adulti di Fabriano e Sassoferrato. Un aggettivo per definire Sassoferrato? Dormiente. E il sassoferratese? Eclettico. Cosa le piace di più e cosa di meno, della sua città? Di più il fascino delle bellezze paesaggistiche che fanno da contorno alla città, la qualità della vita e la tranquillità che sa offrire. Di meno una certa grettezza d’animo e la tendenza alla chiacchiera, tipiche dei suoi abitanti. La carenza di luoghi aggregativi che non siano 18 sasso.indd 2 i bar e le tabaccherie con annessa ricevitoria del lotto (tradizionale o istantaneo) e di strutture sportive. Tre idee per Sassoferrato? Investimenti volti a potenziare le strutture scolastiche, le iniziative culturali e turistiche e la promozione di attività sportive che non riguardino esclusivamente il calcio. Cosa sogna per la sua città? Il sogno è di vedere per il prossimo futuro una città attiva, con problemi di impiego lavorativo ridotti al minimo, che sappia offrire alla cittadinanza intera prospettive di crescita e la possibilità per i giovani di coltivare nel territorio sentinate concrete speranze di costruire un futuro. Cosa è la politica? Intendo la politica come una delle arti umane più delicate e quindi difficili: la sua finalità è quella di realizzare il bene della collettività e quest’aspetto deve prevalere su ogni altro. Un’attività che richiede competenza, serietà e coerenza, quindi, platonicamente intesa, un’arte che solo ‘i migliori’ dovrebbero esercitare. Nel nostro paese, soprattutto negli ultimi decenni, si è assistito invece ad un progressivo degenerare delle dinamiche politiche. Scandali, macchinazioni, lotte per il potere sono divenute progressivamente la regola, con la triste conseguenza di un significativo senso di sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Durante il servizio militare mi fu insegnato che ‘si comanda con l’esempio’. Una regola di notevole attualità . Ancora oggi, nel nostro paese, si può chiedere un voto per essere eletto, con una promessa di un “camion di breccia”, o di un “lampione sotto casa”, o di un piano regolatore “su misura”? Se come contesto di riferimento si considera l’ambito strettamente paesano-comunale, tali promesse soddisfatte costituiscono senza dubbio un valido motivo per assicurarsi una o molte preferenze. Naturalmente, se l’orizzonte si amplia a livello regionale e/o nazionale, gli interessi aumentano in un rapporto di proporzionalità diretta con le implicazioni che tutti conoscono o che possono essere immaginate. Una consuetudine ben radicata nel tessuto genetico italiano, dura da abbattere. Per accentuare un turismo “locale” o “forestiero”, di cosa abbiamo bisogno? Di strutture recettive moderne e adeguate, quindi di investimenti accurati e miranti a promuovere l’importante patrimonio storicoculturale della città e a coinvolgere i molti giovani del territorio preparati e bisognosi di inserirsi nelle dinamiche lavorative. Cosa le piacerebbe modificare o eventualmente fare di nuovo, nell’arredo urbano di Sassoferrato? Sicuramente il consiglio è quello di rendere maggiormente funzionali e fruibili i musei cittadini e i luoghi storici in generale. Poi la maggiore cura nella gestione dei parchi e dei giardini cittadini, spesso abbandonati in uno stato di incuria che non invita certamente le famiglie con i propri figli ad attività ricreative all’aperto. A maggio ci saranno le elezioni comunali, cosa chiederebbe al futuro sindaco? Al futuro sindaco di primavera (di qualunque schieramento esso sia) chiederei spirito di iniziativa, vitalità, serietà e una logica d’azione volta a superare il misero clientelismo che caratterizza ormai da troppo tempo le dinamiche politiche italiane. Benigno Amori 05/03/14 11.25 L'Azione 8 MARZO 2014 19 >CERRETO D'ESI< L'essenza di Buresta Le bombe su Cerreto: Il 15 marzo concerto del giovane cantautore maceratese un ricordo di ANDREA MOZZONI e PIERO PAOLETTI D opo l’uscita del suo secondo album «L’essenza delle cose», il giovane cantautore tolentinate Gianluca Buresta continua con successo nella promozione del suo nuovo lavoro nei teatri italiani. Prossima tappa Cerreto d’Esi, ce ne parla lo stesso Buresta, indicando le sue aspirazioni per il proseguo della sua carriera artistica. Gianluca, come si sta preparando per il prossimo concerto a Cerreto d’Esi? "Il concerto del prossimo 15 marzo fa parte dell’«Essenza delle cose tour» iniziato dai teatri di Esanatoglia e in quelli limitrofi alla mia zona d’origine. Quello al «Casanova» di Cerreto d’Esi è una prosecuzione naturale, dunque, di questa serie di concerti che dureranno per tutto il 2014 e che mi condurranno anche fuori delle Marche, come ad esempio la tappa di Bellaria prevista per l’11 maggio. Con la band stiamo fondamentalmente mantenendo la scaletta dei concerti precedenti, con tutto il nuovo album e una selezione delle vecchie canzoni del primo cd, scegliendo quelle che ritengo le più rappresentative in questo momento: non mancheranno le canzoni scritte per il film «A sud di New York», le quali sono una costante e fa sempre piacere veder cantare il pubblico con queste canzoni". Due i cd che ha già pubblicato, il secondo è in promozione: cosa c’è ora in cantiere? "In questo particolare periodo sto riprendendo molto a scrivere e, debbo dire, con tante energia positiva. Ci sono nell’aria, ma sono situazioni in stato ancora iniziale, delle future collaborazioni anche molto importanti, ma ancora non posso scendere nel dettaglio. Sto scrivendo di getto, come ho detto, in maniera molto naturale e spontanea: in genere ci vuole sempre del tempo e questa è una maturazione che va Il cantante Gianluca Buresta La commemorazione di Luigina Mazzolini A due anni dalla scomparsa, il Comune di Cerreto d’Esi commemora Luigina Mazzolini, il nostro compianto vice sindaco. L’amministrazione comunale, il sindaco David Alessandroni, i consiglieri e la cittadinanza l'hanno ricordata martedì 4 marzo presso il centro di aggregazione giovanile a lei intitolato. E' stata un’ulteriore occasione per onorare l’instancabile impegno e il grande contributo che la Mazzolini ha apportato all’azione dell’amministrazione comunale: il centro di aggregazione giovanile ne è l’esempio più concreto e duraturo nel tempo. Questa sua esigenza di dare ascolto alle giovani generazioni non è venuta meno neanche durante la malattia e non derivava solo dalla sua professione di neuro-psichiatra infantile ma soprattutto dalla profonda umanità che la caratterizzava, che la faceva amare dalla nostra comunità e da tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerla e di collaborare con lei. Il centro di aggregazione giovanile, orientato a dare spazio alle capacità dei giovani e ad incentivare il protagonismo giovanile, si sta imponendo come una positiva realtà educativa ed è frequentato da circa 150 ragazzi, impegnati in diverse attività. Un centro non chiuso e a sé stante, ma aperto: basti pensare al progetto che vede i ragazzi, accompagnati dalle educatrici della cooperativa Mosaico operanti nel Cag, recarsi regolarmente presso la residenza protetta Giovanni Paolo II e le lezioni della pittura su stoffa dell’Università degli Adulti con cui l’insegnante Massimo Melchiorri punta molto a coinvolgere i ragazzi. Michela Bellomaria rispettata. Spero, ovviamente, di non far passare quattro anni come successo in precedenza tra le uscite del primo e del secondo album". Musicultura e Sanremo: due palcoscenici ai quali ambisci? "Per Musicultura ho presentato delle canzoni in cinque occasioni ma, purtroppo, ancora senza esito positivo. Voglio comunque ritentare perché si tratta di una grande vetrina e su di un palco suggestivo come quello dello Sferisterio. Ho sempre seguito con piacere questa manifestazione: credo solo che la casualità o gli eventi non hanno voluto che salissi su quel palcoscenico. Rispetto ad altri appuntamenti al momento non c’è nulla in previsione: il 2014 sarà dedicato ai concerti dal vivo anche se Sanremo rimane un pensiero e una speranza per il prossimo anno. Ora rimango concentrato, tuttavia, su quello che è il mio cammino già programmato con i concerti nel territorio". Con Avis a scuola di solidarietà Per far comprendere ai bambini il senso profondo del “donare incondizionatamente”, quale migliore testimonianza si poteva offrire se non quella attiva dei volontari Avis? Martedì 25 febbraio i signori Sebastiano Paglialunga, presidente Avis di Fabriano e Fabio Spuri Nisi, presidente Avis di Cerreto d’Esi, insieme a due volontari della sede di Cerreto d’Esi, hanno risposto con competenza e semplicità alle tante domande e curiosità poste dagli alunni delle classi V A-B della Scuola Primaria “T. Lippera” di Cerreto d’Esi. Non è mai troppo presto infatti, come suggeriscono gli operatori Avis, per sensibilizzare i futuri cittadini ai valori della generosità, dell’altruismo e della solidarietà che spesso sono indispensabili a salvare molte vite. Per parafrasare le parole di un grande della Storia dell’umanità come Gandhi... “si vince sempre con la forza dell’amore e della verità”. Le insegnanti L’11 marzo sono 70 anni dal bombardamento a Cerreto d’Esi da parte degli alleati. Erano circa le 18, io stavo fuori casa e sentii il rumore di alcuni aeroplani o fortezze volanti che si vedevano spesso, ne notaio sei provenienti dalla Gola della Rossa diretti sopra Cerreto con un segnale a noi familiare quando bombardavano. Quasi subito un nuvola di fumo coprì il paese. I sei bombardieri sganciarono 36 bombe e la prima cadde dove ora si trova il mattatoio, le altre lungo il fosso a sinistra verso Matelica. Mio padre arrivò subito in paese per accertarsi dei parenti. Morì un ragazzo di sette anni, Mario Zaccagnini, colpito da una scheggia e lo teneva in mano una vicina di casa. Ci furono pochi danni alle case anche perché quella zona era poco abitata, ma tanta paura. I cerretesi spesso si domandavano come mai non avessero colpito il castello molto abitato. Un monito? Un avvertimento? Un errore? Un mio amico che negli anni Cinquanta si è trasferito in Canada è riuscito a parlare con il capo dei sei piloti canadesi gli ha garantito che è stato tutto regolare, la verità non si saprà mai. Io avevo otto anni e ricordo molte cose come il merci di scuola che i tedeschi avevano preso alla conceria di Matelica ed i partigiani della Porcarella fecero deragliare sopra Cerreto, dove morì un partigiano. Il 2 febbraio 750 giovani racchiusi nei carri della stazione di Albacina furono liberati e persero la vita due partigiani. Alcuni manifesti tedeschi avvertivano che per ogni tedesco ucciso, dieci civili venivano fucilati. Forse un accordo con le autorità cittadine ed il comandante dei partigiani Agostino Pirotti hanno evitato quella morte di molti cittadini italiani. Ho voluto raccontare queste storie di Cerreto perché da noi la guerra ha lasciato strascichi di dolore con la morte di quattro giovani: oltre ai tre citati, anche Giuseppe Chillemi, morto al centro del paese. Tito Antici Un progetto umanitario per il Perù Venerdì 21 febbraio scorso presso la scuola secondaria di primo grado “S. Melchiorri” di Cerreto d’Esi si è tenuto un incontro con il Sovraintendente della Polizia di Stato di Fabriano, Raniero Zuccaro, in relazione al progetto Solidarietà attuato dall’istituto. Gli alunni di tutte e sette le classi hanno potuto ascoltare l’esperienza personale del poliziotto, illustrata in modo semplice e molto coinvolgente: partito per un viaggio nel febbraio 2010 in Perù per sostenere un progetto umanitario, Raniero ha finito con l’abbracciare i bisogni urgenti di una terra, avara di ricchezze, ma piena di umanità. Il racconto, come hanno dimostrato le moltissime domande, ha stimolato il vivo interesse dei ragazzi, rimasti colpiti principalmente dal fatto che un uomo in divisa possa dimostrare in modo così spontaneo e sincero il suo lato umano, che lo ha spinto a dedicare il suo tempo ad aiutare una popolazione molto dignitosa ma altrettanto povera. L’incontro si è svolto in un clima sereno e soprattutto ha spinto gli alunni a riflessioni che hanno poi approfondito in classe con i propri insegnanti. Gli insegnanti della scuola ringraziano di cuore Raniero per la partecipazione, la disponibilità e la grande sensibilità dimostrata. 19 cerreto.indd 2 Raniero Zuccaro con una bimba peruviana 05/03/14 11.26 20 L'Azione 8 MARZO 2014 Nata la nuova sezione dell'Amci: presidente Pietro Torresan >CHIESA Da sinistra i due Vescovi Vecerrica e Menichelli ed i medici Torresan e Nataloni Ecco i medici cattolici L unedì 24 febbraio, in presenza del Vescovo di Fabriano Mons. Giancarlo Vecerrica, è stata ufficializzata la nascita della nuova sezione fabrianese dell’Amci (Aassociazione Medici Cattolici Italiani). La riunione ha rivestito una particolare importanza per la presenza di Mons. Edoardo Menichelli, Assistente Nazionale dell’Amci ed Arcivescovo di Ancona, di Fiorenzo Mignini e di Andrea Corsalini, presidente e vice presidente regionale e di Stefano Ojetti, consigliere nazionale. Mons. Menichelli ha illustrato la storia dell’Associazione e ha ricordato i tre requisiti fondamentali che devono caratterizzare il medico cattolico: custodire l’identità “Chi sono? Perché faccio parte di questa Associazione? Mi confronto con l’insegnamento del Padre?”; formazione “esiste ancora l’etica professionale? Il medico cattolico deve mettersi a servizio dei giovani medici per aiutarli nella formazione professionale e dei sacerdoti per aggiornarli nella lettura delle nuove problematiche etico-sanitarie”; testimonianza “farsi conoscere per quello in cui crediamo ricordando che il medico, con il suo Ministero, interseca la vita umana dal suo inizio alla sua fine naturale”. Ha preso poi la parola il prof. Mignini per un saluto ai convenuti e per rendere noto il prossimo incontro regionale dell’Amci dal titolo “Obiezione di coscienza: è ancora un diritto?”, che si terrà ad Ascoli Piceno il 29 marzo, auspican- do la partecipazione dei medici di Fabriano ed ha preannunciato un’udienza generale dal Papa prevista in novembre per ricordare i 70 anni dalla fondazione dell’Associazione. Si è poi proceduto al conferimento delle cariche sociali. Ovvero presidente: Pietro Torresan; vice presidente: Maura Nataloni; tesoriere: Franco Castellani; segretaria: Simonetta Antonini. L’assistenza spirituale è per ora affidata direttamente al Vescovo Vecerrica. Hanno finora aderito 30 medici, operanti sia in ospedale che nel territorio; le iscrizioni restano comunque aperte per chiunque volesse aderire, contattando la segreteria (Simonetta 340 2806409). VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 9 marzo dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,1-11) Una parola per tutti L’ambientazione del Vangelo di questa domenica è molto probabilmente quella della Giudea ad ovest di Gerico dove satana tenta Gesù nel deserto per 40 giorni. E’ evidente il riferimento ai 40 anni trascorsi nel deserto dal popolo di Israele. Nella prima tentazione il diavolo invita il Messia a servirsi del potere dei miracoli per sfamarsi, ma il Salvatore risponde che al primo posto c’è sempre la parola di Dio. La seconda lusinga è quella di usare la forza dei miracoli per una “dimostrazione” eclatante che indubbiamente avrebbe la capacità di stupire molta gente. Gesù, però, non ha scelto questa via per riportare il cuore dei figli al Padre. Nel terzo tentativo satana, chiedendo di essere adorato, istiga il Cristo ad usare il potere politico per portare avanti la via della salvezza. Il diavolo, spesso chiamato principe di questo mondo, prova a distaccare l’uomo da Dio suscitando la bramosia della carne, del potere, del denaro. Gesù è venuto a sgretolare e sopprimere questo regno, riportando, attraverso la Redenzione, l’uomo al Signore e unendolo a Lui nella scelta piena e definitiva di fare la volontà dell’Onnipotente. Due ritiri del clero Ufficio pellegrinaggi: viaggio a Mosca In questo mese ci sono due Ritiri per tutti i sacerdoti, religiosi e diaconi. Per tutti: vescovo, sacerdoti, religiosi e diaconi Giornata regionale di spiritualità, lità giovedì 6 marzo, ore 9.30 a Loreto. Guiderà l’incontro il nuovo Prefetto della Congregazione per il Clero, S. E. Card. Beniamino Stella, sul tema: “La trasmissione della fede nelle Marche (riflessione sulla vita del prete e sul coinvolgimento dei laici)”. L’Ufficio diocesano pellegrinaggi ha programmato tre esperienze dello Spirito per i prossimi mesi. Il 26 e 27 aprile, in occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, trasferta a Roma (t.o. Viaggi del Gentile). Visita a Castel Gandolfo, Albano e partecipazione alla celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro. Dal 10 al 17 luglio, invece, pellegrinaggio in Russia con visita a Mosca (nella foto), San Pietroburgo e Anello d’Oro con volo diretto da Fiumicino (t.o. Camminando per il mondo). Iscrizioni entro e non oltre il 31 marzo 2014. Ad agosto, poi, spazio al classico pellegrinaggio a Lourdes con volo da Roma. L’appuntamento è dal 16 al 19 agosto 2014 con Opera Romana Pellegrinaggi. Inoltre, domenica 23 marzo, i nostri pellegrini sono invitati a vivere un pomeriggio di spiritualità ad Orvieto in occasione della “7° Giornata del Pellegrino”. Anche quest’anno la nostra Diocesi parteciperà con un pullman. Per informazioni ed iscrizioni scrivete all’indirizzo: ufficiopellegrinaggi. fabriano@gmail. com oppure contattare don Andrea Simone al numero 338-3027782 o Marco Antonini al cel. 340-3726564. Come la possiamo vivere Oggi, prima domenica di Quaresima, la Chiesa ci invita ad iniziare il cammino di conversione svuotandoci da noi stessi e riempiendoci di Cristo. Pentiamoci di non aver amato il Signore, ritornando subito a Lui con il Sacramento della confessione che è l’abbraccio di Gesù al figlio confuso e smarrito nel peccato. Satana tenta Gesù offrendogli delle sicurezze umane. Noi credenti quanto siamo ancorati a queste false certezze? Riusciamo a respingere le tentazioni e le idolatrie legando la nostra esistenza unicamente a Dio? I veri cristiani non camminano mai da soli. Tante cose potrebbero cambiare nel mondo se tutti i membri delle parrocchie e delle comunità ecclesiali si impegnassero in gesti concreti di condivisione verso i poveri, gli emarginati, gli ammalati! Nel deserto quaresimale, fuori dal rumore del mondo, il Signore chiede ad ognuno di noi di dare più spazio alla meditazione, alla preghiera, alla contemplazione, cercando e desiderando una relazione più forte con Lui. Il Padre Celeste è il primo a tenderci la mano. Siamo pronti ad accogliere il suo invito? 20 chiesa.indd 2 L'incontro in episcopio del 24 febbraio Ritiro mensile diocesano, giovedì 27 marzo, ore no 9,30-13,30 in Seminario. Guiderà ritiro S.E. Mons. Claudio Maniago, (nella foto) Vescovo ausiliare di Firenze e segretario della Commissione Cei per la Liturgia. Il tema è: “La Sacrosanctum Concilium per il prete di oggi”. 05/03/14 11.28 21 >CHIESA< L'Azione 8 MARZO 2014 IlIl coro"Marinelli" in Basilica polifonico diocesano si è esibito a Loreto, poi visita ad Osimo di MARTINA PIGLIAPOCO D omenica 23 febbraio il Coro Polifonico Diocesano “Don Giuseppe Marinelli” e i ragazzi della parrocchia di S. Maria, che quest’anno faranno la prima Comunione e la Cresima, insieme ad alcuni genitori e catechiste, sono andati in pellegrinaggio a Loreto e nel pomeriggio hanno visitato la “Lega del Filo d’oro” a S. Stefano di Osimo. Il momento principale della mattinata è stata la partecipazione alla S. Messa nella Basilica della S. Casa, alle ore 11, celebrata dal Vescovo di Loreto Mons. Giovanni Tonucci. Il nostro Coro Diocesano ha prestato il servizio liturgico del canto, sotto la direzione del M° Giuseppe Papaleo. Sotto le alte volte della Basilica il canto corale si diffondeva ampio e gioioso, suscitando l’attenzione e l’ammirazione dei presenti alla celebrazione, che al termine hanno espresso al direttore e ai cantori la loro sorpresa e gratitudine per aver potuto partecipare alla S. Messa resa più bella e solenne dai canti che hanno sottolineato i vari momenti del sacro rito. Anche il Vescovo celebrante ha chiesto al Coro di ripetere al termine della benedizione l’Amen eseguito a conclusione della dossologia. Il M° P. Giuliano Viabile, organista e direttore della Cappella musicale della Basilica Lauretana, ha elogiato il Coro per l’accuratezza della preparazione musicale e per la scelta appropriata dei canti liturgici. Prima di lasciare la Basilica non poteva mancare una visita alla S. Casa per salutare la venerata immagine della Vergine Lauretana e per rivolgere una preghiera per i ragazzi che si stanno preparando ad un così grande momento della loro vita cristiana, affidandoli alla Madre del Signore, Patrona della nostra Regione. Il pranzo al sacco lo abbiamo consumato nel salone della parrocchia di Crocette di Castelfidardo, in cui è parroco don Franco Saraceni, compagno di studi di don Alfredo. Nel pomeriggio abbiamo vissuto un Il coro polifonico "Marinelli" a Loreto momento veramente commovente: la visita alla “Lega del Filo d’oro”. Il direttore e gli operatori ci hanno illustrato la storia, le finalità e le azioni riabilitative, che vengono messe in atto a favore di bambini, ragazzi e adulti ciechi, sordi e muti (a volte affetti da tutte e tre le problematiche) e con ritardo mentale. Abbiamo potuto anche incontrare e “parlare” con alcuni ragazzi presenti domenica nella struttura, riportando una grande ammirazione per il lavoro che tanti specialisti e tanti volontari stanno mettendo in atto per rendere quanto più possibile autonoma la vita di queste persone. Abbiamo consegnato alla Lega una piccola somma di denaro, frutto di una pesca organizzato in parrocchia con i lavoretti eseguiti dai bambini del catechismo. Possiamo ben dire di aver vissuto una domenica “speciale” che lascerà a lungo un bel ricordo nel cuore di ognuno. Formazione per gli sposi Padre Nostro e gli artisti La Pastorale Familiare Diocesi Fabriano Matelica organizza un incontro di formazione sposi nell’ambito del percorso: “scoprire la bellezza e la grandezza della vocazione all’amore” previsto per domenica 9 marzo alle ore 15 presso l'Aula Magna del Seminario di via Serraloggia. Identità maschile e femminile dal tema "La diversità costruisce la vera identità. La bontà della Dopo la bella festa del 25 gennaio al Collegio Gentile di Fabriano, le attività non si fermano. Quest’anno, in virtù di coincidenze favorevoli, i 175 anni di fondazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia, i 160 della venuta dei religiosi belgi a Roma ed ancora dei 100 anni della presenza dei fratelli della Misericordia a Fabriano, ci sono “in pentola” tante attività aperte a tutti i fabrianesi. La prossima attività favorevole sarà un pullman pieno di pellegrini in data mercoledì 19 marzo, vale a dire un’udienza, prenotata da tempo, con il Papa Francesco: sarà l’incontro di un padre con i suoi figli, fatto di amore, di rispetto e di attaccamento al Papa. Nel pomeriggio dello stesso giorno una “sosta dovuta” alla chiesa di Santa Balbina a Roma, dove tanti fratelli belgi, 36 per la verità, hanno dato la vita per il servizio della carità 21 chiesa.indd 2 diversità". La relatrice sarà la dott. ssa Annalisa Marinoni, (nella foto) medico psicoterapeuta, laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna, specializzata in psicoterapia Sistemico - Relazionale presso l’istituto I.S.C.R.A. di Modena e in psicoterapia della Gestalt presso l’H.C.C. Kairòs di Venezia. Ha completato la propria formazione presso il Centro Italiano di Sessuologia di Bologna. Ha lavorato presso il Ser.T. di Ravenna e dal 1998 esercita la libera la libera professione come terapeuta individuale di coppia e familiare. Si è occupata nel tempo di attività di formazione per gli adulti e di progetti di sostegno alla genitorialità. Vive e lavora a Ravenna, sposata da vent’anni e mamma di tre figli. Insieme al marito, Vernocchi Pierenea, è stata responsabile per la Commissione di Pastorale Familiare dell’Emilia Romagna per undici anni. Proseguono le adesioni ed i preparativi per lo straordinario evento proposto dell’Ufficio Diocesano per la Cultura dal titolo “Il Padre Nostro per gli Artisti”, un’iniziativa che segue il cammino pastorale proposto dal nostro vescovo per tutta la Diocesi fin anche a giungere ai laboratori e alle tavolozze degli artisti del nostro territorio e non. La curatrice del progetto, la dott. Anna Massinissa, parla di oltre 45 artisti che si sono voluti coinvolgere, e diverse opere iniziano ad arrivare nelle sede di InArte. Prossimamente vi aggiorneremo sull’iter dell’allestimento della mostra. Per ulteriori informazioni visitate il sito della diocesi. verso i carcerati e le opere di Misericordia a Roma dal 1854 al 1890 circa. Nel contempo si sta già preparando, a Fabriano, una mostra a beneficio della città e della Diocesi sulla vita del Fondatore dei religiosi della Misericordia Mons. Vittore Scheppers e sui 100 anni dei Fratelli a Fabriano. La mostra sarà allestita all’Oratorio del Gonfalone (San Benedetto) dal giorno 6 aprile alle ore 17 fino all’11 maggio. Si stanno mobilitando an- FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Collegiglioni ore 18.00: - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ SALUTO DEL VESCOVO ALLE GARE DI NUOTO PER DISABILI: venerdì 7 marzo alle ore 14.30. ~ BENEDIZIONE DEL VESCOVO DELLA NUOVA SEDE AREA VASTA DELL’ASUR A FABRIANO: sabato 8 marzo alle ore 10. ~ CONFERIMENTO DEL MINISTERO DEL LETTORATO A GABRIELE RONCHETTI: domenica 9 marzo alle ore 18 nella chiesa della Misericordia. ~ INCONTRO DELLA PASTORALE GIOVANILE REGIONALE: mercoledì 12 marzo alle ore 20.45 a Montorso di Loreto. ~ COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 13 marzo alle ore 9.30 nel Seminario di via Serraloggia. Fratelli della Misericordia tra udienze e mostre FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00: - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore che le associazioni della Fortitudo calcio e della Fortitudo pattinaggio. Sarà una mostra ben preparata e accogliente. Le visite guidate saranno al mattino dalle 10.30 alle 12,30 e alla sera dalle 17 alle 19. La terza attività che sta richiedendo molto tempo in anticipo, è il pellegrinaggio alla tomba del Servo di Dio: Mons. Vittore Scheppers a Malìnes (Belgio) dal giorno 20 al 23 giugno. Il Programma dettagliato è già a diposizione nel giornalino “Conosciamoci” che circola in tante famiglie di Fabriano e sempre a disposizione al Collegio Gentile in via Cavour, 102. Fratel Lodovico Albanesi ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 17.00: ore 18.00: ore 18.15: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - S.Maria in Campo - M.della Misericordia - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 05/03/14 11.32 22 >DEFUNTI< L'Azione 8 MARZO 2014 ANNIVERSARIO ANNUNCIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S.NICOLO' Centro Comunitario Domenica 9 marzo ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amato ATTILIO CENSI La figlia e i nipoti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 8 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Sono passati già due anni. Il tempo vola, ma le ferite restano". Ci manchi tanto, sei sempre nei nostri cuori". Tua figlia e i nipoti Venerdì 28 febbraio, a 78 anni, all'ospedale di Matera, è mancato all'affetto dei suoi cari CHIESA della MISERICORDIA Lunedì 10 marzo ricorre l'anniversario della scomparsa dell'amato FRANCESCO SPADINI I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 10 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Mercoledì 12 marzo ricorre l'anniversario della scomparsa dell'amato FRANCESCO BALDONI I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa mercoledì 12 marzo alle ore 8 nella chiesa del Collegio Gentile. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.MARIA della Porta di Cerreto d'Esi Domenica 9 marzo ricorre il 14° anniversario della scomparsa dell'amato CHIESA di S.MARIA MADDALENA Lunedì 10 marzo ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata ALDO GENTILUCCI Lo comunicano la moglie, le figlie, i generi, i nipoti, i fratelli, le sorelle ed i parenti tutti. TRE MESI ANNIVERSARIO VINICIO TAVOLINI I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 9 marzo alle ore 8.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. 9° ANNIVERSARIO INES PAOLETTI ved. GENTILI I figli Luigi ed Enrico ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa martedì 11 marzo alle ore 18.30. Durante la celebrazione saranno ricordati anche il marito ANTONIO ed il figlio NICOLA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNIVERSARIO Martedì 25 febbraio, a 79 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LILIANA LINCE ved. VECCHI CHIESETTA di ARGIGNANO (La Cupa) Sabato 15 marzo ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata LUISA DOLCE I familiari, gli amici ed i parenti la ricordano con affetto. Durante la S.Messa di venerdì 14 marzo alle ore 17.30 sarà ricordata anche la mamma MARGHERITA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.VENANZIO Venerdì 14 marzo ricorrono tre mesi della scomparsa dell'amato SAVINO PASSERI La moglie, i figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 14 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO CHIESA di ARGIGNANO Giovedì 13 marzo ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata MARIA (LILIA) MARASCA I familiari ed i parenti la ricordano con affetto. Nella S.Messa di mercoledì 19 marzo alle ore 17.30 sarà ricordato il marito DANIELE ELEONORI Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO Sabato 22 febbraio, a 89 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IDA RAGGI ved. REGNO Lo comunicano i figli Santina ed Osvaldo, il genero Parmenio, la nuora Sandra, i nipoti Lorenzo, Leonardo, Giorgia e Federica, le sorelle Pia e Maria, il cognato, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni ANNIVERSARIO CHIESA di S.MARIA Domenica 9 marzo ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amata IOLANDA PAVONI in STAZIO Il marito, i figli, il nipote e la nuora, la ricordano con affetto e invitano chi la conobbe alla S.Messa di domenica 9 marzo alle ore 17. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.NICOLO' Centro Comunitario Sabato 8 marzo ricorre il 9° anniversario della scomparsa dell'amato PIETRO MARIANI La moglie Elena insieme ai figli, nuore e nipoti vogliono ricordarlo con una S.Messa di suffragio alle ore 18. Si ringrazia quanti vorranno unirsi alle loro preghiere. TRIGESIMO CHIESA di BASSANO Nel 3° anniversario della scomparsa dell'amata ROSA COSTANTINI ved. COZZA il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Nella S.Messa di domenica 9 marzo alle ore 15 sarà ricordato anche il marito PIETRO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. TRE MESI La moglie, le figlie, i generi, i nipoti ed i parenti tutti ricorderanno ANGELO PATASSI ad un anno dalla sua morte nella S. Messa di sabato 15 marzo alle ore 18 nella chiesa dell’Oratorio S. Maria in Campo. I familiari ringraziano quanti parteciperanno alla celebrazione eucaristica. GIOCONDO LATINI "Ciao nonnetto, sei volato via da noi senza neanche salutarci. Sentiamo forte la tua mancanza ma teniamo in noi vivo il tuo ricordo e l'affetto che ci hai donato". S.Messa martedì 11 marzo alle ore 18 nella chiesa della Misericordia. Si ringrazia quanti si uniranno alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNUNCIO Martedì 25 febbraio, a 85 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LINA ANGELONI ved. PAPI Lo comunicano il figlio Raffaele, i parenti tutti. Marchigiano 22 defunti.indd 2 Domenica 2 marzo, a 64 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIACOMO FUCA' Lo comunicano la madre Lina, la moglie Angela Ninno, i figli Giorgio e Gianluca, le nuore Lara e Chiara, i nipoti Gianmarco, Emma, Andrea, le sorelle Lucia e Maria, il fratello Filippo, i cognati, le cognate, i nipoti e i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO CAV. GIOVANNI ROMANO Sabato 22 febbraio, è mancata all'affetto dei suoi cari NERINA MORETTI ved. SCHICCHI Lo comunicano i figli Fabrizio, Valeria, Paolo, la nuora Cristina, il genero Giuseppe, i nipoti Nicolò, Cecilia, Camilla, il pronipote Filippo, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO ANNUNCIO Venerdì 28 febbraio, a 83 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANNIVERSARIO "Un anno fa, in una mattina ventosa e piovosa, te ne sei andato. Sapevamo che questo sarebbe accaduto, ma è ugualmente difficile accettare un addio quando il cuore ti cerca, la mente è invasa dai ricordi e con il dolore che ci portiamo dentro possiamo solo conviverci". Ciao babbo ANNUNCIO CHIESA di S.VENANZIO in ALBACINA Domenica 16 marzo ricorrono tre mesi dalla scomparsa dell'amata LUCIA RAGNI in ZAMPETTI Il marito, i figli, i nipoti, la pronipote ed i parenti tutti la ricordano con affetto. La S.Messa si celebrerà venerdì 14 marzo, alle ore 18.30, presso la chiesa di San Venanzio in Albacina. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Lunedì 3 marzo, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari Martedì 11 marzo ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amato ROLANDO FARINELLI La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti, la pronipote e i parenti tutti lo ricordano domenica 9 marzo alle ore 10 nella S.Messa presso la chiesa di Nebbiano. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ADA COPPARONI ved. BAGAGLINI Lo comunicano le figlie Nadia e Annamaria, i generi Gian Emilio e Sandro, i nipoti Massimiliano, Cinzia e Marzia con Walter ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli Lo comunicano la moglie Marisa Smargiassi, la figlia Angela con il genero Fabio Caporali ed i nipoti Flaviana e Jacopo, il fratello Rosino, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Zia dolce e generosa, sempre presente nelle nostre vite, ultima della grande e bella famiglia Romani di Perticano, ci ha lasciati venerdì 28 febbraio, all'età di 97 anni GINA ROMANI ved. LUPINI Lo comunicano con tristezza e grande tenerezza, Mario, Francesca e Pietro con gli amati pronipoti Benedetta, Tommaso e Alberto, la cara e amorevole Alina con Natalino e Stefania. Marchigiano ROLANDO POETA 06-03-2005 06-03-2014 "Quanto tempo da quel giorno limpido, che aveva appena lasciato il posto alla soffice neve.... Quanto tempo da quando le mie lacrime avevano solcato il mio viso.... Quanto tempo da quando il mio cuore, per un attimo, aveva smesso di battere... Quanto tempo da quando avevo scoperto, che il mio sorriso è la tua pace.... Quanto tempo... ma per noi il tempo non esiste.... dolce riposo, anima mia!" Tua moglie Elena Lo comunicano il figlio Maurizio, le nuore Martina e Fabiola, i nipoti Lorenzo, Andrea, Luca, i fratelli Carlo e Sergio, le sorelle Mara e Miranda, il cognato, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Venerdì 28 febbraio, a 94 anni, a Roma, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA COLONNELLI ved. VIVENTI Lo comunicano la figlia Rosa, il genero Bruno Ceccotti, i nipoti Lorenzo e Francesca, Alessandro e Giuliana, i pronipoti, il fratello, le sorelle, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Venerdì 21 febbraio, a 78 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANGELO MEGNI Lo comunicano la moglie Anna Fabbri, i figli Sergio e Ombretta, la nuora Raffaela, il genero Simone, i nipoti Marco, Lorenzo, Pietro, Alessandro, la sorella Tina le cognate, i cognati, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 27 febbraio, a 84 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IDA (IVA) BORIONI ved. PELLICCIARI Lo comunicano i figli Gianni, Adelelma, Maria, i generi Luigi e Mauro, gli adorati nipoti Massimiliano con Roberta, Silvia, Martina, le sorelle Bruna, Italia, Irma, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano TRIGESIMO ANNIVERSARIO CHIESA della SACRA FAMIGLIA Venerdì 7 marzo ricorre il 9° anniversario della scomparsa dell'amato OTTORINO RAGGI La moglie, i figli, il genero, i nipoti, ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 7 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.MARIA MADDALENA Domenica 9 marzo ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amato FRANCESCO CAPRARI La moglie, la figlia, il genero, la nipote ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 10 marzo alle ore 18.30. Si ringrazia ci si unirà alle preghiere. 05/03/14 11.33 23 L'Azione 8 MARZO 2014 Da sinistra i professori Mario Trombino ed Alessandro Roani >CULTURA C'è posto per la filosofia? Un incontro all'Università degli Adulti sul senso di questa disciplina S i è concluso con diversi colpi di teatro e all’insegna dell’ironia (socraticamente intesa come strategia svolta a smascherare le false certezze che tengono imbrigliate le nostre menti) l’incontro filosofico organizzato dall’Università degli Adulti che ha visto come interlocutore privilegiato il prof. Mario Trombino, esperto di didattica della filosofia, direttore della Rivista “Diogene” e presidente dell’Associazione “Il giardino dei pensieri”. Fernanda Dirella, direttrice dell’Università degli Adulti, ed un pubblico numeroso e quanto mai vivace, hanno accolto il professore nell’aula magna del polo universitario fabrianese. Trombino, giunto nella città cartaia in tarda mattinata su invito del prof. Alessandro Roani, docente di filosofia, saggista e da un quinquennio insegnante di discipline storico-filosofiche presso l’Università degli Adulti di Fabriano, ha risposto alle diverse sollecitazioni filosofiche con estrema disponibilità e con spirito finemente ironico. Si comincia con un’esperienza filosofica che spiazza la platea: il prof. Trombino invita i partecipanti all’incontro a chiudere gli occhi e a rimanere in silenzio. L’uditorio, sorpreso e incuriosito, accetta l’invito. Anche se non possiamo vedere la realtà che ci è dinanzi, viviamo l’esperienza imprescindibile del fare i conti con una mente, la nostra. Un’esperienza alla quale nessuno può sottrarsi. E avere una mente significa sentire, percepire, interrogarsi, orientare il proprio pensiero e determinare la propria condotta secondo una progettualità del tutto personale. In filosofia non ci sono verità da imparare a memoria e da ripetere in seguito; si deve ragionare da soli e trovare la propria strada. Essa esige che chi vi si addentra reagisca ai problemi, ai procedimenti, ai testi; è necessario farne una questione personale, progredire nella qualità del proprio pensiero, sapendo che la filosofia serve prima di tutto nella vita. Ogni lettura filosofica deve diventare alimento indispensabile DON MUSO DURO di Don Leopoldo Paloni Quaresima 2014: cogliere le occasioni per una conversione urgente Cari lettori de L’Azione, non lasciamoci sfuggire le occasioni che questa Quaresima ci offre per una profonda conversione del cuore. Sono tempi duri. Nazioni di mezzo mondo si apprestano a varare leggi dal contenuto anticristico e alcuni segnali anticipati a Fatima tempo fa sembrano profilarsi all’orizzonte. Le notizie che vengono dalla Russia non sono affatto confortanti e si profilano tempi duri anche per quei vescovi vestiti di bianco che potrebbero a qualcuno dare l’impressione di essere il Santo Padre. Coraggio comunque e convertiamoci: le promesse fatte ai tre pastorelli faranno allora certamente la differenza. 23 cultura.indd 2 di un’autentica avventura personale. E questo, naturalmente, implica un certo lavoro, una certa fatica. Dopo tutto, chiunque pratica uno sport o suona uno strumento sa bene che il piacere dei progressi presuppone molti sforzi e molte delusioni; se un esercizio non ci fa male, significa che restiamo al di qua dei nostri limiti, e dunque l’esercizio non ci farà progredire. La strada che conduce alla filosofia non sarà facile, perché (e questo è uno degli aspetti più significativi) l’esercizio del ragionamento filosofico implica un ribaltamento delle nostre abitudini quotidiane. Come ha affermato Antonio Gramsci nei Quaderni dal carcere: “Occorre distruggere il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è l’attività intellettuale propria di una determinata categoria di scienziati specialisti o di filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto dimostrare preliminarmente che tutti gli uomini sono «filosofi», definendo i li- Anche la Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi” (nella foto) di Fabriano aderisce a MediaLibraryOnline: e-book in prestito, musica da scaricare e molte altre risorse digitali, gratis per gli utenti della Biblioteca. Non solo libri e dvd dunque. La Biblioteca si apre al digitale e ai contenuti non tangibili, ma disponibili grazie alla rete Internet: e-book da prendere in prestito e da leggere sul proprio e-reader, tablet, smartphone o pc; musica ed audiolibri da scaricare sul proprio lettore gratuitamente ed in modo legale; giornali italiani e stranieri da sfogliare on line, oltre all’accesso a enciclopedie, dizionari, banche dati, video e immagini. Sono queste le novità per tutti gli utenti della Biblioteca pubblica “R. Sassi”, grazie all’adesione a MediaLibraryOnline (MLOL), una vera e propria biblioteca digitale aperta 7 giorni su 7, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e consultabile da casa, in biblioteca, durante un viaggio... Per accedere alla piattaforma online è necessario miti e i caratteri di questa «filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo»”. A ben vedere, quindi, la nostra esistenza quotidiana è una sorta di condizione embrionale della filosofia. I proff. Roani e Trombino, in uno scambio dialettico vivo e brillante, hanno proposto agli uditori una riflessione volta a mettere in luce l’aspetto (ricco di implicanze) dell’acquisizione pressoché ‘passiva’ delle nostre idee sul mondo, ponendo l’attenzione sul fatto che le deriviamo dall’ambiente in cui viviamo, assorbendole in modo meccanico, apportando ad esse scarsi contributi personali. Manca per così dire quell’atteggiamento critico che permetta all’individuo di rivedere quelle idee da un’angolazione diversa, che permetta di filtrare, di scegliere, di costituirsi come soggetto in grado di porsi come guida di se stesso e di partecipare come protagonista cosciente della storia umana. La filosofia, quindi, non può essere ridotta allo status di hobby, un’occupazione di abbellimento o un esercizio esclusivo per eruditi e studiosi di professione. Essa costituisce essenzialmente un’esigenza, un bisogno connaturato allo spirito umano. Gli uomini, sin da principio e in ogni parte della terra, hanno indagato intorno a questioni che riguardano il senso della loro esistenza, hanno posto interrogativi e si sono affannati nel cercare risposte. Aristotele ha affermato che “gli uomini, all’inizio come adesso, hanno preso lo spunto per filosofare dalla meraviglia, poiché dapprincipio essi si stupivano dei fenomeni più semplici e di cui essi non sapevano rendersi conto, e poi, procedendo a poco a poco, si trovarono di fronte a problemi più complessi, come i fenomeni riguardanti la Luna, il Sole e le stelle e l’origine dell’universo. Chi è in uno stato di incertezza e di meraviglia, crede di essere ignorante […]; e quindi, se è vero che gli uomini si diedero a filosofare con lo scopo di sfuggire all’ignoranza, è evidente che essi cercavano di conoscere per puro amore del sapere e non per qual- Biblioteca: un progetto digitale che bisogno pratico». Una sollecitazione, quella del filosofo di Stagira, sempre attuale e quanto mai degna di attenzione. L’incontro è stato anche caratterizzato da alcune domande del pubblico alle quali il prof. Trombino ha risposto con la verve dialettica messa in atto per tutta la durata dell’intervento. Il prof. Roani lo ha invitato in conclusione a parlare della Rivista trimestrale che dirige, "Diogene". Una Rivista prodotta da una redazione indipendente e responsabile in modo autonomo delle scelte editoriali, nella convinzione che la filosofia possa essere davvero utile a tutti e parlare a chiunque desideri misurarsi con la sua identità. In maniera coerente, propone di leggere la realtà, e quindi anche l’attualità, con gli occhi dei filosofi. Sul finale spazio al coinvolgimento di numerosi presenti all’incontro. Salgono verso il tavolo dei relatori tre “studenti” dell’Università degli Adulti: una signora si dichiara frastornata, piena di dubbi, ‘scombinata’. La lezione ha raggiunto il suo scopo. con un semplice click e senza recarsi in biblioteca. Una guida dettagliata per l’utilizzo di MediaLibraryOnline è consultabile nella pagina facebook della Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi” al seguente link: https:// www.facebook.com/media/set/set=a.78336 8405024496.1073741836.27594799576654 2&type=1¬if_t=like. Elisabetta Monti essere iscritti presso la Biblioteca pubblica “R.Sassi”. Richiedendo username e password al personale bibliotecario si potrà accedere direttamente al sito http://ancona.medialibrary.it/ . Una volta effettuato il login, l’utente potrà usufruire di un’ampia collezione di risorse open access, liberamente scaricabili sui propri device e potrà accedere ad altri contenuti protetti, da consultare in streaming, scaricare o prendere in prestito gratuitamente 05/03/14 11.35 24 >CULTURA< L'Azione 8 MARZO 2014 Quello sguardo di Bernini La pietrificazione della scultura nel "Busto di Medusa" ad Ancona D di FRANCESCO MARIA ORSOLINI opo che il Rinascimento ne sancì il valore sociale, oltreché estetico ed intellettuale, le arti furono oggetto di frequenti ed accese disquisizioni tra maestri ed eruditi, impegnati a stabilire quale tra esse fosse la più nobile. Nel firmamento delle idee sul paragone delle arti, brilla ancora la stella fissa di Galileo, che il 26 giugno 1612 scrive al pittore e amico Ludovico Cigoli una lettera in cui argomenta così le ragioni del primeggiare della pittura sulla scultura: “Ora le sculture tanto avranno rilevo, quanto saranno in una parte colorate di chiaro et in un’altra di scuro. E che ciò sia il vero, l’esperienza stessa ce lo dimostra; perché se esporremo ad un lume una figura di rilevo, et anderemola in modo colorendo, col dar di scuro dove sia chiaro, sinché il colore sia tutto unito, questa rimarrà in tutto priva di rilevo…Conosciamo dunque la profondità non come oggetto della vista per sé et assolutamente, ma per accidente e rispetto al chiaro et allo scuro”. Sbirciando così, a distanza di secoli, tra le righe vergate da Galileo, è possibile spiegare la meraviglia suscitata dalla fascinosa e fugace apparizione del Busto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini alla Pinacoteca “Podesti” di Ancona nella scorsa primavera. Si restava ancora “impietriti” di fronte al suo sguardo, per motivi e con esiti, fortunatamente, diversi da quelli mortali narrati dal mito antico; ciò che a Palazzo Bosdari faceva restare di sasso erano i sorprendenti sortilegi percettivi che si intrecciavano intorno all’opera, come i serpenti sul capo della Gorgone. Sortilegi scaturiti dalla punta dello scalpello e dall’acume intellettuale del Bernini, complici senz’altro le teorie di Galileo, che lo scultore conosceva e apprezzava, come testimonia la presenza nella sua biblioteca personale di alcuni volumi del pisano, compreso il “Dialogo sopra i due massimi sistemi”, opera che non riscosse, come si sa, analoghi apprezzamenti dall’Inquisizione. Inoltre, sembrerebbe che Bernini conoscesse, anche se indirettamente, pure le tesi argomentate nella lettera al Cigoli, visto che il Busto di Medusa ne costituisce, da un lato la messa in opera esemplare, dall’altro una sua geniale interpretazione esasperata all’ennesima potenza, che infine giunge a ribaltare il primato tra pittura e scultura. Facendo tesoro degli insegnamenti galileiani, Bernini dimostra, infatti, una consapevolezza evolutissima che le forme della scultura, cioè i pieni, i vuoti e loro le loro superfici, non si possono percepire se non indirettamente attraverso la distribuzione dei chiari e degli scuri, cioè i valori “pittorici”, non “plastici”, che tali forme assumono agli occhi dell’osservatore. In tal senso, da un lato s’ingegna a costruire illusioni al quadrato, modellando forme “artefatte”, tali però da proiettare le stesse ombre e gli stessi scuri di forme verosimili; dall’altro lato si serve di finissimi accorgimenti per raggiungere una verosimiglianza palpitante di vita, aggiungendo alla superficie delle forme modellate ulteriori valori pittorici, per esempio variandone l’opacità, la levigatura e la lucidatura, grazie ad una cosmetica fatta di raspe, abrasivi, di patine opacizzanti o lucidanti. Con ciò facendo apparire più arretrato e in ombra il punto opaco, più avanzato e chiaro quello lucido su cui si concentra il brillio dei colpi di luce. Giungendo, inoltre, a simulare con tali espedienti persino la presenza di ombre portate sulla superficie del marmo, come fossero proiettate da una fonte di luce naturale, orientata dall’alto e con una precisa angolazione, da sinistra verso destra. A rivelarlo è Elena Bianca di Gioia nel bel catalogo della mostra “Medusa tra luce ed emozione”, curato da Costanza Costanzi e Giovanni F. C. Villa, Antiga Edizioni. Sono soprattutto le arcate sopraccigliari del volto, il punto dell’opera in cui la dialettica di naturale/artificiale si esprime in un’alternanza vertiginosa di contrasti, o di contrapposti, un termine chiave della poetica berniniana. Il sortilegio dell’apparire verosimile si interrompe solo osservando il capolavoro con una veduta di profilo, che smaschera l’“apparecchio” berniniano, rivelando l’innaturale pronunciamento delle arcate rispetto alle orbite degli occhi, adottato per proiettare intorno a queste ombre profonde e avvolgenti. Ma, diversamente dall’allestimento dorico della Medusa, che consentiva all’osservatore una percezione a tutto tondo intorno all’opera, l’allestimento originale, calcolato da Bernini, prevedeva una veduta obbligata e lievemente angolata, dalla quale sarebbe stato impossibile cogliere l’alterazione anatomica e lo stratagemma dei rilievi. L’impalcatura aggettante delle arcate deforma la conclusione della fronte con un incavo centrale congiunto al naso, dal quale si sviluppano orli a curve contrapposte, con un andamento simile a quello di un profilo alato. Al di sotto si genera un tenebroso velo d’ombra, che scende come un vestito di notte sugli occhi vuoti e privi di pupilla della Medusa e che ci parla in greco dell’Ade, il mondo infero della morte, dal quale escono intangibili, per presentarsi ai vivi, i suoi fantasmi. In quella che JeanPierre Vernant definisce, riferendosi alla simbologia della Medusa, “mescolanza inquietante” dei tratti, il volto scolpito da Bernini espone la trasformazione in atto dalla bellezza mortale alla immobilità pietrificata, mostruosa e immortale che ha generato il suo stesso vedersi riflessa nello specchio di Perseo. La metamorfosi è colta nell’attimo del suo compiersi, quando le labbra appena dischiuse lasciano libero l’ultimo alito di vita, e la mostruosità dei serpenti, che hanno già preso possesso del capo, ha fatto svanire i “magnifici capelli” di Medusa descritti da Ovidio. Sul volto dai tratti classici e androgini sta scendendo la maschera di una Potenza dell’aldilà, annunciata dalla fusione di maschile e femminile, dalla deformazione della fronte e da quel profilo alato che precipita sugli occhi, forse il richiamo simbolico alle ali di Pegaso, a colui che nasce da questa de-generazione e rigenerazione, il destriero veloce e alato, originato dal sangue di Medusa, Illusioni al quadrato modellando forme artefatte 24 cultura.indd 2 decollata da Perseo. Su queste stesse ali vola via l’identità di chi affronta la visione della maschera divina, che esercita una possessione senza rimedio. “Lo sdoppiamento del volto mascherato, la sovrapposizone del secondo al primo così da renderlo irriconoscibile”, scrive Vernant, “presuppone l’alienazione di sé e il totale assoggettamento al dio che vi passa la cavezza e le redini intorno al collo e vi cavalca portandovi via al galoppo”. Nel pathos, nella sofferenza inquieta e angosciante di una “pericolosa bellezza” che si sta trasformando nel riflesso di ciò che non può più vedersi, gettato oltre la morte, Bernini sta rispecchiando, in realtà, se stesso, un’esperienza di vita vissuta e il messaggio moralizzante dell’opera. Anch’egli era stato infatti posseduto e aveva sentito la propria identità volar via nella travolgente passione amorosa che l’aveva legato a Costanza, moglie dello scultore Matteo Bonarelli, suo collaboratore nel cantiere di San Pietro. Agito da un sentimento alienante e parossistico di gelosia, scatenato dall’aver scoperto la donna in rapporti altrettanto intimi col giovane fratello Luigi, Bernini assolda un sicario per sfregiarla e rischia il fratricidio. In un suo saggio magistrale dedicato all’opera, Irving Lavin ipotizza che Bernini abbia scolpito il Busto di Costanza Bonarelli tra il 1636 e il ’38 e che il Busto di Medusa sia stato realizzato - forse l’anno successivo, quando l’artista si era già coniugato con Caterina Tezio – con l’intenzionalità di dar vita ad un’immagine dagli effetti catartici e di espiazione. Il valore simbolico e spiritualizzante dell’opera è rivelato, tra l’altro, dall’adozione dalla tipologia del busto-ritratto, già prescelta da Bernini per l’“Anima Beata” e il suo pendant “Anima Dannata”, ma soprattutto dall’aver adottato tale tipologia per l’immagine della Medusa, la cui tradizione iconografica prevedeva invece il modello della testa decollata. Bernini, inoltre, coniuga la versione spiritualizzata della “Medusa patetica”, ereditata dall’arte tardo antica, (esemplare a riguardo la “Medusa Rondanini”), con la finalità moraleggiante della Medusa reinterpretata dalla tradizione cristiana, che la utilizza come monito angosciante contro le tentazione della lussuria, associate al tema dei serpenti intrecciati e del morso finale con cui, all’apice del rapporto, la femmina tronca di netto la testa del maschio. Tutto ciò si anima e vive nella metamorfosi che sta pietrificando la Medusa sofferente di Bernini, mentre lo scalpello l’accompagna da uno stato all’altro della sua esistenza. Con ciò dimostrando il primato assoluto della scultura nel rendere imperitura e immobile come la pietra la vita palpitante dell’essere e dell’animo umano. Un aspetto del paragone delle arti sfuggito al genio di Galileo. Fotografie di Arnaldo De Luca, per gentile concessione di "Antiga edizioni" Appassionati del legno a Fabriano? Nel suggestivo scenario dell’Oratorio di Santa Maria del Gonfalone, le opere scultoree degli artisti fabrianesi in mostra, rendono ancora più prezioso questo luogo che da alcuni anni è votato ad accogliere, con interessanti iniziative culturali, il meglio della produzione artista-artigianale di tanti fabrianesi. Molti giovani, oggi, si stanno appassionando all’incisione del legno, riscoprendo che con un semplice scalpello e martello si può ricavare, da un ramo, da una radice, da un tronco di legno, un oggetto, che il provetto incisore vede, immagina, crea, intaglio dopo intaglio fino a plasmare una figura artistica. Alla mostra inaugurata sabato scorso partecipano gli artisti: Ivan Barocci, Gianfranco Crialesi, Otello Crialesi, Roberto Gubinelli, Alessandro Romani e Francesco Falsetti. Questa settimana presentiamo Gianfranco Crialesi nato nel 1949. Da giovanissimo inizia la lavorazione del legno, imitando il padre Luigi, falegname e il nonno Giuseppe, noto ebanista. Per motivi di lavoro si trasferisce a Novara, poi ritorna a Fabriano negli anni 80. Negli anni non ha mai dimenticato gli insegnamenti del padre, che lo spronano a realizzare alcuni oggetti e un ciclomotore pieghevole, ancora oggi in suo possesso. Ma la svolta artistica di Gianfranco inizia con la costruzione di un violino, che aveva potuto apprezzare da un conoscente. Ma l’arte del liutaio non è facile da improvvisare, così decide di andare a Cremona dove segue un corso dai maestri liutai. Si perfeziona su questa nobile arte creando sofisticati e armonici violini di alta qualità. Nel 1989 partecipando ad alcune mostre viene notato da un noto maestro di liuteria a Gubbio, che stupito dal suono del violino gli commissiona uno strumento. Alla mostra Gianfranco è presente con sei violini di ottima fattura. L’artista invita coloro che suonano questo strumento a provarne la capacità armonica. In pochi giorni di apertura della mostra si sono presentate altre quattro persone fabrianesi che lavorano il legno. Si auspica che possa nascere a Fabriano un gruppo di appassionati scultori del legno, per invitare i giovani ad apprendere questa nobile arte. Sandro Tiberi 05/03/14 11.35 25 L'Azione 8 MARZO 2014 >SPORT La formazione del Real Fabriano che partecipa al campionato di serie C1 di calcio a 5 CALCIO a 5 Il punto della settimana IlE in Real ritorna alla vittoria C2 momento magico del Cerreto che entra in zona play-off di FERRUCCIO COCCO C onsueta panoramica settimanale sull’attività di calcio a 5 nel nostro territorio, dalla serie C1 alla serie D e giovanili. SERIE C1 – Un grande Real Fabriano è tornato alla vittoria dopo molto tempo (i tre punti pieni mancavano dal 17 gennaio) superando per 6-4 l’Urbino in un match chiave per mantenersi in zona play-off. I ragazzi di mister Francesco Rinaldi non hanno fallito l’appuntamento grazie alle triplette di Antonello Angeloni e Simone Morelli. La formazione completa del Real: Cesaroni, Paris, Ciculi, Bartolucci, Angeloni, Passeri, Pastuglia, Bruzzichessi, Bartolini, Carnevali, Angelelli, Morelli. La classifica dopo ventitré giornate: Corinaldo 53; Fermo 50; Cus Macerata e Bocastrum United 46; Real Fabriano 44; Ascoli 41; Urbino 39; Sant’Angelo 34; Fano 33; Torrese 29; Castelbellino 26; Osimo 25; Falconara 23; San Crispino 22; Riviera delle Palme 15; Montegranaro 3. Per venerdì 7 marzo il calendario propone al Real un’altra sfida chiave per l’alta classifica: appuntamento in trasferta a Castorano (Ap) contro il forte Bocastrum United. SERIE C2 – Il Cerreto è sempre più… strepitoso! I ragazzi di mister Kristian Giordani, infatti, hanno colto la loro quarta vittoria consecutiva e hanno spiccato il volo al terzo posto in classifica, quindi in piena zona playoff. Nell’ultimo match il Cerreto ha sbancato il difficile campo del Castrum Lauri per 4-5 grazie ai gol di Innocenzi (2), Mancini, Spilli e Centocanti. Una vera e propria impresa che ha VOLLEY Daniele Sampaolo, portiere del Cerreto in serie C2 significato l’aggancio in classifica ai maceratesi. La formazione cerretese scesa in campo: Sampaolo, Francucci, Stroppa, Tozzi, Mancini, Innocenzi, Serie B2 femminile Fabriano sconfitta in Abruzzo, ma il gruppo c'è e vuole reagire Quinta sconfitta nelle ultime sei partite per la Pallavolo Fabriano. Stavolta però le cartaie hanno poco da rimproverarsi, vista la caratura dell'avversario. A Manoppello le ragazze di Rossini sono state piegate per 3-0 (25-17, 25-8, 25-22), ma nel terzo set hanno lottato per riaprirla. La situazione di classifica si conferma complicata, eppure per i professionisti del dramma c'è sufficiente materiale per rimanere delusi. La distanza dalla zona retrocessione si è ridotta a sole 5 lunghezze; il margine però è buono e Fabriano ha tutte le carte in regola per non dilapidarlo. Il gruppo è frastornato ma è vivo. E soprattutto sa ancora vincere, come testimonia il fondamentale successo ottenuto due settimane fa contro Loro Piceno. Certo bisognerà guardarsi le spalle da Altino, arrivata a collezionare la terza vittoria (tra cui il blitz al PalaGuerrieri) nelle ultime quattro uscite. Intanto bisogna pensare a riorganizzare idee e forze in vista del derby di sabato 8 marzo (PalaGuerrieri, ore 21.15) contro l'Edilceccacci 25 sport.indd 2 Moie. Impresa alla portata per chi, nei momenti di difficoltà, ha sempre saputo attingere al proprio orgoglio. Classifica. Gabicce 43, Pescara 41, Moie 36, Manoppello 35, Battistelli Rimini 30, Montegranaro 28, Macerata, Stella Rimini e Gubbio 23, Fabriano 21, Altino e Perugia 16, Lorese 14, Jesi 8. Settore giovanile. Nel campionato di Prima Divisione, è arrivata una sconfitta per le ragazze fabrianesi: 3-0 contro la BFTM (25-18; 25-23; 26-24). La formazione: Angeletti, Balducci, Carnevali, De Gioia, Di Leo, Fattorini, Gubinelli, Malefora, Malzew, Mariani (L2), Mollari, Pallotta (L1), Spadini; all. Moretti. Prossimo incontro in casa contro il Loreto venerdì 7 marzo alle ore 21. Bella vittoria, invece, ottenuta dall’Under 16 Viola per 3-0 sulla Pieralisi (25-17; 25-18; 2517). La formazione: Ambrosini, Bravetti, Cesari, Cola, De Vito, Giovannini, Maltoni, Paoletti, Romitelli, Fava (L); all. Moretti. Lorenzo Carsetti Spilli, Centocanti, Albini. La classifica dopo ventitrè giornate: Nuova Ottrano 59; Grottaccia 53; Cerreto, Gagliole e Castrum Lauri 40; Futsal Macerata e Cantine Riunite 35; Sambucheto 33; Campocavallo 31; Santa Maria Nuova, Recanati ed Appignano 29; Treia 25; Montelupone 23; Potenza Picena 21; Casenuove 8. Per proseguire nel sogno play-off, il Cerreto ora deve conquistare un risultato positivo anche nel prossimo match, in programma venerdì 7 marzo, in casa contro la Futsal Macerata (PalaCarifac di Cerreto, ore 21.30). SERIE D – Continua la lotta a tre al vertice della classifica. La capolista Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti, infatti, ha rifilato un 5-0 al fanalino di coda Virtus Matelica. Tiene il passo, ad un solo punto di distanza, la Junior Matelica, che non ha avuto CALCIO a 5 problemi contro il Campodonico (10-2). In entrambi i casi, pronostici rispettati. Dopo un paio di gare storte, è tornato a vincere il Nebbiano di mister Emanuele Farneti, che ha espugnato il sempre ostico campo di Frontale di Apiro per 1-3. La classifica dopo venti giornate: Cerreto d’Esi e San Severino 48; Junior Matelica 47; Frontale e Cus Camerino 39; Serralta 35; Nebbiano 34; Castelraimondo e Moscosi 20; Polisportiva Victoria 18; Cingolana 14; Campodonico e Virtus Matelica 7. JUNIORES - I giovani del Real Fabriano hanno conquistato un punto d'oro contro la capolista Castelbellino: 3-3! Con questo pareggio il Real sale a quota 16 punti in classifica, equivalente al terzultimo posto. Nel prossimo turno il Real andrà in trasferta a San Michele al Fiume contro il Pianaccio. L'attività della Virtus Fabriano Acque tempestose per i "boys", ci pensano le ragazze a volare Infortuni, malattie e sfortuna fanno da cornice alle gare della formazione di C2 della Virtus Fabriano in questa prima parte dell’anno, tanto da dare spazio nell’ultima gara a ben quattro elementi della squadra Allievi (che osservava un turno di riposo). 3-1 il risultato finale a favore della squadra di casa, il Futsal Ancona, che chiudeva sul 2-0 la prima frazione di gara; nella ripresa Tombolini riduceva le distanze per i fabrianesi, che però subivano la definitiva rete del 3-1 a dieci minuti dal termine. Positiva comunque la prova generale, ed anche quella dei quattro ragazzi, che hanno mostrato di ben figurare anche nella serie maggiore. Formazione: Pierantonietti; Stroppa, Gentili; Tombolini, Ruggeri, Zamponi; Farinelli, Coco, Bisegna, Verdini; Calussi. Venerdì 7 marzo al PalaGuerrrieri alle 21.30 match contro il Pianaccio. Nuova affermazione invece delle ragazze, che stanno chiudendo in maniera più che dignitosa il campionato. Con un eloquente 7-2 infatti le ragazze hanno superato il Futsal Corridonia nella gara interna di sabato; di Farneti (2). Monticelli, Bianchi, Marinozzi, Fazliji e Riccardi (la più piccola!) le marcature delle fabrianesi, scese in campo con Crocetti; Farneti, Riccardi; Monticelli, Guerci; Falsetti, Fazliji, Bianchi, Berardi, Marinozzi. Sabato 8 ultima di campionato, a Recanati contro l’Helvia Recina: sarà... una Festa della donna? Auguri! Fermi gli Allievi per un turno di riposo (tornano in campo sabato 8 con la trasferta di San Costanzo), hanno giocato i Giovanissimi, nella trasferta di Macerata, contro il Futsal FBC. Ancora una volta la differenza di età alla lunga ha fatto la differenza (ricordiamo che i fabrianesi hanno un’età media inferiore rispetto agli avversari). Dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo (2-3 con reti di Dandani, Moretti e Melacotte), i ragazzi hanno subito sette goal nella ripresa, contro uno solo realizzato con Iacobucci: 9-4 quindi per i maceratesi, con la Virtus scesa in campo con Koci; Dandani, Melacotte; Moretti, Petrucci; Mennecozzi, Bartoloni, Iacobucci. Sabato 8 gara casalinga contro il Venarotta di Ascoli Piceno, alle 18 al PalaCesari. Iniziano questo week end anche i tornei primaverili dell’attività di base: la Virtus scenderà in campo con le sue tre formazioni: Esordienti C11 in casa contro la Biagio Nazzaro Chiaravalle, Esordienti C9 in trasferta a Castelplanio e Pulcini C6 a Cupramontana. 05/03/14 11.36 26 >SPORT< L'Azione 8 MARZO 2014 CALCIO Serie D Cacciatore illude Matelica, poi la Recanatese recupera MATELICA RECANATESE 1 1 MATELICA - Spitoni, Colantoni, D'Alessio, Scartozzi (36' st Gilardi), D'Addazio, Ercoli, Scotini (27' st Martini), Gadda, Staffolani (36' st Api), Cacciatore, Jachetta. All. Carucci RECANATESE - Verdicchio, Patrizi, Brugiapaglia, Commitante, Cianni, Narducci, Di Iulio, Sebastianelli (38' Agostinelli), Galli, Palmieri (35' st Candidi), Gigli (28' st Bartomeoli). All. Amaolo RETI - 30' st Cacciatore, 41' st Patrizi I di MAURIZIO FONTENOVA l Matelica nel derby con la Recanatese ha cullato a lungo il sogno dei tre punti che - approfittando dello stop imposto dalla Vis Pesaro alla capolista Ancona - avrebbero consentito di rosicchiare due lunghezze in classifica e messo di nuovo apprensione ai dorici. Ma così non è stato. La Re- CALCIO Il bomber Cacciatore in azione durante il match con la Recanatese SCHERMA Fioretto GINNASTICA Ritmica Cerreto e Fortitudo Prestigiosi Fabriano avanti a suon di vittorie risultati sugli scudi FABRIANO CERRETO SAN BIAGIO 2 0 FILOTTRANO FORTITUDO FABRIANO 0 1 FABRIANO CERRETO - Ruggeri, Di Luca, Zaccagnini, Orlando, Galuppa, La Mantia, Mar tellucci, Arcangeli, Lorenzetti (16’ s.t. Pellegrini), Zuccaro (35' s.t. Battistoni), Piccolini. All. Tiranti FILOTTRANO - Moreschi, Gigli, Piccini, Giulodori (28’ Latini), Costarelli, Guazzaroni (39’ s.t. Baldezzi), Moretti, Schiavoni, Cialoni, Bracciatelli, Alessandrini. All. Giovagnetti SAN BIAGIO - Riccioni, Salini, Romani (21’ p.t. Sacillo), Ficosecco (18’ s.t. Burini), Picciafoco, Paolinelli, Busilacchi, Morra, Santolini, Surdo, Copertari (36’ s.t. Mazzieri). All. Tacchi FORTITUDO FABRIANO - Tamburini, Ruggeri, Ippolito, Clementi, Bernardi, Moretti, Biocco, Scaloni, Vinciola (14' s.t. Porcarelli), Biagini (39' s.t. Fiori), Gobbi. All. Ranaldi RETI - 1’ p.t. Zuccaro, 45’ p.t. Martellucci RETE - 4' s.t. Biagini La Fortitudo Fabriano prosegue il suo momento magico (quattordici risultati utili consecutivi) andando a violare il campo di Filottrano grazie ad una rete di Biagini. I rossoblù hanno dimostrato di essere cinici e concreti, così come il portierone Tamburini che non subisce gol da oltre mille minuti! E' tornato al successo il Fabriano Cerreto, che liquida all'inglese il San Biagio con gol di Zuccaro e Martellucci: pratica archiviata già nei primi 45'. La classifica è molto corta dalla metà in su: le nostre formazioni possono ancora dire la loro. Sabato la Fortitudo giocherà in casa contro il Collemarino; Cerreto in trasferta con la Filottranese. CALCIO Prima Categoria girone A Sassoferrato Genga ko e la vetta si allontana BARBARA SASSOFERRATO GENGA 1 0 BARBARA - Bruzzesi, Fraboni, Pigna, Zenobi (15' s.t. Mattioli), Piccinetti, Cantarini, Pasqualini (34' s.t. Renani), Bruffa, Niang (21’ s.t. Costieri), Rossini, Puerini. All. Perini SASSOFERRATO GENGA - Ricci, Altarocca, Tinti, Carletti, Vitali, Bellucci, Zucca, Roscini (34 s.t. Fioranelli), Piermattei, Testa, Giacchini (15' s.t. Sebastianelli). All. Ciattaglia RETE - 30' s.t. Puerini 26 sport.indd 2 Il Barbara si aggiudica il big-match d'alta quota contro il Sassoferrato Genga e mette una seria ipoteca sul primo posto, mentre i sentinati - che speravano di riagganciare la vetta - con questa sconfitta sono scivolati in terza posizione. Ha deciso un gol di Puerini ad un quarto d'ora dalla fine, dimostrandosi abile a correggere in rete un tiro di Mattioli dal limite dell'area, non trattenuto dal portiere sassoferratese. Nel prossimo turno, sabato, la formazione di mister Ciattaglia torna a giocare in casa contro il Gabicce Gradara: l'obiettivo è quello di tornare prima possibile al successo per confermarsi nelle zone nobili. Albacina in grande difficoltà Nel girone D, terza sconfitta consecutiva per l’Albacina: contro il Borgo Minonna, secondo in classifica, la squadra di mister Biagini perde per 3-1. La partita si è decisa nel secondo tempo con i padroni di casa che hanno messo a segno tre reti in dieci minuti. A sbloccare la gara ci ha pensato Rotoloni bravo a deviare in rete, di testa, un calcio di punizione. Al 55’ il Borgo Minonna raddoppia grazie a Sassaroli direttamente da calcio piazzato. La terza rete arriva al 60’ con Campanelli. Il gol della bandiera per l’Albacina lo realizza Scipioni al 62’. La formazione dell’Albacina: Manfrellotti, Breccia, Stridi, Biagini, Censi, Julius, Scipioni, Carbini, Amedu, Polli, Ragni (65’ Gentilucci); all. Biagini. TERZA CATEGORIA - Nel girone C, Nel girone F, la l’Argignano vince 2-1 contro l’Aurora Fabiani Matelica Jesi e mantiene la vetta della classifica. di Rustichelli paIl Serradica vince 0-1 a San Marcello. reggia in trasferta Nel girone F, il Real Matelica perde per 0-0 contro il Sar2-1 a Pioraco. Prossimo turno: Avis nano e mantiene il Pergola-Argignano (all'andata 0-2), quarto posto. Serradica-Rosora Angeli (2-0), Real Matelica-Treiese (1-2). Luca Antonio Somma canatese prima ha pareggiato e poi ha anche rischiato di vincere. Quest'anno per il Matelica i colori giallorossi sono proprio indigesti: prima ha subito una sconfitta casalinga per mano dei giallorossi del Termoli, poi dopo dodici risultati utili consecutivi (ben nove vittorie e tre pareggi) ha perso con i giallorossi del Giulianova ed ora il pareggio è stato imposto dai giallorossi di Recanati. Inoltre l'inopinato stop è coinciso con la vittoria del Termoli - ancora lui! - che si sta riavvicinando in classifica ed è arrivato ad un solo punto dal Matelica con lo scontro diretto in casa: i play off in posizione dominante rischiano di essere vanificati sul più bello. Ma inutile piangere sul latte versato: i biancorossi sono attesi domenica dal Fano di mister Omiccioli, a caccia di punti salvezza. Il Matelica dovrà sudare le proverbiali sette camicie per uscire indenne e non farsi scavalcare ancora una volta dal giallorosso... quest'anno, come detto, autentica iattura. Prima Categoria girone B CALCIO Seconda Categoria Un’altra domenica di grandi successi per il Club Scherma Fabriano che ha partecipato, domenica 2 marzo, alla terza prova Gran Prix Fioretto di plastica presso il palazzetto dello sport di Senigallia. Anche questa volta le iscrizioni alla gara hanno superato le 100 unità. Giovani e Giovanissimi atleti delle dieci società marchigiane hanno disputato una gara di buon livello offrendo al pubblico presente - composto in prevalenza da genitori, familiari e amici - un’esibizione brillante che ha ripagato non poco gli addetti ai lavori che con molta passione si prodigano per regalare momenti di gioia ai bimbi e alle loro famiglie. Presente con la sua folta schiera di atleti, ben diciannove, suddivisi tra i sei e quattordici anni, il Club Scherma Fabriano guidato dalla maestra Martina Pascucci che ha ottenuto, anche in questa competizione, prestigiosi piazzamenti in pedana. La domenica sportiva si chiude con la conferma del Club fabrianese al primo posto nella classifica del ranking regionale. Applausi per il team fabrianese che sta collezionando una soddisfazione dietro l’altra. Commenta lo staff della Scherma fabrianese: “Nel sito ufficiale numerosissime foto attinenti alla gara vede immortalati i giovani atleti e dirigenti mentre sono impegnati nello svolgimento della competizione. Questa volta le tute azzurre della città della carta sono inserite con le foto di apertura su Scherma Marche”. Omaggio assai gradito che la Fis Marche ha voluto rendere alla neo società fabrianese per i risultati sorprendenti che sta ottenendo. Intanto, il Club Scherma Fabriano ha appena festeggiato il suo primo anno di attività. Numerosissimi i complimenti ricevuti dopo la gara dai dirigenti delle altre società marchigiane per i risultati fino a questo momento raggiunti. Il prossimo appuntamento per la quarta prova Gran Prix è ad Osimo il 13 aprile. Marco Antonini A Cuccurano la seconda prova regionale del Campionato di Serie C ha visto la Ginnastica Fabriano conquistare il titolo regionale. Le tre giovanissime ginnaste Talisa Torretti, Giulia Fattorini e Sofia Raffaeli (foto) hanno vinto la prova dimostrando le grandi qualità che dovranno confermare proprio a Fabriano a maggio, quando la nostra città ospiterà la finalissima nazionale, alla quale parteciperanno le 100 società migliori d’Italia. Ma prima dovranno superare la fase interregionale che si terrà a Viareggio a fine marzo. In effetti a livello regionale, pur essendo sempre la formazione dell’Aurora Fano molto agguerrita, il trio fabrianese ha confermato il pronostico, con grande soddisfazione della allenatrice Julieta Cantaluppi che le sta facendo crescere giorno dopo giorno perfezionando ogni minimo particolare delle esecuzioni in pedana. Nel prossimo week-end, la Ginnastica Fabriano si trasferisce a Chieti per l’Interregionale di Categoria, gara come sempre molto avvincente e difficile, in quanto nel nostro raggruppamento Fabriano incontra l’Armonia Chieti e l'Aurora Fano, in pratica sembra più una finale che una fase interregionale. Le ginnaste che si presenteranno in pedana sono Sofia Raffaeli, Serena Ottaviani, Giulia Fattorini, Talisa Torretti, Roberta Giardinieri, Daniela Mogurean, Lavinia Muccino, Milena Baldassarri, Letizia Cicconcelli, Martina Centofanti, Cecilia Merigigola e Camilla Zuccaro, sicuramente la rappresentativa più numerosa. Le qualificate, sperando tutte, disputeranno la Finale Nazionale a Giovinazzo il 4 e 5 aprile. classifiche SERIE D Ancona 55; Matelica 48; Termoli 47; Vis Pesaro e Maceratese 43; Giulianova 38; Sulmona 36; Jesina e Civitanovese 35; Celano e Fermana 32; Agnonese e Fano 29; Recanatese e Amiternina 28; Angolana 21; Isernia 18; Bojano 3. PRIMA CATEGORIA gir. A Barbara 48; Gabicce Gradara 43; Sassoferrato Genga 42; Della Rovere 40; Urbino Pieve e Piobbico 35; Montecalvo 34; Laurentina 33; Villa San Martino e Mondolfo 32; Cuccurano 31; Usav Pesaro 30; Fermignanese 24; Peglio 23; Santa Cecilia Urbania 22; Montecchio 10. PRIMA CATEGORIA girone B Camerano 45; Collemarino 41; Fabriano Cerreto e Arcevia 38; Filottrano e Vallesina 37; Le Torri, Vigor Castelfidardo e Fortitudo Fabriano 34; Cameranese 33; Osimana 32; Monsano 31; Villa Musone 30; Filottranese 21; San Biagio 15; Monserra 14. SECONDA CATEGORIA girone D Leonessa Montoro 52; Borgo Minonna 44; Chiaravalle 43; Falconarese 42; Sampaolese 41; Staffolo 36; Castelbellino 34; Cupramontana e Falconara 33; Victoria Strada e Osimo Stazione 30; Borghetto 27; Spes Jesi 24; Labor 23; Albacina 17; Pianello Vallesina 9. SECONDA CATEGORIA girone F Amatori Corridonia 59; Muccia 49; Francavilla 48; Fabiani Matelica 42; Elfa Tolentino 40; Giovani Tolentino 35; Esanatoglia 34; San Ginesio 33; Sarnano 32; Serralta 31; Rione Pace 29; Colbuccaro 27; Urbisalviense 23; Sefro 16; Robur 14; Juventus Club 13. TERZA CATEGORIA girone C Argignano 40; Morro d'Alba 35; Aurora Jesi 33; Serrana 32; Avis Pergola e Serradica 31; Maiolati 29; Poggio San Marcello 21; Chiaravalle e Urbanitas Apiro 20; Atletico 12; Rosora Angeli 10; San Marcello 9. TERZA CATEGORIA girone F Pioraco 37; Treiese 35; Real Matelica 32; Nova Camers 31; Real Tolentino 30; Visso 29; Pievebovigliana 28; Belfortese e Castelraimondo 26; Palombese 24; Abbadiense 17; Sforzacosta 11; Collevario 4. 05/03/14 11.38 27 >SPORT< L'Azione 8 MARZO 2014 BASKET Divisione Nazionale C Mario Boni è sempre lui: l'Halley si deve inchinare di ANTONIO GENTILUCCI L’ Halley Matelica si lascia sfuggire un’altra partita cruciale importante. Dopo aver “ceduto” il terzo posto a Osimo, l’Halley deve inchinarsi anche allo strapotere fisico e atletico di Monsummano. Anche se poi il giocatore più devastante è stato Vannini (26 punti e 9 rimbalzi per lui e la sgradevole sensazione, per i locali, di un uomo immarcabile) è indubbio che le curiosità di tutti erano per "Super" Mario Boni, bandiera di Montecatini, una carriera in giro per l’Italia - Roma inclusa - prima di mostrare le sue doti tecniche e caratteriali (non si sa se prevalgano le prime o le seconde) anche nella prestigiosa piazza europea di Salonicco (quella che fu del divino Nikos Galis, per intenderci). Oggi Boni è un cinquantenne che non riesce a disintossicarsi dalla sua passione per la pallacanestro: lui che è stato capocannoniere assoluto del massimo campionato di serie A ha ancora voglia di correre, sgomitare, protestare e - soprattutto - giocare e bene. Sembra una presenza quasi defilata, poi scopri Basket donne: l'orgoglio della Thunder Giornata storta per la Thunder Matelica di coach Renato Costantini, sconfitta ad Offida per 55-43. Per quanto riguarda il settore giovanile, da segnalare la bella prestazione della squadra Under 19, che – pur sconfitta 44-57 dalla forte formazione di Umbertide – ha senza dubbio giocato una delle migliori gare stagionali. classifiche DIVISIONE NAZIONALE C Bottegone 38; Pisaurum 34; Osimo 30; Monsummano 26; Halley Matelica 24; Fucecchio 22; Liburnia Livorno e Empoli 20; Loreto Pesaro, Gubbio e Civitanova 16; Valdisieve e Altopascio 14; Pontedera 4. SERIE C REGIONALE Perugia 38; Tolentino 34; Bramante Pesaro 32; Janus Fabriano 30; Urbania 26; Fermignano e Gualdo 22; Pontevecchio 20; Umbertide 16; Aesis Jesi 12; San Severino, Fano e Cagli 8; Maior Senigallia 2. PROMOZIONE girone A Cerreto e New Basket Jesi 24; Temmates Jesi 22; Spider Fabriano e Dinamo Ancona 18; Marotta 16; Brown Sugar Fabriano 12; Adriatico Ancona e Chiaravalle 10; P73 Ancona 6; Vallesina 0. PROMOZIONE girone B Fortitudo Castelfidardo 24; Pro Osimo 22; Lully Porto Recanati e Gruppo ’82 Tolentino 20; Independiente Macerata 18; Cus Camerino 16; Adriatica Porto Recanati 12; Futura Osimo 10; Pollenza e Gladiatores Matelica 8; Acli Recanati 2. SERIE C FEMMINILE Olimpia Pesaro 24; Blu Spoleto, Fermano e Offida 22; Highlander Pesaro 14; Senigallia e Thunder Matelica 12; Adriatico Ancona e Osimo 10; Fabriano 0. 27 sport.indd 2 HALLEY MATELICA MONSUMMANO BROWN SUGAR FABRIANO SPIDER FABRIANO 72 56 BROWN SUGAR FABRIANO – Bugionovo 20, Mearelli E. 5, Sacco A. 18, Cecchetelli 3, Moscatelli, Ceresani 7, Sacco L. 11, Cimarra 4, Mearelli M., Carsetti 4. All. Rapanotti HALLEY MATELICA – Porcarelli 7, Sorci 6, Pecchia 11, Montanari, Gatti, Quercia 11, Bracchetti ne, Amoroso 17, Hysa ne, Usberti 18. All. Sonaglia MONSUMMANO - Zani 12, Marchi 3, Niccolai 6, Bargiacchi 2, Barontini, Vannini 26, Tempestini 7, Boni 18, Piccoli ne, Verdiani 7. All. Tommei SPIDER FABRIANO - Pietrini, Narcisi 2, Fabrianesi 2, Mazzoni 8, Pallotta 9, Cecchini 8, Spadini, Rossini, Cortese 10, Carnevali 14. All. Porcarelli Un momento del match tra Matelica e Monsummano: il giocatore con la palla in mano è il grande Mario Boni, classe 1963, ancora in formissima una tabellata da tre punti che raggela gli entusiasmi Halley, che vanno sottozero quando Boni segna indisturbato il +9 ospite. Porcarelli rinfiamma il pubblico con la tripla del -8. Ma è l'ultimo sus- sulto e Monsummano può controllare, porta a casa il risultato e annulla la sconfitta dell'andata. Ora il campionato si ferma per un turno. L'Halley tornerà in campo il 16 marzo ad Altopascio. Sorci: "Siamo uniti e tranquilli" Capitan Sorci, che succede? Qual è la vera Halley Matelica, quella che vince di 11 a Monsummano o quella che perde in casa di 11 con Monsummano? "E’ un momento decisamente no, condito anche da diversi infortuni e acciacchi. In settimana ci si allena in pochi ed è dura. Ma io credo che la vera Halley Matelica sia quella di Monsummano". L’impressione è che se il tiro non entra, non riusciate a trovare alternative... "Beh, certo il tiro è fondamentale: la nostra è e resta una squadra di tiratori. Ma ci sono altri fattori, alcuni equilibri che c’erano prima si sono spezzati a causa delle assenze: senza Paoletti manca un riferimento sotto canestro e la presenza e il tipo di gioco di Novatti aprivano spazi in più, che ora non abbiamo". La pausa capita a fagiuolo, poi la trasferta ad Altopascio... "Sarebbe stato meglio fosse capitata due-tre settimane fa… Comunque tra noi siamo tranquilli e molto uniti. Speriamo in una vittoria, ma non solo, serve anche un’ottima prestazione". Si riaprono i giochi nel campionato di Promozione. Nel big match di giornata la New Basket Jesi infligge la seconda sconfitta stagionale al Cerreto 76-71 e raggiunge in vetta la squadra di D’Innocenzo. I cerretesi, tuttavia, devono disputare una partita in più rispetto agli jesini e riescono comunque a difendere l’importante differenza canestri, in virtù della vittoria di 7 nel match d’andata. Nel derby fabrianese, invece, successo dei Brown Sugar, 72-56, contro la Spider. Bugionovo ed i fratelli Sacco (foto) sono i migliori in campo per la squadra di Rapanotti, per tutti i 40’ al comando della partita, anche con oltre venti punti di margine, al cospetto di una Spider sbiadita, che solo nel 3° quarto ha abbozzato una rimonta prontamente stoppata dai cesti pesanti di Bugionovo ed Andrea Sacco. Nel girone B sconfitta netta per i Gladiatores Matelica a Tolentino 72-50. Entrambi i gironi di Promozione osserveranno ora una settimana di riposo. l.c. a.g. BASKET Serie C regionale La Janus è beffata sulla sirena Il Gualdo sbanca Fabriano con una tripla di Salvia Clamoroso harakiri della Janus Fabriano nella sfida interna contro Gualdo Tadino. La squadra di Lupacchini cede 79-80 con la tripla di Salvia a un secondo e due decimi dal gong conclusivo che corona una rimonta insperata degli umbri. La Janus approccia bene il match e l’atletismo debordante di Sifford domina i primi minuti di gioco (10-4 al 3’). Gualdo torna subito a contatto affidandosi all’asse play-pivot Paleco-Tamagnini e i biancorossi sorpassano (14-16 al 7’). L’ottimo gioco corale di Gualdo prende in mano la par- Promozione I Brown padroni del derby 70 81 che ha infilato 18 punti con il 63% al tiro. Proprio lui dà il via alle segnature. Monsummano comincia a bruciare la retina, arrivando subito sul 5-13. Per Matelica è Pecchia che segna due volte e fa segnare Quercia, riducendo a 11-16. Monsummano è efficace nel dai e vai, ma Pecchia innesca Amoroso che segna una tripla e replica poi nell'azione successiva. L'ultimo sussulto è però di un ottimo Vannini, sull'ennesimo rimbalzo offensivo catturato: 17-22 per gli ospiti. Il secondo quarto è a fasi alterne: Monsummano allunga, l'Halley ricuce fino ad impattare con Usberti, i toscani riallungano per il 34-45 dell’intervallo. Nel terzo quarto il momento più difficile: l’Halley litiga con il tiro da fuori e non trova soluzioni alternative da sotto. In difesa, se va a uomo viene annichilita da un imperioso Vannini, se si mette a zona viene brutalizzata dal tiro da fuori. Zani sistema gli ultimi chiodi nella bara: parziale di 3-24, prima che Sorci, Pecchia e Quercia tolgano polvere dalla retina matelicese (4558). Matelica schiera un quintetto che aumenta l'intensità in difesa e fa faticare Monsummano. All'inizio dell'ultimo parziale l'Halley si riaffaccia sul 56-65. Usberti e Amoroso infilzano un uno-due dalla lunga distanza che riapre del tutto l’incontro. La ritrovata mira mette le ali alla difesa biancorossa: 64-68, con 7' da giocare. Zani marcatissimo segna BASKET tita a cavallo dei due quarti e la squadra di Evangelisti fa prove tecniche di fuga (22-33 al 15’) approfittando di una difesa fabrianese non sempre all’altezza. A questo punto sale però in cattedra l’ex di turno, Romagnoli, che inaugura la sua gran serata al tiro infilando tre triple in pochi minuti e la Janus è di nuovo lì (34-38 al 19’) grazie ai 12 punti del suo esterno. La squadra di Lupacchini mette la freccia nel terzo quarto con il solito scatenato Romagnoli che brucia la retina a ripetizione (saranno 7 le triple a segno alla fine per lui). Dall’altra parte risponde però il fabrianese Paleco, assoluto leader dei biancorossi, che ricuce lo strappo e riporta i suoi avanti (60-61 al 30’). La rotazione corta di Gualdo permette a Fabriano di fare la voce grossa sotto i tabelloni, dove Venturi mette in difficoltà uno stanco Tamagnini, fino a quel momento punto di riferimento difensivo della squadra di Evangelisti. L’atletismo di Sifford e altre due triple di Romagnoli regalano alla Janus Andrea Romagnoli in lunetta JANUS FABRIANO GUALDO TADINO 79 80 JANUS FABRIANO – Carnevali 7, Bugionovo 4, Silvi 3, Piermartiri, Nizi 3, Romagnoli 29, Sifford 18, Venturi 12, Loretelli, Pellacchia 3. All. Lupacchini GUALDO TADINO - Di Fusco, Paleco 18, Pecci 16, Pascucci, Marini 7, Bazzucchi, Garofoli 9, Tamagnini 9, Salvia 15, Bolobita 6, Moriconi, Biagioli. All. Evangelisti un +8 a 2’ dal termine apparentemente rassicurante. Gualdo però non muore mai ed accorcia con Garofoli e Salvia, approfittando del calo di tensione dei biancoblù, e la tripla di Pecci a 18’’ dal termine porta addirittura gli umbri a -2 (79-77). La Janus combina la frittata nella rimessa da metà campo con un’incomprensione fra Venturi e Pellacchia che regala oltre 15’’ a Gualdo per l’attacco finale. Paleco gestisce magistralmente anche l’ultimo pallone e trova in angolo Salvia che infila la tripla del match. Non c’è tempo, infatti, per l’ultimo disperato assalto di Fabriano, ora al quarto posto solitario e con all’orizzonte un altro test probante come quello di Umbertide sabato 8 alle ore 18. Luca Ciappelloni PODISMO Avis Fabriano Tiberi batte tutti La Podistica Avis Fabriano è stata assoluta protagonista a Corinaldo, dove si è svolta una bella mattinata all’insegna del podismo. Nella gara di 10 chilometri, infatti, la vittoria è stata conquistata dal fabrianese Giorgio Tiberi (foto), primo assoluto con il tempo di 35 minuti e 12 secondi. Buone prove – ciascuno nelle rispettive categorie - anche per Claudio Berrettoni (40’00”), Mario Santori (41’09”), Stefano Corrieri (41’28”), Stefano Stefanetti (41’31”), Lauro Brocanelli (43’11”), Amedeo Bucchi (45’03”), Romualdo Burattini (46’11”), Crescenzo Papale (46’27”), Roberta Rotili (49’53”), Paolo Lippera (52’56”) e Maurizio Del Pio 59’35”. Cinque avisini si sono cimentati, poi, nella mezza maratona (classica distanza di 21 chilometri e 97 metri): Gabriele Salvatori 1h 35’58”, Stefano Baioni 1h 37’58”, Mauro Moschini 1h 40’49”, Alfredo Titti 1h 49’41” ed Emanuele Belardinelli 1h 50’43”. f.c. 05/03/14 11.39 28 >SPORT< NUOTO L'Azione 8 marzo 2014 Campionato Italiano in Vasca Corta FISDIR NUOTO Camp. Italiano Disabili fisici Arrivano i campioni La Mirasole torna da Como Weekend di gare per disabili intellettivi e relazionali "medagliata" D di DANIELE GATTUCCI a venerdì 7 a domenica 9 marzo, nella nuova piscina comunale di Fabriano, si terrà il 4° Campionato Italiano di Nuoto in Vasca Corta, organizzato dall’Associazione Dilettantistica Polisportiva Disabili Fabriano “Mirasole”, con la collaborazione di Comune, Avis comunale di Fabriano, Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale (Fisdir) e Comitato Italiano Paraolimpico. Evento che porterà in città cinquantadue società e 252 atleti da tutta Italia: quindi, almeno 700 persone (tra accompagnatori e familiari) che con le loro prenotazioni hanno saturato le strutture alberghiere interne - ma anche esterne - da Borgo Tufico a Campodonico. L’avvenimento, oltre al valore puramente agonistico, s’impone per gli indubitabili riflessi turistici ed economici su Fabriano. In primis l’ha evidenziato Marco Borzacchini, presidente della Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, cui hanno preso parte il sindaco Giancarlo Sagramola, il presidente della Polisportiva Disabili Mirasole Fabriano - nonché sindaco di Cerreto d’Esi - David Alessandroni. “La nostra organizzazione, incaricata di gestire, organizzare e sviluppare l’attività sportiva per gli atleti con disabilità intellettiva e relazionale – ha commentato Borzacchini – nella scelta di prove come questa, predilige sedi quali Fabriano, che ha, oltre agli impianti sportivi, tutte le carte in regola per ospitare questo genere di circostanze. Unica imperfezione i fragili collegamenti aereoportuali, viari e su strada ferrata: si pensi a chi dalla Sicilia e dalla Sardegna dovrà raggiungere Fabriano che, se potesse superare questo gap connettivo, potrebbe davvero trasformarsi in un luogo dove tenere gare internazionali di nuoto, ma anche di atletica e altre discipline”. Illuminante e inequivocabile il messaggio lanciato da Borzacchini, che ha avuto una prima risposta da parte del primo cittadino. “Quello che lei ha rilevato è il problema di sempre cui si è cercato di rispondere con provvedimenti a carattere provinciale, regionale e su scala nazionale ma, come avrà avuto modo di vedere, venendo da Roma, è solo uno dei tanti esempi che posso farle: il raddoppio della Ss 76 è entrato di nuovo in fase di stallo. RUGBY Nonostante questi innegabili ritardi strutturali – ha aggiunto Sagramola – da diversi anni siamo sempre riusciti a superare questo scarto di non poco conto, grazie al sostegno di società come la Polisportiva Mirasole, momenti di alta valenza territoriale, penso al recentissimo svolgimento del Campionato Nazionale di danza ritmica”. In chiusura, il presidente Alessandroni ha posto rilievi interessanti sui diciannove anni dell’attività svolta dalla Polisportiva, partendo da un’iniziativa a carattere regionale che ha premiato i migliori atleti del 1995 fino alla possibilità odierna di partecipare anche a gare nazionali ed internazionali con protagonisti quali Federica Stroppa, primatista italiana dei 50 metri rana in vasca lunga e corta e atleta d’interesse nazionale che in questa specialità occupa il decimo posto mondiale; Stefania d’Eugenio, primatista italiana dei 200 metri misti in vasca lunga, primatista italiana nei 50 metri farfalla in vasca corta; Matteo Burattini, primatista italiano nei 50 metri farfalla in vasca corta. Non sono mancati i ringraziamenti al main sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana che ha permesso la programmazione di questo Campionato, che ha ricevuto altri contributi da Comune, Airforce, Tecnowind, Indesit e anche l’impegno di tantissimi collaboratori volontari. Serie C Fabriano superata da Gubbio, ma con onore Il Fabriano Rugby, nonostante una buona prestazione, cede a domicilio contro il Gubbio per 13-52. Una partita difficile ma orgogliosa quella del "quindici" di Alberto Sciamanna, subito incalzato dalla maggiore determinazione ed esperienza eugubina. Un risultato duro solo in apparenza, che ha mostrato la crescita della squadra fabrianese, capace di giocare quasi alla pari contro il più quotato ospite. Molto positivo il primo tempo della squadra di casa, fatto di sacrificio ed attenzione in difesa, impreziosito dai 13 punti messi a referto nei primi quaranta minuti dal mediano Florentin Pirliteanu. Due calci di punizione, una meta di pura determinazione e l’immediata trasformazione della stessa: questo il bottino fabrianese che ha fissato il parziale del primo tempo sul 13-31. I secondi quaranta minuti di gioco sono stati caratterizzati da altre tre mete ospiti (tutte trasformate dal mediano eugubino) che hanno fissato il risultato sul definitivo 13-52 per il quindici umbro. Una partita che, nonostante la sconfitta, ha mostrato la buona volontà e la grande determinazione da parte del Fabriano Rugby. Così in campo: Migliarini, Morichelli, Smargiassi, Beccacece, Lucas, De Angelis, Merloni, Capalti, Pirliteanu, Antoine, Gichero, Michelangeli, Dina, Ramadoro, Lombardi. A disposizione: Sepe, Lancioni, Home, Clemenzi, Ragni, Santini, Sghiatti. Allenatore: Alberto Sciamanna. Prossimo appuntamento contro il San Lorenzo Rugby domenica prossima in trasferta. Saverio Spadavecchia E l'Under 14 ci mette impegno Nuova giornata dedicata all’Under 14 del Fabriano Rugby (foto). I giovani rugbisti fabrianesi hanno preso parte al concentramento di Fano. I ragazzi si sono confrontati con i pari età del Fano e contro i Falchi di Pesaro. La partita, caratterizzata dal fango, ha reso il campo del “Falcone-Borsellino” molto difficile. Il Fabriano contro il Pesaro ha perso di misura nonostante le tre mete marcate. Il Fabriano Rugby, guidato dagli allenatori Cristian Lombardi e Alberto Sciamanna, è sceso in campo con Matthew Balducci, Marcello Armezzani, Cristian Galluccio, Nicolò Mengarelli, Manuel Bruti, Angelo Zara, Davide Angeloni, Antonio Testa, Ivascu Ion e Mattia Imperiale. Dopo il terzo tempo, i ragazzi del Fabriano Rugby hanno ricevuto dai padroni di casa (squadra che ospitava il torneo di domenica) la coppa del Carnevale per la squadra proveniente da più lontano. TENNIS s.s. L'attività dello Janus Club Senior e Junior: racchette fabrianesi... ok! Importante traguardo raggiunto dalla squadra maschile senior dello Janus Tennis Club Fabriano composta da Angelini Paolo, Delneri Riccardo, Mantini Alessio, Rosei Fabio, Filippi Marco e Regno Gianni che hanno ottenuto la promozione in Seconda Divisione del Trofeo Giuseppucci, arrivando tra le prime quattro squadre delle Marche su circa 120 totali partecipanti. La compagine di capitan Angelini in precedenza aveva sconfitto con un secco 2-0 in casa Civitanova Marche. Nel dettaglio, Riccardo Del Neri ha battuto Roberto Franchin per 6-4 6-1, sfoggiando un tennis di altissima classe con momenti di spettacolo degni di un ex nazionale. Nel secondo incontro la superiorità da fondo campo e la pesantazza dei colpi martel- 28 sport.indd 2 lanti di Marco Filippi ha avuto la meglio sul tennis spumeggiante ma leggero di Offidani riportando il punteggio finale di 6-4 6-3. Lo Janus Tennis Club ringrazia il folto pubblico che è sempre puntuale ad ogni incontro casalingo. In campo giovanile, da segnalare l’ottima prestazione di Valerio Conti, spintosi fino in finale alla tappa “racchetta verde” di Jesi, insieme a un eccellente quinto posto di Nicolò Spuri, giunto alla fase finale senza perdere un game. Nella tappa “racchetta gialla” di Osimo, finale per Nadin Barbarossa, protagonista di un gioco brillante e potente, mentre in campo maschile Gabriele Laurenzi sigla un ottimo terzo posto, evidenziando un gioco strategico e tattico, efficiente e redditizio. Domenica 9 marzo a partire dalle 14.30 si svolgerà presso la struttura dello Janus Tennis Club Fabriano la quarta tappa del Fit Junior Program, riservata alla categoria “delfino”, ossia andranno in scena i baby campioni nati tra il 2006 e il 2008. Si tratta di un appuntamento importante per il tennis capace di catalizzare molti appassionati di questo sport che vedranno “agguerritissimi” baby tennisti all’opera, tra i migliori della provincia di Ancona facenti parte delle scuole tennis riconosciute dalla Federazione. Il programma giornaliero sarà diretto e condotto dagli istruttori federali Valerio Moretti ed Alessio Mantini che sono poi i titolari della scuola di tennis dello Janus Tennis Club. I ragazzi della Mirasole e le allenatrici a Como Il 22 e 23 febbraio si sono svolti a Como i Campionati Italiani Assoluti Invernali FINP (rivolti ad atleti con disabilità fisica), kermesse riconosciuta dall’IPC Swimming, il che sta a significare che gli atleti con licenza e classificazione internazionale potevano mantenere o migliorare la loro posizione nel ranking mondiale. Tra i 150 atleti partecipanti, ben 30 erano d’Interesse Nazionale tra Fascia A e B. In Fascia B era presente la nostra portacolori Federica Stroppa. Il bottino della Polisportiva Disabili Mirasole Fabriano è stato di ben 6 medaglie: un oro, tre argenti e due bronzi. Un ottimo risultato per la società e per i tecnici Giovanna D’Agostino e Valentina Chiarioni, che allenano i ragazzi durante tutto l’anno e li seguono nelle trasferte. Una piccola spiegazione per capire meglio le gesta dei nostri ragazzi. Gli atleti vengono suddivisi in categorie in base al tipo di handicap o lesione, dopo una visita di classificazione funzionale che permette di rendere le gare eque e combattute. Ogni categoria può effettuate determinati tipi di gare. Da qualche anno in Italia, ai Nazionali è stata introdotta la finale Open. Questa finale consente di formare una batteria con le migliori prestazioni di categoria, da qui uscirà il podio tramite un punteggio tabellare dato dal tempo ottenuto e dalla classe di appartenenza. Tornando alle gare di Como, nella sessione del sabato mattina la prima a scendere in acqua è stata Federica Stroppa che nei 50 dorso, categoria S 04, con il tempo di 1'34"89, conquista il titolo italiano e l’accesso alla finale Open. Stefania D'Eugenio ed Enrico Zampetti - entrambi nei 100 rana - conquistano due medaglie d’argento, la prima nella categoria SB06 in 3'05”60 e il secondo nella categoria SB05 in 2'15"61. Due prove veramente piene di carattere e tenacia. Di nuovo in acqua Federica Stroppa che nei 150 Misti categoria SM04 si piazza al terzo posto fermando il cronometro a 5'11"99, tempo che le consente di mantenere l’undicesimo posto nel ranking mondiale e il diciottesimo nei 50 dorso. La mattinata si chiude con la finale Open nei 50 dorso dove conquista il sesto posto (S 04) in 1'36"49, purtroppo non riuscendo a migliorare il proprio tempo. Nella giornata conclusiva di gare, i protagonisti sono stati Stefania D'Eugenio e Matteo Burattini entrambi nei 50 farfalla. Stefania si piazza al secondo posto nella categoria S07 in 1'07”86, posizione che non viene mai messa in discussione per tutti i 50 metri. Matteo Burattini conquista il terzo gradino del podio nella categoria S06 in 1'08"70, migliorando il suo tempo di iscrizione. Una trasferta come sempre da protagonisti resa possibile grazie alla disponibilità della palestra Sterlino Wellness Club e all’attenzione che la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano ha verso il progetto della Polisportiva Mirasole. f.s. Federica Stroppa in gara 05/03/14 11.41 L'Azione 8 MARZO 2014 29 >FUORI PORTA< Detenuti ora più giornalisti La rivista viene impaginata direttamente in carcere servizio a cura di SILVIA RAGNI QUAL E’ OGGI L’ ULTIMA RUOTA DEL CARRO? I n un Paese che, come se fosse un tubo rotto, perde acqua da tutte le parti, stabilire quale sia l’ultima ruota del carro rimane davvero difficile. Se si prova a chiudere gli occhi e a far scorrere le immagini che costantemente ci vengono proposte dalla televisione, ci possiamo rendere conto di come emerga una disperazione sociale, figlia del degrado culturale che imperversa nel nostro tempo dovuta secondo chi scrive – al fatto che l’evoluzione, consacrando il capitale, ha smarrito la rete solidale delle relazioni umane, facendo sentire tutti un po’ più soli. La ricerca spasmodica delle piazze virtuali, usare uno schermo per filtrare le proprie paure e indossare maschere che permettono all’apparenza di sentirsi più forti e non tagliati fuori dal coro, dimostra come tutto si stia omologando al pensiero unico che non scuote le coscienze ma è pronto a giudicare qualsiasi tipo di disagio e diversità. Allora quello che accade agli altri non sembra più appartenere alla collettività, è un problema del singolo punto e basta. Tutto sembra lontano e sparare giudizi sommari di quelli che stanno sempre dalla parte della ragione e mai del torto sta diventando sport nazionale in cui apparenti esperti e tuttologi di ogni genere fanno a gara quotidianamente, illuminati dalle luci artificiali della televisione che fa sembrare tutti cosi perfetti e perbene. Una sorta di cerone che oltre le rughe ripulisce anche le coscienze. Perdi il lavoro? Sei uno sfigato che non ha spirito di iniziativa! La scuola pubblica è un colabrodo? Colpa degli insegnanti che sono solo dei parassiti statali! I ragazzi che vivono il loro disagio sentendosi già adulti? Una massa di sbandati che ha perso i valori. Chi sta in carcere? E’ giusto che ci stia e che non si lamenti troppo. Che cosa vuole, già gli danno la televisione e da mangiare… Come se chi sbaglia è subito tagliato fuori, come se chi vive le difficoltà del vivere stesso, debba lottare per non retrocedere in una sorta di campionato dove chi ha più mezzi va avanti e vince. Dove è finito il senso 29 fuori porta.indd 2 La condizione carceraria, la società attuale e il decreto Svuotacarceri: sono i temi base di ‘Penna Libera Tutti’ di febbraio, che viene ora - oltre che scritto interamente impaginato in carcere grazie ai computer donati da alcuni lettori. Un incentivo all’entusiasmo posto dalla Redazione nel dar vita a questo importante appuntamento mensile. di appartenenza ad un progetto comune che fa sentire tutti importarti seppur con compiti diversi? Qual è oggi l’ultima ruota del carro? Mi piacerebbe conoscere il parere dei lettori di “Penna Libera Tutti”. Vincenzo Lerario SVUOTA CARCERI? Sono diversi anni che vengono discusse leggi per svuotare le carceri. Ogni volta molti politici, della Lega in particolare, iniziano a blaterare che è stato approvato un indulto mascherato. Come è possibile che con tutti ‘sti indulti le carceri siano sempre sovraffollate? Più che altro sono illusioni mascherate per i detenuti. Una delle leggi approvate è la 199/2010. In origine prevedeva che si potevano scontare gli ultimi 12 mesi di detenzione in regime domiciliare. Nel 2011 poi, da 12 sono arrivati a 18 da poter scontare sempre ai domiciliari. Non immaginate quanti detenuti debbano scontare meno di 18 mesi e continuano a rimanere in carcere perché nessun magistrato si assume la responsabilità di concederla, per via delle reiterazioni del reato o per pericolo di fuga, quindi evasione. Eppure un modo per concederla con più elasticità ci sarebbe e le forze dell’ordine non sarebbero poi così impegnate per i dovuti controlli. Si potrebbe iniziare a usare i cosiddetti bracciali elettronici che servono a monitorare il detenuto all’interno della propria abitazione. D’altronde questi benedetti bracciali da 10 anni a questa parte (costati all’Italia centinaia di migliaia di euro) non sono mai stati usati. (…) Un’altra di queste leggi approvata la fine dello scorso anno, D.L. 146 del 24/12/2013, prevede che dal 2010 al 2015 i giorni di liberazione anticipata “per buona condotta” passino da 45 per ogni semestre maturato (quindi già scontato) a 75 giorni di liberazione quindi per ogni anno di carcere già scontato, un detenuto si ritroverebbe due mesi in meno dal fine pena. Questa sì che sarebbe una bella cosa, ma purtroppo il 50% dei detenuti non ne può usufruire per via del 4 bis “pericolosità sociale”. In più prevede che le pene alternative, tipo affidamenti presso strutture terapeutiche, affidamenti ambulatoriali o affidamenti ai servizi sociali da 3 passino a 4 anni. Io mi domando e chiedo, come è possibile? Se le pene alternative come gli affidamenti non venivano concesse prima che erano di 3 anni, come le concederanno ora che sono di 4? Il vero problema in Italia non è fare le leggi Svuota Carceri, ma applicarle. Finché le pene alternative saranno a discrezione dei magistrati, la condizione delle carceri italiane non può che peggiorare. Credo che nessun magistrato voglia assumersi la responsabilità diretta di scarcerare detenuti. Nello “I have a dream” 05/03/14 11.44 30 >DIALOGO< Arriva il fantasy, Tolkien nelle scuole S abato 22 febbraio, le classi della Scuola Secondaria di I grado “Giovanni Paolo II” si sono recate al teatro della Misericordia per l’incontro con il traduttore e professore universitario, Edoardo Rialti. Questo “tolkienofilo” ha scoperto la passione per il Fantasy (ed in particolare per Tolkien) a soli otto anni, quando ha letto per la prima volta “Lo Hobbit”. Il nostro dirigente scolastico, Andrea Boldrini, ha introdotto l’incontro parlando dell’importanza del leggere e citando alcuni passi della Divina Commedia. Da qui ha proseguito il prof. Rialti, che ha espresso il suo piacere per la lettura, perchè “grazie alla lettura puoi sapere cosa prova, ad esempio, un alpino in Russia che deve darsi degli schiaffi in faccia per rimanere sveglio, oppure la sensazione di una battaglia tra cavalieri armati di lancia e scudo e orridi Orchi, o come ci si sente ad estrarre una spada da una gigantesca roccia e diventare Re d’Inghilterra…leggendo, inoltre, ho trovato degli “amici” e sentivo il bisogno di incontrarli altre volte”ha dichiarato; il professore infatti, ha letto Lo Hobbit per ben 22 volte! Il professor Rialti ha parlato del suo autore preferito, John Ronald Reuel Tolkien ed in particolare del suo primo libro, “Lo Hobbit”, il prequel de “Il Signore degli Anelli”, il libro del XX secolo. Tolkien è infatti considerato “il padre” del genere Fantasy e, anche se scritti più di sessant’anni fa, i suoi libri continuano ad essere amati e letti da generazioni e generazioni, grazie anche al successo dei film, che hanno incrementato l’interesse dei già affezionati al genere, ma anche creato tantissimi nuovi fan. In Italia, vi è anche la Società Tolkieniana Italiana che si occupa di effettuare nuove e sempre più affidabili traduzioni dei testi. “Bilbo è uno hobbit, una creatura bassa, comoda e semplice, la cui vita verrà stravolta quando dirà di sì all’avventura che uno stregone, Gandalf, insieme a tredici nani, gli offrirà: la riconquista del tesoro perduto dai nani con l’attacco del drago Smaug presso la Montagna Solitaria. E’ questa la grande sfida di Tolkien: far vivere un’avventura dal punto di vista di una creatura bassa, piccola e senza particolari doti, ma che si rivelerà poi fondamentale nella sua esistenza aiutandolo ad affrontare la vita con occhi diversi”. Questa è un’allegoria che lo scrittore ha usato per farci capire che tutti possono essere eroi, basta dire di sì ad un’avventura che ci bussa letteralmente alla porta, non importa se, come dice Tolkien, “siamo una principessa, un mago, un grande guerriero o anche una creatura senza particolari doti”. Bilbo, all’inizio, ben lungi dall’accettare, poi partirà e, anche se perderà la rispettabilità, diventerà amico degli Elfi, amico dei Nani, combatterà Draghi, conquisterà tesori.… ma, soprattutto, troverà degli amici. A questo punto, il professore ha voluto sottolineare il costante raffronto tra Bene e Male in Tolkien: “il Male, infatti, ragiona per quantità (eserciti, potere, accumulo di ricchezze), e soprattutto è immobile, ad esempio Smaug dorme sempre nella Montagna Solitaria, Sauron vigila costantemente sulla sua torre, ha eserciti e potere, ma li governa con la forza ed è da loro stessi odiato, non ha nessuno che gli stia accanto. Il Bene, invece, ragiona per qualità, e si muove in continuazione per andare a trovare amici (Gandalf stesso andrà a trovare Bilbo come un vecchio amico per la sua festa di compleanno), per trovare avventura e per maturare. Inoltre, il Male tende a prevedere tutto, ma c’è sempre qualcosa, un imprevisto, che non calcolerà e stravolgerà tutti i suoi piani”. Dopodiché, il professor Rialti è passato a parlare del caso e Siamo privi di un vero sostegno Il Dopolavoro ferroviario piange la scomparsa di Angelo Megni Angelo Megni è scomparso all’improvviso lasciando nello sgomento i famigliari ed i tanti che lo conoscevano. Ma soprattutto sentiranno la mancanza di Angelo tutti i filatelici ed i numismatici del circolo fabrianese del Dlf. Tantissimi che ebbero modo di scambiare pareri e ricevere consigli. Angelo era un grande esperto di numismatica ed era stato al tempo anche perito ufficiale ed anche nella filatelia non scherzava, grande collezionista ed estremo appassionato era conosciuto nel settore in tutta Italia. Noi del dopolavoro siamo ora privi di un appoggio ed un sostegno ma soprattutto della capacità propositiva e dell’impegno ad andare sempre avanti. Angelo che aveva avuto problemi al cuore già in tempi remoti, viveva con serenità la sua posizione e tutte le volte che si era dovuto sottoporre ad operazioni anche complesse, lo aveva fatto con la serenità della quale pochi, al suo posto, sarebbero stati capaci. Ciao Angelo, ti salutiamo con la tristezza nel cuore certi anche che, oltre ai collezionisti, mancherai tantissimo anche a noi. Associazione Dlf Fabriano Io tra i Pueri Cantores I miei ricordi di don Ugo risalgono a quando, in prima elementare e come mio insegnante di religione, mi scelse per far parte dei suoi “Pueri Cantores”, antesignani di quei cantanti in erba che, cinquant’anni dopo, avrebbero preso il nome di “Le Verdi Note”. Lo incontrai di nuovo qualche anno dopo allorchè, liceale e con la voce oramai matura, mi “impose” di far parte del Coro di Santa Cecilia con la voce da “basso”. Io, che non riuscivo neanche a ricoprire il registro di baritono, avevo non poche difficoltà. Gliele feci presente ma lui, irremovibile, sentenziò che, se solo mi fossi impegnato di più, ci sarei riuscito e, in ogni caso, prendere o lasciare. Ovviamente lasciai. Passarono altri cinque anni e, di ritorno dalla mia parentesi universitaria, lo incontrai ancora. Mi propose di tornare ed io, garbatamente, declinai l'invito facendogli presente che da basso non riuscivo proprio a cantare. E lui, con la sua faccia da fanciullo impertinente, s'allargò in un serafico sorriso ed esclamò: "E chi dice che tu debba cantare da basso, adesso mi servono i tenori". Ecco, di don 30 dialogo.indd 2 Ugo mi piace ricordare questo aspetto della sua personalità, la sua scanzonatezza, la sua disarmante ma solo apparente ingenuità, la sua leggerezza che sfoggiava anche nelle occasioni difficili, quel suo riscoprire e valorizzare sempre il "fanciullino" che è dentro ciascuno di noi e che nel suo caso aveva sempre il sopravvento. Non potrò mai dimenticare uno dei nostri ultimi incontri, poco tempo prima della malattia che ce lo ha tolto. Mi stavo ripulendo le scarpe che, sbadatamente, avevo appoggiato sopra gli escrementi di un cane. Lui nel vedermi esplose in una fragorosa risata e poi quasi si piegò in due, senza poter riprendere fiato dal tanto ridere. Mi manchi don Ugo, ma grazie per aver attraversato parte della mia vita con la tua contagiosa gioia di vivere. Maurizio Cicconcelli L'Azione 8 MARZO 2014 della predestinazione ne “Il Signore degli Anelli” ed anche della sua profonda religiosità (Tolkien era infatti fortemente cattolico): “Il caso in Tolkien non è molto determinante (appare soprattutto quando Smeàgol troverà l’anello e diventerà Gollum); si parla più che altro di predestinazione, tanto che Gandalf dimostrerà in più occasioni che un apparente caso è in realtà un qualcosa che era già stato deciso, che doveva in qualche modo accadere. Ogni razza ha i propri dei e le proprie leggende, ma ad un certo punto comparirà un essere, chiamato il Divino, che riporterà Gandalf in vita più forte di prima per completare la sua missione.” Il professor Rialti ha poi tenuto a sottolineare che nonostante Tolkien abbia combattuto nella Prima Guerra Mondiale e abbia messo molta della sua vita ne” Il Signore degli Anelli”, è impossibile considerare i suoi libri una allegoria in fiaba della Grande Guerra. Un’ultima cosa ha poi trattato Rialti, e cioè il fatto che “Lo Hobbit” ha come sottotitolo “andata e ritorno”, non perché il ritorno sarà avventuroso, ma perché Bilbo tornerà con nuovi amicizie (oltre che con il tesoro di Smaug) e avrà imparato a capire meglio ciò che non aveva mai notato finora, anche se gli era stato sempre sotto il naso. Una frase molto significativa per noi alunni è stata: “Il viaggio ai confini del mondo serve soprattutto per tornare a casa con qualcosa in più e la consapevolezza del valore che si dà alle cose che si ha intorno”. L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata alle domande degli alunni e dei docenti, tutti molto soddisfatti delle risposte avute. Per molti studenti ancora “profani”, questo incontro è servito per avvicinarsi al capolavoro di Tolkien, mentre per molti già appassionati è stato utile per scrollarsi di dosso eventuali curiosità. Per tutti, insomma, è stata un’esperienza molto positiva, grazie anche alle spiegazioni del cortesissimo e appassionato Prof. Edoardo Rialti. Gli alunni: Giacomo D’Onofrio, Mattia Bracchetti e Silvia Becchetti Innamorato della polifonica Altro ricordo di don Ugo Carletti Frequentavo il primo anno di ragioneria, allora presso il San Benedetto, ed il mio insegnante di religione era proprio don Ugo, che durante la lezione, nei minuti di pausa, faceva ‘reclutamento’ di voci per il suo coro. Ricordo che ci accordammo in tre per provare e la cosa sarebbe avvenuta con una audizione (allora era una provina!) fissata dal maestro in una delle prove preserali. Alla fine io e un altro siamo stati posizionati nella sezione dei tenori, il terzo nella sezione dei bassi; abili ed arruolati. Dopo una serie di prove sia singole che d’insieme, arriva il battesimo del fuoco: rassegna musicale dell’Orsam a Roma presso l’auditorium Santa Cecilia. Ricordo l’euforia per il viaggio nella capitale (paragonabile oggi come a un viaggio a New York, non avevamo una lira a capoccia!) e la fifa della prima volta. Ma la tensione e la fifa dell’attimo prima del concerto era una caratteristica anche del maestro, benché veterano, perché per il suo carattere era sempre la prima volta. Mi vengono in mente le prove separate per sezione nell’abitazione di don Ugo presso il Palazzo Vallemani, noi ben coperti nel periodo invernale perché, essendo il riscaldamento condominiale, lo spegnimento dello stesso avveniva presto e pertanto si era costretti a provare al “freddo e al gelo” mentre lui imperterrito continuava a pestare sui tasti del pianoforte avvolto nel mitico scialle nero di lana. Ringrazio ancora Don Ugo per avermi fatto innamorare della musica polifonica, ma soprattutto di avermi fatto entrare in questo splendido coro dove ho passato momenti belli della mia gioventù e dove ora, ritornando dopo anni di assenza, ho ritrovato amici coristi vecchi e nuovi ed il maestro Marini, preparato e competente, con cui sto riassaporando il gusto di cantare, riappropriandomi di soddisfazioni che solo il canto corale sa dare. L.Paglialunga 05/03/14 11.49 L'Azione 8 MARZO 2014 31 pubb shalom.indd 2 31 05/03/14 11.54 32 32 fisc.indd 2 L'Azione 8 MARZO 2014 05/03/14 11.55
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