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066-071 WauquiezPs55:FV 20-01-2009 14:28 Pagina 66 Lo spirito del Ps55 è perfettamente espresso da questa foto: facilità di conduzione e comfort a bordo. L’uso del frullone è consigliabile per mantenere il passo con venti leggeri di GIULIO VALVECCHI foto DANNY DI LIETO W auquiez non è solo un marchio di lusso del gruppo Beneteau, che l’acquistò nel 1997, ma rappresenta una filosofia dell’andar per mare che ha origini nell’ormai lontano 1965, quando Henry Wauquiez, innamorato della sua barca, un Elizabethan 29 disegnato da Holman&Pye decide di costruirla in Francia su licenza. Stabilito il cantiere nella vecchia conceria di famiglia, l’allora trentunenne Henry Wauquiez iniziò a produrre imbarcazioni che in breve divennero famose per la loro robustezza, la cura costruttiva e le presta- 66 FARE VELA FEBBRAIO 09 zioni. La costruzione robusta e senza risparmio di materiali rendeva le barche a volte un po’ pesanti rispetto alle concorrenti. Per mantenere le prestazioni i Wauquiez di allora erano molto invelati e questi due fattori rendevano le barche un po’ fisiche da condurre, ma crearono una solida reputazione al cantiere. Il 1997 fu un anno di svolta per la Wauquiez, Henry vendette al Groupe Beneteau, e contemporaneamente si mise in produzione una nuova linea di barche pensate per la crociera pura, realizzate con nuove tec- 066-071 WauquiezPs55:FV 20-01-2009 14:28 Pagina 67 Wauquiez Ps55 FOTO CLARIS (WAUQUIEZ) Realizzata con cura e rifinita nei particolari, per navigare facilmente nel massimo comfort, la nuova ammiraglia del cantiere francese completa la gamma nologie costruttive che consentirono un alleggerimento degli scafi mantenendo quelle caratteristiche di robustezza e prestazioni che avevano reso famoso nel tempo il marchio. Nasceva così la linea Pilot Saloon che andava ad affiancare la produzione della gamma Centurion. Nel corso degli anni la costruzione dei vari Pilot Saloon ha raggiunto e superato le duecento unità prodotte nelle varie taglie. Attualmente la gamma Pilot Saloon inizia con il Ps 41, prosegue con il Ps 47 fino ad arrivare al Ps 55, l’ammiraglia del cantiere, oggetto di questa prova. Progetto Il progetto dei Pilot Saloon è fondato su alcuni obbiettivi di base: la barca deve essere elegante e confortevole nella vita a bordo, deve navigare bene ed essere facile da condurre, deve essere tecnicamente all’avanguardia, e deve permettere a chi siede nella dinette rialzata una meravigliosa vista del mare intorno alla barca. Il disegno è firmato dal gruppo Berret-Racoupeau, che ha iniziato la sua collaborazione con il cantiere una decina d’anni fa esordendo proprio con la linea Pilot continua a pag. 70> FEBBRAIO 09 FARE VELA 67 066-071 WauquiezPs55:FV 20-01-2009 14:28 Pagina 68 C O P E R TA prove/Wauquiez Ps55 Il pozzetto è diviso in due aree distinte: a estrema poppa l’area dedicata al timoniere e alle manovre, più avanti le due comode panche contrapposte con al centro il tavolo ad ante abbattibili per il resto dell’equipaggio. Tutta l’area può trovare riparo dal sole e dalle intemperie grazie alla cappottina e ai due tendalini montati sul rollbar. Le due timonerie duplicano tutti i comandi necessari per la condotta dell’imbarcazione, manetta del gas compresa. Le vele sono completamente gestite con i due winch elettrici (un po’ lenti nella versione in prova) cui sono rimandate tutte le manovre, compreso il solent autovirante. I winch esterni servono solo per la gestione del gennaker o di un eventuale genoa La finestratura laterale con la sua forma particolare caratterizza tutta l’estetica della barca e ne costituisce un elemento distintivo oltre che funzionale. Comodo e instintivo il tientibene in acciaio sulla tuga. Utile e ingegnoso, il gavone a mezza nave per riporre i parabordi La poppa è apribile per accedere meglio al mare e avere una comoda plancetta. Anche il paterazzo sdoppiato contribuisce a facilitare l’accesso all’acqua. Nella barca in prova erano montate due gruette in carbonio a scomparsa per sostenere il tender: un sistema pratico e originale Uno dei gradini necessari per la manovra della randa: la posizione del trasto sul rollbar e l’altezza del boma rendono la manovra della randa tradizionale un poco complessa. Il cantiere sta studiando di posizionare dei gradini anche sul rollbar. Il problema non si pone con la randa avvolgibile e si riduce con un boma tipo park-avenue 68 FARE VELA FEBBRAIO 09 La coperta in teak è sgombra e pulita e lo spazio a disposizione è molto, nonostante la tuga abbia dimensioni non proprio contenute ma ben raccordata al ponte. Anche su quest’ultima è possibile trovare spazio, specialmente a pruavia dell’albero. La rotaia dell’autovirante è ben sistemata e non ingombra pur consentendo un buon movimento alla vela Il musone dell’ancora è doppio e servito da un salpancora verticale che manda la catena in un pozzo profondo e ispezionabile da sottocoperta (si accede dalla cabina del marinaio). Le bitte e i passacavo sono realizzati con cura e ben posizionati Il tavolo del pozzetto, che nasconde una comoda e pratica ghiacciaia, ha un piano con uno spessore a prova di bomba. Alla base si nota l’oblò che arieggia il letto della cabina dell’armatore. Sulla barca in prova lo schermo del GPS cartografico era montato qui, ma c’è spazio per montarne uno in ciascuna delle console a fianco alle timonerie 066-071 WauquiezPs55:FV 20-01-2009 14:28 Pagina 69 FOTO CLARIS (WAUQUIEZ) INTERNI La dinette rialzata con ampia vista intorno alla barca è la caratteristica principale degli interni della serie Pilot Saloon. Si respira un’aria di eleganza grazie alle linee pulite del design e ai materiali raffinati. Lo sfruttamento degli spazi è razionale, numerosi gli appigli e i tientibene pensati per rendere agevoli gli spostamenti a barca sbandata. Ottima l’altezza Una delle due cabine ha il letto matrimoniale a murata, più piccolo di quello dell’armatore. L’aereazione è garantita dal passo d’uomo sulla tuga e da un oblò apribile ai piedi del letto sopra l’armadio (non visibile in foto) quello accanto al letto è fisso. Anche qui non mancano armadi e stipi FOTO CLARIS (WAUQUIEZ) La cucina, entrando a sinistra, è posta leggermente più in basso della dinette, lo spazio è grande, e resta comoda anche a barca sbandata. Abbondanti le possibilità di stivaggio offerte dai mobili, ben rifiniti, con bei piani di lavoro in Corian, e dotati di molti vani La cabina armatore, occupa gran parte della poppa e offre uno spazio davvero enorme. Il letto centrale mantiene un buono spazio sopra di sè e prende aria anche dall’oblò ricavato nella gamba del tavolo del pozzetto. Ottime le possibilità di stivaggio degli effetti personali Il carteggio, da cui si gode di un ottima vista sulla coperta e sul mare, si trova in posizione avanzata. Si potrebbe anche condurre la barca (a motore) da qui con un telecomando per l’autopilota. Lo spazio per l’elettronica e le carte non manca e il quadro elettrico è realizzato con cura FEBBRAIO 09 FARE VELA 69 066-071 WauquiezPs55:FV 20-01-2009 14:28 Pagina 70 prove/Wauquiez Ps55 continua da pag. 67> Saloon. L’elemento curvilineo della tuga, con le sue ampie finestrature è l’elemento caratteristico della gamma Pilot Saloon e ha un “family feeling” con il 41 e il 47. La tuga per quanto imponente non penalizza il passaggio verso prua che resta agevole, appena ostacolato dalle sartie basse che però sono anche un utile appiglio in caso di necessità. Lo scafo ha sezioni abbastanza fini a prua, che diventano mano a mano più imponenti, raggiungendo un baglio massimo importante a metà nave, mantenuto fino alla poppa che ha una sezione molto ampia. Le appendici prevedono un timone appeso e un bulbo disponibile 70 FARE VELA FEBBRAIO 09 in tre altezze differenti: dai 2,10 metri di quello corto ai 2,50 m. della versione lunga, entrambi in piombo, mentre quello standard in ghisa pesca 2,30 m. L’aspetto generale della barca è elegante e imponente allo stesso tempo, ed è caratterizzato anche dal rollbar sopra il pozzetto che sostiene il trasto della randa. Il piano velico, progettato all’insegna dell’easy sailing, prevede una randa steccata da 86 mq e un fiocco auto virante di 53,7 mq (85% della J); di serie è previsto un secondo strallo di prua su cui murare un gennaker con eventuale relativo frullino. Quest’ultima vela è decisamente consigliabile in condizioni di vento debole, quando con l’autovirante si soffrirebbe un po’. Prestazioni Il vento sostenuto e il mare formato di una forte libecciata sono stati il teatro della nostra prova. Purtroppo la barca non aveva i terzaroli, assolutamente necessari con 25 nodi, e anche il taglio delle vele (voluto dal proprietario e non fornite dal cantiere) non era ottimale. Non abbiamo potuto quindi provare le prestazioni massime della barca, ma ci siamo fatti ugualmente una chiara idea di come naviga con mare formato e vento teso. Il primo dato che abbiamo è la tendenza a restare sostanzialmente neutra anche sotto raffica, segno di un buon equilibrio, nonostante l’handicap di una randa non a punto. Le ruote sono morbide e il timone piuttosto pronto, non da racer puro ma comunque ben reattivo. Purtroppo con angoli di sbandamento elevati la posizione del timoniere, che gode sempre di un’ottima visuale, risulta scomoda per mancanza di un puntapiedi, un peccato veniale a cui il cantiere potrebbe facilmente rimediare. Le manovre sono tutte riportate in pozzetto e al limite è possibile condurre la barca anche in solitario, dato che i winch elettrici sono posizionati davanti alle ruote del timone. Lo spazio per l’equipaggio è comunque ampio e non ci si s’intralcia anche lavorando in due o tre. Il passaggio sull’onda è deciso e la barca non sbatte e non rallenta vistosamente. Nelle boline molto strette abbiamo sofferto un poco, ma era anche colpa della randa che dovevamo tenere un po’ aperta. Il passo risaliva, però, abbastanza rapidamente quando allargavamo l’andatura. Al lasco il PS 55 prende un’andatura decisa ed entusiasmante, merito anche delle abbondanti sezioni poppiere. L’andatura a motore si aggira sugli otto nodi e mezzo, che salgono di quasi un nodo in più usando il particolare overdrive dell’elica. Conclusioni Rispetto alla concorrenza il Wauquiez Pilot Saloon 55 ha dalla sua l’esclusività del marchio, un layout interno accattivante e particolare e un livello di finitura da semi-custom,con tante soluzioni pensate per vivere a lungo a bordo, il tutto unito a una grande facilità di conduzione e buone prestazioni sia a vela che a motore. Un vero cruiser d’altura quindi, ma anche una barca luminosa e di grande impatto visivo. 066-071 WauquiezPs55:FV 20-01-2009 14:28 Pagina 71 scheda tecnica Progetto Berret/ Racoupeau Yacht design Lunghezza scafo 17,70 m Lunghezza gall. 15,42 m Larghezza 4,95 m Immersione (con bulbo standard) 2,30 m Dislocamento 19.500 kg Zavorra (con bulbo standard) 6.900 kg Sup. vel. (randa + solent autovirante) 140 mq Motore Yanmar diesel 4JH4HTE 110 hp Serbatoio nafta 600 l Serbatoio acqua 850 l Serbatoio acque nere 2x85 l Letto prua Letto poppa H quadrato H cabina poppa H cabina prua H cucina 140x205 160x205 205 195÷182 195 205 cm cm cm cm cm cm Costruzione Scafo: sandwich di fibra di vetro, anima in balsa, resina vinilestere posta in opera secondo la tecnica dell’infusione. Coperta: sandwich di fibra di vetro, anima in balsa, resina poliestere. Struttura: composita incollata allo scafo. Giunzione scafo/coperta: chimica e meccanica tramite viti sulla falchetta. Chiglia: lama con siluro, in piombo nelle versioni corta da 2,10 m e lunga da 2,50m. Timone: asse in composito, collegamento meccanico tra ruote e asse. Note: la costruzione dello scafo avviene con moderne tecniche d’infusione, utilizzando il know-how del gruppo Bénéteau, e l’intero processo è gestito in modo molto industriale. La realizzazione degli interni, invece, vede una forte presenza dell’esperienza maturata dal cantiere nella semi customizzazione delle barche. L’elemento artigiano è quindi molto valorizzato proprio per garantire un’elevata qualità del prodotto finale. L’impiantistica è di ottimo livello, superiore a quello della produzione francese corrente. Nella definizione dello stile l’intervento dei desideri del cliente influisce molto. La barca provata era arredata con tessuti di pregio forse un po’ delicati. I legni utilizzati erano il mogano per i mobili e il wengè per il pagliolato interno. Il ponte in teak da 8 mm è standard. i concorrenti Nome cantiere lungh. largh. disl. sup. vel. prezzo Oyster 56 Oyster Marine Sun Odyssey 54 Ds Jeanneau Najad 570 Najad Varvet Franchini 53 L Franchini Yachts 17,49 16,38 17,50 16,60 4,95 4,87 5,05 4,55 27.260 16.000 26.000 22.300 176 139 161 162 n.d. 380.578 1.197.000 780.000 Attrezzatura - albero passante 9/10 Sparcraft con avvolgiranda e sartiame continuo in spiroidale - avvolgifiocco Facnor - paterazzo idraulico regolabile - vang rigido - winch elettrici 2X 70.2 STCEH 24 V. multifunzione - winch self-tailing per gennaker 2 X - stopper Spinlock Dotazioni - 9 osteriggi e 18 oblò - ancora Delta con 60m di catena 12 m - salpancora verticale da 2000 W - 6 parabordi - 4 cime d’ormeggio - pompa acqua di mare elettrica per lavaggio ponte - 8 batterie al gel 12 V da 135 Ah con capacità totale 540Ah/24V - caricabatterie 1x12 V/25Ah-115/ 230V - caricabatterie 2x24V/50Ah -115/230V - frigorifero 160 l - congelatore -11° 150 l - forno a microonde - cucina/forno a tre fuochi a gas Meteo della prova - vento da 23 a 27 nodi reali - mare mosso con onda lunga Prezzo 665.000 euro (Iva esclusa) Optional Coperta in teak (doghe 12 mm) 18.227 (Prezzi f.co cantiere in euro IVA esclusa) Informazioni www.wauquiez.com Yachtsynergy - Tel. 0564 830234 Eurosail - Tel. 0431 - 721422 Equinoxe Yachts - Tel. 02 29060242 Perchinaviga Yachts - Tel 0184 481117
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