17/01/2007 Dibattito sul problema del randagismo
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17/01/2007 Dibattito sul problema del randagismo
Mercoledì 17 Gennaio 2007e .LECCE 13 C RO NAC H E dal S U D S A L E N TO TRICASE/ Via Capruzzi assente al tavolo sui problemi dei cassintegrati Knk e Magna Grecia. Linea dura dei sindacati SUPERSANO/ Ferito un collepassese Ultimatum alla Regione «Risposte subito, o con i lavoratori occuperemo l’assessorato» Torna il problema dei cassintegrati della Knk e Magna Grecia TRICASE - I sindacati lanciano l’ultimatum alla Regione Puglia: o i problemi delle aziende esternalizzate del gruppo Adelchi vengono affrontati in un tavolo serio di confronto, per giungere ad una soluzione definitiva, oppure i lavoratori bloccheranno ed occuperanno l’assessorato al lavoro della Regione a Bari. È la decisione che Cgil, Cisl e Uil hanno assunto ieri al termine dell’incontro nella sede delle Politiche del lavoro alla Provincia, dopo aver preso atto dell’assenza al tavolo provinciale della Regione Puglia. «L'assessore provinciale Luigi Calò ha cercato di scusare l’assenza della Regione Puglia - ha dichiarato Giuseppe Guagnano della Filtea Cgil - Assurdo. Se entro la prossima settimana la Regione non convoca una riunione per verificare l’attuazione degli accordi che riguardano le due aziende esternalizzate di Adelchi, e cioè Knk e Magna Grecia, sottoscritti nel novem- bre scorso a Roma, presso il Ministero del lavoro, porteremo a Bari i lavoratori delle due aziende, oggi in cassa integrazione straordinaria, prorogata al 31 gennaio prossimo, e in scadenza per quella data. Bloccheremo l’assessorato regionale al lavoro». Parole durissime quelle del sindacato. «Ci sono 61 milioni di euro di fondi regionali per il settore del tessile-abbigliamento-calzaturiero - continua Guagnano - ed altri ancora rivengono dalla finanziaria 2007 appena approvata. Incomprensibile che non si voglia affrontare in maniera risolutiva la proroga per almeno altri dieci mesi della casa integrazione straordinaria di questi lavoratori di Knk e Magna Grecia. E’ ora di finirla con la politica del rinvio». Ieri mattina, quindi, il vertice alla Provincia non ha prodotto i risultati sperati dai 220 lavoratori delle due aziende, che hanno la prospettiva del licen- Anziano lo accusa lui gli tappa la bocca con una cartuccia e finisce in manette ziamento alla fine del mese se non dovesse giungere un’ulteriore proroga della cassa integrazione straordinaria. La Regione Puglia è parte essenziale in questa trattativa, proprio perchè a novembre fu la Regione a farsi carico delle spese per la prima proroga dell’ammortizzatore sociale. Ma, ieri mattina, nella sede della Provincia non c’era nessun rappresentante di via Capruzzi. Al tavolo hanno partecipato l’assessore provinciale Luigi Calò, i funzionari dell’assessorato al lavoro della Provincia, Carlo Frisullo ed Elena Cuccu; Angelo Costantini per Assindustria, Ippazio Prete per Magna Grecia, Giuseppe Russo per Knk, Franco Nastrini per Uilta Uil, Antonio Riccardo per Femca Cisl, Giuseppe Guagnano per Filtea Cgil, Tommaso Nuccio per Filtac Conflavoratori e Paolo Vincenti per Failts Cisal. Antonio Andrea Ciardo Rocco Genio UGENTO/ Un’iniziativa del circolo di Alleanza nazionale RUFFANO MELISSANO/ Artigianato e impresa «Basta con l’emergenza acqua» Tentò rapina in banca: arrestato L’Uspas apre i battenti Lorenzo Manco fiduciario RUFFANO - Un disoccupato nativo di Gagliano del Capo ma residente a Ruffano è stato arrestato, e subito dopo rinchiuso in una struttura ospedaliera protetta, ieri mattina dai carabinieri della stazione del suo paese, in esecuzione di un ordine di applicazione provvisorio di una misura di sicurezza personale detentiva. L’uomo è accusato del tentativo di rapina del luglio scorso alla filiale della Banca popolare pugliese di Ruffano. MELISSANO - È già operativa in paese, dopo l’inaugurazione di lunedì, la nuova sede della Uspas Confartigianato Imprese, organismo aderente alla Confederazione generale italiana dell’artigianato. Il taglio del nastro nei locali di via Casarano, che ospitano la sede dell’Uspas melissanese, è avvenuto alla presenza di Corrado Brigante, presidente dell’associazione salentina di categoria, e del consigliere regionale Mario Vadrucci, che tra l’altro nell’Uspas provinciale ricopre il ruolo di segretario. Del neonato organismo cittadino, che raggruppa artigiani ed operatori economici di Melissano, primo fiduciario comunale è stato nominato Lorenzo Manco. Ora l’attività dell’Uspas entrerà nel vivo fornendo un prezioso supporto agli associati. (da.gr.) Parte una raccolta di firme «contro il silenzio di Vendola e Aqp» UGENTO - L'acqua non sgorga dai rubinetti e parte la raccolta di firme per una petizione popolare. A farsi interprete dei bisogni della gente questa volta è Alleanza nazionale. Con una nota a firma del presidente del Circolo ugentino di An, Alberto Ghezzi, infatti, si sottolinea il disagio di cittadini, specialmente anziani e bambini, a causa della penuria di acqua, oltre che dei titolari degli esercizi commerciali, dai bar ai ristoranti, dagli alberghi, ai frantoi. «E' da oltre un anno che Ugento convive con un enorme disagio - lamenta An - la riduzione della pressione dell’acqua e addirittura l’assenza totale di erogazione nelle ore di mag- gior prelievo. Vane - ricorda Ghezzi - sono state le lamentele e le contestazioni della collettività ugentina, anche ufficiali tramite il sindaco Eugenio Ozza. Mai alcuna risposta da Vendola o dal presidente dell’Acquedotto pugliese». Da questi silenzi è nata la nota di protesta di Alleanza nazionale e la decisione di dare vita ad una petizione da far sottoscrivere ai cittadini stanchi di questa situazione. «Nel caso di ulteriori ed ingiustificate latitanze - conclude il presidente del circolo saranno intraprese azioni anche in sede giudiziaria». Giancarlo Colella Una conferma dalle motivazioni della sentenza del processo sulle discariche dei veleni «Gli inquinatori devono risarcire Ugento» Il Comune ha il diritto di richiedere i 10 milioni di euro per la bonifica e i danni ambientali UGENTO - Il Comune ha tutto il diritto di pretendere il risarcimento per l’inquinamento causato dai fusti tossici. Questo il dato rilevante che emerge dalle motivazioni della sentenza sul processo per i bidoni inquinanti, gettati nella discarica abusiva in località «Burgesi». La vicenda scoppiò nel 2000, quando in un fondo rustico ubicato ai confini con i comuni di Acquarica del Capo e Presicce, vennero rinvenuti fusti in metallo contenenti materiali tossici allo stato liquido, ritenuti estremamente dannosi per l’ambiente. Ne seguì un’inchiesta con l’iscrizione nel registro degli indagati di otto persone, dopo che gli investigatori riuscirono a risalire alla proprietà dei fusti grazie anche ad alcune etichette, fino al processo nei loro confronti. I fusti altamente tossici ritrovati nelle discariche abusive Il giudice Silvio Piccinno nei giorni scorsi ha depositato le motivazioni della sentenza emessa il 17 maggio del 2005, quando si chiuse il pro- cesso svoltosi nel tribunale di Casarano. Sei imputati furono condannati a pene diverse mentre due furono assolti. Il Comune di Ugento, assi- stito dall’avvocato Alberto Ghezzi, si costituì parte civile chiedendo un risarcimento di oltre 10 milioni di euro, cinque dei quali utilizzati per porre rimedio all’inquinamento del suolo e del sottosuolo procurato dallo sversamento dei liquidi tossici. La bonifica del sito venne eseguita grazie a 5 milioni e 155 mila euro messi a disposizione dalla Regione Puglia. Le motivazioni della sentenza hanno quindi ribadito che è «irrilevante» il fatto che il Comune abbia provveduto alla bonifica con mezzi propri o con il sostegno di altri enti, e che lo stesso ente locale potrà richiedere, oltre ai danni derivanti dalle spese della bonifica stessa, anche quelli per i danni derivanti dal mancato mantenimento delle condizioni di vita salutare, a causa della presenza di fonti inquinanti. PARABITA CASTIGLIONE DI ANDRANO SANT’ANTONIO Un dibattito sul problema del randagismo Furto, violenze, armi in cella quarantenne «Focare» e festa ad Alliste, Taviano e Racale PARABITA - La sede del Partito della Rifondazione Comunista, «Circolo 23 giugno 1920», di via Padre Serafino, ospita questa sera (a partire dalle ore 20.30) un incontro sul tema del randagismo. «Quale azione politico-amministrativa per sensibilizzare i cittadini di Parabita rispetto alla questione?». È questa la domanda alla quale cercheranno di rispondere i simpatizzanti del partito, l’Associazione Spes parabitana, e le istituzioni locali, presenti con il vicesindaco Tommaso Fracasso. (da.gr.) In manette per furto, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. A finire in cella, nel carcere circondariale di Lecce, è stato il 40enne Fioravante Carcagnì, originario di Castiglione di Andrano. I carabinieri della compagnia di Tricase, coadiuvati dai militari della caserma di Spongano, hanno così dato seguito ad un’ordinanza restrittiva emessa dalla Procura della Repubblica di Lecce. L’uomo dovrà scontare una pena di tre anni e nove mesi di reclusione, perché ritenuto colpevole anche di danneggiamento, lesioni personali e detenzione illegale di armi comuni da sparo. Fioravante Carcagnì Fòcare e feste in onore di Sant'Antonio Abate riscaldano il Sud Salento. L’appuntamento di Alliste, organizzato alle ore 20 in Largo Zona 167 dal comitato «Insieme per il presepe», prevede falò, gastronomia, con «pittule», panini, carne arrosto e dolciumi, e spettacolo, con l’esibizione del gruppo Estrellas Live. A Taviano la fòcara si accenderà alle ore 19, in zona Crocicchi vicino alla chiesetta di Santa Marina, mentre a Racale è in programma la processione del simulacro di Sant'Antonio ed un concerto dei Calanti. Lorenzo Manco SUPERSANO - Per vecchi rancori litiga con un pensionato e, quando la discussione si accende, per zittirlo gli conficca in bocca una cartuccia di fucile. Alla fine, con le accuse di porto e detenzione illegale di armi e munizioni, violenza privata, minaccia e lesioni personali volontarie, in una cella del carcere leccese di borgo San Nicola è finito Rocco Genio, 43 anni, originario di Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza, ma da tempo residente a Supersano, in contrada «Steli». Ieri mattina, l’uomo si era incontrato casualmente con Luigi Montagna, 71 anni, di Collepasso. Per vecchi rancori a un certo punto i due hanno iniziato a litigare. Evidentemente deciso a non ascoltare le accuse dell’anziano, il 43enne ha interrotto la discussione conficcandogli in bocca la cartuccia di fucile e si è poi allontanato al volante della sua auto. Scattato l’allarme, ad opera dello stesso ferito, che ha dovuto poi fare ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale «Ferrari», di Casarano, sulle tracce di Rocco Genio si sono portati i carabinieri della stazione di Ruffano e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia casaranese. Poco dopo, il feritore è stato rintracciato proprio a Casarano. In auto aveva un fucile calibro 12 marca Falco con la matricola contraffatta, e 37 cartucce, di cui 10 caricate a pallettoni.
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