Libero 19.5.15 - Studio Legale Andreano
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Libero 19.5.15 - Studio Legale Andreano
9 771591 042007 50519 Martedì 19 maggio 2015 ANNO L NUMERO 119 EURO 1,40* Bloccato un aggressore Ci hanno stangato, ora pappano Berlusconi: «Io ormai fuori dalla politica» I vitalizi milionari dei ministri tassatori di SALVATORE DAMA VIENI A TROVARCI ANCHE SUL SITO Da Pandolfi a Longo, da Formica ad Amato, da Del Turco a Fantozzi, Reviglio e Visco: gli sbalorditivi squilibri tra versamenti e assegno percepito dagli ex titolari dell’Economia di FRANCO BECHIS Restituisce solo due dei 18 miliardi trattenuti: lo chiama «bonus»... Lo slogan più ripetuto e bugiardo nella storia dei ministri dell’Economia e delle Finanze della Repubblica italiana è sicuramente stato: «Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani». Ricordate l’ultima volta in cui invece è accaduto l’esatto contrario? Quando era? Ieri? L’altro ieri? La settimana scorsa? Non vi è appena arrivata quella cartella di Equitalia che segnalava l’errorino nella dichiarazione dei redditi? O è arrivata la letterina dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe (ma non sempre accade) (...) E Renzi prende in giro i pensionati derubati segue a pagina 2 di MARIO GIORDANO Alla fine la colpa è vostra, cari pensionati: siete dei fessi. Scommetto che avete pagato sempre le tasse, i contributi, le imposte aggiuntive, magari persino il treno, senza nemmeno una tessera gratis delle Fs. Se andate allo stadio vi comprate il biglietto, se dovete spostarvi con urgenza pagate il taxi, anziché farvi portare dall’auto blu o dall’elicottero blu. Lo vedete: siete proprio fessi.E allora adesso che cosa volete? Prendetevi la mancetta di Stato, (...) segue a pagina 3 Occhetto piange: senza i nostri soldi dice che non vive Ma ai cittadini chi pensa? «Io ormai sono fuori dalla politica...». Sì, ma chi ci crede. Adesso Silvio Berlusconifa così perché la previsione del risultato delle Regionali oscilla tra il “non esaltante” e il “disastro totale”. Prima di levare il disturbo e fare un favore ai suoidetrattori interni, ce ne passa. L’ex premier lascia che Raffaele Fitto (...) segue a pagina 11 Perché era giusto credere nel Cavaliere di FILIPPO FACCI Non c’è, non esiste un momento giusto per fare un bilancio di vent’anni di berlusconismo, ma sicuramente cisono momenti sbagliati o annegati in conformismimolto italiani. Ieri tuttavia Berlusconi ha detto sfuggevolmente «ormai sono fuori dalla politica» e allora vogliamo approfittarne per dire qualcosa (...) segue a pagina 11 Interrogatori a Modena di MAURIZIO BELPIETRO Altri sindaci del Pd nell’inchiesta sugli appalti coop Achille Occhetto, l’uomo che dopo il crollo del muro di Berlino cambiò nome al Pci trasformandolo in Pds, intervistato dalla nostra Elisa Calessi riconosce che il sistema dei vitalizi ai parlamentari potrebbe anche essere sbagliato, ma poi aggiunge che, alla soglia degli ottant’anni, senza il vitalizio non saprebbe come vivere. C’è da capire il dramma dell’ultimo segretario del Partito comunista. Per tutta la vita è stato in Parlamento o nei paraggi di Botteghe Oscure e il suo «stipendio» se lo è guadagnato lì. Dunque non ha altra «pensione» se non quella che gli viene (...) di GIACOMO AMADORI Nell’inchiesta sulla Cpl di Concordia sul Secchia gli inquirenti stanno indagando sugli appalti per l’illuminazione pubblica. E in particolare su quelli di Salerno e Fiumicino. È uno dei temi affrontati nell’ultimo interrogatorio dell’ex consulente per le relazioni istituzionali Franco Simone: «A Modena il gip mi ha chiesto: “Lei sa se Pasquale Vessa (...) segue a pagina 5 segue a pagina 8 È durato poco il bluff del governo, anche Parigi e Madrid dicono no L’Europa getta la maschera: i profughi se li tiene l’Italia di GIANLUIGI PARAGONE O mamma! Ora Gentiloni e la Mogherinisi sorprendono delle posizioni di Francia, Spagna e di altri governi sulla distribuzione di quote! E perché mai? Il fronte di chi è per il no è chiaro da sempre. Non lo è soltanto per quanti vogliono e devono andar dietro alle dichiarazioni euforiche di Ren- zi, egli solo convinto di aver portato l’Europa su posizioni filo-italiane. Ma quello scenario non è mai esistito se non appunto nella propaganda del premier. Veniamo ai fatti. L’indomani della strage dei novecento migranti morti nel Mediterraneo,l’Europa si riunìper battere un segnale. (...) * Con: "UOMINI CONTRO" DVD € 7,00; "BIMBINCUCINA con Valeria Rossi e Carotino" € 11,00. segue a pagina 13 OGGI SCIOPERO Meno latino, più islam La riforma della scuola fa arrabbiare i francesi di MAURO ZANON a pagina 14 Prezzo all’estero: CH - Fr 3.50 / MC & F - € 2.40 2 PRIMO PIANO __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ i papponi delle pensioni IN BILICO Pietro Longo, avendo alcune vicissitudini giudiziarie passate in giudicato, in base alle nuove regole rischia la revoca del vitalizio alla soglia del milione I ministritassatori hanno già intascato più di sette milioni Chi è passato da via XX Settembre ha realizzato plusvalenze super rispetto ai contributi versati. L’ex Dc Pandolfi 1,2 milioni, Formica 1 milione come Forte. Del Turco 325mila. E poi Amato, Visco... ::: segue dalla prima FRANCO BECHIS (...) precederla? E quando il commercialista di fiducia ha spiegato: «no,no,sono cambiate le regole. Bisogna pagare di più...»? Si può ben capire quanta simpatia possa suscitare in qualsiasi contribuente italiano l’elenco dei ministri delle tasse. Figurarsi che applausi farà scoppiare la tabellina che oggi Libero offre come riquadro della inchiesta suipapponi(=mangioni) delle pensioni. Un elenco di 11 ministri delle tasse che non contenti diquel che è avvenuto alle tasche degli italiani quando erano in azione nel loro dicastero, sono riusciti una volta andati in pensione a infilarle una seconda volta proprio lì.E dalle tasche deicontribuenti si sono portati via la bellezza di 7,5 milioni di euro, con mani proprio di velluto, perchè probabilmente finchè Libero non ha alzato il velo sullo scandalo dei contributi legati ai vitalizi dei parlamentari, ben pochi si saranno accorti di essere stati beffati una seconda volta. Come i loro colleghi i ministri delle tasse si sono portati via molti più assegni vitalizi dei contributi versati. Qualche esempio? Un ex dc come Filippo Maria Pandolfi ha guadagnato sul proprio vitalizio la bellezza di 1,2 milioni di euro. Come? Semplice: ha versato 314 mila euro per la sua pensione da parlamentare e ha incassato fino ad oggi 1,5 milioni di euro di assegnivitalizi. Una speculazione che farebbe invidia ai raider dimezzo mondo, che raramente riescono a guadagnare 5 volte la posta come in questo caso. Non è stato poi da meno un altro ministro delle Finanze come l’ex socialista Francesco Forte. Anche luie ha fatto rendere bene i contributi versati per il vitalizio: i 241 mila euro sisono già trasformatiin 1,2 milioni di euro. E lo spread a suo vantaggio è stato superiore al milione di euro. Ci è praticamente arrivato un altro ex ministro economico come Pietro Longo.Ma per luirischia di finire a quel milione la pacchia. Avendo avuto in passato da socialdemocratico qualche pesante disavventura giudiziaria, ormai passata in giudicato, rischia la revoca del vitalizio dalla fine della prima settimana di luglio,secondo il nuovo regolamento. Magari Longo farà ricorso, forse chiederà alla magistratura quella riabilitazione che è la generosa via di fuga lasciata dai presidenti delle Camere. Ma se gli andrà male dovrà accontentarsi di quel milioncino tondo di guadagno. È nelle sue stesse condizioni finanziarie (a due passidalmilione di guadagno), ma non ri- schia altrettanto un altro ex ministro delle Finanze socialista, come Salvatore Formica, detto Rino. Al momento è riuscito a quadruplicare con gli assegni vitalizii contributieffettivamente versati (e rivalutati a cifre odierne). Non male. Nell’elenco troverete - perché hanno avuto quella funzione negli esecutivi di cui hanno fatto parte-, personaggigià apparsinelle prime puntate dell’inchiesta come Giuliano Amato,Paolo Cirino Pomicino, Augusto Fantozzi e Vincenzo Visco. Ma ci sono anche già bene avviati due altri ex ministri delle Finanze socialisti. Franco Reviglio, che fu anche presidente dell’Eni (fin qui ha guadagnato sul vitalizio 487 mila euro) e Ottaviano Del Turco, che al momento ha un vantaggio di 325 mila euro che può però cumularsi con un secondo vitalizio, concesso per legge visto che è stato anche presidente della Regione Abruzzo.. I vitalizi nel resto d’Europa In Inghilterra e Francia mini-assegni In Spagna meglio avere un lavoro vero ::: MAURIZIO STEFANINI ■■■ Fu Enrico Giovannini, allora presiden- te dell’Istat e successivamente ministro del Lavoro di Letta, il presidente della Commissione cui nel luglio 2011 il Parlamento diede il mandato di «realizzare un’attenta ricognizione dei trattamenti economici percepiti annualmente dai titolari di cariche e incarichi pubblici nei sei principali Stati dell’Area Euro;e, sulla base dei risultati ottenuti, calcolarne la media ponderata rispetto al Pil». Traduzione: capire se davvero parlamentari e dirigenti pubblici italiani erano pagati di più che nel resto d’Europa, e nel caso proporre una decurtazione. Ma il rapporto finale presentato al governo il 30 marzo 2012 pose «in evidenza le criticità che, secondo la Commissione, hanno impedito di portare a compimento la ricognizione determinando la sua decisione di rimettere il mandato ricevuto». Traduzione:un po’ per la difficoltà di comparare istituzioni diverse, un po’ per motivi di privacy di cui non si era tenuto conto, un po’ per ilmodo approssimativo con cui i mandato era stato conferito, il compito era impossibile. Un bel po’ di materiale, però, era stato raccolto. E per lo meno certi riscontri tra membri dei differenti Parlamenti è piuttosto facile farli. In Italia il vitalizio dopo appena due legislature cui i parlamentari italiani avevano diritto al compimento del cinquantesimo anno dal primo gennaio 2012 è stato sostituito da una pensione con metodo contributivo e solo al compimento dei 65 anni: 60 con almeno due legislature. Ma quanto maturato in precedenza è rimasto. Con 5 anni di mandato si prendono comunque 2.486 euro mensili a fronte di un versamento pari 3 PRIMO PIANO __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ LA PRESA IN GIRO Per la Casta il diritto acquisito al ricco incasso è intoccabile, mentre quello della gente è calpestato dall’esecutivo che non rimborsa il dovuto i papponi delle pensioni La mancia di Renzi fa fessii pensionati e protegge i papponi Agli scippati dalla Fornero lo Stato deve 18 miliardi, ma il premier concede un contentino di 2: non ci sono risorse. Però per i mensili d’oro degli onorevoli i soldi si trovano eccome. È ora di ribellarsi ::: segue dalla prima MARIO GIORDANO all’8,6% dell’indennità lorda, che diventano 4.973 con due mandati e 7.460 con tre. C’è inoltre un assegno di fine mandato pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità, moltiplicato per ogni anno di mandato effettivo o frazione non inferiore ai sei mesi. Anche in Francia il vitalizio si prende a 60 anni. Ma corrisponde a 780 euro per un mandato, di 2.400 per due, a fronte di un versamento del 10,5% dell’indennità legislativa. Il massimo del vitalizio, pari all’84,4% dell’indennità legislativa (circa 5.700 euro) viene raggiunto in teoria con 40,5 anni di mandato. In pratica, un sistema di doppia contribuzione per i primi 15 anni ha consentito di maturare il massimo dell’indennità dopo soli 23 anni. La doppia contribuzione è stata però ora abolita, e dal 2018 l’età per il vitalizio sarà portata a 62 anni. Inoltre non c’è l’assegno di fine mandato ma un sussidio di reinserimento, se disoccupati, per al massimo tre anni. In Germania l’età alla quale il deputato matura la pensione è stata innalzata gradualmente dai 65 ai 67 anni. Corrisponde a 961 euro lordi per 5 anni e a 1.917 per dieci. Non c’è nessun assegno di fine mandato, ma solo un’indennità provvisoria per 18 mesi. Nel Regno Unito il vitalizio si prende dai 65 anni, ma varia in base ai contributi versati:530 euro lordi per un mandato con il minimo, 794 euro con il massimo. La liquidazione è sostituita da un sorta di rimborso per le spese collegate al completamento delle funzioni di parlamentare che può raggiungere un massimo di circa 47.000 euro (Il Regno Unito non è stato studiato dalla Commissione Giovannini ma i dati si ricavano da altre fonti). In Spagna invece la pensione è un beneficio di carattere integrativo pari alla differenza tra la pensione che il deputato riesce a maturare nella vita lavorativa e la pensione massima raggiungibile in quel paese. L’integrazione può per essere richiesta solo se il mandato è stato almeno di 11 anni. Il 100% del beneficio si raggiunge con 15 anni di mandato. Nel Parlamento europeo a fine mandato c’è un’indennità non cumulabile con pensioni o stipendi) da 6 a 24 mesi. Il vitalizio scatta a 63 anni: 1.392 euro per un mandato, 2.784 per due, 5.569 euro dai 20 anni in poi. (...) il rimborsino-ino-ino di agosto,scippo mio non ti conosco, prendete l’elemosina di Renzi, la paghetta governativa e siate felici di quei pochi spicci, chiamati amorevolmente "bonus", quasi fossero un gentile omaggio della ditta fiorentina. E se con quei soldi non riuscite a campare, chi se ne frega? Ai padroni del vaporetto non importa della vostra vita. Al massimo,importa del loro vitalizio. Vi potrà sembrare strano un Paese in cui non si trovano i soldiper restituire il maltolto a chi ha lavorato per quarant’annie si trovano invece per pagare assegni d’oro a chi il lavoro l’ha visto con il cannocchiale, bivaccando qua e là fra i banchi di Montecitorio e i palazzi delpotere. Ma questo è quello che sta succedendo oggi, con una contemporaneità che fa male come un filo di nylon attorcigliato agli zebedei: Renzi appare a Palazzo Chigi e dice che di soldi per i pensionatiscippati dalla legge Fornero non ce ne sono, che siaccontentino delle bricioline, insomma, 2 miliardi sui18 dovuti,muti, zitti e rassegnati che è fin troppo. E dall’altra Libero continua a pubblicare gli elenchi dei papponi con gli assegni d’oro, chi s’è portato via già un milione di euro dalle nostre tasche, chi 900mila, Giuliano Amato 800mila, Gino Paoli 496mila, Stefano Rodotàtà-tà 938mila, i coniugi Occhetto 700mila, Eugenio Scalfari 847mila, Mario Capanna 402mila e Toni Negri quasi 600mila, alla faccia dei rivoluzionari. Ma del resto si sa che le rivoluzioni spesso finiscono all’incrocio con il bancomat. O con la poltrona. Per anni e anni, ogni volta che denunciavamo questo scandalo medioevale e insostenibile delvitalizio,ci sentivamo rispondere sempre allo stesso modo: «Che vuoi? Io ho versato i contributi» e poi: «Non difendo un mio privilegio,difendo i diritti acquisiti di tutti». Oggi si smaschera in modo definitivo e tombale la menzogna di queste due affermazioni: non è vero che i Paperoni del vitalizio hanno versato contributi proporzionati ai loro assegnid’oro e non è vero che si sono battuti per difendere i diritti acquisiti dei cittadini. Anzi, i diritti acquisiti dei cittadini vengono calpestati in modo così evidente, che il governo si permette addirittura il lusso di ridurre in coriandoli una sentenza della Corte Costituzionale. E i papponi? Alla faccia dei diritti dei cittadini, se la ridono. E continuano a difendere soltanto i loro privilegi e i loro assegni sproporzionatamente d’oro. Così l’Italia dei pensionati appare spaccata in due, e mai come oggi il mondo dei magnoni sembra lontano da quello dei comuni mortali. Da una parte i fessi che versano contributi e si vedono continuamente vessati da uno Stato che li maltratta, peggiora le loro condizioni di vita, li bastona appena può, mette le mani in tasca, porta via i soldi, poi ne restituisce una piccola parte (un euro ogni nove rubati) e dice: «Ti piace il bonus?». Dall’altra i rappresentanti di una casta che s’è auto-assegnata il diritto a vivere nel Paese del bengodi alle spalle di tutti gli altri, prende pensionifaraoniche da sempre, le prende dopo aver lavorato anche solo una manciata di giorni (anche solo un giorno) e se le chiedi se non si vergogna ti risponde: «Neanche per idea. Lo faccio per te». Ecco: lo fanno per noi. Rubano, ma solo perché ci vogliono bene. Oggiqueste due Italia cozzano fra di loro, si scontrano dentro le cronache, nelle pagine dei giornali, nei titoli dei Tg, e non possono non far pensare che se è possibile portar via 16 miliardi a pensionati che hanno lavorato una vita dev’essere possibile in qualche modo portare via il vitalizio ai vari Rodotà, Scalfari, Pomicino, Prodi, Visco, Bassolino, Asor Rosa, Benetton,Cacciari, Rivera, Bertinotti, Novelli, Bassanini… Ci dev’essere un modo, una strada, una giustizia,un po’ di buon senso. Perché se non ci riusciamo, cari pensionati, allora vuol dire che la colpa è proprio vostra, cioè nostra: siamo dei fessi. E allora non ci resta che continuare a pagare, farci calpestare, farci prendere in giro. Non ci resta che ascoltare la favola bella che oggi t’illude,accontentarci del rimborsino-inoino,della mancetta pre-elettorale, 278 euro su 6.334 dovuti, 750 su 4.236 dovuti,chinare la testa un’altra volta, guardare i papponi che ci sbeffeggiano dall’alto dei loro vitalizi eterni e dire con gli occhi bassi: «Sì, padrone, non ti preoccupare, anche stavolta starò bonus». 4 PRIMO PIANO __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ i papponi delle pensioni PRIVILEGI Il fondatore del Pds difende i suoi benefit: «La legge sulle pensioni aveva una sua ratio. Permetteva ai parlamentari di fare politica senza rubare» Occhetto piange miseria «Ilvitaliziomiserve Devomantenereifigli» L’ex segretario del Pci non molla i suoi 5860 euro al mese «Potrei anche rinunciare ai soldi, ma così finirei in povertà I miei ragazzi sono disoccupati e io non sono certo ricco» ::: ELISA CALESSI ■■■ «Sono in riunione. In ogni caso non intendo fare dichiarazioni su questo». Al primo tentativo Achille Occhetto ci liquida in pochi secondi. No, non ha niente da dire sul vitalizio che riceve grazie al fatto di essere stato parlamentare dal 1976 al 2006: 5.860 euro netti al mese. Per un totale di 632.937 euro già percepiti contro i 371.736 versati, con una differenza, finora, di 261.201 euro. Tanto meno intende parlare del vitalizio della moglie, Aureliana Alberici, 3.791 euro al mese, che ha accumulato una differenza, tra contributi versati e percepiti, di 455.757 euro. Poi, cortesemente - va riconosciuto - ci richiama. Occhetto non ha bisogno di presentazioni: è il segretario della svolta, quello che traghettò il Pci al Pds e nel’94,candidato deiProgressisti, perse con Silvio Berlusconi. Dopo l’avventura con Di Pietro, è sparito dalla scena politica. Sparito lui, ma non - così vuole la legge - il vitalizio che riceve. Gli facciamo un sunto dell’inchiesta e delle perplessità sul regime di cui, del tutto legittimamente, gode. «E cosa dovrei fare? Sono anche pronto a restituirli, ma vi assumete voi la responsabilità del fatto che finirei in povertà». Addirittura? «Ilmio assegno è di 5mila euro. Ma è la mia unica fonte di reddito. Con questo mantengo anche i miei due figli che sono disoccupati, perché non ho mai approfittato del mio ruolo per trovare loro un posto». Però ammetterà che è un sistema sbagliato. Su questo siamo d’accordo? «Può essere. Ma non è colpa di chi ne usufruisce. La cambiassero per i nuovi». ::: LA PROLE MADRE ATTRICE Achille Occhetto diventa padre di due bambini alla fine degli anni Settanta con l’attrice di origini somale Elisa Kadigia Bove. Oggi li deve ancora mantenere, come da lui ammesso. PARGOLI QUARANTENNI Di Malcolm dalla sua pagina Facebook si apprende che è ancora studente universitario, con passione per il cinema. Ama anche le barche, essendo ritratto alla guida di un veliero all’Argentario. Di Massimiliano si sa ancora meno, se non che cura il sito paterno occhetto.com. Achille Occhetto è stato l’antagonista di Silvio Berlusconi alle politiche ’94 [Lapresse] Per i nuovi parlamentari è già cambiato. Il problema sono gli ex. La differenza tra versato e percepito è scandalosa. «Se le regole fossero state diverse,avreiaccantonato deisoldi e mi sarei fatto un’altra pensione. E poi che è discorso è? Andando avanti, la differenza aumenterà. Dovrei morire così siete contenti?». E i pensionati con assegni da fame, come fanno? ::: FRANCO BECHIS ■■■ Agazio Loiero è stato un po' tutto in politica. Parlamentare, ministro, sottosegretario, consigliere regionale, presidente di Regione. Tanti incarichi, tanti partiti:Dc, Ppi, Ccd, Udr, Udeur, Margherita, Partito Democratico meridionale (fondato da lui), Pd, Autonomie e diritti, Movimento per le autonomie. Con tante cose da fare, e mille elezioni vincenti una dopo l'altra, in pensione è andato davvero tardi, a quasi 75 anni all'inizio di quest'anno. Fresco fresco di vitalizio. Anzi di vitalizi, perchè ne prende due: uno come ex parlamentare, e uno come ex consigliere regionale. È stato sia deputato che senatore per 4 legislature. Ha versato 20 anni di contributi (in parte figurativamente) per ilvitalizio, pari a 241.610 euro. Prende un vitalizio di circa 5 mila euro lordi da dicembre 2014. Comincerà a guadagnarci dal mese di novembre 2018. Il secondo vitalizio lo prende grazie alla sua Calabria: ha guidato quella Regione dal 2005 al 2010 e poi è stato pure consigliere regionale fino al 22 novembre 2014. Fra ilprimo marzo e il 12 marzo ha preso un vitalizio regionale di 4.799,29 euro lordi (applicate come ritenuta i contributi mensili ancora man- «Guardate il mio reddito. Non ho altre entrate. Se mi fosse tolto il vitalizio, di cosa vivrei? E di cosa vivrebbe la mia famiglia?». Non si parla di toglierlo, ma almeno di ridurlo. «Ma bisogna dirlo prima,così ci si attrezza in altro modo». È d’accordo, però, che questo sistema è sbagliato? «Questa legge aveva una sua ratio. Non sono pensioni, ma vitalizi. Permetteva ai parla- mentari di fare politica senza rubare, senza arricchirsi. Io l’ho usata con questa ratio. Controllate la mia dichiarazione dei redditi. Non sono ricco». Si può far politica e poi, quando si smette, fare altro per mantenersi. «Ma bisogna dirlo prima. Per questo la Costituzione vieta di rendere retroattive le norme. Io adesso come farei? Quei soldi mi servono per vivere e mantenere imiei familiari.Piut- L’ex governatore calabrese Loiero non ci sta: «I miei due vitalizi? Pensate a supermanager e giornalisti» canti di 1118,78 euro per l'assegno vita- tri autorevoli esponenti del Pd, come lizio e di167,82 euro per quello di rever- Roberto Speranza e Leonardo Impesibilità). Dal 12 marzo 2015 in poi pren- gno). "Ma io ho un taxi che lo perdo!...", de un assegno mensile vitalizio regio- ha balbettato il povero Loiero, facendonale da 6.085, 89 euro, avendo pagato i si umile umile: " Serve proprio una incontributi residui. Come consigliere re- tervista a me? Sono così fuori da tutto, gionale Loiero ha pagato io..." . Sì che serve un uo134.253,6 euro di contrimo dai due vitalizi! buti per il proprio vitaliLoiero, sarà fuori. zio.In quattro mesi ha riMa è appena entrato cevuto 21.770,36 euro di da quest'anno nel mavitalizio. Raggiungerà i gico elenco dei beneficontributi versati nelmeciari dei vitalizi. Ha letse di novembre 2016, e to l'inchiesta di Libero da quel momento iniziesullo spread fra contrirà ad avere il suo spread buti pagati e assegni anche come consigliere Agazio Loiero [Lapresse] già incassati? regionale. Lo abbiamo «Io reputo che questa incontrato sul retro di Montecitorio, e sia una battaglia assurda». bisogna dire che non sembrava felicisPerché? simo del faccia a faccia. Ha provato a «Uno che vuole fare una battaglia vesottrarsi alla telecamera di Libero tv ac- ramente sulle pensioni lo fa su quelle cesa (l'intervista video sarà disponibile dei manager che sono davvero scandaoggi su www.liberoquotidiano.it insie- lose. Come quelle anche di molti giorme ai commenti sul vitalizio-gate di al- nalisti, ah ah ah...» tosto, andate a controllare chi si è arricchito ingiustamente». La vostra famiglia, però, può contare su due vitalizi, il suo e quello di sua moglie. «In una famiglia ci sono tante spese e tante situazioni che non potete conoscere. Per cosa volete mettermi alla gogna? È tutto secondo la legge. Comunque, scriva: se si decide di togliere il vitalizio, sia io, sia mia moglie ciconformeremo a questa decisione». Non rida, noi abbiamo fatto di meglio: i giornalisti che hanno il vitalizio da ex parlamentare come Eugenio Scalfari ed Enzo Bettiza... «Bettiza scriveva su giornali vicini a voi, no?» Scusi, che importa? Il problema è il vitalizio, che lo prenda un politico di professione di destra o di sinistra o un giornalista. Se si lucra un milione di euro rispetto ai contributi versati, il problema non c'è? «Va beh... Che vuole sapere?» Se trova giusta questa sproporzione fra contributi versati e vitalizi incassati. «Sa, la condizione del paese è quella che è...quindi questiproblemi esplodono. Però ora la Camera li ha aboliti, e siamo passati a una pensione contributiva identica a quella di tutti gli italiani..» Mica tanto vero, Loiero. I coefficienti sono molto più alti. E quale italiano può andare in pensione con soli 5 anni di lavoro? «Sì, sì. Però scatta un'altra età, più alta. E prima non era così. Senta, abbiamo sempre detto- e lei per primo quando la ascolto in tv- che c'è un gradualismo in tutte le cose, no? Mi lasci prender il taxi. Auguri e complimenti...» 5 PRIMO PIANO __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ L’ABBUFFATA Occhetto ha passato in Parlamento sei legislature: possibile che non si sia accorto dell’ingiustizia di una legge che ingrassa la Casta a spese nostre? i papponi delle pensioni Le lacrime dei deputatinon commuovono Prima di lamentarsi il fondatore del Pds pensi ai tanti italiani che si stanno leccando le ferite per la riforma Fornero È inaccettabile che le stesse persone che hanno tagliato le pensioni dei cittadini tengano in piedi il sistema dei vitalizi il graffio ::: segue dalla prima MAURIZIO BELPIETRO Che coraggio Rodotà (...) liquidata da Montecitorio. Peccato che, al pari di molti altri esponenti della Casta, di destra e di sinistra, sia «Almeno questo passo era lui che la moglie, anche lei ex dovuto. Mi pare sacrosanto onorevole, in pochi anni abche il governo faccia qualcobiano già ricevuto molto di sa nella direzione di quelli più di quanto abbiano versache hanno risorse più modeto con i loro contributi. Setteste». Così l’ex totem del M5S centocinquantamila euro ha Stefano Rodotà sul furto ai stimato Franco Bechis, destidanni dei pensionati. Faccia nati a crescere mese dopo di bronzo, perché l’esimio mese con l’accredito del vitacostituzionalista ha percepilizio. In coppia i due Occhetto 1,1 milioni di euro di vitalito superano i 120 mila euro zio a fronte di241mila diconl’anno e, augurando loro luntributi. Ecco, perché non fa ga vita, si può immaginare qualcosa lui, magari rinunche l’ex segretario e la moglie Stefano ciando a qualcuno dei siano destinati a sbancare le Rodotà [Ansa] 938mila euro «netti» guadacasse pubbliche, eguagliangnati? Sarebbe sacrosanto. do se non superando altri colleghi deputati e senatori. Ora, sia ben chiaro, noi non vogliamo infierire sul duo Occhetto-Alberici, an- avere un diritto, ossia quello di contributi ne hanno dovu- gioranza dei lavoratori il dirit- in pensione ci sono già, poi che perché ancora abbiamo di potersi ritirare dal lavoro ti aggiungere altri. to di andare in pensione do- quello stesso Parlamento deil ricordo di quando i due, al- dopo 40 anni di fatica. InveÈ accettabile dunque che, po quarant’anni di lavoro e cida di tenere in piedi un vital’apice del successo e del par- ce, in molti casi, si sono senti- mentre una legge votata dal taglia l’assegno previdenzia- lizio che ormai da tempo tito, tubavano in un casale ti dire di no e alla montagna Parlamento toglie alla mag- le per quegli ex lavoratori che non è più sorretto dai contridella maremma concedendosi al fotografo inviato per l’occasione dal Venerdì di Repubblica. Turbarne l’idillio amoroso, dopo che quello politico è finito male, ci parrebbe una vigliaccata. E però ilproblema sipone ed è il problema di tanti pensionati o di Per la De Zulueta l’assegno va difeso: «Ho stroncato una carriera giornalistica per entrare alla Camera» tanti aspiranti tali, i quali ::: ENRICO PAOLI giornalista, quella che 2009 sul The Ecco perché vengono tutti in Italia e se giunti nel momento critico Guardian scriveva a proposito del lea- le cose vanno male si finisce in Parladel traguardo tra la loro vita ■■■ E sì, ha proprio ragione Mario Ca- der di Forza Italia che «le brutte figure mento. Soprattutto in quegli anni lì. In attiva a quella di pensionati si panna, un altro dei graziati dal vitalizio. di Berlusconi fanno notizia all’estero, Italia, nel frattempo, c’è chi grida allo vedono privati di molti sogni. Parafrasando il titolo di un suo famoso non in Italia», percepisce un vitalizio di scandalo. «Forse ci vorrebbe più equiSono centinaia di migliaia libro sono stati davvero «formidabili quasi 4 mila euro al mese (3.796 euro è tà», sosteneva allora la Zulueta, «persoquelli che dopo il passaggio quegli anni». E gli anni la cifra esatta) avendo versato solo 181 nalmente sarei disposta a posticipare il della coppia Monticui facciamo riferimen- mila euro di contributi. I soldi già rice- vitalizio. Anche dialtri cinque anni».EcFornero si stanno to sono quelli in cui en- vuti ammontano a 410 mila euro. Un co, vorremmo solo sapere se è ancora ancora leccando le travi in Parlamento con spread enorme: 228 mila euro. ferite. C’è chi si è vidella stessa opinione. pochi spiccioli (lire o euDavvero formidabili quegli anni da sto tagliare l’asseInfine un ultimo dettaglio. Siccome ro a seconda del perio- parlamentare. Tanto che la severa fusti- quegli anni lì da parlamentare devono gno sul quale aveva do)e ne uscivicon un so- gatrice degli italici costumi e di Berlu- essere stati davvero «formidabili» Giufatto affidamento stanzioso assegno, me- sconi (che ieri abbiamo cercato al tele- lia Laganà, figlia della Zulueta, fa parte per i suoi piccoli glio conosciuto come vi- fono senza ottenere risposta, se trova dello staff della presidente della Cameproblemi familiari talizio. Come è capitato un po’ di chiamate sul cellulare sono le ra Laura Boldrini. Ma se l’Italia raccone c’è chi invece la a Tana De Zulueta, l’ex nostre) nel 2011 consegnò al quotidia- tata dalla Zulueta quando faceva la giorpensione se l’è vigiornalista de L’Econo- no on line Linkiesta il suo pensiero: «Ef- nalista faceva così «orrore», com’è che sta negare - insiemist, antiberlusconiana fettivamente godo di un trattamento è diventata cosi interessante quando è me con lo stipen- Tana De Zulueta [Lap] doc, entrata in Parla- molto privilegiato», dice l’ex parlamen- diventata parlamentare? Oggi la Zuluedio - per effetto delmento nel 1996 per restarvi sino al tare, «in ogni caso i contributi che ho ta si occupa dei rifugiati palestinesi col’allungamento dell’età con2008. Dodici anni vissuti intensamen- versato sono sostanziosi. E per sedere me presidente del comitato italiano deltributiva. Che dire: questi site, ma senza troppi patemi d’animo: in Parlamento ho stroncato una carrie- l’agenzia dell’Onu. Chissà se anche gnori,vittime del governo tecdal Senato alla Camera, prima con i Ds ra giornalistica. Lei lo sa che nelle reda- questi anni saranno formidabili... nico, non avevano colpe, ma poi con i Verdi. Infine al vitalizio. L’ex zioni inglesi l’aspettativa non esiste?». al contrario pensavano di twitter@enricopaoli1 L’ex parlamentare eletta con i Ds «Per fare politica mi sono rovinata» butiversati ma è pagato prelevando il denaro direttamente dalle casse dello Stato e cioè a carico dei contribuenti? Settecentocinquantamila euro sono una cifra che la maggioranza dei pensionati italiani non ha mai visto né mai vedrà. Eppure 750 mila euro è quanto ad oggi Occhetto e Alberici sono costati agli italiani. Oddio: i due in realtà sono costati molto di più, perché anche l’indennità che percepivano quando erano onorevoli era pagata con i soldi delle tasse. E anche i contributi versati nel corso degli anni provengono dalle stesse tasche. Ma almeno in principio si poteva convenire sul fatto che vi fosse una corrispondenza tra l’impegno politico svolto e la remunerazione ricevuta, che anche se eccessiva,era pur sempre giustificata.Ma ora no.Ora Occhetto e consorte sono in pensione e in pensione hanno ricevuto e continueranno a ricevere molto ma molto di più di quanto hanno dato. Non solo. C’è un’aggravante. Occhetto ha passato in Parlamento sei legislature ed è stato segretario di una delle principali forze politiche. Possibile che non sisia mai accorto dell’iniquità di una legge che premiava gli appartenenti della Casta a spese degli italiani? Con la sua gioiosa macchina da guerra si è mai fatto promotore di una legge che riducesse l’avidità dei partiti e dei suoi esponenti? Così, visto dal buco dei conti pubblici, ciò che rimane della sua attività politica oggi è in realtà la gioiosa macchina da soldi che si pappa il denaro degli italiani. Certo, si può capire il dramma di Occhetto. Ma resta da capire il dramma di tanti italiani senza lavoro e senza pensione. Che facciamo? A chi diamo retta? Al primo, dimenticandoci tutti gli altri? A Renzi e ai compagni di Occhetto, ossia al partito di maggioranza oggi in Parlamento, la risposta. Possibilmente senza nascondersidietro a cinquecento euro di bonus. [email protected] @BelpietroTweet 6 __Martedì 19 maggio 2015__ 7 PRIMO PIANO __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ i papponi delle pensioni GLI SCAGLIONI Se prendi 1.700 euro lordi di pensione il bonus sarà di 750 euro, se arrivi a 2.200 ne avrai circa 450 e se prendi 2.700 euro non ne riceverai più di 278 Con il tesoretto un pacco ai pensionati L’ennesimo bluff del premier sulle mancate rivalutazioni degli assegni: 3,7 milioni di persone riceveranno 500 euro, si tratta dell’11% della somma dovuta. Con lo sguardo alle elezioni se lo rivende come «bonus Poletti» ::: FAUSTO CARIOTI ■■■ Potenza del packaging, che in questo caso si traduce meglio come «pacco», inteso alla napoletana. Mittente, Matteo Renzi; destinatari, i pensionati che lo riceveranno ad agosto. L’operazione consiste nel prendere un atto dovuto (la restituzione dei 18 miliardi ai 6 milioni di italiani bastonati dalla legge Fornero, imposta dalla Corte Costituzionale), farne una versione in miniatura (torneranno indietro solo 2,18 miliardi a 3,7 milioni di pensionati) e impacchettarla con cura in modo da poterla rivendere come un meraviglioso gesto di generosità: et voilà, dal cilindro di Renzi esce il «bonus Poletti», giusto in tempo per essere indossato alle elezioni regionali di fine maggio. Anche se, secondo la prassi cara al premier, del testo del decreto che introduce queste novità, e che ufficialmente è stato approvato ieri, non c’è traccia: deve essere ancora scritto nei dettagli, che in questo caso sono tutto. Peradesso cisono gliannunci. Al termine del Consiglio dei ministri, Renzi ha detto che «3,7 milioni di persone riceveranno 500 euro». Si tratta di un valore medio, la cifra sarà infatti calibrata per fasce di reddito: «Se prendi 1.700 euro lordi di pensione», ha spiegato il premier, avrai il bonus Poletti di 750 euro. Se ne prendi 2.200 avrai circa 450 euro. Se prendi 2.700 euro avrai278 euro.Quelli sopra i 3.200 euro lordi, invece, non riceveranno alcunché». Secondo i calcoli di Renzi gli esclusi sono solo 650 mila persone, il che presuppone una platea complessiva ben inferiore ai circa 6 milioni stimati sino a ieri. Questa una tantum, che nelle intenzioni del governo dovrebbe sanare i debiti che lo Stato ha con i pensionati colpiti dalla legge Fornero, sarà pagata il primo agosto. I soldi, come previsto, arriveranno dal tesoretto. La Cgia di Mestre ha fatto un paio di conti e ha ricordato che il rimborso erogato «sarà pari a circa l’11% dell’importo effettivamente spettante ai pensionati»,mentre gliesclusi dalla restituzione sarebbero circa un milione. Di sicuro, tantissimi sono gli interessati a presentare ricorso, con il rischio, avverte la Cgia, «che tra qualche anno ci ritroveremo nella stessa situazione di oggi». Ma il problema di Renzi è molto più immediato, e consiste nel minimizzare l’impatto sulla casse dello Stato massimizzando l’impatto politico del «bonus». Proprio questa parola ieri è stata al centro delle polemiche. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia, chiede a Renzi di «smettere di chiamarlo bonus: è semplice- mente una restituzione parziale e imbrogliona». Ma anche dentro alla maggioranza e al governo non ci sono dubbi sulle intenzioni pataccare del premier. Scherzando, ma mica tanto, Enrico Zanetti, leader di ciò che resta di Scelta Civica e sottosegretario all’Economia, dice che «erano soldi dovuti. Lui li ha trasformati in un bonus, che di solito è una somma aggiuntiva. Ma credo che Renzi si sia accorto di aver esagerato.E forse per questo lo ha chiamato bonus Poletti, altrimenti lo avrebbe chiamato bonus Renzi». Non scherza invece il segretario della Lega Matteo Salvini, che ha già comprato la carta bollata: «Abbiamo dato incarico a un legale di presentare un ricorso contro la normativa Fornero alla Corte europea deidirittidell’uomo diStrasburgo».Anche sindacati,associazioni di consumatori e altre categorie interessate si sono messi al lavoro con gli avvocati. Il decreto legge, così come spiegato dal governo, prevede anche che l’Inps anticipi al primo giorno del mese il pagamento delle pensioni, e introduce una modifica nei criteri di indicizzazione delle pensioni penalizzate dalla legge Fornero: è l’intervento «a regime», necessario per avere qualcosa da opporre alla valanga di ricorsi in arrivo. «Chi prende 1.700 euro», ha annunciato Renzi, «avrà 180 euro all’anno di rivalutazione; chi prende 2.200 euro ne avrà 99; chi prende 2.700 euro ne avrà 60 all’anno». Qualcosina gli interessati potrebbero vederla già nel bonifico di settembre, ma quella che già adesso appare come una ennesima riforma delle pensionisiavrà nel2016, quando entrerà in vigore la nuova legge di Stabilità. Renzi promette maggiore flessibilità in uscita, in modo da poter andare in pensione prima prendendo meno, ma difficilmente il governo si limiterà a questo. LA PRECISAZIONE Giorgio Napolitano prende 239mila euro E niente vitalizio ::: GIOVANNI MATTEOLI* ■■■ Gentile Direttore, VERSO IL CDM AUTISTI IN ATTESA Alcune foto scattate da «Libero». Da sinistra in senso orario. Auto blu in coda per Palazzo Chigi in concomitanza con il Cdm. Il ministro Giannini si avvia verso l’auto. Gli uomini della scorta di Graziano Delrio seguono in scooter il ministro che li precede in bici Privilegi aboliti solo sulla carta I ministri arrivano a piedi. Ma dietro l’angolo c’è l’auto blu ■■■ Ci sono le Bmw dai vetri oscurati fortissimamente volute dalle ministre Maria Elena Boschi e Marianna Madia, a cui in sorte sarebbe toccata per i loro ministeri senza portafoglio una più comune Fiat Bravo. Ci sono Mercedes,Lancia Thema, Alfa Romeo, e qualche Passat. C'è a fare da contrasto la bicicletta tanto mariniana del nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, seguita però sempre dalla scorta in motorino. Tante sono blu, qualcuna colore argento (come le Bmw delle due ministre tanto care a Matteo Renzi). In teoria erano state abolite da que- sto governo. Ma ci sono. In teoria dovrebbero non superare i 1.600 di cilindrata secondo la legge che fece fare nel 2011 Giulio Tremonti. Ma vanno oltre, che in fondo è uno degli slogan del renzismo. Rottamare le auto blu dei propri amici e cari evidentemente non si può. Nasconderle però sì. Ed è quel che fa la maggiore parte dei ministri. Ed è proprio quel che è accaduto ieri al consiglio dei ministri che doveva varare il decreto di mini-rimborso delle pensioni. Come nasconderle? La maggiore parte dell’esecutivo di Renzi evita con intelligenza di entrare in piazza Colonna o piazza Montecitorio dove turisti ed elettori italiani li pizzicherebbero mentre scendono. Arrivano in auto nel cortile di palazzo Chigi dal retro, accessibile solo a loro o agli accreditati di governo e Camera dei deputati. Altri ancora, per paura comunque di essere pizzicati dai giornalisti accreditati, preferiscono lasciare auto propria e auto delle nutrite scorte in una via secondaria dietro piazza del Parlamento. Così arrivano a piedi (meno di 100 metri) a palazzo Chigi facendoci un figurone se passa qualche elettore... F.B. in riferimento all'articolo “Mattarella ha rinunciato ha soldi, Re Giorgio no”, devo precisare che del tutto falso è ilriferimento al Presidente Napolitano in quanto non avrebbe "ottemperato" a vincoli e rinunciato a vitalizi incompatibili nel percepire l'assegno di Presidente della Repubblica. Il Presidente non aveva nulla a cui rinunciare: dal 1996 gli era stato liquidato il vitalizio parlamentare per il quale aveva versato 38 anni dicontributi, ma quel vitalizio, la cui erogazione gli era già stata sospesa negli anni 1999-2004 quando fu deputato al Parlamento Europeo, fu nuovamente sospeso, perché incompatibile, prima con l'indennità di Senatore a vita e poi con l'assegno di Presidente della Repubblica. Inoltre, a partire dal 2011,ilPresidente chiese alla competente autorità di Governo, e ottenne, che non gli venisse applicata la prevista rivalutazione annuale dell'assegno per l'adeguamento al costo della vita. Esso è rimasto perciò bloccato alla ben nota cifra di 239.181 euro lordi all'anno. (*) Portavoce del presidente emerito Giorgio Napolitano 8 ITALIA __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: VERSO LE REGIONALI Nuove rivelazioni dagli interrogatori di Francesco Simone ::: segue dalla prima GIACOMO AMADORI (...) (ex parlamentare del Pdl ndr) aveva proposto al presidente della Cpl Roberto Casari di incontrare il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca per parlare del servizio di illuminazione?” Io ho risposto che non ne ero informato, ma che poteva essere. Io Vessa lo presentai ai miei capi, poi quando veniva lì e durante gli incontri chiudevano la porta». Dunque i magistrati di Modena, come quelli Napoli, stanno approfondendo i due settori d’intervento della Cpl che lasciano più margine per eventuali contropartite più o meno lecite: la costruzione delle reti del gas e l’illuminazione pubblica dove occorre, per esempio, posizionare le armature. «In questo business c’è molto spazio per i subappalti, gli studi di progettazione, le consulenze» continua Simone, «è lì che gli investigatori devono fare i loro approfondimenti per trovare eventuali “compensazioni”». Leggasi tangenti 2.0. Il gip Andrea Romito ha interrogato Simone, difeso dall’avvocato Michele Andreano, sull’appalto per la gestione dell’illuminazione pubblica di Fiumicino, uno dei comuni più estesi d’Italia (7mila punti luce e un’estensione della rete stimata in circa 150 chilometri). Il magistrato gli ha chiesto di precisare un passaggio delle dichiarazioni rese alla procura di Napoli (dove è partita l’indagine) relativo «alla consulenza che Giorgio Montali ha ricevuto per un suo interessamento per una gara pubblica a Fiumicino dove il sindaco era Esterino Montino del Pd»: «A tal riguardo riferisco che il sistema delle consulenze fittizie è comune in tutta Italia e dovrebbe risultare dalla contabilità di Cpl» ha affermato Simone. Montali, indagato per diverse consulenze «sospette» (una da quasi mezzo milione di euro) e in attesa di essere ascoltato dai pm di Modena, con Libero si difende: «In realtà quella gara è stata annullata due volte e comunque noi non abbiamo vinto». In effetti l’appalto non è ancora stato assegnato e la giunta di Montino ha annullato l’ultima gara (aggiudicata a un’ati guidata dalla francese Citelum, l’azienda che «illumina» Napoli) con una deliberazione dell’ottobre scorso che dichiarava «le proposte presentate non di pubblico interesse». La Cpl a Fiumicino era rimasta al palo: «Non tutte le ciambelle vengono con il buco» scherza Montali che ammette «l’importanza di quell’appalto». La coop modenese, tra i molti finanziamenti destinati ai politici, ha inviato all’associazione Fiumicino Bene comune, impegnata nella campagna elettorale di Montino, Nell’inchiesta sugli appalti coop spuntano altri sindaci del Pd I magistrati ora indagano sui lavori per l’illuminazione pubblica a Fiumicino e Salerno, entrambe città a guida dem. Sul libro paga della Cpl anche uno 007 NEL MIRINO? A sinistra, Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e candidato Pd alla Regione Campania. Sopra, Esterino Montino, primo cittadino Pd di Fiumicino ed ex capogruppo in Regione. L’inchiesta sugli appalti coop ora punta ai lavori per l’illuminazione stradale sotto le loro amministrazioni [Ansa] 5mila euro. Una cifra esigua che è difficile immaginare come corrispettivo di un eventuale «favore». Tuttavia quello delle consulenze resta un settore su cui i magistrati e i carabinieri del Noe stanno approfondendo le indagini, in particolare su quella da 1,3 milioni riferibile a Pasquale Vessa. Nell’interrogatorio dell’11 maggio il gip ha domandato a se conosca il governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: «No, ma so che ha ottimi rapporti con Nicola Verrini (un dipendente di indagato nell’inchiesta)» ha replicato l’ex consulente. La lettura dell’interrogato- rio riserva pure altre «chicche». Per esempio si scopre che è indagato per corruzione anche un funzionario della prefettura di Modena, Daniele Lambertucci, «una persona di origine campana, tifosa del Modena calcio», la squadra sponsorizzata dalla Cpl.Simone ammette diaverlo contattato per far ottenere al presidente della coop Roberto Casari il titolo onorifico di Cavaliere del lavoro: «Si è trattata di una mia iniziativa anche se il Casari sapeva che io intendevo fargli ottenere quell’onorificenza che può essere proposta solo per tre volte e in precedenza il Casari era stato escluso per un soffio». Con Libero Simone ag- L’ombra della ’ndrangheta sulle Regionali in Liguria Il grillino vicino ai boss lascia. Per finta Il capolista M5S amico del rampollo di un clan dichiara che si ritira. Ma della rinuncia non c’è traccia ::: ANTONIO AMOROSI ■■■ Ricordate la storia del capolista del Movimento 5 Stelle in Liguria, Daniele Comandini, appoggiato dal «rampollo» di una nota famiglia di ’ndrangheta, i Mafodda? Libero l’ha raccontata il 6 maggio. Anche a fronte delle dure accuse del capogruppo grillino a Imperia, Antonio Russo, che lo attaccava per la «storica frequentazione di elementi vincolati a cosche mafiose». E in seguito invitava a «non dare preferenze aicandidati in provincia diImperia. Ci sono troppe ombre». Imperia,è la provincia dove Comandini si candida per le regionali. La vicenda crea una polemica molto dura. A distanza di giorni ci tornano Il Secolo XIX, Il Fatto Quotidiano e Il Sole-24 ore. Con la candidata governatrice del Movimento, Alice Salvatore, che sbotta sostenendo che «le persone accusate sono incensurate (…) e anche Peppino Impastato era figlio di un mafioso». Tra le proteste dell’Osservatorio Casa della Legalità per l’accostamento. La storia finisce in tv a L’aria che tira su La7. Quando la conduttrice, Myrta Merlino, chiede spiegazioni Alice Salvatore, annuncia: «Comandini si ritira (...) Ha firmato una promessa al pub- ::: LA VICENDA IL CASO MAFFODDA Nelle scorse settimane in Liguria scoppia la polemica intorno a Daniele Comandini, il capolista alle Regionali del M5S che sbandiera la sua amicizia con Carmine Maffodda, rampollo di una famiglia coinvolta in inchieste sulla ’ndrangheta. Libero dà la notizia, ma dai grillini nessuna reazione e la candidata pentastellata, Alice Salvatore difende Comandini QUALE RINUNCIA? Alla fine, i grillini si arrendono e da più parti annunciano il ritiro del capolista. Ma né in Comune, né in Prefettura né in Corte d’Appello risulta alcuna rinuncia. Anzi, Comandini è regolarmente sui manifesti blico in cui si impegna». La promessa al pubblico è un contratto civile tra privati. In studio ci si convince del ritiro del candidato grillino su cui aleggiano le ombre della ’ndrangheta. Comandini lo dichiara su facebook. E tutto si assopisce. Senza altre domande.I giornali non tornano sul caso. Esalta la decisione anche il presidente della commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico, sempre dei 5 Stelle: «Se facessero così tutti gli altri partiti probabilmente avremmo liste zero... da altre parti». Una procedura in extremis per il riti- ro diun candidato c’è.La spiega il Consiglio di Stato nelle istruzioni del ministero dell’Interno. La norma prevede una «rinuncia autenticata» del candidato che può essere inviata alla Prefettura del Comune di competenza, alla Corte di Appello o al Comune stesso. Chiamiamo al telefono tutti e tre i responsabili degli uffici. Ci confermano che non è arrivata alcuna rinuncia. «Abbiamo mandato i manifesti in stampa», ci spiega il responsabile della Prefettura. In più è notorio che dal punto di vista giuridico la promessa elettorale non ha alcun valore. Il candidato-eletto risponde solo ai cittadini, non al partito che lo candida. Il ministero dell’Interno spiega cosa fare nel caso ci si voglia ritirare. E Comadini ha avuto tutto il tempo per farlo. Nel silenzio generale nasce anche la pagina facebook «Io sto con Comandini», in suo sostegno. Appare il nuovo sito dei candidati 5 Stelle per la Liguria. Senza problemi campeggia sempre Daniele Comadini. Che se eletto, al massimo, può decidere di lasciare l’M5S. Col risultato di essere stato portato al successo dalle liste di Grillo ma restare in consiglio regionale a rappresentare i cittadini che lo hanno votato. giunge: «L’anno prima Casari era nei trenta finalisti, ma il presidente Giorgio Napolitano gli aveva preferito un altro e io commentai: “Alla faccia deicompagni che hanno bocciato l’unico cooperatore della lista”». In questa vicenda è citato anche l’ex ministro Giulio Tremonti, in ottimi rapporti con Simone e con la Cpl. Nel verbale sintetico, stilato in un italiano improbabile, si legge: «Compulsai il Tremonti affinché egli scrivesse una lettera alla prefettura di Modena per sollecitare la pratica amministrativa relativa al conferimento dell’onorificenza delcavalierato del lavoro al Casari, che diversamente, era in una fase di stallo. Tremonti acconsentì alla mia richiesta e scrisse una lettera indirizzata alla prefettura di Modena». Lambertucci con Simone si sarebbe vantato anche di aver ottenuto grazie alla propria insistenza «l’inserimento della Cpl nella white list per la concessione delcertificato antimafia».Tutte conversazioni che sono costate a Lambertucci l’iscrizione sul registro degli indagati. «Io però non so nemmeno che faccia abbia» spiega Simone. «So che in cambio di quei piccoli favori gli abbiamo dato una maglia del Modena, dei biglietti dello stadio e un aceto balsamico». Il gip nell’interrogatorio ha posto domande pure su un certo Ventura: «Casari mi disse che conosceva questa persona della Polizia stradale che lo aiutava annullandogli delle sanzioni amministrative elevate per infrazioni al codice della strada» ha risposto l’ex consulente indagato. Ma dal verbale emerge che a libro paga la Cpl aveva un personaggio di ben altro spessore, l’ex capo centro dell’Aise (i servizi segreti militari) ad Abu Dhabi, il colonnello Paolo Costantini. È lo stesso che denunciò ai magistrati italiani presunte «pressioni politiche» a favore di Amedeo Matacena,l’ex parlamentare latitante nella penisola arabica. Dice di lui Simone: «In relazione al colonnello Paolo Costantini della Gdf mi è stato presentato da amici comuni, in quell’occasione parlammo delle informazioni commerciali e della difficoltà di poterne ricevere in Italia, fu proprio in quell’occasione che lui si propose come soggetto in grado di poter dare informazioni. Misi in contatto Casari con il Costantini a cui fu stipulato un contratto di consulenza che reputo fittizia con una società riconducibile a una figlia dello stesso per circa 1.500 euro mensili. Mi risulta che Casari abbia chiesto e ottenuto diverse volte informazioni dal Costantini». Il colonnello nei mesi scorsi si è congedato e, a quanto risulta a Libero, è stato assunto dalla compagnia aerea Etihad. 9 ITALIA __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: VERSO LE REGIONALI Crescono i timori a Palazzo Chigi dopo gli ultimi dati «Per cacciarmi la sinistra tifa Forza Italia» Tira aria di sorpasso del centrodestra in Liguria e Renzi trema: «Se perdo, i rottamati torneranno all’assalto» Commento Sulla scuola tutti d’accordo: niente riforma, solo assunzioni ::: DAVIDE GIACALONE ■■■ Dalle stanze del go- ::: ELISA CALESSI ■■■ «Pur di farmi fuori, sperano di far risogere Forza Italia che proprio adesso, se perdesse in Liguria, sarebbe finita». Questo è il ragionamento che Matteo Renzi ha fatto con alcuni parlamentariamici, parlando di quello che trai suoi definiscono «il nostro Ohio». Cioè la Liguria. L’allarme è altissimo. E a confermarlo è un sondaggio recentissimo e riservato, fatto vedere al premier.Secondo questa rilevazione, Giovanni Toti, candidato del centrodestra per la presidenza della regione, avrebbe sorpassato Raffaella Paita, candidato del Pd. Di pochissimo, un punto percentuale. L’uomo di Fi è dato di un punto sopra la renziana. Una differenza che nelle urne potrebbe essere stravolta. Ma è la prima volta che un sondaggio dà in testa Toti. Le analisi che circolano al Pd, infatti, danno ancora il candidato dem in una forchetta di 3-5 punti di distanza dall’avversario dicentrodestra. Posizione che, invece, secondo quell’altro sondaggio,sarebbe venuta meno. Sia confermato o no questo scenario, conferma come la Liguria sia la sfida più delicata. Anche perché il Pd, dai sondaggi commissionati dai democratici, resta comunque al di sotto del 35%, quindi non in grado di ottenere la maggioranza in consiglio reginale. «La Liguria è il nostro Ohio», continuano a ripetere i collaboratori del premier. Non solo perché, delle sette regioni al voto, è quella più in bilico. Ma perché si gioca Il premier Matteo Renzi segue con particolare timore la campagna elettorale in Liguria e Campania: nelle due regioni il risultato è in bilico e una sconfitta può ribaltare gli equilibri nel Pd e mettere a rischio la tenuta della maggioranza [Splash] una partita che avrà conseguenze nazionali. Per due motivi. Il primo è che lì il candidato di Fi è sostenuto da tutto il centrodestra, compresa la Lega. «Se perdesse», si dice, «sarebbe il colpo finale per Forza Italia». Ma c’è una parte del Pd, è l’accusa, che spera proprio il contrario. Cioè che vinca Toti e perda Paita. Per poi aprire i fuochi d’artificio a Roma contro Renzi. Sono quelli, secondo il premier, che sostengono il civatiano Luca Pastorino. «È sempre la stessa storia che si ripete», è il ragionamento che ha fatto coi suoi, «da Bertinotti in poi c’è una sinistra che pur di far perdere l’altra sinistra,quella riformista, è disposta a far vincere la destra». Come scriveva ieri il renziano Andrea Marcucci sull’Huffington Post: «La sinistra di Cofferati e Civati soffre della sindrome di Stoccolma.Non si può spiegare in altro modo la situazione che si è venuta a creare a Genova in vista delle elezioni regionali». Non hanno «l’obiettivo di vincere in proprio, ma di far perdere il Pd e Matteo Renzi e di portare alla presidenza della Regione Liguria Giovanni Toti. Un risultato che rianimerebbe Forza Italia nel suo momento storico più debole». Se accadesse, ed è la seconda conseguenza temuta, sarebbe rianimata anche a livello nazionale la minoranza interna del Pd e la navigazione per il premier-segretario sarebbe molto meno tranquilla. L’altro punto critico è la Campania. Secondo i sondaggidel Nazareno,Vincenzo De Luca è davanti con il graffio Fattori risolutivi Il leader della lista «Sì Toscana a Sinistra», Tommaso Fattori, candidato alla presidenza della Regione Toscana commenta la notizia del blitz della Guardia di Finanza che a Prato ha portato all’accertamento di oltre 200 casi di attestazioni false utilizzate per favorire l’immigrazione clandestina. «Un mercato sommerso che lucra sulla clandestinità e sulle speranze di una vita migliore di centinaia di esseri umani», è la denuncia di Fattori che poi indica gli «antidoti democratici alle infiltrazioni criminali»: per battere la clandestinità, dice, bisogna accogliere tutti. Attendiamo trepidanti il prossimo antidoto contro i furti nelle abitazioni: consegnare preventivamente ogni proprio avere a ladri e topi d’appartamento. una forbice tra i 4 e i 6 punti. Ma è una differenza che potrebbe essere ribaltata nelle urne. Riassumento, si dice a Palazzo Chigi, «l’incubo è il 4 a 3, i desiderata sono il 6 a 1, ma potrebbe finire 5 a 2». Non c’è timore, invece, per un possibile effetto della vicenda pensioni sull’esito delle Regionali. Si è convinti che la «velocità» e la «decisione» con cui il premier ha affrontato il problema, con il decreto approvato ieri in consiglio dei ministri, saranno premiate più del fatto che i rimborsi non restituiscono le somme per intero. Su questa scommessa si basa la scelta di intervenire subito, prima delle elezioni regionali. Nonostante alcuni consiglieri del premier spingessero per affrontare la faccenda dopo il 31 maggio. Si fa molto affidamento sul fatto che Renzi «ha preso comunque una decisione, non ha tergiversato, questo i pensionati lo apprezzeranno».Ha vinto la linea di Padoan, che voleva un intervento immediato. Non ci si nasconde, poi, a Palazzo Chigi, il rischio di molti ricorsi. Ma non si è preoccupati. Anzi. «In questo modo», si dice, «la Corte sarà costretta a intervenire sul danno che ha fatto, con una sentenza successiva». Se, infatti, i giudici dovessero accogliere i ricorsi, «metterebbero l’Italia in guai seri con l’Europa, costringendo il governo a sforare il 3%». Per il semplice fatto che non ci sono i soldi per restituire tutti gli arretrati a tutti quelli che, secondo la Consulta, ne avrebbero diritto. le differenze di censo e di posizione geografica. Dicono: noi spenderemo soldi per la scuola. Falso: li spenderete per fare assunzioni. Roba neanche da democristiani governanti, ma da clientelari decadenti. Ecco la conferma: Davide Faraone, sottosegretario all’istruzione, si domanda perché ci si oppone al potenziamento dei presidi, tanto sono quelli che ci sono già. Si stupisce del fatto che tutti non vedano l’evidenza: non cambia nulla. E, comunque, il governo ha già mollato: l’autonomia scolastica resterà in mani collegiali. Non ci saranno misurazioni serie. Gli studenti svantaggiati resteranno fregati. I docenti cresceranno di numero, senza che la qualità s’alzi d’un capello. verno assicurano che non si faranno barricate, in tema di riforma della scuola. Non sarà come per la riforma elettorale, dicono. Già questo solo serve a capire molto, visto che la riforma del sistema elettorale non è materia governativa, ma parlamentare, al contrario del riordino scolastico. Come a dire:sulla vita deipartiti,delle liste e deglieletti, non molliamo,sulresto accordiamoci. Ma c’è una seconda ragione, per cui le barricate non avrebbero senso, perché a parte il gusto del baccano i due fronti,presunti contrapposti, sono totalmente convergentinel volere assunzioni di massa nella pubblica amministrazione. L’unica differenza è che al governo promettono 160mila assunFINTA ZUFFA zioni, mentre gli oppositori Si poteva fare diversane vorrebbero di più. Come selezionarli, chi paga e a mente, facendo coincidere l’aumento del che servono, potere dei presono quesiti sidi con l’aulasciati a chi mentodellelonon abbia di ro responsabimeglio da falità, promuore nella vita. A vendo una sechi non eccelria misurale nell’arte del bilità dei risulpropaganditati (non la sta. burletta delIeri è stato l’autovalutareso pubblico ilrapportoBet- Stefania Giannini [LaPr.] zione, che solo somari in ter Life, elaborato dall’Ocse. Su 36 paesi carriera possono proporre l’Italia si colloca al gradino senza sghignazzare). Sareb23. Non un granché. Sull’i- be dovuto valere per ogni struzione, però, tocchiamo singolo docente, per ogni il minimo: 30. Ma degli indi- singolo preside, per ciascuci percettivi non mi fido na scuola: più qualità, più rimai. Meglio guardare i risul- sultati, più carriera, più soltati dei test Pisa: l’Italia è ai di. Lo stesso al contrario, primi posti solo in un caso: con il segno negativo. Le parti che s’azzuffano, giorni persi per studente. Siamo prodigi nel marinare invece, sono solo correnti la scuola. Matematica, lettu- minimaliste o massimaliste ra e scienze nessun primeg- del partito unico dell’assungiare e spesso sotto la me- zione pubblica, aderente aldia. Desolante. Disaggre- la federazione unica della gando i dati scopri che l’Ita- spesa pubblica. Sono tutti lia scolastica riproduce convinti che sia un diritto quella produttiva: aree d’ec- avere soldi dallo Stato e che cellenza europea e lande ab- la spesa pubblica generi ricchezza. Il che è vero se si bandonate alla deriva. tratta di buoni investimenti, è falso se sigenerano manteNON CAMBIA NULLA nuti. Con la riforma in discusI soldi che si danno agli sione tutto questo si consoli- incapaci vengono tolti ai cada e conferma, perché si as- paci e quelli che si buttano sumono quelli che già ci so- nella spesa corrente improno,posponendo anche i po- duttiva sono moltiplicatori chissimi vincitori di concor- di deficit, debito e miseria. so vero. Si raccontano bub- Certo che non faranno le bole sulle nuove materie, barricate: la pensano allo ma le si mette nelle mani stesso modo. dei vecchi insegnanti. Ciò www.davidegiacalone.it comporta ilconsolidarsi del@DavideGiac 10 ITALIA __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: VERSO LE REGIONALI Dove vanno i soldi pubblici Il centro per disabili della moglie di De Mita non ha la «licenza» ■■■ Matteo Salvini manda messaggi agli alleati: «Dal primo giugno cambieranno molte cose. La Lega», annuncia, «sarà il primo partito del centrodestra». E intorno al Carroccio andrà ricostruita la coalizione. Ma, dice Salvini, non come propone Berlusconi. Questo, il leader leghista, lo mette in chiaro da subito. «Non voglio parlare male di Silvio», precisa intervistato da Bruno Vespa, «ma quando mi propone minestre riscaldate come le alleanze con Alfano, Casini e Buttiglione, io dico basta». Se la Lega si afferma come primo partito del centrodestra, gli equilibri storici del fronte moderato rischiano di saltare. Finora il partito-boa era sempre stato quello berlusconiano. Nelle sue varie declinazioni - Forza Italia e Popolo della libertà - aveva sempre dominato in termini numerici la propria porzione di campo. Ma ora? Salvini è sicuro che il 31 maggio porterà a termine questa piccola rivoluzione. Piccola neanche tanto, dal momento che l’Italicum, il nuovo sistema elettorale per le Politiche, premia la lista che prende più voti. IlMatteo in verde si preparerebbe a sfidare in solitaria l’altro Matteo, quello che siede a Palazzo Chigi. «Andremo alle urne l’anno prossimo», prevede, «perché Renzi non dura. Una volta regala 80 euro ai lavoratori, una volta 500 euro ai pensionati, ma la terza volta gli chiedono il conto». Le Regionali «saranno il preavviso di sfratto per il governo Renzi-Alfano-Boldrini».Sarà, spiega illeader leghista, «un referendum del nuovo contro il vecchio, ma soprattutto dei lanciatori di idee contro i lanciatori di pietre».Quanto alle contestazioni dell’altro giorno a Massa Carrara, Salvini sostiene che «le persone che fanno queste cose sono sempre le stesse. E non si tratta di gente che viene dalle periferie degradate, ma di figli di magistrati e di avvocati». Non solo Nord, la Lega conta di fare la sua figura anche nel resto d’Italia. «Mi aspetto alcune ::: PEPPE RINALDI Il segretario della Lega Matteo Salvini [Ansa] La sfida Salvini attacca il Cavaliere: mi prendo il centrodestra Il leader della Lega: «Saremo il primo partito dell’opposizione. Non voglio parlare male di Silvio, ma basta alleanze con Alfano» “ ■ Dei migranti l’Europa se ne frega. Francia, Germania e Inghilterra hanno già detto che non ne vogliono sapere. Il problema rimane solo italiano. Svegliamoci prima che troppi terroristi arrivino in casa nostra MATTEO SALVINI decine di migliaia di voti dal Sud. Ci sono alcuni comuni in cui spero di andare al ballottaggio», dice Salvini, «in particolare Agrigento». Agrigento è la città di Angelino Alfano. «Lui e il Capo della polizia», attacca il segretario federale del Carroccio, «non sono in grado di dirigere le forze dell’ordine». In ogni caso, non è con la contrapposizione muscolare che i leghisti vogliono arrivare alla fine di questa campagna elettorale: «Mancano quindici giorni e li trascorrerò in mezzo alla gente», spiega Salvini, «ma non ho bisogno di fumogeni per vincere le elezioni». Infine, il capo dei Lumbard snocciola i temi forti della campagna elettorale. Prima di tutto, l’immigrazione. La Francia ha annunciato che non intende farsi carico della sua quota di mi- granti? Nessuna sorpresa, perché «l’Europa dei migranti se ne frega. Francia, Germania, Inghilterra hanno già detto che non ne vogliono sapere. Il problema rimane nostro. Speriamo che l’Italia si svegli prima che troppi terroristi arrivino a casa nostra». La questione umanitaria non convince i padani, tra i tanti stranieri di cui l’Italia si occupa ci sono anche delinquenti. «Paghiamo vitto e alloggio a molti futuri spacciatori». Quanto alla polemica sulle pensioni, la Lega annuncia che «farà ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro la legge Fornero». Non solo. Dopo le elezioni regionali il Carroccio tornerà a riunirsi in un luogo simbolo di tante adunate in verde. «Domenica 21 giugno», annuncia il leader, «saremo a Pontida». SA.DA. ■■■ In Campania c’è un nuovo caso di denaro pubblico erogato ad un centro di riabilitazione privo dei requisiti di legge. Dopo la clamorosa vicenda della cooperativa “Ises” in provincia di Salerno, affiliata alla Lega-coop emiliana ed ospitata in una palazzina fatiscente priva della certificazione di agibilità e di strutture antincendio ma senza che ciò impedisse ad Asl e Regione di elargire in suo favore circa 4 milioni all’anno, ne spunta un’altra ad Avellino. Parliamo del centro «Aias-Noi con loro», presieduto dalla signora Annamaria Scarinzi, consorte di Ciriaco De Mita. Un caso diverso per tipologia di problema benché assimilabile alla generica categoria del trattamento a doppio binario: un capello su una mattonella, una presa d’aria del bagno difettosa, una planimetria non conforme e fior di cliniche, ambulatori e laboratori sono stati sigillati dagli organi di controllo. Nel caso in questione, dove manca una “licenza” fondamentale (“Apertura e funzionamento” ai sensi della Dgrc 7301/01) la faccenda fila via liscia. E, se proprio c’è da andarvi a fondo, ecco che comincia una sorta di ping pong tra uffici e dipartimenti diAsl e Regione. Una cosa è fare verifiche su un comune imprenditore del settore, un’altra è andare a verificare, in Irpinia, se il centro della signora Scarinzi sia in regola. Purtroppo no, non potrebbe ricevere rimesse pubbliche: nei fatti le riceve, sono circa 1,6 milioni all’anno. L’associazione della signora De Mita, in pratica non avrebbe potuto funzionare per carenza proprio di quel requisito. L’ha pure messo nero su bianco la stessa Regione in una nota del 9 dicembre 2013: nella delibera si legge specificamente del diniego all’accreditamento presso il Ssr per le attività contemplate. Va ricordato che i centri di riabilitazione che intendevano accreditarsi, hanno dovuto dichiarare sotto la propria responsabilità di possedere titoli minimi e requisiti ulteriori. In questi casiche si fa? Normalmente si sospende tutto e si fa in modo che la legge sia uguale per tutti. Per capirci: è come se una salumeria non avesse iltitolare con l’autorizzazione sanitaria per toccare alimentari. Qui par di capire che la cosa abbia preso una piega obliqua, l’Asl rimpalla alla Regione che rimpalla a chissà chi avallando questa logica: io so che non sei in regola con la legge perché mi risulta da questo e quello ma finché non me lo dirà la Regione ufficialmente continuerò a pagarti. Infatti l’ultima liquidazione risale al 15 maggio scorso (la n.78, acconto sulle fatture di marzo 2015 di circa 350mila euro). 11 ITALIA __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: VERSO LE REGIONALI Critiche a Renzi sul decreto pensioni: «Inaccettabile» Silvio choc: «Ormai sono fuori dalla politica» Berlusconi si sfila. Poi ci ripensa: avanti per senso di responsabilità. Bloccato un uomo che voleva aggredirlo ::: segue dalla prima SALVATORE DAMA “ (...) e Denis Verdini si gustino il suo addio giusto lo spazio di qualche ora. Poi precisa: «Io sono fuori da questa ■ Da noi politica»,chiarisce, cioè quella dei «politicanti». Categoria la democrazia è alla quale adesso iscrive pusospesa. Siamo al re chi, un tempo, gli fu fedeterzo governo non lissimo. eletto dal popolo... Silvio non lascia, rimane in pista e lo fa «per senso di Ho un sogno: responsabilità» nei confronti un movimento del Paese e dei tanti italiani che aggreghi che «mi hanno sempre dato fiducia». Non abbandona il tutti i moderati, sogno di riunire in un unico ma se guardo il movimento tutti i moderati. futuro non vedo il «Alfano dice che sarà lui a riunificare il centrodestra? ricompattamento Auguri...», ma il Cav non ci del centrodestra crede neanche un po’. E fa spallucce, Berlusconi, anche SILVIO BERLUSCONI di fronte all’uscita di Fitto: «Faccia quello che vuole», ad Arcore nessuno piangerà per la sua partenza. gente da ricandidare, quanOggiil dissidente presente- do sarà, vuol dire più giovani rà alla stampa il suo progetto da lanciare in politica. di un movimento conservaFitto e i suoi, agli occhi del tore in stile british. Seguirà Cavaliere, si mettono in fuopoi la costiturigioco. Si zione di gruppi e m a r g in a n o parlamentari da soli. Invece autonomi alla è molto più preCamera e al Seoccupante la nato. In tutto possibile scisdovrebbero ansione di Verdidarsene una ni. Perché offritrentina di parrebbe truppa lamentari. «Ma fresca a disposicosa c’entra Cazione della meron con maggioranza quei quattro L’uomo bloccato [Fotog.] di Renzi, che al vecchi demoSenato collascristiani meridionali?», si do- sa. Allora, tra le varie opzioni manda Berlusconi. Che assi- che l’ex premier sta valutanste alla loro dipartita con un do, c’è anche una clamorosa senso di liberazione. Meno retromarcia sulla rottura del ::: segue dalla prima FILIPPO FACCI (...) su di lui, e val la pena di farlo ora, cioè quando non è sugli altari e neppure nella polvere. L’opinione di chi scrive, da molto tempo, è che Berlusconi abbia esaurito la sua parabola e che dovrebbe decidersi a prenderne atto, anche perché altrimenti farà un sacco di danni e impedirà la nascita di qualsiasi centrodestra, per scalcagnato che possa essere. Un centrodestra senza Berlusconi dovrà esistere per forza: non potrà prenderselo tutto Renzi, né potremo aspettare che sia lo stesso Berlusconi a istruire o prefabbricare il proprio killer. Ma io non volevo parlare di questo, ora. Volevo spiegare e ammettere, ora, cioè in un momento qualsiasi, che ho creduto che Silvio Berlusconi potesse davvero e radicalmente cambiare questo Paese. Ho creduto che ci fossero le straordinarie condizioni per poter scommettere che ce la facesse. In realtà l’abbiamo creduto in milioni,e non eravamo tutti stupidi o reazionari, meglio: il margine di incognita era alto, ma è da escludere che i suoi avversari avessero previsto dal principio Berlusconi a Saronno per sostenere il candidato a sindaco di Forza Italia [Ansa] Nazareno. Un modo per riannodare il rapporto con Renzi e per disarmare l’ex banchiere fiorentino. Si deciderà all’esito delle elezioni regionali. Che, nei sondaggi, varia dalla Capo- retto (il 6 a 1) al quasi pareggio (il 4 a 3) con il centrodestra che difende Campania e Veneto e strappa la Liguria alla sinistra. Nel frattempo Berlusconi attacca frontalmente il governo, perché è IL PROCESSO Ruby non risponde ai magistrati Ruby è stata convocata dai pm di Milano per un interrogatorio nell’inchiesta Ruby ter nella quale è indagata per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. La giovane, che si è trattenuta col suo legale per circa due ore in Procura, si è avvalsa della facoltà di non rispondere e ha opposto il silenzio a tutte le domande che vertevano sulla sua deposizione al processo Ruby bis a carico di Fede, Mora e Minetti e sul denaro che, nell’ipotesi accusatoria, avrebbe ricevuto da Berlusconi. questo che si aspettano gli elettori che incontra a Saronno. «L’iniziativa di Renzi sulle pensioni è assolutamente inaccettabile», dice l’ex premier, «la sentenza della Consulta è chiara, bisogna restituire a tutti i pensionati quello che a loro è stato tolto e che la Corte ha giudicato non corretto». Quelli della sinistra, spiega il Cavaliere durante il comizio in sostegno del candidato Pier Luigi Gilli, vanno forti, ma solo a chiacchiere:«Sono professionisti della politica, ma non hanno mai lavorato. Quando si tratta di fare qualcosa, ecco che casca l’asino». La visita a Saronno prosegue tra un incontro con il club Milan femminile, una Il commento Perché era giusto credere nel Cav L’ex premier è stato per anni l’unica rivoluzione disponibile rispetto all’egemonia dei compagni che non sarebbe riuscito a compiere nessuna rivoluzione liberale, diciamo così. La vera divisione, al tempo, non era tra chi avesse o meno doti divinatorie sulle possibilità di Berlusconi; non era, cioè, tra chi credeva che potesse cambiare il Paese e chi non lo credeva: era essenzialmente tra chi avrebbe voluto che ci riuscisse e chi invece no, era tra chi agognava un cambiamento sostanziale e chi invece si sarebbe accontentato di ridisegnare il Paese secondo i nuovi poteri, che poi erano quelli vecchi ma riverniciati. Non era una gara: Berlusconi, nella visione di chi l’ha votato, correva da solo. La sua era l’unica rivoluzione disponibile su piazza, e non ha senso dire - come molti fanno - che semplicemente gli altri erano peggio: gli altri erano sì peggio, ma oltretutto non volevano neppure che Berlusconi corresse. Non deve stupire che ancor oggi la destra esorti a recuperare «lo spirito degli inizi», una fantomatica età dell’oro, un azzurro passato che in realtà non è mai esistito o fu tutto sommato imbarazzante; rivedere le immagini degli esordi berlusconiani di vent’anni fa - coi primi pigli modernisti, l’inno, le coccarde, l’acerbo stile Publitalia nelle polverose tribune elettorali oggi può far sorridere: ma la verità è che rivedere le immagini degli altri - il cattocomunismo serioso, la postura da Comitato centrale, le giacche da compagni polacchi, lo stile Prima Repubblica riproposto e sopravvissuto - è roba che fa correre i brividi lungo la schiena. Nel centrodestra è facile trovare qualcuno disposto ad ammettere che in vent’anni Berlusconi non ha combinato nulla: ma nessuno negherà che sia comunque comparso al momento giusto. La vittoria di Berlusconi, nell’immaginario dei suoi elettori, fu soprattutto la gioiosa sconfitta dei suoi avversari. Ovvio che tanti, soprattutto a sinistra, non sarebbero d’accordo e si limiterebbero ad ammettere che Berlusconi ebbe solo delle intuizioni, meglio: che anticipò una certa spettacolarizzazione e americanizzazione della politica. Liquiderebbero Berlusconi come già fecero con Craxi e, in generale, con chiunque in Italia l’abbia detta giusta senza i consueti vent’anni di ritardo. Si riaprirebbe un dibattito infinito. Nell’attesa, l’unico argomento inescusabile è che Berlusconi è alla fine del suo ciclo. Il Paese negli ultimi anni è peggiorato anche per sua responsabilità, e c’è un’intera area politica teoricamente maggioritaria, il centrodestra, che ne è uscita desertificata, azzerata, conciata peggio di quando Berlusconi cercò di rianimarla nel 1994. È vero, molti a sinistra predissero il fallimento di Berlusconi per mero rosicamento, solo perché lo desideravano: descrissero il suo falli- visita alla casa paterna e un comizio dedicato ai pensionati del posto. Occasione in cuil’ex premier e la sua fidanzata Francesca Pascale sono stati oggetto di un tentativo di aggressione da parte di un uomo, un 44enne, che ha provato ad avvicinarsi con fare minaccioso al palco. Pantaloni militari e felpa nera, ha tentato di forzare il cordone di politizia ma è stato respinto dalla scorta berlusconiana e dai carabinieri. Che lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni volontare aggravate. «Voleva aggredire uno di noi o il presidente», ha raccontato Pascale, «le forze dell’ordine sono state pronte ed è stato evitato uno spiacevole episodio». Gli inquirenti che hanno interrogato l’uomo escludono ogni movente politico. Come accadde nel 2009, quando Berlusconi venne colpito da una statuetta lanciata a distanza ravvicinata da Massimo Tartaglia, mescolatosialla folla dei simpatizzanti. In serata sono stati diffusi ulteriori dettagli sull’accaduto. L’uomo, arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni prima del comizio di Silvio Berlusconi a Saronno non era in possesso di armi. Sono state diffuse le sue generalità:Massimiliano Passiu, di origini sarde e residente da anni in provincia di Varese. Durante l'interrogatorio ha riferito ai carabinieri che aveva intenzione di raggiungere l’ex premier, ma non ha tuttavia voluto spiegare i motivi di quell’incontro ravvicinato. mento ancor prima che si consacrasse. Ma è anche vero che dall’altra,nella famelica armata Brancaleone del centrodestra, si ignorò ogni scricchiolio e si finse di non vedere che la nave non solo non andava, ma imbarcava acqua.Mezza Italia, da un certo punto in poi, ha preso a raccontarsela, sperava ancora nel miracolo un attimo prima che la nave affondasse. Io non sono tra questi, ma ogni distinguo ora suona patetico. Ci abbiamo creduto in milioni, ma questo, va da sé, non attenua le colpe di Berlusconi ma solo le nostre. Ci abbiamo creduto per le più svariate ragioni: io, per dire, avevo a cuore la giustizia, e non avrei votato la sinistra forcaiola neanche sotto tortura. Dunque, senza accorgermene, ho via via alimentato quel meccanismo berlusconiano che negli anni ha trasformato i garantisti e i liberali nella minoranza sputtanata che sono. Ma era l’unica strada possibile. Sostenere Berlusconi, per moltissimo tempo, è stata l’unica cosa sensata da fare: per molti motivi. Ma costringere tanti italiani a parteggiare ancora a lungo per Renzi, ora, sarebbe il fallimento più imbarazzante. 12 __Martedì 19 maggio 2015__ 13 ITALIA __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: L’INVASIONE Solidarietà in stile Ue Svelato il bluff europeo: i profughi restano qui Parigi, Madrid, Londra, tutto l’est: l’opposizione alle quote è generale. Renzi e la Mogherini hanno esultato per una sconfitta ::: segue dalla prima GIANLUIGI PARAGONE dove le avevamo lasciate in quel primo tavolo europeo successivo alla strage del Mediterraneo. Con i no fermi di Francia, Gran Bretagna, Spagna e compagnia cantante. Nessuno vuole prendersi in carico l’esercito di disperatiche lascia l’Africa per costruirsi una nuova vita. Ca- meron e Valls per motivi diversi hanno una situazione interna incandescente e l’ultimo problema che vogliono mettersi in casa è un nuovo subbuglio sull’aumento degli stranieri in patria. Idem nella dorsale esteuropea. Resta pertanto il solo impegno sul controllo delle ac- que nel Mediterraneo attraverso una missione navale. Ma anche qui non si pensi a chissà quali grandi novità. Si tratterà di un mero pattugliamento rinforzato. Le aperture del governo di Tobruk sulla distruzione dei barconi (anche a loro dire veicolo di finanziamento dell’Is) danno l’impressio- ne di mossa politica finalizzata a un riconoscimento da parte dell’Europa della loro legittimità politica. Tattica pura. Per chiudere, morale della questione: tutto resta immutato. Quindi o Renzi sfida davvero l’Europa oppure eviti di prendere in giro la gente. (...) Un segnale di facciata più che di sostanza, visto che già in quella sede (ci sono le agenzie di stampa) dalla Francia alla Gran Bretagna appariva chiaro che il problema sarebbe rimasto solo italiano. La Francia si limitò a un’apertura timida limitata a poche decine di profughi. La Gran Bretagna LA «JEAN DE VIENNE» NEL PORTO DI TOBRUK invece manco quello: c’erano le elezioni vicine e Cameron non si sognò nemmeno di fare la finta. «Daremo solo un appoggio navale», fecero sapere OltremaParigi sostiene anche minica. Intanto pure dall’Est litarmente il governo libieuropeo bocche cucite. co riconosciuto a livello Si arriva così alla tanto internazionale. Lo dimostrombazzata Agenda, un stra l’arrivo domenica, modo tutto politichese per nel porto di Tobruk, della guadagnare tempo. Tanto fregata antisommergibili bastava però alla Mogherifrancese Jean de Vienne ni e al suo ex premier Mat[foto: Marina militare franteo Renzi per esultare sulla cese]. Proveniente dal Ca«inversione di tendenza di nale di Suez, l’unità navaBruxelles». le fa parte del gruppo aeCampa cavallo. Le proronavale della portaerei messe in politica valgono nucleare Charles de Gaulpoco se alle parole non sele, che pattuglia il Mediguono decisioni precise, terraneo occidentale. cioè nel caso specifico nuoPer l’Italia, che continua ve quote e impegni chiari a cercare un’intesa fra il sui tempi di attuazione. Sulgoverno di Tobruk e quella distribuzione di quote inlo islamista di Tripoli, è vece solo linee di massima un segnale da non sottoe una serie di vedremo,farevalutare. La Francia è dimo, capiremo. sposta a un solo dialogo Si arriva così a queste ore. con i jihadisti: il confronCol premier francese Valls to militare. che cala sul tavolo le sue vere carte facendo sbiancare i nostri eroi. I vedremo transalpini si trasformano in chiusure. Così come resta fermissima la chiusura britannica e pure quella di Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Paesi Baltici.Niente da fare: il problema resta in capo a chi, Ma le operazioni anti-scafisti di Bruxelles hanno bisogno dell’approvazione dell’Onu sulla base degli accordi di ::: ANDREA MORIGI via libera del Consiglio Ue alla missione gherini lancia un segnale al governo libiDublino, viene raggiunto navale contro le reti di scafisti nel Medi- co di Tobruk: «Il punto non è distruggedai profughi e dalla loro ri■■■ Possiamo scordarci le quote. Da terraneo. Lei stessa, in realtà, rivolgen- re le barche, ma distruggere le organizchiesta di asilo. «Sarebbe Parigi è arrivato il veto ufficiale alla ripar- dosi ai ministri in apertura della riunio- zazioni dei trafficanti». amaro», fa sapere il minitizione dei profughi nei Paesi europei. ne,ammetteva che «cerchiamo una pieSempre ieri, l’ambasciatore libico alle stro Gentiloni impaurito Spagna, Polonia, Ungheria, Repubblica na legittimità internazionale, che può Nazioni Unite, Ibrahim Dabbashi, avedal blocco contagioso franCeca e Slovacchia, come il Regno Unito, avvenire con una risoluzione del Consi- va avvertito che «sarà molto difficile dicese. Gli fa eco la ministra l’Irlanda e la Danimarca, hanno fatto glio di Sicurezza delle Nazioni Unite» e stinguere le barche dei pescatori da degli esteri europea Moghebarriera e la proposta di condivisione quindi «tutto il lavoro sulla stesura della quelle dei trafficanti. Potrebbe essere rini per la quale «Gli Stati dedella Commissione euro- risoluzione stessa è ancora da finalizza- un disastro per i pescatori» e perciò, vono permettere pea è stata bocciata. re». Per farla breve, siamo ancora in alto commentando il piano Ue per fermare un’azione efficaNon se ne parli più. L’I- mare, anzi, ancorati alla banchina del il traffico di esseri umani nel Mediterrace all’Unione eutalia se li tenga e taccia, è porto in quanto «tutta la fase di pianifica- neo, aveva affermato che «non è una ropea». Come se la conclusione del consi- zione nel dettaglio, compresa l’area su buona idea». un’azione seria glio dei ministri degli Este- cui l’operazione verterà, sarà oggetto Critiche sulrisultato complessivo ottefosse mai stata ri e della Difesa dei 28, te- della successiva pianificazione». nuto arrivano anche da Roma, dove la pensata. Juncker nutosi ieri a Bruxelles. È il Ci portiamo a casa un riconoscimen- parlamentare di Forza Italia Laura Raquel che doveva fallimento del governo to,con la dislocazione delquartier gene- vetto, presidente del Comitato di confare per salvare la Renzi, oltre che del capo rale della missione navale Ue (Eunavfor trollo su Schengen, Europol e immigrafaccia l’ha fatto della diplomazia euro- Med) sugli immigrati a Roma, il cui co- zione definisce l’agenda europea sulma egli è il primo pea, Federica Mogherini. mando sarà affidato all’ammiraglio ita- l’immigrazione «una Smemoranda pieche conosceva le evidenti difficoltà Federica Mogherini [Re.] Dopo averla accettata liano Enrico Redendino,già responsabi- na di dediche e buone intenzioni, su cui obtorto collo come alto le della missione europea anti-pirateria però nessuno ha preso nota dei compiti dell’Agenda. rappresentante dell’Unione per gli affa- nel Corno d’Africa. L’ammiraglio Cre- da fare». Nemmeno «chi come la FranNon ci sarà nessuna rediri esteri e la politica di sicurezza, i part- dendino, 52 anni, è a capo del terzo re- cia», ha avuto «responsabilità primarie stribuzione,dunque.E Renner europei la affondano. Non le rima- parto pianificazione generale dello Sta- nel determinare l’instabilità della Lizi ancora una volta si ritrone che tacere. O, meglio, nascondersi to maggiore della Marina. bia». Ci hanno presi in giro, insomma, va con le mosche in bocca: dietro l’unico risultato, peraltro dubbio, Rimangono ancora incerti, invece, i perché «ancora una volta alla solidariese l’avesse tenuta chiusa andel vertice di ieri. Lo twitta: «Presa la de- limiti della missione. Non è chiaro se il tà a parole, al compatimento a tempo ziché dichiarare a vanvera cisione di avviare l’operazione navale piano preveda il bombardamento e l’af- determinato, alle pacche sulle spalle, oggi non si troverebbe in Ue per smantellare le attività dei traffi- fondamento dei barconi dei contrab- sta seguendo un progressivo abbandofuorigioco. Le bocce restacanti nel Mediterraneo». Dunque c’è il bandieri nei porti libici. Intanto, la Mo- no dell'Italia a se stessa». no esattamente nel posto La Francia è già in Libia All’Italia il comandante e il quartier generale Il contentino: sì alla missione navale ::: Giallo a Brescia Case agli immigrati La Procura nega di aver scritto lettere ::: GIUSEPPE SPATOLA ■■■ Non sarebbe partita dalla Prefettura di Brescia la lettera indirizzata a una donna di Corteno Golgi, Brescia,in cui si chiedeva la «disponibilità di case sfitte per ospitare i profughi». A confermarlo in una nota il vice prefetto reggente, Salvatore Pasquariello, che ha sottolineato come la «lettera appaia» scritta «su un modello di stampato non più in uso alla Prefettura». «La lettera ha sottolineato il viceprefetto - ha uno stile e dei contenuti che non sono riconducibiliaifunzionari che trattano queste questioni, tra l’altro c’è anche qualche errore grammaticale. Insomma, è palesemente falsa». Come dire che la Prefettura non va in cerca dicase, anche se l’emergenza sbarchi nei giorni scorsi ha costretto Brescia a presentare un bando di circa 5 milioni per affidare i servizi di ricovero a cooperative o privati (in particolare albergatori). «I privati non possono partecipare direttamente - ha ricordato Pasquariello -. Un caso analogo è avvenuto a Padova tanto che ho sentito la collega per confrontarmi. Ieri ho consegnato il fascicolo alla questura di Brescia per i dovuti accertamenti». Intanto ilgiallo della lettera diCorteno Golgi è arrivato alla Camera dei Deputati con una interrogazione al ministro Alfano presentata ieri dall’onorevole Stefano Borghesi, segretario nazionale vicario Lega Nord. «Il caso della lettera bresciana è gravissimo - ha sottolineato Borghesi -: se è vera, la Prefettura mente dicendo che è contraffatta. Se invece la missiva è falsa,come sostiene il vice prefetto vicario, vuol dire che c´è qualcuno che semina panico tra i cittadini, utilizzando la carta intestata della Prefettura. In ogni caso Alfano dovrà dare una risposta. Non vorremmo trovarci davanti a casi simili a quelli delle cartelle pazze del Fisco». 14 ESTERI __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ François Hollande guarda compiaciuto Najat Vallaud-Belkacem, 37 anni. Il ministro dell’Istruzione, marocchina e musulmana, ha ideato una riforma della scuola che introduce l’islam come materia di studio [LaP] Sindacati e docenti in piazza della scuola media francese (ha ottenuto il 44% dei suffragi alle ultime elezioni), chiede invece di «riavviare immediatamente le negoziazioni» con rue de Grenelle, si dice «favorevole al dialogo», ma inasprisce i toni contro il governo socialista quando rifila la sbobba ideologica secondo cuida una parte ci sarebbero i «progressisti», Belkacem e i paladini dell’égalité, e dall’altra gli «elitisti cattivi e perfetti corporativisti». «Finiamola con questa visione binaria», attaccano in coro i due segretari del sindacato Snes-FUS, Frédérique Rolet e Roland Hubert, lamentandosi per il rifiuto totale del ministero dell’Istruzione di coinvolgerli nelle discussioni per il progetto di riforma. Lo sciopero di oggi si annuncia di grande portata, così come la grande manifestazione nazionale che si svolgerà in ogni angolo di Francia. A Parigi la mobilitazione contro la riforma scolastica della gauche, partirà da Luxembourg, nel cuore dell’eccellenza dell’école républicaine, tra la Sorbona e il prestigioso Lycée Henri-IV, i cui professori e studenti si sono schierati in prima la linea per difendere il latino e il greco dai progetti scellerati della Belkacem. Al centro delle polemiche, figura inoltre la riorganizzazione dei programmi di storia: se la riforma resterà così com’è, i Lumi e il Medioevo cristiano saranno facoltativi a partire dal 2016, e sarà invece obbligatorio lo studio dell’islam e dei periodi più cupi e nefasti della storia di Francia, dalla colonizzazione alle tratte negrerie. Oggi il premier Valls ha pubblicato un intervento sul quotidiano Libération per difendere la riforma «portata avanti con coraggio e senso del dialogo da Najat VallaudBelkacem», insistendo sul fatto che la scuola deve essere un «motore per l’ascensione sociale». Ma per il momento, di sociale, c’è solo la rabbia. Secondo un sondaggio Odoxa, il 60% dei francesi approva lo sciopero e la mobilitazione degli insegnanti contro la riforma scolastica della gauche. Ieri, proprio da sinistra, è arrivato un altro giudizio severo nei riguardi del progetto socialista. Quello diun socialista autorevole come Jean-Pierre Chevènement: la nuova riforma scolastica è portatrice di un «egualitarismo livellatore». «Meno latino, più islam» E la riforma indigna Parigi Hollande e la sua ministra Vallaud-Belkacem (origini marocchine) vogliono cambiare la scuola. Ma hanno tutti contro: oggi sciopero ::: MAURO ZANON PARIGI ■■■ Se anche Jean-Luc Mélen- chon, leader dell’ultrasinistra, dice che con questa riforma scolastica il Ps è «in pieno delirio maoista», dalle parti di rue de Grenelle, sede del ministero dell’Istruzione, qualche domanda se la dovrebbero porre. La ministra Najat Vallaud-Belkacem e la sua riforma, come Mao Tse Tung e la sua rivoluzione culturale, la Francia neogiacobina di Hollande coma la Cina maoista, provoca Mélenchon: «Nella rivoluzione culturale di Mao Tse Tung, si considerava il pianoforte spontaneamente reazionario. Ed ecco che il latino (per i socialisti,ndr) è diventato spontaneamente reazionario. Assurdo». Per il momento il premier Valls e gli altri membri delgoverno, si mostrano compatti attorno alla ministra Najat Vallaud-Belkacem, trentasettenne di origini marocchine, che sa di giocarsi buona parte del suo futuro politico sul progetto di rinnovamento dell’école da lei difeso. Ma le proteste, provenienti sia dal mondo politico che accademico, sono sempre più energiche, oltre a essere bipartisan, e coinvolgono tutte le categorie. Oggi, sarà il turno dei docenti, che faranno sentire la propria voce contro il ridimensionamento del greco e del latino, l’introduzione dei fumosi insegnamenti interdisciplinari e la soppressione delle classi bilingue previste dalla riforma della Belkacem dal 2016, rispondendo in massa all’appello allo sciopero di un’intersindacale che rappresenta l’80% dei voti degli insegnanti della scuola secondaria (la nostra scuola media) e comprende sindacati di destra e di sinistra. In più di venti città francesi, da Parigi a Bordeaux, passando per Tolosa e Nizza, sfileranno una accanto all’altra associazioni sindacali politicamente vicine alla gauche, quali Snes-FSU, maggioritaria nell’insegnamento secondario, FO, Sud e CGT, e il sindacato di destra Snalc. Tutti gli scioperanti, tranne SnesFUS, reclamano il ritiro immediato della riforma della ministra. Il sindacato leader tra gli insegnanti PROSCIOLTI DOPO 10 ANNI Rivolta banlieue 2005, assolti gli agenti Il tribunale di Rennes ha assolto i due poliziotti francesi alla sbarra per la morte di due ragazzi maghrebini avvenuta nel 2005 alle porte di Parigi, episodio che scatenò la «rivolta delle banlieue». I due agenti, un uomo e una donna, erano accusati di omesso soccorso per non aver avvertito la centrale o i pompieri quando, a Clichy-sous-Bois, i due ragazzini scavalcarono una rete e si introdussero in una cabina elettrica per sfuggire alle forze dell’ordine. Bouna Traore, di 15 anni, e Zyed Benna, di 17, morirono folgorati, innescando un’ondata di disordini sfociata in tre settimane di guerriglia urbana a Parigi e in altre città. Un terzo adolescente, Muhittin Altun, riuscì a sopravvivere alla scarica di 20mila volt, pur con gravissime ustioni, e oggi ha 27 anni. Dopo gli scontri razziali Obama disarma la polizia: stop alle armi da guerra ::: MAURIZIO STEFANINI ■■■ Obama ha deciso: basta con veicoli corazzati resistenti agli esplosivi e con ruote cingolate, armi oltre il calibro 50, baionette e tute mimetiche alla polizia. Sì invece a veicoli blindati a ruote, caschi e scudi antisommossa, humvee, aerei, droni, armi da fuoco speciali, esplosivi, arieti, manganelli: ma solo se il loro utilizzo è assolutamente necessario. Dopo nove mesi di polemiche seguite in particolare all’uccisione del giovane di colore Michael Brown, ai successivi moti diFerguson e al ripetersidi situazioni analoghe a Cleveland, New York e Baltimora, il presidente degli Stati Uniti ha infine optato per limitare quell’armamento pesante di cui le forze dell’ordine erano state massicciamente provviste in seguito al ripiegamento internazionale delle Forze Armate, che avevano loro girato una parte dell’equipaggiamento già utilizzato in Afghanistan e Iraq e non più necessario. Anche il timore dell’opinione pubblica dopo l’11 settembre 2001 aveva avuto un ruolo.Ma adesso le continue uccisioni di nero hanno provocato il dietrofront. «C’è un rischio sostanziale di un cattivo utilizzo o di un uso eccessivo» delle armi da parte della polizia, aveva concluso il team di sicurezza della Casa Bianca, incaricato appunto di studiare il problema. La notizia, in realtà non è ancora ufficiale, ma il New York Times ha anticipato l’annuncio che Obama ha deciso di dare formalmente nel corso della sua visita a Camden, una città del New Jersey che è una ::: Mald’Africa Se Morsi viene ucciso l’Egitto può tornare preda del caos politico ::: ANTONIO PANZERI* ■■■ La corte egiziana ha deciso: Mohamed Morsi, il primo presidente democraticamente eletto dell’Egitto, merita la morte. Il verdetto riguarda non solo il leader dei Fratelli Musulmani, ma oltre 100 membri del partito islamista, che sarebbero colpevoli di aver partecipato a una evasione collettiva e di aver compiuto violenze durante le rivolte del 2011. Una sentenza politica volta a ribadire la linea autoritaria del governo militare, sempre più attivo nella repressione degli oppositori. Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere.IlPresidente turco Erdogan ha parlato di un ritorno all’Egitto antico e ha puntato il dito contro un Occidente che a parole difende i diritti umani ma non ha la coerenza di intervenire per impedire un processo dalle forti connotazioni politiche. Non è un mistero che il partito di Erdogan fosse strettamente legato alla fratellanza musulmana e che le relazionicon Morsi fossero molto profonde. Erdogan ha affermato che i rapporti diplomatici fra Turchia ed Egitto, al momento molto tesi, potranno migliorare solo a patto che l’ex Presidente venga liberato. Anche gliStati Uniti sono intervenuti, facendo sapere attraverso il Dipartimento di Stato di essere estremamente preoccupati per la decisione. Secondo Washington la sentenza si colloca fuori dalla legge internazionale e rappresenta un vero e proprio processo politico di massa. Nonostante queste dichiarazioni ufficiali, occorre considerare che l’Egitto di al Sisi rappresenta un alleato strategico nell’area. A fine marzo il governo statunitense ha fornito all’Egitto una consistente fornitura di armi ed è improbabile che i rapporti diplomatici si congelino. L’Ue ha auspicato che la sentenza venga riveduta in appello: in effetti, il responso finale è previsto per il 2 giugno e non è impossibile che prima di quella data avvenga un colpo discena. Gran parte della popolazione egiziana è favorevole a misure forti contro la minaccia islamista, ma l’esecuzione dell’ex Presidente potrebbe creare le condizioni per un’ulteriore radicalizzazione dei simpatizzanti dei Fratelli Musulmani. Dalla presa del potere dell’esercito l’Egitto sembra tornato a pratiche inaccettabili sul piano dei diritti umani: dall’instaurazione del regime militare, oltre 15.000 Fratelli Musulmani sono stati imprigionati e molti di loro sono stati condannati a morte in processi sbrigativi. L’Onu ha parlato di un sistema di repressione che non ha precedenti nella storia recente e anche Amnesty ha condannato il regime egiziano. Morsi potrà forse essere risparmiato, ma non si può ignorare che un Paese strategico come l’Egitto è in piena deriva autoritaria. L’Occidente non può limitarsi a una semplice condanna dell’operato di al Sisi: deve opporsi alla logica che l’unica alternativa al radicalismo islamico sia il pugno di ferro e la costante violazione dei diritti umani. *Eurodeputato Pd Poliziotto armato pesantemente in azione a Ferguson, Missouri, durante gli scontri razziali del 2014 [LaPresse] delle più povere e violente degli Stati Uniti. Per il presidente è un dietro front, dopo che in un primo momento aveva cercato di difendere l’equipaggiamento pesante dei poliziotti: una linea ancora ribadita il mese scorso. «C’è una grade differenza tra il nostro esercito e la nostra polizia locale», dice ora. Per le armi utilizzabili solo in condizioni eccezionali,da ottobre le polizie dovranno ottenere l’autorizzazione delconsiglio municipale,del sindaco o di altri organismi di governo locale, con richiesta motivata. 15 ESTERI __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ La minaccia più vicina ::: ROBERTO COLELLA ■■■ Nella più celebre encla- Bosnia filiera del terrore L’Isis punta all’Adriatico ve salafita in Bosnia sono spuntati uomini barbuti ed edifici con le bandiere dell’Isis. Si tratta del villaggio di Gornja Maoca, nel nordest dello stato balcanico.Con ilvirus jihadista la Bosnia convive già da oltre un ventennio. La dietrologia storica rimanda alla guerra in Bosnia, quando arrivò a Zenica, il chirurgo egiziano Ayman alZawahiri. Quest’ultimo negli anni Novanta si era mosso usando nomi, documenti personali e bancari falsi. Con l’alias di Muhammad Ibråhim aveva trascorso un breve periodo a Vienna nel 1993. Dalla capitale austriaca, via Zagabria, era arrivato in Bosnia. I suoi compiti principali erano di controllare il flusso degli aiuti finanziari ai mujaedin, di favorire i trasferimentidei volontari islamici dal Pakistan, dall’Afghanistan e dai Paesi arabi, nonché di garantire i viaggi dei cittadini bosniaci per i corsi di istruzione nei campi di addestramento terroristico in Pakistan, Afghanistan,Iran.La Bosnia è sta- Le scritte inneggianti allo Stato Islamico apparse sui muri di alcune case nel villaggio bosniaco di Gornja Maoca [Reuters] to il primo Paese balcanico ad assistere a una forte pere il virus jihadista in Bosnia ne prevalentemente da o at- sembra tendere a sostituire ::: EURABIA netrazione islamica a causa era stato il predicatore e fac- traverso il territorio bosniaco. quella etno-nazionalista dedella guerra del 1992 e della cendiere di Al Qaeda Kamel In Bosnia oggi i nomi delle or- gli anni novanta. Essa potrebPISTA ITALIANA necessità dei musulmani bobin Alì alias Abu Hamza. La ganizzazioni jihadiste sono be prendere le direzioni più Già 150 bosniaci si sono arruosniaci di finanziamenti e arBosnia nel tempo è diventato «Al Nusra», «Guerrieri islami- diverse sul modello di tipo salati nei gruppi jihadisti in Iraq mi. Il coinvolgimento nella il vero avamposto balcanico ci», «Legione islamica», «Fai- lafita. Nell’islam politico bale Siria. Tra questi Bilal Bosnic guerra bosniaca di combatdel terrorismo islamico: i mo- ta», «Gioventù islamica», «Al- canico stanno nascendo forgià segnalato diverse volte in Europa e in Italia dove aveva tenti dell’integralismo islamivimenti di terroristi e di com- lodole», «Krajina Bosniaca». me di jihadismo paramilitatenuto sermoni a Cremona, a co ha permesso loro un forte battenti, volontari o mercena- L’Islam balcanico sembra es- re, non particolarmente conPordenone e veniva seguito radicamento nella società. In ri, verso le guerre balcaniche sere entrato in una nuova fa- trollabili e riconducibili a una da altri centri islamici come Bosnia hanno operato princie non solo hanno avuto origi- se di attivazione politica, che precisa matrice religiosa - idequello bosniaco di Bergamo. palmente due gruppi di paraSecondo gli inquirenti Bosnic avrebbe contribuito a reclutamilitari, gli iraniani e i cosidre jihadisti nelle regioni dell’ICONDANNATO ALL’ERGASTOLO IN MAROCCO detti «afghani». Questi ultimi talia settentrionale. Tutto ebcosì chiamati per essere parte be inizio dalla Sipa bosniaca di quegli islamici - algerini, (State Investigation and Protection Agency) con l’operazioegiziani, tunisini, iracheni, yene «Damasco» nell’ottobre meniti, libici, giordani e altri 2014, conclusasi con l’arresto Un marocchino è stato condannato al- anni, a riferire alla polizia che l’incenarabi - che componevano il di diversi jihadisti. l’ergastolo dal tribunale di prima istan- dio era doloso. In seguito i familiari hangruppo dei fedelissimi a Osaza di Tangeri per avere bruciato viva la no riferito che il 33enne voleva sposare ma bin Laden. Durante la LA PAGA DEL SOLDATO Per l’Agenzia di stampa Srna moglie, che gli aveva impedito di sposa- una seconda donna, possibilità attuabiguerra in Bosnia in migliaia si (Republika Srpska) i volontari re una seconda donna. Lo ha riferito il le in Marocco solo nel caso in cui la pritrasferirono nei Balcani utilizbosniaci ricevono un contribuquotidiano «Akhbar al Yawm», spiegan- ma moglie dia il suo benestare. La donzando il ponte aereo americato economico di circa 3000 do che l’omicidio è stato commesso il 21 na aveva però rifiutato di dare il suo conno su Tuzla. Combatterono marchi (1.530 euro) da parte di Nusret Imamovic leader gennaio scorso ad Alcazarquivir. L’uo- senso. L’uomo, dati gli alti costi di un soprattutto contro i serbi, ma estremista salafita. Al termine mo, 33 anni, aveva dato alle fiamme la divorzio, ha pensato a una soluzione dianche contro i croati, distindi questi corsi, i combattenti si casa di famiglia, portando via i suoi tre versa. La poligamia è quasi inesistente guendosi per le efferatezze uniscono a una delle varie orfigli e chiudendo dentro la moglie. È sta- in Marocco: riguarda solo lo 0,3% dei commesse contro i prigionieganizzazioni jihadiste presento il figlio maggiore della coppia, di 12 matrimoni. ri militari e civili. Ad introdurti sul territorio. Fanatismo, povertà e il retaggio della guerra: così Sarajevo è diventata il centro di reclutamento del jihad. Partono a centinaia, tra cui l’«italiano» Bilal Bosnic Dà fuoco alla moglie che non accetta la concubina ::: GIANANDREA GAIANI ■■■ L’avanzata delle milizie dello Stato Islamico in Iraq e Siria rappresenta la migliore conferma della finta guerra che arabie occidentali stanno conducendo contro il Califfato. A dispetto dell’annunciato grave ferimento di Abu Bakr al Baghdadi e dell’uccisione del numero due al Afri e del «ministro del petrolio» Abu Sayyaf i soldati del Califfo hanno strappato alle truppe irachene il controllo di Ramadi a poche decine di chilometri da Baghdad costringendo a ripiegare in fretta e furia anche i consiglieri militari americani che affiancavano i soldati di Baghdad. In Siria solo la determinazione delle truppe di Intanto i jihadisti sfondano in Iraq Assad salva Palmira. E l’Occidente non lo aiuta Bashar Assad ha consentito di respingere i miliziani jihadisti dall’oasi di Palmira che ospita un sito archeologico tra ipiù importanti delMedioriente. Da un anno in Occidente ci si straccia le vesti per ogni vestigia dell’antichità demolita da jihadisti dello Stato Islamico ma ciò nonostante nessuno aiuta le forze regolari siriane ad abbattere un nemico spietato che decapita i nemici come le statue romane nella furia di abbattere ciò che non risponde all’ortodossia islamica sunnita. Dove sono i bombardieri alleati, i Tornado disar- mati italiani? Continuiamo a inorridire per le stragi di cristiani, curdi e yazidi eppure non muoviamo un dito per difendere Damasco il cui regime sarà certo poco incline alla democrazia ma ha sempre rispettato e tutelato le minoranze. Quegli stessi italiani ed europei incapaci di difendere i propri confini dagli immigrati clandestini fanno oggi parte di una Coalizione che dice di combattere il Califfato ma sostiene gli islamisti. Una Coalizione che invece di difendere i cristiani, le altre minoranze e i siti archeologici conti- nua ad aiutare i jihadisti sunniti. Trecentocinquanta consiglieri militari americani hanno iniziato da pochi giorni ad addestrare in Turchia e Giordania 4 mila ribelli siriani accuratamente selezionati da turchi, sauditi e qatarini cioè gli sponsor dello Stato Islamico oggi sostenitori della nuova alleanza islamista che a fine marzo prese il controllo di Idlib, nel nord della Siria. Si tratta dell’Esercito della Conquista (Jaish al-Fatah) composta da un ampio ventaglio di milizie islamiche; salafiti,FratelliMusulmani e gli uomini di al Qaeda del ologica, ma piuttosto a un bacino di reclutamento per una specie di mercenarismo jihadista globale. Già 150 cittadini bosniaci si sono arruolati nelle fila dei gruppi jihadisti in Iraq e in Siria. Tra questi Bilal Bosnic già segnalato diverse volte in Europa e in Italia dove aveva tenuto sermonivicino a Cremona, a Pordenone e veniva seguito da altri centri islamici come quello bosniaco di Bergamo. Le perquisizioni hanno riguardato diverse località della BosniaErzegovina tra cui Sarajevo, Zenica,Buzim e Teslic.Secondo l’emittente indipendente serba B92, i volontari jihadisti dopo essere stati reclutati da un esponente wahabita o salafita locale, vengono inviati in Turchia, per poi passare in Siria attraverso il confine di Bab al-Hawa. È opportuno a questo punto aprire una riflessione su qualipossono essere stati i fattori che hanno ampliato le possibilità di presa dei movimenti jihadisti all’interno dell’islam balcanico a metà strada tra l’avanzata dell’islamismo politico e radicale nel Medio Oriente e Nord Africa e l’imprevedibile laboratorio dell’islam europeo della diaspora e dell’emigrazione. La struttura islamica di cui s’intuisce l’esistenza oggi non dipende più da al Qaeda, ma da una nascente struttura autonoma, una sorta di organizzazione di guerriglieri per il jihad. Tra i numerosi fondamentalisti islamici stranieri che abitano la regione si annidano anche i cosiddetti «dormienti», impegnati in attività diverse, ma pronti a riprendere le armi. Anche i civili sono spesso coinvolti. L’adesione alla causa jihadista dell’Isis è legata anche alla forte disoccupazione in Bosnia dovuta alla crisi economica che favorisce il reclutamento per una specie di mercenarismo jihadista globale. Tra ifattori che hanno influito anche ilcontinuo fallimento di progetti statuali nati dalle ceneri della ex Jugoslavia ma spesso naufragati o bloccatida fenomenidi malgoverno, corruzione, criminalità. Infine si potrebbe assistere a uno scontro concreto tra l’iIslam autoctono balcanico e quell’islam balcanico di visione politica globale. Fronte al Nusra. Non c’è l’Isis ma solo per motivi di opportunità e che si limita a combattere sul fronte occidentale senza interferire con gli altri gruppi ideologicamente a lui simili. La nascita dell’Esercito della Conquista sembra indicare che sauditi e Qatar hanno trovato un’intesa nel nome dell’obiettivo comune di abbattere lo sciita laico Bashar Assad. Il programma prevede di addestrare 5 mila miliziani in 3 anni al costo (paga il Pentagono) di complessivi 1,5 miliardi di dollari. Quanto a noi europei solo una politica acefala e suicida poteva portarci a essere di fatto alleati di qaedisti e salafiti per portare la sharia a Damasco. 16 ATTUALITÀ __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Sciagura nel 2006, con Veltroni sindaco Bus di turisti nel fosso Il Comune di Roma deve pagare 70 milioni Pullman di turchi sbandò in curva e finì in una scarpata, ci furono 12 morti Erano i migliori venditori della Ford: anche l’azienda dovrà essere risarcita Renzi ha detto «no» I passeggeri del pullman, noleggiato presso una società di autotrasporti italiana, erano una comitiva di cittadini turchi, per la maggior parte dipendenti della casa automobilistica Ford, in visita nella capitale italiana nel corso di un viaggio premio. Il fatto risale al febbraio del 2006 ma finora nessuna sentenza emessa aveva riconosciuto colpe o omissioni a carico dell’amministrazione comunale [Fotogramma] ::: CHIARA PELLEGRINI ROMA ■■■ Il sindaco di Roma Ignazio Marino eredita una bella grana dal suo predecessore in Campidoglio, Walter Veltroni. Il Comune di Roma rischia di dover sborsare una cifra che «supera i 50 milioni di euro e si aggira verso i 70». La Cassazione ha detto «sì» infatti al primo dei ricorsi presentati da 77 cittadini turchi che hanno avuto un familiare morto o ferito nello spaventoso incidente stradale avvenuto il 6 febbraio del 2006 in via Trionfale a Roma. Erano circa le undici di sera quando un pullman turistico precipitò da un tornante «incustodito», e «senza protezioni adeguate». A bordo 37 passeggeri turchi, che erano nella capitale per un viaggio premio, appena usciti da Villa Miani dove si era conclusa da poco una convention della Ford, società per la quale lavoravano. Nello schianto morirono 12 passeggeri e 18 rimasero feriti, alcuni dei quali in maniera irreversibile. Lo scorso 12 maggio i giudici di piazza Cavour hanno accolto il ricorso del signor Ender Ustundag, assistito dall’avvocato Massimo Manfredonia e dall’ex giudice della corte costituzionale Romano Vaccarella. Il Comune di Roma è stato riconosciuto tra i responsabili del sinistro, poiché non posizionò sulla strada barriere che avrebbero potuto frenare la caduta del bus. «La Cassazione - spiega Manfredonia ha ribaltato completamente le due sentenze della Corte d’appello di Roma e del Tribunale, che avano respinto la domanda dei 77 cittadini e delle società turche che indicavano il Comune di Roma come responsabile. Per le vittime e i familiari si apre la strada verso un risarcimento multimilionario». E anche Ford dovrà essere risarcita, in quanto sull’autobus c’era una selezione dei migliori venditori del marchio motoristico. Finora a risarcire i danni ai familiaridelle vittime e ai 18 turchi rimastiferiti, entro i massimalidell’Auro- ::: LA SCHEDA IL FATTO Il 6 febbraio 2006 un pullman, uscito da Villa Miani, precipitò da una scarpata di via Trionfale provocando la morte di dodici cittadini turchi in vacanza premio. Diciotto i feriti, alcuni dei quali riportarono invalidità dell’80%. Al termine della caduta nella scarpata per circa dieci metri, il pullman che procedeva a circa 38 km orari andò a conficcarsi di testa nel cortile tra due palazzi. I PROCESSI La Corte di Appello di Roma, con verdetto del 26 novembre 2012,stabilì che l’incidente «si verificò a causa del difetto di manutenzione dell’impianto frenante e della condotta altamente imprudente del conducente del bus che aveva continuato la marcia nonostante l’avviso acustico segnalante lo stato di avaria dei freni». La ripartizione della colpa era stata addebitata al 70% alla società e al 30% al Cellini. La responsabilità del Comune di Roma era stata invece esclusa. Il 12 maggio scorso la Cassazione accogliendo un ricorso ribalta le sentenze nelle quali ravvede «evidenti profili di violazione di norme di diritto e l’omesso esame di elementi di fatto decisivi». ra assicurazioni, sono stati condannati solo la società «International Tours» che utilizzava il pullman e l’autista del mezzo, Adamo Cellini, che riportò la rottura del femore. In base a quanto stabilito sia in primo grado che dalla Corte di Appello di Roma, con verdetto del 26 novembre 2012, l’incidente si verificò «a causa del difetto di manutenzione dell’impianto frenante e della condotta altamente imprudente del conducente del bus che aveva continuato la marcia nonostante l’avviso acustico segnalante lo stato di avaria dei freni». La colpa era stata addebitata per il 70% alla società di nolo e al 30% all’autista. La responsabilità del Comune di Roma era stata invece esclusa dal momento che la condotta omissiva contestata dai turchi «per non aver segnalato la pericolosità della curva, per non aver imposto un limite di velocità più basso e non aver posto una barriera di protezione in corrispondenza della curva», non poteva «avere inciso sulla verificazione del sinistro, in quanto l’adozione delle citate cautele non avrebbe potuto impedire un evento di tale imprevedibilità». Non è così per la Cassazione che invece ravvede nelle sentenze precedenti «evidenti profili di violazione di norme di diritto e l’omesso esame di elementi di fatto decisivi». Infatti stando alla sentenza 9547/2015 della Cassazione «la custodia esercitata dal proprietario o gestore della strada (...) non è limitata alla carreggiata, ma si estende anche alle pertinenze, comprese le eventuali barriere lateralidisicurezza,sìche può ben essere affermata la responsabilità per danni che conseguano all’assenza o all’inadeguatezza di tali elementi di protezione». La Corte d’Appello avrà 90 giorni per riesaminare le carte, nel frattempo il Campidoglio potrà aprire un tavolo di transazione, «ma sia chiaro - chiosa l’avvocato Manfredonia - potrà questionare sulla quantificazione del danno ma non del fatto che ne debba rispondere. In caso contrario l’ambasciata turca ha già disposto di portare la questione in altre sedi». Il governo gela Marino: «Niente fondi extra per gestire il Giubileo» ::: ROMA ■■■ Roma affronterà il Giubileo con i soldi che ha a disposizione. La notizia arriva come una macigno direttamente per bocca del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, al termine della cabina di regia in Vaticano. Alla domanda: «Sono previste risorse aggiuntive per Roma per il Giubileo?», De Vincenti ha risposto con un secco «no», aggiungendo poi che «per quanto riguarda i finanziamenti ci sono risorse del Comune e risorse a disposizione del Servizio sanitario che già esistono e che verranno utilizzate per potenziare le strutture che dovranno gestire l’accoglienza durante l’Anno giubilare». Insomma Ignazio Marino può dire addio ai sogni di gloria, i trecentomilioni di euro chiesti la scorsa settimana dal primo cittadino a Palazzo Chigi non arriveranno mai. Eppure la riunione si era conclusa con dichiarazioni gloriose.«L’incontro è andato perfettamente», aveva detto il vicepresidente della Regione Lazio e delegato regionale per il Giubileo, Massimiliano Smeriglio, al termine della cabina di regia. E ancora: «Con il Giubileo avremo le risorse necessarie per il rifacimento delle strade del centro storico», così l’assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Maurizio Pucci. Poi la doccia fredda: niente soldi. Il Campidoglio però non si è perso d’animo e punta tutto sull’allentamento dei vincoli del patto di stabilità. «Il patto di stabilità rientra in una tematica più generale che stiamo affrontando con l'Anci», chiariesce De Vincenti, «e che riguarda in generale gli Enti locali, il modo per gestire al meglio i vincoli del patto però consentendo flessibilità ai Comuni. Questo riguarderà Roma ma anche tutti i Comuni italiani e fa parte del provvedimento sugli Enti locali che stiamo predisponendo per il prossimo Consiglio dei ministri». Marino ancora ci crede e ragiona spiegando che «per ogni comune l’allentamento del patto di stabilità è diverso: ci sono comuni da 5mila abitanti dove può valere 100mila euro e un comune come Roma con 3 milioni di abitanti dove può valere somme molto superiori». Si parla di 300-400 milioni in arrivo ma sono cifre incerte e la verità è che un Giubileo affrontato sen«a risorse extra,con infrastrutture carenti,la manutenzione stradale inesistente, diventa un’impresa titanica. «Non avere sostegno dallo Stato», tuona l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, «significa condannare la nostra città ad una pessima figura internazionale. L’allentamento del Patto di Stabilità su questi temi non serve quasi a nulla», ha continuato Alemanno, «perché la manutenzione è in gran parte spesa corrente che non interferisce col Patto di Stabilità». Quello di ieri è stato il secondo incontro della cabina di regia per l’organizzazione delGiubileo. In via della Conciliazione, insieme ai rappresentanti del Vaticano, Marino , De Vincenti e Smeriglio, c’era anche il prefetto di Roma Franco Gabrielli. CH.PEL. PROTESTE A CASALE SAN NICOLA Ente aggiudicatore: Lombardia Informatica S.p.A., con sede in Milano, Via T. Taramelli, 26 tel. 02/393311, fax 02/39331225. AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DI GARA Procedura ristretta ai sensi del D.Lgs. n. 163/ 2006 per l’affidamento dei servizi di supporto per la Gestione della Sicurezza delle Informazioni del Sistema Federato della Regione Lombardia (Gara 4/2013/LI Cod. Sicurezza). Si rende noto che la gara 4/2013/LI, pubblicata sulla G.U.U.E. n. 2013/ S 098-167659 del 23.05.2013 e n. 2013/ S 126-215996 del 02.07.2013 e sulla G.U.R.I. Anno 154 - n. 60 T13BFM8192 del 24.05.2013 e Anno 154 - n.76 T-13BHA10764 del 01.07.2013, è stata aggiudicata al seguente R.T.I.: Ericsson Telecomunicazioni S.p.A.(Mandataria) Via Anagnina, 203, - 00040 Roma - CF.00412200586 e P.IVA 00886171008, Ernst & Young Financial Business Advisors Spa (Mandante), Lutech Spa (Mandante) Valore finale totale dell’appalto: € 5.272.346,72 IVA esclusa. Lombardia Informatica S.p.A. Il Responsabile del Procedimento Ing. Luigi Pellegrini Immigrati nelle scuole, il caso finisce in Parlamento Finisce in Parlamento il caso del centro per rifugiati previsto a Casale di San Nicola, la zona residenziale a cavallo dei municipi XIV e XIV, che ha sollevato la protesta dei cittadini. Fabio Rampelli, deputato di Fdi-An, porterà la questione all’attenzione del ministro dell’Interno Angelino Alfano con una interrogazione alla Camera. «Presenteremo l’interrogazione ad Alfano», spiega Rampelli, «non è accettabile che simili decisioni vengano calate sulla testa dei cittadini senza che nessuno sappia niente; i cittadini non sono dei sudditi. Qui, oltre alle problematiche generali relative all'ec- cessivo numero di rifugiati portati nelle periferie di Roma, ci sono diverse questioni particolari che fanno sì che questo centro a San Nicola sia inaccettabile». Ieri intanto i cittadini della Cassia sono scesi di nuovo in piazza per far valere le loro ragioni. I residenti di via Casale di San Nicola, cartelli alla mano, hanno invaso la Braccianese, bloccandola per circa un’ora e mezza, intorno alle 7 di mattina. Una manifestazione per ribadire il loro «no» alla riconversione dell’ex scuola Socrate in un centro per i richiedenti asilo. «No al business dei profughi» recita uno dei cartelli. 17 ATTUALITÀ __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Ha ucciso la madre di due gemellini Patente tolta due volte, ma il pirata guidava L’azzeramento dei punti non l’ha fermato, trovata anche ecstasy nel sangue. Al giudice: «Penso a quella ragazza» ::: ALBERTO SAMONÀ ■■■ Saranno rapidi i tempi per la sentenza nei confronti di Pietro Sclafani, il panettiere di 49 anni che domenica mattina ha travolto e ucciso col proprio furgone la ventinovenne Tania Valguarnera a Palermo, nella centralissima via Libertà. È una città ancora sconvolta quella che si interroga su quanto accaduto, perché alla guida di quel mezzo Sclafani non ci sarebbe nemmeno dovuto essere: negliultimi anni aveva,infatti, collezionato una quantità non indifferente di multe per eccesso di velocità e gli era anche stata ritirata la patente per qualche mese. E non è tutto, perché l'uomo aveva anche esaurito tutti i punti disponibili della patente e per questo, la licenza di guida gli era stata sospesa a tempo indeterminato: tutto inutile, tanto che domenica mattina scorrazzava a forte velocità nella via principale del capoluogo siciliano, noncurante dell’asfalto reso viscido dalla pioggia. Nell’attesa del verdetto, quel che è certo è che il pirata della strada resta in cella, perché il giudice monocratico Daniela Vascellaro ieri non ci ha pensato due volte e ha convalidato l’arresto,disponendo nei suoi confrontila custodia cautelare in carcere. Un segnale forte, perché non resti impunita la morte di questa ragazza, che a settembre si sarebbe dovuta sposare e che si divideva fra il call center presso cui lavorava e l’arte: diplomata all’Accademia, amava realizzare sculture e lavorare i metalli preziosi. I suoi soggetti preferiti erano ritratti di bambini e di donne, ma come tanti suoi coetanei, per vivere lavorava come telefonista. Ed è proprio mentre si stava recando al lavoro che domenica mattina è stata travolta dalla Fiat Doblò guidata da Sclafani in piena corsia preferenziale, quella, per intenderci, riservata ai mezzi disoccorso,alle forze dell’ordine e agli autobus. L’impatto, violentissimo, non le ha lasciato scampo e sarebbe stato anche filmato dalle telecamere di un esercizio commerciale. Quel che è più grave è il particolare raccontato da alcuni colleghi di Tania affacciati alla finestra del call center, secondo cui l’investitore, prima di essere intercettato dalla polizia chiamata dai testimoni,si sarebbe fermato a guardare per qualche secondo il corpo senza vita della giovane, per poi darsi rapidamente alla fuga. I test tossicologici hanno stabilito che il panettiere RIMANE IN CARCERE Nella foto grande Pietro Sclafani, 49 anni, il commerciante che domenica ha travolto e ucciso Tania Valguarnera, 29 anni (foto a destra), investita mentre andava a lavorare. L’uomo, alla guida di Fiat Doblò bianca, non si è fermato [Ansa] STRADE INSANGUINATE Altra donna investita a Palermo: è gravissima Ancora incidenti sulle strade di Palermo. Una donna di sessantatre anni, Maria Rosaria Volante, è stata investita ieri mattina in via Quarto dei Mille. È stata trasportata in codice rosso al Policlinico ed è in gravissime condizioni: stava attraversando la strada quando è stata travolta da un’auto. Sull’incidente indagano i vigili urbani. Venerdì scorso, invece, è morta dopo tre settimane di agonia Maddalena Giuliano, 74 anni, pensionata e vedova del quartiere Brancaccio, che lo scorso 26 aprile era stata investita da un’auto sotto casa del figlio. L'anziana aveva appena gettato l’immondizia nei vicini cassonetti: mentre attraversava la strada, dove non ci sono strisce pedonali, era stata travolta da un automobilista di 52 anni alla guida di una Fiat Panda. Delitto a Modena Anziana e figlia massacrate in casa. Fermato il genero ■■■ Le hanno trovate morte a letto, ognuna nella propria stanza. Ammazzate. Irene Tabaroni, 92 anni, e la figlia Francesca, 52 anni, erano lì, senza vita, nella casa di via Padella a Gorghetto di Bomporto, in provincia di Modena.L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore di Modena si è subito concentrata su Francesco Grieco, 53 anni, marito di Francesca. Secondo una prima ricostruzione l’anziana (bloccata in casa da tempo a causa della frattura di un femore provocata da una caduta) sarebbe stata colpita con un oggetto appuntito che le ha sfonda- La villa del duplice delitto [Ansa] to il cranio, mentre la figlia (che faceva l’insegnante alle scuole elementari di Carpi) sarebbe stata strangolata. A scoprire i corpi delle due donne è stato proprio il marito dell’insegnante, che ha chiamato il 112. L’uomo, una guardia giurata, è stato sentito per lunghe ore dagli inquirenti. Dapprima ha riferito di non essersi accorto di nulla nelle ore precedenti le aggressioni mortali. Alle 7.30, dopo essersi svegliato,ha trovato senza vita le due donne e ha dato l’allarme. Una versione strana: come avrebbe potuto essere in casa e non accorgersi della mattanza? avrebbe assunto ecstasy e anfetamine,anche se davanti al giudice ha negato tutto e si è detto dispiaciuto per l’accaduto:«Sono addolorato per quel che è successo. Penso solo alla povera ragazza», ha affermato, «penso alla sua famiglia e non ho assunto stupefacenti». Una versione che aveva ripetuto ossessivamente anche ieri mattina, mentre nel corridoi del palazzo di giustizia aspettava l’inizio del rito direttissimo: «Non ho mai bevuto in vita mia e non ho mai preso anfetamine. Perché i test dicono questo?» Davanti al giudice avrebbe anche provato a difendersi, giustificando quegli attimi nei quali ha osservato il corpo esanime di Tania, per poi allontanarsi: «Un tempo di sosta troppo breve», ha contestato il pm Renza Cescon, «per far pensare che si sia trattato dell’azione di chi si ferma per prestare soccorso». Per lui, il difensore Ninni Reina aveva chiesto una misura meno afflittiva del carcere, quasi per esorcizzare le parole pronunciate a poche ore dall’incidente dal procuratore capo di Palermo Franco Lo Voi, che aveva invocato una pena esemplare. E c’è rabbia fra i colleghi di Tania, che ieri sono scesi in piazza, organizzando un sit-in nel luogo dove è stata uccisa la loro collega: da anni chiedono, inascoltati, l’istituzione di un semaforo pedonale proprio in quel tratto attraversato giornalmente da migliaia di persone. Probabilmente, la morte di Tania avrà quale effetto proprio l’accoglimento di questa richiesta. Al sit-in c’era anche una giovane, investita pure lei nei giorni scorsi davanti al call center. I funerali di Tania Valguarnera saranno celebrati oggi alle 11,30, nella chiesa di San Giovanni Maria Vianney. Daiprimi riscontri di indagine,non sono risultati segni d’effrazione all’abitazione teatro del doppio omicidio, immersa nel verde in via Padella: nemmeno gli ambienti della villetta dicampagna sono risultati in disordine, circostanza che rendeva poco probabile l’ipotesi della rapina degenerata. In tarda serata, dopo ore a confronto con gli inquirenti, Grieco ha ceduto e confessato la verità: sarebbe stato lui ad ammazzare le due donne. Avrebbe spiegato agli uomini dell’Arma di aver agito in preda ad un raptus, aggiungendo che in questo momento si trovava in grave difficoltà a causa di problemi di natura lavorativa. Ha poi aggiunto: «Volevo uccidermi, ma non ce l’ho fatta». La coppia dell’acido era capace di intendere La personalità di Alexander Boettcher ha tratti di «sadismo», ossessività e tendenza al controllo e al potere, mentre Martina Levato ha atteggiamenti «borderline» e cercava una via di «riscatto» sociale. Sono questi alcuni passaggi della perizia psichiatrica sulla cosiddetta «coppia diabolica» nel processo per l’aggressione con l’acido ai danni di Pietro Barbini, colpito a dicembre a Milano. Secondo i periti Alex e Martina Levato erano pienamente capaci di intendere e di volere nel corso dell’aggressione. Venezia, si schianta con vaporetto rubato Folle inseguimento a Venezia. Uno straniero ha rubato un motoscafo nell’imbarcadero di Fondamenta Nove ed è fuggito, finendo contro il muretto del cimitero San Michele, di fronte a Murano. L’uomo è riuscito ad introdursi nel deposito alle 2.30 del mattino ed, essendo i vaporetti legati tra loro, per rubarne uno ne ha danneggiati altre tre, tirandoli fuori dagli ormeggi e rompendo vetri e altro. I carabinieri se ne sono accorti ed è cominciato l’inseguimento. Napoli, 24enne ucciso vicino all’università Sangue nella zona universitaria di Napoli. Un uomo, Gennaro Fittipaldi, di 24 anni, è stato ucciso in un agguato. I killer hanno fatto fuoco in pieno giorno nella zona di Calata Porta di Massa, dove ci sono le facoltà di Lettere e Giurisprudenza della Federico II frequentate ogni giorno da migliaia di studenti. Fittipaldi, già noto alle forze dell’ordine (era stato arrestato nel 2010 per una vicenda legata ad alcuni pakistani accoltellati), sarebbe stato colpito alla testa. Omicidio di Lodi, fermato un egiziano È stato bloccato all’aeroporto di Fiumicino, mentre stava per lasciare l’Italia, l’egiziano sospettato di aver ucciso Antonia D’Amico Mazza, la donna trovata morta domenica pomeriggio nella sua casa di Lodi. L’uomo, che ha 38 anni, aveva un passaporto scaduto: verrà portato a Lodi e interrogato. Si tratterebbe della stessa persona che la donna assassinata avrebbe denunciato giorni prima per maltrattamenti. 18 SPECIALI __Martedì 19maggio2015__ ESPERIENZE VIRTUALI La Toscana fa il pieno con 20.000 visitatori Oltre 1300 visitatori al giorno per un totale che supera le 20.000 persone in due settimane di presenza ad Expo Milano 2015. Sono queste le cifre sull’affluenza allo stand della Toscana all’interno di Expo secondo i dati di Toscana Promozione, l’agenzia della Regione che ha curato la presenza della Regione all’esposizione universale. Cifre che fanno della Toscana la protagonista dell’Expo per l’Italia. Lo stand regionale è infatti il più visitato tra quelli italiani presenti sul Cardo, la strada su cui si affaccia il Padiglione Italia e poco distante c’è anche lo stand della Toscana. La Svizzera festeggia la Giornata nazionale All’Esposizione Universale si è celebrata ieri la Giornata nazionale della Svizzera. Sostenibilità ed equità sono le parole chiave del Padiglione svizzero a Expo. Una struttura - con quattro torri alte 15 metri - in cui mele, caffè, acqua e sale sono a disposizione di ciascuno. Una disponibilità gratuita ma con un messaggio chiaro: un consumo responsabile per consentire a chi verrà dopo di non restare senza generi di prima necessità. “C’è n’è per tutti?” è lo slogan che campeggia su una delle strutture e che rende leggibile l’idea originaria dell’Esposizione universale “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. Laboratorio per bimbi nella Cascina Triulza Bimbi tra i 4 e i 10 anni impegnati in 3 laboratori su cibo, acqua e ambiente. È il progetto di quattro cooperative sociali di Federsolidarietà Confcooperative Lazio che organizzano il «Children lab» di Cascina Triulza di cui Confcooperative è official sponsor. I laboratori, della durata di un’ora (tutti i giorni alle ore 11, 15 e 17) dal 19 al 24 maggio, saranno incentrati su «Nutrire il pianeta, energie per la vita», e declinate sui tre temi dell’Acqua, del Mangiare sano e della Sostenibilità ambientale. Complessivamente le cooperative sociali di Confcooperative Lazio sono 420, attive nei servizi sociosanitari ed educativi e nell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, danno lavoro a oltre 10.500 persone, di cui 710 appartenenti alle categorie svantaggiate. L’esposizione universale 2015 è la più hi-tech, futuristica e connessa di sempre. Ecco cosa non si può perdere ::: LA SCHEDA GUIDA VIRTUALE Cliccando sull’applicazione creata dal Giappone per il semestre di Esposizione Universale, si attiva una guida che porta in un universo di contenuti del tutto nascosti tra le pareti e gli oggetti che creano il padiglione. Un esempio? Entrati nella terza sala del tour guidato giapponese vi troverete davanti a una cascata di giochi che sembrano d’acqua e immagini. LOCALE DEL FUTURO Sempre nel padiglione giapponese viene proposta, nel “Ristorante del futuro” una tovaglietta virtuale dove vengono proiettati dei cibi con cui si può interagire grazie a delle semplici bacchette in legno. SIMULATORE DI VOLO Alitalia Ethiad offre un padiglione fatto di experience tutte 2.0. Nel suo edificio a due piani la compagnia di volo italiana offre la possibilità di provare un simulatore di volo. Esperienze aumentate App e simulatori 3D: l’Expo è hi-tech Dalle guide sui cellulari ai viaggi proiettati su mega-schermi ai cibi virtuali. Ecco il meglio in mostra ::: MARIANNA BAROLI ■■■ Fin dalle prime presen- tazioni,i vertici di Expo avevano fatto una promessa:l’Esposizione Universale meneghina sarebbe stata la più tecnologica, futuristica e connessa. Come raramente accade, le aspettative non sono state in alcun modo disattese. Anzi. Piacevolmente colpiti possiamo dire che la versione 2015 diExpo è davvero la più futuristica di quelle fino a oggi realizzate. E tutto nonostante il suo tema - il cibo - difficile da tramutare in ologrammi, giochi, immagini che scorrono su schermi touch screen ed esperienze virtuali, senza deludere i visitatori. Innanzitutto è bene sapere che tutto il sito espositivo offre momenti di alta tecnologia all’interno dei padiglioni. Pochi invece sanno che l’esperienza virtuale targata Expo 2015 inizia dal proprio smartphone. Attraverso i vari store, si possono infatti scaricare moltissime app (tutte gratuite) con cui amplificare l’esperienza all’interno del sito espositivo e dei suoi padiglioni. Per esempio, grazie all’applicazione ufficiale di Expo 2015,attivando ilbluetooth sarà possibile ricevere sul proprio cellulare una notifica ogni volta ci si trovi nei pressi di un evento particolare o stia per iniziare uno show imperdibile come, per esempio, i giochi di musica acqua e luci dell’Albero della Vita. E ancora.Cliccando sull’applicazione creata dal Giappo- ne per il semestre di Esposizione Universale, verrete guidati in un universo di contenuti del tutto nascosti tra le pareti e gli oggetti che creano il padiglione. Un esempio? Entrati nella terza sala del tour guidato giapponese vi troverete davanti a una cascata di giochi che sembrano d’acqua e immagini. Alle estremità dell’oggetto, ci sono dei vani in cui inserire lo smartphone (con l’applicazione avviata). Giocate quindi a trascinare con le mani le immagini che scorrono sugli schermi touch screen fino al vostro smartphone e in un semplice gesto creerete una vera e propria libreria della cultura giapponese che potrete consultare stando comodamente seduti sul divano di casa. Passeggiando tra i padiglio- INIZIANO GLI SCONTI Felpe, cappellini e magliette La corsa al gadget si sposta online Per un gadget che, a 16 giorni di Expo, viene già scontato come la guida ufficiale dell’Esposizione Universale, altri vanno decisamente a ruba e moltissimi, si trovano ormai in vendita a prezzi stracciati sul web. La missione sembra una: ottenere in qualsiasi modo un ricordino di Expo. E così, ecco che a due settimane dall’inizio dell’Esposizione Universale, finito il primo turno di Volunteer Expo, online si possono trovare alcuni dei gadget appartenenti al kit del volontario distribuito da Expo ai giovani partecipanti. Su siti di vendite come Kijiji, si possono trovare per esempio la borsa a tracolla a 25 euro, il cappellino a 20 euro e la maglietta a 30 euro. Per chi vuole spendere un po’ meno, invece, in vendita si può già trovare la bandana Expo azzurra. Il prezzo? 10 euro. Due felpe , invece, vengono vendute a 50 euro cadauna mentre la cerata si può trovare in vendita a 60 euro. E se, pur essendo uno dei gadget più richiesti dai visitatori, dei braccialetti Cruciani creati per l’occasione sui siti di vendita online non c’è traccia alcuna, c’è già chi sta rivendendo gli orologi Swatch in serie limitata e realizzati appositamente per Expo. Poco conta che gli stessi orologi siano in vendita nello shop Expo all’interno del sito espositivo: online si trova, per esempio, un esemplare a 120 euro. M.B. ni,soffermatevi qualche istante all’interno del padiglione dell’Azerbaijan. Definito “il gioiello” di Expo 2015,è un vero e proprio inno alla tecnologia. Sperimentate le mappe virtuali che vi permettono di visualizzare la visuale di alcuni dei più bei panorami azeri ripresi a diverse altezze, da quella umana fino al cielo con immagini rubate a bordo di un elicottero oppure sperimentate i quiz suoi touch screen che definiscono che tipo di viaggiatore siete in base alle vostre scelte di immagini e prodotti tipici dello stato. Spostatevi poi all’esterno del Decumano e passeggiate oltre l’Albero della vita fino a raggiungere il padiglione corporate di New Holland Agricolture. L’unico brand agricolo presente a Expo attira centinaia di curiosiogni giorno grazie a un simulatore del tutto eccezionale. Varcata la soglia del padiglione, raggiungibile dopo una lunga e ripida scalinata, si avrà infatti la possibilità di “provare” a guidare una mietitrebbia. Chi lo ha provato, definisce l’esperienza «pazzesca» e c’è da crederci: ogni giorno decine di ragazzini in gita attendono pazientemente il loro turno per provare a lavorare nei campi. Anche Alitalia Ethiad offre un padiglione fatto di experience tutte 2.0. Nel suo edificio a due piani la compagnia di volo italiana offre la possibilità di provare un simulatore di volo (le code, sappiatelo, sono lunghissime. Proprio per questo motivo sul sito di Alitalia è possibile prenotare il vostro biglietto per essere pilota per un giorno) oltre che divertirsi con schermi interattivicome quello della Collective Map in cui si verrà guidati in un viaggio per scoprire il mondo in modi mai visti prima. Nel padiglione Giappone, invece, l’esperienza virtuale aspetta e sorprende i visitatori alla fine del tour per il padiglione. Il Ristorante del Futuro, così si chiama lo spettacolo, invita a sedersi all’interno diuna sala in cui è stato ricreato un ristorante con tanto di tavoli da 6 persone. Davanti a voi, una tovaglietta virtuale con cui potrete interagire grazie a delle semplici bacchette in legno. Date il via allo spettacolo e “provate” i piatti della tradizione, scanditi sugli schermi a seconda delle stagioni. Il Kazakistan ospiterà Expo nel 2017 e proprio per questo, ilsuo padiglione,è uno spettacolo continuo. Alla tradizione musicale e danzerina, viene affiancata una selezione di esperienze virtuali. Le preferite dai turisti? Senza dubbio la caccia alle locuste e il cinema in 3D in cui, oltre agli schermi e agli occhiali per tuffarsi nella terza dimensione, infatti, preparatevi a traballare. Le poltroncine su cuici si accomoda all’interno del cinema, infatti, si muoveranno senza sosta durante la proiezione attirando gridolinidi divertimento e paura da parte dei meno temerari. SPECIALI __Martedì 19 maggio 2015__ 19 Gli itinerari dell’antichità C’è anche il tour per nutrirsi di cultura Turchia, Oman e Messico: tra caffè e mais in mostra ci sono i patrimoni dell’Unesco ■■■ Non solo cibo, ma anche tan- APPUNTAMENTI Nell’auditorium di Expo il Caritas day Si svolgerà oggi nell’auditorium di Expo a Milano il “Caritas Day”, primo atto ufficiale della partecipazione dell’associazione religiosa all’esposizione universale. L’intera giornata, aperta da un intervento di monsignor Luigi Bressan, sarà dedicata «al diritto al cibo, alla lotta alla fame nel mondo, alle buone pratiche». Mostra multimediale targata Uganda Inaugura oggi la mostra multimediale Uganda Land of Hope, nata dal viaggio di sette giovani europei vincitori del concorso video Food Right Now, lanciato nel 2013 dal Cesvi e dai suoi partner europei di Alliance 2015. Intervengono Giampaolo Musumeci e Alberto Prina. Sara? visitabile fino al 24/05 in Cascina Triulza. (ore 11.30) Perché Slow Food spiegato da Petrini Carlo Petrini, presidente di Slow Food e Jacques Herzog, architetto fondatore dello studio Herzog & De Meuron di Basilea, illustrano le idee e la filosofia che hanno portato alla realizzazione del Padiglione Slow Food, le aree degustazione Slow Cheese e Slow Wine e lo Slow Food Theater. Partecipa Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 e Amministratore Delegato di Expo 2015. (ore 15) ta cultura.Expo è questo: un connubio di eventi che stupiscono, di cibi che conquistano e di paesaggi e mostre che affascinano al punto da mettere la voglia di partire per mete lontanissime all’istante. Passeggiando tra ipadiglioni infatti si rimane affascinati da culture lontane, architetture tipiche dei paesi ospitati all’interno del milione di metri quadrisu cui è sviluppato il sito espositivo e si può conoscere, fino in fondo, parte della storia di determinati luoghi. Passeggiando per il padiglione della Turchia, per esempio, non perdete l’occasione di fermare qualcuno dei ragazzi che lavorano all’interno per farvi raccontare come una costruzione così aperta, in realtà, racchiuda al suo interno preziosiricordi delpassato, oggettidelpresente e proietti il suo sguardo verso il futuro. Noi abbiamo avuto la fortuna di passeggiare all’interno del padiglione con Esra Ekmekci, fondatrice di Dream Design Factory, la società che ha realizzato - in soli due mesi - il padiglione turco. «All’interno di questo spazio, abbiamo voluto portare la nostra storia» ci racconta Esra in una passeggiata che inizia da più di 12000 anni fa, presso il Göbeklitepe, il tempio che risale alla fine del Neolitico o all’inizio del Mesolitico e i cui resti sono visitati ogni giorno da centinaia di persone. «Questo è il più antico tempio in pietra mai ritrovato» ci racconta Esra «qui circa 12000 anni fa, iniziò tutto. Le persone iniziarono a coltivare proprio in questo tempio che è stato addirittura candidato per essere inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell’Unesco». È proprio l’appartenenza a una delle liste dei patrimoni dell’umanità di Unesco uno dei fili Una preziosissima collezione di tazzine da caffè in ceramica esposta nel padiglione della Turchia conduttori all’interno del sito espositivo di Expo. Sempre all’interno delpadiglione della Turchia, si possono ammirare per esempio alcune delle tazzine di ceramica (alcune provenienti da tutto il mondo) in cui si beve il classico caffè turco. Le tazze, appartengono a una collezione privata in mostra a Expo nella mostra ospitata nell’area che ricorda una classica abitazione turca e che prende il nome di “Energizing the body + Feeding the soul: Turkish Coffee”. La collezione, preziosissima, è inserita nella Unesco’s Intangible Cultural Heritage List.E ancora.Fermatevi ad assaporare uno dei sapori tipici della cucina turca nella ricreazione del Topkap? Palace, costruito durante l’impero Ottomano e inserito dal 1985 nella lista dei patrimoni universali Unesco. Ma tracce dell’im- portanza di certe culture e tradizioni nel mondo è individuabile in molteplici aree all’interno dell’esposizione universale. Spostandosi all’estremità del Decumano, a pochi passi dalla Collina Mediterranea, il padiglione dell’Oman stupisce non solo per la sua architettura ma anche per la presenza dell’aflaj, l’antico sistema di irrigazione formato di una fitta rete di canali, cascatelle e dighe e risalente a oltre 2000 anni. La costruzione, che si può ammirare e che scorre tutta attorno al padiglione, è anch’essa annoverata tra i patrimoni dell’Unesco. E se proprio non potete fare a meno del cibo, andate alla scoperta del passito naturale di Pantelleria. Il vino, che potete trovare all’interno del Cluster Bio Mediterraneo, è una produzione d’eccellenza dell’isola la cui pratica agricola dell’alberello è stata inserita dall’Unesco tra i beni immateriali dell’Umanità, con una proclamazione svoltasi a Parigi lo scorso 26 novembre. E sempre appartenente al settore food e inserito tra i beni immateriali dell’umanità Unesco, andate alla scoperta del mais, del suo utilizzo, della sua lavorazione e della sua trasformazione in un prodotto finito all’interno del padiglione Messico.«Il mais è l’alimento base della cucina locale» ci raccontano una volta varcate le porte dell’esposizione «e dal 2010 può vantare anche uno dei più prestigiosi riconoscimenti dell’Unesco». E poi lasciatevi incantare dalle farfalle monarca, patrimonio Unesco e regine incontrastate de la Reserva de la Biosfera de la mariposa Monarca di Michoacán. M.B. Primato europeo L’agricoltura italiana è la più «green» grazie a 44 mila aziende biologiche ■■■ L’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, a leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati come avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea. È quanto è emerso all’incontro “L’agricoltura che sconfigge la crisi, la sfida della multifunzionalità” organizzato ad Expo da Coldiretti e Univerde a quattordici anni dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) che ha rivoluzionato l’attività agricola. L’Italia è l’unico Paese - sottolinea la Coldiretti che può vantare 271 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) superiori a quelle registrate dalla Francia, su ben 43.852 imprese biologiche pari al 17% di quelle europee, davanti alla Spagna, ma è anche alvertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,2%), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%) e di oltre 30 volte quella dei prodotti extracomunitari (6,3%). La rete di vendita diretta degliagricoltori di Campagna Amica ha quasidiecimila riferimenti dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari a chilometri zero con una azione di sostegno alle realtà territoriali ed un impegno contro inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi dell’Unione e nel mondo. Un percorso reso possibile - sottolinea la Coldiretti - dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità, dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo ma anche le attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Il padiglione della Coldiretti Opportunità rese possibili dalla legge di orientamento che ha allargato i confini dell’attività agricola e rivoluzionato le campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali nell’agribenessere, nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nel recupero degli scarti, nelle attività sociali, dagli agriasilo fino alla pet-therapy. Un cambiamento che - sottolinea la Coldiretti è stato recentemente riconosciuto anche dall’Istat che ha proceduto ad una rivalutazione del valore aggiunto del settore agricolo pari al 7,5% (con un impatto positivo sul Pil di 0,1 punti percentuali). 20 ATTUALITÀ __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Vacanze in arrivo Stile VALIGIE, ISTRUZIONI PER L’USO Trolley, borsoni e sacche, classici o sbarazzini. Come non sbagliare i bagagli ::: MARIA ELENA CAPITANIO ■■■ Si avvicinano sempre di più le vacanze estive e ormai è prassi abituale partire per il fine settimana, cercando di sfruttare le belle giornate primaverili. Cosa mettere in valigia? È questa la prima domanda che rivolgiamo a noi stessi all’atto di fare i bagagli, dimenticando, forse,che il contenitorenon è meno importante del contenuto. Lo stile parte dal set da viaggio, che si tratti di borsoni sportivi, trolley colorati o weekend luggage super lusso. L’iconico marchio Samsonite, amatissimo nel mondo e in particolare nel nostro Paese, ha pensato a una linea a motivi florali, realizzata in collaborazione con Liberty Art Fabrics, azienda britannica di prestigio internazionale, specializzata in tessutia fiori. Liberty Limited Edition riporta le inconfondibilifantasie della maison inglese, «vestendo» le due best-seller: le morbide B-Lite e le rigide Cosmolite. I modelli da cabina, con beauty case in abbinamento,sono disponibili in blu e in porpora, mescolando la funzionalità moderna, tipica delmarchio,con la classe senza tempo dei dettagli.La versione rigida unisce,in- PARTIRE CON GUSTO Sopra, da sinistra: la maxi borsa firmata J&C, il borsone da viaggio di Loewe e quello di Alviero Martini 1^ Classe. Sotto, il trolley colorato di Samsonite vece, leggerezza e resistenza ed è perfetta per le lunghe trasferte oltreoceano. All’interno, una piccola sorpresa: le fodere preziose, che richiamano il pattern dell’esterno e delle profilature. La linea è nata per seguire le esigenze delle donne dal gusto femminile, che desiderano non passare inosservate neppure in aeroporto. Per le giovanissime, inoltre, un’ottima soluzione per una breve gita con il fidanzato potrebbe essere la maxi bag firmata J&C Jackyceline. Qui si parla di colori accesi, dalceruleo alceleste passando per l’arancio, e di forme strutturate.La pelle semirigida dà una sensazione di raffinata essenzialità, alternando l’effetto lucido con la lucentezza opacizzata del martellato. Non manca, poi, quel sapore vintage e il comodo dettaglio di zip e tracolla. L’offerta è ampia, considerando che alcuni brand immaginano sacche adatte sia a lui che a lei. Tra questi, spicca Alviero Martini 1^Classe, che ha numerosi fan, da sempre in adorazione per le sue tipiche mappe riportate sulle stampe delle collezioni. O le ami o le odi, ma di certo sono azzeccatissime per i borsoni da viaggio della stagione in corso. Profilate in beige tono su tono o nell’incisivo nero, incarnano l’ideale «bagaglio del ritorno» (che all’andata si tiene piegato nella valigia più grande per poi essere riempito con il bottino dello shopping vacanziero). Un focus in particolare lo merita l’uomo che lavora,ilmanager che ha necessità di un modello sia per i viaggi di lavoro che per quelli di piacere. Se non si vuole sbagliare, via libera alle maxi borse firmate Loewe, marchio spagnolo di fashion luxury, fedele all’eleganza vera, quella che non dimentica dimettere alprimo posto i pellami pregiati e il design rigoroso. Già ci immaginiamo una figura maschile in abito blu che si incammina verso il terminal dei voli internazionali di qualche capitale straniera, pronto a raggiungere la sua dolce metà o il luogo di un nuovo business. Voli pindarici a parte, una volta scelta la valigia a voi più congeniale, non dimenticatevi di seguire le regole d’oro dell’organizzazione interna. Si ini- In aumento fatturato, assunzioni e negozi Massimo Basei, dg di Pandora Italia. Dopo l’apertura di un nuovo negozio a Pesaro, sarà la volta di Bergamo e Salerno; secondi punti vendita per Venezia e per Milano «Scommettiamo sugli anelli» Il dg di Pandora Italia: «Dopo il braccialetto componibile puntiamo su nuovi pezzi personalizzabili» ::: BENEDETTA VITETTA ■■■ È diventata un fenomeno azien- dale studiata da Harward fino alla Bocconi. Fondata dai coniugi Per e Winnie Enevoldsen nel 1982 come piccola gioielleria di Copenhagen (Danimarca), in poco più di 30 anni si è trasformata in un colosso mondiale presente oggi in 6 continenti e in oltre 90 Paesi, con 9.600 punti vendita di cui 1.400 negozi monomarca. Si tratta di Pandora, uno dei marchi di gioielleria leader al mondo insieme a Tiffany e Cartier. Se il quartier generale è rimasto a Copenhagen, la produzione è da sempre localizzata in Thailandia nei cinque impianti diproprietà diGemopolis, dove nel 2014 sono stati prodotti 91 milioni di monili. Dal 2010, anno in cui è avvenuto lo sbarco in Italia, è quotata al Nasdaq Omx di Copenha- gen. Nei giorni scorsi la casa madre ha annunciato i conti dei primi tre mesi del 2015 che hanno chiuso con un aumento del fatturato del 36,8% a circa 475 milioni di euro, trainato da tutte le aree geografiche, in particolare dall’Asia Pacifico (+55,6%), seguita dalle Americhe cresciute del 34,4%. Alla luce dei primi dati, il gruppo ha deciso di rivedere al rialzo le stime per l’intero esercizio che dovrebbe chiudere con un fatturato di oltre 2 miliardi e 325 nuovi monomarca. Per comprendere il successo dell’azienda, famosa nel mondo per i suoi bracciali «componibili», ci siamo rivolti al direttore generale di Pandora Italia, Massimo Basei,con un passato in Safilo,che cinque anni fa ha scelto di guidare il lancio del brand in Italia. Ci dica, se esiste, la ricetta di una crescita così forte. «Venendo da un mondo in cui mi occupavo di cose completamente diverse, a convincermi del fatto che il marchio potesse avere successo anche in Italia, Paese in cui il settore è parcellizzato da migliaia di piccole gioiellerie, è stato l’entusiasmo contagioso dei vertici di Pandora. E poi ovviamente il loro modello di business». In cosa consiste e perché si sta rivelando tanto vincente? «È un modello integrato verticalmente: dalla progettazione alla produzione, passando al design e al marketing e finendo con la distribuzione diretta, tutto viene fatto da Pandora. A questo bisogna aggiungere il prezzo, la qualità del prodotto che viene rifinito a mano dai nostri artigiani, la capillare distribuzione sulterritorio, la differente gestione dei mercati e la personalizzazione del gioiello». zia facendo una lista del necessario per poi mettere tutto sul letto. Lungo i lati vanno le scarpe (non mettetene troppe però) e gli abiti devono essere arrotolati(mai piegati). Fatte queste prime mosse, controllate se ci siano buchi. In caso affermativo, riempiteli con i costumi da bagno, che non rischiano di stropicciarsi. Di seguito viene il turno dei pantaloni: prima i jeans, che sono più pesanti e dopo i modelli classici. A questo punto si saranno creati altri piccoli vuoti, ideali per riporre biancheria intima e accessori. Sarà poi la volta di magliette e golfini, da ricoprire con i capi più leggeri e delicati. Ultima mossa - a dir poco fondamentale - è quella di stendere un vecchio foulard, per evitare incidenti con la zip della valigia. Ne parla quasi fossero gioielli fatti su misura per ogni donna. «È così: il cavallo di battaglia che ci ha reso riconoscibili nel mondo è il nostro bracciale “componibile”. Ilmonile in argento al quale è possibile aggiungere pietre, charms e ciondoli di ogni forma, colore e misura. Per far sì che ogni cliente possa personalizzare il proprio gioiello a seconda di gusto, look e tasche. E ora punteremo anche sugli anelli personalizzabili». Un’anticipazione sui dati italiani? «Dal 2010 siamo in continua crescita. Oggi siamo il secondo mercato dopo la Uk. Oggi il peso del Belpaese, rispetto all’area Europa, è di circa il 17%. Contiamo di archiviare il 2015 con un fatturato sopra i 100 milioni di euro, circa 180 dipendenti (+50 rispetto a fine 2014) e di arrivare a oltre 40 monomarca». Di questi tempi è quasi sorprendente sentir parlare di assunzioni. «Pandora va sempre in controtendenza: anche lo scorso anno abbiamo assunto una cinquantina di persone. Anche se devo confessarle che trovare nuove risorse non è sempre così facile come sembra». Dove aprirete presto nuovi negozi? «Abbiamo appena aperto a Pesaro, poi sarà la volta di Bergamo e Salerno ed entro l’anno il secondo store di Venezia, vicino Rialto. A giugno ci sarà l’apertura del secondo monomarca di Milano, in piazza Gae Aulenti, a pochi passi dalnostro nuovo quartier generale di Porta Nuova». __Martedì 19 maggio 2015__ * * DENOMINAZIONE CODICE ISIN VALUTA EMISSIONE TAGLIO MINIMO PREZZO DI EMISSIONE SCADENZA CEDOLA ANNUA LORDA 1° E 2° ANNO (1) CEDOLA ANNUA NETTA 1° E 2° ANNO (1) CEDOLA ANNUA VARIABILE LORDA DAL 3° AL 7° ANNO (1) OBBLIGAZIONE BANCA IMI COLLEZIONE TASSO MISTO DOLLARO USA SERIE II IT0005114365 USD 2.000 DOLLARI STATUNITENSI 99,66% 14/05/2022 3,60% 2,66% Libor USD 3 mesi + 0,50% OBBLIGAZIONE BANCA IMI COLLEZIONE TASSO MISTO STERLINA INGLESE SERIE I IT0005114357 GBP 1.000 STERLINE INGLESI 99,63% 14/05/2022 3,30% 2,44% Libor GBP 3 mesi + 0,50% (1) La tassazione vigente al momento dell’emissione è pari al 26% 21 Borsa Milano-FTSE Mib Gli indici 6 0 0 5 0 0 4 0 0 3 0 0 2 0 0 1 0 0 0 ::: Borsa Londra-FTSE 100 -1,17% 23.198,1 8 7 6 5 4 3 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Beni culturali dei privati ai privati Così porteranno gettito e crescita ::: MOROELLO DIAZ DELLA VITTORIA PALLAVICINI* risorse?». Questa domanda aperta, non a caso, ha introdotto la tavola rotonda promossa in occasione della XXXVIII assemblea dell’Associazione delle Dimore Storiche, che presiedo e che riunisce circa 4500 proprietari di beni culturali privati. Perché un interrogativo? Perché, come emerso chiaramente dagliinterventi deirelatori, la crisi degli ultimi anni ha inferto un colpo ferale alla gestione del patrimonio culturale in Italia, sia pubblico che privato. Le risorse pubbliche allocate alla Cultura si sono ridotte allo 0,1% del Pil, e anche gli investimenti da parte di proprietari privati hanno risentito fortemente da un lato della contrazione della redditività personale e dall'altro dell'impatto sempre più incisivo degli adempimenti e degli oneri fiscali. Certo, il Paese ha vissuto in questi anni una situazione straordinaria, ma purtroppo la gestione dei beni culturali è stata affrontata nell’emergenza con una certa mancanza di visione, promulgando misure d’urgenza, qualitagli agliinvestimenti e incrementi della tassazione, che, a fronte di un dubbio incremento del gettito nell'immediato, hanno senz'altro definitivamente aggravato la condizione di un settore che, appunto, non è da considerare un onere da contenere, ma il vero e proprio "petrolio d'Italia", una risorsa fondamentale per le nuove generazioni. Che fare allora? È necessario accelerare un ripensamento della politica - di cui l’Art Bonus rappresenta un primo importante segnale - che individui strumenti e meccanismi di rifondazione e sviluppo del sistema economico, a cuiibeni culturalipossono dare nuova linfa: dal turismo, alle piccole imprese che gravitano attorno aibeni culturali, alla produzione agricola d'eccellenza, alle iniziative culturali, fino alla moda e al design. Con questo nuovo approccio strategico, i beni culturali potranno esprimere appieno il loro potenziale di volano economico. Di questo percorso vogliono essere protagonisti anche i proprietari di beni culturali privati, impegnati nelconservare beni diinteresse pubblico che generano ricadute positive sull'economia e sui territori, come dimostrato anche da un recente 1 5 0 2 0 9 0 6 0 3 0 Petrolio - al barile 5.012,31 2 0 0 Euro/Dollaro 59,67 $2 2 +0,12% +0,37% 0 1 5 0 1 0 0 5 0 5 0 0 0 +0,45% 1 5 0 1 0 0 5 0 1,1389 $ +0,54% 0 0 Vendite extra Ue +13,2% Intervento ■■■ «Beni culturali: oneri o 6.968,87 1 Borsa Parigi-CAC 40 studio campione realizzato da Deloitte per conto di Adsi Toscana (grazie al contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze) sul sistema delle dimore storiche nella provincia di Firenze. Un impatto economico positivo che potrebbe aumentare qualora fossero liberate risorse per nuovi investimenti, come dimostrato dall’analisi presentata dal professor Luciano Monti,docente di Politica Economica Europea presso la Luiss Guido Carli, in base alla quale una riduzione del carico fiscale sui beni culturali privati, condizionata ad investimenti per la valorizzazione delle dimore stesse (servizi per una migliore fruizione degli immobili, messa in rete con altre realtà del territorio)avvierebbe un circuito virtuoso, legato alle attività di manutenzione effettuate e all’Iva generata dalle attività culturali che ruotano attorno alla dimora stessa, che potrebbe produrre un maggior gettito fiscale di diversi milioni di euro, parametrato sulle 50.000 dimore storiche presenti in Italia. Siamo allora grati a Carlo Calenda,viceministro alMinistero per lo Sviluppo Economico, e a Cosimo Maria Ferri, sottosegretario al Ministero della Giustizia, per il forte sostegno espresso, e a Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario al Mibact, e Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Mef, per il costante impegno e la proposta avanzata della costituzione immediata di un tavolo di lavoro, che, nel quadro della strategia di valorizzazione del patrimonio pubblico, affronti anche iltema deibeni culturali privati riconoscendo la loro unicità,non solo in quanto beni di interesse storico-artistico e quindi vincolati, ma anche perché differenti e «inefficienti» nelle strutture e nelle conformazioni. È quindi importante sottolineare che qualsiasi forma di differenziazione sia riconosciuta dall’accesso all’Art Bonus, a meccanismi di deducibilità degli interventi dimanutenzione, a una classificazione differente nell’ambito della riforma del catasto rappresenterà solo uno strumento per consentire di conservare per le nuove generazioni beni di incomparabile bellezza che tutto il mondo ci invidia. *Presidente Associazione Dimore Storiche Italiane Il Fmi promuove l’Italia Tutto merito dell’export Il fondo rivede le stime del Pil al rialzo a +0,7%. La bilancia commerciale corre Ma la Lagarde spinge per il taglio del debito e le riforme. Male i dati sulla cig ::: UGO BERTONE ■■■ Cara Italia, il momento è propizio, approfittane. Anche perché il tasso didisoccupazione «resta sgradevolmente alto, specie tra i giovani». Si chiude così, con la doppia raccomandazione a combattere «le due sfide gemelle, cioè sostenere la crescita e ridurre il debito», la missione in Italia del Fondo Monetario, capitanata dalla signora Petya Koeve Brooks. Ma stavolta, complice l’azione della Bce e il miglioramento dei conti del sistema bancario, l’Italia riceve una promozione: il Pil 2015, secondo le stime del Fondo, chiuderà con una crescita dello 0,7% (contro il precedente 0,5%), mentre per il 2016 la previsione è dell’1,2% . Un trend reso possibile «dalle robuste esportazioni» di questi mesi. Insomma, «il primo trimestre è andato molto meglio delle attese - dice la signora Koeve Brooks mentre per il2016 siamo ancora cauti perché vogliamo vedere in quale misura riprenderanno gli investimenti». Nel frattempo, però, dal fronte del lavoro è arrivata una nuova doccia fredda: ad aprile le ore di cassa integrazione sono tornate a salire a 61 milioni, assaimeglio del corrispondente periodo del 2014 (-36,9%) ma con un’inversione di tendenza +3,6% rispetto a marzo. Certo, cala la cassa integrazione ordinaria (si è quasi dimezzata - ha detto ieri Matteo Renzi - a dimostrazione che l’Italia sta ripartendo) e quella straordinaria ma la cassa in deroga è crollata (-77,3%) per carenza di stanziamenti. I segnali positivi sottolineati dal rapporto del Fondo vanno perciò maneggiati con prudenza anche se gli ispettori di Washington sottolineano che alcuni provvedimenti del governo (jobs acte decreto sulle bance Popolari) hanno contribuito ad «innalzare la fiducia». Ora però l’Fmi invita ad accelerare il passo sulle privatizzazioni e la riduzione del debito pubblico. Pur definendo «positiva» la cessione di alcune quote di Enel, per il Fondo occorre fare molto di più e cioè ritornare per lo meno sul livello previsto nella legge distabilità, che registrava termini più sostanziosi rispetto a quelli indicati poi nel Documento di economia e finanza. Per quanto riguarda i conti pubblici, «il modesto consolidamento di un quarto di punto percentuale di Pil è appropriato, considerando la crescita ancora sottotono e l’e- levato debito» e ilFondo prevede che l’Italia non modificherà i propri obiettivi di bilancio per far fronte ai rimborsi delle pensioni. Ma soprattutto, a fare di più per il lavoro perché, come scrivono gli ispettori con un certo eufemismo, «la disoccupazione, specie quella giovanile, resta sgradevolmente alta». Occorre tener alta la guardia anche perché l’analisi si riferisce aimesi della grande spinta dell’euro debole che hanno favorito, assieme al basso livello dei prezzi petroliferi, un forte recupero della bilancia commerciale. Nel corso di marzo la bilancia commerciale ha registrato un saldo positivo di 4,060 miliardi (contro 3,842 dell’anno precedente) grazie alla spinta dell’export (Jobs act, fuori dall’area euro. Guardando alprimo trimestre, rileva l’Istat,«la positiva dinamica congiunturale dell’export +1,2% è da ascrivere all’area extraUe +2.9%». Il fenomeno ha preso velocità a marzo quando le vendite del made in Italy fuori dall’area euro sono schizzate su del 13,2%, contro il +9,2% nell’eurozona. Insomma, la miscela innescata da Mario Draghi ha prodotto i suoi buoni frutti, soprattutto verso il mercato Usa che ha aumentato l’import dall’Italia del 44% a marzo. Un dato "miracoloso" che si spiega con le esportazionidiJeep,Maserati ed altre vetture del gruppo Fiat Chrysler prodotte in Italia per il mercato Usa. Tornano però a correre le importazioni dalla Cina (+5,1%). Bce raccomanda fusione Mps ancora al ribasso in vista dell’aumento di capitale ■■■ Seduta di passione per Monte dei Paschi nel giorno del raggruppamento titoli: una nuova azione ogni venti possedute nel caso dell’istituto senese. Certo ilragguppamento, come sempre rappresenta uno stimolo per il ribasso. Ma a pesare sono, soprattutto, le indiscrezioni di stampa di un aumento di capitale a sconto del 35-40%. L’effetto è molto diluitivo per chinon parteciperà all’operazione ma servirà a incoraggiare le sottoscrizioni. Già l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro lanciato a giugno dell’anno scorso prevedeva uno sconto del 35,5% sul prezzo teorico del- l’azione dopo lo stacco del diritto di opzione. Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha assicurato che entro questa settimana la Commissione approverà il prospetto sull’aumento di capitale. La banca ha aggiornato i suoi obiettivi del piano industriale e il management si aspettava per quest’anno un utile lordo di 1,6-1,8 miliardi di euro. «Consideriamo questa previsione deludente perché la cifra è leggermente al di sotto degli 1,89 miliardi inclusi nella nostra stima precedente e perché implica che il risultato operativo positivo del primo trimestre dovrebbe essere consi- derato come non ripetibile», sottolineano gli esperti di Banca Imi. In ogni caso si tratta di schermaglie di Borsa.Montepaschi, infatti è destinato ad un matrimonio veloce. Lo ha ripetuto ancora una volta la Bce che già agli stress test di novembre aveva bocciato l’istituto senese. Si tratta però di trovare il compratore. Guardando all’Italia c’è ancora Ubi in pole position. Ma a Bergamo non sembrano entusiasmarsi all’idea. Non resta allora che guardare all’estero. Magari rispolverando il progetto della grande banca del centro con Mps e Bnl, ora di proprietà francese. __Martedì 19 maggio 2015__ 23 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Recchi a favore della fusione H3g-Wind Il caffè Zanetti sbarca a Piazza Affari ■■■ «È un trend che si sta verificando in tutta Europa, suc- ■■■ È fissata per il 3 giugno la data di debutto in Borsa per cede anche in Italia, è una cosa che i mercati si aspettano. Rimane comunque un mercato con molta competizione, molta concorrenza, che è favorevole ai consumatori». Così il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, commenta la possibile fusione delle attività italiane di H3G e Wind. A margine di un evento a Milano, Recchi ha spiegato: «Questa è un’aggregazione che poi favorisce anche gli investimenti». Massimo Zanetti Beverage group, il gruppo del caffè cui fa capo tra l’altro Segafredo. Sarà un «momento storico» secondo Massimo Zanetti, presidente dell’omonimo gruppo, che sarà la prima società italiana del caffè a quotarsi a Piazza Affari. «La Borsa per noi - ha spiegato Zanetti, - non sarà un punto d’arrivo bensì il primo giorno. Di lì in poi inizieremo a diventare un gruppo internazionale sempre più grande». Mercato Azionario AZIONI Intervista ad Antonio Tajani «Ultima chiamata in Europa per salvaguardare il made in» Il vicepresidente del Parlamento Ue sollecita il governo: «Il 28 maggio prema per far approvare la direttiva sulle etichette. Bloccherebbe falsi e concorrenza sleale» ::: GIOVANNI MIELE ■■■ «Il prossimo 28 mag- gio, alla riunione del Consiglio Europeo sulla Competitività, il governo italiano può cogliere una grossa opportunità per le nostre imprese,portando a casa il nuovo regolamento sul made in». È una sorta di avviso ai naviganti quello che lancia Antonio Tajani dalla sua postazione di Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo, per richiamare l’attenzione del nostro esecutivo sui contenuti di una normativa che dovrebbe introdurre l’obbligo di indicare nelle etichette il paese di origine del prodotto. Si tratta, spiega Tajani, di un traguardo ormai a portata di mano che si basa su una proposta da lui avanzata nel 2013, come Vicepresidente dell’Unione Europea nella Commissione Barroso e approvata prima dalla Commissione e poi a larga maggioranza dal Parlamento Europeo. Riguarda i prodotti non alimentari, ma settori di importanza strategica per l’Italia come il tessile, le calzature, il legno-arredo, la ceramica e la gioielleria. Ma in concreto, Onorevole Tajani, che cosa cambierebbe per le nostre aziende con la nuova regolamentazione? «Innanzitutto, trattandosi di un regolamento e non di una direttiva, entrerebbe immediatamente in vigore e consentirebbe subito di arginare, sul piano della qualità e della sicurezza, la concorrenza sleale di prodotti provenienti da paesi come la Cina, che non rispettano nessun criterio di tutela della salute dei consumatori. Ma le nuo- Antonio Tajani ve disposizioni consentirebbero anche di contrastare con maggiore efficacia ilfenomeno della contraffazione illegale che fa registrare un volume d’affari paria quello della droga. E poi se riusciremo ad approvare la normativa sul “made in” saremo più for- ti anche nella trattativa con gli Stati Uniti per la definizione del nuovo trattato commerciale transatlantico». Secondo lei il Governo Renzi ha un peso sufficiente in Europa per portare a casa questo risultato? «Il governo sa che tutte le MERCATINO Finmeccanica è tra le società che svilupperanno il drone europeo Le società aerospaziali europee, Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Finmeccanica, accolgono con soddisfazione l’accordo siglato da Francia, Germania e Italia per l’avvio dello studio di definizione di un nuovo velivolo europeo non pilotato. Secondo la dichiarazione di intenti firmata ieri dalle tre nazioni, a completamento di questa fase, sarà presa la decisione se avviare o meno lo sviluppo e l’acquisizione del sistema. forze politiche sono a favore del "made in" e che ci sono tutte le condizioni per ottenerlo ma se l’Italia conta poco in Europa non possiamo dare la colpa alla Signora Merkel. Lei è il Cancelliere tedesco, è la più attiva, studia le carte, conosce più degli altri i dossier e difende in Europa gli interessi della Germania. L’Italia ancora non si è resa conto che Bruxelles è una capitale dove bisogna essere presentiin maniera sistematica. C’è bisogno di più Italia in Europa e non basta rilasciare interviste per pesare di più». Intanto però, dopo Grillo, anche nel Centrodestra sia Salvini che la Meloni non escludono l’uscita dall’euro. «Si tratta di posizioni propagandistiche e demagogiche. Uscire dall’euro oggi significherebbe continuare a pagare i mutui in euro con una moneta svalutata e con conseguenze disastrose soprattutto per le fasce più deboli. Quello che occorre invece è cambiare questa Europa e favorire la ripresa economica e dell’occupazione. Serve innanzitutto una riforma radicale del sistema burocratico che oggi impedisce la nascita di nuove imprese, l’armonizzazione fiscale a livello europeo, la riduzione delle imposte e l’apertura delcredito alle imprese, sull’onda del quantitative easing lanciato dalPresidente Draghi. Un uomo, scelto a suo tempo dal Presidente Berlusconi, che, in contrasto con un rigorismo miope e recessivo, ha dimostrato, con i fatti e non con le chiacchiere, di avere una grande capacità di governo della finanza a sostegno dello sviluppo economico». BOT BOT 29.05.2015 (182) BOT 12.06.2015 (364) BOT 30,06,2015 (180) BOT 14.07.2015 (365) BOT 14.08.2015 (365) BOT 31.08.2015 (185) BOT 14.09.2015 (367) BOT 30.09.2015 (183) BOT 14.10.2015 (365) BOT 30.10.2015 (183) BOT 13.11.2015 (364) BOT 14.12.2015 (367) BOT 14.01.2016 (365) BOT 12.02.2016 (364) BOT 14.03.2016 (367) BOT 14.04.2016 (366) BOT 13.05.2016 (365) BTP BTP 15.06.2015 3% VAR% A ACEA ACOTEL GROUP ACSM-AGAM AEDES AEFFE AEGON AEROPORTO DI FIRENZE AGEAS AHOLD KON ALBA PRIVATE EQ ALCATEL-LUCENT ALERION ALLIANZ AMBIENTHESIS AMPLIFON ANIMA HOLDING ANSALDO STS ARENA ASCOPIAVE ASTALDI ASTM ATLANTIA AUTOGRILL AUTOS MERIDIONALI AXA AZIMUT A2A Ultima rilev. 100,002 100,001 100,003 99,999 100,003 100,001 100 100,006 100,005 99,996 100,007 100 100,004 99,993 100,029 100,003 99,99 100,211 Titolo BTP 15.07.2015 4,5% BTP 1.8.2015 3,75% BTP 01.11.2015 3% BTP 01.12.2015 2,75% BTP 15.04.2016 3,75% BTP 15.05.2016 2,25% BTP 1.08.2016 3,75% BTP 15.09.2016 4,75% BTP 15.11.2016 2,75% BTP 15.12.2016 1,5% BTP 01.02.2017 4% BTP 01.05.2017 4,75% BTP 15.05.2017 1.15% BTP 01.06.2017 4,75% BTP 1.8.2017 5,25% BTP 01.11.2017 3,50% BTP 15.1.2018 0,75% BTP 01.02.2018 4,5% BTP 15.05.2018 0,25% BTP 01.06.2018 3,5% BTP 01.08.2018 4,5% Ultima rilev. 100,703 100,75 101,335 101,475 103,4 102,195 104,459 106,192 103,911 102,216 106,576 108,979 101,97 109,23 111,04 107,9 101,2 111,23 99,68 109,37 112,96 Titolo BTP 01.12.2018 3,5% BTP 1.2.2019 4,25% BTP 01.03.2019 4,5% BTP 01.05.2019 2,5% BTP 1.8.2019 1,5% BTP 01.09.2019 4,25% BTP 01.12.2019 1,05% BTP 1.2.2020 4,5% BTP 01.03.2020 4,25% BTP 01.05.2020 0,7% BTP 01.09.2020 4% BTP 01.03.2021 3,75% BTP 01.05.2021 3,75% BTP 1.8.2021 3,75% BTP 01.09.2021 4,75% BTP 15.12.2021 2,15% BTP 01.03.2022 5% BTP 15.04.2022 1,35% BTP 01.09.2022 5,5% BTP 01.11.2022 5,5% BTP 01.05.2023 4,5% Ultima rilev. 110,71 113,72 114,88 107,42 103,66 115,2 101,45 117,38 116,38 99,5 115,91 115,12 114,98 115,37 121,44 105,62 124,08 100,2 127,8 127,87 122,02 Titolo BTP 01.08.2023 4,75% BTP 15.09.2023 2,6% BTP 1.11.2023 9% BTP 01.03.2024 4,5% BTP 01.09.2024 3,75% BTP 01.12.2024 2,5% BTP 01.03.2025 5% BTP 01.06.2025 1,5% BTP 01.03.2026 4,5% BTP 1.11.2026 7,25% BTP 1.11.2027 6,5% BTP 01.09.2028 4,75% BTP 1.11.2029 5,25 BTP 01.03.2030 3,50% BTP 01.05.2031 6% BTP 01.03.2032 1,65% BTP 1.2.2033 5,75% BTP 01.08.2034 5% BTP 1.2.37 4% BTP 01.08.2039 5% Ultima rilev. 123,97 117,31 157,66 122,56 116,54 105,79 128,07 97,22 124,31 152,72 146,95 128,06 135,22 114,4 147,58 90,63 145,76 135,42 119,88 137,77 Titolo Ultima rilev. BTP 01.09.2040 5% EUR BTP 15.09.2041 2,55% BTP 01.09.2044 4,75% BTP 01.09.2046 3,25% 138,01 125,5 136,57 106,86 CCT CCT 01.09.2015 100,101 CCT-EU 15.12.2015 100,45 CCT 01.07.2016 IND 100,291 CCT 1.03.2017 100,32 CCT-EU 15.06.2017 104,9 CCT-EU 15.10.2017 101,57 CCT-EU 15.04.2018 102,39 CCT-EU 01.11.2018 105,27 CCT-EU 15.11.2019 103,8 CCT-EU 15.12.2020 EUR6M+0,8 102,1 CCT-EU 15.06.2022 EUR6M+0,55 100,11 CTZ CTZ 30.06.2015 CTZ 31.12.2015 100 99,986 Titolo Ultima rilev CTZ 29.04.2016 CTZ 30.08.2016 CTZ ZC 27.02.2017 BTP INDICIZZATI BTP IT 26.03.2016 2,25% BTP IT 11.06.2016 BTPI 15.09.2016 2,1% BTP IT 22.10.2016 BTP IT 22.04.2017 BTPI 15.9.2017 2,10% BTP IT 12.11.2017 BTPI 15.09.2018 1,7% BTPI 15.09.2019 2,35% BTP IT 23.04.2020 BTP IT 27.10.2020 BTPI 15.9.2021 2,1% BTP IT 20.04.2023 BTPI 15.09.2024 2,35% BTPI 15.9.2026 3,1% BTPI 15.9.2035 2,35% 99,995 99,932 99,761 101,73 103,87 103,475 103,13 103,575 106,06 104,45 106,96 110,8 105,53 104,23 112,1 100,44 115,8 125,4 123,5 AZIONI PREZZO VAR% PR. UF. B B CARIGE B CARIGE RSP B DESIO BRIA RNC B DESIO E BRIANZA B IFIS B INTERMOBILIARE B M.PASCHI SIENA B P DI SONDRIO B P EMILIA ROMAGNA B POP ETRURIA E LAZIO B POP MILANO B POP SPOLETO B PROFILO B SANTANDER B SARDEGNA RSP BANCA GENERALI BANCO POPOLARE BANZAI BASF BASICNET BASTOGI BAYER BB BIOTECH B&C SPEAKERS BCA FINNAT BE BEGHELLI BENI STABILI BEST UNION COMPANY BIALETTI INDUSTRIE BIANCAMANO BIESSE BIOERA BMW BNP PARIBAS BOERO BOLZONI BON FERRARESI BORGOSESIA BORGOSESIA RSP BREMBO BRIOSCHI BRUNELLO CUCINELLI BUZZI UNICEM BUZZI UNICEM RSP C CAD IT CAIRO COMMUNICATION CALEFFI CALTAGIRONE CALTAGIRONE EDITORE CAMPARI CARRARO CARREFOUR CATTOLICA ASSICURAZIONI CEMBRE CEMENTIR HOLDING CENTRALE DEL LATTE TO CERVED INFORMATION SOL CHL CIA CICCOLELLA CIR CLASS EDITORI CNH INDUSTRIAL COFIDE COGEME SET CONAFI PRESTITO’ CR VALTELLINESE CREDEM CREDIT AGRICOLE CSP INTERNATIONAL CTI BIOPHARMA D DADA DAIMLER DAMIANI D’AMICO DANIELI & C DANIELI & C RSP DANONE DATALOGIC DEA CAPITAL DELCLIMA DE’LONGHI DEUTSCHE BANK DEUTSCHE TELEKOM DIASORIN DIGITAL BROS DMAIL GROUP E EDISON RSP EEMS EI TOWERS EL EN ELICA EMAK ENEL ENEL GREEN POWER ENERVIT ENGINEERING ENI E.ON ERG ERGYCAPITAL ESPRESSO ESPRINET EUKEDOS EUROTECH EXOR EXPRIVIA F 12,19 11,85 1,375 2,6 2,4 7,035 15 33,52 18,16 2,846 3,344 3,04 147,1 0,505 7,19 8,08 9,375 0,0051 2,2 7,93 12,61 23,65 8,585 18,6 22,78 28,88 1,091 -0,49 12,1357 -0,92 11,8489 0,73 1,3749 -0,76 2,6165 0,08 2,3714 - 7,035 -1,83 15,0259 -0,92 33,4826 - 18,16 -0,28 2,8078 0,12 3,3479 1,33 3,02 0,27 146,9567 -1,37 0,5077 1,13 7,1813 1,44 8,0215 -1,47 9,3976 - 0,005 -0,54 2,1981 1,93 7,8678 -0,79 12,6019 -1,62 23,5059 -0,12 8,577 -0,16 18,5117 - 22,7114 0,66 28,9366 1,39 1,0845 36,35 14,49 25 129,28 9,79 13,19 11,94 13,17 29,71 25,37 12,9 7,95 7,29 29,82 46,62 94,04 12,55 20,48 65,9 31,9 22,35 37,36 24,92 19,89 64,53 30,27 7,05 2,814 3,28 20 3,52 10,43 4,328 7,88 0,583 0,929 1,794 0,31 6,565 10,75 32,36 15,24 5,86 86,55 3,94 2,114 133,2 273,5 7,4 0,5105 0,5995 0,449 0,7 2,19 0,561 0,4747 15,24 0,4999 102,8 56,4 20,07 3,686 25,35 0,757 0,78 38,45 0,0939 17 14,38 8,895 0,71 7,05 2,55 2,7765 2,12 3,2255 3,73 19,5795 -0,68 3,5214 -4,49 10,43 -3,86 4,3618 1,16 7,87 - 0,5883 -1,69 0,9286 - 1,7955 -2,36 0,3152 -1,13 6,5824 -0,92 10,7891 -1,67 32,2745 0,46 15,126 -1,01 5,8756 -0,29 86,2638 2,07 3,9705 -0,28 2,0715 1,91 132,2423 -0,22 273,1465 0,07 7,3268 -1,92 0,5059 -0,99 0,5975 -1,62 0,4527 1,52 0,6989 - 2,1977 0,63 0,554 -1,1 0,4719 -1,04 15,1259 -1,01 0,4959 0,49 102,5775 -0,35 56,2524 0,6 20,0371 0,16 3,6685 -1,13 25,3994 1 0,7352 1,17 0,78 1,99 38,1188 -1,26 0,0941 -0,23 17,0151 -2,31 14,4633 -0,89 8,8595 29,36 29,08 51,85 46,09 -0,56 10,96 39,79 44,19 50,37 71,24 0,32 -7,08 10,09 40,39 51,49 22,94 70,56 -6,13 17,15 39,04 23,33 26,36 23,1 11,83 20,59 9,5 3,79 1,54 62,82 96,81 13,09 15,55 -0,86 31,64 11,67 -5,02 -8,56 38,81 2,29 -8,26 36,82 39,2 4,384 4,972 1,208 2,46 0,868 6,945 2,088 30,18 7,195 15 5,91 3,7 6,8 0,0457 0,305 0,2413 1,075 0,3467 7,81 0,5165 0,0481 0,35 1,204 7,69 13,79 1,599 1,576 -1,48 4,3371 17,66 0,57 4,9882 2,43 - 1,1951 -13,71 10,31 2,3121 28,39 2,36 0,8742 4,58 -0,79 6,9289 34,59 -0,1 2,0869 9,89 -0,03 30,4043 19,05 -4,95 7,2039 25,68 -1,06 15,0308 46,91 -0,51 5,8511 17,85 1,43 3,676 37,85 2,56 6,7545 55,61 -0,44 0,0454 19,01 0,99 0,3019 30,01 - 0,2416 6,3 -0,46 1,0754 24,28 -3,37 0,3485 12,97 0,26 7,778 16,57 - 0,5131 19,56 - 0,0487 -1,41 0,3473 43,74 1,01 1,1937 51,83 -0,9 7,671 23,43 -3,16 13,8711 28,28 -1,66 1,6019 14,46 - 1,5784 -18 2,854 86,3 1,405 0,619 20,04 14,38 62,55 11,67 1,59 2,27 21,39 28,74 16,31 41,78 6,28 2,238 -1,31 1,53 1,37 0,81 -1,86 -0,14 0,4 -0,26 2,12 -0,44 0,52 -0,21 2,45 0,36 0,24 -1,76 2,8767 85,4493 1,4053 0,6141 20,1536 14,3936 62,55 11,5698 1,5777 2,2613 21,2965 28,9006 16,2256 41,7247 6,2657 2,2227 9,85 24,17 12,58 34,86 -2,62 4,73 15,83 31,12 16,44 14,36 42,89 14,96 20,9 25,35 96,87 -2,61 0,7645 0,1059 56,5 37,42 2,136 0,9005 4,206 1,745 3,804 58,9 16,41 13,67 11,52 0,1137 1,047 8,59 1,028 1,87 42,77 0,8 0,07 -1,49 -0,98 0,28 0,5 0,1 -2,73 -1,86 1,64 -3,19 -0,44 -2,95 0,62 -1,69 -3,16 -2,1 -2,35 1,78 -2,44 0,7595 0,1067 56,0944 38,4446 2,1422 0,8918 4,189 1,7547 3,7764 58,1891 16,4679 13,7128 11,4838 0,1121 1,0614 8,6582 1,036 1,8975 42,4826 0,8093 -10,48 -37,41 36,57 41,05 28,21 4,77 13,8 0,63 13,89 57,07 13,09 -2,5 24,47 25,77 9,81 49,91 4 16 25,65 11,97 1,213 0,58 1,2045 30,5 13,7 1,48 13,5365 42,71 7,64 -5,33 7,591 163,99 6,165 -0,8 6,1691 -2,38 0,752 -2,02 0,7588 -2,15 6,87 0,44 6,8493 47,17 11,14 0,09 11,0882 44,02 0,6515 -0,53 0,6534 16,86 1,935 0,57 1,9688 12,89 FALCK RENEWABLES FIAT CHRYSLER FIDIA FIERA MILANO FINCANTIERI FINECOBANK FINMECCANICA FNM FULLSIX G 1,189 3,92 17,7 3,29 17,48 3,364 GABETTI GAS PLUS GDF SUEZ GEFRAN GENERALI GEOX H -0,83 1,1754 44,21 0,77 3,947 12,06 -0,56 17,7344 -9,23 3,07 3,2783 9,3 -2,56 17,5025 2,82 -2,32 3,3991 24,59 2,38 -0,42 HERA I I GRANDI VIAGGI IGD IL SOLE 24 ORE IMA IMMSI INDUSTRIA E INNOVAZIONE ING GROEP 0,4469 0,795 0,7925 45,85 0,628 0,487 14,4 Titolo 360 2,3736 22,37 -0,91 0,4416 -16,23 -4,85 0,8068 23,26 -0,94 0,7928 33,42 -2,05 45,4928 26,31 0,72 0,6259 16,3 3,95 0,4733 34,16 -1,77 14,5241 33,21 Euribor Titoli di stato Titolo PREZZO Dati aggiornati al 15/05 365 Titolo 360 365 1 SETT. -0.12 -0.122 3 MESI -0.01 -0.01 2 SETT. -0.096 -0.097 6 MESI 0.058 0.059 1 MESE -0.05 -0.051 9 MESI 0.106 0.107 2 MESI -0.028 -0.028 12 MESI 0.167 0.169 Cambi Titolo Dollaro USA Yen Dollaro Canadese Dollaro Australiano Franco Svizzero Sterlina Corona Svedese Corona Danese Corona Norvegese Corona Ceca Fiorino Ungherese Domanda Offerta 1,1389 136,3300 1,3733 1,4228 1,0482 0,7270 9,3836 7,4640 8,3815 27,4010 307,5500 1,1328 135,7800 1,3636 1,4159 1,0463 0,7211 9,4273 7,4652 8,3745 27,4010 306,6700 PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/14 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/14 INTEK GROUP INTEK GROUP RSP INTERPUMP INTESA SANPAOLO INTESA SANPAOLO RSP INVEST E SVILUPPO IRCE IREN ISAGRO ISAGRO AZIONI SVILUPPO IT WAY ITALCEMENTI ITALMOBILIARE ITALMOBILIARE RSP IVS GROUP J JUVENTUS FC K KERING KINEXIA K.R.ENERGY L LA DORIA LANDI RENZO LAZIO S.S. L’OREAL LUXOTTICA GROUP LVENTURE GROUP LVMH M MAIRE TECNIMONT MARR M&C MEDIACONTECH MEDIASET MEDIOBANCA MEDIOLANUM MERIDIE MID INDUSTRY CAPITAL MITTEL MOLESKINE MOLMED MONCLER MONDADORI MONDO TV MONRIF MUNICH RE MUTUIONLINE N NICE NOEMALIFE NOKIA CORPORATION NOVA RE O OLIDATA ORANGE OVS P 0,3512 0,565 15 3,244 2,88 0,4928 2,01 1,325 1,81 1,248 2,03 5,9 29,8 16,75 7,44 0,2976 0,14 0,3476 7,53 -0,26 0,5652 -4,56 0,81 14,8865 28,76 -2,41 3,2451 33,94 -1,91 2,8741 39,81 - 0,4804 1,82 0,5 1,9802 14,79 0,38 1,3206 46,33 -0,93 1,8245 25,52 -4 1,2639 2,04 -0,98 2,0522 37,63 -2,4 5,9284 19,43 1,6 29,5292 58,51 -0,89 16,6986 14,73 0,61 7,3786 1,22 0,47 0,3003 35,27 167,4 1,33 167,3125 5,28 1,27 -1,93 1,2759 49,06 0,844 -0,12 0,8377 -1,97 13,5 - 13,4769 66,46 0,9945 -0,35 0,9979 0,45 0,694 3,43 0,6949 40,2 169,1 0,65 169,1 21,05 58,2 1,13 58,1128 31,13 0,83 0,24 0,8231 17,48 157,4 -1,07 158,3077 19,24 2,702 16,52 0,1147 1,261 4,5 9,175 8,175 0,163 7,5 1,6 1,489 0,4288 17,53 1,109 3,1 0,33 172,2 7,4 3,114 5,9 6,08 0,778 0,9 2,6735 1,04 16,4211 -0,61 0,1144 -0,79 1,2633 0,36 4,4863 -0,81 9,1853 0,99 8,1418 -1,15 0,1665 7,5 0,63 1,5766 -0,73 1,495 -0,05 0,4278 0,06 17,5869 1,28 1,0983 -1,02 3,1324 -0,63 0,3326 -0,12 172,4979 0,54 7,336 0,13 0,17 0,91 3,73 49,61 12,23 28,16 56,45 30,81 35,52 54,54 64,65 22,95 37,34 49,27 14,41 57,64 26,67 85,84 15,91 3,24 56,12 3,1025 16,54 5,8582 28,82 6,0581 -7,18 0,7787 -2,75 0,3976 -0,13 0,3892 22,41 14,38 -0,07 14,3073 1,48 4,69 1,12 4,6674 2,438 2,446 24,41 2,86 0,908 4,746 1,708 15,17 15,06 7 0,3047 0,44 0,2292 16,96 20,67 -0,49 0,66 -1,49 0,21 1,91 0,98 0,47 -1,56 -2,21 -1,39 0,92 -0,17 -0,99 -1,05 2,4077 2,4322 24,4168 2,8529 0,9071 4,735 1,7231 15,1545 15,0352 7 0,2981 0,4408 0,2227 17,0716 20,6859 95,04 2,34 2,48 18,67 28,79 50,67 20,71 35,33 50,9 20,69 35,24 65,98 35,7 25,72 36,44 4,28 2,62 1,215 19,1 92,2 0,4067 92,3 0,6235 0,263 0,17 0,5365 1,283 21,6 -3,17 0,38 -0,9 1,11 1,77 -2,96 -1,65 -2,04 -3,42 -1,39 -2,1 -2,8 -1,59 4,3099 2,5939 1,215 18,9749 91,3796 0,4076 92,9866 0,6245 0,263 0,1707 0,5403 1,3265 21,6032 34,17 9,17 30,02 48,64 52,4 49,96 51,56 7,5 19,17 71,72 -1,56 6,12 -17,37 12,84 8,07 6,09 13,21 12,5 17,85 4,142 9,58 28,02 88,95 67,65 1,51 16,28 12,48 0,038 0,0046 164,9 4,9 16,35 10,31 96,1 0,065 1,62 4,548 43,81 2,936 7,88 2,612 12 0,3238 145 7,21 2,64 -0,98 -2,56 -0,9 1,13 -0,28 1,27 1,91 0,07 0,79 1,96 -2,58 0,49 -0,08 1,32 -0,97 -2,37 0,42 -1,96 1,69 -5,25 -1,86 -2,91 2,87 1,08 -1,13 1,12 12,7577 8,1354 6,1194 13,2614 12,5621 17,9 4,119 9,58 27,9737 88,401 67,65 1,5123 16,0556 12,4577 0,0381 0,0047 164,9 4,8087 16,3592 10,2311 95,9884 0,0649 1,6097 4,5413 43,9422 2,9477 7,606 2,5809 11,8344 0,3181 145 7,1449 14,95 32,19 17,12 22,54 42,61 -1,11 37,33 -5,05 37,29 17,74 15,25 81,06 21,49 -5,38 64,29 93,89 22,81 25,87 29,12 0,84 24,05 28,47 10,93 26,66 41,7 18,41 35,62 25 10,66 -0,68 16,38 3,636 0,52 1,092 0,885 0,995 0,517 12,91 13,42 4,336 1,876 0,7605 0,0642 82,6 46,26 2,314 8,675 0,28 2,77 1,14 -0,4 0,19 -0,84 -1,11 0,18 -1,57 -1,62 0,16 -2,19 -0,54 -3,34 3,03 3,6202 0,5189 1,0905 0,8781 1,0022 0,517 12,9361 13,4184 4,3257 1,882 0,7624 0,0644 83,0129 46,3933 2,3465 8,6891 38,57 35,14 23,81 27,61 2,95 -12,22 8,44 7,7 15,32 31,74 30,45 22,52 14,72 7,83 -18,23 25,46 -1,41 7,3352 - 6,2882 -4,31 8,9005 -0,08 37,7741 -0,85 4,6422 -1,07 4,652 -0,49 2,4205 -1,07 230,2024 -0,33 2,4499 22,82 18,56 11,74 15,52 12,62 13,69 8,15 19,69 9,3 25,2 -0,79 25,3272 1,236 2,57 1,2419 6,77 17,33 6,7691 9,775 -0,26 9,7737 22,58 - 22,5655 66,23 4,75 20,89 13,66 10,85 WAR AMBROMOBIL 17 0,249 - 0,2428 WAR COMPAGNIA D RUOTA 2017 0,0865 7,59 0,0812 WAR D’AMICO 12-16 0,081 - 0,081 WAR ENERTRONICA 13-15 0,63 1,61 0,5991 WAR ERGYCAPIT 16 0,0132 - 0,0131 WAR FIRST CAPITAL 2016 0,0472 -12,27 0,0432 WAR HI REAL 2015 0,015 - 0,015 WAR IKF 10-18 0,05 0,05 WAR INDUSTRIAL STARS OF ITALY 1,95 1,95 WAR IVS GROUP 0,115 - 0,115 WAR NOEMALIFE 12-15 0,2 0,2 WAR PARMALAT 2015 1,426 1,71 1,4187 WAR PRIMI SUI MOTORI 2016 0,7345 2,08 0,6568 WAR SAFE BAG 13-16 0,2205 - 0,2205 WAR SERV ITA 12-15 0,4 0,4 WAR SPACE 12-2015 2,18 9 2,0015 WAR TAMBURI 2015 1,524 1,6 1,5035 WAR TE WIND 18 0,16 -5,77 0,1641 WARR AGRONOMIA 2014-2017 0,062 - 0,0621 WARR BIO ON 14-17 6,13 7,07 6,1507 WARR CLABO 18 0,242 -10,37 0,219 WARR ELETTRA INV 17 0,41 4,33 0,3723 WARR GGP 16 0,75 - 0,5843 WARR GREENITALY1 1,049 - 0,9901 WARR INNOVATEC 17 0,264 - 0,264 WARR IWB 1,52 -1,94 1,55 WARR SEAT PG 16 0,0012 - 0,0012 WARR SUN CAP 16 0,0167 - 0,0144 WARR TECH-VALUE 2014-2017 0,099 -1 0,1 WORLD DUTY FREE 10,12 -0,1 10,1226 13,18 15,49 18,77 0,56 15,79 -11,78 5,63 62,34 199,54 -42,5 53,85 3,33 -45,19 -12,29 33,42 190,67 154,85 -47,81 -11,43 871,47 -41,82 168,97 153,85 140 -86,08 -17,5 27,06 PANARIAGROUP PARMALAT PHILIPS PIAGGIO PIERREL PININFARINA PIQUADRO PIRELLI E C. PIRELLI E C. RSP POLIGRAFICA S.FAUSTINO POLIGRAFICI EDITORIALE PRELIOS PREMUDA PRIMA INDUSTRIE PRYSMIAN R RAI WAY RATTI RCS MEDIAGROUP RECORDATI RENAULT RENO DE MEDICI REPLY RETELIT RICCHETTI RISANAMENTO ROMA A.S. ROSSS RWE S SABAF SAES GETTERS SAES GETTERS RSP SAFILO GROUP SAIPEM SAIPEM RCV SALINI IMPREGILO SALINI IMPREGILO RSP SALVATORE FERRAGAMO SANOFI SAP SARAS SAT SAVE SCREEN SERVICE SEAT PAGINE GIALLE SEAT PAGINE GIALLE RSP SERVIZI ITALIA SESA SIAS SIEMENS SINTESI SNAI SNAM SOCIETE GENERALE SOGEFI SOL SORIN SPACE STEFANEL STEFANEL RSP STMICROELECTRONICS T TAMBURI TAS TELECOM ITALIA TELECOM ITALIA RSP TELECOM ITALIA MEDIA TELECOM ITALIA MEDIA RSP TELEFONICA TENARIS TERNA TERNIENERGIA TESMEC TISCALI TOD’S TOTAL TREVI TXT E-SOLUTIONS U UBI BANCA UNICREDIT UNICREDIT RSP UNILEVER UNIPOL UNIPOL P UNIPOLSAI UNIPOLSAI RSP A UNIPOLSAI RSP B V VALSOIA VIANINI INDUSTRIA VIANINI LAVORI VITTORIA ASS VIVENDI 7,32 6,325 8,995 38,11 4,64 4,634 2,416 231 2,444 W Y YOOX Z ZIGNAGO VETRO ZUCCHI ZUCCHI RSP 29,42 -0,1 29,2191 59,89 5,35 -1,29 0,0517 -0,58 0,1463 -1,35 5,3588 5,52 0,052 -2,45 0,1463 -13,43 24 __Martedì 19 maggio 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it A tu per tu di MATTIAS MAINIERO ::: lelettere [email protected] Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264. PENSIONI/1 to quello che hanno preso in questi anni, cosa molto improbabile. È frustrante per tutti noi che lavoriamo dalla mattina alla sera, per chi si arrabatta per tirare a campare, senza contare chi un lavoro non ce l’ha. Prendendo ad esempio qualcuno a casaccio come Stefano Rodotà, tanto amato dai grillini o uno scribacchino della domenica come Eugenio Scalfari, è scandaloso leggere quante migliaia di euro percepiscono in vitalizi, avendone versato soltanto un terzo! A proposito di quest’ ultimo, da ora in poi chiamatelo: Barbapappa, un nome certamente più appropriato. Ho lavorato 48 anni e mi sento derubato Ma perché noi paghiamo sempre? Caro Mainiero, come mai, se io sbaglio a compilare il 730,Equitalia bussa alla mia porta e se la Fornero sbaglia sulla mia pensione a pagare al posto suo sono sempre io? Enzo Bernasconi Varese *** Lei, caro Bernasconi, paga per la Fornero, e non solo. Paga quando il ministro si sveglia una mattina e non sapendo come tappare il buco provocato dalla sua incapacità o dall’incapacità dei suoi predecessori decide di tagliare la spesa pubblica, e non volendo tagliare la spesa che riguarda lui e i suoi colleghi taglia la Sanità o la Scuola o i Trasporti, di fatto negando ai cittadini ciò che i cittadini avevano acquistato mettendo mano al portafoglio e versando le mille tasse e i mille oboli che lo Stato esige. Paga quando il sindaco, per tappare un altro buco, stabilisce che parcheggiare l’auto nel centro cittadino e nelle apposite fasce blu non costerà euro tot ma il doppio o il triplo o il quadruplo, e chi se ne frega se il parcheggio diventa roba per pochi e milionari intimi. Paga quando il Governatore, per i soliti motivi sopra esposti, aumenta l’Irpef regionale. Paga perché la strada del pagamento, per i nostri politici, è la più rapida e semplice, anche se è la più ingiusta e la più dolorosa per noi. Paga perché i suoi compatrioti, quando vanno a votare, incredibilmente e masochisticamente danno fiducia a chi sul loro pagamento - salvo promessa elettorale che ovviamente dice tutt’altro - fa affidamento per risolvere i problemi o a chi, per via del troppo sbraitare e del troppo qualunquismo, e anche di una notevole impreparazione, di fatto si pone ai margini gettando a mare la fiducia ricevuta. Paga per ciò che è giusto, per ciò che è ingiusto e per ciò che è assurdo. Paga perché sulla sua carta di identità c’è scritto che è un cittadino italiano e perché la sua fedina penale dice che è una persona perbene. Lei è colpevole. E lo sa meglio di me: i colpevoli, in Italia, pagano. Pagano sempre. [Ansa] [email protected] segui la rubrica anche su www. Giampaolo Pansa ha perfettamente ragione! Anch’io ho lavorato dal 1961 al 2009 per ben quarantotto anni!,ho chiuso come Direttore Generale di una Banca di medie dimensioni e ora mi sento derubato di ciò che invece mi è largamente dovuto! Che Paese! Che governo! Ma chi crede di essere questo Renzi, che fa solo quello che gli conviene per avere voti e non quello che sarebbe giusto? Che vergogna! Gian Pietro Bovolenta e.mail Marco Scopetani Lastra a Signa (FI) PENSIONI/2 PENSIONI/4 I guadagni di Lor signori Complimenti per lo straordinario servizio/inchiesta di Franco Bechis! Suggerisco di aggiungere alle vostre tabelle quanto hanno guadagnato - complessivamente - Lor signori, come da loro denuncia dei redditi. Spero vi occupiate presto della «rapina» del secolo ai pensionati: se la attuazione della sentenza della Corte Costituzionale provoca un buco di 14/15 miliardi di euro significa che la banda del buco ha rapinato 14/15 miliardi ai pensionati! Almeno il governo facesse un piano di restituzione: può sempre contare sulla morte dei pensionati con estinzione del nostro credito! Pierfrancesco Ulivieri e.mail Ecco dove trovare risorse per i cittadini Angelo Tagliabue e.mail PENSIONI/5 Finisce il rapporto cittadino-Stato La vergogna dei vitalizi Non esistono più parole per commentare le gesta dei nostri politicanti. Sono tutti uguali, gente che pensa solo al proprio interesse o per dirla come voi scrivete sul nostro giornale: dei papponi! Tra tutti quelli che mi fanno più incavolare, sono i sinistri dipinti da democratici, che con la loro questione morale di continuo sbandierata ai quattro venti, sono tra i peggiori. Un Paese come il nostro non si merita di avere «politici» come questi, è giunto il momento di dire basta, con le buone o con le cattive. La cosa giusta da fare sarebbe quella di mandarli tutti a casa e farci restituire tut- FITTO Ricorriamo alla Costituzione Mancava giusto un nuovo partito Visto che i diritti acquisiti, in Italia, costituiscono un dogma e servono da scudo a chi non vuole mollare ilmalloppo si potrebbe fare ricorso alla mitica e sempre sbandierata Carta costituzionale la quale prevede che ciascuno contribuisca alla spesa pubblica secondo le proprie possibilità. Bene! Il combinato disposto, come si dice ora, delle due cose potrebbe portare ad una soluzione equa. Si rispettino i diritti acquisiti, si tassi l’emolumento più basso secondo la norma, ma tutto il resto lo si tassi al 75%. Quanto rimarrà non saranno sicuramente spiccioli visto le cifre che i papponi di Stato incassano. Raffaele Fitto lascia Forza Italia e fonda «Conservatori e Riformisti»: da ben due giorni da noi non nasceva un nuovo partito. Forse perché erano sabato e domenica. Carlo Chievolti e.mail ELEZIONI I voti dispersi gioveranno al premier Leggo da un autorevole sondaggio che Renzi è bocciato da 2 italiani su 3... Ma, mentre il terzo che lo apprezza lo rivoterà con convinzione, gli altri due terzi o non voteranno affatto, per protesta, oppure disperderanno illoro voto tra i vari oppositori... e quindi trionferà nuovamente... vogliamo scommettere? Renato Tosi e.mail Il governo afferma di non avere risorse: non si capisce bene se si tratta di una bufala, di incapacità o di volontaria ignoranza della soluzione. La soluzione si trova nell’ambito Inps, è sufficiente ricalcolare tutte le pensioni col metodo contributivo, come è giusto che sia, ed ecco trovati in casa i soldi necessari per la rivalutazione negata a migliaia di pensionati; se non bastano, abrogare i vitalizi. PENSIONI/3 PENSIONI/6 PENSIONI/7 Rino Muto e.mail Nausea giornaliera Leggo su Libero che Renzi intende restituire ai pensionati, che tirano la cinghia e non arrivano a fine mese, 1 euro su 9, mentre in altra parte del quotidiano leggo della gran quantità di vitalizi, incassati da politici a spese degli italiani, non giustificati dai contributi versati. Tutto questo è causa di una fortissima nausea che mi costringe a ricorrere ad una elevata dose giornaliera di antiemetici. RENZI/1 Dietro le parole il niente Elio Cataldo e.mail Abbiamo avuto un comunista presidente della Repubblica che ha fatto e disfatto premier senza passare dalle elezioni e quindinon rispettando o facendo un uso della Costituzione discutibile. Una sentenza che non viene rispettata per questioni di bilancio, ma soprattutto è grave come le pensioni siano diventate per opera del duo Monti-Fornero e ora grazie a un altro non eletto, una variabile per il fabbisogno di bilancio. Il contratto fra cittadini e Stato è andato a ramengo. La rincorsa verso l’incostituzionalità di un nuovo «me ne frego» è evidente. Spero ci sia qualcuno che prima o poi intervenga duramente per riportare l’ordine costituito di questo Paese. PENSIONI/8 Erogazioni sospese fino al pareggio La prima regola di ogni assicurazione è che si siano versati i premi.Nel caso dei nostri politici questo non è avvenuto, ed in ogni buon contratto che si rispetti se viene a mancare una delle condizioni il contratto non è valido. A nulla valgono i decreti e le leggi che sostengono questa ignominia. Tutto quello che è stato versato in più ai cosidetti beneficiari deve essere restituito al popolo italiano. Se non lo faranno che siano sospese le erogazioni di altre pensioni fino al pareggio. Tanto ne hanno già presi fin troppi. Roberto Zanella e.mail Paolo Alfieri e.mail DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl STAMPA DIRETTORE RESPONSABILE Maurizio Belpietro LITOSUD SRL - Via Aldo Moro 2- Pessano con Bornago (MI) VICE DIRETTORI Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis Fausto Carioti - Pietro Senaldi L’UNIONE SARDA S.p.A. Centro stampa - Via Omodeo, 5 - 09030 Elmas (CA) LITOSUD SRL - Via Carlo Pesenti 130 - Roma S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania Ho visto l’intervista al premier Renzi e a «L’Arena» e mi sono ricordata il titolo del film «Sotto il vestito niente» perché dietro il fiume di parole renziane non c’è niente. La buona scuola finirà per condannare la stessa ad anni di ulteriore degrado, il Job act è stato un modo di dare forti contributi alle imprese che regolarizzano i precari che con le tutele crescenti, se non si integrano al meglio potranno essere licenziati; sostenere che l’Europa ci aiuta nella gestione degli immigrati è sfacciato, la Francia ce li spedisce indietro e minaccia di annullare i trattati, l’Inghiltrerra se ne infischia. Sostenere che gli 80 € dati a chi ha già un reddito contribuisca a migliorare l’economia perché chi li prende può mangiare una pizza in più è davvero incredibile;sulle pensioni riconosce che ci sono vitalizi erogati in maniera vergognosa, ma frega i pensionati che hanno versato contributi per anni infischiandosene della legge. I vitalizisono una vergogna da eliminare, ma non lo si farà perché la Casta ha i diritti acquisiti. Nessuno manderà via il premier: alle prossime elezioni le EDITORIALE LIBERO S.r.l. SEDE LEGALE: Viale Luigi Majno, 42 - 20129 Milano CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE: Arnaldo Rossi CONSIGLIERI: Carlo Lancella - Stefano Cecchetti CERTIFICATO N. 7804 DEL 09/02/2015 ISSN 1591-0423 DIRETTORE GENERALE Stefano Cecchetti REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE Viale L. Majno, 42 - 20129 Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264 REDAZIONE ROMA Via Trinità dei Pellegrini, 12 - 00186 Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.33.443 TESTATA: Opinioni nuove - Libero Quotidiano Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250 nº 119 anno L Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano La tiratura di martedì 19 maggio 2015 è di 103.286 copie 25 __Martedì 19 maggio 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Filo diretto con Maurizio Belpietro vai su www.liberoquotidiano.it e clicca Su Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi. Posta prioritaria DI MARIO GIORDANO Via i vitalizi per recuperare la fiducia dei cittadini essere ingiustificate e quindi immorali. Lei che è un esperto in questi meccanismi infernali,mi saprebbe quantificare l’importo di tutto questo «magna magna»? Luigi Furia - Gorno (BG) *** Caro Giordano, alle varie trasmissioni televisive in cui si discute di pensioni, non appena qualcuno accenna alla abolizione dei vitalizi, i politici presenti (quasi all’unisono) si dilungano a disquisire sulmodesto importo degli stessi. Quindi l’abolizione non risolverebbe alcun problema. Io non sono un grande esperto di finanza, anche se me la cavo abbastanza bene con i conti, ma tutto questo mi sembra una presa in giro. Tra vitalizi, privilegi e regalie ai soliti noti vita natural durante, ai loro familiari e superstiti fino alla decima generazione, le cifre che si sperperano sono enormi, oltre ad persone «intelligenti» non andranno a votare perché deluse, ma non capiscono che così fanno un regalo al Pd? Geografia che restano disoccupati ma anche e soprattutto gli studenti che,nella maggior parte dei casi, si troveranno ad avere un’offerta formativa non certo di alto livello, alla faccia della «Buona Scuola» tanto decantata dal presidente. Il merito in questo caso non vale? Non è equiparabile al «6 politico» permettere a chi perde ore nel proprio istituto (solo per evitargli un parziale trasferimento in altre scuole) di insegnare materie di cui non conosce nulla? Mara Giachetti Livorno RENZI/2 Il merito non vale per le cattedre atipiche? «E finita la stagione del 6 politico, ora è il tempo del merito». Queste affermazioni del presidente Renzi espresse su Rai 1 domenica scorsa sono condivisibilissime. Chiedo allora alpresidente Renzi: quando, in assoluta coerenza con quanto da lui dichiarato, il governo eliminerà la vergogna, che si trascina da anni, delle cattedre atipiche che consentono di insegnare discipline anche a chi è privo di abilitazione ed è laureato in indirizzi completamente diversi? Tanto per rimanere sul concreto: perché i docenti di Biologia o di Materie Letterarie alle Superiori possono insegnare Geografia Economica e Politica? In questo modo non si penalizzano ingiustamente solo i docenti abilitati e specialisti in A stretto rigor aritmetico, caro Furia, hanno ragione loro. Nessuno di noi è così pazzo o digiuno di contabilità pubblica da immaginare che si possano risolvere tutti i problemi del bilancio statale con l’abolizione dei vitalizi. Sia chiaro: essi non sono cosa da poco. Ogni anno il Parlamento spende oltre 200 milioni di euro per pagare i vitalizi e incassa poco più di una decina di milioni di contributi (ergo: quei 200 milioni sono tutti a carico del contribuente). A questi vanno aggiunti all’incirca altri 200 milioni che derivano dai vitalizi ai consiglieri regionali. Come vede, non sono bruscolini. E per di più sono cifre in costante crescita. Ma di certo non sono sufficienti a Prof. Riccardo Canesi I.I.S. «D.Zaccagna» Carrara SCUOLA Oggi siamo a Caporetto La bonifica della scuola è iniziata;speriamo che si faccia sul serio, sia sulla disciplina degli alunni che su quella dei docenti e sulla loro preparazione professionale.Essidevono trasmettere sapere e non le loro idee politiche per plagiare gli alunni. Poi non si può tollerare che la disciplina diclasse sfugga dalle mani dei docenti; vanno reintrodotte le necessarie punizio- colmare il debito pubblico italiano. Nonostante questo, però, la battaglia contro i vitalizi dei papponi è una battaglia essenziale per il nostro Paese. Inevitabile. E lo sa perché? Per almeno due motivi. Il primo: nessuno può chiedere sacrifici agli italiani se prima non comincia a farli (almeno un po’) su se stesso. Quello che è successo negli ultimi vent’anni in Italia è vergognoso: i pensionati sono stati progressivamente massacrati da politici che, per loro, si sono mantenuti invece ogni tipo di privilegio con apposite leggi fatte su misura (la massima beffa è quando nei talk show ti dicono: «Ho rispettato la legge». Bella forza: le leggi ve le fate voi...). Secondo motivo: i vitalizi sono il simbolo più odioso di una classe politica che negli ultimi decenni ha perso di vista la sua missione (difendere gli interessi dei cittadini) per difendere solo il proprio egoismo. Se non si eliminano i vitalizi, è impossibile recuperare la fiducia dei cittadini nella politica. Poi non si chiedano stupiti perché anziché il voto elettorale si va verso il vuoto elettorale... ni anche monetarie. Per quanto riguarda i docenti essi devono subire degli stage di valutazione annuali. Inoltre devono essere abolite le gite scolastiche perditempo. La mia generazione studiava e non andava a zonzo ed era la migliore in Europa. Oggi siamo a Caporetto. Giancarlo Politi e.mail PONTEDERA Successo milaniano nonostante tutto Il Convegno sul tema «Il gender alla luce delle Profezie di don Lorenzo Milani e don LuigiGiussani» del16 maggio,malgrado il vergognoso sabotaggio da parte del Comune comunista diPontedera, che senza nessuna plausibile motivazione, ha tolto l’uso della Sala Carpi a poche ore dall’evento, provocando una giusta reazione degli organizzatori sulla stampa locale, ha comunque ottenuto un ottimo successo. Di fronte ad un pubblico sicuramente molto interessato si sono svolte ben quattro relazioni, a cui ha fatto seguito un lungo e profi- cuo confronto con tuttii presenti. Ringraziamo i Profeti che stanno Lassù! Alessandro Mazzerelli e.mail CALCIO La logica del mercato Da molti anni, fare il tifo per una squadra di calcio significa tifare per alcuni giocatori che, nel corso dello stesso anno calcistico, ora giocano per la tua squadra e ora per la squadra avversaria. Ovvio: è la logica del mercato. Figuriamoci se non troviamo all’istante la formuletta giusta per sistemare tutto. Si dice che conta la società e non i giocatori che la compongono. Sarà! A me piaceva tifare, un po’ di tempo fa, proprio per i giocatori e guai a chi li avesse venduti per far cassetta. Almeno per un anno, i tuoi beniamini giocavano per te e non contro di te. Oggi acquisti una maglietta con la stampa deltuo pupillo e dopo pochi mesi è già panno da spolvero. Fabio Sìcari Bergamo NORD: Avvio di giornata con il bel tempo su tutte le regioni; dal pomeriggio peggiora sulle Alpi occidentali con acquazzoni, in estensione ai restanti settori alpini, Alto Piemonte ed alte pianure lombarde. CENTRO: Si rinnovano condizioni di bel tempo su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi. Da segnalare tuttavia lieve variabilità nel corso del pomeriggio sui settori interni di Marche e Abruzzo. SUD: Tempo nel complesso discreto con cieli poco o parzialmente nuvolosi. Da segnalare tuttavia maggiore variabilità su dorsale, settori ionici della Calabria e sul Salento. NORD: Il tempo torna instabile con piogge e temporali in estensione dai settori di Nord Ovest verso Emilia Romagna e Triveneto. La sera migliora su Liguria ed Emilia. CENTRO: Avvio di giornata discreto ma con tendenza ad aumento della nuvolosità da Ovest, con primi fenomeni su Toscana e Sardegna nel corso del pomeriggio, in estensione anche a Umbria, Lazio e Marche. SUD: L’alta pressione riesce ancora a proteggere le regioni meridionali, favorendo una giornata di bel tempo su tutti i settori, con cieli sereni o al più velati. Più nubi la sera su Campania e Molise. NORD: Giornata molto instabile con acquazzoni e temporali sparsi, più frequenti nel corso del pomeriggio-sera. Temperature in ulteriore calo. CENTRO: Instabile fin dal mattino su Medio Adriatico, Umbria e Lazio, peggiora dal pomeriggio anche su Toscana e Sardegna. Temperature in lieve calo. SUD: Nuvolosità in aumento con qualche pioggia o rovescio su Campania, basso Tirreno, Molise ed alta Puglia. Temperature in diminuzione. Mari da poco mossi a mossi. Temperature previste oggi PUBBLICITÀ NAZIONALE Direzione Generale: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214 e-mail: [email protected] Per le filiali di competenza territoriale: www. system24. ilsole24ore.com PUBBLICITÀ LOCALE Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 20090 Assago (Milano) Tel. 02. 57577.605/640 - [email protected] PUBBLICITÀ ONLINE Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02 30223003 - Fax 02 30223058 e-mail: [email protected] www. websystem. ilsole24ore . com Abbonamenti nazionali ● 12 mesi: 6 giorni ● 6 mesi: 6 giorni ● 3 mesi: 6 giorni ● 12 mesi: 5 giorni ● 6 mesi: 5 giorni ● 3 mesi: 5 giorni ● 12 mesi: 4 giorni ● 6 mesi: 4 giorni ● 3 mesi: 4 giorni .....................................€ 290 .....................................€ 155 .....................................€ 85 .....................................€ 250 .....................................€ 130 .....................................€ 70 .....................................€ 205 .....................................€ 105 .....................................€ 60 Il versamento dovrà essere intestato a: Editoriale Libero S.r.l. Viale L. Majno, 42 - 20129 Milano 800984824 MIN MAX Modalità di pagamento: ● versamento su C/C Postale n. 41953050 ● Bonifico banc. Unicredit s.p.a. Largo Angelo Fochetti 16, Roma IBAN: IT43B0200805346000500035665 ANCONA AOSTA BARI BOLOGNA Per l’attivazione si prega di inviare i dati precisi dell’intestatario dell’abbonamento, unitamente alla ricevuta del versamento effettuato, al Fax 02.999.66.279 Ufficio Abbonamenti e arretrati del quotidiano: Tel. 02.999.666 e-mail: [email protected] Orario: 10.00-12.30 (dal lunedì al venerdì) Arretrati del solo quotidiano: disponibili, salvo esaurimento scorte, le copie dell’ultimo anno. € 3,00 cad. con richiesta scritta, accompagnata dall’importo in valori bollati, indirizzata a Libero - Uff. Arretrati Viale L. Majno, 42 20129 Milano CAGLIARI CAMPOBASSO FIRENZE GENOVA L'AQUILA MILANO 16 11 17 14 15 15 16 18 10 18 25 22 24 28 27 27 27 20 27 26 MIN MAX NAPOLI PALERMO PERUGIA POTENZA PRATO ROMA FIUMICINO TORINO TRENTO TRIESTE VENEZIA 18 18 17 12 16 16 15 14 19 16 23 23 28 24 27 28 23 27 24 24 All’Istituto Bruno Leoni un seminario di Maggi sulle elezioni Usa Scomparso lo storico Peter Gay, grande studioso di Freud I «Policy Breakfast» dell’Istituto Bruno Leoni di Milano (Piazza Castello 23) sono veloci seminari mattutini, all’ora di colazione (8.45), per cominciare la giornata con caffè e idee nuove. Giovedì il protagonista sarà il giornalista Glauco Maggi, corrispondente da New York per Libero e La Stampa, che affronterà il tema «Usa 2016. I repubblicani torneranno alla Casa Bianca?». Addio allo scrittore e storico Peter Gay, specialista dei rapporti tra psicanalisi e ricerca storica. Professore emerito della Yale University, dove aveva insegnato dal 1969 al 1993, Gay (nato a Berlino come Peter Joachim Frohlich) è morto a 91 anni a New York. Tra i suoi numerosi volumi tradotti in italiano ricordiamo: Un ebreo senza Dio. Freud, l’ateismo e le origini della psicoanalisi (Il Mulino), Freud: una vita per i nostri tempi (Bompiani) e La cultura di Weimar (Dedalo). Romanzo distopico I mostri generati da un Papa troppo buono Vergnani immagina un mondo dominato dall’arte e dalla spiritualità che scivola verso la catastrofe Senza tecnici si torna all’era preindustriale e al potere della Chiesa. Con orribili mutanti in agguato ::: FELICE MODICA Diario intimo di Mendoza ■■■ Ricordo una vecchia vi- gnetta di Quino - il grande disegnatore argentino, padre di Mafalda, la bambina saggia e disincantata, coscienza critica di un mondo alla deriva - in cui viene raffigurata la Morte. L’immagine è in bianco e nero, nella versione iconografica più diffusa che vuole uno scheletro con indosso un povero saio e, tra le ossa delle dita, la falce lucida ed enorme. La morte osserva dall’alto di un cocuzzolo una brulicante umanità con accanto - sublime trovata surreale - un suo piccolo clone:una morticina miniaturizzata. E le sussurra, con paternalistica tenerezza: «Vedi, figlio, tutto questo un giorno sarà tuo...». Ecco, leggendo La Sentinella, l’ultimo romanzo di Claudio Vergnani (Gargoyle, pp. 462, euro 18), lo scenario immaginato da Quino diventa credibile, anzi, «prende vita»... Vergnani è un vecchio satanasso,autore di punta della scuderia Gargoyle che, con Il 18˚ vampiro, si è rivelato maestro dell’horror all’italiana, capace di miscelare il soprannaturale con il quotidiano, tra atmosfere gotiche sempre pervase da sottile ironia. La sua ultima fatica è un romanzo distopico, ambientato in un futuro non troppo lontano in cui si è realizzato un ideale di uguaglianza e di spiritualità. La distopia è il contrario dell’utopia e vanta illustri precedenti letterari. Dalle opere fantascientifiche di H. G. Wells, a Il tallone di ferro di Jack London, fino a 1984 di George Orwell e Il mondo nuovo di Aldous Huxley. In genere, raffigura società indesiderabili e spaventose,universi o microcosmi concentrazionari in cui una minoranza cattiva opprime la maggioranza impotente. L’originalità de La Sentinella, invece, consiste nel non avere immaginato svolte dittatoriali o la presa del potere da parte di una élite criminale. Alcontrario,nella società prossima futura di Vergnani, si registra il trionfo del Bene, con la rinascita di una nuova spiritualità, delle arti, di ideali di giustizia. Eppure questo, che dovrebbe essere il migliore fra i mondi possibili, scivola pian piano verso un inarrestabile degrado. Si susseguono disastri naturali e artificiali causati dall’uomo che, concentrandosi sui problemi dello Spirito, trascura le cose pratiche. Con il risultato di avere una sovrabbondanza di arti- L’anno folle delpittore che dà la moglie ai colori ::: PAOLO BIANCHI BACIO MORTALE «Il bacio della Morte» di Jaume Bartra al Cimitero del Poblenou (Barcellona). A sinistra, il libro di Vergnani sti e nessun tecnico, e di regredire così a una condizione quasi preindustriale. Il ritorno al potere temporale della Chiesa, alla cuimaterna protezione le autorità statuali volontariamente siaffidano, favorisce inoltre una spaventosa sovrappopolazione, il cuicorollario saranno fame e carestie. Perfino un diffuso cannibalismo, dettato da necessità di sopravvivenza oppure da lugubri ritualità. La terra si trasforma in un luogo inospitale, rovinato da conta- minazioni chimiche e nucleari; le specie selvatiche e vegetali sono scomparse. Al loro posto orribili mutanti accomunati da un debole per la carne umana... Insomma, alla fine, le conseguenze del Bene, si rivelano non meno devastanti di quelle del Male: come la vita e la morte, due facce della stessa medaglia. Le città sono mostruose megalopoli popolate da uomini incapaci di dare un senso alla propria esistenza;vengono inglobate daicimiteri, con cui praticamente si confondono, in un inestricabile, degradato viluppo. Proprio come nell’immagine di Quino, a far progetti resta solo la Signora con la falce... La Chiesa, allora, nel tentativo di ristabilire l’ordine, istituisce il corpo speciale delle «Sentinelle», cui si accede attraverso una durissima selezione: un’odissea, raccontata in prima persona dal protagonista (che resterà sempre anonimo), a metà tra il tormento spirituale e l’estrema esibizione muscolare. Vergnani sviluppa una potente vis comica da ogni situazione tragica, ed è questo l’aspetto migliore del libro. Ad esempio, un papa consapevole della propria impotenza, che trae forza dall’alcol e balla una (castissima) danza sudamericana in un cimitero, può ritenersi al limite della blasfemia, ma anche d’inarrivabile comicità... Così come il nostro anonimo eroe, nell’unico, intimo momento di relax (in tre anni, per sua espressa ammissione) con una donna: sta portando in salvo il pontefice, che dorme della grossa poco lontano, «su una schifosa chiatta puzzolente, in mezzo ad un canale pieno di lerciume e serpenti, mentre mi nevica in testa, e non mi posso nemmeno godere il momento perché penso che sto venendo meno almio dovere!». Caspita, questi sì che sono uomini duri... ■■■ Che cosa può spingere un uomo e una donna, amanti, a tradirsi reciprocamente l’uno sotto gli occhi dell’altra e a raccontare poi le loro gesta al mondo? Una vena di follia dev’esserci, forse proprio una follia d’amore. È il caso di Ryan Mendoza, pittore statunitense che da anni vive un po’ a Berlino e un po’ a Napoli. In Tutto è mio (Bompiani, pp. 204, euro 18, a cura di Simona Vinci) scrive la cronaca di un anno vissuto dissolutamente. Un anno che si apre e si chiude nel freddo di gennaio (con una breve appendice) come un cerchio, o un corto circuito, di ossessione per il corpo e il colore. Durante l’eccentrica presentazione milanese del libro (eccentrica in quanto fuori dai soliti circuiti delle librerie, e ospitata invece nello spazio dello stilista Antonio Marras), due conoscitori dell’arte come il gallerista bresciano Massimo Minini e Vittorio Sgarbi hanno cercato di mettere a fuoco il senso e i contenuti di questo libro. Sgarbi in particolare, proprio lui, così dichiaratamente libertino, è sembrato colto da un fremito di pudicizia nell’apprendere che le vicende raccontate da Mendoza sono più diario che romanzo. Per un momento è sembrato incredulo, quasi dovesse scusarsi di qualcosa. Non è difficile, infatti, per chiunque legga queste pagine, avere l’impressione di irrompere in un’intimità molto consolidata e allo stesso tempo rimessa di continuo in discussione. Nella casa-studio del pittore, a Berlino, si consumano azioni orgiastiche o voyeuristiche, momenti di passione alternati a vertici di tensione, scenate improvvise e violentissime, riconciliazioni vertiginose. Ryan dimostra un amore compulsivo per la moglie F. (nella vita, Fabia). La descrive come «la donna più bella del mondo». Eppure, ha così tanta paura di perderla che la convince a fare sesso con altri, uomini e donne, sotto i suoi occhi e sotto gli obiettivi di macchine fotografiche o videocamere. Gli ospiti, e occasionali partner sessuali, sono chiamati con il nome dei colori. Ecco Nero, o Viola, o Porpora, o Fucsia, o Indaco, o Rosso. È come se, l’artista-autore, riducendoli a macchie su una tavolozza, riuscisse a sopportarli. Come se, illudendosi che le sue non siano che sperimentazioni, potesse superare l’orrore della privazione. Il libro è crudo, a tratti respingente. A scene di vita quotidiana, con il suo necessario contorno di banalità, alterna un catalogo di paure, insicurezze, contraddizioni. C’è un padre, in America, ricoverato in qualche orrendo ospizio. Una madre che patisce il volontario allontanamento del figlio, e la sua fuga da un’America per lui troppo ipocrita e frustrante. Quello che risulta, è il diario di una crisi, umana, affettiva, artistica. È una cronaca del dubbio: «Alzando lo sguardo verso le nuvole incontaminate, mi chiedo se ho smarrito il senso di ciò che rende speciale la nostra relazione». E la fine, che ovviamente non sveliamo, appare come forse l’unica possibile, umana, via d’uscita e di riscatto. 27 SPETTACOLI __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Complimenti per la trasmissione di FRANCESCO SPECCHIA Ma a Sky, «Italia’s got talent» serve davvero? ■■■ Anche se in pochi ne avevano notato l’apertura, Italia’s got talent si è dunque chiuso (Sky Uno Hd, venerdi prime time e Cielo) nell’aura gloriosa dei due Simoni: Simon Cowell,ildemiurgo del format e l’incarnazione musicale di John De Mol, e Simone Al Ani, una sorta di aspirante Davide Copperfield direttamente estratto dai vicoli lacustri di Sirmione. Al Ani, 27 anni, sorriso e crapa luccicante, tutto di nerovestito, illu- sionista specializzato nella «manipolazione dinamica» qualsiasi cosa significhi, ha vinto il suo assegnone da 100mila euro con la possibilità di esibirsi a Las Vegas; Cowell, creatore dei Got Talent e di tutti gli X Factor del mondo, nonché l’uomo che ha lanciato gli One Direction, ha supportato nell’elezione del vincitore un’inamidata Vanessa Incontrada che accendeva sorrisi mentre i giudici sul palco s’inginocchiavano in una scena un tantinello imba- razzante.Ora, dal punto di vista dell’ascolto, il programma si porta dietro un soddisfacente 6,66% di share, con 1,7 milioni di spettatori. E dal punto di vista del packaging, dell'impianto formale, con quella fragranza d'internazionalità che non aveva volutamente presenza nella versione Mediaset, è assai più che soddisfacente. Il problema è il resto. Di quest’Italia’s Got Talent, a parte qualche scambio di baci tra concorrenti e giurati e qualche esprit giornalistico sui giurati (il nude video di Nina Zilli), si ricorda ben poco. A differenza del sublime squadrone di X Factor, il quartetto Zilli-Matano-Littizzetto-Bisio non si è distinto per una linea «editoriale» (il collega Bocca sull’Espresso si chiede che cosa fosse quest’accrocchio di talenti: «fucina di giudizi tecnico-professionali? Piattaforma per battute e sarcasmi? Artificio emotivo per enfatizzare le prove dei concorrenti?»). La Littizzetto spesso pa- re come passata di lì per caso. E sul talento dei singoli concorrenti è sceso, sin da subito, l'oblio. Accadeva anche con la versione Mediasetdella trasmissione, che comunque non mi accendeva d'entusiasmo; ma in quel caso la cifra naif era voluta e caldeggiata come evoluzione genetica della Corrida. La domanda,in sostanza, è:Sky, nel tripudio dei suoi grandi talent, ha davvero bisogno di questa montagna che partorisce l’elefante (circa 1,3 milioni a serata e il cachet di Bisio supera i 200mila euro)…? APPLE AL CINEMA Steve Jobs con la faccia di un sex symbol Michael Fassbender sarà il guru dei computer nel film diretto dal premio Oscar Danny Boyle ::: CLAUDIA CASIRAGHI ■■■ «Mi sono seduto in un garage e lì ho inventato il futuro». La voce dura di Michael Fassbender,volto glabro e occhialini tondi a incorniciarne i lineamenti pronunciati, si leva forte, quasi rabbiosa, dal primo trailer di Jobs. Le immagini, rilasciate nella prima mattinata di ieri dalla Universal Pictures, mostrano l’attore alle prese con un ruolo iconico, bistrattato negli anni da tanti, troppi esperimenti passati sotto silenzio. Dopo il fallimento di Ashton Kutcher, scelto nel 2013 per vestire i panni del fondatore Apple,Fassbender sitrova infatti a dover rilanciare l’immagine discussa del genio portato via nel 2011 da un cancro scoperto nel2003.Vestito a scena, gli abiti scuri e il maglione a collo alto, però, l’attore non dovrà fare i conti con gli anni della gloria, poi con quelli del decadimento fisico. Nella pellicola firmata da Danny Boyle (già premio Oscarper The Millionaire), Fassbender sarà il riflesso di ciò che Steve Jobs è stato nei primi anni della sua carriera, quando il mondo rifiutava di accordare fiducia alla sua indole visionaria. Con sceneggiatura di Aaron Sorkin, una statuetta vinta con The Social Network, Jobs racconterà gli anni duri del fondatore di Apple, scandendoli attraverso il lancio di tre prodotti epocali. Quali, nel trailer diffuso ieri, non viene detto. Quel PRIME FOTO DEL SET L’attore anglo-tedesco Michael Fassbender («Shame», «Bastardi senza gloria») sarà Steve Jobs in un biopic sul fondatore di Apple. Dirige Danny Boyle. Per il ruolo di Jobs erano in lizza anche Leonardo Di Caprio e Christian Bale. Sopra, nei panni di Jobs che le immagini lasciano intendere è che la cifra innovativa dei tre gioielli della tecnologia diverrà visibile ad occhi mortali solo nel 1998, quando la creatività di Jobs diverrà concreta perché incanalata nel primo iMac. Il resto, dettagli di trama compresi, è avvolto nel mistero, scalfito soltanto dai raffronti fatti con la biografia da cui il film prende il via (Steve Jobs, Walter Isaacson, 2011). Completo perché eterogeneo, nei pareri e nelle ricostruzioni, la bontà del libro che Isaacson ha scritto sul fondatore Apple non basta però per dimenticare l’uso spropositato che, dalla sua morte ad oggi, è stato fatto dell’immagine di Jobs. Interviste, libri, film e poi altri film. Steve Jobs, un’indole che sicuramente sipresta ad essere interpretata in modi molteplici,è stato indagato così a fondo che viene da chiedersi cosa di nuovo il film di Danny Boyle abbia da dire. Tanto più che la sua genesi, iniziata anni fa, è travagliata come mai prima nella storia del cinema. La regia, difatti, è passata dalle mani di David Fincher a quelle di Danny Boyle; il ruolo di protagonista da quelle di Leonardo DiCaprio a quelle di Christian Bale, infine è arrivato a quelle di Michael Fassbender. Che, certo, potrà dare alla pellicola un contributo decisivo. Sebbene il cast di Jobs sia stellare (ci sono anche Kate Winslet e Jeff Daniels), è l’attore irlandese a suscitare nelpubblico le speranze più grandi. Carismatico e versatile, Fasbbender si è conquistato fama e onori nel 2009, unendosi agli Inglourious Basterds di Quentin Tarantino. Di lì in poi non si è più fermato, macinando successi che, negli ultimi anni, lo hanno portato ad essere uno dei volti più ambiti del cinema d’oltreoceano. Oltre a Jobs, in uscita tra qualche mese, Fassbender ha trovato il tempo per registrare il Macbeth, rivisitarlo senza mancare di rispetto alla tradizione e poi portarlo a Cannes 68 , da dove ha fatto sapere di non essere intenzionato a mollare la parte di Magneto (X-Men: Apocalypse uscirà nei cinema statunitensi il 26 maggio 2016) seppur il contratto preveda l’addio. Entusiasmo per «Inside Out» ■■■ Applausi proprio belli, di quelli a scroscio, fragranti e chiassosi come bambini che giocano. Sono i più forti e i più convincenti, per il momento, di tutto il festival di Cannes, quelli che arrivano alla fine della proiezione di Inside Out, film di animazione frutto della collaborazione tra gli studios Disney e Pixar. È bello davvero, il film, diretto da Pete Docter, Oscar per Up, con John Lasseter - colui che ha cambiato la storia dell’animazione degli ultimi ven- t’anni, con Toy Story - come produttore esecutivo. Credevi che le avessero inventate tutte, le storie. E invece… La protagonista si chiama Riley, grandi occhioni spalancati sul mondo, capelli a spinacio, jeans e magrezza da ragazzina americana come tante. Ma noi la vediamo nascere. Vediamo lei che vede, per la prima volta, i volti dei genitori. E poi vediamo il suo cervello. O meglio, il luogo dove abitano le sue emozioni. C’è una ragazzina che si chiama Gioia. Per trenta secondi dalla nascita, sono soltanto loro due. Poi arriva il primo pianto, e con esso arriva Tristezza, ragazzina obesa e malinconica. E si aggiungono Paura, Collera e Disgusto. Cinque sentimenti che dovranno imparare a convivere, e a formare una squadra. Se Gioia vuole sempre spuntarla, essere alla fine la nota dominante delle emozioni di Riley, avrà da combattere. Nelmezzo, mille colori,mille invenzioni, ottovolanti visuali, montagne russe di sorprese. Un viaggio pazzesco dentro la mente di una ragazzina. Sembrerebbe un’idea bislacca per un film cervellotico. E invece funziona tut- Inquietudini e denuncia nei nuovi Muse Una denuncia inquietante. Un racconto onirico e cupo. Nichilista come soltanto alcuni album rock degli anni ’90 sanno essere. I Muse tornano. E lo fanno irrompendo nei cuori di chi li ama con Drones, disco in uscita il 9 giugno per Warner, a tre anni dal fortunato The 2nd Law. L’album è coprodotto dai Muse e da Robert John «Mutt» Lange e contiene 12 brani che abbiamo ascoltato in anteprima rimanendo travolti fin dalla canzone iniziale: Dead inside. Altri titoli che fanno stare poco allegri: Psycho, Mercy, Aftermath; c’è persino un discorso di John Kennedy ripreso e recitato dai Muse. Una sequenza di tracce ipnotiche che saranno la base del tour prossimo venturo. In Italia, i Muse, arriveranno il 18 luglio per un unico concerto all’Ippodromo delle Capannelle. Raccontano Matt Bellamy, Dominic Howard e Chris Wolstenholme: «Amiamo l’Italia in modo genuino». Drones è un album sorprendente. Per tematiche e sonorità. «Negli ultimi due dischi, The Resistence e The 2nd Law, ci eravamo concentrati troppo su sintetizzatori, batterie elettroniche, effetti vari. Siamo tornati alla musica soltanto suonata. Drones è un disco di certo più rock». L.IAN. Il capo della Disney Pixar John Lasseter al Festival di Cannes per il film animato «Inside out», applauditissimo [Reuters] Il più applaudito a Cannes per ora è un cartone ::: LUCA VINCI L’ALBUM «DRONES» to: ed è tutto chiaro, tutto immediatamente evidente. I ricordi sono palline colorate di emozioni, che trovano posto nella mente di Riley come in un magazzino dove, ogni giorno, c'è da fare posto a ricordi nuovi, tenendo solo quelli davvero importanti. L’essere umano come un hard disc. Dove i ricordi davvero importanti non se ne possono andare, pena la scomparsa di noi, della nostra anima, della nostra personalità. Inside Out - che uscirà a settembre - ci fa capire più cose di un trattato di psicologia. Applausi anche per l’altro film della giornata, La loi du marché - la legge del mercato - di Stephane Brizé. Dove un monumentale Vincent Lindon è un operaio disoccupato. 28 SPETTACOLI __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Mattatore di «Rds Academy» REALITY MEDIASET IL GIUDICE CRUCIANI «Faccio il talent sulle radio. La Zanzara in tv? Impossibile» ::: ALESSANDRA MENZANI ■■■ Giuseppe Cruciani è il personaggio radiofonico (e non solo) più sfrontato e irriverente d’Italia, ma se vuole sa essere diplomatico e anche serio. Liquida con un «non lo ascolto, non mi farà dire nulla di più» l’argomento Gianlugi Paragone (che lo ha superato negliascolti) dice che con Confindustria, il suo editore, va tutto bene, e respinge l’accusa di essere troppo scurrile in radio: «Sì, è vero, l’altro giorno un’ascoltatrice ha raccontato di avere lasciato il compagno perché soffre di eiaculazione precoce; sì, è vero, litigo spesso, ma La Zanzara è anche altro». Dopo Radio Belva e il talk show con Ilaria D’Amico su SkyTg24 il conduttore di Radio24 (in coppia con David Parenzo) torna in televisione nei panni del giudice. Con Anna Pettinellie Matteo Maffucci forma la triade di Rds Academy, il talent che seleziona nuove voci della radio, ogni lunedì su Sky Uno alle 20.10 e il sabato in chiaro su Cielo. In palio c’è un posto di lavoro a Rds. Qual è la differenza tra lei e gli altri giudici? «Io sono meno attento agli aspettitecnici,aitempi di entrata e uscita dalle canzoni: non me ne può fregare di meno. Guardo alla creatività, all’originalità e alla voce, cerco qualcosa che mi colpisca». Com’è il livello degli aspiranti conduttori radio? «Sono tutti molto grezzi, non c’è un campione delmondo,alcuni sono bravi ma sono legati a uno schema. Sono ossessionati nel fare bene, sono tutti un po’ intercambiabili». Uno fuori dagli schemi come lei è difficile trovarlo. «Non cerco un altro uguale a me, ma qualcuno che mi faccia accendere una luce. Non un robot». Chi le piace tra i personaggi delle radio italiane? «Fabio Volo, Alessandro Milan, Diaco, Rossella Brescia, lo Zoo, Linus e Savino e altre cose di nicchia. Mi piace il parlato». Ha citato Linus. È vero che la corteggia per portarla su Radio Deejay? «Non mi risulta. Con Linus LA «TRIADE» SU SKY UNO Giuseppe Cruciani è uno dei giudici di «Rds Academy», il programma che cerca nuovi talenti della radio, in onda su Sky Uno. Sopra, con gli altri giudici, Anna Pettinelli di Rds e Matteo Maffucci degli Zero Assoluto. Il programma mette in palio un contratto con Rds. Va in onda il lunedì alle 20.10 “ ho fatto un intervento al Festival di giornalismo di Perugia e dà lì sono uscite le indiscrezioni. Prendo sempre in considerazione tutte le offerte, ma in questo caso non c’è». Oggi sono in tanti a scimmiottare la Zanzara? «Prima noi e Un giorno da pecora eravamo gli unici a intervistare i politici con uno stile diverso, dopo un po’ lo hanno fatto tutti, anche le radio locali. Ma ci sta. Noi ci siamo evoluti, abbiamo capito che non sempre i politici tirano». Ma non le sembra di esagerare con gli insulti e le risse alla Zanzara? «La radio è la prosecuzione della mia vita e del mio carattere. Le liti tra me e David Parenzo sono autentiche, il programma è molto concentrato su quello che noi pensiamo. L’editore ogni tanto si lamenta che c’è troppo sesso. Chiama gente che vuole gli “zingari nei forni”, che racconta di andare a putta- ne, ma il programma non si esaurisce in questo. Con i pregiudizi e le critiche ci convivo». Quindi tutto bene con l’editore Confindustria? «Ho rapporti ottimi, apprezzano i risultati in termini di ascolti e raccolta pubblicitaria. Continuo a non capire, però, perché in un programma dalle 18-30 alle 21 cisiano solo 50 minuti effettivi di parlato. Un controsenso». Riproverà a portare le at- TROPPO SESSO IN ONDA ■ L’editore di Radio24 ogni tanto si lamenta che c’è troppo sesso. Ma non c’è solo quello... RADIO BELVA E LA TV ■ In tv mi divertii, però non riesco a fare niente oltre la radio mosfere della radio in televisione, dopo Radio Belva? «Il tentativo di portare la radio in tv era fallito in partenza anche prima di Radio Belva. Quella sera mi sono divertito moltissimo, un gran caos, poi le polemiche e la cancellazione, che ho vissuto come una liberazione: con quelle pressioni sarebbe stato molto difficile fare una seconda puntata. Mi sono comunque accollato tutta la responsabilità». SFIDA ALLA CONSOLLE «Top Dj» è arrivato in semifinale Stasera alle 22.45 su Sky Uno, Top Dj arriva alla semifinale. Sono rimasti in gara cinque concorrenti, Damianito, Not For Us, Reddi, Albert Marzinotto e Tina, che si sfideranno per arrivare in finale e giocarsi il titolo di Top Dj 2015. Ospite d’eccezione della serata Marcelo Burlon, creativo e talento della moda, che siederà al tavolo della giuria insieme ai giudici Albertino, Stefano “Stylophonic” Fontana e Lele Sacchi. Ma Mediaset non le doveva dare un altro format? «Sì. Abbiamo fatto riunioni con David, i vertici, autori importanti, ma non abbiamo trovato la quadra, non c’era convinzione». E il programma di Sky con Ilaria D’Amico? «Un appuntamento per le elezioni europee. Il problema è che non sono multitasking come tanti altri.Fare un programma radio tutti i giorni è impegnativo e io non riesco a fare bene anche un’altra cosa. Forse non so fare squadra, sono un solista e un orso, non so». La farebbe una sua web tv? «Sto costruendo un sito web con il mio nome. Contenuti video e rubriche, come la rassegna stampa di 5 minuti». Le piace fare il giudice? «Molto. Questo di Rds Academy è un ruolo che mi piace. Per altri programmi? Lo farei a Italia’s got talent». «Announo» con Giulia Innocenzi ■■■ «Ho tante idee, ma devo avere la possibilità di realizzarle. Mi rivolgerò a La7, alla Rai, a Sky». Signore e signori, Michele Santoro è sul mercato, anche se il cuore del «signore dei talk show» batte tutto per la Rai: «Magari poterci tornare per chiudere la carriera. Ma il premier ha in testa un’altra Rai. Una Rai che possa controllare e io non sono uno che accetta censure o imposizioni...». Il conduttore di Servizio Pubblico, lanciando le quattro puntate di Announo, il programma de La7 condotto da Giulia Innocenzi, ha ufficializzato quel che tutti già sapevano e che Libero aveva anticipato proprio all’inizio di questa stagione televisiva: addio a La7 e alla conduzione settimanale. Ma prima della «pausa di riflessione» ci sarà il gran finale. Il prossimo 18 giugno Santoro e la sua banda saranno in piazza a Firenze, ovvero in casa di quel Matteo Renzi che il giornalista considera un «problema» e non «la soluzione». La puntata speciale, con tutta probabilità, dovrebbe chiamarsi «Rosso disera», visto che l’unico biglietto d’in- gresso da pagare sarà l’avere indosso qualcosa di rosso. Un richiamo alla sinistra proprio in casa del rottamatore della cultura politica di sinistra, tanto che Santoro si ritrova a far l’elogio di Silvio Berlusconi. «Almeno con lui c’era il bipolarismo, ora invece non c’è più nulla. E Renzi non è affatto il nuovo, anzi. Finora, è riuscito a rottamare solo i suoi avversari». E anche Santoro ha i suoi avversari da affrontare. «Mi auguravo che La7 diventasse il cavallo più veloce di tutta la televisione italiana», afferma il giornalista, «ma l’innovazione ha avuto scarsi margini.Ca- Chi lo ha detto che il reality è morto? Tutt’altro: è vivo e lotta insieme a noi, come sentenzierebbe qualcuno. A dimostrarlo è l’iniziatore di questo genere tanto discusso, ovvero il Grande Fratello. Dopo un anno di pausa, infatti (durante il quale Mediaset si è dedicata al lancio dell’Isola dei Famosi), il format ideato da John De Mol potrebbe tornare, sempre sull’ammiraglia del Biscione, in due diverse edizioni. Dopo lo stop, il raddoppio, dunque. Ben inteso: in questo periodo non si può che usare il condizionale, perché i palinsesti della prossima stagione sono ancora in allestimento. Comunque, l’indiscrezione serpeggia già sul web. Ad anticipare la chicca è, in particolare, il sito di Davide Maggio, secondo cui ad ottobre andrebbe in onda la prima versione vip del Grande Fratello, mentre a gennaio prenderebbe le mosse quella regolare, o NIP (i cui partecipanti sono degli sconosciuti). Anche in Italia, dunque, sbarcherebbe la variante celebrities del papà di tutti i reality: all’estero il Celebrity Big Brother ha già visto protagonisti personaggi come Pamela Anderson, Mark Owen dei Take That, il blogger Perez Hilton, la modella Katie Price, etc. Stando sempre alle indiscrezioni riportate da Davide Maggio, Endemol Italia sta pensando a raddoppiare il GF, perché con Mediaset ha un minimo garantito di produzioni da realizzare su base annua. Occorre recuperare, dunque, la stagione di pausa. Il Grande Fratello, si sa, è uno dei programmi di punta per la tv di Cologno Monzese: è naturale, dunque, che sia già partito il cosiddetto toto - conduttore. Per l’edizione vip, si sta valutando una riconferma di Alessia Marcuzzi, mentre per la versione originale si cerca un volto nuovo. G. L. MONTANINO Giulia Innocenzi con Michele Santoro. Giovedì torna su La7 il talk «Announo» [LaPresse] La7 riduce la «santorina»: solo quattro puntate ::: ENRICO PAOLI Il «Grande Fratello» raddoppia con un’edizione vip iro non ha mai ostacolato Servizio Pubblico, mai posto limiti, ma la sua gestione è razionale, attenta ai conti. Uno come lui dovrebbe, forse, lanciare un guanto di sfida,investendo risor- se su progetti nuovi». Secca la replica di Urbano Cairo. «Noi siamo ben felici di fare innovazione in tv. E se Santoro ha delle idee innovative da proporci, saremo ben lieti di ascoltarle». Intanto avantitutta con la Innocenzi che si gioca la partita per la prossima stagione. Si parte il 21 maggio con una puntata dedicata agli allevamenti intensivie alla carne, poi il ruolo di Internet, un reportage sulle famiglie omogenitoriali, e una puntata ancora da decidere.Antonio Di Pietro e Alba Parietti saranno gli ospiti fissi del programma, assieme ai giovani scelti di volta in volta. PALINSESTI __Martedì 19 maggio 2015__ RAI UNO RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7 6.30 8.30 8.00 10.00 11.00 11.55 12.25 12.45 13.10 13.10 6.00 7.55 8.00 8.45 8.25 Smallville 10.15 Chuck 12.05 Cotto e mangiato - Il menù del giorno 12.25 Studio Aperto Meteo.it 13.00 Sport Mediaset 13.25 Sport Mediaset Extra 13.55 I Simpson 14.15 Shark Tank - Idee di business 14.20 I Simpson 14.45 The Big Bang Theory “La riproposizione del bullismo” 15.15 Merlin “Lezione di vendetta” “Un giovane eroe” 16.40 The Vampire Diaries “Cinquanta sfumature di Grayson” 17.35 Dr. House - Medical Division “Sotto accusa” con Hugh Laurie 18.30 Studio Aperto Meteo.it 19.00 Fattore Umano 19.30 Notorius 19.55 Karaoke 20.30 C.S.I. Miami “Miami Confidential” con David Caruso 21.10 Prima tv Flash “Bug-Eyed Bandit” con Grant Gustin 22.05 Prima tv Mediaset Arrow “Nemico pubblico” con Stephen Amell 23.10 Primi episodi Prima tv Mediaset The 100 “I Cento” “Competenze terrestri” con Eliza Taylor 1.00 Premium Sport 7.40 7.30 7.50 7.55 9.45 10.00 11.00 11.10 12.00 13.30 14.00 14.05 14.40 16.00 18.50 20.00 20.30 21.15 23.25 1.00 10.00 10.45 11.00 13.00 13.30 13.50 14.00 16.15 17.00 17.45 17.55 18.00 18.20 18.50 19.40 20.30 21.00 0.00 Il tocco di un angelo “Un peso sul cuore” con Roma Downey Rai Parlamento Tribune Elettorali “Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale - Movimento 5 Stelle - Sinistra Ecologia e Libertà - Lista Tsipras l’altra Europa - Lega Nord” TG2 Insieme I Fatti Vostri. Condotto da Giancarlo Magalli, Adriana Volpe TG2 Giorno TG2 Costume e Società TG2 Medicina 33 “Malattie d’importazione” Detto fatto. Condotto da Caterina Balivo Ghost Whisperer “Seconda opportunità” Cold Case “Ultime notizie” Rai Parlamento Telegiornale TG2 Flash L.I.S. Rai TG Sport Meteo 2 TG2 Blue Bloods “Accordi segreti” N.C.I.S. “Il segnale” con Mark Harmon TG2 - 20.30 The Voice of Italy 3 “Live - Quarta serata” 2Next - Economia e Futuro “Ospite Luigi Abete, presidente di Banca Nazionale del Lavoro”. 14.00 14.20 14.50 15.00 15.05 15.10 17.15 18.00 18.15 18.15 19.00 19.30 20.00 20.15 20.30 20.35 21.05 0.00 Agorà Mi manda Raitre Elisir Meteo 3 - TG3 Giro mattina Pane quotidiano Il tempo e la storia Per le Regioni interessate Tribune Elezioni Comunali e Regionali 2015 “Toscana - Messaggi autogestiti” TG Regione - Meteo TG3 - Meteo 3 TGR Leonardo TG3 L.I.S TGR Piazza Affari Ciclismo, 98° Giro d’Italia 10a tappa (D) Processo alla tappa Geo Per le Regioni interessate Tribune Elezioni Comunali e Regionali 2015 “Toscana - Confronto candidati a Presidente della Regione” Per le Regioni interessate Tribune Elezioni Comunali e Regionali 2015 “Veneto, Umbria, Puglia - Conferenze stampa candidati a Presidente della Regione” TG3 TG Regione - Meteo Blob #TreTre3 Prima tv Rai Il candidato - Zucca Presidente Un posto al sole Ballarò. Condotto da Massimo Giannini TG3 Linea notte 11.00 13.00 13.40 14.45 16.10 16.20 17.00 18.45 20.00 20.40 21.10 23.30 1.45 2.10 Prima Pagina Traffico - Meteo.it TG5 Mattina Mattino Cinque. Condotto da Federica Panicucci e Federico Novella TG5 - Ore 10 Meteo.it (all’interno) Forum. Condotto da Barbara Palombelli TG5 - Meteo.it Beautiful Uomini e Donne Amici - Verso il serale. Condotto da Maria De Filippi Il segreto Pomeriggio Cinque. Condotto da Barbara d’Urso TG5 Minuti (all’interno) Caduta libera. Condotto da Gerry Scotti TG5 - Meteo.it Striscia la Notizia - La voce dell’indecenza. Condotto da Ficarra & Picone 3,2,1, Record “Il meglio de ‘Lo Show dei Record’“. Condotto da Gerry Scotti Original Sin (Drammatico, 2001) con Antonio Banderas, Angelina Jolie, Thomas Jane. Regia di Michael Cristofer. TG5 Notte Meteo.it Striscia la Notizia - La voce dell’indecenza. Condotto da Ficarra & Picone (Replica) SATELLITI FILM SPORT 12.00 Tennis, ATP World Tour 250 Series Ginevra: primo turno (Diretta) ES 14.30 Ciclismo, 98° Giro d’Italia 10a tappa (Diretta) ES 17.45 Calcio, Campionato Europeo Under 17 Germania - Russia (Diretta) ES 20.00 Tennis, ATP World Tour 250 Series 2015 Ginevra: primo turno (Replica) ES 20.00 Goal Deejay Europa SP3 20.00 Serie B Remix SP1 20.30 History Remix SP3 20.30 Serie A Remix SP1 21.00 Calcio, Serie A 2014/2015 Inter - Juventus (Replica) SP3 21.00 Montezemolo: La mia storia da corsa SP1 21.30 Giro d’Italia Today ES 21.30 Basket, NBA Playoff 2015 (Replica) SP2 3.00 Basket, NBA Playoff Golden State Warriors Houston Rockets (Western Conference Finals. Gara 1) (D) SP2 19.20 Head of State Con Chris Rock SCC 19.25 The Great European Disaster Movie Con Angus Deayton SCU 19.30 Il castello magico SCF 19.35 Absolute Deception Con Cuba Gooding Jr.SCH 21.00 Grand Hotel Excelsior Con A. Celentano SCC 21.00 Dieci cose che odio di te Con J. Gordon-Levitt SCF 21.00 Pulp Fiction Con John Travolta SCU 21.00 Marie Antoinette Con Kirsten Dunst SCP 21.00 Black Dog Con Patrick Swayze SCM 21.10 Prima tv Una notte in giallo Con Elizabeth Banks SC1 21.10 Turbo SCH 22.35 Il collezionista di ossa Con D. Washington SCM 22.40 Diamond Dog Un tesoro di cane Con Luke Benward SCF 22.50 Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve Con R. Gustafsson SC1 22.50 Il patriota Con Mel Gibson SCH 23.00 Le comiche 2 Con Paolo Villaggio SCC 23.10 Avviso di chiamata Con Meg Ryan SCP 23.40 Brutti, sporchi e cattivi Con Nino Manfredi SCU 0.30 Il mio amico Ted Con Alyssa Shafer SCF 0.35 Quel nano infame Con Marlon Wayans SCC LEGENDA C CN D ES DY Cult Cartoon Network Discovery Chan. HD Eurosport HD Disney Channel HD 18.55 19.30 20.30 21.15 0.30 0.35 21.00 N.C.I.S. “Test d’ingresso” FC 21.00 The Big Bang Theory “La dissoluzione del gorilla” F 21.00 Prima tv The Royals “Amara verità” FL 21.10 Prima tv The Fall Caccia al Serial Killer “Strangler” SKA 21.20 I Thunderman NCK 21.25 The Big Bang Theory “La combustione dello status quo” F 21.25 Binny e il Fantasma DY 21.45 I fantasmi di casa Hathaway NCK 21.50 Finale di stagione - Prima tv Empire “Chi sono io” F 21.50 Finale di stagione - Prima tv The Royals “Destino o volontà?” FL 21.50 Wolfblood DY 21.55 Finale di stagione - Prima tv Backstrom “L’ultima indagine” FC 22.10 The Killing - La serie originale “Seconda stagione, quinta puntata” SK 21.15 Two Lovers (Drammatico, 2008) con Joaquin Phoenix. Regia di James Gray. 23.10 David Letterman Show Adventure Time CN I Simpson F Adventure Time CN Henry Danger NCK I Simpson F Adventure Time CN Regular Show CN Lo straordinario mondo di Gumball CN 22.10 Due fantagenitori NCK 22.25 Lo straordinario mondo di Gumball CN 22.35 Due fantagenitori NCK National Geo.HD Cinema 1 HD Cinema Comedy HD Cinema Family HD Cinema Hits HD Intervenire concretamente sul presente per trasformare il futuro 16.35 16.50 Rai 5 Canale disponibile anche in alta definizione Onlus significa 15.30 21.10 Catch .44 (Azione, 2011) con Malin Åkerman. Regia di Aaron Harvey. 22.30 Mainstream 22.50 Quella strada nel bosco (Horror, 2003) con Lin Shaye. Regia di J.-B Andrea, F. Canepa. RAGAZZI Fondazione Silvana Paolini Angelucci 14.00 Rai 4 19.30 19.45 19.55 20.00 20.10 20.20 20.45 22.00 Sostenere i progetti della 13.00 TELEFILM DOCUMENTARI NGC SC1 SCC SCF SCH 10.45 11.30 12.00 11.00 13.30 14.00 14.40 16.20 17.15 18.10 20.00 20.35 21.10 0.00 0.15 0.50 2.05 CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE 20.55 Gli Indistruttibili NGC 21.00 Fast N’Loud D 21.00 Prima tv Affari al buio THC 21.10 Prima tv Tutte per uno The Bachelor SKU 21.55 Crash Science NGC 21.55 L’attacco dello squalo martello D 22.00 Grande Guerra: 100esimo Anniversario - Prima tv La Grande Guerra dei piccoli THC F Fox HD FC-FL Fox Crime HD Fox Life SKA Sky Atlantic MGM Metro Goldwyn Mayer NCK Nickelodeon 8.45 9.40 Miami Vice “La fine giustifica i mezzi” Cuore Ribelle Carabinieri 5 “Mai dire mai” Ricette all’italiana TG4 - Meteo.it Un detective in corsia “Guerra tra fratelli” con Dick Van Dyke La signora in giallo “Vendemmia di sangue” Lo sportello di Forum. Condotto da Barbara Palombelli Hamburg Distretto 21 “Vecchi amici” Ieri e oggi in tv Lo sperone nudo (Western, 1953) con James Stewart, Ralph Meeker, Janet Leigh. Regia di Anthony Mann. TG4 - Meteo.it Tempesta d’amore Dalla vostra parte. Condotto da Paolo Del Debbio La strada dei miracoli “SSesta puntata Mad dre Sp peranza, Fratel Cosimo, il quarto segrreto di Fatima e Annalisa Minetti”. Condotto da Safiria Leccese I bellissimi di R4 Belfagor - Il fantasma del Louvre (Horror, 2001) con Sophie Marceau, Michel Serrault, Frédéric Diefenthal. Regia di Jean-Paul Salomé. SCM Cinema Max HD SCP Cinema Passion HD SP1-2-3 Sky Sport 1-2-3 HD SKU Sky Uno THC The History Channel C.F. Rai Storia 20.45 21.30 22.15 23.30 Il tempo e la storia Italiani La Grande Storia Viaggio nell’Italia del Giro Rai Movie 21.15 Il giorno dello sciacallo (Giallo, 1973) con Edward Fox Regia di Fred Zinnemann. 23.45 Amatemi (Drammatico, 2005) con Isabella Ferrari. Regia di Renato De Maria. TG La7 Omnibus meteo Omnibus Coffee Break. Condotto da Tiziana Panella L’aria che tira. Condotto da Myrta Merlino TG La7 TG La7 Cronache. Condotto da Bianca Caterina Bizzarri McBride - Delitto passionale (Drammatico, 2006) con John Larroquette, Marta DuBois, Matt Lutz. Regia di John Larroquette. Le strade di San Francisco “Il ragazzo di Jacob” con Karl Malden Le strade di San Francisco “Per bandiera il terrore” con Karl Malden Il Commissario Cordier “Verità e bugie” con Pierre Mondy TG La7 Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber Di Martedì. Condotto da Giovanni Floris (Diretta) TG La7 Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber (Repl.) Coffee Break. Condotto da Tiziana Panella (Repl.) L’aria che tira. Condotto da Myrta Merlino (Repl.) CLASS TV Class Cnbc Cielo 21.10 MasterChef Canada “Chicken Little” “FirstKick at the Box” 23.15 Italia’s Got Talent 2015 “Terzo Live, la finale Ospite Simon Cowell” Iris 21.00 Il ritorno di Ringo (Western, 1965) con Giuliano Gemma. Regia di Duccio Tessari. 22.40 Live from Cannes 22.55 Tutti per uno... botte per tutti (Western, 1973) con George Eastman. Regia di Bruno Corbucci. (Canale 507 di Sky) 18.00 Report Il TG della Finanza 19.10 I Vostri Soldi 21.00 Missione Risparmio 22.00 Linea Mercati Notte 22.30 Italia Oggi TG Class Horse (Canale 221 di Sky) 20.45 Mondiali di Polo 2015 21.20 Furusiyya FEI Nations Cup 2015: La Baule 0.10 Class Horse TG 0.25 Global Horse News Class TV Moda (Canale 180 di Sky) 18.00 20.00 21.00 22.30 Ladies Breakout Milano Models Hair Secret CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE Joi Action Mya 19.35 Chuck “Chuck vs La tic tac” “Chuck vs il test rosso” 21.15 Prima tv The Big Bang Theory “La deviazione del setto” “Il riflesso dello champagne” con Johnny Galecki 22.05 Aiutami Hope! “Matrimonio in diretta” 19.40 Supernatural “Paradiso e Inferno” con Jared Padalecki 20.25 Nikita “L’alleanza” con Maggie Q 21.15 The Last Ship “S.o.S.” “Il ricatto” con Eric Dane 22.50 Believe “La promessa” “Defezione” con Jake McLaughlin 19.40 Premium Fuori Serie 20.05 Miami Medical “Il cecchino” 21.15 The Night Shift “Decisioni pericolose” “Notte difficile per Jordan” con Eoin Macken 23.00 Parenthood “Il sistema è crollato” con Peter Krause 23.50 X-Style Premium Cinema Studio Universal Premium Calcio 21.15 Streetdance 2 (Dram., 2012) con Tom Conti, George Sampson, Falk Hentschel. Regia di Max Giwa, Dania Pasquini. 22.45 Step Up 4 Revolution (Musicale, 2012) con Cleopatra Coleman, Misha Gabriel Hamilton. Regia di Scott Speer. 21.15 Funny girl (Musicale, 1968) con Barbra Streisand, Omar Sharif, James Caan. Regia di William Wyler. 23.45 Nomads (Thriller, 1986) con Pierce Brosnan, Lesley-Anne Down, Anna Maria Monticelli. Regia di John McTiernan. 17.30 18.00 18.30 19.00 19.30 20.00 97368390585 Il numero che sostiene le nostre Attività. Premium Sport Premium Sport Premium Sport Premium Sport Highlights Lega Pro La moviola è uguale per tutti 21.00 La tribù del calcio 21.30 La tribù del calcio 22.00 Highlights serie A Il nostro impegno va avanti ma ha bisogno del vostro contributo Ecco come fare: La Fondazione Silvana Paolini Angelucci Onlus opera per aiutare persone disagiate e per perseguire obiettivi umanitari. Firma nel quadro dedicato alle onlus Riporta sotto la tua firma il codice fiscale della Fondazione Silvana Paolini Angelucci 97368390585 La scelta di destinare il 5xmille non costituisce un costo per il contribuente. firma del contribuente ONLUS 6.45 TG1 - Previsioni sulla viabilità CCISS Viaggiare informati Unomattina. Condotto da Francesca Fialdini e Franco Di Mare Storie Vere TG1 - Che tempo fa A conti fatti “Le insalate di stagione” La prova del cuoco. Condotto da Antonella Clerici TG1 TG1 Economia Torto o ragione? La macchina della verità “La sfida di Rossella”. Condotto da Monica Leofreddi Torto o ragione? Il verdetto finale “Una famiglia allargata”. Condotto da Monica Leofreddi La vita in diretta “Intervista a padre Georg Gaenswein”. Condotto da Marco Liorni e Cristina Parodi L’eredità. Condotto da Carlo Conti TG1 Affari tuoi. Condotto da Flavio Insinna Prima tv Una Grande Famiglia 3 “Settima puntata”. Con Stefania Sandrelli, Gianni Cavina Porta a Porta “Ospite: Il presidente del Consiglio Matteo Renzi “. Condotto da Bruno Vespa TG1 Notte 29 97368390585 Fondazione Silvana Paolini Angelucci FONDAZIONE S I LVA N A PA O L I N I ANGELUCCI www.fondazionesilvanapaolini.it Berlusconi: «Con Inzaghi visioni diverse» Djokovic palleggia con i bambini a Milano Cerruti sesta alla 24 Ore del Nürburgring Pippo Inzaghi «ha un bellissimo rapporto con il gruppo, ma abbiamo avuto visioni diverse in tante occasioni».Così Silvio Berlusconiha rispsoto ieri a una domanda sul futuro del mister rossonero. E su possibili nuovisociin società:«Spero di individuare possibili sostenitori.Altrimenti resterò io come presidente con l’idea di un Milan totalmente italiano». Il tennista numero 1 al mondo, Novak Djokovic, ha presentato a Milano, in anteprima mondiale, la sua linea di prodotti alimentari senza glutine «Djokolife».Il serbo ha approfittato per palleggiare con alcuni giovanissimi tennisti in piazza Città di Lombardia: «Spero di portarvi l’importanza di fare sport per il benessere fisico e non solo», ha detto Nole. Ottimo risultato per Michela Cerruti alla 24 Ore del Nürburgring. Al volante della Bmw Z4 GT3 del team Walkenhorst, con i compagni Felipe Laser, John Edwards e Daniel Keilwitz, la pilota milanese, nella dura gara di «endurance», ha terminato (unica donna delle tre in gara) in 6ª posizione assoluta su un totale di 152 macchine in gara. Domani la finale di Coppa Italia La Juvesogna la «Decima» Freschi di turnover, i bianconeri sfidano una Lazio con la testa al derby (lunedì alle 18) per aggiungere sulla maglia una stella d’argento. E devono scegliere tra Berardi e Zaza ::: DANIELE DELL’ORCO ■■■ La Juventus dei cannibali rincorre il Triplete. Con lo scudetto ormai in bacheca, i bianconeri vogliono ottenere il secondo tassello di quella che sarebbe una tripletta leggendaria, vincendo la Coppa Italia che manca loro da 20 anni.Ambizione che avrebbe anche un valore a sé stante, ben espresso da un altro termine ispanico molto in voga nel calcio:la decima. Nella bacheca della Signora sono infatti 9 le coppe di Lega presenti (al pari della Roma), e nessuna squadra italiana è ancora arrivata in doppia cifra. Se ci riuscisse, la Juve avrebbe diritto ad apporre sulla maglia una stella d’argento, insieme alle 3 dorate che simboleggiano gli oltre 30 scudetti conquistati. Dopo la rifinitura di oggi a Vinovo e la partenza per Roma, Allegri farà le ultime scelte di formazione. Di certo ha in mente un 4-3-1-2 molto simile a quello che schiantò 3-0 la Lazio all’Olimpico nell’andata di campionato. Tutti i titolari in campo (sabato hanno riposato, tranne Bonucci e Lichtsteiner) a eccezione degli squalificati Morata e Marchisio. Al loro posto Pereyra in mediana e Llorente a far coppia con Tevez. Il basco è anche un uomo mercato visto che, formalizzato l’acquisto di Dybala, la Juve lo sacrificherà per rafforzare ancora il reparto. Llorente (8 gol in stagione) è stato acquistato a parametro zero, e le offerte da Spagna e Inghilterra permetterebbero alla Juve di effettuare un’ottima plusvalenza. Prima di preparare l’assalto a Cavani, Marotta e Paratici vogliono definire le posizioni di Zaza e Berardi. Il centravanti era già stato vicinissimo all’approdo a Torino in inverno, ma Di Francesco bloccò l’affare. I termini del nuovo accordo con i bianconeri da giugno sono però noti da tempo: 15 milioni al Sassuolo e 2,2 milioni fino al 2019 più bonus al giocatore (che attualmente ne percepisce 800mila). Come ammesso ieri dal suo agente Christian Maifredi, al 90% l’affare si farà. La tripletta messa a segno da Berardi contro il Milan ha però reso la possibilità divedere il talento calabrese e Zaza di nuovo insieme - ma con la casacca bianconera - molto più di una suggestione. Il classe '94 del Sassuolo non è nuovo a imprese di questo genere. Sempre contro il Milan, realizzò un poker il 12 gennaio 2014 al Mapei Stadium. Quella performance convinse Galliani a sollevare dall’incarico l’allenatore diallora che, ironia della sorte, era proprio Allegri. Gli accordi tra Juve e Sassuolo ricalcano quelli dell’affare Zaza: 15 milioni per riscattare l’intero cartellino (ora in comproprietà) entro il 30 giugno. La Signora ci pensa e,probabilmente, molto dipenderà anche dalla decisione di Tevez.Se l’argentino dovesse rimanere, pur cedendo Llorente, il reparto offensivo rischierebbe di essere affollato. A quel punto per l’ingaggio di Berardi si inserirebbe proprio il Milan. La volontà di Berlusconi, in caso di mancata vendita del club, Simone Zaza (23 anni) e Domenico Berardi (20 anni), compagni di squadra nel Sassuolo [LaP] I posticipi di Serie A La Fiorentina ne rifila tre al Parma Brivido Napoli, salvato da Mertens ::: GIAMPIERO DE CHIARA ■■■ Il Napole soffre, ma batte il Cesena per 3-2 al San Paolo e continua la rincorsa per un posto in Champions League. Partita decisa da un ottimo Mertens, autore di una doppietta (19’ e 57’) e da un goldi Gabbiadini(20’), su assist sempre di Mertens. Il Cesena non ha mai mollato e con un ottimo Defrel, una doppietta nel primo tempo (15’ e 47’), ha tenuto sulle spine fino al 90’ i partenopei. Ora gli uomini di Benitez (in tribuna per squalifica, al suo posto in panchina il suo vice Pecchia) salgono a 63 punti, a tre punti dalla Lazio e a quattro dalla Roma. Nell’altra sfida la Fiorentina torna a sorridere grazie al 3-0 rifilato ieri al Parma. Al Franchi i viola sbloccano il risultato grazie a Gonzalo Rodriguez (13’), che diventa il miglior marcatore della squadra insieme a Babacar (7). Il raddoppio porta la firma del grande ex del match, Gilardino (177 gol in serie A), a segno con un colpo di testa su calcio d’angolo. Una partita a senso unico, confermata anche dal terzo gol di Salah (sesta rete in Serie A) nella ripresa (56’). Montella, dopo le polemiche dei giorni scorsi, non si è sbilanciato sul suo futuro: «Sono concentrato sulle prossime due gare, poi parleremo con il presidente e vedremo se ci sono i presupposti per continuare». NAPOLI-CESENA 3-2 RETI: 15’ e 47’ pt Defrel, 19’ pt e 11’ st Mertens, 20’ pt Gabbiadini. NAPOLI (4-2-3-1) Andujar 6; Mesto 6, Albiol 6, Koulibaly 6, Ghoulam 6; David Lopez 6, Jorginho 6; Callejon 5.5, Hamsik 6(38’ st Insigne sv), Mertens 7.5; Gabbiadini 7 (20’ st Higuain 5.5). All. Pecchia. CESENA (4-4-2) Agliardi 6; Volta 6.5, Capelli 6(28’ st Rodriguez sv), Krajnic 5.5, Renzetti 6, Carbonero 6.5, De Feudis 6 (38’ st Cazzola sv), Cascione 6, Tabanelli 6; Brienza 6.5, Defrel 7. All. Di Carlo. ARBITRO: Irrati. NOTE: ammoniti Volta, Ghoulam, Rodriguez, Koulibaly. FIORENTINA PARMA 3-0 RETI: 13’ pt Rodriguez, 31’ pt Gilardino, 10’ st Salah. FIORENTINA (4-3-2-1): Neto 6.5; Tomovic 6, Savic 6, Rodriguez 6.5 (42’ st Bagadur sv), Pasqual 6; Mati Fernandez 6, Pizarro 6.5 (36’ st Badelj sv), Aquilani 6; Salah 6.5 (34’ st Diamanti sv), Ilicic 7; Gilardino 6.5. All.Montella. PARMA (4-3-3): Mirante 6; Mendes 5.5, Lucarelli 6, Feddal 5.5, Gobbi 5; Mauri 5.5, Jorquera 5, Nocerino 6 (37’ st Broh sv), Varela 6, Palladino 5.5 (32’ st Coda sv), Ghezzal 5 (23’ st Haraslin sv.). All. Donadoni. ARBITRO: Tommasi. NOTE: ammoniti Mendes, Diamanti. Classifica (36˚ turno): Juventus 83, Roma 67, Lazio 66, Napoli 63, Fiorentina 58, Genoa 56, Sampdoria 54, Inter 52, Torino 51, Milan e Palermo 46, Verona 44, Sassuolo 43, Chievo 42, Udinese e Empoli 41, Atalanta 36, Cagliari 28, Cesena 24, Parma 17 (-7). è quella dipuntare su una squadra giovane e ricca ditalenti italiani. Come Berardi, appunto. A sua volta, la scelta di Tevez potrebbe essere legata all’esito della finale di Champions (arbitrerà il turco Cakir). La vittoria della coppa spingerebbe i dirigenti bianconeri a chiudere un ciclo, diversamente da quanto fatto dall’Inter di Mourinho, e sul piede di partenza ci sarebbero a quel punto anche Pirlo (ha offerte dal Qatar) e Vidal. Nei piani di Marotta, che mai come quest’anno avrà poca necessità di vendere per far cassa, re Arturo è più sacrificabile di Pogba. L’anno scorso i bianconeri avevano resistito all’assalto del Manchester United che offriva 40 milioni, quest’anno offerte analoghe potrebbero arrivare dal Liverpool in cerca del sostituto di Gerrard. In tal caso, Pogba resterebbe a Torino e per sostituire il cileno si punterebbe su Witsel, Ramires o Nainggolan. La Lazio si gioca tutto in sette giorni. I biancocelesti giocheranno la settima finale della loro storia (sei successi) senza aver avuto la possibilità di far riposare i big in campionato, anche se potranno contare sul rientro di De Vrij. Davanti a Berisha, l’olandese farà reparto con Mauricio.In mezzo al campo, vista l’assenza di Biglia, Cataldi avrà il compito di dare il via alla manovra, mentre uno tra Mauri e Lulic resterà fuori. In attacco Djordjevic favorito su Klose. Oltre all’ostacolo Juve però la banda Pioli dovrà pensare al derby con la Roma, ufficialmente posticipato a lunedì alle 18. Dopo le polemiche nei giorni scorsi non ha preso bene la decisione della Lega il dg della Roma Mauro Baldissoni: «Non è stato considerato l’interesse di chi ha comprato il biglietto». La Lazio aveva chiesto un giorno in più per recuperare le pile, vista anche l’importanza del match in chiave classifica. In caso di sconfitta rischierebbe infatti di scivolare quarta a beneficio del Napoli contro cui giocherà lo scontro diretto al San Paolo all’ultima giornata. Una curiosità: l’anticipo della data della finale diCoppa Italia ha complicato anche i piani della Lega che non adotterà, come inizialmente previsto, la goal line technology per la prima volta in questa sfida. Troppo pochi i giorni a disposizione per preparare il tutto. Luis Enrique [Ansa] 31 SPORT __Martedì 19 maggio 2015__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: VALERIO FELLETTI Playoff di basket Hackett trascina l’EA7 Bologna ko 90-67 Sassari battuta a Trento ■■■ L’Olimpia Milano non splende, ma porta a casa agevolmente gara-1 contro Bologna (90-67) nell’esordio casalingo ai playoff. L’avvio al Forum è decisamente equilibrato, l’Ea7 prova subito a fuggire spinta da Hackett e Gentile (6 punti per il play, 7 per il capitano milanese), ma la Virtus resta a contatto nonostante i problemi di falli per Ray. Merito anche degli otto punti di Gaddy, grazie ai quali la squadra di Valli ribatte colpo su colpo chiudendo il primo quarto sul -2 (20-18). La seconda frazione però è una pura dimostrazione di forza dei campioni d’Italia in carica. Bologna segna soltanto tre canestri dal campo, dall’altra parte gli uomini di Banchi sono infallibili (13/16 con 2/3 da 3), segnano praticamente tutti portando Milano addirittura sul +20 (48-28) alla sirena dell'intervallo lungo. Nella ripresa la Virtus entra sul parquet decisamente più convinta, mentre l’Olimpia scompare: parziale di 17-6 e partita riaperta sul 54-45. Con i compagni in difficoltà, Hackett li prende in mano riaccompagnandoli fino al +18 (66-48), anche se gli emiliani non mollano chiudendo il terzo quarto sul 67-53. Copione che non cambia negli ultimi 10’, Bologna resta aggrappata con le unghie alla partita, ma non basta: l’Olimpia riallunga e conquista gara-1 per 90-67 grazie ai 15 punti (più 7 rimbalzi e 6 assist) di Hackett e ai 16 di Gentile. Gara-2 in programma domani (20.45) sempre al Forum. Nell’altra sfida dei quarti Trento supera Sassari 81-70. GIRO D’ITALIA Il patto Contador-Aru per far saltare Porte I lunghi dialoghi tra il sardo e la maglia rosa indicano un’alleanza contro l’australiano. Oggi tappa per velocisti ::: FEDERICO DANESI CIVITANOVA MARCHE Nel fotomontaggio l’Olimpico coronato di stelle: alla Juve manca una Coppa Italia per fregiarsi sulle maglie della stella d’argento Dominio blaugrana nei campionati europei Barcellona terra di allenatori vincenti Da Guardiola a Blanc, da Cocu a Mou ::: MATTEO SPAZIANTE ■■■ La scuola calcistica del Barcellona è qualcosa che ti segna per sempre, anche se in Catalogna hai giocato solamente un anno o haifatto soltanto l’assistente. La dimostrazione? Sono ben cinque gli allenatori con un passato blaugrana che hanno festeggiato la vittoria del proprio campionato: da Luis Enrique a Guardiola passando per Mourinho, Blanc e Cocu. Ovviamente ititolimaggiori se li è presi l’attuale tecnico del Barça, transitato senza rimpianti anche da Roma. Luis Enrique non è un catalano puro (è nato a Gijon), ma dal 1996 la sua storia si è tinta di blaugrana, prima in campo poi in panchina, dalla squadra B fino alla prima squadra che ha preso in mano la scorsa estate, centrando subito la Liga. Vero catalano è invece Pep Guardiola, PANCHINE D’ORO Da sinistra: Pep Guardiola (allenatore del Bayern), Laurent Blanc (Psg), Philip Cocu (Psv Eindovhen) e José Mourinho (Chelsea) [LaPresse] nato, cresciuto e diventato grande come giocatore e come allenatore a Barcellona. Poi è passato in Germania, dove con il Bayern non ha smesso di vincere: la Bundesliga è in tasca da qualche settimana, anche se deve fare i conticon ilsecondo fallimento in Champions. Insieme a loro due, nella rosa del Barcellona del 1996/97, c’erano anche altri due tecnici oggi vincenti. José Mourinho al tempo era assistente di Bobby Robson, ma la stoffa delgrande allenatore l’aveva già, confermata poi nei vari passaggi dal Porto fino al Chelsea, dove ha alzato la sua terza Premier League. Terza Ligue1 invece per Laurent Blanc, che nel 1997 era ancora un libero di tutto rispetto, mentre ora è alle prese con le bizze dei campioni del Psg. A questi quattro, compagni in un’annata particolare, va aggiunto anche Phillip Cocu,che in Catalogna ha giocato dal 1998 al 2004 e ora ha riportato il Psv alla conquista della Eredivisie olandese che mancava dal 2008. Tutta Europa si è tinta di blaugrana. sun male. Ma Aru non molla, non ne ha nessuna intenzione: «Non mi piace fare proclami», ha detto nel primo girono di tregua, «perché io sono fatto diversamente. Preferisco parlare poco e cercare di far vedere qualcosa, sicuramente darò ilmassimo. La tattica dell’Astana? Ci sono ancora tante tappe e vedremo come impostare la corsa da qui a Milano». Sul suo impegno, garantisce sin da ora: «L'importante è dare il massimo. So quello che ■■■ Il russo, il kazako e l’australiano. Sembrano tre personaggi buoni per una barzelletta,invece sono quelliche a modo loro manovrano i fili di questi Giro d’Italia, che dopo dieci giorni deve ancora trovare un padrone ma intanto ha vissuto sempre al limite. Nessuno di loro, in realtà, pedala, ma hanno tutto l’interessa a vincerla, questa corsa: perché il russo è Oleg Tinkoff, uno degli uomini più potenti di Russia, non solo economicamente, che nelciclismo ha investito tanto, ma in questa stagione non ha ancora raccolto nulla, anche se Contador ha tutto per arrivare sino in fondo. Poi c’è il kazako, Alexander Vinokourov, che in ammiraglia rappresenta il governo Aru e la maglia rosa Contador [Ansa] di un Paese che ha voglia di emergere e nello sport ho fatto per arrivare a questo ci è già riuscito.E l’ultimo è Ru- punto e malgrado isacrificitutpert Murdoch, per interposta to questo non mi pesa per nulpersona padrone del Team la. Preferisco arrivare a un apSky per il quale il ciclismo è puntamento ben preparato e più di un investimento. dare sempre il massimo. Sulla strada a rappresentarli Il sardo parla anche della oltre a Albert Contador ci so- sua reazione alla vittoria di Pano Fabio Aru e Richie Porte, olo Tiralongo che l’ha portato quelli che da qui a Milano si a commuoversi: «È stata una giocheranno il podio, anche tappa spettacolare, abbiamo se sul terzo al momento sono cercato di fare la gara dura e pochi a scommetterci. Intan- per 60 chilometri ci siamo riuto, per ora, ha messo nel sacco sciti. Tutti all’Astana hanno glialtri due prontia darsibatta- cercato di mettersi in mostra e glia ogni volta che la strada è di remare dalla stessa parte. salita senza farsi in fondo nes- Abbiamo fatto il gioco di squa- Civitanova Marche 4m Monte di Bartolo 169m 4 Fano 14m km 90.4 dra e alla fine abbiamo conquistato una vittoria di tappa». Buona per dare morale alle truppe, ma intanto in classifica non si è mosso nulla. Tuttavia qualcosa si è visto, come quei lunghi dialoghi tra lui e Contador nel finale. «Con lui ci siamo parlati, dopo che ci era arrivata la notizia che Uran era in difficoltà. A quel punto abbiamo collaborato nel tentativo di infliggergli il maggior distacco possibile». Crederci risulta dura, perché il colombiano dai primigiorni è parso lontano parente di quello che al Giro ha conquistato due volte il secondo gradino del podio. Piuttosto i due potrebbero mettere in piedi una strana coppia per far saltare il banco, almeno contro Porte: «Rimane molto pericoloso», dice Arui dilui in attesa di giocarsela poi da domenica quando finalmente cominceranno le salite vere. Prima però ci sono quei quasi 60 km della crono nella terra dei vini che termineranno a Valdobbiadene e che giocano tutti per il tasmaniano. Australiano, appunto, come il suo padrone che poteva volere Froome in questo Giro e invece ha preferito farlo dirottare sul Tour, per impedire il bis di Nibali. Intanto qui c’è uno che studia per essere come il siciliano e ha dalla sua l’età. I 25 anni di Aru giocano dalla sua, anche se oggi a Forlì è tappa per velocisti. Forlì 31m Santarcangelo di Romagna 38m Cesena 33m 107.4 158.5 177.9 199 32 __Martedì 19 maggio 2015__ COMIZIO IN PIAZZA Il Cavaliere a Saronno scommette sulla vittoria servizio a pagina 39 ROSSO DI 13 MILIONI I NUMERI DI IERI ::: 34 Borseggi ::: 13 Scippi ::: 7 Rapine ::: 28 Truffe ::: 44 Furti in appartamenti e negozi ::: 5 Furti di autovetture ::: 6 Furti a bordo di autovetture ::: 6 Arresti Il Pio Albergo Trivulzio raddoppia le perdite servizio a pagina 35 Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SpeeD Società pubblicità editoriale e Digitale, Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 - 20090 Assago (Milano); tel. 02.57577.605/640 ::: L’uscita diMajorino Unasalaperlenozzegay L’ultimacommedia dellagiuntaarancione ::: TIZIANA LAPELOSA ■■■ Una saletta pubblica per celebrare un «finto» matrimonio con tanto di benedizione: quella del Comune di Milano. L’illusione di coronare un sogno d’amore. E la certezza di creare,con largo anticipo, un potenziale bacino di voti in vista delle Comunali del 2016. C’è di tutto nel post che l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino ha pubblicato domenica su Facebook: «Sono convinto che oltre alla stanza dove si registrano le unioni civili, a Milano avremmo bisogno di un luogo pubblico dove poter celebrare le Unioni in questioni. Ma come, tipo un matrimonio? Sì», ha scritto. Majorino, dunque, vuole rendere legali i legami gay a Milano. Dimenticando una cosa fondamentale: la legge italiana non riconosce i matrimoni celebrati tra persone dello stesso sesso. E l’idea di destinare una location per lo scambio degli anelli tra due donne o tra due uomini, non essendo contemplata nel nostro orinamento, ha tanto il sapore di uno slogan a danno della comunità Lgbt che, non a caso, è molto cauta sull’argomento. Majorino, inoltre, dimentica pure il difficile iter della trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero e che il sindaco Giuliano Pisapia si è ostinato a trascrivere in Comune. Una circolare del ministero dell’Interno ha chiesto di cancellare le trascrizioni. Cosa che a Milano, tra l’altro, ha già fatto il prefetto con l’inevitabile opposizione del sindaco arancione. Ma, in un clima pre-elettorale, tutto fa brodo, soprattutto per l’assessore in odore di candidatura per le primarie del Pd. E non c’è bisogno di essere omofobi parola di cui si fa largo uso in questo periodo - per capire che l’argomento, talmente delicato che il governo di centrosinistra fatica ad esprimersi sulle nozze gay, rappresenta un mezzo per raggiungere un obiettivo. La sortita dell’assessore ha dunque davvero il sapore di campagna elettorale. E non piace alla maggioranza dei diretti interessati che vedono del «fumo» nelle parole dell’assessore. E se Milano è la città con maggiore presenza di omosessuali dichiarati, Majorino dovrebbe riflettere anche sul fatto da quando è nato il registro delle unioni civili, soltanto 229 coppie si sono iscritte. Forse il segno che le priorità della città sono altre. Anche per il mondo Lgbt. L’acconto della tassa sulla casa da versare entro il 16 giugno Cartelle fantasma e rebus aliquote La nuova Tasi è già un disastro Salta il bollettino precompilato,assalto ai Caf per i conteggi ma non c’è più posto NEL PORTALE WEB DI UNICREDIT 40MILA SCATTI DALLA TORRE DI GARIBALDI La mappa fotografica più grande d’Italia ■■■ Dopo il caos degli ultimi anni, e a meno di un mese dalla scadenza per il versamento dell’acconto Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili che interessa anche le abitazioni principali, su quanto e come pagare imilanesibrancolano ancora nel buio. DINO BONDAVALLI a pagina 35 ::: Indicazioni errate Posteggi per le auto senza prenotazione Ma l’Expo non lo sa ::: MASSIMO COSTA ■■■ Milano a 360 gradi vista dal grattacielo Unicredit di Cesar Pelli che svetta su Porta Nuova. È da qui, infatti, che sono state scattate 40mila foto per creare - grazie ad una iniziativa del gruppo bancario - la mappa fotografica più grande d’Italia, la terza in tutto il mondo, in cui è racchiuso ogni angolo della città. Si chiama MilanInSight e la mappa è visualizzabile sul sito interattivo «milanoinsight.it», insieme a dei percorsi narrativi ai quali si aggiungeranno i contributi degli utenti che vorranno raccontare la “loro” Milano. ■■■ Prima dell’inizio di Expo, i vertici dell’evento e il Comune hanno provato in tutti i modi a dissuadere i visitatori dal prendere la macchina: «Venite con i mezzi pubblici». Poi, dopo i primi giorni di deserto nei parcheggioni, (...) segue a pagina 34 Il leader leghista: tutto chiarito, il suo reddito minimo solo per gli italiani Salvini fa pace con Maroni: «Non è grillino» LA GUARDIA DEL TRIBUNALE «Impossibile superare il metal detector armati» a pagina 37 ■■■ Sul reddito di cittadinanza la Lega si è ricompattata: ieri, dopo una riunione nella sede milanese del Carroccio, in cui si è decisa anche la nomina del nuovo commissario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, Matteo Salvini e Roberto Maroni si sono stretti la mano su uno dei temi che ha tenuto banco in questi giorni in via Bellerio. FEDERICA VENNI a pagina 34 Peculato e truffa aggravata: interdittiva a Norberto Achille Pay tv e abiticoi soldidell’azienda:nei guai presidenteFnm ::: SALVATORE GARZILLO ■■■ Peculato e truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico. Sono le pesanti accusate mosse dalla procura di Milano al presidente del Cda di Ferrovie Nord Milano, Norberto Achille. Le contestazioni si riferiscono al periodo 2008-2014 e il danno totale all’azienda Fnm ammonterebbe a oltre 600mila euro. Soldi che, secondo le ipotesi accusatorie, sarebbero stati spesi per fini personali quali l’acquisto di un abbonamento pay tv, scommesse sportive, capi d’abbigliamento e altro. I carabinieri del comando provinciale di Milano hanno notificato ad Achille un’ordinanza applicativa della misura interdittiva «del divieto temporaneo per sei mesi dell’esercizio degli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese ex art. 290».Notificata, inoltre, l’informazione di garanzia a Carlo Alberto Belloni, presidente del Collegio sindacale di FNM SpA, «indagato per tentato favoreggiamento per aver omesso di assolvere agli obblighi di controllo conseguenti al ruolo rivestito e, invece, adottato condotte attive finalizzate a nascondere le distrazioni di beni riconducibili al predetto Achille». Nella nota diffusa dai militari si legge che Achille avrebbe acquistato (...) segue a pagina 35 UCCISA A STILETTATE Donna ammazzata a Lodi Fermato un egiziano a pagina 37 34 CRONACA __Martedì 19 maggio 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Carroccio diviso al Pirellone sul patrocinio al Gay Pride: slitta il voto INDICAZIONI ERRATE Ora Salvini fa la pace con Maroni «Il reddito minimo? Non è grillino» Il leader leghista: soldi solo agli italiani, il suo piano non c’entra con i Cinquestelle. Oggi vertice Bobo-Forza Italia ::: FEDERICA VENNI ■■■ E pace fu. Sul reddito di cittadinanza la Lega siè ricompattata: ieri, dopo una riunione nella sede milanese delCarroccio, in cui si è decisa anche la nomina del nuovo commissario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, Matteo Salvini e Roberto Maroni si sono stretti la mano su uno dei temi che ha tenuto banco in questi giorni in via Bellerio. Il leader ha superato le remore iniziali e ha dato il suo ok alla proposta del governatore della Regione sull’introduzione di un reddito di cittadinanza in Lombardia. Il via libera diSalvini è arrivato dopo un chiarimento sugli eventuali destinatari del provvedimento: «Si tratta di una proposta ben diversa da quella grillina (che si rivolge ad una platea ben più vasta, stranieri compresi ndr), stiamo parlando di un reddito solo per cittadini italiani che non possono essere reinseriti nel mondo del lavoro». Cittadini italiani residenti in Lombardia da almeno cinque anni, ha precisato la Regione.Oggisicapirà se l’idea di Maroni riuscirà a mettere d’accordo l’intera maggioranza: non sono mancati, infatti, dopo l'annuncio “ ■ Con Maroni tutto risolto, quello della Lombardia non è un reddito di cittadinanza, si tratta di fondi solo agli italiani che non si possono reinserire nel mondo del lavoro Il presidente Maroni e il segretario leghista Matteo Salvini: dopo il botta e risposta sul reddito minimo è tornata la pace [Ftg] MATTEO SALVINI SEGRETARIO LEGA del provvedimento, avvertimenti, polemiche e timori di derive assistenzialiste da parte, soprattutto, di Forza Italia e Fratelli d'Italia. In tarda mattinata si terrà infatti un vertice del centrodestra per trovare la quadra, intorno al contenuto della proposta, che sarà meglio delineato nei prossimi giorni, e intorno alla terminologia. Mentre ieri, infatti, la coordinatrice azzurra Mariastel- la Gelmini, pur lanciando segnali di apertura, ha precisato di non voler più sentir parlare di «reddito di cittadinanza», ma di «politiche attive del lavoro» e di «sostegno agli indigenti», il Nuovo Centrodestra ha rilanciato - con le parole del presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo- proponendo il«Reis», ovvero ilreddito economico di inclusione sociale, che si fonda su parame- tricertificati dipovertà, disituazione familiare e territoriale. La maggioranza resta invece divisa sul patrocinio della Regione al Gay Pride del prossimo 27 giugno: la decisione, che era ieri all'ordine giorno, è stata rinviata alla prossima settimana, su richiesta del vicepresidente del Consiglio regionale, il leghista Fabrizio Cecchetti. Ufficialmente per approfondimenti, in realtà per trovare un escamotage che metta tutti d'accordo, diversamente da quanto accaduto lo scorso anno quando il patrocinio fu dato con il voto determinante dello stesso Cecchetti che scatenò polemiche all'interno della Lega e in tutta la maggioranza. Questa volta, la soluzione potrebbe essere l'astensione di Cecchetti che provocherebbe la bocciatura del patrocinio. Posteggi per le auto senza prenotazione Ma l’Expo non lo sa ::: segue dalla prima MASSIMO COSTA (...) è arrivato il contrordine ufficiale con l’invito a salire in macchina: «I mezzi pubblicifiunzionano bene, ma anche i parcheggi». Quello che non funziona, rispetto ai maxiposteggi, sono le informazioni che vengono date ai turisti. Ancora ieri, all’infopoint di Rho-Fiera, gli addetti ripetevano che la prenotazione dei parcheggi creati per l’evento era «assolutamente obbligatoria».Falso.Sideve prenotare solo nelposteggio di Cascina Merlata, quello più vicino ai padiglioni,mentre ad Arese e e Trenno (dove ieri c’era un pugno diauto) si può entrare senza limitazioni. Anche sul web e al centralino le informazioni non sono chiare e spesso risultano contradditorie. In vista del prolungamento dell’apertura a mezzanotte, sarà fondamentale aumentare i visitatori in auto, perché le corse del metrò difficilmente saranno potenziate dopo l’accordo chiuso con i lavoratori tra mille polemiche.Se sivuole portare la gente ai parcheggi, la prima cosa da fare sarebbe dire loro esattamente come fare a raggiungerli. CRONACA __Martedì 19 maggio 2015__ 35 @ commenta su www.liberoquotidiano.it L’acconto per pagare la tassa sulla casa scade il 16 giugno Bollettini e aliquote: la Tasi è già nel caos Salta la cartella precompilata,assalto ai Caf per i conteggi ma non c’è più posto. Il Comune: nessuna variazione rispetto all’anno scorso ::: DINO BONDAVALLI I TURNI PER EXPO ■■■ Dopo il caos degli ulti- mi anni, scanditi dal varo di nuove imposte locali e dall’adozione di metodi di calcolo in grado di mettere in crisi anche i commercialisti più navigati, speravano che almeno nel 2015 il pagamento di tasse e tributi sarebbe filato liscio. Invece, a meno di un mese dalla scadenza per il versamento dell’acconto Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili che interessa anche le abitazioni principali e la cui prima rata va pagata entro il 16 giugno, i milanesi brancolano ancora nel buio. Non bastasse il fatto che neanche quest’anno Palazzo Marino manderà alle famiglie il modello F24 precompilato con i datinecessari per il pagamento,lasciando ai cittadini l’onere di provvedere al calcolo della tassa, a rendere ancora più incerta la situazione è il ritardo con cui il consiglio comunale affronterà la discussione sulle aliquote e le detrazioni da adottare quest’anno. Anche se dall’assessorato al Bilancio guidato da Francesca Balzani assicurano che «per Tasi e Imu non cambierà nulla rispetto all’anno scorso», lasciando intendere che tutto rimarrà come nel 2014, le incertezze su ciò che potrà accadere restano. «Con le varie manovre che il governo dovrà fare per tamponare il buco sulle pensioni potrebbero venire meno i finanziamenti statali che consentono di adottare esenzioni e detrazioni», spiega Fabrizio De Pasquale, consigliere diFi a Palazzo Marino.«Significa che, per quanto a Milano l’aliquota non possa aumentare perché è già al massimo (2,5 per mille), l’amministrazione potrebbe decidere di riconsiderare la detrazione per i redditi fino a 21mila euro». Lo scorso anno l’amministrazione arancione aveva infatti adottato un complesso meccanismo di calcolo nel tentativo di rendere più equa l’applicazione della tassa. Ne era nato un vero e proprio rompicapo, con sconti da un massimo di 115 a un minimo di 24 euro in base al valore catastale dell’immobile e al reddito del proprietario, e detrazioni di 20 euro per ogni figlio a carico fino a 26 anni d’età, per un massimo di 60 euro ad abitazione. Un meccanismo che, nonostante il modulo per il calcolo online disponibile anche quest’anno sul portale del Comune, aveva messo in seria difficoltà non solo i cittadini, ma anche Caf e commercialisti.Scene che rischiano di ripetersi «tanto più che il consiglio comunale non ha ancora cominciato a trattare l’argomento Tasi, quindi i contribuenti dovranno pagare l’acconto con le vecchie regole e aspettare eventuali novità che potranno far lievitare il saldo di fine anno», prosegue De Pa- I sindacati dei ghisa «Rivedere l’accordo sugli straordinari» squale.Una possibilità «prevista dalla Legge di stabilità», sottolinea Tommaso Di Buono, responsabile Caf della Cisl di Milano, «ma che di certo non fa felice il cittadino, che vorrebbe avere da subito certezze su quel che si troverà a pagare a dicembre». Nessuna sorpresa, quindi, che «le nostre agende per quanto riguarda ilcalcolo della Tasi siano già piene fino al 15-16 giugno, anche in virtù del fatto che l’anno scorso con il 730 si chiudeva a maggio, tranne poche cose, mentre quest’anno si arriva a fine “ ■ Con le manovre per tamponare il buco delle pensioni potrebbero mancare i soldi per le detrazioni FABRIZIO DE PASQUALE, FORZA ITALIA ■ Le agende per il calcolo Tasi sono già piene fino a metà giugno TOMMASO DI BUONO, CAF CISL ■ Per Tasi e Imu non cambierà niente rispetto all’anno scorso FRANCESCA BALZANI, ASSESSORE giugno». Decisamente più libere le agende del servizio tributi del Comune. Complice il fatto che la scadenza della tassa non è ancora stata pubblicizzata, ieriera ancora possibile ottenere un appuntamento in via Larga chiamando il centralino lo 02.0202. Una buona notizia in un contesto che resta tutt’altro che rassicurante. «Per quest’anno le istituzioni ci avevano promesso una semplificazione e un’unica imposta comunale, invece non si è visto nulla di tutto ciò», ha concluso Di Buono. Nuove tensioni tra i sindacati dei ghisa e il comando sul fronte dell’accordo per Expo. Dopo l’annuncio che, diversamente da quanto stabilito nell’accordo sindacale, il bonus per gli agenti impegnati nei servizi per l’esposizione verrà distribuito anche a chi sarà impegnato in orario ordinario, i rappresentanti dei lavoratori tornano a ribellarsi.Sul tavolo del comandante Tullio Mastrangelo sono così arrivate 3 lettere nell’arco di una settimana. Se Cgil, Cisl, Uil chiedono «con la massima urgenza un incontro per poter dare corrette informazioni ai lavoratori», dal Sulpm arriva una rivendicazione «sui criteri con cui è stato formato il team di super graduati che seguiranno Exp» e su come «verranno distribuiti i 4 milioni di incentivi», spiega il segretario Daniele Vincini. Più dura la posizione delle Rsu. «Se ci sono state modifiche unilaterali ai termini del protocollo Expo c’è il rischio di un comportamento antisindacale», spiega Giovanni Aurea, delegato Rsu polizia locale. «I criteri non trasparenti rischiano di far pensare a favoritismi e a un possibile danno erariale». D. BON. I conti della Baggina Il Pio Albergo Trivulzio raddoppia le perdite Il bilancio 2014 chiuso con 13,4 milioni di rosso: nel 2013 il buco era fermo a 7 milioni. Sotto accusa i flop delle aste degli immobili NORBERTO ACHILLE Pay tv e abiti coi soldi pubblici Interdittiva al presidente Fnm ::: segue dalla prima SALVATORE GARZILLO (...) un «abbonamento alla pay tv, capi d’abbigliamento, pasti non di lavoro, scommesse sportive, materiale elettronico con i fondi della società» per 110mila euro circa; avrebbe «ceduto alla moglie e ad un figlio due schede telefoniche intestate alla società, che ne sosteneva i costi per 125mila euro circa»; avrebbe «ceduto in uso esclusivo ad un figlio due autovetture aziendali noleggiate ad un costo di 220mila euro circa, a cui erano elevate contravvenzioni al codice della strada per 125mila euro circa»; infine, concludono i carabinieri avrebbe «chiesto il rimborso in contanti di spese effettuate utilizzando la carta di credito aziendale per 22mila euro circa». ■■■ Il bilancio, firmato dal commis- sario Claudio Vito Sileo, porta la data del30 aprile. E, in fondo al conto economico del 2014, segna un rosso di 13,4 milioni di euro. Il Pio Albergo Trivulzio aumenta le perdite: nel 2013 si era chiuso l’esercizio con un buco di 7,1 milioni di euro, cifra quasi raddoppiata in dodici mesi. Un periodo nel quale è passata sulla Baggina l’ennesima bufera con le dimissioni delcda e la nomina del commissario (il 30 dicembre). L’aggravarsi della perdita, si legge nella relazione che accompagna la delibera sul bilancio, «è quasi raddoppiata sia per l’incremento dei costi, riconducibili alla gestione corrente e al fondo svalutazione crediti, sia per l’assenza di plusvalenze derivante dalla mancata vendita di immobili del patrimonio aziendale».Si torna sempre lì,agliimmobili del Trivulzio già al centro delle inchieste del 2010 generate dallo scandalo «Affittopoli». I ricavi degli affitti, in realtà, sono aumentati del 6% nel 2014; il problema riguarda soprattut- L’ingresso principale del Pio Albergo Trivulzio [Fotogramma] to le vendite: nel 2014, si legge nella relazione, «non è stato venduto nessun immobile a differenza del previsto».Le diverse strategia,per la gestione del patrimonio, compreso l’ingresso della Cassa depositi e prestiti, «non hanno dato esito positivo». I flop delle aste, dunque, hanno avuto un grande impatto sul bilancio «non essendo stata generata nessuna plu- svalenza a differenza dei 20 milioni previsti nel budget 2014». Non è escluso, a questo punto, che il rendiconto del 2014 generi un’altra bufera politica, e che l’opposizione in Comune metta sotto accusa il centrosinistra di Palazzo Marino, che ha la maggioranza in cda rispetto alla Regione. M. COS. 36 __Martedì 19 maggio 2015__ CRONACA __Martedì 19 maggio 2015__ 37 @ commenta su www.liberoquotidiano.it La strage a Palazzo di Giustizia L’uomo al metal detector «Impossibile che Giardiello sia passato con la pistola» La guardia di turno in via San Barnaba: «Sarebbe scattata la massima allerta e l’avrei perquisito». La Procura di Brescia: nessun controllo aggiuntivo sul killer ::: SALVATORE GARZILLO PAOLO GARGANTINI Ex assessore di Monza si suicida Un colpo di pistola: si è suicidato così Paolo Gargantini, ex assessore alle attività produttive del comune di Monza. Un revolver, regolarmente posseduto, e quindi quello sparo, nel suo ufficio, in azienda, tra le sue carte. Lo ha trovato un collaboratore che si è precipitato nella stanza dopo quel rumore inatteso, ieri mattina, intorno alle 10.20. E per lui non c’è stato nulla da fare. Sono bocche cucite quelle dei carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda che non rilasciano alcun particolare sulla vicenda. Assieme a loro, in quegli uffici della ditta di costruzioni San Marco a Cernusco sul Naviglio dove l’uomo si è tolto la vita, sono subito accorsi i parenti. Gargantini aveva fatto colazione, come al solito, in un bar del paese alle 8.30. Poi la tragedia. Ex componente della giunta di centrodestra monzese, era un imprenditore di successo e un politico noto. Almeno nella sua Monza dove era stato anche presidente dei giovani industriali e vicepresidente di Confindustria. Il suo nome era comparso nelle carte dell’inchiesta Briantenopea, che ha portato all’arresto di Peppe o' Curt, ma Gargantini non era indagato. Tanto che anni fa proprio lui non aveva negato quella conoscenza: «Esposito l’ho sentito più di una volta e l’ho anche incontrato. Ma non sono mai stati fatti favoritismi». Ignoti i motivi del gesto. ■■■ Ormai ci siamo assuefatti al “mistero di Giardiello” e nessuno si indigna del fatto che oltre un mese dopo la strage in tribunale non si sia ancora capito come ha fatto a entrare un uomo armato.Non si è neppure capito da che porta è passato, tanto meno se gliagenti di guardia lo hanno perLA MAPPA DEGLI INGRESSI quisito o anche soltanto controllato. A sinistra la mappa degli ingressi del Tribunale, a destra uno dei metal detector in corrispondenza delle «Guardi, gliel’assicuro: se entrate; secondo l’ipotesi della Procura di Brescia, Giardiello fosse passato Giardiello sarebbe passato sotto il metal detector [Ftg] con una pistola dal metal detector, il dispositivo avrebbe segnato 4 asterischi, il livello massimo di al- trollati con scanner manuachiamato finora. Ma che io CITTÀ STUDI lerta. E io l’avrei perquisito le l’uomo che lo precedeva l’abbia fatto entrare con la fino a trovargli l’arma». A nella fila e quello che lo sepistola, ve lo garantisco, è parlare è il vigilante che, se- guiva.Lui,non sicapisce anun’assurdità». condo l’ultima cora bene per Delle due,una:o Giardielricostruzione quale strano lo è riuscito a superare i condella procura motivo,avrebtrolli (che siano dall’ingresHa molestato per giorni una ragazza di 26 anni contattata so libero o da quello con di Brescia, be avuto l’ok a su Facebook con appostamenti mirati davanti al negozio metal detector), oppure la avrebbe fatto passare nonodove lei lavora. Fino a sabato mattina, quando gli agenti di pistola era stata nascosta alpassare Claustante l’indicaCittà Studi hanno arrestato il ragazzo italiano di 25 anni, l’interno del tribunale in dio Giardiello tore del metal incensurato, in via Eustachi. Da una prima ricostruzione, precedenza. In questo caso senza perquidetector sela ragazza sarebbe stata contattata sul social network. So- dovremmo iniziare a pensasirlo nonostangnasse che c’estenendo di essere un ex compagno di scuola, ha comin- re a un complice. La seconte il suono d’alra qualcosa di ciato a riempirla di messaggi nonostante lei non avesse da ipotesi è difficile da imlarme del meanomalo. Il viaccettato l’amicizia. Martedì scorso, il ragazzo si è presen- maginare per il profilo deltal detector. gilante, in tato per la prima volta nel negozio dove la vittima lavora l’assassino improvvisato e «Ecco, vedete Claudio Giardiello [Ftg] ogni caso, sachiedendo di parlarle. Lo stesso ha fatto nei giorni seguen- per le poche dichiarazioni se uno passa rebbe sereno, ti, fino a venerdì, quando lo stalker ha preso a pugni ogget- che ha rilasciato subito docon una moneta in tasca il sicuro di aver fatto il proti e spintonato passanti dicendo di voler parlare con la po l’arresto:«Quando ho sudispositivo segna un asteri- prio lavoro con coscienza. donna e di voler morire. Sabato la 26enne ha raccontato perato il varco ho pensato: sco rosso, ma se uno passa «Non ho niente da nascontutto alla madre e poi ha denunciato le molestie. Lo stesso se mi fanno passare con la con una pistola,come sto fa- dere, sono tranquillo. I pm giorno lo stalker è stato arrestato in flagranza di reato. cendo io adesso, di asteri- comunque non mi hanno pistola, lo faccio... ». C. OSM. schi ne spuntano quattro racconta al sito “Giustiziami” - E nessuno, neanche il più impreparato tra noi, non farebbe altri controlli. Per prassi invece non si insiste con chi fa segnare una sola tacca, che viene fatto passare anche senza approAmmazzata a 52 anni nella casa dove viveva da sola. L’uomo, che la vittima conosceva, bloccato in serata a Fiumicino fondimenti». ■■■ Uno stiletto e un amico egivent’anni,da quando cioè si era seNei giorni scorsi le indagiziano fermato all’aeroporto di Fiuparata dal marito. Condivideva la ni di Brescia hanno ribaltamicino prima di lasciare il Paese. Il casa solo col suo amato beagle. Il to quanto finora raccontato primo potrebbe essere l’arma del procuratore capo di Lodi Vincendagli investigatori e dal prodelitto, il secondo l’assassino. Sozo Russo, che coordina le indagini curatore capo di Milano Edno i due punti su cui si concentrainsieme ai sostituti procuratoriEmmondo Bruti Liberati. Che no le indagini dei carabinieri che ma Vittorio e Nicola De Caria, avela mattina del 9 aprile Giarlavorano sulla morte di Antonia va chiesto agli investigatori di apdiello non è entrato da via D’Amico, per tutti Antonella, la profondire e scavare proprio nella Manara confondendosi tra madre separata di 52 anni che dovita privata della donna. Gli inquigli addetti ai lavori (magari menica pomeriggio è stata trovata renti, infatti, erano convinti che l’omostrando un falso tesseriin casa sua con due profonde ferimicidio fosse maturato all’interno no da avvocato) bensì da te al petto. A scoprire il cadavere è del contesto della sfera personale, via San Barnaba, dove c’è stato suo figlio che, secondo quanescludendo che uno sconosciuto un varco misto che consento raccontato agli investigatori, avesse suonato alla porta del quarte il passaggio con tessera al non la sentiva da alcuni giorni. La to piano. personale dei tribunale e casa a soqquadro aveva fatto pen- Carabinieri davanti all’ingresso della casa dove è stata uccisa la donna [Ansa] Da una prima analisi (in attesa l’ingresso sotto il metal desare che al quarto piano di corso dei risultati dell’autopsia) sembra tector a tutti gli altri. Mazzini 76 ci fosse stata una rapi- tivo dell’omicidio che, al momen- era capitato spesso di sentire ru- che la vittima sia stata colpita all’alPrima di uccidere tre perna finita male. Ora, però, gli investi- to, non ha un movente chiaro. mori, urla e latrati di cane proveni- tezza dell’emitorace e appena sotsone e ferirne altre due con gatori ritengono che si sia trattato La donna non aveva nemici, per re dall’appartamento della D’Ami- to il seno con un’arma sottile che una Beretta 98Fs calibro del tentativo di depistaggio dell’egi- questo i carabinieri hanno iniziato co, che una volta ha chiesto l’inter- potrebbe essere uno stiletto. Ieriso9x21, Giardiello avrebbe atziano di 38 anni. L’uomo è stato a cercare tra gli amici a partire da vento della polizia. Quegli stessi ru- no stati sequestrati i cassonetti del traversato la porta metallibloccato ieri pomeriggio in aero- quell’egiziano contro il quale sem- mori sarebbero stati uditi dai vicini condominio per controllare se l’asca. I fotogrammi delle teleporto con un passaporto scaduto. bra avesse anche sporto denuncia anche a un’ora compatibile con la sassino abbia gettato l’arma all’incamere (a bassa risoluzioSuccessivamente è stato portato a in passato per maltrattamenti. I vi- morte. terno. ne) del tribunale dimostreLodi per essere interrogato sul mo- cini dicono che negli ultimi mesi La vittima viveva da sola da circa rebbero che sono stati conS. GAR. Si finge ex compagno di scuola su Facebook Poi la molesta: arrestato a 25 anni per stalking L’omicidio di Lodi Donna uccisa a stilettate: fermato egiziano 38 CRONACA __Martedì 19 maggio 2015__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it TuttoMilano Mercati ■ MOMPIANI - Via Panigarola - zona 4 ■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - z. 3 Oggi ■ PAPINIANO - Piazza Sant’Agostino - zona 1 ■ GAETA - Via Gaeta - zona 9 ■ PASCARELLA - Via Pascarella - zona 8 ■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6 ■ A. VENEGONi - Via A. Venegoni - zona 7 ■ SAN MINIATO - Via San Miniato - zona 9 ■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4 ■ BARIGOZZI - Via A. Mazzucotelli - zona 4 ■ STROZZI - Via Strozzi - zona 6 ■ PARETO - Via Pareto - zona 8 ■ B. MARCELLO - Via B. Marcello - zona 3 ■ VASARI - Via Vasari - zona 4 ■ RANCATI - Via Rancati - zona 2 ■ BONOLA - Via A. Cechov - zona 8 Domani ■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6 ■ EUSTACHI - Via Eustachi - zona 3 ■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7 ■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2 ■ FAUCHE' - Via Fauchè - zona 8 ■ BORSI - Via Borsi - zona 6 ■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9 ■ GARIGLIANO - Piazza Minniti - zona 9 ■ CERMENATE - Via Cermenate - zona 5 ■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2 ■ GRATOSOGLIO SUD - Via Saponaro - zona 5 ■ DE CAPITANI - Via De Capitani - zona 9 ■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2 ::: le lettere Chiusura al traffico: Via Cristina Belgioioso e via G.B. Grassi: chiusura al traffico (definitiva) di via Cristina Belgioioso, con deviazione di tutto il traffico veicolare in entrata e uscita da Milano sulla Strada Statale n° 233 "Varesina”. Traffico difficoltoso in: Proseguono i lavori stradali in: via Beltrami, via Fanti, viale Forlanini, via Tobagi, p.le Lotto, p.za Gerusalemme, p.le Cimitero Monumentale, via Luigi Nono, via Cenisio, via Messina, via Arona, via Stephenson, via Belgioioso, via Adamello, via Vigliani, via Gavirate, Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi CANTIERI/2 Operaio solitario per la M4 Chiara Loris Milano Commenta anche su Fb e Twitter @liberomilano GLORIA MULTISALA CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 ANTEO SPAZIOCINEMA VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732 Mia madre Ritorno al Marigold Hotel Sarà il mio tipo? Il racconto dei racconti 15.30-17.50-20.20-22.30 15.10-17.40-20.10-22.30 15.30-17.50-20.20-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 APOLLO SPAZIOCINEMA GALL. DE CRISTOFORIS 3 - TEL. 02780390 Il racconto dei racconti Il racconto dei racconti Forza maggiore Leviathan Interstellar Mia madre Samba ARCOBALENO FILMCENTER 13.00-15.30 22.00-V.O.SOTT. 13.00-15.15-17.30-19.45-22.00 18.20-21.00 13.00-15.00-18.00-21.00 13.00-15.30-18.00-20.00-22.10 13.00-17.30-19.50 VIALE TUNISIA 11 - TEL. 199208002 Whiplash Il racconto dei racconti Forza maggiore ARIOSTO SPAZIOCINEMA 15.20-17.40-20.00-22.15-V.O. 14.40-16.55-19.15-21.30 14.40-17.00-19.15-21.30 VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0287085730 Latin Lover La famiglia Belier 15.10-19.10 17.10-21.10 ARLECCHINO VIA S. PIETRO ALL’ORTO, 9 - TEL. 0276001214-899678903 Sarà il mio tipo? 15.30-17.50-20.10-22.30 BELTRADE VIA OXILIA, 10 - TEL. 0226820592 Il figlio di Hamas The Repairman Figlio di nessuno Cimap! Cento italiani matti a Pechino Giulio Cesare - Compagni di scuola 15.00-V.O.SOTT. 16.50 18.30-V.O.SOTT. 20.10 22.00 CENTRALE MULTISALA 15.00-17.30-20.00-22.30 15.00-20.00 17.30-22.30-V.O.SOTT. CINEMAX SAN CARLO VIA ENRICO MOROZZO DELLA ROCCA, 12 - TEL. 02 48199689 Riposo COLOSSEO V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-899678903 Il racconto dei racconti Mad Max: Fury Road Avengers: Age of Ultron Adaline - L’eterna giovinezza Samba Mia madre DUCALE MULTISALA 15.00-17.20-19.55-22.30 15.00-17.40-20.05-22.30 15.00-18.00-21.00 15.30-17.50-20.20-22.30 15.00-22.30 17.50-20.20 PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 199208002 Il racconto dei racconti Mad Max: Fury Road Mia madre Turner Avengers: Age of Ultron Ritorno al Marigold Hotel ELISEO MULTISALA 15.00-16.50-19.10-21.30 14.40-16.55-19.10-21.30 14.45-17.20-19.25 21.00 15.00 17.45-21.30 VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-899678903 Ritorno al Marigold Hotel Se Dio Vuole Leviathan Il racconto dei racconti Calvario MEXICO 15.00-17.30 20.30-22.30 15.30-18.30 15.00-17.20-19.55-21.15-22.30 15.00-17.50-20.20-22.30 15.00-17.30-20.00 14.50-18.40-20.25-22.30 16.30 22.10 VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 Second Chance Let’s go Le streghe son tornate 16.00-18.00 20.00 21.30 Bllackk sea 14.15-17.00-22.40 Ritorno al Marigold Hotel 19.50 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 20.15-22.30 Doraemon Il Film 15.15-17.45 The Divergent Series: Insurgent 15.30-18.30-21.30 Avengers: Age of Ultron 16.10-19.20-22.30 Il racconto dei racconti 14.10-17.00-19.50-22.35 L’ultimo lupo 15.30-18.30-21.30 UCI CINEMAS CERTOSA VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 Mad Max: Fury Road 13.30-16.20-19.20 Mad Max: Fury Road (3D) 22.15 Il racconto dei racconti 13.00-16.00-19.00-22.00 Avengers: Age of Ultron 12.30-16.00-22.10 Mad Max: Fury Road 15.30-18.30-V.O. One More Day 12.30-14.50-17.10-19.30-21.50 Fast & Furious 7 13.00-16.00-19.00-22.00 The Gunman 11.50-14.25-17.00-19.35-22.10 Adaline - L’eterna giovinezza 11.50-14.20-16.50-19.20-21.50 Child 44 - Il bambino n. 44 12.30-15.30-18.30 Mad Max: Fury Road 21.45 Doraemon Il Film 11.50-14.15-16.40 Run all Night - Una notte per sopravvivere 19.00 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 21.30 Adaline - L’eterna giovinezza 17.10 Child 44 - Il bambino n. 44 19.40 The Gunman 22.30 Adaline - L’eterna giovinezza 20.10 Run all Night - Una notte per sopravvivere 22.40 Avengers: Age of Ultron 17.00 Mad Max: Fury Road 17.00-19.50-22.40 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 20.15-22.40 Doraemon Il Film 17.15 Il racconto dei racconti 17.00-19.45-22.30 I 7 nani 17.00 Avengers: Age of Ultron 19.20-22.30 The Divergent Series: Insurgent 21.30 L’ultimo lupo 18.30 Fast & Furious 7 19.45 Home - A Casa 17.30 One More Day 22.40 VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300 ODEON - THE SPACE CINEMA VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 ORFEO MULTISALA Mad Max: Fury Road (3D) Doraemon Il Film Adaline - L’eterna giovinezza Avengers: Age of Ultron Mad Max: Fury Road PALESTRINA 15.15 15.00-17.40 20.15-22.30 17.00-19.50-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 Latin Lover Mi chiamo Maya SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA VI Trento Film Festival a Milano 16.00 18.30 VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 Mad Max: Fury Road 15-17.30-20-22.30 Avengers: Age of Ultron 15-18-21 Ritorno al Marigold Hotel 15.30-17.50-20.10-22.30 Adaline - L’eterna giovinezza 15.30-17.50-20.10-22.30 Calvario 15.30-17.50-20.10-22.30 Run all Night - Una notte per sopravvivere 15-20.10 Child 44 - Il bambino n. 44 17.50-22.30 UCI CINEMAS BICOCCA VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 Adaline - L’eterna giovinezza 14.45-17.15-19.50 Child 44 - Il bambino n. 44 22.15 Mad Max: Fury Road 14.15-17.00-19.50-22.35 Mad Max: Fury Road (3D) 15.45-18.30-21.15 Le vacanze del piccolo Nicolas 15.10 Avengers: Age of Ultron 18.00-21.15 Run all Night - Una notte per sopravvivere 22.40 The Gunman 14.40-17.25-20.05 Se Dio Vuole 15.10-17.30-20.00-22.15 Doraemon Il Film 14.20-16.50 Forza maggiore 19.30 La famiglia Belier 22.10 Calvario 15.00-17.30-20.00-22.25 One More Day 15.00-17.25-20.05-22.20 Fast & Furious 7 16.10-19.20-22.30 Ooops! Ho perso l’arca... 14.05 Humandroid 22.35 I 7 nani 14.50-17.20 Samba 19.55 Nomi e cognomi 14.50-17.15-20.10-22.30 17.00-19.00-21.15 HINTERLAND ASSAGO VIALE FIORI - TEL. 892960 VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 0287241925 PLINIUS MULTISALA VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 Whiplash Maraviglioso Boccaccio Citizenfour Il racconto dei racconti Se Dio Vuole Cenerentola Il racconto dei racconti p.za Clotilde, 1; p.za Cinque Giornate, 6; c.so S. Gottardo, 1; v.le Zara, 38; v. R. Di Lauria, 22. Aperte 24h: Via Boccaccio, 26; V.le Famagosta, 36; Stazione Garibaldi (P.za S, Freud); p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45; v.le Lucania, 6; Corso Magenta, 96; v.le Testi, 90 UCI CINEMAS FIORI C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445 ARCADIA Avengers: Age of Ultron 17.00-19.50-21.10-22.40 Run all Night - Una notte per sopravvivere 22.45 Mad Max: Fury Road 17.15-18.00-20.15-21.00-22.50 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III L’avvento 17.30-20.20-22.40 Mad Max: Fury Road (3D) 18.00 I 7 nani 17.00 Il racconto dei racconti 17.30-20.50-22.10 Sarà il mio tipo? 17.05-20.00 Doraemon Il Film 17.20-20.20 Child 44 - Il bambino n. 44 22.30 Home - A Casa 17.40 Forza maggiore 17.10-19.40 Adaline - L’eterna giovinezza 19.45-22.20 The Gunman 20.10-22.35 Ritorno al Marigold Hotel 17.50 BUSNAGO MOVIE PLANET C/O CENTRO COMMERCIALE IL GLOBO - TEL. 039 695182 Mad Max: Fury Road 16,30-19,00-21,30 Run all Night - Una notte per sopravvivere 21,30 Ritorno al Marigold Hotel 19,00 Doraemon Il Film 16,40 I 7 nani 17,00 Adaline - L’eterna giovinezza 19,00 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 21,30 Avengers: Age of Ultron 18,30-21,30 Child 44 - Il bambino n. 44 18,40 Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza 21,15 Mad Max: Fury Road (3D) 17,30-20,30 CERRO MAGGIORE THE SPACE VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 Mad Max: Fury Road 16.20-19.10-22.00 One More Day 16.50-19.15-21.40 Doraemon Il Film 16.20-18.55 Avengers: Age of Ultron (3D) 21.30 Adaline - L’eterna giovinezza 16.15-19.00-21.50 Avengers: Age of Ultron 16.00-19.05-22.15 Il racconto dei racconti 16.00-19.00-22.10 Mad Max: Fury Road (3D) 18.05 Fast & Furious 7 16.05-19.05-22.15 The Gunman 16.05-18.50-21.35 Mad Max: Fury Road 17.30-20.30 Child 44 - Il bambino n. 44 16.25-22.15 Run all Night - Una notte per sopravvivere 19.35 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 21.30 MELZO ARCADIA MULTIPLEX Il racconto dei racconti Avengers: Age of Ultron The Gunman Mommy Mad Max: Fury Road Mad Max: Fury Road (3D) 20.50 19.50 22.30 21.00-VO.SOTT. 21.10-22.40 20.00 PADERNO DUGNANO LE GIRAFFE VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 Mad Max: Fury Road (3D) Avengers: Age of Ultron (3D) Fast & Furious 7 Adaline - L’eterna giovinezza Mad Max: Fury Road Avengers: Age of Ultron Run all Night - Una notte per sopravvivere Avengers: Age of Ultron Child 44 - Il bambino n. 44 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III L’avvento Avengers: Age of Ultron Calvario Mad Max: Fury Road PIOLTELLO Concerto d’organo a Sant’Ildefonso FOTOGRAFIA Fino al 30 maggio,nello spazio Raw di corso di Porta Ticinese 69, sarà allestita la mostra fotografica “Ritratti al Vento” di Nadia Cadeddu. Protagonista è il vento e con lui gli effetti che genera quando muove elementi e sensazioni. Un esercizio che si compone di immagini e visioni, come sempre succede quando ci si ritrova a doversi confrontare con ciò che non si vede. Un’applicazione di tecnica, di esplorazione del mondo con le sue luci, i colori e i sogni filtrati. Un progetto che vuole indagare il tema del ritratto, in una accezione onirica e utopica. Obiettivo, lenti e diaframma sono esposti a diverse sollecitazioni, tecniche ed atmosferiche. Corso di Porta Ticinese Fino al 30/05. Ingr. libero VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 The Divergent Series: Insurgent 18.30-21.30 Avengers: Age of Ultron 17.45-21.00 One More Day 17.30-20.10-22.25 Child 44 - Il bambino n. 44 19.30 Home - A Casa 17.15 Run all Night - Una notte per sopravvivere 22.25 Mad Max: Fury Road 17.10-19.50-22.35 Mad Max: Fury Road (3D) 16.50-19.30-22.10 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 20.15-22.30 Doraemon Il Film 17.30 Fast & Furious 7 22.25 I 7 nani 17.15 The Gunman 19.50 Adaline - L’eterna giovinezza 22.00 L’ultimo lupo 18.30 Il racconto dei racconti 17.05-19.50-22.35 BELLINZAGO LOMBARDO Turno notturno (dalle ore 21 alle ore 8,30) I ritratti al vento di Nadia Cadeddu APERITIVO Un aperitivo all’Incontro, in via Pietro Giannone 4 a Milano, per presentare il progetto Glab è in programma domani pomeriggio alle 18. La serata servirà a presentare l’iniziativa sull’arredo che ha come matrice comune il Neoclassico, prendendo in considerazione soltanto gli aspettti formali del 1700 con una rivisitazione del minimalismo.Le strutture portanti degli arredi sono state progettate in ferro, impreziosito dalle naturali sfumature delle ossidazioni o da interventi pittorici che si differenziano dai piani e dalle decorazioni applicate. Del progetto sull’arredo Neoclassico fanno parte Davide Grosso, Giampaolo Celada, Cristina Meucci e Daniele Reggio. Domani, via Giannone 4 Ore 18. Ingresso libero Piazza Oberdan, in questi mesi, è piena di cantieri. Sul lato dell’ex Diurno, trovo che la necessità di un restyling non fosse più prorogabile. Bene quindi un intervento. Sul lato opposto, verso viale Piave, trovo invece che si stia compiendo l’ennesimo scempio ai danni degli automobilisti: la carreggiata, complice il trasloco delle edicole, si è ristretta a una corsia provocando numerose code. Al centro, i lavori per la nuova banchina del tram si stanno prolungando ben oltre l’avvio di Expo, e provocheranno un taglio aiposti auto della zona, già decurtati con gli interventi della giunta arancione degli ultimi anni. Ora si è aperto un nuovo cantiere anche di fronte al casello di Porta Venezia. In sostanza, la circonvallazione ora va a finire in un imbuto provocato da ruspe e transenne. Ci potrei scommettere: anche dopo la fine dei lavori, i restringimenti artificiali, i dossi e tutti i nuovi dissuasori provocheranno nuovi disagi a chi va in macchina e magari - malauguratamente - ha bisogno di lasciare la macchina parcheggiata in zona. La crociata arancione contro le auto, ormai, raggiunge vette fuori da ogni buon senso. Davide Carabelli e.mail MILANO Turno diurno ■ CENTRO c.so V. Emanuele II, 15; v. Torino, 52; v. Carducci, 11; v. Pontaccio, 22; v. Lamarmora, 2. ■ NORD v. Mac Mahon, 111; v. degli Imbriani, 28; p.za Oberdan, 4; v. Casarsa, 13; v.le F. Testi, 90; v. Viviani 2. ■ SUD p.za Bonomelli, 4; v. M. Pichi, 9; v. Renzo e Lucia, 3; v. Lodovico il Moro, 163. ■ EST p.za Caiazzo, 2; v. Chavez, 19; v. Pacini, 30; Via Negroli, 55; v. P. Sottocorno, 1; v. Ciceri Visconti, 10; V. Ronchi, 31. ■ OVEST v.le C. Troya, 11; v.le S. Gimignano, 13/a; v. Faccioli, 2; v. Etna, 2; v. Morgantini, 14; v. Trenno, 15; v.le Cassiodoro, 12; p.za Baiamonti, 1. via Primaticcio, S.S. 33 del Sempione/via Gallarate/ Molino Dorino e via Vincenzo da Seregno x via Astesani dove si possono creare problemi alla circolazione dovuti alla presenza dei cantieri. Attenzione: Chiusura Dell'area di servizio Cascina Gobba Ovest: Per lavori di riqualificazione e ammodernamento, si rende necessario mantenere i seguenti provvedimenti:- Fino alle ore 24:00 del 31 Luglio 2015, l’Area di Servizio Gobba Ovest (Km 9+720) in carreggiata sud (direzione A1-Bologna) rimarrà chiusa in modo permanente. Arredi neoclassici Serata all’Incontro I lavori in Porta Venezia Giorni fa, passeggiando nel quartiere Città Studi dove abita mia figlia, mi sono imbattutta nei cantieridella nuova Metropolitana in viale Argonne. Quella che, una volta completata, dovrebbe arrivare fino all’aeroporto di Linate. Un cantiere infinito - credo sia lungo più di cento metri ma allo stesso tempo abbandonato. Quel giorno c’era soltanto un operaio, o almeno così mi è sembrato visto che l’uomo all’interno della recinzione aveva la divisa da lavoro e la protezione in testa. Ma non faceva nulla. Di questo passo quando sarà pronta la nuova linea? (dalle ore 8,30 alle ore 21,00) ::: appuntamenti Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano. CANTIERI/1 Farmacie 16.30-19.30-22.15 19.15-22.30 18.50-21.50 16.50-19.15-21.40 17-20-22.40 17.30-20.30 18.30-21 19-22 16.30-19.20-22.20 17.40-20.15-22.30 18.15-21.15 17.50-20.15-22.40 18.30-21.30 UCI CINEMAS PIOLTELLO VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 I 7 nani 17.20 Run all Night - Una notte per sopravvivere 19.35-22.15 Calvario 17.30-19.50-22.15 L’ultimo lupo 18.30-21.30 Mad Max: Fury Road | Imax (3D) 18.30-21.30 The Divergent Series: Insurgent 18.30-21.30 Mad Max: Fury Road 17.00-19.40-22.20 Il racconto dei racconti 17.00-19.40-22.20 One More Day 17.10-19.45-22.10 Doraemon Il Film 17.20-19.50-22.20 Nomi e cognomi 17.20-19.45-22.00 Adaline - L’eterna giovinezza 17.15 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 20.15-22.30 MUSICA Per celebrare i 50 anni dell’organo della chiesa di Sant’Ildefonso, domani sera è in programma alle ore 21 un concerto per organo e tromba: dalle ore 21, infatti, si esibirà il duo composto da Antonio Frigè, famoso concertista internazionale, e il figlio Matteo Frigè (alla tromba). La serata prevede musiche diBach, Manfredini, Torelli,Vivaldi e Stanley. Appuntamento alle ore 21 nella chiesa di Sant’Ildefonso in piazza Damiano Chiesa a Milano. L’organo di marca Tamburini, che nel 1964 era la più grande fabbrica di organi italiana, conta 2 tastiere, 25 registri, 1.701 canne e due consolles: una superiore, vicino al corpo d’organo, per i concerti; e una inferiore, vicino all’altare, per accompagnare le celebrazioni. Domani, ore 21, piazza D. Chiesa. Ingr. libero Le vacanze del piccollo Nicollas Avengers: Age of Ultron Child 44 - Il bambino n. 44 Fast & Furious 7 Home - A Casa Se Dio Vuole The Gunman ROZZANO C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111 17.10 19.20-22.30 19.45-22.40 16.50 17.30 19.50 22.10 THE SPACE Il racconto dei racconti 15.35-18.30-21.30 Mad Max: Fury Road 17.40-20.30 Avengers: Age of Ultron (3D) 17.50-21.00 Doraemon Il Film 17.20-19.55 Run all Night - Una notte per sopravvivere 22.25 Mad Max: Fury Road 16.05-22.15 Child 44 - Il bambino n. 44 19.15 The Gunman 16.15-19.00-21.50 Adaline - L’eterna giovinezza 15.55-18.40-21.20 Fast & Furious 7 15.00-18.00-21.00 One More Day 16.20-18.50-21.10 Avengers: Age of Ultron 15.10-18.20-21.40 Doraemon Il Film 16.30-19.00 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 21.30 Mad Max: Fury Road (3D) 16.00-18.45-21.40 Mad Max: Fury Road 15.35-18.25-21.15 SAN GIULIANO MILANESE MOVIE PLANET S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 02 98245409 I 7 nani 17,20 Mad Max: Fury Road (3D) 19,50 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 22,30 Mad Max: Fury Road 17,20-19,50-22,30 Storie pazzesche 21,15 Adaline - L’eterna giovinezza 16,30-19,00 Doraemon Il Film 17,20-19,50 Child 44 - Il bambino n. 44 22,30 Avengers: Age of Ultron 16,30-19,30-22,30 SESTO SAN GIOVANNI C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547 SKYLINE MULTIPLEX Ritorno al Marigold Hotel 15.10-19.50-22.20 Il racconto dei racconti 15.20-17.10-18.10-20.00-21.15-22.30 Home - A Casa 17.45 Mad Max: Fury Road 17.10-20.00-22.30 Avengers: Age of Ultron 15.20-19.20-21.20-22.15 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III L’avvento 15.20-20.00-22.20 The Gunman 15.10-17.40-20.10-22.35 Doraemon Il Film 15.10-19.30-21.45 Mad Max: Fury Road | Imax (3D) 15.20-19.00-21.45 VIMERCATE THE SPACE CINEMA TORRIBIANCHE VIA TORRI BIANCHE, 16 - TEL. 892111 Mad Max: Fury Road 18.00-20.50 Mad Max: Fury Road (3D) 18.40-21.30 Il racconto dei racconti 17.50-21.00 Child 44 - Il bambino n. 44 18.25-21.40 One More Day 16.35-19.00-21.25 Avengers: Age of Ultron 17.15-20.35 Avengers: Age of Ultron 16.45-20.00 Doraemon Il Film 17.10-19.45 Calvario 18.35-21.20 Run all Night - Una notte per sopravvivere 22.20 Il racconto dei racconti 18.50-22.00 Mad Max: Fury Road 19.20-22.10 Adaline - L’eterna giovinezza 18.30-21.15 Fast & Furious 7 16.45-19.30-22.10 Opera di Parigi: L’histoire de Manon 19.15 Avengers: Age of Ultron (3D) 21.45 The Gunman 18.45-21.35 Mad Max: Fury Road 16.30 Berserk - L’epoca d’oro - Capitolo III - L’avvento 21.30 CRONACA __Martedì 19 maggio 2015__ 39 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Le amministrative del 31 maggio LA RASSEGNA Il Cavaliere a Saronno scommette sulla vittoria «Lega da sola? Assurdo» In mostra a Milano le sculture «rosa» dell’arte asiatica Berlusconi in campo per l’azzurro Gilli: «Qui viveva mio padre, tornerò vincitore» Centrodestra diviso: lumbard e Fdi scelgono un altro candidato. «Mossa insensata» ::: MARCO TAVAZZI ■■■ L’aggressione nei confronti di Silvio Berlusconi è stata solo una piccola parentesi in un giorno di festa per il popolo azzurro. Un fatto che non ha minimamente scalfito l’entusiasmo delle centinaia di simpatizzanti ed elettori di Forza Italia, che hanno riempito la piazza per ascoltare il comizio del loro leader, venuto a Saronno per sostenere la corsa a sindaco diPierluigiGilli.Una battaglia difficile,perché gli azzurrinon hanno contro solo il centrosinistra, che ha espresso la maggioranza uscente, ma anche gli ex alleati leghisti, che hanno scelto di correre da soli. La giornata saronnese di Berlusconi è iniziata con una doppia visita a due importanti industrie della città, la Tci Led, esempio di innovazione e internazionalizzazione, e la storica Illva, che produce il mitico amaretto Di Saronno, il liquore famoso in tutto il mondo. Un’altra tappa importante è stata il Milan Club STRETTA DI MANO E COMIZIO IN PIAZZA Berlusconi stringe la mano al candidato azzurro Pierluigi Gilli; a destra i sostenitori di Forza Italia in piazza [Ftg e Ansa] Femminile Stella, il primo fun club rosa del mondo. Quindi l’ex premier ha visitato la casa natale del padre, Luigi Berlusconi, nato proprio a Saronno. All’ex premier è stato anche donato il certificato di nascita del padre. Poi, verso le 15, è arrivato in centro, dove lo attendeva il suo popolo. Durante il comizio, ha posto il problema della «defezione» degli alleati. «Non capisco perché Lega e Fratelli d’Italia non abbiano deciso di correre con noi, una scelta insensata. Danno solo un vantaggio alla sinistra». Quindi una promessa: «Se vinceremo a Saronno faremo una grande festa a mie spese e tornerò qui con voi». Berlusconi ha anche parlato del regalo che gli è stato fatto: «Mi hanno consegnato un bellissimo regalo: l’attestato dinascita di mio padre,firmato da mio nonno cameriere. Vivevano qui a Saronno e anche io ho tanti ricordi di questa bellissima città. Per questo voglio tornarci da vincitore». Ad accompagnarlo nel tour saronnese la “padrona di casa”, l’eurodeputata Lara Comi, che è anche segretaria provinciale del partito. Ma anche il consigliere regionale Luca Marsico.Berlusconi,dopo il comizio, ha attraversato la folla in un corridoio “protet- to” dai cordoni delle Forze dell’Ordine.Ma non siè negato ai sostenitori che lo acclamavano, fermandosi a stringere le mani dei simpatizzanti. Uno di loro lo ha chiamato pernome e quando Berlusconi gli ha stretto la mano, lui gli ha detto: «Grazie di tutto». Berlusconi si era già fermato a salutare le persone che lo attendevano alsuo arrivo. Appena sceso dall’auto, un uomo in carrozzina gli è andato incontro. Berlusconi lo ha salutato e si è fermato qualche momento a parlare con lui. E Lara Comi ha commentato la giornata sottolineando come «ancora oggi non c’è nessuno in grado di eguagliare sulla scena politica un uomo come Silvio Berlusconi». Si chiamava Wu Zethian, detta Luce, la donna che nel VII secolo d. C. regnò in Cina per più di 50 anni creando una propria dinastia e cambiando il cognome in Zhao, che significa Luce, prima di farsi incoronare imperatore. Ed è ispirata a questa donna di rara intelligenza, e quindi al fascino e alle sfaccettature delle donne orientali, dal Giappone al Nepal, dalla Cina all’India, la mostra «Luce, immagini femminili nell’arte asiatica», aperta fino al 30 maggio in via Manzoni 12 con ingresso libero nell’ambito del «Milano Asian Art 2015». Porcellane, sculture in bronzo, statuette lignee, inchiostri e dipinti di varie dinastie, raccontano la vita familiare di donne lavoratrici e custodi della serenità familiare attraverso l’universo erotico e l’evoluzione del costume di nobildonne e non. E così viene a galla anche il quotidiano di principesse, suonatrici, lavoratrici e donne oggetto costrette ad ogni tipo di sacrificio per aumentare la loro forza attrattiva: basti pensare alla fasciatura dei piedi per farli sembrare più piccoli. Donne coraggiose, e spesso deboli, che rispecchiano anche la situazione della donna di oggi. __Martedì 19 maggio 2015__
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