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I CARMINA BURANA M ° D AV I D E B O T TA R E L L I I Carmina Burana sono testi poetici contenuti in un importante manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis o Codex Buranus, proveniente dal convento di Benediktbeuern (l’antica Bura Sancti Benedicti fondata attorno al 740 da San Bonifacio nei pressi di Bad Tölz in Baviera) e attualmente custodito nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera. I testi (tutti in latino eccetto 47, scritti in alto tedesco) hanno argomento evidentemente molto diverso tra loro, e dimostrano la poliedricità della produzione goliardica. Se da un lato troviamo i ben noti inni bacchici, le canzoni d’amore ad alto contenuto erotico e le parodie blasfeme della liturgia, dall’altro emergono un moralistico rifiuto della ricchezza, e la sferzante condanna verso la curia romana, nella quale molti membri erano ritenuti sempre e solo dediti alla ricerca del potere. L’amore, la sofferenza per l’assenza dei beni materiali, la ricerca del piacere ora enfatizzato, ora reso più lirico attraverso la poesia, fanno dei Carmina Burana un’opera comunque stratificata, in cui l’apparenza ludica e scanzonata costituisce un’epidermide sotto la quale si cela una coltre colma di inquietudine. Anche se in alcuni casi gli autori dei Carmina Burana sono noti, gran parte di questa produzione è attribuita al cosiddetto ordo clericalis che raccoglieva quei chierici fortemente attirati dalle opportunità offerte dalla vita cittadina, i quali finirono per allontanarsi sempre più dagli studi e dall’esistenza morigerata che la loro condizione imponeva, privilegiando l’osteria invece dell’università, dedicandosi alle donne di malaffare invece di impegnarsi nella preghiera. Facile per la Chiesa di allora vedere lo zampino di Satana nel modello di vita di questa gente. Il gioco e la composizione di canzoni divenne un’alternativa allo studio dei classici, mentre la visione mistica che avrebbe dovuto contrassegnare la loro esistenza si allontanava sempre più dall’orizzonte quotidiano. Spesso privi di mezzi di sussistenza, i membri di questa categoria sui generis finirono frequentemente per trovare accoglienza nei conventi, oppure utilizzavano le loro conoscenze culturali svolgendo incarichi saltuari presso le corti; alcuni furono presenze ricorrenti nei banchetti e nelle feste dove intrattenevano gli intervenuti con i loro canti, finendo così per unirsi a giullari e buffoni. Nel 1937, il compositore tedesco Carl Orff musicò alcuni brani dei Carmina Burana, realizzando un’opera omonima. Orff scelse di comporre una musica nuova, sebbene nel manoscritto originale fosse contenuta una traccia musicale per alcuni dei brani. La prima rappresentazione fu l’8 giugno 1937 a Francoforte sul Meno. La prima rappresentazione italiana invece si tenne al Teatro alla Scala in Milano il 10 ottobre 1942. Per le sue caratteristiche può essere definita anche “cantata scenica” ed ha il sottotitolo “Cantiones profanae cantoribus et choris cantandae, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis”. L’opera non presenta una trama precisa e richiede tre solisti (un soprano, un tenore e un baritono), due cori (uno dei quali di voci bianche), mimi, ballerini e una grande orchestra (Orff ne ha composto anche una seconda versione dove l’orchestra è sostituita da due pianoforti e percussioni). L’opera è strutturata in un prologo e tre parti. Nel prologo c’è l’invocazione alla Dea Fortuna sotto cui sfilano diversi personaggi emblematici dei vari destini individuali. Nella prima parte si celebra la “Veris laeta facies” ovvero il lieto aspetto della primavera. Nella seconda, “In taberna” ovvero “All’osteria”, si hanno prevalentemente canti goliardici; la terza parte - “Cour d’amours” cioè “Le corti dell’amore” - contiene brani che inneggiano all’amore e che si concludono con il coro di grazie alla fanciulla (“Ave, formosissima”). Nel finale si ha la ripresa del coro iniziale alla Fortuna. Quest’opera fa parte del trittico teatrale di Orff “Trionfi” che, composto in periodi diversi, comprende anche i “Catulli carmina” e il “trionfo di Afrodite”. Inizia lo studio al pianoforte all’età di sei anni proseguendo poi gli studi al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia sotto la guida delle Prof.sse Adele Arnò, Antonella Vignali ed il M° Andrea Zaniboni in Musica da camera. Successivamente continua gli studi con il M° Riccardo Bettini, diplomandosi brillantemente in pianoforte principale. Frequenta i seminari “Letteratura Pianistica del ‘900” tenuto dal M° A. de Curtis e Corso di specializzazione sul tema “La didattica pianistica russa” con il M° Ludmilla Tarassova (Russia). Si specializza in seguito con il M° Carlo Balzaretti. Dal ’94 inizia la collaborazione come accompagnatore pianistico/organistico ed aiuto direttore presso l’Associazione “Schola Cantorum” di Calcio (Bg), esibendosi in numerosi concerti sia in Italia che all’estero (Praga, Vienna sala conferenze Rathaus, Salisburgo, Melk). Dal 2008 inizia la collaborazione nei medesimi ruoli con l’Associazione Coro Polifonico Palazzolese “La Rocchetta” diretta dal M° Renzo Pagani, svolgendo una ricca attività concertistica con repertorio sacro, corale ed orchestrale (da segnalare prestazione presso Basilica di S. Pietro in Vaticano). Ha collaborato come organista con le seguenti Orchestre Snfoniche: “Orchestra L’Incanto Armonico”, “Orchestra I Colli Morenici”, “Orchestra Camera Musicale Vicentina”. Ha partecipato come Direttore di Coro alla preparazione e successiva rappresentazione integrale pubblica delle seguenti opere: Pagliacci, Tosca, La Boheme, Vedova Allegra, Carmina Burana. Dal 2014 è il direttore stabile del “Coro Polifonico la Rocchetta” di Palazzolo S/O. Oltre all’attività di Direttore ed accompagnatore nel repertorio corale, svolge un’attività concertistica come pianista accompagnatore in varie formazioni da camera e in duo pianistico. Dal 2011 intraprende gli studi in direzione d’orchestra, viene ammesso al corso di Direzione Orchestrale quadriennale presso l’European Conducting Academy di Vicenza, docente principale il M° Romolo Gessi (Wiener Meisterkurse, Orchetra Cantelli, Orchestra Filarmonica di Padova e del Veneto, docente in direzione Conservatorio di Trieste) e Silvano Perlini. Nel 2012 consegue il diploma di Master Internazionale “Conducting Beethoven Symphony”, dirigendo l’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta, con docenti e Romolo Gessi e Lior Shambadal (Direttore principale Berliner Symphoniker). Nel 2014 sempre allo stesso Master Internazionale, a conclusione del ciclo delle sinfonie Beethoveniane, riceve il “Diploma di merito” distinguendosi tra i migliori allievi del corso. Nel 2015 al termine del corso triennale consegue il Diploma in Direzione d’Orchestra, sempre nello stesso anno frequenta il Master “Conducting Brahms & Mozart”. È direttore stabile dell’orchestra Musicalmente Symphony Orchestra “Antonella Landucci “Vincitore al Concorso Internazionale in Direzione d’Orchestra “Black Sea Competition” CONSTANTA SYMPHONY ORCHESTRA, svoltosi presso il CONSTANTA NATIONAL THEATRE DE OPERA & BALLET “OLEG DANOVSKI” in Romania , con trenta partecipanti selezionati da tutto il mondo , classificandosi 1° tra i direttori europei e 3° nella classifica internazionale.Sarà direttore ospite alla prossima stagione sinfonica 2016 presso il CONSTANTA NATIONAL THEATRE DE OPERA & BALLET, Romania. Nel 2016 consegue il diploma di Master Internazionale “The Romantic German Sound”, dirigendo l’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta. Coro Polifonico La Rocchetta - Renzo Pagani CASA DELLA MUSICA PALAZZOLO SULL’OGLIO DOMENICA 26 GIUGNO ORE 20,45 Carl Orff CARMINA BURANA Cantiones Profanae INTERPRETI Soprano KATIA DI MUNNO Tenore MASSIMILIANO DI FINO CARMINA BURANA - Cantiones Profanes O Fortuna, Fortunae plango vulnera Prima parte: Primo vere (“In primavera”), in cui si celebra l’aspetto lieto della primavera: Veris laeta facies ,Omnia sol temperat ,Ecce gratum Baritono CORRADO CAPPITTA Coro polifonico LA ROCCHETTA - RENZO PAGANI Coro voci bianche C.F.M. RICCARDO MOSCA Coro voci bianche I.S.C. SUORE SACRAMENTINE BERGAMO Percussioni PAOLO FAPANNI FRANCESCO DE PONTI SILVIA SABINO MAURO SALVADOR ALESSANDRO PUMA Pianoforti ELENA MASNAGHETTI LUCA CAPOFERRI Direttore M° DAVIDE BOTTARELLI Seconda parte: Uf dem Anger (“Nel prato”), nel quale compaiono brani in antico alto tedesco (interamente o in parte): Tanz, Floret silva nobilis, Chramer, gip die varwe mir Reie (o Swaz hie gat umbe), Were diu werlt alle min Terza parte: In taberna (“All’osteria”), comprendente brani ispirati dalla vita sregolata dei clerici vagantes, il gioco d’azzardo, il buon bere e il ben mangiare: Aestuans interius, Olim lacus colueram ,Ego sum abbas In taberna quando sumus Quarta parte: Cours d’amours (“La corte d’amore”), che contiene brani che inneggiano all’amore sensuale: Amor volat undique, Dies, nox et omnia Stetit puella Circa mea pectora, Si puer cum puellula Veni, veni, venias, In trutina, Tempus est iocundum Dulcissime Quinta parte: Blanziflor et Helena (“Biancofiore ed Elena”), che segna la conclusione della parte precedente: Ave formosissima Finale: Fortuna imperatrix mundi, che ripete il brano iniziale: O fortuna CORO LA ROCCHETTA - RENZO PAGANI Fondato nell’anno 1954, il Coro Polifonico Palazzolese “La Rocchetta” svolge intensa attività per la diffusione della cultura musicale. Ha tenuto centinaia di concerti in numerose città italiane; a Roma ha avuto il privilegio di esibirsi nella Basilica di San Pietro alla presenza del Papa Paolo VI° e, anni dopo, in Piazza S. Pietro alla presenza di Giovanni Paolo II, in udienza trasmessa in mondovisione; a Milano è stato invitato ad inaugurare il 3° Salone Internazionale della Musica: a Varese, alla Rassegna dei Cori Lombardi, gli è stato conferito il “Trofeo Città di Milano”; al 9° Concorso Nazionale di Quartiano ha ottenuto il 1° Premio assoluto categoria cori misti col 1° Premio per il brano con la più alta votazione della giuria e per la direzione del coro. Altri riconoscimenti e premi gli sono stati conferiti in importanti manifestazioni. All’estero si è distinto in numerosi concerti: in GERMANIA a Friburgo: in AUSTRIA a Vienna, a Hall in Tirolo, a Innsbruck. a Feldkirch; in UNGHERIA a Budapest, a Szombatheli; in FRANCIA a Parigi, a Cannes, ad Antibes. a Montecarlo, a Menton, a St. Raphael, a Mulhouse; in LIECHTENSTEIN a Vaduz; in SVIZZERA a Zurigo, a Luchingen, ad Arbon; in SPAGNA a Madrid, a Mirasierra, ad Aranjuez. ad Alcobendas: in INGHILTERRA a Coventry, all’Università di Warwick, a Lemington; in CROAZIA a Zara ed a Biograd; nella REPUBBLICA CECA a Praga. Ha tenuto concerti con diverse orchestre: Camerata di Cremona, Orchestra del Conservatorio di Brescia, Orchestra del Conservatorio di Verona per un ciclo di concerti con Cecilia Gasdia, Orchestra da Camera dell’Angelicum di Milano, Orchestra da Camera dell’Università di Warwick, Complesso Strumentale Collegium Musicum di Bergamo, Complesso d’Archi Arcadia Ensemble, Orchestra Il Suono e il Tempo, Orchestra Giovani Strumentisti Bresciani, Orchestra L’Incanto Armonico, Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Bergamo “Arturo Benedetti Michelangeli”, Orchestra dei Colli Morenici. Sue pagine sono state utilizzate per colonne sonore di films e documentari cinematografici (trasmessi dalla RAI-TV), per antologie di poesie, per sacre rappresentazioni ed audiovisi.
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