A TEST AREA
Transcript
A TEST AREA
EURO 6,90 RIVISTA CON CD-ROM NOVEMBRE 2005 A TEST AREA KONTAKT 2 MINDPRINT TRIO LEXICON MX200 CN TE 4 SLV D: L OR SIS W ’S NTHE K IC Y TR D S A P UN O PR LS SO SOLID C E GI TOO L O L O N 3 ITA PR ASO DIG RY RE DIO STO 3 O AU NTH E SX ON S S Y U W S BA 4 LS NE CE R U A C A C E N LE GI AN CD N T O O O S S A ZI 0 IC XL SSI DEL IO IN CA 0 A F D 2 E G S U X U A M LO Q SO WAR ED A N E S T T ICO STA TWIN IPRE OF X S E L LID EQ DI R IL SO EME HE X8A JO CNIC IO B Anno I - Novembre 2005 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 TE AUD (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Mwww.compmusic.it H IC ECHO AUDIOFIRE 8 L A RI TO TU E CH RI B E RU STATE LOGIC XLOGIC OJ PR JOEMEEQ TWINQ T EC IO D U ST A SOLID STATE LOGIC XLOGIC SUPERANALOGUE CHANNEL Channel strip di Victor Maresch Integrare un’unità effetti come fosse un plug-in software? Si può! E Lexicon, leader dei processori d’effetto e nota soprattutto per la qualità dei suoi riverberi, propone MX200 come soluzione adatta per lo studio di qualità. B 44 Fig. 1 Il dissipatore sporge dal pannello posteriore. NOVEMBRE 2005 caccia di pre e channel strip, questo mese vi presentiamo un prodotto che porta il nome più famoso negli studi di registrazione professionali di tutto il mondo. Avere a che fare con un SSL non è cosa di tutti i giorni. Per il project studio questa channel strip ha delle carte da giocare molto interessanti. La fame di pre, equalizzatori e compressori non si esaurisce mai, soprattutto quando si gioca tra i nomi storici della registrazione professionale. XLogic è derivato (non clonato) dall’esperienza delle console 9000 serie K e offre in una sola unità rack un preamplificatore, un compressore, un gate, due filtri (LF e HF) e un equalizzatore parametrico LMF e HMF. parole i pre di SSL si distinguono da quelli di Neve, per citare un nome, per la loro colorazione neutra, imparziale ma sofisticata, così da non perdere per strada nulla del segnale che viene raccolto, mixato e inviato su un bus stereo. La costruzione interna utilizza componenti Surface Mounting e DC Servo per togliere dove possibile dalla catena i condensatori, al fine di mantenere una risposta in frequenza estesa e precisa, con minime differenze di fase. Solid State Logic è giustamente famosa per le sue console di mixaggio dove quello che entra è quello è che esce: in altre ne, per assicurare una corrente stabilizzata e priva di disturbi. XLogic ha un alimentatore interno e non separato, sicuramente ben dimensionato per gli scopi. Le connessioni posteriori (Figura 2) sono tutte bilanciate e includono l’ingresso microfonico, l’uscita mono, il Key Input e il Link Bus, quest’ultimo A B L’HARDWARE Solido come una roccia, verrebbe da pensare a tenerlo in mano con un peso di oltre sei chili, se non fosse per il dissipatore posteriore (Figura 1) per cui è utile prevedere spazio nel retro del rack. Insieme allo spazio conviene dotarsi anche di un UPS, meglio se contiene tutti i circuiti di protezio- Fig. 2 Le connessioni posteriori. CM&PS SOLID STATE LOGIC XLOGIC B B Fig. 4- I controlli del compressore. Schema 1 lo schema a blocchi degli elementi di XLogic Channel per collegare due XLogic e far lavorare in stereo il compressore. Sul pannello frontale trova posto un ingresso Combo che accetta XLR e jack mono. Entrambi gli ingressi possono essere usati per segnali di linea o per microfono, con la differenza che l’ingresso posteriore ha una impedenza di 1200 Ohm e quello anteriore di 1 MegaOhm, per collegare direttamente l’uscita di bassi, chitarre e Rhodes. Nulla è dato a sapere circa i componenti impiegati nella realizzazione dei circuiti. Osservando i circuiti interni, realizzati in tecnologia Sourface Mounting, troviamo dei componenti piuttosto standard, come al solito è il progetto completo a fare la differenza. OPERATIVITÀ Tutti i singoli elementi di cui si compone XLogic Channel possono essere posizionati a piacere lasciando un’ampia flessibilità che ben poche channel strip possono vantare (Schema 1). Il preamplificatore permette di selezionare tra l’ingresso posteriore e quello anteriore, per il quale è possibile abilitare l’ingresso monofonico strumentale ad alta impedenza (Figura 3). Per entrambi gli ingressi è possibile incrementare ulteriormente l’impedenza da 1200 Ohm a 8450 Ohm sull’ingresso microfonico, utile per collegare strumenti con segnale linea o microfoni dinamici difficili. Il gain di ingresso è gestito da un selettore a step di 6 dB con un range da +6 dB a +72 dB, con Pad a +18 dB. In pratica impostando il gain a +18 dB e attivando il Pad il guadagno è pari 0 dB. CM&PS La risposta in frequenza è di tutto rispetto: 20 Hz/20 kHz con una deviazione di +0.05 dB/-0.1 dB, e fino a 200 kHz con una deviazione di – 3 dB non si incontrano tutti i giorni. Due switch permettono l’inversione di fase e l’attivazione dell’alimentazione Phantom. La sezione dinamica comprende un compressore/limitatore e un expander/gate, indipendenti tra loro ma con l’intervento sullo stesso stadio di amplificazione in comune. Entrambe le funzioni possono lavorare contemporaneamente e l’intera sezione può essere inserita prima dell’EQ e dei filtri o prima dell’EQ e seguita poi dai filtri. Il controllo della sezione può essere assegnato anche all’ingresso Key In posteriore oppure messo in Link con un’altra XLogic Channel, lasciando che sia la somma dei voltaggi di controllo a determinare l’intervento del compressore con la riduzione di gain maggiore. Il compressore (Figura 4) è piuttosto particolare con in intervento di tipo “Over-Easy” che può essere modificato con lo switch PK, che attiva il riconoscimento dei picchi per una risposta di tipo “Hard-Knee”. Quando il controllo rotativo è completamente girato a destra il compressore diventa un limiter. B Threshold (la soglia di intervento, tra +10 dB e -30 dB) funziona anche da make-up automatico, quindi più la soglia è bassa, più il compressore interviene secondo il rapporto di Ratio, più il B Fig. 5 I controlli per l’Expander/Gate. guadagno viene aumentato, rispettando il livello del segnale in ingresso. Decisamente efficace. Mentre è disponibile un controllo sul tempo di rilascio, all’attacco è dedicato uno switch per attivare un tempo di attacco veloce (3 millisecondi per 20 dB di riduzione d’ampiezza) contro un tempo di attacco programma-dipendente (tra i 3 e i 30 millisecondi) che è la condizione di default del compressore. Cinque led permettono di valutare l’entità della compressione. C Fig. 3 L’ingresso Combo, i controlli del pre e gli switch per le configurazioni. NOVEMBRE 2005 45 A PROJECT STUDIO B Fig. 6 I filtri. C L’Expander e il Gate (Figura 5) hanno controlli comuni, ma solo uno di essi può essere attivo, logicamente. Oltre al Range, che determina la profondità d’azione del Gate e dell’Expander fino a 40 dB, è presente la soglia con un’isteresi variabile incorporata nel circuito che permette di avere un valore di chiusura più basso rispetto alla soglia, al fine di permette agli strumenti di avere una fase di decadimento sotto la soglia di attivazione del gate o dell’expander, evitando risultati artificiali e inaspettati. Il controllo di Release varia da 0,1 a 4 secondi ed è il tempo dopo il quale il Gate/Expander riduce il livello del segnale secondo il valore di Range. Hold determina invece il tempo di chiusura del Gate dopo che il livello è decaduto sotto la soglia, variabile da 0 a 4 secondi. Infine lo switch Fast Attack attiva una risposta di 100 microsecondi contro il millisecondo e mezzo standard, utilissimo nel caso di strumenti percussivi di cui si voglia conservare la primissima porzione del suono. Passiamo ai filtri (Figura 6), posti dopo la sezione della dinamica. Sono disponibili un filtro LPF (35/3 kHz, 12 dB/Oct) e uno HPF (20/550 Hz, 18 dB/Oct), successivi all’equalizzatore e con possibilità di essere inseriti nel sidechain della dinamica. In alternativa è possibile inserire i filtri subito dopo il pre. B 46 Fig. 7 Il shelving per le frequenze basse. SETTEMBRE 2005 SOLID STATE LOGIC XLOGIC B Fig. 9 I due equalizzatori parametrici per i medi. L’equalizzatore comprende due filtri shelving per LF e HF (Figura 7 e 8), e due bande parametriche LMF e HMF (Figura 9). Anche in questo caso l’EQ può essere condotto al sidechain della sezione dinamica e, se anche i filtri sono al sidechain essi precederanno l’EQ. L’LF ha un range di frequenza da 20 a 600 Hz con gain di +/- 16.5 dB, l’HF va da 1,5 kHz a 22 kHz con gain di +/- 20 dB. La curva dei due shelving è particolare (Grafico 1) perché ha una fase di decremento prima di incrementare la frequenza desiderata, e viceversa. Tuttavia è possibile ritornare a una curva più regolare con lo switch E, che porta l’equalizzatore a comportarsi in modo simile alle curve adottate sulle console della serie E. È anche possibile trasformare i due shelving in due peak con Q a 2,5. I medi parametrici hanno un frequenza centrale tra 600 e 7000 Hz per l’HMF, e di 200/2500 Hz per l’LMF, con gain di +/- 20 dB e Q variabile da 0.7 a 2,5. Il Q varia con il gain in condizioni normali, ma attivando lo switch E la larghezza di banda rimane costante a qualsiasi valore di gain (Grafico 2). L’ultima sezione è l’Output (Figura 10), che comprende un altro stadio di gain da +/- 20 dB con sette led come meter. Il segnale può essere monitorato anche subito dopo il pre, grazie allo switch B Fig. 8 Il shelving per le alte. MTR Input. Due led segnalano infine la presenza di alimentazione e l’avvenuto sync della scheda A/D opzionale. ALL’ASCOLTO È noto che le console SSL siano eccellenti per mixare, perché mantengono una notevole trasparenza del suono e dispongono di equalizzatori potenti perfetti per plasmare il suono dovunque si voglia. Il compressore sul bus principale è poi una delle prerogative tipiche del suono di SSL. Con queste premesse, ci aspettiamo dalla channel strip un suono molto definito, preciso ed esteso, senza particolari colorazioni. Il primo ascolto e la prima prova rivelano immediatamente questo aspetto, con una sensazione di un incremento di robustezza non così presente su altri pre. La causa è da ricercare nella gestione dei transienti migliore di altri pre senza trasformatore. È un pre veloce, insensibile alla distorsione, eccellente su bassi e batteria, in grado di indossare qualsiasi vestito percussivo e trattare le nuance più dolci e delicate nello stesso tempo. Dimostra ottime capacità di gestire qualsiasi segnale, senza mai regalare o limare il dettaglio sulla voce. Non ha mai ceduto sulle dinamiche più difficili e ha pro- B Fig. 10 L’output. CM&PS SOLID STATE LOGIC XLOGIC B Grafico 1 Le due curve E d G per il shelving, notare l’andamento caratteristico del tipo G. dotto spesso un suono più definito di altri pre senza trasformatore, nella separazione di strumenti e voce. Si apprezza un minimo grado di presenza, pur nel massimo rispetto della trasparenza, che porta leggermente più avanti le fre- B Grafico 2 le curve di tipo E e G per l’equalizzatore. quenze medie basse e aumenta il corpo globale del suono, con una maggiore morbidezza sulle ultime ottave estreme. L’ambienza viene rispettata ma non esaltata. Si tratta di minime sfumature sul cui giudizio influisce completamente il gusto personale. Il pre rimane sotto tutti i punti di vista di qualità professionale, sebbene il suono sia differente rispetto alla console. Il compressore è tipicamente SSL: non vi accorgerete del suo funzionamento se non per un C LA SERIE XLOGIC CRESCE... zione del canale dominante. Deriva dal compressore utilizzato sul bus centrale. G Series Compressor utilizza il classico bus compressor della serie G, con controllo remoto delle funzioni di fader, e lavora con doppio VCA. X-Rack è il più promettente tra le novità perché incorpora capacità di Total Recall e può essere assemblato con moduli differenti. Al momento è disponibile solo il modulo di compressione, ma nel futuro è facile prevedere moduli di equalizzazione e di preamplificazione, aprendo le porte a un sistema di sommatore analogico con la qualità SSL. SSL ha introdotto qualche anno fa la serie XLogic, riprendendo i concetti sviluppati sulle console ed estrapolando gli elementi più importanti, in alcuni casi modificandoli per adattarli a nuovi progetti. Attualmente la serie si compone sei prodotti, di cui due appena introdotti. 4-Channel Mic Amp riprende quattro preamplificatori da XL9000K e può essere controllato da un remote controller SL944 o da una console XL9000. Multichannel Compressor, in due unità rack è un compressore a sei canali studiato per il 5.1 con controlli separati per ogni canale e identifica- SuperAnalogue Channel CM&PS G Series Compressor SuperAnalogue Microphone Amp Multichannel Compressor NOVEMBRE 2005 47 A PROJECT STUDIO SOLID STATE LOGIC XLOGIC LE CATENE E B Fig. 11 La scheda interna, in alto a sinistra la scheda di alimentazione separata. C eccesso di compressione o per aver mal regolato i parametri. Anche per valori elevati, il suono rimane ancora naturale e piacevole, evitando quella spiacevole sensazione di schiacciamento tipico di molti compressori. Per valori di Release brevi e di attacco veloci non si apprezzano particolari difetti nel suono. L’effetto è un bella pacca molto presente sui medi, con qualche taglio sulle ottave estreme secondo le regolazioni. Anche per valori di compressione eccessivi, il compressore sembra non voler proprio spaccare in frammenti il segnale che gli passa attraverso, a meno di renderlo più aggressivo con il Peak. Il gate è un altro esempio di trasparenza e di funzionamento lineare e la funzione di Expander lavora senza problemi. L’equalizzatore è forse di tutti gli elementi di questa channel strip, quello più affascinante e interessante. È di una precisione da bisturi e non altera artificialmente il suono introducendo distorsioni di fase o elettronicamente per creare le disfatica d’ascolto. torsioni tipicamente valvolari da Silenziosissimo in tutte aggiungere con un controllo di le occasioni, è lo struDrive come seconda e terza armomento perfetto per nica. La sezione dinamica è comforgiare a piacere il pletamente a elementi discreti per suono. Si ha la netta emulare il chip VCA in classe A sensazione di trovarsi delle prime console. È stato di fronte a un eq veraaggiunta anche la funzione Listen mente in grado di fare Mic, dove il compressore ha un la differenza rispetto a tempo di attacco fisso e curve di molte altre channel rilascio adatte a microfoni ambienstrip senza trasformatali. Originariamente la funzione tore. Non aggiunge non era prevista per un uso indiniente al suono e pendente, ma per una serie di mantiene una presencasualità diventò una modifica za che dipende dal importante per creare nuove sonomateriale in transito. rità, soprattutto sulla batteria. La possibilità di scegliere tra due curve di ULTIMO MINUTO: E SIGNATURE CHANNEL Prima di chiudere il test abbiamo ricevuto le informazioni circa una nuova channel strip che si affianca alla SuperAnalogue, la quale rimane sempre in produzione per chi desidera il massimo della purezza del suono. E Signature Channel ricrea il sound dei primi anni ’80 delle console della serie E, impiegando elementi discreti per sostituire alcuni componenti obsoleti come il VCA in classe A. La sezione di ingresso utilizza due preamplificatori indipendenti, il primo dotato di un trasformatore Jensen identico a quello usato nella serie E, il secondo (opzionale) impiega un circuito bilanciato 48 SETTEMBRE 2005 Per semplificare al massimo la comprensione della flessibilità di XLogic Channel riportiamo le possibili combinazioni: EQ > Filtri > Dinamica Filtri > EQ > Dinamica Dinamica > EQ > Filtri Filtri > Dinamica > EQ equalizzazione è un punto a favore di XLogic, impossibile non trovare una soluzione ai dilemmi più difficili. La flessibilità globale è veramente elevata, permettendo di definire la posizione dell’equalizzatore e dei filtri rispetto al compressore, con possibilità di usare questi segnali per controllare il compressore e il gate, aprendo quindi la strada a sperimentazioni ritmiche che sono negate a molte channel strip. La costruzione è impeccabile sotto tutti i punti di vista, anche se c’è da porre attenzione al dissipatore di calore posteriore. La gestione dei livelli di segnale è adeguata al prodotto anche se forse si sarebbe potuto inserire un fader esterno. Complessivamente il sound dell’intera channel strip tende ad aprire verso le alte, rispettando la trasparenza del pre, con una facilità tipica di prodotti di fascia altissima a trattare tutto lo spettro delle frequenze senza perdere in dettaglio. CONCLUSIONI Non ci sono dubbi che XLogic Channel sia un prodotto destinato al professionismo e al project studio più avanzato, purché si tenga ben presente che si tratta di una channel strip trasparente e che aggiunge poco al segnale. È un ottimo compagno per chi usa spesso compressore ed equalizzatore, quest’ultimo il vero punto di forza dell’intero progetto. Il suono come sempre è una questione personale, ma quel minimo di vigore e di apertura sulle alte possono aiutare nel dirimere i proprio dubbi, rimanendo una costante la neutralità sonora dell’intero progetto. La console da cui deriva suona diversamente, ma ciò non toglie che questo progetto cammini benissimo con le proprie gambe. Prezzo proporzionato alla qualità. n E Solid State Logic XLogic Superanalogue Channel è distribuito da Funky Junk Italy srl, via Pollaiuolo 15, 20159 Milano Tel 02-69016229 www.funkyjunk.it Prezzo di listino: 4.140,00 Euro IVA inclusa Street Price: 3.360,00 Euro IVA inclusa Scheda D/A Stereo per due canali (listino) 582,00 Euro IVA inclusa Street Price 480,00 Euro IVA inclusa CM&PS
Documenti analoghi
EWQLSO PRO XP RME RPM MICROFONI VIOLET TANNOY
HE AND FON VEA IPRE
W
E E
MICROFONI
CH CRO Y RE DI R
6 N ANC
I