La Torbiera - Fotoclub Ombriano
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WORKSHOP FOTOGRAFICO Un giorno al Parco Faunistico “LaTorbiera” Agrate Conturbia (NO) Pellicani (flash e luce del tramonto) La torbiera di Agrate Conturbia nasce e si sviluppa al centro di un’area circondata da un bosco planiziale di ontani, farnie, betulle, castagni e salici. Nel secolo scorso i boschi paludosi occupavano grandi aree, prima che bonifiche e canalizzazioni di corsi d’acqua ne riducessero notevolmente la distribuzione. Il Parco faunistico “La Torbiera” è un lembo di terra salvatasi fortunatamente dall’azione dell’uomo. Esso si compone di una porzione aperta alla visita del pubblico e di un’area protetta, rifugio di animali e piante. L’area protetta copre un’estensione di circa 40 ettari, dove il bosco si apre in radure frequentate da caprioli, volpi, faine, rettili (fra cui la vipera comune), falchi di palude e altre specie ornitologiche. Le zone umide sono popolate anche da anfibi (tritone), ardeidi, anatidi e rettili (biscia d'acqua). Intorno ad uno dei laghi, salvati al triste destino di discarica cui erano stati condannati, cresce una vegetazione quasi naturale tipica dei boschi planiziali della antica Pianura Padana insieme a Robinie, e Taxodium disticum di origine nordamericana; in mezzo a questo bellissimo ambiente è stato allestito un percorso per visitatori che si snoda tra ampi recinti e gabbie dove vengono fatte riprodurre alcune delle specie di mammiferi e uccelli più rari e in via di estinzione del mondo. Il lago ospita anche uccelli selvatici migratori di passo come alcune specie europee di oche e anatre, cui a volte si aggiungono rari e grossi uccelli come i pellicani e le gru. Invece Cicogne cormorani e aironi hanno fondato una colonia riproduttiva su isolotti e alberi semisommersi, facilmente osservabile e fotografabile in primavera ed estate dalle rive. Tra le specie più rare di mammiferi che si riproducono nei recinti del parco abbiamo il Cervo delle Filippine (Rusa [Cervus ] alfredi) del quale sopravvivono poco più di 2000 esemplari. Tra le bellissime specie di felini (gatto selvatico eurasiatico, ocelot, serval, tigre, ghepardo) potremo osservarne anche di rarissime: leopardo delle nevi (Uncia uncia), tigre siberiana (Pantera tigris altaica), leopardo dell’Amur (Pantera pardus orientalis ), gatto dell’Amur (Felis benghalensis euptilura), gatto manul (Felis manul). Poi potremo fotografare inseriti nel loro ambiente naturale il panda minore, il pudu (cervo più piccolo del mondo), lontre europee e asiatiche, lupi, daini e caprioli ecc. Capriolo (panning e flash) Durante il workshop fotografico parleremo anche delle tecniche per fotografare gli animali in condizioni controllate, per ottenere dei bei ritratti in primo piano o cogliere i loro atteggiamenti e comportamenti più tipici, dell’uso del flash, del panning, dell’uso creativo della profondità di campo e del suo uso per eliminare, sfuocando, eventuali fattori di disturbo (reti, pali ecc) Martora Testo e Photo by Giovanni G. Bellani © Leopardo dell’Amur
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