ponti – gli eroi dell`architettura
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ponti – gli eroi dell`architettura
SIMPLY CLEVER CLEVER Rivista per i clienti ŠKODA Edizione 2 / 2013 Ponte di Ganter 46° 17’ 46’’ N / 8° 3’ 4’’ O PONTI – GLI EROI DELL’ARCHITETTURA Nuovi partner sul ghiaccio Tanti CV per una RS Professionisti al lavoro SIMPLY CLEVER SOMMARIO 4 Ponti svizzeri 8 LA NUOVA ŠKODA RAPID SPACEBACK Più spazio in formato compatto 10 FISCHIO D’INIZIO PER LA NUOVA PARTNERSHIP Sponsoring degli arbitri all’insegna del fair play 12 INAUGURAZIONE DEL VELODROME SUISSE Nuovo luogo di culto del ciclismo 14 UOMO, MACCHINARI, MODELLI Passione all’opera ŠKODA, COSTRUTTRICE DI PONTI I ponti: ecco un’altra passione che condividiamo con questa bella terra. La Svizzera costruisce, come illustrano le pagine seguenti, opere architettoniche audaci sopra valli e precipizi. Noi di ŠKODA, invece, stendiamo ponti fra le esigenze più diverse. Foto pag. 3 Manuel Rickenbacher, pagg. 4–7 Patrik Fuchs, pagg. 16–18 Manuel Rickenbacher Traduzione/revisione Diction AG Produzione Prowema GmbH, Pfäffikon COLOFONE Editrice AMAG Automobil- und Motoren AG, Aarauerstrasse 20, 5116 Schinznach-Bad Responsabile di progetto Jeannine Micheli, Mario Montanari Realizzazione, redazione, art direction DD COM AG, Seefeldstrasse 301, 8008 Zurigo EROI DELL’ARCHITETTURA Pensate solo al pluripremiato ponte fra prezzo e qualità. A quello fra spazio e potenza nella nuova Octavia Combi RS. A quello fra comfort e tecnologia intelligente nella nuova ŠKODA Superb. O ancora a quello fra design fresco e sportivo e spaziosità ideale per le famiglie. Sì, anche la nostra concezione di «Clever» è una costruttrice di ponti. Collega infatti informazione, estetica e divertimento in maniera così entusiasmante che uno dei concorsi internazionali più importanti per i media aziendali, il BCP award, le ha assegnato la medaglia d’argento. Un forte stimolo per noi tutti a continuare a costruire ponti straordinari fra i vostri desideri e i nostri modelli. Markus Kohler, responsabile del marchio ŠKODA 16 2 neutral Stampato No. 01-13-121337 – www.myclimate.org © myclimate – The Climate Protection Partnership Alexandra Kruse visita il Teatro Dimitri PERFORM ANCE SUPERBI FIGLI DEL SOLE Edizione 2/2013 www.skoda.ch 3 PONTI EROI DELL’ARCHITETTURA E FIGLI DEL MINIMALISMO I ponti sono coraggiosi e superano gli ostacoli con sicuro slancio. Sono gli eroi dell’architettura e i figli del minimalismo; un segno a matita inarcato verso l’alto, di più non serve per illustrare il loro principio costruttivo e per renderli riconoscibili come edifici. Quella del ponte è una struttura che ci accompagna da millenni e si è fatta strada nella nostra lingua e nel nostro immaginario come simbolo di ciò che unisce. Ponte di Ganter 46° 17’ 46’’ N / 8° 3’ 4’’ O Alla crescita dell’Europa hanno contribuito in maniera decisiva, oltre ai monasteri, anche fiumi e ponti. Spesso gli insediamenti si concentravano proprio nelle loro vicinanze, perché era lì che si incrociavano le vie di trasporto via acqua e via terra. Attorno ai sicuri attraversamenti fluviali sorgevano città che poi attiravano messaggeri, commercianti, viaggiatori, artisti ed eruditi. Con il tempo, le città commerciali crebbero e raggiunsero il benessere economico, fiorendo anche dal punto di vista culturale. Insieme alla chiesa e al municipio, si può dire che il ponte abbia rappresentato fino a oggi un elemento caratteristico delle città europee. È uno spazio aperto che attira a sé giovani, coppie di innamorati e gente a passeggio, regalando panorami urbani che restano impressi nella memoria. Ponte sull’Aare 47° 36’ 11’’ N / 8° 13’ 26’’ O 4 Edizione 2/2013 www.skoda.ch I PONTI PIÙ ALTI EMERGONO DAL PAESAGGIO COME NESSUN’ALTRA OPERA ARCHITETTONICA. Anche per le regioni di montagna ponti e rifugi sono stati luoghi fondamentali. Senza di essi, il commercio sulle Alpi non sarebbe mai stato possibile. Il fatto poi che per la costruzione di alcuni ponti sembrasse essere servito un patto con il diavolo, dimostra quanto audaci apparissero a quei tempi progetti simili in ambienti così inospitali. E più la struttura è alta, esile e aggraziata, più, ancora oggi, restiamo sbalorditi da un risultato che sembra sovrumano. I ponti più alti emergono dal paesaggio come nessun altro elemento architettonico sa fare, si elevano al di sopra di esso e fondono 5 il selvaggio della natura con le forme umane, raggiungendo una simbiosi estetica. In Svizzera i ponti sono ovunque, tanto che la necessità di costruirli e l’esperienza nel farlo ci è valsa la fama di costruttori d’eccellenza. I ponti rientrano fra gli archetipi dell’architettura e in generale fra le prime infrastrutture in assoluto. I primi, primitivi ponti devono essere nati a partire dai tronchi d’albero abbattuti dalle tempeste e caduti sopra i ruscelli. Di legno ce n’era sempre in quantità ed era facile lavorarlo a seconda delle esigenze. In seguito, i Romani resero popolari i ponti ad arco di pietra, più stabili, comodi e meno soggetti al deperimento e alle correnti. Nelle province si faceva persino il cemento, un materiale da costruzione presto destinato a finire però nuovamente nel dimenticatoio. Le scoperte sulla statica fatte grazie ai ponti di pietra influenzarono tutta l’architettura, consentendo la nascita di volte e di cupole. Uno degli apici dell’architettura è stato raggiunto dalle esili cattedrali gotiche, le cui pareti sono suddivise da sottili ponticelli di pietra e le cui superfici libere sono decorate da enormi vetrate colorate. L’industrializzazione del XIX secolo ha poi spostato ancora più in là i confini del realizzabile, distinguendosi grazie a eleganti e leggere costruzioni in grata di ferro. Infine, la riscoperta del cemento ha portato a opere monumentali con estensioni che raggiungono proporzioni quasi bibliche. I PONTI SONO SEMPRE UNO SPECCHIO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E CULTURALE. Ponti della valle dell’Aare Viadotto della Biaschina 47° 27’ 45’’ N / 8° 9’ 46’’ O 46° 25’ 15’’ N / 8° 51’ 29’’ O I ponti sono sempre uno specchio dello sviluppo economico e culturale di una regione, sono monumenti di epoche e di mondi. Non solo: fungono anche da simbolo dell’avvicinamento all’altro, delle relazioni stabili e sicure e del coraggio di venirsi incontro. Uniscono gli opposti e aprono nuove strade. Di queste considerazioni così profonde e metaforiche, i bambini ancora non sanno niente. Eppure i progetti per la costruzione dei ponti sono per loro importanti occasioni per stringere amicizia sulle rive di un corso d’acqua, durante le vacanze estive. I bambini restano affascinati da queste creazioni perché per farle e poi anche attraversarle ci vuole coraggio. Che sia una semplice passerella di pietra, una struttura di legno o di corda, il ponte resta comunque una sorta di audace terra di mezzo che va affrontata, una porta verso il mondo. Così, i bambini imparano ad abbandonare il terreno sicuro per avventurarsi in nuovi spazi. Da giovani cominciamo a costruire ponti verso le persone, verifichiamo cosa regge e cosa no, dove vogliamo andare e dove invece no. Rinsaldare le direzioni prese è qualcosa che si inizia invece a fare da adulti. In tutto ciò, superiamo gli ostacoli della vita proprio a seconda di come è stato costruito il ponte: spesso lo facciamo in maniera poco spettacolare, a volte drammatica, altre alla bell’e meglio e altre ancora con sublime leggerezza. Ponte Salginatobel Ponte del diavolo 46° 58’ 54’’ N / 9° 43’ 6’’ O 46° 38’ 51’’ N / 8° 35’ 24’’ O Il fotografo Patrik Fuchs viene dal distretto di Toggenburg; vive e lavora a Zurigo. Ed è andato su e giù per le montagne svizzere a bordo della nuova ŠKODA Octavia 4x4. Comfort, grande funzionalità e sistemi di sicurezza avveniristici rendono la Octavia una compagna convincente e affi dabile. 6 Edizione 2/2013 www.skoda.ch 7 PIÙ SPAZIO IN FORMATO COMPATTO LA FONDAZIONE THEODORA BATTE IL RECORD DEL MONDO LA NUOVA ŠKODA RAPID SPACEBACK RADUNO DI 153 CLOWN OSPEDALIERI La nuova ŠKODA Rapid Spaceback sovverte il mercato delle compatte seguendo tutte le regole dell’innovativa ingegneria automobilistica. Il primo modello a coda tronca di ŠKODA in questo segmento riunisce tutte le qualità del marchio dentro un design giovane e fresco. Una bellezza sportiva con tanto spazio per i passeggeri, per i bagagli e per i desideri di ognuno. Dal 1993 la Fondazione Theodora allevia le sofferenze dei bambini ricoverati in ospedale. La sua medicina: risate contagiose! Noi di ŠKODA apprezziamo il lavoro che svolge la Fondazione e da diversi anni la sosteniamo in qualità di partner strategico. Adesso la Fondazione stessa fa parlare di sé per un allegro record mondiale. La Fondazione Theodora è arrivata dove molti nemmeno osano: ha ottenuto un posto nei celebri annali del Guinness dei primati. La missione è riuscita grazie al raduno più grande, colorato, folle e chiassoso di clown professionisti all’opera negli ospedali, che sono giunti da tutto il mondo e si sono incontrati a Berna per festeggiare il ventesimo anniversario della Fondazione Theodora. Ospite d’onore, il consigliere federale Alain Berset. Anche se Basta guardarla di lato per farsi venire voglia di una scappatella automobilistica! A confronto con gli attuali modelli a coda tronca, risulta più sportiva e più slanciata. Il lungo passo (2606 mm), le linee pulite e la linea Tornado alta e affilata conferiscono alla ŠKODA Rapid Spaceback un aspetto dinamico tutto suo. Il design giovane e frizzante caratterizza anche gli interni. Il volante sportivo a 3 razze, i listelli decorativi di classe e gli eleganti rivestimenti in pelle sono tutti dettagli che contribuiscono a darle quel certo non so che. Anche per quanto riguarda la personalizzazione questa nuova compatta è un passo avanti. L’enorme tetto panoramico in vetro è solo uno dei tanti esempi in proposito: si estende per tutta la lunghezza dell’abitacolo e si abbina perfettamente a un lunotto posteriore appositamente allungato, con un risultato che garantisce ancora più viste mozzafiato. A sorprendere è soprattutto il fatto che il design accattivante non pregiudica gli spazi. Al contrario: sebbene la Rapid Spaceback sia 18 cm più corta della Limousine, dietro offre lo spazio per testa e ginocchia più ampio della sua categoria. E come se non fosse già abbastanza, anche il bagagliaio brilla per caratteristiche d’eccellenza: quando i sedili posteriori sono ribaltati, la Rapid Spaceback vi regala una sbalorditiva capacità di 1380 litri per i vostri bagagli, e grazie al doppio fondo avete in un colpo solo due piani di carico orizzontali. Alla ragguardevole spaziosità si aggiunge poi una serie di elementi che rendono ancora più piacevole affrontare la strada: il raschiaghiaccio nel tappo del serbatoio, l’alloggiamento per il giubbotto ad alta visibilità sotto il sedile del conducente, i contenitori per rifiuti nelle portiere, il supporto per biglietti, il supporto multimediale, la speciale cappelliera e molto altro ancora. Il consigliere federale Alain Berset Dopo essere entrati nel Guinness dei primati, i clown si sono radunati per fare insieme quello che a loro riesce meglio: andare a trovare i bambini negli ospedali e renderli felici. Proprio come fanno giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, giocando e scherzando, con passione e tanta sensibilità. Ognuno di loro è un artista professionista che la Fondazione Theodora ha addestrato con cura, dal punto di vista psicologico, medico ma anche artistico, per svolgere un difficile lavoro negli istituti ospedalieri. La loro presenza travolgente regala ai piccoli pazienti momenti di gioia e li di- Questa meraviglia di spazio compatta è disponibile in quattro motori a benzina e due diesel. I moderni aggregati raggiungono tra i 55 e i 90 kW, risultando quindi fra i più economici ed efficienti della loro categoria. E così la versione GreenLine della Rapid Spaceback si accontenta di 3.8 litri di carburante ogni 100 chilometri, con emissioni di CO2 pari a soli 99 g/km. Il presidente di ŠKODA, Winfried Vahland, sintetizza così i pregi del modello: «La Rapid Spaceback è una nuova compatta con un rapporto qualità-prezzo eccezionale, chic e sportiva, spaziosa e pratica, ideale per i giovani e per le famiglie.» 8 per i giudici del Guinness dei primati è stata una vera impresa tenere a bada una truppa così esuberante, il conteggio ufficiale non lasciava dubbi: si erano presentati ben 153 professionisti della risata. Un record mondiale assoluto. Congratulazioni anche da parte nostra! Edizione 2/2013 www.skoda.ch strae dalla routine dei reparti. Ciò che un tempo nacque nell’ospedale universitario di Losanna, ha ormai da tempo superato i confini svizzeri: i clown ospedalieri della Fondazione Theodora sono oggi al lavoro in otto diversi paesi. ŠKODA sostiene la Fondazione Theodora dal 2004, tra le altre cose anche con vetture appositamente decorate da artisti di fama. Tra questi ci sono nomi importanti quali Rolf Knie, Ted Scapa, Dimitri, Rudolf Mirer, Daniel Ambühl, Gérald Poussin, «Zusammenspiel» e JP Kalonji. I fantasiosi motivi di questi artisti hanno reso i modelli ŠKODA, realizzati con tanto amore, ambasciatori di tutto rispetto della Fondazione Theodora, aiutandola a essere sempre più conosciuta e rispettata. Grazie di cuore per il vostro sostegno attivo a favore della Fondazione Theodora, ad esempio con l’acquisto dei nostri amatissimi biglietti di Natale. Scopritene di più su it.theodora.org/it 9 SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPL Y CLEV ER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER Carica sc sco orrre rettta a Chi corre re o ssalta alta addosso a un n gioc giocat ator orre e avversario o,, o lo o aggr aggre edis disce ce in mod do o non auto orizz sii aggiudic rizza ato, to, udi dica a da 2 a 5 minuti d di penalità lità.. Num e di gio ro ecces siv cator Il tea i sul o m ghiac punit con trop pi o cio negli con 2 min giocatori Aggancio con il bastone 1 Chi usa il bastone per impedire ocatore avversario di avanzare… al giocatore ultim u sul g hiacc i 2 m ti di pen a inuti , vien lità. Se ci io viene e as ò avv assse egnat iene ato o un rigore . Aggancio con il bastone 2 anche à fuori gioco per breve o … sarà per lungo tempo. Trattenuta nuta dell’avversario Tenere fermo l’avversario con le mani o con il kj|}xwn~w|r|}nvjrwojuurkrunyn{z~jurÔlj{|r lj{|r per una seduta di wellness sulla panca puniti. SIMPLY CLEVER Passaggio gio con la ma mano ano È consenti entito to stoppare il puck k ccon on la mano, ma non passarlo pa , salvo nel proprio pr terzo di difesa. fesa. SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER e alto one Baston avversario ur a o ferisce un giocatore Chi urta spalle o il bastone sopra le proprie ndo tenend e viene punito. commette un’infrazione Carica alla balaustra C Offsid de e La regola dell’offside è quella regola su cui ci si può meravigliosamente disputare alzando la voce, anche se la si capisce a malapena. e ne ion zio uz Ostru O rsario nell’avane il giocatore avve are Ostacolar ibili molti metodi poss nto è solo uno dei ento zame ti di riposo. er incassare 2 minu per Sgambetto sario o lo si Che si faccia inciampare l’avver gamba, il piede, di a terra con il bastone, la mandi ne è inevitabile. il braccio o la mano – la punizio Penalità lità di partita Si traduce in 5 minuti di penalità da scontare sulla a panca puniti più l’esclusione dal resto della partita e una partita di sospensione. Se un giocatore viene colpito ce sbatte violentemente contro la balaustra, l’autore riceverà una punizione considerevole. Puck in porta 1 pollice e pesante Il disco di gomma dura, alto rÇ yrÇ rxwny wrrxwn ujy~wr ujy~ ěxwlnÖlqnÔwr|lnrwyx{}j ura per l’avversario, vero? dura SIMPLY CLEVER Cambio bio io di giocatori gioccatori È sempre re possibile po effettuare e cambi di giocal’impo portante è che non n ve v ne siano mai tori; l’importante roppi su ul ghiaccio, nemme eno per un attimo. troppi sul nemmeno SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER lpo con il pomello Colpo tone del bastone Il colpo con il pomello del bastone, sia esso efvamente eseguito o solo tentato, non è fettivamente n’inezia e viene quindi sanzionato duramente. un’inezia Colpo di ginocchio la a testa e alla Carica alla lla nuca ell zona della ario a sario il giocatore avvers a il acca Chi attacca uca sarà nuca esta o alla zona della n alla testa mente. se unito severa punito Carica al ginocchio Chi sferra ra un colpo al o sotto il ginocchio del giocatore avversario tenendo il corpo piegato (in yx|rrxwn{jwwrllqrj}jíÔwr|ln|~uujyjwljy~wr }rÕ Colpo o di gomito Chi sferra un colpo col ginocchio è fortunato se riceve 2 minuti di penalità, ma potrebbe anche essere punito con una penalità di partita. Colpo d dii basto one ne Qualora, a, nel nella ella foga, il bastone e si tramuta in mangan ganell ello, tutto è possibile le:: da 2 minuti |~uujyjw ~uujyjw jwljy~w ljy~wr}r r}rÔ Ôwxjuujy jynwjur} nwjur}m mryj{} ryj{}r}jÕ r}jÕ n la punta Colpo con one to del bastone a taglio da arma d ’a un’arma a il bastone per un’ mbia Chi scambia nito con almeno 2 x 2 minuti più una punit e punito viene d à disciplinare. enalità penalità Chi prende a gomitate un giocatore avversario si guadagna alcuni minuti di riposo sulla panca puniti. SIMPLY CLEVER re Rigore e assegnato un rigore, Se viene fferenza del calcio) il portiere (a differenza ha in mano le carte migliori. SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER SIMPLY CLEVER ŠKODA SPONSOR DEGLI ARBITRI SIMPLY CLEVER Colpi dii pugno pugno e gioco gioc oco duro Carica con il bastone Per evitare itare questo marchio non si deve usare il bastone stone per sferrare un colpo all’avversario: |r{r|lqrjmrÔwr{n|~uujyjwlj wr{n|~uujyjwljy~wr}rÕ y~wr}rÕ 10 o a tergo da ad Carica ndolo alle n endolo rio prende sario ’avversa l’avver Attaccare l’ ndolo altandogli addosso, spinge saltand e, salt spalle, na penalità. una u rta compo lo endolo dendo ede aggr o aggred L’uso del el «pugno « «p pugno di ferro» non on vale proprio la pena, a, anzi, zi, a seconda della gr gravità, può anche essere ssere sa sanzionata con una penalità p di partita. -out Time-out Ogni squadra ha diritto a 30 secondi di timeout a partita, usato di norma nelle situazioni critiche durante l’ultimo terzo di gioco. Penalità tà disciplinare Generalmente la penalità disciplinare viene assegnata assieme a una penalità minore o maggiore e dura di norma 10 minuti. Edizione 2/2013 www.skoda.ch ww www. w skod da a.. a.ch o liberatorio non Tiro consentito a orta porta la linea di port uck viene lanciato oltre Se il puck n un aria, ne consegue u vverssaria, avver mp a a metà campo dalla campo. m a metà ia pr bully nella propr No refs, no game! Senza arbitri non esiste il brivido, il power play e, soprattutto, il fair play. Con gran coraggio gli eroi con la maglia a righe si tuffano in mezzo a bastoni e pugni volanti. Sorbiscono stoicamente le urla di disapprovazione dei fan irritati. Ciò merita il nostro rispetto – e un to u ri ico co riconoscimento particolare da parte nostra. Per questo mot mo ottivo o tivo, ivo vo o, a partire pa p a motivo, dalla stagione 2013/2014, estenderemo il nostr st ttro impegno imp mpe p g gn n hockeistico anche agli arbitri e all’Associazione stro ssv svi v zzera zzzzera zze a deg d de eg e arbitri ASA. Con questa piccola guida dei gesti svizzera degli vo vog voglia oglia iamo ren ia re en e n vogliamo rendervi un po’ più consapevoli delle straordinarie presstazioni sta stazio st ta azi z oni zio n dei ni de e nostri arbitri e suscitare un po’ più di comprensione nei ne ei ca casi s iin si n cu u l’arbitro abbia un’opinione diversa dalla vostra. cui 11 INAUGURAZIONE DEL VELODROME SUISSE CENTRO DESIGN DI ŠKODA AUTO THINK NUOVO LUOGO DI CULTO DEL CICLISMO CLEVER La Svizzera in bici esulta: da questa estate il ciclismo possiede una nuova fantastica arena: il Velodrome Suisse a Grenchen. Quale promotrice appassionata di ciclismo, anche ŠKODA è entusiasta di questo luogo di competizioni unico e della fucina di talenti da cui usciranno i futuri campioni. Il Centro Design a Mladá Boleslav si presenta come il marchio. Nel luminoso edificio realizzato in vetro, cemento e acciaio, i valori ŠKODA vengono continuamente rinnovati. Il presidente della Confederazione Ueli Maurer Il Velodrome Suisse, inaugurato il 23 giugno, rientra tra i quattro velodromi della Svizzera che vengono tuttora utilizzati attivamente, ma con la sua pista di 250 metri è l’unico ad offrire una forma ovale dalle dimensioni olimpiche. Pertanto, nel Velodrome Suisse vengono disputate anche gare per i titoli internazionali, che possono essere seguite da ben 2000 spettatori seduti in tribuna. Ma questo è solo uno dei tanti aspetti. Il Velodrome si presenta come un centro d’allenamento globale per tutti gli ambiti e gli aspetti del ciclismo. Con le possibilità che offre per allenarsi in modo ideale diventa una seconda patria per chi pratica mountain bike, per ciclisti su pista, ciclisti su strada, ciclisti di BMX e triatleti. C’è tutto quello che serve per far sì che i giovani talenti diventino i nuovi eroi della strada, essendo così perfettamente in linea con il pensiero della Federazione ciclistica Swiss Cycling, che di recente ha spostato la sua sede legale nel Velodrome Suisse a Grenchen. Come struttura multifunzionale, il Velodrome potrebbe ambire a diventare un polo d’attrazione sportiva che va ben oltre il ciclismo. Anche discipline come calcetto, palla a mano, pallacanestro, pallavolo, ginnastica e tanti altri sport beneficiano di questa infrastruttura di altissimo livello. Diagnostica delle prestazioni, ambulatori con medici e fisioterapisti, una zona fi tness ecc. ampliano ulteriormente l’offerta sportiva. Con i suoi straordinari mezzi, il Velodrome si presta inoltre ottimamente anche come luogo di prestigio per esposizioni, saloni, conferenze, concerti e altri eventi culturali e sociali di rilievo. Un hotel integrato nel complesso, una VIP lounge, un ristorante con catering, un centro media e sale per seminari sottolineano la multifunzionalità del Velodrome. Un team di professionisti ottimamente rodati, composto da designer, ingegneri e specialisti di tutti i settori, concepiscono qui i nuovi modelli ŠKODA che si meritano la denominazione di «Simply Clever». Il loro strumento principale è il cestino e il tasto «Cancella». Il Centro Design si rivela essere una fabbrica di idee in fermento, dove la creatività e la voglia di configurare si incontrano-scontrano, senza filtri, con il mondo dei numeri e dei fatti, delle analisi e degli studi di mercato. Soltanto questa fusione tra voglia di allestire e laboratorio di idee, tra passione e perfezionismo sprigiona quelle energie che fanno avanzare il processo di sviluppo. Se da un lato si insegue liberamente il UN’OPPORTUNITÀ UNICA PER LA SVIZZERA. piacere di sperimentare, dall’altro non si può dimenticare che ogni dettaglio si basa su direttive del gruppo chiaramente definite e su studi di mercato eseguiti in modo scrupoloso. Tentativo dopo tentativo, inizio dopo inizio, passo dopo passo, si progettano, scartano, concepiscono e concretizzano idee. Per valutare in modo realistico la qualità del design, nel cosiddetto Model Shop vengono realizzati modelli in scala 1 : 1 che difficilmente si distinguono dalle auto finite. Già in questa fase i designer lavorano a stretto contatto con gli esperti di CAD che sviluppano i componenti sugli schermi. L’interazione perfetta tra le diverse unità è il presupposto per l’elevato standard qualitativo della gamma di modelli ŠKODA. È la garanzia affinché ogni ŠKODA venga anche riconosciuta e vissuta come tale: nelle linee pronunciate, nella sua spaziosità, nelle caratteristiche intelligenti. Il «pacchetto finale» rappresenta il clou del processo di sviluppo. Si tratta di un modello in 3D nel quale intervengono tutti i parametri importanti. Così i modelli possono essere valutati come proiezione di realtà virtuale in un formato grande. Solo successivamente si decide se ciò che è stato sviluppato merita di portare il nome ŠKODA e se riceve l’«ok» per essere mandato in produzione, oppure se la ricerca della perfezione richiede di partire da capo. Il complesso avviato da Andy Rihs è costato quasi 17 milioni di franchi, pochi se si considerano il fascino e la potenzialità che esercita! L’edificio è stato progettato e realizzato in un tempo record di appena tre anni. Per l’imprenditore, appassionato di ciclismo, è stato come vedere finalmente realizzato un sogno. È convinto che il Velodrome diventerà un «monumento nazionale». E non è l’unico a pensarla così. Anche Robert Dill-Bundi, Karin Thürig, Franco Marvulli, Urs Freuler e altri grandi del ciclismo considerano il Velodrome un’opportunità unica per la Svizzera. Bruno Risi, leggenda del ciclismo su pista, trova le parole giuste per esprimere il suo entusiasmo: «Il Velodrome Suisse è una risposta affermativa al ciclismo, allo sport agonistico e alla promozione delle attività giovanili.» In veste di sponsor del ciclismo da sempre, condividiamo con piacere la sua opinione. INTERVISTA ONLINE Jozef Kabaň, responsabile design ŠKODA www.youtube.com/watch?v=-qcOXo6jgew 12 Edizione 2/2013 www.skoda.ch 13 PASSIONE ALL’OPERA Per i nostri clienti vogliamo solo il meglio! Questo è il principio che ci guida in tutti i processi aziendali presso ŠKODA: dallo sviluppo, alla produzione sostenibile fino all’assistenza. Un’occhiata dietro le quinte degli stabilimenti ŠKODA. Chi ha il privilegio di vivere in prima persona i diversi processi produttivi, non smette di meravigliarsi. La dotazione di tecnologie innovative impressiona qualsiasi visitatore. La simbiosi tra la massima competenza umana e le prestazioni tecnologiche genera quella perfezione che presso ŠKODA scandisce il ritmo in tutto e per tutto. Questa attenzione verso la qualità vale tanto per gli stabilimenti presenti nella Repubblica Ceca quanto per i centri di produzione dislocati in Ucraina, Kazakistan, Russia, Bosnia-Erzegovina, India e Cina. La gestione oculata delle risorse disponibili diventa sempre più importante. Il grande valore attribuito da ŠKODA all’ambiente si riflette anche nel consumo di acqua per vettura prodotta: anche se dal 1999 è già stato diminuito di circa il 60 %, entro il 2018 dovrà ridursi di un ulteriore 25 %. È stato possibile anche ridurre della metà la quantità di rifiuti per vettura prodotta. Nel frattempo il 90% di tutti gli scarti, generati dalla produzione, viene riutilizzato. Quando nel 1905 dallo stabilimento ceco di Mladá Boleslav uscì la prima ŠKODA, la produ- zione era ancora agli inizi. Sembrava uscita più da un’officina che non da una fabbrica. La catena di montaggio non era ancora stata inventata. Oggi, 108 anni e circa 10 milioni di vetture dopo, tutto è approntato alla massima efficienza. Nulla viene lasciato al caso. Ogni mossa è ben calcolata. Ogni fase è studiata nei minimi dettagli. In un ambiente quasi futuristico nasce un modello dopo l’altro, realizzato con la massima precisione e sulla base di know-how, high-tech e pregiati materiali. Ciò inizia già con la costruzione degli utensili, una competenza chiave di ŠKODA. Qui vengono prodotti gli utensili di pressatura che conferiscono a ogni singolo pezzo in lamiera della vettura la sua forma. L’unità di misura utilizzata per tutto non sono i millimetri ma i micrometri. Con una pressione enorme viene qui data forma, a partire da enormi bobine di lamiera, ai pezzi importanti. Abili robot saldano, incollano e piegano assieme questi pezzi che vanno a formare la cosiddetta carrozzeria grezza; e poiché anche i robot più efficienti perdono di tanto in tanto il loro smalto, vengono accuratamente rimessi in sesto nell’officina robot. Esperienza strabiliante e indimenticabile è anche la visita all’officina presse. L’investimento di 66 milioni di euro è uno dei più moderni nel suo genere e combina grande rispetto per l’ambiente ed efficienza. Rispetto ai sistemi tradizionali è possibile ora risparmiare fino a un 15 % di energia. Alcuni pezzi sono più adatti a essere sottoposti a colata che non a pressatura. Una specialità di ŠKODA è l’alluminio pressofuso che permette una produzione estremamente efficiente dei gruppi motore. Pezzi come gli alberi motore, che sono sottoposti a forti sollecitazioni, vengono spesso fucinati. Lentamente ma per certo, all’auto viene conferito il suo volto inconfondibile. La tappa successiva porta nel reparto di verniciatura dove la carrozzeria grezza viene immersa in un benefico bagno anti-corrosione. Uno strato di riempimento prepara il fondo per la vernice coprente che conferisce al modello il colore desiderato. Da ultimo la carrozzeria viene sigillata con una vernice trasparente. Nella realizzazione dei componenti viene unito ciò che va assieme. Motore, cambio, assi, sedili, cruscotto e front end vengono installati come un tutt’uno. Quindi arriva il momento del cosiddetto matrimonio: l’unione di motore, cambio e carrozzeria. La ciliegina sulla torta, per quanto riguarda il montaggio, è rappresentata dall’equipaggiamento interno in base alle richieste dei clienti. Dopo severi controlli di qualità l’auto è pronta per partire e inizia il suo viaggio verso la Svizzera, che percorre per lo più su rotaia e nel buio della notte! A new car is born: pronta per un altro cliente felice di ricevere la sua nuova compagna di viaggio. CONCORSO VINCETE UNA VISITA AGLI STABILIMENTI ŠKODA A PRAGA 2° PREMIO Scrivete un’e-mail con la parola «Prag» a [email protected] e con un po’ di fortuna vincerete: Giacca softshell «Collection», nera, del valore di CHF 149.–. Materiale traspirante e comfort elevato. Eleganti loghi ŠKODA Collection. 1° PREMIO 3° PREMIO Zaino-trolley da viaggio del valore di CHF 145.–. Prodotto con interfodera resistente, può contenere fino a 37 litri. Grazie alle dimensioni di 34 x 50 x 22 cm, è perfetto come bagaglio a mano in aereo. Un viaggio a Praga per due persone nella primavera 2014, volo e hotel mezza pensione con due pernottamenti inclusi. Come evento di spicco vi attende una visita guidata, esclusiva e personale, nei modernissimi stabilimenti ŠKODA. Vivete in prima persona la nascita di un modello ŠKODA! 14 Edizione 2/2013 www.skoda.ch Condizioni di partecipazione: Possono partecipare tutte le persone maggiorenni residenti in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein ad eccezione dei collaboratori di AMAG Automobil- und MotorenAG e dell’organizzazione concessionaria ŠKODA. Non si intrattiene nessuna corrispondenza riguardo all’estrazione. È escluso il ricorso alle vie legali. Termine ultimo di partecipazione: 31 dicembre 2013. I vincitori verranno informati entro il 15 gennaio 2014. 15 SUPERBI FIGLI DEL SOLE Io e la Superb Combi Elegance partiamo in direzione Ticino: vogliamo scoprire assieme il segreto del Teatro Dimitri, noto in tutto il mondo. Dimitri è il clown più amato dagli svizzeri ed è espressione della loro tradizione popolare. Dal 1971 intrattiene un pubblico internazionale con il suo teatro, ben nascosto nella Sonnenstube della Svizzera. Cielo, le montagne! Di primo mattino lasciamo la grigia città, a sinistra il lago di Zurigo avvolto dalla nebbia, il pensiero corre malinconico all’estate che ormai è trascorsa. Le giornate si accorciano, la stagione buia proietta già le sue ombre (un grande grazie alle luci diurne, all’operoso sensore pioggia e ai fari fendinebbia con funzione «Corner», che illuminano per bene gli angoli). Ecco che in lontananza vediamo comparire le prime montagne, ci immergiamo in una delicata ebbrezza musicale grazie all’impianto audio ottimamente regolato, scopriamo la sesta marcia e, senza neanche accorgercene, siamo già in galleria. Non oso percorrere il passo. Per una qualche ragione le montagne mi appaiono troppo potenti e grandi; una galleria è pertanto molto più pratica. Il momento più bello è quando dall’altra parte il cielo apre le sue cortine lasciando risplendere il sole come se non fosse autunno, il tetto panoramico si apre praticamente senza far rumore e ci si deve fermare per indossare ancora una volta un vestitino estivo. La genialità del teatro ticinese. Il Ticino è il luogo dove le case sono più colorate, le strade più strette e le persone prima di pranzare intonano ancora un appassionato «O sole mio». Le ore scorrono un po’ più lentamente. Probabilmente è l’effetto terapeutico del sole. Non sorprende pertanto che qui tutto sia speciale. Il Teatro Dimitri è stato fondato da un uomo che oggi ha 77 anni e che già all’età di 7 anni decise di diventare clown, che a 12 anni incontrò Gunda, la donna della sua vita, che avviò una splendida carriera e porto il teatro ad avere fama a livello mondiale. Ha avuto tutto il tempo per crescere, lontano dal rumore delle città, fino a diventare un luogo d’incontro molto particolare che, in modo giocoso e umoristico e senza ricorrere alle parole, va ben oltre i limiti d’età, le barriere linguistiche e le nazionalità. Unicamente con la magia del teatro comico. Il paesino di Verscio, tra Ascona e Locarno, è in mano alla «danza», al «teatro» e alla «musica»: sia il teatro che la scuola per commedianti, un museo e ultimamente anche un parco di sculture, attraverso il quale tre bam- 16 bine, che sono qui per un corso estivo, stanno correndo in colorati costumi da fata. Forse un giorno gireranno il mondo con un grande circo, balleranno sulle funi e su palcoscenici che promettono il mondo e festeggeranno grandi successi. Scatenata battaglia coi cuscini. Masha, una dei quattro figli di Dimitri, le cui belle mani tengono le redini della variegata azienda famigliare, mi riceve con l’apertura e la cortesia di cui sono capaci solo le persone con un grande cuore e abituate a strappare un sorriso sul volto altrui. Decide di mostrarmi i dintorni e si mette al volante. Le piacciono le caratteristiche extra della Superb e sfreccia a una velocità da togliere il fiato (nella vita privata, del resto, lo fa a bordo di una Octavia color rosso fuoco come un naso da clown) per le curve strettissime, scivola lungo i muri delle case come se fosse un gioco da ragazzi e fa girare la Superb con la sicurezza e la capacità di chi ha un’ottima dimestichezza con le leggi della gravità. È un’artista appassionata e, come il padre, trae il massimo da ciò che le è innato. Nel pomeriggio seguono le prove per un nuovo lavoro, Variété aSleep, messo in scena dagli studenti della Scuola Teatro Dimitri; mi ritrovo sul palcoscenico in una scatenata battaglia coi cuscini, che sfinisce e toglie il fiato solo a me – tutti gli altri sanno esattamente cosa fare per non stancarsi. La rappresentazione serale appare come l’essenza di ciò a cui Dimitri ha dato vita, con una delicata nota di modernità. La rappresentazione dei commedianti principianti mi emoziona a tutti i livelli e non mi meraviglio che in questa serata una stella cadente benedica casa Dimitri e tutti i suoi inquilini. Dai del gas! Tra l’altro: al ritorno abbiamo percorso il passo. Io e la Superb, soltanto noi due (okay, la trazione integrale si è dimostrata un pratico dispositivo e mi ha dato lo slancio necessario). Perché nel Teatro Dimitri abbiamo imparato che tutto è possibile, se solo lo si può immaginare. La fantasia è il vero motore di questo mondo. E la poesia la sua benzina. Qual è il segreto del teatro comico? Lo si può davvero apprendere? Quali requisiti e qualità caratteriali si devono possedere? La comicità, l’essere comici si può imparare, in ogni caso. Ci sono determinati principi e regole che fanno sì che una situazione risulti comica. Ma, come in qualsiasi professione, ci sono certe persone che hanno semplicemente talento. E naturalmente ci sono diversi tipi di comicità o humour: c’è chi sa essere molto bravo verbalmente ma meno mimicamente o il contrario. Anche qui c’è comicità. Afferrarla e concretizzarla è il grande lavoro che spetta al clown e al comico. Aiuta molto anche saper ridere di se stessi. Qual è la sua visione per il Teatro Dimitri? Come proseguirà? INTERVISTA Non è possibile dire esattamente quante persone nel Teatro Dimitri hanno già riso, pianto e chiesto il «bis» con gioia infantile. Certo è che intere generazioni qui si sono lasciate incantare e hanno portato nel mondo un pezzo della magia del Teatro Dimitri. Non è possibile contare le ore di duro lavoro che stanno dietro l’organizzazione e la cura di questo prezioso bene culturale, i litri di sudore e di passione che servono affinché la rappresentazione sul palco sia perfetta. A questo proposito abbiamo fatto delle domande a Masha Dimitri. Masha, cosa significa crescere in una famiglia piena di commedianti? È sempre divertente? Nella mia famiglia di commedianti si è sempre davvero badato a far sì che ci fosse un’atmosfera bella e divertente. Certi momenti seri, di cui si ha ugualmente bisogno nella vita, hanno un po’ faticato a farsi strada. Ma in ogni caso ho avuto un’infanzia meravigliosa, in braccio ai tanti artisti meravigliosi che sono passati. Nel mio lavoro oggi posso trasmettere ad altre persone questa sensazione: la possibilità, nel nostro teatro, di immergersi completamente nell’arte. E questo è fantastico. Quest’estate e la scorsa siamo riusciti a mettere in piedi uno spettacolo unico, un viaggio teatrale in treno da Verscio a Camedo, interpretato principalmente da attori amatoriali, nel quale ha recitato anche Dimitri: è stato davvero un grande successo. Ci sono molte cose che vorrei introdurre nel Teatro Dimitri e sviluppare ulteriormente. Assieme alla scuola abbiamo allestito una valida piattaforma per gli studenti e allo stesso tempo un palcoscenico per tanti artisti già noti. Come vuole la nostra tradizione insegniamo uno stile soprattutto non verbale. Potrei anche immaginarmi di aprire ulteriormente il nostro teatro per ulteriori corsi anche di altri orientamenti. Vorrei offrire spazio a diversi generi: danza, pantomima, musica e circo. È davvero divertente riuscire ogni volta a entusiasmare di nuovo le persone. Studenti della Scuola Teatro Dimitri e Alexandra in Variété aSleep Alexandra Kruse è stilista e columniste vive a Zurigo. www.alexandrakruse.com Edizione 2/2013 www.skoda.ch 17 Il telaio sportivo e la carrozzeria abbassata di 12 mm aumentano ulteriormente il divertimento alla guida. Tra le sfiziosità che fanno parte dell’equipaggiamento di serie si contano vari elementi speciali, quali l’asse multibraccio di nuova concezione o l’asse anteriore McPherson con sottostante braccio trasversale a triangolo per una tenuta di strada precisa. Il bloccaggio del differenziale XDS, integrato nel controllo elettronico di stabilità ESP, ottimizza la trazione delle ruote. Ciò contribuisce a sua volta a ridurre la tendenza al sottosterzo in curva. LA NUOVA ŠKODA OCTAVIA RS 220 CV IN TOURNÉE Fino a 248 km/h di velocità massima. Ben 220 CV. Da 0 a 100 km/h in 6.8 secondi. Questa è potenza pura e tuttavia è solo un aspetto della Octavia più veloce di tutti i tempi. Gli altri sono la sua straordinaria spaziosità e la sua elevata comodità d’uso. La nuova ŠKODA Octavia Combi RS ha messo ottimamente in luce i suoi super-talenti nell’ambito di uno speciale roadshow. EVENTI ŠKODA 2013/2014 Si prosegue con una linea sportivo-elegante nell’abitacolo, sottolineata dall’equipaggiamento di colore nero con un tocco di raffinatezza dato dall’illuminazione d’ambiente integrata nelle portiere anteriori. Ad attirare gli sguardi ci sono i sedili sportivi nel design RS di nuova concezione, il volante a 3 razze rivestito in pelle traforata, ma anche le strisce battitacco e i pedali in acciaio inossidabile. Il display MAXI-DOT integrato nel cruscotto ricalca l’esclusivo design RS. Sul volante, sulla leva del cambio, sulle strisce battitacco, sui sedili e sui tappetini è impresso il logo RS. Affinché non ci si dimentichi mai chi si ha davanti: un sogno d’infanzia che è finalmente diventato realtà. NOVEMBRE AUTO ZÜRICH 31.10 – 3.11. 2013 L’esposizione sovraregionale dell’automobile attira di anno in anno sempre più visitatori alla fiera di Zurigo a Oerlikon. Dopo il salone internazionale di Ginevra, si tratta del motorshow più grande della Svizzera. Parola d’ordine: partecipare! SIXDAY-NIGHTS, ZURIGO 27.11 – 30.11. 2013 Il più famoso evento del ciclismo elvetico entusiasma ancora una volta i fan con il suo mix di sport, spettacolo e show. Anche ŠKODA sarà presente, davanti e dietro le quinte. Possiamo invitarvi a un viaggio nel tempo nella vostra infanzia? La meta è il vostro negozio di giocattoli preferito, con i modellini delle auto in vetrina. Scegliete ora nella grande quantità di offerte un modellino. Scommettiamo che opterete per l’auto da corsa che si trova nella scatola di grandissimo impatto ed estremamente vistosa? Ci siamo serviti proprio di questo effetto di seduzione per lanciare la nuova ŠKODA Octavia RS in Svizzera. Abbiamo racchiuso la RS in una scatola d’imballaggio di 6 x 3 x 5 metri e l’abbiamo dotata di simboli, bandierine ed emblemi che già da lontano segnalano lo sport del rally. Così «pimpata», la scatola assieme alla ŠKODA Octavia RS è stata spedita in un tour, molto seguito, attraverso la Svizzera, che ha fatto tappa a Zurigo, Berna, San Gallo, Svitto, Losanna, Neuchâtel e Lugano. DICEMBRE COPPA SPENGLER, DAVOS 26.12 – 31.12. 2013 La Coppa Spengler è uno degli highlight sportivi di fine anno dal 1923, e promette emozioni forti con l’HC Davos e altre squadre dell’hockey internazionale. Anche noi di ŠKODA siamo fan di questo sport e, come sponsor, condividiamo l’entusiasmo del suo eccezionale pubblico. GENNAIO TRAINING DI GUIDA INVERNALE, AMBRÌ 27.1 – 29.1. 2014 Nei training di guida invernali presso l’aerodromo di Ambrì si impara a gestire le sfide rappresentate da strade ghiacciate o innevate. I corsi sono molto apprezzati, i posti presto esauriti: conviene dunque iscriversi il prima possibile. FEBBRAIO TRAINING DI GUIDA INVERNALE, BOURG-SAINT-PIERRE 21. 2. 2014 Nella Svizzera francese, i training di guida a Bourg-SaintPierre godono di grande popolarità. Gli istruttori insegnano a cavarsela in condizioni di neve, fango e ghiaccio. Si consiglia l’iscrizione quanto prima. ORA TOCCA A VOI! Grüezi w. d e Fotos bz h di ich Toll finde ic iter so! We . en af gr den Foto se ndliche Grüs eun eu re Fr ler ll il wi iw hei P. Sche E guardate un po’: il messaggio è arrivato! Con un sorriso compiaciuto i passanti e gli interessati hanno scoperto che il «marchio intelligente» ŠKODA ha anche modelli che fanno battere più veloce il cuore dei fan della RS. Chi ha analizzato meglio da vicino la ŠKODA Octavia RS, ha fatto un’interessante scoperta: le emozioni e la ragione sono conciliabili tra di loro! Mai finora lo slancio irrefrenabile aveva offerto tanto comfort, spazio e utile praticità in una classe compatta. Sotto il cofano della Octavia RS romba o un motore a benzina di due litri con 220 CV o un motore diesel di due litri con 184 CV. Due motori sportivi dalle grandi prestazioni e ben allenati! Il benzina 2.0 l TSI catapulta la Octavia RS, con il suo cambio manuale a 6 marce, da 0 a 100 km/h in soli 6.8 secondi. Con la sua velocità massima di 248 km/h sorpassa la Octavia RS di seconda generazione di 6 km/h. Il motore diesel 2.0 l TDI accelera la Octavia RS in 8.1 secondi da 0 a 100 km/h; la velocità massima, con cambio manuale a 6 marce, è in questo caso di 232 km/h. Il potente dinamismo si rispecchia in un nuovo linguaggio delle forme che entusiasma l’intenditore in ogni suo dettaglio: la caratteristica griglia della calandra ŠKODA con la targhetta RS, le pronunciate prese d’aria con struttura a nido d’ape, il paraurti anteriore e i fari fendinebbia nel design RS, i nuovi fari al bi-xeno di serie con luci diurne a LED integrate. La rivista «Clever» «Cl Clever» ha una u grafica ache invoglia invogl cattivante che alla lettura; ta degli de anche la scelta articoli (che non sono solo di carattere pubblicitario e tecnico) esaudisce i diversi interessi dei vostri lettori. Bravi per la scelta e per l'ottimo mezzo di informazione proposto. Cordiali B. Fabio Guten Tag ag MARZO Das Kundenmagazin enm n ga i «Clever» gibt dem nma Leser einen guten Einblick in die diversen Tätigkeitsgebiete von ŠKODA. Dank des Tour-de-Suisse-Sponsorings und der Verlosungen ist das Magazin zudem noch näher am Kunden. SALONE INTERNAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI GINEVRA 6. 3 – 16. 3. 2014 Freundliche Grüsse D. Roth Il salone di Ginevra non è solo una delle piattaforme di auto più spettacolari del paese, ma anche uno degli show sulla mobilità moderna più significativi a livello internazionale. Ciò che succede qui fa notizia. Anche nel 2014 nuovi modelli, trend accattivanti e visioni audaci attireranno a Ginevra migliaia di visitatori. APRILE TOUR DE ROMANDIE 29. 4 –4. 5. 2014 Complimenti per p gli interessanti interessa a qualità quali reportage, la delle fotografie, la grafica e l'impaginazione. Personalmente ritengo però il formato scelto troppo grande. saluti P. Georg Visit rs.skoda.ch In qualità di sponsor ufficiale, ŠKODA sarà presente anche alla gara di ciclismo più grande della Svizzera francese. Questo tour è molto amato dalle squadre che si preparano ai grandi eventi come il Tour de France. MAGGIO CAMPIONATO MONDIALE DELLA IIHF, MINSK 9. 5 –25. 5. 2014 for more power Maggiori informazioni e giro di prova Clever, simply the best! E adesso adesso, a voi la parola! Scriveteci cosa ne pensate di «Clever». I vostri suggerimenti e le critiche ci aiutano a rendere la nostra rivista ancora più utile e appassionante. Mille grazie per il vostro feedback a [email protected] Dopo il campionato, l’hockey elvetico vuole difendere il titolo di vice campione del mondo. E forse raggiungere la vetta. Ad ogni modo, ŠKODA sostiene il Campionato mondiale come sponsor ufficiale dal 1993: un record mondiale! L. Ruberto 18 Edizione 2/2013 www.skoda.ch 19 SIMPLY CLEVER La nuova ŠKODA Octavia 4x4 Tutto il resto si scioglie come neve al sole RZEO O T I INC PREZ DD COM VUALITÀ- www.skoda.ch oppure su 12x Q Con o senza neve: la nuova ŠKODA Octavia 4x4 vi consente di affrontare l’inverno in tutta sicurezza. Grazie a tecnologie innovative come la nuova frizione Haldex, la potenza del motore viene trasmessa al suolo in maniera ottimale. Il risultato è una sensazione di guida all’insegna del relax nonché tenuta e stabilità ottimali su qualsiasi terreno, anche nelle circostanze più difficili. La nuova ŠKODA Octavia 4x4: la campionessa dell’inverno con il miglior rapporto qualità-prezzo della Svizzera. Effettuate un giro di prova! ŠKODA. Made for Switzerland.
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