1 I sistemi di classificazione delle professioni in Francia
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1 I sistemi di classificazione delle professioni in Francia
1 1.1 1.1.1 I sistemi di classificazione delle professioni in Francia Sistemi in uso di classificazione delle professioni Quadro descrittivo generale In questo capitolo saranno analizzati tre principali sistemi di classificazione delle professioni: 1. la nomenclature des professions et catégorie socioprofessionnelles (PCS) con l’aggiornamento e l’ampliamento della nomenclature des professions et catégorie socioprofessionnelles des emplois salariés d’entreprise (PCS-ESE); 2. il Sistema delle “fiche metiers” dell’ONISEP; 3. il Répertoire Opérationnel des Métier et des Emplois (ROME). 1.1.2 Finalità e "specializzazione" delle classificazioni in uso IL SISTEMA PCS La nomenclatura delle categorie socioprofessionali (PCS) è il sistema di classificazione dell’INSEE (l’Istituto Nazionale di Statistica francese, corrispondente al nostro ISTAT) utilizzato in Francia con finalità prevalentemente statistiche. Si presenta come una struttura ad albero corrispondente a tre livelli progressivi di dettaglio (cfr. figura pagina seguente e dettagli 8, 24 e 42). Il sistema è utilizzato non solo per la classificazione della popolazione occupata, ma anche per i pensionati e i disoccupati. Nel primo livello sono infatti considerati anche i “retraites” (macro-categoria 7) e “altre persone senza un’attività professionale (macro-categoria 8). Per quanto concerne la popolazione occupata, vengono individuati sei livelli di macro-aggregazione secondo il seguente dettaglio: 1. Agricoltori exploitants 2. Artigiani, commercianti e direttori di impresa 3. Quadri e professioni intellettuali superiori 4. Professioni intermedie 5. Impiegati 6. Operai IRSO sezione C.doc – settembre 2000 254 Il sistema prevede un aggiornamento annuale delle persone che sono entrate a far parte della popolazione attiva, che hanno cambiato statuto (lavoratori dipendenti - non dipendenti) o addirittura professione. Costruita per rispondere a tale finalità la scheda “activitè professionnelle”, riportata di seguito, ha l’obiettivo di integrare i dati nel sistema. I principali criteri del sistema sono: 1. la distinzione dei lavoratori dipendenti e delle persone “a loro carico”; 2. per i lavoratori dipendenti, il carattere pubblico o privato dell’impiego e la precarietà del lavoro; 3. Per i non dipendenti, la distinzione tra aiuti familiari e altre persone a proprio carico e, infine, il numero di lavoratori dipendenti tra le persone a proprio carico. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 255 Figura 1: Nomenclature des categorie socioprofessionnelles IRSO sezione C.doc – settembre 2000 256 ACTIVITÉ PROFESSIONELLE Partie à remplir pour toutes les personnes ayant une activité professionnelle (1 en Q.2) et pour toutes les personnes ayant travaillé durant la semaine de référence (1 en Q.3a). Décrire dans ce cas l’activité professionnelle de la semaine de référence. Les questions A.1 à A.20 concernent l’activité principale. Les activités secondaires atuelles seront décrites aux questions A.21 et a.22. A 1 a Profession principale. Intitule précis de profesion. PCL b SI M……. EST AGENT DE L’ÉTAT, D’UNE COLLECTIVITÉ LOCALE, D’UN HÔPITAL PUBLIC, D’UN SERVICE PUBLIC (EDF, SNFC, etc), MILITAIRE DE CARRIERE, préciser sa classification: corps, grade, etc. GRADECL c SI NÉCESSAIRE, éléments complémentaires précisant l’intitulé de profession. COMPCL d SI M……. EST OUVRIER AGRICOLE OU EXPLOITANT AGRICOLE, indiquer l’orientation des productions agricoles (voir code ci-contre) OPA SI M……. EST EXPLOITANT AGRICOLE, indiquer aussi la superficie de l’exploitation (en hectares s.a.u., et ares si cette superficie est inférieure à 5 ha) • Pour les exploitations «hors-sol» (superficie nulle ou très faible eu égard à l’importance de l’exploitation), se reporter à l’instruction aux enquêtesurs. SUPH Hectares SUPA Ares (segue) IRSO sezione C.doc – settembre 2000 257 A 2 M……. aide-t-il un membre de sa famille dans son travail, sans être salarié? (exploitation agricole, commerce, artisanat, profession libérale). Oui, et c’est la profession principale de M. Non 1 2 ➙A.3 AIDFAM SI OUI, numéro individuel de la personne aidée…… ➙A.8 Indiquer 00 si cette personne n’habite pas ou n’habite plus le même logement A 3 M……. excerce-t-il sa profession: 1. A son compte (agriculteur, artisan, commerçant industriel, profession libérale, gérant majoritaire de SARL, gérant libre ou en location gérance, etc.) 2. Comme salarié 1 2 ➙A.4 ST M……. est-il: 1. Salarié mais chef de son entreprise 2. Salarié de l’État ou des collectivités locales 3. Autre salarié 1 2 3 CHPUB Figura 2: Esempio di scheda sulle attività professionali, utilizzata per l’aggiornamento della nomenclatura PCS IRSO sezione C.doc – settembre 2000 258 }➙A.4 Il PCS-ESE La nomenclatura delle professioni e delle categorie socioprofessionali nel lavoro dipendente (PSC-ESE) è un sistema di classificazione costruito sulla base del sistema di classificazione PCS abitualmente utilizzato dall’INSEE per le sue inchieste sulla popolazione, il lavoro, la disoccupazione, etc. Il sistema è infatti nato da un adattamento della nomenclatura PCS all’area del lavoro dipendente (ESE). Attualmente la sezione più completa riguarda i lavori nell’industria. Il PCS-ESE si presenta come una nomenclatura ad albero in cui sono presenti 3 livelli progressivi di dettaglio: a. 5 macro-categorie socio-professionali, a.1 chef d’entreprise (direttori d’impresa) a.2 cadres et professions intellectuelles superieurs (quadri e professioni intellettuali superiori) a.3 professions intermediers (professioni intermedie) a.4 employes (impiegati) a.5 ouvriers (operai) b. 23 ulteriori scomposizioni della prima lista, b.1 b.2 b.3 b.4 b.5 b.6 b.7 b.8 b.9 b.10 b.11 b.12 b.13 b.14 b.15 b.16 b.17 b.18 b.19 b.20 b.21 b.22 b.23 Les salaries chef d'entreprise Professeurs & professions scientifiques Professions de l'information des arts et des spectacles Cadres administratifs et commerciaux Ingenieurs et cadres techniques Instituteurs & assimiles Professions intermediaires de la sante et du travail social Clerge, religieux Professions administratives & commerciales Techniciens (sauf techniciens administratifs ou commerciaux) Agent de maitrise (sauf maîtrise administrative ou commerciale) Agent de service & aides soignants Agents de surveillance Employes administratifs Employes de commerce Personnels des services directs aux particuliers Ouvriers qualifies de type industriel Ouvriers qualifies de type artisanal Chauffeurs Ouvriers qualifies de la manutention, du magasinage et des transports Ouvriers non qualifies de type industriel Ouvriers non qualifies de type artisanal Ouvriers agricoles IRSO sezione C.doc – settembre 2000 259 c. un dettaglio di 350 professioni. Ognuna delle 23 micro-categorie socio-professionali viene presentata in termini di definizione del contenuto della categoria di appartenenza (dominio di attività, specialità, funzioni, classificazione professionale e ruolo), di vicinanza ad altre categorie “limitrofe”, precisando peraltro il limite che permette di determinare l’appartenenza ad un insieme piuttosto che ad un altro, e di dettaglio delle professioni comprese nella categoria. Per ognuna delle 350 professioni sono quindi indicati: il codice di riferimento, il titolo, la definizione della professione, i mestieri più tipici che rientrano nella professione, quelli assimilabili ed infine quelli esclusi ma che, per titolo o omonimia, possono essere confusi con la professione indicata. Di seguito si riportano un esempio per la categoria CS46 “Professioni amministrative e commerciali” (b.9) ed uno per la categoria CS 37 “Quadri amministrativi e commerciali” (b.4) PCS-ESE 4661: Maîtres d'hôtel La nomenclatura definisce i maîtres d'hôtel come: “persone impiegate in un ristorante o in un hotel, che dirigono la totalità del servizio o una parte di questo, senza avere qualifica di quadro”. Il maître d'hôtel fa parte della categoria CS 46 professions administratives & commerciales. Tale categoria socioprofessionale riunisce tutti i laureati che svolgono un lavoro commerciale o di ufficio. Le professioni più tipiche sono: • Chef de rang • Chef de salle dans un hôtel, restaurant non Cadre • Chef sommelier dans un hôtel, restaurant non Cadre • Maître d'hôtel non Cadre Le professioni assimilabili sono: • Acheteur de vin dans un hôtel, restaurant non Cadre • Caviste dans un hôtel, restaurant non Cadre • Chef barman niveau maîtrise • Chef de room service niveau maîtrise • Directeur de bar non Cadre • Sommelier dans un hôtel, restaurant non Cadre PCS-ESE 3751: Cadres de l'hôtellerie et de la restauration Rientrano qui i dipendenti con qualifica di quadro che dirigano un albergo o un ristorante o almeno che abbiano importanti responsabilità nell’organizzazione e gestione di un posto, o che creino un’opera originale nel dominio della cucina. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 260 Fa parte della categoria CS 37 cadres administratifs et commerciaux. Tale categoria raggruppa tutti i dipendenti che abbiano responsabilità importanti nella gestione d’impresa. Hanno qualifica di quadri o ingegneri in base ai contratti collettivi. La categoria tocca le aree di attività rientranti nelle scienze economiche e umanistiche e statistica. Sono escluse dalla categoria l’urbanistica e l’informatica anche nel caso in cui tali campi siano applicati alla gestione. Le professioni più tipiche sono: • Chef de cuisine si CADRE • Chef de réception hôtel si CADRE • Chef de salle hôtel, restaurant si CADRE • Directeur d'hôtel • Directeur de restaurant Le professioni assimilabili sono. • Assistant manageur si CADRE • Cadre de l'hôtellerie • Chef de partie si CADRE • Chef de réception si CADRE • Chef de room service si CADRE • Chef tournant si CADRE • Commissaire de bord si CADRE • Concierge d'hôtel si CADRE • Directeur de centre de vacances si CADRE • Gérant de brasserie si CADRE • Gérant de cantine si CADRE • Gérant de cuisine hospitalière si CADRE • Gérant de self service si CADRE • Gouvernante d'hôtel si CADRE • Groom si CADRE • Maître d'hôtel si CADRE • Manageur de restaurant si CADRE • Réceptionnaire d'hôtel si CADRE • Régisseur de matériel hôtel, restaurant si CADRE • Responsable de garniture hôtel, restaurant si CADRE • Responsable ménage lingerie d'un hôtel si CADRE IRSO sezione C.doc – settembre 2000 261 Il Sistema delle “fiche metiers” dell’ONISEP L’ONISEP (Office nationale d’information sur les enseignement et les professions) è, come già accennato nel Capitolo 1, un istituto pubblico tutelato dal Ministero dell’Educazione e sotto il controllo tecnico del Ministero del Lavoro. L’Onisep è il primo “editore” pubblico di informazioni sulle professioni e sulla formazione. Da oltre 25 anni questa organizzazione ha l’obiettivo di informare i cittadini sulle tipologie formative esistenti, sulle possibilità di impiego, le professioni e la loro evoluzione. Organizzativamente l’Onisep è gestito da un Direttore e da un Consiglio di 53 membri composto da rappresentanti dei diversi Ministeri, delle organizzazioni professionali (impiegati e lavoratori dipendenti) e del mondo scolastico (studenti, genitori degli allievi, insegnanti). In collaborazione con le Università, le amministrazioni e gli organismi professionali, l’Onisep si prefigge di elaborare e mettere a disposizione degli utilizzatori la documentazione per l’orientamento e per una maggiore conoscenza del sistema educativo e delle attività professionali. La Fiche métiers è uno strumento a disposizione degli studenti, degli esperti dell’orientamento, e dei giovani in cerca di prima occupazione, per informarsi sulle professioni censite, sulle condizioni di lavoro, le carriere, le qualità richieste, gli indirizzi utili, gli sbocchi, etc. All’interno del sito informativo dell’Onisep, l’utente trova oltre 400 schede-lavoro che facilitano l’orientamento verso una determinata scelta professionale. Figura 3: Pagina web per la ricerca delle schede-lavoro all'interno del sito informativo dell'Onisep IRSO sezione C.doc – settembre 2000 262 La ricerca di una data attività professionale può essere effettuata a partire da tre macro-aree: dominio, centro di interesse o ordine alfabetico. Figura 4: Criteri di ricerca delle schede-lavoro all'interno del sito informativo dell'Onisep Per area di dominio l’utente ha a disposizione le seguenti categorie: 1. Administration publique 2. Aeronautique - espace - construction 3. Navale 4. Agriculture 5. Art - metiers d'art 6. Arts de la scene 7. Assurances 8. Audiovisuel 9. Automobile 10. Batiment 11. Biologie 12. Bois 13. Chimie 14. Commerce - distribution - immobilier 15. Defense 16. Electronique 17. Electrotechnique 18. Enseignement - formation 19. Environnement 20. Geologie - geophysique - sciences de la mer 21. Hotellerie - restauration 22. Imprimerie - industries graphiques 23. Information-communication-publicite 24. Information-communication-publicite, 25. Archives 26. Information-communication-publicite, 27. Bibliotheque 28. Information – communication - publicite, communication d'entreprise 29. Information-communication-publicite, documentation 30. Information-communication-publicite, edition 31. Information-communication-publicite, journalisme 32. Information-communication-publicite, langues 33. Information-communication-publicite, librairie 34. Information-communication-publicite, multimedia 35. Informatique 36. Juridique - judiciaire 37. Mecanique IRSO sezione C.doc – settembre 2000 263 38. Optique 39. Papier - carton 40. Peche 41. Petrole - gaz 42. Productique 43. Sante 44. Sante - soins esthetiques 45. Sciences humaines 46. Securite - prevention 47. Social 48. Sport 49. Techniques administratives et 50. Financieres 51. Telecommunications 52. Textile - habillement - cuirs et peaux 53. Thermique 54. Tourisme 55. Transformation des materiaux 56. Transports Con “centro di interesse” l’Onisep ha identificato un insieme di attività, piuttosto generali, a cui la persona potrebbe essere interessata: 1. Aider ou conseiller 2. Contrôler - Entretenir - Réparer 3. Devenir fonctionnaire 4. Enseigner ou éduquer 5. Etre en contact avec un public 6. Etre ingénieur cadre ou technicien 7. Exercer un métier artistique 8. Exercer une activité sportive ou physique 9. Fabriquer - Construire - Installer 10. Faire de la recherche 11. Faire du commerce 12. Faire un travail de précision 13. Informer - Communiquer 14. M'occuper d' enfants 15. M'occuper d'handicapés 16. M'occuper de voyages et de loisirs 17. Manier les chiffres 18. Me déplacer souvent 19. Organiser - Gérer - Diriger 20. Pratiquer les langues vivantes 21. Soigner 22. Surveiller - Défendre - Secourir 23. Travailler à l'étranger 24. Travailler à mon compte 25. Travailler au dehors 26. Travailler dans un bureau 27. Travailler de façon indépendante 28. Travailler en contact avec la nature et les animaux IRSO sezione C.doc – settembre 2000 264 29. Travailler en laboratoire 30. Travailler un matériau Per ogni attività professionale l’Onisep ha prodotto inoltre un dettaglio in termini di: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Attività, in termini di descrizione Condizioni di lavoro Qualità richieste Carriera e promozioni Sbocchi salariali Informazioni per documentarsi sull’attività Formazione richiesta per svolgere l’attività stessa (si veda figura di seguito) Figura 5: Dettaglio dell’attività professionale prodotto dall'Onisep Tutte le professioni classificate dall’Onisep vengono poi analizzate in dettaglio secondo i 7 requisiti sopra enunciati che la specificano. Ad esempio per l’accompagnatore di viaggio, la prima professione, riportata per ordine alfabetico all’interno del dominio “turismo”, si trovano le seguenti informazioni di dettaglio: • “L’accompagnatore di viaggio assiste il turista durante tutto il viaggio. Deve infatti essere presente alla partenza per accogliere la persona o il gruppo, assicurandosi che abbiano eseguito tutte le formalità (vaccinazioni, visti, etc.) e in caso di trasporto aereo aiutando il turista per l’imbarco. Si preoccupa di risolvere i problemi ai clienti, ad esempio riservando un albergo nel caso di un eccessivo ritardo del volo. All’arrivo facilita l’ingresso nel paese ospitante e controlla le prestazioni e la qualità dell’agenzia corrispondente secondo i termini del contratto con quella di partenza. L’accompagnatore di viaggio deve soddisfare il cliente talvolta negoziando con gli albergatori, ma sempre rappresentando gli interessi della propria agenzia di viaggio. E’ di sua competenza verificare le prenotazione sia alberghiere, che per i tragitti interni al viaggio, nonché la riconferma dei voli per il rientro. L’accompagnatore deve inoltre fornire informazioni ai viaggiatori sul paese, gli usi e i costumi, la situazione socio-economica e gli aspetti culturali, facendo talvolta anche da interprete. • Per quanto concerne la condizione di lavoro l’Onisep specifica che si tratta di una professione strutturata e a tempo pieno unicamente nelle agenzie di grosse dimensioni. In generale l’accompagnatore viene pagato a giornata di lavoro e non gli vengono assicurate IRSO sezione C.doc – settembre 2000 265 • • • • partenza regolari; l’Onisep classifica questa attività come precaria ed “intermittente” e suggerisce di effettuarla a tempo parziale, in parallelo con un’altra occupazione. L’accompagnatore è inoltre un mestiere esigente: le condizioni non permettono infatti di salvaguardare sabati, domeniche o giorni festivi e gli orari possono coprire il giorno e la notte. Sono rari gli accompagnatori che esercitano tale attività per più di 10 o15 anni. Tra le qualità richieste la prima è la forma sia fisica che psichica necessarie a sopportare la tensione dovuta agli spostamenti. Essere responsabili di un gruppo implica inoltre una buona capacità organizzativa, nonché riuscire a far fronte a tutti gli imprevisti. Bisogna inoltre saper prevenire i malesseri o il cattivo umore dei clienti. E’ necessario conoscere più lingue e le abitudini dei paesi che solitamente ospitano l’accompagnatore, nonché le informazioni pratiche che spesso interessano i turisti: indirizzi per lo shopping, orari di negozi e musei e mezzi più comodi per raggiungerli. L’accompagnatore può inoltre essere una guida a condizione che abbia ottenuto la “carta professionale nazionale o regionale” (cfr. fiche metier corrispondente). In tal caso ha bisogno di un’ampia cultura storica, geografica, etc. La possibilità di avanzamento di carriera in questo campo è limitata. Se l’accompagnatore ha acquisito l’esperienza necessaria e l’agenzia è sufficientemente strutturata, allora può accedere ad una forma di inquadramento a forfait o come rappresentante locale della agenzia di viaggio. Le opportunità di promozione restano comunque abbastanza limitate. Per questa attività gli sbocchi professionali sono piuttosto limitati e rischiano di diminuire ulteriormente a causa della sempre più marcata tendenza del turista ad organizzare il viaggio per proprio conto. Al contrario stanno sempre più aumentando i viaggi organizzati dalle imprese a fini commerciali, e l’organizzazione di congressi e seminari. Questo è un settore estremamente promettente per gli accompagnatori con esperienza. I salari sono estremamente variabili. Dal 1° Giugno 1994 i contratti collettivi hanno previsto una fascia retributiva su base giornaliera: da 279 a 316 Franchi per gli accompagnatori, da 412 a 444 franchi per le guide accompagnatrici. Le retribuzioni sono maggiorati del 10% per le trasferte all’estero1. Per quanto concerne l’ultimo punto, all’accompagnatore di viaggio non è richiesta una formazione ad hoc anche se un BTS turismo è molto valorizzato. La conoscenze di più idiomi stranieri è obbligatoria; viene sempre richiesto l’inglese. Una buona cultura generale, conoscenze geografiche e attitudini personali come comunicazione, spirito d’iniziativa e psicologia sono sicuramente gli elementi maggiormente ricercati. Il BTS tourisme loisirs è un 1 Per informazioni aggiuntive è possibile consultare anche il numero 466 di Avenirs su “les métiers du tourisme”. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 266 diploma che consente di ottenere maggiori responsabilità e inquadramenti superiori. La preparazione, nelle sezioni STS o nelle scuole private, dura due anni e prevede due opzioni: 1. conception, commercialization 2. accueil et animation professionnels La seconda opzione è più adatta per le professioni che si esercitano al di fuori dell’agenzia di viaggio, come appunto l’accompagnatore. Dopo il BTS esistono numerose opportunità di formazione complementare (specializzazioni in 1 anno). All’università esistono filiere di formazione professionale brevi, come il DEUST (Diplôme d'études universitaires scientifiques et techniques) in gestione delle attività sportive del turismo, del loisirs, e delle infrastrutture. (universités de Bordeaux II et de Pau). Due anni dopo il baccalauréat la AFPA (Association nationale pour la formation professionnelle des adultes) offre stage in “tecnico polivalente del turismo” della durata di 1090 ore, circa 8 mesi. ROME Il ROME è un sistema di classificazione nato in Francia all’inizio degli anni Novanta sotto impulso dell’ANPE (Agence national pour l’Emploi) e sulla base del sistema di classificazione delle categorie socioprofessionali dell’INSEE. Oltre ad una forte attività di coordinamento gestita dalla Direzione generale dell’ANPE, al progetto hanno contribuito numerose équipe di tecnici, una per ogni Regione in cui la Francia è suddivisa. La finalità del lavoro era di individuare un sistema pragmatico di classificazione delle professioni, non per finalità di ricerca o statistiche come il PCS, ma per facilitare l’incontro tra persone e mercato del lavoro. L’orientamento pragmatico emerge anche nella descrizione delle oltre 10.000 professioni. Tale descrizione privilegia infatti il comportamento specifico richiesto alla persona e le sue competenze, piuttosto che le semplici conoscenze. Il ROME è costituito da 4 parti: • Index Alphabetique des Appellations, • Dictionnaire des emplois/metiers technique et Industriels, • Dictionnaire des emplois/metiers tertiares, • Les aires de mobilité professionnelle. Il ROME propone un indice dei nomi (prima parte di indice) che consente una consultazione piuttosto facile. Nell’indice sono compresi più di diecimila titoli che si inscrivono all’interno dei 466 impieghi/professioni del ROME. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 267 Nel Dizionario degli impieghi e delle professioni tecniche e industriali e del terziario si inseriscono invece tutti i mestieri con un approccio che privilegia l’analisi dei contenuti delle attività e delle competenze richieste piuttosto che le conoscenze. Il ROME raggruppa gli impieghi e i mestieri che si sono sviluppati in maniera trasversale (entretien, depannage, maintenance) o che hanno subìto delle evoluzioni tecnologiche negli ultimi due decenni. Le aree di mobilità professionale evidenziano invece i percorsi potenziali tra le professioni. L’originalità risiede nella metodologia che si appoggia sul confronto tra criteri trasversali (lavoro intellettuale, individuale o di gruppo, etc.). IRSO sezione C.doc – settembre 2000 268 1.2 La classificazione di riferimento per le figure professionali dei Knowledge Workers Il ROME è uno strumento per la classificazione, e la comprensione, delle professioni in Francia. Nato, nella sua prima versione nel 1993, sotto impulso dell’Agence National pour l’Emploi è diventato la base del dialogo con le imprese ed un aiuto prezioso per chi cerca lavoro e deve conoscere i profili delle professioni e la relativa formazione da seguire. Il ROME è molto utilizzato anche nei Centri di Bilancio delle Competenze, nei PAIO. La diffusione di questo strumento è anche frutto dell’intenso lavoro, in fase di realizzazione, dell’ANPE con il CEREQ, l’INSEE, l’AFPA, l’ONISEP e l’APEC. 1.2.1 Le finalità Il dizionario del ROME, insieme alla nomenclatura, costituisce un riferimento nazionale esaustivo sulle professioni e gli impieghi, con una triplice missione: • Servire da supporto all’analisi qualitativa e alla definizione dei profili professionali di offerta e domanda di lavoro depositate nelle agenzie locali per l’impiego • Rappresentare una fonte documentale, operativa ed attuale, sui contenuti delle professioni sia per gli utenti che per le agenzie • Rafforzare la condivisione di un linguaggio comune tra l’ANPE ed i suoi partner, allo scopo di intervenire con efficacia e tempestività sul bacino di impiego. Più in generale il nuovo ROME, con le sue componenti strutturali e la classificazione adottata, si indirizza anche ai professionisti che intervengono presso il cittadino nei settori del bilancio delle competenze, dell’orientamento, della formazione, dell’inserimento nel mondo del lavoro o della riconversione professionale. Anche a seguito delle innovazioni tecnologiche, dell’evoluzione dell’organizzazione del lavoro e delle nuove pratiche di selezione nelle aziende, diventa infatti indispensabile potersi riferire ad una fonte di informazione, sempre attuale, che indichi gli elementi che “compongono” una professione e le qualificazioni a questa associate. Il ROME può trovare inoltre un’applicazione efficace per l’anticipazione degli scenari legati alla gestione previsionale delle professioni e delle competenze. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 269 Tra gli altri obiettivi operativi del ROME i fondamentali sono: 1. Identificare dinamicamente “spazi professionali” che riescano a tradurre le mutazioni avvenute nel mondo economico e che facilitino il lavoro degli esperti; 2. recuperare in maniera coerente le competenze acquisite, attraverso le esperienze dei lavoratori dipendenti, anche le più precarie, in modo da valorizzarle in un secondo momento; 3. facilitare l’individuazione dei bisogni individuali o collettivi di formazione; 4. ampliare il campo dei percorsi professionali accessibili a fronte di un’esigenza di mobilità. 1.2.2 La costruzione dello strumento Pilotato a livello nazionale come progetto, il ROME, destinato a facilitare il lavoro operativo degli attori coinvolti sul mercato del lavoro, è stato elaborato secondo un processo decentrato che ha permesso un rapporto diretto con le persone sul campo. Figura 6: Processo di elaborazione del ROME La stabilizzazione effettiva del ROME è avvenuta alla fine di un processo di raccolta di consulenze che ha visto partecipare diversi attori istituzionali. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 270 1.2.3 La struttura La nomenclatura del ROME si struttura in : • 22 categorie professionali (CP) • 61 domini professionali (DOM) • 466 emplois/métiers (E/M) • le “specificità” legate a ogni emploi/métiers Il codice ROME a cinque cifre è indicativo della categoria professionale (le prime due cifre), del dominio professionale (la terza cifra) e degli emploi/métiers (le ultime due); le specificità sono oggetto di una ulteriore codifica declinata a partire da ogni scheda emploi/metiers. La nomenclatura ROME ridefinisce le aree professionali in cui sono raggruppati gli emploi/metiers che sono rinvenibili in molteplici o in tutti i settori professionali. Si propone dunque come un approccio trasversale ai settori e dunque maggiormente conforme non solo alla nuova distribuzione delle professionalità nelle aziende, ma anche all’organizzazione concreta del lavoro nelle singole funzioni aziendali. Ad esempio le professioni legate all’informatica si ritrovano nelle aziende edili, meccaniche, nelle banche o nelle assicurazioni. Questo principio di costruzione fa sì che le professioni si inseriscano all’interno di una stessa struttura e il primo passaggio all’interno della nomenclatura è nella categoria professionale. Ad ogni categoria corrispondono uno o più domini professionali che a loro volta si declinano in una o più professioni, caratterizzate da un numero variabile di specificità (si veda figura riportata di seguito). Figura 7: Specifiche delle categorie professionali IRSO sezione C.doc – settembre 2000 271 La categoria professionale (CP) è il primo livello della nomenclatura che privilegia l’incrocio tra il livello professionale (impiegato, quadro, operaio qualificato, etc.) e il settore di appartenenza. Ad esempio si individuano il personale dell’industria alberghiera CP13, i tecnici industriali CP52, o i quadri tecnici dell’industria CP53. Le categorie professionali sono state mantenute per facilitare la corrispondenza con il sistema PCS dell’INSEE; infatti anche se il PCS ed il ROME rispondono a logiche differenti, è stata elaborata una tavola di conversione tra le due classificazioni. Nel ROME sono raccolte 22 categorie professionali (11 per il terziario ed altrettante per le professioni industriali o tecniche). Il secondo livello del ROME è dato dall’incrocio tra categorie professionali e dominio professionale e comprende 61 classi (CPX.DOP). Il Dominio professionale rinvia ad un’area di conoscenze e capacità tecniche necessarie nell’esercizio di un’attività. I domini professionali (DOM) corrispondono a campi professionali che rinviano a: • una funzione − esempio: personale commerciale (DOM142 nel CP14) − professional dell’informazione e della comunicazione (DOM322 nel CPP32) • una tipologia prevalente di organizzazione del lavoro • un settore di attività − esempio: personale alberghiero (DOM131 nel CP13) − personale per la produzione agricola (DOM411 nel CP41) − personale per la costruzione meccanica e la lavorazione del metallo (DOM441 nel CP44) L’emploi/métiers costituisce l’unità base della nomenclatura. Richiama un concetto originale di “aggregazione” delle professioni al fine di facilitare la mobilità professionale e reperire gli elementi di prossimità tra impieghi vicini. Questo approccio permette di delimitare degli impieghi senza però chiudere le persone in aree ristrette e poco compatibili con il funzionamento del mercato del lavoro e permeabili all’evoluzione dei contenuti delle professioni di oggi. Ad esempio, nell’ambito della medesima area di “segreteria”, le segretarie sono raggruppate, qualunque sia la loro specializzazione, in “segretarie burocratiche specializzate”. Il terzo livello è quindi costituito da 466 fiche emplois/metiérs. L’altro elemento costitutivo dell’alberatura del sistema è dato dalle specificità; le specificità tengono conto della diversità delle situazioni di lavoro che la professione può richiedere sul mercato del lavoro. La loro combinazione permette di delineare profili di offerta e domanda di lavoro variabili in base alla tipologia dell’impresa, dell’organizzazione, dell’esperienza e delle acquisizioni professionali delle persone. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 272 Le specificità, il cui numero varia a seconda dell’emploi/metiérs a cui si riferiscono, permettono l’identificazione e la comparazione delle informazioni indispensabili per avvicinare differenti profili di offerta o domanda di lavoro e per permettere l’incontro tra persona ed azienda. Ad esempio l’accompagnatore/accompagnatrice per il turismo (n°43.411), che si trova nella classe professionale Personnel du transport et de la logistique (CP43), nel dominio Personnel d’accompagnement du transport (DOM434 del dizionario), si caratterizza per alcune specificità che intervengono nell’esercizio della professione e a cui può fare riferimento l’azienda per selezionare il profilo più adatto: SPECIFICITES Certifications, habilitations Activites exercees: de visites !Carte professionnelle de guide!Commentaire interprete culturelles !Transfert de touristes Langue etrangeres !Anglais !Allemand !Espagnol !Italien !Japonais !Autres Lieu d’exercice de l’activité Conditions de travail Secteur geographique !Travail de nuit !Local !Travail le samedi !National !Travail le dimanche et les jours féries !International 1.2.4 I principi nel disegno delle fiche emploi/métiers Come già anticipato, il terzo livello del ROME è costituito da 466 fiche emploi/métiers. Ognuna di queste è stata definita secondo un’architettura e dei contenuti che corrispondono agli attuali bisogni espressi dalle persone in cerca di occupazione o dalle imprese. La fiche emploi/métiers si caratterizza per un disegno della professione che facilità mobilità e trasferibilità delle competenze acquisite. Il concetto di emploi/métiers ROME si fonda sulla somiglianza dei contenuti delle attività e dunque la professione diviene un aggregato, relativamente omogeneo, di situazioni lavorative. Tale aggregazione è delimitata da un approccio che privilegia: • La similitudine dei contenuti delle attività tra le professioni; IRSO sezione C.doc – settembre 2000 273 • La presenza di competenze tecniche di base comuni a queste professioni; • La prossimità tra i profili richiesti per l’esercizio della professione. L’interesse prioritario delle fiche emploi/métiers del ROME risiede quindi nella definizione di una “unità di base” sempre più conforme ai bisogni attuali: l’evoluzione delle professioni e delle qualificazioni non permette più di ragionare solo in termini di attività tradizionali. A seguito delle grosse trasformazioni nel mondo delle imprese, i contenuti dei lavori e le situazioni di lavoro possono considerevolmente variare tra un’azienda e l’altra anche nella stessa area professionale. E’ per questo motivo che il concetto di “competenza” ha preso a poco a poco il posto di quello di “qualifica”, prima riferimento per le contrattazioni collettive. Nel ROME si parla di “competenza” come l’insieme del sapere, saper fare e saper essere che si manifesta, data una certa situazione lavorativa, nell’esercizio di una professione. Il ROME articola le competenze in: • Competenze tecniche di base; • Competenze associate; • Capacità legate alla professione. Le competenze tecniche di base sono declinate a partire dalle attività e si presentano sotto forma di competenze comuni e indispensabili per l’esercizio di una professione. Queste incrociano il sapere e il saperfare necessario per svolgere le attività base della professione. Si distinguono dalle competenze specifiche, nel ROME identificate nelle specificites, che vengono invece applicate in situazioni di lavoro particolari. Le competenze associate non sono invece indispensabili per esercitare l’attività richiesta dalla professione. Identificano il sapere e il saper fare complementare, acquisito in corsi di formazione o tramite esperienze precedenti, e sono gli atout per “avanzare” nel percorso professionale. Le capacità legate alla professione delineano soprattutto il saper essere solitamente richiesto dall’attività. Queste capacità hanno assunto sempre maggiore importanza per la selezione delle persone da parte delle imprese e per gli avanzamenti di carriera. Rimandano a capacità cognitive (es. anticipare un problema, interpretare un segnale, analizzare le cause di un’anomalia, etc.) o sociali (es. lavorare in gruppo, delegare dei compiti, etc.) che accompagnano le nuove condizioni di lavoro del mercato e/o l’accresciuto utilizzo degli strumenti di comunicazione informatica. In alcuni casi possono anche definire capacità fisiche richieste dall’attività lavorativa particolare (es. essere capace di sollevare e trasportare carichi, mantenere una certa postura per lungo tempo, etc.). IRSO sezione C.doc – settembre 2000 274 1.2.5 Un esempio di descrizione di una professione Allo scopo di rendere possibile la confrontabilità, si riporta nuovamente di seguito la figura dell’accompagnatore turistico, già descritta sulla base delle fiche- métiers ONISEP: Denominazione principale: Accompagnatore Denominazione specifica: Agente per la ricezione locale del turismo, guida-interprete, guida-accompagnatore Definizione: Accoglie e prende in carico i turisti per conto di un’agenzia di viaggio, di un ufficio del turismo, di un sindacato di iniziativa o come libero professionista. Monitora il corretto svolgimento del programma turistico (circuito, visite,..). Può guidare le visite nei musei, monumenti e siti storici. Condizioni generali di esercizio: la professione necessità di ampia disponibilità da parte della persona a spostamenti fuori sede che variano da un programma all’altro (Francia o altro paese). L’esercizio dell’attività prevede il continuo contatto con la clientela. Nella maggior parte dei casi la remunerazione è su base giornaliera. Formazione ed esperienze: benché una formazione turistica o artistica sia molto apprezzata, alla professione è possibile accedere senza un diploma particolare, salvo nel caso della guida-interprete dove una formazione specifica (bac-bac+4) nelle aree del turismo, dell’arte, dell’archeologia (Ecole du Louvre) è obbligatoria. A seconda dei casi l’accesso alla professione di guida-interprete si ottiene con concorso nazionale o con l’approvazione del Ministero del Turismo a seguito di esame orale. La conoscenza corrente (lettura, scrittura, comprensione) di una o più lingue è obbligatoria. Le guide interprete devono inoltre essere in possesso di una carta professionale. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 275 COMPETENZE COMUNI Competenze tecniche di base SPECIFICITA’ Attività specifiche • Attività esercitate: • commenti alle visite culturali • trasferimento di turisti • • Monitorare l’esecuzione di tutte le prestazioni previste (circuiti, visite) Dare le informazioni sui siti attraversati o visitati Animare i gruppi dei turisti Competenze associate Certificazioni e abilitazioni • Carta professionale di guidainterprete Lingue straniere • inglese • tedesco • spagnolo • italiano • Giapponese • altre Luogo di esercizio dell’attività • Conoscere i paesi o le culture Settore geografico straniere • Locale • Nazionale • Internazionale Capacità legate alla professione Condizioni di lavoro La professione richiede di: • • Adattarsi alla diversità delle • attese della clientela (affari, • anziani, giovani, gruppi) • Reagire rapidamente a fronte di imprevisti e comunicare • Esprimersi facilmente • Animare e regolare il gruppo 1.2.6 Lavoro notturno Lavoro di sabato Lavoro di domenica e nei giorni festivi I fondamenti delle aree di mobilità professionale Questa sezione del ROME si basa sull’idea che, per avere la possibilità di adattarsi a situazioni lavorative sempre nuove, le persone debbano saper utilizzare una parte del “saper fare” appreso in precedenza. In altri termini si ritiene sia necessario avere competenze trasferibili in modo tale da potersi adattare ai differenti contesti. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 276 La scelta del ROME di utilizzare le competenze cognitive come criterio di individuazione delle aree di mobilità professionale permette di porre l’accento su elementi diversi dal mero gesto operativo, di superare il saper fare e di evidenziare come, anche nelle professioni meno qualificate, possa essere richiesta la trasferibilità di alcune competenze. Per caratterizzare ogni professione e generare le aree di mobilità del ROME sono stati utilizzati sette criteri: • le demarches intellectuelles –DI (i requisiti intellettuali); • la relazione spazio/tempo (RTE); • la reattività all’urgenza o alla situazione critica; • l’interazione relazionale; • la delega; • le conoscenze di riferimento; • i campi di applicazione. E’ questa articolazione/composizione dei singoli criteri che fornisce la competenza cognitiva di una professione. Le competenze cognitive sono intese come “un insieme di catene di attività mentali che permettono di risolvere un problema” (“démarches intellectuelles”). Quando si presenta un problema, emerge una “demarches intellectuelles” dominante che viene utilizzata dalla persona per gestire correttamente l’attività. Il lavoro può essere visto come insieme di problemi da risolvere; in tal caso saranno applicate le “demarches intellectuelles” più efficaci. L’interesse verso una tale approccio risiede nel fatto che questo fornisce alle persone la possibilità di individuare contesti lavorativi estremamente differenti, in cui avere un potenziale successo, partendo dall’analisi delle demarches intellectuelles comuni, o pratiche intellettuali. Il ROME classifica diverse tipologie di pratiche intellettuali (DI): − APPLICATIVE − TRASPOSITIVE − CREATIVE Le DI applicative sono a loro volta suddivise in: 1. Produzione 2. Procedura 3. Diagnostica 4. Regolamentazione IRSO sezione C.doc – settembre 2000 277 Le DI traspositive sono ripartite in: 1. Concezione 2. Analisi 3. Regolamentazione 4. Formalizzazione Le DI creative si possono scomporre in: 1. Invenzione 2. Innovazione 3. Creazione La relazione spazio/tempo (RTE) analizza una delle forme di complessità presenti nelle attività da svolgere e precisa i campi nelle quali la pratiche intellettuali si manifestano. La relazione temporale identifica la prospettiva nella quale si situa l’azione della pratica intellettuale DI, distinta in due livelli: 1. di corto/medio termine (da 0 a 6 mesi) 2. di medio/lungo termine (da 6 mesi a due anni). La relazione spaziale individua lo spazio di risoluzione dell’attività: • l’unità di lavoro (il cantiere, l’ufficio, la direzione) • l’ambiente di lavoro (l’impresa) La reattività all’urgenza o alla situazione critica è un criterio rilevante quando questo elemento diviene una caratteristica fondamentale per la buona riuscita dell’attività dominante nella professione (ad esempio nei mestieri legati all’ambiente – trattamento acque, gli interventi si caratterizzano per la necessaria tempestività nella risoluzione di un’emergenza) L’interazione relazionale è un criterio che riguarda la tipologia e la natura delle relazioni necessarie per risolvere i problemi che sopraggiungono nell’attività dominante della professione. La delega è una particolare modalità di cooperazione: si tratta di far fare ad altri le azioni necessarie per risolvere il problema Le conoscenze di riferimento costituiscono la “biblioteca” di base che permette di comprendere, agire e apprendere nell’ambito di una data professione. Si tratta di conoscenze teoriche o pratiche che favoriscono gli schemi di applicazione a partire dai quali le altre nozioni si integrano. Questa biblioteca è scomponibile in quattro livelli di IRSO sezione C.doc – settembre 2000 278 conoscenza del sapere: sensibilità, messa in pratica del sapere, comprensione e applicazione, expertise. I campi di applicazione riguardano i domini di attività entro cui si applicano le conoscenze di riferimento utilizzate nell’esercizio della professione. I campi sono vicini ai DOM del Dizionario ROME, ma si differenziano per il numero inferiore e, dunque, per la maggiore ampiezza. Di seguito viene infine riportato un esempio di rappresentazione dell’area di mobilità professionale per l’accompagnatore turistico. Nelle esemplificazioni grafiche delle aree di mobilità, all’interno dei cerchi concentrici, la lunghezza delle frecce evidenzia la maggiore o minore prossimità dell'impiego (e delle competenze cognitive richieste da questo) rispetto ad altri sbocchi professionali. Nella figura riportata di seguito la distanza tra “accompagnatore del turismo” e gli altri tre profili risulta essere identica. In generale, per le figure descritte, la prossimità tra le professioni si differenzia tramite il grafismo delle frecce: due profili sono tanto più simili, quanto più corta è la freccia. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 279 Figura 8: Esempio di rappresentazione professionale per l’accompagnatore turistico IRSO sezione C.doc – settembre 2000 dell’area di mobilità 280 1.3 1.3.1 Gestione, manutenzione e utilizzo del sistema di classificazione I soggetti gestori Come già rilevato precedentemente, la manutenzione e la gestione del ROME è principalmente assegnata all’ANPE. Gestito e coordinato dalla Mission Emplois -Qualifications (D.S.E.R.), la produzione del ROME è stata portata avanti, su ciascuna famiglia professionale, ed in ogni delegazione regionale: • da una “cellula di produzione” del ROME composta da un agente dell’ANPE e da un consulente esterno; • con la mobilitazione dei partners (rappresentanti istituzionali, esperti del settore) riuniti in un “gruppo d’appoggio regionale”; • con l’aiuto tecnico dei corrispondenti ROME della sede Anche l’ultima revisione del ROME, ha visto la partecipazione oltre che di tutte le sedi regionali, anche dei patronati che hanno fornito pareri in sede di redazione e revisione. In particolare il gruppo di lavoro è stato supportato dalla: 1. CFDT (Confédération Française Democratique du Travail) 2. CFTC (Confédération Française des Travailleurs Chrétiens) 3. CGC (Confédération Générales des Cadres) 4. CGPM (Confédération Entreprise) Générale des Petites et Moyennes 5. CGT (Confédération Générale du Travail) 6. CGT-FO (Confédération Générale du Travail- Force Ouvrière) 7. CNPE (Conseil National du Patronat Français) 1.3.2 L’aggiornamento del sistema L’ultima versione del ROME è aggiornata al 1997 ma proprio in questi mesi sta prendendo avvio un nuovo gruppo di lavoro che si propone di rivederlo e di arricchire l’indice con le nuove professioni2. Il ROME risponde ad un bisogno emerso negli ultimi cinque anni: rendere 2 Informazioni avute a seguito di intervista con Alain Paineau della Mission EmploisQualifications IRSO sezione C.doc – settembre 2000 281 comprensibili i cambiamenti che interessano il mercato del lavoro ed accrescere le opportunità di mobilità professionale. L’aggiornamento permanente del ROME rende lo strumento dinamico e coerente con l’evoluzione continua delle professioni. Infatti tra l’edizione del 1993 e l’ultima del 1997, su 400 fiche- métiers presenti, oltre un quarto sono state riviste e modificate rendendolo non solo uno strumento di dialogo con le aziende, ma anche un sistema che permette una gestione previsionale delle professioni e delle competenze sul mercato del lavoro. 1.3.3 Allineamento Formazione lavoro e nuove professioni L’anticipazione delle mutazioni industriali e del nuovo mercato delle professioni è incoraggiata da una stretta concertazione tra lo Stato francese e i suoi principali interlocutori – settori professionali, Regioni, Unione Europa. Lo Stato partecipa al finanziamento di progetti nell’ambito di impegni di sviluppo della formazione (con le aziende), dei contratti di obiettivi (con i settori professionali e le regioni), dei contratti di piano (con le Regioni) e di azioni concertate nell’ambito del Fondo Sociale Europeo. La Francia sta portando avanti studi di prospettiva che forniscono la base per l’attuazione di programmi di azione aziendali. Dal 1988 a oggi sono stati eseguiti 34 studi di prospettiva, di cui 3 nel settore agricolo, 17 nell’industria, 13 nel terziario e uno nei mestieri c.d. trasversali. Gli studi permettono di valutare le mutazioni in corso e il loro impatto sull’organizzazione del lavoro e di rispondere concretamente alle esigenze prevedibili in termini di selezione e di formazione. Settori recenti in cui sono stati eseguiti studi di prospettiva (Fonte Centre Inffo) Settori di attività Tipografia ed industrie grafiche Mestieri dell’informatica Industrie dell’abbigliamento Società assicurative Case per i giovani lavoratori e centri sociali Spettacolo Commercio all’ingrosso IRSO sezione C.doc – settembre 2000 282 L’ammodernamento dei metodi e degli strumenti di produzione, l’introduzione delle nuove tecnologie, la necessità di varare azioni di gestione previsionale dell’occupazione, implicano un legame sempre più stretto tra organizzazione del lavoro e formazione. Quest’ultima diventa un mezzo privilegiato di sviluppare le competenze. Recentemente sono apparsi vari metodi per accrescerne l’efficacia (definizione di obiettivi, costruzione di programmi di azione, valutazione). Già dalla metà degli anni Ottanta la Francia svolge azioni di stimolo alle aziende ed ai settori professionali, aiutandoli a sviluppare le loro capacità di anticipazione, attraverso dispositivi di aiuto alla consulenza e all’azione a livello locale e nazionale, anche attraverso i già citati strumenti del bilancio delle competenze e della formazione. Simbolo del sempre più stretto legame che si vuole creare tra formazione e mondo del lavoro, effetto della velocità del mercato delle professioni, sono le écoles d’entreprise (EE), largamente supportate da dispositivi di formazione in alternanza, e messe in opera da passati accordi tra grandi imprese e licei professionali o da partenariati tra branche professionali e imprese. Le scuole erogano formazione tecnica adatta agli specifici bisogni delle imprese, le quali si impegnano ad assumere prioritariamente i loro diplomati. Le scuole d’impresa (EE) sono diventate utili strumenti per l’adeguamento della formazione alle professioni e per risolvere problemi di occupazione in alcuni settori di attività. Queste scuole “professionalizzanti” sono destinate ad adeguare le conoscenze tecniche erogate con gli specifici bisogni delle imprese. Le scuole sono presenti su 11 settori professionali: cantieri edili, commercio e distribuzione, costruzione aeronautica e spaziale, costruzione automobili, cosmetica e profumi, elettronica e elettrotecnica, energia, metallurgia e costruzione meccanica, spettacolo, trasporti, vendita automobilistica. L’incontro formazione-lavoro è assicurato inoltre da altri organismi quali l’ONISEP e le Commissioni professionali consultive. L’ONISEP, già citato più volte nel presente rapporto, diffonde gratuitamente più di 12 milioni di documenti per anno a tutti gli studenti e alimenta i fondi documentari dei CIO (Centres d’Information et d’Orientation) e degli istituti scolastici. Per garantire il raggiungimento della propria missione l’ONISEP poggia su una rete di relazioni con insegnanti ed esperti dell’orientamento. La particolarità dell’ONISEP risiede nella sua modalità di vedere l’orientamento; la preoccupazione non è quella di inquadrare rigidamente le persone verso una formazione o una professione, ma piuttosto di offrire un panel di scelte. L’organizzazione cerca di monitorare lo sviluppo dell’educazione scolastica verso un piano di orientamento per far sì che i giovani si costruiscano un progetto per il futuro. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 283 Infine, anche le commissioni professionali consultive (CPC), ognuna rappresentante di un settore d’attività, attualmente in numero pari a 20 e coordinate da un Comitato interprofessionale Consultivo (CIC), partecipano alle linee guida formative del Paese. Le CPC forniscono pareri sull’adattamento della formazione agli impieghi esistenti e alla loro evoluzione. IRSO sezione C.doc – settembre 2000 284