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« La pianta di bambù è l'oro verde dell'uomo povero: una persona può sedersi in una casa di bambù sotto un tetto di bambù, su una sedia ad un tavolo fatti dello stesso bambù, con un capello di bambù sulla sua testa e sandali di bambù ai piedi. Allo stesso tempo può tenere in un mano una ciotola di bambù, nell'altra bacchette di bambù che gli servono per mangiare germogli di bambù. Dopo aver consumato il suo pranzo, cucinato in un fuoco alimentato dalla combustione del bambù, il tavolo potrebbe essere pulito con un panno di fibre di bambù, può rinfrescarsi con un ventaglio in bambù, fare la siesta in un letto su di un materasso ed un cuscino fatti tutti di bambù. Al risveglio potrebbe fumare in una pipa di bambù e scrivere con una penna di bambù su carta da bambù, e poi portare in giornale i suoi articoli in cesti di bambù sospesi su di un'asta di bambù, con un ombrello di bambù sulla sua testa. Potrebbe attraversare un ponte sospeso costruito esclusivamente col bambù, bere acqua da una tubatura in bambù, ed asciugarsi il viso con un fazzoletto, ottenuto con le fibre di bambù » (Atal Bihari Vajpayee, ex primo-ministro dell' Phyllostachys Edulis – MOSO bambu’ MOSO è il nome comune dato in Giappone al bambù gigante di origine cinese MAO ZHU che fa riferimento alla caratteristica peluria presente sui nuovi getti. Il termine latino “Edulis” indica l’utilizzo dei germogli come alimento (molto apprezzato e salutare). Il Moso è la più importante specie di bambù in Cina e attualmente ricopre un’area estesa su più di 3 milioni di ettari ponendosi alla base di una fiorente industria che da lavoro a circa 6.000.000 di persone solo nella repubblica popolare cinese. Si tratta della pianta ad accrescimento più veloce al mondo con una crescita massima riscontrata di 119 cm in sole ventiquattro ore e 24 metri di altezza in cinquanta giorni. Il diametro ad 1,30 m da terra varia dai 6 ai 18 cm. “La massima altezza conosciuta per il Moso è di 28 m raggiunti nel sud della Francia.!” Questa varietà di bambù e stata esportata per la prima volta in Europa nel 1880 e negli ultimi anni l’Italia e il sud della Francia sono state indicate come aree aventi le caratteristiche adatte per ospitare piantagioni di questa coltura. In effetti come bambù da clima temperato il Moso gradisce estati calde ed umide alternate ad inverni rigidi (può resistere fino a -18 ° sotto lo zero) . All’emergere dal terreno il fusto si presenta estremamente morbido; nel tempo si indurisce attraverso un processo di lignificazione che ha come risultato un tipo di legna tra i più duri al mondo, al pari della quercia europea. I prodotti ottenibili da questo materiale sono veramente numerosissimi; oltre all’industria del legno in tutte le sue sfaccettature l’utilizzo del Moso, insieme ad altre qualità di bambù si estende all’industrie cartiera, tessile, alimentare e farmaceutica. La coltivazione è relativamente semplice e non necessita di particolari cure. Seppur consigliata durante i mesi estivi, l’irrigazione risulta molto importante soltanto i primi due anni di vita della piantagione; una volta avvenuto l’attecchimento non sarà più necessario alcun intervento di manutenzione. Negli anni, le foglie cadute creano un soffice tappeto uniforme che mantiene l’umidità e autoalimenta la foresta. Una foresta di Moso appare imponente e spettacolare. Esso è considerato da molti come il più bello fra i bambù da clima temperato. Numerosi artisti orientali attribuiscono questa percezione al contrasto tra la grande massa di piccole foglie della pianta e l’imponenza dei massicci culmi. ALIMENTAZIONE Nella cucina orientale i germogli dei Edulis sono molto apprezzati per il sapore delicato e la consistenza caratteristica. “Da recenti studi è emerso che i germogli di bambù sono un vero e proprio toccasana” A condurre queste ricerche sono stati gli studiosi della Panjab University in India. L’intera ricerca è stata pubblicata nella rivista Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety, che ha riportato gli elementi nutritivi di cui sono ricchi i germogli: proteine, carboidrati, minerali, fibre, tiamina, niacina, vitamine A, B6, E, potassio, calcio, manganese, zinco, rame, ferro e cromo. Si tratta inoltre di un vegetale povero di grassi e zuccheri, quindi indicato nelle diete ipocaloriche. Nirmala Chongtham, scienziato e professore presso l’Università di Panjab che ha condotto lo studio ha inoltre affermato: «[…]Essi contengono fitosteroli e una elevata quantità di fibra[…] contengono anche agenti anticancerogeni, e facendoli diventare parte di una normale dieta riducono efficacemente i radicali liberi […] pertanto possono essere utilizzati nella prevenzione del cancro e come aiuto nella perdita di peso, nell’abbassare il livello di colesterolo e nel migliorare l’appetito e la digestione».1” Il Phyllostachys Edulis in particolare produce germogli molto grandi del peso anche superiore ai 2 kg. Il nuovo germoglio è una bomba di nutrienti, vitamine e sali minerali, di cui la pianta necessita per raggiungere altezze incredibili! MINERALI SU 100 g ANALISI SUI GERMOGLI DI BAMBU’ Grassi: Proteine: Carboidrati: Totale Zuccheri: Fruttosio 0,3 Glucosio 0,2 Calorie Fibra 1 0.2g/100g 4.6g/100g 5.0g/100g 0.5g/100g 170k/100g 1,4g/100g http://benessere.atuttonet.it/alimentazione/germogli-di-bambu.php Calcio Ferro Magnesio Fosforo Potassio Sodio Zinco Rame Manganese Selenio 13 0,5 3 59 533 4 1,1 0,19 0,262 0,8 mg mg mg mg mg mg mg mg mg µg ECO-DESIGN e BIO-EDILIZIA Il bambù è uno dei materiali da costruzione più versatili e sostenibili a nostra disposizione. La sua rapidissima crescita e il tempo di stagionatura relativamente breve (4-6 anni) lo pongono al vertice delle materie prime da costruzione alternative rispetto a quelle “tradizionali”. Esso va perfettamente incontro alle nuove esigenze di sostenibilità verso le quali muove il ramo sempre più rilevante della bio-edilizia. “Il bambù è estremamente forte in rapporto al suo peso e può essere utilizzato sia strutturalmente che come materiale di finitura. Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, l’uso del bambù apre le porte a diversi sviluppi futuri e potrebbe consentire la realizzazione d’infrastrutture molto economiche, ecosostenibili nella lavorazione, energeticamente efficienti e, aspetto da non sottovalutare, adatto per l’autocostruzione di manufatti leggeri.”2 2 http://www.architetturaecosostenibile.it/ Il bambù ha enormi potenzialità espressive e di impiego strutturale; proprio per queste sue qualità riveste, in quei paesi in cui vi è per ora disponibilità di materia prima, un ruolo di primo piano nell’ industria del legno in tutte le sue sfaccettature. Particolarmente interessanti sono le sue applicazioni nell’edilizia, sia per la creazione di armature leggere e resistenti, sia nella creazione di strutture portanti estremamente forti. In Europa risulta sempre maggiore la domanda di abitazioni in legno, migliori dal punto di vista del risparmio energetico; proprio il bambù Moso potrebbe rappresentare il nuovo bacino di approvvigionamento europeo dando vita ad una nuova economia ed affrancandoci anche dalla grande mole di importazioni attuale. Anche in Italia il trend del settore sembra in costante crescita; spinti in parte dalla necessità di adeguarsi alle normative europee sul risparmio energetico, in parte dalla sensibilità crescente degli italiani verso le tematiche della sicurezza antisismica e dell'efficienza energetica, sempre più persone richiedono case in legno con una domanda distribuita su tutto il territorio nazionale. “Non più solo Trentino Alto Adige e Nord Italia, […]: ora si riscontra grande interesse anche al Centro e al Sud e in città come Roma, Napoli, Bari e Catania. Sta cambiando il modo di intendere l'abitazione da parte degli utenti, che sempre più spesso cercano soluzioni di qualità, sicure e sostenibili.”3 3 http://www.ilsole24ore.com/ COMBUSTIBILE Il bambù ha guadagnato in questi anni una particolare attenzione per via della sua incredibile velocità di crescita e della sua versatilità come materiale. Il settore delle bionergie sta attualmente scoprendo questa pianta e il suo potenziale come combustibile per l’ottenimento di energia. Per la produzione di combustibile in pellets è possibile utilizzare anche i giovani culmi di appena un anno nonostante il miglior potere calorifico si raggiunga al secondo o terzo anno di stagionatura. Il bambù contribuisce ampiamente a mitigare il problema della “lentezza” di crescita per le altre specie arboree da legname. Dal confronto del potere calorifico tra le principali specie di conifere e quello del bambù Moso è possibile osservare come anche canne di bambù di soli sei mesi siano utilizzabili sotto forma di pellets per produrre un’energia pari a quell’Abete bianco o del Larice. Con una stagionatura di 4 anni il potere calorifico aumenta superando anche il potenziale del pino silvestre. Anche in ottica di una produzione casalinga di pellets un impianto di bambù è in grado di fornire una risorsa energetica rinnovabile e di semplice usufrutto. TAB. 1 TAB. 1 TAB. 2 Un esempio di turismo ecosostenibile che ha aumentato il PIL attraverso lo sfruttamento di una risorsa rinnovabile ed eco-sostenibile Il caso della contea di Anji nello Zhejiang Anji si trova a 65 km di distanza dalla città di Hangzhou. Fino agli anni '90, spostarsi tra le due località in autobus implicava più di due ore di viaggio. L'isolamento di Anji dal resto della provincia del Zhejiang ha causato un ritardo di parecchi anni nello sviluppo economico della contea. Dal 1997 al 2000, tuttavia, furono implementati i trasporti interregionali e da allora alcuni residenti di Anji si sono impegnati nella ricerca di mezzi di sostentamento eco-sostenibili come agricoltura, industria ecologica e turismo verde. Grazie al turismo eco-sostenibile, la contea di Anji ha ospitato nel 2011 1,4 milioni di turisti, aumentando il PIL della regione del 6,1%. Con lo sviluppo del turismo eco-sostenibile, la popolazione locale ha iniziato ad introdurre una politica ecologista in tutti gli ambiti produttivi, dall'agricoltura all'industria. Per unire la produzione industriale implementando il turismo ecologico, sono stati costruiti giardini panoramici a scopo agricolo, che offrono anche attività di piacere e turistiche. Le produzioni non inquinanti costituiscono attualmente il 40% del mercato locale, contribuendo altresì all'aumento del guadagno pro-capite degli agricoltori della zona, che è incrementato dai 3.708 renminbi del 1998 ai 4.556 del 2000. Caratteristica dell'industria di Anji è la produzione a catena di montaggio, utilizzando una materia prima per ricavarne i prodotti più diversi. Con il bambù, per esempio, si possono produrre generi alimentari, materiali da costruzione ed utensili di artigianato, mentre le materie di scarto vengono recuperate. Circa un quarto del valore di produzione della contea viene dall'agricoltura e dalle industrie collegate al bambù. Le scelte ecologiche nella contea di Anji hanno attirato un certo numero di investitori, arrivando nel 2001 ad un totale di 50 milioni di dollari in investimenti stranieri. Il governo locale rimane concentrato a mantenere la zona un'oasi priva di inquinamento, non approvando progetti che non siano eco-sostenibili. Agricoltura tra innovazione e tradizione Società agricola rASOterra C\DA Croce, 5 63824 Altidona (FM) Tel.3392825872 mail. [email protected] www.agricolturarasoterra.it
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