La Piazza Alberobello
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La Piazza Alberobello
26 gennaio 2014 - ore 12 - Piazza del Popolo Alberobello EDITORIALE SPECIALE La giornata della vita CULTURAETEERITORIO Il piano paesaggistico Lorenzina Longo Don Giambattista Tinelli CRONACAESOCIETA’ I presepi Riaperta San Vito Martire in Coreggia ATTUALITA’POLITICA Gestione Servizi: un pasticcio! ECONOMIA Finanziamenti agli artigiani SPORT RICETTE Febbraio 2014, Anno II Numero 2 € 1,00 15 euro 15DI SPE CARTA INSIEME CARTA INSIEME Festeggia CONAD CARD * CONAD CARD il compleanno * e TI REGALIAMO TI REGALIAMO con noi A tutti i possessori della tessera CARTA INSIEME e CONAD CARD ** che verranno a fare la spesa il giorno del proprio compleanno, verrà praticato uno sconto del DI SPE DI SPESA 10% sul totale acquistato. Si precisa che: • lo sconto sarà applicato una sola volta; DI SPESA • per ottenere lo sconto il festeggiato, titolare della tessera, dovrà recarsi personalmente a fare la spesa; *suddivisi in tre buoni spesa da € 5, spendibili • non è possibile utilizzare i buoni pasto per lo sconto; *suddivisi tre buoni spesa € 5,dicembre, spendibiliI (e multipli)inofferta valida fino da al 31 • la presente iniziativa è valida esclusivamente per il punto (einmultipli) offerta fino al Via 31Einaudi dicembre, I uddivisi tre buoni spesa € 5, valida spendibili su una minima di 20 eur venditada CONAD di Alberobello (Ba),spesa n°65. uddivisi tre buoni spesa € 5,dicembre, spendibiliIlsu una spesa 20 eur multipli)inofferta valida fino da al 31 buono non dàminima diritto adiresto multipli) offerta valida fino al 31 dicembre, Il buono non dà diritto a resto Punto vendita: Viale L. Einaudi, Viale 65 - Alberobello Punto vendita: L. Einau Editoriale di Domenico Giliberti Gli offesi Anno II - febbraio 2014 numero 02 La Piazza - periodico di vita cittadina Reg. Tribunale di Bari N.ro 1262 del 10/05/2013 - Registro stampa n.8 Direttore Responsabile Domenico Giliberti I l 27 dicembre, subito dopo Natale, quando i cuori degli uomini si aprono alla dolcezza e alla bontà, leggo per bene tre volte, stropicciandomi gli occhi, sulle pagine della cronaca di Bari e Provincia de “La Gazzetta”, la corrispondenza da Locorotondo, dove il sindaco Tommaso Scatigna di Forza Italia, nel rispetto dei ruoli democratici del confronto politico e sociale, dichiara testualmente: “Se Donato Pentassuglia dovesse aver bisogno di un sostegno in qualsiasi competizione elettorale, potrà contare su di me, considerato che oggi i cittadini guardano più gli uomini che ai partiti”. Per la cronaca, Donato Pentassuglia, di Martina Franca, attualmente è consigliere regionale PD e presidente della Commissione Regionale Lavori Pubblici ed Ambiente. È lo stesso esponente che, in questi ultimi tempi, è venuto anche qui ad Alberobello per due importanti appuntamenti: il primo sul piano paesaggistico, costato poi “il posto” a Nennella L’Abbate che aveva osato partecipare a quell’incontro organizzato dai “nemici”; il secondo sulla legge regionale a favore dei siti UNESCO e dei borghi più belli, incontro che per essere sicuri che non ci fossero tradimenti in corso, partecipò direttamente il sindaco. Ma quando si parla del bene della propria città ci possono essere traditori o sostenitori? Perché tutto questo? Perché qui da noi il clima è diverso. Esistono gli steccati e le corsie preferenziali: proprio come una volta, quando sul corso da una parte passeggiavano i maschietti e dall’altra le feminucce. Così oggi da una parte quelli di sinistra e dall’altra quelli di destra (per fortuna non tutti la pensano alla stessa maniera). La meschinità vuole, purtroppo, che se si dovessero incontrare sorrisi e saluti a volontà. Naturalmente solo di circostanza. In piazza, al centro, sono rimasti in pochi che vengono derisi anche da quelli che si offendono. E già, perché nella nostra singolare città abbiamo anche quelli che appartengono a quest’ultima categoria. Chi sono? Sono tutti quelli che hanno commesso una infrazione amministrativa, politica, sociale o di altra natura, parliamo di una infrazione, ossia di una cosa vietata, che noi abbiamo puntualmente segnalato sul nostro giornale, in molti casi su diretta indicazione dei cittadini. Infrazioni che, in molto casi, vengono da lontano, ossia dal modo di pensare e agire. Viene soprattutto dall’arroganza delle classi dominanti, cresciute durante il fascismo e capaci solo di dominare, di essere superiori. Per loro tutto è possibile. Realizzare, pretendere, avere. In poche parole devo esistere solo io, il resto è subordinazione. E se lo fai notare si offendono! La mattina, prima che la notizia sia pubblicata, baci ed abbracci; la sera, a delitto avvenuto (ossia il giornale in edicola), ti incontrano e fanno finta di niente. Si offendono per lesa maestà! Chi sono gli offesi, tutti quelli che non ti salutano perché hai detto la verità. Allora, in questo clima, come sarà questo 2014? Sarà così come noi uomini vogliamo che sia, purtroppo a nostra immagine e somiglianza. Direttore Editoriale Gianfelice De Molfetta Responsabile grafico Luca De Felice Redazione Carmelo Gallo Anna Longo Angelo Martellotta Gabriele Carmelo Rosato Hanno collaborato a questo numero Mimmo Bruno Alma Calabretta Martino Convertino Antonio D’Apirle Claudio Riccardo Incerti Alberto Liuzzi Luca Marco Pasquale Marco Emanuela Miraglia Mariangela Palmisano Paola Perrini Claudio Sisto Ignazio Spinetti Sito internet e posta elettronica www.lapiazza-alberobello.it [email protected] Editore Associazione culturale di promozione sociale “La piazza” Sede Legale: Corso Trieste e Trento, 23 70011 Alberobello - C.F.07473980725 Consiglio di amministrazione Luca De Felice Gianfelice De Molfetta Domenico Giliberti Angelo Martellotta Giuseppe Palmisano Tipografia A.G.A. Arti Grafiche Alberobello Alberobello - Contrada Popoleto n. c. Tel. 080.4322044 - [email protected] Foto di copertina: SNAP ART - Alberobello Le opinioni espresse negli articoli firmati vincolano soltanto gli autori. Redazione e Amministrazione 70011 ALBEROBELLO Vico Ten. Cucci n. 6 - Tel. 339.6248989 Chiuso in redazione il 27 gennaio 2014 Dal 1 gennaio 2014 Il nuovo portale dell’informazione locale. www.lapiazza-alberobello.it AVVISO È possibile, su richiesta, ricevere il giornale per posta con la sola aggiunta del costo di spedizione. 3 4 Anno II - febbraio 2014 numero 02 Speciale 27 gennaio: la giornata della memoria A uschwitz, Mathausen, Dachau, Buchenwald, Alberobello. Città d’Europa accomunate dagli avvenimenti della egemonia nazista; teatri di episodi aberranti di razzismo e antisemitismo, compiuti da individui senza scrupoli che avevano fatto della tortura e della morte, l’arma predominante per conquistare il mondo. Un comune denominatore che si identifica con il nome di Adolf Hitler, austriaco, naturalizzato tedesco, cancelliere del Reich, massimo responsabile dell’olocausto di circa sei milioni di ebrei, costretti a subire sevizie di ogni genere prima di essere barbaramente uccisi nei campi di sterminio. Alberobello in questo contesto ha avuto un ruolo marginale ma pur sempre importante, in quanto dal 28 giugno 1940 al 3 settembre 1943 fu prescelta prescelta per impiantare un campo di concentramento. Nonostante la contrarietà della popolazione, fu individuato, in contrada Albero della Croce, a circa cinque chilometri dal centro abitato, un’ampia struttura (facilmente riconoscibile per il colore rosso delle sue mura esterne, in contrasto con il verde degli alberi e il bianco dei trulli) che sin dall’inizio del secolo era stata utilizzata come scuola pratica per l’agricoltura (per volere testamentario del suo fondatore don Francesco Gigante). I locali furono requisiti e trasformati in centro di prima accoglienza. Vi trovarono posto circa duecento inter- Abeles, uno dei tanti intellettuali che tra il ’40 ed il ’42 fu internato perché ebreo. Raffinato pianista e compositore, a causa dei lavori di lavanderia ai quali era stato destinato dalla direzione del campo, stava per perdere l’uso delle mani. Francesco Nardone, un alberobellese molto in vista in quegli anni, venne a conoscenza delle grandi doti artistiche di quel misterioso signore e con una serie di stratagemmi e pretesti, fu in grado di farlo uscire spesso dal campo e a portarlo a casa sua, dove Abeles poté tornare a …< Noi fatti schiavi, abbiamo marciato suonare e a dare lezioni di piacento volte avanti e indietro alla fatica no alla piccola figlia Maria Rosa. muta, spenti nell’anima prima che dalla Quando fu trasferito in un altro morte anonima >… “Se questo è un uomo” - Primo Levi campo di concentramento, in Calabria, Abeles per ringraziare la famiglia Nardone compose per loro il brano musicale “Felicità”. Di quel complesso edilizio, già da qualche anno in totale abbandono, oggi è possibile visitare la cappella nella quale l’internato lituano Victor Cernan realizzò un affresco dai tipici lineamenti nati: inglesi, ebrei tedeschi,polacchi, ebrei dell’iconografia ortodossa. italiani, anarchici ed antifascisti, tutti in at- Alberobello celebra la Giornata della Metesa di essere deportati. Prevalentemente si moria del 27 gennaio, proprio in quella trattava di professionisti: medici, ingegneri, cappella. Don Beppe Fugis ha officiato la architetti, pittori, musicisti, scrittori, gior- Santa Messa alla presenza delle massime nalisti. Quegli anni sono ancora vivi nella autorità cittadine e delle scolaresche e poi memoria di molti Alberobellesi che ebbero in serata nella chiesa di Sant’Antonio si è occasione di conoscere e avere contatti tenuto il concerto “Il ricordo di Samuel, con gli internati e per aver condiviso, con la voce di David”, al pianoforte ed organo i ricoverati di quella casa, alcuni anni della Carlo Maria Barili, al violino Diego Puglieloro vita. Fra i più noti si ricorda Charles se. Voce narrante Davide Tauro. Anno II - febbraio 2014 numero 02 Speciale 2 febbraio 2014: 36a Giornata per la Vita Generare futuro R iportiamo uno stralcio del documento approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per la Giornata della vita. A noi il tutto è stato sollecitato da Donato Speciale che ci ha raccontato un episodio della sua attività professionale, quando a febbraio 2004 si adoperò affinché la vita ottenesse la “vittoria” su due giovani fidanzati piuttosto che la “volontà” di aborto. I figli sono la pupilla dei nostri occhi... Che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti?”. Così Papa Francesco all’apertura della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù ha illuminato ed esortato tutti alla custodia della vita, ricordando che generare ha in sé il germe del futuro. Il figlio si protende verso il domani fin dal grembo materno, accompagnato dalla scelta provvida e consapevole di un uomo e di una donna che si fanno collaboratori del Creatore. La nascita spalanca l’orizzonte verso passi ulteriori che disegneranno il suo futuro, quello dei suoi genitori e della società che lo circonda, nella quale egli è chiamato ad offrire un contributo originale. Questo percorso mette in evidenza “il nesso stretto tra educare e generare: la relazione educativa si innesta nell’atto generativo e nell’esperienza dell’essere figli”, nella consapevolezza che il bambino “impara a vivere guardando ai genitori e agli adulti. La testimonianza di giovani sposi e i dati che emergono da inchieste recenti indicano ancora un grande desiderio di generare, che resta mortificato per la carenza di adeguate politiche familiari, per la pressione fiscale e una cultura diffidente verso la vita. Favorire questa aspirazione (valutata nella percentuale di 2,2 figli per donna sull’attuale 1,3 di tasso di natalità) porterebbe a invertire la tendenza negativa della natalità, e soprattutto ad arricchirci del contributo unico dei figli, autentico bene sociale oltre che segno fecondo dell’amore sponsale. La società tutta è chiamata a interrogarsi e a decidere quale modello di civiltà e quale cultura intende promuovere, a cominciare da quella palestra decisiva per le nuove generazioni che è la scuola. L’alleanza per la vita è capace di suscitare ancora autentico progresso per la nostra società, anche da un punto di vista materiale. Infatti il ricorso all’aborto priva ogni anno il nostro Paese anche dell’apporto prezioso di tanti nuovi uomini e donne. Se lamentiamo l’emorragia di energie positive che vive il nostro Paese con l’emigrazione forzata di persone - spesso giovani - dotate di preparazione e professionalità eccellenti, dobbiamo ancor più deplorare il mancato contributo di coloro ai quali è stato impedito di nascere. Ancora oggi, nascere non è una prospettiva sicura per chi ha ricevuto, con il concepimento, il dono della vita. È davvero preoccupante considerare come in Italia l’aspettativa di vita media di un essere umano cali vistosamente se lo consideriamo non alla nascita, ma al concepimento. La nostra società ha bisogno oggi di solidarietà rinnovata, di uomini e donne che la abitino con responsabilità e siano messi in condizione di svolgere il loro compito di padri e madri. “È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e Giornata per la Vita 2 febbraio 2014 col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori”. Come un giorno si è stati accolti e accompagnati alla vita dai genitori, che rendono presente la più ampia comunità umana, così nella fase finale la famiglia e la comunità umana accompagnano chi è “rivestito di debolezza” (Eb 5,2), ammalato, anziano, non autosufficiente, non solo restituendo quanto dovuto, ma facendo unità attorno alla persona ora fragile, bisognosa, affidata alle cure e alle mani provvide degli altri. Generare futuro è tenere ben ferma e alta questa relazione di amore e di sostegno, indispensabile per prospettare una comunità umana ancora unita e in crescita, consapevoli che “un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha futuro, perché maltratta la memoria e la promessa”. Andar per presepi e chiostri in Puglia, Campania e Lucania Per informazioni e prenotazioni Tel: 080 4323699 - Cell: 327 1582301 www.turismoadarte.com - [email protected] 5 6 Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio Osservazioni al Piano Paesaggistico di Antonio D’Aprile P assato il Natale, è pure scaduto il termine per presentare le Osservazioni al Piano Paesaggistico della Regione Puglia, già prorogato una prima volta per vicende di cui la stampa ne ha tanto parlato d’estate. Il Comune di Alberobello, unitamente a quelli di Putignano, di Castellana Grotte, di Locorotondo, di Martina Franca e di Cisternino, con i relativi Sindaci sottoscrittori, ha presentato le Osservazioni, assumendole formalmente con Delibera di Giunta n. 84 del 1° ottobre 2013. I movimenti ambientali, già esistenti in Alberobello, ossia Legambiente, Italia Nostra e FAI, sono rinati attraverso un Comitato Cittadino dopo che furono con arte e con astuzia soffocati in passato. Tale Comitato, aderente al Movimento Nazionale Stop al Consumo del Territorio, ha presentato pur esso proprie Osservazioni al Piano Paesaggistico della Regione Puglia, lasciando copia al protocollo degli anzidetti Comuni in data 16 dicembre 2013. Si vorrebbe pensare che all’Assessorato all’Urbanistica della Regione Puglia, per parte della nostra Alberobello e di diverse altre Associazioni e/o Comitati, siano potute giungere proprie Osservazioni, constata la solerzia nell’aver visto in loco contestare specifici provvedimenti amministrativi che riguardavano il Paesaggio. Sintetizzare le Osservazioni in poche righe, ora, è molto difficile, anzi del tutto impossibile, anche perché sono supportate da una documentazione allegata, che per se stessa è illustrativa delle Osservazioni che si propongono. Poi, c’è da dire che questioni serie e meditate, in quanto soprattutto frutto di esperienza e di passione ambientalista per decenni, mal si confanno, almeno per questi tempi, al sereno accoglimento di opinione da parte del lettore, visto che il clima politico e amministrativo qui, in Alberobello, non è dei piú idonei a trarne una identità trasversale di BENE COMUNE. Si dà per scontato la levata di scudi al Piano Paesaggistico Regionale da parte del cosiddetto “Partito dei costruttori”, da parte di numerosi liberi professionisti (ingegneri, architetti e geometri) e persino di singoli cittadini con visione miope del divenire del Paesaggio. Solo i piú anziani ricordano che un’ostilità preconcetta analoga sorse nel 1967, all’epoca della cosiddetta “Legge Ponte” in edilizia, che tendeva a mettere un primo ordine allo sviluppo edilizio conseguente alla fase del boom economico degli anni Sessanta. D’altronde, non solo per il gran polverone sollevato in Alberobello per la TARSU, ma anche per la strumentalizzazione a porre i Cittadini l’uno contro l’altro, sventolando la bandiera dei cosiddetti “diritti acquisiti”, entrambe ragioni, queste, che rendono proprio difficile sintetizzare con brevi concetti che cosa sia il Paesaggio e che cosa sia lo Sviluppo Sostenibile, che assieme bisogna necessariamente coniugare per realizzare il vero BENE COMUNE. Le Osservazioni fatte dal Comitato Cittadino vertono sull’ambito territoriale n. 7, identificato dal Piano Regionale nella cosiddetta Murgia dei Trulli. È il territorio in cui viviamo e che è stato configurato dai nostri avi. Vi sono Alberobello, sito UNESCO, e la Valle d’Itria, rinomata così da secoli, con tutto il patrimonio masserizio e di trulli, oltre che boschivo, di muretti a secco, di terrazzamenti, di grotte, di fogge e di neviere, che, nell’assieme, determinano un quadro di Paesaggio di vero incanto. Pur tuttavia, questa meraviglia di Paesaggio poggia su fragili basi che sono i primi indici di compromissione. Spiace averli additati – ma è la verità storica di questi anni a testimoniarla – nella burocrazia dei Comuni e della stessa Regione, con i propri Uffici Tecnici e le relativi Commissioni Paesaggistiche, attraverso cui molte maglie si sono allargate in passato in tema di Urbanistica e di Paesaggio. Altrimenti, oggi, l’ISTAT non starebbe a rivelarci che nel ventennio 1990-2010, la Murgia dei Trulli ha consumato un territorio in edilizia e in altro per circa un 21% con Alberobello in testa per un consumo di circa il 32%. Non parliamo, poi, del bosco (vincolato dalla Legge Galasso) che subisce anch’esso una decurtazione ragguardevole rispetto al passato (fonte ISTAT), mentre ad aumentare è solo il patrimonio delle case non occupate dai residenti: Murgia dei Trulli il 39% del totale, Alberobello, invece, il 26%. Per dirla breve, si sono autorizzati ovili in campagna per centinaia di ovini e l’ISTAT non è riuscita a rilevarne neppure uno. A conclusione, quindi, poniamo alla Regione Puglia e ai Comuni della Murgia dei Trulli questa domanda: a quale tipo di PAESAGGIO tendiamo con il Piano Regionale? Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 Lorenzina Longo di Carmelo Gallo F osse vissuta ancora… ne avrebbe avuti novanta, ovviamente parlo di anni e alludo alla dottoressa Agnese Longo, nota a tutti come Lorenzina. (Alberobello 21 gennaio 1924 – 21 luglio 2009). Quando alla fine degli anni ’40 e inizi dei ’50 prese la laurea in Medicina, credo che in Alberobello fosse una delle poche donne laureate e forse l’unico medico. Onore al merito. Giovane laureata fu assunta al mitico Preventorio Antitubercolare di Molfetta, dove si curava “il male oscuro”; era la tubercolosi che, come il cancro oggi, non guardava in faccia a nessuno, men che meno rispettava l’età. Il Preventorio di Molfetta fu per lei l’inizio di una grande e prodigiosa carriera. Qui perfezionò la sua formazione sul campo, arrivando ad acquisire una esperienza tale che fu il viatico per la sua scalata a “scienziata” dei bronchi che di li a poco tempo, dopo studi faticosi, raggiunse nel campo medico. Ovviamente questo ruolo fu accompagnato da riconoscimenti istituzionali, come le spe- cializzazioni, che la porteranno a partecipare a diversi concorsi, sino a quando vincitrice, fu nominata Primario di fisiologia e pneumologia presso l’Ospedaletto dei Bambini, “Giovanni XXIII”. Intanto aveva conosciuto colui che diverrà suo compagno e dopo suo marito, il dott. Ivan Papadia, altro esemplare umano di grande medico pediatra. Si costituì così involontariamente, un sodalizio di talenti che tanto bene ha fatto e dato all’umanità sofferente. La libera docenza di professore universitario fu il coronamento di una splendida carriera. Quante pubblicazioni, quanti convegni hanno visto la partecipazione attiva, per sperimentazioni personali, dei due medici. Tra i due,però, piano piano le carriere divennero speculari perché mentre Ivan Papadia perfezionò la sua professionalità con l’assumere anche incarichi organizzativi e “politici” all’interno delle strutture sanitarie (per anni direttore sanitario del “Giovanni XXIII” improntò di se stesso ogni luogo), la dottoressa, anzi la professoressa Longo, si perfezionò sempre più nel suo settore, per cui la si vide protagonista in Convegni di studi internazionali e riviste mediche di valore mondiale. “Il politico” e la “scienziata” non hanno però mai trascurato la professione libera, hanno sempre dato il meglio per risolvere casi di malattie, specie infantili, di enorme difficoltà. Anzi la professione libera arricchiva il loro bagaglio culturale e professionale. Quando Lorenzina Longo, per tutti zia Lorenzina, ogni sabato raggiungeva i suoi familiari ad Alberobello, si scatenava un via vai di visite a casa sua, non sempre controllate dalle sorelle Antonietta e Lina, e dai fratelli Vito Sante e Pasqualino. Il pomeriggio del sabato e spesso anche la domenica, suo malgrado, si avvicendavano vere e proprie processioni di gente, di persone per essere visitate o consigliate. Una legittimazione del suo valore scientifico e perché no della sua umanità; spesso il suo onorario era rappresentato da frutta e verdura o nel migliore dei casi da qualche oggetto prezioso. Per quanto fosse scienziata e docente nel suo campo, altrettanto era razionale e intransigente con se stessa, quasi stoica. Di bello aspetto e sobria ma elegante nell’abbigliamento, illuminava con la sua presenza i salotti che era costretta a frequentare. Non li amava, ma li doveva presenziare perché si rendeva conto della sua utile presenza, anche per non rimanere ai margini di una società medica, che come tutte le società di settore, era abitata dall’invidia. Quando, però, poteva evitarli non soffriva, anzi era la volta buona per tornare nella sua Alberobello, dove nel frattempo aveva, insieme al marito, prima costruito una villa in Coreggia e poi un palazzo in via Tinelli, riannodando quelle radici paterne e materne che in questo palazzo avevano attecchito. Una così grande donna, non poteva passare senza essere omaggiata, nel giorno del suo compleanno, il giorno di Santa Agnese, il 21 gennaio. Riposa da qualche anno, insieme con il marito e gli altri parenti, nella cappella familiare al cimitero di Alberobello. La “zia” Lorenziana ha lasciato un segno evidente del suo passaggio terreno; molte fanciulle in omaggio al suo mettersi di persona in gioco hanno preso il suo nome; i genitori, per riconoscenza a lei, hanno chiamato le proprie figlie con il nome di Lorenzina o Agnese. È la testimonianza viva di un passaggio terreno che ha lasciato una traccia indelebile. 7 8 Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio Giorgio Palmisani fu catturato sotto la pioggia scrosciante 150 anni di Japyx B isognava ormai andarlo a prendere. Quel giorno era domenica, 3 gennaio 1864, 150 anni or sono. Giorgio, brigante alberobellese, si nascondeva in un trullo di Coreggia. Prima di esporre il modo come venne acciuffato, abbiamo bisogno di chiarire che Giorgio Palmisano, alias Malvasia, non Un paio di calze realizzato durante la convalescenza è Giorgio Palmisani di cui parleremo tra breve. Tuttavia, alcuni amano perseverare nell’errore e non si ravvedono. Quando si continua con pertinacia a non voler emendarsi allora è una voluta “bischerata”. Il Nostro non va neanche accostato all’omonimo “Re Giorgio”, “capraio castellanese, brutto e melenso quanto atroce, che si fe’ capo di una piccola comitiva” nella campagna del suo paese e al quale vennero attribuiti gli omicidi di Vito Mastromarino (o Mastronardi, secondo Andrea Gabrieli in Scene Pugliesi) e di Domenico Rossi. Palmisani, “brigante – ha scritto Mauro Spagnoletti – feroce e principale fautore delle tristi vicende alberobellesi durante gli anni del grande brigantaggio”, aveva fatto parte della banda del sergente Pasquale Romano [nelle dichiarazioni rese al giudice egli negò tutto, compresi gli omicidi (Archivio Storico di Bari, Corte d’Assise, II versamento)], e, dopo la disfatta di Gioia, 5 gennaio 1863, si diede alla macchia con un piccolo gruppo. Sei furfanti fecero parte della sua ricostruita combriccola; insieme grassavano e assassinavano come “iene sanguinarie”. Vittime furono Gennaro Potenza (ferito con un colpo di baionetta la sera del 1° settembre 1863 e deceduto 7 giorni dopo), un contadino di Locorotondo, il commerciante fasanese Francesco Carrieri (che forniva Alberobello di olio e di sapone) e il guardaboschi Francesco Ciaccia, scaraventato vivo nella grave presso la Casina delle Fornelle, in contrada Cervarulo, voragine profonda prima 20 metri e poi altri 60, insieme con un monaco, che aveva osato riferire il luogo dov’egli si aggirava. Prima di catapultarli, rompeva con il culo del fucile le falangi per impedire la risalita. Alcuni contadini della Coreggia compartecipi, appena incarcerati, confessarono la loro complicità con il capobanda, ma non rivelarono il luogo dove si ricoverava. Chi condusse la Guardia Nazionale al rifugio fu un contadino di Monopoli, allettato dalla taglia di 200 ducati. L’ideatore del premio fu Costantino Agrusti, che con alcuni suoi stretti collaboratori e molti operai raccolse l’intera somma (cfr. sull’intera vicenda il capitolo Corollarii del brigantaggio di Vitantonio AGRUSTI, Schizzo generale del brigantaggio nella Murgia dei Trulli, pp. 191 e ss.). Ecco l’Agrusti descrivere la cattura: “Era di domenica, pioveva a catinelle, e dopo un paio d’ore di cammino con la guida del contadino, travestito da soldato perché non fosse stato riconosciuto, si giunse a una rustica casella in quel di Monopoli. “La guida disse: Qui dentro è chiuso; si bussò alla porta, due o tre volte e non si ebbe risposta, poi il capitano gridò: Apri, Giorgio, è la guardia che ti cerca”. La prima reazione di Giorgio fu di tentare la fuga da una finestra stante sul retro del trullo, ma quando si accorse che aveva puntate su di sé due rivoltelle e una baionetta, indietreggiò e, raggiungendo la porta, fece sapere al Capitano le sue intenzioni; sarebbe uscito a patto di non ricevere “danno alla persona”. Il mirabolano Giorgio con quell’atto dimostrò tutta la sua pusillanimità. Con il Capitano, che aveva promesso di non torcergli un capello, vi erano anche i figli di Francesco Ciaccia, la vittima scaraventata nella grave, che, appena lo scorsero, lo assalirono e lo flagellarono; occorsero quattro robusti individui per liberarlo, altrimenti sarebbe stato ucciso davanti al trullo. Una staffetta fu inviata ad Alberobello per comunicare l’avvenuta cattura. “Verso le tre pomeridiane uscì un bel sole – descrive l’Agrusti – quando Giorgio, legato, entrò in città tradotto dalla guardia. Immenso popolo lo attese. Oh quante ingiurie, quanti insulti e quanti sarcasmi a quel ribaldo da parte di tutti! Oh quanti slanci di giusta vendetta da parte dei parenti, soggetti sacrificati dalla ferocia di costui, i quali maschi e donne, con inaudite resse e spinte, penetrarono fino a costui rompendo anche la fila delle guardie e in vari modi lo conciarono con pugni, con colpi di pietra e altro e ci volle la forza delle guardie per allontanarli e tradurre vivo il carcerato nel corpo di guardia”. Giorgio venne assicurato al carcere. Il 25 ingrosso giocattoli - merceria - bigiotteria cancelleria- profumeria - pelletteria casalinghi articoli da regalo, natalizi carnevaleschi e per il mare Via Tito Schipa n.c. (C.da Popoleto) - 70011 Alberobello (BA) Tel. 080 4320011 - Fax 080 4320010 - www.agrusti.it - [email protected] Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio Coreggia: il trullo dove fu catturato Giorgio Palmisani Donatella Caprioglio L luglio 1865 la Corte d’Assise Straordinaria di Trani lo condannò alla pena di morte insieme con Angelo Domenico Lillo, con Francesco Sgobba e con Giovanni Tagliente. Successivamente la sentenza fu commutata in ergastolo e negli anni successivi il castigo fu ulteriormente ridotto. Al capitano della Guardia Nazionale, Costantino Agrusti, fu proposta dal generale Emilio Pallavicini la Medaglia d’Argento al valor civile “per avere in funzione di Sindaco, con grave rischio della propria vita, cooperato all’arresto di vari briganti” (si consulti per ulteriori informazioni La Piazza, anno 2013, n. 7, pag. 5). Con l’arresto di Giorgio e la cattura il giorno dopo di Pizzichicchio nei nostri luoghi tornò la quiete. Il 19 febbraio fu carcerato il terribile Filippo Guarnieri e il 20 fu preso Federico Perrini, nostri compaesani. di gdm a copertina del libro rap- Maria Antonietta Salamida e Donatella Caprioglio presenta una finestra aperta su un ampio campo di alberi e “nel cuore delle case” Donatella Caprioglio guarda verso fuori per cercare una dimensione umana del vivere. Il vivere che anche dentro le mura domestiche si manifesta con i suoi simboli essenziali e significativi. Le case costruite per star bene e quelle realizzate per star male e sentirsi emarginati e frustrati, pensate agli ospedali di un tempo, ai manicomi, alle scuole. La dimensione della casa è quella che il cuore degli uomini esprime. Così un lungo corridoio è l’angoscia di non arrivare mai e di correre per poi rifugiarsi nella propria stanza, sul letto a singhiozzare e poi il disordine delle cose lasciate come il segno dei gatti e dei cani a delimitare il proprio territorio, meglio il loro dominio: qui vivo io! E così i trulli esprimono il gesu questa miseria. nius loci delle persone che volevano un ri- Il cuore delle case. Delle e non Nelle profugio sicuro e costruito secondo le proprie prio per testimoniare come dentro è l’insiecapacità non solo economiche ma anche me e fuori ci sono gli altri da osservare e culturali e soprattutto ambientali. guardare per cercare forse, domani anche Case che rispettano l’ambiente realizzate qui, un insieme solidale. sulle le rocce affioranti, in spazi a volte La psicologa Donatella Caprioglio, stimoangusti e poi, in paese, uno accanto all’al- lata da Maria Antonietta Salamida con tro; costruiti dal clan per essere e stare gli interventi di Roberta Manfredi, Paola insieme. Un vivere in promiscuità come Perrini, Marisara Anelli, Bruno De Luca gli alloggi periferici delle città in mano ai e Alberto Lippolis,ha parlato di se del suo senza tetto, ai dro- essere veneta fra i trulli, in questa terra gati, alla delinquenza dove si è fermata tre anni addietro quando piccola e grande che venne qui ad Alberobello invitata dall’amsi realizza attraverso ministrazione e dall’allora assessore ai la forza dei muscoli servizi sociali, Vito Carparelli, a parlare del e abbandona, nei “Caffè dei bimbi” e del “Caffè dei genitocestini dei rifiuti e ri”. Una veneta, come tanti altri, pittori ed nei campi sporchi, artisti, che affascinati dal cono che copre le idee e la buona come il seno di una madre, rimangono, volontà nonostante anzi vengono e sono per noi esempio di i tanti preti e socio- amore verso la nostra terra. logi che parlano e Tutto questo la sera a Miseria e Nobiltà per scrivono e qualcuno i Presidi del Libro. anche si arricchisce 9 10 Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 C’era una volta Le foto sono tratte dal libro “Cartoline da Alberobello” di Nicola Pugliese - AGA Editrice, 2007 di Anna Longo Questo articolo, in forma breve, fu pubblicato sulla Strenna di Santa Lucia del 2007 destinata agli alberobellesi fuori sede. Oggi voglio proporlo ai residenti, lettori de” La Piazza”, dopo averlo arricchito di altri ricordi che lentamente affiorano, come se volessero trovare spazio tra le ansie e i problemi del presente. Perché ricordare? Perché i ricordi sono parte integrante della nostra vita, senza di essi non esisteremmo: il passato è la base del presente e del futuro. Il filosofo Kierkegaard diceva: “Vivere nel ricordo è il modo più compiuto di vita che si possa immaginare, il ricordo sazia più di tutta la realtà e ha una certezza che nessuna realtà possiede. Un fatto della vita che sia ricordato è già entrato nell’eternità e non ha più alcun interesse temporale”. Non chiedetemi dettagli sul filosofo, ma quel che so di lui mi piace così come quello che ha detto. Ecco dunque i miei ricordi da condividere con voi. C ominciavano così le favole che le nonne raccontavano per divertirci, tenerci buoni e conciliare il sonno di una generazione a digiuno (per fortuna?) di cartoni animati, mostri televisivi, entità esotiche o aliene. La favola che vi racconto è invece ricca di personaggi realmente esistiti, che hanno caratterizzato il paesaggio e la vita di una Alberobello antica, povera di denaro ma ricca di calore umano, di saldi rapporti affettivi e sociali. Questo paese abitato da infaticabili contadini, bravi artigiani, casalinghe tutte casa e chiesa, pochissimi ricchi e altrettanto poche “persone di cultura”, viveva anche di attività commerciali svolte in locali quasi sempre piccoli ma sovraccarichi di mercanzia: pochi gli scaffali, tanto il disordine apparente e la varietà di colori e odori. I supermercati, anche se di formato ridotto, non sono stati inventati negli Stati Uniti ma in Alberobello perché lo stesso negozio offriva agli acquirenti bottoni, filati, candele, matite, quaderni, “capisciole”, ombrelli, giocattoli ma anche petrolio, caramelle, testi scolastici e tanto altro ancora: l’odore delle spezie si mescolava con quello delle cinture di cuoio, del lucido per scarpe, dell’alcool e dei coloranti. Non c’erano insegne né targhe con nomi stranieri – glamour, trull- market, outlet, discount- oggi così diffusi in ossequio a crescente esterofilia, a smania del nuovo e alla cosiddetta vocazione turistica del paese. I negozietti erano indicati con i nomi o i soprannomi dei proprietari che, come i sovrani di un tempo, si tramandavano il tutto di generazione in generazione. I nomi che mi piace elencare non dicono nulla ai giovani di oggi ma sicuramente risveglieranno ricordi sopiti e nostalgia in coloro che, come me,hanno un notevole numero di anni sul groppone. Vogliamo ripercorrere insieme le strade dell’ antica Alberobello? LO STRADONE Ed ecco allo “stradone” Orsolein (Orsola Ferri) presso il Santuario dei SS Medici, ricca merceria che ha ceduto il passo ad una edicola; Biagio, alimentari con forno all’angolo con via Noci; Catrnell, nella adiacente via Oberdan, spaccio di frutta e verdura rigorosamente locali; u bucchrer, negozio di terraglie, ceramiche, vetri; Vtucc Ramunn assoluto tra colori, lacci per scarpe, chiodi e….mi fermo qui perché l’elenco sarebbe lunghissimo e noioso. l’emporio più ricco di mercanzia di ogni genere, benzina compresa la cui colonnina di distribuzione era una nota di folklore sul marciapiede del corso; Anglucc Lasorte: quotidiani, riviste, valori bollati, tabacchi; Annein a caranenn, filati e confezioni; Donatucc (Donato Colaprico), spirito arguto, salace inventore di commenti non benevoli su tutti coloro che transitavano per il corso, unico fornitore di berretti e cappelli anche di pregio in uso all’epoca; Antonio u bousc (Antonio Tateo) esperto confezionatore di pacchi da spedire sigillati con spago e piombini e che viveva immerso nel caos più la stessa via, ecco Faustina Lasorte, che da vivace analfabeta era in grado di gestire un negozio ricco di quaderni, album (i suoi bummi), penne ed ogni altro articolo di cancelleria e in più candeggina che distribuiva come liquido sfuso a tutte le massaie che ritenevano questo liquido nauseabondo il detersivo per eccellenza; dal suo negozio inoltre partivano matassoni di cotone per le case nelle quali, con antichi telai in legno, si tessevano coperte, asciugamani, tovagliati non bellissimi ma in grado di sfidare gli anni; come facesse i conti? Con l’ ausilio di una tavolozza sulla quale erano riportati VIA CUCCI In via Cucci trionfava la drogheria di Peppino Lo Savio ricchissima di caramelle, liquirizie ma anche di ripugnanti sanguisughe in barattoli esposti in bella vista; più giù, sul- Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio segni che soltanto lei era in grado di decifrare. Girato l’ angolo ecco il negozio di grossi parallelepipedi di ghiaccio che compravamo a pezzi per le nostre mamme preoccupate di conservare i cibi e di prepararci bevande, fresche delizie dell’ estate. Più giù, sempre in via Cucci, Mariuccia Petrelli che riforniva l’ intero paese di stoffe e fodere che i bravi sarti dell’ epoca trasformavano in abiti perfetti. E poi Cucchiaredd alimentari e affini. PIAZZA DEL POPOLO In piazza del popolo Cesarein, sale e tabacchi, francobolli e valori bollati; Mariett a fnanzier (Maria Palmisano), alimentari al piano terra del palazzo della Marchesa; Cicc Indiveri e la sua grande pasticceria con gelati artigianali, spumoni, gigantesche paste alla crema che sostituivano un intero pasto, non certo dietetiche ma buonissime. In via Garibaldi EDI (Emporio dell’Impero) di Cito; Cpodd (Fratelli Pinto), ferramenta e vernici nei pressi della chiesa del Carmine; Lelein a coperateiv, spazioso negozio di generi alimentari: ricordo in particolare i lunghi spaghetti, ziti, zitoni tutti avvolti in carte azzurre e poi legumi, zucchero, farine in grossi sacchi. Ed infine variamente dislocati: Cicc d sott i carbnìer, frutta e verdura; Mngucc u stagner, lavori in stagno, latta e rame; Andrai u stller, biciclette all’Aia Piccola.; a sciumm, u pacciariedd, vtucc u tarantein, a bomb, osterie e mescite con possibilità di consumo di cibi locali. MONTE SAN GABRIELE Ai piedi di Monte San Gabriele ecco il negozio di Pietro e Caterina Angiolillo, piccolo ma ricco di prodotti alimentari, unico fornitore della zona monti le cui stradine un tempo erano bellissime perché prive di banchetti, bacheche con paccottiglie e souvenirs talvolta di pessimo gusto. E come non ricor- dare, infine, il venditore ambulante che, con il suo carrettino, la domenica e tutti gli altri giorni di festa, percorreva le vie centrali del paese gridando “Castagn du prevt, pstizz, CALDARARO TERMOMECCANICA di Pietro Caldararo nucedd”? E noi, i piccoli di casa, con poche lire in mano, correvamo,per raggiungerlo temendo di perderlo di vista con i suoi preziosi prodotti che chiudevano un pasto povero ma tanto tanto saporito. L’elenco, pur corposo, è certamente incompleto per non tediare il lettore ma anche perché il tempo ha steso un inevitabile velo sulla mia memoria. A tutti, citati o no, va comunque l’affettuoso ricordo di una alberobellese verace che vive in un paese in continua trasformazione, costretto a pagare tributi alla modernità, alla inefficacia delle azioni umane, al turismo, croce e delizia di tutti noi. “Ma giusto o sbagliato questo è il mio paese” come diceva Enzo Biagi che concludeva così un suo libro:”quando si fa buio bisognerebbe cercare di avere con sé una piccola lampada. Magari per illuminare anche i ricordi: che non coincidono quasi mai con le speranze ma che, in fondo sono quelli che ci meritiamo, una luce per non aver paura di esser ciechi”. francescoannese parrucchiere COSTRUZIONE: SERBATOI METALLICI PER CARBURANTI SERBATOI EROGATORI OMOLOGATI TERMOCAMINI PER RISCALDAMENTO Stabilimento Via per Locorotondo, Z.I. Sede legale Via F. De Biase, 13 70011 ALBEROBELLO (BA) Tel. e Fax 080.432.53.89 [email protected] 70011 alberobello via luigi sturzo 3 0804325074 e-mail: [email protected] 11 12 Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 Rubrica di Storia a cura di Gabriele Carmelo Rosato Anno ITALIA ESTERO Si pubblica ad Alberobello ogni mese £ 1,6 £ 2,8 Supplemento Illustrato de La Piazza £ 3,– Semestre . £ 5,– Anno II - n° 2 A TTIVITA PER IL S ANTU RAIO Alberobello, 22 febbraio 1938 - Abbiamo altra volta segnalato il dono di un’artistica Acquasantiera da parte dei concittadini emigrati in Argentina alla nostra Parrocchia; non potevamo che compiacerci vivamente ed elogiare tanto affetto per il proprio paese e tanta devozione al culto dei Ss. Medici. Ritorniamo volentieri a ricordare l’offerta che si dimostra tanto piu significativa, quanto piu si consideri che e stata compiuta da gente lontana. Una offerta tanto piu esemplare Proverbio del mese: ‘u màis d’ f’bbrér, cuórt ‘i amér! centesimi 30 £ la copia Febbraio 2014 POD E STARILE AD Alberobello, 5 febbraio 1938 Un vasto programma di lavori va svolgendo l’attuale Podesta per l’abbellimento della nostra singolare citta, in modo da renderla sempre piu degna delle numerose comitive di turisti, che quotidianamente giungono da ogni parte d’Italia e dall’Estero. Le principale strade dell’abitato, gia asfaltate, sono state alberate di pini, oleandri e acacie, mentre la piazzetta Domenico Morea ed il Largo della Stazione sono in via di sistemazione. Il vitale problema di un gabinetto di decenza e gia risolto: in esso non mancano tutti i comforts moderni che vanno dall’acqua corrente alla doccia. D’ora in poi i turisti potranno trovare assistenza e comodita. Il Palazzo Comunale e stato fornito di impianto completo di termosifoni […]. E in progetto la costruzione di una fontana monumentale a zampillo che presto trovera posto in Piazza Gian Girolamo Acquaviva, al termine del Corso Vittorio Emanuele. La fontana, in stile novecento, avra una grande vasca di oltre tre metri di diametro, nel cui centro sorgera una colonna da cui zampillera l’acqua. E in progetto anche la sistemazione dell’attiguo belvede- DEI S S . M EDICI Invia la tua segnalazione a [email protected] www.borntodig.com ALBE ROBELLO re, sul cui sfondo campeggia la Zona Monumentale; verra impiantato un monumentale chalet col rifacimento del pavimento e la costruzione di una veranda a vetri, cinta di rampicanti. […] Occorre pero agire con maggiori vedute se si vuole veramente che la nostra Zona singolare venga sempre piu frequentata e valorizzata. […] Particolare risalto va dato poi alla iniziativa di acquistare - per sistemarla a villa comunale - il largo quadrato che si stende innanzi alla Chiesa di Sant’Antonio, dal quale potra ammirarsi una meravigliosa visuale che raggiunge la Selva di Fasano. Va segnalato, ancora, il progetto della immediata installazione di un pubblico locale da adibirsi a cinema o a sala ricreativa per conferenze o spettacoli varii, sì da concedere alla popolazione qualche ora di godimento o di distrazione che adesso addirittura manca. […] E poiche vediamo nel Podesta l’animatore dei maggiori problemi che piu riguardano l’abbellimento di questa singolare citta, esprimiamo la nostra gratitudine, certi che egli, conscio della necessita immediata, sapra portare a termine quanto abbiamo citato. ed ammiratrice, quanto piu ci e dato di constatare l’assoluta noncuranza che noi, viventi all’ombra di questo mirabile Santuario, abbiamo per il decoro e l’estetica di questo Tempio, che oltre a raccogliere l’antica fede di un popolo, ha la grande ventura di ospitare sin dal 1685 (sic) il culto dei Taumaturghi Ss. Medici, i quali attraggono da anni e da ogni regione la incondizionata devozione di folle di fedeli. [In realta rimontano al 1635 i primi indizi del suddetto culto, ndr] L A P UGLIA SOTTO LA NE V E 16 febbraio 1956 - Siamo in Puglia, la mite regione dove anche l’inverno veste abiti primaverili. Ma quest’anno, le divinita nordiche hanno sospinto il loro gelido fiato sino a queste contrade. Le comunicazioni si svolgono difficoltosamente: interminabile l’elenco dei paesi isolati. La polizia, l’Esercito, le squadre di volontari si prodigano senza concedersi riposo: con tenacia cercano di aprirsi un varco nella compatta muraglia di gelo. E da questa nobile gara di solidarieta, le popolazioni così duramente e improvvisamente percosse traggono motivi di conforto e di speranza. Tonnellate e tonnellate di neve hanno coperto i mandorli gia in fiore, gli ulivi pugliesi, i generosi vigneti. Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 A LBEROBELLO - A t t i v i t à P o d e s t a r i l e Il testo originale alla pagina accanto e tratto da un articolo de La Gazzetta del Mezzogiorno del 5 febbraio 1938, a pochi mesi dello scoppio del Secondo conflitto mondiale. Il titolo dell’articolo e fededegno del trascorso fascista della storia italiana: il termine podesta, infatti, torno ad essere impiegato, dopo secoli, per definire il capo dell’amministrazione comunale. Gia dodici anni prima, il regime fascista aveva introdotto tale figura, con la legge del 4 febbraio 1926 (n. 237). Era uno di quei noti provvedimenti che passarono alla storia come “Leggi Fascistissime”. Avvenne, dunque, tra il 1927 e il 1945, che gli organi democratici dei Comuni furono soppressi e tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla sua giunta e dal consiglio comunale furono trasferite automaticamente al podesta. Superata questa nota storica, la lettura del reportage giornalistico fa eco a un appello di squisita attualita: chi vive oggi - agli albori del XXI secolo - la nostra citta rischia di trascurare quei dettagli che oggi adornano le vie del paese. C’erano anni in cui le strade non erano asfaltate, e questo documento testimonia dei primi progetti programmatici nel campo dell’urbanistica moderna. Anche l’installazione di toilette pubbliche rispondeva a motivi di decoro civile, che oggigiorno appaiono ormai scontati. Altri interventi, come il monumentale chalet e la veranda a vetri, per fortuna non hanno avuto corso, lasciando libera la balconata adiacente alla chiesa di Santa Lucia, dove nessun turista si lascia sfuggire uno scatto sul Belvedere. Un’ultima nota, che ha del sensazionale, relativamente alla “Villa” (in realta, acquistata dal Comune soltanto negli anni Novanta), e oggi dedicata alla memoria del parroco don Giacomo Donnaloja. Come si evince dalle foto di repertorio, quel terreno, in cima al Rione Monti, doveva essere evidentemente ancora sgombero dalle conifere a medio fusto che affollano attualmente il parco. Cio, a detta del cronista, avrebbe garantito «una meravigliosa visuale» persino della Selva di Fasano. Testi e Grafica di Gabriele Carmelo Rosato Proprietà Letteraria riservata 13 Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio Alberobello dirupata “Un ambiente e un passato unici al mondo,ridotti a paese dei balocchi, valgono tanto. Siamo sicuri che usati correttamente e con intelligenza non varrebbero di più?” Sebastiano Vassalli su Venezia. Pantegana’s letter La storia siamo noi C arissimi topini miei, approfitto della gentilezza di fratel Colombo per mandarvi questo papiro con le ultime notizie. Mi lasciaste al cimitero ove desideravo terminare la mia esistenza terrena, ma zia Topinella, alla quale avevo inviato un messaggio con gli ultimi saluti, si affrettò a raggiungermi con un suo fidato operatore sanitario perché a Trullandia Vecchio Mercato ha costruito un ambulatorio in uno di quei tubi rossi che ben conoscete. L’ infermiere, presa la mia zampina sinistra, quella più vicina al cuore, ha controllato il battito che è risultato bassissimo e lento: la bradicardia era la causa del mio malessere. Giunti a Trullandia, ricoverata in terapia intensiva, mi hanno curata con prodotti naturali, in particolare mi hanno avvicinata ad un cactus e perforata con una sua spina: insomma mi hanno fatto una flebo biologica e sono stata subito meglio. Successivamente l’amico istrice, bucandomi con un suo aculeo, mi ha fatto una trasfusione che mi ha ridato energia. A Trullandia ho poi mangiato erbe medicinali e cibo nutriente perché, lo sapete, qui c’è tutto e, per fortuna in ottimo stato di putrefazione e quindi muffe, vaccini, oggi anche papiri, non mancano certo. Ho saputo che siete preoccupati perché avete sentito dire che tutto questo paradiso terrestre scomparirà con la ristrutturazione parziale: siete sciocchini e ingenui; quante volte vi ho detto che in questo buffo paesino non si demolisce, non si costruisce e che un lavoro, eventualmente iniziato, non viene mai terminato? Tranquilli, il vecchio mercato e il retrostante fitto sottobosco rimarranno in eterno, esisterà ancora per i vostri figli e nipoti dei nipoti. Devo smettere perché l’ amico Colombo, impaziente, sbatte le ali desiderando partire subito. So che adesso abitate nel parco antistante il nuovo mercato. Vi prego raggiungetemi, di notte mi raccomando, e se tardate inviatemi un messaggio. Ho voglia di rivedervi e stringervi tra le mie zampine. Mamma PANTEGANA FedrAL E gregio Direttore, Le propongo l’allegato articolo che potrebbe essere definito di satira politica; lo firmo, come in altre esperienze passate, con l’ormai noto pseudonimo di Pio Quinto. Detto pseudonimo è nato per un errore nella scrittura del mio nome in un manifesto delle elezioni amministrative degli anni ottanta; sul manifesto il bravo tipografo scrisse: LIUZZI Alberto Pio V al posto di Alberto Pio Vito. Cordialmente. Alberto Liuzzi Con questo accogliamo con piacere la collaborazione a partire da questo numero di Alberto Liuzzi, alias Pio Quinto Eccezionale scoperta archeologica. È stato ritrovato, all’interno di un’ampolla ceramica, risalente presumibilmente, al III–II secolo a.C., un rotolo di carta pergamena, quasi perfettamente conservato, sul quale è riportato un frammento che gli studiosi presumono facesse parte di una lettera, ben più ampia, scritta a due personaggi dell’epoca ma, purtroppo priva della firma dell’estensore. L’eccezionalità della scoperta è legata alla circostanza che, fino ad oggi, non si avevano notizie, né riscontri scientifici, circa la presenza in questo nostro territorio di insediamento o città romana. Si potrebbe, altresì, supporre, ma questo sarà oggetto di studi e ne seguiremo le eventuali conferme, che il suolo che calpestiamo sia stato abitato dai paesani di una cittadina di nome Idia. Il ritrovamento è avvenuto, per caso, durante dei lavori di scavo per l’ennesima costruzione di un palazzo, ad uso civile abitazione (come se non ci fossero già abbastanza appartamenti invenduti in questo paese! n.d.a.). Riportiamo, qui di seguito, il testo integrale del frammento: “[…..] Candide Parvidis, Indiae incola, Creti Parvi filius, praetore Nigro Pigro, ad Idiae imperium cum Paulo Corto te constituit. […..] Postea illam partem, cum illis finibus, inter pares peiorem se monstravisse animadvertit. Et tu, Paule Corte, rei publicae disciplinam esse artem cui schola magistrisque non opus esse credidisti. Numquam incipit dolosius fuit. Vos hortor ne ……. […..]” Purtroppo lo scritto, fortunosamente a noi pervenuto, si ferma qui. Ma leggiamone insieme la traduzione: “[…..] O Candido Parvide, abitante di Idia, figlio di Creto Parvo, sotto il pretore Nero Pigro, ti schierasti con Paulo Corto per il governo di Idia. […..] Vedesti poi che quella parte, con quei fini, si dimostrò la peggiore. E tu Paulo Corto, credesti che la Politica fosse arte che non necessita di scuola e maestri. Mai inizio fu più ingannevole. Vi esorto a non [….]”. Abbiamo interpellato archeologi, storici, filologi delle più importanti università italiane e tedesche; il giudizio è stato unanime, lapidario e sintetico: “Mo’, aprite gli occhi!”. Pio Quinto Viva il duemilaquattordici! Anno Nuovo, vita nuova! Speranze? Si, ma anche certezze. Quali? devo ricordare al mio datore di parole i seguenti urgenti adempimenti: devi pagare la Tares con addizionale provinciale, la maggiorazione allo Stato, l’ IMU, l’ Assicurazione auto, il bollo auto, il canone televisivo, il tecnico del gas per la pulizia della caldaia, il rinnovo dell’ abbonamento alla rivista che ha dimenticato di disdire entro i tempi canonici, le bollette del gas, luce, acqua, telefono. Ma se gli ricordo tutto questo rischio il linciaggio e la vita? Evviva il 2014! Il solito grillo parlante Donato SPECIALE (operatore sanitario S.E.U. 118 Alberobello) ci scrive rilevando l’esigenza di “aggiornare la segnaletica stradale, ma soprattutto l’apposizione del numero civico a tutte le abitazioni, anche sfitte” in tutto il territorio comunale. Questo nasce dalla necessità pratica di dover individuare più celermente l’indirizzo dell’utente per una eventuale emergenza sanitaria. Avere una toponomastica aggiornata è utile ai residenti e non. 15 16 Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 A 30 anni dalla scomparsa Don Giambattista Tinelli, sacerdote molto amato S ta per concludersi il 30° anno da quando don Giambattista lasciò la vita terrena, destando in noi che lo abbiamo amato come sacerdote, docente di religione, padre spirituale dell’Azione cattolica e finanche come amico incomparabile, lo sconforto. In quest’ultima veste, tutti coloro che lo hanno conosciuto, lo ricorderanno percorrere a piedi la piazza e il corso sempre in compagnia di amici sia che si recasse alla chiesa sia che rientrasse alla casa in piazza XVII Maggio. Con chiunque amava scambiare “due chiacchiere” e noi per cogliere il suo piacevole umorismo. Durante incontri amichevoli, se l’aria era molto tirata, voleva essere provocato e subito l’atmosfera diveniva piacevole. Con me s’è comportato da vero amico durante una mia giovanile infatuazione. Come insegnante di religione era severo, ma buono; desiderava che fossimo buoni cristiani e in particolar anche studiosi. Conoscendo la sua bontà, qualcuno di noi era portato a qualche monelleria e allora egli ci ammoniva con la sua originale espressione: “A me nulla sfugge e nessuno me la fa” oppure ricorreva all’altra: “Ti farò assaggiare i miei salsicciotti”, alludendo alle sue dita paffutelle, ma ciò non è mai accaduto. Allorché fu nostro assistente spirituale in seno all’AssociaCon don Giambattista zione Cattolica, fu (da sinistra) Vito Gigante, sempre piacevole Oronzo Nardelli e Carlo Palmisano incontrarlo in determinati pomeriggi, giù a Pinuccio (con quest’espressione s’indicava il luogo dove incontrarci; era il locale a destra della chiesa in via Monte Calvario e dove Pinuccio Lucianatelli, gran signore, tutti i giorni ci attendeva e permetteva di giocare a ping pong, a calcio balilla o al bigliardino in quegli spazi messi a disposizione da don Peppino Contento). L’iscrizione all’Associazione Cattolica era di 150 lire; mio padre, al quale mi rivolsi affinché potessi frequentarla insieme con mio fratello, mi disse: “Di’ a don Giambattista se si accontenta di di a.m. 200 lire, vi mando tutti e due”. La risposta del “grande” don Giambattista fu positiva ed entrambi iniziammo la nostra bella avventura in quella seconda metà degli anni Cinquanta. Ricordo che in quel periodo si registrò il piú elevato numero di tesserati all’A. C., ormai centro aggregatore di tanti ragazzi e di tanti giovani. L’associazionismo cattolico, unico contenitore culturale, spingeva a socializzare con tranquillità e, poi, avevamo dalla nostra parte don Giambattista, garante della riuscita. Si stava bene insieme e si veniva indirizzati alla conquista delle virtù. L’A. C. colmava un vuoto, ci allontanava dalla strada che era la palestra dei giuochi. Come sacerdote, egli è stato il prete dei matrimoni, delle processioni e anche dei riti funebri; i defunti li accompagnava fino ai cipressi di via Monte Grappa (così era in uso). Don Giambattista animava tutto con il canto e con la musica; sí! in chiesa suonava l’organo e metteva tutti di buon animo, soprattutto noi che sin dagli anni della scuola elementare e poi della media la mattina seguivamo, negli stalli del coro seicentesco, la novena alle ore 5,30. Come si usciva “carichi” di spiritualità in quei giorni! Il Nostro non indossò mai il clergyman; in casa usò sempre l’abito talare (quasi fosse la sua seconda pelle) e sovente diveniva il nascondiglio della nipotina Angela, ogni qualvolta il papà la cercava per sgridarla, e lo zio, stando in piedi dietro la portafinestra che dà su piazza del Popolo, non si scomponeva, leggendo il breviario dava al fratello la risposta negativa. Ha indossato sempre i copricapo: il nicchio (berretto a tre canti piú noto come treppizzi) e il cappello “Saturno”, per intenderci quello con la falda larga, che prende il nome per la somiglianza al pianeta. Dell’amico sacerdote dirò che fu battezzato nella Chiesa Madre di Noci il 21 novembre 1910 dal can. Pietro Roberto; era nato lì, l’11 novembre da Cesare e da Angelantonia Putignano. Ricevette la Prima Comunione e la Cresima lo stesso giorno, il 26 aprile 1916, da mons. Domenico Lacellotti. Il 6 novembre 1923 entrò come seminarista nel Seminario vescovile “Leone XIII” di Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio Conversano. Nel 1934, nella cappella del seminario regionale di Molfetta dal vescovo mons. Pasquale Gioia ebbe la tonsura che portò sempre, fino a quando divenne calvo; lo stesso anno, il 25 settembre, l’arcivescovo mons. Marcello Mimmi gli conferì il sacramento dell’Ostiarato - Esorcista. Divenne diacono il 1° gennaio 1936. “Mi accinsi - ha lasciato scritto - a ricevere questa santa ordinazione con grande fervore, con grande pace nell’anima e con grande semplicità, senza timore o preoccupazione alcuna, ma fidando totalmente nella bontà e nell’aiuto di Dio che m’invitava a ricevere un dono così sublime”. Due anni dopo, il 9 agosto, nella chiesa di Noci fu consacrato sacerdote da Gregorio Falconieri. “Quando il Vescovo - si legge dai suoi appunti - mi ha dato lo Spirito Santo mi ricordo di aver gustato al contatto della sua mano imposta sul mio capo una dolcezza tanto ineffabile che volevo restare in quella posizione non so per quanto tempo e a controvoglia ritornai al mio posto”. Celebrò la sua prima messa il giorno successivo. Il 31 agosto 1961 festeggiò il 25° anniversario del sacerdozio nel santuario dei Santi Medici, dove era giunto il 7 marzo 1938, divenendo il 30 maggio viceparroco, assistente degli uomini di A. C., assistente ecclesiastico della Gioventù Maschile nella parrocchia e nella scuola e, naturalmente, fu organista e animatore della Schola Cantorum; amava suonare anche la fisarmonica. Per 23 anni fu docente di religione all’Istituto Tec- La strenna per il restauro di Santa Lucia Don Giambattista con Pinuccio Bimbo nico Agrario (1938-1961), per cui meritò la Pergamena con Medaglia d’Argento e, dal 1961, insegnò presso la scuola media, dove lo ebbi come professore di religione. Visse sempre con la madre, la sorella e il fratello. A sua nipote Angela, che spesso entrava in chiesa con la bici sgommando fin sotto l’altare, nonostante lo zio in quel momento stesse celebrando per una ristretta cerchia di convenuti, ha sempre permesso e perdonato tutto. A lei sono molto grato anch’io per le numerose indicazioni che mi hanno consentito di poter ricordare ai lettori de La Piazza il simpaticissimo sacerdote-amico don Giambattista al quale inoltro il mio Vale! in Paradiso. Dopo sette anni è ritornata la pubblicazione de La strenna di Santa Lucia. La presentazione del volume si è tenuta nel salone di Sant’Antonio con l’intervento del sindaco Michele Longo e del parroco don Beppe Frugis. Nel solco della tradizione questa rivista è la vetrina annuale dell’attività della Parrocchia attraverso tutte le sue ramificazioni associative, ma è soprattutto il contributo che la società laica offre alla comunità alberobellese sui vari temi culturali e sociali. “Appunti di riflessione- come ha sottolineato il sindaco Longo – che aiutano tutti noi a essere più attenti e preparati ai tempi”. Il Parroco ha ribadito il servizio che i padri Guanelliani svolgono nella nostra città su tutti i fronti: dai disabili, alla educazione dei minori nell’asilo, fino alla funzionalità attiva dei gruppi scout e dell’associazione Alzheimer, senza dimenticare il ruolo culturale e sociale dell’università del tempo libero. Il volume, come è tradizione fin dalla sua prima uscita voluta dall’allora parroco don Fabio Pallotta, viene inviato agli Alberobellesi residenti in Italia e all’Estero, come messaggio di continuità di una cittadinanza attiva. Questa edizione serve anche e soprattutto per raccogliere i fondi necessari al restauro della Chiesa di santa Lucia. Dall’1 al 28 febbraio se il sabato spendi 30 € avrai un regalo di Cavallo Angelo - Via Colucci, 1 - 70011 Alberobello (BA) - Tel. 080.207 51 41 17 Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 18 Febbraio, molti tagliano, alcuni potano I n Febbraio, basse temperature, piogge, giornate brevi, sintomi influenzali, invitano anche gli alberobellesi a trascorrere più tempo in casa. Dallo spazio domestico delle relazioni familiari e amicali, invito i lettori ad osservare la brina d’inverno che sulle piante e sui campi “ricama” il paesaggio. In questi giorni, agricoltori ed esperti potatori, in giornate non piovose, svolgono la potatura delle specie a foglia caduca, caducifoglie, piante legnose che perdono le foglie ogni anno, al sopravvenire della stagione fredda. La potatura comprende numerose operazioni da eseguire direttamente sullo scheletro (potatura di allevamento), o sulla chioma delle piante arboree per regolare la loro naturale capacità vegetativa e produttiva. È possibile eliminare le parti secche o parassitate, consentendo di aumentare la longevità della pianta stessa. In realtà, il potatore più esperto deve ben conoscere le specie, habitus vegetativo di portainnesti e cultivar, le formazioni fruttifere, brindilli, rami misti, dardi, lamburde; polloni, succhioni e in particolare le gemme. Note come “occhi”, le gemme, sono composte da tessuti meristematici; ascellari, se disposte all’ascella delle foglie; pronte, se schiudono nello stesso anno in cui si sono formate. Le gemme ibernanti, invece, si sviluppano nella primavera dell’anno successivo alla loro formazione, le gemme a legno, o vegetative, sono più piccole, meno globose e producono foglie o rametti, le gemme a fiore o a frutto, formeranno fiori e quindi frutti e le gemme miste origineranno ger- mogli portanti poi frutti (come in Vite, Vitis vinifera). Tuttavia quando si praticano drastici interventi cesori a carico di branche o del fusto si svilupperanno gemme latenti e avventizie, che produrranno rapidamente dei Tralcio di Vite (Vitis vinifera), con evidenti gemme miste. germogli, favorendo la ricostruzione della struttura scheletrica “mutilata”. Per promuovere la schiusura di gemme che, per la loro posizione, rimarrebbero latenti o schiuderebbero in ritardo, o per stimolare l’accrescimento di germogli deboli si può ricorrere all’intaccatura. Operazione che richiede, al di sopra di una gemma, di cui si vuole favorire lo sviluppo, due incisioni sovrapposte a forma di V rovesciato per interrompere il flusso discendente delle auxine, fitormoni, sostanze organiche prodotte dalle piante. L’entità della potatura, per numero di gemme da lasciare sull’al- di Paola Perrini agronoma bero, può essere “ricca”, quando si taglia poco e si lasciano molte gemme; “povera”, quando si taglia molto e si lasciano poche gemme.. Durante le operazioni di potatura, è bene ricordare di eseguire tagli in modo netto, utilizzando attrezzi, da disinfettare, per evitare di trasmettere eventuali infezioni, perfettamente affilati, in modo da non sfilacciare la corteccia. È vero, per le piante da frutto la potatura è impegnativa e complessa rispetto alle piante ornamentali e da legno, ma perché capitozzare, senza pietà, alberi molto belli, che costituiscono l’arredo urbano del paese? Forse dimentichiamo il fondamentale ruolo che le piante svolgono per l’esistenza dell’uomo, forse si tende a considerarli oggetti e non soggetti! Nella costruzione della propria identità, potremmo riscoprire il necessario rapporto con le piante! Tuttavia occorre ricordare che in molte specie arboree, le gemme concludono lo stato di quiescenza quando sono esposte per un certo numero di ore, a temperature basse, condizione nota come fabbisogno in freddo; soddisfatta questa esigenza, le gemme dovranno superare il periodo di post-dormienza, durante il quale il loro metabolismo si attiva solo in presenza di adeguati livelli termici. Come le gemme per la schiusura attendono l’idoneo fabbisogno di caldo anche noi Alberobellesi, potremmo predisporci ad accogliere la primavera con armonia e in equilibrio con il paesaggio circostante. Via Alberobello, 109 70010 - LOCOROTONDO (BA) Cell. 333.7584347 architettura d’interni - idee regalo oggettistica - lista nozze via cesare battisti, 45 - 70011 alberobello (ba) tel./fax 080.4324480 www.collezionidoria.it - [email protected] Tel. 080.4316201 [email protected] Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 Ancora inevasa l’istanza di riconoscimento Il comitato per il cimitero monumentale N di Giuseppe Tauro el numero 8 de La Piazza si dava la notizia della richiesta al Ministero dei Beni e le Attività Culturali di “voler dichiarare Bene Culturale il Cimitero di Alberobello nella parte originaria, delimitata dal colonnato di ingresso e della cinta muraria con i torrioni e loculi orizzontali e comprendere le cappelle e i gentilizi edificati a coronamento della chiesa centrale” Tale istanza fu sottoscritta da oltre seicento cittadini alberobellesi organizzati in Comitato Cittadino ed inviata a Roma ed agli uffici regionali del ministero, il 29 ottobre 2012, successivamente l’’organo amministrativo statale fece notare all’avv. Giuseppe Tauro, legale rappresentate di detto Comitato, che essendo il cimitero un bene demaniale di proprietà del Comune doveva essere questo ad inoltrare la richiesta ai sensi del D.M. 6 febbraio 2004, suggerendo, quindi, l’iter del procedimento amministrativo da seguire. Fu quindi legittimamente richiesto al sindaco Michele Longo ed all’assessore alla cultura Daniela Salamida, in data 18 marzo 2013, di adempiere a tale richiesta, al fine di rendere palese l’espressione della volontà dell’amministrazione, anche in ossequio della manifestata volontà della cittadinanza. Silenzio assoluto!!! Il riconoscimento sollecitato dal Comitato Cittadino è essenziale per una politica di tutela del nostro patrimonio culturale e di sviluppo del turismo culturale, che vede Alberobello non solo destinatario del nobile riconoscimento UNESCO, ma anche come una cittadina che, nel corso soprattutto del 1800, ha creato una propria autonoma identità architettonica e culturale grazie all’intelligenza creativa del nostro architetto Antonio Curri e alla lungimiranza della nascente borghesia agricola alberobellese. Questo connubio, infatti, ci ha lasciato la Chiesa dei Santi Medici, il Cimitero e il Palazzo comunale, opere uniche che trovano la loro giustificazione territoriale nella nostra città. “L’’idea progettuale del Cimitero monumentale sostiene, infatti, il Comitato Cittadino ingegnosa e di indubbia creatività stilistica legata allo stile egiziano, in voga all’epoca, risulta pienamente inquadrata in un contesto socio- economico del luogo (giovanissimo paese agricolo) e del tempo (fine ‘800)”, difatti il genio artistico di Antonio Curri lega quest’opera ai nostri trulli mettendo “in evidenza,– sottolinea ancora il Comitato, nell’istanza al ministero i tradizionali caratteri della pietra locale e dell’arte costruttiva: difatti, le dodici colonne di ingresso.. (omissis).. i singoli capitelli, uno diverso dall’altro, l’’imponente muro perimetrale con i torrioni, compresi i monumenti sepolcrali sono tutti il risultato di una attenta lavorazione della pietra locale”. La realizzazione dell’opera non trova soltanto nel genio creativo di Antonio Curri la sua originalità, ma anche nella storia relativa alla sua realizzazione. Quando infatti si pensò a quest’opera, mancando w w w. m i s e r i a e n o b i l t a w e b . i t il sovvenzionamento statale, si decise di procurarsi il danaro necessario dal taglio e dalla vendita dell’’antica Selva, dimostrando così il forte legame fra la borghesia agraria (classe dirigente dell’epoca) e l’esigenza di elevare la nostra giovane comunità - sorta ben dopo le cittadine viciniore – realizzando opere architettoniche mirabili e promuovendo, così, la vita culturale e sociale del nostro paese. Tutto questo patrimonio non va lasciato marcire, ma deve essere valorizzato accanto al riconoscimento UNESCO dei nostri trulli. La possibilità, infatti, di arricchire la visita turistica nella nostra città con opere architettoniche uniche, come la Basilica Minore dei Santi Medici, il Cimitero Monumentale e la stessa Conceria, riadattata, ma ancora chiusa e abbandonata, tanto da chiedersi se il recupero effettuato sarà sufficiente, è una scelta - unione, non solo culturale di altissimo profilo, ma anche economica, poiché renderebbe possibile la creazione di percorsi culturali e turistici, come abbiamo già ampiamente dimostrato su questo giornale – che creerebbe anche nuova occupazione. E solo Dio sa di quanto ne abbiamo bisogno! Quello che preoccupa il Comitato Cittadino, i seicento firmatari dell’Istanza, gli operatori turistici, è il silenzio, che sfocia nel disinteresse. A marzo 2014 la richiesta compie un anno. Che si possa festeggiare il compleanno con una risposta? Grazie! 19 20 Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio Le sentinelle della salute: screening e controlli periodici di Mimmo Bruno pediatra domenico-bruno.it S orvegliare la nostra salute non sempre è facile, spesso la pigrizia, un certo fatalismo e un po’ di paura di scoprirci malati e in alcuni casi i lunghi tempi di attesa per accedere al servizio sanitario nazionale fanno si che non ci sottoponiamo, come dovremmo, ad alcuni semplici esami e agli screening mirati organizzati dalla sanità pubblica su tutta la popolazione giudicata a rischio per età e per sesso. È indubbio che se la nostra salute è migliorata e la vita media si è allungata ciò è dovuto alla diagnosi precoce di molte malattie che, scoperte nelle fasi iniziali quando ancora non sono presenti i sintomi, se curate tempestivamente portano spesso a guarigione. Cercare di riassumere tutte le sentinelle che possiamo mobilitare per sorvegliare la nostra salute è un compito abbastanza arduo. Possiamo però schematicamente riassumere le misure preventive da mettere in atto suddividendole per fasce di età visto che spesso le malattie sono diverse nelle varie fasi della vita. Sul BAMBINO appena nato in ospedale si effettua il primo screening tendente a scoprire alcune malattie congenite come l’ipotiroidismo e la fenilchetonuria. Il programma di screening, in questo caso, riguarda tutti i neonati. Chi risulta positivo, questo vale per tutti gli screening, sarà sottoposto a successive indagini diagnostiche di approfondimento per stabilire se si è effettivamente affetti dalla patologia cercata al fine di intraprendere le opportune terapie. Nelle età successive sarà poi il pediatra a prendersi cura del bambino e, con periodici controlli, farà il bilancio di salute del bambi- dopo i 50 anni, il Psa III che può farci scono al 1°, 3°,6°, 12°, 18° mese e ogni anno prire problemi alla prostata. Ma le sentinelle sino a quando il ragazzo sarà seguito dal non ci aiuteranno a sconfiggere i nostri nemedico di medicina generale. mici se non metteremo in atto tutte quelle I GIOVANI, soprattutto in età fertile, quan- misure preventive con un stile di vita che do decidono di mettere al mondo un figlio, preveda una alimentazione moderata e dovrebbero sottoporsi ad alcuni controlli generali (es. sangue, urine, visite mediche) e, nel caso siano presenti malattie nei familiari, controlli mirati. Le donne dovranno valutare se sono protette dagli anticorpi contro la rosolia e la toxoplasmosi e in caso contrario, attuare le terapie necessarie per evitare guai futuri al nascituro. Nell’ETA’ ADULTA, man mano che l’età avanza, dobbiamo mettere in campo delle sentinelle specializzate nello scoprire le malattie più frequenti e pericolose: le cardiovascolari e i tumori. Il servizio genuina, di non eccedere nel consumo di sanitario ci viene incontro offrendo gratui- alcool e di farmaci, di fare attività fisica tutti tamente agli uomini e alle donne dai 50 ai i giorni evitando una vita sedentaria, di non 69 anni di età lo screening del fumare e di non esporsi eccessivamente tumore del colon retto (ricerca al sole specie se si ha la pelle chiara. Ma sangue occulto nelle feci) alle questo ancora non basterà a ridurre il ridonne dai 50 ai 69 anni di età schio di ammalarci se non combatteremo lo screening del tumore della l’inquinamento atmosferico e quello delle mammella (mammografia) e falde acquifere che finisce per contaminare alle donne dai 25 ai 64 anni di i cibi che mangiamo. Queste problematietà lo screening del tumore del che che, solo apparentemente esulano da collo dell’utero (pap- test). At- questo articolo, devono coinvolgere tutti: i tualmente per questi tumori la semplici cittadini, le associazioni e sopratscienza ha dimostrato che lo tutto le istituzioni nello sforzo di migliorare screening è in grado di salvare e rendere più sano e più sicuro il mondo in molte vite. Ma non bastano gli cui viviamo. screening a farci stare tranquilli, alcune sentinelle le dobbiamo mettere in campo noi stessi Dottore in Fisioterapia recandoci periodiDonato Todaro camente dal nostro cell. 339.44.77.608 medico curante per farci visitare, conC.da Muscio 11/A trollare la pressione 70011 Alberobello (Ba) arteriosa, la glicetel. 080.432.57.35 mia, il colesterolo, www.prosalute.it - [email protected] [ Centro di Fisioterapia ] etc. e negli uomini Utilizzo delle Nuove Tecnologie nella ricerca del Benessere Posturale Migliora la diagnosi e la correzione delle interferenze occlusali integrando alla tradizionale valutazione meccanica e morfologica l’analisi sincromiografica della stabilità neuromuscolare e dell'appoggio plantare. Tramite l’analisi statica e dinamica dell’attività dei muscoli masticatori, BTS TMJOINT fornisce indicazioni preziose per pianificare gli interventi riabilitativi e preventivi delle problematiche posturali di natura discendenti (a carico delle malocclusioni dentarie). Con BTS TMJOINT la stabilità del sistema neuromuscolare diventa un ulteriore, importante fattore di riferimento per migliorare le protesi o ausili gnatologici tipo Bite e gli interventi riabilitativi. BTS TMJOINT utilizza l’analisi sincromiografica per eseguire una valutazione funzionale dell’occlusione dentale tramite indici validati e pubblicati in letteratura scientifica. mente complesso, con un comportamento “non lineare” ovvero le sue risposte non sono completamente prevedibili. La postura che assumiamo durante l’esecuzione di tutti i movimenti necessari alla realizzazione delle attività di vita quotidiana, come ad esempio durante il cammmino, è la somma ed il risultato dell’elaborazione di una serie di informazioni che provengono al cervello dai sistemi visivo, vestibolare e propriocettivo. Una postura scorretta è allora in grado d’influenzare l’efficacia del nostro cammino. Un appoggio plantare inadeguato, o un’occlusione dentale alterata, si possono tradurre in alterazioni della postura e del cammino, che nel soggetto sano portano a tensioni e dolori articolari e muscolari, mentre nel paziente neurologico, aggravano la condizione generale aumentando l’instabilità e, potenzialmente, il rischio di caduta. L’alterata coordinazione dei sistemi recettoriali può poi provocare sensazioni d’instabilità, con vertigini e vari disturbi dell’equilibrio anche associati a cefalee. Una postura inadeguata comporta anche l’aumento del dispendio energetico di ogni movimento e, in particolare, del cammino. Altro aspetto importante è che quest'analisi supportata da Tecnologia Informatica : elettromiografia, baropodometria, e analisi del movimento ci permette anche di poter collaborare con Medici sportivi, Ortopedici e Fisiatri nella realizzazione di supporti (Bite / Plantare Sportivo) a favore dell'atleta professionista e dillettante. Tutto ciò al fine di migliorare la Performance sportiva ed a prevenire gli infortuni muscolari, ad esempio di ciò il Napoli calcio grazie al collega Dr. Tundisi nell'ultimo anno adottando tali sistemi ha ridotto del 50% gli infortuni muscolari. Dr. Pietro Convertino (Odontoiatra Libero Professionista) Il tuo sorriso ha un valore. Non trascurarlo. estetica e benessere dentale Alberobello Via Gentile, 35 +39 080 432 26 07 Noci Piazza Giovanni Paolo II, 4 +39 080 497 00 26 Bari Zona Poggiofranco 800 244 014 www.studioconvertino.com [email protected] Facebook: studioconvertino BuonsanteTorro> microprintstudio Come funziona Al paziente vengono applicate quattro sonde sui muscoli temporali e masseteri che registrano l’attività muscolare durante due prove di serramento della durata di 5 secondi, con e senza rulli salivari. I risultati vengono visualizzati immediatamente attraverso una chiara rappresentazione grafica, di facile comprensione sia per il medico sia per il paziente. Il medico ha la possibilità di intervenire senza dover togliere le sonde dal viso del paziente, potendo così eseguire un’ulteriore valutazione post-trattamento. Questo procedimento può essere ripetuto numerose volte nell’ambito della stessa seduta di lavoro, mostrando l’oggettiva efficacia del trattamento cui il paziente è sottoposto. Applicazioni Riabilitazione orale: scelta del trattamento, valutazione dei provvisori e dei definitivi. TMJ: Pre e post-splint, disordini craniocervico mandibolari da malocclusione. Ortodonzia: pre e post-trattamento. Documentazione e ricerca: validazione trattamenti, ricerca biomeccanica. Accertamenti medico-legali: perizie, difesa in caso di contenzioso. “Generalmente la postura viene definita come la disposizione delle parti del corpo. Una buona postura è quello stato d’equilibrio muscolare e scheletrico che protegge le strutture portanti del corpo da una lesione o una deformità progressiva malgrado la posizione (eretta, distesa, accovacciata, china) in cui queste strutture lavorano od oppongono resistenza. In queste condizioni i muscoli lavoreranno in modo più efficace e gli organi toracici e addominali si trovano in posizione ottimale. La postura è cattiva quando si ha una relazione scorretta delle varie parti del corpo che produce un aumento di tensione sulle strutture portanti e quando l’equilibrio del corpo sulla base di appoggio è meno efficiente” Il corpo umano è un sistema in grado di autoregolarsi per mantenere integre le sue caratteristiche fisiche e lo stato di salute, autoriparandosi, entro certi limiti, se necessario. Si tratta però di un sistema profonda- 22 Cronaca e Società Anno II - febbraio 2014 numero 02 Doc anche allo stadium S i pranza a casa e poi si ritorna per dormire, anche se è tardi, ma tutto in una sola serata. Così è stato per 144 juventini doc pugliesi e non, che domenica 5 gennaio si sono confusi fra i 43.000 spettatori e passa dello Juventus Stadium a Torino per assistere all’incontro di campionato più importante del girone di ritorno: JUVENTUS - ROMA. Gigi Giliberti, presidente dello Juventus club doc Antonio Conte di Alberobello, è infatti orgoglioso di quanto organizzato insieme al direttivo dell’associazione quando, fin dal 14 dicembre 2013, hanno riservato gli spazi pubblicitari su La Gazzetta del Mezzogiorno, annunziando il viaggio con un aereo charter per Torino. Partenza per Torino da Bari-Palese il pomeriggio alle ore 16.00, arrivo alle 18.00 all’aeroporto Caselle e di qui tre pullman riservati, verso lo stadio dove ciascuno ha trovato il suo posto prenotato nei settori dove è stato possibile reperire i biglietti. Alla fine dell’incontro gli stessi pullman hanno accompagnato i tifosi all’aeroporto di Torino - Caselle da dove il jet delle POSTE ITALIANE, gestita da Air Mistral, è ripartito a mezzanotte ed è atterrato a BariPalese alle 01.45. “In tutto - sottolinea il presidente - eravamo 144 amici, di cui 25 di Alberobello e gli altri provenienti dalla Provincia di Foggia, da quella di Lecce, dalla Basilicata in particolare da Matera, 14 calabresi della vicina Sibari e 2 da Benevento”. L’appello dei partecipanti lo scandisce Giuseppe Palmisano, addetto alle relazioni con la Juventus. Gli altri componenti del direttivo, i vice presidenti Vito Tinelli e Piero Convertino, il segretario Antonello Palasciano, il tesoriere Domenico Vito Ramunni, i consiglieri Michele Locorotondo e Giuseppe Fornaio, dopo il successo di questo volo, hanno già messo in cantiere i prossimi, programmati per il 2 febbraio per l’incontro con l’INTER; per il 23 febbraio con il TORINO e per il 9 marzo con la FIORENTINA, con quest’ultima c’è un conto in sospeso per i tifosi bianconeri e bisogna cancellare la partita dell’andata, per questo ci sono, fra gli altri, i 144 tifosi del volo charter Bari-Torino dello Juventus club doc “Antonio Conte” di Alberobello. Il Club fa sapere che già, anche senza pubblicità sui giornali, sono arrivate le prenotazioni per l’INTER, visti anche i recenti “fraintesi” Vucinic-Guarin. di Tinelli Vito & C. CHARMING Tel. 080/4321396 Apulia & South of Italy Via Vecchia per Mottola z.i. 70011 ALBEROBELLO (BA) TOURS CHARMING TOURS Incoming Tour Operator [email protected] www.charmingtours.it [email protected] 70011 Alberobello (BA) - Piazza Sacramento, 17 Tel. +39.080.432.38.29 - Fax +39.080.434.81.44 A San Valentino... Cultura e Territorio Anno II - febbraio 2014 numero 02 24 Parcheggi: occorre decidere in fretta! I di Gianfelice De Molfetta l problema parcheggi nella nostra città è di vitale importanza per ospiti e i residenti. Una città UNESCO, che accoglie visitatori da tutti il mondo, deve dare la possibilità concreta, veloce ed economica di parcheggiare, è un modo sostanziale di accogliere. Su questo tema la Giunta Longo, con delibera n.ro 93 del 4 novembre 2013 ha disdetto il contratto con l’attuale società che gestisce i parcheggi a pagamento, per voler operare in proprio il servizio, ed ha chiesto agli uffici municipali la redazione di “un nuovo piano strategico dei parcheggi a pagamento, collegato ad una eventuale ZTL ( Zona a traffico limitato) per i bus, da utilizzare in questa città, nella forma della gestione diretta, con l’acquisto di tutti gli strumenti, …” I parcheggi nella fascia blu (via Trieste e Trento, Corso Vittorio Emanuele, Via Ten. Cucci e largo Martellotta, eccetera) sono stati collocati nelle vie di maggiore afflusso, senza distinguere gli spazi destinati agli ospiti e quelli per i residenti. La scelta operata, qualche anno fa, ha più il sapore di una raccolta di soldi, piuttosto che disciplinare un servizio che tenga presente le esigenze di tutti. Chi sono questi tutti? Innanzitutto I residenti nelle strade interessate ai parcheggi a pagamento. Questi Alberobellesi vivono una situazione molto diversa da quella degli altri cittadini, degli ospiti e di quelli che vengono al centro del paese per motivi di lavoro. Sono quattro categorie di utenti con diverse esigenze e problematiche. Gli spazi da destinare alla sosta, pertanto, vanno finalizzati alle categorie di cittadini. Chi abita, ad esempio, in Corso Vittorio Emanuele spesso parcheggia in via Alighie- ri o a Piazza Roma (quando non diventa garage gratuiti all’aperto di alcuni), perché mancano i posti- macchina. Pertanto questo cittadino è il più tartassato, in quanto paga l’IMU per la casa dove abita, paga le tasse al Comune e per vivere a casa sua paga, a volte, anche il parcheggio. Nelle strade del centro, oltre alle abitazioni private, vi sono uffici e negozi. Dove è scritto che chi viene al centro per lavorare deve occupare gli spazi delle strisce bianche? Non si possono creare per questi lavoratori aree riservate, non proprio sotto l’ufficio? Ebbene su questo problema, grave e sostanziale, per le tasche degli alberobellesi e per l’economia della nostra città, fin’ora non c’è stato alcun confronto pubblico. Si insedia la consulta dei commercianti, si parla con i venditori di souvenir, e i residenti del centro storico, non sono soggetti strettamente interessati ai problemi economici che in questa parte di Alberobello si sviluppano? Tutti discernano sul parcheggio e sul percorso dei bus dei turisti. Tutti dicono di cambiare. Cosa? E soprattutto come? La pianificazione turistica della ospitalità non può essere vessatoria, ma accogliente e stimolante a restare, non a fuggire subito perché si paga molto. In termini di parcheggio vi è già una delibera di giunta del mese di marzo del 2013 relativa alla circolazione dei camper in città. Completamente disattesa, nonostante gli esposti e le vivaci proteste degli abitanti della zona e di alcuni cittadini. Si parla di un piano strategico DOPO la delibera sui camper e dopo la disdetta alla società che gestisce i parcheggi a pagamento. Ma la strategia non viene prima dei singoli provvedimenti? Un paese come il nostro, visitato per 365 giorni all’anno, può permettersi, ad esempio, un responsabile della polizia municipale part-time e vigili a tre ore alla settimana? Nel frattempo, se ben guardate, siamo il paese più inquinato di segnaletica, mai vista tanta! Più è presente, più si confondono le idee. La dimostrazione sta nel fatto che per far rispettare i divieti già segnalati, il paese viene “cintato” dalla transenne. Un divieto è segnalato da un palo, da due transenne, da uno striscione, da un vigile, da un volontario della protezione civile! Non sono forse molti? Prenota in tempo utile per trascorrere con noi le tue festività natalizie, per assaporare i nostri menù della tradizione 70011 Alberobello (Ba) - Via De Amicis, 34/A Tel. 080.432.52.46 - Fax 080.432.20.46 www.doriaarredi.it - [email protected] Castellana Grotte (Ba) - Contrada Chiancafredda, 12 - S.S. Castellana-Monopoli Tel: +39 0804968710 - Fax: +39 0804963113 - P. iva: 06568410721 [email protected] - www.chiancafredda.it Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cultura e Territorio anagrafe Dal Foglio Settimanale della parrocchia di sant’Antonio BATTESIMI Domenica 5 gennaio Per Antonio di Nicola Lippolis e Maria Notarnicola Domenica 12 gennaio per Angelo di Vincenzo Veneziano e Giuliana Trisolini. Domenica 2 febbraio Per Giovanna di Amedeo G. Quarato e Marilena Pugliese ANNIVERSARI di MATRIMONIO Domenica 2 febbraio 50° per Lorenzo Laera e Antonietta Furno La domenica mattina dopo la messa delle 10.00 nel salone Sant’Antonio il Cinema per bambini (ma anche per i genitori). Numeri utili In ricordo Pronto soccorso 080.4328220 – 118 Guardia Medica 080.4328230 Ufficiale Sanitario 080.4328225 Ospedale di Putignano 080.4050111 RSA San Raffaele 080.4326228 080.4326200 Farmacia INDIVERI 080.4321019 Presso l’ Università degli studi di Roma “La Sapienza”, GIUSEPPE LONGO, figlio del nostro concittadino Mauro, ha conseguito con 110 e lode, la seconda laurea in SCIENZA DELL’ AMMINISTRAZIONE, discutendo brillantemente la tesi GLI STRUMENTI DI CONTROLLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL CASO DELLA REGIONE LAZIO. Relatore il chiarissimo professor Angelo Maria Petroni. A Giuseppe, già dottore in Giurisprudenza, vive congratulazioni e auguri affettuosissimi da tutti i parenti e dagli amici di papà Mauro, mamma Pina e zia Anna. Farmacia PETRELLA 080.4321047 NOZZE DI DIAMANTE Guardia di Finanza 080.4911017 Il 21 dicembre 2013 Antonio FUSILLO di i 89 anni e Maria Domenica VINCI di 80 anni, residenti in via cap. Di Mola, hanno festeggiato i 60 anni di matrimonio. Infatti, la loro unione fu celebrata nella chiesa madre di Noci il 21 dicembre 1953. Insieme ai loro figli e nipoti, Antonio e Maria, hanno ricevuta la gradita visita del sindaco avv. Michele LONGO e dell’assessore ai servizi sociali Giuseppe RICCI, i quali hanno consegnato agli “sposini” un attestato in ricordo di questo invidiabile traguardo, non molto comune. All’augurio del sindaco per i sessanta anni di vita trascorsi insieme, Antonio ha risposto con serenità “non c’e ne siamo accorti”, il che la dice lunga sul bel rapporto intercorso tra i due, costellato di eventi gioiosi e dolorosi, ma sempre nella comprensione e nell’amore reciproco. Che siano di esempio per le coppie più giovani. Carissimi Antonio e Maria, ci rivediamo fra 10 anni per festeggiare le nozze di platino Un saluto da Gianfranco Romanazzi Carabinieri 080.4321010 Polizia Locale 080.4325340 Corpo Forestale 080.4322848 Vigili del Fuoco 080.4911222 Polizia Stradale 080.4963680 La Vigilante 080.4325621 080.4321960 Municipio 080.4036211 Ufficio Turistico 080.4322060 Stazione FSE 080.4321344 Ufficio Postale 080.4320311 Informagiovani 080.4322280 Acquedotto Pugliese 800.735735 ENEL 803.500 800.900800 ELA FANIZZA IN PANARO N \17\11\1942 M \23\01\2014 25 Atto di accusa? La palestra Sono stati avviati, i lavori della costruzione della palestra nel plesso scolastico di via Barsento, dove c’era un campetto all’aperto. I lavori sono iniziati e come mostriamo nella foto proseguono con ritmo normale. Quest’opera fu voluta fortemente dal sindaco De Luca, su istanza delle insegnanti soprattutto della scuola materna perché quel complesso non aveva ampi spazi coperti. Villa Donnaloja La villa Donnaloja la rivedremo aperta alle prossime prime comunioni o cresime, perché, a parte la Parrocchia di Sant’Antonio, nessun altro è mai entrato in questo spazio ordinato che fa bella mostra di sé alle spalle di un cancello desolatamente chiuso. Uno spazio importante, al centro del Rione Monti, dove occorre da subito pensare una custodia e un utilizzo intelligente. Un problema non sociale ed economico, ma turisticopolitico. Lavori fognari Su via Barsento sono stati avviati i lavori idrici e fognari per il Contratto di quartiere, ossia le abitazioni che si stanno realizzando nello spazio fra la scuola e la conceria. Sono alloggi destinati ai più bisognosi. Stop via della Coreggia Andiamo tutti di corsa! Siamo distratti talvolta fermarsi ad uno stop è un optional! Se poi allo stop, mancano pure le strisce orizzontali, allora siamo giustificati … Attenzione ai conducenti delle auto e a chi ha l’obbligo di rifare la segnaletica orizzontale. Ph. Donato SPECIALE. Sotto il ponte La sistemazione della strada sotto il ponte di via Noci è un problema che ci trasciniamo da anni. Le forti piogge creano in quel punto sempre disagi. Si continua ad intervenire per rendere più sicura la situazione di quel breve ma strategico tratto di strada. Le foto qui pubblicate, non sono un atto di accusa. Vogliamo solo dare una mano di aiuto, su segnalazione dei cittadini, a chi deve intervenire, in primo luogo noi Alberobellesi, che dovremmo amare e difendere il nostro paese. Lavori ferroviari Abbiamo già segnalato l’aggiudicazione per i lavori di rifacimento del ponte sulla ferrovia di via Giuseppe Notarnicola. Adesso sono iniziati. Sparirà, senza che nessuno protesti, anche il capolavoro del ponte in pietra. Qual è l’autorità competente per la difesa del nostro patrimonio culturale? La circonvallazione Recentemente una corrispondenza giornalistica “poetica” ha fatto rilevare la mancanza di marciapiedi sulla nostra circonvallazione Viale 7 liberatori della Selva, con la risposta – letterale – dell’assessore al ramo “nessuno mi ha detto niente”. A parte che i marciapiedi vanno sistemati e costruiti all’interno della cinta urbana dove sono disastrati e rotti e poi perché non costruirli anche fra Alberobello e Locorotondo visto che i pellegrini vengono per i Santi Medici? Chi fa da se Chi fa da se, fa per tre non solo in casa, anche davanti all’uscio. Così Donato Rongo, in abiti da lavoro, ha sistemato l’aiuola, potando e rigenerando le piante. Potando non tagliando! Alluvione La sistemazione definitiva della rete di scarico delle acque meteoriche è in arrivo. Dopo l’alluvione di ottobre scorso sono stati finanziati i lavori per incanalare le acque piovane nell’ultimo tratto da via Cristoforo Colombo, attraverso via Paisiello, fino al punto di smaltimento finale. Nel frattempo sono stati appaltati, per 2.000,00 euro, la pulizia della griglia del recapito per evitare intasamenti e quindi allagamenti. 28 Brevi di Cronaca Anno II - febbraio 2014 numero 02 Trovati e restituiti 2.500 euro Può capitare di trovare un portafoglio o un sacchetto chiuso, che contenga oggetti di valore. E quando trovi 2.500,00 euro, oltre i documenti del proprietario, la voglia di buttare tutto e trattenere i soldi, visti i tempi, è facile. Non è facile perché i soldi possono anche essere il frutto del lavoro e dei sacrifici. È successo così! Durante le festività natalizie sono stati trovati e restituiti. La mancia? 250.00 euro, il 10 per cento! No grazie! Siamo sotto Natale meglio la beneficenza! Così è stato. L’opera Don Guanella ha ricevuto il versamento. Ci sono ancora persone oneste che restituiscono i soldi, che fanno la fila per pagare le tasse, sbagliate, che parcheggiano nelle strisce blu sotto casa pagando il ticket. Ci sono, non sono rare. Questa è la storia. I personaggi? Hanno nome e cognome, ma ci hanno chiesto di non scriverli. Quattro giovani ladri fuggiti nelle campagne I militari della Stazione Carabinieri di Alberobello, durante il normale servizio di perlustrazione per il controllo del territorio, nelle ore notturne, il 10 gennaio, in Contrada Popoleto, incrociavano una Fiat Punto con a bordo quattro giovani non del luogo. Questi alla vista dei militari si allontanavano velocemente. Iniziava così un inseguimento durato alcuni minuti. Il conducente dell’autovettura sospetta, all’altezza del campo sportivo, nel girare a destra (in direzione del Ristorante “GLI ULIVI”) perdeva il controllo andando a sbattere violentemente contro un muretto a secco. I quattro giovani, comunque usciti illesi dall’auto, sono fuggiti a piedi nelle campagne circostanti. Da un controllo alla Banca Dati, l’autovettura è risultata rubata a Roma. All’interno sono state trovate due grosse taniche vuote con tubo in gomma per l’aspirazione di benzina o gasolio, vari attrezzi da scasso (“piede di porco”, seghetti, palanchini e torce). Tutto materiale solitamente usato per i furti in appartamento. L’autovettura e gli attrezzi da scasso sono stati sequestrati. Sequestrate alcune dosi di marjiuana a un giovane alberobellese Il 15 gennaio i militari della Stazione Carabinieri di Alberobello, durante un normale controllo finalizzato alla prevenzione ed eventuale repressione allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno fermato e deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Bari, un ragazzo alberobellese. Il giovane, a più riprese, aveva effettuato movimenti sospetti, uno dei quali aveva permesso ai militari di procedere al sequestro di alcune dosi di sostanze stupefacenti del tipo leggero “marjiuana”. In tale circostanza un altro giovane, sempre nostro concittadino, veniva segnalato amministrativamente alla Prefettura di Bari quale assuntore di sostanze stupefacenti. Discarica abusiva in Coreggia Nella mattinata del 27 gennaio il Comando Stazione Forestale di Alberobello ha operato il sequestro penale preventivo di una discarica abusiva delle dimensioni di mq. 140 circa e di un quantitativo di rifiuti stimato in 450 mc. circa, in Coreggia. I militari ponevano fine ad una attività illecita ormai sempre più frequente nei nostri territori: quella dell’attività di gestione delle discariche abusive. In particolare, i rifiuti costituiti da materiale di risulta da attività di costruzione e demolizione unitamente a materiale plastico, venivano accumulati e abbandonati per un lungo periodo di tempo, senza alcuna separazione dal terreno sottostante esposto perciò al pericolo d’inquinamento, in una situazione di fatto che, nell’ottica della tutela per l’ambiente presenta connotazioni tipiche della discarica, intesa come luogo in cui si svolge lo smaltimento di rifiuti (o alcune fasi di smaltimento) mediante deposito sul suolo o nel suolo. Di fatto, nel caso di specie sussiste un presupposto necessario, quale la chiara intenzione del proprietario del sito nonché produttore dei rifiuti, di volersene disfare. Motivo per cui si configura la caratteristica di una discarica abusiva. Il proprietario è stato denunciato a piede libero. Furto sventato Nella serata del 21 gennaio, veniva segnalata la presenza di alcuni giovani in Via Lamarmora, intenti a forzare, con degli attrezzi, la porta di una abitazione. Sul posto arrivavano immediatamente una pattuglia dei Vigili Urbani ed una della locale Stazione dei Carabinieri. L’intervento tempestivo permetteva di sventare il furto. Infatti, i malfattori avevano danneggiato solo la porta di ingresso senza accedere all’interno dell’abitazione. I ladri, sorpresi dalla presenza dei militari, fuggivano a bordo di autovettura poi risultata essere stata rubata nel Comune di Modugno. Anno II - febbraio 2014 numero 02 Il Commento Atti di vandalismo nella “Michelangelo La Sorte” di via Barsento La notte nella scuola, la mattina fermati IL FATTO La notte fra il 22 e il 23 gennaio, ignoti, dopo aver rotto una finestra del plesso scolastico di Via Barsento entravano nelle aule ribaltando il contenuto di cassetti ed armadietti; in alcune aule sono stati rinvenuti recipienti di vernici svuotati in terra, in altre, utilizzando gli spray rinvenuti sul posto, sono stati imbrattati i muri. Vista la gravità dell’episodio e il tempo necessario per il ripristino dei danni, il sindaco ha sospeso le lezioni per due giorni, così gli alunni sono stati costretti a far ritornare a casa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione, in collaborazione con la Polizia Municipale, che effettuavano il sopralluogo. Successivamente, a seguito di segnalazioni ricevute da “La Vigilante”, gli stessi militari riuscivano ad individuare uno dei giovani teppisti. Durante la perquisizione domiciliare, venivano trovate delle scarpe da ginnastica con residui della stessa vernice versata all’interno della scuola elementare “Michelangelo La Sorte con la suola identica alle tracce rinvenute sul posto. Nella tarda mattinata venivano identificati altri due giovani minorenni che ammettevano le proprie responsabilità. In particolare sul telefonino di uno di loro vi erano le fotografie delle aule imbrattate durante la notte. I tre sono stati denunciati: il maggiorenne, in stato di libertà alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Bari, mentre i due minori alla Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni. Costruire una rete di valori di Lia Copertino assistente sociale C i sono sempre stati episodi di violenza e di vandalismo, ma la causa di tali fenomeni negli ultimi anni non è la bravata in se per se, è la crisi di un sistema: la famiglia che era un argine di valori, la scuola dove si insegna, ma non si educa più, la televisione e i giornali che parlano poco di cultura. Gli enti locali? Spetta a loro in quanto espressione della società civile attivare un sistema di rete fra tutte le parti migliori della cittadinanza attiva per ritrasmettere i valori del vivere civile: onestà, fiducia, sacrifici senso del dovere e del bene comune. Soprattutto spetta alla Amministrazione locale questo ruolo di propulsore e di raccordo perché sono istituzioni vicine alla gente, al contatto quotidiano con le povertà. L’analisi “La speranza che vi sia ancora giustizia per Itaca” Q di Valentina Liuzzi psicologa uando in una comunità avviene un atto vandalico che colpisce luoghi e beni che le appartengono e quando ad agire sono proprio i figli di quella comunità, i giovani che in essa sono cresciuti e stanno diventando adulti, la riflessione non può che riguardare la comunità intera, i “grandi” in particolare! E’ quello che è accaduto, di notte, nella Scuola Primaria “La Sorte” e in quella dell’Infanzia “Notarnicola”, quando tre ragazzi hanno irrotto nelle stanze in cui i bambini trascorrono molte ore della loro quotidianità, danneggiando ambienti e utilizzando impropriamente materiali preziosi per una scuola, quella italiana, che ha difficoltà anche a sostenere le spese più elementari! Ciò ha comportato un danno umano oltre che all’erario, se si pensa che per due giorni il normale svolgimento delle lezioni è stato sospeso e anche la mensa e i bambini hanno dovuto rinunciare ad apprendere, a socializzare, a stare là dove dovrebbero crescere e diventare migliori… La questione non può soltanto trovarci indignati, offesi, arrabbiati, giudicanti, questo non può bastare! Il tema dei giovani e del loro disagio, ci riguarda inevitabilmente ed è lo specchio del disagio dell’intera società, che non riesce a stare al passo con i cambiamenti repentini della famiglia, dell’identità, del mondo del lavoro, ecc. Occorre una riflessione più profonda e più ampia. Non credo che sia casuale la scelta del luogo in cui agire tutta la propria aggressività. Perché una scuola e non un negozio o uno studio? Forse l’attacco di questi giovani è proprio all’istituzione; la scuola rappresenta proprio il luogo simbolico dell’adulto autorevole, del maestro, non solo il luogo dell’apprendimento. L’attacco è, forse, all’adulto, all’autorità, di cui vengono imbrattati i muri, i pavimenti e le tende, per chiederne una qualche reazione. Dove sono i padri? Dove sono i maestri? Dov’è l’autorità? Chi pone il limite? I tre ragazzi di cui tanto si è parlato in questo paesino che non risparmia predicozzi a nessuno e in cui tutti sentono di potersi ergere a giudici perfetti, hanno offerto il braccio ad una miriade di altri ragazzini che a quell’ora erano a casa, apparentemente sereni nei loro letti caldi, ma che ugualmente soffrono e chiedono disperatamente che un adulto ci sia nelle loro vite, uno che possa farli sentire al sicuro, che possa indicare loro una via, che li accolga e li rimproveri, che indichi loro una Legge, che la smetta di latitare e di fare l’amico! Da Freud in poi, la psicoanalisi ha introdotto il concetto di “Complesso di Edipo”, con la conflittualità generazionale tra padri e figli. Oggi lo psicanalista Massimo Recalcati propone una nuova ed interessante prospettiva, evoca “la figura omerica di Telemaco come il rovescio di quella di Edipo”. Edipo viveva il proprio padre come un rivale, come un ostacolo sulla propria strada, “Telemaco, invece, coi suoi occhi, guarda il mare, scruta l’ orizzonte. Aspetta che la nave di suo padre - che non ha mai conosciuto - ritorni per riportare la Legge nella sua isola dominata dai Proci che gli hanno occupato la casa e che godono impunemente e senza ritegno delle sue proprietà”. “Egli cerca il padre non come un rivale con il quale battersi, ma come un augurio, una speranza, come la possibilità di riportare la Legge sulla propria terra. Se Edipo è la tragedia della trasgressione della Legge, Telemaco incarna l’ invocazione della Legge; egli prega affinché il padre ritorni dal mare e pone in questo ritorno la speranza che vi sia ancora giustizia per Itaca”. 29 30 Coreggia Anno II - febbraio 2014 numero 02 Incontro cittadino di Mariangela Palmisano D omenica 19 gennaio si è svolto l’incontro con l’Amministrazione comunale promosso dal Comitato Cittadino per la Tutela della Salute e Ambiente sull’esempio di quelli che in passato organizzava l’associazione l’occhiazzurra (associazione culturale fondata dalla compianta poetessa Angela Palmisano). La riunione si è tenuta nella sede dell’Associazione, di proprietà della Parrocchia dei Santi Medici, e si è potuta svolgere soprattutto grazie al senso civico e alla dedizione del direttivo della stessa associazione che da oltre 15 anni si contraddistingue per la valorizzazione e promozione dei valori e delle esigenze della comunità. Erano presenti il Sindaco Michele Longo, gli assessori: Costantino Greco, Cosmo Perta e Giuseppe Ricci, e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Pugliese con i consiglieri Piero Carucci e Vitantonio Ignisci. Assenti, perché non sarebbero stati invitati, i consiglieri comunali di minoranza. Moderatore Sabino Palmisano, referente del comitato organizzatore.Gli argomenti proposti per la discussione sono abbastanza importanti e, tenuto conto che era di domenica sera, la partecipazione e il dibattito sono stati vivaci e costruttivi. VIABILITà e SICUREZZA STRADALE L’argomento viabilità e sicurezza stradale ha occupato la maggior parte del tempo. La scorsa estate venne preso l’impegno da parte degli Amministratori di provare a redigere un progetto con i vigili urbani, che potesse garantire la sicurezza sia degli automobilisti sia dei pedoni secondo la normativa attuale. Il consigliere Vitantonio Ignisci, (di cui riportiamo un suo intervento su questo specifico tema) in qualità di delegato alla Coreggia, ha illustrato la proposta preparata, che al momento riguarderebbe la prima parte di Via Angelo Turi e garantirebbe la possibilità di camminare a piedi senza pericolo con il rispetto del limite di velocità di 30 km/h, a suo tempo installato, ma molte volte non rispettato e con la creazione di un parcheggio per circa 30 posti macchina. Per questo tratto di strada si sarebbe pensato ad un “senso unico” dalla Piazzetta Madonna del Rosario sino all’incrocio della Scuola. Lungo questo percorso (stretto) hanno sede l’ufficio postale e lo sportello bancario e, in un prossimo futuro, anche la farmacia. Sarebbero previste anche la realizzazione di due rotonde: in viale Serenissima e in Via Scrasciolla. Questo progetto, secondo il parere del sindaco, darebbe dignità alla Coreggia diventando un piccolo centro urbano anziché solo un attraversamento superveloce. La maggior parte di presenti non ha condiviso la soluzione avanzata, facendo presente la necessità di sistemare prima le arterie stradali laterali lasciando intravedere, purtroppo, problematiche soprattutto personali piuttosto che l’interesse per il bene della collettività. Alcuni cittadini presenti hanno anche pen- sato che la proposta del “senso unico” sia stata fatta per “agevolare qualcuno” ribadendo che il problema di trovare il parcheggio sia un dovere dei proprietari degli immobili delle Poste, negozi o banca (n.d.r. gli immobili in questione però sono stati fatti oltre 30 fa quando non c’era ancora la regola di lasciare determinati metri dalla strada pubblica). Anche questa volta, nonostante la buona volontà degli attuali amministratori, (proprio come nella passata giunta, quando l’allora consigliere delegato, Vito Carparelli, aveva tentato di proporre una soluzione al problema) non si è arrivati ad un accordo. Purtroppo tutti vogliamo tutto ma nessuno vuole rinunciare a nulla. ANTENNE Dopo il dibattito molto acceso sulla viabilità, si è parlato delle antenne. In Coreggia ve ne sono due, una per la telefonia mobile e l’altra per l’amplificazione del segnale wifi; ambedue costruite su proprietà privata. Questo argomento (che ha innestato la nascita del comitato) è molto sentito da tutta la popolazione coreggiana, ma, anche qui si ha l’impressione che il dibattito sia frutto più di faide personali che di vero interesse per il bene pubblico. I rappresentanti della Giunta Longo hanno dichiarato che, pur Coreggia Anno II - febbraio 2014 numero 02 Colloquio con Vitantonio Ignisci Dare dignità alla Coreggia P essendo contrari alle installazioni delle antenne, queste al momento hanno le carte in regola viste le misurazione che sono state fatte sia all’esterno sia all’interno dell’edificio scolastico; anzi è risultato più dannoso lo squillo di un telefonino avvenuto durante la misurazione. Inoltre agli intervenuti si è assicurato l’avvio dell’iter burocratico per la realizzazione del piano della antenne. (vedi La Piazza n.8 dicembre 2013 a pag. 17). TARES Sull’argomento tassa sui rifiuti ha risposto, puntualmente, l’assessore Cosmo Perta informando che le cartelle corrette arriveranno nei prossimi mesi e potrebbero contenere sia aumenti come anche riduzioni. L’errore registrato a dicembre, solo sulle utenze domestiche, si è verificato per il trasferimento dal vecchio sistema della TARSU a quello della TARES con l’intervento della variazione dei parametri. Chiunque avesse dubbi o dovesse comunicare eventuali agevolazioni (Legge 104 o possesso compostiera) può rivolgersi agli uffici comunali. Per quando riguarda questo specifico argomento, ci si dovrebbe impegnare tutti per la differenziata al fine di evitare di pagare la ecotassa regionale. RETE IDRICA Per quanto concerne l’ampliamento della rete idrica, nonostante un progetto redatto e illustrato dall’Ing. Vito Colucci nel precedente incontro, ci sarebbero ancora problemi burocratici che l’Amministrazione cercherà di risolvere. TRASPORTI L’assessore Cosimo Perta, per quanto attiene il trasporto urbano pubblico, ha comunicato che sarà presto espletato un servizio navetta che collegherà i vari punti di Alberobello, compresa la Coreggia. Dopo un incontro che sembrava essere una seduta di consiglio comunale per la vivacità degli interventi dei cittadini, pur mancando l’opposizione politica, ci si è congedati dandosi appuntamento tra qualche mese. er meglio approfondire quanto dibattuto nell’incontro in Coreggia, abbiamo chiesto al dottor Vitantonio Ignisci, consigliere delegato per la frazione, cosa significa dare dignità alla Coreggia. Questa affermazione è stata fatta dal sindaco durante l’incontro e da lei ripresa, cosa intendevate dire? La domanda mi sembra capziosa e tendente ad alimentare inutili polemiche. Nel contesto si parlava di ridare “dignità ad una strada, al centro urbano di Coreggia” e non certo ai Coreggiani, che l’hanno sempre avuta: probabilmente da alcuni non è stato ben compreso quanto discusso su questo tema durante l’incontro. L’amministrazione, in sostanza, vuole porre le basi per progettare e realizzare un futuro ricco di prospettive e sicuramente la sistemazione viaria di una zona abitata restituisce vivibilità e quindi ai cittadini, sicurezza e spazi attrezzati. Infatti è nostra intenzione creare un percorso pedonale che va dalla Piazzetta Madonna del Rosario alla Parrocchia San Vito Martire, oltre a creare lungo tutto il tratto posti auto compresi spazi per disabili. A tal proposito rivolgo io due domande ai Cittadini di Coreggia: 1) Vi sentite sicuri nell’attraversare oggi a piedi il centro abitato o di lasciare da soli i vostri figli in centro, in modo da andare liberamente in Chiesa o in altri posti? 2) Volete che la nostra strada principale rimanga una strada di passaggio o meglio di collegamento tra Fasano e Alberobello, di difficile percorribilità e che costringe a gimcane tra auto parcheggiate e provenienti da entrambe le direzioni? Le chiedevo un chiarimento sulla “dignità” per fugare qualsiasi interpretazione e di gdm ricevere quindi da lei una interpretazione autentica. Comunque perché vi sono riserve da parte dei cittadini al progetto del “senso unico” base di partenza per il discorso da lei accennato? Le resistenze ci sono e sono forti, ma sono anche prevedibili perché il cambiamento è all’inizio sempre di difficile comprensione. I miei concittadini coreggiani d’istinto ci credono poco; anche io, devo essere sincero, ho riflettuto su questo cambiamento e ho concluso che per realizzare il progetto occorrono due presupposti: il primo è un tempo di prova e il secondo è la completezza dell’’intervento. Faremo una prova per 60- 90 giorni, poi tireremo le somme e nel contempo dobbiamo trovare aree ed attrezzarle a parcheggi, percorsi alternativi sicuri e infine creare le rotonde come smistamento ordinato del traffico. Vogliamo tentare la realizzazione di un anello di viabilità intorno all’’abitato. Pensi un attimo alla possibilità di aver un territorio ordinato e controllato e a quanti possano pensare di venire ad aprire nuove attività nella nostra frazione. Per esempio quando avremo la farmacia, si può ipotizzare l’insediamento di uno studio medico? E se ciò avvenisse; quale sicurezza stradale e quale controllo della viabilità garantirebbe i cittadini nostri ospiti? Un intervento attuale per un domani possibile? L’obiettivo è quello di dare inizio a un cambiamento, per un progetto futuro più complessivo e quando avremo superato questa fase di prova, avremo certamente le idee più chiare sul progetto definitivo per la sistemazione della viabilità e del centro urbano di Coreggia. 31 32 Coreggia Anno II - febbraio 2014 numero 02 Riaperta la chiesa di San Vito Martire di Mariangela Palmisano Le foto sono di Francesco Notarangelo D opo due anni di lavori, la chiesa, nella notte più Santa dell’anno, è stata riaperta anche ai cuori dei fedeli. Alle 21.30 del 24 dicembre l’appuntamento era alla Madonna del Rosario, dove per due anni si sono svolte tutte le attività parroc- chiali ed è stata ospitata la statua di San Vito. Di qui con la preghiera, con il canto e la lampada della Pace, il simulacro del Santo è stato portato nella sua storica dimora, accompagnata dagli applausi e dall’emozione dei fedeli, che hanno preceduto l’ingresso. Dopo i ringraziamenti da parte del parroco, don Francesco Sabatelli e del consigliere comunale Vitantonio Ignisci, è iniziata la celebrazione eucaristica. Erano presenti gli assessori Giuseppe Ricci, Daniela Salamida e molti fedeli, alcuni provenienti da Alberobello. Durante la cerimonia religiosa, molto sobria, ma resa importante dalla casula della sua ordinazione sacerdotale indossata dal parroco don Francesco, è stato offerto, da una famiglia coreggiana, un nuovo leggio in legno. Dopo la Santa Messa è stato organizzato all’esterno della parrocchia, dai collaboratori parrocchiali, un buffet augurale con pandoro, panettone e spumante. La Festa della nascita di Gesù è proseguita la mattina successiva con la Santa Messa del Giorno di Natale. Era presente il Sindaco, Michele Longo, accompagnato dal consigliere delegato Vitantonio Ignisci. Don Francesco ha fortemente voluto la presenza del parroco emerito di Coreggia don Pietro Giannoccaro che è stato gentilmente ed amorevolmente accompagnato sull’altare. Don Pietro, nonostante i suoi non pochi problemi di salute, ha comunque augurato “a modo suo” ai presenti un sereno Natale. La giornata, si è chiusa con un concerto, voluto dall’amministrazione comunale, del quartetto jazz composto da: Giuseppe Delre (voce), Dino Plasmati (chitarra), Vince Abbracciante (organo) e Marcello Nisi (batteria). Con questo spirito natalizio sono state organizzate anche le “tombolate in … famiglia” per trascorrere in modo sobrio due domenica (29 dicembre e 5 gennaio). Durante la messa dell’Epifania, ultima festa del periodo natalizio, l’offer- torio è stato “animato” dalla presenza di 3 piccoli Re Magi. Possiamo quindi dire che finalmente la chiesa è stata ri…fatta ora bisognerebbe ri…fare i parrocchiani! Attualità e Politica Anno II - febbraio 2014 numero 02 Consiglio comunale dei ragazzi: Roberta Rinaldi vice Sindaco Daniel Edoardo Tucci è il nuovo sindaco D aniel Edoardo Tucci, 1^ B della Scuola Media “Tinelli”, è il nuovo sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Alla riunione, appositamente convocata, nel pomeriggio del 24 gennaio, tenutasi nella Sala Consigliare del Comune, oltre ai 21 ragazzi risultati eletti nelle consultazioni elettorali svoltesi il 10 dicembre 2013 (già comunicati nel numero scorso del giornale e qui riportati), erano presenti il sindaco Michele Longo, la Vice Sindaco Daniela Salamida, l’Assessore Piero Susca, il consigliere Vito Carparelli ed una folta cornice di pubblico fra insegnanti e genitori. Fungeva da segretario verbalizzante il dirigente Nino Salamida. Alla fase preliminare di appello e presentazione dei nuovi consiglieri è seguita la doppia votazione per la elezione del sindaco e quella del vice sindaco, dalle quali sono risultati eletti rispettivamente Daniel Edoardo Tucci e Roberta Rinaldi. Il neo sindaco, nel suo discorso di investitura, non ha mancato di rimarcare le sue origini straniere, manifestando, nel contempo, la gioia di trovarsi in questa “terra stupenda” così l’ha definita. “Sono nato in una terra lontana – ha proseguito LISTA N. 1 SCUOLA PRIMARIA 1. BLONDA CHRISTIAN 2. BRUNO ISABELLA 3. BUZZERIO MARCO 4. DE MICHELE ONOFRIO 5. DI MOLA FRANCESCO 6. GIROLAMO ALESSANDRO 7. MAGGI ANICA 8. NOTARANGELO GABRIELE 9. PERRINI GIUSEPPE 10. RINALDI ROBERTA Daniel – dove i bambini vivono in condizioni di disagio e, nella maggioranza dei casi, vengono abbandonati a se stessi. Mi ritengo fortunato perché sono figlio di due terre, quella che mi ha visto nascere e l’altra che mi sta dando l’opportunità di vivere, grazie anche ai miei nuovi genitori. Grazie a tutti voi che mi avete eletto a sindaco dei ragazzi. Sarà nostro compito osservare, consigliare, suggerire, discutere i nostri problemi e presentare le nostre richieste al “consiglio dei grandi”, per vivere al meglio in questa nostra città. Il dovere, che sento, è quello di sostenere le istituzioni per curare e tramandare la storia e le tradizioni di Alberobello ammirata da tutto il mondo”. Il Sindaco Michele Longo, nel chiudere i lavori si è complimentato con tutti i ragazzi, eletti ed elettori, perché “sono loro i rappresentanti della comunità, ma soprattutto gli amministratori del futuro”. Nel sottolineare l’efficacia e la bontà della politica, come mezzo di sostegno civile e sociale per la collettività, ha esortato i ragazzi a fare proposte che il consiglio dei grandi provvederà ad approvare. Nel prossimo consiglio utile (dei grandi) si procederà alla ratifica ufficiale degli eletti e alla investitura del neo sindaco con la tradizionale fascia tricolore. LISTA N. 2 SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO 1. BALDINI ANTONIO FERNANDO 2. BELVISO ARIANNA 3. COLUCCI MARCO 4. ELLECOSTA MARIE NIVES 5. GILIBERTI FABIO 6. LEO ALESSIA 7. LIPPOLIS DAVIDE 8. MASCIULLI PAOLA 9. SGOBBA EMILIO 10. SGOBBA SIMONE 11. TUCCI DANIEL EDUARDO 33 34 Attualità e Politica Anno II - febbraio 2014 numero 02 Nel palazzo INGEGNERE CAPO La funzione rimane ancora scoperta. L’ex assessore L’Abbate faceva rilevare il danno irreparabile dopo due anni di questa provvisorietà e la necessità di un forte valore aggiunto in questo settore per adempiere alle esigenze di una città UNESCO. Il posto è vacante dal 31 dicembre 2013, e nella scia dei rinnovi parziali, il sindaco ha conferito l’ incarico per un mese (fino al 20 febbraio 2014) al geom. Francesco Aquilino, dipendente comunale, in attesa degli adempimenti del bando. Nel frattempo il geom. Pinuccio Palmisano è a metà servizio fra Alberobello e Martina Franca. SEGRETARIO GENERALE È stato nominato per due mesi fino a marzo 2014, il dott. Pasquale Mazzone, 62 anni con esperienza in grossi centri della BAT.Si continua con incarichi a termine dopo il dott. Lozzi la cui risoluzione del rapporto ha molti lati oscuri. Infatti mentre il sindaco nel Consiglio comunale del 9 dicembre dichiarava che il rapporto si interrompeva perché Lozzi doveva ritornare a Poggiorsini, nella stessa seduta pubblica l’interessato, spiazzando tutti, dichiarava che diventava segretario comunale a Adelfia. CODICE DI COMPORTAMENTO Stabilito che non esiste nessuna legge che rende gli uomini onesti, ma è l’animo e la cultura dell’individuo che ne detta il comportamento, nella pubblica amministrazione si divertono da sempre ad emanare regolamenti tesi ad evitare la corruzione. La cronaca insegna che il fenomeno continua. Ebbene il Comune di Alberobello si è adeguato e con delibera di Giunta del 27 dicembre 2013 ha adottato uno schema di codice di comportamento aperto alle osservazioni di chi può avere interesse. Non sappiamo che effetto avrà questo codice, ma, a noi con i capelli bianchi, ha fatto sorridere leggere questo comma dell’art. 10 dal titolo: COMPORTAMENTO NEI RAPPORTI PRIVATI 2. In particolare, nei rapporti privati con altri enti pubblici, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, il dipendente: - non promette facilitazioni per pratiche d’ufficio in cambio di una agevolazione per le proprie; - non chiede di parlare con i superiori gerarchici dell’impiegato o funzionario che segue la questione privata del dipendente, facendo leva sulla propria posizione gerarchica all’interno del Comune; - non diffonde informazioni e non fa commenti, nel rispetto e nei limiti della libertà di espressione, volutamente atti a ledere l’immagine o l’onorabilità di colleghi, di superiori gerarchici, di amministratori, o dell’ente in generale. ... nel senso che se il pubblico dipendente deve incazzarsi, deve recarsi al bagno da solo e lì parlare guardandosi allo specchio! POLIZIA LOCALE Il vigile Martino Longo ci ha informato che si è tenuta a Milano (il 12 gennaio) e a Roma (13 gennaio) una mobilitazione nazionale della polizia locale “tutti sotto un’unica bandiera”. Questo movimento, il cui coordinatore nazionale è il dott. Salvatore Rabita, della Polizia Municipale di Caltanisetta, chiede pari dignità e opportunità con le altre Polizie Nazionali. L’ultima norma in materia, infatti, risale al 7 marzo 1986, “legge quadro 65/1986, sull’ordinamento della polizia municipale”, che riconosce ai “VIGILI URBANI” lo “status di Poliziotto Municipale” ponendo fine alla discriminazione (non solo nel termine, ma soprattutto giuridicamente) esistente fra le diverse polizie dello Stato e i servizi di vigilanza urbana dei comuni. Da quindici anni a questa parte, alle tante riforme che si sono succedute, tra cui quella relativa alla modifica dell’art. 117 della Costituzione, alle nuove attribuzioni ai Comuni in materia di Sicurezza Urbana con conseguente aumento di compiti, funzioni e nuovi rischi, non sono seguiti adeguati strumenti di tutela e di lavoro alla Polizia Locale disconoscendo di fatto quello STATUS, che 30 anni prima gli era stato riconosciuto. Oggi la Polizia Locale è sempre più presente nella la sicurezza urbana, ma la politica preferisce nascondere questa realtà ai cittadini, alimentando invece la visione antipatica, banale e arcaica del “Vigile che fa la multa”. Se un Vigile Urbano viene ucciso in servizio, come accadde a Nicolò Savarino a Milano, a differenza di Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, non è riconosciuto NULLA, in quanto il governo Monti nel togliere la norma sulle cause di servizio per i dipendenti degli enti locali, ha dimenticato che tra costoro ci sono gli agenti delle Polizia Locale. San Sebastiano patrono dei vigili Il 20 gennaio, giorno di San Sebastiano, la Polizia Municipale festeggia il Santo Patrono del corpo. La ricorrenza, onorata in tutte le città, rappresenta un momento di riflessione, di valutazione, ma soprattutto di rendicontazione. La nostra Polizia Municipale,con un programma sobrio, ha previsto la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di San Vito Martire in Coreggia, officiata da don Francesco Sabatelli, alla presenza di autorità civili e militari. Il comandante Giuseppe Rutigliano, nella relazione sull’attività svolta nell’anno 2013, ha evidenziato i seguenti temi. Per la sicurezza stradale, a fronte di un incremento delle violazioni, si è avuto una diminuzione di incidenti. “Questo è il frutto – ha sottolineato il funzionario – dell’impegno profuso, in sinergia con l’Associazione “Vivi la strada”, in tema di educazione stradale”. Grande cura è stata rivolta alla salvaguardia del territorio, in collaborazione con il Corpo Forestale, per interventi mirati a prevenire e reprimere nel settore urbanistico e nella conservazione del patrimonio dei trulli come anche le azioni congiunte rivolte alla prevenzione di incendi campestri e boschivi, e alle recenti calamità atmosferiche, grazie anche al supporto de La Vigilante, ai volontari del SER e della Protezione Civile”. “In sinergia con le locali stazioni dei Carabinieri - ha proseguito Rutigliano - un’attenzione particolare è stata rivolta agli esercizi pubblici, con interventi mirati al rispetto delle norme igieniche e sanitarie.” Il messaggio conclusivo lo ha rivolto ai componenti del corpo, per l’impegno profuso che, comunque, “non è mai troppo –ha precisato - nel momento in cui si rende necessaria una maggiore presenza perché i cittadini avvertano la vicinanza, la tutela ed il puntuale sostegno degli uomini con la divisa”. Attualità e Politica Anno II - febbraio 2014 numero 02 Francesco Gallo, vigile urbano caduto sul lavoro di C. G. Per l’occasione, al fine di sottolineare il significato del servizio di questi pubblici ufficiali, (come ricordato prima con la nota inviataci da Martino Longo) riportiamo il racconto del nostro Carmelo Gallo il cui fratello, giovane vigile urbano a Taranto, cadde nell’adempimento del dovere. D opo oltre cinquantenni, la città di Taranto, ricorda il vigile urbano Francesco Gallo, caduto nell’adempimento del proprio dovere. A lui Taranto, dopo il monumento funerario nel cimitero, ha voluto dedicare la nuova Caserma del Comando di Polizia Locale, inaugurato il 20 gennaio in via Acton, dalle parti del Maricentro. La cerimonia, da un alto tasso di compartecipazione emotiva, ha avuto luogo nel salone della Caserma alla presenza dei familiari, ormai diminuiti, delle massime autorità civili e religiose con una celebrazione di una Santa Messa, officiata dal vescovo sua ecc. mons.. Filippo Santoro. Era il 1 novembre del 1962, tra l’altro giorno del suo compleanno e compiva 28 anni, la ricorrenza richiama ovunque tanta partecipazione di gente, ma la folla che si muove a Taranto, non l’ho vista in nessuna altra parte … roba da fanatismo, lasciatemi passare il termine. In questa confusione, mio fratello dirigeva il traffico all’incrocio per i Tamburi sul ponte della Ferrovia. Dal Cimitero, per pura fatalità, si stacca da un “soprammolle” un cavallo, incautamente assicurato. Nello strappo trascina con se il bilanciere. Il cavallo corre, corre sempre più all’impazzata, perché il bilanciere sbatte sulle sue zampe e perché c’è una discesa accentuata. La gente lungo il percorso urla, ma il cavallo è … senza freno. Arrivando all’incrocio qualcuno cerca di attirare l’attenzione del vigile Gallo, che dopo vari tentativi capisce e si gira con il corpo, in quello stesso istante giunge il cavallo, oltremodo imbizzarrito, lo colpisce al petto; mio fratello si piega sulle ginocchia e si accascia al suolo. Muore all’istante. All’intervista che mi ha fatto la tv locale ho si rimarcato il lungo tempo trascorso, ma ho anche precisato che la dedicazione all’eroe deve essere di monito alle future generazioni che comunque vanno informate. A me la cerimonia è servita ad “elaborare il lutto”, così si dice oggi, per affermare un principio sacrosanto, vecchio quanto l’uomo: darsi una ragione nella buona e soprattutto nella cattiva sorte. La storia ha i tempi lunghi ma purché questi non nuocciano all’insegnamento. Scusatemi … cari lettori La cerimonia officiata dal vescovo mons. Filippo Santoro Francesco De Carlo presidente ARI Nell’ultima Assemblea dell’Associazione Ristoratori di Alberobello si è proceduto al rinnovo delle cariche associative per i prossimi tre anni. La votazione, ha eletto all’unanimità il nuovo Consiglio Direttivo e il Presidente, con il numero massimo di Il nuovo direttivo De Carlo Francesco presidente; Cardone Michele vicepresidente; Spinetti Ignazio, tesoriere; consiglieri: Amatulli Gianvito; Cardone Leonardo; De Carlo Angelo; Laera Domenico; Lanzillotta Francesco; Lippolis Francesco; Masciulli Angelo; Salamida Donato. componenti possibile dallo statuto, cioè undici ristoratori. “L’analisi che tutti noi abbiamo fatto sulla situazione generale del nostro paese è -afferma il presidente Francesco De Carloche l’associazione sia più attiva nella vita turistica e culturale di Alberobello, soprattutto per le attività di enogastronomia; a tale scopo l’associazione collabori più strettamente con gli altri settori produttivi in considerazione del fatto che già molti albergatori-ristoratori sono componente attiva dell’associazione. L’associazione organizzi un “Forum sul Turismo” con lo scopo di spronare tutti i protagonisti della vita imprenditoriale, turistica, culturale e politica a fare di più, meglio e soprattutto insieme”. Il presidente De Carlo e il nuovo direttivo hanno già incontrato il Sindaco per anticipargli la volontà di essere attivamente coinvolti concretamente su temi quali la nuova gestione dei parcheggi, le manifestazioni, la tassazione e altri argomenti, sui quali si attende, in tempi brevi, coinvolgimento e risposte. 35 36 Attualità e Politica Anno II - febbraio 2014 numero 02 Assemblea cittadina del PD La corrida delle bugie Si è tenuto domenica 19 gennaio l’assemblea del circolo cittadino del Partito Democratico. Il segretario avv. Viviano Giuliani ci ha fatto pervenire la sua relazione politica, che volentieri pubblichiamo. S iamo quasi al secondo anno di amministrazione Longo. Inutile tornare sulla discussione, ampiamente affrontata, della sconfitta elettorale. Oggi dobbiamo solo ricostruire una alternativa. E la strada per ricostruire è a nostra disposizione, dobbiamo solo saperla cogliere. Innanzi tutto, in questi ultimi mesi, mi è sembrato che i cittadini di Alberobello abbiano fatto un bel bilancio delle amministrazioni del centrosinistra alla luce di questa nuova e terribile esperienza con la destra locale. Sono due, in particolare, le riflessioni che sento fare: 1) le calunnie sui singoli di quella infamante campagna elettorale del 2012 sono state smentite dai fatti. E oggi sono gli stessi cittadini alberobellesi a constatare e a parlare di calunnie, non più solo noi. Voglio ricordare, a titolo esemplificativo, che è stato proprio il gruppo di opposizione “Alleanza per Alberobello” a chiedere in Consiglio Comunale una commissione congiunta sul nuovo mercato coperto. Da due anni, infatti, tutto è stranamente fermo. Paradossalmente, però, la maggioranza ha rifiutato. Perché? Cosa c’è che non si deve sapere? 2) il paese ha potuto toccare con mano la differenza tra le amministrazioni Panarese e De Luca - che hanno messo Alberobello al centro del comprensorio territoriale, protagonista quindi delle politiche turistiche e culturali come base, anche e soprattutto, per un armonioso sviluppo economico - e l’amministrazione della Destra di Longo, assolutamente incapace non solo di una qualsivoglia politica di crescita e sviluppo di Alberobello, ma finanche, come abbiamo potuto constatare in questi ultimi giorni, della semplice e normale gestione ordinaria. Pensiamo a quello che è successo con la Tarsu/Tares: una confusione dovuta all’ennesimo errore politico. Confusione che, probabilmente, non finirà qui. Pensiamo alla cosiddetta mini IMU: un minimo introito per le casse del Comune, un ulteriore grave disagio per i cittadini, costretti, poi, a causa dell’assenza totale di chiarezza nell’informazione, a rivolgersi a consulenti e commercialisti per pagare quanto dovuto. Ancora una volta, quindi, una scelta politica completamente sbagliata. In questa prospettiva, il ruolo dei partiti del centrosinistra, ed in particolare del Pd, diventa vitale per il paese. A parte una attenta opposizione a questo scellerato governo cittadino, che credo vada coordinata con il gruppo consiliare “Alleanza per Alberobello”, c’è la necessità, in uno spirito di grande responsabilità, di supplire all’assenza di una reale amministrazione del paese. Accogliendo, quindi, l’invito di Gianvito Ricci fattomi all’ultimo incontro, che condivido pienamente, ho pensato di proporvi, oggi, un direttivo che abbia come scopo principale quello di rilanciare le politiche del centrosinistra qui ad Alberobello. Una Alberobello ormai orfana di queste politiche e pericolosamente indietro rispetto ai paesi del nostro comprensorio. Un comprensorio che sta lavorando assiduamente proprio nella direzione che Alberobello, con le sue precedenti amministrazioni, aveva indicato. Quindi, ritengo che il Pd si debba occupare, per quanto possibile, di cultura, di sport, del sociale, di promozione del paese, di giovani. Penso, e spero sia condiviso, a una scuola di politica e di amministrazione, grazie ai contatti che tutti noi abbiamo con persone di grande spessore culturale. Ad eventi che siamo ben in grado di organizzare, anche se con scarsissime risorse. Alla base, diventa indispensabile il collegamento con le associazioni di Alberobello, un dialogo continuo che ci permetta quantomeno di rallentare i passi indietro a cui ci sta portando l’attuale governo Longo. Di sicuro, poi, il Pd si dovrebbe occupare anche di dare una informazione continua e veritiera alla città. Dobbiamo purtroppo partire da un dato: l’amministrazione Longo ha modificato del tutto lo scenario della vita politica del nostro paese. Ho assistito, in questi due anni, alla corrida delle bugie. Ora mi chiedo: il sindaco Longo può davvero esser considerato un politico educato, se le sue buone maniere sono, in fin dei conti, una maschera per nascondere la verità dei fatti? Personalmente ritengo che la buona educazione del politico non stia nel saluto, ma nell’essere corretti e leali con il cittadino. Ecco perché diventa importante saper comunicare: con correttezza e chiarezza. Pensiamo, infatti, ai lavori che si stanno realizzando in questi mesi: dal completamento delle abitazioni di edilizia economica e sociale di via Barsento, alla copertura della palestra della scuola di via Barsento; sempre in quella via, alla vasca per la raccolta ed il riutilizzo delle acque piovane ed al centro sociale; alla villa di Sant’Antonio e all’ex palestra comunale. Atto di onestà intellettuale e, aggiungo, di buona educazione, sarebbe quello di riconoscere che tutte queste opere provengono dalle amministrazioni De Luca. E invece? Silenzio assordante! E non mi meraviglierei se, nell’inaugurare queste opere, Longo se ne prendesse anche il merito. Per tutto questo il ruolo del Pd diventa fondamentale. E per questa ragione ho immaginato un direttivo che ritengo possa rilanciare sia l’attività politica e sociale del partito sia il dialogo, indispensabile, con le altre forze del centrosinistra. Nei prossimi giorni, infatti, chiederò loro un incontro, perché ritengo che questa azione di sostegno al paese vada coordinata insieme. Credo che questa sia la migliore opposizione che si possa fare. Presidente del Circolo: Benedetto Sannella Direttivo: Viviano Giuliani (segretario); Gianvito Ricci (vicesegretario); Giacomo Contento; Giuseppe De Palma; Marica Giliberti; Linda Matarrese; Giuseppe Palmisano; Patrizia Palmisano; Ottaviano Tateo Attualità e Politica Anno II - febbraio 2014 numero 02 Il SEL chiede al sindaco un impegno concreto Gestione Servizi: che pasticcio! Sulla preoccupante situazione dei dipendenti e sul ritardo dell’iter amministrativo, riceviamo la seguente nota del circolo SEL Alberobello “Bella Ciao”, che pubblichiamo U na delle più grosse promesse della campagna elettorale del sindaco Michele Longo e della sua compagine era quella di risparmiare sulle spese inutili del comune. Fra queste ultime figurava il contratto con la Gestione Servizi s.p.a. per la riscossione dei tributi e per il recupero dell’evasione. Detto fatto, a questa società partecipata (si tratta di una società pubblica, mista, a partecipazione comunale) sono rimasti i tributi minori e in ossequio al risparmio a tutti i costi, la TARES, ad esempio, è ritornata ad essere gestita dall’ufficio tributi del comune. Non si sa con quali risparmi se non teorici. In realtà è stato fatto ancora di più; si è detto a questa società che il suo lavoro terminava a fine 2013 e che si sarebbe poi proceduto ad indire un bando per la gestione dei tributi minori. Il comune ha quindi messo in vendita le proprie quote e ha detto ai dipendenti “non vi preoccupate”! La situazione quindi ad oggi è questa: i dipendenti della gestione servizi s.p.a. ad Alberobello sono 3 (1 part time e 2 full time) ed hanno ricevuto lettera di licenziamento da parte della società, con effetto a partire dal 31-12-2013 (recentemente sospesa fino al 31-1-2014) e l’attacchino si è recentemente dimesso. I dipendenti sono chiaramente in una situazione psicologica ed economica difficile e soprattutto non hanno nessuna sicurezza sul loro futuro lavorativo. Rispetto a questa situazione che fa la nostra amministrazione? In consiglio comunale, il sindaco ha più volte ripetuto che tutelerà questi dipendenti e che all’interno del bando di gara che dovrà indire il comune, inserirà una clausola che imporrà all’azienda vincitrice l’assunzione dei tre dipendenti suddetti. La realtà delle cose però è diversa. Il bando, in realtà, non è ancora stato pubblicato e a noi risulta, addirittura, che ad oggi non è stato nemmeno predisposto dall’ufficio competente. Ma v’è di più. Il sindaco, pur ricevendo formale richiesta, da parte dei sindacati che rappresentano i lavoratori, per un incontro, non ha ancora dato nessuna risposta di disponibilità e né tanto meno ha ufficialmente incontrato i dipendenti. Perché? Noi che abbiamo a cuore non solo la tu- tela dei posti di lavoro ma, soprattutto, la dignità dei lavoratori, abbiamo incontrato i sindacati, letto determine e delibere e secondo quanto scritto nei documenti ufficiali e facendo due conti, siamo arrivati alla conclusione che mettere a bando solo i tributi minori (ovvero COSAP e imposta sulla Pubblicità) non c’è nessuna convenienza economica per la potenziale azienda vincitrice del bando, tale che possa garantire questi posti di lavoro; infatti stando alle percentuali che le spetterebbero, sì e no potrebbe essere garantito un posto di lavoro e comunque all’azienda non rimarrebbe nessun utile. Quindi, probabilmente, nessuno parteciperebbe ad una gara siffatta. Se, invece, le percentuali si alzassero per favorire le assunzioni e l’appetibilità della gara, verrebbe meno il tanto pubblicizzato risparmio che si proclamava in campagna elettorale. Insomma un pasticcio! Anche in questo caso, così come ormai è prassi di quest’amministrazione, pur di cambiare qualcosa, non si guarda agli effetti che determinate decisioni possano poi produrre. Il disservizio è continuo, manca l’attacchino che deve arrivare da Casamassima e lo fa ai suoi tempi, le cartelle di pagamento vengono recapitate ai contribuenti, da poste italiane, senza notifica (servizio che invece la gestione servizi garantiva). Inoltre, gli orari dell’ufficio tributi del comune sono tassativi e riguardano solo due giorni alla settimana e i modelli da compilare per cessazioni o variazioni sono illeggibili (con la gestione servizi gli orari erano molto flessibili e i contribuenti erano ricevuti tutti i giorni della settimana e i modelli venivano compilati seduta stante ed insieme ai dipendenti). E i cittadini, cosa dicono di tutta questa storia? Noi ne abbiamo incontrati tanti che sono venuti a trovarci nella nostra sede per chiederci aiuto, perché spaesati, lasciati soli e, soprattutto, scontenti del servizio offerto dall’ufficio tributi comunale (vedi TARES). Tra l’altro è da sottolineare che l’ufficio in via di dismissione è un ufficio virtuoso, gli accertamenti ICI, ad esempio, sono stati già inviati con riferimento all’anno 2011, mentre nei comuni limitrofi sono fermi al 2006/2007. Per non parlare poi del fatto che lo stesso ufficio offriva lavoro ai giovani come notificatori. Insomma, noi crediamo che si sia fatto tutto troppo in fretta e senza pensare alle conseguenze per i cittadini ed i lavoratori, che oggi vivono una situazione drammatica. Chiediamo quindi al sindaco un impegno concreto; che indica questo bando, ci faccia leggere dove sono le tutele e le garanzie economiche per questi dipendenti che rischiano di finire per strada, e, soprattutto incontri loro e i loro rappresentati. È così, secondo noi, che si danno risposte concrete, guardando in faccia le persone e prendendo davanti a loro e davanti alla città un impegno serio, che non permetta davvero a nessuno di restare indietro. Sindaco, esca dal guado dell’incertezza! Se ritiene, così come noi pensiamo, di aver commesso un errore politico, nell’internalizzare il servizio di riscossione tributi, non si vergogni ad ammettere l’errore e a tornare indietro; lo faccia per il bene di questo paese e dei dipendenti di quell’ufficio. Vino rosso delle colline di Alberobello Dalla terra di Puglia, nel meraviglioso scenario dei trulli L’Imperatore frutto della fatica dei nostri contadini, è il simbolo dei valori autentici della nostra terra cantina e oleificio soc. cop. “pietro tauro” alberobello - ba - tel. 080/4321285 - 4321067 Via Cavour, 88 - E-mail: [email protected] 37 38 Attualità e Politica Anno II - febbraio 2014 numero 02 «Occorre ridefinire i ruoli e gli alvei entro i quali il potere amministrativo e quello politico devono muoversi» Vittorio Palmisano, segretario politico di “Alberobello Futura” rompe il silenzio di Domenico Giliberti A vvocato, vuole dirci in che cosa è consistita, in questi mesi, l’attività del partito che rappresenta? Da quando è sorto ufficialmente il Movimento Politico “Alberobello Futura”, il gruppo si è riunito dodici volte, redigendo i verbali relativi alle sedute, le quali hanno avuto spesso una durata di cinque ore. Il lavoro svolto dall’intero Consiglio Direttivo è stato di grande spessore, non soltanto per le tematiche trattate, ma anche e soprattutto per la qualità degli interventi, tutti tesi al miglioramento delle condizioni di vivibilità del nostro paese. È del primo verbale, redatto il 24 giugno 2013, ad esempio, la discussione relativa alla viabilità cittadina, con l’invito espresso (e reiterato in seguito) all’Amministrazione ad effettuare un controllo sulla condizione delle strade e dei marciapiedi, e con l’esortazione a ridisegnare, di concerto col Comandante dei Vigili Urbani, il Piano del traffico, che in alcuni punti rasenta il ridicolo. Nello stesso primo verbale si esortava inoltre l’Amministrazione a sollecitare i Capi Area del Comune affinché redigessero, secondo quanto deliberato dallo stesso Sindaco, le “disposizioni di servizio”, al fine di rendere più attiva e snella la macchina comunale. Nel secondo verbale, redatto il 1° luglio 2013, si chiedeva all’Esecutivo di regolarizzare le posizioni “anomale” di alcuni “gestori di beni di proprietà comunale. Ed ancora, nel terzo e quarto verbale, si esprimeva la necessità di istituire il “Servizio sostitutivo Civile”, e si esortava l’Amministrazione a convocare le associazioni culturali del paese, al fine di verificare la regolarità statutaria e contabile delle stesse; si chiedeva un’eventuale revisione dei criteri di distribuzione delle somme agli assistiti dei Servizi Sociali, a seguito di un attento controllo, con l’auspicio di potere, in breve tempo, dare inizio ad un servizio di “mensa” per i disagiati e di “posti letto” per eventuali sfrattati; si sollecitava inoltre l’Esecutivo a far sistemare una rete sotto gli alberi della piazzetta che confina col Palazzo comunale per impedire agli escrementi degli uccelli di depositarsi sulle panchine, ed a favorire l’afflusso idrico delle fontanine pubbliche, durante il periodo estivo, per 24 ore. Per portare altri esempi, ricordo che in due verbali successivi si esprimeva parere contrario al “Parco di Barsento”, pur considerando auspicabile ascoltare alcune associazioni. Il settimo verbale contiene la discussione sull’attività della “Tradeco”, con l’idea di modificare alcuni orari di conferimento, soprattutto dell’umido, ed il verbale successivo (datato 19 settembre 2013, momento di ripresa dopo la pausa estiva) suggerisce la necessità di spostare i cassonetti che si trovano dinnanzi al Campo sportivo. Ci fu anche l’interessante proposta di far “adottare un monumento” da ogni associazione culturale di Alberobello, al fine di favorirne la pulizia e la tutela. Ma i nostri interventi non si sono limitati a questo: abbiamo esortato più volte l’Esecutivo a partecipare alle grandi Fiere per sviluppare al massimo il settore turistico (con costi, per il Comune di Alberobello, assolutamente irrisori), a far redigere testi normativi locali sulla tutela dei trulli, sulle guide turistiche, sul commercio e sulle antenne, ed a valorizzare quanto previsto nel “Programma politico”, scritto durante la campagna elettorale come indirizzo da seguire per il corretto funzionamento dell’intera macchina amministrativa. Alla luce di quanto da Lei dichiarato, mi pare evidente che vi sia stato sicuramente del lavoro. Ed allora che cosa è accaduto a livello amministrativo? A che cosa imputa la staticità dell’Amministrazione Longo? L’inesperienza, unita all’impatto con la burocrazia, ha certamente frenato quell’impulso positivo che riveniva da una entusiasmante campagna elettorale. Va detto però che, se all’inizio può anche essere fisiologico un certo rallentamento, alla lunga legittimare la mancanza di fattività adducendo scusanti come il mancato coordinamento con il personale, risulta un tentativo piuttosto forzato ed inane. Ogni impiegato, essendo il possessore di una carica che, al giorno d’oggi, può sicuramente considerarsi “onorifica”, ha il compito di fare qualunque cosa per giustificare il suo stipendio statale: se non opera correttamente, occorre sollecitarlo con lettere di richiamo, a cui deve (e lo sottolineo, dato che io mi comporterei così: deve!) seguire il licenziamento. Persistere nell’atteggiamento nichilista di chi è rassegnato a subire addirittura ordini da parte di “inferiori gerarchici”, i quali, di fatto, comandano ed indirizzano le politiche statali o regionali o comunali, non può che portare sfacelo. Mi pare che esista un’antipatia congenita di alcuni impiegati comunali per il Sindaco Longo, ma si deve sapere che occorre necessariamente convivere: per questa ragione o gli impiegati imparano a rimanere nei propri ranghi, oppure credo che sia arrivato Attualità e Politica il tempo di “potare” alcuni rami secchi. Che cosa pensa del ruolo dell’opposizione? Molto sinceramente, penso che l’opposizione sia, per il momento, figlia di una acerbità politica senza rimedio. I politicanti in sedicesimo che la compongono si sforzano inutilmente di screditare l’avversario, senza proporre nulla in più di quello che possono: la loro “infinita” per lunghezza, ed “infinitesima” per contenuti, campagna elettorale. Mi viene da ridere se penso a quel loro manifesto in cui hanno tentato di far passare l’Amministrazione per un «gruppo di potere che governava la Banca di Credito Cooperativo», il quale, «invadendo anche il Consiglio comunale… si sta sgretolando… sotto il peso vergognoso di inaudite e gravissime collusioni mafiose» (solo un popolo di psicolabili potrebbe credere alla “mafiosità” del Sindaco Longo e della sua Amministrazione: ma gli alberobellesi, per fortuna, non lo sono). Invece di occuparsi delle cose che davvero non funzionano, dando un contributo fattivo alla crescita della comunità (per intenderci, lo stesso contributo che il gruppo che rappresento si è sforzato di fornire nel corso di questi mesi), i componenti dell’opposizione preferiscono perder tempo in “mezzucci” e ad esaltare il ruolo delle maggioranze del passato, che, a loro dire, erano politicamente più capaci (una volta, in Consiglio comunale, l’assessore Ricci fece notare al consigliere Lippolis che le Amministrazioni di sinistra erano state talmente “efficienti” da non aver neanche approntato l’albo delle imprese, previsto per legge fin dal lontano anno 2006). Ma se è vero che il suo gruppo ha lavorato, qual è il motivo dello stallo amministrativo attuale? Credo che il Movimento politico “Alberobello Futura” sia troppo in anticipo con i tempi. Il ruolo attuale dei partiti è ritenuto assolutamente secondario rispetto a quello ufficiale dei “numeri” (non delle persone, che sarebbe quanto dire delle “competenze”) che entrano nei palazzi del potere. Gran parte dell’elettorato italiano purtroppo segue ancora la logica del voto legato al “piccolo favore”, al lampioncino sistemato nella tale unità condominiale, eleggendo sistematicamente i peggiori e non chi potrebbe, non avendo interesse alcuno, cambiare realmente le cose. Credo che occorrerebbe, nell’interesse della collettività, ridefinire i ruoli e gli alvei entro i quali il potere amministrativo e quello politico devono muoversi. Fino a quando i partiti saranno considerati una specie di “zavorra” per i vari Esecutivi italiani, e non una risorsa, Anno II - febbraio 2014 numero 02 lo stallo nazionale sarà inevitabile. Il partito è il filtro che dovrebbe consentire agli amministratori di focalizzare meglio i problemi per tentare di risolverli. Pur ammettendo che parte dei suggerimenti forniti a livello locale dal nostro partito hanno trovato poi una rispondenza amministrativa, devo però constatare - e non è solo una mia opinione - che si sia fatto ancora troppo poco. È verissimo che una cosa è la stesura di un progetto, altra cosa è la realizzazione dello stesso, ma molti dei nostri suggerimenti non richiedono particolari impegni di spesa. Se l’Amministrazione Longo vuole ad ogni costo mantenere bassi i toni della discussione, non sono assolutamente d’accordo. Intendiamoci: non ritengo certamente che si debba per forza polemizzare con l’opposizione, ma sostengo l’idea della difesa almeno delle proprie scelte politiche. Ogni Sindaco a fine anno, ad esempio, tiene una conferenza pubblica in cui non soltanto spiega le proprie scelte, ma informa anche nel dettaglio sulla situazione contabile del Comune, in modo che i cittadini sappiano di quanti soldi si dispone per i servizi sociali, per i marciapiedi, per l’illuminazione pubblica e quant’altro: è necessario che anche ad Alberobello si pubblicizzino adeguatamente le risultanze dell’azione politico-amministrativa. Auspico inoltre che anche l’opposizione torni ad avere quella operatività che dovrebbe essere il segno fondamentale del proprio agire, superando una volta per sempre la fase “livorosa”: d’altronde il politico non deve essere interessato a vincere ad ogni costo le elezioni, ma a svolgere adeguatamente il proprio ruolo. Un sistema di alternanza, verificatosi in realtà viciniori, ha prodotto solo crescita per le comunità in cui è avvenuto: non comprendo quale tragedia possa rappresentare la vittoria della compagine cattolico-liberale ad Alberobello dopo vent’anni di centrosinistra. Io voglio un’opposizione dura, ma che sia produttiva di risultati per la collettività e che si prenda poi giustamente i meriti del proprio operato fuori e dentro il Consiglio comunale. Come ritiene di gestire i futuri rapporti con l’Amministrazione Longo? I rapporti che legano l’Amministrazione al gruppo politico sono sempre stati improntati al rispetto ed alla collaborazione. L’unico neo, che credo debba essere esaminato adesso, è quello relativo all’utilità o meno del supporto del Consiglio Direttivo all’azione amministrativa: se si ritiene che i suggerimenti e le iniziative collaterali da noi intraprese siano più frenanti che utili per il Sindaco (almeno questa è la mia impressione attuale), è inutile spendere ulteriore tempo nella ricerca di soluzioni politiche per rendere più vivibile il nostro Comune; se viceversa si ravvisasse la necessità di una prosecuzione del nostro lavoro, occorrerà rivalutare il senso del partito, inserendolo nel contesto operativo dell’Amministrazione non soltanto col ristabilire tra le parti il rapporto fiduciario (che significa anche l’ottenimento di una certa indipendenza a livello decisionale), ma anche con la politica del “fare” suggerita dal partito stesso (che, lo ricordo, è il miglior filtro per comprendere le istanze provenienti dalla società civile). La ringrazio per l’opportunità concessami e per la cortese ospitalità sul Suo Giornale. 39 Economia Anno II - febbraio 2014 numero 02 40 Finanziamento agevolato per artigiani, bed & breakfast, bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie di m.m. I l Fondo Microcredito d’Impresa della Regione Puglia è lo strumento con cui le microimprese pugliesi (escluso il settore commercio) possono ottenere un finanziamento per la realizzazione di nuovi investimenti o per le spese di gestione. In particolare le microimprese “non bancabili” che non hanno cioè i requisiti patrimoniali e finanziari per ottenere soldi dal sistema bancario. L’importo massimo è di € 25.000 e il pagamento può avvenire entro 60 mesi. Il tasso di interesse è di circa lo 0,39% annuo. Alle imprese che rispettano tutte le scadenze del finanziamento con la restituzione degli importi dovuti entro i termini previsti, è riconosciuta una premialità di importo pari a tutti gli interessi pagati nel corso degli anni, quindi se l’imprenditore paga in regola tutte le rate il finanziamento è a tasso zero. Sono considerate “microimprese non bancabili” tutte quelle aziende che hanno meno di 10 addetti e che negli ultimi 12 mesi rispettano tutti i seguenti requisiti: • Non avere avuto liquidità per più di € 50.000; • Non essere proprietari di immobili e macchinari per un valore superiore ad € 200.000; • Non avere fatturato più di € 120.000; • Non avere beneficiato di finanziamenti superiori ad € 30.000. I vincoli sono: • che le spese di investimento devono rappresentare almeno il 30% delle spese finanziate (ad esempio se si chiede un finanziamento di € 10.000, almeno € 3.000 devono essere desti- nate a finanziare impianti, attrezzature, macchinari, opere murarie, ecc., mentre la restante quota può essere utilizzata per spese di gestione – materie prime, semilavorati, materiali di consumo,luce, gas, affitto, ecc.) • il programma degli investimenti e di spesa deve essere realizzato dall’impresa beneficiaria entro il termine di sei mesi dalla data di erogazione del finanziamento e l’impresa deve rendicontare entro i 30 giorni successivi a Puglia Sviluppo. Non sono richieste garanzie reali, patrimoniali e finanziarie, fatta eccezione per le società cooperative a responsabilità limitata, per le società a responsabilità limitata semplificata e per le associazioni professionali per le quali saranno richieste garanzie personali nel caso in cui il patrimonio aziendale non sia proporzionato all’entità del finanziamento concesso. L’impresa dovrà individuare un garante morale. La garanzia morale – che non potrà essere rilasciata dietro compenso – non costituisce responsabilità patrimoniale del garante rispetto al buon esito dell’iniziativa finanziata. Possono rilasciare garanzie morali persone (sono esclusi tutti i soggetti che ricoprono cariche politiche) che operano con un ruolo di riferimento rispetto a specifiche organizzazioni, associazioni, comunità o gruppi sociali purché radicati sul territorio. Possono inoltre rilasciare garanzia morale i parroci. Beneficiari di questa agevolazione potrebbero essere sicuramente la maggior parte degli artigiani, dei bed & breakfast, degli operatori della ristorazione e affini (bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, ecc.) presenti sul nostro territorio che potrebbero finanziarsi ad un tasso di interesse (0,39% c.ca) molto più basso di un tasso bancario (10%), oppure utilizzare la parte del finanziamento destinato alle spese di gestione per migliorare la propria situazione finanziaria e programmare dei graduali rientri degli onerosi affidamenti in conto corrente. BCC I l fuoco cova sotto la cenere. In senso positivo si intende! Il lavoro dei commissari sta andando avanti e dopo aver setacciato le situazioni finanziarie, i conti poco chiari, e aver individuato responsabilità con i conseguenti e necessari provvedimenti, sono passati alla fase della ricostruzione societaria della nostra banca. Si ha la sensazione che entro breve termine (forse marzo) dovrebbe essere indetta una assemblea straordinaria dei soci per proporre agli stessi alcune modifiche statutarie e regolamentare. È noto che la rimozione delle super deleghe e la possibilità per la lista non maggioritaria di essere in consiglio di amministrazione, sono le principali aspettative. È un passaggio importante, perché qui si parrà la nostra nobilitate! Se infatti saremo così caproni da non avere idee e forza assembleare per riportare la banca nei canali della “normalità” democratica e quindi gestionale, allora la seconda assemblea ipotizzata, quella della elezione dei nuovi organi societari, potrebbe non tenersi affatto, sarebbe inutile! La sfida quindi oggi non è più fra blocchi di potere e veti incrociati, ma alla espressione di cultura manageriale e capacità di essere veramente portatori dell’interresse delle categorie produttive del nostro territorio. Alberobello in particolare, per la sua struttura di aziende commerciali, turistiche ed artigianali, ha necessità di un confronto immediato ed operativo con chi gestisce il credito. I pacchetti turistici non aspettano, vanno cotti e mangiati, come si dice in dialetto. Economia Anno II - febbraio 2014 numero 02 Una guerra fra poveri nel commercio Le aperture festive dei negozi alimentari L a situazione è grave per le categorie legate al commercio alimentare, i ristoratori e gli albergatori. Questi operatori economici hanno chiesto una convocazione urgente della Consulta Comunale di settore per discutere della grave crisi che li attanaglia. In particolare i titolari di esercizi alimentari e dei supermercati, grandi e piccoli, stanno vivendo una stasi profonda legata a due fattori essenziali: il primo è la mancanza di soldi da parte dei consumatori, che già in autunno aveva notevolmente abbassato il livello di spesa, aggravato poi durante i mesi di dicembre e gennaio, quando la scure delle tasse è caduta pesante sulle famiglie con la coincidenza di vari adempimenti, come IMU e TARES, tasse in aumento che hanno tolto dal mercato notevole liquidità finanziaria. Nonostante la spinta delle festività, i consumi sono calati notevolmente. In secondo luogo, fra gli alimentari, si è aperta una sordida guerra fra poveri che si manifesta con le aperture domenicali e nei giorni festivi, spinte ogni limite. Pertanto, pur di non perdere clienti, tutti si stanno adeguando a questo sistema, che è un suicidio. Anche le promozioni di vendita per orientare i consumatori agli acquisti nei giorni feriali, non hanno finora attenuato il fenomeno della apertura festiva. Come è a tutti noto, in questa categoria, i negozi vanno da quelli a conduzione strettamente familiare a quelli medi con uno o due dipendenti • • • • • • • • pagamento bollettini posta semplice posta raccomandata posta raccomandata a/r posta certificata Posta ibrida servizio raccomandata on-line servizio data e ora certa • • • • • • fino al supermercato con molti dipendenti. Queste due ultime categorie, forzando i turni con i lavoratori, riescono ad assorbire l’apertura festiva, ma per chi è solo o al massimo con la moglie nel negozio, non vi è pace e questi ultimi sono quelli che hanno maggior bisogno di restare aperti. La soluzione? Visto che siamo un paese turistico le apertura festive possono essere limitate ai mesi di maggior presenza di ospiti che giustificherebbe un servizio più ampio e quindi ad esempio da aprile a settembre apertura festiva; ottobre - marzo chiusu- Non è affatto vero che questo tipo di concorrenza spinta ha creato nuova occupazione e agevolato il consumatore. Perché i grandi che rimodellano i turni e le festività spesso integrano la forza lavoro con le cosiddette chiamate ad ora, quindi lavoratori occasionali o precari per nulla stabilizzati; mentre i piccoli, non avendo la potenzialità finanziaria per assumere, ricorrono al lavoro “familiare” con l’utilizzo anche dei figli e dei parenti, quindi anche qui niente occupazione. In sostanza al danno di non vendere, si aggiunge la beffa del sacrificio continuo e senza frutti. ra, salvo il periodo natalizio. Una regolamentazione che serve a tutti per riprendere fiato ed affrontare il lavoro con maggiore serenità. Questo è un argomento urgente da discutere nella Consulta e più immediatamente in Giunta. Per gli alberghi ed i ristoranti, invece, i turni di chiusura sono nei fatti; non c’è bisogno di alcuna provvedimento. Sono scattati i licenziamenti e gli allontanamenti dei lavoratori soprattutto extracomunitari che in questi mesi sono senza lavoro. Questa manodopera, importante per i mesi estivi quando le presenze aumentano, si disperde per cui gli operatori economici alla ripresa sono punto e a capo con personale nuovo ed inesperto. Pochi riescono a resistere, molti vanno via dal nostro paese lasciando debiti e mancati pagamenti di fitti, di conti nei negozi e via dicendo. Si salva, fra questi nostri “concittadini”, chi riesce a combinare servizi nei ristoranti ed alberghi con prestazioni ad ore di “badante”. Ma sono molto pochi. Una situazione sociale ed economica di cui nessuno parla e di cui nessuno si interessa. Noi siamo stati sollecitati da molti commercianti a sollevare il problema nella sua cruda verità affinché qualcuno si alzi e ponga mano a provvedimenti ed iniziative serie in questo settore. spedizione pacchi senza limiti di peso (consegna in 24/48h) servizio pick-up alle aziende mailing servizio imballaggio e confezionamento pacchi caselle postali di domicilazione posta privata/aziendale telegrammi • • • • • • consegna e stampa materiale pubblicitario servizio ricariche telefono e pay tv money transfer servizio fax e fotocopie servizi finanziari (mutui e prestiti) agenzia di alberobello Alberobello- Via Cavour, 27 - Tel./Fax 080 2461541 - 349.6381928 - [email protected] - www.quiposte.com 41 42 Anno II - febbraio 2014 numero 02 Finanza a cura di Martino Mascialino Finanziamenti Autoimpiego e Autoimprenditorialità Opportunità per avviare un’azienda R ipartono i finanziamenti per l’Autoimpiego e l’Autoimprenditorialità gestiti da Invitalia. Il Governo ha infatti rifinanziato con 80 milioni di euro gli incentivi previsti dal D.Lgs. 185/2000, rivolti a chi vuole mettersi in proprio e ai giovani che vogliono avviare o ampliare un’impresa. Dal 17/12/2013 è nuovamente possibile presentare domande di finanziamento per iniziative da realizzare esclusivamente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’invio delle domande era stato sospeso il 26 aprile 2013 per esaurimento dei fondi. Per Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia, “si tratta di una misura decisiva per favorire la nascita di nuove imprese e per consentire a chi è senza lavoro di mettersi in proprio. I due strumenti appena rifinanziati – prosegue Arcuri - intercettano un target di prioritario interesse per il Paese, donne e giovani, che rappresentano una percentuale significativa degli aspiranti beneficiari”. Le agevolazioni per l’Autoimpiego e l’Autoimprenditorialità dal 1996 al 2013 hanno consentito la nascita di 107.000 nuove imprese, costituite da giovani e disoccupati, che hanno creato oltre 210.000 nuovi posti NOTA BENE • La spesa per l’IVA non è ammissibile • Attrezzature e macchinari possono essere anche usati purchè non oggetto di precedenti agevolazioni • Le spese considerate ammissibili sono quelle sostenute successivamente alla data di ammissione alle agevolazioni e non alla data di presentazione della domanda I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all’esercizio dell’attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e, comunque, fino all’estinzione del finanziamento a tasso agevolato. di lavoro, attivando investimenti per circa 6 miliardi di euro. Il 90% di queste iniziative è stato realizzato nelle regioni del Mezzogiorno. Nell’articolo odierno mi occuperò dei finanziamenti per l’Autoimpiego (in particolare delle agevolazioni a favore del Lavoro € 25.823 Microimpresa (in forma di società di persone). Investimenti previsti non superiori a € 129.114 Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia. Esempio di calcolo delle agevolazioni finanziarie Per una iniziativa con un investimento ammissibile pari a € 25.000 e spese ammissibili per la gestione pari a € 5.000, sono erogabili le seguenti agevolazioni finanziarie: - finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti = € 15.000,00 - contributo a fondo perduto per gli investimenti = € 10.000,00 - contributo a fondo perduto per la gestione = € 5.000,00 autonomo e della Microimpresa), rinviando al prossimo mese le informazioni sui finanziamenti per l’Autoimprenditorialità. La legge che agevola l’Autoimpiego costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione a all’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione e non prevede alcun limite di età per i Richiedenti. La legge, la cui gestione è affidata a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa già Sviluppo Italia, prevede la concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Investimenti previsti non superiori a LAVORO AUTONOMO SOGGETTI BENEFICIARI Questa agevolazione è rivolta a persone fisiche che intendono avviare un’attività di lavoro autonomo in forma di ditta individuale. Per presentare la domanda i proponenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: • maggiorenne alla data di presentazione della domanda • non occupato alla data di presentazione della domanda • residente nel territorio nazionale • sede legale, operativa e amministrativa deve essere ubicata nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. È richiesta inoltre la dichiarazione so- Anno II - febbraio 2014 numero 02 Finanza a cura di Martino Mascialino stitutiva dell’atto di notorietà per carichi pendenti ed informazioni iscritte nei casellari giudiziari. Si considerano occupati ai sensi dell’art.17 del D.Lgs. 185/00 e quindi non possono avvalersi di questa agevolazione: 1. i titolari di rapporti di lavoro dipendente (a tempo determinato e indeterminato, anche a tempo parziale) 2. i titolari di contratti di lavoro a progetto, intermittente o ripartito 3. i soggetti che esercitano una libera professione 4. i titolari di partita IVA, anche se non movimentata 5. gli imprenditori, familiari (nel caso di impresa familiare) e coadiutori di imprenditori 6. gli artigiani. La ditta individuale deve essere costituita dopo la presentazione della domanda. dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. o SPESE AMMISSIBILI Le spese di investimento e di gestione considerate “ammissibili” ai fini del calcolo dell’ammontare delle agevolazioni sono: • per l’investimento o attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; o beni immateriali a utilità pluriennale; o ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. • per la gestione o materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; o utenze e canoni di locazione per immobili; o oneri finanziari (con l’esclusione degli LE AGEVOLAZIONI FINANZIARIE • Per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato, a copertura del 100% degli investimenti ammissibili, che non possono superare € 25.823,00. • Per la gestione, un contributo a fondo perduto per il primo anno di attività che non può superare € 5.164,57. Il finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti è pari al 50% del totale delle agevolazioni finanziarie concedibili, e non può superare l'importo di 15.494 €. Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento in base alla normativa comunitaria. interessi del mutuo agevolato); prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati. ATTIVITÀ FINANZIABILI Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio). Non sono agevolabili le attività che si riferiscono a settori esclusi dal CIPE o da disposizioni comunitarie. In particolare sono escluse: • Produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato CE • Pesca e acquacoltura Sono inoltre esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi. L’investimento complessivo non può superare i 25.823 Euro IVA esclusa. L’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni a decorrere Il finanziamento a tasso agevolato è restituibile in cinque anni, con rate trimestrali costanti posticipate. Il contributo a fondo perduto per gli investimenti è pari alla differenza tra gli investimenti (ritenuti ammissibili) e l'importo del finanziamento a tasso agevolato. al momento della stipula del contratto di agevolazione, è possibile richiedere un anticipo pari al 40% dei contributi concessi in c/investimenti, il restante 60% viene erogato in un’unica soluzione a saldo, una volta completati gli investimenti. Anche per la gestione, è possibile richiedere un anticipo, pari al 40% delle spese previste; il saldo sarà erogato, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, delle fatture quietanzate. 43 44 Economia Anno II - febbraio 2014 numero 02 All’Istituto Agrario dall’anno scolastico 2014-15 Classi per la formazione alberghiera L’ Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “B.Caramia – F. Gigante” nel suo edificio scolastico “Francesco Gigante” di Alberobello accoglierà le prime classi ad indirizzo alberghiero.(Per informazioni Locorotondo 080.4311011- Alberobello 080.4321024) Ad annunciarlo è stato il dirigente scolastico dott. Raffaele Fragassi, dopo l’approvazione da parte dell’Assessore Regionale Alba Sasso del piano formativo. A tal fine va predisponendo gli atti. Quello che potrebbe sembrare la novità del 2014 non lo è perché nel passato, circa 20 anni fa, l’Amministrazione comunale, pur sollecitata dall’Istituto Alberghiero di Castellana Grotte, non permise nella nostra città, a vocazione turistica, l’ubicazione delle classi distaccate dal predetto. Oggi il plauso va al dott. Raffaele Fragassi che dà risalto alla proposta e di certo incontrerà il favore delle iscrizioni anche dei ragazzi dei paesi limitrofi. L’avvio presso la sede di Alberobello dell’Istituto Agrario di classi per la formazione alberghiera è una bella notizia per la nostra città fin dal 1996 ha mutato sostanzialmente la propria struttura sociale ed economica affiancando alle tradizionali attività produttive, il turismo non più di passaggio ma stanziale, destagionalizzato e soprattutto intellettuale ed internazionale. La posizione turistica mondiale della nostra città si è consolidata negli ultimi venti anni con l’iniziativa di giovani imprenditori del settore alberghiero (vedi il filo diretto con il turismo giapponese) e della ristorazione che oltre alla attività diretta eccellente può contare sulle politiche industriali di aziende come la Tarpan e la Ristorin che rappre- di d.m.. sentano il primo anello di congiunzione fra la produzione ed il consumo; e infine sulle due cantine della nostra città l’Albea e Cantina sociale Tauro che si sono imposte, fra tante difficoltà, nel mondo della enogastronomia a livello italiano, europeo ed anche mondiale. La capacità dei giovani di inserirsi in questo settore è fondamentale; fino ad oggi le brigate dei nostri ristoranti da molti decenni provengono da scuole alberghiere di notevole spessore e professionalità come quella di Castellana Grotte che tanti nomi ha affermato sul nostro mercato. L’avvio di questi corsi è un’ altra pietra al pariete importante della nostra economia, ne mancano però molte ed importanti. La creazione di un ufficio tecnico qualificato sui temi UNESCO e dei beni culturali all’interno della struttura comunale, orfano di un referente normale per la pianificazione urbanistica anche in vista dell’approvazione del piano paesaggistico, la sistemazione dei parcheggi, con la disdetta del contratto di gestione e la mancata applicazione del divieto, come spieghiamo in altra parte del giornale, della presenza dei camper nella cinta urbana. La regolamentazione delle guide turistiche è rimasta nel vago senza una soluzione, anche se qualche proposta è stata avanzata; l’apertura di percorsi culturali accanto a quelli UNESCO, che interessino le opere dell’architetto Curri (il cimitero, la chiesa basilica), la disponibilità di un centro, la pinacoteca, per la conservazione dei beni librari ed archivistici, la fruibilità delle strutture pubbliche del turismo come la villa Donnaloja, l’Hotel dei trulli, il patrimonio immobiliare appena restaurato, la sistemazione dello spazio del vecchio mercato a Largo Martellotta, ed infine una programmazione culturale degli eventi che faccia onore alla nostra città anche in questo settore. Quei beni immateriali di cui tanto si parla nella visione UNESCO. Infine occorre coinvolgere le associazioni del settore come l’ARI, associazione dei ristoratori, nonché aprire un confronto nella Consulta del turismo e del commercio, organismo che raccoglie varie esperienze in materia per allargare il discorso a tutte quelle strutture che ne hanno le qualità come la Chiusa di Chietri che ospita uno chef a livello mondiale responsabile del team italiano per i campionati mondiali a Basilea della categoria. L’ iniziativa dei corsi si inserisce bene nel lungo percorso di una città che vuole abbandonare, anche con il cambio generazionale, il provincialismo dei “cuccaredde” è diventare centro motore della valle d’Itria nella vita turistica collaborando con i comuni viciniori da Locorotondo, dove ha sede la struttura principale dell’Istituto Agrario, per continuare a Cisternino, Martina Franca e Noci. Un passo in avanti bello ed intelligente, che appartiene ad Alberobello, a tutti noi! Sport a cura di Emanuela Miraglia Giuseppe Manfredi Medaglia d’oro al merito sportivo “La festa di chi, nonostante la crisi, riesce a dare lustro al territorio, mietendo successi e regalando soddisfazioni che si fondano sullo spirito di sacrificio e sull’impegno costante, sul campo o dietro le quinte. Ma anche la festa del volontariato, di tanti appassionati che decidono di dedicare la propria vita allo sport senza chiedere nulla in cambio, ma per offrire un servizio dai mille risvolti sociali”. Con queste parole Elio Sannicandro, presidente regionale del Anno II - febbraio 2014 numero 02 Running Alberobello nell’olimpo della corsa pugliese Sabato 25 gennaio, presso l’Hotel Majesty di Bari si è svolta la cerimonia annuale di premiazione delle società pugliesi, aderenti alla FIDAL, che si sono distinte durante il corso dell’anno 2013. La Running Alberobello ha fatto man bassa di trofei sia individuali che di società, attestandosi sui gradini più alti in diverse categorie. Nel dettaglio la società si è classificata 3^ assoluta, nella categoria femminile, per le gare del “Corripuglia 2013”, con 5041 punti complessivi. Le atlete premiate sono Betti Barbara, Bufano Lucia, D’Oria Aurelia, Fasanelli Mimma, Ferrante Giovanna, Gison- Giovanna Ferrante Coni e alla presenza del rettore dell’università di Bari, Antonio Uricchio, ha introdotto la cerimonia di consegna delle benemerenze Coni Bari, svoltasi nell’ex Palazzo delle Poste. Le Stelle al merito sportivo e le Medaglie al valore atletico, d’oro, d’argento e di bronzo, sono state consegnate a 29 atleti e dirigenti di Bari e provincia che si sono distinti per il loro operato o per i risultati di prestigio ottenuti nelle rispettive discipline. Le Medaglie d’oro al merito sportivo sono andate a Nicola Sgobba (canottaggio) e Giuseppe Manfredi (alberobellese e vice presidente nazionale Fipav). Proprio la pallavolo si appresta, infatti, a portare Bari sul palcoscenico nazionale grazie all’appuntamento con la World League maschile (Italia-Polonia) e ai mondiali di pallavolo femminile che si svolgeranno sul rettangolo di gioco del Palaflorio. “Sarà un’occasione per coinvolgere tutta la Regione - ha spiegato Giuseppe Manfredi, che è stato accompagnato dal segretario generale della Fipav, Alberto Rabiti - stiamo lavorando in perfetta sinergia con il Coni e con l’assessorato allo Sport del Comune di Bari: siamo certi che questa terra saprà essere all’altezza”. Proprio Alberto Rabiti ha auspicato che “per una federazione come quella della pallavolo, che è riuscita a mantenere numeri positivi nonostante il momento storico difficile a causa della crisi, il mondiale rappresenta una chance importante per dare ulteriore spinta a una regione che ha sempre risposto con passione ed entusiasmo e che dispone di realtà di alto livello”. Nel corso della cerimonia è stato consegnato il diploma al merito anche al nostro concittadino, Mimino Pugliese, da diversi anni ai vertici della FIGC Regionale. di Daniela, Greco Rosangela, Miraglia Angela, Mongelli Angelica, Notarnicola Tiziana, Picciarelli Carmen, Pugliese Caterina, Rotolo Elena, Rotolo Ornella, Sabatelli Angela, Santoro Mariella, Scalisi Elena, Tarafino Maria e Veneziano Vittoria. Gli atleti che hanno ricevuto un riconoscimento individuale sono: - Palmisano Leonardo, 1° assoluto nella categoria Master 85 - Baldini Angelo, 1° assoluto nella categoria TM - Caterina Pugliese, 2^ assoluta nella categoria Master 40 - Giovanna Ferrante, 2^ assoluta nella categoria Master 45 - Cosimo Panaro, 3° assoluto nella categoria Master 70 - Tommaso Girolamo, 5° assoluto nella categoria Master 70 Tiro a segno Il 22 gennaio si è inaugurata ad Alberobello la palestra per il Tiro a Segno ad aria compressa. Il Presidente del T.S.N. Bari Giovanni Vito Perta - ci ha illustrato le finalità e le modalità di funzionamento della nuova struttura. La sezione del Tiro a Segno Nazionale T.S.N. di Bari, delegazione di Alberobello, è un’Associazione Sportiva dilettantistica che fa parte dell’Unione Italiana Tiro a Segno U.I.T.S. affiliata al CONI. il Tiro a Segno è uno sport di antichissime tradizioni, presente come disciplina olimpica e si articola in numerose specialità: carabina, pistola e bersaglio mobile. La pratica di questo sport è aperta a tutti, perché migliora le proprie risorse psicofisiche, non discrimina, va bene per uomini e donne, per giovani e meno giovani, disabili. L’età minima è 10 anni, con i soli attrezzi sportivi ad aria compres- 45 46 Anno II - febbraio 2014 numero 02 sa. L’uso delle armi a fuoco è consentito a partire dai 14 anni con il consenso dei genitori e sotto la supervisione di Istruttori di Tiro e Allenatori qualificati U.I.T.S., la partecipazione alle gare con armi a fuoco è consentita dai 16 anni. Questo sport alle ultime Olimpiadi di Londra è stato il secondo per numero di medaglie dopo la scherma. In Puglia è da considerare di tutto rispetto, negli anni ha prodotto tiratori che hanno anche partecipato alle Olimpiadi, attualmente la Regione vanta un titolo individuale di vice campione europeo e un titolo di campione europeo a squadre, oltre a campioni di pistola a 10 metri, nelle varie categorie, e tiratori presenti nella nazionale di Tiro a Segno. La delegazione di Alberobello è stata istituita per far conoscere e promuovere la pratica a tutti gli appassionati dei paesi del sud-est barese. La palestra di Alberobello è dotata di 6 linee per il tiro a 10 metri per attrezzi sportivi ad arma corta e ad arma lunga ad aria compressa. Gli iscritti attuali, una ventina, hanno a disposizione Istruttori di Tiro che seguiranno tutti coloro che vorranno intrapren- Sport a cura di Emanuela Miraglia dere questa disciplina sportiva, sono presenti anche due allenatori uno per la specialità pistola e l’altro per la specialità carabina. L’iscrizione consente sia l’utilizzo della palestra di tiro di Alberobello sia quella del TSN di Bari, in quest’ultima sono presenti 18 linee, e per le specialità a fuoco 3 stand a 25 metri con 20 linee e uno stand a cielo aperto a 50 metri con 14 linee. Prima dell’iscrizione sono previste 3 prove gratuite di 20 minuti, finalizzate a scoprire le proprie attitudini al tiro sotto la guida degli Istruttori e allenatori. In questa fase si riceveranno le nozioni di base tecnico-pratiche per avvicinarsi sia all’arma corta sia all’ arma lunga ad aria compressa. Contestualmente all’attività sportiva, il T.S.N. Bari si occupa dell’addestramento di coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e per chi è obbligato per legge. Si effettuano anche i corsi per il conseguimento del Certificato di Idoneità al Maneggio Armi CIMA, necessario per il rilascio del porto d’arma. La palestra di tiro di Alberobello sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 21.30 e la durata degli allenamenti è di 45 minuti circa; sarà attiva una segreteria per informazioni e assistenza sia per l’attività sportiva e sia per tutti gli altri sevizi previsti. Gli atleti che nel corso degli allenamenti si distingueranno per i risultati conseguiti, avranno la possibilità di diventare di interresse sezionale, ciò significa che si entrerà a far parte del settore sportivo e si avrà tutto il supporto tecnico per poter partecipare, come previsto dal Programma Federale della U.I.T.S., alle gare del campionato regionale. Si accederà così nelle classifiche nazionali, dalle quali sulla base dei punteggi raggiunti, si partecipa ai campionati italiani. Real Alberobello classifica pericolosa! Un girone di ritorno tutto da giocare per il Real Alberobello che, giunto a questo punto, non può più permettersi passi falsi. Il momento è difficile per la squadra dei Trulli ferma a 20 punti in classifica e in piena lotta per la salvezza. Una crisi di risultati iniziata dopo la sconfitta per 4-0 a Maglie e continuata nelle successive sei giornate, nelle quali la compagine alberobellese ha collezionato solo due punti, troppo pochi per una squadra che ha mostrato buon gioco e grande determinazione. Fare buone prestazioni, ma non riuscire a centrare l’obiettivo dei tre punti ha demoralizzato i gialloverdi che, nonostante ciò, non si sono mai arresi e, in campo, hanno sempre dimostrato personalità e voglia di riscatto. Il pareggio con il Novoli, nel recupero della 12^ giornata, aveva lasciato ben sperare e aveva riportato fiducia e ottimismo. Prova tangibile è stata la meritata vittoria casalinga con il San Cesario. Il secco 3-0 siglato da Giuseppe Brescia sembrava aver scacciato le nubi della crisi. La successiva sconfitta di misura a Fragagnano, però, ha confermato il momento grigio che la squadra sta attraversando. In queste partite, il Real Alberobello ha forse pagato cali di concentrazione e un pizzico di sfortuna e, in alcuni casi, ha peccato un po’ di leggerezza e superficialità sprecando occasioni preziose. Ora l’obiettivo è quello di trovare la giusta concentrazione, riprendere le redini di questo campionato e centrare l’obiettivo salvezza, l’inizio è avvenuto domenica 26 gennaio con il pareggio con la capolista Anno II - febbraio 2014 numero 02 Sport a cura di Emanuela Miraglia Festa e premiazione Si sono svolte, presso il Valley Sporting Club, le premiazioni del campionato regionale karting Puglia e del Trofeo piste Puglia 2013 organizzato dal referente sportivo ACI Sport Puglia e Basilicata, Giuseppe De Carlo. Come di consuetudine, le premiazioni si sono tenute durante la festa di inizio anno della scuderia Racing Sport, in questa occasio- Fabiano Amati premia Leonardo Marseglia L’Assessore Pietro Susca premia Aurelia Laera Da sinistra: Francesco Ivone - campione italiano, Michele Palmisano - gestore kartodromo Martina Franca, dott Mario Colelli - Presidente ACI Sport ne sono stati trattati temi relativi ai regolamentazioni e ai calendari 2014. Alla manifestazione erano presenti il Presidente dell’ACI Sport, dott. Mario Colelli; il componente CSAI Oronzo Pezzolla; l’Assessore allo sport di Fasano Laura De Mola con il Sindaco dott. Lello Di Bari; il Presidente della Commissione Sportiva ACI Bari, ing. Boni Attanasio; il Consigliere Regione Puglia Fabiano Amati e Michele Palmisano, gestore della pista di Martina Franca, dove verrà disputata la finale del campionato. Questo evento si articol’Assessore allo Sport di Alberobello Pietro Susca. Ospiti d’onore: il campione di Formula 3 Antonio Giovinazzi di lerà su diverse tappe cittadine nei paesi di Fasano, Locorotondo, Martina Franca e il campione italiano karting 2013, Francesco Ostuni e Alberobello, in contemporanea con la “sagra del panino Pasqualino”. Ivone di Gioia Del Colle. La scuderia Racing Sport ha collezionato trofei con l’undicenne pluricampione di Ostuni Leonardo Marseglia e i piccolissimi FranATTIVITA’ DI GRUPPO PROPOSTE cesco Sgobba, 9 anni di Castellana Grotte e Francesco Pulito, 8 anni di Locorotondo. AEROSTEP Presenti alla manifestazione anche i gestoZUMBA / MACUMBA ri delle piste e i principali Team karting della TOTAL BODY FITBOXE Puglia. PILATES Nel corso della festa è stato presentato il “1° BODYSPIN Campionato Endurance dei Trulli” organizzato NOVITA’ : dalle scuderie “Egnathia Corse” di Laura De MUAY THAY X RAGAZZI UNDER 18 & ADULTI Mola e “Racing Sport” di Aurelia Laera e da GINNASTICA ARTISTICA & RITMICA X BAMBINI IN OMAGGIO SERVIZIO SAUNA / BAGNO TURCO Giuseppe De Carlo Referente sportivo Puglia e Basilicata Via Isonzo, 5/a - 70011 Alberobello Tel. 3473939192 - fax 1782265410 [email protected] [email protected] - www.racingsport.it SALA ATTREZZI 1 MESE = 35€ 45€ 3 MESI = 90€ 120€ 6 MESI = 150€ 220€ PRESSO “VILLAGGIO RAGGIO DÌ SOLE” CTR. VILLA CURRI, 5 ALBEROBELLO (BARI) INFO: 339/3005576 47 Filatelia Anno II - febbraio 2014 numero 02 48 Un regalo per il Re: il volo Roma - Mogadiscio I l 10 novembre 1934 venne promosso dall’Ente Autonomo Fiera di Tripoli un volo aereo speciale,eseguito dalla compagnia aerea Ala Littoria S.A. con un idrovolante trimotore Marchetti S.71 pilotato dal capitano genovese Francis Lombardi;tale volo aveva una duplice valenza:commemorare il 65° compleanno del re Vittorio Emanuele III che era in visita ufficiale nella colonia della Somalia Italiana,e come volo di prova della compagnia per il futuro collegamento aereo regolare tra Roma e Mogadiscio. Il percorso era di 5.970 Km coperto in 28 ore e 30 minuti di volo effettivo,e suddiviso in 5 tappe:partenza da Roma Aeroporto del Littorio alle ore 06.20 del 10 novembre e arrivo a Tobruk(Cirenaica)alle 13.30;partenza da Tobruk alle ore 16.00 ed arrivo alle 05.30 dell’11 novembre a Massaua (Eritrea);ore 11.00 partenza da Massaua ed arrivo finale a Mogadiscio alle ore 17.55 ora locale. Le poste italiane emisero per l’occasione una serie di 6 francobolli di posta aerea validi esclusivamente per il volo suddetto,da L.1,2,4,5,8 e 10 stampati in rotocalco in fogli di 50,dentellatura lineare,filigrana corona come la quasi totalità dei francobolli del periodo,tirati in 75.000 esemplari;cambiando il colore del valore da 10 lire in azzurro anziché marrone e soprastampandolo in color oro con una coroncina e la dicitura “Servizio di Stato” è stato ottenuto un francobollo che sarebbe servito per la corrispondenza tra organi dello Stato,ma dei 5.000 francobolli tirati,solo poche decine vennero utilizzati per l’inoltro delle corrispondenze. Sia la serie di 6 francobolli che quello di servizio sono reperibili sul mercato,ma con una differenza di prezzo piuttosto marcata:i primi si acquistano se nuovi con gomma integra intorno al centinaio di euro,se usati e su busta il prezzo varia da alcune centinaia di euro a oltre i mille,molto dipende dalla qualità conservativa delle buste… e facendo attenzione che non siano false!un buon servizio aereo è acquistabile se con gomma integra intorno alle 700 euro (quanto un gronchi rosa) mentre se usato su busta … avrete da scegliere,a parità di valore venale, se acquistare un’utilitaria o un raro pezzo di storia. libretto n. 6 con foglietto erinnofilo di Claudio Riccardo Incerti La Ricetta Pag l na ia T iz A cura di Ignazio Spinetti ristoratore Martino Convertino chef Claudio Sisto enologo i a r u lo Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cuore Dolce per San Valentino Tiella di Cuori di carciofi ripieni e patate Ingredienti: Prendere la sfoglia (si trova in commercio) già tirata; un taglia pasta a forma di cuore della misura di 10/12cm circa. Formate dei cuori di sfoglia, cuocete a 140 gradi nel forno e farciteli con crema pasticcera che preparerete con: 250 cc di latte fresco. 40 gr farina, 50gr zucchero, 2 tuorli d’uovo e la buccia di un limone. Ingredienti: 1kg. patate fresche di Polignano, N° 8 carciofi, 2 uova, 150g di formaggio vacchino, 300g. pane raffermo, N°2 spicchi d’aglio, 4/5 foglie di menta fresca, prezzemolo, 150 cl olio extra vergine di oliva, 5/6 pomodori reggina (pomodori appesi), 200 cl vino bianco, 300 cl acqua, sale e pepe qb. Procedimento: Mettere il latte a bollire insieme alle bucce di limone, a parte mettere insieme, miscelando con una frusta, la farina lo zucchero e le uova; non appena il latte bolle mettiamo insieme continuando a mescolare il composto di zucchero farina e uova. Ottenuta la crema lasciamo raffreddare appena e facciamo una millefoglie a forma di cuore se vogliamo possiamo aggiungere delle scaglie di cioccolato. Spolverare il cuore monoporzione di zucchero a velo. Buon San Valentino a tutti. Procedimento: Realizziamo il ripieno dei carciofi: con il pane precedentemente ammollato e strizzato in acqua le uova il formaggio vacchino 1 spicco d’aglio tritato, il prezzemolo e la menta tritati, infine sale e pepe. Puliamo i carciofi togliendo le foglie esterne e lasciamo solo il cuore, peliamo e tagliamo le patate a spicchi, Quindi procediamo posizionando le patate sul fondo del tegame di terracotta, aggiungete l’olio extra vergine il vino l’acqua i pomodori reggina spaccati a metà; salate e pepate, prendete i carciofi e farciteli con l’impasto già realizzato e posizionate gli stessi tra le patate cercando di tenerli verso l’alto in modo che il ripieno sia fuori dall’umidità dei condimenti, una volta completata la sistemazione dei carciofi coprite la teglia con coperchio oppure con della stagnola e infornate per 40/45 minuti circa. Note: se non abbiamo tempo possiamo cuocere i cuori di sfoglia e possiamo farcire con della nutella che troviamo nel negozio sottocasa. Il vino Una giornata nel segno della dolcezza, in abbinamento a questo dessert aprite un bianco passito fruttato e dolce, il CANTATE DOMINO, un moscato reale vinificato con estrema e attenzione per una produzione limitata scelta dal Vaticano per le celebrazioni. Da degustare fresco a 12-13 °gradi in tulipani da bianco. Note: piatto unico della dieta mediterranea avendo all’interno proteine animali con formaggio e uova, carboidrati col pane raffermo e patate, antiossidanti e fibre date dai carciofi e dall’olio extra vergine di oliva. Il vino Un piatto unico della tradizione mediterranea che abbinerei a un rosso di media struttura, di buona freschezza e fragranza olfattiva, un negroamaro in purezza come il SOLE DEL SUD vinificato in acciaio senza passaggio in legno; un rosso rubino dall’intenso profilo aromatico dominato dalla rosa e dalla mora, sorretto da una nota alcolica media e una buona rotondità, un vino giovane da servire a 15/16 gradi in bicchieri a tulipano. A cena con il delitto Cena con delitto “Sex,Crime & Rock’n’roll” che andrà in scena al Ristorante l’Olmo Bello il 31 gennaio. Due ore di raffinata cucina, in cui gli ospiti si sfideranno nel decifrare e risolvere un “giallo” messo in scena dagli attori di The Bang Club, con tanto di arrivo della polizia, rilevamenti della scientifica, indizi, interrogatori, e...tanti altri colpi di scena divertenti. La soluzione … dopo la cena! 49 50 Anno II - febbraio 2014 numero 02 Cliccando a cura di Luca e Pasquale Marco Brasile: la casa container ecologica che costa solo 26mila euro N ella città di Bonito le case cominciano ad essere fatte con i containers.Due anni fa, l’architetto Celso Costa Filho ha studiato l’idea e adesso sta iniziando a vedere i primi risultati, avendo già quattro progetti appaltati. Le strutture precedentemente utilizzate per il trasporto di merci, se trasformate in abitazioni, possono essere sistemate l’una accanto all’altra. Così nascono i vari spazi con diverse dimensioni in base alle esigenze delle famiglie. Se messi l’uno sull’altro, possono anche diventare un edificio a 5 piani. All’interno, l’arredamento divide le camere del grande loft, se i clienti lo desiderano. “Per separare gli ambienti, usiamo i mobili stessi, il legno o il cartongesso. Il bagno, ad esempio, è fatto di carpenteria”, spiega l’architetto. All’esterno, si può utilizzare il legno di demolizione per la facciata o aprire ampie finestre vetrate e spazi per le porte. Ma a Celso piace molto l’estetica del container. “Abbiamo usato un prodotto per togliere la sporcizia ed è rimasto tutto ben pulito”. L’architetto promette di costruire una casa di 60 m² in 45 giorni, per la modica cifra di 80mila Reais (circa 26mila euro) compresi tutti gli abbellimenti, le decorazioni di interni ed esterni e i mobili. C’è anche un eco-depuratore, in grado di filtrare il 97 % dell’acqua prima di rimetterla in rete. “Abbiamo messo anche lo shampoo in bagno. L’inquilino può arrivare soltanto con la valigia”. E la durata? Un container viene utilizzato per decenni, sostenendo tonnellate di peso e garantendo la sicurezza. Per la realizzazione a tempo di record, l’architetto ha allenato una squadra di operai provenienti da Santos e Itajaí, due città brasiliane. L’unico svantaggio è che ancora adesso non vi è alcun finanziamento pubblico in Brasile per sostenere questo tipo di progetto, solo ciò che mettono a disposizione le banche private. OMBRE...ALBEROBELLESI - di Alma Calabretta di Palmisano Francesco & C. Snc Via Vittime del fascismo, 12 Alberobello Via Trieste e Trento, 49 Alberobello L.&G. Srl - Via M. Viterbo, 5 Alberobello Via Ammiraglio Millo - Alberobello