Coerenza e coesione (Letizia Rovida)

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Coerenza e coesione (Letizia Rovida)
IL PRINCIPIO DI COESIONE TESTUALE
Ripresa di alcuni punti dall’incontro precedente
- Utilizzo didattico delle prove INVALSI
- Condivisione di esperienze
Il principio di coesione testuale
- Tipi di legame coesivo
- Possibili problemi di comprensione ed esempi di errori commessi da
studenti
Discussione di possibili attività didattiche
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RIPRESA DI ALCUNI PUNTI DALL’INCONTRO
PRECEDENTE E PROPOSTE PER I FUTURI INCONTRI
1. A proposito delle prove INVALSI
2. Condivisione di esperienze didattiche
3. Proposte di contenuto per i futuri incontri
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A PROPOSITO DELLE PROVE INVALSI
Le prove standardizzate nazionali possono costituire
un’importante risorsa didattica se
• si utilizza il QdR come quadro teorico di riferimento per
progettare la didattica della comprensione del testo
• le prove degli anni precedenti vengono utilizzate familiarizzare
gli studenti col formato delle domande
• si considera anche un test come testo da comprendere e da
affrontare con adeguate strategie
• si riflette sugli errori insieme agli studenti
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PER CONDIVIDERE LE ESPERIENZE E PROGETTARE LE
ATTIVITÀ FUTURE
• Quali sono le più evidenti cause di difficoltà di comprensione del testo per
i nostri alunni?
• Quali attività didattiche hanno dato buoni risultati per aumentare le
competenze di lettura?
• Quali attività risultano più gradite agli studenti?
• Vengono concordati interventi per lo sviluppo della comprensione del
testo con gli insegnanti di altre materie?
• Vengono svolte in classe attività didattiche specifiche finalizzate alla
metacognizione?
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PROPOSTE DI CONTENUTO PER I PROSSIMI INCONTRI
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Principio di coesione del testo
Principio di coerenza e inferenze
Principi costitutivi del testo e tipologie testuali
La competenza lessicale
Lettura (e scrittura) per lo studio, strategie di lettura (2)
Verifica e valutazione
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IL PRINCIPIO DI COESIONE TESTUALE
De Beaugrande e Dressler definiscono il testo “come
una
OCCORRENZA COMUNICATIVA che soddisfa sette condizioni di
TESTUALITÀ “.
Il primo criterio è la COESIONE. La COESIONE “concerne il modo in cui
le componenti del TESTO DI SUPERFICIE, ossia le parole che
effettivamente udiamo o vediamo, sono collegate tra di loro”.
Il secondo criterio è la COERENZA .
(Beaugrande de R.A. - Dressler W.U. (1981). Einführung in die Textlinguistik. Tübingen: Max
Niemeyer Verlag . Trad. it. (1984). Introduzione alla linguistica testuale. Bologna: il Mulino. P.18)
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COESIONE E COERENZA
Per COESIONE si intende l’insieme dei legami linguistici che
tengono unito un testo.
Per COERENZA si intende l’unità concettuale di un testo, ciò che
consente di attribuirgli un senso complessivo, di farne un
riassunto, di conservarlo nella memoria.
La coesione è invece un insieme di relazioni “locali”,
linguisticamente espresse, tra singoli elementi testuali.
(Colombo, A. (2002) . Leggere. Capire e non Capire. Bologna: Zanichelli p.47)
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“FILI DELLA COESIONE TESTUALE”
Questa laguna è il risultato di un millenario delicato equilibrio
geografico tra il mare e i fiumi. Questi accumulano continuamente
detriti alla loro foce e quindi [
] rischiano continuamente di
interrarla: ma il mare, penetrando e defluendo due volte al giorno
per effetto dell’alta e della bassa marea, ripulisce la laguna da
detriti, trascinandoli verso il largo.
Nota: questo come tutti i successivi esempi sono tratti dal citato testo di A. Colombo.
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“FILI DELLA COESIONE TESTUALE”
Questa laguna è il risultato di un millenario delicato equilibrio
geografico tra il mare e i fiumi. Questi accumulano continuamente
detriti alla loro foce e quindi [
] rischiano continuamente di
interrarla: ma il mare, penetrando e defluendo due volte al giorno
per effetto dell’alta e della bassa marea, ripulisce la laguna da
detriti, trascinandoli verso il largo.
Nota: questo come tutti i successivi esempi fino alla diapositiva … sono tratti dal citato testo di A.
Colombo, cap.
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QUATTRO TIPI DI LEGAME COESIVO
• Anafora nominale: le ripetizioni di laguna, mare,
detriti indicano la ripresa di uno stesso referente
• Anafora pronominale: i pronomi la, li che rinviano
rispettivamente a laguna e a detriti
• Ellissi: il soggetto sottinteso di rischiano richiede di
risalire a fiumi
• Connettori testuali: quindi, ma
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PROBLEMI DI COMPRENSIONE RELATIVI ALLE
ANAFORE NOMINALI
IDENTITÀ OSTACOLATA
La ripresa avviene per mezzo di un sinonimo, di un
iperonimo (“Un cane… L’animale…”) o per mezzo di
un’espressione nominale non legata semanticamente
all’antecedente, ma che richiama per inferenza lo
stesso antecedente.
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ESEMPIO DI ERRORE DI COMPRENSIONE
di una studentessa di biennio secondario. Compito: parafrasi scritta di un brano di
divulgazione scientifica a memoria
• BRANO - (Il maschio dell’”uccello giardiniere” per attirare le
femmine costruisce un nido a forma di capanna e lo orna di bacche,
conchiglie e fiori).
Qui canta e fa parate per attirare le femmine che entrano, si fanno
incantare e se ne vanno poi a deporre per conto loro in un vero
nido, mente il don Giovanni, lasciata una femmina, è subito pronto
a ricominciare con un’altra.
• PARAFRASI – In questo testo vengono riportati i modi di accoppiarsi
di due uccelli australiani: il giardiniere e il Don Giovanni.
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ESEMPIO DI QUESITO RELATIVO ALLE ANAFORE NOMINALI NELLA PROVA INVALSI
PRIMA SECONDARIA PRIMO GRADO a.s. 2011-2012
A3. I personaggi che compaiono in questo racconto sono identificati a volte
con il nome proprio, a volte con altre espressioni. Collega con una freccia i
nomi o le espressioni delle due colonne che si riferiscono allo stesso
personaggio.
Fai attenzione che nella colonna 2 c’è un elemento in più che non c’entra.
Colonna 1
a)
b)
c)
d)
e)
Arturo
Luana
Nipote del macellaio
Fidanzato di Rosaria
Figlia di Arturo e Luana
Colonna 2
□
□
□
□
□
□ Idraulico
□ Rosaria
□ Fratello di Rosaria
□ Nené
□ Madre di Rosaria
□ Colonnello
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PROBLEMI DI COMPRENSIONE RELATIVI ALLE
ANAFORE NOMINALI
CAPSULE ANAFORICHE
Si dice “capsula anaforica” un sintagma nominale che rinvia al
contenuto di una frase o di una porzione di testo più ampia.
[…] nel settore della motorizzazione civile, sta aprendosi
silenziosamente un altro fronte che riguarda gli anziani: quando
togliere la patente?
Due correnti di notizie si muovono in senso opposto. Assicuratori ed
esperti statistici sostengono che gli anziani sono guidatori prudenti e
che i test annuali o biennali per la verifica psicologica dei guidatori
sono sufficienti a garantire tutti dagli elementi pericolosi.
Ma la pressione sta diventando forte, e ogni nuovo caso di incidente
causato da un anziano provoca titoli più grandi […]
(F. Colombo, È scoppiata la guerra dell’età, La Stampa)
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Per interpretare la capsula anaforica la pressione il lettore deve
• Attribuire a pressione il senso astratto di “azione
sociale”
• Inferire dai due capoversi precedenti che oggetto
della pressione sono gli anziani
• Inferire che soggetto della pressione è la “corrente di
notizie” opposta a quella descritta nel capoverso
precedente
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ESEMPIO DI QUESITO RELATIVO ALLE CAPSULE ANAFORICHE NELLA PROVA INVALSI
TERZA SECONDARIA PRIMO GRADO a.s. 2011-2012
A2. «L’idea gli era venuta un giorno quasi per caso» (riga 1).
Qual è l’idea che è venuta al protagonista?
………………………………………………………………………………………………
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PROBLEMI DI COMPRENSIONE RELATIVI ALLE
ANAFORE PRONOMINALI
Sono in particolare problematici i pronomi clitici lo,
ci/vi, ne che possono sfuggire all’attenzione per la loro
scarsa rilevanza grafica e che si prestano a usi
molteplici.
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ESEMPI DI ERRORI DI COMPRENSIONE RELATIVI ALLE
ANAFORE PRONOMINALI (1)
-Non si riconosce che il pronome lo non è riferito a un nome ma a
una intera frase o a una porzione di testo più ampia analogamente a
quanto avviene per le capsule anaforiche
ESEMPIO: “ […] nonostante il flauto e l’apparente interesse musicale
del cobra, i serpenti sono in realtà completamente sordi. Non è alla
musica che rispondono, ma ai movimenti del flauto. Per provarlo […]”
Vengono indicati come antecedenti flauto, serpente, cobra
-Non si riconosce che il pronome lo è riferito a un predicato nominale
o al participio passato di un tempo composto
ESEMPIO: “il terremoto che ha colpito la Turchia è stato descritto con
le sue immagini terrificanti come, a suo tempo, lo era stato quello del
più vicino Friuli.”
Viene indicato come antecedente terremoto
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ESEMPI DI ERRORI DI COMPRENSIONE RELATIVI ALLE
ANAFORE PRONOMINALI (2)
Non si riconosce l’antecedente dei pronomi ci e ne (che sono
polisensi e non danno informazioni sul genere e numero
dell’antecedente)
ESEMPIO: “La nostra attenzione viene per questa via facilmente
destata anche da eventi lontani nello spazio, e ci sentiamo
partecipi della sorte di popolazioni che vi sono coinvolte […]”
Per vi viene indicato come antecedente “popolazioni”
ESEMPIO: ”Una forza di intensità F , applicata a un corpo, ne
provoca lo spostamento s dalla posizione iniziale.”
Solo il 23% degli allievi individua corpo come antecedente di
ne, il 40% indica forza
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PROBLEMI DI COMPRENSIONE RELATIVI ALLA ELLISSI
L’ellissi del soggetto costituisce nel testo un “buco” che va riempito col
rinvio a qualcosa che è stato nominato in precedenza ed è quindi un
fenomeno di coesione. È però in parte un fatto sintattico perché il recupero
può essere governato da regole strutturali.
ESEMPIO: “L’acqua che viene estratta dal sottosuolo non solo è
in parte sprecata e male utilizzata, ma in alcune zone d’Italia […]
sta diventando sempre meno potabile.”
Ad alunni di prima media è stato chiesto di individuare il soggetto di sta
diventando: solo 4 su 15 lo hanno saputo indicare in meno di 15 secondi.
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I CONNETTORI TESTUALI
I connettori testuali sono parole o espressioni di più di
una parola, che connettono una porzione di testo a una
precedente attraverso un rinvio anaforico (perciò,
quindi, infatti, d’altra parte, in primo luogo, nonostante
questo, ecc). Hanno una funzione importante nella
strutturazione del testo perché esplicitano i rapporti
che l’emittente intende stabilire tra le cose che va
dicendo o scrivendo.
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PER AIUTARE LA COMPRENSIONE DEI CONNETTORI
TESTUALI
Per aiutare la comprensione del ruolo dei connettori si possono guidare gli studenti
a riflettere sul loro significato. Tale significato può essere esplicitato come
un’avvertenza dell’emittente sul rapporto fra ciò che sta dicendo e ciò che ha detto in
precedenza in questo modo:
-perciò, quindi (quando non temporale): “ciò che dico è una conseguenza di ciò che ho
detto”
-infatti: “ciò che dico è una ragione per quanto ho asserito”
-cioè: “ciò che dico è un chiarimento di un’espressione appena usata”
-invece: “ciò che dico è in opposizione con quanto ho detto”
-però, tuttavia “ciò che dico è in contrasto con quanto ci si potrebbe aspettare da ciò
che ho detto”
-eccetera
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PER AIUTARE LA COMPRENSIONE DEI CONNETTORI
TESTUALI
Per aiutare la comprensione del ruolo dei connettori si possono guidare gli studenti
a riflettere sul loro significato. Tale significato può essere esplicitato come
un’avvertenza dell’emittente sul rapporto fra ciò che sta dicendo e ciò che ha detto in
precedenza in questo modo:
-perciò, quindi (quando non temporale): “ciò che dico è una conseguenza di ciò che ho
detto”
-infatti: “ciò che dico è una ragione per quanto ho asserito”
-cioè: “ciò che dico è un chiarimento di un’espressione appena usata”
-invece: “ciò che dico è in opposizione con quanto ho detto”
-però, tuttavia “ciò che dico è in contrasto con quanto ci si potrebbe aspettare da ciò
che ho detto”
-eccetera
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LETTURE CONSIGLIATE
• Colombo, A. (2002). Leggere. Capire e non capire. Bologna:
Zanichelli. pp.47-57
• Lo Duca, M.G. (2004). Lingua italiana ed educazione
linguistica. Roma: Carocci. pp.179-218
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