Narrativa estera - Accademia dei Concordi

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Narrativa estera - Accademia dei Concordi
Accademia dei Concordi – Biblioteca
estate 2010
Narrativa estera
Schine, C. – Tutto da capo
"Quando Joseph Weissmann divorziò da sua moglie aveva settantotto anni e
lei settantacinque". Inizia così il nuovo romanzo di Cathleen Schine: Joseph
non lo ammette, ma naturalmente c'è di mezzo una donna molto più giovane
di sua moglie Betty e quest'ultima si ritrova improvvisamente senza un soldo
e senza casa: lo splendido appartamento signorile su Central Park dove ha
vissuto con il marito per più di cinquant'anni. In seguito al generoso
intervento di un ricco cugino che le offre ospitalità in un cottage di sua
proprietà a Westport, nel Connecticut, Betty è costretta a trasferirsi seppur a
malincuore. Le sue due figlie - Miranda, agente letteraria impulsiva e
fascinosa, e Annie, riservata e giudiziosa direttrice di biblioteca a New York quasi cinquantenni, alle prese con problemi vari, non possono certo lasciare la madre da sola!
La seguono così in quella mondana località turistica dando inaspettatamente una svolta alla
loro vita sentimentale.
Baldacci, D. – Nient’altro che la verità
Nicolas Creel, cinico e potente magnate dell'industria bellica, ha un obiettivo
ambizioso: ridisegnare gli equilibri politici ed economici mondiali piegandoli
alla sua visione e ai suoi interessi. Per raggiungerlo, chiede la collaborazione
di Dick Pender, esperto di perception management, che dovrà pilotare
l'opinione pubblica diffondendo notizie false che attribuiscono alla Russia una
serie di crimini atroci, attraverso un abile e spregiudicato uso dei media e
della rete, generando reazioni a catena in tutto il pianeta. Shaw è un uomo
che non ha mai avuto nulla da perdere, con un passato da dimenticare e un
presente al servizio di un'agenzia internazionale di intelligence impegnata a
mantenere la pace e la sicurezza. Costantemente in giro per il mondo per
missioni pericolosissime e spesso ai limiti della legalità, per la prima volta
nella sua vita si scopre a sperare in un futuro diverso da condividere con Anna, la donna di cui
è innamorato. Katie James è una giornalista che, all'apice della professione, si è ritrovata a
fare i conti con la propria coscienza e le proprie debolezze, uscendone pesantemente sconfitta.
Ora ha l'occasione di ricostruirsi una carriera e una vita, e non vuole lasciarsela sfuggire a
nessun costo.
Hilderbrand, E. – Naufraghi
Sull'isola di Nantucket, località turistica di grande bellezza, vivono quattro
coppie di amici inseparabili, legate da un sentimento così profondo da
sembrare un'unica grande famiglia. Ma quando Tess e Greg, i più giovani
del gruppo, partono per una romantica gita in barca in occasione del loro
dodicesimo anniversario di nozze e non fanno più ritorno a casa, di colpo
tutto cambia. La loro tragica morte getta in un comprensibile sconforto gli
amici che, oltre a doversi confrontare con il significato personale di quella
perdita, si pongono una serie di inquietanti interrogativi. Che cosa è
successo veramente a Tess e Greg? La terribile e inspiegabile disgrazia
consumatasi in mare rompe l'equilibrio all'interno di un gruppo molto
affiatato, mostrando la reale fragilità degli affetti. Tra ricordi e vita
presente, ognuno racconta la sua parte di verità, svelando via via segreti insospettabili e
scottanti che coinvolgono tutti. In una narrazione a più voci, tra confessioni disarmanti,
sospetti, tradimenti e sconvolgenti relazioni, le esistenze dei protagonisti vengono
progressivamente messe a nudo. Alla fine, però, ogni tassello del mosaico andrà al suo posto
e, nonostante le sofferenze e le delusioni, sarà l'amicizia il punto comune da cui ripartire.
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estate 2010
Cornwell, P. – Il fattore Scarpetta
È la settimana prima di Natale e Kay Scarpetta sta prestando servizio
volontario presso l'Istituto di medicina legale di New York, dove le viene
chiesto di esaminare il cadavere di una ventiseienne, Toni Darien, ritrovato
poco prima dell'alba a Central Park. La causa del decesso sembra banale ma,
quando si tratta di stabilire l'ora precisa della morte, l'ipotesi di Kay pare
incompatibile con gli elementi emersi dalle indagini. Inevitabilmente l'omicidio
viene messo in relazione con la recente sparizione di Hannah Starr, bellissima
multimilionaria svanita nel nulla. Tutto ciò rischia di innescare una psicosi
collettiva, amplificata dall'apparizione di Kay Scarpetta a una trasmissione di
attualità della CNN, durante la quale riceve un'inquietante telefonata da un ex paziente del
marito. La CNN, tra l'altro, le propone di condurre una trasmissione, Il fattore Scarpetta, ma
Kay teme di diventare lo stereotipo di se stessa. Quella sera stessa, tornata a casa, riceve un
pacco sospetto, forse una bomba. Una minaccia che ha origine nel suo passato e in quello delle
due persone che le sono più vicine: il marito e la nipote Lucy. Il fattore Scarpetta riunisce tutti
i personaggi più amati da Patricia Cornwell in una New York imbiancata dalla neve, ancora
pesantemente segnata dalla tragedia dell'11 settembre e scossa sia dalla crisi economica sia
dalle pesanti speculazioni finanziarie.
Turow, S. – Innocente
Rusty Sabich, presidente della Corte d'Appello della Kindle County e in corsa
per un posto alla Corte Suprema statale, è accusato di omicidio. Una
mattina, al risveglio, trova la moglie morta nel letto accanto a lui. Aspetta
però quasi un giorno prima di chiamare la polizia e i soccorsi, e non avverte
nemmeno suo figlio. Perché? Vent'anni prima lo stesso uomo, era stato
processato per l'omicidio di Carolyn Polhemus, sua collega e amante, e aveva
avuto in Tommy Molto il suo più acerrimo accusatore. Rusty era stato infine
prosciolto, ma le turbolente vicende legate al processo avevano avuto
ripercussioni diverse sulla carriera dei due uomini. Il nome di Molto era stato
trascinato nel fango, mentre la carriera di Rusty aveva ripreso a salire. Ma
ora per lui si aprono le porte di un nuovo incubo. Le circostanze della morte di Barbara si
prestano a varie interpretazioni, anche se tutto pare condurre alla sua colpevolezza, e in
Tommy Molto la voglia di rivincita non si è mai sopita. Sarà un sfida senza esclusione di colpi
quella che li vedrà di nuovo contrapposti in un'avvincente partita psicologica nel tentativo di
catturare una verità tanto ambigua quanto sfuggente.
Manicka, R. – L’amante giapponese
Quando nel 1916 Parvathi viene alla luce in una povera capanna di un
villaggio di Ceylon, il sacerdote incaricato di predirne il futuro non ha buone
notizie: nonostante le eccezionali ricchezze che l'aspettano, la sua vita sarà
segnata dalla presenza del dio Serpente, portatore di sventura e infelicità.
Sedici anni dopo, l'infausta profezia pare avverarsi: suo padre, avido e senza
scrupoli, la promette in moglie a Kasu Marimuthu, ricco proprietario di un
palazzo da fiaba in Malesia, facendo avere all'uomo la foto di una ragazza
molto più bella di lei e spingendolo con l'inganno a sposarla. Scoperto il
tranello quando ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, Kasu Marimuthu
tratta la giovanissima sposa con disprezzo e freddezza, e Parvathi teme di
essere ripudiata. Se il suo destino è già scritto nelle stelle, lei non ha però intenzione di
arrendersi e con l'aiuto di Maya, una guaritrice dotata di profonda umanità e di poteri
straordinari, riuscirà a trasformarsi da ragazzina ingenua e timorosa in una donna colta e
raffinata, in grado di tenere legato a sé il marito sia pure in un matrimonio senza amore. Ma
quando scoppia la guerra Kasu muore e Parvathi viene adocchiata da un perfido e glaciale
comandante giapponese di cui diventa l'amante e si innamora perdutamente. Questo incontro
breve, ma intenso e un po' perverso, le cambia per sempre la vita.
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Schwarz, C. – Infedeltà
In una giornata d'estate come tante altre, Jon, pubblicitario quarantenne in
una cittadina del Midwest, si trova di fronte a una scelta tra le più difficili
della sua vita: rimanere con Ginny, sua moglie da vent'anni a cui è molto
legato, o lasciarsi travolgere dall'attrazione che lo spinge verso una collega,
Freddi? Vale davvero la pena di rinunciare a quello che appare tuttora un
matrimonio solido e felice, nonostante il desiderio mai realizzato di un figlio,
per una relazione che Jon non ha cercato ma che si è fatta strada nel suo
cuore, rischiando di spazzare via tutto quanto ha costruito? Sull'unione di
Jon e Ginny, però, non incombe solo il peso del tradimento. Molti anni
prima, i loro genitori erano stati coinvolti in una vendetta dettata dalla
gelosia che aveva prodotto gravissime conseguenze. Oggi le ripercussioni di
quello scandalo solo in apparenza lontano si fanno sentire, rendendo le cose ancora più
complicate, e i destini di chi ne era stato toccato si intrecciano in una trama fatta di sentimenti,
passioni, menzogne e paure. L'eterna lotta tra la profondità di un legame consolidato e il
fascino irresistibile della novità e della trasgressione viene riproposta in questo romanzo dai
toni intensi, in cui l'autrice riesce a rendere tutte le sfumature del mondo interiore dei
protagonisti, smarriti nel labirinto emotivo di un matrimonio sull'orlo del collasso.
Marinez De Pison, I. – Il fascista
Negli anni Trenta Raffaele Cameroni, un povero contadino toscano con una
moglie e una figlia ritardata a carico, nella speranza di uscire dalle difficoltà, si
arruola come volontario sul fronte franchista e parte per la Spagna. All'inizio è
attratto esclusivamente dalla prospettiva di una paga, ma poi si lascia
conquistare dagli ideali fascisti, fino a diventarne un sostenitore convinto ed
esaltato. Finita la guerra, decide di non tornare in patria: si è innamorato
infatti di Isabel, una giovane infermiera spagnola, figlia e sorella di anarchici,
al punto di sposarla e di far credere alla famiglia in Italia di essere deceduto in
battaglia. Inizia così il racconto delle vicende dei Cameroni, che si intrecciano
con i grandi eventi collettivi della storia della guerra civile spagnola e dei
decenni successivi. Raffaele, divenuto padre di tre figli, sperimenta la rivincita sulle miserie
trascorse: grazie al rilancio del pastificio artigianale del suocero, può vivere nell'agio e
ingraziarsi personaggi importanti. Ma i conti con il passato non sono chiusi e, dopo una serie di
tragedie che colpiranno la famiglia spagnola, anche quella abbandonata in Italia incrocerà di
nuovo il suo cammino. Ignacio Martínez de Pisón costruisce una grande saga famigliare
attraverso una narrazione a volte tenera e divertita, a volte aspra e appassionata.
Yanes, J. – Il signore delle pianure
Quando la residenza di famiglia, nei pressi di Madrid, viene messa in vendita,
il giovane Curro ritrova in un lampo di memoria ricordi sopiti. Gli ritorna alla
mente quell'estate di tanti anni prima, quando era ancora un bambino: il
mese in cui ha conosciuto e poi di nuovo perso il nonno, l'affascinante
Hamish, che gli raccontava storie dell'Africa... E così Curro, giovane
giornalista con una carriera ben avviata e una relazione sentimentale stabile,
decide di abbandonare tutto e inseguire la memoria e il sogno dell'Africa. Il
viaggio in Kenya è anche l'occasione per esplorare la saga della sua famiglia,
a partire dalla nonna Uke, ribelle e anticonformista la cui infelice relazione con
Hamish, lo scozzese che l'aveva abbandonata incinta, da il via a una serie di
vicende che attraversano tutti gli eventi cruciali del Novecento. Ma sarà proprio il mal d'Africa
a condurre Curro sulle tracce del nonno e di una straordinaria rivelazione.
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Janeczek, H. – Le rondini di Montecassino
Montecassino, 1944. Per cinque mesi, gli alleati cercano di sfondare la Linea
Gustav. Fra le unità che compongono le loro armate non ci sono solo americani
e inglesi, ma anche truppe di altri continenti che il vortice della guerra
mondiale ha risputato in Ciociaria: indiani, nepalesi e persino un battaglione di
maori della Nuova Zelanda. Ci sono i marocchini, colpevoli di stupri di massa e
per questo gli unici soldati coloniali ricordati. Ci sono i polacchi, un esercito
formato da ex deportati dei gulag che combattono in terra straniera per la
libertà della Polonia dai totalitarismi. Fanno parte di quella strana compagine
anche un migliaio di ebrei che imbracciano le armi per il puro diritto a esistere.
E ci sono i civili, con la loro sofferenza, tra due fuochi. Chi erano quegli uomini
esclusi dall'immaginario della Seconda guerra mondiale? Helena Janeczek cerca di rispondere
con storie semplici. Quella di John Wilkins, soldato texano caduto nel cruento e inutile tentativo
di attraversare un fiume. Quella di Rapata Sullivan, nipote di un veterano del battaglione maori
da poco deceduto che presenzia al posto del nonno alle celebrazioni della battaglia. Quella di
Edoardo Bielinski e Anand Gupta, due amici cresciuti a Roma che a Cassino ci vanno quasi per
spirito di avventura, mentre aspettano di capire cosa sarà di loro dopo il liceo. E quella di
Rachida, un'immigrata marocchina, a servizio da una coppia di vecchi italiani.
Haenel, Y. – Il testimone inascoltato
Polonia, 1942. Jan Karski, militare attivo nella Resistenza, viene contattato
dai leader di due organizzazioni ebraiche che intendono affidargli il ruolo di
portavoce della tragedia del loro popolo e che, per convincerlo, lo fanno
entrare clandestinamente nel ghetto di Varsavia. Sconvolto dalla miseria e
dalle violenze cui assiste, l'uomo decide di accettare la missione di
"messaggero". Nei due anni seguenti, allo scopo di testimoniare l'orrore dello
sterminio degli ebrei, Jan Karski intraprende lunghi e rischiosi viaggi
attraverso l'Europa in guerra, spingendosi anche oltremare, fino alla Casa
Bianca, a colloquio con Roosevelt. Ma la sensazione che riporta dagli incontri
con i grandi della Terra è quella di rimanere inascoltato, quando persino di
non essere creduto. Decide così di lasciare la propria testimonianza in un
libro di memorie e di ritirarsi a vita privata. Jan Karski sparisce dalle scene per decenni, finché
il regista Claude Lanzmann non lo convince a lasciarsi intervistare per il suo film, "Shoah". La
figura di Jan Karski, cattolico che cerca di dare voce alla richiesta d'aiuto degli ebrei, è toccante
per il coraggio e l'integrità dell'uomo e colpisce lo scrittore francese Yannick Haenel, che in
questo libro rielabora in forma romanzesca, ma nel pieno rispetto della realtà storica, la figura
e l'eccezionale vicenda di questo inascoltato testimone dello sterminio.
Dunne, C. – Donna alla finestra
Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che si sono
costruiti. Una bella casa in un quartiere benestante di Dublino, la sicurezza
economica, due figli invidiabili, Katie e Ciaràn. Nonostante qualche nuvola
passeggera e qualche preoccupazione legata al comportamento un po'
aggressivo del figlio adolescente, i Graham vedono scorrere la loro esistenza
placidamente, riflessa nel giardino giapponese che ogni mattina all'alba Lynda
si ferma qualche attimo a contemplare con l'orgoglio dell'artista. C'è solo un
neo in questo perfetto quadro famigliare: si tratta di Danny, il fratello minore
di Robert, uno scapestrato che periodicamente sconvolge la loro routine con le
sue pretese e i suoi modi prepotenti. Per fortuna, nella casa dei Graham
arriva una persona che porta un po' di serenità. Ciaràn infatti presenta ai suoi
Jon, un amico bello, educato e sensibile, che presto diventa una presenza fissa al punto da
trasferirsi da loro. Agli occhi di tutti Jon sembra l'ospite perfetto, forse troppo: l'istinto di Lynda
le suggerisce che qualcosa non va... Chi è veramente il dolce e disponibile Jon?
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Lively, P. – Un posto perfetto
Una grande villa edoardiana nella provincia inglese: il nido di una famiglia
felice. Cuore di Allersmead è Alison, madre archetipa, custode del focolare e
cuoca meravigliosa; Charles è invece un padre distante e sarcastico, assorto in
se stesso e nei libri che scrive; poi ci sono Ingrid, la ragazza alla pari che è
rimasta trent'anni, e loro, i bambini, certo ora cresciuti, ma la casa è così piena
di ricordi - le foto nelle cornici, le tazze con il nome - da far pensare che non se
ne siano mai andati. E invece ognuno ha preso la propria strada: Gina reporter
televisiva, Sandra con la sua boutique in Italia, Roger e Katie oltreoceano, Clare
in giro per l'Europa con la compagnia di danza. Solo Paul è rimasto, il figlio più
grande, sempre in bilico tra un nuovo lavoro precario e le ricadute nella droga.
Allersmead è la casa dell'infanzia, delle feste di compleanno in giardino, degli anniversari
intorno al tavolo della cucina. Di tanto in tanto, però, sui ricordi, e sulla vita presente, si
allunga l'ombra di un fatto del passato - una nota stridula nell'allegria di Alison, una battuta
inaspettata dell'enigmatica Ingrid - rimasto chiuso per anni in un cassetto come i vecchi vestiti
di Carnevale, custodito dall'enorme casa ora un po' trascurata e malmessa, muta testimone di
una famiglia che forse non è come tutte le altre.
Quimhi, A. – La lettrice di Shelley
Susanna Rabin ha 33 anni, vive con la mamma a Ramat Gan, vicino a Tel Aviv,
e a dispetto del cognome non è "parente di". Agli occhi di chiunque la osservi è
una persona emotivamente fragile: afflitta da una serie di ossessioni, non riesce
a tollerare nessun contatto umano e prova disgusto per tutto ciò che riguarda il
corpo, proprio e altrui. È appassionata del poeta inglese Shelley, ma ogni volta
che lo legge piange a dirotto; dimostra un notevole talento artistico, scaturito
da impulsi sconosciuti, ma è imprigionata in un suo mondo claustrofobico da cui
non riesce a emergere, nemmeno con l'aiuto di un'assistente sociale e di una
mamma iperprotettiva. Tutto cambia quando a casa Rabin arriva Naor, un fascinoso cugino
americano, ospite a tempo indeterminato venuto a seguire da vicino i suoi misteriosi affari in
terra d'Israele. All'inizio per Susanna si tratta di un'invasione tutt'altro che gradita, ma col
tempo Naor riuscirà a conquistarla, schiudendole spiragli di felicità inattesi e pericolosi. Timida,
malinconica e sentimentale, ma sempre ironica e traboccante di vitalità, la Susanna creata da
Alona Kimhi è lo specchio della nuova generazione israeliana, lontana dal tragico passato di chi
l'ha preceduta, disinteressata alla politica e apparentemente apatica. Una gioventù che sa
piangere e anche sorridere delle proprie miserie.
Fadel, M. – La città che profuma di coriandolo e di cannella
È facile perdersi nei tortuosi vicoli di Damasco, nel suo intricatissimo groviglio di
strade. Ma se ci si fa prendere per mano, lasciandosi condurre da una guida
esperta, sarà una passeggiata strabiliante, un viaggio alla scoperta dei giardini
segreti, delle minuscole botteghe, dei sapori, dei profumi, dei colori della città.
Dietro ogni porta si celano tradizioni e cucine odorose di spezie. E ogni cucina
nasconde una storia e una ricetta per raccontarla. Come il tabbuleh di zia
Salime, un piatto dai pungenti aromi di erbe, una festa per il palato che non può
essere preparato nei momenti tristi; i falafel al coriandolo e cumino dell'artista
delle ombre; il riso con mandorle e uvetta dell'anziana levatrice sciita; il
fragrante pane allo yogurt della donna che aveva dimenticato come si faceva ad
amare. "La città che profuma di coriandolo e di cannella" nasce da una telefonata e da una
promessa tra fratello e sorella. Rafik Schami ormai da anni è stato esiliato dalla Siria per motivi
politici e la sua idea di scrivere un libro in onore della cucina della sua città, la regina
d'Oriente, sembrava destinata a non realizzarsi mai. Almeno finché sua sorella non si è offerta
di aiutarlo. Così Marie raccoglie le ricette e le detta per telefono, accompagnando suo fratello
ma anche i lettori alla scoperta di un universo affascinante e profumato.
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Lokko, L. – Povera ragazza ricca
Nic Harte è figlia di un influente uomo d'affari dello Zimbabwe noto per la sua
mancanza di scrupoli. Pur essendo cresciuta nel lusso, non è felice. Il denaro,
infatti, non può aiutarla a ottenere ciò che davvero vorrebbe: emanciparsi
dall'ingombrante e discussa figura del padre, che sembra disprezzarla
profondamente. Caryn Middleton deve invece confrontarsi con tutt'altro
genere di problemi. Nata a Londra in una famiglia povera, a sedici anni deve
prendersi cura della madre depressa e del fratellino più piccolo. Dalla sua ha
però un'intelligenza brillante e una grande forza di volontà, che le
permetteranno di affermarsi a dispetto delle difficoltà materiali. Tutto
sarebbe invece più semplice per Tory Spiller, se solo riuscisse a liberarsi dal peso di un passato
che la tormenta. Cresciuta nell'ombra della sorella morta tragicamente - ragazza modello che
sembrava avere tutto quello che lei non ha -, ora anela soltanto a essere se stessa e a crearsi
una vita tutta sua. Nonostante la loro profonda diversità, Nic, Caryn e Tory stringono sui
banchi di scuola un'amicizia destinata a durare nel tempo, e con il passare degli anni il legame
che le unisce si rafforza sempre di più. Ma all'improvviso, quando la bellissima e spregiudicata
Estelle Mackenzie irrompe sulla scena, portando con sé un segreto che potrebbe sconvolgere le
loro esistenze, tutto viene messo in discussione.
Giraud, B. – Un anno molto particolare
A diciassette anni, Laura è "un'adolescente che ha chiuso con l'adolescenza,
ma ancora non sa cosa l'aspetta". Eppure c'è molto di più nella sua fuga dalla
famiglia, invischiata nell'acredine di chi non riesce a elaborare e superare un
dolore troppo grande. C'è la necessità di vivere da sola il proprio lutto, di
riscoprire attraverso la distanza i legami più veri, come quello con il fratello
maggiore, e anche la voglia di mettersi alla prova in una situazione
completamente nuova, estranea. Per questo ha deciso di lasciare la Francia
per trascorrere un anno in Germania come ragazza alla pari. La famiglia che
la ospita, i Bergen, la accoglie con una certa indifferenza: Laura fatica a
capire cosa ci si aspetta da lei, a inserirsi in uno schema di abitudini in cui
sembra regnare la casualità e tutto appare inerte, destrutturato. La scoperta di non
padroneggiare affatto la lingua tedesca la precipita in una profonda solitudine mista all'oscuro
timore di perdersi, "di perdere il senso delle parole, di scomparire". Con il passare dei giorni e
dei mesi, ancorandosi alle letture che la aiutano a vincere la noia, riesce però a stabilire un
rapporto con i due figli dei Bergen: di contraddittoria complicità con il quindicenne Thomas e
quasi materno con la piccola Susanne. E quando la signora Bergen si ammalerà gravemente,
Laura dovrà farsi carico di decisioni e responsabilità a cui non era preparata.
Coe, J. – I terribili segreti di Maxwell Sim
9 marzo 2009, Maxwell Sim, neo-agente di commercio, viene trovato nudo e in
coma etilico nella sua auto in Scozia, durante una bufera di neve. Nel
bagagliaio un cartone pieno di spazzolini ecologici. Cos'è accaduto? Com'è
arrivato fin lì? Torniamo indietro di qualche mese: Maxwell ha quarantotto anni
e sta attraversando un periodo difficile, sembra aver toccato il fondo. Appena
divorziato, in cattivi rapporti con il padre, incapace di comunicare con la sua
unica figlia, capisce che nonostante i suoi settantaquattro amici su Facebook
non ha nessuno al mondo con cui condividere i suoi problemi. Non avendo più
niente da perdere, decide di accettare una curiosa opportunità di lavoro: un
viaggio da Londra alle isole Shetland per pubblicizzare un'innovativa marca di
spazzolini ecocompatibili. Si mette in macchina con mente aperta, le migliori
intenzioni e la voce amica del navigatore come compagnia. Ben presto si accorge che il viaggio
prende una direzione più seria, che lo porta nei luoghi più remoti delle isole britanniche, ma
soprattutto nei più profondi e bui recessi del suo passato. Jonathan Coe reinventa il romanzo
picaresco per i nostri tempi.
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Saniee, P. – Quello che mi spetta
Teheran. A quindici anni Masumeh non ha mai conosciutola libertà.
Conosce l'obbedienza. Al padre e ai fratelli. Conosce le percosse, di cui
spesso è vittima. Conosce i doveri che si pretendono da una ragazza
d'onore come lei: portare il chador, servire l'uomo sempre e comunque,
camminare svelta con lo sguardo rigorosamente rivolto verso il basso.
Eppure, oggi. Masumeh ha disobbedito. Ha usato alzare gli occhi verso il
giovane che ogni giorno la osserva negli stretti vicoli della città. Lui è Saeid
e lavora come apprendista in una farmacia. Basta poco perché quello
scambio di sguardi si trasformi in un amore forte e appassionato. Un
amore pericoloso, impossibile da nascondere. A scoprirli è il fratello
maggiore di Masumeh. La ragazza deve essere punita, si è macchiata del
peggiore dei peccati, amare. Ma le botte e la violenza non bastano. Per
salvare l'onore della famiglia si deve sposare subito, con un uomo scelto dai fratelli. Da questo
momento in poi a Masumeh non resta altra scelta che accettare il suo destino. Prima come
moglie dedita a compiacere ogni desiderio di un marito assente ed egoista, poi come madre di
tre figli. E mentre l'Iran è sconvolto dalla rivoluzione, attingendo a una forza che non credeva
di avere, la donna sacrifica sé stessa per crescerli e farli studiare. A darle coraggio è l'amore
silenzioso che coltiva dentro di sé. Perché non ha mai dimenticato Saeid. E attende solo il
giorno in cui finalmente forse avrà quello che le spetta.
Dirie, W. – Fiore del deserto
Quella di Waris Dirie è una testimonianza straordinaria. La sua vita, ricca di
momenti dolorosi ma anche di grandi felicità e successi, insieme avventurosa
ed esemplare, l'ha portata dai deserti africani all'esclusivo mondo delle top
model. È nata in un villaggio della Somalia, ha circa trent'anni: ma nessuno,
nella sua famiglia di nomadi con dodici figli, annotò la data della sua nascita.
Quando aveva più o meno cinque anni, suo padre decise che era giunto il
tempo di infibularla: le pagine in cui Waris ricorda oggi quella mutilazione
atroce sono assolutamente strazianti. Aveva tredici anni quando suo padre la
vendette per cinque cammelli a un uomo di sessant'anni: Waris non accettò
quel destino, fuggì da una zia a Mogadiscio, e poi a Londra, nella residenza di
uno zio ambasciatore, come cameriera, a lavorare 18 ore al giorno 7 giorni su 7. Sempre
meglio di quello che l'aspettava in patria, pensava. Così, quando lo zio, concluso il suo
mandato, fu richiamato in Somalia, decise di restare in Inghilterra. Sola, iniziò a guadagnarsi
da vivere lavando i pavimenti da McDonald's. Analfabeta, si iscrisse a una scuola serale.
Muller, H. – L’atleta del respiro
Gennaio 1945, la guerra non è ancora finita: per ordine sovietico inizia la
deportazione della minoranza tedesca rumena nei campi di lavoro forzato
dell'Ucraina. Qui inizia anche la storia del diciassettenne Leo Auberg, partito
per il lager con l'ingenua incoscienza del ragazzo ansioso di sfuggire
all'angustia della vita di provincia. Cinque anni durerà l'esperienza terribile
della fame e del freddo, della fatica estrema e della morte quotidiana. Per
scrivere questo libro Herta Müller ha raccolto le testimonianze e i ricordi dei
sopravvissuti e in primo luogo quelli del poeta rumeno tedesco Oskar Pastior.
Avrebbe dovuto essere un'opera scritta a quattro mani, che Herta Müller
decise di proseguire e concludere da sola dopo la morte di Pastior nel 2006. È
infatti attraverso gli occhi di quest'ultimo, e cioè quelli del ragazzo Leo nel
libro, che la realtà del lager si mostra al lettore. Gli occhi e la memoria parlano con lingua
poetica e dura, metaforica e scarna, reale e nello stesso tempo surreale - come la condizione
stessa della mente quando il corpo è piagato dal freddo e dalla fame. Fondato sulla realtà del
lager, intessuto dei suoi oggetti e della passione, quasi dell'ossessione per il dettaglio quale
essenza della memoria e della percezione, questo romanzo è un potente testo narrativo.
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Le Clezio, J. M. G. – Il ritornello della fame
Nella Parigi sospesa e febbrile degli anni Trenta, Ethel Brun, "figlia unica
di una famiglia in guerra, tra le mura di una casa in pericolo", percorre
l'età inquieta dell'adolescenza. Una famiglia di coloni, la sua, arrivata
dall'isola di Mauritius per mescolarsi alla ricca borghesia della capitale,
senza riuscire a dimenticare l'indolenza e gli eccessi, i profumi penetranti
e i colori della terra a cui appartiene. A tredici anni, Ethel incontra Xenia,
figlia di esuli russi, e davanti al suo sguardo azzurro e fiero conosce per
la prima volta la vertigine del desiderio e della diversità. A quindici, nel
vacuo brusio delle chiacchiere da salotto, sente risuonare con insistenza il
nome di Hitler - l'uomo che arginerà la minaccia bolscevica - e stringe
una silenziosa alleanza di sguardi con il timido Laurent, senza sapere che
di lì a pochi anni i loro destini si legheranno in modo indissolubile. Ma
quando lo spettro dell'occupazione si allarga sulla Francia e i Brun sono
costretti a sfollare a Nizza, Ethel sperimenta abissi ben più tormentosi
della voracità della giovinezza; quelli della miseria e del bisogno, che le accenderanno in corpo
una tenacia insospettata, la forza di sopravvivere in un mondo che va a fuoco sotto i suoi
occhi. Un intenso romanzo in cui l'autore dipinge l'indimenticabile ritratto della donna che sarà
sua madre, per raccontare l'ostinata fame di vita di un'intera generazione: il ritornello che
accompagna l'esistenza di quelli che, come Ethel, sono stati travolti dalla storia.
Pynchon, T. – Contro il giorno
In un mondo su cui, ancora una volta, incombono catastrofi - il crollo del
campanile di San Marco, l'asteroide di Tunguska, la Prima guerra mondiale si inseguono anarchici, giocatori d'azzardo, milionari, matematici, scienziati
eretici, antesignane del libero amore, sciamani, sensitivi, aeronauti e killer
prezzolati. Sono impegnati in un caleidoscopio di avventure - tra l'Esposizione
Mondiale di Chicago nel 1893 e il Messico infuocato dalla rivoluzione, tra la
Hollywood del cinema muto e i Balcani, tra Parigi, Vienna e luoghi difficili da
trovare sull'atlante - che raccontano l'avidità senza freni del capitalismo
globale, la falsa religiosità, l'ottimismo ingiustificato e il sogno irraggiungibile
dell'utopia. Ogni riferimento al nostro tempo è puramente casuale. Con
questo romanzo monumentale e trascinante, che giunge dopo dieci anni di silenzio, Thomas
Pynchon non descrive il mondo com'è, ma come potrebbe essere con appena qualche ritocco.
Alcuni si ostinano a credere che sia questo uno degli scopi principali della letteratura.
Nothomb, A. – Il viaggio d’inverno
Un romanzo in cui tutto è improbabile, a cominciare dai nomi dei
protagonisti: Zoïle, impiegato di una società elettrica con la passione per
l'Odissea, Astrolabe, splendida ragazza che si prende cura di Aliénor,
scrittrice di successo che soffre di una curiosa forma di autismo. Affascinato
da Astrolabe e infastidito da Aliénor, Zoïle inizia a frequentare le due donne
cercando di insinuarsi in questa strana coppia. Un viaggio psichedelico è la
bizzarra tecnica di seduzione messa in atto dal giovane per conquistare la
bella ma l'esito sarà disastroso, in tutti i sensi...
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Accademia dei Concordi – Biblioteca
estate 2010
Smith, P. V. – Il silenzio della musa
La stanza è sempre la stessa. L'inquadratura anche. Così come la donna di
schiena. Eppure, ogni quadro, ogni colore, ogni pennellata è un sofferto passo
in più verso la perfezione. I dipinti di Viktor Riis sono come lui: si alimentano
di silenzio e di studio. Neppure la sua musa, la moglie Severine, può
infrangere il delicatissimo cristallo in cui è racchiusa la sua ispirazione. C'è
solo un modo, per la musa, di sottrarsi al silenzio che il marito le impone:
affidare il proprio amore per la vita e per l'arte a un diario. Ed è in quelle
parole che forse risiede la chiave di un enigma: perché negli ultimi tre quadri
di Riis la musa non compare più? Il diario di Severine, scritto in Danimarca nei
primi del Novecento, giunge misteriosamente nelle mani dell'ultimo
proprietario dei quadri. Joen Alsted, ambasciatore danese nella Romania di Ceausescu e
coinvolto, suo malgrado, in un delicato intrigo internazionale. Vent'anni dopo, alla sua morte,
sarà compito di Freya, studiosa d'arte legata agli Alsted da un amore filiale, cercare di far luce
su una vicenda che affonda in un passato in parte anche suo, e il cui perno sembra ancora e
sempre la figura sfuggente e irraggiungibile della donna nei dipinti
.
George, E. – Dicembre è un mese crudele
In uno sperduto villaggio del Lancashire muore avvelenato, dopo una cena in
casa di una conoscente, il parroco Robin Sage. Di lì a poco arrivano in paese,
per una vacanza fuori stagione, il patologo Simon St. James e la moglie
Deborah, che aveva casualmente conosciuto il sacerdote a Londra. La
scoperta della disgrazia li trascina tra le ombre più cupe di quei luoghi, sui
quali aleggiano ancora antiche storie di stregoneria. L'inchiesta del coroner si
è già conclusa con il verdetto di morte accidentale, ma Simon non ne è
convinto, e decide di convocare il suo amico, l'ispettore Lynley, presto
raggiunto dal sergente Barbara Havers. I quattro vengono così sommersi da
una realtà in cui tutto è continuamente messo in dubbio. Com'è possibile che
un'esperta erborista abbia inconsapevolmente offerto della cicuta al parroco?
Nei panni di una mite perpetua si nasconde davvero una devota seguace dei culti pagani della
Dea? E possibile leggere il destino di un uomo nel palmo della sua mano? In un clima di
sospetti e pettegolezzi che rendono indecifrabili i volti del crimine, l'ispettore Lynley è costretto
ad affondare sempre di più la lama delle indagini per riuscire a portare alla luce la verità. Una
verità dal sapore amaro e crudele.
Patterson, J. – Cartoline di morte
Sono giovani, belli, felici. Sono giovani coppie in viaggio di nozze, in giro per
le più importanti capitali europee. Hanno tutta la vita davanti. Ma sono morti
che camminano. Perché qualcuno li uccide e ricompone i cadaveri in pose
enigmatiche, li fotografa con una Polaroid e poi invia la foto a un giornalista
del quotidiano locale. Ma quel giornalista sa che cosa lo aspetta, perché pochi
giorni prima ha ricevuto una cartolina dai killer, una cartolina di morte.
Roma, Francoforte, Copenhagen, Parigi... e Stoccolma. Jacob Kanon,
detective del NYPD, è l'unico sulle tracce dei killer, ma è sempre un passo
indietro. Eppure non si arrende, non può cedere, perché ha un motivo del
tutto personale per fermare la strage. Ora, finalmente, è a pochi passi dalla
soluzione. Stoccolma potrebbe essere l'ultima tappa della catena di omicidi.
Tutto dipende da una giornalista svedese, la giovane e agguerrita Dessie. Lei ha ricevuto
l'ultima cartolina di morte e solo lei può aiutare Kanon, prima che i killer mettano in atto una
contromossa imprevista. 0 forse l'hanno già fatto?
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Accademia dei Concordi – Biblioteca
estate 2010
Hayder, M. - Ritual
Durante uno scandagliamento del fondale nel porto di Bristol, un sergente di
polizia specializzato in ricerche subacquee, Flea Marley, rinviene una mano
umana. Il giorno dopo anche la seconda mano viene ritrovata sepolta non
lontano dall'ingresso di un ristorante che si affaccia sul porto. Mentre la polizia
si affanna a cercare il resto del corpo, le perizie mediche stabiliscono che il
possessore delle mani potrebbe essere ancora vivo. Flea è affiancata
nell'indagine dall'investigatore Jack Caffery, recentemente trasferitosi da
Londra per cercare di dimenticare il suo terribile passato. Insieme i due
scoprono che le mani appartengono a un ragazzo recentemente scomparso: la
pista sembra portare alla mafia africana, e alle sue folli superstizioni che si
concretizzano in inquietanti rituali... Profondamente segnati entrambi dalla sofferenza, Caffery
e Marley intraprenderanno un viaggio nell'orrore, nei recessi più oscuri della città, dove impera
la droga e i ragazzi di strada sono pronti a vendersi per una dose, e dove si nasconde un
diavolo che sembra nutrirsi del sangue e della carne umani.
Cussler, C. – Skeleton coast
1896.. Quattro ladri di diamanti inglesi fuggono nel deserto del Kalahari,
inseguiti dagli uomini di una tribù locale. I fuggiaschi riescono appena a
imbarcarsi sul vascello Rove, quando una tempesta di sabbia li travolge,
seppellendoli insieme alla nave... Un secolo dopo. Sembra una missione di
routine per Juan Cabrillo e l'equipaggio della Oregon. L'ipertecnologica nave si
trova sul fiume Congo, per concludere un accordo con l'esercito rivoluzionario
del Paese: armi in cambio di diamanti grezzi. Ma ancora una volta, una missione
all'apparenza tranquilla si trasforma in un'avventura senza respiro. Tutto ha
inizio quando Cabrillo intercetta un mayday da parte di un'altra imbarcazione, a
bordo della quale si trovano Sloane Macintyre e Tony Reardon, entrambi sulle tracce del
vascello Rove. Evidentemente c'è qualcuno che vuole ostacolare la loro ricerca. Chi mai può
volerli morti? E come considerare ciò che l'affascinante Sloane racconta a Cabrillo riguardo a
un pescatore della zona, che sostiene di essere stato attaccato da giganteschi serpenti di
metallo in un tratto di mare al largo della Namibia? L'incontro con la donna e la ricerca della
nave scomparsa porteranno Juan Cabrillo e il suo equipaggio sulle orme di un nemico dai piani
molto pericolosi: un fanatico squilibrato che insieme ai suoi seguaci si prepara a scatenare la
devastante potenza della natura...
Gerritsen, T. – Madame X
Questa non è un'autopsia di routine. L'anatomopatologa Maura Isles, di
Boston, ne è certa: questa non sarà una notte come le altre. Ad attenderla,
al Pilgrim Hospital, c'è una ressa di giornalisti. Riflettori che illuminano a
giorno. C'è perfino una troupe televisiva. E, soprattutto, c'è lei: Madame X.
Maura è abituata ai corpi stesi sul suo tavolo settorio, non per niente è
soprannominata "la regina dei morti", ma questo cadavere è diverso. È
coperto interamente da bende di lino impregnate di resina, che risalgono a
duemila anni prima. I suoi organi interni sono stati asportati, a cominciare
dal cervello. Solo il cuore è rimasto al suo posto, perché è lì che gli antichi
egizi credevano risiedesse l'intelligenza. Madame X infatti è una mummia,
ritrovata per puro caso negli scantinati di un museo in decadenza. E quella in corso non è
soltanto un'autopsia, è un vero e proprio evento mediatico, perché Madame X è ormai
famosissima per via del mistero che la circonda. Ma quando, scansione dopo scansione, la TAC
arriva alle gambe, Maura scorge qualcosa che non dovrebbe essere lì. Qualcosa di impossibile.
Un piccolo dettaglio che trasformerà definitivamente quell'autopsia a scopo archeologico in
qualcosa di molto più sinistro e inquietante. Madame X è la prova dell'omicidio più efferato e
maniacalmente eseguito che Boston ricordi... Ed è solo il primo.
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Accademia dei Concordi – Biblioteca
estate 2010
McDermott A. – Il segreto di Excalibur
Bournemouth, sud dell'Inghilterra: l'archeologa Nina Wilde e il fidanzato Eddie
Chase, ex SAS e guardia del corpo, decidono di far visita alla famiglia di
Eddie. Sono appena partiti, quando si trovano per le mani uno strano
messaggio. Lo storico Bernd Rust è convinto di aver scoperto come localizzare
Excali-bur, la leggendaria spada di re Arni: un'arma di una potenza incredibile
e devastante che, se finisse nelle mani sbagliate, rischierebbe di alterare per
sempre gli equilibri mondiali.... Nina è scettica, ma quando Bernd viene ucciso
in modo efferato sotto i suoi occhi deve ricredersi. Sono davvero troppe le
persone interessate al ritrovamento: alcuni mercenari russi sembrano disposti
a tutto pur di impadronirsene, e persino il governo americano è coinvolto. E se Excalibur
esistesse davvero? Se fosse più di una semplice spada? Nina e Eddie vengono così catapultati
in una caccia senza confini, dai torridi paesaggi del Medio Oriente ai misteriosi castelli
austriaci, dalla verde campagna inglese ai gelidi mari della Russia, in una frenetica corsa
contro il tempo che li costringerà a rischiare ogni cosa, faccia a faccia con un nemico spietato.
Grange, J. C. – L’istinto del sangue
Parigi. Nel parcheggio sotterraneo di una casa di cura, le fioche luci al neon
illuminano il corpo orribilmente dilaniato di Marion Cantelau, un'infermiera.
Intorno al cadavere fatto a pezzi, impronte di mani e piedi nudi. Sulle pareti,
vergati con sangue misto a polvere d'ocra, disegni simili a graffiti preistorici.
Jeanne Korowa, giovane giudice istruttore di Nanterre, non dovrebbe
nemmeno trovarsi lì, vi è capitata per caso, solo per aiutare un suo collega.
Eppure la scena del delitto le è tristemente familiare e risveglia un dolore
sconvolgente: la morte della sorella, uccisa nello stesso modo. E quella di
molte altre donne, assassinate come lei. Un macabro rituale, perpetrato più e
più volte nel corso degli anni. Per questo non può fare a meno di gettarsi a capofitto in
un'indagine parallela. Un'indagine illegale e molto pericolosa, visto che il numero delle vittime
continua a salire. Tutte donne, tutte collegate in qualche modo allo studio di uno psicoanalista,
Antoine Féraud, e a un suo giovane e psicotico paziente. Jeanne è più che mai determinata a
seguire fino in fondo questa pista, un sentiero accidentato di sangue e paura che la conduce
fino in Nicaragua, in Guatemala, nelle paludi argentine e infine a Campo Alegre, nella
terrificante Foresta delle Anime. Un luogo dove i misteri di un'antica civiltà gettano un'ombra
crudele e inquietante su tutti coloro che vi si avventurano.
Rkegaard, M. – I delitti di uno scrittore imperfetto
In attesa dell'uscita del suo nuovo romanzo, Frank Føns vive rinchiuso in una
villa sul mare del Nord. È solo. A tenergli compagnia, l'immancabile bottiglia di
whisky e i ricordi. Ricordi dei tempi in cui i suoi thriller non lo avevano ancora
reso uno degli autori più famosi in Danimarca, e lui era solo un giovane
squattrinato, un marito innamorato e un padre felice. Ora tutto è cambiato. Il
successo, si sa, ha un prezzo. Quello che Føns ancora non sa è quanto sia alto.
Lo capisce quando la polizia ritrova il cadavere di una ragazza annegata nelle
acque del porto di una tranquilla cittadina costiera, morta in circostanze che
sembrano copiate minuziosamente dal romanzo che è in procinto di presentare
alla fiera del libro di Copenaghen. Ma perché qualcuno dovrebbe ispirarsi a un omicidio del suo
libro? E in quanti possono conoscere il contenuto di un'opera ancora inedita? Føns è un uomo
difficile, incline a non pochi vizi e capace di attirare su di sé un notevole interesse femminile: la
sconcertante analogia fra i due delitti lo sconvolge e lo induce a iniziare un'indagine tutta sua.
Quando si trova a Copenaghen per la fiera, vede compiersi un altro omicidio del tutto simile a
uno di quelli descritti in un suo romanzo. La stessa efferata violenza, la stessa insopportabile
crudeltà. Solo allora la possibile coincidenza assumerà i connotati di una vera e propria
persecuzione, di un folle gioco fra lo scrittore e un lettore, a quanto pare, molto attento.
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Accademia dei Concordi – Biblioteca
estate 2010
Xiaolu, G. – Il villaggio senza lacrime
Quando vengono rischiarati dal sole splendente o dalla pallida luna, i terreni
sabbiosi del villaggio della Collina d'argento si rivestono di un bianco luminoso
e gli alberi dalle cento braccia si innalzano fieri verso il cielo. Eppure qualcosa
sta per cambiare. Una mattina di settembre la giovane Yun inforca come al
solito la sua bicicletta per dirigersi al villaggio, quando sente un rumore
assordante. Alza gli occhi e, nella luce accecante, intravede qualcosa a cui non
sa dare un nome, ma che la sconvolge al punto da farle perdere i sensi. Al suo
risveglio, in cielo non c'è più nulla, ma accanto a lei giace uno straniero.
L'uomo è stato appena morso da un serpente ed è in preda ad atroci dolori.
Yun lo soccorre ma, una volta ristabilitosi, il forestiero si volatilizza. Poco tempo dopo, però, la
ragazza si vede recapitare un ingente assegno come ricompensa e il villaggio riceve la visita di
alcuni agenti della Sicurezza Nazionale, armati di domande fin troppo puntuali sullo straniero,
la sua scomparsa e la strana luce vista da Yun. Sotto la stretta sorveglianza delle autorità, la
povera ma tranquilla vita del villaggio viene rivoluzionata completamente e gli abitanti
rischiano di dover cominciare a inghiottire solo amarezza, tanto che nella loro gola le lacrime
potrebbero asciugarsi per sempre...
Tropper, J. – Portami a casa
Alcune famiglie possono diventare tossiche, se ci si sottopone a prolungata
esposizione. E la famiglia Foxman, in particolare, può raggiungere un livello di
tossicità letale. Ecco cosa sta pensando il trentenne Judd Foxman mentre, di
fronte al suo piatto di salmone e patate, cerca di estraniarsi dalle urla dei
nipotini. Il telefono del cognato non smette mai di squillare, la sorella non fa
che scoccargli frecciatine acide, in combutta con il fratello minore, mentre la
madre, stretta in un vestito troppo provocante, gli rivolge solo sguardi di
commiserazione. L'unico desiderio di Judd è scappare lontano e non pensare
più a tutti i guai della sua vita. Perché Judd è senza casa, senza moglie, che
l'ha appena tradito con il suo capo, e ora anche senza più un padre, morto
all'improvviso. Per questo è dovuto tornare a casa e non può fuggire. Le ultime volontà del
padre richiedono che venga celebrata la Shiva, il periodo di lutto prescritto dalla religione
ebraica: per sette giorni consecutivi tutta la famiglia dovrà riunirsi sotto lo stesso tetto. E sette
giorni possono essere un tempo infinito, soprattutto se i componenti della famiglia sono tutti
fuori di testa e non riescono a stare per più di ventiquattr'ore insieme senza scannarsi. Ne
bastano molte meno perché la casa diventi una polveriera pronta per esplodere a causa di
vecchi rancori, passioni mai sopite e segreti inconfessabili.
Shafak, E. – Le quaranta porte
Ella Rubinstein ha quarant'anni, una famiglia e una casa perfette, e da
tempo ha dimenticato che gusto ha l'amore. Non può immaginare che
qualcosa sta per sconvolgere la sua esistenza immobile come le acque di un
lago: un libro. Si intitola "Dolce eresia", l'autore è uno sconosciuto, e
l'agenzia letteraria con cui Ella collabora glielo ha inviato per un parere. È
così che la storia della fenomenale amicizia tra il poeta Rumi, lo
"Shakespeare dell'Islam", e il derviscio Shams, l'uomo che viveva di amore
mistico, entra come un vento caldo nella vita di Ella, per spalancare porte
che sembravano chiuse per sempre. Leggendo, Ella si lascia trasportare nella
Turchia del XIII secolo, sulle ali di quella "religione dello spirito" che ispirò a
Rumi i versi d'amore più belli di tutti i tempi, e impara le famose "quaranta regole dell'Amore",
che Shams insegnò a Rumi dischiudendo per lui le inaspettate meraviglie del cuore. E quando
Ella incontra Aziz Z. Zahara, autore del libro e ormai suo maestro di emozioni, l'amore per cui
ora è finalmente pronta diventerà, infine, realtà...
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Accademia dei Concordi – Biblioteca
estate 2010
Mahajan, K. – La moglie sbagliata
Rakesh Ahuja è seduto nella tenda matrimoniale e aspetta la futura sposa.
L'ha vista solo una volta, quando è andato a incontrarla nella casa dei suoi
genitori. Ma quando la ragazza si accomoda accanto a lui, gli occhi che
intravede tra le frange d'oro non sono quelli che ricordava. I lineamenti non
hanno la medesima armonia e le labbra sono troppo sottili. Sangita non è la
donna che lui ha scelto. Rakesh è come paralizzato, ma sa che ormai è tardi
per tirarsi indietro, il disonore sarebbe troppo grande. I due girano intorno
al fuoco rituale: ora sono marito e moglie e si dovranno amare. Molti anni
sono passati da quel giorno e, nonostante tutto, tredici figli si sono
susseguiti uno dietro l'altro. Tredici bambini che combattono senza sosta
per avere le attenzioni di un padre spesso assente. Un padre che si dedica
con maggiore impegno alla sua carica di ministro dello Sviluppo urbano e alla costruzione dei
cavalcavia che stanno invadendo New Delhi, piuttosto che allo sciame di ragazzini che lo
insegue ogni mattina. L'unico per cui Rakesh è disposto a fare un'eccezione è Arjun, il più
grande, un sedicenne ribelle, con in testa il folle desiderio di suonare come il suo idolo, Bryan
Adams. È negli occhi del figlio, neri, profondi e sognanti, che Rakesh rivede il fuoco della
passione, i bianchi inverni del Vermont e un tempo in cui non aveva paura di combattere tutte
le convenzioni per amore. Un amore segreto, di cui nessuno più si ricorda, se non lui.
Israel, A. – Il club delle ricette segrete
La cucina è invasa dal profumo del caramello e delle mandorle tostate. Val e
Lilly ce l'hanno quasi fatta. Basta aggiungere l'ultimo ingrediente, raro e
segreto, ed ecco che i cioccolatini sono pronti, perfetti per addolcire un
primo appuntamento, stuzzicare un bacio o suggellare un'amicizia. Proprio
come quella tra Val e Lilly, amiche per la pelle fin da bambine, eppure così
diverse. La prima, seria e timida, da sempre soffocata da una famiglia
opprimente, e la seconda, estroversa e sicura di sé, che vive all'ombra di
una madre bellissima e di un padre distante. Opposte, ma unite dalla
comune passione per la cucina, che le accompagna sin dalla nascita della
loro amicizia. Ma c'è un segreto di cui nessuna delle due è a conoscenza.
Una menzogna insopportabile che aleggia inconfessata tra le loro famiglie e
con il tempo si farà sempre più insostenibile, fino a dividerle per sempre,
imprigionandole in un silenzio duro come la pietra. Ma adesso forse qualcosa può essere
salvato. Recuperare è ancora possibile. Per farlo, Val e Lilly devono mettersi di nuovo alla
prova. Devono trovare la ricetta mancante, scoprire la verità su ciò che le ha divise così a
lungo. E decidere se potrà rovinare per sempre la loro amicizia o farla rinascere. Stampato in
proprio dalle autrici, il romanzo ha raccolto un grande successo grazie al passaparola tra i
lettori. Una storia di amicizia e tradimento, forza e speranza, menzogna e redenzione che
sancisce il potere eterno della magia del cibo e dell'amore.
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Accademia dei Concordi – Biblioteca
estate 2010
Waldam, A. – L’amore e altri luoghi impossibili
A Central Park, ci sono angoli che Emilia Greenleaf attraversa a occhi
bassi, col passo svelto di chi vorrebbe essere già lontano; sono quei
luoghi impossibili fatti di scivoli e altalene, bambini allegri e mamme
sorridenti. Emilia non può più avere nulla di tutto questo: la sua
bambina se n'è andata per sempre, e a lei non restano che i cocci
taglienti dell'amore perduto, e una rabbia che prende tutto lo spazio. A
farne le spese è il piccolo William, cinque anni, figlio di suo marito - un
bambino saputello e indisponente, con una straordinaria capacità di
portare alla disperazione la sua nuova "mamma". Costruire un rapporto
con lui ha tutta l'aria di un'impresa senza speranza, tanto più che
William ha un difetto imperdonabile: non potrà mai sostituire la figlia
che Emilia ha perduto. Eppure, a volte l'amore e la felicità si
nascondono nei luoghi e nelle persone più insospettabili: e sarà proprio
attraverso William, in fondo nient'altro che un bambino in cerca
d'affetto, che il destino offrirà a Emilia un'altra possibilità di provare amore. Con spiazzante
sincerità, Ayelet Waldman - la scrittrice che diede scandalo dichiarando di amare il marito più
dei suoi figli - esplora in questo coraggioso romanzo le sfumature più intime e segrete
dell'amore materno e dell'animo femminile. Parlandoci con straordinaria lucidità del dolore,
della fragilità, delle inconfessabili paure di una madre.
Thirlwell, A. – La fuga
Non doveva essere quello il gran finale di Raphael Haffner, non doveva
ritrovarsi a settantotto anni dentro l'armadio di una stanza d'albergo a
sbirciare una coppia che faceva sesso, a fissare la sua nuova dea Zinka
con il fidanzato Niko. Lui è lì in un'imprecisata località termale
dell'Europa dell'Est, per recuperare la villa requisita, sotto vari regimi,
alla famiglia della moglie, riscattarsi per averla tradita e lasciata poco
prima che morisse e dimostrare finalmente a figli e nipoti di non essere
l'uomo egoista, vanitoso, inaffidabile e immaturo che tutti quanti
sembrano credere. Ma in realtà Haffner non apprezza la maturità, si
sente ancora giovane e affascinante, ed è inesorabilmente attratto dalla
decadenza. I suoi modelli sono gli imperatori romani, la spietata crudeltà
di Tiberio, gli eccessi sfrenati di Eliogabalo; cerca le cose più alte in
quelle più basse: nella lussuria, nella vanità, nella vergogna; in ogni
vittoria intravede la sconfitta, nella più desolante umiliazione il trionfo. E
così non sa opporsi ai romantici approcci dell'insoddisfatta Frau Tummel,
e soprattutto alle degradanti fantasie di Zinka. Con uno stile ipnotico, ma anche elegante e
divertente, tra paesaggi montani immacolati e grigiori post comunisti, ricordi di un'infanzia
ebraica a Londra e della vita da uomo d'affari a New York, Adam Thirlwell descrive le tappe di
un percorso esistenziale, che fa di questo torpido e intrigante Don Chisciotte un ironico
emblema del ventesimo secolo.
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estate 2010
Auslander, S. – A Dio piacendo
Dopo essere morto, Yankel Morgenstern approda in paradiso, dove scopre che
Dio è un grosso pollo soddisfatto di sé: tocca adeguarsi e, nel caso, cambiare
le proprie abitudini alimentari. A Schwartzman, invece, Dio ordina di erigere
un altare dorato nel cortile di casa, poi di comprare legno di cipresso per
costruire un'arca. Stanley Fisher, a sua volta, in un momento di difficoltà,
compie un viaggio in Israele e in una caverna del Negev trova tredici tavolette
di pietra antichissime, portatrici di un messaggio che potrebbe cambiare
l'intero corso dell'esistenza umana; solo che nessuno le vuole comprare,
nemmeno su eBay. In questi racconti Shalom Auslander tratteggia una serie
di incontri-scontri con l'Onnipotente, sardonici e dissacranti, surreali eppure
precisi nel descrivere il complicato rapporto tra l'uomo e la religione. Il Dio di Auslander a volte
soffre di emicrania, può essere un temuto businessman, o ancora può scendere di persona a
Manhattan per eliminare qualcuno inspiegabilmente sfuggito alla rigida programmazione delle
morti. Il mondo intero, animali compresi, è in balia di questo Dio autoritario e implacabile, una
creatura capricciosa e dispotica che, con la costante minaccia di punizioni nel mondo a venire,
li costringe a seguire assurde norme nel mondo presente. Ma la narrazione di Shalom
Auslander lascia aperta una via per combattere l'ossessione del precetto: quella di un'ironia
irriverente, a tratti feroce ma liberatoria.
Lethem, J. – Chronic city
Chase Insteadman è l'ex bambino prodigio di un vecchio telefilm. Tira avanti
sfruttando ciò che resta della fama passata e il rinato interesse dei media per
la sua relazione con Janice Trumbull, un'astronauta bloccata nello spazio, dalla
quale riceve e-mail d'amore. A Chase si affianca Perkus Tooth, un ex critico
musicale disoccupato con la passione per i cheeseburger, le cospirazioni e
l'arte. Perkus aiuterà l'amico durante un percorso di formazione che lo
condurrà a rivedere la sua ingenua interpretazione della realtà, andando oltre
l'apparenza. Lo scenario è l'autoreferenziale isola di Manhattan, lacerata fra la
decadenza culturale odierna e un glorioso passato intellettuale, terrorizzata da
una gigantesca tigre che semina distruzione per le strade abitate da gente
ricca, ossessionata dalla fama e da lettori del New York Times che preferiscono leggere la
rivista in una versione war-free scaricabile da internet, che non tiene conto dell'11 settembre.
"Chronic City" è un vivido ritratto di Manhattan e delle sue paranoie, raccontate attraverso gli
occhi di un outsider, con lo humor e la straordinaria immaginazione di Jonathan Lethem.
Appelfeld, A. – Un’intera vita
Un giorno, al ritorno da scuola, Helga, dodici anni e mezzo, trova la madre
intenta a preparare una valigia. Quel viaggio improvviso le appare sospetto
fin da subito: dove va? Perché parte da sola? Quando tornerà? La sua
straordinaria avventura comincia così, dal dolore per una separazione e dal
coraggio smisurato con cui rifiuta di accettarla. La madre è ebrea, se pure
convertita, e la consapevolezza che sia questo il problema, e che non possa
non riguardare anche lei, si fa a poco a poco più chiara: per via degli insulti
grossolani dei compagni, dei silenzi imbarazzati del padre, sempre più
distante, e dell'isolamento crescente in cui li confina la comunità del piccolo
paese dove vivono. Gli ebrei e i non ebrei, impara Helga, sono diversi:
nell'aspetto, nel modo di parlare, nelle abitudini, diversi come la gente di
città e la gente di campagna, come la madre - fragile, dolce, ironica, a proprio agio con le
parole e capace qualche volta di dimenticarsi allegramente dei doveri - e il padre e zia
Brunilda, per i quali i fatti, l'ordine e il dovere vengono prima di tutto. Per Helga abbandonare
la casa paterna e il rifugio-prigione della zia, mettersi in viaggio verso i campi di prigionia alla
ricerca della madre, vuol dire anche esplorare questa diversità.
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estate 2010
Buber, M. – Gog e Magog
Nella Polonia di fine Settecento il "Veggente di Lublino" e il "santo
Ebreo" di Pzysha sono i maestri spirituali di correnti chassidiche
contrapposte cui fanno capo due importanti comunità. Il primo è
persuaso che per vedere realizzati i propri desideri si possa influire
sulle potenze superiori e non disdegna il ricorso a pratiche magiche; il
secondo rifiuta magie e miracoli e sostiene la necessità di un profondo
rinnovamento interiore. I due saggi si dividono anche di fronte alla
storia: è il tempo delle guerre napoleoniche, e per il "Veggente" il
condottiero francese non è altri che il Gog del paese di Magog della
profezia di Ezechiele, che anticipa la venuta del Messia, un evento che
per il "santo Ebreo" può essere preparato, invece, solo nell'intimo
dell'uomo, con un rivolgimento spirituale. In un racconto dal respiro
epico, in cui gli aneddoti sui rabbini e i loro discepoli, attinti dal tesoro
delle leggende chassidiche, si inanellano gli uni negli altri con
un'accattivante fluidità, Martin Buber tratteggia la sfida appassionata
tra i contendenti, facendo affiorare anche i profondi legami fra le due tradizioni. Frutto di una
lunghissima gestazione, non sorprende che il libro abbia trovato la sua ultima maturazione
all'inizio della Seconda guerra mondiale, in un'atmosfera di cui l'autore ha colto l'essenza "di
crisi tellurica", di "tremendo ponderarsi delle forze" e "falso messianismo d'ambo le parti".
Tagore, R. – Il vagabondo
Un giovane inquieto, che conquista i cuori di chi lo incontra, ma che è
incapace di sottostare alle catene dell'amore e vive costantemente in
fuga dagli altri e da se stesso, percorrendo il mondo come un
vagabondo senza pace e senza affetti; un maestro, logorato dalla vita
e da un lavoro ingrato, che in una notte di tempesta ritrova la donna
che non aveva saputo amare da giovane e non può dirle nemmeno
una parola; un ufficiale postale che non sa decifrare l'affetto che nutre
per lui la piccola orfanella affidatagli: sono tanti i protagonisti di
queste storie che s'intrecciano lungo il corso del Gange. Ma più ancora
degli uomini, spesso soli, a volte meschini e altre sfuggenti, sono le
donne le vere protagoniste di quest'India povera e forse ormai
scomparsa, che nessuno come Rabindranath Tagore ha saputo così
efficacemente raccontare: donne che tradiscono, ma anche che
sacrificano tutto sull'altare dell'amore, donne ferite e che vorrebbero
ferire, donne rifiutate e donne capaci di intuire il senso dei movimenti
impercettibili del cuore. Un universo femminile misterioso e affascinante come l'India, ancora
immersa in una tradizione all'apparenza immortale, e invece così fragile nei riti e nei valori, già
sull'orlo di una modernità che la travolgerà e ne muterà drammaticamente i connotati.
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estate 2010
Angot, C. – Il mercato degli animali
Christine, i suoi amori e la sua scrittura. Parigi, eternamente sullo
sfondo e allo stesso tempo protagonista. Qui due mondi si incontrano:
quello di una scrittrice quasi cinquantenne, bianca, nota, discussa, che
vive intense relazioni destinate a finire nei suoi libri, e quello di un
cantante rap, Bruno, nome d'arte Doc Gynéco, di diversi anni più
giovane, meticcio, che sul suo scooter vaga per le vie cittadine.
Christine e Bruno si vedono a un Salone del libro, si piacciono, fanno
l'amore, iniziano una relazione non facile. Non solo perché insolita e
destinata a far nascere perplessità nei fan dell'uno e nella cerchia delle
amicizie dell'altra, ma anche perché è inutile negare che capirsi è
complesso. Entrambi provano a condividere qualcosa: il testo di una
canzone, uno spettacolo a teatro, un film. Tentativi che sono di per sé
atti d'amore. Ma i momenti più intensi sono quelli vissuti tra le quattro
pareti domestiche, o al telefono o a zonzo, di notte, a godersi lo spettacolo di una metropoli
che è tante in una. Fuori e intorno ci sono gli altri e le altre. C'è Marc, direttore di una rivista
culturale, sfuggente ma da cui Christine è intrigata, e c'è la figlia di lei ormai adolescente. Ci
sono colleghi e lettori. C'è il mondo che Christine Angot ci aveva descritto in "Rendez-vous".
Ma qui il suo stile è ancora più essenziale: scene crude, dialoghi senza un commento, frasi
secche, a volte brevi come i testi degli sms che i due amanti si scambiano, nessuna
descrizione, solo lo scheletro dei fatti.
Petterson, P. – Fuori a rubar cavalli
Nei boschi norvegesi al confine con la Svezia, nel 1948, il quindicenne
Trond trascorre un'estate in compagnia del padre, loro due soli a
tagliare un bosco; mesi di fatica immersi in una natura limpida e
selvaggia, durante i quali tra loro sembra stabilirsi un rapporto unico.
Ma quando un evento tragico colpirà la famiglia di Jon, l'amico
inseparabile del ragazzo, niente sarà più come prima. Trond in poche
ore acquisterà la maturità di un uomo e comincerà a notare particolari
cui fino ad allora non aveva mai fatto caso, dettagli che gli sveleranno
un legame speciale tra la sua famiglia e quella dell'amico e che gli
renderanno meno oscure le circostanze dell'improvviso abbandono da
parte del padre. A cinquant'anni da quell'estate, Trond decide di ritirarsi
e di tornare in quella stessa vallata. I ricordi di quei mesi lontani
riemergono prepotentemente, scatenati dall'inatteso incontro con Lars,
il vicino di casa di Trond, l'unico che forse può dargli ancora delle
risposte. Con una prosa asciutta e precisa che si adatta perfettamente
al carattere solitario del protagonista e all'ambiente ostile e affascinante con cui deve
confrontarsi, Per Petterson intreccia il bilancio di un'esistenza che volge al tramonto con il
romanzo di formazione di un adolescente, tra goffaggini, imbarazzi e timide aperture al mondo
degli adulti, svelando a poco a poco la trama dei profondi legami tra le avventure, le scoperte,
le illusioni di un'estate lontana e il corso di una vita dominata dall'ombra di un imperdonabile
abbando.
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estate 2010
De Lillo, D. – Punto omega
New York. Un giovane aspirante cineasta chiede a un noto studioso che
per anni ha fatto il consulente del Pentagono di registrare un video in
cui raccontare la sua esperienza. Un video-confessione, sospetta lo
studioso, che si nega, recalcitra, sfugge, ma alla fine invita il cineasta in
un posto perduto nel deserto, in California, non lontano da San Diego.
Sarà per qualche giorno, si dice il giovane. Trova un biglietto economico
e parte. Ma lo studioso non vorrà concedere alcuna ripresa. Desidera
solo che l'altro gli stia accanto, in un posto troppo vasto, indifferente e
bellissimo in cui i tramonti non siano che un essenziale cambiamento di
luci e dove l'unica cosa che accade sia il tempo. Non il passare del
tempo, ma il tempo come percezione essenziale di ogni singolo istante.
È una prova generale dell'amicizia. Ma come tutto ciò che è essenziale,
anche questa specie di tempo è un sogno troppo superbo per l'essere
umano che esiste proprio perché dimentica il tempo. Qualcuno,
qualcosa verrà da fuori, da news e traffico, sport e meteo, a riportare i due in città. A riportarli
nel mondo dei compromessi, delle responsabilità individuali, dei precari affetti. Il punto omega
è stato immaginato dalla fisica più metafisica. Suoi attributi sono che è sempre esistito, è
personale e unisce il creato in forme sempre più complesse, è trascendente, è libero da
limitazioni di spazio e di tempo, e deve offrire la possibilità di essere raggiunto.
Dahl, O. K. – Il quarto complice
Elisabeth ha i capelli neri e gli occhi di un blu profondo, le mani sottili
avvolte in guanti di pelle lucida. E così che la ricorda l'ispettore Frank
Fralich, un'immagine che si è radicata nel suo inconscio dal giorno in
cui si è gettato su di lei per proteggerla da una sparatoria. Ma Elisabeth
ha un fratello che nel mondo della malavita della capitale norvegese
tutti conoscono, e il problema è che non gliene ha mai parlato.
Accecato dalla passione, Fralich si lascia trascinare in un gioco molto
pericoloso e finisce per essere lui stesso coinvolto in un caso di
omicidio. Prima di potersi liberare dalle accuse, e dall'ossessione per
una donna che continua a sfuggirgli, dovrà vivere sulla sua pelle la
violenza e la desolazione dei bassifondi di una Oslo insolita, questa
volta non solo per fare giustizia, ma anche chiarezza dentro di sé.
James, B. – Confessione
Ritornano i personaggi di "Protezione", il primo giallo della serie di Bill
James pubblicato in Italia accolto subito come un maestro. L'ambiente
è ancora una volta quello di un commissariato di polizia inglese dove
agenti non sempre "immacolati" - non mancano i deboli, gli infiltrati, i
corrotti - si mescolano a capi dalla dubbia condotta. Il tutto complicato
dai rapporti tra loro, le loro mogli, e i tanti che si muovono al confine
tra malavita e persone per bene. Questa volta al centro della vicenda è
Sarah, la moglie dell'Assistente Commissario Capo Desmond Iles. Una
sera Sarah si trova al Monty, il malfamato locale del barone della droga
Ralph Ember, quando vi giunge trafelato un giovane molto elegante che
subito si accascia sul pavimento, evidentemente ferito. È proprio Sarah
ad ascoltare le ultime, incomprensibili parole del ragazzo, prima che
Ralph spenga la luce permettendo ai sopraggiunti inseguitori di
completare la loro opera. Sarah vorrebbe vederci chiaro, ma non può certo raccontare
l'accaduto al marito Desmond, dato che quella sera al Monty si trovava in compagnia
dell'amante Ian Aston, anche lui in polizia.
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estate 2010
Simenon, G. – Maigret e il caso Nahour
"Si sforzava, suo malgrado, di immaginare quella coppia di stranieri eleganti,
sbucata Dio solo sa da dove nello studio di un modesto medico di quartiere.
Pardon aveva capito subito che quei due non appartenevano al suo mondo,
né a quello di Maigret o della gente che, come loro, abitava attorno a rue
Picpus. "Capitava spesso, al commissario, di imbattersi in personaggi di quel
tipo, che a Londra, New York o Roma si sentono come a casa propria,
prendono l'aereo come gli altri prendono il métro, scendono in alberghi di
lusso e, a qualunque latitudine, ritrovano le loro abitudini e i loro amici. "È
una sorta di massoneria internazionale, e non solo del denaro, bensì di un
certo stile di vita, di certi atteggiamenti, e anche di una certa morale, diversa
da quella del comune mortale. "Con loro Maigret non si sentiva mai del tutto a proprio agio, e
a stento reprimeva un'irritazione che si sarebbe potuto scambiare per invidia".
Sanchez, J. - L’antiquario
Arthur Aiguander è uno degli antiquari più famosi e quotati di Barcellona. È
abituato a immergersi nei tesori del passato, in ogni sorta di edizione rara o
codice antico. Capisce subito che il manoscritto in cui si è imbattuto, scritto
in latino e chiosato in catalano secentesco, è molto più di un pezzo raro:
contiene un messaggio cifrato che ha a che fare con la Pietra di Dio, una
gemma di cui si favoleggiano enormi poteri. Arthur fa appena in tempo a
nascondere il codice che viene ucciso. Sarà il figlioccio Enrique a decifrarlo,
con l'aiuto di un filologo e della ex moglie, mentre l'assassino che ha colpito
il padre sembra più che mai deciso a impedire a chiunque di avvicinarsi alla
verità nascosta dentro il manoscritto, il cui autore è uno dei primi architetti
della Cattedrale...
Vergas, F. [et al.] - I quattro fiumi
(graphic novel)
Una borsa rubata a un vecchio straccione che pare una cornucopia,
visto tutto quel che contiene. Il colpo della vita. Specie per due
ladruncoli sprovveduti come Grégoire e Vincent. Due ragazzi che non
hanno idea del guaio in cui, con quel furto, sono andati a cacciarsi.
Una graphic novel che restituisce ed esalta la visionarietà della Vargas
dando anche finalmente un volto a personaggi come Adamsberg e
Danglard. Grégoire, perennemente sui roller, e Vincent, col sedere
sempre incollato alla motocicletta, sono due ragazzi della banlieue
parigina come tanti. Che un giorno commettono un grave errore. E
rubano la cosa sbagliata. Ovvero la borsa di un vecchio. Dentro, ci
trovano un mucchio di soldi. Ma anche molti altri strani oggetti: una
scatoletta con dei denti umani frantumati, fialette rosso sangue e
qualche tarocco. Quella stessa sera Vincent viene assassinato nella
sua casa. E Grégoire, stupidamente, pensa di potersela cavare fuggendo sui pattini. Ma quel
delitto, riflette Adamsberg, sa molto di gesto rituale e potrebbe anche segnare il ritorno
dell'assassino soprannominato l'Ariete. Se fosse cosí, Grégoire avrebbe le ore contate.
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Hart, J. – La verità sull’amore
In una innominata cittadina dell'Irlanda contemporanea un ragazzo salta in
aria nel giardino di casa. La versione ufficiale è che "stava fabbricando un
razzo", il sospetto è che fosse un bombarolo legato all'Ira. La madre viene
ricoverata in un ospedale psichiatrico in stato di choc. La famiglia fa
quadrato intorno all'amour fou di questa madre per il figlio compianto. La
figlia Olivia decide di sacrificare gli anni dell'adolescenza, e solo quando
vede la situazione migliorare, col ritorno della madre a un'apparente
normalità, lascia l'Irlanda per l'Inghilterra per fare l'attrice. Farà ritorno
sull'isola per assistere alla morte del padre e aiutare la madre in quella
circostanza. Poco a poco, tutte le ferite aperte dalla morte violenta del
ragazzo sembrano rimarginarsi. "La verità sull'amore" è il sesto romanzo di
Josephine Hart, il suo romanzo più ambizioso, che segna il suo grande ritorno in Irlanda. Se "Il
danno" mostrava come un uomo apparentemente stabile ed equilibrato poteva essere
letteralmente distrutto da una romantica ossessione, qui si procede in senso contrario, per
mostrare come il cuore si può rimettere insieme dopo essere stato spezzato. Un romanzo
psicologico sul dolore e sull'elusività della consolazione: sul cuore, le sue ragioni, le sue regole
segrete.
Muller, H. – Lo sguardo estraneo
"L'uomo dei servizi segreti lascia cadere la sua sentenza incongrua: "gli
incidenti stradali possono capitare". All'indomani la bicicletta e Herta sono
investite. Lei non andrà più in bicicletta, i campi e le strade non le scorreranno
più accanto e sotto. È solo il primo episodio di un racconto che intende
esemplificare l'insediarsi dell'altro sguardo estraneo, quello della paura e della
vigilanza: poi vengono gli episodi ulteriori, l'ustione ai capelli, l'adescamento
dei profumi, le perquisizioni domestiche. Ma è anche, non so quanto deliberata,
la metafora di un modo perduto d'essere, e dunque di pensare e raccontare e
scrivere, in cui le cose scorrono, si succedono l'una all'altra piacevolmente e
logicamente, seguono una musica continua. La scrittura di Herta è, al contrario, rotta e slegata
(slegato è aggettivo decisivo, in lei), e non solo la scrittura, ma l'esistenza intera, le notti e i
giorni. Sul suo spartito, il tempo è spezzato. Lo sguardo estraneo, nella varietà di nomi che
l'hanno definito, è una solida categoria della letteratura e delle arti in genere: la battaglia di
Waterloo vista con gli occhi di una cavalla ferita a morte, o il genere umano con quelli del
vecchio trottatore pezzato Cholstomer, fino all'Effetto di straniamento teorizzato e praticato dal
teatro di Brecht." (dalla Nota di Adriano Sofri)
Borges, J. L. – Fervore di Buenos Aires
"Non ho riscritto il libro. Ne ho mitigato gli eccessi barocchi, ho limato asperità,
ho cancellato sentimentalismi e vaghezze" dichiara Borges ripresentando nel
1969 la sua prima raccolta poetica. Il giovane ultraista colpevole di "innocenti
novità rumorose" che l'aveva pubblicata nel 1923 e colui che ora "si rassegna o
corregge" sono inequivocabilmente la stessa persona: "entrambi diffidiamo del
fallimento e del successo, delle scuole letterarie e dei loro dogmi;" confessa
"entrambi veneriamo Schopenhauer, Stevenson e Whitman" - e "Fervore di
Buenos Aires" prefigura "tutto quel che avrei fatto in seguito". Diagnosi non si
potrebbe più precisa. Buenos Aires, non c'è dubbio, è la protagonista assoluta:
ma non si tratta della città 'moderna' che con la "schiamazzante energia di certe vie centrali e
l'universale plebe dolente che frequenta i porti" incantava l'avanguardia. Al suo cuore spurio
Borges contrappone le tracce di un tempo perduto: i patios "che hanno fondamenta / nella
terra e nel cielo", i crocevia "trafitti / da quattro lontananze senza fine", e soprattutto i
sobborghi "riflesso del nostro tedio", luogo simbolico dell'identità criolla. E non è un caso che
Buenos Aires dischiuda i suoi segreti al crepuscolo, quando il silenzio che abita gli specchi "ha
forzato il suo carcere", o di notte, allorché gli orologi "spargono un tempo vasto e generoso".
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estate 2010
Dunn, S. - Una piccola felicità
Holly Frick ha un uomo cui pensa in continuazione e un altro cui non
pensa abbastanza. Giovane newyorchese neodivorziata, è vittima di
uno dei peggiori casi di mal d'amore: è ancora innamorata dell'ex
marito, che l'ha lasciata spezzandole il cuore. Mentre le ferite di Holly
non accennano a guarire, la sua migliore amica, in apparenza
felicemente sposata, le confessa, tra una chiacchiera e un bicchiere di
vino, di avere una relazione. E un'altra donna le chiede consigli
sentimentali... peccato sia la nuova fiamma del suo ex! Holly allora
decide che, se nessuna delle persone che conosce si fa troppi scrupoli
ad acchiappare l'attimo - o, meglio, l'uomo - fuggente ovunque lo trovi,
lei non sarà da meno. Inizia perciò a frequentare Lucas, un ragazzo
giovane e in apparenza perfetto ma eccessivamente disponibile e
melenso. Come se la vita non fosse già abbastanza complicata - con un
uomo fin troppo presente e l'altro troppo poco -, ci si mette di mezzo
anche Chester, un bastardino salvato da un canile che reclama cure e attenzioni. Presto Holly
viene travolta da un fiume di equivoci e situazioni disastrose che sfuggono del tutto al suo
controllo, e capisce di dover correre ai ripari. Ma a volte è proprio quando meno ce
l'aspettiamo che la vita può riservarci una bellissima sorpresa.
Wolitzer, M. – La stagione delle cattive madri
New York. Amy ha quarant'anni e come ogni giorno è pronta per la sua
densa giornata di impegni: svegliare il figlio, preparare la merenda,
accompagnarlo a scuola e alle lezioni di pianoforte. La vita da avvocato
rampante è lontana anni luce ormai, così come l'ebbrezza che le dava
battere gli avversari in aula. Tutto ora le pare così piatto e prevedibile.
Anche per Jill il lavoro da sceneggiatrice è solo un remoto ricordo... La
sua fervida immaginazione, che l'aveva resa una delle giovani
promesse del cinema, ora le serve semplicemente per cercare di capire
sua figlia. E con scarsi risultati. Anche Roberta e Karen riescono a usare
le loro capacità artistiche e matematiche solo per costruire burattini per
recite scolastiche e per calcolare l'importo della spesa al supermercato.
Il mondo delle gallerie d'arte e dell'alta finanza non è più il loro
ambiente naturale. Ma darebbero qualsiasi cosa per tornare a quei
giorni. Amy, Jill, Roberta e Karen: quattro amiche inseparabili, quattro
madri a tempo pieno, brave, buone, impeccabili. Fino a questo
momento. Perché adesso è venuto il tempo di dire basta. Il lungo sonno è finito: i figli sono
cresciuti, non hanno più bisogno della loro costante presenza. È giunta la stagione che
aspettano da anni. È tempo di riprendere in mano la loro esistenza, costi quel che costi, e
trovare il coraggio di guardare oltre i cancelli della scuola dei loro bambini...
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Chevalier, T. - Strane creature
È il 1811 a Lyme, un piccolo villaggio del Sussex. Un giorno sbarcano nel
villaggio le sorelle Philpot. Vengono da Londra, sono eleganti, vestite alla
moda, sono bizzarre creature per gli abitanti di quella costa spazzata dal
vento. Margaret, diciotto anni, riccioli neri e braccia ben tornite,
sorprende costantemente tutti coi suoi turbanti verdolini sconosciuti alle
ragazze di Lyme, che se ne vanno in giro ancora con grevi vestiti stile
impero. Louise, meravigliosi occhi grigi e grandi mani, coltiva una
passione per la botanica che è incomprensibile in quel piccolo mondo
dove alle donne è dato solo di maritarsi e accudire i figli. Ma è
soprattutto Elizabeth, la più grande delle Philpot, a costituire
un'eccentrica figura in quel paesino sperduto sulla costa. Ha venticinque
anni. Dovrebbe comportarsi come una sfortunata zitella per l'età che ha
e l'aspetto severo che si ritrova, ma se ne va in giro come una persona
orgogliosamente libera e istruita che non si cura affatto di civettare con gli uomini. In paese ha
stretto amicizia con Mary Anning, la figlia dell'ebanista. Quand'era poco più che una poppante,
Mary è stata colpita da un fulmine. La donna che la teneva fra le braccia e le due ragazze
accanto a lei morirono, ma lei la scampò. Prima dell'incidente era una bimba quieta e
malaticcia. Ora è una ragazzina vivace e sveglia che passa il suo tempo sulla spiaggia di Lyme,
dove dice di aver scoperto strane creature dalle ossa gigantesche, coccodrilli enormi vissuti
migliaia di anni fa.
Russo, R. – La magia dell’ultima estate
Griffin gira da quasi un anno con le ceneri del padre nel bagagliaio
dell'auto, mentre sua madre è più viva che mai e tutt'altro che restia a
chiamarlo sul cellulare. Lo fa, per l'ennesima volta, mentre Griffin è
diretto a Cape Cod, dove lui e sua moglie Joy si stanno recando per una
festa di nozze. Per Griffin è un vero tuffo nel passato, perché è lì che
andava da bambino durante le vacanze estive con mamma e papà, due
professori frustrati che odiavano tutto e tutti tranne il Cape, status
symbol dello snobismo newyorkese. Ed è anche il luogo in cui lui e Joy
hanno trascorso la luna di miele, nel corso della quale è stato steso il
Grande Accordo di Truro, un programma di vita che ha ora più di
trent'anni e che si è in gran parte avverato. Griffin ha abbandonato la
carriera di sceneggiatore per una cattedra prestigiosa nel genere di
college a cui quegli snob dei suoi genitori avevano sempre vanamente
aspirato; lui e la moglie abitano nel Connecticut in una vecchia casa
ricca di fascino e hanno una figlia. Fatto, tutto realizzato. Ma attenzione a ciò che desideri,
specialmente se riesci a ottenerlo. Perché alla fine del delizioso weekend il passato ha
sommerso il presente al punto che all'improvviso il futuro si fa incerto. E quando, un anno
dopo, sulla costa del Maine si celebrerà il matrimonio dell'amata figlia, Griffin si metterà in
viaggio con due urne cinerarie nel baule, e si troverà ad affrontare la grande, sregolata
famiglia di Joy con una nuova compagna.
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estate 2010
Burroughs, W. S. – Le lettere dello yage
Lungo un decennio, dal 1953 al 1963 - nel pieno della loro amicizia -,
William Burroughs e Allen Ginsberg intrattengono un epistolario
"lisergico" tra i più immaginifici e radicali di tutto il movimento Beat, di
cui rappresenta una vera sintesi estetica e cognitiva. Ma se il contributo
di Ginsberg è concentrato in sostanza in una lunga lettera-poema da
Pucallpa (Perù) dove gli effetti dell'ayahuasca si traducono in una
visionaria tragicità cosmologica, i molti referti di Burroughs coniugano
alle visioni dell'alterazione psicofisiologica lo sguardo acuto e mimetico
dell'antropologo sul campo, fino a rendere i due piani intercambiabili.
Burroughs si abbandona infatti alle tante droghe cercate e provate lungo
un percorso che oltre al Perù comprende anche Panama e la Colombia dalla liana dello yoka al mitico yage, estratto di una pianta che spalanca
nella mente sterminati territori onirici. E nel contempo registra ogni
frammento del paesaggio circostante, con esiti di violenta ambivalenza:
in primo piano, una catena di fisionomie squallide di rado interrotta da
qualche oggetto di accensione omoerotica, come il ragazzo di Cali dai "delicati lineamenti
ramati" e dalla "bellissima bocca morbida"; sullo sfondo, luoghi e paesi degradati ma collocati
in una natura immensa e sgomentante. E la cerniera tra la percezione-allucinazione e il mondo
esterno è data come sempre da una scrittura eversiva, la cui inconfondibile tonalità horror si
vena qui di una corrosiva ironia.
Roth, J. – Fragole
In una lettera a Stefan Zweig, Joseph Roth annunciava di avere in
cantiere "il romanzo della sua infanzia", destinato ad assumere le
dimensioni di un'opera autobiografica "d'ampio respiro". E destinato,
secondo l'ultima compagna dello scrittore, a diventare il suo libro più
pregevole. Il progettato romanzo, in realtà, non vide mai la luce. Ma il
torso che ci è rimasto, "Fragole" trovato fra le carte inedite -, si presenta
di fatto come un'autentica, incantevole novella. Una novella popolata di
sarti, vetrai e ciabattini colti nel natio shtetl galiziano, in uno scenario
fatto di distese innevate e di neri stormi di coni sui campi dalle stoppie
dure e pungenti sotto i piedi nudi. Alla ricerca della sua terra perduta,
con il sapore delle fragole di bosco che richiama un intero universo, Roth
riesce a salvare la memoria di una mitica Heimat. E non meno preziosa,
anche se agli antipodi per ambientazione e tenore, è l'altra novella
raccolta in questo volume, Perlefter, storia e satira di un borghese
ipocondriaco, irresistibile antieroe che sogna avventure grandiose, laddove le sue sono solo
meschine e da tener segrete. Abitate da una galleria di personaggi degna di Gogol' e Dickens,
ambientate nella Vienna dell'ebraismo assimilato, tra café chantant, club esclusivi e sontuosi
hotel, o in lontane province trasognate, sono pagine in cui ritroveremo, con gioia, il Roth dei
suoi libri più amati.
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Malouf, D. - Io sono Achille
Una scena di guerra impressa nella nostra memoria, il duello tra due giovani
principi invincibili e possenti che Omero ci ha narrato con l'epica potenza
ispirata dagli dèi, diventa con Malouf il racconto umanissimo e moderno dei
sentimenti che muovono le loro anime. E tocca le nostre. Questa versione
dell'Iliade si apre con Achille, fuori di sé dal dolore per la morte dell'amico
Patroclo. Dalle mura di Troia Priamo lo osserva perpetrare lo strazio estremo
del cadavere del figlio Ettore, trascinato inerme dietro il cocchio, nella
polvere. Ma, pensa il padre affranto, deve esistere un modo per farsi
restituire il suo corpo. Un modo grazie al quale le parole di un dialogo
possano prevalere sulla furia sorda dell'eroe guerriero, per superare le regole
ferree e immutabili della tradizione e per forzare la mano del fato. E allora Priamo, spogliatosi
delle insegne regali e indossata una semplice tunica, sale su un carro tirato da muli e guidato
da un vecchio come lui, e si avvia umile, ma fermamente deciso, verso l'accampamento greco.
Non per incontrare il feroce nemico, l'assassino del suo stesso sangue, ma un altro giovane
uomo. Che potrebbe essere suo figlio. Un guerriero che è anche padre e al cui senso paterno
Priamo si appella. Ricordandogli che siamo tutti esseri umani e quindi mortali, una condizione
che ci accomuna non solo nel dolore, ma soprattutto nella compassione.
Madame de Duras – Ourika
"So che conoscete la duchessa di Duras" disse un giorno Goethe a von
Humboldt. "Siete un uomo fortunato! Eppure, ella mi ha fatto tanto
male: alla mia età, non bisognerebbe lasciarsi commuovere a tal
punto... Esprimetele tutta la mia ammirazione". Pur essendo senz'altro
uno dei più prestigiosi, Goethe non era però sicuramente l'unico
ammiratore di M.me de Duras: tra i suoi estimatori vi furono
Chateaubriand, Hugo, Sainte-Beuve (che vedeva in lei una "sorella" di
M.me de Staël). Pubblicato nel 1824, "Ourika" divenne infatti in
brevissimo tempo quello che oggi si definirebbe un libro di culto, tant'è
che nei magasins de mode andavano a ruba nastri, camicette, cappelli
e gioielli "à l'Ourika". Ancora oggi, a quasi due secoli di distanza,
questo breve, intensissimo romanzo conserva tutto il suo fascino sottile
- e la vicenda della piccola schiava nera, portata in dono dal
governatore del Senegal al maresciallo di Beauvau e destinata a
soccombere a un destino che non potrà essere che tragico per aver "infranto l'ordine della
natura", per aver concepito "una passione delittuosa", "un amore colpevole" (e forse
soprattutto per aver desiderato una impossibile "fusione dei cuori"), ancora ci commuove. "Da
un lato" scrive John Fowles "Ourika affonda le radici nel Seicento francese, in Racine, La
Rochefoucauld e Mme de La Fayette, mentre dall'altro si protende fino al tempo di Sartre e
Camus. E la cartella clinica di un outsider, dell'eterno étranger nella società umana".
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Ahern, C. – Il dono
Lou Suffern è un uomo in carriera, in guerra perenne con l'orologio: per
lui svegliarsi la mattina vuol dire passare direttamente "dal sonno al
lavoro"; vorrebbe, dovrebbe essere sempre in almeno due posti
contemporaneamente; e nella sua agenda ormai da anni non ci sono
spazi vuoti: nemmeno per i suoi due bambini, che pure amano di un
amore testardo quel papà che non c'è. Finché, a pochi giorni dal Natale,
ogni cosa cambia. A compiere l'incantesimo è un incontro, inatteso come
sanno essere a volte le cose più belle. L'incontro con un uomo
misterioso, forse un imbroglione, forse un pazzo, di certo un angelo.
Nella notte più magica dell'anno, Lou riceverà da lui il dono più
straordinario: un po' di quel tempo che ha così tenacemente sprecato
nella sua vita frenetica, proprio mentre pensava di sfruttarlo il più
possibile, dimenticando le cose e le persone importanti. Perché il tempo
non possiamo comprarlo o ipotecarlo: possiamo solo condividerlo con quelli che amiamo.
Levy, M. – Il primo giorno
Keira scruta l'orizzonte ancora buio oltre il deserto etiope: il sole sta
per sorgere sugli scavi del campo archeologico. In quelle stesse ore,
Adrian alza ancora una volta gli occhi alle stelle: attorno a lui la
sconfinata notte cilena avvolge i telescopi del più imponente progetto di
astronomia mai realizzato. Ma questa non è una notte qualunque. È
l'inizio di un lunghissimo viaggio. Perché Adrian e Keira, astronomo lui,
archeologa lei, sono da tempo, in modi diversi, in cerca di una risposta
alla domanda che riempie i loro sogni: "Dove comincia l'alba?". Sarà
quella notte, complice il destino, a incrociare magicamente le loro vite,
mettendoli sulle tracce di un misterioso oggetto che potrebbe condurli
alla verità che cercano: un monile a specchio, nero e luccicante, parte
di una mappa perduta in grado di riflettere la volta celeste com'era
quattrocento milioni di anni fa. Per ricomporre il puzzle, Keira e Adrian
dovranno addentrarsi nei territori più impervi del pianeta, dalle isole
Andamane alla catena dei monti Qinling, in Cina, affrontando insieme un'avventura
entusiasmante e pericolosa. Senza sapere che sulle loro tracce c'è un nemico occulto e
potentissimo, deciso a cancellare la possibilità che l'uomo aspetta da sempre: conoscere il
mistero delle proprie origini.
Benjamin, M. – Sono stata Alice
Pochi romanzi sono amati quanto "Alice nel Paese delle Meraviglie". Ma
chi era veramente l'eroina del romanzo di Lewis Carroll? Alice Pleasance
Liddell invita a compiere un viaggio nella sua memoria e nel corso della
sua lunga esistenza, segnata da un libro - e da un dagherrotipo, nel
quale era ritratta da bambina - che l'ha consegnata all'immaginario
della propria epoca e degli anni a seguire. Racconta la sua affascinante
storia, la vita trasgressiva e avventurosa a cavallo fra la fine
dell'Ottocento e i primi trent'anni del Novecento, e la verità celata
dietro il misterioso rapporto con il reverendo Charles Dodgson, alias
Lewis Carroll: anche se permane l'ombra dell'ambiguità, la loro sarà
una vera storia d'amore, sia pure di quelle che esistono soltanto nelle
fiabe. "Sono stata Alice" è la biografia affascinante e maliziosa di Alice
Liddell, l'io narrante del romanzo, nella quale s'intrecciano realtà e
finzione, in un continuo gioco di specchi tra l'Alice letteraria di Carroll e quella "reale"
immaginata dall'autrice; e insieme, è un affresco vivido dell'epoca vittoriana, dei suoi rigori,
delle sue contraddizioni.
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estate 2010
Colley, L. – L’odissea di Elisabeth Marsh
Un mondo in una vita. Questa è la storia della singolare esistenza di
Elizabeth Marsh, una donna di umili origini che nella seconda metà del
Settecento visse da protagonista la trasformazione del nostro vasto
mondo e l'espansione commerciale del tentacolare Impero britannico.
Una donna che accumulò fortune enormi, le perse tutte e tornò ad
arricchirsi di nuovo. Che conobbe uomini di ogni genere e che viaggiò
attraverso quattro continenti in cerca di avventura per terra e per
mare. Concepita in Giamaica da un costruttore navale inglese e da una
splendida mulatta indigena, Elizabeth nasce nel 1735 a Portsmouth,
sede della Royal Navy britannica e vero fulcro dell'Impero marittimo di
Sua Maestà. Cresciuta in un ambiente cosmopolita e stimolante,
viaggia con i genitori nel Mediterraneo e nell'Atlantico e grazie alla sua
singolare bellezza diviene una donna molto corteggiata. Promessa in
sposa per calcolo politico a un brillante rampollo inglese, la giovane
parte da sola alla volta dell'Inghilterra per raggiungerlo. A questo punto la Storia entra
violentemente nella sua vita, e la sua esistenza comune si trasforma in un'esperienza fuori
dall'ordinario. Un manipolo di pirati maghrebini intercetta la sua nave allargo del Portogallo e la
rapisce per consegnarla al potente sultano del Marocco Sidi Muhammad. È solo l'inizio. Da
allora, la storia della sua vita si intreccerà inevitabilmente con le vicende della Storia globale.
Steel, D. – Una volta ancora
Fiona dirige con successo una rivista di moda a New York ed è molto
soddisfatta della propria vita brillante e movimentata... finché un giorno
entra nel suo ufficio John Anderson, un affascinante manager. Vedovo e
padre di due ragazze, compassato e serio quanto lei è informale e frizzante,
John appare presto divertito e spaventato dal suo mondo, popolato da
stilisti un po' folli, modelle filiformi, armadi zeppi di abiti firmati e... da Sir
Winston, il letargico bulldog di casa. Un invito a Parigi per le sfilate imprime
una svolta decisiva al loro rapporto: dopo qualche settimana lui ha già
familiarizzato con Sir Winston, e Fiona gli ha fatto un po' di spazio nel suo
guardaroba. Un'armonia che dura poco, il tempo di conoscere le figlie,
decisamente ostili alla fidanzata di papà almeno quanto il loro odioso
pechinese e la ringhiosa governante. La coppia si sfalda e per Fiona comincia un periodo di
sofferenza, ma anche di riflessione su quello che la rende davvero felice. E quando, mettendo
in gioco se stessa e le sue certezze, ritorna - sola - a Parigi, magicamente qualcosa accade:
mentre la neve scende lenta sulla Ville Lumière, il sipario si alza su un secondo atto che lei non
avrebbe mai immaginato.
Kureishi, H. – Il declino dell’Occidente
Mariti e mogli chiamati da incontri o avvenimenti inattesi a fare i conti con
la propria vita. Persone di mezza età che si vedono protagoniste, con un po'
di nostalgia, di una vita lontana da quella sognata negli anni 70. Artisti che
vengono a patti con i propri bisogni, ma non per questo smettono di
sognare. Hanif Kureishi ci regala storie e personaggi fra i più riusciti del suo
mondo narrativo - penetrandone le attese, le delusioni e le felicità
restituendoci, come solo lui sa fare, umori, tremori e incanti della vita
quotidiana, in tutte le sue contraddizioni, fra "matrimoni e decapitazioni",
come recita il titolo di una delle storie incluse nel volume.
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estate 2010
Rollins, J. – L’ombra del re
Yucatán, Messico. Si dice che la Montagna delle Ossa sia un luogo
maledetto. Si dice che chiunque abbia osato avventurarsi nella giungla
per scalarla non sia più tornato indietro. Ma i coniugi Ransom non si
sono lasciati intimorire e hanno scoperto un segreto straordinario. Un
segreto che però non potranno raccontare a nessuno... Londra, tre anni
dopo. Un'antica moneta maya, spezzata a metà, è l'unico ricordo che
Jake e Kady hanno del padre e della madre, spariti in circostanze
misteriose durante una spedizione archeologica in Messico. E quindi con
un misto di orgoglio e di speranza che accettano l'invito del British
Museum per l'inaugurazione della mostra allestita coi reperti rinvenuti
sulla Montagna delle Ossa: potrebbe essere l'occasione per trovare un
indizio su cosa sia realmente accaduto ai loro genitori. E infatti un
oggetto enigmatico attira subito l'attenzione di Jake: una piramide
maya in miniatura, che presenta un intaglio di forma identica ai frammenti di moneta da cui lui
e la sorella non si separano mai. Spinti dalla curiosità, i ragazzi li incastrano nella piramide e
succede l'incredibile: all'improvviso non sono più a Londra, ma a Calipso, una terra magica
abitata da civiltà scomparse da secoli. Spaesati e atterriti, i giovani Ransom dovranno attingere
a tutto il loro coraggio per sopravvivere in quel mondo sconosciuto e pericoloso, perché sul
loro destino incombe l'ombra del re Teschio, un malvagio stregone che stava aspettando
proprio l'arrivo di Jake...
Cooper, G. – Il libro delle anime
È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto
che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli
rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri
del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate
ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso
del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e
le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per
scatenare l'inferno. Perché quel libro è stato sottratto alla Biblioteca dei
Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di
morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi.
Clancy, T. – Progetto Orion: giochi di potere
A Cape Canaveral, Annie Caulfield guarda lo scheletro di uno shuttle
annerito dal fuoco e si domanda cosa sia andato storto a sei secondi dal
lancio dell'Orion. Nel Mato Grosso, la base della Stazione Spaziale
Internazionale è presa d'assalto da uno spietato manipolo di uomini armati
fino ai denti. Tra i monti dell'Albania, uno scienziato russo tradisce il proprio
Paese vendendo a misteriosi stranieri un'arma di potenza inaudita. Roger
Gordian, il visionario imprenditore a capo del colosso UpLink International, è
un sognatore, ma non uno sprovveduto: ha capito benissimo che qualcuno
sta tentando di impedire che la sua rivoluzionaria missione spaziale cambi
per sempre il volto delle telecomunicazioni. L'unico uomo che può salvare il
suo progetto e sventare la più devastante minaccia terroristica di tutti i
tempi è l'ex Navy SEAL Tom Ricci, destinato a prendere il posto dello scomparso Max
Blackburn al comando della Sword, la squadra di sicurezza interna della UpLink. Ma qualcuno è
deciso a mettere fuori gioco anche lui...
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estate 2010
Oates, J. C. – Una brava ragazza
La sedicenne Katya Spivar e il sessantottenne Marcus Kidder si trovano
contemporaneamente in una località balneare sulla costa del New
Jersey. Katya viene da una famiglia povera e corrotta e si trova lì come
baby sitter. Marcus è un artista (scrittore, musicista, pittore) di New
York, ricchissimo. Tra i due inizia una relazione. Inizialmente lui le
chiede di posare seminuda e lei accetta per soldi; poi, però, tra i due si
crea una reale intimità, sembra amore ma i soldi e lo status di Marcus
fanno troppa gola a Katya. I piani vengono rovinati da Roy, un avanzo
di galera, amico della madre di Katya, che vuole approfittare della
relazione della ragazza per rapinare Marcus. Katya in un primo tempo
si presta al gioco, ma poi abbandona il complice e torna da Marcus,
facendosi perdonare e arrivando al matrimonio. Ad attendere i due
sposi però c'è la zampata di una maestra della suspence come Joyce Carol Oates.
Muller, H. – Cristina e il suo doppio
"Dovunque arrivassi, mi sono trovata a dover convivere con questo mio
doppio. Non si limitavano a mandarmelo al seguito, succedeva anche
che mi precorresse. Benché sin dall'inizio io abbia scritto sempre e
soltanto contro la dittatura, il mio doppio continua fino ad oggi a
battere la sua strada per i fatti propri. Si è reso autonomo". Solo dopo
insistenti richieste e ripetuti tentativi nel 2004 Herta Müller ha potuto
visionare il suo doppio, ovvero il fascicolo che la Securitate di Bucarest
aveva costruito ai suoi danni. Nome in codice "Cristina", novecento
pagine di un dossier incompleto, sottoposto ad accurata "pulizia" da
parte dei nuovi servizi rumeni, quelli non più comunisti. E seguendo il
fascicolo l'autrice ha scritto questo, da lei stessa definito "racconto
autobiografico". Lucida testimonianza letteraria sull'arma più micidiale
in mano al potere opaco, che domina mediante il possesso esclusivo dell'informazione: l'arma
della disinformazione. Più sottile della semplice calunnia che agisce soprattutto tra i nemici, la
disinformazione invece punta a distruggere le vittime nel campo degli amici, seminando quei
dubbi e sospetti che proprio gli amici debbono temere. Herta Mùller ne fu vittima, perché
tedesca in terra rumena e perché scrittrice "ai margini".
Solana, T. – Scorciatoia per il Paradiso
Un gran numero di personaggi popola questo secondo romanzo della
catalana Solana, come del resto il primo. Definiti commedie o romanzi di
costume, ciò che è, infatti, caratteristico dei gialli della serie - che vede
come conduttori dell'intreccio due gemelli, in tutto opposti, che
gestiscono in nero un'agenzia di investigazioni - è l'unire al poliziesco
una fustigante satira d'ambiente. Quasi un vaudeville, non privo di una
traccia di cinismo. Così nell'inchiesta poliziesca, scorre una galleria di
ritratti beffardi, ciascuno con la sua vicenda. Qui l'ambiente preso di mira
è quello degli scrittori, col seguito di critici e giornalisti letterari; e il caso
su cui Eduardo e Borja indagano è un delitto per cause - per dir cosi
narratologiche. Muore, colpita con la statua trofeo del premio che ha
appena ritirato, Marina Dole scrittrice di storie erotiche femminili
disprezzate dalla critica e adorate dai lettori. L'assassino, verosimilmente, è uno dei numerosi
ospiti che affollavano, al momento, la hall della premiazione; ognuno di essi è legato alla
vittima da una variante dei tortuosi interessi dell'oligarchia intellettuale.
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estate 2010
Sjowall, M., Wahlöö– L’uomo sul tetto
Una delle caratteristiche del ciclo di Martin Beck, con cui gli scandinavi Maj
Sjöwall e Per Wahlöö hanno iniziato il poliziesco procedurale, è che gli attori
di questa commedia umana in chiave criminale invecchiano in tempo reale.
Per esempio, in questo romanzo, la figlia del commissario, che abbiamo
conosciuto bambina alcuni romanzi prima, adesso, è una giovane capace di
dare influenti consigli al padre. E questo uno degli effetti con cui gli autori
intendevano conferire più oggettività alla loro creazione, per uno scopo
dichiarato: "Molte persone forse credono che i nostri libri siano dei cosiddetti
gialli. Quello a cui in realtà stiamo lavorando è una seria indagine sociologica
sulle relazioni dei poliziotti con i loro compagni di società. E lo facciamo
insieme perché la materia è tanto vasta e perché non possiamo produrre uno
studio corretto se non lo affrontiamo da diversi punti di vista. In questo caso quello dell'uomo
e della donna". Eppure a leggere oggi questi "romanzi su un crimine" (così il sottotitolo
ricorrente), un senso di pessimismo domina sulla sociologia, un profondo scetticismo sulle
ragioni del cosiddetto "ordine pubblico".
Higgins Clark, M. – L’ombra del tuo sorriso
Olivia Morrow sa di non avere più molto tempo. A ottantadue anni e con
poco da vivere, si trova di fronte a una decisione difficile: rivelare un antico
segreto di famiglia o portarlo con sé nella tomba. La sua defunta cugina,
suor Catherine, dopo essersi prodigata fino alla fine per i bambini malati
fondando numerosi ospedali, è in procinto di essere dichiarata santa.
L'inaspettata guarigione di un paziente di quattro anni in condizioni
disperate ha infatti indotto la Chiesa cattolica ad avviare il processo di
beatificazione. Ma Olivia sa anche per certo che la donna ha avuto una
relazione clandestina con Alex Gannon e che il frutto di quel peccato è stato
dato in adozione. Due generazioni dopo, la discendente di quella unione è
Monica Farrell, la pediatra che dovrà testimoniare davanti al tribunale
ecclesiastico in merito al presunto miracolo. E che, dopo la scomparsa di Gannon, è l'unica
erede della sua fortuna. Olivia si dibatte nell'incertezza: raccontando la verità tradirebbe il
volere di Catherine; tacendola priverebbe la ragazza dell'eredità. Ignora, però, che quel
patrimonio è stato sperperato dai membri della Fondazione Gannon e in particolare dai nipoti
Greg e Peter, da sempre ben attenti a mascherare i loro stili di vita eccessivi con la filantropia.
Le parole di Olivia potrebbero essere il colpo fatale e loro ne sono consapevoli. Tanto che, per
impedire a lei di parlare e a Monica di venire a conoscenza del segreto, non si fermeranno
davanti a nulla.
Schirach, F. von – Un colpo di vento
Cosa spinge uno stimato e irreprensibile medico di paese ad ammazzare la
moglie a colpi d'ascia dopo quarant'anni di matrimonio? E come si può
consumare un delitto tanto efferato in un'atmosfera di calma apparente?
Muove da qui il racconto di Ferdinand von Schirach, da situazioni di
normalità in cui un colpo di vento può scatenare una follia criminale. Dalla
sua posizione privilegiata di avvocato penalista, l'autore osserva
quotidianamente gli orrori e le violenze della vita di tutti i giorni.
Spacciatori, prostitute, skinhead, ma anche famiglie aristocratiche, ricchi
uomini d'affari e insospettabili guardiani di museo diventano così i
protagonisti di vicende semplicemente inspiegabili dalla ragione. L'avvocato
von Schirach rivela un eccezionale talento narrativo: entrando in punta di
piedi nelle vicende che racconta, riesce a mostrarcele sotto una nuova luce, invitandoci a
rivedere i pregiudizi sui criminali e sulle cause delle loro azioni, e a riflettere sul labile confine
fra il bene e il male.
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estate 2010
Stepakoff, J. – Regalami le stelle
Colleen sta per sposarsi: il giorno più bello della sua vita è imminente, ma
non sembra la sposa raggiante che ci si aspetterebbe. La sola persona che
pare accorgersene è sua nonna Lily. Lily sa che Colleen non è davvero
innamorata del suo futuro marito, e in quella scelta rivede se stessa tanti
anni prima. Così le racconta la sua storia. È il 1942. Lily, appena
diciassettenne, celebra il suo matrimonio con Paul, il classico uomo giusto
per una ragazza dell'alta borghesia del Sud degli Stati Uniti. Quanto può
sembrare ineluttabile il destino a una ragazza così giovane, dal
temperamento focoso e dall'immaginazione vivace? Quanto può essere lunga
l'attesa di un marito partito per la guerra a due settimane dalle nozze?
Quanti sogni e quanta passione possono covare sotto la cenere e nascondersi dentro il cuore di
Lily? Le risposte arrivano all'improvviso, quando l'intera cittadina si sta preparando a
riaccogliere i reduci del fronte europeo, compreso Paul, con una festa degna dell'evento. A
portarle è Jake Russo, un affascinante immigrato italiano. Basta un incontro fugace sotto il
cielo stellato perché lui rubi il cuore e l'anima di Lily offrendole quello che il suo ambiente
freddo e aristocratico non le ha mai dato. Divisa tra i suoi doveri verso la società e il marito e
l'uomo povero ma appassionato che potrebbe essere il suo unico vero amore, Lily deve
scegliere tra un sentimento che non aveva mai conosciuto e un impegno già preso.
Bach, R. – Il cielo ti cerca
Jamie Forbes è un pilota che non si stanca mai di volare: ha accumulato
dodicimila ore di volo, ha guidato ogni tipo di aereo, e ogni volta che accende
il motore prova la stessa magica emozione. Oggi che ha i capelli bianchi, Jamie
insegna a volare a quelli che, come lui, sognano di avere le ali. Finché, un
mattino di settembre, durante un volo gli giunge il disperato SOS di una
donna, Maria: è a bordo di un piccolo aereo e il pilota, suo marito, ha avuto un
malore. Jamie le parla via radio, con dolcezza e fermezza, e le dà istruzioni per
un atterraggio di fortuna. Con la sola forza della mente, la convince di poter
volare: la ipnotizza. Proprio come ha fatto con lui il leggendario illusionista Blacksmith, che
molti anni prima lo aveva persuaso a credere di essere prigioniero in una cella di pietra mentre le mani tremanti di Jamie toccavano solo aria. Soltanto ora, di fronte all'atterraggio
miracoloso di Maria, Jamie Forbes capisce quella vecchia lezione. E si rende contro
dell'immenso potere della suggestione nelle nostre vite, imparando che dobbiamo essere noi a
dare forma alla realtà, e non la realtà, con le sue illusioni e i suoi inganni, a plasmare i nostri
sogni e impedirci di viverli davvero. Perché, come il gabbiano Jonathan Livingston, se solo lo
vogliamo, possiamo essere tutti liberi di volare.
Kennedy, D. – Il mio posto nel mondo
Molti anni e molte vite dopo, Jane è docente universitaria a Boston e s'innamora
di Theo, un uomo brillante ed eccentrico. Insieme, hanno una splendida bambina
e, con sorpresa, lei scopre tutta la dolcezza e la meraviglia di essere madre...
Finché una tragedia irreparabile manda in pezzi la sua esistenza. Devastata e
sconvolta, Jane ormai desidera solo una cosa: dire addio al mondo.
Paradossalmente, il caso di una ragazzina scomparsa le offre una via d'uscita,
una sorta di personale redenzione che l'allontana dall'orlo del baratro. Impegnata
in una ricerca quasi ossessiva, si trova infine di fronte alla più crudele delle
scelte: restare nell'ombra o rivelare una lacerante verità... Il mio posto nel
mondo è la storia appassionante di una donna che tenta di sopravvivere ai colpi inferti dalla
sorte e, insieme, l'affresco pungente e realistico di una certa America e del nostro attuale
modo di vivere.
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estate 2010
Brandreth, G. – Oscar Wilde e il sipario strappato
1883. Oscar Wilde è reduce da un lungo giro di conferenze negli Stati Uniti.
A bordo del piroscafo che lo riporterà sul suolo britannico viaggia anche una
delle più famose compagnie teatrali di Francia, di ritorno da una tournée:
l'eccentrico scrittore stringe amicizia con l'impresario e interprete Edmond La
Grange. I due si accordano per collaborare all'ambizioso progetto di una
messa in scena parigina dell'Amleto. Ormai prossimi allo sbarco a Liverpool,
una macabra scoperta raggela la spensieratezza generale: tra i bagagli di
Oscar viene ritrovata cadavere la barboncina di "Maman" La Grange. Chi può
aver commesso un atto così crudele e insensato? Deciso a non lasciarsi
turbare dall'accaduto, Wilde si trasferisce nella capitale d'Oltremanica per
seguire da vicino le prove in boulevard du Tempie, un tempo noto come "via
del crimine" a causa dei melodrammi a tinte forti che vi venivano rappresentati. Un nome
profetico visto che la finzione si trasforma in realtà e una folle mano perpetra delitti atroci e
bizzarri, decimando la prestigiosa compagnia di attori. Eppure, lo spettacolo va avanti. Oscar e
il fidato amico Robert Sherard indagano per arrivare a un finale che svela l'illusione che fino a
quel momento ha ingannato lo spettatore... mostrando una sorprendente verità. Questo
romanzo sposa lo stile elegante e caustico di Oscar Wilde con la spumeggiante ambientazione
della Parigi fin de siede, facendo rivivere la Ville Lumière e tutti gli idoli di quel mondo perduto.
Wilder, T. – Idi di marzo
"Nel 1948 Thornton Wilder, versatile scrittore americano di romanzi e
commedie di successo, pubblicò "Idi di marzo": un romanzo epistolare o, se
si vuole, documentario, che si propone di ricostruire l'ultimo anno della vita
di Cesare e culmina nella scena dell'uccisione di lui in Senato, ad opera dei
celebri "congiurati" il 15 marzo del 44 a.C. Libro "documentario" s'è detto.
Infatti l'ambizione di Wilder è di costruire un racconto unicamente attraverso
la sequenza di lettere o frammenti di lettere o di "lettere-diario", come
talvolta l'autore definisce questi falsi documenti. L'interesse dominante di
questo autore, come del Claudio di Graves, o delle Vite immaginarie (1896)
di Marcel Schwob è l'aspetto scandaloso dello stile di vita della élite sociale
tardo-repubblicana. Si potrebbe indicare un elemento che differenzia
nettamente il romanzo storico ottocentesco da questi esperimenti novecenteschi. Per lo più il
romanzo storico ottocentesco racconta direttamente la grande storia, nella quale ad un certo
punto immette, fa entrare in scena, personaggi fittizi. Così accade da Walter Scott a Manzoni,
da Hugo a Tolstoj. Invece nei romanzi storici novecenteschi, specie questi che hanno come
oggetto l'antichità classica, la "manipolazione" creativa investe gli stessi personaggi storici; è il
dato storico che viene trasformato ed i personaggi storici diventano essi stessi loquacissimi
attori del romanzo." (dalla nota di Luciano Canfora)
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estate 2010
Law-Yone, W. – Il seme del papavero
A Na Ga non è rimasto nulla della sua infanzia nelle capanne di paglia e nei
campi di cenere del suo villaggio tra le montagne birmane. Nemmeno il suo
vero nome. Perché per la tribù a cui appartiene il nome è un dono, un
segreto da sussurrare solo al momento giusto: un viatico prezioso come il
seme di papavero che la madre affida al bambino nel giorno prescelto,
perché lo accompagni per tutta la vita. Ma, venduta come schiava ancora
piccolissima, Na Ga quel seme non lo ha mai ricevuto. Per questo, forse,
negli anni ha conosciuto solo approdi fugaci, identità provvisorie presto
cancellate dalle fughe e dagli abbandoni. E stata cacciatrice di anguille nelle
notti stellate sull'altopiano; figlia (solo per poco) di una coppia generosa e
incostante; e poi prostituta, amante tradita, madre per finta e assassina.
Ma adesso Na Ga, stanca di fuggire, deve tornare a casa. E il suo viaggio
passa per Wanting. città di frontiera tra Cina e Birmania dove si incrociano sconfitte e
speranze, e dove tutto sembra possibile, perfino trovare il coraggio di riscattare un destino che
è sempre stato nelle mani degli altri. "Il seme del papaver"o è la storia di una donna e di una
rivincita. Un viaggio pieno di luce e di colore dentro un'Asia vivissima e crudele, raccontata da
una delle sue voci letterarie più coinvolgenti e apprezzate.
Lanzmann, C. – La lepre della patagonia
Claude Lanzmann ha vissuto ben più di una vita. Partigiano contro il nazismo
a diciassette anni, docente nella Berlino del dopoguerra, negli anni
Cinquanta si trova al centro dell'elite intellettuale parigina conquistando
l'amicizia di Sartre. Poi la direzione di "Les Temps Modernes", l'impegno
anticolonialista, i viaggi e i reportage, la battaglia per Israele, la svolta
cinematografica di sceneggiatore e regista. Una storia personale che è lo
specchio di un secolo di rivoluzioni si snoda in queste pagine con passo
romanzesco, tra metamorfosi personali e collettive, assecondando il flusso
delle emozioni e rincorrendo le assonanze impreviste di una memoria
tumultuosa e appassionata. E nel mosaico di ritratti e aneddoti - ilari,
commoventi, entusiasmanti, erotici, angosciosi, intensi - spicca il filo rosso
che è la missione di una vita: la testimonianza dell'Olocausto, perseguita negli undici anni
dedicati al capolavoro cinematografico Shoah; e il segno lasciato dall'angoscia di non poter
dare voce a ciò che non è rappresentabile.
Ndiaye, M. – Tre donne forti
Tre destini femminili giocati fra l'Africa e l'Europa, con un esile legame tra di
loro: al centro di ogni storia, la forza d'animo di una donna che riesce a
sconfiggere la paura e il dubbio, l'ignoranza altrui e la propria delusione.
Nella prima Norah, avvocato quarantenne che vive a Parigi, giunge a casa di
suo padre a Dakar; l'uomo, un tempo tirannico ed egocentrico, si è
imbozzolato in una follia silenziosa e trascorre le notti appollaiato su un
albero in cortile. Tentando di penetrare nel mistero, Norah sarà assalita dai
delitti e dai dolori della sua famiglia d'origine. Fanta, insegnante di francese a
Dakar, deve seguire in Francia il marito Rudy. Succube di sua madre,
frustrato e pieno di rabbia, l'uomo non riesce a offrire a Fanta e al figlioletto
una vita soddisfacente, ma lei non si da per vinta. Khadi Demba, una giovane
vedova scacciata dalla famiglia del marito, è protagonista della terza vicenda: poverissima e
senza alcun sostegno, cerca di raggiungere in Francia la lontana parente Fanta; nella sua
eroica esperienza di migrante, la donna sopporta ogni sorta di angheria senza perdere la
propria dignità. Titolo originale: "Trois femmes puissantes" (2009). Il volume è vincitore del
Premio Goncourt 2009.
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estate 2010
Chabon, M. – Uomini si diventa
Dopo grandi romanzi come "Le fantastiche avventure di Kavalier e
Clay", con cui ha vinto il premio Pulitzer, Michael Chabon si cimenta qui
in un'impresa del tutto nuova, un libro diverso e forse il più vero che
abbia mai scritto. Tra queste pagine, senza peli sulla lingua e con una
straordinaria capacità di aprire squarci di senso nuovi nella realtà di
ogni giorno, il grande scrittore reinventa la propria storia di figlio, di
marito e soprattutto di padre, dando vita a una sorta di appassionata
autobiografia che quasi si fa romanzo. In un formidabile intreccio di
storie, Chabon evoca un'infanzia in cui ha goduto di libertà precluse ai
bambini di oggi, il divorzio dei genitori, la vertiginosa commedia
dell'adolescenza, la scoperta della cultura pop, la fine di un matrimonio
sbagliato, l'incontro con la compagna della sua vita; e rivive quei
momenti attraverso le esperienze dell'irresistibile quartetto di figli che
con la moglie si trova a crescere ed educare, sapendo fin troppo bene che un padre altro non è
che "un uomo che fallisce ogni giorno". "Uomini si diventa" è un manuale poco pratico di
paternità, un timido manifesto sul maschio di oggi, ma anche una vita ricostruita per
frammenti, la vera storia di un grande inventore di storie.
Kagarkar, K. – Piccolo soldato di Dio
Una casa con dentro il mare, dove tutto è bellezza e armonia di
proporzioni. È Firdaus, in lingua araba 'il paradiso', il luogo magico e
perfetto, affacciato sull'Oceano indiano, in cui si intrecciano le vite
irrequiete e i sogni diversi del piccolo Zia e della sua famiglia: un padre
architetto dallo spirito aperto e visionario, una zia ciecamente devota
all'Islam e un fratello, Amanat, che cerca nelle storie un antidoto alle
proprie fragilità. Ha solo undici anni, Zia, ma già si sente diverso, un
prescelto, destinato a ricondurre a Dio le anime perse, a cercare in sé la
purezza e a combattere il male ovunque esso si annidi. Incalzato da
questa missione, Zia diventerà uomo attraverso le tappe di un
sorprendente viaggio a caccia della sua verità, sempre sospinto da
un'inquietudine di cui non può liberarsi - non nelle austere aule di
Cambridge, né tra le file dei ribelli in Kashmir e neppure nel silenzio
perfetto di un monastero californiano. Finché il complicato legame con il
fratello, che attraversa come un filo rosso tutta la sua esistenza, gli farà trovare il coraggio di
preferire, all'intransigenza delle ideologie e della fede assoluta, la forza sottile e implacabile del
dubbio. Ultima prova di un narratore all'apice del suo talento. "Piccolo soldato di" Dio è un
romanzo carico di un'esuberante energia affabulatoria, capace di illuminare le zone d'ombra di
un'India confusa, appassionata e vitale.
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estate 2010
Bain, D. – La signora in giallo: capodanno con delitto
La quiete di Cabot Cove, dove la signora Fletcher può finalmente
concentrarsi sui suoi romanzi, viene interrotta bruscamente e dolorosamente
- quando Jessica riceve la telefonata di un avvocato di Savannah:
l'eccentrica amica di un tempo, Tillie Mortelaine, è morta. Jessica erediterà
un milione di dollari, ma a due condizioni. Per prima cosa, la neoereditiera
dovrà utilizzare la somma per aiutare il centro di formazione scolastica
fondato anni prima a Savannah assieme a Tillie. In secondo luogo, potrà
ricevere il denaro solo se riuscirà a risolvere nel giro di un mese il mistero
che avvolge ancora la morte dell'ex fidanzato di Tillie, Wanamaker Jones,
ucciso quarant'anni prima con un colpo di pistola durante il veglione di
Capodanno. Come sempre, la Signora in Giallo raccoglie la sfida; si trasferisce a Savannah e si
stabilisce nella sontuosa dimora di Tillie, trovandosi a tu per tu con gli ospiti di cui si
circondava l'amica, persone bizzarre e anticonformiste proprio come lo era lei. Le quali
sostengono che lo spirito di Wanamaker Jones vaghi ancora all'interno della villa, la stessa
dove è stato assassinato, incapace di abbandonare il mondo dei vivi. E che l'affascinante
Wannamaker non fosse davvero innamorato della più anziana Tillie, bensì attratto dal suo
patrimonio.
Walker, M. – Delitti doc per il commissario Brunò
L'estate è quasi finita e gli abitanti di St. Denis si preparano alla vendemmia.
Tra loro, come sempre, c'è Brunò Courrèges, il bonario nonché unico
esponente della polizia locale la cui vita è scandita dai ritmi rilassati
dell'incantevole cittadina del Périgord. Ma feste locali e cene a base di foie gras
e buon vino sono ben presto destinate a passare in secondo piano. Una
mattina, all'alba, St. Denis si sveglia con l'urlo della sirena in cima alla Maine.
In pochi istanti Brunò si ritrova al seguito delle autopompe dei vigili del fuoco
su per le colline, fino a un grosso capanno di legno, andato in fumo con tutto il
raccolto circostante. L'odore di benzina fa pensare a un incendio doloso. Ma a
chi appartiene quel terreno? Indossati i panni di "commissario" appellativo che si è guadagnato
fra i concittadini da quando ha risolto un caso di omicidio - Bruno risale a una società di ricerca
parigina che conduce esperimenti su coltivazioni geneticamente modificate. I sospetti ricadono
inizialmente su un gruppo di ecologisti militanti, ma la situazione si complica con l'arrivo in
paese di un magnate californiano che intende trasformare le attività vinicole artigianali della
regione in una produzione industriale. È subito evidente che qualcuno è determinato a
mandare a monte il progetto americano con qualsiasi mezzo. Compreso l'omicidio, visto che di
lì a poco sono ben due i membri della comunità che perdono la vita in circostanze misteriose.
Sapkowski, A. – Il guardiano degli innocenti
Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere
umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano
anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia
quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo
addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni
che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e
le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male
necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più
in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro
nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili
superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà
la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt
è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte.
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estate 2010
Morton, K. – Il giardino dei segreti
È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per
l'Australia: a bordo, tra i passeggeri in cerca di fortuna e i rudi marinai intenti
alle manovre, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di
favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace. Che dovrebbe
prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte. Distratta dalle attenzioni di un
bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che il rombo dei
motori si fa più incalzante, e la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto.
Dopo una traversata che sembra infinita, quando il transatlantico arriva a
destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il
suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel
bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta
dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo
la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e
la sua vita cambia per sempre.
Delaflotte Mehdevi, A. – La rilegatrice del fiume
Nella quiete della Dordogna, nella casa del nonno affacciata sul fiume, lontana
dalla mondanità di una promettente quanto arida carriera diplomatica nella
metropoli parigina, Mathilde ha trovato finalmente la sua vocazione: si è
dedicata all'attività di famiglia, la legatoria di libri antichi. Cuoio, pelle, fibra di
legno, foglie d'oro e pigmenti, con i loro profumi evocativi e inebrianti, sono
ora i compagni di vita della giovane donna che restaura con attenta passione
le opere che le vengono affidate. E niente sembra scalfire i suoi ritmi tranquilli.
Finché, una mattina, qualcuno bussa alla porta. Quando Mathilde apre, davanti
a lei si presenta un affascinante sconosciuto, zuppo di pioggia, concitato e
insistente, che le chiede di rilegare un prezioso volume in pessime condizioni. Mathilde accetta,
sperando in cuor suo di poter rivedere quell'uomo dalla bellezza sconvolgente, sparito nella
cortina di pioggia che non cessa di cadere. Ma il giorno dopo scopre che il giovane è stato
travolto da un camion ed è morto all'ospedale. Adesso lei ha tra le mani un oggetto che non le
appartiene e desidera solo restituirlo. Perciò, cerca al suo interno una traccia, un indizio, un
segno. E trova soltanto una serie di tavole che ossessivamente ritraggono un santuario.
Gallaway, M. – L’usignolo di Mosul
Sono passati pochi mesi da quando il regime di Saddam è caduto e le truppe
americane si sono stabilite nel suo paese, ma del mondo che Leila al-Ghani
conosceva e amava non è rimasto più nulla. «Le strade non sono più sicure»,
continuano a ripetere i suoi genitori tentando di relegarla in casa. Leila, però,
una giovane donna di ventitré anni, laureata in medicina all'Università del
Cairo, non è disposta a rinunciare a quell'indipendenza che suo padre le ha
sempre concesso e che ora ha deciso di negarle. Così, indossando l'odiato velo,
decide di cercarsi un lavoro, di crearsi un destino, nonostante la guerra. Grazie
alla buona conoscenza dell'inglese viene assunta come traduttrice all'ospedale
della base militare americana; la realtà che si trova di fronte nei primi giorni la
conquista immediatamente: la libertà di esprimersi, di confrontarsi con persone di valore come
il capitano James Cartwright, un uomo giusto, molto amato dalle truppe e dal personale della
base. Ma ben presto, però, Leila scopre che anche in quel mondo si nascondono nefandezze
inenarrabili. Quando poi si trova a soccorrere un prigioniero brutalmente torturato dai soldati
americani capisce che non può esistere gioia nell'orrore della guerra, né amicizia, né amore.
Tornata a casa, delusa, scoprirà che il padre vuole usare la sua amicizia con gli americani; il
conflitto lo ha reso un terrorista, un uomo che non ha nulla da perdere. Leila verrà messa di
fronte a una scelta terribile.
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estate 2010
Van Booy, S. – L’amore arriva in inverno
Un violoncellista capace di evocare gli spiriti ma incapace di sfuggire ai rami
della sua vita; una coppia che conosce la paura, e sa che proviene da un
tempo remoto, e che non si può cancellare; un giovane diplomatico
americano che piange in Piazza San Pietro al ricordo di un gondoliere
incontrato nel deserto del Nevada; uno zingaro irlandese, che intesse la
lunga trama delle generazioni passate, e di quelle a venire; una figlia
arrivata per posta, portata da una lettera. C'è un uccello disegnato sul
francobollo, ha il corpo chiazzato da scintille rosse, e le ali spiegate. Sono
questi i cinque racconti che Simon Van Booy consegna alla pagina scritta.
Attraverso un linguaggio asciutto e originale, l'autore fa brillare ogni parola
di accenti lirici. Ogni frase è un frammento di vita che emerge dagli abissi
della solitudine e ne spezza i silenzi, legando ricordi e presagi di un futuro ancora in attesa. E il
miracolo è lì, dietro l'angolo, racchiuso nella magia di un incontro imprevisto, o nella divina
natura dell'imperfezione che rende speciali le cose normali. Come l'inverno, che è sempre
all'inizio, e sempre alla fine. E si porta dietro l'amore.
King, T. – Come candele che bruciano
Calliope "Calley" Dakin è la prediletta di papà, tanto da esasperare sua
madre, Roberta Ann, appartenente alla antica - e prestigiosa - famiglia
Carroll. Benché abbia sposato Joe Cane Dakin, e benché lui possieda una
florida catena di concessionarie di automobili, Roberta Ann non gli permette
mai di dimenticare le sue umili origini. Ma è Calley a subire maggiormente il
disprezzo della madre, perché è in tutto e per tutto una Dakin di ceto
inferiore. Sente inoltre cose che forse una bimba non dovrebbe sentire, e sa
cose che una bimba non dovrebbe sapere... Calley ha solo sette anni quando
l'adorato padre viene torturato, ucciso e squartato da due donne, senz'alcun
motivo apparente. Lei e la madre si ritrovano coinvolte in eventi inspiegabili
in seguito ai quali rimangono confinate a Pensacola Beach, dove - in una casa che è la copia
esatta di quella della defunta bisnonna di Calley - un'altra donna le aspetta al varco. Una
donna che sa chi è Calley, e cerca di controllarla. Perché la piccola ha un potere, e qualcuno
vuole usarlo. Qualcuno che ha commesso l'errore di eliminare il suo papà, senza capire che
l'amore di questa bambina speciale per lui non può essere distrutto dalla semplice morte. Né
quello di suo padre per lei. Un'opera che si snoda in modo ipnotico come le spire di un
serpente d'acqua; una storia di fantasmi e di creature che strisciano nell'oscurità, intrigante e
magnetica, nella tradizione del romanzo gotico.
Sundaresan, I. – La principessa indiana
India, 1632. Alla morte della moglie prediletta, l'imperatore moghul Shah
Jahan decide di erigere in suo onore un mausoleo senza pari al mondo: il
Taj Mahal. Ma mentre il progetto del "Tempio della luce", simbolo eterno
dell'amore, prende lentamente forma, a palazzo e tra il popolo serpeggia il
malcontento. Shah Jahan, inconsolabile, non si cura degli affari di governo e
i suoi figli maschi complottano per usurpargli il trono. Sarà la sua
primogenita Jahanara a salvare le sorti dell'Impero. Indomita, coraggiosa e
determinata, dovrà rinunciare alla propria spensierata giovinezza e
nascondere a tutti la bruciante passione per un uomo giudicato non adatto a
lei, pur di restare fedele ai propri obblighi e al proprio ruolo.
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estate 2010
Wishnia, K. – Il quinto servitore
1592. Benyamin Ben-Akiva è arrivato da poco a Praga dalla Polonia. È il
"quinto servitore" del ghetto e, come gli altri quattro, ha il compito di
percuotere le porte degli abitanti con un bastone, per svegliarli e
annunciare la prima funzione. Ma il ghetto, di mattina, nasconde molto più
di quanto la luce dell'alba possa rischiarare. Quando un grido risuona nel
silenzio e Ben accorre sul luogo della tragedia, capisce subito che il suo
compito non sarà più così semplice. È Venerdì Santo. Una ragazza è stata
uccisa. Ed è una cristiana. Viste le superstizioni che da secoli causano odio
verso gli ebrei in ogni città, persino a Praga dove godono della protezione
dell'Imperatore, non poteva accadere niente di peggio, né in un giorno
peggiore. Con il Tribunale dell'Inquisizione in città che ha già infiammato
gli animi, il ghetto rischia una Pasqua a ferro e fuoco. C'è solo un modo per
salvarlo: Ben ha tre giorni, non un'ora di più, per consegnare i colpevoli alle autorità. Dovrà
ricorrere a tutto il suo acume e a ciò che ha imparato dai sacri testi, perché le uniche armi di
cui dispone sono l'arguzia e la sapienza dei tanti rabbini che l'hanno preceduto.
Gregory, F. – L’altra regina
È il 1568. Maria, regina cattolica di Scozia ed erede legittima al trono
d'Inghilterra, in fuga dai tumulti della sua patria cerca aiuto in Elisabetta I.
Ma la cugina si affretta a confinarla nelle proprietà del conte di Shrewsbury,
George Talbot, e della moglie Bess. Nobile di nascita integerrimo e
fedelissimo alla Corona, lui; abile affarista che si è fatta da sola, lei. La
coppia accoglie la sfortunata sovrana, certa che questa permanenza porterà
solo vantaggi all'interno della ristretta cerchia dei Tudor. Ben presto, però, i
Talbot scoprono con orrore che la loro dimora è diventata l'epicentro di
intrighi e tresche d'ogni tipo. Maria - tenuta in esilio lontana da corte ripudia mariti e si procaccia fidanzati potenti semplicemente per
riconquistare la libertà oppure mira ad appropriarsi del trono? E l'inflessibile Regina Vergine
agisce per difesa o ha ordito freddamente un piano per liberarsi di una pericolosa rivale?
Mentre il Paese è scosso da rivolte e insurrezioni, e vive sotto la minaccia di attacchi nemici, i
due "custodi", incatenati alla scomoda ospite, vedono sgretolarsi il loro patrimonio insieme con
la reputazione e la felicità matrimoniale. Bess diventa la spia segreta del potentissimo
consigliere di Elisabetta, mentre il marito è un burattino nelle mani dell'incantevole scozzese.
Quando la disperata ammirazione di George per l'avvenente Maria non può più essere negata,
viene messa in dubbio anche la lealtà dei Talbot alla regina. E tutto precipita.
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