Narrativa estera - Accademia dei Concordi
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Narrativa estera - Accademia dei Concordi
Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Narrativa estera Schine, C. – Tutto da capo "Quando Joseph Weissmann divorziò da sua moglie aveva settantotto anni e lei settantacinque". Inizia così il nuovo romanzo di Cathleen Schine: Joseph non lo ammette, ma naturalmente c'è di mezzo una donna molto più giovane di sua moglie Betty e quest'ultima si ritrova improvvisamente senza un soldo e senza casa: lo splendido appartamento signorile su Central Park dove ha vissuto con il marito per più di cinquant'anni. In seguito al generoso intervento di un ricco cugino che le offre ospitalità in un cottage di sua proprietà a Westport, nel Connecticut, Betty è costretta a trasferirsi seppur a malincuore. Le sue due figlie - Miranda, agente letteraria impulsiva e fascinosa, e Annie, riservata e giudiziosa direttrice di biblioteca a New York quasi cinquantenni, alle prese con problemi vari, non possono certo lasciare la madre da sola! La seguono così in quella mondana località turistica dando inaspettatamente una svolta alla loro vita sentimentale. Baldacci, D. – Nient’altro che la verità Nicolas Creel, cinico e potente magnate dell'industria bellica, ha un obiettivo ambizioso: ridisegnare gli equilibri politici ed economici mondiali piegandoli alla sua visione e ai suoi interessi. Per raggiungerlo, chiede la collaborazione di Dick Pender, esperto di perception management, che dovrà pilotare l'opinione pubblica diffondendo notizie false che attribuiscono alla Russia una serie di crimini atroci, attraverso un abile e spregiudicato uso dei media e della rete, generando reazioni a catena in tutto il pianeta. Shaw è un uomo che non ha mai avuto nulla da perdere, con un passato da dimenticare e un presente al servizio di un'agenzia internazionale di intelligence impegnata a mantenere la pace e la sicurezza. Costantemente in giro per il mondo per missioni pericolosissime e spesso ai limiti della legalità, per la prima volta nella sua vita si scopre a sperare in un futuro diverso da condividere con Anna, la donna di cui è innamorato. Katie James è una giornalista che, all'apice della professione, si è ritrovata a fare i conti con la propria coscienza e le proprie debolezze, uscendone pesantemente sconfitta. Ora ha l'occasione di ricostruirsi una carriera e una vita, e non vuole lasciarsela sfuggire a nessun costo. Hilderbrand, E. – Naufraghi Sull'isola di Nantucket, località turistica di grande bellezza, vivono quattro coppie di amici inseparabili, legate da un sentimento così profondo da sembrare un'unica grande famiglia. Ma quando Tess e Greg, i più giovani del gruppo, partono per una romantica gita in barca in occasione del loro dodicesimo anniversario di nozze e non fanno più ritorno a casa, di colpo tutto cambia. La loro tragica morte getta in un comprensibile sconforto gli amici che, oltre a doversi confrontare con il significato personale di quella perdita, si pongono una serie di inquietanti interrogativi. Che cosa è successo veramente a Tess e Greg? La terribile e inspiegabile disgrazia consumatasi in mare rompe l'equilibrio all'interno di un gruppo molto affiatato, mostrando la reale fragilità degli affetti. Tra ricordi e vita presente, ognuno racconta la sua parte di verità, svelando via via segreti insospettabili e scottanti che coinvolgono tutti. In una narrazione a più voci, tra confessioni disarmanti, sospetti, tradimenti e sconvolgenti relazioni, le esistenze dei protagonisti vengono progressivamente messe a nudo. Alla fine, però, ogni tassello del mosaico andrà al suo posto e, nonostante le sofferenze e le delusioni, sarà l'amicizia il punto comune da cui ripartire. 1 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Cornwell, P. – Il fattore Scarpetta È la settimana prima di Natale e Kay Scarpetta sta prestando servizio volontario presso l'Istituto di medicina legale di New York, dove le viene chiesto di esaminare il cadavere di una ventiseienne, Toni Darien, ritrovato poco prima dell'alba a Central Park. La causa del decesso sembra banale ma, quando si tratta di stabilire l'ora precisa della morte, l'ipotesi di Kay pare incompatibile con gli elementi emersi dalle indagini. Inevitabilmente l'omicidio viene messo in relazione con la recente sparizione di Hannah Starr, bellissima multimilionaria svanita nel nulla. Tutto ciò rischia di innescare una psicosi collettiva, amplificata dall'apparizione di Kay Scarpetta a una trasmissione di attualità della CNN, durante la quale riceve un'inquietante telefonata da un ex paziente del marito. La CNN, tra l'altro, le propone di condurre una trasmissione, Il fattore Scarpetta, ma Kay teme di diventare lo stereotipo di se stessa. Quella sera stessa, tornata a casa, riceve un pacco sospetto, forse una bomba. Una minaccia che ha origine nel suo passato e in quello delle due persone che le sono più vicine: il marito e la nipote Lucy. Il fattore Scarpetta riunisce tutti i personaggi più amati da Patricia Cornwell in una New York imbiancata dalla neve, ancora pesantemente segnata dalla tragedia dell'11 settembre e scossa sia dalla crisi economica sia dalle pesanti speculazioni finanziarie. Turow, S. – Innocente Rusty Sabich, presidente della Corte d'Appello della Kindle County e in corsa per un posto alla Corte Suprema statale, è accusato di omicidio. Una mattina, al risveglio, trova la moglie morta nel letto accanto a lui. Aspetta però quasi un giorno prima di chiamare la polizia e i soccorsi, e non avverte nemmeno suo figlio. Perché? Vent'anni prima lo stesso uomo, era stato processato per l'omicidio di Carolyn Polhemus, sua collega e amante, e aveva avuto in Tommy Molto il suo più acerrimo accusatore. Rusty era stato infine prosciolto, ma le turbolente vicende legate al processo avevano avuto ripercussioni diverse sulla carriera dei due uomini. Il nome di Molto era stato trascinato nel fango, mentre la carriera di Rusty aveva ripreso a salire. Ma ora per lui si aprono le porte di un nuovo incubo. Le circostanze della morte di Barbara si prestano a varie interpretazioni, anche se tutto pare condurre alla sua colpevolezza, e in Tommy Molto la voglia di rivincita non si è mai sopita. Sarà un sfida senza esclusione di colpi quella che li vedrà di nuovo contrapposti in un'avvincente partita psicologica nel tentativo di catturare una verità tanto ambigua quanto sfuggente. Manicka, R. – L’amante giapponese Quando nel 1916 Parvathi viene alla luce in una povera capanna di un villaggio di Ceylon, il sacerdote incaricato di predirne il futuro non ha buone notizie: nonostante le eccezionali ricchezze che l'aspettano, la sua vita sarà segnata dalla presenza del dio Serpente, portatore di sventura e infelicità. Sedici anni dopo, l'infausta profezia pare avverarsi: suo padre, avido e senza scrupoli, la promette in moglie a Kasu Marimuthu, ricco proprietario di un palazzo da fiaba in Malesia, facendo avere all'uomo la foto di una ragazza molto più bella di lei e spingendolo con l'inganno a sposarla. Scoperto il tranello quando ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, Kasu Marimuthu tratta la giovanissima sposa con disprezzo e freddezza, e Parvathi teme di essere ripudiata. Se il suo destino è già scritto nelle stelle, lei non ha però intenzione di arrendersi e con l'aiuto di Maya, una guaritrice dotata di profonda umanità e di poteri straordinari, riuscirà a trasformarsi da ragazzina ingenua e timorosa in una donna colta e raffinata, in grado di tenere legato a sé il marito sia pure in un matrimonio senza amore. Ma quando scoppia la guerra Kasu muore e Parvathi viene adocchiata da un perfido e glaciale comandante giapponese di cui diventa l'amante e si innamora perdutamente. Questo incontro breve, ma intenso e un po' perverso, le cambia per sempre la vita. 2 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Schwarz, C. – Infedeltà In una giornata d'estate come tante altre, Jon, pubblicitario quarantenne in una cittadina del Midwest, si trova di fronte a una scelta tra le più difficili della sua vita: rimanere con Ginny, sua moglie da vent'anni a cui è molto legato, o lasciarsi travolgere dall'attrazione che lo spinge verso una collega, Freddi? Vale davvero la pena di rinunciare a quello che appare tuttora un matrimonio solido e felice, nonostante il desiderio mai realizzato di un figlio, per una relazione che Jon non ha cercato ma che si è fatta strada nel suo cuore, rischiando di spazzare via tutto quanto ha costruito? Sull'unione di Jon e Ginny, però, non incombe solo il peso del tradimento. Molti anni prima, i loro genitori erano stati coinvolti in una vendetta dettata dalla gelosia che aveva prodotto gravissime conseguenze. Oggi le ripercussioni di quello scandalo solo in apparenza lontano si fanno sentire, rendendo le cose ancora più complicate, e i destini di chi ne era stato toccato si intrecciano in una trama fatta di sentimenti, passioni, menzogne e paure. L'eterna lotta tra la profondità di un legame consolidato e il fascino irresistibile della novità e della trasgressione viene riproposta in questo romanzo dai toni intensi, in cui l'autrice riesce a rendere tutte le sfumature del mondo interiore dei protagonisti, smarriti nel labirinto emotivo di un matrimonio sull'orlo del collasso. Marinez De Pison, I. – Il fascista Negli anni Trenta Raffaele Cameroni, un povero contadino toscano con una moglie e una figlia ritardata a carico, nella speranza di uscire dalle difficoltà, si arruola come volontario sul fronte franchista e parte per la Spagna. All'inizio è attratto esclusivamente dalla prospettiva di una paga, ma poi si lascia conquistare dagli ideali fascisti, fino a diventarne un sostenitore convinto ed esaltato. Finita la guerra, decide di non tornare in patria: si è innamorato infatti di Isabel, una giovane infermiera spagnola, figlia e sorella di anarchici, al punto di sposarla e di far credere alla famiglia in Italia di essere deceduto in battaglia. Inizia così il racconto delle vicende dei Cameroni, che si intrecciano con i grandi eventi collettivi della storia della guerra civile spagnola e dei decenni successivi. Raffaele, divenuto padre di tre figli, sperimenta la rivincita sulle miserie trascorse: grazie al rilancio del pastificio artigianale del suocero, può vivere nell'agio e ingraziarsi personaggi importanti. Ma i conti con il passato non sono chiusi e, dopo una serie di tragedie che colpiranno la famiglia spagnola, anche quella abbandonata in Italia incrocerà di nuovo il suo cammino. Ignacio Martínez de Pisón costruisce una grande saga famigliare attraverso una narrazione a volte tenera e divertita, a volte aspra e appassionata. Yanes, J. – Il signore delle pianure Quando la residenza di famiglia, nei pressi di Madrid, viene messa in vendita, il giovane Curro ritrova in un lampo di memoria ricordi sopiti. Gli ritorna alla mente quell'estate di tanti anni prima, quando era ancora un bambino: il mese in cui ha conosciuto e poi di nuovo perso il nonno, l'affascinante Hamish, che gli raccontava storie dell'Africa... E così Curro, giovane giornalista con una carriera ben avviata e una relazione sentimentale stabile, decide di abbandonare tutto e inseguire la memoria e il sogno dell'Africa. Il viaggio in Kenya è anche l'occasione per esplorare la saga della sua famiglia, a partire dalla nonna Uke, ribelle e anticonformista la cui infelice relazione con Hamish, lo scozzese che l'aveva abbandonata incinta, da il via a una serie di vicende che attraversano tutti gli eventi cruciali del Novecento. Ma sarà proprio il mal d'Africa a condurre Curro sulle tracce del nonno e di una straordinaria rivelazione. 3 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Janeczek, H. – Le rondini di Montecassino Montecassino, 1944. Per cinque mesi, gli alleati cercano di sfondare la Linea Gustav. Fra le unità che compongono le loro armate non ci sono solo americani e inglesi, ma anche truppe di altri continenti che il vortice della guerra mondiale ha risputato in Ciociaria: indiani, nepalesi e persino un battaglione di maori della Nuova Zelanda. Ci sono i marocchini, colpevoli di stupri di massa e per questo gli unici soldati coloniali ricordati. Ci sono i polacchi, un esercito formato da ex deportati dei gulag che combattono in terra straniera per la libertà della Polonia dai totalitarismi. Fanno parte di quella strana compagine anche un migliaio di ebrei che imbracciano le armi per il puro diritto a esistere. E ci sono i civili, con la loro sofferenza, tra due fuochi. Chi erano quegli uomini esclusi dall'immaginario della Seconda guerra mondiale? Helena Janeczek cerca di rispondere con storie semplici. Quella di John Wilkins, soldato texano caduto nel cruento e inutile tentativo di attraversare un fiume. Quella di Rapata Sullivan, nipote di un veterano del battaglione maori da poco deceduto che presenzia al posto del nonno alle celebrazioni della battaglia. Quella di Edoardo Bielinski e Anand Gupta, due amici cresciuti a Roma che a Cassino ci vanno quasi per spirito di avventura, mentre aspettano di capire cosa sarà di loro dopo il liceo. E quella di Rachida, un'immigrata marocchina, a servizio da una coppia di vecchi italiani. Haenel, Y. – Il testimone inascoltato Polonia, 1942. Jan Karski, militare attivo nella Resistenza, viene contattato dai leader di due organizzazioni ebraiche che intendono affidargli il ruolo di portavoce della tragedia del loro popolo e che, per convincerlo, lo fanno entrare clandestinamente nel ghetto di Varsavia. Sconvolto dalla miseria e dalle violenze cui assiste, l'uomo decide di accettare la missione di "messaggero". Nei due anni seguenti, allo scopo di testimoniare l'orrore dello sterminio degli ebrei, Jan Karski intraprende lunghi e rischiosi viaggi attraverso l'Europa in guerra, spingendosi anche oltremare, fino alla Casa Bianca, a colloquio con Roosevelt. Ma la sensazione che riporta dagli incontri con i grandi della Terra è quella di rimanere inascoltato, quando persino di non essere creduto. Decide così di lasciare la propria testimonianza in un libro di memorie e di ritirarsi a vita privata. Jan Karski sparisce dalle scene per decenni, finché il regista Claude Lanzmann non lo convince a lasciarsi intervistare per il suo film, "Shoah". La figura di Jan Karski, cattolico che cerca di dare voce alla richiesta d'aiuto degli ebrei, è toccante per il coraggio e l'integrità dell'uomo e colpisce lo scrittore francese Yannick Haenel, che in questo libro rielabora in forma romanzesca, ma nel pieno rispetto della realtà storica, la figura e l'eccezionale vicenda di questo inascoltato testimone dello sterminio. Dunne, C. – Donna alla finestra Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che si sono costruiti. Una bella casa in un quartiere benestante di Dublino, la sicurezza economica, due figli invidiabili, Katie e Ciaràn. Nonostante qualche nuvola passeggera e qualche preoccupazione legata al comportamento un po' aggressivo del figlio adolescente, i Graham vedono scorrere la loro esistenza placidamente, riflessa nel giardino giapponese che ogni mattina all'alba Lynda si ferma qualche attimo a contemplare con l'orgoglio dell'artista. C'è solo un neo in questo perfetto quadro famigliare: si tratta di Danny, il fratello minore di Robert, uno scapestrato che periodicamente sconvolge la loro routine con le sue pretese e i suoi modi prepotenti. Per fortuna, nella casa dei Graham arriva una persona che porta un po' di serenità. Ciaràn infatti presenta ai suoi Jon, un amico bello, educato e sensibile, che presto diventa una presenza fissa al punto da trasferirsi da loro. Agli occhi di tutti Jon sembra l'ospite perfetto, forse troppo: l'istinto di Lynda le suggerisce che qualcosa non va... Chi è veramente il dolce e disponibile Jon? 4 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Lively, P. – Un posto perfetto Una grande villa edoardiana nella provincia inglese: il nido di una famiglia felice. Cuore di Allersmead è Alison, madre archetipa, custode del focolare e cuoca meravigliosa; Charles è invece un padre distante e sarcastico, assorto in se stesso e nei libri che scrive; poi ci sono Ingrid, la ragazza alla pari che è rimasta trent'anni, e loro, i bambini, certo ora cresciuti, ma la casa è così piena di ricordi - le foto nelle cornici, le tazze con il nome - da far pensare che non se ne siano mai andati. E invece ognuno ha preso la propria strada: Gina reporter televisiva, Sandra con la sua boutique in Italia, Roger e Katie oltreoceano, Clare in giro per l'Europa con la compagnia di danza. Solo Paul è rimasto, il figlio più grande, sempre in bilico tra un nuovo lavoro precario e le ricadute nella droga. Allersmead è la casa dell'infanzia, delle feste di compleanno in giardino, degli anniversari intorno al tavolo della cucina. Di tanto in tanto, però, sui ricordi, e sulla vita presente, si allunga l'ombra di un fatto del passato - una nota stridula nell'allegria di Alison, una battuta inaspettata dell'enigmatica Ingrid - rimasto chiuso per anni in un cassetto come i vecchi vestiti di Carnevale, custodito dall'enorme casa ora un po' trascurata e malmessa, muta testimone di una famiglia che forse non è come tutte le altre. Quimhi, A. – La lettrice di Shelley Susanna Rabin ha 33 anni, vive con la mamma a Ramat Gan, vicino a Tel Aviv, e a dispetto del cognome non è "parente di". Agli occhi di chiunque la osservi è una persona emotivamente fragile: afflitta da una serie di ossessioni, non riesce a tollerare nessun contatto umano e prova disgusto per tutto ciò che riguarda il corpo, proprio e altrui. È appassionata del poeta inglese Shelley, ma ogni volta che lo legge piange a dirotto; dimostra un notevole talento artistico, scaturito da impulsi sconosciuti, ma è imprigionata in un suo mondo claustrofobico da cui non riesce a emergere, nemmeno con l'aiuto di un'assistente sociale e di una mamma iperprotettiva. Tutto cambia quando a casa Rabin arriva Naor, un fascinoso cugino americano, ospite a tempo indeterminato venuto a seguire da vicino i suoi misteriosi affari in terra d'Israele. All'inizio per Susanna si tratta di un'invasione tutt'altro che gradita, ma col tempo Naor riuscirà a conquistarla, schiudendole spiragli di felicità inattesi e pericolosi. Timida, malinconica e sentimentale, ma sempre ironica e traboccante di vitalità, la Susanna creata da Alona Kimhi è lo specchio della nuova generazione israeliana, lontana dal tragico passato di chi l'ha preceduta, disinteressata alla politica e apparentemente apatica. Una gioventù che sa piangere e anche sorridere delle proprie miserie. Fadel, M. – La città che profuma di coriandolo e di cannella È facile perdersi nei tortuosi vicoli di Damasco, nel suo intricatissimo groviglio di strade. Ma se ci si fa prendere per mano, lasciandosi condurre da una guida esperta, sarà una passeggiata strabiliante, un viaggio alla scoperta dei giardini segreti, delle minuscole botteghe, dei sapori, dei profumi, dei colori della città. Dietro ogni porta si celano tradizioni e cucine odorose di spezie. E ogni cucina nasconde una storia e una ricetta per raccontarla. Come il tabbuleh di zia Salime, un piatto dai pungenti aromi di erbe, una festa per il palato che non può essere preparato nei momenti tristi; i falafel al coriandolo e cumino dell'artista delle ombre; il riso con mandorle e uvetta dell'anziana levatrice sciita; il fragrante pane allo yogurt della donna che aveva dimenticato come si faceva ad amare. "La città che profuma di coriandolo e di cannella" nasce da una telefonata e da una promessa tra fratello e sorella. Rafik Schami ormai da anni è stato esiliato dalla Siria per motivi politici e la sua idea di scrivere un libro in onore della cucina della sua città, la regina d'Oriente, sembrava destinata a non realizzarsi mai. Almeno finché sua sorella non si è offerta di aiutarlo. Così Marie raccoglie le ricette e le detta per telefono, accompagnando suo fratello ma anche i lettori alla scoperta di un universo affascinante e profumato. 5 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Lokko, L. – Povera ragazza ricca Nic Harte è figlia di un influente uomo d'affari dello Zimbabwe noto per la sua mancanza di scrupoli. Pur essendo cresciuta nel lusso, non è felice. Il denaro, infatti, non può aiutarla a ottenere ciò che davvero vorrebbe: emanciparsi dall'ingombrante e discussa figura del padre, che sembra disprezzarla profondamente. Caryn Middleton deve invece confrontarsi con tutt'altro genere di problemi. Nata a Londra in una famiglia povera, a sedici anni deve prendersi cura della madre depressa e del fratellino più piccolo. Dalla sua ha però un'intelligenza brillante e una grande forza di volontà, che le permetteranno di affermarsi a dispetto delle difficoltà materiali. Tutto sarebbe invece più semplice per Tory Spiller, se solo riuscisse a liberarsi dal peso di un passato che la tormenta. Cresciuta nell'ombra della sorella morta tragicamente - ragazza modello che sembrava avere tutto quello che lei non ha -, ora anela soltanto a essere se stessa e a crearsi una vita tutta sua. Nonostante la loro profonda diversità, Nic, Caryn e Tory stringono sui banchi di scuola un'amicizia destinata a durare nel tempo, e con il passare degli anni il legame che le unisce si rafforza sempre di più. Ma all'improvviso, quando la bellissima e spregiudicata Estelle Mackenzie irrompe sulla scena, portando con sé un segreto che potrebbe sconvolgere le loro esistenze, tutto viene messo in discussione. Giraud, B. – Un anno molto particolare A diciassette anni, Laura è "un'adolescente che ha chiuso con l'adolescenza, ma ancora non sa cosa l'aspetta". Eppure c'è molto di più nella sua fuga dalla famiglia, invischiata nell'acredine di chi non riesce a elaborare e superare un dolore troppo grande. C'è la necessità di vivere da sola il proprio lutto, di riscoprire attraverso la distanza i legami più veri, come quello con il fratello maggiore, e anche la voglia di mettersi alla prova in una situazione completamente nuova, estranea. Per questo ha deciso di lasciare la Francia per trascorrere un anno in Germania come ragazza alla pari. La famiglia che la ospita, i Bergen, la accoglie con una certa indifferenza: Laura fatica a capire cosa ci si aspetta da lei, a inserirsi in uno schema di abitudini in cui sembra regnare la casualità e tutto appare inerte, destrutturato. La scoperta di non padroneggiare affatto la lingua tedesca la precipita in una profonda solitudine mista all'oscuro timore di perdersi, "di perdere il senso delle parole, di scomparire". Con il passare dei giorni e dei mesi, ancorandosi alle letture che la aiutano a vincere la noia, riesce però a stabilire un rapporto con i due figli dei Bergen: di contraddittoria complicità con il quindicenne Thomas e quasi materno con la piccola Susanne. E quando la signora Bergen si ammalerà gravemente, Laura dovrà farsi carico di decisioni e responsabilità a cui non era preparata. Coe, J. – I terribili segreti di Maxwell Sim 9 marzo 2009, Maxwell Sim, neo-agente di commercio, viene trovato nudo e in coma etilico nella sua auto in Scozia, durante una bufera di neve. Nel bagagliaio un cartone pieno di spazzolini ecologici. Cos'è accaduto? Com'è arrivato fin lì? Torniamo indietro di qualche mese: Maxwell ha quarantotto anni e sta attraversando un periodo difficile, sembra aver toccato il fondo. Appena divorziato, in cattivi rapporti con il padre, incapace di comunicare con la sua unica figlia, capisce che nonostante i suoi settantaquattro amici su Facebook non ha nessuno al mondo con cui condividere i suoi problemi. Non avendo più niente da perdere, decide di accettare una curiosa opportunità di lavoro: un viaggio da Londra alle isole Shetland per pubblicizzare un'innovativa marca di spazzolini ecocompatibili. Si mette in macchina con mente aperta, le migliori intenzioni e la voce amica del navigatore come compagnia. Ben presto si accorge che il viaggio prende una direzione più seria, che lo porta nei luoghi più remoti delle isole britanniche, ma soprattutto nei più profondi e bui recessi del suo passato. Jonathan Coe reinventa il romanzo picaresco per i nostri tempi. 6 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Saniee, P. – Quello che mi spetta Teheran. A quindici anni Masumeh non ha mai conosciutola libertà. Conosce l'obbedienza. Al padre e ai fratelli. Conosce le percosse, di cui spesso è vittima. Conosce i doveri che si pretendono da una ragazza d'onore come lei: portare il chador, servire l'uomo sempre e comunque, camminare svelta con lo sguardo rigorosamente rivolto verso il basso. Eppure, oggi. Masumeh ha disobbedito. Ha usato alzare gli occhi verso il giovane che ogni giorno la osserva negli stretti vicoli della città. Lui è Saeid e lavora come apprendista in una farmacia. Basta poco perché quello scambio di sguardi si trasformi in un amore forte e appassionato. Un amore pericoloso, impossibile da nascondere. A scoprirli è il fratello maggiore di Masumeh. La ragazza deve essere punita, si è macchiata del peggiore dei peccati, amare. Ma le botte e la violenza non bastano. Per salvare l'onore della famiglia si deve sposare subito, con un uomo scelto dai fratelli. Da questo momento in poi a Masumeh non resta altra scelta che accettare il suo destino. Prima come moglie dedita a compiacere ogni desiderio di un marito assente ed egoista, poi come madre di tre figli. E mentre l'Iran è sconvolto dalla rivoluzione, attingendo a una forza che non credeva di avere, la donna sacrifica sé stessa per crescerli e farli studiare. A darle coraggio è l'amore silenzioso che coltiva dentro di sé. Perché non ha mai dimenticato Saeid. E attende solo il giorno in cui finalmente forse avrà quello che le spetta. Dirie, W. – Fiore del deserto Quella di Waris Dirie è una testimonianza straordinaria. La sua vita, ricca di momenti dolorosi ma anche di grandi felicità e successi, insieme avventurosa ed esemplare, l'ha portata dai deserti africani all'esclusivo mondo delle top model. È nata in un villaggio della Somalia, ha circa trent'anni: ma nessuno, nella sua famiglia di nomadi con dodici figli, annotò la data della sua nascita. Quando aveva più o meno cinque anni, suo padre decise che era giunto il tempo di infibularla: le pagine in cui Waris ricorda oggi quella mutilazione atroce sono assolutamente strazianti. Aveva tredici anni quando suo padre la vendette per cinque cammelli a un uomo di sessant'anni: Waris non accettò quel destino, fuggì da una zia a Mogadiscio, e poi a Londra, nella residenza di uno zio ambasciatore, come cameriera, a lavorare 18 ore al giorno 7 giorni su 7. Sempre meglio di quello che l'aspettava in patria, pensava. Così, quando lo zio, concluso il suo mandato, fu richiamato in Somalia, decise di restare in Inghilterra. Sola, iniziò a guadagnarsi da vivere lavando i pavimenti da McDonald's. Analfabeta, si iscrisse a una scuola serale. Muller, H. – L’atleta del respiro Gennaio 1945, la guerra non è ancora finita: per ordine sovietico inizia la deportazione della minoranza tedesca rumena nei campi di lavoro forzato dell'Ucraina. Qui inizia anche la storia del diciassettenne Leo Auberg, partito per il lager con l'ingenua incoscienza del ragazzo ansioso di sfuggire all'angustia della vita di provincia. Cinque anni durerà l'esperienza terribile della fame e del freddo, della fatica estrema e della morte quotidiana. Per scrivere questo libro Herta Müller ha raccolto le testimonianze e i ricordi dei sopravvissuti e in primo luogo quelli del poeta rumeno tedesco Oskar Pastior. Avrebbe dovuto essere un'opera scritta a quattro mani, che Herta Müller decise di proseguire e concludere da sola dopo la morte di Pastior nel 2006. È infatti attraverso gli occhi di quest'ultimo, e cioè quelli del ragazzo Leo nel libro, che la realtà del lager si mostra al lettore. Gli occhi e la memoria parlano con lingua poetica e dura, metaforica e scarna, reale e nello stesso tempo surreale - come la condizione stessa della mente quando il corpo è piagato dal freddo e dalla fame. Fondato sulla realtà del lager, intessuto dei suoi oggetti e della passione, quasi dell'ossessione per il dettaglio quale essenza della memoria e della percezione, questo romanzo è un potente testo narrativo. 7 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Le Clezio, J. M. G. – Il ritornello della fame Nella Parigi sospesa e febbrile degli anni Trenta, Ethel Brun, "figlia unica di una famiglia in guerra, tra le mura di una casa in pericolo", percorre l'età inquieta dell'adolescenza. Una famiglia di coloni, la sua, arrivata dall'isola di Mauritius per mescolarsi alla ricca borghesia della capitale, senza riuscire a dimenticare l'indolenza e gli eccessi, i profumi penetranti e i colori della terra a cui appartiene. A tredici anni, Ethel incontra Xenia, figlia di esuli russi, e davanti al suo sguardo azzurro e fiero conosce per la prima volta la vertigine del desiderio e della diversità. A quindici, nel vacuo brusio delle chiacchiere da salotto, sente risuonare con insistenza il nome di Hitler - l'uomo che arginerà la minaccia bolscevica - e stringe una silenziosa alleanza di sguardi con il timido Laurent, senza sapere che di lì a pochi anni i loro destini si legheranno in modo indissolubile. Ma quando lo spettro dell'occupazione si allarga sulla Francia e i Brun sono costretti a sfollare a Nizza, Ethel sperimenta abissi ben più tormentosi della voracità della giovinezza; quelli della miseria e del bisogno, che le accenderanno in corpo una tenacia insospettata, la forza di sopravvivere in un mondo che va a fuoco sotto i suoi occhi. Un intenso romanzo in cui l'autore dipinge l'indimenticabile ritratto della donna che sarà sua madre, per raccontare l'ostinata fame di vita di un'intera generazione: il ritornello che accompagna l'esistenza di quelli che, come Ethel, sono stati travolti dalla storia. Pynchon, T. – Contro il giorno In un mondo su cui, ancora una volta, incombono catastrofi - il crollo del campanile di San Marco, l'asteroide di Tunguska, la Prima guerra mondiale si inseguono anarchici, giocatori d'azzardo, milionari, matematici, scienziati eretici, antesignane del libero amore, sciamani, sensitivi, aeronauti e killer prezzolati. Sono impegnati in un caleidoscopio di avventure - tra l'Esposizione Mondiale di Chicago nel 1893 e il Messico infuocato dalla rivoluzione, tra la Hollywood del cinema muto e i Balcani, tra Parigi, Vienna e luoghi difficili da trovare sull'atlante - che raccontano l'avidità senza freni del capitalismo globale, la falsa religiosità, l'ottimismo ingiustificato e il sogno irraggiungibile dell'utopia. Ogni riferimento al nostro tempo è puramente casuale. Con questo romanzo monumentale e trascinante, che giunge dopo dieci anni di silenzio, Thomas Pynchon non descrive il mondo com'è, ma come potrebbe essere con appena qualche ritocco. Alcuni si ostinano a credere che sia questo uno degli scopi principali della letteratura. Nothomb, A. – Il viaggio d’inverno Un romanzo in cui tutto è improbabile, a cominciare dai nomi dei protagonisti: Zoïle, impiegato di una società elettrica con la passione per l'Odissea, Astrolabe, splendida ragazza che si prende cura di Aliénor, scrittrice di successo che soffre di una curiosa forma di autismo. Affascinato da Astrolabe e infastidito da Aliénor, Zoïle inizia a frequentare le due donne cercando di insinuarsi in questa strana coppia. Un viaggio psichedelico è la bizzarra tecnica di seduzione messa in atto dal giovane per conquistare la bella ma l'esito sarà disastroso, in tutti i sensi... 8 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Smith, P. V. – Il silenzio della musa La stanza è sempre la stessa. L'inquadratura anche. Così come la donna di schiena. Eppure, ogni quadro, ogni colore, ogni pennellata è un sofferto passo in più verso la perfezione. I dipinti di Viktor Riis sono come lui: si alimentano di silenzio e di studio. Neppure la sua musa, la moglie Severine, può infrangere il delicatissimo cristallo in cui è racchiusa la sua ispirazione. C'è solo un modo, per la musa, di sottrarsi al silenzio che il marito le impone: affidare il proprio amore per la vita e per l'arte a un diario. Ed è in quelle parole che forse risiede la chiave di un enigma: perché negli ultimi tre quadri di Riis la musa non compare più? Il diario di Severine, scritto in Danimarca nei primi del Novecento, giunge misteriosamente nelle mani dell'ultimo proprietario dei quadri. Joen Alsted, ambasciatore danese nella Romania di Ceausescu e coinvolto, suo malgrado, in un delicato intrigo internazionale. Vent'anni dopo, alla sua morte, sarà compito di Freya, studiosa d'arte legata agli Alsted da un amore filiale, cercare di far luce su una vicenda che affonda in un passato in parte anche suo, e il cui perno sembra ancora e sempre la figura sfuggente e irraggiungibile della donna nei dipinti . George, E. – Dicembre è un mese crudele In uno sperduto villaggio del Lancashire muore avvelenato, dopo una cena in casa di una conoscente, il parroco Robin Sage. Di lì a poco arrivano in paese, per una vacanza fuori stagione, il patologo Simon St. James e la moglie Deborah, che aveva casualmente conosciuto il sacerdote a Londra. La scoperta della disgrazia li trascina tra le ombre più cupe di quei luoghi, sui quali aleggiano ancora antiche storie di stregoneria. L'inchiesta del coroner si è già conclusa con il verdetto di morte accidentale, ma Simon non ne è convinto, e decide di convocare il suo amico, l'ispettore Lynley, presto raggiunto dal sergente Barbara Havers. I quattro vengono così sommersi da una realtà in cui tutto è continuamente messo in dubbio. Com'è possibile che un'esperta erborista abbia inconsapevolmente offerto della cicuta al parroco? Nei panni di una mite perpetua si nasconde davvero una devota seguace dei culti pagani della Dea? E possibile leggere il destino di un uomo nel palmo della sua mano? In un clima di sospetti e pettegolezzi che rendono indecifrabili i volti del crimine, l'ispettore Lynley è costretto ad affondare sempre di più la lama delle indagini per riuscire a portare alla luce la verità. Una verità dal sapore amaro e crudele. Patterson, J. – Cartoline di morte Sono giovani, belli, felici. Sono giovani coppie in viaggio di nozze, in giro per le più importanti capitali europee. Hanno tutta la vita davanti. Ma sono morti che camminano. Perché qualcuno li uccide e ricompone i cadaveri in pose enigmatiche, li fotografa con una Polaroid e poi invia la foto a un giornalista del quotidiano locale. Ma quel giornalista sa che cosa lo aspetta, perché pochi giorni prima ha ricevuto una cartolina dai killer, una cartolina di morte. Roma, Francoforte, Copenhagen, Parigi... e Stoccolma. Jacob Kanon, detective del NYPD, è l'unico sulle tracce dei killer, ma è sempre un passo indietro. Eppure non si arrende, non può cedere, perché ha un motivo del tutto personale per fermare la strage. Ora, finalmente, è a pochi passi dalla soluzione. Stoccolma potrebbe essere l'ultima tappa della catena di omicidi. Tutto dipende da una giornalista svedese, la giovane e agguerrita Dessie. Lei ha ricevuto l'ultima cartolina di morte e solo lei può aiutare Kanon, prima che i killer mettano in atto una contromossa imprevista. 0 forse l'hanno già fatto? 9 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Hayder, M. - Ritual Durante uno scandagliamento del fondale nel porto di Bristol, un sergente di polizia specializzato in ricerche subacquee, Flea Marley, rinviene una mano umana. Il giorno dopo anche la seconda mano viene ritrovata sepolta non lontano dall'ingresso di un ristorante che si affaccia sul porto. Mentre la polizia si affanna a cercare il resto del corpo, le perizie mediche stabiliscono che il possessore delle mani potrebbe essere ancora vivo. Flea è affiancata nell'indagine dall'investigatore Jack Caffery, recentemente trasferitosi da Londra per cercare di dimenticare il suo terribile passato. Insieme i due scoprono che le mani appartengono a un ragazzo recentemente scomparso: la pista sembra portare alla mafia africana, e alle sue folli superstizioni che si concretizzano in inquietanti rituali... Profondamente segnati entrambi dalla sofferenza, Caffery e Marley intraprenderanno un viaggio nell'orrore, nei recessi più oscuri della città, dove impera la droga e i ragazzi di strada sono pronti a vendersi per una dose, e dove si nasconde un diavolo che sembra nutrirsi del sangue e della carne umani. Cussler, C. – Skeleton coast 1896.. Quattro ladri di diamanti inglesi fuggono nel deserto del Kalahari, inseguiti dagli uomini di una tribù locale. I fuggiaschi riescono appena a imbarcarsi sul vascello Rove, quando una tempesta di sabbia li travolge, seppellendoli insieme alla nave... Un secolo dopo. Sembra una missione di routine per Juan Cabrillo e l'equipaggio della Oregon. L'ipertecnologica nave si trova sul fiume Congo, per concludere un accordo con l'esercito rivoluzionario del Paese: armi in cambio di diamanti grezzi. Ma ancora una volta, una missione all'apparenza tranquilla si trasforma in un'avventura senza respiro. Tutto ha inizio quando Cabrillo intercetta un mayday da parte di un'altra imbarcazione, a bordo della quale si trovano Sloane Macintyre e Tony Reardon, entrambi sulle tracce del vascello Rove. Evidentemente c'è qualcuno che vuole ostacolare la loro ricerca. Chi mai può volerli morti? E come considerare ciò che l'affascinante Sloane racconta a Cabrillo riguardo a un pescatore della zona, che sostiene di essere stato attaccato da giganteschi serpenti di metallo in un tratto di mare al largo della Namibia? L'incontro con la donna e la ricerca della nave scomparsa porteranno Juan Cabrillo e il suo equipaggio sulle orme di un nemico dai piani molto pericolosi: un fanatico squilibrato che insieme ai suoi seguaci si prepara a scatenare la devastante potenza della natura... Gerritsen, T. – Madame X Questa non è un'autopsia di routine. L'anatomopatologa Maura Isles, di Boston, ne è certa: questa non sarà una notte come le altre. Ad attenderla, al Pilgrim Hospital, c'è una ressa di giornalisti. Riflettori che illuminano a giorno. C'è perfino una troupe televisiva. E, soprattutto, c'è lei: Madame X. Maura è abituata ai corpi stesi sul suo tavolo settorio, non per niente è soprannominata "la regina dei morti", ma questo cadavere è diverso. È coperto interamente da bende di lino impregnate di resina, che risalgono a duemila anni prima. I suoi organi interni sono stati asportati, a cominciare dal cervello. Solo il cuore è rimasto al suo posto, perché è lì che gli antichi egizi credevano risiedesse l'intelligenza. Madame X infatti è una mummia, ritrovata per puro caso negli scantinati di un museo in decadenza. E quella in corso non è soltanto un'autopsia, è un vero e proprio evento mediatico, perché Madame X è ormai famosissima per via del mistero che la circonda. Ma quando, scansione dopo scansione, la TAC arriva alle gambe, Maura scorge qualcosa che non dovrebbe essere lì. Qualcosa di impossibile. Un piccolo dettaglio che trasformerà definitivamente quell'autopsia a scopo archeologico in qualcosa di molto più sinistro e inquietante. Madame X è la prova dell'omicidio più efferato e maniacalmente eseguito che Boston ricordi... Ed è solo il primo. 10 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 McDermott A. – Il segreto di Excalibur Bournemouth, sud dell'Inghilterra: l'archeologa Nina Wilde e il fidanzato Eddie Chase, ex SAS e guardia del corpo, decidono di far visita alla famiglia di Eddie. Sono appena partiti, quando si trovano per le mani uno strano messaggio. Lo storico Bernd Rust è convinto di aver scoperto come localizzare Excali-bur, la leggendaria spada di re Arni: un'arma di una potenza incredibile e devastante che, se finisse nelle mani sbagliate, rischierebbe di alterare per sempre gli equilibri mondiali.... Nina è scettica, ma quando Bernd viene ucciso in modo efferato sotto i suoi occhi deve ricredersi. Sono davvero troppe le persone interessate al ritrovamento: alcuni mercenari russi sembrano disposti a tutto pur di impadronirsene, e persino il governo americano è coinvolto. E se Excalibur esistesse davvero? Se fosse più di una semplice spada? Nina e Eddie vengono così catapultati in una caccia senza confini, dai torridi paesaggi del Medio Oriente ai misteriosi castelli austriaci, dalla verde campagna inglese ai gelidi mari della Russia, in una frenetica corsa contro il tempo che li costringerà a rischiare ogni cosa, faccia a faccia con un nemico spietato. Grange, J. C. – L’istinto del sangue Parigi. Nel parcheggio sotterraneo di una casa di cura, le fioche luci al neon illuminano il corpo orribilmente dilaniato di Marion Cantelau, un'infermiera. Intorno al cadavere fatto a pezzi, impronte di mani e piedi nudi. Sulle pareti, vergati con sangue misto a polvere d'ocra, disegni simili a graffiti preistorici. Jeanne Korowa, giovane giudice istruttore di Nanterre, non dovrebbe nemmeno trovarsi lì, vi è capitata per caso, solo per aiutare un suo collega. Eppure la scena del delitto le è tristemente familiare e risveglia un dolore sconvolgente: la morte della sorella, uccisa nello stesso modo. E quella di molte altre donne, assassinate come lei. Un macabro rituale, perpetrato più e più volte nel corso degli anni. Per questo non può fare a meno di gettarsi a capofitto in un'indagine parallela. Un'indagine illegale e molto pericolosa, visto che il numero delle vittime continua a salire. Tutte donne, tutte collegate in qualche modo allo studio di uno psicoanalista, Antoine Féraud, e a un suo giovane e psicotico paziente. Jeanne è più che mai determinata a seguire fino in fondo questa pista, un sentiero accidentato di sangue e paura che la conduce fino in Nicaragua, in Guatemala, nelle paludi argentine e infine a Campo Alegre, nella terrificante Foresta delle Anime. Un luogo dove i misteri di un'antica civiltà gettano un'ombra crudele e inquietante su tutti coloro che vi si avventurano. Rkegaard, M. – I delitti di uno scrittore imperfetto In attesa dell'uscita del suo nuovo romanzo, Frank Føns vive rinchiuso in una villa sul mare del Nord. È solo. A tenergli compagnia, l'immancabile bottiglia di whisky e i ricordi. Ricordi dei tempi in cui i suoi thriller non lo avevano ancora reso uno degli autori più famosi in Danimarca, e lui era solo un giovane squattrinato, un marito innamorato e un padre felice. Ora tutto è cambiato. Il successo, si sa, ha un prezzo. Quello che Føns ancora non sa è quanto sia alto. Lo capisce quando la polizia ritrova il cadavere di una ragazza annegata nelle acque del porto di una tranquilla cittadina costiera, morta in circostanze che sembrano copiate minuziosamente dal romanzo che è in procinto di presentare alla fiera del libro di Copenaghen. Ma perché qualcuno dovrebbe ispirarsi a un omicidio del suo libro? E in quanti possono conoscere il contenuto di un'opera ancora inedita? Føns è un uomo difficile, incline a non pochi vizi e capace di attirare su di sé un notevole interesse femminile: la sconcertante analogia fra i due delitti lo sconvolge e lo induce a iniziare un'indagine tutta sua. Quando si trova a Copenaghen per la fiera, vede compiersi un altro omicidio del tutto simile a uno di quelli descritti in un suo romanzo. La stessa efferata violenza, la stessa insopportabile crudeltà. Solo allora la possibile coincidenza assumerà i connotati di una vera e propria persecuzione, di un folle gioco fra lo scrittore e un lettore, a quanto pare, molto attento. 11 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Xiaolu, G. – Il villaggio senza lacrime Quando vengono rischiarati dal sole splendente o dalla pallida luna, i terreni sabbiosi del villaggio della Collina d'argento si rivestono di un bianco luminoso e gli alberi dalle cento braccia si innalzano fieri verso il cielo. Eppure qualcosa sta per cambiare. Una mattina di settembre la giovane Yun inforca come al solito la sua bicicletta per dirigersi al villaggio, quando sente un rumore assordante. Alza gli occhi e, nella luce accecante, intravede qualcosa a cui non sa dare un nome, ma che la sconvolge al punto da farle perdere i sensi. Al suo risveglio, in cielo non c'è più nulla, ma accanto a lei giace uno straniero. L'uomo è stato appena morso da un serpente ed è in preda ad atroci dolori. Yun lo soccorre ma, una volta ristabilitosi, il forestiero si volatilizza. Poco tempo dopo, però, la ragazza si vede recapitare un ingente assegno come ricompensa e il villaggio riceve la visita di alcuni agenti della Sicurezza Nazionale, armati di domande fin troppo puntuali sullo straniero, la sua scomparsa e la strana luce vista da Yun. Sotto la stretta sorveglianza delle autorità, la povera ma tranquilla vita del villaggio viene rivoluzionata completamente e gli abitanti rischiano di dover cominciare a inghiottire solo amarezza, tanto che nella loro gola le lacrime potrebbero asciugarsi per sempre... Tropper, J. – Portami a casa Alcune famiglie possono diventare tossiche, se ci si sottopone a prolungata esposizione. E la famiglia Foxman, in particolare, può raggiungere un livello di tossicità letale. Ecco cosa sta pensando il trentenne Judd Foxman mentre, di fronte al suo piatto di salmone e patate, cerca di estraniarsi dalle urla dei nipotini. Il telefono del cognato non smette mai di squillare, la sorella non fa che scoccargli frecciatine acide, in combutta con il fratello minore, mentre la madre, stretta in un vestito troppo provocante, gli rivolge solo sguardi di commiserazione. L'unico desiderio di Judd è scappare lontano e non pensare più a tutti i guai della sua vita. Perché Judd è senza casa, senza moglie, che l'ha appena tradito con il suo capo, e ora anche senza più un padre, morto all'improvviso. Per questo è dovuto tornare a casa e non può fuggire. Le ultime volontà del padre richiedono che venga celebrata la Shiva, il periodo di lutto prescritto dalla religione ebraica: per sette giorni consecutivi tutta la famiglia dovrà riunirsi sotto lo stesso tetto. E sette giorni possono essere un tempo infinito, soprattutto se i componenti della famiglia sono tutti fuori di testa e non riescono a stare per più di ventiquattr'ore insieme senza scannarsi. Ne bastano molte meno perché la casa diventi una polveriera pronta per esplodere a causa di vecchi rancori, passioni mai sopite e segreti inconfessabili. Shafak, E. – Le quaranta porte Ella Rubinstein ha quarant'anni, una famiglia e una casa perfette, e da tempo ha dimenticato che gusto ha l'amore. Non può immaginare che qualcosa sta per sconvolgere la sua esistenza immobile come le acque di un lago: un libro. Si intitola "Dolce eresia", l'autore è uno sconosciuto, e l'agenzia letteraria con cui Ella collabora glielo ha inviato per un parere. È così che la storia della fenomenale amicizia tra il poeta Rumi, lo "Shakespeare dell'Islam", e il derviscio Shams, l'uomo che viveva di amore mistico, entra come un vento caldo nella vita di Ella, per spalancare porte che sembravano chiuse per sempre. Leggendo, Ella si lascia trasportare nella Turchia del XIII secolo, sulle ali di quella "religione dello spirito" che ispirò a Rumi i versi d'amore più belli di tutti i tempi, e impara le famose "quaranta regole dell'Amore", che Shams insegnò a Rumi dischiudendo per lui le inaspettate meraviglie del cuore. E quando Ella incontra Aziz Z. Zahara, autore del libro e ormai suo maestro di emozioni, l'amore per cui ora è finalmente pronta diventerà, infine, realtà... 12 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Mahajan, K. – La moglie sbagliata Rakesh Ahuja è seduto nella tenda matrimoniale e aspetta la futura sposa. L'ha vista solo una volta, quando è andato a incontrarla nella casa dei suoi genitori. Ma quando la ragazza si accomoda accanto a lui, gli occhi che intravede tra le frange d'oro non sono quelli che ricordava. I lineamenti non hanno la medesima armonia e le labbra sono troppo sottili. Sangita non è la donna che lui ha scelto. Rakesh è come paralizzato, ma sa che ormai è tardi per tirarsi indietro, il disonore sarebbe troppo grande. I due girano intorno al fuoco rituale: ora sono marito e moglie e si dovranno amare. Molti anni sono passati da quel giorno e, nonostante tutto, tredici figli si sono susseguiti uno dietro l'altro. Tredici bambini che combattono senza sosta per avere le attenzioni di un padre spesso assente. Un padre che si dedica con maggiore impegno alla sua carica di ministro dello Sviluppo urbano e alla costruzione dei cavalcavia che stanno invadendo New Delhi, piuttosto che allo sciame di ragazzini che lo insegue ogni mattina. L'unico per cui Rakesh è disposto a fare un'eccezione è Arjun, il più grande, un sedicenne ribelle, con in testa il folle desiderio di suonare come il suo idolo, Bryan Adams. È negli occhi del figlio, neri, profondi e sognanti, che Rakesh rivede il fuoco della passione, i bianchi inverni del Vermont e un tempo in cui non aveva paura di combattere tutte le convenzioni per amore. Un amore segreto, di cui nessuno più si ricorda, se non lui. Israel, A. – Il club delle ricette segrete La cucina è invasa dal profumo del caramello e delle mandorle tostate. Val e Lilly ce l'hanno quasi fatta. Basta aggiungere l'ultimo ingrediente, raro e segreto, ed ecco che i cioccolatini sono pronti, perfetti per addolcire un primo appuntamento, stuzzicare un bacio o suggellare un'amicizia. Proprio come quella tra Val e Lilly, amiche per la pelle fin da bambine, eppure così diverse. La prima, seria e timida, da sempre soffocata da una famiglia opprimente, e la seconda, estroversa e sicura di sé, che vive all'ombra di una madre bellissima e di un padre distante. Opposte, ma unite dalla comune passione per la cucina, che le accompagna sin dalla nascita della loro amicizia. Ma c'è un segreto di cui nessuna delle due è a conoscenza. Una menzogna insopportabile che aleggia inconfessata tra le loro famiglie e con il tempo si farà sempre più insostenibile, fino a dividerle per sempre, imprigionandole in un silenzio duro come la pietra. Ma adesso forse qualcosa può essere salvato. Recuperare è ancora possibile. Per farlo, Val e Lilly devono mettersi di nuovo alla prova. Devono trovare la ricetta mancante, scoprire la verità su ciò che le ha divise così a lungo. E decidere se potrà rovinare per sempre la loro amicizia o farla rinascere. Stampato in proprio dalle autrici, il romanzo ha raccolto un grande successo grazie al passaparola tra i lettori. Una storia di amicizia e tradimento, forza e speranza, menzogna e redenzione che sancisce il potere eterno della magia del cibo e dell'amore. 13 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Waldam, A. – L’amore e altri luoghi impossibili A Central Park, ci sono angoli che Emilia Greenleaf attraversa a occhi bassi, col passo svelto di chi vorrebbe essere già lontano; sono quei luoghi impossibili fatti di scivoli e altalene, bambini allegri e mamme sorridenti. Emilia non può più avere nulla di tutto questo: la sua bambina se n'è andata per sempre, e a lei non restano che i cocci taglienti dell'amore perduto, e una rabbia che prende tutto lo spazio. A farne le spese è il piccolo William, cinque anni, figlio di suo marito - un bambino saputello e indisponente, con una straordinaria capacità di portare alla disperazione la sua nuova "mamma". Costruire un rapporto con lui ha tutta l'aria di un'impresa senza speranza, tanto più che William ha un difetto imperdonabile: non potrà mai sostituire la figlia che Emilia ha perduto. Eppure, a volte l'amore e la felicità si nascondono nei luoghi e nelle persone più insospettabili: e sarà proprio attraverso William, in fondo nient'altro che un bambino in cerca d'affetto, che il destino offrirà a Emilia un'altra possibilità di provare amore. Con spiazzante sincerità, Ayelet Waldman - la scrittrice che diede scandalo dichiarando di amare il marito più dei suoi figli - esplora in questo coraggioso romanzo le sfumature più intime e segrete dell'amore materno e dell'animo femminile. Parlandoci con straordinaria lucidità del dolore, della fragilità, delle inconfessabili paure di una madre. Thirlwell, A. – La fuga Non doveva essere quello il gran finale di Raphael Haffner, non doveva ritrovarsi a settantotto anni dentro l'armadio di una stanza d'albergo a sbirciare una coppia che faceva sesso, a fissare la sua nuova dea Zinka con il fidanzato Niko. Lui è lì in un'imprecisata località termale dell'Europa dell'Est, per recuperare la villa requisita, sotto vari regimi, alla famiglia della moglie, riscattarsi per averla tradita e lasciata poco prima che morisse e dimostrare finalmente a figli e nipoti di non essere l'uomo egoista, vanitoso, inaffidabile e immaturo che tutti quanti sembrano credere. Ma in realtà Haffner non apprezza la maturità, si sente ancora giovane e affascinante, ed è inesorabilmente attratto dalla decadenza. I suoi modelli sono gli imperatori romani, la spietata crudeltà di Tiberio, gli eccessi sfrenati di Eliogabalo; cerca le cose più alte in quelle più basse: nella lussuria, nella vanità, nella vergogna; in ogni vittoria intravede la sconfitta, nella più desolante umiliazione il trionfo. E così non sa opporsi ai romantici approcci dell'insoddisfatta Frau Tummel, e soprattutto alle degradanti fantasie di Zinka. Con uno stile ipnotico, ma anche elegante e divertente, tra paesaggi montani immacolati e grigiori post comunisti, ricordi di un'infanzia ebraica a Londra e della vita da uomo d'affari a New York, Adam Thirlwell descrive le tappe di un percorso esistenziale, che fa di questo torpido e intrigante Don Chisciotte un ironico emblema del ventesimo secolo. 14 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Auslander, S. – A Dio piacendo Dopo essere morto, Yankel Morgenstern approda in paradiso, dove scopre che Dio è un grosso pollo soddisfatto di sé: tocca adeguarsi e, nel caso, cambiare le proprie abitudini alimentari. A Schwartzman, invece, Dio ordina di erigere un altare dorato nel cortile di casa, poi di comprare legno di cipresso per costruire un'arca. Stanley Fisher, a sua volta, in un momento di difficoltà, compie un viaggio in Israele e in una caverna del Negev trova tredici tavolette di pietra antichissime, portatrici di un messaggio che potrebbe cambiare l'intero corso dell'esistenza umana; solo che nessuno le vuole comprare, nemmeno su eBay. In questi racconti Shalom Auslander tratteggia una serie di incontri-scontri con l'Onnipotente, sardonici e dissacranti, surreali eppure precisi nel descrivere il complicato rapporto tra l'uomo e la religione. Il Dio di Auslander a volte soffre di emicrania, può essere un temuto businessman, o ancora può scendere di persona a Manhattan per eliminare qualcuno inspiegabilmente sfuggito alla rigida programmazione delle morti. Il mondo intero, animali compresi, è in balia di questo Dio autoritario e implacabile, una creatura capricciosa e dispotica che, con la costante minaccia di punizioni nel mondo a venire, li costringe a seguire assurde norme nel mondo presente. Ma la narrazione di Shalom Auslander lascia aperta una via per combattere l'ossessione del precetto: quella di un'ironia irriverente, a tratti feroce ma liberatoria. Lethem, J. – Chronic city Chase Insteadman è l'ex bambino prodigio di un vecchio telefilm. Tira avanti sfruttando ciò che resta della fama passata e il rinato interesse dei media per la sua relazione con Janice Trumbull, un'astronauta bloccata nello spazio, dalla quale riceve e-mail d'amore. A Chase si affianca Perkus Tooth, un ex critico musicale disoccupato con la passione per i cheeseburger, le cospirazioni e l'arte. Perkus aiuterà l'amico durante un percorso di formazione che lo condurrà a rivedere la sua ingenua interpretazione della realtà, andando oltre l'apparenza. Lo scenario è l'autoreferenziale isola di Manhattan, lacerata fra la decadenza culturale odierna e un glorioso passato intellettuale, terrorizzata da una gigantesca tigre che semina distruzione per le strade abitate da gente ricca, ossessionata dalla fama e da lettori del New York Times che preferiscono leggere la rivista in una versione war-free scaricabile da internet, che non tiene conto dell'11 settembre. "Chronic City" è un vivido ritratto di Manhattan e delle sue paranoie, raccontate attraverso gli occhi di un outsider, con lo humor e la straordinaria immaginazione di Jonathan Lethem. Appelfeld, A. – Un’intera vita Un giorno, al ritorno da scuola, Helga, dodici anni e mezzo, trova la madre intenta a preparare una valigia. Quel viaggio improvviso le appare sospetto fin da subito: dove va? Perché parte da sola? Quando tornerà? La sua straordinaria avventura comincia così, dal dolore per una separazione e dal coraggio smisurato con cui rifiuta di accettarla. La madre è ebrea, se pure convertita, e la consapevolezza che sia questo il problema, e che non possa non riguardare anche lei, si fa a poco a poco più chiara: per via degli insulti grossolani dei compagni, dei silenzi imbarazzati del padre, sempre più distante, e dell'isolamento crescente in cui li confina la comunità del piccolo paese dove vivono. Gli ebrei e i non ebrei, impara Helga, sono diversi: nell'aspetto, nel modo di parlare, nelle abitudini, diversi come la gente di città e la gente di campagna, come la madre - fragile, dolce, ironica, a proprio agio con le parole e capace qualche volta di dimenticarsi allegramente dei doveri - e il padre e zia Brunilda, per i quali i fatti, l'ordine e il dovere vengono prima di tutto. Per Helga abbandonare la casa paterna e il rifugio-prigione della zia, mettersi in viaggio verso i campi di prigionia alla ricerca della madre, vuol dire anche esplorare questa diversità. 15 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Buber, M. – Gog e Magog Nella Polonia di fine Settecento il "Veggente di Lublino" e il "santo Ebreo" di Pzysha sono i maestri spirituali di correnti chassidiche contrapposte cui fanno capo due importanti comunità. Il primo è persuaso che per vedere realizzati i propri desideri si possa influire sulle potenze superiori e non disdegna il ricorso a pratiche magiche; il secondo rifiuta magie e miracoli e sostiene la necessità di un profondo rinnovamento interiore. I due saggi si dividono anche di fronte alla storia: è il tempo delle guerre napoleoniche, e per il "Veggente" il condottiero francese non è altri che il Gog del paese di Magog della profezia di Ezechiele, che anticipa la venuta del Messia, un evento che per il "santo Ebreo" può essere preparato, invece, solo nell'intimo dell'uomo, con un rivolgimento spirituale. In un racconto dal respiro epico, in cui gli aneddoti sui rabbini e i loro discepoli, attinti dal tesoro delle leggende chassidiche, si inanellano gli uni negli altri con un'accattivante fluidità, Martin Buber tratteggia la sfida appassionata tra i contendenti, facendo affiorare anche i profondi legami fra le due tradizioni. Frutto di una lunghissima gestazione, non sorprende che il libro abbia trovato la sua ultima maturazione all'inizio della Seconda guerra mondiale, in un'atmosfera di cui l'autore ha colto l'essenza "di crisi tellurica", di "tremendo ponderarsi delle forze" e "falso messianismo d'ambo le parti". Tagore, R. – Il vagabondo Un giovane inquieto, che conquista i cuori di chi lo incontra, ma che è incapace di sottostare alle catene dell'amore e vive costantemente in fuga dagli altri e da se stesso, percorrendo il mondo come un vagabondo senza pace e senza affetti; un maestro, logorato dalla vita e da un lavoro ingrato, che in una notte di tempesta ritrova la donna che non aveva saputo amare da giovane e non può dirle nemmeno una parola; un ufficiale postale che non sa decifrare l'affetto che nutre per lui la piccola orfanella affidatagli: sono tanti i protagonisti di queste storie che s'intrecciano lungo il corso del Gange. Ma più ancora degli uomini, spesso soli, a volte meschini e altre sfuggenti, sono le donne le vere protagoniste di quest'India povera e forse ormai scomparsa, che nessuno come Rabindranath Tagore ha saputo così efficacemente raccontare: donne che tradiscono, ma anche che sacrificano tutto sull'altare dell'amore, donne ferite e che vorrebbero ferire, donne rifiutate e donne capaci di intuire il senso dei movimenti impercettibili del cuore. Un universo femminile misterioso e affascinante come l'India, ancora immersa in una tradizione all'apparenza immortale, e invece così fragile nei riti e nei valori, già sull'orlo di una modernità che la travolgerà e ne muterà drammaticamente i connotati. 16 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Angot, C. – Il mercato degli animali Christine, i suoi amori e la sua scrittura. Parigi, eternamente sullo sfondo e allo stesso tempo protagonista. Qui due mondi si incontrano: quello di una scrittrice quasi cinquantenne, bianca, nota, discussa, che vive intense relazioni destinate a finire nei suoi libri, e quello di un cantante rap, Bruno, nome d'arte Doc Gynéco, di diversi anni più giovane, meticcio, che sul suo scooter vaga per le vie cittadine. Christine e Bruno si vedono a un Salone del libro, si piacciono, fanno l'amore, iniziano una relazione non facile. Non solo perché insolita e destinata a far nascere perplessità nei fan dell'uno e nella cerchia delle amicizie dell'altra, ma anche perché è inutile negare che capirsi è complesso. Entrambi provano a condividere qualcosa: il testo di una canzone, uno spettacolo a teatro, un film. Tentativi che sono di per sé atti d'amore. Ma i momenti più intensi sono quelli vissuti tra le quattro pareti domestiche, o al telefono o a zonzo, di notte, a godersi lo spettacolo di una metropoli che è tante in una. Fuori e intorno ci sono gli altri e le altre. C'è Marc, direttore di una rivista culturale, sfuggente ma da cui Christine è intrigata, e c'è la figlia di lei ormai adolescente. Ci sono colleghi e lettori. C'è il mondo che Christine Angot ci aveva descritto in "Rendez-vous". Ma qui il suo stile è ancora più essenziale: scene crude, dialoghi senza un commento, frasi secche, a volte brevi come i testi degli sms che i due amanti si scambiano, nessuna descrizione, solo lo scheletro dei fatti. Petterson, P. – Fuori a rubar cavalli Nei boschi norvegesi al confine con la Svezia, nel 1948, il quindicenne Trond trascorre un'estate in compagnia del padre, loro due soli a tagliare un bosco; mesi di fatica immersi in una natura limpida e selvaggia, durante i quali tra loro sembra stabilirsi un rapporto unico. Ma quando un evento tragico colpirà la famiglia di Jon, l'amico inseparabile del ragazzo, niente sarà più come prima. Trond in poche ore acquisterà la maturità di un uomo e comincerà a notare particolari cui fino ad allora non aveva mai fatto caso, dettagli che gli sveleranno un legame speciale tra la sua famiglia e quella dell'amico e che gli renderanno meno oscure le circostanze dell'improvviso abbandono da parte del padre. A cinquant'anni da quell'estate, Trond decide di ritirarsi e di tornare in quella stessa vallata. I ricordi di quei mesi lontani riemergono prepotentemente, scatenati dall'inatteso incontro con Lars, il vicino di casa di Trond, l'unico che forse può dargli ancora delle risposte. Con una prosa asciutta e precisa che si adatta perfettamente al carattere solitario del protagonista e all'ambiente ostile e affascinante con cui deve confrontarsi, Per Petterson intreccia il bilancio di un'esistenza che volge al tramonto con il romanzo di formazione di un adolescente, tra goffaggini, imbarazzi e timide aperture al mondo degli adulti, svelando a poco a poco la trama dei profondi legami tra le avventure, le scoperte, le illusioni di un'estate lontana e il corso di una vita dominata dall'ombra di un imperdonabile abbando. 17 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 De Lillo, D. – Punto omega New York. Un giovane aspirante cineasta chiede a un noto studioso che per anni ha fatto il consulente del Pentagono di registrare un video in cui raccontare la sua esperienza. Un video-confessione, sospetta lo studioso, che si nega, recalcitra, sfugge, ma alla fine invita il cineasta in un posto perduto nel deserto, in California, non lontano da San Diego. Sarà per qualche giorno, si dice il giovane. Trova un biglietto economico e parte. Ma lo studioso non vorrà concedere alcuna ripresa. Desidera solo che l'altro gli stia accanto, in un posto troppo vasto, indifferente e bellissimo in cui i tramonti non siano che un essenziale cambiamento di luci e dove l'unica cosa che accade sia il tempo. Non il passare del tempo, ma il tempo come percezione essenziale di ogni singolo istante. È una prova generale dell'amicizia. Ma come tutto ciò che è essenziale, anche questa specie di tempo è un sogno troppo superbo per l'essere umano che esiste proprio perché dimentica il tempo. Qualcuno, qualcosa verrà da fuori, da news e traffico, sport e meteo, a riportare i due in città. A riportarli nel mondo dei compromessi, delle responsabilità individuali, dei precari affetti. Il punto omega è stato immaginato dalla fisica più metafisica. Suoi attributi sono che è sempre esistito, è personale e unisce il creato in forme sempre più complesse, è trascendente, è libero da limitazioni di spazio e di tempo, e deve offrire la possibilità di essere raggiunto. Dahl, O. K. – Il quarto complice Elisabeth ha i capelli neri e gli occhi di un blu profondo, le mani sottili avvolte in guanti di pelle lucida. E così che la ricorda l'ispettore Frank Fralich, un'immagine che si è radicata nel suo inconscio dal giorno in cui si è gettato su di lei per proteggerla da una sparatoria. Ma Elisabeth ha un fratello che nel mondo della malavita della capitale norvegese tutti conoscono, e il problema è che non gliene ha mai parlato. Accecato dalla passione, Fralich si lascia trascinare in un gioco molto pericoloso e finisce per essere lui stesso coinvolto in un caso di omicidio. Prima di potersi liberare dalle accuse, e dall'ossessione per una donna che continua a sfuggirgli, dovrà vivere sulla sua pelle la violenza e la desolazione dei bassifondi di una Oslo insolita, questa volta non solo per fare giustizia, ma anche chiarezza dentro di sé. James, B. – Confessione Ritornano i personaggi di "Protezione", il primo giallo della serie di Bill James pubblicato in Italia accolto subito come un maestro. L'ambiente è ancora una volta quello di un commissariato di polizia inglese dove agenti non sempre "immacolati" - non mancano i deboli, gli infiltrati, i corrotti - si mescolano a capi dalla dubbia condotta. Il tutto complicato dai rapporti tra loro, le loro mogli, e i tanti che si muovono al confine tra malavita e persone per bene. Questa volta al centro della vicenda è Sarah, la moglie dell'Assistente Commissario Capo Desmond Iles. Una sera Sarah si trova al Monty, il malfamato locale del barone della droga Ralph Ember, quando vi giunge trafelato un giovane molto elegante che subito si accascia sul pavimento, evidentemente ferito. È proprio Sarah ad ascoltare le ultime, incomprensibili parole del ragazzo, prima che Ralph spenga la luce permettendo ai sopraggiunti inseguitori di completare la loro opera. Sarah vorrebbe vederci chiaro, ma non può certo raccontare l'accaduto al marito Desmond, dato che quella sera al Monty si trovava in compagnia dell'amante Ian Aston, anche lui in polizia. 18 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Simenon, G. – Maigret e il caso Nahour "Si sforzava, suo malgrado, di immaginare quella coppia di stranieri eleganti, sbucata Dio solo sa da dove nello studio di un modesto medico di quartiere. Pardon aveva capito subito che quei due non appartenevano al suo mondo, né a quello di Maigret o della gente che, come loro, abitava attorno a rue Picpus. "Capitava spesso, al commissario, di imbattersi in personaggi di quel tipo, che a Londra, New York o Roma si sentono come a casa propria, prendono l'aereo come gli altri prendono il métro, scendono in alberghi di lusso e, a qualunque latitudine, ritrovano le loro abitudini e i loro amici. "È una sorta di massoneria internazionale, e non solo del denaro, bensì di un certo stile di vita, di certi atteggiamenti, e anche di una certa morale, diversa da quella del comune mortale. "Con loro Maigret non si sentiva mai del tutto a proprio agio, e a stento reprimeva un'irritazione che si sarebbe potuto scambiare per invidia". Sanchez, J. - L’antiquario Arthur Aiguander è uno degli antiquari più famosi e quotati di Barcellona. È abituato a immergersi nei tesori del passato, in ogni sorta di edizione rara o codice antico. Capisce subito che il manoscritto in cui si è imbattuto, scritto in latino e chiosato in catalano secentesco, è molto più di un pezzo raro: contiene un messaggio cifrato che ha a che fare con la Pietra di Dio, una gemma di cui si favoleggiano enormi poteri. Arthur fa appena in tempo a nascondere il codice che viene ucciso. Sarà il figlioccio Enrique a decifrarlo, con l'aiuto di un filologo e della ex moglie, mentre l'assassino che ha colpito il padre sembra più che mai deciso a impedire a chiunque di avvicinarsi alla verità nascosta dentro il manoscritto, il cui autore è uno dei primi architetti della Cattedrale... Vergas, F. [et al.] - I quattro fiumi (graphic novel) Una borsa rubata a un vecchio straccione che pare una cornucopia, visto tutto quel che contiene. Il colpo della vita. Specie per due ladruncoli sprovveduti come Grégoire e Vincent. Due ragazzi che non hanno idea del guaio in cui, con quel furto, sono andati a cacciarsi. Una graphic novel che restituisce ed esalta la visionarietà della Vargas dando anche finalmente un volto a personaggi come Adamsberg e Danglard. Grégoire, perennemente sui roller, e Vincent, col sedere sempre incollato alla motocicletta, sono due ragazzi della banlieue parigina come tanti. Che un giorno commettono un grave errore. E rubano la cosa sbagliata. Ovvero la borsa di un vecchio. Dentro, ci trovano un mucchio di soldi. Ma anche molti altri strani oggetti: una scatoletta con dei denti umani frantumati, fialette rosso sangue e qualche tarocco. Quella stessa sera Vincent viene assassinato nella sua casa. E Grégoire, stupidamente, pensa di potersela cavare fuggendo sui pattini. Ma quel delitto, riflette Adamsberg, sa molto di gesto rituale e potrebbe anche segnare il ritorno dell'assassino soprannominato l'Ariete. Se fosse cosí, Grégoire avrebbe le ore contate. 19 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Hart, J. – La verità sull’amore In una innominata cittadina dell'Irlanda contemporanea un ragazzo salta in aria nel giardino di casa. La versione ufficiale è che "stava fabbricando un razzo", il sospetto è che fosse un bombarolo legato all'Ira. La madre viene ricoverata in un ospedale psichiatrico in stato di choc. La famiglia fa quadrato intorno all'amour fou di questa madre per il figlio compianto. La figlia Olivia decide di sacrificare gli anni dell'adolescenza, e solo quando vede la situazione migliorare, col ritorno della madre a un'apparente normalità, lascia l'Irlanda per l'Inghilterra per fare l'attrice. Farà ritorno sull'isola per assistere alla morte del padre e aiutare la madre in quella circostanza. Poco a poco, tutte le ferite aperte dalla morte violenta del ragazzo sembrano rimarginarsi. "La verità sull'amore" è il sesto romanzo di Josephine Hart, il suo romanzo più ambizioso, che segna il suo grande ritorno in Irlanda. Se "Il danno" mostrava come un uomo apparentemente stabile ed equilibrato poteva essere letteralmente distrutto da una romantica ossessione, qui si procede in senso contrario, per mostrare come il cuore si può rimettere insieme dopo essere stato spezzato. Un romanzo psicologico sul dolore e sull'elusività della consolazione: sul cuore, le sue ragioni, le sue regole segrete. Muller, H. – Lo sguardo estraneo "L'uomo dei servizi segreti lascia cadere la sua sentenza incongrua: "gli incidenti stradali possono capitare". All'indomani la bicicletta e Herta sono investite. Lei non andrà più in bicicletta, i campi e le strade non le scorreranno più accanto e sotto. È solo il primo episodio di un racconto che intende esemplificare l'insediarsi dell'altro sguardo estraneo, quello della paura e della vigilanza: poi vengono gli episodi ulteriori, l'ustione ai capelli, l'adescamento dei profumi, le perquisizioni domestiche. Ma è anche, non so quanto deliberata, la metafora di un modo perduto d'essere, e dunque di pensare e raccontare e scrivere, in cui le cose scorrono, si succedono l'una all'altra piacevolmente e logicamente, seguono una musica continua. La scrittura di Herta è, al contrario, rotta e slegata (slegato è aggettivo decisivo, in lei), e non solo la scrittura, ma l'esistenza intera, le notti e i giorni. Sul suo spartito, il tempo è spezzato. Lo sguardo estraneo, nella varietà di nomi che l'hanno definito, è una solida categoria della letteratura e delle arti in genere: la battaglia di Waterloo vista con gli occhi di una cavalla ferita a morte, o il genere umano con quelli del vecchio trottatore pezzato Cholstomer, fino all'Effetto di straniamento teorizzato e praticato dal teatro di Brecht." (dalla Nota di Adriano Sofri) Borges, J. L. – Fervore di Buenos Aires "Non ho riscritto il libro. Ne ho mitigato gli eccessi barocchi, ho limato asperità, ho cancellato sentimentalismi e vaghezze" dichiara Borges ripresentando nel 1969 la sua prima raccolta poetica. Il giovane ultraista colpevole di "innocenti novità rumorose" che l'aveva pubblicata nel 1923 e colui che ora "si rassegna o corregge" sono inequivocabilmente la stessa persona: "entrambi diffidiamo del fallimento e del successo, delle scuole letterarie e dei loro dogmi;" confessa "entrambi veneriamo Schopenhauer, Stevenson e Whitman" - e "Fervore di Buenos Aires" prefigura "tutto quel che avrei fatto in seguito". Diagnosi non si potrebbe più precisa. Buenos Aires, non c'è dubbio, è la protagonista assoluta: ma non si tratta della città 'moderna' che con la "schiamazzante energia di certe vie centrali e l'universale plebe dolente che frequenta i porti" incantava l'avanguardia. Al suo cuore spurio Borges contrappone le tracce di un tempo perduto: i patios "che hanno fondamenta / nella terra e nel cielo", i crocevia "trafitti / da quattro lontananze senza fine", e soprattutto i sobborghi "riflesso del nostro tedio", luogo simbolico dell'identità criolla. E non è un caso che Buenos Aires dischiuda i suoi segreti al crepuscolo, quando il silenzio che abita gli specchi "ha forzato il suo carcere", o di notte, allorché gli orologi "spargono un tempo vasto e generoso". 20 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Dunn, S. - Una piccola felicità Holly Frick ha un uomo cui pensa in continuazione e un altro cui non pensa abbastanza. Giovane newyorchese neodivorziata, è vittima di uno dei peggiori casi di mal d'amore: è ancora innamorata dell'ex marito, che l'ha lasciata spezzandole il cuore. Mentre le ferite di Holly non accennano a guarire, la sua migliore amica, in apparenza felicemente sposata, le confessa, tra una chiacchiera e un bicchiere di vino, di avere una relazione. E un'altra donna le chiede consigli sentimentali... peccato sia la nuova fiamma del suo ex! Holly allora decide che, se nessuna delle persone che conosce si fa troppi scrupoli ad acchiappare l'attimo - o, meglio, l'uomo - fuggente ovunque lo trovi, lei non sarà da meno. Inizia perciò a frequentare Lucas, un ragazzo giovane e in apparenza perfetto ma eccessivamente disponibile e melenso. Come se la vita non fosse già abbastanza complicata - con un uomo fin troppo presente e l'altro troppo poco -, ci si mette di mezzo anche Chester, un bastardino salvato da un canile che reclama cure e attenzioni. Presto Holly viene travolta da un fiume di equivoci e situazioni disastrose che sfuggono del tutto al suo controllo, e capisce di dover correre ai ripari. Ma a volte è proprio quando meno ce l'aspettiamo che la vita può riservarci una bellissima sorpresa. Wolitzer, M. – La stagione delle cattive madri New York. Amy ha quarant'anni e come ogni giorno è pronta per la sua densa giornata di impegni: svegliare il figlio, preparare la merenda, accompagnarlo a scuola e alle lezioni di pianoforte. La vita da avvocato rampante è lontana anni luce ormai, così come l'ebbrezza che le dava battere gli avversari in aula. Tutto ora le pare così piatto e prevedibile. Anche per Jill il lavoro da sceneggiatrice è solo un remoto ricordo... La sua fervida immaginazione, che l'aveva resa una delle giovani promesse del cinema, ora le serve semplicemente per cercare di capire sua figlia. E con scarsi risultati. Anche Roberta e Karen riescono a usare le loro capacità artistiche e matematiche solo per costruire burattini per recite scolastiche e per calcolare l'importo della spesa al supermercato. Il mondo delle gallerie d'arte e dell'alta finanza non è più il loro ambiente naturale. Ma darebbero qualsiasi cosa per tornare a quei giorni. Amy, Jill, Roberta e Karen: quattro amiche inseparabili, quattro madri a tempo pieno, brave, buone, impeccabili. Fino a questo momento. Perché adesso è venuto il tempo di dire basta. Il lungo sonno è finito: i figli sono cresciuti, non hanno più bisogno della loro costante presenza. È giunta la stagione che aspettano da anni. È tempo di riprendere in mano la loro esistenza, costi quel che costi, e trovare il coraggio di guardare oltre i cancelli della scuola dei loro bambini... 21 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Chevalier, T. - Strane creature È il 1811 a Lyme, un piccolo villaggio del Sussex. Un giorno sbarcano nel villaggio le sorelle Philpot. Vengono da Londra, sono eleganti, vestite alla moda, sono bizzarre creature per gli abitanti di quella costa spazzata dal vento. Margaret, diciotto anni, riccioli neri e braccia ben tornite, sorprende costantemente tutti coi suoi turbanti verdolini sconosciuti alle ragazze di Lyme, che se ne vanno in giro ancora con grevi vestiti stile impero. Louise, meravigliosi occhi grigi e grandi mani, coltiva una passione per la botanica che è incomprensibile in quel piccolo mondo dove alle donne è dato solo di maritarsi e accudire i figli. Ma è soprattutto Elizabeth, la più grande delle Philpot, a costituire un'eccentrica figura in quel paesino sperduto sulla costa. Ha venticinque anni. Dovrebbe comportarsi come una sfortunata zitella per l'età che ha e l'aspetto severo che si ritrova, ma se ne va in giro come una persona orgogliosamente libera e istruita che non si cura affatto di civettare con gli uomini. In paese ha stretto amicizia con Mary Anning, la figlia dell'ebanista. Quand'era poco più che una poppante, Mary è stata colpita da un fulmine. La donna che la teneva fra le braccia e le due ragazze accanto a lei morirono, ma lei la scampò. Prima dell'incidente era una bimba quieta e malaticcia. Ora è una ragazzina vivace e sveglia che passa il suo tempo sulla spiaggia di Lyme, dove dice di aver scoperto strane creature dalle ossa gigantesche, coccodrilli enormi vissuti migliaia di anni fa. Russo, R. – La magia dell’ultima estate Griffin gira da quasi un anno con le ceneri del padre nel bagagliaio dell'auto, mentre sua madre è più viva che mai e tutt'altro che restia a chiamarlo sul cellulare. Lo fa, per l'ennesima volta, mentre Griffin è diretto a Cape Cod, dove lui e sua moglie Joy si stanno recando per una festa di nozze. Per Griffin è un vero tuffo nel passato, perché è lì che andava da bambino durante le vacanze estive con mamma e papà, due professori frustrati che odiavano tutto e tutti tranne il Cape, status symbol dello snobismo newyorkese. Ed è anche il luogo in cui lui e Joy hanno trascorso la luna di miele, nel corso della quale è stato steso il Grande Accordo di Truro, un programma di vita che ha ora più di trent'anni e che si è in gran parte avverato. Griffin ha abbandonato la carriera di sceneggiatore per una cattedra prestigiosa nel genere di college a cui quegli snob dei suoi genitori avevano sempre vanamente aspirato; lui e la moglie abitano nel Connecticut in una vecchia casa ricca di fascino e hanno una figlia. Fatto, tutto realizzato. Ma attenzione a ciò che desideri, specialmente se riesci a ottenerlo. Perché alla fine del delizioso weekend il passato ha sommerso il presente al punto che all'improvviso il futuro si fa incerto. E quando, un anno dopo, sulla costa del Maine si celebrerà il matrimonio dell'amata figlia, Griffin si metterà in viaggio con due urne cinerarie nel baule, e si troverà ad affrontare la grande, sregolata famiglia di Joy con una nuova compagna. 22 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Burroughs, W. S. – Le lettere dello yage Lungo un decennio, dal 1953 al 1963 - nel pieno della loro amicizia -, William Burroughs e Allen Ginsberg intrattengono un epistolario "lisergico" tra i più immaginifici e radicali di tutto il movimento Beat, di cui rappresenta una vera sintesi estetica e cognitiva. Ma se il contributo di Ginsberg è concentrato in sostanza in una lunga lettera-poema da Pucallpa (Perù) dove gli effetti dell'ayahuasca si traducono in una visionaria tragicità cosmologica, i molti referti di Burroughs coniugano alle visioni dell'alterazione psicofisiologica lo sguardo acuto e mimetico dell'antropologo sul campo, fino a rendere i due piani intercambiabili. Burroughs si abbandona infatti alle tante droghe cercate e provate lungo un percorso che oltre al Perù comprende anche Panama e la Colombia dalla liana dello yoka al mitico yage, estratto di una pianta che spalanca nella mente sterminati territori onirici. E nel contempo registra ogni frammento del paesaggio circostante, con esiti di violenta ambivalenza: in primo piano, una catena di fisionomie squallide di rado interrotta da qualche oggetto di accensione omoerotica, come il ragazzo di Cali dai "delicati lineamenti ramati" e dalla "bellissima bocca morbida"; sullo sfondo, luoghi e paesi degradati ma collocati in una natura immensa e sgomentante. E la cerniera tra la percezione-allucinazione e il mondo esterno è data come sempre da una scrittura eversiva, la cui inconfondibile tonalità horror si vena qui di una corrosiva ironia. Roth, J. – Fragole In una lettera a Stefan Zweig, Joseph Roth annunciava di avere in cantiere "il romanzo della sua infanzia", destinato ad assumere le dimensioni di un'opera autobiografica "d'ampio respiro". E destinato, secondo l'ultima compagna dello scrittore, a diventare il suo libro più pregevole. Il progettato romanzo, in realtà, non vide mai la luce. Ma il torso che ci è rimasto, "Fragole" trovato fra le carte inedite -, si presenta di fatto come un'autentica, incantevole novella. Una novella popolata di sarti, vetrai e ciabattini colti nel natio shtetl galiziano, in uno scenario fatto di distese innevate e di neri stormi di coni sui campi dalle stoppie dure e pungenti sotto i piedi nudi. Alla ricerca della sua terra perduta, con il sapore delle fragole di bosco che richiama un intero universo, Roth riesce a salvare la memoria di una mitica Heimat. E non meno preziosa, anche se agli antipodi per ambientazione e tenore, è l'altra novella raccolta in questo volume, Perlefter, storia e satira di un borghese ipocondriaco, irresistibile antieroe che sogna avventure grandiose, laddove le sue sono solo meschine e da tener segrete. Abitate da una galleria di personaggi degna di Gogol' e Dickens, ambientate nella Vienna dell'ebraismo assimilato, tra café chantant, club esclusivi e sontuosi hotel, o in lontane province trasognate, sono pagine in cui ritroveremo, con gioia, il Roth dei suoi libri più amati. 23 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Malouf, D. - Io sono Achille Una scena di guerra impressa nella nostra memoria, il duello tra due giovani principi invincibili e possenti che Omero ci ha narrato con l'epica potenza ispirata dagli dèi, diventa con Malouf il racconto umanissimo e moderno dei sentimenti che muovono le loro anime. E tocca le nostre. Questa versione dell'Iliade si apre con Achille, fuori di sé dal dolore per la morte dell'amico Patroclo. Dalle mura di Troia Priamo lo osserva perpetrare lo strazio estremo del cadavere del figlio Ettore, trascinato inerme dietro il cocchio, nella polvere. Ma, pensa il padre affranto, deve esistere un modo per farsi restituire il suo corpo. Un modo grazie al quale le parole di un dialogo possano prevalere sulla furia sorda dell'eroe guerriero, per superare le regole ferree e immutabili della tradizione e per forzare la mano del fato. E allora Priamo, spogliatosi delle insegne regali e indossata una semplice tunica, sale su un carro tirato da muli e guidato da un vecchio come lui, e si avvia umile, ma fermamente deciso, verso l'accampamento greco. Non per incontrare il feroce nemico, l'assassino del suo stesso sangue, ma un altro giovane uomo. Che potrebbe essere suo figlio. Un guerriero che è anche padre e al cui senso paterno Priamo si appella. Ricordandogli che siamo tutti esseri umani e quindi mortali, una condizione che ci accomuna non solo nel dolore, ma soprattutto nella compassione. Madame de Duras – Ourika "So che conoscete la duchessa di Duras" disse un giorno Goethe a von Humboldt. "Siete un uomo fortunato! Eppure, ella mi ha fatto tanto male: alla mia età, non bisognerebbe lasciarsi commuovere a tal punto... Esprimetele tutta la mia ammirazione". Pur essendo senz'altro uno dei più prestigiosi, Goethe non era però sicuramente l'unico ammiratore di M.me de Duras: tra i suoi estimatori vi furono Chateaubriand, Hugo, Sainte-Beuve (che vedeva in lei una "sorella" di M.me de Staël). Pubblicato nel 1824, "Ourika" divenne infatti in brevissimo tempo quello che oggi si definirebbe un libro di culto, tant'è che nei magasins de mode andavano a ruba nastri, camicette, cappelli e gioielli "à l'Ourika". Ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, questo breve, intensissimo romanzo conserva tutto il suo fascino sottile - e la vicenda della piccola schiava nera, portata in dono dal governatore del Senegal al maresciallo di Beauvau e destinata a soccombere a un destino che non potrà essere che tragico per aver "infranto l'ordine della natura", per aver concepito "una passione delittuosa", "un amore colpevole" (e forse soprattutto per aver desiderato una impossibile "fusione dei cuori"), ancora ci commuove. "Da un lato" scrive John Fowles "Ourika affonda le radici nel Seicento francese, in Racine, La Rochefoucauld e Mme de La Fayette, mentre dall'altro si protende fino al tempo di Sartre e Camus. E la cartella clinica di un outsider, dell'eterno étranger nella società umana". 24 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Ahern, C. – Il dono Lou Suffern è un uomo in carriera, in guerra perenne con l'orologio: per lui svegliarsi la mattina vuol dire passare direttamente "dal sonno al lavoro"; vorrebbe, dovrebbe essere sempre in almeno due posti contemporaneamente; e nella sua agenda ormai da anni non ci sono spazi vuoti: nemmeno per i suoi due bambini, che pure amano di un amore testardo quel papà che non c'è. Finché, a pochi giorni dal Natale, ogni cosa cambia. A compiere l'incantesimo è un incontro, inatteso come sanno essere a volte le cose più belle. L'incontro con un uomo misterioso, forse un imbroglione, forse un pazzo, di certo un angelo. Nella notte più magica dell'anno, Lou riceverà da lui il dono più straordinario: un po' di quel tempo che ha così tenacemente sprecato nella sua vita frenetica, proprio mentre pensava di sfruttarlo il più possibile, dimenticando le cose e le persone importanti. Perché il tempo non possiamo comprarlo o ipotecarlo: possiamo solo condividerlo con quelli che amiamo. Levy, M. – Il primo giorno Keira scruta l'orizzonte ancora buio oltre il deserto etiope: il sole sta per sorgere sugli scavi del campo archeologico. In quelle stesse ore, Adrian alza ancora una volta gli occhi alle stelle: attorno a lui la sconfinata notte cilena avvolge i telescopi del più imponente progetto di astronomia mai realizzato. Ma questa non è una notte qualunque. È l'inizio di un lunghissimo viaggio. Perché Adrian e Keira, astronomo lui, archeologa lei, sono da tempo, in modi diversi, in cerca di una risposta alla domanda che riempie i loro sogni: "Dove comincia l'alba?". Sarà quella notte, complice il destino, a incrociare magicamente le loro vite, mettendoli sulle tracce di un misterioso oggetto che potrebbe condurli alla verità che cercano: un monile a specchio, nero e luccicante, parte di una mappa perduta in grado di riflettere la volta celeste com'era quattrocento milioni di anni fa. Per ricomporre il puzzle, Keira e Adrian dovranno addentrarsi nei territori più impervi del pianeta, dalle isole Andamane alla catena dei monti Qinling, in Cina, affrontando insieme un'avventura entusiasmante e pericolosa. Senza sapere che sulle loro tracce c'è un nemico occulto e potentissimo, deciso a cancellare la possibilità che l'uomo aspetta da sempre: conoscere il mistero delle proprie origini. Benjamin, M. – Sono stata Alice Pochi romanzi sono amati quanto "Alice nel Paese delle Meraviglie". Ma chi era veramente l'eroina del romanzo di Lewis Carroll? Alice Pleasance Liddell invita a compiere un viaggio nella sua memoria e nel corso della sua lunga esistenza, segnata da un libro - e da un dagherrotipo, nel quale era ritratta da bambina - che l'ha consegnata all'immaginario della propria epoca e degli anni a seguire. Racconta la sua affascinante storia, la vita trasgressiva e avventurosa a cavallo fra la fine dell'Ottocento e i primi trent'anni del Novecento, e la verità celata dietro il misterioso rapporto con il reverendo Charles Dodgson, alias Lewis Carroll: anche se permane l'ombra dell'ambiguità, la loro sarà una vera storia d'amore, sia pure di quelle che esistono soltanto nelle fiabe. "Sono stata Alice" è la biografia affascinante e maliziosa di Alice Liddell, l'io narrante del romanzo, nella quale s'intrecciano realtà e finzione, in un continuo gioco di specchi tra l'Alice letteraria di Carroll e quella "reale" immaginata dall'autrice; e insieme, è un affresco vivido dell'epoca vittoriana, dei suoi rigori, delle sue contraddizioni. 25 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Colley, L. – L’odissea di Elisabeth Marsh Un mondo in una vita. Questa è la storia della singolare esistenza di Elizabeth Marsh, una donna di umili origini che nella seconda metà del Settecento visse da protagonista la trasformazione del nostro vasto mondo e l'espansione commerciale del tentacolare Impero britannico. Una donna che accumulò fortune enormi, le perse tutte e tornò ad arricchirsi di nuovo. Che conobbe uomini di ogni genere e che viaggiò attraverso quattro continenti in cerca di avventura per terra e per mare. Concepita in Giamaica da un costruttore navale inglese e da una splendida mulatta indigena, Elizabeth nasce nel 1735 a Portsmouth, sede della Royal Navy britannica e vero fulcro dell'Impero marittimo di Sua Maestà. Cresciuta in un ambiente cosmopolita e stimolante, viaggia con i genitori nel Mediterraneo e nell'Atlantico e grazie alla sua singolare bellezza diviene una donna molto corteggiata. Promessa in sposa per calcolo politico a un brillante rampollo inglese, la giovane parte da sola alla volta dell'Inghilterra per raggiungerlo. A questo punto la Storia entra violentemente nella sua vita, e la sua esistenza comune si trasforma in un'esperienza fuori dall'ordinario. Un manipolo di pirati maghrebini intercetta la sua nave allargo del Portogallo e la rapisce per consegnarla al potente sultano del Marocco Sidi Muhammad. È solo l'inizio. Da allora, la storia della sua vita si intreccerà inevitabilmente con le vicende della Storia globale. Steel, D. – Una volta ancora Fiona dirige con successo una rivista di moda a New York ed è molto soddisfatta della propria vita brillante e movimentata... finché un giorno entra nel suo ufficio John Anderson, un affascinante manager. Vedovo e padre di due ragazze, compassato e serio quanto lei è informale e frizzante, John appare presto divertito e spaventato dal suo mondo, popolato da stilisti un po' folli, modelle filiformi, armadi zeppi di abiti firmati e... da Sir Winston, il letargico bulldog di casa. Un invito a Parigi per le sfilate imprime una svolta decisiva al loro rapporto: dopo qualche settimana lui ha già familiarizzato con Sir Winston, e Fiona gli ha fatto un po' di spazio nel suo guardaroba. Un'armonia che dura poco, il tempo di conoscere le figlie, decisamente ostili alla fidanzata di papà almeno quanto il loro odioso pechinese e la ringhiosa governante. La coppia si sfalda e per Fiona comincia un periodo di sofferenza, ma anche di riflessione su quello che la rende davvero felice. E quando, mettendo in gioco se stessa e le sue certezze, ritorna - sola - a Parigi, magicamente qualcosa accade: mentre la neve scende lenta sulla Ville Lumière, il sipario si alza su un secondo atto che lei non avrebbe mai immaginato. Kureishi, H. – Il declino dell’Occidente Mariti e mogli chiamati da incontri o avvenimenti inattesi a fare i conti con la propria vita. Persone di mezza età che si vedono protagoniste, con un po' di nostalgia, di una vita lontana da quella sognata negli anni 70. Artisti che vengono a patti con i propri bisogni, ma non per questo smettono di sognare. Hanif Kureishi ci regala storie e personaggi fra i più riusciti del suo mondo narrativo - penetrandone le attese, le delusioni e le felicità restituendoci, come solo lui sa fare, umori, tremori e incanti della vita quotidiana, in tutte le sue contraddizioni, fra "matrimoni e decapitazioni", come recita il titolo di una delle storie incluse nel volume. 26 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Rollins, J. – L’ombra del re Yucatán, Messico. Si dice che la Montagna delle Ossa sia un luogo maledetto. Si dice che chiunque abbia osato avventurarsi nella giungla per scalarla non sia più tornato indietro. Ma i coniugi Ransom non si sono lasciati intimorire e hanno scoperto un segreto straordinario. Un segreto che però non potranno raccontare a nessuno... Londra, tre anni dopo. Un'antica moneta maya, spezzata a metà, è l'unico ricordo che Jake e Kady hanno del padre e della madre, spariti in circostanze misteriose durante una spedizione archeologica in Messico. E quindi con un misto di orgoglio e di speranza che accettano l'invito del British Museum per l'inaugurazione della mostra allestita coi reperti rinvenuti sulla Montagna delle Ossa: potrebbe essere l'occasione per trovare un indizio su cosa sia realmente accaduto ai loro genitori. E infatti un oggetto enigmatico attira subito l'attenzione di Jake: una piramide maya in miniatura, che presenta un intaglio di forma identica ai frammenti di moneta da cui lui e la sorella non si separano mai. Spinti dalla curiosità, i ragazzi li incastrano nella piramide e succede l'incredibile: all'improvviso non sono più a Londra, ma a Calipso, una terra magica abitata da civiltà scomparse da secoli. Spaesati e atterriti, i giovani Ransom dovranno attingere a tutto il loro coraggio per sopravvivere in quel mondo sconosciuto e pericoloso, perché sul loro destino incombe l'ombra del re Teschio, un malvagio stregone che stava aspettando proprio l'arrivo di Jake... Cooper, G. – Il libro delle anime È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro è stato sottratto alla Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi. Clancy, T. – Progetto Orion: giochi di potere A Cape Canaveral, Annie Caulfield guarda lo scheletro di uno shuttle annerito dal fuoco e si domanda cosa sia andato storto a sei secondi dal lancio dell'Orion. Nel Mato Grosso, la base della Stazione Spaziale Internazionale è presa d'assalto da uno spietato manipolo di uomini armati fino ai denti. Tra i monti dell'Albania, uno scienziato russo tradisce il proprio Paese vendendo a misteriosi stranieri un'arma di potenza inaudita. Roger Gordian, il visionario imprenditore a capo del colosso UpLink International, è un sognatore, ma non uno sprovveduto: ha capito benissimo che qualcuno sta tentando di impedire che la sua rivoluzionaria missione spaziale cambi per sempre il volto delle telecomunicazioni. L'unico uomo che può salvare il suo progetto e sventare la più devastante minaccia terroristica di tutti i tempi è l'ex Navy SEAL Tom Ricci, destinato a prendere il posto dello scomparso Max Blackburn al comando della Sword, la squadra di sicurezza interna della UpLink. Ma qualcuno è deciso a mettere fuori gioco anche lui... 27 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Oates, J. C. – Una brava ragazza La sedicenne Katya Spivar e il sessantottenne Marcus Kidder si trovano contemporaneamente in una località balneare sulla costa del New Jersey. Katya viene da una famiglia povera e corrotta e si trova lì come baby sitter. Marcus è un artista (scrittore, musicista, pittore) di New York, ricchissimo. Tra i due inizia una relazione. Inizialmente lui le chiede di posare seminuda e lei accetta per soldi; poi, però, tra i due si crea una reale intimità, sembra amore ma i soldi e lo status di Marcus fanno troppa gola a Katya. I piani vengono rovinati da Roy, un avanzo di galera, amico della madre di Katya, che vuole approfittare della relazione della ragazza per rapinare Marcus. Katya in un primo tempo si presta al gioco, ma poi abbandona il complice e torna da Marcus, facendosi perdonare e arrivando al matrimonio. Ad attendere i due sposi però c'è la zampata di una maestra della suspence come Joyce Carol Oates. Muller, H. – Cristina e il suo doppio "Dovunque arrivassi, mi sono trovata a dover convivere con questo mio doppio. Non si limitavano a mandarmelo al seguito, succedeva anche che mi precorresse. Benché sin dall'inizio io abbia scritto sempre e soltanto contro la dittatura, il mio doppio continua fino ad oggi a battere la sua strada per i fatti propri. Si è reso autonomo". Solo dopo insistenti richieste e ripetuti tentativi nel 2004 Herta Müller ha potuto visionare il suo doppio, ovvero il fascicolo che la Securitate di Bucarest aveva costruito ai suoi danni. Nome in codice "Cristina", novecento pagine di un dossier incompleto, sottoposto ad accurata "pulizia" da parte dei nuovi servizi rumeni, quelli non più comunisti. E seguendo il fascicolo l'autrice ha scritto questo, da lei stessa definito "racconto autobiografico". Lucida testimonianza letteraria sull'arma più micidiale in mano al potere opaco, che domina mediante il possesso esclusivo dell'informazione: l'arma della disinformazione. Più sottile della semplice calunnia che agisce soprattutto tra i nemici, la disinformazione invece punta a distruggere le vittime nel campo degli amici, seminando quei dubbi e sospetti che proprio gli amici debbono temere. Herta Mùller ne fu vittima, perché tedesca in terra rumena e perché scrittrice "ai margini". Solana, T. – Scorciatoia per il Paradiso Un gran numero di personaggi popola questo secondo romanzo della catalana Solana, come del resto il primo. Definiti commedie o romanzi di costume, ciò che è, infatti, caratteristico dei gialli della serie - che vede come conduttori dell'intreccio due gemelli, in tutto opposti, che gestiscono in nero un'agenzia di investigazioni - è l'unire al poliziesco una fustigante satira d'ambiente. Quasi un vaudeville, non privo di una traccia di cinismo. Così nell'inchiesta poliziesca, scorre una galleria di ritratti beffardi, ciascuno con la sua vicenda. Qui l'ambiente preso di mira è quello degli scrittori, col seguito di critici e giornalisti letterari; e il caso su cui Eduardo e Borja indagano è un delitto per cause - per dir cosi narratologiche. Muore, colpita con la statua trofeo del premio che ha appena ritirato, Marina Dole scrittrice di storie erotiche femminili disprezzate dalla critica e adorate dai lettori. L'assassino, verosimilmente, è uno dei numerosi ospiti che affollavano, al momento, la hall della premiazione; ognuno di essi è legato alla vittima da una variante dei tortuosi interessi dell'oligarchia intellettuale. 28 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Sjowall, M., Wahlöö– L’uomo sul tetto Una delle caratteristiche del ciclo di Martin Beck, con cui gli scandinavi Maj Sjöwall e Per Wahlöö hanno iniziato il poliziesco procedurale, è che gli attori di questa commedia umana in chiave criminale invecchiano in tempo reale. Per esempio, in questo romanzo, la figlia del commissario, che abbiamo conosciuto bambina alcuni romanzi prima, adesso, è una giovane capace di dare influenti consigli al padre. E questo uno degli effetti con cui gli autori intendevano conferire più oggettività alla loro creazione, per uno scopo dichiarato: "Molte persone forse credono che i nostri libri siano dei cosiddetti gialli. Quello a cui in realtà stiamo lavorando è una seria indagine sociologica sulle relazioni dei poliziotti con i loro compagni di società. E lo facciamo insieme perché la materia è tanto vasta e perché non possiamo produrre uno studio corretto se non lo affrontiamo da diversi punti di vista. In questo caso quello dell'uomo e della donna". Eppure a leggere oggi questi "romanzi su un crimine" (così il sottotitolo ricorrente), un senso di pessimismo domina sulla sociologia, un profondo scetticismo sulle ragioni del cosiddetto "ordine pubblico". Higgins Clark, M. – L’ombra del tuo sorriso Olivia Morrow sa di non avere più molto tempo. A ottantadue anni e con poco da vivere, si trova di fronte a una decisione difficile: rivelare un antico segreto di famiglia o portarlo con sé nella tomba. La sua defunta cugina, suor Catherine, dopo essersi prodigata fino alla fine per i bambini malati fondando numerosi ospedali, è in procinto di essere dichiarata santa. L'inaspettata guarigione di un paziente di quattro anni in condizioni disperate ha infatti indotto la Chiesa cattolica ad avviare il processo di beatificazione. Ma Olivia sa anche per certo che la donna ha avuto una relazione clandestina con Alex Gannon e che il frutto di quel peccato è stato dato in adozione. Due generazioni dopo, la discendente di quella unione è Monica Farrell, la pediatra che dovrà testimoniare davanti al tribunale ecclesiastico in merito al presunto miracolo. E che, dopo la scomparsa di Gannon, è l'unica erede della sua fortuna. Olivia si dibatte nell'incertezza: raccontando la verità tradirebbe il volere di Catherine; tacendola priverebbe la ragazza dell'eredità. Ignora, però, che quel patrimonio è stato sperperato dai membri della Fondazione Gannon e in particolare dai nipoti Greg e Peter, da sempre ben attenti a mascherare i loro stili di vita eccessivi con la filantropia. Le parole di Olivia potrebbero essere il colpo fatale e loro ne sono consapevoli. Tanto che, per impedire a lei di parlare e a Monica di venire a conoscenza del segreto, non si fermeranno davanti a nulla. Schirach, F. von – Un colpo di vento Cosa spinge uno stimato e irreprensibile medico di paese ad ammazzare la moglie a colpi d'ascia dopo quarant'anni di matrimonio? E come si può consumare un delitto tanto efferato in un'atmosfera di calma apparente? Muove da qui il racconto di Ferdinand von Schirach, da situazioni di normalità in cui un colpo di vento può scatenare una follia criminale. Dalla sua posizione privilegiata di avvocato penalista, l'autore osserva quotidianamente gli orrori e le violenze della vita di tutti i giorni. Spacciatori, prostitute, skinhead, ma anche famiglie aristocratiche, ricchi uomini d'affari e insospettabili guardiani di museo diventano così i protagonisti di vicende semplicemente inspiegabili dalla ragione. L'avvocato von Schirach rivela un eccezionale talento narrativo: entrando in punta di piedi nelle vicende che racconta, riesce a mostrarcele sotto una nuova luce, invitandoci a rivedere i pregiudizi sui criminali e sulle cause delle loro azioni, e a riflettere sul labile confine fra il bene e il male. 29 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Stepakoff, J. – Regalami le stelle Colleen sta per sposarsi: il giorno più bello della sua vita è imminente, ma non sembra la sposa raggiante che ci si aspetterebbe. La sola persona che pare accorgersene è sua nonna Lily. Lily sa che Colleen non è davvero innamorata del suo futuro marito, e in quella scelta rivede se stessa tanti anni prima. Così le racconta la sua storia. È il 1942. Lily, appena diciassettenne, celebra il suo matrimonio con Paul, il classico uomo giusto per una ragazza dell'alta borghesia del Sud degli Stati Uniti. Quanto può sembrare ineluttabile il destino a una ragazza così giovane, dal temperamento focoso e dall'immaginazione vivace? Quanto può essere lunga l'attesa di un marito partito per la guerra a due settimane dalle nozze? Quanti sogni e quanta passione possono covare sotto la cenere e nascondersi dentro il cuore di Lily? Le risposte arrivano all'improvviso, quando l'intera cittadina si sta preparando a riaccogliere i reduci del fronte europeo, compreso Paul, con una festa degna dell'evento. A portarle è Jake Russo, un affascinante immigrato italiano. Basta un incontro fugace sotto il cielo stellato perché lui rubi il cuore e l'anima di Lily offrendole quello che il suo ambiente freddo e aristocratico non le ha mai dato. Divisa tra i suoi doveri verso la società e il marito e l'uomo povero ma appassionato che potrebbe essere il suo unico vero amore, Lily deve scegliere tra un sentimento che non aveva mai conosciuto e un impegno già preso. Bach, R. – Il cielo ti cerca Jamie Forbes è un pilota che non si stanca mai di volare: ha accumulato dodicimila ore di volo, ha guidato ogni tipo di aereo, e ogni volta che accende il motore prova la stessa magica emozione. Oggi che ha i capelli bianchi, Jamie insegna a volare a quelli che, come lui, sognano di avere le ali. Finché, un mattino di settembre, durante un volo gli giunge il disperato SOS di una donna, Maria: è a bordo di un piccolo aereo e il pilota, suo marito, ha avuto un malore. Jamie le parla via radio, con dolcezza e fermezza, e le dà istruzioni per un atterraggio di fortuna. Con la sola forza della mente, la convince di poter volare: la ipnotizza. Proprio come ha fatto con lui il leggendario illusionista Blacksmith, che molti anni prima lo aveva persuaso a credere di essere prigioniero in una cella di pietra mentre le mani tremanti di Jamie toccavano solo aria. Soltanto ora, di fronte all'atterraggio miracoloso di Maria, Jamie Forbes capisce quella vecchia lezione. E si rende contro dell'immenso potere della suggestione nelle nostre vite, imparando che dobbiamo essere noi a dare forma alla realtà, e non la realtà, con le sue illusioni e i suoi inganni, a plasmare i nostri sogni e impedirci di viverli davvero. Perché, come il gabbiano Jonathan Livingston, se solo lo vogliamo, possiamo essere tutti liberi di volare. Kennedy, D. – Il mio posto nel mondo Molti anni e molte vite dopo, Jane è docente universitaria a Boston e s'innamora di Theo, un uomo brillante ed eccentrico. Insieme, hanno una splendida bambina e, con sorpresa, lei scopre tutta la dolcezza e la meraviglia di essere madre... Finché una tragedia irreparabile manda in pezzi la sua esistenza. Devastata e sconvolta, Jane ormai desidera solo una cosa: dire addio al mondo. Paradossalmente, il caso di una ragazzina scomparsa le offre una via d'uscita, una sorta di personale redenzione che l'allontana dall'orlo del baratro. Impegnata in una ricerca quasi ossessiva, si trova infine di fronte alla più crudele delle scelte: restare nell'ombra o rivelare una lacerante verità... Il mio posto nel mondo è la storia appassionante di una donna che tenta di sopravvivere ai colpi inferti dalla sorte e, insieme, l'affresco pungente e realistico di una certa America e del nostro attuale modo di vivere. 30 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Brandreth, G. – Oscar Wilde e il sipario strappato 1883. Oscar Wilde è reduce da un lungo giro di conferenze negli Stati Uniti. A bordo del piroscafo che lo riporterà sul suolo britannico viaggia anche una delle più famose compagnie teatrali di Francia, di ritorno da una tournée: l'eccentrico scrittore stringe amicizia con l'impresario e interprete Edmond La Grange. I due si accordano per collaborare all'ambizioso progetto di una messa in scena parigina dell'Amleto. Ormai prossimi allo sbarco a Liverpool, una macabra scoperta raggela la spensieratezza generale: tra i bagagli di Oscar viene ritrovata cadavere la barboncina di "Maman" La Grange. Chi può aver commesso un atto così crudele e insensato? Deciso a non lasciarsi turbare dall'accaduto, Wilde si trasferisce nella capitale d'Oltremanica per seguire da vicino le prove in boulevard du Tempie, un tempo noto come "via del crimine" a causa dei melodrammi a tinte forti che vi venivano rappresentati. Un nome profetico visto che la finzione si trasforma in realtà e una folle mano perpetra delitti atroci e bizzarri, decimando la prestigiosa compagnia di attori. Eppure, lo spettacolo va avanti. Oscar e il fidato amico Robert Sherard indagano per arrivare a un finale che svela l'illusione che fino a quel momento ha ingannato lo spettatore... mostrando una sorprendente verità. Questo romanzo sposa lo stile elegante e caustico di Oscar Wilde con la spumeggiante ambientazione della Parigi fin de siede, facendo rivivere la Ville Lumière e tutti gli idoli di quel mondo perduto. Wilder, T. – Idi di marzo "Nel 1948 Thornton Wilder, versatile scrittore americano di romanzi e commedie di successo, pubblicò "Idi di marzo": un romanzo epistolare o, se si vuole, documentario, che si propone di ricostruire l'ultimo anno della vita di Cesare e culmina nella scena dell'uccisione di lui in Senato, ad opera dei celebri "congiurati" il 15 marzo del 44 a.C. Libro "documentario" s'è detto. Infatti l'ambizione di Wilder è di costruire un racconto unicamente attraverso la sequenza di lettere o frammenti di lettere o di "lettere-diario", come talvolta l'autore definisce questi falsi documenti. L'interesse dominante di questo autore, come del Claudio di Graves, o delle Vite immaginarie (1896) di Marcel Schwob è l'aspetto scandaloso dello stile di vita della élite sociale tardo-repubblicana. Si potrebbe indicare un elemento che differenzia nettamente il romanzo storico ottocentesco da questi esperimenti novecenteschi. Per lo più il romanzo storico ottocentesco racconta direttamente la grande storia, nella quale ad un certo punto immette, fa entrare in scena, personaggi fittizi. Così accade da Walter Scott a Manzoni, da Hugo a Tolstoj. Invece nei romanzi storici novecenteschi, specie questi che hanno come oggetto l'antichità classica, la "manipolazione" creativa investe gli stessi personaggi storici; è il dato storico che viene trasformato ed i personaggi storici diventano essi stessi loquacissimi attori del romanzo." (dalla nota di Luciano Canfora) 31 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Law-Yone, W. – Il seme del papavero A Na Ga non è rimasto nulla della sua infanzia nelle capanne di paglia e nei campi di cenere del suo villaggio tra le montagne birmane. Nemmeno il suo vero nome. Perché per la tribù a cui appartiene il nome è un dono, un segreto da sussurrare solo al momento giusto: un viatico prezioso come il seme di papavero che la madre affida al bambino nel giorno prescelto, perché lo accompagni per tutta la vita. Ma, venduta come schiava ancora piccolissima, Na Ga quel seme non lo ha mai ricevuto. Per questo, forse, negli anni ha conosciuto solo approdi fugaci, identità provvisorie presto cancellate dalle fughe e dagli abbandoni. E stata cacciatrice di anguille nelle notti stellate sull'altopiano; figlia (solo per poco) di una coppia generosa e incostante; e poi prostituta, amante tradita, madre per finta e assassina. Ma adesso Na Ga, stanca di fuggire, deve tornare a casa. E il suo viaggio passa per Wanting. città di frontiera tra Cina e Birmania dove si incrociano sconfitte e speranze, e dove tutto sembra possibile, perfino trovare il coraggio di riscattare un destino che è sempre stato nelle mani degli altri. "Il seme del papaver"o è la storia di una donna e di una rivincita. Un viaggio pieno di luce e di colore dentro un'Asia vivissima e crudele, raccontata da una delle sue voci letterarie più coinvolgenti e apprezzate. Lanzmann, C. – La lepre della patagonia Claude Lanzmann ha vissuto ben più di una vita. Partigiano contro il nazismo a diciassette anni, docente nella Berlino del dopoguerra, negli anni Cinquanta si trova al centro dell'elite intellettuale parigina conquistando l'amicizia di Sartre. Poi la direzione di "Les Temps Modernes", l'impegno anticolonialista, i viaggi e i reportage, la battaglia per Israele, la svolta cinematografica di sceneggiatore e regista. Una storia personale che è lo specchio di un secolo di rivoluzioni si snoda in queste pagine con passo romanzesco, tra metamorfosi personali e collettive, assecondando il flusso delle emozioni e rincorrendo le assonanze impreviste di una memoria tumultuosa e appassionata. E nel mosaico di ritratti e aneddoti - ilari, commoventi, entusiasmanti, erotici, angosciosi, intensi - spicca il filo rosso che è la missione di una vita: la testimonianza dell'Olocausto, perseguita negli undici anni dedicati al capolavoro cinematografico Shoah; e il segno lasciato dall'angoscia di non poter dare voce a ciò che non è rappresentabile. Ndiaye, M. – Tre donne forti Tre destini femminili giocati fra l'Africa e l'Europa, con un esile legame tra di loro: al centro di ogni storia, la forza d'animo di una donna che riesce a sconfiggere la paura e il dubbio, l'ignoranza altrui e la propria delusione. Nella prima Norah, avvocato quarantenne che vive a Parigi, giunge a casa di suo padre a Dakar; l'uomo, un tempo tirannico ed egocentrico, si è imbozzolato in una follia silenziosa e trascorre le notti appollaiato su un albero in cortile. Tentando di penetrare nel mistero, Norah sarà assalita dai delitti e dai dolori della sua famiglia d'origine. Fanta, insegnante di francese a Dakar, deve seguire in Francia il marito Rudy. Succube di sua madre, frustrato e pieno di rabbia, l'uomo non riesce a offrire a Fanta e al figlioletto una vita soddisfacente, ma lei non si da per vinta. Khadi Demba, una giovane vedova scacciata dalla famiglia del marito, è protagonista della terza vicenda: poverissima e senza alcun sostegno, cerca di raggiungere in Francia la lontana parente Fanta; nella sua eroica esperienza di migrante, la donna sopporta ogni sorta di angheria senza perdere la propria dignità. Titolo originale: "Trois femmes puissantes" (2009). Il volume è vincitore del Premio Goncourt 2009. 32 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Chabon, M. – Uomini si diventa Dopo grandi romanzi come "Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay", con cui ha vinto il premio Pulitzer, Michael Chabon si cimenta qui in un'impresa del tutto nuova, un libro diverso e forse il più vero che abbia mai scritto. Tra queste pagine, senza peli sulla lingua e con una straordinaria capacità di aprire squarci di senso nuovi nella realtà di ogni giorno, il grande scrittore reinventa la propria storia di figlio, di marito e soprattutto di padre, dando vita a una sorta di appassionata autobiografia che quasi si fa romanzo. In un formidabile intreccio di storie, Chabon evoca un'infanzia in cui ha goduto di libertà precluse ai bambini di oggi, il divorzio dei genitori, la vertiginosa commedia dell'adolescenza, la scoperta della cultura pop, la fine di un matrimonio sbagliato, l'incontro con la compagna della sua vita; e rivive quei momenti attraverso le esperienze dell'irresistibile quartetto di figli che con la moglie si trova a crescere ed educare, sapendo fin troppo bene che un padre altro non è che "un uomo che fallisce ogni giorno". "Uomini si diventa" è un manuale poco pratico di paternità, un timido manifesto sul maschio di oggi, ma anche una vita ricostruita per frammenti, la vera storia di un grande inventore di storie. Kagarkar, K. – Piccolo soldato di Dio Una casa con dentro il mare, dove tutto è bellezza e armonia di proporzioni. È Firdaus, in lingua araba 'il paradiso', il luogo magico e perfetto, affacciato sull'Oceano indiano, in cui si intrecciano le vite irrequiete e i sogni diversi del piccolo Zia e della sua famiglia: un padre architetto dallo spirito aperto e visionario, una zia ciecamente devota all'Islam e un fratello, Amanat, che cerca nelle storie un antidoto alle proprie fragilità. Ha solo undici anni, Zia, ma già si sente diverso, un prescelto, destinato a ricondurre a Dio le anime perse, a cercare in sé la purezza e a combattere il male ovunque esso si annidi. Incalzato da questa missione, Zia diventerà uomo attraverso le tappe di un sorprendente viaggio a caccia della sua verità, sempre sospinto da un'inquietudine di cui non può liberarsi - non nelle austere aule di Cambridge, né tra le file dei ribelli in Kashmir e neppure nel silenzio perfetto di un monastero californiano. Finché il complicato legame con il fratello, che attraversa come un filo rosso tutta la sua esistenza, gli farà trovare il coraggio di preferire, all'intransigenza delle ideologie e della fede assoluta, la forza sottile e implacabile del dubbio. Ultima prova di un narratore all'apice del suo talento. "Piccolo soldato di" Dio è un romanzo carico di un'esuberante energia affabulatoria, capace di illuminare le zone d'ombra di un'India confusa, appassionata e vitale. 33 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Bain, D. – La signora in giallo: capodanno con delitto La quiete di Cabot Cove, dove la signora Fletcher può finalmente concentrarsi sui suoi romanzi, viene interrotta bruscamente e dolorosamente - quando Jessica riceve la telefonata di un avvocato di Savannah: l'eccentrica amica di un tempo, Tillie Mortelaine, è morta. Jessica erediterà un milione di dollari, ma a due condizioni. Per prima cosa, la neoereditiera dovrà utilizzare la somma per aiutare il centro di formazione scolastica fondato anni prima a Savannah assieme a Tillie. In secondo luogo, potrà ricevere il denaro solo se riuscirà a risolvere nel giro di un mese il mistero che avvolge ancora la morte dell'ex fidanzato di Tillie, Wanamaker Jones, ucciso quarant'anni prima con un colpo di pistola durante il veglione di Capodanno. Come sempre, la Signora in Giallo raccoglie la sfida; si trasferisce a Savannah e si stabilisce nella sontuosa dimora di Tillie, trovandosi a tu per tu con gli ospiti di cui si circondava l'amica, persone bizzarre e anticonformiste proprio come lo era lei. Le quali sostengono che lo spirito di Wanamaker Jones vaghi ancora all'interno della villa, la stessa dove è stato assassinato, incapace di abbandonare il mondo dei vivi. E che l'affascinante Wannamaker non fosse davvero innamorato della più anziana Tillie, bensì attratto dal suo patrimonio. Walker, M. – Delitti doc per il commissario Brunò L'estate è quasi finita e gli abitanti di St. Denis si preparano alla vendemmia. Tra loro, come sempre, c'è Brunò Courrèges, il bonario nonché unico esponente della polizia locale la cui vita è scandita dai ritmi rilassati dell'incantevole cittadina del Périgord. Ma feste locali e cene a base di foie gras e buon vino sono ben presto destinate a passare in secondo piano. Una mattina, all'alba, St. Denis si sveglia con l'urlo della sirena in cima alla Maine. In pochi istanti Brunò si ritrova al seguito delle autopompe dei vigili del fuoco su per le colline, fino a un grosso capanno di legno, andato in fumo con tutto il raccolto circostante. L'odore di benzina fa pensare a un incendio doloso. Ma a chi appartiene quel terreno? Indossati i panni di "commissario" appellativo che si è guadagnato fra i concittadini da quando ha risolto un caso di omicidio - Bruno risale a una società di ricerca parigina che conduce esperimenti su coltivazioni geneticamente modificate. I sospetti ricadono inizialmente su un gruppo di ecologisti militanti, ma la situazione si complica con l'arrivo in paese di un magnate californiano che intende trasformare le attività vinicole artigianali della regione in una produzione industriale. È subito evidente che qualcuno è determinato a mandare a monte il progetto americano con qualsiasi mezzo. Compreso l'omicidio, visto che di lì a poco sono ben due i membri della comunità che perdono la vita in circostanze misteriose. Sapkowski, A. – Il guardiano degli innocenti Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. 34 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Morton, K. – Il giardino dei segreti È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per l'Australia: a bordo, tra i passeggeri in cerca di fortuna e i rudi marinai intenti alle manovre, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace. Che dovrebbe prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte. Distratta dalle attenzioni di un bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che il rombo dei motori si fa più incalzante, e la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto. Dopo una traversata che sembra infinita, quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita cambia per sempre. Delaflotte Mehdevi, A. – La rilegatrice del fiume Nella quiete della Dordogna, nella casa del nonno affacciata sul fiume, lontana dalla mondanità di una promettente quanto arida carriera diplomatica nella metropoli parigina, Mathilde ha trovato finalmente la sua vocazione: si è dedicata all'attività di famiglia, la legatoria di libri antichi. Cuoio, pelle, fibra di legno, foglie d'oro e pigmenti, con i loro profumi evocativi e inebrianti, sono ora i compagni di vita della giovane donna che restaura con attenta passione le opere che le vengono affidate. E niente sembra scalfire i suoi ritmi tranquilli. Finché, una mattina, qualcuno bussa alla porta. Quando Mathilde apre, davanti a lei si presenta un affascinante sconosciuto, zuppo di pioggia, concitato e insistente, che le chiede di rilegare un prezioso volume in pessime condizioni. Mathilde accetta, sperando in cuor suo di poter rivedere quell'uomo dalla bellezza sconvolgente, sparito nella cortina di pioggia che non cessa di cadere. Ma il giorno dopo scopre che il giovane è stato travolto da un camion ed è morto all'ospedale. Adesso lei ha tra le mani un oggetto che non le appartiene e desidera solo restituirlo. Perciò, cerca al suo interno una traccia, un indizio, un segno. E trova soltanto una serie di tavole che ossessivamente ritraggono un santuario. Gallaway, M. – L’usignolo di Mosul Sono passati pochi mesi da quando il regime di Saddam è caduto e le truppe americane si sono stabilite nel suo paese, ma del mondo che Leila al-Ghani conosceva e amava non è rimasto più nulla. «Le strade non sono più sicure», continuano a ripetere i suoi genitori tentando di relegarla in casa. Leila, però, una giovane donna di ventitré anni, laureata in medicina all'Università del Cairo, non è disposta a rinunciare a quell'indipendenza che suo padre le ha sempre concesso e che ora ha deciso di negarle. Così, indossando l'odiato velo, decide di cercarsi un lavoro, di crearsi un destino, nonostante la guerra. Grazie alla buona conoscenza dell'inglese viene assunta come traduttrice all'ospedale della base militare americana; la realtà che si trova di fronte nei primi giorni la conquista immediatamente: la libertà di esprimersi, di confrontarsi con persone di valore come il capitano James Cartwright, un uomo giusto, molto amato dalle truppe e dal personale della base. Ma ben presto, però, Leila scopre che anche in quel mondo si nascondono nefandezze inenarrabili. Quando poi si trova a soccorrere un prigioniero brutalmente torturato dai soldati americani capisce che non può esistere gioia nell'orrore della guerra, né amicizia, né amore. Tornata a casa, delusa, scoprirà che il padre vuole usare la sua amicizia con gli americani; il conflitto lo ha reso un terrorista, un uomo che non ha nulla da perdere. Leila verrà messa di fronte a una scelta terribile. 35 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Van Booy, S. – L’amore arriva in inverno Un violoncellista capace di evocare gli spiriti ma incapace di sfuggire ai rami della sua vita; una coppia che conosce la paura, e sa che proviene da un tempo remoto, e che non si può cancellare; un giovane diplomatico americano che piange in Piazza San Pietro al ricordo di un gondoliere incontrato nel deserto del Nevada; uno zingaro irlandese, che intesse la lunga trama delle generazioni passate, e di quelle a venire; una figlia arrivata per posta, portata da una lettera. C'è un uccello disegnato sul francobollo, ha il corpo chiazzato da scintille rosse, e le ali spiegate. Sono questi i cinque racconti che Simon Van Booy consegna alla pagina scritta. Attraverso un linguaggio asciutto e originale, l'autore fa brillare ogni parola di accenti lirici. Ogni frase è un frammento di vita che emerge dagli abissi della solitudine e ne spezza i silenzi, legando ricordi e presagi di un futuro ancora in attesa. E il miracolo è lì, dietro l'angolo, racchiuso nella magia di un incontro imprevisto, o nella divina natura dell'imperfezione che rende speciali le cose normali. Come l'inverno, che è sempre all'inizio, e sempre alla fine. E si porta dietro l'amore. King, T. – Come candele che bruciano Calliope "Calley" Dakin è la prediletta di papà, tanto da esasperare sua madre, Roberta Ann, appartenente alla antica - e prestigiosa - famiglia Carroll. Benché abbia sposato Joe Cane Dakin, e benché lui possieda una florida catena di concessionarie di automobili, Roberta Ann non gli permette mai di dimenticare le sue umili origini. Ma è Calley a subire maggiormente il disprezzo della madre, perché è in tutto e per tutto una Dakin di ceto inferiore. Sente inoltre cose che forse una bimba non dovrebbe sentire, e sa cose che una bimba non dovrebbe sapere... Calley ha solo sette anni quando l'adorato padre viene torturato, ucciso e squartato da due donne, senz'alcun motivo apparente. Lei e la madre si ritrovano coinvolte in eventi inspiegabili in seguito ai quali rimangono confinate a Pensacola Beach, dove - in una casa che è la copia esatta di quella della defunta bisnonna di Calley - un'altra donna le aspetta al varco. Una donna che sa chi è Calley, e cerca di controllarla. Perché la piccola ha un potere, e qualcuno vuole usarlo. Qualcuno che ha commesso l'errore di eliminare il suo papà, senza capire che l'amore di questa bambina speciale per lui non può essere distrutto dalla semplice morte. Né quello di suo padre per lei. Un'opera che si snoda in modo ipnotico come le spire di un serpente d'acqua; una storia di fantasmi e di creature che strisciano nell'oscurità, intrigante e magnetica, nella tradizione del romanzo gotico. Sundaresan, I. – La principessa indiana India, 1632. Alla morte della moglie prediletta, l'imperatore moghul Shah Jahan decide di erigere in suo onore un mausoleo senza pari al mondo: il Taj Mahal. Ma mentre il progetto del "Tempio della luce", simbolo eterno dell'amore, prende lentamente forma, a palazzo e tra il popolo serpeggia il malcontento. Shah Jahan, inconsolabile, non si cura degli affari di governo e i suoi figli maschi complottano per usurpargli il trono. Sarà la sua primogenita Jahanara a salvare le sorti dell'Impero. Indomita, coraggiosa e determinata, dovrà rinunciare alla propria spensierata giovinezza e nascondere a tutti la bruciante passione per un uomo giudicato non adatto a lei, pur di restare fedele ai propri obblighi e al proprio ruolo. 36 Accademia dei Concordi – Biblioteca estate 2010 Wishnia, K. – Il quinto servitore 1592. Benyamin Ben-Akiva è arrivato da poco a Praga dalla Polonia. È il "quinto servitore" del ghetto e, come gli altri quattro, ha il compito di percuotere le porte degli abitanti con un bastone, per svegliarli e annunciare la prima funzione. Ma il ghetto, di mattina, nasconde molto più di quanto la luce dell'alba possa rischiarare. Quando un grido risuona nel silenzio e Ben accorre sul luogo della tragedia, capisce subito che il suo compito non sarà più così semplice. È Venerdì Santo. Una ragazza è stata uccisa. Ed è una cristiana. Viste le superstizioni che da secoli causano odio verso gli ebrei in ogni città, persino a Praga dove godono della protezione dell'Imperatore, non poteva accadere niente di peggio, né in un giorno peggiore. Con il Tribunale dell'Inquisizione in città che ha già infiammato gli animi, il ghetto rischia una Pasqua a ferro e fuoco. C'è solo un modo per salvarlo: Ben ha tre giorni, non un'ora di più, per consegnare i colpevoli alle autorità. Dovrà ricorrere a tutto il suo acume e a ciò che ha imparato dai sacri testi, perché le uniche armi di cui dispone sono l'arguzia e la sapienza dei tanti rabbini che l'hanno preceduto. Gregory, F. – L’altra regina È il 1568. Maria, regina cattolica di Scozia ed erede legittima al trono d'Inghilterra, in fuga dai tumulti della sua patria cerca aiuto in Elisabetta I. Ma la cugina si affretta a confinarla nelle proprietà del conte di Shrewsbury, George Talbot, e della moglie Bess. Nobile di nascita integerrimo e fedelissimo alla Corona, lui; abile affarista che si è fatta da sola, lei. La coppia accoglie la sfortunata sovrana, certa che questa permanenza porterà solo vantaggi all'interno della ristretta cerchia dei Tudor. Ben presto, però, i Talbot scoprono con orrore che la loro dimora è diventata l'epicentro di intrighi e tresche d'ogni tipo. Maria - tenuta in esilio lontana da corte ripudia mariti e si procaccia fidanzati potenti semplicemente per riconquistare la libertà oppure mira ad appropriarsi del trono? E l'inflessibile Regina Vergine agisce per difesa o ha ordito freddamente un piano per liberarsi di una pericolosa rivale? Mentre il Paese è scosso da rivolte e insurrezioni, e vive sotto la minaccia di attacchi nemici, i due "custodi", incatenati alla scomoda ospite, vedono sgretolarsi il loro patrimonio insieme con la reputazione e la felicità matrimoniale. Bess diventa la spia segreta del potentissimo consigliere di Elisabetta, mentre il marito è un burattino nelle mani dell'incantevole scozzese. Quando la disperata ammirazione di George per l'avvenente Maria non può più essere negata, viene messa in dubbio anche la lealtà dei Talbot alla regina. E tutto precipita. 37