sconto - Galassia

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sconto - Galassia
Novembre - Dicembre 2016
Per finire
in dolcezza
www.ipergalassia.it
Ricette di stagione:
i piatti da portare
alle feste
Modena, la città
con il più alto numero
di Dop e Igp
Tè, caffè,
cioccolata, una
tazza di piacere
4
ERO
IN Q U ESTO N U M
23 CONSIGLI PER LA SPESA
Zampone e cotechino pronti in tavola
Anno VII • Numero 6
Novembre/Dicembre 2016
EDITORE
PULSA SRL
via Jacopo dal Verme, 15
20159 Milano, tel. 02 69901296
DIRETTORE RESPONSABILE
Guido Gabrielli
REDAZIONE E PROGETTO GRAFICO
PULSA SRL
PUBBLICITÀ
SERI JAKALA
via C. Tenca 14 - Milano
via F. Santi 1/2 - 10042 Nichelino (TO)
Tel. 011 6897565
STAMPA
COPTIP INDUSTRIE GRAFICHE
via Gran Bretagna, 50
41122 Modena, tel. 059 3162511
HANNO COLLABORATO:
Simona Acquistapace, Auro Bernardi,
Simonetta Chiarugi, Maria Greco
Naccarato, Dora Ramondino,
Francesca Negri, Alessandra Valli
FOTO: Auro Bernardi, Simonetta Chiarugi,
Adriana Farina, Maria Greco Naccarato,
Shutterstock
4 IL TERRITORIO
Modena e balsamico, una coppia di successo,
eccellenze gastronomiche italiane
25 CURA DI SÉ
Fattore rossetto, il cosmetico più amato. Da regalare e
regalarsi
9 IL VINO
28 IN FAMIGLIA
14 CONSIGLI PER LA SPESA
Panettone e pandoro, dolce tradizione sotto l'albero
33 IL VERDE
16 LA STAGIONE
37 IL RICICLO
Giorni di festa: tante piccole cose da fare e da pensare
con i figli per la serenità familiare
I vini per le occasioni speciali, da stappare
quando si festeggia
9
Rosa canina, la riserva di colore per l'inverno
L'ora di tè, caffè e cioccolata: una pausa di relax
con le bevande che regalano piacere e calore
Un Natale da rivista: come creare decorazioni originali
a partire dai vecchi giornali
18 LE RICETTE
Bontà da condividere, i piatti da preparare, portare e
gustare in compagnia in occasione delle feste
40 IL WEEK END
Modena, cibo&cultura, da celebrare a dicembre con
una grande festa di piazza
Autorizzazione del Tribunale
di Milano n.718 del 15/11/2007
www.ipergalassia.it
25
33
18
Per suggerimenti, commenti
e richieste scrivete a
Lucia Loffi Randolin:
[email protected]
Questa rivista è realizzata
con materie prime nel rispetto
dell'ambiente.
Scopri di più su
prodottiselex.it
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19/10/16 12.03
40
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23 CONSIGLI PER LA SPESA
Zampone e cotechino pronti in tavola
25 CURA DI SÉ
Fattore rossetto, il cosmetico più amato. Da regalare e
regalarsi
29 IN FAMIGLIA
Giorni di festa: tante piccole cose da fare e da pensare
con i figli per la serenità familiare
33 IL VERDE
Rosa canina, la riserva di colore per l'inverno
9
37 IL RICICLO
Un Natale da rivista: come creare decorazioni originali
a partire dai vecchi giornali
40 IL WEEK END
Modena, cibo&cultura, da celebrare a dicembre con
una grande festa di piazza
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Per suggerimenti, commenti
e richieste scrivete a
Lucia Loffi Randolin:
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40
Emilia
IL TERRITORIO
Modena e balsamico,
una coppia di successo
4 | IL TERRITORIO Emilia
Una città simbolo dell’eccellenza
gastronomica italiana: i prodotti tipici
del suo territorio si fregiano
di Dop e Igp e sono esportati in tutto
il mondo. A partire dal condimento
che ha conquistato tutti
D
a condimento di nicchia a ingrediente
presente sulle tavole di tutti i giorni e nelle
cucine dei più famosi ristoranti internazionali: l'aceto balsamico, vanto della città di
Modena, negli ultimi anni ha conosciuto un successo crescente e oggi rappresenta uno dei più
diffusi aceti nel mondo, nonché sugli scaffali dei
supermercati.
L'ORO NERO
Le prime notizie che lo riguardano risalgono al
1046, in occasione del passaggio da Modena
dell’Imperatore Enrico III. Si cominciò a parlare
di ‘balsamico’ nel 1747, nel registro delle vendemmie delle segrete cantine ducali; di lì a poco, Napoleone, occupando Modena, avrebbe
confiscato l’acetaia del Duca. Oggi ne esistono
due tipologie: il Tradizionale di Modena Dop
e il Balsamico di Modena Igp. Il primo, che è
anche il più costoso, non è ottenuto da vino ma
solo dal mosto cotto di uve tipicamente locali: Trebbiano e Lambrusco sono le più utilizzate.
Il segreto è principalmente nella fase di invecchiamento quando il mosto, ormai diventato
aceto, matura in botticelle (vaselli) di legni
pregiati (castagno, ciliegio, gelso...) posti nei
sottotetti (per ragioni di calore) in batterie, da
quelle più grandi a quelle più piccole. Annualmente una porzione di aceto viene travasata
dalle botticelle grandi in quelle via via più piccole dalle quali verrà poi prelevato qualche litro
dopo almeno 12 anni per essere imbottigliato.
Se è invecchiato per almeno 25 anni l’aceto
tradizionale può essere definito extravecchio.
L’aceto balsamico di Modena Igp, la cui produzione è anch’essa regolata da un apposito
disciplinare riconosciuto dalla Comunità Europea, è ottenuto dal connubio tra aceto di vino,
mosto d’uva cotto o mosto d’uva concentrato
e una aliquota di aceto di vino invecchiato almeno 10 anni. È ammesso l’uso del caramello
in piccole quantità per stabilizzarne il colore.
FORMAGGIO
CON LE PERE
(E LE CILIEGIE)
Benché il nome non renda giustizia alla
città, pure Modena, assieme a Parma
e Reggio Emilia, è sede ufficiale della
produzione del più diffuso formaggio sulle
tavole di tutto il mondo, il Parmigiano
Reggiano Dop. In grandi forme rotonde,
creato secondo la ricetta originale vecchia
di nove secoli e rigidamente disciplinata,
con diversi gradi di stagionatura (da 18 a
30 mesi), esso viene spezzettato e gustato
sia da solo sia per rendere più sfiziosi
primi e secondi piatti. Degni di menzione
sono anche delizie prodotte in zone
estremamente ristrette, alcune delle quali
anche hanno ricevuto certificazioni di
qualità, come le ciliegie di Vignola,
le amarene brusche
di Modena Igp (da cui una squisita
marmellata, con cui si preparano deliziosi
crostate e tortelli), le patate di Montese o la
pera dell’Emilia Romagna Igp.
Per fregiarsi del termine della denominazione
Igp l’aceto deve affinare in botti di legno per
almeno 2 mesi. Se l’invecchiamento è superiore ai 3 anni l’aceto balsamico potrà definirsi invecchiato. Oltre al classico aceto balsamico, in
commercio si trova anche una deliziosa glassa
di aceto balsamico fatta di zucchero e aceto
Igp di Modena, già miscelati in dosi perfette.
Il sapore del balsamico insaporisce a meraviglia
un sano piatto di verdure o carni bianche lessate
o cotte al vapore, un pesce o un crostaceo appena scottato, così come dà slancio a una semplice insalata di patate. Ottimo per esaltare i
fritti, i risotti, i gamberetti o le fragole, è squisito anche da solo, su un cucchiaino, come toccasana. Uno stuzzichino gustoso, veloce e chic
per l’aperitivo? Scaglie di Parmigiano Reggiano
macchiate qua e là da gocce di balsamico.
Zuppa modenese
Forse il dolce da colazione più diffuso a
Modena è il tradizionale bensone, una sorta
di ciambella (senza buco) ricoperta
di zucchero. Per il dopo pasto, invece,
nonostante il nome, è nata qui la celeberrima
zuppa inglese, un dolce al cucchiaio
preparato con savoiardi intinti nel rosso
alchermes e alternati a strati di crema
pasticciera bianca e al cioccolato.
Particolare è poi il dolce tipico delle colline,
la torta di tagliatelle, che richiede un lungo
lavoro per comporre la pasta frolla della base
con la pasta sfoglia delle tagliatelle
del ripieno e gli amaretti. Da Vignola proviene
la torta Barozzi, un dolce al cioccolato
piuttosto ricco di calorie.
Dall'Appennino giunge invece un particolare
croccante morbido di mandorle cilindrico.
Gnocco e salumi
Oltre all'aceto balsamico, la cucina tipica modenese può vantare numerose e varie prelibatezze: tra queste, spiccano per golosità salumi
e prodotti da forno. Nessun modenese può
dire di non aver mai cenato a ‘gnocco e tigelle’. Lo gnocco fritto è un impasto di acqua,
farina e strutto che viene fritto, preferibilmente
nello strutto, così da farlo gonfiare, e poi servito
bollente con salumi, lardo, formaggi e anche
marmellate. Solitamente viene ordinato assieme alle tigelle o crescentine, dischetti di un
pane particolare, cotti secondo la tradizione
tra piastre roventi: da tagliare e riempire con
le stesse farciture del gnocco. Per alleggerire
queste prelibatezze, viene quasi sempre servito
un pinzimonio di verdure. Tipici, specie della zona collinare, sono poi i borlenghi, sottilissimi fo-
CETO
DOLCI ALL ’A
O
R
G
A
E
IN
CIPOLL
IG P
DI MODENA
BALSAMICO
Vuoi
qualche idea
per un week end
in Emilia?
Leggi l'articolo
a pag. 40
gli di un semplice impasto cotti alla piastra e
ripieni di lardo e parmigiano. Ottimi anche
gli altri prodotti da forno: in particolare lo
gnocco, un pane alto e soffice (comparabile, benché meno unto, alla focaccia ligure)
talvolta arricchito da pezzettini di ciccioli.
E i salumi a Modena sono un'antica tradizione. Il prosciutto – anche se meno noto
di quello della vicina Parma – ha ricevuto di
recente il marchio Dop; i ciccioli, freschi oppure frolli, fatti di scarti del maiale, vengono
gustati con le mani come fossero patatine;
la coppa di testa è un pregiato salume preparato con pezzi della testa del maiale; il culatello e il fiocchetto sono invece ben più
magri e leggeri. Tradizionali anche i vari tipi di
salame, a lardelli fini o grossi, come nel classico ‘cacciatore’. Già citato parlando di gnocco e tigelle, il lardo o cunza è molto diverso
da quello proprio delle zone di Colonnata: a
Modena è una sorta di pesto, un macinato
bianco insaporito da aglio, sale e rosmarino
pensato appositamente per essere spalmato
all’interno delle tigelle e lì fatto sciogliere.
LA PATRIA DEGLI INSACCATI
Tra i secondi piatti della cucina modenese
troneggiano gli insaccati. Il cotechino, servito con lenticchie e purè, cotto lesso, cela
all’interno della budella animale un ricco ripieno di carne tritata (parti nobili del maiale
e cotenna con spezie ed erbe aromatiche).
Simile al cotechino, ma dal gusto più deciso
e con le caratteristiche unghie del maiale, è
l’altrettanto tradizionale zampone – avvolto
però direttamente nella zampa anteriore.
Entrambi hanno il marchio Igp. Anche i bolliti, accompagnati dalla piccante frutta senapata e da svariate salse, sono un piatto
piuttosto comune: i tagli prediletti a questo
scopo sono il cappone, la lingua (che però si
cucina anche salmistrata), la testina, lo zampetto, il codino, l’orecchio e la ‘copertina’ di
manzo. Specie in campagna, soprattutto un
tempo, era frequente la selvaggina alla cacciatora, con pomodoro e triti soffritti, nonché
gli arrosti, insaporiti dall’aglione (un misto di
aglio e rosmarino).
4
PREPARAZIONE
PORZIONI
45 minuti
DIFFICOLTÀ
Facile
INGREDIENTI
• 500 g di cipolline borettane
• 40 g di burro
• sale fino
• 3 cucchiai di zucchero di canna
• 3 cucchiai di aceto balsamico di Modena Igp
PREPARAZIONE
➊
Pulire bene le cipolline. In una padella
molto larga fare fondere il burro e disporre
le cipolline in un solo strato. Rosolare per
qualche minuto. Salare e cospargere sulle
cipolline 3 cucchiai di zucchero di canna e 3
cucchiai di aceto balsamico di Modena Igp.
Coprire e cuocere a fiamma bassa per
40 minuti, a meta' cottura girare le cipolline
in modo che risultino cotte in modo omogeneo su ambo i lati.
Aggiungere ogni tanto un po' d'acqua,
in modo che non le cipolline non si attacchino alla padella. A fi ne cottura le cipolline risulteranno caramellate e la salsa bella
scura. Servire non troppo calde.
➋
➌
IL VINO DA ABBINARE
Da uve coltivate nella Provincia di Modena,
riconosciuta come la più tipica per la produzione di Lambrusco, nasce il Lambrusco
di Modena Amabile Doc, vino di colore
rosso intenso, con spuma leggermente rosata e dal profumo di frutta fresca. Piacevolmente frizzante, di sapore amabile, è
particolarmente indicato per accompagnare, oltre a insalate e verdure con aceto
balsamico, anche paste asciutte, formaggi
e dessert. Va servito a 10-12°C.
NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 7
C
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CY
CMY
K
Feste
I vini per
le occasioni
speciali
IL VINO
I piatti dei giorni festivi vanno innaffiati degnamente, ma senza
bisogno di svuotare il portafoglio
di Francesca Negri www.geishagourmet.com
I
n qualsiasi brindisi di festa
- che sia Natale, Capodanno, compleanno o ogni altra situazione degna di essere
suggellata stappando una
bottiglia di vino speciale - il dilemma è da sempre lo stesso:
come scegliere l’etichetta giusta, per innaffiare degnamente
l'occasione?
Il consiglio è seguire i propri gu-
sti, non farsi infl uenzare dalle
mode e soprattutto cercare di
abbinare il vino non solo alle
pietanze, ma anche ai propri
ospiti. Per essere più chiari: se
le persone con cui condividete
il momento di festa non sono
bevitori assidui o esperti, sarà
inutile proporre loro un raffi nato e costoso champagne
francese. Allo stesso modo, vini
rossi complessi come Brunello
di Montalcino, Barolo e Amarone della Valpolicella richiedono palati esperti, serviti a chi
non è molto avvezzo si rischia
di non veder apprezzato un
nettare invece tanto pregiato.
La cosa certa è che di vini per
brindare a un'occasione speciale ce ne sono un po’ per
tutte le tasche.
NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 9
CIN CIN E BOLLICINE
Partiamo dalle bollicine, sicuramente le preferite dagli italiani
quando c’è da far tintinnare i
bicchieri nei momenti di festa.
Se quello che fa per voi è uno
spumante buono ma che non
impegni, fresco, leggero e di
facile beva, aromatico, fruttato, piacevole un po’ per tutti i
palati, sicuramente quello che
fa al caso vostro è il Prosecco
veneto. Ottimo come aperitivo,
se scegliete anche delle etichette un po’ più particolari potrete
accompagnarlo a tutto pasto
con piatti di pesce leggeri e non
esageratamente elaborati. Franciacorta e Trentodoc, i due metodo - champenois italiani per
eccellenza, fanno salire un po’
l’asticella del prezzo e anche la
complessità del bouquet aro-
matico, che va di pari passo
con la degustazione. Queste zone sono i top per lo
spumante made in Italy,
scegliete l’etichetta o la
cantina che più vi ispira di
questi due territori vinicoli
italiani, difficilmente resterete delusi.
Il cin cin lo riservate per il momento del dolce? Ricordate
sempre la regola che con il dessert va abbinato un vino con un
grado zuccherino che regga la
pietanza, per cui se si tratta di
bollicine si sceglierà un Moscato
d’Asti o un Brachetto d’Acqui, se
si preferisce qualcosa di fermo
invece si ha a disposizione tutto
il meraviglioso mondo dei vini
Passiti, italiani e non. Un Torcolato, un Passito di Pantelleria,
un Vin Santo toscano o un Vino
Santo Trentino (non confondeteli, sono due prodotti molto diversi
tra loro!).
ROSSI FESTOSI
Per voi il vino ha un solo colore, il rosso? Allora per brindare
a un'occasione speciale ci
vuole un Supertuscan come
segue>
DIFFICOLTÀ
PREPARAZIONE
Media
1 ora
6
PERSONE
BRASATO AL BAROLO
INGREDIENTI
• 1 kg di carne di manzo (il pezzo più adatto è il cosiddetto
"cappello del prete") • ½ bicchiere di Brandy
• 1 bottiglia di vino Barolo Docg • ½ bicchiere di Cognac
• 2 cipolle • 2 carote • ½ sedano • 2 spicchi di aglio
• chiodi di garofano • 1 pezzo di cannella
• bacche di ginepro qb • pepe in grani qb • alloro, salvia,
rosmarino, timo qb • burro qb • sale qb
PREPARAZIONE
➊
Macerare la carne in un ampio recipiente coprendola
completamente con il vino, le verdure tagliate in piccoli tocchetti e le spezie tritate finemente, quindi lasciare riposare
per 24-36 ore in frigorifero.
Scolare la carne, asciugarla e metterla in una pentola e
farla rosolare bene, a fuoco vivo, nel burro da ambedue le
parti. Bagnare con il Brandy, fare evaporare, quindi versare
il vino con le spezie, le verdure e un pizzico di sale. Chiudere
la pentola con un coperchio e procedere con la cottura a
fuoco bassissimo per almeno un'ora, girando la carne di tanto in tanto.
Una volta pronto, togliere le verdure, frullarle e mettere il
sugo così ottenuto di nuovo nella casseruola, proseguendo
la cottura del brasato, sempre a fuoco bassissimo, ancora
per mezz'ora circa.
Servire il brasato molto caldo, accompagnandolo con
verdure come patate lesse o purea di patate, cipolline stufate, o con polenta.
➋
➌
➍
>
SCELTE CHIC IN BIANCO
Se preferite i bianchi, certo anche qui c’è l’imbarazzo della
scelta. Il Friuli e l’Alto Adige sono
l’Alsazia italiana, patria di vini
bianchi e sapidi, elegantissimi e
pregiati. Uno dei vini bianchi più
osannati d'Italia però, è un IGT
dell’Umbria, ed è il Cervaro della Sala, uvaggio di Chardonnay
e Grechetto. Tra i grandi, anche
se meno conosciuto, c’è anche il
Furore Bianco Fiorduva, profuma
d'albicocca, di fiori di ginestra e
di frutta esotica e a ogni sorso fa
sentire il sole della costiera amalfitana dove è prodotto.
LA VIE EN ROSE
La fête per voi è tutta una vie
en rose, per dirla con un po’ di
piglio parigino? E allora ricordate che i più blasonati vini rosati
fermi del mondo vengono fatti
in Provenza e se alla grandissima qualità volete aggiungere
un tocco di glamour (a meno di
20 euro) scegliete Château Miraval, il rosato firmato da Angelina
Jolie e Brad Pitt prodotto nella
loro tenuta di Correns in collaborazione con il noto vigneron
Marc Perrin. Almeno da lui non
divorzieranno, si spera!
Qualsiasi vino sceglierete per le
vostre feste, vi sarà utile ricordare ciò che scriveva Edmondo de
Amicis: “Un bicchiere di vino
aggiunge un sorriso all’amicizia e una scintilla all’amore”.
FOCUS
BAROLO DOCG
Sassicaia, Ornellaia & co. oppure un Brunello di Montalcino
o un Amarone. Volendo provare
l’emozione di qualcosa di nuovo, ecco tre suggerimenti tutti
italiani: Primitivo di Manduria,
grande vino carico di tutto il calore della Puglia, l’uvaggio sardo
Surrau che mixa tre uve simbolo
dell’isola (Cannonau, Carignano, Muristellu); oppure il molisano Tintilia, morbido e vellutato
vitigno sconosciuto ai più.
NOME E COGNOME Barolo Docg.
RESIDENZA (ZONA DI PRODUZIONE)
Il Barolo nasce nelle Langhe. Figlio prediletto di questo splendido angolo di
Piemonte, il Barolo Docg viene prodotto
nell’intero territorio dei Comuni di Barolo,
Castiglione Falletto, Serralunga d'Alba e
in parte dei territori dei comuni di Monforte d'Alba, Novello, La Morra, Verduno,
Grinzane Cavour, Diano d'Alba, Cherasco e Roddi.
ETÀ Deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno 3 anni,
di cui minimo 2 in botti di rovere o di castagno. Il Barolo sottoposto a un periodo
di invecchiamento non inferiore a 5 anni
può portare la dizione "riserva".
SEGNI PARTICOLARI Il Barolo si ottiene
dalle uve di Nebbiolo delle sottovarietà
Michet, Lampia e Rosé, come il Barbaresco Dogc. Il Nebbiolo si coltiva nella zona del Barolo da tempo immemorabile,
ma è grazie alla caparbietà di Camillo
Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo,
che si cominciò a produrre, a metà Ottocento, un vino ricco e armonioso destinato a diventare l'ambasciatore del Piemonte dei Savoia nelle corti d'Europa.
NOTE DEGUSTATIVE Alla vista, il colore è
rosso granato con riflessi aranciati. Al naso il bouquet è sicuramente complesso,
ma dovrebbero sempre individuarsi sentori di viola e di noce moscata.
ESPERIENZA DI GUSTO In bocca, questo vino rivela il suo corpo importante
asciutto, pieno, robusto, austero ma anche vellutato e armonico. Richiede un
palato un po' esperto.
ABBINAMENTI CON IL CIBO Piatti di
carne importanti, come arrosti di carne
rossa, brasati, cacciagione, selvaggina,
cibi tartufati, formaggi a pasta dura e
formaggi stagionati.
TEMPERATURA DI SERVIZIO 18 °C.
Si degusta dopo aver stappato la bottiglia almeno 2 ore prima della mescita.
IL BICCHIERE GIUSTO
Calice da Barolo (ballon).
12 | IL VINO Feste
CONSIGLI PER LA SPESA
Come in tutti i prodotti della linea, la
scelta degli ingredienti, attentamente
selezionati e controllati, garantisce
qualità elevata e sicura bontà: farina
di frumento, burro, zucchero, scorze
d’arancia, uva sultanina, lievito naturale, tuorli di uova fresche per il panettone; burro, zucchero, tuorli di
uova fresche e lievito naturale per il
pandoro.
Per i più golosi
Ultimi arrivati, e ancor più stuzzicanti, sono il Panettone con gocce di
cioccolato e farcito con crema al
cioccolato, e il Pandoro con gocce di cioccolato, con quel magico
ingrediente in più che li rende ancor
più invitanti. Nello specifico, il Panettone si arricchisce di una gustosa
crema al cioccolato e di squisite
gocce di cioccolato che esaltano il sapore della soffice pasta e la rendono
perfetta da accostare, per esempio, a
una salsa all’arancia, o a una crema al caffè. Abbinamenti eccellenti
anche per il Pandoro con gocce di
cioccolato, morbido e profumato.
Squisitezze firmate Le Bontà del
Pasticciere!
Dolce tradizione
sotto l’Albero
Originari di Milano e Verona, panettone e pandoro sono
sempre più presenti sul desco natalizio in tutto il Paese,
e anche oltreconfine. Le proposte da
Le Bontà del Pasticciere
C
on le Feste in vista, panettoni e
pandoro affollano sempre più
gli scaffali dei supermercati.
Sono i dolci tipici della tradizione natalizia, che ormai si trovano in tutti i punti
di vendita d’Italia, da nord a sud. E che
hanno raggiunto una larga diffusione
nel mondo come dimostrano i dati
dell’export raccolti negli ultimi anni.
Per tutti i gusti
Le Bontà del Pasticciere, la linea
dedicata in particolare ai dolci da ricorrenza, propone un’ampia scelta di
prodotti in grado di soddisfare anche
i palati più esigenti. A partire dal Pa-
nettone tradizionale, dal Panettone senza canditi e dal Pandoro,
naturalmente fatti a regola d’arte, con
materie prime di eccellenza e seguendo la particolare tecnica di lavorazione e di lievitazione che li caratterizza
fin dalle origini. Per proseguire con il
Panettone classico e quello senza canditi nella variante “incartati
a mano”, in cui la pasta è ancor più
ricca di uova e di burro, e il metodo
di produzione è altrettanto eccellente,
da gustare oltre che con la classica
crema al mascarpone, anche con una
salsa allo zabaione, o con una crema
di pistacchi.
I VINI PER L’OCCASIONE
Dolce con dolce, dicono gli esperti.
Perciò, che cosa meglio di un Brachetto d’Acqui o di un Asti spumante Le Vie dell’Uva per accompagnare una fetta di pandoro o di
panettone? Dai vigneti del Piemonte,
ecco due vini spumanti dolci Docg,
con moderato contenuto alcolico,
entrambi da servire a una temperatura tra i 6 e gli 8 gradi. Il Brachetto
d’Acqui dal colore rosso vivo presenta un bouquet delicato e caratteristico, mentre l’Asti è un bianco
ricco di fragranze: perfetti per finire
in bellezza e bontà il pranzo o la cena
di Natale.
Ricette
LA STAGIONE
È l'ora di tè, caffè,
cioccolata
16 | LA STAGIONE Ricette
Una tazza di queste bevande
riscalda l'inverno e rappresenta
un piacevole momento di pausa
e relax
L
a delicatezza del tè, la carica del caffè, la
golosità del cacao: ogni momento della giornata può diventare uno spazio da dedicare a
se stessi. Vetri appannati, fuori fa freddo, le mani
stringono una tazza che profuma di Paesi lontani. Con le più diverse sfumature e varietà, queste
golose bevande ci accompagnano lungo tutta
la giornata, dal risveglio all'ultimo sorso alla sera.
TEA TIME
Nero, verde o bianco? La scelta del tè giusto
dipende dall'ora della giornata. A colazione
sono consigliati i tè neri come english breakfast,
prince of wales, Ceylon, forti e ricchi di teina,
capaci di sostituire il caffè come "effetto sveglia". Comoda la bustina monodose, ma se si
preferisce un prodotto in foglia si può personalizzare mettendo nel barattolo (meglio se di vetro) una stecca di vaniglia per una nota dolce. A
metà mattina, invece, l'ideale è una tazza di tè
verde dal potere antiossidante e drenante. Per il
classico tè delle cinque, l'ideale è un tè bianco,
prezioso e delicato, per godere di quel piccolo
momento dedicato a se stessi e a un viaggio attraverso i sapori del tè: il tè dell'imperatore, il peonia bianca, il white butterfly sono caratterizzati
da un gusto delicato e zuccherino e presentano
infusioni pallide, da assaporare anche perché
aumentano le difese dell'organismo contro le
malattie invernali.
NERO BOLLENTE
La sferzata di energia comincia dal profumo
che si diffonde dalla moka. Caffè macinato e
acqua poco calcarea, si chiude la moka e si aspetta che il primo caffè salga a risvegliare la
casa. A questo punto, si apre il coperchio, per
evitare che la condensa del vapore ricada nel
bricco. Infine, si toglie la moka dal fuoco prima
che sia uscito tutto il caffè e si beve ben caldo.
Se invece si è di fretta, niente di male a optare per un caffè liofilizzato: il trucco è scioglierlo
bene mescolandolo con poca acqua quasi a
bollore, unendo poi il resto dell'acqua, o il latte.
Per la pausa di metà mattina o dopo pranzo, se
si vuole prolungare la "coccola", l'ideale è il caffè americano, sorbito dalla classica tazza alta
e stretta (mug): scalda le mani e il cuore. Si tro-
CIOCCOLATA IN TAZZA
Ingredienti per 4 tazze: 500 ml di latte, 250
g di cioccolato fondente 70%, 50 g di zucchero, 10 g di fecola di patate.
Rompere a pezzetti piccoli il cioccolato.
Fare scaldare a fuoco medio il latte, quando è caldo sciogliervi dentro il cioccolato e lo zucchero, abbassando il fornello
al minimo e continuando a mescolare.
Quando è tutto ben sciolto, unire la fecola
passandola al setaccio e lavorare con la
frusta a mano, fino a raggiungere la consistenza preferita. Versare in 4 tazze, senza
aggiungere altro zucchero.
IL SEGRETO Aggiungere uno o due granelli
di sale grosso nella tazza: esalta il sapore
del cioccolato.
vano in vendita miscele e tostature specifiche
per quella che è una specie di bibita, più che
un concentrato di sprint. E dopo cena? I caffè
decaffeinati permettono di godere del caffè
anche prima di andare a dormire. Lo volete profumato? Quando lo preparate, unite un paio di
bacche di cardamomo alla miscela in polvere.
LA SIGNORA DELL'INVERNO
Solo a pensare alla cioccolata, viene l'acquolina in bocca. Al mattino, come colazione, può
essere più leggera, anche solo qualche cucchiaino di cacao aggiunto al latte caldo. Ma
a merenda, quando ce la si concede, deve
davvero soddisfare la gola. Per questo, a partire
dalla ricetta nel box, i tempi di cottura possono variare in base al grado di densità che si
desidera raggiungere (più cuoce, più si raddensa), così come il cioccolato fondente può essere
sostituito da cacao amaro in polvere, o da un
mix di cacao e cioccolato fondente spezzettato.
Senza dimenticare i preparati, per una cioccolata cremosa a prova di errore. E, in base ai gusti,
la perfezione si può esaltare con panna montata, o un pizzico di cannella,
o un trito di amaretti.
Bontà
da condividere
e
Ricette
di
Stagione
Pranzo di Natale e cenone
di San Silvestro: sempre più spesso,
gli invitati collaborano alla composizione
del menù, presentandosi con un piatto
pronto, da mettere in comune.
Selex vi propone qualche idea
davvero festosa
ricette ideate e testate
ai fornelli
da Maria Greco
Naccarato,
chef, blogger ed
esperta di cucina
RI
TTA AI TRE SAPO
PALLINE DI RICO
INGREDIENTI
• 200 g di ricotta Selex
• 20 g di Mortadella Bologna Igp
Storie di Gastronomia
• 50 g di Pecorino Romano Dop Selex
• 50 g di Parmigiano Reggiano Dop Selex
• 70 g di pistacchi tostati Selex
• paprika dolce Selex
• 40 g di uvetta Selex
8
PORZIONI
DIFFICOLTÀ
Facile
PREPARAZIONE
30 minuti
PREPARAZIONE
➊
Grattugiare il Pecorino e il Parmigiano con una grattugia fine, poi in un mixer tritare finemente la mortadella. In una
ciotola raccogliere i formaggi grattugiati,
la mortadella tritata e la ricotta vaccina
ben scolata; con un cucchiaio di metallo mescolare gli ingredienti in modo da
amalgamarli perfettamente, poi trasferire
il composto in frigo e far raffreddare per 10
minuti. Nel frattempo nel mixer frullare anche i pistacchi e tritare al coltello l’uvetta.
Riprendere il composto di formaggi
dal frigo e con le mani fare delle piccole
palline e appoggiarle su un foglio di alluminio. Mettere i pistacchi, la paprika dolce in polvere e l’uvetta in tre piccole ciotoline diverse e impanare le palline nelle
diverse panature, eliminando l’eccesso.
Riporre le palline in frigo fino al momento
di servire l’aperitivo.
➋
➌
IR A
U NA T
A .. .
L'A LT R
IL SEGRETO Volendo, si può mettere all’interno di ogni
pallina un piccolo ripieno: un pezzettino di pomodoro
secco o di salame. Una variante appetitosa anche
per i più piccoli? Impanarle con del cacao mescolato
a briciole di cereali.
NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 19
CRESPELLE ALLO ZAFFERANO
DIFFICOLTÀ
PREPARAZIONE
Media
50 minuti
PORZIONI
• 2 zucchine
• 100 g di scamorza
INGREDIENTI
• 4 uova
Natura Chiama Selex Bio
• 100 g di farina bianca
• 250 ml di latte
• 1 bustina di zafferano
•
8
Selex
1 cucchiaio di olio
extravergine d'oliva
affumicata Selex
• 16 gamberi
• 200 ml di besciamella
pronta Selex
• 40 g di Parmigiano
Reggiano Selex
• 20 g di burro
PREPARAZIONE
➊
Per le crespelle: impastare le uova con la farina e lo
zafferano, mescolando bene con la frusta. Aggiungere il
latte un po’ alla volta e il cucchiaio di olio, amalgamare
fino a ottenere un composto fluido. In una padella antiaderente calda versare un mestolo alla volta del composto
preparato e cuocere 1 minuto per lato.
Per il ripieno: lavare, spuntare e grattugiare con la grattugia a fori grossi le zucchine; mettere le zucchine in una
ciotola, unire la besciamella, la scamorza grattugiata e
metà del Parmigiano; mescolare, assaggiare e regolare di
sale e pepe.
Accendere il forno a 180°. Prendere ciascuna crespella
➋
➌
IL SEGRETO Le crespelle si possono preparare
anche con un giorno di anticipo, basta separarle
con della carta da forno e coprirle con pellicola
trasparente.
LA
CON
M ELL A
IA
C
S
BE
TA
PRON
e riempirla al centro con il composto di zucchine e caciotta, dando forma di sacchettino. Chiudere con uno
stuzzicadenti e trasferirle in una pirofila. Cospargere con il
rimanente Parmigiano Grattugiato, qualche fiocchetto di
burro e infornare per 10 minuti.
Mentre le crespelle cuociono, mondare i gamberi del
carapace e sbollentarli per un minuto in acqua bollente
salata, scolare e aggiungere un gambero a ogni crespella, a fine cottura.
➍
INVOLTINI MIGNON AL COTECHINO E RIBES
DIFFICOLTÀ
Facile
PREPARAZIONE
30 minuti
INGREDIENTI
8
• 30 g di burro
• 16 fettine di fesa di vitello
Natura Chiama Selex Bio
1
cotechino
Saper
di
Sapori
Selex
•
50
1
cucchiaio
di
senape
Selex
• g di farina bianca
•
50
g
di
ribes
• 1/2 bicchiere di vino bianco
•
PORZIONI
®
PREPARAZIONE
➊
Cuocere il cotechino secondo le istruzioni indicate sulla
confezione, farlo raffreddare e
tagliarlo al coltello. Raccoglierlo in una ciotola e condirlo con
la senape.
Sul tagliere battere le fettine
di vitello una a una per assottigliarle, quindi tagliarle in modo
da ottenere da ciascuna 4
triangoli. Stendere su ogni triangolo un cucchiaio di cotechino
tritato, aggiungere qualche
pallina di ribes e arrotolarlo partendo dalla punta. Chiudere gli
➋
involtini con uno stuzzicadenti e
tenere da parte.
In una padella riscaldare
il burro, infarinare gli involtini e
non appena il burro è caldo farli rosolare per qualche minuto a
fiamma viva. Non appena sono
dorati, sfumare con il vino bianco, far evaporare l’alcol, regolare di sale e pepe, abbassare
la fiamma, versare un mestolo
di acqua calda e portare a cottura in 5 minuti.
Trasferire gli involtini nel piatto di portata e decorare con
ribes fresco.
➌
➍
IL SEGRETO Si mangiano senza l’uso del
coltello, possono essere preparati in anticipo
e permettono di recuperare gli avanzi di
E CON
ANCH
cotechino delle feste.
H IN O
TEC
IL C O
Z AT O
AVA N
CESTINO FESTOSO
INGREDIENTI
• 2 rotoli di pasta sfoglia
fresca Selex
• 4 filetti di salmone
al naturale Selex
• 300 g di cavolfiore
• 1 uovo
DIFFICOLTÀ
PREPARAZIONE
Media
90 minuti
• 2 cucchiai di olio
•
•
®
extravergine d'oliva
Dop Terra di Bari
Saper di Sapori Selex
aneto fresco
sale e pepe rosa
8
PORZIONI
PREPARAZIONE
➊
Accendere il forno a 200°. Stendere la pasta sfoglia
e con un taglia biscotti tondo ricavare dei dischi di 6 cm
di diametro. Poi lasciare integri quelli che serviranno da
base e incidere con un secondo taglia biscotti di diametro inferiore quelli che diventeranno le pareti dei cestini
(in pratica, creare degli anelli di pasta). Spennellare con
un tuorlo battuto per assicurare la doratura e bucherellare le basi dei cestini con i rebbi di una forchetta per
non farli gonfiare durante la cottura; poi su ogni base
poggiare 3 anelli di pasta, avendo cura di spennellare
ogni anello prima di sovrapporne un altro.
Appoggiare i cestini su una teglia ricoperta di carta
forno, quindi infornare per una decina di minuti o finché
non risulteranno gonfi e dorati; fare raffreddare.
➋
IL SEGRETO Una ricetta leggera ma
saporita, realizzabile non solo con il salmone
ma anche con pesci a carne bianca.
I DI
R IP IE N
NE E
O
SAL M
IO R E
F
L
C AVO
➌
Mentre i cestini cuociono, grattugiare il cavolfiore
con una grattugia a fori grossi, quindi sbollentare il "cous
cous" di cavolfiore così ottenuto in acqua bollente, per
1 minuto; scolare, trasferire in una ciotola e condire con
un filo d’olio, sale e pepe. Scolare i filetti di salmone e
mescolarli con il cavolfiore e l'aneto fresco.
Riempire i cestini con il mix di salmone e cavolfiore e
guarnire con il pepe rosa in grani.
➍
INSALATA DI LENTICCHIE SPEZIATE
INGREDIENTI
• 500 g di lenticchie secche
Natura Chiama Selex Bio
• 1 carota piccola
• 2 spicchi di aglio
• 1 scalogno
• 4 cucchiai di olio
extravergine di oliva
• 1 cucchiaino da té di
polvere di curry Selex
• 1 l d’acqua bollente
• 1 cucchiaino di cumino
in polvere
• 2 cucchiai di concentrato
di pomodoro
• anice stellato
• 20 g di zenzero fresco
• 1 peperoncino piccante
• 1/2 bicchiere di vino bianco
• sale e pepe
DIFFICOLTÀ
PREPARAZIONE
Facile
40 minuti
PREPARAZIONE
➊
Sciacquare le lenticchie in un
colino per eliminare eventuali impurità. In una casseruola riscaldare
2 cucchiai di olio extravergine, nel
frattempo mondare e affettare sottilmente lo scalogno. Non appena
l’olio è caldo aggiungere lo scalogno e le lenticchie e far rosolare per
5 minuti mescolando di quando in
quando. Sfumare con il vino bianco,
far evaporare l’alcol, quindi versare
un mestolo d’acqua bollente come
8
si trattasse di un risotto. Attendere un minuto, quindi aggiungere uno alla volta altri 4
mestoli d’acqua bollente a distanza
di un minuto l’uno dall’altro; infine
aggiungere la restante acqua, abbassare la fiamma e portare a cottura in 30 minuti. Scolare.
Nella stessa casseruola riscaldare
il rimanente olio, aggiungere la carota pelata e tritata, il peperoncino
fresco tagliato a metà e far rosolare
qualche minuto, poi aggiungere le
➋
INANO
SI CUC
COME
TTO
IL RISO
PORZIONI
IL SEGRETO Ricetta perfetta nei
mesi invernali, dato che lo zenzero è
una spezia dall'effetto riscaldante.
lenticchie scolate, il concentrato di
pomodoro e mescolare, aggiungendo un cucchiaio d’acqua.
Insaporire con il cumino, l’anice
stellato, lo zenzero pelato e grattugiato finemente e il cucchiaino di
curry. Cuocere per un minuto, eliminare il peperoncino, assaggiare e
regolare di sale e pepe.
➌
NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 21
SALAME AL CIOCCOLATO
INGREDIENTI
• 100 g di zucchero a velo Selex
• 50 g di Cioccolato Fondente Extra
Saper di Sapori Selex
• 100 g di burro a basso contenuto
di colesterolo Vivi Bene Selex
• 200 g di biscotti secchi
• 3 tuorli d'uovo
• 50 g di cioccolato bianco
• 1 cucchiaio di rhum
• 1 mandarino
DIFFICOLTÀ
Facile
PREPARAZIONE
30 minuti
8
PORZIONI
PREPARAZIONE
➊
Far ammorbidire il burro lasciandolo a
temperatura ambiente per 20 minuti tagliato a pezzetti. Sminuzzare grossolanamente
con le mani i biscotti e tenere da parte. In
una ciotola sbattere con un mixer elettrico i
tuorli con lo zucchero fino a quando saranno chiari e spumosi. Unire il rhum. Quando
il burro è morbido, aggiungerlo e lavorare
ancora con il mixer.
Dividere il composto in due ciotole: alla
prima aggiungere il cioccolato fondente
sciolto a bagnomaria o nel microoonde e
mescolare bene prima di unire metà dei biscotti secchi.
Sciogliere a bagnomaria o nel microonde
il cioccolato bianco e aggiungerlo nell’altra
➋
➌
22 | LE RICETTE di Stagione
ciotola; mescolare ed unire l’altra metà dei
biscotti e la scorza grattugiata del mandarino. Mescolare bene.
Sul piano della cucina appoggiare della pellicola trasparente, mettere al centro
il composto al cacao amaro, arrotolare e
dare forma di salame. Fare lo stesso anche
per il composto al cioccolato bianco e preparare un altro salame.
Fermare bene ai lati e trasferire in frigo
per un’ora. Affettare i due salami e portare
in tavola.
➍
➎
IL SEGRETO Un classico dolcetto di
Natale, che si può arricchire con
nocciole tritate e frutta candita.
À
NOVIT
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DAL VENETO,
UN BRINDISI
DI QUALITÀ.
Il Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG Extradry
è ideale per brindare in ogni occasione.
Caratterizzato da un aroma ricco e vigoroso, con sfumature
e piacevoli note di frutta. Ideale per tutto il pasto, perfetto
per accompagnare l’aperitivo.
CONSIGLI PER LA SPESA
Il contorno per eccellenza
A fine anno è senz’altro formato
dalle beneauguranti lenticchie, che
dovrebbero portare soldi (il condizionale è d’obbligo). Stufate, con
cipolla, alloro, rosmarino ed eventualmente pancetta e concentrato
di pomodoro, insieme con una bella
porzione di polenta sono il contorno ideale per cotechino e zampone.
Natura Chiama, la linea di Selex
dedicata ai prodotti da agricoltura
biologica e agli ortofrutticoli di filiera controllata, propone Lenticchie
già lessate da agricoltura biologica e Lenticchie rosse secche
bio, che non hanno bisogno di ammollo, pronte in 30 minuti o in 15’
con pentola a pressione. Per un
Capodanno goloso, nel massimo
rispetto dell’ambiente.
®
Zampone e Cotechino
pronti in tavola
A Capodanno ma non solo. Grandi protagonisti delle Feste,
oggi uniscono tradizione e innovazione per un utilizzo
sempre più frequente nel corso dell’intero anno
S
ì perché, pur mantenendo inalterate l’elevata qualità degli
ingredienti e l’antica tecnica di
produzione, i due gustosi insaccati
oggi sono spesso proposti precotti e
in confezioni sottovuoto in pratiche
buste di alluminio, che ne mantengono intatte le caratteristiche organolettiche e assicurano la prolungata
conservazione. Pronti in quattro e
quattr’otto, ben si adattano alla poca
disponibilità di tempo da dedicare
alla cucina che spesso affligge il nostro quotidiano. Così il Cotechino e
lo Zampone di Modena Saper di
Sapori, la linea che propone il meglio di Selex, contrassegnati dal marchio europeo Igp (Indicazione Geografica Protetta), il riconoscimento
che attesta il legame dei prodotti
con il territorio e il rispetto delle tecniche di lavorazione tradizionali. Due
invitanti specialità a base di carni di
suino sapientemente selezionate,
macinate e aromatizzate con erbe
e spezie come pepe, noce moscata,
cannella, chiodi di garofano. Stesso
impasto in due differenti involucri: il
budello del maiale (oggi anche in materiale sintetico) per il cotechino; la
zampa anteriore del suino svuotata,
pulita e sgrassata per lo zampone.
Una tecnica antica
Una tecnica di lavorazione nata nel
lontano 1500 dalla necessità di conservare la carne di maiale durante
l’assedio di Mirandola da parte dell’e-
sercito di Papa Giulio II della Rovere,
almeno secondo la tradizione. E alla
base di un successo sempre più vasto, testimoniato già nel XVIII secolo
da una lettera autografa di Gioacchino Rossini a uno dei padri della
produzione di tali insaccati, il signor
Bellentani di Modena: “…vorrei sei
cappelli da prete, quattro zamponi
e quattro cotechini, il tutto della più
delicata qualità…”.
Da gustare naturalmente con le lenticchie a Capodanno, ma poi anche
con purè di patate, fagioli in umido,
ceci, verdure di vario tipo (ottimi gli
spiedini grigliati), mostarda di mele,
cren (rafano), e perché no all’interno di un panino per uno stuzzicante
sandwich al cotechino!
Make up
CURA DI SÉ
FATTORE ROSSETTO
Il cosmetico più amato sfida ogni crisi a colpi di colore e ottimismo.
E vince contro la chirurgia estetica
di Simona Acquistapace
I
l rossetto è un piccolo bene di lusso alla portata di tutte le tasche, tanto che si defi nisce
lipstick index (fattore rossetto) il fenomeno
dell’aumento di acquisti cosmetici nei momenti
di recessione economica. Il rosso per labbra è
andato a ruba nel ’29, l’anno della Grande Depressione (+ 25 % di vendite), e all’indomani del
crollo delle Torri Gemelle. E, insieme allo smalto
per le unghie, continua a rappresentare anche
per quest’anno lo sfizio cui le italiane non rinunciano. Il rossetto come indicatore economico,
dunque: che oggi più che mai può rappresentare un antidoto contro i tempi austeri, una
gratificazione colorata (e a basso costo)
che dona ottimismo. Da regalare e regalarsi,
magari con la scusa delle feste.
LO STILE È TORNATO
Le donne hanno sempre bisogno di un nuovo
rossetto, e quasi mai perché hanno finito il precedente. Per provare un colore diverso, oppure
semplicemente per averne uno in più in borsetta. D’altro canto, le più attuali tendenze rivalutano la raffinatezza di un trucco bon ton, stile signora anni ‘50 che non sarebbe mai uscita
di casa senza un velo di rossetto rosso. Un modello alternativo alle
esagerazioni della chirurgia estetica, alle
labbra a “canotto”
finalmente passate di moda. Come
testimoniano i dati
dell’Asaps, la Società americana di chirurgia e
medicina estetica, che evidenziano un crollo
del 60% degli interventi di aumento del volume
delle labbra.
COLORE E VOLUME
Rendere il sorriso più bello, con labbra piene e
contorno ben defi nito: questo lo scopo del rossetto. Applicarlo può essere un gesto quotidiano oppure un’arte. Nel primo caso, la cosmetica offre prodotti morbidi, idratanti,
dall’effetto volumizzante, da
stendere velocemente e
rinfrescare poi nel corso
della giornata con un
rapido sguardo allo
specchietto. Nel secondo, esistono regole semplici, ma di
grande effetto, da
seguire quando si
vuole il massimo dei
risultati, magari nei
giorni di festa.
4 GESTI DI PERFEZIONE
Preparare le labbra: devono essere ben
idratate e senza pellicine. Nel caso può
servire uno scrub delicato: basta miscelare crema idratante e zucchero e poi
stendere sulle labbra massaggiando con
i polpastrelli delle dita.
Scegliere una matita della nuance del
rossetto, non troppo morbida e ben temperata. Va passata sul contorno e poi
sfumata con un pennellino su tutta la superficie interna. Questo eviterà che nel
corso della giornata, quando il rossetto,
mangiando o bevendo, si attenuerà, resti
visibile solo il profi lo a matita, con un effetto innaturale.
Passare ora lo stick, poi stringere tra le
labbra una velina, quindi passarlo una
seconda volta. Per evitare che il rossetto
fi nisca sui denti, con la velina ripulire l’interno delle labbra.
Se si è scelto un colore inteso, abbinare
un trucco occhi molto semplice. Può bastare un mascara nero, o al massimo un
tratto di eye liner per creare un look raffi nato ed elegante.
26 | CURA DI SÈ Make up
EFFETTO 3D
Amatissimo dalle ragazze, il gloss è
un’alternativa al rossetto per un risultato
a tutta trasparenza. In realtà, è possibile
combinare più effetti: stendendo il
lucidalabbra sopra il rossetto il risultato
sarà vinilico, molto contemporaneo.
Oppure si può creare un punto luce
suggestivo applicandone solo un tocco
al centro del labbro inferiore,
dopo il rossetto.
exe_selex_emiliane_195x287_tracc.pdf
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1
26/09/16
09:42
Festività
IN FAMIGLIA
Giorni di festa
Piccole cose da fare (e pensare)
per vivere insieme in serenità
l’atmosfera del periodo natalizio
L
e vacanze natalizie sono un’occasione preziosa per consentire a genitori e figli di stare insieme. Un momento importante sia per i bambini, che si sentono oggetto di attenzione e di
cura, sia per mamma e papà, che così possono
vivere appieno il ruolo di genitori. È bene bilanciare cose da fare e cose da pensare: nel fare,
genitori e figli realizzano attività che li mettono
alla pari e li aiutano a sperimentare nel loro rapporto nuove modalità di relazione. Nel pensare,
si può favorire la trasmissione di valori come l’altruismo, offrendo al piccolo di maturare aspetti
di sé che arricchiscono la sua identità. Ecco un
po’ di idee da mettere in pratica, cominciando
qualche giorno prima del 25 dicembre e continuando poi durante le vacanze.
LETTERINA A BABBO NATALE
Anche se il bambino sa già scrivere, è bello
che i genitori siano presenti mentre la stende,
così da scambiarsi idee ed emozioni.
GIARDINAGGIO
Basta un vaso, del terriccio e qualche bulbo.
L’operazione va eseguita dal bambino. Quando a primavera sbocceranno i fi ori, ricorderà
con gioia il suo Natale.
PERSONALIZZATE INSIEME DELLE CANDELE
Si può incidere un disegno sulla cera (stelle,
cuori, il suo nome…), poi ridurre dei gessetti
colorati in polvere e strofi narla sull'incisione.
NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 29
RIDURRE INSIEME IL SUPERFLUO
TUTTI A TEATRO
Fate una cernita tra i vostri abiti e oggetti, per
donare quelli che non usate più alle associazioni benefiche, oppure ai mercatini solidali.
Fatevi aiutare dai figli, e poi invitateli a selezionare anche tra i loro vestiti e giochi tutto quello
che può essere utile a chi è meno fortunato.
Anche per fare spazio ai nuovi regali in arrivo o
appena ricevuti.
Da Milano (Litta, Il Buratto) a Firenze (teatrino
del Gallo), da Vicenza (Teatrino della Bartesina) a Roma (San Carlino), da Bergamo (San
Giorgio) a Parma (Briciole): grandi spettacoli
per piccoli spettatori.
TUTTI IN CUCINA
Preparate insieme i biscotti. Niente di difficile: un rotolo di pasta frolla, matterello e tante
formine diverse. Divertimento assicurato, e poi
che piacere il profumo dei biscotti in giro per
casa… Ma ci si può divertire anche con frutta
e verdura: la Bibbia dice che un dono può essere "un piatto di verdura dato con amore". In
quest'ottica, potete provare a fargli mangiare
anche qualcosa che non ama, approfittando
del maggiore tempo libero per cucinarlo con
più fantasia, magari componendo con piselli,
carote e simili figure divertenti e creative.
SEGNAPOSTO PROFUMATI
Fatevi aiutare dai bambini a preparare la tavola del cenone: fate l'elenco degli invitati e
poi incaricateli di scrivere i nomi degli ospiti su
dei bigliettini. Se non sanno ancora scrivere,
potranno realizzare delle originali coroncinesegnaposto, con semplici rametti di rosmarino
legati ad anello e fermati con il cartoncino
con il nome (scritto da voi…).
PIÙ TEMPO PER LA LETTURA
Sotto l'albero non possono mancare libri di filastrocche, fiabe e storie per bambini. Dedicate
un momento tutti i giorni alla lettura insieme,
coinvolgendo magari anche nonni e zii eventualmente in visita.
CACCIA AL TESORO
Cassetti, ante, scaffali, armadi, divani sono ottimi posti dove nascondere le tracce. Scrivete
gli indizi su fogli colorati, nascondeteli e sguinzagliate i segugi.
LE DECORAZIONI? FAI DA TE
Le più facili? Stelle comete ritagliate dal cartoncino, spennellate di colla e cosparse di porporina o paillettes: potrete attaccarle all'albero o
alle finestre. E come originali festoni, saccheggiate la dispensa, facendo il pieno di formati di
pasta come ruote, penne, maccheroni: argentati o dorati con gli appositi spray, potranno poi
essere infilati con cordoncino o filo di nailon e
fatti girare intorno all'albero.
30 | IN FAMIGLIA Festività
no n
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Inverno
IL VERDE
Rosa canina,
la riserva di colore dell'inverno
Come coltivarla e usarla per decorazioni invernali,
ma anche per preparare tisane ricche di vitamina C
Testo e foto di Simonetta Chiarugi - www.aboutgarden.it
D
urante la stagione autunnale ed invernale, passeggiando nei boschi o nei
giardini lo sguardo è spesso attirato
dalle accese tonalità delle bacche:
sono preziosi regali che la natura offre in un
momento così avaro di colore. Molte bacche
appartengono alle rose, sono falsi frutti che
contengono i semi, il loro nome corretto è cinorrodi o cinorrodonti e possono variare di forma,
colore e dimensione a seconda della varietà.
Non tutte le rose però presentano cinorrodi degni di nota: i più interessanti sono prodotti
dalle specie spontanee o selvatiche come
la rosa canina, si possono riconoscere per la
forma ovoidale e sono lisci, di colore arancio
che a maturazione si tingono di rosso e sono
lunghi da 1 a 3 centimetri.
Le foglie sono piccole, ovali con i margini dentati. Se vicino all’orto o nel giardino avete spazio in abbondanza, piantate un arbusto di Rosa
canina. In terrazzo dovrete riservare a questa
specie un vaso capiente, perché è molto vigorosa e produce abbondanti polloni. Coltivatela nella normale terra da giardino: lo sviluppo
ottimale si ottiene in posizione soleggiata, ma
si adatta anche alla mezz'ombra. Se in piena
terra, si accontenterà dell'acqua piovana, Un
arbusto di rosa canina potrà fornire fiori profumati a primavera e deliziarvi con i suoi frutti in
autunno-inverno, tanto salutari per l'alta concentrazione di vitamina C quanto preziosi da
utilizzare per le decorazioni. E poi le bacche di
Rosa canina sono simbolo di speranza per una
vita migliore e più serena!
DAL FIORE ALLA BACCA
La Rosa canina è la specie di rosa spontanea più comune, molto diffusa
nelle siepi e ai margini dei boschi.
Presenta lunghi rami arcuati ricoperti di robuste spine su cui
sbocciano a maggio/giugno
i fiori a corolla semplice con 5
petali bilobati, tendenti al rosa.
PER LA FARMACIA DI CASA
Fate scorta di cinorrodi da consumare al momento del bisogno in caso di influenza, o semplicemente per il loro delizioso sapore leggermente agrumato. Dovrete aspettare la piena
maturazione e dopo le prime gelate, quando
il freddo avrà reso morbida la polpa, potrete
preparare salutari marmellate o sciroppi. Oppure raccogliete le bacche a fine estate, priNOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 33
l’infusione a riposo 6-8 ore, preparatela la sera
e poi la mattina filtrate e conservate in frigo,
se volete, prima di berla, potete riportarla a
temperatura corporea. In genere la dose di
preparazione è di 1 cucchiaio raso di bacche
di rosa canina per 1 tazza d’acqua, oppure
per farne scorta da bere durante il giorno una
manciata in mezzo litro d’acqua. Dolcificate
a piacere.
PER LE DECORAZIONI
Per creare decorazioni, raccogliete le bacche
di rosa canina quando sono rosse, ancora
immature e hanno una consistenza dura.
Con un po’ di manualità e in combinazione ad
altri elementi naturali, possono fornire ottimo
materiale a costo zero per abbellire la casa o
per realizzare qualche piccolo regalo. Anche
solo qualche ramo disposto con grazia in una
brocca dona un sapore particolare a ogni
ambiente.
vatele dei semi e fatele essiccare al sole: conservatele in un luogo asciutto in recipienti di
vetro, saranno utili per fare infusi, tisane o per
i decotti. Oltre a combattere i malanni tipici
della stagione fredda grazie alla loro riserva
di vitamina C, hanno anche proprietà diuretiche e sono efficaci per combattere i disturbi
dell’apparato genito-urinario.
INFUSO L’infuso si prepara con la parte tenera
della pianta. Si versa dell’acqua bollente sui
frutti freschi di rosa canina, precedentemente
privati dei semi e peli irritanti. Coprite e fate
riposare per 10/15 minuti evitando di lasciare
troppo in infusione la pianta in quanto un’eccessiva macerazione porterebbe a deteriorarne il principio attivo. Filtrate prima di bere.
TISANA Mettete una manciata di cinorrodi in
mezzo litro d’acqua e fate bollire per 10 minuti.
DECOTTO Mettete direttamente i cinorrodi interi nell’acqua bollente e continuate la cottura per una decina di minuti, con un coperchio.
Spegnete il fuoco e filtrate. Il decotto si utilizza
per estrarre il principio attivo dalle parti dure
della pianta. La vitamina C è sensibile all’acqua bollente, è quindi consigliato di preparare un’infusione a freddo, scaldando l’acqua
a temperatura corporea (36-37°) e lasciando
34 | IL VERDE Inverno
SEGNAPOSTI DI MUSCHIO
E BACCHE
Basta la luce della candela per creare
una calda atmosfera: meglio ancora se è
accompagnata da qualche bacca colorata.
Cosa occorre: bacche di rosa canina;
muschio nordico stabilizzato; formine di
metallo monoporzione.
Come fossero delle piccole quiches, dentro
alle formine di metallo monoporzione
aggiungete un morbido ripieno di
muschio nordico stabilizzato, ponete al
centro una candela e spargete in ordine
casuale tante bacche lucide e scarlatte di
rosa canina.
L’eccessiva umidità può provocare numerosi problemi
con conseguenze sul benessere delle persone.
Inspirare aria umida favorisce la profilerazione di virus e
batteri che colpiscono le vie respiratorie provocando alcune
malattie (es. bronchite, sinusite, allergie, ecc.).
Inoltre un eccessivo tasso di umidità rende la pelle
più sensibile all’aggressione degli agenti atomosferici,
favorendo lo sviluppo di germi che modificano l’ecosistema
cutaneo.
Infine, dato che l’umidità influisce sui meccanismi che
regolano l’evaporazione e la termoregolazione, soggiornare
per lungo tempo in un ambiente umido favorisce l’insorgere
di problemi alle articolazioni (malattie reumatiche, dolori e
rigidità articolari, artrosi, ecc.) per la loro bassa capacità di
termoregolazione.
Ginali
Un Natale
da rivista
IL RICICLO
lemi
us e
cune
pelle
erici,
ema
che
nare
gere
ori e
à di
www.zansucreations.com
Basta fare le pieghe giuste
e voilà, l’alberello è fatto.
Ma anche una corona
benaugurale da appendere
sulla porta, oppure decorazioni
per tutta la casa. Tutto con
vecchi giornali & Co
U
na vecchia rivista, meglio se piena di illustrazioni colorate: piegando le pagine come
nelle foto sotto (www.insanebazar.com),
si ottiene un alberello. Un po' di polvere brillante
e una stellina garantiscono gli effetti speciali.
UN LAVORO DA BAMBINI
Nei pomeriggi prima di Natale, fornite ai bambini
dei dischi di cartoncino (vanno bene anche dei
vecchi sottobicchieri), e una rivista da tagliare a
strisce, ma anche da strappare con le mani.
Lasciate che incollino in libertà i pezzi di carta
colorata al cartoncino, e poi aiutateli a forarlo
e a fissare un cordoncino, o uno scovolino da pipa
nel buco. In pochi minuti, le palle per l'albero di
Natale sono pronte... www.theoutlawmom.com
NOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 37
Benvenuti!
La classica corona benaugurale da appendere
sulla porta di casa quest'anno si rinnova.
Occorre preparare un disco di cartone rigido
e poi strappare tante pagine da una rivista.
Va bene una illustrata, se volete un risultato
a tutto colore, se invece preferite un effetto
candido optate per un vecchio album di
musica, o un libro in bianco e nero. Piegate
ogni pagina a cono e poi incollatela alla base
di cartone, in file concentriche regolari. In
alternativa, usate come base una corona di
polistirolo, e fissate i coni di carta con tanti
spilli. www.diyinspired.com
Decori di parole
La leggerezza della carta, la semplicità della forma a
cuore: nasce così una semplice decorazione di grande
effetto. Si realizza ritagliando da un giornale due prime
strisce di carta, da incollare tra loro dopo avere inserito
i due capi di un nastrino di stoffa. A questo supporto
centrale, vanno poi incollate altre due strisce di maggiore
lunghezza, per formare il cuore esterno più ampio. Si
procede poi verso il centro con altre strisce. Infine, si
fissano tutte le strisce in basso incollandole tra loro a
formare la "punta" del cuore. Se ne possono realizzare
molte, anche di forma diversa o con vari tipi di riviste,
sempre con la stessa tecnica. www.onewed.com
Le ecopalle
Si parte da una palla di polistirolo (in vendita
nei negozi di bricolage), oppure da vecchie
palline da ping pong o simili. Dopo avere
fi ssato un cordino con uno spillo o con
la colla, si procede incollando alla base
delle strisce di carta arrotolata su se stessa.
Il tutorial passo per passo si trova qui:
www.offbeatandinspired.com/2012/11/21/
easy-diy-wrapped-ball-ornament/
38 | IL RICICLO Giornali
ESALTA IL GUSTO DEI TUOI PIATTI E VINCI
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alla presenza di un notaio. Montepremi complessivo € 11.960,00 IVA esclusa. Richiedi il regolamento completo al numero verde 800.800.121.
Emilia
Piazza Grande - Duomo - Palazzo Comunale
IL WEEK END
Modena:
cibo&cultura
Ghirlandina e monumento a
Tassoni-piazza della Torre
Nella città emiliana si concentra il più alto numero
di Dop e Igp. A cominciare da cotechino e zampone,
celebrati a dicembre con una grande festa di piazza
di Auro Bernardi
L
Osteria Francescana
a provincia di Modena è il territorio del nostro
paese con il più alto numero di Dop e Igp.
Parmigiano Reggiano, aceto balsamico, ciliegie di Vignola, prosciutto, lambrusco... Decine
di specialità gastronomiche per tutte le stagioni, a
cominciare dai re della tavola natalizia: cotechino e zampone. A loro la città emiliana dedica una
festa nel weekend del 9 e 10 dicembre che prosegue domenica 11 a Castelnuovo Rangone, 10 km
dal centro, sede del Museo della Salumeria (www.
museodellasalumeria.it). Si comincia venerdì sera
con uno spettacolo al Teatro Comunale “Pavarotti” mentre sabato 10 sono di scena, in piazza, i
giovani cuochi delle scuole alberghiere italiane
con le loro creazioni culinarie a base di zampone
e cotechino. Regista della manifestazione Massimo
Bottura che alla sua Osteria Francescana interpreta
creativamente tutto l'anno i sapori del territorio.
LUOGHI DEL CUORE...
Quale migliore occasione per visitare una città che
di per sé merita un viaggio, ma il cui aspetto gastronomico rende unica e irresistibile? A Modena non
mancano certo i “luoghi del cuore”, molti dei quali
inseriti dall'Unesco tra i patrimoni dell'umanità. Come la splendida cattedrale romanica, opera di
Lanfranco, impreziosita dalle sculture di Wiligelmo
e altri maestri del XII e XIII secolo. Una particolarità
che pochi sanno e che non tutte le guide riportano: tra i soggetti a tema sacro spicca una decorazione che narra invece le imprese cavalleresche di
Via Lanfranco - Cttedrale
MANGIARE&DORMIRE
• Acetaia e Trattoria Pedroni
via Risaia 6, Rubbiara di Nonantola - tel. 059549019
In campagna, a 7 km dal centro, aperta nel 1862
come “osteria con diritto di vitto e stallatico”. Da
allora gestita sempre dalla stessa famiglia. È il tempio del balsamico, presente in tutti i piatti dall'antipasto al dessert.
• Central Park
Viale Vittorio Veneto 10, Modena - tel. 059225858
Un 4* in ottima posizione per chi arriva in auto e,
al contempo, vicinissimo al centro e ai principali
luoghi di interesse. A cominciare dalla Pinacoteca
Estense, quasi di fronte.
re Artù e dei suoi paladini. Si tratta dell'archivolto
sulla porta laterale della navata sinistra (affacciata
sulla stretta via dedicata a Lanfranco) dove sono
scolpite scene di assedio e battaglie sopra cui si
leggono chiaramente i nomi del sovrano (Artus de
Bretani) e di alcuni cavalieri della Tavola Rotonda.
Quasi di fronte a questa porta si trova quella che
consente la salita alla Ghirlandina, la grande torre civica (non è il campanile del duomo) dalla cui
sommità si gode una splendida vista del centro
storico. Tornati in piazza Grande, d'obbligo la visita
al Palazzo Comunale con sale storiche ricche di opere d'arte e un capolavoro... gastronomico: caso
unico al mondo, il sottotetto del municipio ospita
infatti un'acetaia di balsamico.
...E DELIZIE DEL PALATO
A dirla lunga sulla passione dei modenesi per la
buona tavola è anche il numero di botteghe storiche disseminate un po' in tutto il centro. A cominciare dalla Premiata Salumeria Giuseppe Giusti
(w w w.hosteriagiusti.it) ,
sotto i portici di via Farini.
Aperta nel 1605, è la più
antica d'Europa e, forse, del mondo. A riprova che
qui la norcineria ha radici molto remote. Sempre in
via Farini si trovano anche la Caffetteria e Drogheria Giusti e la Torrefazione La Messicana oltre a botteghe storiche non food. Numerosi anche i locali
con una lunga tradizione culinaria, come il Caffé
dell'Orologio, in piazzetta delle Ova, o l'Hostaria
Carducci, in via Canalino, che prende il nome dal
poeta toscano, noto buongustaio e suo assiduo
frequentatore. Per gli amanti del dolce, c'è invece
la Pasticceria San Biagio, in via Emilia Centro. Per
trovare un po' di tutto nello stesso spazio e a prezzi
decisamente interessanti, il posto giusto è il Mercato Albinelli. A due passi da piazza Grande, in padiglioni stile Liberty.
GLORIE LOCALI
INTERNAZIONALI
Il miglior testimonial delle eccellenze modenesi è
stato Luciano Pavarotti. È storia che Big Luciano
non partisse per le sue tournée senza portarsi dietro balsamico, parmigiano e qualche altra squisitezza di casa. E che fosse un buongustaio lo dimoNOVEMBRE - DICEMBRE 2016 | 41
Officina del padre di Enzo Ferrari
SCONTO LETTORI
stra anche la cucina, degna di un ristorante, della
sua abitazione: un casale ristrutturato appena fuori
città aperto al pubblico come casa-museo (www.
casamuseolucianopavarotti.it). Da visitare anche se
non si è melomani incalliti. Al pari del Museo Enzo
Ferrari (www.museomodena.ferrari.com), allestito in
quella che fu l'officina meccanica di Alfredo, padre
del Drake. Filmati, documenti, foto e auto d'epoca
ricostruiscono l'epopea del cavallino rampante, con
in più mostre temporanee. Fino al 18 febbraio 2017
tocca a Red carpet, un omaggio alle Ferrari protagoniste sullo schermo. Dalla 308 Gts di Magnum PI
alla Testarossa di Miami Vice.
FIGURE E FIGURINE
Un soggiorno a Modena non può dirsi completo
senza la visita di Palazzo Ducale, sede dell'Accademia Militare. Per informazioni e prenotazioni
(obbligatorie) basta contattare l'uffi cio del turismo
Modenatur. Di grande importanza anche il Polo Museale (Galleria e Biblioteca Estense, Museo
Lapidario) nell'ex convento di sant'Agostino. Tra le
opere più importanti i due ritratti del duca Francesco I opera di Velázquez e Bernini. Inoltre tele di El
Greco, Tintoretto, Veronese, Correggio, Reni, Carracci e molti altri grandi maestri. Il Museo Lapidario
raccoglie importanti testimonianze della Mutina
romana emerse nel corso di scavi archeologici.
A Modena non manca peraltro l'architettura moderna. Un esempio di grande interesse è l'ex Manifattura Tabacchi, a due passi dalla stazione e
cerniera tra il centro storico e la periferia. Qui, fi no
al 26 febbraio 2017, è allestita la mostra I migliori
album della nostra vita, sul binomio sport-fi gurine.
Organizza il Museo della Figurina (www.comune.
modena.it/museofi gurina), altro luogo da non perdere nella sede di Palazzo Santa Margherita. Nato dalla collezione privata dell'editore Giuseppe
Panini, l'inventore degli album di calcio, il museo
è davvero unico al mondo. Infi ne, altre occasioni
per visitare Modena sono la fi era antiquaria L'antico in piazza Grande (sabato 26 e domenica 27
novembre) e Fiera Curiosa (www.curiosainfi era.it)
programmata il 3 e 4 e il 7 e 8 dicembre.
42 | IL WEEK END Emilia
Modenatur propone pacchetti weekend per
il 10 e 11 dicembre con possibilità di estensione a partire dall'8 in modo da includere Fiera
Curiosa. www.modenatur.it.
Il Pacchetto Weekend Festa dello Zampone
e del Cotechino Modena igp comprende:
pernottamento in hotel 3* o 4* a Modena o
dintorni, pranzo o cena con menu tradizionale,
ingresso al Museo Enzo Ferrari, biglietto del
Sito Unesco di Modena con audioguida oppure
visita guidata di Palazzo Ducale, visita dell'acetaia comunale e un omaggio enogastronomico. A partire da 89 € a persona in camera
doppia.
Per i nostri lettori sconto del 10% sul prezzo totale della prenotazione attivabile con i
seguenti codici:
Selex1 per il pacchetto 10-11/12/2016.
Selex2 per il pacchetto 8-11/12/2016
I codici si possono comunicare agli operatori
di Modenatur al momento della prenotazione
oppure inserire direttamente online al momento del pagamento.
Ecco i link: http://store.modenatur.it/pacchettoweekend-festa-dello-zampone-e-del-cotechinomodena-p47
http://store.modenatur.it/offerta-ponte-8-11-dicembre-fiera-curiosa-e-la-festa-dello-zampone-e-delcotechino-p48
COME ARRIVARE
• In treno: Stazione propria sulla linea MilanoBologna servita dai treni Freccia delle Fs.
Collegamento con navetta
alla stazione Mediopadana della linea
Av Italo.
• In auto: La città è collegata con la A1
Milano-Bologna e la A22 Modena-VeronaBrennero. Inoltre sorge sull'asse della Ss9 (Via
Emilia).
INFO
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica del
Comune di Modena - tel. 0592032660
www.modenatur.it
www.visitmodena.it
www.piaceremodena.it
4
ERO
IN Q U ESTO N U M
23 CONSIGLI PER LA SPESA
Zampone e cotechino pronti in tavola
Anno X • Numero 6
Novembre/Dicembre 2016
EDITORE
PULSA SRL
via Jacopo dal Verme, 15
20159 Milano, tel. 02 69901296
DIRETTORE RESPONSABILE
Guido Gabrielli
REDAZIONE E PROGETTO GRAFICO
PULSA SRL
PUBBLICITÀ
SERI JAKALA
via C. Tenca 14 - Milano
via F. Santi 1/2 - 10042 Nichelino (TO)
Tel. 011 6897565
STAMPA
COPTIP INDUSTRIE GRAFICHE
via Gran Bretagna, 50
41122 Modena, tel. 059 3162511
HANNO COLLABORATO:
Simona Acquistapace, Auro Bernardi,
Simonetta Chiarugi, Maria Greco
Naccarato, Dora Ramondino,
Francesca Negri, Alessandra Valli
FOTO: Auro Bernardi, Simonetta Chiarugi,
Adriana Farina, Maria Greco Naccarato,
Shutterstock
4 IL TERRITORIO
Modena e balsamico, una coppia di successo,
eccellenze gastronomiche italiane
25 CURA DI SÉ
Fattore rossetto, il cosmetico più amato. Da regalare e
regalarsi
9 IL VINO
28 IN FAMIGLIA
14 CONSIGLI PER LA SPESA
Panettone e pandoro, dolce tradizione sotto l'albero
33 IL VERDE
16 LA STAGIONE
37 IL RICICLO
Giorni di festa: tante piccole cose da fare e da pensare
con i figli per la serenità familiare
I vini per le occasioni speciali, da stappare
quando si festeggia
9
Rosa canina, la riserva di colore per l'inverno
L'ora di tè, caffè e cioccolata: una pausa di relax
con le bevande che regalano piacere e calore
Un Natale da rivista: come creare decorazioni originali
a partire dai vecchi giornali
18 LE RICETTE
Bontà da condividere, i piatti da preparare, portare e
gustare in compagnia in occasione delle feste
40 IL WEEK END
Modena, cibo&cultura, da celebrare a dicembre con
una grande festa di piazza
Autorizzazione del Tribunale
di Milano n.718 del 15/11/2007
www.famila.it
25
33
18
Per suggerimenti, commenti
e richieste scrivete a
Lucia Loffi Randolin:
40
[email protected]
40
Questa rivista è realizzata
con materie prime nel rispetto
dell'ambiente.
Scopri di più su
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19/10/16 12.03
Novembre - Dicembre 2016
Per finire
in dolcezza
www.famila.it
Ricette di stagione:
i piatti da portare
alle feste
Modena, la città
con il più alto numero
di Dop e Igp
Tè, caffè,
cioccolata, una
tazza di piacere