LA STRATEGIA DI RENAULT NEL MOTORSPORT INTRODUZIONE
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LA STRATEGIA DI RENAULT NEL MOTORSPORT INTRODUZIONE
LA STRATEGIA DI RENAULT NEL MOTORSPORT INTRODUZIONE Carlos Ghosn, Presidente e CEO La creazione di Renault Sport Racing e Renault Sport Cars apre un nuovo capitolo in una storia già entusiasmante. Per più di 115 anni Renault ha affrontato la sfida dello sport automobilistico in diversi modi. Ha riconosciuto il valore delle attività agonistiche per un vantaggio tecnico e commerciale: a dicembre 1898 fu Louis Renault in persona a guidare la Type A per la strada più ripida di Parigi, rue Lepic. I primi ordini di questo rivoluzionario veicolo a trasmissione diretta hanno cominciato ad arrivare numerosi. Nel 1902 l’agile e leggera Type K, su cui era stato montato il primo motore Renault a 4 cilindri, si è aggiudicata la vittoria della corsa Parigi-Vienna. Ancora una volta è aumentato il numero delle auto vendute. Andando avanti negli anni, nel 1977 Renault ha introdotto nella Formula 1 il primo veicolo con turbocompressore, che è oramai diventato un equipaggiamento standard sia per le auto ad elevata performance che per i veicoli di serie. Nel 1992 abbiamo vinto il campionato come partner motoristico della Williams con l’auto tecnicamente più avanzata che si sia mai vista in Formula 1. Oggi l’erede di quest a proficua relazione, Clio Williams, è tuttora considerata come il miglior veicolo di un’intera generazione. Che fossimo partner, fornitori di motori o proprietari del team, siamo sempre rimasti fedeli allo sport automobilistico. Nella Formula 1 abbiamo infuso il nostro spirito in più di 600 gare ed è questa spinta che ha dato i suoi frutti. Nel 2005 abbiamo combattuto con le unghie e con i denti per assicurare a Renault il primo titolo del Campionato Mondiale. Dal 2007 al 2013 ci siamo affermati come i fornitori di motori di maggior successo dell’era V8, aggiudicandoci ben 4 titoli consecutivi. È questa passione che ci ha portato ad ottenere complessivamente 12 titoli Costruttori, 11 titoli Piloti e 168 vittorie nei Gran Premi. Nessun’altra Casa automobilistica ha ottenuto così tanti successi né dimostrato un impegno tanto assiduo. Ora vogliamo ancora di più. Abbiamo fissato obiettivi molto ambiziosi, non per rendere omaggio al successo del passato, ma per infondere nuova energia alle molteplici piattaforme all’interno del Gruppo Renault. Il nostro scopo è vincere, o meglio, metterci in una posizione di sfida per vincere a lungo termine. Ma abbiamo anche bisogno di sfruttare immediatamente il valore del nostro coinvolgimento attraverso le nostre strategie di marketing e comunicazione. La F1 dà a Renault l’opportunità di migliorare la performance e gli sviluppi tecnici della sua gamma di veicoli di serie, ma anche di promuoverli con un grande seguito a livello globale. Con un pubblic o mondiale di oltre 450 milioni di appassionati, la F1 è uno degli sport maggiormente pubblicizzati nel mondo, diffuso nei cinque continenti e in particolare nei mercati emergenti. Il suo potenziale di crescita è enorme ed offre molte opportunità che devono ancora essere pienamente sfruttate, tra cui i social network e i videogiochi. Le possibilità di promuovere la Marca Renault e i relativi prodotti sono infinite. Il nostro programma F1 sarà al centro della nuova entità, Renault Sport Racing, che riunisce tutti i programmi delle competizioni agonistiche, dalla Formula E alla Formula Renault 2.0 fino alle corse dei clienti. Tutto ciò è perfettamente in linea con l’evoluzione di Renault Sport Technologies in Renault Sport Cars, che assumerà la responsabilità dello sviluppo e della commercializzazione della gamma delle auto sportive di Renault. Questa struttura rivisitata consentirà un’osmosi di tecnologia, personale e marketing in tutto il Gruppo. In realtà, il nome Renault Sport Formula One Team sottolinea l’incrocio tra F1 e veicoli di serie nonché l’importanza che attribuiamo a questo aspetto. Renault Sport Cars è nota in tutto il mondo per la sua eccellenza, comprovata in modelli come Mégane R.S. e Clio R.S. In passato abbiamo sfruttato i vantaggi delle tecnologie motoristiche come il turbocompressore e il downsizing del motore. Le tecnologie che abbiamo sviluppato in pista durante le corse, ivi comprese le sospensioni 4CONTROL e la trasmissione a doppia frizione, costituiscono fondamentali migliorie della performance della gamma Renault Sport. Ora si presenta l’opportunità ideale per andare oltre, soprattutto dato che abbiamo deciso 1 di raddoppiare il budget per le attività di R&S nonché gli investimenti nella gam ma Renault Sport di pari passo con il nostro rinnovato impegno in Formula 1. Inoltre, i brand che fanno parte dell’Alleanza Renault-Nissan saranno in grado di sfruttare il nuovo team come trampolino di lancio per i loro progetti strategici. Infiniti si unirà al gruppo come partner tecnico per il sistema di recupero dell’energia (ERS - Energy Recovery System), mentre Nissan sarà maggiorment e coinvolta e potrà beneficiare delle ottime infrastrutture di Viry-Châtillon. Va da sé che a partire dal 2016 lo sport sarà ben radicato nel mondo Renault. Jérôme Stoll, Direttore Delegato alla Performance del Gruppo Renault e Presidente di Renault Sport Racing Per oltre un secolo la strategia aziendale di Renault si è basata sul motorsport, sfruttandone i vantaggi per incrementare le vendite dei modelli di serie. L’avventura continua ora, nel 2016, con la creazione da parte di Renault di due entità, Renault Sport Racing e Renault Sport Cars. Il Renault Sport Formula One Team parteciperà al Campionato Mondiale FIA facendo capo a questa nuova struttura. La decisione di riportare la proprietà del team all’interno della Casa automobilistica si basa su una strategia di business solida e ben ponderata, che crediamo fermamente possa portare a lungo termine risultati positivi sia a Renault che agli altri partner dell’Alleanza Renault-Nissan. I benefic i derivanti dalla Formula 1 sono innegabili: accesso ad un vastissimo pubblico in tutto il mondo attravers o i canali TV e Internet, un enorme potenziale di crescita, accesso ai mercati emergenti e concorrenz a dinamica con alcuni dei principali costruttori al mondo. Al tempo stesso, viene offerta un’opportunità concreta di far conoscere l’eccellenza francese in ambito tecnico e creativo, testando innovazioni d’avanguardia nelle aree più complesse. Grazie alle nostre attività in ambito competitivo, milioni di clienti Renault stanno già godendo dei vantaggi dei motori turbocompressi, di una maggiore economia dei consumi e di veicoli elettrici estremamente sofisticati con un’architettura del gruppo propulsore rinnovata a garanzia di un’ottimizzazione dell’efficienza. Ora, attraverso Renault Sport Racing, possiamo spingerci oltre e concentrarci sul potenziale di aree quali l’aerodinamica, la risposta del conducente e l’ottimizzazione delle sospensioni. Le opportunità sono quasi infinite e fungeranno da forte motivazione per le équipe tecniche di Renault Sport Cars e del la Marca Renault. D’altro canto, mercati potrà impazienza il entusiasmanti la Formula 1 costituisce un potente strumento di marketing di cui ciascuno dei nostri servirsi. L’annuncio è stato accolto con grande entusiasmo e attendo con molta lancio di una serie di campagne innovative a supporto dei nostri nuovi e altrettanto prodotti. Per quanto stiamo aspettando con impazienza l’inizio della stagione di F1, ci stiamo impegnando per portare avanti anche altre attività competitive, fra cui la Formula E, il Trofeo Renault Sport R.S.01 e diverse altre formule di gara. Tutte le attività saranno svolte da Renault Sport Racing, sotto la direzione di Cyril Abiteboul nel ruolo di Amministratore Delegato e di Frédéric Vasseur, Racing Director. Questa nuova entità creerà un team coerente in grado di sviluppare progetti che abbiano un impatto interdisciplinare. A tale scopo, circa 30 addetti che avevano già partecipato a diverse attività nell’ambit o delle competizioni automobilistiche a Les Ulis sono stati assegnati alla sede di Viry -Châtillon per lavorare insieme ai loro colleghi della Formula 1. Sono molto contento che Bob Bell ritorni in Renault per occuparsi della supervisione dell’équipe tecnica di Enstone e Viry. Nick Chester è stato un ottimo responsabile tecnico dell’area telaistica in un periodo difficile e continuerà a dirigere il centro di Enstone, mentre Rémi Taffin metterà a frutto la sua esperienz a pratica nell’ambito delle competizioni automobilistiche come Direttore Tecnico di Viry. La nuova struttura del team di F1 dovrebbe dare un nuovo impulso a questi centri. La Formula E continuerà ad essere fondamentale per Renault Sport Racing e la riuscita collaborazione con e.dams proseguirà almeno fino alla quarta stagione. L’importanza strategica che la Formula E riveste per la Marca Renault è evidenziata dai personaggi autorevoli che gestiscono il team, ovvero Alain Prost, quattro volte vincitore del titolo mondiale di F1, e Jean-Paul Driot. Nel corso delle prossime 2 stagioni, Renault Sport Racing svilupperà e metterà a disposizione del team un gruppo propulsore completo di cambio e motore elettrico. Gli obiettivi sono ambiziosi e fra questi c’è l’intenzione di vincere sia il campionato Piloti che quello Costruttori. Lo staff di Renault Sport Technologies dedicato alle competizioni clienti opererà d’ora in poi sotto la bandiera di Renault Sport Racing, che continuerà ad essere gestita da Jean-Pascal Dauce. Il nuovo assetto organizzativo consentirà a Renault di collegare in modo più efficace le diverse categorie in cui è attualmente impegnata, dai rally con Clio R3T e i rally raid, fino alle serie monomarca, inclusi la Clio Cup e il trofeo Renault Sport R.S.01. Renault continuerà, inoltre, il programma della monoposto Formula Renault 2.0. La più ampia struttura di Renault Sport Racing garantirà maggiori benefici al resto del gruppo e in particolare a Renault Sport Cars, che svilupperà la propria presenza internazionale e sosterrà così la crescita delle vendite di Renault e il consolidamento della sua immagine. L’entità continuerà ad essere diretta da Patrice Ratti nel ruolo di Amministratore Delegato. Riconosciamo che il 2016 sarà un anno impegnativo per tutti gli attori coinvolti. Mentre i nostri obiettivi per la F1 possono dirsi realistici, puntiamo decisamente più in alto in altri ambiti. Sebbene speriamo che il successo alimenti il successo, sappiamo che ci vuole del tempo prima che una nuova struttura raggiunga la maturità, e quest’anno sarà determinante per garant ire che tutte le fondamenta vengano costruite in modo solido. È necessario che stabiliamo forti legami fra Enstone e Viry nell’ambito del team di Formula 1, e fra Enstone e Viry e il resto di Renault Sport Racing. Allo stesso modo, è essenziale che Renault Sport Racing e Renault Sport Cars prosperino. Se riusciamo ad aprire buone linee di comunicazione, a stimolare un atteggiamento aperto e il pensiero creativo e ad infondere una disciplina rigorosa in ogni attività, avremo motivo di guardare con impazienza al nostro futuro sportivo. 3 RENAULT SPORT RACING Nel 2016 Renault creerà una nuova entità organizzativa, Renault Sport Racing, che raggrupperà tutte le attività di Renault nell’ambito del motorsport. Renault Sport Racing opererà all’interno delle due sedi Renault dedicate alle attività agonistiche: Enstone, nel Regno Unito, e Viry–Châtillon, in Francia. Oltre a mantenere il suo ruolo primario di Presidente e CEO del Gruppo Renault, Carlos Ghosn divent erà Presidente del Motorsport Supervisory Board. Confermato Jérôme Stoll nel ruolo di Presidente, coadiuvato da Cyril Abiteboul, Amministratore Delegato, e da Frédéric Vasseur, Racing Director. Il ‘trio’ si occuperà delle varie discipline agonistiche avvalendosi, in ambito commerciale, del supporto di Guillaume Boisseau, Direttore delle Marche del Gruppo Renault. Al vertice delle attività previste per gli sport automobilistici vi sarà il Renault Sport Formula One Team, creato di recente. Il nome stesso sottolinea l’intenzione di Renault di aumentare la notorietà della Marca Renault Sport ed intensificare i collegamenti – con l’intenzione di approfondirli ulteriormente - fra caratteristiche da pista e da strada. La nuova vettura è costituita dal telaio R.S.16, sviluppato e costruito presso l’ex sede del Renault F1 Team ad Enstone, mentre la power unit R.E.16 sarà sviluppata presso la struttura di Renault Sport Racing a Viry-Châtillon. La nuova organizzazione vedrà la creazione di una serie di funzioni trasversali per la gestione delle funzioni amministrative, delle risorse e delle tecnologie necessarie per operare nelle varie discipline in cui è attiva Renault Sport Racing. Il programma Formula E di Renault trarrà un beneficio diretto dalla nuova struttura. Renault svilupperà, infatti, il suo gruppo motore/cambio a Viry-Châtillon sfruttandone gli impianti d’avanguardia e il personale altamente specializzato nella tecnologia di trasmissione. Questo sarà messo a disposizione del partner e.dams per le prossime tre stagioni. In quanto campione in carica, il team è deciso a mantenere il suo ruolo di protagonista anche nella seconda stagione, con l’obiettivo ultimo di aggiudicarsi il doppio titolo team/piloti. Altri programmi competitivi, fra cui quello del bolide ad alte prestazioni Renault Sport R.S.01 e quello della Formula Renault 2.0, avranno accesso all’intera gamma di risorse e al know-how disponibili sia a Viry che ad Enstone. Oltre ai banchi di prova dinamometrici e alla capacità di sviluppo dei sistemi di trazione, gli ingegneri e i tecnici che lavorano all’interno di Renault Sport Racing avranno a disposizione anche strumenti di simulazione, gallerie del vento, simulatori di guida e attrezzature per la modellizzazione dei veicoli, il che consentirà alla Marca di crescere in tutte le aree. In egual modo, i partner dell’Alleanza avranno accesso alle strutture di Viry ed Enstone. Per quanto i partner avranno modo di beneficiare di tutto il know-how sviluppato in queste sedi nel corso della loro lunga esperienza in Formula 1, essi saranno chiamati a fornire il loro apporto in specifiche aree di competenza. Infiniti entrerà nel Renault Sport Formula One Team in quanto partner per il sistema di recupero energetico della power unit di F1, offrendo al team l’access o a personale con competenz e acquisite attraverso lo sviluppo di uno dei sistemi ibridi più potenti attualmente disponibili sul mercato. Per Renault e per i partner dell’Alleanza, Renault Sport Racing rappresenta una miniera di opportunit à e racchiude un potenziale pressoché illimitato. 4 DOMANDE & RISPOSTE - CYRIL ABITEBOUL Amministratore Delegato di Renault Sport L’Amministratore Delegato Cyril Abiteboul ha il compito di garantire che Renault Sport Racing venga messa a punto sotto tutti gli aspetti e dotata di risorse adeguate, e che operi al meglio delle proprie potenzialità per raggiungere i massimi risultati. Definisce, inoltre, gli obiettivi commerciali, di marketing e di comunicazione, al fine di garantire che il Gruppo Renault benefici al massimo delle sue attività nell’ambito della F1. Cyril conosce molto bene sia il team anglo-francese che Renault. Dopo essersi laureato presso l’Institut National Polytechnique di Grenoble, è entrato in Renault nel 2001, dove ha occupato diverse posizioni presso la sede centrale in Francia e presso il team di F1 a Enstone. Grazie al suo acume commerciale è stato nominato Responsabile Sviluppo del Renault F1 Team nel 2007, con l’incarico di occuparsi degli aspetti commerciali, dei partner e dell’acquisizione degli sponsor. È stato nominato Direttore Esecutivo nel 2010, prima di ritornare a Viry nel 2011, quando Renault ha deciso di riposizionare le proprie attività di F1 concentrandole sulla fornitura di motori. Nel suo ruolo di Vice Direttore Generale, Cyril gestiva tutti i rapporti contrattuali e le attività di marketing e comunicazione con i team partner e si è occupato della creazione di una solida piattaforma per Renault, mentre quest’ultima si riaffermava nella sua nuova veste. Il successo ottenuto da Cyril in questo ruolo ha fatto sì che nel 2012 venisse chiamato a dirigere il Caterham F1 Team. È ritornato in Renault a settembre 2014 con il ruolo di Amministratore Delegato di Renault Sport F1, occupandosi in prima persona del progetto di analisi finalizzato alla riacquisizione di una squadra corse per la Marca Renault che consentisse alla Casa di sfruttare adeguatamente la sua lunga esperienza nel mondo della Formula 1. Perché Renault è tornata in F1 come costruttore? Le ragioni sono tre. La prima si basa su una solida strategia di business. Come fornitore di propulsori, la visibilità del nostro brand risultava marginale, tuttavia questo era accettabile quando il costo della tecnologia rimaneva contenuto. La situazione non è stata più sostenibile, però, quando si è presentat o il doppio problema dei maggiori costi dovuti al cambiamento delle regole sull’omologazione dei motori V6 e del drastico incremento del livello della concorrenza. Come scuderia, possiamo conseguire maggiori benefici in tutte le aree, come ad esempio il grado di notorietà della Marca nei mercati tradizionali e sulle piattaforme social. Questo conduce alla seconda ragione: l’utilizzo della F1 per sviluppare il marchio Renault Sport, in particolare grazie ad una strategia di comunicazione controllata con una piattaforma di cui siamo titolari al 100%. L’ultima ragione è che Renault ha una vera e propria passione per il motorsport. Vi è un orgoglio genuino per i risultati conseguiti in passato e il desiderio di rendere giustizia a quei successi anche oggi. Com’è stata accolta la notizia in Renault? Le persone all’interno del Gruppo Renault hanno naturalmente accolto la notizia in modo positivo, visto che per il Gruppo si tratta di un’opportunità di crescita e di un modo per riappropriarsi dei risultati del passato. La novità aggiunge, inoltre, qualcosa di speciale alla Marca, in un momento in cui quest’ultima si accinge ad affrontare sfide più grandi nel suo core business. Ad Enstone c’è grande fermento. Quando abbiamo visitato lo stabilimento, a novembre scorso, tutti erano molto impegnati, ma l’atmosfera generale era sottotono. Adesso è come se di colpo si fosse riaccesa una luce - tutti stanno dando il massimo, ma in un clima di totale ottimismo. Lo stesso vale più o meno anche per Viry: nonostante la grande sfida, ora la direzione è chiara. Su entrambi i fronti si avverte una spinta concreta a costruire un futuro. Come funzionerà Renault Sport Racing? La creazione di Renault Sport Racing rappresenta un passo molto stimolante. Per la prima volta dopo molto tempo abbiamo un marchio e una struttura coerenti, nell’ambito dei quali tutto il personale che si occupa di discipline sportive automobilistiche sarà gestito dallo stesso team. Avremo ingegneri distaccati presso la Formula E, i programmi di competizioni clienti e la Formula Renault 2.0 - fra le varie altre attività – che lavoreranno fianco a fianco. Questo favorirà un livello di collaborazione fra la Formula 1 e le altre attività agonistiche mai sperimentato prima, che andrà a vantaggio delle attività di sviluppo dei sistemi di propulsione, dei progressi nell’ambito dei flussi aerodinamici e, naturalmente, di una maggiore flessibilità e mobilità. Ci si occuperà anche delle prestazioni individuali attraverso la Academy, 5 che accoglierà i piloti provenienti dai nostri campionati minori e li formerà adeguatamente in modo da impiegarli al più presto, se possibile, in Formula Uno. Jérôme Stoll, Fred Vasseur ed io gestiremo il gruppo e creeremo gli indispensabili ‘punti di contatto’, così da coprire una gamma di attività piuttosto ampia che va dai rally alle gare su pista, fino alle monoposto. Tuttavia, queste sinergie non devono svilupparsi a scapito del team di F1, che resterà relativamente indipendente nella gestione delle sfide sportive e tecniche estremamente specifiche di questo sport. Nel suo ruolo di Direttore tecnico della scuderia di F1, Bob Bell si concentrerà sui risultati di F1 e si occuperà della gestione delle scuderie tecniche a Enstone e Viry per garantire che tutti operino andando nella stessa direzione. Nick Chester e Rémi Taffin seguiranno, rispettivamente, le équipe tecniche di Enstone e di Viry. Sono molto soddisfatto di questa organizzazione: abbiamo persone forti nelle posizioni giuste e un’intenzione genuina di lavorare insieme per fare progressi. Per ora disponiamo del budget di cui abbiamo bisogno; dobbiamo quindi operare in modo economicamente efficiente e mantenere il nostro spirito di squadra, impegnandoci a ‘rivitalizzare’ i modelli di lavoro esistenti. Come sarà utilizzata Renault Sport Racing da parte della Marca Renault? L’obiettivo è quello di utilizzare la nuova struttura in diversi modi. Innanzi tutto, attraverso i canali di comunicazione e marketing, sviluppando una serie di iniziative innovative per la stampa e campagne sui social network attraverso cui ‘spingere’ il brand Renault Sport. Intendiamo anche promuovere migliorie tecniche per la gamma dei modelli di serie testandole nell’ambito di più discipline competitive. Speriamo anche che gli standard di gara vengano migliorati e che il successo in un circuito competitivo stimoli risultati migliori negli altri. Un vantaggio nuovo è dato anche dal fatto che gli ingegneri e gli altri esperti che lavorano nell’ambito degli sport automobilistici avranno numerose opportunità di carriera: i percorsi in questo ambito sono più chiari in tutti i sensi. In un’ottica più ampia, anche altri partner dell’Alleanza Renault-Nissan Alliance trarranno vantaggio da Renault Sport Racing. La Formula 1 potrà contribuire allo sviluppo di competenze in molte aree cui prima non avevano accesso e, in aggiunta, noi potremo ottenere dei benefici in aree che sono state sviluppate fuori pista. È una situazione che porta vantaggi a tutte le parti in causa. Quali sono gli obiettivi per quest’anno? Per ogni categoria saranno definiti degli obiettivi specifici. In Formula 1 dobbiamo adottare un atteggiamento realistico per quanto riguarda il 2016. In alcune aree stiamo recuperando – non è un segreto che abbiamo perso l’inizio delle nuove regole sull’omologazione delle power unit e che Enstone abbia bisogno di un pò di attenzioni. Nel corso di quest’anno ci dedicheremo a ricostruire rapporti, ad infondere nuove energie sia a Enstone che a Viry e a creare sinergie all’interno del gruppo Renault Sport Racing e, a livello più allargato, all’interno dell’Alleanza Renault -Nissan. Questo non vuol dire che sarà un anno perso, tuttavia puntiamo a sistemare tutto per prepararci a risultati migliori nel 2017. Nella Formula E la situazione è diversa, dato che con e.dams siamo chiaramente la squadra da battere. Non dobbiamo però lasciarci prendere dall’entusiasmo, visto che dobbiamo sfruttare al meglio l’elevatissimo potenziale prestazionale del pacchetto, soprattutto in occasioni c ome il primo ePrix francese di Parigi, e mantenere il nostro vantaggio competitivo per le stagioni future. Per la Formula E stiamo utilizzando l’indiscusso talento di Alain Prost, il che evidenzia le nostre aspirazioni di un continuato successo. In altre categorie, gli obiettivi primari saranno quello di continuare il processo di ridefinizione della nostra strategia per il motorsport focalizzandoci sulla direttrice Formula 1-Formula E e di supportare il Gruppo Renault nelle sfide che affronterà in tutto il mondo. 6 DOMANDE & RISPOSTE - MICHAEL VAN DER SANDE Direttore Marketing del Gruppo Renault L’olandese Michael van der Sande è stato nominato Direttore Marketing di Renault nel 2013. Michael ha una vasta esperienza nel settore automobilistico. Nel 1991 è entrato a far parte di Nissan Europa, dove ha ricoperto diverse posizioni nell’ambito del marketing e dello sviluppo Rete. Nel 1995 si è trasferito nel Regno Unito ed è entrato a far parte di Rolls-Royce & Bentley Motor Cars in qualità di Responsabile Marketing Europa, prima di essere assunto, due anni dopo, da Harley-Davidson come Responsabile Marketing per Europa, Medio-Oriente e Africa. Nei dodici anni trascorsi presso Harley Davidson, Michael ha occupato diverse altre posizioni nell’area marketing, commerciale, strategica e di pianificazione prodotto nel Regno Unito, in Italia e negli Stati Uniti. È stato successivamente nominat o Vice-President e Amministratore Delegato, con responsabilità di tutte le attività operative in Europa, Medio-Oriente e Africa. Nel 2008, Michael è passato in Tesla Motors come Senior Vice-President Vendite, Marketing & Assistenza, prima di entrare in Aston Martin nel 2009 come Chief Commercial Officer, con responsabilit à di tutte le attività commerciali, di marketing, assistenza, parti di ricambio, distribuzione retail e merchandising a livello mondiale. Che importanza riveste per il Gruppo il ritorno di Renault in F1? Il ritorno in F1 fa parte di una strategia più ampia concepita per la gamma Renault Sport e per la Marca Renault nel suo insieme. Negli ultimi anni, Renault ha trasformato il suo profilo aziendale, la sua gamma di vetture di serie e la sua tecnologia, ma una vasta percentuale del grande pubblico non è al corrent e della portata di questi cambiamenti. La F1 è uno strumento molto efficace di comunicazione della Marca nella sua nuova veste. Più di 450 milioni di spettatori seguono lo sport ogni anno, mentre la percentuale di chi lo segue attraverso le piattaforme web aumenta quotidianamente. In questo modo possiamo avere accesso a mercati emergenti che sono fondamentali per Renault, come ad esempio la Cina, la Russia e il Brasile, consolidando, al contempo, la nostra immagine nei mercati tradizionali e sviluppati. In che modo saranno integrate le attività di F1 nella strategia marketing di Renault? La passione di Renault per il motorsport è autentica e gode di una lunga tradizione – siamo stati attivi negli sport automobilistici per oltre 115 anni, inclusi gli ultimi 40 di profondo coinvolgimento in Formula 1. Avendo ora deciso di aumentare il nostro impegno in F1 con l’acquisizione di una scuderia di punta, incrementeremo allo stesso modo la nostra comunicazione relativa all’automobilismo, a beneficio della Marca Renault. Questa comunicazione assumerà varie forme. Innanzi tutto, trasmetteremo la nostra passione per le competizioni automobilistiche all’attuale pubblico della F1; secondariamente, ci rivolgeremo a un pubblico nuovo (sia in nuovi mercati come la Cina, sia fra nuovi gruppi di clienti in mercati maturi che al momento non sono esposti alla F1); in terzo luogo, rafforzeremo le nostre ambizioni per i modelli di serie Renault Sport. Le innovazioni apportate alla gamma di modelli ad elevate performance Renault Sport vengono sviluppate su pista e questo apporto può intensificarsi, grazie ad una maggiore presenza nel motorsport. Da un punto di vista tecnico, ritiene che il team di F1 possa portare dei vantaggi agli acquirenti dei modelli di serie Renault? Le innovazioni nella gamma Renault Sport subiranno un’accelerazione, grazie alle attività di Renault Sport Racing e del Renault Sport Formula One Team. Abbiamo già introdotto nei modelli Renault Sport di serie numerose tecnologie sviluppate sul circuito di gara, come ad esempio il dispositivo Launc h Control (per lo scatto da fermo), la sovralimentazione ed accorgimenti per un efficient e ridimensionamento, ma ora abbiamo inoltre a disposizione strumenti aerodinamici, simulatori e altre tecnologie avanzate. Rafforzeremo il ruolo di Renault Sport in quanto marchio con ‘caratteristiche da eroe’ per Renault, trasferendo alcune tecnologie dai circuiti automobilistici alle vetture omologate da strada. Alcune di queste tecnologie saranno integrate persino nei nostri modelli che realizzano maggiori volumi di vendita. È un momento molto entusiasmante per tutti! 7 DOMANDE & RISPOSTE - FREDERIC VASSEUR Racing Director di Renault Sport Racing Frédéric Vasseur è stato per oltre dieci anni uno dei più importanti Team Principal nelle competizioni per monoposto. Grazie all’eccezionale scuderia ART Grand Prix, Vasseur ha contribuito in modo essenziale a ‘far spiccare il volo’ a molti degli attuali piloti di Formula 1, fra cui Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e Nico Rosberg. ART ha portato Nico Rosberg a vincere il titolo della GP2 Series nel 2005, passando poi a Lewis Hamilton il compito di riconfermare il titolo nella stagione successiva. Nella GP3 Series, Esteban Gutierrez ha vinto il titolo inaugurale per la scuderia ART, seguito poi da Valtteri Bottas nel 2011. Con ART e, precedentemente, con la scuderia ASM, il team di Vasseur ha vinto 51 su 80 gare della F3 Euro Series cui ha preso parte fra il 2004 e il 2009, aggiudicandosi il titolo con Jamie Green nel 2004, Lewis Hamilton nel 2005, Paul di Resta nel 2006, Romain Grosjean nel 2007, Nico Hülkenberg nel 2008 e Jules Bianchi nel 2009. Si tratta di una notevole transizione da compiere in un breve periodo di te mpo; come riuscirete a gestirla? Conosciamo la roadmap e abbiamo degli obiettivi da raggiungere più o meno nelle prossime tre stagioni. Il primo compito è quello di creare un team unito e coeso ed assicurarsi che tutti lavorino bene insieme. La nostra priorità assoluta è garantire che tutto proceda senza intoppi. Non voglio concentrarmi solo sul processo, ma so anche che dobbiamo costruire qualcosa per avere successo nel tempo e che dovremo agire rapidamente. C’è molto da fare. Cosa pensa degli elementi costituenti di questa operazione? Renault è fortemente impegnata nella Formula 1 da oltre 40 anni e ha sviluppato una vera e propria cultura delle gare automobilistiche, ciò di cui ci rendiamo conto ogni giorno presso il centro di ViryChâtillon. Esattamente lo stesso vale per Enstone e possiamo esserne orgogliosi. La mia prima visita ad Enstone mi ha fatto capire che c’è un vero attaccamento verso Renault; ci sono persone qui che lavoravano per Renault quando vinceva il campionato Costruttori e quando Fernando Alonso si aggiudicava il titolo del campionato Piloti. Abbiamo a disposizione una solida base su cui costruire il nostro successo futuro. Questo sarà il suo primo ruolo in Formula 1, attende con impazienza quest’esperienza? È vero che questo è il mio primo ruolo nell’ambito della Formula 1, ma ho al mio attivo un lungo tirocinio nelle categorie giovanili e non vedo l’ora di poter utilizzare tutto ciò che ho imparato nel corso di molti anni di competizioni per affrontare la sfida della Formula 1. Si tratta di una nuova esperienza per me, ma le corse automobilistiche sono corse automobilistiche e l’obiettivo è sempre lo stesso! L’approccio che serve per vincere è lo stesso, indipendentemente dalla categoria di gara. Cosa ha portato il team a scegliere Kevin come pilota? Kevin ha dalla sua una buona combinazione di esperienza e giovane età. Ha fatto un’ottima stagione di gare con McLaren due anni fa e ha dimostrato le sue capacità nelle categorie giovanili, come ad esempio la Formula Renault 3.5. Può puntare alla vittoria in competizione e in campionato dato che il talento non gli manca. L’assenza di chilometraggio dello scorso anno lo motiverà e lo farà scalpitare nell’attesa di ritornare in questo mondo. È importante per noi perché tutti sappiamo che il 2016 non sarà una stagione facile. Sappiamo qual è il nostro punto di partenza e abbiamo bisogno di persone motivate come Kevin per continuare a dare il massimo. Jolyon dovrà affrontare una grande sfida nella stagione del suo debutto? Jolyon passa dal ruolo di Terzo Pilota di una scuderia privata all’essere Pilota di Gara nella scuderia di un costruttore, oltre che il pilota con più esperienza all’interno del team. È molto maturo, ha la testa sulle spalle e sappiamo sin da quando ha conquistato il titolo nella stagione 2014 della GP2 Series che può spuntarla contro i migliori in pista. È l’anno del debutto per Jolyon, ma la nostra esperienza ci insegna che gli esordienti sono in grado di dare ottimi risultati, perciò siamo soddisfatti della formazione che andremo a schierare al volante delle nostre automobili. 8 Abbiamo uno dei migliori giovani piloti di Francia, Esteban. Trova entusiasmante il fatto che faccia parte della formazione del team? Esteban è un campione del GP3 e ha battuto Max Verstappen nella lotta per il titolo della Formula 3 Europea nel 2014. Probabilmente è uno dei giovani piloti di maggior successo degli ultimi anni. Ha davanti a sé un anno fantastico nel suo ruolo di terzo Pilota e Riserva nel nostro team e in altri programmi con Mercedes. È una grande opportunità per lui e ringraziamo Mercedes-Benz per averci sostenuto a questo proposito. Esteban ha gareggiato per le mie scuderie con Mercedes e Genii e c onosco bene il suo talento e le sue capacità. DOMANDE & RISPOSTE - BOB BELL Direttore tecnico di Renault Sport One Formula One Team Nella sua carriera, Bob ha ricoperto ruoli tecnici o manageriali che l’hanno aiutato ad aggiudicarsi la vittoria in nove Campionati Costruttori e 10 Campionati Piloti. Si è laureato con lode in Ingegneria Aeronautica presso la Queens University di Belfast nel 1979, concludendo il dottorato di ricerca in Ingegneria Aeronautica nel 1982 con una tesi dal titolo: “Studio teorico e sperimentale del flusso sulle estremità alari generato da un’ala in scivolata”. Dal 1982 al 1988 Bob ha lavorato per McLaren International, occupando varie posizioni, fra cui quella di Responsabile dell’Aerodinamica, Responsabile Ricerca & Sviluppo e Responsabile del Progetto per il Nuovo Record Illimitato di Velocità su Terra. Ha trascorso un primo periodo ad Enstone come Specialista Aerodinamico Senior per Benetton Formula, dal 1998 al 99, prima di passare a Jordan Grand Prix, dove è stato Responsabi le Tecnologia Veicoli nel periodo 1999 – 2001. Nel 2001 Bob è ritornato ad Enstone come Vice Direttore Tecnico e successivamente come Direttore Tecnico (2003 – 2009). Ha ricoperto il ruolo di Acting Team Principal (2009) e di Amministratore Delegato (2010), prima di entrare a far parte di Mercedes-Benz Grand Prix Ltd come Direttore Tecnico, dal 2011 al 2014. Cosa comporta il suo nuovo ruolo di Direttore tecnico? Mi occuperò di supervisionare e gestire il funzionamento tecnico dei due siti di Viry e Enst one. Lo scopo primario è quello di garantire che vi sia un approccio strategico coerente e che vengano utilizzate in maniera ottimale le risorse congiunte a nostra disposizione. Lavorerò a stretto contatto con il responsabile tecnico di ciascun sito, vale a dire Nick Chester e Rémi Taffin. Ciò significa che trascorrerò circa la metà del tempo a mia disposizione presso ciascuna struttura, aiutando a definire la direzione dello sviluppo di telaio e motore in modo da assicurare l’allineamento dell’approccio adottato nei due stabilimenti. Per quanto riguarda i riporti diretti, la mia interazione con i due direttori tecnici non dovrà essere necessariamente quotidiana, ma sufficiente da avere una visione strategica dei progressi fatti nelle varie attività e da garantire che venga mantenuto un corretto livello di comunicazione, così che tutti sappiamo come si sta procedendo e possiamo concentrarci sui nostri obiettivi pri mari. Cosa pensa di ciò che ha visto finora? Entrambe le variabili dell’equazione offrono un enorme potenziale cui attingere. Per riassumere la situazione nelle due organizzazioni: in primo luogo c’è Enstone, un sito che di recente è stato privato di molte risorse ma che resta strutturalmente solido; Viry, d’altro canto, potrebbe essere definito un sito con risorse sufficienti da poter fare un lavoro credibile, sebbene di recente la situazione sia stata resa molto difficile dal passaggio alle nuove power unit, che ha avuto un forte impatto sull’operatività della struttura. Per Viry il segreto sta nel riuscire a spronare i dirigenti e i manager a sfruttare tutte le nuove opportunità offerte da un inserimento a tutti gli effetti in F1. Qui lo sforzo va concentrato piuttosto a livello strutturale, mentre ad Enstone si deve lavorare sulle risorse. Le problematiche del passato sono chiare e stiamo lavorando per superarle. Qual è l’obiettivo? Fondere due organizzazioni portandole a diventare un’unica entità, più di quanto non siano mai state. Se si guarda alla storia del team e anche all’evoluzione della F1 in generale, si capisce come nella 9 generazione dei V8 e persino dei V10 fosse possibile un rapporto più indipendente fra le due parti di un team che si occupavano rispettivamente di propulsore e telaio, mentre oggi per avere successo è necessaria un’integrazione di gran lunga maggiore con power unit più complesse, e bisogna stare al passo con il ritmo imposto dall’intensità della competizione. Questa integrazione non si misura solo in termini di prestazioni su pista, ma anche in base a come si ottimizzano le risorse disponibili. Non è un esercizio mirato ad ottenere la vittoria a tutti i costi, quanto piuttosto un esercizio per arrivare a vincere in maniera controllata. Avendo due siti possiamo puntare a realizzare economie di scala per garantire uno sfruttamento ottimale delle risorse a disposizione ed individuare opportunità di efficientament o operativo. Dobbiamo essere più integrati di prima. È un progetto entusiasmante? Questo progetto è estremamente entusiasmante. Ho sempre avuto grande rispetto per ciò che fanno i costruttori di motori in Formula 1 e si tratta di una sfida incredibilmente difficile per qualsiasi costruttore, indipendentemente da quanto il prodotto finale sia valido rispetto agli altri motori. Avere l’opportunità di intervenire sia sul telaio che sul propulsore è un onore e una responsabilità molto stimolante che sono davvero impaziente di affrontare. Per tutte le persone coinvolte, questo è un periodo carico di emozioni in cui si ha l’opportunità di far parte di un nuovo team di lavoro sostenuto da un costruttore, di vederlo partire da una situazione non del tutto rosea e portarlo al successo e di fare tutto questo in modo sostenibile, impegnandosi in un’impresa che definirei meravigliosa. Si tratta di qualcosa di cui tutti vogliamo sentirci orgogliosi. È una prospettiva diversa dall’acquisizione di una scuderia o di un partner per i motori che stanno già godendo di grande successo; qualunque successo qui sarà ottenuto grazie al lavoro e agli sforzi di tutti e per questo sarà estremamente gratificante. 10 DOMANDE & RISPOSTE - NICK CHESTER Direttore Tecnico Telaio – Renault Sport Formula One Team Nick si è laureato a Cambridge nel 1991 per poi entrare a far parte di Simtek Research specializzata in simulazione di veicoli, accompagnandola nel suo ingresso in Formula 1 nel 1994. È passato ad Arrows Grand Prix nel 1995, occupandosi prima della simulaz ione dei veicoli, poi della progettazione delle sospensioni, prima di diventare Performance Engineer per Damon Hill e Pedro Diniz (1997) e successivamente Race Engineer per Mika Salo e Pedro de la Rosa (1998-1999). Nel 2000 ha intrapreso una carriera ad Enstone, entrando in Benetton come tecnico responsabile dei collaudi per Alexander Wurz, Giancarlo Fisichella e Mark Webber. Successivamente è diventat o Performance Engineer per Fisichella (2001), poi Jarno Trulli (2002-2004), aiutando l’Italiano a conseguire la sua prima e unica vittoria in un Gran Premio a Monaco nel 2004. Dal 2005 Nick ha assunto la posizione di Responsabile dell’unità Vehicle Performance Group (VPG), occupandosi di sospensioni, freni e simulazione. VPG ha svolto un ruolo fondamentale nel riportare ad Enstone i Campionati del Mondo Costruttori e Piloti nelle stagioni 2005/ 2006 e nell’introdurre il cosiddetto “tuned mass damper” o smorzatore a massa che si sarebbe dimostrato una grande innovazione del periodo. Nel 2010 è diventato Responsabile della Divisione Performance Systems, sovrintendendo nel contempo a VPG, Control Systems e Dyno. Si è inoltre occupato di supervisionare la pianificazione e l’introduzione del pilota di Enstone nel simulatore di giri. Dal 2011, Nick è stato Ingegnere Capo responsabile della pianificazione e della delivery dei veicoli vincenti E20 ed E21. Il 2013 ha visto Nick assurgere al ruolo di Direttore Tecnico ed assumere responsabilità nella direzione della progettazione e nello sviluppo dei modelli E21, E22, E23 e R.S.16. Cosa ci può dire della R.S.16? La R.S.16 sarà il terzo veicolo prodotto da Enstone dall’epoca in cui sono entrati in vigore i regolament i per gli ibridi V6. Trae ispirazione da tutte le lezioni imparate dai due precedenti modelli e può essere considerata come un’evoluzione delle E22 ed E23. Per il secondo anno consecutivo abbiamo cambiato la Power Unit e alcuni elementi del periodo di sviluppo della R.S.16 sono stati molto brevi, ma pensiamo di poter contare su una solida base da cui partire per lavorare. Ci possiamo aspettare sorprese dalla R.S.16? Vogliamo una base solida che ci consenta di introdurre sviluppi per tutto l’anno. Per la prima sequenz a non dovrebbero esserci sorprese, ma lavoreremo su tutta una serie di aspetti per migliorare il veicolo durante tutta la stagione e porremo le basi per il 2017 e gli anni futuri. Sono stati molto serrati i tempi per la R.S.16? Molto. Eravamo avanti con lo sviluppo del telaio con la precedente Power Unit, ma l’attenzione si è spostata mano a mano che cresceva la probabilità – probabilità che alla fine si è confermata – che saremmo tornati a far parte della famiglia Renault. È giusto dire che siamo stati molto, ma molto impegnati! Quanto è diversa la situazione tecnica a d Enstone rispetto a quella di dodici mesi fa? Ora siamo Renault e abbiamo di fronte a noi un progetto a lungo termine, ciò che è molto emozionante. Ora siamo in grado di pianificare a lungo termine, il che ci aiuta a sviluppare e ci consente di spaziare in nuove aree. Abbiamo già visto che possiamo fare straordinari progressi in breve tempo senza le lotte che abbiamo dovuto portare avanti l’anno scorso per approntare tutti i componenti dell’auto. Quale equilibrio si può trovare tra il programma a lungo termine e le esigenze di breve termine per la sfida 2016? A breve termine ci troviamo a compiere una specie di gioco di prestigio. Si è trattato di un cambiament o molto tardivo nel programma di sviluppo del veicolo 2016, e ciò ha comportato una tabella di marcia molto serrata con il telaio. È stato un programma molto intenso, ma abbiamo visto che, con l’omologazione del telaio, possiamo reagire velocemente e fare un ottimo lavoro. I dipendenti di Enstone 11 hanno risposto stupendamente. Dopo le difficoltà del passato, sono tutti tornati ed hanno ingranato la quarta lavorando senza sosta sui compiti più immediati. È uno spettacolo! Quali sono gli obiettivi tecnici della stagione? Ci concentriamo sullo sviluppo degli elementi di base che ci aiuteranno a crescere per il 2017. Intendiamo migliorare l’affidabilità, accrescere l’integrazione tra telaio e Power Unit, il tutto con l’obiettivo di ottenere in futuro un veicolo molto più integrato. La nostra attenzione si concentra molto anche sulla costruzione del team e delle infrastrutture. Nel 2016 dovremo far uscire l’auto e trarre insegnament i direttamente sul campo mano a mano che costruiamo il team piuttosto di limitarci a fissare obiettivi di prestazioni da ottenere in pista. Quanti cambiamenti si aspetta nell’infrastruttura di Enstone? Rinforzare i molti dipartimenti di Enstone fa decisamente parte dell’attuale programma e stiamo facendo colloqui per molte nuove posizioni. Alla fine del 2013 eravamo circa 100 addetti in meno di quant o fossimo prima. Il compito ora consiste nell’assumere il personale migliore per costruire strategicament e il team nel corso del 2016. Abbiamo anche accesso a più risorse fisiche di prima, per cui possiamo sviluppare completamente i nostri dipartimenti così come sono adesso, per consentire il pieno utilizzo del personale su cui possiamo contare attualmente. 12 DOMANDE & RISPOSTE - REMI TAFFIN Direttore Tecnico Motore – Renault Sport Formula One Team Rémi si assume tutta la responsabilità per la Power Unit sviluppata da Renault presso lo stabilimento di Viry-Châtillon. Lavorando in stretta collaborazione con Nick Chester, Rémi garantisce che il team tecnico produca una Power Unit ottimizzata in grado di funzionare in perfetta armonia con il telaio. Remi è entrato a far parte di Renault Sport nel 1999, lavorando per tutta la panoplia di clienti Renault , tra cui British American Racing, Arrows, Benetton e Renault F1 Team. Ha anche collaborat o direttamente con due Campioni del Mondo, Jenson Button e Fernando Alonso, sostenendo quest’ultimo con le proprie competenze tecniche, fino alla vittoria nei due anni in cui si è aggiudicato il titolo. Rémi è passato poi alla gestione delle attività su pista con la creazione di Renault Sport F1 nel 2011, assumendosi la responsabilità della performance in gara del motore dei partner di Renault Sport F1. Presenziando a tutte le gare e ai collaudi per l’intera stagione, Rémi ha garantito il supporto cliente ai team con veicoli che montavano motori Renault e si è rivelato di grande aiuto nei quattro titoli mondiali ottenuti da Red Bull Racing nell’era V8. Nel 2015 è diventato Direttore delle Operazioni, gestendo i team di tecnici ed ingegneri nei reparti Dynos (banchi di prova per test dinamometrici) e Assemblaggio presso lo stabilimento di Viry e garantendo una transizione senza intoppi alla competizione tramite la supervisione dei tecnici integrati nei team partner di Renault. Com’è stata accolta a Viry-Châtillon la notizia che Renault avrebbe riacquisito la proprietà del team? Naturalmente erano tutti molto entusiasti di questa notizia a Viry. Dopo un lungo periodo di successi nell’era V8, non abbiamo avuto un buon 2014 e siamo dovuti giungere fino a metà 2015 prima di tornare in pista e poterci rimettere in sesto. Nel 2016 abbiamo la sensazione di poter finalmente prendere una boccata d’aria e guardare dove stiamo andando. Sappiamo che quest’anno sarà difficile e tutti si aspettano di dover far fronte ad una sfida, ma è una bella sensazione avere un piano a lungo termine e una direzione da seguire. Quali sono i principali cambiamenti apportati alla Power Unit Renault quest’anno? Se riguardiamo il 2015, abbiamo introdotto alcuni nuovi concept verso la fine dell’anno con lo ‘Spec D’. Se a quel punto non avevamo utilizzato tutti i concept che avevamo sviluppato, il collaudo su pista in Brasile ci ha fornito informazioni utilissime. In particolare, stavamo lavorando sulla camera di combustione e sul turbo per aumentare le prestazioni senza sacrificare l’affidabilità. La Power Unit che utilizzeremo a Melbourne è la mera continuazione del lavoro che abbiamo cominciato l’anno scorso, ma ci sono add-on che hanno spinto anche oltre i concept. Ci sono anche altri comparti su cui stiamo lavorando, per cui ci saranno ulteriori migliorie introdotte nel corso della stagione, ma quello che vedremo a Melbourne sarà già un bel passo avanti rispetto a dove ci eravamo fermati nel 2015. Tuttavia, dobbiamo guardare al 2016 come all’anno in cui porre le basi per il 2017, l’anno in cui ci aspettiamo che la partnership sia maturata. Quali sono gli obiettivi realistici per quest’anno? Dobbiamo ammettere che il lavoro per l’integrazione della nostra Power Unit nel telaio è cominciato molto tardi e stiamo facendo del nostro meglio in condizioni particolarmente sfidanti, per cui dobbiamo essere realistici sui risultati del 2016. Dobbiamo continuare a fornire un motore affidabile e competitivo, ma dobbiamo anche stabilire legami forti e duraturi con il team di Enstone che è responsabile del telaio. È un vantaggio conoscere già molti membri del personale e le loro metodologie, ma ci vorrà del tempo per tirar fuori il meglio gli uni e dagli altri. Alla fine, lavorare bene insieme ci permetterà di sviluppare la Power Unit e il telaio più velocemente ed efficacemente, ma per riuscirci ci vuole tempo. Sono stati apportati cambiamenti significativi a Viry in seguito alla decisione di ricostituire il team? 13 Mentre Enstone sta ripartendo, per Viry si tratta più di proseguire sul precedente slancio. Non abbiamo apportato grossi cambiamenti operativi dall’annuncio; è più questione di mettere le cose a posto. Abbiamo effettuato ingenti investimenti per l’applicazione dei nuovi regolamenti sulle Power Unit, compresi i nuovi banchi di prova per test dinamometrici, gli aggiornamenti software e il personale supplementare. Con un team che lavora per gli stessi obiettivi e con le stesse tempistiche, ora possiamo trarre pienamente vantaggio dai precedenti investimenti. Renault si impegna a lungo termine con una piattaforma solida e possiamo sviluppare anche strategie altrettanto a lungo termine. 16 –SPECIFICHE TECNICHE Telaio Monoscocca in composito di alluminio a nido d’ape e fibra di carbonio stampato, realizzato da Renault Sport Formula One Team e progettato per offrire massima robustezza con un peso minimo. Power unit Renault installata come element o strutturale attivo. Sospensione anteriore I bracci oscillanti superiori e inferiori in fibra di carbonio azionano un bilanciere interno attraverso un sistema push-rod. Questo è collegato a una barra di torsione e a smorzatori montati all’interno della sezione anteriore del monoscocca. Montanti in alluminio e ruote OZ lavorate in magnesio. Sospensione posteriore Bracci oscillanti superiori e inferiori in fibra di carbonio con barre di torsione azionate da un sistema pull-rod e smorzatori montati trasversalmente all’interno della scatola del cambio. Montanti in alluminio e ruote OZ lavorate in magnesio. Trasmissione Cambio in titanio semi-automatico a otto velocità con retromarcia. Sistema “quickshift” per massimizzare la velocità di cambiata. Sistema di alimentazione Centralina Cella combustibile ATL in gomma con rinforzo in Kevlar. Impianto frenante Posto guida Dischi e pastiglie in carbonio. Pinze AP Racing. Pompe freni AP Racing. Centralina elettronica standard Microsoft MES. Sedile guidatore rimovibile realizzato in composito di carbonio di forma anatomica, con cintura di sicurezza da corsa a sei o otto punti. Nel volante sono integrati i comandi dei cambi marcia, la leva della frizione e il comando di regolazione dell’alettone. Dimensioni e Peso Carreggiata anteriore: 1450 mm Carreggiata posteriore: 1400 mm Altezza complessiva: 950 mm Larghezza complessiva: 1800 mm Peso complessivo: 702kg, con pilota telecamere e zavorra 14 R.E.16 – SPECIFICHE TECNICHE Motore Cilindrata 1.6L V6 Numero cilindri 6 Massimo numero giri 15.000 g/min Pressione di sovralimentazione Turbocompressore unico, pressione di (generalmente 4 bar ass.) Massimo flusso carburante 100kg/ora Quantità carburante consentita per gara 100kg Configurazione 90° V6 Alesaggio 80mm Corsa 53mm Altezza albero motore 90mm Numero valvole 4 per cilindro, 24 Terminali di scarico Scarichi separati per turbina e valvola di regolazione flusso gas esausti sull’asse longitudinale della vettura Alimentazione Iniezione diretta sovralimentazione Sistemi di Recupero Energetico Giri MGU-K Max. 50.000 g/min Potenza MGU-K Max. 120kW Energia recuperata dalla MGUK Max. 2 MJ/giro Energia rilasciata dalla MGU-K Max. 4 MJ/giro Giri MGU-H >100.000 giri/min Energia MGU-H recuperata dalla Illimitata Dati generali Peso Min 145kg Numero di Power Unit consentite per pilota nel 2016 5* Potenza complessiva Circa 875 CV *Scendono a 4 se il calendario include 20 GP o meno 15 illimitata I NOSTRI PILOTI JOLYON PALMER Pilota ufficiale #30 Jolyon Palmer ha esordito nelle gare di Formula 1 per Renault Sport Formula One Team, dopo aver vestito i panni di terzo pilota per la versione precedente di Enstone nel team Lotus F1 nel 2015. È assurto agli onori della Formula 1 sulla scia della vittoria conseguita nella stagione 2014 del campionato GP2, dove si è distinto per essere stato il primo pilota britannico a vincere questa serie propedeutica alla F1 dall’epoca di Lewis Hamilton nel 2006. Guidando per il prestigioso team frances e DAMS, il pilota venticinquenne ha stabilito il record per il punteggio più alto conseguito in una stagione, ottenendo 256 punti. Si è qualificato in pole position per sette volte, ha vinto quattro gare (in Bahrein, Monaco, Monza e Sochi) e si è assicurato altri otto piazzamenti sul podio riuscendo ad aggiudicarsi il campionato quando ancora mancavano tre gare alla fine. Prima del GP2, Jolyon si era distinto con una stagione degna di nota nel Campionato FIA di Formula 2 nel 2010 dove si è piazzato al secondo posto dopo aver dominato la prima metà del campionato. Aveva soffiato sul collo di quello che alla fine sarebbe stato il campione, Dean Stoneman, per tutto il tempo fino all’ultima gara della stagione, riuscendo ad ottenere ben cinque vittorie, dieci piazzamenti sul podio e cinque pole position. Dati salienti Data di nascita: 20 gennaio 1991 Luogo di nascita: Horsham, Regno Unito Nazionalità: Britannica Sito Web ufficiale: www.jolyonpalmer.com Twitter ufficiale: www.twitter.com/JolyonPalmer Pagina Facebook ufficiale: www.facebook.com/jolyonpalmer DOMANDE & RISPOSTE Come si sente quando pronunciano il titolo: Jolyon Palmer pilota ufficiale di Renault Sport Formula One Team 2016? Mi sento benone! Non vedo l’ora di cominciare! È stato un inverno lungo, ma anche molto utile per prepararsi. Ho passato molto tempo ad Enstone e mi sono allenato molto duramente. A fine mese tornerò in pista a Barcellona. Non potrei essere più pronto. Che differenza c’è tra l’essere il terzo pilota di un team privato e il pilota ufficiale del team di un Costruttore? È un bel cambiamento! Un progetto molto emozionante ed è meraviglioso esservi coinvolto fin dall’inizio. È stato fantastico essere annunciato come pilota ufficiale del 2016, e l’importanza di questo titolo è ulteriormente aumentata dopo aver confermato il fatto che Renault ha acquistato il team e si sta impegnando fortemente per il futuro. L’anno scorso ha posto ottime basi per me e ora siamo solo agli inizi ma abbiamo tutti una grandissima opportunità da cogliere. Essere il pilota ufficiale del team di un affermato Costruttore di Formula 1… non potevo sognare di meglio. Cosa ha visto cambiare ad Enstone nelle ultime settimane? Ho avvertito un cambiamento immediato nell’energia che avvolgeva lo stabilimento e in brevissimo tempo tutte le macchine sono ripartite e i materiali hanno cominciato ad arrivare. C’è un’atmosfera così positiva nello stabilimento, ci sono aspettative per il futuro; c’è un team che ha riacquistato vitalità ed è nuovamente pronto a darsi da fare. Sarà un anno di transizione, venendo dal periodo difficile di fine 2015, per cui sarà mio compito fare del mio meglio nel mio lavoro, mentre il team crescerà e si svilupperà per tutta la stagione. Il potenziale è immenso. Qual è il suo approccio rispetto alla nuova stagione ? 16 Voglio essere il più preparato possibile ed affrontare le sfide mano a mano che si presentano. È stata una buona cosa poter contare sulla sospensione invernale per rimettermi in forma mentalmente e fisicamente. Mi concentro sul lavoro che mi attende. Una volta che saremo in grado di tes tare il veicolo direttamente in pista, potremo programmare meglio il nostro approccio. Per il momento ci sono talmente tante incognite prima di mettersi in moto. Si tratta di una nuova auto, di un nuovo motore e di nuovi proprietari. Voglio solo fare del mio meglio e potermi dire soddisfatto di ciò che avrò fatto per la fine dell’anno. È pronto ad affrontare il grande aumento di lavoro che l’aspetta ? Certo che lo sono e non vorrei fosse altrimenti! Sono un pilota di Formula 1, per cui non vedo l’ora di affrontare il tutto. L’anno scorso è stato più intenso di quanto mi aspettassi e mi sono reso conto di quanto i piloti abbiano da fare. Non c’è solo il lavoro in pista, ma anche il viaggio per arrivarci e il tempo trascorso nello stabilimento e per gli altri eventi. Ora, facendo parte di un team – con concessionarie un pò dappertutto – ci sarà davvero molto da fare lavorando con la famiglia Renault e i suoi amici. Il carico di lavoro fa parte integrante della vita del pilota. Sono certo che vedrò posti interessanti e incontrerò gente adorabile per tutta la stagione. Si preannuncia un anno molto impegnativo e, si spera, anche molto positivo. Cosa ha fatto per prepararsi? L’allenamento invernale è stato davvero intenso e molto positivo. Quando non si ha la possibilità di guidare, è buona norma lavorare sulla propria forma fisica. Purtroppo ho dovuto lottare con il tempo britannico, per cui ho fatto parecchie attività in palestra! Sono un amante del bel tempo, ma sono uscito a correre quando smetteva di piovere! Parla francese? Ho fatto un pò di francese a scuola, ma sicuramente dovrò rispolverarlo! Ci saranno certament e tantissime persone con cui parlare francese e siamo tutti coinvolti in questo magnifico progetto con grandi obiettivi da raggiungere. Date principali: 2015 – Formula 1 Jolyon comincia la sua carriera in Formula 1 con il team Lotus sottoponendosi a un grande lavoro sulle prove libere e continuando, nel contempo, a svolgere altri compiti di terzo pilota tra cui la partecipazione al programma di simulazione. 2011-2014 – Campionato GP2 Nel 2014 conclude la stagione del GP2 con stile affermandosi come campione con ben quattro vittorie, sette posizionamenti sul podio e un record per aver accumulato 256 punti complessivi e 19 punti consecutivi. Il pilota britannico aveva esordito nel Campionato GP2 nel 2011, posizionandosi tra i primi dieci nella prima corsa svoltasi ad Abu Dhabi e continuando ad accumulare punti nel primo anno. L’anno successivo affianca l’attuale pilota di Sauber, Marcus Ericsson, nel team iSport International. L’inizio della stagione è rovinata da problemi all’impianto elettrico, sebbene poco dopo il cambiamento del telaio abbia consentito a Jolyon di catapultarsi al sesto posto a Monac o, prima di vincere la successiva prova sprint, sempre nel Principato. Il 2013 si è rivelato un buon precursore della stagione in cui Jolyon avrebbe vinto il campionato, ottenendo la vittoria in Ungheria, dominando la corsa a Singapore e finendo al settimo posto in classifica. 2009-2010 – Campionato FIA di Formula 2 Jolyon consegue un sesto posto come sua migliore prestazione nel primo anno di attività e comincia il secondo anno con la vittoria di Silverstone, la prima vittoria in F2 per un pilota britannico da quando suo padre Jonathan si era affermato al Mugello nel 1983. Continua ad impressionare il pubblico e già dalla terza gara a Monza si piazza in testa alla classifica per scivolare, proprio alla fine, in seconda posizione dopo Dean Stoneman. 2007- 2008 – Formula Palmer Audi Jolyon conclude al 12° posto la sua gara di esordio a Silverstone prima di migliorare i risultati e conseguire le vittorie di Brands Hatch e Oulton Park. Un infortunio con il quad gli impedisce di 17 concludere la sua prima stagione, ma si rimette abbastanza in fretta da continuare a combattere per il titolo nel 2008, finendo al terzo posto dopo aver vinto a Spa e aver ottenuto 11 piazzamenti sul podio. KEVIN MAGNUSSEN Pilota ufficiale #20 Kevin Magnussen sale incredibilmente sul podio fin dal suo debutto in Formula 1 nel 2014 piazzandosi secondo nel Gran Premio d’Australia e diventando il primo esordiente a riuscire in questa impresa alla sua prima partecipazione a un GP, dopo Lewis Hamilton nel 2007. Entra nel Renault Sport Formula One Team con una grande voglia di successo, dopo un anno senza corse nonostante una bellissima stagione da esordiente. In passato, Kevin aveva conseguito il titolo della Formula Renault 3.5 series 2013 con cinque vittorie e 13 piazzamenti sul podio battendo il rivale Stoffel Vandoorne. Nel 2012 si era guadagnato il podio agli esordi nella Formula Renault 3.5, mentre nella precedente stagione si era piazzato secondo nella F3 britannica. Dati salienti Data di nascita: 5 ottobre 1992 Luogo di nascita: Roskilde, Danimarca Nazionalità: Danese Sito Web ufficiale: www.kevinmagnussen.com Twitter ufficiale: www.twitter.com/kevinmagnussen Pagina Facebook ufficiale: (da confermare) Partecipazione a Gran Premi: 20 Piazzamenti sul podio: 1 Vittorie: 0 DOMANDE & RISPOSTE Cosa significa per lei il ritorno alla Formula 1 con il Renault Sport Formula One Team? Provo una sensazione incredibile e per me significa così tanto. Non vuol dire solo correre in Formula 1, ma anche ai massimi livelli. Renault Sport si batterà per vincere i campionati del mondo in futuro, ci sarà una fase iniziale di costruzione, ma poi il loro scopo è vincere ed è un obiettivo che condivido. Non posso credere di far parte di questa realtà. Fino a che punto questi ultimi anni sono stati come le montagne russe per lei? Mi sono formato il carattere! Nel 2014 ho fatto la stagione con McLaren e ho avuto la sensazione di essermela cavata bene contro un ex campione del mondo. Essere sostituito l’anno dopo è stata dura, anche se il team poteva contare su una compagine molto forte. Ho gareggiato fin da quando avevo sei anni per cui starmene seduto in panchina non rientrava sicuramente nei miei piani. Ha qualcosa da dimostrare con il suo ritorno alle gare di Formula 1? Spero di riuscire a dimostrare tante cose. Sono estremamente motivato dopo un intero anno passato lontano. Sono rimasto seduto a bordo pista durante le gare per così tanti weekend che ora ho voglia di tornare e dimostrare quanto valgo. Ho gareggiato per tutta la vita e non vedo proprio l’ora di ritornare a correre, tanto più con Renault Sport! Cosa ha fatto per essere sicuro di essere pronto a correre nel caso in cui si presentasse un’opportunità? Non dovendo partecipare alle gare l’anno scorso ho avuto più tempo per allenarmi e ora mi sento in piena forma proprio per questo. Sono pronto da un punto di vista fisico. Non ho passato tanto tempo sulle auto da competizione, ma per quel poco che ci sono stato, mi sono sentito perfettamente a mio agio. Mi ha sempre stupito constatare con quanta velocità io sia in grado di riadattarmi alla guida anche 18 dopo lunghi periodi di pausa. Sono stato quasi immediatamente sul pezzo quando ho collaudato la Porsche Le Mans e ciò mi accade ogniqualvolta mi ritrovo in un veicolo di Formula 1. Sono pronto. È un nuovo progetto entusiasmante, ma c’è così tanto da fare in così breve tempo ; quale sarà il suo contributo? Ho tanto da dare. Sono stato associato ad una grande scuderia di Formula 1 per cinque anni e ne ho passati tre ad affinare le mie capacità di guida e collaudo. Pur potendo contare su un’unica stagione di partecipazione alle corse, ho una buona esperienza. Non vedo l’ora di cominciare a partecipare a un grande progetto come quello del team Renault. Sono davvero felice di farne parte. Com’è stata la sua storia passata con Renault? Conosco bene questa Marca perché ho corso nelle categorie junior come la Formula Renault 2.0, e nel 2013 ho vinto la Formula Renault 3.5 Series. Nella mia testa c’è un collegamento e mi ricordo bene le stagioni fatte nella World Series by Renault, sono state bellissime esperienze. Spero di aggiungere a queste bellissime esperienze anche il 2016 e gli anni futuri. Date principali 2014 – 2015 In gara con McLaren-Honda L’esordio di Kevin in Formula 1 è perfetto con un secondo posto al Gran Premio d’Australia. Dimostra di essere un valido compagno per il Campione del Mondo del 2009 Jenson Button, accumulando regolarmente punti per tutto il 2014. Con l’arrivo di Honda, Kevin si ritrova relegato in panchina in favore di Fernando Alonso, due volte Campione del Mondo. 2012 – 2013: Formula Renault 3.5 Kevin colpisce tutti classificandosi tra i primi tre nella sua prima corsa di Formula Renault 3.5 con Carlin nel 2012. Nella sua stagione da esordiente registra tre pole position e una vittoria a Spa concludendo con un settimo posto in classifica. Nel 2013 ottiene il titolo con DAMS e si sbarazza di concorrenti temibili del calibro del terzo pilota di McLaren-Honda, Stoffel Vandoorne. Il danese conclude la stagione con cinque vittorie e tredici piazzamenti sul podio e si assicura il titolo all’ultimo giro sul Circuito di Catalogna . 2011: Formula 3 britannica La lunga battaglia portata avanti in questa stagione con l’attuale pilota di Formula 1 della scude ria Sauber Felipe Nasr si dimostra la principale attrattiva del campionato britannico di Formula 3 2011. Erano compagni di squadra per il prestigioso team delle monoposto Carlin, ma Nasr è stato in grado di infilare i risultati uno dopo l’altro relegando Kevin nel ruolo di secondo classificato nel campionato , arrivando comunque prima di piloti del calibro di Valtteri Bottas e Roberto Merhi. 2010: Formula 3 tedesca Kevin parte tardi, ma si assicura il terzo posto nel campionato tedesco di Formula 3 2010 dopo una stagione passata a misurarsi con Stef Dusseldorp. Magnussen comincia l’ultima gara con due punti di vantaggio, prima di sconfiggere il rivale nell’ultimo scontro. Può così arrivare terzo e guadagnarsi gli onori del Campionato Esordienti piazzandosi prima di Daniel Abt e Felix Rosenqvist. 2009: Formula Renault 2.0 Tenendosi in equilibrio tra le categorie Formula Renault 2.0 del NEC e dell’Eurocup, Kevin divent a protagonista di entrambi i campionati dopo aver raccolto una vittoria e 12 podi in 14 gare. Può così passare alla più prestigiosa Formula Renault 3.5 series. 2008: Danish Formula Ford, ADAC Formel Masters Series Dopo un’impressionante carriera nel mondo dei kart, il pilota danese si sposta sulle monoposto e da subito non passa inosservato vincendo il campionato Formula Ford nel suo Paese natio. Non accontentandosi di questo campionato, corre anche in sei gare dell’ADAC Formel Masters. 19 ESTEBAN OCON Terzo pilota e pilota di riserva Il bel talento francese Esteban Ocon ritorna a Enstone nel 2016 come terzo pilota e pilota di riserva di Renault Sport Formula One Team. Già inserito nel programma Junior della scuderia Lotus F1, il 2015 sarà un anno che Esteban potrà difficilmente dimenticare, essendosi aggiudicato il campionato GP3 dopo aver avuto la meglio su Luca Ghiotto. Quattordici piazzamenti sul podio, compresa una serie di nove secondi posti, hanno dimostrato la sua incredibile determinazione nell’ambire allo scettro. Nel 2014 Esteban sconfigge Max Verstappen conquistando la corona anche del Campionato europeo FIA di Formula 3 e concludendo l’anno con un veicolo del team Lotus F1 alla fine dei collaudi della stagione. Nelle successive corse per Force India dà prova di tutte le sue capacità. Esteban entra a far parte di Renault Sport, ma continua a rientrare nel programma Junior di Mercedes-Benz. L’anno prima si era battuto contro Pierre Gasly e Oliver Rowland nell’Eurocup Formula Renault 2.0. Dati salienti: Data di nascita: 17 settembre 1996 Luogo di nascita: Normandia, Francia Nazionalità: Francese Sito Web ufficiale: www.esteban-ocon.com Twitter ufficiale: www.twitter.com/oconesteban Pagina Facebook ufficiale: www.facebook.com/esteban.ocon DOMANDE & RISPOSTE Come ci si sente a essere presentato come il terzo pilota di Renault Sport Formula One Team? Sono estremamente felice di far parte del team di Renault al suo rientro in Formula 1. Alla fine dell’anno scorso ho firmato per rientrare nel programma Junior di Mercedes-Benz a lungo termine e ora sono molto orgoglioso di essere stato scelto anche per aiutare quest’anno il Renault Sport Formula One Team. Non solo come pilota francese con una scuderia francese, ma anche perché posso continuare a costruire quello che avevo già cominciato a fare qualche anno fa con Enstone. Com’è la sua storia con Enstone? Una parte del mio cuore è rimast in quell’angolo di campagna inglese. Sono cresciuto lì e quel posto l’ho visitato per la prima volta a 13 anni quando praticavo ancora il go-kart. Enstone mi ha conquistato: la gente, la tecnologia, semplicemente incredibile. Ho fatto parte della famiglia Enstone nelle categorie Junior fino alla fine del 2014 e ho persino avuto la mia prima esperienza in Formula 1 quello stesso anno durante un weekend con il team ad Abu Dhabi. Conosco tanta gente di Enstone e ho imparat o tante cose da loro. Sono ancora giovane, ma abbiamo già una lunga storia insieme. Qual è il suo approccio alla stagione che l’aspetta? Voglio imparare più che posso e assorbire tutte le informazioni come una spugna. Voglio essere pront o a saltare in auto in qualsiasi momento. E aiutare il team ogniqualvolta potrò. È un’incredibile opportunit à per me e voglio essere pronto per compiere il passo successivo! A parte il suo ruolo con il Renault Sport Formula One Team, cos’altro intende fare? La mia carriera è gestita da Mercedes dalla fine del 2014 e sono diventato a pieno titolo Junior Mercedes alla fine della scorsa stagione, dopo aver vinto il campionato GP3. Anche nel mio nuovo ruolo di terzo pilota di Renault Sport Formula One Team, continuo ad essere un membro a lungo termine della famiglia Mercedes e devo ringraziare Mercedes e Renault per averlo reso possibile. Ci sono anche alcune opportunità per correre quest’anno, ma non è ancora stato deciso niente. È un’opportunità incredibile essere guidati e sostenuti da Toto (Wolff) e Mercedes – e avere l’onore di rappresentare una Marca come Renault in Formula 1! 20 Date principali 2014 – 2015: Campionato GP3 La stagione di esordio nel campionato GP3 si conclude con la vittoria dopo che Esteban sconfigge il rivale più diretto, Luca Ghiotto. Pur vincendo un’unica gara – altre due vittorie sono state revocate per problemi tecnici – Esteban si è rivelato un assiduo del podio finendo per ben quattordici volte nelle prime tre posizioni. Esteban rientra anche nel programma di sviluppo dei piloti di Mercedes F1 e partecipa ai collaudi del team Force India F1. 2014: Campionato europeo FIA di Formula 3 Max Verstappen è l’unico pilota che si sia potuto quanto meno avvicinare a Esteban nel Campionat o europeo di Formula 3 del 2014. Dopo essere entrato nella prestigiosa squadra Prema Powerteam in seguito al Gran Premio di Macau, Esteban si erge ai vertici della classifica dalla prima gara e vince il campionato quando ancora manca una corsa alla conclusione. In quella stagione si aggiudica nove vittorie e un totale di 21 piazzamenti sul podio. Il successo ottenuto gli permette di guadagnarsi un test con il team Lotus F1 ad Abu Dhabi e l’esordio nella Race of Champions. 2012 – 2013: Formula Renault 2.0 Esteban esordisce su una monoposto nel 2012, partecipando all’Eurocup Formula Renault 2.0 con Koiranen Motorsport. Nel primo anno guadagna quattro piazzamenti a punti, ma nessuno di questi gli è più gradito del podio che ottiene in casa propria a Le Castellet. Esteban associa questa campagna alla stagione nella Formula Renault 2.0 Alps, guadagnando due podi sul circuito del Red Bull Ring. Nel 2013, passa al team ART Junior e si aggiudica la prima vittoria sul suo circuito preferito, Le Castellet, facendosi strada verso il terzo posto in classifica. 21 RENAULT SPORT ACADEMY La storia di Renault, caratterizzata dalla formazione di giovani piloti di grande talento, prosegue con la creazione di Renault Sport Academy di Renault Sport Racing, che ha l'obiettivo di trovare i futuri Campioni del Mondo di Formula 1 per Renault Sport. Renault Sport Academy utilizzerà le diverse piattaforme di Renault Sport Racing e le sue strutture globali nel campo del motorsport per trovare nuovi talenti da formare, coinvolgendo i vari Paesi in cui Renault è presente nella ricerca di giovani piloti a livello locale. Quattro sono i piloti che parteciperanno all’Academy; il campione in carica della Formula Renault 3.5 Series, Oliver Rowland e, provenienti dal campo di gara 2015 della Eurocup Formula Renault 2.0 e della Formula Renault 2.0 Alps, il vincitore Jack Aitken, il secondo classificato Louis Delétraz e, a completare il podio, Kevin Joerg. I piloti parteciperanno alle competizioni del 2016 con il sostegno di Renault Sport Racing. Rowland correrà in GP2, Delétraz prenderà parte alla F3.5 V8 Series, il cui nome è stato appena modificato, mentre Aitken e Joerg gareggeranno in GP3. Ciascun pilota avrà obiettivi s pecifici da raggiungere per crescere nel mondo dello sport automobilistico. L'obiettivo di Renault Sport Academy è di far crescere il pilota all'interno di Renault Sport Racing. A Parigi, i piloti che fanno parte dell’Academy saranno istruiti sui valori fondamentali e sulla storia di Renault Sport Racing. Nel corso dell'anno si svolgerà un programma di allenamento completo, che sarà oggetto di valutazione presso la sede di Renault Sport Formula One a Enstone, e che prevede la partecipazione a sessioni di allenamento prima dell'inizio della stagione e a metà anno. È altresì previs t o uno stage a Enstone per capire come opera il Renault Sport Formula One Team. Il programma sarà gestito da Mia Sharizman Ismail ***, esperto di competizioni come Formula 1, GP2, GP3 e numeros e altre categorie. Nel corso della sua storia, Renault ha scoperto numerose future stelle della F1, tra cui Robert Kubica, Lucas di Grassi, Pastor Maldonado, Heikki Kovalainen, Jérôme d'Ambrosio e Romain Grosjean, i quali hanno partecipato a precedenti programmi piloti Renault. Guillaume Boisseau, Direttore Marche Gruppo Renault Renault vanta una storia eccezionale nel campo del motorsport e noi vogliamo che prosegua anche in futuro. Renault Sport Academy ci consente di formare nuovi talenti e di coinvolgere i mercati locali. Così il progetto acquista un significato importante per ogni Paese dove Renault Sport è presente e ci consente di pescare da un bacino più grande i piloti che porteranno la nostra bandiera ai più alti livelli nelle competizioni del futuro. Intervista con Frédéric Vasseur, Racing Director, Renault Sport Racing Cos’è Renault Sport Academy? Renault Sport Academy è un programma che evidenzia come Renault Sport Racing sia impegnata nella scoperta di giovani talenti per far crescere le future stelle della Formula 1. Si tratta di un programma completo che comprende tutto ciò di cui un giovane pilota ha bisogno per crescere e raggiungere i massimi risultati sportivi. Perché avete creato l’Academy? Intendiamo formare i campioni del futuro. Il motivo non è semplicemente altruistico; vogliamo che questi piloti diventino i futuri campioni del mondo di Formula 1 per Renault Sport e stiamo mettendo a loro disposizione tutti gli strumenti per raggiungere questo obiettivo. In ultima analisi, vogliamo che il futuro team piloti del Renault Sport Formula One Team provenga dalle fila di Renault Sport Academy. Cosa vi aspettate dai piloti che partecipano all’Academy? Saremo estremamente chiari con ogni singolo pilota su ciò che ci aspettiamo da lui in gara. Vogliamo vedere i migliori risultati possibili su pista, e sviluppare e migliorare il modo in cui il pilota affronta il 22 proprio compito, da ogni punto di vista. Vogliamo persone complete in grado di lavorare in maniera efficace ed efficiente con gli ingegneri e i meccanici, con i partner e gli sponsor. I PILOTI DELL’ACADEMY Oliver Rowland Età: 23 Nazionalità: Britannica Stagione 2015: vincitore Formula Renault 3.5 Series Vittorie: 8 Podi: 13 Campionati precedenti: 2015: 2014: 2013: 2012: 2011: 2010: 1° 4° 2° 3° 2° 7° Formula Renault 3.5 Series, Formula E, GP2 Formula Renault 3.5 Series Eurocup Formula Renault 2.0, 4° Formula Renault 2.0 NEC Eurocup Formula Renault 2.0 Formula Renault 2.0 UK Formula Renault 2.0 UK Winter Series Oliver Rowland ha avuto una stagione eccellente nel 2015, durante la quale ha ingaggiato una lunga battaglia con Matthieu Vaxiviere per il titolo della Formula Renault 3.5 Series. Rowland ha conquistato il campionato con una gara di anticipo, trovando un equilibrio perfetto tra il calendario della Formula Renault e alcune apparizioni in GP2, dove è anche riuscito ad andare a punti. Il pilota britannico ha iniziato la sua ascesa nel mondo dello sport automobilistico nelle gare di kart all’et à di sette anni, prima di debuttare nelle competizioni automobilistiche nel 2010 nella Formula Renault 2.0 UK Winter Series. Rowland si è distinto fin dalle prime fasi della carriera, conquistando il premio McLaren Autosport BRDC nel 2011 e riuscendo a provare l’emozione della Formula 1 alla guida di una McLaren. Lo scorso anno, il suo secondo in Formula Renault 3.5 Series, il pilota britannico ha conquistato il titolo e ha anche trovato il tempo di debuttare in Formula E. L'incredibile anno di Rowland lo porterà a gareggiare in GP2 con il supporto di Renault Sport Academy. Intervista con Oliver Rowland Come ha reagito quando ha saputo di essere stato selezionato per Renault Sport Academy? È un grande onore far parte dell’Academy. Molti piloti hanno avuto l'enorme fortuna di partecipare alle precedenti Academy organizzate da Renault ed io intendo sfruttare appieno questa possibilità. Sono molto felice di far parte della prossima generazione di piloti e il fatto che Renault Sport Racing creda nelle mie capacità mi riempie di orgoglio. Intendo ripagarli con ottime prestazioni e, spero, con tutta la mia carriera. In che modo la partecipazione all’Academy la aiuterà a crescere? Con il ritorno di Renault Sport in Formula 1 come scuderia, ritengo che l'obiettivo di lungo termine debba essere di contribuire alla crescita della scuderia e, speriamo, anche quello di vincere dei titoli mondiali. Questo percorso mi aiuterà a crescere come persona e come pilota. Sarà fondamentale allenars i correttamente, avere la giusta preparazione mentale e capire come funziona una scuderia di Formula 1. Che significato ha per lei vedere Renault in Formula 1? Avevo 13 o 14 anni e mi ricordo quando Fernando Alonso vinse due campionati con Renault; fu un evento fondamentale nella mia adolescenza, e penso che questo ritorno dia grandissimo impulso alla 23 Formula 1 dal punto di vista della forza dei costruttori. Renault manca da un pò di tempo in Formula 1. È fantastico vederli rientrare al 100% con l'impegno a conquistare i titoli in futuro. Il fatto di correre per Renault le dà più carica e una motivazione maggiore? Sicuramente, avere l'aiuto e la guida di una scuderia di Formula 1 è una grandissima motivazione, ma per me è ancora più speciale perché faccio parte della famiglia Renault fin dal primo giorno. Nei miei cinque anni al volante di monoposto ho sempre e solo guidato nelle serie minori Renault. Il fatto che mi apprezzino e mi sostengano nel 2016 è fantastico. 24 Jack Aitken Età: 20 Nazionalità: britannica Stagione 2015: vincitore Eurocup Formula Renault 2.0, 2° Formula Renault 2.0 Alps, vincitore ProMazda Wintercup Vittorie: 12 Podi: 17 Campionati precedenti: 2015: 2014: 2013: 2012: vincitore, Formula Renault 2.0 Alps, 1° Eurocup Formula Renault 2.0, 1° Pro Mazda Winterfest 7° Eurocup Formula Renault 2° Formula Renault 2.0 NEC 3° Dunlop InterSteps Championship, 2° Formula Renault BARC Winter Series Pochi piloti possono affermare di aver avuto un anno straordinario come Jack Aitken nel 2015. Vincitore di tre campionati, Aitken ha dovuto combattere fino in fondo per imporsi nella Eurocup Formula Renault 2.0, e ha conquistato il titolo nella Pro Mazda Winterfest per un solo punto. A completare uno strabiliante 2015, il giovane pilota ha anche prevalso in un terzo campionat o dominando la Formula Renault 2.0 Alps. Un risultato impressionante se si considera che Aitken si è fratturato la schiena nel corso dell’anno, un incidente che comunque lo ha fermato solo per due settimane. La carriera di Aitken è iniziata con i kart a sette anni, prima di passare alle automobili nella Formula Renault BARC Winter Series quattro anni fa. I successi sono giunti subito, Aitken si è piazzato secondo nella Formula Renault 2.0 NEC nel 2013, ha poi partecipato alla Eurocup Formula Renault 2.0 e lo scorso ha messo a segno la tripletta di cui sopra. Intervista con Jack Aitken Cosa significa far parte di Renault Sport Academy? Ha un grandissimo significato. Essere selezionato per un programma che punta alla Formula 1 è un’aspirazione per tutti i giovani piloti, è fantastico poter avere un primo contatto con la Formula 1. Dopo avere incontrato gli altri partecipanti all’Academy, mi sento ancora più emozionato. Cosa spera di ottenere dall’Academy? Renault conosce la Formula 1 alla perfezione. Sanno come trattare un pilota e come aiutarlo a migliorare. Non vedo l'ora di affrontare le pressioni insite in questo ruolo. In questo sport i risultati sono fondamentali ed è bello sentire addosso questo tipo di tensione. Che carica le ha dato questo ruolo? La carica è enorme. Mi ricordo cosa ha significato il programma Renault in passato per i piloti e ho visto come funziona. Significa essere sostenuto e aiutato e mi consentirà di imparare moltissimo. Quali sono i suoi progetti per il 2016? Quest'anno correrò in GP3, in quella che si presenta come una delle stagioni più competitive degli ultimi anni. Punto a vincere delle gare e ho le carte in regola per farlo. È troppo presto per prevedere chi conquisterà il titolo, ma spero di trovarmi in buona posizione verso la fine della stagione. 25 Louis Delétraz Età: 18 Nazionalità: svizzera Stagione 2015: 2° Eurocup Formula Renault 2.0, 1° Formula Renault 2.0 NEC, Formula Renault 3.5 series Vittorie: 12 Podi: 17 Campionati precedenti: 2015: 2014: 2013: 2012: 2° Eurocup Formula Renault 2.0, 1° Formula Renault 2.0 NEC, Formula Renault 3.5 series 2° Formula Renault 2.0 NEC, Formula Renault 2.0 Eurocup 19th Formula Renault 2.0 NEC Formula BMW Talent Cup Figlio di Jean-Denis Delétraz, che ha corso in Formula 1 e a Le Mans, Louis ha iniziato a farsi un nome nelle corse automobilistiche dopo essere finito secondo nella stagione 2015 nella Eurocup Formula Renault 2.0. Delétraz ha iniziato a correre sui kart a 10 anni e ha subito dimostrato tutto il suo talento vincendo divers i titoli. Questi successi hanno portato Delétraz a debuttare in Formula BMW nel 2012 per poi passare alla Formula Renault 2.0 NEC l'anno seguente. Delétraz ha dimostrato di essere subito in grado di vincere e nel 2015 ha corso in Formula Renault 2.0 NEC e nella Eurocup Formula Renault 2.0. Lo svizzero è riuscito a gareggiare nei due campionati con grande esperienza, conquistando il titolo nella Formula Renault 2.0 NEC e finendo secondo nella Eurocup Formula Renault 2.0. Intervista con Louis Delétraz Cosa significa poter lavorare con una Marca famosa come Renault in una fase così precoce della sua carriera? È una grandissima conquista! Renault vanta un’esperienza enorme in ambito sportivo e ha ottenuto risultati eccellenti in oltre 40 anni di Formula 1. Far parte della Academy è un’emozione incredibile, mi rende felice e anche orgoglioso. Si tratta di una possibilità fantastica e voglio sfruttarla al massimo. Cosa spera di ottenere dall'esperienza con la Academy? Lo scorso anno, guidando nella Eurocup Formula Renault 2.0, mi sono avvicinato a Renault e ho visto da vicino di cosa sono capaci. Ho vissuto dei momenti fantastici durante la mia carriera n ei loro campionati e dopo averli visti al lavoro, non vedo l'ora di collaborare con loro in Formula 1. Sarà una chance meravigliosa per il mio futuro. Le dà una grande carica essere stato selezionato per Renault Sport Academy? Si tratta di una motivazione enorme. La Formula 1 è il mio sogno e per arrivarci è necessario il support o di un team di Formula 1. Ricevere questa possibilità da Renault è estremamente importante e mi rende ancora più determinato a vincere. La stagione 2016 sta per iniziare, che cosa si aspetta? Quest'anno correrò in F3.5 V8 e sarà molto utile. Nonostante il cambiamento di nome, telaio e motore sono sempre Renault. Sarà anche il mio primo anno su una vettura che ha un comportamento non lontano da quello di una Formula 1 per cui avrò la possibilità di imparare tanto. Correrò con la Fortec Motorsport, hanno vinto il campionato lo scorso anno con il mio compagno di Academy Oliver Rowland. Avrò una macchina vincente, ora tocca a me conquistare il gradino più alto del podio. 26 Kevin Joerg Età: 20 Nazionalità: svizzera Stagione 2015: 2° Formula Renault 2.0 NEC, 3° Eurocup Formula Renault 2.0 Vittorie: 3 Podi: 17 Campionati precedenti: 2015: 2014: 2013: 2012: 2011: 2° 6° 4° 6° 4° Formula Renault 2.0 NEC, 3° Eurocup Formula Renault 2.0 Eurocup Formula Renault 2.0, 13th Formula Renault 2.0 NEC Formula Renault Alps, Eurocup Formula Renault 2.0 Formula Abarth BMW Talent Cup Kevin Joerg ha vissuto da protagonista il 2015, giungendo secondo nella Formula Renault 2.0 NEC e terzo nella Eurocup Formula Renault 2.0. Il giovane pilota svizzero si è distinto per il suo talento nei kart, poi è passato alla Formula BMW e alla Formula Abarth. Nel 2013 Joerg ha partecipato al GP3 Young Driver Test prima di correre in Formula Renault 2.0 Alps e in Formula Renault 2.0 NEC. Intervista con Kevin Joerg Cosa ha provato quando ha sentito il suo nome tra i membri di Renault Sport Academy? È stata una sensazione bellissima. Sapere che se lavorerò bene avrò la possibilità di correre in Formula 1 è incredibile. È una di quelle situazioni che ti possono cambiare la vita. Sono felicissimo e non vedo l'ora di iniziare. Il programma della Academy è molto promettente, Renault è una Marca top. Essere stato scelto è un grandissimo onore e le possibilità per il futuro sono ottime. Quali sono gli obiettivi che la Academy la aiuterà a raggiungere? È un supporto fondamentale per la prossima stagione, se pensiamo agli allenamenti e a tutti gli altri aspetti in cui Renault Sport vuole vederci migliorare. Il programma mi aiuterà a lungo termine e il futuro appare molto più roseo. La storia di Renault nel formare i talenti parla da sola, ritiene che questa o pportunità sia ancora più importante per lei? Lavorare con Renault Sport è sicuramente qualcosa di molto speciale. I nomi che sono cresciuti con loro sono davvero impressionanti. Ottimi piloti hanno avuto carriere eccellenti grazie a Renault , contribuendo a scrivere una bellissima storia. 27 RENAULT SPORT FORMULA ONE TEAM NELL’AMBITO DELL’ALLEANZA RENAULT-NISSAN Uno dei principali punti forti dell’Allenza Renault-Nissan è la capacità di creare potenti sinergie industriali in molteplici ambiti come la R&S e la produzione. A partire dal 2016, questo stesso approccio si ritroverà anche nelle attività motoristiche, in quanto la prestigiosa Marca dell’Alleanza, Infiniti, collaborerà con Renault Sport Formula One Team in veste di partner tecnico. Infiniti ha beneficiato per cinque anni della proficua sponsorizzazione di Red Bull Racing, attività iniziata grazie alla partnership dell’Alleanza con il team anglo-austriaco. In questo periodo, Infiniti ha aumentat o notevolmente la notorietà del proprio brand. Avendo raggiunto tutti gli obiettivi, Infiniti ha deciso che fosse giunta l’ora di farsi avanti da un punto di vista tecnico nel mondo dello sport. Infiniti si avvarrà delle proprie competenze nella tecnologia ibrida e darà un valido contributo allo sviluppo del sistema di recupero dell’energia (ERS – Energy Recovery System) della Power Unit della R.E.16 F1, che integra due motogeneratori (MGU-H e MGU-K) e una batteria. Il primo motore elettrico MGU-K (dove K sta per “Kinetic”) è collegato all’albero del motore a combustione interna. L’MGU-K funge da generatore recuperando parte dell’energia cinetica che si disperde in fase di frenata convertendola in elettricità per dare una spinta pari a 120 kW o 160 CV sfruttabili per tutto il giro. Fungendo da generatore, l’MGU-H (dove H sta per “Heat”) assorbe la potenza dall’albero della turbina per convertire il calore che si sprigiona dai gas di scarico. L’energia elettrica così prodotta potrà essere convogliata all’MGU-K oppure alla batteria per essere immagazzinata e utilizzata in un secondo momento. Infiniti gode di un’ottima fama nel settore dei veicoli ibridi ad alte prestazioni. Il sistema ibrido della Q70 è stato riconosciuto nel Libro dei Guinness dei primati come l’ibrido più veloce su un quarto di miglio e l’Infiniti Q50 si avvale dello stesso sistema. Questa grande e valida competenza sarà sfruttata al meglio dal team di Viry-Châtillon in quanto nel 2016 un gruppo di esperti di Infiniti specializzati in sistemi ibridi si trasferirà dal Giappone in Francia per sostenere lo sviluppo. Questa partnership si basa su un solido piano quinquennale. I tecnici responsabili della produzione auto collaboreranno con gli esperti di Formula 1, facendo sì che ciò incida positivamente sul portafoglio della produzione di serie di Infiniti. Nel frattempo, i mercati di Infiniti continueranno ad avere accesso alla Formula 1 per sviluppare le proprie attività di marketing. Tommaso Volpe, Global Director di Infiniti Motorsport, ha commentato: «Nei cinque anni di sponsorizzazione di Red Bull Racing, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi in termini di brand awarenes s . Come Casa automobilistica, la nostra prossima mossa consiste nel consolidare la nostra credibilità diventando un player attivo del mondo della Formula 1. La creazione di Renault Sport Formula One Team con il nostro partner dell’Alleanza Renault ci fornisce un’occasione ideale per compiere questa naturale evoluzione da sponsor a partner tecnico. Infiniti parteciperà direttamente con l’ERS al progett o Renault Sport Formula One Team. Il nostro k now-how permetterà alla scuderia di trarre vantaggi in pista, ma anche noi avremo tanto da imparare nell’ambiente estremo della Formula 1 e potremo trasferire questo k now-how nella produzione di serie. Il nostro primo obiettivo è aumentare la nostra credibilità tecnica sostenendo Renault Sport con la nostra grande competenza nella tecnologia ibrida. Il secondo obiettivo consiste nell’alimentare l’entusiasmo e l’impegno dei nostri clienti, concessionari e dipendenti. La notizia è già stata accolta con grande entusiasmo all’interno dell’azienda, fatto importantissimo per sostenere il nostro core business.» 28 I PARTNER DI RENAULT SPORT F1 Bell & Ross Bell & Ross è una Marca di orologi specializzata in strumentazione aeronautica. La mission di Bell & Ross è inventare, progettare e produrre orologi esclusivi e perfettamente funzionali per i professionisti che operano in condizioni estreme. Nel suo stabilimento di La Chaux-de-Fonds in Svizzera, Bell & Ross perpetua nel tempo l’arte squisitamente svizzera dell’orologeria di lusso. La storia di Bell & Ross ha avuto inizio alla fine del XX secolo e il brand è ora diventato un’azienda internazionale con sede in 70 Paesi tramite una rete selezionata di oltre 800 rivenditori e 15 boutique esclusive. Devialet Devialet, Ingénierie Acoustique de France, è stata fondata nel 2007 dall’ingegnere Pierre-Emmanuel Calmel dopo una rivoluzionaria scoperta che ha cambiato la storia dell’amplificazione sonora: si tratta dell’ADH Intelligence. Questa prima invenzione ha reso possibile l’ibridazione delle tecnologie digitali e analogiche per ottenere un suono di incomparabile qualità. Insieme a Quentin Sannié, un imprenditore visionario, e a Emmanuel Nardin, designer di eccellenza, hanno costituito un trio che sta portando Devialet sulla strada del successo mondiale. Leader dei sistemi audio di fascia alta del mercato e start up rinomata per le importanti innovazioni realizzate nel campo del suono, Devialet sta per lanciare una nuova meraviglia tecnologica destinata a cambiare tutto … Tra i suoi investitori, Devialet può contare su Bernard Arnault, Marc Simoncini, Xavier Niel e Jacques Antoine Granjon. EMC EMC è leader mondiale nel consentire alle aziende e ai service provider di trasformare le loro aziende e offrire servizi informatici sotto forma di ITaaS (Information Technology as a Service). Elemento fondamentale di questa trasformazione è il cloud computing, che aiuta le Divisioni IT a immagazzinare, gestire, proteggere ed analizzare il loro bene più prezioso – le informazioni – in un modo più agile, affidabile ed economicamente vantaggioso. Nel 2013, il team di Enstone si è rivolto a EMC per una totale revisione della sua infrastruttura IT – sia a livello di sistemi a bordo pista che presso la sede britannica di Enstone. Il cambiamento era necessario per far fronte alla nuova ondata di sfide tecnologiche e competitive. Questa partnership che ormai dura da 4 anni con EMC è stata stabilita per portare avanti il programma di sviluppo del team e ha visto la scuderia Lotus F1 adottare tutta una gamma di tecnologie cloud private di EMC per consentire lo stoccaggio nonché la gestione e la protezione delle informazioni in una modalità più versatile ed economicamente vantaggiosa. Genii Genii Capital è una Società di investimenti e consulenza finanziaria che opera nell’ambito della Divisione Finanza del Gruppo Genii. Detiene attualmente una quota di minoranza in Renault Sport Formula One Team, di cui aveva la proprietà e il controllo tra il 2010 e il 2015. In questo periodo, il team ha conseguito risultati straordinari, battendo Mercedes e McLaren rispettivamente nelle stagioni 2012 e 2013, guadagnandosi così la reputazione di principale team non sostenuto dagli OEM. Oggi Genii Capital può ancora contare sul suo rapporto con il team per interagire con i leader di mercato, gli opinion leader, i soggetti che contano nel mondo della finanza, i capi politici, i pezzi grossi della global corporate finance e i player mondiali della comunità della Formula 1. Avvalendosi di questo ambient e dinamico, Genii Capital continua a sostenere il team, aprendo nel contempo anche un dialogo positivo 29 con le controparti che sono in grado di sviluppare le competenze core di Genii e aumentarne il coinvolgimento in vari settori: tecnologie; automobilismo, energia e immobiliare. Infiniti Infiniti Motor Company Ltd. ha sede a Hong Kong con una struttura commerciale presente in più di 50 Paesi. Il brand Infiniti è stato lanciato nel 1989. La sua prestigiosa gamma di automobili è attualment e prodotta in stabilimenti presenti in Giappone, Stati Uniti, Regno Unito e Cina. Infiniti intende anche estendere le sue attività di produzione in Messico entro il 2017. Vanta, inoltre, uffici di progettazione ad Atsugi-Shi, nei pressi di Yokohama, a Londra, San Diego e Pechino. Infiniti sta lanciando una potente offensiva a livello di prodotti. Il brand è stato oggetto di plauso per il design iconico e le tecnologie innovative per l’assistenza alla guida. Microsoft Al centro di tutte le aziende di successo ci sono persone in grado di far accadere le cose (“make things happen!”). Miicrosoft Dynamics progetta soluzioni moderne che dotano gli individui di strumenti intuitivi che consentono loro di lavorare al meglio. Le nostre applicazioni proattive e di facile utilizzo si adattano al modus operandi di persone e sistemi, permettendo alle aziende di svilupparsi velocemente e di avere lo sguardo sempre rivolto al futuro in un mondo in continua evoluzione. Total Total è produttore e fornitore mondiale di energia, leader internazionale del settore del petrolio e gas nonché secondo operatore mondiale nel comparto dell’energia solare con SunPower. L’impegno dei suoi 100.000 dipendenti va nel senso di migliorare il patrimonio energetico rendendolo più sicuro, più pulito, più efficiente, più innovativo ed accessibile al maggior numero possibile di persone. Come cittadini corporate responsabili, ci concentriamo sull’obiettivo di garantire che le nostre sedi presenti in oltre 130 Paesi in tutto il mondo offrano costantemente vantaggi economici, sociali e ambientali. 30 RENAULT: 115 ANNI DI SUCCESSI NELLO SPORT AUTOMOBILISTICO Renault ha capito da tanto tempo quale fosse il valore dello sport automobilistico per il proprio brand. Renault si aggiudicò la sua prima grande vittoria in una gara automobilistica nel 1902 con la corsa Parigi-Vienna, grazie a Marcel Renault. Tre veicoli leggeri Type K furono introdotti insieme a quattro voiturette più piccole per combattere contro colossi come le potenti Mercedes del Conte Zborowski e la Panhard di Henry Farman. L’evento si svolse su un percorso di strade ripide e tortuose, che comprendeva anche un difficile valico alpino. Marcel Renault vinse mantenendo una velocità media di 62,5 km/h e da quel momento in poi Renault si sarebbe rivelata un temibile concorrente negli sport motoristici di tutti i livelli. Nel 1906 Renault partecipò al primo Gran Premio in assoluto, che si svolgeva su due giorni lungo le strade pubbliche nei pressi di Le Mans. Renault partecipò con la Type AK, dotata di un telaio leggero con motore a quattro cilindri da 12,9 litri. Nonostante le temperature infernali, la strada che quasi si scioglieva e più di 12 ore di guida, l’ungherese Ferenç Szisz si aggiudicò la gara per conto di Renault . La vittoria contribuì ad aumentare le vendite del produttore francese negli anni successivi alla corsa. L’era del jazz e i record di velocità terrestre Negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, Renault si concentrò sui rally e sui record di velocit à terrestre. Nel 1925 Renault vinse il Rally di Montecarlo. Il 1926 fu l’anno in cui nacque la Renault 40CV Type NM da 9,0 litri per le prove di velocità, dotata di monoposto, carrozzeria coupé aerodinamica e ruote esposte. Riuscì a registrare una media sulle 24 ore di 173,5 km/h – una velocità di tutto rispetto per un’auto di serie dell’epoca. Negli anni Trenta, Renault sviluppò la gamma Nerva e continuò a fare numerosi tentativi per battere i record di velocità sulle strade europee e africane. Dotata del secondo motore a 8 cilindri in linea di Renault e ispirata agli sviluppi tecnici del settore aeronautico, la Nervasport si piazzò seconda al Rally di Montecarlo del 1932, solo due decimi di secondo dietro al vincitore. Le vittorie arrivarono con il Rally di Montecarlo del 1935 e la corsa Liegi-Roma-Liegi del 1935, mentre un secondo posto, dietro a Bugatti, fu conseguito nel Rally del Marocco. Ma l’auto diede prova di prestazioni spettacolari sul circuito di Montlhéry. Ad aprile 1934, un modello di Nervasport appositamente preparato stabilì diversi record di endurance in tutte le categorie. Fu in grado di coprire più di 8000 km in 48 ore, a una media di oltre 160 km/h e con una velocità massima quasi pari a 200 km/h. Questa monoposto dalla carrozzeria molto dinamica avrebbe influenzato il design dei futuri veicoli Renault. Le “Stelle Filanti” degli anni Cinquanta Renault recuperò lo spirito pionieristico degli esordi negli anni Cinquanta quando fec e ulteriori tentativi per stabilire il record di velocità terrestre. Dopo due anni di prove nel tunnel del vento, a settembre 1956 Renault portò la straordinaria Étoile Filante blu (stella filante) a Bonneville Salt Flats nello Utah, Stati Uniti. Questo eccezionale veicolo presentava una carrozzeria tubulare, rivestita di poliestere, e due grandi alettoni in stile velivolo. Era dotata di un innovativo motore a turbina in grado di produrre 270 CV a 28.000 giri al minuto e di una trasmissione Transfluide. Strizzando l’occhio al settore aeronautico, funzionava a cherosene ed era praticamente priva di vibrazioni, grazie all’elevata velocità di rotazione delle turbine. La prima volta che toccò il suolo, il suo sviluppatore Jean Hébert riuscì a stabilire un nuovo record di velocità terrestre, registrando un picco di 308,85 km/h. Renault fece seguito a questa importante conquista nel campo della velocità con ulteriori successi nel mondo dei rally. La piccola e innovativa Dauphine, con il motore montato posteriormente, partecipò a diversi eventi, tra cui la Mille Miglia. Conquistò i primi quattro posti nell’evento del 1956 e quello stesso anno si aggiudicò anche il Tour de Corse. Due anni dopo fu proprio una Dauphine a vincere il leggendario Rally di Montecarlo. 31 Gli esordi della partnership con Gordini Agli inizi degli anni Sessanta una versione più sportiva e performante della Dauphine fu prodotta da Amedeo Gordini, che con il proprio nome aveva creato anche veicoli per i Gran Premi. La partnership Renault-Gordini si rivelò un grande successo, con l’avvento negli anni successivi della classica R8 Gordini, della R12 e della R17. La R8 Gordini si distinse in particolare nei rally, nelle gare in salita e su circuito e divenne talmente popolare che nel 1966 fu inaugurata la Renault 8 Gordini Cup, un programma che fu a giusto titolo considerato come il precursore dei campionati monomarca. Il motore della Renault 12 Gordini fu montato anche sui primi veicoli Formula Renault il cui primo campionat o francese si tenne nel 1971. Molti grandi campioni e piloti di spicco si lanciarono nella Formula Renault , tra cui Jacques Laffite, Jean Ragnotti, Alain Prost, Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton. La sede parigina di Amedeo Gordini era diventata troppo piccola per le sue ambiziose attività, per cui si andò alla ricerca di un nuovo edificio fuori città. La location ideale fu trovata a Viry -Châtillon e la sede inaugurata il 6 febbraio 1969. Doveva essere il trampolino di lancio per un successo significativo e duraturo nel mondo dello sport automobilistico nei decenni successivi. L’attenzione fu inizialmente posta su un nuovo motore V6 da 2 litri che fu ufficialmente lanciato a gennaio 1973. Ben presto, il nuovo motore dimostrò di essere competitivo nella prestigiosa gamma di auto sportive europea da 2 litri. Questa evoluzione fu seguita dall’ingresso nel Campionato del Mondo Sport prototipi FIA con una versione turbo. Renault Sport fu fondata nel 1976 e fu proprio in quell’anno che vide la luce un programma parallelo di monoposto dotate di motore V2 nel Campionato Europeo di Formula 2. Il successo di Le Mans e gli esordi in Formula 1 Tra le auto sportive le Renault turbo dimostrarono di essere incredibilmente veloci, registrando tutta una serie di pole position e giri migliori. Il tutto si concretizzò nel 1978 quando Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud conseguirono una storica vittoria su una Alpine-Renault A442B dotata di motore Renault V6 turbo. Un’altra Renault si piazzò quarta. Dopo essersi assicurata il successo a Le Mans, Renault poteva concentrarsi su un altro obiettivo: la Formula 1. L’opzione di correre con un veicolo dotato di motore turbo era presente nei regolamenti da molti anni, ma nessuno prima di Renault aveva osato farlo. Le prove su pista erano già cominciate in sordina con la versione 1,5 litri del motore turbo dal 1976 e un breve programma di corse fu fissato per l’anno successivo. La RS01 con motore V6 turbo esordì al Gran Premio di Inghilterra nel 1977 con Jean-Pierre Jabouille. Quest’auto che fu soprannominata la “teiera gialla”, non concluse la sua prima gara, ma fece tuttavia una gran bella impressione. Verso la fine dell’anno ci furono altre quattro partecipazioni che costituirono un’esperienza più valida. Il processo continuò per tutto il 1978 finché Jabouille non guadagnò i primi punti per Renault – e per qualsiasi motore turbo – conseguendo il quarto posto nel GP degli Stati Uniti d’America. L’introduzione della configurazione biturbo in occasione del GP di Monaco del 1979 fu una grande conquista. Il team aveva, infine, cominciato a risolvere il problema critico del turbo lag (ritardo del turbo) e Jabouille si portò a casa la prima vittoria storica della marca giocando in casa, a Digione, dopo essere partito in pole position. Le vittorie dei rally Contemporaneamente, Renault continuò ad impegnarsi nei rally. Vinse il titolo Costruttori del Campionato del Mondo Rally nel 1973, prima che Guy Fréquelin si aggiudicasse il Campionato di Rally francese nel 1977 con la Alpine A310 Groupe 5. La Renault 5 Alpine acquisì ulteriore fama con Jean Ragnotti, che si piazzò secondo al Rally di Montecarlo del 1978. Successivamente, Ragnotti portò la Renault 5 Turbo alla vittoria guidandola nel Rally di Montecarlo del 1981 e nel Tour de Corse del 1985. Renault si avventurò anche nei rally raid con la Parigi – Dakar e fu una Renault 20 iscrittasi privatament e e guidata dal fratelli Marreau a vincere l’edizione 1982, attraversando i deserti africani. 32 Nel frattempo, il coinvolgimento di Renault nel mondo della Formula 1 cominciò a dare i suoi frutti e la Casa automobilistica si piazzò seconda nel Campionato del Mondo 1983 con Alain Prost. Il pilota francese aveva conseguito quattro vittorie rispetto alle tre del campione Piquet, ma il titolo gli sfuggì per soli due punti. Quello stesso anno, Renault divenne per la prima volta anche un fornitore di motori, unendo le forze con Lotus. Le forniture furono estese anche alle scuderie Ligier e Tyrrell nelle stagioni successive. In Portogallo, nel 1985 Ayrton Senna ottenne la sua prima vittoria in un GP montando un motore Renault e il pilota brasiliano si affermò come uno dei protagonisti della stagione. L’attività fu chiusa alla fine del 1985, mentre l’attenzione veniva posta sulla fornitura dei motori alle altre scuderie. Nel 1986, l’alleanza Senna/Lotus/Renault dimostrò di essere la più veloce alla griglia di partenza, dato che il brasiliano ottenne ben otto pole position. Successi in Formula 1 Renault ritornò ufficialmente alla Formula 1 verso la fine degli anni Ottanta, ma stavolta come partner fornitore di motori per la scuderia Williams. Nel primo anno di campionato, la nuova partnership vins e due Gran Premi mentre due altre vittorie furono conseguite nel 1990. Nigel Mansell – che aveva già utilizzato i motori Renault con Lotus – si unì alla squadra. Fu l’inizio di un’era incredibile. Per la fine del 1991 era questa la squadra da battere! Nel 1992 Mansell dimostrò di dominare le gare a tal punto che già ad agosto si era aggiudicato il primo Campionato del Mondo di Renault. L’ex pilota di Renault Alain Prost entrò nella scuderia Williams nel 1993 e anche lui vinse il titolo, prima di ritirarsi dal mondo delle corse. Seguirono altri campionati con Damon Hill nel 1996 e Jacques Villeneuve nel 1997. Il binomio Williams-Renault si aggiudicò anche il titolo Costruttori nel 1992, 1993, 1994, 1996 e 1997. Nel 1995 Renault incrementò la sua partecipazione con una nuova collaborazione con il team Benetton. Michael Schumacher vinse il campionato 1995, mentre Benetton ottenne il titolo Costruttori: con i suoi due partner Renault conseguì ben sei titoli tra il 1992 e il 1997. Tra il 1995 e il 1997 i motori Renault si aggiudicarono il 74% dei Gran Premi. Renault abbandonò ufficialmente la Formula 1 alla fine del 1997. Williams, Benetton e successivament e il nuovo team BAR adottarono motori Renault sotto nomi come Supertec, Mecachrome e Playlife, e il lavoro continuò a Viry con un piccolo progetto di sviluppo. Nel frattempo, Renault continuò ad impegnarsi nei rally per tutti gli anni Novanta e Maxi Mégane fu portata alla vittoria nel Tour de Corse 1997. Ritorno alla Formula 1 Ancora una volta Renault si sarebbe ufficialmente assentata dalla Formula 1 per un breve periodo. All’inizio del 2001 fu annunciato che l’azienda aveva acquisito il team Benetton e che sarebbe ritornat a a pieno regime. Il nome Renault tornò in veste di fornitore di motori per Benetton per quella stagione, ma successivamente, nel 2002, il team si ricostituì come Renault F1 Team, con la divisione telai ancora ad Enstone in Inghilterra e la divisione motori a Viry. Nel 2003, Fernando Alonso regalò alla nuova squadra la prima pole position in Malesia e successivamente il giovane spagnolo continuò con la prima vittoria, sua e di tutto il team, in Unghe ria. L’anno successivo, Jarno Trulli offrì a Renault la vittoria della corsa più prestigiosa dell’anno a Monaco. Nel 2005, Alonso era diventato l’uomo da battere dopo essersi aggiudicato il titolo Piloti e Renault il titolo Costruttori, con ben otto vittorie tra Alonso stesso e il suo compagno di squadra Giancarlo Fisichella. 33 Nonostante l’enorme salto dalla tecnologia V10 alla V8 nel 2006, la scuderia di Formula 1 Renault si rivelò in grado di mantenere il passo. Ulteriori otto vittorie conseguite durante la stagione misero Renault in diretta competizione con Ferrari per entrambi i titoli, ma ancora una volta l’innovazione introdotta da Renault si rivelò vincente e la Casa francese poté conquistare i titoli Piloti e Costruttori. Rifornire gli altri team era stata per tanto tempo la politica di Renault, cosicché nel 2007 strinse una nuova partnership con Red Bull Racing. Ben presto le auto dalla livrea blu scuro si spostarono in avant i sulla griglia di partenza e nel 2010 Vettel trionfò come il campione più giovane della storia di questo sport mentre Red Bull-Renault si portava a casa il campionato Costruttori. Mentre Renault rifocalizzava le proprie attività sulla fornitura di motori, Vettel si dimostrò inarrestabile nel Campionato del Mondo, battendo tutti i record mano a mano che collezionava i titoli 2011, 2012 e 2013. Oltre a Red Bull Racing, Renault riforniva anche i team Lotus F1, Caterham F1 e Williams F1. Per tutto questo periodo, il motore V8, sviluppato da 250 ingegneri presso il sito di Viry-Châtillon, dominò la scena, accaparrandosi più del 40% delle vittorie disponibili e stabilendo il record delle pole position. Lontano dal mondo della Formula F1, Renault Sport Technologies continuava a svilupparsi nei campionati monomarca con la Formula Renault 2000 e la Clio Cup. La Clio Super 1600 ottenne uno strepitoso successo nel circuito rally, vincendo diversi titoli internazionali tra il 2003 e il 2005. La stagione 2005 fu segnata dalla nascita della World Series by Renault, in seguito alla fusione tra l’Eurocup Formula Renault V6 e la World Series by Nissan. Gli appuntamenti della World Series by Renault, gratuiti per il pubblico, associavano gare di alto livello con spettacoli di Formula 1 su circuito ed entertainment per famiglie. La World Series by Renault fu anche un trampolino di lancio per la maggior parte dei protagonisti dell’attuale mondo F1. L’inizio di una nuova avventura Nel 2014, la Formula 1 è stata travolta da una nuova, fortissima ondata di tecnologia con l’introduzione di sistemi di propulsione all’avanguardia. La nuova Power Unit di Renault F1 ha riveduto e corretto l’architettura turbo del motore della generazione precedente, associandola a potenti motori elettrici e una serie di sofisticati sistemi per il recupero dell’energia che riducono il consumo di carburante del 40% rispetto al passato, pur garantendo livelli comparabili di performance ed accelerazione. Renault ha continuato a rifornire Red Bull Racing, la Scuderia Toro Rosso nonché Lotus F1, ma il periodo si è rivelato alquanto duro. Era necessario ripensare la strategia aziendale per cui alla fine del 2015 Renault ha annunciato che sarebbe ritornata ad essere proprietaria del team. Dal 2016, il nome di Renault rientrerà nel novero delle Case che corrono in Formula 1, questa volt a come Renault Sport Formula One Team. L’obiettivo non è solo quello di rendere omaggio al successo del passato, ma anche di infondere nuova energia nelle molteplici piattaforme presenti nell’ambito di Renault. Sicuramente la ricca e storica eredit à di Renault ispirerà e motiverà i team di oggi. 34 RENAULT E LO SPORT AUTOMOBILISTICO Formula E Il primo campionato FIA completamente dedicato ai veicoli a propulsione elettrica si svolge su circuiti urbani in tutto il mondo. Tenendo fede al proprio ruolo pionieristico, Renault utilizza questa vetrina mondiale per accendere i riflettori sulle sue competenze nel campo delle tecnologie elettriche. Ambasciatore della propulsione elettrica con la gamma Z.E. (zero emissioni) e attore protagonista del motorsport, Renault svolge un ruolo importante nel promuovere un nuovo tipo di competizioni, maggiormente accessibili e con un minore impatto ambientale. Renault ha vinto anche quest'ultima sfida conquistando il primo titolo della Formula E FIA nel 2014/15 con la scuderia Renault e.dams e ha raddoppiato il proprio impegno nella seconda stagione, costruendo un proprio gruppo motore/trasmissione e sviluppando tecnologie all'avanguardia che saranno trasferit e (direttamente e indirettamente) nei veicoli di serie della gamma Z.E. Formula Renault 2.0 Talvolta anche a soli 16 anni di età, i piloti della Formula Renault 2.0 affrontano un ambient e estremamente competitivo in cui apprendono gli elementi fondamentali del mestiere: come gestire la pressione di una gara sfruttando al massimo la propria monoposto. Il vecchio adagio secondo il quale serve una stagione per imparare e un'altra per vincere sembra ormai appartenere al passato. L'età media dei piloti che entrano in Formula 1 si è abbassata notevolment e negli ultimi anni, per cui è diventato più breve anche il periodo di formazione lungo la strada che porta al successo. Creata oltre 45 anni fa, la Formula Renault si è sviluppata in funzione delle necessità dei piloti che provengono dal kart e dai campionati di base. Simile a una scuola di formazione dedicata alle monoposto, la Formula Renault 2.0 offre ai piloti l'opportunità di dimostrare il proprio talento. Renault Sport R.S.01 La passione di Renault per lo sport automobilistico viene espressa dalla Renault Sport R.S.01, una vettura da corsa dall'estetica mozzafiato e dalle prestazioni eccezionali. Caratterizzata da un design in stile concept car, la Renault Sport R.S.01 costituisce l'espressione estrema del DNA sportivo della Marca. Le caratteristiche tecniche rispecchiano il meglio delle competenze di Renault Sport. Con un telaio monoscocca in carbonio di 1.150 kg e un motore in grado di generare ben 550 CV, questa vettura raggiunge una velocità massima di oltre 300 km/h. Dal 2015, la Renault Sport R.S.01 è la stella di un nuovo campionato, il Renault Sport Trophy, trampolino di lancio per le serie GT ed Endurance. Renault Clio Cup Gli appassionati amano vedere le automobili correre una a fianco all'altra, e le Clio Cup permettono di fare proprio questo. Dopo il lancio della leggendaria Coupé R8 Gordini nel 1966, Renault Sport ha continuato ad essere presente sui circuiti di tutta Europa e del mondo. Vendute in centinaia di unità dal 1991, le quattro generazioni di Clio Cup sono state apprezzate per le prestazioni, l'affidabilità e l'accessibilità. Nel 2016 si svolgeranno otto campionati nazionali Clio Cup: in Francia, Regno Unito, Spagna, Italia, Benelux, Scandinavia, Europa Centrale e Cina. La Clio Cup ha le stesse caratteristiche della Clio R.S. 200 EDC. Il turbo 1.6L a iniezione diretta eroga 220 CV e una coppia costante di 270 Nm ed è abbinato ad un cambio sequenziale con levette al volant e. 35 Renault Clio R3T Trophy Nel 2016 sarà possibile gareggiare per vincere un trofeo nazionale in quattro regioni europee; Francia, Alpi, Italia e Penisola Iberica. Oltre al supporto tecnico a disposizione di ciascun cliente, il Clio R3T Trophy offrirà al vincitore di ciascun campionato la possibilità di partecipare al Rally WRC3 di Monte Carlo 2017. La Clio R3T si distingue per le esclusive sospensioni anteriori e posteriori. Dotata di nuovi ammortizzatori regolabili con un'ampia gamma di impostazioni, consente a ogni pilota di trovare l'equilibrio necessario per essere competitivo su tutte le s uperfici. Il motore turbo 1.6 litri della Clio R.S. 200 EDC è stato elaborato per fornire prestazioni senza pari. L'unità sviluppa 242 CV ed eroga una coppia di 480 Nm. Il cambio sequenziale a sei velocità può essere controllato con le levette al volante (opzione in arrivo). Mondiale Rally WRC3 L'obiettivo: conquistare il titolo 2016 del Campionato Mondiale Rally WRC3. Dopo la prima stagione con Crugnola/Ferrara, Renault Sport si iscriverà come team ufficiale con Michael Burri/Anderson Levratti, vincitori del Clio R3T International Trophy 2015. 36 TRASFERIRE SU STRADA LA TECNOLOGIA DEI MODELLI DA COMPETIZIONE: RENAULT SPORT CARS INTERVISTA CON PATRICE RATTI Nel 2010 Patrice è diventato amministratore delegato della Società che oggi è Renault Sport Cars. Dopo aver studiato ingegneria in Francia e negli Stati Uniti, ha iniziato a lavorare presso Renault Sport nel 1981 come ingegnere della scuderia di F1. Poi è diventato Responsabile Sviluppo Telaio e Chief Race Engineer del team. Dopo essere entrato nel team tecnico Safrane e aver gestito il progetto Espace, Patrice si è trasferito in Messico per fondare Renault Mexico di cui è diventato Amministratore Delegato, poi è stato al vertic e di Renault Portogallo e Renault Marocco prima di assumere la posizione di responsabile di Renault Sport Technologies alla fine del 2010. Perché lo sport automobilistico è fondamentale nello sviluppo del marchio Renault Sport? È ancora corretto parlare delle competizioni automobilistiche come laboratorio per lo sviluppo dei veicoli di serie. In Renault Sport applichiamo questo concetto tutti i giorni, non solo adattando le tecnologie sviluppate per le corse, ma anche utilizzandone i metodi e processi di lavoro. Due esempi sono i diffusori posteriori delle nostre vetture R.S., ispirati dall'aerodinamica delle F1, e i tamponi finecorsa (bump stop) idraulici che derivano dalla tecnologia rally. Il lavoro che facciamo per progettare le versioni da pista e da rally della Clio è risultato estremamente utile nello sviluppo della Clio R.S. Il nuovo impegno in F1 vi aiuterà a sviluppare la gamma Renault Sport? Questo nuovo capitolo dimostra prima di tutto l'atteggiamento competitivo di Renault Sport: cerchiamo nuove sfide e impieghiamo tutta la nostra energia per superarle! I progressi tecnici sono utili per migliorare la conoscenza della gamma Renault Sport e saranno trasferiti sulle emozionanti nuove vetture del futuro. La F1 rappresenta il top della tecnologia, quindi avrà senza alcun dubbio un impatto sulla nostra gamma futura. In che modo i modelli Renault Sport migliorano l'immagine di Renault? I modelli R.S. costituiscono il ponte tra il motorsport e i modelli di serie. I modelli R.S. sfruttano tutto il potenziale delle vetture Renault. Per esempio, la Mégane R.S. Trophy ha battuto il record sulla Nordschleife del Nürburgring, non solo grazie al know-how accumulato nelle competizioni, ma perché la Mégane di base è un'ottima vettura! I nostri clienti sono i migliori testimoni della Marca e capiscono a fondo le caratteristiche prestazionali e dinamiche delle nostre vetture. 37 LA GAMMA RENAULT SPORT CARS La strategia di Renault consiste nello sviluppare Renault Sport sia su pista che su strada e ciò favoris c e la nostra attività principale, che consiste nello sviluppo e nella vendita di automobili sportive. Da ora in poi Renault Sport Technologies si concentrerà su questo tipo di attività, il che ci porta a cambiare nome: Renault Sport Cars. Tra il 2014 e il 2018 il nostro piano prevede di raddoppiare l’attività di R&D e i volumi di vendita. Abbiamo già iniziato ad espanderci a livello internazionale con Sandero R.S. 2.0 prodotta in America Latina e stiamo lavorando a numerosi progetti per ampliare la nostra gamma in Europa e negli altri continenti. Sfrutteremo tutta l'esperienza accumulata, derivante dalla capacità di applicare le competenze acquisite nelle competizioni alle nostre esaltanti due volumi e lavoreremo insieme a Renault Sport Racing per costruire altri ponti tra le competizioni e le auto sportive. Patrice Ratti Amministratore Delegato di Renault Sport Cars La gamma Renault Sport Cars si articola su tre livelli per soddisfare le esigenze della maggioranza dei clienti. La linea GT offre un'estetica sportiva derivata dalla GT con prestazioni al top e innovazioni specifiche nel motore e nel telaio, pur conservando livelli elevati di comfort per l'uso quotidiano. La R.S. offre prestazioni al top per un piacere di guida senza compromessi su strada e su pista. RENAULT MEGANE R.S. TROPHY Mégane R.S. 275 Trophy segue a ruota l'ultima Trophy limited edition presentata nel 2011. Basata su Mégane R.S., la vettura dispone di un motore benzina 2.0 litri modificato per erogare 275 cavalli. Quest’evoluzione della Mégane Trophy Renault Sport-R ha battuto il record sul giro sulla leggendaria pista del Nürburgring con il tempo di 7'54''36. RENAULT MEGANE GT La nuova Mégane GT presentata al Salone Internazionale dell'Automobile di Francoforte del 2015 monta un motore benzina da 205 cavalli abbinato ad un cambio automatico EDC a 7 rapporti e doppia frizione. La tecnologia 4Control a 4 ruote sterzanti presente su Nuova Mégane GT è unica nel settore. Sviluppata dagli ingegneri di Renault Sport, assicura grande maneggevolezza e sportività. RENAULT CLIO R.S. e CLIO R.S. TROPHY La Clio R.S. monta un motore da 200 CV mentre la versione Trophy presentata a metà del 2015 raggiunge i 220 CV. Sfrutta le migliori caratteristiche Renault in termini di comfort e versatilità e la competenza di Renault Sport Technologies in campo sportivo. La Renault Clio R.S. e la Clio R.S. Trophy montano un cambio EDC a 6 rapporti che consente di ottenere prestazioni sportive eccezionali. È prodotta presso lo stabilimento di Dieppe in Normandia. RENAULT SANDERO R.S. 2.0 Presentata per il mercato latino americano al Salone di Buenos Aires di giugno 2015, Sandero R.S. 2.0 è una vera auto Renault Sport, progettata e prodotta in Brasile. Il motore genera 150 CV e la vettura possiede tutti gli stilemi iconici di Renault Sport. Renault Sport ha contribuito alla crescita di Renault in America Latina proprio grazie a questa vettura. 38 L'eccellenza tecnologica di Renault in F1 a vantaggio di tutti gli appassionati di automobili L'eccellenza di Renault su pista si è già fatta strada nelle specifiche dei suoi motori di serie. Un esempio significativo è l'ultima generazione di motori Energy che sfruttano le competenze degli specialisti del mondo della Formula 1. TRASFERIMENTO TECNOLOGICO Negli ultimi 5 anni si sono creati dei canali privilegiati tra Viry -Châtillon, dove si progettano e si sviluppano i propulsori Renault per la F1, e il Technocentre di Guyancourt, centro nevralgico della Casa francese per lo sviluppo tecnico dei modelli di serie. Ancora più stretti saranno i legami con Les Ulis, sede di Renault Sport Cars. La stretta collaborazione esistente tra gli speciali sti di motori da corsa e i colleghi che si occupano di motori di serie, e i progetti speciali che coinvolgono entrambi i team, consentiranno alle soluzioni rivoluzionarie adottate per la F1 di essere trasferite sui motori di serie e viceversa. La velocità dei progressi in F1 e le competenze analitiche degli specialisti di motori da corsa Renault permettono all'azienda di studiare nuove soluzioni tecniche in condizioni estreme. Gareggiare con le case specializzate in competizioni su pista consente a Renault di disporre di una competenza unica sulle architetture dei motori più avanzate. Questo approccio consente a Renault di migliorare costantemente l'efficienza dei propri motori da competizione e di serie attraverso diverse soluzioni, per esempio: • • • • Turbocompressione e downsizing Iniezione diretta Riduzione degli attriti Condivisione delle best practice I clienti Renault possono quindi godere di un livello di eccellenza motoristica affinato in un mondo esigente come quello delle competizioni automobilistiche. Turbocompressione Grazie alla turbocompressione, motori di cilindrata relativamente piccola sono in grado di sviluppare potenze elevatissime, pur girando a regimi massimi inferiori. L'energia che andrebbe persa sotto forma di calore nei gas di scarico viene recuperata ed utilizzata per azionare il turbo. L'energia viene poi usata per comprimere l'aria di aspirazione (compressore) e per aumentare la pressione all'interno dei cilindri. Renault si è distinta come pioniere della turbocompressione e del downsizing in Formula 1 nel 1977, quando fece debuttare il motore turbo R.S.01. Negli anni Ottanta del secolo scorso ha gradualment e trasferito questa tecnologia su vetture di serie emblematiche, caratterizzate da prestazioni al top, come R5 Turbo, R18 Turbo, R11 Turbo ed R21 2 L Turbo. Oggi, tutte le unità della gamma Energy di Renault sono turbocompresse, con l'intento di conciliare prestazioni e bassi consumi nei motori attuali, più piccoli e più leggeri. L’unità R.E.16, per esempio, è un turbo V6 in grado di produrre una potenza superiore a quanto consentirebbe solitamente la sua cilindrata. Iniezione diretta L'iniezione diretta di carburante consente di controllare in maniera precisa forma e quantità del getto di carburante che viene spruzzato all'interno dei cilindri e non all'interno dei collettori di aspirazione, come avviene nel caso dell'iniezione indiretta. Anche l'iniezione diretta nei modelli di serie Renault è il risultato del dialogo tra Viry e Guyancourt, nel reciproco tentativo di ottimizzare l'efficienza energetica e ridurre al minimo i consumi. Questi ultimi sono stati ridotti del 40% nel caso del motore R.E.16 e sono inferiori del 25% nei motori di serie Energy Renault. 39 Riduzione degli attriti I motori Energy sfruttano la competenza del Renault Sport Formula One Team nelle tecnologie volt e alla riduzione degli attriti, come ad esempio: • • rivestimento DLC (Diamond Like Carbon) delle punterie rivestimento in Pressure Vapour Deposit (PVD - deposizione fisica da vapore) delle fasce elastiche • tecnologia UFLEX degli anelli raschiaolio, utilizzata in F1 da più di dieci anni. La forma a ‘U’ permette alla fascia elastica di adattarsi esattamente al profilo della parete del cilindro per ottenere il miglior compromesso tra efficienza (olio eliminato dal rivestimento per ridurre al minimo il consumo) e attrito. Consumo di carburante In F1, il peso è il nemico pubblico numero uno. Avere bassi consumi di carburante è chiaramente un vantaggio, in quanto significa poter trasportare una quantità inferiore di combustibile, e disporre di una vettura più leggera e pertanto più veloce. I motori di serie di Renault sono tra i migliori per quanto riguarda il rapporto tra le emissioni di CO 2 e la cilindrata. Per esempio, i consumi della nuova Clio Energy dCi 90 sono pari a 3,2 litri/100 km e le emissioni di CO2 di 83 g/km le consentono di confrontarsi con le migliori ibride. Sistemi di controllo elettronico Quando si tratta di migliorare le prestazioni del motore nelle vetture di serie, i sistemi di controllo elettronico svolgono un ruolo sempre più importante. Centraline ad alte prestazioni, algoritmi che comprendono un numero sempre crescente di modelli fisici, sensori virtuali ecc., sono fondamentali per ridurre i consumi energetici. I motori di F1 sono dotati di centraline elettroniche sofisticate in grado di elaborare 5 GB di dati all'ora per controllare i consumi di carburante, le modalità operative del motore e i sistemi idraulici. Motori compound Il principio del recupero di energia attraverso il posizionamento di una turbina nella linea di scarico di un motore a pistoni per trasmettere questa energia all'albero a gomiti non è una novità. Fu utilizzato anche prima della Seconda Guerra Mondiale su alcuni motori per aeroplani e una forma meccanica fu sviluppata per i mezzi pesanti. Quest’architettura prende il nome di motore ‘compound’. Il vantaggio di una soluzione turbo-compound elettrica è che consente di controllare in tempo reale l'energia rilasciata, per utilizzarla quando e dove è veramente necessaria. In base alla necessità del momento, può essere trasmessa all'albero a gomiti, utilizzata per mantenere la velocità della turbina (riducendo così l'inerzia durante la fase transitoria), o semplicemente accumulata nella batteria fino al momento in cui servirà. Anche in questo caso si tratta di una tecnologia che rispecchia quella delle power unit più avanzat e della F1. Tecnologie elettriche Renault contribuisce direttamente alla diffusione delle tecnologie elettriche attraverso un doppio impegno: sportivo e tecnico. Le power unit della F1 adesso comprendono potenti motori elettrici in grado di recuperare l'energia persa in frenata e nello scarico. L'energia recuperata viene accumulata in una batteria e rilasciata a richiesta per aumentare la potenza. In parallelo, l'impegno di Renault verso il nuovo campionato di Formula E è una prova della strategia ambientale di Renault e dell'impegno a realizzare veicoli a “zero emissioni”. Questo duplice impegno evidenzia la determinazione di Renault a favore del progresso tecnologico nei veicoli elettrici. Le tecnologie sviluppate nell'ambito delle nostre attività contribuiranno a migliorare le prestazioni dei motori elettrici e l’autonomia delle batterie. 40 Collaborazioni Oltre a condividere tecnologie, la messa in comune di sistemi e competenze assicura la creazione di legami effettivi tra i veicoli di F1 e i modelli prodotti in serie, attraverso l'unione delle competenze e dei vari strumenti per ottimizzare i motori di serie e da F1. L'esperienza del Renault Sport Formula One Team sui motori ad alte prestazioni si è dimostrata estremamente utile quando si è trattato di progettare il sistema di raffreddamento dei motori turbocompressi per le Renault di serie. Un esempio è il sistema a flusso d'acqua trasversale utilizzato nei motori Energy. Anche i processi di validazione basati sulla profonda comprensione della fisica dei motori sono uno dei principali assi nella manica di Renault. Assicurare l’affidabilità in ogni gara è fondamentale per vincere in F1, mentre la durata nel tempo della gamma di motori Energy del Marchio è attestata dalle ricerche sulla qualità. Infine, senza essere meno importante, la condivisione delle varie capacità con l'intento di unire competenze avanzate risulta vitale quando si tratta di promuovere scambi reciproci e fruttuosi e favorire lo spirito d'innovazione. Philippe Coblence, responsabile dell'architettura dell'Energy dCi 130, e Jean Philippe Mercier, responsabile delle unità Energy TCe, sono entrambi ex manager dell'ufficio tecnico di Renault Sport F1 e sono gli architetti dei motori V10 e poi V8 che hanno dominato la F1 alla fine degli anni Novanta del secolo scorso e nei primi anni Duemila. Questi due tecnici hanno portato le competenze personali e un atteggiamento particolarmente esigente nei rispettivi progetti di motori per modelli di serie. Il downsizing, per esempio, ha raggiunto nuovi livelli grazie alle soluzioni e ai processi tecnici trasferiti dalla F1. I motori Energy vantano un insieme di tecnologie senza pari nella loro classe di cilindrata e, rispetto ai predecessori, permettono ai veicoli che li montano di registrare risparmi di carburante nel ciclo misto pari a circa il 25%. L'ampia gamma di competenze disponibili in Renault costituisce un vantaggio fondamentale di cui gode anche il Renault Sport Formula One Team. Per esempio, la squadra di Viry -Châtillon utilizza i laboratori materiali di Renault e strumenti come il microscopio elettronico a scansione. Grazie a questi geni comuni, a queste tecnologie e a queste competenze, la nostra capacità nel campo dei motori prodotti in serie è apprezzata tanto quanto la nostra competenza in F1. Contatto stampa Renault Italia: Paola REPACI, Corporate Communication Manager [email protected] Cell: +39 335 1254592 Tel.+39 06 4156965 Siti web: www.media.renault.it; www.renault.it Seguici su Twitter: @renaultitalia 41 4 1
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