Per guidare un team di «Formula 1» ci vuole un
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Per guidare un team di «Formula 1» ci vuole un
sport intervista / flavio BRIATORE W la dittatura “ Per guidare un team di «Formula 1» ci vuole un padrone illuminato: i giapponesi non l’hanno capito e perdono con le gestioni collegiali. Quando l’impareranno, saran dolori ” «A volte penso che vorrei lavorare per la Mercedes. Perché hanno avuto tanta pazienza con i manager della McLaren. Se avessi fatto io quello che hanno fatto loro, non sarei qui a fare questa intervista...». È fatto così, Flavio Briatore. Uno dei pochi, nel mondo ovattato e un po’ ipocrita della «Formula 1», a dire sempre quello che pensa. A non risparmiare frecciate a Ron Dennis per la sgradevole «spy story» dello scorso anno («Per ridurre le loro responsabilità, hanno cercato di tirare dentro anche noi, manipolando una certa stampa britannica...») né, qualche volta, alla Ferrari. Ecco perché siamo venuti qui a Enstone, sede inglese della Renault F1, per una chiacchierata proprio prima dell’inizio del Mondiale. Mercedes “ha Laavuto tanta pazienza con Ron Dennis. Se avessi fatto io quelle cose, mi avrebbero cacciato da un pezzo E non hanno saputo mettere in riga Hamilton ” Briatore, chi vincerà questo campionato? ■ La Ferrari è molto veloce e parte in vantaggio. Poi c’è la McLaren. Noi siamo vicini alla McLaren. Ma Alonso non dà mai il massimo nei test, è sempre stato così: spero che al momento buono tiri via altri due-tre decimi... Perché la Renault ha voluto riavere Fernando a tutti i costi? 224 QUATTRORUOTE Marzo 2008 SPORT_BRIATORE.indd 224-225 Marzo 2008 QUATTRORUOTE 225 9-09-2008 18:21:01 sport Parla Flavio Briatore mediocri dello scorso anno, non ha con il suo ritorno, ha ritrovato una forte temuto che potesse ritirarsi dalla «F.1»? motivazione. ■ Se pensiamo noi al ritiro, che cosa Ma che cosa gli è successo veramente dovrebbero fare altri team che non hanno alla McLaren? mai vinto una gara in questi anni, pur ■ Non dimentichiamo che Fernando ha spendendo miliardi di euro... Il fatto 25 anni. Credo che avesse bisogno che spendiamo meno di altri non vuol dire di certezze e di regole chiare, che non ne abbiamo la capacità: trasparenti. L’unico team è perché pensiamo di essere che conosceva era la Renault, Alonso non più efficienti e di poter vincere qui sapeva di poter ritrovare i Mondiali con meno denaro. Non dà mai quello che cercava. è che la Renault non me lo voglia Sicuramente c’erano altre dare: il presidente Ghosn il massimo squadre che avrebbero offerto mi ha sempre detto di chiedergli nei test. Poi, qualsiasi cosa di cui io abbia di più, però i soldi non sono tutto nella vita. Aiutano, ma... Ma l’anno scorso al momento bisogno. Fernando ha sofferto a non non ho chiesto soldi per rifare essere il «numero uno»? buono, toglie la macchina: magari saremmo ■ Quando una squadra come finiti terzi, però con 20-30 milioni 2-3 decimi la McLaren prende un di euro in meno. Ho preferito campione del mondo, investirli su qualcosa di nuovo, dovrebbe garantirgli un certo invece che sul «vecchio». tipo di trattamento. Ma la squadra è stata Con questo abbiamo vinto, comunque, sorpresa dalle prestazioni di Hamilton. Non quattro titoli mondiali tra il 2001 e il 2007; se le aspettava neppure Fernando. All’inizio l’anno scorso abbiamo pagato lo sforzo sarebbe stato facile mettere in riga Hamilton, fatto nel 2006 per battere la Ferrari lasciarlo per un anno a imparare senza con una vettura inferiore, oltre mettere i due piloti in competizione. Invece al cambio di pilota e pneumatici. la situazione è sfuggita di mano e questo A proposito di grossi investimenti: perché - lo abbiamo già visto - è il modo migliore le Case giapponesi, Honda e soprattutto per perdere un campionato. Toyota, spendono tanto e non riescono Torniamo alla Renault: davanti ai risultati a ottenere risultati decenti? ■ Perché è un pilota molto forte e la Renault, In edicola SPECIALE «f. 1» ■ Sarà uno «Speciale Formula 1» ancora più speciale, quello che «Quattroruote» dedica quest’anno alla stagione dei Gran Premi. Perché, accanto alla tradizionale e accurata presentazione di squadre e circuiti, ci sarà posto per un’analisi approfondita dei dieci temi che scandiranno il Mondiale di «F.1». Riuscirà la Ferrari, priva della guida di Jean Todt, a ripetere il successo dello scorso anno? Chi comanda davvero in McLaren: ancora Dennis o la Mercedes? Riuscirà Ross Brawn a rendere competitiva la Honda? E la Toyota sarà finalmente in lizza per il titolo? Infine il capitolo tecnica: l’abolizione del controllo elettronico della trazione cambierà i valori dei piloti? E come sono i nuovi circuiti, dal «cittadino» di Valencia al «notturno» di Singapore? Insomma, un prezioso fascicolo per sapere tutto, ma proprio tutto, sulla «F.1» 2008. www.f1belgium.com carta d’identità 53° Gran Premio del Belgio. 41° GP a Spa-Francorchamps (10 a Zolder, 2 a Nivelles). mondo! Il circuito dei campioni del 1984, Dal 1983 (tranne che nel a Zolder), per un’ultima apparizione il GP del Belgio è sempre stato legato alle sue radici: Spa-Francorchamps. Considerato a ragione uno dei circuiti 1, di riferimento della Formula nelle ultime 22 edizioni il sensazionale tracciato solo delle Ardenne ha incoronato l’unica campioni del mondo, con eccezione di David Coulthard, McLarenvincitore nel 1999 con la e Mika Mercedes. Nigel Mansell una volta, Hakkinen vi hanno vinto tre, Alain Prost due, Damon Hill Ayrton Senna cinque e Michael Schumacher sei. Kimi Raikkonen, carica, campione del mondo in ha già tre GP del Belgio conferma A nel suo palmarès. della tradizione d’eccellenza... Podio 2007 1. Kimi Raikkonen (Ferrari) 2. Felipe Massa (Ferrari) 3. F. Alonso (McLaren-Mercedes) Pole Position 2007 Kimi Raikkonen (Ferrari): 1’45’’994 - 237,885 km/h 2007 giro Più veloce in gara Felipe Massa (Ferrari): 1’48’’036 - 233,389 km/h Pole Position Precedenti 2005 Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes) 14°GraN mon del circuito: 5,793 km di Monza Lunghezza km autodromo Nazionale Distanza totale: 306,720 (Ferrari, 2004): Numero di giri: 53 rubens Barrichello Giro più veloce in gara: 1’21’’046 - 257,320 km/h di giri: 44 7,004 km Numero Lunghezza del circuito: km edes, 2004): Distanza totale: 308,052 Kimi raikkonen (McLaren-Merc Giro più veloce in gara: 1’45’’108 - 238,931 km/h 7 setteMBre ore 14 ” italia za gio belspafrancorchamps i circuiti 13°GraN preMio “ 2004 Jarno Truli (Renault) (Ferrari) 2002 Michael Schumacher 2001 J. P. Montoya (Williams-BMW) 2000 Mika Hakkinen (McLaren-Mercedes) vincitori Precedenti 2005 Kimi Raikkonen (McLaren-Mercedes) 2004 Kimi Raikkonen (McLaren-Mercedes) (Ferrari) 2002 Michael Schumacher (Ferrari) 2001 Michael Schumacher 2000 M. Hakkinen (McLaren-Mercedes) prost iL parere Di aLaiN Si è evoluto in senso positivo: “Il più bel circuito della stagione! danneggiare e intaccare senza la sicurezza è stata migliorata degli spettatori. Spa-Francorchamps il piacere di guida e l’interesse tecnico. del calendario, ed è molto è molto lungo, il più lungo eccezionale. modificato, resta un punto Anche se il Raidillon è stato capriccioso e a volte capita Il meteo è estremamente sole. piova e in un’altra ci sia il che su una parte del circuito e macchine!”. uomini Un tracciato per Les combes Malmedy 2007 è ancora lunga... Blanchimont La source preMio parabolica Biassono tribune è successo NeL 2007 rivage che conquista pole, GraNDe sLaM per alonso In classifica, lo spagnolo vittoria e giro veloce. dal compagno di squadra accorcia le distanze con tre punti di vantaggio. lewis Hamilton, in vetta Bus stop ” www.monzanet.it chicane ascari Fagnes raidillon/ eau rouge partenza/arrivo “ I Gran Premi devono essere più brevi. Due gare di 45 minuti l’una, come in «GP2» 14 setteMBre ore 14 curva del Vialone Kemmel pouhon Ma attenzione: il giorno in cui la capiranno, saranno guai per tutti. Non hanno compreso che la «F.1» è flessibilità e che ci vuole un «padrone», una «dittatura illuminata». Non può esistere una gestione collegiale. Ci sono decisioni che non si spiegano neanche: si fa così e basta. Devi avere il controllo completo della situazione e godere della piena fiducia dell’azionista. Di che cosa hanno bisogno i Gran Premi per tornare a essere spettacolari? ■ Alla gente non interessa quanto spendi: serraglio è successo NeL Doppietta e titoLo costruttori (il quindicesimo) per la ferrari a Spa. raikkonen vince la corsa e guadagna punti preziosi, ma la strada per il mondiale ■ Perché non hanno capito la «Formula 1». il Parere di aLaiN prost appuntamenti tradizionali Monza è uno dei grandi “Con Monaco e Silverstone, Paese-simbolo e fondamentale che l’Italia, il tracciato della Formula 1. È doveroso resti in calendario. Naturalmente, impegnativo per l’industria automobilistica, negli ultimi anni ed è molto ha subito parecchie modifiche esatto opposto tra quelli ad alta velocità, sul piano tecnico, il più difficile molto a livello lento del Circus. Richiede di quello di Monaco, il più che si toccano enormemente i freni, visto aerodinamico e sollecita per le monoposto. tanto per i piloti quanto un problema, i 350/360 km/h! Impegnativo non rappresenta quasi più all’elettronica, grazie oggi, se Anche a essere cruciale”. a Monza l’affidabilità continua Lesmo roggia FIGLIO D’ARTE Nelson Piquet Jr è figlio di Nelson, con lui nella foto a sinistra, tre volte campione di «F.1». partenza/arrivo carta d’identità 59° Gran Premio d’Italia. 58° GP a Monza (1 a Imola). la sua originaria Avendo Silverstone perso malgrado velocità, Monza è diventato, il circuito l’aggiunta di diverse chicane, Nel 2004 Rubens più veloce della stagione. record della pole, Barrichello ha stabilito il pista 260,395 km/h di media. Una a chi che si addice particolarmente che ha coraggio. Non è un caso Montoya, il colombiano Juan Pablo già vincitore della 500 Miglia con successo di Indianapolis, ora tornato dalle velocità alla NASCAR e ai suoi ovali tre pole position allucinanti, vi abbia fatto due volte tra il 2001 e il 2005, vincendo il circuito in cinque edizioni. Purtroppo ai piloti milanese non arride granché dal 1950 a oggi, italiani: quattro successi con Farina, Ascari (2) e Scarfiotti. posto Indimenticabile, però, il secondo nel 1988. di Michele Alboreto (Ferrari) Podio 2007 1. Fernando Alonso (McLaren-Mercedes) 2. Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes) 3. Kimi Raikkonen (Ferrari) Pole Position 2007 Fernando Alonso (McLaren-Mercedes): 1’21’’997 - 254,336 km/h giro Più veloce in 2007 Fernando Alonso (McLaren-Mercedes): 1’22’’871 - 251,654 km/h Pole Position Precedenti 2006 Kimi Raikkonen (McLaren-Mercedes) (Williams-BMW) 2005 Juan Pablo Montoya (Ferrari) 2004 Rubens Barrichello (Ferrari) 2003 Michael Schumacher (Williams-BMW) 2002 Juan Pablo Montoya vincitori Precedenti (Ferrari) 2006 Michael Schumacher 2005 J. Pablo Montoya (McLaren-Mercedes) (Ferrari) 2004 Rubens Barrichello (Ferrari) 2003 Michael Schumacher (Ferrari) 2002 Rubens Barrichello stavelot quattroruote formula IL MANAGER E IL PRESIDENTE Briatore, alla presentazione della «R28», con il presidente Renault Carlos Ghosn: «Non ci lesina le risorse», dice il manager. COPPIA LATINA Uno spagnolo, Alonso, e un brasiliano, Nelson Piquet Jr (a destra): sono i due «titolari» Renault. conta solo il prodotto finale, che oggi è povero. Anzi, più spendiamo, più lo spettacolo è povero. Con Bernie Ecclestone abbiamo inventato la «GP2» per dimostrare come si può fare spettacolo. La «F.1» è troppo priva d’imprevisti, a meno che non piova: e la prevedibilità uccide lo spettacolo. Dopo il secondo pit stop, non succede più nulla. Bisogna abolire i rifornimenti, lasciare solo il cambio gomme che è una spettacolare gara tra meccanici. Farei le qualifiche il sabato, con una formula più divertente (girare solo per bruciare carburante è stupido), e due gare la domenica. Brevi, ciascuna di 45 minuti; la seconda con griglia di partenza invertita rispetto alla prima. I piloti sarebbero costretti a sorpassare, non aspetterebbero i pit stop per superare l’avversario. Corse a parte, come vede il futuro dell’auto? Oggi è un simbolo carico di negatività... ■ L’ecologia è una grande opportunità per le Case. Fra dieci anni vedo città piene di auto elettriche, con autonomia di 140-150 km e velocità di 100 km/h. Ci saranno città in cui non si potrà entrare se non con un’auto elettrica. Lo chiede l’ambiente, ma anche la necessità di ridurre la dipendenza dal petrolio. L’Europa è all’altezza di questo compito? O l’innovazione arriverà soprattutto dai Paesi cosiddetti emergenti? ■ L’Europa è stanca, è vecchia. Ma si deve dare una mossa. In quei Paesi si lavora molto di più. È giusto che la gente si lamenti perché non riesce a pagare l’affitto o la scuola per i figli; ed è uno scandalo che ci siano pensioni da 500 euro. Ma si deve tornare a parlare anche di meritocrazia, di necessità di premiare chi lavora di più. Emilio Deleidi 1 2008 • 125 13/02/2008 14.55.49 124 • quattroruote 124_125 BEL ITA.indd formula 1 2008 124-125 226 QUATTRORUOTE Marzo 2008 SPORT_BRIATORE.indd 226-227 Marzo 2008 QUATTRORUOTE 227 9-09-2008 18:21:10
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