Rassegna Stampa di venerdì 9 gennaio 2015
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Rassegna Stampa di venerdì 9 gennaio 2015
Rassegna Stampa di venerdì 9 gennaio 2015 SNALS / CONFSAL Il Piccolo La Nazione - Ed. Livorno La Sicilia - Ed. Enna Leggo - Ed. Roma "TARTINI GOVERNATO NEL MIGLIORE DEI MODI" "IN 13 SONO STATI RICOLLOCATI MA SOLO A TEMPO DETERMINATO, TANTA INCERTEZZA" 09/01/2015 "SI' AL TRIBUNALE DI MONTAGNA" 09/01/2015 TRASPORTI & MOBILITA' 09/01/2015 09/01/2015 Scuola, Formazione, Università, Ricerca Corriere della Sera la Repubblica la Gazzetta del Mezzogiorno la Gazzetta del Mezzogiorno La Repubblica - Cronaca di Roma Sette (Corriere della Sera) Italia Oggi Il Secolo XIX la Repubblica PEZZI DI SOFFITTO SU SETTE BIMBI IN UN ASILO IL GOVERNO: 5 MILIARDI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA 09/01/2015 Int. a S.Giannini: IL MINISTRO: "SULL'EDILIZIA RITARDI DI DECENNI MA ADESSO CI STIAMO METTENDO SOLDI VERI" 09/01/2015 LA SCUOLA DELL'INFANZIA RIAPRE IL 26 GENNAIO 09/01/2015 09/01/2015 LA MATERNA E' UN FRIGORIFERO MONTA L'IRA DI MAMME E PAPA' 09/01/2015 USB, PRESIDIO SCIOLTO TRATTATIVA RIMANDATA DI UNA SETTIMANA LA SCUOLA DEL "FARE" DOVE LA CULTURA NASCE IN BOTTEGA Int. a E.Dal covolo: UN MASTER PER FAR MEGLIO IL BENE 09/01/2015 LA REGIONE FA SHOPPING AGLI ERZELLI CON 15 MILIONI 09/01/2015 SCELTA CIVICA, IL FRONTE ANTI-CONGRESSO: "CI DISINTEGRIAMO" 09/01/2015 09/01/2015 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore la Repubblica Italia Oggi il Messaggero il Tempo Giorno/Resto/Nazione la Repubblica la Repubblica il Messaggero CONFERENZA SERVIZI ULTRA-SEMPLIFICATA JOBS ACT, DECRETI ATTUATIVI ANCORA IN STAND-BY 09/01/2015 AL MISE TRE CAVALIERI PER I 194 ADDETTI IN MOBILITA' DELLA OM 09/01/2015 PREZZI IN CADUTA E MUTUI PIU' PESANTI CHI VINCE E CHI PERDE CON LA DEFLAZIONE 09/01/2015 UN ANNO D'ORO PER L'ANCL 09/01/2015 IN SENATO RIPARTE LA RIFORMA DELLA PA MA E' STALLO SUL NODO LICENZIAMENTI 09/01/2015 COMBATTIAMO L'ISIS TAGLIANDO I POLIZIOTTI 09/01/2015 JOB ACT "DISPERSI I DECRETI" 09/01/2015 L'ATTACCO DI PARIGI SPAVENTA L'EUROPA IMPREPARATA ALLA GUERRA LANCIATA DALLA JIHAD 09/01/2015 DESTRA E SINISTRA UNITE NELLA FRANCIA IN LUTTO MA LA LE PEN RILANCIA "ORA PENA DI MORTE" 09/01/2015 ROMA, 22 ARRESTATI: VACANZE E MAZZETTE PER PRATICHE E LAVORI 09/01/2015 09/01/2015 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data 09-01-2015 Pagina 27 Foglio 1 Pezzi di soffitto su sette bimbi in un asilo TI governo: 5miliardi per l'edilizia scolastica Il crollo in una materna di Sesto San Giovanni. Incidente anche in una media di Bologna A Sesto San Giovanni, nord di Milano, ieri sono venuti giù due metri quadrati di intonaco dal soffitto di una classe della scuola materna Vittorino da Feltre. Sotto c'erano 7 bambini. Tanta paura ma nessun ferito, eccetto una bimba di 3 anni finita al pronto soccorso del Niguarda per escoriazioni al volto e alla testa. L'hanno dimessa in serata. A Bologna, sempre ieri, la struttura in legno che reggeva una plafoniera è atterrata quasi in testa a due studenti (12 e 13 anni) della media Besta durante la lezione. Per loro graffi e medicazioni all'ospedale Sant'Orsola. A Brindisi, da qualche giorno, le scuole della zona di Fasano sono senza riscaldamento. Nelle stesse ore, a Roma, al ministero dell'Istruzione, è ripartito dopo uno stop di 17 anni l'Osservatorio per l'edilizia scolastica. Perché per il premier Matteo Renzi, lo ha detto più volte, è «una priorità» rimettere in sesto le scuole d'Italia che dovranno essere «#scuolebelle, #scuolesicure, #scuolenuove». Per farlo il governo ha stanziato oltre un miliardo di euro (1.094.000.000) con interventi progranlffiati su più di ventimila edifici. Ma ha anche appena sbloccato fondi per quasi 4 miliardi destinati all'edilizia scolastica, tra cui quel quasi un miliardo di euro di prestito in arrivo dalla Banca europea di Investimenti. Entro la fine del 2015, sono previsti 1.600 interventi per mettere in sicurezza altrettante scuole. Entro la primavera del 2016 si apriranno altri 15 mila cantieri per l'ordinaria manutenzione (#scuolebelle) e sempre da quest'anno cominceranno i lavori per la realizzazione di 1.600 nuove strutture dove gli studenti potranno trasferirsi in caso di edifici così decadenti da essere irrecuperabili. Altri 600 gli interventi per scuole più efficienti dal punto di vista energetico. Non solo. Nel decreto della Buona scuola, rivela il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone, «aggiungeremo nuove risorse finanziarie da dedi- care all'edilizia scolastica, fondi nuovi o da sbloccare». Ma !'intonaco caduto sulla testa dei piccoli di Sesto, su cui la procura di Monza ha aperto un'inchiesta, serve a ricordare che non c'è tempo da perdere. Per i Vigili del fuoco, il distacco dell'intonaco è stato causato da uno sbalzo termico, un episodio quindi «imprevedibile e non prevenibile», ma per le associazioni Cittadinanzaattiva e Legambiente, che da anni fotografano la situazione degli edifici scolastici italiani, oltre il 70 per cento delle scuole ha lesioni strutturali e in un caso su tre gli interventi non vengono effettuati. li Codacons invita i genitori dei bimbi della materna di Sesto San Giovanni e il personale «a chiedere un risarcimento al MiUD>. Risponde a distanza il sottosegretario Faraone che ieri ha presieduto il risorto tavolo dell'Osservatorio sull'Edilizia con rappresentanti dei ministeri di Economia, Infrastrutture, Beni Culturali, Anci (associazione dei Comuni) e Province: «Sia- mo sempre con gli occhi aperti e il rilancio dopo anni di uno sportello unico sull'edilizia scolastica dimostra che la nostra attenzione è concreta». Da mesi il ministero sta raccogliendo segnalazioni da Comuni, Province, Regioni sullo stato delle scuole per far nascere un'anagrafe dell'edilizia scolastica: «Sarà una casa di vetro, tutto sarà online - dice Faraone - e ognuno potrà trovare tutti i dati sullo stato strutturale della scuola dei propri figli». Ma servirà anche a «responsabilizzare gli addetti ai lavori affinché monitorizzino la situazione». Finora sono state 13 le Regioni ad aver risposto all'appello. Restano fuori dall'Osservatorio del Miur però Cittadinanzaattiva e Legambiente: «Da oltre un decennio forniamo gli unici dati disponibili sullo stato degli edifici scolastici, chiediamo un confronto aperto anche ai nostri contributi». Claudia VoltaHorni [email protected] ,<:) RIPRODUZIONE RiSERVATA la denuncia Per le associazioni dei consumatori il 70% degli istituti ha lesioni strutturali /I piano e le cifre Interventi Piccola manutenzione '#iscuOféSlcure Messa in sicurezza Calcinacci L'aula della scuola materna «Vittorino da Feltre» di Sesto San Giovanni· l'intonaco del soffitto è crollato su sette bambini ;~)rotovlE' 1-"» • ront(~: MiU~! lcosist(~rna~ Scuola cheediAci hanno Gli il certiAcato di agibilità Codice abbonamento: ria~ttl~oI9E;2L:!:4~OI:4._1~~~~.~' Sblocco Stabilità___ Totale 1.?94,OOO.OOO€ 068391 #scuOienuove--~r'--"'" 7013 ai Legarnbicnte Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 6 Quotidiano la Repubblica Data 09-01-2015 Pagina 26 Foglio 1 /2 Il ministro: "Sull' edilizia ritardi di decenni ma adesso ci stiamo mettendo soldi veri" ~ ~ ~~- ~~~~= ~~~~ ROMA. Ministro Giannini, oggi in viale Trastevere si è in- sediato l'Osservatorio sull'edilizia scolastica. Poche ore prima il controsoffitto di un asilo di Sesto San Giovanni è crollato in testa ai bambini che stavano disegnando. Sette feriti. «Il lavoro del governo sull'edilizia scolastica è un' operazio.ne enorme. Abbiamo un ritardo di decenni, una massa critica amplissima e la stiamo affrontando con un'estensione di interventi mai vista prima. Certo, non possiamo garantire tutti nell'immediato, ma quello che stiamo facendo è finalizzato alla fine di questi episodi. I crolli non devono essere più nello scenario delle ipotesi possibili. Sull' edilizia scolastica il governo ci sta mettendo soldi veri, e non solo sull'edilizia». In quali altri settori? «Abbiamo finalmente le risorse per riacquistare le sedie che si rompono, per i toner delle stampanti, abbiamo le risorse per non costringere i genitori a portare la carta igienica da casa». Dove le avete trovate? «Il ministero dell'Istruzione ha fatto risparmi sorprendenti e, alla ripresa dalle feste, si è deciso di destinare alla scuola risorse che prima non c'erano. Cinquanta milioni di euro andranno subito sul fondo di funzionamento, sceso in questi annia 110milionidieuro. Torniamo a 160 e li metteremo, per esempio, sui software dei registri elettronici. Il decreto è all'Economia, le scuole saranno informate nei prossimi giorni». Si fermeranno le donazioni dei genitori? Cesseranno i contributi volontari delle famiglie nel frattempo diventati obbligatori? «Dobbiamo eliminare il fenomeno dell' obbligatorietà, le richieste pressanti dei presidi. Chiederemo ai dirigenti scolastici di non utilizzare i contributi scolastici per la quotidianità dell'istituto, a cui deve pensare il ministero, ma per rilanciare la didattica della scuola, farla crescere. Un genitore, di fronte a un progetto chiaro, può anche dare volentieri cento euro l'anno. Ecco, il contributo deve tornare a essere una donazione liberale che contribuisce al miglioramento della scuola dei propri figli. Per le spese vive, e per la carta igienica, non deve più essere necessario». Questi cinquanta milioni in più sono solo per il 2015. «Stabilizzeremo il fondo a 135 milioni per ogni stagione successiva,apartiredal2016». Ci sono soldi extra anche per i laboratori? «C'è un impegno del governo, anche se gli assegni non sono ancora in cassa, per trovare a fine gennaio 113 milioni per i laboratori, in coerenza con quello che abbiamo scritto nella Buona scuola. Sarà un investimentovero e proprio, non si faceva da tempo. Consentirà di rinnovare molte strutture degli istituti tecnici". A quali scuole andranno? «Abbiamo un elenco di priorità di interventi. Porteremo le ore di lezione in laboratorio a duecento l'anno nel triennio, come da programma. Potenzieremo l'insegnamento applicato. Abbiamo messo davvero la scuola al centro dell' agenda del governo e queste sono le scelte concrete. Vogliamo far partire sul serio l'alternanza scuola-lavoro» . In Finanziaria il governo ha stanziato un miliardo per le assunzioni di 148 mila precari. Perilresto, laformazionedi un anno dei neodocenti per esempio, non c'è nulla. «Non tutto quel miliardo andrà nelle assunzioni, anche perché toglieremo migliaia di supplenze risparmiando cin- % 32,5% INZONESISMICHE Più di quattro scuole su dieci sono costruite in zonea rischio sismico e il 580/0 è stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica. Quasi un istituto su dieci si trova invece in aree considerate a rischio idrogeologico LESIONI STRUTTURALI Le scuole che hanno lesioni strutturali, secondo il dossier di Cittadinanzattiva, sono oltre sette su dieci: il 660/0 ha avuto distacchi di intonaco sulla facciata esterna, nel 360/0 si sono registrate cadute di calcinacci ancheall'interno Cl R1PRQD\JZIOJ".lE RISERVATA Abbiamo appena trovato altri 50 milioni per stampanti, sedie e cancelleria I presidi non devono più chiedere contributi obbligatori alle famiglie Codice abbonamento: SCUOLEA RISCHIO Un istituto su tre, secondo l'ultimo rapporto "Ecosistema scuola" di Legambiente, ha urgente bisogno di interventi di manutenzione. Solo il 530/0 ha il certificato di agibilità e appena il 30,90..0 è dotato del certificato di prevenzione degli incendi quecento milioni. Stiamo destinando soldi specifici proprio per la formazione degli insegnanti. E poi la Buona scuola si sta facendo anche con finanziamenti fuori dalla legge di stabilità». Ci saranno fondi europei sulla Buona scuola? «La Banca europea degli investimenti ha apprezzato alcuni capitoli del progetto, il nuovo percorso per la carriera dei docenti e il processo dI formazione su tutti. L'intervento della Bei potrebbe diventare un moltiplicatore significativo». Saranno 148 mila le nuove assunzioni, come annunciato? «Stiamo calcolando il dettaglio, diciamo che quella è la cifra massima: dobbiamo capire con esattezza i costi a regime. In questo grande piano di stabilizzazione dei precari che stiamo allestendo andremo a offrire lavoro anche a chi non sarà in grado di accettarlo o non lo vorrà fare. La stratificazione delle graduatorie negli anni è stata profonda». Prenderete tutti dalle graduatorie a esaurimento o, come chiede una parte del Pd, anche dalla seconda fascia? «È in corso una riflessione. Di certo, elimineremo la logica delle graduatorie, una piaga sociale». 068391 - Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 7 Settimanale COBBIEBE DELLA SEBA SEllE Pagina 09-01-2015 40/42 Foglio 1 /3 Data La sfida vincente dell'istituto professionale Oliver Twist di Como I u I in Creata r far riavvicinare allo studio i i in difficoltà, è diventata un modello di Basato su e laboratori. Fino a coinv())gere 13 dO~!2r9ndi ~el doppio ruolo qi insegnanti e alunni dì Giampaolo Cerri Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del lizzmlti a scapito delle discipl.ine di base, non mestiere versus cultura, ma insegnare a fare il caffè ai barman di domani, facendo apprendere loro la formlùa chimica della molecola, far imparare il Rococò ai (utmi artigiani del mobile ma anche la stOlia del destinatario, 068391 più ricchi d'Italia, faceva registrare tassi di abbandono scolastico molto elevati». Condotti dal passaparola, anno dopo anno, in molti si precipitarono in quella "strana scuola", dove si imparava facendo e clove l'alternanza col lavoro non era un discorso ma pratica quotidiana, attraverso decine di stage. Tanti giovani, alcuril dei quali drop-aut, anglicismo che sta per "ritirati", quanti cìoè avevano abbandonato del tutto gli studì. Pronti a trasformarsi in neel, altro tennine inglese, oggi più noto, che indica coloro che non studiano, non lavorano e non si fonnano. InSOlwna, a un passo dal drmmna sociale. Una crescita di iSClitti tumultuosa che richiese, nel 2009, Wla nuova sede, finanziata da Regione, ministero e da moltissimi donatori privati (vedi box). «Il dottorato è partito due mmi fa», spiega :V:~sandro Mele, 45elme direttore, che, rmzrando come volontario 1m po' di tempo pòma, ha finito per lascim'e la multina,jonaie della consulenza in cui stava facendo cani era. L'alleanza con l'università nasce per codificm'e la ricca sperinlentazione che ha sempre accompagnato la didattica. «Da subito», ricorda, «abbiamo praticato il modello dell'azienda-scuola perché rispondeva sempre di più al bisogno dei ragazzi di apprendere dall'esperienza». Ma non bastava. «Rovesciando la didattica tradizionale», riprende Figini, «abbianlo trasfornlato le nostre aule in altrettante botteghe». Così i tre indirizzi, «Sala bar» che foona addetti e cmnerieri, «Legno e m,mutenzione di immobili», che qualifica tecnici dell'industria mobili era e dei servizi, "l'essile", per creare gli operatori di questo mondo, hanno abbandonato la logica clell'insegnmnento frontale, per immergersi in un'impostazione laboratOliale nuova. Attenzione, però: non un'abbuffata di materie Drofessiona- Codice abbonamento: a ricerca è sul campo. Anzi sul banco. La scuola Oliver Twist di Como, un istituto professionale frequentato da 350 studenti che arrivano da tutta la provincia e anche da quelle vicine, è da due anni un grande laboratorio pedagogico. Qui infatti, 1,''3 giovani ricercatori dell'Università di Bergamo sono protagonisti di un esperimento unico: sono insegnanti nei vari corsi di diploma ma, nel contempo, seguono un dottorato di ricerca, nella modalità dell'apprendistato in alta formazione. L'oggetto della loro indagine scientifica, perché di questo si tratta anche se al primo gradino accademico, è il loro stesso insegnamento. Ogni giorno cioè, le lezioni, in aula o fuori, firuscono sotto un ideale microscopio in cui loro stessi si osservano, scrutano gli studenti, alle prese con nozioni, competenze, esperienze. Sono psicanalisti che si psicanalizzano, biologi che mlalizzano cellule del proprio corpo, genetisti che indagano l'elica del proprio Dna. Anche la scuola Oliver Twist, d'altra parte, è "speciale". È nata dieci anni fa su iniziativa di Cometa, associazione di famiglie impegnnte nell'accoglienza di bambini in difficoltà. Piccoli che, crescendo, si scontravano con gli schemi delle scuole tradizionali e per i quali si pensò di mettere in piedi una scuola "del fare", coinvolgendo da subito alcuni imprenditori dei settori più vivaci dell'economia cittadina: turismo, arredamento, tessile. Capitani di industria che, assieme a insegnanti in pensione e volontari, si alternavano nelle prime aule, prese in affitto. «Esperienza che crebbe a vista d'occhio», ricorda oggi Erasmo Hgini, designer, lillO dei genitori che la fondarono «anche perché q~esto telTÌtorio, ancorché' uno dei non riproducibile. Pag. 12 Settimanale COBBIEBE DELLA SEBA SEllE Data Pagina Foglio 09-01-2015 40/42 2/3 TRA l BENEFATTORI ANCHE DEI, VECCHIO, SQUlNZI E COLAO Un '-U'l.-1UUL aso di scuola per il dottorato di ricerca, la Oliver Twist di Como lo è anche per la raccolta fondi. Per costruire la nuova sede, cinque anni fa, ai contributi pubblici di Regione Lombardia e del ministero dell'Istruzione, si sono aggiunte importanti donazioni private. La lista dei benefattori è lunga, a cominciare dalla Fondazione Oliver Twist di Milano, cui si deve il nome, legata alla Kairos Sgr. Èstato uno dei partner di quest'ultima, il fìnanziere Paolo Basilico, ad aver coinvolto poi anche il re dell'occhialeria mondiale, Leonardo Del Vecchio, mr Luxottica, altro fìnanziatore. Alla costruzione dell'edificio ha contribuito anclle la Mapei di Giorgio Squinzi, donando materiali innovativi, mentre risorse importanti sono giunte anche dal Credito Valtellinese, banca del territorio. Fra i supporter storici si legge il nome di Vittorio Colao, sia tramite la Fondazione Vodafone sia personalmente, perché il manager, a capo del gigante delle tic, quando rientra in Italia, ama affacciarsi di tanto in tanto al civico 36 di via Madruzza, sede della scuola. Ed è stata sua l'idea di un board di professionisti di vari settori che, periodicamente, consiglino i vertici della scuola e della Fondazione Cometa che la sostiene. Fra loro Enrico e Marco Drago (De AgostinO, Roberta Fu reo lo Nagel, Camillo Candia (Zurieh). Molto legata alla scuola anche la famiglia Passera: Antonello, fratello dell'ex ministro Corrado, aveva creato un mini- master per specializzare i camerieri che giungevano al diploma, impiegandone molti nei lussuosi alberghi lariani di proprietà. Alla sua prematura morte, circa due anni fa, la sorella Bianca ha continuato il rapporto con la scuola. Codice abbonamento: 068391 C e riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 13 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 09-01-2015 8 1 Delega Pa. Gli emendamenti del relatore Pagliari Conferenza servizi ultra-semplificata Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo I),; Rlf'RODUlIONE del destinatario, 068391 Marianna Madia ha confermato l'obiettivo di un'approvazione della delega Pa entro primavera, mentre a palazzo Vidoni si sta già lavorando ai decreti attuativi. Sul pubblico impiego la volontà resta per la stesura di un testo unico che aggiorni e riordini la normativa cumulata dal 2001 in poi con l'obiettivo, in particolare, di passare da assetti organizzativi basati sulle vecchie «piante organiche» a più misurabili «fabbisogni» cui legare le procedure di mobilità (banco di prova resta l'attuazione della riforma delle province), mentre sulla valutazione delle performance, lo scarso rendimento e le sanzioni delle responsabilità disciplinari l'idea di fondo è quella di una semplificazione delle norme Brunetta, finora rimaste inapplicate. Ma il Governo, come detto, si rimetterà alle indicazioni parlamentari e se serviranno misure più specifiche le valuterà. Sulle assenze per malattia è confermato, poi, l'obiettivo di affidare i controlli solo all'Inps. Il relatore sul nodo dei licenziamenti disciplinari nel pubblico impiego tiene comunque a chiarire: «nessuna debolezza nei confronti deilavativi» ma senza «giustizialismi». Tra gli emendamenti del relatore anche la riformulazione dell'articolo l della delega, sulla «Carta della cittadinanza digitale» per garantire la disponibilità di connettività a banda larga e l'accesso alla rete in ogni ambito amministrativo, dalle scuole alle Asl fino agli enti più periferici. D.Col. Codice abbonamento: N elle conferenze di servizi semplificate che usciranno dalla riforma della Pa ci sarà un solo rappresentante dello Stato e varrà la regola del silenzioassenso per le amministrazioni che non esprimono un proprio parere nel corso del processo decisionale. È quanto prevede uno degli emendamenti presentati ieri dal relatore del disegno di legge delega di riforma dellaPa, Giorgio Pagliari, che la prossima settimana dovrebbe presentare nuove modifiche al testo (16 articoli peno deleghe) in attesa che la Commissione Bilancio completi i suoi pareri. I procedimenti amministrativi che vedono coinvolti più enti dovrebbero cosÌ diventare cosÌ più veloci e, soprattutto, in grado di arrivare a conclusione, mentre verrebbe superata la possibilità per una singola amministrazione di eliminare ex post parte delle determinazioni assunte in sua assenza. Per il testo della delega, ancora all'esame della Commissione Affari costituzionali dopo la lunga pausa determinata dalla scelta di anticipare la lettura dell'Italicum, la discussione è dunque ripartita. La presidente della Commissione, Anna Finocchiaro, ha deciso la non riapertura dei termini per la presentazione di nuovi emendamenti, chiesta tra gli altri da Scelta civica. Si procederà dunque da dove il confronto s'era fermato con la volontà espressa dal Governo di determinare, sulla base della discussione parlamentare, eventuali nuove correzioni al testo anche sui temi più delicati del licenziamenti disciplinari e della riorganizzazione della dirigenza. Ieri il ministro RISERVAT Il non riproducibile. Pag. 19 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 09-01-2015 8 1 I provvedimenti non sono stati ancora trasmessi alle Camere Jobs act, decreti attuativi ancora in stand-by Giorgio Pogliotti complessiva del mercato dellavo- peril2016 e di2miliardi per il2017. I ro - ha spiegato Taddei - che inte- 2,2 miliardi nel 2015 serviranno anA oltre due settimane dal con- ressa il contratto a tempo indeter- che a coprire gli ammortizzatori in siglio dei ministri del 24 dicembre minato e i nuovi ammortizzatori deroga (per i quali nelzo14 si sono che li ha approvati, i testi dei primi sociali. Conto nel senso di respon- spesi circa 2,5 miliardi, con il condue decreti legislativi attuativi del sabilità dei parlamentari, che ben corso delle risorse comunitarie del Jobs act ancora non sono stati tra- sanno come in questo momento il Fse), oltre all'indennità di disoccusmessi dal Governo alle commis- Paese abbia bisogno di poterutiliz- pazione per i collaboratori coordisioni parlamentari competenti zareilnuovocontrattoperle nuove nati e continuativi e a progetto (il per il parere (non vincolante). assunzioniatempoindeterminato, Dis Coll,al quale sono destinati300 il Governo intende presentarli accompagnato dal nuovo sistema milioni) e all' assegtlo di disoccupacontemporaneamente alle com- diprotezioni». zione (Asdi) per ilavoratori più bimissioni lavoro di Camera e al SeLaNaspi -che dallO maggio darà sognosi, una volta esuritala Naspi. nato all'inizio della prossima setti- sostegno al reddito ai lavoratori Anche quest'anno, quindi, per la mana. Ma se per lo schema di de- con rapporto di lavoro subordina- copertura degli ammortizzatori in creto che istituisce il contratto a tocheabbianopersol'occupazione deroga bisognerà attingere al Fontempo indeterminato a tutele cre- involontariamente -ha una dote di do sociale europeo, anche se il goscentiè praticamente tutto pronto, 2,2 miliardi per il2015, di2,2miliardi verno punta ad un utilizzo più virperildecretochecrealanuovapretuoso della Cigd, a vantaggio delle stazione di assicurazione sociale politiche attive dellavoro. per l'impiego (Naspi) mancaancoLa minoranza Pd, chiederà alcurala "bollinatura" della Ragioneria Bellanova: testi trasmessi ne modifiche sulla disciplina dei lichehasollevatoiltemadellecoper- all'inizio della prossima cenziamenti del contratto a tutele ture economiche, in particolare crescenti, ma t'laude per la scelta settimana.Taddei: confido peril2017.DoPo che ieri alministedel governo: «E importante avere i ro del Lavoro si è svolta unariunio- nel senso di responsabilità due Dlgs simultaneamente - afferne tecnica con la Ragioneria, dei parlamentari mailpresidentedellacommissione l'istruttoriaproseguiràquestamatLavoro della Camera, Cesare Datina. «Stiamo trovando una solumiano(Pd)-.Inquestostrettocollegamentotraidue decreti, sta buona zioneperdissiparetuttiidubbidel- •• la Ragioneria relativi alla copertu~~1Iìi1li~1~~~~~~~~~, parte della fùosofia del Jobs Act». ra economica -ha spiegato il sottoSollecita la trasmissione dei provsegretario al Lavoro', Teresa vedimenti il presidente della comIprimiduedecreti Bellanova -. Tra lunedì e martedì i missione Lavoro del Senato, Mau~ IlJobsact(legge183/2014), due testi verranno inviati alle comrizio Sacconi (Ap): «Q!lesto govercontiene almeno 5deleghe al missioni parlamentari competenti no ha fatto della velocità una cifra governo sul mercato del lavoro. della propria identità -ha osservato per i pareri». Per Bellanova sarà Gli schemi dei primi due decreti Sacconi-edhapolemizzatocongo«decisivo» ilfattore tempo: «Conlegislativi, rispettivamente sul fidiamo nel fatto che le commmisverni precedenti per la lentezza dei contratto atutele crescenti e sioni faranno un lavoro rapido -ha processi attuativi rispetto agli atti sulla Naspi,sonostati approvati aggiunto -per rendere quanto priparlamentari. Ma ancora non sono dal Consiglio dei ministriil24 ma esigibili il nuovo contratto e i stati trasmessi i decreti delegati redicembre nuovi strumenti di tutela». Lascellativi al Jobs act». Renato Brunetta, tadelgovernodiinviareinsimultacapogruppo di Forza Italia alla CaL'iter parlamentare neaidueschemidiDlgsècondivisa merachiede su twitter «Dove sono II! Devonoancoraessere dal responsabile economico del fmitii decretiJobsact?Listannoantrasmessi alle commissioni Pd, Filippo Taddei: «il contratto a corascrivendo?Nondovevaentraparlamentari competenti che tutele crescenti e la Naspi saranno re in vigore l'l/l? Cosahaapprovato hanno30 giorni per esprimere trasmessi insieme in Parlamento il Cdmil24!12?». un parere non vincolante perii per dare un senso della riforma I: RIPf1.(J[JJZ!ONr-nNRVATA governo Codice abbonamento: 068391 IWMA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 09-01-2015 16 1 Meccanica. Tra i lavoratori cresce la tensione Al Mise tre cavalieri per i 194 addetti in mobilità della Om Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non Codice abbonamento: 068391 Vincenzo Rutigliano pagata da OM e presentata nel Dopo Metec, l'azienda pie- giugno scorso, dal Mise sia alla montese poi interessata agli sta- regione che ai sindacati, come la bilimenti della ex-Fiat di Termi- società che avrebbe rilevato lo ni Imerese, il destino della OM stabilimento.PoilaMetechadeCarrelli, stabilimento me- fmito un piano industriale che talmeccanico chiuso dalla mul- sarebbe però destinato a rilevatinazionale tedesca Kion nel re -lo si è appreso alla vigilia di 2011, è ora "appeso" a tre nuove Natale -lo stabilimento ex Fiat manifestazioni di interesse per- di Termini Imerese, in Sicilia. venute al ministero dello Svi- Per questo i lavoratori vogliono luppo Economico. A valutarne chiarezza. Chiedono che Metec la fattibilità sarà -come è stato formalizzi ufficialmente la riannunciato ieri dalla titolare del nuncia e vengano così liberati dicastero, Federica Guidi, inter- dall'impegno scritto a cedere venuta al tavolo allargato che si parte dei crediti vantati -lOrnila occupa della vertenza - ungrup- euro a testa - per destinarli al ripo di lavoro costituito dai tecni- lancio della OM, come forma ci del ministero e della regione concreta di coinvolgimento nel Puglia.PerÌl940peraidellazona destino della loro azienda. industriale di Bari, ormai senza Tra i lavoratori continua dunlavoro dapiù di tre anni ed inmo- que a crescere la tensione. Hanbilità quasi tutti fino a luglio no presidiato per mesi lo stabili20l6, le 3 manifestazioni di inte- mento insieme alle loro famiresse provenienti dal settore glie, vivono con l'indennità di metalmeccanico e manifattu- mobilità di 850 euro mensili che riero (un'azienda è torinese, si ridurrà il prossimo luglio del un'altra pugliese ed un'altra an- 20% e inpiù devono constatarecora è una newco di valenza na- come dice l'assessore regionale zionale) possono essere l'ultima al Lavoro, Leo Caroli - che il piaspiaggia. Il gruppo di lavoro - . no industriale della Metec «è questo l'impegno del ministro stato dirottato verso altre aree di che ieri ha fatto assumere alla crisi». «Il ministero quindi deve vertenza un peso nazionale - va- accelerare - conclude Lorussoluterà le tre manifestazioni e, a e chiudere sulserio lanostra verfme gennaio, sottoporrà al tavo- tenza che dura ormai da 3 anni». lo allargato quella migliore. La regione - che defmisce la parSindacati e regione chiedono tecipazione diretta del ministro però che non sia solo la migliore, Guidi al vertice come un forte ma anchè la più sostenibile. «Ci segnale di "riattenzione" da parservono soggetti che presentino te del governo ed una vera e proprogetti industriali seri per il ri- priapresaincarico,dalvalorerilancio della OM - avverte Nicola sarcitorio, del processo di reinLorusso della Fim-Cisl di Bari dustrializzazione dello stabiliche ha partecipato al vertice -. Il mento di Modugno - assicura il ministero non deve solo racco- suo impegno per la OM. «Valugliere manifestazioni di interes- teremo come gruppo dilavoro le se, ma pesarne il contenuto ef- nuove manifestazioni e faremo fettivo e la sostenibilità». Il rife- di tutto -conclude - perchè le rimento esplicito è alla Metec, aspettative dei lavoratori non l'azienda piemontese indivi- vadano, nuovamente, deluse». duata da un'agenzia di scouting © RIPRODUZIONE RISERVATA riproducibile. Pag. 21 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 09-01-2015 31 1 Prezzi in caduta e mutui più pesanti chi vince e chi perde con la deflazione La tendenza è rinviare gli acquisti alimentando un pericoloso circolo vizioso Gli unici a guadagnare sono i creditori o chi ha in banca una forte liquidità ETTORELIVINI L'apparenza inganna. La deflazione, a prima vista, non èunmostrodicuiaverpaura.Anzi: i prezzi calano - è il ragionamento a prima vista - e io sono più ricco, visto che con 100 euro metto nel mio carrello della spesa più roba. Errore. La storia insegna che il risultato è l'opposto. La deflazione, sancita ufficialmente da Eurostat martedì, svuota dalbassogli stipendi, rende più costoso onorare i mutui e scoraggia i consumi. In una spirale rischiosissima per l'economia in cui le uniche mosche bianche che guadagnano davvero sonoi creditori ochihainbanca una forte liquidità. Gente che dalle crisi, in genere, ha poco da temere. <W.ULW,"ep. le spese necessarie e quotidiane come gli alimentari - è un vantaggio. Visto che con la stessa cifra si compera più carne. I problemi sono due: se l'idea è che i prezzi continueranno a scendere, si tendono a rinviare gli acquisti. Come si fa per la casa quando si immagina che il costo a metro quadro tende a calare. E a quel punto il gatto si morde la coda: le aziende per vendere i loro prodotti devono tagliare ancora i prezzi. Il risultato - come testimoniano le esperienze dei paesichehannovissutolapalude della deflazione - è disastroso: le imprese tagliano stipendi e posti di lavoro per rimanere competitive e permetter si listini più bassi, la gente spaventata dall'impasse consuma sempre meno. In un circolo vizioso che si autoalimenta in cui - è vero - i prezzi dei beni di consumo calano ma dove di soldi per comprarli, causa disoccupazione e calo delle entrate, ce ne sono sempre meno. La deflazione è una pessima notizia anche per chi ha sul groppone un mutuo o un prestito da pagare. Qui il discorso è più lineare: in uno scenario dove il denaro vale sempre di più, i 300 euro di una rata - pur rimanendo uguali - sono una cifra che diventa sempre più cara. Specie di fronte ai prevedibili cali delle entrate (stipendi e pensioni sono agganciati all'andamento dei prezzi sia all'insù che all'ingiù). La polizza contro questo salasso, in teoria e per chi è esposto a rendimenti variabili, sono i tassi. In uno scenario di crisi economica e coni prezzi in calo,le Banche centrali riducono il costo del denaro per favorire la ripresa e far ripartirei prezzi. Peccato che la Uee l'Italia abbiano già tagliato i tassi quasi azero (iBothanno quotato anche a tassi negativi sul secondario) equindidimarginisuquesto fronte non ce ne sono più. Il discorso, moltiplicato per duemila miliardi, è ancora più grave per l'Italia. Una volta l'inflazione rendeva un po' meno oneroso ogni anno onorare il nostro debito. Gli 80 miliardi di interessi annui a gennaio valevano di più della stessa cifra a dicem- bre. La deflazione - che tende 01tretutto a ridurre anche le entrate fiscali - dà il risultato opposto: e alza a livelli pericolosi la montagnachedobbiamoscalareogni anno per pagare gli interessi. CHI (i GIiADAGNA L'altra faccia della deflazione sono le poche persone che hanno da guadagnare. La prima categoria, ovvia, sono i creditori. Per ilmotivoesattamenteoppostorispetto a chi ha un mutuo: incassano soldi che (per il loro potere di spesa) valgono molto di più di quando li avevano prestati. La seconda sono le persone che hanno sulcontoinbancaoin portafoglio molta liquidità. Tesoretti che anche rimanendo nel classico materasso crescono di valore solamente perché il calo dei listini ne aumenta il valore, senza bisogno che si muova un dito. Sapendo tral'altrocheilmomentopiùbasso della deflazione (se si azzecca il timing) è un' occasione unica per investire questo capitale cavalcando la ripresa. Il rischio è che succeda quello che è successo in Giappone, dove la gelata dei prezzi è durata oltre dieci anni con conseguenze disastrose per tutta l'economia nazionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA I MUTUI Chi ha un mutuo alla fine vede salire il valore reale delle rate che rimborsa I''LIQUIDI'' LA SPESA Il calo dei prezzi incoraggia il rinvio degli acquisti e fa crollare l'economia 068391 Il calo dei prezzi fa salire il valore reale delle cifre che sono state date in prestito Chi ha liquidità in banca ne vede salire il valore senza doverla nemmeno investire ILPROiUEMA ilEI MUTili ITASSI LA DISOCCUPAZIONE L'arma antideflazione è il calo dei tassi. Peccato ora siano già quasi azero In deflazione le aziende tagliano posti e sti pendi per poter ridurre i loro listini Ritaglio Lavoro e previdenza stampa Codice abbonamento: ICREDITORI Pane, pasta, frutta, lavatrici e vestiti in uno scenario deflattivo costano di meno per un motivo vecchio come il mondo: perché l'offerta supera la domanda, spia certa di un paese in difficoltà. In un primo momento - specie per ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 Quotidiano Pagina 09-01-2015 30 Foglio 1 /2 Data Dal lavoro all'attività del sindacato, il presidente Longobardi a tutto campo Un anno d'oro per l'AneI Una categoria compatta è anche autorevole Domanda. Presidente, si apre nn nuovo anno con numerose tematiche in evoluzione: A quale la maggiore attenzione? Risposta. Si apre un nuovo anno proprio in concomitanza con l'ennesima riforma del lavoro. Una riforma che ha visto me personalmente e le strutture Ancl particolarmente impegnati da mesi in ripetuti incontri con le forze politiche per presentare e motivare tutte le osservazioni tecniche formulate sino' alla legge delega. Proprio quel dossier di osservazioni (che è stato ampiamente pubblicato anche sul nostro sito) ha destato diffuse condivisioni e prese in considerazione, ma poi il voto di fiducia ha vanificato un lavoro davvero prezioso. Devo osservare con rammarico che ancora una volta le vicende politiche sono la causa della mancata traduzione in legge della voce autorevole dei consulenti del lavoro. D. Quindi la sua prima impressione sul jobs act è negativa? R. Diciamo che sono diffusamente perplesso. I risultati si vedranno nella attuazione combinata dei decreti attuativi, ma non ho mai creduto alla favola per la quale agevolando i licenziamenti aumenta l'occupazioRitaglio Lavoro e previdenza D. Quindi a suo parere l'intera questione economica italiana ruota attorno al lavoro? R. Il lavoro è una questione centrale della nostra economia, così come anche la spesa e gli sprechi. La lotta alla disoccupazione non si fa per decreti, ma con misure concrete e strutturali. Una vera riforma del lavoro dovrebbe indurre le imprese a ritrovare la voglia dell'investimento nelle risorse umane a costi e oneri ragionevolmente bassi. Ne trarrebbe vantaggio anche la concorrenza con altri stampa ad uso esclusivo nostri rapporti quindi vanno coltivati e rafforzati, non solo per gli interessi della nostra e delle altre categorie, ma anche e soprattutto per quel D. Passiamo all'attività ruolo essenziale di parte sosindacale: nn 2014laborio- ciale che siamo chiamati orgogliosamente a svolgere. so? R. Decisamente sì. Man D. L'Anel all'interno della mano che accrescono le competenze dei Consulenti categoria? R. La coesione con tutte del Lavoro, aumenta necessariamente l'attività sinda- le componenti della categocale, specie quella rivolta ria continua a convincermi e alla tutela degli interessi e a essere ormai strutturale, nel rispetdell!l aspettative dei colto delle diverse leghi. Anche per quecompetenze. Mi sto l'Ancl si è dotata pare ovvio dodi un ufficio legale, ver sottolinedi un ufficio stamare che tutti pa, mantenendo t' . i vertici delelevati i livelli di I le strutture attività del nostro di categoria Centro studi, con i sono esprescorsi per dirigenti, sione Ancl, e aggiornamento protutte persone fessionale tramite e colleghi che èonvegni, giornate di stanno studio, Semilavorando bene. Nel congresnari di studio, risposte ai so del 2007 ritenevo apertaquesiti. Con le perdurànti mente che quanto potesse problematiche del lavoro e essere maggiore la compatdella crisi economica, si pre- tezza, avesse generato auannuncia un 2015 altrettan- torevolezza: operiamo in to impegnativo. una categoria professionale che diversamente da molte D. Attività sindacale che altre, esprime un sindacato può trovare nn respiro di unico, e questa è la migliore portata europea con Con- risposta a una inutile framfprofessioni? mentazione politica che geR. Con confprofessioni si nererebbe solo confusione e condivide un percorso comu- scarso ascolto. ne tra molteplici professioni, per la valorizzazione e difesa D. I rapporti con le istitudella attività libero-profes- zioni di interesse? sionali. Notevole spazio da R. L'Ancl è ormai presente Confprofessioni è destinato organicamente nel confronto all'area lavoro, che coinvol- con gli enti che interagiscono ge necessariamente tutte le con la nostra professione, non altre categorie. Per questo solo in sede consultiva ma anl'Ancl esprime una forte rap- che in occasioni propositive. presentanza in seno all'orga- È un risultato notevole, per nizzazione e recita un ruolo il quale si continua a lavorachiave nelle scelte e nelle re per mantenerlo. Capitano strategie sindacali dei pro- ancora troppo spesso episofessionisti. Confprofessioni di per i quali vengono prese rappresenta anche un ponte iniziative operative senza per l'Europa delle profes- una previa consultazione sioni, proprio in questo mo- dei Consulenti del lavoro: in mento in cui la Commissione casi anche più recenti la vigieuropea sta conducendo una lanza e l'intervento dell'Ancl indagine conoscitiva sulla sono stati determinanti per regolamentazioni delle pro- evitare provvedimenti calati fessioni negli stati membri. I dall'alto, a volte non solo non del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 068391 A Paesi e, con maggiore occupazione, salirebbero redditi, gettito fiscale e consumi: Ma non c'è peggior sordo ... Codice abbonamento: Pprofittando della occasione della prima pagina da pubblicare nel 2015 su questo quotidiano, abbiamo ritenuto opportuno intervistare il presidente nazionale Ancl Francesco Longobardi sulla transizione sindacale dal vecchio al nuovo anno. ne. Anche l'incentivo triennaIe introdotto dalla legge di stabilità non mi sembra che vada nella direzione giusta. Non è un incentivo contributivo (peraltro limitato nel tempo) che può sospingere la generalità delle imprese a nuove assunzioni a tempo indeterminato. Su questo argomento è da tempi non sospetti che facciamo presente quanto i datori di lavoro vedano ben più in là . di un incentivo tem'poraneo: un contratto a tempo indeterminato - specie in questo periodo di crisi economica - è cosa impegnativa nel lungo termine che non si supera con un modesto risparmio contributivo. D. Ma allora, qual è la soluzione ottimale? R. Anche con un lavoratore agevolato neo assunto, sull'impresa continua a gravare il complessivo costo del lavoro dell'intero organico aziendale, che è del tutto insostenibile. La ricetta - come diciamo da tempo - è tutta lì: riduzione generalizzata del costo del lavoro per il rilancio dell'occupazione e dell'economia. Qualche timido passo in avanti si sta facendo, ma siamo ancora lontani da quello che davvero si aspettano le imprese, Si aggiunga la pressione fiscale del nostro Paese tra le più alte in Europa, ed è evidente il perché dell'Italia che non riesce a tirarsi fuori dal periodo di crisi. Quotidiano Data Pagina Foglio tuale e in chiave di ulteriore eSllansione deg_Ii interessi del nostro sindacato, non solo attento alle vicende professionali, ma anche a quelle economiche, interprofessionali e sociali, • D. Passando ad altro tema, come i Consulenti del lavoro secondo l'AneI stanno vivendo l'innovazione tecnologica? R. La stanno vivendo con la rapidità che l'innovazione comporta, ma anche con la dovuta rappresentazione alle istituzioni dei limiti che vanno apprestati. Oggi siamo intermediari per forza. Il progressivo sviluppo telematico degli adempimenti si è da ultimo troppo sbilanciato a favore della pubblica amministrazione. Ci vengono richieste sempre in maniera maggiore procedure, metodi, procedimenti e processi che ormai sono arrivati a livelli inaccettabili. Noi siamo professionisti del lavoro, non siamo i telelavoratori dipendenti della pubblica amministrazione. Se è vero che senza il nostro interloquire telematico, la p.a. sarebbe paralizzata, allora è pur vero che la nostra opera deve essere riconosciuta: gli obblighi che ci vengono posti a carico non ci spavenfano, perché siamo coscienti della nostra competenza: ma deve finirla una volta per tutte il doverci considerare operatori gratuiti del sistema pubblico. Anche per questo aspetto, l'Ancl ha prodotto un gran lavoro che continuerà a sostenere, insistendo in ogni sede opportuna. Uno sviluppo e un progresso serio e armonioso della nostra professione, non può più passare attraverso le vessazioni e le pretese. La nostra è una professione degna del più alto rispetto: lo stesso rispetto che abbiamo noi per il sistema pubblico, che vogliamo sia ricambiato nella stessa e identica misura. D. Chiudiamo con una previsione generale sullo sviluppo del sindacato. R. Voglio augurarmi che gli sforzi di progresso dell'attività sindacale e di miglioramento degli strumenti sin qui compiuti, si traducano in un incremento delle appartenenze al sindacato, con tesseramenti spontanei e consapevoli. n futuro di un sindacato sta indubbiamente nelle persone, giovani e meno giovani, che vogliono partecipare al nostro progresso professionale. In casa Anclle porte sono aperte, aperte a donne e uomini che vogliono contribuire con la propria presenza, le proprie idee, i propri contributi alla nostra crescita e alla nostra affermazione nell'economia del Paese. Un futuro, quindi - mi auguro - con un Ancl ancora più forte, più numerosa, e così, maggiormente autorevole . Codice abbonamento: 068391 condivisibili tecnicamente, ma anche in contrasto con il legittimo interesse dei CdI alla semplificazione e alla sburocratizzazione della gestione dei rapporti di lavoro. Il livello di attenzione deve essere mantenuto alto, non solo dalle strutture di vertice dell'Ancl, ma anche e soprattutto nel territorio, con un crescente dinamismo delle nostre presenze regionali e provinciali. Anche lo sviluppo delle relazioni politiche e sindacali, risponde a una mirata strategia di relazione ufficiale con altre forze del mondo del lavoro e dell'economia, che rientra a pieno titolo nell'obiettivo del nostro sindacato, cioè di creare quelle alleanze che ci diano forza e visibilità, e che possono decisamente contribuire alla categoria per uscire dagli ambiti ristretti del tipico servizio professionale e guardare più ampiamente al futuro, in chiave proget- 09-01-2015 30 2/2 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano Data Pagina Foglio 09-01-2015 12 1 In Senato ripartela riforma della Pa ma è stallo sul nodo licenziamenti _ _ _ _ _ _ _ 0 _ _ _ __ Il PROVVEDIMENTO/2 ROMA Fisco, ma anche scuola, lavoro e pubblica amministrazione. Il governo Renzi è impegnato in questo inizio di anno in almeno quattro delicati fronti di riforma, che sono poi altrettante bandiere dell'esecutivo. Il disegno di legge sulla Pa ha ripreso il proprio percorso in Senato: si tratta di un provvedimento complesso con molti capitoli importanti e sostanziosi. L'intenzione è portarlo avanti in modo spedito, come ha confermato anche ieri il ministro Marianna Madia. Ma ci sono alcuni nodi delicati da sciogliere e uno in particolare è connesso con il disegno di legge sul lavoro (il cosiddetto Jobs Act) che attende i successivi decreti legislativi dopo il primo approvato alla vigilia di Natale. LA POLEMICA La disciplina sui licenziamenti illegittimi inserita in quel testo non si applicherà ai dipendenti pubblici, che dovrebbero essere destinatari di regole ad hoc, proprio in sede di riforma della pubblica amministrazione. Per il momento però le carte non sono ancora state messe in tavola. Interpellato sul punto, il relatore del provvedimento in Senato, Giorgio Pagliari (Pd), si è limitato ad alcune considerazioni di carattere generale. Ha spiegato che «occorre dare maggiore puntualità, laddove necessario, alla disciplina dei doveri dei dipendenti pubblici, ma in una logica di equilibrio senza passare a un giustizialismo privo di senso».5econdo Pagliari le attuali regole sui licenziamenti dei dipendenti pubblici sono «complete» e dunque <<flon c'è da inventare niente». Il riferimento è evidentemente alla legislazione del 2001 in materia di mobilità e messa in disponibilità, poi rivista con la riforma Brunetta. Quelle norme riguardano però le eventuali uscite dovute ad esuberi (dopo un periodo di due anni in ci si percepisce solo 1'80 per cento della retribuzione) non il tema del reintegro-risarcimento in caso di licenziamento illegittimo. Sul tema negli ultimi giorni dello scorso anno si era scatenata la polemica, per la rinuncia di una norma specifica che avrebbe dovuto escludere il pubblico impiego dalle novità messe a punto per i dipendenti privati, con il meccanismo delle tutele crescenti. I ministri Poletti e Madia avevano spiegato che i lavoratori statali e degli enti locali non sono toccati, ma poi lo stesso presidente del Consiglio ha spiegato che la questione sarebbe stata rimandata al disegno di legge sulla pubblica amministrazione, che ha anch'esso la forma di una delega. Non è chiaro però se l'intervento ci sarà ed eventualmente con quale livello di dettaglio. INTERNET NEGLI UFFICI PUBBLICI Nel provvedimento dovrebbe confluire anche il passaggio dalle Asl all'Inps delle competenze sui controlli relativi alle malattie dei dipendenti pubblici. Ma il disegno di legge ha altri capitoli importanti, dalla digitalizzazione della Pa al funzionamento della macchina di governo. Su quest'ultimo tema c'è un emendamento dello stesso relatore che ha l'obiettivo di snellire le procedure per le opera pubbliche: si prevede che gli enti locali i quali non partecipano alla prevista conferenza dei servizi oppure non danno il loro parere ne termini previsti non possano più opporsi alla realizzazione (e dunque bloccare le opere) con provvedimenti in autotutela. Un'altra proposta di modifica firmata da Pagliari punta a garantire l'accesso a Internet e in particolare la connettività a banda larga in tutti gli uffici pubblici che per la loro funzione richiedono questo tipo di dotazione. L.ei. © RIPRODUZIONE RISERVATA UN EMENDAMENTO PER SBLOCCARE LE OPERE PUBBLICHE: Codice abbonamento: 068391 NIENTE VEri DAI COMUNI CHE NON PARTECIPANO ALLE DECISIONI Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Quotidiano Pagina 09-01-2015 10 Foglio 1 /2 Data Nel nome del rispannio Tonelli del sindacato di polizia: «Così è impossibile affrontare l'emergenza» Combattiamo l'lsis tagliando i poliziotti Via quarantamila uomini dal comparto sicurezza, mezzi ridotti del 60 per cento • Se il terrorismo imbraccia kalashnikove persiste nell'assalto all'Europa, all'Italia non resta che difendersi con le forbici. Le stesse conle quali, metaforicamente e in nome della crisi, si è tagliato in tema di sicurezzae controllo del territorio. Quarantamila uomini in meno tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, mezzi, presidi, ma anche specialitànavali, cinofile, ippomontate e aeree eliminati o ridotti anche del 60%. DopolastrageinnomediAllah al giornale Charlie Hebdo e all'indomani di una nuova sparatoria, stavoltaaMontrouge, ilBelPaese si preparaamettere in pratica la chiusura già annunciata di 251 presidi della polizia di Stato. Per risparmiare su corsi, concorsi e stipendi 23mila quadri intermedi, 14mila ispettori e 9mila sovrintendenti, sono stati rimpiazzati da agenti semplici, decisamente più convenienti. Solo un agente su dieci viene mandato a fare il corso per 251 Presidi di polizia in meno Atanto ammontano i tagli delle sedi della PS svolgere il servizio sulle volanti, mentre a fronte dei 2500 andati in pensione due annifasono stati assunti l'anno scorso 1377 poliziotti. Duemila agenti in meno aRoma, mille aMilano, Napoli e Palermo, 500 a Torino e Bari, 300 a Bologna e Firenze. Nella distribuzione degli uomini in organico il Lazio è la prima regione con 28mila unità tra poliziotti, carabinieri e militari delle fiamme gialle (650 presidi). Seguono Lombardia con 26mila uomini (790 presidi), Sicilia con 25mila (80 presidi), la Campania con 21mila uomini distribuiti in 630 presidi. Quindi la Puglia, con 14mila unità e il Veneto con 13mila. Ai minimi termini la Calabria con Il mila uomini e 470 presidi. Ogni giorno sono 2mila tra poliziotti, carabini eri e finanzieri ad esserimpiegati nelle scorte, per un costo di circa 250 milioni di euro l'anno (com presi i collaboratori di giustizia). Ventiquattromilaimezzi totali della Polizia di Stato, con 200mila chilometri almeno percorsi da ogni volante, un terzo in riparazione costante. Milano, Torino eBarihanno trale 500/550 autovetture a testa, 150/170 in riparazione. Il doppio ne ha Napoli, ma 300 sono ferme in officina. Roma può contare su 1.600 volanti, in teoria, considerato che ben 500 sono in attesa di un miracolo del meccanico. «Ma davvero pensiamo di poter combattere il terrorismo? - commenta sarcastico Gianni Tonelli, segretario generale Sap - Cari Alfano e Pansa, con chi pensate di rafforzare le vigilanze, con i vostri parentieamici?Unificandoleforze di polizia si risparmierebbe talmente tanto da poterrinforzare !'intero comparto sicurezza, peccato che gli interessi di chi sta ai vertici a quanto pare siano intoccabili». I colleghi dell'Arma non se la passano meglio. Dal 2005 ad oggi sono state soppresse 50 stazioni e 18 compagnie, 94 siti navali con la conseguente dismissione di 103 motovedette, e 2 nuclei elicotteri con la contrazione della flotta da 94 a 43 velivoli, 3 nuclei cinofili, 5 squadre a cavallo (oltre alle 2 della Poli- 23000 2500 Quadri intermedi 14mila ispettori e 9mila sovrintendenti, rimpiazzati da agenti semplici Carabinieri Negli ultimi dieci anni soppresse cinquanta stazioni Agenti pensionati zia di Stato, a Tor di Quinto e a Ostia) e altrettanti nuclei subacquei. La spending review ha toccato anche i baschi verdi che, mai impreparati, hanno messo a punto un piano diriorganizzazione per farsi bastare una coperta per tutti sempre più corta. I settori interessati al risparmio sono al solito le infrastrutture,lamotorizzazione, il comparto aeronavale, l'informatica, la telematica, nonché il settore del reclutamento e dell'addestramento, del commissariato (vitto, vestiario, spese di pulizia, spese postali) e dell'armamento. Dal 2009 al 2013 sono stati 72 i reparti soppressi e 900 gli uominirecuperaticonl'accorpamento di più sezioni presso la stessa sede. Ridotti del 4% i mezzi del parco auto, dismessi del tutto quelli dai costi di manutenzione ed esercizio più elevati. Al vaglio lariduzione del 20% dei mezzi aerei e del 32% di quelli navali, mentre si prospetta per quest'anno appena iniziato una carenzadiorganicoparial0.300militari. La guerra è iniziata. Si salvi, chi può. 24000 Auto della PS Ma per rimpiazzarli sono Con una media chilometrica stati assunti solamente 1377 sopra i 200m ila, e un terzo nuovi agenti di polizia sempre in officina Guardia di Finanza Dal 2009 al2013 72 i reparti soppressi 068391 Silvia Mancinelli Ritaglio Lavoro e previdenza stampa Codice abbonamento: Spending review Non ha risparmiato elicotteri cavalli e unità cinofile ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Quotidiano Data Pagina Foglio 09-01-2015 13 1 GiaLLo due decreti attuativi del Jobs Act che non sono ancora stati trasmessi aUe Camere per il parere Commissioni lavoro, affinché diventino operativi. Il testo sulle crescenti era atteso già da mercoledì. l'altro sui nuovi ammortizzatori Codice abbonamento: 068391 sodaLi INaspil è aLL' esame della Ragioneria deLLo Stato per La deUe coperture Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano la Repubblica Data Pagina I Foglio 09-01-2015 2/3 1 /5 Charlie, sfida al terrore > Il giornale dopo lastrage > Caccia ai killer della jihad > Scontrosullasicurezza casa per casa in Piccardia Mobilitati 88mila agenti i fratelli assassini erano sotto controllo dal 2008 "Torniamo subito in edicola" Solidarietà da tutto il mondo LOSCENAIUO Unaguerra in Europa PARIGI ' L EUROPAèsmarnta, perché si sente impreparata, d<r po l'attentato di merc<r ledi, 7 gennaio, al settimanale ca francese muoversi tra aut<r confessione di un uomo dell'in- mobili di sconoseiuti e non contelligencepresodalpaniconelve- trollate dalla polizia, a pochi medere il presidente della Repubbli- tri dalla casa in cui neppure due ore prima era avvenuta la strage. Un'imprudenza inconcepibile. Charlie He_bdO. È significativa la ALLEPAGINE2E3 Lo··seenario L' Errori nella sicurezza, indagini ancora in alto mare e previsioni dell'Intelligence spesso smentite Il Vecchio Continente scopre di non essere pronto alla sfida lanciata dai terroristi. Idodici morti in pieno giorno, nel cuore di una grandé capitale, sono il segno di un conflitto che le società democratiche non sanno dawero come affrontare 068391 L'attacco di Parigi spaventa l'Europa impreparata alla guerra lanciata dalla jihad ____________________._____. dell'intelligence preso dal panico nel vedere il presidente della Repubblica francese muoversi tra automobili di sconosciuti e non controllate PARIGI dalla polizia, a pochi metri dalla casa in cui nep'EUROPA è smarrita, perché si sente im- pure due ore prima era avvenuta la strage. preparata, dopo l'attentato di merc<r Un'imprudenza inconcepibile. Una tattica ben ledì, 7 gennaio, al settimanale Charlie conosciuta dei terroristi è quella di attirare socHebdo. È significativa la confessione di un uomo Codice abbonamento: RERlilARDO VALLI L Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 09-01-2015 2/3 2/5 corritori e autorità sul luogo appena insangui- nell'llesimo arrondissement parigino, all'Il nato da un attentato e di fare esplodere auto- settembre newyorkese. Sul piano simbolico mobili o altri congegni per moltiplicare le vittime. L'uomo dell'intelligence ha avuto la pelle l'accostamento calza, ma le reazioni europee d'oca nel vedere François Hollande cosi esposto, non saranno come quelle di Bush, allora alla Casenzacheiserviziincaricatidiproteggerlosene sa Bianca. Certo, non ne abbiamo i mezzi. ma preoccupassero. E l'ha raccontato ai giornalisti non vogliamo comunque cedere nulla della no(di Le Monde) per spiegare come la guerra di- stra democrazia. Se la lotta al terrorismo implichiarata daijihadisti colga l'Europa imprepara- casse una rinuncia a dei diritti civili sarebbe una ta. sconfitta. Una battaglia perduta per l'Europa. Eppure non si può dire che la Francia non abIl problema della sicurezza non sarà tuttavia bia cercato di aggiornare gli strumenti incarica- di agevole soluzione. Benché traumatizzata, la ti di prevenire il terrorismo. Il 2 maggio dello Francia ha reagito con dignità ai morti di Charscorso anno la vecchia Direzione centrale di lie Hebdo. Nelle prime ore si è creata un'eseminformazione interna (DCRI) è stata sostituita plare unione nazionale. Nicolas Sarkozy, adesso dalla Direzione generale della sicurezza interna capo dell'UMP, il maggior partito di centro de(DGSI). Pare che la riforma, oltre al cambio del- stra all'opposizione, si è consultato all'Eliseo, di le sigle, dovesse rendere piùefficientii servizi in- primo mattino, con François Hollande, il rivale caricati del territorio nazionale, e fino allora se- soCialista che tre anni l'ha sfrattato dalla presicondari rispetto quelli impegnati all' estero. Ma denza della Repubblica. Persino Marine Le Pen il terrorismo è bicefalo in un paese che conta non ha approfittato troppo della strage jihadiun'importantecomunitàmusulmana. sta ed è stata prudente nel ribadire le sue tesi I dodici morti in pieno giorno, nel cuore di una contro l'immigrazione. Ha persino espresso stigrande capitale la cui sicurezza era ed è affidata ma per i cittadini musulmani che rispettano le a una polizia e a servizi di informazione dilunga leggi. L'union sacrée rischia,tuttavia di avere esperienza, sono apparsi le vittime, i caduti, di una vita corta. Sia Sarkozy, sia Le Pen hanno un conflitto chele società democratiche non san- chiesto misure più ferme per la sicurezza. Una no come affrontare. La strage ha colto di sorpre- richiesta che implica una denuncia della molsa, benché tanti segnali,nonsoltanto in Francia, lezza del governo socialista. Un dirigente del annunciassero attentati imminenti. Ma dove? Front Nationalha chiesto il ripristino della pena Quando? Preparati da chi? Le varie capitali era- di morte. Che del resto era nel programma eletno e sono coscienti di dover combattere un feno- torale di Marine, presidente del suo partito. meno jihadista sempre più intenso, diffuso, e Disegnare una strategia difensiva senza cospesso imparabile. La gùerra è di tipo asimme- noscere bene l'avversario, e soprattutto senza trico,perchéibelligerantinonusanolestessear- poter valutare le sue reali ramificazioni sul termi e gli stessi metodi. I terroristi si annidano nel- ritorio francese, non è semplice. Gli assassini dei la popolazione e non hanno regole. Gli organismi giornalisti di Charlie Hebdosi sono dichiarati uoistituzionali degli Stati democratici hanno rego- mini di Al Qaeda. Ma il loro modo di agire fa penle che non è facile viòlare. sare che appartengano a un gruppo collegato o Come è un'ardua impresa coordinare le politiche economiche, nell'Unione europea è altret- influenzato da Daesh, il califfato, che è un contanto laborioso stabilire uno scambio regolare corrente di ~ Q';l~da .. Ma quest'ul~ima umiliata ·· ~ . . serro ult rismo tra i vari governi . t dal successo milIraq dal califfato ha cread lln.ormazlonl ' . mSlnae . Kh il' La volontà esiste ed è ribadita nei frequenti in- oun ?rgaruzzazIOne, ~ppo orass~, CUl ai lavori sarebbe Il terrocont n't ragrla dde,tt'l , malelegginonso- compIto . . E ' quello di promuovere ellid l no le stesse. E la sensibilità morale cambia se- r.lsmom .ur0pa,.mc<;>ncorrenzaconqu e cacondo il colore del governo. La strage nella re- hffato. Gh ame~c~ ~o ~anno ~ per questo hand'l 0, n'harIle .l· H e bdo h a probab'l l .campI. ,del gruppoKho· l ment e se- no bombardato . di mdSma ' ., . d aZIOne . C rassan, gru can o l SUOl UOffillll ancor pm pen. al gnatounasvolta.Il19gennruo, prOSSImo onl'di Il'd'AlQ d d l ali"' t TI' hi . . . . . . il . 'al co OSI que l l ae ae e c "a o, nsc o slgho europeo del mlnlstn terronsmo sara - , h l'E di . lt h 'tt' l' d' d I ' E tt' . '112 ec e uropa ventI, o rec eVI Ima, uncamor m.e grorno. una se lma?a p~lm~, l po di battaglia tra terroristi rivali. Intanto la gennaIO, Cl dovrebbe essere un dIbattIto In Par- F ' d" hi ffili t' li " . h' d .. ranCla cerca l capITe a c sono a a l g aslament? C.e ~che ,C~l c le e .una numone sassini dei giornalisti di CharlieHebdo. straordmarla del capI di Stato e dI governo. © RIPRODUZIONE RISERVATA L'Europa del XXI secolo non è fatta per i conflitti. Non solo per quelli convenzionali. Ed è una 1119 gennaio, al Consiglio europeo fortuna. Anzi una conquista. Non le vanno nepdei ministri, il terrorismo sarà all' ordine pure decisioni che, sebbene proposte per motivi di sicurezza, e senza una carattere offensivo, podel giorno. E una settimana prima trebbero ledere le libertà civili. La commissione è previsto uri dibattito in Parlamento incaricata a Bruxelles di difendere queste ultime ha ad esempio respinto l'idea di applicare il PNR (Passage name record), vale a dire la scheDisegnare una strategia difensiva senza datura dei dati riguardanti i passeggeri di traconoscere bene l'avversario e senza sporti aerei. Schedatura che dovrebbe permetpoter valutare le sue reali ramificazioni _tere di individuare coloro che vanno o ritornano dalle zone in cui iljihadismo imperversa. E si calsul territorio, non è semplice cola che circa quattromila combattenti islamisti siano ritornati dalla Siria. Suscita perplessità anche il progetto di limitare la propaganda terroristica su Internet. Ed altrettanto quello di rendere più frequenti, cioè quasi sistematici, i controlli di frontiera nell'area Schengen. Abbiamo paragonato la strage Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo Codice abbonamento: 068391 e: riproducibile. Pag. 30 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 09-01-2015 2/3 3/5 lA GRAl'm.IDINE Esprimo la mia gratitudine a tutte le forze dell'ordine che proteggono la nostra libertà "RESISTERE AI BARBARI" "L'11 SETTEMBRE FRANCESE" ManuelValis @manuelvalls "1'Humanité" titola a sua volta sulla libertà assassinata e l'editoriale è un appello perché "la Repubblica faccia fronte comune contro questi barbari vigliacchi" "Le Monde" ieri titolava sull'" settembre francese, con la condanna dell"'odioso assassinio dei nostri colleghi, inflessibili difensori della libertà di pensiero" LEfAMIGLm Non riesco a dormire, i miei pensieri sono 'con i colleghi vignettisti francesi e con le loro famiglie DavidPope @davpope LA STAMPA. Che enorme perdita. Una stampa libera è la nostra arma più grande contro la tirannia "NON UCCIDERANNO LA LlBERTA" L'EDIZIONE IN NERO "Le Parisien" ha scelto una foto dei cittadini scesi subito in piazza a Parigi con i cartelli "Je suis Charlie". Sullo sfondo nero, il titolo "Non uccideranno la libertà" "Liberation" ha mostrato il lutto con una prima pagi[la tutta nera eal centro il titolo profilato in bianco del virale "Nous sommes tous Charlie" Mark Ruffalo @MarkRuffalo -"" LETIGARO ' - ~"- ~ LEPlSroLE ~- Pubblicate una vignetta di Charlie: dimostrate che la penna fiorirà, le pistole arrugginiranno Stephén Fry @stephenfry L'lSlAM "LA FEROCIA TRANQUILLA" tanti segnali, non soltanto in Francia, annunciassero attentati imminenti da parte di fondamentalisti e "lupi solitari" Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo Codice abbonamento: La strage ha colto di sorpresa, benché 068391 La società tutta e in particolare i lèaderislamici devono dire che questo non c'entra con l'lslam "Le Figaro" ha titolato sulla libertà uccisa, con un editoriale sulla "vera guerra condotta da killer metodici e organizzati. la cui tranquilla ferocia gela il sangue" Zapiro @zapiro del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Quotidiano la Repubblica Data 09-01-2015 Pagina 4 Foglio 1 /2 Destra e sinistra unite nella Francia in lutto Ma la Le Pen rilancia "Ora pena di morte" DAL NOSTRO INVIATO ALBERTO D'ARGENtO tere da parte il solo movimento che non ha alcuna responsabilità nella situazione attuale, senonmi invitano non imporrò la mia presenza perchéalminimoincidente diranno che è colpa mia». A farla infuriare sono anche le parole di François Lamy, incaricato dal Ps di organizzare la marcia, che ha spiegato il mancato invito del Front perché (<fa parte delle organizzazioni che dividono il Paese, stigmatizzano i nostri concittadini musulmani e giocano con la paura». Nonostante le polemiChe in serata PIace de la République si riempie dì parigini solidali con le vittime dellastragejihadista. Anche qui si canta la Marsigliese e l'atmosfera è commossa. Su Parigi per tutto il giorno piovono le dichiarazioni di condoglianze dei leader mondiali, i partner si mobilitano e il ministro dell'Interno Cazeneuve annuncia che domenica ospiterà una riunione d'emergenza con i colleghi europei (per l'Italia ci sarà Alfano) e gli americani Eric Holder (Giustizia) e Jeh Johnson (Interni). La strage scuote anche la vicina Bruxelles, con le istituzioni comu- nitarie che abbassano a mezz'asta le bandiere. TI presidente della Commissione, Jean Claude Juncker. annuncia per febbraio nuove regole Ue contro il terrorismo, in particolare contro i uforeignfighters·, unmiglioramentodi Schengen e una più proficua collaborazione tra Europol e le intelligence nazionali. Si pensa di punire con pene severe i viaggi all' estero (vedi Siria e Iraq) per compiere attività terroristiche o per l'addestrmnento nelle basi della jihad, così come il finanziamento o l'organizzazione di queste attività. Inoltre per individuare i foreign fighters (almeno 2.500 europei) potrebbe essere riproposta la normativa sulla raccolta dei dati dei passeggeri aerei (Pnr) che Strasburgo ha bocciato perragioni di privacy. Si lavora anche su standard comuni per il training della sicurezza privata, un controllo più efficace sui materiali chimici, biologici e nucleari che potrebbero essere usati negli attentatiead unapolicycontrolaradicalizzazione delle società europee. CAIPRODUZIONE RISERVAtA Codice abbonamento: PARIGI. In una Francia sotto choc per la strage jihadista al Charlie Hebdo, la parola d'ordine che circola per Parigi è unità nazionale. Ma non senza qualche polemica, fomentata dal Front National di Marine Le Peno La capitale e le altre_città francesi si mobilitano. La Torre Eiffel spegne le sue luci in segno di lutto, a metà giornata suonano le campane di Notre Dame che accompagnano il minuto di silenzio che cala su Parigi mentre di buon mattino il presidente Francois Hollande, proprio nei minuti in cui la ciiccia ai killer impazza, riunisce all'Eliseo il gabinetto di crisi con i ministri in prima linea nella gestione dell'emergenza. Quindi Hollande ricevepermezz'orailsuopredecessore, Nicolas Sarkozy, e telefona agli ex presidenti Valéry Giscard d'Estaing e Jacques Chirac. Èquestal'unitànazionalevolutadal presidente, con il primo ministro Manuel Valls che invita anche l'Ump di Sarkozy alla marcia repubblicana organizzata per do- menica a Parigi su iniziativa proprio dei socialisti e del resto della gauche. «Bisogna mostrare un fronte unito-commenta a caldo Sarkò - ho incontrato Hollande per mostrare la nostra unità, nazionale contro fanatici che hanno dichiarato guerra alla nostra civiltà che ora ha la responsabilità di difendersi». Anche i dirigenti del Consiglio francese del culto musulmano chiedono ai tre milioni e mezzo di islamici francesi di sfilare dopodomani per Parigi per ripudiare il terrorismo. Ma se Parigi si ferma per,un minuto e centinaia di membri dell'Assemblea nazionale cantano la Marsigliese sotto la pioggia battente, Marine Le Pen manda in corto circuito il clima unitario del lutto francese. Laleader del Front Nationallancia la proposta choc: «Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte». Poi Marinegettabenzinasulfuocodicendo di non essere certa di partecipare alla marcia repubblicana accusando Hollande di non averla coinvolta. «Sono indignata dal mancato invito - dice a Le Monde--si tratta di una manovra politica miserabile, vogliono met- 068391 Hollande eSarkozy all'Eliseo. Domenica vertice antiterrorismo La Ue: da febbraio nuove regole per migliorare Schengen Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano Data Pagina Foglio rio per sbloccare l'erogazione di mutui. Il fabbricato non ha ancora gli allacci in fogna per cui la Benni può rilasciare solo un fine lavori "parziale", mentre è necessario l'intervento di un altro funzionario, Antonio Adamo per il fine lavori "totale". La situazione irrita fortemente Perifano, il quale dice alla Benni che chiederà al Sindaco di sollevare dall'incarico il dirigente Adamo e aggiunge che Adamo e Paiella (Maurizio da ieri in carcere ndr) «dietro compenso di 1500 euro cadauno ... «hanno dato tre allacci in fogna a persone che hanno cacciato i soldi..se li sono venduti a persone diverse da noi: 120 mila euro si so presi de sordi, capito, fra tutti e due. mo, vado alla Procura della 09-01-2015 14 2/2 Repubblica e farò denunce di queste cose Paiella e Adamo, tutti e due mo m'hanno stufato. Bloccherò i lavori, l'indagine, metto sotto accusa tutto il Municipio lì.... 80 allacci hanno venduto a 1500 euro per uno, si so presi 120 mila eurb, lui e Adamo si SÒ spartiti i soldi» Valentina Errante © RIPRODUZIONE RISERVATA PER CHI NON PAGAVA ANCHE RICATII IN UNA TELEFONATA TRA DUE INDAGATI lO SFOGO: «SONO POZZI SENZA FINE...» Codice abbonamento: 068391 Il video della Gdf Un momento degli arresti della Gdf Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 37