Rassegna Stampa di venerdì 9 gennaio 2015

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Rassegna Stampa di venerdì 9 gennaio 2015
Rassegna Stampa di
venerdì 9 gennaio 2015
SNALS / CONFSAL
Il Piccolo
La Nazione - Ed. Livorno
La Sicilia - Ed. Enna
Leggo - Ed. Roma
"TARTINI GOVERNATO NEL MIGLIORE DEI MODI"
"IN 13 SONO STATI RICOLLOCATI MA SOLO A TEMPO DETERMINATO,
TANTA INCERTEZZA"
09/01/2015 "SI' AL TRIBUNALE DI MONTAGNA"
09/01/2015 TRASPORTI & MOBILITA'
09/01/2015
09/01/2015
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
Corriere della Sera
la Repubblica
la Gazzetta del
Mezzogiorno
la Gazzetta del
Mezzogiorno
La Repubblica - Cronaca
di Roma
Sette (Corriere della Sera)
Italia Oggi
Il Secolo XIX
la Repubblica
PEZZI DI SOFFITTO SU SETTE BIMBI IN UN ASILO IL GOVERNO: 5 MILIARDI
PER L'EDILIZIA SCOLASTICA
09/01/2015 Int. a S.Giannini: IL MINISTRO: "SULL'EDILIZIA RITARDI DI DECENNI MA
ADESSO CI STIAMO METTENDO SOLDI VERI"
09/01/2015 LA SCUOLA DELL'INFANZIA RIAPRE IL 26 GENNAIO
09/01/2015
09/01/2015
LA MATERNA E' UN FRIGORIFERO MONTA L'IRA DI MAMME E PAPA'
09/01/2015
USB, PRESIDIO SCIOLTO TRATTATIVA RIMANDATA DI UNA SETTIMANA
LA SCUOLA DEL "FARE" DOVE LA CULTURA NASCE IN BOTTEGA
Int. a E.Dal covolo: UN MASTER PER FAR MEGLIO IL BENE
09/01/2015 LA REGIONE FA SHOPPING AGLI ERZELLI CON 15 MILIONI
09/01/2015 SCELTA CIVICA, IL FRONTE ANTI-CONGRESSO: "CI DISINTEGRIAMO"
09/01/2015
09/01/2015
Economia, Lavoro, Previdenza
il Sole 24 Ore
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il Sole 24 Ore
la Repubblica
Italia Oggi
il Messaggero
il Tempo
Giorno/Resto/Nazione
la Repubblica
la Repubblica
il Messaggero
CONFERENZA SERVIZI ULTRA-SEMPLIFICATA
JOBS ACT, DECRETI ATTUATIVI ANCORA IN STAND-BY
09/01/2015 AL MISE TRE CAVALIERI PER I 194 ADDETTI IN MOBILITA' DELLA OM
09/01/2015 PREZZI IN CADUTA E MUTUI PIU' PESANTI CHI VINCE E CHI PERDE CON
LA DEFLAZIONE
09/01/2015 UN ANNO D'ORO PER L'ANCL
09/01/2015 IN SENATO RIPARTE LA RIFORMA DELLA PA MA E' STALLO SUL NODO
LICENZIAMENTI
09/01/2015 COMBATTIAMO L'ISIS TAGLIANDO I POLIZIOTTI
09/01/2015 JOB ACT "DISPERSI I DECRETI"
09/01/2015 L'ATTACCO DI PARIGI SPAVENTA L'EUROPA IMPREPARATA ALLA
GUERRA LANCIATA DALLA JIHAD
09/01/2015 DESTRA E SINISTRA UNITE NELLA FRANCIA IN LUTTO MA LA LE PEN
RILANCIA "ORA PENA DI MORTE"
09/01/2015 ROMA, 22 ARRESTATI: VACANZE E MAZZETTE PER PRATICHE E LAVORI
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Quotidiano
COBBIEBE DELLA SEBA
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Pezzi di soffitto su sette bimbi in un asilo
TI governo: 5miliardi per l'edilizia scolastica
Il crollo in una materna di Sesto San Giovanni. Incidente anche in una media di Bologna
A Sesto San Giovanni, nord
di Milano, ieri sono venuti giù
due metri quadrati di intonaco
dal soffitto di una classe della
scuola materna Vittorino da
Feltre. Sotto c'erano 7 bambini.
Tanta paura ma nessun ferito,
eccetto una bimba di 3 anni finita al pronto soccorso del Niguarda per escoriazioni al volto
e alla testa. L'hanno dimessa in
serata. A Bologna, sempre ieri,
la struttura in legno che reggeva una plafoniera è atterrata
quasi in testa a due studenti (12
e 13 anni) della media Besta durante la lezione. Per loro graffi
e medicazioni all'ospedale Sant'Orsola. A Brindisi, da qualche
giorno, le scuole della zona di
Fasano sono senza riscaldamento.
Nelle stesse ore, a Roma, al
ministero dell'Istruzione, è ripartito dopo uno stop di 17 anni l'Osservatorio per l'edilizia
scolastica. Perché per il premier Matteo Renzi, lo ha detto
più volte, è «una priorità» rimettere in sesto le scuole d'Italia che dovranno essere
«#scuolebelle, #scuolesicure,
#scuolenuove». Per farlo il governo ha stanziato oltre un miliardo di euro (1.094.000.000)
con interventi progranlffiati su
più di ventimila edifici. Ma ha
anche appena sbloccato fondi
per quasi 4 miliardi destinati
all'edilizia scolastica, tra cui
quel quasi un miliardo di euro
di prestito in arrivo dalla Banca
europea di Investimenti. Entro
la fine del 2015, sono previsti
1.600 interventi per mettere in
sicurezza altrettante scuole.
Entro la primavera del 2016 si
apriranno altri 15 mila cantieri
per l'ordinaria manutenzione
(#scuolebelle) e sempre da
quest'anno cominceranno i lavori per la realizzazione di
1.600 nuove strutture dove gli
studenti potranno trasferirsi in
caso di edifici così decadenti
da essere irrecuperabili. Altri
600 gli interventi per scuole più
efficienti dal punto di vista
energetico.
Non solo. Nel decreto della
Buona scuola, rivela il sottosegretario all'Istruzione Davide
Faraone, «aggiungeremo nuove risorse finanziarie da dedi-
care all'edilizia scolastica, fondi
nuovi o da sbloccare».
Ma !'intonaco caduto sulla
testa dei piccoli di Sesto, su cui
la procura di Monza ha aperto
un'inchiesta, serve a ricordare
che non c'è tempo da perdere.
Per i Vigili del fuoco, il distacco
dell'intonaco è stato causato da
uno sbalzo termico, un episodio quindi «imprevedibile e
non prevenibile», ma per le associazioni Cittadinanzaattiva e
Legambiente, che da anni fotografano la situazione degli edifici scolastici italiani, oltre il 70
per cento delle scuole ha lesioni strutturali e in un caso su tre
gli interventi non vengono effettuati. li Codacons invita i genitori dei bimbi della materna
di Sesto San Giovanni e il personale «a chiedere un risarcimento al MiUD>.
Risponde a distanza il sottosegretario Faraone che ieri ha
presieduto il risorto tavolo dell'Osservatorio sull'Edilizia con
rappresentanti dei ministeri di
Economia, Infrastrutture, Beni
Culturali, Anci (associazione
dei Comuni) e Province: «Sia-
mo sempre con gli occhi aperti
e il rilancio dopo anni di uno
sportello unico sull'edilizia
scolastica dimostra che la nostra attenzione è concreta». Da
mesi il ministero sta raccogliendo segnalazioni da Comuni, Province, Regioni sullo stato delle scuole per far nascere
un'anagrafe dell'edilizia scolastica: «Sarà una casa di vetro,
tutto sarà online - dice Faraone - e ognuno potrà trovare
tutti i dati sullo stato strutturale della scuola dei propri figli».
Ma servirà anche a «responsabilizzare gli addetti ai lavori affinché monitorizzino la situazione». Finora sono state 13 le
Regioni ad aver risposto all'appello. Restano fuori dall'Osservatorio del Miur però Cittadinanzaattiva e Legambiente:
«Da oltre un decennio forniamo gli unici dati disponibili
sullo stato degli edifici scolastici, chiediamo un confronto
aperto anche ai nostri contributi».
Claudia VoltaHorni
[email protected]
,<:)
RIPRODUZIONE RiSERVATA
la denuncia
Per le associazioni
dei consumatori
il 70% degli istituti
ha lesioni strutturali
/I piano e le cifre
Interventi
Piccola
manutenzione
'#iscuOféSlcure
Messa
in sicurezza
Calcinacci L'aula della scuola materna «Vittorino da Feltre» di Sesto San Giovanni· l'intonaco del soffitto è crollato su sette bambini ;~)rotovlE' 1-"»
•
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di agibilità
Codice abbonamento:
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Sblocco
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Totale
1.?94,OOO.OOO€
068391
#scuOienuove--~r'--"'"
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Quotidiano
la Repubblica
Data
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Il ministro: "Sull' edilizia ritardi di decenni
ma adesso ci stiamo mettendo soldi veri"
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~~~~= ~~~~
ROMA. Ministro Giannini, oggi in viale Trastevere si è in-
sediato l'Osservatorio sull'edilizia scolastica. Poche ore
prima il controsoffitto di un
asilo di Sesto San Giovanni è
crollato in testa ai bambini
che stavano disegnando. Sette feriti.
«Il lavoro del governo sull'edilizia scolastica è un' operazio.ne enorme. Abbiamo un ritardo di decenni, una massa critica amplissima e la stiamo affrontando con un'estensione
di interventi mai vista prima.
Certo, non possiamo garantire
tutti nell'immediato, ma quello che stiamo facendo è finalizzato alla fine di questi episodi. I
crolli non devono essere più
nello scenario delle ipotesi possibili. Sull' edilizia scolastica il
governo ci sta mettendo soldi
veri, e non solo sull'edilizia».
In quali altri settori?
«Abbiamo finalmente le risorse per riacquistare le sedie
che si rompono, per i toner delle stampanti, abbiamo le risorse per non costringere i genitori a portare la carta igienica da
casa».
Dove le avete trovate?
«Il ministero dell'Istruzione
ha fatto risparmi sorprendenti
e, alla ripresa dalle feste, si è deciso di destinare alla scuola risorse che prima non c'erano.
Cinquanta milioni di euro andranno subito sul fondo di funzionamento, sceso in questi annia 110milionidieuro. Torniamo a 160 e li metteremo, per
esempio, sui software dei registri elettronici. Il decreto è all'Economia, le scuole saranno
informate nei prossimi giorni».
Si fermeranno le donazioni
dei genitori? Cesseranno i
contributi volontari delle famiglie nel frattempo diventati obbligatori?
«Dobbiamo eliminare il fenomeno dell' obbligatorietà, le
richieste pressanti dei presidi.
Chiederemo ai dirigenti scolastici di non utilizzare i contributi scolastici per la quotidianità dell'istituto, a cui deve
pensare il ministero, ma per rilanciare la didattica della scuola, farla crescere. Un genitore,
di fronte a un progetto chiaro,
può anche dare volentieri cento euro l'anno. Ecco, il contributo deve tornare a essere una
donazione liberale che contribuisce al miglioramento della
scuola dei propri figli. Per le
spese vive, e per la carta igienica, non deve più essere necessario».
Questi cinquanta milioni in
più sono solo per il 2015.
«Stabilizzeremo il fondo a
135 milioni per ogni stagione
successiva,apartiredal2016».
Ci sono soldi extra anche per i
laboratori?
«C'è un impegno del governo, anche se gli assegni non sono ancora in cassa, per trovare
a fine gennaio 113 milioni per i
laboratori, in coerenza con
quello che abbiamo scritto nella Buona scuola. Sarà un investimentovero e proprio, non si
faceva da tempo. Consentirà di
rinnovare molte strutture degli istituti tecnici".
A quali scuole andranno?
«Abbiamo un elenco di priorità di interventi. Porteremo le
ore di lezione in laboratorio a
duecento l'anno nel triennio,
come da programma. Potenzieremo l'insegnamento applicato. Abbiamo messo davvero
la scuola al centro dell' agenda
del governo e queste sono le
scelte concrete. Vogliamo far
partire sul serio l'alternanza
scuola-lavoro» .
In Finanziaria il governo ha
stanziato un miliardo per le
assunzioni di 148 mila precari. Perilresto, laformazionedi
un anno dei neodocenti per
esempio, non c'è nulla.
«Non tutto quel miliardo andrà nelle assunzioni, anche
perché toglieremo migliaia di
supplenze risparmiando cin-
%
32,5%
INZONESISMICHE
Più di quattro scuole su dieci sono
costruite in zonea rischio sismico
e il 580/0 è stato costruito prima
dell'entrata in vigore della
normativa antisismica. Quasi
un istituto su dieci si trova
invece in aree considerate
a rischio idrogeologico
LESIONI STRUTTURALI
Le scuole che hanno lesioni
strutturali, secondo il dossier
di Cittadinanzattiva, sono oltre
sette su dieci: il 660/0 ha avuto
distacchi di intonaco sulla facciata
esterna, nel 360/0 si sono registrate
cadute di calcinacci
ancheall'interno
Cl R1PRQD\JZIOJ".lE RISERVATA
Abbiamo appena
trovato altri 50 milioni
per stampanti, sedie
e cancelleria
I presidi non devono
più chiedere
contributi obbligatori
alle famiglie
Codice abbonamento:
SCUOLEA RISCHIO
Un istituto su tre, secondo l'ultimo
rapporto "Ecosistema scuola" di
Legambiente, ha urgente bisogno
di interventi di manutenzione.
Solo il 530/0 ha il certificato
di agibilità e appena il 30,90..0
è dotato del certificato
di prevenzione degli incendi
quecento milioni. Stiamo destinando soldi specifici proprio
per la formazione degli insegnanti. E poi la Buona scuola si
sta facendo anche con finanziamenti fuori dalla legge di
stabilità».
Ci saranno fondi europei sulla
Buona scuola?
«La Banca europea degli investimenti ha apprezzato alcuni capitoli del progetto, il nuovo percorso per la carriera dei
docenti e il processo dI formazione su tutti. L'intervento della Bei potrebbe diventare un
moltiplicatore significativo».
Saranno 148 mila le nuove assunzioni, come annunciato?
«Stiamo calcolando il dettaglio, diciamo che quella è la cifra massima: dobbiamo capire
con esattezza i costi a regime.
In questo grande piano di stabilizzazione dei precari che
stiamo allestendo andremo a
offrire lavoro anche a chi non
sarà in grado di accettarlo o
non lo vorrà fare. La stratificazione delle graduatorie negli
anni è stata profonda».
Prenderete tutti dalle graduatorie a esaurimento o, come chiede una parte del Pd,
anche dalla seconda fascia?
«È in corso una riflessione. Di
certo, elimineremo la logica
delle graduatorie, una piaga
sociale».
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Data
La sfida vincente dell'istituto professionale Oliver Twist di Como
I
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in
Creata r far riavvicinare allo studio i
i in difficoltà, è diventata
un modello di
Basato su
e laboratori. Fino
a coinv())gere 13 dO~!2r9ndi ~el doppio ruolo qi insegnanti e alunni
dì Giampaolo Cerri
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del
lizzmlti a scapito delle discipl.ine di base,
non mestiere versus cultura, ma insegnare
a fare il caffè ai barman di domani, facendo
apprendere loro la formlùa chimica della
molecola, far imparare il Rococò ai (utmi
artigiani del mobile ma anche la stOlia del
destinatario,
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più ricchi d'Italia, faceva registrare tassi di
abbandono scolastico molto elevati».
Condotti dal passaparola, anno dopo anno,
in molti si precipitarono in quella "strana
scuola", dove si imparava facendo e clove
l'alternanza col lavoro non era un discorso ma pratica quotidiana, attraverso decine di stage. Tanti giovani, alcuril dei quali
drop-aut, anglicismo che sta per "ritirati",
quanti cìoè avevano abbandonato del tutto
gli studì. Pronti a trasformarsi in neel, altro
tennine inglese, oggi più noto, che indica
coloro che non studiano, non lavorano e
non si fonnano. InSOlwna, a un passo dal
drmmna sociale. Una crescita di iSClitti tumultuosa che richiese, nel 2009, Wla nuova
sede, finanziata da Regione, ministero e da
moltissimi donatori privati (vedi box).
«Il dottorato è partito due mmi fa», spiega
:V:~sandro Mele, 45elme direttore, che,
rmzrando come volontario 1m po' di tempo
pòma, ha finito per lascim'e la multina,jonaie della consulenza in cui stava facendo
cani era. L'alleanza con l'università nasce
per codificm'e la ricca sperinlentazione
che ha sempre accompagnato la didattica.
«Da subito», ricorda, «abbiamo praticato il
modello dell'azienda-scuola perché rispondeva sempre di più al bisogno dei ragazzi
di apprendere dall'esperienza». Ma non bastava. «Rovesciando la didattica tradizionale», riprende Figini, «abbianlo trasfornlato
le nostre aule in altrettante botteghe». Così
i tre indirizzi, «Sala bar» che foona addetti
e cmnerieri, «Legno e m,mutenzione di immobili», che qualifica tecnici dell'industria
mobili era e dei servizi, "l'essile", per creare gli operatori di questo mondo, hanno
abbandonato la logica clell'insegnmnento
frontale, per immergersi in un'impostazione laboratOliale nuova. Attenzione, però:
non un'abbuffata di materie Drofessiona-
Codice abbonamento:
a ricerca è sul campo. Anzi sul
banco. La scuola Oliver Twist di
Como, un istituto professionale frequentato da 350 studenti
che arrivano da tutta la provincia e anche
da quelle vicine, è da due anni un grande laboratorio pedagogico. Qui infatti, 1,''3
giovani ricercatori dell'Università di Bergamo sono protagonisti di un esperimento unico: sono insegnanti nei vari corsi di
diploma ma, nel contempo, seguono un
dottorato di ricerca, nella modalità dell'apprendistato in alta formazione. L'oggetto
della loro indagine scientifica, perché di
questo si tratta anche se al primo gradino
accademico, è il loro stesso insegnamento.
Ogni giorno cioè, le lezioni, in aula o fuori,
firuscono sotto un ideale microscopio in
cui loro stessi si osservano, scrutano gli
studenti, alle prese con nozioni, competenze, esperienze. Sono psicanalisti che
si psicanalizzano, biologi che mlalizzano
cellule del proprio corpo, genetisti che indagano l'elica del proprio Dna.
Anche la scuola Oliver Twist, d'altra parte, è
"speciale". È nata dieci anni fa su iniziativa
di Cometa, associazione di famiglie impegnnte nell'accoglienza di bambini in difficoltà. Piccoli che, crescendo, si scontravano
con gli schemi delle scuole tradizionali e
per i quali si pensò di mettere in piedi una
scuola "del fare", coinvolgendo da subito
alcuni imprenditori dei settori più vivaci
dell'economia cittadina: turismo, arredamento, tessile. Capitani di industria che,
assieme a insegnanti in pensione e volontari, si alternavano nelle prime aule, prese in
affitto. «Esperienza che crebbe a vista d'occhio», ricorda oggi Erasmo Hgini, designer,
lillO dei genitori che la fondarono «anche
perché q~esto telTÌtorio, ancorché' uno dei
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Settimanale
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TRA l BENEFATTORI ANCHE DEI, VECCHIO, SQUlNZI E COLAO
Un
'-U'l.-1UUL
aso di scuola per il dottorato di ricerca, la Oliver Twist di Como lo
è anche per la raccolta fondi. Per costruire la nuova sede, cinque
anni fa, ai contributi pubblici di Regione Lombardia e del ministero
dell'Istruzione, si sono aggiunte importanti donazioni private. La lista
dei benefattori è lunga, a cominciare dalla Fondazione Oliver Twist
di Milano, cui si deve il nome, legata alla Kairos Sgr. Èstato uno dei
partner di quest'ultima, il fìnanziere Paolo Basilico, ad aver coinvolto
poi anche il re dell'occhialeria mondiale, Leonardo Del Vecchio, mr
Luxottica, altro fìnanziatore. Alla costruzione dell'edificio ha contribuito anclle la Mapei di Giorgio Squinzi, donando materiali innovativi,
mentre risorse importanti sono giunte anche dal Credito Valtellinese,
banca del territorio. Fra i supporter storici si legge il nome di Vittorio
Colao, sia tramite la Fondazione Vodafone sia personalmente, perché
il manager, a capo del gigante delle tic, quando rientra in Italia, ama
affacciarsi di tanto in tanto al civico 36 di via Madruzza, sede della
scuola. Ed è stata sua l'idea di un board di professionisti di vari
settori che, periodicamente, consiglino i vertici della scuola e della
Fondazione Cometa che la sostiene. Fra loro Enrico e Marco Drago
(De AgostinO, Roberta Fu reo lo Nagel, Camillo Candia (Zurieh). Molto
legata alla scuola anche la famiglia Passera: Antonello, fratello dell'ex
ministro Corrado, aveva creato un mini- master per specializzare
i camerieri che giungevano al diploma, impiegandone molti nei
lussuosi alberghi lariani di proprietà. Alla sua prematura morte, circa
due anni fa, la sorella Bianca ha continuato il rapporto con la scuola.
Codice abbonamento:
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C
e
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Quotidiano
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Delega Pa. Gli emendamenti del relatore Pagliari
Conferenza servizi
ultra-semplificata
Ritaglio
Lavoro e previdenza
stampa
ad
uso esclusivo
I),; Rlf'RODUlIONE
del
destinatario,
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Marianna Madia ha confermato l'obiettivo di un'approvazione della delega Pa entro primavera, mentre a palazzo Vidoni si sta già lavorando ai decreti attuativi.
Sul pubblico impiego la volontà resta per la stesura di un
testo unico che aggiorni e riordini la normativa cumulata dal
2001 in poi con l'obiettivo, in
particolare, di passare da assetti organizzativi basati sulle
vecchie «piante organiche» a
più misurabili «fabbisogni»
cui legare le procedure di mobilità (banco di prova resta
l'attuazione della riforma delle province), mentre sulla valutazione delle performance,
lo scarso rendimento e le sanzioni delle responsabilità disciplinari l'idea di fondo è
quella di una semplificazione
delle norme Brunetta, finora
rimaste inapplicate. Ma il Governo, come detto, si rimetterà
alle indicazioni parlamentari e
se serviranno misure più specifiche le valuterà. Sulle assenze per malattia è confermato,
poi, l'obiettivo di affidare i
controlli solo all'Inps. Il relatore sul nodo dei licenziamenti disciplinari nel pubblico impiego tiene comunque a chiarire: «nessuna debolezza nei
confronti deilavativi» ma senza «giustizialismi».
Tra gli emendamenti del relatore anche la riformulazione
dell'articolo l della delega, sulla «Carta della cittadinanza digitale» per garantire la disponibilità di connettività a banda
larga e l'accesso alla rete in
ogni ambito amministrativo,
dalle scuole alle Asl fino agli
enti più periferici.
D.Col.
Codice abbonamento:
N elle conferenze di servizi
semplificate che usciranno
dalla riforma della Pa ci sarà un
solo rappresentante dello Stato e varrà la regola del silenzioassenso per le amministrazioni
che non esprimono un proprio
parere nel corso del processo
decisionale. È quanto prevede
uno degli emendamenti presentati ieri dal relatore del disegno di legge delega di riforma
dellaPa, Giorgio Pagliari, che la
prossima settimana dovrebbe
presentare nuove modifiche al
testo (16 articoli peno deleghe)
in attesa che la Commissione
Bilancio completi i suoi pareri.
I procedimenti amministrativi che vedono coinvolti più
enti dovrebbero cosÌ diventare
cosÌ più veloci e, soprattutto, in
grado di arrivare a conclusione, mentre verrebbe superata
la possibilità per una singola
amministrazione di eliminare
ex post parte delle determinazioni assunte in sua assenza.
Per il testo della delega, ancora all'esame della Commissione Affari costituzionali dopo la lunga pausa determinata
dalla scelta di anticipare la lettura dell'Italicum, la discussione è dunque ripartita.
La presidente della Commissione, Anna Finocchiaro,
ha deciso la non riapertura dei
termini per la presentazione di
nuovi emendamenti, chiesta
tra gli altri da Scelta civica. Si
procederà dunque da dove il
confronto s'era fermato con la
volontà espressa dal Governo
di determinare, sulla base della discussione parlamentare,
eventuali nuove correzioni al
testo anche sui temi più delicati del licenziamenti disciplinari e della riorganizzazione della dirigenza. Ieri il ministro
RISERVAT Il
non
riproducibile.
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Quotidiano
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I provvedimenti non sono stati ancora trasmessi alle Camere
Jobs act, decreti attuativi
ancora in stand-by
Giorgio Pogliotti
complessiva del mercato dellavo- peril2016 e di2miliardi per il2017. I
ro - ha spiegato Taddei - che inte- 2,2 miliardi nel 2015 serviranno anA oltre due settimane dal con- ressa il contratto a tempo indeter- che a coprire gli ammortizzatori in
siglio dei ministri del 24 dicembre minato e i nuovi ammortizzatori deroga (per i quali nelzo14 si sono
che li ha approvati, i testi dei primi sociali. Conto nel senso di respon- spesi circa 2,5 miliardi, con il condue decreti legislativi attuativi del sabilità dei parlamentari, che ben corso delle risorse comunitarie del
Jobs act ancora non sono stati tra- sanno come in questo momento il Fse), oltre all'indennità di disoccusmessi dal Governo alle commis- Paese abbia bisogno di poterutiliz- pazione per i collaboratori coordisioni parlamentari competenti zareilnuovocontrattoperle nuove nati e continuativi e a progetto (il
per il parere (non vincolante).
assunzioniatempoindeterminato, Dis Coll,al quale sono destinati300
il Governo intende presentarli accompagnato dal nuovo sistema milioni) e all' assegtlo di disoccupacontemporaneamente alle com- diprotezioni».
zione (Asdi) per ilavoratori più bimissioni lavoro di Camera e al SeLaNaspi -che dallO maggio darà sognosi, una volta esuritala Naspi.
nato all'inizio della prossima setti- sostegno al reddito ai lavoratori Anche quest'anno, quindi, per la
mana. Ma se per lo schema di de- con rapporto di lavoro subordina- copertura degli ammortizzatori in
creto che istituisce il contratto a tocheabbianopersol'occupazione deroga bisognerà attingere al Fontempo indeterminato a tutele cre- involontariamente -ha una dote di do sociale europeo, anche se il goscentiè praticamente tutto pronto, 2,2 miliardi per il2015, di2,2miliardi verno punta ad un utilizzo più virperildecretochecrealanuovapretuoso della Cigd, a vantaggio delle
stazione di assicurazione sociale
politiche attive dellavoro.
per l'impiego (Naspi) mancaancoLa minoranza Pd, chiederà alcurala "bollinatura" della Ragioneria Bellanova: testi trasmessi
ne modifiche sulla disciplina dei lichehasollevatoiltemadellecoper- all'inizio della prossima
cenziamenti del contratto a tutele
ture economiche, in particolare
crescenti, ma t'laude per la scelta
settimana.Taddei: confido
peril2017.DoPo che ieri alministedel governo: «E importante avere i
ro del Lavoro si è svolta unariunio- nel senso di responsabilità
due Dlgs simultaneamente - afferne tecnica con la Ragioneria, dei parlamentari
mailpresidentedellacommissione
l'istruttoriaproseguiràquestamatLavoro della Camera, Cesare Datina. «Stiamo trovando una solumiano(Pd)-.Inquestostrettocollegamentotraidue decreti, sta buona
zioneperdissiparetuttiidubbidel- ••
la Ragioneria relativi alla copertu~~1Iìi1li~1~~~~~~~~~, parte della fùosofia del Jobs Act».
ra economica -ha spiegato il sottoSollecita la trasmissione dei provsegretario al Lavoro', Teresa
vedimenti il presidente della comIprimiduedecreti
Bellanova -. Tra lunedì e martedì i
missione Lavoro del Senato, Mau~ IlJobsact(legge183/2014),
due testi verranno inviati alle comrizio Sacconi (Ap): «Q!lesto govercontiene almeno 5deleghe al
missioni parlamentari competenti
no ha fatto della velocità una cifra
governo sul mercato del lavoro.
della propria identità -ha osservato
per i pareri». Per Bellanova sarà
Gli schemi dei primi due decreti
Sacconi-edhapolemizzatocongo«decisivo» ilfattore tempo: «Conlegislativi, rispettivamente sul
fidiamo nel fatto che le commmisverni precedenti per la lentezza dei
contratto atutele crescenti e
sioni faranno un lavoro rapido -ha
processi attuativi rispetto agli atti
sulla Naspi,sonostati approvati
aggiunto -per rendere quanto priparlamentari. Ma ancora non sono
dal Consiglio dei ministriil24
ma esigibili il nuovo contratto e i
stati trasmessi i decreti delegati redicembre
nuovi strumenti di tutela». Lascellativi al Jobs act». Renato Brunetta,
tadelgovernodiinviareinsimultacapogruppo di Forza Italia alla CaL'iter parlamentare
neaidueschemidiDlgsècondivisa
merachiede su twitter «Dove sono
II! Devonoancoraessere
dal responsabile economico del
fmitii decretiJobsact?Listannoantrasmessi alle commissioni
Pd, Filippo Taddei: «il contratto a
corascrivendo?Nondovevaentraparlamentari competenti che
tutele crescenti e la Naspi saranno
re in vigore l'l/l? Cosahaapprovato
hanno30 giorni per esprimere
trasmessi insieme in Parlamento
il Cdmil24!12?».
un parere non vincolante perii
per dare un senso della riforma
I: RIPf1.(J[JJZ!ONr-nNRVATA
governo
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
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09-01-2015
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Meccanica. Tra i lavoratori cresce la tensione
Al Mise tre cavalieri
per i 194 addetti
in mobilità della Om
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Vincenzo Rutigliano
pagata da OM e presentata nel
Dopo Metec, l'azienda pie- giugno scorso, dal Mise sia alla
montese poi interessata agli sta- regione che ai sindacati, come la
bilimenti della ex-Fiat di Termi- società che avrebbe rilevato lo
ni Imerese, il destino della OM stabilimento.PoilaMetechadeCarrelli, stabilimento me- fmito un piano industriale che
talmeccanico chiuso dalla mul- sarebbe però destinato a rilevatinazionale tedesca Kion nel re -lo si è appreso alla vigilia di
2011, è ora "appeso" a tre nuove Natale -lo stabilimento ex Fiat
manifestazioni di interesse per- di Termini Imerese, in Sicilia.
venute al ministero dello Svi- Per questo i lavoratori vogliono
luppo Economico. A valutarne chiarezza. Chiedono che Metec
la fattibilità sarà -come è stato formalizzi ufficialmente la riannunciato ieri dalla titolare del nuncia e vengano così liberati
dicastero, Federica Guidi, inter- dall'impegno scritto a cedere
venuta al tavolo allargato che si parte dei crediti vantati -lOrnila
occupa della vertenza - ungrup- euro a testa - per destinarli al ripo di lavoro costituito dai tecni- lancio della OM, come forma
ci del ministero e della regione concreta di coinvolgimento nel
Puglia.PerÌl940peraidellazona destino della loro azienda.
industriale di Bari, ormai senza
Tra i lavoratori continua dunlavoro dapiù di tre anni ed inmo- que a crescere la tensione. Hanbilità quasi tutti fino a luglio no presidiato per mesi lo stabili20l6, le 3 manifestazioni di inte- mento insieme alle loro famiresse provenienti dal settore glie, vivono con l'indennità di
metalmeccanico e manifattu- mobilità di 850 euro mensili che
riero (un'azienda è torinese, si ridurrà il prossimo luglio del
un'altra pugliese ed un'altra an- 20% e inpiù devono constatarecora è una newco di valenza na- come dice l'assessore regionale
zionale) possono essere l'ultima al Lavoro, Leo Caroli - che il piaspiaggia. Il gruppo di lavoro - . no industriale della Metec «è
questo l'impegno del ministro stato dirottato verso altre aree di
che ieri ha fatto assumere alla crisi». «Il ministero quindi deve
vertenza un peso nazionale - va- accelerare - conclude Lorussoluterà le tre manifestazioni e, a e chiudere sulserio lanostra verfme gennaio, sottoporrà al tavo- tenza che dura ormai da 3 anni».
lo allargato quella migliore.
La regione - che defmisce la parSindacati e regione chiedono tecipazione diretta del ministro
però che non sia solo la migliore, Guidi al vertice come un forte
ma anchè la più sostenibile. «Ci segnale di "riattenzione" da parservono soggetti che presentino te del governo ed una vera e proprogetti industriali seri per il ri- priapresaincarico,dalvalorerilancio della OM - avverte Nicola sarcitorio, del processo di reinLorusso della Fim-Cisl di Bari dustrializzazione dello stabiliche ha partecipato al vertice -. Il mento di Modugno - assicura il
ministero non deve solo racco- suo impegno per la OM. «Valugliere manifestazioni di interes- teremo come gruppo dilavoro le
se, ma pesarne il contenuto ef- nuove manifestazioni e faremo
fettivo e la sostenibilità». Il rife- di tutto -conclude - perchè le
rimento esplicito è alla Metec, aspettative dei lavoratori non
l'azienda piemontese indivi- vadano, nuovamente, deluse».
duata da un'agenzia di scouting
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Quotidiano
la Repubblica
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31
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Prezzi in caduta e mutui più pesanti
chi vince e chi perde con la deflazione
La tendenza è rinviare gli
acquisti alimentando un
pericoloso circolo vizioso
Gli unici a guadagnare
sono i creditori o chi ha
in banca una forte liquidità
ETTORELIVINI
L'apparenza inganna.
La deflazione, a prima vista, non
èunmostrodicuiaverpaura.Anzi: i prezzi calano - è il ragionamento a prima vista - e io sono
più ricco, visto che con 100 euro
metto nel mio carrello della spesa più roba. Errore. La storia insegna che il risultato è l'opposto.
La deflazione, sancita ufficialmente da Eurostat martedì,
svuota dalbassogli stipendi, rende più costoso onorare i mutui e
scoraggia i consumi. In una spirale rischiosissima per l'economia in cui le uniche mosche bianche che guadagnano davvero sonoi creditori ochihainbanca una
forte liquidità. Gente che dalle
crisi, in genere, ha poco da temere.
<W.ULW,"ep.
le spese necessarie e quotidiane
come gli alimentari - è un vantaggio. Visto che con la stessa cifra si compera più carne.
I problemi sono due: se l'idea è
che i prezzi continueranno a
scendere, si tendono a rinviare
gli acquisti. Come si fa per la casa
quando si immagina che il costo
a metro quadro tende a calare. E
a quel punto il gatto si morde la
coda: le aziende per vendere i loro prodotti devono tagliare ancora i prezzi. Il risultato - come testimoniano le esperienze dei
paesichehannovissutolapalude
della deflazione - è disastroso: le
imprese tagliano stipendi e posti
di lavoro per rimanere competitive e permetter si listini più bassi, la gente spaventata dall'impasse consuma sempre meno. In
un circolo vizioso che si autoalimenta in cui - è vero - i prezzi dei
beni di consumo calano ma dove
di soldi per comprarli, causa disoccupazione e calo delle entrate, ce ne sono sempre meno.
La deflazione è una pessima
notizia anche per chi ha sul groppone un mutuo o un prestito da
pagare. Qui il discorso è più lineare: in uno scenario dove il denaro vale sempre di più, i 300 euro di una rata - pur rimanendo
uguali - sono una cifra che diventa sempre più cara. Specie di
fronte ai prevedibili cali delle entrate (stipendi e pensioni sono
agganciati all'andamento dei
prezzi sia all'insù che all'ingiù).
La polizza contro questo salasso,
in teoria e per chi è esposto a rendimenti variabili, sono i tassi. In
uno scenario di crisi economica e
coni prezzi in calo,le Banche centrali riducono il costo del denaro
per favorire la ripresa e far ripartirei prezzi. Peccato che la Uee l'Italia abbiano già tagliato i tassi
quasi azero (iBothanno quotato
anche a tassi negativi sul secondario) equindidimarginisuquesto fronte non ce ne sono più.
Il discorso, moltiplicato per
duemila miliardi, è ancora più
grave per l'Italia. Una volta l'inflazione rendeva un po' meno
oneroso ogni anno onorare il nostro debito. Gli 80 miliardi di interessi annui a gennaio valevano
di più della stessa cifra a dicem-
bre. La deflazione - che tende 01tretutto a ridurre anche le entrate fiscali - dà il risultato opposto:
e alza a livelli pericolosi la montagnachedobbiamoscalareogni
anno per pagare gli interessi.
CHI (i GIiADAGNA
L'altra faccia della deflazione
sono le poche persone che hanno
da guadagnare. La prima categoria, ovvia, sono i creditori. Per
ilmotivoesattamenteoppostorispetto a chi ha un mutuo: incassano soldi che (per il loro potere
di spesa) valgono molto di più di
quando li avevano prestati. La seconda sono le persone che hanno
sulcontoinbancaoin portafoglio
molta liquidità. Tesoretti che anche rimanendo nel classico materasso crescono di valore solamente perché il calo dei listini ne
aumenta il valore, senza bisogno
che si muova un dito. Sapendo
tral'altrocheilmomentopiùbasso della deflazione (se si azzecca
il timing) è un' occasione unica
per investire questo capitale cavalcando la ripresa. Il rischio è
che succeda quello che è successo in Giappone, dove la gelata dei
prezzi è durata oltre dieci anni
con conseguenze disastrose per
tutta l'economia nazionale.
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I MUTUI
Chi ha un mutuo
alla fine vede salire
il valore reale delle
rate che rimborsa
I''LIQUIDI''
LA SPESA
Il calo dei prezzi
incoraggia il rinvio
degli acquisti e fa
crollare l'economia
068391
Il calo dei prezzi
fa salire il valore
reale delle cifre
che sono state date
in prestito
Chi ha liquidità in
banca ne vede
salire il valore senza
doverla nemmeno
investire
ILPROiUEMA ilEI MUTili
ITASSI
LA DISOCCUPAZIONE
L'arma antideflazione è il calo
dei tassi. Peccato
ora siano già
quasi azero
In deflazione le
aziende tagliano
posti e sti pendi per
poter ridurre i loro
listini
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Lavoro e previdenza
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ICREDITORI
Pane, pasta, frutta, lavatrici e
vestiti in uno scenario deflattivo
costano di meno per un motivo
vecchio come il mondo: perché
l'offerta supera la domanda, spia
certa di un paese in difficoltà. In
un primo momento - specie per
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Quotidiano
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09-01-2015
30
Foglio
1 /2
Data
Dal lavoro all'attività del sindacato, il presidente Longobardi a tutto campo
Un anno d'oro per l'AneI
Una categoria compatta è anche autorevole
Domanda. Presidente, si
apre nn nuovo anno con numerose tematiche in evoluzione: A quale la maggiore
attenzione?
Risposta. Si apre un nuovo anno proprio in concomitanza con l'ennesima riforma
del lavoro. Una riforma che
ha visto me personalmente e
le strutture Ancl particolarmente impegnati da mesi in
ripetuti incontri con le forze
politiche per presentare e
motivare tutte le osservazioni tecniche formulate sino'
alla legge delega. Proprio
quel dossier di osservazioni (che è stato ampiamente
pubblicato anche sul nostro
sito) ha destato diffuse condivisioni e prese in considerazione, ma poi il voto di
fiducia ha vanificato un lavoro davvero prezioso. Devo
osservare con rammarico che
ancora una volta le vicende
politiche sono la causa della
mancata traduzione in legge
della voce autorevole dei consulenti del lavoro.
D. Quindi la sua prima
impressione sul jobs act è
negativa?
R. Diciamo che sono diffusamente perplesso. I risultati si vedranno nella
attuazione combinata dei
decreti attuativi, ma non ho
mai creduto alla favola per la
quale agevolando i licenziamenti aumenta l'occupazioRitaglio
Lavoro e previdenza
D. Quindi a suo parere
l'intera questione economica italiana ruota attorno al
lavoro?
R. Il lavoro è una questione
centrale della nostra economia, così come anche la spesa e gli sprechi. La lotta alla
disoccupazione non si fa per
decreti, ma con misure concrete e strutturali. Una vera
riforma del lavoro dovrebbe
indurre le imprese a ritrovare la voglia dell'investimento
nelle risorse umane a costi e
oneri ragionevolmente bassi.
Ne trarrebbe vantaggio anche la concorrenza con altri
stampa
ad
uso esclusivo
nostri rapporti quindi vanno
coltivati e rafforzati, non solo
per gli interessi della nostra
e delle altre categorie, ma
anche e soprattutto per quel
D. Passiamo all'attività ruolo essenziale di parte sosindacale: nn 2014laborio- ciale che siamo chiamati orgogliosamente a svolgere.
so?
R. Decisamente sì. Man
D. L'Anel all'interno della
mano che accrescono le
competenze dei Consulenti categoria?
R. La coesione con tutte
del Lavoro, aumenta necessariamente l'attività sinda- le componenti della categocale, specie quella rivolta ria continua a convincermi e
alla tutela degli interessi e a essere ormai strutturale, nel rispetdell!l aspettative dei colto delle diverse
leghi. Anche per quecompetenze. Mi
sto l'Ancl si è dotata
pare ovvio dodi un ufficio legale,
ver sottolinedi un ufficio stamare che tutti
pa, mantenendo
t' . i vertici delelevati i livelli di
I le strutture
attività del nostro
di categoria
Centro studi, con i
sono esprescorsi per dirigenti,
sione Ancl, e
aggiornamento protutte persone
fessionale tramite
e colleghi che
èonvegni, giornate di
stanno
studio, Semilavorando bene. Nel congresnari di studio, risposte ai so del 2007 ritenevo apertaquesiti. Con le perdurànti mente che quanto potesse
problematiche del lavoro e essere maggiore la compatdella crisi economica, si pre- tezza, avesse generato auannuncia un 2015 altrettan- torevolezza: operiamo in
to impegnativo.
una categoria professionale
che diversamente da molte
D. Attività sindacale che altre, esprime un sindacato
può trovare nn respiro di unico, e questa è la migliore
portata europea con Con- risposta a una inutile framfprofessioni?
mentazione politica che geR. Con confprofessioni si nererebbe solo confusione e
condivide un percorso comu- scarso ascolto.
ne tra molteplici professioni,
per la valorizzazione e difesa
D. I rapporti con le istitudella attività libero-profes- zioni di interesse?
sionali. Notevole spazio da
R. L'Ancl è ormai presente
Confprofessioni è destinato organicamente nel confronto
all'area lavoro, che coinvol- con gli enti che interagiscono
ge necessariamente tutte le con la nostra professione, non
altre categorie. Per questo solo in sede consultiva ma anl'Ancl esprime una forte rap- che in occasioni propositive.
presentanza in seno all'orga- È un risultato notevole, per
nizzazione e recita un ruolo il quale si continua a lavorachiave nelle scelte e nelle re per mantenerlo. Capitano
strategie sindacali dei pro- ancora troppo spesso episofessionisti. Confprofessioni di per i quali vengono prese
rappresenta anche un ponte iniziative operative senza
per l'Europa delle profes- una previa consultazione
sioni, proprio in questo mo- dei Consulenti del lavoro: in
mento in cui la Commissione casi anche più recenti la vigieuropea sta conducendo una lanza e l'intervento dell'Ancl
indagine conoscitiva sulla sono stati determinanti per
regolamentazioni delle pro- evitare provvedimenti calati
fessioni negli stati membri. I dall'alto, a volte non solo non
del
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068391
A
Paesi e, con maggiore occupazione, salirebbero redditi,
gettito fiscale e consumi: Ma
non c'è peggior sordo ...
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Pprofittando della
occasione della prima pagina da pubblicare nel 2015 su
questo quotidiano, abbiamo
ritenuto opportuno intervistare il presidente nazionale
Ancl Francesco Longobardi
sulla transizione sindacale
dal vecchio al nuovo anno.
ne. Anche l'incentivo triennaIe introdotto dalla legge
di stabilità non mi sembra
che vada nella direzione
giusta. Non è un incentivo
contributivo (peraltro limitato nel tempo) che può sospingere la generalità delle
imprese a nuove assunzioni
a tempo indeterminato. Su
questo argomento è da tempi non sospetti che facciamo
presente quanto i datori di
lavoro vedano ben più in là
. di un incentivo tem'poraneo:
un contratto a tempo indeterminato - specie in questo
periodo di crisi economica - è
cosa impegnativa nel lungo
termine che non si supera
con un modesto risparmio
contributivo.
D. Ma allora, qual è la
soluzione ottimale?
R. Anche con un lavoratore agevolato neo assunto, sull'impresa continua
a gravare il complessivo
costo del lavoro dell'intero organico aziendale, che
è del tutto insostenibile. La
ricetta - come diciamo da
tempo - è tutta lì: riduzione
generalizzata del costo del
lavoro per il rilancio dell'occupazione e dell'economia.
Qualche timido passo in
avanti si sta facendo, ma siamo ancora lontani da quello
che davvero si aspettano le
imprese, Si aggiunga la pressione fiscale del nostro Paese
tra le più alte in Europa, ed è
evidente il perché dell'Italia
che non riesce a tirarsi fuori
dal periodo di crisi.
Quotidiano
Data
Pagina
Foglio
tuale e in chiave di ulteriore
eSllansione deg_Ii interessi
del nostro sindacato, non
solo attento alle vicende
professionali, ma anche a
quelle economiche, interprofessionali e sociali,
• D. Passando ad altro
tema, come i Consulenti del lavoro secondo
l'AneI stanno vivendo
l'innovazione tecnologica?
R. La stanno vivendo
con la rapidità che l'innovazione comporta, ma
anche con la dovuta rappresentazione alle istituzioni dei limiti che vanno
apprestati. Oggi siamo intermediari per forza. Il progressivo sviluppo telematico
degli adempimenti si è da
ultimo troppo sbilanciato a
favore della pubblica amministrazione. Ci vengono
richieste sempre in maniera
maggiore procedure, metodi,
procedimenti e processi che
ormai sono arrivati a livelli
inaccettabili. Noi siamo professionisti del lavoro, non
siamo i telelavoratori dipendenti della pubblica amministrazione. Se è vero che
senza il nostro interloquire
telematico, la p.a. sarebbe
paralizzata, allora è pur vero
che la nostra opera deve essere riconosciuta: gli obblighi
che ci vengono posti a carico
non ci spavenfano, perché
siamo coscienti della nostra
competenza: ma deve finirla
una volta per tutte il doverci
considerare operatori gratuiti del sistema pubblico. Anche per questo aspetto, l'Ancl
ha prodotto un gran lavoro
che continuerà a sostenere,
insistendo in ogni sede opportuna. Uno sviluppo e un
progresso serio e armonioso
della nostra professione, non
può più passare attraverso
le vessazioni e le pretese.
La nostra è una professione
degna del più alto rispetto: lo
stesso rispetto che abbiamo
noi per il sistema pubblico,
che vogliamo sia ricambiato
nella stessa e identica misura.
D. Chiudiamo con una
previsione generale sullo
sviluppo del sindacato.
R. Voglio augurarmi che
gli sforzi di progresso dell'attività sindacale e di miglioramento degli strumenti sin qui
compiuti, si traducano in un
incremento delle appartenenze al sindacato, con tesseramenti spontanei e consapevoli. n futuro di un sindacato sta
indubbiamente nelle persone,
giovani e meno giovani, che
vogliono partecipare al nostro
progresso professionale. In
casa Anclle porte sono aperte,
aperte a donne e uomini che
vogliono contribuire con la
propria presenza, le proprie
idee, i propri contributi alla
nostra crescita e alla nostra
affermazione nell'economia
del Paese. Un futuro, quindi
- mi auguro - con un Ancl
ancora più forte, più numerosa, e così, maggiormente
autorevole .
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condivisibili tecnicamente,
ma anche in contrasto con il
legittimo interesse dei CdI
alla semplificazione e alla
sburocratizzazione della
gestione dei rapporti di lavoro. Il livello di attenzione
deve essere mantenuto alto,
non solo dalle strutture di
vertice dell'Ancl, ma anche
e soprattutto nel territorio,
con un crescente dinamismo
delle nostre presenze regionali e provinciali. Anche lo
sviluppo delle relazioni politiche e sindacali, risponde
a una mirata strategia di
relazione ufficiale con altre
forze del mondo del lavoro
e dell'economia, che rientra
a pieno titolo nell'obiettivo
del nostro sindacato, cioè di
creare quelle alleanze che ci
diano forza e visibilità, e che
possono decisamente contribuire alla categoria per uscire dagli ambiti ristretti del
tipico servizio professionale
e guardare più ampiamente
al futuro, in chiave proget-
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In Senato ripartela riforma della Pa
ma è stallo sul nodo licenziamenti
_ _ _ _ _ _ _ 0 _ _ _ __
Il PROVVEDIMENTO/2
ROMA Fisco, ma anche scuola, lavoro e pubblica amministrazione. Il governo Renzi è impegnato in questo inizio di anno in almeno quattro delicati fronti di
riforma, che sono poi altrettante
bandiere dell'esecutivo. Il disegno di legge sulla Pa ha ripreso il
proprio percorso in Senato: si
tratta di un provvedimento complesso con molti capitoli importanti e sostanziosi. L'intenzione
è portarlo avanti in modo spedito, come ha confermato anche
ieri il ministro Marianna Madia.
Ma ci sono alcuni nodi delicati
da sciogliere e uno in particolare è connesso con il disegno di
legge sul lavoro (il cosiddetto
Jobs Act) che attende i successivi decreti legislativi dopo il primo approvato alla vigilia di Natale.
LA POLEMICA
La disciplina sui licenziamenti
illegittimi inserita in quel testo
non si applicherà ai dipendenti
pubblici, che dovrebbero essere
destinatari di regole ad hoc, proprio in sede di riforma della pubblica amministrazione. Per il
momento però le carte non sono
ancora state messe in tavola. Interpellato sul punto, il relatore
del provvedimento in Senato,
Giorgio Pagliari (Pd), si è limitato ad alcune considerazioni di
carattere generale. Ha spiegato
che «occorre dare maggiore
puntualità, laddove necessario,
alla disciplina dei doveri dei dipendenti pubblici, ma in una logica di equilibrio senza passare
a un giustizialismo privo di senso».5econdo Pagliari le attuali
regole sui licenziamenti dei dipendenti pubblici sono «complete» e dunque <<flon c'è da inventare niente». Il riferimento è evidentemente alla legislazione del
2001 in materia di mobilità e
messa in disponibilità, poi rivista con la riforma Brunetta.
Quelle norme riguardano però
le eventuali uscite dovute ad esuberi (dopo un periodo di due anni in ci si percepisce solo 1'80 per
cento della retribuzione) non il
tema del reintegro-risarcimento
in caso di licenziamento illegittimo.
Sul tema negli ultimi giorni
dello scorso anno si era scatenata la polemica, per la rinuncia di
una norma specifica che avrebbe dovuto escludere il pubblico
impiego dalle novità messe a
punto per i dipendenti privati,
con il meccanismo delle tutele
crescenti. I ministri Poletti e Madia avevano spiegato che i lavoratori statali e degli enti locali
non sono toccati, ma poi lo stesso presidente del Consiglio ha
spiegato che la questione sarebbe stata rimandata al disegno di
legge sulla pubblica amministrazione, che ha anch'esso la forma
di una delega. Non è chiaro però
se l'intervento ci sarà ed eventualmente con quale livello di
dettaglio.
INTERNET NEGLI UFFICI PUBBLICI
Nel provvedimento dovrebbe
confluire anche il passaggio dalle Asl all'Inps delle competenze
sui controlli relativi alle malattie dei dipendenti pubblici. Ma il
disegno di legge ha altri capitoli
importanti, dalla digitalizzazione della Pa al funzionamento
della macchina di governo. Su
quest'ultimo tema c'è un emendamento dello stesso relatore
che ha l'obiettivo di snellire le
procedure per le opera pubbliche: si prevede che gli enti locali
i quali non partecipano alla prevista conferenza dei servizi oppure non danno il loro parere ne
termini previsti non possano
più opporsi alla realizzazione (e
dunque bloccare le opere) con
provvedimenti in autotutela.
Un'altra proposta di modifica
firmata da Pagliari punta a garantire l'accesso a Internet e in
particolare la connettività a banda larga in tutti gli uffici pubblici che per la loro funzione richiedono questo tipo di dotazione.
L.ei.
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NIENTE VEri DAI COMUNI
CHE NON PARTECIPANO
ALLE DECISIONI
Marianna Madia, ministro della
Pubblica amministrazione
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Nel nome del rispannio Tonelli del sindacato di polizia: «Così è impossibile affrontare l'emergenza»
Combattiamo l'lsis tagliando i poliziotti
Via quarantamila uomini dal comparto sicurezza, mezzi ridotti del 60 per cento
• Se il terrorismo imbraccia
kalashnikove persiste nell'assalto all'Europa, all'Italia non
resta che difendersi con le forbici. Le stesse conle quali, metaforicamente e in nome della
crisi, si è tagliato in tema di sicurezzae controllo del territorio.
Quarantamila uomini in meno tra polizia, carabinieri e
guardia di finanza, mezzi, presidi, ma anche specialitànavali, cinofile, ippomontate e aeree eliminati o ridotti anche
del 60%.
DopolastrageinnomediAllah al giornale Charlie Hebdo
e all'indomani di una nuova
sparatoria, stavoltaaMontrouge, ilBelPaese si preparaamettere in pratica la chiusura già
annunciata di 251 presidi della polizia di Stato. Per risparmiare su corsi, concorsi e stipendi 23mila quadri intermedi, 14mila ispettori e 9mila sovrintendenti, sono stati rimpiazzati da agenti semplici, decisamente più convenienti. Solo un agente su dieci viene
mandato a fare il corso per
251
Presidi di polizia
in meno
Atanto ammontano i tagli
delle sedi della PS
svolgere il servizio sulle volanti, mentre a fronte dei 2500 andati in pensione due annifasono stati assunti l'anno scorso
1377 poliziotti. Duemila agenti in meno aRoma, mille aMilano, Napoli e Palermo, 500 a Torino e Bari, 300 a Bologna e Firenze. Nella distribuzione degli uomini in organico il Lazio
è la prima regione con 28mila
unità tra poliziotti, carabinieri
e militari delle fiamme gialle
(650 presidi). Seguono Lombardia con 26mila uomini
(790 presidi), Sicilia con 25mila (80 presidi), la Campania
con 21mila uomini distribuiti
in 630 presidi. Quindi la Puglia, con 14mila unità e il Veneto con 13mila. Ai minimi termini la Calabria con Il mila uomini e 470 presidi. Ogni giorno
sono 2mila tra poliziotti, carabini eri e finanzieri ad esserimpiegati nelle scorte, per un costo di circa 250 milioni di euro
l'anno (com presi i collaboratori di giustizia).
Ventiquattromilaimezzi totali della Polizia di Stato, con
200mila chilometri almeno
percorsi da ogni volante, un
terzo in riparazione costante.
Milano, Torino eBarihanno
trale 500/550 autovetture a testa, 150/170 in riparazione. Il
doppio ne ha Napoli, ma 300
sono ferme in officina.
Roma può contare su 1.600
volanti, in teoria, considerato
che ben 500 sono in attesa di
un miracolo del meccanico.
«Ma davvero pensiamo di
poter combattere il terrorismo? - commenta sarcastico
Gianni Tonelli, segretario generale Sap - Cari Alfano e Pansa, con chi pensate di rafforzare le vigilanze, con i vostri parentieamici?Unificandoleforze di polizia si risparmierebbe
talmente tanto da poterrinforzare !'intero comparto sicurezza, peccato che gli interessi di
chi sta ai vertici a quanto pare
siano intoccabili». I colleghi
dell'Arma non se la passano
meglio. Dal 2005 ad oggi sono
state soppresse 50 stazioni e
18 compagnie, 94 siti navali
con la conseguente dismissione di 103 motovedette, e 2 nuclei elicotteri con la contrazione della flotta da 94 a 43 velivoli, 3 nuclei cinofili, 5 squadre a
cavallo (oltre alle 2 della Poli-
23000 2500
Quadri intermedi
14mila ispettori e 9mila
sovrintendenti, rimpiazzati
da agenti semplici
Carabinieri
Negli ultimi dieci anni
soppresse cinquanta stazioni
Agenti pensionati
zia di Stato, a Tor di Quinto e a
Ostia) e altrettanti nuclei subacquei. La spending review
ha toccato anche i baschi verdi
che, mai impreparati, hanno
messo a punto un piano diriorganizzazione per farsi bastare
una coperta per tutti sempre
più corta. I settori interessati
al risparmio sono al solito le
infrastrutture,lamotorizzazione, il comparto aeronavale,
l'informatica, la telematica,
nonché il settore del reclutamento e dell'addestramento,
del commissariato (vitto, vestiario, spese di pulizia, spese
postali) e dell'armamento.
Dal 2009 al 2013 sono stati
72 i reparti soppressi e 900 gli
uominirecuperaticonl'accorpamento di più sezioni presso
la stessa sede. Ridotti del 4% i
mezzi del parco auto, dismessi del tutto quelli dai costi di
manutenzione ed esercizio
più elevati. Al vaglio lariduzione del 20% dei mezzi aerei e
del 32% di quelli navali, mentre si prospetta per quest'anno appena iniziato una carenzadiorganicoparial0.300militari.
La guerra è iniziata. Si salvi,
chi può.
24000
Auto della PS
Ma per rimpiazzarli sono
Con una media chilometrica
stati assunti solamente 1377 sopra i 200m ila, e un terzo
nuovi agenti di polizia
sempre in officina
Guardia di Finanza
Dal 2009 al2013
72 i reparti soppressi
068391
Silvia Mancinelli
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Lavoro e previdenza
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Spending review
Non ha risparmiato elicotteri
cavalli e unità cinofile
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Quotidiano
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09-01-2015
13
1
GiaLLo
due decreti
attuativi del
Jobs Act che non sono ancora stati trasmessi
aUe Camere per il parere
Commissioni
lavoro, affinché diventino operativi. Il testo
sulle
crescenti era atteso già da
mercoledì. l'altro sui nuovi ammortizzatori
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sodaLi INaspil è aLL' esame della Ragioneria
deLLo Stato per La
deUe coperture
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1 /5
Charlie, sfida al terrore
> Il giornale dopo lastrage
> Caccia ai killer della jihad
> Scontrosullasicurezza
casa per casa in Piccardia
Mobilitati 88mila agenti
i fratelli assassini erano
sotto controllo dal 2008
"Torniamo subito in edicola"
Solidarietà da tutto il mondo
LOSCENAIUO
Unaguerra
in Europa
PARIGI
'
L
EUROPAèsmarnta, perché
si sente impreparata, d<r
po l'attentato di merc<r
ledi, 7 gennaio, al settimanale
ca francese muoversi tra aut<r
confessione di un uomo dell'in- mobili di sconoseiuti e non contelligencepresodalpaniconelve- trollate dalla polizia, a pochi medere il presidente della Repubbli- tri dalla casa in cui neppure due
ore prima era avvenuta la strage.
Un'imprudenza inconcepibile.
Charlie He_bdO. È significativa la
ALLEPAGINE2E3
Lo··seenario
L'
Errori nella sicurezza, indagini ancora in alto mare
e previsioni dell'Intelligence spesso smentite
Il Vecchio Continente scopre di non essere pronto
alla sfida lanciata dai terroristi. Idodici morti
in pieno giorno, nel cuore di una grandé capitale,
sono il segno di un conflitto che le società
democratiche non sanno dawero come affrontare
068391
L'attacco di Parigi
spaventa l'Europa
impreparata alla guerra
lanciata dalla jihad
____________________._____. dell'intelligence preso dal panico nel vedere il
presidente della Repubblica francese muoversi
tra automobili di sconosciuti e non controllate
PARIGI
dalla polizia, a pochi metri dalla casa in cui nep'EUROPA è smarrita, perché si sente im- pure due ore prima era avvenuta la strage.
preparata, dopo l'attentato di merc<r Un'imprudenza inconcepibile. Una tattica ben
ledì, 7 gennaio, al settimanale Charlie
conosciuta dei terroristi è quella di attirare socHebdo. È significativa la confessione di un uomo
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2/3
2/5
corritori e autorità sul luogo appena insangui- nell'llesimo arrondissement parigino, all'Il
nato da un attentato e di fare esplodere auto- settembre newyorkese. Sul piano simbolico
mobili o altri congegni per moltiplicare le vittime. L'uomo dell'intelligence ha avuto la pelle l'accostamento calza, ma le reazioni europee
d'oca nel vedere François Hollande cosi esposto, non saranno come quelle di Bush, allora alla Casenzacheiserviziincaricatidiproteggerlosene sa Bianca. Certo, non ne abbiamo i mezzi. ma
preoccupassero. E l'ha raccontato ai giornalisti non vogliamo comunque cedere nulla della no(di Le Monde) per spiegare come la guerra di- stra democrazia. Se la lotta al terrorismo implichiarata daijihadisti colga l'Europa imprepara- casse una rinuncia a dei diritti civili sarebbe una
ta.
sconfitta. Una battaglia perduta per l'Europa.
Eppure non si può dire che la Francia non abIl problema della sicurezza non sarà tuttavia
bia cercato di aggiornare gli strumenti incarica- di agevole soluzione. Benché traumatizzata, la
ti di prevenire il terrorismo. Il 2 maggio dello Francia ha reagito con dignità ai morti di Charscorso anno la vecchia Direzione centrale di lie Hebdo. Nelle prime ore si è creata un'eseminformazione interna (DCRI) è stata sostituita plare unione nazionale. Nicolas Sarkozy, adesso
dalla Direzione generale della sicurezza interna capo dell'UMP, il maggior partito di centro de(DGSI). Pare che la riforma, oltre al cambio del- stra all'opposizione, si è consultato all'Eliseo, di
le sigle, dovesse rendere piùefficientii servizi in- primo mattino, con François Hollande, il rivale
caricati del territorio nazionale, e fino allora se- soCialista che tre anni l'ha sfrattato dalla presicondari rispetto quelli impegnati all' estero. Ma denza della Repubblica. Persino Marine Le Pen
il terrorismo è bicefalo in un paese che conta non ha approfittato troppo della strage jihadiun'importantecomunitàmusulmana.
sta ed è stata prudente nel ribadire le sue tesi
I dodici morti in pieno giorno, nel cuore di una contro l'immigrazione. Ha persino espresso stigrande capitale la cui sicurezza era ed è affidata ma per i cittadini musulmani che rispettano le
a una polizia e a servizi di informazione dilunga leggi. L'union sacrée rischia,tuttavia di avere
esperienza, sono apparsi le vittime, i caduti, di una vita corta. Sia Sarkozy, sia Le Pen hanno
un conflitto chele società democratiche non san- chiesto misure più ferme per la sicurezza. Una
no come affrontare. La strage ha colto di sorpre- richiesta che implica una denuncia della molsa, benché tanti segnali,nonsoltanto in Francia, lezza del governo socialista. Un dirigente del
annunciassero attentati imminenti. Ma dove? Front Nationalha chiesto il ripristino della pena
Quando? Preparati da chi? Le varie capitali era- di morte. Che del resto era nel programma eletno e sono coscienti di dover combattere un feno- torale di Marine, presidente del suo partito.
meno jihadista sempre più intenso, diffuso, e
Disegnare una strategia difensiva senza cospesso imparabile. La gùerra è di tipo asimme- noscere bene l'avversario, e soprattutto senza
trico,perchéibelligerantinonusanolestessear- poter valutare le sue reali ramificazioni sul termi e gli stessi metodi. I terroristi si annidano nel- ritorio francese, non è semplice. Gli assassini dei
la popolazione e non hanno regole. Gli organismi giornalisti di Charlie Hebdosi sono dichiarati uoistituzionali degli Stati democratici hanno rego- mini di Al Qaeda. Ma il loro modo di agire fa penle che non è facile viòlare.
sare che appartengano a un gruppo collegato o
Come è un'ardua impresa coordinare le politiche economiche, nell'Unione europea è altret- influenzato da Daesh, il califfato, che è un contanto laborioso stabilire uno scambio regolare corrente di ~ Q';l~da .. Ma quest'ul~ima umiliata
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e cacondo il colore del governo. La strage nella re- hffato. Gh ame~c~ ~o ~anno ~ per questo hand'l 0,
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a l g aslament? C.e ~che ,C~l c le e .una numone sassini dei giornalisti di CharlieHebdo.
straordmarla del capI di Stato e dI governo.
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L'Europa del XXI secolo non è fatta per i conflitti. Non solo per quelli convenzionali. Ed è una
1119 gennaio, al Consiglio europeo
fortuna. Anzi una conquista. Non le vanno nepdei ministri, il terrorismo sarà all' ordine
pure decisioni che, sebbene proposte per motivi
di sicurezza, e senza una carattere offensivo, podel giorno. E una settimana prima
trebbero ledere le libertà civili. La commissione
è previsto uri dibattito in Parlamento
incaricata a Bruxelles di difendere queste ultime ha ad esempio respinto l'idea di applicare il
PNR (Passage name record), vale a dire la scheDisegnare una strategia difensiva senza
datura dei dati riguardanti i passeggeri di traconoscere bene l'avversario e senza
sporti aerei. Schedatura che dovrebbe permetpoter valutare le sue reali ramificazioni
_tere di individuare coloro che vanno o ritornano
dalle zone in cui iljihadismo imperversa. E si calsul territorio, non è semplice
cola che circa quattromila combattenti islamisti
siano ritornati dalla Siria.
Suscita perplessità anche il progetto di limitare la propaganda terroristica su Internet. Ed
altrettanto quello di rendere più frequenti, cioè
quasi sistematici, i controlli di frontiera nell'area Schengen. Abbiamo paragonato la strage
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2/3
3/5
lA GRAl'm.IDINE
Esprimo la mia
gratitudine
a tutte le forze
dell'ordine
che proteggono
la nostra
libertà
"RESISTERE AI BARBARI"
"L'11 SETTEMBRE FRANCESE"
ManuelValis
@manuelvalls
"1'Humanité" titola a sua volta sulla libertà
assassinata e l'editoriale è un appello
perché "la Repubblica faccia fronte
comune contro questi barbari vigliacchi"
"Le Monde" ieri titolava sull'" settembre
francese, con la condanna dell"'odioso
assassinio dei nostri colleghi, inflessibili
difensori della libertà di pensiero"
LEfAMIGLm
Non riesco a
dormire, i miei
pensieri sono
'con i colleghi
vignettisti
francesi e con
le loro famiglie
DavidPope
@davpope
LA STAMPA.
Che enorme
perdita. Una
stampa libera
è la nostra arma
più grande
contro
la tirannia
"NON UCCIDERANNO LA LlBERTA"
L'EDIZIONE IN NERO
"Le Parisien" ha scelto una foto
dei cittadini scesi subito in piazza a Parigi
con i cartelli "Je suis Charlie". Sullo sfondo
nero, il titolo "Non uccideranno la libertà"
"Liberation" ha mostrato il lutto
con una prima pagi[la tutta nera
eal centro il titolo profilato in bianco
del virale "Nous sommes tous Charlie"
Mark Ruffalo
@MarkRuffalo
-"" LETIGARO
'
- ~"-
~
LEPlSroLE
~-
Pubblicate
una vignetta
di Charlie:
dimostrate
che la penna
fiorirà, le pistole
arrugginiranno
Stephén Fry
@stephenfry
L'lSlAM
"LA FEROCIA TRANQUILLA"
tanti segnali, non soltanto in Francia,
annunciassero attentati imminenti da
parte di fondamentalisti e "lupi solitari"
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La strage ha colto di sorpresa, benché
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La società tutta
e in particolare
i lèaderislamici
devono dire
che questo
non c'entra
con l'lslam
"Le Figaro" ha titolato sulla libertà uccisa,
con un editoriale sulla "vera guerra
condotta da killer metodici e organizzati.
la cui tranquilla ferocia gela il sangue"
Zapiro
@zapiro
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la Repubblica
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09-01-2015
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Destra e sinistra unite
nella Francia in lutto
Ma la Le Pen rilancia
"Ora pena di morte"
DAL NOSTRO INVIATO
ALBERTO D'ARGENtO
tere da parte il solo movimento
che non ha alcuna responsabilità
nella situazione attuale, senonmi
invitano non imporrò la mia presenza perchéalminimoincidente
diranno che è colpa mia». A farla
infuriare sono anche le parole di
François Lamy, incaricato dal Ps
di organizzare la marcia, che ha
spiegato il mancato invito del
Front perché (<fa parte delle organizzazioni che dividono il Paese,
stigmatizzano i nostri concittadini musulmani e giocano con la
paura».
Nonostante le polemiChe in serata PIace de la République si
riempie dì parigini solidali con le
vittime dellastragejihadista. Anche qui si canta la Marsigliese e
l'atmosfera è commossa. Su Parigi per tutto il giorno piovono le dichiarazioni di condoglianze dei
leader mondiali, i partner si mobilitano e il ministro dell'Interno
Cazeneuve annuncia che domenica ospiterà una riunione d'emergenza con i colleghi europei
(per l'Italia ci sarà Alfano) e gli
americani Eric Holder (Giustizia) e Jeh Johnson (Interni). La
strage scuote anche la vicina
Bruxelles, con le istituzioni comu-
nitarie che abbassano a mezz'asta le bandiere. TI presidente della
Commissione, Jean Claude
Juncker. annuncia per febbraio
nuove regole Ue contro il terrorismo, in particolare contro i uforeignfighters·, unmiglioramentodi
Schengen e una più proficua collaborazione tra Europol e le intelligence nazionali. Si pensa di punire con pene severe i viaggi all' estero (vedi Siria e Iraq) per compiere attività terroristiche o per
l'addestrmnento nelle basi della
jihad, così come il finanziamento
o l'organizzazione di queste attività.
Inoltre per individuare i foreign fighters (almeno 2.500 europei) potrebbe essere riproposta
la normativa sulla raccolta dei dati dei passeggeri aerei (Pnr) che
Strasburgo ha bocciato perragioni di privacy. Si lavora anche su
standard comuni per il training
della sicurezza privata, un controllo più efficace sui materiali
chimici, biologici e nucleari che
potrebbero essere usati negli attentatiead unapolicycontrolaradicalizzazione delle società europee.
CAIPRODUZIONE RISERVAtA
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PARIGI. In una Francia sotto choc
per la strage jihadista al Charlie
Hebdo, la parola d'ordine che circola per Parigi è unità nazionale.
Ma non senza qualche polemica,
fomentata dal Front National di
Marine Le Peno La capitale e le altre_città francesi si mobilitano. La
Torre Eiffel spegne le sue luci in
segno di lutto, a metà giornata
suonano le campane di Notre Dame che accompagnano il minuto
di silenzio che cala su Parigi mentre di buon mattino il presidente
Francois Hollande, proprio nei
minuti in cui la ciiccia ai killer impazza, riunisce all'Eliseo il gabinetto di crisi con i ministri in prima linea nella gestione dell'emergenza. Quindi Hollande ricevepermezz'orailsuopredecessore, Nicolas Sarkozy, e telefona
agli ex presidenti Valéry Giscard
d'Estaing e Jacques Chirac.
Èquestal'unitànazionalevolutadal presidente, con il primo ministro Manuel Valls che invita anche l'Ump di Sarkozy alla marcia
repubblicana organizzata per do-
menica a Parigi su iniziativa proprio dei socialisti e del resto della
gauche. «Bisogna mostrare un
fronte unito-commenta a caldo
Sarkò - ho incontrato Hollande
per mostrare la nostra unità, nazionale contro fanatici che hanno
dichiarato guerra alla nostra civiltà che ora ha la responsabilità
di difendersi». Anche i dirigenti
del Consiglio francese del culto
musulmano chiedono ai tre milioni e mezzo di islamici francesi di
sfilare dopodomani per Parigi per
ripudiare il terrorismo.
Ma se Parigi si ferma per,un minuto e centinaia di membri dell'Assemblea nazionale cantano la
Marsigliese sotto la pioggia battente, Marine Le Pen manda in
corto circuito il clima unitario del
lutto francese. Laleader del Front
Nationallancia la proposta choc:
«Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte». Poi
Marinegettabenzinasulfuocodicendo di non essere certa di partecipare alla marcia repubblicana accusando Hollande di non
averla coinvolta. «Sono indignata
dal mancato invito - dice a Le
Monde--si tratta di una manovra
politica miserabile, vogliono met-
068391
Hollande eSarkozy all'Eliseo. Domenica vertice antiterrorismo
La Ue: da febbraio nuove regole per migliorare Schengen
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rio per sbloccare l'erogazione di
mutui. Il fabbricato non ha ancora gli allacci in fogna per cui la
Benni può rilasciare solo un fine
lavori "parziale", mentre è necessario l'intervento di un altro funzionario, Antonio Adamo per il fine lavori "totale". La situazione irrita fortemente Perifano, il quale
dice alla Benni che chiederà al
Sindaco di sollevare dall'incarico
il dirigente Adamo e aggiunge
che Adamo e Paiella (Maurizio da
ieri in carcere ndr) «dietro compenso di 1500 euro cadauno ...
«hanno dato tre allacci in fogna a
persone che hanno cacciato i soldi..se li sono venduti a persone diverse da noi: 120 mila euro si so
presi de sordi, capito, fra tutti e
due. mo, vado alla Procura della
09-01-2015
14
2/2
Repubblica e farò denunce di queste cose Paiella e Adamo, tutti e
due mo m'hanno stufato. Bloccherò i lavori, l'indagine, metto
sotto accusa tutto il Municipio
lì.... 80 allacci hanno venduto a
1500 euro per uno, si so presi 120
mila eurb, lui e Adamo si SÒ spartiti i soldi»
Valentina Errante
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PER CHI NON PAGAVA
ANCHE RICATII
IN UNA TELEFONATA
TRA DUE INDAGATI
lO SFOGO: «SONO
POZZI SENZA FINE...»
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Il video della Gdf
Un momento degli arresti della Gdf
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