RAPPORTO IMMOBILIARE - DEI Tipografia del Genio Civile
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RAPPORTO IMMOBILIARE - DEI Tipografia del Genio Civile
agenzia del Territorio direzione centrale Osservatorio Mercato Immobiliare direttore Gianni Guerrieri RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 a cura di ufficio studi Direzione Centrale Osservatorio Mercato Immobiliare [email protected] Indice dei Contenuti 1. INTRODUZIONE ...............................................................................................................2 2. RIEPILOGO NAZIONALE...................................................................................................4 2.1 Il settore Residenziale..................................................................................................... 10 2.1.1 2.1.2 2.1.3 2.1.4 Le Regioni del Nord ................................................................................................. 17 Le Regioni del Centro ............................................................................................... 22 Le Regioni del Sud ................................................................................................... 27 Note sull’edilizia di pregio ......................................................................................... 32 2.2 Il settore Terziario .......................................................................................................... 37 2.2.1 Le Regioni del Nord ................................................................................................. 42 2.2.2 Le Regioni del Centro ............................................................................................... 44 2.2.3 Le Regioni del Sud ................................................................................................... 47 2.3 Il settore Commerciale.................................................................................................... 50 2.3.1 Le Regioni del Nord ................................................................................................. 55 2.3.2 Le Regioni del Centro ............................................................................................... 57 2.3.3 Le Regioni del Sud ................................................................................................... 60 2.4 Il settore Produttivo........................................................................................................ 63 2.4.1 Le Regioni del Nord ................................................................................................. 68 2.4.2 Le Regioni del Centro ............................................................................................... 70 2.4.3 Le Regioni del Sud ................................................................................................... 73 3. SCHEDE REGIONALI.......................................................................................................76 3.1 ABRUZZO e MOLISE ....................................................................................................... 77 3.2 CALABRIA...................................................................................................................... 91 3.3 CAMPANIA ....................................................................................................................103 3.4 EMILIA ROMAGNA .........................................................................................................115 3.5 LAZIO ..........................................................................................................................129 3.6 LIGURIA .......................................................................................................................141 3.7 LOMBARDIA..................................................................................................................153 3.8 MARCHE e UMBRIA .......................................................................................................165 3.9 PUGLIA e BASILICATA ...................................................................................................178 3.10 SARDEGNA .................................................................................................................191 3.11 SICILIA.......................................................................................................................203 3.12 TOSCANA....................................................................................................................215 3.13 VENETO e FRIULI VENEZIA GIULIA...............................................................................227 3.14 PIEMONTE e VALLE D’AOSTA .......................................................................................240 4. GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI.......................254 4.1 Gli andamenti dei prezzi medi delle abitazioni ..................................................................254 4.2 I differenziali dei valori...................................................................................................268 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE di Gianni Guerrieri 1 Il «Rapporto Immobiliare» è ormai al suo sesto anno di redazione ed in questo periodo più volte è stato oggetto di modifiche nell’editing e nella disposizione degli argomenti trattati, nonché nel contenuto stesso degli argomenti attraverso monografie di studio specifiche. Il cuore del Rapporto è dato dalla presentazione dettagliata (più approfondita di quella offerta nella nota semestrale di maggio che illustra il consuntivo annuo) dell’andamento e della relativa distribuzione territoriale2 delle compravendite immobiliari afferenti i fabbricati per alcuni grandi comparti tipologici (residenziale, terziario – ossia uffici -, commerciale – ossia negozi e laboratori – ecc..). Anche quest’anno il «Rapporto Immobiliare» si concentra su questo aspetto, dedicando ad esso i capitoli di riepilogo nazionale, con l’analisi dei singoli settori tipologici, e di analisi regionali, mediante apposite schede che consentono di approfondire in modo sintetico gli andamenti dei diversi settori a livello provinciale. Le novità del presente «Rapporto Immobiliare» sono due: l’assenza di specifiche monografie inerenti un particolare argomento, quale, ad esempio, l’«Analisi dei contraenti: compravendite del 2002 e caratteristiche degli acquirenti e dei venditori», e l’introduzione di un nuovo capitolo ed un nuovo argomento: «L’andamento e i differenziali dei prezzi delle abitazioni». La prima scelta, quella del non inserimento di specifici studi monografici, deriva dalla convinzione che sia giunto il momento opportuno per distinguere il «Rapporto immobiliare» da altri studi e analisi, soprattutto ora che si avvia il completamento del set informativo offerto dal «Rapporto» mediante l’analisi dell’andamento dei prezzi o, più esattamente, delle quotazioni immobiliari. Quindi non si abbandonerà l’approfondimento tematico mediante specifici studi, ma questi saranno pubblicati a parte nel corso dell’anno una volta conclusi, senza, quindi, una periodicità predeterminata. A tal fine, entro l’anno sul sito internet dell’Agenzia del territorio, presso le «pubblicazioni OMI» sarà definito un nuovo «blocco» intitolato, appunto, «Monografie OMI» nel quale saranno inclusi gli studi tematici che d’ora in poi si realizzeranno e che sono stati fin qui pubblicati nell’ambito del «Rapporto immobiliare». Si può anticipare che entro l’anno saranno pubblicati due nuovi studi. Il primo è uno speciale paper sulla specifica forma di finanziamento degli acquisti immobiliari mediante i mutui ipotecari, analizzando i volumi di credito erogato, il livello dei tassi iniziali, la durata, ecc, mediante un’analisi anche di tipo territoriale, limitatamente al biennio 2004-2005, basata sui dati delle iscrizioni ipotecarie. Il secondo rappresenta un’analisi dettagliata sulle nuove costruzioni realizzate nel 2005 in Italia, suddivise per tipologia edilizia (abitazioni, negozi, uffici, etc.), che fornisce il numero di nuove unità immobiliari, la superficie ed il numero di vani, nonché una stima del valore di mercato del costruito, basata sui dati estratti dall’archivio delle denunce informatizzate effettuate dai proprietari (Docfa). La seconda scelta, quella di introdurre il nuovo argomento inerente l’andamento dei prezzi, dà attuazione ad una volontà già manifestata all’atto della pubblicazione del «Rapporto Immobiliare 2001-2002». Infatti, proprio alla fine della «Presentazione» di quel volume era scritto: «Non di meno si è consapevoli che i Rapporti finora elaborati, raccolti in questo vo- lume, necessitano di ulteriori affinamenti e soprattutto dell’integrazione dell’analisi dei volu- 1 Si rammenta che il primo Rapporto fu redatto nel 2001 relativamente ai dati del 2000, ma fu pubblicato assieme a quello del 2002 (relativamente ai dati dell’anno 2001) nel volume «Rapporto immobiliare 2001-2002», edito dal Sole-24 ore, volume presentato a Roma il 6 febbraio 2003. 2 Si rammenta che sono escluse le province di Trento, Bolzano, Trieste e Gorizia poiché gli Uffici di pubblicità immobiliare,dove vengono conservate le note di trascrizione degli atti di compravendita, sono gestiti dalle rispettive province. 2 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 INTRODUZIONE mi con quelle dei prezzi e dei valori». Siamo ora in grado di avviare, con il «Rapporto immo- biliare 2006» questa auspicata integrazione. E’ opportuno spendere qualche parola ancora su tale novità. Anzitutto, va sottolineato che essa deriva dall’aver avviato a partire dal I semestre 2004 il nuovo Osservatorio, ossia la realizzazione di una banca dati delle quotazioni immobiliari fondata su processi di rilevazione ed elaborazione standardizzati e su regole di impianto e di gestione definite univocamente. Ciò significa che su oltre 1.100 comuni, rappresentanti però il 65% del mercato immobiliare in termini di numero di transazioni, le quotazioni derivano da specifiche indagini dirette effettuate dai tecnici degli Uffici provinciali dell’Agenzia del territorio. Nei rimanenti comuni, su cui pure sono pubblicate quotazioni inerenti i valori immobiliari, ovviamente le rilevazioni sono più episodiche e l’analisi è fondata su tecniche comparative e su processi di rilevazioni delle informazioni più indirette. Il complesso delle informazioni raccolte relativamente a quattro semestri (2004-2005) ha consentito di poter elaborare un valore di riferimento e di osservarne l’andamento nel tempo. Per una descrizione sintetica delle modalità di elaborazione di tale valore di riferimento si rinvia al citato capitolo 4 del «Rapporto». Qui occorre sottolineare il fatto che si tratta di un primo tentativo, per questo limitato alle sole abitazioni, e che dal punto di vista metodologico sono in corso ulteriori approfondimenti e verifiche. La qualità dell’informazione resa è, a nostro avviso, sufficientemente attendibile per poter essere pubblicata e per poter fornire chiavi di lettura e di interpretazione ai fenomeni reali che accadono nel mercato immobiliare. Non di meno, tale qualità può essere migliorata, soprattutto dal punto di vista dei processi di aggregazione delle informazioni a livello comunale e delle coerenze intertemporali delle quotazioni medesime, talvolta influenzate dalle modifiche dei riferimenti territoriali sub comunali (zone OMI) delle quotazioni stesse. Si tratta appunto di un primo tentativo che andrà poi esteso anche ad altri settori tipologici. L’obiettivo è quello di pervenire ad un’analisi congiunta di prezzi e volumi, per comprendere più esattamente le vere dinamiche di mercato, in quanto l’osservazione di una sola dimensione può rilevarsi talvolta del tutto insufficiente3. In questo primo approccio, si è voluto affrontare dal punto di vista analitico non solo il tema dell’andamento dei «prezzi», ma anche quello dei differenziali esistenti tra diversi comuni. Questa parte dell’analisi sviluppa un livello di informazione di dettaglio territoriale assai utile per ampliare il livello conoscitivo del nostro Paese. I dati di base relativi ai volumi di compravendita sono stati resi disponibili dalla SOGEI che ha curato l’estrazione dei dati stessi dagli archivi interessati, mentre le elaborazioni sono state effettuate dall’Ufficio studi. I dati di base relativi ai «prezzi di mercato» utilizzati nel capitolo 4, sono stati elaborati da Maurizio Festa responsabile dell’Ufficio gestione Banca dati e tratti dalla Banca dati delle Quotazioni Immobiliari dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del territorio. Il presente Rapporto è stato diretto da Gianni Guerrieri, direttore dell’Osservatorio del mercato immobiliare e redatto da Caterina Andreussi, responsabile dell’ Ufficio Studi, con il contributo di Alessandro Tinelli, Stefano Cenciarelli, Claudio Trucchi, collaboratori dell’Ufficio Studi. 3 Si pensi al fatto che se lo «stato di salute» del mercato fosse rilevato solo dall’andamento dei prezzi, potremmo trovarci in una condizione di crescita dei prezzi, riduzione delle compravendite e magari di stazionarietà, in termini di spesa per acquisti, del mercato stesso. Per cui a seconda di cosa osserviamo potremmo parlare di mercato in crescita (prezzi), di mercato in contrazione (n. compravendite), oppure più adeguatamente di stazionarietà qualora considerassimo il volume monetario richiesto dall’investimento immobiliare. 3 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE 2. RIEPILOGO NAZIONALE Nel 2005, come già anticipato nella nota semestrale concernente l’andamento delle compravendite nel II semestre 2005 pubblicata nel mese di marzo 2006, continua l’incremento del volume di compravendite, NTN, del settore Residenziale e degli immobili catalogati in Altro e la ripresa delle 4 compravendite negli altri tre settori , Terziario, Produttivo e Commerciale, rispetto al 2003, gia evidenziata nel 2004. Il risultato registrato nel 2005, pertanto, conferma il trend positivo per il settore Residenziale, mentre i settori Terziario, Commerciale, e Produttivo, pur non raggiungendo i volumi relativi al 2002, risultano, comunque, in crescita rispetto al 2003 ed al 2004, anche se si nota un rallentamento del tasso annuale di variazione. La Tabella 2-1: NTN 2000-05 per settore e totale riassume l’andamento del NTN a partire dal 2000, mentre i grafici riportati nelle figure 2.1 e 2.2 riguardano rispettivamente la ripartizione re5 lativa tra settori delle transazioni (NTN) e dello stock. Nel 2005 il volume delle transazioni complessive risulta pari a 1.805.758 NTN segnando un incremento del 5,2% rispetto al 2004 e con una crescita rispetto al 2000 del 30% circa. Il tasso tendenziale annuo, 2005-04, dei diversi settori, risulta ampiamente differenziato: l’incremento minimo 1,3% si ha nel settore Commerciale, seguono i Magazzini, 2,6%, il settore Residenziale, 3,6%, il settore Terziario, 6,9%, l’Altro, 7,5%, ed infine il massimo incremento si ha per il settore Produttivo, con l’8,2%. Tabella 2-1: NTN 2000-05 per settore e totale (al netto della cartolarizzazione- v. nota 3) 2000 2001 2002 2003 2004 2005 var% 04-05 Residenziale 690.476 681.266 761.520 762.086 804.126 833.350 Terziario 14.213 17.214 28.879 18.507 20.569 21.990 Commerciale 49.065 47.556 59.544 51.059 54.309 55.035 Produttivo 13.098 14.191 19.285 14.381 16.034 17.343 Magazzini 93.459 95.501 114.407 113.201 118.575 121.608 Altro 545.455 566.332 641.317 647.777 703.629 756.431 Totale 1.405.765 1.422.059 1.624.952 1.607.012 1.717.241 1.805.758 3,6% 6,9% 1,3% 8,2% 2,6% 7,5% 5,2% La quota maggiore di unità immobiliari compravendute nel 2005 è quella del settore Residenziale con più del 46% del totale (Figura 2-1). Seguono le tipologie raggruppate in Altro con una quota del 42% circa, mentre per gli altri settori le quote sono relativamente molto più basse: 6,7% per i Magazzini, 3% per il Commerciale, 1,2% per il Terziario e l’1% per il Produttivo. Dal confronto con le rispettive quote di stock dei diversi settori, Figura 2-12, si può notare, rispetto allo stock, uno spostamento della ripartizione delle compravendite, soprattutto verso le tipologie raggruppate in Altro (30% circa dello stock complessivo e 41,9% di NTN), quella degli uffici è, seppur in misura lieve, più alta (1% di stock rispetto ad 1,2% di NTN). Le quote di NTN relative ai settori Residenziale, Commerciale ed ai Magazzini sono sensibilmente inferiori alle quote di stock. 4 Si rammenta che anche il Rapporto 2006, come il precedente Rapporto 2005, analizza i dati del comparto chiamato genericamente Commerciale nei rapporti 2000-2004 scindendolo nei tre settori: Terziario, che comprende gli uffici, Commerciale, che comprende negozi, laboratori e centri commerciali, e Produttivo, che comprende i capannoni e le industrie. I magazzini, già compresi nel settore Commerciale dei Rapporti precedenti, sono considerati a parte e vengono esaminati solo a livello nazionale, poiché in questa categoria di fabbricati sono presenti in gran parte le cantine ed i piccoli locali di deposito riconducibili maggiormente al settore Residenziale. 5 Le compravendite (NTN) relative alla cartolarizzazione degli immobili di proprietà di enti pubblici gestita tramite la società Scip, sono state nel 2005 complessivamente 20.660. Rappresentano, pertanto, solo il 1,1% circa delle compravendite totali. Tali compravendite, in effetti, come già specificato nei precedenti Rapporti, in particolare quelle che hanno visto gli inquilini divenire acquirenti, non possono considerarsi di mercato, sia per il contenuto normativo-procedurale sia per la straordinarietà che, in qualche modo, caratterizza il fenomeno. 4 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE Figura 2-1: quota di NTN per settore nel 2005 Figura 2-2: quota stock per settore nel 2005 Residenziale 54% Residenziale 46,1% Altro 30% Terziario 1,2% Altro 41,9% Terziario 1% Commerciale 3,0% Commerciale 5% Produttivo 1,0% Magazzini 6,7% Magazzini Produttivo 1% 9% Relativamente al solo settore Residenziale è stata effettuata una stima dell’NTN anche per il periodo 1985-2000 sulla base dei dati pubblicati dal Ministero dell’Interno. La Figura 2-3 riporta l’andamento delle compravendite e la variazione percentuale di ogni anno rispetto al precedente. Si può notare come l’ultimo ciclo immobiliare sia iniziato a partire dal 1997 ed ha registrato ad oggi un tasso medio annuo di crescita del 6,5% circa. Il volume di compravendite di abitazioni negli ultimi nove anni è quindi incrementato del 72% circa, una crescita davvero impressionante del mercato residenziale. Figura 2-3 6: andamento del NTN del settore Residenziale dal 1985 al 2005 900 7,9% 0,0% 9,0% 7,5% 6,5% 850 7,8% -1,3% -3,7% 11,8% 8,7% 10,1%11,0% 7,6% 1,5% 0,1% 5,4% 3,6% 833 -1,3% -4,1% 804 -16,3% 800 762 763 NTN residenziali (migliaia) 750 690 700 681 642 650 600 578 558 550 500 525 519 503 494 464 464 476 467 497 504 483 Var% anno-precedente NTN residenziali 19 85 19 86 19 87 19 88 19 89 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 450 6 I dati dal 1985 al 2000 sono una nostra stima sulla base dei dati pubblicati dal Ministero dell’Interno, mentre per gli anni successivi i dati riportati appartengono alla banca dati dell’Osservatorio. 5 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE L’andamento del n. indice del settore Residenziale della Figura 2-4, mostra un trend delle compravendite costantemente in crescita dal 2000, pur con una lieve flessione registrata nel 2001, collegata all’effetto Invim 7, inoltre si nota che è cresciuto in maniera concorde per le tre macroaree geografiche, Nord-Centro-Sud, con un incremento delle compravendite superiore al 20% circa dal 2000. Figura 2-4: n. indice NTN 2000-05 per il settore Residenziale 125 Nord 120,69 Centro 120,76 120,56 Sud 116,46 n° indice NTN settore residenziale Italia 117,23 116,64 115,53 115 112,51 110,29 110,12 108,92 110,37 110,93 110,21 109,40 105 100 100 100,66 98,67 98,26 97,94 95 2000 2001 2002 2003 2004 2005 I Magazzini, considerati a sè per le loro peculiarità, vedi nota 4, mostrano un andamento sostanzialmente simile al settore Residenziale, al quale sono in buona parte collegati, pur registrando incrementi superiori nel quinquennio, +30% circa, mentre rispetto al 2004, il dato tendenziale è leggermente inferiore, +2,6%. Il settore Terziario, ovvero gli uffici, riprende quota con 21.990 NTN, con un volume di compravendite superiore del 6,9 % circa rispetto al 2004 e del 55% circa dal 2000, pur non raggiungendo il NTN registrato nel 20028 (28.879). Dalla Figura 2-6 emerge la maggior crescita di questo settore al Sud, con un volume di compravendite che ha superato del 68% quello del 2000. Il mercato degli immobili del settore Commerciale: negozi, laboratori e centri commerciali risulta essere il più stabile e quello con minor crescita complessiva dal 2000 (+12% circa) ed è, inoltre, il settore che mostra maggiormente il rallentamento delle compravendite nell’ultimo anno, soprattutto al Centro-Nord, mentre al Sud presenta una sensibile ripresa del mercato, cominciata già nel 2003 con un tasso medio, in questi due anni, superiore al 6%. Il settore Produttivo, capannoni ed industrie, ha un andamento intermedio tra i due settori Terziario e Commerciale, e mostra una crescita considerevole nel periodo considerato (2000-05), +32% circa, ed un incremento tendenziale rispetto al 2004 del 8,2% circa. Per questo settore si nota un 7 Si rammenta che l’Invim è stato abolito dal gennaio 2002, in anticipo sui tempi previsti. Ciò ha comportato uno spostamento delle compravendite, od almeno della loro registrazione, dal 2001 al 2002. 8 Come, già rimarcato nei Rapporti precedenti, va sottolineato che l’incremento delle compravendite nel 2002 e la successiva flessione nel 2003 avvenuti in modo significativo nei settori Terziario, Commerciale e Produttivo, sono da imputare all’effetto generato dalla conclusione, nel 2002, degli incentivi fiscali agli investimenti forniti dalla c.d. legge “Tremonti-bis”. 6 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE rallentamento del volume di mercato, nel 2005 rispetto al 2004, al Nord, mentre continua la ripresa al Centro ed al Sud, cominciata nel 2004 dopo il calo di compravendite del 2003 (vedi nota 8). In costante crescita risulta il volume di compravendite degli immobili compresi in altro (box e posti auto in prevalenza, ma anche alberghi, immobili pubblici e categorie speciali) con dato tendenziale annuo pari a 8,6%, e ben del 33% nel periodo esaminato, registrando ben 703.629 NTN. Figura 2-5 : n. indice NTN 2000-05 per i Magazzini 135 130,12 130 Magazzini 126,87 125 122,41 121,12 N. indice NTN 120 115 110 105 102,19 100 100 95 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-6: n. indice NTN 2000-05 per il settore Terziario 230 Nord n.indice NTN settore terziario 212,5 Centro 210 Sud 203,2 Italia 195,6 190 179,7 170 168,2 157,9 150 154,7 150,0 143,5 144,7 142,1 130,2 130 121,1 110 157,3 128,0 126,2 122,2 117,3 100 90 2000 7 2001 2002 2003 2004 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE Figura 2-7: n. indice NTN 2000-05 per il settore Commerciale Nord Centro 150 n.indice NTN settore commerciale Sud Italia 130 129,3 126,6 121,4 120,0 119,3 117,1 113,1 111,4 113,2 112,2 110,7 110 105,8 106,6 104,1 100 96,9 105,4 99,4 97,4 97,3 95,6 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-8: n. indice NTN 2000-05 per il settore Produttivo 170 Nord Centro Sud 154,3 Italia 150 n.indice NTN settore produttivo 147,2 138,1 133,8 132,4 130 127,6 123,8 109,8 108,3 100 122,4 112,7 112,5 110 130,3 128,9 111,5 111,1 106,9 102,5 99,2 95,1 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 8 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE Figura 2-9: n. indice NTN 2000-04 per altro 150 Nord 145,6 Centro 138,7 Sud 137,2 Italia 132,6 133,0 129,0 130 n.indice NTN Altro 128,8 118,8 123,1 120,6 117,6 118,2 112,6 116,2 114,4 110 103,8 100 104,5 103,5 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Le differenze di andamenti dei diversi mercati sono, peraltro, alquanto ragguardevoli, come si può verificare nelle analisi dei singoli settori e per distinzione territoriale organizzati per schede regionali, che costituiscono il capitolo 3. In questo capitolo si riportano le sintesi per macro aree geografiche e gli andamenti regionali dei settore Residenziale, Terziario, Commerciale e Produttivo. 9 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE 2.1 Il settore Residenziale Il quadro riepilogativo del settore Residenziale è riassunto nella Tabella 2-2 nella quale è riportata la distribuzione di NTN ed IMI per macro aree geografiche (Nord, Centro e Sud) suddividendo tra il mercato dei capoluoghi e quello del resto della provincia. Nei rapporti precedenti si era posta l’attenzione sullo spostamento del mercato Residenziale dalle città capoluogo ai centri minori della provincia. Tale fenomeno è strettamente collegato a due fattori principali: il primo è il considerevole aumento dei prezzi delle abitazioni nei centri maggiori che spinge a cercare soluzioni più economiche nei comuni limitrofi; il secondo è la maggiore disponibilità di nuove costruzioni nei comuni dell’hinterland, piuttosto che nei capoluoghi, dove il territorio è, in molti casi, saturo e scarseggiano le aree edificabili. Altro eventuale incremento delle compravendite nei comuni minori può riguardare l’investimento in seconde case nei comuni turistici. L’analisi del mercato del settore Residenziale nel 2005 conferma la maggior crescita del volume di compravendite nei comuni della provincia e anche la progressiva riduzione della quota di mercato delle città capoluogo: meno quattro punti percentuali rispetto all’anno 2000. Tabella 2-2: NTN 2000-05 del settore Residenziale per aree geografiche suddiviso tra Capoluoghi e Resto provincia, variazione 2004-05 e quota di NTN dei Capoluoghi sul totale provinciale. Nord Centro Sud Italia Capoluoghi Resto provincia Totale quota cap/tot prov. Capoluoghi Resto provincia Totale quota cap/tot prov. Capoluoghi Resto provincia Totale quota cap/tot prov. Capoluoghi Resto provincia Totale quota cap/tot prov. 2000 2001 2002 2003 2004 2005 113.367 247.968 361.335 31,4% 62.591 79.560 142.151 44,0% 54.383 132.610 186.993 29,1% 230.341 460.137 690.478 33,4% 108.881 246.155 355.036 30,7% 64.090 78.996 143.087 44,8% 51.669 131.473 183.142 28,2% 224.640 456.625 681.264 33,0% 119.021 278.893 397.914 29,9% 68.275 91.661 159.937 42,7% 55.516 148.156 203.672 27,3% 242.812 518.710 761.522 31,9% 116.784 284.058 400.842 29,1% 63.465 93.204 156.669 40,5% 54.987 149.588 204.575 26,9% 235.236 526.849 762.086 30,9% 119.036 302.414 421.450 28,2% 68.499 98.138 166.637 41,1% 57.100 158.939 216.039 26,4% 244.635 559.490 804.126 30,4% 117.937 317.672 435.609 27,1% 71.008 100.659 171.667 41,4% 59.372 166.702 226.074 26,3% 248.317 585.033 833.350 29,8% var % NTN 04-05 -0,9% 5,0% 3,4% 3,7% 2,6% 3,0% 4,0% 4,9% 4,6% 1,5% 4,6% 3,6% E’ confermata l’importanza dimensionale del mercato Residenziale del Nord, che rappresenta, mediamente, più del 52% dell’intero mercato in termini di NTN relativamente ad uno stock che è pari solamente al 45%. Le compravendite (NTN) mostrano andamenti simili per macro-area geografica, evidenziando il calo di compravendite del 2001, la forte ripresa del 2002 e la successiva lieve crescita del 2003 per il Nord ed il Sud, mentre al Centro nel 2003 si registra un calo abbastanza consistente, e la ripresa negli ultimi due anni. Ma ciò che colpisce è la differenziazione degli andamenti tra comuni della provincia e capoluoghi: sono, infatti, i primi a trascinare il mercato Residenziale con un incremento considerevole soprattutto al Nord, 28% dal 2000 e + 5% nel 2005, mentre il mercato dei capoluoghi è decisamente fermo, -1% circa nel 2005. Anche al Centro ed al Sud l’incremento del mercato Residenziale che si ha nei comuni minori è particolarmente consistente ed analogo a quello del Nord, +26% circa dal 2000, anche se nell’ultimo anno i comuni del centro mostrano un leggero rallentamento nella crescita con un +2,6%, ma diverso è l’andamento dei capoluoghi. Infatti, contrariamente a quanto si verifica al Nord, anche il mercato dei capoluoghi risulta, mediamente, in crescita del 3,7% al Centro e del 4% al Sud. 10 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-10: n. indice NTN 2000-05 per i capoluoghi e resto provincia Nord-Centro-Sud 135 capoluoghi Nord 130 128,1 126,5 125,7 capoluoghi Centro 125 capoluoghi Sud 123,4 resto provincia Nord 120 122,0 119,9 resto provincia Centro 117,1 N.indice NTN resto provincia Sud 115 110 115,2 114,6 112,5 111,7 112,8 113,4 109,4 109,1 105 105,0 105,0 100 102,4 102,1 100 109,2 104,0 103,0 101,4 101,1 95 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 9 Lo stock , peraltro, risulta in maggior crescita al Nord, sia pure tenendo presente le considerazioni della nota 9, con un incremento lineare nel periodo 2000-05 pari al 10% circa ed un tasso medio annuo di variazione 2000-05 pari al 2%. Si rileva, inoltre, come lo stock dei comuni del Centro sia incrementato costantemente del 1,8% annuo, mentre per il Sud si nota una crescita inferiore, pari al 1,1% annuo. Tabella 2-3: stock Residenziale per aree geografiche 200-05 e tasso medio annuo di variazione 2000 Nord 2001 2002 2003 2004 tasso medio annuo 13.426.872 2,0% 2005 12.148.246 12.401.779 12.639.238 12.906.099 13.164.667 Centro 5.228.337 5.301.618 5.394.585 5.501.133 5.605.967 5.711.125 1,8% Sud Totale 10.045.759 27.422.342 10.160.616 27.864.013 10.294.987 28.328.810 10.405.858 28.813.090 10.517.981 29.288.615 10.633.182 29.771.179 1,1% 1,7% Anche per lo stock si evidenzia la maggior crescita registrata nei comuni della provincia, e tale fenomeno risulta particolarmente rilevante al Nord, Figura 2-11, dove il tasso medio annuo dei comuni del resto della provincia è pari al 2,4% rispetto al 1% dei Capoluoghi. Questo dato contribuisce a comprendere il maggior incremento di compravendite nei comuni della provincia, dove evidentemente c’è una maggiore opportunità di edificare nuove costruzioni. Per il Centro, Figura 2-12, la differenza tra Capoluoghi, tasso medio del 1,4%, ed il resto della provincia, tasso medio pari al 2%, è meno accentuata. In questo caso è rilevante il contributo di Roma, unica tra le 9 È necessario premettere, come già riportato nei Rapporti precedenti, che la variazione dello stock di unità immobiliari, non registra solo l’incremento o il decremento reale delle unità immobiliari, bensì le variazioni delle unità immobiliari censite al Catasto che dipendono da innumerevoli fattori quali i cambi di destinazione d’uso, l’accorpamento di diverse unità immobiliari in un’unica unità immobiliare, le nuove costruzioni e da fattori amministrativi connessi all’attività di “recupero dell’arretrato” ai fini della costituzione dell’anagrafe dei beni immobiliari, che l’Agenzia del territorio sta portando avanti. 11 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE grandi città con un elevata crescita dello stock, dovuta alle nuove costruzioni10. Al Sud infine, lo stock dei capoluoghi cresce solamente del 0,8% annualmente, mentre quello del resto della provincia del 1,2%. Figura 2-11: stock Residenziale 2000-05 totale + tasso medio di variazione 00-04 Capoluoghi e Resto provincia Nord 12.000.000 stock residenziale Nord 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 - Capoluoghi resto provincia 2000 3.574.736 8.573.510 2001 3.614.350 8.787.429 2002 3.641.920 8.997.318 2003 3.686.493 9.219.606 2004 3.724.930 9.439.737 2005 3.766.290 9.660.582 1,0% 2,4% tasso medio annuo Figura 2-12: stock Residenziale 2000-05 totale + tasso medio di variazione 00-04 Capoluoghi e Resto provincia Centro 4.000.000 stock residenziale Centro 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 - Capoluoghi resto provincia 2000 2.167.792 3.060.545 2001 2.187.515 3.114.103 2002 2.215.436 3.179.149 2003 2.253.064 3.248.069 2004 2.289.733 3.316.234 2005 2.325.007 3.386.118 1,4% 2,0% tasso medio annuo 10 Occorre tener presente che l’estensione territoriale del comune di Roma è la più ampia tra i comuni italiani. Ciò consente l’utilizzo di territorio a fini edificatori in misura più ampia rispetto alle altre grandi città italiane. 12 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-13: stock Residenziale 2000-05 totale + tasso medio di variazione 00-04 Capoluoghi e Resto provincia Sud 9.000.000 8.000.000 stock residenziale Sud 7.000.000 6.000.000 5.000.000 4.000.000 3.000.000 2.000.000 1.000.000 - Capoluoghi resto provincia 2000 2.316.585 7.729.174 2001 2.335.270 7.825.346 2002 2.363.111 7.931.876 2003 2.379.114 8.026.744 2004 2.395.266 8.122.715 2005 2.413.358 8.219.824 0,8% 1,2% tasso medio annuo Figura 2-14: andamento dell'IMI dei Capoluoghi per area geografica + totale 3,50% Nord Centro Sud Italia 3,27% IMI settore residenziale capoluoghi 3,17% 3,17% 3,20% 3,13% 3,08% 3,05% 3,01% 3,00% 2,93% 2,99% 2,95% 2,89% 2,86% 2,91% 2,92% 2,83% 2,82% 2,76% 2,50% 2,46% 2,35% 2,35% 2,38% 2,31% 2,21% 2,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 L’IMI, indicatore dell’intensità del mercato immobiliare, evidenzia il calo di compravendite che si ha tra i capoluoghi del Nord e, pur rimanendo molto più elevato di quello del Sud, si sta, invece, avvicinando a quello dei capoluoghi del Centro, 3,13% rispetto al 3,05% (Figura 2-14). 13 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Continua, infatti, la ripresa dell’IMI per i capoluoghi del Centro, che, risultava leggermente in calo nel 2003 rispetto al 2002. Tale variazione è influenzata dal notevole aumento di compravendite che si è avuto proprio tra le province del Centro nel 2004 e nel 2005 rispetto al 2003, ed in particolare nella provincia di Roma, che con il suo volume di NTN influenza tutto il Centro. L’IMI delle città del Sud è sostanzialmente stabile anche se in leggero aumento. L’andamento dell’IMI dei comuni della provincia, Figura 2-15, rispecchia l’andamento delle NTN e risulta in crescita soprattutto al Nord,dove si è passata dal 2,9 del 2000 al 3,3% del 2005. Al Centro si è fermato al 3% del 2004, anche se risulta in crescita rispetto al 2000. Al Sud, infine, l’indice continua a crescere, sia pure molto lentamente e sempre su valori molto inferiori, passando dal 1,7% al 2%. Figura 2-15: andamento dell'IMI del resto della provincia per area geografica + totale 3,5% Nord Centro Sud Italia 3,3% IMI settore residenziale resto provincia 3,2% 3,1% 3,1% 2,9% 2,9% 3,0% 3,0% 2,9% 2,8% 3,0% 2,8% 2,7% 2,6% 2,5% 2,5% 2,6% 2,6% 2,4% 2,3% 2,0% 2,0% 2,0% 1,9% 1,7% 1,9% 1,7% 1,5% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Prendendo in esame la variazione del NTN 2004-05, per i capoluoghi e per il resto della provincia, Figura 2-16 e Figura 2-17, emerge il maggior incremento registrato normalmente tra i comuni del resto della provincia, che mediamente risultano sempre superiori ai rispettivi capoluoghi. Si nota, infatti, come per molti capoluoghi, in particolare del Nord, si registri un calo consistente nel volume di compravendite, superiore al 10%, in particolare a Genova, Bergamo, La Spezia, Mantova, Lodi, Lecco, Verbania, Novara e Pordenone, mentre al Centro ciò accade solo ad Ascoli Piceno ed al Sud ad Oristano. Per alcuni capoluoghi, peraltro, si hanno delle crescite del mercato Residenziale sensibilmente rilevanti, superiori al 20% (Padova, Parma, Viterbo, Matera ed Isernia). I comuni del resto della provincia, invece, hanno un comportamento più uniforme, con incrementi e decrementi meno accentuati e nella maggior parte dei casi positivi. Sono in 16 casi le “province” (al netto dei capoluoghi) risultano con valori negativi. Tra queste troviamo ben 6 province del Centro di cui 5 toscane (Firenze, Livorno, Pistoia, Grosseto e Siena) e Pesaro, mentre al Nord si hanno 5 province (Imola, Savona, Verona, Vicenza e Rovigo), come al Sud (Crotone, Vibo Valentia, Campobasso, Lecce ed Isernia). 14 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-16: variazione % NTN 2004-05 per i capoluoghi di provincia 40% KR Nord Centro Sud 30% var % NTN residenziale 04-05 Capoluoghi IS PD VT PR 20% MT EN CS RI PS AO MS 10% IM CR CO BS AN AL VC AT 0% MI VA Nord MO FE TO CN BO BL RM UD LT RARN FR PC RE VE PV VR BI SV RO TV FO -10% LC BG GE SP -20% TE SO VI VB NO VV AV CL RG CB PO PZ ME SI PA NA Sud CT Centro SR TR AR Italia 1,5% PI PG CHPE CZ SA BAFG CA SS LU BN AQ AG LI RC CE TA FI PT MC GR AP LO TP LE NU BR OR PN MN Figura 2-17: variazione % NTN 2004-05 per il resto della provincia 40% Nord Centro Sud Var% NTN 04-05 resto provincia 30% AV 20% PC 10% 0% -10% -20% 15 MT PO PA TP PV SR AG FR AO AN AP CA EN PE ME MO TA OR RI LO SO BI MC Italia 4,6% TR VE Sud Nord VB AT CT VT SP TE MN NU UD RM PG BS LUPI PZ PR AL VA BG CZ RC SSCL RG LT PD TO BOFO FG Centro AR PNBL TV MS GE NA RN CN VC FE SA BA BR CS AQ IS SV CR KR LE VR CB FI LI VI PT VV IM PS GR RO SI LC CO MI NO RA RE CH CE BN RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Considerando, infine, le quattro principali città (con n° di abitanti superiore a 800.000) e le rispettive province e cominciando dalla Capitale, Figura 2-18, vediamo come si registrino situazioni piuttosto differenziate tra le quattro metropoli e tra ciascuna di esse e la propria provincia. Tra le metropoli, Roma è quella che spicca particolarmente sia per ampiezza del mercato sia per la sua crescita complessiva nel periodo esaminato. Anche il mercato della relativa provincia è particolarmente vivace con una crescita costante, anche se meno accentuata negli ultimi anni, con un andamento più dinamico di quello della metropoli (n° indice NTN pari a 129,7 nel resto della provincia e 124,1 a Roma città). Nel complesso, pertanto, sia per la provincia sia per Roma il mercato Residenziale continua a mostrare una notevole vivacità, sicuramente influenzata anche dall’elevato numero di nuove abitazioni: lo stock, infatti, è cresciuto sensibilmente sia nella città che nella provincia in modo superiore a quello delle altre aree metropolitane. Figura 2-18: n° indice NTN settore Residenziale Roma, Milano, Torino, Napoli e relative province 2000-05 140 140 MILANO ROMA 130 resto provincia 130 resto provincia 129,7 118,4 111,5 110 118,1 113,7 106,1 100 124,1 127,1 104,5 100 90 n° indice NTN residenziali n° indice NTN residenziali 122,8 120 124,5 120 100 100 2000 2001 2002 2003 2004 98,9 99,5 92,4 90 2000 2005 140 2001 2002 2003 2004 2005 140 NAPOLI TORINO resto provincia 130 120 114,2 111,4 110 102,3 99,9 100 93,2 91,0 90 101,6 95,3 95,6 95,2 n° indice NTN residenziali n° indice NTN residenziali 103,9 100,2 112,7 70 70 100 108,5 105,6 80 80 130 111,1 110 resto provincia 120 110 109,3 110,0 100 96,4 90 89,4 79,7 80 111,7 107,0 100 83,2 80 75,2 70 70,8 70 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Le due metropoli del Nord, Torino e Milano, mostrano un andamento del volume di compravendite piuttosto simile. Ciò è vero in particolare per le metropoli in cui il mercato risulta decisamente fiacco con un numero di transazioni ridimensionato a partire dal 2002 e che non raggiunge i risultati del 2000. Per i comuni della provincia gli andamenti si presentano anche in questo caso simili, ma solo fino al 2004 (+12,7% rispetto al 2000 per i comuni della provincia di Milano, +11,4% per quelli Torino). Nel 2005, invece, si assiste ad un incremento di gran lunga superiore nei comuni della provincia di Milano (+12,8% rispetto a +2,5%). Il relativo rallentamento della provincia di Torino può essere accaduto per una sorta di stasi del mercato delle compravendite avvenuto nel periodo delle olimpiadi invernali e dovuto all’opportunità di realizzo di canoni di locazione vantaggiosi. Si dovrà osservare se nel 2006 il ritmo di crescita ritornerà o meno a seguire quello dei comuni della provincia di Milano. Passando a considerare Napoli,vediamo come l’andamento del mercato Residenziale risulta notevolmente differente rispetto a quello delle altre città. Il mercato risulta molto più stabile nel resto della provincia, rispetto a quello di Napoli città. Pur non rilevandosi la crescita delle altre principali province, comunque, il mercato dei comuni della provincia di Napoli risulta in lenta continua cre16 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE scita, con un incremento delle compravendite superiore all’11% dal 2000. Napoli, invece, dopo il crollo del mercato registrato fino al 2003, quando il numero di compravendite si ridusse di un 30% circa rispetto al 2000, vede una buona ripresa negli ultimi due anni. 2.1.1 Le Regioni del Nord Le regioni del Nord presentano mercati piuttosto differenti per volumi di scambio, dinamiche (NTN) ed intensità (IMI) degli scambi rispetto allo stock esistente. La quota maggiore delle compravendite del settore Residenziale è relativa alla Lombardia (40%) anche se in leggero calo rispetto al 2004 (42%), seguita dal Veneto e dall’ Emilia-Romagna (17%) e dal Piemonte (16%), mentre le altre regioni danno un contributo piuttosto marginale. Nel complesso, presentano trend di mercato tutti in crescita, tranne la Liguria, ma gli andamenti, come mostra la Figura 2-20, sono differenziati. Figura 2-19: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Residenziale tra le regioni del Nord VENETO 17% LIGURIA 6% FRIULI VENEZIA GIULIA 3% LOMBARDIA 40% EMILIA ROMAGNA 17% VALLE D`AOSTA 1% PIEMONTE 16% E’ sempre la Valle d’Aosta a guidare la classifica (+37% nel periodo 2000-05) ed a registrare un picco notevole nel 2002, ma trattandosi di piccoli numeri (NTN pari a 2.461 nel 2005, rispetto a 173.960 della Lombardia), anche una differenza non importante in termini assoluti, provoca notevoli variazioni negli indici. In questa piccola regione dopo la stasi del 2004 il mercato nel 2005 è tornato a crescere notevolmente (+10,2%). La crescita uniforme del Veneto, che dal 2000 incrementa il NTN del 25% circa, pare arrestarsi nell’ultimo anno, come per Il Friuli. La Lombardia e l’Emilia Romagna crescono nel 2005 e si mettono al pari con l’incremento (dal 2000) del Veneto. Differenti gli andamenti della Liguria e del Piemonte. La prima, in netta ripresa nel 2004 dopo il forte calo del 2003, torna a scendere pesantemente nel 2005, ritornando in pratica al volume di compravendite del 2003, il secondo, continua la lenta crescita con un aumento complessivo del NTN del 10,8%. 17 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-20: n. indice NTN settore Residenziale 2000-05 regioni del Nord 140 LIGURIA LOMBARDIA PIEMONTE VALLE D`AOSTA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA VENETO Nord 137,37 130 129,08 n° indice NTN Nord 123,97 120 118,05 115,17 113,17 113,08 110,12 110 109,00 108,90 124,69 123,33 119,80 119,12 100 100 102,84 101,09 99,93 120,56 116,64 112,90 111,51 113,25 110,80 110,93 108,47 106,01 103,41 124,98 123,71 122,23 105,25 102,71 98,26 97,57 93,00 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Rispetto al 2004 (Figura 2-21), le compravendite sono cresciute maggiormente in Valle d’Aosta con un tasso tendenziale del 10,2%. Inoltre, in questo caso, la crescita risulta maggior nel capoluogo, Aosta, (+15,4%) piuttosto che nei comuni della provincia. Anche per il Veneto si nota una leggera preferenza verso i capoluoghi (2,3%) rispetto al 0,9% dei comuni non capoluogo, contrariamente a quanto si riscontra nelle altre regioni del Nord e generalmente anche in tutta Italia. Infatti, in tutte le altre regioni si nota un andamento del mercato Residenziale migliore nella provincia: anche dove il mercato è in calo, come in Liguria, la contrazione del NTN è rilevante per i capoluoghi, -15% circa, mentre nei comuni della provincia il calo è poco significativo (-0,5%). In Lombardia, Piemonte e Friuli, il mercato è sostanzialmente trainato dai comuni minori, mentre nelle città segna una stasi od un calo del NTN. Ciò è particolarmente evidente in Lombardia, dove il volume di compravendite cresce del 6% circa, ma tale crescita è rilevante solo nei comuni non capoluogo, +7,8%, mentre nelle città il mercato è fermo, -0,2%. Diverso, invece, risulta il comportamento dell’Emilia-Romagna, dove il mercato Residenziale risulta in crescita anche nei capoluoghi, sia pure con un tasso tendenziale, 3%, pari alla metà di quello dei comuni non capoluogo. 18 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-21: variazione percentuale NTN 2004-05 regioni del Nord 20% resto provincia 15,4% 15% capoluoghi 10,2% 9,1% 10% regione 7,8% 6,0% 6,0% 4,9% 3,8% 3,0% 2,1% 3,3% 2,0% 2,3% 0,9% 1,2% 0% VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA -1,9% VALLE D`AOSTA -7,1% -10% PIEMONTE -5% -0,9% LOMBARDIA -0,2% -0,5% LIGURIA var% NTN 04-05 5% -15% -14,9% -20% Figura 2-22: NTN 2000-05 regioni del Nord 150.000 NTN 100.000 50.000 0 19 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA 2000 1.791 9.602 25.541 63.601 59.456 60.729 140.615 2001 1.757 9.706 25.523 59.147 59.248 62.453 137.202 2002 2.312 10.456 28.881 65.770 67.284 69.939 153.271 2003 2.221 10.613 27.077 65.322 67.125 71.691 156.793 2004 2.234 11.503 28.926 68.986 70.825 74.897 164.080 2005 2.461 11.736 26.882 70.468 74.307 75.795 173.960 tasso medio annuo 6,6% 4,1% 1,0% 2,1% 4,6% 4,5% 4,3% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Lo stock Residenziale aumenta soprattutto in Valle d’Aosta, seguita da Emilia-Romagna, Veneto ed in Lombardia, mentre è la Liguria la regione con il minor tasso medio di crescita dello stock nel quinquennio (vedi Figura 2-23). Figura 2-23: stock 2000-05 regioni del Nord 5.000.000 4.000.000 Stock 3.000.000 2.000.000 1.000.000 0 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA ROMAGNA VENETO PIEMONTE LOMBARDIA 2000 100.085 400.911 1.036.797 1.970.543 2.008.428 2.328.109 4.303.373 2001 102.661 409.918 1.044.465 2.012.728 2.056.159 2.366.251 4.409.597 2002 105.078 417.457 1.053.377 2.054.408 2.105.228 2.401.689 4.502.001 2003 107.507 424.710 1.062.349 2.096.689 2.168.352 2.444.058 4.602.434 2004 109.486 431.746 1.070.381 2.137.142 2.221.977 2.475.007 4.718.928 2005 111.491 440.421 1.079.624 2.183.097 2.275.504 2.503.101 4.833.634 6,6% 4,1% 1,0% 4,6% 4,5% 2,1% 4,3% tasso medio L’IMI, seguendo l’andamento delle compravendite risulta in crescita in Veneto, Emilia e Friuli, ma è sempre la Lombardia a registrare i valori di IMI più elevati raggiungendo il massimo del quinquennio nel 2004 con l’IMI pari a 3,6% circa. Figura 2-24: IMI 2000-05 regioni del Nord 4,0% VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA ROMAGNA VENETO PIEMONTE LOMBARDIA Nord 3,60% 3,5% 3,48% 3,40% 3,32% 3,28% 3,27% 3,0% 3,02% 2,97% 3,11% 3,04% 2,94% 3,15% 3,41% 3,31% 3,20% 3,37% 3,31% 3,20% IMI 2,5% 2,46% 2,40% 2,74% 2,67% 2,50% 2,44% 2,37% 2,50% 2,79% 2,70% 2,66% 2,55% 2,50% 2,82% 2,66% 2,49% 2,21% 2,20% 2,07% 2,0% 3,24% 3,11% 2,86% 2,73% 3,40% 3,33% 2,04% 1,79% 1,71% 1,5% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 20 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE L’andamento del numero indice del NTN distinto tra capoluoghi e resto della provincia conferma quanto rilevato precedentemente (Figura 2-25 e Figura 2-26), cioè che il mercato Residenziale cresce maggiormente, ed in modo sensibile, proprio nei comuni del resto della provincia, dove mediamente l’incremento è del 28% circa relativamente al volume di compravendite del 2000, rispetto al 4% circa dei capoluoghi. In particolare questo fenomeno è accentuato per i comuni minori della Valle d’Aosta, Lombardia e del Veneto, meno evidente in Piemonte ed in Liguria. Figura 2-25: n. indice NTN 2000-05 capoluoghi di provincia - Nord 120 LIGURIA LOMBARDIA PIEMONTE VALLE D`AOSTA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA VENETO Nord 116,11 116,43 n° indice NTN capoluoghi Nord 113,93 113,02 111,68 111,00 110 109,74 109,46 108,29 107,39 107,10 107,08 106,04 105,88 105,00 104,99 103,38 102,42 101,38 100,47 100 100 104,03 103,37 103,01 102,00 101,03 99,14 98,47 99,82 100,40 99,66 100,25 98,72 97,97 96,04 94,87 95,04 92,85 92,80 92,78 90,26 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-26: : n. indice NTN 2000-05 resto della provincia - Nord 150 140 LIGURIA LOMBARDIA PIEMONTE VALLE D`AOSTA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA VENETO resto provincia Nord 145,63 N. indice NTN resto provincia Nord 137,94 133,17 130 133,51 129,11 122,03 120 117,84 116,95 114,87 100 103,62 128,11 125,01 118,04 112,47 114,90 114,86 114,55 112,93 111,34 104,84 105,55 111,01 109,40 110 122,91 122,51 121,96 121,04 132,10 130,28 130,29 114,60 113,75 114,03 100,64 100,42 100,39 99,29 99,27 98,68 100 93,11 90 2000 21 2001 2002 2003 2004 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE 2.1.2 Le Regioni del Centro Tra le quattro regioni del Centro, appare evidente l’importanza del mercato Residenziale del Lazio, la cui quota di NTN nel 2005 è pari a circa la metà (49%) del complesso del settore (Figura 2-27). La Toscana rappresenta il secondo mercato del Centro, con il 32% di NTN, seguita da quello delle Marche, 13%, ed infine dell’Umbria, 6%. Figura 2-27: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Residenziale tra le regioni del Centro UMBRIA 6% TOSCANA 32% LAZIO 49% MARCHE 13% Considerando l’andamento delle compravendite dal 2000 (Figura 2-28 e Figura 2-30) si nota che è il Lazio la regione con l’incremento massimo del periodo, pari al 30% circa. Nel caso specifico si tratta di un buon recupero dopo il calo di NTN del 2003 e viene superato anche il volume di compravendite molto elevato del 2002, inoltre, l’indice del Lazio supera nel 2005 quello, già molto elevato, dell’Umbria (+29%). Analogo andamento presenta anche Marche, sia pure con una crescita del volume del mercato Residenziale complessivamente inferiore,+21,6% dal 2000. La Toscana, invece, mostra segni di rallentamento del mercato che risulta in leggero calo nel 2005 e che rispetto al 2000 cresce solamente del 6% circa. Considerando la variazione 2005 rispetto al 2004 (Figura 2-29), risulta evidente la crescita del Lazio con il +5,2% di incremento del volume di transazioni, ed in questo caso si conferma la maggior crescita dei capoluoghi (+5,6%), che dei comuni minori (+4,8%). Anche per le Marche si nota un andamento simile (+4,1% mediamente) e con i capoluoghi in maggior crescita (4,3%), sia pure di poco, rispetto ai comuni minori. Per quanto concerne l’Umbria è, invece, evidente la maggior crescita della provincia, +7,5%, mentre i due capoluoghi si attestano sul 3,5%. In Toscana il mercato, come già rilevato precedentemente, risulta in leggero calo senza distinzioni apprezzabili tra capoluoghi ed altri comuni (-0,7%). Si tratta, comunque, di buoni risultati, che mostrano la buona ‘salute’ del mercato Residenziale nel Centro, testimoniato anche dai tassi medi annui di variazione del NTN, particolarmente elevati per il Lazio e l’Umbria (5,5-5,3%), leggermente inferiori per le Marche, 4% circa. Solo la Toscana mostra un mercato meno dinamico con un tasso medio annuo pari ad 1,3% ed in leggera diminuzione nel 2005. 22 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-28: n. indice NTN 2000-05 regioni del Centro LAZIO 130 130,69 MARCHE 129,41 TOSCANA UMBRIA 125,06 124,23 123,30 Centro 121,66 N.indice NTN Centro 120 120,76 119,76 116,91 117,23 116,06 114,50 112,51 111,67 111,14 110,21 110 108,60 107,15 106,49 106,43 102,86 100 100,66 100 97,65 97,57 92,16 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-29: variazione percentuale NTN 2004-05 regioni del Centro 6% resto provincia 5,6% 5% 5,2% capoluoghi 4,8% regione 4,3% 4% 4,0% 4,5% 4,1% 3,5% var% NTN 04-05 3% 2% 1,6% 1% 0% -0,7% -0,6% -0,7% -1% LAZIO MARCHE TOSCANA UMBRIA -2% La minor crescita del NTN della Toscana risulta, tra l’altro, abbastanza in contrasto con la variazione dello stock Residenziale che proprio in questa regione è cresciuto maggiormente (Figura 2-31). 23 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-30: NTN 2000-05 regioni del Centro NTN 75.000 50.000 25.000 0 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 8.569 17.645 51.142 64.794 2001 8.368 17.216 47.133 70.369 2002 10.566 19.705 54.463 75.202 2003 10.717 20.628 54.799 80.493 2004 10.717 20.628 54.799 80.493 2005 11.090 21.467 54.431 84.679 5,3% 4,0% 1,3% 5,5% 2000 tasso medio Figura 2-31: stock 2000-05 regioni del Centro 2.500.000 stock 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 2000 384.552 676.335 1.678.321 2.489.129 2001 389.670 686.833 1.708.030 2.517.085 2002 396.924 699.150 1.743.834 2.554.677 2003 404.493 712.995 1.780.595 2.603.050 2004 411.647 726.883 1.815.345 2.652.092 2005 419.221 742.235 1.850.897 2.698.772 1,7% 1,9% 2,0% 1,6% tasso medio Ciò si riflette sull’IMI della Toscana, che pur continuando ad essere relativamente elevato, risulta in netto calo e non raggiunge i valori riscontrati nel 2000 e che, nel 2005, viene superato dall’IMI del Lazio, pari al 3,14%, valore massimo tra le regioni del Centro. Nettamente inferiore, anche se 24 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE in forte crescita rispetto al 2000, rimane l’IMI dell’Umbria, 2,65%, mentre quello delle Marche si attesta su un valore intermedio (2,9%) analogo a quello della Toscana. Figura 2-32: IMI settore Residenziale 2000-2005 regioni del Centro 3,20% 3,14% 3,12% 3,05% 3,04% 3,02% 3,00% 2,96% 2,94% 2,95% 2,85% 2,80% 2,80% 2,76% 2,72% 2,82% 2,97% 2,89% 2,84% 2,75% 2,70% IMI 2,66% 2,60% 3,01% 2,94% 2,65% 2,61% 2,60% 2,60% 2,54% 2,51% 2,40% UMBRIA MARCHE 2,20% 2,23% TOSCANA LAZIO 2,15% Centro 2,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Considerando separatamente gli indici del NTN del mercato Residenziale dei capoluoghi di provincia e del resto della provincia, a partire dal 2000, si conferma, anche per il Centro, la tendenza ad una maggior crescita del mercato dei comuni minori, rispetto a quello delle città. Appare, infatti (Figura 2-34), molto netta la costante crescita del volume di compravendite dei comuni non capoluogo, con incrementi medi del 26% rispetto al 2000, particolarmente elevati per i comuni dell’Umbria (+40% circa) e del Lazio (+37% circa). Anche per le altre regioni il volume di compravendite del settore Residenziale è incrementato proprio dalle vendite registrate nei comuni della provincia, piuttosto che nei capoluoghi, con solo alcune eccezioni (tra cui quella più rilevante di Roma). Il mercato Residenziale dei capoluoghi (Figura 2-33) mostra andamenti meno stabili, con decrementi accentuati nel 2001 (tranne il Lazio) e nel 2003. Nel complesso, comunque, l’incremento medio di NTN dei capoluoghi del Centro nel quinquennio pari al 13,4% risulta molto inferiore a quello del resto della provincia. Il mercato dei capoluoghi del Lazio, influenzato dall’ottimo risultato di Roma11, mostra chiaramente la netta ripresa di compravendite avvenuta a partire dal 2003. Anche i capoluoghi umbri mostrano una sensibile ripresa di compravendite nel 2004 e nel 2005. Per le Marche il mercato delle città è in leggera ripresa nel 2005, mentre per le città della Toscana risulta in leggero calo, ed, inoltre, il volume di compravendite dei capoluoghi di queste due regioni è minore di quello del 2000. 11 La città di Roma da sola assorbe circa il 57% del mercato dei capoluoghi del Lazio. Nel 2004 ha incrementato il NTN del 13% circa rispetto al 2003. 25 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-33: n. indice NTN 2000-05 Capoluoghi di provincia - Centro 130 Centro LAZIO MARCHE TOSCANA UMBRIA 125 N.indice NTN Capoluoghi Centro 120 125,41 118,77 117,24 115 114,83 113,4 112,19 111,31 110,47 110 106,02 105,92 105 100 109,4 109,1 102,4 100 101,4 101,18 98,31 95 93,89 97,51 93,83 93,32 94,68 93,50 94,09 91,50 90 89,08 85 80 Figura 2-34: n. indice NTN 2000-05 resto della provincia - Centro 150 Centro LAZIO MARCHE TOSCANA UMBRIA N.indice NTN Capoluoghi Centro 140 130 140,24 137,44 134,23 131,21 127,12 128,47 125,35 128,21 126,52 123,25 123,35 120 117,64 115,21 114,52 117,15 115,83 114,62 113,82 111,40 110 108,57 105,14 100 100 99,29 94,01 90 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 26 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE 2.1.3 Le Regioni del Sud Il mercato Residenziale del Sud risulta particolarmente segmentato e suddiviso in molteplici realtà territoriali. Le regioni maggiori, Sicilia, Campania e Puglia si suddividono il 70% del volume di compravendite residenziali del Sud, mentre altre tre regioni, Calabria, Sardegna ed Abruzzo, hanno quote intorno al 8-9% ed, infine, il Molise e la Basilicata hanno una quota di mercato molto inferiore, pari al 2% circa (Figura 2-36). Figura 2-35: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Residenziale tra le regioni del Sud ABRUZZO 8% SICILIA 27% BASILICATA 2% CALABRIA 9% CAMPANIA 22% SARDEGNA 9% PUGLIA 21% MOLISE 2% Anche gli andamenti mostrano alcune differenze significative. La regione che spicca per il maggior incremento del numero indice del settore Residenziale è l’ Abruzzo, con una crescita praticamente continua nel quinquennio ed un tasso medio annuo particolarmente elevato (Figura 2.36) superiore al 8% con un incremento di NTN del 2005 superiore del 47% rispetto al NTN del 2000. Incrementi molto inferiori si riscontrano in Campania e Basilicata (in ripresa, peraltro, rispetto al 2004) e, soprattutto, in Molise, dove il mercato Residenziale nel 2005 si è fermato, dopo una buona crescita nel 2004. Le altre regioni, Calabria, Sardegna e Sicilia, mostrano andamenti abbastanza simili e, pur registrando variazioni del volume di compravendite diversificate nel periodo in esame, convergono nel 2005, con una crescita, rispetto al 2000, intorno al 22-25%. Il dato tendenziale rispetto al 2005 (Figura 2.35) rivela l’ottimo incremento della Basilicata (+10% mediamente e +13% nei due capoluoghi) che, invece, risultava in sensibile calo nel 2004, ed evidenzia anche la ripresa del mercato della Sicilia (+7,3%) e della Campania (+5,2%). Crescite, mediamente, ancora positive, per le altre regioni, ma con forti differenziazioni tra capoluoghi e comuni non capoluogo. Particolarmente elevato risulta il tasso tendenziale annuo dei capoluoghi del Molise, +14,3%, regione in cui, invece, il volume di compravendite dei comuni provinciali è leggermente diminuito, ma bisogna tener conto che si tratta di NTN piuttosto contenuti, per cui piccole variazioni in valore assoluto, provocano elevate variazioni degli indici. 27 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-36: n. indice NTN 2000-05 regioni del Sud ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA MOLISE PUGLIA SARDEGNA SICILIA Sud 150 147,31 140,85 N. indice NTN regioni Sud 140 130 128,39 124,85 120,56 120 117,95 115,53 115,45 115,13 113,94 113,01 109,40 110,25 109,44 109,52 108,92 110 124,25 123,85 120,90 122,16 119,61 109,45 108,98 112,45 108,93 106,77 106,98 106,85 105,72 117,26 104,05 100 101,91 97,94 100 102,21 101,47 100,41 99,04 98,38 94,91 93,88 91,06 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-37: variazione percentuale NTN 2003-04 regioni del Sud 16% resto provincia 14% 14,3% 13,3% capoluoghi 12% regione 10,0% 10% 9,0% 7,3% 7,3% 6% 5,5% 5,9% 5,4% 5,2% 4,6% 5,7% 3,9% 4% 2,2% 2,0% 3,2% 2% 0,8% 1,9% 1,9% 1,8% 1,3% 0% -1,5% SICILIA SARDEGNA PUGLIA MOLISE CAMPANIA CALABRIA -4% BASILICATA -2% -0,9% ABRUZZO var% NTN 04-05 8,1% 8% 28 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-38: NTN residenziali 2000-2005 regioni del Sud NTN 50.000 25.000 0 MOLISE BASILICATA ABRUZZO CALABRIA SARDEGNA PUGLIA CAMPANIA SICILIA 2000 3.529 4.894 12.807 15.694 16.714 39.870 44.390 49.094 2001 3.214 4.595 12.685 16.330 16.443 39.557 42.129 48.189 2002 3.731 5.334 15.106 17.882 18.293 45.056 45.236 53.034 2003 3.581 5.230 16.443 18.921 18.428 43.633 44.574 53.766 2004 3.768 5.003 18.039 19.172 19.992 45.901 47.487 56.678 2005 3.844 5.504 18.866 19.595 20.767 46.752 49.945 60.801 tasso medio 1,7% 2,4% 8,1% 4,5% 4,4% 3,2% 2,4% 4,4% Figura 2-39: stock Residenziale 2000-2005 regioni del Sud 2.500.000 NTN 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 MOLISE BASILICATA ABRUZZO CALABRIA SARDEGNA PUGLIA CAMPANIA SICILIA 2000 191.854 298.760 671.426 1.070.248 743.062 2.031.206 2.341.110 2.698.093 2001 193.358 303.068 680.944 1.081.768 761.565 2.046.143 2.366.214 2.727.556 2002 195.060 306.642 691.374 1.096.171 778.420 2.061.000 2.408.362 2.757.958 2003 196.904 309.454 702.004 1.108.500 792.642 2.074.049 2.435.308 2.786.997 2004 198.757 312.530 712.770 1.122.182 806.537 2.088.925 2.465.321 2.810.959 2005 200.699 315.563 725.705 1.137.871 823.067 2.106.023 2.488.234 2.836.020 0,9% 1,1% 1,6% 1,2% 2,1% 0,7% 1,2% 1,0% tasso medio Lo stock Residenziale delle regioni del Sud cresce meno che nel resto d’Italia e solamente in Sardegna si ha un tasso medio annuo piuttosto elevato, 2,1%. 29 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE L’IMI risulta ancora in crescita in Abruzzo ed in Sardegna dove raggiunge valori superiori al 2,5% nettamente superiori alla media del Sud, 2,13%. Sempre molto inferiore alla media risulta l’IMI della Calabria e della Basilicata, anche se, quest’ultimo appare in crescita nel 2005, mentre quello della Calabria è fermo allo stesso valore del 2004, 1,7% circa. Figura 2-40: IMI Residenziale 2000-2004 regioni del Sud 2,6% MOLISE BASILICATA ABRUZZO CALABRIA SARDEGNA PUGLIA CAMPANIA SICILIA Sud 2,60% 2,53% 2,48% 2,52% 2,4% 2,35% 2,34% 2,32% 2,25% 2,2% 2,16% 2,20% 2,18% 2,14% 2,13% IMI 2,10% 2,0% 1,96% 1,91% 1,90% 1,86% 1,82% 1,84% 1,8% 1,93% 1,98% 1,92% 1,91% 1,86% 1,88% 1,64% 1,66% 1,6% 1,93% 1,90% 2,01% 1,92% 1,83% 1,82% 1,80% 1,78% 1,77% 2,05% 2,02% 1,97% 1,93% 2,22% 1,74% 1,71% 1,69% 1,63% 1,71% 1,74% 1,72% 1,60% 1,52% 1,51% 1,47% 1,4% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Anche per il Sud, il volume del mercato Residenziale dei capoluoghi, registra, mediamente, un incremento rispetto al 2000 molto inferiore a quello del resto della provincia e pari rispettivamente al 9% ed al 27% circa (Figura 2-41 e Figura 2-42). Su tutti spicca la crescita dell’indice NTN sia dei capoluoghi (+35% circa) che dei comuni minori abruzzesi (+50%). Si nota, inoltre, una leggera ripresa del mercato dei capoluoghi in tutte le altre regioni, tranne la Sardegna. Il numero di transazioni nel periodo esaminato aumenta per i comuni non capoluogo, oltre che in Abruzzo, anche in Sardegna, entrambe regioni a netta vocazione turistica. Interessante anche la crescita del mercato Residenziale dei comuni non capoluogo della Sicilia e della Campania, molto probabilmente collegato anch’esso, almeno in parte, al turismo. 30 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-41: n. indice NTN residenziali 2000-04 capoluoghi di provincia - Sud ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA MOLISE PUGLIA 140 133,56 130 SARDEGNA SICILIA Sud 135,33 130,94 N. indice NTN capoluoghi Sud 122,95 120 119,20 115,05 114,34 110 109,94 100 100 102,08 101,53 118,59 116,29 113,28 108,75 107,00 101,11 116,11 114,02 114,54 112,19 107,24 105,00 99,25 96,17 97,11 105,66 102,12 99,99 101,38 95,01 109,17 94,14 90,87 87,97 87,86 90 90,16 87,49 84,77 81,97 80 78,34 78,03 70 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-42: n. indice NTN residenziali 2000-04 resto della provincia - Sud 160 ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA MOLISE PUGLIA SARDEGNA SICILIA Sud 150,79 N. indice NTN resto provincia Sud 150 140 142,97 130,17 130 127,65 123,98 124,37 123,55 125,71126,78 125,41 119,85 120 117,59 111,72 113,62 112,60 112,02 111,94 109,33 108,61 110 112,80 113,76 111,53 110,92 108,27 106,06 100 100 118,16 117,27 115,46 112,78 117,61 116,39 111,72 106,81 103,25 103,12 99,14101,70 99,93 98,32 96,94 92,06 90 2000 31 2001 2002 2003 2004 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE 2.1.4 Note sull’edilizia di pregio L’edilizia di “pregio” è definita sulla base delle categorie catastali vigenti e comprende essenzialmente12 le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni di lusso), A7 (ville), A8 (villini). Nel complesso rappresenta una percentuale dell’edilizia Residenziale totale pari a circa il 6% dello stock ed al 4,6% del NTN. Figura 2-43: NTN 2000-05 dell’edilizia Residenziale di pregio per aree geografiche e variazione % 2004-05 NTN edilizia di pregio 15.000 10.000 5.000 - Nord Centro Sud 2000 14.197 8.538 6.209 2001 13.663 8.628 6.298 2002 15.727 10.307 7.339 2003 15.577 10.116 7.533 2004 16.526 10.768 8.317 2005 17.141 11.941 9.069 3,7% 10,9% 9,0% var% 04-05 Si tratta, in effetti, di un segmento di mercato particolare, che non sempre comprende fabbricati di particolare pregio13 e che risulta maggiormente diffuso tra i centri minori, piuttosto che nei capoluoghi di provincia. Il volume di compravendite registrato nei capoluoghi rappresenta, infatti, solo il 16% circa dell’intero segmento di mercato. Si nota, inoltre, una distribuzione del NTN per macroarea leggermente diversa rispetto al totale del settore Residenziale. Infatti, il mercato dell’edilizia di pregio risulta maggiormente presente nel Centro, con il 31% circa di NTN rispetto al 21% dell’edilizia totale, mentre, ovviamente risultano minori le quote rispettive del Nord ( 45% rispetto al 52% circa) e del Sud (24% rispetto al 27% circa). Complessivamente, il volume di compravendite dell’edilizia di pregio continua a crescere maggiormente rispetto al totale del settore Residenziale. Il tasso annuo di variazione del NTN di questo segmento di mercato risulta, infatti, pari a 7,1% nel 2005 ovvero più del doppio di quello dell’intero settore Residenziale (3,4%). In particolare, il maggior incremento rispetto al 2005, si registra al Centro con un tasso tendenziale annuo pari a 10,9% ed un aumento di NTN del 40% circa relativamente al 2000 (Figura 2-44 e Figura 2-43). Si conferma, l’ottima crescita di questo mercato nel Sud, con un tasso tendenziale del 9% ed una crescita del volume di compravendite 12 E’ compresa anche la categoria A9: castelli e fabbricati di particolare valore artistico e storico, poco rilevante per numero di u.i. 13 In effetti nella categoria A7, villini, possiamo trovare fabbricati, quali i villini a schiera, di non particolare pregio. 32 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE del 46% rispetto al 2000. E’ al Nord, invece, che questo segmento dell’edilizia Residenziale cresce di meno, ad un tasso pari a 3,7% (anche se leggermente superiore a quello dell’intero settore Residenziale, pari al Nord al 3,4%) e con un 21% circa di incremento del NTN nel periodo in esame. Figura 2-44: n. indice NTN edilizia di pregio 2000-05 per aree geografiche e totale 146,06 145 Nord Centro Sud Italia n° indice NTN edilizia di pregio 139,86 135 133,96 131,81 126,12 125 123,04 115 121,33 120,73 118,20 118,49 115,30 114,80 110,78 120,74 116,41 109,72 105 100 101,43 101,06 98,78 96,24 95 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Lo stock dell’edilizia di pregio, vedi Figura 2-45, mostra una crescita sensibile al Centro pari al 3,4% medio annuo, al Nord le variazioni dello stock sono più contenute, con un tasso medio annuo pari al 2,8%. Al Sud, infine, lo stock di questo segmento di mercato risulta crescere, mediamente, del 2,3%. L’IMI dell’edilizia di pregio continua ad essere di gran lunga più elevato al Centro (vedi Figura 2-46): 3,2% rispetto al 2,1% del Nord ed al 1,7% del Sud. Inoltre, l’intensità di mercato del Sud è stabile sul valore del 2000, mentre risulta in crescita al Centro, passando dal 2,8% al 3,2% ed al Nord dove passa dal 1,6% al 2,1%, con una differenza, in entrambi i casi, di 0,4 punti percentuali. 33 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-45: stock edilizia di pregio per aree geografiche e tasso medio di variazione 2000-04 stock edilizia di pregio 1.000.000 750.000 500.000 250.000 - Nord Centro Sud 2000 877.346 310.391 385.338 2001 900.936 318.311 391.008 2002 927.407 329.290 399.786 2003 954.112 341.364 409.317 2004 992.078 353.733 419.271 2005 1.008.468 367.599 431.394 2,8% 3,4% 2,3% tasso medio Figura 2-46: IMI edilizia di pregio per aree geografiche e totale. 3,5% Nord Centro Sud Italia 3,2% 3,1% 3,0% IMI edilizia di pregio 3,0% 3,0% 2,8% 2,7% 2,5% 2,1% 2,0% 2,0% 1,9% 1,8% 1,8% 2,0% 2,0% 1,8% 1,8% 1,7% 1,6% 1,6% 1,6% 1,6% 1,7% 1,7% 1,5% 1,5% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Considerando, infine, il numero indice del NTN 2000-04 dei capoluoghi e del resto della provincia per questo segmento di mercato, possiamo notare come, in questo caso, gli andamenti siano sensibilmente diversi a seconda dell’area geografica. 34 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Per il Nord, in particolare, continua a verificarsi una forte crescita delle compravendite dei comuni della provincia rispetto ai capoluoghi (solo nel 2003 si registrò una frenata del NTN), mentre i capoluoghi vedono sensibilmente ridimensionato questo mercato nel 2003, dopo un picco del 2002, e presentano una leggera ripresa nel biennio successivo. Dal 2002 il divario tra i due mercati si è accentuato con un 22,5% circa di aumento del NTN per i comuni non capoluogo del Nord, rispetto al 3,5% dei capoluoghi. Figura 2-47: n. indice NTN capoluoghi e resto provincia per l’edilizia di pregio - Nord 125 122,48 Capoluoghi 120,74 resto provincia Nord 118,06 117,47 116,41 n° indice NTN Nord 115 110,78 110,10 110,89 109,72 105 103,53 100 100,11 98,25 96,24 96,07 95 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Al Centro, al contrario, il mercato dell’edilizia di pregio risulta maggiormente incrementato nei capoluoghi. Infatti, dopo una contrazione considerevole nel 2003, il volume di NTN dell’edilizia di pregio è cresciuto notevolmente sia nel 2004 sia nel 2005, portando ad una crescita del NTN superiore al 51% rispetto al 2000. Nei comuni non capoluogo, invece, non si è avuto il calo del 2003, e la crescita è stata costante anche se meno accentuata. Pertanto, il volume di compravendite rispetto al 2000 è cresciuto ‘solamente’ del 35% circa. Al Sud è ancora il mercato del resto della provincia a registrare l’incremento maggiore, che risulta costante e molto elevata nei sei anni contemplati, pari quasi al 53%. Nei capoluoghi, si hanno andamenti meno uniformi e, nell’intero periodo, la crescita è notevolmente inferiore, pari al 16% circa. 35 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE RESIDENZIALE Figura 2-48: n. indice NTN capoluoghi e resto provincia per l’edilizia di pregio - Centro 155 151,48 Capoluoghi resto provincia 145 n° indice NTN Centro Centro 139,86 135,26 135 127,50 126,12 125 122,41 120,73 120,06 121,55 122,66 118,49 115 110,78 105 101,06 100 99,53 95 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-49: n. indice NTN capoluoghi e resto provincia per l’edilizia di pregio - Sud 155 152,87 Capoluoghi 146,06 145 resto provincia 139,02 Sud n° indice NTN Sud 135 133,96 125,05 125 120,26 121,33 118,20 116,47 115 111,94 109,27 105,18 105 101,43 100 95 90,29 85 2000 2001 2002 2003 2004 2005 36 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO 2.2 Il settore Terziario Il settore Terziario, ovvero gli uffici, mostra andamenti sensibilmente diversi rispetto al settore Residenziale, con differenze sostanziali della distribuzione e concentrazione dello stock e del NTN. Il volume di mercato del Nord rappresenta, infatti, più del 60% del totale mentre il relativo stock è pari al 58% circa. Nella Tabella 2-4, seguente, sono riassunti i dati del NTN e dell’IMI del settore Terziario, per aree geografiche dal 2000 al 2005. Tabella 2-4: NTN ed IMI 2000-05 del settore Terziario per aree geografiche Nord Centro Sud Totale 2000 NTN IMI 8.646,26 3,64% 3.155,56 3,32% 2.411,00 2,96% 14.212,82 3,43% 2001 NTN IMI 10.569,20 4,26% 3.701,59 3,80% 2.943,16 3,48% 17.213,95 4,00% 2002 NTN IMI 18.375,62 7,11% 6.170,80 6,13% 4.332,86 4,84% 28.879,28 6,44% 2003 NTN IMI 11.065,94 4,03% 3.982,18 3,77% 3.458,84 3,68% 18.506,96 3,90% 2004 NTN IMI 12.282,59 4,32% 4.480,40 4,10% 3.806,38 3,88% 20.569,37 4,18% 2005 NTN IMI 12.968,64 4,40% 4.965,11 4,39% 4.056,20 3,96% 21.989,95 3,96% Come è stato già ricordato (vedi nota 5) la vistosa impennata delle compravendite avvenuta nel 2002 ed in particolare al Nord e al Centro con il raddoppio delle compravendite rispetto al 2000, è attribuibile agli effetti della normativa fiscale (”Tremonti bis”). Il Sud si discosta maggiormente, registrando, nel 2002 un aumento inferiore e nel 2003 una minore decrescita. Rispetto al 2000, inoltre, le compravendite di uffici nel Sud si sono incrementate del 68% circa, relativamente, ovviamente, ad un volume di NTN pari a meno di un terzo di quello del Nord. Il Centro-Nord, peraltro, recupera parzialmente il calo di compravendite del 2003 registrando un aumento di NTN pari al 50% circa per il Nord ed al 57% per il Centro. Figura 2-50: n. indice NTN 2000-05 del settore Terziario per aree geografiche + totale 230 212,53 210 203,19 Nord Centro Sud Totale N. indice NTN uffici 190 195,55 179,71 170 168,24 157,88 150 143,46 130 121,12 126,20 122,24 122,07 117,30 157,34 154,72 149,99 144,72 142,06 141,98 127,99 130,21 110 100 100 100 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Il fatto importante è che nonostante il picco del 2002, che in qualche misura ha anticipato acquisti futuri per cogliere i benefici fiscali, nel 2003 e negli anni successivi le compravendite comunque aumentano rispetto al 2001. Il tasso tendenziale annuo, mostra un aumento del volume di compravendite nel 2005 rispetto al 2004 pari al 5,2% nel Nord (tale incremento è inferiore a quello registrato nel 2004 rispetto al 37 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO 2003 pari all’11%). Al Centro il tasso di variazione annuo del settore Terziario risulta nettamente superiore (9,7%) ed anche al Sud l’incremento annuo è superiore (6,2%), ma in maniera meno marcata. Le figure seguenti riportano le variazioni del NTN, dello stock e dell’IMI del settore Terziario. Figura 2-51: NTN Uffici 2000-05 per aree geografiche + totale 20.000,00 18.000,00 16.000,00 NTN uffici provinciale 14.000,00 12.000,00 10.000,00 8.000,00 6.000,00 4.000,00 2.000,00 - Nord Centro Sud 2000 8.646,26 3.155,56 2.411,00 2001 10.569,20 3.701,59 2.943,16 2002 18.375,62 6.170,80 4.332,86 2003 11.065,94 3.982,18 3.458,84 2004 12.282,59 4.480,40 3.806,38 2005 12.968,64 4.965,11 4.056,20 8,4% 9,5% 11,0% Tasso medio 00-05 Figura 2-52: stock Uffici 2000-05 per aree geografiche + totale 350.000 300.000 Stock uffici provinciale 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 - Nord Centro Sud 2000 237.506 95.054 81.382 2001 248.263 97.292 84.478 2002 258.486 100.747 89.482 2003 274.768 105.664 94.024 2004 284.104 109.357 98.045 2005 294.419 113.072 102.538 4,4% 3,5% 4,7% Tasso medio 00-05 38 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Figura 2-53: IMI Uffici 2000-05 per aree geografiche + totale 8,00% Nord Centro Sud Totale 7,11% 7,00% 6,44% 6,13% IMI uffici provinciale 6,00% 5,00% 4,84% 4,32% 4,40% 4,26% 4,03% 4,00% 3,80% 4,00% 3,96% 3,64% 3,88% 3,48% 3,68% 3,32% 3,00% 4,10% 2,96% 2,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Rispetto al settore Residenziale, risulta evidente l’elevato tasso medio annuo di variazione del periodo sia del NTN, con valori dell’8,4% al Nord, del 9,5% al Centro e dell’11% al Sud, sia dello stock, con un tasso di crescita annuo del 3,5% per il Centro, del 4,4% per il Nord e del 4.7% per il Sud. L’IMI, dopo i notevoli risultati raggiunti nel 2002 in tutte le aree e dopo il crollo del 2003, si assesta su valori più contenuti. Per questo settore, inoltre, la differenza di intensità del mercato, misurata da questo indicatore, risulta meno marcata tra il Centro-Nord ed il Sud: tale differenza si è, inoltre, quasi dimezzata dal 2000 al 2005: al Sud si ha, infatti, nel 2005 un IMI pari quasi al 4% rispetto al 4,4% del Nord. La quota di mercato degli uffici è stata poi differenziata in compravendite effettuate nei capoluoghi di provincia e compravendite effettuate nei comuni non capoluogo. Da questa suddivisione si rileva che nei capoluoghi il numero delle compravendite è pari mediamente al 60% circa del settore ed evidenzia l’ elevata concentrazione degli uffici nelle città capoluogo rispetto ai comuni minori (Tabella 2-5): tale quota risulta particolarmente elevata al Centro (influenzata dalla presenza di Roma dove si registra il 30% di tutte le compravendite di uffici del Centro) pari a circa il 63% ed inferiore al Nord, 51% circa, dove il settore Terziario risulta cospicuo anche nei comuni minori. Anche per questo settore i volumi di compravendita sono cresciuti di più percentualmente nel resto della provincia rispetto ai capoluoghi, ma, rispetto al settore Residenziale, la differenza degli incrementi registrati è molto meno sensibile. Confrontando i rispettivi numeri indice del NTN dei capoluoghi e del resto della provincia (Figura 2-54, Figura 2-55 e Figura 2-576) si notano andamenti sostanzialmente omogenei tra le diverse aree geografiche. Mentre nel 2002 il picco di compravendite ha interessato in misura rilevante i comuni minori, piuttosto che i capoluoghi, nel 2005, invece, si registra un allineamento dell’indice del NTN dei capoluoghi a quello del resto della provincia. In particolare, sia nei capoluoghi del Centro che del Sud si sono avuti oltre il doppio delle compravendite rispetto al resto della provincia. 39 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Tabella 2-5: NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia e percentuale NTN dei capoluoghi rispetto al NTN complessivo della provincia 2000 nord 2003 2004 2005 capoluoghi 4.503,61 5.102,56 7.980,01 5.894,39 6.181,96 6.634,73 4.142,65 5.466,64 10.395,61 5.171,55 6.100,63 6.333,91 52% 48% 43% 53% 50% 51% capoluoghi 2.089,72 2.352,93 3.848,20 2.646,08 2.865,70 3.142,84 resto provincia 1.065,84 1.348,66 2.322,60 1.336,10 1.614,70 1.822,27 % NTN capol/tot.prov. sud 2002 resto provincia % NTN capol/tot.prov. centro 2001 capoluoghi resto provincia % NTN capol/tot.prov. 66% 64% 62% 66% 64% 63% 1.448,77 1.705,27 2.387,19 2.049,26 2.264,18 2.446,39 962,23 1.237,89 1.945,67 1.409,58 1.542,20 1.609,81 60% 58% 55% 59% 59% 60% Figura 2-54: n. indice NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia – Nord 270 250,9 capoluoghi N.indice NTN 220 resto provincia 177,2 170 147,3 137,3 132,0 130,9 124,8 120 113,3 100 70 2000 2001 2002 2003 2004 Nei comuni non capoluogo del Nord, nel 2005, si registra una leggera ripresa delle compravendite di uffici, e il relativo indice del NTN si mantiene al disopra di quello del capoluoghi, confermando quindi la tendenza del 2004. Al Centro, invece, si ha una decisa ripresa delle compravendite in provincia rispetto ai capoluoghi che registrano, a loro volta, una buona crescita. Da rilevare che al Nord e al Centro l’anno 2003 è stato caratterizzato da una convergenza dell’ indice dei mercati del capoluogo con quelli del resto della provincia e che, da quella data in poi, i due mercati si sono mossi in modo divergente più al Centro che al Nord. Diverso, invece, l’andamento al Sud dove la convergenza non è avvenuta nel 2003 ma nel secondo semestre del 2004. 40 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Figura 2-55: n. indice NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia – Centro 230,0 217,9 capoluoghi resto provincia 184,1 180,0 n.indice NTN 171,0 151,5 150,4 137,1 130,0 126,6 125,4 126,5 112,6 100,0 80,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-56: n. indice NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia – Sud 230,0 capoluoghi resto provincia 202,2 180,0 168,9 167,3 n.indice NTN 164,8 160,3 156,3 146,5 141,4 130,0 128,6 117,7 100,0 80,0 2000 41 2001 2002 2003 2004 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO 2.2.1 Le Regioni del Nord Anche per il settore Terziario, ovvero gli uffici, la quota principale di mercato nel Nord è detenuto dalla Lombardia con il 43%, quote inferiori del NTN degli Uffici, si hanno in Piemonte, 8% contro il 9% del 2004, mentre le quote dell’Emilia Romagna (20%) e del Veneto (22%) risultano inferiori a quelle del 2004. Figura 2-57: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Terziario tra le regioni del Nord . Gli andamenti del volume di compravendite (Figura 2-58 e FiVALLE D`AOSTA LIGURIA 0,35% 4,00% gura 2-59) mostrano una lenta PIEMONTE 8,23% ripresa nel periodo 2003–2005, dopo il picco di compravendite del 2002 ed il successivo crollo LOMBARDIA 42,93% del 2003, per tutte le regioni. Ma, nel 2005 si è avuto un forte EMILIA ROMAGNA ridimensionamento delle com19,85% pravendite in Liguria che dal 70% del 2004 è scesa al 41% nel 2005. VENETO In definitiva, al Nord, sebbene si 22,01% registri una netta riduzione in Liguria, nelle altre regioni l’andamento delle compravendite è comunque in crescita ed il mercato degli uffici aumenta sensibilmente i volumi di compravendita del 2000, soprattutto in EmiliaRomagna (+68% circa). FRIULI VENEZIA GIULIA 2,62% Figura 2-58 : n. indice NTN Uffici 2000-05 regioni del Nord 260 240 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE 243,88 EMILIA ROMAGNA VENETO 231,58 LOMBARDIA Totale 225,73 220 212,53 210,68 N.indice NTN 200 195,89 180 167,94 170,31 160 155,60 155,26 150,31 140 143,78 140,23 132,11 126,93 123,34 122,24 123,17 120 130,86 127,99 141,29 136,24 132,09 128,56 148,26 147,23 146,88 141,00 129,49 120,75 118,07 100 142,06 149,99 110,58 105,84 104,97 111,84 121,05 100 86,84 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 42 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Figura 2-59 : NTN Uffici 2000-05 regioni del Nord 8000 7000 6000 NTN uffici Nord 5000 4000 3000 2000 1000 0 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA 2000 38 262,72 367,88 719,92 1532,48 1943,73 3781,53 2001 59 323,59 386,16 913,77 2024,57 2397,39 4464,72 2002 88 593,04 552,95 1516,72 3737,36 4480,01 7407,54 2003 33 278,05 444,23 1009,51 2203,39 2149,37 4948,39 2004 42,5 337,74 626,55 980,82 2384,51 2567,46 5343,01 2005 46 340,2 518,71 1067,33 2573,71 2854,98 5567,71 3,9% 5,3% 7,1% 8,2% 10,9% 8,0% 8,0% "Tasso medio 00-05 Figura 2-60 : stock Uffici 2000-05 regioni del Nord 140.000 120.000 stock uffici Nord 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO 2000 1183 7279 11106 25394 49083 47696 95765 2001 1253 7703 11296 26054 50706 50419 100832 2002 1335 7940 11631 26906 52693 52835 105146 2003 1453 8393 11854 28340 56175 57616 110937 2004 1486 8598 12046 29279 57953 59559 115183 2005 1590 8832 12282 29954 59582 61709 120470 "Tasso medio 00-05" 6,1% 3,9% 2,0% 3,4% 4,0% 5,3% 4,7% LOMBARDIA Lo stock degli Uffici, mostra una crescita costante in tutte le regioni, meno accentuata in Liguria (2,0%), molto consistente nel Veneto (5,3%) ed in Lombardia (4,7%) elevato in Valle D’Aosta (6,1). L’IMI, in accordo, con quanto rilevato sul NTN e sullo stock, risulta massimo nel Veneto ed in Lombardia (4,6%) (Figura 2-60). 43 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Figura 2-61 : IMI Uffici 2000-05 regioni del Nord + totale 9% 8,48% 8% VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA Totale 7,47% 7,11% 7% 7,09% 7,05% 6,59% IMI uffici Nord 6% 5,64% 5,20% 5% 4,75% 4,08% 4% 3,64% 3,95% 4,71% 4,43% 4,26% 4,20% 3,99% 4,75% 4,46% 4,03% 3,92% 3,75% 3,56% 3,73% 3,61% 3,31% 3% 3,21% 3,12% 3,42% 3,51% 4,64% 4,32% 4,31% 4,11% 3,93% 4,63% 4,62% 4,40% 4,32% 4,22% 3,85% 3,56% 3,35% 3,31% 2,86% 2,89% 2,84% 2,27% 2% 1% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 La conferma della ripresa del mercato è data anche dall’andamento dell’IMI - intensità di mercato del settore Terziario – il cui valore è sostanzialmente stabile rispetto al 2004 per la Lombardia, diminuisce sensibilmente in Liguria (quasi un punto percentuale rispetto al 2004), cala leggermente nel Friuli, passando dal 3,93 al 3,85% ed, infine, risulta in leggera crescita nelle altre regioni. Alquanto stabile è invece il valore della Valle D’Aosta sebbene vi sia la crescita dello stock ma non altrettanto eclatante del NTN. 2.2.2 Le Regioni del Centro Il mercato del settore Terziario delle regioni del Centro si distribuisce in quote ampiamente variate nel 2005 rispetto al 2004: aumenta di 3 punti percentuali la quota del Lazio, passando dal 44% al 47% circa, mentre si riduce il mercato della Toscana dal 37% del 2004 e 33% del 2005 con una perdita di quota di mercato di 4 punti percentuali. Figura 2-62 : distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Terziario tra le regioni del Centro UMBRIA 7% MARCHE 13% La quota di mercato dell’Umbria è leggermente in aumento, mentre quella delle Marche è stabile. Per quanto riguarda l’andamento del NTN (Figura 2-63 e LAZIO 47% TOSCANA 33% Figura 2-64) risulta evidente, come già rilevato per le regioni del Nord, il recupero del volume di compravendite nell’ultimo biennio che porta a superare ampiamente quello del 2000 e dove spicca, in particolare, il buon andamento del Lazio (+80% circa) e dell’Umbria (+62%). In controtendenza, invece, la 44 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Toscana che, anche in questo settore, registra un calo di NTN nel 2005, analogo a quello del Residenziale. Figura 2-63 : n. indice NTN Uffici 2000-05 regioni del Centro 280 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 286,98 N.indice NTN Centro Centro 230 219,95 201,56 195,55 180 179,41 161,67 159,91 126,20 132,04 131,33 130 100 148,91 157,34 143,64 139,68 137,91 137,19 141,98 147,14 117,30 119,46 118,35 123,66 121,76 119,94 106,76 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-64 : NTN Uffici 2000-05 regioni del Centro 3.000 2.500 NTN Centro 2.000 1.500 1.000 500 0 45 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 2000 244,19 381,09 1185,64 1344,64 2001 289,01 560,74 1416,35 1435,49 2002 537,09 1093,65 2389,78 2150,28 2003 320,69 464,01 1422,08 1775,4 2004 350,75 471,26 1656,08 2002,31 2005 394,77 522,81 1635,07 2412,46 Tasso medio 00-05 10,1% 6,5% 6,6% 12,4% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Figura 2-65: stock Uffici 2000-05 regioni del Centro 60.000 50.000 stock uffici Centro 40.000 30.000 20.000 10.000 0 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 2000 7.676 11.789 32.883 42.706 2001 7.960 12.173 33.949 43.210 2002 8.337 12.682 35.840 43.888 2003 8.816 13.481 38.071 45.296 2004 9.161 14.025 39.573 46.598 2005 9.628 14.611 40.995 47.838 "Tasso medio 00-05" 4,6% 4,4% 4,5% 2,3% Per ciò che concerne l’andamento dello stock degli Uffici, si segnala che i tassi d’incremento medio annui (2000-2005) si attestano intorno al 4,6% ed il 4,4%, con la sola eccezione del Lazio in cui lo stock è incrementato di solo il 2,3% medio annuo. Conseguentemente, l’IMI è aumentato sensibilmente nel Lazio (5%) superando, nel 2005, il valore delle altre regioni, inoltre, cresce leggermente anche nelle Marche, mentre diminuisce leggermente in Umbria e in Toscana. Figura 2-66: IMI Uffici 2000-05 regioni del Centro + totale 280 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 286,98 N.indice NTN Centro Centro 230 219,95 201,56 195,55 180 179,41 161,67 159,91 126,20 132,04 131,33 130 100 148,91 157,34 143,64 139,68 137,91 137,19 141,98 147,14 117,30 119,46 118,35 121,76 119,94 123,66 106,76 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 46 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO 2.2.3 Le Regioni del Sud Dalla Figura 2-67 si rilevano le quote di mercato del settore Terziario delle regioni del Sud. Si nota, in particolare, l’aumento della quota delle compravendite, nel 2005 rispetto al 2004, in Calabria con un 31,2% contro un 22%, in Abruzzo (25.3%) contro un 17% del 2004 e nel Molise (19.5%) contro un 13,1% del 2004. Figura 2-67: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Terziario tra le regioni del Sud MOLISE 19,5% BASILICATA 12% L’andamento del mercato di questo settore appare fortemente differenziato tra le diverse regioni del meridione (Figura 2-68 e Figura 2-69), anche se nel complesso il settore Terziario risulta in decisa crescita, +13.9% nell’ultimo anno e che, solo per la Puglia e la Basilicata si registra una contrazione del NTN nel 2005. CALABRIA 31,2% CAMPANIA 9% ABRUZZO 25,3% SARDEGNA 10,9% PUGLIA 15% SICILIA 12,6% Figura 2-68: n. indice NTN uffici 2000-05 regioni del Sud + totale 360 MOLISE BASILICATA CALABRIA ABRUZZO SARDEGNA SICILIA PUGLIA CAMPANIA Sud 340,47 311,26 310 N.indice NTN 296,45 272,48 270,40 260 251,86 246,70 221,95 210 204,05 200,64 175,00 165,85 160 110 179,71183,66 171,07 148,77 100 133,51 118,78 126,55 113,80 113,71 122,07 108,74 179,75 168,45 143,46 149,82 148,78 140,73 127,74 121,47 113,67 157,88 157,22 142,51 127,32 133,36 174,82 168,24 160,81 157,62 151,27 141,24 78,05 60 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Da rilevare che il numero delle compravendite complessive registrate nel 2005 è pari a 4.056, ovvero meno del 30% delle compravendite del Nord (pari a 12.900 circa). Appare evidente, quindi, 47 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO come, talvolta, ad elevate variazioni degli indici registrate in alcune regioni corrispondono bassi volumi di compravendite. Infine, come si nota dalla Figura 2-68, il volume di compravendite del 2005, anche se in netta crescita rispetto al 2000, non raggiunge quello del 2002, anno di boom di questo settore e di quello Commerciale e Produttivo, verificatosi in tutta Italia per gli effetti, già menzionati della legge ‘Tremonti-bis’. Figura 2-69: NTN uffici 2000-05 regioni del Sud 1200 1000 NTN Sud 800 600 400 200 0 MOLISE BASILICATA CALABRIA ABRUZZO SARDEGNA SICILIA PUGLIA CAMPANIA 2000 20,5 71,41 108 175,45 357,06 490,23 422,63 765,72 2001 34 77,65 189 234,25 406 557,9 534,83 909,53 2002 45,5 143,28 367,71 441,89 610,84 808,29 776,19 1139,16 2003 30,5 81,17 336,16 295,55 456,12 734,47 594,78 930,09 2004 16 112,27 294,28 474,41 476,17 698,63 759,69 974,93 2005 41,83 112,56 320,17 432,83 540,13 788,36 738,84 1081,48 Tasso medio 00-05 15,3% 9,5% 24,3% 19,8% 8,6% 10,0% 11,8% 7,1% Figura 2-70: stock uffici 2000-05 regioni del Sud 30.000 25.000 stock uffici Sud 20.000 15.000 10.000 5.000 0 MOLISE BASILICATA CALABRIA ABRUZZO SARDEGNA SICILIA PUGLIA CAMPANIA 2000 612 1473 3927 7739 10559 20607 17067 19398 2001 656 1626 4242 7947 11046 21376 17707 19878 2002 702 1806 4875 8310 11811 22411 18619 20948 2003 740 1974 5508 8714 12537 23337 19454 21760 2004 809 2037 6206 8942 13141 23955 20352 22603 2005 872 2208 6918 9378 13691 24581 21212 23678 7,3% 8,4% 12,0% 3,9% 5,3% 3,6% 4,4% 4,1% Tasso medio 00-05 48 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE TERZIARIO Lo stock, Figura 2-70, risulta in rilevante crescita14 in tutte le regioni ed in particolare in Calabria ed in Basilicata, in termini relativi, ma come valori assoluti, lo stock cresce nelle regioni più grandi, Sicilia, Campania e Puglia. L’indice IMI degli uffici, risulta particolarmente elevato in Molise, con valori superiori al 5%. Tra le regioni con il mercato di dimensione maggiore l’IMI più elevato si ha in Campania (4,62%), seguita dalla Calabria con il 4,57%. Figura 2-71: IMI uffici 2000-05 regioni del Sud + totale 8% MOLISE CALABRIA SARDEGNA PUGLIA Totale 7,93% 7,54% BASILICATA ABRUZZO SICILIA CAMPANIA 6,48% 6,10% 6% IMI uffici Sud 5,18% 4,85% 4% 4,78% 4,58% 4,46% 5,44% 5,32% 5,17% 5,51% 5,31% 4,84% 4,74% 5,10% 4,80% 4,31% 4,63% 4,27% 4,17% 3,95% 3,35% 2,96% 2,75% 2,48% 2,27% 3,68% 3,48% 3,02% 4,12% 3,64% 3,68% 3,64% 3,39% 3,06% 2,95% 2% 3,73% 3,88% 3,62% 3,62% 3,96% 3,48% 3,21% 1,98% 0% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Si rammenta che le variazioni dello stock non sono riconducibili solamente alle nuove costruzioni, ma anche a cambi di destinazione d’uso, frazionamenti e recupero di arretrato. 14 49 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE 2.3 Il settore Commerciale Il settore Commerciale che comprende i negozi, laboratori e centri commerciali, rappresenta un mercato rilevante per volumi di compravendite (NTN), 55.033 nel 2005, più del doppio del mercato degli uffici, che però ha mostrato, nell’anno 2005, una crescita ridotta. Il complesso del mercato nel 2005 è così suddiviso: un 51% concentrato al Nord, un 22% al Centro ed il restante 27% al Sud. L’anno 2005 è quindi caratterizzato da una perdita di mercato nelle aree del Nord che si sposta nelle aree del Centro ma soprattutto del Sud. Tabella 2-6: NTN ed IMI e stock 2000-05 del settore Commerciale per aree geografiche 2000 2001 2002 2003 2004 2005 NTN NTN NTN NTN NTN NTN nord 26.510,83 25.792,01 31.800,06 26.348,19 28.261,81 centro 10.907,20 10.425,43 14.107,46 11.536,37 12.153,85 27.942,41 12.350,54 sud 11.646,86 11.338,71 13.636,20 13.174,30 13.893,38 14.742,35 Totale 49.064,89 47.556,15 59.543,72 51.058,86 54.309,04 55.035,30 2000 2001 2002 2003 2004 2005 IMI IMI IMI IMI IMI IMI nord 2,53% 2,42% 2,94% 2,41% 2,56% centro 2,14% 2,02% 2,69% 2,16% 2,24% 2,51% 2,25% sud 1,56% 1,49% 1,74% 1,64% 1,69% 1,75% Totale 2,13% 2,03% 2,49% 2,10% 2,20% 2,20% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 STOCK STOCK STOCK STOCK STOCK STOCK 1.049.902,00 1.066.042,00 1.079.838,00 1.093.233,00 1.104.008,00 1.113.801,00 centro 509.320,00 515.462,00 524.183,00 533.542,00 541.750,00 548.370,00 sud 744.633,00 761.138,00 783.001,00 801.057,00 820.219,00 840.658,00 2.303.855,00 2.342.642,00 2.387.022,00 2.427.832,00 2.465.977,00 2.502.829,00 nord Totale L’andamento delle compravendite, Figura 2-72 e Figura 2-73, evidenzia la continua espansione del mercato del Sud, il leggero recupero del Centro e la lieve flessione del Nord. Figura 2-72: n. indice 2000-05 settore Commerciale per aree geografiche + totale NTN nord 135 nord centro sud Totale 130 129,34 126,58 Settore commerciale - NTN Nord 125 121,36 119,95 120 119,29 117,08 115 113,11 110 113,23 112,17 110,69 105,77 104,06 105 100 111,43 100 96,93 106,60 105,40 99,39 97,35 97,29 95,58 95 90 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Anche il tasso medio annuo del NTN è nettamente superiore al Sud, dove passa dal 4,5% del 2004 al 4,8%, rispetto al 2,52% del Centro (era del 2,7% nel 2004) ed al 1,06% del Nord (era all’1,7 nel 2004). 50 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Figura 2-73: NTN settore Commerciale 2000-05 per aree geografiche 35.000,00 30.000,00 NTN commerciale 25.000,00 20.000,00 15.000,00 10.000,00 5.000,00 0,00 nord centro sud 2000 26.510,83 10.907,20 11.646,86 2001 25.792,01 10.425,43 11.338,71 2002 31.800,06 14.107,46 13.636,20 2003 26.348,19 11.536,37 13.174,30 2004 28.261,81 12.153,85 13.893,38 2005 27.942,41 12.350,54 14.742,35 1,06% 2,52% 4,83% Tasso medio 00-05 Figura 2-74: stock settore Commerciale 2000-05 per aree geografiche 1.200.000,00 1.000.000,00 Stock - commerciale 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 0,00 nord centro sud 2000 1.049.902,00 509.320,00 744.633,00 2001 1.066.042,00 515.462,00 761.138,00 2002 1.079.838,00 524.183,00 783.001,00 2003 1.093.233,00 533.542,00 801.057,00 2004 1.104.008,00 541.750,00 820.219,00 2005 1.113.801,00 548.370,00 840.658,00 1,19% 1,49% 2,46% Tasso medio 00-05 51 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Anche lo stock è aumentato maggiormente al Sud, con un tasso medio annuo del 2,46%, rispetto all’1,19% del Nord ed un 1,49% nel Centro. Sebbene lo stock nel Sud continui ad incrementarsi con ritmi decisamente maggiori, l’indicatore dell’intensità del mercato, IMI, non subisce grandi variazioni. Infatti, l’IMI al Sud rimane molto più baso che al Centro-Nord (1,75%), sia pure in ripresa rispetto al 2004 (1,5%). L’IMI del Nord (2,5%) e del Centro (2,25%), anche se più elevati, rimangono sostanzialmente stabili rispetto al 2004 con un leggero incremento al Centro. Figura 2-75: IMI settore Commerciale 2000-05 per aree geografiche + totale 3,50% 3,00% nord centro sud Totale 2,94% IMI commerciale 2,69% 2,50% 2,56% 2,53% 2,51% 2,49% 2,42% 2,41% 2,25% 2,20% 2,24% 2,20% 2,16% 2,10% 2,14% 2,02% 2,00% 1,75% 1,74% 1,69% 1,64% 1,56% 1,50% 1,49% 1,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 La suddivisione del volume di compravendite del settore Commerciale tra i capoluoghi ed il resto della provincia (Tabella 2-7) mostra una maggiore concentrazione di mercato del settore Commerciale nel resto della provincia piuttosto che nei Capoluoghi, con quote di mercato anche superiori a quelle del settore Residenziale. Tabella 2-7: NTN commerciali dei capoluoghi e del resto della provincia e percentuale NTN dei capoluoghi rispetto al NTN complessivo della provincia 2000 nord centro sud capoluoghi resto provincia %NTN capol/prov capoluoghi resto provincia %NTN capol/prov capoluoghi resto provincia %NTN capol/prov 9.699,25 16.811,58 37% 5.454,58 5.452,62 50% 4.483,33 7.163,53 38% 2001 9.407,02 16.384,99 36% 4.993,06 5.432,37 48% 3.844,23 7.494,48 34% 2002 11.136,61 20.663,45 35% 6.861,40 7.246,06 49% 4.501,74 9.134,46 33% 2003 9.887,74 16.460,45 38% 5.588,56 5.947,81 48% 4.529,06 8.645,24 34% 2004 10.170,25 18.091,56 36% 5.582,07 6.571,78 46% 4.763,45 9.129,93 34% 2005 10.189,64 17.752,77 36% 5.980,25 6.370,29 48% 5.019,11 9.723,24 34% Il settore Commerciale, contrariamente al Residenziale, non mostra particolari differenze tra capoluoghi e resto-provincia al Centro-Nord, mentre per il Sud è molto netta la crescita del mercato dei comuni minori. 52 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Per il Nord, si nota la convergenza dell’indice del resto della provincia verso quello dei capoluoghi all’inizio e alla fine del 2003 e analogo fenomeno si potrebbe verificare al Centro anche se in linea tendenziale, mentre al Sud i due mercati si muovo su linee pressoché parallele con una prevalenza del mercato del resto della provincia. Se andiamo nel dettaglio si rileva che, al Nord le differenze tra i due mercati appaiono molto meno accentuate. Osservando il mercato del capoluogo nel triennio 2003-2005 si rileva che ha subito meno oscillazioni rispetto a quello del resto della provincia passando da una fase di crescita nel 2004 – recuperando parzialmente il dato negativo del 2003 - per poi perdere parte di questa crescita, circa 2 punti percentuali, nel 2005. Figura 2-76: n. indice NTN settore Commerciale dei capoluoghi e del resto della provincia –Nord 125,00 122,91 nord capoluoghi 120,00 nord resto provincia indice NTN commerciale nord 115,00 114,82 110,00 107,61 105,60 105,06 105,00 101,94 104,86 100,00 100,00 97,91 97,46 96,99 95,00 90,00 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-77: n. indice NTN settore Commerciale dei capoluoghi e del resto della provincia-Centro 140,00 capoluoghi 135,00 resto provincia 132,89 130,00 125,79 indice NTN - commerciale centro 125,00 120,53 120,00 116,83 115,00 110,00 109,64 109,08 105,00 100,00 99,63 102,34 102,46 100,00 95,00 91,54 90,00 2000 53 2001 2002 2003 2004 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Per quanto riguarda il Centro, si nota la forte ripresa del 2004 del resto della provincia mentre non si è ripetuto per il 2005 analogo processo dove la riduzione è stata alquanto netta (-3,7%), mentre il mercato dei capoluoghi rispetto alla stagnazione del periodo 2003 – 2004 ha subito nel 2005 un incremento del 7%. Al Sud invece il mercato dei capoluoghi rispetto al resto della provincia si muovono in modo indipendente con la prevalenza di quest’ultimo. Entrambi sono comunque in crescita costante dal dato negativo del 2003. Figura 2-78: n. indice NTN settore Commerciale dei capoluoghi e del resto della provincia-Sud 145 capoluoghi resto provincia 136 135 128 127 indice NTN - commerciali sud 125 121 115 112 105 105 106 100 100 101 95 86 85 75 2000 2001 2002 2003 2004 2005 54 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE 2.3.1 Le Regioni del Nord Analogamente agli altri settori, anche per il Commerciale è la Lombardia a rappresentare il principale mercato del Nord con il 43% di compravendite. Seguono il Veneto (18%), l’Emilia Romagna (16%) ed il Piemonte (17%). Figura 2-79: distribuzione percentuale NTN 2004 del settore Commerciale tra le regioni del Nord Gli andamenti dei volumi di compravendita, Figura 2-80 e Figura 2-81, sono fortemente differenziati nel 2005. Mentre nel quinquennio 2000-2004 la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto, si comportarono in modo simile, anche se con qualche differenza di valore dell’indice, nel 2005 la Lombardia vede aumentare il NTN, mentre il Veneto e l’Emilia Romagna risultano in calo. In decisa crescita è la Liguria che registra un incremento del 9%. In Piemonte si ha una contrazione del mercato del 9% circa. EMILIA ROMAGNA 16% VENETO 18% FRIULI VENEZIA GIULIA 3% VALLE D`AOSTA 0,34% LIGURIA 8% PIEMONTE 17% LOMBARDIA 43% Figura 2-80: n. indice NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord 140,00 EMILIA ROMAGNA LIGURIA PIEMONTE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA LOMBARDIA VALLE D`AOSTA 132,88 132,31 130,13 129,30 130,00 122,15 122,21 118,54 118,93 120,00 116,16 112,69 110,47 110,00 109,94 109,69 108,39 106,56 104,11 100,00 100,00 100,00 102,01 99,83 97,76 96,76 98,85 97,27 96,05 100,43 99,14 105,70 102,83 100,12 97,55 98,02 93,67 90,00 88,13 87,58 84,66 82,16 80,00 2000 2001 2002 2003 2004 2005 La Figura 2-81 mostra l’andamento dell’NTN e si nota una sostanziale stabilità del settore Commerciale del Nord, che oscilla attorno ad volume medio di compravendite con una crescita com- 55 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE plessiva abbastanza modesta, + 1,6% tasso medio rispetto al 2000 e che è in leggero calo nel 2005. Figura 2-81: NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord 14.000,00 12.000,00 NTN commerciale nord 10.000,00 8.000,00 6.000,00 4.000,00 2.000,00 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA 2000 94,50 762,82 1.304,15 3.581,66 4.672,08 4.918,42 11.177,20 2001 80,00 745,73 1.440,68 3.575,69 4.117,71 5.017,30 10.814,90 2002 122,19 1.009,30 1.592,98 4.160,47 5.265,14 6.400,48 13.249,50 2003 88,52 626,76 1.430,52 3.882,23 4.487,45 4.784,22 11.048,49 2004 82,76 756,28 1.593,75 4.259,61 4.692,34 5.240,94 11.636,13 2005 94,61 747,69 1.732,99 3.937,59 4.557,39 5.057,39 11.814,75 Tasso medio 00-05 0,03% -0,50% 7,37% 2,40% -0,62% 0,70% 1,40% Figura 2-82: stock settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord stock commerciale nord 400.000 300.000 200.000 100.000 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA 2000 6.824 32.489 76.499 176.122 194.915 203.388 359.665 2001 6.840 32.925 76.651 178.122 196.421 206.368 368.715 2002 6.882 32.984 77.547 179.483 197.380 209.054 376.508 2003 6.922 33.059 77.947 181.554 198.347 212.723 382.681 2004 6.970 33.047 78.276 183.489 198.870 214.990,00 388.366 2005 Tasso medio 00-05 7028 33197 78766 184502 199078 217026 394204 0,59% 0,43% 0,59% 0,93% 0,42% 1,31% 1,85% 56 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Lo stock rimane molto stabile con tassi di crescita annui poco rilevanti, tranne che in Lombardia dove si ha mediamente l’1,85% di variazione annua. Figura 2-83: IMI settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord + totale 4,00% VALLE D`AOSTA LIGURIA EMILIA ROMAGNA LOMBARDIA FRIULI VENEZIA GIULIA PIEMONTE VENETO TOTALI 3,52% 3,50% 3,11% IMI commerciale nord 3,00% 2,93% 2,00% 3,00% 2,89% 2,40% 2,43% 2,35% 2,26% 2,10% 2,01% 2,03% 2,41% 2,32% 1,78% 1,70% 2,26% 2,25% 2,14% 2,05% 1,88% 3,00% 2,56% 2,67% 2,53% 2,50% 3,06% 2,94% 2,44% 2,36% 2,32% 2,29% 2,51% 2,29% 2,25% 2,20% 2,04% 2,13% 1,90% 1,84% 1,50% 1,38% 1,35% 1,28% 1,19% 1,17% 1,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 L’IMI rimane sostanzialmente ai livelli del 2000, ed aumenta solo in Liguria mentre cala leggermente in Lombardia (a causa dell’aumento consistente dello stock). 2.3.2 Le Regioni del Centro Anche qui il mercato del settore Commerciale, come già notato per gli uffici, mostra, nella distribuzione per quota tra le regioni del Centro, che nel Lazio si concentra il 47% del volume di compravendite, in crescita di 4 punti rispetto al 43% del 2004. Segue la Toscana, dove, al contrario, il mercato diminuisce passando dal 37% al 33% ed attestandosi ai valori del 2003, mentre sia l’Umbria che le Marche coprono entrambe il 20% del mercato. Figura 2-84: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Commerciale tra le regioni del Centro UMBRIA 7% MARCHE 13% LAZIO 47% TOSCANA 33% 57 Analizzando gli andamenti del settore Commerciale, Figura 2-85 e Figura 2-86, si nota la crescita dei mercati regionali nel 2002, meno accentuata per il Lazio e più forte per la Toscana e Marche, mentre si diversificano tra il 2003 e il 2005. In particolare, nel Lazio si riscontra una ripresa nel 2004 che porta il mercato di questa regione a livelli vicini a quelli del 2002, con un incremento rispetto al 2000 del RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE 16% ed un tasso medio dal 2000 al 2005 del 3,8%. La risalita si completa nel 2005 con una percentuale che supera il valore del 2002. Infatti l’indice si innalza fino a 123,41 rispetto al 120% circa del 2002. Anche nell’Umbria si registra una buona ripresa nel 2005 pur non raggiungendo il valore del 2002. In leggera ripresa il settore Commerciale nelle Marche, che rimane molto distante dagli incrementi del Lazio e dell’Umbria. Infine, la Toscana, per la quale, anche per questo settore si registra una contrazione delle compravendite nel 2005, portando questa regione ad una crescita molto esigua rispetto al 2000, pari al 2,7%. Figura 2-85: n. indice NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro + totale 150 140 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO centro 137,33 135,43 130 131,50 129,34 120 119,96 indice NTN centro 123,41 120,18 115,98 113,23 110 103,61 100 100 111,31 111,43 111,26 105,77 103,29 101,82 105,37 101,19 100,02 106,95 102,68 98,17 95,58 93,24 90 89,42 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-86: NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro 6.000,00 NTN centro commerciale 5.000,00 4.000,00 3.000,00 2.000,00 1.000,00 2000 UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 763,09 1.524,88 4.025,39 4.593,84 2001 711,47 1.579,95 4.026,00 4.108,01 2002 1.003,48 2.065,09 5.527,93 5.510,96 2003 749,15 1.575,12 4.098,74 5.113,36 2004 804,09 1.543,10 4.478,58 5.328,08 2005 917,09 1.630,88 4.133,18 5.669,39 Tasso medio 00-05 3,75% 1,35% 0,53% 4,30% 58 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Lo stock del settore Commerciale risulta in ulteriore aumento nel Lazio, con un tasso medio annuo del 1,9%, mentre è più stabile nelle altre regioni, con incrementi intorno al 1-1,37%. L’IMI nel 2005 aumenta in Umbria e nelle Marche e nel Lazio, mentre, in Toscana diminuisce, seguendo l’andamento del mercato. Figura 2-87: stock settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro 250.000 stock centro commerciale 200.000 150.000 100.000 50.000 - UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO 2000 41.615 79.578 178.745 209.382 2001 41.854 79.918 181.167 212.523 2002 42.388 80.768 184.034 216.993 2003 43.001 81.679 187.183 221.679 2004 43.436 82.269 189.795 226.250 2005 44048 82910 191318 230094 Tasso medio 00-05 1,14% 0,82% 1,37% 1,90% Figura 2-88: IMI settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro + totale 3,10% 3,00% UMBRIA MARCHE TOSCANA LAZIO Totale 2,90% 2,70% 2,69% IMI centro commerciale 2,56% 2,50% 2,30% 2,46% 2,37% 2,25% 2,24% 2,22% 2,19% 2,19% 2,10% 1,90% 2,36% 2,31% 2,16% 2,08% 2,02% 1,92% 2,25% 1,98% 1,97% 1,93% 1,85% 1,83% 1,74% 1,70% 1,70% 1,50% 2000 59 2001 2002 2003 2004 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE 2.3.3 Le Regioni del Sud Il mercato del settore Commerciale si distribuisce tra le regioni del Sud in quote leggermente diverse da quelle del settore Residenziale. Infatti, aumenta la quota della Campania, 28% contro il 22%, e diminuisce quella della Sicilia, 21% rispetto al 27% del Residenziale. Figura 2-89: distribuzione percentuale NTN 2004 del settore Commerciale tra le regioni del Sud Nel quinquennio 2000 – 2004 si rilevano notevoli differenze tra gli andaBASILICATA MOLISE 2% menti del volume di compravendite 2% SARDEGNA delle diverse regioni e nel 2005 notia9% mo una crescita più o meno accentuaCAMPANIA ABRUZZO ta in cinque regioni: Campania, Sarde30% 8% gna, Molise, Abruzzo e Puglia. In due regioni, la Calabria e la Basilicata, inCALABRIA 7% vece il mercato si contrae, mentre in Sicilia rimane stabile. Dal grafico della Figura 2-90 si rileva, in particolare, che la Campania, dopo il crollo del 2001, ha incrementato coSICILIA PUGLIA stantemente il numero delle compra20% 22% vendite arrivando a coprire il 30% del mercato del Sud. La Calabria che con un -9% nel 2005 rispetto al 2004 ritorna ai valori del 2003; la Basilicata con un -17% nel 2005 rispetto al 2004 torna al volume di NTN del 2000. Infine, molto elevata è l’espansione del mercato del Molise con un incremento del 21% rispetto al 2004, con un volume di compravendite analogo a quello del 2002. Figura 2-90: n. indice NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud + totale 170 160 MOLISE SARDEGNA CALABRIA SICILIA Totale BASILICATA ABRUZZO PUGLIA CAMPANIA 159,87 153,87 150 144,47 140,48 140 140,05 134,52 indice NTN sud 133,08 131,47 131,51 130 125,04 120 112,73 110,68 110 121,66 118,69 117,08 128,50 123,26 122,78 121,45 113,11 130,52 122,04 121,41 119,57 119,29 113,63 110,67 108,09 113,98 101,71 98,26 131,74 131,69 131,59 130,94 126,58 115,52 105,09 100 100 97,35 95,12 93,56 97,43 97,56 96,66 90 82,43 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 60 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Figura 2-91: NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud 4.500,00 4.000,00 3.500,00 NTN sud commerciale 3.000,00 2.500,00 2.000,00 1.500,00 1.000,00 500,00 - MOLISE BASILICATA SARDEGNA ABRUZZO CALABRIA PUGLIA SICILIA CAMPANIA 2000 182,08 338,17 933,64 889,22 761,56 2.486,08 2.219,11 3.837,00 2001 201,51 316,38 888,11 984,19 858,48 2.528,60 2.398,69 3.162,75 2002 291,10 401,36 1.227,79 1.183,41 1.024,45 3.024,51 2.774,83 3.708,75 2003 233,97 332,27 1.146,34 1.079,93 1.069,85 2.833,55 2.735,17 3.743,22 2004 222,21 384,25 1.218,55 1.079,57 1.066,56 2.972,54 2.917,53 4.032,17 2005 280,16 329,48 1348,85 1171,47 1002,89 3271,44 2905,61 4432,45 Tasso medio 00-05 9,00% -0,52% 7,64% 5,67% 5,66% 5,64% 5,54% 2,93% Figura 2-92: stock settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud 250.000 stock sud commerciale 200.000 150.000 100.000 50.000 - 61 MOLISE BASILICATA SARDEGNA ABRUZZO CALABRIA PUGLIA SICILIA CAMPANIA 2000 13.325 21.979 57.786 63.416 66.921 149.562 159.166 212.478 2001 13.500 22.590 59.193 63.985 68.641 153.100 162.959 217.170 2002 13.659 23.147 60.826 64.753 71.553 157.485 167.211 224.367 2003 13.861 23.659 62.229 65.484 73.527 161.321 171.327 229.649 2004 14.064 24.257 63.500 66.238 75.960 165.381 175.231 235.588 2005 14376 24818 65245 67123 78460 169359 179469 241808 Tasso medio 00-05 1,53% 2,46% 2,46% 1,14% 3,23% 2,52% 2,43% 2,62% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE COMMERCIALE Figura 2-93: IMI settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud 2,20% 2,13% MOLISE BASILICATA SARDEGNA ABRUZZO CALABRIA PUGLIA SICILIA CAMPANIA Totali 2,07% 2,02% 2,00% 1,92% IMI sud commerciale 1,80% 1,83% 1,81% 1,73% 1,60% 1,66% 1,62% 1,65% 1,56% 1,54% 1,54% 1,40% 1,37% 1,84% 1,95% 1,83% 1,80% 1,76% 1,69% 1,65% 1,75% 1,71% 1,69% 1,66% 1,63% 1,62% 1,58% 1,50% 1,40% 1,66% 1,65% 1,92% 1,60% 1,43% 1,46% 1,40% 1,40% 1,40% 1,33% 1,28% 1,25% 1,20% 1,14% 1,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Anche lo stock cresce nelle regioni del Sud con tassi di crescita medi annui particolarmente rilevanti in Calabria (3,23%) e nelle regioni maggiori come la Puglia e la Campania rispettivamente con un 2,62% ed un 2,52%. L’IMI aumenta nelle regioni del Molise, Sardegna, Abruzzo, Puglia e Campania mentre si riduce in Basilicata, Calabria e Sicilia. 62 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO 2.4 Il settore Produttivo Il mercato del settore Produttivo, che comprende le categorie catastali D1 (opifici-capannoni) e D7 (industrie), è fortemente concentrato al Nord, con una quota di NTN nel 2005 pari al 69%, rispetto ad una quota di stock del 60%. La quota di mercato del Centro è del 18%, rispetto ad una quota di stock del 19%, quella del Sud è pari al 13% contro una quota di stock del 21%. Questi dati mettono in risalto come il mercato del settore Produttivo si ‘muove’ essenzialmente al Nord, anche se nel 2005 è cresciuto in proporzione più al Sud che al Nord. Dopo il boom del 2002 e la successiva contrazione del 2003, nel 2005 questo mercato riprende sensibilmente quota soprattutto al Nord con una variazione positiva superiore al 34% rispetto al 2000. Al Centro-Sud raggiunge invece il 29%, registrando nel periodo 2000 – 2005 un tasso medio del 5,3% al Sud, del 5,21 al Centro e del 5,99 % al Nord. Tabella 2-8: stock, NTN ed IMI 2000-05 del settore Produttivo per aree geografiche 2000 2001 2002 2003 2004 2005 NTN NTN NTN NTN NTN NTN Nord 8.939,75 10.060,16 13.797,43 10.073,77 11.403,02 Centro 2.376,09 2.436,10 3.281,32 2.539,41 2.650,41 3.062,44 Sud 1.782,37 1.694,67 2.206,22 1.768,18 1.980,18 2.322,22 13.098,20 14.190,93 19.284,97 14.381,36 16.033,61 17.343,14 Totale Nord Centro Sud Totale Nord Centro Sud Totale 63 11.958,48 2000 2001 2002 2003 2004 2005 STOCK STOCK STOCK STOCK STOCK STOCK 235.570,92 253.339,00 292.451,00 308.910,00 322.259,00 335.186,00 74.386,17 77.262,00 94.479,00 98.079,00 101.616,00 104.023,00 88.745,48 92.600,00 103.310,00 108.274,00 112.458,00 398.702,57 423.201,00 490.240,00 515.263,00 536.333,00 116.336,00 555.545,00 2000 2001 2002 2003 2004 2005 IMI IMI IMI IMI IMI IMI 3,79% 3,19% 2,01% 3,29% 3,97% 3,15% 1,83% 3,35% 4,72% 3,47% 2,14% 3,93% 3,26% 2,59% 1,63% 2,79% 3,54% 2,61% 1,76% 2,99% 3,57% 2,94% 2,00% 3,12% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Figura 2-95: n.indice 2000-2005 settore Produttivo per aree geografiche + totale 160,00 Nord Centro 154,34 Sud Totale 147,23 150,00 140,00 133,77 138,10 132,41 130,29 130,00 indice NTN 127,55 123,78 128,89 122,41 120,00 112,69 109,80 106,87 112,53 110,00 108,34 111,55 111,10 102,53 100,00 100,00 99,20 95,08 90,00 80,00 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-95: NTN settore Produttivo 2000-05 per aree geografiche + totale 15.000,00 NTN produttivo 10.000,00 5.000,00 0,00 Nord Centro Sud 2000 8.939,75 2.376,09 1.782,37 2001 10.060,16 2.436,10 1.694,67 2002 13.797,43 3.281,32 2.206,22 2003 10.073,77 2.539,41 1.768,18 2004 11.403,02 2.650,41 1.980,18 2005 11.958,48 3.062,44 2.322,22 5,99% 5,21% 5,43% Tasso medio 00-05 64 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Figura 2-96: stock settore Produttivo 2000-05 per aree geografiche + totale 400.000,00 350.000,00 300.000,00 stock produttivo 250.000,00 200.000,00 150.000,00 100.000,00 50.000,00 0,00 Nord Centro Sud 2000 235.570,92 74.386,17 88.745,48 2001 253.339,00 77.262,00 92.600,00 2002 292.451,00 94.479,00 103.310,00 2003 308.910,00 98.079,00 108.274,00 2004 322.259,00 101.616,00 112.458,00 2005 335.186,00 104.023,00 116.336,00 7,31% 6,94% 5,56% Tasso medio 00-05 Anche lo stock del settore Produttivo è cresciuto in maniera notevole, con tassi medi annui superiori agli altri settori: si va dal 7,31% del Nord, al 5,56% del Sud e al 6,94% del Centro. L’indice IMI rimane sempre molto più elevato al Nord (3,57% nel 2005), anche se in leggero calo rispetto al 2000, ma con segni di ripresa anche nel 2005 rispetto all’anno precedente. Anche per il Centro-Sud l’IMI appare in ripresa rispetto al 2000. Figura 2-97: IMI settore Produttivo 2000-05 per aree geografiche + totale 5,00% 4,72% 4,00% 3,97% Nord Centro Sud Totale 3,93% 3,79% IMI produttivo 3,47% 3,29% 3,19% 3,54% 3,57% 2,99% 2,94% 3,35% 3,26% 3,15% 3,12% 3,00% 2,79% 2,59% 2,61% 2,14% 2,00% 2,01% 2,00% 1,83% 1,76% 1,63% 1,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Da rilevare, inoltre, che al Sud l’IMI del 2005 ha raggiunto i livelli del 2000 mentre le altre aree si mantengono ancora lontane. Rispetto ai settori Commerciale e Terziario, il settore Produttivo è maggiormente presente nel resto della provincia piuttosto che nei capoluoghi, soprattutto per il 65 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Nord, mentre per il Centro-Sud la quota dei capoluoghi è leggermente più consistente (Tabella 2-9). Tabella 2-9: NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia e percentuale NTN dei capoluoghi rispetto al NTN complessivo della provincia nord centro sud capoluoghi resto provincia % NTN capol/totale capoluoghi resto provincia % NTN capol/totale capoluoghi resto provincia % NTN capol/totale 2000 1.508,71 7.431,04 16,88% 661,91 1.714,17 27,86% 374,19 1.408,18 20,99% 2001 1.730,93 8.329,23 17,21% 626,36 1.809,74 25,71% 469,18 1.225,49 27,69% 2002 2.058,49 11.738,94 14,92% 821,81 2.459,51 25,05% 481,81 1.724,41 21,84% 2004 1.887,34 9.515,68 16,55% 715,27 1.935,14 26,99% 468,80 1.511,38 23,67% 2003 1.522,02 8.551,75 15,11% 670,20 1.869,21 26,39% 355,89 1.412,29 20,13% 2005 1.709,85 10.248,63 14,30% 797,45 2.264,99 26,04% 518,00 1.804,22 22,31% Per questo settore si nota che la maggior crescita relativa del NTN nel resto della provincia rispetto a quella avutasi nei capoluoghi è presente nel Centro-Nord, mentre nel Sud ciò non si verifica. Nel 2005 il mercato dei capoluoghi ha subito una contrazione al Nord ed un incremento nel Centro e nel Sud. Dalla Figura 2-98, relativa al Nord, si nota chiaramente la diminuzione dell’indice dei capoluoghi nel 2005 (-9% circa), mentre nel resto della provincia il mercato si espande ulteriormente (+7,6% nell’ultimo anno), con una netta ripresa cominciata già nel 2004, pur non raggiungendo l’elevato volume di compravendite del boom 2002. Nel Centro, invece, il mercato del settore Produttivo risulta in crescita sia nei capoluoghi sia nel resto della provincia, ma in provincia l’incremento è sensibilmente superiore (17% contro l’11%). Diverso l’andamento del Sud dove, al contrario, è il mercato dei capoluoghi quello che spinge il settore Commerciale con un incremento negli ultimi due anni pari a circa il 46%, arrivano ad un volume di compravendite superiore al 2002 (ma è necessario tener conto delle dimensioni limitate di questo segmento di mercato). Ottimo anche il recupero dei comuni non capoluogo, dove il NTN si riporta ai valori del 2002, con una ripresa, dal 2004, del 28% circa. Figura 2-98: n. indice NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia –Nord 160,00 157,97 nord capoluoghi nord resto provincia 150,00 140,00 137,92 Indice NTN capoluoghi nord 136,44 130,00 128,05 125,10 120,00 115,08 114,73 113,33 112,09 110,00 100,00 100,88 100,00 90,00 2000 2001 2002 2003 2004 2005 66 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Figura 2-99: n. indice NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia-Centro 150,00 centro capoluoghi centro resto provincia 143,48 140,00 132,13 Indice NTN capoluoghi centro 130,00 124,16 120,48 120,00 112,89 110,00 109,04 108,06 105,58 101,25 100,00 100,00 94,63 90,00 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2-100: n. indice NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia-Sud 140,00 sud capoluoghi sud resto provincia 138,43 130,00 128,76 128,12 125,39 125,28 Indice NTN capoluoghi sud 122,46 120,00 110,00 107,33 100,29 100,00 100,00 95,11 90,00 87,03 80,00 2000 67 2001 2002 2003 2004 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO 2.4.1 Le Regioni del Nord Analogamente agli altri settori, anche per il Produttivo la massima concentrazione di mercato si ha in Lombardia, con il 41.2% di NTN nel 2005. Rilevanti anche le quote di mercato del Veneto (19%), Emilia Romagna (17%) e Piemonte (15,5%). Figura 2-101: distribuzione percentuale NTN 2004 del settore Produttivo tra le regioni del Nord. Gli andamenti del settore Produttivo risultano molto simili per queste quattro regioni, dove si concentra più del 90% delle compravendite del Nord. Tra queste regioni, è in Lombardia che si ha il risultato migliore, circa due punti percentuali in più rispetto al 2004. La Valle D’Aosta, Liguria e Piemonte hanno avuto anch’esse incrementi rispetto al 2004 seppur in termini contenuti. Nelle altre regioni minori, (escludendo naturalmente la Valle D’Aosta), gli andamenti risultano meno significativi vista l’esiguità del mercato ma, comunque, sia in queste aree che nelle altre gli incrementi sono susseguenti il brusco calo del 2003. VALLE D`AOSTA 0,22% FRIULI VENEZIA GIULIA 3,47% LOMBARDIA 41,21% LIGURIA 3,63% PIEMONTE 15,29% VENETO 19,21% EMILIA ROMAGNA 16,97% Figura 2-102: n. indice NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord 7,00% 6,00% 5,98% VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA Totale 5,00% 4,65% 4,82% IMI produttivo 4,56% 4,00% 3,79% 3,67% 3,41% 3,21% 3,00% 2,73% 4,31% 4,20% 3,97% 3,40% 4,70% 4,09% 3,92% 3,86% 3,70% 4,55% 4,07% 3,69% 3,54% 3,26% 3,73% 3,57% 3,34% 3,32% 3,05% 2,84% 4,37% 3,00% 2,79% 3,19% 2,99% 3,23% 3,09% 2,94% 2,88% 2,75% 2,21% 2,00% 1,62% 1,66% 1,50% 1,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 L’andamento comunque è contrastato nelle regioni del Nord in quanto all’incremento generale del 2004 (salvo che in Valle d’Aosta) è proseguito l’incremento delle compravendite in tutte le regioni salvo che in Friuli ed in Emilia Romagna dove si è manifestata una riduzione. 68 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Da rilevare, inoltre, che la Valle D’Aosta dopo il calo del 2003, il più elevato dell’area, ha proseguito nel trend negativo anche nel 2004 mentre nel 2005 come detto ha leggermente recuperato rispetto al dato del 2003. Figura 2-103: NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord 6.000,00 ntn provinciale produttivo 00-05 5.000,00 4.000,00 3.000,00 2.000,00 1.000,00 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA 2000 32,09 293,20 354,35 1.312,78 1.692,31 1.954,89 3.300,12 2001 43,23 397,38 343,70 1.305,09 1.889,19 2.402,69 3.678,88 2002 43,35 503,56 406,27 1.857,94 2.538,60 3.074,15 5.373,56 2003 25,58 387,35 331,04 1.448,98 1.877,81 2.085,90 3.917,11 2004 24,01 441,54 420,78 1.643,01 2.032,05 2.395,12 4.446,51 2005 26,63 415,24 434,47 1828,19 2029,05 2297,38 4927,52 -3,66% 7,21% 4,16% 6,85% 3,70% 3,28% 8,35% Tasso medio 00-05 Andando ad osservare la Figura 2-104, l’NTN delle Regioni del Nord nell’arco di tempo che va dal 2000 al 2005 ha registrato un valore medio dell’11% in Lombardia e un 9% sia in Piemonte che in Friuli. La Valle d’Aosta, invece, nel periodo è l’unica regione che registra un valore negativo. Figura 2-104: stock settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord 120.000 100.000 stock produttivo 80.000 60.000 40.000 20.000 VALLE D`AOSTA FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA 2000 1.452 10.738 7.765 38.498 52.787 53.314 71.017 2001 1.521 11.955 7.969 42.737 55.634 57.256 76.267 2002 1.551 12.851 10.520 50.180 62.092 65.352 89.905 2003 1.581 13.430 11.047 52.604 64.936 68.986 96.326 2004 1.599 13.841 11.396 54.982 67.008 71.704 101.729 2005 Tasso medio 00-05 69 1601 14116 11656 56556 68694 74369 108194 1,97% 5,62% 8,46% 8,00% 5,41% 6,88% 8,78% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Le variazione dello stock del settore Produttivo registra una riduzione generalizzata che nel caso della Lombardia si passa dal 9,4% del 2004 all’8,78% del 2005 e per le altre regioni abbiamo per la Liguria dal 10,1% all’8,46%. Sono in diminuzione anche i valori per il Veneto, dal 7,7% all’6,86, Friuli dal 6,1% al 5,62% e l’ Emilia Romagna dal 6,1% al 5,41% Il Piemonte, infine, decrementa il suo valore dal 9,3% del 2000-2004 al 8% dal 2000-2005. Figura 2-105: IMI settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord + totale 7,00% 6,00% 5,00% 5,98% 4,65% 4,82% IMI produttivo 4,56% 4,00% 4,31% 4,20% 3,97% 3,79% 3,67% 3,41% 3,21% 3,40% 3,05% 2,84% 2,73% FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO LOMBARDIA Totale 4,70% 4,09% 3,92% 3,86% 3,70% 3,32% 3,00% VALLE D`AOSTA 4,37% 4,07% 3,26% 3,00% 2,79% 4,55% 3,69% 3,54% 3,34% 3,19% 2,99% 2,88% 3,73% 3,57% 3,23% 3,09% 2,94% 2,75% 2,21% 2,00% 1,62% 1,50% 1,66% 1,00% 0,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 L’indicatore della intensità del mercato, IMI, risulta particolarmente elevato in Lombardia, 4,55 % circa, con un netto incremento rispetto al 2000, anche se non si raggiungono i valori eccezionali del 2002 (Figura 2-105). Decisamente negativo l’andamento, invece, in Friuli, Emilia Romagna e Veneto. 2.4.2 Le Regioni del Centro Il mercato del settore Produttivo del Centro mostra una particolare concentrazione, rispetto agli altri settori, in Toscana e nelle Marche, piuttosto che nel Lazio. In queste due regioni si concentra, infatti, circa il 70% del volume di compravendite del settore Produttivo: 43% in Toscana e 26% nelle Marche. Da rilevare che la Toscana rispetto al 2004 ha subito un incremento di 2 punti mentre le Marche che oggi possiede una quota d mercato del 26,2%, nel 2004 aveva una quota superiore di quasi 3 punti percentuali, il 29%. Figura 2-106: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Produttivo tra le regioni del Centro UMBRIA 8,02% TOSCANA 43,00% LAZIO 22,73% MARCHE 26,24% Gli andamenti del settore Produttivo risultano pari al 23% circa per il Lazio che è stabile rispetto al 2004 mentre l’Umbria passa dal 7% all’8% del 2005. Dalla Figura 2-107, si rileva che nel Lazio dopo il calo del 2003 l’incremento del mercato è stato sensibilmente rispetto alle altre regioni; la Toscana oltre al forte calo del 2003 proseguito nel 2004 registra un discreto incremento nel 2005 e sulla stessa linea anche l’Umbria sebbene quest’ultima registri un aumento molto più elevato. 70 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Figura 2-107: n. indice NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro + totale 160 LAZIO MARCHE TOSCANA UMBRIA Centro totale 150 157,18 145,01 144,52 137,62 140 138,17 138,10 135,74 indice NTN centro 130 134,55 128,89 124,79 120 113,63 111,55 108,57 114,80 112,16 110,15 110 106,87 105,88 103,95 103,62 102,53 100 100 101,86 94,17 92,32 90 84,27 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Anche nelle Marche continua la ripresa del mercato del settore Produttivo, già iniziata nel 2004, ma con incrementi molto più modesti, infatti, è la regione dove l’incremento totale dal 2000 è minore. Il tasso medio annuo risulta massimo in Toscana con un 9,47% dopo i continui ribassi registrati dal 2002 al 2004 a seguire l’Umbria con il 6,68% e le Marche con il 4,53% mentre il Lazio fa registrare un tasso medio del 2,80%. Figura 2-108: NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro 1.600,00 1.400,00 NTN produttivo province centro 1.200,00 1.000,00 800,00 600,00 400,00 200,00 - 71 UMBRIA LAZIO MARCHE TOSCANA 2000 177,86 442,91 700,06 1.055,26 2001 149,89 408,91 760,03 1.117,27 2002 257,92 640,09 963,45 1.419,86 2003 184,31 496,76 659,28 1.199,06 2004 181,18 601,19 771,09 1.096,95 2005 245,75 696,16 803,68 1316,85 Tasso medio 00-05 6,68% 2,80% 4,53% 9,47% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Figura 2-109: stock settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro 45.000 40.000 Stock prooduttivo province centro 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 - UMBRIA LAZIO MARCHE TOSCANA 2000 6.809 19.196 19.731 28.650 2001 7.038 19.799 20.445 29.980 2002 8.961 25.285 22.432 37.801 2003 9.355 26.005 23.390 39.329 2004 9.651 27.044 24.239 40.682 2005 9898 27889 24867 41369 7,77% 7,76% 4,74% 7,62% Tasso medio 00-05 Figura 2-110: IMI settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro + totale 4,50% 4,29% UMBRIA TOSCANA MARCHE LAZIO Totale 4,00% 3,73% 3,72% 3,68% IMI produttivo centro 3,50% 3,76% 3,55% 3,47% 3,23% 3,19% 3,18% 3,15% 3,18% 3,05% 3,00% 2,94% 2,88% 2,82% 2,61% 2,59% 2,53% 2,50% 2,31% 2,70% 2,61% 2,50% 2,48% 2,13% 2,22% 1,97% 2,00% 2,07% 1,91% 1,88% 1,50% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Lo stock, fa registrare un livellamento dei valori intorno al 7% per tutte le province fatto salvo le Marche dove il valore si attesta sul 4,74%. L’IMI a sua volta nel 2005 risulta in crescita dopo il 2002 ad eccezione del Lazio dove i valore sebbene sia in crescita rispetto al 2004 si mantiene comunque al di sotto anche rispetto al 2002. 72 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO 2.4.3 Le Regioni del Sud Dalla Figura 2-111 è evidente che il mercato del settore Produttivo nel Sud si concentra prevalentemente in Puglia con il 28,14%, in Campania con il 21,84%, nell’Abruzzo con il 16,54% e infine in Sicilia con il 13,78%. Figura 2-111: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Produttivo tra le regioni del Sud Se si osserva la Figura 2-112 in cui sono riportati gli indici delle compravendite, si rileva nel 2005 una significativa crescita del mercato della Basilicata di circa il doppio del valore del 2004 mentre le regioni della Sardegna e della Calabria registrano una flessione rispetto al 2004 che avevano avuto invece una consistente crescita. La Puglia, a sua volta, dal dato negativo del 2003 e dopo il notevole incremento del 2004 ha rallentato la sua crescita, mentre la Sicilia, dopo il calo del 2004, raggiunge i valori registrati nel Sud nel 2001. SICILIA 13,79% SARDEGNA 6,85% ABRUZZO 16,54% PUGLIA 28,14% BASILICATA 3,37% CALABRIA 7,57% MOLISE 1,91% CAMPANIA 21,84% Figura 2-112: n. indice NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud + totale 250 230 BASILICATA MOLISE CALABRIA SARDEGNA CAMPANIA ABRUZZO PUGLIA SICILIA Sud totale 241,1 210 indice NTN produttivo sud 190 179,8 181,2 170 176,1 154,7 150 142,5 144,1 142,9 140,0 129,6 129,1 123,8 130 142,5 125,0 130,8 117,9 110 100 90 114,5 100,8 101,7 102,0 95,1 108,5 103,2 111,2 75,2 74,6 105,6 99,2 95,1 70 2000 2001 2002 120,1 111,1 110,7 93,6 90,0 88,6 87,2 122,0 140,7 129,1 132,1 130,3 2003 105,2 96,8 80,0 72,6 2004 2005 L’Abruzzo, invece, dopo il vistoso incremento del 2004 registra una lieve flessione mentre è decisamente negativo l’andamento delle compravendite in Molise con un numero di compravendite ben al di sotto del suo dato negativo del 2001. In definitiva in tutta l’area del Sud il dato del settore Produttivo è comunque in crescita dopo il calo del 2003. Da rilevare inoltre che la Basilicata ha subito dal 2000 al 2005 un incremento medio delle compravendite più elevato di tutto il Sud seguita solo dall’Abruzzo con un 12%. 73 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Figura 2-113: NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud 700,00 600,00 ntn provinciale produttivo sud 00-05 500,00 400,00 300,00 200,00 100,00 - BASILICATA MOLISE CALABRIA SARDEGNA SICILIA CAMPANIA ABRUZZO 2000 32,45 42,08 124,93 123,13 266,64 480,31 218,06 PUGLIA 494,77 2001 33,10 48,20 94,00 125,25 232,50 358,48 219,89 583,25 2002 50,21 75,66 174,94 159,58 275,07 521,16 310,79 638,81 2003 36,08 52,61 112,47 136,26 249,51 425,32 285,17 470,76 2004 46,37 60,65 120,94 175,41 193,71 384,15 395,19 603,76 2005 78,24 44,26 175,79 159,01 320,24 507,1 384,08 653,5 Tasso medio 00-05 19,2% 1,0% 7,1% 5,2% 3,7% 1,1% 12,0% 5,7% Da rilevare infine un miglioramento delle compravendite in Sicilia, Campania e Calabria che avevano fatto registrare nel quinquennio 2000-2004 un tasso medio negativo che però nel 2005 hanno subito una netta inversione con un incremento alquanto elevato di compravendite (+32% in Campania, +65% in Sicilia e +45% in Calabria). Figura 2-114: stock settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud 30.000 25.000 stock produttivo centro 00-05 20.000 15.000 10.000 5.000 - BASILICATA MOLISE CALABRIA SARDEGNA SICILIA CAMPANIA ABRUZZO PUGLIA 2000 2.912 2.641 8.585 7.758 16.445 20.003 11.617 18.783 2001 3.015 2.798 9.277 8.016 17.355 20.707 12.129 19.303 2002 3.274 2.994 11.197 9.824 19.260 22.378 13.147 21.236 2003 3.418 3.191 11.587 10.579 20.531 23.040 13.630 22.298 2004 3.677 3.344 11.958 11.222 21.214 23.576 14.222 23.245 2005 3787 3503 12309 11764 21929 24133 14597 24314 Tasso medio 00-05 5,4% 5,8% 7,5% 8,7% 5,9% 3,8% 4,7% 5,3% Lo stock (Figura 2-114) risulta in diminuzione in tutte le province con una lieve riduzione percentuale con un “picco” in Calabria di -1,1% ed un minimo in Puglia di -0,2%. 74 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO Figura 2-115: IMI settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud + totale 3,50% 3,02% 3,00% BASILICATA CALABRIA SICILIA ABRUZZO Totale MOLISE SARDEGNA CAMPANIA PUGLIA 3,01% 2,78% 2,53% 2,63% 2,50% 2,63% 2,36% 2,40% IMI produttivo Sud 2,60% 2,69% 2,10% 2,14% 2,09% 2,01% 2,00% 1,81% 1,83% 1,85% 1,88% 1,62% 1,50% 2,07% 2,00% 1,76% 1,72% 1,59% 1,56% 1,46% 1,62% 1,56% 1,53% 1,43% 1,34% 1,29% 1,22% 1,11% 1,10% 1,01% 1,00% 1,65% 1,06% 0,97% 1,63% 1,56% 1,26% 1,46% 1,43% 1,35% 1,26% 1,01% 0,91% 0,50% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Il decremento dello stock ha comportato un innalzamento dell’IMI nella maggior parte delle regioni del Sud rispetto al 2000. L’IMI globalmente nel Sud subisce un incremento che dall’1,76 al 2% indice di una maggiore vivacità del mercato soprattutto dovuto alla Basilicata che dal 1,26% passa al 2,07% e dalla Campania che dall’1,63% del 2004 passa al 2,10% del 2005. Incrementi si registrano inoltre in Sicilia e Calabria mentre in tutte le altre regioni l’IMI è in flessione nel 2005 rispetto al 2004. Rispetto al 2003, l’ IMI risulta in sensibile aumento in Puglia ed in Sardegna mentre è particolarmente basso in Sicilia con un 0,9%. Anche in Campania l’IMI scende dal 2,4% del 2000 all’ 1,6% del 2004. Nel complesso in tutto il Sud si nota la scarsa vivacità del settore Produttivo dove però le uniche due regioni che manifestino valori di intensità di mercato paragonabili con quelli del Centro-Nord sono la Puglia e l’Abruzzo. 75 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 RIEPILOGO NAZIONALE – IL SETTORE PRODUTTIVO 3. SCHEDE REGIONALI 76 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE 3.1 ABRUZZO e MOLISE L’Abruzzo, è una tra le regioni in crescita su tutti i settori nell’intero periodo considerato (2000-2005), mostra però una contrazione nel 2005 nei soli settori terziario e produttivo. Il Molise, invece, ha registrato dei dati altalenanti con un 2002 di maggior vivacità nell’ambito della regione. Il buon trend dell’Abruzzo, è evidenziato su 3 dei quattro settori oggetto di studio. In particolare il settore commerciale, che nel 2002 registrò il suo dato migliore, ha conseguito nel 2005 un risultato poco distante da quello della migliore performance di NTN. Il settore residenziale nel Molise, è l’unico settore che registra nel 2005 il suo miglior dato di NTN. Per quanto riguarda gli altri settori, quello terziario insieme al commerciale registra un aumento percentuale consistente rispetto al 2004, mentre il settore produttivo presenta il peggior dato di IMI con la percentuale più bassa nel corso dei 6 anni. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni nella regione Abruzzo (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 671.426 680.944 691.374 702.004 712.770 725.705 NTN 12.806,93 12.684,51 15.105,68 16.442,90 18.039,20 18.865,80 IMI 1,91% 1,86% 2,18% 2,34% 2,53% 2,60% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 7.739 7.947 8.310 8.714 8.942 9.378 NTN 175,45 234,25 441,89 295,55 474,41 432,83 IMI 2,27% 2,95% 5,32% 3,39% 5,31% 4,62% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Stock 63.416 63.985 64.753 65.484 66.238 67.123 NTN 889,22 984,19 1.183,41 1.079,93 1.079,57 1.171,47 IMI 1,40% 1,54% 1,83% 1,65% 1,63% 1,75% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Stock 11.617 12.129 13.147 13.630 14.222 14.597 NTN 218,06 219,89 310,79 285,17 395,19 384,08 IMI 1,88% 1,81% 2,36% 2,09% 2,78% 2,63% Regione Abruzzo Stock TERZIARIO Regione Abruzzo Stock COMMERCIALE Regione Abruzzo PRODUTTIVO Regione Abruzzo 77 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni nella regione Molise (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 191.854 193.358 195.060 196.904 198.757 200.699 NTN 3.529,11 3.213,71 3.730,97 3.581,05 3.768,05 3.844,35 IMI 1,84% 1,66% 1,91% 1,82% 1,90% 1,92% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 612 656 702 740 809 872 Regione Molise Stock TERZIARIO Regione Molise Stock NTN 20,50 34,00 45,50 30,50 16,00 41,83 IMI 3,35% 5,18% 6,48% 4,12% 1,98% 4,80% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Stock 13.325 13.500 13.659 13.861 14.064 14.376 NTN 182,08 201,51 291,10 233,97 222,21 280,16 IMI 1,37% 1,49% 2,13% 1,69% 1,58% 1,95% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Stock 2.641 2.798 2.994 3.191 3.344 3.503 NTN 42,08 48,20 75,66 52,61 60,65 44,26 IMI 1,59% 1,72% 2,53% 1,65% 1,81% 1,26% COMMERCIALE Regione Molise PRODUTTIVO Regione Molise Il mercato RESIDENZIALE La dimensione dei mercati provinciali, mostra una certa uniformità in Abruzzo, mentre in Molise vi è la netta prevalenza di Campobasso. Il grafico del numero indice NTN dei capoluoghi, evidenzia l’andamento positivo di Pescara nel periodo considerato (è l’unica città che continua la progressione dal 2000) e Teramo che negli ultimi due anni registra la crescita maggiore nella regione, mentre il Molise registra un trend negativo arrivando solo nel 2005 ad eguagliare i dati del 2000. Il mercato nell’ambito resto provincia, vede sempre l’Abruzzo in continua crescita dal 2000, la provincia più costante è quella di Teramo, che arriva nel 2005 ad ottenere un aumento delle compravendite rispetto al 2000 superiore al 64%. L’IMI dei capoluoghi, mette in risalto il trend positivo di Pescara, che è confermato anche nel resto provincia dove il trend di Teramo risulta superiore alla media regionale, mentre l’IMI più basso, si registra ad Isernia che supera l’1,5% solamente nel 2004 e nel 2005 rimane invariato. Nell’edilizia di pregio, la provincia dell’Aquila registra un trend costantemente positivo dal 2000 al 2004, mentre nel 2005 mostra una leggera flessione pur rimanendo la provincia con incrementi maggiori dal 2000. E’ interessante notare l’andamento altalenante della provincia di Isernia giustificato dall’esiguo nume- 78 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE ro di compravendite riferito a questo sub segmento del settore residenziale (nel 2003 anno di maggiore crescita, il numero complessivo in questa provincia è stato di solo 38,08 NTN). Le due medie regionali, sono in crescita dal 2000 al 2004 e registrano un incremento superiore al 60%, tuttavia nel Molise il dato é reso vano a causa del notevole calo delle compravendite nel 2005. Campobasso in questo settore registra l’IMI sempre superiore al 2,5%, miglior dato tra le province, anche se nel 2005 registra il suo dato peggiore. Analizzando le due medie regionali, si evince inoltre che è il Molise la regione più appetibile in questo settore. Composizione percentuale del NTN delle Regioni Abruzzo e Molise nell’anno 2005 Teramo 23,97% Isernia 26,85% Chieti 28,00% Pescara 24,31% Campobasso 73,15% L'Aquila 23,72% Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 160 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 80 2000 AQ 79 2001 CH 2002 PE TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE NTN relativo al mercato residenziale (Totale) per resto provincia nel periodo 2000/2005 170 160 150 numero indice 140 130 120 110 100 90 80 2000 AQ 280 2001 CH 2002 PE TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise NTN relativo al mercato residenziale (pregio) Intera provincia nel periodo 2000/2005 260 240 numero indice 220 200 180 160 140 120 100 80 2000 AQ 2001 CH 2002 PE TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise 80 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AQ 2001 CH PE 2002 TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise IMI relativo al mercato residenziale (totale) per resto provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AQ 81 2001 CH PE 2002 TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AQ 2001 CH PE 2002 TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nelle Regioni Abruzzo e Molise 82 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nelle Regioni Abruzzo e Molise Il mercato TERZIARIO Per quanto riguarda la distribuzione delle NTN nel 2005, il grafico a torta, mostra chiaramente la supremazia della provincia di Pescara nell’ambito della regione Abruzzo, e l’assenza di compravendite nella provincia di Isernia. Nella regione Abruzzo, le province nell’arco dei sei anni, hanno registrato un comportamento simile con una crescita fino al 2002, un crollo nel 2003 e un recupero nel 2004, si distingue Pescara con un incremento notevole nel 2004 ed una contrazione nel 2005. Campobasso, al contrario registra un aumento di compravendite fino al 2002, un decremento continuo per gli anni successivi ed il recupero nel 2005. L’IMI conferma esattamente l’andamento delle compravendite, infatti, Pescara, nel 2005 registra un IMI appena inferiore al 6% (perdendo 2 punti percentuali rispetto l’anno precedente), mentre Campobasso recupera e registra il secondo dato di IMI tra le due regioni. 83 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE Composizione percentuale del NTN della Regione Abruzzo15 nell’anno 2005. Teramo 19,87% Chieti 22,18% Pescara 45,29% L'Aquila 12,66% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 360 numero indice 310 260 210 160 110 60 2000 AQ 2001 CH 2002 PE 2003 TE 2004 Abbruzzo 2005 CB IS n.d. 15 Il grafico a torta per il NTN del Molise, non è riportato in quanto la totalità delle transazioni registrate nel settore terziario sono state effettuate nel territorio della provincia di Campobasso. 84 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 8,00% 7,00% 6,00% IMI 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 2000 AQ 2001 CH 2002 PE Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Abruzzo e Molise 85 2003 TE Abbruzzo 2004 CB 2005 IS n.d. Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Abruzzo e Molise RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE Il mercato COMMERCIALE Il settore commerciale, mostra una distribuzione delle compravendite tra le province simile a quelle del settore residenziale. Le province, mostrano un andamento molto variegato nel corso degli anni. Isernia mostra l’aumento complessivo più elevato (particolarmente accentuato fino al 2003), seguita dalla provincia di Chieti. Per quanto riguarda l’IMI, l’andamento dei sei anni è stato molto vario, registrando in tutte le province nel 2005 valori superiori al 2000. Composizione percentuale del NTN delle Regioni Abruzzo e Molise nell’anno 2005 Teramo 24,00% Isernia 18,10% Chieti 17,23% Pescara 30,00% L'Aquila 28,76% Campobasso 81,90% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 220 200 numero indice 180 160 140 120 100 80 2000 AQ 2001 CH 2002 PE TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise 86 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AQ 2001 CH 2002 PE Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Abruzzo e Molise 87 TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Abruzzo e Molise RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE Il mercato PRODUTTIVO La distribuzione delle compravendite anche in questo settore conferma le quote di mercato delle varie province. L’andamento tra le diverse province, nel periodo considerato è stato annualmente piuttosto differenziato. In effetti seppure tutte le province registrano un forte aumento nel 2002 (effetto “tremonti bis”) successivamente gli andamenti si differenziano notevolmente. Per rimanere al 2005-2004 si può osservare che solo due province (L’Aquila e Chieti) registrano una variazione positiva. Le altre province mostrano una riduzione delle compravendite rispetto all’anno precedente. Particolarmente critica risulta essere la situazione di Isernia, dove la caduta delle transazioni riporta il loro livello, nel 2005, ben al di sotto di quello di inizio periodo (anno 2000). Composizione percentuale dell’NTN nelle Regioni Abruzzo e Molise nell’anno 2005 Isernia 13,56% Teramo 21,62% Chieti 23,46% Pescara 22,42% L'Aquila 32,50% Campobasso 86,44% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 250 numero indice 200 150 100 50 2000 AQ 2001 CH 2002 PE TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise 88 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – ABRUZZO E MOLISE IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AQ 2001 CH 2002 PE Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Abruzzo e Molise 89 TE 2003 Abbruzzo 2004 CB 2005 IS Molise Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Abruzzo e Molise RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA 3.2 CALABRIA Nella Regione Calabria, dai dati in tabella, risulta che nel corso dei sei anni in analisi, a fronte di una costante (seppur modesta) crescita del numero di stock, non segue un corrispondente incremento del numero di compravendite (NTN) su tre dei quattro mercati. Il mercato residenziale è l’unico mercato in continua crescita, tuttavia l’IMI è cresciuta dal 2000 al 2005 di solo 0,25 punti percentuali. Per quanto riguarda i tassi di dinamicità del mercato (IMI), nel 2005, si registrano percentuali ben al di sotto della media nazionale, con gap che sfiorano il 2%. Nel mercato produttivo, in crescita dal 2003, si accorcia la forbice con l’IMI nazionale, attestandosi sullo scostamento dell’1,37% (era 2,26% nel 2004). L’unico mercato che registra un IMI superiore alla media nazionale (4,31%) é il mercato terziario (4,63%). Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Calabria (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 1.070.248 1.081.768 1.096.171 1.108.500 1.122.182 1.137.871 NTN 15.694,27 16.329,78 17.882,21 18.920,64 19.172,07 19.595,03 IMI 1,47% 1,51% 1,63% 1,71% 1,71% 1,72% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 3.927 4.242 4.875 5.508 6.206 6.918 NTN 108,00 189,00 367,71 336,16 294,28 320,17 IMI 2,75% 4,46% 7,54% 6,10% 4,74% 4,63% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 6.921 8.641 71.553 73.527 75.960 78.460 NTN 761,56 858,48 1.024,45 1.069,85 1.066,56 1.002,89 IMI 1,14% 1,25% 1,43% 1,46% 1,40% 1,28% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 8.585 9.277 11.197 11.587 11.958 12.309 NTN 124,93 94,00 174,94 112,47 120,94 175,79 IMI 1,46% 1,01% 1,56% 0,97% 1,01% 1,43% Regione Calabria TERZIARIO Regione Calabria COMMERCIALE Regione Calabria PRODUTTIVO Regione Calabria 90 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA Il mercato RESIDENZIALE Nel mercato residenziale, la sola provincia di Cosenza assorbe quasi la metà (44,84%) delle compravendite nel 2005. Per quanto riguarda i capoluoghi, nel 2005, la città di Cosenza registra un ulteriore aumento delle compravendite registrando il suo dato migliore, +50% rispetto al 2000, mentre la città di Crotone nell’ultimo anno registra un aumento di NTN del 39,7%. La variazione a livello resto provincia ricalca l’andamento tendenziale positivo dell’intera Regione: l’unica eccezione è Vibo Valentia che registra un calo del 4.1% in termini di NTN, con l’indice IMI che scende all’1,31% (Reggio di Calabria si conferma anche nel 2005 la provincia con il più basso indice IMI, sia nel resto provincia, con una percentuale che si attesta all’1,18%, sia nei capoluoghi con l’1,81%). Infine, nell’edilizia di pregio c’è da registrare la netta ripresa della provincia di Vibo Valentia dopo il crollo del 2004, il cui IMI passa dallo 0,64% del 2004 al 2,67% del 2005. Buono anche il mercato nella provincia di Cosenza, che dopo l’arresto del 2004, continua la crescita di NTN anche nel 2005 e della provincia di Crotone che registra il suo dato migliore dal 2001. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Calabria nell’anno 2005 Crotone 8,19% Reggio Calabria 20,74% Vibo Valentia 7,51% Cosenza 44,84% Catanzaro 18,73% 91 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 160 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 80 2000 2001 CS 2002 CZ 2003 KR RC 2004 VV 2005 Calabria Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 2000 2001 CS 2002 CZ 2003 KR RC 2004 VV 2005 Calabria 92 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA NTN relativo al mercato residenziale (pregio) nel periodo 2000/2005 200 180 160 numero indice 140 120 100 80 60 40 20 2000 2001 2002 CS CZ 2003 KR 2004 RC VV 2005 Calabria IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 CS 93 2002 CZ 2003 KR RC 2004 VV Calabria 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 2002 CS CZ 2003 KR 2004 RC VV 2005 Calabria IMI relativo al mercato residenziale (pregio) nel periodo 2000/2005 8,00% 7,00% 6,00% 5,00% IMI IMI 3,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 2001 CS 2002 CZ 2003 KR RC 2004 VV 2005 Calabria 94 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Calabria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Calabria Il mercato TERZIARIO Nel settore terziario, a differenza del 2004, le compravendite nel 2005 si distribuiscono principalmente nella provincia di Cosenza e in quella di Catanzaro, ma anche in quella di Reggio di Calabria che segna una quota percentuale pari al 24,05%. Le singole province hanno fatto registrare nel corso del 2005 tendenze piuttosto dissimili: c’è da segnalare, tra l’altro, il parziale recupero della provincia di Catanzaro dopo il forte calo subito nel 2004, con conseguente recupero dell’’indice IMI che è tornato ad essere il più alto della regione con il 6,63% (era al 4,80% nel 2004 e al 12,34% nel 2003). La provincia di Vibo Valentia, registra invece nel 2005 il primo dato negativo dal 2000 perdendo più del 4% di IMI dal 2004 al 2005. 95 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA Composizione percentuale dell’NTN della Regione Calabria nell’anno 2005 Vibo Valentia 6,40% Reggio Calabria 24,05% Crotone 3,12% Cosenza 34,98% Catanzaro 31,44% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 1.000 900 800 numero indice 700 600 500 400 300 200 100 2000 2001 CS 2002 CZ KR 2003 RC 2004 2005 VV Calabria 96 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 12,00% 10,00% IMI 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% 2000 2001 CS CZ 2002 KR Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Calabria 97 2003 RC 2004 VV 2005 Calabria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Calabria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA Il mercato COMMERCIALE Anche nel mercato commerciale si conferma la netta concentrazione nella provincia di Cosenza (43,56%) del numero di compravendite del 2005. Nel biennio 2003/2005, la sostanziale stazionarietà che si riscontra nell’ambito dell’intera Regione è confermata a livello di singola provincia: l’unica eccezione è Vibo Valentia, che mostra discreti segnali di ripresa già dal 2004, confermandosi anche nel 2005 l’unica provincia in crescita ( il NTN è cresciuto del 11,9%; l’IMI registra una crescita dello 0,11% risultando la provincia con l’indice maggiore). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Calabria nell’anno 2005 Vibo Valentia 8,45% Reggio Calabria 21,81% Crotone 4,89% Cosenza 43,56% Catanzaro 21,29% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 180 160 numero indice 140 120 100 80 60 2000 2001 CS 2002 CZ KR 2003 RC 2004 VV 2005 Calabria 98 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 CS CZ 2002 KR Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Calabria 99 2003 RC 2004 VV 2005 Calabria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Calabria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA Il mercato PRODUTTIVO Il mercato produttivo è l’unico, tra i settori in analisi, ad aver registrato una notevole crescita nel corso del 2005 (+45,35%). L’andamento regionale si riflette sostanzialmente sulle tendenze nelle singole province, ad eccezione della provincia di Catanzaro (l’unica in tendenza negativa rispetto al 2004), con incrementi percentuali (in termini di NTN) che nella sola provincia di Vibo Valentia superano il 224%. Anche la provincia di Crotone, registra un buon incremento di compravendite, registrando l’IMI più alto insieme a Vibo Valentia. Composizione percentuale del NTN della Regione Calabria nell’anno 2005 Vibo Valentia 14,01% Reggio Calabria 20,07% Cosenza 37,55% Crotone 14,72% Catanzaro 13,65% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 700 600 numero indice 500 400 300 200 100 2000 2001 CS 2002 CZ KR 2003 RC 2004 VV 2005 Calabria 100 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CALABRIA IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 CS 2002 CZ Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Calabria 101 KR 2003 RC 2004 VV 2005 Calabria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Calabria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA 3.3 CAMPANIA In Campania, nei sei anni oggetto di analisi, a fronte di una crescita significativa dello stock in tutti i settori, non segue un corrispondente incremento del numero di transazioni normalizzate (NTN). Solo nel 2004 si assiste ad una ripresa generalizzata del NTN, accentuata nel 2005, con incrementi rispetto al 2004, superiori al 5% per tutti i settori e perfino superiore al 15% per il settore produttivo. La nota positiva è registrata sia dal settore residenziale sia dal settore commerciale, che pur rimanendo inferiori alla media nazionale, registrano nel 2005 i dati migliori sia in termini di NTN sia di IMI. Di tutti i settori, l’unico che registra un IMI superiore alla media nazionale è il terziario, ove si registra un indice IMI (intensità del mercato immobiliare) pari al 4,57%. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Campania (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Regione Campania stock 2.341.110 2.366.214 2.408.362 2.435.308 2.465.321 2.488.234 NTN 44.390,39 42.129,09 45.236,21 44.573,68 47.486,62 49.944,60 IMI 1,90% 1,78% 1,88% 1,83% 1,93% 2,01% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 19.398 19.878 20.948 21.760 22.603 23.678 NTN 765,72 909,53 1.139,16 930,09 974,93 1.081,48 IMI 3,95% 4,58% 5,44% 4,27% 4,31% 4,57% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 212.478 217.170 224.367 229.649 235.588 241.808 NTN 3.837,00 3.162,75 3.708,75 3.743,22 4.032,17 4.432,45 IMI 1,81% 1,46% 1,65% 1,63% 1,71% 1,83% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 20.003 20.707 22.378 23.040 23.576 24.133 NTN 480,31 358,48 521,16 425,32 384,15 507,1 IMI 2,40% 1,73% 2,33% 1,85% 1,63% 2,10% TERZIARIO Regione Campania COMMERCIALE Regione Campania PRODUTTIVO Regione Campania 102 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA Il mercato RESIDENZIALE Il mercato residenziale, assorbito per più della metà dalla provincia di Napoli, in termini di numero di transazioni normalizzate (NTN), segna anche nel 2005 un incremento (+3,19%) rispetto all’anno precedente e da solo rappresenta il 5,24% dell’intero territorio nazionale; inoltre, nei sei anni in analisi, si evidenzia, per tutte le province un trend che ricalca la media regionale, con una crescita continua (in termini di numero indice per l’edilizia residenziale totale) della provincia di Avellino, che registra una continua ascesa sia per il capoluogo che per il resto provincia dal 2001, riducendo in termini di IMI il divario rispetto alle altre province, passando dall’indice più basso nel 2000 al medio nel 2005. Vi è da segnalare, infine, la città di Napoli che denota una tendenza positiva dal 2004, pur rimanendo la città con maggior decremento di NTN rispetto al 2000 (-16,8% circa). Per quanto riguarda l’edilizia di pregio, è da segnalare il crollo del NTN nella provincia di Caserta che pur rimanendo quella con l’indice IMI più alto, registra una flessione del 22,5% in termini di NTN rispetto al 2004. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Campania nell’anno 2005 Salerno 18,51% Avellino 7,78% Benevento 4,86% Caserta 17,72% Napoli 51,13% 103 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 140 130 numero indice 120 110 100 90 80 70 2000 2001 AV 2002 BN 2003 CE NA 2004 SA 2005 Campania Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto provincia nel periodo 2000/2005 160 150 numero indice 140 130 120 110 100 90 2000 2001 AV 2002 BN CE 2003 NA 2004 SA 2005 Campania 104 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 200 180 numero indice 160 140 120 100 80 60 2000 2001 AV 2002 BN 2003 CE NA 2004 SA 2005 Campania IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AV 105 2002 BN CE 2003 NA 2004 SA Campania 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 2002 AV BN 2003 CE NA 2004 SA 2005 Campania IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 3,00% IMI IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AV 2002 BN CE 2003 NA 2004 SA 2005 Campania 106 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Campania Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Campania 107 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA Il mercato TERZIARIO Nel settore terziario si assiste, come nel residenziale, ad una concentrazione del numero di transazioni normalizzate nella provincia di Napoli, dove si registra una percentuale del 61,24% (in calo del 15,7% rispetto al 2004). Nel 2005 tutte le province, ad eccezione di quella di Napoli, hanno fatto registrare trend positivi. Si distinguono tra tutte le province quelle di Caserta e di Avellino che incrementano le compravendite rispetto all’anno precedente di percentuali superiori al 200%. E’ interessante notare che quattro delle cinque province campane superano l’IMI nazionale ed in particolare le due province menzionate sopra fanno registrare un incremento notevole rispetto al 2004 arrivando ad una percentuale di circa il 6%. Composizione percentuale del NTN della Regione Campania nell’anno 2005 Salerno 13,49% Avellino 5,62% Benevento 2,23% Caserta 17,46% Napoli 61,21% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 300 numero indice 250 200 150 100 50 2000 2001 AV 2002 BN CE 2003 NA 2004 SA 2005 Campania 108 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 7,00% 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 2001 AV BN 2002 CE Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Campania 109 2003 NA 2004 SA 2005 Campania Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Campania RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA Il mercato COMMERCIALE Nel settore commerciale, la concentrazione del numero di transazioni normalizzate (NTN), nella sola provincia di Napoli è meno marcata: essa risulta pari al 50,6% dell’intera Regione. Anche in tal caso, in termini di NTN, si assiste nel triennio 2003/2005 ad una ripresa generalizzata rispetto al periodo precedente, con particolare riguardo alla provincia di Caserta, dove si registra (in termini percentuali) il più alto livello di crescita sia per il 2004 sia per il 2005. Fa eccezione la provincia di Napoli, che continua a mostrare un andamento tendenziale positivo dal 2002 (+2,41% nel 2005 rispetto al 2004), tuttavia il dato migliore rimane quello del 2000 (-6,28% nel 2005 rispetto al 2000). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Campania nell’anno 2005 Salerno 23,00% Avellino 7,02% Benevento 3,62% Caserta 15,79% Napoli 50,58% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 200 180 numero indice 160 140 120 100 80 60 2000 2001 AV 2002 BN CE 2003 NA 2004 SA 2005 Campania 110 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AV BN 2002 CE Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Campania 111 2003 NA 2004 SA 2005 Campania Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Campania RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA Il mercato PRODUTTIVO Nel biennio 2004/2005 si registra a livello regionale un incremento generalizzato di NTN in tutte le province. Anche in questo settore, come nel terziario e nel commerciale la provincia di Caserta registra il trend migliore registrando nel 2005 un IMI del 3,42% (era dell’1,89% nel 2004) superiore a quella nazionale che si attesta sul 3,12%. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Campania nell’anno 2005 Salerno 21,68% Avellino 7,47% Benevento 7,56% Napoli 38,84% Caserta 24,45% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 160 140 120 numero indice 100 80 60 40 20 2000 2001 AV 2002 BN CE 2003 NA 2004 SA 2005 Campania 112 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – CAMPANIA IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AV BN 2002 CE Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Campania 113 2003 NA 2004 SA 2005 Campania Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Campania RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA 3.4 EMILIA ROMAGNA La Regione Emilia Romagna mostra rispetto al 2004 due settori in crescita (mercato del residenziale e mercato degli uffici-terziario) e due in flessione seppur lieve (commerciale e produttivo). Comparando i livelli di compravendita registrate nel 2005 con quelli del 2000 si osservano performance ottime in tutti i mercati (+25% residenziale, +65% terziario, +20% produttivo) tranne nel commerciale che mostra invece una riduzione complessiva del 2,5%. Nei quattro mercati in analisi, le quote di NTN si attestano su valori significativi se rapportate all’intero territorio nazionale (si passa dal 8,28% del mercato commerciale, al 12,37% del mercato produttivo); per quanto riguarda il settore commerciale, si conferma in termini di IMI sempre sopra il dato nazionale nella arco dei sei anni. Il settore residenziale per il sesto anno di seguito si registra un IMI superiore alla media nazionale e ottiene nel 2005 la migliore performance tra IMI regionale e IMI nazionale (0,6%) aumentando le compravendite del 2004 del 4,9%, questo è l’unico settore che ha registrato una continua crescita del NTN dal 2001. Si segnala anche per gli altri due settori un IMI che ricalca, a grandi linee, il dato nazionale. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Emilia Romagna (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 1.970.543 2.012.728 2.054.408 2.096.689 2.137.142 2.183.097 NTN 59.455,76 59.247,66 67.283,94 67.124,98 70.824,60 74.306,76 IMI 3,02% 2,94% 3,28% 3,20% 3,31% 3,40% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 49.083 50.706 52.693 56.175 57.953 59.582 NTN 1.532,48 2.024,57 3.737,36 2.203,39 2.384,51 2.573,71 IMI 3,12% 3,99% 7,09% 3,92% 4,11% 4,32% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 194.915 196.421 197.380 198.347 198.870 199.078 NTN 4.672,08 4.117,71 5.265,14 4.487,45 4.692,34 4.557,39 IMI 2,40% 2,10% 2,67% 2,26% 2,36% 2,29% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 52.787 55.634 62.092 64.936 67.008 68.694 NTN 1.692,31 1.889,19 2.538,60 1.877,81 2.032,05 2.029,05 IMI 3,21% 3,40% 4,09% 2,89% 3,03% 2,95% Regione Emilia Romagna TERZIARIO Regione Emilia Romagna stock COMMERCIALE Regione Emilia Romagna PRODUTTIVO Regione Emilia Romagna stock 114 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Il mercato RESIDENZIALE Nel mercato residenziale, dall’analisi dei dati a livello provinciale, si registra un trend sostanzialmente similare, con fasi altalenanti nel corso dei sei anni. In particolare, nel corso del 2005 le singole province hanno continuato a mostrare netti segnali di ripresa già registrati nel 2004 dopo il brusco calo verificatosi nel 2003: le città che hanno registrato una flessione, seppur lieve, sono Bologna (che registra il suo dato peggiore nell’arco dei sei anni) e Reggio Emilia. Il dato interessante, si è verificato nel mercato del resto provincia, registrando un trend positivo per tutte le province. Infine, per quanto riguarda il mercato di pregio, vi è da segnalare la forte crescita di Reggio Emilia e di Bologna che nel 2005 registrano un IMI superiore alla media nazionale (entrambe hanno riportato il valore massimo dei sei anni, in termini di NTN) , per contro, la brusca flessione di Forlì, che registra altresì il dato peggiore di NTN dal 2000 e l’indice IMI più basso del 2005 (appena lo 0,57%). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Emilia Romagna nell’anno 2005 Reggio Emilia 12,89% Rimini 6,06% Ravenna 11,09% Bologna 22,23% Piacenza 9,78% Parma 6,59% Ferrara 10,11% Modena 14,38% 115 Forlì 6,86% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 140 130 numero indice 120 110 100 90 80 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 160 150 numero indice 140 130 120 110 100 90 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna 116 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA NTN relativo al mercato residenziale (pregio) nel periodo 2000/2005 240 220 200 numero indice 180 160 140 120 100 80 60 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BO 117 FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BO 2001 FE FO 2002 MO 2003 PC PR 2004 RA RE 2005 RN Emilia Romagna IMI relativo al mercato residenziale (pregio) nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 3,00% IMI IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna 118 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Emilia Romagna Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Emilia Romagna 119 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Il mercato TERZIARIO Nel mercato terziario, la provincia di Bologna assorbe quasi il 30% dell’intero numero di compravendite. Il trend delle singole province rispecchia nel corso dei sei anni l’andamento tendenziale registrato nell’intera Regione: in particolare, nel 2005, si sono ripetuti i segnali di ripresa già registrati nel 2004. La provincia di Bologna recupera (+27,37%) nel 2005 la flessione registrata nel 2004 (-18%) tornando a valori superiori al 2003 sia in termini di IMI che di NTN. Anche la provincia di Reggi Emilia in particolare e quelle di Ravenna e Bologna, registrano un IMI superiore alla media nazionale. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Emilia Romagna nell’anno 2005 Rimini 12,66% Piacenza 5,42% Ferrara 9,65% Bologna 29,88% Ravenna 8,90% Forlì 4,55% Parma 13,88% Modena 7,31% Reggio Emilia 7,75% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 260 numero indice 210 160 110 60 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna 120 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 10,00% 9,00% 8,00% 7,00% IMI 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Emilia Romagna 121 Emilia Romagna RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Emilia Romagna Il mercato COMMERCIALE Anche nel settore commerciale vi è una discreta concentrazione nella provincia di Bologna che registra quasi il 24% del numero di compravendite. Nel complesso, l’andamento delle singole province ricalca il trend moderatamente decrescente a livello regionale; interessante, è notare il recupero della provincia di Ferrara che dopo la battuta d’arresto del 2004, recupera la leadership regionale in relazione alla dinamicità di mercato (ora si attesta al 2,70%). Si sottolinea infine che le province di Bologna, Reggio Emilia e Ravenna superano la media nazionale in termini di IMI. Composizione percentuale del NTN della Regione Emilia Romagna nell’anno 2005 Reggio Emilia 12,12% Rimini 6,98% Ravenna 10,25% Bologna 23,74% Parma 7,01% Piacenza 6,34% Ferrara 10,03% Modena 15,93% Forlì 7,60% 122 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 180 160 numero indice 140 120 100 80 60 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BO 123 FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Emilia Romagna Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Emilia Romagna Il mercato PRODUTTIVO Il mercato produttivo, a livello provinciale, ha fatto registrare nel corso dei sei anni un andamento in linea con il trend regionale. Si distingue Bologna che dopo il continuo calo dal 2002, registra un dato superiore a quello del 2000 (in termini di NTN) registrando il secondo miglior dato di IMI dopo la provincia di Reggio Emilia ed insieme le due province sono le uniche della regione che superano la media nazionale. Interessante é notare il recupero della provincia di Ravenna che registra il secondo miglior dato nell’arco dei sei anni passando dal dato più basso del 2004 al quarto posto in termini di IMI nel 2005. 124 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Composizione percentuale dell’NTN della Regione Emilia Romagna nell’anno 2005 Reggio Emilia 17,41% Rimini 4,35% Ravenna 5,14% Bologna 21,05% Parma 11,08% Piacenza 4,33% Ferrara 7,50% Forlì 9,80% Modena 19,33% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 260 240 220 numero indice 200 180 160 140 120 100 80 2000 BO 125 FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BO FE 2001 FO 2002 MO PC 2003 PR RA 2004 RE 2005 RN Emilia Romagna Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Emilia Romagna 126 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – EMILIA ROMAGNA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Emilia Romagna 127 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO 3.5 LAZIO La regione Lazio, ha fatto registrare nei sei anni una crescita generalizzata (seppur lieve) in termini di stock; per il NTN che nel 2004, ha fatto registrare una crescita significativa in tutti i mercati (nel produttivo, l’incremento è stato di oltre il 15%), registra nel 2005 il record su tutti i settori. Inoltre, nei quattro mercati in analisi, le quote di NTN si attestano su valori apprezzabili se rapportate all’intero territorio nazionale (oscillano tutti sopra al 10%, tranne il produttivo che si attesta al 4%); si segnala, infine un valore di IMI che supera per tre dei quattro settori il dato medio nazionale, fa eccezione il produttivo che continua a riportare scostamenti negativi rispetto alla media (nel 2005 si è registrata la migliore performance, diminuendo il divario sino allo 0,63%). Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni nella regione Lazio (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 2.489.129 2.517.085 2.554.677 2.603.050 2.652.092 2.698.772 NTN 64.794,09 70.369,29 75.202,49 74.192,08 80.493,00 84.679,01 IMI 2,60% 2,80% 2,94% 2,85% 3,04% 3,14% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 42.706 43.210 43.888 45.296 46.598 47.838 NTN 1.344,64 1.435,49 2.150,28 1.775,40 2.002,31 2.412,46 IMI 3,15% 3,32% 4,90% 3,92% 4,30% 5,04% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 209.382 212.523 216.993 221.679 226.250 230.094 NTN 4.593,84 4.108,01 5.510,96 5.113,36 5.328,08 5.669,39 IMI 2,19% 1,93% 2,54% 2,31% 2,35% 2,46% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Regione Lazio TERZIARIO Regione Lazio stock COMMERCIALE Regione Lazio PRODUTTIVO Regione Lazio stock NTN IMI 19.196 442,91 2,31% 19.799 25.285 26.005 27.044 27.889 408,91 640,09 496,76 601,19 696,16 2,07% 2,53% 1,91% 2,22% 2,50% 128 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO Il mercato RESIDENZIALE Il mercato del settore residenziale, è fortemente concentrato nella provincia di Roma,nella quale avvengono circa il 76% del numero di compravendite del territorio regionale. Il trend positivo, che si evidenzia a livello provinciale nel corso dei sei anni, ricalca sostanzialmente la dinamica regionale; in particolare, si registra una crescita continua e consistente nell’arco di tempo preso in considerazione nel resto della provincia per l’intera regione. La provincia di Roma si conferma leader in termini di IMI (nel 2005 si è attestata oltre il 3,8%), ma anche la provincia di Viterbo registra un IMI superiore a quello nazionale. Per ciò che concerne i capoluoghi, Roma, il cui IMI segue di pari passo l’andamento regionale (3,15%) ha riportato nel 2005 un incremento delle compravendite pari al 5% circa, ma il dato interessante riguarda le città di Viterbo (+23% di NTN rispetto al 2004) e di Rieti (+17%) che superano la capitale registrando un’IMI rispettivamente del 4% e del 3,7%. Infine, nell’edilizia di pregio vi è da segnalare la provincia di Rieti che continua a mostrare costanti tassi di crescita dal 2001, ma la performance migliore nel 2005 la registra la provincia di Viterbo che aumenta del 21% le compravendite del 2004. Anche la provincia di Roma registra il suo dato migliore dal 2000 e in definitiva, quattro delle cinque province laziali, registrano un IMI superiore alla media nazionale. Composizione percentuale del NTN della Regione Lazio nell’anno 2005 Viterbo 6,98% Frosinone 4,99% Latina 8,77% Rieti 3,29% Roma 75,96% 129 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 170 160 150 numero indice 140 130 120 110 100 90 2000 2001 2002 FR LT 2003 RI RM 2004 VT 2005 Lazio Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto provincia nel periodo 2000/2005 180 170 160 numero indice 150 140 130 120 110 100 90 2000 2001 FR 2002 LT 2003 RI RM 2004 VT 2005 Lazio 130 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 300 260 numero indice 220 180 140 100 60 2000 2001 2002 FR LT 2003 RI 2004 RM VT 2005 Lazio IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 FR 131 2002 LT 2003 RI RM 2004 VT Lazio 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 FR 2002 LT 2003 RI RM 2004 VT 2005 Lazio IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 FR 2002 LT 2003 RI RM 2004 VT 2005 Lazio 132 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Lazio Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Lazio 133 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO Il mercato TERZIARIO Nel settore terziario, la concentrazione del numero di compravendite nella sola provincia di Roma è ancora più marcata (l’86% circa nel 2005). Il trend a livello provinciale ricalca sostanzialmente l’andamento tendenziale altalenante dell’intera regione nel corso dei sei anni: in particolare, nel corso del 2005 si assiste ad un incremento generalizzato, con la provincia di Viterbo che supera la quota del 7% in termini di IMI, registrata nella provincia di Rieti nel 2004 (nel 2005 scende al 4,4%); fa eccezione la provincia di Frosinone che registra il suo dato peggiore dal 2001 in termini di IMI. Composizione percentuale del NTN della Regione Lazio nell’anno 2005 Viterbo 4,48% Frosinone 2,04% latina 5,60% Rieti 2,30% Roma 85,59% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 340 290 numero indice 240 190 140 90 40 2000 FR 2001 2002 2003 2004 LT RI RM VT 2005 Lazio 134 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 10,00% 9,00% 8,00% 7,00% IMI 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 2001 FR LT 2002 2003 2004 2005 RI RM VT Lazio Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Lazio 135 Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Lazio RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO Il mercato COMMERCIALE Anche il settore commerciale ricalca sostanzialmente quanto detto in precedenza: vi è una sostanziale omogeneità tra trend regionale e delle singole province, fa eccezione quella di Rieti che registra un trend disomogeneo rispetto alla regione, si pensi che in questa provincia a differenza di tutte le altre, nel 2002 si è registrato un dato in flessione, mentre sia a livello regionale che nazionale il 2002 è stato l’anno di incrementi notevoli. Nel 2005 si sono verificati incrementi per tre delle cinque province, con la sola provincia di Roma che supera in termini di IMI il dato nazionale. Composizione percentuale del NTN della Regione Lazio nell’anno 2005 Viterbo 5,16% Frosinone 5,19% latina 8,77% Rieti 2,43% Roma 78,44% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 180 160 numero indice 140 120 100 80 60 2000 FR 2001 2002 2003 2004 LT RI RM VT 2005 Lazio 136 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 FR LT 2002 2003 2004 2005 RI RM VT Lazio Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Lazio 137 Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Lazio RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO Il mercato PRODUTTIVO Nel settore produttivo, la quota del numero di compravendite nella provincia di Roma si conferma superiore al 59%. Nel corso dei sei anni, vi è una sostanziale omogeneità tra gli andamenti delle singole province rispetto al trend regionale; in particolare, nel 2005, va segnalata la provincia di Roma che raddoppia le compravendite del 2000 e la provincia di Frosinone che registra la migliore performance dal 2000. Tutte e due registrano in termini di IMI un dato intorno al 3% che pur essendo inferiore (seppur di poco) alla media nazionale, distano più di un punto percentuale dalla provincia di Latina che è in terza posizione in termini di IMI nella regione Lazio. Composizione percentuale del NTN della Regione Lazio nell’anno 2005 Viterbo 8,32% Frosinone 17,51% Roma 59,82% latina 11,45% Rieti 2,89% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 190 170 numero indice 150 130 110 90 70 50 30 2000 FR 2001 2002 2003 2004 LT RI RM VT 2005 Lazio 138 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LAZIO IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 FR LT 2002 2003 2004 2005 RI RM VT Lazio Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Lazio 139 Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Lazio RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA 3.6 LIGURIA La regione Liguria, mostra come generalmente le altre regioni italiane, un andamento altalenante delle compravendite nell’arco del quinquennio, facendo registrare nel 2005 una crescita su due dei quattro settori (commerciale e produttivo) che superano la media nazionale, mentre il settore terziario e il residenziale registrano delle flessioni, che riguardo al numero di compravendite degli uffici, raggiunge il -17%; per il settore residenziale dopo la notevole crescita dall’anno 2000 al 2002, la flessione del 2003 e la ripresa nel 2004, nel 2005 si registra un’ulteriore flessione (-7%). Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni nella regione Liguria (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 1.036.797 1.044.465 1.053.377 1.062.349 1.070.381 1.079.624 NTN 25.541,05 25.522,80 28.881,23 27.076,90 28.925,73 26.881,85 IMI 2,46% 2,44% 2,74% 2,55% 2,70% 2,49% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 11.106 11.296 11.631 11.854 12.046 12.282 NTN 367,88 386,16 552,95 444,23 626,55 518,71 IMI 3,31% 3,42% 4,75% 3,75% 5,20% 4,22% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 76.499 76.651 77.547 77.947 78.276 78.766 NTN 1.304,15 1.440,68 1.592,98 1.430,52 1.593,75 1.732,99 IMI 1,70% 1,88% 2,05% 1,84% 2,04% 2,20% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Regione Liguria TERZIARIO Regione Liguria COMMERCIALE Regione Liguria stock PRODUTTIVO Regione Liguria stock 7.765 7.969 10.520 11.047 11.396 11.656 NTN 354,35 343,70 406,27 331,04 420,78 434,47 IMI 4,56% 4,31% 3,86% 3,00% 3,69% 3,73% 140 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA Il mercato RESIDENZIALE Come si può constatare nel grafico sottostante, più del 48% delle compravendite nel 2005 sono state assorbite dalla provincia di Genova. Analizzando il numero indice NTN per capoluoghi, si evince che è Imperia la città che ha avuto nell’arco dei sei anni il mercato più vivace, tuttavia, l’IMI risulta inferiore a tutte le altre città capoluogo. Genova risulta delle quattro città la più depressa nel 2005 registrando il dato peggiore dal 2000. Per quanto riguarda il resto provincia, il miglior dato è registrato da La Spezia che ha aumentato le compravendite del 2004 (+5,1%), mentre è Imperia quella che nell’arco di tempo preso in considerazione ha avuto il mercato più vivace (attestandosi negli ultimi tre anni al primo posto in termini di IMI) pur registrando nel 2005 una flessione del 5,2%. L’edilizia residenziale di pregio, mostra un andamento generalizzato con la distinzione della provincia di La Spezia che denota una crescita fino al 2002 per poi calare nel 2003 e nel 2004, ma nel 2005 registra la migliore performance registrando oltre al suo miglior dato dal 2000, una crescita di compravendite del 64,6% rispetto al 2004. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Liguria nell’anno 2005 Savona 22,54% La Spezia 12,28% Imperia 17,09% 141 Genova 48,10% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 80 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 130 125 120 numero indice 115 110 105 100 95 90 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria 142 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 200 180 numero indice 160 140 120 100 80 60 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 GE 143 2002 IM 2003 SP 2004 SV Liguria 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 2002 GE IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 3,00% IMI IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria 144 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Liguria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Liguria 145 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA Il mercato TERZIARIO Per quanto riguarda gli uffici, la provincia di Genova assorbe circa il 74% dell’intero mercato. Il numero indice NTN mostra un andamento generalmente altalenante, confermato anche nel 2005, infatti tutte le province registrano un calo di compravendite che risulta notevole nella provincia di Savona (-54% rispetto al 2004), anche se in termini assoluti, si passa da 66,16 NTN per il 2004 a 30,44 nel 2005. Di tutte le province, l’unica che registra nel 2005 un indice IMI superiore alla media nazionale è Genova, mentre la provincia di Savona registra l’indice più basso dal 2000. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Liguria nell’anno 2005 La Spezia 13,46% Savona 5,87% Imperia 6,42% Genova 74,25% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 220 200 180 numero indice 160 140 120 100 80 60 40 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria 146 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 8,00% 7,00% 6,00% IMI 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Liguria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Liguria 147 2005 Liguria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA Il mercato COMMERCIALE Anche il settore commerciale, conferma la concentrazione del mercato nella provincia di Genova. Il mercato che desta maggiore interesse è proprio quello di Genova che registra valori sempre superiori al 2000 con un picco nel 2004 ed un ulteriore crescita nel 2005, che la colloca al di sopra della media nazionale in termini di IMI. Grandi sono gli incrementi percentuali delle province di Imperia che registra un incremento di compravendite rispetto al 2004 del 33% e Savona che con l’incremento del 26% registra il suo dato migliore dal 2000. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Liguria nell’anno 2005 Savona 19,70% La Spezia 12,49% Imperia 9,89% Genova 57,92% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 140 130 numero indice 120 110 100 90 80 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria 148 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 GE 2001 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Liguria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Liguria 149 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA Il mercato PRODUTTIVO Il mercato degli immobili a destinazione produttiva, nella Liguria, risulta uno tra i più vivaci tra le regioni italiane e supera la media nazionale in termini di IMI su 5 dei 6 anni presi in considerazione. Nel 2005 la provincia che ha registrato una flessione consistente è stata Imperia che perde il 61% di compravendite rispetto all’anno precedente e ottiene un indice IMI dell’1,3%(il più basso dal 2001) perdendo circa due punti percentuali rispetto al 2004. Il dato della provincia di Genova, risulta stabile nei sei anni e l’IMI supera notevolmente la media Regionale stabilendosi tra le province d’Italia con il mercato più attivo. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Liguria nell’anno 2005 Savona 20,40% La Spezia 18,96% Imperia 4,88% Genova 55,76% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 380 330 numero indice 280 230 180 130 80 30 2000 2001 GE 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria 150 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LIGURIA IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 8,00% 7,00% 6,00% IMI 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 GE 2001 2002 IM 2003 SP 2004 SV 2005 Liguria Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Liguria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Liguria 151 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA 3.7 LOMBARDIA La regione Lombardia segue il trend nazionale: nel corso dei sei anni, all’incremento costante in termini di stock non segue una corrispondente crescita del numero di transazioni normalizzate (NTN). Solo nel 2004, confermato anche dai dati del 2005, si assiste ad una ripresa generalizzata in tutti i settori (dopo i cali del 2003), sia in termini di IMI che di NTN. Inoltre, la Lombardia con la sua leadership nei quattro mercati in analisi, registra delle quote di NTN con valori rilevanti se rapportate all’intero territorio nazionale (si passa dal 20,8% del mercato residenziale, al 28,4% del mercato produttivo); si segnala, infine un tasso di dinamicità del mercato (IMI) che si mantiene costantemente sopra la media nazionale in tutti i settori. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Lombardia (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 4.303.373 4.409.597 4.502.001 4.602.434 4.718.928 4.833.634 NTN 140.614,7 137.202,3 153.271,2 156.792,6 164.079,6 173.959,9 IMI 3,27% 3,11% 3,40% 3,41% 3,48% 3,60% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 95.765 100.832 105.146 110.937 115.183 120.470 NTN 3.781,53 4.464,72 7.407,54 4.948,39 5.343,01 5.567,71 IMI 3,95% 4,43% 7,05% 4,46% 4,64% 4,62% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 359.665 368.715 376.508 382.681 388.366 394.204 NTN 11.177,20 10.814,90 13.249,50 11.048,49 11.636,13 11.814,75 IMI 3,11% 2,93% 3,52% 2,89% 3,00% 3,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 71.016 76.267 89.905 96.326 101.729 108.194 NTN 3.300,12 3.678,88 5.373,56 3.917,11 4.446,51 4.927,52 IMI 4,65% 4,82% 5,98% 4,07% 4,37% 4,55% Regione Lombardia TERZIARIO Regione Lombardia stock COMMERCIALE Regione Lombardia stock PRODUTTIVO Regione Lombardia stock 152 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA Il mercato RESIDENZIALE Nel mercato residenziale, vi è da segnalare che la sola provincia di Milano registra una quota di numero di transazioni normalizzate (NTN) pari al 42% dell’intero territorio regionale; dall’analisi dei dati a livello provinciale, si registra nei sei anni un trend sostanzialmente similare, ovvero un andamento tendenziale positivo (sia in termini di NTN che di IMI) in tutte le province. Nell’ambito dei capoluoghi, la città di Milano registra per il secondo anno di seguito un dato peggiore al 2000, d’altro canto, di tutti i capoluoghi, solamente Brescia, Mantova e Pavia registrano un IMI inferiore alla media nazionale. Per i comuni diversi dal capoluogo, si registra un trend positivo per tutte le province, registrando il dato migliore proprio nel 2005. Per quanto riguarda, infine, l’edilizia di pregio, le tre province che si attestano sopra la media nazionale (in termini di IMI) sono Bergamo, Lodi e Pavia, mentre la media regionale per la prima volta nell’arco dei sei anni registra un dato inferiore a quello medio nazionale. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Lombardia nell’anno 2005 Mantova 3,49% Pavia 5,84% Sondrio 1,66% Varese 8,50% Bergamo 11,39% Brescia 11,93% Milano 42,07% Como 6,00% Lecco Lodi 3,24% 2,54% 153 Cremona 3,35% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 170 160 150 numero indice 140 130 120 110 100 90 80 70 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia 154 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 460 410 360 numero indice 310 260 210 160 110 60 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BG 155 BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia 156 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Lombardia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Lombardia 157 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA Il mercato TERZIARIO Anche nel mercato terziario si registra, in termini di NTN, una netta concentrazione nella provincia di Milano, con una percentuale che si attesta al 51,7%. Il trend (in termini di NTN) risulta disomogeneo in tutte le province, ma denota un’ulteriore crescita del 4,2%, a livello regionale, rispetto al 2004 In termini di IMI la provincia di Brescia nel 2005 registra un dato molto interessante, arrivando al 6% (media nazionale 4,31%), di contro la provincia di Lodi, che nel 2004 registrava il dato migliore della regione, registra nel 2005 una flessione congrua (-2,06%) ottenendo il suo dato peggiore dal 2000 e attestandosi al penultimo posto all’interno della regione. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Lombardia nell’anno 2005 Mantova 3,69% Pavia 2,69% Sondrio 0,63% Varese 6,94% Bergamo 9,57% Brescia 14,37% Milano 51,70% Como 4,00% Cremona 2,98% Lecco Lodi 2,26% 1,19% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 320 numero indice 270 220 170 120 70 2000 BG 2001 BS CO 2002 CR LC 2003 LO MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia 158 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 10,00% 8,00% IMI 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% 2000 BG 2001 BS CO 2002 CR LC LO Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Lombardia 159 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Lombardia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA Il mercato COMMERCIALE Nel mercato commerciale, la provincia di Milano, registra più della metà del numero di transazioni normalizzato dell’intero territorio regionale. Nel 2005, il tasso di variazione dell’intera regione segnala un trend leggermente al rialzo (+1,5%), mentre le singole province denotano un andamento variegato con incrementi superiori al 16% (Bergamo e Lodi) e flessioni fino al -15,2% (Cremona); In termini di IMI non si registrano nel 2005 delle variazioni consistenti rispetto al 2004, sommariamente l’intensità del mercato non raggiunge scostamenti superiori allo 0,45% sia in aumento che in diminuzione. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Lombardia nell’anno 2005 Mantova 3,15% Pavia 3,72% Sondrio 1,06% Varese 6,48% Bergamo 10,92% Brescia 12,52% Milano 50,87% Como 4,35% Cremona 2,61% Lecco 2,63% Lodi 1,70% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 140 130 120 numero indice 110 100 90 80 70 60 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia 160 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Lombardia 161 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Lombardia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA Il mercato PRODUTTIVO Nel settore produttivo, il livello di concentrazione della provincia di Milano (in termini di NTN) è meno marcato rispetto agli altri mercati: si attesta, infatti al 33,75%; tutte le province seguono il trend crescente che si registra a livello regionale nel 2005, confermando il dato in crescita del 2004, con punte massime del 31,2% a Lecco, del 25% a Cremona e del 21,4% a Pavia che continua l’ascesa dell’anno precedente. Bergamo è la provincia più vivace della Lombardia con il tasso di IMI più elevato nel 2004 e nel 2005 (5,92%); segue la provincia di Milano che migliora i dati del 2004 (5,37%) e sommariamente tutta la regione, ad eccezione delle province di Mantova e Sondrio, registra dati di IMI superiori alla media Nazionale. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Lombardia nell’anno 2005 Pavia Mantova 5,18% 2,35% Sondrio 1,59% Varese 10,97% Bergamo 15,81% Milano 33,75% Brescia 15,99% Lodi 1,93% Lecco 4,15% Como Cremona 5,55% 2,73% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 260 240 220 numero indice 200 180 160 140 120 100 80 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia 162 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – LOMBARDIA IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 10,00% 9,00% 8,00% 7,00% IMI 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BG BS 2001 CO CR 2002 LC LO Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Lombardia 163 2003 MI MN 2004 PV SO 2005 VA Lombardia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Lombardia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA 3.8 MARCHE e UMBRIA Nelle regioni Marche e Umbria, a fronte di una continua crescita dello stock nel corso dei sei anni, si assiste, dopo la scarsa ripresa del 2004, ad un ulteriore incremento nel 2005 del NTN in tutti i mercati oggetto di analisi. Particolarmente rilevante è la crescita rilevata per il settore produttivo nella regione Umbria (+80%). Anche il mercato del settore terziario registra incrementi superiori al 10%, mentre il mercato residenziale è cresciuto in misura più contenuta. Si segnala, infine che l’intensità del mercato (IMI) ricalca, a grandi linee, il dato medio nazionale in entrambe le regioni: l’unico gap, che però è in notevole diminuzione, si registra nel settore produttivo della regione Umbria, con un +2,48% (media nazionale +3,12%), la differenza era del 1,39% nel 2004. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni nella regione Marche (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Regione Marche stock 676.335 686.833 699.150 712.995 726.883 742.235 NTN 17.645,10 17.216,09 19.704,61 19.610,35 20.628,02 21.467,05 IMI 2,61% 2,51% 2,82% 2,75% 2,84% 2,89% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 11.789 12.173 12.682 12.682 14.025 14.611 NTN 381,09 560,74 1.093,65 464,01 471,26 522,81 IMI 3,23% 4,61% 8,62% 3,44% 3,36% 3,58% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 79.578 79.918 80.768 81.679 82.269 82.910 NTN 1.524,88 1.579,95 2.065,09 1.575,12 1.543,10 1.630,88 IMI 1,92% 1,98% 2,56% 1,93% 1,88% 1,97% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 19.731 20.445 22.432 23.390 24.239 24.867 NTN 700,06 760,03 963,45 659,28 771,09 803,68 IMI 3,55% 3,72% 4,29% 2,82% 3,18% 3,23% TERZIARIO Regione Marche COMMERCIALE Regione Marche stock PRODUTTIVO Regione Marche 164 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni nella regione Umbria (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 384.552 389.670 396.924 404.493 411.647 419.221 NTN 8.569,42 8.368,27 10.566,48 10.263,02 10.716,82 11.089,89 IMI 2,23% 2,15% 2,66% 2,54% 2,60% 2,65% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 7.676 7.960 8.337 8.816 9.161 9.628 NTN 244,19 289,01 537,09 320,69 350,75 394,77 IMI 3,18% 3,63% 6,44% 3,64% 3,83% 4,10% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 41.615 41.854 42.388 43.001 43.436 44.048 NTN 763,09 711,47 1.003,48 749,15 804,09 917,09 IMI 1,83% 1,70% 2,37% 1,74% 1,85% 2,08% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Regione Umbria TERZIARIO Regione Umbria COMMERCIALE Regione Umbria PRODUTTIVO Regione Umbria stock 6.809 7.038 8.961 9.355 9.651 9.898 NTN 177,86 149,89 257,92 184,31 181,18 245,75 IMI 2,61% 2,13% 2,88% 1,97% 1,88% 2,48% Il mercato RESIDENZIALE Nel mercato residenziale, il trend positivo che si evidenzia a livello provinciale nel corso dei sei anni oggetto di analisi, ricalca sostanzialmente la dinamica regionale; in particolare, continua la crescita generalizzata già evidenziata nel corso del 2004. L’andamento positivo delle due regioni è confermato dalla provincia di Ancona che ha registrato il maggior incremento di compravendite (+8,9%) rispetto al 2004 ottenendo il miglior dato di NTN dal 2000 e conseguendo, per la seconda volta nel corso dei sei anni, un valore dell’IMI sopra al 3%. L’unica nota dolente è registrata dalla provincia di Pesaro che dopo la performance del 2004 (+11,8%), nel 2005 registra una flessione dell’1,7%, mantenendo tuttavia la leadership per quel che concerne l’IMI (3,31%). Per quanto riguarda i capoluoghi, c’è da segnalare la prima flessione (-14,8% di NTN) nel corso dei sei anni di Ascoli Piceno e la crescita seppur lieve di Pesaro, che peraltro nei comuni del “resto provincia” registra una flessione (-5,8%) che risulta essere l’unica flessione per Marche ed Umbria. Infine, l’edilizia di pregio ha fatto registrare tendenze piuttosto simili: alla crescita costante di Perugia, si aggiunge la ripresa della provincia di Ascoli Piceno che registra la migliore crescita nell’ambito delle due regioni nel periodo in analisi. La provincia di Macerata è quella che registra l’incremento maggiore di NTN (+63,2%), ma l’esiguo numero di compravendite rende ridondante l’incremento (+15,5% di NTN nel corso del 2005), mentre l’unica provincia che registra una flessione è Pesaro che dal 2000 perde più del 45% di compravendite, arrivando ad occupare l’ultima posizione in termini di IMI. 165 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Composizione percentuale del NTN delle Regioni Marche e Umbria nell’anno 2005 Pesaro 28,03% Terni 27,30% Macerata 17,67% Ancona 32,36% Ascoli Piceno 21,94% Perugia 72,70% Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 180 170 160 numero indice 150 140 130 120 110 100 90 80 2000 2001 AN AP 2002 MC PS 2003 Marche 2004 PG TR 2005 Umbria 166 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto provincia nel periodo 2000/2005 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 2000 2001 AN 2002 AP MC 2003 PS Marche 2004 PG TR 2005 Umbria NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 250 230 210 numero indice 190 170 150 130 110 90 70 50 2000 2001 AN 167 2002 AP MC 2003 PS Marche 2004 PG TR 2005 Umbria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AN AP 2002 MC 2003 PS Marche 2004 PG 2005 TR Umbria IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 3,00% IMI IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AN 2002 AP MC 2003 PS Marche 2004 PG TR 2005 Umbria 168 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AN 2002 AP MC 2003 PS Marche 2004 PG TR Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nelle Regioni Marche e Umbria 169 2005 Umbria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nelle Regioni Marche e Umbria Il mercato TERZIARIO Nel mercato terziario, dopo una sostanziale omogeneità di direzione degli andamenti tra le province delle due regioni, nel 2005 si registra una pronunciata differenziazione, in particolare si evidenzia il grande incremento di NTN nella provincia di Terni (+125,3%) e seppur in maniera inferiore quello della provincia di Ascoli Piceno (+51,4%), mentre nelle altre province l'andamento risulta abbastanza stazionario se non proprio negativo rispetto all’anno precedente (la flessione maggiore è registrata da Perugia che perde l’11,6%). In termini di IMI la provincia di Terni registra un indice del 6,24%, notevolmente superiore alla media nazionale, e soprattutto passa dalla penultima alla prima posizione registrando una differenza dalla seconda di 2,27 punti percentuali. Composizione percentuale dell’NTN delle Marche e Umbria nell’anno 2005 Macerata 24,88% Terni 35,29% Ancona 33,42% Ascoli Piceno 17,04% Pesaro 24,66% Perugia 64,71% 170 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 370 320 numero indice 270 220 170 120 70 2000 AN 2001 AP 2002 MC PS 2003 Marche 2004 PG 2005 TR Umbria IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 10,00% 8,00% IMI 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% 2000 AN 171 2001 AP 2002 MC PS 2003 Marche 2004 PG 2005 TR Umbria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Marche e Umbria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Marche e Umbria Il mercato COMMERCIALE Nel mercato commerciale, si continua a registrare un andamento simile tra media regionale e singole province nel corso dei sei anni; l’unica provincia che registra un andamento diverso è quello di Macerata che registra un continuo calo di compravendite dal 2003, arrivando nel 2005 a registrare meno compravendite del 2000, e altresì registrando un IMI inferiore all’1,5%. Composizione percentuale del NTN delle Regioni Marche e Umbria nell’anno 2005 Terni 19,98% Pesaro 21,37% Macerata 16,02% Ancona 35,73% Ascoli Piceno 26,88% Perugia 80,02% 172 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 160 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 80 70 2000 AN 2001 AP 2002 MC PS 2003 Marche 2004 PG 2005 TR Umbria IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AN 173 2001 AP 2002 MC PS 2003 Marche 2004 PG 2005 TR Umbria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Marche e Umbria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Marche e Umbria Il mercato PRODUTTIVO Di tutti i mercati, il produttivo è quello in cui l’andamento delle singole province nel 2005 è completamente dissimile tra provincia e provincia. Si segnala il notevole incremento di NTN nella provincia di Perugia (+54,8%) e il brusco calo di Macerata (-20,1%). Per quanto riguarda l’IMI, si distingue la provincia di Ancona che detiene la leadership con il 4,38%, seguita da quella di Pesaro con il 3,64%, insieme sono le uniche due province che superano la media nazionale. Composizione percentuale del NTN nelle Regioni Marche e Umbria nell’anno 2005 Terni 17,60% Pesaro 34,62% Ancona 29,10% Macerata 17,24% Ascoli Piceno 19,05% Perugia 82,40% 174 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 170 numero indice 150 130 110 90 70 2000 AN 2001 AP 2002 MC PS 2003 Marche 2004 PG 2005 TR Umbria IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 AN 175 2001 AP 2002 MC PS 2003 Marche 2004 PG 2005 TR Umbria RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – MARCHE E UMBRIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Marche e Umbria Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Marche e Umbria 176 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA 3.9 PUGLIA e BASILICATA Nelle Regioni Puglia e Basilicata, dai dati in tabella, risulta che nel corso dei sei anni, a fronte di una costante (seppur modesta) crescita del numero di stock in tutti i settori, segue un corrispondente incremento del numero di compravendite (NTN). Le dimensioni dei mercati espresse in termini di NTN sono cresciute in entrambe le regioni. Soprattutto in Puglia i dati della crescita sono netti. L’unico settore che stenta è quello commerciale in Basilicata che vede una riduzione di circa il 2,6% per l’intero periodo. Di tutti i mercati, il produttivo è quello che per l’intero periodo 2000-2005 mostra incrementi più elevati (74,8%) in Puglia e (141%) in Basilicata. Nell’ultimo anno (2005-2004) incrementi più elevati si registrano ancora dal settore produttivo, seguito da quello residenziale, mentre il mercato commerciale registra aumenti sopra il 10% in Puglia e decrementi superiori al 14% in Basilicata. I tassi di intensità del mercato (IMI) hanno fatto registrare nel 2005 percentuali ben al di sotto della media nazionale, con gap significativi nella Regione Basilicata, dove fa eccezione il mercato terziario che registra una quota pari al 5,1% (media nazionale 4,31%). Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Puglia (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 2.031.206 2.046.143 2.061.000 2.074.049 2.088.925 2.106.023 NTN 39.869,65 39.556,95 45.055,96 43.632,58 45.901,04 46.751,96 IMI 1,96% 1,93% 2,19% 2,10% 2,20% 2,22% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Regione Puglia TERZIARIO Regione Puglia stock 17.067 17.707 18.619 19.454 20.352 21.212 NTN 422,63 534,83 776,19 594,78 759,69 738,84 IMI 2,48% 3,02% 4,17% 3,06% 3,73% 3,48% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 149.562 153.100 157.485 161.321 165.381 169.359 NTN 2.486,08 2.528,60 3.024,51 2.833,55 2.972,54 3.271,44 IMI 1,66% 1,65% 1,92% 1,76% 1,80% 1,93% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 18.783 19.303 21.236 22.298 23.245 24.314 NTN 494,77 583,25 638,81 470,76 603,76 653,5 IMI 2,63% 3,02% 3,01% 2,11% 2,60% 2,69% COMMERCIALE Regione Puglia PRODUTTIVO Regione Puglia 177 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Basilicata (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 298.760 303.068 306.642 309.454 312.530 315.563 NTN 4.894,47 4.594,97 5.333,99 5.229,96 5.002,81 5.503,86 IMI 1,64% 1,52% 1,74% 1,69% 1,60% 1,74% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 1.473 1.626 1.806 1.974 2.037 2.208 NTN 71,41 77,65 143,28 81,17 112,27 112,56 IMI 4,85% 4,78% 7,93% 4,11% 5,51% 5,10% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 21.979 22.590 23.147 23.659 24.257 24.818 NTN 338,17 316,38 401,36 332,27 384,25 329,48 IMI 1,54% 1,40% 1,73% 1,40% 1,58% 1,33% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 2.912 3.015 3.274 3.418 3.677 3.787 NTN 32,45 33,10 50,21 36,08 46,37 78,24 IMI 1,11% 1,10% 1,53% 1,06% 1,26% 2,07% Regione Basilicata TERZIARIO Regione Basilicata COMMERCIALE Regione Basilicata PRODUTTIVO Regione Basilicata Il mercato RESIDENZIALE Nel mercato residenziale si evidenziano fenomeni di concentrazione delle compravendite in entrambe le Regioni (Bari è al 39,56%, Potenza al 57,47%). Il trend positivo che si evidenzia a livello provinciale nel corso nel corso dei sei anni, ricalca sostanzialmente la dinamica regionale, con Bari che si conferma anche nel 2005 la provincia con la più elevata intensità di mercato (2,44%). A livello di capoluoghi, vi è da segnalare la conferma della crescita di Brindisi che incrementa, in termini di NTN, il valore massimo raggiunto nel 2004, con un aumento del 14,5% circa e del 62,8% rispetto al 2000. Anche la provincia di Lecce segue sommariamente la scia di Brindisi registrando negli ultimi due anni un aumento complessivo delle compravendite del 46,4%. A livello resto provincia si distingue la provincia di Taranto che registra dal 2002 incrementi sempre superiori alle altre province. Anche quest’anno c’è da segnalare la provincia di Potenza, per quanto concerne l’edilizia di pregio, ma a differenza degli anni precedenti quando era la provincia con la maggiore vivacità del mercato, il 2005 l’ha vista come la provincia più depressa (dopo Lecce che nell’arco dei sei anni non ha mai raggiunto un IMI del 1%), un dato estremamente significativo é denotato dall’IMI che è scesa all’1% (dato peggiore di tutto il periodo preso in esame) e dall’NTN che registra valori simili al 2000. 178 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Composizione percentuale del NTN delle Regioni Puglia e Basilicata nell’anno 2005 Taranto 15,32% Lecce 17,87% Bari 39,56% Foggia 17,40% Brindisi 9,84% Potenza 57,47% Matera 42,53% Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 160 numero indice 140 120 100 80 60 2000 BA 179 2001 BR 2002 FG LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 2000 BA 2001 BR 2002 FG LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 450 400 350 numero indice 300 250 200 150 100 50 2000 BA 2001 BR 2002 FG LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata 180 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BA 2001 BR FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BA 181 2001 BR FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BA 2001 BR FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nelle Regioni Puglia e Basilicata 182 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nelle Regioni Puglia e Basilicata Il mercato TERZIARIO Nel mercato terziario, la concentrazione del numero di compravendite assume caratteri sempre più marcati in Puglia: Bari si attesta al 49,8%, mentre Potenza perde una bella fetta di mercato (era del 75,4% nel 2004), assorbita da Matera, che nel 2005 la supera in percentuale. Nel 2005 come accennato in precedenza è la provincia di Matera che raddoppia il NTN dell’anno precedente, addirittura superando in termini di IMI la provincia di Potenza che dal 2002 deteneva la leadership delle due regioni. In Puglia l’incremento maggiore nell’intero periodo considerato è conseguito dalla provincia di Foggia seguita da quella di Brindisi. Composizione percentuale del NTN delle Regioni Puglia e Basilicata nell’anno 2005 Brindisi 19,26% Taranto 3,52% Potenza 49,48% Lecce 19,82% Bari 49,81% Foggia 7,58% 183 Matera 50,52% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 490 440 390 numero indice 340 290 240 190 140 90 40 2000 BA 2001 BR FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 9,00% 8,00% 7,00% 6,00% IMI 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BA 2001 BR FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata 184 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Puglia e Basilicata Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Puglia e Basilicata Il mercato COMMERCIALE Nel mercato commerciale, la provincia di Bari e Potenza assorbono una quota consistente del mercato delle compravendite (rispettivamente il 42,93% e il 64,79%). L’andamento tendenziale positivo a livello regionale si riflette nelle singole province pugliesi, mentre l’andamento della Basilicata subisce una battuta d’arresto dopo il recupero del 2004. La provincia che nel 2005 ha riscosso più interesse è stata Foggia, con un incremento del 28% rispetto all’anno precedente, che la porta ad ottenere per il 2005 l’indice IMI più elevato tra le due regioni. Per la provincia di Bari, il mercato rimane abbastanza stabile oscillando negli ultimi quattro anni tra le 1.337 e 1.438 NTN, registrando un indice IMI per tutti e sei gli anni superiore al 2%. Composizione percentuale del NTN delle Regioni Puglia e Basilicata nell’anno 2005 Taranto 11,24% Lecce 17,10% Potenza 64,79% Foggia 19,28% Bari 42,93% Brindisi 9,44% 185 Matera 35,21% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 160 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 80 70 2000 BA 2001 BR FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BA 2001 BR FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata 186 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Puglia e Basilicata Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Puglia e Basilicata Il mercato PRODUTTIVO Nel mercato produttivo, come nel residenziale e commerciale, si nota la netta concentrazione del NTN nelle province di Bari e di Potenza, denotando una certa omogeneità degli andamenti provinciali rispetto alla media regionale; vi è da segnalare, inoltre, l’inversione di tendenza, gia delineata nel 2004 e confermata nel 2005, della provincia di Foggia che, dopo i continui cali verificatisi dal 2002, nel 2005, insieme alla provincia di Bari, ha superato in termini di IMI la media nazionale. In Basilicata il 2005 è stato l’anno di maggiore vivacità per tutte e due le province che arrivano a superare il doppio delle compravendite del 2000 attestando l’indice IMI sopra al 2%; c’è da dire altresì che il numero di compravendite delle due province è molto limitato, basti pensare che la provincia di Potenza registra nel 2005 solamente 54,24 NTN, mentre quella di Matera arriva appena a 24. Composizione percentuale del NTN delle Regioni Puglia e Basilicata nell’anno 2005 Lecce 10,83% Taranto 6,35% Foggia 21,52% Matera 30,67% Potenza 69,33% Brindisi 8,39% 187 Bari 52,91% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 300 numero indice 250 200 150 100 50 2000 BA BR 2001 FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BA BR 2001 FG 2002 LE 2003 TA Puglia 2004 MT 2005 PZ Basilicata 188 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PUGLIA E BASILICATA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Puglia e Basilicata 189 Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Puglia e Basilicata RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA 3.10 SARDEGNA La Sardegna mostra un trend che non si discosta dall’andamento nazionale: ad una continua (anche se modesta) ascesa dei valori di stock in tutti i mercati nei sei anni considerati, non è seguito un corrispondente incremento delle quote di NTN, nel 2005, dopo la ripresa del 2004, si notano dei buoni segnali di incremento su tre dei quattro mercati; fa eccezione il mercato produttivo che registra una flessione superiore al 5%. Il mercato residenziale registra il suo miglior dato nel periodo in analisi, incrementando le compravendite rispetto all’anno precedente del 3,9%, analogamente, il mercato commerciale, come quello residenziale, registra il miglior dato nel 2005, incrementando le compravendite rispetto all’anno precedente del 10,7%. Il mercato terziario, invece, anche se tra tutti è quello che ha ottenuto l’incremento maggiore (13,4%), non registra il suo dato migliore che é ancor oggi quello del 2002; per contro, l’intensità del mercato (IMI) nel 2005 si attesta ancora su valori al di sotto della media nazionale. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Sardegna (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 205 743.062 761.565 778.420 792.642 806.537 823.067 NTN 16.714,23 16.443,46 18.292,92 18.427,93 19.991,62 20.767,12 IMI 2,25% 2,16% 2,35% 2,32% 2,48% 2,52% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 10.559 11.046 11.811 12.537 13.141 13.691 NTN 357,06 406,00 610,84 456,12 476,17 540,13 IMI 3,38% 3,68% 5,17% 3,64% 3,62% 3,95% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 57.786 59.193 60.826 62.229 63.500 65.245 NTN 933,64 888,11 1.227,79 1.146,34 1.218,55 1.348,85 IMI 1,62% 1,50% 2,02% 1,84% 1,92% 2,07% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 7.758 8.016 9.824 10.579 11.222 11.764 NTN 123,13 125,25 159,58 136,26 175,41 159,01 IMI 1,59% 1,56% 1,62% 1,29% 1,56% 1,35% Regione Sardegna stock TERZIARIO Regione Sardegna COMMERCIALE Regione Sardegna PRODUTTIVO Regione Sardegna 190 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA Il mercato RESIDENZIALE Nel mercato residenziale, le province di Sassari e Cagliari assorbono più dell’80% delle compravendite, espresse in numero delle transazioni normalizzate (NTN), a livello regionale registratesi nel 2005. Il trend delle singole province è in linea con l’andamento regionale: sia il NTN sia l’IMI, infatti, mostrano una crescita costante, seppur moderata. Tra tutte le province, quella che desta maggiore attenzione sul mercato residenziale è la provincia di Nuoro che registra incrementi sia per l’edilizia totale sia per quella di pregio. Infine, per quanto concerne esclusivamente il mercato di pregio, Sassari che da due anni è in leggera ripresa, conferma la leadership in termini di IMI, tuttavia il suo dato migliore rimane quello del 2000. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sardegna nell’anno 2005 Sassari 40,84% Cagliari 40,00% Oristano 5,57% Nuoro 13,60% Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 120 115 110 numero indice 105 100 95 90 85 80 75 70 2000 2001 CA 191 2002 NU 2003 OR 2004 SS Sardegna 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 140 135 130 numero indice 125 120 115 110 105 100 95 90 2000 2001 CA 2002 NU 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 220 200 180 numero indice 160 140 120 100 80 60 40 20 2000 2001 CA 2002 NU 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna 192 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% IMI 3,50% 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 2000 2001 2002 CA 2003 NU OR 2004 SS 2005 Sardegna IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 CA 193 2002 NU 2003 OR 2004 SS Sardegna 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 CA 2002 NU 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Sardegna 194 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Sardegna Il mercato TERZIARIO Nel mercato terziario, una quota rilevante (circa il 50%) del NTN, è concentrato nella provincia di Cagliari. Il trend a livello provinciale nel 2005 si mostra alquanto omogeneo con l’andamento regionale: fa eccezione la provincia di Oristano che registra una continua flessione passando da un IMI del 5,17% nel 2000 al 2,24% nel 2005. La provincia di Nuoro, dopo aver accorciato il gap nel 2004, supera di slancio la provincia di Sassari, attestandosi con un IMI del 5,13% al primo posto nell’ambito regionale. 195 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sardegna nell’anno 2005 Sassari 31,83% Oristano 4,44% Cagliari 49,46% Nuoro 14,27% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 250 numero indice 200 150 100 50 2000 2001 CA 2002 NU 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna 196 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 7,00% 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 CA 2001 2002 NU 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nel- Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella la Regione Sardegna Regione Sardegna 197 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA Il mercato COMMERCIALE Nel settore commerciale, la provincia di Cagliari assorbe quasi la metà delle transazioni (46,6%). L’andamento delle singole province segue sostanzialmente il trend regionale, verificatosi nel corso dei sei anni. Nel 2005 tutte le province registrano un andamento positivo, accorciando il gap degli anni precedenti, che si attesta sotto il punto percentuale in termini di IMI. Altresì ben due delle quattro province superano la media nazionale (nel 2004 era una sola). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sardegna nell’anno 2005 Sassari 36,25% Oristano 6,30% Cagliari 46,60% Nuoro 10,85% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 160,00 150,00 140,00 numero indice 130,00 120,00 110,00 100,00 90,00 80,00 70,00 2000 CA 2001 2002 NU 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna 198 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 CA 2001 2002 NU Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Sardegna 199 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Sardegna RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA Il mercato PRODUTTIVO Il mercato produttivo, a differenza del residenziale, terziario e commerciale, mostra una concentrazione (in termini di NTN) nella provincia di Sassari (40,5%), che però insieme a quella di Cagliari raggiunge come negli altri settori più del 77% dell’intera regione. Da segnalare la congrua flessione della provincia di Nuoro che nel 2005 perde circa il 54% di NTN rispetto al 2004, ma anche la provincia di Sassari nel 2005 ha segnato il passo, confermandosi tuttavia anche nel 2005 la provincia con la più alta dinamicità di mercato (1,7%). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sardegna nell’anno 2005 Sassari 40,56% Cagliari 36,79% Oristano 12,58% Nuoro 10,07% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 280 numero indice 230 180 130 80 30 2000 2001 CA 2002 NU 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna 200 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SARDEGNA IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 CA 2001 2002 NU Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Sardegna 201 2003 OR 2004 SS 2005 Sardegna Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Sardegna RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA 3.11 SICILIA La Sicilia ha fatto registrare nei sei anni oggetto di analisi, una crescita generalizzata (seppur lieve) in termini di stock; non può dirsi altrettanto del numero di transazioni normalizzate (NTN), che mostrano un andamento altalenante nei vari settori. Dopo il calo del 2004, i mercati residenziale, terziario e produttivo segnano degli incrementi congrui che vanno dal 7% del residenziale al 12,8% del terziario, mentre il settore produttivo recupera la forte flessione del 2004 portandosi ad un livello comunque più elevato rispetto al 2000 (+20% circa sul 2000). In ogni caso, dei quattro mercati in analisi, sono due quelli che ottengono quote di NTN che si attestano su valori discreti se rapportati all’intero territorio nazionale (8.4% per il mercato residenziale, 7,2% per il mercato commerciale). Si segnala, infine, un tasso di dinamicità del mercato (IMI) con valori ben al di sotto della media nazionale in tutti i mercati. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Sicilia (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 2.698.093 2.727.556 2.757.958 2.786.997 2.810.959 2.836.020 NTN 49.093,68 48.189,07 53.033,88 53.766,12 56.677,83 60.801,24 IMI 1,82% 1,77% 1,92% 1,93% 2,02% 2,14% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 20.607 21.376 22.411 23.337 23.955 24.581 NTN 490,23 557,90 808,29 734,47 698,63 788,36 IMI 2,38% 2,61% 3,61% 3,15% 2,92% 3,21% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 159.166 162.959 167.211 171.327 175.231 179.469 NTN 2.219,11 2.398,69 2.774,83 2.735,17 2.917,53 2.905,61 IMI 1,39% 1,47% 1,66% 1,60% 1,66% 1,62% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 16.445 17.355 19.260 20.531 21.214 21.929 NTN 266,64 232,50 275,07 249,51 193,71 320,24 IMI 1,62% 1,34% 1,43% 1,22% 0,91% 1,46% Regione Sicilia TERZIARIO Regione Sicilia COMMERCIALE Regione Sicilia PRODUTTIVO Regione Sicilia 202 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Il mercato RESIDENZIALE Nel mercato residenziale, le province di Palermo e Catania assorbono quasi la metà del numero di compravendite verificatesi nel 2005 (46,21%). In termini di NTN, il trend delle singole province rispecchia sostanzialmente l’andamento tendenziale positivo dell’intera Regione (+7.28%); nel 2005 tutte le province registrano dati, positivi; si va dall’incremento minimo di Catania (+4.62%) al massimo di Trapani (+13,44%). In termini di IMI nessuna delle province siciliane raggiunge il dato medio nazionale. Discorso simile per l’edilizia di pregio, con Caltanisetta, Messina e Ragusa che segnano il passo (in termini di NTN), ma per quanto riguarda l’IMI sono 4 le province che si attestano al di sotto della media nazionale. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sicilia nell’anno 2005 Siracusa 8,60% Trapani 9,01% Agrigento 8,15% Ragusa 7,54% Caltanissetta 5,15% Palermo 23,63% Catania 22,58% Enna 3,07% Messina 12,27% Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 170 160 150 numero indice 140 130 120 110 100 90 80 2000 AG 203 2001 CL CT 2002 EN 2003 ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 140 135 130 numero indice 125 120 115 110 105 100 95 90 2000 AG 2001 CL 2002 CT EN 2003 ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 280 260 240 numero indice 220 200 180 160 140 120 100 80 2000 AG 2001 CL CT 2002 EN 2003 ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia 204 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 2001 AG CL 2002 CT EN 2003 ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AG 205 2001 CL CT 2002 EN 2003 ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AG 2001 CL CT 2002 EN 2003 ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Sicilia 206 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Sicilia Il mercato TERZIARIO Nel settore terziario la concentrazione del mercato delle compravendite (NTN) nelle province di Palermo e Catania è ancor più marcata: queste, infatti, assorbono quasi i due terzi dell’intero mercato (67,23%). Dai grafici si evincono tendenze piuttosto dissimili: l’unica provincia ad attestarsi, nel corso del quinquennio, sui valori elevati è Catania che dal 2003 registra dei dati di IMI nettamente superiori a quelli medi nazionali. E’ interessante vedere la progressione della provincia di Enna che nel 2005 recupera il divario nei confronti delle altre province e si attesta al terzultimo posto in ambito regionale, recuperando il gap persistente dal 2000; le altre province presentano un andamento tendenziale alquanto altalenante. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sicilia nell’anno 2005 Siracusa 6,66% Ragusa 7,66% Trapani 8,60% Caltanissetta 1,71% Catania 26,50% Palermo 40,73% Agrigento 0,00% 207 Messina 5,84% Enna 2,31% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 370 340 310 280 220 190 160 130 100 70 40 2000 2001 AG n.d. CL 2002 CT EN 2003 ME 2004 PA RG 2005 SR TP Sicilia IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,50% 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI numero indice 250 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 2000 AG n.d. 2001 CL CT 2002 EN 2003 ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia 208 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Sicilia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Sicilia Il mercato COMMERCIALE Nel mercato commerciale, le singole province mostrano un andamento tendenziale “in linea” con il trend della Regione: fa eccezione la provincia di Ragusa che mostra una continuità di crescita seppur lieve dal 2001, mentre ancorché altalenante, la provincia di Agrigento registra costantemente NTN superiori al 2001, ma in termini di IMI nel 2005 segna il passo registrando il dato peggiore della regione. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sicilia nell’anno 2005 Siracusa 9,40% Trapani 10,32% Ragusa 7,64% Caltanissetta 6,19% Palermo 20,79% Catania 23,28% Messina 13,06% 209 Agrigento 5,37% Enna 3,96% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 200 180 140 120 100 80 60 2000 2001 AG CL 2002 CT EN 2003 ME PA 2004 RG 2005 SR TP Sicilia IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% 3,00% IMI numero indice 160 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AG 2001 CL CT 2002 EN ME 2003 PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia 210 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Sicilia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Sicilia Il mercato PRODUTTIVO Il mercato produttivo è l’unico, tra i quattro in analisi, a registrare nel corso del 2005 un recupero sensibile (+65.3%) rispetto al 2004, anno nel quale le compravendite segnano un -22%. Tale andamento si riflette, ovviamente, a livello di singola provincia, con l’incremento minimo di Caltanisetta (+12,5%) e quello massimo di Siracusa (+199%). In termini di IMI anche se sussiste un recupero rispetto alla media nazionale (3,12%), rimane un gap sensibile, con la provincia di Catania (-0,64%) che è l’unica a scendere sotto l’1% di differenza. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Sicilia nell’anno 2005 Trapani 10,20% Siracusa 10,20% Agrigento 6,19% Caltanissetta 4,22% Ragusa 9,68% Palermo 20,09% Catania 27,25% Messina 9,76% 211 Enna 2,42% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 180 160 numero indice 140 120 100 80 60 40 20 2000 AG 2001 CL CT 2002 2003 EN ME PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AG 2001 CL CT 2002 EN ME 2003 PA 2004 RG SR 2005 TP Sicilia 212 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – SICILIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Sicilia 213 Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Sicilia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA 3.12 TOSCANA Nella Regione Toscana, si assiste ad un incremento tendenziale dello stock in tutti i settori; per quanto riguarda il NTN, dopo la crescita generalizzata del 2004, nel 2005 si assiste ad una contrazione del mercato su tre dei quattro settori oggetto di analisi; l’unica eccezione è il settore produttivo, dove nel 2005 si è registrato un incremento del 20% rispetto al 2004. Inoltre, la quota percentuale del NTN, rapportata a livello nazionale, oscilla, tra i vari settori, tra il 9% e il 13%. Infine, occorre segnalare una dinamicità di mercato (IMI) che si attesta su quote costantemente superiori alla media nazionale nei vari mercati, compreso il produttivo, dove si inverte la tendenza e per la prima volta in sei anni si supera la media nazionale. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Toscana (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 1.678.321 1.708.030 1.743.834 1.780.595 1.815.345 1.850.897 NTN 51.142,22 47.132,98 54.462,92 52.603,59 54.798,70 54.430,72 IMI 3,05% 2,76% 3,12% 2,95% 3,02% 2,94% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 32.883 33.949 35.840 38.071 39.573 40.995 NTN 1.185,64 1.416,35 2.389,78 1.422,08 1.656,08 1.635,07 IMI 3,61% 4,17% 6,67% 3,74% 4,18% 3,99% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 178.745 181.167 184.034 187.183 189.795 191.318 NTN 4.025,39 4.026,00 5.527,93 4.098,74 4.478,58 4.133,18 IMI 2,25% 2,22% 3,00% 2,19% 2,36% 2,16% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 28.650 29.980 37.801 39.329 40.682 41.369 NTN 1.055,26 1.117,27 1.419,86 1.199,06 1.096,95 1316,85 IMI 3,68% 3,73% 3,76% 3,05% 2,70% 3,18% Regione Toscana TERZIARIO Regione Toscana stock COMMERCIALE Regione Toscana PRODUTTIVO Regione Toscana stock 214 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA Il mercato RESIDENZIALE Per quanto concerne il numero di transazioni normalizzate (NTN), la provincia di Firenze assorbe, più del 23% della quota regionale. Nel 2005, inoltre, le province non seguono uniformemente il trend medio di crescita registrato a livello regionale, infatti metà delle province registrano una crescita, seppur lieve (la migliore performance è registrata da Prato con +10,43%), mentre l’altra metà registra una flessione rispetto all’anno precedente (il dato peggiore è di Siena con -6,80%). Per quanto riguarda l’indice IMI sono sette le province che registrano un dato superiore a quello medio nazionale. Per l’edilizia di pregio il discorso è similare, ma dato il numero esiguo di compravendite le percentuali in aumento e in diminuzione (in termini di NTN) risultano molto elevate, ad esempio Prato, che registra il miglior dato nell’arco dei sei anni, denota un incremento del 35,3%, mentre Pistoia registra una flessione del 23,4%. Infine, per quanto concerne i capoluoghi, vi è da segnalare la flessione di Firenze, che si attesta ancora su valori inferiori al 2000 (-10,%). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Toscana nell’anno 2005 Prato 7,24% Pistoia 5,87% Siena 6,51% Arezzo 8,65% Pisa 12,27% Massa 5,32% Firenze 23,87% Lucca 10,44% Livorno 11,18% 215 Grosseto 8,64% RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 130 120 100 90 80 70 2000 AR 2001 FI GR 2002 LI LU 2003 MS 2004 PI PO 2005 PT SI Toscana Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 160 150 140 130 numero indice numero indice 110 120 110 100 90 80 2000 AR FI 2001 GR 2002 LI LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana 216 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 190 170 numero indice 150 130 110 90 70 50 2000 AR FI 2001 GR 2002 LI LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AR 217 FI 2001 GR LI 2002 LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AR FI 2001 GR LI 2002 LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AR FI 2001 GR LI 2002 LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana 218 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nella Regione Toscana Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nella Regione Toscana 219 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA Il mercato TERZIARIO Anche nel mercato terziario come in quello residenziale, la sola provincia di Firenze assorbe più del 24% dell’intera quota regionale; nel 2005, le province non seguono il trend di crescita regionale, si segnalano tra le altre, la provincia di Siena che recupera la flessione dell’anno precedente e segna la migliore performance della regione (+28.3%) mentre al contrario Grosseto registra la flessione maggiore ( -19,8%). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Toscana nell’anno 2005 Prato 4,46% Pistoia 10,62% Siena 6,85% Arezzo 6,82% Pisa 9,18% Massa 7,44% Firenze 24,25% Lucca 13,43% Grosseto 4,77% Livorno 12,19% Numero indice NTN relativo al settore terziario (totale) intera provincia nel periodo 2000/2005 360 numero indice 310 260 210 160 110 60 2000 AR FI 2001 GR 2002 LI LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana 220 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA IMI relativo al settore terziario (totale) intera provincia nel periodo 2000/2005 14,00% 12,00% 10,00% IMI 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% 2000 AR FI 2001 GR LI 2002 LU Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Toscana 221 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Toscana RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA Il mercato COMMERCIALE Nel mercato commerciale, si assiste nel 2005 ad una flessione generalizzata in termini di NTN e IMI. In particolare, per quanto riguarda, il numero di transazioni normalizzate (NTN), si registra un trend che ricalca l’andamento regionale, ovvero una decremento generalizzato nelle varie province, con l’eccezione di Arezzo, Massa e Pisa, dove si segnala un’incremento rispettivamente del 1,1%, 7% e 0,2%. la più bassa dinamicità di mercato a livello regionale è registrata da Pistoia con l’1,94% e da Massa con l’1,96%. Composizione percentuale dell’NTN della Regione Toscana nell’anno 2005 Prato 7,65% Pistoia 7,12% Siena 7,00% Arezzo 10,76% Pisa 11,61% Massa 4,92% Firenze 26,33% Lucca 10,50% Livorno 8,25% Grosseto 5,86% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 180 160 numero indice 140 120 100 80 60 2000 AR FI 2001 GR 2002 LI LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana 222 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AR FI 2001 GR LI 2002 LU Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Toscana 223 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Toscana RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA Il mercato PRODUTTIVO Per quanto concerne la quota di ripartizione del NTN a livello regionale, la provincia di Firenze registra la percentuale più “bassa”, rispetto ai mercati fin qui considerati: (20% circa); inoltre, va segnalato come il mercato produttivo, a differenza del settore terziario e commerciale registra un trend piuttosto omogeneo con il recupero seppur parziale dopo la flessione del 2004. Arezzo invece registra una performance notevole e incrementa del 136,8% le compravendite del 2004. La provincia con la più scarsa dinamicità di mercato (IMI) nel 2005, è Massa con il 2,35% (era dell’ 1,45% nel 2004). Composizione percentuale del NTN della Regione Toscana nell’anno 2005 Pistoia 7,71% Siena 8,25% Prato 11,27% Arezzo 11,93% Pisa 12,81% Firenze 19,87% Massa 2,96% Lucca 10,53% Grosseto 4,24% Livorno 10,45% Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 250 230 210 numero indice 190 170 150 130 110 90 70 50 2000 AR FI 2001 GR 2002 LI LU 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana 224 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – TOSCANA IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 AR FI 2001 GR LI 2002 LU Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nella Regione Toscana 225 2003 MS PI 2004 PO PT 2005 SI Toscana Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nella Regione Toscana RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA 3.13 VENETO e FRIULI VENEZIA GIULIA Le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia16, mostrano, nel corso dei sei anni, una discreta crescita del numero di stock in tutti i settori; d’altronde, non vi è un trend similare per ciò che concerne il numero di compravendite (NTN): nel 2005 dopo la ripresa generalizzata del 2004 si assiste ad una sostanziale stazionarietà del NTN, dopo il brusco calo registratosi nel biennio precedente. L’unico settore che registra un ulteriore incremento è quello terziario della regione Veneto. Si segnala, infine un indice di intensità del mercato (IMI) che si mantiene sopra la media nazionale per tre dei quattro settori in Veneto, mentre In Friuli Venezia Giulia, si registra una situazione diametralmente opposta, ossia tre dei quattro settori risultano sotto la media nazionale. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Veneto (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 2.008.428 2.056.159 2.105.228 2.168.352 2.440.949 2.275.504 NTN 60.729,03 62.452,89 69.939,04 71.691,40 74.896,77 75.795,40 IMI 3,02% 3,04% 3,32% 3,31% 3,37% 3,33% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 47.696 50.419 52.835 57.616 59.559 61.709 NTN 1.943,73 2.397,39 4.480,01 2.149,37 2.567,46 2.854,98 IMI 4,08% 4,75% 8,48% 3,73% 4,31% 4,63% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 203.388 206.368 209.054 212.723 214.990 217.026 NTN 4.918,42 5.017,30 6.400,48 4.784,22 5.240,94 5.057,39 IMI 2,42% 2,43% 3,06% 2,25% 2,44% 2,33% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 53.314 57.256 65.352 68.986 71.704 74.369 NTN 1.954,89 2.402,69 3.074,15 2.085,90 2.395,12 2.297,38 IMI 3,67% 4,20% 4,70% 3,02% 3,34% 3,09% Regione Veneto TERZIARIO Regione Veneto stock COMMERCIALE Regione Veneto PRODUTTIVO Regione Veneto stock 16 Si fa presente che i dati relativi alla regione Friuli Venezia Giulia sono da intendersi al netto delle province di Trieste e Gorizia, i cui dati sulle compravendite non pervengono all’Agenzia del Territorio, in quanto gestiti direttamente dalle autonomie locali. 226 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Friuli Venezia Giulia (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 400.911 409.918 417.457 424.710 431.746 440.421 NTN 9.602,05 9.706,33 10.456,38 10.612,92 11.503,46 11.736,33 IMI 2,40% 2,37% 2,50% 2,50% 2,66% 2,66% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 7.279 7.703 7.940 8.393 8.598 8.832 NTN 262,72 323,59 593,04 278,05 337,74 340,20 IMI 3,61% 4,20% 7,47% 3,31% 3,93% 3,85% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 32.489 32.925 32.984 33.059 33.047 33.197 NTN 762,82 745,73 1.009,30 626,76 756,28 747,69 IMI 2,35% 2,26% 3,06% 1,90% 2,29% 2,25% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 10.737 11.955 12.851 13.430 13.841 14.116 NTN 293,20 397,38 503,56 387,35 441,54 415,24 IMI 2,73% 3,32% 3,92% 2,88% 3,19% 2,94% Regione Friuli Ven. Giulia17 TERZIARIO Regione Friuli Ven. Giulia COMMERCIALE Regione Friuli Ven. Giulia PRODUTTIVO Regione Friuli Ven. Giulia Il mercato RESIDENZIALE Il mercato residenziale, nel corso dei sei anni, mostra un andamento tendenziale positivo a livello provinciale che ricalca la media regionale: in particolare, va segnalato un ulteriore aumento di NTN nella provincia di Padova nel corso del 2005, dopo l’exploit del 2004 (NTN +47%), che registra il valore massimo dei sei anni e altresì un indice IMI che registra il valore più elevato (3,87%). Nell’ambito dei capoluoghi, dopo Padova, Belluno mostra timidi segnali di ripresa (NTN +5,3% rispetto al 2004), anche se l’IMI continua a navigare su valori alquanto modesti (2,38%). Anche la provincia di Udine registra dati positivi, mentre tutte le altre province registrano una flessione di compravendite (il dato peggiore è di Pordenone che perde addirittura il 17,5% di NTN rispetto al 2004 seguito da Vicenza che perde il 9,5%). Infine, il mercato di pregio mostra a livello provinciale tendenze piuttosto dissimili: Rovigo detiene anche nel 2005 la leadership, con un indice IMI che si attesta all’1,36%, notevolmente inferiore alla media nazionale che si attesta sul 2,11%. 17 Si fa presente che i dati relativi alla regione Friuli Venezia Giulia sono da intendersi al netto delle province di Trieste e Gorizia, i cui dati sulle compravendite non pervengono all’Agenzia del Territorio, in quanto gestiti direttamente dalle autonomie locali. 227 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Composizione percentuale dell’NTN delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia nell’anno 2005 Vicenza 18,27% Belluno 4,65% Verona 16,23% Padova 19,57% Udine 63,92% Pordenone 36,08% Rovigo 4,75% Venezia 19,60% Treviso 16,93% Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 140 130 numero indice 120 110 100 90 80 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia 228 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia NTN relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 160 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 80 70 2000 BL 229 PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia 230 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA IMI relativo al mercato residenziale (pregio) intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia 231 Friuli Venezia Giulia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Il mercato TERZIARIO Nel mercato terziario, vi è una sostanziale omogeneità nel trend tra Regione e singole province: dopo il brusco calo generalizzato del 2003 e la timida ripresa del 2004, nel 2005 si registra un ulteriore recupero delle compravendite, con la provincia di Padova a cui spetta il primato sia in termini di variazione di NTN (+39% circa) sia di indice IMI (è l’unica sopra la media nazionale con un indice IMI del 7%), si calcoli che la seconda provincia in termini di IMI registra un gap del 2,9%. Composizione percentuale del NTN delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia nell’anno 2004 Belluno 15,73% Padova 2,54% Udine 65,23% Rovigo 13,79% Pordenone 34,77% Treviso 34,21% Verona 14,26% Venezia 14,91% Vicenza 4,56% 232 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Numero indice NTN relativo al settore terziario (totale) intera provincia nel periodo 2000/2005 330 numero indice 280 230 180 130 80 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia IMI relativo al settore terziario (totale) intera provincia nel periodo 2000/2005 10,00% 9,00% 8,00% 7,00% IMI 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BL 233 PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Il mercato COMMERCIALE Il mercato commerciale ricalca sostanzialmente quanto detto in precedenza: vi è omogeneità nel raffronto tra andamento regionale e singole province: l’unica a riportare un sostanziale incremento è Rovigo (+15,4% di NTN rispetto al 2004), mentre lo scostamento negativo maggiore è registrato da Treviso (14%). Belluno rimane la provincia con l’indice IMI più basso, mostrando un gap dello 0,91% ( l’1,29% contro il 2,20% della Regione). Composizione percentuale dell’NTN della nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia nell’anno 2005 Verona 17,75% Belluno 2,93% Udine 69,23% Pordenone 30,77% Vicenza 16,18% Padova 21,91% Venezia 19,05% Rovigo 6,75% Treviso 15,42% 234 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 150 140 130 numero indice 120 110 100 90 80 70 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 BL 235 PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Il mercato PRODUTTIVO Nel mercato produttivo, si registra un andamento alquanto similare tra Regione e singole province: in particolare, il 2005 ha mostrato un’inversione di tendenza, in termini di NTN, rispetto al relativo recupero del 2004, con decrementi pressoché costanti in tutte le province, esulano in ogni modo da questo calo le province di Venezia (+4,6%), Verona (+9,7) e Udine (+3,8%). Per quanto riguarda l’IMI, si registra un calo generalizzato per la quasi totalità delle province. Composizione percentuale dell’NTN nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia nell’anno 2005 Verona 13,24% Belluno 4,25% Udine 55,56% Vicenza 22,40% Pordenone 44,44% Padova 20,30% Rovigo 3,22% Venezia 16,32% Treviso 20,27% 236 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 420 370 numero indice 320 270 220 170 120 70 2000 BL PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 BL 237 PD 2001 RO TV 2002 VE VI 2003 VR Veneto 2004 PN 2005 UD Friuli Venezia Giulia RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia 238 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA 3.14 PIEMONTE e VALLE D’AOSTA Il Piemonte, dopo un 2004 in crescita su tutti i settori registra nel 2005 un ulteriore incremento del numero di NTN su tre dei quattro settori, mentre la Val d’Aosta dopo un 2004 stabile registra un 2005 in crescita su tutti i settori con incrementi superiori all’8%. Il Piemonte, per quanto riguarda il settore residenziale, registra nel 2005 il numero massimo di compravendite (lo stesso dicasi per la Val d’Aosta), incrementando del 2% le NTN dell’anno precedente che aveva registrato il miglior dato in assoluto. Il mercato terziario, sia in Piemonte sia in Val d’Aosta, registra un buon incremento nel 2005, ma il suo dato migliore permane quello del 2002. Il mercato commerciale, nel Piemonte è l’unico dei quattro mercati a registrare una flessione (-6,7%), mentre la Val d’Aosta incrementa del 14,3% le NTN dell’anno precedente. Il mercato produttivo, invece, indica nel Piemonte il 2002 come anno di maggiore crescita, e il 2005 in recupero, attestandosi poco al di sotto della migliore performance. Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Piemonte (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 2.328.109 2.366.251 2.401.689 2.444.058 2.475.007 2.503.101 NTN 63.600,61 59.146,82 65.769,83 65.322,47 68.986,14 70.468,11 IMI 2,73% 2,50% 2,74% 2,67% 2,79% 2,82% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 25.394 26.054 26.906 28.340 29.279 29.954 NTN 719,92 913,77 1.516,72 1.009,51 980,82 1.067,33 IMI 2,84% 3,51% 5,64% 3,56% 3,35% 3,56% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 176.122 178.122 179.483 181.554 183.489 184.502 NTN 3.581,66 3.575,69 4.160,47 3.882,23 4.259,61 3.937,59 IMI 2,03% 2,01% 2,32% 2,14% 2,32% 2,13% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 38.498 42.737 50.180 52.604 54.982 56.556 NTN 1.312,78 1.305,09 1.857,94 1.448,98 1.643,01 1.828,19 IMI 3,41% 3,05% 3,70% 2,75% 2,99% 3,23% Regione Piemonte TERZIARIO Regione Piemonte COMMERCIALE Regione Piemonte PRODUTTIVO Regione Piemonte stock 239 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Andamento di stock, NTN ed IMI negli ultimi sei anni della regione Valle D’Aosta (la temperatura del termometro si riferisce alla variazione nelle compravendite dell’ultimo anno rispetto all’anno precedente) RESIDENZIALE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 100.085 102.661 105.078 107.507 109.486 111.491 NTN 1.791,31 1.757,28 2.312,26 2.220,71 2.233,59 2.460,80 IMI 1,79% 1,71% 2,20% 2,07% 2,04% 2,21% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 1.183 1.253 1.335 1.453 1.486 1.590 NTN 38,00 59,00 88,00 33,00 42,50 46,00 IMI 3,21% 4,71% 6,59% 2,27% 2,86% 2,89% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 stock 6.824 6.840 6.882 6.922 6.970 7.028 NTN 94,50 80,00 122,19 88,52 82,76 94,61 IMI 1,38% 1,17% 1,78% 1,28% 1,19% 1,35% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Regione Valle D’Aosta TERZIARIO Regione Valle D’Aosta COMMERCIALE Regione Valle D’Aosta PRODUTTIVO Regione Valle D’Aosta stock 1.452 1.521 1.551 1.581 1.599 1.601 NTN 32,09 43,23 43,35 25,58 24,01 26,63 IMI 2,21% 2,84% 2,79% 1,62% 1,50% 1,66% Il mercato RESIDENZIALE Il mercato del settore residenziale nella regione Piemonte, viene assorbito per più della metà dalla provincia di Torino. Il capoluogo che é cresciuto maggiormente in termini di NTN é Alessandria, mentre sia Torino sia Cuneo, registrano il loro miglior dato nel 2000, ovvero in queste città (come anche per Verbania) Il livello di NTN del 2005 è inferiore a quello registrato ad inizio periodo (2000). I comuni del resto delle province mostrano ovunque un andamento positivo con un livello di NTN conseguito nel 2005 che raggiunge almeno (dato minimo) il 10% in più di compravendite rispetto al 2000. Di rilievo è il curioso andamento quasi lineare e positivo, che registra il numero di transazioni nei comuni della provincia di Alessandria diversi dal capoluogo (cosiddetto resto provincia). Per quanto riguarda l’edilizia di pregio, è sempre Vercelli insieme a Novara a distinguersi per il trend positivo, anche se in termini di crescita la provincia cresciuta maggiormente è Vercelli che nel 2005 raddoppia le compravendite rispetto al 2000. Al contrario, l’unica provincia che ha registrato una flessione è quella di Aosta che continua la contrazione iniziata nel 2004. Per quanto riguarda l’IMI la provincia di Novara è quella che si distingue per l’elevato divario rispetto a tutte le province prese a riferimento. 240 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Composizione percentuale dell’NTN della Regione Piemonte nell’anno 2005 Verbania 3,85% Vercelli 3,89% Alessandria 9,93% Asti 4,46% Biella 4,05% Torino 53,57% Cuneo 11,76% Novara 8,48% Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 140 130 numero indice 120 110 100 90 80 70 2000 AL 241 2001 AT BI 2002 CN 2003 NO TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 150 140 numero indice 130 120 110 100 90 80 2000 AL 2001 AT 2002 BI CN 2003 NO TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO Numero indice NTN relativo al mercato residenziale (pregio) nel periodo 2000/2005 220 200 numero indice 180 160 140 120 100 80 2000 AL 2001 AT 2002 BI CN 2003 NO TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO 242 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA IMI relativo al mercato residenziale (totale) per capoluogo nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AL 2001 AT BI 2002 CN 2003 NO TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO IMI relativo al mercato residenziale (totale) resto province nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AL 243 2001 AT BI 2002 CN 2003 NO TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA IMI relativo al mercato residenziale (pregio) nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AL 2001 AT BI 2002 CN 2003 NO TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO Distribuzione del NTN 2005 a livello comunale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta 244 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Distribuzione dell’IMI 2005 a livello comunale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta Il mercato TERZIARIO Il mercato degli uffici (settore terziario) è prevalente, come ovvio a Torino, sebbene con una dimensione inferiore al 50%. L’andamento del mercato in termini di NTN , è relativamente omogeneo, come direzione fino al 2003. Successivamente le diverse province si differenziano per intensità e direzione delle variazioni annuali. Per rimanere all’ultimo anno (2005-2004), mentre Vercelli, Asti e Torino subiscono una riduzione, le province di Alessandria, Verbania, Cuneo, Novara e Biella mostrano un incremento. In particolare l’incremento registrato nella provincia di Alessandria è davvero significativo: +60% in termini di IMI, il mercato più vivace relativamente allo stock esistente, si verifica soprattutto in tre province(IMI >4%): Biella, Cuneo ed Alessandria. 245 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Composizione percentuale dell’NTN della Regione Piemonte nell’anno 2005 Verbania 4,62% Vercelli 5,01% Alessandria 14,13% Asti 4,31% Torino 47,16% Biella 7,54% Cuneo 6,46% Novara 10,77% Numero indice NTN relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 320 numero indice 270 220 170 120 70 2000 AL 2001 AT BI 2002 CN NO 2003 TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO 246 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA IMI relativo al settore terziario intera provincia nel periodo 2000/2005 10,00% 9,00% 8,00% 7,00% IMI 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 AL 2001 AT BI 2002 CN NO Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta 247 2003 TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Il mercato COMMERCIALE Nel settore commerciale, la distribuzione del NTN evidenzia maggiormente, rispetto agli altri due mercati gia analizzati l’enorme predominanza della provincia di Torino. Per quanto riguarda le compravendite nell’edilizia commerciale, le province seguono il trend regionale che per il 2005 è negativo. Le uniche province in controtendenza sono Aosta e Cuneo che registrano rispettivamente incrementi del 14,3% e del 8,3%, mentre le province di Biella e Verbania sono sostanzialmente stabili. Per quanto riguarda l’IMI salta all’occhio l’andamento delle due province capoluogo di regione, Torino con l’IMI più alto quasi costantemente e Aosta con quello più basso. Composizione percentuale del NTN della Regione Piemonte nell’anno 2005 Verbania 3,91% Vercelli 4,35% Alessandria 9,44% Asti 3,93% Biella 4,85% Torino 55,63% Cuneo 10,78% Novara 7,11% Numero indice NTN relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 140 130 numero indice 120 110 100 90 80 70 2000 AL 2001 AT BI 2002 CN NO 2003 TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO 248 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA IMI relativo al settore commerciale intera provincia nel periodo 2000/2005 5,00% 4,50% 4,00% 3,50% IMI 3,00% 2,50% 2,00% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2000 AL 2001 AT BI 2002 CN NO Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta 249 2003 TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO Distribuzione dell’IMI 2004 a livello provinciale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Il mercato PRODUTTIVO Nel mercato Produttivo come in quello residenziale e commerciale, è Torino la provincia che assorbe più della meta delle compravendite. Il mercato produttivo, è stato molto vivace nell’arco dei sei anni, registrando per lo più un andamento altalenante per gran parte delle province. Alessandria è quella che registra nel 2005 un aumento rispetto al 2000 del 72%, notevolmente al di sopra della media regionale, significativo è anche l’incremento nella provincia di Cuneo (+37,7% di NTN rispetto al 2004) che, in tal modo raggiunge i vertici di crescita della regione. La provincia di Torino è al di sopra della media regionale seppur con un margine molto relativo, Aosta invece dopo la contrazione iniziata nel 2003 registra nel 2005 i primi segnali di ripresa. Torino, anche per quanto riguarda l’IMI si colloca nel periodo in esame sempre al di sopra della media regionale, mentre Biella dopo la continua contrazione dal 2003, nel 2005 recupera e si attesta al di sopra di Vercelli che nel 2005 registra una flessione abbastanza consistente (-0,58% in termini di IMI). Composizione percentuale dell’NTN della Regione Piemonte nell’anno 2005 Verbania 4,60% Vercelli 5,33% Alessandria 9,98% Asti 4,56% Biella 7,24% Torino 50,90% Cuneo 9,65% Novara 7,73% 250 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Numero indice NTN relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 180 160 numero indice 140 120 100 80 60 40 2000 AL 2001 AT BI 2002 CN NO 2003 TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO IMI relativo al settore produttivo intera provincia nel periodo 2000/2005 6,00% 5,00% IMI 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 2000 AL 251 2001 AT BI 2002 CN NO 2003 TO 2004 VB VC 2005 Piemonte AO RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 SCHEDE REGIONALI – PIEMONTE E VALLE D’AOSTA Distribuzione del NTN 2005 a livello provinciale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta Distribuzione dell’IMI 2005 a livello provinciale nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta 252 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI 4. GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Nel Rapporto 2005 fu inclusa una monografia (Osservazioni sull’andamento dei prezzi dal 2001 al 2004) sull’andamento dei valori di mercato delle abitazioni dei capoluoghi di provincia valutato sulla base dei coefficienti aggregati di abbattimento, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale con cadenza semestrale, determinati dall’Agenzia del territorio ai fini del decreto legge 24 febbraio 2004 n.41 concernente “Disposizioni in materia di determinazione del prezzo di vendita degli immobili pubblici oggetto di cartolarizzazione”. Con quello studio si volle dare una prima indicazione intorno alle dinamiche del mercato abitativo correlate anche alle variazioni dei prezzi, oltre che dei volumi di compravendite. La scelta di utilizzare i coefficienti aggregati d’abbattimento fu dettata dalla necessità di fornire una serie storica della variazione dei valori, che non era possibile ottenere dalla banca dati delle quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, le cui impostazioni metodologiche, sia di rilevazione sia di zonizzazione comunale sono state profondamente cambiate negli ultimi anni18. Con questo capitolo, si intende iniziare ad utilizzare il ricco patrimonio di dati che costituiscono la banca dati delle quotazioni OMI, proponendo un’analisi dei differenziali dei prezzi di riferimento comunali delle abitazioni nel secondo semestre 2005 e della loro variazione rispetto al primo semestre 2004. Tale analisi diventerà, pertanto, parte integrante del Rapporto immobiliare annuale e completerà le note sintetiche semestrali. La banca dati delle quotazioni fornisce per tutti i comuni italiani (8.08819), a loro volta suddivisi in più di 30.000 zone omogenee, un intervallo dei valori di mercato e di locazione sia delle tipologie residenziali, aggregate in quattro categorie (abitazioni di lusso, civili, economiche, ville e villini), sia delle principali tipologie di fabbricati: uffici, negozi, laboratori, capannoni, magazzini, box e posti auto. L’aggiornamento delle quotazioni avviene con cadenza semestrale e pertanto in questo capitolo sono analizzate le quotazioni di riferimento di quattro semestri. La quotazione in €/mq a livello comunale è calcolata come media dei valori centrali degli intervalli di tutte le tipologie residenziali presenti in ogni zona OMI appartenente al Comune, mentre quando si esaminano raggruppamenti territoriali (provincia, Nord-Centro-Sud-Italia) le quotazioni di riferimento relative, sono calcolate pesando le quotazioni comunali con lo stock abitativo presente in ogni comune, rispetto allo stock totale dell’ aggregazione considerata. 4.1 Gli andamenti dei prezzi medi delle abitazioni Ciò premesso, dal grafico della Figura 4-1 si può notare che, nel periodo I sem-2004 II sem 2005, l’incremento delle quotazioni delle abitazioni a livello nazionale risulta del 11% circa, con un tasso medio semestrale pari a 3,51%, leggermente superiore per i capoluoghi (tasso medio semestrale 3,65%) piuttosto che per i comuni non capoluogo (tasso medio semestrale 3,44%), e mostra una forte uniformità di comportamento. Il confronto con l’andamento dell’indice del NTN, sempre nella stessa figura, evidenzia, invece, come l’incremento del NTN sia stato molto maggiore nei comuni minori piuttosto che nei Capoluoghi. Tale incremento, superiore al 12% e con un tasso medio semestrale pari al 4%, (mentre il NTN dei capoluoghi è stazionario) è dovuto, molto probabilmen- 18 Ampia spiegazione sulle impostazioni metodologiche della banca dati delle quotazioni OMI sono disponibili alla pagina http://www.agenziaterritorio.gov.it/servizi/osservatorioimmobiliare/metodologie_processi.htm del sito internet dell’Agenzia del territorio. 19 Le elaborazioni contenute in questo capitolo sono state fatte escludendo i comuni delle province di Trento, Bolzano, Gorizia e Trieste in analogia con le elaborazioni contenute nel resto del Rapporto 2006. Per cui i comuni esaminati sono 7720. 253 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI te, a due fattori: da una parte il forte aumento delle quotazioni di mercato nei capoluoghi, dall’altra la maggior disponibilità di nuove costruzioni nei comuni minori. Figura 4-1: Indice delle quotazioni e del NTN delle abitazioni per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo in Italia 120 quotazioniCapoluoghi quotazioni comuni non capoluogo 115 Indice quotazioni-NTN NTN Capoluoghi 112,52 111,36 NTN comuni non capoluogo 110 106,85 105 103,63 100 107,37 103,86 103,46 100 110,69 108,51 102,59 99,91 99,48 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 In realtà le differenze di andamento delle quotazioni che a livello nazionale appaiono minime (per un effetto di compensazione) risultano più significative se esaminate per area territoriale. Infatti, osservando i grafici della Figura 4-2, e seguenti, si può notare il diverso andamento degli indici delle quotazioni dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo: tra i primi aumentano maggiormente le quotazioni dei capoluoghi del Sud (+16% circa nel periodo esaminato e tasso medio semestrale del 5,1%), mentre, tra i secondi, si nota la crescita più sensibile delle quotazioni dei comuni non capoluogo del Centro, + 14% circa, con un tasso medio semestrale del 4,5%. Sempre al Centro risulta evidente il sensibile raffreddamento della crescita dei valori nel II semestre 2005 (sia per i comuni minori sia, soprattutto, per i capoluoghi), valori che erano cresciuti molto più nettamente nei due semestri precedenti. Dal confronto con l’andamento dell’indice del NTN risulta che, mentre i valori continuano a crescere maggiormente nei comuni capoluoghi, si ha un incremento molto superiore delle compravendite nei comuni minori, e questo fenomeno è particolarmente evidente al Nord, + 14% circa (tasso medio semestrale pari a 4,4%), mentre il mercato residenziale dei capoluoghi risulta in netto calo, -4% circa, con un tasso medio semestrale pari a -1,4%. 254 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-2: Indice quotazioni delle abitazioni e del NTN delle abitazioni per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo per il Nord 120 quotazioni Capoluoghi 115 quotazioni comuni non capoluogo NTN capoluoghi 113,88 indice quotazioni-NTN NTN comuni non capoluogo 110,39 110 108,64 107,72 107,59 106,09 105 104,49 103,23 100 103,18 100 98,84 96,58 95,97 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Figura 4-3: Indice quotazioni delle abitazioni e del NTN per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo per il Centro 120 quotazioni Capoluoghi quotazioni comuni non capoluogo 115 NTN Capoluoghi 114,08 indice quotazioni-NTN NTN comuni non capoluogo 111,80 111,19 110 108,74 109,06 110,36 107,99 104,44 105 104,59 103,78 102,96 100 100,18 100 95 I ° 2004 255 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-4: Indice quotazioni delle abitazioni e del NTN per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo per il Sud 120 quotazioni Capoluoghi quotazioni comuni non capoluogo 115 116,07 NTN Capoluoghi NTN comuni non capoluogo 112,81 indice quotazioni-NTN 112,33 110,33 110 107,66 105 107,20 104,99 104,94 103,15 100 102,82 100,04 100 95,10 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 I grafici delle figure seguenti, rappresentano gli andamenti delle quotazioni e del NTN per 5 classi di comuni per numero di abitanti20. La Figura 4-5 e la Figura 4-6 riassumono i dati nazionali e confermano che l’indice delle quotazioni delle abitazioni cresce maggiormente al crescere della dimensione dei centri (comuni più grandi, aumenti maggiori), mentre per il numero di compravendite avviene esattamente l’opposto: l’indice è decisamente in maggior crescita al diminuire della dimensione dei comuni. La classe dei comuni minori di 5.000 abitanti (Figura 4-7), della quale fanno parte 5.495 comuni e che rappresenta, invece, solamente il 17% del mercato residenziale, presenta incrementi delle quotazioni molto simili, intorno al 8%, leggermente inferiori nei comuni del Centro e leggermente superiori nei comuni del Sud, con un tasso medio semestrale del 2,6% circa. Molto maggiore, invece, la crescita del NTN con un tasso medio semestrale che è massimo al Sud (7,4%), seguito dal Centro (5,5%) ed, a piccola distanza, dal Nord (5,1%). Si noti, inoltre, l’andamento fortemente stagionale del volume di compravendite che aumenta nel secondo semestre 2004, per poi scendere sensibilmente nel primo semestre 2005 e crescere nuovamente nel II semestre 2005. Considerando tale andamento altalenante, ha maggior senso valutare la variazione del NTN del secondo semestre 2005 rispetto al secondo semestre 2004 (ovvero considerare il tasso tendenziale annuo), che risulta, in questo caso, superiore al Nord, +5,7%, seguito dal Centro,+4,2%, e dal Sud, +3,8%. 20 Le classi di comuni sono le seguenti: • comuni con numero di residenti inferiore od uguale a 5.000 • comuni con popolazione residente compresa tra 5.000 e 25.000 abitanti • comuni con popolazione residente compresa tra 25.000 e 50.000 abitanti • comuni con popolazione residente compresa tra 50.000 e 250.000 abitanti • comuni con popolazione residente superiore ai 250.000 abitanti 256 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-5: Indice delle quotazioni per classi di comuni (per numero di abitanti) in Italia Indice quotazioni per classi di Comuni 115 meno di 5.000 ab. 112,32 111,90 111,59 5.000 - 25.000 ab. 25.000 - 50.000 ab. 110 109,34 50.000 - 250.000 ab. Indice quotazioni più di 250.000 ab. 108,25 110,41 108,03 107,26 103,94 105 105,32 103,42 102,50 100 100 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Figura 4-6: Indice NTN per classi di comuni (per numero di abitanti) in Italia Indice NTN per classi di Comuni 120 meno di 5.000 ab. 117,95 5.000 - 25.000 ab. 115 25.000 - 50.000 ab. 50.000 - 250.000 ab. 114,55 più di 250.000 ab. Indice NTN 112,27 110 105 104,79 103,10 103,66 104,67 99,24 100 101,37 102,73 101,67 97,52 100 95 I ° 2004 257 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-7: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con meno di 5.000 abitanti. Nord-Centro-Sud. 125 Indice quotazioni-NTN Comuni con meno di 5000 abitanti quotazioni Nord 123,82 quotazioni Centro 120 quotazioni Sud 119,25 indice quotazioni-NTN NTN Nord 115 117,35 116,14 NTN Centro NTN Sud 110 112,62 109,88 106,00 105 102,87 102,29 101,55 100 108,44 108,08 107,25 105,37 103,40 102,11 100,90 100 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 La classe successiva, vedi Figura 4-8, comprendente i comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 25.000 residenti, è quella, in un certo senso, maggiormente equilibrata: l’aumento delle quotazioni risulta, infatti, sufficientemente allineato con l’aumento del volume di compravendite. In tale classe ricadono 1.870 comuni che rappresentano il 33% circa del mercato residenziale e si può notare come in questo caso le quotazioni sono aumentate maggiormente al Centro ( anche se in rallentamento nel II sem. 2005 rispetto al semestre precedente) ed al Sud, + 12% circa nel periodo esaminato (con un tasso medio semestrale intorno al 4%), mentre al Nord la crescita è stata più contenuta, +9% circa. Le compravendite, invece, sono cresciute, nell’intero periodo, meno al Centro e maggiormente al Nord e soprattutto al Sud. Anche il tasso tendenziale annuo (II semestre 05 rispetto al II semestre 04) risulta maggiore al Sud, 7,7%, mentre quello del Centro risulta leggermente superiore a quello del Nord, 6,8% e 6,3% rispettivamente. La classe ‘25.000-50.000 abitanti’, comprendente 215 comuni con una quota di mercato pari al 13% (vedi Figura 4-9) l’indice delle quotazione supera nettamente quello delle compravendite: anche per questa classe le quotazioni aumentano maggiormente nei comuni del Centro, + 16% circa, con un tasso medio semestrale del 5%, molto superiore a quello del Nord, pari a 2,6% e leggermente più elevato di quello del Sud, 4,5%. L’indice del NTN è, invece, in un certo senso, speculare, ovvero più elevato al Nord seguito dal Sud ed, a sensibile distanza, dal Centro. Ma, se si considera il tasso tendenziale annuo (II semestre 05 rispetto al II semestre 04) si nota che è nuovamente maggiore al Sud, +5,2%, seguito dal Centro, +4,8%, ed, infine, dal Nord, +0,4%, dove il mercato si è praticamente fermato negli ultimi due semestri, dopo la forte crescita del II semestre 2004. La classe seguente, in cui ricadono i comuni con popolazione compresa tra 50.000 e 250.000, mostra l’allontanamento ulteriore tra indice delle quotazioni e quello del NTN. In questa classe si collocano 122 comuni con una quota di mercato abitativo pari al 17%, tra questi troviamo 67 capoluoghi di provincia. Gli incrementi delle quotazioni sono analoghi a quelli della classe precedente, 25.00-50.000 abitanti ( intorno al 15% al Centro, 14% al Sud ed al 8% al Nord), ma in questo caso si vede un rallentamento della crescita nei comuni del nord ed una accelerazione per i co258 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI muni del Sud. Le compravendite, invece, risultano molto più stabili, con piccoli incrementi in tutte e tre le macro-aree. L’ultima classe, comprendente le 13 città con più di 250.000 abitanti in cui si concentra il 17% del mercato residenziale, è quella meno omogenea: le quotazioni delle città del Centro, Roma e Firenze, risultano in frenata nel secondo semestre 2005 ed in deciso calo sono anche le compravendite, - 7% nel secondo semestre 2005 rispetto al secondo semestre 2004. Le quotazioni, invece continuano ad aumentare nel Nord e, soprattutto, nel Sud, mentre le compravendite diminuiscono sensibilmente al Nord e rimangono stabili al Sud. Il tasso tendenziale annuo, peraltro, è particolarmente elevato al Sud, +11% circa, dove il trend del mercato risulta in netta ripresa negli ultimi due semestri dopo il forte calo del secondo semestre 2004. Figura 4-8: Indice delle quotazioni ed NTN per i comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 25.000 abitanti. NordCentro-Sud. Comuni con n° abitanti tra 5.000 e 25.000 125 quotazioni Nord quotazioni Centro 120 quotazioni Sud 117,07 Indice quotazioni-NTN NTN Nord 115 114,90 NTN Centro 112,84 112,18 NTN Sud 110 108,72 108,10 105 103,65 102,50 103,54 100 109,76 109,50 108,88 107,30 106,90 106,44 104,76 100,98 100 95 I ° 2004 259 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-9. Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con popolazione compresa tra 25.000 e 50.000 abitanti. Nord-Centro-Sud. Comuni con n° abitanti tra 25.000 e 50.000 125 quotazioni Nord quotazioni Centro 120 quotazioni Sud Indice quotazioni-NTN NTN Nord 115 115,75 NTN Centro NTN Sud 113,48 112,18 110 105,77 105 107,30 106,00 105,75 105,61 103,53 104,70 105,05 101,15 102,24 100 108,03 107,00 99,87 100 97,99 96,47 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Figura 4-10: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con popolazione compresa tra 50.000 e 250.00 abitanti. Nord-Centro-Sud. Comuni con n° di abitanti tra 50.000 e 250.000 120 quotazioni Nord quotazioni Centro 115 quotazioni Sud 114,98 114,20 Indice quotazioni-NTN NTN Nord NTN Centro 110 111,15 NTN Sud 108,40 104,24 105 106,64 104,46 103,27 103,27 104,07 103,75 101,99 101,43 100 107,89 101,06 99,77 100 96,94 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 260 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-11: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti. (Nord-Centro-Sud). 120 Comuni con oltre 250.000 abitanti quotazioni Nord 118,11 quotazioni Centro 115 Indice quotazioni-NTN NTN Nord 110 115,82 quotazioni Sud 111,97 NTN Centro 112,54 109,60 112,27 110,29 NTN Sud 104,18 105 108,29 105,26 104,14 103,28 100,37 100 100 95 97,40 94,87 92,11 90,53 90 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Lo studio seguente riguarda l’analisi dei dati relativi alle quotazioni ed al volume di compravendite dei comuni litoranei21 confrontandoli con i comuni dell’entroterra. Si è voluto, pertanto, verificare se la vicinanza del mare risultasse in qualche modo significativa sull’andamento del mercato residenziale. Ovviamente, tra i comuni litoranei si trovano molti comuni turistici e molti capoluoghi di provincia, in percentuale sicuramente superiore a quella dell’entroterra, e ciò comporta che le quotazioni risultino, mediamente, più elevate: abitare sul mare costa mediamente il 35% in più. Inoltre, l’indice delle quotazioni cresce di più, vedi Figura 4-12 e seguenti, il 14,4% nel periodo considerato, con un tasso medio semestrale pari al 4,7%, mentre per gli altri comuni dell’entroterra l’incremento dei valori si ferma al 9% circa, con un tasso medio del 3,8%. Viceversa, le compravendite crescono di più nell’entroterra, forse proprio in virtù della più contenuta dinamica dei prezzi oltre che dal più basso livello dei prezzi: il tasso tendenziale annuo, II sem-2005 rispetto al IIsem-2004, è pari al 4,7%, mentre quello dei comuni litoranei è praticamente stazionario. 21 I comuni litoranei sono 605 con una quota di mercato residenziale pari al 30% circa. Tra essi si trovano 36 Capoluoghi di provincia, tra cui grandi città quali Roma, Napoli, Genova, Palermo, Bari e Venezia. 261 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-12: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni litoranei e dell’entroterra - Italia 120 quotazioni comuni litoranei quotazioni comuni entroterra 115 NTN comuni litoranei 114,4 indice quotazioni-NTN NTN comuni entroterra 110,69 110 109,1 108,94 106,53 105,68 105 103,6 103,57 103,54 103,21 101,83 100 100 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Considerando i soli capoluoghi di provincia (Figura 4-13), si nota che, in questo caso, le quotazioni delle abitazioni dei capoluoghi litoranei nel II semestre 2005 risultano in linea con quelle dei capoluoghi dell’entroterra (con una differenza minima del +3%), mentre l’indice delle quotazioni mostra una crescita decisamente più sostanziosa. A riguardo del volume di compravendite, va osservato che in entrambi i casi il mercato risulta sostanzialmente stabile, sia pura con una leggera preferenza per i capoluoghi litoranei nei quali si colloca il 44% circa dell’intero mercato dei capoluoghi. Leggermente diverso, risulta il comportamento dei comuni minori, Figura 4-14. In questo caso, infatti, le quotazione dei comuni litoranei non capoluogo risultano decisamente superiori rispetto a quelle dei comuni dell’entroterra, +26% mediamente, l’indice delle quotazioni cresce in modo analogo a quello dei Capoluoghi, ovvero del 15% circa per i comuni litoranei e del 9% per i comuni dell’entroterra, mentre il volume di compravendite è in crescita maggiore per i comuni dell’entroterra piuttosto che per quelli litoranei, con un tasso tendenziale annuo pari al 5,6%, rispetto al 4,2% dei comuni litoranei. 262 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-13: Indice delle quotazioni e del NTN per i Capoluoghi litoranei e dell’entroterra - Italia 120 quotazioni capoluoghi litoranei quotazioni capoluoghi entroterra 115 NTN Capoluoghi litoranei 114,11 indice quotazioni-NTN NTN Capoluoghi entroterra 110 108,78 108,32 106,59 105 104,54 102,91 101,40 100 100 100,73 100,67 99,18 97,64 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Figura 4-14: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra - Italia 120 quotazioni comuni non capoluogo litoranei quotazioni comuni non capoluogo entroterra 115 NTN comuni non capoluogo litoranei 115,04 114,05 indice quotazioni-NTN NTN comuni non capoluogo entroterra 110 109,93 109,23 108,04 106,50 105 104,88 102,29 100 106,62 104,40 101,78 100 95 I ° 2004 263 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-15: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra -Nord 120 quotazioni comuni non capoluogo litoranei quotazioni comuni non capoluogo entroterra 115 115,10 NTN comuni non capoluogo litoranei 114,51 indice quotazioni-NTN NTN comuni non capoluogo entroterra 110 108,87 105 100 104,81 108,05 107,72 105,78 105,24 100 98,23 95 94,87 92,95 90 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Figura 4-16: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra-Centro 120 quotazioni comuni non capoluogo litoranei 118,09 quotazioni comuni non capoluogo entroterra indice quotazioni-NTN 115 NTN comuni non capoluogo litoranei 116,01 NTN comuni non capoluogo entroterra 111,87 110,31 110 108,61 106,63 105,76 105 101,72 100 100,31 99,83 100 95,38 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 Esaminando con maggior dettaglio gli andamenti dei comuni non capoluogo per macro area geografia, Nord-Centro-Sud, Figura 4-15 e seguenti, si può notare che le quotazione crescono sempre di più nei comuni litoranei, in particolare in quelli del Centro, anche se le quotazione più elevate si hanno mediamente al Nord (soprattutto tra i comuni della riviera ligure quali Portofino ed Alassio) 264 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI dove il valore medio di un’abitazione in un comune marino è quasi il doppio di quello in un comune dell’entroterra. Al Centro i valori medi dei comuni litoranei risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelli del Nord, circa il 24% in meno, mentre superano i valori medi dei comuni interni del Centro del 45% circa. Sia al Nord che al Centro, il mercato dei comuni litoranei risulta decisamente meno attivo di quello dei comuni dell’entroterra e risulta meno influenzato da andamenti stagionali. Al Sud, invece i due mercati mostrano trend molto simili, sia per l’andamento delle quotazioni sia per quello delle compravendite e risulta molto inferiore anche il differenziale dei valori medi tra comuni marini e non, pari a 1,33. Al Sud, peraltro si trovano i due comuni marini più ‘cari’ in assoluto: Capri ed Anacapri. Figura 4-17: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra-Sud 120 quotazioni comuni non capoluogo litoranei quotazioni comuni non capoluogo entroterra 115 NTN comuni non capoluogo litoranei 113,87 indice quotazioni-NTN NTN comuni non capoluogo entroterra 113,39 111,55 111,35 110 108,13 107,33 107,59 106,91 105,12 104,82 105 103,63 100 100 95 I ° 2004 II ° 2004 I ° 2005 II ° 2005 4.2 I differenziali dei valori La mappa tematica della Figura 4-18 rappresenta la scala delle quotazioni di riferimento comunali, tratte dalla banca dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare, elaborata assegnando valore 1 alla quotazione di mercato comunale più bassa, presente in 2 comuni delle provincia di Trapani (Salaparuta e Poggioreale), pari a 220 € per mq. Risulta evidente come la maggior parte (80% circa) dei comuni appartenenti alla classe più bassa, con differenziale dei valori minore od uguale a 3, si trovi nelle province del Sud, soprattutto in Calabria, Sicilia e nell’interno della Sardegna. La classe seguente, con differenziale compreso tra 3 e 5, è quella più numerosa, in cui si collocano molti comuni del Nord, il 65% circa della classe, ed un numero simile di comuni del Centro (16%) e del Sud (19%). Vi rientrano molti comuni delle zone montane e collinari, lontani dalle città più grandi e scarsamente appetibili anche turisticamente. Nella classe successiva, con differenziale compreso tra 5 e 7, si trovano 1420 comuni, la maggior parte al Nord, in aree industriali, turistiche ed intorno alle città più grandi,al Centro si trovano il 10% circa dei comuni di questa classe, molto presenti soprattutto in Toscana ed in Umbria, pochi al Sud (87) e in questo caso sono o 265 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI capoluoghi di provincia o comuni litoranei turistici e/o vicini a città importanti. In questa classe ricade la quotazione media nazionale pari a 1380 € (ponderata sullo stock residenziale). La quarta classe, con differenziale delle quotazioni compreso tra 7 e 10, comprende 497 comuni:è presente soprattutto al Nord e vi ricadono molti capoluoghi di provincia (28) tra cui i principali sono Torino, Verona, Brescia, e Modena, e molti comuni che fanno parte dell’Hinterland delle città principali o sono grandi centri industriali, quali Cantù, Abbiategrasso, Cologno Monzese e Legnano in provincia di Milano, Collegno, Moncalieri e Stresa in provincia di Torino, Imola, Collecchio e Faenza in Emilia-Romagna, Chioggia, San Donà di Piave e Conegliano nel Veneto e molti comuni più prettamente turistici tra i quali si collocano molti comuni della valle d’Aosta, 19, tra cui i più rinomati sono La Thuile, Cogne e Saint Vincent, del Piemonte, quali Limone, Macugnaga e Pila. Sono presenti in questa classe anche i comuni turistici sui grandi laghi, quali Salò, Peschiera, Torri sul Benaco, oltre che alcuni comuni litoranei, quali Sarzana, Carole e Lignano Sabbiadoro. Tra i comuni del Centro troviamo nove capoluoghi di provincia, tra cui Livorno, Ancona e Latina, quasi tutti i comuni dei Castelli in provincia di Roma, quali Marino, Grottaferrata ed Ariccia, molti dei comuni turistici della provincia di Siena, quali Pienza, San Quirico d’Orcia, Montepulciano, Cetona e Sinalunga e diverse località turistiche marine quali Caparbio, Orbetello, Santa Marinella, Sabaudia, Sperlonga e San Felice al Circeo. Al Sud, in questa classe troviamo solamente 37 comuni, di cui due capoluoghi, Caserta ed Alghero. Gli altri sono soprattutto comuni turistici sia montani, quali Roccaraso e Rivisondoli, sia, soprattutto marini, quali Stintino, La Maddalena, Santa Teresa di Gallura e le Isole Tremiti. Fanno parte di questa classi anche grossi centri dell’Hinterland napoletano quali Castellamare di Stabia, Portici, Pozzuoli e Torri del Greco. Le due classi successive, con differenziale superiore a 10, relative ai comuni con quotazioni più elevate sono presenti essenzialmente al Centro-Nord, vi rientrano 12 capoluoghi di provincia, con differenziali dei valori che vanno da più di 15 per Siena, che si conferma il capoluogo con quotazioni di riferimento più elevate, a circa 10 per Parma. Le altre città sono (dalla più cara in giù): Firenze, Roma, Milano, Bologna, Venezia, Como, Rimini, Genova, Salerno e Napoli. Tra gli altri comuni, si trovano essenzialmente comuni turistici, a parte alcuni comuni che fanno parte dell’ Hinterland delle grandi città, quali Segrate e Sesto San Giovanni per Milano, Ciampino per Roma, Casalecchio e Sasso Marconi per Bologna, San Casciano e Sesto Forentino per Firenze. E sono, infatti, località turistiche i sette comuni che appartengono all’ultima classe, quella con i valori delle abitazioni più elevati: Cortina D’Ampezzo, Capri, Anacapri, Portofino, Alassio, Loano e Forte dei Marmi. 266 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 GLI ANDAMENTI E I DIFFERENZIALI DEI PREZZI DELLE ABITAZIONI Figura 4-18: differenziale delle quotazioni di riferimento comunali nel II sem-2005 rispetto alla quotazione più bassa (comune di Salaparuta - TP) 267 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 INDICE DELLE FIGURE Indice delle Figure Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura Figura 2-1: quota di NTN per settore nel 2005................................................................................................................................ 5 2-2: quota stock per settore nel 2005 ................................................................................................................................. 5 2-3 : andamento del NTN del settore Residenziale dal 1985 al 2005 ...................................................................................... 5 2-4: n. indice NTN 2000-05 per il settore Residenziale .......................................................................................................... 6 2-5 : n. indice NTN 2000-05 per i Magazzini ......................................................................................................................... 7 2-6: n. indice NTN 2000-05 per il settore Terziario................................................................................................................ 7 2-7: n. indice NTN 2000-05 per il settore Commerciale ......................................................................................................... 8 2-8: n. indice NTN 2000-05 per il settore Produttivo ............................................................................................................. 8 2-9: n. indice NTN 2000-04 per altro ................................................................................................................................... 9 2-10: n. indice NTN 2000-05 per i capoluoghi e resto provincia Nord-Centro-Sud ..................................................................11 2-11: stock Residenziale 2000-05 totale + tasso medio di variazione 00-04 Capoluoghi e Resto provincia Nord .......................12 2-12: stock Residenziale 2000-05 totale + tasso medio di variazione 00-04 Capoluoghi e Resto provincia Centro ....................12 2-13: stock Residenziale 2000-05 totale + tasso medio di variazione 00-04 Capoluoghi e Resto provincia Sud.........................13 2-14: andamento dell'IMI dei Capoluoghi per area geografica + totale .................................................................................13 2-15: andamento dell'IMI del resto della provincia per area geografica + totale ....................................................................14 2-16: variazione % NTN 2004-05 per i capoluoghi di provincia .............................................................................................15 2-17: variazione % NTN 2004-05 per il resto della provincia................................................................................................15 2-18: n° indice NTN settore Residenziale Roma, Milano, Torino, Napoli e relative province 2000-05 .......................................16 2-19: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Residenziale tra le regioni del Nord......................................................17 2-20: n. indice NTN settore Residenziale 2000-05 regioni del Nord .......................................................................................18 2-21: variazione percentuale NTN 2004-05 regioni del Nord .................................................................................................19 2-22: NTN 2000-05 regioni del Nord ...................................................................................................................................19 2-23: stock 2000-05 regioni del Nord ..................................................................................................................................20 2-24: IMI 2000-05 regioni del Nord ....................................................................................................................................20 2-25: n. indice NTN 2000-05 capoluoghi di provincia - Nord .................................................................................................21 2-26: : n. indice NTN 2000-05 resto della provincia - Nord ...................................................................................................21 2-27: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Residenziale tra le regioni del Centro ...................................................22 2-28: n. indice NTN 2000-05 regioni del Centro ...................................................................................................................23 2-29: variazione percentuale NTN 2004-05 regioni del Centro ..............................................................................................23 2-30: NTN 2000-05 regioni del Centro ................................................................................................................................24 2-31: stock 2000-05 regioni del Centro ...............................................................................................................................24 2-32: IMI settore Residenziale 2000-2005 regioni del Centro................................................................................................25 2-33: n. indice NTN 2000-05 Capoluoghi di provincia - Centro ..............................................................................................26 2-34: n. indice NTN 2000-05 resto della provincia - Centro...................................................................................................26 2-35: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Residenziale tra le regioni del Sud .......................................................27 2-36: n. indice NTN 2000-05 regioni del Sud .......................................................................................................................28 2-37: variazione percentuale NTN 2003-04 regioni del Sud...................................................................................................28 2-38: NTN residenziali 2000-2005 regioni del Sud................................................................................................................29 2-39: stock Residenziale 2000-2005 regioni del Sud.............................................................................................................29 2-40: IMI Residenziale 2000-2004 regioni del Sud ...............................................................................................................30 2-41: n. indice NTN residenziali 2000-04 capoluoghi di provincia - Sud .................................................................................31 2-42: n. indice NTN residenziali 2000-04 resto della provincia - Sud......................................................................................31 2-43: NTN 2000-05 dell’edilizia Residenziale di pregio per aree geografiche e variazione % 2004-05 ......................................32 2-44: n. indice NTN edilizia di pregio 2000-05 per aree geografiche e totale..........................................................................33 2-45: stock edilizia di pregio per aree geografiche e tasso medio di variazione 2000-04 .........................................................34 2-46: IMI edilizia di pregio per aree geografiche e totale......................................................................................................34 2-47: n. indice NTN capoluoghi e resto provincia per l’edilizia di pregio - Nord.......................................................................35 2-48: n. indice NTN capoluoghi e resto provincia per l’edilizia di pregio - Centro ....................................................................36 2-49: n. indice NTN capoluoghi e resto provincia per l’edilizia di pregio - Sud ........................................................................36 2-50: n. indice NTN 2000-05 del settore Terziario per aree geografiche + totale ...................................................................37 2-51: NTN Uffici 2000-05 per aree geografiche + totale .......................................................................................................38 2-52: stock Uffici 2000-05 per aree geografiche + totale......................................................................................................38 2-53: IMI Uffici 2000-05 per aree geografiche + totale ........................................................................................................39 2-54: n. indice NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia – Nord ...........................................................................40 2-55: n. indice NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia – Centro ........................................................................41 2-56: n. indice NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia – Sud ............................................................................41 2-57: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Terziario tra le regioni del Nord ...........................................................42 2-58 : n. indice NTN Uffici 2000-05 regioni del Nord ............................................................................................................42 2-59 : NTN Uffici 2000-05 regioni del Nord..........................................................................................................................43 2-60 : stock Uffici 2000-05 regioni del Nord ........................................................................................................................43 2-61 : IMI Uffici 2000-05 regioni del Nord + totale ..............................................................................................................44 2-62 : distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Terziario tra le regioni del Centro .......................................................44 2-63 : n. indice NTN Uffici 2000-05 regioni del Centro .........................................................................................................45 2-64 : NTN Uffici 2000-05 regioni del Centro .......................................................................................................................45 2-65: stock Uffici 2000-05 regioni del Centro.......................................................................................................................46 2-66: IMI Uffici 2000-05 regioni del Centro + totale.............................................................................................................46 2-67: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Terziario tra le regioni del Sud.............................................................47 268 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 INDICE DELLE FIGURE Figura 2-68: n. indice NTN uffici 2000-05 regioni del Sud + totale ..................................................................................................47 Figura 2-69: NTN uffici 2000-05 regioni del Sud.............................................................................................................................48 Figura 2-70: stock uffici 2000-05 regioni del Sud ...........................................................................................................................48 Figura 2-71: IMI uffici 2000-05 regioni del Sud + totale .................................................................................................................49 Figura 2-72: n. indice 2000-05 settore Commerciale per aree geografiche + totale ..........................................................................50 Figura 2-73: NTN settore Commerciale 2000-05 per aree geografiche.............................................................................................51 Figura 2-74: stock settore Commerciale 2000-05 per aree geografiche............................................................................................51 Figura 2-75: IMI settore Commerciale 2000-05 per aree geografiche + totale .................................................................................52 Figura 2-76: n. indice NTN settore Commerciale dei capoluoghi e del resto della provincia –Nord .....................................................53 Figura 2-77: n. indice NTN settore Commerciale dei capoluoghi e del resto della provincia-Centro ....................................................53 Figura 2-78: n. indice NTN settore Commerciale dei capoluoghi e del resto della provincia-Sud ........................................................54 Figura 2-79: distribuzione percentuale NTN 2004 del settore Commerciale tra le regioni del Nord.....................................................55 Figura 2-80: n. indice NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord ......................................................................................55 Figura 2-81: NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord ....................................................................................................56 Figura 2-82: stock settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord...................................................................................................56 Figura 2-83: IMI settore Commerciale 2000-05 regioni del Nord + totale ........................................................................................57 Figura 2-84: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Commerciale tra le regioni del Centro ..................................................57 Figura 2-85: n. indice NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro + totale .......................................................................58 Figura 2-86: NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro .................................................................................................58 Figura 2-87: stock settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro ................................................................................................59 Figura 2-88: IMI settore Commerciale 2000-05 regioni del Centro + totale......................................................................................59 Figura 2-89: distribuzione percentuale NTN 2004 del settore Commerciale tra le regioni del Sud ......................................................60 Figura 2-90: n. indice NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud + totale ..........................................................................60 Figura 2-91: NTN settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud .....................................................................................................61 Figura 2-92: stock settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud ....................................................................................................61 Figura 2-93: IMI settore Commerciale 2000-05 regioni del Sud.......................................................................................................62 Figura 2-94: n. indice 2000-05 settore Produttivo per aree geografiche + totale ..............................................................................63 Figura 2-95: NTN settore Produttivo 2000-05 per aree geografiche + totale ....................................................................................64 Figura 2-96: stock settore Produttivo 2000-05 per aree geografiche + totale...................................................................................65 Figura 2-97: IMI settore Produttivo 2000-05 per aree geografiche + totale .....................................................................................65 Figura 2-98: n. indice NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia –Nord .........................................................66 Figura 2-99: n. indice NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia-Centro ........................................................67 Figura 2-100: n. indice NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia-Sud ..........................................................67 Figura 2-101: distribuzione percentuale NTN 2004 del settore Produttivo tra le regioni del Nord. ......................................................68 Figura 2-102: n. indice NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord ........................................................................................68 Figura 2-103: NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord ......................................................................................................69 Figura 2-104: stock settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord.....................................................................................................69 Figura 2-105: IMI settore Produttivo 2000-05 regioni del Nord + totale ..........................................................................................70 Figura 2-106: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Produttivo tra le regioni del Centro ....................................................70 Figura 2-107: n. indice NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro + totale .........................................................................71 Figura 2-108: NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro ...................................................................................................71 Figura 2-109: stock settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro ..................................................................................................72 Figura 2-110: IMI settore Produttivo 2000-05 regioni del Centro + totale........................................................................................72 Figura 2-111: distribuzione percentuale NTN 2005 del settore Produttivo tra le regioni del Sud ........................................................73 Figura 2-112: n. indice NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud + totale .............................................................................73 Figura 2-113: NTN settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud .......................................................................................................74 Figura 2-114: stock settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud ......................................................................................................74 Figura 2-115: IMI settore Produttivo 2000-05 regioni del Sud + totale ............................................................................................75 Figura 4-1: Indice delle quotazioni e del NTN delle abitazioni per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo in Italia .....................................................................................................................................................................254 Figura 4-2: Indice quotazioni delle abitazioni e del NTN delle abitazioni per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo per il Nord ..............................................................................................................................................255 Figura 4-3: Indice quotazioni delle abitazioni e del NTN per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo per il Centro ..............................................................................................................................................................255 Figura 4-4: Indice quotazioni delle abitazioni e del NTN per semestre (I sem 2004-II sem 2005) dei capoluoghi e dei comuni non capoluogo per il Sud ..................................................................................................................................................................256 Figura 4-5: Indice delle quotazioni per classi di comuni (per numero di abitanti) in Italia................................................................257 Figura 4-6: Indice NTN per classi di comuni (per numero di abitanti) in Italia ................................................................................257 Figura 4-7: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con meno di 5.000 abitanti. Nord-Centro-Sud........................................258 Figura 4-8: Indice delle quotazioni ed NTN per i comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 25.000 abitanti. Nord-Centro-Sud. ..259 Figura 4-9. Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con popolazione compresa tra 25.000 e 50.000 abitanti. Nord-Centro-Sud. ................................................................................................................................................................................................260 Figura 4-10: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con popolazione compresa tra 50.000 e 250.00 abitanti. Nord-Centro-Sud. ................................................................................................................................................................................................260 Figura 4-11: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti. (Nord-CentroSud). ........................................................................................................................................................................................261 Figura 4-12: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni litoranei e dell’entroterra - Italia .........................................................262 Figura 4-13: Indice delle quotazioni e del NTN per i Capoluoghi litoranei e dell’entroterra - Italia....................................................263 Figura 4-14: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra - Italia...................................263 Figura 4-15: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra -Nord ....................................264 269 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 INDICE DELLE FIGURE Figura 4-16: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra-Centro ..................................264 Figura 4-17: Indice delle quotazioni e del NTN per i comuni non capoluogo litoranei e dell’entroterra-Sud.......................................265 Figura 4-18: differenziale delle quotazioni di riferimento comunali nel II sem-2005 rispetto alla quotazione più bassa (comune di Salaparuta - TP) ........................................................................................................................................................................267 270 RAPPORTO IMMOBILIARE 2006 INDICE DELLE TABELLE Indice delle Tabelle Tabella 2-1: NTN 2000-05 per settore e totale (al netto della cartolarizzazione- v. nota 3) ................................................................ 4 Tabella 2-2: NTN 2000-05 del settore Residenziale per aree geografiche suddiviso tra Capoluoghi e Resto provincia, variazione 200405 e quota di NTN dei Capoluoghi sul totale provinciale. ................................................................................................................10 Tabella 2-3: stock Residenziale per aree geografiche 200-05 e tasso medio annuo di variazione.......................................................11 Tabella 2-4: NTN ed IMI 2000-05 del settore Terziario per aree geografiche ...................................................................................37 Tabella 2-5: NTN Uffici dei capoluoghi e del resto della provincia e percentuale NTN dei capoluoghi rispetto al NTN complessivo della provincia .....................................................................................................................................................................................40 Tabella 2-6: NTN ed IMI e stock 2000-05 del settore Commerciale per aree geografiche.................................................................50 Tabella 2-7: NTN commerciali dei capoluoghi e del resto della provincia e percentuale NTN dei capoluoghi rispetto al NTN complessivo della provincia .............................................................................................................................................................................52 Tabella 2-8: stock, NTN ed IMI 2000-05 del settore Produttivo per aree geografiche .......................................................................63 Tabella 2-9: NTN settore Produttivo dei capoluoghi e del resto della provincia e percentuale NTN dei capoluoghi rispetto al NTN complessivo della provincia ..........................................................................................................................................................66 271 L’Agenzia del Territorio pubblica periodicamente sul sito internet www.agenziaterritorio.gov.it i seguenti lavori a cura della Direzione Centrale dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare: Rapporti Immobiliari Analisi approfondite riguardanti lo studio della distribuzione e degli andamenti dei volumi di compravendita del mercato immobiliare dei settori residenziale, terziario, commerciale e produttivo a livello nazionale, con dettaglio provinciale e per capoluogo. Pubblicati con cadenza annuale, ogni fine luglio, si riferiscono all’anno precedente quello di pubblicazione. Note semestrali nazionali Sintesi dell’andamento dei Volumi di compravendita dei mercati immobiliari a livello nazionale, con dettaglio provinciale e per capoluogo. La pubblicazione avviene con cadenza semestrale nei mesi di aprile ed ottobre di ogni anno. Rapporti territoriali I Rapporti Territoriali costituiscono una serie di pubblicazioni volte ad approfondire i mercati immobiliari locali a livello provinciale e con riferimento alle città capoluogo. Sono stati pubblicati i rapporti relativi alle province di Milano, Roma, Napoli, Genova, Palermo e Torino realizzati con la collaborazione dei rispettivi Uffici provinciali dell’Agenzia del territorio. Note semestrali territoriali Sintesi dell’andamento dei volumi di compravendita e dei valori immobiliari del settore residenziale di alcune città e delle loro province: Roma, Milano, Torino, Napoli, Catania e Perugia. Realizzati dai rispettivi Uffici provinciali in collaborazione con la direzione centrale OMI, vengono pubblicati con cadenza semestrale nei mesi di giugno e novembre di ogni anno a partire dal 2006. Sono inoltre pubblicate la Banca dati delle quotazioni immobiliari, aggiornata semestralmente e la Banca dati dei volumi di compravendita, aggiornata annualmente.