POT Primaria Pianoro

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POT Primaria Pianoro
COMUNE DI PIANORO
Assessorato Istruzione e Servizi Educativi,
Assessorato Cultura, Pari Opportunità, Associazionismo, Partecipazione,
Pace e Diritti Umani;
Assessorato Ambiente.
La mia scuola
nel mio paese
Progetti territoriali
anno scolastico 2014/2015
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PIANORO
SCUOLA PRIMARIA
Scaricabile dal sito del Comune di Pianoro, sezione Scuola e Istruzione
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PIANO OFFERTA TERRITORIALE
PER LE SCUOLE PRIMARIE DI PIANORO
AMBIENTE E TERRITORIO ………………………………………………………………..Pag. 5
- Progetto “Un piccolo orto in classe” a cura del Consorzio Agrario dell’Emilia (classi I)
- Museo di Arti e Mestieri: “I giochi di strada” (classi II)
- Museo di Arti e Mestieri: “Dalla vite al vino” (classi III)
- Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa: “Le pagine Verdi” (classi IV)
- “ARTE, Anfibi Rettili e Territorio” (classi IV e V)
LA MIA SCUOLA PER LA PACE …………………………………………………………....Pag. 57
- Settimana della Legalità: “Progetto Sapori di Liberaterra” (tutte le classi)
STORIA E MEMORIA DEL TERRITORIO ………………………………………………...Pag. 61
- Il tempo delle favole (classi II)
- Il Monumento di Monte Sabbiuno (classi V)
- Alla scoperta del “Rifugio” a cura di Anpi Pianoro e Associazione “Il rifugio” (classi V)
EDUCAZIONE STRADALE (tutte le classi) …………………………………………………Pag. 69
MUSICA, DANZA ED ESPRESSIVITA’ …………………………………………………….Pag. 73
- Laboratorio di danze popolari promosso dalla proloco di Pianoro (classi IV e V)
- “Avvicinarsi alla musica” a cura di Michelangelo Pellegrino (classi V)
PATCHWORK (tutte le classi) ………………………………………………………………...Pag. 79
BIBLIOTECHE ……………………………………………………………………………….Pag. 85
- UNA BIBLIOTECA AMICA – I SERVIZI ALLE SCUOLE (tutte le classi)
o La prima visita (una sola volta durante i 5 anni)
o Le visite tematiche
o Il prestito
o I servizi multimediali
o Le bibliografie
- INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA
o “Roald Dahl…ad alta voce” (classi III)
o “Il giorno della memoria” (IV e V)
CINEMA E TEATRO ………………………………………………………………………...Pag. 93
- Rassegna cinematografica (tutte le classi)
- Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” a cura di Associazione Ca’ Rossa (classi V)
SPORT ………………………………………………………………………………………..Pag. 115
ALTRE PROPOSTE …………………………………………………………………………Pag. 135
- Museo arti e mestieri (per tutte le classi)
- Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! Sostieni il commercio tradizionale (tutte le classi)
- Laboratorio creativo a cura dell’Associazione Pollegives e alcuni ragazzi laureati all’accademia
delle Belle Arti (6 classi)
- Il cane si diverte lavorando con noi? A cura di Associazione L’orma del Lupo
- Laboratorio “2.. 4.. 1.. 3.. 5.. Con quanti sensi?” Progetto per la giornata nazionale della
disabilità a cura del Centro Socio-Ricreativo Enrico Giusti (classi IV)
- Storia per immagini del territorio di Pianoro (classi IV)
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TRASPORTI garantiti dal Comune di Pianoro per le proposte inserite nel POT ……………...Pag. 153
Scheda di ADESIONE alle proposte del POT ………………………………………………...Pag. 157
CONTATTI:
Ufficio Politiche Giovanili
Tel: 051-652.91.08 – 75
E-mail: [email protected], [email protected]
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AMBIENTE E TERRITORIO
PROGETTO “PICCOLI ORTI E GIARDINI IN CLASSE” (I)
MUSEO DI ARTI E MESTIERI: I GIOCHI DI STRADA (II)
MUSEO DI ARTI E MESTIERI: DALLA VITE AL VINO (III)
PARCO DEI GESSI BOLOGNESI (IV)
Il Comune mette a disposizione un’uscita gratuita per classe. In alcuni progetti del Parco
dei Gessi (che superano i 105,00 euro di costo) è prevista una quota a carico della classe. Al
pagamento provvederà direttamente l’Istituto Comprensivo al termine dell’anno scolastico
in un’ unica soluzione.
Per motivi tecnici legati ai trasporti, in accordo con il Parco, gli accessi ai luoghi per
le visite, sono concordati sul territorio del Comune di Pianoro.
ARTE, ANFIBI RETTILI E TERRITORIO (IV E V)
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PICCOLI ORTI E GIARDINI IN CLASSE
A CURA DI CONSORZIO AGRARIO DELL’EMILIA
IL CONSORZIO AGRARIO DELL’EMILIA
Il 6 aprile del 1901 un gruppo di agricoltori bolognesi si diede appuntamento nello studio del
notaio Luigi Roversi per costituire una società cooperativa avente per scopo “di giovare, nei modi
migliori e mediante la cooperazione, all’agricoltura ed alle classi agricole della provincia di
Bologna”.
Nasceva così il “Consorzio Agrario Bolognese”.
Da allora, attraverso svariate vicissitudini dovute all’alternarsi delle diverse fasi storiche, il
Consorzio Agrario ha subito notevoli trasformazioni, divenendo una delle maggiori realtà
economiche dell’Emilia Romagna, avendo incorporato nel 1998 il Consorzio Agrario di Modena e
nel 2013 quello di Reggio Emilia, assumendo la denominazione appunto di Consorzio Agrario
dell’Emilia.
Nel territorio di Pianoro il Consorzio Agrario dell’Emilia è presente con un garden specializzato
avente una superficie di oltre 1000 mq al coperto e 500 mq di esposizione esterna. La gamma dei
prodotti propone soluzioni giuste per la casa, la fattoria, il giardino, l’orto e gli animali domestici e
offre a coloro che si dedicano al giardinaggio per passione la stessa qualità e professionalità che da
oltre un secolo viene garantita agli agricoltori.
MOTIVAZIONI DEL PROGETTO
I bambini sono fortemente interessati al “fare”, a vivere il proprio territorio e ad approfondire
argomenti
a
loro
congeniali.
Il progetto “L’orto scolastico” intende partire dall’interesse innato dei bambini nei confronti della
natura, per stimolarli e coinvolgerli, attraverso un percorso teorico e pratico-manuale, alla scoperta
dell’affascinante mondo delle piante.
L’orto dà modo all’alunno, appunto, di sviluppare la sua autonomia poiché viene messo nella
condizione di provare, di attivarsi, di sperimentare, dal momento che al suo lavoro corrisponderà un
risultato visibile e gratificante (piante che crescono), che ne migliorerà lo sviluppo dell’autostima e
la
volontà
di
riprovare
e
approfondire.
Si avrà altresì la possibilità di lavorare in gruppo, per favorire l’integrazione e la relazione.
Altri due aspetti da non sottovalutare e strettamente connessi tra loro sono legati alla
programmazione che l’Agricoltore compie per i suoi futuri raccolti e soprattutto al concetto di
“pazienza”, in un mondo dove siamo abituati ad avere tutto e subito.
Ad una prima fase teorica, nella quale verranno fornite delle semplici indicazioni sul ciclo vitale
delle piante, e pratica, con la messa a dimora delle piantine stesse, potranno seguirne successive, in
cui si sintetizzeranno con il racconto i vari incontri, le foto dell’esperienza della semina, i disegni
realizzati dagli alunni.
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DESTINATARI
Il percorso è indirizzato ai bambini della prime classi della scuola primaria.
FASI DEL LAVORO
Prima fase: due incontri (di due ore) per ogni classe con gli esperti del consorzio e lavoro fatto in
autonomia da bambini e insegnanti
Periodo: febbraio/aprile
(Si invitano le insegnati ad organizzarsi in modo da fissare nella stessa giornata l’incontro con due
classi)
Attività:
- Giochi mirati a scoprire le caratteristiche e la ciclicità delle diverse stagioni
- Realizzazione dell’”orologio delle stagioni”
- Preparazione dei vasi (con terriccio) per l’interramento delle piantine
- Semina/interramento delle diverse piantine
- Osservazione anche fotografica dei cambiamenti al sopraggiungere della primavera
- Realizzazione di disegni e foto da parte dei bambini
Seconda fase: festa finale al Consorzio Agrario
Periodo: maggio/giugno
- Presentazione dei disegni, delle foto ed eventualmente delle piantine coltivate agli altri
alunni della scuola e ai genitori durante una festa che verrà realizzata presso il Consorzio
Agrario
- Premiazione dei lavori realizzati (foto, disegni e piantine coltivate)
MATERIALI NECESSARI
I materiali necessari alla realizzazione del progetto (vasi, terriccio, piantine) verranno forniti
direttamente dal Consorzio Agrario.
I costi dell’organizzazione della festa, della stampa delle foto e della realizzazione di un’eventuale
brochure con i disegni dei bambini saranno a carico del Consorzio Agrario
PER INFORMAZIONI E PER ORGANIZZARE GLI INCONTRI:
Ufficio Politiche Giovanili
Laura Raitè
051-652.91.08
Alice Milano
051-652.91.75
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MUSEO DI ARTI E MESTIERI Pietro Lazzarini
Via del Gualando, 2 - Pianoro (Bo)
I GIOCHI DI STRADA
AMBITO TERRITORIALE
Valli Savena Setta Idice (collina).
AMBITO TEMATICO
Ambiente e Risorse del territorio.
Artigianato e attività preindustriali (in parte).
MUSEO E SITI COINVOLTI
L’attività si svolgerà:
al Museo di Arti e Mestieri di Pianoro.
DESCRIZIONE
Il museo dispone di una ricca raccolta di giocattoli costruiti con materiali di risulta o reperiti nel
territorio, un campionario che rimanda ad un diverso modo di divertirsi.
I ragazzi saranno guidati a scoprire come all’apparente povertà dei mezzi, faceva riscontro una
straordinaria fecondità inventiva.
Si affronteranno le seguenti tematiche:
- i giocattoli e la loro costruzione;
- le conte, le filastrocche, le ninne nanne, i giochi.
I ragazzi potranno anche cimentarsi nei giochi usando “ i giocattoli da toccare”.
Saranno quindi guidati ad individuare i materiali e le tecniche necessari alla costruzione di un
giocattolo, cui seguirà la prova pratica di costruzione ed uso, il gioco, da parte dei ragazzi.
DESTINATARI
Alunni scuola primaria: classi seconde.
Alunni scuola secondaria di primo grado.
DURATA DELL’ATTIVITÀ
Circa due ore.
NOTA
Poiché è necessario predisporre l’aula didattica con l’esposizione dei giocattoli, è bene che questo
laboratorio si tenga nel mese di marzo e comunque entro la metà di aprile, per consentire ai bambini
delle classi coinvolte nel progetto di partecipare con maggiore motivazione a “I giochi di strada”,
evento promosso dal Museo di Arti e Mestieri che si tiene ogni anno in una domenica a fine aprile
(la data esatta verrà comunicata in prossimità dell’evento).
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“I giochi di strada”sono rivolti a ragazzi, genitori e nonni per sensibilizzare le famiglie a una
diversa modalità di divertimento in cui non ci sono “angoli” predisposti al gioco e la strada, il
cortile, la piazza diventano luoghi senza confini, teatro di giochi. Si vuole anche creare
un’occasione per avvicinare e sensibilizzare i giovani al rispetto del territorio e alla conoscenza
delle sue risorse.
ORARIO PER LE SCUOLE
Martedì – Mercoledì – Giovedì ( ore 9,00 – 13,00)
PRENOTAZIONE
Cell. 338 7738701
E’ bene fare le prenotazioni entro il mese di ottobre al numero 338 7738701, a cui risponde
l’incaricata dei contatti con le scuole Paola Bacchelli, che ha il prospetto generale delle
prenotazioni.
Si raccomanda alle insegnanti di lasciare il recapito telefonico e la mail per facilitare le
comunicazioni.
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MUSEO DI ARTI E MESTIERI Pietro Lazzarini
Via del Gualando, 2 - Pianoro (Bo)
DALLA VITE AL VINO
LABORATORIO PER LE CLASSI TERZE DELLA SCUOLA PRIMARIA,
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
AREA
Ambiente e Territorio
AMBITO TERRITORIALE
Valli Savena Setta Idice (collina)
TEMI TRATTATI
Agricoltura e raccolta.
Artigianato e attività preindustriali (in parte).
SEDE
Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini, via del Gualando 2, Pianoro (BO)
Vigneto, distante 100 metri dal museo.
DESCRIZIONE
1° Modulo
Uscita della durata di 2 ore complessive, così strutturata:
1. Visita al Museo di Arti e Mestieri (1 ora e 15 minuti circa)
L’attività sarà indirizzata alla conoscenza del processo tradizionale di vinificazione.
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Attraverso le sezioni del Museo dedicate alla Coltivazione della vite, alla Cantina, alla Bottega del
falegname e del bottaio, i ragazzi saranno guidati alla scoperta degli antichi procedimenti e all’uso
degli strumenti di un tempo, e a inquadrare il metodo tradizionale di vinificazione nel contesto
storico e geografico della collina bolognese.
Verrà dato inoltre spazio agli aspetti legati a folklore e religiosità, che da sempre permeano il tema
del vino.
2. Visita a un vigneto (45 minuti circa)
I ragazzi verranno accompagnati a piedi da un operatore del Museo di Arti e Mestieri a visitare il
vicino vigneto di via del Gualando, per osservare la vigna, la vite e l’uva. La lezione sarà incentrata
sul ciclo di vita della pianta, il processo di formazione e colorazione del grappolo, le parti
costitutive del frutto.
Passeggiata: andata e ritorno 15 minuti circa.
Attivitità sul campo: 30 minuti circa.
2° Modulo
Pigiatura coi piedi (aspetto ludico/sensoriale) – Durante la tradizionale “Festa della Vendemmia”
che si terrà negli spazi esterni del museo il terzo sabato di Settembre di ogni anno, dalle 16.00 a
sera, accompagnati dall’insegnante e/o dai genitori, i ragazzi potranno sperimentare le operazioni di
pigiatura con i piedi, sistemazione del mosto nel tino per la fermentazione
PERIODO
Aprile-Maggio 2015 (1° modulo)
Settembre 2015 (2° modulo)
DURATA DELL’ATTIVITÀ
Due ore in Museo e vigna (1° modulo).
Un’ora e trenta in Museo (2° modulo).
DESTINATARI
Alunni scuola primaria: classi terze a.s. 2014/15;
Alunni scuola secondaria di primo grado.
NOTE
- Il progetto si avvia al termine della classe terza e si conclude all’inizio della classe quarta.
- E’ bene prenotare il primo incontro, che prevede la visita alle sezioni museali e l’uscita in
vigna, tra la metà di aprile e la metà di maggio circa, per poter osservare la germinazione
della vite e il piccolo grappolo in formazione.
- Poiché il progetto si completa con la sperimentazione della pigiatura con i piedi, durante la
“Festa della Vendemmia” nel penultimo sabato di settembre, per motivi organizzativi le
classi coinvolte possono essere al massimo 5.
- Essendo di sabato la Festa della Vendemmia (aspetto ludico/sensoriale del progetto) e quindi
a scuole chiuse, le insegnanti possono far partecipare gli alunni della loro classe
accompagnati anche dai genitori.
- Nella giornata del primo incontro, sarebbe auspicabile che le insegnanti consegnassero la
liberatoria allegata al progetto, firmata dai genitori, per la partecipazione della classe alla
“Festa della Vendemmia”.
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ORARIO PER LE SCUOLE
Martedì – Mercoledì – Giovedì ( ore 9,00 – 13,00)
PRENOTAZIONE
Cell. 338 7738701
E’ bene fare le prenotazioni entro il mese di ottobre al numero 338 7738701, a cui risponde
l’incaricata dei contatti con le scuole Paola Bacchelli, che ha il prospetto generale delle
prenotazioni.
Si raccomanda alle insegnanti di lasciare il recapito telefonico e la mail per facilitare le
comunicazioni.
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LIBERATORIA
I sottoscritti genitori degli alunni della classe ……… della Scuola Primaria/Secondaria di
…………………………………, che partecipano oggi ….. settembre 2015 alla “Festa della
Vendemmia” presso il Museo di Arti e Mestieri “P.Lazzarini”
dichiarano
di esonerare il Comune di Pianoro, proprietario della struttura, la sua Amministrazione,
L’Associazione Territorio e Civiltà dei Mestieri e il Direttore del Museo da ogni e qualsiasi
responsabilità per eventuali infortuni e danni, anche indipendenti dalla propria volontà, subiti o
provocati a se stesso o a terzi nei locali e pertinenze del Museo durante lo svolgimento della “Festa
della Vendemmia”;
autorizzano
la pubblicazione sul sito del museo e sugli organi di informazione di foto in cui siano ritratti i loro
figli minorenni mentre svolgono le attività ludico/sensoriali in programma, quali la pigiatura con i
piedi e i balli montanari.
NOME e COGNOME del MINORE
Firma leggibile del genitore
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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Firma dell’insegnate di classe
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ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ
EMILIA ORIENTALE
Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 – Marzabotto BO
PARCO REGIONALE DEI
GESSI BOLOGNESI E
CALANCHI DELL’ABBADESSA
Pagine Verdi 2014/2015
Proposte di
Educazione
Ambientale
ed alla
Sostenibilità
per la Scuola
Primaria del
Comune di
Pianoro
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PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL'ABBADESSA, Via Jussi 171, 40068, San Lazzaro di Savena (Bo)
Tel. 051 6254821 – Fax 051 6254521 - [email protected]
LE PAGINE VERDI ANNO SCOLASTICO 2014/15
Le Pagine Verdi raccolgono le proposte di informazione, didattica ed educazione
ambientale e alla sostenibilità per le Scuole del Comune di Pianoro
Tocchiamo otto concetti esperienze chiave, dalla scuola di infanzia alla secondaria di secondo
grado. Ci sta a cuore ascoltare e raccogliere, i vostri suggerimenti e proposte per il futuro. Vi
chiederemo, quindi
di
suggerirci
modifiche, integrazione, sviluppi
progettuali
per voi
interessanti, per far crescere ancora la nostra collaborazione.
GESSI E
CARSISMO
ANIMALI, PIANTE,
ECOSISTEMI
CALANCHI E
GEOLOGIA
CONCETTI ED
fattorie didattiche
ACQUE
ESPERIENZE CHIAVE
IL TEMPO E
L’UOMO
ESPLORAZIONE E
MOVIMENTO
IMPRONTA
ECOLOGICA
CHE COSA OFFRONO
Le Pagine Verdi illustrano i Progetti educativi e le Visite guidate su vari temi ambientali,
principalmente legati alle caratteristiche geologiche e naturalistiche dell’Area Protetta (i gessi, i
calanchi, le zone umide…), ma anche pratiche agricole sostenibili, rifiuti, impronta ecologica,
energia, …. I progetti si svolgono in parte o interamente a scuola o nei dintorni. I progetti sono
differenziati a seconda dell’età. Gli insegnanti che vogliono realizzare assieme al Parco un
proprio
progetto
originale
troveranno
nella
sezione
“FuoriClasse”
alcune
proposte
personalizzabili, come “La Vostra idea”, pensate per integrare i Moduli scelti. Ancora c’è
un’ampia scelta di visite guidate e laboratori. Sul sito del Parco sono inoltre disponibili i
depliant “Le grotte del Parco”, “Una giornata al Parco” e “Proposte verdi a Villa Torre”.
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Ricordiamo che è possibile integrare le attività didattiche con ore aggiuntive (le
trovate con il simbolo della raganella).
Come prenotare
La scheda di adesione dei progetti educazione ambientale è disponibile a pagina 29 oppure sul
sito del Parco (www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi) va inviata : Ufficio Politiche
Giovanili del Comune di Pianoro, via fax 051 626 57 21 c/a insieme alle schede di adesione al
POT a Raitè Laura e Alice Milano entro il 15 ottobre 2014
Quanto costano
Per ogni proposta viene specificato il costo; le scuole di Pianoro potranno aderire a condizioni
particolari grazie al significativo contributo economico del Comune. Il contributo richiesto per
attivare i moduli rappresenta una parte dei costi sostenuti per la loro realizzazione e variano a
seconda della durata e della tipologia di modulo.
Al
fine
di
utilizzare
al
meglio
tempi
e
spostamenti
degli
operatori
si
incentivano
economicamente, con uno sconto:
-
di 5€ due o più classi che aderiscono allo stesso modulo, le insegnanti dovranno
programmare congiuntamente e realizzare l’attività a scuola nelle stesse giornate;
-
di 10€ per moduli fino a 105€ oppure 20€ per moduli che costano più di 105€ per le
attività che si concludono entro Marzo 2015, prediligendo l’uscita prima degli incontri in
classe.
Cosa succede dopo l’invio della scheda di adesione
Le richieste verranno accolte in ordine d’arrivo e realizzate fino ad esaurimento delle risorse
economiche disponibili. Dopo l’adesione, il Parco incaricherà un proprio Operatore di contattare
l’insegnante di riferimento, col quale verrà fissato al più presto possibile un incontro di
programmazione (della durata di al massimo 1 ora), per discutere e definire in dettaglio il
percorso didattico, fissando le date delle attività.
Gli incontri in classe hanno una durata di circa due ore e le uscite sul territorio sono di
mezza giornata (per un massimo di 3 ore).
Come organizzarsi
Nel caso in cui si scelga di effettuare escursioni nel Parco, si raccomanda un abbigliamento
adatto (i nostri Operatori potranno consigliarvi al riguardo). Per precauzione tutti i bambini
dovranno avere con sé un k-way per la pioggia ed un cambio completo di vestiario (scarpe,
calzini, pantaloni lunghi e felpa). In caso di necessità di trasporto scolastico, si consiglia di
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verificare la disponibilità con gli Uffici competenti prima dell’adesione al modulo. Si ricorda che
alcuni itinerari sono serviti da mezzi pubblici. Quando è possibile, vi consigliamo di scegliere il
mezzo pubblico, o nei dintorni delle scuole, gli spostamenti a piedi: scegliere come muoversi è
educazione ambientale.
Mostra concorso “Il Parco secondo voi”
Realizzando un lavoro di documentazione, che racconti o sviluppi il tema delle attività
realizzate col Parco, le classi potranno partecipare all'annuale mostra/concorso organizzata per
le scuole ed i genitori alla fine dell’anno scolastico. Richiedete la scheda di adesione oppure
scaricatela direttamente dal sito www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi nella pagina
dell’Educazione Ambientale. Questa Mostra è molto importante per far conoscere i lavori dei
ragazzi! Ci saranno premi/sconti per le classi partecipanti selezionate.
Le guide del Parco
La gran parte delle attività vengono svolte da Guide del Parco che collaborano da anni con
l’Area Protetta.
INFO E CONTATTI
Per documentazione e/o informazioni: Centro Parco "Casa Fantini" via Jussi 171 – 40068
Farneto, San Lazzaro di Savena (BO) – tel. 051 6254821, fax 051 6254521 [email protected] - www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi
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PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA SOSTENIBILITA’
2014/2015
FUORI-CLASSE
LA VOSTRA IDEA
AULE DIDATTICHE E ALL’APERTO
FINO A 105 EURO
35 EURO
ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI
ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO GIARDINO
FARFALLE E MILLE INSETTI
FOGLIE, FIORI E FRUTTI
DI GENERE IN GENERE
130 EURO
105 EURO
105 EURO
105 EURO
acque
DENTRO L’ACQUA
140 EURO
fattorie didattiche
TRASFORMARE PER CONSERVARE
DAL LATTE AL FORMAGGIO
LA MERENDA IN FATTORIA
INSETTI IN SOCIETÀ
LA LANA E IL FELTRO
150 EURO
170 EURO
150 EURO
105 EURO
165 EURO
l’impronta ecologica
RUSCO CON I TUOI
L’ORTO DALLE MANI SPORCHE
MA QUALE SOSTENIBILITA?
ENERGIZZABILE
90 EURO
145 EURO
130 EURO
130 EURO
CALANCHI E GEOLOGIA
TERRA CRUDA, UN’ AVVENTURA CHE DURA DA 8000 ANNI
105 EURO
GESSI E CARSISMO
NELLA CASA DEI PIPISTRELLI
I GESSI DEL PARCO
LE GROTTE DEL PARCO
165 EURO
105 EURO
165 EURO
ESPLORAZIONE E MOVIMENTO
ORIENTEERING
190 EURO
PROPOSTE DI ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
SCHEDA DI ADESIONE
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LUOGHI PER LE USCITE
PIANORO
RASTIGNANO
fuori-classe
LA VOSTRA IDEA
DA DECIDERE IN BASE
ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL
COMUNE DI PIANORO
DA DECIDERE IN BASE
ALL’ATTIVITÀ SCELTA
NEL COMUNE DI
PIANORO
DA DECIDERE IN BASE DA DECIDERE IN BASE
ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL ALL’ATTIVITÀ
SCELTA
COMUNE DI PIANORO
NEL
COMUNE
DI
PIANORO
APPROFONDISCI
ANCORA
ANIMALI,
PIANTE,
ECOSISTEMI
ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO
GIARDINO
FARFALLE E MILLE INSETTI
FOGLIE, FIORI E FRUTTI
DI GENERE IN GENERE
PIANORO
RASTIGNANO
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
PIANORO
RASTIGNANO
acque
DENTRO L’ACQUA
TORRENTE SAVENA TORRENTE SAVENA
PIANORO
RASTIGNANO
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
fattorie didattiche
TRASFORMARE
PER
CONSERVARE
DAL LATTE AL FORMAGGIO
LA MERENDA IN FATTORIA
INSETTI IN SOCIETÀ
LA LANA E IL FELTRO
E
E
E
E
DINTORNI
DINTORNI
DINTORNI
DINTORNI
PIANORO
E
E
E
E
DINTORNI
DINTORNI
DINTORNI
DINTORNI
RASTIGNANO
l’impronta ecologica
RUSCO CON I TUOI
STAZIONE ECOLOGICA DI STAZIONE ECOLOGICA DI
PIAN DI MACINA
PIAN DI MACINA
MANI SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
L’ORTO
DALLE
SPORCHE
MA QUALE SOSTENIBILITA? SCUOLA E DINTORNI
ENERGIZZABILE
SCUOLA E DINTORNI
20
SCUOLA E DINTORNI
SCUOLA E DINTORNI
CALANCHI E GEOLOGIA
PIANORO
TERRA
CRUDA,
UN’ CALANCHI MONTE CALVO
AVVENTURA CHE DURA DA
8000 ANNI
RASTIGNANO
CALANCHI MONTE CALVO
ESPLORAZIONE
MOVIMENTO
RASTIGNANO
ORIENTEERING
PROPOSTE DI ATTIVITA’
AGGIUNTIVE
E PIANORO
SCUOLA OPPURE PARCO
DEL PALEOTTO
DA DECIDERE IL LUOGO
PIÙ
VICINO ALLA SCUOLA
COMPATIBILE CON
L’ATTIVITA’
PARCO DEL PALEOTTO
DA DECIDERE IL LUOGO PIÙ
VICINO ALLA SCUOLA
COMPATIBILE
CON
L’ATTIVITA’
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LA VOSTRA IDEA
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Progetti: Fuori-classe
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
I progetti sono differenziati a seconda dell’età. L’ambiente
attraversa
contenitore
tutti
gli
apprendimenti
progettuale
viene
delle
incontro
scuole.
Questo
all’esigenza
degli
insegnanti che desiderano realizzare propri percorsi, in cui serve
il supporto di un Esperto o di un Operatore, e che sostengono lo
sviluppo del curricolo verticale della scuola. Giardino delle
TEMI TRATTATI
piante aromatiche, gli ulivi del nostro territorio, alberi e
stagioni, animali e piante di città, catene alimentari, animali
della notte, biodiversità domestica, energia, mobilità e
sostenibilità, ne sono alcuni esempi. Creiamo assieme un
progetto, anche pluriennale, capace di crescere con i bambini.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, sino a 4 ore di attività in
classe e/o sul territorio del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
A seconda della durata del progetto, per un massimo
di 105 euro
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APPROFONDISCI ANCORA
TIPOLOGIA
Approfondimento didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Progetti: Fuori-classe
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
TEMI TRATTATI
Avete ancora bisogno di un nostro aiuto?
Scegliete in questo caso di abbinare al vostro progetto degli
incontri con i nostri educatori ambientali. Realizzeremo insieme
altre proposte brevi per sviluppare in forma originale un
progetto:
con
attività, giochi, laboratori, altro tempo per
collegamenti con le discipline.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
2 ore di attività da svolgere in classe e/o sul territorio
del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
35 euro
23
ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO GIARDINO SCOLASTICO
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed
ecosistemi
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
TEMI TRATTATI
Il giardino scolastico, ma anche un parco urbano
vicino alla scuola, è un ecosistema ricchissimo!
Lo scopriremo con attività in classe e sul campo, per
capire come è fatto in ogni sua parte: dal suolo alle
piante, dagli animali che lo abitano fino alle catene
alimentari che lo rendono importante e speciale.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o
sul territorio del Comune di Pianoro.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
130 euro, 125 euro per classi abbinate
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
24
Possibilità di fare attività aggiuntive
FARFALLE E MILLE INSETTI
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed
ecosistemi
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe
Le veloci libellule, i mimetici insetti stecco, le solitarie
farfalle, le notturne falene, le sociali formiche e tanti altri:
sono gli insetti i protagonisti più insospettabili del mantenimento
degli equilibri ecologici. Come si distingue un ragno da un
insetto?
TEMI TRATTATI
Chi lo desidera potrà allevare in classe gli insetti stecco, che
possono essere tenuti anche durante l’inverno, oppure i bachi da
seta, che compiono tutto il loro ciclo in primavera.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
del Comune di Pianoro.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola o nel giardino scolastico
COSTI
105 euro, 100 euro per classi abbinate
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
Possibilità di fare attività aggiuntive
25
FOGLIE, FIORI E FRUTTI
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed
ecosistemi
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe
E’ ora di dire basta allo studio delle piante solo sui libri!!!
Possiamo osservare il fiore, il seme e i frutti con l’aiuto dello
stereo microscopio, insieme ragioniamo sui diversi tipi di fiori e
la stretta relazione con i diversi tipi di impollinazione (insetti
pronubi e altri animali impollinatori, vento e acqua). Fiori
TEMI TRATTATI
maschili, femminili o ermafroditi, le foglie e la fotosintesi,
l’osservazione degli stomi al microscopio sono solo alcuni
esempi. L’inquinamento può influenzare la produzione di frutta e
verdura?
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio
del Comune di Pianoro.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola, Parco o nel giardino scolastico
COSTI
105 euro, 100 euro per classi abbinate
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
26
Possibilità di fare attività aggiuntive
DI GENERE IN GENERE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ed
ecosistemi
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe
Scopriamo le differenze tra maschi e femmine in natura:
osserviamo
i
comportamenti
caratteristici,
le
diversità
nell’aspetto (nelle forme e nei colori) dei fiori e degli insetti, degli
anfibi, dei rettili e degli uccelli…..dei caprioli, dei daini e dei
cinghiali.
TEMI TRATTATI
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio
del Comune di Pianoro.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola, Parco o nel giardino scolastico
COSTI
105 euro, 100 euro per classi abbinate
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
Possibilità di fare attività aggiuntive
27
DENTRO L’ ACQUA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Acque
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Gli ambienti umidi del Parco, l’Idice, lo Zena, il Savena, sono
l’ultimo rifugio delle specie animali e vegetali legate
all’acqua dei rii, delle pozze, di stagni e paludi, di ex maceri e
dei torrenti. Questi ambienti ospitano pesci, germani reali,
crostacei,
TEMI TRATTATI
insetti,
molluschi
e
piccoli
mammiferi,
che
compongono una catena alimentare piuttosto complessa ed
articolata in cui va sottolineato il ruolo chiave degli anfibi,
importanti indicatori ecologici.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o
sul territorio del Comune di Pianoro.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
NOTE
28
140 euro, per classi abbinate 135 euro
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
Possibilità di fare attività aggiuntive
Consigliamo per la prima e seconda classe lo
stagno,
terza e quinta classe per fiumi e torrenti.
TRASFORMARE PER CONSERVARE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Non
si
parlerà
di
magia
…
ma
di
pratiche antiche per
conservare il cibo per lungo tempo e utilizzarlo in momenti
diversi dell'anno. Essiccazione, l’impiego del freddo, cottura,
l’utilizzo di sale, zucchero, aceto, limone: sono queste le
“trasformazioni” della Fattoria.
Ai
TEMI TRATTATI
bambini
proporremo
di
preparare
frutta
essiccata
sui
termosifoni, trito aromatico con erbe e sale, macerazione della
frutta nello zucchero o limone.
Il laboratorio verrà scelto dagli insegnanti in sede di
programmazione.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o
territorio del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
150 euro, per classi abbinate 145 euro
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
29
DAL LATTE AL FORMAGGIO
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
TEMI TRATTATI
La scoperta del latte e la sua trasformazione in formaggio:
le proprietà del latte, le origini, la storia del formaggio, le
tecniche di produzione e le tradizioni legate alla vita della
campagna e della pastorizia.
Lavoreremo insieme secondo le tecniche tradizionali: a partire
dal latte vaccino, il "primo sale" e la ricotta. I bambini potranno
cimentarsi anche nella preparazione del burro a partire dalla
panna.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o
territorio del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
170 euro, per classi abbinate 165 euro
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
30
LA MERENDA DELLA FATTORIA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Grazie a ortaggi, frutta, cereali, ricotta, miele, latte, uova della
fattoria
conosceremo
la
piramide
alimentare,
il
valore
nutrizionale dei diversi cibi e la stagionalità dei prodotti della
terra. Produrremo
con i bambini ottime,
semplici e
genuine merende, ricotta con il miele, frutta o altri spuntini.
Il laboratorio alimentare verrà scelto dagli insegnanti in sede di
TEMI TRATTATI
programmazione.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o
territorio del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
150 euro, 145 per classi abbinate
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
Possibilità di effettuare attività aggiuntive.
31
INSETTI IN SOCIETA’
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Le api, le formiche e le termiti sono insetti sociali: insieme
collaborano
per
il
bene
comune
e
creano
complesse
e
interessanti società. Vedremo come sono organizzati e come
TEMI TRATTATI
vengono distribuite i ruoli all’interno della colonia, dalle attività
di costruzione e mantenimento del nido a quelle di difesa, senza
dimenticare il ruolo della Regina dedicata alla produzione di
uova.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o
territorio del Comune di Pianoro.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
105 euro, per classi abbinate 100 euro
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
32
LA LANA ED IL FELTRO
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Fattorie didattiche
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
La pecora è uno dei primi animali addomesticati dall’uomo;
durante il percorso si esplorerà questo affascinante rapporto tra
l’uomo e la pastorizia. In fattoria si osserveranno le pecore, il
processo
TEMI TRATTATI
di
lavorazione
esplorazione
sensoriale
della
di
lana,
questo
addentrandosi
fantastico
in
una
materiale.
Costruiremo piccoli manufatti in feltro: fiori, decorazioni,
borsette, bracciali, etc. Oltre allo sviluppo della manualità, del
senso estetico e pratico, sarà una occasione per riflettere su
alcune risorse naturali e di come oggi rimangono inutilizzate a
vantaggio di quelle sintetiche.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o
territorio del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
165 euro, per classi abbinate 160 euro.
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
33
RUSCO CON I TUOI
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Cosa contiene il cestino dei rifiuti? Come fanno a
sopravvivere le famiglie a casa, e le insegnanti in
classe, alla raccolta differenziata d’oggi? Ma dove lo
metto l’umido? Per condividere sempre più che i rifiuti
TEMI TRATTATI
non sono cose da buttare, ma risorse che, nelle
nostre mani, si possono trasformare anche in giochi
bellissimi, soprattutto perché gli oggetti che
produrremo saranno in primo luogo il frutto della
nostra fantasia e della nostra creatività. L’esperienza
si conclude, quando possibile, con la visita alla
stazione ecologica.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o e
sul territorio di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e/o Stazione Ecologica
COSTI
90 euro, per classi abbinate 85 euro
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
34
Possibilità di effettuare attività aggiuntive.
L’ORTO DALLE MANI SPORCHE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Avete voglia di coinvolgervi come insegnanti o con l’aiuto
di un nonno o di un genitore per tutto l’anno scolastico?
L’orto biologico è la vostra opportunità per conoscere i futuri cibi
TEMI TRATTATI
e l’alimentazione, creando con le mani una agricoltura sinergica,
fare i piccoli contadini sperimentando cosa significa questo per la
salute, e cosa comporta per l’economia dei cibi (prodotti a
chilometri
zero,
mercati
contadini)
e
per
la
sostenibilità
(trasporti, chimica in agricoltura). Il giardino scolastico è l’aula
didattica a cielo aperto dove si intrecciano
tante differenti
educazioni e dove i bambini imparano la cura e il rispetto per la
natura con gesti semplici ogni giorno di scuola.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o
territorio del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
NOTE
145 euro, per classi abbinate 140 euro
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
La fase del trapianto delle piantine dovrà essere
seguita dell’insegnante senza l’intervento
dell’operatore.
35
MA QUALE SOSTENIBILITA?
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Giochi di ruolo, simulazioni, riflessioni intorno ai nostri
stili di vita, per riuscire ad elaborare delle strategie concrete e
delle proposte che guardino al futuro con speranza. Una
riflessione curiosa sui nostri comportamenti e sulle conseguenze
dei nostri consumi, sia a livello individuale che a livello
TEMI TRATTATI
collettivo.Useremo lo strumento dell’Impronta ecologica, che
calcola quanta superficie di terra usiamo con il nostro personale
stile di vita.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e sul
territorio del Comune di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
130 euro, per classi abbinate 125 euro
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
36
ENERGIZZABILE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
La nostra società si basa sul consumo di energie fossili, non
rinnovabili: ma quanto costerà alle prossime generazioni? Ce ne
TEMI TRATTATI
sono di altri tipi? Che vantaggi si possono avere dall’utilizzo di
risorse rinnovabili? Aiutati con semplici esperimenti e giochi di
ruolo capiremo i diversi tipi di energia.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o
territorio limitrofo al territorio di Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
90 euro, 85 euro per classi abbinate
COSTI
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
37
TERRA CRUDA, UN’AVVENTURA CHE DURA DA 8.000 ANNI
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Il cemento è davvero la soluzione alla nostra
urbanizzazione?
Un percorso pratico ed interdiscipinare sulla storia
TEMI TRATTATI
delle tecniche edili, l’uso dei materiali da costruzione
e le loro caratteristiche. Sperimentare materiali e
metodi per costruire con un minimo impatto
ambientale liberando la propria creatività.
Visita guidata ai calanchi per osservare l’argilla.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o
nel Parco
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e dintorni
COSTI
105 euro, per classi abbinate 100 euro
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
38
Possibilità di effettuare attività aggiuntive.
NELLA CASA DEI PIPISTRELLI
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe
Questi originali mammiferi alati sono tanto sorprendenti
quanto ingiustamente bistrattati: possono muoversi senza
difficoltà nel buio più assoluto, dormire a testa in giù, avere i peli
come tutti gli altri mammiferi, ma anche ali efficienti per volare…
I megachirotteri e microchirotteri, le diverse abitudini alimentari,
la minaccia di estinzione, cosa si fa per proteggerli. Curiosità e
TEMI TRATTATI
dicerie su questi sorprendenti mammiferi notturni. Simuleremo il
riconoscimento
dei
pipistrelli
e
costruiremo
un
gioco
sul
pipistrello per ogni bambino. Alla fine visita ad una grotta, alla
scoperta degli ambienti di svernamento e rifugio di molte specie
di chirotteri.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o in
grotta (Spipola o Farneto)
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
160 euro, per classi abbinate 155. Per classi abbinate,
Grotta del Farneto 135 euro a classe.
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
39
I GESSI DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetto ed esperienza chiave: Gessi e carsismo
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria, terza-quinta classe
Gli affioramenti gessosi sono imponenti depositi salini di origine
marina risalenti a oltre 5 milioni di anni fa’. La natura carsica di
questa roccia determina un particolare paesaggio fatto di
grandi e piccole doline, valli cieche e altopiani gessosi,
candele e bolle di scollamento ed infine, nel sottosuolo,
centinaia di grotte. Queste forme carsiche creano condizioni
TEMI TRATTATI
microclimatiche particolari che permettono la presenza di una
grande diversità biologica: dalla flora mediterranea dei caldi
affioramenti sommitali alla flora montana delle zone fresche sul
fondo delle doline, passando attraverso aree caratterizzate dalla
tipica flora della nostra zona collinare. L’uscita nel Parco sarà infine
l’occasione per osservare direttamente sia i fenomeni carsici, sia la
tipica flora e fauna.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe o al
Parco
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
105 euro, per classi abbinate 100 euro
Sconto di € 10 per progetti realizzati entro Marzo 2015.
NOTE
40
Possibilità di effettuare attività aggiuntive:
laboratorio del gesso
LE GROTTE DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo
DESTINATARI
Bambini/e della Scuola Primaria
Non perdete la possibilità di visitare la Grotta del Farneto,
ma...
non
dimenticate
la
"prestigiosa"
Grotta
della
Spipola.
Principale emergenza del Parco sono gli affioramenti gessosi e i
fenomeni carsici caratteristici di un’area unica nel panorama
regionale, con oltre un centinaio di grotte, alcune anche molto
TEMI TRATTATI
estese. Origine e caratteristiche dei gessi, l’ecosistema grotta, gli
adattamenti degli animali e delle piante al buio e all’elevata
umidità, le fragilissime e sorprendenti relazioni tra l’ambiente
fisico e quello vivente. L’uscita sarà l’occasione per osservare i
fenomeni carsici sotterranei e vivere emozioni uniche attraverso
l’esperienza della visita speleologica.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe o al
Parco
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
165 euro, per classi abbinate 160 euro
Per classi abbinate, Grotta del Farneto 135 euro a
classe.
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
Possibilità di effettuare attività aggiuntive
NOTE
41
ORIENTEERING
TIPOLOGIA
AREA
DESTINATARI
Progetto didattico
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e
movimento
Bambini/e della Scuola Primaria, quarta e quinta
classe
Il modulo prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla
lettura delle carte, da svolgersi a scuola in preparazione
all’uscita, momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi dovranno
seguire un percorso predefinito, con l’ausilio di una bussola e
della
TEMI TRATTATI
carta
topografica.
E’
un’attività
all’aria
aperta,
piacevole, utile per conoscere e muoversi in autonomia in
uno specifico territorio, nel Parco ma anche in città. Tecnica
affine all'educazione motoria, consente anche di riflettere sulla
mobilità urbana. Per realizzare questo modulo è indispensabile
che gli alunni conoscano il concetto di “angolo” e sappiano come
si misura. Possibilità di effettuare, durante l’uscita, un’attività di
“caccia ai tesori del Parco” con prove a tema naturalistico da
superare al ritrovamento di ogni bandierina.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o in
altre località vicine da concordare nel Comune di
Pianoro
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
190 euro, per classi abbinate 185 euro
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo
2015.
NOTE
42
Possibilità di effettuare attività aggiuntive
ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
MODULO EDUCATIVO
- NELLA CASA DEI PIPISTRELLI
- DENTRO L’ACQUA
PROPOSTA DI ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
COSTRUZIONE DI GIOCHI SUL TEMA DEI PIPISTRELLI
- OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO DEI DIVERSI
SEDIMENTI
- CAMBIAMENTI DI STATO DELL’ACQUA
- INSETTI E PIANTE DELLE ZONE UMIDE AL MICROSCOPIO
- RUSCO CON I TUOI
- COSTRUIAMO LA CARTA RICICLATA
- LABORATORIO PRATICO DI COSTRUZIONE DI OGGETTI
CON I RIFIUTI
- TERRA CRUDA
- LE CARATTERISTICHE DELL’ARGILLA: TERRENI
PERMEABILI O IMPERMEABILI SCHEDE DI OSSERVAZIONE
- OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO
DEI DIVERSI SEDIMENTI
- CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE
- ORIENTEERING
- I GESSI DEL PARCO
- ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO GIARDINO
SCOLASTICO
- FARFALLE E ALTRI INSETTI
- COSTRUZIONE DI UN MODELLINO PER LO STUDIO
DELLE ISOIPSE
- CARATTERISTICHE DEL GESSO, COSTRUZIONE DEI
GESSETTI
- COMPORTAMENTO DEL SALE DA CUCINA IN ANALOGIA
CON LA FORMAZIONE DEL GESSO.
- OSSERVAZIONE DELLE FOGLIE AL MICROSCOPIO: LA
FOTOSINTESI E LA RESPIRAZIONE
- OSSERVAZIONE NEI LIEVITI E DELLE MUFFE AL
MICROSCOPIO
- ANALISI DELLA LETTIERA, CON SCHEDE DI
OSSERVAZIONE E LENTI D’ INGRANDIMENTO
- OSSERVAZIONI CON LO STEREOSCOPIO E
MICROSCOPIO DELLE FOGLIE E DEGLI ANIMALI PRESENTI
NEL GIARDINO SCOLASTICO.
43
44
ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ
EMILIA ORIENTALE
Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 Marzabotto BO
Sede operativa: Via Jussi, 171 – 40068 Farneto San Lazzaro di Savena
PARCO REGIONALE DEI
GESSI BOLOGNESI E
CALANCHI DELL’ABBADESSA
SCHEDA DI ADESIONE
Con l’invio questa scheda si formalizza l’impegno per l’Insegnante a realizzare il modulo scelto.
I moduli richiesti verranno attivati nei limiti delle risorse economiche a disposizione per l’anno
scolastico, secondo l’ordine d’arrivo.
Da inviare al Parco tramite fax 051 6265721 c/a Raitè Laura e Alice Milano entro il
15 ottobre 2014
Gli insegnanti verranno in seguito contattati dagli Operatori del Parco
Scuola
Primaria
del Comune di Pianoro
LA CLASSE …………... DELLA SCUOLA…………………………………… N° ALUNNI …….………
VIA ………………………………………………………….……………………...…..………………..N°……….
TEL. SCUOLA …………………………..………..…………FAX…...………………………..………….…………
MAIL INSEGNANTE…………………………………………………………………………………………………..
l’insegnante\i della classe (scrivere in stampatello):…………………………………………..
altro rec.. telefonico (facoltativo) …………………..………………………………………….…….……
chiede di aderire alla proposta dal titolo
NB: è necessario inviare un modulo per ogni classe aderente compilato correttamente.
TITOLO: ……………………………………………………………………….. COSTO EURO……………..
SCRIVERE IN STAMPATELLO IL NOME DEL MODULO SCELTO
DA SVOLGERE NEL
PRIMO QUADRIMESTRE
SECONDO QUADRIMESTRE
N°…………… ATTIVITÀ DI 2 ORE AGGIUNTIVE PER IL MODULO/I EDUCATIVO/I
……………………………………………………………… al costo complessivo di …………….…. euro
CHIEDE INOLTRE DI ATTIVARE n°……… attività di 2 ore aggiuntive per il modulo/i
La fattura per i pagamento della visita andrà intestata a:…………………………………….
C. FISCALE…….….….……………..………………..
solo per istituti scolastici
VIA ……………………………………………………………………………………………… N°………………..
COMUNE …………..……………………………………… PROV. ……… CAP………………….
Eventuali rinunce vanno tempestivamente comunicate, telefonando al numero
051/6254821
firma per accettazione l’insegnante di riferimento
45
46
redatto in collaborazione con gli
Istituti Comprensivi del Comune di Pianoro
e locale sezione L.I.P.U.
Destinatari
Gli alunni e i docenti dell’Istituto comprensivo di Pianoro e dell’Istituto comprensivo di Rastignano
Motivazione
Il progetto nasce dalla volontà di consentire agli alunni esperienze di contatto diretto con l’ambiente
naturale del territorio. Constatiamo infatti che i bambini di oggi sono sempre più affascinati e imbevuti
di realtà virtuale. La televisione con i tanti documentari naturalistici offre soprattutto immagini di una
natura lontana, esotica (la savana, la foresta amazzonica, i ghiacci polari, ecc.) rischiando così di far
credere che nel nostro piccolo mondo non ci sia nulla da esplorare, scoprire, proteggere.
L’itinerario didattico che proponiamo stimola invece attività volte alla conoscenza dell’ambiente
naturale e antropico in cui i ragazzi vivono. È inoltre finalizzato a favorire la continuità fra ordini di
scuola diversi, per facilitare l’apprendimento e per non disperdere energie. Si consiglia infatti un
percorso graduale e sistematico che parte dalla scuola elementare per concludersi nella scuola media.
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Finalità
1. Saper riflettere sull’importanza che la natura riveste nella nostra vita.
2. Riscoprire l’ambiente naturale in modo diretto e partecipato
3. Allenare la capacità di osservazione
4. Conoscere un ecosistema nella sua globalità
5. Cogliere le interazioni uomo - natura nel territorio
6. Avviare alla formazione di una coscienza ecologica
7. Rispettare e amare la natura in forma operativa, cioè assumendo responsabilità personali
8. Riconoscere le testimonianze del passato nel territorio
9. Conoscere le modalità attraverso cui l’uomo, oggi, organizza il territorio.
Principi metodologici
Il presente progetto segue i criteri metodologici sotto indicati:
Partire dall’ambiente vicino per passare via via ad ambienti più complessi
Intendere l’ambiente come punto di vista unificante delle varie discipline e non come materia
ecologica a sé
Raccordarsi con il programma di classe
Riprendere all’occasione gli argomenti trattati
Richiamarsi costantemente al più ampio mondo di cui è parte ogni organismo vivente
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Condizioni organizzative
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Le uscite saranno guidate da naturalisti e/o comunque conoscitori del territorio
L’indicazione della classe cui si rivolge l’uscita non è vincolante, ma consigliata. Il progetto
infatti ha una sua struttura che tiene conto dell’età degli alunni, dei programmi didattici, delle
peculiarità del territorio.
La collaborazione delle insegnanti prima, durante e dopo l’uscita è fondamentale per il buon
esito dell’esperienza. L’uscita va preparata presentando di massima gli argomenti oggetto delle
osservazioni, in maniera che gli alunni siano interessati e pronti a seguire i discorsi e le
indicazioni delle guide.
E’ comunque opportuno un contatto preliminare con le guide per meglio definire le modalità
dell’uscita.
L’abbigliamento degli alunni dovrà sempre prevedere: scarponcini alti adatti a camminare su
qualsiasi tipo di terreno, calzettoni, pantaloni lunghi anche per le bambine, copricapo, giubbotto
e, in caso di tempo incerto, impermeabile. Il discorso vale anche per gli insegnanti
Ciascun alunno dovrà portare il proprio zainetto che conterrà: la merenda fornita dalla scuola o
dai genitori (mai eccessiva, rapportata comunque alla prima colazione consumata), acqua o
fruttino per dissetarsi, fazzoletti di carta, gli strumenti didattici che l’insegnante indicherà. Ogni
alunno dovrà cioè essere autonomo quanto a cibo, bevande, vestiario, strumentazioni didattiche.
Chi possiede binocolo, macchina fotografica, bussola li porti (si vedano comunque le
indicazioni alla voce corredo dell’uscita programmata).
In aggiunta al proprio personale bagaglio, del resto simile a quello degli alunni (ma non si vuole
interferire) è opportuno che gli insegnanti abbiano con sé una piccola scorta di materiale
sanitario (disinfettante, cotone idrofilo, cerotti…), la macchina fotografica e la bussola in
dotazione alla scuola ed eventuali manuali portatili di flora e fauna, oltre alla carta topografica
fornita dall’organizzazione.
Gli itinerari proposti sono tutti lontani dalle sedi scolastiche. Lo scuolabus quindi trasporterà la
classe all’inizio del tragitto da percorrere a piedi e la riaccoglierà al termine dello stesso. La
prenotazione dello scuolabus dovrà essere a cura della scuola, previo accordo con le guide sulla
data d’uscita.
Strumenti
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Macchina fotografica ( telecamera )
Bussola
Binocolo
Carte topografiche
Raccoglitore per erbario
Manuali pratici di flora e fauna
Diapositive, filmati ( in classe )
Verifica
Osservazione sistematica in itinere.
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Itinerari proposti
Palude Sgalara
È una località sulla sinistra del torrente Savena poco oltre le gole di Scascoli.
Periodo: prima primavera
Programma di massima:
Conoscenza di alcune varietà di piante tipiche di tale habitat (salice, canne)
Conoscenza di alcune specie di animali tipici dell’habitat (rana, rospo, tritone)
Conoscenza di alcune varietà di fiori (farfara, campanellino)
Raccolta di alcune uova di rana e di rospo
Raccolta di sabbia, ghiaia, piante acquatiche per la preparazione di un terracquario
Sperimentazione in classe della metamorfosi della rana e del rospo utilizzando il terracquario
Corredo: qualche vasetto di vetro con coperchio di chiusura per il trasporto delle ovature e delle piante
acquatiche, qualche secchiello e paletta per sabbia, ghiaia e muschio.
* Si consiglia a completamento dell’esperienza la visita al centro anfibi di Pian di Macina
N.B.: Umberto Fusini di A.R.Te (Centro Anfibi) assisterà la classe nella sperimentazione
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La fattoria
Trattasi della casa colonica Sassolungo, poco discosto da Zena, restaurata di recente.
Vi si allevano cavalli, mucche, pecore, capre, maiali, galline, conigli, oltre a cani e gatti
Periodo: autunno o primavera
Programma di massima:
Conoscenza di animali domestici: per un breve momento gli alunni potranno salire in sella ai cavalli,
vedranno forse mungere a mano mucche, capre e pecore, dar da mangiare a galline, conigli, maiali.
Conoscenza dell’ambiente circostante: il torrente Zena, la vigna, il campo, la macchia
Conoscenza della casa rurale: la stalla, lo stalletto, il pollaio, il focolare, la cantina
A fronte della disponibilità all’accoglienza dei proprietari della fattoria, che offriranno la
merenda, si chiede un contributo per alunno di 3€. Contattare i Sig. Fusini per le modalità di
corresponsione dello stesso.
Corredo: macchina fotografica per le insegnanti, eventualmente telecamera
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Il bosco
Il bosco prescelto è poco discosto dalla chiesa di Scascoli, in comune di Loiano, ma possono esserci
alternative. Comprende un castagneto e una macchia in prevalenza di querce.
Periodo: autunno (classe 2^) o primavera (classe 3^)
Programma di massima: (dopo il segno + solo per la classe 3^)
Raccolta delle castagne (classe 2^)
Conoscenza di alcune varietà di alberi tipiche di tale habitat (castagno, roverella + orniello, carpino…)
Conoscenza della vegetazione del sottobosco (muschio, felce + erica, ginestra, ginepro…)
Conoscenza di alcuni fiori (ciclamino + orchidee, rosa canina, globularia…)
Riconoscimento del bosco mesofilo e del bosco xerofilo (classe 3^)
Conoscenza di alcune specie di animali della zona, distinguendoli dalle impronte, dagli escrementi, dagli
aculei (cinghiale, volpe, istrice, scoiattolo…)
Conoscenza di alcune specie di uccelli e dei loro nidi (picchio, gazza, cornacchia, poiana…)
Conoscenza delle attività umane connesse a tale habitat
Corredo: classe 3^ buste di plastica e foglietti adesivi per raccogliere, conservare e denominare le piante
che si raccolgono; bussola, macchina fotografica, binocolo. A giudizio delle insegnanti anche la classe
2^ può raccogliere (e riconoscere) oltre le castagne qualche foglia e bacca. L’organizzazione fornisce la
carta topografica del percorso alle insegnanti.
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Il fiume
L’uscita può svolgersi in più modi a seconda del tempo che si intende impiegare.
Solo mattino: un tratto del torrente Savena oltre Pianoro Vecchio, lago di Castel dell’Alpi. Intera
giornata: torrente e lago come sopra, diversi mulini lungo il Savena, di cui uno in funzione (prevista
pizza a carico della classe) ed eventuale visita al museo della civiltà contadina di Piamaggio.
Periodo: primavera
Programma di massima:
Conoscenza del torrente e del lago (rive, letto, sorgente, corrente, frana, sbarramento, immissario,
sedimenti…)
Conoscenza di alcune varietà di piante tipiche di tale habitat (salice, pioppo, ontano…)
Conoscenza di alcune specie di animali tipici dell’habitat (pesci, cozze di acqua dolce, aironi,
germani…)
Conoscenza di alcune varietà di fiori della zona (ranuncolo, polmonaria, tarassaco…)
Visita a luoghi rappresentativi della quotidianità contadina e montanara: mulini, stalle, essiccatoi, museo
della civiltà contadina
Conoscenza delle attività umane connesse a tale habitat
Corredo: bussola, binocolo, macchina fotografica, raccoglitore per campioni di piante e fiori (vedi
uscita al bosco)
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Le vallate del territorio (Savena, Zena, Idice, Setta)
L’uscita si effettua di fatto interamente con lo scuolabus, tranne pochi tratti a piedi. Come può
constatarsi, offre motivi di riflessione per varie discipline. Le insegnanti potranno selezionarli e
svilupparli
Percorso: scuola / Pianoro Vecchio / Castello di Zena / Monte delle Formiche / Barbarolo /
Livergnano / Brento / Badolo / Pian di Macina / scuola
Periodo: autunno o primavera
Programma di massima:
Conoscenza dell’idrografia: torrenti Savena, Zena, Idice, Setta
Conoscenza dell’orografia: contrafforte pliocenico e in particolare Monte delle Formiche, Rupe di
Sadurano, Monte Castellazzo, Monte del Frate, Rocca di Badolo
Osservazione di calanchi
Osservazione delle cave di ghiaia e sabbia della valle del Savena
Osservazione dei cantieri Tav, treni ad alta velocità
Veduta dalla Rocca di Badolo dell’Autostrada del Sole e della ferrovia Direttissima
Visita al Castello di Zena (esterno) e veduta della Torre dell’Erede
Visita al Santuario del Monte delle Formiche: il perché del nome e sua storia
Veduta delle tombe a colombario (villanoviane, etrusche?) del Monte del Frate
Corredo: bussola, binocolo, macchina fotografica. L’organizzazione fornisce la carta topografica del
percorso alle insegnanti
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Il contrafforte pliocenico
L’itinerario da percorrere a piedi inizia a Bortignano, località di Livergnano, e termina lungo la strada
della val di Zena nei pressi della Ca’ Rossa. Di fatto si cammina sul contrafforte fino alla rupe di
Sadurano
Periodo: primavera
Programma di massima:
Conoscenza della storia geologica di tale zona
Conoscenza di alcuni tipi di roccia
Conoscenza di alcune specie di animali che vivono nella zona (capriolo, daino, cinghiale, faina,
volpe…): per il riconoscimento vedi il bosco
Conoscenza di alcune specie di uccelli e dei loro nidi (picchio, falco pellegrino, cuculo, poiana…)
Conoscenza di alcune varietà di piante dell’habitat (orniello, roverella, castagno, pungitopo…)
Conoscenza di alcune varietà di fiori dell’habitat (orchidee, sigillo di Salomone, dittamo,
maggiociondolo, dente di cane, anemone dei boschi…)
Riconoscimento del bosco mesofilo e del bosco xerofilo
Corredo: bussola, binocolo, macchina fotografica, raccoglitore per campioni di piante e fiori (vedi
uscita al bosco). L’organizzazione fornisce la carta topografica del percorso alle insegnanti e al gruppo
di alunni con incarico di “topografi”.
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LA MIA SCUOLA PER LA
PACE
CLASSE
PROGETTO
TUTTE SETTIMANA DELLA LEGALITÀ: SAPORI DI
LIBERATERRA
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SETTIMANA DELLA LEGALITÁ
Nell’ambito dei progetti di legalità che il Comune di Pianoro promuove in collaborazione con
l’Unione Montana Valli Savena – Idice (L/R 3/2011), in occasione della Settimana della Legalità,
proponiamo la realizzazione di diverse azioni diffuse sui territori dell’Unione Montana. La
Settimana della Legalità cade ogni anno nella settimana a partire dal 21 marzo, giorno in cui si
celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le
mafie.
Le attività proposte in particolare per le scuole sono le seguenti:
1. Il giorno 21 marzo nelle mense e sui tavoli di tutte le scuole di ogni ordine e grado del
Comune di Pianoro agli alunni verrà servito un pranzo basato sui “sapori di libera terra”, con
i prodotti tipici nati dai campi confiscati alla mafia e tornati ad essere liberi.
2. Verrà distribuito materiale informativo promozionale e verranno organizzati degli incontri
con le scuole attraverso testimonianze e iniziative di sensibilizzazione. Gli alunni delle
classi I delle scuole secondarie di I grado potranno incontrare i ragazzi e le ragazze del
territorio che, nell’estate 2014, avranno partecipato ad un campo di volontariato presso la
Cooperativa “Terre Joniche – Libera Terra Coop Sociale”.
Inoltre, in collaborazione con le associazioni del territorio, verranno organizzate iniziative di
sensibilizzazione rivolte all’intera cittadinanza, che potranno essere un’occasione di confronto, di
conoscenza e di diffusione della cultura della legalità.
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SAPORI DI… “LIBERA TERRA”
Il giorno 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime
innocenti di tutte le mafie.
Per partecipare e sostenere questa giornata e questo compito il giorno il 21 marzo 2014 nelle scuole
del Comune di Pianoro verrà servito, ai bambini un pranzo arricchito dai prodotti di Libera Terra,
prodotti provenienti dai terreni confiscati alla mafia.
“LIBERA TERRA” è il marchio che contraddistingue i prodotti biologici delle cooperative
aderenti a Libera che grazie alla legge 109/1996, gestiscono strutture produttive e terreni confiscati
alle organizzazioni mafiose
Questo progetto è stato reso possibile dalla collaborazione tra il Comune di Pianoro, L’Unione
Montana delle valli Savena-Idice, la Regione Emilia Romagna, Libera Terra, Camst e la
cooperativa sociale Cadiai
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STORIA E MEMORIA DEL
TERRITORIO
IL TEMPO DELLE FAVOLE (II)
IL MONUMENTO DI MONTE SABBIUNO (CLASSI V)
ALLA SCOPERTA DEL “RIFUGIO” (CLASSI V)
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IL TEMPO DELLE FAVOLE
Progetto redatto da Adriano Simoncini
Destinatari
Le classi 2^ primaria degli Istituti Comprensivi di Pianoro e di Rastignano
Motivazione
Il progetto è pensato per favorire il rapporto scuola - famiglia, coinvolgendo in particolare i
nonni quali depositari di esperienze di vita non ripetibili, e nel contempo promuovere
l’interesse per il territorio del comune di Pianoro. Avvio irrinunciabile per proseguire nello
studio della storia, della geografia, delle scienze naturali e nell’apprendimento di modalità
di comunicazione dettate dal proprio vissuto.
Contenuti e modalità didattiche
In sintesi, propongo un incontro di circa due ore propedeutico e introduttivo – e, volendolo,
esemplificativo - a una ricerca coi nonni sui seguenti argomenti:
- dialetto (favole, filastrocche, proverbi, indovinelli, cante…)
- tradizioni locali
- vita contadina d’un tempo
- giochi e passatempi del passato.
In merito proporrò più di un esempio.
L’incontro tuttavia intende anche stimolare l’interesse verso il nostro ambiente naturale
(fiori, piante, fiume, monti…) e antropico (borghi, chiese, monumenti, siti artigianali…)
A tal fine proietterò immagini adeguate e coinvolgerò gli alunni nella recita di filastrocche e
detti dialettali e nel gioco finale.
La conversazione sarà incentrata sul racconto, un po’ in dialetto e un po’ in italiano, della
favola-filastrocca della ‘gallina carcadessa’ / la galènna carcadessa, che coi suoi pollastri
va in giro per il mondo (nel nostro caso la valle del Savena e dintorni) a cercare il paese
della cuccagna. Lungo il cammino visiterà luoghi e ambienti prossimi agli alunni, e
s’imbatterà in animali ‘domestici’ di cui, guidati dalla filastrocca, ripeteranno il verso.
(Chi volesse conoscere meglio la favola può leggerne presentazione e commento sulla
rivista Savena Setta Sambro n.42, pag.116, consultabile presso le biblioteche comunali e
forse nelle stesse biblioteche d’istituto.)
Condizioni organizzative
• La collaborazione degli insegnanti è fondamentale per il buon esito dell’esperienza.
• L’incontro – di circa 2 ore – avverrà in classe o in un’aula idonea della scuola
• La conversazione si terrà seguendo la proiezione di immagini da un CD: occorrono
pertanto computer portatile e proiettore CD. Se la scuola ne è sprovvista informare
per tempo il relatore che provvederà in merito.
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•
Il gioco conclusivo necessita di uno spazio libero da arredi che consenta di
muoversi in cerchio tenendosi per mano.
Bibliografia
Per chi fosse interessato a meglio conoscere la Valle del Savena e il nostro Appennino –
storia, cultura, ambiente – elenco alcuni mie pubblicazioni reperibili presso le Biblioteche
Comunali e, più d’una, presso le biblioteche scolastiche degli Istituti Comprensivi.
Il crepuscolo della civiltà contadina, con foto di M.Bacci, Grafis 1983
Ugone eroe, romanzo storico, Mondadori 1990
Il tempo delle favole, con foto di M.Bacci, Edagricole 1992
Ai cancelli del vento, romanzo storico, 2001
Fòia tonda. Detti e fatti della montagna d’un tempo, 2006
Aggiungo i seguenti testi a cui ho collaborato o di cui ho curato la pubblicazione:
Combact Photo 1944-45, AA.VV., Grafis 1994
Pianoro gli anni della ricostruzione, a cura di R.Vitali, Comune di Pianoro 1995
Monzuno storia territorio arte tradizione, AA.VV., Comune di Monzuno 1999
San Benedetto Val di Sambro, a cura di M.Valentini, Re Enzo Editrice 2000
I mulini della valle del Savena, AA.VV., Comune di Pianoro 2000
Il pellegrinaggio nella valli dal Savena al Setta, AA.VV., Comune di Pianoro 2001
Case a torre nell’Appennino bolognese dall’XI al XVI secolo, AA.VV. Comune di Pianoro
2003
Fascismo e guerra a Pianoro 1920-1946 di L.Pastore, Comune di Pianoro 2005
Storia di un comune dell’Appennino bolognese nella seconda metà dell’Ottocento di
S.Botta, Comune di Pianoro 2008
Castel Petrosa e il borgo di Pianoro, storia del territorio di Pianoro dal VII al XIV secolo di
M.Abatantuono, Comune di Pianoro 2009
Trasasso, storia tradizioni e ricordi di una comunità dell’Appennino Bolognese, AA.VV,
2011
Segnalo inoltre:
Marta Rocca, C’era una volta… an è brisa una fola. Vita quotidiana di nonni e bisnonni,
L’Idea Edizioni 2002
O.Facchini-G.Marchetti, Monte delle Formiche, Renografica 1990
O.Facchini-I.Bentivogli, Andar per chiese e Castelli, Edizioni Renografica 1993
G.Marconi-Donatella Mongardi, C’era una volta il mare…Natura e storia tra il ‘Sasso’ e il
Monte della Formiche, Grafiche A&B 2005
A conclusione ricordo che la già citata rivista semestrale Savena Setta Sambro, fondata
nel 1991, alla quale gli Istituti Comprensivi sono a oggi abbonati, è un po’ l’enciclopedia in
fieri delle nostre vallate.
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IL MONUMENTO DI MONTE SABBIUNO
Monumento ai partigiani di Monte Sabbiuno
(Classi V)
Informazioni tratte dal sito:
http://www.comune.bologna.it/iperbole/monumentosabbiuno/index.html
Il monumento ai caduti di Sabbiuno è uno dei più importanti luoghi della memoria dell’antifascismo
bolognese.
Qui, dove oggi sorge il parco collinare di Sabbiuno, dominato dalla presenza caratteristica del
calanco, nel dicembre del ’44, a più riprese, vennero condotti dal carcere di San Giovanni in Monte
gruppi di partigiani, di antifascisti, di semplici detenuti per essere fucilati.
In questo luogo, trent’anni più tardi, grazie allo sforzo economico dei 14 comuni che danno vita al
“Comitato onoranze ai caduti di Sabbiuno”, ed al lavoro per lo più volontario e gratuito di
progettisti e maestranze, sorse quello che è considerato uno dei più suggestivi monumenti alla
Resistenza.
Oggi, nel vecchio casolare ristrutturato funzionano una mostra fotografica, una sala per conferenze
ed uno spazio per le attività didattiche, perché la memoria non si disperda.
Pianoresi caduti a Monte Sabbiuno:
Cevenini Dino, da Evaristo e Giuseppina Monti; n. il 16/2/1927 a Bologna. Nel 1943 residente a
Pianoro. Attivo nel 1° btg della brg Stella rossa Lupo. Fu carcerato a Bologna dal 14/12/44 al
14/1/45. Venne fucilato ai Colli di Paderno (Bologna) il 14/1/1945. Riconosciuto partigiano dall'
1/6/44 al 14/1/45.
Fossi Ermes, «Aquilone», da Guido e Bianca Gamberini; n. il 10/2/1925 a Pianoro; ivi residente
nel 1943. Licenza elementare. Commesso. Militò nella brg Stella rossa Lupo. Prese parte
all'attentato al presidio nazifascista di Savigno. Nel settembre 1944 insieme con Golfiero Magli,
entrò a far parte della squadra Temporale della 7a brg GAP Gianni Garibaldi. Venne fucilato ai
Colli di Paderno (Bologna) il 15/12/1944. Riconosciuto partigiano dal 10/1/44 al 15/12/44. [AQ]
Gabrielli Giancarlo, «Gigino», da Raffaele detto Fedele ed Elena Monari; n. il 19/10/1923 a
Pianoro; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Muratore. Militò nella 62 brg Camicie rosse
Garibaldi e operò sull'Appennino tosco-emiliano. Dopo avere preso parte a numerosi scontri si ritirò
a Bologna, ove venne catturato dai nazisti. Si ritiene che sia stato ucciso il 9/10/1944. Riconosciuto
partigiano dall'agosto 1944 al 9/10/44.
PERCORSO PROPOSTO:
Visita al Memoriale di Monte Sabbiuno e alla mostra fotografica
Temi trattati:
-La storia di Pianoro durante la seconda guerra mondiale
-I tre partigiani pianoresi caduti a Monte Sabbiuno
-La storia di Diana Sabbi, partigiana pianorese medaglia d’argento nella guerra di Liberazione
Organizzazione delle attività:
Contattare l’Ufficio Politiche Giovanili
Email: [email protected]
Tel. 051 652 91 08-75
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ALLA SCOPERTA DEL “RIFUGIO”
A cura di Anpi Pianoro e associazione “Il rifugio”
DESTINATARI: tutti gli allievi e le allieve le classi delle Scuole Primarie di Pianoro
Vecchio, Pianoro Nuovo.
OBIETTIVI: Il progetto è consapevole di quanto sia importante che la memoria
sia tramandata alle nuove generazioni che si apprestano a studiare e conoscere gli
avvenimenti accaduti durante il secondo conflitto mondiale e dell'importanza che gli
studenti riescano a collegare la storia nazionale con gli eventi successi sul nostro
territorio, colpito duramente dalla guerra.
Per rafforzare il legame con il territorio, durante la visita saranno presenti persone
che racconteranno la loro storia di sfollati che vissero anche in quel rifugio.
Per questo progetto A.n.p.i collaborerà con l'Associazione “Il Rifugio”.
METODOLOGIA DI LAVORO: visita guidata presso il Rifugio della Seconda
Guerra Mondiale, sito a Pianoro Vecchio.
La visita sarà organizzata nell'ambito delle iniziative legate al 25 Aprile e alla
Resistenza.
La data è da definire con le insegnanti di ciascuna scuola tenendo conto delle esigenze
e degli impegni scolastici.
ORGANIZZAZIONE PRATICA:
- viaggio per raggiungere il luogo della visita; a piedi, con mezzi pubblici o scuolabus a
carico della classe
- visita guidata del Rifugio.
- merenda offerta dall'Associazione “Il Rifugio” e A.n.p.i presso la loro sede, sita a
Pianoro Vecchio, proprio di fronte all'entrata del rifugio.
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Roncarati Simona, vice-presidente A.n.p.i
Pianoro.
A disposizione per ogni chiarimento al numero 3802985567 oppure alla mail:
[email protected]
Non sempre di giorno riesco a rispondere alle chiamate, appena ho una pausa al lavoro
richiamo.
TERMINE PER DEFINIRE IL CALENDARIO CON LE INSEGNATI: per
organizzare al meglio la visita, chiediamo di poter definire le date entro febbraio
2015.
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EDUCAZIONE STRADALE
A cura della Polizia Municipale
del Comune di Pianoro
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Il Corpo di Polizia Municipale propone i seguenti percorsi di educazione stradale rivolti agli studenti
delle scuole primarie di Pianoro, differenziati a seconda dell’età.
CLASSE
I
LEZIONI
TEORICHE
2 lezioni da un’ora
LEZIONI PRATICHE
Consegna di testi nei quali gli
scolari devono inserire brevi
risposte e/o disegni
Consegna di testi nei quali gli
scolari devono inserire brevi
componimenti a tema
Consegna di testo valido per il
triennio e di materiale nel quale
inserire
risposte,
brevi
componimenti e disegni relativi
alla
segnaletica
ed
al
comportamento del pedone.
II
2 lezioni da un’ora
e mezza circa
III
2 lezioni da un’ora
e mezza circa
IV
2 lezioni da circa
due ore
Consegna di materiale nel quale
inserire
risposte,
brevi
componimenti e disegni relativi
alla
segnaletica
ed
al
comportamento del ciclista
V
2 lezioni da circa
due ore
Ripasso generale degli argomenti
trattati nel quinquennio con esame
finale consistente in risposta a
quiz predisposti dalla P.M.
PROVA FINALE
Percorso pedonale su strada
aperta al traffico con
attraversamento con e senza
strisce pedonali, con e
senza l’ausilio di Agente di
P.M., nei pressi della sede
scolastica.
Percorso con le bici.
P.N e P.V nel circuito
attrezzato disegnato nel
cortile delle scuole
Rastignano: nel parco di
Giuseppe Dimatteo Ex
Villa Pini
Percorso in Piazza dei
Martiri alla guida di veicoli
elettrici della Ditta Villani
su percorso attrezzato con
attraversamenti pedonali e
vari impianti semaforici.
Argomenti affrontati durante le lezioni teoriche:
Ambiente stradale, segnaletica stradale verticale e orizzontale, pedone, ciclista, sistemi di ritenuta,
comportamento in caso di incidente stradale, ecc.
Dibattito aperto con i ragazzi, brevi risposte, componimenti e disegni.
I contenuti degli incontri e i materiali da distribuire potranno essere preventivamente
concordati tra gli insegnanti delle classi e la referente dell’attività per la Polizia Municipale
Lucia Lolli. Si invitano pertanto gli insegnati a prendere contatti con la referente prima
dell’invio del calendario degli incontri.
Descrizione delle prove finali:
Classi III: percorso pedonale esterno su strada aperta al traffico per verifica apprendimento
comportamento pedone.
Classi IV: prova in bicicletta nei circuiti predisposti all’interno degli istituti Comprensivi di Pianoro
Nuova e Vecchia per la verifica dell'apprendimento delle nozioni di comportamento e riconoscimento
della segnaletica da parte dei conducenti di velocipedi.
Classi V: prova finale su pista, a bordo di autovetture elettriche della ditta Villani, con consegna di
attestato di competenza (patente).
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Tempi:
Le lezioni teoriche possono essere programmate nel periodo che va da novembre a maggio.
Le lezioni pratiche vengono svolte nel periodo primaverile
Le prove finali vengono svolte in aprile o maggio.
Definizione dei calendari:
Il calendario degli incontri dovrà essere inviato alla P.M. entro il 15 ottobre all’Agente Lolli Lucia del
Corpo di Polizia Municipale ([email protected]).
In particolare per la definizione delle date e degli orari degli incontri da svolgersi all’esterno delle scuole,
se necessario spostarsi dalla scuola, occorrerà tener presente anche la disponibilità di del pulmino e
degli orari dell’autobus.
Una volta definito il calendario si chiede di inviarlo, per conoscenza, anche a
[email protected].
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MUSICA, DANZA,
ESPRESSIVITA’
LABORATORIO DI DANZE POPOLARI (IV, V)
“AVVICINARSI ALLA MUSICA” (V)
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BALLI POPOLARI
A cura di Proloco Pianoro
La PROLOCO PIANORO è un'associazione senza fini di lucro, composta esclusivamente da
volontari che si è costituita in Pianoro il 25 gennaio 1990.
Il gruppo Danze Popolari è stato costituito una quidicina di anni fa per conservare e far conoscere la
cultura e le tradizioni passate del nostro territorio e di altri paesi, che rischierebbero di scomparire.
Attività proposta per l'anno 2014-2015:
Quattro lezioni di un’ora ciascuna per ogni classe coinvolta, durante le quali verranno dati agli
alunni alcuni cenni storici e si insegneranno alcuni balli popolari, in giorni e orari da concordare. I
balli, semplici e coinvolgenti, hanno soprattutto lo scopo di far conoscere innanzitutto le tradizioni
della nostra terra e successivamente quelli di altri paesi cercando, quando possibile, di osservare
somiglianze e differenze.
Destinatari:
Alunni delle classi IV° e V° della scuola primaria.
Luogo di svolgimento dell’attività: presso le singole scuole.
Per informazioni:
Per ulteriori chiarimenti potrete rivolgervi alla referente Gloria Clyde, disponibile ad un incontro
presso la scuola per illustrare il progetto ai docenti interessati.
Tel. 051 6516313
Cell. 3389303329
E-mail: [email protected]
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PROGETTO DIDATTICO
“AVVICINARSI ALLA MUSICA”
PREMESSA
Il progetto si pone l’obiettivo di avvicinare alla musica gli alunni della Scuola Primaria attraverso
un incontro dedicato all’alfabetizzazione e la ritmica musicale e altri quattro incontri nel corso dei
quali gli alunni avranno modo di cimentarsi in un primo approccio con i quattro strumenti musicali
che fanno parte dell’offerta formativa della Scuola Media “V.Neri” dell’I.C.Pianoro: Pianoforte,
Chitarra, Violino ed Oboe.
A CHI E’ RIVOLTO IL PROGETTO
Il progetto è rivolto agli alunni delle classi V delle Scuole Primarie dell’I.C. di Pianoro.
IMPEGNO ORARIO E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEGLI INCONTRI
-Sono previsti 5 incontri per ciascuna classe quinta.
-Ogni incontro potrà avere una durata da 1 a 2 ore (secondo la necessità).
Contenuto dei singoli 5 incontri:
1) Alfabetizzazione e ritmica musicale
2) Incontro con l’Oboe
3) Incontro con il Violino
4) Incontro con la Chitarra
5) Incontro con il Pianoforte
Il progetto dovrà essere portato a termine preferibilmente entro gennaio 2014.
OPERATORI
Il progetto sarà tenuto da docenti della Scuola di Musica “A.Impullitti”.
COSTO DEL PROGETTO
Euro 0,00
REFERENTE PROGETTO
Prof. Michelangelo Pellegrino (cell 328/8277408)
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PATCHWORK
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Consulenza psicologica per scuole e famiglie
PREVENZIONE DEL DISAGIO E
PROMOZIONE DEL BENESSERE
IN ETA’ EVOLUTIVA
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Presentazione del progetto.
Il Progetto Patchwork affronta il tema dell’ascolto dei problemi dei bambini, sui vari
ordini di scuola: Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria. Osservando gli stessi bambini, i
genitori e gli insegnanti di oggi non si può non essere colpiti dalle difficoltà rappresentate
spesso da uno stile relazionale e comunicativo che non riesce ad entrare in contatto con le
reciproche esigenze, capacità e difficoltà. La scuola, nonostante gli sforzi e le risorse
messe in campo, spesso fatica ad entrare in vera sintonia con i bambini e le famiglie e,
d’altra parte, chiede loro di adattarsi alle regole istituzionali, il più delle volte senza
rendersi conto che i bambini di oggi crescono e sono cresciuti, in famiglia come nelle
istituzioni per l’infanzia, in ambienti nei quali l’educazione è stata improntata al dialogo e
alla relazione più che al rispetto formale delle regole e dei ruoli. Inoltre il particolare
periodo di crisi che stenta a concludersi sta avendo importanti conseguenze sul piano
della qualità della vita e del benessere sociale con implicazioni, inevitabili, sulla vita delle
famiglie che sono alla continua ricerca di un adattamento rispetto a ciò che accade in Italia
ed in Europa. D’altra parte, la scuola e gli insegnanti per primi fanno parte di questo
contesto e, a loro volta, richiedono un ascolto ed un aiuto competente per lavorare al
meglio con famiglie, colleghi e loro stessi. Oggi una delle sfide educative fondamentali si
gioca sulla possibilità di aumentare la loro consapevolezza, la competenza comunicativa e
il benessere all’interno del proprio ambiente di lavoro.
Il progetto che proponiamo applica le conoscenze, gli strumenti e le metodologie
acquisite con l’esperienza di ricerca e intervento. Lo scopo è quello di sviluppare un
intervento nella direzione di una reale ed efficace prevenzione del disagio futuro,
attraverso strumenti, tipici della Psicologia dello Sviluppo, che non intervengano solo sul
piano cognitivo, ma siano capaci di coinvolgere anche i piani delle emozioni, quelli dei
comportamenti profondi e dei vissuti, così come le esperienze corporee dei partecipanti.
La linea di ricerca in cui si inserisce il progetto indica chiaramente come, per un
armonico sviluppo della personalità, sia indispensabile che vengano soddisfatti
pienamente nei bambini una serie di bisogni fondamentali, quali per esempio il sentirsi
sostenuti ed il poter appoggiarsi all’altro, l’aver sentito un contenimento alle proprie
emozioni da parte dell’adulto, la possibilità di affermare con forza e calma le proprie
richieste e bisogni.
Lo scopo che si propone il progetto è di aiutare e sensibilizzare le persone che
lavorano nelle scuole e sul territorio a capire e ascoltare i bambini e i loro problemi, al fine
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di prevenire ed individuare precocemente il loro disagio in ambito scolastico, familiare e
relazionale. La realizzazione, quindi, di una rete di collaborazione con i Servizi presenti sul
territorio è parte integrante del progetto.
Concretamente si possono realizzare una serie di attività:
Proposte formative per insegnanti e genitori
Svolgimento di attività idonee a promuovere strategie, competenze e abilità in campo
formativo, educativo, relazionale-affettivo e organizzativo.
-
Incontri per INSEGNANTI nascono dall’idea della centralità dell’insegnante nel
processo educativo scolastico e come potenziale promotore del benessere egli
stesso. In questo caso viene privilegiato l’uso di Tecniche Attive nella conduzione
degli incontri.
-
Le proposte per i GENITORI intendono offrire attività di formazione e di
consulenza a livello di gruppi o individuale. La creazione di spazi di riflessione e
condivisione su temi riguardanti il ruolo di genitore, la relazione coi figli, il rapporto
con la scuola e su altri temi verso cui viene espresso il desiderio di maggior
approfondimento. L’intervento deve essere volto a mettere a disposizione dei
genitori conoscenze che li pongano in grado di sviluppare in modo pieno,
consapevole ed efficace, la loro funzione educativa.
Sportello d’ascolto e di aiuto psicologico
Per insegnanti sulle difficoltà educative che incontrano e sui segnali di disagio che
rilevano, sui rapporti coi genitori, sulle possibili forme di collaborazione tra gli
insegnanti stessi:
Per genitori, previa loro richiesta, allo scopo di offrire uno spazio di riflessione e
accoglienza
rispetto
alle
problematiche
relazionali
incontrate
nel
corso
dell’educazione e della crescita dei figli.
Osservazioni
Nel contesto classe, durante lo svolgimento delle lezioni, permettono di rilevare il
comportamento dei bambini sia nell’interazione tra i compagni, sia con l’insegnante. Le
osservazioni sono precedute da un incontro di consulenza che ne valuta la necessità
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rispetto ad altri interventi possibili e sono seguite da momenti di incontro, restituzione e
scambio sulle situazioni rilevate, per elaborare strategie di intervento.
Attività con il gruppo classe
-
alle Scuole Elementari, si può individuare assieme agli insegnanti una tematica
che risulta di rilievo per quel gruppo classe e, sempre con loro, progettare un
intervento che coinvolga in maniera più attiva lo psicologo coi bambini.
-
alle Scuole Medie si progettano e realizzano ”Laboratori accoglienza” per tutte le
prime al fine di favorire l’inserimento e la socializzazione tra i ragazzi nella nuova
realtà scolastica, e “laboratori tematici” per le altre sezioni nelle quali emergessero
temi particolari necessari di un approfondimento.
Collaborazione con gli ENTI TERRITORIALI PUBBLICI E PRIVATI, AUSL
referenti, con i responsabili locali dell’istruzione, della cultura e dei servizi socioassistenziali.
Gli psicologi
Gli psicologi che si occupano della realizzazione del Progetto Patchwork sono Mattia
Minghetti e Nicola Corazzari (entrambi Psicologi e Psicoterapeuti specialisti in Psicologia
dell’Età Evolutiva).
Aree di intervento di Mattia Minghetti
Scuole d’Infanzia di Rastignano e Pianoro
Scuola primaria di Rastignano
Scuola secondaria di Rastignano
Aree di intervento di Nicola Corazzari
Scuola primaria di Pianoro
Scuola secondaria di Pianoro
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Come aderire
Genitori.
I genitori che desiderano richiedere una consulenza presso lo sportello psicologico
possono contattare l’Ufficio Scuola del Comune di Pianoro specificando a quale scuola del
territorio sono iscritti i figli in modo da attivare lo specialista dedicato. Si possono utilizzare
i seguenti recapiti:
051.6529106/155
m@il: [email protected]
c/o Centro Civico di Rastignano, Via Andrea Costa, 66.
L’accesso è gratuito. Le famiglie sono pregate di comunicare eventuali impedimenti
almeno 24 ore prima dell’appuntamento pre-fissato per concedere, a chi ne avesse la
necessità, l’accesso allo sportello.
Insegnanti.
Insegnanti che desiderano aderire al Progetto Patchwork possono comunicarlo all’Ufficio
Scuola attraverso i consueti recapiti:
051.6529106/155
m@il: [email protected]
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LE BIBLIOTECHE DEL COMUNE
DI PIANORO
“SILVIO MUCINI”
e
“DON LORENZO MILANI”
PRESENTANO ALLA
SCUOLA PRIMARIA
I LORO SERVIZI E I PROGETTI
DI PROMOZIONE ALLA LETTURA PER L’ANNO
SCOLASTICO 2014-15
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- INDICE –
“UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE
-
La prima visita
Le visite tematiche
Il prestito
I servizi multimediali
Le bibliografie
Dopo aver comunicato ai referenti POT del Comune l’adesione delle classi, il
calendario degli incontri e delle attività dovrà essere concordato direttamente
tra le insegnanti e le biblioteche di:
- Rastignano - Manuela Zocca: Martedì e mercoledì (9.00 - 13.30), giovedì (14.00 16.00) Tel. 051-6260675.
- Pianoro - Milena Zuppiroli (referente sezione bambini e ragazzi cooperativa
Open Group): mercoledì, giovedì (9.00 – 13.30) Tel. 051-774654
Le attività si effettuano solamente su prenotazione, orari particolari di prestito
potranno essere concordati con le bibliotecarie.
INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA
- “Roald Dahl…ad alta voce”
- “Il giorno della memoria”
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UNA BIBLIOTECA AMICA
- I servizi per conoscere la biblioteca “PRIMA VISITA GUIDATA”
È un primo contatto con la biblioteca e i suoi servizi: viene effettuata in ambedue le
sedi e una sola volta durante tutti i 5 anni; vengono brevemente spiegati gli scopi che si
prefigge una biblioteca di pubblica lettura e i modi per usufruire dei servizi che essa
offre. Il livello esplicativo è adeguato all'età dei bambini, alle loro capacità di
attenzione e alle loro conoscenze.
La “prima visita” si articola a scelta in uno o due incontri, della durata di circa 90’.
Durante gli incontri si mostreranno ai bambini le diverse sezioni che accolgono i libri del
patrimonio ragazzi (i “libri di fantasia e di immaginazione”; i “libri per sapere e per
fare” e i volumi in consultazione) e anche i servizi non strettamente bibliotecari:
l’ascolto musica, il servizio video e i servizi multimediali.
Al termine di ogni incontro i bambini potranno prendere i libri a prestito.
“ VISITE TEMATICHE ”
E’ possibile richiedere incontri a tema, condotti dalle bibliotecarie, in cui utilizzare
particolari bibliografie o affrontare temi specifici. Gli incontri dovranno essere
concordati anticipatamente e potranno essere effettuati solo in base alla disponibilità
delle biblioteche, in relazione al numero delle richieste.
“ PRESTITO “
I bambini, guidati dagli insegnanti e dai bibliotecari, possono scegliere i libri da riportare
in classe; salvo particolari eccezioni è consentito il prestito di un libro a bambino, per le
insegnanti non ci sono limiti.
Ricordiamo che il prestito è effettuato alla classe nel suo complesso e che gli insegnanti
stessi ne sono responsabili. Ciò significa che eventuali disguidi (come smarrimenti o
ritardi nelle restituzioni) dovranno essere risolti con i bibliotecari dall'insegnante che ha
accompagnato i ragazzi in biblioteca.
Le classi possono effettuare CAMBI LIBRO, come sempre su prenotazione; gli insegnanti
che vorranno effettuare personalmente le operazioni di prestito con la consulenza
specifica dei bibliotecari, dovranno concordare il servizio.
“ SERVIZI MULTIMEDIALI“
VIDEO
Il patrimonio di videocassette e DVD comprende opere di divulgazione
(prevalentemente scientifica e storica), opere cinematografiche e cartoni animati.
Per la consultazione di questo materiale è stato predisposto un elenco facilitato
disponibile presso le biblioteche e consultabile anche on-line alla pagina:
www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/Biblioteche_Comunali/pagina22.htlml
Il servizio viene effettuato:
nella saletta video della biblioteca di Pianoro, che dispone di circa 30 posti;
nella saletta video della biblioteca di Rastignano che dispone di circa 40 posti.
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Sono inoltre disponibili CD musicali, AUDIO libri e CD ROM.
Tutto il patrimonio multimediale è disponibile al prestito per quegli insegnanti che lo
ritengano utile nel lavoro scolastico.
Su richiesta delle insegnanti, con qualche giorno di anticipo, il patrimonio multimediale
può essere trasferito da una sede all’altra.
“BIBLIOGRAFIE PERMANENTI, CONSULENZE SU PERCORSI TEMATICI E
SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI LIBRI E MATERIALE AUDIOVISIVO”
In questi anni le biblioteche, a supporto di iniziative fatte sul territorio e per le scuole,
si sono attivate nella stesura di una serie di bibliografie a che continuano ad essere
aggiornate attraverso l’acquisto di libri e materiale multimediale inerente. Le
bibliografie sono sempre a disposizione delle insegnanti che ne vogliano fare uso e
possono essere consultate sia in supporto cartaceo in biblioteca, che in formato
elettronico sul sito del Comune di Pianoro, all’indirizzo:
http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/-Biblioteche_Comunali/
Le bibliografie permanenti ora a disposizione sono:
1- UNA BIBLIOTECA MULTICULTURALE
Questo catalogo è stato pensato per sollecitare la conoscenza e il dialogo tra le varie
culture attraverso racconti e testimonianze di usi e tradizioni; non costituisce una
sezione a sé stante ma un percorso trasversale tra le letterature e i generi, composto
da:
a) un percorso bibliografico specifico: con documenti identificabili attraverso
un’apposita etichetta;
b) dizionari e testi per ragazzi in varie lingue originali, bilingue e multilingue raccolti
insieme in un unico scaffale.
2- LASCIAMO UN SEGNO – Cittadinanza attiva, educazione alla legalità e lotta alle
mafie
Nata inizialmente dalla collaborazione tra il Servizio Biblioteche, l’Assessorato Pace e
Diritti e l’associazione Libera Terra, questa bibliografia è una proposta di riflessione
sulle tematiche dell’educazione alla legalità e alla convivenza civile per gli adulti, i
bambini e i loro educatori, attraverso il patrimonio librario delle biblioteche di Pianoro e
Rastignano.
Le bibliotecarie, a richiesta delle insegnanti e su prenotazione, sono a disposizione
anche per stilare bibliografie su specifici argomenti, all’interno del patrimonio delle
biblioteche.
Inoltre, per mantenere la “buona prassi” della frequentazione delle biblioteche da parte
dei bambini anche durante le vacanze, è possibile concordare un elenco di consigli di
lettura di libri che potranno trovare nelle biblioteche.
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“ INIZIATIVE DI PROMOZIONE E
QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA”
Visti i riscontri positivi delle iniziative effettuate e la richiesta delle insegnanti di
proseguire su queste tematiche, anche per quest’anno scolastico proponiamo alle scuole
primarie del territorio i seguenti progetti:
-
“ROALD DAHL … AD ALTA VOCE”, per permettere ai bambini di rituffarsi nella
magia del racconto orale, grazie alle opere di uno degli autori più ironici e
originali della letteratura per ragazzi del Novecento;
-
“IL GIORNO DELLA MEMORIA” per connotare la biblioteca anche come luogo di
ricordo e di riflessione, attraverso un rassegna cinematografica sul tema della
Shoah, in occasione della giornata di celebrazione del 27 gennaio;
I TRASPORTI, OVE NECESSARI, SARANNO A CARICO DELLE SCUOLE
“ROALD DAHL…AD ALTA VOCE”
Iniziativa organizzata a cura delle biblioteche e dedicata alle classi terze, su richiesta
possono partecipare le classi quarte che non abbiano già aderito
Il progetto che quest’anno le biblioteche intendono proporre alle classi terze della
scuola primaria si prefigge in particolare tre ambiziosi obiettivi:
-
Coltivare l’importanza della lettura ad alta voce;
Stimolare la frequentazione della biblioteca;
Approfondire la conoscenza di un grande autore, Roald Dahl, e di alcuni dei suoi
capolavori.
E’ risaputo come la lettura ad alta voce abbia proficue implicazioni sia in ambito
cognitivo che emotivo, nella crescita dei bambini:
•
crea una piacevole abitudine all’ascolto e dilata quei tempi di attenzione
che sono sempre più decurtati dal ritmo frenetico delle attività e delle giornate
che sono loro imposte;
•
amplia in modo significativo gli interessi di lettura facendo conoscere
generi letterari diversi e permette di comprendere con maggiore immediatezza
gli aspetti sintattici, ritmici, sonori di un testo;
•
accresce il desiderio di migliorare le propria capacità di leggere fornendo
motivazioni e stimoli convincenti, permettendo ai bambini di avvicinarsi a testi
che risulterebbero troppo impegnativi per una lettura individuale; infatti lo
sviluppo delle capacità tecniche necessarie per codificare un testo non va di pari
passo con la crescita intellettuale ed emotiva di un bambino, creando spesso uno
scollamento molto profondo tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può leggere. La
lettura ad alta voce offre, quindi, al bambino la possibilità di ascoltare storie
adeguate al proprio livello di maturità.
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Abbiamo così deciso di proporre in maniera più strutturata ai bambini questa esperienza,
di cui già spesso fruiscono quando compiono le consuete visite in biblioteca, inserendo la
componente della “ lettura a puntate”.
I testi scelti verranno letti in più incontri, nell’ambiente raccolto della sala video, con il
supporto della proiezione delle illustrazioni dei testi che scorreranno durante la
narrazione. Questo consentirà di creare una sorta di appuntamento tra i bambini e la
biblioteca, mantenendo alto il senso di attesa e di suspance aspettando l’incontro
successivo per la conclusione del testo. Lasciare in sospeso il racconto permetterà ai
bambini di mettere in moto il meraviglioso meccanismo del “proviamo ad immaginare
cosa succederà…”: mescolando le informazioni ricevute, il proprio repertorio di
esperienze e quello dell’immaginario potranno lavorare sulla loro capacità creativa,
inventando episodi e finali possibili.
Il senso di questa produttiva esperienza viene accresciuto dai testi che abbiamo scelto di
proporre, alcune delle opere più divertenti ed emozionanti dello scrittore inglese Roald
Dahl, autore dalla scrittura ironica, caustica e coinvolgente che dal 1942 affascina coi
suoi romanzi i giovani lettori.
La lettura si articolerà, a seconda del testo scelto fra i titoli indicati, in uno o
più incontri in biblioteca della durata di un’ora. Gli incontri saranno consecutivi
e distanziati di una settimana l’uno dall’altro.
Ogni classe potrà scegliere un solo percorso di lettura tra quelli proposti e il
periodo nel quale effettuare gli incontri:
- 4 novembre - 18 dicembre 2014
- 10 marzo – 2 aprile 2015
Si consiglia di completare il progetto con la visione di uno o più film tratti dalle
opere di Roald Dahl, indicati fra i titoli dell’allegata filmografia, che potranno
essere visionati in biblioteca secondo un calendario concordato.
I ROMANZI DA SCEGLIERE:
Letture su un unico incontro:
- AGURA TRAT (ed. Salani 1989)
Come fa un timido signore in pensione ad attaccar discorso con la vedova dei suoi sogni la quale,
al piano di sotto, non parla amorosamente che con la sua tartaruga? Per fortuna la tartaruga,
Alfio, non cresce abbastanza, e il timido signore ha il modo così di insegnare all'amata un
metodo infallibile per raddoppiare le dimensioni dell'animale: si comincia col pronunciare il
nome tartaruga alla rovescia agura trat, e poi... Poi c'è sotto un piccolo imbroglio, ma servirà a
rendere felici due persone.
- IL DITO MAGICO (ed. Salani 1992)
Le avventure di una bambina di otto anni che vive in un paesino della campagna inglese, dotata
fin dalla nascita di uno straordinario potere, che però non è capace di controllare: un dito
magico che quando punta contro le persone che la fanno veramente arrabbiare sprigiona una
specie di lampo, come qualcosa di elettrico, che mette inevitabilmente il malcapitato di turno in
una situazione assolutamente bizzarra… Come quella volta che la povera maestra Winter, dopo
aver punito la piccola protagonista, si è vista spuntare un bel paio di baffi sul viso ed un’enorme
coda cespugliosa dal vestito
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Letture su due incontri:
- GLI SPORCELLI (ed. Salani, 1980)
I signori Sporcelli sono le persone più ripugnanti sulla faccia della terra: sporchi, brutti ma
soprattutto cattivi. La loro occupazione principale è quella di farsi scherzi a vicenda, offendersi
e maltrattarsi. Il signor Sporcelli insegue il sogno di creare un numero da circo con delle scimmie
in grado di fare tutto capovolte. Per fare questo allena ogni giorno le sue scimmie e, le
poverette, sono costrette a passare ore ed ore a testa in giù nella loro piccola gabbia. Convinto
che le scimmie siano stupide e non capiscano nulla, il signor Sporcelli le maltratta creando in
loro la voglia di ribellione. Grazie all'aiuto di un uccello proveniente dall'Africa e degli uccelli
reduci… dalla supercolla, le scimmie riusciranno a liberarsi e a dare la giusta lezione ai pessimi
coniugi Sporcelli.
- I MINIPIN (ed. Nord-Sud, 1991)
Attenti attenti al bosco stregato: tanti ci entrano e nessuno è tornato. Questo è il bosco dove il
Piccolo Bill vuole tanto andare, ma la sua mamma gli dice che ci sono i Policorni, gli
Sfarabocchi, i Cnidi Vermicolosi e i Sarcopedonti: è tutto vero. Infatti, appena entrato nella
foresta, lo Sputacchione Succiasangue Tritadenti Sparasassi lo insegue sputando fuoco e...
- FURBO, IL SIGNOR VOLPE (ed. Salani, 1970)
Il povero Signor Volpe e la sua famiglia rischiano di morire di fame: fuori dalla tana infatti li
attendono fucili spianati e ruspe rombanti. Come fa allora quel furbo del Signor Volpe a
organizzare un banchetto succulento per Volpi, Tassi, Conigli, Talpe e Donnole? E a progettare
una città sotterranea ricca di cibo che li nutrirà per tutto il resto della loro vita?
Letture su tre incontri:
- MATILDE (ed. Salani, 1989)
Matilde è una bambina di cinque anni molto intelligente: a diciotto mesi sapeva parlare
correttamente e conosceva la maggior parte delle parole degli adulti, a tre anni aveva imparato
a leggere da sola grazie alle riviste trovate per casa, a quattro aveva già divorato tutti i libri
della biblioteca pubblica. I suoi genitori però, troppo impegnati a truffare la gente e a guardare
la televisione, non si rendono conto delle straordinarie doti della figlia, che non perdono
occasione di insultare e umiliare perché troppo diversa da loro. Quando finalmente Matilda inzia
a frequentare la prima elementare scopre però di possedere, grazie alla lettura, un potere
straordinario che le esce dagli occhi e che le consentirà di avere la meglio sulla terribile
direttrice Spezzaindue, una donna spietata che si diverte a punire gli alunni chiudendoli in un
armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o facendo roteare le bambine tirandole dalle trecce per
allenarsi al lancio del martello olimpionico. L'intelligenza e la cultura diventano così le armi
vincenti e le alleate di Matilda per difendere contro l’ottusità, la prepotenza e la cattiveria dei
più grandi.
- LE STREGHE (ed. Salani, 1987)
Chi sono le streghe? Forse quelle delle fiabe a cavallo di una scopa? O assomigliano per caso a
certe signore elegantissime e gentili che conosciamo? Come riuscire a riconoscerle? La nonna di
Danny, vera esperta di streghe, ha tutte le risposte necessarie a queste domande e non perde
l’occasione di istruire bene il nipote mettendolo in guardia sulla pericolosità della più temuta
delle streghe: la strega suprema. Sarà grazie alle indicazioni della saggia nonna che il
protagonista riuscirà coraggiosamente a smascherare le streghe facendo saltare il loro diabolico
piano e salvando così i bambini di tutto il mondo.
- IL GGG (ed. Salani, 1987)
La piccola Sofia non può credere ai suoi occhi quando vede oltre la finestra la sagoma di un
gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l'Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal
letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per
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fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli a differenza
di alcuni suoi simili, l'Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s'ingozzano di esseri
umani. Per fortuna però Sofia e il GGG inventano un piano straordinario per fermarli, in cui sarà
coinvolta addirittura la Regina d'Inghilterra!
I FILM
- Chi ha paura delle streghe? / regia di Nicolas Roeg (ca. 100 min)
- Il dito magico / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.)
- L'enorme coccodrillo / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.)
- La fabbrica di cioccolato / un film di Tim Burton (110 min.)
- Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato / diretto da Mel Stuart (ca. 100 min.)
- Fantastic Mr. Fox / un film di Wes Anderson (ca. 86 min.)
- James e la pesca gigante / diretto da Henry Selick (75 min.)
- Matilda 6 mitica / un film di Danny De Vito (ca. 98 min.)
- Il mio amico gigante / dal racconto di Roald Dahl ; sceneggiatura di John Hambley (ca.
90 min.)
- Versi all'inverso / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.)
- Sporche bestie / testi di Roald Dahl ; illustrazioni di Quentin Blake (ca. 30 min.)
“IL GIORNO DELLA MEMORIA”
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei
cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del
popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani
che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in
campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della
propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.» L.211/00
In occasione di questo anniversario, le biblioteche propongono alle classi IV e V della
scuola primaria di entrambi gli Istituti comprensivi che vogliano affrontare questo tema,
la proiezione di un film per classe, scelto all’interno di una specifica filmografia,
calibrata per questa specifica fascia di età, che sarà consegnata i primi di gennaio 2015
alle insegnanti che aderiranno al progetto.
L’attività si svolgerà nelle biblioteche, negli orari e nei giorni previsti per le
scuole, dal 19 al 29 gennaio 2015.
Nella sede di Pianoro è possibile la proiezione per una classe alla volta, mentre
nella sede di Rastignano è possibile la compresenza fino a due classi per
proiezione.
Le classi interessate potranno visionare il film nelle biblioteche prenotando la
proiezione almeno una settimana prima dalla data desiderata secondo un
calendario condiviso.
In questo periodo, le insegnanti potranno in alternativa prendere i film in
prestito e vederli a scuola se disponibili.
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CINEMA & TEATRO
- RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
- SPETTACOLO TEATRALE “Le scarpe mi stanno strette”
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RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
A cura dell’Ufficio Politiche Giovanili
- FILM D’ANIMAZIONE
I film proposti sono i seguenti:
Le avventure del topino Desperaux
Le avventure di Zarafa – Giraffa giramondo
Il cane e il suo generale
Ernest e Celestine
E.T. l’extra-terrestre
Fantastic Mr. Fox
Momo alla conquista del tempo
- DOCU-FILM
I film proposti sono i seguenti:
Cane giallo della Mongolia
Himalaya – Infanzia di un capo
La storia del cammello che piange
Vado a scuola
La rassegna sarà effettuata presso:
Per le scuole di Pianoro: Centro Culturale Giovanile Pianoro Factory, Via dello Sport 2/3.
Le proiezioni avverranno nei giorni di mercoledì e giovedì
Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni
Si invitano le insegnanti ad organizzarsi in gruppi di due classi.
ORGANIZZAZIONE:
I referenti degli insegnanti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di
definire il calendario delle proiezioni.
Tel: 051 652 91 08 - 75
E-mail: [email protected]
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“Le avventure del topino Desperaux”
Regia:
Sam Fell, Robert Stevenhagen
Genere:
Animazione, commedia
Classi
consigliate:
Doppiatori
originali:
I, II, III elementare
Origine:
Regno Unito, U.S.A.
Anno:
2008
Durata:
93 min.
Trama:
Tanto tempo fa nel reame di Doremi nasce un topo diverso. Tutti gli
altri topi, pavidi e costantemente impauriti, lo chiamano "coraggioso"
in realtà Despereaux è solo curioso, talmente tanto da superare la
naturale paura che identifica la sua razza. Non è il rischiare di far
scattare le trappole per prendere il formaggio o l'avventurarsi nelle
stanze degli umani a caratterizzarlo ma il fatto che invece che
rosicchiare le pagine dei libri lui le legga, attratto al fascino del
racconto.
Tramite questo salto intellettuale capisce cose nuove e si distingue dalla
comunità che inevitabilmente lo condanna spedendolo nel regno
sotterraneo dei ratti, parenti più infidi, maligni e sporchi dei topi. Lì
incontrerà Roscuro, un ratto di nave finito per errore tra i suoi simili di
città anche lui per certi versi diverso dagli altri perchè amante della
luce.
Le loro avventure si incroceranno cavallerescamente con la storia del
regno di Doremi, oscurato dalla morte della sua regina e privato della
linfa vitale.
Critica:
Le avventure del topino Despereaux è una vera favola moderna. Della
favola mantiene tutto l'impianto mitologico (i reami dominati da
regnanti buoni ma intristiti, le principesse, i cavalieri, i nemici da
battere, i tradimenti, le agnizioni e le imprese) ma la contamina con
tutto il modo moderno di intendere un racconto. Despereaux sogna di
essere come i cavalieri di cui legge le avventure e la sua vita ne ricalca
lo stile in una mimesi tra racconto e forma-racconto tipica del
postmoderno, allo stesso modo anche il ruolo della principessa è inteso
solo a partire da ciò che già sappiamo essere le sue caratteristiche
topiche per arrivare ad altro e più di tutto infine si tratta di un racconto
di
affermazione
intellettuale
e
non
fisica.
Matthew Broderick (Despereaux), Dustin Hoffman (Roscuro), Emma
Watson (Principessa Pea), Tracey Ullman (Maia), Kevin Kline (Andre),
William H. Macy (Lester), Stanley Tucci (Boldo), Ciarán Hinds
(Botticelli), Robbie Coltrane (Gregory), Tony Hale (Furlough), Frances
Conroy (Antoinette), Frank Langella (Sindaco), Richard Jenkins
(Preside), Christopher Lloyd (Hovis), Charles Shaughnessy (Pietro),
McNally Sagall (Maestra), Sigourney Weaver (Voce narrante)
95
Per tutto questo alla fine il primo lungometraggio in computer grafica
della Universal parla dritto al cuore degli adulti o quantomeno dei
giovani adulti anche se si propone palesemente come un prodotto per
bambini. Siamo lontani dai doppi livelli di lettura dei cartoni
Dreamworks e Pixar, Le avventure del topino Despereaux comunica
quale sia il suo target in ogni immagine eppure ha un sottotesto molto
alto e una morale di fondo lontanissima da quella di stampo cristiano
cui siamo abituati (male e bene non si contrappongono dialetticamente
ma
si
contaminano
continuamente).
Si tratta di un prodotto particolare e sofisticato che anche nella scelta
estetica di uno stile pittorico ricorda per certi versi le illustrazioni
favolistiche tradizionali e in alcuni inserti immaginari i classici Disney
afferma la sua diversità intellettuale.
Fonte critica
Mymovies.it
“Le avventure di Zarafa – Giraffa Giramondo”
Regia:
Rémi Bezançon, Jean-Christophe Lie
Genere:
Animazione
Classi
consigliate:
Doppiatori
originali:
I, II, III elementare
Origine:
Francia, Belgio
Anno:
2012
Durata:
78 min.
Trama:
All'ombra di un baobab, nel cuore dell'Africa, un vecchio saggio
racconta a un gruppo di bambini la storia dell'amicizia tra il piccolo
Maki, 10 anni, e Zarafa, una giraffa orfana offerta in dono dal Pascià
d'Egitto al re di Francia Carlo X nel 1827 per ottenerne il sostegno
contro i turchi che assediavano Alessandria d'Egitto. Si trattava del
primo
esemplare
che
raggiungeva
l'Europa.
Non è mai facile raccontare la Storia ai più giovani senza cadere nella
retorica e, soprattutto, senza annoiare. Lo è ancor meno quando si tratta
di un avvenimento ignoto ai più e con al centro un'altra nazione. Questo
film di animazione di Rémi Bezançon riesce a parlare al cuore e alla
mente di bambini di ogni latitudine. Ottiene il risultato grazie alla
struttura della storia che affianca in uno stesso percorso di avventura il
piccolo Maki e la sua amica Zarafa. Intorno a loro si muovono
personaggi comici come il venditore nel deserto Mahmoud,
intraprendenti come il pilota di Mongolfiere Malaterre, avventurosi e
determinati come il beduino Hassan e la sua omologa al femminile, la
piratessa Bouboulina. Ognuno di loro contribuisce a far progredire una
96
Vernon Dobtcheff, Simon Abkarian, Max Renaudin Pratt, Thierry
Frémont, François-Xavier Demaison
storia che viene contestualizzata all'interno di una tradizione orale che
da noi sembra essere stata delegata ai media (quando non è addirittura
cancellata dai videogiochi): quella dell'anziano griot che, avvalendosi
di piccoli pupazzi, racconta a dei bambini una vicenda avventurosa
mescolando
realtà
e
fantasia.
È una storia, quella della giraffina Zarafa, che porta progressivamente
in luce, al termine di un periglioso viaggio dal Sudan a Parigi, i vizi di
un'Europa molto spesso incapace di leggere nell'Africa i segni di
culture e di civiltà diverse limitandosi ad esprimere curiosità 'esotiche'
destinate a durare ben poco perché rapidamente sostituite da altre
'novità'. Tutto questo viene presentato con una grafica accattivante e al
contempo personale e con una leggerezza di tocco narrativo che si fa
sempre più rara.
Critica 1:
Un film d'animazione diverso da quelli commerciali che vanno per la
maggiore. Un anziano narra a dei bimbi la particolare amicizia tra il
piccolo Maki e Zarafa, una giraffa orfana offerta in dono dal Pascià
d'Egitto al re di Francia. Sembra di essere tornati indietro nel tempo,
quando erano le storie a fare la differenza e non la potenza del 3D. I
bambini apprezzeranno, grazie anche a personaggi di contorno
azzeccati. Gli adulti ripenseranno ai vecchi cantastorie.
Autore critica:
Maurizio Acerbi
Fonte critica
Il Giornale
Data critica:
04/04/2013
Critica 2:
Bezançon viene dal cinema dal vivo (Travolti dalla cicogna); Lie da
una scatenata animazione vintage (il corto L'homme à la Gordini). Sono
due giovani registi francesi candidati in passato al César e decisi ad
unire le loro forze e competenze per realizzare insieme un cartone
vecchio stile che parte come Bambi (lancinante morte improvvisa di un
animale genitore) e finisce come un'avventura alla Corto Maltese.
Autore critica:
Francesco Alò
Fonte critica:
Il Messaggero
Data critica:
11/04/2013
97
“Il cane e il suo generale”
Regia:
Francis Nielsen
Genere:
Animazione
Classi
consigliate:
Doppiatori
originali:
Origine:
I, II, III elementare
Anno:
Durata:
2003
72 min.
Trama:
Nel 1836 un anziano generale russo, divenuto eroe nazionale avendo
sacrificato molti anni prima un gran numero di uccelli per salvare il
proprio paese dall'invasione dell'esercito napoleonico, adotta un
bastardino cui dà un curioso nome: Bonaparte, in ricordo del vecchio
nemico. Poco alla volta, grazie alla compagnia dell'animale, gli incubi
dell'anziano ufficiale riguardanti stormi di uccelli in fiamme, lasciano il
posto a sogni magici e divertenti. Bonaparte, infatti, riesce a risolvere
un annoso dissidio fra lo stesso generale e gli uccelli. Quando tutti i
cani della città abbandonano i loro padroni per andare in riva al fiume a
manifestare a favore della liberazione degli uccelli gabbie, e il ghiaccio
del fiume improvvisamente cede mettendo a rischio la vita di centinaia
di cani, il generale decide di intervenire.
Critica 1:
"A proposito di cartoni: esce il curioso 'Il cane e il suo generale' del
francese Francis Nielsen, complice dei testi poetici del felliniano
Tonino Guerra, che riabilita il bambino che è in noi, e dei disegni
genialmente infantili di Sergej Barkhin. (...) Una fiaba sugli orrori della
guerra che spacca la coscienza, ma anche un modo fantastico per
raccontare, all'ombra di un fiume gelato a Leningrado, le schiavitù e le
vendette del regno animale: solo lo zar fermerà i volatili, più arrabbiati
di quelli di Hitchcock. Dolce, affascinante, suadente la grafica di
Barkhin legata al mondo lieve, assurdo e metafisico di Chagall".
Autore critica:
Maurizio Porro
Fonte critica
Corriere della Sera
Data critica:
18/10/2003
Critica 2:
"Difficile credere a Tonino Guerra quando lo vediamo ottimista in
deliranti spot televisivi che hanno sconcertato chi stimava assai lo
sceneggiatore di Antonioni, Rosi, Fellini, Anghelopulos, De Sica e
Petri. Più facile, più bello, più magico ascoltarlo borbottare nel cartone
animato 'Il cane e il suo generale' di Francis Nielsen basato sui disegni
che Sergej Barkhin realizzò per una favola di Guerra del 1999 (...) I
disegni di Barkhin evocavano Chagall, l'animazione di Nielsen cita
anche il Van Gogh sereno de 'La camera da letto'. Guerra non ha solo
scritto libro e sceneggiatura ma ha anche prestato la sua bella voce
98
Philippe Noiret
Francia, Italia
romagnola (in francese c'è Philippe Noiret) al generale. Ed è veramente
bravo. Nel complesso una favola che non va di corsa, ricca di parole,
gesti, animali e persone che invitano all'ottimismo. Quello vero."
Autore critica:
Francesco Alò
Fonte critica:
Il Messaggero
Data critica:
24/10/2003
“Ernest e Celestine”
Regia:
Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner.
Genere:
Animazione
Classi
consigliate:
Doppiatori
originali:
I, II, III elementare
Lambert Wilson, Anne-Marie Loop, Pauline Brunner, Claudio Bisio,
Alba Rohrwacher.
Origine:
Francia
Anno:
2012
Durata:
79 min.
Trama:
Nel mondo degli orsi è impossibile fare amicizia con un topolino. La
diffidenza è ai massimi livelli. Peraltro nel mondo sotterraneo dei topi
l’orso rappresenta il peggiore dei pericoli che si possano incontrare.
Inoltre il futuro dei più piccoli è già segnato. Dovranno tutti accedere
alla professione più necessaria: il dentista. La giovane Célestine,
un’orfana con il desiderio di diventare pittrice, sfugge al mondo
opprimente dei topi e incontra l’orso Ernest, clown e musicista.
All’origine di questo delizioso film di animazione, presentato alla
Quinzaine des Realisateurs al Festival di Cannes, ci sono i libri
disegnati da Gabrielle Vincent e tradotti in molti paesi del mondo. Nate
all'inizio degli anni Ottanta le avventure dell’orso Ernest e della
topolina Célestine conservano il talento di pittrice e narratrice a partire
dal quotidiano della loro creatrice. A questa già più che efficace
modalità di narrazione si aggiunge il talento di uno dei più famosi
scrittori francesi, Daniel Pennac. La sua sceneggiatura è rispettosa della
fonte originale e, al contempo, memore di quando leggeva all'allora sua
figlia piccola le storie della Vincent divenendo per lei il buon orso
artista. Non è facile trovare un’animazione così raffinata e al contempo
capace di parlare al cuore e alla razionalità di adulti e bambini. Perché
il discorso sul pregiudizio passa attraverso una storia di amicizia che il
mondo ritiene impossibile conservando un ancoraggio alla realtà (una
su tutte la scena del tribunale) ma trasfigurandolo attraverso quella
poesia del tratto e dello sguardo che troppo spesso rischiamo di
99
dimenticare travolti come siamo da immagini senz’anima. Un’anima
che invece hanno sia Benjamin Renner (alla sua prima esperienza nel
mondo dell’animazione) e i già rodati suoi co-realizzatori Vincent Patar
e Stéphane Aubier (Panico al villaggio).
Critica:
Il film d'animazione Ernest & Celestine è ispirato agli album di
Gabrielle Vincent, straordinaria artista del fumetto scomparsa nel 2000
e amica (anche se non si sono mai incontrati fisicamente) di Daniel
Pennac, sceneggiatore e dialoghista del film. Pennac conosceva e
amava l'opera di Gabrielle: per via epistolare si erano scambiati
materiali letterari e visivi interessanti. Il destino di un incontro artistico
tra i due era da tempo segnato.
Autore critica:
Vincenzo Cerami
Fonte critica
Il Sole 24 Ore
Data critica:
23/12/2012
“E.T. l'extra-terrestre”
Regia:
Steven Spielberg
Genere:
Fantascienza
Classi
consigliate:
Interpreti:
I, II, III elementare
Origine:
U.S.A.
Anno:
1982
Durata:
114 min.
Trama:
Un alieno abbandonato o dimenticato sulla Terra viene ritrovato da un
bambino, Elliot, che lo porta a casa. Con la complicità del fratello più
grande e della sorellina Gertie, Elliot riesce a tenere nascosto agli adulti
E.T. e, a poco a poco, tra i due sboccia una tenera amicizia che culmina
nella costruzione di un marchingegno per lanciare un S.O.S. spaziale ai
compagni affinchè lo vengano a riprendere. Alla fine, dopo una lunga
serie di peripezie che vedono la morte e la resurrezione dell'alieno, un
lungo inseguimento culminante in un volo di biciclette, Elliot e i suoi
amici riusciranno a portare E.T. all'appuntamento con l'astronave che lo
riporterà a casa.
100
Henry Thomas (Elliot), Dee Wallace-Stone (Mary), Peter Coyote
(Keys), Robert McNaughton (Michael), Drew Barrymore (Gertie), Sean
Frye (Steve), C. Thomas Howell (Tyler), Erika Eleniak (ragazza
carina), David Odell (scolaro), Richard Swingler (insegnante di
Scienze), Frank Toth (poliziotto), K. C. Martel (Greg)
Critica:
L'astronave come una palla foderata di canditi, Drew Barrymore che a
sei anni ha l'aplomb di Carol Lombard, le biciclette volanti con il
background bianco della luna, la sbronza di birra davanti a L'uomo
tranquillo, l'Halloween più bello del cinema dopo Minnelli e Carpenter,
la wilderness incantata e verde/blu, così invitante e vicina al cementoso
suburb californiano, Elliott al buio, che si addormenta sotto il portico di
casa con la pila... e quella creatura inedita e rugosa, stranamente in
bilico tra saggezza millenaria e prima infanzia... C'è proprio tutto: E.T.
torna vent'anni dopo e non ha perso un granello di magia, anzi non ci si
ricordava quanto fosse bello da vedere, con quelle notti di un blu
profondo, tanto denso di promessa d'avventura da sembrare palpabile,
con i tramonti arancio polveroso, con il suo occhio ad altezza di
bambino (un'idea semplicissima e così efficace), con quello sguardo
affettuoso e devastante sulla vita nel sobborgo middle class americano
(sguardo che sarò estremizzato da Tim Burton nel suo Edward mani
di forbice), e con l'alieno con il cuore che si illumina come una
lampadina rosso fragola e strilla di paura. Piccolo ed enorme allo stesso
tempo, sentimentale e dark, cinema classicamente disneyano ma anche
cinema del futuro E.T. celebra, con una riedizione, il suo ventennale
solo pochi mesi dopo l'uscita di A.I., il film di Spielberg a cui più
assomiglia e, come E.T., uno dei suoi più personali. È una coincidenza
interessante. A.I. e Pinocchio, E.T. e Peter Pan, un po' di Bambi in tutti
e due - Spielberg usa la fiaba virata in sci-fi e il cartoon disneyano per
esplorare i temi che gli stanno più a cuore: la luccicanza dell'infanzia e
la sua paurosa solitudine, la fascinazione per la fuga verso fantastico,
per l'altro, il mostro e una radicale, malinconica, sfiducia nella
possibilità degli affetti umani (specie quelli adulti), che fa di questo
regista sulla carta così edificante, risolto e per famiglie, una
contraddizione molto interessante.
Autore critica:
Giulia D’Agnolo Vallan
Fonte critica:
Il Manifesto
Data critica:
28/03/2002
“Fantastic Mr. Fox”
Regia:
Wes Anderson
Genere:
Animazione, avventura, commedia
Classi
consigliate:
Doppiatori
originali:
IV, V elementare
George Clooney (Mr. Fox), Meryl Streep (Felicity Fox), Jason
Schwartzman (Ash Fox), Bill Murray (Badger), Wallace Wolodarsky
(Kylie), Eric Chase Anderson (Kristofferson), Michael Gambon
(Franklin Bean), Willem Dafoe (Rat), Owen Wilson (Coach Skip),
Robin Hurlstone (Walter Boggis), Hugo Guinness (Nathan Bunce),
Wes Anderson (Weasel), Adrien Brody (Rickity), Jarvis Cocker
101
(Petey), Brian Cox (Giornalista)
Origine:
U.S.A.
Anno:
2009
Durata:
87 min.
Trama:
Il signore e la signora Fox vivono pacifici col figlioletto Ash e il
nipotino Kristofferson, loro ospite, dentro un grande albero in cima alla
collina che fronteggia gli stabilimenti dei più cattivi contadini della
zona: Boggis, Bunce e Bean. Ma la natura selvatica del signor Fox gli
impedisce di trovare soddisfazione come giornalista e lo spinge a
cercare di far fessi i tre uomini e a saccheggiare i loro depositi. La
vendetta è veloce e spietata e mette a repentaglio non solo la sua amata
famiglia ma tutti gli animali del sottosuolo. Mr Fox dovrà elaborare
dunque un nuovo e geniale piano per trarre tutti d'impaccio.
Il signor Volpe, il protagonista del primo lungometraggio d'animazione
di Wes Anderson, è elegante, intraprendente, selvatico. Un intelligente
e vanitoso americano (la voce originale e l'ispirazione di fondo sono
quelle di George Clooney) che di quando in quando parla francese e da
solo è capace di rivoluzionare come nessun altro lo statico quadro della
campagna
inglese.
Mentre la moglie dipinge, assecondando una vocazione artistica che in
Anderson è spesso associata al femminile, lui incarna lo spirito
dell'avventura. Stanco di vivere in un buco, noncurante del fatto che i
buchi altro non sono che le abitazioni standard delle volpi come lui, si
sistema in grande stile in un appartamento esagerato e in una posizione
pericolosissima e tentatrice. C'è qualcosa di Mr. Ocean in Mr. Fox,
ladro gentiluomo, capo della banda, e qualcosa del supereroe che non
può non rispondere alla chiamata identitaria, alla missione (vedi
Zissou) e dunque mascherarsi e tornare ad essere chi realmente è, un
professionista
del
furto.
A leggere idealmente il fumetto di questo supereroe è il figlio Ash,
schiacciato dal mito del padre e goffamente alla ricerca della sua
perenne approvazione. Come sempre nei film dell'americano, padre e
figlio cresceranno insieme e non certo da soli, ma con la complicità di
una famiglia allargata che li ama per quello che sono: fantastici o
semplicemente piccoli, in ogni caso umanamente animali.
La sceneggiatura del regista in coppia con Noah Baumbach crea quasi
dal nulla -tanto è sottile il racconto di Roal Dahl-, o probabilmente
giusto da uno spunto affettivo (Anderson sostiene che quello fosse il
primo libro da lui mai posseduto), un universo di brulicante vitalità,
intensa pittoricità ed emozionante musicalità. Ancora una volta senza
sponda alcuna, che sia un genere di riferimento o una trama archetipica,
l'autore segue (anche a distanza) con sincera partecipazione la fuga dei
suoi personaggi verso un destino apparentemente ignoto (ad un certo
punto non resta che scavare e scavare, il più velocemente possibile e
senza tregua) ma di fatto puntato verso la rivendicazione del diritto alla
diversità, alla libertà e alla condivisione di entrambe con i pochi amici.
Che aumentano, però, strada facendo.
102
Critica:
Roald Dahl sta conoscendo un momento di fortuna al cinema. Si
ispirano a lui i migliori talenti del cinema americano, dal Tim Burton
della Fabbrica di cioccolato al nuovo cartoon The Fantastic Mr. Fox
diretto da Wes Anderson, regista di I Tanenbaum, Le avventure
acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling. Ancora più di
Burton, Anderson è il cineasta giusto per restituire l'umorismo cupo e
politicamente scorretto di Dahl. I film citati sono tutti coloratissimi e
costellati di splendide musiche (nessuno come Anderson è sorprendente
per l'uso di canzoni famose all'interno dei film: forse Tarantino e, in
Italia, Paolo Sorrentino), ma nascondono anche una «cognizione del
dolore» profonda e sentita.
Autore critica:
Alberto Crespi
Fonte critica:
L’Unità
Data critica:
16/04/2010
“Momo alla conquista del tempo”
Regia:
Enzo D'Alò
Genere:
Animazione, fantastico, romantico
Classi
consigliate:
Interpreti:
III, IV, V elementare
Erica Necci (Momo), Diego Abatantuono (Mastro Hora), Giancarlo
Giannini (Presidente dei Signori Grigi), Sergio Rubini (Vicepresidente
dei Signori Grigi), Neri Marcorè (Signore Grigio Rosa), Giulio Renzi
Ricci (Gigi), Gabriele Patriarca (bambino mangione), Riccardo Rossi
(Osvaldo Fusi), Alina Moradei (civetta), Renzo Stacchi (gallo),
Michele Kalamera (Beppo), Claudio Sorrentino (Commissario), Patrick
Donati (Enzo), Cecilia Minutillo Turtur (Livia), Roberta Paladini
(Chicco)
Origine:
Italia, Germania
Anno:
2001
Durata:
108 min.
Trama:
Momo è una bambina fuggita da un orfanotrofio che si ritrova in una
cittadina dove fa amicizia con un anziano signore, Beppo, che le vuole
bene come una nipotina, con Gigi, un bambino che si innamora subito
di lei, e con altri compagni di gioco: Enzo, Bruno, Livia e il piccolo
Chicco, che le creano una casa in un antico anfiteatro per lei e una
tartaruga, che ha raccolto per strada. Ma la città è invasa dai Signori
Grigi, che convincono le persone che gli rimane poco tempo da vivere,
così da farglielo risparmiare nella loro speciale "Banca del Tempo",
103
senza concedersi mai ore di piacere: in questo modo essi possono
rubare ore agli esseri umani, così da poter sopravvivere. Un Signore
Grigio cerca di corrompere la piccola Momo con una bambola molto
bella, chiedendole per essa sempre di più, ma la bambina riesce ad
intenerire il cuore del Signore Grigio, umanizzandolo, e lui gli svela il
loro scopo, quello di rubare ore agli uomini. Momo allora decide di
avvisare subito i suoi amici, che a loro volta tentano di avvisare i
genitori di stare alla larga dai Signori Grigi, ma ormai è troppo tardi.
Un volta riuniti in assemblea, il capo dei Signori Grigi dà l'ordine di
catturare Momo, che riesce però a fuggire dalle loro grinfie grazie alla
sua tartaruga, che la conduce in un posto magico: il posto dove dimora
Mastro Hora, colui che gestisce il tempo assistito dai suoi fedeli
aiutanti; tempo di giorno e tempo di notte, sotto le sembianze di un
gallo e una civetta. Mastro Hora svela a Momo la natura degli Uomini
Grigi, e svela a Momo il luogo segreto dove vive il tempo. Qui la
bimba ascolta la Musica della Luce, una musica che può rompere
l'incantesimo dei Signori Grigi e liberare così tutti quanti, ma il saggio
Mastro Hora dice alla piccola che ci vuole tempo perché lei interiorizzi
la musica, deve dormirci su, come i semi che aspettano un anno prima
di germogliare. Momo si mette quindi a dormire, ma intanto sulla
Terra, la tranquilla cittadina è stata trasformata in metropoli, il povero
Beppo, distrutto per la scomparsa della bambina, è stato ricoverato in
un manicomio, e Gigi, che era stato assunto dalla televisione, è
minacciato di tornare alla vita normale se continuasse a cercarla.
Mastro Hora sveglia la piccina, ormai la cittadina sembra perduta ma
c'è un modo per salvarla: fermare il tempo. Mastro Hora può farlo
addormentandosi, ma solo per un'ora. I Signori Grigi rubano le ore agli
uomini e le tramutano in sigari che devono fumare continuamente, per
evitare di scomparire. Se si ferma il tempo, non possono più rubare ore
e finiranno col dissolversi tutti. Purtroppo, i malvagi signori hanno una
riserva di sigari nella loro sede e, se riuscissero ad accedervi, avrebbero
sigari a sufficienza da sopravvivere fino al risveglio di Hora e il
fermare il tempo sarebbe stato inutile. Momo dovrebbe quindi riuscire a
tenerli lontani dal deposito il tempo necessario. La piccola affronta la
sfida, affiancata dalla tartaruga Cassiopea, e riesce con purezza d'animo
e gentilezza a sconfiggere i ladri di tempo, liberando tutti i suoi amici.
La cittadina ritorna quella di un tempo e la bambina può finalmente
riabbracciare Beppo, Gigi torna ad essere quello di sempre e Momo
vivrà per sempre felice con i suoi amici.
Critica:
104
Il regista, autore e musicista napoletano Enzo D'Alò dopo il grande
successo de "La freccia azzurra", da Gianni Rodari, e "La gabbianella e
il gatto", da Luis Sepulveda, prosegue la sua avventura nel mondo dei
disegni animati e della letteratura per ragazzi (ma adatta anche agli
adulti) e scommette sulla storia di "Momo" tratta dal libro di Michael
Ende. Con i personaggi di Walter Cavazzutti e le bellissime musiche di
Gianna Nannini, D'Alò dimostra una volta ancora che nonostante
l'imperante tecnologia digitale di "cartoons" come "Shrek", si può far
sognare i bambini e gli adulti, con le tecniche tradizionali. Il disegno
semplice, lineare e il più delle volte bidimensionale è oramai diventato
il
marchio
di
fabbrica
dell'animazione
italiana.
La storia di Momo, pur carica di metafore, conserva la leggerezza e il
divertimento delle favole; emozione e commozione si susseguono in
una impercettibile ritmica che ha il pregio di non allentare mai
l'attenzione degli adulti e la partecipazione dei bambini.
Come per i due precedenti lungometraggi anche in "Momo" la musica
ha un ruolo fondamentale: non è semplicemente commento o
descrizione, ma compenetrazione emotiva. Come Paolo Conte e David
Rhodes prima di lei, anche la Nannini è riuscita a creare magnifiche
canzoni che si fondono magistralmente alle immagini del film e alle
emozioni del pubblico.
Autore critica:
Valeria Chiari
Fonte critica:
FilmUp.com
“Cane giallo della Mongolia”
Regia:
Byambasuren Davaa
Genere:
Drammatico
Classi
consigliate:
Interpreti:
IV, V elementare
Origine:
Batchuluun Urjindorj (padre), Buyandulam Daramdadi (madre),
Babbayar Batchuluun (figlio), Nansal Batchuluun (figlia maggiore),
Nansalmaa Batchuluun (figlia minore)
Germania
Anno:
2005
Durata:
93’
Trama:
Nansal, 6 anni, è la figlia maggiore di una famiglia nomade della
Mongolia. Quando trova un cagnolino in una grotta, la bambina gli si
affeziona immediatamente e desidera tenerlo contro il volere del padre
– preoccupato che il cane attragga i lupi vicino al gregge di pecore.
Cambiano le stagioni, e per la famiglia arriva il momento di trasferirsi:
il padre costringe Nansal ad abbandonare il cane dietro di sé, ma
l'animale si riscatta salvando il figlioletto minore dall'attacco di un
branco di famelici avvoltoi. Il cane Macchia ha finalmente trovato una
famiglia.
Critica 1:
Un uomo e una bimba, le cui silhouette alla luce del tramonto si
stagliano fra terra e cielo, eseguono il triste rituale di dare sepoltura a
un cane. «Papa, perché gli metti la coda sotto la testa?» chiede la
piccola. «Così rinasce uomo con la treccia e non cane con la coda,.
«Rinasce?» «Tutti muoiono, ma in realtà non muore nessuno» spiega il
padre. Inizia così Il cane giallo della Mongolia di Byambasuren Davan,
la trentacinquenne regista che nel 2004 aveva incantato le platee
internazionali con La storia del cammello che piange; ed è un incipit
che dà subito conto di una concezione della vita impregnata di
105
spiritualità buddista.
Invece che nel meridionale deserto del Gobi, il nuovo fIlm è ambientato
nel nordovest dello sconfinato paese incuneato fra la Russia e la Cina.
Ovvero nella zona da cui proviene la famiglia materna della cineasta,
nata nella capitale Ulan Bator ma allevata da una nonna che le ha
trasmesso l'amore per la cultura d'origine.
Se il titolo si riferisce a una leggenda, il film si ispira a un racconto di
Ganthuya Langhva, dove si narra di un cucciolo di cane adottato da una
bambina e abbandonato per volere del di lei padre, ma... L'esile spunto
serve da viatico per introdurre lo spettatore nella quotidianità di una
vera famigliola di pastori nomadi – i genitori, due sorelline e un
fratellino – che trascorrono l'estate accampati con il gregge in un
paesaggio montano di remota bellezza. Pur studiando in città, la figlia
maggiore Nansa di anni sette, a quei ritmi arcaici si intona
completamente a suo agio. Cavalca, è già in grado di portare le capre al
pascolo da sola e suo legame con il cagnolino trovatello Macchia è
significativo di un armonico rapporto con la natura di cui il delizioso
film ci fa sentire nostalgici. Abile a mantenersi in equilibrio fra
documentario e fiction, sul modello del grande Flaherty, la Davan è
attenta a non cadere nel lezioso mentre salva la memoria di un piccolo
mondo antico insidiato (o addirittura condannato?) dagli stravolgimenti
climatici e dalla modernità.
Autore critica:
Alessandra Levantesi
Fonte critica
La Stampa
Data critica:
28/04/2006
Critica 2:
Per ore la piccola Nansal (Batchuluun Nansal) ha cercato il suo
Macchia. Rincorrendo chissà quali pensieri meravigliosi, il cucciolo s'è
perduto nella steppa in mezzo a cui sta la iurta dei Batchuluun. Sul suo
cavallo, lei ne ha corso il verde senza fine dell'erba. Poi, coraggiosa. è
salita fin sull'orlo d'un precipizio, temendo che Macchia vi sia caduto.
Alla fine lo ha ritrovato, addormentato e salvo. Intanto, il buio è sceso
sull'altipiano. Nansal ha perso di vista la cima della montagna, per
quanto quella stessa mattina sua madre Daramdadi (Buyandulam
Daramdadi) le abbia raccomandato di non farlo mai, per non smarrire la
via. Ora però, insieme con il suo cane, è al sicuro nella iurta d'una
vecchia signora che, amorosa e sapiente, le racconta il cuore stesso
della vita: un cuore cui è dedicato fin dalle prime immagini Il cane
giallo della Mongolia (Die Höhle des gelben Hundes, Mongolia e
Germania, 2005, 93'). La donna prende dunque un grosso ago e lo tiene
a punta in su. Poi, con l'altra mano afferra un pugno di riso e glielo
lascia cadere pian piano sopra. Quante probabilità ci sono che un chicco
resti infilzato e fermo sulla sua punta? Nessuna, risponde attenta e
svelta Nansal. Ebbene, continua l'altra, difficilissimo è anche che lo
scorrere della vita "prenda corpo" in un essere umano. E questo
suggerisce quanto valgano ogni singolo uomo e ogni singola donna,
affidati come sono al fluire improbabile del caso. Ben dentro questo
fluire, Byambasuren Davaa racconta il suo secondo film, dopo La
storia del cammello che piange(2003). Come la loro iurta sta in mezzo
106
alla steppa, così Nansal e i suoi stanno in mezzo alla vita. Ci stanno con
la leggerezza dei loro gesti quotidiani. La semplicità delle immagini,
delle parole, dei desideri di Il cane giallo della Mongolia ètutt'altro che
superficialità. I Batchuluun - oltre a Nansal e alla madre, anche il padre
(Urjindori), la piccola Nansalmaa e il fratellino di pochi mesi Bahbayar
-, i Batchuluun, dunque, non sono quel che resta d'un mondo idilliaco,
d'un mondo appunto naturale e fuori della Storia. Sono invece testimoni
e portatori d'una cultura grande e antica, e proprio d'una Storia grande e
antica. Nel loro mondo, la vita è intera. Ossia, non ci sono fratture e
crudeli gerarchie di valore fra gli esseri che "scorrono" nel tempo, come
i chicchi di riso fra le dita della vecchia signora che accoglie Nansal
nella stia iurta. Gli uomini e le donne sono certo casi improbabili di
questo scorrere, e dunque meritano attenzione e rispetto, come tutto ciò
che è raro e irripetibile. Ma lo merita anche un cane, e non solo perché
in un passato lontano può essere stato un essere umano, o perché lo sarà
magari in un altrettanto lontano futuro. In lui, già per quello che è, c'è
tutta la vita, nella sua splendente interezza. È questo splendore che
Byambasuren coglie nella trasparenza dei colori in cui vive la steppa.
Ed è questo splendore che, soprattutto, vediamo negli occhi di Nansal,
aperti e curiosi. La madre le racconta che i bambini pare ricordino
ancora qualcosa delle loro esistenze precedenti. E questo le fa nascere
continue domande interiori. Forse, pensa, è la sua storia di prima che la
sorella più piccola tenta di raccontare. con le sue parole incerte. E forse
qualcosa di simile vale anche per il suo Macchia, trovato in una grotta,
un po' cane e - così teme il padre - un po' lupo. In ogni caso, se lo
stringe addosso, quel cucciolo che le somiglia tanto, al pari di lei
teneramente vivo. E lo accudisce, lo accarezza, lo protegge. come le
mani della vecchia signora faranno poi con lei. Byambasuren inquadra
da vicino quelle mani premurose. Le mostra nella felicità solerte e
gentile del prendersi cura: tanto accorte quanto a loro è consentito dalla
sapienza degli anni, e tanto affettuose quanto a loro è suggerito dallo
stupore della vita che, improbabile e meravigliosa, in Nansal torna e si
rinnova. Presi dal mestiere quotidiano di campare, Urjindori e
Daramdadi - il padre e la madre - non sempre avvertono la grandezza e
la gioia dei fluire dell'esistenza. Per la seconda un mestolo può valere di
più delle domande di Nansal. Per il primo conta il timore che i lupi
arrivino in cerca di Macchia, e che il suo gregge sia in pericolo. Per
quanto splendente e intera, la vita degli uomini e delle dorme deve
rendere conto alla durezza della necessità,. nei compito di stare al
mondo. Ma poi basterà loro la paura di perdere un figlio, per ritrovare il
gusto d'essere in mezzo alla vita. Urjindori si stringerà addosso il
piccolo Babbayar, e affonderà il proprio viso in lui, aspirandone il
profumo. A quel punto starà anche lui nel cuore del mondo, tenero e
aperto quanto la sua Nansal.
Autore critica:
Roberto Escobar
Fonte critica:
Il Sole 24 Ore
Data critica:
14/05/2006
107
“Himalaya – Infanzia di un capo”
Regia:
Eric Valli
Genere:
Film-documentario
Classi
consigliate:
Interpreti:
IV, V elementare
Thinle Lhondup (Tinlé), Gurgon Kyap (Karma), Lhakpa Tsamchoe
(Pema), Karma Wangel (Tensing-Pasang), Karma Tensing
Nyima Lama (Norbù)
Origine:
Francia, Nepal, Svizzera
Anno:
1999
Durata:
108 min.
Trama:
Lo scenario Himalaya, la vita e le tradizioni tibetane. Dopo i film Sette
anni in Tibet, Piccolo Buddha e Kundun una storia epica sostenuta da
elementi come l'orgoglio e la perseveranza. La fanciullezza del futuro
capo di un villaggio e un lungo viaggio in carovana attraverso le
montagne e le insidie atmosferiche. Un film per chi ama i paesaggi
maestosi, senza tempo e le storie tradizionali. Lo stile è poetico e gli
interpreti aderenti ai loro ruoli.
Critica 1:
Eric Valli è considerato una persona seria. Fa reportage per il National
Geographic Magazine e Life, pubblica libri, ha diretto pluripremiati
documentari. Per realizzare Himalaya. L'infanzia di un capo, si è
comportato come faceva il padre di tutti i documentaristi, il grande
Robert Flaherty (chi se lo può più permettere, con i brevissimi tempi di
lavorazione che corrono?): ha vissuto per mesi nei luoghi dell'azione,
conoscendone i futuri protagonisti e diventando loro amico.
Autore critica:
Roberto Nepoti
Fonte critica
La Repubblica
Data critica:
27/09/2000
Critica 2:
Come produttore, l'attore Jacques Perrin ha almeno il merito di sfuggire
la banalità e il cinema medio, di inseguire i grandi temi o le grandi
avventure, i popoli remoti, le culture quasi ignote: stavolta ha scelto
per Himalaya il Dolpo, un deserto minerale inaccessibile sull'altopiano
tibetano a cinquemila metri di altezza, luogo segreto dai paesaggi
selvatici e grandiosi, dai villaggi isolati. Un posto capace
d'entusiasmare il regista francese Eric Valli, fotografo per il National
Geographic e altri periodici, autori di libri d'immagini etnografiche.
Autore critica:
Lietta Tornabuoni
Fonte critica:
La Stampa
108
Data critica:
26/09/2000
“La storia del cammello che piange”
Regia:
Byambasuren Davaa; Luigi Falorni
N.B.
FILM IN LINGUA ORIGINALE SOTTOTITOLATO IN
ITALIANO
Genere:
Film-documentario, Drammatico
Classi
consigliate:
Interpreti:
V elementare
Janchiv Ayurzana (Janchiv), Chimed Ohin (Chimed), Amgaabazar
Gonson (Amgaa), Zeveljamz Nyam (Zevel), Ikhbayar Amgaabazar
(Ikchee), Odgerel Ayusch (Odgoo), Enkhbulgan Ikhbayar (Dude),
Uuganbaatar Ikhbayar (Ugna), Guntbaatar Ikhbayar (Guntee),
Munkhbayar Lhagvaa (Munkbayar, maestra di violino)
Origine:
Germania – Mongolia
Anno:
2003
Durata:
90 min.
Trama:
Durante la primavera, nel deserto di Gobi, come ogni anno una famiglia
di pastori nomadi assiste alla nascita dei cuccioli delle loro cammelle.
Uno dei piccoli fatica a venire alla luce, ma la famiglia fa di tutto per
aiutarlo a nascere. Il cucciolo è un raro cammello bianco. La madre, al
suo primo parto, forse traumatizzata dalle difficoltà affrontate, non ne
vuole sapere del suo cucciolo e rifiuta di dargli il latte e di prestargli le
cure materne. Ma proprio quando tutte le speranze per la salvezza del
piccolo sembrano svanire, il nonno, memore di un'antica tradizione,
decide di mandare a dorso di cammello Dude, il nipote adolescente, ma
assai responsabile, in città alla ricerca di un musicista, l'unico in grado
di salvare il cucciolo. Il fratellino minore, Ugna, anche lui in grado di
'andare a cammello', chiede e ottiene di poterlo seguire per avere
l'occasione, a sua volta, di scoprire il mondo.
Critica 1:
Un gioiello. Non attori ma una vera famiglia – quattro generazioni – di
pastori nomadi del Deserto dei Gobi in Mongolia, e le azioni sono
quelle della loro vita quotidiana. Ma per ridurre l'approssimazione della
definizione "documentario" bisogna quantomeno aggiungere "poetico".
La ricchezza di questa famiglia sono i cammelli, la loro elementare
economia ruota intorno a questi animali simbolo di tenacia e resistenza.
Tra i rituali che si ripetono nella loro vita senza tempo c'è il parto del
cammello femmina.
Questa volta è particolarmente faticoso, nasce un bel cucciolo bianco
ma la madre lo respinge, si rifiuta di nutrirlo. Il piccolo piange in modo
straziante, che fare? Vengono inviati in città i due bambini della
famiglia. Devono cercare il musicista. Con il suo strumento
109
rudimentale accompagnerà una litania che dovrà servire a commuovere
la mamma cammello e salvare la vita al cucciolo. Non sarà facile, ma
così sarà.
I due giovani registi, una mongola e un italiano che hanno studiato alla
scuola di cinema di Monaco, non promuovono un'immagine pittoresca
e ipocrita della perduta armonia primordiale: i bambini della famiglia,
cresciuti gioiosamente nell'isolamento e giocando con i residui di
plastica della "civiltà dei consumi", vorrebbero il gameboy e la tv. E
l'avranno alla fine, misureranno l'essere se stessi con la contaminazione,
figli di una cultura arcaica ma non chiusa.
Bell'esemplare nell'ambito della rinascita del documentario.
Autore critica:
Paolo D'Agostini
Fonte critica
Data critica:
La Repubblica
27/5/2005
Critica 2:
Documentario che ha già fatto il giro del mondo dei festival
raccogliendo consensi e quasi l'Oscar, La storia del cammello che
piange nasce come lavoro di fine corso della scuola di cinema di
Monaco, firmata dagli «studenti» Luigi Falorni e Byambasuren Davaa.
Gli appassionati dei film del deserto aggiungeranno anche questo al
loro elenco, anche se sono abituati a un immaginario più magico. Ma
anche qui non manca la favola. Ambientato in Mongolia, paese
completamente disastrato dopo la caduta dell'impero per via delle leggi
di mercato, e dove per lo più a dorso di cammello i nomadi si sono
avviati a eleggere proprio due giorni fa come presidente il comunista
Nambariin Enkhbayar, capo del «Partito rivoluzionario del popolo
mongolo», il film ci racconta una vicenda serena. Nel deserto dei Gobi
una famiglia di pastori nomadi possiede un gran numero di cammelli e
di pecore. È l'estate, si susseguono i parti, mentre la vita scorre
semplice e organizzata, ognuno attende ai suoi compiti: il nonno
racconta le storie e fuma, la nonna cucina, i bisnonni si riposano, i
genitori accudiscono figli e animali, i piccoli giocano e i piccolissimi
piangono. Il ciclo vitale si riproduce, ma c'è una cammella bizzarra che,
la prima volta, ci mette tre giorni a partorire e dopo non ne vuole sapere
del piccolo. Così si chiama lo specialista, un musicista che con un rito
speciale, accompagnato dal canto femminile, scioglie il dolore
dell'animale che, infine placato, accetta di allattare. Tutto torna
nell'ordine del bucolico insieme, non fosse che il ragazzino ha scoperto
in paese la televisione e infine riuscirà a farsi comprare «le immagini di
vetro». Dolcezza, lieve humour, attenzione, agli eventi, come si addice
a un lavoro fatto nell'ottica dei narratori come Flaherty, una tradizione
di cinema etnografico che torna di moda.
Autore critica:
Silvana Silvestri
Fonte critica:
Il Manifesto
Data critica:
27/5/2005
110
“Vado a scuola”
Regia:
Pascal Plisson
Genere:
Film-documentario
Classi
consigliate:
Interpreti:
IV, V elementare
Jackson Saikong, Salome Saikong, Samuel J. Esther, Gabriel J. Esther,
Emmanuel J. Esther, Zahira Badi, Noura Azaggagh, Zineb Elkabli,
Carlito Janez, Micaela Janez
Origine:
Francia
Anno:
2013
Durata:
75 min.
Trama:
Quattro bambini che vivono in luoghi differenti – le savane del Kenya,
i sentieri delle montagne dell’Atlante in Marocco, l’India del Sud e gli
altipiani della Patagonia -, condividono lo stesso desiderio di imparare
convinti che solo grazie all’istruzione potranno migliorare le loro vite.
Per questo, ogni giorno, tutti loro affrontano un pericoloso viaggio, ma
pieno di scoperte, per raggiungere le rispettive scuole.
Critica 1:
Sono due gli elementi che fanno l'interesse di Vado a scuola di Pascal
Plisson: da una parte il rapporto tra documentario e finzione che sta alla
base della messa in scena (…) e dall'altra, ovviamente, il suo
argomento, il diritto all'istruzione che i quattro protagonisti del film
inseguono con tanta determinazione. (...) Quattro storie costruite
intorno alla determinazione di questi ragazzi, intimamente convinti
dell'importanza dell'istruzione (anche grazie a delle famiglie che non li
ostacolano) e che pur di ottenerla sono disposti ad affrontare pericoli
che spaventerebbero moltissimi loro coetanei. Queste storie Plisson
(che ha alle spalle moltissimi documentari) le filma con un
coinvolgimento dichiarato. La tecnica è quella del documentario, anche
se è evidente che alcune scene sono «recitate» o «preparate» per
l'occasione, come la fuga precipitosa di Jackson e della sorellina
davanti alla minaccia di un elefante imbizzarrito o l'episodio
dell'autostop di Zahira e delle sue amiche o ancora quello della gomma
che si stacca dalla sedia a rotelle di Samuel. Ma sono episodi che non
stonano con il resto del film, sospeso tra la realtà dei fatti raccontati e
un approccio invece più emotivo, più coinvolgente, che vuole usare le
tecniche della finzione per aumentare la forza del racconto. Piccoli
espedienti che non inficiano la potenza del film, anche per merito dei
piccoli protagonisti che ogni tanto sanno bucare lo schermo con un
sorriso o uno sguardo che nessuna regia saprebbe «ricreare» e che
regalano allo spettatore l'emozione e la verità di un mondo per cui vale
ancora la pena di lottare.
111
Autore critica:
Paolo Mereghetti
Fonte critica
Il Corriere della Sera
Data critica:
25/09/2013
Critica 2:
Ancora il 'vissuto'. Ce lo esprime un documentarista francese, Pascal
Plisson, che da anni gira il mondo per sorprendere il reale soprattutto
nell'istante in cui si verifica e consegnarlo poi al cinema lasciando che
le immagini parlino da sole. Come in questo Vado a scuola che ha
avuto un successo pieno, pochi mesi or sono, al Festival di Locarno in
Piazza Grande. Quattro storie vere. Interpretate dai loro stessi
protagonisti, alternate, nella rappresentazione, fra di loro, ma senza che
i rispettivi personaggi si incontrino, anche perché ciascuno vive
lontanissimo dall'altro, tutti comunque accomunati dall'età, ragazzine e
ragazzini al massimo undicenni, e tutti con un'unica meta, la scuola, cui
vogliono andare ad ogni costo, anche con mezzi di fortuna, tra pericoli
d'ogni sorta, superando distanze gravosissime. (...) Senza mai un'ombra
di retorica, senza accenti indirizzati a dimostrare, una rappresentazione
diretta, serrata su quei quattro personaggi, le loro famiglie, i loro
incontri e, al momento di concludere, la loro soddisfazione di aver
potuto cominciare da lì a realizzare le proprie aspirazioni. Figure
sempre dal vero, con il loro gestire autentico, con le loro battute, nella
versione originale multilingue, sprizzanti sempre sapori vivi di cronaca.
Un cinema che convince e che può anche commuovere. Vorrei che lo
accostassero qui da noi quei ragazzini che, svegliandosi in case agiate,
alle mamme che li scuotono dicendo: «L'autista è pronto a portarti a
scuola», rispondono infastiditi: «Non ne ho voglia».
Autore critica:
Gian Luigi Ronda
Fonte critica:
Il Tempo Roma
Data critica:
26/09/2013
112
Associazione Culturale “Ca’ Rossa”
Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Le scarpe mi stanno strette
Racconti d’oggi per storie d’altri tempi
Testo e Regia Rossella Dassu
Con Adriana Barbieri e Ada Quondamatteo
Luci e Suono Marco Ponti
Scene Roberto Marchi
Organizzazione Maurizio Sangirardi
In collaborazione con l’Associazione A.N.P.I.
“Le scarpe mi stanno strette”, “Felice non è felice”, “La mia barba è bionda” sono alcuni tra
i tanti messaggi in codice, trasmessi da Radio Londra e destinati alle forze della
Resistenza che si oppongono alla dittatura nazifascista. L’Italia è coinvolta nella seconda
guerra mondiale e la popolazione si ritrova improvvisamente a fronteggiare situazioni di
emergenza e pericolo che coinvolgono l’intera popolazione, a partire dai bambini fino ad
arrivare agli anziani. La comunicazione tra partigiani è difficile, si vive nascosti nelle
montagne, le armi scarseggiano e i nemici sono eserciti pericolosi e ben organizzati. Se gli
eserciti nazifascisti sono formati da soli uomini, la Resistenza italiana non prevede la
differenza di genere, anzi, spesso sono le donne a veicolare pericolose informazioni e
armi.
La narrazione nasce da una serie di incontri ed interviste con gli anziani/e del territorio di
Pianoro, attuali custodi di una memoria destinata inevitabilmente a perdersi. A partire dai
loro racconti, abbiamo ricostruito le abitudini e i costumi della popolazione della frazione
di Pian di Macina, durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Tra storia e immaginazione, Marta e Maria, le due giovanissime protagoniste, assistono ad
una serie di eventi che cambieranno profondamente la loro vita e i paesaggi nei quali, fino
a quel momento, si era svolta. L’arrivo dei tedeschi, il continuo movimento della linea del
fronte, la persecuzione dei partigiani, le fughe e i nascondigli scavati sotto terra, diventano
per le due bambine lo spunto per immaginare una vita straordinaria, fatta di avventure e di
eroismo. Tra fantasia e realtà, Marta e Maria accompagnano gli spettatori alla scoperta di
un luogo che si è perso e sulle cui macerie si è ricostruito l’oggi.
Tecnica: Teatro d’attore
Fascia d’età: Classi V della Scuola Elementare, I, II e III della Scuola Media
Periodo: Novembre 2014/ Maggio 2015
113
114
LO SPORT
115
116
ATTIVITA’
Minibasket
Attività
ludico-motoria
Baseball
Pallavolo
Avviamento
alla
pallacanestro
Nuoto
(in aggiunta)
CLASSI
-I di P.N
-tutte le classi di
P.V
Prioritariamente II
-massimo 6 classi
III, IV e V
di P.N.
- Prioritariamente
IV e V di P.N.
(meno indicato per
le III)
-massimo 5 classi
-III, IV e V
di P.N.
-V o IV di P.N.
-massimo 2/3
classi
A CURA DI
a cura di Pianoro
Sport Accademy
ASD
a cura di Sporting
Pianorese 1955
a cura di Nuova
Pianorese
Baseball
a cura di Sport
2000
LUOGO
Palazzetto
dello Sport
a cura di ASD
Pallacanestro
Pianoro
a cura di Sogese
Palestra delle
scuole medie
Palestra delle
scuole medie
Palestra delle
scuole medie
Palestra delle
scuole medie
Piscina Paolo
Gori di
Pianoro
ORARI
Vedi
scheda
-lun-margio- ven
dalle 13.50
alle 15.50
-mer fino
alle 14.50
Vedi
scheda
ALCUNE INDICAZIONI PRATICHE:
Al fine di provare a semplificate la calendarizzazione e gestione delle attività sportive,
con un piccolo gruppo di lavoro a cui hanno partecipato anche alcune insegnanti
referenti per la scuola si è definita la seguente organizzazione:
Le attività al palazzetto sono riservate alle classi di Pianoro Vecchio e alle Classi I di
Pianoro nuovo
Le attività nella palestra delle scuole medie sono riservate alle classi II, III, IV e V di
Pianoro Nuovo e in particolare:
-da ottobre a gennaio l’uso della palestra sarà riservato alle classi II e III
-da febbraio a maggio l’uso della palestra sarà riservato classi IV e V
E’ obbligatorio utilizzare delle scarpe pulite dedicate alla palestra
Recuperi:
Si ricorda agli insegnanti che organizzare i recuperi è molto complesso, infatti occorre ricoordinare le disponibilità delle palestre, dei pulmini (dove necessari) e degli istruttori.
Si invitano quindi gli insegnanti, nel momento in cui definiscono il calendario con gli
allenatori, a concordare già una data in più per un eventuale recupero.
L’organizzazione di tale recupero (verifica dell’effettiva disponibilità della palestra,
dell’istruttore e del pulmino) è a carico dell’insegnante col supporto dell’ufficio Politiche
Giovanili.
Nuoto: tale attività può essere svolta dalle classi IV e V in aggiunta alle altre attività.
117
118
PROGETTO
ACCADEMIA DEGLI SPORT
STAGIONE SCOLASTICA
2014 e 2015
CORSO DI AVVIAMENTO AL MINIBASKET
con istruttori qualificati FIP e attrezzature idonee per età e sicurezza
DESTINATARI :
Classi di pianoro vecchio e classi prime di pianoro nuovo
Totale: 9 classi
LUOGO DI SVOLGIEMNTO DELLE ATTIVITA’:
Palazzetto dello Sport – via nazionale 106/2 Pianoro :
TEMPI:
PERIODO proposto > dal metà OTTOBRE inizio NOVEMBRE 2014 a MARZO 2015 compreso
GIORNI > LUNEDI e MERCOLEDI
ORARI > dalle ore 10 alle ore 12.15 > 2 FASCE DI 1 ORA cad (ORARI PER AVERE 2 CLASSI
ottimizzando i trasporti)
LEZIONE PER CLASSE :
Ogni classe partecipante avrà a disposizione 5 lezioni (in base alla disponibilità degli scuolabus).
NOTE DEGLI ORGANIZZATORI :
Le classi dovranno essere accompagnate dagli insegnanti che ne saranno responsabili sia durante i
percorsi di a/r che nelle fasi di preparazione e termine corso.
Gli istruttori saranno autonomi durante la lezione prevista e la struttura stessa ha una copertura
assicurativa conforme per produrre tale servizio.
Al momento non si richiede specifico abbigliamento se non scarpe da ginnastica e tuta/tenuta
ottimale per giocare,correre,saltare e praticare sport! Uno spogliatoio attrezzato (maschi e femmine
divisi) sarà a disposizione per le classi partecipanti.
PER INFO E ORGNIZZAZIONE:
Palazzetto dello sport: 051 777 643
Chiedere di Alessandro (cell. 335 5922 495) o Beatrice
[email protected]
119
120
Sporting Pianorese 1955 a.s.d.
Associazione Sportiva Dilettantistica
Via dello Sport, 2 - 40065 Pianoro (BO) tel. 051/0362235 - fax 051/0362212 - cell.
334/9425908
[email protected] - www.sportingpianorese1955.com
P.IVA: 03305511200 C.F.: 03305511200
Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Solle:
“Come spiegherebbe ad un bambino che cosa è la felicità?”
“Non glielo spiegherei” rispose “gli darei un pallone per farlo giocare”.
Da splendori e miserie del gioco del calcio
L’A.S.D. Sporting Pianorese 1955, nell’ottica di integrare l’attività curriculare del
ciclo scolastico, mette a disposizione anche quest’anno i suoi istruttori qualificati
CONI-FIGC e/o esperti di Scienze Motorie.
L’attività è sempre improntata alla crescita e all’acquisizione di “strumenti” utili al
bambino per il miglioramento globale delle sue attività quotidiane.
Per il prossimo anno scolastico, nell’ottica di un perfezionamento del progetto, si
propone, solo per le scuole pianoresi che ne abbiano la possibilità logistica,
l’opportunità di svolgere le lezioni presso il campo sportivo “M. Dainesi” in via
dello Sport 2 a Pianoro, previo accordi con gli insegnanti referenti.
Perché una collaborazione
I motivi per cui si dovrebbe stringere in un patto di collaborazione tra istituzioni
scolastiche, enti locali e società sportive appaiono evidenti se guardiamo
realisticamente a ciò che sta succedendo nell’era della super tecnologia.
Nonostante l’evoluzione e la crescita culturale del nostro paese, siamo tutti
consapevoli come la cultura motoria e sportiva risulti ancora molto limitata.
A farne le spese sono i giovani che troviamo a scuola in condizioni sempre meno
efficienti e con problematiche sempre più complesse.
121
Come agenzia educativa crediamo che tale situazione possa essere modificata solo
se c’è un unico obiettivo da parte di chi ha il compito di poter formare il cittadino di
domani: famiglia-scuola-territorio.
Noi come agenzia educativa ci stiamo adoperando, non senza difficoltà certo,
affinché venga recepita l’importanza dell’attività motoria ma non solo; infatti
vorremmo sin da ora avviare una fattiva collaborazione tra istituzioni scolastiche ed
enti locali impegnandoci a favorire le attività scolastiche ed extrascolastiche che
realizzino la funzione della scuola come centro di produzione culturale, sociale e
civile.
Premessa
La proposta di avviare una attività ludico-motoria da parte di una società di calcio
non vuole essere il tentativo per avviare i bambini verso il gioco del calcio, bensì una
proposta seria di crescita e formazione che sia a completamento degli obiettivi che la
scuola si pone.
In tal senso l’A.S.D. Sporting Pianorese 1955 si pone non come società di calcio ma
come una vera e propria agenzia educativa che cerca di affiancare le istituzioni nel
difficile compito di una sana crescita culturale e sportiva.
Destinatari
I destinatari del progetto sono bambini compresi nella fascia d’età che va dai 5 ai 10
anni.
Finalità
In questa fascia d’età (5-10) il bambino si trova nel periodo che va dal cosiddetto
corpo percepito al corpo rappresentato.
Nella fase del Corpo percepito, il corpo diventa per il bambino oggetto di grande
interesse; le informazioni provenienti dal corpo che fino a questo momento erano
rimaste a livello inconscio ora sono accolte coscientemente, per cui in questa età il
bambino è in grado di interiorizzare tutte le informazioni e gli stimoli provenienti dal
proprio corpo e dal mondo esterno e quindi di organizzare lo spazio e di prendere
coscienza del proprio schema corporeo; si inserisce in questa fase il corpo
rappresentato, ci sarà il bisogno di esplorare lo spazio e ampliare i propri orizzonti
conquistando via via spazi più ampi e vasti attraverso traslocazioni, deambulazioni,
disequilibri, manipolazioni, etc.
122
Detto ciò si capisce come sia importante stimolare le forme più importanti del
movimento: le condotte motorie o gli schemi motori di base.
Se pensiamo alla motricità come una piramide sembra evidente che per raggiungere il
massimo vertice occorrerà allargare la base stessa della piramide; per cui nella fase
iniziale della storia di un individuo occorrerà allargare il campo delle condotte
motorie
e dei contesti esperenziali diversificandoli il più possibile.
Questa tappa risulta fondamentale per acquisire più esperienze motorie possibili, in
forma globale attraverso giochi e attività di libera espressione.
Obiettivi
Promuovere lo sviluppo delle attività senso-percettive
Acquisizione dello schema corporeo(statico e dinamico)
Organizzazione dello spazio e del tempo
Sviluppo della coordinazione
Qualche Parola chiave
ricerca di gesti e movimenti
utilizzo della manualità
motricità globale
costruire scoprire immaginare
controllare
strutturazione dello spazio
comunicare giocare
organizzare
analizzare e riprodurre
comunicare e valutare
123
Strumenti metodologici
Le sequenze didattiche proposte sono scandite al loro interno da passaggi che
prevedono:
la motivazione
l’elaborazione e la ricerca
la scoperta di percorsi con il corpo e con oggetti
un momento di sintesi e di socializzazione delle abilità sperimentate
L’attività sarà impostata su una pratica motoria di tipo spontaneo globale senza però
trascurare alcuni elementi di analisi.
Si ritiene particolarmente valido, in questa fascia di età di utilizzare, come
strumento didattico il gioco.
La ludicità deve essere valorizzata nella sua dimensione di sdrammatizzazione,
infantilismo, affettività, esplorazione di sé.
Il bambino sarà posto al centro dell’azione didattico-educativa per cui attraverso i
giochi si mirerà all’arricchimento, non solo delle condotte motorie, ma anche delle
funzioni relative all’area cognitiva, sociale, emotiva.
Le esperienze mediante il gioco si traducono in:
Modelli di comportamento
Convenzioni sociali
Sviluppo della personalità
Alcuni esempi di esercizi proposti
Percezione conoscenza del corpo
1) Allievi accoccolati. Ognuno immagina di essere un pallone sgonfiato. L’insegnante
simula di soffiare e tutti i “palloni” incominciano a gonfiarsi.
2) Disegno di se stesso. Ci si distende su un gran foglio di carta e un compagno
disegna il suo contorno. La sagoma cosi disegnata costituirà momento di riflessione.
3) A coppie. Un alunno è posto in posizione supina ad occhi chiusi e un compagno lo
tocca in alcune parti del corpo. L’alunno a occhi chiusi deve nominare con precisione
la parte del corpo toccata.
124
4) Tutti gli allievi corrono liberamente fino a quando l’insegnante nomina una parte
del corpo. Gli allievi si fermano e con la parte del corpo menzionata eseguono
un’ampia varietà di esercizi.
5) Un alunno cerca di toccare, correndo, un compagno che, se raggiunto diventerà a
sua volta l’inseguitore, tenendo la mano sulla parte del corpo toccata.
Gli allievi corrono liberamente nella palestra, all’Alt dato dall’insegnante si
fermano immobili dove e come si trovano.
Gli allievi camminano nella palestra secondo diverse andature: in avanti sui
talloni, all’indietro, a destra e a sinistra senza urtarsi, sulla punta dei piedi, a
ginocchia piegate.
Coordinazione
1) Organizzazione di diversi circuiti in modo tale che gli allievi possano spostarsi
utilizzando vari schemi motori: camminare, saltare, passi molto lunghi, su un solo
piede, a quattro zampe, etc.
2) A coppie passarsi la palla in tutti i modi possibili senza adoperare i piedi.
3) Come prima ma adoperando solo i piedi.
4) Un allievo con una palla dovrà cercare di colpire alcuni barattoli vuoti posti a
distanza: prima con le mani, successivamente con i piedi colpire diversi obbiettivi.
5) Cercare di lanciare la palla facendola passare tra 2 oggetti: prima con le mani poi
con i piedi.
6) Spingere la palla o spostarla utilizzando la testa.
7) Di fronte, a coppie si effettuano dei movimenti opposti. (se uno si piega l’altro
rimane
eretto,
spostamento
a
dx
l’altro
si
muove
a
sx).
Giochi
1) I pompieri
2) La doccia
3) La macchina
4) I manichini
5) La pioggia
125
Conclusione
Questa tappa si potrebbe considerare utile nel passaggio che i bambini affrontano
dalla materna alle elementari. Infatti nell’età scolare, dai 6 anni in poi, si passa dal
corpo percepito (della materna) al corpo rappresentato; troviamo pertanto utile, se
non addirittura necessario, contribuire mettendo a disposizione la nostra
collaborazione affinché questo passaggio avvenga nel migliore dei modi e soprattutto
in maniera adeguata rispettando le tappe evolutive di tale percorso.
RESPONSABILE PROGETTO
SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO
PROF. VINCENZO PALERMO
PRESIDENTE A.S.D. SPORTING PIANORESE 1955
SIG. FRANCESCO NINI
126
Le Nostra Società Sportive propongono congiuntamente per il prossimo anno scolastico il progetto
che da tempo riscuote numerose adesioni tra le Insegnanti della Scuola Primaria del nostro Comune.
L’attività didattica si svolgerà, come già quest’anno presso la Palestra della Scuola Media di
Pianoro Nuova, a cadenza verosimilmente quindicinale, in orari concordati, con il supporto di
strumenti didattici idonei e non pericolosi, forniti alle Società dalla Federazione Italiana Baseball e
Softball e la presenza di Istruttori Federali.
Quest'anno, vorremmo rivolgere il progetto ai bambini e bambine delle classi III, IV e V elementari.
Usiamo il condizionale poiché il progetto, ambizioso, potrà svilupparsi correttamente se sarà
compatibile con alcune importanti variabili:
1. la possibilità di disporre di un maggior numero di spazi, in palestra, tali da poter prevedere
per ciascuna classe aderente al progetto un ciclo di circa 5/6 incontri
2. la compatibilità tra la nostra e altre attività didattiche previste durante l'anno scolastico,
compatibilità che permetta, come già quest'anno, di poter raggruppare ogni volta più classi
in fasce orarie di più ore (2-3 in successione)
3. la possibilità da parte dei nostri istruttori, in base alla loro disponibilità di giorni ed ore, di
coprire il maggior numero di classi che ne facciano richiesta.
4. la possibilità di effettuare una giornata sul campo da gioco anche con le classi delle Scuole
di Rastignano.
Insieme alle Insegnanti valuteremo se ripetere a fine anno scolastico come già da qualche anno, in
occasione della giornata dedicata ai Giochi della Gioventù, l' organizzazione, presso lo Stadio
Comunale di via dello Sport, di una giornata di baseball all'aperto a completamento dell'attività
svolta in palestra durante l'anno scolastico dedicato ai più grandicelli di III IV e V: una serie di
mini-tornei interclasse con premiazione finale per le V classi (trasporto non garantito).
Per informazioni:
Alessandro Tagliati - Nuova Pianorese Baseball A.s.d – 3463343180
Federico Mastrorilli – Nuova Pianorese Baseball A.s.d - 3333814805
Stefano Landuzzi - Pianoro Softball a.s.d - 335 6090189
127
128
Proposta formativa PALLAVOLO
L’associazione Sport 2000 è a disposizione per offrire agli alunni delle scuole elementari l’attività
di pallavolo.
Le attività consisteranno in incontri di un’ora a cadenza settimanale o quindicinale, da svolgersi
nelle palestre scolastiche (medie Pianoro).
Il percorso potrà essere rivolto al massimo a 5 classi ogni classe avrà a disposizione 5 incontri della
durata di un’ora.
Si invitano le insegnanti ad organizzare un calendario inserendo nella stessa giornata almeno due
classi, una a seguito dell’altra.
Per l’organizzazione pratica prendere contatti con il Sig. Piana 333 68 15 888
129
130
AVVIAMENTO ALLA PALLACANESTRO
Responsabile della ASD PALLACANESTRO PIANORO:
Contatto con la ASD PALLACANESTRO PIANORO:
Responsabile del progetto:
Istruttori:
I nostri contatti:
mail:
sito internet:
Arturo Bonazzi
Arturo Bonazzi
Tommaso Lombardo
Tommaso Lombardo
Luigi Acquarelli
cell: +393358374764
[email protected]
www.pallacanestropianoro.it
DESTINATARI: tutte le classi dalle II alle V
FINALITA’: sviluppare gli schemi motori di base di ogni bambino/a, attraverso il Minibasket, e quelle
capacità/abilità che questa disciplina richiede, il tutto rispettando quelli che sono i tempi fisiologici dei
ragazzi, dando quindi una propedeuticità attraverso gli esercizi.
Il corso ha la duplice finalità di avviare allo sport una fascia di età molto importante e di promuovere uno
sport che a livello nazionale vanta numerosi iscritti; il tutto attraverso il gioco e l’insegnamento delle regole.
METODOLOGIA: i nostri istruttori si avvalgono di esercizi in cui i bambini imparano, giocando, quelle che
sono le regole base della pallacanestro.
La fase ludica è per noi molto importante in quanto si stimola nei più piccoli l’attenzione necessaria a
comprendere quelli che sono i giusti movimenti in fatto di coordinazione motoria, equilibrio, reattività e,
allo stesso tempo, apprendere le nozioni necessarie per poter palleggiare, stare in campo con i compagni,
tirare, poter affrontare gli avversari e tutto quello che concerne questo sport.
Proprio per questo motivo noi intendiamo cominciare le nostre attività con dei veri e propri giochi in cui,
tutte le situazioni sopra citate, possano essere prese in considerazione senza dover necessariamente dover
svolgere degli esercizi specifici che, a questa età, risulterebbero al quanto noiosi e deleteri.
La nostra esperienza coi bambini ci ha dimostrato che così facendo questi riescano ad apprendere molto più
facilmente quello che i loro istruttori insegnano, ottenendo lo scopo dichiarato di farli divertire imparando
le regole del gioco.
In questo specifico progetto il nostro impegno è rivolto verso tutte le classi che frequentano la scuola
elementare utilizzando, in forme specifiche a seconda dell’età, le seguenti linee guida:
esercizi senza palla, cercando di conoscere il proprio corpo; esercizi di palleggio; esercizi di passaggio;
esercizi di tiro; esercizi di 5 contro 5.
FASE PRATICA: il programma si svilupperà attraverso lezioni pratiche (da stabilire il numero) in ogni classe.
L’attività sarà mirata alle diverse fasce di età e alle differenti capacità motorie. Le attività che verranno
proposte ai bambini avranno come filo conduttore l’avviamento alla PALLACANESTRO.
DURATA: il progetto può durare anche per la durata di tutto l’anno scolastico. Sono previste lezioni
settimanali o quindicinale per ogni classe (a seconda dell’adesione).
Per esigenze organizzative chiederemo agli insegnanti la collaborazione per poter definire una o due
giornate nella settimana in cui organizzare gli incontri con tutte le classi che aderiscono, in modo tale da
poter disporre al meglio del tempo dei nostri Istruttori.
ORGANIZZAZIONE PRATICA: gli insegnanti possono prendere contatto con il nostro responsabile per
definire il calendario degli incontri.
A FINE E/O DURANTE IL CORSO: contestualmente al lavoro svolto e al tempo a disposizione delle varie
classi, è sicuramente nostra intenzione poter dare riprova anche alle famiglie del nostro lavoro, con una
piccola dimostrazione tipo “saggio” che vedrà coinvolte le varie classi con le modalità che verranno definite
strada facendo.
Rimaniamo a disposizione per chiarimenti e/o approfondimenti.
per Pallacanestro Pianoro
131
132
PROGETTO
NUOTO PER TUTTI
ANNO SCOLASTICO
2014/2015
a cura di SOGESE e Sport 2000
Via dello Sport 4 - Pianoro (BO ) tel 051- 77.64.17 / 77.48.53
[email protected]
REFERENTE : Sig. Angelo Motolesi
DESTINATARI :
Alunni delle classi 5^ della scuola primaria di Pianoro Nuovo e Pianoro Vecchio (se non aderiranno
le classi V potranno partecipare le classi IV). Numero max 4 classi.
ORGANIZZAZIONE:
Giorni: le classi potranno una tra le seguenti combinazioni di giorni
mercoledì
giovedì
giovedì
venerdì
mercoledì
venerdì
Orari: si prevede che in ogni mattinata partecipino due classi.
Le due classi potranno scegliere una delle seguenti combinazioni orarie:
PRIMA COMBINAZONE
Prima classe 9.00-9.50
Seconda classe 9.50-10.40
SECONDA
COMBINAZIONE
Prima classe 9.50-10.40
Seconda classe 10.40-11.30
Periodo: da ottobre fino a Natale
In alternativa : da febbraio fino a Pasqua.
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OBIETTIVI :
Offrire la possibilità agli alunni di frequentare un percorso di avviamento al nuoto in orario
scolastico al fine di avvicinarsi all’acqua e al nuoto, per imparare a gestire il rapporto con questo
elemento che è una costante nella vita di tutti noi.
Il corso si propone le seguenti finalità:
• affermazione dello schema corporeo in acqua;
• sviluppo dell'orientamento e organizzazione spaziale acquatici;
• presa di coscienza di diversi equilibri statici e dinamici in acqua - acquisizione di abilità
quali ambientamento, galleggiamento, respirazione , scivolamento, propulsione, tuffi.
• sviluppo dei rapporti interpersonali all'interno del gruppo di lavoro;
• acquisizione di autonomia personale, autocontrollo, fiducia in sé;
• partecipazione alle attività rispettando indicazioni e regole.
- primo ambientamento: acquisizione di confidenza con l'acqua nella vasca elementare, graduale
apprendimento delle tecniche fondamentale di respirazione e delle prime forme di propulsione in
forma ludica.
- consolidamento dell'ambientamento anche in acqua alta, della ricerca della profondità, delle forme
propulsive e delle tecniche propulsive elementari; approccio agli stili fondamentali (stile e dorso) ed
introduzione dei tuffi di testa.
DURATA :
A partire da Ottobre 2014
Giorni settimanali proposti: da lunedì a venerdì in fascia oraria 9.00-12.00
Sono previste lezioni della durata di 50 minuti l’una.
LEZIONE PER CLASSE :
Ogni classe partecipante avrà a disposizione 8 lezioni
In collaborazione con gli insegnati si preparerà un apposito programma personalizzato per classe.
MATERIALI DA PORTARE
Costume da bagno, cuffia in lattice o stoffa, ciabatte di gomma, accappatoio, occhialini (facoltativi),
lucchetto per armadietto, asciugacapelli e necessario per la doccia.
NOTE DEGLI ORGANIZZATORI :
Le classi dovranno essere accompagnate dagli insegnanti che ne saranno responsabili sia durante i
percorsi di a/r che nelle fasi di preparazione e termine corso.
Gli istruttori saranno autonomi durante la lezione prevista e la struttura stessa ha una copertura
assicurativa conforme per produrre tale servizio.
Verrà messo a disposizione uno spogliatoio attrezzato (maschi e femmine divisi)con possibilità di
uso di armadietti e docce con acqua calda.
Altra cosa importante :
Sarà importante comunicare agli organizzatori,per ogni classe, se ci sono bambini che hanno
bisogno della vasca piccola (nel senso che non sanno stare a galla), in maniera da predisporre
la presenza di due allenatori.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Ufficio Politiche Giovanili
Raitè Laura o Alice Milano
051 652 91 08 -75
134
ALTRE PROPOSTE
MUSEO ARTI E MESTIERI
COMPRATI LA QUALITÀ DELLA VITA, VIENI DA NOI!!
SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE
LABORATORIO CREATIVO
IL CANE SI DIVERTE LAVORANDO CON NOI?
LABORATORIO “2.. 4.. 1.. 3.. 5.. CON QUANTI SENSI
(CLASSI IV)
STORIA PER IMMAGINI DEL TERRITORIO DI PIANORO
(CLASSI IV)
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Pianoro, 1 luglio 2014
Al Dirigente Scolastico delle Scuole di Pianoro
Ai Collegi dei Docenti
Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini − Pianoro (BO)
OFFERTA EDUCATIVA a.s. 2014/2015
FINALITÀ
Valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e
artigianale del territorio delle vallate del Savena, dell’Idice e del Setta.
Promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della
storia e delle tradizioni locali.
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ATTIVITÀ PROPOSTE
VISITE GUIDATE A TEMA
1.
La casa rurale
La cucina, la camera da letto, la stanza del telaio, la cantina, la
stalla.
L’osservazione attenta degli oggetti d’uso quotidiano condurrà i
ragazzi alla conoscenza dei modi di vita e delle necessità di una
famiglia contadina.
Proiezione di foto e filmati per mostrare la casa colonica, gli
edifici rurali annessi, gli animali allevati e l’orto.
2.
L’alimentazione contadina
Grano e pane
Granoturco e polenta
Latte e formaggio
Maiale e salumi
Bosco e castagna
Visita alle sezioni “Lavorazione del terreno”, “La cucina”,
“Lavorazione del latte”, “Il maiale”e “Il bosco”.
Per la scuola d’infanzia: Laboratorio ludico/sensoriale “Mani in pasta”.
Visita alle sezioni riguardanti i cereali ( 30 minuti) e lezione pratica di preparazione
dell’impasto e della sfoglia (ore 2 circa).
3.
Visita a una moderna azienda agricola
Presso il Podere Riosto, verranno mostrate le parti dell’azienda legate alle fasi della
viticoltura moderna e del processo di vinificazione.
Sarà possibile andare nella vigna e osservare dal vivo le viti.
Partenza dal Museo alle ore 9.00 e ritorno al Museo verso le ore 12,00.
Si richiede un contributo di € 60,00 a classe per il mezzo di trasporto.
138
4.
I lavori a veglia
La treccia di paglia di grano, la filatura della lana,
l’intreccio di vimini per cesti e di erba palustre per
impagliare sedie, la manutenzione degli attrezzi
agricoli.
Visita alla sezione “La stalla”.
Dimostrazione di intreccio e prova pratica per i
ragazzi.
5.
Le attività artigianali
Attraverso la visita alle sezioni dedicate alle Botteghe del
fabbro, falegname, calzolaio, barbiere, sarto, materassaio
e ai lavori degli ambulanti, i ragazzi impareranno a
riconoscere materiali, strumenti di lavoro e manufatti.
Gioco finale.
6.
I lavori agricoli
Gli attrezzi agricoli e le foto illustreranno ai ragazzi:
• il lavoro dei campi: l’aratura, la semina, la
mietitura, la trebbiatura del grano;
• la pianta del granoturco, raccolta, sfogliatura,
sgranatura;
• il mulino per macinare il grano e la castagna;
• il taglio del fieno e il pagliaio,
• le macchine e i carri agricoli.
La visita alla sezione mostra l’evoluzione che portò dalla falce alla mietitrebbiatrice a
documento dei rivoluzionari progressi fatti dall’uomo.
7.
Il teatro di figura
I burattini della tradizione, spettacolo itinerante di fantasia, in mostra nel loro
teatrino.
Proiezione di filmati per conoscere i segreti del movimento e della voce.
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8.
Medicina popolare
I segni della devozione nelle sale del museo riconducono a pratiche fra il magico e il
religioso con le quali la cultura contadina curava i mali delle persone e degli animali
domestici.
È presente inoltre una sezione dedicata ai pesi e alle misure, di cui alcuni anteriori
all’introduzione del Sistema Metrico Decimale.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Livello scolastico consigliato
Dalla scuola Primaria alle scuole Superiori.
Ogni singolo percorso sarà strutturato secondo le diverse fasce di età.
ORARIO DI VISITA
Martedì – Mercoledì – Giovedì: ore 9.00 - 13.00
DURATA
Circa due ore.
PRENOTAZIONI: tel. 338 7738701
140
COMUNE DI PIANORO
Assessorato
Attività Produttive, Promozione Territoriale, Progetto per il Decentramento, Sistemi Informativi
Assessorato
Politiche dell'Istruzione, Servizi Educativi per l'Infanzia.
In collaborazione con ASCOM
COMPRATI LA QUALITA’ DELLA VITA
VIENI DA NOI!!
SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE
III EDIZIONE
La Confcommercio Ascom, il Comitato “Le botteghe di Rastignano”, il Comitato dei commercianti
di Pianoro intendono realizzare, di concerto con il Comune di Pianoro, un progetto teso al sostegno
e al rilancio dei negozi di vicinato.
Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano.
Sono stati un collante per la comunità.
Continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi sopravanza quella
prettamente commerciale.
Eppure strategie economiche improprie ed errati calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli
negozi, dirottando le abitudini dei consumatori.
Noi crediamo invece nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo
determinante al rilancio del territorio.
L’obiettivo è quello di fare riscoprire le funzioni degli esercizi di vicinato ai pianoresi e alle loro
famiglie per accrescere il ruolo del commercio locale quale punto di riferimento del territorio,
valorizzandone nel contempo la funzione.
Al progetto hanno aderito la quasi totalità degli operatori commerciali presenti nel nostro Comune.
Tutti hanno manifestato il loro entusiasmo e il pieno appoggio alle azioni attraverso le quali si
connota. Questo a sottolineare l’attenzione del piccolo commercio alla vita della comunità e del
ruolo sociale che svolgono i negozi di vicinato che, spesso poco ricordato, è invece essenziale alla
vita del nostro paese.
Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano. Sono state un collante per la
comunità e continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi
sopravanza quella prettamente commerciale. Eppure strategie economiche improprie ed errati
calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli negozi, dirottando le abitudini dei consumatori.
Noi crediamo, invece, nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo
determinante al rilancio del territorio.
141
Il progetto si articola in diverse azioni che coinvolgono l’intera collettività, a dimostrazione che
una società civile è costituita da una rete solidale di cittadini, servizi pubblici e privati e istituzioni
in grado di integrarsi e sostenersi vicendevolmente.
Il valore di un territorio e del suo patrimonio è dato dalla qualità dei servizi, dal grado di benessere
che l’intera collettività è in grado di produrre, e la qualità della vita è tanto più alta quanto maggiore
è la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale e economica.
Il progetto coinvolge anche gli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano.
I commercianti che hanno aderito e le organizzazioni di categoria hanno promosso, tra di loro, una
raccolta di fondi che verranno devoluti agli istituti comprensivi di Rastignano e Pianoro.
Parlare di legalità significa anche costruire un rapporto trasparente tra commerciante e cliente,
quindi corretta informazione per un consumo consapevole, ogni acquisto deve prevedere il rilascio
di uno scontrino o di una ricevuta valida ai fini fiscali.
Nelle sedi scolastiche sarà posto, all’ingresso, un contenitore nel quale i genitori e i bambini
depositeranno gli scontrini fiscali ricevuti a seguito degli acquisti realizzati nei negozi aderenti
riconoscibili da una locandina posta sulla vetrina.
Inoltre verrà promosso un concorso fotografico al termine del quale le foto saranno esposte nei
negozi e votate dai cittadini.
Al termine del progetto indicativamente nel mese di maggio, festeggeremo insieme agli istituti
comprensivi di Rastignano e Pianoro la fine della scuola con pranzo all’aperto, premiazione del
concorso uno scontrino per la scuola, giochi , tornei sportivi e intrattenimenti vari.
L’UTILE SARA’ DEVOLUTO AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI PIANORO E RASTIGNANO.
Per informazioni, accordi e contatti rivolgersi a
Ufficio Politiche Giovanili
Tel 051 6529175-108
E-mail: [email protected], [email protected]
142
LABORATORIO CREATIVO
A cura di:
Associazione Pollegives e alcuni ragazzi laureati all’Accademia di Belle Arti
Responsabile progetto:
Sig. Mauro Paolini
A chi è rivolto il progetto:
Il progetto è rivolto agli alunni di 6 classi della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Pianoro
e agli alunni di 3 classi di Rastignano.
Dove si svolgeranno le lezioni:
Nelle sedi scolastiche o in altri spazi idonei.
Durata del percorso:
I laboratori si svolgeranno a partire da fine ottobre.
Sono previsti dai 4 ai 6 incontri della durata di 2 ore per ogni classe (indicativamente a cadenza
quindicinale). Durante tali incontri sarà sempre presente almeno un operatore in collaborazione con
uno o più docenti.
Contenuto del progetto:
Il progetto intende coinvolgere i bambini in un’attività artistica di tipo manipolativo e creativo.
I laboratori per bambini sono ideati come momenti di divertimento e creatività dove saranno
protagonisti la fantasia ed i colori.
Un viaggio tra diversi materiali e tecniche pittoriche che potrà stimolare l'estro e la manualità del
bambino.
alcuni contenuti possibili:
•
Approccio alle più comuni discipline artistiche quali il disegno e la pittura, strumentali
all’apprendimento delle tecniche coloristiche di base ed alla conoscenza delle gamme tonali
e cromatiche.
143
•
Approccio alle tecniche di elaborazione di materiali vari, strumentali all'acquisizione di una
manualità e di una progettualità creativa.
•
Educazione all’osservazione della realtà circostante e conseguente presa di coscienza dello
spazio pittorico in base a modelli di riferimento reali o mediati.
•
Educazione al metodo di ideazione e realizzazione di creazioni artistiche finite.
•
Valorizzazione dell'espressività di ogni bambino attraverso l’interazione di gruppo.
Questi oggetti verranno successivamente utilizzati per allestire un evento che verrà dedicato ai
lavori preparati dai bambini.
Il contenuto specifico e il possibile “sfondo integratore” del laboratorio verranno costruiti insieme
agli/alle insegnanti e al responsabile del progetto. La pianificazione degli interventi avverrà in
maniera congiunta.
Costi del progetto:
Il progetto è offerto alle scuole in maniera gratuita. Sarà necessario però reperire materiali, come
carta, colori, stoffe, ecc. Si chiederà la collaborazione di insegnanti e genitori
Per organizzare gli incontri e per informazioni rivolgersi a: Ufficio Politiche giovanili,
telefono 051 652 91 08 - 75
144
IL CANE SI DIVERTE LAVORANDO CON NOI?
A cura di Associazione L’orma del Lupo
PROPOSTA
La proposta è di n. 2 dimostrazioni (1 per plesso scolastico) dello STAFF
dell’ORMA DEL LUPO (scuola di addestramento cani) presso il giardino delle
scuole interessate o nei parchi adiacenti alle scuole stesse.
Classi di riferimento III e IV elementari. Gli incontri saranno seguiti da tutte le classi
interessate
(quindi
insieme)
nei
luoghi
e
nei
tempi
stabiliti.
FINALITA’
Queste dimostrazioni hanno come finalità di far conoscere ai bambini il mondo
cinofilo inteso come collaborazione uomo-cane e di conseguenza divulgare una
“cultura all’educazione” che spesso è trascurata. I parchi sono luoghi d’incontro e
come tali sono frequentati da tante persone; quindi adulti, bambini, anziani, e cani.
Spesso la convivenza fra queste “categorie” non è tra le più serene. Si verificano
perciò episodi d’intolleranza degli uni nei confronti degli altri proprio perche’ c’è
ancora tanta ignoranza nei confronti dei cani (nonostante sia l’animale domestico più
diffuso) e tanta maleducazione da parte dei proprietari dei cani stessi che con i loro
atteggiamenti provocano reazioni di fastidio da parte di chi non li ha.
Per cultura cinofila noi intendiamo conoscenza dell’animale soprattutto per quanto
riguarda le caratteristiche comportamentali proprie della specie, ma anche senso
civico e quindi rispetto dell’ambiente e delle persone (tutte) cominciando dalla
raccolta delle deiezioni, tenendo i cani al guinzaglio o liberi, dove consentito fino ad
arrivare all’educazione vera e propria dell’animale che deve rispondere ad elementari
comandi che gli permettono di vivere più serenamente in ambito urbano e non come
nella foresta dove vige la legge del “più forte”. Cane educato cane fortunato non è
solo uno slogan ma un dato di fatto che permette ai proprietari dei cani di vivere più
serenamente questo rapporto e ai cani stessi di seguire i loro amici a due zampe in
ogni
luogo
senza
essere
“il
problema”.
OBIETTIVI
Si potrebbe sintetizzare quindi l’obiettivo di questi incontri come la dimostrazione
che: “ Più educazione più libertà per tutti”.
Partecipando attivamente con i nostri cani facciamo inoltre vedere quante attività
possono fare i nostri amici pelosi e quanto si divertono a farle!!!
Faremo vedere come lavoriamo con i cani e quindi le attività che un cane riesce a fare
se ben guidato. Le nostre sono attività sportive ma spiegheremo ai bambini che il
145
cane può essere anche molto utile e aiutare persone in difficoltà o diversamente abili.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Gli incontri saranno due e avranno una durata di 2 ore ciascuno (se durante le ore
scolastiche) altrimenti si potrebbero stabilire due giornate extra-scolastiche (magari in
occasione di feste per la raccolta fondi per la scuola o momenti simili) o un incontro a
scuola e uno al parco. Negli incontri si faranno dimostrazioni di Agility-dog, Diskdog, Obedience, educazione di base e quindi è chiaro che lo spazio aperto con erba o
terra è necessario. I bambini che vorranno potranno poi provare (tempo permettendo)
a cimentarsi con i nostri cani nelle varie attività.
Claudia Vivarelli – Resp. Orma del Lupo
Contatti:
Tel: 347-71.69.472
E-mail: [email protected]
146
Centro Socio-Ricreativo E. Giusti
2…4…1…3…5 con quanti sensi?
Premessa
C’è un documento chiamato “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” è un trattato
internazionale approvato nel 2006 dall’assemblea delle Nazioni Uniti, che riconosce pari dignità
alle persone e assicura che, a prescindere dalle loro capacità, a tutte siano garantiti gli stessi diritti.
Il 3 Dicembre è la giornata mondiale della disabilità.
Obiettivi:
Per affrontare l’esclusione sociale e i pregiudizi legati alle disabilità è necessario un sistema
educativo sostenuto da un cambiamento di atteggiamento nelle comunità che superi gli ostacoli
tradizionali e culturali che impediscono l’inclusione sociale.. perché tutto diventi super/abile!
Utenza:
Il progetto è rivolto agli alunni du classi IV della scuola primaria di Pianoro e ai frequentatori del
centro Socio/Ricreativo E. Giusti di Via Matteotti 4 (Pianoro)
Soggetti:
I soggetti coinvolti sono:
-Comune di Pianoro
-Unicef
-Provincia di Bologna
-Centro Socio/Ricreativo E. Giusti
-Scuole elementari di Pianoro
-Insegnanti
-Amministratori
-Animatrice sociale
-Studentessa di Logopedia
-Assistenti domiciliari di Pianoro
Luoghi:
Centro Socio/Ricreativo E. Giusti Via Matteotti 4 Pianoro, nello specifico la sala grande
Costi:
L’acquisto dei libri “Io rispetto” di B. Todino e del libro UNICEF “Nessuno escluso” saranno a
carico del centro Socio/Ricreativo E. Giusti e donati alle classi che verranno coinvolte al progetto.
Il progetto rientrerà nelle finalità della provincia e porterà il logo di questa, del comune di Pianoro e
dell’UNICEF.
147
Tempi:
Lunedì 3 Dicembre dalle ore 8:30 alle 10:00 e dalle 10:30 alle 12:00 si alterneranno due classi più
due, scelte a formare gruppi il più possibile omogenei per età e classi frequentate.
In alternativa si potrebbero avere due classi al mattino e due al pomeriggio.
Il tempo di svolgimento è di circa un ‘ora e trenta
Metodi e tecniche:
Letture da parte degli amministratori di brani e filastrocche tratte dal libro “Io rispetto” di Benedetto
Todino e dal libro UNICEF “Nessuno escluso” intervallati da giochi didattici legati ai sensi.
1. Un gruppo di alunni verrà bendato e usando l’udito dovrà riconoscere delle situazioni legate
al quotidiano (strada, autobus, ambulanza, campanella scolastica etc..)
2. Un gruppo di bambini sempre bendato dovrà riconoscere oggetti (morbido, ruvido, caldo,
freddo etc..)
3. Un gruppo sempre bendato usa invece l’olfatto per mettersi in comunicazione con il mondo
(pizza, cioccolato, calzini puzzolenti, etc..).
4. Tutti insieme conosciamo il linguaggio dei segni dei non vedenti e la comunicazione non
verbale.
5. Gli anziani portatori di handicap mostreranno quali strategie hanno messo in atto per
supplire e superare la mancanza di un senso, perché tutti i sensi ci aiutano ma si aiutano
anche fra loro e collaborano come porte che ci mettono in comunicazione con il mondo che
ci circonda……2…..4…..1….3….5 con quanti sensi allora?
Referenti del progetto:
Andreina Cavazza
Le insegnanti potranno contattare la referente del progetto, per definire le modalità organizzative, al
numero 338/32 58 78
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STORIA PER IMMAGINI DEL TERRITORIO
DI PIANORO
Progetto Redatto Da Adriano Simoncini
Destinatari
Le classi 4^ primaria degli Istituti Comprensivi di Pianoro e di Rastignano
Obiettivi
1. Conoscere l’evoluzione storica delle comunità del territorio pianorese
2. Riconoscere le testimonianze del passato nel territorio oggetto di studio
3. Comprendere che la storia è memoria collettiva e insieme di tradizioni culturali che incidono sul
presente
4. Comprendere che i problemi coi quali l’uomo si è dovuto confrontare hanno avuto soluzioni
diverse in rapporto alle condizioni generali e ambientali
5. Rilevare come all’interno di una società moderna possano sussistere elementi di realtà
sociali del passato
6. Correlare la storia locale alla storia nazionale e agli aspetti geografici del territorio
Principi metodologici
Intendere la storia come punto di vista unificante delle varie discipline e non come materia a sé
Raccordarsi con il programma di classe
Partire dai luoghi vicini per passare via via a quelli più lontani
Richiamarsi costantemente al più ampio mondo di cui è parte ogni comunità
Condizioni organizzative
•
•
•
La collaborazione degli insegnanti è fondamentale per il buon esito dell’esperienza. L’ incontro
va preparato presentando di massima l’argomento oggetto della conversazione, in maniera che
gli alunni siano interessati e pronti a seguire
L’incontro– di 2 ore – avverrà in classe o in un’aula idonea della scuola
La conversazione si terrà seguendo la proiezione di immagini da un CD: occorrono pertanto
computer portatile e proiettore CD. Se la scuola ne è sprovvista informare per tempo il relatore
che provvederà in merito.
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Strumenti
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Libri e riviste di storia locale e di geografia del territorio
Carte topografiche
CD contenente immagini relative al territorio
Verifica
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Osservazione diretta durante la conversazione
Tema della conversazione “la storia del territorio di Pianoro per immagini“:
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il “pozzo” dello stemma del Comune di Pianoro
l’Abbazia benedettina di San Bartolomeo di Musiano
il Castello di Zena
la Torre dei Lupari
la Torre dell’Erede
l’Abbazia di San Benedetto di Guzzano
il Santuario del Monte delle Formiche, il perché del nome e sua storia
tombe a colombario (villanoviane, etrusche?) del Monte del Frate
Chiese parrocchiali d’un tempo
luoghi della quotidianità contadina: borghi, mulini, stalle, essiccatoi
attività umane connesse a tali costruzioni
Pianoro, Pian di Macina, Rastignano innanzi la seconda guerra mondiale
i borghi dopo il passaggio del fronte di guerra
i primi edifici della nuova Pianoro
i Sindaci del dopoguerra
Bibliografia
Per chi fosse interessato a meglio conoscere la Valle del Savena e il nostro Appennino – storia, cultura,
ambiente – elenco alcuni mie pubblicazioni reperibili presso le Biblioteche Comunali e, più d’una,
presso le biblioteche scolastiche degli Istituti Comprensivi.
Il crepuscolo della civiltà contadina, con foto di M.Bacci, Grafis 1983
Ugone eroe, romanzo storico, Mondadori 1990
Il tempo delle favole, con foto di M.Bacci, Edagricole 1992
Ai cancelli del vento, romanzo storico, 2001
Fòia tonda. Detti e fatti della montagna d’un tempo, 2006
Aggiungo i seguenti testi a cui ho collaborato o di cui ho curato la pubblicazione:
Combact Photo 1944-45, AA.VV., Grafis 1994
Pianoro gli anni della ricostruzione, a cura di R.Vitali, Comune di Pianoro 1995
Monzuno storia territorio arte tradizione, AA.VV., Comune di Monzuno 1999
San Benedetto Val di Sambro, a cura di M.Valentini, Re Enzo Editrice 2000
I mulini della valle del Savena, AA.VV., Comune di Pianoro 2000
Il pellegrinaggio nella valli dal Savena al Setta, AA.VV., Comune di Pianoro 2001
Case a torre nell’Appennino bolognese dall’XI al XVI secolo, AA.VV. Comune di Pianoro 2003
Fascismo e guerra a Pianoro 1920-1946 di L.Pastore, Comune di Pianoro 2005
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Storia di un comune dell’Appennino bolognese nella seconda metà dell’Ottocento di S.Botta, Comune di Pianoro
2008
Castel Petrosa e il borgo di Pianoro, storia del territorio di Pianoro dal VII al XIV secolo di M.Abatantuono,
Comune di Pianoro 2009
Trasasso, storia tradizioni e ricordi di una comunità dell’Appennino Bolognese, AA.VV, 2011
Segnalo inoltre:
Marta Rocca, C’era una volta… an è brisa una fola. Vita quotidiana di nonni e bisnonni, L’Idea Edizioni 2002
O.Facchini-G.Marchetti, Monte delle Formiche, Renografica 1990
O.Facchini-I.Bentivogli, Andar per chiese e Castelli, Edizioni Renografica 1993
G.Marconi-Donatella Mongardi, C’era una volta il mare…Natura e storia tra il ‘Sasso’ e il Monte della Formiche,
Grafiche A&B 2005
A conclusione ricordo che la rivista semestrale Savena Setta Sambro, fondata nel 1991, alla quale gli
Istituti Comprensivi sono a oggi abbonati, è un po’ l’enciclopedia in
fieri delle nostre vallate.
151
152
TRASPORTI GRATUITI NELL’AMBITO DEL POT
SCUOLA PRIMARIA DI PIANORO NUOVO
Progetti A.R.T.E
Parco dei Gessi – progetti nel comune di
Pianoro
SPORT – Palazzetto
(Pianoro Vecchio + Prime Pianoro Nuovo)
Museo di Arti e Mestieri
Il Monumento di Monte Sabbiuno
Rassegna cinematografica
Progetti in Biblioteca
Laboratorio “2.. 4.. 1.. 3.. 5.. Con quanti sensi?”
Educazione stradale – prova finale classi V
Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette”
Alla scoperta del “rifugio”
Trasporto garantito per le classi IV e V
Trasporto garantito per le classi IV
Garantiti 45 trasporti
(9 classi per 5 incontri a classe)
A piedi
Trasporto garantito
A piedi/Presso il Centro Culturale Giovanile
Pianoro Factory
A piedi/presso la biblioteca di Pianoro
A piedi presso il Centro socio-ricreativo Enrico
Giusti
A piedi/Piazza dei Martiri
A Piedi presso Centro Culturale Giovanile
Trasporto non garantito
SCUOLA PRIMARIA DI PIANORO VECCHIO
Progetti A.R.T.E
Parco dei Gessi – progetti nel comune di
Pianoro
Museo di Arti e Mestieri – I giochi di strada
SPORT – Palazzetto
(Pianoro Vecchio + Prime Pianoro Nuovo)
Il Monumento di Monte Sabbiuno
Rassegna cinematografica
Biblioteca
-“Roald Dahl…ad alta voce” (classi III)
- Incontriamo la biblioteca (classe I)
-Fieri di leggere
Laboratorio “2.. 4.. 1.. 3.. 5.. Con quanti sensi?”
Educazione stradale – prova finale classi V
Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette”
Alla scoperta del rifugio
Trasporto garantito per le classi IV e V
Trasporto garantito per le classi IV
Autobus con rimborso spese
Garantiti 45 trasporti
(9 classi per 5 incontri a classe)
Trasporto garantito
Autobus con rimborso spese
Autobus con rimborso spese
Autobus con rimborso spese
Autobus con rimborso spese
Autobus con rimborso spese
Autobus con rimborso spese Centro Culturale
Giovanile
A piedi
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Modalità operative:
Poiché i trasporti vengono effettuati con gli stessi scuolabus che effettuano il trasporto scolastico, la
disponibilità dei mezzi è subordinata agli orari di entrata e uscita da scuola degli alunni.
Riportiamo le fasce orarie in cui sono disponibili gli scuolabus per i progetti POT:
Scuolabus 1
30 posti
Scuolabus 2
33 posti
Scuolabus 3
43 posti
Scuolabus 4
29 posti
PER LE SCUOLE DI PIANORO
MATTINA
POMERIGGIO
Partenza da
Rientro a
Partenza da
Rientro a
scuola alle
scuola entro le
scuola alle
scuola entro le
8.35
12.30
14.00
15.45
9.00
12.30
14.30
15.45
8.35
12.30
14.30
15.45
8.35
12.30
14.30
15.45
Negli orari precedenti e seguenti quelli indicati gli scuolabus sono impegnati nel normale
trasporto scolastico di entrata e uscita dalla scuola, non sono pertanto in grado di garantire altri
trasporti.
Si invitano pertanto le insegnanti ad essere il più puntuali possibile rispetto agli orari definiti, al fine
di non ritardare la presenza degli scuolabus negli orari di uscita degli alunni dalle scuole.
Gli scuolabus NON POSSONO RIMANERE A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE
DURANTE L’USCITA.
Se si necessita di un mezzo che rimanga fuori con la classe andranno utilizzati pullman da
granturismo chiedendo sempre alla Km autotrasporti che provvederà a far avere un preventivo dalla
cooperativa COSEPURI (e comunque il costo non sarà a carico del Comune)
PROCEDURA PER INOLTRARE LA RICHIESTA:
-Le insegnanti in accordo con gli enti/associazioni proponenti le attività definiscono gli orari
dell’attività e compilano la scheda di richiesta e la consegnano in segreteria
-La segreteria verifica l’effettiva disponibilità dei mezzi nel giorno e negli orari indicati con i
gestori degli scuolabus
-La richiesta di trasporto viene inoltrata dalla segreteria della scuola all’Ufficio Politiche Giovanili
almeno 15gg prima della data dell’uscita (via fax o mail)
-L’uscita si intende autorizzata solo dopo che l’Ufficio Politiche giovanili ne ha dato conferma
tramite mail alla segreteria della scuola
154
Al Comune di Pianoro
Ufficio Politiche Giovanili
OGGETTO: Richiesta utilizzo scuola bus gratuito per uscite progetti POT
PRIMARIA
SECONDARIA
○ Rastignano
○ Pianoro
○ Pianoro
○ Rastignano
○ Pianoro Vecchio
DOCENTE ACCOMPAGNATORE
CLASSE E SEZIONE
Numero alunni partecipanti
Di cui H.
Numero docenti accompagnatori
Numero eventuali altri accompagnatori
CHIEDE
L’autorizzazione di poter utilizzare gratuitamente gli scuolabus per l’uscita didattica prevista dal
POT
Al fine di poter partecipare al progetto:________________________________________________
PER IL GIORNO:________________________________________________________________
LUOGO ESATTO
DOVE DEVE ESSERE SCARICATA LA CLASSE:_____________________________________
DOVE DEVE ESSERE RI-CARICATA LA CLASSE:___________________________________
Orari richiesti:
Di partenza della scuola Di inizio attività Per il rientro Di arrivo a scuola
Firma docenti:
_______________________________
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156
SCHEDA DI ADESIONE ALLE OFFERTE
TERRITORIALI
SCUOLA PRIMARIA DI PIANORO
Consegnare entro il 15/10 al referente POT che provvederà ad accordarsi con l’Ufficio Politiche
Giovanili per la consegna.
tel 051 652 91 08 - 75
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
SCUOLA
CLASSE
ALUNNI NR.
INSEGNANTE REFERENTE
Contatto telefonico
E-mail
SI CHIEDE DI PARTECIPARE/SI CONFERMA L’ADESIONE ALLE SEGUENTI ATTIVITA’
AMBIENTE E TERRITORIO
CLASSI I
Aderisce Non aderisce
Progetto “Piccoli orti e giardini in classe”
CLASSI II
Aderisce Non aderisce
Progetto “I giochi di strada” Museo Arti e Mestieri
CLASSI III
Aderisce Non aderisce
Progetto “Dalla vite al vino” Museo Arti e Mestieri
CLASSI IV
Aderisce Non aderisce
Parco dei Gessi bolognesi o Artè
CLASSI IV e V
Titolo progetto________________________
Aderisce Non aderisce
Artè (Anfibi Rettili e Territorio)
Titolo progetto________________________
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
STORIA E MEMORIA DEL TERRITORIO
-
Il tempo delle favole (classi II)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
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Il Monumento di Monte Sabbiuno (classi V)
Aderisce Non aderisce
-
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Alla scoperta del “rifugio” a cura di Anpi Pianoro e associazione “Il rifugio” (classi V)
Aderisce Non aderisce
-
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
EDUCAZIONE STRADALE (per tutte le classi)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
MUSICA, DANZA ED ESPRESSIVITA’
Laboratorio di danze popolari a cura della Proloco di Pianoro
(classi IV e V di Pianoro Nuovo e Rastignano)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
Avvicinarsi alla musica” a cura di Michelangelo Pellegrino (V Pianoro)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
BIBLIOTECHE
-
Una Biblioteca per Amica “I servizi alle scuole” (tutte le classi)
Aderisce Non aderisce
-
“Roald Dahl….ad alta voce” (classi III)
Aderisce Non aderisce
-
“Il giorno della memoria” (classi IV e V)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
158
CINEMA
Rassegna cinematografica a cura (per tutte le classi)
Scegliere al massimo due proiezioni
Primo film__________________________________________________________
Secondo film________________________________________________________
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” a cura di Cà Rossa (classi V)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
SPORT
Minibasket – Palazzetto (tutte le classi di Pianoro Vecchio e
Prime di Pianoro nuovo)
Attività ludico-motoria a cura di Sporting Pianorese 1955
(Prioritariamente classi II di Pianoro Nuovo,)
Baseball a cura di Nuova Pianorese Baseball (classi III, IV e V
di Pianoro Nuovo)
Pallavolo - Sport 2000 (prioritariamente IV e V di Pianoro
Nuovo)
Avviamento alla pallacanestro (dalle II alle V di Pianoro Nuovo)
Nuoto a cura di Sogese e Sport 2000 (classi IV o V di Pianoro
Nuovo)
Aderisce
Non aderisce
Aderisce
Non aderisce
Aderisce
Non aderisce
Aderisce
Non aderisce
Aderisce
Aderisce
Non aderisce
Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
ALTRE PROPOSTE
-
Museo di arti e mestieri
Aderisce
Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! Sostieni il commercio tradizionale…..Pag. 133
Aderisce
Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL ______________________________________________
159
-Laboratorio creativo a cura dell’Associazione Pollegives (6 classi)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Il cane si diverte lavorando con noi? A cura di Associazione L’orma del Lupo
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- Laboratorio “2.. 4.. 1.. 3.. 5.. Con quanti sensi?” Progetto per la giornata nazionale della disabilità a
cura del Centro Socio-Ricreativo Enrico Giusti (classi IV)
Aderisce
Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Storia per immagini del territorio di Pianoro (classi IV)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
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