Viaggio in Tunisia lungo le piste di montagna, i
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Viaggio in Tunisia lungo le piste di montagna, i
Viaggio in Tunisia lungo le piste di montagna, i laghi salati e il deserto del Sahara Grande Erg. 22 Febbraio-5 Marzo 2012 Genova Tunisi Il piacere di un viaggio in Africa rimane un sogno che finalmente si concretizza a fine Febbraio di quest’anno, sognando i panorami ancora incontaminati delle dune e del Deserto della Tunisia. L'imbarco a Genova, poi la traversata di 24 ore in traghetto da Genova, con destinazione Tunisi. La dogana tunisina ci accoglie nel caos dei controlli, fiches da compilare, timbri ed ispezioni; Finalmente si parte!!! Pochi km di asfalto per giungere in un Hotel, se così lo si può chiamare, nella periferia di Tunisi; prima notte nel suolo Tunisino. Tunisi Le Kef Subito in marcia, i primi km sono di asfalto per giungere dopo circa 180Km a Le Kef, città fondata dai cartaginesi e conquistata dai romani nel 27 a.C. Gli altopiani con i campi coltivati di questa regione hanno meravigliosi colori intensi accentuati dalle recenti piogge. Lasciamo l’asfalto appena superata questa cittadina e ci inoltriamo in un territorio segnato da poche abitazioni rurali, tra piste che serpeggiano su terreni pietrosi, uliveti e campi coltivati, tutto attorno spazi immensi ed i rilievi montani che segnano i confini con l’Algeria. Le prime cadute dei centauri del nostro gruppo e qualche riparazione non frenano il nostro entusiasmo, così raggiungiamo l'abitato di Kalaa Khasba. Per questa notte niente campo e tenda come previsto, il clima freddo ci consigliano di rimediare un piccolo alloggio: poche camere spartane, ma comunque asciutte e soprattutto coperte di lana in quantità, la temperatura di notte scende a zero gradi. Tavolato di Jugurtha e Tamerza Siamo ai piedi del tavolato di Jugurtha, ci arrampichiamo su un sentiero in salita verso il tavolato e con nostro stupore, una volta in cima, troviamo pure la neve. Le bellezze dii Jugurtha, un rilievo con pareti strapiombanti, che si eleva per 200 m: è una fortezza naturale dove per secoli hanno trovato rifugio bande di predoni. Lasciati i mezzi alla base del massiccio percorriamo a piedi la scalinata scolpita nella roccia sino alla sommità del tavolato con un clima quasi polare, spettacolare però il panorama dall’alto. La pista che ci riconduce alla pianura sottostante è dura ed all’inizio i veicoli procedono a buon passo. La pioggia dei giorni scorsi ha reso però le piste di argilla scivolose, in breve tempo il fango ricopre i pneumatici di uno strato solido, i motociclisti faticano a rimanere in sella alle loro moto ed anche con le auto occorre procedere con estrema cautela. La bellezza del territorio sopperisce alle difficoltà che si incontrano nel viaggiare su questo terreno. Purtroppo, data la lentezza della nostra marcia, siamo costretti ad abbandonare le piste e raggiungere la strada asfaltata direzione Mides. Redejef, Tosour e Nefta Prima di Redejef, ci immettiamo sul tracciato in direzione Chott el Gharsa. Da qui inizia la pista aperta con grandi ed infiniti orizzonti, davanti ai nostri occhi dalla sommità dell'altopiano si apre all'infinito la visuale sulle immense pianure desertiche.I colori caldi del tardo pomeriggio accentuano le tonalità delle stratificazioni rocciose. Durante la nostra discesa lungo la pista affiorano minerali e reperti fossili. Impossibile non soffermarsi di continuo per ammirare il paesaggio e scattare foto. Si prosegue verso il Chott El Gharsa per raggiungere su pista Lariguette dove è stato allestito il finto villaggio per le scene del film “Guerre Stellari”. Si visita il sito di Guerre Stellari, le scenografie riproducono edifici di argilla, all’interno vuoti e con le intelaiature in legno che le sorreggono, nel centro le finte antenne, anch’esse di legno: un luogo surreale, tutto attorno il nulla… Subito in marcia per l’attraversamento del Chott El Jerid. Dopo Nefta ci immettiamo sulla pista a sud dello Chott, tenendoci ben discosti dal terreno insidioso di questo lago salato. Il livello dell’acqua di risalita varia continuamente ed è facile incappare nel terreno fangoso che improvvisamente cede al passaggio bloccando i veicoli e dal quale risulterebbe estremamente difficile uscirne. Il terreno pianeggiante è cosparso di piccoli arbusti, diverse tracce si diramano in continuazione per destinazioni invisibili, difficile orientarsi senza gli strumenti e l’esperienza delle nostre guide. Piazziamo le tende tra le dune ed allestiamo il campo per la notte. La notte del deserto è ancora fredda, al mattino sulla tenda c’è la brina. Douz e Tenbeine Arriviamo a Douz, incrociamo la strada asfaltata che ci porta velocemente a questa oasi denominata “La porta del deserto”. Ma Douz è anche turismo ed è meta e partenza principale per tutte le escursioni nel grande erg del sud. Subito ci sistemiamo per la notte nel campeggio organizzato dove non disdegnano gli alloggi in muratura. La manutenzione è d'obbligo dopo le centinaia di chilometri percorsi, ed in caso di necessità è l’ultimo posto di civiltà dove si può trovare un’officina “spe…..cializzata”. Pochi passi nella piazza principale di Douz racchiusa sui lati da bassi edifici bianchi con i porticati per curiosare nei pochi negozi aperti. Lasciamo Douz attraversando i palmeti che la circondano e ci immettiamo sulla pista ben tracciata in direzione del parco Jebil e Tenbeine. La pista dopo pochi chilometri è invasa da lingue di sabbia e ci costringe ad avanzare con molta attenzione, dove a causa delle continue variabili del terreno bisogna sapersi destreggiare con il proprio mezzo .Entriamo finalmente nel’Erg ed ora seguiamo solo le quasi invisibili tracce che si perdono tra le innumerevoli piccole dune in continuo spostamento. Si procede zigzagando tra cordoni di sabbia alla ricerca del miglior passaggio, ecco ii primi inevitabili insabbiamenti, finalmente il DESERTO di sabbia... Verso le 17.00 piazziamo il campo tra le dune, il solito rito del gonfiaggio dei materassini prepariamo sacchi a pelo, giacconi per affrontare il freddo serale, passeggiata sulle dune al tramonto e poi cena sotto le stelle. …ancora ERG Sveglia all'alba, piccola colazione e ci si prepara per ripartire, la temperatura nel deserto sale all'improvviso ed in pochi minuti ci si deve spogliare di giacche e maglioni. La tappa di oggi ci porterà ancora più a sud sino al rilievo di Timbain per poi iniziare la risalita all'oasi di Ksar Ghilane. Si procede tra cordoni di dune di sabbia dorata che si perdono a vista d’occhio sino all’infinito, l’orizzonte è l’infinito…, lo spettacolo dell'erg è meraviglioso. … poi l’Oasi di Ksar Ghilane Riprendiamo la marcia verso nord-ovest in direzione Ksar Ghilane, l'ingresso all'oasi chiude la tappa di oggi. Prendiamo posto nelle tende berbere allestite nel campeggio e ci facciamo un bagno nelle acque calde del laghetto, una passeggiata sulle dune appena fuori dall'oasi prima di cenare nella tenda berbera presa in affitto per una notte. …Douiret, Chènini, Tataouine e Ksar Ouled Soltane Le nostre sveglie sono sempre alle prime luci dell'alba e dopo la veloce colazione al chiaro delle torce del campeggio, partenza da Ksar Ghilane verso Sud Est. Su un alternarsi di piste e strade in asfalto attraversiamo altri meravigliosi paesaggi, piccoli e poveri villaggi rurali si alternano su questo territorio a immani distese di sabbia, per poi giungere ad altre meravigliosi ma aridi promontori montani. … e poi Matmata, Gabès, El Hamma Non c’è posto visitato che non lasci un segno di stupore, un piccolo paradiso… Riprendiamo la strada verso Matmata, percorriamo delle fantastiche piste di sassi con sullo sfondo le montagne, un panorama indimenticabile poi entriamo nelle gole scavate dalla corrosione dell’acqua fino ad arrivare agli ksar di Guermessa e Douriet, due villaggi arroccati sulle montagne, visitarli è come entrare in un’altra dimensione. …Jebel Biada verso Sfax, la via del ritorno… … lasciamo l'asfalto e ci immettiamo sulla pista che porta alla sommità del Jebel Biada. In breve il tracciato si incunea con strette curve tra pareti strapiombanti di roccia rossa, all'interno di queste gole si procede a velocità ridotta controllando lo spazio rimanente tra i veicoli e le pareti per evitare urti, immortaliamo il nostro mezzo negli stretti passaggi, si continua a salire, uscendo dalle gole si apre una panoramica della valle sottostante con i molteplici colori dei pendii rocciosi .Ancora più in alto seguendo una lingua di asfalto che si inerpica sino alla sommità del Jebel Biada, sotto di noi l'ampia pianura del sud e le creste dei rilievi più bassi. Raggiungiamo il culmine a circa 1200 metri di quota e scendiamo sull'opposto versante sino a Sened, da qui non ci resta che seguire l'arteria principale per Sfax. ….grazie Tunisia! … La tua sabbia dorata rimarrà per sempre nei nostri ricordi… … sono stati giorni indimenticabili, possiamo sintetizzare tutto quello che si può dire di questo viaggio: “Sicuramente da ripetere!” … la Tunisia è un paese estremamente ospitale e civile, la popolazione è sempre pronta a rivolgerti un cenno di saluto ed accoglierti nella sua terra con un sorriso… Denis e Marina Il nostro viaggio in Tunisia Preparazione del mezzo e caratteristiche principali: Nissan Patrol 4.2 GL versione tropicale: cilindrata 4.169 cc motore Diesel Aspirato 116cv - 6 cilindri in linea - pompa meccanica – Veicolo EX militare ONU in dotazione agli Osservatori Militari – MISSIONE CONFINE ETIOPIA ERITREA denominata UNMEE. Dotazioni rilevanti di serie : serbatoio principale da 95 litri + supplementare 40 litri (originale Nissan) - blocco del differenziale posteriore – climatizzatore manuale Preparazione: Pneumatici 285/75/16 BF Goodrich All Terrain su cerchi modular 16x8 offset -20 Assetto rialzato IRONMAN SUSPENSION +6cm Kit molle ed ammortizzatori compreso Ammortizzarore sterzo rinforzato Verricello meccanico 12.500 lb con telecomando radio Aspirazione laterale Snorkel produzione spagnola con filtro decantatore polvere ciclone. Batteria elevata capacità Optima serie gialla Riscaldamento stazionario Webasto Thermo Top C caldaia 5Kw Fari profondità Hella Portapacchi alluminio Aerorack modificato a mano con 8 robuste staffe grondaia e 4 barre. Allargamento carreggiata con parafanghi in gomma da 6cm Ricetrasmettitore Midland con antenna esterna su porta ruota posteriore
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