direzione didattica ii° circolo “san girolamo”

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direzione didattica ii° circolo “san girolamo”
ISTITUTO COMPRENSIVO “VIALE SAN MARCO"
Viale S. Marco, 67 - 30173 VE-MESTRE tel. 041/958791 – fax 041/952921
mail: [email protected] - www.icvialesanmarco.gov.it/ - www.istitutomanuzio.it
Cod. fisc. 82012700272 - Cod. Scuola VEIC874009
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ALDO MANUZIO”
Via Cicognara, 6 – Venezia Mestre
PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1 – Descrittiva
1.1 Denominazione Progetto
Indicare denominazione del Progetto
Progetto “Scacchi nella Scuola” (plesso “Manuzio” – secondaria di primo grado)
1.2 Proponente il Progetto
Indicare il responsabile del Progetto e l’ambito di appartenenza del Progetto stesso
Proponente: Martina Silvestri
Ambito di appartenenza del Progetto: “Gioco-sport”
1.3 Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate.
Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.
INTRODUZIONE
Il gioco degli scacchi è accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale, può contribuire alla coesione collettiva e
al conseguimento di obiettivi strategici quali:
- integrazione sociale
- lotta contro la discriminazione
- contrasto contro diverse dipendenze.
A prescindere dall’età dei ragazzi e delle persone in generale che lo praticano, il gioco degli scacchi può
migliorare e sviluppare quanto segue:
- concentrazione
- pazienza
- perseveranza
- intuito
- memoria
- capacità analitiche e decisionali.
Gli scacchi insegnano, inoltre:
- determinazione
- motivazione
- spirito sportivo.
Il 15 marzo 2012 il Parlamento Europeo ha approvato la “Dichiarazione Scritta 50/2011” nella quale si
invitano formalmente le Nazioni che fanno parte dell’Unione Europea ad inserire gli Scacchi tra le materie
curriculari della Scuola.
I Parlamentari Europei hanno, quindi, riconosciuto gli aspetti profondamente culturali degli Scacchi, che ne
fanno, al di là del lato agonistico e tecnico, qualcosa di più di un semplice gioco e di uno sport, grazie anche
e soprattutto ai molteplici legami con la letteratura, la pittura, il teatro, il cinema, l’informatica, la musica, e
molte altre materie e discipline.
Inoltre, come hanno ampiamente dimostrato numerosi studi scientifici, gli Scacchi sono ricchi di elementi
educativi, formativi e riabilitativi che favoriscono la crescita dei giovani e si sono rivelati particolarmente
utili per risolvere situazioni di disagio scolastico, bullismo, deficit cognitivi e favorire l’inserimento in un
gruppo di portatori di handicap.
OBIETTIVI
Quanto riportato brevemente nell’Introduzione può servire anche da obiettivi generali e specifici:







valorizzare gli aspetti formativi del carattere ed educativi della mente giovanile, quale veicolo di
cultura e associazionismo
facilitare la maturazione dello studente, facendolo nello stesso tempo divertire
accelerare la crescita delle facoltà logiche
far acquisire una più profonda capacità di concentrazione
potenziare le caratteristiche elaborative del cervello, con notevoli effetti benefici anche in altri
campi, come l’organizzazione del lavoro e l’apprendimento delle materie scolastiche
offrire uno strumento impegnativo ma piacevole e diverso, al fine di favorire anche la fiducia nelle
proprie possibilità, il rispetto delle opinioni altrui, l’accettazione del confronto
proporre i concetti teorico-pratici elementari, per far acquisire agli allievi una conoscenza
abbastanza completa dei fondamenti del gioco.
Il Gioco degli scacchi agisce positivamente su almeno dieci settori formativi, che si elencano di seguito:
- attenzione
- immaginazione e previsione
- pianificazione
- memorizzazione
- capacità decisionale
- efficienza intellettiva
- creatività,
- logica matematica (astratta e sintetica)
- impegno formativo
- organizzazione metodica dello studio.
Obiettivi didattici generali
1. Obiettivi che riguardino lo sviluppo mentale
 iniziare ad affrontare e a cercare di risolvere situazioni problematiche
 sviluppare le capacità logiche, la consequenzialità, le capacità di ragionamento in generale
 rafforzare la memoria in generale, visiva in particolare
 sviluppare la creatività, lo spirito d’iniziativa
 esortare il pensiero organizzato
 incoraggiare lo sviluppo dell’attenzione
 favorire l’autovalutazione, la sana competitività, il rispetto dell’altro.
2. Obiettivi che riguardino la formazione del carattere
 migliorare le capacità di riflessione
 controllare l’impulsività, l’emotività, l’imprecisione
 favorire l’allenamento della pazienza
 sviluppare la formazione di una capacità di valutazione autocritica
 stimolare la fiducia in se stessi, la presa di coscienza delle proprie capacità, l’autocontrollo, la
capacità decisionale.
3. Obiettivi che riguardino la formazione della coscienza sociale
 Imparare a rispettare le regole
 accrescere la correttezza
 rispettare l’avversario in ogni situazione di gioco (sia nella vittoria che nella sconfitta)
 sfogare nel gioco la propria eventuale aggressività.
Da quanto scritto, si evince che vi sono evidenti collegamenti tra scacchi e obiettivi didattici.
In base alle indicazioni ministeriali, infatti:
 la scuola ha il compito di sostenere l’alunno nella progressiva conquista della sua autonomia di
giudizio, di scelte e d’assunzione di responsabilità e nel suo inserimento attivo nel mondo delle
relazioni interpersonali, sulla base dell’accettazione e del rispetto dell’altro, del dialogo, della
partecipazione e del bene comune
 la scuola è impegnata ad utilizzare tutti i canali di comunicazione oltre a quello verbale ed
un’appropriata metodologia per impedire che le diversità si trasformino in difficoltà di
apprendimento ed in problemi comportamentali
 la scuola realizza il proprio compito specifico di alfabetizzazione culturale, e perciò promuove
l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio
 la scuola reputa essenziale anche la realizzazione di un clima sociale positivo nella vita quotidiana,
organizzando forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco favorendo l’iniziativa, la riflessione, la
progettazione, l’autodecisione, l’esplorazione, la responsabilità e lo studio personale.
DESTINATARI
Alunni plesso “Manuzio” – 16 classi (scansione: 4 ore per le terze, 6 per le seconde, 8 per le prime).
METODOLOGIE
Sono compiutamente esplicitate nel Progetto già inviato a maggio e settembre 2015, ma che si riallega,
redatto dalla Presidentessa del Circolo scacchistico “Capablanca” di Mestre, Sig.ra Veronika Goi.
La metodologia di insegnamento cambierà ed evolverà in base allo stato di avanzamento dei corsi e sarà
sempre accompagnata da simulazioni ed esercizi pratici.
In sintesi:
 Corso di base (classe che si approccia al gioco degli scacchi per la prima volta):
- presentazione del gioco, della scacchiera, del movimento dei pezzi
- le prese, lo scacco, i casi particolari
- lo “scacco matto” (obiettivo della partita)
- “matti” elementari con pezzi pesanti
- elementi del medio gioco
- altri casi, in base al livello di comprensione degli alunni

-
Corso intermedio (classe che si approccia al gioco degli scacchi per il secondo anno):
ripasso generale degli argomenti sopra citati
dimostrazione delle partite giocate da Grandi Maestri, per una visione globale sul gioco e su come
impostare la partita
principali aperture con il bianco e con il nero
finali base (pedone e re contro re, la regola del quadrato)

-
Corso avanzato (classe che si approccia al gioco degli scacchi per il terzo anno)
ripasso generale degli argomenti precedentemente sostenuti
approfondimento partite giocate
errori tipici durante le partite e come evitarli
principali finali con pezzi pesanti e con più di un pedone (concetto di isole pedonali).
ISTITUZIONI COINVOLTE
 Scuola
 Circolo di Scacchi “Capablanca” di Mestre (Sig.ra Veronika Goi e suoi collaboratori)
 UST (Prof.ssa Elisabetta Scarpa) per l’eventuale iscrizione ai Campionati Provinciali (CGS)
 Comitato scacchi regionale (Prof. Antonio Rosino) per l’eventuale partecipazione ai Campionati
Provinciali

Federazione Italiana Scacchi (in caso di avanzamento nei Giochi studenteschi).
1.4 Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua
 8 ore di lezione per la classe della secondaria che si approccia per la prima volta al gioco, ripartite o
a blocchi di due ore una volta a settimana, o di un’ora per due volte a settimana durante le ore
curriculari (meglio la prima ipotesi)
 6 ore di lezione per la classe della secondaria che si approccia per il secondo anno al gioco, ripartite
come sopra
 4 ore di lezione per la classe della secondaria che si approccia per il terzo anno al gioco, ripartite
come sopra.
Inizio corsi: 20 ottobre 2015
Fine corsi: 28 gennaio 2016
Si allega a parte Scheda di sintesi Orario corsi di scacchi per classi del plesso “Manuzio”.
Torneo classi terze: venerdì 20 novembre 2015, ore 10.00 – 14.00
Torneo classi seconde: mercoledì 16 dicembre 2015, ore 10.00 – 14.00
Torneo classi prime: giovedì 4 febbraio 2016, ore 10.00 – 14.00
1.5 Risorse
umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti e non docenti, collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi
delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti.
Presenza in aula dell’insegnante di scacchi (Sig.ra Veronika Goi e/o suoi collaboratori tra: Kenny Solomon,
Marco Gallana, Angelo Stradiotto, Tommaso Viviani, Mattia Turatti, Corrado Franceschini, Andrea
Dappiano, Gianfranco Moretto, altri maestri disponibili del Circolo) e dell’insegnante curriculare dell’ora in
cui si svolge l’attività.
La Sig.ra Goi è presidentessa del Circolo “Capablanca” di Mestre e campionessa di scacchi ella stessa,
nonché moglie del Grande Maestro Internazionale Kenny Solomon, intervenuto in classe anche nei
precedenti anni scolastici in alcune occasioni, con cui gli allievi – perlomeno di terza - potrebbero
eventualmente affrontare parte della lezione in inglese.
I maestri di scacchi collaborano da molto tempo con il Circolo (alcuni si sono formati all’interno del
Circolo stesso) e hanno già pluriennale esperienza in tale campo.
Per i tornei interni conclusivi, si richiede la cooperazione degli insegnanti, ma soprattutto dei collaboratori
scolastici per un rapido allestimento della location e successiva sistemazione, di cui – comunque – si è
sempre occupata la referente con i maestri stessi.
Referente plesso “Manuzio” Martina Silvestri, insegnante Scuola Secondaria.
1.6 Beni
e servizi
Indicare le risorse logistiche e organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione.
LUOGHI DELLA SCUOLA
 Aule scolastiche per il corso
 Palestra o aule più capienti (da predisporre) per i tornei conclusivi
COSTI
Si rimanda puntualmente alla proposta della presidentessa del Circolo scacchistico “Capablanca” e alla
Scheda finanziaria, con un occhio al paragrafo qui sotto “Ulteriore possibilità”.
ULTERIORE POSSIBILITA’
Come ulteriore opportunità per la Scuola ed esperienza per gli alunni, si propone l’eventualità della
partecipazione con una/tre squadre (in base all’eventuale numero di alunni disponibili a questa seconda
tranche del Progetto) ai Campionati Provinciali Studenteschi di Scacchi, che si svolgono abitualmente in
zona Venezia-Mestre in una giornata del mese di febbraio.
La singola squadra sarebbe composta da una selezione degli alunni delle classi aderenti all’attività (quattro
titolari e una riserva), scelti dai maestri di scacchi tra coloro che si siano maggiormente dimostrati
interessati e inclini al gioco (anche e soprattutto in base alla classifica di merito desunta dai tornei di plesso).
Gli alunni, nell’occasione di questa gara, dovrebbero essere accompagnati dalla referente (in relazione al
numero totale) o da altro docente.
Il Circolo “Capablanca” è disponibile a preparare prima dell’evento, per alcune ore aggiuntive, i ragazzi
partecipanti (nel caso in cui la “Manuzio” decida di aderire).
In base ai risultati ottenuti ai provinciali, la squadra (o le squadre) potrebbe accedere a tornei di livello
superiore (regionale, nazionale). La fase regionale si svolge di solito a Montebelluna o a Padova o a
Conegliano, quella nazionale anche in regioni molto lontane (nel 2013 a Montecatini, nel 2014 a Palermo,
nel 2015 ad Assisi).
La Scuola, nel caso, dovrebbe vagliare la possibilità di intervenire economicamente per sovvenzionare
eventuali trasferte in regione (trasporto e coinvolgimento orario della referente), in toto o in parte nel
territorio nazionale (trasporto, permanenza di più giorni degli alunni).
La referente accompagnatrice (o altri insegnanti disponibili) dovrebbe essere spesata del tutto.
Venezia Mestre, ottobre 2015
Martina Silvestri
Proponente il Progetto nel plesso “Manuzio”