la tradizione orologiaia - Corriere del Mezzogiorno
Transcript
9 Corriere del Mezzogiorno Sabato 30 Novembre 2013 NA Eventi Orologi LA TRADIZIONE OROLOGIAIA O rologeria Trucchi, un nome che è sinonimo di storia dell'alta orologeria. Il senso di questa tradizione, arrivata fino intatta fino ad oggi, come lo era il primo è il direttore generale Christian Li Pera. Ci spiega come si è evoluta questa storia dai primi del secolo scorso ad oggi? «L’azienda Trucchi nasce come una impresa artigianale che realizza un prodotto elegante di elevata qualità rivolgendosi ad una clientela prevalentemente locale. Oggi l’orologeria Trucchi è rappresentata da una impresa moderna che ha differenziato il proprio prodotto proponendo nuovi e prestigiosi marchi che consentono di rispondere alle richieste di una clientela sempre più varia e di respiro internazionale. Oltre al marchio storico, Patek Philippe, negli ultimi anni sono stati acquisiti nuovi prestigiosi brand anche di gioielleria, quali Audemars Piguet, Bonato, Breitling, Carlo Luca della Quercia, Chopard, De Grisogono, Hublot, IWC, Jager-LeCoultre, Longines, Moser, Omega, Officine Panerai, Patek Philippe, Piaget, Pomellato, Queriot, Rado, Richard Mille, Roger Dubuis, Scatola del tempo, Scavia, Tag Heuer, Trucchi, Verdi, Vertu». Una tradizione che ha le sue radici a Napoli e che ora sta "emigrando" anche in altre città italiane? «La recente apertura di due nuovi negozi in località a vocazione turistica, quali Capri e Roma in via Veneto, riflette l'orientamento internazionale della nuova gestione Trucchi che, tuttavia, continua a mantenere un forte legame con la tradizione dell'alta orologeria napoletana». Ma ha ancora senso investire in orologi? «Assolutamente si. Contrariamente a ciò che si crede, tra i beni di lusso gli orologi sono quelli che preser- General manager Nella foto in alto, l’esterno della sede Trucchi di Chiaia. Sopra, Christian Li Pera Audemars-Piguet, il gusto dei record e della bellezza Patek Philippe, cronografi oltre ogni tempo Napoli • Capri • Roma www.trucchiorologeria.it Teresa Greco: vi spiego come il gusto femminile si evolve 2 3 4 vano meglio il loro valore nel tempo e questo è dimostrato dal forte interesse dei collezionisti esperti e dalle case d’asta internazionali. L’orologio è un segnatempo dotato di una elevatissima complessità, in quanto composto da una cassa, un quadrante, un meccanismo assemblato a mano e un bracciale. I livelli di complessità a volte sono tali per cui per assemblare un movimento "supercomplicato", composto anche da 600 componenti, l'orologiaio esperto può impiegare anche più di un anno lavorando solo su di esso. Innovazione tecnica e artigianalità fanno dell’orologio il più prezioso tra i beni preziosi, sui quali vale sempre la pena investire». Quali sono i modelli più richiesti? «A parte gli intramontabili bestsellers come ad esempio il Nautilus di Patek Philippe e il Royal Oak di Audemar Piguet, l'Altiplano di Piaget, il Lu- Si scrive Panerai, si legge mare, storia e mito Piaget, dal 1957 l’arte meccanica dell’ultrapiatto Hublot, quando la sperimentazione entra in orologeria minor Panerai e lo Speedmaster di Omega, il Navitimer di Breitling e Il Portoghese di Iwc, c'è un elevato interesse per i "senza tempo", ossia quelli che prescindono dai trend del momento sia in termini di design che di meccanismo». Cosa sente di suggerire ad una persona che vuole investire nell'acquisto di un orologio di prestigio. «Di lasciarsi guidare dalle emozioni che un orologio è in grado trasmettere. Le emozioni guidano sempre nella scelta giusta perché ci avvicinano ad oggetti (o persone) che sono in sintonia col nostro stile e la nostra personalità. Quando poi l'acquisto è realizzato in occasione di un evento importante della propria vita, un anniversario ad esempio, le emozioni giocano un ruolo ancora più significativo nella scelta dell'orologio giusto, che avrà un significato altamente simbolico e rievocativo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 5 6 7 1907 10 Eventi Sabato 30 Novembre 2013 Corriere del Mezzogiorno NA Tradizione e innovazione Royal Oak Offshore: un orologio «iconico» Audemars Piguet ha creato un’edizione limitata ispirata all’asso Nba LeBron James I l Royal Oak Offshore nasce dall’iconico Royal Oak e la sua evoluzione lo ha portato a essere uno dei più ambiti orologi sportivi mai realizzati. La decisione di collaborare con Audemars Piguet alla creazione di un’edizione limitata a 600 esemplari è il naturale risultato dello stile elegante della stella del basket a stelle e striscie LeBron James, e la combinazione di sfrontata virilità e solido design che è stata il segno distintivo del Royal Oak Offshore sin dal suo debutto vent’anni fa. La cassa in oro rosa 18 carati conferisce un’aria di sontuosa ricchezza e allo stesso tempo mette in rilievo l’importante geometria della cassa, riequilibrando la fredda e quasi vellutata lu- centezza della lunetta in titanio. Il ricco accostamento di oro rosa e metallo grigio è ulteriormente sottolineato dal quadrante grigio motivo « Méga Tapisserie », con i suoi numeri arabi applicati e le lancette in oro rosa. Un altro tocco di sobria eleganza è dato dal singolo diamante incastonato nel pulsante del cronografo a ore 2 e dai due pulsanti in ceramica nera come la corona. Anche la scelta del colore grigio per il cinturino cucito a mano in coccodrillo si rivela piuttosto insolita, conferendo a questo pezzo da 44 millimetri perfettamente proporzionato un innegabile approccio urbano che ha saputo conquistare LeBron in termini di virilità ed eleganza. La firma del La scheda LeBron, una carriera scandita di successi Nella foto, l’altleta Usa indossa l’orologio che porta il suo nome N el 2003, appena terminato il liceo, LeBron è già tra le fila dei Cleveland Cavaliers, con cui alla prima uscita mette a segno il record di punti – 25 – realizzati da unesordiente nella massima divisione. Di lì a poco, con la stessa casacca, avrebbe conquistato per due volte l’All-Star Game Mvp Award e la notorietà per la sua incredibile combinazione di potenza fisica assoluta ed eccezionale agilità. Nel suo albo personale figurano anche tre medaglie olimpiche – un bronzo nel 2004 e due ori ai Giochi del 2008 e del 2012. Il suo discusso trasferimento ai Miami Heat nel 2010 mette LeBron sotto un’enorme pressione che lo farà ritrovare costantemente al centro dell’attenzione. L’esperienza si rivela in ogni caso determinante nella formazione di LeBron, andando a consolidare quello spirito di squadra e quell’approccio costruttivo che gli consentono di giocare sempre ad altissimi livelli. I risultati parlano chiaro : nel 2012 e nel 2013 conduce i Miami Heat al doppio successo in Nba. Diciotto mesi spettacolari in cui non solo si aggiudica due campionati e due Nba Finals MVP, ma che lo vedono contribuire in maniera decisiva alla conquista con il « Dream Team » della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra. LeBron è anche noto per essere il fondatore della LeBron James Family Foundation. « Questa iniziativa rivolta ai bambini di terza elementare nella mia città natale in Ohio ha come obiettivo quello di accompagnarli fino al conseguimento del diploma superiore », dichiara LeBron. Al centro del progetto c’è la cosiddetta Promessa, vale a dire l’impegno assunto non solo dallo stesso LeBron, ma da ogni singolo partecipante. « Ogni anno, promettono di fare bene a scuola, di ascoltare i propri insegnanti, di contribuire alla vita comunitaria e di mantenersi sempre in forma. E anch’io faccio loro una promessa : continuare a essere una figura di riferimento, impegnarmi sempre al massimo ed essere un modello di vita, in campo e fuori ». © RIPRODUZIONE RISERVATA campione di basket è stampata in blu sul fondello in vetro zaffiro, attraverso il quale è visibile la massa oscillante in oro 22 carati parzialmente traforata per il calibro cronografo a carica automatica 3126/3840 preziosamente decorato. Questo orologio è l’espressione del dualismo di LeBron James. Probabilmente gli appassionati del Royal Oak Offshore si attendevano che un segnatempo creato in collaborazione con uno dei più grandi atleti al mondo si rivelasse un esercizio in puro testosterone, tuttavia la combinazione di una delicata armonia visiva con la robustezza delle linee richiama appieno la fisicità e la raffinatezza di LeBron James. Il movimento Movimento meccanico a carica automatica con lancette di ore e minuti, piccoli secondi, indicazione della data e funzioni cronografo. Diametro totale: 29,92 millimetri (13 ¼ linee). Diametro d’incassaggio : 26 millimetri. Spessore : 7,16 millimetri. 59 rubini. 365 componenti. Riserva di carica fino a 55 ore. Frequenza del bilanciere : 21.600 alternanze/ora (3 Hz). Finiture e decorazione: perlatura sulla platina; rodiatura, smusso, molatura a spirale e Côtes de Genève sui ponti. Smussi concavi per i rubini diamantati; smussi concavi diamantati e bracci smussati nelle ruote; perimetro e fessure delle viti smussate. Massa oscillante in oro 22 carati parzialmente traforata con trattamento galvanico antracite, firma LBJ e logo Audemars Piguet entrambi in rilievo. La cassa Cassa in oro rosa 18 carati, fondello in vetro zaffiro con trattamento antiriflesso, fondello con incisione « Royal Oak Offshore Limited Edition LeBron James », firma LBJ stampata in blu sul vetro zaffiro, lunetta in titanio, corona e pulsanti in ceramica nera, pulsante con diamante incastonato a ore 2, protezioni dei pulsanti in caucciù grigio e oro rosa, impermeabilità fino a 100 m. Il quadrante Quadrante grigio con motivo « Méga Tapisserie », contatori grigi, numeri arabi applicati e lancette luminescenti in oro rosa, rehaut interno grigio. Il cinturino Cinturino cucito a mano in coccodrillo grigio a grandi scaglie quadrate con fibbia déployante in oro rosa 18 carati. Secondo cinturino in caucciù grigio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nella foto in alto, Il Royal Oak Offshore in edizione limitata (600 esemplari) dedicato a LeBron James. Sopra, il ladies' Royal Oak Eventi 11 Corriere del Mezzogiorno Sabato 30 Novembre 2013 NA La classe Ecco l’orologeria espressione dell’alta maestria artigianale Nella foto a sinistra, il Patek Philippe Calatrava «Officier». Con la sua classica forma rotonda e le sue anse elegantemente ricurve, la cassa da 39 millimetri di diametro in oro 18 carati s’impone come tipica rappresentante della famiglia Calatrava. Di fianco il modello da donna Twenty 4 Ecco i cinque nuovi orologi che avranno il compito di ricordare al pubblico l’inimitabile estetica dei prodotti Patek Philippe L ’arte dell’orologeria si manifesta attraverso due aspetti essenziali: la vita interiore degli orologi e il loro involucro esterno. All’interno pulsa il movimento, che regola la corsa del tempo e pilota le diverse funzioni. Quanto all’esterno, detto «abbigliamento» (cassa, quadrante, vetro, cinturino), esso protegge il movimento, garantisce la funzionalità e la leggibilità dell’orologio, consente di portarlo al polso o su una catena – ma anche, e soprattutto, fornisce a ciascun orologio la sua identità e la sua attrattiva estetica. Patek Philippe ha sempre saputo combinare armoniosamente questi due aspetti, dando alla luce creazioni in cui movimento e abbigliamento formano un tutto inscindibile. La manifattura ginevrina, dopo avere, in questi ultimi anni, esaltato la dimensione meccanica (tecnologia del silicio, sviluppo di calibri cronografici «maison», ripetizione minuti), ha deciso di porre l’accento sull’abbigliamento. Cinque nuovi orologi avranno il compito di ricordare al pubblico i tanti mestieri e i tanti savoir-faire artigianali che contraddistinguono l’inimitabile estetica degli orologi Patek Philippe. Al punto da domandarsi se, a partire da un certo livello d’eccellenza, la cassa e il quadrante non debbano essere equiparati alle (grandi) complicazioni. Oltre ad accendere il riflettore sull’abbigliamento — casse esclusive, quadranti sofisticati, anse del bracciale finemente decorate — Patek Philippe presenta un nuovo movimento. Questo nuovo calibro è racchiuso in un orologio che si distingue per la sua cassa di grande stile, la nuova referenza 5200 Gondolo «8 Giorni, Indicazione Day/Date». Patek Philippe ha sposato i principali segni distintivi della collezione Calatrava e degli orologi stile «Officier» nella nuova referenza 5227 Calatrava, un capolavoro nel campo della costruzione di casse. Con la sua classica forma rotonda e le sue anse elegantemente ricurve, la cassa da 39 millimetri di diametro in oro 18 carati s’impone come tipica rappresentante della famiglia Calatrava. Nascondendo però una caratteristica veramente esclusiva: un fondo cassa trasparente protetto da un coperchio a cerniera invisibile dall’esterno. È sufficiente aprire il coperchio per capire che questa cerniera, di per sé, raccoglie grandi sfide a livello di savoir faire artigianale. Lo stesso dicasi per le due raffinate cavità ricurve che collegano la carrurealle anse, e fanno apparire l’orologio ancora più sottile. Ognuna di queste cavità viene dapprima intagliata nell’oro massiccio, poi lungamente lucidata a mano, come del resto ogni minima parte della cassa. In questo scrigno è racchiuso un movimento leggendario, il calibro automatico 324 S C, recentemente munito di una spirale brevettata d’avanguardia, la Spiromax in Silinvar. Ottanta anni dopo il lancio del Calatrava originario (la referenza 96 del 1932), la nuova referenza 5227 dimostra una volta di più il carattere intemporale di questa mitica collezione, ma anche la creatività della manifattura ginevrina quando si tratta di interpretarne la tradizione. Questo orologio viene proposto in oro 18 carati giallo, bianco o rosa (5N). © RIPRODUZIONE RISERVATA Il focus / 1 Gondolo, il Day/Date con riserva di carica I l nuovo orologio da polso per uomo Patek Philippe Gondolo referenza 5200 riunisce numerosi elementi particolari molto pregiati. Una riserva di carica che dura più di una settimana. Una cassa rettangolare stile Art déco dal profilo ricurvo per seguire la linea del polso. Un nuovo calibro «di forma» a carica manuale dotato di componenti innovativi in silicio. Ma si distingue anche per il suo calendario istantaneo, con data a lancetta e giorno in una grande finestrella, che scattano simultaneamente a mezzanotte nello spazio di tre millisecondi. Il nuovo calibro rettangolare, sviluppato specificamente per questo modello sulla base della referenza 5100 «10 Giorni» (2000), funziona con due bariletti in serie che garantiscono una riserva di carica di 192 ore e si distingue per le sue alte prestazioni energetiche, dovute in particolare al suo organo regolatore brevettato con spirale Spiromax® e scappamento Pulsomax® in Silinvar®. Il fondo cassa concavo trasparente consente di ammirare i riflessi blu-violetti di questi componenti high tech. Questo campione di durata è racchiuso in una cassa rettangolare ricurva in oro bianco, con fianchi a doppio gradino, la cui forma ricorda le più belle creazioni Art déco. Il quadrante, protetto da un cristallo di zaffiro bombato è disponibile in blu a raggi di sole oppure in bianco opalescente argenté. Nella parte superiore troviamo l’indicazione di riserva di carica di 8 giorni, mentre la parte inferiore è dedicata al calendario con data a lancetta e alla grande finestrella per il giorno e i piccoli secondi. Con la sua cassa rettangolare allungata ed il movimento tagliato su misura, la nuova referenza 5200 Gondolo «8 Giorni, Indicazione Day/Date» dimostra una volta di più che per Patek Philippe la bellezza della meccanica e la raffinatezza dell’abbigliamento sono inscindibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il focus / 2 Calatrava, essenze al femminile L a collezione di orologi per signora Patek Philippe con indicazione delle fasi lunari si arricchisce di un nuovo modello: la referenza 7121 Calatrava, illuminata da una costellazione di 66 diamanti sulla lunetta. La manifattura soddisfa in questo modo i desideri delle signore, che apprezzano sempre di più i movimenti meccanici e le complicazioni, sposando la sofisticatezza di un calibro a carica manuale con fasi lunari, e l’eleganza senza tempo della classica cassa rotonda Calatrava stile «Officier». Con un diametro di 33 millimetri, la nuova referenza 7121 assume dimensioni molto contemporanee. Il calibro 215 PS LU — grande classico dell’orologeria — muove le lancette con tolleranze degne d’un cronometro. L’indicazione delle fasi lunari si distingue anch’essa per la sua estrema precisione: le occorreranno infatti 122 anni per arrivare ad accumulare lo scarto di un solo giorno rispetto al ciclo lunare effettivo. Ciò significa che dovrà essere corretta dalla bis-bis-nipotina della felice proprietaria dell’orologio, il fuoco dei diamanti Top Wesselton Pur che totalizzano quasi 0,54 carati ed il magnifico quadrante tono su tono, con struttura finemente grenée e cifre Breguet in oro applicate. Perché le cose davvero preziose sono belle per sempre. La referenza 7121 Calatrava è un orologio decisamente femminile da portare in ogni occasione – nella vita di tutti i giorni, al lavoro, agli happy hour e nelle grandi serate. La cassa in oro giallo 18 carati si armonizza delicatamente col cinturino in alligatore grandi squame quadrate beige madreperla con fibbia ad ardiglione dello stesso metallo. © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 Eventi Sabato 30 Novembre 2013 Corriere del Mezzogiorno NA L’intervista Donne e orologi, quando il gusto si evolve Parla Teresa Greco, responsabile marketing di Trucchi D a sempre l’orologio è un oggetto che viene associato all’uomo. Ma è proprio così? Un’interrogativo che giriamo a Teresa Greco, responsabile Marketing del gruppo Trucchi. Possiamo sfatare questo mito? «Per molti, un orologio è soltanto un accessorio come tanti che ci fa sapere che ore sono e come organizzarci. Per altri, un oggetto caratterizzante e indispensabile che può anche raccontare una storia, quasi sempre al maschile. Negli ultimi anni invece le aziende hanno riconosciuto che i gusti del mercato femminile si sono evoluti, ed in alcuni casi parecchio. Alle donne non bastano più gli orologi che sono la semplice riduzione dei corrispettivi maschili con una spruzzata di diamanti qui e là e un movimento al quarzo all'interno: vogliono sempre più dei segnatempo che sono belli dentro». Quali sono i modelli che le signore cercano di più? «Le donne si rivolgono sempre più agli orologi da polso nei quali lo stile, il design è anche animato da mo- vimenti meccanici. Un’azienda che si ispira al meglio, come da tradizione, è il marchio svizzero Patek Philippe famoso per le sue "Grandi Complicazioni". Per le top spender, una novità di quest’anno è il Lady First Split Seconds Chronograph (ref.7059R-00). Movimento meccanico ultrapiatto a carica manuale, oppure il Lady First Perpetual Calendar. Movimento meccanico ultrapiatto a carica automatica (ref.7140R-001). Interessante anche il Royal Oaks di Audemars Piguet (ref. 15451) con un diametro di 37 millimetri, con la mitica lunetta ottagonale con 40 diamanti taglio brillante mentre all' interno, nel suo cuore pulsa il movimento calibro 3120 tipico dei solo tempo maschili. Anche Omega con Ladymatic della collezione De Ville, è stato realizzato per le donne di una nuova generazione che sono interessate alla tecnologia racchiusa nel proprio segnatempo, referenza pubblicizzata dalla bella Nicole Kidman con movimento automatico Co-Axial di manifattura. Oppure il Breguet Regina di Napoli. I modelli che si ispirano a que- L’alta gioielleria resta must sta linea sono dei veri e propri inni alla femminilità, sono risolutamente moderni, raffinati e pieni di poesia». L'azienda come Trucchi come si stanno adeguando ai mutati gusti femminili in tema di orologi? «L’azienda Trucchi promuove quasi tutti Alle donne non bastano i marchi più imporpiù gli orologi che sono tanti dell’alta orologeria internazionale ed la semplice riduzione è molto attenta ad ofdei corrispettivi maschili: frire alla propria clientela le novità suggerivogliono sempre più te durante i saloni di dei segnatempo Ginevra e Basilea, cerche sono belli dentro cando anche di non dimenticare il periodo di crisi economica che stiamo vivendo e quindi attenti sia alle proposte di design sia ad un equilibrato rapporto qualità- prezzo». Ma è vero che molte signore preferiscono i modelli da uomo? «Io faccio parte del grup- ❜❜ po, prediligo gli orologi classici come il Calatrava oppure l’Ultra Thin. Sono orologi apparentemente essenziali, ma di una eleganza senza tempo». Mi parli della gioielleria da donna che Trucchi cura personalmente. A chi vi affidate nella realizzazione di un gioiello? Come interpretare il gusto in questo settore? «Trucchi è simbolo a Napoli di tradizione centenaria che portiamo avanti con orgoglio e dedizione affidandoci sia alle proposte di brands internazionali come Pomellato che ad un team di design e artigiani attenti alla cura del particolare, alla raffinatezza del design e alla qualità delle pietre preziose. Oggi questo settore è più penalizzato dalla crisi economica rispetto a quello dell’orologeria». © RIPRODUZIONE RISERVATA La storia Quel «registro» che racchiude cento anni di grande tradizione Dal 2 gennaio 1907 un diario della vita napoletana dell’epoca U Trucchi oltre a commercializzare importanti marchi internazionali di gioielleria si affida un team di designer e artigiani attenti alla cura del particolare, alla raffinatezza ed alla qualità delle pietre preziose n documento ne fa risalire la data di fondazione al 2 gennaio 1907. Si tratta del primo registro nel quale venivano riportati tutti gli interventi sugli orologi dati in riparazione. Attraverso la descrizione di orologi, descrizione particolareggiata della riparazione, nomi lavoranti, prezzi pagati, ma soprattutto attraverso la lettura dei nomi dei clienti, sembra di leggere le pagine di un diario della vita napoletana dall’inizio del secolo fino ai nostri giorni. Dalla lettura di questi registri un dato risulta più degli altri: la frequenza di nomi preceduti dal titolo nobiliare. Pare che questo negozio sia stata la meta preferita dalla nobiltà. Nel tempo gli emergenti napoletani, la classe borghese capì che il negozio Trucchi offriva prodotti e servizi che non erano più «riservati ad un’elite». Ad incoraggiare questo incontro ci pensò la seconda generazione Trucchi che suscitò la curiosità dei napoletani creando un orologio marcato con il proprio nome. Tra i marchi storici spicca, Patek Philippe, punto di forza dell’azienda. Il nuovo Amministratore è riuscito ad espandersi aprendo nel 2011 un nuovo negozio Trucchi a Capri, non poteva fare di meglio per avvalersi ancora di più della stima di Aldo Trucchi. La nuova gestione, molto attenta nella scelta dei brands , ha incrementato con questi marchi; Audemars Piguet, Bonato, Breitling, Carlo Luca della Quercia, Chopard, De Grisogono, Hublot, IWC, Jager-LeCoultre, Longines, Moser, Omega, Officine Panerai, Patek Philippe, Piaget, Pomellato, Queriot, Rado, Richard Mille, Roger Dubuis, Scatola del tempo, Scavia, Tag Heuer, Trucchi, Verdi, Vertu. Ad oggi i punti vendita dell’azienda sono quattro. Il primo, quello delle origini è in Piazza Trieste e Trento. È celebre per essere il centro di quel complesso di costruzioni che costituiscono la Napoli neoclassica, di fronte al teatro San Carlo, punto di riferimento per la musica lirica internazio- nale. Poi c’è quello di Capri, in via Vittorio Emanuele, che è il centro dello shopping dell’Isola Azzurra dove è possibile incontrare volti noti che fanno acquisti nei negozi più lussuosi ed esclusivi. Di recente apertura è quello di via Veneto a Roma. È suddiviso in due parti dall’architettura del palazzo, si affaccia su Via Veneto con una prima area dedicata, ad una <galleria», in cui le cornici racchiudono dei veri e propri quadri di pietre preziose e raffinati quadranti. Tendaggi importanti realizzati con tessuti di pregio finemente lavorati e cornici dorate sono gli elementi atti a sottolineare nella «galleria» Trucchi l’im- Nelle immagini si vedono alcuni spaccati della Napoli di inizio ’900 portanza e la ricchezza dei gioielli e degli orologi delle più grandi Maison. Nell’area più interna e più raccolta, con un gioco tra luci d’ambiente soffuse in contrasto con quelle brillanti delle vetrine, si è voluta creare un’ambientazione teatrale che, ancora una volta, esaltasse gli oggetti esposti. Ultimo importante dettaglio, l’illuminazione sfrutta le più moderne tecnologie a led, riuscendo ad esaltare i colori delle pietre e a proteggere gli elementi delle raffinate meccaniche orologiere da sovraesposizioni di calore. Infine ci sono il nuovo punto venduta di piazzetta Santa Caterina nel cuore del salotto buono cittadino di Chiaia che ospita anche la Boutique Chopard. © RIPRODUZIONE RISERVATA Eventi 13 Corriere del Mezzogiorno Sabato 30 Novembre 2013 NA L’anima sportiva Si scrive Panerai, si legge mare, storia e mito Presentati i nuovi Luminor, S strumenti che coniugano e il marchio Panerai nasce a Firenze nel 1860, l’orologio Panerai nasce nel mondo degli abissi. Precisamente negli abissi del Mare Mediterraneo, dove gli incursori della Marina Militare Italiana, nel marzo del 1936, testarono per la prima volta il prototipo creato da Panerai per rispondere alla richiesta dello Stato Maggiore di sviluppare «uno speciale orologio luminoso subacqueo». La Regia Marina, come allora si chiamava, prese in considerazione le creazioni di molti affermati produttori ma l’unico esemplare che soddisfaceva tutti i severi requisiti stabiliti dalle autorità militari fu quello che sarebbe diventato il primo prototipo della storia Panerai nonché, secondo molti, il primo modello subacqueo professionale della storia dell’orologeria: il Radiomir. Negli anni precedenti alla creazione del Radiomir Panerai erano già stati realizzati orologi resi impermeabili perché dotati di una doppia cassa, cioè inseriti in un astuccio ermetico, oppure con la cassa a vite in grado di resistere alla pressione dell’acqua anche a certe profondità. La sola imper- insieme design e precisione meabilità non bastava però alle autorità militari italiane, che richiedevano un orologio che accomunasse diverse prerogative, fondamentali per gli incursori che dovevano operare a lungo in immersione e in condizioni il più delle volte critiche. Quando creò il Radiomir, l’orologeria fiorentina Panerai era già da tempo un fornitore di fiducia della Marina Militare e, due anni dopo il successo del prototipo, mise in produzione nel 1938 i primi dieci esemplari destinati agli uomini dei mezzi navali d’assalto, appartenenti al Comando Sommergibili della Marina Militare. Gli incursori portavano al polso, sopra la tuta impermeabile in tessuto gommato, sia l’orologio, strumento indispensa- I modelli Oro rosso e acciaio per il Radiomir 1940 Nella foto in alto, il Radiomir in oro rosso. Sotto, quello in acciaio I l fascino storico della cassa Radiomir 1940 debutta nella Collezione Storica di Officine Panerai con il nuovo Radiomir 1940 3 Days, disponibile in acciaio o in oro rosso e provvisto del calibro P.3000, un movimento meccanico a carica manuale con tre giorni di autonomia di marcia. Nei Radiomir 1940 3 Days le forme essenziali del design Panerai si integrano con soluzioni tecniche da alta orologeria sportiva nella scelta dei materiali e nella costruzione di ogni dettaglio dell’orologio. Il quadrante, con i piccoli secondi ad ore nove e la finestra della data ad ore tre, ha la struttura a due piastre sovrapposte con il materiale luminescente al centro, che emerge grazie ai fori realizzati in corrispondenza degli indici sulla piastra superiore. Il colore del quadrante è nero nella versione in acciaio e marrone in quella in oro rosso. La cassa è realizzata in acciaio inossidabile Aisi 316L, oppure in oro rosso 5Npt. La finitura della cassa e della lunetta è lucida in entrambe le versioni. Sul fondello si apre un ampio oblò in vetro zaffiro dal quale si può ammirare il movimento. Il calibro P.3000 presenta anche il dispositivo che consente di regolare la lancetta delle ore in avanti o all’indietro a scatti di un’ora, in modo che la regolazione non interferisca con l’avanzare dei minuti e con la marcia dell’orologio. Il Radiomir 1940 3 Days (PAM00514) e il Radiomir 1940 3 Days Oro Rosso (PAM00515) sono forniti rispettivamente con un cinturino in pelle nera o in alligatore marrone, e fanno parte della Collezione Storica di Officine Panerai. Il Radiomir 1940, nelle due versioni in acciaio e in oro rosso, è disponibile anche con la cassa di 42mm di diametro e movimento a carica manuale P.999, il più piccolo e sottile all’interno dell’ampia gamma di calibri realizzati dalla manifattura Officine Panerai di Neuchâtel. Il Radiomir 1940 (PAM00512) e il Radiomir 1940 Oro Rosso (PAM00513) sono forniti con un cinturino in alligatore nero o marrone, e fanno parte della Collezione Storica. © RIPRODUZIONE RISERVATA bile per la sincronizzazione di tutte le operazioni belliche, sia altri strumenti di precisione sviluppati da Panerai, come il profondimetro e la bussola. Dotati solo di questo essenziale equipaggiamento, gli incursori del Comando Sommergibili realizzarono le loro imprese a bordo dei Siluri a Lenta Corsa (S.L.C.), speciali mezzi subacquei a forma di siluro che trasportavano due operatori seduti a cavalcioni sullo scafo. Sui Siluri a Lenta Corsa, anche detti “maiali”, gli incursori esploravano i fondali dei porti del Mediterraneo in condizioni ambientali di estrema difficoltà, nel buio della notte e in acque gelide e fangose. Si spingevano fino a 40 metri sotto il livello del mare, rimanendo immersi per ore, potendo contare solo su strumenti che dovevano offrire le massime garanzie di resistenza, affidabilità, precisione, leggibilità. L’identità di Officine Panerai è ancora oggi quella dell’azienda che inventò il Radiomir e che, negli anni successivi, ha creato una collezione di segnatempo entrati nella storia dell’orologeria per la loro unicità ed autenticità. A distanza di circa un secolo dallo sviluppo dei primi strumenti per la Marina, Panerai trova ancora nel mondo del mare il proprio universo di riferimento e infonde in ogni nuova creazione quella straordinaria miscela di storia, tecnica e design che rende unico l’orologio. La collezione Officine Panerai presentata al Salon International de la Haute Horologerie 2013 riemerge dagli abissi del mare e del tempo, per riaffermare l’identità inconfondibile di un marchio di orologeria sportiva di alta gamma in cui ogni prodotto è sintesi di questi elementi. La nuova gamma di orologi Submersible interpreta perfettamente questa sintesi. I nuovi Luminor Submersible 1950 2500m 3 Days Automatic Titanio, Luminor Submersible 1950 3 Days Power Reserve Automatic Bronzo e Luminor Submersible 1950 3 Days Automatic Ceramica coniugano movimenti interamente sviluppati e realizzati dalla manifattura di Neuchâtel , ricerca su tecnologia e materiali delle casse e un design in cui ogni dettaglio è fedelmente ispirato agli orologi creati nel secolo scorso da Panerai per la Marina Militare Italiana. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nelle foto in alto, il Vintage Panerai Radiomir 1940s. Un modello che si ispira ai primi esemplari usciti dalla casa produttrice di Firenze Eventi 15 Corriere del Mezzogiorno Sabato 30 Novembre 2013 NA Il futuro al polso Hublot, sperimentazione in orologeria Dalla maison innovazioni tecniche riconosciute in tutto il mondo I n omaggio al 50esimo anniversario della Costa Smeralda, da quando, cioè, il principe Karim Aga Khan creò il consorzio Costa Smeralda, trasformando il luogo nel punto di ritrovo del jet set internazionale, la Hublot, il 16 luglio scorso sulla terrazza del Bar Pontile, a Marina di Porto Cervo, ha presentato due speciali orologi, speciali come la gente che frequenta questo angolo di paradiso. Creati appositamente per la ricorrenza, ciascuno è in edizione limitata a 100 pezzi in oro e diamanti. Per lei il Big Bang Costa Smeralda, e il King Power Costa Smeralda per l’uomo. Jean-Claude Biver, Presidente di Hublot, ha dichiarato che «La qualità, la bellezza, il prestigio, il rilassamento, la gioia, la felicità e la libertà sono alcune parole che descrivono la Costa Smeralda. Queste sono anche le caratteristiche che cerchiamo di perpetuare attraverso la nostra arte. Gli orologi Hublot, non devono essere considerati solo come orologi, ma più come oggetti di qualità, prestigio, bellezza, libertà, gioia e felicità. Per questo motivo la partnership tra la Co- sta Smeralda e Hublot sembrava così ovvio» Hublot nasce però, nel 1976, da un’idea di Carlo Crocco, diretto discendente della famiglia di imprenditori italiani Binda, attivi nel segmento orologiero sin dagli inizi del XX secolo. Carlo Crocco decide, infatti, di lasciare l’azienda di famiglia e di fondare la società indipendente MdM, per il lancio del marchio Hublot. Nel 1980, viene presentato il primo orologio Hublot: si tratta di un solotempo con cinturino in gomma naturale, che rappresenta un’assoluta novità nel panorama dell’alta orologeria, che mai aveva utilizzato prima questo inusuale materiale, risultato di anni di ricerche. Da allora, Hublot ha fatto della sperimentazione e del concetto «the art of fusion» la sua filosofia, combinando per i suoi segnatempo i materiali più disparati, quali oro e ceramica, tantalio e oro rosso o, anche, magnesio e titanio. La storia di Hublot, cambia radicalmente nel 2004, quando il suo fondatore, Carlo Crocco, desideroso di dedicare più tempo alla Fondazio- ne no profit Main-dans-la-Main, decide di passare il timone dell’azienda a Jean-Claude Biver. Personaggio di spicco del mondo orologiero, noto soprattutto per aver rilanciato il marchio Blancpain, Jean-Claude Biver riesce in meno di un anno, a proiettare Hublot nell’olimpo dell’orologeria internazionale, con il lancio della collezione Bing Bang. I cronografi di lusso firmati Hublot ottengono numerosi riconoscimenti ai principali concorsi orologier. Nel 2007, Hublot apre la sua prima boutique monomarca a Parigi, in rue Saint-Honoré e presenta il nuovo cronografo Mag Bang, con cassa e movimento in Hublonium, lega di alluminio e magnesio. Vengono realizzati diversi modelli dedicati a Il primo modello Nel 1980, viene presentato il primo orologio Hublot: si tratta di un solotempo con cinturino in gomma naturale campioni dello sport, come il Big Bang Foudroyante Senna e il Big Bang Maradona Chronograph e l’esclusivo orologio F1 King Power India, mentre continua la parallela produzione degli orologi Hublot della serie Classic, tra i quali il Classic automatico, sviluppato in partnership con Luna Rossa, o il Classic Fusion per lo Yacht Club di Monaco. Nell’aprile 2008, il Gruppo del lusso LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy) annuncia l’acquisizione di Hublot e nel 2009 viene inaugurata la nuova sede della Manifattura, nella città svizzera di Nyon. In occasione del 30esimo anniversario del marchio, Hublot lancia, nel 2010, il suo primo calibro realizzato interamente in casa, un cronografo con ruota a colonne, chiamato Unico e montato su un King Power. A gennaio 2012 diviene effettiva la nomina di Ricardo Guadalupe, già Direttore Operativo di Hublot e collaboratore di vecchia data di Jean-Claude Biver, come nuovo Ceo della società. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nella foto, l’Hublot King Power Unico Gmt Il focus / 1 Big Bang per la donna I n occasione del 50esimo anniversario della Costa Smeralda, la Hublot ha presentato il Big Bang Costa Smeralda per il pubblico femminile. Si tratta di una serie limitata a 100 pezzi numerati. I dettagli tecnici: Cassa: diametro 41 mm in oro rosso 18K lucido e satinato; Lunetta: Rimovibile in oro rosso 18K e impreziosito con 319 diamanti bianchi per un totale 1.49 carati 6 vis in titanio e in rilievo a forma di H; Vetro: Zaffiro con trattamento antiriflesso esterno e interno; Alette: Resina composita bianca; Inserti laterali: Resina composita bianca; Fondello: Oro rosso 18K satinato circolare. Vetro personalizzato con il logo della Marina di Porto Cervo; Corona e Pulsanti: Oro rosso 18K con inserti in caucciù bianco; Impermeabilità: 10 atmosfere o 100 metri; Quadrante: Bianco opaco Indici satinati e placcati in oro rosso con SuperLuminova bianca. Contatore dei secondi a ore 3 con il logo esclusivo della Marina di Porto Cervo Contatore dei minuti a ore 9 per una durata di 7.5 minuti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il focus / 2 King Power per l’uomo E per i signori ecco il King Power Costa Smeralda. Anche in questo caso parliamo di una serie limitata a 100 pezzi numerati. Cassa: King Power - diametro 48 mm in oro rosso 18K satinato; Lunetta: King Gold 18K e circondata da caucciù bianco 6 vis in titanio e in rilievo a forma di H; Vetro: Zaffiro con logo Hublot in bianco e contorni neri trattamento antiriflesso esterno e interno; Alette: Resina composita bianca Inserti laterali Resina composita bianca; Fondello: King Gold 18K satinato circolare Vetro personalizzato con il logo della Marina di Porto Cervo; Corona e pulsanti: King Gold 18K con inserti in caucciù bianco; Impermeabilità: 10 atmosfere o 100 metri; Quadrante: Squelette e bianco opaco Indici satinati e placcati in oro rosso con SuperLuminova™ bianca Contatore dei secondi a ore 9 con il logo esclusivo della Marina di Porto Cervo; Lancette:satinate e placcate in oro rosso con SuperLuminova™ bianca Lancetta del cronografo rossa con l’H da contrappeso e con con SuperLuminova™ bianca Movimento HUB4214. © RIPRODUZIONE RISERVATA Classic Fusion Aero Chronograph. Self-winding skeleton chronograph movement. Case crafted in a new unique red gold alloy: King Gold. Black rubber and alligator strap. 16 NA Sabato 30 Novembre 2013 Corriere del Mezzogiorno
Documenti analoghi
PATEK PHILIPPE ITALIA - la Clessidra dal 1945
nel caso di movimenti automatici, si testa la
ricarica della molla del bariletto, attraverso
uno strumento che ricorda una ruota panoramica, sul quale vengono montati gli orologi e fatti girare per...
il tempo ritrovato
al suo primo Regolatore
da polso, quest’anno vi si
sono dedicati Cartier, Corum, Parmigiani e Rolex.
Quest’ultimo nello SkyDweller ha fissato al centro del movimento un rotore planetario intorno al...
e-book, il primo
però mantiene inalterati i codici, che hanno carica di 50 ore, due bariletti in serie, 28 ruMilano in novembre, ma era qualcosa di così segnato la produzione della Marca di Fleurier bini, composto ...
Il piacere di scegliere 2007 - De Marchi Gianotti gioiellerie
carica automatica. Quadrante “military” con indicazione del contaminuti al 3, grande datario a doppia finestrella al 6, contaore al
9, contasecondi flyback al centro, scala sessagesimale di secondo...