Rafforzare terzietà di ARPAB aiuta la Basilicata ad avere fiducia e

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Rafforzare terzietà di ARPAB aiuta la Basilicata ad avere fiducia e
Rafforzare terzietà di ARPAB aiuta la Basilicata ad avere fiducia e sicurezza
Il dibattito pubblico sul ruolo di ARPAB che si è aperto a seguito delle ormai note vicende
giudiziarie e della dura valutazione espressa dalla Commissione bicamerale d’inchiesta sulle attività
illecite al ciclo dei rifiuti impone un cambio di rotta decisivo per riportare in equilibrio e sul canale
della fiducia della comunità regionale il rapporto complesso tra sviluppo e occupazione e sicurezza
sulla salute e tutela dell’ambiente.
E’ del tutto inutile alimentare una guerra tra apocalittici ed integrati, con effetti di confusione e
incapacità di scelte ora non più rinviabili occorre, invece, valutare le pesanti criticità registrate da
ARPAB con la giusta determinazione per mettere in campo un grande piano d’innovazione
strumentale e tecnologica e di rafforzamento del capitale umano.
Se accertare il campo delle responsabilità e delle omissioni è compito della magistratura, a cui
chiediamo di fare presto e farlo col massimo rigore, è impegno delle istituzioni rafforzare i presidi
di controllo ambientale, dotandoli di terzietà, imparzialità e capacità scientifica incontestabile.
Il disegno di legge nazionale sulle ARPA potrebbe, ad esempio, riconoscere in uno specifico
articolo, la condizione di specialità che riguarda la Basilicata sulle risorse petrolifere e prevedere
deroghe sui vincoli finanziari e sul personale oltre che rafforzamenti istituzionali sul fronte delle
collaborazioni scientifiche con ISPRA, CNR e Ministero dell’Ambiente.
In questo particolare ambito la UIL e la UIL FPL di Basilicata non mancheranno di sostenere il
progetto di rafforzamento dell’ARPAB perché così com’è strutturata, in termini dimensionali e di
capacità operativa e strumentale, non può essere in condizione di reggere pienamente la sfida dei
controlli ambientali.
Un’ ARPAB autorevole e efficiente che abbia capacità scientifica oltre a restituire alla comunità
regionale fiducia e sicurezza può anche contribuire a rasserenare il dibattito infinito sulle risorse
petrolifere finito sempre più sul piano inclinato della diffidenza e della confusione argomentativa.
Dire tutto ed il contrario di tutto sul petrolio, alimentare la cultura facile dell’allarmismo
pretestuoso significa condizionare il futuro di migliaia di posti di lavoro e risorse troppo importanti
per garantire i servizi primari al nostro territorio come la sanità, il welfare, l’istruzione, la ricerca e
la forestazione.
Insomma occorre saper restituire alla Basilicata un nuovo punto d’equilibrio che non abbia
scorciatoie e deroghe su salute e controllo ambientale ma che faccia merito e capacità anche delle
opportunità che le risorse rivenienti dal petrolio possono offrire in termini di nuovo sviluppo, di
occupazione, di agibilità finanziaria nei bilanci istituzionali.
Per questo ben venga che il governo regionale intervenga sul rilancio dell’ARPAB dotandola di
quanto serve in termini di risorse finanziarie e professionali aggiuntive, senza le quali questo ente
non è in grado di reggere la domanda di controllo e monitoraggio ambientale con così tanti poli
sensibili da questo punto di vista (Fenice, Val Basento, Val D’Agri).
Dal canto sua la nuova Direzione strategica eviti clamori e corti circuiti, metta mano, invece, subito
e con merito alla nuova riorganizzazione aziendale, innanzitutto attraverso l’approvazione del
piano triennale di fabbisogno del personale, a partire dalle graduatorie concorsuali vigenti; elabori
un adeguato e moderno piano di formazione degli attuali dipendenti, la stragrande maggioranza
dotati di ottima professionalità e di abnegazione e sappia, soprattutto, fruttare positivamente le
poste finanziarie della Regione dotandosi di strumentazione moderna ed efficiente e di tecnici
altamente specializzati.
Potenza, 03 maggio 2016
L’Addetto Stampa