DAL MOLIN: IRAQ ITALIA VICENZA
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DAL MOLIN: IRAQ ITALIA VICENZA
La Sberla Spv www.spv.de www.lasberla.net PD DAL MOLIN: IRAQ ITALIA VICENZA Ora è ufficiale. Gli Usa sapevano: niente legami tra Al Qaida e Saddam. Ma in guerra ci siamo andati lo stesso. Ora c’è l’Iran. Le truppe partiranno dal Dal Molin? Un’altra bugia italo-americana La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 01 analisi e commenti La gaffe della Sartori e la paura del confronto con i candidati impertinenti Leggo che la signora Lia Sartori ha dichiarato che accetterà confronti solo con Variati. Gli altri candidati non avranno l’onore di confrontarsi con Lei. Ricordo, tanto per cambiare, che la signora Sartori per anni ed anni ha avuto la tessera del PSI del signor Bettino Craxi, che, pur essendomi simpatico, era uno che non ha voluto sottostare alla pena che giustamente doveva scontare. Il Bettino, con buona pace dei suoi parenti, di soldi ne ha ricevuti molti (vogliamo leggere l’interrogatorio-confessione del signor Paolo Scaroni, altro campione della moralità di questo Paese!), ma soprattutto si è sempre professato di sinistra. L’illustre Sartori, donna di sinistra, ora troneggia a destra; né può smentire di avere la stessa tessera dell’autoproclamatasi fascista aspirante onorevole Ciarrapico. Ciarrapico che dovremmo ben conoscere a Vicenza per la vicenda Recoaro. Ritornando a bomba sulla Sartori la sua è solo arroganza visto che, certamente, se non sarà eletta al primo turno, cosa possibile, sarà con questi altri candidati che dovrà trattare per diventare Sindaco. Va aggiunto che questi, con i loro pregi ed i loro difetti, rappresentano migliaia di vicentini, che la signora, se eletta dovrebbe rappresentare. Io mi escludo perchè piuttosto di essere rappresentato da uno di Forza Italia mi dedico al giardinaggio in Olanda! Ma tant’è, non essendo vicentino di nascita posso permettermelo; anche se sono, sicuramente, più vicentino della thienese Sartori. Se i vicentini fossero un po’ palluti ed un po’ orgogliosi rispedirebbero questa signora nella città da cui proviene, ma è risaputo che i vicentini sono privi degli organi riproduttivi. Dopo la sua uscita (a meno che faccia come il suo padrone Berlusconi che ha il record intergalattico delle smentite!) credo sia doveroso da parte mia, visto che non voto, suggerire a tutti quelli che invece votano, di dare la loro preferenza ai c.d. candidati minori. L’arroganza non discende dall’intelligenza e la signora Sartori ha dimostrato in tal modo di strafottersene dei cittadini che vorrebbe amministrare. L'eminenza grigia www.peavey.com La Sberla, contrà Cavour 6; 36100 Vicenza. Tel.: 0444-877164; fax: 0444-328354. E-mail: [email protected]; web: www.lasberla.net Direttore: Marco Milioni. Partita iva: 03282790249. La Sberla è un estratto cartaceo del blog www.lasberla.net, stampato in proprio e diffuso gratuitamente il giovedì La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 02 analisi e commenti Fascisti su marte con Ale, Cioni e l’Amalione traditor... I camerati sono stati trombati dai forzaitalioti. Un candidato dei mussoliniani di Azione Sociale, Renzo Piccolo, doveva essere buttato dentro la lista del PdL, così come prevedevano gli accordi fra l'aspirante sindaco azzurra Amalia Sartori e la stessa Alessandra Mussolini. Qualche mese fa la nipote della Buonanima si era presa il disturbo di venire fin quassù a Vicenza a parlare con la Lia, per assicurarsi che un posticino ai suoi saltasse fuori. E invece, all'ultimo istante, l'accordo è diventato carta straccia. La Sartori se n'è bellamente fregata degli alleati fascisti: tanto, a Vicenza, Azione Sociale cornuti e mazziati contano come il due di picche. Voti: pressocchè zero. Perchè sacrificare un'ambitissima casella nei trafficati e sudati elenchi elettorali del PdL per un Renzo Piccolo qualsiasi? Alle amministrative, si sa, le alleanze nazionali (scusate l'involontaria ironia...) c'entrano poco o nulla. Alex Cioni e i nostalgici del manganello fanno mea culpa. Giustamente. Di politica non capiscono una mazza (ferrata? oliata di ricino?). Stipulano un patto con lo squalo, anzi la squalessa della politica, Amalia che ammalia. Ok, a Roma la Mussolini è con Silvio e Gianfranco (ma non si odiavano?). Tuttavia suscita una certa ilarità leggere che solo dopo essere stati appiedati, i plenipotenziari locali dell'Alessandra scoprono di essersi fidati di "un branco di delinquenti travestiti da politici", che hanno fatto della politica una "professione al solo scopo di godere di privilegi e prebende" (testuale). Durante le trattative per il posto al sole non gli era sfiorato neanche il dubbio, di fare pappa&ciccia con questi galantuomini... Si capisce sempre dopo che i galantuomini in realtà sono "delinquenti". E si la figura dei fessi. Cari Cioni e camerati, noi abbiamo simpatia più voi, che anche se fissati con le anticaglie del Ventennio coltivate almeno l'idea di mandare il sistema a ramengo (come si meriterebbe), di quei giovincelli col mito del Grande Fratello berlusconiano o veltroniano che si prestano ingenuamente a dare una misera parvenza di novità alle vecchie canaglie di destra e sinistra. Però, "digiamolo" (come direbbe l'ex camerata La Russa): ve la siete presa in quel posto come quegli squadristi che se non fosse stato per l'abilità manovriera del Capoccione, sarebbero stati fermati con due cannonate ben prima di marciare su Roma. Ma voi avete la Nipote, che sfiga. A cui invece piace tanto fare la fascio-pummarola da Vespa e incassare posti in lista da quei Fini e Berlusconi di cui fino al giorno prima aveva detto peste e corna. Se almeno ve li dessero, 'sti benedetti posti... Ma come mai Alessandra non è intervenuta? Magari ha barattato il suo posto al sole in parlamento per un piccolo che non conta una mazza... L'àpota La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 03 analisi e commenti Grillo: alle elezioni politiche spopola il nepotismo. I partiti non ci rappresentano Le liste elettorali sono come un uovo di Pasqua trasparente. Non c’è nessuna sorpresa. Dell’Utri, Cuffaro, Carra, Crisafulli sono già stati eletti, insieme a tutti gli altri. Diventeranno nostri dipendenti a 25.000 euro al mese anche Fassino (per la quarta volta), sua moglie (per la quinta volta), D’Alema, gli avvocati e la segretaria dello psiconano. La Camera e il Senato sono al completo. Sold out. Il Parlamento è la nuova casa chiusa degli italiani. La porcata elettorale Calderoli/psiconano del 2006 ha istituito le liste chiuse. Le liste Merlin. Ha tolto ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio candidato. Deputati e senatori vengono raccolti dalle strade d’Italia dai segretari di partito. Figure politiche ormai tra i papponi e i magnaccia. Il vostro voto non serve. I giochi sono stati fatti. Non ci credete? Prima delle elezioni pubblicherò la composizione della Camera e del Senato, nome per nome, prescritto per prescritto, condannato per condannato. Dopo le elezioni, controllate chi è stato eletto. Se le mie previsioni risulteranno esatte, vuol dire che vi hanno preso per il culo. C’è un’altra cosa che non mi va giù. Che sindaci e presidenti regionali si possano dimettere per candidarsi alle politiche. I cittadini del loro Comune e della loro Regione li hanno votati per un mandato di cinque anni. Li hanno assunti per fare un lavoro ben preciso. Loro se ne fregano dei datori di lavoro. Della loro città, della loro Regione. Formigoni si dimette da Presidente della Lombardia per fare il ministro degli Esteri. Topo Gigio Veltroni si dimette da sindaco di Roma per fare il segretario di partito. Ma non vi sentite presi in giro? I soldi per le campagne elettorali regionali e comunali in Lombardia e a Roma, il tempo dei cittadini, nuove elezioni, nuovi assessori. Questi cambiano posizione ogni volta che ci guadagnano di più. Sono puttane politiche. Non votate, è l’unica scelta che vi è rimasta. Non legittimate una legge elettorale incostituzionale. Spiegate a chi crede di esercitare un suo diritto il 13 aprile che è vittima di un incantesimo. Chi vota diventa complice, anche se non lo sa. da: www.beppegrillo.it inserzione elettorale La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 04 Gli italiani? Sempre più contenti di essere manipolati... e Silvio gode Che Berlusconi usi la disinformazione televisiva per imbrogliare la gente è cosa nota. Ciò che disturba è l’apatia con cui si assiste a tale operazione. Prodi è riuscito ad irritare tutti; questo è vero e sacrosanto. Ma non è vero che lasci un buco nella finanza pubblica. ma è che Prodi ha governato per poco più di un anno e mezzo e male che abbia fatto può aver inciso con la sua incapacità a livello complessivo del 10%. Ma dal primo gennaio 2002 (anno di entrata dell’euro) il dato inflattivo sui generi di prima necessità supera ad oggi mediamente il 100%. L’altro 90% chi l’ha prodotChe ci sia il «tesoretto» o non, to? Risposta: Silvio Berlusconi! l’unico risultato ottenuto, ma Purtroppo per noi e per la nostra questo gli va riconosciuto, è memoria da autentici imbecilli! quello di aver fatto quadrare i Andate berlusconiani dei miei sticonti pubblici. Ciò gli è riconosci- vali (o se volete andiamo assieme, uto anche dall’Unione Europea che ha chiuso la procedura aperta a causa del dissesto pubblico causato dal governo Berlusconi. Ma tant’è; la memoria Italica è assai corta. Tanto corta da non prendere a calci sul sedere l’omino dai tacchi alti che, con una faccia da schiaffi, viene a prendere in giro gli Italiani con delle balle invereconde. Mai nei cinque anni del suo governo (con la ‘g’ minuscola) si è differenziato il dato generale dell’inflazione da quello dei generi di prima necessità (il cibo tanto per intendersi). Ebbene oggi tuona ad ogni ora del giorno e della notte che l’inflazione di questo settore supera il 5%, come a dire che Prodi bara ed è colpa sua se non si arriva a fine mese. Che i governi (Prodi e Berlusconi) abbiano, grazie all’Istat, barato sull’inflazione reale è cosa nota. Entrambi grazie al gioco del paniere e delle percentuali d’influenza hanno rilevato un’inflazione irreale. Il proble- ma con le TV al seguito) in qualsiasi supermercato e vi fate (o ci facciamo) dare i prezzi di questi prodotti al 1° gennaio 2002 ed al 1° gennaio 2004. Vi sconto tutto il 2004, il 2005, e parte del 2006. Pensateci perché dopo, alla vista di tutti, vi prenderò a calci sul fondoschiena che, a quanto pare, è l’unico punto del vostro equilibrio. La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 05 L’Inno Minato Dall’Iraq al Dal Molin: quando le balle diventano base condivisa per il potere possa riservare il futuro, ma visti gli inganni e le balle distillate dai componenti di vertice degli apparatchik a stelle e strisce anche ground zero oggi può tranquillamente essere rimessa in discussione. Ma non è questo l’argomento che mi interessa ora. Ciò che mi interessa è la copertura data alla notizia. I media italiani hanno dato uno spazio misero rispetto alla portata dello scoop giunto lunedì da Londra. Con una bomba giornalistica del genere bisognava aprire tutte le prime pagine. E la cosa è preoccupante, non solo per il grado di asservimento della stampa nazionale. La cosa è preoccupante perché nella opinione pubblica ormai è prevalsa l’idea che la guerra in Iraq si dovesse fare comunque; per un motivo non ben definito. Questo è il frutto avvelenato del pensiero unico in salsa mediatica. Se continua di questo passo tra qualche anno potrebbe pure accadere l’indicibile: potremmo scoprire che l’11 settembre è un piano ordito all’insaputa del ‘neotont’ Bush da Rumsfield, Wolfovitz, Perle, Cheney e sodali. I media daranno non molto spazio alla cosa, come se l’opinione pubblica, a livello inconscio, abbia già Alla fine la verità è venuta a galla. Con armi batteriologiche. Ma allora che uno scoop di portata mondiale il quo- cavolo ci sono andati a fare gli ameri- metabolizzato l’idea dell’inganno globale. La memoria è corta e la ragione tidiano britannico The Guardian, uno cani (e noi con loro) in Iraq? Ci hanno dei pochi baluardi dell’informazione terrorizzato per mesi: guerra globale al della maggior parte delle pecore libera e indipendente, ha scovato le terrorismo, Al Qaeda, fondamentalismo umane non la alimenta. Insomma gli carte. C’è uno studio del Pentagono islamico, deriva antioccidentale, scon- americani volevano andare in Iraq per trovare le armi di distruzione di massa nel quale gli stessi Usa ammettono che tro di civiltà e altre amenità. Alcuni non c’erano legami diretti ed organici giorni fa Sergio Romano (liberale, con- e invece ci hanno trovato solo il petrotra Al Qaeda e Saddam Hussein. servatore e filoatlantico doc) ha parla- lio. Considerando questi chiari di luna a che cosa servirà la base Usa bis a Ricapitoliamo. Non c’erano le armi to su La7 senza mezzi termini di atomiche. Non c’erano le armi «imperialismo Usa bello e buono». Poi Vicenza? Ad invadere l’Iran per dare al chimiche. Non c’erano le bombe illel’ex ambasciatore ha ridisegnato com- Guardian la possibilità di fare un altro gali (adoperate invece dalle truppe pletamente «lo scenario seguito all’11 scoop? Marco Milioni statunitensi a Falluja). Non c’erano le settembre 2001». Io non so che cosa La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 06 economia lavoro finanza La Repubblica grazie ad un hacker vìola il sistema di Ebay e ne smaschera le crepe C'è un buco nel sistema di sicurezza di eBay. Un buco che si apre e che si chiude di continuo, come la porta automatica di un grande magazzino. E che permette a qualunque hacker minimamente capace di entrare in possesso delle informazioni personali riservate dei clienti. E di derubarli. Noi questo buco lo abbiamo individuato, lo abbiamo aperto e poi ci siamo entrati dentro (il video si può vedere sul sito di RepubblicaTv). Dimostrando, così, quanto sia semplice rubare i dati personali e bancari degli utenti eBay che partecipavano a una determinata asta. Un'asta come tante, usata però come esca. Con l'aiuto di un hacker abbiamo sfruttato quella che tecnicamente si chiama vulnerabilità "crosssite scripting". L'operazione non è così complessa come sembra. EBay, il più grande sito di compravendita online, dà la possibilità agli utenti che ritiene affidabili di abbellire graficamente le proprie pagine con particolari linguaggi di programmazione. Consegna loro delle chiavi per interagire con la grafica ufficiale, personalizzando l'architettura del sito. Con quelle chiavi ottenute piuttosto facilmente - gli hacker costruiscono delle aste trappola (non c'è modo di distinguerle da quelle originali) e le dispongono ovunque, in quel suk virtuale che è eBay. Una volta finito in una di queste aste trappola, l'utente è spacciato: non ha più alcun segreto per l'hacker che, in una pagina parallela, riesce a vedere in chiaro tutti i dati privati dell'account di eBay, password e indiriz- zo di posta elettronica compresi. Persino il codice di avviamento bancario e parte del codice numerico della carta di credito. E non è tutto. Si può rubare anche l'elenco dettagliato di tutte le aste a cui l'utente ha partecipato. Con quei dati in mano il resto della truffa potrebbe farlo chiunque. Basta inviare al secondo classificato a un'asta qualsiasi una email, con grafica rigorosamente eBay e con i dati riservati dell'utente, comunicandogli che il vero vincitore si è ritirato dall'affare. Insomma che l'oggetto cercato è ancora a disposizione. Poi gli si chiede di inviare a un conto corrente, magari all'estero, la somma che aveva offerto per l'asta originale. Solo che non vedrà mai arrivare l'oggetto vinto. Un sistema molto efficace, se è vero che ogni giorno, ancora oggi, ci cascano decine di migliaia di persone. L'entità economica di questa truffa su scala planetaria non è nota. Dati ufficiali non ce ne sono (si sa che in Italia nel 2007 gli hacker in generale hanno causato danni per 5.432.548 euro con le truffe online). EBay non li comunica, non ha alcun interesse a farlo perché gli effetti psicologici derivanti dalla divulgazione di tali dati sarebbero devastanti per tutto l'e-commerce. Ma basta dare un'occhiata all'Internet crime report dell'Fbi per capire di cosa stiamo parlando: "Nel 2006 - dice la relazione - il 44% del totale dei reati online è stato consumato attraverso la "manipolazione" di aste. E il 19% ha a che vedere con la merce non consegnata". Oppure, per farsi un'idea, si può parlare con gli esperti della polizia postale italiana, o meglio ancora, con le loro "fonti riservate", quelle che trascorrono ore e ore online a caccia di truffe e truffatori, per rendersi conto dell'entità dell'emorragia. Decine di milioni di euro ogni anno. In tutto il mondo. Nel 2006 c'era stata persino una nota ufficiale del dipartimento di sicurezza degli Stati Uniti che denunciava la vulnerabilità del sistema ma da allora non è stato fatto un solo passo in avanti, come dimostra la nostra incursione. Ma chi approfitta di questo buco nel muro di sicurezza di eBay? Chi sono questi truffatori? A spiegarlo è il maggiore Edoardo Viti, del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano. "Sappiamo che sono per la maggior parte romeni - dice - che hanno imparato a usare il computer negli Anni 80 quando Ceausescu istituì un programma per lo sviluppo tecnologico nazionale. L'iniziativa creò una generazione di fenomeni del mouse. Con l'operazione Phish&Chip - continua - siamo riusciti a smantellare due organizzazioni di hacker, una che lavorava direttamente in Italia, l'altra in Romania. I capi erano un paio di ragazzi giovanissimi, particolarmente dotati in matematica e informatica". Caratteristiche che sul mercato del lavoro nazionale non sono particolarmente redditizie. Ma che sul web valgono oro. Marco Mensurati Fabio Tonacci da www.repubblica.it Dove trovi La Sberla a Vicenza? EDICOLE: via Btg. Framarin; viale della Pace; corso Padova; via Cattane; via Cavaliri di Vittorio Veneto; via Albinoni; PUNTI DI DISTRIBUZIONE: Music Café, corso Padova; Nelson Pub, Strada Saviabona; Caffetteria Michelle, contrà San Francesco Vecchio; Merceria Sacco contrà Santa Chiara La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 07 approfondimenti Scienza e buon senso. La pillola della immortalità genererebbe un mondo morto Anni fa uno dei padri della psicoanalisi italiana, Cesare Musatti, laico, dichiarò, quando aveva superato i novant'anni ed era quindi al di là di ogni sospetto: "Un mondo popolato solo da vecchi, o prevalentemente da vecchi, mi farebbe orrore". Sono quasi le stesse parole usate, qualche giorno fa, da Benedetto XVI parlando ai ragazzi del Centro Giovanile San Lorenzo di Roma: "Un mondo di vecchi sarebbe spaventoso". E Ratzinger ha aggiunto, in polemica con quella parte della scienza medica, biologica, genetista (e anche con quella pseudocoscienza, più vicina alla ciarlataneria di Cagliostro e degli alchimisti, dei medici-manager alla Veronesi e alla Don Verzè col suo 'Centro San Raffaele Quo Vadis' e il suo progetto per l'immortalità) che sta lavorando per portare la vita dell'uomo a 120 anni e in prospettiva, con ulteriori nuove scoperte, a 400, a 500, a 800 anni: "Poniamo pure che venisse scoperta la 'pillola dell'immortalità'. Che cosa accadrebbe? Avremmo un mondo invecchiato, un mondo di vecchi che non lascerebbe più spazio ai giovani, alla novità della vita". Se portiamo infatti i progetti prometeici dei nostri moderni scienziati alle loro estreme conseguenze logiche si arriverebbe a un punto in cui, in un mondo saturo di umani, non ci sarebbe più posto per nuove nascite. Sarebbe un mondo pietrificato. Quello degli Immortali sarebbe un mondo morto. Questi sono i paradossi cui conduce la Scienza quando inseguendo i deliri di onnipotenza della Ragione illuminista perde la ragionevolezza, il senso del limite. L'uomo della società preilluminista, preindustriale, agricola, sapeva bene, attraverso la conoscenza del ciclo seme-piantaseme, che la morte non è solo la conclusione inevitabile della vita, ma è la 'precondizione' della vita. Senza la morte non ci sarebbe nemmeno la vita. Certo, l'uomo non è una pianta. Per lui le cose non sono così semplici. È un animale tragico perchè è la sola creatura ad essere lucidamente consapevole della propria esistenza e della sua ineluttabile conclusione. E questo è un boccone amarissimo da mandar giù. D'altro canto se non può accettare serenamente la propria morte non può nemmeno concepire l'immortalità. Tanto il finito che l'infinito, sia nel tempo che nello spazio, sono fuori dalla sua possibilità di comprensione, concettuale ed emotiva. Per questo, attraverso le religioni, ha ipotizzato un'immortalità metafisica (che è il discorso che faceva Ratzinger a quei ragazzi), ma non ha mai pensato, se non nella letteratura di fantascienza, alla possibilità di un'immortalità fisica. Ci voleva la dabbenaggine della scienza moderna per arrivare a questo. Del resto è da tempo che la Scienza, allontanandosi dalla conoscenza pura in favore delle sue applicazioni e del suo braccio armato, la Tecnologia, ha smesso di farsi domande. Si è risolta in un puro agire. Se può fare una cosa la fa, punto e basta, senza porsi ulteriori interrogativi. E questo, lasciando pur perdere le follie deliranti sull'immortalità, vale anche per quell'imperativo categorico dei tempi moderni che è l'allungamento a tutti i costi della vita. Ma se questo allungamento abbia davvero un senso, e quale, la Scienza non se lo chiede. Già nei primi anni del '900, in quel suo straordinario saggio intitolato 'La scienza come professione', Max Weber scriveva: "Il 'presupposto' generale della medicina moderna è che sia considerato positivo, unicamente in quanto tale, il compito della conservazione della vita...La scienza medica non si pone la domanda se e quando la vita valga la pena di essere vissuta. Tutte le scienze naturali danno una risposta a questa domanda: che cosa dobbiamo fare se vogliamo dominare 'tecnicamente' la vita? Ma se vogliamo e dobbiamo dominarla tecnicamente, e se ciò, in definitiva, abbia veramente un significato, esse lo lasciano del tutto in sospeso oppure lo presuppongono per i loro fini". Purtroppo i Max Weber non ci sono più. Oggi siamo in mano ai Don Verzè. Massimo Fini da: www.gazzettino.it La Sberla, Anno II giovedì 20 Marzo 2008. Numero 84, pagina 08