Liber n.18 - Comune di Cirié

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Liber n.18 - Comune di Cirié
Liber Notiziario
Bibliografico della
Gentilissimo lettore,
con il 18° numero di Liber Le proponiamo 25 pagine dedicate alle nuove acquisizioni della Biblioteca Civica Alvaro Corghi di Ciriè, con numerose proposte di lettura..
Vi ricordiamo che Liber potrà essere consultato dagli appassionanti di libri sia in forma
cartacea presso la Biblioteca, sia in formato elettronico sul sito internet del Comune di Cirié. (www.cirie.net).
Lilli Gruber
Tempesta
Rizzoli
“Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli, e la mia voce viene dal passato.” Quel passato è
il 1941, in un’Europa in cui il nazismo dilaga vittorioso assoggettando un Paese
dopo l’altro. Hella crede ancora nel Führer, ma lui le sta strappando ciò che ha di
più prezioso: Wastl, il suo fidanzato, che parte per il fronte dopo un’ultima settimana d’amore a Berlino. Sul treno che riporta Hella a casa c’è anche un giovane
falsario, Karl, che in fuga da una Germania ormai troppo pericolosa per i nemici
del regime ha deciso di rifugiarsi in Sudtirolo. Ma nemmeno quella terra chiusa
tra le montagne è al sicuro dalle tempeste della storia: nei quattro anni successivi,
che devasteranno il mondo, l’orrore del nazismo e la realtà della guerra arrivano
anche qui, culminando nell’occupazione da parte dei tedeschi nel 1943. Hella e la
sua famiglia sono costretti ad abbandonare le loro illusioni, e Karl a confrontarsi
con il Male.
Patrick Modiano
Dora Bruder
Guanda
Pietro Citati: «Un racconto esemplare cui fa da sfondo la sinistra Parigi
dell’occupazione e da primo piano il ritratto di un’adolescente tenera e misteriosa
come Anna Frank.» Corrado Augias: «Un grande libro… ecco uno scrittore contemporaneo che tenta un’impresa impossibile ma indispensabile: tenere vivo il legame con l’orrore del nostro passato recente.»
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PAGINA 2
Liber
Daria Bignardi
L’amore che ti meriti
Mondadori
.Alma e Maio sono due fratelli. La loro vita si svolge a Ferrara in una famiglia benestante, tranquilla, stimata ma chiusa. Nessuna amicizia, nessuna frequentazione, bastano a loro quattro. Questa vita va stretta ad Alma che cerca sempre vie di fuga e
situazioni eccitanti. Benché Maio sia più grande di Alma, è lei l’anima dominante del
rapporto. Un giorno, per festeggiare la fine della scuola e l’inizio delle vacanze, per
fare qualcosa di trasgressivo in assenza dei genitori, Alma convince Maio a provare,
un po’ per curiosità ed un po’ per gioco, l’eroina. Per Alma si tratta soltanto di un
passo da compiere prima di diventare adulta; è un’esperienza da vivere prima di recarsi, con Maio, dai genitori che si trovano già in villeggiatura. Invece, per Maio quella
sera si trasforma in una schiavitù che lo trascina in un vortice.
Andrea Camilleri
Morte in are aperto
Sellerio
Sono otto le «mosse» narrative che Camilleri si concede lungo le otto colonne
e le otto traverse della sua geometrica scacchiera del racconto: tra i quattro lati
del libro, e nell’ordine chiuso di un romanzo-matrioska che dentro di sé inclina, procedendo di racconto in racconto, di tensione in tensione, sull’asse unico
dell’attività investigativa del commissariato di Vigàta. Più che racconti lunghi
sono romanzi ristretti quelli che qui si spintonano a vicenda e concorrono al
disegno unitario: uno compie un giro, l’altro ricomincia. L’andatura piacevolmente svagata e a punte d’arguzia è un effetto stilistico della restrizione e degli
scorci.
Alessandro Baricco
Smith & Wesson
Feltrinelli
Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel
1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c'è il destino di un'impresa da vivere.
E l'impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una
storia memorabile, e che, quella storia, sa di poterla scrivere. Ha bisogno di
una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori e di
falliti che Rachel può legare al suo carro di immaginazione e di avventura. Ci
vuole anche una botte, una botte per la birra, in cui entrare e poi farsi trascinare dalla corrente. Nessuno lo ha mai fatto. Nessuno è sceso giù dalle cascate
del Niagara dentro una botte di birra. È il 21 giugno 1902. Nessuno potrà mai
più dimenticare il nome di Rachel Green?
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 3
Francesca Bertuzzi
Il carnefice
Newton Compton
In uno di quei piccoli paesi della provincia italiana all’apparenza tranquilli, ma in cui
il male esiste, si nutre e cresce fra le vie strette, le case decadenti e i bar semibui, sta
per avere inizio l’incubo. È qui che abita Danny, una ragazza di origine africana, arrivata in Italia ancora bambina, insieme alla madre e alla sorella. Una sera, dopo aver
chiuso il locale in cui lavora, Danny viene aggredita. Fa appello a tutte le forze che
ha per difendersi dalla brutale violenza, finché a salvarla arriva Drug Machine, il suo
datore di lavoro e l’amico più caro. Ma il peggio per lei deve ancora venire e la sta
aspettando proprio sulla soglia di casa. Lì la ragazza trova uno strano messaggio che
fa d’un tratto riaffiorare i dolorosi fantasmi della sua infanzia: una sorellina e una
madre scomparse troppo presto e troppo in fretta, violenze subite e taciute, difficili
da raccontare… Chi ha lasciato quell’angosciante messaggio e perché? Chi vuole
riportarla indietro nel tempo, insinuando in lei dubbi capaci di sconvolgerle la vita?
In un crescendo di colpi di scena riemergeranno, uno dopo l’altro, antichi segreti e
sepolte bugie. La verità sarà la più scomoda e inquietante che si possa immaginare.
Francesca Bertuzzi
Il sacrilegio
Newton Compton
Un capanno lontano dalla città e avvolto nel buio. Due ragazze legate a una sedia, una
di fronte all'altra. Cos'hanno in comune? Apparentemente nulla. Eppure qualcuno le
ha stordite, rapite e rinchiuse entrambe in un luogo che odora di morte. E con implacabile e spietato calcolo si accanisce contro una di loro, torturandola fino a ucciderla.
Ma non Giuditta: l'ignoto carnefice ha deciso di risparmiarla e lasciarla andare... Chi è
il cacciatore e chi la preda?
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PAGINA 4
Liber
Elena Ferrante
Storia della bambina perduta
Edizioni E/O
Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle
spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e "rinascite". Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire
un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata
una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo
affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la
porterà tra l'altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Ma il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s'incontrano, s'influenzano a vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano.
Guccini e Macchiavelli
La pioggia fa sul serio
Mondadori
A Casedisopra, nel cuore degli Appennini, l'estate è finita eppure in giro si vedono ancora dei forestieri. All'osteria di Benito, dove si ferma per un bicchiere chiunque passi in paese, il cameriere marocchino Amdi spesso serve da bere a due
avventori singolari: un geologo impegnato a studiare il territorio e un architetto
inglese innamorato del posto, Bill Holmes, che insieme alla bella nipote Betty sta
conducendo una ricerca sulle costruzioni religiose di cui è ricca quella parte di
Appennino. Nel frattempo, però, ha cominciato a piovere senza tregua, e l'acqua
dà non poco filo da torcere all'ispettore della Forestale Marco Gherardini, che in
paese chiamano "Poiana". A parte ciò, in paese tutto sembra tranquillo. Fino a
che, proprio il giorno prima di andarsene, il geologo non sparisce misteriosamente. Dopo la sua scomparsa una serie di aggressioni turba la vita di Casedisopra. A
indagare sui troppi misteri che si nascondono tra i ruderi della Casa-fortezza del
Capitano e l'edicola con l'affresco di una Madonna incinta, tra l'agriturismo gestito da una stravagante signora e il Sasso Nero che racchiude un segreto, è incaricato il giovane maresciallo dei carabinieri Barnaba. Ma molto presto "Poiana"
dovrà intervenire sia pure non ufficialmente.
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 5
Gianrico Carofiglio
La regola dell’equilibrio
Einaudi
È una primavera strana, indecisa, come l'umore di Guido Guerrieri. Messo all'angolo da una vicenda personale che lo spinge a riflettere sulla propria esistenza, Guido
pare chiudersi in sé stesso. Come interlocutore preferito ha il sacco da boxe che
pende dal soffitto del suo soggiorno. A smuovere la situazione arriva un cliente
fuori del comune: un giudice nel pieno di una folgorante carriera, suo ex compagno
di università, sempre primo negli studi e nei concorsi. Si rivolge a lui perché lo difenda dall'accusa di corruzione, la peggiore che possa ricadere su un magistrato.
Quasi suo malgrado, Guerrieri si lascia coinvolgere dal caso e a poco a poco perde
lucidità, lacerato dalla tensione fra regole formali e coscienza individuale. In un susseguirsi di accadimenti drammatici e squarci comici, ad aiutarlo saranno l'amico poliziotto, Carmelo Tancredi, e un investigatore privato, un personaggio difficile da
decifrare: se non altro perché è donna, è bella, è ambigua, e gira con una mazza da
baseball.
Alessandro D’Avenia
Ciò che inferno non è
Mondadori
Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha
ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a
Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo
nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della
città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita.
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PAGINA 6
Liber
Roberto Vecchioni
Il mercante di luce
Einaudi
Marco è ormai prossimo alla fine. Ha diciassette anni e soffre di progeria, una malattia che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo e condanna a una vecchiaia precoce. Suo padre, Stefano Quondam, fuori dal tempo e dal mondo ci si è
sempre trovato, anche se in maniera diversa. È un professore di letteratura greca,
grandissimo e misconosciuto, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di combattere una testarda battaglia contro la stupidità e l'omologazione. Certo, è al tempo
stesso un uomo imperfetto, pieno di difetti, ma vuole trasmettere al figlio quanto ha
di più suo. E vuole credere con tutto se stesso che la bellezza che gli tempesta la
memoria sia una luce così potente da svergognare il buio. Ma tra i due, chi è veramente il mercante di luce? Chi salva l'altro?
Licia Troisi
Cronache del mondo emerso
Mondadori
La memoria delle imprese di Nihal contro il Tiranno è ancora vivissima nel cuore
del Mondo Emerso e nelle leggende che da oltre cent'anni i suoi abitanti si tramandano, di padre in figlio. Una notte d'inverno un misterioso cantastorie si presenta in una locanda con tre storie da raccontare, storie che le pagine delle Cronache non hanno mai narrato. Tra le note calde e ammalianti del suo liuto si schiudono così i misteri più preziosi della vita di Nihal: l'infanzia prima dell'incontro
con Livon, il viaggio per salvare Sennar dal maleficio della Cascata, il sortilegio
che riportò in vita la guerriera per difendere un popolo inerme e infine l'ultimo,
sconvolgente segreto che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 7
Massimiliano Verga
Zigulì
Mondadori
"Metà
di quello che ho scritto è uscito in una notte. Il resto sul tram, mentre andavo al lavoro" racconta nelle prime pagine di questo libro Massimiliano Verga, padre di Moreno, sette anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di
pochi giorni. "Così ho raccolto gli odori, i sapori e le immagini di sette anni di vita
con mio figlio Moreno, il secondo di tre. Odori per lo più sgradevoli, sapori che
mi hanno fatto vomitare, immagini che i miei occhi non avrebbero voluto vedere.
Ma anche ai sapori ci si abitua. E agli odori si impara a non farci più caso. Ho perfino pensato che fosse lui ad avere il pallino della fortuna in mano, perché lui non
può vedere e ha il cervello grande come una biglia. Non posso dire che Moreno sia
il mio piatto preferito o che il suo profumo sia il migliore di tutti. Però mi piacerebbe riuscire a scattare quella fotografia che non mi abbandona mai, quella che ci
ritrae quando ci rotoliamo su un prato.”
Sandro Veronesi
Terre rare
Bompiani
.
Premio Bagutta 2015. Nel giro di ventiquattro ore un uomo perde il controllo della propria vita: fa un grave errore sul lavoro, gli viene sequestrata la patente, trova
l'ufficio sigillato dalla Finanza, scopre che il suo socio è fuggito lasciandolo nei guai,
rompe definitivamente con la sua compagna - e nel frattempo sua figlia è scappata
da casa. Credendosi braccato, fugge a sua volta, alla cieca, ma lo sfacelo cui si è di
colpo ridotta la sua vita, man mano che egli lo affronta, si rivela sempre più chiaramente un approdo, fatale e familiare - secondo una mappa interiore che era stata
tenacemente rimossa. Quest'uomo è Pietro Paladini, l'eroe immobile di Caos calmo,
che nove anni dopo ritroviamo nella situazione opposta, roso dall'ansia e senza più
un posto dove stare, costretto a vagare alla ricerca di quella pace improvvisamente
perduta, o meglio - e questa sarà la sua scoperta - mai veramente avuta. La rimozione, la fuga, la famiglia che si disgrega, il confuso declino dell'Occidente, lo sforzo
tragicomico di restare onesti in un tempo che spinge continuamente verso l'illegalità - e poi, di colpo, la verità.
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PAGINA 8
Liber Notiziario Bibliografico della Biblioteca Civica
Francis Scott Fitzgerald
Belli e dannati
Mondadori
Belli e dannati" è il ritratto di una coppia inquieta nei ruggenti anni Dieci: lei, Gloria Gilbert, bellissima rubacuori venuta dal Kansas nella Grande Mela, lui, Anthony Patch, giovane rampollo di una ricca famiglia che a
venticinque anni si sente già stanco della vita. Sono giovani, belli e innocenti, ma l'alcol e l'avidità finiranno
per dannarli. Lo stile di vita dei Patch è quello tipico della 'generazione perduta' che Fitzgerald e la moglie
Zelda si trovarono a rappresentare e i personaggi di "Belli e dannati", debitori alla vicenda e alla personalità
dell'autore ma non rigidamente autobiografici, sono parenti stretti dei protagonisti di altri scritti di Fitzgerald, da "Di qua dal Paradiso", il romanzo-scandalo che lo ha rivelato, al capolavoro "Tenera è la notte". Una nota di particolare pessimismo distingue tuttavia questo romanzo in cui lo scrittore americano rinuncia
alla ricerca di un senso dell'esistenza per rappresentare una velleitaristica rivolta della gioventù contro le
convenzioni vittoriane, all'interno di una visione del mondo assolutamente priva di significato: quasi un'epica disincantata e dolceamara sulla caduta dei sogni e delle illusioni.
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
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Natsuo Kirino
Le quattro casalinghe di Tokyo
Neri Pozza
La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nell'ingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente
insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è
tolta la cinghia dei pantaloni e l'ha stretta intorno al collo del disgraziato. Kenji
ha tentato di afferrare la cintura, ma non ne ha avuto il tempo. La cinghia gli è
penetrata subito nella carne. È stato buffo vedere come il collo di Kenji si sia
piegato all'indietro e le mani abbiano cominciato ad annaspare disperatamente
nell'aria. Sì, buffo, veramente buffo, poiché un uomo così, un infelice che beve
e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie,
non meritava certo di vivere!
Camilla Lackberg
Il guardiano del faro
Marsilio
La donna al volante ha le mani sporche di sangue. Insieme al figlio, Annie sta fuggendo verso Gråskär, nell'arcipelago di Fjällbacka. Quell'isola scabra, con il faro
bianco e la vecchia casa del guardiano dove crescono le malvarose, appartiene alla
sua famiglia, ed è l'unico posto in cui lei si sente al sicuro, lontano da tutto. La leggenda popolare vuole che lì si aggirino gli spiriti dei morti, ma questo non la turba,
anzi, in quel luogo così solitario, dove il suo sguardo può spaziare solo su scogli e
mare salato, ad Annie piace pensare che i fantasmi siano rimasti per farle compagnia. Intanto, a Fjällbacka, Erica Falck è totalmente assorbita dai suoi gemelli di
pochi mesi, tanto più che Patrik, da poco rientrato in servizio, è alle prese con
un'indagine piuttosto spinosa: il dirigente del settore finanze del comune è stato
ucciso nel suo appartamento con un colpo di pistola alla nuca. Il movente dell'omicidio sfugge e la vittima, che poco prima di morire aveva fatto visita ad Annie
all'isola degli spettri, sembra essere stato un uomo dai mille segreti. Sfidando un
muro di silenzi, la polizia di Tanum scava nel suo passato e trova un collegamento
con un'associazione di sostegno a donne maltrattate...
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PAGINA 10
Liber
Murakami Haruki
Sonno
Einaudi
Una donna attraversa la routine di giorni tutti uguali finché qualcosa di inaspettato
irrompe nella sua vita: smette di dormire. Quello che all'inizio sembra un dono diventa la porta di accesso a una realtà segreta e inquietante.
Jo Nesbo
Il confessore
Einaudi
Sonny Lofthus non ha neanche trent'anni, ma è in galera da dodici per duplice omicidio. E un tossico, ma per i suoi compagni a Staten, la prigione di
massima sicurezza norvegese, è una sorta di confessore. Sonny ascolta i
loro peccati e li assolve. Un giorno uno dei detenuti gli rivela che suo padre,
il poliziotto Ab Lofthus, il cui suicidio tredici anni prima ha portato al crollo e alla rovina di Sonny, è stato ucciso dagli uomini di Nestor, uno dei capi
della malavita di Oslo. E che Ab, al contrario di quanto aveva scritto nella
sua lettera d'addio, non era la talpa che passava a Nestor le informazioni
per sfuggire alla legge. Da quel momento, Sonny inizia a organizzare la sua
vendetta.
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Amos Oz
Giuda
Feltrinelli
Gerusalemme, l'inverno tra la fine del 1959 e l'inizio del 1960. Shemuel Asch
decide di rinunciare agli studi universitari, e in particolare alla sua ricerca intitolata Gesù visto dagli ebrei, a causa dell'improvviso dissesto economico che
colpisce la sua famiglia e del contemporaneo abbandono da parte della sua
ragazza, Yardena. Shemuel è sul punto di lasciare Gerusalemme quando vede un annuncio nella caffetteria dell'università. Vengono offerti alloggio gratis e un modesto stipendio a uno studente di materie umanistiche che sia disposto a tenere compagnia, il pomeriggio, a un anziano disabile di grande
cultura. Quando si reca all'indirizzo riportato nell'annuncio, Shemuel trova
una grande casa abitata da un colto settantenne, Gershom Wald, e da una
giovane donna misteriosa e attraente, Atalia Abrabanel.
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 11
Deborah Meyler
Nebbia sul ponte di Tolbiac
Fazi
Un amico di gioventù morto ammazzato nell'ambiente degli anarchici, una
bella zingara che sa troppe cose, il pedinamento a una bruna mozzafiato che
si trasforma in un agguato quasi mortale sulle montagne russe. In questa grafhic novel il detective Nestor Burma indaga su due nuovi casi torbidi e intricati, tra le brume di una Parigi in bianco e nero che avvolge nell'ombra del
mistero una trama fitta di affari loschi e di violenze inaspettate. Ma se c'è
qualcuno che non ha paura di ficcare il naso dove non dovrebbe, questi è
proprio Burma. A rischio, come sempre, della sua stessa pelle.
Don Winslow
Missing New York
Einaudi
Per Frank Decker, la vita sembra finalmente in discesa. A Lincoln, Nebraska, lo
conoscono tutti: è un detective tenace, abile, con un curriculum di tutto rispetto,
e molti pensano a lui come prossimo capo della polizia. Finché da una casa in un
tranquillo sobborgo della città scompare una bambina. Le indagini sembrano non
portare a niente, e le statistiche sono spietate. Quando una persona svanisce nel
nulla e non viene ritrovata nel giro di quarantotto ore, le possibilità che sia già
stata uccisa arrivano ben oltre il novanta per cento. Ma Frank ha promesso alla
madre di Hailey che le riporterà sua figlia. E pur di mantenere la parola data è
disposto a tutto: anche a dimettersi, a rinunciare alla sua carriera e a partire per un
viaggio che lo spingerà ad attraversare l'America, agganciato a una traccia esile
che conduce a verità più scomode.
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PAGINA 12
Liber
Arnaldur Indridason
Le notti di Reykjavik
Guanda
Un senzatetto viene trovato annegato alla periferia di Reykjavík. Un caso di poca importanza, che la polizia archivia come morte accidentale. Nelle stesse ore, una donna
sparisce nel nulla dopo aver trascorso la serata in un locale del centro. Un anno dopo,
Erlendur, poliziotto alle prime armi assegnato al turno di notte della stradale, passa
lunghe ore a pattugliare le vie di una città deserta, ore spezzate di tanto in tanto da
una rissa, un furto, un incidente d’auto, e non smette di pensare a quelle due persone
scomparse. Convinto che i due casi siano stati frettolosamente liquidati dai colleghi,
Erlendur non resiste alla tentazione di fare il detective: non solo si prende a cuore la
vicenda del povero Hannibal, ma è ancor più attratto dall’inspiegabile sparizione della
donna. L’inesperta matricola inizia così la sua prima indagine: raccoglie indizi, interroga i famigliari e le persone coinvolte... Due casi che riguardano due mondi lontanissimi tra loro: il triste sottobosco umano della capitale, denso di miseria e sopraffazione, e la borghesia islandese, con le sue ipocrisie e i suoi lati oscuri.
In una Reykjavík descritta in un’insolita versione notturna, Arnaldur Indriðason dipinge la figura di un Erlendur giovane e tormentato, ma già acuto indagatore
dell’animo umano e dei suoi angoli più nascosti.
Patrick Modiano
Nel caffè della gioventù perduta
Einaudi
Nei pressi dell'Odèon c'era un tempo Le Condé, un piccolo caffè dove ogni
sera erano soliti ritrovarsi per caso, per noia o per abitudine, giovani studenti, aspiranti scrittori e misteriosi avventori accomunati dal sospetto di
un passato indicibile o dallo stesso sghembo destino. Ogni giorno uno di
loro annotava su un quaderno i nomi e i soprannomi di tutti quelli che passavano di li, scrivendo a fianco anche la data, l'ora e il tempo che ciascuno
restava nel locale. Le Condé è una calamita che attrae tutti quelli che passano nelle sue vicinanze. Al centro di tutto c'è una ragazza misteriosa, chiamata Louki dagli altri avventori del locale. Louki è una di quelle donne che
non appena entrano in una stanza e si siedono in un angolo catturano subito lo sguardo e l'attenzione di tutti. Per quattro volte si indaga la sua vita e
quattro sono le voci che raccontano la sua storia. Alcuni degli uomini che
parlano di lei semplicemente la cercano, altri la amano: per tutti la giovane
incarna una stagione della vita e un desiderio irraggiungibile. Louki, come
quelli che la affiancano nel suo vagabondare in una Parigi ipnotica ed enigmatica, è uno straordinario personaggio senza radici che vive momento per
momento, inventandosi diverse identità, rinascendo continuamente e fuggendo (fino alle più estreme conseguenze) per inseguire un presente perpetuo o, meglio, un Eterno Ritorno.
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 13
Andrej Belyj
Pietroburgo
Adelphi
Pietroburgo, 1905. La città è sconvolta dalla tempesta sociale, si moltiplicano i comizi, gli scioperi, gli attentati. Il giovane Nikolaj Apollonovič, che si è incautamente
legato a un gruppo rivoluzionario, entra in contatto con Dudkin, nevrotico terrorista nietzscheano, il quale gli affida una minuscola bomba. E il provocatore Lippančenko, doppiogiochista al servizio della polizia zarista e al contempo dei rivoluzionari, gli rivela qual è il suo compito: dovrà far saltare in aria il senatore Apollon Apollonovič, abietto campione dell’assurdità burocratica. Suo padre. È intorno a questo rovente nucleo narrativo che si snodano le vicende surreali e grottesche di Pietroburgo, unanimemente considerato il capolavoro romanzesco del simbolismo russo.
Emmanuel Carrere
Vite che non sono la mia
Einaudi
Durante le feste di Natale del 2004, Emmanuel Carrère è in vacanza con la famiglia
in Sri Lanka. Sono i giorni in cui lo tsunami devasta le coste del Pacifico: tra le migliaia di morti c'è anche Juliette, la figlia di quattro anni di una coppia di francesi a
cui Carrère - accidentale testimone dello strazio di una famiglia - si lega. Qualche
mese dopo, al ritorno in Francia, un altro lutto: la sorella della compagna dello scrittore - che casualmente si chiama anche lei Juliette - ha avuto una ricaduta del cancro che già da ragazza l'aveva colpita rendendola zoppa. Ha trentatre anni, un marito che adora, tre figlie, un lavoro come giudice schierato dalla parte dei più deboli, e
sta morendo. Dall'incontro con Etienne, amico e collega di Juliette, anche lui passato attraverso l'esperienza della malattia, Carrère capisce che non può nascondersi
per sempre: deve in qualche modo farsi carico di queste esistenze in un corpo a
corpo con quell'informe che è la vita. Raccontare ciò che ci fa più paura. Ritrovare
nelle vite degli altri, in ciò che ci lega, la propria. E quello che fa un testimone.
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PAGINA 14
Liber
John Ajvide Lindqvist
Lasciami entrare
Marsilio
A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l'inizio di una
lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma anche c'è anche
chi pensa all'opera di un serial killer. Mentre nel quartiere si diffonde la paura, il
dodicenne Oskar, affascinato dalle imprese dell'assassino, gioisce segretamente
sperando che sia finalmente giunta l'ora della rivalsa nei confronti dei bulletti che
ogni giorno lo tormentano a scuola. Ma non è l'unica novità nella sua vita, perché
Oskar ha finalmente un'amica, una coetanea che si è appena trasferita nel quartiere. Presto i due ragazzini diventano più che semplici amici. Ma c'è qualcosa di
strano in Eli, dal viso smunto, i capelli scuri e i grandi occhi. Emana uno strano
odore, non ha mai freddo, se salta sembra volare e, soprattutto, esce di casa soltanto la notte... "
Leif Persson
Un altro tempo un’altra vita
Marsilio
Nel giorno dell'anniversario della morte di Karl XII, mentre la polizia è occupata a tenere a bada i neonazisti che stanno creando violenti disordini nel centro di Stoccolma, un anonimo impiegato di un ente pubblico viene accoltellato
a morte nel suo appartamento. L'indagine per l'omicidio, affidata al commissario Jarnebring e alla sua nuova collega Anna Holt, procede a fatica. Dopo poco
tempo, il caso viene archiviato. Ma sembra continuare una sua propria vita segreta. Dieci anni dopo, gli uomini dei Servizi segreti fanno domande sulla vittima, domande su un altro tempo e un'altra vita, riguardanti un crimine molto
più complesso di quello che Jarnebring e Holt avevano cercato di risolvere.
Irving Stone
Vortici di gloria
Corbaccio
In un racconto appassionante e di avvincente realismo, Irving Stone ha ridato vita ai maggiori e minori esponenti dell'Impressionismo francese, ripercorrendo le vicende umane e artistiche di personalità d'eccezione. Al
centro del libro è Camille Pissarro, il «visionario riflessivo», come fu definito, la cui vita è strettamente intrecciata a quella di Monet, Manet, Degas,
Renoir, Cézanne, Sisley, Gauguin, Van Gogh, Baudelaire, Zola e quanti
altri, pittori, scrittori, mercanti d'arte, popolarono la scena artistica francese
nella seconda metà dell'Ottocento.
Gli incontri al Café Guerbois e al Café de la Nouvelle Athènes, le esposizioni ai Salons ufficiali, e ai Salons des refusés e, sullo sfondo, le vicende
politiche della Francia a cavallo fra Secondo Impero e Terza Repubblica,
fanno da cornice allo sviluppo di uno dei più esaltanti periodi creativi della
storia dell'arte, narrato con fantasia e attenzione alla verità storica.
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 15
Siba Shakib
La bambina che non esisteva
Piemme
Aveva pregato con tutte le sue forze. Per nove mesi e durante le lunghe ore del
travaglio. Pregato che fosse un bambino. Suo marito, il giovane e valoroso comandante, non avrebbe potuto sopportare l'affronto di una femmina. Daria lo sapeva
bene, e sapeva anche quale terribile punizione poteva essere inflitta nel suo villaggio alle donne che non erano in grado di partorire un figlio maschio. Ma era stato
tutto inutile. Aveva fallito. Era nata Samira, una bambina. Lo aveva capito subito,
aveva letto la sua colpa sul volto amareggiato del marito. L'uomo, il giovane e valoroso comandante del villaggio, era sconcertato. Perché quello scandalo, perché
proprio a lui? Cosa avrebbero pensato i suoi soldati, cosa avrebbero mai detto al
villaggio quando la notizia fosse giunta? Non era possibile. Non era proprio possibile. E così aveva deciso: la bambina sarebbe stata cresciuta come un maschio. Sarà Samir. Nessuno mai avrebbe dovuto parlare di quel giorno, e in breve chi sapeva aveva dimenticato. Sulle montagne dell'Hindu Kush, in Afghanistan, Samir impara a cacciare, ad andare a cavallo, a sparare. A non fare domande su ciò che non
capisce. A credere ciecamente a suo padre, che venera come un dio. E quando il
giovane e valoroso comandante viene ucciso in un combattimento, gli uomini del
villaggio non hanno dubbi: anche se non è che un ragazzino, è Samir ora il capo
della sua famiglia, e sarà lui che dovrà diventare la loro guida.
Alan Drew
Nei giardini d’acqua
Piemme
Ismail ha nove anni, i capelli e gli occhi scuri come la sua terra, la Turchia. Quello è un giorno importante per lui: infatti a Gölcük, il sobborgo
di Istanbul dove si trova la sua casa, lo aspetta la cerimonia della circoncisione, l’evento più importante per un bambino musulmano. Certo,
l’idea di soffrire non gli va molto giù, ma riceverà un sacco di doni e
quella mattina si è fatto portare in città da suo padre, che gli ha anche
regalato uno scettro. Ora è il re di Istanbul e di tutta la Turchia. Finiti i
festeggiamenti, però, la vita di Ismail e della sua famiglia cambia per sempre. La terra comincia a vibrare con violenza, i muri si squarciano, i palazzi cadono come fossero di sabbia: è il terremoto.
Quasi per miracolo, Ismail e i suoi cari riescono a salvarsi, ma nessuno di
loro sarà più lo stesso.
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PAGINA 16
Liber Notiziario
Bibliografico
BEN PASTOR
Ben Pastor
La strada per Itaca
Sellerio
Martin Bora, l’investigatore di casi delicati per i servizi segreti della Wehrmacht, si trova a Mosca. Mancano
settimane all’attacco di Hitler alla Russia di Stalin, e l’ufficiale è aggregato al corpo diplomatico della capitale
sovietica immersa ancora nel clima del patto Ribbentrop-Molotov. In questa veste, gli arriva una strana richiesta da parte del diabolico Beria: recarsi a Creta, appena presa dai tedeschi, per procurare al raccapricciante capo dello spionaggio sovietico sessanta bottiglie di un pregiatissimo vino cretese.
Invece, giunto nell’isola piena ancora dei segni di un bagno di sangue, l’ufficiale-detective è posto di fronte a
un compito ben diverso. Una famiglia di civili è stata massacrata nella sua villa, a quanto pare da una pattuglia
di paracadutisti tedeschi. I servizi vogliono vederci chiaro, non solo per scagionare i soldati accusati di crimini di guerra e impedire un incidente diplomatico, ma anche per prevenire l’intervento della Croce Rossa e
tenere lontane le SS di Himmler, interessate alla strage. Infatti, la vittima principale è un residente svizzero,
esperto di antichità e storia della razza ariana e membro dell’Ahnenerbe, la società fondata da Himmler per
studiare il passato mitico della razza ariana e sovrintendere a tutte le ricerche ancestrali e archeologiche.
L’imbarazzo è grande, ed enorme il mistero. Per scioglierlo, Bora dovrà farsi carico di un’indagine che lo porterà a muoversi lungo piste divergenti: spionaggio, vendetta intestina tra caporioni del regime, arcani del nazismo magico, oppure un caso passionale celato in una strage bellica.
Ben Pastor
La morte il diavolo e Martin Bora
Hobby & Work Publishing
Ucraina, 1941.Tutto inizia con l'Operazione Barbarossa, l'attacco nazista all'Unione Sovietica. Tra i primi a
varcare il confine tra Germania e Russia c'è un giovane capitano dell'esercito tedesco: il suo nome è Martin
Bora, il detective che ha reso celebre Ben Pastor. Colto, distaccato, compassionevole e nel contempo severo, anche in Russia Bora sarà costretto a dare prova del suo talento investigativo, inciampando quasi subito
nel cadavere mutilato di una contadina. Ma questo "corpo in cerca di giustizia" è soltanto la prima tessera di
un mosaico che dalla Russia si allarga alla Praga del feroce Reinhard Heydrich, per poi dilagare, con nuovi
personaggi, in altri teatri di guerra e caricarsi di risvolti sempre più minacciosi. E allora, a poco a poco, tra
scene (e messinscene) del crimine, presenze fantasmatiche, intrighi spionistici, ricordi traumatici della Prima
guerra mondiale e del conflitto civile spagnolo, ambigui gesuiti e aristocratici dalla doppia vita, questa
"sinfonia in giallo" si trasforma in un autentico viaggio di conoscenza all'interno della storia europea (e dei
suoi misfatti più vergognosi), fino ad arrivare non solo al cuore degli enigmi ma anche, simbolicamente, alla
radice di alcuni archetipi che hanno accompagnato 16
la cultura dell'Occidente: il Cavaliere,la Morte,il Diavolo...
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PAGINA 17
Alessandro Barbero
Benedette guerre
Laterza
Le Crociate: e cioè l’avventura di quei cristiani che hanno accettato l’appello
del papa, sentendone il fascino, e si sono messi in gioco, facendo cose che oggi ci sembrano assai discutibili e che invece a loro sembravano sacrosante. Il
fatto è che i musulmani non sono rimasti inerti quando un’orda di barbari sanguinari venuti da chissà dove, per di più miscredenti, è entrata in terra islamica
seminando distruzione.» Le Crociate, raccontate in modo diretto e brillante da
Barbero, sono tremende esplosioni di violenza, forma sui generis di pellegrinaggio, valvola di sfogo per un’Europa sovraffollata; ma sono anche il momento
in cui due mondi rivali, che non sanno di avere profonde radici comuni, si incontrano e si descrivono a vicenda.
Carlo Maria Martini, Umberto Eco
In cosa crede chi non crede?
Bompiani
Prendete un intellettuale laico, Umberto Eco. Prendete un uomo di Chiesa, il cardinale Martini.Fateli dialogare su una questione di fondo: in cosa crede chi non crede?
Ovvero: esiste una morale senza credo? Ancora prima: esiste un terreno comune,
una lingua condivisa con la quale dialogare? Si, e questo libro ne è la prova. Un testo
(molto) interessante, che più che dare risposte pone domande.
Edgar Morin
L’uomo e la morte
Centro Studi Erikson
Questo libro, ormai un classico, costituisce un unicum nella storia del pensiero poiché non è soltanto una summa di quanto sia stato detto, pensato e
pubblicato sulla morte, ma è anche un orizzonte capace di ridare alla luce
una consapevolezza e una sensibilità moribonde, ai giorni nostri ancor più
di quando il libro era stato scritto. L'idea della morte ha subìto un processo
di rimozione coatta. Tutto quanto non risulti tangibilmente fruttuoso per il
godimento immediato o per la realizzazione di una carriera viene rimandato
al mittente, tutto e specialmente la morte. Il problema è che rinunciando
alla riflessione non si riesce a bandire sul serio il punto di approdo di ogni
vita e così la morte, a cui si sbatte in faccia la porta, ritorna attraverso le
finestre della nostra disattenzione o penetrando nelle fessure di tutta la nostra vita interiore creando un vertiginoso sperdimento che ci spinge nelle
direzioni più svariate alla ricerca di una pacificazione che né gli «esperti» né
i guru sanno dare.
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PAGINA 18
Liber
Max Giovagnoli
Come si fa una tesi di laurea con Internet e il Web
Tecniche Nuove
Non esiste più ricerca scientifica, tradizionale o sperimentale, senza il Web. Il primato di Internet nella produzione e nella circolazione del sapere influenza in modo sempre più determinante, in tutto il mondo, anche la stesura della tesi di laurea
e quella del saggio, del paper o dell'articolo accademico. Ricco di esempi tratti da
diverse facoltà e progetti universitari italiani e internazionali, questo libro è allo
stesso tempo una guida metodologica e un manuale operativo rivolto allo studente
e al ricercatore, con approfondimenti sull'interrogazione di motori di ricerca
(wiki,feed e archivi online) e sulle funzioni avanzate della videoscrittura (tappe
redazionali, gestione del testo, compositing).
Autori vari
Tecnologia, scuola, processi cognitivi
Franco Angeli
Come si allestisce "un ambiente tecnologico per apprendere" e quali ne sono
le pregiudiziali cognitive? Come si costruisce una rete didattica in via informatica e quali sono le operazioni epistemiche, sociali e tecniche che ne garantiscono l'efficacia e la correttezza? Che senso e quali possibilità ha una conoscenza-azione on line? Queste sono alcune delle domande cui nel volume gli
autori cercano di dare una risposta, tenendo presente la novità degli argomenti e l'interesse che essi stanno suscitando nella cultura formativa della
scuola e dell'azienda. Nella prima parte Calvani analizza il rapporto tra tecnologia e scuola secondo alcune chiavi interpretative attuali e individua un punto d'incontro rilevante nel rapporto tra tecnologie, processi cognitivi e key
competencies. Landriscina richiama l'attenzione sulla criticità/potenzialità
rappresentata dal "carico cognitivo", riflettendo in particolare sui contributi
provenienti dalla teorie del carico cognitivo e dalla teoria generativa dell'apprendimento multimediale. Nella seconda parte Tanoni presenta un quadro
critico e storico delle esperienze relative alle "reti didattiche". Calvani tratta
della ricerca azione on line in quanto metodologia impiegabile per l'innovazione didattica e per la produzione di sapere didattico "ragionevolmente affidabile".
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 19
Vittorino Andreoli
Lettera a un insegnante
Rizzoli
Con la consueta passione e con l’equilibrio che gli deriva dall’esperienza, Andreoli lancia a tutti una grande sfida: prima ancora che nel fornire una istruzione di qualità nelle singole materie, la rivoluzione che può e deve compiere
l’insegnante oggi sta nel credere fino in fondo nella funzione educativa del
proprio lavoro. Gli insegnanti influiscono moltissimo sulla percezione che i
ragazzi hanno di sé e del mondo. E giorno dopo giorno, ora dopo ora, hanno
l’occasione di fornire loro idee e modelli di comportamento che possono aiutarli a orientarsi nelle acque agitate e difficili del nostro tempo.
Umberto Galimberti
I vizi capitali e i nuovi vizi
Feltrinelli
I vizi capitali riletti alla luce della contemporaneità e una sequenza di "nuovi vizi" che coincidono con "tendenze collettive" a cui l'individuo riesce a opporre debole resistenze, pena l'esclusione sociale. "Come al solito non sono mai le virtù ma sempre i vizi a dirci chi è, di volta
in volta, l'uomo. E allora guardiamoli da vicino questi vizi," così comincia Umberto Galimberti e prende le mosse dai vizi capitali: Accidia, Avarizia, Gola, Invidia, Ira, Lussuria, Superb
i
a
.
Identificati come "abiti del male" da Aristotele, come "opposizione della volontà dell'uomo
alla volontà divina" nel Medioevo, come espressione della tipologia umana nell'Età dei lumi
appaiono infine come manifestazione psicopatologica nel Novecento. "E così, fuoriescono
dal mondo morale per fare il loro ingresso in quello patologico. Non più vizi, ma malattie
dello spirito."
Nando dalla Chiesa
Manifesto dell’Antimafia
Einaudi
Comprendere che «la vera forza della mafia sta fuori della mafia», nelle alleanze e
nei servigi che le giungono da una variegata e multiforme zona grigia cosí come nelle mille forme di pigrizia o sciatteria culturale, vuol dire anche ripensare radicalmente i modi di contrastarla. Vuol dire riconoscere che il problema non è solo di forze
dell'ordine e magistratura; e significa, al contempo, sottrarsi alle suggestioni eroiche
che circondano talvolta i protagonisti dell'antimafia, per promuovere l'impegno
consapevole e collettivo di «semplici» cittadini, portatori di superiori livelli di libertà
e di etica pubblica.
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PAGINA 20
Liber
Notiziario
Henry Margaron
Le droghe spiegate a mia figlia
Feltrinelli
Ci sono tanti tipi di droga, dall’alcol ai videogiochi, dagli spinelli a Facebook.
Una droga è “tutto ciò che esercita su di noi il suo incantesimo”. Come spiegare
ai propri ragazzi la pericolosità delle droghe senza apparire “bacchettoni”? Come tenerli lontani dall’alcol senza ricorrere a uno sterile proibizionismo? Come
rispondere alle loro curiosità in materia? Come interpretare certi comportamenti
“strani” e capire se c’è un problema di dipendenza? Prova a spiegarlo, in questo
volume agile e affabile, un grande esperto che da decenni lavora nel campo delle
tossicodipendenze e della riabilitazione. Senza pretendere di giudicare, ma chiarendo bene quanto sia alta la posta in gioco, illustra a genitori, educatori e ai giovani stessi i meccanismi dei diversi tipi di droga, la pericolosità, gli effetti sulla
psiche e sul corpo, e offre a tutti uno strumento prezioso per combattere, conoscendola e prevenendola, una delle più infide piaghe sociali di questo tempo.
Gigi Padovani
Nutella
Rizzoli
Il 20 aprile 1964, in una mattina fredda e piovosa, usciva dalla fabbrica il primo
vasetto di Nutella. Da allora, la crema al cioccolato più famosa nel mondo non
ha conosciuto declino, ha smentito tutti gli assiomi del marketing ed è entrata
nell'immaginario collettivo come metafora del desiderio e del piacere. Ma come
ha avuto origine il fortunatissimo marchio?
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ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 21
Silvio Bertoldi
Camicia nera
Bur
La cronaca e i costumi dei ventitrè anni in cui l'Italia indossò la camicia nera. Dalla
marcia su Roma alla Repubblica di Salò, dalla conquista dell'impero al 25 luglio, dalla
guerra di Spagna alle grandi bonifiche ... E poi i gerarchi, come era organizzato il
partito unico, come viveva la gente, come si divertiva, quali canzoni cantava, i dissidenti, gli antifascisti ... Un libro di piacevolissima divulgazione storica.
Aldo Cazzullo
La guerra dei nostri nonni
Mondadori
La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto
'15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie
delle nostre famiglie. Perché la guerra è l'inizio della libertà per le donne, che
dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle
di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, "La guerra
dei nostri nonni" conduce nell'abisso del dolore.
Franco Mazzei e Vittorio Volpi
La rivincita della mano visibile
Università Bocconi Editore
I due Autori riprendono i due princìpi della cultura orientale: ying, principio femminile e yang principio maschile. Nell’Asia confuciana, ying eyang non sono forze che si escludono a vicenda. Esse sono
complementari e si alternano e si equilibrano. «Quindi, la notte esiste, in
quanto esiste il giorno,…e - parafrasando Adam Smith – il mercato esiste
perché esiste lo Stato. Quindi il Confucianesimo (yang) esiste perché esiste il suo opposto: il taoismo». «Evidenti sono le divergenze sul piano
politico tra queste due tradizioni culturali. Allo Stato interventista e paternalista del burocrate confuciano (mandarino) corrisponde lo Stato inattivo dei taosti».
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PAGINA 22
Liber
GUIDE TURISTICHE
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Notiziario
ANNO 4—NUMERO 18—APRILE 2015
PAGINA 23
GUIDE TURISTICHE
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Liber Notiziario Bibliografico
Niceta Coniata
Grandezza e catastrofe di Bisanzio
Mondadori
Il 12
aprile 1204 i crociati conquistarono e presero a saccheggiare Costantinopoli. È
l'evento che, insieme alla narrazione drammatica della cosiddetta quarta Crociata,
domina questo terzo e ultimo volume della "Grandezza e catastrofe di Bisanzio" la "Narrazione cronologica" - di Niceta Coniata, che ne è stato testimone oculare.
Gli efferati Latini - i normanni, i tedeschi, i francesi, i veneziani - non conoscono
pietà. Entrano a Bisanzio con furia peggiore di quella dei barbari: mostrando un
disprezzo senza pari per gli abitanti sconfitti, e vendicandosi dell'immane massacro
che nel 1182 era stato compiuto degli abitanti cattolici della città, non risparmiano
né vecchi né bambini.
Chris Wickham
L’eredità di Roma
Laterza
Dopo il crollo dell’impero romano d’Occidente, dal V al X secolo, sullo sfondo di
un’Europa ampia che va dall’Irlanda a Costantinopoli e alla Russia, dalla Scandinavia a tutta l’area mediterranea, si incontrano, si scontrano, si organizzano popoli
diversi come i Goti, i Franchi, i Vandali, i Bizantini, gli Arabi, i Vichinghi. Sono
loro i protagonisti dell’Occidente post-romano, dell’impero bizantino e degli imperi d’Oriente, dell’impero carolingio e post-carolingio. Saranno loro a dare una nuova forma al mondo dopo Roma: tutti si dovranno confrontare con la sua eredità,
mediandola, traendone spunto, rinnegandola. Solo dopo sei secoli dal tracollo
dell’impero, l’ombra di Roma comincerà così lentamente a scomparire.
Gustavo Meltzeid
Siamo liberi!
Genesi Editrice
I milioni
di morti non sono una statistica, ma singoli individui con una storia, un
bagaglio di esperienze, sentimenti, emozioni, affetti brutalmente sottratti. A sostenere Meltzeid nei dieci lunghi mesi di detenzione, il pensiero del figlio, della famiglia e l’amore per l’arte, forte al punto da spingerlo a disegnare rischiando la vita e a conservare i propri schizzi in un’intercapedine nell’ala dei forni crematori. La capacità dell’autore di guardare alla realtà del campo senza mai perdere se stesso prevale sulla crudeltà perversa degli aguzzini, regalando infine al lettore lacrime di gioia.
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PAGINA 25
Liber Notiziario
Craig Thompson
Blankets
Rizzoli Lizard
Una storia d'amore come non si è mai vista prima. Una graphic novel autobiografica in cui Craig Thompson parte dalla sua infanzia nel Wisconsin per raccontarci la sua vita familiare e il suo rapporto con la religione, fino ad arrivare
all'incontro con Raina: l'amore esplode allora con tutta la sua forza, sorprendendo il protagonista e coinvolgendo i lettori in un fiume di emozioni tanto appassionanti quanto letterariamente mature.
Stan Lee
Fantastici quattro vol. II e vol. III
Panini Comics
I personaggi più incredibili, più stupefacenti e più spettacolari che il mondo
abbia mai visto! Benvenuti nella casa delle idee! Era l'agosto del 1961 e si
respirava aria di cambiamenti. Nelle edicole una nuova collana faceva da
apripista alla "Marvel Age", l'epoca dei fumetti Marvel. Fantastic Four 1
non proponeva i soliti eroi tutti d'un pezzo, con costumi sgargianti e celati
da identità segrete: Reed, Sue, Ben e Johnny erano personaggi reali inseriti
in un contesto straordinario. Vivevano assieme, litigavano tra loro e potevano essere sconfitti in battaglia.
Stan Lee
Fantastici quattro vol. II e vol. III
Panini Comics
Sono gli eroi Marvel, scissi tra vita umana e responsabilità superumane.
I Masterworks sono stati ideati per offrire ai lettori di fumetti in tutto il
mondo la possibilità di vivere in prima persona la creazione dell'Universo
Marvel. Le opere ospitate in questo volume pulsano della stessa vitalità,
della stessa originalità e della stessa genialità di un tempo.
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