Le scale di valutazione
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Le scale di valutazione
Advanced Robotics Technology and Systems Laboratory Università di Pisa Corso di Laurea in Terapia Occupazionale Corso di Bioingegneria g g applicata pp alle p protesi Anno Accademico 2009/2010 Le scale di valutazione della disabilità à motoria Ing. Stefano Mazzoleni ARTS Lab, Scuola Superiore Sant’Anna Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus MIT Manus Sviluppi futuri Conclusioni Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus MIT Manus Sviluppi futuri Conclusioni Valutazione della disabilità motoria Nel maggio 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato la International Classification of Functioning, Disability and Health, ICF, in cui vengono definite le norme per la classificazione della disabilità (WHO, 2001), riconosciuta da 191 Paesi. La Classificazione ICF è lo strumento dell’OMS per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. popolazioni La ICF si basa sulla valutazione dell’interazione dinamica tra lo stato di salute del soggetto e i fattori ambientali e personali che lo caratterizzano. Il concetto di disabilità è associato al concetto di funzione e il concetto tt di menomazione i a quello ll di funzione f i corporea e di struttura corporea. Da ICIDH a ICF La classificazione ICIDH del 1980 si basava su un modello sequenziale di base che distingueva fra menomazione, menomazione disabilità ed handicap, handicap causata da un malattia. malattia La Classificazione ICD 10 (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD-10) e l’ICF sono le due classificazioni che compongono la cosidetta “Famiglia Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell dell’OMS” OMS (WHO Family of International Classifications/WHO-FIC), il cui scopo è quello di garantire la comparabilità delle informazioni di salute nei e tra i Paesi, tra gli utenti e gli addetti specializzati. L’ ICD 10 fornisce la diagnosi e una descrizione del processo e della eziologia della malattia, mentre l’ ICF descrive le conseguenze di una condizione di salute in termini di funzionamento e di esperienza di salute. salute La descrizione del funzionamento e della disabilità prende in considerazione tre prospettive differenti: corpo, persona, e persona in un contesto (fisico, sociale attitudinale ecc.). sociale, ecc ) Valutazione della disabilità motoria Funzione: tutte le funzioni corporee, le attività e la l partecipazione t i i Aspetto positivo dell’interazione tra stato di salute e fattori contestuali personali e ambientali con cui l’individuo si confronta Disabilità: danno, limitazione all all’attività attività o restrizione della partecipazione Aspetto p negativo g dell’interazione tra stato di salute e fattori contestuali personali e ambientali con cui l’individuo si confronta Compiti o azioni compiute da un individuo (es. il movimento) Valutazione della disabilità motoria Concetto di funzione (disabilità) ( ) Strutture e funzioni corporee (menomazione Qualsiasi funzione fisica) fi i l i (es. fisiologica ( la l mobilità) bilità) Attività e partecipazione (limitazione e Coinvolgimento g del soggetto gg nelle situazioni restrizione) di vita sociale (es. interazione fra persone) Qualsiasi Q l i i struttura t tt anatomica (es. un organo) danno (impairment): irregolarità, difetto, perdita o significativo allontanamento dalla norma delle funzioni o delle strutture corporee Valutazione della disabilità motoria Fattori contestuali Fattori ambientali Fattori personali Formano l’ambiente fisico, sociale e attitudinale in cui vive una persona Attualmente non classificati, a causa della varietà i tà sociale i l e culturale lt l associata ad essi Valutazione della disabilità motoria Limitazione delle attività riferita alle difficoltà, qualitative lit ti o quantitative, tit ti che h sii possono incontrare nel loro svolgimento. R t i i Restrizione nella ll partecipazione t i i determinata d t i t dalle difficoltà nella vita quotidiana. I concetti tti di limitazione li it i delle d ll attività tti ità e di restrizione della partecipazione sostituiscono quelli di disabiltà e di handicap, handicap presenti nella precedente International Classification of Health and Disease (WHO, 1980). Progetto sperimentale per l'i t d i l'introduzione della d ll ICF nelle ll politiche liti h del lavoro Si è riunito il 3 marzo 2004 il Comitato di coordinamento per la realizzazione del Progetto sperimentale per l'introduzione della nuova classificazione sulla disabilità, ICF, approvata dall'Organizzazione dall Organizzazione Mondiale della Sanità. Il progetto, promosso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali,, è realizzato in collaborazione con Italia p Lavoro Spa e con il Disability Italian Network - Associazione non-profit per la formazione, lo sviluppo e la diffusione in Italia li della d ll Classificazione Cl ifi i Internazionale i l ICF. C WHO, 1980 La riabilitazione è un processo volto a risolvere i problemi di un individuo e ad educarlo su come ridurre la disabilità à o l’handicap, che egli si può trovare a subire a seguito di una malattia o di una menomazione Stedman’s Medical Dictionary, 1982 La riabilitazione è il processo, resosi necessario in seguito ad una malformazione, una malattia o una menomazione, volto al recupero della capacità di svolgere le proprie funzioni in maniera normale o quasi normale. Fuhrer, 1987 La riabilitazione è un insieme personalizzato di servizi coordinati volti principalmente a prevenire, minimizzare o far regredire g l’insorgere g di handicap, p, disabilità e menomazioni. Le componenti essenziali di un progetto di riabilitazione sono: riabilitazione medica, di riabilitazione i bili i psicosociale, i i l e servizi i i per una vita indipendente Fuhrer, 1987 I vantaggi della definizione di Fuhrer sono: include il concetto di menomazione, disabilità ed handicap definiti dallo WHO; è incentrata sull’obiettivo di prevenire, minimizzare o invertire le limitazioni funzionali; riconosce la natura interdisciplinare di ciò ò che un servizio di riabilitazione deve fornire Delisa, Martin, Curie, 1993 La riabilitazione è definita come quel processo che deve portare una persona a raggiungere un livello di capacità fisica, psicologica, sociale, professionale ed educativa completo rispetto alla propria menomazione fisiologica o anatomica e alle proprie limitazioni rispetto p all’ambiente circostante. Gli obiettivi reali di un processo riabilitativo devono essere determinati dalla persona e da chi si occupa della sua cura in modo da lavorare per raggiungere le funzioni cura, ottimali a dispetto della disabilità residua, anche nel caso in cui la menomazione sia causata da un processo patologico l i e quindi i di non reversibile. ibil Valutazione della disabilità motoria Obiettivo della riabilitazione: contenere le conseguenze di un danno, riducendo il livello di limitazione delle attività e/o di restrizione alla partecipazione e di assicurare al disabile le migliori condizioni di vita Riabilitazione medica: “normalizzare” il soggetto Riabilitazione sociale: “ottimizzare” l’ambiente per le esigenze del disabile Approccio sistematico al processo di riabilitazione Definizione di misura La misura è un processo che dà luogo all’assegnazione di caratteristiche che consentono di classificare, ordinare o contare oggetti o individui (Wade, 1992). L’analisi delle misure usate in riabilitazione,, ha messo in luce il bisogno introdurre una maggiore formalità nello studiare validità e affidabilità di queste e nel fissare le procedure di valutazione ((Johnston et al.,, 1991). ) Definizione di misura La misura è l’uso di un test, procedura di valutazione o rilevazione ottenuta per mezzo dell’assegnazione di un numero, una classificazione o una categorizzazione basati su un insieme di regole (Rothstein, 1985). Definizione di misura Le componenti base di una misura sono: validità: riflette quanto un test misuri esattamente ciò che voleva mis a e misurare. Si parla di validità rispetto a contenuti, modelli di riferimento, e costrutti; affidabilità: è il grado con cui una misura è libera da errori casuali occasionali Riflette il grado di consistenza della misura. occasionali. misura Differenti tipi di affidabilità: interrater, test-restest (stability) e consistenza interna; scale: una scala di misura rappresenta una classificazione progressiva di alcune caratteristiche definite in termini di ampiezza, ampiezza importanza, importanza rango o categoria; norma di riferimento: serve per permettere il confronto dei punteggi relativi a ad u un singolo go o individuo d duo con o qu quelli d di u un campione a po più p ù vasto. a o L’interpretazione di un punteggio normalizzato si basa sul valore del punteggio confrontato con quello di altri individui simili; criterio di riferimento: in una valutazione con criterio di riferimento il punteggio ottenuto da un individuo è confrontato con qualche livello desiderato di performance o possesso di un’abilità. Definizione di misura Una priorità incombente è lo studio approfondito di tutte le misure esistenti e nuove per la valutazione del processo riabilitativo. In particolare, devono essere valutate attentamente significatività, validità e affidabilità di queste misure. Report del Task Force of Rehabilitation Research, 1990 (pag.156) Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per ll’indipendenza indipendenza funzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una persona nell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali,, l’interazione sociale,, le attività di p p piacere e altri comportamenti richiesti”, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell dell’indipendenza indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento soc a e); sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura. Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per ll’indipendenza indipendenza funzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una persona nell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali,, l’interazione sociale,, le attività di p p piacere e altri comportamenti richiesti”, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell dell’indipendenza indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento soc a e); sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura. Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per ll’indipendenza indipendenza funzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una persona nell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali,, l’interazione sociale,, le attività di p p piacere e altri comportamenti richiesti”, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell dell’indipendenza indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento soc a e); sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura. Il processo di misura I passi base di un processo di misura: identificare cosa si vuole misurare (ad es., per ll’indipendenza indipendenza funzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una persona nell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compiti professionali,, l’interazione sociale,, le attività di p p piacere e altri comportamenti richiesti”, Granger, 1984); specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare (ad es., gli indicatori dell dell’indipendenza indipendenza funzionale possono includere la capacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto); definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie per misurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodo per assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nelle aree: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimento soc a e); sociale); determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura Valutazione della disabilità motoria definire le esigenze riabilitative ed orientare l’intervento riabilitativo corretta scelta di ausili, protesi, ortesi… verificare la correttezza della terapia correggerla e riorientarla, se necessario documentare eventuali progressi Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus MIT Manus Sviluppi futuri Conclusioni Le scale di valutazione Basate su apprezzamento qualitativo da parte del fisiatra, espresso in termini q qualitativi (assente,, lieve,, moderato,, o grave g ) mediante punteggio numerico, basato su criteri di giudizio predeterminati Scale qualitative o semi-quantitative S Svantaggi t i forti elementi di soggettività approssimazione e/o imprecisione definizione dettagliata criteri di giudizio e/o suddivisione in item da valutare singolarmente Vantaggi impiego rapido ed economico uso nullo o limitato di strumenti nessun disagio per il paziente strumento di valutazione valido e d efficace in varie applicazioni Le scale di valutazione I difetti della valutazione qualitativa (o semi-quantitativa) si possono superare utilizzando tili d valutazioni l t i i quantitative tit ti rigorose, basate sull’uso sistematico di misure strumentali Lo strumento di misura, misura se usato correttamente, correttamente può garantire oggettività e ripetibilità della misura, migliorarne sensibilità ed accuratezza L’uso di uno strumento non garantisce, di per sé, né l’oggettività gg né l’utilità della misura ai fini della valutazione della disabilità Il ricorso alla misura strumentale non è né immediato né semplice Le scale di valutazione Misure per la valutazione della disabilità e misure diagnostiche sono indirizzate a valutazioni funzionali, funzionali ma con differenze misura diagnostica: obiettivo è distinguere caso patologico da quello normale e distinguere tra patologie diverse misura della d ll disabilità: d b l à ill paziente è già à classificato l f come disabile d bl e l’obiettivo è stimare il livello di disabilità o la distanza tra le abilità residue e quelle necessarie per svolgere certe funzioni in maniera normale Lo svolgimento dei compiti della vita quotidiana implica la capacità (abilità) di effettuare varie azioni o funzioni elementari con necessaria destrezza: l’incapacità di svolgere correttamente anche una sola delle azioni/funzioni elementari può portare l’incapacità di portare a termine l’intero compito Le scale di valutazione Abilità e disabilità sono definite e valutate rispetto a compiti ben precisi Abilità e disabilità vanno considerate entità multi multi-dimensionali: dimensionali: una dimensione per ognuna della grandezze (forze, velocità, estensioni, precisione, …) necessarie a caratterizzare le azioni elementari che realizzano il compito motorio considerato La valutazione delle (dis)abilità richiede la misura di più grandezze Il protocollo di misura dovrebbe consentire di valutare, per ognuna delle grandezze considerate, la massima prestazione realizzabile dal soggetto tt (f (forza massima i di un d dato t muscolo, l velocità l ità massima i di un dato d t movimento, …) cioè la disponibilità delle grandezze o delle risorse nel soggetto Disponibilità rapportata ai valori della grandezza richiesti per la corretta esecuzione del compito considerato Occorre una metrica: disabilità come scarto tra risorse disponibili e risorse necessarie per l’esecuzione l esecuzione del compito e di individuare le risorse più carenti Le scale di valutazione ERM, Elemental Resource Model, (Kondraske 1987, (Kondraske, 1987 1990, 1990 1995): modello formale che rappresenta un tentativo di inquadramento metodologico ssistematico ste at co de della a materia ate a Protocolli sperimentali laboriosi, molte misure, molta strumentazione (tempi di esecuzione e costi elevati) Approcci strumentali più semplici, basati su test di facile e rapida esecuzione e di provata validità, validità misurabili mediante strumentazione di basso costo, facile da calibrare e da usare, quantificabili con pochi parametri significativi (valutazione sintetica della disabilità e non analitica) I modelli Modelli fisici (studio della cinematica, approccio multisegmentale) Modelli matematici ((sistema di equazioni q differenziali della cinematica e della dinamica dei segmenti g Valutazione della disabilità in altri ambiti: Valutazione controllo dell’equilibrio dell equilibrio nell nell’anziano anziano (prevenzione del rischio di caduta), nell’osteoporosi, nel p paziente parkinsoniano p Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contesto Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza pp p Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare ff tt una valutazione l t i iin un d dato t contesto t t Le proprietà di una scala sono: A Appropriatezza i t Ogni scala ha il proprio ambito di applicazione (patologia o funzione da valutare) e non deve essere impiegata in ambiti diversi, a meno che non sia stata validata scientificamente per il nuovo impiego. Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare ff tt una valutazione l t i iin un d dato t contesto t t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza A i t Validità deve essere dimostrata una correlazione tra il fenomeno da valutare e le grandezze impiegate per descriverlo nella scala; la dimostrazione si basa sul confronto con il contenuto, con un modello o con uno standard di riferimento. Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative La validità (Johnston, 1992) è la misura di quanto un test misuri effettivamente ciò che voleva misurare: essa è pertanto una misura da effettuarsi non a livello generale ma in maniera specifica per ll’uso uso che si vuole fare del test; La validità va considerata a tre livelli: contenuti: è legata a quanto la misura rappresenti le funzioni o gli elementi considerati più rilevanti rispetto ad un particolare attributo o caratteristica (ad es., una scala che debba misurare la memoria deve avere dei componenti che tengano conto della memoria a breve e a lungo termine, della memoria visiva e di quella uditiva). uditiva) Generalmente questo tipo di validità viene determinato da esperti del settore o da persone con conoscenza delle tecniche più usate nel settore in esame; criterion oriented: è legato a quanto una misura sia collegata a elementi esterni. t i A questo t livello li ll sii possono poii distinguere di ti l validità la lidità concorrente t e quella ll predittiva. La prima tiene conto del grado di correlazione tra la misura e qualche evento esterno contemporaneo di rilevanza. La validità predittiva tiene conto di quanto la misura sia in grado di prevedere anche eventi futuri; modello: è il grado in cui uno strumento misura il modello teorico per cui è stata progettata. Esaminare questo tipo di validità è un processo che si prolunga nel tempo. Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Per ogni misura bisogna poter provare il tipo di validità più giusto per lo scopo per cui essa è stata effettuata. Le affermazioni fatte sulla validità devono inoltre riferirsi a situazioni particolari, obiettivi o popolazioni da studiare; se si usano dei sottopunteggi o dei punteggi composti, bisogna dimostrare la validità anche di ognuno di questi. Ad ogni stima di validità bisogna infine aggiungere sempre una descrizione della statistica usata; è’ importante sottolineare che l’affidabilità è una condizione necessaria i e non sufficiente ffi i t per la l validità. lidità Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare ff tt una valutazione l t i iin un d dato t contesto t t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza A i t Validità Affidabilità è il grado con cui una misura è libera da errori casuali o occasionali. Riflette il grado di consistenza della misura; la valutazione di uno stesso caso (= ( stesso soggetto nelle stesse condizioni) deve dare lo stesso esito, indipendentemente dal valutatore; Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative L’affidabilità di una misura può essere valutata in più modi: Le tecniche statistiche comunemente usate per determinare l’affidabilità sono: Affidabilità inter-rater: inter rater: è il grado di consistenza tra misure effettuate da due diversi osservatori precedentemente formati (“se due diversi individui ugualmente preparati non concordano, la procedura di misura è di dubbia obiettività ed utilità”, Johnston et al.,1992). Affidabilità ffid bili à test-retest (Stabilità): (S bili à) rispecchia h la l consistenza o la l stabilità b l à dei d punteggi nel tempo ed è quindi critica se si studiano fenomeni in evoluzione. Consistenza interna: riflette la relazione tra vari elementi stabiliti per misurare la stessa ca caratteristica atte st ca o capac capacità. tà Intra Class Correlation (ICC) Kappa pp ((k)) Correlazione di Pearson (r) Qualsiasi documento che contenga il resoconto di misure effettuate per l’analisi della riabilitazione dovrebbe essere accompagnato da stime numeriche sull’affidabilitàà della popolazione scelta, nonchéé da una descrizione del metodo usato per calcolarle. Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare ff tt una valutazione l t i iin un d dato t contesto t t Le proprietà di una scala sono: Appropriatezza A i t Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Pazienti nelle stesse condizioni devono ricevere la stessa valutazione, indipendentemente dal valutatore, dal momento e dal contesto. Sensibilità Le scale di valutazione qualitative o semi-quantitative Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare ff tt una valutazione l t i iin un d dato t contesto t t Le proprietà di una scala sono: E’ opportuno che la scala Appropriatezza A i t Validità Affidabilità Riproducibilità o ripetibilità Sensibilità garantisca facilità d d’uso uso e breve durata del test la scala deve essere in grado di documentare con la necessaria sensibilità le variazioni del quadro clinico, indipendentemente dalla normale fluttuazione dei sintomi; si osserva spesso una diminuzione della sensibilità agli estremi inferiore e/o superiore del campo di misura (saturazione verso l’alto e/o verso il basso, floor and ceiling effect). Scale di misurazione della disabilità Le scale di misurazione della disabilità valutano le attività di vita quotidiana (ADL) o le attività strumentali di vita quotidiana (IADL) Gli strumenti ADL misurano le attività personali: vestirsi mangiare fare il bagno cura della persona Gli strumentii IADL valutano l le l capacità i à del d l soggetto di: adattarsi all’ambiente condurre la gestione della casa fare la spesa Le scale più diffuse sono: Barthel Index FIM PULSES Profile Indici ADL Scale di valutazione basate su questionari (5-30 min) Indice di Katz delle attività della vita quotidiana (Activities of Daily Living, ADL) (Katz et al., 1963) Indice di Barthel (Mahoney e Barthel, 1965), Indice di Barthel ampliato, Indice di Barthel come punteggio di autovalutazione secondo McGinnis (M Gi i ett al., (McGinnis l 1986), 1986) Indice I di di Barthel B th l modificato difi t (Shah (Sh h ett al., l 1989) Standard della valutazione dell’indipendenza nelle ADL. Contiene sei item nel campo p delle funzioni quotidiane q (igiene (g personale, p , vestirsi, uso del bagno, continenza, alimentazione, capacità di spostarsi) Indici riferiti alle ADL dopo ictus cerebrale, ma applicabili anche ad altre situazioni Da 10 a 20 item Rivermead Mobility Index (RMI, Collen et al., 1991) Indaga vari aspetto della mobilità in situazioni della vita quotidiana 15 item Punteggio binario poco adatto a documentare progressi nelle singole funzioni Barthel Index Sviluppato nel 1965 per valutare le condizioni funzionali e le capacità di mobilità dei pazienti neuromuscolari e muscoloscheletrici degli ospedali per malati l ti cronici i i del d l Maryland M l d (Mahoney (M h e Barthel, B th l 1965). 1965) usato per valutare il grado di indipendenza di un paziente nell’esecuzione di alcuni compiti ADL di cura della persona e di mobilità prima del ricovero e per documentare i progressi durante la riabilitazione nel corso del ricovero. ricovero Ciascuna voce misura una singola funzione ADL(igiene personale, alimentazione, vestirsi, salire le scale…). 2 versioni: Wade e Collin (Collin 1988) contiene 10 voci ADL e fornisce un punteggio totale che varia da 0 (dip. totale) a 20 (ind. totale) con incrementi di 1 punto Granger g (Granger, ( g , 1992)) comprende p 15 voci ADL e fornisce un punteggio p gg che varia da 0 a 100 con incrementi di 5 punti elevata affidabilità test-ritest r=0,89 e interesaminatori r>0,95 (Granger, Albrecht e Hamilton, 1979) sensibile alle modificazioni funzionali e ai trattamenti riabilitativi Barthel Index Pros semplice da somministrare (può essere autosomministato, somministrato da un operatore sanitario o per telefono) tempo di somministrazione: 20 min possibilità di eseguire interviste telefoniche di follow-up C Cons non è una scala ordinale: i pesi attribuiti a ciascuna voce sono talvolta arbitrari e pertanto non lineari (Duckworth, 1980) l modificazioni le difi i i di un dato d t numero di punti ti non riflettono ifl tt equivalenti i l ti cambiamenti nella funzione ADL nelle diverse attività campo di valutazione limitato: la scala misura solo funzioni molto basilari (non include altri domini, domini come il benessere psicologico) distorsione nei valori massimi e minimi (non comprende l’intera gamma delle modifiche comportamentali che si possono ottenere con la riabilitazione) i pazienti possono avere compromissioni cognitive significative e avere un punteggio >80 al Barthel Index Altri indici Scale di valutazione basate sull’osservazione del paziente Gait Assessment Rating Scale (GARS, (GARS Wolfson et al., al 1990) Osservazione meticolosa della camminata Laboriosa e lunga (1h) Ri hi d accurata preparazione Richiede i e valutatori l i addestrati dd i Buona affidabilità, buona sensibilità GARS modificata (GARS-M) Physical Performance Test (PPT, Reuben e Sui, 1990) Da sette a nove semplici funzioni della vita quotidiana, cronometrando i tempi di esecuzione Mobilità fine e grossolana degli arti superiori, equilibrio, mobilità, coordinazione e resistenza 20 min A Attendibilità dibili à >90% 90% Altri indici Scale di valutazione basate sull’osservazione del paziente Scala MRC (Medical Research Council, Council MRC, MRC 1976) Valutazione della forza muscolare, facendo compiere al soggetto movimenti semplici 10 min ca. ca Test di Tinetti (Tinetti, 1986) In ambito geriatrico, per la valutazione del controllo dell’equilibrio 13 item per la l valutazione l della d ll stabilità b l à posturale l e 8 per la l valutazione l della d ll camminata (valutazioni indipendenti e si possono effettuare separatamente) Anche in versioni ridotte Indici IADL Questi indici si differenziano da quelli ADL perché valutano attività più complesse legate non tanto alla cura di sé complesse, sé, quanto piuttosto ad attività quotidiane come il cucinare, lo shopping, il telefonare, ecc.. Alcuni di questi indici possono essere calcolati da un semplice osservatore, altri richiedono la presenza di un terapista o di un medico. Così come per gli indici ADL, il loro campo d’applicazione è quello della valutazione del bisogno q g di un soggetto gg di un processo p riabilitativo o di ausili tecnologici. Gli indici principali di questo tipo sono il PULSES Profile, l’AMPS (Assessment of Motor and Process Skills) e il FIM (Functional Independence Measure) FIM, Functional Independence Measure La Misura d’Indipendenza Funzionale (FIM) è la misura di disabilità più utilizzata e accettata dalla comunità internazionale Sviluppata in USA nel 1983 per valutare il costo di trattamenti riabilitativi è utilizzata per valutare le condizioni funzionali, i progressi e i risultati di pazienti in riabilitazione E’ una scala l di misura i utilizzabile tili bil per tutti t tti i pazienti i ti e per tutte t tt le l patologie t l i per stabilire il livello i disabilità di un individuo in termini di bisogno di assistenza La FIM si è sviluppata a partire dalla UDS (Uniform Data System) per la medicina riabilitativa La UDS parte dalla distinzione tra menomazione (funzionalità), disabilità (attività) e handicap (vita sociale) La FIM fa riferimento ai due ambiti funzionali e delle attività ed è un indicatore mirato a stabilire il grado di disabilità, disabilità in termini di livello d d’assistenza assistenza necessaria per portare a compimento le attività di vita quotidiana Vengono stabiliti vari livelli della riabilitazione e l’efficienza dell’assistenza può essere stimata dividendo l’aumento delle capacità funzionali del soggetto (misurabile con un aumento del punteggio FIM) per il costo dei servizi per la riabilitazione FIM, Functional Independence Measure (Rehabilitation Research & Training Center, UB) FIM, Functional Independence Measure Costituita da 18 voci organizzate in 6 sottoscale che valutano 2 dimensioni: Caratteristiche fisiche: alimentazione, pulizia personale, vestirsi, ecc. Capacità cognitive: comunicazione, interazioni sociale, memoria, ecc. Le voci legate alle condizioni fisiche sono tratte dall’indice di Barthel. Le tre voci legate alle capacità cognitive coprono gli ambiti dell dell’interazione interazione sociale, sociale della capacità di risolvere problemi e della memoria. difficile da apprendere, da usare e da autoamministrare Una scala ordinale di sette punteggi rappresenta i vari gradi d d’indipendenza, indipendenza, legati al livello di assistenza necessario per il paziente; 1 (dipendente)..7 (indipendente), con granularità poco definita I punteggi si basano sulle performance pratiche più che sulle capacità generiche, e devono essere assegnati in base ad osservazioni dirette, ai colloqui con i pazienti e alle loro cartelle cliniche. I valutatori sono generalmente fisiatri, infermieri o terapisti e in genere servono 30 minuti per la valutazione di un paziente. La FIM è stata usata sia per gli adulti che per i bambini (in una versione modificata, dal nome WeeFIM) FIM, Functional Independence Measure Per ogni voce, ci sono due livelli di indipendenza funzionale che distinguono la completa indipendenza dall’indipendenza modificata, cioè quella per cui un’attività viene eseguita i ma con lentezza, l o con pericolo, i l o con l’aiuto l’ i di qualche l h ausilio. ili Due livelli dipendenti si riferiscono invece alla fornitura di assistenza: una dipendenza modificata è quella per cui un assistente fornisce meno della metà dello sforzo necessario per esegu pe eseguire e u un co compito, p o, mentre e e la a d dipendenza pe de a co completa p e a è que quella a pe per cu cui l’assistente ass s e e fornisce più della metà di tale sforzo. Ad ogni livello si possono poi stabilire delle ulteriori suddivisioni dei vari livelli. Uno strumento di calcolo apposito, somma i vari punteggi fornendo una scala di valori tra il 18 (dipendenza massima) al 126 (indipendenza massima). massima) Validità e ripetibilità della FIM sono state ampiamente dimostrate. Il principale punto di forza di tale scala sta nel suo essere basata sull’UDS e nel fatto che il lato fisico è trattato anche meglio che negli altri indici di misura delle ADL. elevata affidabilità test-ritest r=0,84 (Rockwood, 1993) La principale lacuna di tale misura è la sua bassa sensibilità per ciò che riguarda il campo della comunicazione. Se lo si guarda solo come un breve strumento di misura della disabilità più che come uno strumento generico per la misura dello stato di salute, salute quest’indice può essere usato per “misurare il paziente” nell’ottica della sua valutazione. FIM LIVELLI di punteggio p gg 7. Autosufficienza completa 7 6. Autosufficienza con adattamenti/ausili 5 Supervisione/Adattamenti 5. 4. Assistenza minima 3 Assistenza moderata 3. 2. Assistenza intensa 1 Assistenza completa 1. FIM I punteggi cumulativi producono un indice quantitativo della disabilità della persona. persona Una scheda standard socio-sanitaria consente di correlarli a variabili rilevanti a fini clinico-epidemiologici Il punteggio FIM™ ha una grande validità metrico-statistica, è un indice di appropriatezza del ricovero e di efficacia della riabilitazione riabilitazione, è correlato al tempo di degenza ed ai minuti di assistenza. Il profilo dei punteggi nelle singole voci fornisce informazioni sulla necessità di riconsiderare specifici processi assistenziali. I campi di applicazione spaziano dalla degenza riabilitativa post acuta alla casa di riposo, post-acuta, riposo all all'assistenza assistenza domiciliare domiciliare. FIM ITEMS: Cura della persona Locomozione 1.Nutrirsi 12. Cammino-Carrozzina 2.Rassettarsi 13. Scale 3.Lavarsi 4.Vestirsi, dalla vita in su 5.Vestirsi, dalla vita in giù Comunicazione 6.Igiene perineale 14.Comprensione 15.Espressione Controllo sfinterico 7.Vescica 8.Alvo Mobilità (Trasferimenti) 9. Letto-sedia-carrozzina 10 W C 10.W.C. 11.Vasca o doccia Capacità relazionaliCognitive 16. Rapporto 16 R t con glili altri lt i 17.Soluzione di problemi 18.Memoria Range di punteggio R t i motorio (items 1-13):13-91 cognitivo (items14-18):5-35 totale (items 1-18):18-126 1 18):18 126 FIM Nel diagramma g "a stella" l'aumento di autosufficienza fra ingresso e dimissione in un singolo g paziente p viene rappresentato dall'area sottesa dalle curve rossa e verde, rispettivamente. FAM, Functional Assessment Measure La FAM è stata sviluppata da un insieme di clinici rappresentanti di tutte le possibili categorie coinvolte in un processo riabilitativo. riabilitativo Quest’indice, calcolato a partire da dodici voci, nasce come aggiunta alla FIM ed è indirizzata in particolar modo alle aree funzionali meno enfatizzate in quest’ultima quest ultima, come quella cognitiva, cognitiva comportamentale e della comunicazione. Ognuna delle 12 categorie non è pensata come a sé stante, ma va integrata alle 18 della FIM: le 30 voci totali sono note anche come FIM+FAM. FIM+FAM La scala Fugl-Meyer The post-stroke hemiplegic patient. I. A method for evaluation of physical performance, performance A. A R. R Fugl-Meyer, Fugl-Meyer L. L Jaasko, Jaasko I. I Leyman, Leyman S. S Olsson, Olsson S. Steglind, Scand J Rehabil Med 1975;7:13-31. Scala di valutazione della funzione motoria Tempo di somministrazione: 30-40 min. Vantaggi utilizzata in maniera estesa buona validità e affidabilità per la valutazione della funzione sensorimotoria e dell’equilibrio Svantaggi considerata da molti troppo complessa e con tempo di somministrazione troppo pp elevato La scala Fugl-Meyer La valutazione i t di interdipendenti: d ti comprende tre parti differenti, ma Motor function and balance Some sensation qualities Passive range of motion and occurrence of joint pain La scala include 3 gradi: 0,1,2 E’ stata costruita seguendo l’ipotesi che il recupero della funzione motoria nei p pazienti emiplegici p g segue g un decorso definibile a passi (per un paziente con emiparesi, la comparsa di riflessi precede sempre l’azione motoria volontaria) l t i ) La scala Fugl-Meyer UPPER EXTREMITY A Shoulder/Elbow/Forearm I Reflex-activity Flexors Extensors II a Shoulder Retraction Elevation IIa: Flexor sinergy Abduction Outwards rotation Elbow Flexion Forearm Supination IIb: Extensor sinergy La scala Fugl-Meyer II b III IV V Shoulder Elbow Forearm H d to Hand t lumbar l b Shoulder Elbow 90 90° Shoulder Add-/inw.rotation Extension Pronation spine i Flexion 0°-90° Pro-/Supination Pro /Supination Abduction 0°-90° Flexion 90°-180° Elbow 0° Pro-/Supination Normal reflex activity La scala Fugl-Meyer B WRIST Elbow 90° Wrist-stability Elbow 90° Wrist-flexion/extension Elbow 0° Wrist-stability Elbow 0 0° Wrist-flexion/extension Circumduction C HAND Fingers Massflexion Fingers Massextension Grasp a Grasp b Grasp c Grasp d Grasp e La scala Fugl-Meyer D CORDINATION/SPEED Tremor Dysmetria Time LOWER EXTREMITY E HIP/KNEE/ANKLE I Reflex-activity Flexors E t Extensors II a Hip Flexion K Knee Fl i Flexion IIa: Flexor sinergy La scala Fugl-Meyer II b III IV V Hip Extension Adduction IIb: Extensor sinergy Knee Extension Ankle Plantarflexion Knee Flexion Ankle Dorsi-flexion Knee Flexion Ankle Dorsi-flexion Normal reflex-activityy Punteggio massimo per funzione motoria delle estremità inferiori: 34 punti Punteggio i totale l funzione f i motoria i (A-F): ( ) 100 00 puntii La scala Fugl-Meyer F COORDINATION/SPEED Tremor Dysmetria Time G BALANCE (max 14 p.ti) Sit without support Protective reaction non-affected side Protective reaction affected side Stand without support Stand on non-affected side Stand on affected leg Punteggio massimo a: 8 punti, b: 16 punti gg totale H: 24 Punteggio La scala Fugl-Meyer H SENSATION a Li ht touch Light t h b Position Arm A Palmar surface of hands Leg g Plantar Shoulder Elbow Wrist Thumb Hip Knee Ankle Toes Punteggio massimo per range-of-motion: 44 Punteggio totale per joint pain: 44 La scala Fugl-Meyer J PASSIVE JOINT MOTION/JOINT PAIN Shoulder Flexion Abduction-90° Outw. rotation Inw. rotation Elbow Flexion/Extension Forearm Pronation/Supination / Wrist Flexion/Extension Fingers Flexion/Extension Hip Flexion/Abduction/Outw.rot/Inw.rot Knee Flexion/Extension Ankle Dorsi-flexion/Plantar-flexion Foot Pronation/Supination Scale di misurazione dell’impairment Le scale di misurazione dell’impairment o del danno quantificano ll’effetto effetto della patologia sulle strutture anatomiche o sui sistemi funzionali dell’organismo umano. Le scale più diffuse sono: Motricity Index EDSS (Expanded (E d d Disability Di bilit Status St t Scale) S l ) NIHSS (National Institutes of Health Stroke Scale): valuta lo stato neurologico del paziente con ictus Ashworth Scale: misura il grado di spasticità di un gruppo muscolare Scale di misurazione dell’handicap Le scale di misurazione dell’handicap valutano gli aspetti psicologici, sociali ed economici del soggetto. Le scale più diffuse sono: CHART ((Craig g Handicap p Assessment and Reporting Technique) Questionnaire CIQ (Community Integration Questionnaire) London Handicap Scale Scale di misurazione della qualità della vita Le scale di misurazione della qualità della vita valutano l’impatto della malattia dal punto di vista del paziente e misurano p parametri legati g alla percezione p che il soggetto gg ha di sé dal punto di vista psicologico e fisico LLe scale l più iù applicate li t sono: SIP (Sickness Impact Profile) SF-36 (36-Item Short-Form) MRFA (Medical Rehabilitation Follow Along) Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus MIT Manus Sviluppi futuri Conclusioni Un caso studio: il MIT-Manus Sistema brevettato (1995) Abstract: US Patent number: 5,466,213 5 466 213 “An interactive robotic therapist interacts with a patient to shape the motor skills of the patient’s limb through a series of desired exercises with a robotic arm” Prodotto dalla IMT, IMT Interactive Motion Technologies, Inc. (http://interactivemotion.com) Sistema robotico modulare: InMotion2 Shoulder-Elbow Robot; InMotion3 Wrist Robot; I M ti 1 Linear InMotion Li Robot; R b t Grasp Sensor Un caso studio: il MIT-Manus Obiettivo: esaminare se la terapia robotica possa ridurre il danno motorio e migliorare il recupero dell dell’arto arto emiparetico in persone con ictus cronico. Partecipanti: p 20 soggetti gg ((16 uomini,, 4 donne), ), età:19-77 anni (55.5±17.2 anni), con ictus singolo, unilaterale da 1-5 anni, con emiparesi persistente. Intervento: terapia robotica, robotica 3 volte a settimana per 6 mesi. mesi I soggetti in grado di raggiungere target sono stati assegnati a caso al gruppo con terapia robotica sensomotoria o resistente-progressiva. Scale: Modified Ashworth Scale, Fugl-Meyer dell’arto superiore, Motor Status Scale (MSS), Medical Research Council motor power. Effects of robotic therapy on motor impairment and recovery in chronic stroke, S.E. Fasoli, H.I. Krebs, J. Stein, W.R. Frontera, N.Hogan, Arch Phys Med Rehabil, Vol.84, April 2003 Un caso studio: il MIT-Manus Valutazione clinica di base per stabilire la stabilità motoria dell’arto superiore coinvolto, intervalli di 2 settimane durante 1 mese di osservazione prima del trattamento. Modified Ashworth Scale (MAS) usata per misurare la spasticità g un p punteggio gg alla resistenza all’allungamento g muscolare ((assegnando passivo in 14 gruppi muscolari dell’arto superiori). Fugl-Meyer Scale della funzione estremità superiore esamina la presenza g e isolati e la p presa. di movimenti sinergici MRC motor power misura la forza in gruppi muscolari isolati della spalla e del gomito coinvolti mediante una scala ordinale (0, nessuna contrazione muscolare; 5, forza normale). Motor Status Score (MSS) misura più completa e discreta del movimento isolato dell’arto superiore e della funzione motoria rispetto alla Fugl-Meyer, utilizzando una scala a 6 punti. MSS suddiviso in 2 scale: movimenti spalla e gomito (esercitati dal robot), movimenti polso e dita (non esercitati dal robot); Un caso studio: il MIT-Manus Due forme di terapia robotica: Sensori-motoria R i t t Resistente-progressiva: i t k di reaching task hi planare, l muovendosi d i contro t una forza f opposta t generata dal robot Soggetti incapaci di muovere l’end effector del robot assegnati al gruppo sensorimotorio: robot fornisce assistenza. assistenza Soggetti in grado di raggiungere tutti i target dopo 3 settimane di terapia robotica assegnati a caso o a continuare nel gruppo sensori-motorio o a iniziare la terapia resistente-progressiva. esistente p og essi a Soggetti in grado di raggiungere tutti i target senza l’assistenza del robot assegnati al primo o al secondo gruppo. Un caso studio: il MIT-Manus Un caso studio: il MIT-Manus 1. Stabilità dei danni motori cronici Nessuna differenza significativa tra la valutazioni cliniche successivo pre-trattamento 2. Ogni cambiamento nello stato motorio potrebbe essere attribuito agli effetti della terapia robotica Sperimentazioni cliniche Clinical evaluation and functional scales Motor Status Score Chedoke-McMaster Stroke Assessment Modified Ashworth Scale Power Motor Score 28 patients, in two groups: severe chronic patients, robotic therapy using reaching exercises in convergent field (n (n=18) 18) and mild chronic patients, robotic therapy using divergent force field (n=10) Severe chronic patients: 1 hr/day, 3 times per week, 6 weeks (First phase:first series n=10 AprilJune 2006,second series n=8 June-July 2006) Mild chronic ch onic patients : 1 h hr/day, /da 3 times pe per week, eek 6 weeks (Second phase: from September/October 2006) Esempi di traiettorie pre-robotic treatment post-robotic treatment Un caso studio: il MIT-Manus I risultati rivelano benefici statisticamente significativi di una terapia robotica, ripetitiva, goal-directed. Inoltre indicano che una terapia robotica intensiva può essere complementare ad altri approcci, in quanto può decrementare in maniera significativa i danni motori cronici i i in i persone con disfunzioni, di f i i da d moderate d t a gravi, dell’arto superiore (grazie all’utilizzo di scale di valutazione funzionale). Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus MIT Manus Sviluppi futuri Conclusioni IST-2003-507424 Information Society Technologies ALLADIN Natural Language Based Decision Support in Neuro-rehabilitation Arteveldehogeschool (B) – Project Coordinator Language and Computing NV (B) Budapest University of Technology and Economics (HU) Univerza v Ljubljani, Fakulteta za Elektrotehniko (SL) Zenon SA, SA Robotics and Informatics (EL) University of Wales Cardiff (UK) www.alladin--ehealth.org www.alladin Multitel ASBL (B) The Provost Fellows and Scholars of the College of the Holy and Undivided Trinity of Queen Elizabeth near Dublin (IRL) Országos Orvosi Rehabilitációs Intézet (HU) Scuola Superiore Sant’Anna Sant Anna (I) Università Campus-Biomedico (I) Information Society Technologies Sviluppi futuri: il progetto ALLADIN Il principale obiettivo del progetto ALLADIN è quello di offrire un nuovo standard per il calcolo e la predizione del recupero funzionale in pazienti post ictus Questo è un fattore cruciale nella pratica“client ti “ li t centred t d evidence id b based”, d” nella pianificazione delle dimissioni e nell’utilizzazione delle risorse riabilitative P Progettazione tt i e sviluppo il di di: Una piattaforma meccatronica per il monitoraggio di forze/coppie durante movimenti isometrici un software di supporto alle decisioni cliniche, facile da usare, basato sul linguaggio naturale, per la riabilitazione neurologica post-ictus S il Sviluppi i futuri: f t i il progetto tt ALLADIN Information Society Technologies Sviluppi futuri: il Progetto ALLADIN Nelle sperimetazioni si utilizzano p relativi ad attività di vita compiti quotidiana, Activity of Daily Living (ADL). Per la prima volta, la funzionalità è tradotta direttamente in codici standard che provengono dai punti guida ((milestones)) e dagli g indicatori (marker) per il recupero. Questo metodo potrà condurre non soltanto ad una standardizzazione della diagnosi funzionale nell’ictus, ma colmerà anche la lacuna fra analisi g un ed intervento riabilitativo,, generando collegamento fra entrambi. Piattaforma meccatronica per la valutazione funzionale in riabilitazione Trial a c clinici c p presso: esso - - ADD, Alladin Diagnostic Device 8 F/T sensors Maria Middelares Hospital (Gent Belgium) St. James/Adelaide & Meath Hospital (SJH/AMNCH) (Dublin Ireland) Szent János Hospital (Budapest, Hungary) Circa 200 soggetti (100 controlli controlli, 100 pazienti) J. Van Vaerenbergh et al., Assessment of recovery at stroke patients by whole-body whole body isometric force-torque measurements of functional tasks I: mechanical design of the device, 3rd European Medical and Biological Engineering Conference (EMBEC 2005) 2005), November 20 - 25, 2005, Prague, Czech Republic Misure isometriche di forza/coppia Task funzionali AHS-018_Task 5_s02_m52_Big Toe 0 1 22 43 64 85 106 127 148 169 190 211 232 253 274 295 316 337 358 379 400 Force -2 Fx -4 Fy -6 Fz -8 -10 Timee Tasks funzionali Sommario della presentazione Valutazione della disabilità motoria Analisi critica delle scale di valutazione Barthel Index Altri indici FIM La scala Fugl-Meyer Un caso studio: il MIT-Manus MIT Manus Sviluppi futuri Conclusioni Conclusioni Nella valutazione del disabile motorio è largamente diffuso il ricorso a scale qualitative o semi-quantitative vantaggi t i semplicità; rapidità. svantaggi fattori soggettivi di giudizio; difetti intrinseci dell’eventuale scala numerica (scarsa risoluzione, floor and g effect). ) ceiling Sensori e strumenti per la misura del movimento: valutazione più rigorosa e più oggettiva (standardizzazione misure e definizione di criteri di giudizio omogenei e confrontabili) Misure semplici, semplici dirette, dirette di minimo disturbo per il paziente/disabile con strumentazione affidabile, di basso costo e di facile impiego Validazione della metodica, riguardo: caratteristiche intrinseche del p principio p di misura e della strumentazione (accuratezza, precisione) capacità di distinguere tra performance alterata e normale (sensibilità e specificità) capacità di seguire l’evoluzione della disabilità Conclusioni Una scala di valutazione ideale deve: valutare l t la l prestazione t i complessiva l i d l sistema del i t utente-attivitàt t tti ità (ausilio)-contesto e non solo il grado di disabilità della persona fisica o il carico assistenziale richiesto valutare i soggetti in modo globale e non solo su alcune tipologie di attività (cura della persona, vita quotidiana, studio, divertimento, inserimento lavorativo, lavorativo ecc ecc.)) misurare contemporaneamente il grado di abilità, di partecipazione e della qualità della vita mettere in risalto anche il grado di autonomia percepito dalla persona, specialmente in riferimento ai bisogni considerati prioritari e alle preferenze dalla persona. Ciò può comportare la necessità di un eventuale utilizzo di pesi nella valutazione Conclusioni Una scala di valutazione ideale dovrebbe essere: valida lid affidabile precisa sensibile e fattibile all’uso formattata in modo tale che i dati possano essere usati individualmente o come un aggregato concisa i e facile f il da d amministrare i i Dittmar & Gresham, 1996 Conclusioni l’ICF… può costituire una base per la politica della salute e della disabilità a livello nazionale, oltre che strumento di classificazione l ifi i può essere utilizzato come strumento uniforme di raccolta dati comparabili fra patologie diverse, e anche fra paesi diversi (a vantaggio della programmazione degli interventi) permetterà la revisione dei criteri di accertamento dell’invalidità Link utili Progetto ICF in Italia: http://www welfare gov it/icf/it/index html http://www.welfare.gov.it/icf/it/index.html ICF in inglese e altre informazioni utili: www who int/classification/icf www.who.int/classification/icf Italia Lavoro www italialavoro it/ICF/home asp www.italialavoro.it/ICF/home.asp ERM (Elematal Resource Model): www ee uta edu/hpi/PAGES/ERM main html www-ee.uta.edu/hpi/PAGES/ERM_main.html Link utili Specific Stroke Scales: h http://www.strokecenter.org/trials/scales/index.htm // k / i l / l /i d h Uniform Data System for Medical Rehabilitation: http://www.udsmr.org/
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