Allegato sub A - Comune di Pieve di Soligo
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Allegato sub A - Comune di Pieve di Soligo
Allegato sub “A” alla deliberazione di Giunta Comunale n. 67 del 18.04.2011 ______________________________________________________________________________ COMUNE DI PIEVE DI SOLIGO Provincia di Treviso PIANO DI AZIONE COMUNALE PER LA QUALITA’ DELL’ARIA AMBIENTE E PER UN’ARIA PIU’ PULITA REDATTO AI SENSI DEL PIANO REGIONALE DI TUTELA E RISANAMENTO DELL’ATMOSFERA - D.C.R. DEL VENETO 11.11.2004, N. 57 SOMMARIO 1. Premesse_______________________________________________________________________ 2 2. Informazioni generali sul contesto territoriale ___________________________________________ 6 3. Gli obiettivi del Piano di Risanamento ________________________________________________ 12 4. Le Azioni programmatiche – strutturali del Piano di Risanamento __________________________ 14 5. Le Azioni dirette _________________________________________________________________ 19 6. Il Monitoraggio __________________________________________________________________ 21 7. La scheda di sintesi del Piano e le azioni condivise con i comuni contermini (parte facoltativa).___ 22 Pieve di Soligo vista dal colle di San Gallo (18.10.2010). Sopra l’orizzonte si osserva la stratificazione dell’atmosfera 1 1. PREMESSE Nozioni principali sull'Inquinamento dell'Aria L’aria è costituita da: 78,09% di azoto molecolare (N2), 20,94% di ossigeno (O2), 0,93% di argon (Ar), 0,03% di anidride carbonica (CO2), altri elementi in percentuali molto più contenute. Questa composizione chimica dell’aria è quella determinata su campioni prelevati in zone considerate sufficientemente lontane da qualunque fonte di inquinamento. Sebbene le concentrazioni dei gas che compongono mediamente l’atmosfera siano pressoché costanti, in realtà si tratta di un sistema dinamico in continua evoluzione. I gas sono prodotti dalle attività biologiche (rilasci di vari composti organici dalle foglie delle piante), dalle esalazioni vulcaniche ma anche dalle attività antropiche e dai processi chimici che vi si innescano. Ad esempio si è riscontrato un leggero ma costante aumento dell’anidride carbonica dovuto all’utilizzo di combustibili fossili. Si può definire l’inquinamento atmosferico come la presenza nell'atmosfera di sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali; queste sostanze di solito non sono presenti nella normale composizione dell’aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore. Gli inquinanti vengono solitamente distinti in due gruppi principali: quelli di origine antropica, cioè prodotti dall’uomo, e quelli naturali. I contaminanti atmosferici, possono anche essere classificati in primari cioè liberati nell'ambiente come tali (come ad esempio il biossido di zolfo ed il monossido di azoto) e secondari (come l’ozono) che si formano successivamente in atmosfera attraverso reazioni chimico-fisiche. L’inquinamento causato da queste sostanze negli ambienti aperti viene definito esterno (o outdoor), mentre l’inquinamento nei luoghi confinati, come gli edifici, viene indicato come inquinamento interno o indoor. Finora sono stati catalogati circa 3.000 contaminanti dell’aria, prodotti per lo più dalle attività umane con i vari processi industriali, con l’utilizzo dei mezzi di trasporto o in altre circostanze. Le modalità di produzione e di liberazione dei vari inquinanti sono estremamente varie, allo stesso modo sono moltissime le variabili che possono intervenire nella loro diffusione in atmosfera. Le sostanze alteranti la normale composizione chimica dell’aria sono i cosiddetti agenti inquinanti, che possono avere natura particellare, come le polveri (PM o Particulate Matter), o gassosa, come il biossido di zolfo SO2, il monossido di carbonio CO, gli ossidi di azoto NOX ed i composti organici volatili COV. Tra le attività antropiche con rilascio di inquinanti in atmosfera si annoverano: le combustioni in genere (dai motori a scoppio degli autoveicoli alle centrali termoelettriche), le lavorazioni meccaniche (es. le laminazioni), i processi di evaporazione (es. le verniciature) ed i processi chimici. L'importanza della determinazione degli inquinanti atmosferici è conseguente all'influenza che tali sostanze hanno sulla salute degli esseri viventi e sull'ambiente in generale. Gli inquinanti atmosferici hanno effetti diversi sui vari organismi a seconda della concentrazione atmosferica, del tempo di permanenza e delle loro caratteristiche fisico-chimiche. D'altro canto anche la sensibilità di piante ed animali agli inquinanti atmosferici è differente a seconda delle peculiarità degli organismi stessi e 2 del tempo di esposizione cui sono sottoposti. Ne consegue la valutazione degli effetti sull'ambiente e sulla salute è complessa ed articolata. Gli apparati più soggetti agli effetti delle sostanze immesse in atmosfera sono quelli deputati alla respirazione e alla fotosintesi. Le sostanze più dannose sono quelle di tipo gassoso e le particelle più sottili che riescono ad arrivare nelle profondità dell'apparato respiratorio e fotosintetico superando le barriere di difesa presenti nelle vie aeree superiori e negli apparati fogliari. Le patologie conseguenti possono perciò interessare i bronchi, il parenchima o la pleura cosi come il floema fogliare. Gli effetti degli inquinanti possono essere di tipo acuto, quando insorgono dopo un breve periodo di esposizione (ore o giorni) ad elevate concentrazioni di inquinanti, o di tipo cronico, se si manifestano dopo un lungo periodo (anni o decenni) ad esposizioni non necessariamente elevate ma continue. La conoscenza dei meccanismi di azione degli inquinanti necessita ulteriori approfondimenti poiché, se da un lato si hanno informazioni sugli effetti acuti provocati da una singola sostanza, dall'altro non sono ben noti gli effetti cronici delle miscele di inquinanti a concentrazioni poco elevate. D'altronde recenti indagini segnalano un aumento proprio delle patologie bronchiali e polmonari e dei danni alla vegetazione conseguenti al peggioramento degli ambienti sottoposti alla pressione antropica. Questi segnali rendono evidente l'urgenza di approfondire le relazioni tra il degrado della qualità dell'aria e l'incremento delle malattie respiratorie e di esaminare la tossicità dello smog fotochimica sulle piante. L'inquinamento produce anche un danno sociale, relativo alla popolazione nel suo complesso: danni apparentemente trascurabili possono produrre un aumento della frequenza della malattia. La prevenzione diventa quindi imperativa sia a livello individuale (limitazione del fumo, minor utilizzo di automobili e moto, ecc.) sia a livello collettivo (ad esempio normative e sanzioni adeguate) così da indurre dei cambiamenti volti al miglioramento della qualità dell'aria nel comportamento dei singoli e dell'intera società. Tuttavia è molto difficile stabilire se e in che misura l'inquinamento dell'aria è responsabile di una malattia respiratoria o della morte di una pianta. Infatti è necessario calcolare l'influsso di tutti i fattori potenzialmente influenti come l'effetto combinato della miscela di sostanze presenti in atmosfera e lo stato di salute e sociale del paziente, piuttosto che il succedersi di eventi siccitosi che possono rendere più sensibile la vegetazione a certi inquinanti. Per misurare e caratterizzare la miscela di sostanze nocive presenti nell'aria si possono utilizzare diversi tipi di indicatore. La nicotina, ad esempio, è un indicatore molto specifico per l'intero miscuglio di sostanze tossiche prodotte dalla combustione del tabacco. Gli ossidi di azoto (NOx) sono indicatori non specifici, nel senso che quanto più elevata è la loro concentrazione, tanto è maggiore l'inquinamento atmosferico nel suo complesso. Dagli studi epidemiologici più recenti emerge un'evidenza medica e scientifica dovuta all'esposizione alla materia particolata fine (particelle di dimensione inferiore ai 10 µm) e ultrafine (particelle di dimensione inferiore a 0.1 µm). Il particolato atmosferico di queste dimensioni riesce a penetrare in profondità nell'apparato respiratorio. Si parla infatti di frazione "respirabile" per le particelle di diametro al di sotto di 10 µm, e toracica per quelle più piccole di 2.5 µm. Non essendo la salute un parametro misurabile si cerca di rilevare le conseguenze dell'inquinamento atmosferico, come il peggioramento della funzione polmonare o i giorni di attacchi di asma, la frequenza di emicranie e irritazioni agli occhi. Possono venire considerate anche la frequenza del ricorso a prestazioni mediche. Gli ostacoli nello stabilire dei nessi tra la qualità dell'aria e le sue conseguenze sulla salute degli esseri viventi e sugli ecosistemi è molto complessa; l'azione patologica di alcuni inquinanti è spesso amplificata dalla presenza in aria di altre sostanze; l'effetto dell'esposizione può manifestarsi anche con un ritardo di diversi anni; gli effetti dell'inquinamento atmosferico si manifestano spesso con la diffusione di patologie croniche, raramente caratterizzate da improvvisi picchi epidemici. 3 La qualità dell’aria nel Comune di Pieve di Soligo e organismi interessati La qualità dell’aria nel Comune di Pieve di Soligo è stata valutata tramite una prima campagna di monitoraggio eseguita nella primavera dell’anno 2005 come previsto dal progetto approvato con convenzione firmata da ARPAV, Provincia di Treviso e 15 Comuni della Consulta del Coneglianese comprendente i Comuni di Conegliano, Codognè, Gaiarine, Godega di S. Urbano, Mareno di Piave, Orsago, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Fior, San Pietro di Feletto, Santa Lucia di Piave, San Vendemiano, 1 Sernaglia della Battaglia, Susegana e Vazzola . Allo scopo di completare le informazioni già raccolte durante la prima campagna e disporre di dati sufficienti per proporre un aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.R.T.R.A. adottato con D.G.R. 902/2003, approvato con D.C.R. 11.11.2004, n. 57 e modificato con D.G.R. 3195 del 17.10.2006 “Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera. Comitato di Indirizzo e Sorveglianza sui problemi di tutela dell’Atmosfera. Approvazione della nuova zonizzazione del territorio regionale”), il Dipartimento ARPAV di Treviso ha ripetuto la campagna nel Comune di Pieve di Soligo nello stesso sito già precedentemente monitorato in un periodo corrispondente al semestre freddo. I dati raccolti dalla stazione rilocabile, posizionata nel sito di background (sito di tipo residenziale e pertanto ritenuto in teoria meno esposto a fonti di pressione puntuali come traffico e emissioni gassose industriali) di via degli Alpini, durante le due indagini eseguite nel Comune di Pieve di Soligo nel semestre caldo (dal 29 marzo al 27 aprile 2005) e nel semestre freddo (dal 2 al 28 dicembre 2005) sono stati confrontati con quelli rilevati nello stesso periodo presso la più vicina stazione fissa di background urbano sita in via Kennedy nel Comune di Conegliano. A seguito delle verifiche effettuate nel 2005 l’ARPAV ha proposto un aggiornamento del Piano Regionale di Tutela dell’Atmosfera con l’inserimento del Comune di Pieve di Soligo in zona A per il parametro PM10. La proposta dell’ ARPAV è quindi la seguente: Inquinante PM10 IPA NO2 Benzene CO SO2 Conegliano Zona P.R.T.R.A. A A B B C C Pieve di Soligo Proposta Zona A C C C Con D.G.R. n. 3195/2006 la Regione Veneto ha pertanto classificato il Comune di Pieve di Soligo come “A1 2 2 Provincia” (Comune con densità emissiva compresa tra 7 t/Km e 20 t/Km ). Il presente Piano è pertanto realizzato ai sensi del commi 1 e 4, art. 5 della Normativa Generale allegata del P.R.T.R.A. che prevede come competenza del Comune ricadente nelle zone o agglomerati classificati “A” ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. n. 351/1999, l’elaborazione di piani di azione da sottoporre all’approvazione della Provincia competente per territorio e l’attuazione di quanto previsto dai piani stessi. Inoltre, secondo quanto stabilito dal P.R.T.R.A., con il “Protocollo d’intesa tra la Provincia di Treviso e i Comuni della Provincia di Treviso per e per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico” del 15.12.2006 è stato costituito il Tavolo Tecnico Zonale (T.T.Z.) con compito di coordinamento, sorveglianza e verifica annuale dell’applicazione dei Piani che sono proposti e resi esecutivi dai Comuni e finalizzati a ridurre e contenere i superamenti delle soglie di allarme e dei valori limite. I Comuni sono tenuti ad 1 Ai comuni partecipanti al progetto si sono aggiunti in seguito i comuni di Cordignano, Farra di Soligo e Moriago della Battaglia. 4 adempimenti che inevitabilmente comportano anche la dotazione delle necessarie risorse per gli interventi di carattere strutturale. Il T.T.Z. è composto dal Presidente della Provincia di Treviso e dai Sindaci dei Comuni del territorio provinciale” e partecipano a carattere consultivo, l’ULSS e l’ARPAV competenti per il territorio. Inoltre spetta all’ARPAV informare il T.T.Z. dei superamenti dei valori limite e delle soglie di allarme. A seguito delle comunicazioni ARPAV, il T.T.Z. provvede ad invitare la popolazione ad assumere comportamenti in linea con la natura e l’entità dell’inquinamento, all’emanazione dei provvedimenti necessari così come definiti nei piani di azione ed ad informare tempestivamente i Comuni interessati di tutti i provvedimenti adottati. Sempre ai sensi del P.R.T.R.A. spetta al Comitato di Indirizzo e Sorveglianza (C.I.S.), composto dalla Regione, dalle sette Province del Veneto e dai sette Comuni capoluogo di provincia), il compito di individuare le linee guida degli interventi da programmare. Zona produttiva di Pieve di Soligo 24.01.2010 (Foto aerea eseguita e gentilmente concessa dal pilota Giuseppe (Pino) Calissoni) 5 2. INFORMAZIONI GENERALI SUL CONTESTO TERRITORIALE 2.a. Dati di contesto territoriale Pieve di Soligo è un comune situato nell’estremità settentrionale della provincia di Treviso, quasi al confine con la provincia di Belluno e dista circa 32 Km. dal capoluogo. Il suo territorio, per 2/3 pianeggiante e 1/3 collinare, è bagnato dai fiumi Soligo e Lierza e ha una superficie di 19 Kmq. Si trova ad un’altitudine di 128 m. s.l.m. I comuni confinanti sono: Refrontolo Susegana Sernaglia della Battaglia Farra di Soligo Follina Cison di Valmarino a a a ad a a nord-est ed est, sud-est e sud, sud, sud-ovest ed ovest, ovest e nord-ovest, nord-ovest, nord. Pieve di Soligo è uno dei più antichi agglomerati rustici del Quartier del Piave e si trova all’estremità orientale di questa zona. L’area nota come Quartier del Piave è delimitata a sud dal fiume Piave, ad Ovest e Nord dalle Prealpi Trevigiane-Bellunesi e ad Est storicamente era segnata dal fiume Soligo, ma ora viene considerato tutto il territorio comunale fino al torrente Lierza. All’interno di quest’area sono pertanto inclusi i comuni di: • • • • • Farra di Soligo, Moriago della Battaglia, Pieve di Soligo. Sernaglia della Battaglia, Vidor, Dal punto di vista geomorfologico il Quartier del Piave vede la presenza di tre grandi regioni fisiografiche: le aree collinari, la pianura centrale e l’area del fiume Piave. La conformazione territoriale ha influenzato la distribuzione delle attività umane nell’ambito del territorio stesso: la pianura centrale è caratterizzata dalle coltivazioni di mais (spesso affidate a contoterzisti), eccezion fatta per l’area dei Palù, una vasta zona umida di bonifica benedettina, coltivata a prato con il tradizionale sistema dei campi chiusi arborati. Accanto alla prevalente attività agricola si affianca una forte specializzazione legata in modo particolare al settore della lavorazione del legno. L’area è ricca di attività artigianali ed industriali che si concentrano essenzialmente nelle zone industriali dei vari comuni. Una parte dei centri abitati si situa lungo la linea di contatto tra collina e pianura, in prossimità dei corsi minori (affluenti primari o secondari del Piave, come il fiume Soligo) e si raccolgono attorno alle chiese. Il rimanente dei centri abitati è distribuito nella zona pianeggiante del Quartier del Piave. Il mantenimento di fattori originali e tradizionali di questi paesaggi è stato garantito nel tempo da un isolamento territoriale determinato dalle barriere naturali, orografiche ed idrologiche, tali per cui il Quartier del Piave si configura come una specie di “catino”. L’architettura rurale, caratterizzata dall’uso di materiali e colori legati alla tradizione, si trova disseminata tra le colline. I centri di piccole e medie dimensioni del Quartier del Piave si sono saputi organizzare attraverso la valorizzazione di specifici fattori territoriali ed ambientali che si sono tradotti in un’economia altamente specializzata come, ad esempio, quella della produzione dei vini D.O.C. e D.O.C.G. che avviene soprattutto nella zona collianre dell’area. Lo sviluppo delle infrastrutture e della viabilità, determinato e limitato dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio, ha visto libere solo due vie di accesso all’area: una ad ovest verso Montebelluna, rappresentata 6 dal ponte di Vidor, ed una ad est verso Conegliano, cui si affianca a sud-est il collegamento minore verso Treviso. Tale assetto ha rappresentato, ed in parte rappresenta tutt’ora, un freno allo sviluppo economico dell’area che, sempre con più pressione, richiede rapidi ed efficienti collegamenti con l’Europa del nord e dell’est. All’interno del Quartier del Piave il sistema stradale provinciale e comunale risulta consistente dal punto di vista quantitativo: sviluppatosi per supportare un’economia essenzialemte agricola, non pare sia stato in grado di adeguarsi alle trasfiormazioni che hanno interessato il territorio a partire dal secondo dopoguerra ed in particolare negli anni del boom economico. A partire da questi periodi infatti il territorio ha visto l’insediarsi di attività produttive industriali che hanno configurato in modo profondamente diverso le esigenze di mobilità. Ortofoto del Quartier del Piave (fonte: Google maps, data 29.07.2010) Ambito territoriale del Quartier del Piave Ambito territoriale del Comune di Pieve di Soligo Il sistema infrastrutturale è ancora di tipo radiale: Pieve di Soligo funge da focus dal quale si dipartono le arterie viarie che attraversano tutti i centri abitati principali, creando sensibili problemi di inquinamento acustico ed atmosferico a causa della congestione che si viene a sviluppare nei centri storici dei paesi. Con la costruzione della tangenziale sud di Pieve di Soligo gran parte del traffico pesante è stato dirottato fuori del centro di Pieve di Soligo,, velocizzando i collegamenti tra Conegliano e Vidor e riducendo consistentemente i problemi legati all’inquinamento e agli ingorgi nel centro cittadino. Il Comune di Pieve di Soligo, orientato in senso nord-sud, presenta, analogamente al territorio in cui è inserito, una zona collinare, che si trova a nord nella frazione di Solighetto, e una zona prevalentemente pianeggiante a sud dove si è sviluppata la frazione di Barbisano. L’abitato di Pieve di Soligo si è sviluppato lungo l’asse fluviale del Soligo, fiume che attraversa il comune da nord ovest a sud est, tagliando il comune quasi a metà. Ad est il torrente Lierza, affluente del fiume Soligo, segna il confine con il comune di Susegana e Refrontolo. 7 2.b. Dati specifici comune di Pieve di Soligo Popolazione (n. abitanti al 31.12.2010) Estensione territoriale (kmq) Percentuale di territorio in ambito urbano (%) Altitudine minima (m. s.l.m.) Altitudine sede municipale (m. s.l.m.) Altitudine massima (m. s.l.m.) Unità abitative (n.) Dotazione infrastrutture per la mobilità Rete stradale (km) Strade Provinciali (km) Strade Comunali (km) Strade Vicinali (km) Posteggi pubblici auto (n.) Delimitati (%) Non delimitati (%) Regolamentati (%) Non regolamentati (%) Parcheggi pubblici per autocarri (n. stalli) Strade servite da autobus di linea (km) Fermate autobus di linea sul territorio (n.) Corsie preferenziali di per servizi di trasporto pubblico TPL (km) Stalli servizio noleggio con conducente (n.) Rete ciclabile (km) Piste ciclabili (km) Piste ciclo – pedonali (km) Percorsi ciclabili Zone a Traffico Limitato (ZTL) per veicoli > 3,5 t (n. centri abitati) Illuminazione pubblica Lampade (n) Lampade con regolatore di flusso (n) (%) Rete con possibilità di spegnimento alternato dei punti luce ad orario (%) 12.200 19,00 55 96,3 128,0 440,3 5.842(*) 90,8 8,2 73,4 9,2 1.119 60 40 22(**) 78 0 19,4-22,5 35 0 1 12(***) 0 12 N.D. 3(****) 2..146 547 25,5 80 (*): Unità desunte dai dati catastali. (**):Con Ordinanza del Responsabile del Servizio di Polizia Municipale n. 3302 del 29.08.2005 i parcheggi delle zone centrali del capoluogo sono stati trasformati in parcheggi a pagamento: ciò da un lato disincentiva l’uso dell’auto per piccoli spostamenti, dall’altro per chi ha necessità di posteggiare l’auto diventa più veloce trovare posto evitando “giri a vuoto”. (***): Schede di rilevazione assenti, ma si rinvia allo “Studio conoscitivo del sistema mobilità”, redatto dallo Studio di Pianificazione territoriale Tepco s.r.l. e al “Progetto generale dello sviluppo delle piste ciclabili comunali” di prossima consegna da parte dello Studio arch. Alfarè Lovo Ivano. (****) Con Ordinanza Sindacale n. 3283 prot. 14149 del 06.06.2005 è stato imposto il divieto di transito a tutti i veicoli adibiti al trasporto di merce, aventi massa a pieno carico superiore a t. 3,5, nei centri abitati di Solighetto, Barbisano e Pieve di Soligo, nell’area a est della SP4. Servizi di trasporto pubblico ATTIVI NEL TERRITORIO COMUNALE AUTOLINEE EXTRAURBANE: La Società Autoservizi “La Marca” Trevigiana s.p.a. serve il Comune di Pieve di Soligo con 4 autolinee extraurbane che collegano il territorio con il capoluogo, i principali centri provinciali e le vicine stazioni delle Ferrovie dello Stato di Conegliano e Cornuda: Linea 17 VITTORIO VENETO – Pieve di Soligo – PONTE DELLA PRIULA Linea 33 PIEVE DI SOLIGO – Falzè di Piave - PONTE DELLA PRIULA Le autolinee 17 e 33 proseguono poi per il capoluogo con coincidenza a Ponte della Priula sulla Linea 20 VITTORIO VENETO – CONEGLIANO – TREVISO Linea 31 MONTEBELLUNA – Cornuda – Pieve di Soligo – CONEGLIANO Linea 32 VALDOBBIADENE – Pieve di Soligo – CONEGLIANO Linea 34 PIEVE DI SOLIGO – Refrontolo – CONEGLIANO Tutte le informazioni su servizi, tariffe, biglietti ed orari sono disponibili sempre sul sito della Società “La Marca”. Il territorio comunale è interessato da ben 45 fermate. 8 TAXI: Nella territorio provinciale sono numerose le società che prestano il servizio Taxi, anche se nessuna con sede in Pieve di Soligo. NOLEGGIO CON CONDUCENTE: Il noleggio con conducente, un servizio aggiuntivo ai servizi pubblici di linea (autocorriere - autobus) e del taxi (presente solo in alcuni grossi comuni della Provincia di Treviso), è attivo sul territorio del Comune con 4 ditte. Negli orari e per il tempo richiesto si può avere a disposizione una automobile appositamente attrezzata ed un autista abilitato che possono condurre i richiedenti nei posti richiesti alle tariffe previste dal mercato e concordabili direttamente. PRONTOBUS: Il Prontobus è un servizio organizzato dai Servizi Sociali del Comune per i residenti nelle zone periferiche del Comune che hanno più di 65 anni, gratuito, e permette di raggiungere il centro cittadino e accedere ai servizi di pubblica utilità in modo autonomo. Modalità di accesso e prenotazione: Occorre prenotarsi, telefonando almeno due giorni prima, ai Servizi Sociali di Pieve di Soligo: dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.30 al numero di telefono 0438 985342. Il pulmino effettuerà il servizio di andata e ritorno al domicilio del richiedente e all’orario concordato. Giorni servizio Orario servizio Mercoledì 09.00 - 11.30 Giovedì 14.00 - 17.30 E’ attivo inoltre il servizio di trasporto per gli anziani del territorio per consentire loro di raggiungere i presidi ospedalieri e ambulatoriali (in collaborazione con l’AUSER). 2.c. Indicazione del contesto programmatico esistente con elenco dei Piani comunali adottati e approvati e la stima percentuale della loro attuazione Piano Regolatore Generale (PRG) e successive varianti Assetto del Territorio (PAT) Interventi (PI) Assetto del Territorio Intercomunale del Quartier del Piave (PATI) Urbano del Traffico (PUT) Sicurezza stradale Studio conoscitivo del sistema mobilità Ricognizione delle aree di sosta Pieve Centro Zonizzazione Acustica Comunale (ZAC) Energetico Comunale (PEC) Masterplan delle piste ciclabili per l’area dell’I.P.A. Alta Marca e G.A.L. Alta Marca Progetto generale dello sviluppo delle piste ciclabili comunali (in coordinamento con il Masterplan dell’IPA) Certificazione EMAS Stato - Stima % attuazione Assente Assente Presente Atto DDGR 5267 del 05.08.1988 - 2179 del 19.04.1991 – 1669 e 1670 del 16.04.1996 – 2184 del 14.05.1996 – 2639 del 11.06.1996 DCC 29 del 20.04.2010 Conferenza di Servizio del 12.10.2010 DGP 331/121851 del 22.11.2010 Accordo di pianificazione del 10.04.2008 tra Regione Veneto (poi sostituita da Provincia con DGC 210 del 06.12.2010), Provincia di Treviso e Comuni del Quartier del Piave Prot. 8219 del 06.04.2004 Presente Ufficio di Polizia Locale - 2008 Approvato In valutazione possibilità di realizzazione - 1% DCC 46 del 02.08.2000 - Presente - In consegna - 100% Det .RdS 20 del 13.01.2010 Redatti A.A.I. e S.G.A. - In analisi modalità di superamento di alcune N.C. – 70% DGC 187 del 01.12.2008 Approvato Adottato Approvato Ratificato In redazione - 70% Redatto e in attesa dei pareri di competenza - 100% 9 2.d Indicazione delle iniziative non programmatiche con effetti sul sistema viabilità Al momento non vi solo da fornire altre iniziative significative di livello non programmatico (non contenute in specifici piani) con effetti sul sistema della mobilità. 2.e Informazioni specifiche riguardanti la mobilità ed i trasporti Si rimanda ai contenuti dello “Studio conoscitivo del sistema mobilità”, redatto dallo Studio di Pianificazione territoriale Tepco s.r.l., che fornisce tutte le informazioni su dati sul traffico derivanti da monitoraggi sul traffico veicolare e sul trasporto pubblico, sugli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola per modalità (a piedi, bicicletta, moto o ciclomotore, automobile come autista, automobile come passeggero, autobus o corriera, treno). 2.f Quadro delle conoscenze sulla natura ed entità dell’inquinamento con i principali effetti sulla qualità dell’aria Durante la già citata campagna di monitoraggio eseguita da ARPAV nel 2005 sono stati misurati valori orari, misurati in continuo, di parametri inquinanti convenzionali, quali monossido di carbonio (CO); ossidi di azoto (NOx); ozono (O3); anidride solforosa (SO2); valori giornalieri del parametro inquinante PM10 e valori medi settimanali degli inquinanti benzene, toluene, etilbenzene, o-xilene, m-xilene, p-xilene (BTEX). Su alcuni campioni di PM10 raccolti durante la campagna invernale sono stati ricercati gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Relativamente al monossido di carbonio (CO) durante i rilevamenti non si sono mai osservati superamenti delle soglie critiche previste dall’apposita normativa, per cui è possibile sostenere che, relativamente a questo inquinante, la situazione del Comune di Pieve di Soligo può considerarsi positiva. Le concentrazioni biossido di azoto (NO2) non hanno mai raggiunto la concentrazione oraria prevista dall’apposita normativa; anche in questo caso, la situazione del Comune di Pieve di Soligo può considerarsi positiva. Per quanto riguarda l’ozono (O3), non si è mai raggiunta, presso la stazione rilocabile, la concentrazione 3 oraria di 180 µg/m individuata come soglia di informazione dal D.Lgs. 183/2004. Anche in questo caso, la situazione del comune di Pieve di Soligo può considerarsi positiva. Relativamente al biossido di zolfo (SO2), le concentrazioni dell’inquinante sono risultate nettamente inferiori 3 al valore limite per l’anno 2005 previsto dal D.M. 60/2002 di 350 µg/m . Valgono quindi le stesse considerazioni già tratte in precedenza per gli altri inquinanti. 3 Per quanto concerne le Polveri sottili (PM10), nell’anno 2005, i limiti sono di 40 µg/m sulla media annuale e 3 di 50 µg/m sulla media giornaliera da non superare più di 35 volte l’anno. In entrambi i siti monitorati, si è osservato il superamento del valore giornaliero previsto dal D.M. 60/2002 da non superare per più di 35 volte l’anno. A Pieve di Soligo, sia nella campagna estiva sia in quella invernale, si sono verificati 7 giorni di superamento del limite consentito, mentre nella stazione di Conegliano si sono verificati 7 superamenti durante la campagna estiva e 5 superamenti nella campagna invernale. In questo caso, quindi, si riscontra il primo elemento di criticità, dovuto alla presenza di questo inquinante in quantità superiore alle soglie consentite dalla legge. 3 Per il Benzo(a)pirene, si osserva che le concentrazioni superano il valore obiettivo di 1,0 ng/m fissato dal D.Lgs. 152/2007, anche se tale vale obiettivo si riferisce alla media annuale. Anche in questo caso, quindi, si riscontra un ulteriore elemento di criticità. 10 In riferimento a due inquinanti, ossia COV ed NO2, l’ARPAV, su richiesta dell’amministrazione comunale, ha effettuato un’ulteriore campagna di monitoraggio presso via Montello e presso due siti sensibili delle scuole di Barbisano e Solighetto, dal 1 al 6 dicembre e dal 7 al 14 dicembre 2005. Sono stati rilevati valori leggermente superiori dei due inquinanti osservati presso il sito di via Montello; ciò è probabilmente dovuto alla presenza della vicina attività produttiva, mentre valori leggermente inferiori rispetto alla media riscontrati in prossimità delle scuole elementari di Solighetto sono presumibilmente imputabili alla posizione orografica del sito. Queste leggere differenze non evidenziano tuttavia un diverso livello di qualità dell’aria rispetto a quello medio comunale. 2.g Elenco delle altre criticità ambientali presenti nel territorio. Per l’elenco delle altre criticità ambientali si rimanda al paragrafo “2. Lo stato dell’ambiente del Comune di Pieve di Soligo”, della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano di Assetto del Territorio (PAT) e al paragrafo 4. Analisi dello stato dell’Ambiente” della VAS del PATI. Il Quartier del Piave dalle colline di Collalto in una giornata di foschia (18.02.2010). 11 3. GLI OBIETTIVI DEL PIANO DI RISANAMENTO Le fonti di pressione relative alla qualità dell’aria sono essenzialmente determinate da: 1. Impianti industriali e produttivi; 2. Impianti di riscaldamento in particolare a gasolio; 3. Traffico veicolare; 4. Comportamenti illeciti in materia di gestione/smaltimento dei rifiuti Le prime tre fonti indicate contribuiscono, a livello nazionale, ciascuna per circa un terzo dell’inquinamento dell’atmosfera complessivo. Si elencano di seguito le principali competenze del Comune per la riduzione delle fonti di pressione indicate. 3.1. Impianti industriali e produttivi Le emissioni in atmosfera prodotte da impianti industriali e produttivi sono oggetto della normativa di cui alla Parte V del D.Lgs. 152/2006, noto come Codice dell’Ambiente, ed ai sensi del quadro normativo le autorizzazioni sono rilasciate dalla Provincia di Treviso che si avvale del dipartimento provinciale di ARPAV per i controlli tecnici di competenza. All’amministrazione comunale spetta: - governare la collocazione urbanistica degli impianti secondo i quadro normativo vigente ed i regolamenti di cui si è dotata; - eseguire verifiche e controlli di tipo amministrativo sugli impianti esistenti e di nuova realizzazione; - favorire la diffusione di una cultura per il rispetto della qualità dell’aria tra i titolari di tali impianti. 3.2. Impianti di riscaldamento Gli accertamenti e le ispezioni finalizzati al rispetto delle norme per l’efficienza energetica nell’esercizio e manutenzione degli impianti di riscaldamento, nel caso di Pieve di Soligo (comune con meno di 40.000 abitanti), sono demandati alla Provincia di Treviso. All’amministrazione comunale spetta: - gestire correttamente i propri impianti di riscaldamento; - favorire la diffusione di una cultura per il rispetto della qualità dell’aria tra i titolari di tali impianti in particolare a gasolio e di stufe/caminetti; 3.3. Traffico veicolare E’ di competenza ministeriale la definizione delle caratteristiche di emissione di ogni veicolo per la omologazione e quindi l’autorizzazione alla circolazione stradale. Gli organi di Polizia hanno il compito del controllo del rispetto di tali indicazioni oltre che del mantenimento nello stato di manutenzione minimo richiesto dal quadro normativo (revisioni, bollino blu, verifiche puntuali all’occorrenza). All’amministrazione comunale spetta: - attraverso la Polizia Locale contribuire al controllo del rispetto delle norme in materia di emissione dei veicoli circolanti sulla rete viaria di competenza; - governare lo sviluppo urbanistico del territorio in modo da ridurre il traffico veicolare; - realizzare interventi strutturali sulla rete viaria di competenza per ridurre il traffico veicolare e favorirne la fluidità. 3.4. Comportamenti illeciti in materia di gestione dei rifiuti Lo smaltimento di rifiuti per combustione, in violazione della Parte IV del D.Lgs. 152/2006 e dei regolamenti in materia, risulta essere, purtroppo, una pratica piuttosto diffusa nel nostro territorio. All’amministrazione comunale spetta: - attraverso la Polizia Locale e l’Ufficio Ambiente, in collaborazione con il gestore del Servizio per i Rifiuti Solidi Urbani, contribuire al controllo del rispetto delle norme in materia; - favorire la diffusione di una cultura per la corretta gestione dei rifiuti, anche per il rispetto della qualità dell’aria. In considerazione delle competenze comunali sopra individuate, gli obiettivi che l’Amministrazione si pone, suddivisi per temi o categorie di appartenenza, sono i seguenti: A – Mobilità e trasporti A.1. Ciclopedonale: 1. Favorire l’implementazione della rete ciclopedonale del territorio comunale – Obiettivo di lungo periodo in relazione allo sblocco delle risorse economiche disponibili (Patto di Stabilità). 2. Coordinare la rete delle piste ciclabili e ciclopedonali esistente a livello sovracomunale (Masterplan I.P.A. Alta Marca e G.A.L. Alta Marca) – Si 12 vuole programmare una rete ciclopedonale più efficiente ed appetibile per gli utilizzatori potenziali – Entro il 2011. 3. Mantenere in efficienza il Servizio “C’entro in bici” monitorandone il tipo di intervento – Entro il 2011. 4. Favorire la diffusione di una cultura dell’uso della bicicletta in particolare per gli spostamenti quotidiani, come alternativa all’uso di mezzi a motore e non solo per uso sportivo o ludico – Obiettivo di lungo periodo A.2. Privata 1. Aumentare la fluidità del traffico (riduzione della congestione e della incidentalità) con interventi infrastrutturali sulla rete viaria – Obiettivo di lungo periodo in relazione allo sblocco delle risorse economiche disponibili (Patto di Stabilità). 2. Migliorare il proprio parco macchine – Obiettivo di lungo periodo in relazione allo sblocco delle risorse economiche disponibili (Patto di Stabilità). 3. Favorire la riconversione del parco auto privato 4. Limitazione delle gare e manifestazioni motoristiche A.3. Pubblica 1. Favorire la diffusione di una cultura dell’uso dei mezzi pubblici e collettivi – Obiettivo di lungo periodo B - Assetto urbanistico 1. Governare attraverso il PAT e il PATI a livello locale e sovra comunale lo sviluppo delle aree produttive e dei flussi di traffico – Entro il 2013. C – Certificazioni 1. Ottenimento della Certificazione EMAS III anche per favorire la diffusione di una cultura per il rispetto della qualità dell’aria – Entro il 2013 compatibilmente alla risorse economiche disponibili. D - Politiche energetiche 1. Riduzione dei consumi elettrici comunali. 2. Riduzione dei consumi elettrici nel territorio. 3. Miglioramento della gestione degli impianti termici pubblici e privati. E - Consumi e stili di vita 1. Favorire la diffusione di una cultura di attenzione ai consumi e di adozione di stili di vita che abbiano anche minor impatto sulla qualità dell’aria F – Altro 1. Ottenere una riduzione di comportamenti illeciti nella modalità di smaltimento dei rifiuti per combustione – Entro il 2012. 2. Regolamentare l’utilizzo dei prodotti fitofarmaci/pesticidi in agricoltura – Entro il 2012. Il servizio “C’entro in bici” attivo in piazza Vittorio Emanuele II 13 4. LE AZIONI PROGRAMMATICHE – STRUTTURALI DEL PIANO DI RISANAMENTO In questo paragrafo vengono analizzate le “Azioni programmatiche - strutturali” che sono costituite da accordi e provvedimenti da porre in essere in modo strutturale e programmatico di carattere generale. In particolare, vengono di seguito descritte, per ogni tematica analizzata, la situazione di fatto e le azioni strutturali che l’amministrazione di Pieve di Soligo intende porre in atto, i risultati previsti dagli obiettivi enunciati indicando per ogni obiettivo le azioni previste. Ogni azione viene presentata fornendo indicazione dei tempi previsti per l’attuazione ed il budget messo a disposizione. 4.A. Azioni sulla mobilità e sui trasporti A.1. Azioni relative alle piste ciclabili e alla mobilità pedonale A.1.1. Favorire l’implementazione della rete ciclopedonale del territorio comunale è un obiettivo di lungo periodo in relazione allo sblocco delle risorse economiche disponibili (Patto di Stabilità). Al momento è possibile solo il seguente intervento: Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Completamento entro 2011 dei marciapiedi di via San km 0,580 285.000 Martino Progettazione preliminare pista ciclopedonale di via 14.500 km 2,365 Fabbri A.1.2. Coordinare la rete delle piste ciclabili e ciclopedonali esistente a livello sovracomunale (Bici Masterplan I.P.A. Alta Marca e G.A.L. Alta Marca) Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Migliore efficienza nelle Bici Masterplan comunale entro il 2011 9.200 future progettazioni A.1.3. Mantenere in efficienza il Servizio “C’entro in bici” Budget Azione Indicatore (Euro) n. chiavi Monitoraggio del servizio e manutenzione mezzi 200 utilizzate Aspettative 20 A.1.4. Favorire la diffusione di una cultura della pedonalità e dell’uso della bicicletta in particolare per gli spostamenti quotidiani, come alternativa all’uso di mezzi a motore e non solo per uso sportivo o ludico Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Promozione manifestazioni ciclistiche e podistiche non n./anno 5 5.000 competitive Il Comune di Pieve di Soligo ha aderito all’iniziativa “Pedibus” promossa dall’ULSS 7ed è disponibile a n./anno 1 favorire tale iniziativa se dovesse trovare adesione 0 presso i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Soligo A.2. Azioni sulla mobilità privata motorizzata A.2.1. Aumentare la fluidità del traffico (riduzione della congestione e della incidentalità) con interventi infrastrutturali sulla rete viaria Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) n. rotatorie Completamento entro 2011 della sistemazione della 1 e km 300.000 viabilità di via San Martino 0,580 viabilità A.2.2. Migliorare il proprio parco macchine – Obiettivo di lungo periodo anche in relazione allo sblocco delle risorse economiche disponibili (Patto di Stabilità). 14 Azione In caso di necessità di sostituzione di veicoli pubblici l’amministrazione si impegna ad acquisire mezzi a ridotta emissione e/o alimentati a combustibili alternativi Nuovi appalti per il trasporto scolastico verrà dato maggior punteggio alle ditte che utilizzeranno nel servizio mezzi a categoria EURO più elevata, a metano, a GPL, elettrici o con caratteristiche analoghe in termini di consumi ridotti, basse emissioni, uso di carburanti alternativi Budget (Euro) Indicatore Aspettative 0 n. mezzi a ridotta emissione acquistati / n. sostituiti 1 0 n. appalti con valutazione emissioni /n. appalti 1 A.2.3. L’Amministrazione intende favorire la riconversione del parco veicolare privato dei cittadini Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Diffusioni attraverso il proprio sito web istituzionale n. contatti delle informazioni utile alla conversione verso tipologie 0 +2.500 /anno meno impattanti A.2.4. Limitazione delle gare e manifestazioni motoristiche Budget Indicatore Azione (Euro) Non concessione di autorizzazione per gare n. gare 0 motoristiche /anno Limitazione delle autorizzazione di manifestazioni n. 0 motoristiche max/anno Aspettative 0 2 A.3. Azioni di incentivazione del trasporto pubblico A.3.1. L’Amministrazione intende favorire la diffusione della cultura dell’uso dei mezzi pubblici e collettivi Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Diffusione e circolazione delle informazioni sul proprio sito web istituzionale in merito ai servizi che possono n. contatti 0 +2.500 interessare il territorio comunale (Autolinee /anno extraurbane, Noleggio con conducente, Taxi, Prontobus) A.4. Azioni sul comparto del trasporto merci Non sono previste azioni. 4.B. Azioni relative all’assetto urbanistico B.1. Governare attraverso il PAT e il PATI a livello locale e sovra comunale lo sviluppo delle aree produttive e dei flussi di traffico – Entro il 2013 Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Minore impatto nelle Completamento dei primi Piani relativi al PAT 175.000 future progettazioni Minore impatto nelle Approvazione del PATI 20.500 future progettazioni 4.C. Azioni relative alle Certificazioni C.1. Ottenimento della Certificazione EMAS III anche per favorire la diffusione di una cultura per il rispetto della qualità dell’aria – Entro il 2013 compatibilmente alla risorse economiche disponibili Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Minore impatto del Completamento della procedura per certificazione 23.500 Comune e diffusione di EMAS III valori ambientali 15 4D. Azioni sulle politiche energetiche L’Amministrazione sta cercando di individuare risorse economiche necessarie alla realizzazione di un Piano Energetico Comunale che fornisca informazioni tanto alla Amministrazione per la gestione ottimale del proprio patrimonio immobiliare quanto ai cittadini per gli aspetti di loro competenza, ma i vincoli di bilancio in questo momento non lo permettono. 4.D.1. Riduzione dei consumi elettrici comunali: Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Incremento n. riduttori +25% Installazione di riduttori di flusso nella rete di 10.000 Incremento +5% Illuminazione Pubblica lampade servite Installazione impianto fotovoltaico magazzino 259.500 kWp 57,20 Installazione impianto fotovoltaico Casa Associazioni 209.500 kWp 45,20 Installazione impianto fotovoltaico Stadio Comunale 131.500 kWp 29,04 Installazione impianto fotovoltaico Palestra Barbisano 89.500 kWp 19,80 Installazione impianto fotovoltaico Scuola Contà 21.000 kWp 4,40 Minore impatto del Valutazione fattibilità Piano Energetico Comunale 0 Comune 4.D.2. Riduzione dei consumi elettrici nel territorio: L’Amministrazione sta cercando di individuare risorse economiche necessarie alla apertura di uno sportello Energia per informare i cittadini sugli interventi di loro competenza con ricaduta positiva economica. Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Minore impatto del territorio e veicolo ai Valutazione fattibilità Piano Energetico Comunale 0 cittadini di valori ambientali positivi Minore impatto del territorio e veicolo ai Valutazione fattibilità Sportello Energia 0 cittadini di valori ambientali positivi 4.D.3. Azioni relative agli impianti termici 4.D.3.1. Impianti termici Pubblici: Si riportano di seguito l’elenco degli impianti termici comunali con l’indicazione del tipo di combustibile impiegato: Denominazione Scuola Elementare del Contà Scuola Elementare di Solighetto Scuola Elementare di Barbisano Scuola media Toniolo Palestra scuola media Toniolo Destinazione Scuola Generatori di calore (n.) 3 1 Potenza Focolare (kW) 186,3 66 Installazione (anno) Libretto Manutenzione Combustibile 2003 2010 Ascopiave Metano Ascopiave Metano Ascopiave Metano Ascopiave Metano 3 100 100 293 187 521,4 2002 2005 2010 2008 1992 Impianti sportivi 1 141,8 1987 Ascopiave Metano Stadio comunale Impianti sportivi 2 31 158,6 1996 Ass.Sport. in convenzione Metano Impianti sportivi Patean Impianti sportivi 2 80 26,3 1989 Ass.Sport. in convenzione Metano Impianti sportivi Solighetto Impianti sportivi 2 45 25,8 2010 Ass.Sport. in convenzione Metano Tennis Impianti sportivi 1 73,3 1972 Ascopiave Gasolio Sede municipale Municipio 1 167,4 1992 Ascopiave Metano Palazzo Battistella Moccia Biblioteca ed Auditorium 1 166 1993 Ascopiave Metano Palazzo Battistella Moccia - Centro Associazionistico 1 N.P. N.P. Consorzio Pro Loco Metano Scuola 2 Scuola 2 Scuola 16 Cons. ProL. in convenzione Centro Polifunzionale Centro Associazionistico 1 21,6 2008 A. in convenzione Metano Centro Ricreativo Associazionistico Centro Associazionistico 1 26,1 1986 Ascopiave Metano Casa delle associazioni EX CFP Centro Associazionistico Scuola 3 85 85 85 2008 Provincia di Treviso in convenzione Metano Casa delle associazioni EX CFP Centro Associazionistico 1 26 2010 Ascopiave Metano Villa Brandolini - Centro di Cultura Fabbri Centro Associazionistico 2 272 272 2008 Ascopiave Metano Villa Brandolini - Casetta rossa Centro Associazionistico 1 26,3 N.P. Diretta Metano Villa Brandolini - Abitazione custode Abitazione 1 6,9 2010 Custode in convenzione Metano Magazzino comunale Magazzino 2 62,6 24,5 1993 Ascopiave Metano La gestione degli impianti è demandata a ditta esterna convenzionata (gruppo AscoPiave) che provvede tra l’altro a: 1. condurre e sorvegliare gli impianti a mezzo di idoneo personale tecnico; 2. eseguire il check-up e la regolazione della combustione, all’inizio di ogni stagione di riscaldamento, mediante verifica delle condizioni di funzionamento a mezzo di idonee strumentazioni di analisi e conseguente regolazione delle apparecchiature componenti la centrale termica, per migliorare l’efficienza ed il rendimento dell’impianto; 3. interventi periodici di controllo e di manutenzione ordinaria, durante il periodo di funzionamento e più precisamente: check-up della combustione, controllo e taratura delle apparecchiature di sicurezza, controllo elettropompe e bruciatori, pulizia caldaia, controllo dei collegamenti ala canna fumaria e del camino; 4. controllo e messa a riposo a fine stagione ed annotazione periodiche sul libretto di centrale come previsto dalla L. 09.01.1991, n. 10, D.P.R. 26.08.1993, n. 412 e D.P.R. 21.12.1999, n. 551; 5. coibentazione, in centrale termica, delle tubazioni di mandata e ritorno acqua calda, secondo quanto richiesto L. 09.01.1991, n. 10, D.P.R. 26.08.1993, n. 412 e D.P.R. 21.12.1999, n. 551; 6. possibilità di realizzazione, previa studi di fattibilità e convenienza economica, di impianti di cogenerazione con tecnologie innovative. Budget (Euro) Azione Verifica che chi di competenza esegua la corretta gestione degli impianti comunali Sostituire caldaia a gasolio con impianto a metano e con caldaia a condensazione - Compatibilmente con le risorse economiche disponibili (Patto di stabilità) Sostituzione degli impianti obsoleti delle scuole medie Toniolo Indicatore Aspettative n. interventi/anno 10 20.000 n. sostituzioni 1 70.000 n. sostituzioni 3 Indicatore Aspettative 0 4.D.3.2. Impianti termici Privati: Budget (Euro) Azione Diffusione sul sito web istituzionale delle informazioni sulla corretta gestione delle centrali termiche private Diffusione sul sito web istituzionale delle informazioni sulla corretta gestione di stufe e caminetti 0 0 Incremento n. contatti/anno Incremento n. contatti/anno +2.500 +2.500 4.E. Azioni di sensibilizzazione al tema dei consumi e degli stili di vita 4.E.1. Favorire la diffusione di una cultura di attenzione ai consumi e di adozione di stili di vita che abbiano anche minor impatto sulla qualità dell’aria mediante i seguenti interventi: Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Interventi didattici dell’Ufficio Ambiente, anche in n. interventi/anno 5 collaborazione con SAVNO, presso le scuole pubbliche 0 n. ore/anno 10 ed altri ambiti pubblici 17 Diffusione di informazioni sul sito web istituzionale 0 Finanziamento di progetti a carattere educativo ambientale dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Soligo Adesione a campagne nazionali e locali in tema ambientale (es. M’illumino di Meno) anche in collaborazione con Associazioni Adesione a “Facciamo la mossa giusta” 2.000 0 1.000 Incremento n. contatti/anno +2.500 n. progetti 3 n. campagne 2 n. iniziative 3 4.F. Altre azioni non riconducibili ai temi già evidenziati 4.F.1. Ottenere una riduzione di comportamenti illeciti nella modalità di smaltimento dei rifiuti per combustione: Budget Azione Indicatore Aspettative (Euro) Campagna contro gli “Zero svuotamenti” 0 Riduzione % -10 Controlli su segnalazione 0 n./anno 10 Controlli su i “Pan e Vin” del territorio 0 n./anno 25 Potenziamento del CARD ed in particolare la raccolta Incremento % 86.500 +5 delle ramaglie verde raccolti n. articoli/anno e 2 Diffusione a mezzo stampa e sito web di informazioni 0 Incremento n. +2.500 contatti/anno 4.F.2. Regolamentare l’utilizzo dei prodotti fitofarmaci/pesticidi in agricoltura Budget Azione Indicatore (Euro) Adozione dello Stralcio del Regolamento di Polizia 0 Rurale entro il 2011 Controllo del rispetto del regolamento sul territorio 0 n. controlli/anno Aspettative 10 In situazioni di maggiore emergenza, potranno essere anche adottate le Azioni integrate ritenute più efficaci, compatibilmente con il necessario coordinamento intercomunale e provinciale, tra quelle previste dal PRTRA per la riduzione degli inquinanti PM10 e IPA nei comuni in fascia A e B: 1. Presenza nella rete di distribuzione solo di gasolio a basso tenore di zolfo (< 50 mg/kg). 2. Incentivi alla metanizzazione degli impianti di riscaldamento e di centrali termiche industriali e disincentivazione all’uso di combustibili fossili a medio - alto tenore di zolfo (es. oli pesanti, nafte), se non dotati di idonei sistemi di abbattimento delle polveri. 3. Intensificazione delle verifiche in strada dei livelli di opacità dei veicoli diesel con particolare riguardo ai mezzi pesanti e commerciali. 4. Intensificazione delle verifiche in strada delle prestazioni dei ciclomotori a due tempi (“cinquantini”); 5. Trasformazione dei veicoli di enti o aziende pubbliche alimentati a gasolio verso combustibili più eco-compatibili (metano - G.P.L. - elettrici). 6. Alimentazione con biodiesel o gasolio a basso tenore di zolfo dei veicoli di enti o aziende pubbliche alimentati a gasolio (autobus, veicoli trasporto rifiuti, autovetture, etc.). 7. Incentivi alla trasformazione dei taxi verso combustibili gassosi, in primis il metano. 8. Alimentazione con biodiesel o gasolio a basso tenore di zolfo dei taxi alimentati a gasolio. 9. Incentivi alla trasformazione dei mezzi commerciali a prevalente azione locale, verso combustibili gassosi, in primis il metano. 10. Riduzione dei livelli di emissione di polveri e IPA delle attività produttive esistenti nel territorio anche mediante accordi volontari (es. EMAS e ISO 14000) e regolamentazione del sistema delle autorizzazioni di nuovi insediamenti, al fine di migliorare complessivamente il bilancio di area. 11. Attivazione di campagne di sensibilizzazione, educazione e informazione partendo dalle scuole fino a raggiungere il singolo cittadino. 12. Realizzazione di barriere sempreverdi ad elevata ramificazione lungo le principali direttrici di traffico. 13. Esecuzione delle operazioni di lavaggio frequenti delle strade soprattutto durante i periodi di stabilità atmosferica delle stagioni autunnali, invernali e primaverili. 14. Verifica del rispetto del divieto di combustione all’aperto di ramaglie e altri residui vegetali (al fine di favorirne il conferimento a centri di riutilizzo). 18 5. LE AZIONI DIRETTE 5a. Le azioni emergenziali e di breve periodo che si intendono intraprendere Le azioni "dirette" o emergenziali, di breve periodo, si estendono prevalentemente al periodo invernale. Questi provvedimenti vanno definiti e concordati nell'ambito del Tavolo Tecnico Zonale in maniera da coinvolgere il numero più consistente possibile di Comuni nell'intorno della città, al fine di una maggiore efficacia ed uniformità. Le azioni vengono stabilite in base all’emergenza da affrontare ed in linea con quanto indicato nel Piano Regionale. A titolo di esempio si riportano i provvedimenti assunti in passato con apposite ordinanze sindacali: IL SINDACO … ORDINA che siano applicate ed osservate le seguenti misure urgenti per la tutela e il risanamento dell’atmosfera: • 1) DIVIETO DI ACCENSIONE DI FUOCHI ALL’APERTO: è fatto divieto a chiunque di accendere fuochi o falò anche se trattasi di attività connessa all’ordinaria pratica agricola, con l’eccezione delle finalità antiparassitaria; • 2) SPEGNIMENTO DEI MOTORI DEI VEICOLI: è fatto obbligo di spegnimento dei motori: - dei veicoli merci durante la fase di carico/scarico; - degli autoveicoli per soste di durata maggiore di un minuto o in corrispondenza di particolari impianti semaforici; - dei mezzi di trasporto con motrice diesel durante le soste; • 3) LIMITAZIONE DELLA TEMPERATURA A MASSIMI 20 °C negli edifici classificati in base al D.P.R. 412/93, con le seguenti sigle: - E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili, - E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili, - E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto e assimilabili, - E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili, - E.6 Edifici adibiti ad attività sportive, - E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili, • 4) LIMITAZIONE DELLA TEMPERATURA A MASSIMI 18 °C negli edifici classificati in base al D.P.R. 412/93, con le seguenti sigle: - E.8 Edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, • 5) OBBLIGO DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI secondo le indicazioni e le periodicità previste dall’art. 31 della L.10/91, dall’art.11 commi 4 e 12 del DPR 412/93 e dall’allegato L del D.Lgs. 192/2005; • 6) DIVIETO DI CLIMATIZZAZIONE: è fatto divieto di climatizzazione dei seguenti spazi cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano spazi di abitazioni con cantine, box, garage; • 7) LIMITAZIONE DI UTILIZZO DI BIOMASSE LEGNOSE per il riscaldamento domestico degli edifici in camini, stufe economiche, stube, in ogni caso integrativi di impianti per riscaldamento a gas metano, g.p.l. o altri combustibili ammessi; Inoltre, INVITA la cittadinanza ad osservare le seguenti indispensabili precauzioni: • 1) GESTIRE CORRETTAMENTE TUTTI GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, sia quelli degli edifici adibiti a civile abitazione, limitando al minimo indispensabile gli orari di accensione e la temperatura degli ambienti evitando di superare nelle abitazioni i 19 °C; • 2) LIMITARE L’USO DI VEICOLI A MOTORE, privilegiando per quanto possibile, per i piccoli spostamenti, i movimenti a piedi o in bicicletta; • 3) EVITARE di tenere i bambini a 30-50 cm dal suolo (livello delle emissioni degli autoveicoli), utilizzando per il loro trasporto zaini o passeggini di altezza adeguata. La tipologia di ordinanza sindacale sopra indicata verrà comunque adottata dall’amministrazione al raggiungimento dei 34 superamenti annui del valore limite della concentrazione dell’inquinante PM10 registrati nella stazione di rilevamento ARPAV di Conegliano. 19 IL SINDACO … ORDINA la sospensione totale della circolazione stradale dei veicoli a motore termico nella giornata di _____ dalle ore _____ alle ore _____, lungo tutte le strade comunali. Durante il blocco sono valide le seguenti deroghe alla circolazione e pertanto le seguenti categorie di veicoli a motore sono escluse dai provvedimenti di limitazione: a) veicoli alimentati a GPL o a gas metano purché utilizzino per la circolazione dinamica rigorosamente solo GPL o il gas metano; b) veicoli provvisti di motori elettrici o ibridi (motore elettrico e termico); c) gli autobus adibiti al servizio pubblico di linea e turistici, scuolabus, taxi ed autovetture in servizio di noleggio con conducente; d) veicoli di trasporto di pasti confezionati per le mense o comunità; e) veicoli adibiti a cerimonie nuziali o funebri e al seguito, muniti di titolo autorizzatorio; f) autovetture al servizio di portatori di handicap, munite di contrassegno e di soggetti affetti da gravi patologie debitamente documentate con certificazione rilasciata dagli Enti competenti, ivi comprese le persone che hanno subito un trapianto di organi o che sono immunodepresse; g) veicoli per il trasporto alle strutture sanitarie pubbliche o private per sottoporsi a visite mediche, cure ed analisi programmate (da documentare con le modalità previste al "titolo autorizzatorio"), nonché per esigenze di urgenza sanitaria da comprovare successivamente con il certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso; h) veicoli adibiti a compiti di soccorso, compresi quelli dei medici in servizio e dei veterinari, muniti di apposito contrassegno distintivo; i) veicoli dei paramedici e dei tecnici ospedalieri in servizio di reperibilità,nonché i veicoli di associazioni e imprese che svolgono servizio di assistenza sanitaria e/o sociale (da documentare con le modalità previste al "titolo autorizzatorio"); j) veicoli utilizzati per assicurare servizi manutentivi di emergenza (da documentare con le modalità previste al "titolo autorizzatorio"); k) veicoli di servizio e veicoli nell'ambito dei compiti d'istituto delle Pubbliche Amministrazioni o loro aziende consortili, compresa la Magistratura, dei Corpi e servizi di Polizia Municipale e Provinciale, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, delle Forze Armate, degli altri Corpi armati dello Stato; l) autoveicoli che trasportano farmaci, prodotti per uso medico e prodotti deperibili; m) veicoli di lavoratori in turno, in ciclo continuo o doppio turno, limitatamente ai percorsi casa-lavoro per turni con inizio e/o fine purché circolanti in orari non coperti dal servizio di trasporto pubblico di linea, e muniti di dichiarazione del datore di lavoro attestante il servizio prestato; n) veicoli diretti verso manifestazioni sportive e ricreative (da documentare con le modalità previste al "titolo autorizzatorio"); o) veicoli degli ospiti degli alberghi situati nell’area interdetta, limitatamente al percorso necessario all’andata e al ritorno dall’albergo, con obbligo di esposizione di copia della prenotazione; Eventuali ulteriori deroghe sostanziali potranno essere concesse previo parere favorevole della Giunta Comunale. Il possesso dei requisiti descritti ai punti precedenti può essere dimostrato con un’autocertificazione che dovrà contenere gli estremi del veicolo, le indicazioni dell’orario, del luogo di partenza e di destinazione, oltre alla motivazione del transito che dovrà essere esposta bene in vista ed esibita agli agenti di polizia stradale che ne facciano richiesta. In situazioni di maggiore emergenza, potranno essere anche adottate le Azioni ritenute più efficaci, compatibilmente con il necessario coordinamento intercomunale e provinciale, tra quelle previste dal PRTRA per i comuni in fascia A: 1. Blocco del traffico pesante e commerciale diesel immatricolato prima del 01.10.1997 all’interno di aree prestabilite (possono coincidere con la totalità del territorio o con porzioni dello stesso). 2. Blocco delle autovetture diesel immatricolate prima del 01.01.1997. 3. Limitazione degli orari di riscaldamento per impianti termici civili e produttivi funzionanti a combustibili non gassosi, all’interno di aree stabilite (possono coincidere con la totalità del territorio o con porzioni dello stesso). 4. Blocco delle autovetture a benzina immatricolate prima del 01.01.1993. 5. Blocco dei motoveicoli/ciclomotori non catalizzati. 6. Blocco di attività produttive comportanti l’emissione significativa (> 10 kg/die) di polveri, all’interno di aree stabilite (possono coincidere con la totalità del territorio o con porzioni dello stesso). 7. Attuazione di piani di trasporto alternativi, previa opportuna campagna informativa capillare, così come predisposti dai mobility manager. 8. Intensificazione della frequenza di lavaggio delle strade. 9. Intensificazione dei controlli sulla circolazione e la sosta da parte delle autorità preposte (Polizia Locale, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza). 20 6. IL MONITORAGGIO 6a. Azioni proposte con il precedente Piano d’Azione Comunale approvato con DGC n. 23 del 11.02.2008 ed il livello di avanzamento Valore Stato Budget Azione PAC Indicatore dell’indicator avanzamento (Euro) e Aumento % Sostituzione centrale termica in 2008 Eseguito 204.000 +10 rendimento Villa Brandolini Aumento % Sostituzioni vetrate con vetri a +5 2008 Eseguito 15.000 rendimento taglio termico in Villa Aumento % Sostituzione caldaie elementari +10 2008 Eseguito 44.500 rendimento Barbisano Realizzazione della pista ciclabile km 2,880 2008 Eseguito 560.000 intercomunale di via dei Troi Realizzazione della pista ciclabile km 2008 Eseguito 165.000 0,500 di via Conegliano Realizzazione della pista ciclabile km 2008 Eseguito 130.000 0,400 di via Montello Accordi per la realizzazione di n. accordi 2008 Eseguiti 0 3 itinerari ciclopedonali intercomunali Sostituzione parco auto con mezzi n. auto 3 2008 Eseguita 45.000 alimentati a combustibili alternativi Maggior punteggio a ditte con Non avviato mezzi a abassa emissione in 2008 0 (0%) appalti per trasporto scolastico Creazione sito internet strutturato Non avviato come blog per promovere il car- 2008 0 (0%) pooling n. Ricerca messaggio efficace 2008 Eseguito 0 1 n. regolatori di flusso Installazione e/o sostituzione 3 e n. lampade vecchi impianti di Pubblica 2008 Eseguito 30.000 servite/n. tot. 547/2146 Illuminazione per ridurre consumo lampade Verifica e monitoraggio degli n. lampade impianti relativamente a orari e 2008 Eseguito 0 2.147 livelli illuminazione Impianti fotovoltaici scuole kWp 2008 Avviato (40%) 21.000 4,40 elementari Contà Inserimento nel REC del PRG n. nuovi impianti disposizioni su obbligo produzione 2008 Eseguito 0 N.D. energia elettrica da fonti rinnovabili Inserimento nelle REC del PRG n. richieste 2008 Eseguito 0 N.D. incentivi a contenimento energetico Adozione criteri di bioedilizia per le 160.000 Riduzione consumi scuole del Contà e del Centro 2008 Eseguito -140 kWh/mq/anno 25.000 polifunzionale di via Cimitero Ampliamento parcheggio interrato n. posti 2008 Eseguito 250.000 20 in Piazza Caduti nei Lager Ordinanza in forma permanente Non avviato 2008 0 per ridurre rischio incendi boschivi (0%) Adesione all’iniziativa Pedibus n. linee 2008 Eseguito 0 0 promossa da ULSS 7 0 Euro stanziati e Adesione alla convenzione ICBI 2008 Eseguito 0 n riconversioni 0 6b. Azioni intercomunali intraprese A parte il P.A.T.I. non sono state intraprese efficacemente azioni intercomunali: - EMAS comuni del Quartiere del Piave si è sciolto e dei 5 comuni iniziali solo 3 hanno deciso di proseguire ognuno per proprio conto - Le proposte del TTZ non hanno trovato al momento riscontro a livello sovra comunale. 21 7. LA SCHEDA DI SINTESI DEL PIANO Quadro di sintesi Azione PAC 4.A. Azioni sulla mobilità e sui trasporti Completamento entro 2011 dei marciapiedi di via San Martino Progettazione preliminare pista ciclopedonale di via Fabbri Stato avanzam ento Indicatore/ Valore indicatore atteso Budget (Euro) 2011 285.000 2011 14.500 Bici Masterplan comunale entro il 2011 2011 9.200 Monitoraggio del servizio e manutenzione mezzi 2011 200 2011 5.000 2011 0 Promozione manifestazioni ciclistiche e podistiche non competitive Il Comune di Pieve di Soligo ha aderito all’iniziativa “Pedibus” promossa dall’ULSS 7ed è disponibile a favorire tale iniziativa se dovesse trovare adesione presso i genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Soligo Completamento entro 2011 della sistemazione della viabilità di via San Martino In caso di necessità di sostituzione di veicoli pubblici l’amministrazione si impegna ad acquisire mezzi a ridotta emissione e/o alimentati a combustibili alternativi Nuovi appalti per il trasporto scolastico verrà dato maggior punteggio alle ditte che utilizzeranno nel servizio mezzi a categoria EURO più elevata, a metano, a GPL, elettrici o con caratteristiche analoghe in termini di consumi ridotti, basse emissioni, uso di carburanti alternativi Diffusioni attraverso il proprio sito web istituzionale delle informazioni utile alla conversione verso tipologie meno impattanti Non concessione di autorizzazione per gare motoristiche Limitazione delle autorizzazione di manifestazioni motoristiche Diffusione e circolazione delle informazioni sul proprio sito web istituzionale in merito ai servizi che possono interessare il territorio comunale (Autolinee extraurbane, Noleggio con conducente, Taxi, Prontobus) 4.B. Azioni relative all’assetto urbanistico 2011 300.000 2011 0 km 0,580 Km 2,365 Migliore efficienza nelle future progettazioni n. chiavi utilizzate 20 n./anno 5 n./anno 1 n. rotatorie 1 e km viabilità 0,580 n. mezzi a ridotta emissione acquistati / n. sostituiti 1 2011 0 n. appalti con valutazione emissioni /n. appalti 1 2011 0 n. contatti /anno +2.500 2011 0 2011 0 2011 0 Completamento dei primi Piani relativi al PAT 2011 175.000 Approvazione del PATI 2011 20.500 n. gare /anno 0 n. max/anno 2 n. contatti /anno +2.500 Minore impatto nelle future progettazioni Minore impatto nelle future progettazioni 4.C. Azioni relative alle certificazioni Completamento della procedura per certificazione EMAS III 2011 23.500 Minore impatto del Comune e diffusione di valori ambientali positivi 4.D. Azioni sulle politiche energetiche Installazione di riduttori di flusso nella rete di Illuminazione Pubblica 2011 10.000 Installazione impianto fotovoltaico magazzino 2011 259.500 2011 209.500 Installazione impianto fotovoltaico Stadio Comunale 2011 131.500 Installazione Barbisano 2011 89.500 2011 21.000 Installazione Associazioni impianto impianto fotovoltaico fotovoltaico Casa Palestra Installazione impianto fotovoltaico Scuola Contà 22 Incremento n. riduttori +25% Incremento lampade servite +5% kWp 57,20 kWp 45,20 kWp 29,04 kWp 19,80 kWp 4,40 Valore indicatore ottenuto Minore impatto del Comune Minore impatto del territorio e veicolo ai cittadini di valori ambientali positivi Minore impatto del territorio e veicolo ai cittadini di valori ambientali positivi n. interventi/anno 10 Valutazione fattibilità Piano Energetico Comunale 2011 0 Valutazione fattibilità Piano Energetico Comunale 2011 0 Valutazione fattibilità Sportello Energia 2011 0 2011 0 2011 20.000 2011 70.000 2011 0 2011 0 Interventi didattici dell’Ufficio Ambiente, anche in collaborazione con SAVNO, presso le scuole pubbliche ed altri ambiti pubblici 2011 0 Diffusione di informazioni sul sito web istituzionale 2011 0 2011 2.000 2011 0 2011 1.000 Campagna contro gli “Zero svuotamenti” 2011 0 Controlli su segnalazione 2011 0 Controlli su i “Pan e Vin” del territorio 2011 0 Potenziamento del CARD ed in particolare la raccolta delle ramaglie 2011 86.500 Diffusione a mezzo stampa e sito web di informazioni 2011 0 Adozione dello Stralcio del Regolamento di Polizia Rurale entro il 2011 2011 0 - Controllo del rispetto del regolamento sul territorio 2011 0 n. controlli/anno 10 Verifica che chi di competenza esegua la corretta gestione degli impianti comunali Sostituire gli impianti a gasolio con impianti a metano e con caldaia a condensazione Compatibilmente con le risorse economiche disponibili (Patto di stabilità) Sostituzione degli impianti obsoleti delle scuole medie Toniolo Diffusione sul sito web istituzionale delle informazioni sulla corretta gestione delle centrali termiche private Diffusione sul sito web istituzionale delle informazioni sulla corretta gestione di stufe e caminetti 4.E. Azioni di sensibilizzazione al tema dei consumi e degli stili di vita Finanziamento di progetti a carattere educativo ambientale dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Soligo Adesione a campagne nazionali e locali in tema ambientale (es. M’illumino di Meno) anche in collaborazione con Associazioni Adesione a “Facciamo la mossa giusta” n. sostituiti 1 n. sostituite 3 Incremento n. contatti/anno +2.500 Incremento n. contatti/anno +2.500 n. interventi/anno 5 n. ore/anno 10 Incremento n. contatti/anno +2.500 n. progetti 3 n. campagne 2 n. iniziative3 4.F. Altre azioni non riconducibili ai temi evidenziati 23 Riduzione % -10 n./anno 10 n./anno 25 Incremento % verde raccolti +5 n. articoli/anno 2 Incremento n. contatti/anno +2.500