La Staffetta di Scrittura Bimed 2016/17
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La Staffetta di Scrittura Bimed 2016/17
La Staffetta di Scrittura Bimed 2016/17 Sulla gestione didattico pedagogica della Staffetta dedicata alla Scuola dell’Infanzia e al Biennio della Primaria Documento per la gestione dell’esercizio e del format, in generale. Il documento viene comunicato nell’intento di rendere l’azione corrispondente ai bisogni formativi dei partecipanti (I bambini, le docenti, la scuola nel suo insieme, i genitori). L’azione ha due modalità di comincio e di gestione: Che sia la prima o la seconda delle modalità è necessario che nella Giornata Nazionale di Start UP della Staffetta – il 10 ottobre 2016 – ai bambini venga comunicato (enfatizzando) che loro sono parte integrante di un cammino che coinvolge tantissimi bambini su tutto il livello nazionale … Immaginate i valori aggiunti di questo: motivazione, curiosità, apprendimento attraverso le attività ludiche. E’ in questa giornata che dovrete presentare il vostro Incipit e lo scrittore che lo ha redatto ai bambini e, perché no, ai genitori dei bambini (!!!), è in questa fase che direte loro cosa dovranno fare e come dovranno operare, è in questa giornata che comunicherete loro … Che sono parte integrante e protagonisti di un cammino straordinario in cui troveranno il divertimento e gli strumenti della loro crescita!!! Ci sono due modalità di inizio perché nella composizione potrete essere la prima delle classi che continuano l’incipit ma anche … no … e essere, dunque, la quinta classe piuttosto che l’ottava o … - Allora: La Tua è la classe che scrive subito dopo l’incipit dello scrittore? Allora … (Modalità 1!) modalità 1) – Dovrai scrivere il primo capitolo cosa fare? Innanzitutto sarà necessario porre in essere tutte le tue capacità di mediazione con i bambini … Dovrai strutturare il tuo capitolo, spiegherai loro che è una parte della storia che poi loro vedranno completa in maggio e che, invece, seguiranno nell’evoluzione per mezzo della LIM ogni dieci giorni ricevendo i capitoli che altri bambini scriveranno (attraverso il lavoro delle loro Maestre perché i bambini giocano e al massimo fanno prescrittura!!!) LORO SI ENTUSIASMERANNO!!! Ma veniamo a quello che dovranno fare i tuoi bambini e al come (…): Se si tratta dei bambini della scuola dell’infanzia … - Farai loro vedere una pubblicazione giocata su disegni e didascalie, gli darai, dunque, un modello, di realizzare quattro disegni e quattro didascalie susseguenti in cui si dipanerà la loro poi dirai loro che hanno la possibilità anche loro parte di storia. Come si fa? Noi ti proponiamo un metodo che tu, ovviamente potrai gestire come meglio riterrai … Se dopo che avrai svolto il lavoro di redazione del capitolo, anzi, volessi raccontarci quello che è avvenuto in situazione te ne saremmo grati e inseriremo la tua comunicazione nel Quaderno Metodologico della Staffetta 2016/17. Il metodo che ti proponiamo: Uso dell’incipit presenterai ai bambini i personaggi dell’incipit, l’ambientazione, immaginerai un tempo se lo ritenessi utile per la costruzione della storia (se scriverai di contemporaneo potrai utilizzare – nella storia – il cellulare – ma se sei nel tempo di Sir Bis forse è meglio di no … Puoi anche farlo, ma dovrai cogliere l’occasione per spiegare loro che – anche se non ci crederanno – è esistito un tempo, anche lungo, in cui i cellulari non c’erano …); Poi: svolgendo con loro attività di mediazione utilizzerai la parte iniziale del tempo che hai a disposizione per dimostrare come e quanto loro possono essere artefici di una storia e devono diventare artefici della LORO STORIA!!! Allora con loro costruirai (solo parlando e magari utilizzando la lavagna per schematizzare, facendo impersonare loro i personaggi dell’incipit e creando un’ambientazione in cui ognuno avrà una parte – è bello fare il protagonista ma può essere bello anche fare la parte del cespuglio ) più ipotesi di capitolo … Questo è utile per tutta una serie di valori didattico pedagogici ma innanzitutto perché farai comprendere loro che le parole sono fondamentali nell’elaborazione di una decisione. Ancora di più: potrai comprendere attraverso il breinstorming le personalità, i caratteri, le eventuali problematiche cognitive, avrai gli strumenti, dunque, per determinare inclusione … Quando con i bambini avrete scelto l’ipotesi strutturale di capitolo condiviso dal gruppo allora potrete cominciare a ** giocare … Con il disegno e le parole (le parole le . scriverai tu, ovviamente …) - - - - Se il capitolo fosse: la pecorella Myssi entrò nel bosco e si guardò intorno … Davanti agli occhi aveva le farfalle e le more rosse rosse nel cespuglio di rovi, le formichine che camminavano accanto alle sue zampette, i rami possenti della quercia su cui si era appena posato il passero che di nome faceva Tassero Il passero sentendosi osservato chiese a Missy “Cos’hai da guardare PECORA!” e Myssi risposte “Niente, anzi no, TUTTO! E’ bellissimo io non c’ero mai stata nel bosco … E’ bellissimo voglio vedere di più … Dunque vado, Ciao”. La pecorella stava voltando le spalle a Tassero che, però subito le disse “Ma dove vai, DOVE VAI!!! Il bosco ha i suoi pericoli e se proprio vuoi andare in giro forse è meglio che io ti accompagni E così il passero di nome Tassero si appoggiò sulle spalle della pecorella e si addentrarono nel bosco … Non fecero a tempo a imboccare il sentiero che avevano davanti che sentirono un ululato “UHUHUHUHUHUHUHUHUH” e la pecorella chiese al passero “Cosa sarà?”, il passero non voleva dirglielo, temeva s’impaurisse e allora: “Guarda non lo so, forse è un animale ma non so che animale, potrebbe essere un lu …” “Un LU e cos’è?” chiese Myssi al passero Il quesito fu presto bell’e che risolto … Un lupetto piccoletto si parò davanti alla pecorella e disse “Tassero sei più antipatico di un passero!!! Io non sono un LU ma un Lupo anzi un piccolo lupo, quindi un lupetto, perché non volevi dirglielo avevi forse paura che lei potesse avere paura lo vedi che non ha paura …” – “No che non ho paura perché dovrei averne?” disse Myssi e allora Tassero “Dovresti avere paura perché da sempre i lupi le pecore come te se le mangiano!” Appare chiaro: è il docente che sintetizza e scrive … (questa potrebbe essere una storia volta a superare i pregiudizi e le paure ma potrebbe essere anche tanto altro ancora …), divertiranno a disegnare … E giacché si tratterà di n. 4 disegni i bambini si una volta strutturata la storia li dividerai in quattro gruppi facendo in modo che tutti possano partecipare alla costruzione dei disegni … L’ideale sarebbe far disegnare i bambini su spazi grandi (p. e. un foglio cm 70 x 100 per ogni disegno) chi si occuperà del cielo, chi di un personaggio, chi di un altro personaggio, chi di disegnare le parti del bosco (magari suddividendo le parti). Avrai, in questo modo quattro grandi disegni che poi dovranno essere riportati su quattro fogli A4 e sotto ogni disegno la didascalia. E per questa parte dell’esercizio potrai scegliere un responsabile di team (p. s. uno dei bambini di ogni gruppo) condividendo alla fine il prodotto cui sarete giunti … Come fosse un premio che assegni raccontando loro che ci saranno sempre altri da premiare .. Se si tratta dei bambini del biennio della primaria … Per i bambini della prima elementare l’esercizio è lo stesso dei bambini dell’infanzia. Per la seconda elementare, invece: dovendo scrivere il primo capitolo si seguiranno le istruzioni riferite all’uso dell’incipit sino a ** (gli asterischi riportati al precedente paragrafo segnano la demarcazione dell’uguaglianza dell’esercizio) farli scrivendo, piuttosto che farli scrivere giocando. giocare Dovranno produrre 500 parole. Il docente alla lavagna comincia la scrittura traducendo – in scritto – gli input di narrazione che provengono dai bambini … Alla lavagna dopo il docente potranno cimentarsi un bambino alla volta … E’ necessario giocare nel corso della scrittura … Si possono interpretare i personaggi, si possono evocare storie da comparare con quello che si sta scrivendo … E’ necessario inframezzare la costruzione della storia con altro disciplinare così da dimostrare che nella narrazione c’entra tutto … anche la matematica (per esempio). Il disegno per i bambini della seconda, a nostro avviso, deve succedere alla strutturazione del capitolo perché ne diventa la sintesi e per il disegno potrai scegliere un piccolo gruppo che si produrrà nella realizzazione di una tavola (foglio bristol cm 70 x 100) che conserverai come documentazione, incaricando – e, dunque, premiando – un bambino perché riporti la tavola su un foglio A4 che è ciò che dovrai farci pervenire con il capitolo. E dopo che avrai scritto il capitolo con la tua classe? (quanto appresso ha senso tanto per i bambini dell’infanzia quanto per la prima e la seconda della primaria). Ogni 15 giorni da ottobre ‘16 a aprile ’17, sulla piattaforma della Staffetta troverai un nuovo capitolo scritto da un’altra collega con la propria classe … Immagina le grandi occasioni formative che questo comporta: puoi organizzare un countdown nei giorni che precedono l’arrivo del capitolo … coinvolgerli nell’animazione per quello che avverrà … Quando il capitolo sarà arrivato, invece, recupererai per mezzo del brainstorming un confronto sino a farli esprimere su come avrebbero continuato loro la storia … Se documenterai questo processo capitolo dopo capitolo, alla fine ti troverai con due storie che potrai comparare arricchendo ulteriormente il loro bagaglio sensoriale e cognitivo per mezzo della Staffetta. Arriveranno nel mese di maggio come se la storia l’avessero vissuta direttamente e il docente potrà organizzare sul format occasioni formative che più in avanti svilupperemo. modalità 2) – La tua classe scrive un capitolo dal II al X Le metodologie proposte nella modalità 1 restano le stesse solo che il lavoro di mediazione del docente è ancora più rilevante perché i bambini non possono avere i rudimenti di Storytelling. Sarebbe semplice raccontarti che … il secondo capitolo deve innestare sulla storia un accadimento mentre il terzo, il quarto e il quinto capitolo sono funzionali a raggiungere il picco di enfasi della narrazione che poi, pian piano sino al nono capitolo evolve per chiudersi nel decimo. Ma il segreto è un altro: la Staffetta si giova di un apparato cui potrai rivolgerti continuamente qualora lo ritenessi importante (il Tutor, lo scrittore, il sottoscritto) e questo potrà essere utile durante tutta la fase dell’esercizio. In ogni caso: è necessario mantenere il filo con ciò che è stato scritto precedentemente … I personaggi non si possono creare senza un senso e non possono svanire senza un senso … Sono gli accadimenti che, invece, determinano la qualità narrativa di un percorso. Per come gestire in classe il capitolo, invece, ti invito a considerare quanto già elaborato nel paragrafo modalità 1 Aspetti complementari ma di non secondaria importanza Il coinvolgimento dei genitori è importante ma, in generale, non semplicissimo da determinare. E’ possibile utilizzare le moderne tecnologie per comunicare (il docente) quello che si sta facendo con i bambini immaginando di costruire con i genitori un processo parallelo che li coinvolga magari per generare piccole produzioni tali da abbellire la scuola a partire dalla Staffetta e dai bambini. Questo è il senso di quanto abbiamo chiesto (popup, un piccolo plastico, gli origami da muro) come attività complementari da svolgersi precedentemente al momento in cui saranno consegnati i libretti ai bambini in un evento pubblico che li farà sentire i protagonisti di un’impresa … partecipata dalle loro famiglie e dalla comunità di cui saranno parte sempre di più. Bimed con la Staffetta ha attivato una Comunità di Pratica che sta connotando una nuova modalità di fare scuola in cui l’apprendimento torna a essere privilegio dell’esistenza avvertito come tale dalle nuove generazioni (bambini, ragazzi e giovani) che scoprono quanto la narrazione possa determinare il loro ben/essere per il presente nella scuola e il futuro sociale che li accoglierà. Andrea Iovino e Maurizio Spaccazocchi