06 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
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06 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 06/02/15-N: 137- N˚ 36 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Venerdì 6 Febbraio 2015 • S. Paolo Miki Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Cinema A Berlino apre il Festival tra esplorazioni e nuove culture L’infortunio Roma choc, Ibarbo resterà fuori quasi due mesi Maltempo Scatta l’allerta per il Tevere Pioggia e neve, mezza Italia ko Ferzetti a pag. 25 Carina nello Sport Mattioli a pag. 12 L’Europa lascia sola la Grecia Anticorruzione ` Falso in bilancio l’intesa estende la punibilità ` Silvia Barocci Berlino gela Atene: nessun taglio del debito, lavorate con la Troika. Tsipras: no ai ricatti Renzi e Parigi con la Bce: una scelta legittima, ma ora trattare. Il Fmi: evitare il contagio Il salvataggio Ponzio Pilato non abiti a Bruxelles Giulio Sapelli L a notizia è di quelle che ripropongono tutta intera la sostanza stessa del patto europeo. La Bce per bocca del suo presidente ha annunciato che da mercoledì 11 non accetterà più titoli greci in garanzia dei prestiti finora concessi alle banche di quel Paese. Ma la vera sostanza della questione è che Mario Draghi, così facendo, ha di fatto accelerato la conclusione del negoziato sul debito avviata dal governo Tsipras con il Consiglio dell’Eurozona. «Io», sembra dire Draghi tra le righe della nota ufficiale, «non posso fare più di quello che ho fatto ma ribadisco», ecco il senso politico della decisione, «che non si può voltare la testa quando si tratta di vita o di morte». Per questo, pur con tutti i distinguo del caso, non ha esitato a precisare che gli istituti di credito greci possono continuare a finanziarsi presso le banche centrali europee. Del resto, la manovra di Quantitative easing annunciata di recente apriva già la via alla frantumazione delle decisioni monetarie e alla frantumazione della sovranità europea nell’accollare l’80% del rischio alle rispettive banche centrali nazionali. Draghi, insomma, ha ben chiaro dove si deve arrivare ma preferisce che sia la politica a guidare i lavori. Continua a pag. 22 La Jihad arruola più combattenti italiani in Siria Sara Menafra N ell’elenco dei foreign fighters che si allunga di settimana in settimana, c’è un gruppo su cui si stanno concentrando gli sforzi di Antiterrorismo e Intelligence: un gruppo più circoscritto di nomi che, pur non essendo italiani, hanno avuto «trascorsi o collegamenti» con il nostro Paese. Pur non avendo modificato la soglia di allerta, alta ma senza segnali di pericoli specifici, il gruppo viene tenuto sotto controllo. A pag. 11 BRUXELLES La Germania non intende fare concessioni significative alla Grecia. «Atene deve negoziare con la Troika», ha detto ieri il ministro delle Finanze Schaeuble, aggiungendo che le prime misure annunciate dal governo di Atene «non vanno nella giusta direzione». Ma il primo ministro greco Alexis Tsipras, ha affermato che la Grecia «non può essere ricattata». Renzi si schiera con la Bce: scelta legittima, ma ora bisogna trattare. E il Fondo monetario internazionale chiede di evitare il contagio. Amoruso, Carretta e Cifoni alle pag. 2 e 3 La protesta La Commissione L’ira di migliaia La Ue promuove i conti dell’Italia di greci in piazza timori su deflazione e occupazione sotto il Partenone Michele Di Branco Teodoro Andreadis Synghellakis D eficit in progresso e Italia più vicina al via libera di Bruxelles sui conti pubblici. Ma la crescita resta ancora modesta. Timori per deflazione e occupazione. A pag. 5 D ecine di migliaia di greci sono scesi in piazza, ieri, per manifestare il proprio sostegno al governo Tsipras e la loro contrarietà alle decisioni della Bce. A pag. 2 Hollande e Merkel, missione a sorpresa a Kiev e a Mosca A rchiviato o meno che sia il patto del Nazareno, l’intesa della maggioranza di governo rischiava di scivolare proprio sul terreno della giustizia. In particolare sulle norme anticorruzione e sulla valanga di emendamenti al ddl Grasso fermo in commissione Giustizia al Senato. Le fughe in avanti di parte del Pd su falso in bilancio, prescrizione e stretta su alcuni reati contro la Pubblica amministrazione hanno messo in allarme Ncd per la possibile saldatura dei voti del partito di Renzi con quelli di M5S. A pag. 9 D’Alema: ora serve il metodo Mattarella anche per il governo L’intervista «Il nome per il Colle indicato da noi a Renzi. L’Italicum non va, bisogna cambiarlo» Caos Ucraina, Putin mobilita i riservisti Missione a sorpresa a Mosca di Hollande e Merkel. Putin mobilita i riservisti. D’Amato a pag. 10 ROMA «Mattarella lo abbiamo indicato noi della minoranza dem». Lo dice in un’intervista al Messaggero Massimo D’Alema che consiglia al governo di continuare con il metodo Quirinale anche per le riforme. «Si parta dal Pd unito e non si arruolino Scilipoti di turno». Obiettivo: modificare l’Italicum e la riforma del Senato. «Da Tsipras una lezione per tutta la sinistra». Gentili a pag. 8 Dopo il Quirinale Sulle frequenze tv la prima lite FI-Pd Nino Bertoloni Meli C i mancavano le frequenze tv a scatenare la lite tra Partito democratico e Forza Italia. A pag. 6 CAPRICORNO, PUNTATE SULLA FAMIGLIA Buongiorno, Capricorno! Luna provoca talvolta agitazione nell’ambiente familiare, ma non mette in discussione i sentimenti, gli affetti, le passioni. Se c’è qualcosa da chiarire o da sistemare, parlate. Venerdì illuminato da stelle bellissime, prima fra tutte Venere congiunta a Marte in un segno che risveglia anche le corde romantiche del vostro carattere, Pesci. Amori che scoppiano all’improvviso e con persone molto diverse da voi, ma che meritano di essere vissuti intensamente. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 06/02/15-N: 2 Primo Piano Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Berlino ad Atene «Dovete lavorare con la Troika» Tsipras: no ricatti Dopo lo stop della Bce Varoufakis chiede un piano-ponte fino a maggio. Schaeuble: il debito non si taglia. Borsa giù ` IL NEGOZIATO BRUXELLES La frattura tra la Grecia e i partner della zona euro si è ampliata ieri, dopo che il primo ministro, Alexis Tsipras, ha accusato la Banca Centrale Europea e gli altri governi di ricattare Atene. La Grecia «non può essere ricattata, perché la democrazia in Europa non può essere ricattata», ha detto Tsipras davanti al parlamento, rispondendo alla decisione della Bce mercoledì di tagliare parte della liquidità ordinaria per le banche greche e all'ultimatum lanciato dalla Commissione per arrivare a un accordo sul programma di salvataggio. «Siamo un paese sovrano e abbiamo un accordo con i nostri elettori. Lo rispetteremo», ha detto Tsipras, promettendo nuovamente di «porre fine alla Troika e alle sue politiche». Ma, scegliendo la via dello scontro, il premier greco prende il rischio di precipitare l'uscita di Atene dalla zona euro. sioni dovranno essere prese entro l'Eurogruppo del 16 febbraio» per permettere ai parlamenti nazionali di ratificare eventuali modifiche. «Cerchiamo soluzioni insieme» ad Atene, ha detto Moscovici, ma i partner della Grecia «vogliono che gli impegni siano rispettati». Se non si troverà una soluzione condivisa entro dieci giorni, la Bce potrebbe decidere di chiudere anche il rubinetto della liquidità straordinaria alle banche greche, innescando una crisi che potrebbe portare a una Grexit. La mossa della Bce ha messo con le spalle al muro il governo GLI INCONTRI Dopo un incontro durato un' ora e mezza a Berlino con il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, il tedesco Wolfang Schaueble ha detto che l'unico «accordo è il disaccordo» sulle proposte presentate dalla Grecia per un compromesso sul debito. «Non abbiamo nemmeno concordato di essere in disaccordo», ha risposto Varoufakis. Il tempo dei negoziati è limitato: il programma di assistenza finanziaria scade a fine mese e il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha spiegato che le «deci- Alexis Tsipras MOSCOVICI DURO: LA SCELTA FINALE DOVRA’ ESSERE FATTA ENTRO IL 16 FEBBRAIO QUANDO SI RIUNIRÀ L’EUROGRUPPO Tsipras per spingerlo ad accettare le condizioni poste dagli altri creditori, in particolare l'estensione del programma attuale oltre il 28 febbraio e il rispetto degli impegni su risanamento e riforme. La borsa di Atene, dopo aver perso quasi il 10% in apertura, ha chiuso lasciando sul terreno il 3,4%. Secondo i responsabili della zona euro, Atene non è in grado di reggersi da sola in mancanza di aiuti. «La questione è come la Grecia può continuare senza i fondi internazionali», ha spiegato Schaeuble, escludendo la possibilità di rinegoziare il debito. «Faremo di tutto per evitare il default», ha garantito Varoufakis, chiedendo un programma «ponte» fino a maggio per «colloqui su un nuovo contratto con la Bce, la Commissione e il Fondo Monetario Internazionale». La Germania, come gran parte degli altri paesi della zona euro, non intende fare concessioni significative. Atene deve negoziare con la Troika, ha detto Schaeuble: le prime misure annunciate dal governo (la stop alle privatizzazioni, l'aumento del salario minimo e il reintegro di migliaia di dipendenti pubblici) «non vanno nella giusta direzione». Per Schaeuble, le ragioni delle difficoltà greche vanno ricercate «in Grecia, non in Europa». Anche secondo il Fmi, che ha smentito discussioni in corso con Atene, il programma di assistenza deve restare «in piedi», perché è fatto per aiutare il governo greco e il popolo greco ed evitare ogni pericolo di contagio. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA Un momento della manifestazione contro la Bce ieri ad Atene Migliaia in piazza sotto il Partenone LA MANIFESTAZIONE ATENE Decine di migliaia di greci sono scesi in piazza, ieri, per manifestare il proprio sostegno al governo Tsipras e la loro contrarietà alle decisioni della Banca Centrale Europea. La manifestazione principale si è svolta in piazza della costituzione, piazza Syntagma di Atene, ma altre mobilitazioni sono state organizzate a Salonicco, Creta, e Patrasso. Il tutto è partito da un’ appello tramite Facebook e Twitter, «per dire no ai ricatti e ribadire l’orgoglio del popolo greco». Gran parte di coloro che avevano dato vita al movimento degli «indignati», gli aganaktismenoi greci, scesi in piazza negli anni passati, questa volta si sono dati appuntamento per chiedere all’ Europa di iniziare un dialogo concreto ed aperto con il nuovo governo, senza porlo davanti ad ultimatum. «Non abbiamo paura, non possiamo indietreggiare», è stato uno degli slogan che hanno gridato professori universitari, studenti, disoccupati. Per la prima volta, dopo molti anni, come hanno notato molti osservatori, in Piazza Syntagma, davanti al parlamento, non c’ erano blindati, poliziotti in tenuta antisommossa e neanche transenne, per effetto del «nuovo corso ellenico», come deciso dal ministero degli interni. Su Facebook, gli organizzatori delle manifestazioni hanno scritto che «il periodo della Grecia messa in ginocchio è finito» e per questo motivo «il popolo greco vuole mandare un messaggio di speranza a tutti coloro che, in Europa, guardano ad Atene come ad un pioniere che permetterà di porre fine all’austerità». È chiaro come, nelle ultime ventiquattro ore, gli animi si siano decisamente accesi, anche perché, come hanno spiegato molti giovani manifestanti ai giornalisti «ci si rende conto che si tratta di momenti decisivi, che potrebbero portare ad un compromesso decisamente al ribasso». I nuovi indigati hanno fatto sapere di essere intenzionati a continuare, in diverse forme, la loro mobilitazione, fino a che non si giungerà ad una soluzione ritenuta equa e ragionevole” Tutti, ad Atene, sperano che la protesta sociale, rimasta finora entro i confini del confronto democratico (ad eccezione dei neonazisti di Alba Dorata, il cui intero gruppo dirigente è stato appena rinviato a processo) non prenda la via dell’esasperazione. Teodoro Andreadis Synghellakis © RIPRODUZIONE RISERVATA Quel pressing di Francoforte per rassicurare la Merkel IL RETROSCENA BRUXELLES Nessun ricatto, tutto secondo gli statuti, in piena indipendenza: «Le condizioni di accesso alla liquidità della Banca Centrale Europea sono chiare e pubblicate sul sito accessibile a tutti. Siamo trasparenti nelle nostre regole», ha spiegato Peter Praet, membro del board della Bce, dopo la decisione pera mercoledì sera di tagliare parte della liquidità di cui beneficiavano le banche greche. «Se le condizioni di accesso non sono più rispettate, la Bce ne trae le conseguenze», ha detto Praet al quotidiano francese Les Echos. Ma non ci sono solo le regole dietro alla mossa di mercoledì. E non ci sarebbe solo la questione «Grecia». Il primo obiettivo è costringere il governo di Atene a negoziare con i partner e accettare un' estensione dell'attuale programma di assistenza, comprese riforme e austerità. Il secondo obiettivo, meno confessabile, sarebbe di evitare di aggravare lo scontro con la Germania sul Quantitative easing. La decisione della Bce di escludere i titoli greci dai collaterali che accetta nelle opera- zioni di liquidità era stata implicitamente anticipata al governo greco durante il faccia a faccia tra Mario Draghi e Yanis Varoufakis mercoledì mattina. Il presidente della Bce aveva spiegato al ministro delle Finanze greco i limiti legali delle operazioni Bce. Il messaggio era stato chiaro: se rifiutate di negoziare con la Troika e di accettare il programma, la Bce sarà costretta a tagliare la liquidità, perché Francoforte non può più accettare titoli spazzatura. L'annuncio dodici ore dopo, però, ha sorpreso tutti, perché potrebbe innescare una reazione a catena a reazione imprevedibile: accelerazione della fuga bancaria, fine della liquidità di emergenza per le banche, collasso del sistema finanziario, introduzione dei controlli di capitale, fino ad un'uscita «accidentale» della Grecia dall'euro. liquidity assistance (Ela), anche se a un tasso più alto e con costi quindi più elevati. Secondo alcune indiscrezioni, la Bce avrebbe portato a 60 miliardi il tetto massimo del programma Ela per la Grecia. Alexis Tsipras ieri è stato costretto a rassicurare i greci: «I depositi e la liquidità sono assolutamente sicuri». Lo spread della Grecia 12 10 IERI 960 TEMPI STRETTI Ma il quadro è meno roseo di quello descritto dal premier greco: la Bce può decidere in qualsiasi momento, con un voto a maggioranza dei due terzi del Consiglio dei governatori, di tagliare il programma Ela, precipitando il Grexit. Insomma, secondo la Bce, se Tsipras vuole evitare la catastrofe, deve accettare le condizioni dei creditori. Era già accaduto con il salvataggio di Ci- 8 6 4 LE POSIZIONI In realtà, il rischio che si è assunto Draghi è calcolato. Le banche greche non dovrebbero rimanere a corto liquidità: possono ricorrere ai fondi d'emergenza della banca centrale greca nell'ambito del programma Emergency GEN APR GIU 2014 OTT GEN FEB 2015 LA SCELTA DEL GOVERNO ELLENICO CHE HA ESCLUSO LA TROIKA HA FATTO SCATTARE IL BLOCCO DEI FINANZIAMENTI, MA ORA TUTTO SARÀ PIÙ VELOCE pro tra il 2012 e il 2013: quando Nicosia si oppose al memorandum della Troika, la Bce minacciò di chiudere il rubinetto dell' Ela riportandolo a più miti consigli il governo cipriota. La linea dura adottata da Draghi sulla Grecia, secondo alcune fonti vicine alla Bce, servirebbe anche a calmare Jens Weidmann e gli altri falchi sul Qe, rassicurandoli sul rispetto assoluto delle regole negli altri dossier. «L'Ela deve essere concessa solo per un breve periodo di tempo e alle banche solvibili», ha avvertito il presidente della Bundesbank. Nel caso greco, visti i legami tra banche e stato, la politica economica e di bilancio «gioca un ruolo importante in questa valutazione», ha aggiunto Weidmann. Un altro indizio del compromesso tra Draghi e i falchi per tutelare il Qe sono le critiche contenute nel bollettino mensile alla nuova flessibilità di bilancio introdotta dalla Commissione per Italia e Francia: «Potrebbe minare l'obiettivo della parte preventiva del Patto» di stabilità, dice la Bce in linea con la posizione della Germania. D. Car. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 06/02/15-N: 3 Primo Piano Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Renzi si schiera con Draghi: scelta ok, ma ora trattiamo `Posizione concordata con Hollande `Irritazione per i tentativi dei greci che segue quella espressa dai tedeschi di portare l’Italia dalla propria parte LA DICHIARAZIONE ROMA Una dichiarazione ufficiale sul sito della presidenza del Consiglio, che ricalca molto da vicino le parole già usate da Francois Hollande: così Matteo Renzi ha commentato, in modo piuttosto netto, la mossa annunciata mercoledì sera dal Consiglio direttivo della Bce. Per il premier la decisione è «legittima e opportuna, dal momento che mette tutti i soggetti in campo attorno a un tavolo». Il riferimento alla legittimità c’è anche nel giudizio del presidente francese, che ha evocato a sua volta il tavolo a cui dovrebbero sedersi greci ed europei. Ma richiama anche una parte dello stesso comunicato di Francoforte, quello in cui si spiegava che la scelta è «in linea con le vigenti regole dell’Eurosistema». Dunque la posizione italiana è stata coordinata con Parigi. Ma non solo: le valutazioni dei due leader seguono quella fatta poche ore prima da Angela Me- rkel, che si era detta sicura di una sintonia con Italia e Francia. Una risposta secca ai tentativi fatti dal premier greco e dal ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, anche durante la visita a Roma, di vagheggiare una sorta di fronte compatto dei Paesi del Sud Europa. Tentativi giudicati dal governo italiano piuttosto maldestri, visto che un parallelo tra il nostro Paese e la Grecia non è nemmeno lontanamente proponibile. no sul tavolo. La prima è il cambio di politica economica dell’Unione europea: su questo fronte l’Italia ritiene di poter combattere una battaglia comune con gli altri Paesi ed anzi rivendica i risultati già ottenuti (non solo l’avvio del pur limitato piano Juncker ma anche quella comunicazione sulla flessibilità che a fine mese permetterà LE QUESTIONI SUL TAVOLO Del resto lo stesso Renzi nell’incontro di martedì con Tsipras aveva distinto in modo quasi puntiglioso le questioni che so- IL GIUDIZIO DEL PREMIER NON HA CONVINTO LA MINORANZA PD FASSINA: «RIFERISCA IN PARLAMENTO, COSÌ CONDANNA IL PAESE» Mario Draghi PALAZZO CHIGI ALLINEATO Domande e risposte Francoforte ha tolto Come hanno reagito Quanto è concreta Il debito greco è oltre Perché il governo i finanziamenti i mercati finanziari la prospettiva quota 320 miliardi ellenico rifiuta alle banche greche? alla scelta della Bce? che Atene lasci l’euro? Potrà essere tagliato? il ruolo della Troika? Non ancora, ma ha dato un chiaro segnale in questa direzione. Gli istituti di credito ellenici possono rifornirsi di liquidità attraverso il meccanismo di emergenza Ela che passa per la banca centrale greca. Questo canale però è più costoso e va autorizzato ogni due settimane Tutto sommato senza eccessivo panico. Il tonfo è stato vistoso alla Borsa di Atene in particolare nelle prime ore, e i rendimenti dei titoli ellenici sono risaliti verso l’alto, ma nell’insieme c’è la percezione che l’incertezza può essere gestita meglio rispetto al 2012 È una possibilità giudicata ancora poco probabile e del resto Tsipras anche in campagna elettorale ha sempre ribadito di voler continuare a far parte della moneta unica. Ma se il negoziato fallisse e le banche greche si trovassero senza liquidità, allora l’eventualità si farebbe concreta Difficilmente i creditori potrebbero accettare un haircut, una perdita sul capitale prestato ad Atene. Per la Bce poi ciò appare giuridicamente improponibile. Possibile invece una ristrutturazione che porti ad esempio ad allungare i tempi per il pagamento degli interessi La Troika (concretamente le delegazioni di Ue, Bce e Fondo monetario che periodicamente si recavano in Grecia per valutare stato delle riforme e risanamento dei conti) è diventata il simbolo di interventi imposti dall’esterno e che per di più si sono rivelati inefficaci. Atene ora la rifiuta «Il rischio di default è improbabile ma la Grecia avrà costi molto elevati» la mano, il consiglio direttivo non poteva fare diversamente. Non poteva permettere che il piano della Troika si trasformasse in un finanziamento tout court allo Stato greco. È un dato di fatto poi che questo atto sia diventato uno strumento di pressione politica sul governo greco e sull’Eurogruppo che si riunirà l’11 febbraio». Tattica o no, si può dire che Tsipras abbia le spalle al muro? «Di fatto in questo momento sì. Se vuole evitare il baratro dovrà rivedere drasticamente le promesse da campagna elettorale». Quali sono, sotto il profilo tecni- «PER LE BANCHE FORTE IMPENNATA DEGLI ONERI DI FINANZIAMENTO, IMPATTO SUGLI UTILI E PRESTITI BLOCCATI» co, le conseguenze immediate per la Grecia? «Le banche di Atene devono sostituire i crediti ottenuti dalla Bce con liquidità di emergenza, ovvero con il sistema Ela. Tuttavia, questo strumento, che fa arrivare liquidità da Francoforte attraverso la banca centrale greca, è giustificato da un’emergenza di liquidità e soprattutto deve passare sempre dal vaglio della Bce. Il punto è che in questa situazione per la Grecia è molto difficile ottenere nuovi finanziamenti dopo aver già avuto oltre 250 miliardi, tra l’altro a tassi bassissimi». In attesa di capire come finirà la trattativa con la Troika, gli istituti greci faranno i conti anche con maggiori costi di finanziamento e minori utili. Con quale impatto per il Paese? «Basti dire che dai finanziamenti della Bce (allo 0,05%) si passa a un extra costo di 150 punti base. Un fardello che si aggiunge a quello dei deflussi di depositi che fino al- le elezioni di fine gennaio erano arrivati a quota 17 miliardi, il 10% del totale. Poi ci sono le perdite prevedibili legate alla montagna di titoli greci nei portafogli degli istituti di Atene. E il mercato di certo non aiuta, vista l’inversione della curva dei tassi fotografata in queste ore: i rendimenti a 2 anni dei bond greci sono più alti di quelli a 10 anni e questo è un pessimo segnale della solvibilità del Paese. Senza contare l’automatica esclusione dai piano di acquisti (Qe) e dai prestiti Tltro della Bce». Sul mercato si parla di 30 miliardi di finanziamenti bloccati dalla Bce. Secondo lei, è una cifra verosimile? «Di fatto sono congelati i 7 miliardi del Fmi che dovevano arrivare a febbraio, oltre ai 7 miliardi di arretrati relativi al 2014. Poi ci sono i Treasury Bill in scadenza nel 2015: 14,5 miliardi, di cui 13,6 in scadenza a maggio. Per arrivare infine ai 6,7 miliardi da rimborsare tra il 20 luglio e il 20 agosto». L’allineamento di Palazzo Chigi con le scelte fatte a Francoforte ha però aperto un piccolo fronte interno. «Insistere, come ha fatto Renzi, sul rispetto da parte di Atene del programma della Troika vuol dire condannare la Grecia e vuol anche dire perdere un’opportunità per affrontare i problemi sistemici che rendono la rotta dell’euro-zona insostenibile», ha detto Stefano Fassina, che chiede al premier di riferire in Parlamento. Su posizioni simili, sempre all’interno della minoranza Pd, Alfredo D’Attore, secondo il quale il presidente del Consiglio è «schiacciato sulle posizioni della Merkel». Mentre dalle file dell’opposizione Matteo Salvini parla di «Bce pessima che usa l’arma del ricatto, del bancomat, della fame e della disoccupazione». Luca Cifoni © RIPRODUZIONE RISERVATA Gregorio De Felice, capo economista di Intesa Sanpaolo Intervista Gregorio De Felice (Intesa Sanpaolo) ROMA La Grecia in default? Un film improbabile. Anche dopo lo strappo «dovuto» della Bce. «Non conviene alla Grecia che non ha le spalle larghe per affrontare blocco dei capitali e nazionalizzazione delle banche». Per non parlare dello scenario di una nuova dracma svalutata che renderebbe insopportabile il peso delle importazioni di energia a fronte degli scarsi benefici dell’export. Ma uno scenario estremo, avverte Gregorio De Felice, capo economista di Intesa Sanpaolo, non conviene nemmeno all’Europa. Nonostante tutti i paracadute anti-contagio attivati negli anni, l’uscita di un Paese dall’euro rimane comunque un precedente «da evitare». Fino a che punto quella della Bce è da considerare una mossa di pressione politica? «La decisione di Draghi è stata innanzitutto un’atto dovuto, visto che Tsipras ha strappato il programma firmato con la Troika. Insomma, statuto dell’Eurotower al- al nostro Paese di ottenere il via libera definitivo alla manovra economica per il 2015). Del tema ci sono tracce anche nella dichiarazione di ieri, quando il presidente del Consiglio parla di «andare oltre una concezione burocratica tutta rivolta alla austerità» e di «guardare con maggiore fiducia e determinazione a un orizzonte europeo fatto di crescita e investimenti». Ma l’altro punto, ben distinto, è la situazione particolare della Grecia. Che va affrontata dalla Grecia stessa ai tavoli appropriati, a partire dalla riunione straordinaria dell’Eurogruppo che si terrà mercoledì prossimo, alla vigila dell’appuntamento dei capi di Stato e di governo. Mercoledì 11 - che sia un caso o meno - è anche il giorno in cui scatterà per Atene il ritorno alle regole ordinarie e dunque l’impossibilità per le banche di usare titoli ellenici quali garanzia per rifornirsi di liquidità. Secondo il premier Renzi, ci dovrà essere «un confronto diretto e positivo per una Unione che sia capace di rispettare e far rispettare gli impegni presi». «SENZA L’ACCORDO CON LA TROIKA IL PAESE FINIREBBE NEL BARATRO L’UE HA IL PARACADUTE MA IL GREXIT VA EVITATO» Quale può essere il punto di caduta della trattativa che Atene deve avviare con la Troika? «La chiave può essere un allungamento dei tempi di rimborso dei prestiti, ma anche una revisione della tabella di marcia delle privatizzazioni e delle riforme. A complicare la trattativa c’è anche la tecnicalità di un accordo che dovrebbe passare dal Parlamento europeo. Con tutte le criticità che questo può fare immaginare dovendo passare al vaglio della Germania, oppure di Paesi sotto elezioni come la Spagna». Seppure altamente improbabile, quali possono essere i rischi di un Grexit per il resto dell’Europa e quindi per l’Italia? «Nel 2012 la Grecia era un problema per l’Europa. Ma l’architettura istituzionale creata negli ultimi anni, dal Fondo salva-Stati all’Unione bancaria passando per i progressi fatti dai vari Paesi nella finanza pubblica, fino al paracadute che scatterà con il Quantitative easing, rendono il quadro assai diverso. Meno problematico. La volatilità sostanzialmente contenuta sui mercati ne è la prova». Roberta Amoruso © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 5 - 06/02/15-N: 5 Primo Piano Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Vicino l’ok della Ue sui conti dell’Italia Per il 2015 la Commissione prevede un deficit pari al 2,6%, `Scontata a fine mese la promozione della legge di Bilancio un po’ più basso delle stime precedenti, e del 2% per il 2016 Ma è allarme su deflazione (-0,3%) e disoccupazione (12,8%) ` IL RAPPORTO ROMA Deficit in progresso e Italia più vicina al via libera di Bruxelles sui conti pubblici. Ma la crescita economica resta modesta in un contesto nel quale il mercato del lavoro si conferma in affanno e il debito è in aumento, anche se a livelli inferiori rispetto alle precedenti stime. L’aggiornamento delle previsioni economiche della Commissione europea, pur senza nascondere la realtà di una congiuntura a tinte grigie, descrive un quadro di miglioramento della finanza pubblica. IL CALO La notizia di maggiore impatto, che conforta le strategie del governo, è che per l’Italia è previsto un calo al 2,6% per il 2015 del rapporto tra deficit e Pil, grazie soprattutto alla riduzione della spesa per gli interessi pagati dal Tesoro sui titoli di Stato. A novembre, la Ue stimava un dato del 2,7%. Ancora più marcata la revisione per il prossimo anno: adesso la Commissione stima un dato del 2%, quando nello scorso autunno indicava il 2,2%. Questi numeri hanno conseguenze incoraggianti per il Paese. Infatti INOLTRE L’EUROPA NON È CONVINTA DELLA NOSTRA CAPACITÀ DI COGLIERE I VANTAGGI DEL CALO DEL PETROLIO per quanto riguarda la correzione strutturale del deficit, ora Bruxelles prevede per il 2015 un valore pari allo 0,25% del Pil, in sintonia con le nuove interpretazioni flessibili del Patto di stabilità e crescita. Il 27 febbraio prossimo, la Commissione darà il suo giudizio definitivo sulla legge di Stabilità varata da Palazzo Chigi a fine 2014. E a questo punto l’ok appare scontato in quanto la manovra può godere pienamente della nuova clausola di flessibilità nella valutazione dei conti pubblici che tiene conto della difficile situazione nella differenza tra crescita economica effettiva e crescita economica potenziale. L’aggiustamento strutturale del bilancio per il governo è dello 0,3% e per Bruxelles è dello 0,25%. E dato che la nuova regola prevede per un Paese che ha un output gap fra -4% e -3% una riduzione obbligatoria di un quarto di punto percentuale invece che di mezzo punto percentuale, ne consegue che i conti italiani per il 2015 sono considerati in linea con i requisiti europei. Resta sul tappeto la questione del debito: a fine mese la Commissione presenterà il rapporto specifico e dovrà concludere se i fattori economici rilevanti (condizione ciclica, agenda di riforme strutturali, situazione complessiva del debito sia pubblico che privato) saranno sufficienti per non aprire una procedura specifica di sorveglianza. L’aria che tira a Bruxelles, per ora, è di non aprire procedure quest’anno. Per quanto riguarda la crescita del Pil nel 2015, invece, Bruxelles non ha modificato le previsio- Padoan: così Bruxelles riconosce i nostri sforzi LE REAZIONI ROMA Il governo incassa con soddisfazione l’aggiornamento delle previsioni economiche di Bruxelles. «La Commissione europea ha riconosciuto nelle l’efficacia dell’azione del Governo italiano», ha osservato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in un commento pubblicato sul sito del dicastero. «Il governo - si legge nella nota del titolare di Via XX Settembre - ritiene che la Commissione abbia riconosciuto l’effica- Il caso E in Spagna la crescita quest’anno vola al 2,3% Per la prima volta dallo scoppio della crisi nel 2015 torna la crescita in tutti i paesi dell'eurozona. E balza subito agli occhi che correranno di più Spagna, Irlanda e Grecia. Il record andrà all’Irlanda che aumenterà la ricchezza del 3,5% grazie alla forte presenza di multinazionali. Il Pil spagnolo subirà un rialzo del 2,3% tanto da consentire al premier Mariano Rajoy (nella foto) di parlare di «orgoglio legittimo». Anche per la Grecia, a politiche invariate, è previsto un aumento del Pil del 2,5% e del 3,6% nel 2016. cia delle misure adottate e la validità degli argomenti tecnici presentati a supporto delle proiezioni del governo. Infatti l’aggiustamento del saldo strutturale nella misura di circa un quarto di punto di Pil presente nella legge di Stabilità è ora incorporato anche nelle previsioni europee. Inoltre ha proseguito Padoan - la Commissione riconosce gli sforzi che abbiamo realizzato e che stiamo continuando a realizzare sul fronte delle riforme strutturali». INTERVENTI VALIDI Il ministro ha anche affermato che la Commissione «riconosce la validità degli interventi del governo italiano sul fronte della riduzione delle tasse sul lavoro e sulle imprese, che si accompagna a una effettiva riduzione della spesa pubblica. Quest’ultima è stimata in crescita soltanto perché, come ricorda la Commissione, il bonus Irpef, secondo i criteri statistici ufficiali, è classificato all’interno della spesa sociale». «È opinione del governo - ha proseguito Padoan con riferimento alle perplessità manifestate da Bruxelles su un rilancio in tempi rapidi dell’economia - che il miglioramento del clima di fiducia e l’aumento degli occupati possano stimolare una ulteriore ripresa dei consumi». Infatti, ha argomentato ancora il ministro, «la prospettiva indicata dalla Commissione è che l’attuazione del programma di riforme avviato dal Governo e l’incremento degli investimenti, che hanno fatto registrare un significativo declino negli ultimi anni, possano sortire sulla crescita effetti positivi con possibili revisioni al rialzo delle previsioni». M.D.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA ni rispetto al +0,6% indicato già nel novembre scorso. E’ evidente che l’Europa non è convinta della capacità dell’Italia di cogliere elementi favorevoli come il calo del prezzo del petrolio e il Quantitative Easing della Bce. La Commissione pronostica che a trainare la crescita «sarà l’export, e solo un tenue miglioramento della domanda interna: l’aumento del potere d’acquisto delle famiglie legato ai minori prezzi energetici sarà solo parzialmente trasferito su maggiori consumi». LE PROSPETTIVE Migliori le prospettive se si guarda un po’ più avanti nel tempo: l’anno prossimo la crescita dell’Italia è prevista nell’ordine dell’1,3%, in accelerazione rispetto al +1,1% rilasciato a novembre. Il debito pubblico italiano crescerà ancora nel 2015, raggiungendo il picco del 133% rispetto al Pil, per poi cominciare a scendere nell’anno successivo, quando è previsto al 131,9%, grazie a una crescita nominale più alta e al surplus primario. Stime della Commissione Ue LE PREVISIONI INVERNALI. DATI IN % 2014 2015 2016 -0,5 0,6 1,3 1,9 0,8 1,3 0,4 1,0 1,8 1,5 1,5 2,0 131,9 133,0 131,9 95,3 97,1 98,2 74,2 71,9 68,9 3,0 2,6 2,0 4,3 4,1 4,1 Inflazione 0,2 -0,3 1,5 Disoccupazione 12,8 12,8 12,6 Pil Debito/Pil Deficit/Pil IL RILANCIO Il problema dell’economia italiana è «un alto debito e bassa crescita: nodi che devono essere risolti con riforme e prudenza di bilancio» ha esortato il Commissario Ue, Pierre Moscovici che ha incoraggiato il governo «a fare sforzi in tal senso aspettando che le autorità specifichino l’agenda di riforme economiche e cosa sostiene gli sforzi di bilancio 2015». Riforme che Bruxelles considera centrali soprattutto per il rilancio dell’occupazione considerando i tassi di disoccupazione: 12,8% per il 2015 e 12,6% per l’anno prossimo. Infine c’è un altro dato molto preoccupante: per quest’anno Bruxelles attribuisce all’Italia un -0,3% sui prezzi. Una deflazione lieve ma tutt’altro che rassicurante. Michele Di Branco © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 06/02/15-N: 6 Primo Piano Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Nuova lite FI-Pd sulle frequenze tv Riforme, i renziani: aiuti da altri partiti Emendamento al Milleproroghe, salta lo sconto per Rai e Mediaset L’ira dei forzisti: la vendetta per la rottura del Patto. Il governo: falso ` LA GIORNATA ROMA Ci mancavano le frequenze tv a scatenare la lite tra Pd e Forza Italia. Si tratta di un argomento sensibilissimo per l’ex Cavaliere, non a caso noto anche per l’appellativo di Sua Emittenza, e a renderlo pubblico sono stati proprio i forzisti, secondo i quali si è trattato di una vera e propria «ritorsione». Il motivo? Il giorno dopo l’elezione di Sergio Mattarella con conseguente strascico polemico, il governo avrebbe cambiato la norma che consente un forte sconto a Rai e Mediaset sulle frequenze tv, ingiungendo piuttosto di pagare 50 milioni di euro. «Una chiara ritorsione di Renzi contro Berlusconi», hanno detto, ripetuto e denunciato da parte forzista. «Calma e gesso», replica a stretto giro Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Tlc, il quale fa sapere che della materia ci si è occupati in epoca non sospetta, lo testimoniano due lettere all’Agicom datate 23 luglio e 4 agosto, quindi ben prima delle vicende legate al passaggio del Quirinale. Quanto al merito, Giacomelli conferma che il governo non intende operare sconti né a Mediaset, né a Rai: «Le Raffaele Fitto norme vigenti non prendono atto del passaggio dall’analogico al digitale terrestre, determinando distorsioni e un onere eccessivo sugli operatori di rete». Tradotto dal ministerialese, tutti gli operatori pagavano un contributo pressoché simile a prescindere dal fatturato e dalla grandezza, per tutti c’era lo stesso ammontare, sicché verrebbe ora introdotta una sorta di imposta progressiva. Giacomelli si è sentito al telefono con Paola De Micheli sottosegretario all’Economia, i due hanno concordato di vedersi mercoledì per riformulare l’emendamento previsto nel Milleproroghe. C’era una volta il patto del Nazareno? Per come si vanno sviluppando le cose, sembrerebbe così. A parte la vicenda delle frequenze tv, non è che il resto del confronto politico assuma sem- Il tour della Lega Il premier Matteo Renzi con Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme Salvini sbarca al Sud contestato a L’Aquila NUOVO SENATO E ITALICUM SERRACCHIANI APRE A EX M5S E GAL LA SINISTRA: I TESTI VANNO MODIFICATI Una ventina di persone hanno contestato il segretario della Lega Nord Matteo Salvini al suo arrivo in auto all'Aquila, una delle tappe per presentare in Abruzzo il nuovo progetto politico «Noi con Salvini». I contestatori hanno urlato: «Vai via, non venire all'Aquila». Le forze dell'ordine sono intervenute per arginare le tensioni tra quanti intervenuti per accogliere Salvini e coloro che l'hanno contestato. Il giro per la città di Salvini è poi proseguito normalmente. Il leader della Lega non ha drammatizzato: «I contestatori poi fanno colore, scaldano la giornata». Renato Brunetta Denis Verdini bianze più tranquille. E’ tornato in pista, in prima fila, il genio guastatori. Il capogruppo forzista Renato Brunetta ne promette una sua, di ritorsione: «Ridiscuteremo anche l’Italicum». MINORANZE DEM Mentre dentro il Pd tornano a farsi sentire le minoranze interne in tutte le loro gradazioni, accomunate da una richiesta: modifiche alle riforme, sia elettorale che costituzionale. Vannino Chiti chiede modifiche all’Italicum sui capilista bloccati («non si può lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere solo una minoranza di deputati»), mentre sul Senato vorrebbe «una strada meno contraddittoria e più efficace per abolire il bicameralismo perfetto». Secondo le minoranze dem, LO SCENARIO ROMA «Come prima operazione di disturbo, questa sulle frequenze Mediaset, non è male. Saranno contenti gli strateghi della distruzione del Patto del Nazareno....». I verdiniani, ieri, nella sede di Piazza in Lucina e al Senato ragionavano così. Loro - con Denis il plenipotenziario di cui il Cerchio Magico vuole la pelle ma molti dubitano che riuscirà ad averla e sostiene per esempio Daniela Santanchè: «Il circo si fa con le tigri, mica con le gattine» - sono in apprensione. Temono che «ci vorrà un po’ di tempo prima che Renzi, tipo permaloso oltre vittorioso, ci perdonerà questo inutile balletto». E la «permalosità» di Matteo ha anche prodotto un’altra ferita: l’estensione del falso in bilancio. Le fazioni azzurre si rimproverano questo e altro. E la guerra civile in Forza Italia - o meglio la guerra di successione per le spoglie del partito - non accenna affatto a pla- IL CHIASSO Ma il chiasso è tale che nessuno ascolta l’anziano saggio. Mentre all’orecchio di un altro anziano, l’ex Cavaliere nella sua reggia di Arcore, è arrivata in queste ore l’eco dell’idea che circola nel suo correntone di lealisti anti-verdiniani: «Facciamo un gruppo auto- MARINA E CONFALONIERI IN PRESSING SULL’EX CAV «FAI ATTENZIONE» IL LEADER CALMA I SUOI E PENSA DI RINUNCIARE ALLO STRAPPO nomo e vediamo chi è più forte tra noi e Denis». Appena Berlusconi ha captato questa voce, ha reagito così: «Qui sono diventati tutti matti». Ma quelli del partito-azienda, anzi dell’azienda prima del partito, le mattane proprio non le sopportano. Ieri, Marina e Pier Silvio, Fedele Confalonieri, Ennio Doris, oltre a Gianni Letta, hanno rovesciato nelle orecchie di Berlusconi ciò che è miele anzitutto nelle orecchie di Verdini: «Bisogna stare attaccati al carro di Renzi, che difende le aziende italiane». La riprova di questo assunto è che appena Forza Italia ha provato (ma anche no) a staccarsi dal quel carro, è accaduto ciò che ieri è accaduto a proposito di Mediaset. E allora, gli attacchi anti-Verdini del Cerchio Magico allargato, del nuovo correntone dei lealisti che da Maria Rosaria Rossi in giù vogliono «rompere la sudditanza verso Matteo il traditore», continuano. E basta sentire ciò che dice Alessandro Cattaneo (l’ex sindaco di Pavia a cui Berlusconi aveva pen- GLI ALFANIANI PERÒ AVVERTONO GLI ALLEATI: STIAMO ATTENTI DI “RESPONSABILI” SI PUÒ MORIRE debba poi tornare al Senato, con rischi di lungaggini e, soprattutto, di mancanza di numeri. Anche per questo, dal Pd e da palazzo Chigi si continua a dire che «le riforme vanno avanti comunque», facendo capire che i numeri ci sono, ci saranno e ci dovranno essere. Il vicesegretario dem Debora Serracchiani afferma infatti che «chi appoggerà il governo provenendo da partiti fuori della maggioranza non è uno Scilipoti qualsiasi, sono persone che attraverso la consapevolezza acquisita nei giorni dell’elezione del capo dello Stato sono oggi consci delle loro responsabilità verso l’Italia». «Ma attenti - avverte Maurizio Lupi, ministro ncd - di responsabili si muore», . Nino Bertoloni Meli © RIPRODUZIONE RISERVATA Maria Rosaria Rossi Nel big bang azzurro irrompe l’azienda «Guai a staccarsi dal carro di Matteo» carsi, anche di fronte alle vendette del premier. Ieri è nata un’altra corrente - la quinta oltre i verdiniani, i cerchiomagicisti, i fittiani e i cani sciolti - ed è quella dei silenziosi. La guida Altero Matteoli, così: «Facciamo silenzio, sennò disgustiamo i nostri elettori». la rottura del patto con Berlusconi favorirebbe nuove maggioranze e soprattutto nuove soluzioni sulle riforme. Non è detto che tutto questo alla fine non accada. Al momento però alla richiesta di modifiche palazzo Chigi mette mano alla pistola, nel senso che si scrive «modifica» ma si legge «rinvio» o «blocco», visto che ogni modifica apportata all’Italicum presuppone che la legge sato come delfino ma s’è scoperto senza quid perdendo le elezioni per un mandato bis nella sua città): «Più che il Nazareno, è Verdini che bisogna rompere. Ma quando se ne va?». E Verdini, ieri, agli amici: «Io sto qua, se mi vogliono mandare via, mi ci mandino. Se ci riescono....». I RESPONSABILI Denis ostenta sicurezza e la sicurezza di Denis sta nell’appoggio totale del partito-azienda (l’importante è farle andare bene per meglio piazzarle eventualmente sul mercato) e nei numeri che può vantare al Senato. Dove i suoi ”responsabili” renzusconiani, nel caso Berlusconi insista negli impulsi anti-Nazareno, salverebbero in almeno una ventina le riforme di Renzi tramite lo stesso meccanismo del soccorso azzurro già sperimentato in occasione dell’elezione di Mattarella. E ancora: Berlusconi sta avvertendo tutti, da Arcore, che sull’Italicum alla Camera bisogna andarci molto cauti. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi «Se Renzi - ragiona Silvio - per accontentare la sinistra Pd mette le preferenze nella legge elettorale, siamo fritti». Ecco, rompere il Patto del Nazareno può produrre tanti guai che è meglio soprassedere (senza troppo darlo a vedere). Ancora l’ex Cavaliere: «Se rompiamo con Renzi, che pure è molto peggio che un birichino, quello ci manda alle elezioni e perdiamo. Non abbiamo i soldi e non abbiamo gli alleati». «E’ proprio così», conferma Ignazio Abrignani. Il quale ieri girava nella sede di Piazza in Lucina e ripeteva a tutti i contendenti questo discorso con una aggiunta riguardante le ele- NEL PARTITO IN GUERRA FITTO ALZA ANCORA I TONI: SIAMO IN QUARANTA E CONTINUEREMO A DARE BATTAGLIA zioni locali: «C’è un problema ancora più grave di quello di Forza Italia. Ed è il problema del centrodestra. Tra tre mesi ci sono le elezioni regionali, e vediamo di non suicidarci». Elezioni in cui Salvini non vuole allearsi con Ncd al Nord e Ncd non vuole allearsi con la Lega al Sud. Il Berlusconi del ’94 riusciva a fare stare insieme gli opposti, quello del 2015 non ha più quella capacità. Le elezioni di primavera, agli occhi degli anti-Fitto, saranno quelle che fermeranno la scalata del leader di Maglie: danno tutti per sicura la vittoria del Pd con Emiliano in Puglia e la sconfitta in casa per Fitto. Il quale ieri ha ripreso a martellare: «Il Patto del Nazareno non lo vedo affatto finito. E noi siamo in quaranta ad aver votato contro la legge elettorale e le riforme costituzionali, e continueremo la nostra battaglia». Quella in cui, finchè esiste Berlusconi, non vincerà nessuno. Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 06/02/15-N: 7 Primo Piano Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Il premier spaventa Berlusconi e rastrella altre truppe al Senato `Renzi frena la norma anti Biscione: `Pace fatta con Alfano, numeri più sicuri Silvio alla fine non romperà gli accordi Il segretario pd: non cerco “responsabili” IL RETROSCENA I Cinquestelle Grillo, niente tournée: ci sono le regionali Doveva essere il suo “roadshow” internazionale, una tournee che si sarebbe spinta anche al Town Hall di New York. Ma Beppe Grillo sembra aver fatto retromarcia: perché il tour de “Il Rabdomante” che doveva portare sui palchi europei e statunitensi tra il 13 marzo e il 14 aprile risulta annullato quasi per intero. Forse a causa delle elezioni regionali. La scoperta è del sito “Vanghettate.it” che ha controllato uno ad uno i siti web dei teatri stranieri che avrebbero dovuto ospitare Grillo, scoprendo che al momento sette date su otto risultano cancellate. Unica eccezione Bruxelles. ROMA «Confermo, vado avanti con le riforme. Ma non mi metto a caccia di responsabili...». Matteo Renzi, il giorno dopo la morte presunta del Patto del Nazareno, sceglie una posizione attendista. Anche perché il premier è convinto che tra qualche giorno, sedata la rivolta interna al partito, Silvio Berlusconi tornerà all’ovile. «Semmai cambierà la delegazione incaricata di trattare con noi. Nulla di più facile che esca Verdini ed entrino Toti e Romani», dicono a palazzo Chigi, per nulla preoccupati di perdere per strada il “compagno Denis”: «Con lui i rapporti restano eccellenti». E lui, Verdini, in Senato dove Renzi deve fare i conti su 21-22 ribelli della minoranza dem - ha «perlomeno 15-20 senatori pronti a dare una mano». «E altri 15-20», certifica Paolo Naccarato, «arriveranno da Gal e dagli ex grillini. A palazzo Madama più il governo è in difficoltà, più si rafforza la sua maggioranza. E’ sempre stato così e così sarà». «Per fare le riforme», assicura l’esponente di Gal. In realtà il soccorso arriva per scongiurare il rischio-elezioni. «Ma da quel che vedo», dice un alto esponente renziano incaricato di aggiornare il pallottoliere di Palazzo Madama, «finora non è cambiato nulla. Se dovessi scommettere, scommetterei che Berlusconi tor- Il crepuscolo di Scelta civica un drappello passa con i dem IL CASO ROMA Scelta civica addio, avanti tutta Pd: la pattuglia dei senatori di Sc oggi potrebbe andare a ingrossare le file del Partito democratico a Palazzo Madama, irrobustendo il fronte fedele al presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Ho molto apprezzato il contributo leale arrivato dai senatori di Scelta civica, sia sul cammino delle riforme istituzionali ed economiche, sia in occasione della elezione del capo dello Stato», aveva dichiarato ieri sera il leader democrat, anticipando in qualche modo la notizia dell’esodo da Scelta civica: «La condivisione può andare oltre queste importanti circostanze e individuare un approdo comune». E infatti, poco dopo, proprio da Scelta civica filtrava la notizia che la quasi totalità del gruppo aveva pronti armi e bagagli per trasferirsi in casa democratica. dersi), ma pare che il suo invito sia stato gentilmente declinato da quegli stessi senatori contro cui Monti si era scagliato, nella sua stagione a Palazzo Chigi. Così, alla fine, sarà il gruppo ad abbandonarlo, ad appena due anni dalla nascita di Scelta civica. Allora, i più lungimiranti, avevano suggerito a Monti di non entrare in politica. E qualche ragione dovevano averla se dopo appena un biennio il partito dei montiani si è liquefatto. La goccia che fa tra- I RITORNI Un ritorno a casa quasi per tutti, da Linda Lanzillotta, a Pietro Ichino, Alessandro Maran e Gianluca Susta. Con loro dovrebbe andare anche la ministra Stefania Giannini, mentre non è ancora certo dove siederà Benedetto Della Vedova che ha origini politiche diverse, con un’anima radicale e un impegno nel centrodestra, in un’altra stagione. Di sicuro non entrerà nel Pd Mario Monti, fondatore di Scelta civica e senatore a vita, che d’altra parte meditava di lasciare il gruppo già da un po’: avrebbe bussato alla porta dei colleghi delle autonomie (il gruppo in cui ora siede l’ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano, per inten- Mario Monti TRANNE MONTI, LASCIANO QUASI TUTTI I SENATORI POSSIBILI SPOSTAMENTI ANCHE A MONTECITORIO IL PARTITO ERA NATO A GENNAIO DEL 2013 boccare il vaso, sarebbe stata l’ostinazione con cui una parte del già piccolo partito ha insistito per celebrare il congresso domenica. IL CONGRESSO Non a caso, ieri sera, a mostrare i muscoli è stato il candidato in pectore, il deputato Enrico Zanetti: «Domenica faremo il nostro congresso e se magari Renzi fa un salto riesce pure a spiegarci di quali approdi comuni parla e a scusarsi con i nostri parlamentari. Trovarsi dentro a un Pd guidato in questo modo deve essere difficile, entrarci su chiamata, demenziale. Poi ognuno faccia quel che crede. Trovo stupefacente che Renzi ringrazi i senatori di Scelta civica per aver votato le riforme e il presidente della Repubblica», ha concluso, riferendosi al fatto che Scelta civica è sempre stata parte della maggioranza a tutti gli effetti. E, in realtà, l’ingresso degli ex montiani nel Pd, più che aumentare i numeri a disposizione di Renzi al Senato, li consolida. E consolida anche il peso renziano all’interno del gruppo democratico che a Palazzo Madama (che da 108 passerà a 113 senatori). In attesa di ripetere l’operazione a Montecitorio. Per ora è solamente una voce, che non è confermata nemmeno da Andrea Romano, il primo deputato montiano a passare nel Pd, a fine ottobre: «Chi nel 2013 ha votato Scelta civica, alle europee ha votato Pd. Per me è stato il segnale che l’esperienza di Sc era esaurita, visto che Renzi ha trasformato il Pd, assimilando i nostri valori riformisti e liberali». Sonia Oranges © RIPRODUZIONE RISERVATA nerà sui suoi passi». In ogni caso, in attesa di un ripensamento dell’ex Cavaliere, Renzi non sta a guardare. Così arruola nel Pd i senatori di Scelta civica e fa capire che nonostante la smentita di voler arruolare senatori “Responsabili” alla Scilipoti, qualcosa in quella direzione si potrebbe muovere. Obiettivo: affrancarsi dal “soccorso” di Forza Italia in occasione delle ribellioni della minoranza dem, come è avvenuto per l’Italicum: «Nel voto per l’elezione di Mattarella molti ex grillini sono entrati in gioco. Ecco, questo è un bel segnale...». Tant’è che alla Camera i transfughi Cinquestelle proprio ieri hanno formato un gruppo parlamentare autonomo. E lo stesso a breve dovrebbe avvenire in Senato. no 50 milioni in più. Ma dopo una giornata ad alta tensione, Renzi alla fine ha deciso di congelare la modifica. «Chissà, nel frattempo qualcosa potrebbe cambiare...». Nella più classica strategia del bastone e della carota, il premier non manca di lanciare qualche esca. La prima è l’impegno a non rivedere l’Italicum, come invece chiede la minoranza del Pd. «Vogliamo proprio vedere Berlusconi non votare alla Camera le legge elettorale, rinunciando ai capilista bloccati cui tanto tiene...». La seconda esca è confermare segretamente la disponibilità a concedere al capo di Forza Italia la candidabilità in Parlamento grazie alla norma sul 3% del fatturato evaso, contenuta nel decreto fiscale che tornerà all’esame del governo il 20 febbraio. «Io non ho i morbo dell’anti-berlusconismo. Se serve a imprese e cittadini, se serve al Paese, la varo senza tentennamenti». Nazareno a parte, Renzi intanto può tirare un respiro di sollievo sul fronte della maggioranza. Lo strappo con Angelino Alfano sembra essere stato davvero ricucito. Perfino il ribelle Maurizio Lupi adesso certifica il «ritorno dell’armonia». Alberto Gentili IL BASTONE E LA CAROTA Gli altri messaggi minacciosi sono il ritorno del falso in bilancio nel decreto anti-corruzione e l’emendamento al decreto Milleproroghe, sulle frequenze tv. Emendamento che se approvato, sostengono i forzisti, farebbe spendere a Mediaset e Rai alme- E DIECI EX GRILLINI SI ORGANIZZANO ALLA CAMERA LA COMPONENTE SI CHIAMA ALTERNATIVA LIBERA Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani N E V E R S T O P E X P L O R I N G ™ © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 06/02/15-N: 9 Primo Piano Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Falso in bilancio, pene più severe Pacchetto anti-corruzione, vertice di maggioranza con Orlando `Il disegno di legge avrà una corsia preferenziale in Parlamento Arriva l’accordo tra Pd e Nuovo centrodestra, si sblocca l’impasse L’Anm, il sindacato delle toghe: bene così, avanti con coraggio ` IL PROVVEDIMENTO ROMA Archiviato o meno che sia il patto del Nazareno, l’intesa della maggioranza di governo rischiava di scivolare proprio sul terreno della giustizia. In particolare sulle norme anticorruzione e sulla valanga di emendamenti al ddl Grasso fermo in commissione Giustizia al Senato. Le fughe in avanti di parte del Pd su falso in bilancio, prescrizione e stretta su alcuni reati contro la Pubblica amministrazione hanno messo in allarme Ncd per la possibile saldatura dei voti del partito di Renzi con quelli di M5S. Tanto da indurre il ministro della Giustizia Andrea Orlando a convocare, di buon mattino, un vertice con il suo viceministro alfaniano Enrico Costa, i responsabili giustizia di Pd e Ncd, David Ermini e Nico D’Ascola, la presidente della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti e altri parlamentari di Pd e Scelta civica. Ad annunciare il risultato è lo stesso Orlando: l’intesa è stata trovata, la prossima settimana si chiude in Commissione e poi si va speditamente in aula. Renzi chiama il ministro e si congratula. E’ «la strada è giusta», fa sapere l’Anm. I PUNTI Cinque i punti dell’accordo. Il principale è sul falso in bilancio che, depenalizzato dal governo Berlusconi nel 2001, verrà ora punito fino a 6 anni su procedibilità d’ufficio, senza la querela ipotizzata in origine dal governo per le società non quotate in borsa. Orlando riferisce di un aumento dell’area di punibilità ma resta ancora da sciogliere il nodo delle soglie: alcuni senatori del Pd - Giuseppe Lumia in testa - puntano a far cadere del tutto le soglie di non punibilità proposte dal governo in caso di una variazione del risul- IL CASO ROMA È sul tavolo della commissione di Vigilanza ormai da quasi sei mesi. Un piano che cambierebbe da cima a fondo l’assetto delle testate giornalistiche Rai. Riducendo tg, direttori, vice, edizioni, accorpando i giornalisti in due newsroom. Il dg Luigi Gubitosi lo aveva presentato per la prima volta il 23 luglio scorso convocando un Cda straordinario. D’allora quel progetto che si ispira al modello Bbc, continua a generare reazioni a catena: dibattiti, seminari, scontri. Ma è sostanzialmente fermo. Fermo anche, si insinua nei corridoi di viale Mazzini, per le pressioni «di chi vorrebbe lanciare la palla in tribuna e lasciare tutto come prima». I CONSIGLI DI LOTTI Non è pensabile che per esprimere un parere s’impieghino sei mesi - allarga le braccia Lorenza Bonaccorsi, esponente della segreteria dem. E ironizza: «Neanche una Asl impiegherebbe così tanto...!». «Questa settimana non essendoci Aula - continua la deputata del Pd - è saltata la seduta ma spero proprio che presto si voti questo documento. La nostra posizione è chiara: non saremo noi del Pd a fermare un processo di riforma e di efficientamento del sistema informativo». Nell’agenda renziana la Rai ha scalato posizioni su posizioni. Dopo aver sistemato la questione del Colle, ora è diventata una priorità. «Cambiare la Rai è un discorso culturale. Vuol dire sin- tato economico non superiore al 5% lordo o all’1% netto. La mediazione potrebbe essere il mantenimento delle soglie cui legare una pena più lieve (si ipotizza fino a 4 anni). Ma è un’ipotesi che, al momento, non convince del tutto gli alfaniani. Più definita l’intesa sugli altri quattro punti. Il primo: aumento delle pene per la corruzione propria (da 4-8 anni si passa a 6-10), per l’induzione indebita a dare o promettere utilità introdotta dalla legge Severino (4-10 anni) e sulla corruzione per l’esercizio della funzione (il massimo della pena per i funzionari a libro paga viene alzato da 5 a 6 anni). Il secondo: nella concussione per costrizione torna ad essere punibile anche l’incaricato di pubblico servizio, espunto dalla legge del 2012. Terzo: chi collabora avrà diritto a uno sconto di pena da un terzo alla metà. Quarto: Ncd ottiene che non passino gli aumenti di pena fino a 5 anni (con relativa possibilità di intercettare) per l’abuso d’ufficio e per il traffico d’influenze illecite. Quinto: saranno ritirati gli emendamenti sull’introduzione delle gole profonde e per chi compie operazioni sotto copertura, oltre a quelli che aumentano i tempi di prescrizione solo per i reati contro la Pa. La prescrizione sarà una partita che si giocherà soltanto alla Camera, così come chiesto da Ncd. «Ci siamo incontrati a metà strada col Pd», commenta soddisfatto il viceministro Costa. Silvia Barocci © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI ALFANIANI OTTENGONO LO STOP AGLI EMENDAMENTI SULLA PRESCRIZIONE E SULLE GOLE PROFONDE DELLA PA L’inchiesta Rimborsi della Lega, i pm: Bossi e Belsito a processo Da sinistra: i ministri Andrea Orlando, Marianna Madia e Angelino Alfano La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex segretario della Lega Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito per la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro. Oltre che per i due big del partito, il sostituto procuratore Paola Calleri ha chiesto il giudizio anche per tre componenti del comitato di controllo di secondo livello del Carroccio. Per Belsito c'è anche l'accusa di appropriazione indebita aggravata: si sarebbe impossessato della somma complessiva di 5,7 milioni di euro. L'inchiesta è stata trasferita a Genova dopo che il gip milanese ha dichiarato l'incompetenza territoriale. Mattarella, esordio al Consiglio di Stato L’ESORDIO ROMA Eccolo, c’è il celeberrimo corridoio del Borromini, a Palazzo Spada. Che è di 8,82 metri ma suggerisce all’occhio una profondità illusoria di 35 metri. Il presidente Mattarella, entrando a Palazzo Spada, se la trova sulla sinistra la ”prospettiva Borromini”, quella che invita ad avere uno sguardo lungo sulle cose. E probabilmente il Capo dello Stato starà pensando, mentre passa di fronte a questo capolavoro, che anche l’Italia deve guardare in avanti e in profondità. Poi il presidente sale le scale di questo palazzo che è sede del Con- siglio di Stato, e in cui si svolge l’inaugurazione dell’anno giudiziario amministrativo, e arriva nella sala. Nella quale c’è la crema del potere: i consiglieri di Stato, i grand commis, i papaveri della Repubblica, i generaloni, i super magistrati, i ministri. Quelli che tengono le redini del Paese, ed è tra di loro Mattarella nella sua prima uscita pubblica da inquilino del Colle. Non parla, ascolta il discorso del presidente Giovannini. Conclusa la cerimonia di Palazzo Spada, Mattarella riceve al Quirinale Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, sarà al plenum dell’organo di autogoverno dei magistrati l’11 febbraio. Ma soltanto per un saluto. Non sono previsti nelle prossime settimane viaggi all’estero di Mattarella, che ieri tra l’altro ha incontrato il ministro Gentiloni. Ma soprattutto, in queste ore, il presidente sta definendo la squadra del Quirinale. Più che ai nomi, sta riflettendo insieme Donato Marra sulla natura (quali le materie che hanno bisogno di un consigliere ad hoc e le competenze che servono al presidente?) dello staff che sarà di dieci persone. Intanto, già si può parlare di uno stile Mattarella che è questo: l’estrema meticolosità, ma non farraginosa, nell’approccio ai problemi. M.A. Sergio Mattarella © RIPRODUZIONE RISERVATA Tagli ai tg Rai, la Vigilanza fa melina Renzi sfida i partiti: la riforma si farà I protagonisti Gubitosi Tarantola Per il direttore generale delle Rai si parla di una possibile proroga di sei mesi. La presidente della Rai è favorevole alla riforma ma ad aprile scadrà il suo mandato. è stata sentita nella sala del Mappamondo anche Mary Hockday, responsabile newsroom Bbc. Complice l’elezione del capo dello Stato è rimasto tutto in sospeso. Anche il dibattito sulla governance. Tutto è fermo a sei mesi fa, quando il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli lasciò trasparire una sua Il presidente della preferenza per il modello della commissione aveva Fondazione, tipo Bbc. Un Cda rigarantito in tempi brevi il stretto e un amministratore deleparere della Vigilanza. gato con ampi poteri. Fico IL TAPIRO Peluffo Gasparri Pisicchio È il capogruppo Pd in Vigilanza. Chiede che a decidere sul piano Gibitosi sia il cda Rai. Il senatore di Forza Italia è il “padre” della Legge che nel 2004 definì l’assetto del sistema tv. Il deputato del gruppo Misto ha scritto la relazione che verrà votata dalla Vigilanza. tonizzare il linguaggio del Paese con il servizio pubblico, riuscire a raccontare la società di oggi», riprende la Bonaccorsi. Ne ha parlato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, che ha la delega all’editoria e la pensano allo stesso modo. Il Pd voterà “sì” alla riforma e dunque al piano. «Chi non lo farà MAGGIORANZA SPACCATA SUL PIANO GUBITOSI IL PARERE DELLA COMMISSIONE SLITTA DA SEI MESI. BONACCORSI «TEMPI INTOLLERABILI» - sferra l’affondo il dem Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza - vuol dire che è interessato a mantenere otto direttori di testate e 32 vice direttori». RELAZIONE BIS Bruno Molea, Scelta civica, lo dice a chiare lettere: «Gubitosi deve essere messo in condizione di andare avanti; la Vigilanza non può entrare nel merito dell’organizzazione, altrimenti a cose serve un dg?». La relazione è stata scritta (e riscritta) dal relatore Pino Pisicchio. Nella prima versione si proponevano ben 16 modifiche al piano. Una bocciatura in pratica. Nella seconda i toni si sarebbero molto attenuati. «Ci sono state delle piccole modifiche - ammette Pisicchio (Misto) - ma nella sostanza l’impianto del documento è rimasto lo stesso. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, non abbiamo perso tempo». Se non ci saranno altri rinvii, la prossima settimana si voterà. Anche qui, in questa enclave nevralgica del Parlamento, il Pd non è compatto. Vinicio Peluffo, capogruppo pd in Commissione, non ha dubbi che si debba andare verso «l’efficientamento» ma è convinto che, dopo l’indicazione della Vigilanza, ad esprimersi sul piano debba essere il cda. E allora? Se la melina continuerà Gubitosi potrebbe forzare e partire anche senza il parere. Ha già scritto una lettera al presidente della Commissione, il gril- lino Roberto Fico. I due si sono incontrati a dicembre. «Non faremo melina - aveva garantito Fico - il parere arriverà dopo Natale, al termine delle audizioni». Nel frattempo a San Macuto è continuato un discreto via vai. Direttori di Rete e di Tg, rappresentanti di sindacati, authority, esperti. In collegamento web-tv ANZALDI: «8 DIRETTORI E 32 VICE SONO TROPPI BISOGNA CAMBIARE» INTANTO VIALE MAZZINI VARA UNA NUOVA PIATTAFORMA WEB Nel prossimo mese di aprile i vertici Rai scadranno. E con i vertici anche il piano rischierà di finire nel cestino per la gioia di chi lo ritiene «un ridimensionamento del servizio pubblico, un assist a Sky e alle private». Va da sé che la ridefinizione delle competenze porterebbe un giro ristretto di nomine. Qualcuno salterebbe, qualcun altro si sentirebbe degradato. E come conseguenza diretta scatterebbe anche un piano di riduzione dell’organico, pre-pensionamenti per 300 tra dipendenti e giornalisti. Intanto, la Rai ha varato una piattaforma web rivolta a giovani e giovanissimi. Partirà l’8 febbraio con “Braccialetti rossi 2”. Ogni giorno saranno proposti contenuti speciali relativi ai protagonisti della fiction. Insomma, in attesa del parere la vita continua: ieri il presidente Rai Anna Maria Tarantola si è presentata con il Tapiro che le ha consegnato “Striscia La Notizia” e lo ha messo sulla sua scrivania. Ben visibile. Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 12 - 06/02/15-N: 12 Cronache Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Arriva il grande freddo piogge, frane e neve mezza Italia va in tilt Al Nord treni cancellati, scuole chiuse e autostrade ko Neve in pianura. Paura per il livello del Tevere a Roma ` IL MALTEMPO L’annuncio ROMA Neve e temporali tengono in scacco l’Italia. “Big snow” alla fine è arrivata flagellando lo stivale da Nord a Sud. Pesante il bollettino dei disagi: esondazioni, scuole chiuse, nevicate su strade ed autostrade, traffico in tilt, autotrasportatori inviperiti. E poi ancora: acqua alta a Venezia, bora a Trieste (con raffiche di vento fino a 120 chilometri orari), neve anche in pianura e frane. A Roma si è mobilitato perfino Papa Francesco, che ha distribuito trecento ombrelli ai senzatetto. A Per le prossime ore la Protezione civile ha emesso l'avviso di condizioni meteo avverse, con neve a partire già dai 200 metri. Spalatori cercasi anche notturni NEVE NELLE CITTÀ Fiocchi di neve hanno imbiancato Milano e Torino. In Piemonte, però, gli occhi sono puntati su Cuneo: PAPA FRANCESCO REGALA OMBRELLI AI SENZATETTO I METEOROLOGI: DA DOMENICA NUOVA ONDATA DI GELO DALL’ARTICO Spalatori di neve cercasi, anche se non professionisti. L'importante è rendersi disponibili a lavorare di notte, nei giorni festivi e soprattutto all'improvviso, visto che le emergenze meteo possono accadere in qualsiasi ora. le richieste non sono poche, a partire da Anas spa, che ricerca addetti allo sgombero neve per l'intera stagione invernale. A livello locale, l'Amsa (Milano) ricerca 8.000 spalatori da impiegare in caso di emergenza. Il compenso per l'attività di circa 8 ore, è di 100 euro lordi e in caso di lavoro notturno di 120 euro lordi. Il Comune di Reggio Emilia, anche quest'anno, in collaborazione con Legambiente, attiva una leva civica per lo spalamento della neve. Si cercano volontari disponibili ad aiutare persone che siano impossibilitate a spalare la neve nel cortile privato o davanti a casa. Reclutamento aperto anche a Varese e Torino. in città si registrano oltre 20 cm di neve, e oggi e domani le scuole resteranno chiuse. A causa dell'allerta 2 per neve, la più alta, Trenitalia ha cancellato 35 treni sulle linee Genova-Acqui Terme, Savona-Torino e Savona-Alessandria. DISAGI SULLE STRADE L’autostrada A1 Firenze Nord- Roncobilaccio bloccata per neve Forti i disagi anche sulle strade. Messi in campo 700 mezzi e duemila uomini per spalare 700 chilometri di tratti autostradali. Gli accumuli più significativi sul tratto appenninico della A1 Milano Napoli, con oltre 40 centimetri tra Pian del Voglio e il valico di Citerna. Disposto sul valico dell'Autosole il divieto di circolazione per i tir. Code si sono formate per i mezzi pesanti fermi sulle carreggiate: 11 i chilometri di coda tra Firenze Impruneta e Firenze nord in direzione Bologna. LE BUCHE A Roma tre giorni di piogge sono bastati per trasformare le strade in colabrodo. E si teme anche per l’esondazione del Tevere PIOGGE E GELO AL CENTRO-SUD Problemi anche nel Lazio. Una frana tra Capranica e Bracciano ha interessato la via ferroviaria facendo deragliare un treno, fortunatamente senza passeggeri a bordo. Esondato il torrente Vaccina a Ladispoli. I vigili del fuoco hanno soccorso alcuni automobilisti rimasti bloccati. A Roma, oltre al disagio per il traffico in tilt e le buche, il livello del Tevere ha superato gli 8 metri all'Idrometro di Ripetta e la Prote- zione Civile ha lanciato l’allerta per le prossime 36 ore. Anche il Meridione è flagellato dai temporali. In Abruzzo la Marsica soffre sotto il gelo. Forte il pericolo valanghe su tutto l’Appenino abruzzese. Tralicci caduti e black-out elettrico in diversi centri come Tagliacozzo, Scurcola Marsicana e Capistrello. La neve ha imbiancato anche la Basilicata e soltanto ieri sera sono stati ripristinati i collegamenti dal porto di Napoli. LE PREVISIONI Anche per oggi, spiegano gli esperti del Centro Epson Meteo, è previsto maltempo su tutta Italia. Ci sarà un lieve miglioramento nel fine settimana, quando pioggia e neve diverranno meno intense. Ma già da domenica l'Italia tornerà sotto attacco: un fronte artico farà irruzione da est riportando freddo, vento e neve anche a bassa quota. Laura Mattioli NORD E SUD Sopra, la Torino-Savona. A destra una strada in Basilicata © RIPRODUZIONE RISERVATA Il prof italiano morto in Tunisia: «Accoltellato» IL GIALLO URBINO Si era occupato anche delle primavere arabe e della «lingue della rivolta» il professor Massimo Bevacqua, l'arabista docente nelle università di Tunisi, Urbino e Roma, trovato morto in circostanze misteriose nella sua abitazione di Sidi Bou Said, a 20 km dalla capitale tunisina. Secondo le prime informazioni, il decesso risale alla notte tra il 3 e il 4 febbraio: il corpo presentava delle ustioni dovute ad un incendio scoppiato nell' appartamento, ma i media locali parlano di una morte avvenuta in circostanze oscure. Una collaboratrice tunisina dell'ateneo di Urbino ha ricevuto una telefona- ta secondo cui qualcuno si sarebbe introdotto in casa del professore mettendo tutto a soqquadro, lo avrebbe accoltellato e poi avrebbe appiccato il rogo. «DINAMICA DA CHIARIRE» «Nessuna certezza sulla dinamica - spiega l'addetto stampa dell' Ambasciata italiana a Tunisi - attendiamo gli esiti delle indagini avviate dalla magistratura tunisina» e l'autopsia, fissata per domani. Massimo Bevacqua avrebbe compiuto 42 anni domenica prossima. Era nato a Rossano Calabro, dove vivono ancora la madre e i 4 fratelli, uno dei quali, Cataldo, è partito per Tunisi appena appresa la notizia. Da tempo abitava a Sidi Bou Said, un villaggio turistico dove risiedono molti stranieri. Il mondo arabo e la filologia erano le sue passioni da sempre. Si era laureato in Lingue straniere-indirizzo orientale alla Sapienza, con una tesi in Dialettologia araba e il massimo dei voti. Poi aveva ottenuto un dottorato di ricerca internazionale all'Università di Bari, un diploma di master in traduzione editoriale arabo-italiano e vari attestati di frequenza a corsi in lingua araba, seguiti anche a Damasco, in Siria. Era membro dell'Association Internationale de Dialectologie Arabe (Aida). «Siamo sconvolti. Massimo Bevacqua era un collega di valore e una bravissima persona, non sappiamo cosa possa essere accaduto», dice il professor Klaus Ehrardt, coordinatore del corso universitario di Pesaro Studi (Facoltà di Lingue e culture straniere dell'ateneo di Urbino) in cui Bevacqua insegnava lingua araba con un incarico a contratto. Il docente calabrese teneva corsi pure a Roma e insegnava lingua italiana presso l'Istituto italiano di Cultura a Tunisi e l'Università di Cartagine. A Pesaro sarebbe dovuto tornare il 18 febbraio per MASSIMO BEVACQUA INSEGNAVA A ROMA URBINO E TUNISI LA TESTIMONIANZA DELLA COLLABORATRICE ALIMENTA IL MISTERO le sessioni d'esame e di laurea. «Era molto stimato e apprezzato dai ragazzi, un ottimo arabista, insegnava con entusiasmo e serietà». LE SUE LEZIONI Come molti docenti a contratto «per vivere doveva fare tanti lavori in tutte queste università e spesso, quando lo cercavamo al telefono, ci rispondeva da qualche aeroporto». Fra le sue tante attività anche corsi di lingua e cultura arabe per gli operatori di alcune onlus e del Centro italiano di Solidarietà. Alla Sapienza aveva tenuto lezioni di arabo libanese a personale del ministero della Difesa. R.I. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA VITTIMA Massimo Bevacqua, 42 anni domenica prossima -MSGR - 14 PESARO - 33 - 06/02/15-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Venerdì 6 Febbraio 2015 Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze METEO REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Il giallo Docente trovato morto a Tunisi oggi fissata l’autopsia Giorno & Notte «Qualcosa rimane» Stasera al Sanzio la Guerritore in prima nazionale Basket A pag 36 e in Nazionale A pag. 39 Cataldo a pag. 47 Vuelle, l’azienda Ranocchi entra come sponsor Il presidente Costa: «Comincia la costruzione della nuova stagione che penso proprio sarà ancora in serie A». Novità dal Consorzio Grande Centro, presto il nome Il 22 la convention che anticipa le primarie Pd, indicherà il candidato. L’incognita Spacca `Ceriscioli smentisce il ticket con Marcolini «Se perdo, niente giunta. Tornerò a insegnare» ` Irrompe il Centro. Che punta a essere l'ago della bilancia delle prossime regionali. Probabilmente il 22 ovvero una settimana prima delle primarie Pd, si terrà la convention della nuova area di Centro per un ruolo da protagonista alle prossime elezioni. Marche 2020 sarà il fulcro di una coalizione che unirà anche Area Popolare (Nuovo Centrodestra più Udc), il Ppi dell'ex consigliere regionale Roberto Giannotti e la nuova Dc di Giorgio Giombini. Intanto Marcolini e Ceriscioli smentiscono un accordo per il dopo-Primarie nel caso di vittoria alle Regionali. Fabbri a pag. 34 Le opposizioni Maltempo. Danni per la mareggiata su tutto il litorale «Illegittima l’Unione dei Comuni» "L'Unione dei Comuni è illegittima, ci rivolgiamo al prefetto per sospendere gli atti. E se necessario faremo ricorso al Tar": così le opposizioni di Pesaro, Gabicce e Gradara. A pag.33 Orti Giulii, un piano per farli rinascere `L’Osservatorio per le infrastrutture propone telecamere, vigilanza e manutenzione VERDE Fano Obiettivo telecamere e manutenzione per gli Orti Giulii. È quanto propone Daniele Gallerini dell’Osservatorio sulle infrastrutture, un organo di controllo di matrice politica creato un anno fa. Il dato è che «finalmente il tema degli Orti Giulii è iscritto nell’agenda dell’Amministrazione comunale. Non poteva, infatti, rimanere inascoltato, l’appello che avevamo lanciato, per salvare questo pezzo di patrimonio culturale e naturalistico della città, dallo stato di avvilente abbandono in cui è stato lasciato per anni. In concreto, per quanto concerne la vigilanza, riteniamo indispensabile rilanciare la proposta di utilizzo di volontari, così come ci pare utile verificare la possibilità della installazione di telecamere per contrastare gli atti di vandalismo che si sono succeduti nelle ultime settimane». Il busto di Perticari è stato nuovamente vittima delle bombolette spray. «Per quanto concerne la manutenzione, che non può rimanere un fatto episodico, ma che deve garantire un carattere di concretezza e continuità, ribadiamo la opportunità di definire un’intesa con le associazioni ambientaliste della città e con gli altri soggetti interessati a coinvolgersi in questa operazione anti degrado». Ex zuccherificio: «Nessuna causa per danni» GLI EDIFICI Sul fabbricato, «il Comune, intende, a nostro giudizio, perseverare nell’errore; dopo aver sbagliato a costruirlo, senza avere una idea di cosa farne, sbaglia, oggi, ad ipotizzare un uso impro- Non ci saranno richieste di danni nei confronti dei consiglieri comunali che dovessero bocciare la contestata variante sull'ex zuccherificio. La maggioranza di centrosinistra si è nel frattempo preparata uno scudo legale. Scatassi a pag.38 prio come quello di ospitare un centro sociale. La questione fondamentale rimane quella della valorizzazione del sito. In questa prospettiva rilanciamo la proposta di un tavolo di lavoro per studiare ed elaborare progetti realizzabili e non utopistici, finalizzati al rilancio degli Orti Giulii». L’osservatorio chiama in causa il Fai l’Accademia agraria, l’Istituto agrario. «Ci paiono, peraltro, insufficienti ed inadeguate le ipotesi di lavoro avanzate per l’Osservatorio Valerio - chiude l’Osservatorio - se infatti può essere considerata positivamente la decisione di realizzare interventi di manutenzione del tetto, non può sfuggire la necessità che venga finalmente approntato un piano organico di misure che consentano di tutelare la integrità di una struttura che rappresenta una importantissima risorsa del patrimonio culturale e scientifico della città». Sacchetti di pane contro la violenza sulle donne ENTROTERRA L'associazione di volontariato "Olinda" di Cagli continua la propria attività sociale con la distribuzione, fino ad esaurimento scorte, dei sacchetti per il pane con la scritta "Per troppe donne la violenza è pane quotidiano". Si tratta di una campagna di sensibilizzazione, che ha già raggiunto molti cittadini del nostro territorio, promossa in collaborazione con il Centro antiviolenza provinciale "Parla con noi" (gestito dalla Provincia di Pesaro e Urbino). La distribuzione dei sacchetti avviene gratuitamente in ben 35 esercizi commerciali ed è stato possibile attraverso il coinvolgimento dell'Ambito sociale 3 e del distretto sanitario Asur di Cagli. La prima settimana dell'iniziativa ha ottenuto ottimo riscontro di pubblico, con molti che si sono interessati alle attività delle associazioni e, in generale, sul problema della violenza femminile. Il sacchetto, di uso quotidiano, ha comunque contribuito alla riflessione del problema, riportando nei CONTINUA LA CAMPAGNA CHE VEDE COINVOLTI TRENTACINQUE ESERCIZI COMMERCIALI oltre i mille metri. Nelle prossime 24/36 ore dovremo fare i conti, però, con una serie di impulsi instabili che con una ritmicità di circa 12 ore, raggiungeranno il nostro territorio. Di conseguenza i momenti più perturbati saranno oggi la prima mattinata e il tardo pomeriggio/ serata quando i fenomeni saranno moderati un po’ ovunque e accompagnati da forti venti orientali. La neve cadrà oltre i 700/900 metri di quota. Domani il tempo rimarrà perturbato con precipitazioni più diffuse dal pomeriggio e il limite delle nevicate in calo fino a quote collinari. Le temperature odierne saranno comprese tra -1 e 8˚C, le minime della prossima notte oscilleranno tra -4˚ e 4˚C. sacchetti anche i riferimenti del Centro antiviolenza provinciale "Parla con noi", con sede a Pesaro (tel.0721.639014, numero nazionale 1522, mail: [email protected]. it) dove gli interessati possono trovare ulteriori informazioni e chiarimenti. Non si tratta comunque dell'unica iniziativa promossa dall'associazione di volontariato in quanto nei giorni scorsi è stato realizzato un incontro di presentazione al Ridotto del Teatro di Cagli che ha visto la partecipazione di molti cittadini. "Ringraziamo istituzioni ed esercizi commerciali che hanno contribuito al successo della campagna. I sacchetti per il pane continueranno a diffondere il messaggio - dichiarano i soci dell'associazione di Olinda - facendo capire non solo che il problema esiste e va affrontato, ma anche che ci sono persone pronte ad aiutare le donne in difficoltà". L'iniziativa viene realizzata nei comuni di Acqualagna, Cagli, Piobbico, Apecchio, Serra S.Abbondio, Frontone e Cantiano sia nei piccoli alimentari sia nei supermercati delle sette città coinvolte. Lu.Gue. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Allarme per i detriti alla foce del Foglia Mareggiata e nuovo tappo di detriti alla foce del Foglia, l'acqua invade i pontili a Pesaro. A Fano dopo la mareggiata chiusa di nuovo via Ruggeri. Delbianco e Scatassi a pag. 36 e 38 Il meteorologo Vento forte e anche neve Massimiliano Fazzini Il previsto maltempo da giorni annunciato è arrivato veemente a colpire tutta la nostra Penisola. Evidentemente gli effetti della complessa perturbazione centrata sul medio Tirreno sono stati più significativi sul settentrione d’Italia oltre che su tutte le regioni più occidentali. Non si è trattato solo di precipitazione intense, ma anche di forti venti occidentali che hanno causato decise mareggiate lungo le coste sopravvento e anche un certo numero di danni purtroppo anche a persone. Sicuramente l’aspetto più gravoso a livello logistico sono state le estese nevicate che stanno tuttora interessando non solo i monti ma anche gran parte della pianura Padana. La nostra regione è stata parzialmente interessata dal passaggio dell’occlusione calda che ha determinato estesa nuvolosità con precipitazione irregolari e significative solamente sulle aree più settentrionali. Le cumulate pluviometriche non hanno di fatto superato i 15 millimetri per essere piuttosto sporadiche sul centro Sud della regione; in virtù del flusso a componente meridionale il limite delle nevicate si è innalzato sin -MSGR - 14 PESARO - 34 - 06/02/15-N: 34 Marche Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Marche 2020 e Area Popolare: candidato il 22 Ceriscioli e Marcolini «Tra noi nessun ticket» VERSO IL VOTO/2 Ecco la convention centrista: lancerà il nome anticipando le Primarie Pd Forza Italia prova a sganciare l’area dai Dem: Trenta vede Toti a Roma VERSO IL VOTO/1 ANCONA Irrompe il Centro. Che punta a essere l'ago della bilancia delle prossime elezioni regionali. Entro fine febbraio, probabilmente il 22 ovvero una settimana prima delle primarie Pd, si terrà la convention regionale della nuova area di Centro che intende giocare un ruolo da protagonista alle prossime elezioni. Marche 2020 sarà il fulcro di una coalizione che unirà anche Area Popolare (Nuovo Centrodestra più Udc), il Ppi (Partito popolare Italiano) dell'ex consigliere regionale Roberto Giannotti e la nuova Dc di Giorgio Giombini. La convention, oltre a presentare il progetto, lancerà anche il candidato governatore. L’INCOGNITA SPACCA Pronunceranno, quel giorno, il nome di Gian Mario Spacca, il governatore ripudiato dal Pd perché ha già svolto due mandati? Di sicuro l’appuntamento, di cui si sta parlando in molti ambienti politici, sta provocando notevole fibrillazione. Perché, uno, chissà se il Pd, a conti fatti, sarà davvero convinto di presentarsi in pratica da solo (Cd, Verdi, Psi e Idv, Europee alla mano, valgono appena qualche punto di percentuale tutti assieme)e non voglia tentare un accordo con un’area che tradizionalmente, nelle Marche, riscuote seguito. Due, non è un mistero che il centrodestra, Forza Italia in primis, attenda le decisioni di que- SULLA SCENA IRROMPE IL CENTRO LUNEDÌ CESA AD ANCONA FORMALIZZERÀ LA NASCITA DEL SOGGETTO CON L’NCD NELLE MARCHE st’area: sganciarla dall’orbita del Pd costituirebbe un vero e proprio ribaltone politico rispetto al governo degli ultimi dieci anni che ha visto governare Pd e centristi insieme. Al punto che proprio ieri il capogruppo in regione Trenta ha presentato a Roma, al consigliere politico di Berlusconi Giovanni Toti, il progetto «Insieme si può-Patto per le Marche»: si tratta in sostanza dell' idea di «mettere insieme tutte le forze alternative al Pd» per le regionali di maggio, che Trenta ha lanciato da tempo, con la possibile inclusione di Marche 2020 Partito delle Marche, formazione creata dai presidenti della Giunta Gian Mario Spacca e del Consiglio regionali Vittoriano Solazzi. «Il Pd - dice il capogruppo forzista all'Ansa - oggi rappresenta solo la partitocrazia, la nomenklatura e il clientelismo e detta le regole della politica con arroganza». ARRIVA CESA Vista da Marche 2020 ma probabilmente anche dai leader di Udc e Ncd, quella con Forza Italia sarebbe un’ipotesi B. Marche 2020, anche per la storia del suo fondatore, Spacca, è ben ancorata allo scenario del centrosinistra. E a livello nazionale, nonostante le fibrillazioni per il Capo dello Stato, il quadro inserisce Udc e Ncd in uno scenario col Pd. Lo scontro, eventualmente, sarà sul nome del governatore. Ed è su questo terreno che i forzisti sperano di inserirsi per agganciare l’area di centro. Amedeo Ciccanti (Udc): «Non è stato deciso ancora nulla - commenta Ciccanti ma da Roma vogliono una coalizione con Ncd ed Udc aperta alle civiche moderate. Direi che il profilo è quello di Marche 2020». Cesa sarà lunedì ad Ancona per formalizzare la nascita di Area Popolare con l’Ncd. Il primo passo verso la convention centrista. Luca Fabbri Umberto Trenta © RIPRODUZIONE RISERVATA Spacca il giorno della presentazione di Marche 2020 La legge di Stabilità Tagli alla Sanità, i sindacati: subito un vertice in Regione Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto un incontro agli assessori regionali alla Sanità, Servizi sociali e Trasporti per valutare le pesanti ricadute che i tagli previsti dalla Legge di Stabilità produrranno su tali settori. I sindacati - informa un comunicato - sono particolarmente preoccupati per il mantenimento di servizi come quelli all'infanzia, ai non autosufficienti, agli studenti e al trasporto pubblico locale. Sulla sanità, inoltre, Cgil, Cisl e Uil chiedono di avere garanzie sul rispetto del protocollo sottoscritto con la Regione un anno fa, che prevedeva importanti interventi per la riduzione delle liste di attesa, la creazione delle Case della salute e il rafforzamento dei servizi territoriali. Sul fronte socio-sanitario, si chiede di risolvere il problema delle tariffe per strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili. ANCONA Nessun accordo tra Marcolini e Ceriscioli. Chi perderà non sarà chiamato dall’altro in Giunta in qualità di assessore esterno. «Patto tra gentiluomini? No, grazie», dice il vicesegretario regionale Pd Luca Ceriscioli. Tornerà a sedersi nei banchi di scuola. Nelle vesta di insegnante. No al ticket con Marcolini. «Leggo e sento di possibili accordi già presi tra i candidati alle primarie in caso di vittoria o di sconfitta dell'uno o dell'altro contendente - premette il vicesegretario regionale - Ipotesi che circolano da tempo ma personalmente ribadisco con forza di non essere interessato alle poltrone bensì a realizzare un progetto di cambiamento». Quelle del primo marzo saranno primarie vere secondo Ceriscioli. «I nostri sono due progetti tra loro inconciliabili - conclude Se sarà la mia idea a vincere farò il Governatore mentre se la mia idea verrà bocciata dagli elettori nessun paracadute o posto in giunta regionale: continuerò a fare il professore di matematica». Più o meno dello stesso tenore la puntualizzazione di Marcolini. «La notizia di stampa di un presunto accordo tra i candidati alle primarie è destituita di fondamento - afferma una nota dei Comitati Marcolini - Pietro Marcolini ha deciso di candidarsi per guidare la Regione Marche è questo è lo spirito e l'obiettivo delle Primarie. Saranno i cittadini a decidere chi è più adatto a svolgere il ruolo per cui ci si candida. Non basta attribuirsi e attribuire patenti di continuità o di cambiamento per essere dei veri rinnovatori. Anche questo lo decideranno i cittadini con il loro voto. Non crediamo che tra appartenenti allo stesso partito possa parlarsi di posizioni inconciliabili. Vorrebbe dire far parte di partiti diversi, da parte nostra l'unico accordo e quello contro chi pensa di dividere il partito o di rappresentare le primarie a giorni alterni come uno scontro totale o come un inciucio continuo». La sede della Regione © RIPRODUZIONE RISERVATA IGuzzini, joint venture con il Maxxi Architetti in azienda per nuove ispirazioni L’INIZIATIVA RECANAT I Da iGuzzini i nuovi astri dell'architettura mondiale. «Light On è luce su quello che noi facciamo e soprattutto è una grande luce che noi vogliamo dare all'architettura, al design, alla vita quotidiana, alla sicurezza ma anche alla possibilità di illuminare spazi interni ed esterni creando emozioni, dare una quarta dimensione all'architettura, ovvero quel piacere di vivere l'ambiente che aiuta l'uomo a vivere in maniera migliore». Ha spiegato così il senso profondo dell'iniziativa Light On Adolfo Guzzini presidente della iGuzzini illuminazione, presentando il ciclo di incontri con grandi architetti e professionisti della progettazione che sperimentano il rapporto tra forma, tecnologia e luce che prende il via oggi a Recanati, a cura del Maxxi Architettura e iGuzzini, che si svolgerà sia al Maxxi di Roma sia a Recanati presso la sede de iGuzzini. L’azienda, uno dei brand più acclamati del made in Italy, occupa 1250 dipendenti, esporta il 75% del- la produzione e ha chiuso il bilancio 2014 con un più 3% rispetto all' anno precedente. I FUTURI ARCHISTAR Con il Maxxi di Roma c'è uno scambio attivo da diverso tempo. «Per tre anni avremo degli architetti importanti, con cui stiamo collaborando - ha sottolineato Guzzini - che verranno a fare della formazione. Il primo ospite sarà Kjetil Trædal Thorsen, dello studio norvegese Snºhetta, autore, tra l'altro, della ricostruzione della famosa Biblioteca di Alessandria d'Egitto, inaugurata nel 2002. Si tratta di uno studio leader dei paesi scandinavi con 520 architetti. Con questo ciclo d'incontri diamo un grosso supporto al territorio al quale ritorniamo una parte del supporto che ci ha dato e ci dà: il territorio deve avere una crescita continua e costante in relazione a quello che deve essere al nostro essere imprenditori marchigiani: io e miei fratelli abbiamo portato il design nelle Marche». L'incontro con Thorsen si svolgerà questa sera all'auditorium della iGuzzini a partire dalle 16 e domani all'audito- Massimiliano Guzzini presenta “Ligth on” Adolfo Guzzini Pippo Ciorra rium del Maxxi di Roma alle 11.30. Il lavoro dello studio Snºhetta è caratterizzato da un approccio innovativo e attento ai temi della sostenibilità, che ha ispirato anche la progettazione di spazi ed edifici pubblici (come la Biblioteca di Alessandria o la Nuova Opera House di Oslo), dove la luce ha un ruolo fondamentale. Snºhetta, inoltre, «SIAMO STATI I PRIMI A ILLUMINARE GLI ITALIANI ORA CERCHIAMO IDEE PER GLI SCENARI FUTURI» PARTNER IL MUSEO CONTEMPORANEO appartiene a una generazione di progettisti famosi pur non essendo "archistar". Pippo Ciorra, Senior curator Maxxi Architettura e docente ad Ascoli Piceno, ha evidenziato come «siamo in un periodo in cui inizia il declino di una serie di architetti. Per questo stiamo cercando delle idee nuove ed è il momento migliore per fare dello scouting. Per i prossimi tre anni avremo nomi importanti di persone che ci faranno capire come l'architettura possa contribuire al benessere e alla bellezza, oggi». «Innovazione, formazione e internazionalizzazione» sono i tre valori dell' azienda a cui ha fatto riferimento il vicepresidente Massimiliano Guzzini il quale ha anche ricordato che «negli anni '80 siamo stati i primi a parlare di illuminare gli italiani, negli anni '90 siamo stati i primi a parlare di inquinamento luminoso e negli ultimi 10- 15 anni abbiamo cercato di aprire le filiali nel mondo. Se vogliamo operare in aree geografiche diverse dalle nostre dobbiamo trasferire il nostro know how e appuntamenti come Light On, che è un progetto strutturato composto da architetti emergenti e legame con il territorio, ci aiutano in questo». Simona Mengascini © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 37 - 06/02/15-N: 37 Pesaro Urbino Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Imu agricola, rischio caos a Pesaro e Fano `A soli quattro giorni dal versamento si cambia ancora, si pagherà `L’assessore delle Noci: «Il Governo sta cercando di rimediare un punto in meno e il provvedimento interessa i Comuni costieri ai pasticci fatti, ma l'errore è di fondo. Chiederemo un'esenzione» IMPOSTE Imu sui terreni agricoli, a quattro giorni dal versamento si cambia ancora. A Pesaro si pagherà un punto in meno. "Il Governo sta cercando di recuperare ai pasticci fatti, ma l'errore è di fondo. Chiederemo, tramite l'Anci, un' esenzione sull'imposta" dice Delle Noci. Se l'ultimo decreto del Governo aveva salvato dall'Imu agricola tutti i comuni della provincia sopra i 600 metri, vedi Urbino, Cagli, Urbania e Piobbico, solo per citarne alcuni, ha invece colpito i Comuni litorali, che si sono trovati a fare i conti con un' imposta che prima non era dovuta per le aree collinari del capoluogo. E così nell'ultima settimana diversi proprietari dei terreni agricoli, in particolare quelli delle aree collinari come il San Bartolo, Ardizio, Novilara e le altre zone dei Castelli, si sono rivolti all'Ufficio Tributi del capoluogo per chiedere spiegazioni. ALIQUOTA RITOCCATA Nonostante la beffa, sembrava tutto chiaro: scadenza Imu entro il prossimo 10 febbraio, calcolata con l'aliquota ordinaria dell'8,7 per mille. Ma due giorni fa è arrivata in Comune una risoluzione ministeriale che ha rimescolato nuovamente le carte, bloccando l'Imu agricola all'aliquota standard del 7,6 per mille. Stessa aliquota anche per Fano. Sicuramente una nota positiva per chi ha la titolarità di un terreno agricolo, ma a soli quattro giorni dal versamento con gli F-24, in banca o alle poste, questa variazione dell'imposta potrebbe generare confusione al momento del pagamento, in particolare per coloro che già erano andati a chiedere informazioni agli uffici competenti. "Mi pare che il Governo NEL CAPOLUOGO SONO INTERESSATE LE AREE COLLINARI COME IL SAN BARTOLO L’ARDIZIO E NOVILARA E LE ZONE DEI CASTELLI sull'Imu agricola abbia perso la bussola altimetrica - dice arrabbiato l'assessore alle Finanze Antonello Delle Noci - le nuove regole basate sull'altezza del municipio sono uno sbaglio enorme. E ora, anche se gli agricoltori pagheranno un po' meno, il Governo con questa ennesima modifica in corsa, dimostra di voler recuperare agli errori commessi in precedenza, ma senza riuscirci. Noi siamo convinti che i terreni agricoli di un Comune litorale come Pesaro dovrebbero essere esentati dall'Imu. E lo chiederemo con forza, tramite l'Anci, anche all'esecutivo nazionale". STUDIO CONTESTATO Sul fronte della tassazione a carico di negozi e imprese, l'assessore vuole smentire lo studio della Cna nazionale, che presenta "un' analisi di differenze e scostamenti percentuali che poco hanno a che fare con i valori assoluti richiesti alle attività economiche e ai cittadini". E prende come riferimento un recente report del Sole 24Ore, in base al quale Pesaro risulta al 64esimo posto in Italia per il carico di Imu e Tasi (1007 euro), su un negozio di media superficie. E all'ultimo posto nelle Marche. Delle Noci è comunque d'accordo con i vertici marchigiani della Cna, "quando auspicano la deducibilità delle imposte sulla base imponibile. Il Comune di Pesaro ha infatti scelto di diminuire l’Imu, applicando la Tasi, e questo comporta proprio la deducibilità per le imprese". PERGOLA Intanto questa mattina alle 10.30 in Comune a Pergola il sindaco Francesco Baldelli, insieme ai vertici della Cia Gianfranco Santi e Alessandro Taddei torneranno a rafforzare la loro richiesta sulla cancellazione totale del tributo alla luce dei nuovi criteri di esenzione che, costruiti sulla classificazione Istat dei Comuni e sul loro inquadramento tra Comuni totalmente montani e parzialmente montani, «continuano a determinare forti iniquità a danno dei produttori agricoli ubicati in aree marginali e montane». Thomas Delbianco © RIPRODUZIONE RISERVATA Terre coltivate nell’area del San Bartolo Regionali, il Pd ducale alza la voce URBINO Un altro Federico prova a far rinascere "politicamente" Urbino. Il segretario comunale del Pd, Federico Scaramucci, rivendica per la città ducale un ruolo da protagonista alle prossime elezioni regionali. Dopo tanti anni in cui al co-capoluogo sono mancati rappresentanti in Parlamento, in Consiglio regionale e ruoli di peso nella politica locale (vedi presidenza Provincia) il numero uno dei democrat urbinati mostra i muscoli e rivendica un seggio ad Ancona. Nonostante la recente disfatta elettorale e nonostante questo non sia in linea con le dinamiche interne alla federazione provinciale Pd. Che punta alla riconferma del consigliere uscente Gino Traversini. Il Pd di Urbino punta i piedi? «Il percorso avviato dal segretario Gostoli per la definizione delle liste regionali va bene. A patto che ci sia vero coinvolgimento dei territori. Sento parlare di assemblee in tutti i circoli da ognuna delle quali dovrebbe uscire una rosa di quattro nomi. Mi sembrano troppi. Non vorrei che si generasse solo confusione e a quel punto la segreteria provinciale pensasse di poter imporre i propri nomi». Urbino ha un suo candidato? «Urbino come ha detto dal primo giorno scende dalla collina per dialogare con il territorio: ci stiamo confrontando con Macerata Feltria, Montecalvo in Foglia, Petriano, l'alto Metauro, il resto del Montefeltro e ovviamente strizziamo l'occhio a Vallefoglia. Si tratta di un comprensorio che raggruppa almeno 70/80 mila abitanti. Puntiamo al rinnovamento. E abbiamo uomini e donne pronti a candidarsi». Per le aree interne però il Pd sembra aver puntato su Traversini, no? «Traversini si è impegnato in questi cinque anni ma non è obbligatoria una ricandidatura dopo il primo mandato. Sentendo i SCARAMUCCI SFIDA LA LINEA DELLA SEGRETERIA PROVINCIALE E RIVENDICA UN SEGGIO AD ANCONA territori, il Montefeltro e l'alta valle del Metauro hanno bisogno di una rappresentanza per portare in Consiglio regionale le proprie istanze. Una rappresentanza di rinnovamento che non si chiuda dentro i confini di Cagli e Cantiano. Senza contare che dovremo anche candidare chi riesce a ampliare il consenso del Pd». Sarebbe lei? «Io sono a disposizione del partito ma la decisione spetta agli or- Scaramucci ganismi Pd. Qualunque sia il nome che proporremo il Pd di Urbino non pone veti ma neppure li accetta». Alle primarie tra Ceriscioli e Marcolini conferma la sua neutralità? «Saremo neutrali. Auspico però che la vittoria di uno piuttosto che dell'altro candidato non influenzi la composizione della lista provinciale. E dal giorno dopo le primarie chi perde sostenga chi vince». Ma se Ceriscioli diventasse candidato presidente chiederete a Pesaro di rinunciare al seggio in Consiglio? «Credo sia nell'interesse di Pesaro garantire la giusta rappresentanza dell'entroterra soprattutto se il candidato Governatore proverrà dal capoluogo». Intanto a Urbino e nel Montefeltro nascono due comitati a sostegno di Luca Ceriscioli. Ne fanno parte, tra gli altri, il capogruppo Pd ducale Piero Sestili e il presidente della Multiservizi Massimo Galuzzi. A Fano invece questa sera alle 21 alla bocciofila "La combattente" incontro pubblico con Pietro Marcolini. Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA La Scuola di Pace Urbani «Contessa, fate presto Tratta Fano-Urbino stasera a Fossombrone a sistemare la strada» appello all’Europa GLI APPUNTAMENTI Riprendono anche quest'anno gli appuntamenti con la Scuola di Pace “Carlo Urbani” di Fano, giunta al 12˚ anno di corso. Per tutto il mese di febbraio, durante il fine settimana, si avrà l'opportunità di assistere a quattro dibattiti su temi attuali ed importanti per la nostra società, quali la nonviolenza, la giustizia, la salvaguardia del Creato e la cittadinanza responsabile. Ad aprire gli incontri, il tema del cibo con Luca Falasconi. Questa sera alle ore 21.00, a Fossombrone presso la sala del chiostro della chiesa di Sant’Agostino (corso Garibaldi), con un intervento dal titolo: “Quale diritto per quale cibo?”. Domani l’incontro si svolgerà alle ore 16.30 a Fano presso il Centro Pastorale Diocesano (Via Roma, 118), con la presenza di Andrea Stocchiero, rappresentante Focsiv -Volontari nel Mondo per la Campagna nazionale “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”. Luca Falasconi è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Università di Bologna. L’iniziativa è organizzata dalla Caritas diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola con Giustizia e Pac, Acli, Azione Cattolica, Banca del Gratuito, Un mondo a quadretti, Mir, Centro Missionario Diocesano, Commissione Pastorale Migrantes. LA SINDONE AD ACQUALAGNA “Sindone, enigma scritto nel lino” è il tema della conferenza che il re degli enigmi Leone Pantaleoni terrà con il dovuto supporto visivo per il Rotary Club di Cagli questa sera al ristorante La Ginestra del Furlo. Precisa lo stesso Pantaleoni: «In vista dell’imminente ostensione dal 19 aprile al 24 giugno che porterà a Torino due milioni di visitatori, l’argomento appare attuale e tempestivo. Quarta del secondo millennio, l’esposizione è fatta coincidere con il bicentenario della nascita di Don Bosco. La Sindone può davvero dirsi enigma per eccellenza e davvero improbabile appare allora soltanto immaginare come l’ipotetico falsario medioevale possa essere riuscito a tanto». CANTIANO Termineranno a giugno i lavori per la riapertura del valico della Contessa. Sono stati stanziati dal governo infatti 750.000 euro che consentiranno di portare a termine le opere di recupero della carreggiata che nel novembre di due anni fa cedette per le forti piogge. Da allora la strada è percorribile a senso unico alternato nella frazione di Tranquillo. In proposito, i parlamentari Cinque Stelle Andrea Cecconi e Filippo Gallinella hanno sottolineato l'urgenza di terminare quanto prima i lavori. "Finalmente - scrivono - hanno ascoltato i nostri appelli. Ora monitoreremo passo a passo l'attività del cantiere affinché siano rispettati i tempi annunciati, pronti ad accendere nuovamente i riflettori sulla Contessa anche in Parlamento. Il caso è stato infatti al centro di una nostra interrogazione a risposta scritta presentata a metà gennaio e rivolta al ministro delle Infrastrutture Lupi e al ministro dell'Ambiente Galletti sullo stato di avanzamento della messa in sicurezza dell'arteria dopo la frana dell'11 novembre 2013". La strada della Contessa è l'unica vera arteria di collegamento tra il Pesarese e l’Umbria e il maltempo di questi giorni rischia di peggiorare ulteriormente la situazione. Fare presto è diventato una priorità. Jac. Zuc. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRESSING DEI PARLAMENTARI CINQUE STELLE SUL MINISTERO PER RISPETTARE I TEMPI LA BATTAGLIA E se fosse l'Europa a finanziare la riapertura della Fano-Urbino? Il quesito arriva da Giorgio Andreani - segretario generale della Uil trasporti Marche - che, seguendo il dibattito ormai sempre più regionale attorno alla tratta ferroviaria, ha avanzato la propria proposta: creare un progetto, magari sviluppato dalle università marchigiane, da presentare a Bruxelles per ottenere finanziamenti. "Premetto che da anni considero e sostengo anche pubblicamente che la riapertura della linea ferroviaria Fano - Urbino è un elemento fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e sociale di tutto il territorio, così come ho apprezzato la presa di posizione di alcuni giorni fa della Cisl di Fano a favore di un serio dibattito in tal senso". UIL TRASPORTI Il segretario, dando per certo che "una riapertura a spese dello Stato, del gruppo Fs o della regione Marche è impensabile", avanza un'altra ipotesi: "La linea ferroviaria in questione è inserita in una propo- sta di legge dello Stato che la considera, come altre ferrovie sparse in tutt'Italia, linea di interesse turistico-culturale. Perché allora non legare la rinascita della ferrovia ad un progetto europeo, magari sviluppato dalle nostre università, e chiedere i finanziamenti necessari direttamente all'Europa? Inoltre continua il segretario -una volta ottenuti i fondi europei, la possibile riapertura della ferrovia potrebbe essere vincolata alla gestione di chi svolge il servizio di trasporto pubblico nel territorio, smarcando dalla gestione Stato e Fs che non ne vogliono più sapere. L'ipotesi di riapertura così concepita, non andrebbe nemmeno a cozzare con le scelte fatte dalla politica locale. Inserire in un progetto più ampio, chiedendo finanziamenti europei, potrebbe permettere di realizzare sia il sogno della pista ciclabile così come potrebbe essere d'aiuto per la costruzioni di quelle reti come la fibra ottica, necessarie allo sviluppo e alla modernizzazione del territorio. Personalmente quindi, credo che invece di polemizzare varrebbe la pena di guardare oltre magari oltre confine, verso Bruxelles". -MSGR - 14 PESARO - 38 - 06/02/15-N: 38 Fano DOPO LE PROTESTE DEL COMITATO «LE BRECCE» SI SONO MOBILITATI ANCHE IL PREFETTO PIZZI E IL MEDIATORE EUROPEO Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Via Ruggeri di nuovo chiusa dopo la mareggiata Morto in ambulanza dottoressa a giudizio SASSONIA pubblica incolumità, per l'integrità dei beni e della salute pubblica». La burrasca ha steso un nuovo tappeto di ghiaia sull'asfalto e via Ruggeri è stata chiusa al traffico ancora una volta. Transenne e divieti d'accesso alle due estremità della strada, da anni al centro di un'acerrima contesa fra terra e mare, sono diventate un'inquietante abitudine durante le giornate di maltempo più intenso. Il prefetto Luigi Pizzi ha appena chiesto all'Amministrazione fanese ragguagli sui fenomeni erosivi in zona, ricordando al sindaco Massimo Seri che il comitato Le Brecce lamenta da tempo «pericoli per la LA BATTAGLIA La minaccia delle mareggiate è tanto concreta che anche il mediatore europeo (ombudsman) ha chiesto al suo collega marchigiano di approfondire con la Regione tutta quanta la vicenda. «Riveste caratteri di particolare urgenza ha scritto all'assessore Paola Giorgi il difensore civico regionale Italo Taroni - in considerazione dei fenomeni atmosferici che si sono abbattuti la scorsa estate sulle coste marchigiane, con particolare e inusitata violenza, tanto da arreca- re ingenti danni ai cittadini e agli operatori economici». Prefettura e ombudsman europeo, figura che esamina le denunce dei singoli in caso di cattiva amministrazione pubblica, sono stati attivati dai ripetuti esposti del comitato Le Brecce. E in effetti sia i residenti sia gli operatori delle attività stagionali sono le categorie più provate dall'erosione marina. La nuova scogliera radente sta proteggendo via Ruggeri, che fino a due anni fa rischiava di essere fatta a brandelli dalle burrasche, tanto è arrivato in profondità il fenomeno dell'erosione, ma il peggio è ancora in agguato, è solo questione di tempo, e di conseguenza servono rimedi radicali. Servono, cioè, le nuove scogliere a mare. In attesa che inizino le opere, prosegue sordo il braccio di ferro tra comitato e Amministrazione fanese. I residenti vorrebbero che i tre3 milioni fossero spesi per potenziare le scogliere davanti a via Ruggeri, l'ente locale rilancia invece che copriranno tutto il tratto dal porto alla foce del fiume Metauro. Proprio l'altro ieri l'ex sindaco Stefano Aguzzi ha criticato la giunta fanese: «Bene che vada, le nuove scogliere saranno pronte per l'autunno prossimo. Mi sembra che si sia accumulato un grave ritardo». O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA La Camera di Commercio trasloca in via Vitruvio L’INAUGURAZIONE La sede camerale distaccata a Fano ha traslocato dal centro direzionale in via dell'Abbazia al palazzo degli uffici pubblici in via Vitruvio 7. Due stanze concesse dall'Amministrazione comunale saranno il punto di riferimento più comodo e immediato per le imprese di Fano, circa 6.000, e del suo comprensorio: in totale circa 15.000 ditte. Il taglio del nastro ieri mattina alla presenza del presidente camerale Alberto Drudi, del vice presidente Amerigo Varotti, del vice sindaco Stefano Marchegiani, dell'assessore Carla Cecchetelli e dal presidente consiliare Renato Claudio Minardi. Il trasloco è diretta conseguenza dei tagli inferti dal governo al sistema camerale, che sulla nostra provincia incidono per due milioni e mezzo. In questo quadro sono diventati proibitivi i costi della sede distaccata, che però è rimasta aperta grazie all'accordo con l'Amministrazione fanese. "La nostra strategia - ha spiegato Fabrizio Schiavoni, segretario generale è di incentivare la quantità dei servizi offerti da remoto, utilizzando le nuove tecnologie informatiche, resta però l'esigenza di presidi fisici sul territorio". IL PRESIDIO Il presidio fanese eroga servizi relativi al registro delle imprese e al commercio con l'estero: visure, certificati (anche in inglese), copie di atti e di bilanci depositati, elenchi di imprese, vidimazione di libri e registri, rilascio della smart card e di carte tachigrafiche. Prima di tagliare il nastro, il presidente Drudi ha riepilogato l'attività camerale, che proprio in questi giorni si sta focalizzando sulla Bielorussia, "la porta fra Occidente e Oriente". Un mercato strategico a maggior ragione ora, dopo le sanzioni contro la Russia. Drudi ha insistito sull'esigenza di internazionalizzare le imprese per farsi trovare pronti "al momento della ripresa, che ci sarà". "Ai nostri imprenditori - ha concluso Drudi - dico di tenere la schiena dritta. Insieme abbiamo costruito una grande realtà economica, adesso è arrivato il momento di esportarla nel mondo. La Camera di commercio vi aiuterà". `Sentiti dal giudici autista, infermiera e fratello della vittima PROCESSO Aveva mal di stomaco e tosse da due giorni. Ma solo all'alba del secondo si decide a chiamare il 118. La centrale operativa lancia un codice verde. Niente di urgente quindi. Tanto che in teoria l'ambulanza del 118 poteva anche partire senza avere a bordo un medico. Ma il mezzo esce con il personale al completo (autista, medico e infermiere). Dodici i minuti che impiega per arrivare dall'ospedale Santa Croce a Carrara, da dove è arrivata la chiamata. Il paziente, un fanese di 45 anni, li aspetta già vestito in compagnia del fratello. È lucido e al medico ribadisce quei dolori. Sorretto dalla dottoressa e dall'infermiera si dirige da solo verso l'uscita di casa. L'autista ha già preparato la barella, ma il 45enne dice di non averne bisogno. Scende una rampa di scale e alla seconda un malore lo tradisce, cade all'indietro e batte la testa. Subito la dottoressa capisce che c'è qualcosa di grave. Lo caricano sull'autolettiga e corrono verso il Santa Croce, lanciando un codice di rientro rosso avanzato. Lo intubano e ventila- no, ma quando il mezzo arriva all'ospedale, l'uomo è già morto. A ucciderlo è stato un infarto, in corso da almeno un paio di giorni. Il caso finisce sul tavolo della Procura. E l'equipaggio del 118 si trova indagato per omicidio colposo. Ma la posizioni dell'autista e dell'infermiera vengono stralciate e archiviate. Resta in piedi quella della dottoressa che finisce a processo (difesa dall'avvocato Paolo Biancofiore). E ieri, davanti al giudice Elisabetta Morosini, sono stati sentiti l'autista, il fratello e l'infermiera. Quest'ultima ha insistito sul fatto che il paziente è stato refrattario nel dare indicazioni sul suo stato di salute. Nel giudizio si è costituita parte civile il fratello del deceduto. Elisabetta Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA Un’ambulanza del 118 I sindacati: «Subito il dragaggio o si rischiano posti di lavoro» PORTO L’area dell’ex zuccherificio Niente cause per danni se la variante è bocciata `Ex zuccherificio, Duranti tranquillizza i consiglieri che dovranno votare URBANISTICA Non ci saranno richieste di danni nei confronti dei consiglieri comunali che dovessero bocciare la contestata variante sull'ex zuccherificio. La maggioranza di centrosinistra si è nel frattempo preparata uno scudo legale, chiedendo un parere all'avvocato Federico Romoli, ma a quanto pare non ci sarà il pericolo di uno scontro nelle aule del Tribunale. Lo stesso Gabriele Duranti, amministratore unico di Madonna Ponte, la società proprietaria dell'area, ha voluto a questo proposito spazzare via ogni dubbio con un nuovo intervento che giunge a pochi giorni dal voto decisivo. «Non è nelle intenzioni della società - ha specificato lo stesso Duranti - avanzare rivalse nei confronti degli amministratori. Stanno chiedendo pareri legali a tutela del loro personale patrimonio, mi sembrerebbe più opportuno che tutelassero il patrimonio dei cittadini con azioni responsabili e coerenti, con idee di sviluppo e finalizzate a creare po- sti di lavoro». Ieri, intanto, la commissione Urbanistica ha chiesto all'assessore Marco Paolini e ai tecnici comunali di illustrare l'attuale progetto sull'ex zuccherificio. Un incontro per fare il punto e prepararsi al voto, atteso per la commissione fra una dozzina di giorni. Subito dopo si andrà in consiglio e a quel punto sarà deciso se la variante debba essere approvata in via definitiva o se debba essere respinta, come sembra dall'intenzione prevalente in maggioranza. Il vice sindaco Stefano Marchegiani ha detto che il voto favorevole alla variante sarebbe «un atto di fede al di fuori delle nostre corde» e in contrasto con «gli impegni presi in campagna elettorale». Ciò non toglie che l'Amministrazione sia disponibile «a un dibattito serio su quell'area risorsa: non deve essere sprecata». Tra chi non sembra affatto convinto della bocciatura, c'è l'ex assessore «CHIEDONO PARERI LEGALI PER TUTELARSI MA SAREBBE MEGLIO CHE PENSASSERO AL PATRIMONIO DEI CITTADINI» Riccardo Severi, il quale ai microfoni di Radio Fano ha comunque precisato di non avere gradito l'appello a votare a favore della variante, diffuso l'altro ieri da Duranti a nome di Madonna Ponte. «Continuo a ritenere - ha aggiunto - che il progetto rappresenti un salto di qualità, ma anche se dovessi approvarlo, l'indomani stesso proporrei di rivisitarlo nel complesso». Madonna Ponte ha già dichiarato la propria disponibilità a «un tavolo di confronto per condividere le linee di sviluppo dell' area». Questi i dati salienti della variante, riassunti in commissione dall'assessore e dai tecnici comunali: 51.500 metri quadri edificabili, di cui 28.765 per il direzionale e 12.735 per attività commerciali (7.500 per tre medie strutture di vendita). In più 5.000 metri quadri per uffici sanitari, altrettanti per l'incubatore di nuove imprese, 2.000 per uffici pubblici, area naturalistica e altre opere di interesse collettivo. Duranti ha rinnovato l'appello per scongiurare la bocciatura: «La proprietà dell'area ha le sue responsabilità, ma non significa che portare al fallimento una società faccia il bene del territorio, oltretutto senza avere idee su come proseguire». Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Il mancato dragaggio espone a un doppio pericolo i lavoratori del mare, i sindacati denunciano l'inerzia di chi dovrebbe provvedere e chiedono interventi urgenti. «Siamo molto preoccupati specifica la nota congiunta di Danilo Santini, Cisl, e Carla Balducci, Cgil - per questa situazione non più sostenibile. A causa delle difficoltà di manovrare per l'ormeggio in porto, i pescherecci e gli equipaggi rischiano condizioni di estremo pericolo, soprattutto in caso di maltempo». L'incidente rientra nella prima categoria dei pericoli, la seconda riguarda invece il livello occupa- zionale. Un porto sempre più insabbiato è un porto che perde attrattiva e di conseguenza posti di lavoro. Ma a ben pensarci, il rischio non si limita solo alla marineria e al suo indotto, espandendosi all'economia fanese in generale: si pensi al turismo. Tornando alla nota di Cisl e Cgil, i sindacati hanno già affrontato il tema del dragaggio durante il recente incontro specifico con il sindaco Massimo Seri. «Noi chiediamo che i lavori di dragaggio in porto siano intrapresi con urgenza, anche perché rischiano di saltare molti posti di lavoro con ricadute pesanti sull'economia della terza città nelle Marche. Sollecitiamo di attivare subito un tavolo regionale per accelerare il dragaggio». Profilglass, comitato contrario alla commissione d’inchiesta AMBIENTE La commissione comunale d'inchiesta sulla vicenda Profilglass, suggerita di recente dai grillini di Fano a 5 stelle, non convince il comitato per la tutela della salute e dell'ambiente. «Non è nostro compito né volontà mettere in discussione la proposta», però comporterebbe «tre categorie di rischio» nel caso rimanesse l'unica carta sul tavolo, ha specificato il gruppo dei residenti nelle vicinanze dell'area industriale a Bellocchi. Per prima cosa potrebbero essere messi «ai margini cittadini e comitati. In passato le commissioni d'inchiesta hanno isolato e anestetizzato le questioni in campo». Precedenti esperienze, come «Agroter, cava di Carrara e biogas», non sono riuscite a «individuare metodi e proposte per risolvere i problemi, cosa che a noi massimamente interessa. Nei casi più favorevoli, il dibattito ha permesso di individuare meglio alcune fattispecie di responsabilità, lasciando irrisolte le questioni». Terza perplessità del comitato: «La commissione d'inchiesta avrebbe una visuale riduttiva, limitando l'attenzione a un solo impianto e non agli impatti della zona industriale. Ci sembra un potenziale rischio piuttosto grave». I residenti sono invece pronti a collaborare a eventuali iniziative, interpellando le autorità competenti, che siano proposte da «forze politiche in Parlamento e in consiglio regionale». -MSGR - 14 PESARO - 39 - 06/02/15-N: 39 Venerdì 6 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it La Guerritore debutta con «Qualcosa rimane» All’Alexander Museum Palace Hotel si inaugura la personale dell’artista Maremonti LA PRIMA Il venerdì in città Tra un incontro su Zavattini e un film in biblioteca In alto «Pupilla», a destra «I giganti della montagna», a sinistra Brunori Presentata la nuova stagione di spettacoli alternativi Ben 23 proposte in provincia tra impegno, ricerca e musica Il teatro che spazia sempre più Oltre punto di vista della maggiore popolarità, ma, soprattutto, nell'impegno. IL CARTELLONE S e c'è un filo conduttore nel ricco programma 2015 di TeatrOltre, sicuramente è una sottile linea musicale che accompagna un percorso di ricerca su un teatro, spesso definito «urgente e necessario». Questa linea è evidenziata anche dall'immagine rappresentativa dell’undicesima edizione, scelta tra le opere di un artista come Giuliano Del Sorbo. Ben ventitrè gli appuntamenti che, da febbraio a maggio, toccheranno i teatri di Pesaro, Urbino, Fano, San Costanzo, San Lorenzo in Campo e Urbania. Una fitta ragnatela di emozioni che dona alla scena la capacità di raccontarsi attraverso testi immersi nella realtà, riscoprendo anche alcune pietre miliari del teatro di ricerca italiano. Saltano così agli occhi alcune presenze importanti, non solo dal IL GRAN FINALE SARÀ «FROM PESARO WITH LOVE», UN SOUND ETEROGENEO CHE ATTRAVERSERÀ L’INTERA CITTÀ BIG E NEW ENTRY Uno fra tanti è Pippo Delbono con «Bestemmia d'amore» (14 aprile a Fano), una nuova tappa nel suo percorso artistico che lo vede affiancato dal musicista Enzo Avitabile in un concerto dove le parole diventano musica per celebrare l'amore ferito, affogato, ucciso e rinato, o il narratore per eccellenza Ascanio Celestini, conosciuto dal grande pubblico anche per la sua presenza inconfondibile nei programmi televisivi di Serena Dandini, presente il 25 aprile al Teatro Rossini di Pesaro con «Discorsi alla nazione» dove la sua parola si fa ironica e paradossale, mirata a svelare i meccanismi della storia e di una Nazione sempre in crisi di identità. Ma anche in un ritorno a teatro di uno spettacolo che 30 anni fa divenne un cult e generò una rivoluzione estetica, con un ruolo centrale nelle trasformazioni della ricerca teatrale: «Eneide di Krypton», (25 marzo a Pesaro) in una versione che oggi si avvale della musica dal vivo dei Litfiba Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli. Rimanendo nel discorso musicale, anche qui, la linea è sottile tra suono e teatro: a partire dai pesaresi Cheap Wine, energici interpreti di un sano rock d'autore che festeggeranno allo Sperimentale i loro 18 anni di musica con l'ultimo album Beggar Town con testi di grande e profonda poesia metropolitana; o la poetica di Brunori Sas, cantautore della provincia cosentina (Premio Ciampi e la Targa Tenco 2010 come miglior esordiente) in uno spettacolo in bilico tra cabaret, teatro canzone e concerto, dove a monologhi intimisti si alterneranno i brani del suo repertorio; fino alla giovanissima Soak, unica nel suo genere, paragonata ad artisti come Cat Power e Laura Marling. Spazio alla danza con giovani e grandi interpreti, da Virgilio Sieni, Mara Cassiani, le promesse di Anticorpi Explò e molti altri. La particolarità di quest'anno sarà la conclusione della rassegna il 30 maggio con «From Pesaro with love», un sound che attraverserà la città di Pesaro composto da new wave, punk/post-punk, dream pop, con un retrogusto malinconico, con gruppi come Be Forest, Maria Antonietta, Soviet Soviet per passare dal garage/grunge dei Versailles, al new-pop ineffabile e buffo dei Camillas. Info www. amatmarche.net. Elisabetta Marsigli PESARO Oggi alle 17,30 nella sala del Consiglio comunale, incontro su «Il mio Cesare Zavattini», con Gualtiero De Santi e Roberto Rossini. Alle 19, nella Galleria degli Specchi dell’Alexander Museum Palace Hotel, sarà inaugurata la mostra dell’artista Cesare Maremonti (fino al 19 febbraio). Stasera alle 21, infine, alla biblioteca San Giovanni, prosegue la rassegna di film «I grandi visionari» con «La morte corre sul fiume» di Charles Laughton. Un libro e una mostra sulla Musica Arabita FANO Oggi alle 17,30, in occasione del Carnevale 2015, omaggio alla Musica Arabita nella sala della Cassa di risparmio di Fano in via Montevecchio 114. Sarà presentato il volume «Divertirsi divertendo. Storia della Musica Arabita» di Silvano Clappis e Raffaella Manna. Dopo i saluti di Fabio Tombari, Renato Claudio Minardi, Maurizio Minucci e Luciano Cecchini, interverranno Stefano Marchegiani e Vittoriano Solazzi. La relazione sarà tenuta da Alberto Berardi, presidente onorario dei Carnevali d’Italia. Domani alle 17,30, nella sala San Michele all’Arco di Augusto, sarà inaugurata la mostra fotografica FanArabita (immagini dal libro) a cura di Dante Piermattei. © RIPRODUZIONE RISERVATA AL CINEMA SALA PER SALA CINEMA TEATRO SPERIMENTALE PESARO Via Rossini, 16 - Tel. 0721.387548 Riposo LORETO Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890 Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts (drammatico) 21.00 MULTISALA METROPOLIS Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan (commedia) 20.30-22.30 Sala 2 La teoria del tutto di James Marsh; con Emily Watson, Eddie Redmayne, Felicity Jones (biografico) 20.15 Sala 2 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson, Alex Russell (guerra) 22.40 Sala 3 The Iceman di Ariel Vromen; con Michael Shannon, Winona Ryder, James Franco (drammatico) 20.40-22.50 Sala1 ODEON Via Salvatori, 13 - Tel. 0721.53707 Chiuso SOLARIS A B Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615 Turner di Mike Leigh; con Timothy Spall, Tom Wlaschiha, Lesley Manville (biografico) 21.00 Il nome del figlio di Francesca Archibugi; con Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Alessandro Gassman (commedia) 21.00 C Still Alice di Wash Westmoreland; di Richard Glatzer; con Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart (drammatico) 21.00 UCI CINEMAS PESARO Piazza Stefanini, 5 - Tel. 892960 Sala 1 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan (commedia) 18.00-21.15 Sala 2 Italiano medio di Marcello Macchia; con Maccio Capatonda, Lavinia Longhi, Herbert Ballerina (commedia) 18.15-21.15 Sala 3 Jupiter - Il destino dell’Universo di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean, Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza) 18.10 Sala 3 Jupiter - Il destino dell’Universo 3D di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean, Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza) 21.10 Sala 4 Mune - Il guardiano della luna di Benoit Philippon; di Alexandre Heboyan; (animazione) 18.30 Sala 4 Exodus - Dei e Re di Ridley Scott; con Christian Bale, Aaron Paul, Sigourney Weaver (storico) 20.50 Sala 5 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin Williams (commedia) 18.15-21.00 Sala 6 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson, Alex Russell (guerra) 18.00-21.00 CITYPLEX POLITEAMA FANO via Arco d’ Augusto, 52 - Tel. 0721.801389 Sala 1 Still Alice di Wash Westmoreland; di Richard Glatzer; con Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart (drammatico) 21.15 Sala 2 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan (commedia) 21.15 Sala 3 La teoria del tutto di James Marsh; con Emily Watson, Eddie Redmayne, Felicity Jones (biografico) 21.15 MALATESTAvia Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677 Unbrokendi Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson, Alex Russell (guerra) 21.15 MASETTI Via Don Bosco, 12 - Tel. 0721.800244 Riposo UCI FANO Via Einaudi, 30 - Tel. 892960 Sala 1 Jupiter - Il destino dell’Universo di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean, Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza)18.00 Sala 1 Italiano medio di Marcello Macchia; con Maccio Capatonda, Lavinia Longhi, Herbert Ballerina (commedia) 21.30 Sala 2 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan (commedia) 18.30-21.20 Sala 3 Sei mai stata sulla luna? di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Anna Rezan, Giulia Michelini, Sergio Rubini (commedia) 18.15 URBINO C’è grande attesa per il debutto in prima italiana, stasera alle 21 al Teatro Sanzio di Urbino - al termine di una residenza di allestimento nell’ambito della stagione promossa dal Comune e dall’Amat - di «Qualcosa rimane», spettacolo con la regia di Monica Guerritore (nella foto). La commedia drammatica di Donald Margulies (Premio Pulitzer 2000), portata in scena per la prima volta in America nel 1996 e tuttora in tour nei migliori teatri americani, tratta il tema dello scontro generazionale tra una scrittrice di grande talento e fama, che alterna la pubblicazione di romanzi di successo all' insegnamento di pochi giovani allievi dotati e una giovane scrittrice affamata di tutto. La breve relazione segreta con il grande poeta Delmore Schwartz, ha segnato la vita della scrittrice; ma attraverso una crescente intimità, la giovane penetra quel nucleo tenuto segreto e se ne appropria. La messa in scena della Guerritore racconta la casa di Ruth come «esilio» (fondamento della Beat Generation), che contiene e restituisce con rimandi visionari il tessuto intellettuale ed emotivo della donna. In quel luogo violato, il tradimento della giovane non è solo distanza generazionale, ma divario tra profondità/ tempo e superficie/fretta, tipica del nostro mondo. In scena, con la Gurritore, ci sarà Alice Spisa, vincitrice Premio Ubu 2013 come migliore attrice under 30 per lo spettacolo «Lo Stupro di Lucrezia» di Valter Malosti. E dove non potrà la Spisa, vedremo al fianco della Guerritore Lucilla Mininno, grandissima interprete e sua affiatata compagna di lavoro. Dopo il debutto a Urbino, lo spettacolo sarà ancora in scena nelle Marche il 12 marzo al Teatro Marchetti di Camerino e il 13 marzo al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. Il tour prosegue in 25 teatri italiani, per maggiori informazioni le date sono pubblicate sul sito www.parmaconcerti.it. Per informazioni e biglietti (da 10 a 20 euro): botteghino 0722 2281, Amat 071 2072439. Sala 3 Non c’è 2 senza te di Massimo Cappelli; con Fabio Triano, Dino Abbrescia, Belén Rodriguez (commedia) 21.20 Sala 4 Mune - Il guardiano della luna di Benoit Philippon; di Alexandre Heboyan; (animazione) 18.00 Sala 4 The Iceman di Ariel Vromen; con Michael Shannon, Winona Ryder, James Franco (drammatico) 21.00 Sala 5 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin Williams (commedia) 18.10-21.10 Sala 6 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson (guerra) 18.00 Sala 6 Jupiter - Il destino dell’Universo 3D di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean, Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza) 21.00 A. CONTI ACQUALAGNA P.zza Maffei - Tel. 328.1115550 Big eyes di Tim Burton; con Krysten Ritter, Amy Adams, Christoph Waltz (drammatico) 21.15 DUCALE URBINO Via Budassi, 13 - Tel. 0722.320315 Sala 1 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin Williams (commedia) 21.15 Sala 2 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson (guerra) 21.15 NUOVA LUCE Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059 Turner di Mike Leigh; con Timothy Spall, Tom Wlaschiha, Lesley Manville (biografico) 21.15 Uno spettacolo su Fava assassinato dalla mafia `Stasera e domani a Gradara va in scena «Gente di rispetto» LA RASSEGNA GRADARA In scena al Comunale di Gradara, nella stagione di prosa della Rete teatrale della provincia di Pesaro e Urbino, questa sera e domani (ore 21,15) «Gente di rispetto. Pagine di teatro, saggi e romanzi di Giuseppe Fava» diretto da Pietro Conversano, con Marta Bifano, Giuseppe Esposto e Pascal La Delfa. «Giuseppe Fava fu ammazzato dalla mafia 31 anni fa, perché giornalista scomodo e quindi pericoloso, ma Fava era anche molto di più, scrittore, autore di teatro, saggista, pittore. Un romantico guerriero che, anche attraverso la finzione scenica, dimostrava il coraggio di affrontare le contraddizioni e le menzogne della sua terra senza alcuna reticenza. Lo spettacolo si avvale anche della sua pittura: per raccontare la vita, Giuseppe Fava aveva scelto i volti degli uomini. Per molte stagioni li percorse quei volti, attraverso il solco delle loro rughe, la piega dei sorrisi. Non è un caso che dietro ogni gesto del pennello ci fosse un'altra arte: quella di scrutare e scrivere degli uomini e delle loro cose anche col teatro». Così la figlia Elena Fava, presidente della Fondazione Giuseppe Fava di Catania, presenta lo spettacolo, dopo averne curato, insieme al regista, la scelta dei testi. I brani scelti sono tra i più significativi del lavoro di un giornalista e uomo davvero coraggioso che ha cercato di non abbandonare mai la speranza di un cambiamento. IL MESSAGGIO «Purtroppo negli anni ’70/’80 - prosegue la Fava - viene a contatto con una città (la sua Catania) che lo disillude profondamente e tocca con mano, unico fra tutti i giornalisti presenti sul territorio, una Sicilia soggiogata dalla mafia che ha ramificazioni e tentacoli che arrivano fino allo Stato. Quello che vorrei oggi è che lui, come tanti altri, non sia morto invano, ma che invece i suoi testi aiutino, soprattutto i giovani, a capire che quei personaggi sono universali e che non basta indignarsi, ma occorre continuare a lottare e a denunciare, occorre dire la verità anche rispetto ad una nuova veste della mafia che ora si insinua, in modo ancor più subdolo e meschino, nelle pieghe di una società in un cammino verso la legalità. Non mi sono mai considerata una vittima, abbiamo sempre cercato di essere forti e grintosi, così come bisogna essere in una società civile». Elena Fava sarà l'ospite d'onore dell'appuntamento di Scuola di platea (oggi alle ore 18.30, a Palazzo Rubini Vesin di Gradara. L'incontro è aperto a tutti. Info: Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino tel. 0721. 3592515 cell. 366 6305500 [email protected]. E.M. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giuseppe Fava Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +,!"!?!"!] VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Dal 1860 il quotidiano delle Marche CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) Anno 155 N˚ 36 Venerdì 6 Febbraio 2015 € 1.20 PESARO e FANO www.corriereadriatico.it Expo, le Marche affilano le idee LA POLITICA Si elaborano progetti e proposte legati al territorio, all’ambiente e alla longevità Marche 2020 prepara il “lancio” di Spacca μ Con Ddv e Di Francisca Ambasciatori e testimonial ecco la griglia A pagina 3 μ La Ancona L’Expo 2015 sarà una grande vetrina aperta su tutto il mondo con la presenza di 137 Paesi che per sei mesi si divideranno i 15 ettari, e non solo, sui quali è diffusa l’esposizione. Ed è per questo che le Marche si stanno preparando al meglio con tante iniziative e un ruolo importante che vede il Governatore Spacca coordinatore delle altre Regioni. Una partecipazione, quella delle Marche, che si può ordinare in tre livelli: la partecipazione al Padiglione Italia, la presenza a Milano (nel quartiere Brera, presso lo showroom di Elica) e la trasposizione della stessa Expo sul nostro territorio con l’organizzazione di eventi dedicati. Un work progress e tra le ultime iniziative c’è anche quella di creare un percorso ad hoc tutto marchigiano all’interno della Galleria di Brera dove sono custoditi molti tesori marchigiani. E sono tre i marchigiani prescelti da Expo Milano 2015 per essere tra gli ambasciatori del nostro Paese nel mondo: Moreno Cedroni (chef stellato), Elisa Di Francisca (olimpionica della scherma) e Raphael Gualazzi (cantautore e pianista). Fabrizi A pagina 3 soluzione del sindaco Ricci per finanziare i lavori di qualificazione di viale Trieste Multiutility, in vendita le quote IL PROGETTO μ Madonna Ponte Una società con il gotha del mattone Pesaro La riqualificazione e il restyling della zona mare e del centro saranno possibili con un'operazione finanziaria voluta dal sindaco Matteo Ricci con il beneplacito degli assessori Antonello Delle Noci (Bilancio) e Andrea Biancani (Nuove Opere). Il sindaco ha in mente di vendere una percentuale delle quote azionarie in mano al Comune di Marche Multiservizi. Non tutti nella maggioranza sono d’accordo. Dovrebbe essere ceduto il 2 per cento, senza inficiare il controllo pubblico che attualmente è del 55,35% ma che diventerebbe risicato. Francesconi In cronaca di Pesaro PROCESSI E RICORDI Il testimone Forlani D MELANIA DI GIACOMO a anni è lontano dalla scena politica e negli archivi scarseggiano sue immagini recenti, ma il loden verde e i grossi occhiali d'osso sono gli stessi. Scende dall'auto e avanza a passa svelto per i suoi 89 anni verso i corridoi della cittadella giudiziaria. Arnaldo Forlani, ex segretario della Dc, “F” di quell'Idra a tre teste... Continua a pagina 8 Furlani In cronaca di Fano μ Sgarbi protagonista Alla Bit c’è l’orgoglio ritrovato Gulini In cronaca di Urbino La sede di Marche Multiservizi L’Area Popolare si conterà in una convention Ancona Grandi movimenti tra Marche 2020 e il polo moderato, con il partito di Spacca e Solazzi che sta preparando la convention regionale per lanciare programma e candidato: convention che dovrebbe svolgersi tra il 21 e il 22 febbraio. Grandi movimenti, appunto, al centro dei quali resta il presidente della Regione che nei giorni scorsi ha incontrato anche Berlusconi. E proprio Forza Italia non disdegna un’alleanza con Marche 2020. Buroni A pagina 5 Il Governatore Gian Mario Spacca LA PIAZZA Questione di metodo P CARLO CARBONI er Francis Bacon il metodo era centrale per conoscere e interpretare. Il metodo appare un punto di distinzione tra i candidati più papabili anche nella campagna elettorale regionale, ap- pena agli albori. Per sir Bacon esso era questione scientifica, mentre nell'agone marchigiano è riferito alla politica, che è tutto tranne scienza. Nel nostro caso, si tratta di differenze circa il metodo di governo, sul quale tre probabili... Continua a pagina 13 Giallo sulla morte del prof Bevacqua Docente a contratto all’Università di Urbino. Corpo semicarbonizzato, oggi l’autopsia Pesaro μ Mini tour teatrale Arturo Cirillo tra zoo e gatta Ancona Arturo Cirillo dopo Lo zoo di vetro andato in scena a Jesi porta a Fermo, Recanati e Fabriano “La gatta sul tetto che scotta” con Puccini e Marchioni. Niccolini Nell’Inserto Puccini e Marchioni Si era occupato anche delle primavere arabe e della “lingue della rivolta” il professor Massimo Bevacqua, l'arabista docente nelle università di Tunisi, Urbino e Roma, trovato morto in circostanze misteriose nella sua abitazione di Sidi Bou Said, a 20 km dalla capitale tunisina. Secondo le prime informazioni, il decesso risale alla notte tra il 3 e il 4 febbraio. Francesconi A pagina 7 μ In allestimento una nuova scenografia Domenica Fano-Samb appello ai tifosi granata SPORT Fano Un pensiero d’amore Per San Valentino scrivi una dedica alla persona che ami La troverai sul Corriere Adriatico il 14 febbraio giorno degli innamorati Invia una e-mail ENTRO E NON OLTRE IL 12 FEBBRAIO a: [email protected] oppure un Sms al numero 338 4581148 E-MAIL CON FOTO ALLEGATE e MMS NON VERRANNO PUBBLICATI Il Fano in azione a Giulianova POLVERE DI STELLE GIGI CAGNI NelloSport La tifoseria del Fano è pronta a dare la carica all'Alma nell' atteso scontro ad alta quota di domenica pomeriggio con la Samb. I ragazzi della curva hanno chiesto al resto del pubblico di presentarsi allo stadio già alle ore 14 e non all' ultimo momento. L'appello si sta diffondendo come un tam-tam sui social network, ed a ricordarlo sono anche i volantini con cui è stata tappezzata Fano. Barbadoro Nello Sport Venerdì 6 Febbraio 2015 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it L’Expo 2015 si fa in tre per le Marche Iniziative nel padiglione, nel centro di Milano e sul nostro territorio dove sono stati definiti accessi e presidi μ Nomi LA VETRINA MONDIALE I testimonial sono scelti tra le nostre eccellenze STEFANO FABRIZI Ancona Le Marche hanno intenzione di fare bella figura e soprattutto di mettere a frutto tutto il potenziale che può esprimere la nostra regione. L’Expo 2015 sarà una grande vetrina aperta su tutto il mondo con la presenza di 137 Paesi che per sei mesi si divideranno i 15 ettari, e non solo, sui quali è diffusa l’esposizione. Ed è per questo che ci stiamo preparando al meglio con tante iniziative e un ruolo importante che vede il Governatore Spacca coordinatore delle altre Regioni. La nostra partecipazione si può dividere in tre livelli: la partecipazione al Padiglione Italia, la presenza a Milano (nel quartiere Brera, presso lo showroom di Elica) e la trasposizione della stessa Expo sul nostro territorio con l’organizzazione di eventi dedicati. Un work progress e tra le ultime iniziative c’è anche quella di creare un percorso ad hoc tutto marchigiano all’interno della Galleria di Brera dove sono custoditi molti tesori marchigiani. E via, si parte dal primo livello. Per quello che riguarda il nostro stand è sicuramente in una posizione strategica all’interno del Padiglione Italia. I lavori sono giunti quasi al traguardo e l’ultimo sopralluogo, da parte dei responsabili del progetto marchigiano, vale una garanzia: sarà veramente bello, un’attrazione. Già definite le tematiche che ci vedranno protagonisti. Per la Regione Marche i contenuti selezionati, e che saranno rappresentati all’interno della mostra, riguardano: “Potenza del Saper Fare” con la Fattoria Petrini (produce un olio di filiera con proprietà organolettiche particolari); “Potenza della Bellezza” con la Riviera del Conero (per i paesaggi), Piazza del Popolo di Ascoli Piceno (per le facciate), Santa Casa di Loreto (per gli in- Tra le idee quella di creare un percorso ad hoc tutto marchigiano all’interno della Galleria di Brera μ Saranno LA LISTA Ancona la forza del territorio alla linfa della terra: “Aiuteremo l’Onlus ad allestire un orto all’interno del Padiglione Italia”. Di più: “Ci metteremo a disposizione dell’organizzazione internazionale anche per organizzare una serie di lezioni di cucina povera”. Una trovata di cuore per dimostrare che contro gli sprechi si può, anche con il sostegno di Elica. Perché per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Sono tre i marchigiani prescelti da Expo Milano 2015 per essere tra gli ambasciatori del nostro Paese nel mondo: Moreno Cedroni (chef stellato), Elisa Di Francisca (olimpionica della scherma) e Raphael Gualazzi (cantautore e pianista). Questi alfieri sono affiancati da dieci testimonial (che possono ancora crescere) delle nostre eccellenze: Diego Della Valle (moda), Roberta Fileni (carni), Piero Guidi (borse e pelletterie), Silvano Lattanzi (calzature e pelletterie), Enrico Loccioni (domotica), Francesca Petrini (olio), Vincenzo Spinosi (pasta), Iginio Straffi (cartoons), Orietta Varnelli (distilleria e liquori) e Angela Velenosi (vino). Questi imprenditori saranno i testimonial delle Marche nel mondo e la loro attività potrà costituire contenuto dell’attività di comunicazione di Padiglione Italia, a iniziare dal web magazine che sarà candidato per il racconto delle identità italiane in allestimento all’interno di Padiglione Italia. La designazione dei testimonial sta creando qualche mal di stomaco e polemiche più o meno aperte. “La Regione ha proposto a Padiglione Italia storie e imprenditori di tutto il territorio regionale. Nell’elenco inviato a Milano, realizzato anche sulla scorta delle indicazioni delle Camere di Commercio, sono presenti ovviamente anche personalità della provincia di Pesaro e Urbino e, ovviamente, anche importanti produttori di Verdicchio. Queste segnalazioni vengono vagliate da Padiglione Italia di volta in volta ed è per questo che la pattuglia dei testimonial marchigiani varia con il passare delle settimane”. Le parole del Governatore fanno eco alle esternazioni di Bucciarelli. “Il fatto che - spiega Spacca - oltre ai nove testimonial già scelti, negli ultimi giorni anche a Piero Guidi (così come a Roberta Fileni, ndr) sia stata formalizzata, come ci aspettavamo, la comunicazione che la sua storia professionale rappresenterà le Marche a Expo 2015, conferma quanto la Regione - stando alle polemiche quotidiane, a quanto sembra, senza grande ascolto - ripete da diverso tempo. E cioè che, a differenza di quanto qualcuno vuol fare intendere, la Regione pone attenzione a tutte le realtà territoriali e a tutti i settori più rappresentativi e che la decisione spetta solo e soltanto a Padiglione Italia”. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’esterno del Palazzo Italia con l’indicazione di dove è ubicato il padiglione delle Marche e un interno dell’Expo Gli alfieri delle Marche AMBASCIATORI Moreno Cedroni (chef stellato) Elisa Di Francisca (olimpionica della scherma) Raphael Gualazzi (cantautore e pianista) TESTIMONIAL Diego Della Valle (moda) Roberta Fileni (carni) Piero Guidi (borse e pelletterie) Silvano Lattanzi (calzature e pelletterie) Enrico Loccioni (domotica) Francesca Petrini (olio) Vincenzo Spinosi (pasta) Iginio Straffi (cartoons) Orietta Varnelli (distilleria e liquori) Angela Velenosi (vino) terni); “Potenza del Limite” con Loccioni - 2km di Futuro (la costruzione dell’azienda a ridosso di un fiume). Inoltre, un ruolo di particolare rilievo è stato assegnato alle Marche che, tra l’altro, punteranno anche sull’aspetto della longevità, un tema questo affidato a Boemi e Bernabei che con diverse tavole rotonde e iniziative daranno indicazioni a livello mondiale. Di sicuro interesse l’accesso a una sala da dove il visitatore uscirà con una diagnosi immediata sul suo “gradiente” di vita. Per il secondo livello, cioè la presenza delle Marche al di fuori della struttura, è già tutto pronto in quanto sarà utilizzato lo spazio di Elica a Milano (lo showroom si trova in via Pontaccio, nella centralissima zona di Brera). Per gli organizzatori creare un punto di incontro per le Marche, durante tutta la durata dell’Expo, significa avere un ruolo centrale dando un’importante vetrina a tutti gli operatori pubblici e privati che godranno di uno spazio per incontrare partner, buyer, operatori turistici e visitatori che durante Expo si daranno appuntamento a Milano. Una location permanente per presentare il territorio dal punto di vista turistico, per promuovere le imprese marchigiane e rilanciare l’economia regionale valorizzando le eccellenze produttive, anche attraverso partenariati con l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia e con altri La Regione ha intenzione di fare bella figura e soprattutto di mettere a frutto tutto il suo potenziale soggetti pubblici e privati disponibili, quali le Camere di Commercio, Confindustria, associazioni di categoria, dei settori agroalimentari, industriali, economici in genere. Presso lo showroom sarà presente, inoltre, uno spazio dedicato al prossimo Expo 2020 di Dubai gestito direttamente dalla Camera di Commercio di Dubai. Infine, il terzo livello. Sul territorio marchigiano verranno aperti dei presidi permanenti per l’intera durata dell’Expo con la finalità sia di promozione del territorio marchigiano sia di rilancio delle imprese e dei loro prodotti durante le attività di incoming e di visita delle delegazioni istituzionali estere, dei buyer e dei visitatori italiani e stranieri che da Milano si sposteranno nelle Marche. In questo contesto ci saranno due porte d’ingresso e cinque presidi territoriali: l’aeroporto di Falconara; la Diamond Palace Loriblu di Porto Sant’Elpidio Porta per il distretto della moda e calzature; la Data, presidio-agroalimentare, biologico e mobile a Urbino; la Blue Economy, Macroregione adriatica alla Mole Vanvitelliana di Ancona; la Natura, ambiente, spiritualità all’Abbadia di Fiastra; il Contract e Abitare allo showroom Simonetti di Civitanova; l’Agroalimentare e agroindustriale al Centro Agroalimentare Piceno di San Benedetto. Intanto, il motore dell’Expo ha iniziato a entrare su di giri. Già domani ci sarà a Milano una giornata con 40 tavoli che verrà inaugurata e chiusa dal premier Renzi: un specie di Leopolda per mettere a punto programma e temi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA sponsorship durante l’esposizione. Lo showroom del gruppo fabrianese a disposizione di Palazzo Raffaello Elica con Bulgari per Save the Children LE COLLABORAZIONI Ancona · Fare squadra, ma per davvero. Tra Expo e Regione Marche ci mette il dito, o meglio lo showroom, Elica. “Noi - la spiegazione dell’operazione arriva direttamente da Francesco Casoli, presidente del gruppo fabrianese leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti vogliamo aiutare il territorio”. Lineare, tanto da ribadire il concetto. “I privati devono sostenere il territorio a diventare forte. Conta il fare unione, e ci credo profondamente”. Casoli mixa ben bene gli elementi a disposizione e per definire “territorio” parte dalla Regione e ar- e polemiche riva alle piccole e medie imprese. Il presidente, a questo punto, fissa le coordinate di un piano che fa rete sul serio: la partecipazione del Palazzo al progetto “Fuori Expo 2015” negli spazi dello showroom milanese di Elica, in via Pontaccio 8 nel mitico quartiere Brera. Un “Fuori” che è corollario dell’Esposizione Universale che il capoluogo lombardo ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre e che sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e Casoli: “I privati devono aiutare la nostra terra a diventare forte. Conta il fare unione, e io ci credo” la nutrizione. Un “Fuori” che è essere dentro più che mai e per il quale Palazzo Raffaello ha già prenotato una novantina di date. Un dare e un avere, sulla formula garantisce sempre Casoli che rilancia: “L’Expo sarà un grandissimo successo e per noi di Elica esserne i protagonisti vale un ritorno d’immagine incalcolabile”. Ma l’imprenditore fabrianese alza la posta: “Saremo, insieme a Bulgari, sponsorship di Save the Children”. Per l’ organizzazione non governativa - con sede a Londra e presente in 27 Paesi che presta aiuti immediati alle comunità in difficoltà e soccorso alle famiglie e ai bambini colpiti da disastri e catastrofi naturali, da conflitti e guerre - Casoli passa dal- Lo showroom di Elica a Milano Venerdì 6 Febbraio 2015 Marche 2020 lancia la convention L’appuntamento regionale tra il 21 e il 22 febbraio mentre Forza Italia corteggia Spacca POLITICA IN FERMENTO FEDERICA BURONI Ancona Grandi movimenti tra Marche 2020 e il polo moderato, con il partito di Spacca e Solazzi che sta preparando la convention regionale per lanciare programma e candidato: convention che dovrebbe svolgersi tra il 21 e il 22 febbraio. Grandi movimenti, appunto, al centro dei quali resta il presidente della Regione attorno al quale farebbero capo tre ipotesi. La prima, quella più improbabile, riguarda la possibilità che Marche 2020 finisca per sparire come nome e come simbolo, restando magari come Partito delle Marche, per lasciare spazio a una formula più generica così da ospitare le civiche: ipotesi in base alla quale Marche 2020 potrebbe chiedere l'apparentamento con il centrosinistra ma dal quale sarebbero esclusi, per volontà del Pd, in quanto fuori dal partito, il presidente Vittoriano Solazzi e lo stesso Spacca. Ipotesi improbabile, si diceva. La seconda è quella che punta sul centrodestra: Marche 2020 potrebbe chiedere Il Governatore sarebbe pronto all’alleanza con Area Popolare, la nuova aggregazione centrista μ Ultimi un apparentamento con il centrodestra ma così lo stesso centrodestra rischierebbe di perdere posti, già ridotti, e anche il proprio peso. La terza ipotesi, quella più probabile, fa direttamente riferimento al polo moderato ma che finirebbe per coinvolgere anche il centrodestra. E cioè Gian Mario Spacca candidato presidente dell'area moderata con Marche 2020 cui si aggiungerebbero Ncd, una parte dell'Udc e anche le liste civiche, lo stesso Dino Latini che, dopo aver perso il ricorso contro Simone Pugnaloni, gradirebbe un rientro in consiglio regionale. Area moderata, dunque, ma con il sostegno del centrodestra che sceglie di non presentare un proprio candidato alla presidenza appoggiando appunto lo stesso Spacca. In vista, naturalmente, di una vittoria alle Regionali. Ipotesi, al momento, la più probabile. I contatti con Forza Italia Il Governatore Spacca da settimane, sta incontrando vari rappresentanti dei partiti. Così ha fatto con Silvio Berlusconi con cui si è visto nei giorni scorsi, poco prima dell'elezione del Capo dello Stato. E così proprio ieri il capogruppo regionale di Forza Italia Umberto Trenta ha rotto gli indugi presentando il progetto “Insieme si può-Patto per le Marche” al consigliere politico di Fi Giovanni Toti, con la portavoce Deborah Bergamini e il coordinatore nazionale dei Club Forza Italia Marcello Fiori. Si tratta in sostanza dell’idea di “mettere insieme tutte le forze alternative al Pd” per le regionali di maggio, che Trenta ha lanciato da tempo, con la possibile in- Ancona Ultimi giorni di raccolte per le firme. I due candidati Pd Pietro Marcolini e Luca Ceriscioli proseguono il tour a sostegno della propria candidatura con l’assessore al Bilancio che ieri ha annunciato di aver superato le 2.000 firme necessarie. Toni soft, in questa prima fase di campagna, non altrettanto per le rispettive tifoserie, specie nel Sud delle Marche col senatore Mario Morgoni impegnato in un botta e risposta continuo con il parlamentare Luciano Agostini e con il sindaco di Recanati, Fiordo- μ Laboratori mo. Volano parole pesanti tanto che Mirco Ricci, capogruppo regionale Pd, consiglia loro di “non considerare questa come una battaglia campale, importante sì, ma considerando che l’obiettivo è quello di vincere le elezioni. Che prendano esempio da tre contendenti”. Tra i Dem, in questi ultimi giorni, è sempre più diffuso il timore di un flop delle primarie. Con una premessa: lo scorso anno gli iscritti al partito erano 12 mila, quest’anno 7.500. Secondo le previsioni, se voteranno solo gli iscritti vincerà Ceriscioli, se invece si farà il voto d’opinione vincerebbe Marcolini. Intanto, Ceriscioli fa sapere, a scanso di equivoci, che se non fa- analisi, Busilacchi promette “Presto la soluzione” LA VERTENZA Ancona · Durante i lavori della commissione salute si è svolta l’audizione con i rappresentanti dei laboratori analisi convenzionati. La delegazione comprendeva i rappresentanti di Federlab, Nicola Marchionni (presidente regionale) e Elena Fioroni, di Snabilb Federbiologi, Stefania Gaspari Pellei (segretaria regionale), Giuseppe Ruggeri, Giuseppe Pellegrini, e di Anisap Marche con Dario Arcagni (delegato regionale). Le associazioni sindacali, che rappresentano le 48 strutture diffuse in tutto il territorio regionale, dopo aver descritto il quadro del settore, si sono soffermati sugli aspetti della riorganizzazione, della valutazione del fabbisogno e del nuovo tariffario, chiedendo il riconoscimento definitivo del settore privato-accreditato e la presentazione alle strutture private dei contratti relativi all’anno 2015. Il presidente Busilacchi ha preso l'impegno di convocare tutti gli attori coinvolti entro febbraio per trovare una soluzione alla questione. © RIPRODUZIONERISERVATA economiche, per la sua totale inadeguatezza”. Infine conclude: “La nostra lealtà si è scontrata con il doppio gioco di un personaggio che non è nuovo a certi comportamenti. Ma abbiamo imparato la lezione, Matteo, stai sereno. Questa volta lo diciamo noi”. Chiude Giacomo Bugaro con una riflessione attendista: osserva che è in atto “un terremoto politico” con il distacco di Spacca e Solazzi dal Pd, ma che “non è il momento di fughe in avanti: è possibile aprire un tavolo di confronto se ce lo chiedono, ma non sono in grado di dire se ci sarà una condivisione di programmi e coalizione. Bisogna trovare un punto di caduta per mettere insieme le varie realtà politiche su un programma di rilancio delle Marche, che siano antitetiche al Pd”. Lunedì la giunta Spacca inizia il confronto sulla variazione di bilancio per cercare di reperire fondi per i settori strategici della Regione. Un momento importante, preceduto dall’incontro di questa mattina con il Comitato regionale dello sport e del tempo libero: in apertura dei lavori, il presidente Gian Mario Spacca, Fabio Sturani (Coni Marche, in rappresentanza del Coni nazionale) e un rappresentante dell’Istituto per il credito sportivo firmeranno due importanti accordi a sostegno dello sport marchigiano (mutui per l’impiantistica e censimento impianti sportivi). Nel frattempo Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto un incontro agli assessori regionali alla Sanità, Servizi sociali e trasporti per valutare le pesanti ricadute che i tagli previsti dalla legge di stabilità produrranno su tali settori. I sindacati sono particolarmente preoccupati per il mantenimento di servizi come quelli all'infanzia, ai non autosufficienti, agli studenti e al trasporto pubblico locale. Sulla sanità, inoltre, Cgil, Cisl e Uil chiedono di avere garanzie sul rispetto del protocollo sottoscritto con la Regione un anno fa, che prevedeva importanti interventi per la riduzione delle liste di attesa, la creazione delle Case della salute e il rafforzamento dei servizi territoriali. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA A sinistra il Governatore Gian Mario Spacca, leader di Marche 2020. Sopra il capogruppo di Forza Italia in Consiglio, Umberto Trenta clusione di Marche 2020 Partito delle Marche. “Il Pd - dice il capogruppo forzista - oggi rappresenta solo la partitocrazia, la nomenklatura e il clientelismo e detta le regole della politica con arroganza”. Ma Spacca si è anche incontrato con Quagliariello, coordinatore nazionale Ncd, sempre a Roma nei giorni scorsi. E la creazione di Area Popolare - la nuova aggregazione centrista che raccoglie Udc, Ncd ed ex montiani, vedrebbe proprio Marche 2020 schierato in prima fila. Tuttavia Trenta è fiducioso che dopo una “affettuosa riflessione” i possa ar- Il capogruppo azzurro Trenta presenta “Insieme si può” e auspica un accordo con il presidente rivare a un “accordo politico” che permetterà di cogliere la vittoria elettorale. Dinnanzi a questo scenario, Remigio Ceroni, coordinatore regionale di Fi, proprio su Facebook rilancia: “Nelle Marche, possiamo lavorare con Lega e Ncd come avviene in Lombardia”. E, subito dopo, in una dichiarazione, se la prende con il Pd di Renzi dicendo: “L’arroganza di Renzi e di buona parte del Pd dovrà fare i conti molto presto con una dura realtà. Chi dice, con presunzione senza eguali,che si è rotta Forza Italia ripetendo il ritornello di una battuta che vorrebbe essere divertente, si accorgerà che nella politica, come nella vita, la prepotenza non paga. Forza Italia non soltanto sarà più viva che mai, ma continuerà a non fare sconti ad un governo che si sta catterizzando, soprattutto nelle scelte Verso le primarie ma con meno iscritti IL CONFRONTO Variazione di bilancio Confronto da lunedì LA GIUNTA giorni di raccolta delle firme per i due candidati Pd, Marcolini e Ceriscioli Ancona 5 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Il segretario regionale del Pd Francesco Comi μ La rà il presidente resterà a fare il professore. “Se vinco - dice - farò il Governatore e realizzerò il mio programma che punta a immettere linfa ed energia nuova nel governo dell’ente regionale”. Oggi e domani il vicesegretario del Pd sarà in provincia di Ancona per la campagna di ascolto in attesa della convention di domenica a Recanati con cui dà il via alla campagne per le primarie. Marcolini, invece, oggi sarà a Fano, domenica ad Acquancanina dove inotrerà i sindaci. “E' il segno della nostra volontà di pensare a tutte le Marche e di renderle partecipi e interpreti di un progetto di futuro”, dichiara. L’assessore al Bilancio sarà il 10 a Montemarciano, l’11 ad Appignano, il 13 a Falconara e il 14 a Osimo, il 15 a Pesaro dove presenterà il suo programma con una convention regionale. fe. bu. proposto nel 2012, è stato rielaborato dal relatore di maggioranza Perazzoli, dopo un cammino di confronto con le associazioni dei farmacisti e con il servizio assistenza farmaceutica della Regione. "Si chiude un percorso di lavoro lungo, per il quale ringrazio i relatori che hanno svolto un' importante fase di ascolto e composizione - ha detto il Presidente Busilacchi - La legge razionalizza la rete delle farmacie e affronta gli aspetti gestionali per garantire migliori servizi ai cittadini". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Servizio farmaceutico, si cambia Ancona Ieri mattina la V commissione salute, presieduta da Gianluca Busilacchi (Pd), ha approvato le nuove norme in materia di servizio farmaceutico. La proposta di legge, di cui sono relatori i consiglieri regionali Paolo Perazzoli (Pd) e Giacomo Bugaro (FI-Pdl), dopo un primo via libera lo scorso dicembre, è stata esaminata dal Cal e dal Crel, ed è stata definitivamente licenziata con il voto favorevole di tutti i commissari e l’astensione del consigliere Giulio Natali (Cdm-Fdi-An). La legge raccoglie in un unico testo le disposizioni legislative regionali, aggiornandole e coordinandole. Nelle Marche le farmacie sono 494 (dati aggiornati servizio regionale Assistenza farmaceutica), in media una ogni 3mila abitanti. Le norme ridefiniscono le competenze, anche alla luce della riforma delle Province, attribuendo compiti precisi ai Comuni, alla Regione (nello specifico all’Agenzia regionale sanitaria) e all’Asur. Il testo base della riforma, LA POLEMICA Ancona Si terrà, a Roma martedì l’incontro sui calendari venatori richiesto dalle Regioni Marche, Toscana, Umbria, Veneto, Liguria e Friuli Venezia Giulia ai ministeri per le Politiche agricole e all’ambiente. Lo comunica l’assessore alla Caccia, Paola Giorgi. Le Regioni avevano sollecitato il confronto, “dopo l’evidente frattura istituzionale creatasi con l’assunzione, da parte del Consiglio dei ministri”, delle delibere che hanno modificato la programmazione venatoria locale. A fronte di una semplice richiesta di informazioni, da parte della Commissione europea, lo Stato ha modificato autonomamente la programmazione regionale. “Una procedura alquanto insolita, che interferisce con l’attività delle Regioni - evidenzia l’assessore Giorgi - A monte dell’intervento, che le Regioni giudicano scomposto, ci sono nodi irrisolti che coinvolgono la gestione della fauna selvatica. È necessario un intervento chiarificatore sul periodo di prelievo di queste specie, che in Italia appare sostanzialmente differente da quanto contemplato in altri Paesi europei”. commissione salute approva le nuove norme all’unanimità LA PROPOSTA DI LEGGE Calendari venatori La marcia su Roma Venerdì 6 Febbraio 2015 FANO T: 0721 31633 E: [email protected] III F: 0721 67984 Madonna Ponte, il gotha del mattone Ecco chi c’è nella società dell’area ex zuccherificio: 10 milioni di investimenti ma capitale di 390 mila euro URBANISTICA ROVENTE LORENZO FURLANI Fano Ecco chi sono i soci di Madonna Ponte, gli imprenditori che hanno investito nel progetto dell’area dell’ex zuccherificio che ora rischia di fallire - come ha spiegato nella lettera a tutti i consiglieri comunali l’amministratore della società, Gabriele Duranti - se l’assise civica bocciasse la variante urbanistica all’ultimo passaggio di un iter amministrativo lungo più di cinque anni. Come hanno intenzione di fare i partiti di maggioranza Pd e Sel. Salterebbe, secondo l’avviso di Duranti espresso come pressione politica e mediatica, il piano di ristrutturazione del debito firmato da Madonna Ponte con la società Medioleasing di Banca delle Marche e omologato dal Tribunale di Pesaro nel 2014. Il fallimento, beninteso, sarebbe dell’impresa, una società di capitali a responsabilità limitata che mette a rischio solo il patrimonio sociale, cioè le partecipazioni dei soci che a loro volta sono società di capitali. Operativamente fallirebbe un progetto industriale che è fatto di una strategia e di investimenti, certamente un vulnus economico, rispetto al quale si potrebbero cercare le responsabilità imprenditoriali e anche politiche, considerato il travagliato iter e le alterne richieste urbanistiche della stessa proprietà. In ogni caso queste non sarebbero responsabilità amministrative, come spiega nel suo parere ai consiglieri comunali il consulente legale del Comune Federico Romoli. Ebbene la compagine di Madonna Ponte è costituita da 10 società partecipanti: Gisam spa, Tmt spa, Impresa Lungarini spa, Immobiliare Mita srl, Costanzi srl (ciascuna con una partecipazione al capitale del 13,54%), Isa spa, Fano Holding srl (entrambe con una quota del 9,26%), Santilli Costruzioni srl, De Marchi srl (ciascuna per il Il paventato fallimento riguarderebbe solamente le partecipazioni di 10 imprese: tutti i nomi 4,53%) e Immobiliare Uffreducci srl (per il 4,51%). Gli investimenti secondo Duranti ammontano a 10 milioni ma il capitale deliberato e versato dai soci di Madonna Ponte non supera i 390.044 euro. L’ultimo bilancio è quello del 2013, l’anno della ristrutturazione del debito, con un valore passivo della produzione di 4.128.491 euro e una perdita di 3.163.782 euro. Dal gennaio 2014 c’è il commissario giudiziale Massimo Baglioni. Per orientarsi nel panorama dell’imprenditoria e delle aziende immobiliari locali, che in Madonna Ponte da circa 15 anni si sono alleate in una sorta di società di cartello, è utile verificare a chi appartengono queste società. Gisam spa è un’azienda immobiliare di Calcinelli presieduta da Paolo Andreani (ex presidente di Confindustria Marche) e amministrata da Marco Marinelli, la proprietà appartiene a varie persone fisiche con la prevalenza dei due citati e di Gianfranco Menicacci, ciascuno al 22,99 per cento; Tmt spa di Fano è la società della famiglia Taus: presieduta da Giordano è amministrata da Roberto; Impresa Lungarini spa di Fano ha come amministratore unico Paolo Lungarini, socio con 2 azioni su 170.000 nella stessa misura di Francesco Lungarini mentre praticamente tutto il capitale appartiene all’Impresa Lungarini Alfredo & figli spa; Immobiliare Mita srl di Fano è amministrata da Giordano Taus e posseduta al 76% da Tmt spa, al 19% da Immobiliare Uffreducci srl e al 5% da Mpm sas di Piccoli Mariella (qui c’è un incrocio di partecipazioni); Costanzi srl di Fano è la società immobiliare amministrata e posseduta da Orfeo, Cristian e Leonardo Costanzi; Isa spa di Calcinelli è la storica impresa di Paolo Andreani, ora presieduta da Chiara Andreani, pressoché con la stessa compagine sociale della Gisam (questa dunque è la compagine con la quota maggiore in Madonna Ponte); Fano Holding srl di Cartoceto è la società capogruppo di Paolo Petrucci; Santilli Costruzioni srl di Fano è l’impresa edile di Gianfranco Santilli di cui Michela Sonzogni è liquidatore giudiziario; De Marchi srl di Fano è l’impresa edile titolare di varie partecipazione di Francesco e Mauro De Marchi; infine Immobiliare Uffreducci srl è la società immobiliare della famiglia Tombari di cui, tra gli altri, è socio Fabio Tombari. Nella società non c’è più Vincenzo Eliseo Minardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’avvocato assicura “Legittimo dire no” IL PARERE Fano Il degrado nell’aea dell’ex zuccherificio, con gli scheletri dei capannoni Tombari, cortocircuito tra variante, Fondazione e banca IL RETROSCENA Fano L’estate scorsa Fabio Tombari, presidente della Fondazione Carifano, commentando certe espressioni del vescovo aveva dichiarato a un quotidiano locale: “Io non ho collegamenti con nessuno dal punto di vista economico”. Era una replica all’omelia in cui monsignor Trasarti segnalò che “A Fano c’è un’oligarchia con i capelli grigi”. Il vescovo nel messaggio ai politici prima di Natale ha chiarito il concetto: i privilegi di carattere oligarchico a cui si riferiva sono quelli delle fondazioni bancarie La variante presentata nella commissione, il 20 va in Consiglio Severi: bocciamo solo per un’alternativa IL DIBATTITO MASSIMO FOGHETTI Fano Momenti cruciali per la variante dell'ex zuccherificio, ormai prossima al giorno della verità, con la decisione definitiva che dovrà assumere il consiglio comunale nella seduta del 20 febbraio. Ieri la commissione urbanistica, presieduta da Cristian Fanesi, capogruppo del Partito democratico, ha preso in esame la variante, insieme al parere positivo giunto dalla Provincia. Hanno illustrato il documento l'assessore all'Urbanistica Marco Paolini e il dirigente Adriano Giangolini. Ci vorrà però un'altra riunione per votare l’atto, dato che nel frattempo si dovrà esprimere anche la maggioranza su un tema così delicato. All' interno del Pd sembra prevalere la tesi di bocciare l’iter all’atto finale e riproporre una variante diversa. In seno alla coalizione di centrosinistra però non tutti sono perfettamente allineati su tale tesi. Riccardo Severi di Noi Città per esempio è favorevole a rivedere il tutto soltanto se esiste un’alternativa pronta, ovvero un progetto a cui si possa dare subito il via; altrimenti bocciare la variante a occhi chiusi significherebbe perpetuare l'attuale stato di degrado dell' area per chissà quanto tempo. La Provincia ha approvato la variante il 22 ottobre dell’anno scorso con alcune prescrizioni. Nel centrosinistra prevale l’orientamento al voto negativo ma c’è qualche distinguo nella lista Noi Città invitate a recuperare lo stato originario di "istituzioni nate dal popolo per il popolo”. Fino al 2012 Fabio Tombari come amministratore di Immobiliare Uffreducci srl era al centro di una rete di relazioni societarie e imprenditoriali. Dopo la pubblicazione della mappa del potere economico che lo coinvolgeva l’ingegnere ha dismesso tutti i ruoli amministrativi cedendo, il 15 maggio 2012, a Elisabetta Tombari quello dell’immobiliare di famiglia. Ma di questa società (e di altre due) resta socio , quindi è tuttora coinvolto nella vicenda della variante urbanistica non solo come progettista ma anche Ha opposto un rifiuto alle grandi superfici di vendita che il piano di coordinamento localizza solo a Bellocchi e ha deliberato un restyling delle strutture proposte, nonché un ampliamento della superficie F5 zone con attrezzature di interesse collettivo. Nella delibera che sarà portata all’approvazione del Consiglio Comunale sono stati inseriti due pareri, uno del capo di Gabinetto Pietro Celani, l'altro del consulente legale del Comune Federico Romoli (che pubblichiamo in questa pagina). Quest'ultimo dovrebbe tutelare i consiglieri dalla responsabilità relativa a ipotetici ricorsi al Tribunale da parte della società Madonna Ponte in caso di bocciatura della variante. © RIPRODUZIONE RISERVATA come proprietario dell’area. Il ruolo di Medioleasing, braccio operativo di Banca delle Marche, nella ristrutturazione del debito di Madonna Ponte chiude in modo manifesto un certo circuito con la Fondazione Carifano, socia della banca da alcuni anni, per un massiccio investimento, rivelatosi infelice, fatto col dichiarato intento del suo presidente di acquisire una rappresentanza nel Cda dell’istituto di credito. Per qualcuno questo è un cortocircuito inopportuno anche se non illecito. In quanto gli scopi e le funzioni nelle tre situazioni (variante, Fondazione, banca) sono diversi ma la persona fisica a cui essi rimandano è la medesima. Il parere del consulente legale del Comune, l’avvocato Federico Romoli, espresso con una serie di rimandi giurisprudenziali e legislativi, è molto chiaro: il no da parte del consiglio comunale al passaggio finale di un iter amministrativo lungo come quello di una variante urbanistica, seppure correttamente formato con tutti i pareri tecnici e politici favorevoli, è perfettamente legittimo. Se la decisione è opportunamente motivata, non si profilano responsabilità amministrative, tantomeno si possono adombrare responsabilità patrimoniali dei singoli amministratori comunali. “Non pare disagevole notare - scrive tra l’altro l’avvocato Romoli - che la volontà di non procedere alla approvazione di una variante non può avere altro effetto se non quello di lasciare inalterata la disciplina urbanistica vigente, senza arrecare, pertanto, alcuna conseguenza di natura peggiorativa in ordine allo sfruttamento dell'area in questione. Né pare che lo svolgimento dell'iter procedurale sin qui svolto in vista dell’approvazione della variante sia sufficiente a differenziare la posizione giuridica dei proprietari dell’area rispetto a quella di mera aspettativa. In conclusione, parrebbe potersi rispondere nel senso che lo svolgimento dell'iter procedurale prodromico all'approvazione definitiva della variante non pregiudica il potere dell'amministrazione esercitato attraverso la volontà espressa dal Consiglio comunale di deliberare la non approvazione della variante in questione”. © RIPRODUZIONE RISERVATA La nota del capo di gabinetto Celani “Intervento da ripensare” Fano “Gli esiti del dibattito sulla variante in itinere - rileva nella nota che accompagna la delibera di variante urbanistica il capo di gabinetto Pietro Celani fanno emergere una diversa riflessione sugli interessi urbanistici dello sviluppo cittadino; si intende evitare la compromissione di un’area strategica per cui si ritiene di dover procedere a un complessivo ripensamento anche valutando le linee guida del nuovo piano regolatore generale previa defini- zione di un piano strategico di sviluppo in un'ottica sovracomunale. In tal senso è da ricercarsi un auspicabile intesa con la proprietà in modo da valorizzare l'area nel segno di una vocazione più aderente ai tempi e all'evoluzione dei sistemi territoriali evitando che la stessa sia irrimediabilmente vulnerata dal pregiudizio commerciale-direzionale che è considerato, per la connotazione massiva dell'intervento, contrario allo sviluppo cittadino specie in tale contesto di crisi”. © RIPRODUZIONE RISERVATA IV Venerdì 6 Febbraio 2015 FANO Online www.corriereadriatico.it Drudi rimprovera la politica All’inaugurazione della nuova sede lagnanze per cantieristica e aeroporto NOTIZIE FLASH Primarie, Marcolini a San Lazzaro CAMERA DI COMMERCIO MASSIMO FOGHETTI Fano Fano non perde il presidio della Camerra di Commercio, posto a rischio dai tagli a cui è costretto a ricorrere l'ente camerale per la soppressione della tassa dovuta dagli iscritti, su disposizione del Governo Renzi. Il Comune di Fano, infatti, ha messo a disposizione i locali del secondo piano del palazzo di via Vitruvio 7, in centro storico, dove ha sede anche l'assessorato ai servizi educativi. La nuova sede è stata inaugurata ieri mattina dal presidente Alberto Drudi, dal segretario generale Fabrizio Schiavoni e da una nutrita rappresentanza di una delegazione di giunta, guidata dal vicesindaco Stefano Marchegiani. Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente del Consiglio Comunale Renato Claudio Minardi e diversi esponenti delle associazioni di categoria. Seppur diretta a implementare sempre più i servizi on line, la Camera di Commercio non rinuncia a offrire alle imprese un punto di riferimento diretto, dove si pratica il rilascio di visure e certificati (ora anche in lingua inglese), dove è consultabile il registro delle imprese, dove è possibile ottenere documenti attestanti o meno la sussistenza di protesti in capo ad un determinato soggetto e copie di atti e di bilanci depositati. Tra l'altro nell'ufficio decentrato è possibile vidimare libri e registri, ottenere il rilascio della carta nazionale dei servizi e di tutte le certifica- Cake in the city Al centro il presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi con le altre autorità zioni per l'estero. L'estero è stato identificato dal presidente Drudi come il potenziale mercato più remunerativo alla portata delle imprese del territorio. Reduce da un recente viaggio in Cina Drudi ha verificato le notevoli opportunità esistenti per lo sbocco relativo alla produzione di prodotti per la moda, l'arredo, la cantieristica e l'enogastronomia, in particolare per i vini. Sembra che quelli prodotti nel nostro territorio vengano apprezzati al pari di quelli francesi. “Purtroppo - ha notato Drudi - Fano ha perso delle opportunità che, se colte, potevano contribuire a sostenere la sua economia. Esisteva la possibilità di utilizzare i fondi Fas per realizzare al momen- Dopo i tagli del governo l’ente ospitato dal Comune “I consiglieri regionali non hanno fatto niente per Fano” to opportuno la strada delle barche. Cosa hanno fatto i nostri consiglieri regionali, per assicurare a una realtà produttiva trainante come la cantieristica, questo finanziamento? Non hanno fatto nulla! Riguardo all'aeroporto si rema al contrario. La Camera di Commercio è stata sempre convinta che lo scalo di Fano costituisse un sostegno importante per la nostra economia. Si pensi cosa poteva significare disporre ora della nuova pista quando l'aeroporto di Rimini è chiuso. Non dico che a Fano sarebbero scesi gli Aerbus, ma piccoli aerei trasportanti una cinquantina di persone, potevano benissimo atterrare! Tutti sanno che attorno ad un aeroporto nascono tantissime attività e si alimenta un vasto indotto, tale da dare linfa al commercio, all' artigianato e alla industria. Il che significa lavoro per le nostre imprese”. © RIPRODUZIONE RISERVATA Coinvolte 15.000 imprese, caldeggiate le opzioni per l’estero I SERVIZI Fano Interessate alla presenza a Fano di un ufficio della Camera di Commercio sono 6.000 imprese, un numero che aumenta a 15.000 se si includono anche le imprese che operano nel territorio circostante. Molte di queste sono interessate ai progetti di internazionalizzazione e soprattutto ai progetti di Confidi che permettono di usufruire quelle risorse prezione per gli investimenti, sempre puiù difficili da reperire nel mondo del crediti. Per quanto riguarda l'estero si guarda più insistentemente verso la Bielorussia. Fano Il comitato Marcolini presidente invita la cittadinanza a partecipare all'incontro pubblico con Pietro Marcolini che si terrà questa sera, alle 21 nella sala della Combattente di San Lazzaro, in vista delle prossime elezioni regionali, nell'ambito delle quali l'attuale assessore regionale al bilancio si propone come presidente. Secondo il comitato Marcolini è in grado di esprimere concretezza, sobrietà e capacità di innovare il modello economico e sociale della regione Marche. Le primarie organizzate dal Pd, alle quali parteciperà anche Luca Ceriscioli, si svolgeranno domenica 1˚ marzo. Chiara Magrini contro Stile Libero Fano Il concorso Music Night 3 al Buburger è ormai arrivato alle fasi finali. Questa sera andrà in scena la prima semifinale con le esibizioni di Chiara Magrini, cantante e chitarrista sedicenne pesarese che interpreta brani di Jeff Buckley, Mumford and Sons, Joni Mitchell, Anouk, Ben Harper e proprie composizioni, a confronto col trio fanese Stile Libero, composto da Rossano Macrelli voce, Gino Genga chitarra e Massimo Molo pianoforte, i quali propongono brani pop-rock italiani e stranieri (Muse, Vasco Rossi, Pink Floyd, Francesco Renga). Music Night 3 è organizzato dal Buburger, Fano Music Story ed Eventi in piazza. Sbancati anche a tavola Paola Conti e Ramona Neri Fano Ramona Neri, 44 anni impiegata fanese, è la prima semifinalista di Chef in the City "Cake edition". Con il suo dolce dedicato al film in dialetto fanese "Gli Sbancati" ha avuto la meglio sui "Cestini di Carnevale" presentati dalla 62enne pensionata di Mondavio Paola Conti, nella sfida andata in scena l'altra sera al Caffè Centrale. Il dolce di Ramona, un tortino con mousse agli amaretti profumato alla moretta, ha colpito la giuria tecnica, formata da Andrea Urbani de L'Altro caffè by Guerrino, Francesco Dionisi del Bon Bon e Matteo Cavazzoni del Caffè Centrale, per presentazione e originalità (davvero bella la pellicola di zucchero che riprendeva le immagini del film di Natale in vernacolo). Non hanno sfigurato nemmeno i saccottini ripieni di frutta secca glassati al cioccolato preparati da Paola Conti che però hanno "pagato" qualche lieve imperfezione. Per lei il premio di consolazione offerto da Arredare La Tavola. Ramona, invece prosegue il cammino verso il titolo di migliore pasticciera amatoriale della provincia di Pesaro e Urbino. © RIPRODUZIONE RISERVATA Critiche al partito e alla nuova maggioranza per l’incuria della città negli ultimi otto mesi. Ai Passeggi situazione peggiorata L’Udc attacca: il Pd ha finito il tour ma il degrado avanza Fano “Decoro Urbano: quando sarà il prossimo tour del degrado del Pd?” Lo chiedono con ironia il segretario dell'Udc Pierino Cecchi e il vicesegretario Carmen Maglio, alludendo alle molteplici iniziative assunte dalla forza politica, quando era all'opposizione, contro la giunta Aguzzi nel rilevare l'incuria di luoghi e strutture. Ora che il Pd è al governo la situazione non è cambiata. “Dopo le promesse elettorali del 2014, i nuovi amministratori rilevano i responsabili dell'Udc - devono dare risposte concrete sul decoro urbano, sulla vivibilità dei quartieri, sul parco cittadino dei Passeggi, sulle zone del lungomare”. A questo proposito ieri era di nuovo chiusa viale Ruggeri, a causa della ghiaia scaraventata sull'asfalto dalla violenza delle onde che investono la strada arrivando fino alle case retrostanti. Un problema questo che non si ripropone soltanto d'inverno, ma interviene anche d'esta- Famiglia salva per il malessere del piccolo Esalazioni di monossido Casa sotto sequestro Fano E' ancora sotto sequestro l'abitazione di Cuccurano dalla quale l'altra sera si sono sprigionate esalazioni di monossido di carbonio. Il sequestro e l'impossibilità di accedere all'appartamento sono stati disposti per permettere ai tecnici di eseguire le verifiche necessarie per individuare le cause che hanno generato le emissioni pericolose per la salute umana. Non è ancora chiaro infatti da dove provenisse il mo- nossido di carbonio inalato dagli otto abitanti della casa; si pensa ad una caldaia il cui condotto di aerazione era ostruito parzialmente da un cartone, cosa che avrebbe impedito il ricircolo dell'aria e quindi la progressiva diffusione delle esalazioni. Nes- Il trasporto in ospedale del bimbo ha permesso di rilevare l’intossicazione Incertezza sulla causa te. “Sono passati ben 8 mesi della nuova amministrazione Seri - aggiungono Cecchi e la Maglio - ma nulla è stato fatto. Abbiamo capito che, per coprire l’incapacità nel portare avanti una gestione decente della città si lanciano progetti come quello del parco dell’aeroporto, senza ancora averne la proprietà e soprattutto senza avere idea di come trovare le risorse per gestire 30 ettari di terreno a parco. Mentre si sognano progetti sulla carta, il resto della città suno dei residenti però si era accorto di quanto stava accadendo e l'unico segnale di preoccupazione è stato dettato dal leggero malessere di un bambino di appena 17 mesi. Portato all'ospedale Santa Croce, i sanitari hanno eseguito dei controlli ed accertato la concentrazione di monossido di carbonio nell'organismo del piccolo. A questo punto sono scattati accertamenti anche sugli altri componenti della famiglia, tra cui due bambine di 7 e 4 anni; è risultato che tutti e otto avevano inalato monossido di carbonio, quindi sono stati trattati presso la locale camera iperbarica. Ora la famiglia sta bene e la tempestività nella richiesta d'aiuto è stata determinante per evitare il peggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA soffre, il degrado avanza, zone riportate fruibili ai cittadini, come il parco urbano dei Passeggi, in 8 mesi è tornato nella totale incuria, con ratti che girano indisturbati, in ritorno della delinquenza, la sporcizia ovunque, il verde all’abbandono. Attendiamo fiduciosi il nuovo tour del degrado del Pd”. Tra i rilievi fatti dal partito di opposizione figura il degrado del lungomare: la tensostruttura del Lido è caduta ed è ancora in terra, i giardini, le aiuole sono indecenti. I progetti per la valorizzazione del Lido e della Sassonia non ci sono, Rio Crinaccio a Ponte Sasso con tutto il lungomare soffre ad ogni allarme maltempo senza un intervento risolutivo. Porta Maggiore e la zona Pincio sono in preda alle bande di spacciatori e delinquenti, senza segno di una manutenzione generale. Le buche e le asfaltature, cuore delle promesse elettorali, si sono tramutate in crateri pericolosi. Ancora da venire alla luce i comitati di quartiere. L’ultima mareggiata in viale Ruggeri Oggi si presenta il libro di Clappis e Manna I maestri del Carnevale della Musica Arabita Fano Verrà presentato oggi pomeriggio nella sala di rappresentanza della Carifano, il nono volume della seria "I grandi Maestri del Carnevale", a cura di Silvano Clappis e Raffaella Manna. Questa volta si meritano il titolo di "maestri" tutti i componenti della Musica Arabita, il popolare complesso musicale che dal 1923 partecipa alle manifestazioni del Carnevale di Fano e che nelle proprie tourneé non ha mai mancato di promuovere i corsi mascherati della propria città. Ne parleranno oggi, il presidente della Fondazione Fabio Tombari, il presidente dela Consiglio Comunale Renato Claudio Minardi, il presidente della Banca di Suasa Maurizio Minucci e il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini. Sono previsti interventi anche dell’assessore alla Cultura Stefano Marchegiani e del presi- © RIPRODUZIONE RISERVATA dente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi; la relazione sarà invece dello storico Alberto Berardi. Tanti relatori attestano la considerazione che il festoso gruppo musicale ha acquisito in città, recensito anche da illustri scrittori come Curzio Malaparte, Guido Piovene, Fabio Tombari, tutti colpiti dalla fantasia dei loro strumenti, fabbricati in casa e dalla loro allegria. A ragione gli autori hanno intitolato una capitolo "Divertirsi divertendo", perché i primi a rallegrarsi sono proprio loro, i musicanti. Il libro per la prima volta traccia la storia del gruppo che in Enzo Berardi ha avuto un epico ed indimenticato direttore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Venerdì 6 Febbraio 2015 V FANO •VALCESANO Online www.corriereadriatico.it “Fondi europei per la tratta Fano-Urbino” La Uil regionale rilancia l’opzione per utili sinergie: la gestione a un operatore del trasporto locale MOBILITA’ SOSTENIBILE SILVIA FALCIONI Fano Basta polemiche inutili che non portano a nulla, è ora di guardare oltre confine e soprattutto a Bruxelles. A favore del ripristino della ferrovia Fano Urbino scende in campo anche la Uil. Secondo il segretario generale di Uil trasporti delle Marche Giorgio Andreani la riapertura della tratta ferroviaria è fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e sociale di un territorio che fa riferimento a Fano ed al suo entroterra, ma può essere esteso anche alla zona del centro Italia. Seppur non entrando nel merito del dibattito politico, il sindacalista sostiene la sua tesi secondo la quale il trasporto ferroviario iuta a to- gliere dalle strade il traffico attraverso un mezzo di spostamento pulito, non inquinante e persino veloce. "Sappiamo però - precisa Andreani - che una riapertura a spese dello Stato, del gruppo Ferrovie dello Stato o della Regione Marche è impensabile vista l'attuale mancanza di fondi strutturali proprio nel capitolo trasporto pubblico locale e di investimenti nelle infrastrutture ferroviarie di questo tipo. Inoltre, su questa infrastruttura pesa anche una possibile dismissione e smantellamento approvato dalla Regione Marche non più tardi di due o tre anni fa e che va scongiurata e con urgenza. Sappiamo anche che ultimamente la candidatura di Urbino a città della cultura europea è stata bocciata anche per mancanza di infrastrutture; al tempo stesso la linea ferroviaria in questione è inserita in una proposta di legge dello Stato che la considera, come altre ferrovie sparse in tutt' Italia, linea di interesse turistico-culturale". L'idea della Uil è quindi quel- La fratta Fano-Urbino in disuso quasi da trent’anni. Per la sua riapertura si batte, tra gli altri, l’Associazione Valle del Metauro la di legare la rinascita della ferrovia ad un progetto europeo, sviluppabile anche attraverso le facoltà universitarie, per chiedere i necessari finanziamenti al ripristino direttamente all'Europa. Una volta ottenuti i fondi europei, la possibile riapertura della ferrovia potrebbe essere vincolata alla gestione di chi svolge quotidianamente il servizio di trasporto pubblico locale nel territorio, smarcando dalla gestione proprio quei soggetti come Stato e Fs che non si sono nel tempo dimostrati interessati. "L'ipotesi di riapertura così concepita -conclude Andreani - non andrebbe nemmeno a cozzare con le scelte fatte dalla politica locale nell'ambito del territorio e dei trasporti". Infine un finanziamento europeo renderebbe possibile accontentare diversi interessi, sia quelli di chi sostiene la necessità del trasporto su rotaia che dei promotori della pista ciclabile ma anche per la modernizzazione del territorio come ad esempio l'introduzione della fibra ottica. © RIPRODUZIONE RISERVATA D’Anna e Solazzi alleati per l’apertura Mirco Ricci contro IN REGIONE Fano Sulla Fano-Urbino la discussione è aperta in Regione. E' attesa infatti, dopo tre rinvii, la discussione della mozione a firma di Adriano Cardogna, Vittoriano Solazzi e Giancarlo D'Anna tornerà in aula il prossimo 10 febbraio. Tale documento auspica la riapertura della tratta ferroviaria, sostenendo che la linea è ancora utilizzabile e soprattutto che tutte le opere accessorie sono ancora intatte. Di tesi diametralmente opposta è invece il capogruppo del Pd in Regione Mirco Ricci che ha presentato un'altra mozionecon l'obiettivo di scongiurare il ripristino. In tutto questo dibattito in Regione, a Fano gli ambientalisti si stanno organizzando a favore della pista ciclabile. Incontro alla scuola Donati con la presentazione delle esperienze nei campi estivi. Simulato anche un processo al Tribunale di Pesaro La Fattoria della legalità forma gli adulti di domani Isola del Piano Immediata la risposta all'appello alla legalità del nuovo Presidente della Repubblica Mattarella "Domani mattina - spiega Filiberto Gargamelli della Cgil pensionati attivo collaboratore - i ragazzi della Fattoria delle Legalità di Isola del Piano incontrano gli studenti del Donati di Fossombrone per presentare la loro esperienza dei campi estivi, di ciò che hanno fatto e imparato e la qualità soprat- tutto di un'esperienza unica in stretto contatto con i tanti altri giovani di Libera l'associazione che fa capo a don Ciotti e che a Isola del Piano ha fissato un punto di riferimento non certo di secondo piano". Verranno proiettati i video che sono stati realizzati e i servizi giornalistici televisivi andati in onda nell'ultimo anno a conferma che la Fattoria della Legalità ha consolidato una realtà formativa e di promozione della persona di grande valenza". Il Comune di Isola del Piano ha approvato il regolamento per il bando di gestione della Fattoria della Legalità. "Un centro che ha assunto una sua valenza in termini di formazione in Italia - spiega il sindaco Giuseppe Paolini - e che potrà avere una sua autonomia sotto il controllo del Comune e della Prefettura perché si tratta del primo bene confiscato nelle Marche alla malavita organizzata". In tema di legalità si è confermato di grande interesse per i ragazzi E’ l’invito emerso dall’incontro del Pd sul governo del territorio Urbanistica, i Comuni devono unirsi Pergola Unire le forze per le sfide future. Questa la strada che devono seguire i Comuni della Valcesano. E' emerso nel corso dell'incontro organizzato dal Pd locale "Governo del territorio ed edilizia residenziale". Dopo i saluti del coordinatore Guido Peverieri, sono intervenuti Marinella Topi, Antonio Minetti, Cesare Carnaroli e Sauro Vitaletti, direttore dell'Erap Marche. I presenti sono stati portati a riflettere sulle sfide riguardo al governo del territorio. Occorre fronteggiare, in modo condiviso, dissesti idrogeologici, esondazioni, erosione, cementificazione e, allo stesso tempo, costruire nuovi modelli amministrativi per una più razionale attribuzione degli strumenti di pianificazione. Sempre più è ne- Il sindaco Talè ha rivolto un appello ai suoi colleghi per formare l’Unione della Valcesano cessario lavorare insieme. Le proposte di leggi regionali vanno in questa direzione introducendo piani regolatori sovracomunali. I Comuni devono fare la loro parte, ricercando economie e sinergie con le realtà confinanti. Nel dibattito finale sono venuti a galla i problemi dell'entroterra, dove si fatica ad aggregarsi. Il sindaco di Mondavio Federico Talè è intervenuto con un richiamo a lavorare insieme per costruire una unione dei comuni della Valcesano. © RIPRODUZIONERISERVATA Le realtà locali invitate dal club dei Borghi più belli d’Italia Anche Mondavio e Mondolfo all’Expo Mondavio Anche la valle del Cesano sarà presente all'Expo 2015. All' Esposizione Universale che l'Italia ospiterà, a Milano, dal primo maggio al 31 ottobre 2015, il più grande evento mai realizzato sull'alimentazione e la nutrizione, ci saranno i Comuni di Mondavio e Mondolfo. Una vetrina straordinaria che le due amministrazioni non si sono lasciate sfuggire, aderendo alla proposta del club I Borghi più belli d'Italia, del quale i due centri fanno parte. Un'oc- casione unica, considerando, come calcolato dagli organizzatori, che nel padiglione Eataly transiteranno circa 20mila persone al giorno. Una scelta che porterà indiscutibili benefici sia a livello turistico che economico al territorio. Ogni Comune potrà essere presente per una settimana, durante la quale avrà la preziosa possibilità di promuovere il suo territorio con il proprio materiale promozionale e video. Ma non finisce qui. Il club, infatti, con un proprio stand sarà presente all' Expo per tutto il periodo, ben 180 giorni durante i quali in appositi monitor verranno proiettare le immagini più suggestive dei comuni aderenti. Per il centro roveresco e la città a balcone sul mare la grande opportunità di promuovere le proprie eccellenze storico-artistiche, prodotti enogastronomici tipici ed eventi culturali. Sotto i riflettori Mondavio finirà anche il 10 e 11 aprile quando, con Corinaldo, ospiterà l'assemblea annuale della associazione I Borghi più belli d'Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA l'incontro al Tribunale di Pesaro dove è stato simulato un processo alla presenza dei giudici: "I ragazzi sono stati molto attenti e alla fine invitati ad esprimere anche un loro giudizio sul caso di bullismo da parte di un maggiorenne. E' stata una lezione di vita molto apprezzata perché la legalità va vissuta e condivisa. Se la limitiamo solo alle belle parole non otteniamo granché". r.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA NOTIZIE FLASH All’Auchan prassi contro lo spreco Fano La galleria commerciale Auchan ha aderito ieri alla giornata nazionale contro lo spreco alimentare mettendo in risalto l'ultimo progetto del Wwf intitolato "Woman for Expo". Protagonista della giornata è stato il libro di ricette Buttali in pentola, che suggerisce piatti gustosi con cibi che normalmente vengono scartati. Coinvolte in vari progetti anche le scuole locali. Un libro-speranza per Ciro Esposito Fano "Ciro Esposito, ragazzo di Scampia" è il titolo del libro che verrà presentato questa sera alle 21 nello spazio autogestito Grizzly. L'autore è lo zio sociologo del tifoso di Scampia, rimasto coinvolto nei tragici fatti della finale di Coppa Italia, che sarà presente a Fano. Il volume è un'analisi degli avvenimenti, con un accenno alla speranza che la realtà di Napoli possa evolversi al meglio. I giovani da tutt'Italia che hanno preso parte ai campi estivi Con la neve anche un programma di eventi Tanti appuntamenti sul monte Catria Frontone Febbraio ricchissimo di appuntamenti al Catria. I gestori degli impianti e l'attivissima Asd Monte Catria Ski & Bike hanno messo a punto un programma variegato all'insegna dello sport e del divertimento. Nel week-end partirà il corso di sci per bambini e ragazzi, organizzato dalla Asd, con i maestri Fisi Amsi Uisp. Sabato la prima lezione alle 14.30, domenica alle 9. Domenica torna il Nutella party. Dalle 15, presso il solarium del rifugio Cotaline 1400, il più alto della provincia pesarese, l'Asd e i pattugliatori Fisps organizzeranno un'iniziativa davvero golosa: quattro baguette da quattro metri farcite con la crema di nocciola più famosa del mondo, per un pomeriggio da leccarsi i baffi. Il finesettimana successivo, 14 e 15 febbraio, al Catria trionferà l'amore. In programma un week-end e una cena romantica, con giornata dedicata allo sport oppure al relax, concerto, passeggiata notturna per ammirare le costellazioni e tanto altro. Per maggiori informazioni: www. asmontecatria.com. L'ultimo di febbraio, invece, sarà il finesettimana dedicato alle Gli impianti di risalita del Catria donne, dal titolo "#Donnaavventura". Due giornate di sport, relax, avventura e buon cibo nella splendida cornice del monte Catria. Gli impianti riapriranno domani mattina, per un week-end dal divertimento assicurato. Ieri pomeriggio superati i 40 centimetri di neve fresca. Per rimanere sempre aggiornati sulle attività e aperture è necessario consultare il sito della stazione sciistica: www.montecatria.com. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel weekend curioso Nutella party, quelli successivi dedicati all’amore e alle donne 18 VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE LE REGIONALI MANOVRE DEI PARTITI Le Marche verso il Grande Centro Ma FI e destra corteggiano Spacca Entro fine mese la presentazione del candidato dell’area popolare Alfredo Quarta · ANCONA vo del segretario nazionale dell’Udc Cesa che metterà il sigillo sulla decisione finale. IL GRANDE centro è pronto a scendere in campo a far vedere quanto può essere determinante sulle scelte politiche regionali dei prossimi mesi. L’intesa è quasi definita: Area Popolare, ovvero l’allenza tra Udc e Ncd, Marche 2020 la lista creata dal governatore Gian Mario Spacca e dal presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, e poi la Dc e i Popolari che fanno capo all’ex ministro Mario Mauro. In pratica le Marche anticipano quello che a Roma sta lentamente venendo alla luce soprattutto all’indomani dell’elezione del Capo dello Stato con i rapporti che si sono incrinati tra il premier Renzi e i centristi di Casini e Alfano. E il progetto è talmente tanto avanzato che entro la fine del mese la «balena bianca» marchigiana annuncerà il suo candidato governatore alle regionali. In sostanza una mossa strategiaca che anticipa le primarie del centrosinistra (o forse sarebbe meglio dire del IN TUTTO questo il centrodestra sta alla finestra. Non è un mistero che il sogno di Forza Italia, ma anche di Fratelli d’Italia, è di avere come candidato governatore proprio Gian Mario Spacca fino oggi leader indiscusso del centrosinistra marchigiano. I messaggi al governatore sono stati inviati a più riprese già da novembre scorso quando la rottura tra Spacca e Pd è stata ancora più evidente. E proprio ieri il capogruppo di Fi in Consiglio regionale Umberto Trenta ha presentato il progetto «Insime si può-Patto per le Marche» al coordinamento nazionale. Un progetto «che vuole mettere insieme tutto le forze alternative al Pd come Marche 2020». E anche La Russa di Fratelli d’Italia ha apertamente fatto il nome del governatore uscente. Insomma il centrodestra spera in Spacca anche se proprio il governatore ha più volte ribadito che Marche 2020 è un partito del centrosinistra. Ma la politica riserva sempre sorprese. GOVERNATORE Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche Pd) che si svolgeranno il primo marzo e che decreteranno il candidato. Un modo, forse, anche per mandare un messaggio ai democratici: il tempo è scaduto per un’intesa con quell’area di centro che fino a oggi è stata al governo delle Marche. Una cosa non di poco conto visto che, ad eccezione del Ncd, tutti gli altri partiti, e anche Marche 2020, che si raggruppano al centro hanno una forte presenza proprio nelle stanze del comando regionale. Ma il Pd sembra non avere alcuna intenzione di tornare sui propri passi e provare a far ritornare il sereno con una parte dell’attuale maggioranza. A tentare l’ultima mossa sembra essere il segretario regionale dell’Udc Antonio Pettinari che, al contrario del suo omologo del Ncd Francesco Massi, vuole continuare a portare avanti l’intesa con il Pd. La parola finale dovrà arrivare nei prossimi giorni con l’arri- Le forze in campo FRANCESCO MASSI Ncd E’ tra i più forti sostenitori di Area Popolare, il partito che dovrebbe scaturire dall’unione di Udc e Ncd. Fautore del grande centro ANTONIO PETTINARI Udc Il segretario regionale dell’Udc si è più esposto verso l’accordo con il Pd. Ora tutto è nelle mani del segretario Cesa UMBERTO TRENTA Forza Italia «Un Patto per le Marche con le forze alternative al Pd e quindi aperto a Marche 2020 del governatore Gian Mario Spacca» •• 20 VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015 e-mail: [email protected] PRIMARIE PD INCONTRO CON MARCOLINI IL LIBRO MUSICA ARABITA, CHE STORIA PRIMARIE di coalizione del centro sinistra: a Fano il candidato alla presidenza della Regione Marche, Pietro Marcolini. L’incontro pubblico questa sera, alle 21, a “La Combattente” di San Lazzaro. «Competenza ed esperienza – fanno sapere dal suo comitato – sono le caratteristiche dell’assessore al Bilancio ed alla Cultura della Regione Marche. Una risorsa umana preziosissima». UN LIBRO fotografico di 112 pagine e una mostra di 38 immagini, in onore di un’istituzione musicale fanese che ha fatto del motto “Divertire divertendosi” il suo biglietto da visita. Un “Omaggio alla Musica Arabita” si presenta alle 17.30 nella sala di Rappresentanza della Fondazione col volume della collana “I maestri del Carnevale di Fano” di Silvano Clappis e Raffaella Manna. LA POLEMICA PARLA LA REGISTA SIMONA PATERNIANI Un “Peter Pan” da sold out Tante le richieste di replica Il Comune non vuole dare il teatro per il bis di TIZIANA PETRELLI «ABBIAMO superato i 560 biglietti venduti (il teatro contiene al massimo 590 persone, ndr) – rivela la regista Simona Paterniani –, ma non avevamo dubbi perché dopo la prima del 18 luglio scorso alla Corte Malatestiana abbiamo ricevuto una valanga di richieste per le repliche... ma non abbiamo mai trovato la disponibilità di nessuno per poterlo rimettere in scena. Fino ad oggi». E’ uno spettacolo degno di una compagnia di professionisti, quello che nasce da una costola di “Capogiro Dance & Theatre”. «La compagnia è composta da 25 tra attori, cantanti e ballerini del territorio – prosegue la Paterniani – i migliori allievi della scuola. Le musiche sono tutte di Edoardo Bennato canta- Torta e speciale e sculture saporite dalle sapienti mani di Stefano Ceresani PREOCCUPATO Stefano Aguzzi INTERROGAZIONE Stefano Aguzzi: «Sul caso concerti il sindaco deve fare chiarezza» NON C’E’ più posto al Teatro della Fortuna per il giovedì grasso sull’isola che non c’è. E’ andata sold out in 4 giorni la prevendita dei biglietti per il musical “Peter Pan” della compagnia fanese Neverland, che l’estate scorsa tanto successo e stupore ha suscitato nei 700 che hanno potuto assistere alla permiére (e unica data) alla Corte Malatestiana. Anche lì fu tutto esaurito in pochi giorni. NULLA di imprevedibile dato che anche l’esperienza precedente con “Oz il Musical” aveva fatto registrare tre pienoni, l’ultimo dei quali al Teatro della Fortuna. L’anno scorso l’amministrazione non ci aveva creduto più di tanto e aveva aperto solo fino al secondo ordine... quest’anno invece si sta riempiendo anche il loggione per il musical made in Fano. CARNEVALE SUCCESSO A lato, una scena tratta dal musical. Sopra, Simona Paterniani, regista dell’attesissimo spettacolo te dal vivo. Lo spettacolo dura circa 2 ore e incanta anche gli adulti perché Peter Pan vola davvero grazie ad un effetto speciale che ci cura un’azienda di Milano». CHE L’ASSESSORATO e la Fondazione diano fiducia alle maestranze locali! E’ questa la speranza della Paterniani: «Peter Pan lo facciamo gratis per la passione che abbiamo nei confronti dell’arte del musical ed anche del Carnevale. Siamo fanesi e facciamo una cosa per Fano. Ci auguriamo che diventi una cosa abituale che una compagnia come la nostra, che produce da sola uno spettacolo, fa la prima, ha successo... poi venga chiamata a Teatro. Purtroppo però questo non avviene. In qualunque Teatro tu proponi il musical, o le Fondazioni o gli assessorati ti rispondono che non hanno i soldi. Anche se porti spettacoli di qualità gratis: noi ri- RAMONA Neri, 44 anni impiegata fanese, è la prima semifinalista di Chef in the City “Cake edition”, la gara amatoriale di pasticceria per combattere la crisi. Con il suo dolce dedicato al film in dialetto fanese “Gli Sbancati” ha avuto la meglio sui “Cestini di Carnevale” presentati dalla 62enne pensionata di Mondavio Paola Conti, nella sfida andata in scena mercoledì sera al Caffè Centrale. IL DOLCE di Ramona, un tortino con mousse agli amaretti profumato alla moretta, ha colpito la giuria tecnica – formata da Andrea Urbani de L’Altro caffè by Guerrino, Francesco Dionisi del Bon Bon e Matteo Cavazzoni del Caffè Centra- chiediamo solo il teatro e un minimo di service audio e luce». In pratica un paio di migliaia di euro. IL CARNEVALE però apre tutte le porte, anche quelle della Fortuna: così giovedì 12 si entrerà alle 17.45 spendendo 5 euro a testa. «La gente mi contatta per mail anche da Ancona e Rimini – conclude la Paterniani –, vogliono vedere lo spettacolo ma non c’è più posto. E non ce lo danno per due giorni». Ora però viene da domandarsi quale sia la funzione del Teatro. Premesso che non deve essere né una rimessa né un guadagno per la Fondazione, se la funzione di un’ente culturale è offrire momenti culturali, i conti son semplici: con 500 biglietti a 5 euro si coprono le spese... col ticket a 10 euro (che è quanto si spende al cinema per film e pop corn) i costi si coprono abbondantemente. SUL CASO dei “Concerti di Mezzogiorno” saltati a pochi giorni dal primo appuntamento, dopo l’interrogazione dei 5 Stelle anche il consigliere Stefano Aguzzi ha firmato una interpellanza per avere lumi sulla soppressione di iniziative già programmate dalla Fondazione Teatro che mettono in difficoltà le maestranze impegnate. «Vorrei capire se la giunta intende mantenere gli impegni economici verso la Fondazione Teatro – dice Aguzzi - così come garantito dalle precedenti amministrazioni. La presidente Amati, infatti, ammette che l’incertezza sui fondi previsti sul bilancio 2015 dalla amministrazione comunale, non consentono di mantenere gli impegni. La Fondazione Teatro, dalla sua creazione nel 2005, è stata una eccellenza culturale della nostra città, che ha attirato fondi sia pubblici che privati, a sostegno delle opere culturali svolte. Vorrei sapere quindi se l’attuale maggioranza crede nel valore e nell’arricchimento della offerta culturale garantita finora dalla Fondazione Teatro e se intende mantenere questo valore anche in futuro». IERI pomeriggio, come da tradizione, il Carnevale di Fano ha fatto tappa al Caffè del Pasticciere. Qui il titolare Stefano Ceresani, che da quasi 40 anni realizza il dolce del Carnevale, ha presentato la torta di questa edizione: “El Bugiardon” dedicata all’omonimo Pupo del Carnevale 2015, ideato da Francesco Simoncini realizzato da Paolo Furlani e l’associazione Gommapiuma x Caso. IL MAESTRO pasticciere Ceresani quest’anno si è proprio superato. Oltre a realizzare il dolce del Carnevale, ha preparato anche una serie di altra golosità che lo hanno tenuto impegnato per tre mesi: opere in cioccolato bianco realizzate a mano senza stampi che riproducono il burattino Pinocchio protagonista dell’opera in cartapesta, alti circa 15 centimetri l’uno, nella versione che sta in piedi o seduta; libri da gustare con le pagine in fogli di cioccolata bianca stampata; maschere colorate; un quadro e persino un tavolino con le sedie in cioccolato al latte per degustare la moretta. LA GARA UNA 44ENNE CONQUISTA CON IL SUO DOLCE SPECIALE Sfida tra chef, vince Ramona le – per presentazione e originalità (davvero bella la pellicola di zucchero che riprendeva le immagini del film di Natale in vernacolo). NON HANNO sfigurato nemmeno i saccottini ripieni di frutta secca glassati al cioccolato preparati da Paola che però hanno “pagato” qualche lieve imperfezione nella realizzazione dell’impasto e della glassa. Per lei il premio di consolazione, una simpatica sac à poche per conti- nuare a coltivare la sua passione. Ramona, invece prosegue il cammino verso il titolo di migliore pasticciera amatoriale della provincia di Pesaro e Urbino. Gli ultimi due quarti di finale metteranno di fronte Martina Mascarucci e Ilaria Mencucci martedì 10 febbraio a L’Altro Caffè By Guerrino (per prenotazioni 0721 808731), mentre Claudia Fabiani e Marco Vitali, in coppia, sfideranno Samantha Pagani giovedì 12 febbraio al Bon Bon (per prenotazioni 0721 807277). SORRISI E... DOLCEZZA Da sinistra, Paola Conti e Ramona Neri FANO 21 VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015 •• PROTESTA DI CISL E CGIL «Si draghi subito il porto» GRANDE LAVORO Un momento delle riprese DIETRO LE QUINTE “Gli sbancati” ora in mostra alla Bcc di piazza XX Settembre e via Roma – FANO – DOPO aver sbancato il botteghino, ora “Gli sbancati” entrano davvero in banca... ma questa volta non per derubarla. Si mettono in mostra in un click. Le scene più belle del primo film in dialetto fanese (uscito a Natale e in quel periodo record di incassi nelle sale cittadine), ideato e realizzato dal regista Henry Secchiaroli sono infatti protagoniste alla Bcc di Fano nella filiale di piazza XX Settembre e in quella di via Roma. «IL CONNUBIO tra il film e la banca non è casuale – si legge in una nota della direzione Banca di Credito Cooperativo –: la Bcc di Fano, da sempre sostenitrice del dialetto e delle tradizioni locali, è stata il partner principale del progetto contribuendo alla sua realizzazione». Nelle vetrine della filiale del centro storico sono così esposte 10 gigantografie delle foto di scena e di backstage scattate dai fotografi fanesi Wilson Santinelli e Maria Luisa Palazzi durante le riprese del film digitale che ha fatto innamorare i fanesi della loro città, facendoli anche divertire grazie alle esilaranti battute (mai volgari) degli attori delle compagnie dialettali locali, protagonisti del progetto. L’unica frase pronunciata da Filippo Tranquilli e ripetuta per tutto il film è ormai un tormentone in città: «Quant si stupid!». L’ultima occasione per assistere, sul grande schermo al film, è invece in programma sabato alle ore 22,30 al cinema Politeama di via Arco d’Augusto 57 al prezzo eccezionale di 4 euro. MANCATO dragaggio del porto: Cisl e Cgil denunciano gravi rischi per i lavoratori e per l’economia della città. Mentre dalla Regione tutto tace sui fondi per il dragaggio parziale del porto, i sindacati esprimono la loro preoccupazione per la sicurezza dei pescatori. «I lavoratori che noi rappresentiamo – fanno sapere Danilo Santini e Carla Balducci – a causa delle difficoltà di manovra per ormeggiare i pescherecci nel porto rischiano di trovarsi in condizioni di estremo pericolo soprattutto in caso di maltempo». Preoccupazioni che una delegazione di pescatori ha già rappresentato al sindaco Massimo Seri in un recente incontro. «Chiediamo che i lavori di dragaggio del porto siano intrapresi urgentemente – concludono – anche perché rischiano di saltare molti posti di lavoro con ricadute pesanti sull’economia della terza città delle Marche. Per questo sollecitiamo l’attivazione di un tavolo regionale sul dragaggio». Se gli operatori della pesca chiedono il dragaggio di 100 mila metri cubi di sabbia entro l’estate, il sindaco spera che la Regione almeno stanzi fondi per portare nella cassa di colmata di Ancona 45 mila metri cubi di sabbia. an. mar. Medico sotto processo per omicido colposo Il paziente cadde dalle scale e poi morì L’uomo, 50enne, doveva essere trasportato in Ospedale UNA DOTTORESSA del 118 di Fano è finita sotto processo per omicidio colposo. La procura della Repubblica l’accusa di non aver capito che il paziente che stava soccorrendo aveva un infarto in corso. Per questo lo ha lasciato che scendesse da solo le scale che dalla camera lo portavano al piano terra. Arrivato a metà, l’uomo è caduto ruzzolando giù (forse per lo stesso infarto, forse per disattenzione). All’arrivo in ospedale, il paziente è comunque morto. Si chiamava Lorenzo Aiudi, aveva meno di 50 anni, celibe, abitava a Carrara di Fano. La dottoressa Giuliana Giulioni, che quella mattina del 18 agosto 2013 era accorsa a casa dell’uomo per soccorrerlo, è comparsa ieri davanti al tribunale di Pesaro come imputata di quella morte per non aver percepito immediatamente la gravità del paziente, il quale doveva essere disteso su una barella oltre che sottoposto a terapia contenitiva di un infarto. Ma se questa è l’accu- ASCOLTATA INFERMIERA Secondo la testimone non era stato possibile capire quale fosse il tipo di malore Lorenzo Aiudi che era già in piedi, si stava infilando un giubbotto e parlava di continuo con i propri familiari. «Ogni tentativo di capire che cosa si sentisse era inutile – ha raccontato la testimone – sembrava non darci credibilità, voleva solo che lo portassimo in ospedale. Poi a metà scale è caduto a terra. Quando lo abbiamo messo nella barella la situazione ci è apparsa subito grave». E’ morto all’arrivo in ospedale. Fano, da parte della centrale operativa che si trova a Pesaro, indicava un servizio in codice verde e della non necessità di inviare un medico sul posto ma solo un’infermiera e autista. La dottoressa Giulioni è partita dunque senza avere l’obbligo di farlo. Per questo, l’equipaggio è arrivato alla casa senza sapere che si trattava di un infarto ma di un malore. Da qui, la mancata predisposizione di un elettrocardiogramma perché nessuno aveva parlato di infarto. sa, la teste ascoltata ieri (l’infermiera Gentili) ha spiegato di esser arrivati a casa del paziente con un codice verde, senza specifiche che fosse un infarto ma semplicemente malore generico. E una volta entrati in casa, si sono trovati STANDO ALLA chiamata registrata al centralino del 118, l’uomo aveva denunciato di sentirsi male da due giorni, con un dolore allo stomaco e alla spalla oltre ad una tosse persistente che non gli lasciava respiro. Ma l’ordine di partenza all’equipaggio del 118 di LA FAMIGLIA si è costituita parte civile con lo studio legale Cazzola e Fucili mentre l’imputata è difesa dall’avvocato Paolo Biancofiore. Il processo è stato aggiornato al 2 marzo prossimo. ro. da. AREA PRODUTTIVA LA MAGGIORANZA TROVA PUNTI DI CONTATTO CON LA MINORANZA Variante ex zuccherificio: verso il “no costruttivo” – FANO – UN «NO COSTRUTTIVO» è la soluzione a cui sta lavorando la maggioranza di centro sinistra sulla variante all’ex zuccherificio: 52 mila mq di superficie con 3 medie strutture commerciali per 7.500 metri quadrati di superficie di vendita. Mentre dalla proprietà dell’area, la società Madonna Ponte, arriva l’invito «all’approvazione e all’avvio di un tavolo di confronto operativo per condividere il Piano urbanistico attuativo per creare posti di lavoro e sviluppo per il territorio». Tutti d’accordo, in maggioranza, sul fatto che la variante, non determinata da questa giunta, «così com’è non si possa approvare». «Dobbiamo pensare – commenta il sindaco Massimo Seri, ancora ricoverato al Santa Croce – a qualcosa di fattibile». Per il «no costruttivo» si esprime Marco Savelli, presidente della lista civica del sindaco «Noi Città»: «Penso ad un progetto nuovo, condiviso da tutta la maggioranza, migliorativo per l’intera città». Due le strade attraverso cui raggiungere l’obiettivo: la rivisitazione del Prg, annunciata più volte dal sindaco Seri, o una nuova variante. Della necessità di rimettere mano al Prg, parla il capogruppo consiliare Pd e presidente della Commissione urbanistica, Cristian Fanesi: «Nel rielaborare il Piano regolatore penseremo a rivedere, nell’interesse collettivo, l’area risorsa dello zuccherificio e in questo contesto non è esclusa la possibilità di una corsia privilegiata». La variante suscita perplessità anche nell’opposizione. «Voglio capire – afferma il capogruppo di Progetto Fano, Aramis Garbatini – se quella variante è nell’interesse della città o serve solo ad aumentare il valore dell’area». LA CONSIDERA una «variante pericolosa» la consigliera di F5S, Roberta Ansuini:«Non si può trasformare un’area produttiva in commerciale-residenziale, con una variante, senza alcun vantaggio per la collettività e senza tenere conto dell’impatto sul resto della città. E’ necessario riavviare un percorso condiviso». D’altra parte la società Madonna Ponte, attraverso l’amministratore unico, Gabriele Duranti, scrive all’esecutivo, al consiglio comunale e al segretario regionale del Pd, per annunciare che non ci saranno «rivalse o altro nei confronti degli amministratori i quali stanno chiedendo pareri legali a tutela del loro personale patrimonio. Mi sembrerebbe più opportuno che tutelassero il patrimonio dei cittadini che rappresentano con azioni responsabili e coerenti, finalizzate a creare posti di lavoro. La proprietà ha le sue responsabilità e per questo ha lasciato sul campo circa 10 milioni di euro, ma questo non significa che portare al fallimento una società faccia il bene del territorio senza avere oltretutto idee sul come proseguire». Anna Marchetti •• 22 FANO E VAL CESANO VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015 CARTOCETO MONDOLFO Imu agricola, anche i sindaci vicini ai problemi degli agricoltori Turismo, i dati parlano chiaro: la crisi è enorme Numeri ‘terribili’ – CARTOCETO – – MONDOLFO – «SIAMO al fianco degli imprenditori agricoli per difendere i loro interessi e insieme ad Anci e alle associazioni di categoria, ai quali chiediamo sostegno e unità d’intenti, stiamo approfondendo le modalità di ricorso nei confronti di questa sciagura fiscale». «IL NOSTRO turismo sta subendo una crisi grandissima e per cercare di arginarla serve una svolta che coinvolga l’intera vallata, sotto l’input del Comune di Mondolfo, che essendo il più grande e quello che più di tutti vive di questo settore, deve darsi la sveglia». LA «SCIAGURA fiscale», secondo il vicesindaco di Cartoceto Michele Mariotti è l’Imu sui terreni agricoli così come scaturita dal decreto interministeriale del 28 novembre 2014 e dal successivo decreto legge 4/2015. «Cartoceto, che fino al 2013 figurava tra i comuni esenti perché collinare, come giustamente riconosciuto visto che si tratta anche del territorio dell’unica dop olearia regionale, oggi non rientra più in tale categoria» evidenzia lo stesso Mariotti. Questo perché in base alle nuove regole l’esenzione totale dall’Imu è prevista per i terreni dei comuni classificati dall’Istat come “montani” e per quelli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali ubicati nei comuni “parzialmente montani” e Cartoceto non figura in nessuna delle due categorie. CARLO Diotallevi, leader di minoranza mondolfese, commenta in maniera estremamente critica e preoccupata i dati diffusi dall’Osservatorio Turistico Regionale, che per i primi 10 mesi del 2014, rispetto all’analogo periodo del 2013, evidenziano per Mondolfo e Marotta (intesa, quest’ultima, come la parte che è sempre appartenuta al Comune cesanense) un calo di arrivi del 5,37% e di presenze dell’1,15% e per il resto della vallata una flessione degli arrivi del 7,39% e delle presenze del 6,98; dati nettamente più negativi di quelli complessivi regionali attestatisi a -0,71% e -0,64%. «IN UN MOMENTO in cui l’agricoltura viene da tutti riconosciuta come uno dei settori in grado di valorizzare le eccellenze italiane e dare risposte in termini occupazionali – riprende il vicesindaco – il Ministro dell’Agricoltura avvalla l’introduzione di una tassazione vessatoria e fortemente ingiusta nella modalità di prelievo che scaturiscono dall’elenco Istat sui comuni montani. Nella fattispecie, nonostante Cartoceto appartenga all’Unione dei Comuni “Valle del Metauro” insieme a Saltara, Montemaggiore e Serrungarina (i primi due classificati “montani” e il terzo “parzialmente montano”, ndr) e sia ricompreso all’interno dell’Ambito Territoriale n. 7 di cui fanno parte anche Fossombrone, Montefelcino, Isola del Piano (tutti e tre “montani”, ndr) e Sant’Ippolito (“parzialmente montano”), realtà nelle quali gli enti sono molto simili anche per configurazione geomorfologica, il nostro è l’unico comune definito non montano». «Questo provvedimento, che introduce un prelievo insostenibile per i nostri agricoltori, che negli ultimi 12 mesi hanno visto crollare la loro produzione, mette in ginocchio, tra l’altro, anche le amministrazioni colpite, alle quali è stata comunicata dopo l’assestamento del bilancio 2014 la quota di tagli imposta dal Governo. A Cartoceto è stato confermato il taglio di ulteriori 89mila euro». Sandro Franceschetti FANO ALBERTO DRUDI: «I CINESI INTERESSATI ALLA NAUTICA» La Camera di Commercio ha ripristinato i suoi uffici – FANO – RIPRISTINATI gli uffici della Camera di Commercio di Fano. Dopo la chiusura, a fine 2014, della storica sede in via dell’Abbazia... ieri sono stati inaugurati i nuovi locali messi a disposizione dal Comune di Fano in via Vitruvio n. 7. «I SERVIZI che le Camere di Commercio danno alle imprese sono indispensabili in questo momento – ha detto il presidente Drudi –. Noi non potevamo non trovare delle soluzioni, nonostante i tagli del governo (2 milioni e mezzo), per mantenere aperta al sede a Fano e garantire i servizi. Nel territorio del Comune di Fano ci sono infatti circa 7mila imprese, con tutto l’interland arriviamo a circa 14mila imprese che, no- nostante abbiano la possibilità di fare tutto con gli strumenti informatici, hanno anche bisogno di un contatto umano, di venire nei nostri uffici per dialogare coi funzionari perché oggi ogni giorno c’è una normativa nuova, un problema nuovo». L’INAUGURAZIONE della sede è stata l’occasione per Drudi di parlare anche di tre situazioni imprenditoriali che gli stanno particolarmente a cuore: porto, aeroporto, cantieristica. «Noi sulle questioni della strada delle barche e dei fanghi siamo stati i primi 5 anni fa a chiamare tutti i partiti politici e le istituzioni – tuona Drudi –, per i fanghi si è fatto qualcosa ma per la strada si parlava di fondi Fas. Ora dico: ma i nostri consiglieri cosa hanno fatto perché questi fondi Fas arrivasse- ro nella nostra provincia? Niente. Non sono arrivati e non si è fatta». La polemica di Drudi atterra poi sulla pista dell’aeroporto. «Stiamo portando avanti una politica molto importante. Se noi in questo momento avessimo avuto la pista, con l’aeroporto di Rimini chiuso, senza dubbio qui piccoli aerei da 50/60 persone potevano scendere... era lavoro per i nostri imprenditori perché tutti sanno che attorno all’aeroporto nascono tantissime attività dell’artigianato, del commercio, dell’industria. Non si è voluto fare nonostante avessimo garantito anche la questione del parco». Infine sulla cantieristica. «Sono tornato la settimana scorsa dalla Cina e devo dire che i cinesi che arriveranno all’Expo di Milano sono interessati ad acquistare sia le barche che i cantieri». Tiziana Petrelli Commissione d’inchiesta su Profilglass, i Comitati sono contrari – FANO – «NO» ALLA COMMISSIONE comunale d’inchiesta sulla Profilglass. Il Comitato di «Tutela della Salute e Ambiente» formato dai cittadini di Bellocchi e via Papiria e il Comitatoinrete non condividono la proposta dei consiglieri di Fano 5Stelle per i rischi che comporta tale percorso. Prima di tutto «la marginalizzazione dei cittadini e dei comitati. Le commis- sioni d’inchiesta sono un fatto istituzionale e il rischio è di isolare ed “anestetizzare” le questioni in campo. Inoltre nelle commissioni d’inchiesta regionale su casi quali Agroter, Cava di Carrara e biogas non si è mai riusciti ad individuare metodologie e proposte per risolvere i problemi». Infine «la commissione d’inchiesta – secondo il Comitato –, avrebbe un ambito di visuale riduttivo». PERGOLA INAUGURAZIONE DOMANI ALLE ORE 18,30 L’arte interattiva in mostra a ‘Casa Sponge’ – PERGOLA – LA SETTIMA stagione espositiva dell’associazione pergolese “Sponge ArteContemporanea” dal titolo “Inneres Auge/Visione contemporanea” prosegue con una mostra personale del noto artista di origine calabrese Vincenzo Marsiglia. L’inaugurazione è fissata per domani alle 18,30 nei locali di “Casa Sponge” a Mezzanotte di Pergola, dove la rassegna, a cura di Federica Mariani e intitolata “Theatre(Home)Interactive”, rimarrà fruibile su appuntamento fino al 15 marzo. INTERATTIVA, tecnologica e social: con questa mostra “Casa Sponge” diventerà un teatro atipico che collega la tecnologia con le espressioni umane. Per la prima volta sarà esposta al pubblico la “moods colored”, una tenda interattiva che interviene sull’ambien- te domestico e interagisce con il visitatore ed il suo stato d’animo. «Il titolo della stagione espositiva di Sponge, “Inneres Auge” (l’occhio spirituale, intuitivo) avrà in questa occasione una valenza duplice – dicono i promotori –, da una parte l’occhio tecnologico, ovvero la webcam dell’iPad che riprende il fruitore, dall’altra l’occhio umano che percepisce la sua immagine attraverso un iPad». s. fr. «E PER QUANTO riguarda Mondolfo e Marotta la cosa più drammatica – riprende Diotallevi – è che siamo di fronte ad un trend negativo inarrestabile cominciato da oltre un decennio. Sono andato a controllare tutti i numeri dal 2001, scoprendo che da quell’anno al 2013 il nostro comune ha perso quasi il 40% dei turisti totali, passando da 134.263 a 82.669 presenze. Insomma, 51.594 in meno e se ci aggiungiamo anche le 1.045 in meno del 2014 arriviamo ad una perdita di 52.639 presenze». «Una Waterloo – aggiunge il capogruppo di opposizione – che ora sembra interessare tutta la vallata, anche se con delle eccezioni (a fronte del calo medio sopra evidenziato ci sono due comuni, San Costanzo e San Lorenzo, che hanno fatto registrare rispettivamente un incremento di presenze del 24,83% e del 2,43%, ndr). Alla luce di questi dati è chiaro che occorre prendere in mano la situazione e gestirla con un ruolo attivo. Per troppo tempo le amministrazioni non hanno avuto il coraggio di cambiare, lasciando che le cose andassero avanti da sole, convinte che i turisti sarebbero sempre e comunque tornati, ma così non è stato. Serve un gioco di squadra e soprattutto idee nuove che caratterizzino e definiscano chiaramente il target della nostra offerta turistica, che per tornare ad essere competitiva deve ora guardare a tutta la Valcesano, una vallata ricca di storia ed enogastronomia che non ha nulla da invidiare ad aree ben più blasonate. Serve immediatamente istituire nuovi percorsi, pacchetti turistici e di promozione in sinergia con operatori professionisti e, inoltre, riunire periodicamente gli assessori al turismo di tutti i comuni cesanensi per concordare strategie unitarie». Sandro Franceschetti •• 24 URBINO E PROVINCIA VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015 LA RIFLESSIONE GIORGIO ANDREANI CHIEDE UN PROGETTO DI AMPIO RESPIRO Uil trasporti: «Il futuro della Fano-Urbino? Passa per due strade: Università ed Europa» – URBINO – IL TRENO giusto per non (ri)perdere il treno? Ha due nomi: Europa e Università. Ci ragiona su il segretario Uil trasporti Marche, Giorgio Andreani, riflettendo a voce alta in una lettera aperta. «Premetto – dice – che da anni considero e sostengo anche pubblicamente che la riapertura della linea ferroviaria Fano- Urbino è un elemento fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e sociale di tutto quel territorio, così come ho apprezzato la presa di posizione di alcuni giorni fa della Cisl di Fano a favore di un serio dibattito in tal senso. Senza entrare però nel dibattito politico, nel quale il sindacato fa bene a non entrare, vorrei fare alcune osservazioni in merito all’annosa discussione sulla riapertura della linea ferroviaria Fano-Urbino. Da tempo sappiamo che il trasporto ferroviario è un trasporto pulito, veloce e tende a togliere dalle strade parte del traffico, sia pubblico che, soprattutto privato, e può essere un incentivo per il turismo. Sappiamo però che una riapertura a spese dello Stato, del Gruppo FS o della Regione Marche è impensabile vista l’attuale mancanza di fondi strutturali proprio nel capitolo Trasporto Pubblico Locale e di investimenti nelle infrastrutture ferroviarie di questo tipo. Inoltre, su questa infrastruttura pesa anche una possibile dismissione e smantellamento approvato dalla Regione Marche non più tardi di due o tre anni fa e che va scongiurata e con urgenza. Sappiamo anche che ultimamente la candidatura di Urbino a Capitale europea della cultura è stata bocciata anche per mancanza di infrastrutture; al tempo stesso la linea ferroviaria in questione è inserita in una proposta di legge dello Stato che la considera, come altre ferrovie sparse in tutt’Italia, linea di interesse turistico-culturale». Fin qui il sindacato si limita in qualche modo alle premesse. La parte più interessante infatti arriva con le proposte, che cercano di introdurre nella partita altri importanti “giocatori” e che, così si prova a spiegare, potrebbero non scontentare nessuno. «PERCHE’ allora (domanda che viene posta in logica sequenza, ndr) non legare la rinascita della ferrovia ad un progetto europeo, magari sviluppato dalle nostre Università e chiedere i finanziamenti necessari direttamente all’Europa? In Europa ci invidiano la cultura, il paesaggio e la storia di questo bellissimo territorio». Un progetto di largo respiro dunque che non trascura la futura possibile gestione. «Inoltre una volta ottenuti i fondi europei, la possibile riapertura della ferrovia potrebbe essere vincolata alla gestione di chi svolge quotidianamente il servizio di Tpl nel territorio, smarcando dalla gestione proprio quei soggetti come Stato e Gruppo FS che non ne vogliono più sapere. L’ipotesi di riapertura così concepita – prosegue il segretario Uil Andreani - non andrebbe nemmeno a cozzare con le scelte fatte dalla politica locale nell’ambito del territorio e dei trasporti. Inserirsi in un progetto più ampio, chiedendo finanziamenti europei, potrebbe permettere di realizzare sia il sogno della pista ciclabile, sia di chi giustamente rivendica per il territorio un servizio di Tpl su rotaia, così come potrebbe essere d’aiuto per la costruzioni di quelle reti come la fibra ottica, necessarie allo sviluppo ed alla modernizzazione del territorio. Occorre dire infine che anche i problemi tecnici di cui tanto si parla sono superabili senza tante difficoltà, e per questo non debbono essere presi a pretesto per non fare nulla. Personalmente credo che invece di polemizzare guardando solo e sempre la punta del nostro naso, varrebbe la pena di guardare oltre, magari oltre confine, verso Bruxelles…». Emanuele Maffei URBINO ANTEPRIMA NAZIONALE OGGI AL TEATRO SANZIO. SPETTACOLO PREPARATO IN CITTA’ “Qualcosa rimane” con Monica Guerritore – URBINO – LA STAGIONE 2014-’15 del teatro Sanzio prosegue questa sera alle 21 con la commedia drammatica “Qualcosa rimane” con protagonista e regista Monica Guerritore (foto). Dopo una residenza di allestimento di quasi 2 settimane, l’attrice presenterà, in prima nazionale, il nuovo spettacolo prodotto da Pierfrancesco Pisani e Parmaconcerti, in collaborazione con il Comune di Urbino e Amat, scritto dal Premio Pulitzer Donald Margulies. CON LA GIOVANE collega Alice Spisa, premio Ubu 2013, Guerritore, che dato una personalissima e curatissima impronta allo spettacolo, darà vita al conflitto tra due donne, «due generazioni, due età, due strutture mentali», come ha detto alla presentazione dello spettacolo in conferenza stampa a Urbino, in cui il rapporto, anche omosessuale tra le due, scrittrice affermata e docente e giovane allieva avida di apprendere, culminerà nel tradimento di un segreto e nell’espiazione pubblica della colpa: l’allieva sarà schiacciata dalla maestra e il pubblico non potrà fare a meno di condividere la crudezza della punizione. Dopo il debutto a Urbino, lo spettacolo sarà ancora in scena nelle Marche il 12 marzo al Teatro Marchetti di Camerino e il 13 marzo al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. Il tour prosegue in 25 teatri italiani, per maggiori informazioni le date sono pubblicate sul sito www.parmaconcerti.it. Per informazioni e biglietti (da 10 a 20 euro) per la prima nazionale a Urbino: botteghino del Teatro 0722 2281, AMAT 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21. l. o. CROCE ROSSA Le manovre... salva-bimbo – URBINO – DOMANI alle 15,30 nel salone Acli di Canavaccio, la Proloco in collaborazione con la Croce Rossa Italiana comitato di Urbino organizza una giornata informativa sulle manovre salvavita pediatriche. Il progetto, attuato dai comitati locali della Cri in tutta Italia da più di un anno, vuole «diffondere la conoscenza delle manovre di disostruzione pediatrica sul territorio, per renderle un patrimonio della Comunità locale. La diffusione delle manovre deve raggiungere con particolare cura la popolazione e il personale più frequentemente a contatto con l’infanzia». AI FAMILIARI dei bambini, genitori e nonni, insegnanti, educatrici, baby-sitter, verranno offerte nozioni riguardanti non solo la corretta applicazione delle manovre, ma anche le principali cause dell’ostruzione nel lattante e nel bambino per l’attuazione di un’efficace prevenzione, gli aspetti anatomici e fisiologici che la rendono più frequente, pericolosa e di più rapida evoluzione rispetto all’adulto, nonché il corretto approccio ai soccorsi organizzati a partire dalla “chiamata al 118” correttamente eseguita. Info: 334 600 5895. Il prossimo 23 febbraio per la Cri di Urbino partirà il corso di reclutamento. l. o. PETRIANO Raccolti 2mila euro per l’associazione “Gofar” – PETRIANO – IL TERRITORIO ha risposato con entusiasmo alla serata di musica e beneficenza che si è svolta alle terme di Raffaello e per l’associazione Gofar, che si occupa della ricerca per l’Atassia di Friedreich sono stati raccolti quasi 2mila euro. A partire dall’arcivescovo monsignor Giovanni Tani fino ai numerosi sindaci del territorio, tra cui Davide Fabbrizioli di Petriano a fare gli onori di casa, erano più di 200 i partecipanti alla serata che ha visto protagonista il soprano Felicia Bongiovanni, fin da subito entusiasta nell’appoggiare l’evento e nel dare la sua disponibilità, che ha cantato un repertorio che è stato ispirato in parte dal luogo delle terme e dal territorio. «IL PUBBLICO ha apprezzato i virtuosismi che la sua bella voce ha applicato alle arie scelte: “Vaga Luna” di Bellini, “Aria di Aida” di Verdi e l’aria da Francesca da Rimini di Zandonai, solo per citarne alcune – ha raccontato Silvia Bernardi –. La capacità recitativa e l’empatia che la Bongiovanni ha saputo trasmettere hanno suscitato negli ascoltatori una forte commozione, ancora palpabile alla fine del concerto. Hanno infine arricchito ulteriormente il programma il Maestro Elisa Cerri al pianoforte e il Coro Polifonico Maria Immacolata di Gallo diretto dal Maestro Luca Sperandio, esibitosi nei migliori brani del proprio repertorio. L’atassia di Friedreich, malattia rara ancora quasi sconosciuta, colpisce purtroppo giovani adolescenti, come una studentessa di Petriano, la cui famiglia ha fortemente voluto la realizzazione di questo evento. L’associazione Gofar si è così fatta conoscere nel nostro territorio, dove fin ora era poco nota anche a causa del fatto che non è legata ai grandi progetti di ricerca come Telethon, proprio per la sua estrema rarità. La ricerca attualmente progredisce con lentezza a causa della scarsità di finanziamenti, e la serata di sabato ha dato un piccolo ma significativo contributo». l. o. VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015 MARCHE IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE LA FESTA PER I BAMBINI CHE PIACE AI GRANDI Dove Ascoli L’8 febbraio appuntamento in piazza del Popolo con la Domenica dei parenti. Giovedì grasso, il 12, mattinata dedicata al Carnevale delle scuole Fermo Fino al 17 previste iniziative per adulti e piccini compresa l’inevitabile sfida (domani alle 18) tra il Carnevale di Fermo e quello di Ascoli L’accensione dei ‘Vlurd’, uno dei momenti più spettacolari Offida A Offida le iniziative si concludono martedì 17, dopo sfilate e veglioni, con l’accensione dei ‘Vlurd’ Da non perdere, venerdì 13 alle 14,15 ‘lu Bov Fint’ I giorni del Carnevale Fano fa sfilare i suoi carri davanti a 30mila persone Un mondo meraviglioso fatto di cartapesta Tiziana Petrelli · FANO ROMBANO i motori dei carri del Carnevale di Fano, quello «bello da vedere e dolce da gustare». Dopo il successo della prima sfilata, con i 30mila visitatori che domenica scorsa sono scesi in viale Gramsci per ammirare i nuovi giganti di cartapesta, quelle sculture meccanizzate dei maestri carristi alte fino a 18 metri sono nuovamente pronte ad uscire allo scoperto per la seconda sfilata dell’edizione 2015 in programma domenica 8 (la terza e ultima domenica 15). A cavalcare il sambodromo fanese sarà una bonaria satira sui personaggi politici, i problemi irrisolti della città, la sua antica romanità espressa nell’arte della cartapesta, il mare e i piatti tipici della zona rappresentati dai 4 carri di prima categoria contornati dalla tradizionale “Musica Arabita”, dal Pupo 2015, dalle mascherate che inonderanno di colori, divertimento e spettacolo e infine il tradizionale “getto” di 200 quintali di dolciumi viale Gramsci che precede la suggestiva “luminaria”. Tre “botti” esplosi alle 15 aprono la manifestazione assieme agli sbandieratori seguiti dal “Pupo” intitolato “El Bugiardon” (ovvero il gran bugiardo) in cui le Quello fanese è il più antico d’Italia, dopo quello di Venezia; il primo documento noto e conservato presso l’Archivio storico risale al 1347 I carri allegorici di Fano ‘SAMBODROMO’ Due sfilate in programma nelle prossime domeniche Allegorie e getto di dolci con le fattezze del sindaco Seri si mostra fiera a bordo di una biga trainata da prodi legionari. A CHIUDERE la sfilata saranno “… Nel paese delle Meraviglie” con protagonista il premier Renzi (un ironico riferimento alla sua avventura alla guida del nostro… Paese delle meraviglie) e il carro della “Musica Arabita” che per la prima volta parteciperà al getto e da cui suoneranno i fanesissimi membri del gruppo “Borghetti Sposa di Tindaro Bugaron Band” ideatori dell’inno del Carnevale 2015 “Avanti e indrè”. In pista anche carri più piccoli: “Te dag el Brudett”, “Allegria”, “I Minion”; “Costa Parchi”; “Caccia Grossa” e “Le Bici”. Ma il gusto del Carnevale di Fano non si esaurisce nella festa. E’ attivo, infatti, anche il “percorso del gusto” per far conoscere ai visitatori le tipicità enogastronomiche del territorio, dalla Moretta (la bevanda alcolica dei pescatori) al Brodetto (la zuppa di pesce) passando per i dolci e lo Street food. La poetessa Negri 7 8 10 45 49 53 NUMERO JOLLY 20 In mezzo Dieci... inglesi Indica eccesso Viva speranza Diresse “M.A.S.H.” Avviare una pratica Però Un peccato capitale I... confi- Io in ni della altro Tunisia caso Virgilio ne cantò le gesta Il... princi- Negapio di Ar- zione chimede bifronte Fu lo zar Calata di “Terribile” barbari Il bario Cioccolatino al liquore Fine del ramadan MA IL CARNEVALE non dimentica mai di essere soprattutto la festa dei piccoli. E quindi tanti laboratori didattici per bambini che sono protagonisti la mattina di un momento speciale tutto dedicato a loro (alle 10 in viale Gramsci sfilano le mascherate delle scuole della città). E alle 18 in piazza l’estrazione dei premi fedeltà abbinati alla “Lotteria Carnevale di Fano 2015” il cui ricavato della vendita dei biglietti va tutto in beneficenza. S UP E R E N A L O T T O Grosso Imbroglia autocarro al gioco Un regno in natura Il personaggio Navicella nella foto spaziale Vi nacque il Leopardi Le soluzioni di questi giochi a cura della EN.EDIT. saranno pubblicate su “L’Enigmista” in edicola ogni venerdì con Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione. La storia siamo noi promesse elettorali non mantenute dai politici hanno le sembianze di Pinocchio. Seguirà la sfilata dei carri : “Halloween Circus Party 2015”, in cui i colori e la vivacità del circo si fondono in quella che è la festa da brivido per eccellenza, Halloween per dare vita alla più colorata e oscura festa del mondo; “La Forza delle Maschere”, inno d’amore al carnevale che da ormai troppo tempo deve combattere le insidie che mettono a rischio il suo futuro. In corteo anche “Le Battaglie del Metauro” in cui la figura imponente di un Generale dell’antica Roma crucinterno Il Sudoku si presenta come una scacchiera, divisa in nove quadrati, con 81 caselle, nove righe orizzontali e nove verticali. Lo scopo è quello di riempire ogni riga e ogni colonna della scacchiera e ogni quadrato con i numeri dall’1 al 9, senza mai ripetersi. 33 NUMERO SUPERSTAR 49 LOTTO Estrazione n.16 del 5-2-2015 BARI 51 25 50 86 CAGLIARI 67 85 14 43 FIRENZE 48 44 75 25 GENOVA 70 56 66 19 MILANO 52 83 21 80 NAPOLI 50 25 86 29 PALERMO 69 55 74 45 ROMA 32 14 36 65 TORINO 78 41 4 51 VENEZIA 60 62 59 81 NAZIONALE 25 38 9 71 10eLotto i numeri vincenti Numero oro: 51 14 25 32 41 44 48 50 51 52 56 60 62 67 69 70 75 78 83 63 32 6 86 64 17 40 40 69 5 86 55 85 MONTEPREMI - 1.275.985,88 Nessun 6 (Jackpot € 2.100.000,00) Nessun vincitore con punti 6 Nessun vincitore con punti 5+ Ai 14 vincitori con punti 5 Agli 863 vincitori con punti 4 Ai 32.615 vincitori con punti 3 QUOTE SUPERSTAR € 13.671,28 € 229,51 € 11,94 All’unico vincitore con punti 5 € 341.782,00 Ai 6 vincitori con punti 4 € 22.951,00 Ai 257 le vincitori punti 3seguendo la direzione delle € 1.194,00 Inserite parolecon definite frecce. AiNel 3.095 vincitori con punti 2 fondo colorato evidenziato potrete leggere nome€ 100 e Ai 15.427 vincitori con punti 1 € 10 cognome cantautrice all’interno del gioco. Ai 25.880della vincitori con puntiraffigurata 0 €5
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