GUERRA E PACE

Transcript

GUERRA E PACE
RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
presenta
una coproduzione
-LuxVide – RaiFiction –
-Canal Rossia – Eos Film – Pampa Production –
Baltmedia Projektor – Grupo Intereconomia
prodotta da Matilde
e Luca Bernabei
GUERRA
E
PACE
dal romanzo di Lev Tolstoj
regia di
Robert Dornhelm
in onda su RAIUNO nel 2007
cast tecnico
Regia
Sceneggiatura
Story editor
dal romanzo di
Direttore della fotografia
Scenografia
Costumi
Montaggio
Musiche
Produttore esecutivo
Produttore Rai
Prodotto da
una coproduzione
Ufficio Stampa
Robert Dornhelm
Enrico Medioli
Lorenzo Favella
Gavin Scott
Saverio D’Ercole
Sara Melodia
Sabina Marabini
Lev Tolstoj
Fabrizio Lucci
Francesco Bronzi
Enrica Biscossi
Alessandro Lucidi
Ian A.P. Kaczmarek
Daniele Passani
Fania Petrocchi
Matilde e Luca Bernabei
LuxVide, RaiFiction, Canal Rossia,
Eos Film, Pampa Production, Baltmedia
Projektor,
Grupo Intereconomia
Studio PUNTOeVIRGOLA
Tel. +39.0639388909
[email protected]
Crediti non contrattuali
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cast artistico
Pierre
Natasha
Principe Andrej
Conte Rostov
Sonja
Contessa Rostova
Principe Bolkonsky
Principessa Helene
Nicolaj
Maria Dimitrievna
Principessa Marja Bolkonsky
Anatole Kuragin
Principessa Lisa
Denisov
Petja
Principe Vasilj Kuragin
Dolokhov
Bourienne
Napoleone
Ramballe
Gherasim
Igor
Tichon
Nicolushka
Petja boy
Kutuzov
Zar Alexander
Alexander Beyer
Clemence Poesy
Alessio Boni
Andrea Giordana
Ana Caterina Morariu
Hannelore Elsner
Malcolm McDowell
Violante Placido
Dimitry Isaev
Brenda Blethyn
Valentina Cervi
Ken Duken
Elodie Frenck
Harry Prinz
Martynas Neszinskas-Gim
Toni Bertorelli
Benjamin Sadler
Pilar Abella
Scali Delpeyrat
Frederic Gorny
Wenanty Nosul
Pawel Burczyk
Lech Dyblik
Pijus Cesaitis
Juozapas Bagdonas
Vladimir Iliyn
Igor Kostolevsky
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GUERRA E PACE
LA PIÙ GRANDE COPRODUZIONE TELEVISIVA DEGLI ULTIMI ANNI
GUERRA E PACE il capolavoro di Tolstoj, sarà una fiction per Raiuno in 4 puntate. Con
sette Paesi coproduttori, GUERRA E PACE è la più grande coproduzione televisiva degli
ultimi anni. Le riprese sono iniziate il 7 agosto in Lituania, per trasferirsi successivamente
a San Pietroburgo, e dureranno quasi cinque mesi.
La serie è prodotta per Rai Fiction dalla Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei, in
associazione con Canal Rossia per la Russia, Eos Film per la Germania, Pampa Production
per la tv pubblica francese, Baltmedia Projektor per la Polonia e Grupo Intereconomia per
la Spagna. Sei Paesi europei per una fiction spettacolare.
La regia è affidata a Robert Dornhelm, nomination ai Golden Globe con Requiem für
Dominik (1990) come miglior film straniero e, tra le altre cose, regista di Into the West
(2005) prodotto da Spielberg e de I dieci comandamenti.
La sceneggiatura è firmata da Enrico Medioli (C'era una volta in America di Sergio Leone) e
Lorenzo Favella, la direzione della fotografia da Fabrizio Lucci, la scenografia è di
Francesco Bronzi e i costumi di Enrica Biscossi.
Nel cast, ad interpretare il Principe Andrej l'attore Alessio Boni.
Con lui Violante Placido nel ruolo di Hélène, Valentina Cervi in quello di Maria, Ana
Caterina Morariu in quello di Sonia, mentre Andrea Giordana e Toni Bertorelli
interpretano il conte Rostov e il principe Kuragin.
Al loro fianco numerosi attori internazionali tra cui spiccano i nomi di Alexander Beyer
(Munich e Good Bye Lenin!) nel ruolo di Pierre, Malcom Mc Dowell (Arancia Meccanica , The
Company) nel ruolo del Principe Bolkonsky, e Brenda Blethyn (Orgoglio e Pregiudizio e
L'Erba di Grace) nei panni di Maria Dimitrievna.
Ad interpretare Natasha sarà la giovane attrice francese Clemence Poesy (Harry Potter e il
calice di fuoco).
Un affresco della Russia di inizio Ottocento, nel momento cruciale dell'invasione
Napoleonica che segnò il destino dell’intera Europa. Questo è GUERRA E PACE, ma non
solo: è la vita, l'amore, la morte, il desiderio di vendetta e il perdono, la ricerca della
felicità, la volontà di fare il bene e la caduta nel male di ogni uomo.
La messa in onda è prevista su RAIUNO nel prossimo anno.
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I numeri di GUERRA e PACE
15.000
Comparse
1.800
Stunt
1.500
Cavalli
105
Ambienti
50
Tipi di carrozze
2.400
Costumi
650
Fucili
15
Cannoni
25.000
Pasti serviti
10
Nazioni di provenienza degli attori
20
Settimane di riprese
7
Paesi coproduttori
160
Membri di trouppe
€700.000,00
Effetti speciali
FILMATO IN 35 MILLIMETRI
Si gireranno le battaglie di Austerlitz e Borodino, la ritirata dell’esercito
francese e l’incendio di Mosca.
Verranno effettuate riprese con attori nei due palazzi imperiali più
importanti della Russia: Peterhoff e Pushkin a San Pietroburgo.
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sinossi
Prima puntata
Primi dell’Ottocento.
La Grande Armata francese, guidata da Napoleone, avanza inesorabile verso l’ignara
Russia, facendo terra bruciata attorno a sé.
A Mosca, infatti, la vita continua come se niente fosse. A casa dei conti Rostov, in
particolare, fervono i preparativi per la festa di onomastico della giovane e bella Natasha,
che, troppo presa dal rincorrere il fratello Nicolaj, non sembra essere granché interessata al
suo debutto in società. L’unica cosa che davvero le interessa è se alla festa parteciperà
anche Pierre, un suo carissimo amico, sul quale da un po’ di tempo girano voci negative in
società per la sua condotta dissoluta.
In quel momento Pierre, insieme alla sua madrina Maria Dmitrievna, sta andando al
capezzale del padre, che, in punto di morte, lo ha mandato a chiamare, sembrerebbe per
riconoscerlo come figlio legittimo. Pierre stenta a crederci. Il principe Vasilij Kuragin, un
uomo astuto e manipolatore di 50 anni, gli si fa subito incontro per dirgli che le condizioni
di salute del principe non gli permettono di ricevere visite
Mosca. Primi dell’Ottocento.
A casa dei conti ROSTOV fervono i preparativi per la festa di onomastico della giovane e
bella NATASHA, che aspetta con impazienza i suoi ospiti. Primi ad arrivare: il principe
ANDREJ BOLKONSKIJ, ufficiale dello Stato Maggiore, con la moglie LISA, incinta, e poi
PIERRE, amico di famiglia, accompagnato dalla sua madrina, MARIA DMITRIEVNA, parente
stretta dei Rostov.
Andrej e Pierre si incontrano dopo anni di lontananza. Entrambi sono visibilmente a
disagio: Andrej spicca per la sua fierezza, mentre Pierre, più maldestro, soffre il peso della
sua condizione di figlio illegittimo. La sua vita, però, potrebbe cambiare da un momento
all’altro, se il padre - il conte BEZUCHOV - ora a letto in punto di morte, lo nominasse suo
unico erede, scavalcando nella successione VASILIJ KURAGHIN, anche lui presente alla festa,
insieme alla bellissima figlia ELENA.
Si aprono le danze: Natasha, legata a Pierre da una profonda amicizia, lo invita a ballare,
ma lui rifiuta; NICOLAJ - il primogenito di casa Rostov - si stringe, invece, alla cugina
SONJA, sotto lo sguardo critico della madre, a cui non è sfuggito il sentimento che da
tempo unisce i due ragazzi.
L’arrivo di un dispaccio imperiale interrompe la festa: per ordine dello zar Alessandro, la
Russia entra in guerra a fianco dell’Austria contro la Francia. Nell’entusiasmo generale,
Pierre è la sola voce dissenziente, disposta ad appoggiare gli ideali di libertà e uguaglianza
per cui si batte Napoleone.
A queste discussioni seguono i saluti di commiato.
L’emozione di Natasha è così grande che non riesce ad addormentarsi: confida a Sonja di
essersi innamorata del principe Andrej, sebbene sia un uomo sposato e irraggiungibile.
La notte non è finita nemmeno per Pierre, che raggiunge i suoi compagni di bagordi ANATOLE KURAGHIN, fratello di Elena, e DOLOCHOV - in un’osteria. Qui lo recupera la
Dmitrievna, ormai ubriaco, per portarlo al capezzale del padre, che, di fronte ad uno
sconcertato Vasilij, lo riconosce come figlio legittimo. Ora Pierre è il nuovo conte Bezuchov,
uno degli uomini più ricchi di tutta la Russia. All’improvviso la bella Elena sembra attratta
da lui. Stregato da tante attenzioni, Pierre si trova presto imprigionato in un matrimonio
d’interesse, legato per la vita ad una donna che non lo ama.
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Per i soldati, invece, è tempo di addii: Nicolaj si arruola come ussaro; il fratellino, PETJA,
vorrebbe seguirlo, ma è troppo giovane per combattere. Andrej è nominato aiutante di
campo del generale KUTUZOV. Prima di partire, affida la moglie Lisa alle cure della sorella
MARJA, del padre, uomo eccentrico e scontroso e della loro dama di compagnia, MLLE
BOURIENNE.
Questa guerra, però, sembra una disfatta annunciata: a Branau, i russi battono in ritirata.
Nicolaj viene colpito da una granata e portato in salvo dal suo superiore DENISOV. Durante
lo scontro decisivo ad Austerlitz, Andrej, ferito, stramazza al suolo, nel tentativo di
organizzare una controffensiva. Ogni sogno di gloria sembra essere infranto... su di lui
soltanto il cielo aperto ed infinito...
I soldati, sconfitti, cominciano a far ritorno a casa: Nicolaj, accompagnato da Denisov,
riabbraccia i suoi genitori e l’amata Sonja, mentre Dolochov trova ospitalità a casa di Pierre
e rimane colpito da Elena. Non tutti però possono ricongiungersi ai loro cari... la notizia
della morte di Andrej arriva con tempestività nella tenuta di Lysya Gory, gettando nello
sconforto il principe Bolkonskij e Marja, che non ha il coraggio di dirlo a Lisa.
Ed è proprio quando la donna è prossima al parto che Andrej inaspettatamente fa ritorno a
casa. E’ stato salvato da un medico francese ed ora è arrivato in tempo per vedere
Nicoluska nascere e la moglie morire mentre lo dà alla luce. Andrej è disperato, oppresso
dai sensi di colpa. Non ha più il diritto di desiderare la felicità.
Non appena Pierre viene informato del ritorno di Andrej, decide di andarlo a trovare. Il
suo entusiasmo, a tratti infantile, non riesce a risollevare l’amico. Sarà il secondo, casuale,
incontro con Natasha a ridare ad Andrej la forza di sperare.
I due si rivedranno una terza volta ad un ballo, indetto a Mosca, in onore della pace
appena stipulata tra la Francia e la Russia. Natasha è molto emozionata: ritta, con la
schiena alla parete, aspetta che qualcuno la inviti a ballare. Contro ogni sua speranza, è
Andrej ad avvicinarsi a lei. I suoi occhi non si staccano da quelli di lui, mentre si lasciano
trasportare dalle note di un romantico valzer.
Alla fine del ballo, Natasha e Andrej continuano a cercarsi nella sala e si scambiano uno
sguardo carico di promesse.
Seconda Puntata
La notte dopo il ballo, Natasha non riesce a smettere di pensare ad Andrej. Anche il
principe, dal canto suo, continua a sognare la ragazza, che inconsapevolmente gli ha
restituito la voglia di vivere e amare…
Il giorno seguente, Andrej si reca in visita a casa Rostov e i due innamorati non riescono a
celare i loro sentimenti: l’amore di Andrej traspare dai versi di Shakespeare che scrive sul
diario della ragazza, mentre Natasha canta con insolita emozione un romantico pezzo al
pianoforte.
I conti Rostov si guardano preoccupati… Più tardi, Andrej confida a Pierre i suoi
sentimenti e l’amico lo incoraggia ad assecondarli, chiedendo Natasha in moglie.
A palazzo Kuraghin, intanto, si svolge un ricevimento in onore di Anatole, in procinto di
partire per la Lituania. Dolochov, amico e ospite di Pierre, corteggia senza ritegno la
bellissima Elena, che apparentemente lo respinge ma, in realtà, accetterà di passare la notte
con lui.
La mattina seguente, scoprendo che Elena ha dormito fuori, Pierre si infuria, ma Elena non
si lascia spaventare dalle accuse del marito.
Il tempo passa, e Andrej ancora non è tornato dai Rostov: questo deprime Natasha, che
crede di essersi illusa invano… in realtà, Andrej si è recato dal padre per chiedere il
consenso al secondo matrimonio, consenso che il principe Bolkonskij concede solo a patto
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che Andrej aspetti un anno, la durata del suo nuovo, importante incarico di comandante
delle truppe in Lituania, approvato dall’Imperatore stesso.
Scoraggiato dall’atteggiamento ostile del padre, Andrej si confida con la sorella Marja, la
quale lo incoraggia a non mollare: così, il principe si reca a casa Rostov e chiede Natasha in
moglie. La ragazza, fuori di sé dalla gioia, accetta di aspettarlo.
Nel frattempo, Andrej si accorge che Kuraghin sta tentando, per motivi puramente
economici, di combinare il matrimonio tra Anatole e Marja, la quale è rimasta affascinata
dal giovane militare; tuttavia, dopo aver scoperto il promesso sposo e la dama di
compagnia in tenero atteggiamento, Marja rifiuta di sposarlo. Andrej parte con l’esercito e
Natasha, per ingannare l’attesa, gli scrive lunghe lettere, alle quali Andrej risponde
confermando il suo amore e la sua nostalgia.
Pierre, invece, sta affrontando l’inconsistenza del suo matrimonio: come confida a
Natasha, la moglie ormai lo ignora completamente, mentre il suocero non fa che sfruttare i
suoi beni. Natasha è addolorata per l’amico, soprattutto quando scopre che i sospetti di
Pierre erano fondati: Elena lo sta tradendo con Dolochov. Durante una festa in onore di
Kutuzov, Pierre affronta il rivale e lo sfida a duello. La notizia raggiunge Natasha che,
inorridita, cerca di convincere Elena a fermare il marito, ma inutilmente; la ragazza parla
allora direttamente con Pierre, pregandolo, per il bene che gli vuole, di non combattere.
Pierre, tuttavia, non si tira indietro e, nel duello, uccide Dolochov. Elena lo rimprovera
aspramente: per la sua folle gelosia, ha ucciso un uomo! Sconvolto, Pierre le intima di
lasciarlo per sempre.
Natasha passa delle ore felici con il padre e il fratello, che la aiutano a ingannare l’attesa;
Nicolaj, però, confida alla sorella di non essere d’accordo con la decisione di Andrej di fare
aspettare la sua fidanzata così a lungo… ma Natasha gli ricorda che lui sta facendo lo
stesso con Sonja! Toccato dalle parole della sorella, Nicolaj affronta la madre, affermando
di volere sposare Sonja: davanti al secco rifiuto della contessa Rostova, il ragazzo dichiara
alla sua amata di volerla sposare subito, senza aspettare il consenso di nessuno. Sonja,
però, rifiuta di essere felice a spese di chi l’ha cresciuta.
Nicolaj, deluso, parte per raggiungere l’esercito.
In Lituania, Andrej riceve la visita di un contadino, che si lamenta con lui perché un suo
ufficiale, di nome Anatole Kuraghin, ha messo incinta la figlia: stanco del comportamento
irresponsabile di Anatole, Andrej intima all’ufficiale di sposare la ragazza e rimediare così
al suo errore.
Intanto, Natasha si reca con i genitori in visita alla famiglia di Andrej, ma riceve una gelida
accoglienza dal principe, fermamente contrario a questo matrimonio. Inutili i tentativi di
Marja di rasserenare l’atmosfera: Natasha se ne va affranta. La Dmitrievna, da parte sua,
affronta il vecchio principe per convincerlo a cambiare idea su Natasha e lo accusa di
rovinare i suoi figli, tenendoli gelosamente per sé, ma viene messa bruscamente a tacere.
Elena e il padre, intanto, stanno cercando di convincere Pierre a perdonare il
comportamento della moglie, dalla quale il giovane è ancora fortemente attratto, e lo
convincono a recarsi all’Opera con la famiglia, apparentemente di nuovo unita. In teatro ci
sono anche Anatole, assetato di vendetta contro Andrej che l’ha costretto a sposare una
contadina, e Natasha; guardando i due giovani, Elena comincia ad architettare un piano…
“avrai la tua vendetta”, promette al fratello con un malefico sorriso.
Terza puntata
In teatro, tra i pettegolezzi sul prossimo matrimonio tra Natasha e il principe Andrej,
ritroviamo Dolochov, che Pierre non aveva in realtà ucciso, ma soltanto ferito; accanto a
lui siede Anatole, che guarda ammirato Natasha.
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Elena, notando l’interesse del fratello per la ragazza, decide di presentargli l’oggetto di
tanta ammirazione e, una volta di fronte a Natasha, Anatole si prodiga in complimenti, che
colpiscono la giovane al cuore.
Rendendosi conto di avere, per la prima volta da quando è partito, dimenticato per un
attimo Andrej, Natasha è turbata, confusa, non riesce a capire cosa le stia succedendo.
Intanto, Andrej è in udienza da Napoleone, al quale annuncia che lo Zar è disposto a
concedere la pace soltanto se le truppe francesi non oltrepasseranno il fiume Niemen.
Napoleone rifiuta sprezzante.
Elena continua a “corteggiare” Natasha: con la scusa di distrarla, la porta con sé in diverse
occasioni mondane e le confida che Anatole è pazzo di lei. Soltanto la Dmitrievna
disapprova questa nuova amicizia, temendo che Elena abbia in mente qualcosa… Infatti,
Natasha è sempre più stretta nella rete tesale dai fratelli Kuraghin, anche se tenta in ogni
modo di resistere alla corte di Anatole.
Pierre, intanto, si sta dedicando alla cura delle sue proprietà e, vedendo con i propri occhi i
problemi che assillano i contadini russi, prende a cuore la loro situazione e decide di
aiutarli, animato da spirito filantropico.
Per far capitolare definitivamente Natasha, Elena e Anatole architettano un piano
diabolico: Anatole inscena un finto suicidio ed Elena si precipita a dirlo a Natasha,
confessandole che il motivo è l’amore non corrisposto che il fratello prova per lei.
Commossa da tanta devozione, Natasha capitola: perché aspettare un uomo che ha
preferito la guerra a lei, quando ha di fronte un giovane disposto ad uccidersi per la donna
che ama? Natasha raggiunge Anatole e, nonostante il parere contrario di Sonja, accetta di
fuggire con lui.
La sospettosa Dmitrievna, però, scopre il piano e ferma la fuga; Natasha, sopraffatta
dall’emozione e dal rimorso, tenta di uccidersi.
Sconvolto, Pierre affronta Anatole e gli intima di lasciare in pace Natasha, quindi si reca
dalla ragazza per rivelarle quanto Anatole la stesse ingannando, approfittando della sua
ingenuità. Natasha, disperata, gli confessa di sentirsi profondamente in colpa nei confronti
di Andrej, al quale ha mandato una lettera per rompere il fidanzamento e, sapendo che
Pierre è in procinto di raggiungere l’esercito, lo prega di chiedere perdono ad Andrej da
parte sua; il ragazzo promette, assicurando a Natasha che lui le starà sempre vicino.
L’esercito francese supera il Niemen; nella prospettiva di dover proseguire la guerra, lo
Zar decide di assegnare a Kutuzov il comando supremo dell’esercito, con il pieno
appoggio di Pierre. Andrej raggiunge il nuovo comandante per fargli rapporto sulla
situazione in Lituania, ma Kutuzov lo libera dall’impegno: vuole averlo accanto a sé per la
battaglia finale.
A Mosca, la famiglia Rostov sta affrontando l’esaltazione del figlio minore nei confronti
dello zar Alessandro e della guerra; Nicolaj cerca di dissuadere Petja dal combattere,
spiegandogli come i soldati non facciano altro che tentare di dimenticare l’instabilità della
loro vita e la paura della morte, ma il ragazzino non si lascia spaventare.
Prima di partire per il fronte, Pierre saluta Natasha e sta per confessarle ciò che prova per
lei… ma decide di fermarsi: aspetterà di tornare dalla guerra.
Siamo ormai alla resa dei conti: francesi e russi si scontrano a Borodino, in una sanguinosa
battaglia destinata a rimanere nella storia. Andrej viene ferito mentre affronta
coraggiosamente il nemico e, cadendo a terra, pensa a Natasha, della quale è sempre
innamorato. Nonostante la ragazza abbia rinunciato a lui, Andrej non le sa portare rancore
e continua a sognare il suo volto.
Contemporaneamente, Natasha si risveglia angosciata a causa di un incubo… il legame tra
i due non è ancora spezzato.
Pierre assiste al ferimento di Andrej e si precipita a soccorrerlo, promettendogli di portarlo
via dal campo di battaglia.
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Quarta puntata
Dopo la sconfitta di Borodino, in molti a Mosca decidono di lasciare la città e di dar fuoco
alle loro case, pur di non vederle nelle mani dei francesi.
Come tutti gli altri, anche i Rostov stanno facendo i bagagli in vista della fuga. Solo Petja è
recalcitrante e, a furia di insistere, strappa al padre il permesso di arruolarsi come ussaro
nel reggimento di Nicolaj. La partenza della famiglia, però, viene ritardata dall’arrivo di
alcuni soldati in condizioni miserevoli. Natasha apre loro le porte di casa, si improvvisa
infermiera e a poco a poco ritrova, in questa dedizione, la voglia di vivere.
Inaspettatamente un’ultima carrozza si aggiunge al convoglio dei Rostov: Pierre affida
alle loro cure un suo amico, un ufficiale molto malato, di cui tutti conoscono l’identità,
tranne Natasha. Si tratta, infatti, del principe Andrej. Con grande dispiacere di Natasha,
Pierre ha deciso di restare a Mosca: vuole provare ad uccidere Napoleone con le sue stesse
mani. Durante il viaggio, Sonja si accorge che Natasha continua a sentirsi in colpa per gli
errori commessi in passato e decide di portarla da Andrej, che la perdona e le dichiara di
non aver mai smesso di amarla.
Dopo la morte del padre, Marja si ritrova sola a capo di Lysya Gory. I suoi servi si rifiutano
di obbedirle, hanno sequestrato i cavalli e le impediscono di abbandonare la tenuta.
L’ordine viene ripristinato dall’arrivo tempestivo di Nicolaj ed altri ussari, che salvano
Marja dalla difficile situazione. Al momento del congedo, Marja e Nicolaj si salutano con
l’augurio che questo incontro possa ristabilire la concordia tra le loro famiglie: sembra che
tra i due sia nato un sentimento importante, che non passa inosservato agli occhi di Sonja,
quando Marja, accompagnata da Nicolaj e dal piccolo Nicoluska, raggiunge i Rostov,
rifugiatisi nel palazzo della Dmitrievna, per riabbracciare il fratello Andrej, che morirà
pochi giorni dopo, assistito amorevolmente da Natasha.
La contessa accoglie Marja come una figlia e chiede a Sonja il grande sacrificio di rompere
la promessa di fidanzamento fatta in gioventù, per lasciar libero Nicolaj di scegliere una
nuova sposa.
Napoleone prende possesso del Cremlino e marcia su Mosca, una città ormai deserta, rasa
al suolo dagli incendi. Ad aspettarlo, riverenti, pochi voltagabbana - dello stampo dei
Kuraghin - che vogliono rifugiarsi sotto le ali protettive dei vincitori... e Pierre, vestito da
contadino, con la pistola in pugno, pronto a sparargli contro. Sta per premere il grilletto,
quando viene distratto dai gemiti di una bambina, rimasta schiacciata sotto le macerie di
un palazzo in fiamme. Senza esitazione, la porta in salvo. Cerca anche di difendere una
ragazza, aggredita da alcuni soldati, ma viene catturato e sbattuto in prigione. Qui fa
amicizia con PLATON, un uomo semplice con una grande fede, che si prende cura di lui e lo
aiuta a rimettersi in forze, a trovare una ragione per cui valga la pena vivere... e per Pierre
questa ragione è Natasha, la donna di cui è innamorato... adesso Elena - che ha contratto
una malattia mortale - non significa più niente per lui...
Stremati dal freddo e dalla fatica, i francesi abbandonano la Russia. La strategia di
Kutuzov (tempo e pazienza) si è rivelata vincente. Nicolaj, Denisov e Petja sono tra i primi
ussari ad attaccare la colonna dei soldati in ritirata. Terminato lo scontro - durante il quale
Petja è ferito a morte - i russi liberano i prigionieri di guerra, dirottati verso un paese
vicino. Tra questi c’è anche Pierre. Sfinito dal lungo cammino, cade a terra privo di sensi e
viene salvato da uno sconosciuto. Da quel momento, si perdono le sue tracce... Natasha
non si dà pace, continua a chiedersi che ne è stato di lui...
La distruzione del ponte sulla Berezina segna la definitiva vittoria dei russi sui francesi. Lo
zar, insoddisfatto dell’esito della guerra, destituisce Kutuzov e assume il comando
dell’esercito. Vuole distruggere Napoleone, anche a costo di arrivare fino a Parigi...
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Mosca, pian piano, torna a ripopolarsi. C’è un grande desiderio di guardare al futuro, di
andare avanti e ricominciare a vivere. Marja e Nicolaj si sposano, prima che lui riparta per
la Francia insieme all’esercito. Tutti sembrano aver ritrovato la serenità, tranne Natasha,
che non ha ancora perso le speranze di rivedere Pierre. Sarà una mendicante a condurla da
lui. La donna rivela a Natasha che, tra i ruderi di casa Rostov, c’è un pianoforte ancora
intatto. In ricordo dei vecchi tempi, Natasha prova a suonarlo... la musica arriva alla casa
vicina, dove vive Pierre...
... ed è così che Natasha e Pierre, dopo una lunga separazione, si ritrovano per non
lasciarsi mai più...
... diversi anni dopo, stipulata la pace definitiva tra la Francia e la Russia, le famiglie di
Pierre e Natasha, di Nicolaj e Marja crescono numerose ed un’altra sta per formarsi: quella
di Denisov e Sonja....
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Il regista
Robert Dornhelm
Regista di alcuni documentari tra il 1960 e il 1970, dedicatosi poi alla
realizzazione di film di finzione, si è reso noto con Echo Park, film indipendente
selezionato per il Festival di Venezia oltre che per quello di Londra. Echo Park ha
anticipato il proliferare di produzioni indipendenti negli Stai Uniti.
Nato in Romania a Timisoara, Dornhelm è emigrato in Austria nel 1960 dove ha
studiato regia cinematografica e televisiva all’Università di Vienna. Ha trascorso buona
parte degli anni Sessanta e Settanta realizzando documentari per la tv austriaca. Nel
1977 ha realizzato il documentario I Ragazzi dell’Opera, con cui si è guadagnato la
nomination all’Oscar e nel 1981 She Dances Alone altro documentario che ha riscosso un
notevole successo di critica. Nel 1982 ha lavorato a Rearranged, documentario rimasto
incompiuto a causa della morte di Grace Kelly. Nel 1983 ha realizzato un documentario
sul musicista Billy Wiman, Digital Dreams. Dopo aver realizzato Echo Park ha proseguito
con Cold Feet – Piedi Freddi (1989), Requiem fur Dominik (1990), I.R.A. Un Gesto Estremo
(1997), The Venice Project (1999, presentato al Festival di Venezia).
Tra le regie televisive ricordiamo: Fatal Deception: Mrs Lee Harvey Oswald (1993,
che gli è valso una nomination agli Emmy Awards), Anna Frank: the Whole Story (2001),
Sins of the Father (2002, che ha riscosso un notevole successo di critica), The Rudy Giuliani
Story (2003), The Michelle Brown Story (2004), Into the West (2005, miniserie), I Dieci
Comandamenti (2006, miniserie), Kronprinz Rudolf (2006), Marco Polo (2006).
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gli interpreti
Alexander Beyer (Pierre)
Nato il 24 giugno 1973 a Erfurt nell’ex DDR, Beyer è un attore molto popolare in
Germania, conosciuto soprattutto per le serie TV.
Tra i film per il cinema ricordiamo: Hamlet X di Herbert Frisch (2003) in cui aveva il
ruolo di Orazio, Good Bye Lenin! di Wolfgang Becker che l’ha fatto conoscere anche in Italia
e poi Munich di Steven Spielberg (2005) e Pauvre Diable di Li Wolfgang Schiffer (2005).
Ha appena terminato, come protagonista, Maria am Wasser di Thomas Wendrich ed è
anche nel cast del colossal internazionale Leningrad di Aleksandr Buravsky accanto a Gabriel
Byrne e Mira Sorvino.
Clémence Poésy (Natasha)
Nata a Parigi nell’82, ha iniziato a recitare all’età di 14 anni. Da quel momento è
apparsa in molti film francesi. La sua ultima interpretazione è Harry Potter e il calice di fuoco
(2005)di Mike Newell in cui ha il ruolo di Fleur Delacour. È anche apparsa nella miniserie
di successo Gunpowder, Trason & Plot, nel ruolo di Maria Stuarda, regina di Scozia.
Subito prima di iniziare Guerra e Pace, aveva finito di recitare come protagonista in
un film di fantascienza, Tender Interface dell’ungherese Ildikó Enyedi e in Sans moi di Olivier
Panchot .
Alessio Boni (Principe Andrej)
Ha studiato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e si è
diplomato in recitazione con Orazio Costa Giovangigli a Taormina con un saggio tratto
dall’Amleto di Shakespeare. In seguito ha frequentato un corso di perfezionamento tenuto
da Luca Ronconi e uno di recitazione teatrale a Los Angeles.
Tra i suoi primi impegni teatrali: Sogno di una notte di mezza estate regia di Peter
Stein, Peer Gynt regia di Luca Ronconi e L’avaro regia di Giorgio Strehler. L’ultimo è La
fortuna di David Auburn, regia di Enrico Maria Laman.
Ha esordito al cinema nel film Diario di Matilde Manzoni di Lino Capolicchio nel
2000. In seguito ha interpretato La Meglio Gioventù di Marco Tullio Giordana (2003),
Quando sei nato non puoi più nasconderti ancora con Marco Tullio Giordana (2004), La paura
degli angeli di Angelo Longoni (2004), La Bestia nel cuore di Cristina Comencini (2005),
Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi (2005), Viaggio segreto di Roberto Andò (2006).
In televisione ha lavorato molto. Ricordiamo: Gioco perverso di Italo Moscati (1991),
Dove siete? Io sono qui di Liliana Cavani (1992), Il bambino è mio di Massimo Manna (1993),
L’Ispettore Sarti di Giulio Questi (1994), Dopo la tempesta dei fratelli Frazzi (1995), Un prete
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tra noi di Giorgio Capitani (1996), Il Conte di Montecristo di Ugo Gregoretti (1996), Un prete
tra noi 2 di Lodovico Gasparini (1998), Pepe Carvalho di Franco Giraldi (1998), La Donna del
treno di Carlo Lizzani (1998), Senza paura di Stefano Calvania (1999), Maria figlia del suo
Figlio (1999), Incantesimo 3 di Thomas Sherman e Alessandro Cane (1999), Incantesimo 4 di
Alessandro Cane e Castellani (2000), L’Uomo del vento di Paolo Bianchini (2001), L’altra
donna di Anna Negri (2001), Dracula di Roger Young (2001), Cime tempestose di Fabrizio
Costa (2003), La Caccia di Massimo Spano (2004), Caravaggio di Angelo Longoni (2006).
Andrea Giordana (Conte Rostov)
Ha lavorato moltissimo in teatro. Tra le sue interpretazioni ricordiamo: Roma 335
regia di Giorgio Ferrara (1973), Simplicissimus regia di Aldo Trionfo (1976), As You Like it
regia di Antonio Calenda (1977), Becket e il suo Re regia di Aldo Trionfo, Fiore di Cactus regia
di Giorgio Albertazzi, Alla stessa ora il prossimo Anno regia di Anna Proclemer, L’Onorevole il
Poeta e la Signora regia di Antonio Calenda (1994/1995), Il Seduttore regia di Giancarlo Sepe
(1995/1996), Il Leone d’Inverno regia di Mauro Avogadro (2000), Zio Vanja regia si Sergio
Fantoni (2003), La lunga vita di Marianna Ucria regia di Lamberto Pugelli (2005), Giù dal
Monte Morgan regia di Sergio Fantoni (2006).
Al cinema ha debuttato a soli 12 anni. Ricordiamo: Erode il grande di Arnaldo
Genoino (1958), Le Italiane e l’amore di Citto Maselli (1961), Il Tormento e l’Estasi di Karol
Reed (1965), E’ stato bello amarti di Adimaro Sala (1968), Golpe de estadio di Sergio Cabrera
(1998), Lettere dalla Sicilia di Manuel Giliberti (2006).
In televisione, oltre ad aver presentato il Festival di Sanremo, sfilate e galà artistici e
aver interpretato diverse commedie fatte per la tv, ricordiamo: Il Giovane Mussolini di
Calderone (1992), Un figlio a metà I e II di Giorgio Capitani (1992), Il prezzo della vita di
Stefano Reali (1994), Positano di Vittorio Sindoni (1995), La Memoria e il Perdono di Giorgio
Capitani (2001), Blindati di Claudio Fragasso (2001), La Tassista di Josè Maria Sanchez
(2003).
Ana Caterina Morariu (Sonja)
Tra i lavori per il cinema ricordiamo: Chi ci ferma più di Claudio Cupellini (2004),
Ocean’s Twelwe di Steven Soderbergh e Il Mio Miglior Nemico di Carlo Verdone (2006).
In televisione: La Fuga degli Innocenti di Leone Pompucci (2004), La Omicidi di
Riccardo Milani (2004), Le Cinque Giornate di Milano di Carlo Lizzani (2004), De Gasperi,
l’uomo della speranza di Liliana Cavani (2005), Don Pietro Pappagallo di Gianfranco Albano
(2006), La Sacra Famiglia di Raffaele Mertes (2006).
Hannelore Elsner (Contessa Rostova)
Tra le interpretazioni cinematografiche ricordiamo: Alibi per un assassino di Alfred
Vohrer (1963), Il Viaggio a Vienna di Edgard Reitz (1973), Il ritorno di Zanna Bianca di Lucio
Fulci (1974), Il Maschio internazionale di Alfred Weidenman (1974), Il sarto di Ulm di Edgard
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Reitz (1978), Hanna Flanders di Oskar Roehler (2000), Zucker... Come diventare Ebreo in 7
giorni di Dani Levy (2005).
Per la televisione ha interpretato numerosissime serie e film.
Malcolm McDowell (Principe Bolkonsky)
Esordisce al cinema nel 1968 con il film If di Lindsay Anderson. Tra i film successivi
ricordiamo: Caccia sadica di Joseph Losey (1969), Arancia meccanica di Stanley Kubrick
(1971), Io, Caligola di Tinto Brass (1976), Il bacio della pantera di Paul Schrader (1982), Tuono
blu di John Badham (1982), Intrigo ad Hollywood di Blake Edwards (1988), Mortacci di Sergio
Citti (1989), Maggio Musicale di Ugo Gregoretti (1989), Classe 1999 di Mark L. Lester, I
Protagonisti di Robert Altman (1992), Star Trek: Generations di Leonard Nimoy (1997),
Piscina: incontri a Beverly Hills di Robert Downey (1997), Gangster n.1 di Paul McGuigan
(2000), Cuori estranei di Edoardo Ponti (2002), I'll Sleep When I'm Dead di Mike Hodges
(2003), The Company di Robert Altman (2003), Evilenko di David Grieco (2004), In Good
Company di Paul Weitz (2004). Nel 2005 gli è stato assegnato il Nastro d'Argento Europeo.
In televisione ha preso parte a diverse serie, soprattutto americane, come Law &
Order: Criminal Intent.
Violante Placido (Helene Kuragin)
Ha esordito giovanissima. Al cinema ricordiamo tra l’altro: Quattro bravi ragazzi di
Claudio Camarca (1993), Vite strozzate di Ricky Tognazzi (1996), Jack Frusciante è uscito dal
gruppo di Enza Negroni (1996), L’Anima gemella di Sergio Rubini (2002), Che ne sarà di noi di
Giovanni Veronesi (2003), Ovunque sei di Michele Placido (2003), Il Giorno più bello di
Massimo Cappelli (205), La cena per farli conoscere di Pupi Avati (2005).
In televisione: Farfalle di Roberto Palmerini (1997), Casa Famiglia di Riccardo Donna
(2000), Sospetti 2 di Gianni Lepre (2002), Karol di Giacomo Battiato (2005), L’Uomo che rubò
la Gioconda di Fabrizio Costa (2006).
In teatro ha interpretato Bash per la regia di Marcello Cotugno.
Dmitri Isayev (Nicolaj)
Prima di Guerra e Pace ha interpretato diverse serie tv per la Russia, dove è una star
molto ricercata.
Brenda Blethyn (Marja Dmitrievna)
Ha lavorato molto in televisione. Ricordiamo: Yes Minister di Anthony Jay e
Jonathan Lynn (1980/1984), King Lear di Jonathan Miller (1982), Racconti Imprevisti da
Roald Dahl (1979/1988), That Uncertain Feeling di Robert Chetwin (1985), Chance in a
Million di Michael Mills (1984), Sunday Premiere: Claws di Mike Vardy (1987), Maigret
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(1992), Anne Frank: the Whole Story di Robert Dornhelm (2001), Belonging di Christopher
Menaul (2004), Mysterious Creatures di David Evans (2006),
Al cinema: Segreti e bugie di Mike Leigh (1996), Night Train di John Lynch (1998), In
the Winter Dark di James Bogle (1998), Little Voice – E’ nata una stella di Mark Herman
(1998), RKO 281 di Benjamin Ross (1999), L’Erba di Grace di Nigel Cole (2000), Yellow Bird
di Faye Dunaway (2001), Daddy & Them di Billy Bob Thornton (2002), Sonny di Nicolas
Cage (2002), Piccolo Dizionario Amoroso di Guy Jenkin (2003), Beyond the Sea di Kevin
Spacey (2004), On a Clear Day di Gaby Dellal (2005), Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright
(2005).
Valentina Cervi (Marja Bolkonsky)
Ha lavorato in teatro interpretando nel 2000 le Perversioni Sessuali a Chicago regia di
Marcello Cotugno e nel 2002 Le Regole dell’Attrazione di Bret E. Ellis regia di Luca
Guadagnino.
Al cinema ricordiamo: Ritratto di Signora di Jane Campion (1995), Artemisia di
Agnese Merlet (1996), Escoriandoli di Antonio Rezza (1996), Figli di Annibale di Davide
Ferrario (1997), La Via degli Angeli di Pupi Avati (candidato ai Nastri d’Argento nel 1999),
Hotel di Mike Figgis (2001), L’anima gemella di Sergio Rubini (2001), La valigia di Tulse Luper
di Peter Greenaway (2002), Mondo Civilizado di Luca Guadagnino (2002), Passato prossimo
di Maria Sole Tognazzi (2002), Provincia meccanica di Stefano Mordini (2004).
Guerra e Pace è il suo primo lavoro per la televisione.
Ken Duken (Anatole Kuragin)
Tra le innumerevoli fiction interpretate ricordiamo: Imperium: Augustus di Roger
Young (2003), La Fuga degli Innocenti di Leone Pompucci (2004) e Karol, un uomo diventato
Papa di Giacomo Battiato (2005).
Claire Keim (Principessa Lisa)
Nel 1994 ha interpretato per il cinema Al Piccolo Margherita di Laurent Bénégui. In
seguito ricordiamo: Il Pianeta verde di Coline Serreau (1995), Matrimoni di Cristina
Comencini (1998), Donne in bianco di Tonino Pulci (1999), Le Roi Danse di Gerard Corbiau
(2000), Il Segreto di Thomas di Giacomo Battiato (2003), Ripper – Lettera dall’Inferno di John
Eyres (2004).
Per la televisione ha lavorato molto interpretando anche serie di successo come
Highlander (1992-1998). Tra le fiction ricordiamo Il Giovane Casanova di Giacomo Battiato
(2002) e Caravaggio di Angelo Longoni (2006).
Hary Prinz (Denisov)
Hary Prinz ha lavorato soprattutto per la televisione tedesca: Schwabenk inder di Jo
Baier (2003); Andreas Hofer 1809 – Die Freiheit des adlers (2002) di Schwarzen Berger ; Die
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Espressung – ein teuflischr pakt di Stefan Krohmer (2001); Die Frende di Roger Frappler Götz
Spielmann (2000). Per la televisione italiana ha interpretato Al di là delle frontiere di
Maurizio Zaccaro (2004), La moglie cinese di Antonio Luigi Grimaldi (2006) e Mafalda di
Savoia di Maurizio Zaccaro (2006).
Toni Bertorelli (Vasili Kuragin)
Ha lavorato moltissimo in teatro. Tra i registi con cui ha lavorato di più ricordiamo
Carlo Cecchi. Ha anche curato la regia di alcuni spettacoli teatrali.
Al cinema ricordiamo: Morte di un Matematico Napoletano di Mario Martone (1994),
Pasolini, un Delitto Italiano di Marco Tullio Giordana (Sacher d’Oro come Miglior Attore
Non Protagonista, 1995), Il Principe di Homburg di Marco Bellocchio (1996), L’estate di David
di Carlo Mazzacurati (1997), Besame Mucho di Maurizio Ponzi (1998), La Lingua del Santo di
Carlo Mazzacurati (1999), Il Partigiano Johnny di Guido Chiesa (1999), Le Parole di mio padre
di Francesca Comencini (2000), La Stanza del figlio di Nanni Moretti (2000), L’ora di religione
di Marco Bellocchio (Premio Flaiano “Pegaso d’Oro” come Miglior Attore Non
Protagonista, 2001), Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni (201), La Passione di Cristo di
Mel Gibson (2002), Alla fine della notte di Salvatore Piscicelli (2002), Ora o mai più di Lucio
Pellegrini (2002), A luci spente di Maurizio Ponzi (2003), Il Caimano di Nanni Moretti (205),
Sole nero di Krysztof Zanussi (2006), Seta di François Girard (2006).
In televisione: La spia del regime di Alberto Negrin (1975), Requiem di Thomas
Sherman (1991), Il giovane Mussolini di Gianluigi Calderone (1992), La tenda nera di Luciano
Manuzzi (1995), Una sola debole voce di Alberto Sironi (1997), Trenta righe per un delitto di
Lodovico Gasperini (1997), Francesco di Michele Soavi (2001), La guerra è finita di Lodovico
Gasparini (2001), Il giovane Casanova di Giacomo Battiato (2001), Renzo e Lucia di Francesca
Archibugi (2002), Sospetti 2 di Gianni Lepre (2002), I bambini di Nonantola di Leone
Pompucci (2003), La Monaca di Monza di Alberto Sironi (2004), Una famiglia in giallo di
Alberto Sironi (2004), Alcide De Gasperi di Liliana Cavani (2004), La moglie cinese di
Antonello Grimaldi (2005), La guerra sulle montagne di Giacomo Campiotti (2005).
Benjamin Sadler (Dolokhov)
Tra le numerosissime interpretazioni in tv ricordiamo: I Guardiani del Cielo di
Alberto Negrin (1998), Gli Amici di Gesù – Maria Maddalena di Raffaele Mertes (2000), San
Giovanni – L’Apocalisse di Raffaele Mertes (2002), Imperium: Augustus di Roger Young
(2003), Caravaggio di Angelo Longoni (2007).
Al cinema ricordiamo Luther di Eric Till (2003).
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GUERRA E PACE di Lev Nikolaevic Tolstoj
Nel 1863 Tolstoj intraprende il lungo lavoro di GUERRA E PACE che
durerà sei anni. Terminata nel 1869, l'opera verrà pubblicata nel 1878.
In un dei più celebri romanzi della storia letteraria Tolstoj ci presenta la
vita di alcune famiglie russe tra il 1805 e il 1815, attraverso le guerre
napoleoniche che videro il famoso condottiero prima vincitore sulle armate
russe, poi inesorabilmente sconfitto.
GUERRA E PACE tenta di far luce su un enigma che si era affacciato alla
coscienza dell'Europa proprio nell'Ottocento: l'enigma della storia. Tolstoj si
rivolge ad avvenimenti di cinquant'anni prima. Il suo è un romanzo
coscientemente storico che sceglie uno dei momenti gloriosi della storia russa
recente e lo rilegge alla luce di una profonda visione delle vicende umane.
È difficile dire se Tolstoj abbia creato i suoi personaggi come illustrazione
di un sentimento della vita o se quel sentimento germogli dall'essenza dei
personaggi. Così come la storia è l'intreccio di individuale e collettivo, di libertà e
di necessità, così in GUERRA E PACE la visione della storia vive nelle vite degli
individui. La guerra è la situazione in cui il carattere paradossale dell'esistenza
umana si manifesta pienamente. La storia vi manifesta la sua cieca violenza, ma
l'individuo vi può manifestare forse la tragica vicinanza alla propria nuda
essenza. Per questo in tempi di guerra e in tempi di pace l'opera di Tolstoj è
molto più di un romanzo.
Una sinfonia di voci, che cercano di rintracciare senso e verità nel caos
della storia.
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