Dicembre 2014 - Corriere Artigiano
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Dicembre 2014 - Corriere Artigiano
Copertina_dicembre_2014_Copertina marzo 05 01/12/14 12.16 Pagina 1 Fondato nel 1946 Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 68 - N. 8 - DICEMBRE 2014 Rilanciare le Pmi per rilanciare l’economia Assemblea annuale per la CNA Piemonte Seguici su: www.corriereartigiano.it www.cna-to.it Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.40 - Contiene gadget A Restructura protagonista la «green economy» L’edilizia sostenibile è una delle risposte alla crisi, ma serve una nuova mentalità imprenditoriale «Commercio News» è all’interno della rivista Obiettivo Polonia e Moldova per il made in Italy Opportunità per l’export e gli insediamenti produttivi I Love IT, ventinove giorni in piazza Castello Mostra aperta fino al 6 gennaio, ore 11-19 P Copertina_dicembre_2014_Copertina marzo 05 01/12/14 12.39 Pagina 2 CNA www.cna-to.it Le Sedi CNA Le Sedi CNA in Torino in Provincia Sede provinciale Via Millio, 26 Tel. 011.1967.2111 Fax 011.1967.2194-2192-2251 Chieri Via Cesare Battisti, 13 Tel. 011.1967.1111 Fax 011.1967.1120 Moncalieri Via Luigi Einaudi, 29 Tel. 011.1967.0511 Fax 011.1967.0530 Torino Centro Via Sant’Ottavio, 19 Tel. 011.1967.0111 Fax 011.1967.0110 Chivasso Via Lungo Piazza d’Armi, 6 Palazzo Einaudi Tel. 011.1967.2011 Fax 011.1967.2030 Pinerolo Via Chiappero, 15 Tel. 0121.040.200 Fax 0121.040.224 Torino Nord Via Paisiello, 13 Tel. 011.1967.0211 Fax 011.1967.021 Torino Sud Corso Dante, 122 Tel. 011.1967.0411 Fax 011.1967.0410 Torino Ovest Via Millio, 16 Tel. 011.1967.0911 Fax 011.1967.0910 Torino Sud-Ovest Via Demargherita, 2 Tel. 011.1967.1811 Fax 011.1967.1810 Torino Nord-Ovest Via Sansovino, 242 Tel. 011.1967.1611 Fax 011.1967.1612 Cirié – Lanzo Cirié, via Prever 15 Tel. 011.1967.1911 Fax 011.1967.1910 Collegno Via San Francesco d’Assisi, 6 Tel. 011.1967.1311 Fax 011.1967.1308 Gassino Via Garibaldi, 2/a Tel. 011.1967.2804 Fax 011.1967.2806 Giaveno Via Maria Ausiliatrice, 45 Tel. 011.1967.2809 Fax 011.1967.2810 Ivrea Corso Vercelli, 117 Tel. 0125.25.26.44 Fax 0125.25.26.20 Sportello di Cuorgné Via Michelangelo, 4 Tel. 0124.62.98.40 Fax 0124.64.98.01 (lunedì, martedì e giovedì ore 9/13 – 14/17.30) Pinerolo – CNA Commercio Via Chiappero, 15 Tel. 0121.040.270 Fax 0121.040.271 Sportello di Perosa Argentina Viale Duca d'Aosta, 11 Tel. 0121.04.99.06 Rivoli Via Alpi Graie, 8/b Tel. 011.1967.1411 Fax 011.1967.1423 Settimo Torinese Corso Giovanni Agnelli, 2 Tel. 011.1967.1511 Fax 011.1967.1530 Susa Piazza III Reggimento Alpini, 5 Tel. 0122.622.458 Fax 0122.33.258 Sportello di Condove Via Torino, 11 Tel. 011.1967.2851 Fax 011.1967.2850 Sportello di Oulx Via Monginevro, 78 Tel. 0122.83.18.16 Fax 0122.60.99.04 (giovedì, ore 9/13 - 13.30/16) Cuneo Borgo San Dalmazzo Via Cuneo, 52/i Tel. 0171.26.80.19 Fax 0171.26.82.61 www.brunazzi.com Sosteniamo la più grande azienda italiana IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 13.04 Pagina 3 Editoriale 5 Attualità Assemblea annuale CNA Piemonte 6 Attualità Crescono le imprese degli stranieri 7 Export • Obiettivo Polonia • Opportunità in Moldova 9 Unioni dei mestieri • Restructura, la 27ª edizione è «green» • I Love IT, l’artigianato a km zero • Acconciatura, workshop al Motor Village • CNA Alimentare al Salone del Gusto • Patronati a rischio con la legge di Stabilità • I piccoli editori chiedono più attenzione • Il design fa incontrare giovani e imprese • Reti d’impresa, cooperare per competere 21 Informazione Impianti termici, ecco cosa cambia 24 Intervista Franco Ramella, 45 anni d’impresa 26 Cultura e arte Nuovo saggio per Savino Moscia Commercio News Inserto al centro della rivista Tutti i diritti sono riservati. I testi, le fotografie e l’impaginazione di questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, in nessuna forma senza l’autorizzazione dell’Editore. Reg. Trib. di Torino n°78 del 21 giugno 1948 Direttore responsabile Vitaliano Alessio Stefanoni Collaboratori: Manuela Pica Sergio Enrietto Editore CNA Editrice Srl Impaginazione Due di 2 di Francesco Pavia Stampa Graf Art - Officine Grafiche Artistiche Srl Venaria Reale (To) Redazione via Millio, 26 - 10141 - Torino tel. 011.1967.2152-2121 - fax 011.1967.2192 [email protected] - [email protected] Tiratura 11.800 copie Chiuso in tipografia il 2 dicembre 2014 « Vaccarino esorta Renzi a fare le riforme e rilanciare l’economia Riuniti a Mirandola, luogo simbolo di un’Italia flagellata da crisi economica e disastri naturali, un migliaio di imprenditori associati alla CNA di tutte le regioni si sono confrontati, anche se solo con un videomessaggio, con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’occasione del confronto mediatico con il Premier, lungamente atteso e ricercato, è stata l’Assemblea nazionale della CNA che si è svolta lo scorso 29 novembre all’interno di un altro luogo simbolo, questa volta della voglia degli italiani di non mollare mai e di tirarsi su le maniche per ricominciare: un capannone industriale di 3800 metri quadri, ricostruito a tempo di record dopo il terremoto del maggio 2012. Nel suo primo discorso all’Assemblea nazionale, dopo la sua elezione, il Presidente Daniele Vaccarino ha detto che la scelta di non rinchiudersi in un anonimo centro congressi è stata a lungo pensata per dare un segnale alle imprese e ai cittadini, per far comprendere in modo più diretto che l’Italia oggi è un “paese ferito nel corpo e nell’anima”, “stordito dal ritmo dei profondi cambiamenti impressi dalle trasformazioni dell’economia globale”, “sferzato da una crisi violenta e duratura, ormai simile ad una matrioska che contiene cause, che rinvia ad altre cause, il cui risultato complessivo è recessione, stagnazione, disoccupazione, aumento del divario NordSud”. Così, i numeri dell’economia italiana restano impietosi e lasciano posto ad un progressivo impoverimento del paese, dei cittadini e degli imprenditori. Un quadro catastrofico che CNA chiede, ancora una volta, al Governo di invertire con provvedimenti coraggiosi, partendo dalla cura del territorio, dagli investimenti in scuola e ricerca e da soluzioni radicali a problemi endemici come i divari territoriali, la criminalità organizzata, la corruzione e l’illegalità diffusa. Sul fronte dell’Ue, pur sottolineando la forte vocazione europeista della CNA, Vaccarino ha chiesto senza mezze misure, “che ne vengano forzati i limiti”, perché “senza radicali cambiamenti il progetto economico e politico costruito intorno all’euro rischia di naufragare”. Del resto, ha detto ancora Vaccarino, “è sotto gli occhi di tutti l’inefficacia delle ricette dell’ortodossia tec- nocratica: serve un piano straordinario europeo per avviare scelte politiche orientate alla crescita e agli investimenti”. L’Italia, in particolare, ha un bisogno vitale di riavviare gli investimenti, scesi, dal 2007, più del 19%. E’ stremata da anni di rigore di bilancio pubblico che hanno colpito duramente il sistema produttivo, l’occupazione e i consumi, “limitando la capacità di creare nuova ricchezza e con essa la possibilità di ridurre la montagna del debito pubblico che incombe su di noi”. Una vera e propria trappola, dalla quale possiamo uscire solo se convinceremo l’Europa a cambiare orientamento. Se molto deve fare l’Europa, altrettanto, e forse di più, deve però fare l’Italia. “Non possiamo che sentirci sollevati dal fatto che il Governo ha avviato il cantiere delle riforme”. Certamente, però, le riforme non si esauriscono mettendo la prima pietra. “E’ il momento di andare avanti con determinazione, senza farsi frenare dalle tensioni insite in un processo riformistico; alimentando nel Paese il senso di una sfida comune e condividendo obiettivi e speranze”. E in questo, un ruolo fondamentale ha sottolineato con forza Vaccarino - lo svolgono i soggetti della rappresentanza, nella loro funzione di aggregazione e mediazione di interessi. Una funzione preziosa per l’intera società, ma anche per quella politica che non vuole perdere la capacità di comprendere la complessità della struttura sociale ed economica italiana. “Senza il ruolo di sintesi dei corpi intermedi, la nostra società diventa sempre meno governabile e finisce con l’allontanare imprese e cittadini dalla partecipazione politica, rendendo molto più difficile la composizione dei conflitti sociali”. Indubbiamente, il dialogo e il rapporto tra politica e forze sociali va rinnovato nelle forme e nella sostanza, abbandonando le liturgie del passato e sterili poteri di veto. Ma anche abbandonando pregiudizi negativi, come, ad esempio, quelli nei confronti delle Camere di commercio che vanno, sì, ripensate, riformate, ridotte di numero, rese più efficienti, ma non possono essere cancellate con un tratto di penna. CNA Torino coglie l’occasione per augurare a tutti i Soci imprenditori e alle loro famiglie Buone Feste . n°8 - dicembre 2014 4 Attualità Il Piemonte insegue la ripresa Mirandola, Assemblea nazionale CNA per testimoniare la voglia di rinascere « Sommario 3 IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 4 4 Attualità Nel III trimestre 2014 la produzione industriale segna +2.3% sullo stesso periodo 2013 Il Piemonte insegue con tenacia la ripresa Ma ogni ottimismo è prematuro: a trainare è l’export, la domanda interna è ancora piatta P 3,3 1,8 0,9 Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche Industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature Industrie alimentari -0,6 -0,9 -1,5 Industrie meccaniche Industrie elettriche ed elettroniche -1,9 Industrie del legno e del mobile -4,1 Industrie dei metalli Altre industrie 2,3 Totale -5 La produzione industriale per settori, variazione percentuale III trimestre 2014 su III trimestre 2013 (fonte, Unioncamere Piemonte, 172ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese) vinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre 2014 con riferimento al periodo luglio-settembre 2014 ed ha coinvolto 1211 imprese industriali piemontesi, per un totale di 92.219 addetti e circa 45 miliardi di euro di fatturato. La ripresa (se di ripresa si può parlare) rimane ad ogni modo molto disomogenea, a macchia di leopardo, concentrata in pochi settori e aree territoriali. La buona performance dell’auto- “IL MODO MIGLIORE DI PENSARE ALLA MORTE E’ PENSARE AI VIVI” (Sandro Pertini) ASTRA COOPERATIVA A TORINO DAL 1949 CON OLTRE 6000 SOCI Un punto di riferimento sui temi etici del fine vita Corso Giulio Cesare, 99 - Torino - 011 28.09.01 Via Monginevro, 161 bis - Torino - 011 38.28.558 Via Negro, 10 - Venaria Reale (To) - 011 452.79.29 diamo di erogare nuovo credito a medio lungo termine per 170 miliardi di euro, quasi il 10% del Pil nazionale». Entrando più nel dettaglio dei risultati dell’indagine congiunturale appare evidente che gli ordinativi interni registrano una nuova contrazione dello 0.6% rispetto al periodo luglio-settembre 2013, mentre quelli esteri segnano un +1.8%. Il fatturato totale risulta stabile, crescendo in media dello 0.3%, sostenuto dalla componente estera che segnala una variazione tendenziale del +2.2%. L’aumento dell’output, infatti, non coinvolge tutti i comparti produttivi. A fronte di una crescita importante della produzione dei mezzi di trasporto (+21.9%) e di un incremento significativo delle industrie chimica (+3.3%) e tessili (+1.8%), si registra una stabilità dei livelli produttivi nell’alimentare (+0.9%) e nel comparto metalli (-0.6%). Le industrie meccaniche registrano, invece, un nuovo calo produttivo (-1.5%), così come quelle elettriche ed elettroniche (-1.9%). Il comparto del legno e del mobile, già in contrazione negli scorsi trimestri, manifesta il dato più negativo (-4.1%). La performance del comparto manifatturiero regionale rappresenta, come di consueto, la sintesi di andamenti territoriali molto differenziati, con il Torinese che realizza il risultato più convincente, +5.6% rispetto al III trimestre 2013; un Verbano Cusio Ossola che cresce di un più modesto 1.6% e un Novarese che segna un +0.9%, seguiti da Biella (0.7%), Vercelli (+0.2%), Asti (-0.3%) e Cuneo (-0.21%), mentre Alessandria incassa una pesante frenata con un -2.6%. 21,9 Industrie dei mezzi di trasporto dmcsas.com n°8 - dicembre 2014 rosegue la fase di ripresa dell’industria manifatturiera piemontese. Grazie all’ottimo andamento del comparto dei mezzi di trasporto, anche nel III trimestre 2014 il tessuto imprenditoriale regionale ha manifestato complessivamente una crescita tendenziale della produzione industriale pari a +2.3%. La variazione positiva realizzata nel periodo luglio-settembre 2014 segue i risultati incoraggianti registrati nei primi due trimestri dell’anno: l’output delle imprese manifatturiere regionali era già cresciuto, infatti, del 3.5% nel I trimestre e del 4.2% II trimestre 2014 (su base annua). Il risultato del III trimestre 2014 appare ancora più significativo se si tiene conto del fatto che la variazione viene calcolata rispetto al III trimestre 2013, primo periodo di crescita della produzione industriale piemontese dopo 7 trimestri di contrazione. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla 172a «Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera» realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio pro- 0 5 10 15 motive spiega quasi per intero il segno positivo del dato aggregato. Altri settori (meccanica, elettronica, legno e mobile), al contrario, sono ancora in recessione. Si conferma anche la divaricazione tra ordini esteri (in crescita) e domanda interna (in calo). «I risultati positivi per il IV trimestre consecutivo dell’indice congiunturale della produzione industriale in Piemonte - ha sottolineato Giovanni Forestiero, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit - sono il riscontro di un’economia che lentamente, con differenza tra i diversi comparti, ma con una certa sicurezza, sta trovando la strada per la ripresa». Una ripresa che secondo Unicredit è stata favorita anche dalle politiche adottate dalla banca nei primi mesi di quest’anno: «C’è stata una notevole ripresa delle erogazioni di prestiti a medio lungo termine e leasing per investimenti alle aziende piemontesi». Sul versante famiglie, Unicredit segnala il trend positivo dei mutui casa, cresciuti, rispetto allo stesso periodo del 2013, di oltre il 155% su base regionale. Anche Cristina Balbo, Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo ha dichiarato di non voler far mancare le risorse agli imprenditori che hanno piani sostenibili di sviluppo: «Nell’orizzonte del nostro Piano d’impresa, cioè entro il 2017, preve- 20 25 IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 5 Attualità 5 Rilanciare le Pmi per rilanciare il Piemonte Il ruolo in economia della piccola impresa Il tema è stato al centro del dibattito all’Assemblea regionale CNA, il 22 novembre er rilanciare l’economia piemontese e italiana occorre tornare ad investire sulla manifattura e sulle costruzioni edili. A sostenerlo è stata la CNA Piemonte nel corso della sua Assemblea annuale che si è svolta lo scorso 22 novembre presso Tool Box-Officine Arduino di Torino, in via Agostino da Montefeltro, luogo di aggregazione e di scambio di know how frequentato da giovani professionisti e imprese innovative, simbolo di una nuova manifattura italiana capace di unire tecnologia e saper fare. Dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2013 di CNA Piemonte, il tema del ruolo economico della piccola impresa è stato dibattuto nel corso di una tavola rotonda moderata dal vice caporedattore del Tg Rai Piemonte Luca Ponzi, a cui hanno partecipato tra gli altri il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’onorevole Francesca Bonomo e il Presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino. Il punto di partenza è noto: l’artigianato e la piccola im- Il relatori del dibattito pubblico moderato da Luca Ponzi (foto Alessandro Falzone) presa piemontese sono una grande risorsa che conta un numero impressionante di attività e addetti. Le aziende fino a 49 dipendenti pesano per il 98% del totale delle imprese attive e per il 46% del totale degli occupati piemontesi, per un valore assoluto di 417 mila unità lavorative. Queste imprese, tuttavia, come hanno evidenziato il Presidente e il Segretario della CNA Piemonte, Franco Cudia e Filippo Provenzano, devono essere portate al centro di politiche industriali serie, perché è da queste imprese che occorre partire per rilanciare l’economia piemontese e italiana. Og- gi assistiamo, invece, ad una politica miope sul fronte del credito bancario che continua a penalizzare i «piccoli», ad una scarsa attenzione alle dinamiche involutive dell’edilizia (-60 mila addetti dal 2009 ad oggi) e alla crisi delle piccole imprese del comparto manifatturiero, stritolate dai meccanismi della subfornitura (tra cali delle commesse e difficoltà di incasso). Il 70-80% delle piccole imprese piemontesi opera nelle varie filiere della subfornitura senza uno sbocco diretto sul mercato dei prodotti e dei beni strumentali. Queste aziende rischiano, in particolare, di rimanere estranee al- le innovazioni tecnologiche in atto che presto faranno irruzione nei processi produttivi, producendo ulteriori cambiamenti nel modo di progettare e produrre. Un esempio sono le applicazioni industriali della stampa 3D oggetto di sperimentazione al Tool Box, ma più in generale occorre lavorare per avvicinare la piccola imprese al mondo «digitale» nel suo insieme e ai consumatori. Fondamentale per il rilancio dell’economia piemontese saranno, da un lato il reale utilizzo, e a misura di artigianato e Pmi, dei fondi europei per il periodo 2014-2020 e, dall’altro, l’attivazione di politiche a sostegno della internazionalizzazione, mentre il sistema bancario dovrà studiare misure concrete a sostegno di questi processi per sostenere la riconversione delle piccole imprese. Al termine dell’incontro, gli imprenditori, i relatori e gli ospiti intervenuti sono stati accompagnati in una visita guidata al Tool Box che ospita anche un importante spazio di coworking per imprese innovative (al.st). n°8 - dicembre 2014 P !"#$% & !"#!'"! () ( IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 6 6 Attualità Le imprese condotte da immigrati crescono Oltre 38 mila in Piemonte, +4.5% dal 2011 Lo dice il rapporto nazionale Idos-CNA che evidenzia il calo delle aziende degli italiani n°8 - dicembre 2014 L e imprese degli stranieri creano occupazione stabile nel nostro paese e coprono spazi di mercato che le imprese degli italiani non hanno più voglia di coprire, proponendosi non solo ai consumatori stranieri ma anche ai connazionali. Si tratta del resto di aree di mercato non sempre marginali e spesso profittevoli, tanto che negli ultimi anni le imprese create dagli stranieri hanno conosciuto un trend di sviluppo importante e decisamente in controtendenza rispetto alle imprese degli italiani, quasi come se la crisi non le stesse toccando. La presentazione a Torino, lo scorso 27 ottobre, del rapporto «Immigrazione e Imprenditoria 2014», presso la sede di CNA Piemonte, a cura del Presidente e del Segretario Franco Cudia e Filippo Provenzano, è stato il pretesto per parlare di un fenomeno economico ancora poco considerato dall’opinione pubblica ma che ha ormai assunto proporzioni enormi. Lo dicono i numeri. Secondo il rapporto, realizzato dal centro studi e ricerche Idos di Roma in collaborazione con Unioncamere, CNA nazionale, Camera di commercio di Roma e Money Gram, in Italia (fonte 2013) ci sono 497 mila imprese guidate da un cittadino non nato in Italia. Come ha spiegato Giuseppe Bea di Idos, «nel 2002 quando CNA fece il primo censimento nazionale delle imprese degli stranieri, partendo da alcune esperienze di avviamento d’impresa per stranieri sperimentate da alcune CNA locali tra cui la CNA Torino con il progetto Dedalo, il fenomeno interessava appena 56 mila aziende». E se sul territorio piemontese risultano comples- Foto di gruppo dei relatori della tavola rotonda (foto Alessandro Falzone) sivamente registrate 454.613 imprese (-2.8% rispetto al 2011, quando si avvicinavano a quota 468 mila), le imprese straniere ammontano ormai a 38.704 con un +4.5% rispetto al 2011, quando erano poco più di 37 mila e un’incidenza sul totale che pesa per l’8.5%, con punte che sfiorano il 10% nelle province di Torino e Novara, cui fanno da contrappunto Biella (5.4%) e Cuneo (5.5%). La partecipazione delle donne all’imprenditoria straniera in Piemonte si traduce in 8636 attività, pari al 22.1% del totale. Sempre con riferimento al quadro piemontese, le imprese straniere individuali rappresentano l’84.4%, un dato più alto di quello nazionale (81%), dove tra l’altro si evidenzia una crescita tra il 2011 e il 2013 delle società di capitali (+13.7%) e delle società di persone (6.8%). Anche se le imprese degli stranieri, sia a livello nazionale che locale, appaiono fortemente concentrate in attività a bassa intensità di capitali ed in particolare nel commercio (35.2%) e nelle costruzioni (25.4%) sta lentamente crescendo la struttura di queste imprese. In Piemonte, le collettività estere più rappresentate tra i titolari di una ditta individuale sono, nell’or- dine, quelle dei romeni (con il 25.2% del totale), le cui attività unipersonali si concentrano per oltre i 3 quarti (76.1%) nella provincia di Torino, cui seguono Alessandria (6.8%), Cuneo (5.8%) e Asti (3.2%); dei marocchini (22.1%) e degli albanesi (10.3%). A livello nazionale il 77% del totale delle imprese degli stranieri è fatta da cittadini non comunitari (solo il 22.1% appartengono a paesi Ue); per la precisione, il 39% provengono da paesi europei, il 31.5% dall’Africa, il 22.3% dall’Asia e il 6.8% dalle Americhe; tra i paesi più rappresentati ci sono nell’ordine il Marocco (15%), la Romania (11.5%), la Cina (11.2%) e l’Albania (76%). Tornando al Piemonte, i dati di flusso mostrano che in regione la differenza tra le imprese straniere registrate nel corso del 2013 (4902) e quelle cancellate durante lo stesso anno (3940) determina un saldo positivo di 962 unità, equivalente a un incremento netto annuo del 2.5%. Il Piemonte ha ospitato circa un quarto di tutte le nuove imprese straniere nate nel Nord Ovest durante il 2013, ma poco meno di un terzo (30.9%) di tutte quelle ivi cessate nello stesso periodo: ciò vuol dire che la mortalità imprenditoriale stra- niera del Nord Ovest si concentra nel territorio piemontese in misura proporzionalmente più alta della corrispondente natalità. Durante la presentazione dei dati sono state ascoltate anche le testimonianze di Daniel Robu, sarto torinese, socio CNA, nato in Romania, e di Nicola Scarlatelli, Presidente CNA Torino, titolare di un’azienda metalmeccanica di Rivoli che dà lavoro a molti stranieri. Robu, in Italia dal 1999, a 26 anni, già sarto in Romania, è oggi titolare di un’avviata sartoria. «In Italia ho realizzato il mio sogno», ha detto Robu, evidenziando la forte motivazione che spinge gli stranieri a fare impresa nel nostro paese. Scarlatelli, su 28 dipendenti ne ha 10 stranieri provenienti da 6 paesi diversi. Il primo lavoratore straniero è un cittadino marocchino che lavora in azienda ormai da oltre 20 anni «Mi venne presentato a metà anni ‘90 quando già cominciava a farsi sentire la mancanza di manodopera specializzata. C’erano alcuni lavori, anche qualificati e ben pagati, che gli italiani non volevano più fare, per inseguire il sogno di una laurea». Dall’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino è però stata mostrata anche l’altra faccia dell’imprenditoria straniera: quella di chi non ce l’ha fatta, di chi dopo aver aperto con fatica una partita Iva con la speranza di un’integrazione sociale ed economica ha perso tutto, anche il diritto alla salute, ad un alloggio popolare, al permesso di soggiorno e cerca ora aiuto alla Caritas (al.st). Copia del rapporto «Immigrazione e Imprenditorialità 2014» è disponibile presso la CNA Piemonte, in via Roma 366, Torino. IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 7 Attualità Export 7 I referenti dello studio Rsm Poland Kzws ospiti in CNA per un incontro con le imprese Obiettivo Polonia per il made in Italy Pil in crescita e buona capacità di spesa rendono questo paese interessante per l’export P oznań, con oltre 550 mila abitanti, è la quinta città più grande della Polonia e un importante punto di transito tra Berlino e Varsavia, ed è considerata la seconda città più prospera del Paese. Poznań e la Polonia sono stati al centro di un partecipato incontro organizzato da CNA Produzione in collaborazione con lo studio Rsm Poland Kzws rivolto alle imprese dei settori food, fashion, home e metalmeccanica. All’incontro, moderato dal responsabile dell’Ufficio export CNA Stefano Busi, erano presenti il Presidente di CNA Piccola industria Bruno Scanferla, Bartosz Miłaszewski e Piotr Nowatkowski dello studio Rsm Poland e il suo partner italiano, Marcello Rabbia, l’avvocato Monica Rosano dello studio legale Comba e Associati di Torino, Ai- La testimonianza di Gianpaolo Bon, titolare della Fgi Srl, società metalmeccanica di Beinasco che ha creato un’unità locale vicino a Poznań; accanto, l’avvocato Monica Rosano dello studio legale Comba e Associati durante il suo intervento da Shiroka del Ceipiemonte e Nicola Garofalo di Unicredit Banca. Significativa la testimonianza dell’imprenditore di Rivoli Giampaolo Bon, Socio CNA, che alcuni anni fa, in un momento difficile per la sua impresa, su suggerimento di Scanferla che da anni operava sul mercato tedesco, ha aperto un’unità locale a 70 chilometri da Poznań vicino al confine tedesco. Oggi l’azienda conta 20 dipendenti in Italia e 20 in Polonia e gode di buona salute. In Polonia, Bon ha avuto pieno sostegno dalle amministrazioni locali ed è stato aiutato a trovare lo stabilimento adatto alle sue esigenze. Sono molti i fattori che rendono appetibile la Polonia per gli imprenditori italiani, partendo dal fatto che si tratta di un paese dell’Ue che conserva tuttavia la propria moneta nazionale, molto stabile, lo złoty polacco, con la possibilità di sfruttare l’effetto cambio nelle operazioni di import-export. Il Pil, inoltre, cresce ancora, nonostante la crisi, e nel 2003 si è registrato un +1.6% sul 2012 (-1.9% in Italia). Il salario medio lordo di un dipendente è di 975 euro (settembre 2014) e il Pil pro-capite è pari a 10.129 euro. Questo significa che i polacchi, circa 40 milioni di abitanti, hanno una buona capacità di spesa che unita alla passione per il made in Italy fa della Polonia un luogo ideale sia per delocalizzare che per esportare prodotti italiani di qualità. E’, infine, possibile appoggiarsi alla controllata di Unicredit, la Bank Pekao, secondo istituto di credito del paese (al.st). Info: Ufficio Export CNA, Stefano Busi, [email protected] CONVENZIONE ODONTOIATRICA CNA Torino Prodotti e Servizi Specialista in odontostomatologia, master in implantologia: si dedica alle tecniche di rigenerazione ossea, applicando i nuovi orientamenti. Implantologia mini invasiva senza lembo, carico immediato, impianti post-estrattivi: le nuove tecniche hanno il grande vantaggio di ridurre notevolmente i fastidi post operatori ed avere una riabilitazione entro le 24 ore. Nel nostro studio troverete servizio odontoiatrico globale, professionalità e esperienza, metodologie e strumentazioni di ultima generazione, garanzia di igiene e sterilità, articolata presenza sul territorio, orario continuato e servizio urgenze, pagamenti agevolati con possibilità di finanziamenti. Ci dedichiamo da molto tempo all’ estetica dentale: sbiancamento dentale di entrambe le arcate in un unica seduta della durata di 25 minuti. Ridefinizione del sorriso, con l’utilizzo di faccette in ceramica. Studio certificato in invisalign per ortodonzia invisibile per adulti. 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Milocco 6 0119974437 n°8 - dicembre 2014 • Estesa a tutti gli iscritti e ai loro familiari • Convenzionati con tutti i fondi sanitari integrativi IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 8 8 Export La CNA incontra l’Ambasciatore italiano in Repubblica Moldova, Enrico Nunziata Viaggio a Chisinau per nuovi business Basso costo del lavoro e opportunità di vendita per i prodotti made in Italy di qualità È n°8 - dicembre 2014 una torinese l’italiana dell’anno in Repubblica Moldova. Matilde Borghese, imprenditrice di Moncalieri, e amministratore delegato della Romina Cablaggi Srl con sede ad Albinetul Vechi nel nordovest della Repubblica Moldova, a metà strada tra Balti e il confine con la Romania, ha ricevuto lo scorso 14 novembre a Chisinau il «Premio Italia 2014», istituito dalla Camera di commercio e industria moldo-italiana (Ccimd) con il patrocinio dell’Ambasciata italiana in Repubblica Moldova e della municipalità di Chisinau. Attiva nell’indotto dell’automotive, la Romina Cablaggi Srl è stata costituita nel 2006 quando contava appena 60 dipendenti che oggi sono diventati 460 con un progetto di espansione dello stabilimento che dagli attuali 3660 metri quadri arriverà nel 2015 a ben 6 mila metri quadri. Alla premiazione era presente anche una delegazione torinese coordinata dalla referente piemontese della Ccimd, Raluca Dumitriu Buzatu, composta da imprenditori e professionisti Quote tessera QUOTE ASSOCIATIVE CNA TORINO ANNO 2015. Nel corso della Direzione provinciale di CNA Torino del 5 novembre scorso sono state deliberate le quote tessera per l’anno 2015: a) ditta individuale, 195 euro; b) società di persone con non più di due soci, 221 euro; c) società di persone con più di due soci, 247 euro; d) società di capitali, 260 euro; e) piccola industria, 400 euro; f) CNA In Proprio, 100 euro. La delegazione piemontese a Chisinau accolta nella residenza dell’Ambasciatore italiano Enrico Nunziata, al centro della foto, accanto all’imprenditrice Matilde Borghese, «Premio Italia 2014» operanti nei settori degli accessori moda, del design e dei servizi alle imprese e da un rappresentante della CNA Torino. Al termine della cerimonia del Premio Italia, la delegazione subalpina è stata accolta nella residenza a Chisinau dell’Ambasciatore italiano, Enrico Nunziata, che ha dato ampia disponibilità alla CNA Torino a collaborare per favorire il business delle piccole imprese in Repubblica Moldova, proponendo di lavorare insieme per una possibile partecipazione di aziende torinesi alla Business Week 2015 in programma, come ogni anno, nel mese di marzo a Chisinau. La missione a Chisinau ha consentito alla delegazione torinese di rafforzare i rapporti con la Camera di commercio moldo-italiana, avviati in occasione del business forum che si è svolto nel capoluogo piemontese il 30 settembre e 1° ottobre scorsi, approfondendo le opportunità di business che la Repubblica Moldova può offrire alle imprese italiane inte- ressate sia all’apertura di unità produttive che all’affidamento di lavorazioni conto terzi, ma anche più semplicemente alla commercializzazione di prodotti di qualità nei settori dell’alimentare e della moda. A questo proposito, da poco più di un anno, si segnala che la terza settimana di ogni mese la Camera di commercio moldoitaliana mette a disposizione delle imprese italiane del comparto alimentare uno spazio espositivo nel centro commerciale Mall Dova, una delle strutture più moderne e frequentata a Chisinau. Si tratta dell’unico centro commerciale allineato agli standard europei, con quattro piani di negozi e ristoranti dove sono già presenti numerosi marchi italiani come Benetton, Primigi, Cucine Lube, Sisley, Motivi. Sono disponibili 150 metri quadri per 5 giorni consecutivi ogni mese, frazionabili tra più aziende. Il prodotto non può essere venduto direttamente dall’azienda espositrice che può però farlo assaggiare per sondare l’interesse dei consumatori e prendere accordi con distributori locali attraverso appuntamenti B2b organizzati dalla stessa Camera di commercio. Per le imprese del set- tore moda si possono, invece, organizzare eventi B2b all’interno di hotel di lusso come per esempio il centralissimo Leogrand. Come ha spiegato il Presidente della Ccimd, Mauro Salvatori, «statisticamente parlando, la Repubblica Moldova è un paese povero dove il salario medio è inferiore ai 200 euro al mese, ma dove le rimesse di denaro dall’estero rappresentano un fenomeno socio-economico degno di nota che pesa per il 52% del Pil nazionale (anche se il fenomeno si sta ridimensionando a causa della crisi, ndd)». Di interesse per le imprese italiane è certamente il fatto che è possibile esportare in conto lavorazione in Repubblica Moldova tutti i componenti che servono per fare un prodotto finito (bottoni, pelli, tessuti, fibbie, etc) destinato al mercato italiano. Si segnala, inoltre, che dal 1° gennaio 2015 vi sarà un abbattimento graduale dei dazi verso i paesi dell’Ue. I terreni agricoli non possono essere acquistati direttamente da un cittadino straniero, ma tutti gli altri terreni e fabbricati possono essere liberamente acquistati. In Repubblica Moldavia ci sono anche numerose zone libere dove è possibile praticare operazioni di import-export senza l’applicazione dell’Iva. In queste zone si può acquistare o affittare un capannone industriale a costi bassissimi (affitto medio di 1 euro-1.5 euro al mq). A Giurgiulesti (vicino a Galati, Romania), nel sud della Moldova, c’è anche un porto sul Danubio che consente di risalire rapidamente il fiume verso la Germania (al.st). Per ulteriori informazioni: Ufficio Export CNA, Stefano Busi, tel. 011.1967.2103, [email protected] IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 9 Unioni dei mestieri 9 La green economy può salvare l’edilizia La sfida della CNA a Restructura 2014 Talaia: «Serve nuova mentalità, ma è possibile contrastare la crisi e difendere il lavoro» uindicimila presenze, 300 espositori di cui 8 start up e quasi 170 convegni professionali. Sono questi i numeri più importanti della 27ª edizione di Restructura, il salone della riqualificazione, del recupero e della ristrutturazione edile che si è svolto all’OvalLingotto Fiere di Torino dal 27 al 30 novembre, con l’obiettivo di rendere testimonianza attiva di un’idea di sviluppo del comparto per gli anni a venire in chiave green. L’edilizia sostenibile è stato il tema portante di questa edizione di Restructura che ha visto la CNA Costruzioni protagonista con molti progetti di filiera avviati negli anni scorsi e giunti proprio quest’anno a maturazione, partendo da upToGreen sviluppato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino. L’apertura ai mercati esteri è stato un altro dei motori di Restructura, grazie al ruolo di Ceipiemonte che ha organizzato un ciclo di seminari sul tema dell’»Energy Environment and building» che ha coinvolto imprese provenienti da Libano, Lussemburgo, Brasile, Tunisia, Malta, Egitto, Lituania e Marocco e 50 aziende piemontesi con un’agenda di 120 incontri B2b. CNA Torino ha invece organizzato un seminario sulla filiera delle costruzioni nella regione della Moravia, Repubblica Ceca, in collaborazione con la Camera di commercio Italia-Repubblica Ceca di cui è socia dal 2014. In un momento di grande difficoltà per il settore delle costruzioni, sia per i lavoratori dipendenti che per i titolari d’impresa, Restructura è stata anche luogo di manifestazioni di situazioni di disagio. L’inaugurazione del salone ha così coinciso con una protesta dei lavoratori della filiera delle costruzioni piemontesi che si sono assiepati ordinatamente di fronte all’Oval. Una piccola delegazione di manifestanti è stata accolta su invito dell’assessore regionale all’Artigianato Giuseppina De Santis al convegno inaugurale, dedicato alle politiche di sviluppo sostenibile per la filiera piemontese delle costruzioni, convegno che ha rino, Andrea Talaia. «Siamo consapevoli del fatto che le costruzioni hanno fortemente sofferto in questi anni di crisi», ha detto l’assesso- I relatori della prima parte dei lavori del convegno inaugurale di Restructura con al centro l’assessore regionale Giuseppina De Santis e il vice Presidente della Camera di commercio di Torino Andrea Talaia re De Santis, assicurando che la Regione «sta cercando di capire quali provvedimenti è possibile adottare per invertire la spirale negativa che ha colpito imprese e lavoratori». E proprio l’edilizia sostenibile, con le sue certificazioni internazionali, può rappresentare secondo CNA Costruzioni una delle risposte più promettenti alla crisi e in questo senso l’Associazione sta lavorando visto tra gli altri la partecipazione del Presidente di CNA Piemonte Franco Cudia e del vice Presidente della Camera di commercio di To- da un paio d’anni per diffondere una nuova cultura d’impresa tra artigiani e Pmi del comparto, attraverso il progetto upToGreen che ha già permesso di formare un centinaio di imprenditori e professionisti. «Del resto, il settore dell’edilizia», ha detto Talaia, «accompagna da sempre le trasformazioni sociali del paese e se da un lato non poteva che essere travolto dalla crisi dei consumi in atto, dall’altro ha oggi l’opportunità di cavalcare la green economy che certamente è uno dei fenomeni economici più interessanti apparsi al nostro orizzonte» (al.st). Sul numero di gennaio-febbraio di Corriere Artigiano verrà fatto un resoconto completo sulle attività di CNA Costruzioni a Restructura e verrà pubblicato l’elenco dei vincitori dei concorsi di abilità promossi dalla CNA. A Torino la prima banca dati sui tessuti Digitalizzati 40 mila campioni, consultabili da imprese e creativi A mplificare la capacità di progettazione dei creativi e delle imprese e dare agli studenti degli istituti di design un potente strumento di formazione. E’ questo in estrema sintesi il senso del progetto «Universo Tessuto» ideato da Consolata Pralormo da un’idea di Silvia Pagliai, progetto che consentirà presto di consultare in formato digitale oltre 40 mila campioni di tessuto. Una memoria storica che consentirà di tramandare il sapere e non disperdere un patrimonio inestimabile di campioni di tessuto e disegni, creando al contempo nuove opportunità di business a imprese, creativi, ricercatori. La catalogazione dei campioni è in corso, presso la sede dell’Associazione Universo Design, nella sede di via Bertla 47, presso la onlus Pia Opera Cucina Malati Poveri, nel rispetto del criterio della si- milarità (quini non temporale e non per stilista) che consente la massima usabilità di questa banca dati per lo sviluppo di nuova creatività. Fondamentale a questo proposito è stato l’apporto tecnologico del Politecnico di Torino per creare un software capace di interpretare questa esigenza di archiviazione delle informazioni disponibili, ideato dalla società di propria emanazione Ithaca. Ithaca si occupa di emergenze ambientali. Concretamente, acquisisce immagini della terra dai satelliti per cercare aree esondate o terremotate. La tecnologia però si prestava ad altri utilizzi: per esempio, per la catalogazione tessile. Determinante è stato il contributo economico di enti e Istituzioni tra i quali vanno citate la Camera di commercio di Torino, la Fondazione Crt e Reale Mutua Assicurazioni. Il progetto ha anche coinvolto gli istituti formativi torinesi Forma-rete, Passoni, Ghirardi e le Scuole tecniche San Carlo. Il lavoro di catalogazione dei materiali sta dando lavoro a 11 giovani disoccupati o in cassa integrazione attraverso il progetto «Reciproca solidarietà e lavoro accessorio» della Città di Torino, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. Dal mese di gennaio sarà possibile iniziare la sperimentazione con artigiani e studenti per testare l’usabilità dei tessuti catalogati. Del resto, il progetto si autososterrà con gli abbonamenti di coloro che vorranno consultare la banca dati. Le scuole, avranno invece accesso gratuito. «Si tratta di un importante strumento di lavoro per Torino che rilancerò la città per un nuovo ruolo nel mondo della moda», ha detto Consolata Pralormo (al.st). n°8 - dicembre 2014 Q IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 10 10 Unioni dei mestieri A Torino, in piazza Castello 165, fino al 6 gennaio, ritorna l’artigianato a km 0 I Love IT, lo stile italiano protagonista Ventinove giorni di apertura, ore 11-19, con 26 espositori e un annullo postale celebrativo D n°8 - dicembre 2014 al 4 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015, in piazza Castello 165, nella Sala Mostre della Regione Piemonte, ritorna per il quarto anno consecutivo la mostra-evento «I Love IT, 100% Stile ITaliano» nata nel 2011 per la promozione della manifattura italiana indipendente nei tre settori portanti del made in Italy: food, fashion, home. L’evento, nato dalla collaborazione delle tre Confederazioni artigiane torinesi CNA Casartigiani e Confartigianato, è sostenuto dalla Regione Piemonte nell’ambito delle iniziative a favore della promozione dell’artigianato piemontese e si svolgerà in un’area coperta di circa 500 metri quadri nel cuore del centro storico di Torino. Venticinque aziende artigiane, molte delle quali contraddistinte dal marchio regionale dell’Eccellenza Il manifesto dell’edizione 2014 di «I Love IT» in piazza Castello a Torino Artigiana, e una collettiva di artisti torinesi (Varrè Vittorio, Elisa Donetti, Aleandro Roncarà) proporranno al pubblico torinese ma anche ai tanti turisti che frequentano il centro storico nel periodo natalizio una selezione di prodotti tipici alimentari, accessori moda e capi d’abbigliamento esclusivi e soluzioni per l’arredo della casa di alta qualità. Sono ventinove i giorni di apertura al pubblico, con orario continuato 1119. Molti gli eventi che animeranno la mostra: degustazioni gratuite di prodotti tipici, caffè e birre artigianali, proiezioni di filmati sulle produzioni alimentari. Sono previste anche la presentazione di un volume sulle tecniche di promozione della piccola impresa e la visita, sabato 13 dicembre, di Sedat Bornovali, curatore dei restauri di Casa Garibaldi a Istanbul. La mostra sarà chiusa il 15, 25, 26 e 31 dicembre e il 1 gennaio. All’inaugurazione della mostra, lo scorso 4 dicembre, erano presenti il Presidente di CNA Torino Nicola Scarlatelli, il Presidente di Casartigiani Torino Claudio Bongiovanni e il Presidente di Confartigianato Torino Dino De Santis. In collaborazione con Poste Italiane sono state create una cartolina e un annullo speciale per i collezionisti filatelici. Una postazione di Poste Italiane sarà disponibile per tutta la giornata di giovedì 4 dicembre all’interno della mostra (al.st). Informazioni: CNA Torino, tel. 011.1967.2152, [email protected] - www.ilove-it.org IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 11 Unioni dei mestieri 11 L’acconciatura delle donne che verrà: i nuovi tagli della collezione 2014-15 Evento professionale per acconciatori firmato CNA Benessere, l’Oreal e Giordano Srl nuovi tagli moda dibile e unico: lo stidella collezione le ageless. Ageless è la 2014-2015 sono stati generazione di chi ha i grandi protagonisti uno stile trasversale e di un evento esclusivo senza età, contempopromosso dalla CNA raneo, che dona seTorino che si è svolto duttività mentale e lo scorso 20 ottobre al fisica alla ragazza e Fiat Motor Village di alla signora. CompaTorino. L’iniziativa è gnia della Bellezza ha stata sviluppata dai La pedana del Fiat Motor Village di Torino trasformata per l’evento presentato la nuova Fratelli Giordano Srl, collezione «Io camazienda associata specializzata pagamento, una porzione del ne- bio» che propone i seguenti tagli: nella commercializzazione di gozio per svolgere regolarmente a) il nuovo corto, Garçonne (eleprodotti professionali per l’ac- la propria attività. Questo tra- gante e Bohemien, scomposto in conciatura, in collaborazione guardo, lungamente atteso e per- linea retta sugli occhi e nuca sofcon CNA Benessere, l’Oréal e seguito dalla CNA, rappresenta fice); Pixiebob (a due livelli, il Compagnia della Bellezza par- una risposta concreta al contra- primo a taglio laser frontale netrucchieri. All’incontro hanno sto del lavoro sommerso e alle to e privo di sfrangiature, scopre partecipato quasi cinquecento esigenze di tanti titolari di parti- metà orecchio; il secondo delioperatori del settore, di cui mol- ta Iva che a causa della crisi han- nea il girocollo della nuca); b) il ti associati CNA. In apertura no dovuto cessare la loro attività nuovo medio, Long Bob (una lidello show è intervento il Presi- e che attraverso questa formula nea asimmetrica del taglio e neldente di CNA Benessere Pie- possono reinserirsi in modo re- le sfumature di colore, basetta monte, Giuseppe Sciarrino, che golare sul mercato del lavoro hair tattoo e accoppiata con la ha sottolineato l’importanza del- professionale. Nata nel 1992, giusta frangia-ciuffo di qualsiasi la formazione professionale con- dall’idea di Salvo Filetti e Renato lunghezza); Posh Punk (il taglio tinua e invitato le aziende a ser- Gervasi, Compagnia della Bel- fluxus è corto, pixiebob, davanti virsi della nuova forma di con- lezza rappresenta lo stile italiano e «zazzera» allungata dietro; glatratto tra imprese definito «affit- nel mondo. Il brand più amato e mour misto a grinta anni 80; fieto di poltrona» che consente al gettonato dalle donne e dalle ra ed irriverente la donna posh titolare di un salone di acconcia- giornaliste, sempre presente sui punk; stile forte e dissacrante); c) tura di mettere a disposizione, a media grazie allo stile inconfon- il nuovo lungo, Bangs & Waves (lungo sensuale ed elegante, con una scalatura alle punte tale da Operativo il nuovo sito web www.ilportaledellautoriparatore.it creare lo styling «waves» naturale e voluminoso al punto giusto, accessoriato da una frangia «denCNA Autoriparazione ha completato il restyling del sito web deditelè» lunga e merlettata); Long & cato ai professionisti del mercato dell’assistenza, manutenzione e riWaves (lungo audace dalla cultuparazione veicoli. Il portale www.ilportaledellautoriparatore.it rapra rock; una scalatura grintosa a presenta per CNA un «nuovo modo» di essere Associazione di imtre livelli, una silhouette verticaprese, testimonia la volontà e l’impegno di entrare nello specifico dei lizzata e punte multi direzionali). mestieri che compongono il comparto per supportare le imprese nel Lo show è stato realizzato grazie loro agire quotidiano e accompagnarle nel processo di crescita sia inai quattro hair stylist componendividuale che attraverso la costruzione di reti. In questo portale, il ti dell’Artistic Team di Companetwork nazionale delle imprese indipendenti dell’autoriparazione gnia della Bellezza: Roberto Nache si riconoscono nelle politiche e nelle strategie di CNA trova poli, Alfio Reitano, Cristian Siinformazione e documentazione su ciò che succede nell’after nopoli, Patrizia Piscitello (make market, trova servizi e prodotti che aiutano a migliorare le perforup artist, Teresa Musarra; regia, mances aziendali, grazie alle convenzioni che il network stipula con Angela Marcato). Per informai più rappresentativi soggetti economici e produttivi per fornire alle zioni: CNA Benessere, Davide imprese una vasta gamma di prodotti e servizi. Padroni, tel. 011.1967.2108, [email protected] CNA, gli autoriparatori sono on-line Antifurti I.P. - SISTEMI DI SICUREZZA E RAMELLA. CNA Torino e la Ramella Franco impianti elettrici e sistemi di sicurezza hanno stipulato un accordo che prevede uno sconto base del 10% sul materiale installato, consulenza illuminotecnica gratuita e finanziamenti personalizzati a tassi agevolati. L’azienda offre un ampio e vario ventaglio di servizi per garantire sempre una risposta tempestiva e precisa a tutte le richieste del cliente: dall’impostazione progettuale alla posa dell’impianto a regola d’arte, da parte di personale altamente specializzato con utilizzo di materiale di alta qualità e delle migliori marche sul mercato. 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A questo appuntamento hanno partecipato tre aziende associate, molto diverse tra loro ma accomunate dall’attenzione alle materie prime utilizzate ed alla qualità dei prodotti realizzati. Empanada Hilda, gastronomia argentina con sede a Pinerolo, ha presentato il proprio prodotto di punta, le empanadas, appunto, fatte con materia prima rigorosamente italiana: un prodotto argentino dal cuore italiano, come amano dire i titolari. Alle empanadas sono seguite le alfajores, un dolce tipico della tradizione argentina, anche in questo caso con materia prima italiana. Empanadas Hilda partecipa da tempo ai mercatini domenicali di Campagna Amica a Torino ed i produttori di Coldiretti sono diventati fornitori della gastronomia. E’ poi stata la volta delle salse «Natura è Piacere» dell’azienda Tuttovo Srl di Rivoli, Cascine Vica. In questo caso, l’abbinamento è avvenuto direttamente con un’impresa agricola aderente a Coldiretti che ha fornito le verdure di stagione in abbinamento. Il prodotto proposto in degustazione è stata la bagnacauda, tipica della tradizione piemontese. La bagna cauda di «Natura è piacere» è preparata con materie prime di altissima i Maestri Il tavolo dei protagonisti della degustazione della birra: da sinistra Simone Monetti di Unionbirrai e i produttori di birre artigianali locali Davide Zingarelli, Guglielmo Pepe, Mauro Mascarello e Beppe Allasia durante l’incontro promosso da CNA Alimentare qualità e con un esclusivo processo produttivo che la rende leggera e perfettamente digeribile, anche a chi è intollerante all’aglio. Questa preparazione straordinaria è stata messa a punto con la preziosa consulenza di un famoso chef piemontese: Renato Dominici. L’appuntamento ha permesso anche di proporre in degustazione una novità assoluta: la bagnacauda vegana. Una chicca di nuovissima sperimentazione che rende chiaramente l’idea di come l’azienda Tuttovo sia caratterizzata non solo dall’elevata qualità delle proprie produzioni, ma anche dall’attenzione alle diverse abitudini alimentari, ed alle intolleranze alimentari (per scoprire la varietà delle loro produzioni si consiglia di visitare il sito www.naturaepiacere.it). La degustazione si è poi conclusa con il gelato. La gelateria che ha proposto una degustazione assolutamente di stagione è Nevedarance, azienda di Caluso con sede in piazza Ubertini. Si tratta di una attività artigianale molto giovane, diretta da due appassionate del gusto. Nonostante la recentissima costituzione (due anni), l’azienda ha già ottenuto il riconoscimento di Maestri del Gusto. L’elemento caratterizzante della loro produzione è lo stretto legame con il territorio. In particolare, le titolari collaborano da sempre con i produttori agricoli aderenti a Campagna amica per l’acquisto dei prodotti di base di cui sono fatti i loro gelati. Ciò ha fatto sì che la gelateria sia tra le attività artigiane segnalate da Campagna Amica. Oggetto della degustazione è stato un gelato alle castagne con crema di cachi, prodotti di stagione. Come ha detto Alessia Torselli, una delle titolari, la gelateria ha come filosofia quella di realizzare prodotti il più naturali possibile: «L’eccellenza del territorio, frutta fresca di stagione a km zero, latte e panna di alta qualità, uova bio, yogurt, caffè arabica, cioccolato e nessun colorante e conservante». L’appuntamento di lunedì 27 ottobre, invece, ha visto come protagonista la birra, rigorosamente artigianale. Lo slogan dell’incontro è stato «Gus.to birra, produzioni del territorio e birra artigianale tra Torino e la Valle di Susa» e le degustazioni sono state organizzate da CNA Torino e Casartigiani Torino. 8 I MAESTRI DEL GUSTO 2015-2016. Domenica 19 ottobre, presso il Centro Torino Incontra sono stati presentati e premiati i Maestri del Gusto dell’edizione 2015-2016: si tratta dei produttori alimentari selezionati da Slow Food e dal Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino per la qualità delle loro specialità gastronomiche. Si tratta di un progetto realizzato e supportato con il finanziamento camerale e che ha visto quest’anno la premiazione di ben 157 aziende. CNA Alimentare si congratula in modo particolare con le imprese associate che hanno ottenuto il prestigioso titolo e che di seguito riportiamo: Birrificio Pinerolese, Birrificio Parsifal, Birrificio Torino, Cioccolateria Zuccarello, Guido Castagna, Cioccolato Poretti, Guido Gobino, Jacopey Peyrano Cioccolato, Monteccone Cioccolato, Odilla Chocolat; Piemont Cioccolato, Biogelateria Slow Ice Cream, Io mangio gofri, Panetteria Mauro Demartini, Pasticceria Gallizioni, Pasticceria del Capitano Rosso, Pasticceria Pfatish, Pastificio Renato, Salumificio Nadia, Antica Torrefazione del centro, Pausa Caffè. CNA Torino inviata tutti i Soci imprenditori e le loro famiglie a dedicare un po’ di tempo alla conoscenza delle eccellenze dell’agroalimentare piemontese, lasciandosi incuriosire dalle piccole realtà che producono bontà conservando la tradizione ma anche innovando. Info: [email protected] IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 13 Unioni dei mestieri Valsusa(www.laboratoriovalsusa.it), un portale che vuole essere una finestra sul mondo delle imprese che lavorano in Valle di Susa. Il sito racconta le storie degli imprenditori e le loro attività e racconta il territorio attraverso un viaggio che lega questo pezzo del Piemonte alla Francia e lo proietta nel resto dell’Europa e del Mondo. Il laboratorio è il luogo di lavoro per eccellenza delle piccole imprese, e custodisce il sapere e l’esperienza che costituiscono la vera ricchezza delle Aziende artigiane. Nel laboratorio si pensano e si costruiscono i prodotti, si definisce e si struttura un progetto. Il laboratorio è il luogo dove prendono forma le cose e le idee. La Valle di Susa, con le sue ricchezze ed i suoi tesori, può diventare un grande laboratorio dove si progetta, si pensa e si costruiscono idee in grado di dare identità ad un territorio e al suo tessuto produttivo, una identità che sia locale, condivisa dalla comunità, e che sia globale, in grado di portare la Valle al di fuori dai suoi confini. E per legare il portale web valsusino allo spirito del Salone del Gusto e chiudere degnamente l’appuntamento promosso dalla CNA, è stato proposto in degustazione un dolce prodotto dal panificio Eredi Marzo di Venaus, un plum-cake alla birra, realizzato con la birra del birrificio Sorà Lamà. Un abbinamento creato in tempi rapi- Da sinistra a destra: Alessia Torselli, Luigi Mazzilli e Claudio Fantolino durante le degustazioni di specialità gastronomiche piemontesi organizzate da CNA Alimentare dissimi da Matteo Marzo e che rappresenta un’esperienza di collaborazione con altri produttori del territorio a cui certamente seguiranno altre iniziative interessanti. Tutte le degustazioni e le attività di promozione presentate all’interno del Salone del Gusto da CNA Torino si inseriscono tra le attività del progetto Alimen.to, realizzato con il contributo della Camera di commercio di Torino. Informazioni: CNA Alimentare, Elena Schina, [email protected] Etichette prodotti alimentari a norma Ue Inizia il conto alla rovescia, le nuove regole in vigore dal 13 dicembre S ull’etichettatura dei prodotti alimentari inizia il conto alla rovescia per l’entrata in vigore della nuova normativa. Facendo seguito all’incontro dello scorso 14 luglio organizzato dalla CNA Torino, si ricorda che il prossimo 13 dicembre entrerà in vigore il nuovo regolamento Ue n°1169/2011. Si riportano di seguito, in estrema sintesi, le novità più importanti e gli obblighi per le imprese: a) diventa obbligatorio segnalare la presenza di allergeni; b) vi è l’obbligo di indicare nome o ragione sociale e indirizzo del responsabile delle informazioni in etichetta (l’indicazione del nome o ragione sociale o mar- chio e sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nell’Ue rimangono ma come indicazioni volontarie; non è più obbligatorio indicare la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento); c) vi è l’obbligo di fornire una dichiarazione nutrizionale dal 13 dicembre 2016; d) l’indicazione del lotto rimane obbligatoria; e) non è più obbligatorio che scadenza o termine minimo di conservazione compaiano nello stesso campo visivo insieme alla denominazione, alla quantità netta e al titolo alcool-metrico; f) le disposizioni nazionali sull’etichettatura dei distributori automati- ci, degli alimenti sfusi e degli alimenti non destinati al consumatore finale rimangono vigenti; g) tutti gli altri articoli del decreto nazionale (Dlgs n°109/92) vengono assorbiti dalla norma comunitaria. Si evidenzia che al momento non è stata emanata una norma nazionale che vada a definire le sanzioni per il mancato adempimento a quanto indicato dal regolamento 1169/2011. CNA Alimentare è a disposizione delle imprese per eventuali richieste di approfondimento o chiarimento. Informazioni: CNA Alimentare Torino, Elena Schina, tel. 011.1967.2185, [email protected] n°8 - dicembre 2014 8 Al pubblico presente sono state proposte quattro diverse birre dei birrifici Sorà’ Lamà di Vaie, Birrificio Torino di Torino, Birrificio Pinerolese di Pinerolo e Birrificio Parsifal di San Raffaele Cimena. Gli assaggi sono stati accompagnati da una dotta discussione in cui si è parlato di microbirrifici e di ciò che contraddistingue la lavorazione artigianale della birra insieme a Simone Monetti, direttore operativo di Unionbirrai, associazione culturale che aderisce a CNA Alimentare a livello nazionale e che promuove la diffusione della cultura della birra artigianale in Italia. «La birra artigianale è una birra cruda, integra e senza aggiunta di conservanti con un alto contenuto di entusiasmo e creatività», si legge sul sito web di Unionbirrai e l’entusiasmo è stato il filo conduttore dell’incontro. Un gustoso approfondimento culturale, durante il quale ogni birra presentata è stata abbinata ad una diversa pasta fresca fatta a mano, scelta dal Pastificio dell’Arco di Rivalta di Torino. Gli abbinamenti hanno evidenziato, in particolare, come la birra artigianale sia un prodotto dalle mille sfaccettature e possibilità, che ben si adatta a sperimentazioni gastronomiche ed accostamenti particolari. Luigi Mazzilli, titolare del Pastificio dell’Arco, ha descritto la scelta di ogni abbinamento ed il pubblico, così come i birrai presenti, hanno dimostrato di apprezzare molto gli accostamenti. Un modo per poter apprezzare l’ampia gamma di accostamenti possibili ed imparare a conoscere un ambito produttivo sempre attento al cambiamento ed alla ricerca della qualità come quello artigiano. A chiusura dell’incontro è stato presentato un altro progetto realizzato da CNA Torino, avente come elemento fondante la valorizzazione del territorio e delle attività artigiane che nel territorio operano e lo caratterizzano. Si tratta del portale web Laboratorio 13 IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 13.21 Pagina 14 14 Obbligo sistemi Pos per gli imprenditori: audizione CNA alla Camera dei Deputati «Sì al graduale superamento del contante, ma non a spese delle micro imprese» i fronte alle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera dei Deputati, la CNA ha chiesto alcune modifiche alla disciplina sui pagamenti elettronici, pur confermando l’apprezzamento per l’avvio del percorso di graduale superamento del contante. L’obbligo di accettare i pagamenti attraverso carte di debito per quanti vendono prodotti o prestano servizi genera un disequilibrio tra costi e benefici per gli operatori economici minori, come gli artigiani. E, pur non essendo dotata di una sanzione, la disposizione nella sostanza la introduce, creando un conflitto tra gli operatori economici e i clienti, che potrebbero rivolgersi alla concorrenza. CNA ha sottolineato che il Libro verde della Commissione europea sui pagamenti elettronici individua in sicurezza, efficienza e competitività le tre pre-condizioni del processo di modernizzazione dei pagamenti e anche dell’alleggerimento del costo del contante che oggi grava per metà n°8 - dicembre 2014 D Primi segnali: il Consorzio Bancomat si è impegnato il 19 novembre scorso con l’Antitrust per ridurre del 30% le transazioni con carte di debito a favore degli esercenti sulle banche e per metà sugli operatori e i consumatori. Quanto a sicurezza, sembra che il sistema italiano risponda ai requisiti di Bruxelles. Diverso è il ragionamento sul fronte dell’efficienza e della competitività. Per efficienza il sistema non brilla: i costi fissi troppo elevati rischiano di far pagare il cambiamento agli operatori che fanno poche, e poco ingenti, operazioni. CNA ha quindi proposto alla Camera di: a) intervenire sul contenimento dei costi prevedendo anche sgravi sotto forma di credito d’imposta per gli operatori; b) incrementare la trasparenza delle diverse proposte commerciali delle banche, attraverso la pubblicazione dei valori delle commissioni interbancarie e lo sviluppo di un indice sintetico di costo che consenta una comparazione delle diverse offerte. In via transitoria, poi, vanno sviluppati strumenti adeguati per piccole attività che non dispongono di una sede fissa. E si devono risolvere le incoerenze per alcune attività specifiche, dalle tabaccherie ai distributori di carburante. CNA ha intanto accolto con favore l’impegno formale preso dal Consorzio Bancomat con l’Antitrust lo scorso 19 novembre di ridurre del 30% le commissioni sulle transazioni attraverso carte di debito (m.p). PREZZI APERTURA NUOVI PUBBLICI ESERCIZI IN PIEMONTE, IL III TRIMESTRE 2014 è stato caratterizzato da un andamento negativo dei prezzi. A luglio, l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita (Nic) ha registrato una variazione tendenziale rispetto a luglio 2013 pari a -0.19%, dato che è salito a -0,37% ad agosto per tornare a -0,09% a settembre. I tassi di crescita registrati sono risultati negativi per la prima volta da gennaio 2011. Le flessioni piu intense si sono avute a Novara, Torino e Verbania: rispettivamente -0.64% e -0.56% ad agosto e -0.64% a settembre. LA CITTÀ DI TORINO HA MODIFICATO in più punti la delibera dello scorso 4 giugno che, nell’ottica di fornire una adeguata programmazione, limitava gli insediamenti dei pubblici esercizi in determinate zone della città all’interno dei quartieri San Salvario, Vanchiglia e piazza Vittorio particolarmente interessate dalla movida e caratterizzate da problematiche connesse a traffico, inquinamento acustico, fruibilità degli spazi e vivibilità del territorio. All’interno di queste aree era ammesso l’insediamento di esercizi pubblici a condizione che la superficie di somministrazione non fosse inferiore ai 50 metri quadrati. Tale limitazione è stata soppressa così come il divieto di ampliamento di esercizi già esistenti ed il trasferimento di attività già in esercizio; è stata, inoltre, ampliata la zona interessata dalla delibera in area Vanchiglia (alla via Montebello e al largo Montebello) così come la sua validità temporale estesa fino al 31 dicembre 2016. Per ulteriori informazioni consultare il sito Internet www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2014/2014_04340.pdf Alimenti Etichettatura alimenti: obbligo del cartello ingredienti. Dal 13 dicembre, il regolamento Ue n°1169/2011 ha introdotto con la cosiddetta «Etichetta europea» l’obbligo per tutte le attività di somministrazione di fornire una completa informazione ai consumatori sulla composizione dei prodotti somministrati e sugli allergeni. Le novità principali della nuova etichetta che riguarda soprattutto le aziende produttrici alimentari sono: tabella nutrizionale obbligatoria (dal 13 dicembre 2016), evidenziazione degli allergeni, estensione dell’indicazione d’origine, dimensioni minime prestabilite per i caratteri dell’etichetta. Il regolamento, che concedeva 3 anni di tempo per adeguarsi alle nuove norme (5 anni per l’etichettatura nutrizionale) e l’eventuale smaltimento delle scorte, modifica tutte le direttive europee precedenti e le normative nazionali, compreso il decreto legislativo 109/92 e successive modifiche, che sta alla base della normativa generale sull’etichettatura degli alimenti. L’obbligo di etichetta vale anche per i prodotti alimentari vendibili sfusi. In questo caso le informazioni possono essere riportate anche su un unico e apposito cartello. Tale cartello unico o i singoli cartellini, così come il registro dei singoli prodotti, devono essere esposti bene in vista, in prossimità dei banchi di esposizione dei prodotti stessi (m.p). Informazioni: CNA Alimentare, Elena Schina, [email protected] IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 15 15 Nasce Booking Piemonte, l’artigianato si promuove in tandem con il turismo Un progetto innovativo sostenuto da CNA Piemonte che usa il web per fare marketing S Frigoristi La home page di www.bookingpiemonte.it 2.22%. Di queste, 5.054.548 arrivano dall’estero pari al 40% del totale e 7.636.020 dall’Italia per il restante 60%. Il portale, offre naturalmente ogni informazione utile al turista nell’ambito del sistema dell’accoglienza con una visione a trecentosessanta gradi, ma in più si propone di fornire notizie e luoghi per trovare ed acquistare tutti quei prodotti che rappresentano le eccellenze del Piemonte. Indubbiamente un approccio innovativo che rende il portale molto più versatile e con molteplici informazioni ed opportunità per arricchire la vacanza. Tra le eccellenze del territorio vi sono certamente moltissimi prodotti di imprese artigiane che svolgono la loro attività in settori di interesse per il turista. Booking Piemonte sarà quindi la vetrina di quelle eccellenze artigianali che al meglio sanno rappresentare la straordinaria ed articolata offerta della nostra regione. Su tutto il territorio piemontese esistono luoghi dove la qualità delle nostre produzioni è fruibile, acquistabile e diventa il miglior biglietto da visita per chi ancora non conosce il Piemonte nelle sue mille sfaccettature. Inoltre, il portale che è in piena fase di sviluppo, potrà diventare uno strumento anche per il commercio via Internet. La CNA, insieme a Booking Piemonte, fornirà anche il supporto tecnico alle imprese per sfruttare al meglio tutte le opportunità del portale e presentare nel modo più efficace la propria azienda. Inoltre, a breve partiranno tutta una serie di attività per rendere sempre più visibile sul web il sito. Far conoscere il territorio attraverso i tratti distintivi che più ne marcano il carattere, è la sfida che CNA e Booking Piemonte vogliono cogliere, per dare suggestioni nuove al turista e consolidare la vocazione e le possibilità che il turismo può offrire al Piemonte ed alla sua economia (s.e). Patentino del frigorista, semplificare la vita delle imprese certificate. «Al danno si aggiunge la beffa. E ora rischia di trasformarsi in farsa l’obbligo di certificazione per le persone e le imprese che installano impianti che contengono gas serra (Fgas) oppure ne curano la manutenzione. Non esistono controlli né sanzioni nei confronti degli abusivi. E, addirittura, in alcuni appalti pubblici del settore non era chiesta la certificazione». Lo afferma il Presidente degli impiantisti della CNA, Carmine Battipaglia, in una nota stampa diffusa a metà novembre. «Questa situazione - spiega - ha fatto sì che solo 8500 imprese abbiano deciso di certificarsi in via definitiva su 44 mila imprese certificate a titolo provvisorio. Colpa della mala-burocrazia. Il regolamento, nato per tutelare l’ambiente, è stato ridotto a una serie di procedure inutili e costose che finiscono esclusivamente per penalizzare le imprese, senza in cambio garantire benefici di nessun genere. La totale assenza di controllo non è l’unica anomalia contenuta nella normativa sugli F-gas. Ottenere la certificazione è complesso e costoso» «La CNA chiede pertanto - conclude Battipaglia - di semplificare la vita degli operatori riducendo costi e oneri burocratici. Un primo passo utile e necessario è quello di evitare alle ditte individuali ed alle micro imprese di doversi certificare due volte, come persona e come impresa». n°8 - dicembre 2014 arà Booking Piemonte (www.bookingpiemonte.it) a far conoscere ai turisti in arrivo nella nostra Regione le imprese eccellenti dell’artigianato piemontese, grazie ad un accordo sottoscritto con CNA Piemonte e presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi lo scorso 11 novembre presso la sede piemontese della CNA. Alla conferenza stampa erano presenti per la CNA il Presidente regionale Franco Cudia e il Segretario regionale Filippo Provenzano, il Presidente di Booking Piemonte Luigi Barbero e per la Regione Piemonte il Direttore dell’assessorato al Turismo e Cultura Paola Casagrande. Booking Piemonte è il portale di proprietà di Turismo Piemonte, una società che vede la presenza tra i soci della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte. L’importanza di un portale dedicato al turismo è sempre più evidente se si pensa che nel 2013 le presenze turistiche in Piemonte (arrivi per il numero di notti trascorse) sono state 12.690.568, facendo registrare 275.960 presenze in più rispetto al 2012 con un incremento percentuale del IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 16 16 Unioni dei mestieri CNA Epasa: «Una minaccia la sforbiciata di 150 milioni di euro della legge di Stabilità» Con i Patronati a rischio i servizi ai cittadini Gestiscono il 96% delle domande di assegno sociale e il 93% di quelle per la pensione «L n°8 - dicembre 2014 a sforbiciata di 150 milioni di euro prevista nella legge di Stabilità rischia di mettere ko i patronati, soggetti indispensabili per l’accesso gratuito ai diritti in tema di pensioni, invalidità, assistenza». Lo afferma Valter Marani, Direttore nazionale del Patronato CNA Epasa. «Transitano per i patronati - spiega Marani - il 96% delle domande di assegno sociale, il 77% delle domande di indennità di accompagnamento, il 93% delle domande di pensione di anzianità o anticipata, il 96% delle domande di pensione ai superstiti, l’89% delle domande di pensione di inabilità, il 91% delle domande di pensione di vecchiaia, il 94% delle domande di pensioni supplementari, il 64% delle domande di ricostituzione pensione per contributi pregressi, il 94% delle domande di ricostituzione pensione per supplemento e il 32% delle domande di rinnovo assegno di invalidità». «Non ci sono dubbi sul grandissimo valore che questo sistema capillare su tutto il territorio nazionale, garantisce ai cittadini. Che siano domande di pensione di vecchiaia o assegni di invali- La home page del sito web nazionale di CNA Epasa, www.epasa.cna.it dità, attraverso i patronati si rende concreto il riconoscimento dei diritti da parte dello Stato ai cittadini. Numeri che rischiano di essere azzerati da una spending review «talvolta cieca e poco selettiva». «Qui non si tratta di sfuggire al cambiamento o di evitare una nostra riorganizzazione interna che garantisca risparmi e aumenti l’efficienza - aggiunge Marani - operazione, che con i tagli degli anni scorsi, abbiamo già realizzato in larga misura; ma di continuare a garantire servizi gratuiti ai cittadini che altrimenti dovranno mettersi le mani in tasca e pagare». «I numeri dei patronati italiani - continua - dimo- strano che il riconoscimento dei diritti ai cittadini passa per i nostri uffici. Un fatto, questo, voluto dallo stesso Stato che negli ultimi anni, grazie alla digitalizzazione, ha fatto di noi il suo braccio operativo. L’Inps, non a caso, ci riconosce da tempo questo ruolo. Chi farà tutte queste pratiche al posto nostro? Se tornassero in carico alla pubblica amministrazione servirebbero migliaia di uffici e centinaia di milioni di euro». «Siamo consapevoli della difficile situazione del Paese e quindi non vogliamo sottrarci al dovere di contribuire, in termini di sacrifici, all’azione di risanamento e all’ammodernamento dell’Italia - conclude Marani - ma chiediamo un’azione sostenibile. Per questo da tempo CNA Epasa sta promuovendo una riforma del sistema nell’ambito di una più complessiva riforma del welfare, sul modello dei paesi europei in cui pubblico, privato e terzo settore collaborano nell’erogazione dei servizi alle persone». CNA: no a concorrenza sleale delle lavanderie «self service» L e lavanderie artigiane lamentano il dilagare del fenomeno delle lavanderie a gettone o self service che non rispettano la legge. A questi esercizi commerciali - ricorda CNA in una nota stampa diffusa ai media lo scorso 6 novembre - non si applica la normativa relativa alla legge che disciplina dell’attività professionale di tintolavanderia, la n°84/2006, e per operare sono tenuti solo all’obbligo di iscrizione al registro delle imprese e all’ottenimento dell’autorizzazione da parte del Comune in cui si esercita l’attività. La lavanderia self service è in pratica una semplice attività di noleggio attrezzature, uno spazio allestito con lavatrici ed essiccatoi, utilizzati direttamente dalla clientela tramite l’acquisto di appositi gettoni ed eventualmente dei detergenti. Un servizio importante verso un particolare tipo di utenza, eppure in molti casi, purtroppo, l’esercizio di tale attività si discosta dal modello sopra descritto, essendo spesso presente un addetto che fornisce assistenza ai clienti, proponendo servizi di stireria, di ritiro e consegna capi a domicilio, oltre a numerosi altri tipi di servizi normati proprio dalla legge 84/2006. Si tratta dunque, oltre che di una forma di concorrenza sleale per le aziende di tintolavanderia, di un esercizio abusivo di attività. Le sanzioni per chi viola questa legge vanno da 1500 euro a 5 mila euro e chi deve far rispettare queste regole sono i Comuni, che non lo fanno. CNA denuncia, appunto, la mancanza di questi controlli e chiede alle Amministrazioni locali di attivarsi con urgenza. Info: CNA Servizi alla Comunità, [email protected] IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 17 Unioni dei mestieri 17 Al salone del libro indipendente di Pisa, i piccoli editori chiedono più attenzione Credito agevolato e contributi, esperienze a confronto tra Piemonte, Toscana e Lazio C Il tavolo dei relatori, moderato da Michele Taddei di ToscanaLibri inoltre, le dimensioni del piccolo editore: deve avere «almeno cinque titoli» a catalogo «e non più di cinquecento» (art.2). Non solo. La legge prevede misure di sostegno alle aziende editrici con sede in Piemonte attraverso specifici bandi. E proprio qui sta il problema. Il bando 2014, aperto dal 3 novembre al 5 dicembre scorsi, in linea con quanto avvenuto negli anni passati, ha stanziato appena 150 mila euro a sostegno di opere editoriali e per la traduzione in lingua straniera. La pochezza delle risorse destinate, non fa tuttavia venire me- no il significato politico di una legge che per le sue enunciazioni di principio potrebbe diventare un modello per le altre regioni e forse anche per una legge nazionale di settore a sostegno della piccola editoria. Alla crisi del mercato editoriale, particolarmente accentuata rispetto agli altri paesi europei in un’Italia dove il 57% della popolazione non legge nemmeno un libro all’anno, CNA Piemonte suggerisce di tentare non già la via incerta dell’ebook, quanto quella del commercio elettronico visto che proprio i libri - insieme alla musica e al turismo - sono le tre principali voci di fatturato dei portali ecommerce. Che occorra ad ogni modo tentare nuove strade commerciali per l’affermazione o forse anche solo per la difesa dell’editoria indipendente è una certezza: dalla platea alcuni imprenditori suggeriscono di potare i piccoli editori in spiaggia in estate, in accordo con le associazioni delle stazioni di balneazione, altri di stringere accordi con le librerie indipendenti. Un accordo tra piccoli editori e piccoli librai a livello piemontese è del resto stato invocato anche a Torino nell’ultimo incontro di CNA Editoria svoltosi lo scorso 29 ottobre in collaborazione con Fidare, l’Associazione nazionale dei piccoli editori con cui CNA ha chiuso nei mesi scorsi un accordo strategico per far confluire al proprio interno i suoi quasi 150 soci imprenditori (al.st). Info: CNA Editoria, Vitaliano Alessio Stefanoni, [email protected] CNA Fita in udienza da Papa Francesco In occasione dei primi 40 anni d’impegno dell’Associazione del trasporto M ercoledì 24 settembre, 100 imprenditori aderenti a CNA Fita, l’Associazione artigiana nazionale del trasporto merci e persone in conto terzi, sono stati ricevuti all’udienza Pontificia che si è svolta presso la sala Nervi in Vaticano. La delegazione era guidata dalla Presidente nazionale, Cinzia Franchini, insieme a tutta la sua Presidenza. A seguire da vicino i preparativi dell’evento è stato Daniele Giovannini, Presidente CNA Fita Emilia Romagna, per iniziativa del quale si è reso possibile questo importante evento. Tassisti, autotrasportatori e noleggiatori della CNA Fita hanno così festeggiato il loro 40° anno di fondazione - che per la precisione cadeva lo scorso 20 settembre - portando al Papa il loro messaggio di fede e speranza d’imprenditori al servizio tutti i giorni di industrie, commercianti, professionisti, turisti e cittadini. Un messaggio d’impegno operoso, appassionato e desideroso di superare questo difficile momento storico per l’economia mondiale e nazionale, credendo in Dio e nei valori positivi dell’impresa: lavoro, servi- zio e legalità. «La nostra vocazione d’imprenditori - ha dichiarato Cinzia Franchini - è quella di stare in mezzo, trasportando ogni giorno merci e persone. Questo stare al centro della mobilità nazionale credo sia la sensazione più esaltante e la responsabilità più pesante per i tanti imprenditori che rappresentiamo nella CNA-Fita». Il 24 settembre, ha concluso Cinzia Franchini, «tutta la CNA Fita si è unita con forza e speranza al messaggio di scomunica chiaro e intransigente di Papa Francesco contro le mafie e l’illegalità». n°8 - dicembre 2014 rescere insieme in un mercato che cambia è la sfida lanciata da Pisa, lo scorso 7 novembre, ai piccoli editori italiani da CNA Editoria, la nuova organizzazione di rappresentanza di settore. All’interno del Pisa Book Festival, la fiera del libro indipendente che da 12 anni attrae piccoli editori soprattutto da Toscana e Lazio, con significative presenze dalle altre regioni italiane, CNA Editoria Toscana ha curato un momento di approfondimento che è stata una preziosa occasione di confronto tra le esperienze di aggregazione dei piccoli editori portate avanti sino ad ora in seno al sistema CNA in Piemonte, Lazio e Toscana. All’incontro erano presenti numerosi editori che hanno testimoniato problemi ed esigenze comuni a molti addetti ai lavori: dalla difficoltà di accesso al credito, tipica del resto di tutti i piccoli imprenditori, alla distribuzione libraria sempre più concentrata che tende a garantire gli interessi commerciali dei soli grandi gruppi. La mancanza di politiche di sostegno nazionali e locali alla piccola editoria, fortemente caldeggiate dagli operatori di settore, è stata affrontata anche analizzando l’esperienza pilota della Regione Piemonte che attraverso la legge 18/2008 ha cercato di normare e dare dignità culturale al mondo dell’editoria minore, pur mancando di adeguati strumenti finanziari. In particolare, la legge in esame all’articolo uno «promuove e valorizza lo sviluppo sul proprio territorio della piccola imprenditoria editoriale, quale componente del patrimonio culturale e linguistico piemontese, strumento della diffusione delle conoscenze e dell’informazione ed elemento del sistema delle piccole e medie imprese piemontesi». La legge definisce, IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 18 18 UnioniExport dei mestieri Il design fa incontrare giovani e imprese con il progetto RestartUp, Ecipa e CNA Al salone «Operae» presentati i risultati: sono stati coinvolti 20 aziende e 24 laureati n°8 - dicembre 2014 L ’incontro tra giovani e mondo del lavoro è particolarmente complesso e richiede oggi più che mai, in presenza di un tasso di disoccupazione fra i più alti della storia italiana, strumenti e iniziative capaci di creare nuove opportunità. CNA, da sempre attenta al binomio scuola-lavoro, ha sostenuto direttamente e attraverso il proprio ente di formazione regionale, Ecipa Piemonte, il progetto RestartUp che per il tramite della leva del design ha permesso a 24 giovani e una ventina di aziende manifatturiere della provincia di Torino di confrontarsi in modo proficuo e stabilire dei link che in molti casi sono proseguiti anche al termine dell’iniziativa. I risultati del progetto sono stati illustrati presso la CNA Torino il 2 luglio scorso, durante una lunga giornata di lavori che ha dato spazio a tutti i suoi protagonisti, partendo dai giovani designer e dalle imprese coinvolti. RestartUp è un progetto sperimentale e unico nel suo genere, attuato con fondi regionali, dall’Associazione Torino Design Week con il supporto di Torino Nord Ovest, nato con l’obiettivo dichiarato di rivitalizzare le Pmi non ancora orientate al design, ma predisposte a sviluppare processi di innovazione attraverso l’inserimento nella struttura aziendale di risorse giovani e preparate in tema di design strategico. Dall’altro lato, il progetto si rivolgeva a giovani formati in tema di design, ma disoccupati, per offrire loro una formazione indirizzata a logiche di innovazione continua attraverso la comprensione dei meccanismi di funzionamento di un’azienda basate sulla condivisione delle sue regole e dinamiche. Il progetto si è Da sinistra, Paolo Maccarrone, in piedi, e Nicola Scarlatelli - Presidente CNA Torino - alla presentazione di RestartUp al salone «Operae» di Torino concretizzato attraverso 100 ore di formazione in aziende selezionate nei settori della metalmeccanica, del tessile e dell’Ict - in parte associate alla CNA Torino - e 400 ore di formazione in aula che si sono tradotte in workshop progettuali guidati da docenti e tutor, indirizzati a tematiche di specifico interesse delle aziende coinvolte. Nel corso della formazione in aula sono stati valutati, tra l’altro, lo sviluppo di prodotto e l’uso dei materiali, l’organizzazione della produzione e l’adeguatezza e l’ottimizzazione dei processi, gli scenari della concorrenza e le tendenze dei consumatori, l’identità del brand e della marca, le modalità di comunicazione e vendita, l’uso delle nuove tecnologie e dell’e-commerce. Il confronto diretto in azienda dei giovani è tra l’altro avvenuto, con una marcata vocazione pedagogica, in due fasi: una di sole 20 ore per consentire un primo approccio con il mondo della produzione ed una conclusiva di 80 ore, al termine della formazione in aula, per cercare di attuare concretamente i progetti sviluppati da un punto di vista teorico. Più che soddisfatto della sua adesione al progetto RestartUp è l’attuale Presidente della CNA Torino, Ni- cola Scarlatelli, che ha partecipato attraverso la sua impresa metalmeccanica Samec Srl quando ancora non aveva assunto il ruolo di guida della Confederazione. Scarlatelli che è stato uno dei testimonial scelti dagli organizzatori del progetto per presentare pubblicamente i risultati in CNA ha esordito spiegando come la contaminazione con il mondo della creatività sia stata estremamente proficua per la sua azienda e per la sua crescita personale: «Il confronto con i giovani designer ha fatto nascere in me molti dubbi e questo è stato un buon punto di partenza per migliorare quanto stavamo già facendo e per guardare al futuro con nuovi occhi». Scarlatelli che ha accolto una giovane designer con cui oggi prosegue la collaborazione nonostante il progetto RestartUp sia ormai concluso, ha evidenziato nel suo intervento come «la figura del designer rappresenti per una piccola impresa una risorsa imprescindibile, ma anche un esercizio mentale per «abituarsi all’idea che oggi una Pmi non può più reggersi sulle spalle di una sola persona e che occorrono più figure dirigenziali in grado di condurre l’impresa in modo vincente». Non è più il tempo, insomma, degli imprenditori faidate che pur avendo avuto il merito di aver scritto con la loro genialità e con il loro sesto senso pagine importanti della storia imprenditoriale italiana si rivelano oggi fragili di fronte alle spinte al cambiamento e all’innovazione che giungono dal mercato. Anche le piccole imprese, come le grandi, devono percorrere sentieri in grado di avvicinarle ai nuovi modelli di organizzazione aziendale. L’esigenza di adattarsi al cambiamento non è del resto una novità. Solo, oggi, si sono velocizzati i tempi. «Sono trascorsi 40 anni da quando la Samec ha mosso i primi passi sul mercato», ha proseguito Scarlatelli: «Da allora tecnologie, metodi di lavoro e strategie commerciali sono costantemente cambiate. Dagli anni Novanta in poi, però, tutto è diventato sempre più rapido. I cicli di vita di una macchina utensile sono diventati brevissimi e le asticelle delle competenze che il personale della mia azienda deve avere si sono progressivamente alzate. Quando Samec è nata, per esempio, le fatture in azienda le facevo io e avevamo una sola impiegata. Questo, però, allora, bastava per creare ricchezza. Oggi, scopro di avere bisogno di nuove figure professionali. La progettazione interna alla mia azienda di un prodotto è diventata fondamentale». Occorre, dunque, stare al passo, per cavalcare il cambiamento e possibilmente per anticiparlo. Il progetto RestartUp è stato presentato anche lo scorso 12 ottobre a Torino Esposizioni, presso il Circolo del Design, all’interno della quinta edizione del Festival «Operae» dedicato al design indipendente e autoprodotto, svoltosi dal 10 al 12 ottobre (al.st). IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 19 Unioni dei mestieri 19 Lo strumento giuridico, nato nel 2009, ha coinvolto fino ad oggi 7870 imprese in Italia Reti d’impresa, cooperare per competere I l contratto di rete è stato il tema al centro del seminario «Le Reti d’Impresa: cooperare per competere» organizzato da CNA Torino e svoltosi lo scorso 30 giugno in via Millio 26 a Torino, in occasione della consegna degli attestati alle 101 aziende partecipanti al corso upToGreen che si è rivolto a differenti categorie di imprese della filiera delle costruzioni (edili, finitura, verde, serramentisti, impiantisti e presto anche quelle della filiera del restauro). CNA Costruzioni, in collaborazione con Gbc Italia e la Camera di commercio di Torino, ha promosso il progetto upToGreen, avviato nel 2013, per la formazione e la qualificazione professionale delle imprese sul tema della costruzione sostenibile. Per raggiungere tali obiettivi CNA e Gbc Italia hanno istituito un marchio di qualità come strumento per l’attestazione della qualificazione professionale delle aziende aderenti. All’incontro sono intervenuti Giovanni Brancatisano, responsabile CNA Costruzioni, il direttore della Camera di commercio Guido Bolatto, il Presidente regionale di CNA Il tavolo dei relatori con al centro il Presidente della CNA Nicola Scarlatelli e l’assessore regionale Giuseppina De Santis Costruzioni Antonino Sgrò, il Presidente di CNA Costruzioni Torino Andrea Talaia, il Segretario di CNA Torino Paolo Alberti, il Segretario di CNA Piemonte Filippo Provenzano, l’assessore regionale alle Attività produttive Giuseppina De Santis (alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina ad assessore, ndd), la responsabile Promozione Sviluppo e Disciplina dell’Artigianato della Regione Piemonte Lucia Barberis, il Presidente di CNA Torino Nicola Scarlatelli. «Il comparto edile sta attraversando un momento di difficoltà - ha spiegato Nicola Scarlatelli - non si tornerà più a costruire come Se non hai mai fatto inserzioni frenato dai costi o per scetticismo incerto dei risultati che potevi ottenere... crederci, perché il mercato pubblicitario è sceso del -18%. È arrivato il momento di Cosa significa? Che è molto più facile essere visibili! Scopri come, telefona allo 011.1967.2152-2121 nel passato. Ciò che è possibile ora è seguire le regole e andare incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Puntare sull’edilizia sostenibile deve essere il nostro obiettivo». «Ritengo che il fatturato e il lavoro delle aziende che fanno parte della filiera delle costruzioni - ha commentato Guido Bolatto siano strettamente legati al tema della sostenibilità, perché il futuro va in questa direzione. La Camera di commercio crede nella formazione e per questa ragione invito gli artigiani che hanno partecipato al corso ad andare nelle scuole e a raccontare ai giovani la propria positiva esperienza». «Lo sviluppo dell’edilizia sostenibile è fondamentale per gli artigiani che intendono aggiornarsi - ha spiegato Lucia Barberis - così come è di grande rilevanza il tema delle Reti d’impresa: è nostra intenzione sostenere le forme di cooperazione tra artigiani». «Le nostre priorità devono essere l’innovazione e la ricerca di una maggiore qualificazione produttiva delle imprese», ha commentato Giuseppina De Santis. «La crisi ha massacrato le piccole imprese artigiane - ha continuato l’assessore - ed è nostro compito cercare di trovare degli strumenti di finanza che aiutino le imprese a crescere. Inoltre, stia- mo pensando a misure specifiche per incentivare il ricorso ad un modo di costruire e conservare il patrimonio edilizio rispettoso dell’ambiente». La seconda parte del convegno è stata dedicata al tema delle Reti d’impresa, fortemente connesso all’esperienza del progetto upToGreen. A questo proposito, il professor Massimiliano Bellavista ha spiegato che quando due o più imprese si accordano per esercitare in comune una o più attività economiche, rientranti nei rispettivi oggetti sociali, allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato stipulano un contratto di rete. Il contratto di rete è un nuovo strumento giuridico, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2009, che consente alle aggregazioni di imprese di instaurare tra loro una collaborazione organizzata e duratura, mantenendo la propria autonomia e la propria individualità (senza costituire un’organizzazione come la società o il consorzio), nonché di fruire di rilevanti incentivi e di agevolazioni fiscali. Bellavista ha sottolineato alcuni dati (fonte Infocamere, giugno 2014) in riferimento al numero dei contratti di rete che sono stati stipulati in Italia: 1590 (349 in Piemonte) con 7870 imprese coinvolte. «In relazione al numero dei contratti di rete stipulati - ha spiegato Filippo Provenzano - il dato del Piemonte è ancora basso». CNA ha già promosso diverse iniziative per facilitare la creazione delle Reti d’impresa in Piemonte, tuttavia mancano ancora interventi a sostegno delle Reti che operano sul mercato nazionale». Per informazioni sul progetto upToGreen contattare Giovanni Brancatisano, CNA Costruzioni, tel. 011.1967.2102, [email protected] n°8 - dicembre 2014 Il progetto upToGreen di CNA è un modello di integrazione tra le imprese dell’edilizia IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 20 20 Informazione SmartPatch, la sicurezza degli edifici controllata ogni giorno, in remoto Innovativo sistema di telerilevamento ideato da una start up del Politecnico di Torino n°8 - dicembre 2014 P erché è così difficile monitorare efficacemente lo stato di salute delle strutture (edifici, ponti, gallerie, dighe, viadotti, pipeline)? È la domanda da cui sono partiti i fondatori di SmartPatch, la start up che ha ideato uno strumento innovativo per il monitoraggio strutturale. Attraverso l’applicazione di sensori innovativi, ogni vibrazione, assestamento o dilatazione della struttura viene registrata e trasmessa in tempo reale via wireless alla centrale, permettendo così di monitorare all’istante lo stato di salute della struttura stessa. La soluzione sviluppata da SmartPatch appartiene alle tecnologie per lo Structural Health Monitoring (Shm). I sistemi attualmente impiegati per il monitoraggio strutturale - come ad esempio gli estensimetri a resistenza o a filo vibrante, la fibra ottica o l’ispezione visiva periodica - presentano non poche limitazioni, dovute principalmente al costo elevato, alla difficoltà di installazione e alla lettura puntiforme delle sollecitazioni. Grazie alle sue caratteristiche innovative, il sistema per il monitoraggio strutturale sviluppato da SmartPatch supera tali limitazioni: è flessibile, scalabile, affidabile e low cost, applicabile a qualsiasi substrato ed è in grado di trasmettere le informazioni a distanza e in tempo reale. Il sistema, inoltre, monitora la deformazione, la temperatura, l’inclinazione e l’eventuale attività sismica. Il sistema realizzato da SmartPatch è costituito da diversi elementi. Un estensimetro prodotto in materiale composito (Smart Skin Sensor) completamente laminato in maniera da formare un sensore perfettamente resistente agli agenti esterni ed Iveco Sensore e centrale di controllo a distanza del sistema SmartPatch applicabile su un qualsiasi substrato, di ridottissimo spessore, flessibile e in grado di adattarsi alla superficie di applicazione. Un Reader Rfid-Trasmettitore wireless, applicato sulla superficie di ogni sensore, che incorpora un sensore di inclinazione e un sensore sismografico. Un server centrale su cloud, che consente sia l’elaborazione complessiva dei dati e la presentazione su interfaccia grafica, accessibile da web, sia l’archiviazione storica pluridecennale dei dati stessi. Un gateway che trasmette i dati raccolti dalla rete di sensori al server centrale, via rete cellulare (o satellitare, per le installazioni remote). La trasmissione dei dati dei sensori, infine, è organizzata in forma di rete mesh per garantire il funzionamento del sistema, senza interruzioni, anche in caso di blocco di alcuni elementi sensoriali (ad esempio a seguito di un crollo strutturale). Quanto descritto finora è il frutto del lavoro di un team imprenditoriale che da tre anni lavora allo sviluppo del progetto SmartPatch. La squadra, composta da Marco Bonvino, Melanie Diziol e Guido Maisto, ha costituito all’inizio del 2014 la società (SmartPatch Srls) per sostenere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di questo sistema innovativo per il monitoraggio degli edifici. La start up, ospitata presso I3P (Incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino), ha già depositato due domande di brevetto e ha portato a termine la fase di prototipazione e sviluppato internamente il software di ricezione, normalizzazione e trasmissione dei dati. L’idea e il lavoro condotto fino ad oggi hanno permesso a SmartPatch di aggiudicarsi l’edizione 2014 della Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta: oltre all’onore della vittoria, alla start up è andato un premio di 20 mila euro che permetterà di sviluppare ulteriormente il progetto. SmartPatch, infatti, non si ferma qui e punta ad un mercato in continua espansione: «Si stima che in Italia gli edifici che necessitano di monitoraggio siano pari a circa 3.6 milioni mentre - concludono gli startupper - il mercato globale delle costruzioni in materiale composito è destinato a crescere da 798.5 milioni di euro nel 2012 a 1186 milioni di euro nel 2019, con un tasso di crescita annuale del 5.8%». Informazioni: Incubatore del Politecnico di Torino, www.i3p.it I.P. - CONVENZIONE IVECO ORECCHIA. Iveco Orecchia riserva ai Soci CNA condizioni commerciali preferenziali per acquisto, manutenzione e noleggio di veicoli industriali a marchio Iveco e macchine movimento terra a marchio Case e New Holland Construction: a) acquisto veicoli industriali nuovi, sconto 22% sul prezzo di listino sui veicoli leggeri Daily cabinati e furgono di tutti i modelli; sconto del 38% su Eurocargo; sconti personalizzati su Stralis e Trakker; b) condizioni aggiuntive per acquisto di veicoli nuovi, per i veicoli leggeri primo tagliando gratuito, prezzo bloccato all’ordine, per ritiro usato garanzia di valutazione su parametri Eurotax; c) per acquisto veicoli usati visionabili sul sito www.iveco-orecchia.it passaggio di proprietà gratuito se di valore superiore a 9500 euro, possibilità di ampliamento della garanzia Iveco Usato Plus fino a cinque anni; d) servizio di manutenzione e riparazione meccanica e di carrozzeria, sconto 10% sulla manodopera, sconto 20% sui ricambi dei componenti frenanti e su tutti i filtri; scontistica dal 5% al 20% su tutti i pezzi di ricambio (in base alla tipologia); e) sconto 10% sulla tariffa di noleggio e finanziamenti o leasing a condizioni preferenziali. Il testo integrale della convenzione è su www.cna-to.it - Info: Iveco Orecchia, Massimo Longobucco, tel. 011.68.18.667, [email protected] IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 21 Informazione 21 Nuove norme in vigore in Piemonte dallo scorso 15 novembre per il «libretto della centrale» Impianti termici, ecco che cosa cambia Al Csi Piemonte assegnato l’incarico di predisporre il Catasto informatico degli impianti alla centrale termica condominiale alla caldaia di casa fino ai sistemi di condizionamento e teleriscaldamento: il libretto e il rapporto di efficienza energetica di tutti gli impianti termici, compresi quelli per la climatizzazione estiva degli edifici, devono essere conformi a quanto stabilito dalle nuove disposizioni della Regione Piemonte. A partire dal 15 novembre, dopo un mese di sperimentazione con un gruppo di operatori del settore, il nuovo libretto di impianto dematerializzato andrà a sostituire il vecchio modello di carta e sarà la base per consentire una rapida e sicura trasmissione dei dati degli impianti alla Regione e per dare vita a un vero e proprio Catasto degli Impian- ti Termici, il Cit. L’obiettivo è quello di organizzare in un unico sistema tutti i dati relativi agli impianti termici e di favorire l’attività di ispezione su tutto il territorio regionale. Con una delibera dell’ottobre 2014, che rende la normativa regionale coerente al Dpr 74 del 2013, la Giunta regionale del Piemonte ha stabilito che l’attuale Sistema Informativo Gestione Impianti Termici, il Sigit, venga sostituito dal Cit e ha affidato al Csi Piemonte la riprogettazione del sistema e la gestione del passaggio. Quali sono le principali novità? Prima di tutto il passaggio dal vecchio sistema informativo al Cit introduce alcune semplificazioni. Dal 15 ottobre, infatti, i manutentori abilitati non devono più recarsi in Provin- cia a ritirare i codici impianto e i bollini verdi che certificano che l’impianto è stato verificato, ma possono scaricarli on line dalla sezione Catasto Impianti Termici del portale «SistemaPiemonte» (www.sistemapiemonte.it). Dal 15 novembre, inoltre, gli operatori del settore potranno autocertificare il possesso dei requisiti per l’iscrizione all’albo dei manutentori abilitati e la partecipazione ai corsi di formazione senza doversi recare in Camera di Commercio per firmare il disciplinare. Insomma, un bel risparmio di tempo per le aziende, piccole o grandi, che lavorano in questo settore. Ma anche per i cittadini sono previste interessanti novità: sempre a partire dal 15 novembre potranno verificare via web, collegandosi al Catasto Impianti Termici su «SistemaPiemonte», la situazione del proprio impianto e ottenere tutte le informazioni in materia di impianti termici e efficienza energetica. Il passaggio dal Sigit al Cit è stato avviato a inizio ottobre 2014 e avverrà gradualmente per concludersi il 31 gennaio 2015. Il Csi Piemonte, insieme alla riprogettazione del sistema informativo, dovrà garantire il trasferimento di tutti i dati sugli impianti registrati nel Sigit (circa 114 mila a fine ottobre) al nuovo sistema. Inoltre, per consentire alle aziende che usano propri software gestionali di non dover inserire due volte le informazioni sugli impianti, verrà realizzata a breve una nuova funzionalità di invio massivo dei dati. Info: www.csipiemonte.it - Sul nuovo libretto di impianto dematerializzato gli artigiani installatori possono contattare [email protected] Sicurezza LA PROGETTI SRL DONA UN DEFIBRILLATORE ALLA CNA TORINO. Lo scorso 14 ottobre, l’azienda associata Progetti Srl ha donato alla CNA Torino un defibrillatore del tipo Rescue Sam che sarà messo a disposizione della sede provinciale di via Millio 26, a Torino. L’impresa, con sede a Trofarello, è l’unico produttore italiano di questo genere di apparecchiature salvavita e rappresenta un’a- zienda di assoluta eccellenza tra i Soci CNA. Il titolare dell’impresa, Cesare Mangone, ha consegnato il defibrillatore al Segretario provinciale CNA Paolo Alberti, in presenza del responsabile provinciale di CNA Produzione Stefano Busi (foto). Fondata a Torino nel 1991, Progetti Srl è tra le sei principali aziende al mondo nel campo della defibrillazione cardiaca. «Con questo dono - afferma Ivan Mangone, Direttore generale di Progetti Srl - si è raggiunto un importante traguardo a tutela della sicurezza di tutti quegli artigiani, piccoli imprenditori e dipendenti che vivono l’associazionismo e le tante attività promosse dalla CNA Torino». n°8 - dicembre 2014 D IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 22 22 Informazione Occorre dotarsi degli strumenti giusti per gestire i contatti, preziosa fonte di guadagno Qual è la vera ricchezza dell’impresa? Il database è una risorsa fondamentale tanto quanto i dipendenti e la qualità dei prodotti n°8 - dicembre 2014 U n’impresa è fatta di tante cose, anzitutto di persone, poi di idee, prodotti e/o servizi, strutture produttive e commerciali, locali, comunicazione ma soprattutto un’impresa è fatta di clienti. Troppe volte, in troppe ditte non esiste nemmeno il database clienti, quell’insieme prezioso di dati per chiunque abbia la partita Iva. Deve contenere gli elenchi dei clienti acquisiti e di quelli potenziali. Certo, una panetteria non avrà bisogno di uno strumento sofisticato (ma se serve comunità, alberghi e ristoranti o ha clienti in altre città o nazioni, perché produce specialità tipiche, farà bene a strutturarsi), ma quando i clienti fanno acquisti per volumi e fatturati significativi (specie nel commercio fra imprese), diventa importante dotarsi degli strumenti giusti. Un buon database non si deve limitare alle semplici anagrafiche, non può essere burocrazia, ma deve contenere informazioni commerciali necessarie: data ultimo ordine, chi è la persona di riferimento, storico degli acquisti e caratteristiche delle trattative condotte con eventuali richieste formulate messe in evidenza per essere soddisfatte appena se ne presenta l’occasione. Questi dati preziosi vanno custoditi con cura e attenzione, vanno protetti da possibili intrusioni o utilizzi non consentiti o dannosi, sia per i clienti che per l’impresa. La tutela del cliente passa anche dalle misure non solo minime (quelle previste per legge) ma anche idonee (che alle misure di legge aggiungono protezione e rendono più alta l’asticella per chi fraudolentemente la vuole saltare). Non parliamo solo di software di protezione come firewall o antivirus, ma anche di strumenti di tutela fisico-logici come impossibilità di accesso alle macchine da parte dei non incaricati, copie di sicu- Un buon database non si deve limitare alle semplici anagrafiche, ma deve contenere tutte le informazioni commerciali necessarie a fare business rezza regolari, modifiche periodiche delle credenziali di accesso (username e password), aggiornamento continuo dei software. Questo vale anche per i siti Internet aziendali, ovviamente. Controllare e aggiornare periodicamente il proprio sito web (quando non si è stipulato un contratto di manutenzione con chi lo ha fatto) è una regola che non va mai trascurata. I danni provocati dall’inosservanza di queste regole (più di buon senso che di normativa) possono essere molti e avere anche dei risvolti penali, e comunque si rischiano sanzioni amministrative, risarci- menti, costi di adeguamento immediati, ma soprattutto danno d’immagine, perdita di clienti e dispersione di risorse sia economiche che umane per problemi che, se prevenuti, non avrebbero messo in crisi l’attività imprenditoriale già minacciata dalla crisi. Bisogna essere in regola con le licenze di utilizzo dei software, averle sempre a portata di mano e ben custodite: nelle imprese le versioni dei programmi utilizzati non possono essere le «Home and student», ma le «professional», pena sanzioni. Infine mai utilizzare software non originale, non sapendo come è stato «crackato» un programma, non si sa neppure se nasconde diavolerie che mettono a rischio il sistema (si ringrazia per la collaborazione Giuseppe Izzinosa, www.izzinosa.it). Legno, in Italia arrivano le licenze Flegt Parte il contrasto al taglio e all’importazione illegale da paesi terzi I l Consiglio dei ministri ha approvato il 19 settembre scorso un decreto legislativo che dà concreta attuazione al regolamento europeo n°2173/2005 relativo all’istituzione di un sistema di licenze Flegt per le importazioni di legname nella Comunità europea e al regolamento europeo n°995/2010 che stabilisce gli obblighi per gli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati al fine di contrastare l’importazione illegale di legname da determinati paesi terzi. Con questo provvedimento, l’Italia si appresta a far rispettare le norme europee in materia di contrasto al taglio e importazione illegale di legname. Sotto questo aspetto il nostro paese si trovava in ritardo per quanto concerne l’attività di controllo, a cui va aggiunto un adeguato sistema sanzionatorio. Il ministero per le Politiche agricole, in qualità di autorità nazionale competente, si avvarrà per i controlli del Corpo forestale dello Stato. Verrà poi realizzato un Registro degli operatori e presso il ministero dell’Ambiente verrà costituito un organismo consultivo permanente, con lo scopo di attuare i regolamenti europei e verificare periodicamente i risultati raggiunti. Per quanto riguarda la natura degli obblighi nulla cambia rispetto alle indicazioni fornite al momento dell’entrata in vigore in Italia del regolamento Ue (3 marzo 2013); l’impatto delle disposizioni è molto limitato per la grande maggioranza delle imprese associate, in quanto l’obbli- go di adottare misure per ridurre il rischio di immissione sul mercato europeo di legno e derivati di provenienza illegale è in capo agli operatori che immettono per la prima volta il materiale sul mercato comunitario, mentre il commercio all’interno della Comunità deve essere soltanto reso «tracciabile». Si ricorda, comunque, che il consorzio ConLegno con sede a Milano ha già ottenuto da oltre un anno dalla Commissione europea il riconoscimento di Organismo di controllo, attualmente l’unico con sede in Italia, per poter gestire un proprio sistema di «due diligence» collegato al marchio volontario LegnoK. Per informazioni: Stefano Busi, CNA Produzione, tel. 011.1967.2103, [email protected] IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 23 Informazione 23 Regole per una buona informazione on-line Dal diritto di stampa ai nuovi media sul web C on riferimento alla produzione di contenuti giornalistici, «il problema della deontologia è innanzitutto legato al problema della verità». Così Michele Partipilo, autore di saggi e dispense riguardanti il diritto d’informazione e la deontologia ha esordito durante il suo intervento al corso di formazione per i giornalisti piemontesi dal titolo «Regole dell’informazione on-line» che si è svolto lo scorso 7 ottobre e che per alcuni suoi contenuti è particolarmente interessante per tutti gli imprenditori che si occupano a vario titolo di Internet, dalla creazione di contenuti alla gestione di siti. «In Internet - tuttavia, precisa Partipilo - non c’è niente di più difficile da individuare della verità. Attraverso un semplice comando di copia-incolla, un messaggio o un’immagine si diffonde alla velocità della luce con il rischio che un messaggio non vero o inesatto si moltiplichi all’infinito». Per chi si occupa di comunicazione occorre allora tenere ben saldi i quattro principi cardine della deontologia: rispetto delle persone, rispetto delle fonti, rispetto del pubblico e rispetto della ve- rità dei fatti. A regolare in Italia il settore della carta stampata è la legge n°47/1948, scritta direttamente dai Padri Costituenti avendo a riferimento l’articolo 21 della Costituzione italiana. A quel tempo, tuttavia, gli strumenti di comunicazione a disposizione erano solo i giornali e la radio. Ad ogni modo, la legge prevede per tutti gli stampati periodici destinati alla pubblicazione l’obbligo di registrazione della testata al tribunale competente per territorio con la comunicazione dell’editore e di un direttore responsabile iscritto all’Ordine dei giornalisti (pubblicista o professionista). La registrazione non può essere negata dal tribunale, non è oggetto di autorizzazione da parte di alcun ente, ma è un atto dovuto per legge a garanzia della libertà di informazione. In capo alla testata giornalistica e al suo direttore viene poi posto l’obbligo di rettifica (se richiesta da un interessato a seguito della pubblicazione di un articolo, non può essere negata). La stessa legge 47/1948 ha introdotto il reato di diffamazione a mezzo stampa come una aggravante del reato di diffamazione % &" !"&&" '!-+,*%" "' *% " &" "& / %'#( $* # *, %, ... $* # *, %, previsto dal Codice penale: la pena è da 1 a 6 anni nel primo caso e da 1 a 3 anni nel secondo. Alle televisioni, invece, non si applica la legge sulla stampa, bensì la legge Mammì, la n°223/1990, in quanto le peculiarità tecnologiche dello strumento furono considerate troppo specifiche per poter estendere in toto le prescrizioni della 47/1948. Di fatto, le principali regole della legge sulla stampa sono state recepite anche dalla legge Mammì, come per esempio l’obbligo di registrazione della testata giornalistica al tribunale, ma un reato come la diffamazione a mezzo stampa non è stato previsto pur rimanendo valido il Codice penale. E su Internet? Quali regole valgono? Sulla possibilità di applicare la legge sulla stampa per i siti web la dottrina si è divisa da subito e ancora oggi non vi è una posizione chiara. Alcuni tribunali registrano abitualmente testate giornalistiche che operano solo sul web e che hanno un direttore responsabile e un editore. Per scongiurare il caos è stata approvata la legge 62/2001 che ha definito il concetto di prodotto editoriale con riferimento a qualsiasi supporto esistente o futuribile. Il problema, spiega Michele Partipilo «è che questa legge si applica unicamente ai prodotti editoriali che si avvalgono di contributi pubblici». Per questi prodotti, anche se editati sul web, corre l’obbligo di registrare la testata al tribunale, avere un direttore responsabile iscritto all’Ordine dei giornalisti e rettificare le notizie inesatte. Se il sito web informativo-divulgativo viene invece aperto senza chiedere contributi pubblici, vengono meno tutti questi obblighi, salvo ricadere nel Codice penale per i principali reati che possono essere commessi nella divulgazione di notizie false e tendenziose, nella calunnia e nella diffamazione. Se così un utente si ritiene diffamato da un sito web che riceve contributi pubblici, la responsabilità ricade sul giornalista che ha scritto l’articolo, se firmato, oppure sul direttore responsabile, con l’immediato intervento disciplinare dell’Ordine dei giornalisti, ma se il fatto avviene a mezzo di un sito web non registrato al tribunale è possibile solo un intervento della magistratura per oscurare il sito o le sue parti incriminate. Su questa seconda tipologia di siti web vengono però anche meno tutte le tutele a favore della libertà di informazione previste dalla Costituzione e dalla legge sulla stampa. Alcune sentenze della Cassazione hanno poi integrato le leggi vigenti. In particolare, Michele Partipilo ne ha indicate due. Nella sentenza n°10535 del 10 marzo 2009 è stato chiarito che i nuovi mezzi di comunicazione elettronica (mailing list, form, chat, blog, etc.) non possono essere inclusi nel concetto di stampa ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione. E se attraverso un blog vengono diffamate delle persone, dei prodotti, delle aziende? Resta la possibilità di un intervento della magistratura con la messa sotto sequestro del blog e l’oscuramento dello stesso o di alcune sue parti. Ovviamente, questo avviene con tempi diversi e con spese legali a carico della parte lesa per far valere i propri diritti. Con la sentenza n°23230 del 13 giugno 2012, la Cassazione ha anche precisato che tutte queste nuove forme di manifestazione del pensiero poiché non hanno l’obbligo di registrazione al tribunale non incorrono nemmeno nel reato di stampa clandestina (al.st). La seconda parte verrà pubblicata sul numero di gennaio-febbraio 2015 del Corriere Artigiano. n°8 - dicembre 2014 Come garantire la veridicità delle notizie pubblicate e come gestire una testata Internet IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 24 24 Intervista È titolare di un’impresa di installazione canavesana leader negli impianti antifurto Franco Ramella, 45 anni per la sicurezza In attività dal 1969, nei settori civile e industriale, è affiancato dalla figlia Cristina F n°8 - dicembre 2014 ranco Ramella, Socio CNA, costituisce ad Ivrea il 17 febbraio del 1969 l’omonima ditta individuale - un’impresa artigiana che si occupa di impianti elettrici civili e industriali - che oggi dopo 45 anni di attività continua ad essere leader sul mercato locale. La figlia, Cristina, racconta che suo papà, «classe 1947», ha iniziato a lavorare giovanissimo come manutentore elettricista alla Montefibre di Ivrea prima di decidere di mettersi in proprio con l’aiuto dei suoi genitori. «All’epoca le possibilità erano limitate; il primo investimento fu una bianchina giardinetta». La sede dell’azienda coincideva con la casa dei genitori che erano a loro volta dei commercianti. Franco Ramella, quindi, conosceva molto bene il mondo del lavoro autonomo: «Papà è praticamente cresciuto in negozio ed ha imparato a vendere sin da bambino», precisa Cristina. Nel 1975, Ramella si sposa e successivamente trasferisce la sede dell’azienda nella nuova casa a Pavone, vicino a Ivrea: «Mamma collaborava con papà e io sono cresciuta in Franco Ramella premiato a Ivrea lo scorso 23 novembre 2011 dal sindaco Carlo Della Pepa e dall’assessore al Commercio e Artigianato Elisabetta Ballurio Teit con il riconoscimento al merito professionale per la sua presenza da più di 40 anni sul territorio una casa-ufficio dove si lavorava sempre. Questa è stata la mia formazione». Oggi l’azienda ha sei addetti, ma dal 1970 al 2012 ha assunto complessivamente 62 elettricisti, senza contare le collaborazioni con aziende esterne. Negli anni d’oro dell’Olivetti di lavoro ce n’era. «Il mio primo incarico nell’azienda di papà - spiega Cristina - è stato quello di occuparmi del magazzino. Allora si lavorava ancora con le schede cartacee. Mi sono inventata la gestione informatica del magazzino e poi quella della contabilità. Oggi mi occupo anche degli acquisti. In un’azienda famigliare non c’è limite alle mansioni che si possono ricoprire ed al tempo che vi si dedica». Da Pavone, nel 1997, l’azienda si è nuovamente trasferita a Ivrea: «Oggi siamo all’interno di un ex capannone della Olivetti che originariamente ospitava la Stac, il Servizio Tecnico Assistenza Clienti della Olivetti, vicino al Palazzo Uffici che fu la sede storica della Olivetti. Di fatto, nella storia di mio papà e della nostra azienda il nome Olivetti è stato più volte ricorrente, dalle prime manutenzioni negli stabili della società agli inizi dell’attività per arrivare all’ultimogenita di Adriano Olivetti, Laura, attuale Presidente della Fondazione a lui dedicata che è da tanti anni nostra cliente». Quasi dall’inizio, Franco Ramella si specializza nell’installazione di impianti di sicurezza che oggi rappresentano all’incirca il 50% del fatturato. Per il resto, l’azienda lavora molto per la messa a norma e la posa degli impianti elettrici sia per le imprese che per i privati, realizza impianti di illuminazione per uffici e negozi ed altresì per abitazioni di lusso ed edifici storici. La crisi economica, spiega Cristina, «ha portato ad un significativo incremento delle richieste d’installazione di sistemi di sicurezza poiché le persone temono di più i furti e vogliono proteggere famiglia ed averi». Del resto, i furti sono effettivamente in aumento e la sensazione di insicurezza è palpabile tra la gente, non solo nelle grandi città. «Spesso le persone arrivano da noi dopo aver subito un furto perché non avevano un impianto di sicurezza oppure perché ne avevano uno obsoleto o mal funzionante». Oggi gli impianti antintrusione sono tecnologicamente avanzati, strettamente legati all’utilizzo di smartphone, tablet e computer e consentono al cliente di monitorare l’azienda o l’abitazione a distanza e in ogni momento: «E’ addirittura possibile sfruttare i sistemi di videosorveglianza per il riconoscimento facciale delle persone: l’immagine del volto di una persona viene memorizzato dal sistema e ogni volta che quella persona passa all’interno dei locali monitorati viene verificato e registrato». Non di meno, il settore dell’illuminazione è condizionato dall’evoluzione tecnologica che, negli ultimi anni, ha toccato le sorgenti luminose introducendo i led, nuova frontiera di questo comparto. «Nel 2011 abbiamo totalmente rinnovato l’impianto d’illuminazione di una gioielleria utilizzando corpi illuminanti a led che hanno permesso a quest’esercizio di risparmiare oltre la metà dei costi di energia, migliorando allo stesso tempo la resa luminosa di vetrine e locali. Occorre però fare un salto culturale. Il costo iniziale per 8 IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 25 Intervista «Anche per questo, abbiamo una clientela fidelizzata che ci vede come un loro punto di riferimento, ancora dopo trent’anni. E poi siamo sempre reperibili. Papà dice che il suo cellulare è acceso h24». Del resto, quando c’è un guasto o un problema di manutenzione elettrica non c’è orario che tenga perché è una questione di sicurezza e di fruibilità dei locali o di apparecchiature indispensabili per la vita delle persone e per l’attività delle imprese. Un’ultima nota Cristina la riserva al sito Internet aziendale, www.ramellafranco.it: «Abbiamo un sito web dal 2010. Ci rende più visibili sul mercato, ma funziona ancora molto il passaparola tra i clienti. Il nostro sito web è una vetrina, un biglietto da visita di nuova generazione che consente a chi ci ha conosciuti di capire meglio cosa facciamo, chi siamo, come lavoriamo» (al.st). Si invitano i Soci della CNA a raccontare la propria esperienza imprenditoriale a Corriere Artigiano: tel. 011.1967.2152-2121, [email protected] CNA ad Euromineralexpo BIJOU E GIOIELLI 100% MADE IN PIEMONT. CNA Federmoda è stata presente per il quinto anno consecutivo ad EuroMineral Expo, la mostra mercato internazionale dei minerali e delle gemme (43esima edizione) di Torino, con un’esposizione Il patron di Euromineral Expo Maurizio Varoli con collettiva di quat- il Presidente di CNA Torino Nicola Scarlatelli e i Sotro imprenditori ci CNA Maria Cillis, Diego Nuovo ed Elena Imberti piemontesi del settore moda e accessori. Un’esposizione che quest’anno è stata anche l’anteprima di I Love IT, la mostra-mercato dedicata all’eccellenza della manifattura italiana che si svolgerà dal 4 dicembre al 6 gennaio prossimi nell’Area mostre della Regione Piemonte, organizzata unitariamente da CNA, Casartigiani e Confartigianato. EuroMineral Expo si è svolta dal 3 al 5 ottobre, al Padiglione 1 del Lingotto Fiere, via Nizza 294. Gli imprenditori associati CNA - Elena Imberti per Manifactura Snc, Ell Gioielli di Ceramiche Castellamonte, Giverso Gioielli Snc, L’Arte nell’Oro Snc di Vincenzo Nuovo - hanno esposto i loro prodotti di eccellenza sotto l’insegna «I Love IT», proponendo in vendita al pubblico gioielli e bijou in argento e pietre dure: prodotti made in Italy al 100% per un nuovo concetto di indossare. La Città ha un altro fascino, scoprilo con n°8 - dicembre 2014 8 passare all’illuminazione a led è ancora piuttosto elevato, ma nell’arco di 4-5 anni l’investimento si ripaga interamente con il risparmio energetico e la durata dei led arriva tranquillamente a superare i dieci anni». La progettazione degli impianti di illuminazione viene effettuata in collaborazione con qualificati studi illuminotecnici che consentono di arrivare a soluzioni esclusive che valorizzano l’interior design ed il patrimonio storico degli edifici aulici. «Abbiamo curato l’illuminazione interna di alcune chiese nel Canavese, per esempio a Ivrea, Pavone e Mercenasco». Ai clienti, spiega Cristina, «diamo sempre i consigli giusti e proponiamo le soluzioni tecnologiche più all’avanguardia disponibili sul mercato». Per esempio, per difendere la casa e l’azienda dagli agenti atmosferici, sempre più aggressivi, è possibile dotarsi di scaricatori di sovratensione che limitano notevolmente i danni alle apparecchiature elettriche, compreso l’impianto di sicurezza. 25 Offerte, eventi e news della tua Città. www.sihappy.it , gratuitamente l APP per accedere al servizio tramite mobile. Sì! Happy è un prodotto esclusivo di Pagine Sì! S.p.A. IMP_Corriere_dicembre_2014_imp.CORRIERE marzo 05 01/12/14 12.20 Pagina 26 Cultura e arte 26 Visite su appuntamento fino a gennaio per scoprire i capolavori della Biblioteca Reale A Torino, Leonardo e i tesori del Re Oltre ottanta opere in esposizione, dal noto Autoritratto al Codice sul volo degli uccelli a mostra «Leonardo e i Tesori del Re», allestita alla Biblioteca reale di Torino, offre fino al 15 gennaio 2015 ai torinesi e ai turisti che visitano la città una selezione di oltre ottanta capolavori assoluti. Le opere - il celeberrimo Autoritratto, il Ritratto di fanciulla, il Codice sul volo degli uccelli e altri dieci fogli di Leonardo da Vinci, disegni di Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dyck, Rembrandt, Tiepolo, il Theatrum Sabaudiae, codici miniati, carte nautiche ed altre opere grafiche ed oggetti dalle preziose collezioni della Biblioteca - sono allestite sia nello straordinario Salone realizzato nel 1837 dall’architetto di corte Pelagio Palagi, sia nei due spazi espositivi del piano interrato. Si tratta della Sala Leonardo - realizzata nel 1998 dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino - e del nuovo spazio espositivo che oggi si inaugura e che la mostra intende valorizzare. La realizzazione del nuovo spazio è stata finanziata in maniera paritetica da Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e dalla Consulta. Si inquadra nel più vasto progetto del Polo Reale di Torino, promosso dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte che fa capo al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che riunisce in un unico complesso architettonico cinque musei precedentemente divisi (Palazzo Reale, Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo Archeologico, Biblioteca Reale), per consentire di ripercorrere l’intera storia della città e dell’Italia, dagli insediamenti romani all’Unità d’Italia. La Biblioteca Reale di Torino è il luogo della memoria del Polo Reale e della storia d’Europa; conserva 200 mila volumi, 4500 manoscritti, 5 mila cinquecentine, 1500 pergame- n°8 - dicembre 2014 L L’Autoritratto di Leonardo da Vinci ne, 1112 periodici, oltre 3 mila disegni, 187 incunaboli (testi del XVI secolo), 400 album fotografici e carte geografiche, incisioni e stampe. Per migliorare la conservazione delle collezioni e per rendere fruibile il patrimonio storico-artistico della Biblioteca sono stati integralmente ristrutturati i depositi interrati per consentire il raddoppio degli spazi espositivi, rispondendo alla vocazione museale della Biblioteca, vera Wunderkammer, voluta da Carlo Alberto, instancabile collezionista, artefice di acquisizioni importantissime. I due spazi espositivi sono stati allestiti e attrezzati secondo le più moderne tecnologie di conservazione e di esposizione. La mostra, gestita dalla Città di Torino e Turismo Torino e Provincia, è aperta dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 18; il costo del biglietto è di 12 euro, ridotto a 8 euro per i possessori della Torino+Piemonte Card, Abbonamento Musei, ragazzi dai 6 ai 12 anni. Gratuità per i disabili, gli accompagnatori, i bambini sino ai 5 anni, guide turistiche patentate (non sono previste tariffe nette per operatori, tariffe speciali per gruppi e famiglie). L’ingresso alla mostra è possibile solo su prenotazione (25 persone al massimo ogni 30 minuti) con carta di credito su www.turismotorino.org o presso la biglietteria della mostra alla Biblioteca Reale, con pagamento in contanti, Pos e carte di credito, secondo disponibilità. Informazioni: tel. 011.535181 o mandare una mail a [email protected] Savino Moscia, così gemma il silenzio È in libreria il nuovo saggio dell’autore di «Spettinando Dante» ella società in cui viviamo, dove attraverso la parola conquistiamo il diritto di essere ascoltati, l’uso del silenzio è qualcosa di speciale al punto di venire considerato una qualità intellettiva degna di essere esaltata. Al punto da diventare un elemento identificativo delle qualità dell’individuo che sa ascoltare». Eppure, coloro che ascoltano o meglio che sanno ascoltare davvero sono sempre più soli, al contrario di quelli che parlano e che non di rado per farsi ascoltare arrivano ad imporre agli altri la loro voce, gridando. A tre anni dall’uscita in libreria del saggio «Spettinando Dante», Savino Moscia si confronta con un nuovo e avvincente itinerario filosofico nella virtù dal titolo «N emblematico, «Così gemma il silenzio» (foto, 133 pagine, 15 euro, ndd), apparso a marzo 2014 per i tipi del Gruppo Editoriale Bonanno Srl. Un itinerario che, in fondo, riprende il cammino dantesco della Divina Commedia mosso da un desiderio di crescita e miglioramento per sé e guida nei confronti degli altri. Partendo dall’esperienza del lavoro, Moscia invita a riflettere noi tutti sui percorsi che possono condurci ad esplorare la nostra interiorità. L’obiettivo a cui tendere è l’armonia, ovvero rendere coerenti le azioni di tutti i giorni con le esperienze che ci vengono donate nell’incontro quotidiano con gli altri e nel percorso, a volte solitario, di confronto con il lavoro e la fatica che esso com- porta. Perché, in fondo, il lavoro è una delle forme di espressione dell’ambizione umana e quando viene coltivato come un orto consente di raccogliere frutti generosi che portano pace alla nostra anima. Quello indicato da Moscia, in buona sostanza, è un percorso di elevazione spirituale che può essere sostenuto da precetti sia laici che religiosi, ma che sempre alla sua base ha la ricerca di un confronto e di una possibile convivenza con la voce del silenzio intesa come voce vera della nostra interiorità. Socio CNA, titolare di un salone di acconciatura a Buttigliera Alta in provincia di Torino, Savino Moscia collabora con le maggiori riviste di settore di estetica e acconciatura, è stato Presidente nazionale di CNA Benessere e Sanità ed è un formatore di settore di provata esperienza (al.st). Copertina_dicembre_2014_Copertina marzo 05 01/12/14 12.16 Pagina 3 Copertina_dicembre_2014_Copertina marzo 05 01/12/14 12.16 Pagina 4 CON 1 EURO AVRAI IL PIANALE IN LEGNO SU MISURA! E! 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