Anno 2012 n. 1 15/07/2012
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Anno 2012 n. 1 15/07/2012
Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:37 Pagina 1 SOMMARIO PAG. 4 Non solo rimborsi Assistenza in emergenza Casagit con voi 24 ore su 24 NOTIZIE PAG. 8 Assemblea nazionale dei delegati La pesante leggerezza di un nuovo compito PAG. 12 Welfare Previdenza e occupazione per reagire alla crisi PAG. 14 Professione Fatti concreti e non parole La Casagit si fa in... All’interno inserto staccabile 4 PAG. 18 Salute in redazione Schiena diritta anche al desk Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:37 Pagina 2 CN CASAGIT NOTIZIE Buone notizie e u di Daniele M. Cerrato Quando da ragazzo colleghi valorosi, soprattutto pazienti, mi insegnavano a fare il nostro mestiere spesso mi ripetevano “ricordati che la notizia è una”. Insomma un solo messaggio da dare, quello principale. Adesso, scusandomi con quanti di loro mi leggono, sono costretto a fare un’eccezione a quella regola d’oro. Perché la Casagit chiude con un buon risultato l’anno 2011, un Bilancio di 7,5 milioni d’attivo, ma nello stesso tempo “si fa in 4” cioè con tre nuovi profili apre le sue porte a quanti non l’hanno mai potuta avere per ragioni contrattuali, di regolamento e a quanti hanno dovuto recedere dall’iscrizione per se stessi, se volontari, o per i loro figli ultra 26enni o coniugi/conviventi. Tante ragioni, quasi sempre legate ad una crisi economica che ha colpito duro anche tra i giornalisti italiani… e siamo alla seconda notizia. In più la Casagit da qualche settimana ha anche imboccato una via inedita: a tutti gli assistiti offre, gratis, un servizio di Assistenza in emergenza, con numero verde attivo 24 ore su 24 ogni giorno dell’anno, in Italia e all’estero. Notizia numero tre, in allegato al giornale la brochure. A questo punto i miei antichi maestri già avrebbero appallottolato il foglio destinandolo al cestino, ma non è nemmeno finita. Entro l’anno all’Assistenza in emergenza si andrà ad aggiungere un altro servizio, questa volta interno, per Guida e Orientamento agli associati. Servirà ad aggiungere chiarezza alle nostre convenzioni, permetterci di usarle meglio quando di debba scegliere dove effet- CN CASAGIT NO TIZIE 2 PERIODICO Anno XXXVI - n. 1 Giugno 2012 Editore: CASAGIT Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani “Angiolo Berti” Via Marocco, 61 00144 - Roma Finito di stampare: luglio 2012 Registrazione: Tribunale di Roma N. 233 del 08.06.2005 SEMESTRALE DI INFORMAZIONE DELLA CASAGIT tuare un intervento, ad esempio, programmato. L’insieme delle sigle, A come assistenza, G come guida e O come orientamento danno l’AGO della nostra bussola. E siamo a quattro notizie. Eppure a ben guardare una notizia, sola, c’è. È il filo che lega queste novità ed è anche la ragione per la quale da tre anni a questa parte, proseguendo sulla strada della chiarezza contabile, attorno alla nostra Cassa di assistenza sanitaria il lavoro è stato tanto. Riunioni di commissioni e del Cda per mette- Direttore Responsabile: Daniele M. Cerrato Mail: [email protected] Mail: [email protected] Redazione: Gianfranco Giuliani Mario Petrina Stampa: Arti Grafiche S.r.l Via Vaccareccia, 57 00040 Pomezia (RM) Coordinamento: Massimo Di Russo Progetto grafico: Servizi Grafici S.r.l. Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:37 Pagina 3 EDITORIALE una strada in salita re mano prima allo Statuto, riscritto interamente nel 2011 e infine “aprire” le porte del nostro ente alle tante realtà del giornalismo di oggi. Un paziente collage di sensibilità e idee, talvolta diverse ma convergenti, di tutta la nostra Assemblea dei Delegati, dei Fiduciari, dei Consiglieri d’Amministrazione e dei Sindaci ci hanno permesso di trovare le energie per aggiornare l’offerta di Casagit. Fin dall’inizio c’eravamo date due parole d’ordine: solidarietà sostenibile. Bisognava avere i conti a posto per permettersi questo lusso, bisognava sapere quale orizzonte avevamo davanti, per questo ci siamo da subito dotati del bilancio tecnico attuariale. Occorreva, detta più semplicemente, avere la tranquillità di potersi permettere questa svolta (che sarebbe poi la notizia vera) per dare ai giornalisti italiani tutti, freelance, precari, degli uffici stampa o pubblicisti e ai loro familiari la possibilità accedere alla Casagit in modi diversi, misurati sulle loro esigenze, più “leggere” nel contributo e nelle prestazioni, ma egualmente preziose e sostenibili. Inutile dirlo, dopo l’Assemblea di Domus de Maria, provincia di Cagliari, sono soddisfatto del lavoro che tutti insieme abbiamo fatto, del servizio che possiamo permetterci di offrire. Non solo perché anche nel 2011, facendo i conti, abbiamo garantito prestazioni per 1 milione di euro in più rispetto all’anno precedente o perché da gennaio scorso ai colleghi disoccupati e cassintegrati possiamo offrire due anni di assistenza sanitaria gratuita; soprattutto perché la “macchina” Casagit risponde bene, vuole viaggiare e viaggiare a lungo. Anche per questo abbiamo cambiato faccia: il nostro logo – e così aggiungiamo un’altra notizia – traducendo in un’immagine lo sforzo che la Cassa sta facendo. Da un simbolo “compatto” passiamo a uno che presenta 4 elementi di cui tre più piccoli, i nuovi profili Casagit, che poggiano su quello principale, cioè quello previsto dal Contratto. Un modo per raccontare, con un’immagine, come senza la “vecchia” Casagit, nata ormai 38 anni fa sulle esigenze di una popolazione di professionisti stabili e con un contratto forte, l’evoluzione di oggi non sarebbe stata possibile. Evoluzione obbligata proprio per seguire la trasformazione del nostro mondo e poter essere utili anche ai tanti “giornalismi” di tempi decisamente più instabili. Non possiamo dimenticare che la strada che abbiamo davanti è tutta sassi e buche, altra notizia, sebbene risaputa. Le crisi piovono continuamente sulle redazioni italiane, camminiamo su un terreno minato di “vuoti d’aria” e non è facile fare i conti inseguendo, ogni settimana, veri e proprii bollettini di guerra. Proprio per questo dobbiamo essere uniti e solidali; per questo la Casagit offre profili di assistenza nuovi e sostenibili per i nostri conti. Il giornale che state leggendo vi racconta in dettaglio queste novità, queste tante notizie che, in fondo in fondo, sono una sola. .r.l. 3 Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:37 Pagina 4 CN CASAGIT NOTIZIE Assistenza in emergenza Casagit con voi 24 ore su 24 Il nuovo servizio, gratuito per tutti i Soci, è già attivo: visite a domicilio, consulti e trasporto in ambulanza anche nei giorni festivi e in ogni località in Italia e all’estero. Vacanze incluse di Gabriele Cescutti T utti noi Soci Casagit, assieme ai nostri familiari, disponiamo dell’assistenza di un buon medico di base al quale rivolgerci nel suo ambulatorio se la salute ce lo consente, o a cui richiedere una visita al nostro domicilio qualora siamo costretti a letto con un febbrone che resiste ad ogni rimedio o sofferenti per un dolore sordo che nessun analgesico riesce a vincere. Non sempre tuttavia questa domanda (la visita a domicilio) ha una rapida risposta. Né il servizio sostitutivo di Guardia medica nelle festività, nonostante la disponibilità dei medici titolari, è in grado in ogni occasione di far subito fronte a tutte le richieste. Di conseguenza la Casagit, rimessi a posto i conti e ricostituita una non trascurabile riserva, oltre a studiare il modo per raffor- 4 zare la propria stabilità futura ha deciso di offrire ai Soci una nuova difesa, che integri ulteriormente il Servizio sanitario nazionale. L’iniziativa è un Servizio di assistenza in emergenza attivo 24 ore su 24 in tutti i giorni dell’anno, compresi i festivi. Casagit ha attivato una convenzione con il gruppo assicurativo Axa, tra i principali a livello mondiale. Per i soli iscritti alla Casagit è attivo il Numero verde 800 902 908 attraverso il quale far scattare l’intervento ovunque ci si trovi in Italia, da parte di professionisti (medici e personale infermieristico) altamente specia- lizzati. La Centrale operativa ha sede a Roma e i suoi operatori, per specifica convenzione contrattuale, risponderanno sia di giorno che di notte entro venti secondi dal primo squillo. Nella prima fase dell’intervento è previsto un consulto telefonico con un medico il quale dovrà stabilire, attraverso le indicazioni dell’iscritto alla Cassa, la patologia e il grado di gravità della stessa, tranquillizzando il paziente e fornendogli opportuni consigli sul comportamento da tenere. Se si dovesse ritenerlo necessario sarà attivato immediatamente l’invio al domicilio dell’iscritto di un medico o di personale infermieristico o ancora di un’autoambulanza. Questa possibilità non sarà complicata da contemporanee richieste provenienti da varie città d’Italia. Nel nostro Paese infatti i medici che operano con il gruppo “Axa Assistance” sono 2.600, settanta le società e associazioni infermieristiche, 160 le società che gestiscono un servizio di ambulanza e quattro quelle che dispongono di aerei o di elicotteri sanitari. Intervenuto al domicilio del Socio Casagit, il medico inviato dalla Axa potrà deci- Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:37 Pagina 5 NON SOLO RIMBORSI i à a a dere se consigliare una adeguata terapia o far trasportare il paziente in ospedale. Axa garantisce inoltre, qualora fosse necessario, l’eventuale trasferimento da una struttura ospedaliera ad un’altra, oppure dall’ospedale al domicilio al momento della dimissione. Le prestazioni descritte sono per l’assistito Casagit totalmente gratuite e comunque comprese nei limiti della Polizza pubblicata sul sito www.casagit.it. Ma la convenzione stipulata da Casagit, senza alcun onere per gli assistiti, prevede l’estensione dell’Assistenza anche nel caso in cui ci si trovi in viaggio all’estero. Per questo tipo di intervento è attivo, presso la stessa Centrale operativa di Axa Assistance, il numero italiano 0039 06 421 155 48. Il servizio offerto in questo caso ricalca le formule assicurative di copertura rischi sanitari per viaggi all’estero e prevede, tra gli altri il servizio di rimpatrio con adeguata assistenza medica o paramedica, la copertura dell’intervento sanitario in loco, il reperimento in Italia di medicinali indispensabili e non reperibili nel paese in cui ci si trova, l’ausilio di un interprete o l’organizzazione del viaggio di un familiare, per la necessaria assistenza, in caso di impossibilità di rimpatrio del malato. Questo ambizioso programma di Assistenza h 24 in Italia e all’estero è parte di un progetto denominato AGO, Assistenza Guida e Orientamento. Su Guida e Orientamento alle nostre convenzioni la Casagit sta ultimando, questa volta al proprio interno, un nuovo servizio attraverso il quale mettere a disposizione degli iscritti tutte le informazioni di dettaglio relative alle strutture convenzionate su tutto il territorio nazionale. Lo scopo è guidare gli assistiti nella scelta della via terapeutica da seguire in funzione delle loro esigenze di tipo medico/sanitario ed economico/logistico, ma consentendo loro di conoscere a fondo, e soprattutto “prima”, i termini degli accordi convenzionali realizzati dalla Cassa presso cliniche, ospedali, odontoiatri, centri diagnostici e medici specialisti. Particolare attenzione sarà inoltre dedicata alla segnalazione delle novità nel panorama nazionale della salute, e delle tecniche di intervento innovative. Questo ulteriore aiuto verrà assicurato, entro fine anno, attraverso il portale della Casagit utilizzando un motore di ricerca molto semplice, che permetterà ad ogni iscritto di selezionare le informazioni secondo diversi e personalizzati criteri: ad esempio, il luogo di residenza dell’associato o il tipo dell’intervento cui egli intende sottoporsi. Con il Progetto AGO Casagit intende passare dal concetto del semplice, o solo, rimborso delle spese sanitarie sostenute a quello di un servizio più completo di assistenza e reale affiancamento ai nostri iscritti. DA SAPERE Assistenza in emergenza. Operativa dall’11 giugno 2012, a disposizione di tutti gli assistiti Casagit. Un servizio in più, offerto dalla nostra Cassa, gratuito (funziona come una polizza e paga Casagit) in collaborazione con Axa Assistance. Permette di avere un consulto medico telefonico e/o interventi sanitari ad hoc in Italia e all’Estero. Funziona con numero verde dall’Italia 800 902 908 e dall’estero chiamando il numero 0039 06 421 155 48. Alcune telefonate, alla Casagit, nei primi giorni di funzionamento del servizio suggeriscono qualche semplice puntualizzazione: • Non chiamate questo numero verde per avere informazioni • • • • su pratiche o procedure della Casagit, risponde un Call Center che si occupa solo dell’Assistenza in Emergenza e che, fisicamente, non si trova nella sede della nostra Cassa Per chiamare il numero verde 800 902 908, gratuito e operativo per le telefonate da qualsiasi località in Italia, non serve alcun prefisso Il Servizio di Assistenza in Emergenza 800 902 908 si aggiunge all’offerta di servizi della Casagit, non li sostituisce. I rimborsi per le prestazioni sanitarie garantiti da Casagit restano quelli di sempre anche se si ricorre alla centrale operativa Il numero verde 800 902 908 è anche a disposizione per spiegare agli assistiti come funziona il servizio stesso. Evitate, per non sovraccaricare inutilmente le linee telefoniche di Casagit, di richiedere ai nostri operatori ulteriori delucidazioni In caso di emergenza grave resta consigliabile chiamare direttamente il 118 che è già organizzato in modo da far intervenire all’indirizzo del chiamante le unità di soccorso logisticamente più vicine. 5 Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 6 CN © Danilo Rizzuti - Fotolia.com CASAGIT NOTIZIE Un altro anno in attivo Ricostituito il patrimonio Il 2011 si è chiuso con un avanzo complessivo di gestione di 7,5 milioni di euro: un risultato importante, raggiunto nonostante la diminuzione del numero dei Soci e, per la prima volta nella storia della Cassa, una contrazione dei contributi versati P ubblichiamo alcuni stralci della relazione del Direttore generale Francesco Matteoli. Il bilancio consuntivo 2011 e preventivo 2012 sono pubblicati, come sempre, nell’area riservata del sito www.casagit.it. La gestione Il risultato della gestione, costituito dalla differenza tra le voci di “entrata” e quelle di “uscita”, nel 2011 registra un attivo per oltre 5,2 milioni di euro, confermando che l’inversione di tendenza rispetto agli anni 2006–2008, già registrata nel 2009 e soprattutto nel 2010, si è ormai consolidata. Il risultato della gestione definita “straordinaria”, costituito dalla somma algebrica di sopravvenienze attive o passive (proventi e oneri straordinari riferiti ad anni precedenti), della gestione finanziaria e delle imposte è anch’esso positivo, per circa 2,3 milioni di euro. L’avanzo complessivo di gestione del 2011 risulta quindi pari a poco più di 7,5 milioni di euro che verranno interamente destinati ad alimentare il Fondo di Garanzia che assume quindi una consistenza di oltre 30 milioni di euro. Il risultato del conto economico del 2011 è indubbiamente lusinghiero soprattutto perché evidenzia efficacia e stabilità negli effetti delle politiche di gestione della Cassa. L’analisi di dettaglio dei dati relativi alla popolazione assistita e alla gestione “caratteristica” evidenzia, purtroppo, che i trend di evoluzione demografici, delle entrate e delle uscite, portano, in modo graduale, ad un nuovo restringimento della forbice contributi/prestazioni. Le previsioni tecnico attuariali sviluppate nel corso del 2011 ci dicono che, con un Tariffa- 6 rio rinnovato solo per l’odontoiatria e bloccato sulle altre voci, avremo un equilibrio del “saldo tecnico” (entrate – uscite) fino al 2020 ed un bilancio positivo (entrate – uscite + rendimenti degli investimenti) fino al 2024/2025, dopodiché cominceremo ad intaccare il patrimonio per rimborsare le spese agli associati. Un arco di tempo nel corso del quale o si realizzeranno condizioni nuove di ripresa e di sviluppo nel mercato del lavoro dell’editoria o sarà necessario intervenire in maniera drastica per salvaguardare quanto possibile delle prestazioni oggi garantite dalla nostra Cassa, secondo una rigorosa scala di priorità. La popolazione Alla fine del 2011 gli iscritti alla Cassa sono 52.375, in termini assoluti, 381 in meno rispetto allo scorso anno. Il fenomeno della diminuzione degli iscritti è ormai costante dal 2009. Scende il numero dei Soci titolari di 62 unità, 27.799 contro i 27.861 del 2010. Il fenomeno è meno marcato rispetto allo scorso anno quando il saldo era stato di – 214. Il numero dei familiari passa da 24.895 di fine 2010 a 24.576, con un saldo negativo di 319. Nel 2010 la diminuzione era stata ancora più evidente (- 588) ma dovuta in gran parte (circa 500 casi) alla cessazione di tutti quei coniugi che, a seguito del “censimento” dei non esenti dalla quota individuale, erano decaduti. Dopo la decisa diminuzione del numero dei Soci contrattualizzati (523 unità) avvenuta nel 2010 rispetto al 2009, anche nel 2011 ne registriamo una ulteriore: - 150 unità. Ciò dimostra che gli effetti della profonda crisi manifestatasi lo scorso anno non si sono ancora esauriti, come confermato dai nostri dati statistici che non indicano alcun segno di ripresa. Continua la discesa del numero dei Soci volontari: 230 in meno. Nel 2011 si è manifestata in tutta la sua reale dimensione la conseguenza dei prepensionamenti e del massiccio ricorso alle pensioni di anzianità registrato nel 2010. I pensionati aumentano di ulteriori 350 unità e ad oggi sono il 27% dei Soci titolari. I Contributi I contributi complessivamente accertati nel 2011 sono stati 84,4 milioni di euro, circa mezzo milione in meno rispetto al 2010. Evento mai verificatosi nella storia della Casagit Il peso specifico della contribuzione proveniente dai contrattualizzati scende ancora rispetto al 2010, poco al di sotto del 60% rispetto al totale. In conseguenza del massiccio aumento dei pensionati il gettito contributivo proveniente da questa categoria di iscritti è aumentato ancora (come nel 2010 sul 2009) di oltre il 9%; dai 13,5 milioni del 2010 si è passati a 14,8 milioni, spostando il peso contributivo della categoria rispetto al totale della contribuzione dal 16% al 17,5%. Scende ancora di quasi l’8% , seguendo un trend che sembra ormai inarrestabile, la contribuzione dei Soci volontari (da 9,5 a 8,8 milioni); ovvia conseguenza della diminuzione del numero dei Soci iscritti appartenenti a Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 7 BILANCIO questa categoria e delle decadenze registrate a fine anno in virtù delle relative norme transitorie. Resta pertanto confermato lo scenario demografico/contributivo della Cassa già prepotentemente emerso nel 2010 nei suoi toni preoccupanti: uno scenario in cui si registra non solo la progressiva e perdurante diminuzione del numero degli iscritti in generale, ma soprattutto la diminuzione degli associati ad alta contribuzione. Allo stato attuale quasi il 60% dei Titolari di posizione ha una contribuzione inferiore alla media e sopra la media ci sono quei contrattualizzati che in misura sempre maggiore vanno in pensione o perdono il posto di lavoro. Il lancio dei nuovi profili di assistenza sanitaria potrà contribuire senz’altro a ricostituire la platea generale in termine di numero di iscritti consentendo in particolare il “rientro” in Casagit, ancorché nei nuovi profili, di coloro che, per difficoltà economiche, sono stati costretti ad uscire negli ultimi anni, in particolare i 500 volontari e le centinaia di familiari decaduti nel 2010 e 2011. Ma non potrà aiutare comunque a risolvere il problema della capacità contributiva. Su questo versante purtroppo, stante la crisi del comparto editoriale, non ci sono soluzioni: sarebbe impensabile aumentare le quote contributive. Le Prestazioni Il valore delle Prestazioni del 2011 esposto in bilancio è di poco superiore ai 68,2 milioni di euro, un milione in più rispetto al dato del 2010, in aumento del 1,6%. È opportuno sottolineare un elemento molto importante: il dato di chiusura di bilancio per le prestazioni si discosta di pochissimo rispetto al dato del preventivo approvato ad aprile del 2011, solo 250 mila euro in meno. Ciò significa che il modello e le procedure di aggiornamento adottate per le nostre previsioni risulta sufficientemente preciso e affidabile. Il che sembrerebbe risolvere un problema strategico per la Cassa e da sempre dibattuto: quello della predicibilità della spesa sanitaria dei nostri associati. La voce di spesa più alta per le prestazioni continua ad essere quella per i ricoveri: circa 21,5 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 2010 (poco più di 800mila euro in valore assoluto). Un aumento dovuto principalmente ai ricoveri nella forma “indiretta”: 3,68 milioni contro i 3,22 dell’anno precedente, a conferma di un trend già registrato nel 2010. Il numero dei ricoveri e la relativa spesa nella forma “diretta” resta invece invariato, circa 3100 ricoveri per una spesa di 17,7 milioni; occorre però segnalare come nel 2011 ci siano stati ben 8 ricoveri di diretta che hanno superato i 50mila euro rendendo necessario il ricorso al Fondo “grandi rischi” con gli effetti che esamineremo più avanti, in sede di commento dei Fondi di riserva. Per il capitolo della “specialistica” (visite, accertamenti, farmaci e chirurgia ambulatoriale - al netto dei Poliambulatori di Roma e Milano) rispetto ai dati esposti nel bilancio 2010 registriamo un aumento, da 19,3 a 20 milioni. Il fenomeno pur ripartendosi su tutte le voci che compongono questo capitolo di spesa si concentra però sulle visite e sugli accertamenti diagnostici, insieme + 400 mila euro rispetto al 2010. Proprio queste due voci concretizzano uno dei grandi valori che distingue la Casagit dalle assicurazioni private e da molte altre Casse di assistenza sanitaria integrativa: la possibilità di fare visite e accertamenti diagnostici pur non in presenza di uno stato patologico in atto per malattia o infortunio; in pratica la possibilità di fare una prevenzione vera e personalizzata. Ai fini del computo delle prestazioni previste dal Decreto Sacconi (odontoiatria, riabilitazione, assistenza domiciliare, protesi e tutori) anche per il 2011 la Cassa rispetta ampiamente la quota minima del 20% di “risorse vincolate”, attestandosi al 32%. Il Patrimonio In conseguenza dell’avanzo di gestione risultante dal bilancio del 2010 il Fondo di Garanzia, più propriamente identificabile come il patrimonio netto della Cassa, ammonta ora a oltre 30 milioni di euro. Pratiche e tempi di rimborso Negli ultimi 5 anni il numero delle pratiche che arrivano presso gli uffici di Roma è aumentato del 50%; dalle 52mila del 2006 alle 86mila del 2010 e 2011. Tutto questo ha generato un inevitabile allungamento dei tempi di rimborso che, in alcuni periodi dell’anno, in coincidenza con il periodo estivo e subito dopo le vacanze invernali, avevano raggiunto anche i 3 mesi, pur mantenendosi, mediamente nei dodici mesi, intorno ai 60 giorni. Ebbene, dopo circa tre mesi nel corso dei quali gli uffici, grazie anche ad un costruttivo accordo sindacale, hanno lavorato a pieno ritmo anche la sera tardi per 6 giorni a settimana, siamo arrivati a far si che il tempo tra il momento dell’arrivo della pratica in via Marocco e quello in cui viene liquidata, sia contenuto in 30 – 35 giorni di calendario. Questo ci consentirà di non andare più in sofferenza in futuro nei momenti di picco e quindi di non superare mai i 45 giorni. Gli effetti positivi di questa operazione sono riscontrabili anche sul piano contabile vista la significativa diminuzione dei debiti verso Soci per prestazioni liquidate. © lucadp - Fotolia.com 7 Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 8 CN CASAGIT NOTIZIE La pesante leggerezza di un nuovo compito La solidarietà economicamente sostenibile dei nuovi profili Casagit: una garanzia di pari dignità per tutti, in base alle possibilità e necessità di ciascuno di Donatella Speranza Fiduciario Casagit Abruzzo S e qualcuno si fosse preso la briga di osservare fiduciari e delegati al momento di risalire sugli aerei, per far ritorno alle regioni d’appartenenza, avrebbe subito capito il perché. La chiave di volta? Nei trolley! Lasciando la Sardegna, il bagaglio di ognuno di noi era molto più pesante e allo stesso tempo molto più leggero. Cosa lo appesantiva? I nuovi profili della Casagit. Cosa lo alleggeriva? I nuovi profili della Casagit. Nel fardello, la consapevolezza di un ulteriore impegno a favore della categoria, 8 l’aggravio di lavoro per le consulte, la responsabilità di un progetto che comporterà immancabilmente entusiasmi ma anche titubanze, scetticismi, timori… Nella leggerezza, l’entusiasmo. Quell’indescrivibile sentimento capace di annullare di colpo anche la forza di gravità. Volendo rubare l’immagine a una nota pubblicità televisiva, ai nostri pesanti trolley, in Sardegna, sono “state mes- se le ali”. Credere in ciò che si sta facendo, e con passione, rende qualsiasi impegno meno gravoso. La nascita della nuova offerta Casagit, con tre nuovi profili al posto della vecchia “Casagit 2”, dedica un’attenzione concreta a chi finora non ha potuto iscriversi alla nostra Cassa. Un lavoro iniziato da tempo e collage di tante voci raccolte in tutte le regioni. Dalle redazioni agli uffici stampa, dai freelance ai disoccupati... la somma di tante opinioni sfociate nel dibattito dell’As sem blea. Una “solidarietà economicamente sostenibile”, è stato più volte ribadito. I nuovi profili non peseranno economicamente su quanto già esiste (il bilancio parla da solo) ma saranno una risposta concreta per la categoria che cambia, vede trasformate le sue esigenze, ritrova ridimensionate le proprie risorse e in un momento di difficile Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 9 ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI a a crisi occupazionale ed economica scopre in sé la forza della solidarietà e del cambiamento. I numeri non danno mai troppo spazio alle interpretazioni: contro un consistente aumento dei pensionati, + 33%, c’è una risicata crescita della popolazione attiva, appena il 6%. Il termine “precario” diventato di uso comune nel nostro paese, per noi è sinonimo di giornalista sottopagato quando non addirittura di giornalista disoccupato. Nel corso dei due giorni di dibattito la nuova geografia lavorativa si è mostrata in tutta la sua tragica evidenza. In quel di Domus de Maria, dove si sono tenuti i lavori, tanti gli inviti a serrare le fila, a far quadrato, a proteggere una categoria sempre meno “forte”. Tutele sanitarie a chi guadagna poco, compensazione del mancato reddito in caso di forzata inattività per un intervento chirurgico e relativo ricovero, sono solo due delle tante garanzie che la Cassa, da oggi, potrà offrire agli iscritti ai nuovi profili. Il complesso delle proposte, comparato alle diverse offerte del mondo delle assicurazioni, è sempre risultato più conveniente. Nella sessantaquattresima As semblea nazionale dei delegati Casagit è avvenuto qualcosa di molto importante. Lavori serrati, dibattito intenso e mai fine a se stesso. I “diversamente giovani” si sono confrontati con i giovani e i “non più giovani”. Portare adesso sul territorio il messaggio corretto sarà di fondamentale importanza. Non è la vendita di un prodotto (li immaginate i fiduciari nelle vesti di piazzisti di pentole Casagit? Dalla grande, alla media, a quella piccola, piccola?) è la garanzia di una pari dignità per tutti, ognuno in base alle proprie possibilità e necessità. Non a caso: una “solidarietà economicamente sostenibile”, una vera trasformazione. La storia ci dirà se chi l’ha avviata aveva ragione; ma adesso, scesi dall’aereo, per noi fiduciari c’è una lunga strada da fare… e con quei trolley, tanto pesanti, eppure così incredibilmente leggeri. Scegli l'autenticità! Sconto 20% riservato ai soci Casagit per la stagione 2012 Nella baia di Chia, uno dei tratti più belli dell'incontaminata costa Sud Occidentale della Sardegna, la tua collezione di Hotel e Ville di prestigio. Scoprilo su: www.chialagunaresort.com Per informazioni: +39 070 92393431 [email protected] 9 Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 10 CN CASAGIT NOTIZIE Casagit si fa in quattro Nuovi profili di assistenza, ci siamo. Da settembre la riapertura delle iscrizioni con prestazioni “su misura” per tutti i giornalisti, contrattualizzati e no di Gianfranco Giuliani Q uattro profili di assistenza sanitaria per una Casagit “su misura”, sempre più capace di garantire risposte adeguate alle esigenze di tutti i giornalisti italiani, giovani e anziani, attivi e pensionati, tutelati da un contratto di lavoro e free lance. La rivoluzione, che ha completamente ridisegnato e ampliato l’offerta della Cassa, senza tuttavia ridimensionare le prestazioni già oggi erogate ai Soci, non è esplosa all’improvviso, ma è l’esito di un progetto che parte da lontano e che è stato affinato in un anno di incontri, riflessioni e verifiche al tavolo di una commissione cui hanno contribuito l’ufficio di presidenza, consiglieri d’amministrazione, fiduciari e delegati, insieme con la direzione generale, funzionari e consulenti. Un impegno corale il cui risultato è stato sottoposto dal Cda all’Assemblea nazionale a Domus de Maria, ultimo e decisivo passaggio dopo il confronto nelle sedi regionali e prima dell’avvio della fase operativa. Eccola, dunque, la proposta che si rivolge in prima battuta alla platea degli iscritti all’Ordine dei giornalisti e, in particolare, all’Inpgi 2. Colleghi il cui reddito è costruito su collaborazioni e non consente loro, attualmente, di sostenere i costi 10 di adesione al sistema di assistenza sanitaria integrativa. Ad essi si aggiungono poi gli oltre cinquantamila pubblicisti che non vivono di giornalismo, una popolazione sicuramente disomogenea ma potenzialmente interessata al mondo Casagit. Questo è il perimetro all’interno del quale, nei prossimi mesi, si lavorerà per ampliare la base contributiva della Cas sa, rafforzandola ed estendendone nel contempo i benefici a chi oggi non ha la possibilità di usufruirne. Dunque una sola Casagit con quattro differenti profili sanitari: quello “principale”, già oggi applicato a 28mila Soci titolari, e altri tre, proporzionati alle disponibilità economiche dei colleghi che, mediamente, verseranno poco più di 300 euro l’anno, oppure 600 o ancora 1500, ottenendo, oltre all’As si stenza in emergenza e ai vantaggi previsti dalla Card salute (accesso alle case di cura, ai centri diagnostici, ai laboratori di analisi e agli studi medici e odontoiatri convenzionati), un ventaglio di prestazioni e rimborsi progressivamente più ampio, estendibile anche ai familiari. Il dettaglio della nuova articolazione di Casagit può essere esaminato nelle quattro pagine dell’inserto, da staccare e conservare, che segue queste righe. Gli uffici delle Consulte e della sede centrale, inoltre, sono da subito a disposizione per fornire chiarimenti e illustrare le caratteristiche di un sistema dinamico (sono contemplate, tra l’altro, possibilità di passaggio da un profilo e l’altro nel corso della vita lavorativa dei soci) e che non teme confronti, sul piano della convenienza e dell’efficienza, con le polizze assicurative presenti sul mercato, anche perché – dettaglio non trascurabile - non prevede alcuna forma di selezione del rischio in ingresso, né di limiti di età in uscita. Tra i molti punti qualificanti da sottolineare vi è l’erogazione di una “diaria” nel caso di ricoveri con intervento durante i quali l’attività professionale abbia subito un’interruzione, con inevitabili ripercussioni negative sul reddito. Al varo dei nuovi profili s’aggancia, infine, una riapertura dei termini di iscrizione alla Casagit per una serie di soggetti che hanno usufruito della Cassa in passato e che ne sono stati esclusi per effetto delle norme in vigore, inclusi i figli dei giornalisti che, nel tempo, hanno perso i requisiti per l’assistenza come familiari. E ora? La strada tracciata dal Consiglio di amministrazione e condivisa da tutti gli enti della categoria prevede altre due tappe: da settembre la raccolta delle adesioni e, da gennaio, la “messa a regime” del sistema, con la piena operatività dei servizi e le prime verifiche sul campo. Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 1 LA CASAGIT SI FA IN... 4 UNA COPERTURA SANITARIA INTEGRATIVA CONCRETA PER PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA QUANDO C’È LA SALUTE, C’È TUTTO Non è solo un detto comune … ma quando non c’è la salute? Oggi più che mai a tale preoccupazione si aggiunge l’esigenza di poter contare su un’assistenza sanitaria di livello adeguato e tempestiva, con la libertà di scegliere le migliori cure ed i migliori specialisti. Quando c’è poi un problema … delle analisi ed esami diagnostici da sostenere, un ricovero che limita la nostra attività lavorativa, un intervento chirurgico che continuiamo a rimandare …, sapersi tutelati dal lato economico da una copertura sanitaria integrativa al SSN permette di pensare con maggiore serenità alla propria salute. I NUOVI PROFILI Ecco perché CASAGIT si è fatta in quattro. Partendo dal profilouno, la forma principale di assistenza sanitaria integrativa della categoria dei giornalisti CASAGIT propone tre NUOVI PROFILI di assistenza sanita- ria integrativa, dedicati a chi svolge comunque attività giornalistica, per permettere di scegliere quello che si ritiene più adeguato alle singole esigenze e aspettative: profilodue, che garantisce una copertura di assistenza sanitaria integrativa, in grado di alleggerire il peso delle spese mediche, personali o dei familiari: dal normale ricovero all’intervento chirurgico, dalle visite specialistiche agli accertamenti diagnostici, dalle terapie fisiche alle cure odontoiatriche, dalle lenti alle prestazioni di assistenza in emergenza; profilotre e profiloquattro, che offrono un piano sanitario integrativo semplice ed economico, a sostegno di un eventuale mancato reddito e per ammortizzare i costi relativi alle cure più frequenti o gravi: un rimborso forfetario per ogni giorno di ricovero che comporti intervento chirurgico, e poi accertamenti diagnostici, cure odontoiatriche e lenti, oltre alle cure oncologiche. Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 2 Profilodue SEMPRE AL TUO FIANCO, PRIMA, DURANTE E DOPO LA CURA MASSIMALE P R E S TA Z I O N E assistenza in emergenza accertamenti diagnostici* ordinari (radiografie ed ecografie - ticket) e di alta specializzazione cure termali* (ticket) cure odontoiatriche chirurgia orale, prestazioni di igiene orale e di parodontologia, terapie conservative e radiologia, protesi, ortodonzia, implantologia cure oncologiche e altre terapie* chemioterapia, radioterapia, altre terapie finalizzate alla cura di malattie oncologiche, dialisi € 2.000,00 annui per persona € 3.000,00 annui per nuclei fino a 3 persone € 3.300,00 annui per nuclei oltre 3 persone € 150,00 annui per persona € 2.000,00 annui per persona € 3.000,00 annui per nuclei fino a 3 persone € 3.300,00 annui per nuclei oltre 3 persone € 2.000,00 annui per persona protesi e presidi sanitari* apparecchi protesici, apparecchi ortopedici, etc. € 50,00 annui per persona Il rimborso delle spese può essere effettuato cumulando il diritto al contributo maturato in un biennio o triennio. € 800,00 annui per persona € 1.200,00 annui per nuclei fino a 3 persone € 1.350,00 annui per nuclei oltre 3 persone ricoveri con intervento chirurgico** il concorso in caso di ricovero per intervento chirurgico (anche in day surgery o ambulatoriale) reso necessario da malattia o infortunio, determinato in base all’Elenco interventi chirurgici Il massimale di rimborso giornaliero è un importo forfetario omnicomprensivo delle spese sanitarie, delle procedure chirurgiche e relative alla degenza Vedi tabella lenti correttive della vista montatura, lenti e/o lenti a contatto In caso di ricovero che non abbia comportato un intervento chirurgico, il concorso della Cassa è € 450,00 per un massimo di 5 giorni per ciascun ricovero, escluso quello di dimissione, max 3 ricoveri per anno solare € 600,00 annui per persona € 1.000,00 annui per nuclei fino a 3 persone € 1.200,00 annui per nuclei oltre 3 persone € 800,00 annui per persona € 1.200,00 annui per nuclei fino a 3 persone € 1.350,00 annui per nuclei oltre 3 persone ricoveri senza intervento chirurgico reso necessario da malattia o infortunio terapie fisiche e riabilitative* visite specialistiche* cardSalute CASAGIT * Il rimborso delle spese viene effettuato in forma indiretta, entro i limiti del massimale, nel rispetto delle modalità di rimborso previste dal Tariffario. ** Gli interventi chirurgici sono identificati e suddivisi in 7 classi, a seconda della loro complessità, e sono elencati nell’Elenco interventi chirurgici; la Cassa concorre alle spese sostenute dall’Assistito in forma indiretta, corrispondendo un indennizzo, determinato in funzione del massimale di rimborso giornaliero e del numero di giorni di ricovero indennizzabili, singolarmente previsti per ciascun ricovero. In caso di ricovero presso strutture con medici convenzionati è possibile il concorso in forma diretta. Classe di intervento Importo massimo giornaliero Numero massimo di giornate VII € 2.000,00 10 VI € 1.800,00 7 V € 1.500,00 5 IV € 1.300,00 3 III € 1.000,00 3 II € 650,00 3 I € 550,00 - TITOLARE Fascia di età Contributo annuale Quota d’iscrizione una tantum CONIUGE Totale 1° anno Contributo annuale Quota d’iscrizione una tantum - Totale 1° anno <50 anni € 1.500,00 € - € 1.500,00 € 800,00 € € 800,00 50-55 anni € 1.500,00 € 2.000,00 € 3.500,00 € 800,00 € 1.000,00 € 1.800,00 56-60 anni € 1.500,00 € 2.400,00 € 3.900,00 € 800,00 € 1.300,00 € 2.100,00 61-65 anni € 1.500,00 € 2.800,00 € 4.300,00 € 800,00 € 1.500,00 € 2.300,00 66-70 anni € 1.500,00 € 3.200,00 € 4.700,00 € 800,00 € 1.800,00 € 2.600,00 71-75 anni € 1.500,00 € 3.800,00 € 5.300,00 € 800,00 € 2.000,00 € 2.800,00 76-80 anni € 1.500,00 € 4.200,00 € 5.700,00 € 800,00 € 2.300,00 € 3.100,00 81-85 anni € 1.500,00 € 4.800,00 € 6.300,00 € 800,00 € 2.600,00 € 3.400,00 86-… anni € 1.500,00 € 5.400,00 € 6.900,00 € 800,00 € 3.000,00 € 3.800,00 FIGLI < 26 anni Contributo annuale 1° Figlio € 400,00 dal 2° Figlio € 300,00 Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 3 Profilotre SEMPLICITÀ… INDENNITÀ P R E S TA Z I O N E ricovero: rimborso forfetario giornaliero* con intervento chirurgico € 70,00 al giorno max 30 gg - franchigia 2 gg MASSIMALE P R E S TA Z I O N E accertamenti diagnostici** ordinari (radiografie ed ecografie - ticket) e di alta specializzazione cure odontoiatriche** prevenzione odontoiatrica € 1.600,00 annui - per trattamenti di igiene orale fino alla concorrenza di € 50,00 annui corone protesiche - per le protesi fisse un massimo di 2 corone per anno implantologia - per l’implantologia un massimo di 1 impianto osteointegrato per anno € 2.000,00 annui € 50,00 annui € 1.000,00 annui cure oncologiche e altre terapie** lenti correttive della vista riabilitazione** assistenza in emergenza cardSalute CASAGIT Fascia d’età Contributo Annuale Quota d’iscrizione una tantum 0 - 10 anni € 396,00 11 - 20 anni € 432,00 - 21 - 30 anni € 528,00 - 31 - 40 anni € 600,00 - 41 - 50 anni € 648,00 51 - 60 anni € 672,00 € 1.200,00 61 - … anni € 732,00 € 1.400,00 Fascia d’età Contributo Annuale Quota d’iscrizione una tantum 0 - 10 anni € 252,00 11 - 20 anni € 276,00 - 21 - 30 anni € 300,00 - 31 - 40 anni € 312,00 - 41 - 50 anni € 336,00 51 - 60 anni € 360,00 € 600,00 61 - … anni € 420,00 € 800,00 Profiloquattro …E MASSIMA CONVENIENZA INDENNITÀ P R E S TA Z I O N E ricovero: rimborso forfetario giornaliero* con intervento chirurgico € 70,00 al giorno max 30 gg - franchigia 2 gg MASSIMALE P R E S TA Z I O N E accertamenti diagnostici** ordinari (radiografie ed ecografie - ticket) e di alta specializzazione cure odontoiatriche** prevenzione odontoiatrica cure oncologiche e altre terapie** lenti correttive della vista assistenza in emergenza cardSalute CASAGIT € 800,00 annui - per trattamenti di igiene orale fino alla concorrenza di € 50,00 annui € 1.500,00 annui € 50,00 annui * Per ogni giornata di ricovero, in ospedale o in casa di cura sia in Italia che all'estero, reso necessario da malattia, infortunio, parto o aborto terapeutico che comporti intervento chirurgico. ** Il rimborso delle spese viene effettuato in forma indiretta, entro i limiti del massimale, nel rispetto delle modalità di rimborso previste dal Tariffario. Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 4 APERTE LE ISCRIZIONI AI NUOVI PROFILI DAL 01/09/2012 AL 31/12/2013 CHI PUÒ ISCRIVERSI s gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti, mai iscritti alla Casagit s gli ex Titolari iscritti alla Casagit, decaduti o recessi entro il 31/12/2012 s gli iscritti alla Casagit, decaduti tra il 01/01/2012 e il 31/12/2012, per cessazione del periodo massimo consentito di trattamento contributivo agevolato di disoccupazione o cassa integrazione s i figli precedentemente iscritti alla Casagit, usciti negli ultimi dieci anni s i dipendenti di organismi di categoria, titolari di rapporto di lavoro subordinato, qualora il contratto collettivo o il contratto integrativo aziendale non prevedano l’obbligo di iscrizione alla Cassa ... E I LORO FAMILIARI: s coniuge/convivente more-uxorio anche stesso sesso s figli o equiparati fino al 26° anno PERCHÉ CONVIENE? s differenti soluzioni di copertura sanitaria integrativa per le diverse esigenze di prevenzione, diagnosi e cura e possibilità economiche s non richiede visite mediche preliminari o la compilazione di questionari sanitari s mantiene l’assistenza sanitaria a qualsiasi età e per tutta la vita s l’assistenza è valida anche all’estero s non è un’assicurazione, non ha finalità commerciali ma solo assistenziali s la quota contributiva è bloccata per 3 anni profili scalabili la possibilità di passare da un profilo assistenziale ad un altro la copertura è individuale ma si può estendere all’intero nucleo familiare Assistenza in Emergenza 24 ore su 24. Attraverso un numero verde, senza costi per l’assistito, si possono avere consulti medici telefonici, invio di un medico o ambulanza e trasferimenti sanitari. Stessa assistenza sanitaria anche per l’estero: trasferimento, rimpatrio sanitario, invio medicinali urgenti. CardSalute: Porte Aperte nelle migliori strutture. Casagit ti offre una carta sanitaria gratuita per usufruire di prestazioni a tariffe agevolate per tutta la famiglia presso le strutture convenzionate su tutto il territorio nazionale per: visite specialistiche, analisi cliniche, accertamenti diagnostici, ricoveri e interventi chirurgici, cure odontoiatriche. Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 11 LA SVOLTA Innovazione e sviluppo: la forza del lavoro Il giusto rigore degli ultimi anni permette ora alla Casagit di “farsi in quattro” per venire meglio incontro alle esigenze delle aree meno protette del giornalismo italiano di Roberto Natale © puckillustrations - Fotolia.com Presidente Fnsi C’ è un’espressione inglese che impazza sui giornali, di questi tempi: è la “spending review” annunciata dal governo Monti. Non sappiamo ancora quanti tagli produrrà nella spesa pubblica, e a quali finalità saranno destinate le risorse così risparmiate. Ma da cittadini di questo Stato vorremmo che rassomigliasse a quella che è stata attuata in Casagit: senza inutili anglicismi, il controllo sulla spesa attuato negli ultimi anni grazie all’introduzione del bilancio per competenza ha permesso di dare nuova solidità economica alla Cassa, persino nel momento in cui la crisi ha cominciato a mordere con durezza e ha comportato per la prima volta nella storia della categoria - il calo del numero dei contrattualizzati. Di questi risparmi abbiamo già cominciato a vedere la finalizzazione: la revisione delle convenzioni odontoiatriche, per esempio, è servita ad innalzare alcune voci del Tariffario. Il “rigore” fa vedere immediatamente la sua utilità. E soprattutto mostra di essere compatibile con la solidarietà: anzi, ne è la base. Perché proprio il rigore permette ora alla Casagit di “farsi in quattro” per venire meglio incontro alle esigenze delle aree meno protette del giornalismo italiano. I contenuti e i toni dell’Assemblea nazionale che a maggio ha lanciato la riforma smentiscono chi voglia dipingere la nostra categoria usando l’immagine corrente della “casta”, arroccata a difendere privilegi. Simili banalità lasciamole al ministro Fornero, sperando che in questi mesi di governo abbia saputo almeno memorizzare un dato: dei 27mila giornalisti italiani autonomi e parasubordinati, dal 2009 al 2010 è cresciuta dal 55 al 62% la quota di coloro che non superano i 5mila euro lordi di reddito all’anno. È a quest’area quasi sterminata di bisogno che si rivolge la nuova Casagit, modellando offerte di assistenza pensate sulle concrete necessità e sulle realistiche possibilità. Uno spirito solidale che è racchiuso in un’immagine: l’Assemblea nazionale che regala un grande applauso all’intervento di Gabriele Cescutti, quando chiede che ai pensionati non sia consentito di continuare a lavorare nelle redazioni al posto degli articoli 1. In quell’immagine c’è una categoria che rifiuta di dividersi tra garantiti (o presunti tali) e non garantiti. Del resto, il metodo stesso con cui queste proposte sono state affinate esprime l’apertura: le diverse bozze sono state riviste attraverso una serie di incontri sul territorio che hanno coinvolto freelance e precari e la Commissione Lavoro Autonomo della Fnsi, ora impegnata a far conoscere le nuove misure e ad allargare l’area delle possibili adesioni. Sì, anche negli anni della crisi (che in teoria potrebbe renderci tutti più egoisti) un buon lavoro riesce a rinsaldare i legami. Anche tra le diverse rappresentanze della categoria: dall’Assemblea nazionale è venuta una spinta forte alla ripresa di un efficace coordinamento tra i nostri enti. La gravità dei problemi lo impone. E davanti ai delegati e alle delegate Casagit prendere questo impegno è stato naturale e doveroso. 11 Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 12 CN CASAGIT NOTIZIE Previdenza e occupazione per reagire alla crisi Il lavoro subordinato è ulteriormente calato (- 7% nell’ultimo triennio), si è verificato un blocco del turn over e un netto invecchiamento delle redazioni di Andrea Camporese Presidente Inpgi L a gravità del ciclo economico che stiamo vivendo impone responsabilità, rigore, capacità di reazione rispetto alla tenuta del mercato del lavoro, anche dei giornalisti italiani. Il profilo di privatizzazione, sostanzialmente confermato anche dalle ultime norme, va ulteriormente definito nella distinzione dei ruoli a garanzia degli iscritti e del sistema Paese. Previdenza e lavoro rappresentano vasi comunicanti che vanno tenuti insieme, osservati, assistiti. La perdita di reddito reale, che attraversa tutte le professioni in modo grave, merita attenzione da parte del Governo e impegno da parte nostra. La forte spinta riformatrice che sta attraversando tutte le Casse di previdenza privata è un segno tangibile e inequivocabile della responsabilità messa in atto per garantire la tenuta dei sistemi e l’assoluta garanzia di solvibilità in un arco temporale molto lungo. Nessuna responsabilità è stata elusa, consapevoli che non esistono ricette e sistemi salvifici, nemmeno quella del contributivo pro rata. I sistemi retributivi premianti e insostenibili sono solo un lontano ricordo, nel pubblico come nel privato. È necessario calare la sostenibilità di lungo periodo nella specificità delle platee interessate, tenere conto delle loro caratteristiche, ragionare sul ciclo economico in atto e sul futuro dei giovani. Il tema dell’ade- 12 guatezza delle prestazioni, richiamato con grande chiarezza dal libro bianco stilato in sede europea, appare ineludibile quanto quello della sostenibilità. La crisi economica italiana non poteva non investire anche il settore dell'imprenditoria editoriale. Tra il 2010 e il 2011, il lavoro subordinato è ulteriormente calato arrivando a superare nel triennio il 7%; si è verificato un blocco del turn over e un netto invecchiamento delle redazioni. Lo scorso anno, i tesserati all’Ordine sono stati oltre 100 mila, ma meno di un giornalista su due è visibile, cioè ha una posizione contributiva attiva all’Inpgi. Il problema non è solo italiano: lo studio "The state of the nation´s news media" del Pew research center afferma che per ogni dieci dollari di pubblicità persi dalla carta stampata (quotidiani, periodici), l´informazione su web guadagna un dollaro. Ed infatti l’America si mobilita, cambia rotta e oggi il New York Times ha 400mila abbonati alla sua versione pdf. Un quadro che la stessa Federazione italiana degli editori conferma. Secondo la Fieg, infatti, ad aumentare è stata proprio la fruizione on line (+26%). Una situazione che chiaramente si ripercuote sulla gestione previdenziale: le entrate contributive totali accertate nel 2011 ammontano complessivamente a 416,8 milioni di euro (-1,64% rispetto al 2010), di cui 363,2 milioni di euro per IVS (0,53% rispetto al consuntivo precedente). Ma non solo. Basta dare uno sguardo ai numeri che testimoniano il ricorso agli ammortizzatori sociali per rendersi immediatamente conto di cosa stiamo vivendo.. Nel corso del 2011 la spesa che l’Inpgi ha dovuto sostenere è stata pari a 16,2 milioni di euro, con un aumento, rispetto al 2010, di 2,6 milioni di euro (+18,90%). Lo sviluppo del mercato del lavoro rimane quindi ancora oggi l’unica via da percorrere con determinazione. Negli ultimi anni l’Inpgi ha varato provvedimenti che incentivano le aziende a promuovere l’occupazione dei giornalisti, prevedendo l’applicazione di sgravi contributivi. Da ultimo, con la delibera Numero 60 del 15 luglio 2011, approvata dai Ministeri vigilanti l’8 novembre 2011, si è previsto un meccanismo di forte stimolo alla ripresa dell’occupazione destinata a produrre i suoi effetti in misura stabile mediante l’instaurazione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. A oggi sono stati assunti avvalendosi di questo strumento circa 100 giornalisti. Naturalmente, i riflessi in termini di maggior afflusso delle entrate contributive riferite a questi rapporti si manifesteranno nei prossimi anni insieme all’aumento contributivo di tre punti percentuali a carico degli editori di cui il primo è entrato in vigore il primo gennaio 2012. Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 13 PROFESSIONE Innovazione e sviluppo: la forza del lavoro Il compito del sindacato di fronte al quadro desolante dell’editoria: individuare le soluzioni più idonee per coniugare gli interessi collettivi, la difesa dell’occupazione e la tenuta del welfare di categoria di Franco Siddi Segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana C © Kati Molin - Fotolia.com redo che nessuno sia in grado di prevedere quando e come il nostro settore uscirà dalla lunga crisi che lo sta scuotendo ormai da troppo tempo. Basta scorrere le cronache sindacali dell’ultimo anno per rendersi conto di come tutte le aziende editoriali abbiano denunciato stati di crisi e di riorganizzazione, ricorrendo agli ammortizzatori sociali e riducendo gli organici redazionali. L’occupazione complessiva continua a ridursi: i dati statistici dell’Inpgi, come della Casagit, sono lì a dimostrare che il numero dei giornalisti attivi con rapporto di lavoro diminuisce inesorabilmente, mentre aumenta il ricorso ai prepensionamenti, alla cassa integrazione, ai contratti di solidarietà. Di fronte a questo quadro desolante, frutto di una contrazione inarrestabile del mercato pubblicitario, accompagnato da un parallelo crollo delle vendite, è difficile riuscire a comprendere quale possa essere la via dell’innovazione e dello sviluppo. Gli editori italiani, anche i più attrezzati, tutti colpiti dalla crisi, non sembrano in grado di individuare soluzioni di prospettiva e di ripresa, ma arre- trano su posizioni difensive, riducendo i costi e il personale, depauperando il prodotto. È questo il modo per assicurare al settore un ulteriore arretramento. Se questo processo involutivo non dovesse fermarsi, le conseguenze sulla categoria e sul welfare di settore, che abbiamo costruito con fatica e lungimiranza nel corso della nostra storia, potrebbero essere molto gravi. Occorre, perciò, riflettere sulla sostenibilità degli ammortizzatori sociali. Il bilancio dell’Inpgi ci dice con estrema chiarezza che il nostro istituto non è più in grado di sopportarne l’onere cosi elevato, come quello che ha sostenuto nell’ultimo biennio (mutatis mutandis il ragionamento vale anche per la Casagit). Per quanto riguarda i prepensionamenti, il sindacato è riuscito a ottenere un intervento finanziario dello Stato e ad addossare una parte del relativo peso economico agli editori che vi fanno ricorso. Ma c’è da chiedersi quanto sia socialmente sostenibile continuare a favorire l’uscita dalle aziende editoriali di tutti i giornalisti che abbiano compiuto 58 anni di età, quando il limite del pensionamento ordinario viene ormai elevato oltre il sessantacinquesimo anno di età. Né possiamo continuare a considerare con favorire ammortizzatori, come l’indennità di disoccupazione o la cassa integrazione, che costituiscono l’anticamera alla perdita totale del lavoro e del reddito. Ma anche i contratti di solidarietà, che hanno il pregio di garantire l’occupazione, mostrano un forte limite operativo: il loro largo utilizzo da parte delle aziende riduce i costi, ma li scarica quasi integralmente sull’Inpgi. Con questa realtà dobbiamo fare i conti. Il sindacato, di conseguenza, ha il dovere, ed è quello che stiamo facendo, di individuare le soluzioni più idonee che possano coniugare gli interessi collettivi della categoria, la difesa dell’occupazione e la tenuta del welfare di settore. 13 Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 14 CN CASAGIT NOTIZIE Fatti concreti e non parole La solidarietà che non teme di affrontare i problemi di Enzo Iacopino Presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti 14 C’ è una nuova sensibilità, nella categoria. Negarlo sarebbe una volgarità. Ammetterlo, dandone atto a chi ha lavorato per questo, un dovere. L’idea di una Casagit capace di riscoprire e sottolineare i valori della solidarietà è merito del presidente e del Consiglio di amministrazione tutto, che ha scelto di non guardare dall’altra parte davanti ai problemi. In questi mesi, l’Ordine ha trasmesso a Daniele Cerrato tutte le informazioni che raccoglieva sul territorio, relative alle difficoltà crescenti. Ce ne erano di estreme. Colleghi che non riuscivano a riscuotere i compensi dovuti, ma che venivano chiamati a integrare il minino contributivo. Altri che avevano attraversato un momento di difficoltà e che si erano ritrovati fuori dai termini per mantenere o chiedere l’iscrizione alla Cassa. Per non parlare di quanti, centinaia e centinaia, che proprio non potevano e non possono permettersi di versare quelle quote. Già, è bene sottolinearlo in tutte le sedi possibili, c’è chi proprio non ce la fa, pur subendo trattamenti al limite della schiavitù per coltivare la speranza di poter continuare a fare questo mestiere. C’è un quadro generale che documenta che il Paese è davvero unito. Nella vergogna, sia chiaro. Dalla Calabria dove intere redazioni sono formate da colleghi che subiscono trattamenti che non superano 200 euro (che a volte vengono corrisposti con ritardi che in qualche caso arrivano ad un anno) alla Lombardia, con articoli pagati due euro. O anche meno. Scoprirlo è stato traumatico per tutti. O, almeno, lo è stato per me (ma so che molti altri hanno avuto la mia stessa reazione). La cosa più angosciante è che non si vedono segnali che riescano a bloccare questo modo sporco di gestire l’informazione. Uno strumento lo abbiamo creato, la Carta di Firenze (anche con l’aiuto della Cassa), che ci mette in condizioni di sanzionare deontologicamente il comportamento di quei colleghi, troppi, che si rendono complici di questa nuova schiavitù. Ma è strada lunga, che passa necessariamente per una assunzione di responsabilità da parte dei Comitati di redazione, i cui membri possono fare le doverose segnalazioni contando sulle tutele di legge nella loro attività. Aspettiamo con fiducia. La Casagit poteva far finta di nulla o poteva ipotizzare aggiustamenti marginali. Un po’ di maquillage, insomma. O di fumo negli occhi, per essere più crudi. Si è scelta un’altra strada, quella di tentare di dare una riposta compatibile con la responsabilità che si ha nei confronti di tutti. Personalmente sono grato per questo. Spero che altro si possa fare, una volta che il quadro sarà più compiuto e che si verificherà quale sarà il risultato delle nuove iscrizione e il costo in prestazioni che esse comporteranno. Quanto fatto non è “la” soluzione. Ma sapere che con il versamento minimo (non piccolo, perché 300 euro circa non sono pochi per chi guadagna spiccioli con il suo lavoro) si ha la garanzia che davanti ad un infortunio che porta al ricovero si riceve una diaria giornaliera è certamente di aiuto, e non solo dal punto di vista psicologico. La solidarietà è anche questo. Fatti concreti e non parole. Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 15 REGIONI Governare il cambiamento Due giorni di full immersion per fiduciari e personale delle Consulte. Così si riparte dal territorio di Carlo E. Gariboldi P uò il coniuge divorziato, ma ancora a carico dell’ex marito chiedere il rimborso delle spese sostenute per la procreazione assistita con il nuovo partner? La domanda non è affatto stravagante. In realtà è uno dei tanti quesiti anomali che quotidianamente trattano gli uffici, le consulte e i fiduciari. Domande che implicano conoscenze di Statuto, Regolamento e Norme sull’erogazione delle prestazioni. Per aggiornare sulle novità, sui quesiti più frequenti e sui nuovi profili proposti agli iscritti all’Ordine dei giornalisti e ai loro familiari, a Roma si sono tenute (il 19 e 20 giugno) due intense giornate di formazione dedicate a fiduciari e personale delle consulte regionali. Un’intera giornata è stata dedicata al tavolo tecnico con i fiduciari. È stata presentata la nuova organizzazione degli uffici di Roma, che, proprio in quste settimane è in una fase di ottimizzazione in alcuni dei suoi servizi principali. Ora la pianta organica di Casagit prevede Un momento della riunione nella sede di Roma un dirigente (il Direttore generale), sei quadri, sessantotto impiegati, di cui sei a tempo determinato. Una struttura non certo pletorica per gestire un budget di più di 80 milioni di euro, centinaia di convenzioni e liquidare più di 100mila richieste di rimborso tra diretta e indiretta. Ci si è soffermati sui servizi informativi e i fiduciari sono stati sollecitati a far iscrivere i Soci all’area riservata del sito internet www.casagit.it perché accedendo con questa modalità i Soci possono facilmente trovare risposte ai quesiti che rivolgono via mail e al telefono dell’ufficio relazioni con il pubblico. Nel mese di giugno erano iscritti più di 10mila Soci titolari (su quasi 28mila). Un buon numero, in costante aumento, ma che – Guido Bossa neo presidente UNGP ha sottolineato il presidente Daniele Cerrato - deve aumentare, per garantire un servizio più efficace. Luigi Bucchi, responsabile del Servizio convenzioni e gestione diretta, ha spiegato criteri e procedure per la stipula delle convenzioni. Tra l’altro ha indicato le realtà non ancora coperte da convenzioni odontoiatriche. Si tratta in genere di città piccole. Tuttavia il 97% dei Soci ha un dentista convenzionato in un’area di pochi chilometri dall’abitazione. L’incontro con le impiegate delle Consulte si è incentrato quasi esclusivamente sulla spiegazione dei nuovi profili di assistenza sanitaria, che sarà possibile sottoscrivere dal mese di settembre. Potranno aderirvi gli iscritti all’Ordine (un bacino complessivo di più di 100mila persone) e i familiari, in particolare i figli degli iscritti, che sono usciti dalla Cassa negli ultimi dieci anni (più di 4mila interessati potenziali). Nel corso dell’incontro tecnico ha fatto visita alla struttura Guido Bossa, eletto da poche settimane presidente dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati. Nel corso di un breve intervento, Guido Bossa ha posto l’accento sull’importanza della Cassa, particolarmente vicina agli anziani e alle loro esigenze. Il presidente Casagit Daniele Cerrato e quello dell’Ungp hanno convenuto che anche i colleghi non più attivi devono utilizzare il più possibile le tecnologie informatiche per seguire ed essere assistiti al meglio dalla Casagit. 15 CN CASAGIT NOTIZIE © Circumnavigation - Fotolia.com Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 16 Serenissima? In Veneto la Regione impugna il bisturi: nei prossimi due anni 640 milioni di euro in meno per la sanità pubblica. Sempre più determinante il ruolo delle Casse di assistenza integrative s di Chiara Roverotto Fiduciario Casagit Veneto L © Odua Images - Fotolia.com a sanità nel Veneto sta cambiando. Resterà uno dei poli di eccellenza a livello nazionale, ma con tagli fino a qualche anno fa impensabili. Ecco perchè si allungheranno le liste d’attesa per cui diventerà ancora più determinante il ruolo delle Casse di assistenza sanitaria integrativa, come Casagit. Ma andiamo con ordine. In Regione è in atto un ampio disegno di riorganizzazione della rete ospedaliera e assistenziale per coniugare il crescente aumento dei costi sanitari (più 4 % annuo) con la contrazione dei trasferimenti statali. Traducendo la forbice su scala veneta, la sanità pubblica,dalle Dolomiti alla laguna, dovrà tagliare 640 milioni nei prossimi due anni. È questo l’obiettivo del nuovo piano sociosanitario regionale (che nasce a distanza di 18 anni dal precedente). Due le parole d’ordine: riorganizzare e razionalizzare, evitando duplicati e tenendo conto dei progressi della medicina che portano a ridurre ricoveri e giorni di 16 degenze, a favore di dayhospital, day-surgery e assistenza territoriale. Nel concreto, il nuovo piano porterà a una revisione della geografia delle 22 aziende sanitarie venete che dovranno avere un bacino di utenza di almeno 200mila abitanti, alla riduzione del numero degli ospedali: attualmente sono 53 e dei 19.127 posti di letto nelle strutture pubbliche (in previsione 2 mila posti in meno), con l'obiettivo di portare a 3 ogni mille abitanti il numero di posti letto, tagliando quindi del 25% l'indice nazionale del 4 per mille. Una riduzione in parte mitigata dalla previsione di istituire nuove strutture di comunità, a intensità di cure medio- basse, per garantire la “continuità assistenziale”, cioè l'assistenza post ricovero e ai cronici, con una potenzialità di accoglienza pari 5.800 posti letto (1,2 ogni mille abitanti). Strutture, tuttavia, ancora tutte da inventare, senza dimenticare che il nuovo piano pone un tetto massimo alle prestazioni sanitarie (4 all'anno per ogni abitante), a fronte di un indice Istat di 5,7 per abitante: il che significa una riduzione di quasi il 30 %. Il primo passo compiuto dalla Giunta del Veneto è il tetto di prestazioni e di spesa imposto per il 2012 alle strutture del privato accreditato, che nel sistema sanitario veneto valgono il 5%. Queste ultime infatti calcolano già di dover ridurre di quasi il 30 per cento il numero delle prestazioni diagnostiche, specialistiche e assistenziali nella regione. Conseguenze? L’inevitabile allungamento delle liste di attesa, sia nel pubblico che nel privato. Alla luce di questi scenari risulta ancor più determinante il ruolo delle Casse di assistenza sanitaria integrativa, come Casagit. Le convenzioni dirette, in particolare con le strutture accreditate, rappresentano una soluzione strategica per superare i tetti al numero delle prestazioni imposti dalla Regione. Una soluzione che la Consulta veneta di Casagit sta perseguendo, estendendo la rete del poliambulatori e delle cliniche convenzionate, in particolare per specialistica, diagnostica, laboratori e riabilitazione. L'obiettivo è quello di offrire una struttura convenzionata in ognuna delle sette province venete, in modo da offrire risposte adeguate alle domande di Soci e familiari. Attualmente, infatti, la mappa delle convenzioni venete con Casagit privilegia le strutture ospedaliere (il polo universitario dell'Azienda ospedaliera di Padova, punto di eccellenza della sanità veneta e nazionale, l’ospedale Sant'Antonio di Padova, il San Camillo di Treviso, l'ospedale del centro storico di Venezia, e, tra le strutture del privato accreditato, il Policlinico San Marco di Mestre, il Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e Villa Garda a Verona) mentre, per esami e diagnostica, sono in vigore attualmente solo due convenzioni: una con il gruppo Euganea Medica-Data Medica a Padova e una con il poliambulatorio e centro diagnostico Villa Eretenia a Vicenza. È proprio con quest'ultima convenzione che Casagit sta sperimentando una formula “mista” di assistenza, basata sull’offerta di prestazioni specialistiche a prezzi concordati, vicini a quelli del Tariffario Casagit. Una scelta che mira a trovare un punto di equilibrio tra le esigenze dei centri erogatori e quelle degli assistiti, facendo leva sulla responsabilizzazione dei soci nel corretto uso della cassa integrativa che non può diventare in alcun modo sostitutiva al Servizio sanitario nazionale. © Circumnavigation - Fotolia.com Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 17 PROSPETTIVE Fondi sanitari Tutte le carte sul “tavolo” Incontri ravvicinati tra nove Fondi assistenziali di categoria. Per conoscersi e rafforzarsi attraverso strategie comuni di Carola Vai È nato il “tavolo” dei Fondi sanitari “negoziali”. L’iniziativa, ispirata dalla Casagit, è stata accolta da altri otto organismi che hanno come comune denominatore l’essere nati per volontà della contrattazione collettiva delle categorie che rappresentano. Così, nella sede romana della Cassa, in via Marocco, si sono ritrovati i massimi vertici, Presidenti, ma in qualche caso anche Vicepresidenti e Direttori, di: Assida (dirigenti gruppo Telecom), Caspie (personale Banca d’Italia), Cmn-Bcc (dipendenti aziende Credito Cooperativo), Faschim (personale aziende chimico farmaceutiche), Fasdac (dirigenti aziende commercio), Fasi (dirigenti aziende industria), Fisde (dipendenti ENEL), Fondo Est (dipendenti aziende commercio, turismo e settori affini). Ragionare sul futuro, darsi regole comuni per le convenzioni. In parole semplici: conoscersi, rafforzarsi, far capire ad assistiti e alle istituzioni ruolo, importanza e peso economico della sanità integrativa. Tante storie diverse di conquiste ottenute nel corso degli anni. Altrettante differenze, che possono e devono confluire in un’unica forza. Realtà capaci di assicurare servizi alla salute per tipologie e popolazioni numericamente diverse con modelli di contribuzione e prestazioni variegate. Un complesso mosaico da comporre partendo da una convinzione comune: “i Fondi non fanno gli assicuratori; si occupano di sanità integrativa, hanno un forte legame con il mondo del lavoro e intervengono in modo rilevante nella salvaguardia della salute dei soci e dei loro familiari”. I nove Fondi a fine dicembre 2010 assistevano in tutto 2.186.329 persone, oggi sfiorano i 2 milioni e mezzo, con una suddivisione numerica che continua mantenere volumi differenti: il Fondo Est, ad esempio, sfiora il milione e 300mila I presidenti dei fondi alla GNP 2012 a Milano GIORNATA iscritti, il Fasi ne conta oltre 300mila, poco meno il Caspie, il Fisde circa 145mila, il Faschim oltre 120mila; il Fasdac quasi 90mila, 66mila la Cmn-Bcc, la Casagit circa 53mila e infine dall’Assida con quasi 11mila. In generale un gruppo significativo di persone, anche se imparagonabile rispetto al numero degli assistiti dal Servizio sanitario nazionale, ma che, senza questi Fondi, sullo stesso SSN peserebbero ancora di più: per oltre un miliardo di euro l’anno. Il tutto svolgendo appieno quella funzione integrativa richiesta dai Decreti Ministeriali sui capitoli più fragili dell’assistenza pubblica: odontoiatria, riabilitazione e assistenza alla “non autosufficienza”. Tra i temi più dibattuti al “tavolo”, la necessità di farne uno strumento tecnico ma anche “politico” visto l’importante contributo dato dai Fondi alla “tracciabilità” dei compensi per prestazioni sanitarie. È l’inizio di un cammino, la necessità di trasformare differenze “finora ostative” in una forza costruttiva. Ai Direttori generali dei vari Fondi è stato affidato il compito di ampliare con tavoli tecnici le ipotesi di collaborazione e costituire un gruppo rappresentativo di tutti. NAZIONALE DELLA PREVIDENZA 2012 A MILANO Per la prima volta i nove principali Fondi sanitari contrattuali si presentano insieme. Alle Giornate della Previdenza a Milano una “prima” di peso per il mondo dell’assistenza sanitaria. “Assistiamo”, un nome, una sigla, più semplicemente un mestiere comune a tanti fondi sanitari integrativi, come la Casagit. Fondi che di fatto non si conoscono, o quasi. Per la prima volta i nove maggiori soggetti impegnati dell’assistenza sanitaria contrattuale si sono presentati uniti alle Giornate della Previdenza di Milano, 10-11-12 maggio 2012. Nove presidenti con un unico obiettivo: migliorare le convenzioni in essere, ragionare insieme, a sistema, in un mercato sanitario dove il Pubblico arretra rispetto alle sue competenze e le richieste economiche dei privati hanno variabili economiche talvolta difficili da sopportare. 17 Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:39 Pagina 18 CN CASAGIT NOTIZIE Schiena diritta anche al desk Poche, semplici regole per una postura corretta che eviti dolori, indolenzimenti o peggio ernie del disco di Giorgio Pacifici e Giampiero Spirito N on siamo fatti per stare seduti e fermi. Solo le statue sono immobili. L'uomo, in ogni caso, cerca sempre delle condizioni di adattabilità nell'ambiente in cui si trova e se la società in cui vive lo obbliga alla sedentarietà, trova sicuramente un modo per sopravvivere. Anche se questo nuovo adattamento lo porta a posizioni contrarie alla propria fisiologia naturale, con conseguenze gravi in ambito posturale. Secondo gli esperti che abbiamo intervistato, noi giornalisti dovremmo essere rieducati alla cosiddetta "igiene della propria colonna vertebrale", cioè un insieme di nozioni e di azioni per evitare mal di schiena ed ernie del disco. Esistono infatti piani educativi mirati proprio a questo e tecnicamente chiamati discipline di "back school". In ogni caso, il primo passo è di prendere coscienza del problema, ovvero capire che lo stile di vita professionale in cui siamo immersi non aiuta a vivere in buona salute. Una volta compreso e metabolizzato questo concetto di base, non basta demandare la solu- 18 zione ai fisioterapisti, fuori dal proprio luogo di lavoro, come molti fanno. Bisogna, invece, attuare tutta una serie di comportamenti virtuosi sul luogo del lavoro. Cosa fare, allora? Che postura tenere in redazione? Per prima cosa, aiuta certamente tenere un atteggiamento davvero attivo, essere curiosi dell'argomento: chiedere, informarsi, provare a osservarsi negli atteggiamenti consueti, da veri giornalisti quali siamo. E quindi stabilire un'"alleanza terapeutica" con chi ne sa di più, con gli esperti e i specialisti, con i quali, però, agire sempre da protagonisti e non da comprimari. La postura è l'atteggiamento che si assume col corpo per espletare qualsiasi attività e ognuno ha le sue personali modalità. Ma un consiglio valido per tutti coloro che si siedono in ufficio per lavorare è di fare un intervallo ogni 15/20 minuti per alzarsi e camminare, anche se per fare pochi passi o per stirarsi in piedi. La riduzione dei rischi passa innanzitutto attraverso la brevità dei periodi passati su una sedia davanti al computer. Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:39 Pagina 19 SALUTE IN REDAZIONE LINEE GUIDA Per sintetizzare e dare consigli pratici, abbiamo provato a predisporre un piccolo vademecum degli atteggiamenti da tenere per evitare problemi posturali. • Stile di vita quotidiano Lo stile di vita deve comprendere sempre il movimento e mai rinunciare alla nostra natura profonda di uomini che camminano. No al computer senza pause nelle ore del turno lavorativo. Bisogna riflettere e ingegnarsi per trovare soluzioni individuali per poter spezzare il ritmo, introducendo fasi alterne "seduto/alzato" all'interno della giornata lavorativa. • Parola chiave: camminare Sì all'attività aerobica da effettuare ogni giorno. Bisogna essere attivi in modo regolare e moderato. Anche con semplicità: basta camminare per tre volte a settimana per quaranta minuti con andatura veloce, per cinque, sei chilometri, concentrandosi su quanto si sta facendo. Oppure passeggiando attivamente con il cane, per chi ce l'ha. Altrimenti, percorrendo un tratto di strada a passo deciso. Oppure si può lavorare in palestra o a casa con tapis roulant o con una ciclette. magari studiando un circuito di tre differenti situazioni di dieci minuti ciascuna. Un vero ideale da raggiungere per questa attività. • Piscina salvavita Il tono muscolare è importante, perchè i muscoli lombari, dorsali e addominali sostengono tutto il corpo. per tenerli costantemente in forma, recarsi tre volte a settimana in piscina, anche per brevi nuotate da effettuare in un arco di una trentina di minuti per seduta. tra una nuotata e l'altra, fare stretching allungando le gambe sul bordo della piscina o ai piedi della scaletta. • La postura in redazione: I problemi della schiena nascono dall'interfaccia del giornalista con il computer. ecco alcuni consigli per limitare i danni: > Usare "mouse" senza fili. Aiuta ad evitare le tendiniti della mano e della spalla. > Usare una sedia girevole. Infatti con quella fissa vengono effettuati troppi peri- colosi e improvvisi movimenti d'anca per potersi girare o avvicinare al tavolo. > Trovare la migliore posizione per l'uso delle tastiere. Ad esempio, lavorare con due tavoli in uno, uniti ad angolo: in un lato, quello usato per il lavoro con il computer e, davanti, il tavolo frontale per parlare o per effettuare ricerche e scrivere con le mani o, in ogni caso, per avere sempre la migliore postura senza piegare il collo a sinistra o a destra. > Attenzione al computer: per osservare senza conseguenti problemi al collo, lo schermo deve essere posizionato all'altezza della linea degli occhi o immediatamente sotto. La dimensione giusta dello schermo è 15 - 17 pollici. Per la distanza, va bene quella solitamente usata ma deve essere posizionato proprio di fronte alla faccia. Attenzione ai tempi di esposizione al videoterminale e alla durata di osservazione. Sempre meglio fare una pausa, anche per gli occhi, dopo quindici minuti. UN SUPPORTO ALLA VITA QUOTIDIANA Negli uffici Casagit di via Marocco, a Roma, per migliorare l'organizzazione della postazione lavorativa è stato distribuito un "kit d'ufficio" per prevenire problemi posturali che segue i principi già descritti. Seguendo le linee guida del nostro programma "La salute in redazione" l'esempio potrebbe essere ripreso nei vari posti di lavoro. È così strutturato: • schienale per sostegno lombare • rialzo per schermo computer • mouse senza fili o mouse con opportuna pulsantiera per evitare affaticamento della mano • base d'aiuto per esatta posizione dei piedi sotto la scrivania. Se il test andrà bene, il kit potrebbe diventare un aiuto pratico per vivere meglio le ore d'ufficio. Un tentativo per riuscire a lavorare senza causare nuove patologie, cercando un difficile equilibrio fra salute personale e necessità professionale. 19 © Sergey Peterman - Fotolia.com Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:39 Pagina 20 IL SITO PER I TUOI VIAGGI DI LAVORO E PER LE TUE VACANZE PREZZI VANTAGGIOSI AGLI ISCRITTI CASAGIT * www.extratime.it Tel. + 39 06 42016720 - [email protected] SPECIALE MARE ESTATE 2012 - CHIAIA DI LUNA PONZA - Sistemazione in camera doppia standard - Cena di Benvenuto - Colazione a buffet • 3 notti in camera standard a partire da euro 190 a persona • 5 notti in camera standard a partire da euro 290 a persona • 7 notti in camera standard a partire da euro 340 a persona RODI GARGANICO - PUGLIA - HOTEL PIETRENERE **** - Sistemazione in camera doppia - Colazione a Buffet - Servizio spiaggia con ombrellone sedia e lettino • 3 notti a partire da euro 200 a persona • 5 notti a partire da euro 330 a persona • 7 notti a partire da euro 450 a persona SALENTO BREAK - HOTEL PRESIDENT LECCE **** - Sistemazione in camera doppia deluxe - Colazione a buffet - Welcome drink - Ingresso giornaliero per due in un lido della costa salentina con ombrellone e due stradio • 3 notti a partire da euro 100 a persona • 5 notti a partire da euro 175 a persona • 7 notti a partire da euro 230 a persona SPECIALE BENESSERE E TERME - GRAND HOTEL TERME DI STIGLIANO - Sistemazione in camera doppia - Colazione a buffet - Bagno turco, sauna, doccia emozionale, grotta sudatoria romana, tisaneria e uso piscine termali incluso • 3 notti in camera doppia a partire da euro 150 a persona • 5 notti in camera doppia a partire da euro 225 a persona • 7 notti in camera doppia a partire da euro 300 a persona IL BAIO RELAIS AND NATURAL SPA DI SPOLETO - Sistemazione in camera doppia, utilizzo centro benessere, utilizzo piscina esterna, noleggio biciclette gratuito, welcome drink e sconto 10% trattamenti e F&B LE TRE VASELLE TORGIANO PERUGIA - UMBRIA ESCAPES: - Sistemazione in camera doppia con utilizzo bagno turco e pioggia emozionale, utilizzo Piscina interna con idromassaggio, utilizzo piscina esterna, colazione a buffet, wifi, parcheggio e noleggio biciclette gratuito • 3 notti in camera standard con colazione e cena di benvenuto a partire da euro 150 a persona • 5 notti in camera standard con colazione e cena di benvenuto a partire da euro 220 a persona • 7 notti in camera standard con colazione e cena di benvenuto a partire da euro 300 a persona • 3 notti in camera doppia a partire da euro 240 a persona • 5 notti in camera doppia a partire da euro 330 a persona • 7 notti in camera doppia a partire da euro 450 a persona SPECIALE CITTÀ D’ARTE: ROMA - Sistemazione • 3 notti in camera doppia in Hotel 4 stelle superior a partire da 170 a persona in camera doppia • 3 notti in camere doppia in Hotel 3 stelle a partire da euro - Colazione a buffet 75 a persona FIRENZE • 3 notti in camera doppia in Hotel 4 stelle superior a partire da 150 a persona • 3 notti in camere doppia in Hotel 3 stelle a partire da euro 85 a persona * Le promozioni qui riportate e le offerte presenti su extratime.it possono essere acquistate dagli associati Casagit e sono estendibili anche agli accompagnatori. 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