La Cantina Terre del Barolo è in salute e forte crescita
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La Cantina Terre del Barolo è in salute e forte crescita
12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 GENNAIO 2016 . Alba e Langa .45 “La Cantina Terre del Barolo è in salute e forte crescita” Matteo Bosco lascia la presidenza: “Fatturato aumentato del 20% “ Intervista ROBERTO FIORI CASTIGLIONE FALLETTO opo 26 anni di guida ininterrotta, il professor Matteo Bosco lascia la presidenza della Cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto, l’unica cooperativa che produce le proprie bottiglie nel territorio del re dei vini. Ha dato l’annuncio all’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio e il rinnovo delle cariche a scadenza triennale. D L’incontro occasionale in pieno deserto del Sahara Pedala nel Sahara e incontra un biker “Anch’io cuneese” Alla guida da 26 anni Matteo Bosco (nella foto in mezzo a Tito Stagno ed Enza Sampò ) entrò nel Cda della cooperativa quando aveva 39 anni Quell’esperienza del deserto Personaggi Una decisione improvvisa, o maturata da tempo? «Direi una scelta di buon senso, preparata già da alcuni mesi. Sono entrato nel Cda della cooperativa 39 anni fa, ero appena venticinquenne. E dopo aver lavorato a fianco di un maestro come il fondatore Rivera, ho avuto la fiducia dei soci per 26 anni. Mi pare che sia giusto dare spazio al rinnovamento, prima di diventare definitivamente parte dell’arredamento». Che cooperativa lascia? «Ho la fortuna di lasciare una Cantina in salute e in forte crescita: con il bilancio chiuso al 31 agosto abbiamo avuto un incremento di fatturato del 20 per cento rispetto al 2014 e i primi mesi del nuovo esercizio confermano un trend di crescita che ci rende particolarmente soddisfatti. In queste condizioni, il ricambio può essere gestito in modo semplice e sereno». Che cosa è cambiato, rispetto a 40 anni fa? «Nel mondo del vino, è cambiato praticamente tutto. All’epoca la cooperativa aveva un ruolo sociale molto forte, ma la fortuna di produrre e vendere Barolo ci ha consentito di evolvere insieme con tutto il territorio. Abbiamo sempre fatto gli in- CRISTINA BORGOGNO ALBA SILVIA MURATORE vestimenti necessari per restare al passo con i tempi e ora possiamo guardare al futuro con fiducia». C’è chi vi accusa di avere listini troppo bassi rispetto al blasone del re dei vini. «Il 15 per cento del nebbiolo da Barolo viene pigiato dalla nostra cantina. Vendendone oltre un milione di bottiglie, è ovvio che non possiamo raggiungere certi livelli di nicchia. Ma il valore del nostro vino è cresciuto, insieme con la qualità, e basta confrontare i prezzi di vendita di molti altri produttori per vedere che siamo perfettamente allineati». Qual è il futuro della Cantina? «La sfida è migliorare ancora la qualità dei nostri vini e consolidare i mercati che abbiamo nel mondo. Siamo presenti in 27 Paesi, dagli Stati Uniti al Giappone, dall’Argentina all’Australia». Il suo futuro? «Continuare a fare l’insegnante e seguire la vita della cooperativa come socio conferitore, portando in Cantina le uve dei nostri vigneti di La Morra». Un’istituzione nella Langa del vino Cooperativa diretta, 300 conferitori e 3,5 milioni di bottiglie venduti 1 Nata nel 1958 grazie a una felice intuizione del maestro ed ex comandante partigiano Arnaldo Rivera, la Cantina cooperativa Terre del Barolo con sede a Castiglione Falletto è un’istituzione nella Langa del vino. Con i suoi trecento soci conferitori che conducono 650 ettari di vigneto, e 36 dipendenti, è l’unica cooperativa diretta che produce le proprie bottiglie nel territorio del Barolo, per poi venderle in tutto il mondo incidendo in modo significativo sull’economia enologica del Piemonte. Il fatturato 2015 si è chiuso a 18 milioni di euro, grazie a oltre 3,5 milioni di bottiglie vendute. Il mercato estero è cresciuto anno dopo anno, fino a incidere ora per il 50 per cento delle vendite. «È un momento positivo e ci sono ancora margini di crescita» dice il presidente uscente Matteo Bosco. Insegnante al Cpa di Alba, 65 anni, Bosco è stato a capo della Cantina per 26 anni. Il nuovo presidente verrà eletto venerdì dai 23 soci del rinnovato Consiglio di amministrazione, che nominerà anche gli altri componenti il Comitato esecutivo. È molto probabile che il nuovo presidente sarà scelto fra gli attuali consiglieri in carica di maggiore esperienza, garantendo così un «passaggio di consegne» nel segno della continuità. [R. F.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CARCERE DI ALBA COMUNE DI CUNEO Estratto esito di gara Dopo casi legionella sindacati soddisfatti «Accolte le richieste» Procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di riqualificazione di corso Giolitti – Lotto II [C.I.G. 6476606857 – C.U.P. B23D15000100002]. Determinazione di aggiudicazione definitiva n. 1918 del 22 dicembre 2015 — Offerte pervenute: n. 16. Impresa aggiudicataria: Sola Costruzioni s.r.l. di Cuneo. Importo totale dei lavori: € 438.743,60 [comprensivo degli oneri per la sicurezza e degli oneri del personale]. Ribasso offerto: 18,8800%. Responsabile del procedimento: Monaco ing. Luciano. Esito integrale: www.comune.cuneo.gov.it. Cuneo, 30 dicembre 2015 Il dirigente Rinaldi Giorgio 1 Soddisfazione dei sindaca- ti dopo l’incontro di ieri a Torino tra Amministrazione penitenziaria regionale e i rappresentanti dei 112 agenti nel carcere di Alba «Giuseppe Montalto», chiuso provvisoriamente per tre casi accertati di legionella. I vertici regionali hanno ascoltato le richieste. «L’Amministrazione, consapevole dell’involontario disagio, ha garantito un tavolo tecnico che valuterà le singole situazioni per accogliere ogni istanza» dice il segretario locale Osapp, Edoardo Guerini. Aggiunge il segretario regionale Sappe, Vicente Santilli: «In attesa delle perizie, abbiamo proposto un presidio nell’istituto e di tenere conto di carichi di lavoro ed esigenze del personale». [C. B.] SILVIA MURATORE i sono incontrati in bici nel deserto. Non è un miraggio, ma la vera storia di Fulvio Silvestri, docente di inglese che abita a Verduno, appassionato di fotografia e bike. «Ho affrontato un tour di otto giorni sui pedali e 800 chilometri, da Marrakech fino all’Alto Atlante, in Marocco - dice -. Ero con la mia amica Eleonora, attrezzati con sacche. A un certo punto ci viene incontro un ragazzo dai tratti occidentali su una bicicletta pieghevole un po’ sgangherata. Dalle prime parole in inglese è subito chiaro che si tratta di un italiano, sufficientemente “matto”, come noi, da girare il Marocco sulla bici e con bagaglio molto ridotto. Si chiama Eric, è in giro dal 2010. Ma la cosa che piú ci sorprende è che è un cuneese, originario di Paesana». S Tour in Marocco L’incontro avviene a Merzouga, Marocco meridionale, ultimo centro abitato alle porte del Sahara al confine con l’Algeria. «Un posto da favola, la migliore cucina di tutto il Paese, profumi, colori e una grande civiltà - aggiunge Silvestri -. Abbiamo percorso insieme 15 chilometri, entrando in quella terra che non esiste e che si attraversa solo all’incontro di un compaesano lontano da casa. Ci siamo sincerati che stesse bene e non avesse bisogno di nulla e, dopo aver condiviso un meraviglioso tramonto alle porte del Sahara, abbiamo lasciato Eric alla sua avventura che continua per le strade del mondo. Ci ha raccontato che si guadagna da vivere alla giornata: quel giorno lavorava in un ostello. Il suo sogno è trovare un passaggio per attraversare l’Oceano e andare in Sud America». La scelta del Marocco in questo momento di tensioni? «Mi sono sempre sentito al sicuro. I confini sono presidiati dai militari e il Paese vive di turismo. Ci tengono a lavorare bene. È un viaggio impegnativo, ma direi alla portata di tutti. Prepareremo video e foto per presentarli al cinema Moretta di Alba». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI