Nell`Olimpo dello champagne: Cristal
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Nell`Olimpo dello champagne: Cristal
http://www.lemiebollicine.com Nell’Olimpo dello champagne: Cristal Scritto da Alberto Lupetti giugno 22, 2015 Vorrei iniziare una sorta di nuova rubrica dedicata finalizzata alla scoperta dei più grandi champagne. E, senza nulla togliere a tutti gli altri, inizio con il Cristal, non fosse altro perché la degustazione della gamma Louis Roederer della scorsa settimana per la nuova edizione (2016-17) della guida Grandi Champagne ci ha messo di fronte a due Cristal, blanc e rosé, semplicemente eccezionali. Godurioso il primo, monumentale il secondo e la cosa assume maggior valore se si considera che sono figli dell’annata 2007, tutt’altro che da ricordare… Vendite Roederer in Russia: notare il grande volume nella seconda metà dell’800, pari a un quarto della produzione, e il crollo a seguito della rivoluzione del 1917. Bene, cos’è dunque il Cristal? Per gli appassionati è la cuvée de prestige di Louis Roederer, per molti altri è uno degli champagne più famosi al mondo, per altri ancora è il simbolo del lusso, da ostentare nei locali alla moda… sigh, sigh, sigh! A ogni modo, fu creato da Louis Roederer II nel 1876 in esclusiva per lo zar Alexandr II. La Russia era storicamente un mercato importantissimo per la maison di Reims, che nel 1872 arrivò a esportare nel Paese addirittura 660.000 bottiglie, ben un quarto dell’intera produzione! Va notato che all’epoca Roederer produceva circa 2.500.000 bottiglie, quindi in un secolo e mezzo la produzione è cresciuta solo di 500.000 bottiglie: se non è serietà questa… Inoltre, all’epoca Roederer era anche fornitore ufficiale della corte russa e gli zar amavano questi champagne, ciò nonostante, il suddetto Alexandr II, un po’ per differenziarsi da tutti gli altri (era lo zar…), un po’ per gustare qualcosa di ancora migliore, chiese a Louis Roederer II di creargli uno champagne fuori dal comune. Nacque così questa cuvée di ferrea selezione che fu imbottigliata in un’esclusiva bottiglia di cristallo (da cui il nome: oggi non è più di cristallo, ma la trasparenza del vetro è rimasta). Un’altra caratteristica della bottiglia, poi, era il fondo piatto: questo fu espressamente richiesto dallo stesso zar per il timore che qualche servitore potesse nascondere nell’incavo un mezzo per attentare alla sua vita. Per questioni di tradizione, oggi la bottiglia del Cristal è ancora così e per questo motivo (garantire maggiore resistenza) è più pesante delle classiche bottiglie champenoise. Il Cristal fu creato nel 1872 da Louis Roederer II in esclusiva per lo zar Alexandr II: il busto di questi campeggia tuttora nella sede della maison. Sua maestà il Cristal, prima esclusiva degli zar, poi cuvée de prestige di Roederer: gli appassionati ringraziano. Se il Cristal viene rimesso in produzione e nel 1932 debutta sul mercato lo dobbiamo a questa grande donna: Camille Olry-Roederer, nonna di Jean-Claude Rouzaud, al quale passerà definitivamente il testimone nel 1975. Dal 1872 il Cristal è rimasto ininterrottamente in produzione, anzi, ogni anno, il responsabile delle cantine di corte si recava a Reims per sviluppare l’assemblaggio del Cristal insieme allo chef de cave. Ma nel 1917, a seguito della Rivoluzione d’Ottobre, la monarchia in Russia scompare e il mercato dello champagne crolla. Per Roederer è un duro colpo, ma dal quel momento si concentra su quello che era il secondo mercato, l’America (che valeva quasi 400.000 bottiglie), ma la sfortuna sembrò accanirsi con la maison di Reims, perché nel 1929 ecco pure la celebre crisi economica… Però, alla guida di Roederer c’è Camille Olry-Roederer, una delle rare donne champenoise di formazione enologica e una figura importantissima per la maison (tra l’altro, suo nipote Jean-Claude Rouzaud riceverà il testimone proprio da lei). Passata la crisi, costei pensa a come rilanciare le vendite e le viene in mente un’idea geniale: riportare in vita il Cristal e farne il nuovo top champagne di Roederer. È il 1932 ed è un successo, perché quella che era una cuvée esclusiva per lo zar diventa appannaggio del mercato. Oggi, per fortuna, è ancora così. Per il Cristal, il rémuage è tuttora manuale: le bottiglie sulle pupitre sono uno spettacolo… Gli artefici dell’eccellenza Louis Roederer e del Cristal oggi: Frédéric Rouzaud e lo chef de cave Jean-Baptiste Lécaillon. Attualmente, il Cristal è uno champagne prodotto con le migliori uve di proprietà fermentate in legno per circa un quarto e con i vini che non svolgono mai la malolattica; l’assemblaggio vede il Pinot Noir sempre prevalente sullo Chardonnay (a eccezione delle vendemmie 1988 e 1993), la maturazione sui lieviti dura poco più di 6 anni e, infine, il dosaggio è tra i 9 e i 10 g/l. Da parte mia posso dire che è veramente un grandissimo champagne, anche se per apprezzarlo al meglio sono necessari anni di cantina. Quanto? Beh, almeno cinque, ma l’optimum sarebbero dieci. D’altronde, lo stesso Jean-Claude Rouzaud, sesta generazione della famiglia, usava ricordare che gli champagne Roederer vanno invecchiati a lungo nella propria cantina, alla stregua di un grande Bordeaux. Posso dire, però, che forse le cose stanno un po’ cambiando, perché la mano dello chef de cave Jean-Baptiste Lécaillon ci sta regalando Cristal un po’ più fruibili anche da giovani, come dimostrano annate come la 2004, la 2006 e, soprattutto, la 2007. Sarà che questo champagne sta man mano diventando biodinamico? Voglio ricordare che Roederer, con 65 ettari in tale regime, è il più grande biodinamico di Champagne e che il prezioso Cristal Rosé è già 100% da uve biodinamiche, mentre il Cristal lo è oggi per circa un terzo, ma l’obiettivo è di rendere anch’esso 100% da coltura biodinamica entro il 2020. Il Cristal Rosé è prodotto con sole uve biodinamiche, mentre il Cristal ‘bianco’ lo è oggi per circa un terzo. Ma l’obiettivo è renderlo 100% biodinamico entro il 2020. Dopo la degustazione Louis Roederer per la guida, ho scritto a Frédéric Rouzaud (settima generazione della famiglia del fondatore) e Jean-Baptiste Lécaillon per testimoniargli personalmente la mia ammirazione per l’eccellenza e la costanza di questa in seno alla gamma Roederer, ma soprattutto per far loro i complimenti per i due Cristal 2007. Beh, Lécaillon, dopo avermi ringraziato, mi ha detto che in cantina stanno maturando vini ancora e addirittura migliori, pertanto… ci sarà da divertirsi! Ogni annata sempre meglio: il nuovo Cristal 2007 è goduria allo stato puro! Gli champagne Louis Roederer sono distribuiti in esclusiva da: Sagna – tel. 011/8131632 – www.sagna.it
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