Cardinalino del Venezuela
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Cardinalino del Venezuela
Cardinalino del Venezuela Maschio Femmina Riportiamo sinteticamente le principali norme di gestione ed allevamento in cattività del Cardinalino del Venezuela (Carduelis cucullata). L'allevamento di questo animali è molto importante perchè in natura la popolazione ha subito una fortissima contrazione numerica ed è quindi molto importante mantenere sani e prolifici i ceppi domestici per evitare l'estinzione della specie. Anche l'utilizzo degli esemplari ancestrali per la creazione di ibridi e per ottenere mutati e portatori non può prescindere dal mantenimento del ceppo iniziale “selvatico”. Si tratta di un uccelli molto piccoli lunghi 10-11 cm, unici lucherini americani a fattore rosso. E' noto che il colore rosso nel canarino sia stato “importato” tramite ibridazioni proprio con il Cardinalino del Venezuela. In ambiente interno riscaldato e con le giuste ore di luce possono riprodurre tutto l'anno anche nei nostri climi. Il fenomeno di maschi molto focosi è molto frequente in questa specie come in altri lucherino sudamericani ed è quindi importante usare gabbie che abbiano la possibilità di separare il maschio qualora disturbi la sua compagna. I maschi infatti possono beccare il capo della femmina fino a spiumarla o beccare le uova fino a romperle. Dopo la deposizione delle uova quindi vanno separati dalla femmina con divisorio finchè i piccoli escono dal nido, a quel punto va tolto il divisori perchè aiuti la la femmina nell'imbecco e la fecondi per la seconda nidiata. È molto importante che le gabbie da cova siano molto ben illuminate, pena incapacità dei riproduttori di portare a termine la procreazione. Evitare quindi le posizioni vicino al suolo (che predispongono anche a problemi respiratori) e preferire le gabbie poste in alto nella nostra stanza di riproduzione. Se ciò non fosse possibile fornire la stanza di punti luce anche laterali oltrechè in alto, in modo che tutte le gabbie siano illuminati. I neon si prestano molto bene a questo utilizzo. I Cardinalini amato a tal punto la luce che alcuni allevatori consigliano di dipingere le pareti con un color bianco lavabile, per aumentare la luminosità dell'ambiente. Come nido va bene la coppetta piccola da canarino, ma deve essere coperta/infrascata con alcuni rami naturali di conifere per dare il senso di protezione alla Cardinalina. Il nido deve essere posto in alto e gli animali non devono poter andare a posarsi sopra per dormire per non insudiciarlo con gli escrementi. I Cardinalini amano dormire a circa 10 cm sotto il soffitto della gabbia e devono essere forniti dei piccoli posatoi in questa posizione lontano dai nidi. Come materiale per il nido vanno bene le fibre di cocco, sisal, juta o pelo animale. Mettere a disposizione delle femmine almeno 2 nidi in posti diversi perchè possa scegliere in quale nidificare. I Cardinalini sono granivori e di solito non appetiscono gli insetti neppure durante il periodo riproduttivo. La loro alimentazione base è data da un miscuglio per spinus composto da 40% di cereali (scagliola, panico, miglio), 10-20% di niger (20% è necessario da 20-30 giorni prima della riproduzione, mentre durante il periodo di riposo 10%), 40-50% di semi vari (trifoglio, ontano, perilla, cicoria selvatica, cardo mariano, primula, lattuga, sementi prative, chia, sei condizionatori, papavero, piantaggine, lino, canapa, girasole nano, ecc.). Per riprodurre bisogna abituare i nostri soggetti a consumare un buon pastoncino secco. Quando si saranno abituati potremmo stimolare la forma amorosa e favorire una corretta crescita dei pullus aggiungendo al pastoncino dell'uovo sodo. L'uovo va fatto bollire per 8-10 minuti e tritato per intero (tuorlo, albume, guscio) e mescolato con il pastoncino. Il pastone arricchito di uovo sodo ed eventualmente di un integratore vitaminico minerale va fornito da 2030 giorni prima di fare le coppie fino al momento della muta. Il tarassaco e centocchio freschi forniti a mazzetti con foglie e spighe stimolano la riproduzione e vanno forniti ai soggetti fino alla schiusa delle uova, poi vanno tolti e forniti in piccole quantità ai soggetti in muta. Come alternativa vanno bene i vegetali da foglia come radicchi rossi e verdi, indivia, cicoria, ecc. Alcune verdure (carota, zucchine, melanzane, cetrioli, peperoni gialli e rossi, spinaci, ecc.) possono essere tritate finemente ed aggiunte al pastone che va però consumato velocemente oppure gettato. La mela è di solito gradita tutto l'anno e può essere messa a disposizione 2 volte al settimana. Il grit minerale deve sempre essere a disposizione in tutte le voliere. In inverno il Cardinalino va ospitato in locali riscaldati e per prepararlo a riprodurre a febbraiomarzo bisogna iniziare ad aumentare gradualmente le ore di luce con il sistema fotoperiodo alba tramonto già a dicembre 2 mesi prima di mettere i nidi. In questa fase preparatoria maschi e femmine sono separati. Le femmine possono state tutte insieme in un volierone, i maschi è preferibile metterli a coppie. Le femmine vanno poste nelle gabbie da riproduzione una settimana prima dei maschi e questi vanno inseriti quando abbiamo le condizioni di luce e temperatura adatte e quando stanno già mangiando il pastone arricchito sopradescritto. Inserire il maschio quando la femmina porta nido. Il Cardinalino riproduce con 15-16 ore di luce e temperatura sopra i 20 gradi. Durante il riposo invernale sono sufficienti 10-12 ore di luce ed un temperatura che non scenda sotto i 12 gradi. E' meglio tenere le coppie di cardinalini lontane dai canarini che avendo un canto più forte e disturbano la forma amorosa delle femmine disturbano i rituali di corteggiamento della coppia. I Cardinalini fanno 3-5 uova a nidiata e le covano per 12-13 giorni. I piccoli vanno inanellati con anelli tipo A di diametro di 2,3 mm a circa 4-5 giorni di vita. I piccoli lasciano il nido a circa 16/17 giorni di età e dopo solo una settimana dall'involo della prima nidiata le femmina si prepara per una seconda. Se la femmina viene privata del maschio solitamente riesce a crescere i piccoli da sola. Se la femmina muore si può provare a mettere le uova sotto una canarino balia che di solito cresce perfettamente i piccoli (scegliere un razza piccola come le Fife Fancy). Se la femmina muore con i piccoli già nati e se è possibile metterli sotto una canarina che abbia il pullus di 2-3 giorni più piccoli rispetta ai Cardinalini. Durante la muta dei novelli e dei riproduttori l'aggiunta di tarassaco, centocchio e ravizzone insieme alla esposizione diretta al sole permetteranno una colorazione brillante del piumaggio.
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