Fede e Scienza - Antonino Zichichi - LA24-2013
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Fede e Scienza - Antonino Zichichi - LA24-2013
Fede e Scienza - Antonino Zichichi - LA24-2013 - A libro aperto - TeleOltre Fede e Scienza – Antonino Zichichi – LA24-2013 – A libro aperto – TeleOltre Fonte: TeleOltre . La batteria che si ricarica in pochi secondi La batteria che si ricarica in pochi secondi Le batterie del futuro potrebbero essere ricaricate in pochi secondi e offrire un’autonomia pari ad una settimana: ecco il concept dell’istituto UCF. Fonte e link: http://www.webnews.it/2016/11/22/batteria-ricarica-pochi-secon di/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsle tter:+Webnews&utm_content=22-11-2016+la-batteria-che-siricarica-in-pochi-secondi+tutte-le-notizie Cristiano Ghidotti, 22 novembre 2016 Se c’è una cosa che accomuna ogni dispositivo tecnologico è l’esigenza di essere collegato ad una batteria. Non importa che si tratti di uno smartphone, di un tablet, di un computer, di una fotocamera oppure di un device riconducibile al mondo della Internet of Things: senza alimentazione nulla può funzionare, anche se il consumo energetico è ridotto al minimo. Ne deriva che migliorare questo aspetto consentirebbe di apportare innovazioni importanti per tutto ciò che riguarda l’universo hi-tech. Dai laboratori del NanoScience Technology Center della University of Central Florida arriva un concept potenzialmente molto interessante: lì si sta progettando una batteria in grado di essere ricaricata nel giro di pochi secondi e capace di offrire un’autonomia pari a diversi giorni, fino ad un’intera settimana se si prendono in considerazioni i consumi medi di uno smartphone. Si tratta di un supercondensatore che non altera la propria efficienza nemmeno dopo 30.000 cicli di carica, con una longevità venti volte maggiore rispetto alle più tradizionale batterie agli ioni di litio. Un render illustra la struttura interna delle batterie in questione Trattandosi di un progetto sperimentale, occorrerà ancora diverso tempo affinché una tecnologia di questo tipo possa trovare uno sbocco commerciale o un’applicazione concreta nei device utilizzati quotidianamente. Con tutta probabilità, in un primo momento ne beneficeranno soprattutto i dispositivi più piccoli, come gli smartwatch e più in generale gli indossabili. Non è pronta per la commercializzazione. Si tratta di un concept dimostrativo e le nostre ricerche mostrano che potrà avere un notevole impatto su molte tecnologie. Il segreto è rappresentato dal fatto che i cosiddetti supercapacitor (i supercondensatori, appunto) immagazzinano l’energia in modo statico sulla superficie di un materiale come il grafene, anziché sfruttando reazioni chimiche come avviene nelle batterie più comuni. Questo consente inoltre di ridurre notevolmente gli ingombri o, a parità di volume occupato, aumentare esponenzialmente la capacità offerta. L’idea è al momento in attesa di poter essere depositata come proprietà intellettuale presso USPTO, sotto forma di brevetto. IL NOSTRO COMMENTO: Naturalmente ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che venga commercializzata anche perchè le industrie dovranno smaltire prima le scorte delle vecchie batterie altrimenti le rimarranno sulle palle. Attendiamo….. Un meritato riconoscimento alla D.ssa Teresa Marafioti Un genietto in casa Powered by: Fernando Cannizzaro (25 agosto 2016) Un meritato riconoscimento alla D.ssa Teresa Marafioti Non è per esaltare i suoi meriti perchè non ne ha bisogno ma solo per prendere atto dei suoi successi che coronano un lungo periodo di studi, di sacrifici e di ricerche. Nata a Reggio Calabria dopo aver conseguito la maturità scientifica si è laureata brillantemente in Medicina e chirurgia presso l’Università di Messina e specializzata in anatomia patologica presso la stessa Università . A 22 anni ha ottenuto una borsa di studio dalla fondazione “Bonino & Pulejo” e si è recata in Germania dove ha lavorato per quasi otto anni presso l’Istituto di Patologia della Free University di Berlino sotto la supervisione del Prof. Harald Stein – uno dei redattori della WHO classificazione per le neoplasie ematologiche essendo supportata come ricercatrice da uno stipendio della Deutsche Forschungsgemeinschaft. Successivamente si è stabilita definitivamente ad Oxford e dal 2010 lavora come Primario di Ematopatologia presso il Dipartimento di Anatomia Patologica dell’ University College Hospital London. Recentemente il suo lavoro e’ stato parte di un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista “Science”. A Berlino, la Dr Marafioti ha sperimentato la tecnica di microdissezione che permetteva di isolare singole cellule da sezioni di tessuto. Utilizzando questa tecnica e’ stato possible analizzare il riarrangiamento genico delle immunoglobuline in cellule neoplastiche di linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin. Uno di questi studi le ha consentito di pubblicare come primo autore un articolo sul New England Journal of Medicine (1997). Successivamente, la dr Marafioti ha sviluppato un interesse per lo studio di diversi fattori di trascrizione che regolano l’espressione di molecole specifiche per linfociti B e T dimostrando alerazioni di tali fattori di trascrizione nel linfoma di Hodgkin (Blood 2001). Nel febbraio 2000 la D.ssa Marafioti si è trasferita a Oxford dove ha iniziato a lavorare come membro dell’Unità di Immunodiagnostica diretta dal Prof. David Y Mason al Nuffield Department of Clinal Laboratories Science presso il John Radcliffe Hospital dell’ Università di Oxford guidato dal. Dal 2001 al 2009 la dr Marafioti e’ stata responsabile di un progetto di ricerca supportato dalla Leukaemia Research Fund (LRF) il cui scopo principale è stato quello di caratterizzare nuove molecole intracellulari come nuovi potenziali marcatori diagnostici e prognostici per neoplasie ematologiche. Il lavoro condotto a Oxford insieme a David Mason e al suo team ha con successo portato a rilevanti publicazioni quali quello sulla identificazione di un nuovo tipo di linfociti B che potrebbero rappresentare la controparte normale di alcuni sottotipi di linfoma (Blood 2003). L’analisi immunoistochimica di una vasta gamma di marcatori intracellulari effettuata su sezioni di tessuto in paraffina consentiva di dimostrarne l’anormalita’ di espressione di tali molecole nel linfoma di Hodgkin (Blood 2003), confermando cosi precedenti studi molecolari. Inoltre, alcune nuove molecole quali: a) PD-1, SAP e ICOS hanno rivelato di avere importantza diagnostica per migliorare la diagnosi del linfoma angioimmunoblastico a cellule T (Haematologica 2007), e b) l’adapter protein CD2AP si e’ rivelata utile per la diagnosi di un linfoma molto aggressivo che deriva dalle cellule dendritiche plasmacitoidi (Blood 2008). Nel gennaio 2010 la D.ssa Teresa Marafioti si trasferisce alla University College di Londra (UCL) dove tuttora lavora come primario di ematopatologia e dirige il servizio di ematopatologia presso il Dipartimento di Anatomia Patologica. UCL le riconosce il titolo di Reader in Haematopathology conferitole dall’Universita’ di Oxford. L’attività di ricerca della dr Marafioti e del suo gruppo, unico a UCL e’ composto da un team di quattro assistenti di ricerca, riunisce diversi tipi di tecniche che includono immunoistochimica a biologia molecolare. Il suo gruppo ha continuato a identificare nuovi biomarkers applicabili migliorare la diagnosi e prognosi di sottotipi di linfoma contribuendo cosi allo sviluppo di algoritmi utili per stabilire trattamenti terapeutici personalizzati per la cura di alcune neoplasie. Esempi del suo recente lavoro sono l’identificazione di: 1. a) ICOS per la diagnosi del linfoma angioimmunoblastico a cellule T (Haematologica 2010); b) Stathmin – usato per identificare sottogruppi del linfoma follicolare (Histopathology 2013); 2. c) BRAF (V600E) – possible target diagnostico e terapeutico per un gruppo di linfomi diffuso a grandi cellule B che deriva dalla leucemia linfocitica cronica e conosciuto come sindrome di Richter (Br J Haematol 2014); 3. d) FOXP.1, proteina utile nella distinzione tra iperplasia benigna follicolare e linfoma follicolare tipo pediatrico (in corso di pubblicazione); 4. e ) G r a n u l i s y n , è s t a t o u n m a r k e r d i r i l e v a n z a diagnostica per il linfoma delle cellule NK-T e per un sottogruppo di linfomi a cellule T nella fattispecie riconosciuto come Entheropathy-associated Intestinal T cell lymphoma (EATL). Il lavoro della D.ssa Marafioti ha portato allo sviluppo di tecniche uniche come multiplex immunostaining (MMI). Lo sviluppo di questa tecnica fa parte di studi collaborativi con diversi gruppi di ricerca, come quelli guidati dai dottori S. Quezada, C Swanton, M Linch, T Enver, M Pule, H Walczack, T Meyer e K Peggs a University College London. Uno di questi studi ha portato a confermare ulteriormente che l’eterogeneità intra-tumorale, studiata in alcune neoplasie polmonari, influenzi la presenza di determinati sottotipi di linfociti T il che potenzialmente puo essere utilizzato per nuovi approcci terapeutici quali l’immunoterapia (Science 2016). La dr Marafioti ha continuato a mantenere attive collaborazioni accademiche nel campo dell’ematopatologia con i gruppi di a) Prof. Stefano Pileri (Dipartimento Ematologia e ‘L. e A. Seràgnoli’ Scienze Oncologiche, Università di Bologna, Italia); b) Prof Harald Stein (PathoDiagnostik Institut, Berlino, Germania); b) Prof P Gaulard, (Dipartimento di Patologia, Università di Creteil, Francia; c) Prof. Mariusz Wasik (Dipartimento di Patologia, University of Pennsylvania, Philadelphia, USA) d) Prof. Brunangelo Falini (Dipartimento di Ematologia, Università di Perugia, Italia) ed e) Prof Yasodha Natkunam (Dipartimento di Patologia, Università di Stanford Hospital & Clinics, Stanford, Stati Uniti). Come parte della sua attività di ricerca, il gruppo della D.ssa Marafioti lavora anche con organizzazioni commerciali al fine di validare la rilevanza clinica di nuove tecniche per lo studio di tumori solidi e neoplasie ematologiche. In dettaglio le collaborazioni commerciali includono: a) Ventana Medical Systems/Roche Diagnostics (Tucson, Arizona, Stati Uniti d’America); b) Spring Bioscience (Pleasanton, California, Stati Uniti d’America); d) ADC Therapeutics (Losanna, Svizzera); e) Shionogi Inc (Osaka, Giappone) ed f) ROCHE Global Business Development Medical (Basilea, Svizzera). Obiettivi futuri: In atto, uno dei topics di interesse del team e’ l’ottimizzazione di tecniche di multiplex immunofluorescenza che consente di analizzare su singoli campioni di tessuti piu di 10 biomarkers con lo scopo di studiare ulteriormente funzioni e strutture cellulari. I risultati saranno analizzati utilizzando la piattaforma di analisi per immagini di Definiens con i quali il gruppo del Dott Marafioti ha in corso la collaborazione. Ulteriori proggetti in crso prevedono l’applicazione di techniche per l’analisi su sezioni di tessuto di microRNAs mediante l’uso di RNAscope (ADC, Hayward, CA, USA). A lungo termine, il team prevede di continuare studi per l’identificazione e caratterizzazione di biomarker per la diagnosi e la prognosi di neoplasie ematologiche e non. Proprio di recente nel mese di Luglio 2016 la dr Marafioti ha ricevuto il titolo onorifico di “San Procopiese illustre” per avere fatto conoscere al mondo scientifico la forza della cultura Calabrese. https://www.youtube.com/watch?v=l94K65mxa_M La fuga dei cervelli A questo punto qualche breve considerazione si impone sulla fuga dei cervelli dall’Italia. Perchè i migliori cervelli scappano Perchè dall’Italia? in Italia le condizioni di lavoro sono meno favorevoli degli altri Paesi da tutti i punti di vista: basse remunerazioni , possibilità di carriera stroncate e poca soddisfazione. Fuori dai confini, i nostri ricercatori riescono a produrre più dei loro colleghi stranieri dando lustro e orgoglio a quei Paesi che formano meno ricercatori di quanti ne hanno bisogno. Secondo quanto si apprende dai giornali (Repubblica) ogni anno, circa 3mila ricercatori italiani – dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo accademico – prendono la via dell’estero. L’Italia, tra i Paesi europei più industrializzati, esporta più ricercatori di quanti non ne importi dagli altri paesi. Per il nostro Paese il saldo è paurosamente negativo: meno 13,2 per cento. In altre parole, perdiamo il 16,2 per cento di ricercatori fatti in casa che si vanno a confrontare con i colleghi stranieri e riusciamo ad attrarre il 3 per cento di scienziati di altri paesi. Il confronto con le nazioni europee di riferimento è impietoso. “Per molte altre nazioni europee – scrive la ricercatrice Brandi – le percentuali sono invece in pareggio, come per la Germania, o positive come nel caso della Svizzera e della Svezia (oltre il +20 per cento), del Regno Unito (+7,8 per cento) e Francia (+4,1 per cento). Perfino la Spagna, la cui economia non brilla certamente, ci tiene a debita distanza con una perdita. Come impedire questo fenomeno di fuga dei cervelli? Una soluzione potrebbe essere quella di riassorbire i numeri in esubero e retribuirli adeguatamente altrimenti l’esodo condannerà l’Italia ad un inevitabile crollo produttivo e sociale. Con questo credo di aver dato il mio modesto contributo alla mia amatissima cuginetta, Teresa Marafioti, scorrere attraverso i miei siti sul web. Un abbraccio da tuo cugino facendola Fernando Guarda filmanto Clicca QUI La fuga dei cervelli A questo punto qualche breve considerazione si impone sulla fuga dei cervelli dall’Italia. Perchè i migliori cervelli scappano dall’Italia? Perchè in Italia le condizioni di lavoro sono meno favorevoli degli altri Paesi da tutti i punti di vista: basse remunerazioni , possibilità di carriera stroncate e poca soddisfazione. Fuori dai confini, i nostri ricercatori riescono a produrre più dei loro colleghi stranieri dando lustro e orgoglio a quei Paesi che formano meno ricercatori di quanti ne hanno bisogno. Secondo quanto si apprende dai giornali (Repubblica) ogni anno, circa 3mila ricercatori italiani – dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo accademico – prendono la via dell’estero. L’Italia, tra i Paesi europei più industrializzati, esporta più ricercatori di quanti non ne importi dagli altri paesi. Per il nostro Paese il saldo è paurosamente negativo: meno 13,2 per cento. In altre parole, perdiamo il 16,2 per cento di ricercatori fatti in casa che si vanno a confrontare con i colleghi stranieri e riusciamo ad attrarre il 3 per cento di scienziati di altri paesi. Il confronto con le nazioni europee di riferimento è impietoso. “Per molte altre nazioni europee – scrive la ricercatrice Brandi – le percentuali sono invece in pareggio, come per la Germania, o positive come nel caso della Svizzera e della Svezia (oltre il +20 per cento), del Regno Unito (+7,8 per cento) e Francia (+4,1 per cento). Perfino la Spagna, la cui economia non brilla certamente, ci tiene a debita distanza con una perdita. Come impedire questo fenomeno di fuga dei cervelli? Una soluzione potrebbe essere quella di riassorbire i numeri in esubero e retribuirli adeguatamente altrimenti l’esodo condannerà l’Italia ad un inevitabile crollo produttivo e sociale. Con questo credo di aver dato il mio modesto contributo alla mia amatissima cuginetta, Teresa Marafioti, facendola scorrere attraverso i miei siti sul web. Un abbraccio da tuo cugino Fernando Guarda il video: Teresa Marafioti – San Procopiese Illustre Fonte e link: San Procopio News Gustavo Rol quantistica e la fisica Gustavo Rol fisica quantistica Fonte e link: Giorgio Bernardi Pubblicato il 05 ago 2014 History_Channel___Fisica_Quantistica___G¬ustavo_Rol . IL NOSTRO COMMENTO: Noi abbiamo sempre creduto che ci sia, oltre alla nostra, anche un’altra dimensione non percepibile ma pur tuttavia esistente, con la quale interagire dopo la morte. Tuttavia esistono persone dotate di particolari poteri innati – come Rol, Padre Pio, ed altri mistici – che riescono a percepire ed interagire con questa tipo di realtà eterea anche in vita, facendo cose sbalorditive ed impensabili per un essere umano. Se questa realtà impalpabile si possa identificare con lo Spirito Divino, questo è difficile affermarlo. Ognuno però è libero di credere o meno. Credendo, forse, la morte apparirà meno traumatica. Guarda anche: FISICA DEI QUANTI – PENSO QUINDI SONO Fonte e link: Radiatorcatalyst79 Pubblicato il 24 gen 2015 Viaggio all’interno di sè stessi.. Se vuoi approfondire: https://www.youtube.com/watch?v=HS3yV… . Asus Zen AIO S e Cardphone, un mini cellulare Asus Zen AIO S vuole essere l’iMac Retina del mondo Windows 10 di Paolo Centofanti – 03/09/2015 08:1710 Fonte e link: http://www.dday.it/redazione/17468/asus-zen-aios-s-vuole-esser e-limac-del-mondo-windows Asus ha presentato all’IFA una nuova gamma di PC all-in-one contraddistinti da un design elegante, ma soprattutto caratteristiche tecniche di alto livello con display 4K ad un prezzo molto competitivo. Dopo l’anteprima del Computex, Asus ha rivelato all’IFA tutti i dettagli della sua nuova serie di PC all-in-one Zen AIO S. Si tratta di un computer desktop con un design chiaramente ispirato all’iMac, seppure con i suoi elementi di originalità, basato innanzitutto su un monitor LCD IPS da 23,8 pollici con risoluzione 4K (3840×2160 pixel), il tutto a prezzi decisamente interessanti: il modello entry level, con 8 GB di RAM, processore Intel Core i5-6400T, scheda video NVIDIA GTX950M con 1 GB di RAM e disco da un 1 TB parte da 1099 euro, mantenendo lo schermo 4K. Lo Zen AIO S è costruito con struttura unibody in alluminio anodizzato e sarà chiaramente disponibile in diverse configurazioni. Tutti i modelli sono però dotati di nuovo connettore USB 3.1 Type C, 4 porte USB 3.0, WiFi 802.11ac, Bluetooth 4.1, uscita HDMI (ma non in ingresso), webcam 720p, sistema di altoparlanti integrato direttamente nella cornice del display. Interessanti le caratteristiche aggiuntive a seconda della configurazione. Opzionalmente, ad esempio, è possibile avere integrata la videocamera con motion capture 3D di Intel RealSense, o ancora lo schermo touch a 10 punti. La configurazione massima prevede fino a 32 GB di RAM, scheda video NVIDIA GTX960M con 4 GB di memoria grafica e processore Intel Core i7 di sesta generazione. Non male la versione intermedia che offre Core i7, 16 GB di RAM, GTX960M con 2 GB di memoria e disco da 2 TB a 1499 euro. Questa non è una calcolatrice ma un telefono da 59 euro di Paolo Centofanti – 09/09/2015 11:071 Elari ha presentato il Cardphone, un mini cellulare, spesso pochi millimetri e che può pure essere installato con un’apposita cover sul retro dello smartphone da cui succhia via bluetooth la rubrica. Perfetto come secondo telefono. Girando per gli stand di IFA 2015, ci siamo imbattuti in Elari, piccolo produttore che ha realizzato CardPhone. All’apparenza sembra una piccola calcolatrice tascabile (e in parte lo è anche), ma si tratta in realtà di un sottilissimo cellulare GSM (5,5 mm), perfetto per l’utilizzo come telefono di riserva o per una SIM secondaria. CardPhone è in grado di importare la rubrica del proprio smartphone principale e ha funzioni assolutamente di base: chiamate ed SMS. Tramite bluetooth, CardPhone può essere utilizzato anche con cuffie e vivavoce wireless, mentre la batteria assicura tre giorni di autonomia in stand-by e tre ore di chiamate. A rendere ancora più sfizioso il progetto c’è anche una serie di cover per iPhone 5S, 6 e 6 Plus, che permette di installare il CardPhone direttamente sul retro dello smartphone, per una maggiore praticità. A favore del piccolo telefono di Elari c’è soprattutto il prezzo: il CardPhone costa 59,99 euro, mentre la custodia ha un prezzo di 9,99 euro. Il telefono è disponibile in bianco, arancione, nero e blu e può essere preordinato a questo indirizzo. Presentazione del libro "La Banda Larga" di Maurizio Matteo Decina Presentazione del libro “La Banda Larga” di Maurizio Matteo Decina Fonte e link: asati2012 Pubblicato il 01 lug 2015 Presentazione del libro “La Banda Larga” di Maurizio Matteo Decina alla Camera dei Deputati il 25 Giugno 2015 . Storia del pianeta Terra Storia del pianeta Terra Fonte e link: mida999 . TEORIE DELL’EVOLUZIONE. Le grandi scoperte della scienza. Documentario completo. 〈 Marco Pollutri 〉 marcopil100 Pubblicato il 08 mar 2014 Il libro di Darwin “L’origine delle specie” è ritenuto uno dei più grandi capolavori in campo biologico scentifico. Questo programma presenta un’efficace ricostruzione degli studi che Darwin portò avanti sulla teoria dell’evoluzione. La sua publicazione nel 1859, ha rivoluzionato lo studio sulle specie viventi ed ha stimolato gli antropologi nella ricerca di prove che dimostrassero come l’uomo stesso derivasse dalla scimmia. Ken Mowbray, del museo americano di storia naturale di New York, illustra le ultime scoperte sull’evoluzione della specie umana alla luce degli importanti ritrovamenti fossili di ominidi e dimostra come l’evoluzione del genere umano si sia sviluppata in un periodo di oltre 7 milioni di anni. Le scoperte presentate nel filmato comprendono anche la teoria sull’estinzione dei dinosauri, la classificazione delle specie, l’evoluzionismo darwiniano e gli studi di genetica applicati al ritrovamento dell’ominido Tomai, un’ibrido tra uomo e scimpanzè. . VIAGGIO NELLA PREISTORIA. 100’000 anni fa l’inizio della nostra storia. 〈 Marco Pollutri 〉 marcopil100 Pubblicato il 03 apr 2014 LA GRANDE STORIA DELL’UOMO. Dalla preistoria alla Luna. VIAGGIO NELLA PREISTORIA. Vita e morte degli uomini di Neanderthal nell’Europa di 35’000 anni fa quando avvenne l’incontro fatale con la nostra specie. E il mistero della loro scomparsa. . La straordinaria storia dell’uomo – (di Alberto Angela) 37skynet Pubblicato il 20 gen 2013 Oggi ………………… : HOMO SAPIENS SAPIENS 1 milione di anni fa.. : HOMO HEIDELBERGENSIS 1,7 milioni …………. : HOMO ERGASTER / HOMO ERECTUS 2,5…………………… : HOMO RUDOLFENSIS / HOMO HABILIS (?) 3,5…………………… : AUSTRALOPITHECUS AFARENSIS (Lucy: conferma della posizione eretta) 4 …………………….. : AUSTRALOPITHECUS ANAMENSIS 4,5 ………………….. : ARDIPITHECUS RAMIDUS (nascita del legame di coppia) 5,5 ………………….. : ARDIPITHECUS KADABBA (posizione eretta) 6 …………………….. : ORRORIN TUGENENSIS 7 …………………….. : SAHELANTHROPUS TCHADENSIS oltre i 7 milioni ……. : ???: Anello mancante • Musica o “Neanderthal Man” di Hotlegs (Google Play • iTunes • eMusic) . WINDOWS 10 Windows 10, un nuovo Windows Fonte e link: http://www.webnews.it/speciale/windows-10/ Windows 10 rappresenta per Microsoft il punto di arrivo di un viaggio iniziato con Windows 8 e proseguito con Windows 8.1. Il sistema operativo è stato progettato per soddisfare le esigenze di tutti gli utenti, in quanto l’esperienza d’uso sarà ottimizzata per ogni dispositivo, coniugando al meglio le due interfacce. Un’unica piattaforma software per smartphone, tablet, notebook, PC e console, e un solo store per le applicazioni, offrendo nuove funzionalità che permettano di incrementare la produttività sul lavoro e nella vita privata. Tra le principali novità si annoverano Edge, il nuovo browser, e Cortana, l’assistente intelligente. Windows 10 è sul mercato dal 29 luglio 2015 ed inaugura una nuova era per il sistema operativo e per l’intera produzione software Microsoft. Di Luca Colantuoni Webnews TVWindows 10: street magic e HP Pavilion x2 “One product family, one platform, one store” è il motto scelto da Microsoft per presentare il nuovo sistema operativo. In queste poche parole sono racchiuse le motivazioni che hanno portato allo sviluppo di Windows 10: un’unica piattaforma che coprirà una famiglia di prodotti dalle caratteristiche eterogenee, attraverso nuove funzionalità, un’interfaccia rinnovata e un unico store digitale, dove gli utenti possano trovare tutte le applicazioni, sia quelle tradizionali, sia quelle ottimizzate per i dispositivi dotati di touchscreen. Windows 10 è un nuovo Windows, perché rappresenta per Microsoft un grande cambiamento rispetto a Windows 8. Il sistema operativo è stato progettato per un mondo “mobile first, cloud first”, in cui le persone non sono più vincolate ad un determinato dispositivo, ma usano (per lavoro o per svago) una moltitudine di device. Windows 10 è quindi la prima versione veramente multipiattaforma, in quanto può essere installato non solo su smartphone, phablet, tablet, notebook, ibridi e PC, ma anche su console, grandi schermi touch e pure sui microcontrollori per la Internet of Things, come Intel Galileo. Microsoft ha confermato che Windows 10 potrà essere installato su tutti i Lumia con Windows Phone 8 (con alcune limitazioni). Durante la keynote di presentazione, Terry Myerson (Vice Presidente della divisone Operating Systems) è stato a tal proposito estremamente chiaro e diretto: «Windows 10 è la piattaforma più globale di sempre». Nella prima preview ufficiale il discorso si è fatto ancor più chiaro: un sistema operativo per un «more personal computing» che ha il dovere di reinventare l’idea di Windows verso la logica del servizio. Windows 10: tutte le novità Sette edizioni Il 13 maggio 2015, Microsoft ha svelato ufficialmente il numero delle edizioni di Windows 10. Sono sette (Home, Mobile, Pro, Enterprise, Education, Mobile Enterprise e IoT Core), ognuna delle quali ottimizzata per specifici dispositivi, in modo da soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di utenti. • Windows 10 Home: edizione desktop per PC, tablet e dispositivi 2-in-1 con Cortana, Microsoft Edge, Continuum, Windows Hello e varie app universali, tra cui quella che permette di eseguire i giochi della Xbox One. • Windows 10 Mobile: edizione per smartphone e piccoli tablet con tutte le app presenti nell’edizione Home, alle quali si aggiunge la versione touch di Office. • Windows 10 Pro: edizione desktop per PC, tablet e 2-in-1 con tutte le funzionalità dell’edizione Home, alle quali si aggiungono specifiche feature per le piccole aziende, tra cui Windows Update for Business. • Windows 10 Enterprise: edizione simile alla Pro con funzionalità specifiche per le medie e grandi organizzazioni. • Windows 10 Education: edizione simile alla Enterprise indirizzata alle scuole e alle università. • Windows 10 Mobile Enterprise: edizione per smartphone e piccoli tablet indirizzata alle aziende. • Windows 10 IoT Core: edizione specifica per i dispositivi connessi che fanno parte della Internet of Things. Windows 10: tutte le novità Disponibilità e prezzi La versione finale di Windows 10 ha iniziato la propria distribuzione il 29 luglio 2015. Il roll-out è avvenuto gradualmente, ma fin dal primo giorno sono stati disponibili le ISO ufficiali e una scorciatoia per forzare l’aggiornamento immediato. Microsoft ha iniziato il rilascio ufficiale di Windows 10; a partire da oggi inizia una nuova era per la casa di Redmond e per i suoi clienti La prima preview per smartphone è stata rilasciata il 12 febbraio 2015, ma può essere installata solo su sei Lumia. La build 10051, distribuita il 10 aprile 2015, è compatibile con tutti i modelli ad eccezione dei Lumia 930 e Lumia 640 XL. Molte le novità, tra cui il nuovo browser Spartan, nuove app per email e calendario, versioni aggiornate delle app telefono, messaggi, contatti e mappe, e nuovo app switcher per il multitasking. Con la build 10052, rilasciata il 21 aprile 2015, è possibile usare la modalità aereo e disattivare la connessione dati. La build 10080 del 14 maggio 2015 aggiunge il supporto per Lumia 930, Lumia 640/640 XL e HTC One (M8) for Windows. Le novità principali sono: Windows Store Beta, app Office, Xbox, Music Preview, Video Preview e Camera. Importanti le novità relative al costo di accesso al nuovo sistema operativo. Microsoft ha annunciato che l’upgrade è gratuito per tutti gli utenti con regolare licenza di Windows 7, Windows 8.1 e Windows Phone 8.1. L’offerta dura un anno e gli utenti riceveranno aggiornamenti gratuiti per tutta la vita del dispositivo. Il modello di business è cambiato e la velocità di update del sistema farà il paio con una sorta di abbonamento che garantirà l’aggiornamento alle nuove release. Microsoft ha infatti scelto un approccio “Windows as a Service” che, di fatto, elimina il concetto di versione. L’azienda di Redmond ha comunicato che l’upgrade a Windows 10 è consentito anche agli utenti che usano una copia pirata del precedente sistema operativo. Tuttavia, il sistema operativo non sarà “genuino” e verrà mostrato un watermark sul desktop. Gli utenti che hanno installato la patch facoltativa KB3035583 riceveranno una notifica, con la quale è possibile effettuare la “prenotazione” del sistema operativo. Una seconda notifica verrà mostrata quando l’aggiornamento a Windows 10 è pronto per il download. Il 1 giugno 2015, Microsoft ha ufficializzato infine i prezzi di Windows 10. Gli utenti che non vogliono o non possono aderire all’offerta di aggiornamento gratuito potranno acquistare l’edizione Home a 119 dollari o l’edizione Pro a 199 dollari, mentre l’upgrade da Home a Pro con il Windows 10 Pro Pack costerà 99 dollari. Windows 10 gratis per sempre? Microsoft ha sottolineato che oltre all’upgrade gratuito, tutti i terminali Windows 10 godranno di un supporto vitalizio Windows 10: tutte le novità Requisiti minimi Durante il WinHEC 2015, dedicata ai partner OEM, Microsoft ha ufficializzato i requisiti minimi per le versioni desktop e mobile di Windows 10. Per installare il sistema operativo su PC, notebook e tablet occorrono almeno un display da 8 pollici con risoluzione di 800×600 pixel, 1 o 2 GB di RAM (32 o 64 bit), 16 o 32 GB di storage (32 o 64 bit), scheda video DirectX 9.0 e, solo per i tablet, pulsanti di accensione e volume. Per gli smartphone è richiesto invece un display compreso tra 3 e 7,99 pollici, 4 GB di storage, microSD da 4 GB, scheda video DirectX 9.0, pulsanti Power, Volume Up/Down, Start, Back e Search. La dimensione minima della RAM varia in base alla risoluzione dello schermo: 512 MB (da 800×480 a 854×480), 1 GB (da 960×540 a 1366×768), 2 GB (da 1440×900 a 1920×1200), 3 GB (da 2048×1152 a 2560×1600), 4 GB (2560×2048 e superiore). Microsoft ha inoltre rilasciato la Upgrade Matrix, ovvero le combinazioni possibili per aggiornare il sistema operativo attuale a Windows 10. L’upgrade diretto tramite ISO è consentito da Windows 7, Windows 7 SP1, Windows 8, Windows 8.1 e Windows 8.1 Update. L’upgrade tramite Windows Update è possibile solo da Windows 7 SP1, Windows 8.1 Update e Windows Phone 8.1. Windows RT non verrà aggiornato. Windows 10 arriverà il 29 luglio; Microsoft ha pubblicato i requisiti hardware e di sistema del suo nuovo sistema oeprativo Windows 10: tutte le novità Il nuovo menu Start Durante la conferenza Build di aprile 2014, Microsoft aveva mostrato un’anteprima del menu Start, affermando che sarebbe stato incluso in una futura versione del sistema operativo. Gli addetti ai lavori avevano ipotizzato la sua integrazione in Windows 8.1 Update 1 o in Windows 8.1 Update 2 (aggiornamento mai rilasciato e sostituito da un update mensile). L’interfaccia desktop ha richiesto però modifiche più profonde, quindi il menu Start è stato ripristinato in Windows 10. Le differenze rispetto al menu Start di Windows 7 sono molte (ecco il perché dell’aggettivo “nuovo”). Innanzitutto, il menu elenca sia le applicazioni tradizionali, sia le app Modern. Nella colonna destra sono visualizzate le live tile, che possono essere spostate, ridimensionate ed eliminate, come su Windows 8.1. Nella parte alta della colonna sinistra sono presenti il nome dell’utente e i collegamenti alle cartelle di sistema (Documenti, Immagini, Impostazioni PC e File Explorer). Il menu può essere ridimensionato a piacimento, fino a portarlo in posizione orizzontale sulla taskbar. Microsoft ha inoltre aggiunto la possibilità di cambiare il suo colore nelle impostazioni. A partire dalla build 9926, il box per la ricerca è stato spostato nella barra delle applicazioni e consente di usare Cortana per cercare contenuti sul computer e online. Windows 10: tutte le novità Edge, l’altro browser Una delle novità più importanti di Windows 10 è rappresentata da un browser profondamente integrato nel sistema operativo, che Microsoft ha progettato per offrire una navigazione migliore rispetto ad Internet Explorer 11. Le qualità di Edge (nome in codice “Spartan”) sono molte, tutte ispirate all’idea per cui Windows non sia più soltanto un codice in grado di far girare la macchina, ma soprattutto un ambiente che deve ospitare l’utente e deve facilitarne l’esperienza. Microsoft Edge è il nuovo browser preinstallato nelle versioni desktop e mobile di Windows 10: sostituisce Internet Explorer sulla base di nuovi principi. Tra le peculiarità di Edge, pertanto, vi sono tre caratteristiche peculiari che ben ne esplicano la natura: • sia tramite touch che tramite pennino è possibile selezionare una porzione della pagina durante la navigazione: la nota creata può quindi essere condivisa o utilizzata su applicazioni varie. La pagina Web viene dunque trattata non come elementi stabiliti da uno sviluppatore, ma come unicum esperienziale così come vissuto dagli occhi del navigatore. E quest’ultimo potrà dunque interagirvi a piacimento, estrapolandone elementi arbitrari e facendone uso proprio; • una nuova “reading mode” consente di alienare dalla pagina ogni elemento di distrazione, focalizzando tutto sul testo: l’utente può così immergersi nella lettura, ricavandone un’esperienza priva di disturbi. Tale modalità favorisce la concentrazione sul testo e sui contenuti. • Spartan integra Cortana: l’assistente personale può essere utilizzato per effettuare le ricerche. Edge non sostituisce Internet Explorer 11 (su desktop), ma sarà il browser predefinito per tutte le versioni di Windows 10. Microsoft aveva previsto l’uso di due motori di rendering , ma durante lo sviluppo del sistema operativo ha deciso di differenziare i due browser: IE11 rimarrà sostanzialmente invariato da Windows 8.1 e quindi userà ancora Trident per garantire la compatibilità con i siti web legacy. Windows 10: tutte le novità Task View e desktop virtuali In Windows 7 si chiamava Windows Flip, mentre in Windows 8 il suo nome era Switcher, ma la sua funzione era la stessa: consentire all’utente di passare velocemente da un applicazione in esecuzione all’altra, usando la tastiera e il touch. In Windows 10 è stata inclusa una nuova interfaccia, denominata Task View. In questo caso, oltre alle applicazioni, vengono mostrati anche i desktop virtuali. Invece di sovrapporre le finestre su un singolo desktop, è possibile creare altri desktop in cui aprire le applicazioni, eventualmente suddivise in base al compito specifico (ad esempio, app per svago e app per lavoro). Per aggiungere i desktop virtuali è sufficiente premere il pulsante sulla taskbar che raffigura due rettangoli sovrapposti. Il Task View viene attivato anche con le combinazioni ALT + TAB e WIN + TAB. Le finestre delle app possono essere spostate da un desktop all’altro. Windows 10: tutte le novità Snap Assist, app “windowed” e Continuum La funzionalità Snap View, che in Windows 8 permette di affiancare le app Modern, è stata migliorata in Windows 10 ed estesa alle applicazioni tradizionali. L’utente può visualizzare sullo schermo fino a quattro app con il nuovo layout a quadranti. Windows 10 suggerirà in modo intelligente (Snap Assist) come riempire lo spazio disponibile. Le app Modern vengono ora aperte all’interno di finestre, come i programmi desktop. Sono quindi presenti i pulsanti per la massimizzazione, minimizzazione e chiusura, oltre alla barra del titolo (a scomparsa), dal quale si può accedere alle varie opzioni (Cerca, Condividi, Riproduci, Stampa, ecc.) con un tap o un clic sul pulsante con tre puntini. Continuum è sicuramente la feature più interessante e utile per gli utenti che possiedono un dispositivo ibrido o 2-in-1, come il Surface Pro 3. Windows 10 modifica automaticamente il layout dell’interfaccia quando viene collegata e scollegata la tastiera. Nel primo caso, viene mostrato l’ambiente desktop con il menu Start e le app “windowed”. Nel secondo caso, il menu Start viene portato a pieno schermo e sostituisce in pratica il precedente Start screen. Windows 10: tutte le novità App universali e Windows Store Con l’arrivo di Windows 10 è stato cambiato il nome delle app Modern, ora definite Universal app, in quanto possono essere installate su smartphone, tablet e PC. Anche il Windows Store subirà una profonda trasformazione, diventando un hub per tutte le applicazioni (touch e non touch) e per altri contenuti digitali. Sono previste inoltre nuove forme di pagamento e la creazione di uno “store-in-store”, in cui le aziende possono posizionare le app pubbliche e quelle riservate ai propri dipendenti. Windows Store sarà l’unico negozio digitale per tutti i dispositivi: “one platform, one store”. Varie applicazioni sono integrate in Windows 10 e possono essere utilizzate da tutti i device animati dal nuovo sistema operativo: Foto, Video, Musica, Mappe, Calendario, Skype, OneDrive e altre funzioni potranno essere così usate con totale continuità e omogeneità nell’esperienza finale, facilitando il compito dell’utente e l’accesso ai file. All’inizio di luglio 2015, Microsoft ha deciso di cambiare i nomi di Xbox Music e Xbox Video in Groove Music e Movies&TV. Windows 10: tutte le novità IE12, Cortana e centro notifiche Durante la keynote di fine settembre 2014, Microsoft ha mostrato solo le novità incluse nella versione preliminare del sistema operativo, tralasciando le funzionalità che verranno integrate nelle release successive. Non è stato fatto nessun riferimento ad Internet Explorer 12 (la preview include IE11), a Cortana e al centro notifiche, di cui nei mesi scorsi sono trapelate diverse indiscrezioni. In base ad clune indiscrezioni, Internet Explorer 12 avrebbe dovuto avere una nuova interfaccia. Con la build 9926, Microsoft ha svelato che Windows 10 includerà ancora IE11, al quale verrà affiancato il nuovo browser Spartan. Cortana, l’assistente personale di Windows Phone 8.1, è stato integrato anche nel sistema operativo desktop (a partire dalla build 9926) per migliorare la tradizionale funzione di ricerca. Cortana non solo consente un’interazione con l’utente tramite linguaggio naturale, ma impara azioni e abitudini per assistere ricerca e navigazione in vari modi al servizio dell’esperienza finale. Il centro notifiche, invece, mostra all’interno di una finestra rettangolare (nell’angolo inferiore destro) i messaggi inviati dal sistema operativo e dalle applicazioni. Windows 10: tutte le novità Action Center, Battery Saver e Data Sense Dal 21 ottobre 2014 è disponibile la nuova build 9860 della Technical Preview che include numerosi miglioramenti e tre nuove funzionalità: Action Center, Battery Saver e Data Sense. Action Center è il centro notifiche, una finestra che elenca tutti gli avvisi del sistema operativo e delle applicazioni. A partire dalla build 9926, l’utente può interagire direttamente, ad esempio avviare una conversazione Skype quando viene mostrata una notifica di chiamata. Battery Saver e Data Sense sono due funzioni ereditate da Windows Phone 8.1. La prima limita le attività in background per incrementare la durata della batteria, mentre la seconda monitora il consumo del traffico dati. Entrambe le feature non sono pienamente attive, in quanto alcune opzioni non possono essere selezionate. Altre novità minori sono la combinazione di stati WIN+SHIFT+freccia per spostare l’app attiva su un altro monitor, l’animazione che indica chiaramente lo switch tra desktop virtuali e l’animazione “pop” visibile quando si aprono o chiudono le finestre delle app e di File Explorer (Esplora file). Gli utenti iscritti al programma Windows Insider possono ora scegliere la velocità con cui ricevere i futuri aggiornamenti (Fast e Slow). Windows 10: tutte le novità Office è app universale Office diventa accessibile da qualsiasi dispositivo Windows 10: dal PC al tablet, dallo smartphone al Microsoft Surface Hub, affinché l’intero ambiente Windows possa fruire della suite di connettività di Redmond. Nuove versioni di Word, Excel, PowerPoint, OneNote e Outlook consentono di accedere più facilmente ai file e di interagire indifferentemente con mouse, tastiera e touch. Il 4 febbraio 2015 sono state pubblicate sul Windows Store Beta le preview delle prime tre app (Word, Excel e PowerPoint). Office per Windows 10 è la versione touch gratuita che verrà inclusa in Windows 10. La versione desktop, Office 2016, sarà disponibile entro fine anno. Windows 10: tutte le novità Xbox Live anche su Windows 10 Grande novità per i gamer abbonati a Xbox Live. Gli utenti potranno sfidarsi in multiplayer da qualsiasi dispositivo, quindi non solo con la Xbox One, sulla quale viene eseguito il gioco, ma anche da PC, tablet e smartphone con Windows 10. I giochi stessi offriranno una migliore esperienza di gaming, grazie alle maggiori performance delle DirectX 12, e alla funzionalità Game DVR, che permette di registrare specifiche fasi di gioco da condividere online con i propri amici. Xbox Live diventa pertanto il ponte per l’interazione tra il mondo Xbox e il mondo Windows, creando così il necessario canale di comunicazione che rende l’ambiente unico e l’esperienza integrata. Windows 10: tutte le novità Perché Windows 10? Per mesi è circolato il nome Windows 9 per indicare la nuova versione del sistema operativo, sebbene Microsoft non abbia mai confermato questa indiscrezione. Tutti però davano per scontata la scelta “cronologica”. Invece, a sorpresa, l’azienda di Redmond ha deciso di saltare un numero, presentando Windows 10. Nel corso della keynote, Terry Myerson ha dichiarato che Windows One doveva essere il nome più adatto, ma Windows 1 è già stato usato. Allora, perché Windows 10? C’è chi ipotizza che la scelta sia legata alle tipologie di dispositivi sui quali può essere eseguito. Gli sviluppatori sostengono che il motivo dipenda da un problema di codice. Ma probabilmente Windows 10 è il nome migliore per indicare un grande cambiamento, un allontanamento da Windows 8 e soprattutto l’ultima major release di Windows. Microsoft ha infatti previsto aggiornamenti frequenti che introdurranno patch di sicurezza, fix e nuove funzionalità, rispondendo alle richieste degli utenti e delle aziende. Windows 10: tutte le novità LE 9 NOVITA’ IN WINDOWS 10 – VIDEORIPETIZIONI (TECHNICAL PREVIEW) IN ITALIANO ITA (NO WINDOWS 9) Fonte e link: VideoRipetizioni Pubblicato il 05 ott 2014 ▶ ▶ ▶ Quali sono le 9 Cose Nuove di Windows 10? Le 9 Novità? Guarda le novità in Microsoft Windows 10 Dieci, nella pratica ed in parole semplici: ▶▶PRIMA COSA NUOVA: ( arriva anche il Menù Start, tranquillo! ▶ 0:04 Come funziona la condivisione dei rilasci di Windows 10 con oltre 1 anno di anticipo sulla commercializzazione ufficiale. ▶ 0:37 Come inviare i tuoi feedback a Microsoft. ▶▶▶ Non vuoi Rischiare di Perdere le Novità su Windows 10? Clicca qui e Iscriviti alla Newsletter perché è GRATIS: https://goo.gl/xWQoEC ________________________________________¬ ▶▶▶ Come e Dove puoi Prenotare GRATIS Windows 10? Clicca QUI per capire come averlo GRATIS: http://www.videoripetizioni.com/mater… ▶▶▶ Ok, lo hai già prenotato GRATIS o vuoi farlo ma come fai a capire se il Tuo PC è Compatibile con Windows 10? Clicca qui per capirlo: http://www.videoripetizioni.com/mater… ▶▶ SECONDA COSA NUOVA: ▶ 1:08 Diventa un “Insider”: come registrarti all’Insider Program per essere un tester del Sistema Operativo. ▶▶ TERZA COSA NUOVA: ▶ 1:41 Come non parlare del caro “rimpianto” Menu Start? E’ tornato più bello di prima, ci era mancato, è stato via, lontano per molti mesi e… Guarda tutte le novità del Menù Start qui 1:41 ! ▶▶ QUARTA COSA NUOVA: ▶ 2:45 La ricerca in Windows 10, le 2 tipologie di ricerca. ▶▶ QUINTA COSA NUOVA: ▶ 3:31 Il MultiTasking, non è una parolaccia, è fondamentale a mio avviso. E’ ciò su cui Microsoft sembra puntare tantissimo in Windows 10. Guarda cosa è e come funziona. Come funzionano le finestre e come si dispongono. ▶▶ SESTA COSA NUOVA: ▶ e ▶ ▶ 5:08 Utilizza più Desktop alla volta: guarda cosa significa come funziona. Come fai ad aggiungere nuovi Desktop in Windows 10. Un suo utilizzo pratico: Lavoro vs. Tempo Libero. ▶▶ UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA: ▶ 6:40 Windows 10 è solo per le donne? ▶▶ SETTIMA COSA NUOVA: ▶ 6:40 Guarda l’apertura diversa delle App in Windows 10 rispetto a Windows 8 ed 8.1. ▶▶ OTTAVA COSA NUOVA: ▶ 8:03 Compromesso tra Windows 7 e Windows 8.1. ▶▶ NONA COSA NUOVA: ▶ 8:11 Le mie Considerazioni personali finali e quello che per me è la novità N.° 9 che, spero, non offenda nessuno, ma lo penso seriamente. ▶ ▶ ▶ 9:03 Mi sono dimenticato qualcosa? Scrivimela adesso nei commenti, ci tengo, grazie! ▶ Ti è stata utile la VideoRipetizione? ▶▶▶ Sei libero di lasciare un bel Pollice Su, Subito!!!! Grazie! ▶▶ Guarda anche le novità di Windows 10, clicca qui: http://goo.gl/PKYcml ▶▶ Guarda l’ installazione passo passo di Windows 10, clicca QUI: http://goo.gl/Qzo8uK ▶▶ Guarda l’introduzione a Windows 10, clicca QUI: http://goo.gl/hX4ab2 ▶▶ TUTTO su Windows 10, aggiornato, clicca QUI: http://goo.gl/81TU1D ▶▶ Windows 10 ci sta SPIANDO? Guarda qua o potresti pentirtene in futuro… : http://goo.gl/PkWj74 ▶▶▶ Per altre VideoRiperipetizioni su Windows 10, se ti va, clicca pure qua: http://www.videoripetizioni.com/mater… ▶▶ Guarda la BUILD 9860 come si installa e le principali Novità, clicca qui: http://goo.gl/8ZcK3D ▶▶ Guarda le novità di Windows 10, clicca qui: http://goo.gl/aMIeoz ▶▶ Guarda come e dove lo puoi scaricare gratis, clicca qui: http://goo.gl/NPiHCZ ▶▶ Windows 10 ci sta SPIANDO? 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Recensione di Giulio Brotini Guarda anche: Corso completo su Windows 10 – Parte 1 – interfaccia, menu, app e multidesktop Fonte e link: Fabrizio Gherardi Pubblicato il 31 lug 2015 Benvenuti al corso completo su Windows 10. In questo video parliamo della nuova interfaccia, del menu start, delle app e del multidesktop. LINK PARTE 2: https://www.youtube.com/watch?v=3M4iG.. .PARTE I Parte II Parte III Parte IV Parte V STONEX ONE: un tutto italiano! telefonino STONEX ONE | Cosa ne pensiamo – #Break The Rules Fonte e link: Reviewers Official Channel pubblicato il 17 giu 2015 Salve a tutti amici dei Reviewers grazie per aver guardato questo video nel quale vi abbiamo parlato del nuovo Stonex One il progetto tutto italiano che ci ha davvero colpito e che speriamo di provare, per potervi offrire una recensione al top. Come sempre supportateci con un LIKE, ISCRIVETEVI al canale e CONDIVIDETE IL VIDEO. Per qualsiasi chiarimento non esitate ad esporlo nei commenti! Link del sito stonex – http://www.stonexone.com/ Link del canale di stonex – Lorenzo – https://www.youtube.com/channel/UCoMy… Link del video di https://www.youtube.com/watch?v=gY0m7… Seguiteci anche su: -Facebook – https://www.facebook.com/pages/Review… -Twitter – https://twitter.com/Reviewers_YT . IL NOSTRO COMMENTO: Uno Stonex One tutto Italiano! Va benissimo! Buono il prezzo e ottima la componentistica! Forza! Aiutiamo la tecnologia Italiana! Facciamo girare questo video a 360° e, ovviamente, compriamo il telefono! La velocità del web Un misuratore per la velocità del web Fonte:http://www.ilsole24ore.com/ A chi non capita di collegarsi a internet dal computer di casa o con la “chiavetta” e di rendersi conto che, a secondo dell’orario in cui accede o del luogo in cui si trova, il collegamento è più o meno veloce? Presto sarà possibile scaricare gratis un software che consentirà di misurarsi da soli la qualità e la velocità di accesso a internet e verificare se l’offerta che l’operatore telefonico ha venduto corrisponde a quella reale. È uno degli aspetti più interessanti della convenzione siglata ieri tra l’Authority per le comunicazioni e la fondazione Ugo Bordoni, presieduta da Enrico Manca, finalizzata ad avviare dal prossimo primo ottobre le prime misurazioni sulla qualità della connessione web in Italia. «L’iniziativa nasce da una delibera dell’Autorità e sulla scia di un’iniziativa analoga avviata dall’Authority britannica Ofcom – spiega Roberto Viola, segretario generale dell’Agcom – lo scopo è aumentare la consapevolezza dell’utente sulla qualità dell’accesso a internet che riceve, e dunque sviluppare il mercato della larga banda anche verso prodotti che offrono una maggiore quantità di megabit, ma anche di consentire una mappatura sul tasso di utilizzo della rete nelle varie aree del Paese allo scopo di indirizzare meglio le scelte sugli investimenti». Tanto per dare l’idea dell’esito di queste misurazioni in Gran Bretagna, si è scoperto che rispetto a una velocità media venduta dagli operatori, pari a 7,1 magabit al secondo, quella effettiva era di 4,1 megabit con punte più alte nei centri urbani e decisamente inferiori nella aree rurali. E ancora: gli utilizzatori di 2 megabit al secondo o meno sono meno del 10%, mentre quelli che superano i 6 megabit sono attorno al 20% dell’utenza. «Il software dovrebbe essere pronto già nel corso del 2010 – spiega Mario Frulloni, direttore tecnico della fondazione, che è stata selezionata come certificatore terzo delle misurazioni – e potrà essere scaricato gratuitamente dal sito dell’Agcom o della nostra fondazione. Quando l’utente si collega, oltre a verificare in presa diretta la qualità dell’accesso, il software trasmetterà i dati all’Agcom». I costi del progetto saranno a carico degli operatori telefonici coinvolti, che ad oggi rappresentano oltre il 95% della clientela della banda larga. I dati delle rilevazioni saranno resi pubblici con cadenza periodica. L.Ser. NOSTRO COMMENTO: Questa è una cosa utilissima. Io, per esempio, dovrei viaggiare a 20 Mb, ma sono sicuro che non viaggio neanche a 10 mb. Così come me chissà quanta gente viaggia a velocità notevolmente inferiore a quella che l’operatore telefonico ha venduto. Auguriamoci di poter sistemare il tutto. Staremo a vedere!