Fede e Scienza - Antonino Zichichi - LA24-2013

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Fede e Scienza - Antonino Zichichi - LA24-2013
Fede e Scienza - Antonino
Zichichi - LA24-2013 - A
libro aperto - TeleOltre
Fede e Scienza – Antonino Zichichi – LA24-2013 – A libro
aperto – TeleOltre
Fonte: TeleOltre
.
La batteria che si ricarica
in pochi secondi
La batteria che si ricarica in pochi secondi
Le batterie del futuro potrebbero essere ricaricate in pochi
secondi e offrire un’autonomia pari ad una settimana: ecco il
concept dell’istituto UCF.
Fonte e link:
http://www.webnews.it/2016/11/22/batteria-ricarica-pochi-secon
di/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsle
tter:+Webnews&utm_content=22-11-2016+la-batteria-che-siricarica-in-pochi-secondi+tutte-le-notizie
Cristiano Ghidotti, 22 novembre 2016
Se c’è una cosa che accomuna ogni dispositivo tecnologico è
l’esigenza di essere collegato ad una batteria. Non importa
che si tratti di uno smartphone, di un tablet, di un computer,
di una fotocamera oppure di un device riconducibile al mondo
della Internet of Things: senza alimentazione nulla può
funzionare, anche se il consumo energetico è ridotto al
minimo. Ne deriva che migliorare questo aspetto consentirebbe
di apportare innovazioni importanti per tutto ciò che riguarda
l’universo hi-tech.
Dai laboratori del NanoScience Technology Center della
University of Central Florida arriva un concept potenzialmente
molto interessante: lì si sta progettando una batteria in
grado di essere ricaricata nel giro di pochi secondi e capace
di offrire un’autonomia pari a diversi giorni, fino ad
un’intera settimana se si prendono in considerazioni i consumi
medi di uno smartphone. Si tratta di un supercondensatore che
non altera la propria efficienza nemmeno dopo 30.000 cicli di
carica, con una longevità venti volte maggiore rispetto alle
più tradizionale batterie agli ioni di litio.
Un render illustra la struttura interna delle batterie in
questione
Trattandosi di un progetto sperimentale, occorrerà ancora
diverso tempo affinché una tecnologia di questo tipo possa
trovare uno sbocco commerciale o un’applicazione concreta nei
device utilizzati quotidianamente. Con tutta probabilità, in
un primo momento ne beneficeranno soprattutto i dispositivi
più piccoli, come gli smartwatch e più in generale gli
indossabili.
Non è pronta per la commercializzazione. Si tratta di un
concept dimostrativo e le nostre ricerche mostrano che potrà
avere un notevole impatto su molte tecnologie.
Il segreto è rappresentato dal fatto che i cosiddetti
supercapacitor (i supercondensatori, appunto) immagazzinano
l’energia in modo statico sulla superficie di un materiale
come il grafene, anziché sfruttando reazioni chimiche come
avviene nelle batterie più comuni. Questo consente inoltre di
ridurre notevolmente gli ingombri o, a parità di volume
occupato, aumentare esponenzialmente la capacità offerta.
L’idea è al momento in attesa di poter essere depositata come
proprietà intellettuale presso USPTO, sotto forma di brevetto.
IL NOSTRO COMMENTO: Naturalmente ci vorrà ancora un po’ di
tempo prima che venga commercializzata anche perchè le
industrie dovranno smaltire prima le scorte delle vecchie
batterie altrimenti le rimarranno sulle palle. Attendiamo…..
Un meritato riconoscimento
alla D.ssa Teresa Marafioti
Un genietto in casa
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Fernando Cannizzaro (25 agosto 2016)
Un meritato riconoscimento alla D.ssa
Teresa Marafioti
Non è per esaltare i suoi meriti perchè non ne ha bisogno ma
solo per prendere atto dei suoi successi che coronano un lungo
periodo di studi, di sacrifici e di ricerche.
Nata a Reggio Calabria
dopo aver conseguito
la maturità
scientifica si è
laureata
brillantemente
in Medicina e
chirurgia presso l’Università di Messina e specializzata in
anatomia patologica presso la stessa Università . A 22 anni ha
ottenuto una borsa di studio dalla fondazione “Bonino &
Pulejo” e si è recata in Germania dove ha lavorato per quasi
otto anni presso l’Istituto di Patologia della Free University
di Berlino sotto la supervisione del Prof. Harald Stein – uno
dei redattori della WHO classificazione per le neoplasie
ematologiche essendo supportata come ricercatrice da uno
stipendio
della
Deutsche
Forschungsgemeinschaft.
Successivamente si è stabilita definitivamente ad Oxford e dal
2010 lavora come Primario di Ematopatologia presso il
Dipartimento di Anatomia Patologica dell’ University College
Hospital London.
Recentemente il suo lavoro e’ stato parte di un articolo
pubblicato sulla prestigiosa rivista “Science”.
A Berlino, la Dr Marafioti ha sperimentato la tecnica di
microdissezione che permetteva di isolare singole cellule da
sezioni di tessuto. Utilizzando questa tecnica e’ stato
possible analizzare il riarrangiamento genico delle
immunoglobuline in cellule neoplastiche di linfomi di Hodgkin
e non-Hodgkin. Uno di questi studi le ha consentito di
pubblicare come primo autore un articolo sul New England
Journal of Medicine (1997).
Successivamente, la dr Marafioti ha sviluppato un interesse
per lo studio di diversi fattori di trascrizione che regolano
l’espressione di molecole specifiche per linfociti B e T
dimostrando alerazioni di tali fattori di trascrizione nel
linfoma di Hodgkin (Blood 2001).
Nel febbraio 2000 la D.ssa Marafioti si è trasferita a Oxford
dove ha iniziato a lavorare come membro dell’Unità di
Immunodiagnostica diretta dal Prof. David Y Mason al Nuffield
Department of Clinal Laboratories Science presso il John
Radcliffe Hospital dell’ Università di Oxford guidato dal.
Dal 2001 al 2009 la dr Marafioti e’ stata responsabile di un
progetto di ricerca supportato dalla Leukaemia Research Fund
(LRF) il cui scopo principale è stato quello di caratterizzare
nuove molecole intracellulari come nuovi potenziali marcatori
diagnostici e prognostici per neoplasie ematologiche.
Il lavoro condotto a Oxford insieme a David Mason e al suo
team ha con successo portato a rilevanti publicazioni quali
quello sulla identificazione di un nuovo tipo di linfociti B
che potrebbero rappresentare la controparte normale di alcuni
sottotipi di linfoma (Blood 2003).
L’analisi immunoistochimica di una vasta gamma di marcatori
intracellulari effettuata su sezioni di tessuto in paraffina
consentiva di dimostrarne l’anormalita’ di espressione di tali
molecole nel linfoma di Hodgkin (Blood 2003), confermando cosi
precedenti studi molecolari.
Inoltre, alcune nuove molecole quali: a) PD-1, SAP e ICOS
hanno rivelato di avere importantza
diagnostica per
migliorare la diagnosi del linfoma angioimmunoblastico a
cellule T (Haematologica 2007), e b) l’adapter protein CD2AP
si e’ rivelata utile per la diagnosi di un linfoma molto
aggressivo che deriva dalle cellule dendritiche plasmacitoidi
(Blood 2008).
Nel gennaio 2010 la D.ssa Teresa Marafioti si trasferisce alla
University College di Londra (UCL) dove tuttora lavora come
primario di ematopatologia e dirige il servizio di
ematopatologia presso il Dipartimento di Anatomia Patologica.
UCL le riconosce il titolo di Reader in Haematopathology
conferitole dall’Universita’ di Oxford.
L’attività di ricerca della dr Marafioti e del suo gruppo,
unico a UCL e’ composto da un team di quattro assistenti di
ricerca, riunisce diversi tipi di tecniche che includono
immunoistochimica a biologia molecolare.
Il suo gruppo ha continuato a identificare nuovi biomarkers
applicabili migliorare la diagnosi e prognosi di sottotipi di
linfoma contribuendo cosi allo sviluppo di algoritmi utili per
stabilire trattamenti terapeutici personalizzati per la cura
di alcune neoplasie.
Esempi del suo recente lavoro sono l’identificazione di:
1. a) ICOS per la diagnosi del linfoma angioimmunoblastico
a cellule T (Haematologica 2010);
b) Stathmin – usato per identificare sottogruppi del
linfoma follicolare (Histopathology 2013);
2. c) BRAF (V600E) – possible target diagnostico
e
terapeutico per un gruppo di linfomi diffuso a grandi
cellule B che deriva dalla leucemia linfocitica cronica
e conosciuto come sindrome di Richter (Br J Haematol
2014);
3. d) FOXP.1, proteina utile nella distinzione tra
iperplasia benigna follicolare e linfoma follicolare
tipo pediatrico (in corso di pubblicazione);
4. e ) G r a n u l i s y n , è s t a t o u n m a r k e r d i r i l e v a n z a
diagnostica per il linfoma delle cellule NK-T e per un
sottogruppo di linfomi a cellule T nella fattispecie
riconosciuto come Entheropathy-associated Intestinal T
cell lymphoma (EATL).
Il lavoro della D.ssa Marafioti ha portato allo sviluppo di
tecniche uniche come multiplex immunostaining (MMI).
Lo sviluppo di questa tecnica fa parte di studi collaborativi
con diversi gruppi di ricerca, come quelli guidati dai dottori
S. Quezada, C Swanton, M Linch, T Enver, M Pule, H Walczack, T
Meyer e K Peggs a University College London.
Uno di questi studi ha portato a confermare ulteriormente che
l’eterogeneità intra-tumorale, studiata in alcune neoplasie
polmonari, influenzi la presenza di determinati sottotipi di
linfociti T il che potenzialmente puo essere utilizzato per
nuovi approcci terapeutici quali l’immunoterapia
(Science
2016).
La dr Marafioti ha continuato a mantenere attive
collaborazioni accademiche nel campo dell’ematopatologia con i
gruppi di a) Prof. Stefano Pileri (Dipartimento Ematologia e
‘L. e A. Seràgnoli’ Scienze Oncologiche, Università di
Bologna, Italia); b) Prof Harald Stein (PathoDiagnostik
Institut, Berlino, Germania); b) Prof P Gaulard, (Dipartimento
di Patologia, Università di Creteil, Francia; c) Prof. Mariusz
Wasik (Dipartimento di Patologia, University of Pennsylvania,
Philadelphia, USA) d) Prof. Brunangelo Falini (Dipartimento di
Ematologia, Università di Perugia, Italia) ed e) Prof Yasodha
Natkunam (Dipartimento di Patologia, Università di Stanford
Hospital & Clinics, Stanford, Stati Uniti).
Come parte della sua attività di ricerca, il gruppo della
D.ssa Marafioti lavora anche con organizzazioni commerciali al
fine di validare la rilevanza clinica di nuove tecniche per lo
studio di tumori solidi e neoplasie ematologiche. In dettaglio
le collaborazioni commerciali includono: a) Ventana Medical
Systems/Roche Diagnostics (Tucson, Arizona, Stati Uniti
d’America); b) Spring Bioscience (Pleasanton, California,
Stati Uniti d’America); d) ADC Therapeutics (Losanna,
Svizzera); e) Shionogi Inc (Osaka, Giappone) ed f) ROCHE
Global Business Development Medical (Basilea, Svizzera).
Obiettivi futuri:
In atto, uno dei topics di interesse del team e’
l’ottimizzazione di tecniche di multiplex immunofluorescenza
che consente di analizzare su singoli campioni di tessuti piu
di 10 biomarkers con lo scopo di
studiare ulteriormente
funzioni e strutture cellulari.
I risultati saranno analizzati utilizzando la piattaforma di
analisi per immagini di Definiens con i quali il gruppo del
Dott Marafioti ha in corso la collaborazione.
Ulteriori proggetti in crso prevedono l’applicazione di
techniche per l’analisi su sezioni di tessuto di microRNAs
mediante l’uso di RNAscope (ADC, Hayward, CA, USA).
A lungo termine, il team prevede di continuare studi per
l’identificazione e caratterizzazione di biomarker per la
diagnosi e la prognosi di neoplasie ematologiche e non.
Proprio di recente nel mese di Luglio 2016 la dr Marafioti ha
ricevuto il titolo onorifico di “San Procopiese illustre” per
avere fatto conoscere al mondo scientifico la forza della
cultura Calabrese.
https://www.youtube.com/watch?v=l94K65mxa_M
La fuga dei cervelli
A questo punto qualche breve considerazione si impone sulla
fuga dei cervelli dall’Italia. Perchè i migliori cervelli
scappano
Perchè
dall’Italia?
in Italia le condizioni di lavoro sono meno favorevoli
degli altri Paesi da tutti i punti di vista: basse
remunerazioni , possibilità di carriera stroncate
e poca
soddisfazione. Fuori dai confini, i nostri ricercatori
riescono a produrre più dei loro colleghi stranieri dando
lustro e orgoglio a quei Paesi che formano meno ricercatori di
quanti ne hanno bisogno.
Secondo quanto si apprende dai giornali (Repubblica)
ogni
anno, circa 3mila ricercatori italiani – dottori di ricerca
che hanno conseguito il titolo accademico – prendono la via
dell’estero.
L’Italia, tra i Paesi europei più industrializzati, esporta
più ricercatori di quanti non ne importi dagli altri paesi.
Per il nostro Paese il saldo è paurosamente negativo: meno
13,2 per cento. In altre parole, perdiamo il 16,2 per cento di
ricercatori fatti in casa che si vanno a confrontare con i
colleghi stranieri e riusciamo ad attrarre il 3 per cento di
scienziati di altri paesi.
Il confronto con le nazioni europee di riferimento è
impietoso. “Per molte altre nazioni europee – scrive la
ricercatrice Brandi – le percentuali sono invece in pareggio,
come per la Germania, o positive come nel caso della Svizzera
e della Svezia (oltre il +20 per cento), del Regno Unito (+7,8
per cento) e Francia (+4,1 per cento). Perfino la Spagna, la
cui economia non brilla certamente, ci tiene a debita distanza
con una perdita.
Come impedire questo fenomeno di fuga dei cervelli?
Una
soluzione potrebbe essere quella di riassorbire i numeri in
esubero e retribuirli adeguatamente altrimenti l’esodo
condannerà l’Italia ad un inevitabile crollo produttivo e
sociale.
Con questo credo di aver dato il mio modesto contributo alla
mia amatissima
cuginetta, Teresa Marafioti,
scorrere attraverso i miei siti sul web.
Un abbraccio da tuo cugino
facendola
Fernando
Guarda filmanto Clicca QUI
La fuga dei cervelli
A questo punto qualche breve considerazione si impone sulla
fuga dei cervelli dall’Italia. Perchè i migliori cervelli
scappano dall’Italia?
Perchè in Italia le condizioni di lavoro sono meno favorevoli
degli altri Paesi da tutti i punti di vista: basse
remunerazioni , possibilità di carriera stroncate
e poca
soddisfazione. Fuori dai confini, i nostri ricercatori
riescono a produrre più dei loro colleghi stranieri dando
lustro e orgoglio a quei Paesi che formano meno ricercatori di
quanti ne hanno bisogno.
Secondo quanto si apprende dai giornali (Repubblica)
ogni
anno, circa 3mila ricercatori italiani – dottori di ricerca
che hanno conseguito il titolo accademico – prendono la via
dell’estero.
L’Italia, tra i Paesi europei più industrializzati, esporta
più ricercatori di quanti non ne importi dagli altri paesi.
Per il nostro Paese il saldo è paurosamente negativo: meno
13,2 per cento. In altre parole, perdiamo il 16,2 per cento di
ricercatori fatti in casa che si vanno a confrontare con i
colleghi stranieri e riusciamo ad attrarre il 3 per cento di
scienziati di altri paesi.
Il
confronto
con
le
nazioni
europee
di
riferimento
è
impietoso. “Per molte altre nazioni europee – scrive la
ricercatrice Brandi – le percentuali sono invece in pareggio,
come per la Germania, o positive come nel caso della Svizzera
e della Svezia (oltre il +20 per cento), del Regno Unito (+7,8
per cento) e Francia (+4,1 per cento). Perfino la Spagna, la
cui economia non brilla certamente, ci tiene a debita distanza
con una perdita.
Come impedire questo fenomeno di fuga dei cervelli?
Una
soluzione potrebbe essere quella di riassorbire i numeri in
esubero e retribuirli adeguatamente altrimenti l’esodo
condannerà l’Italia ad un inevitabile crollo produttivo e
sociale.
Con questo credo di aver dato il mio modesto contributo alla
mia amatissima
cuginetta, Teresa Marafioti, facendola
scorrere attraverso i miei siti sul web.
Un abbraccio da tuo cugino
Fernando
Guarda il video:
Teresa Marafioti – San Procopiese Illustre
Fonte e link: San Procopio News
Gustavo Rol
quantistica
e
la
fisica
Gustavo Rol fisica quantistica
Fonte e link: Giorgio Bernardi
Pubblicato il 05 ago 2014
History_Channel___Fisica_Quantistica___G¬ustavo_Rol
.
IL NOSTRO COMMENTO: Noi abbiamo sempre creduto che ci sia,
oltre alla nostra, anche un’altra dimensione non percepibile
ma pur tuttavia esistente, con la quale interagire dopo la
morte. Tuttavia esistono persone dotate di particolari poteri
innati – come Rol, Padre Pio, ed altri mistici – che riescono
a percepire ed interagire con questa tipo di realtà eterea
anche in vita, facendo cose sbalorditive ed impensabili per un
essere umano.
Se questa realtà impalpabile si possa identificare con lo
Spirito Divino, questo è difficile affermarlo. Ognuno però è
libero di credere o meno. Credendo, forse, la morte apparirà
meno traumatica.
Guarda anche:
FISICA DEI QUANTI – PENSO QUINDI SONO
Fonte e link: Radiatorcatalyst79
Pubblicato il 24 gen 2015
Viaggio all’interno di sè stessi..
Se vuoi approfondire: https://www.youtube.com/watch?v=HS3yV…
.
Asus Zen AIO S e Cardphone,
un mini cellulare
Asus Zen AIO S vuole essere l’iMac Retina del mondo Windows 10
di Paolo Centofanti – 03/09/2015 08:1710
Fonte
e
link:
http://www.dday.it/redazione/17468/asus-zen-aios-s-vuole-esser
e-limac-del-mondo-windows
Asus ha presentato all’IFA una nuova gamma di PC all-in-one
contraddistinti da un design elegante, ma soprattutto
caratteristiche tecniche di alto livello con display 4K ad un
prezzo molto competitivo.
Dopo l’anteprima del Computex, Asus ha rivelato all’IFA tutti
i dettagli della sua nuova serie di PC all-in-one Zen AIO S.
Si tratta di un computer desktop con un design chiaramente
ispirato all’iMac, seppure con i suoi elementi di originalità,
basato innanzitutto su un monitor LCD IPS da 23,8 pollici con
risoluzione 4K (3840×2160 pixel), il tutto a prezzi
decisamente interessanti: il modello entry level, con 8 GB di
RAM, processore Intel Core i5-6400T, scheda video NVIDIA
GTX950M con 1 GB di RAM e disco da un 1 TB parte da 1099 euro,
mantenendo lo schermo 4K. Lo Zen AIO S è costruito con
struttura unibody in alluminio anodizzato e sarà chiaramente
disponibile in diverse configurazioni.
Tutti i modelli sono però dotati di nuovo connettore USB 3.1
Type C, 4 porte USB 3.0, WiFi 802.11ac, Bluetooth 4.1, uscita
HDMI (ma non in ingresso), webcam 720p, sistema di
altoparlanti integrato direttamente nella cornice del display.
Interessanti le caratteristiche aggiuntive a seconda della
configurazione. Opzionalmente, ad esempio, è possibile avere
integrata la videocamera con motion capture 3D di Intel
RealSense, o ancora lo schermo touch a 10 punti.
La configurazione massima prevede fino a 32 GB di RAM, scheda
video NVIDIA GTX960M con 4 GB di memoria grafica e processore
Intel Core i7 di sesta generazione. Non male la versione
intermedia che offre Core i7, 16 GB di RAM, GTX960M con 2 GB
di memoria e disco da 2 TB a 1499 euro.
Questa non è una calcolatrice ma un telefono da 59 euro
di Paolo Centofanti – 09/09/2015 11:071
Elari ha presentato il Cardphone, un mini cellulare, spesso
pochi millimetri e che può pure essere installato con
un’apposita cover sul retro dello smartphone da cui succhia
via bluetooth la rubrica. Perfetto come secondo telefono.
Girando per gli stand di IFA 2015, ci siamo imbattuti in
Elari, piccolo produttore che ha realizzato CardPhone.
All’apparenza sembra una piccola calcolatrice tascabile (e in
parte lo è anche), ma si tratta in realtà di un sottilissimo
cellulare GSM (5,5 mm), perfetto per l’utilizzo come telefono
di riserva o per una SIM secondaria. CardPhone è in grado di
importare la rubrica del proprio smartphone principale e ha
funzioni assolutamente di base: chiamate ed SMS. Tramite
bluetooth, CardPhone può essere utilizzato anche con cuffie e
vivavoce wireless, mentre la batteria assicura tre giorni di
autonomia in stand-by e tre ore di chiamate.
A rendere ancora più sfizioso il progetto c’è anche una serie
di cover per iPhone 5S, 6 e 6 Plus, che permette di installare
il CardPhone direttamente sul retro dello smartphone, per una
maggiore praticità. A favore del piccolo telefono di Elari c’è
soprattutto il prezzo: il CardPhone costa 59,99 euro, mentre
la custodia ha un prezzo di 9,99 euro. Il telefono è
disponibile in bianco, arancione, nero e blu e può essere preordinato a questo indirizzo.
Presentazione del libro "La
Banda Larga" di Maurizio
Matteo Decina
Presentazione del libro “La Banda Larga” di Maurizio Matteo
Decina
Fonte e link: asati2012
Pubblicato il 01 lug 2015
Presentazione del libro “La Banda Larga” di Maurizio Matteo
Decina alla Camera dei Deputati il 25 Giugno 2015
.
Storia del pianeta Terra
Storia del pianeta Terra
Fonte e link: mida999
.
TEORIE DELL’EVOLUZIONE. Le grandi scoperte della scienza.
Documentario completo.
〈 Marco Pollutri 〉 marcopil100
Pubblicato il 08 mar 2014
Il libro di Darwin “L’origine delle specie” è ritenuto uno dei
più grandi capolavori in campo biologico scentifico. Questo
programma presenta un’efficace ricostruzione degli studi che
Darwin portò avanti sulla teoria dell’evoluzione. La sua
publicazione nel 1859, ha rivoluzionato lo studio sulle specie
viventi ed ha stimolato gli antropologi nella ricerca di prove
che dimostrassero come l’uomo stesso derivasse dalla scimmia.
Ken Mowbray, del museo americano di storia naturale di New
York, illustra le ultime scoperte sull’evoluzione della specie
umana alla luce degli importanti ritrovamenti fossili di
ominidi e dimostra come l’evoluzione del genere umano si sia
sviluppata in un periodo di oltre 7 milioni di anni. Le
scoperte presentate nel filmato comprendono anche la teoria
sull’estinzione dei dinosauri, la classificazione delle
specie, l’evoluzionismo darwiniano e gli studi di genetica
applicati al ritrovamento dell’ominido Tomai, un’ibrido tra
uomo e scimpanzè.
.
VIAGGIO NELLA PREISTORIA. 100’000 anni fa l’inizio della
nostra storia.
〈 Marco Pollutri 〉 marcopil100
Pubblicato il 03 apr 2014
LA GRANDE STORIA DELL’UOMO. Dalla preistoria alla Luna.
VIAGGIO NELLA PREISTORIA.
Vita e morte degli uomini di Neanderthal nell’Europa di 35’000
anni fa quando avvenne l’incontro fatale con la nostra specie.
E il mistero della loro scomparsa.
.
La straordinaria storia dell’uomo – (di Alberto Angela)
37skynet
Pubblicato il 20 gen 2013
Oggi ………………… : HOMO SAPIENS SAPIENS
1 milione di anni fa.. : HOMO HEIDELBERGENSIS
1,7 milioni …………. : HOMO ERGASTER / HOMO ERECTUS
2,5…………………… : HOMO RUDOLFENSIS / HOMO HABILIS (?)
3,5…………………… : AUSTRALOPITHECUS AFARENSIS (Lucy: conferma della
posizione eretta)
4 …………………….. : AUSTRALOPITHECUS ANAMENSIS
4,5 ………………….. : ARDIPITHECUS RAMIDUS (nascita del legame di
coppia)
5,5 ………………….. : ARDIPITHECUS KADABBA (posizione eretta)
6 …………………….. : ORRORIN TUGENENSIS
7 …………………….. : SAHELANTHROPUS TCHADENSIS
oltre i 7 milioni ……. : ???: Anello mancante
• Musica
o “Neanderthal Man” di Hotlegs (Google Play • iTunes • eMusic)
.
WINDOWS 10
Windows 10, un nuovo Windows
Fonte e link: http://www.webnews.it/speciale/windows-10/
Windows 10 rappresenta per Microsoft il punto di arrivo di un
viaggio iniziato con Windows 8 e proseguito con Windows 8.1.
Il sistema operativo è stato progettato per soddisfare le
esigenze di tutti gli utenti, in quanto l’esperienza d’uso
sarà ottimizzata per ogni dispositivo, coniugando al meglio le
due interfacce. Un’unica piattaforma software per smartphone,
tablet, notebook, PC e console, e un solo store per le
applicazioni, offrendo nuove funzionalità che permettano di
incrementare la produttività sul lavoro e nella vita privata.
Tra le principali novità si annoverano Edge, il nuovo browser,
e Cortana, l’assistente intelligente.
Windows 10 è sul mercato dal 29 luglio 2015 ed inaugura una
nuova era per il sistema operativo e per l’intera produzione
software Microsoft.
Di Luca Colantuoni
Webnews TVWindows 10: street magic e HP Pavilion x2
“One product family, one platform, one store” è il motto
scelto da Microsoft per presentare il nuovo sistema operativo.
In queste poche parole sono racchiuse le motivazioni che hanno
portato allo sviluppo di Windows 10: un’unica piattaforma che
coprirà una famiglia di prodotti dalle caratteristiche
eterogenee, attraverso nuove funzionalità, un’interfaccia
rinnovata e un unico store digitale, dove gli utenti possano
trovare tutte le applicazioni, sia quelle tradizionali, sia
quelle ottimizzate per i dispositivi dotati di touchscreen.
Windows 10 è un nuovo Windows, perché rappresenta per
Microsoft un grande cambiamento rispetto a Windows 8. Il
sistema operativo è stato progettato per un mondo “mobile
first, cloud first”, in cui le persone non sono più vincolate
ad un determinato dispositivo, ma usano (per lavoro o per
svago) una moltitudine di device. Windows 10 è quindi la prima
versione veramente multipiattaforma, in quanto può essere
installato non solo su smartphone, phablet, tablet, notebook,
ibridi e PC, ma anche su console, grandi schermi touch e pure
sui microcontrollori per la Internet of Things, come Intel
Galileo. Microsoft ha confermato che Windows 10 potrà essere
installato su tutti i Lumia con Windows Phone 8 (con alcune
limitazioni).
Durante la keynote di presentazione, Terry Myerson (Vice
Presidente della divisone Operating Systems) è stato a tal
proposito estremamente chiaro e diretto: «Windows 10 è la
piattaforma più globale di sempre». Nella prima preview
ufficiale il discorso si è fatto ancor più chiaro: un sistema
operativo per un «more personal computing» che ha il dovere di
reinventare l’idea di Windows verso la logica del servizio.
Windows 10: tutte le novità
Sette edizioni
Il 13 maggio 2015, Microsoft ha svelato ufficialmente il
numero delle edizioni di Windows 10. Sono sette (Home, Mobile,
Pro, Enterprise, Education, Mobile Enterprise e IoT Core),
ognuna delle quali ottimizzata per specifici dispositivi, in
modo da soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di
utenti.
• Windows 10 Home: edizione desktop per PC, tablet e
dispositivi 2-in-1 con Cortana, Microsoft Edge, Continuum,
Windows Hello e varie app universali, tra cui quella che
permette di eseguire i giochi della Xbox One.
• Windows 10 Mobile: edizione per smartphone e piccoli tablet
con tutte le app presenti nell’edizione Home, alle quali si
aggiunge la versione touch di Office.
• Windows 10 Pro: edizione desktop per PC, tablet e 2-in-1 con
tutte le funzionalità dell’edizione Home, alle quali si
aggiungono specifiche feature per le piccole aziende, tra cui
Windows Update for Business.
• Windows 10 Enterprise: edizione simile alla Pro con
funzionalità specifiche per le medie e grandi organizzazioni.
• Windows 10 Education: edizione simile alla Enterprise
indirizzata alle scuole e alle università.
• Windows 10 Mobile Enterprise: edizione per smartphone e
piccoli tablet indirizzata alle aziende.
• Windows 10 IoT Core: edizione specifica per i dispositivi
connessi che fanno parte della Internet of Things.
Windows 10: tutte le novità
Disponibilità e prezzi
La versione finale di Windows 10 ha iniziato la propria
distribuzione il 29 luglio 2015. Il roll-out è avvenuto
gradualmente, ma fin dal primo giorno sono stati disponibili
le ISO ufficiali e una scorciatoia per forzare l’aggiornamento
immediato.
Microsoft ha iniziato il rilascio ufficiale di Windows 10; a
partire da oggi inizia una nuova era per la casa di Redmond e
per i suoi clienti
La prima preview per smartphone è stata rilasciata il 12
febbraio 2015, ma può essere installata solo su sei Lumia. La
build 10051, distribuita il 10 aprile 2015, è compatibile con
tutti i modelli ad eccezione dei Lumia 930 e Lumia 640 XL.
Molte le novità, tra cui il nuovo browser Spartan, nuove app
per email e calendario, versioni aggiornate delle app
telefono, messaggi, contatti e mappe, e nuovo app switcher per
il multitasking. Con la build 10052, rilasciata il 21 aprile
2015, è possibile usare la modalità aereo e disattivare la
connessione dati. La build 10080 del 14 maggio 2015 aggiunge
il supporto per Lumia 930, Lumia 640/640 XL e HTC One (M8) for
Windows. Le novità principali sono: Windows Store Beta, app
Office, Xbox, Music Preview, Video Preview e Camera.
Importanti le novità relative al costo di accesso al nuovo
sistema operativo. Microsoft ha annunciato che l’upgrade è
gratuito per tutti gli utenti con regolare licenza di Windows
7, Windows 8.1 e Windows Phone 8.1. L’offerta dura un anno e
gli utenti riceveranno aggiornamenti gratuiti per tutta la
vita del dispositivo. Il modello di business è cambiato e la
velocità di update del sistema farà il paio con una sorta di
abbonamento che garantirà l’aggiornamento alle nuove release.
Microsoft ha infatti scelto un approccio “Windows as a
Service” che, di fatto, elimina il concetto di versione.
L’azienda di Redmond ha comunicato che l’upgrade a Windows 10
è consentito anche agli utenti che usano una copia pirata del
precedente sistema operativo. Tuttavia, il sistema operativo
non sarà “genuino” e verrà mostrato un watermark sul desktop.
Gli utenti che hanno installato la patch facoltativa KB3035583
riceveranno una notifica, con la quale è possibile effettuare
la “prenotazione” del sistema operativo. Una seconda notifica
verrà mostrata quando l’aggiornamento a Windows 10 è pronto
per il download.
Il 1 giugno 2015, Microsoft ha ufficializzato infine i prezzi
di Windows 10. Gli utenti che non vogliono o non possono
aderire all’offerta di aggiornamento gratuito potranno
acquistare l’edizione Home a 119 dollari o l’edizione Pro a
199 dollari, mentre l’upgrade da Home a Pro con il Windows 10
Pro Pack costerà 99 dollari.
Windows 10 gratis per sempre? Microsoft ha sottolineato che
oltre all’upgrade gratuito, tutti i terminali Windows 10
godranno di un supporto vitalizio
Windows 10: tutte le novità
Requisiti minimi
Durante il WinHEC 2015, dedicata ai partner OEM, Microsoft ha
ufficializzato i requisiti minimi per le versioni desktop e
mobile di Windows 10. Per installare il sistema operativo su
PC, notebook e tablet occorrono almeno un display da 8 pollici
con risoluzione di 800×600 pixel, 1 o 2 GB di RAM (32 o 64
bit), 16 o 32 GB di storage (32 o 64 bit), scheda video
DirectX 9.0 e, solo per i tablet, pulsanti di accensione e
volume.
Per gli smartphone è richiesto invece un display compreso tra
3 e 7,99 pollici, 4 GB di storage, microSD da 4 GB, scheda
video DirectX 9.0, pulsanti Power, Volume Up/Down, Start, Back
e Search. La dimensione minima della RAM varia in base alla
risoluzione dello schermo: 512 MB (da 800×480 a 854×480), 1 GB
(da 960×540 a 1366×768), 2 GB (da 1440×900 a 1920×1200), 3 GB
(da 2048×1152 a 2560×1600), 4 GB (2560×2048 e superiore).
Microsoft ha inoltre rilasciato la Upgrade Matrix, ovvero le
combinazioni possibili per aggiornare il sistema operativo
attuale a Windows 10. L’upgrade diretto tramite ISO è
consentito da Windows 7, Windows 7 SP1, Windows 8, Windows 8.1
e Windows 8.1 Update. L’upgrade tramite Windows Update è
possibile solo da Windows 7 SP1, Windows 8.1 Update e Windows
Phone 8.1. Windows RT non verrà aggiornato.
Windows 10 arriverà il 29 luglio; Microsoft ha pubblicato i
requisiti hardware e di sistema del suo nuovo sistema
oeprativo
Windows 10: tutte le novità
Il nuovo menu Start
Durante la conferenza Build di aprile 2014, Microsoft aveva
mostrato un’anteprima del menu Start, affermando che sarebbe
stato incluso in una futura versione del sistema operativo.
Gli addetti ai lavori avevano ipotizzato la sua integrazione
in Windows 8.1 Update 1 o in Windows 8.1 Update 2
(aggiornamento mai rilasciato e sostituito da un update
mensile). L’interfaccia desktop ha richiesto però modifiche
più profonde, quindi il menu Start è stato ripristinato in
Windows 10. Le differenze rispetto al menu Start di Windows 7
sono molte (ecco il perché dell’aggettivo “nuovo”).
Innanzitutto, il menu elenca sia le applicazioni tradizionali,
sia le app Modern. Nella colonna destra sono visualizzate le
live tile, che possono essere spostate, ridimensionate ed
eliminate, come su Windows 8.1. Nella parte alta della colonna
sinistra sono presenti il nome dell’utente e i collegamenti
alle cartelle di sistema (Documenti, Immagini, Impostazioni PC
e File Explorer). Il menu può essere ridimensionato a
piacimento, fino a portarlo in posizione orizzontale sulla
taskbar. Microsoft ha inoltre aggiunto la possibilità di
cambiare il suo colore nelle impostazioni. A partire dalla
build 9926, il box per la ricerca è stato spostato nella barra
delle applicazioni e consente di usare Cortana per cercare
contenuti sul computer e online.
Windows 10: tutte le novità
Edge, l’altro browser
Una delle novità più importanti di Windows 10 è rappresentata
da un browser profondamente integrato nel sistema operativo,
che Microsoft ha progettato per offrire una navigazione
migliore rispetto ad Internet Explorer 11. Le qualità di Edge
(nome in codice “Spartan”) sono molte, tutte ispirate all’idea
per cui Windows non sia più soltanto un codice in grado di far
girare la macchina, ma soprattutto un ambiente che deve
ospitare l’utente e deve facilitarne l’esperienza.
Microsoft Edge è il nuovo browser preinstallato nelle versioni
desktop e mobile di Windows 10: sostituisce Internet Explorer
sulla base di nuovi principi.
Tra le peculiarità di Edge, pertanto, vi sono tre
caratteristiche peculiari che ben ne esplicano la natura:
• sia tramite touch che tramite pennino è possibile
selezionare una porzione della pagina durante la navigazione:
la nota creata può quindi essere condivisa o utilizzata su
applicazioni varie. La pagina Web viene dunque trattata non
come elementi stabiliti da uno sviluppatore, ma come unicum
esperienziale così come vissuto dagli occhi del navigatore. E
quest’ultimo potrà dunque interagirvi a piacimento,
estrapolandone elementi arbitrari e facendone uso proprio;
• una nuova “reading mode” consente di alienare dalla pagina
ogni elemento di distrazione, focalizzando tutto sul testo:
l’utente può così immergersi nella lettura, ricavandone
un’esperienza priva di disturbi. Tale modalità favorisce la
concentrazione sul testo e sui contenuti.
• Spartan integra Cortana: l’assistente personale può essere
utilizzato per effettuare le ricerche.
Edge non sostituisce Internet Explorer 11 (su desktop), ma
sarà il browser predefinito per tutte le versioni di Windows
10. Microsoft aveva previsto l’uso di due motori di rendering
, ma durante lo sviluppo del sistema operativo ha deciso di
differenziare i due browser: IE11 rimarrà sostanzialmente
invariato da Windows 8.1 e quindi userà ancora Trident per
garantire la compatibilità con i siti web legacy.
Windows 10: tutte le novità
Task View e desktop virtuali
In Windows 7 si chiamava Windows Flip, mentre in Windows 8 il
suo nome era Switcher, ma la sua funzione era la stessa:
consentire all’utente di passare velocemente da un
applicazione in esecuzione all’altra, usando la tastiera e il
touch. In Windows 10 è stata inclusa una nuova interfaccia,
denominata Task View. In questo caso, oltre alle applicazioni,
vengono mostrati anche i desktop virtuali.
Invece di sovrapporre le finestre su un singolo desktop, è
possibile creare altri desktop in cui aprire le applicazioni,
eventualmente suddivise in base al compito specifico (ad
esempio, app per svago e app per lavoro). Per aggiungere i
desktop virtuali è sufficiente premere il pulsante sulla
taskbar che raffigura due rettangoli sovrapposti. Il Task View
viene attivato anche con le combinazioni ALT + TAB e WIN +
TAB. Le finestre delle app possono essere spostate da un
desktop all’altro.
Windows 10: tutte le novità
Snap Assist, app “windowed” e Continuum
La funzionalità Snap View, che in Windows 8 permette di
affiancare le app Modern, è stata migliorata in Windows 10 ed
estesa alle applicazioni tradizionali. L’utente può
visualizzare sullo schermo fino a quattro app con il nuovo
layout a quadranti. Windows 10 suggerirà in modo intelligente
(Snap Assist) come riempire lo spazio disponibile.
Le app Modern vengono ora aperte all’interno di finestre, come
i programmi desktop. Sono quindi presenti i pulsanti per la
massimizzazione, minimizzazione e chiusura, oltre alla barra
del titolo (a scomparsa), dal quale si può accedere alle varie
opzioni (Cerca, Condividi, Riproduci, Stampa, ecc.) con un tap
o un clic sul pulsante con tre puntini.
Continuum è sicuramente la feature più interessante e utile
per gli utenti che possiedono un dispositivo ibrido o 2-in-1,
come il Surface Pro 3. Windows 10 modifica automaticamente il
layout dell’interfaccia quando viene collegata e scollegata la
tastiera. Nel primo caso, viene mostrato l’ambiente desktop
con il menu Start e le app “windowed”. Nel secondo caso, il
menu Start viene portato a pieno schermo e sostituisce in
pratica il precedente Start screen.
Windows 10: tutte le novità
App universali e Windows Store
Con l’arrivo di Windows 10 è stato cambiato il nome delle app
Modern, ora definite Universal app, in quanto possono essere
installate su smartphone, tablet e PC. Anche il Windows Store
subirà una profonda trasformazione, diventando un hub per
tutte le applicazioni (touch e non touch) e per altri
contenuti digitali. Sono previste inoltre nuove forme di
pagamento e la creazione di uno “store-in-store”, in cui le
aziende possono posizionare le app pubbliche e quelle
riservate ai propri dipendenti. Windows Store sarà l’unico
negozio digitale per tutti i dispositivi: “one platform, one
store”.
Varie applicazioni sono integrate in Windows 10 e possono
essere utilizzate da tutti i device animati dal nuovo sistema
operativo: Foto, Video, Musica, Mappe, Calendario, Skype,
OneDrive e altre funzioni potranno essere così usate con
totale continuità e omogeneità nell’esperienza finale,
facilitando il compito dell’utente e l’accesso ai file.
All’inizio di luglio 2015, Microsoft ha deciso di cambiare i
nomi di Xbox Music e Xbox Video in Groove Music e Movies&TV.
Windows 10: tutte le novità
IE12, Cortana e centro notifiche
Durante la keynote di fine settembre 2014, Microsoft ha
mostrato solo le novità incluse nella versione preliminare del
sistema operativo, tralasciando le funzionalità che verranno
integrate nelle release successive. Non è stato fatto nessun
riferimento ad Internet Explorer 12 (la preview include IE11),
a Cortana e al centro notifiche, di cui nei mesi scorsi sono
trapelate diverse indiscrezioni. In base ad clune
indiscrezioni, Internet Explorer 12 avrebbe dovuto avere una
nuova interfaccia. Con la build 9926, Microsoft ha svelato che
Windows 10 includerà ancora IE11, al quale verrà affiancato il
nuovo browser Spartan.
Cortana, l’assistente personale di Windows Phone 8.1, è stato
integrato anche nel sistema operativo desktop (a partire dalla
build 9926) per migliorare la tradizionale funzione di
ricerca. Cortana non solo consente un’interazione con l’utente
tramite linguaggio naturale, ma impara azioni e abitudini per
assistere ricerca e navigazione in vari modi al servizio
dell’esperienza finale. Il centro notifiche, invece, mostra
all’interno di una finestra rettangolare (nell’angolo
inferiore destro) i messaggi inviati dal sistema operativo e
dalle applicazioni.
Windows 10: tutte le novità
Action Center, Battery Saver e Data Sense
Dal 21 ottobre 2014 è disponibile la nuova build 9860 della
Technical Preview che include numerosi miglioramenti e tre
nuove funzionalità: Action Center, Battery Saver e Data Sense.
Action Center è il centro notifiche, una finestra che elenca
tutti gli avvisi del sistema operativo e delle applicazioni. A
partire dalla build 9926, l’utente può interagire
direttamente, ad esempio avviare una conversazione Skype
quando viene mostrata una notifica di chiamata.
Battery Saver e Data Sense sono due funzioni ereditate da
Windows Phone 8.1. La prima limita le attività in background
per incrementare la durata della batteria, mentre la seconda
monitora il consumo del traffico dati. Entrambe le feature non
sono pienamente attive, in quanto alcune opzioni non possono
essere selezionate.
Altre novità minori sono la combinazione di stati
WIN+SHIFT+freccia per spostare l’app attiva su un altro
monitor, l’animazione che indica chiaramente lo switch tra
desktop virtuali e l’animazione “pop” visibile quando si
aprono o chiudono le finestre delle app e di File Explorer
(Esplora file). Gli utenti iscritti al programma Windows
Insider possono ora scegliere la velocità con cui ricevere i
futuri aggiornamenti (Fast e Slow).
Windows 10: tutte le novità
Office è app universale
Office diventa accessibile da qualsiasi dispositivo Windows
10: dal PC al tablet, dallo smartphone al Microsoft Surface
Hub, affinché l’intero ambiente Windows possa fruire della
suite di connettività di Redmond. Nuove versioni di Word,
Excel, PowerPoint, OneNote e Outlook consentono di accedere
più facilmente ai file e di interagire indifferentemente con
mouse, tastiera e touch. Il 4 febbraio 2015 sono state
pubblicate sul Windows Store Beta le preview delle prime tre
app (Word, Excel e PowerPoint).
Office per Windows 10 è la versione touch gratuita che verrà
inclusa in Windows 10. La versione desktop, Office 2016, sarà
disponibile entro fine anno.
Windows 10: tutte le novità
Xbox Live anche su Windows 10
Grande novità per i gamer abbonati a Xbox Live. Gli utenti
potranno sfidarsi in multiplayer da qualsiasi dispositivo,
quindi non solo con la Xbox One, sulla quale viene eseguito il
gioco, ma anche da PC, tablet e smartphone con Windows 10. I
giochi stessi offriranno una migliore esperienza di gaming,
grazie alle maggiori performance delle DirectX 12, e alla
funzionalità Game DVR, che permette di registrare specifiche
fasi di gioco da condividere online con i propri amici.
Xbox Live diventa pertanto il ponte per l’interazione tra il
mondo Xbox e il mondo Windows, creando così il necessario
canale di comunicazione che rende l’ambiente unico e
l’esperienza integrata.
Windows 10: tutte le novità
Perché Windows 10?
Per mesi è circolato il nome Windows 9 per indicare la nuova
versione del sistema operativo, sebbene Microsoft non abbia
mai confermato questa indiscrezione. Tutti però davano per
scontata la scelta “cronologica”. Invece, a sorpresa,
l’azienda di Redmond ha deciso di saltare un numero,
presentando Windows 10. Nel corso della keynote, Terry Myerson
ha dichiarato che Windows One doveva essere il nome più
adatto, ma Windows 1 è già stato usato. Allora, perché Windows
10?
C’è chi ipotizza che la scelta sia legata alle tipologie di
dispositivi sui quali può essere eseguito. Gli sviluppatori
sostengono che il motivo dipenda da un problema di codice. Ma
probabilmente Windows 10 è il nome migliore per indicare un
grande cambiamento, un allontanamento da Windows 8 e
soprattutto l’ultima major release di Windows. Microsoft ha
infatti previsto aggiornamenti frequenti che introdurranno
patch di sicurezza, fix e nuove funzionalità, rispondendo alle
richieste degli utenti e delle aziende.
Windows 10: tutte le novità
LE 9 NOVITA’ IN WINDOWS 10 – VIDEORIPETIZIONI (TECHNICAL
PREVIEW) IN ITALIANO ITA (NO WINDOWS 9)
Fonte e link: VideoRipetizioni
Pubblicato il 05 ott 2014
▶ ▶ ▶ Quali sono le 9 Cose Nuove di Windows 10? Le 9 Novità?
Guarda le novità in Microsoft Windows 10 Dieci, nella pratica
ed in parole semplici:
▶▶PRIMA COSA NUOVA: ( arriva anche il Menù Start, tranquillo!
▶ 0:04 Come funziona la condivisione dei rilasci di Windows 10
con oltre 1 anno di anticipo sulla commercializzazione
ufficiale.
▶ 0:37 Come inviare i tuoi feedback a Microsoft.
▶▶▶ Non vuoi Rischiare di Perdere le Novità su Windows 10?
Clicca qui e Iscriviti alla Newsletter perché è GRATIS:
https://goo.gl/xWQoEC
________________________________________¬
▶▶▶ Come e Dove puoi Prenotare GRATIS Windows 10? Clicca QUI
per capire come averlo GRATIS:
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▶▶▶ Ok, lo hai già prenotato GRATIS o vuoi farlo ma come fai a
capire se il Tuo PC è Compatibile con Windows 10?
Clicca qui per capirlo:
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▶▶ SECONDA COSA NUOVA:
▶ 1:08 Diventa un “Insider”: come registrarti all’Insider
Program per essere un tester del Sistema Operativo.
▶▶ TERZA COSA NUOVA:
▶ 1:41 Come non parlare del caro “rimpianto” Menu Start?
E’
tornato più bello di prima, ci era mancato, è stato via,
lontano per molti mesi e… Guarda tutte le novità del Menù
Start qui 1:41 !
▶▶ QUARTA COSA NUOVA:
▶ 2:45 La ricerca in Windows 10, le 2 tipologie di ricerca.
▶▶ QUINTA COSA NUOVA:
▶ 3:31 Il MultiTasking, non è una parolaccia, è fondamentale a
mio avviso. E’ ciò su cui Microsoft sembra puntare tantissimo
in Windows 10. Guarda cosa è e come funziona.
Come funzionano le finestre e come si dispongono.
▶▶ SESTA COSA NUOVA:
▶
e
▶
▶
5:08 Utilizza più Desktop alla volta: guarda cosa significa
come funziona.
Come fai ad aggiungere nuovi Desktop in Windows 10.
Un suo utilizzo pratico: Lavoro vs. Tempo Libero.
▶▶ UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA:
▶ 6:40 Windows 10 è solo per le donne?
▶▶ SETTIMA COSA NUOVA:
▶ 6:40 Guarda l’apertura diversa delle App in Windows 10
rispetto a Windows 8 ed 8.1.
▶▶ OTTAVA COSA NUOVA:
▶ 8:03 Compromesso tra Windows 7 e Windows 8.1.
▶▶ NONA COSA NUOVA:
▶ 8:11 Le mie Considerazioni personali finali e quello che per
me è la novità N.° 9 che, spero, non offenda nessuno, ma lo
penso seriamente.
▶ ▶ ▶ 9:03 Mi sono dimenticato qualcosa? Scrivimela adesso nei
commenti, ci tengo, grazie!
▶ Ti è stata utile la VideoRipetizione? ▶▶▶ Sei libero di
lasciare un bel Pollice Su, Subito!!!!
Grazie!
▶▶ Guarda anche le novità di Windows 10, clicca qui:
http://goo.gl/PKYcml
▶▶ Guarda l’ installazione passo passo di Windows 10, clicca
QUI: http://goo.gl/Qzo8uK
▶▶ Guarda l’introduzione a Windows 10, clicca QUI:
http://goo.gl/hX4ab2
▶▶ TUTTO su Windows 10, aggiornato, clicca QUI:
http://goo.gl/81TU1D
▶▶ Windows 10 ci sta SPIANDO? Guarda qua o potresti pentirtene
in futuro… : http://goo.gl/PkWj74
▶▶▶ Per altre VideoRiperipetizioni su Windows 10, se ti va,
clicca pure qua:
http://www.videoripetizioni.com/mater…
▶▶ Guarda la BUILD 9860 come si installa e le principali
Novità, clicca qui: http://goo.gl/8ZcK3D
▶▶ Guarda le novità di Windows 10, clicca qui:
http://goo.gl/aMIeoz
▶▶ Guarda come e dove lo puoi scaricare gratis, clicca qui:
http://goo.gl/NPiHCZ
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▶ Potrebbe essere di aiuto a qualche tuo amico… Sei libero di
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.
Windows 10
.
Recensione di Giulio Brotini
Guarda anche:
Corso completo su Windows 10 – Parte 1 – interfaccia, menu,
app e multidesktop
Fonte e link: Fabrizio Gherardi
Pubblicato il 31 lug 2015
Benvenuti al corso completo su Windows 10. In questo video
parliamo della nuova interfaccia, del menu start, delle app e
del multidesktop.
LINK PARTE 2: https://www.youtube.com/watch?v=3M4iG..
.PARTE I
Parte II
Parte III
Parte IV
Parte V
STONEX ONE: un
tutto italiano!
telefonino
STONEX ONE | Cosa ne pensiamo – #Break The Rules
Fonte e link: Reviewers Official Channel
pubblicato il 17 giu 2015
Salve a tutti amici dei Reviewers grazie per aver guardato
questo video nel quale vi abbiamo parlato del nuovo Stonex One
il progetto tutto italiano che ci ha davvero colpito e che
speriamo di provare, per potervi offrire una recensione al
top. Come sempre supportateci con un LIKE, ISCRIVETEVI al
canale e CONDIVIDETE IL VIDEO. Per qualsiasi chiarimento non
esitate ad esporlo nei commenti!
Link del sito stonex – http://www.stonexone.com/
Link
del
canale
di
stonex
–
Lorenzo
–
https://www.youtube.com/channel/UCoMy…
Link
del
video
di
https://www.youtube.com/watch?v=gY0m7…
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IL NOSTRO COMMENTO: Uno Stonex One tutto Italiano! Va
benissimo! Buono il prezzo e ottima la componentistica! Forza!
Aiutiamo la tecnologia Italiana! Facciamo girare questo video
a 360° e, ovviamente, compriamo il telefono!
La velocità del web
Un misuratore per la velocità del web
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/
A chi non capita di collegarsi a internet dal computer di casa
o con la “chiavetta” e di rendersi conto che, a secondo
dell’orario in cui accede o del luogo in cui si trova, il
collegamento è più o meno veloce?
Presto sarà possibile scaricare gratis un software che
consentirà di misurarsi da soli la qualità e la velocità di
accesso a internet e verificare se l’offerta che l’operatore
telefonico ha venduto corrisponde a quella reale. È uno degli
aspetti più interessanti della convenzione siglata ieri tra
l’Authority per le comunicazioni e la fondazione Ugo Bordoni,
presieduta da Enrico Manca, finalizzata ad avviare dal
prossimo primo ottobre le prime misurazioni sulla qualità
della connessione web in Italia.
«L’iniziativa nasce da una delibera dell’Autorità e sulla scia
di un’iniziativa analoga avviata dall’Authority britannica
Ofcom – spiega Roberto Viola, segretario generale dell’Agcom –
lo scopo è aumentare la consapevolezza dell’utente sulla
qualità dell’accesso a internet che riceve, e dunque
sviluppare il mercato della larga banda anche verso prodotti
che offrono una maggiore quantità di megabit, ma anche di
consentire una mappatura sul tasso di utilizzo della rete
nelle varie aree del Paese allo scopo di indirizzare meglio le
scelte sugli investimenti».
Tanto per dare l’idea dell’esito di queste misurazioni in Gran
Bretagna, si è scoperto che rispetto a una velocità media
venduta dagli operatori, pari a 7,1 magabit al secondo, quella
effettiva era di 4,1 megabit con punte più alte nei centri
urbani e decisamente inferiori nella aree rurali. E ancora:
gli utilizzatori di 2 megabit al secondo o meno sono meno del
10%, mentre quelli che superano i 6 megabit sono attorno al
20% dell’utenza.
«Il software dovrebbe essere pronto già nel corso del 2010 –
spiega Mario Frulloni, direttore tecnico della fondazione, che
è stata selezionata come certificatore terzo delle misurazioni
– e potrà essere scaricato gratuitamente dal sito dell’Agcom o
della nostra fondazione. Quando l’utente si collega, oltre a
verificare in presa diretta la qualità dell’accesso, il
software trasmetterà i dati all’Agcom». I costi del progetto
saranno a carico degli operatori telefonici coinvolti, che ad
oggi rappresentano oltre il 95% della clientela della banda
larga. I dati delle rilevazioni saranno resi pubblici con
cadenza periodica. L.Ser.
NOSTRO COMMENTO: Questa è una cosa utilissima. Io, per esempio, dovrei viaggiare a
20 Mb, ma sono sicuro che non viaggio neanche a 10 mb. Così come me chissà quanta
gente viaggia a velocità notevolmente inferiore a quella che l’operatore telefonico
ha venduto. Auguriamoci di poter sistemare il tutto. Staremo a vedere!