Bellagio, la bella del lago.
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Bellagio, la bella del lago.
Bellagio, la bella del lago. Luogo di quiete e bellezza, all'apice del triangolo di montagne che divide il lago di Como in due rami. Una posizione invidiabile, un clima mite, un panorama fra i più incantevoli d'Italia. Passeggiando scopriremo antiche e nuove meraviglie della perla del Lario. Compiremo il giro delle sue frazioni partendo da San Giovanni, uno dei tanti borghi sparsi sulla punta del lago, toccando fra strade secondarie, viottoli e scalette acciottolate, le frazioni di Guggiate, Suira, Casate, Breno, Aureggio. Sono circa 9 chilometri con appena 250 metri di dislivello che si snodano fra le delizie delle ville e dei giardini, pievi romaniche e spettacolari scorci sul lago. Prima di giungere a Bellagio, scenderemo al caratteristico porticciolo della frazione di Pescallo, conosciuta come villaggio di pescatori e luogo ove si teneva un tempo, il mercato del pesce. Nel pomeriggio, per chi lo desidera, potremo visitare altre due perle poste ai lati estremi del piccolo borgo: la punta Spartivento a 15 minuti di cammino (dal centro storico), con il suo bellissimo panorama sulla confluenza dei tre rami del lago. Dalla parte opposta, a 30 minuti di cammino, potremo invece scoprire le bellezze dei giardini di Villa Melzi, tra le più celebrate e rinomate dimore sul lago. Buona passeggiata IN CASO DI NECESSITA' CONTATTARE: 346.42 33 397 ITINERARIO Dal molo di S.Giovanni fronteggeremo la chiesa di San Giovanni Battista, oggi in veste settecentesca. Lasciato San Giovanni ci incammineremo per Guggiate, raggiungendo la piazzetta Sant'Andrea tra facciate di vecchie case, un oratorio barocco e lo spalto d'accesso a Villa Ciceri. Qui parte la lunga gradonata che sale alla collina di Suira, e che noi percorreremo. Superata la piazzetta e le serre di Via alla Piana raggiungeremo la frazione di Casate e la chiesetta di S.Maria in Breno. Con un sottopassaggio, dall'antico borgo scenderemo all'imponente Villa Giulia e percorreremo il suggestivo Vialone erboso, al termine del quale accederemo alla darsena di Loppia con il tempietto di Villa Melzi. (Alla nostra sinistra spicca fra gli alberi, l'esile campanile romanico di S.Maria di Loppia). Seguendo la cinta muraria di Villa Melzi ci riavvicineremo alla provinciale e la sottopasseremo per imboccare via Vitali fino alla pedonale del Bello che sale sul colle di Aureggio, minuscola frazione con la chiesetta di S.Carlo. Attraverso via del Montù accederemo all'altro ramo del lago, e precisamente a Pescallo, in passato uno dei maggiori porti di pesca. Ora l'itinerario, lungo via Sfondrati, ci avvicinerà al colle del Castello, al vertice dei due rami del lago, con le pertinenze di Villa Serbelloni e, infine, entreremo nel centro storico di Bellagio. Il Lario degli Americani Bellagio dà il nome a un famoso hotel-casinò di Las Vegas: gli americani impazziscono per il piccolo borgo lariano che negli USA supera in notorietà città d'arte italiane ben più blasonate. Merito del suo fascino discreto e delle splendide ville. Chi non conosce Las Vegas? La città-casinò dove stravaganti miliardari si dilettano a sfidare le capricciose leggi della fortuna, il luogo in cui, se presi dalla febbre dell'azzardo, è possibile perdere i risparmi di una vita o, più raramente, ribaltarne le sorti. Forse non tutti sanno, però, che uno degli hotel più famosi e prestigiosi di Las Vegas (probabilmente il più celebre di tutti) è il lussuosissimo Bellagio, che richiama nel nome e nello stile, la bella cittadina che si adagia sul Lario. E ai più distratti spettatori, sicuramente depistati dall'avvenenza dei protagonisti, sarà pure sfuggito che Ocean's Eleven, il film uscito nel 2001 con un cast stellare, era ambientato proprio all'interno dell'hotel Bellagio, il cui ricco caveau attirava le premurose attenzioni di Clooney e compagni. Non c'è quindi di che stupirsi nell'apprendere che la cittadina lariana gode di fama assoluta tra gli americani. Del resto l'infatuazione dei turisti americani costituisce solo l'ultimo atto di una storia di prestigio che dura ormai da circa due secoli, tanto che Bellagio è da tempo abituata ad accogliere frotte di turisti e curiosi, che ieri come oggi, affollano il Lungolario, i vicoli del borgo e si attardano nei caffè e nei ristoranti che si susseguono sotto i suoi portici eleganti. Ai nobili milanesi, i primi a scegliersi la cittadina lariana, come luogo previlegiato di villeggiatura agli inizi dell'800, si sostituì infatti, col passare degli anni, la facoltosa borghesia inglese; ma pure artisti e statisti non rimasero indifferenti al fascino del borgo. Accade così che Bellagio, già favorita dalla posizione geografica, al centro del Lario, dalla mitezza del clima e dalla tipicità del suo piccolo centro, ha conquistato nel tempo una storia talmente ricca e significativa da assurgere in un certo modo a simbolo della bellezza e del prestigio del Lario. E' l'intrico stesso dei vicoli, del resto, a traspirare storia. Del fascino di Bellagio scrisse Stendhal; il musicista Franz List vi soggiornò per alcuni mesi, nel 1837, in un idillio amoroso che culminò con la nascita della figlia Cosima, futura moglie di Richard Wagner. A Villa Serbelloni, pochi mesi prima dell'attentato di Dallas, John Fitzgerald Kennedy trascorse alcuni giorni in compagnia della moglie Jacqueline.
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