Il controllo della sterilizzazione
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Numero 19 marzo 2011 IL CONTROLLO DELLA STERILIZZAZIONE Indicatori Biologici E’ ormai consolidata la prassi di verificare l’efficacia dei processi di sterilizzazione mediante indicatori biologici costituiti da spore batteriche standardizzate per tipologia e resistenza. L’Istituto Superiore di Sanità, nelle Linee guida per le buone pratiche di laboratorio, suggerisce l’utilizzo degli indicatori biologici con frequenza mensile. A seconda del tipo di sterilizzazione (vapore, EtO, calore secco, radiazioni, perossido di idrogeno…) e del tipo di carico (asciutto, liquido…), vengono proposti specifici formati, con lo scopo di emulare al meglio il processo che porta all’abbattimento della carica microbica. Con opportune valutazioni è quindi possibile scegliere l’indicatore più adatto alle proprie esigenze, ed ottenere ottimi livelli qualitativi nel controllo della sterilizzazione. Gli indicatori biologici più utilizzati sono le strip di carta inoculate con spore batteriche. Consentono di verificare in modo ottimale la sterilizzazione di carichi asciutti e sono piuttosto economiche. Al termine della sterilizzazione è necessario incubare le strip in brodo di coltura per 7 giorni e questo lasso di tempo in alcuni casi può costituire un handicap. Una valida alternativa è rappresentata dagli indicatori biologici self-contained, in cui la strip di carta è posizionata all'interno di una piccola provetta di plastica, assieme a un'ampollina di vetro contenente il brodo di coltura a viraggio di colore. Il tempo di incubazione post sterilizzazione si accorcia a 48 o addirittura 24 ore (nel caso del vapore) e la manipolazione delle spore è praticamente nulla, rendendo l’indicatore ideale anche per i laboratori poco attrezzati. Per esigenze specifiche, ad esempio l’utilizzo di metodi di sterilizzazione di tipo chimico oppure la necessità di simulare un particolare tipo di carico, si può ricorrere all’utilizzo di sospensioni batteriche da inoculare su supporti o all’interno di campioni liquidi oppure carrier di acciaio di varie forme, inoculati con spore batteriche. Spore Strip Indicatore biologico costituito da una striscia di carta inoculata con spore batteriche standardizzate, specifiche per le varie tipologie di sterilizzazione. La strip è individualmente racchiusa in una bustina di carta. L'indicatore deve essere posizionato all'interno del carico (asciutto) e sottoposto al ciclo di sterilizzazione, durante il quale l'agente sterilizzante attraversa la bustina ed entra in contatto con le spore. Al termine della sterilizzazione la strip deve essere tolta dalla bustina ed incubata in Soybean Casein Digest Broth (TSB) preparato a parte. L'eventuale intorbidimento del terreno indica che la sterilizzazione non ha avuto buon esito. Ceppi più comunemente utilizzati: Bacillus atrophaeus ATCC 9372 (per ossido di etilene e calore secco), Geobacillus stearothermophilus ATCC 7953 (per vapore), Bacillus pumilus ATCC 27142 (per radiazioni). Pagina 1 di 3 Self-contained Indicatore biologico costituito da spore di Bacillus atrophaeus ATCC 9372 (per ossido di etilene) o Geobacillus sterarothermophilus ATCC 7953 (per vapore) inoculate su una striscia di carta, che si trova all'interno di una piccola provetta di plastica con tappo forato. Nella provetta si trova anche un'ampollina di vetro contenente un particolare Soybean Casein Digest Broth a viraggio di colore. Nel caso di sterilizzazione non adeguata il colore del brodo di coltura cambia da arancione a giallo (per ossido di etilene) o da viola a giallo (per vapore). L'indicatore deve essere posizionato all'interno del carico (asciutto) e sottoposto al ciclo di sterilizzazione, durante il quale l'agente sterilizzante entra in contatto con le spore. Al termine della sterilizzazione, schiacciando la provetta, si rompe l’ampollina consentendo al brodo di coltura di bagnare la strip. Si procede incubando gli indicatori a 35-39°C per 48 ore (Bacillus atrophaeus) o a 55-60°C per 24 ore ( Geobacillus sterarothermophilus), verificando l’eventuale viraggio di colore. Incubatore dotato di 14 pozzetti in cui inserire gli indicatori biologici selfcontained e di 1 pozzetto apposito per il termometro. E' presente uno switch che consente di scegliere la temperatura di incubazione (37°C o 57°C). Sospensione batterica Indicatore biologico costituito da spore batteriche sospese in soluzione acquosa al 40% di etanolo. Le spore, che sono standardizzate e specifiche per le varie tipologie di sterilizzazione, vanno inoculate sugli oggetti o all’interno dei liquidi da sottoporre alla sterilizzazione. Nel caso della sterilizzazione di carichi liquidi, flaconi, provette…, è molto importante considerare le implicazioni date dal volume del liquido e quindi dalla crescente difficoltà di raggiungere la corretta temperatura di sterilizzazione all’interno dei volumi più grandi o all’interno del pieno carico. Ceppi più comunemente utilizzati: Bacillus atrophaeus ATCC 9372 (per ossido di etilene e calore secco), Geobacillus stearothermophilus ATCC 7953 (per vapore e perossido di idrogeno), Geobacillus stearothermophilus ATCC 12980 (per perossido di idrogeno), Bacillus pumilus ATCC 27142 (per radiazioni). Sospensioni di altri ceppi sono disponibili. Indicatori biologici di acciaio Dischi e barrette di acciaio inossidabile con spore di Geobacillus stearothermophilus ATCC 12980 o 7953 e Bacillus atrophaeus ATCC 9372, utilizzate soprattutto per la sterilizzazione con perossido di idrogeno, acido peracetico e vapore.. Pagina 2 di 3 Indicatori Chimici Ad integrazione degli indicatori biologici (ma non in loro sostituzione), si utilizzano i cosiddetti “Indicatori chimici”. Una parte di questi indicatori si limita ad avere la funzione di indicare l’avvenuta esposizione al processo di sterilizzazione, servono servono in sostanza a distinguere i prodotti che sono stati sottoposti al ciclo da quelli che non lo sono stati. Un esempio è il nastro indicatore che viene applicato ai cestelli o alle confezioni di materiale da sterilizzare. Si parla di “Indicatori di sterilità”. steril Altri sistemi invece mostrano una maggiore sensibilità, reagendo con il viraggio di colore solo in presenza di determinate condizioni minime relative ai parametri critici del ciclo, ad esempio specifiche combinazioni di tempo-temperatura-qualità tempo del vapore nel caso della sterilizzazione con vapore. Si parla allora di “Indicatori chimici di processo – Integratori”, applicabili anche in forma di bollino adesivo. Nastri adesivi Nastri con inchiostro virante o neutri, per sterilizzazione con vapore, ossido di etilene, calore secco. Bollini Indicatori di processo adesivi che cambiano colore se sottoposti a radiazione gamma o beta, beta ossido di etilene, vapore in sufficiente entità. Applicazioni: sterilizzazione di dispositivi medici, prodotti farmaceutici e cosmetici, sterilizzazione di imballaggi, cross-linking cross di polimeri, conservazione di prodotti alimentari, decontaminazione nel settore alimentare, alimentare ecc. Per informazioni e richieste: richieste KAIROSafe S.r.l. Sistiana, 41/D 34011 Duino Aurisina (TS) Telefono 040 2907149 Tel/fax: 040 299502 e-mail: [email protected] web: www.kairosafe.it Pagina 3 di 3
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