Canidapresa 5-2009

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Canidapresa 5-2009
(
L'alano tedesco
(deutche dogge)
L’Apollo delle
razze canine,
così è definito,
è caratterizzato
da un’estrema
varietà di
appellativi,
nonché
dall’incertezza
sull’origine
e in particolare
sulla sua purezza
di molosso
più o meno
contaminato dal
sangue graioide.
20 canidapresa
R
iconosciuto dalla cinofilia
ufficiale alla fine del secolo
(1800) col nome di deutche
dogge, traducibile propriamente
in italiano come dogo tedesco,
l'alano condivide col pit bulldog
due aspetti:
1) l'estrema varietà degli appellativi,
2) l'incertezza sull'origine e in
particolare sulla sua purezza di
molosso più o meno contaminata da sangue graioide.
Per quanto riguarda i nomi la
razza è denominata nei paesi
anglofoni “great dane” cioè,
grande danese non si sa bene
perché.
In Francia è conosciuto come
dogue allemand, in Spagna come
Fig.1
dogo alemano. Altri nomi ricorrenti nel recente passato erano:
englishe dogge (?) oppure mastino di Ulm o più genericamente
tedesco, tiger dog o german
mastiff e ancora grande bullenlabeisser o saupacher.
Un altro aspetto controverso
riguarda la sua origine genetica.
Secondo alcuni autori è un molosso tout court (come anche il pit
bull è un bulldog puro); secondo
un'altra scuola è stato ottenuto
incrociando mastini pesanti (old
english mastiff) con irish wolfhound o greyhound.
Naturalmente, come per il pit
bull, vi sono partigiani dell'una o
dell'altra teoria.
È indubbio che morfologicamen-
Fig. 2
te i soggetti attuali, più
marcatamente dolicomorfi
di quelli di solo un secolo
fa, potrebbero far pensare
all'immissione di sangue
levriero. Ma l'analisi iconografica di antichi affreschi
e dipinti vari risalenti al
XIV secolo (fig. 1 e 2) provano che gli antichi alaunt
erano al massimo dei cani
di taglia medio-grande,
più o meno come l'attuale dogo argentino.
Lodovico Ariosto nel suo epico romanzo “L'Orlando
furioso” testualmente afferma: “…come mastin
sotto il feroce alano, che nella gola i denti infissi gli
abbia, urla s'affanna e si dibatte invano con occhi
ardenti e con spumose labbia….. e non può uscire al
predator di meno che vince di vigor non già di rabbia”.
L'analisi di questo versetto rileva due cose:
1) vi è una netta differenziazione tra le due razze
canine, alano e mastino già in quell'epoca;
2) come risulta dall'ultima strofa “che vince di vigor
non già di rabbia” vuol dire tradotto in italiano
moderno “che il primo, cioè il mastino è preponderante come mole ma meno aggressivo dell'alano”.
Queste e altre considerazioni indurrebbero a far
pensare che le contaminazioni di sangue levriero, se
ci sono state, o sono successive o hanno riguardato,
come nel caso del pit bull rispetto al terrier, una
parte esigua della razza.
In effetti secondo Gaston Phèbus (“Le livre de chasse” 1350 circa) “in Francia esistevano tre sottotipi di
alaunt:
1) l'alaunt gentil - dolicomorfo e dolicocefalo usato
principalmente nella caccia a vista. Di fatto un
levriero o quasi;
2) l'alaunt de la boucherie (da macelleria) - mesomorfo-brachicefalo utilizzato nel bull baiting e
come cane da presa. Quasi sicuramente l'antenato diretto del bulldog e di una cospicua parte dei
veri cani da presa;
3) l'alaunt veantre o vautre. Di corporatura e funzione intermedie tra i due precedenti”.
Forse è da questo ceppo di alano che è stato successivamente sviluppato in Germania il deutche
dogge.
Probabilmente la popolazione barbarica indoeuropea denominata “Alani” che, sotto la pressione
degli Unni invase nel IV-V secolo dell’era volgare
l'Europa occidentale, per stanziarsi nel nord della
Spagna (i baschi?) selezionava già le tre tipologie
canine che, dagli umani, acquisirono il nome di
“alani”.
Con il termine generico alaunt si identificavano
quindi tutte le razze allevate dalla predetta popolazione e non solo quelle molossoidi.
A questo punto la confusione aumenta ulteriormente perché bisogna rilevare che nell’antichità (fino al
periodo rinascimentale) l'alano tedesco veniva chiamato in Germania englishe dogge cioè dogo o
molosso inglese.
Veniva cioè considerato di origine britannica: una
variante leggera dell' old english mastiff, sviluppata
precipuamente per l'impiego nella caccia al cinghiale. In effetti morfologicamente l'alano è senza dubbio un mastino leggero come l'estinto lyme mastiff*
britannico col quale potrebbe essere imparentato.
Anche nella storia del boxer si incontrano questi
englishe dogge che vengono spesso utilizzati come
saupacher (acchiappa suini) in tandem col piccolo
bullenbeisser (Tommaso Bosi - “Il boxer”).
Oggidì l'alano, ulteriormente ingentilito specie nel
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Fig. 3 - Un alano al servizio della polizia tedesca
cesello del cranio e ingigantito rispetto agli esemplari di solo 40 anni fa (lo affermo per memoria
diretta), non è più impiegato nelle sue originarie
funzioni. Divenuto “l'apollo delle razze canine” e
un apprezzato show dog non viene più addestrato
né come catch dog né come guardiano.
È un vero peccato se si pensa che fino a un secolo fa
(fig. 3) questa razza era una delle preferite come
ausiliario militare e di polizia.
Mauro Salvador
Working Bulldog Research Center
*nota: il lyme mastiff allevato fino al 1900 nella tenuta di Lyme (Lyme Hall) in Inghilterra era un sottotipo più longilineo
degli attuali mastiff, morfologicamente affine all'odierno american mastiff.
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Standard alano tedesco
F.C.I. Standard Nr. 235/ 02 – 04 – 2001
Alano Tedesco (Deutsche Dogge)
Traduzione Italiana Dott. A. Bottero, Dott. M.L. Marchese,
Dott. A. Murante
Origini: Germania
Data della pubblicazione dello Standard Originale in vigore:
13 – 03 – 2001
Funzione: cane da accompagnamento, da guardia e da protezione.
Classificazione F.C.I.:
Gruppo 2: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi, Cani
da Montagna e Bovari Svizzeri.
Sezione 2.1: Molossoidi non sottoposti a prova di Lavoro
Brevi cenni storici
I diretti antenati dell’attuale Alano Tedesco sono l’antico
“Bullenbeiser” e i grandi maschi impiegati nella caccia da seguita e in
particolare al cinghiale, cani di struttura e conformazione intermedia
tra un possente mastino di tipo inglese (Mastiff) e un levriero agile e
leggero. Sotto la denominazione di Dogge si intendeva un grande
cane potente che non doveva obbligatoriamente appartenere ad una
determinata razza. In seguito le denominazioni Ulmer Dogge (Molosso
di Ulm), Englische Dogge (Molosso Inglese), Danische Dogge (Molosso
Danese), Hatzrude (Grande Maschio per la caccia da seguita),
Saupacher (Acchiappascrofe o Cane da cinghiale) e Grosse Dogge
(Grande molosso) hanno designato differenti tipi di cani che si distinguevano per il colore del mantello e per la mole. Nel 1878, a Berlino,
un comitato composto da sette allevatori e Giudici esperti, sotto la
presidenza del Dottor Bodinus, prese la decisione di raggruppare tutte
le suddette varietà sotto il nome di Deutsche Dogge (Alano Tedesco).
In questo modo fu posta la prima pietra per l’allevamento di una razza
di origine tedesca. Nel 1880, in occasione di un’esposizione a Berlino,
fu redatto il primo Standard dell’Alano Tedesco. A partire dal 1888, la
razza fu affidata al “Deutscer Doggen Club 1888 e.V.” che, nel corso
degli anni, ha modificato lo Standard in più riprese. Forma e contenuto attuali corrispondono al modello proposto dalla F.C.I..
Aspetto generale
Nel suo aspetto generale l’Alano Tedesco unisce fierezza, forza ed eleganza in un insieme pieno di nobiltà. E’ grande, potente e di
costruzione armoniosa. L’Alano, grazie alla mole unita alla distinzione,
all’armonia dell’aspetto, alla proporzione delle forme, dà a colui che lo
contempla l’impressione di trovarsi di fronte ad una statua piena di
nobiltà. E’ l’Apollo delle razze canine. Proporzioni fondamentali: Il
tronco, specialmente quello dei maschi si inscrive nel quadrato. La
lunghezza del tronco (misurato dalla punta della spalla alla punta dell’ischio) non deve superare nei maschi il 5% dell’altezza al garrese e
nelle femmine il 10%. Comportamento e carattere: L’Alano è dotato
di una bontà istintiva, affettuoso e attaccato ai suoi padroni, specialmente ai bambini, riservato con gli estranei. Si deve ricercare un cane
da
accompagnamento
adatto alla vita in famiglia,
senza paure e sicuro di sé,
ricettivo all’apprendimento, privo di aggressività e
dotato di soglia di reazione
elevata.
TESTA
Cranio: Armoniosamente
proporzionata nell’insieme,
lunga, stretta, con profili
netti, molto espressiva,
finemente
cesellata
(soprattutto nella regione
sott’orbitale); le arcate
sopraciliari sono ben sviluppate senza, tuttavia, essere
salienti. La distanza dall’estremità del tartufo allo
Stop deve corrispondere
quanto più possibile alla distanza tra lo Stop e la cresta occipitale,
quest’ultima è poco pronunciata. Le linee superiori del cranio e del
muso devono essere parallele. Di fronte la testa deve apparire stretta,
il muso deve essere più largo possibile e i muscoli delle guance (masseteri) solo leggermente accennati, mai marcatamente in rilievo. Stop:
nettamente pronunciato .
Tartufo: Ben sviluppato, più largo che tondeggiante, con narici ben
aperte. Deve essere nero, con l’eccezione degli Alani Arlecchini, per i
quali il tartufo nero è ricercato, ma è ammesso il tartufo parzialmente
depigmentato (ladre) o di color carnicino.
Muso: Profondo e più rettangolare possibile. Commessura labiale ben
visibile. Labbra pigmentate di nero. Negli Arlecchini sono ammesse le
labbra parzialmente o completamente depigmentate.
Mascelle / denti: Mascelle ben sviluppate, larghe. Dentatura robusta,
sana e completa con chiusura a forbice (42 denti secondo la formula
dentaria).
Occhi: Di media grandezza con espressione viva, intelligente e
amichevole, più scuri possibile, di forma ovale con palpebre ben aderenti. Negli Alani Blu sono ammessi gli occhi un po’ più chiari. Negli
Alani Arlecchini sono ammessi gli occhi chiari, gazzuoli o di colore
diverso tra loro.
Orecchie: naturalmente ricadenti, attaccate alte, di media grandezza,
con margine anteriore aderente alla guancia.
Collo: Lungo, asciutto, muscoloso. Ben sviluppato alla base, si assottiglia leggermente verso la testa, il suo profilo è ben arcuato nella
regione della nuca. Portato alto, leggermente inclinato in avanti.
TRONCO
Garrese: E’ il punto più elevato del potente tronco. E’ costituito dal
margine superiore delle scapole che superano le apofisi spinose delle
vertebre.
Linea superiore: Dorso corto e ben teso, quasi rettilineo, leggermente
inclinato verso il posteriore.
Rene: Leggermente arrotondato, largo e con muscolatura forte.
Groppa: Larga, ben muscolata, leggermente inclinata dal sacro alla
radice della coda, si fonde senza interruzioni nell’attaccatura della
coda.
Torace: disceso fino a livello dei gomiti. Coste ben cerchiate inclinate
verso il posteriore. Gabbia toracica di buona larghezza, con petto pronunciato.
Linea inferiore: Ventre ben retratto, a formare una curva aggraziata
che si prolunga nella linea inferiore del torace.
Coda: Raggiunge il garretto. Attaccata alta e larga, si assottiglia progressivamente verso l’estremità. In riposo pende in posizione naturalmente distesa, in movimento o quando il cane è eccitato, si incurva
leggermente a sciabola, ma senza sorpassare sensibilmente la linea del
dorso. La coda con peli lunghi sulla faccia inferiore non è desiderata.
ARTI
Anteriori
Spalla: Dotata di muscolatura potente. Scapola lunga e obliqua, a formare col braccio un angolo compreso tra i 100 e i 110 gradi.
Braccio: Robusto e muscoloso, ben aderente al torace, deve essere un
po’ più lungo della scapola.
Gomito: Non deve essere rivolto né all’interno né all’esterno.
Avambraccio: Robusto, muscoloso, perfettamente in appiombo sia di
fronte che di profilo.
Carpo: Robusto, solido, si continua armoniosamente con l’avambraccio. Metacarpo: Robusto, in appiombo visto di fronte, solo leggermente inclinato in avanti visto di profilo.
Piedi anteriori: Rotondi, con dita fortemente arcuate e ben chiuse
(piede di gatto). Unghie corte resistenti, più scure possibile.
Posteriori
L’intera l’ossatura del posteriore è ricoperta da muscoli potenti che rendono la groppa, le anche e le cosce larghe e arrotondate. Visti da
dietro, i posteriori, robusti e dotati di buone angolazioni, sono paralleli
agli anteriori. Coscia: Lunga, larga, molto muscolosa.
Grassella (ginocchio): Solida, posta all’incirca sulla verticale dell’anca.
Gamba: Lunga, più o meno della stessa lunghezza della coscia, ben
muscolata.
Garretto: Solido, robusto, né rivolto all’esterno né all’interno.
Metatarso: Corto, solido, pressoché perpendicolare al suolo.
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Piedi Posteriori: Rotondo, con dita decisamente arcuate e ben chiuse
(piede di gatto). Unghie corte, resistenti, più scure possibile.
ANDATURA
Armoniosa, morbida, con buon allungo, leggermente elastica; gli arti
visti dal davanti o da dietro, si muovono parallelamente al piano del
corpo.
PELLE: Ben aderente e ben tesa. Nei soggetti unicolori ben pigmentata; nei soggetti Arlecchini la ripartizione del pigmento corrisponde
essenzialmente alla ripartizione delle macchie.
MANTELLO
Pelo: Cortissimo e fitto, liscio, lucente e ben aderente al corpo.
Colore: L’Alano è allevato in tre varietà di colori distinti: Fulvo e Tigrato,
Arlecchino e Nero, Blu.
Fulvo: Mantello dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso. E’ ricercata
la maschera nera. Piccole macchie al petto e ai piedi sono indesiderate.
Tigrato: Colore del fondo dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso con
striature nere più regolari possibile e nettamente disegnate, che
seguono la direzione delle costole; è ricercata la maschera nera. Piccole
macchie al petto e si piedi sono indesiderate.
Arlecchino bianco e nero (detto un tempo Tigerdoggen): Fondo del
mantello bianco puro, quanto più possibile privo di moschettature, con
macchie nero lacca dal contorno strappato di dimensioni varie e ben
ripartite su tutta la superficie del corpo. Macchie parzialmente grigie o
brune sono indesiderate.
Nero: Nero lacca, sono ammesse macchie bianche. Fanno parte di
questa varietà gli Alani Mantel Tiger, nei quali il nero copre il tronco
come un mantello, mentre il muso, il collo, il petto, il ventre e l’estremità della coda possono essere bianchi, così come gli Alani Platten nei
quali il mantello è bianco con grandi macchie nere.
Blu: Blu acciaio puro, sono ammesse macchie bianche al petto e ai
piedi.
MOLE
L’altezza minima al garrese è 80 cm. per i maschi e 72 cm. per le femmine.
DIFETTI
Tutto ciò che si allontana da quanto precedentemente detto deve
essere considerato difetto, che sarà penalizzato secondo la gravità. In
particolare:
- Aspetto Generale: Assenza di dimorfismo sessuale. Mancanza di
armonia delle forme. Soggetti troppo leggeri o troppo pesanti.
Comportamento e carattere: Mancanza di sicurezza. Nervosismo.
Soglia di eccitazione bassa.
- Testa: Assi cranio-facciali non paralleli. Cranio convesso (a mela).
Linee axio-facciali convergenti. Stop poco pronunciato.
Muscolatura delle guance (masseteri) troppo sviluppata.
- Muso: Muso appuntito. Labbra troppo poco sviluppate, o troppo
sviluppate (labbra fluttuanti).Canna nasale concava, convessa (montonina) o discendente verso l'avanti (naso aquilino). Mascelle / Denti:
Qualsiasi diversità da una dentatura completa (si ammette unicamente
l'assenza dei P1, ossia del primo premolare, nella mascella inferiore). La
posizione irregolare degli incisivi, anche se non compromette la
chiusura normale della mascella. Denti troppo piccoli.
- Occhi: Palpebre non aderenti al globo oculare. Congiuntiva troppo
arrossata. Occhi chiari, color giallo ambra, occhi blu slavato, occhi di
colore diverso tra loro nei cani unicolore. Occhi troppo distanti tra loro,
troppo piccoli, infossati o sporgenti.
- Orecchie: Attaccate troppo alte o troppo basse. Non aderenti o appiattite contro le guance.
- Collo: Corto, tozzo. Collo detto di cervo. Pelle del collo troppo lassa,
giogaia.
- Linea Dorsale: Dorso insellato. Dorso di carpa. Dorso troppo lungo.
Groppa più alta del garrese.
- Groppa: Orizzontale o troppo inclinata.
- Coda: Troppo grossolana. Troppo corta o troppo lunga. Attaccata
troppo bassa o portata troppo alta oltre la linea del dorso. Coda ad
uncino, arrotolata o deviata lateralmente. Coda deturpata da traumatismo, ingrossata alla sua estremità o amputata.
- Torace: Coste piatte o troppo cerchiate (torace a botte). Larghezza o
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profondità del torace insufficiente. Sterno troppo sporgente (petto di
pollo ).
- Linea inferiore: Ventre troppo poco retratto. Mammelle troppo evidenti.
- Arti Anteriori: Angolazioni insufficienti. Ossatura troppo leggera,
muscolatura poco sviluppata. Anteriore non in appiombo in stazione.
- Spalla: Spalla mal inserita, troppo caricata. Scapola troppo dritta.
- Gomito: Scarsa solidità del gomito. Deviato all'esterno o all'interno.
- Avambraccio: Non in appiombo. Aumentato di volume in corrispondenza del Carpo.
- Carpo: Aumentato di volume. Troppo inclinato o troppo dritto.
- Metacarpo: Troppo flesso o troppo verticale.
- Arti Posteriori: Angolazioni troppo chiuse o troppo aperte. Garretti
chiusi, vaccinismo o cagnolismo.
- Garretti: aumentati di volume. Poco solidi.
- Piedi: Piatti, dita aperte o troppo lunghe. Speroni.
- Andatura: Passo corto. Andatura rigida. Ambio frequente o continuato. Mancanza di coordinazione tra anteriore e posteriore.
- Pelo: Pelo duro, pelo opaco.
- Colore: FULVO: Mantello giallo grigiastro, giallo bluastro, isabella o
giallo sporco .
TIGRATO: Fondo del mantello blu argento, blu isabella, tigrature
slavate.
ARLECCHINO: Fondo del mantello punteggiato di grigio blu, macchie
in gran parte di colore giallastro o grigio blu.
NERO: Nero con riflessi gialli, bruni o bluastri.
BLU: Mantello con riflessi giallastri o nerastri.
DIFETTI GRAVI
Comportamento e carattere: Timidezza.
Mascella / Denti: Chiusura a tenaglia.
Occhi: Ectropion, Entropion.
Coda: Coda spezzata.
DIFETTI ELIMINATORI
Comportamento e carattere: Aggressività, mordacità per paura.
Tartufo: Naso carnicino, narici separate da un profondo solco.
Mascella / Denti: Prognatismo, enognatismo, deviazione laterale della
mandibola.
Colore del Pelo: Alani Fulvi e Tigrati con lista bianca, collare bianco,
piedi, balzane ed estremità della coda bianchi. Alani Blu con lista, collare, piedi, balzane ed estremità della coda bianchi. Alani Arlecchini:
soggetti bianchi senza tracce di nero (Albini), soggetti sordi, Alani dal
mantello detto porcellanato, nei quali predominano le macchie blu,
grigie, fulve o anche tigrate; Alani Merle (fondo del mantello grigio
con macchie nere).
Mole: Al di sotto del minimo prescritto dallo Standard.
Nota bene: I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale
discesi nello scroto.