BIMBI CHE RIDONO - Armando Editore

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BIMBI CHE RIDONO - Armando Editore
Louis R. Franzini
BIMBI CHE RIDONO
Come sviluppare il senso
dell’umorismo del vostro bambino
ARMANDO
EDITORE
Sommario
Ringraziamenti
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Una parola riguardo il genere
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Introduzione
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Capitolo 1: Tutto sull’umorismo
15
Capitolo 2: Caratteristiche dell’umorismo dei bambini
33
Capitolo 3: Giochi, sorrisi e risate
51
Capitolo 4: Sviluppare le doti umoristiche del vostro bambino 67
Capitolo 5: Incoraggiare il vostro bambino a fare
dell’umorismo
83
Capitolo 6: Potenziali abusi di umorismo da parte
dei bambini
105
Capitolo 7: L’uso dell’umorismo da parte di bambini
con speciali esigenze
125
Capitolo 8: Scherzi per insegnanti (e anche per genitori)
141
Capitolo 9: Usare le risorse dell’umorismo
163
Conclusione
189
Bibliografia
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Nota della traduttrice
La peculiarità di Bimbi che Ridono è l’argomento che nel testo viene
trattato: l’umorismo e il senso dell’umorismo, considerato un’abilità
desiderabile in ogni individuo, come una più ampia prospettiva sulla
vita e un eventuale sostegno in situazioni difficili. Un’abilità che, come
altre, è possibile acquisire.
Difficile tradurre (trans-portare) l’umorismo espresso in barzellette,
scherzi, giochi di parole, indovinelli in un contesto linguistico e culturale diverso, mantenendo il filo dell’ironia, del sarcasmo, il sorriso.
Ho preferito quindi lasciare battute, barzellette, giochi di parole nella lingua inglese, facendo subito seguire la traduzione in italiano e ponendo, quando è apparso necessario, una nota a piè di pagina.
Qualche altro termine si è rivelato problematico nella trasposizione
nella lingua italiana. Ad esempio la terminologia usata dall’Autore in
riferimento ai bambini disabili è “children with special needs”; scartando il termine handicappato, io ho scelto di usare una terminologia varia:
“bambini speciali”, “bambini con esigenze particolari”, “bambini con
disabilità”.
Nel complesso ho scelto di lasciare che il testo italiano mantenesse,
in un certo senso, “un sapore” americano; così, oltre alle barzellette, troverete riferimenti specifici a luoghi e pubblicazioni presenti negli USA,
indicazioni esemplificative di luoghi e pubblicazioni simili in Italia, che
suggeriscono una modalità di comportamento parallela da assumere.
Infine, per quanto riguarda il genere, come ho già scritto nella pagina che a questo argomento ha dedicato l’editore del testo originario, a
malincuore ho adottato nel contesto linguistico, per amore di chiarezza,
i termini “bambino”, “bambini”, affidando al maschile, al singolare e
al plurale (con tutti i riferimenti grammaticali connessi), il compito di
“significare” e includere anche la parte femminile del genere umano.
Mi auguro comunque che il mio impegno in questo lavoro interessante e ricco di tante implicazioni sia riuscito a mantenere la carica di
vitalità, di ottimismo e la preziosa disponibilità al sorriso che Louis R.
Franzini vuole trasmettere attraverso le sue parole.
Questo libro è dedicato a mio figlio Sam,
che adesso ha un anno, che è diventato
un laboratorio vivente per molte delle mie parole
in Bimbi Che Ridono.
Ride moltissimo e vuole bene senza riserve.
È un tesoro al di là di ogni aspettativa
dei suoi genitori.
Ringraziamenti
Sono molto grato alla curatrice Carola Roseby e all’editore Rudy
Shur per i molti utili suggerimenti e contributi.
Jessica, la mia bella e affettuosa moglie, è stata di grande aiuto
nella revisione del manoscritto, nel propormi suggerimenti, nel darmi il tempo per scrivere e nel ricordarmi di tanto in tanto quanto fosse importante che io mantenessi intatto il mio senso dell’umorismo.
Naturalmente il nostro allegro bambino Sam è stato un’ispirazione
quotidiana per la mia scrittura. Mi fa molto piacere condividere con
i miei lettori la gioia che noi riceviamo da lui. Infine, sono molto
grato a Jeremy e Stacey Franzini e a tutti i genitori e i bambini le cui
foto troverete in questo libro per il sostegno e l’interesse crescente
dimostrato per questo progetto.
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Una parola riguardo il genere
Condividiamo l’orientamento seguito dall’editore del testo originale che, per evitare un procedere lungo e inopportuno all’interno
delle frasi, ha scelto di usare pronomi maschili e pronomi femminili
in modo alterno per ogni capitolo.
Quindi, per dare adeguato riconoscimento ai bimbi di entrambi i
generi, in rapporto al vostro bambino, troverete nei capitoli dispari
riferimenti grammaticali al maschile, nei capitoli pari al femminile.
“Una parola” da parte di chi ha tradotto
Nell’affrontare la traduzione, ho provato a seguire la linea rispettosa del genere, che l’editore americano ha adottato, condividendone
in pieno lo spirito, ma il risultato non è stato soddisfacente.
Rileggendo, da italiana, con l’esperienza linguistica che la mia
lingua mi ha dato, trovavo il messaggio che il testo italiano mi offriva, ambiguo. Se nominavo il bambino, i bambini, queste due parole
includevano, nel loro significato, sia il maschile che il femminile; se
nominavo la bambina, le bambine, queste due parole limitavano il
loro significato al femminile.
Ho deciso, quindi, per amore di chiarezza, con molto dispiacere,
di arrendermi e, ancora una volta, affidare al genere maschile, al singolare e al plurale, il compito di includere anche la parte femminile
del genere umano.
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Introduzione
Un buon senso dell’umorismo è una delle caratteristiche più desiderabili della personalità che un individuo possa sviluppare. Un
senso dell’umorismo può essere acquisito fino a diventare una qualità propria che dura tutta la vita. È la qualità che noi molto spesso
cerchiamo nei nostri amici, nei nostri coniugi e nei nostri figli. Fa
piacere avere attorno tipi divertenti che spesso diventano gli amici
preferiti delle persone di tutte le età.
I genitori desiderano che i loro figli siano in buona salute e felici.
Le coscienziose mamme in attesa prendono ogni giorno fedelmente
le loro vitamine per assicurare la salute dei loro bambini. Dopo la
nascita i genitori premurosi, in modo assiduo, per provvedere alle
esigenze fisiche dei figli, coprono le prese con calotte di sicurezza in
plastica e sistemano cancelli nelle scale. Preparano pasti nutrienti.
Programmano regolari controlli pediatrici. Iscrivono i loro bambini
a corsi di danza, a corsi di ginnastica, alla squadra di baseball, e
cose simili in modo che possano mantenersi in buona forma fisica.
L’elenco di quello che i genitori fanno per i loro figlioli per essere
sicuri che crescano in buona salute prosegue senza fine. Ciò che, in
troppe occasioni, non fanno è trovare esperienze particolari di apprendimento che favoriscano in futuro la felicità personale dei loro
figlioli, come quella di aiutarli a sviluppare un buon senso dell’umorismo.
Molti genitori non si rendono conto che loro hanno la possibilità
di aiutare i loro figli a sviluppare un senso dell’umorismo. Di solito
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si pensa che sia solo un problema di circostanze casuali. Ma per
fortuna non è così. C’è una prova conclusiva che l’apprezzamento
e l’uso dell’umorismo sono frutto di apprendimento. Infatti lo sviluppo dell’umorismo comincia con i primi tentativi dei genitori che
riescono ad ottenere dei sorrisi dai loro bimbi neonati. Sfortunatamente la maggior parte delle persone non sa come continuare questo
processo mentre i bambini crescono, così che essi possano, alla fine,
creare umorismo e usarlo socialmente in modo positivo. Per fortuna
esistono tecniche e strategie specifiche che voi potete adottare per
alimentare il senso dell’umorismo del vostro bambino – sia che vostro figlio sia un infante o un bimbo ai primi passi, che abbia appena
cominciato a frequentare la scuola o sia un preadolescente.
Per quale motivo dovreste fare uno sforzo consapevole per promuovere questa abilità nel vostro bambino? Perché un senso dell’umorismo adeguatamente sviluppato è un bene per qualunque bambino e lo aiuta a garantirsi un’immagine di sé forte e positiva.
Un bambino che si diverte e ricorda una barzelletta o un indovinello e ne fa partecipi altri, sente un’enorme soddisfazione personale
e nello stesso tempo costruisce rapporti di amicizia. Fare ridere gli
altri è estremamente gratificante per i bambini (come lo è per tutti
noi).
L’umorismo può anche essere usato per un progetto di sostegno
per aiutare a superare la timidezza e il disagio di essere canzonati.
Piuttosto che litigare o chiudersi in un guscio, un bambino con senso
dell’umorismo ben sviluppato riesce con più probabilità ad essere
benvoluto e fare amicizia. Bambini con problemi, come difficoltà
nel linguaggio o disabilità fisica, possono fare un uso speciale delle
loro doti di umorismo per essere accettati in modo schietto dai loro
coetanei. Robin Williams, Jay Leno, Molly Shannon e altri attori comici devono la loro capacità di far fronte alle difficoltà nel crescere
o nell’essere visti come “diversi”, al loro grande senso dell’umorismo.
Bimbi Che Ridono comunque non si propone di preparare futuri
attori comici per il mondo dello spettacolo. Si propone di far cono12
scere i molti effetti positivi che un senso dell’umorismo ben sviluppato ha sui bambini e di insegnare a voi come aiutare il vostro
bambino a coltivare questa desiderabile qualità particolare.
Bimbi Che Ridono vuole mostrare ai bambini come divertirsi,
provando piacere nell’umorismo degli altri e vuole aiutarli a divertirsi mentre creano umorismo per se stessi e per amici e familiari.
Questo non è un libro di scherzi o di storielle divertenti da leggere a vostro figlio. Non sarà infatti necessariamente un libro molto divertente da leggere (sebbene questo risulti per me difficile da
ammettere). In questo libro, attingendo alle mie competenze e alle
mie esperienze, come psicologo e padre di tre bambini, io vi dico
cosa fare per incoraggiare lo sviluppo di un senso dell’umorismo nel
vostro bambino o nella vostra bambina, come farlo e dove trovare
aiuto. Tratto di particolari giochi in famiglia, esercizi estemporanei,
espedienti, e ancora, di che cosa rende voi e il vostro bambino capaci
di praticare e migliorare le vostre doti di umorismo.
Il Capitolo 1 di Bimbi Che Ridono vi dà una panoramica sull’umorismo. Descrive il grande dibattito natura versus educazione: siamo nati con senso dell’umorismo o possiamo apprenderlo? Poi va
avanti con il discutere su cosa sia il senso dell’umorismo e quali siano le qualità di una prospettiva umoristica e accenna brevemente ad
alcune teorie di umorismo. Cosa molto importante, tratta dei molti
vantaggi di un buon senso dell’umorismo nei bambini.
Il Capitolo 2 descrive le categorie dell’umorismo dei bambini e
le fasi dello sviluppo dell’umorismo relative all’età e si conclude
con una trattazione sull’uso dell’umorismo nella letteratura, nella
televisione e nei film dedicati ai bambini.
Il Capitolo 3 di Bimbi Che Ridono tratta di gioco, sorrisi e risate e
dei loro rispettivi ruoli nell’umorismo dei bambini e include i molti
benefici delle risate sul fisico.
Nel Capitolo 4 imparerete come sviluppare le doti di apprezzamento dell’umorismo del vostro bambino – abbassare le barriere sociali, dimostrare il vostro personale apprezzamento dell’umorismo e
molto di più.
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Poi nel Capitolo 5 arriva la parte decisamente divertente: esercizi
di invenzione di umorismo. Voi e il vostro bambino farete sicuramente esperienza di tante risate mentre prenderete parte a queste
attività che vengono proposte.
Il Capitolo 6 presenta un argomento più serio – possibili abusi di
umorismo che possono fare i bambini, come ridere degli altri e dei
loro errori, e di come questo rischi di essere offensivo e nocivo per
le relazioni di amicizia.
Il Capitolo 7 di Bimbi Che Ridono tratta della funzione dell’umorismo nei bambini e con i bambini che hanno particolari esigenze,
specialmente di quanto l’umorismo riesca ad aiutare questi bambini
a confrontarsi con un mondo che può, a volte, essere intollerante.
Se siete insegnanti a cui piacerebbe promuovere l’umorismo dei
bambini nella vostra classe, il Capitolo 8 è per voi. Include attività da svolgere in classe, che potete organizzare per favorire l’uso
dell’umorismo da parte degli studenti (questo capitolo contiene anche alcune utili informazioni per i genitori).
Infine il Capitolo 9 identifica alcune utili risorse di umorismo –
che sono più numerose di quanto voi possiate pensare – e fornisce
dei criteri da seguire per esprimere un giudizio su queste risorse.
L’obiettivo principale di Bimbi Che Ridono è favorire nei bambini lo sviluppo del senso dell’umorismo che sarà, a sua volta, molto
utile a loro per tutta la vita. Le persone veramente contente si godono il viaggio attraverso la vita, incluse alcune puntate impreviste
lungo le inevitabili e numerose deviazioni. I “Bimbi che ridono”
sono una compagnia divertente e loro stessi si divertono tanto. Con
sicurezza possiamo concludere che questi sono bambini che diventeranno adulti gentili e sereni.
Spero che userete i suggerimenti e le tecniche presentate in Bimbi
Che Ridono per rendere la vita con il vostro bambino il grande divertimento che dovrebbe essere.
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