analisi opportunita` romania

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analisi opportunita` romania
ANALISI OPPORTUNITA’
ROMANIA
SETTORE GOMMA E PLASTICA
Documento redatto e concepito da: Michele Sabatino
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ANALISI OPPORTUNITA’
PAESE ROMANIA - SETTORE GOMMA E PLASTICA
Premessa
Il presente elaborato riguarda la realizzazione di uno strumento di analisi e di
approfondimento sulle opportunità di business nel Paese Obiettivo Romania necessarie
all’avvio di un’azione di supporto alla internazionalizzazione del sistema imprenditoriale
siciliano nel settore della gomma e plastica.
Si tratta in pratica di una analisi di contesto sulle opportunità di sviluppo e
commercializzazione dei prodotti delle imprese siciliane nel settore della plastica al fine
di accrescere l’interesse delle imprese al sistema paese Romania e quindi alle opportunità
che nello stesso si possono sviluppare nell’ambito del settore della gomma e plastica.
Le motivazioni alla base del presente elaborato riguardano quindi la consapevolezza di
rafforzare le motivazioni e la fiducia delle imprese siciliane verso questo mercatoobiettivo, di migliorare ed ampliare i margini di business e la presenza siciliana, di
rafforzare il grado di internazionalizzazione delle imprese, di dare evidenza oggettiva alle
opportunità che in Romania si stanno e si sono sviluppare. In pratica uno strumento
conoscitivo e di indirizzo da comunicare ed inserire in una più ampia azione di marketing
e di commercializzazione.
Il Paese Obiettivo
Dopo la crescita dell’8,3% nel 2004, il tasso reale di crescita del PIL della Romania ha
iniziato a subire un rallentamento intorno al 5% nel 2005 e lo stesso per il 2006, riflettendo
una contrazione nell’espansione delle esportazioni e una più debole crescita delle scorte
dei prodotti agricoli. La crescita dei prodotti industriali è altresì in calo, con un valore
aggiunto diminuito e pari al 3,6% nella prima metà del 2005. Il tasso di crescita della
domanda nazionale, di contro, ha subito un’accelerazione durante l’anno 2005, comportato
sia dall’impatto positivo dei tagli d’imposta sul reddito disponibile che dalle continue e
forti crescite del credito al consumo e del livello salariale.
Le esportazioni hanno avuto una performance abbastanza buona nei primi mesi del 2005,
crescendo ad una percentuale annuale del 15,2%, raggiungendo i 12,55 miliardi di euro,
ma tale crescita è andata rallentando negli ultimi mesi, mentre, al contempo, la rapida
ascesa del livello delle importazioni ha iniziato ad essere la prima causa d’interesse
pubblico. Le importazioni erano cresciute ad un tasso annuale del 21,8% nello stesso
periodo. Uno dei lati positivi, le importazioni di macchinari e impianti, che necessitavano
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di una ristrutturazione e di una modernizzazione, sono ammontati al 22% del totale. Per
quanto, la crescita delle importazioni riflette soprattutto la strutturale debolezza
dell’economia romena e la rapida espansione del credito al consumo e dei livelli salariali,
hanno aumentato la domanda tanto da non riuscire più ad essere soddisfatta dalla
produzione nazionale. La forte crescita reale del credito e del salario ha contribuito a
stimolare le vendite al dettaglio (ad un tasso annuale del 18,3% in termini reali tra Gennaio
e Giugno 2005) e le importazioni di automobili (che sono cresciute ad un tasso annuale del
28,4% nel corso della prima metà del 2005).
Per ciò che riguarda il commercio estero l’’Unione Europea è divenuta progressivamente il
principale partner commerciale, ancor prima che si siglasse l’accordo associativo nel 1995,
con una quota percentuale di assorbimento delle importazioni romene superiore al 60%. I
principali partners romeni nell’Unione Europea sono l’Italia, al primo posto sia dal lato
delle importazioni che delle esportazioni, e la Germania che da sole coprono circa il 40%
dell’interscambio commerciale rumeno. In definitiva l’evoluzione dei principali indicatori
macroeconomici offre un’immagine generale dinamica dell’economia romena in grado di
rappresentare un mercato obiettivo di sicuro interesse.
L’Interscambio con l’Italia
L’Italia occupa il primo posto nel volume totale degli scambi commerciali della Romania
per il 2006 con un volume di 5,16 miliardi di euro, di cui il primo posto all’export con il
18,42% (2,33 miliardi di euro) ed all’import con il 15,33% (2,83 miliardi di euro),
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rappresentando un saldo di 55 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo (2005), le
esportazioni romene sono cresciute del 7,42% e le importazioni del 16,98%. In particolare
le principali tipologie merceologiche dell’import-export tra i due Paesi sono di seguito
riportate:
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Le principali voci dell'export italiano sono: materiali tessili e prodotti confezionati;
calzature; macchine, apparecchiature, impianti elettrici; metalli comuni ed articoli
metallici; prodotti minerali; mobili ed articoli per interni. Ma l'Italia e' anche il primo
cliente della Romania.
Il Settore della Gomma e Plastica
Il settore chimico romeno, che negli anni ’50 generava il 3% del PIL nazionale (producendo
solo idroclori, acido solforico, soda caustica e polveri di soda) si e’sviluppato rapidamente
dal 1965. Con l'inizio del terzo piano quinquennale (1961-1965) la Romania riuscì ad
allentare i propri vincoli economici con l'URSS e a stabilire intensi rapporti di
collaborazione con Francia, Gran Bretagna e Germania, con programmi di potenziamento
dell'industria siderurgica, chimica (in funzione dell'agricoltura) e metalmeccanica.
Dagli anni ’80, il settore petrolchimico generava circa il 20% della produzione nazionale,
rappresentando circa il 25% dell’export nazionale. Enormi impianti vennero costruiti a
Ploiesti e Pitesti, ma numerosi stabilimenti divennero operativi nelle province di Mures e
Vîlcea, cosi’ che la Romania divenne il maggior produttore di sodio e clorati dell’Est
Europa.
Impianti di produzione di fertilizzanti artificiali vennero costruiti, per raddoppiare la
produzione di fertilizzanti (piano 1986-1990) nella provincia di Prahova (a Valea
Calugareasca) e nella provincia di Teleorman (Turnu Magurele), a Craiova (sede della
Oltchim, presente sul mercato da 40 anni), a Fagaras, Tîrnaveni, Navodari, Piatra Neamt,
Victoria, e Slobozia.
Negli ultimi anni, la Romania si e’specializzata nella produzione di prodotti chimici
sofisticati, come le plastiche speciali, gomme sintetiche, fibre, elettrodi, prodotti
farmaceutici e detergenti.
Nel periodo gennaio-settembre 2006 i settori che hanno mostrato le migliori prestazioni
dell’economia romena sono stati quelli della chimica, dell’auto e dell’alimentare, con tassi
di crescita tra il 15% ed il 20%. La petrolchimica, i macchinari e le attrezzature continuano
a rappresentare il 36,3% del totale esportato. Il settore della chimica è cresciuto del +29%
nel 2006 (di cui: farmaceutica +54,3%, concimi chimici +54,2 %, chimica inorganica +33,1%,
organica +16,4%, coloranti e pigmenti +21,8%), con aumenti salariali pari al 10,1%.
Le vendite totali realizzate da Petrom, il maggior gruppo petrolchimico nazionale, nel
primo semestre 2006 hanno raggiunto le 296mila tonnellate. Per quanto concerne invece le
vendite di nitrato d’ammonio nel mercato domestico, l'assenza di sussidi di stato a
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imprese e singoli agricoltori per l'acquisto di fertilizzante e' stata una causa del calo delle
vendite.
Negli ultimi 5 anni, il valore della produzione realizzata nel settore della plastica e gomma
ha surclassato il ritmo di crescita annuale sia dell’industria delle lavorazioni che
dell’industria in generale. In termini generali e rispetto agli altri settori dell’economia
romena, va fatta menzione del fatto che la produzione del settore rappresenta il 2,2% del
totale della produzione industriale delle lavorazioni (fine 2004).
Analisi delle opportunità (Analisi SWOT)
Dalle analisi del Paese Obiettivo e del Mercato specifico della gomma e plastica sopra
delineate emergono le opportunità ed i problemi di seguito sintetizzati. Questi sono alla
base della definizione della strategia di comunicazione e di contatto rivolto alle imprese
del sistema produttivo siciliano.
Dall’analisi è stato possibile rintracciare una serie di punti di debolezza e di opportunità
significativi.
Punti di forza:
¾ La Romania rimane uno tra i più importanti partner commerciali dell’Italia in
presenza di significativi tassi di crescita sia del PIL che dei consumi interni.
Rimangono significativi anche i dati relativi all’IDE che vedono numerosissime
imprese italiane essere direttamente presenti sul mercato romeno. Al 30 giugno
2006 erano registrate in Romania 20.128 società miste romeno-italiane, con un
capitale investito di 779,5 milioni di euro (5o posto). Tra le suddette aziende, la
maggior parte delle quali sono piccole e medie imprese, esistono comunque
importanti realtà imprenditoriali che hanno trasferito in Romania considerevoli
investimenti finanziari e tecnologici, con una ricaduta in termini occupazionali di
oltre 800 mila posti di lavoro creati tra impiego diretto ed indotto;
¾ Il settore della gomma e plastica in Romania risulta essere tra quelli che hanno
dimostrato tra le migliori performance sia in termini assoluti che relativi ed è
quindi annoverabile come un settore tra i più promettenti per l’export italiano.
L’Import in Romania di prodotti della gomma e plastica provenienti dall’Italia
rappresenta più del 5% del volume dell’inter-scambio;
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¾ La Romania continua a rappresentare un Paese obiettivo interessante in termini di
vantaggi competitivi ed in particolare si presenta come un Paese con bassi costi del
lavoro, ottima dotazione del capitale umano caratterizzato da un alto livello di
istruzione, buona disponibilità di materie prime e contenutissimi costi dell’energia
e dei trasporti. La Romania inoltre ha un vantaggioso sistema normativo a favore
degli investimenti esteri con vantaggi fiscali, zone franche, libero trasferimento dei
profitti, libera circolazione delle merci e dei servizi, garanzia dei diritti;
¾ Ingresso della Romania nell’Unione Europea e attivazione delle risorse finanziarie
destinate alle politiche di coesione economica e sociale per il periodo 2007-2013 da
utilizzare nei settori dello sviluppo economico e sociale, delle infrastrutture e della
formazione e aggiornamento della forza lavoro;
¾ Presenza di numerose altre esperienze italiane di successo a dimostrazione delle
grandi opportunità di mercato e di business nei vari settori merceologici ed in
particolare in quello manifatturiero. Inoltre il prodotto italiano “Made in Italy” è
riconosciuto dovunque in Romania e gode di un vantaggio di immagine-paese
rilevante;
¾ Presenza di un importante sistema fieristico specialistico nel settore della gomma e
plastica. Annualmente è prevista la ALL PACK e la Interplast Expo – Fiera
Internazionale dell’industria dei materiali plastici alla quale partecipano numerose
imprese italiane ed europee;
¾ Presenza di numerosi strumenti finanziari di accompagnamento e supporto
all’export e alle internazionalizzazione.
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Punti di debolezza:
¾ non bisogna sottovalutare le peculiarità proprie del mercato romeno anche se
geograficamente vicino i metodi d’approccio con distributori e clienti richiedono
particolare attenzione e rispondono ancora a modalità ed approcci lontani da quelli
italiani ed europei;
¾ Necessità di effettuare investimenti diretti per conquistare direttamente il mercato
romeno attraverso azioni sia di sub-fornitura che di promozione del prodotto e per
l’inserimento diretto nella distribuzione;
¾ Importanza considerevole del prezzo come fattore d’acquisto principale;
¾ Sul fronte dei costi e delle convenienze economiche l’ambiente esterno, attualmente
favorevole, sia in termini normativi che relazionali, è una variabile destinata a
modificarsi nel tempo. L’ingresso nell’Unione Europea poterà profonde
modificazione al sistema produttivo romeno con riduzione dei vantaggi
competitivi;
¾ la presenza di una significativa concorrenza nel settore. Accanto alle multinazionali
e alle grandi aziende esiste in Romania una moltitudine di aziende di piccola e
media dimensione aggressive e impegnate su una competizione di costo e non di
qualità. Inoltre la concorrenza non arriva solo dal mercato romeno ma anche dalle
aziende dei paesi dell’Unione Europea con una tradizione imprenditoriale nel
settore della plastica e gomma significativa;
¾ debolezza di fondo del sistema produttivo siciliano costituito da piccole imprese
prive di forme di aggregazione consortile e/o associative.
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Conclusa l’analisi di settore e dei problemi e delle opportunità si può procedere alla
predisposizione di una vera e propria strategia di marketing e di contatto..
Le Strategia di successo
Per riuscire a aggredire il mercato romeno nel settore della gomma e plastica la strategia
deve essere orientata ad alcuni punti principali che si riassumono di seguito:
1. Focalizzarsi sul mercato obiettivo utilizzando tutte le leve competitive istituzionali
esistenti per l’export e l’internazionalizzazione sia ai fini della approfondita
conoscenza del mercato e delle opportunità di business sia per godere del sostegno
tecnico, logistico e organizzativo;
2. Correlarsi con organizzazioni e/o imprese e strutture locali per superare criticità del
mercato di riferimento e godere di un sostegno direttamente sul mercato;
3. Promuovere forme di aggregazione con altre imprese su package commerciali
integrati per prodotti complementari, con sinergie di costi e di accesso ai clienti;
4. Partecipare a eventi/missioni/fiere accreditate in grado di conoscere il mercato di
riferimento e intercettare opportunità di business;
5. Provvedere alla redazione di un Piano di marketing internazionale adeguatamente
aggiornato e dettagliato in grado di analizzare i punti di forza e di debolezza del
sistema aziendale e di adeguarlo alla sfida del mercato romeno.
6. Adeguare la propria struttura organizzativa alla competizione e alla presenza sul
mercato obiettivo anche attraverso scelte organizzative specifiche interne ed esterne
con la possibilità di prevedere accordi/intese con soggetti esterni.
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