Dracula contro il Sultano: la crociata di Vlad l
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Dracula contro il Sultano: la crociata di Vlad l
Dracula contro Maometto II anticipazioni Vlad l’impalatore anticipazioni Dracula l’impalatore 1462: abilissimo e spregiudicato comandante militare, Vlad Tepes è riuscito a tenere in scacco l’esercito dell’Impero Ottomano e a far pagare cara la conquista del piccolo principato danubiano di Valacchia. Una guerriglia vittoriosa che, come spesso capita nella storia, termina con l’insuccesso non per una sconfitta sul campo, ma per una pugnalata alle spalle da parte di un alleato. Come racconta una nuova biografia di Dracula l’Impalatore, di cui «Storia in Rete» anticipa un capitolo di Roberto Gargiulo L a Grecia bizantina, di fatto, non esisteva più. In realtà l’ultima enclave libera nel territorio dell’antico Impero Romano e cioè il cosiddetto Impero di Trebisonda, sarebbe stato conquistato dagli Ottomani solo nel 1461, ma a quel punto gli occhi di Mehmet [Maometto II, 1432-1481 NdR] erano già rivolti a Nord, come Vlad aveva da tempo previsto. […] Da più di un secolo infatti, ma in modo più sistematico a partire dal 1438 circa, era codificato presso il Governo della Porta un sistema di reclutamento per le esigenze dell’esercito e della macchina burocratica imperiale, comunemente chiamato Devsirme, che potremmo tradurre più o meno come «la Raccolta». Gli ufficiali reclutatori del Sultano perlustravano infatti i territori dell’Impero, in particolare quelli della Rumelia, cioè della parte occidentale ed europea dello Stato, e provvedevano a prelevare un contingente di bambini o di adolescenti, destinati a rifornire i centri di reclutamento e di addestramento della Porta. I «prescelti» subivano un processo di indottrinamento religioso, accompagnato ad un rigoroso addestramento militare, che ne facevano il serbatoio dei corpi militari d’élite, come i Giannizzeri, e dei quadri dirigenti dell’amministrazione civile, come ad esempio i cosid- | STORIA IN RETE 70 detti «Kapi Kullari» o «Servitori della Porta». […] Il principato valacco non aveva mai ricevuto, sino a quel momento, una richiesta di questo genere dalla Porta. Mehmet ruppe però tale consuetudine e la richiesta presentata a Vlad si mostrò oltre a tutto particolarmente onerosa: 500 giovanetti, destinati ad alimentare il Devsirme di quell’anno. Un prezzo molto alto, anche per uno stato «tributario» come quello valacco e l’insulto peggiore per un uomo orgoglioso come il Voivoda [«duce» o «signore» NdR]. […] Tuttavia questi non sembrava intenzionato, per il momento, a rompere del tutto con il Sultano, sebbene gli fossero pervenute voci sulla presenza di ufficiali reclutatori ottomani già attivi in territorio valacco, per provvedere alla «raccolta» stabilita. Il principe rispose così in modo rapido e violento solo a quest’ultima provocazione, com’era sua abitudine, e così le sue truppe attaccarono le squadre di reclutamento turche, massacrandone o impalandone i componenti seduta stante. […] Possiamo quindi supporre che Mehmet non avesse preso troppo bene lo scacco subito ad opera del valacco, ma per il momento dovette limitarsi a blande rimostranze diplomatiche […]. Nel frattempo veloci razzie e reciproci sconfinamenti si susseguivano ai Giugno 2014 Giugno 2014 Vlad Tepes (1431-1477) detto Dracula, voivoda (principe) di Valacchia, in un famoso quadro conservato al castello di Ambras
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