Dublino - Turisti per Caso
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Dublino - Turisti per Caso
Diario Dublino Una pinta di birra a Dublino! Quando: sempre Durata: 4 giorni Viaggio: aereo Costo a persona: (spesa approssimativa) 750 euro Quattro giorni per immergersi nell’atmosfera irish dei pub. di Nancy Munno E a marzo c'è pure la festa di San Patrizio! S x t r f o i c e h ono già stata a Dublino otto anni fa per un mese. All’epoca ero giovane e “poco turista”. Ho visitato poco la città, ma ho sempre avuto un bellissimo ricordo dell’atmosfera irish. Per questo, il mese scorso, ho deciso di tornarci. Volo Ryanair da Roma prenotato 10 giorni prima. Spesa totale per due persone, andata e ritorno, 530 euro, con un bagaglio da stiva da 15 kg e assicurazione annullamento. Volo perfetto. Una volta a terra abbiamo preso un taxi direzione Le Cirk Hotel. dal e ascolta musica gente che beve un di ' ni C’e pie i. val Pub E die me RD VIVERE IN VE gaeliche. Chiese o irlandese tiche leggende irit an sp e ri llo de nie Ma ta er o. viv op to viaggio alla sc po’ di tutto in ques O’Connell Street CH EST ERF S CIRCULAR RD WOLFE TONE QUAY VICTORIA QUAY ARRA N QU AY Ha’Penny Bridge ER B RD W ELLIS QU AY USHER’S ISL AND Wax Museum T AY EDEN QU H QUAY BURG Liffey GEORGE’S QUAY CUSTOM HOUSE Trinity College WOOD QUAY LOW L ST. Liffey NNEL Si chiama così perché, originariamente, il pedaggio costava mezzo penny. CONYNGHAM RD ST JONH’S SFO BERE RD Ha’Penny Bridge DA VE PI IEL O’CO Phoenix Park Situata in pieno centro, è la strada più importante di Dublino. AMIE È uno dei parchi recintati più grandi d'Europa. Ospita, di frequente, importanti concerti e spettacoli. DA VE NS S Phoenix Park IEL ON RD WELLINGT LTO N RF BO TE E ST ES RIDG CH ST Da Lady Giustizia a quella poco di buono di Molly Malone Approfittiamo della giornata di sole per spingerci fino a O’Connell Street, strada intitolata al primo sindaco cattolico della città. È piena di gente, visto che siamo nella stagione dei saldi. Arriviamo sino al The Spire, torre in acciaio alta 120 metri costruita nel 2002: un amico, otto anni fa, lo definì “l’ago più lungo di O’Connell”. Proseguiamo, quindi, fino al giardino del Trinity Col- PEAR SE S avoca regno unito Christ Church Cathedral Guinness Storehouse La mitica fabbrica della birra Guinness è uno dei luoghi più visitati d'Irlanda. È la cattedrale della diocesi anglicana di Dublino. AUNGIER ST dublino ROW WES Guinness Storehouse National Gallery Ospita una importante collezione d'arte irlandese ed europea. National Gallery MER CORK ST 1 NEW ST S irlanda T TLAN D Christ Church Cathedral THOMAS ST Dublin Castle RION ST STEPHEN’S GREEN ROW QUAY o Un'altra Turista per cas enza eri esp a su la ta ci raccon io... turista per caso di Carlotta Giana Nei dintorni della capitale Pasqua alla baia di Dublino e Pasquetta nella contea di Wicklow in compagnia della nostra Tpc M 01 lege, autentico cuore culturale della città e dell’intera Irlanda (tra i suoi laureati, tanto per fare qualche nome, Oscar Wilde e il drammaturgo Samuel Beckett). Una volta entrati, cerchiamo la biblioteca per vedere il celebre Book of Kelly, uno dei libri più importanti esistenti. Risale all’anno 806 a.C. e contiene i quattro vangeli in latino. È giorno di festa per cui troviamo chiuso, ma torneremo. Nel pomeriggio visitiamo il Dublin Castle, nella sponda meridionale del Liffey, il fiume che attraversa la città. Costruito nel 1204, è stato centro del potere inglese in Irlanda. Sorge accanto alla Chapel Royal, cappellina neogotica con panche rosse e altari pomposi, cui si accede liberamente. Scendendo lungo il cortile si trovano le indicazioni per il giardino del castello. Il tour guidato in italiano costa 4,50 euro a persona. La tappa successiva è Grafton Street, zona pedonale di shopping elegante. All’inizio, venendo dal Trinity, si nota la statua di Molly Malone. Secondo la leggenda, era una prosperosa pesci- vendola, morta in giovane età (siamo nel 1700). Molly Malone è anche il titolo di un brano della cultura musicale gaelica, inno ufficioso di Dublino. La folla riempie le strade. Ci fermiamo al famoso Bewley’s Oriental Cafè, un’istituzione in città. Ordiniamo muffin e carrot cake (spendiamo 12 euro). Alla fine di Gratfon Street si intravede il cancello, chiuso al crepuscolo, del grande parco pubblico St. Stephen’s Green e, di fronte, un’enorme galleria commerciale. Per la cena andiamo in Dame Street, al The Bank On College Green, pub davvero particolare. Prendiamo il gourmet bourger - panino con hamburger e insalata, patate rustiche e una salsa al pomodoro -, poi beef e pie Guinness (una sorta di pasticcio di spezzatino di carne in salsa di Guinness), acqua e birra media (spesa 34,90 euro). Una buona birra Al mattino ci incamminiamo verso Christ Church Cathedral (ingresso 6 euro), chiesa che sorge entro le pri- i sveglia un festoso suono di campane che annunciano la domenica di Pasqua. Il programma di viaggio prevede un tour in pullman fino alla baia di Dublino. La strada costeggia la lunga insenatura che dalla città porta verso il promontorio sulla baia. C’è la bassa marea e una larga striscia di spiaggia ci separa dal mare. Oltrepassiamo la riserva naturale di Dollymount Strand. Ci lasciamo alle spalle le belle cittadine dai curati e silenziosi giardini, mentre il pullman, salendo raggiunge il “belvedere”. Scendiamo per ammirare il panorama. La splendida giornata di sole esalta la natura che mi circonda. Sotto di me un’alta scogliera fa da confine tra il blu del mare e il verde intenso della collina. Il giallo dei fiori delle ginestre, che rigogliose coprono i dirupi verso il mare, si staglia nell’azzurro del cielo. Il tempo di immortalare questo tripudio di colori e si riparte verso Malhide per visitare il castello. Attraversando a piedi un immenso giardino di prati verdi e alberi secolari, raggiungo il maniero, che è stato abitato fino al 1976 dalla famiglia Talbot. All’interno gli arredi sono quelli originali e non manca qualche pezzo di elegante fattura italiana. Visitando le stanze, nonostante l’austerità del luogo, ho una sensazione di ospitalità. Lasciamo questo luogo così magico e pieno di storia per rientrare verso Dublino. La contea di Wicklow è la meta del lunedì di Pasquetta. Il cielo è grigio per tutto il tragitto che dalla città ci porta verso le alture, ricoperte da una folta vegetazione di erica in attesa di fiorire. Lungo la stretta e tortuosa via scorgo fattorie, pecore, mucche e cavalli al pascolo. Raggiungiamo la parte più elevata della catena montuosa. La nebbia non mi dà la possibilità di godere del paesaggio che si apre verso valle. Dieci minuti e si riparte. Ci aspetta l’antico monastero di Glendalough. Solo il rumore del ruscello che lo attraversa, rompe il silenzio. Un antico cimitero circonda un’alta torre senza ingresso. I ruderi dell’antica cattedrale e altre chiese minori, danno al luogo un senso mistico. Mi soffermo davanti alla grande croce celtica. La tappa successiva è Avoca, località a circa 10 km conosciuta per la lavorazione della lana. Nel piccolo laboratorio vecchi telai a dimostrazione di come vengono prodotte le colorate e calde coperte. Poi tutti nell’attiguo edificio a caccia di souvenir. 01 the fusilier's arch L'ingresso a St. Stephen's Green, uno dei parchi pubblici della città. 02 in grafton street La statua di Molly Malone. 03 in mezzo scorre il fiume Il corso del Liffey, lungo Aston Quay. 02 03 2 Diario Dublino mitive mura medievali della città. Fondata nel 1037 da Sitric Silkenbeard, re della Dublino vichinga, è la più antica cattedrale della città. All’interno c’è una cripta medievale. Dalla chiesa, tramite un ponte di pietra coperto, si va a Dublinia. È una bella esperienza storico/amatoriale per bimbi. Ci sono ricostruzioni della città vichinga con contastorie (in inglese): l’ingresso combinato con la cattedrale costa 13 euro. Purtroppo il nostro bad english non è all’altezza di ascoltare per 30 minuti un irlandese che parla in inglese, mimando un vichingo. Proseguiamo verso la Guinness Storehouse, il museo dedicato alla famosa birra (ingresso 15 euro). È l’unica parte aperta al pubblico dell’immenso complesso che forma la St. James’s Gate Brewery. All’esterno della grande fabbrica (tuttora funzionante), prendiamo il bus numero 40 fino a O’Connell Street. Siamo diretti al museo dei folletti, aperto nel 2010. Lo troviamo all’angolo, accanto al centro commerciale Jewis. Si tratta di un tour tra sedie giganti, con storie per bambini raccontante in inglese, il tutto a orari stabiliti (il tour dura 45 minuti) e per 10 euro. Non vale la pena. Ci dirigiamo, quindi, verso Ha’Penny Bridge, ponte di legno del 1816, tutto bianco, caratteristico. Si chiama così perché, per attraversarlo, veniva chiesto mezzo penny. Porta in Temple Bar, quartiere del centro, cuore della vita notturna, con decine di pub e club. Ceniamo al The Auld Dubliner con due panini, insalata, patatine fritte, birra e acqua, alla modica cifra di 26 euro. Una buona bevuta La Guinness Storehouse è il museo dedicato alla famosa birra irlandese (St James’s Gate Dublin 8, ingresso 15 euro, www.guinnessstorehouse.com). È l’unica parte aperta al pubblico dell’immenso complesso che forma la St. James’s Gate Brewery. È una struttura imponente, disegnata come una pinta di Guinness e distribuita su sette piani. Ogni piano ha un suo argomento: ingredienti, lavorazione, pubblicità… Fino al settimo piano, dove c’è il Gravity Bar. Qui si può gustare una pinta di birra, godendosi la vista mozzafiato sulla città. Se avete intenzione di visitarlo, fate i biglietti via Internet prima di partire: c’è uno sconto del 10 per cento e, in periodi di folla, eviterete una lunghissima coda. 01 Birre... da Guinness Lo storehouse del celebre birrificio è aperto ogni giorno dalle 9,30 alle 17 (luglio e agosto fino alle 19). 01 Oggi cultura: Book of Kelly e National Gallery Il mattino seguente torniamo al Trinity College. Visto che il primo giorno non ci siamo riusciti, andiamo nell’ala della vecchia biblioteca a vedere il Book of Kelly. Si entra dal negozietto di souvenir e ci si trova in un luogo crepuscolare, con poche luci per meglio conservare i libri, scritti a mano da antichi monaci. Le decorazioni del Book of Kelly sono stupende. Dall’ultima stanza, poi, si entra nella vecchia biblioteca dove sono stipati più di 2 mila libri (nelle teche in esposizione noto un trattato di pace tra Francia e Spagna del 1700 e una rilegatura minuziosa di un’opera di Molière). Passeggiamo lungo i giardini dell’università, sotto una pioggerellina incalzante. Usciamo all’altezza di Nassau Street, strada nota anche perché qui, nel 1904, James Joyce incontrò la sua amata, Nora Barnacle, che faceva la cameriera in un bar. Arriviamo fino alla National Gallery (l’ingresso è gratuito). Nelle sale al primo piano ammiriamo una delle celebri vedute di Roma di Giovanni Paolo Pannini, pittore del 700, e opere di Claude Monet, Berthe Morisot e Pablo Picasso. Dopo la digressione artistica, facciamo una camminata fino a St. Stephen’s Green, passando dall’Heraldic Museum. Costeggiamo, quindi, un vecchio albergo lussuoso di Dublino, lo Shelbourne dove, si dice, facesse il sommelier il fratello di Adolf Hitler. Entriamo al St. Stephen’s Green e ci dirigiamo al laghetto. Qui troviamo riparo in una casina e scattiamo un po’ di foto a cigni, paperelle e gabbiani. I ricordi di viaggio di altri turistipercaso 01 01 PAESAGGI 02 03 Verde d’Iralanda in una foto del Tpc piller1. 02 AL BUIO Tramonto del Tpc Enrico9. 03 SI BEVE Un paio di Guinness della Tpc Moranda. 3 Diario Dublino 02 01 il castello... 01 Usciti dal parco, andiamo, sempre a piedi, in O’Connell Street. La facciamo tutta fin giù per cercare il Wax Museum, il museo delle cere, e la chiesa nera. Camminiamo fino a quando, di fronte a Parnell Square, svetta la Black Church. È una chiesa sconsacrata, realizzata in materiale calcareo, oggi sede di uffici. Il museo non lo troviamo: scopriremo, poi, che è stato spostato in Dame Street, di fronte al Trinity e al nostro hotel. La serata la trascorriamo ancora una volta in Temple Bar. Scegliamo il Gogarty. L’atmosfera è molto carina: è rilassante bere una birra, ascoltando musica dal vivo. Per due piatti, due birre e acqua spendiamo 40 euro. Prima di chiudere la serata, facciamo un salto anche nel famoso pub Temple Bar: è cosi pieno che quasi non c’è posto ne- con la Torre per gli Annali, l'unica rimasta delle quattro originali. 02 temple bar Uno dei pub più celebri di Dublino. È preso d'assalto dai turisti. anche in piedi. Il locale è molto grande, più di quanto sembri dall’esterno e la musica è davvero piacevole. Dall’aeroporto all’hotel… Una volta in aeroporto, per raggiungere la città è possibile prendere un taxi o un bus di linea. Per percorrere i 12 chilometri che separano lo scalo dal centro, il taxi costa 24 euro. Molto più economica la seconda soluzione: con il 16 A si arriva direttamente in O’Connell Street, pagando appena 2,20 euro. In alternativa, c’è l’Air coach 747 che impiega meno tempo e costa 6 euro solo andata oppure 10 andata e ritorno. Il museo delle cere poi… arrivederci Dublino Ultimo giorno in città. Decidiamo di prendere il Dublin Bus Tour per completare la visita. Così rivediamo Dublino con il sole: arriviamo fino a Phoenix Park, con l’audioguida in italiano (bisogna portarsi un paio di cuffiette). Il parco è grande: ha ospitato numerosi concerti importanti e affollati, come quello del 2003 di Robbie Williams. Ci fermiamo all’inizio: molta gente fa jogging e ci sono famiglie con cani e bambini. All’ingresso c’è un obelisco di 62 metri in onore di Wellington, il duca che sconfisse Napoleone a Waterloo. Nella zona interna si vede la resi- denza del presidente della Repubblica di Irlanda, tutta in bianco con viali alberati. Terminata la visita, torniamo in Dame Street, al Wax Museum. Il biglietto costa 10 euro, che diventano 9 con lo sconto che si ottiene presentando il talloncino della guida del bus. Ci delude: sono solo poche stanze e le statue non sono fatte benissimo. Insomma, non vale la pena (tranne che per una foto con gli U2!). La sera cena in un pub americano pieno di Harley (lo so, siamo in Irlanda, ma era stratosferico). Panino enorme con hamburger, bacon croccante, patate fritte, insalata più due bibite per una spesa totale di 32 euro. Resta ancora il tempo per una Guinness in Temple Bar, al The Quays Bar, dove ci fermiamo ad ascoltare due musicisti che suonano gli U2. È il nostro saluto a Dublino. Come, dove, quanto Indirizzi utili per godersi la capitale irlandese Link e indirizzi utili Il sito ufficiale del Turismo Irlandese è www.discoverireland.com/it. Fuso orario Bisogna calcolare un’ora in meno rispetto all’Italia. Meteo Il clima è fresco in primavera e mite in estate. Generale tendenza alle piogge durante tutto l’arco dell’anno. Dove dormire Le Cirk Hotel (Dame Street 32, www.lecirk.ie). Albergo ottimo per posizione e grandezza della camera e del bagno, sufficiente la pulizia. Camere con vista su Temple Bar, con wi-fi gratis in tutta la struttura. Cinque notti in doppia, con colazione nel pub sottostante, costano 310 euro. La colazione irish compresa è molto buona: uova, pancetta, patate rustiche, pomodoro grigliato e tost. Dove mangiare The Bank On College Green (College Green 20, www. bankoncollegegreen.com). Nominato pub dell’anno nel 2007, nel 2009 e nel 2010, ha una grande sala con, al centro, il bancone del bar e, sopra, un soppalco con una sala. Dietro il barista, si vede uno stand con le quotazioni che continuamente passano a mo’ di borsa (d’altra parte, siamo in un antico istituto di credito). The Auld Dubliner (Temple Bar 24-25, www.thesmithgroup.ie/ aulddubliner/index.html). Tipico pub irlandese con musica dal vivo e birra a fiumi. Gogarty (Temple Bar Hotel 13 Fleet St, www.gogartys.ie). È, insieme, pub, bar, ristorante, parcheggio e hotel. È molto turistico, come dimostrato anche dai menu multilingua. Anche qui musica dal vivo. 4 Cosa vedere Xublin Castle (Palace Street 2, www.dublincastle.ie). Il Castello di Dublino è un maniero duecentesco. La struttura originale risale al 1204 e fu costruita su indicazione del re Giovanni d’Inghilterra. Dall’entrata principale si vede la celebre statua della giustizia, in cima alla Bedford Tower, che dà le spalle alla città. Sulla sinistra, poi, si va nel cortile inferiore, da cui si nota subito il moderno palazzo di fronte - l’ufficio delle imposte - che stona con lo stile del castello. Nel Lower Yard, uno dei due cortili del maniero (l’altro è l’Upper Yard), c’è la Re- cord Tower, torre normanna del 1226, un tempo usata come prigione. Trinity College (College Green, www.tcd.ie). È l’università di Dublino, oasi di pace al centro della città. Assolutamente da non perdere il celebre Book of Kelly, libro con i quattro vangeli in latino che risale all’806 d.C. (l’ingresso costa 9 euro). Da visitare anche l’atrio principale e, per curiosità, gli alloggi. Qui gli studenti hanno tutto: bar, cappella (si dice sia l’unica in tutta l’Irlanda a dir messa in diverse religioni), mensa, libreria, campetto da rugby, giardini stupendi.
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