carie - SSA Basilicata
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S SP E C I A L E Pesco S T U D I E Z I O L O G I C I E F F E T T U AT I N E L M E TA P O N T I N O Per il pesco attenzione alla carie del legno • Delle cinque specie fungine isolate, Schizophyllum commune sembra il maggior responsabile della malattia che sta portando a deperimento e morte piante anche molto giovani. Fondamentale è una difesa preventiva che eviti le infezioni e riduca l’inoculo presente nell’ambiente • di A. Caponero, A. Ambrico, I. Camele, A. Carlucci, S. Frisullo Le anomalie in questione, che per gravità e diffusione determinano una notevole riduzione della produttività e della a coltura delle drupacee rappre- durata degli impianti colpiti, consistono senta per la Basilicata il com- essenzialmente in avvizzimento fogliare parto frutticolo di maggior ri- e disseccamento di interi rami o branche, lievo, con una superficie inve- appiattimento degli organi assili, imbrustita di circa 10.000 ha, concentrati nelle nimento dei vasi e carie dei tessuti legnoaree irrigue del Metapontino. La specie si. In molti casi, alla ripresa vegetativa, la più importante è il pesco (Prunus persi- corteccia delle branche o dei rami tende ca L.), la cui supera lacerarsi, mettenficie (circa 5.000 ha) do a nudo il tessuto Negli ultimi anni nei pescheti è triplicata in questo legnoso sottostante del Metapontino sono stati decennio. interessato dalla caosservati frequenti Negli ultimi anrie ed evidenziante e preoccupanti casi di alterazioni ni, nei pescheti meun marcato imbrutapontini, sono stanimento in corridel legno di origine fungina te osservate, con spondenza delle zofrequenza e diffune di transizione tra sione preoccupanti, alcune sintomato- il tessuto sano e quello alterato. Frequenlogie ascrivibili ad alterazioni del legno temente, sulle piante affette dalle degedi origine fungina, anche in impianti di nerazioni del legno descritte, sono stati pochi anni di età. osservati corpi fruttiferi di basidiomiceti. L 1a 1b Foto 1 - Carpofori di Schizophyllum commune ( foto 1a) su una branca di pesco con alterazione longitudinale del legno ( foto 1b) 2 Foto 2 - Carpofori di Phellinus pomaceus su pianta di pesco In considerazione dell’importanza della coltura delle drupacee per il Metapontino, nell’ultimo biennio sono state condotte specifiche indagini al fine d’individuare le cause delle alterazioni osservate e di programmare opportuni interventi di lotta e prevenzione. Risultati La sintomatologia prevalentemente riscontrata (32 dei 36 campi osservati) consisteva in deperimenti e/o disseccamenti che, solitamente, interessavano parti della chioma o, più raramente, l’intera pianta. Sezioni trasversali degli organi assili hanno evidenziato alterazioni del legno consistenti in imbrunimenti di settori del cilindro legnoso o carie del tessuto vascolare, con degradazione della cellulosa (carie bruna) o della lignina (carie bianca). In 18 dei 36 pescheti oggetto dell’indagine la corteccia degli organi assili con legno alterato tendeva a fessurarsi longitudinalmente, mettendo a nudo il cilindro legnoso sottostante, che appariva necrotico. In quattro campi sono stati osservati tipici sintomi di mal del piombo, consistenti in variazioni cromatiche delle foglie di parti o di tutta la chioma che assumevano la tipica colorazione grigio plumbea. Il legno dei rami o delle branche con alterazioni fogliari, in sezione, presentava imbrunimenti o sintomi di carie. 31/2006 • L’Informatore Agrario 47 Pesco S SP E C I A L E Nei singoli pescheti la percentuale delle TABELLA 1 - Risultati di osservazioni e isolamenti da materiale infetto (*) piante con i sintomi delle alterazioni leNumero di pescheti infetti da Età Campi con piante gnose descritte è variata da un minimo pescheto sintomatiche Schizophyllum Phellinus Trametes Trametes Chondrostereum del 2% a un massimo di circa il 70%. In (anni) (n.) commune pomaceus versicolor pubescens purpureum generale, la diffusione delle piante con 2-4 5 4 1 1 0 0 sintomi è risultata più alta nei campi di 5-8 14 8 5 2 3 2 età superiore ai 5 anni. 8-10 17 10 6 4 4 2 In 32 dei 36 pescheti osservati sono Totale 36 22 12 7 7 4 stati rinvenuti corpi fruttiferi di funghi (*) Materiale prelevato in 36 pescheti con piante presentanti sintomi di alterazioni del legno e carie. basidiomiceti su piante con alterazioni del legno. In 32 dei 36 pescheti osservati sono stati rinvenuti corpi fruttiferi su piante con sintomi di alterazione del legno. I risultati delle indagini di campo e degli isolamenti effettuati su materiale infetto sono riassunti nella tabella 1. associato con elevata frequenza al sin- tapontini sono noti per la loro frequente Gli isolamenti in vitro e l’identifica- tomo della fessurazione longitudinale presenza non solo in impianti di drupazione dei carpofori prelevati in campo della corteccia. Chondrostereum purpu- cee, ma anche su piante deperienti e su da piante con sintomi di carie del le- reum è stato isolato solo da piante con soggetti a fine ciclo produttivo su cui si insediano per cause diverse. Ciò che atgno hanno permesso di stabilire che i sintomi di mal del piombo. funghi coinvolti nella eziologia delle alLe indagini micologiche hanno evi- tualmente preoccupa è la loro allarmante terazioni osservadenziato, in alcu- diffusione anche in pescheti giovani, ove te sono, in ordine ni campi, la con- sono sempre associati con piante moVari sono i funghi responsabili decrescente di fretemporanea pre- stranti i sintomi prima descritti e che, delle alterazioni legnose e ciò quenza di rinvenisenza di due o tre nei casi più gravi, finiscono con il moriche preoccupa è la loro diffusione mento, Schizophyldegli agenti pato- re più o meno rapidamente. anche nei pescheti giovani Tra i funghi isolati, Schizophyllum lum commune Fr.: geni sopra riporFr. (43% dei casi) tati (tabella 2). In commune, noto per essere un saprotro(foto 1a e 1b), Phelparticolare, car- fo o un patogeno opportunista agente linus pomaceus (Pers.) Maire (23% dei pofori di Schizophyllum commune so- di marciumi secchi della corteccia e di casi) (foto 2), Trametes versicolor Llyod no stati osservati in 22 dei 36 pesche- carie bruna, sembra svolgere un ruolo (14% dei casi) (foto 3b), Trametes pu- ti; in 16 di questi sono stati rinvenuti di primo piano nel comprensorio frutbescens (Schumach) Pilàt (13% dei ca- anche carpofori di Phellinus pomaceus ticolo oggetto dell’indagine come causi) (foto 3a) e Chondrostereum purpu- e in due è stata rilevata la contempo- sa di deperimento e morte di piante di reum (Pers.) Pouzar (7% dei casi) (foto ranea presenza dei due funghi citati e pesco anche molto giovani, in accordo 4). Schizophyllum commune è risultato di Trametes versicolor. Carpofori delle con quanto riportato da una recente indue specie di Trametes (T. versicolor e dagine condotta in Cina dove in alcuT. pubescens) sono stati rinvenuti con- ni frutteti l’80% delle piante è risultato temporaneamente in due campi, mentre infetto da Schizophyllum commune e il in tre campi è stata evidenziata solo la 35% è morto a causa dello stesso fungo presenza di Trametes versicolor. In cin- (Dai, 2005). La più spiccata aggressività que campi l’unico fungo isolato da tes- di Schizophyllum commune può essere suti cariati è stato Trametes pubescens. attribuita alla capacità del fungo di sviChondrostereum purpureum è stato iso- lupparsi rapidamente sotto la corteccia lato in quattro campi. Sulle piante con sintomi di mal del piombo non è stato rinvenuto alcun carpoforo dell’agente eziologico dell’alterazione. 3a Nelle immediate vicinanze (meno di 100 m) di 18 dei 36 pescheti osservati sono stati identificati fonti d’inoculo di uno o più dei funghi agenti di carie isolati, costituite da cataste di legna con carpofori o da vecchi campi infetti. Sul terreno di alcuni dei campi infetti sono stati osservati, sui residui legnosi della trinciatura, carpofori dei funghi agenti di carie e, in particolare, di Schizophyllum commune. 3b Foto 3a e 3b - Carpofori di Trametes pubescens (3a) e di Trametes versicolor (3b) su pesco in prossimità di grossi tagli che favoriscono l’ingresso di funghi lignicoli 48 L’Informatore Agrario • 31/2006 Discussione I basidiomiceti isolati dalle piante con le alterazioni osservate nei pescheti me- Foto 4 - Sezione trasversale di fusto di pesco in cui si osservano marcati imbrunimenti del legno causati da Chondrostereum purpureum TABELLA 2 - Distribuzione Materiali e metodi dei funghi agenti di carie nei pescheti osservati Specie fungina Schizophyllum commune Trametes versicolor Trametes pubescens Chondrostereum purpureum Schizophyllum commune + Phellinus pomaceus Le osservazioni di campo sono state condotte prevalentemente nei mesi primaverili ed estivi del 2004 e del 2005, nei principali comprensori frutticoli del Metapontino. In totale sono stati osservati 36 pescheti con piante di età compresa tra i 2 e i 10 anni (5 frutteti di 2-4 anni; 14 di 5-7 anni; 17 di 8-10 anni), che mostravano le alterazioni sopra descritte (tabella 1). Per ogni impianto arboreo sono state rilevate la tipologia delle alterazioni osservate, la percentuale di piante con sintomi, l’eventuale presenza di carpofori e di fonti d’inoculo nelle vicinanze. Frammenti di tessuto legnoso alterato o intere sezioni di organi assili sono stati prelevati da piante con sintomi, sterilizzati secondo la tecnica di Fisher et al. (1992) e utilizzati per l’isolamento fungino su agar-patata-saccarosio (APS) e agar-malto (AM), come descritto da Caponero et al. (2001). Esemplari di carpofori di ogni specie rinvenuta sulle piante infette sono stati distaccati dalla matrice legnosa e identificati sulla base dei relativi caratteri macro e microscopici (Bernicchia, 2005). • Pescheti infetti (n.) 10 3 5 4 10 Schizophyllum commune + Phellinus pomaceus + Trametes versicolor 2 Trametes versicolor + Trametes pubescens 2 In 14 dei 36 pescheti si è riscontrata la presenza contemporanea di 2 o 3 agenti responsabili di carie. distruggendo il tessuto cambiale e quello floematico, causando il distacco del mantello corticale e l’esposizione del legno sottostante (Goidànich, 1982). Anche l’attività patogena degli altri funghi isolati non va però sottovalutata: Phellinus pomaceus è un noto agente di carie bruna, mentre Trametes versicolor e Trametes pubescens sono entrambi polifagi agenti di carie. Sulla base delle osservazioni condotte in pieno campo, è ipotizzabile che la diffusione dei basidiomiceti negli impianti di drupacee e la gravità delle alterazioni prima descritte siano attribuibili a un insieme di cause, legate prevalentemente ai sistemi di allevamento e alla gestione agronomica che negli ultimi anni si sono diffusi nel Metapontino. Tra le cause principali è da citare innanzitutto l’adozione di forme in volume, come il vaso ritardato, che richiedono tagli di bran- gamiche; la drastica riduzione dell’uso che anche di grandi dimensioni, spesso dei benzimidazoli nei programmi di diin periodi in cui la pianta è ancora in fesa della coltura. attività (ad esempio con la potatura auI fattori citati, assieme alla notevole tunnale). Altre cause potrebbero esse- massa d’inoculo costituita dalle basidiore la diffusa pratica spore disseminate della trinciatura del dai numerosi carIl diffondersi e l’aggravarsi materiale di risulta pofori presenti neldella malattia sono da imputare della potatura; l’abil’area, potrebbero all’adozione del vaso ritardato, tudine di accatastaspiegare l’anomala che richiede tagli importanti, re grossi cumuli di diffusione delle altelegna in pieno camrazioni osservate sul e di pratiche agronomiche poco po anche per lunlegno di piante giocautelative (trinciatura del potato, ghi periodi (a volte vani che, altrimenti, ecc.) dei residui di potatura più anni) ( foto 5); difficilmente sarebbe la scarsa attenzione colonizzato con tandegli addetti alla potatura alla rimozio- ta facilità da funghi agenti di carie. ne delle parti cariate o, addirittura, dei Sono in corso prove di patogenicità sia carpofori; la poco diffusa pratica della per verificare l’effettivo ruolo giocato nel protezione dei tagli di potatura con ap- determinismo delle alterazioni prima depositi mastici o con soluzioni anticritto- scritte dalle varie specie fungine identificate nel corso di questo studio, sia per verificare se gli isolati lucani dei suddetti basidiomiceti sono dotati di maggiore aggressività rispetto agli isolati di confronto provenienti da comprensori frutticoli di regioni diverse. • Arturo Caponero Servizio difesa integrato, Agenzia lucana di sviluppo e innovazione agricola, Matera Alfredo Ambrico Ippolito Camele Dipartimento di biologia, difesa e biotecnologia agroforestali, Università della Basilicata, Potenza Antonia Carlucci Salvatore Frisullo 5 6 Foto 5 - Residui di potatura trinciati e lasciati lungo i filari di un pescheto Foto 6 - Residui di potatura accatastati in prossimità di un pescheto Dipartimento di scienze agro-ambientali, chimica e difesa vegetale, Università di Foggia La bibliografia sarà consultabile all’indirizzo: www.informatoreagrario.it/bancadati 31/2006 • L’Informatore Agrario 49 Pesco S SP E C I A L E
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