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LA VOCE
DI PELLEGRINO
ANNO III - NUMERO 3 - 2015
Il News Magazine
della Comunità di Pellegrino Parmense
COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE
Città Slow
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NOTA INTRODUTTIVA DELLA REDAZIONE
Dopo circa un anno e mezzo ritorniamo ai nostri lettori, pellegrinesi e non, con questo nuovo numero della Voce.
Troverete diversi pezzi unici che si completano;
la continuazione di alcune rubriche che abbiamo
inaugurato con la scorsa uscita, alcune delle quali si apriranno e concluderanno nell’arco di qualche numero; altre invece ci accompagneranno
nel corso degli anni trattandosi di argomenti che
necessitano ampia ricerca di documentazione e
molte pagine a disposizione per la loro elaborazione e presentazione al pubblico. Comunque
la sorpresa per chi scrive è relativa al fatto che
nel nostro Paese ci sono moltissime cose da affrontare e approfondire, tanto che, a volte, da una semplice traccia vengono alla luce fatti
ed aspetti molto significativi che meritano prolungate ricerche e che
spesso rivelano storie inaspettate che hanno attinenza anche di carattere generale, con collegamenti extra territoriali. Spesso è anche bene
fermarsi qualche settimana o mese prima di chiudere definitivamente
gli articoli poiché il tempo, la memoria, il confronto con altre persone, a parte le dirette interessate, permettono, usando forse un termine
improprio, “la stagionatura” degli elaborati. Ci si ritrova quindi a rivisitare quello che si è scritto fino ad allora e a trovare a volte i più
appropriati contorni dei fatti. Il nostro giornale, “LA VOCE” non ha
presunzione alcuna di avere veste o caratteristica professionale. E’ un
libro aperto, allestito in modo del tutto artigianale, che partendo dalle
problematiche dei cittadini di Pellegrino e il tentativo della Amministrazione di cercare di risolverle, potrà funzionare quale contenitore di
eventi, storie, espressione di pensiero di tutte le persone che amano il
loro Paese e ci tengono al suo miglior progresso economico, sociale
e culturale futuro. Ci lasciamo in questo modo. Augurandovi buona
lettura e augurandoci, tutti, di trovare per la prossima uscita la stessa
entusiastica collaborazione che abbiamo incontrato nella pubblicazione di questi primi tre numeri della rivista. Un ringraziamento a tutti
coloro che hanno messo a disposizione sé stessi, materiali, documenti
e foto per l’allestimento del presente numero.
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LA VOCE DI PELLEGRINO
ANNO III - NUMERO 3 - 2015
si ricevono informazioni, comunicazioni,
suggerimenti alla seguente e-mail:
[email protected]
[email protected]
Con autorizzazione del Tribunale di Parma n.5 del 15 marzo 2012
Il news magazine della Comunità di Pellegrino Parmense.
Ente Proprietario: Comune di Pellegrino Parmense
Direttore Responsabile: Claudio Barilli, delegato dal Sindaco
Hanno collaborato anche con la messa a disposizione di foto e documenti:
ACI di Cremona, Assistenza Pubblica Pellegrino P.se, Associazioni Combattentistiche, Associazione di Ricerche Storiche “Mons. Angelo Micheli”, AVIS di Pellegrino, Vittoria Barabaschi, Stefania Baratta, Claudio Barilli, Angelo Belli, Arianna
Belli, Silvio Bergia, Ivo Berzieri, Andrea Bonati, Gianluca Bonazzi, Ettore Brianti,
Marcellina Busani, CAI di Parma, Lina Callegari, Giovanni Carnevale, Francesco Carpana, Caseificio Sociale Alta Val Ceno, Francesco Cepparulo, Giancarlo
Chittolini, Confcooperative Fedagri Parma, Consiglio Direttivo della Proloco, Simona Costa, Silvia Cunegondi, Milena Cupola, Leontina Dalla Ghirarda, Alberto
Dallatana, Vanessa Delnevo, Maria Chiara Devoti, Paola Ericoli, Angela Ferrari,
Pierluigi Ferrari, Iole Fiordilisi, Giuseppe Fortini, Anna Franceschi, Antoine Fratini, Andrea Gennari, Alberto Ghiozzi, Barbara Giordani, Roberto Gnappi, Claudia
Gratelli, Gruppo Alpini di Pellegrino P.se, “Insieme Dove”, Maria Grazia Intini,
Amelia Ironi, istituto Comprensivo della Val Ceno, Manrico Lamour, Alberta Lusignani, Michele Lusignani, Sua Eccellenza Carlo Mazza (Vescovo di Fidenza),
Angela Maria e Ugo Mazzaschi, Pilar Mazzaschi, Emanuela Motta, Romina Ori,
Gianna Claudia Orlandini, Lorenzo Pagliaroli, Angelo Pedrazzi, Emanuele Pedrazzi, Lorena Pedrazzi, Andrea Peracchi, Luigi Pettenati, Enrico Pirroni, Gianluca Pirroni, Sonia Pirroni, Francesco Platoni, Serena Porta, Franco Riccardi,
Renato Rivia, Simone Rivia, Insegnanti e studenti delle scuole di Pellegrino,
Giuseppe Spotti, Paolo Spotti, Silvana Taurino, Daniela Tombini.
Realizzazione Grafica & Stampa:
Tecnostampa Global Service - Parma - 2015
PELLEGRINO PARMENSE PRIMI DECENNI DEL 900 - Foto di proprietà Famiglia Ericoli
SALUTO DEL SINDACO EMANUELE PEDRAZZI
EMANUELE PEDRAZZI
SINDACO
con deleghe al Bilancio,
al Personale e Rapporti
Istituzionali
Carissimi concittadini,
in occasione della uscita di questo
nuovo numero de “LA VOCE DI
PELLEGRINO”, vi porgo il mio saluto personale, quello della Giunta e
del Gruppo di maggioranza derivante
dalla lista “Uniti per Pellegrino” al
quale i cittadini hanno dato il proprio consenso e il mandato ammnistrativo per il presente quinquennio.
Ribadisco concetti già espressi in
occasione della campagna elettorale. Il nostro progetto è stato pensato da un gruppo di persone, le quali,
conoscendo approfonditamente il nostro territorio, hanno dato vita nel
2014 a questa lista civica, composta da giovani e meno giovani; da dipendenti, professionisti ed imprenditori impegnati in vari settori; da chi
porta un bagaglio di provata esperienza politica ed ammnistrativa e da
volti nuovi al loro primo approccio con la gestione della cosa pubblica;
molti di loro con impegni di volontariato alle spalle. Tutti fortemente
motivati, ci siamo messi in gioco al fine di porre a disposizione della
Comunità di Pellegrino le nostre capacità, competenze, idee e il nostro
tempo per creare un Paese migliore per tutti. Il nostro gruppo si è preposto l’obiettivo circa la salvaguardia del tessuto socio-economico del
nostro territorio: scuola, sanità, agricoltura, artigianato, commercio e
occupazione. Dal lavoro del nostro gruppo nasceranno importanti progetti ricercando i necessari canali di finanziamento, mantenendo e valorizzando ulteriormente le attività insediate. La nostra Comunità abbisogna di una squadra di persone capaci e noi riteniamo che queste siano
al meglio rappresentate dalla maggioranza che attualmente governa il
nostro Comune. Persone le quali, partendo da una forte coesione fra
di loro, garantiscono il necessario rinnovamento, portano le giuste motivazioni ed energie connesse al difficile compito di gestire il mandato
amministrativo. Siamo consapevoli delle nostre capacità e ci sentiamo
interiormente forti del consenso che ci avete attribuito lo scorso anno.
Il bene di Pellegrino è il collante di base che ci unisce. L’impegno, la
disponibilità per il prossimo, le intrinseche capacità di ognuno, l’esperienza sono le qualità che in questo primo anno di mandato abbiamo
messo in campo per la nostra Comunità per il suo sviluppo e per un
futuro migliore. Uno degli obiettivi che ho fissato, insieme al gruppo di
maggioranza, come prioritario è quello del confronto e del dialogo con
voi cittadini al fine di rendervi protagonisti e parte attiva nelle scelte che
vi riguardano. Stiamo facendo dell’ascolto la base del nostro agire. Ci
mettiamo a disposizione delle Persone, delle Associazioni, delle Attività, che rappresentano il motore del nostro territorio, in maniera continua, facendo tesoro delle osservazioni e dei suggerimenti; accettando,
con spirito di miglioramento, le critiche che potranno venirci mosse.
Questo perché solo Insieme e Uniti potremo superare le difficoltà che
incontreremo sul nostro cammino per raggiungere gli obiettivi comuni
che rappresentano il bene e il miglior futuro di Pellegrino. Nella illustrazione del bilancio comunale che troverete a pagina 7 e 8 e nelle pagine
seguenti alla presente troverete punto per punto il nostro programma.
Le difficoltà del periodo sono molte e in qualche momento appaiono
insormontabili. La carenza di fondi pubblici a disposizione sta mettendo
a dura prova l’agire amministrativo. Guardiamo comunque il futuro con
fiducia perché le cose possano migliorare. Venendo alla nostra rivista.
Siamo orgogliosi di potervela riproporre. In giro per la nostra Provincia
poche sono le realtà comunali che sono in grado di proporre ai cittadini
un giornale come il nostro. “La Voce di Pellegrino” è lo specchio delle
cose che si fanno a Pellegrino direttamente, in collaborazione con le
numerose realtà associative operanti sul nostro territorio oppure dalle
singole realtà e dai cittadini. Come da suggerimento della Redazione vi
invito io stesso, in prima persona a collaborare, portando spunti, idee ed
eventuali critiche costruttive nei confronti delle cose che vengono fatte.
Ciò servirà al confronto e ad operare meglio e nell’interesse collettivo.
Salutandovi cordialmente vi diamo appuntamento alla prossima uscita.
Gruppo di maggioranza “Uniti per Pellegrino”
EMANUELE PEDRAZZI
Sindaco
con deleghe al Bilancio,
al Personale e Rapporti
Istituzionali
ANGELO BELLI
Capogruppo di Maggioranza
Consigliere
con deleghe alle Politiche Sociali
NICHOLAS GASPARELLI
Consigliere
con delega all’Agricoltura,
Difesa del suolo e Forestazione
Emanuele Pedrazzi
PILAR MAZZASCHI
Vice Sindaco
con deleghe all’Urbanistica,
Cultura, Politiche Giovanili e
Rapporti con Comunità all’estero
CLAUDIO BARILLI
Assessore con deleghe ai Tributi,
Rapporti con le Associazioni, Sport,
Comunicazione, Circuito delle Cittàslow e a “La Voce di Pellegrino”.
SIMONA COSTA
Consigliere con deleghe
al Turismo, Pubblica Istruzione
e Protezione Civile
GABRIELE LUSIGNANI
Consigliere
con delega ai Lavori Pubblici,
Viabilità, Gestioni Cimiteriali,
Pubblica Illuminazione e
Servizi Pubblici
LUCIANO MENEGHETTI
Consigliere
con delega alle Funzioni
Elettorali
Gruppo di opposizione “L’Ideazione per Pellegrino con Matteo Marosi”
MATTEO MAROSI
Capogruppo di Minoranza
FILIPPO POGGI
LONGOSTREVI
Consigliere Comunale
CORRADO ORSI
Consigliere Comunale
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Mandato amministrativo 2014 - 2019
IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
DELL’AMMINISTAZIONE COMUNALE
a cura del Gruppo di Maggioranza Lista “UNITI PER PELLEGRINO”
Il Gruppo di maggioranza proveniente dalla lista civica “UNITI PER PELLEGRINO” è formato da persone
appartenenti a varie fasce di età e rappresentative di tutti i settori sociali ed economici del territorio comunale. La lista, nel proporsi alla guida del Comune di Pellegrino Parmense per il prossimo mandato amministrativo 2014-2019, si pone come obiettivi: Mantenimento e consolidamento di tutti i servizi e delle attività
attualmente presenti e operanti nel Comune di Pellegrino Parmense;
• Sviluppo economico e sociale del Comune di Pellegrino Parmense.
Le modalità con le quali si intende raggiungere tali obiettivi sono descritte per sommi capi all’interno del
programma di seguito riportato, che sarà sviluppato e migliorato nel corso del mandato amministrativo, secondo le concrete necessità ed opportunità che si presenteranno.
Il Gruppo di maggioranza, pur consapevoli delle difficoltà legate alla congiuntura economica attuale, si è
assunto l’incarico dato dai cittadini di pellegrino con responsabilità e si è impegnato a mettere a disposizione
ogni competenza e risorsa al fine di raggiungere il bene delle persone. A seguire divisi per settori, si illustrano
e sintetizzano per punti i principali assunti programmatici che il Gruppo di maggioranza attraverso la formazione della lista Uniti per Pellegrino propone ai cittadini.
Attività Produttive
• Formazione della Consulta permanente delle Associazioni di Categoria (Agricoltura, Artigianato e Commercio) e di un tavolo aperto agli imprenditori di confronto con le istituzioni.
• Ruolo del Comune quale facilitatore e promotore della semplificazione dei rapporti tra le attività presenti
sul territorio e gli uffici competenti di riferimento comunali, della nuova Unione dei Comuni e di altri Enti
Pubblici.
• Verifica degli insediamenti produttivi della Area Artigianale-Industriale e valutazione disponibilità ed esigenze attuali e future, al fine della realizzazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC).
• Valorizzazione e sostegno alle Attività Produttive (Artigianato, Commercio e Agricoltura), accompagnandole nella ricerca di finanziamenti nazionali e comunitari di settore.
• Particolare attenzione al mondo agricolo ed alla attività dei Caseifici, accompagnando le imprese agricole
nell’opera di ammodernamento, promuovendo la creazione di fattorie polifunzionali e didattiche. Differenziazione della produzione. Realizzazione di canali di vendita diretta (GAS - gruppi di acquisto solidale) ed
adesione al sistema degli “agricoltori custodi” e della vendita dei prodotti a Km-0, con particolare riferimento all’applicazione del nuovo Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020.
• Sostegno alla attività del commercio fisso. Promozione dei nostri prodotti locali anche attraverso il marchio
Slow Food. Incremento delle proposte commerciali del mercato locale e maggiore collaborazione con Slow
Food per la partecipazione a fiere e manifestazioni di settore.
• Adesione del Comune ai Consorzi Fidi per le attività produttive, operanti presso la Camera di Commercio
di Parma, al fine del reperimento di finanziamenti a tassi agevolati per la conduzione aziendale e per le opere
di strutturali e di ammodernamento aziendale. Valutazione di estendimento a settimanale del mercato.
Servizi Sociali e Socio-Sanitari.
• In collaborazione con l’ASL, mantenimento e sviluppo dei servizi socio sanitari (Assistenza domiciliare,
Casa Protetta, Centro Diurno, Servizio infermieristico domiciliare, Punto CUP, Centro Prelievi, Trasporto
anziani, Telesoccorso, Centro “In Volo”) attualmente ben strutturati nel nostro Comune.
• Aumento occupazione socio-sanitaria in relazione al potenziamento dei Servizi ed alla realizzazione di
nuovi appartamenti protetti.
• Mantenimento e potenziamento, in collaborazione con ASL di Parma, del Servizio di Guardia Medica nei
giorni festivi e prefestivi e del Servizio Infermieristico territoriale.
• Estensione del Progetto Tele-cardiologia, già attivato per i pazienti ricoverati in Casa Protetta, ai pazienti
con patologie croniche nel territorio comunale.
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• Sensibilizzazione sui servizi di Screening per la ricerca e la prevenzione dei tumori alla mammella, al colonretto e all’utero.
• Diffusione delle buone pratiche di vita a favore della popolazione in particolare attraverso le “Serate in Salute a Pellegrino Parmense”, Ciclo di informazione sanitaria.
• Formazione di un tavolo permanente promosso dal Comune che riunisca Associazioni di Volontariato, Asp,
Asl, responsabili delle strutture assistenziali presenti sul territorio, al fine di incentivare le politiche di gestione
integrata dei servizi e la partecipazione attiva della cittadinanza.
• Collaborazione continua con la Pubblica Assistenza, che attraverso i volontari svolge preziosi servizi per i
cittadini.
Pubblica Istruzione
• Mantenimento delle Scuole materne, elementari e medie, ricercando ogni forma di collaborazione con i Comuni limitrofi nell’ambito della attività dell’Istituto Comprensivo della Val Ceno.
• Mantenimento e valorizzazione del Centro Estivo.
• Miglioramento nell’organizzazione delle attività di trasporto scolastico per uscite ed attività scolastiche.
• Creazione di un canale preferenziale per l’apprendimento all’estero della lingua inglese per i nostri ragazzi.
Opere Pubbliche
• Riqualificazione urbanistica del Centro Storico e del Capoluogo, con sistemazione della viabilità.
• Riqualificazione delle zone a parcheggio a servizio del Paese.
• Incentivazione del recupero e della manutenzione degli edifici del Centro Storico, attraverso l’apertura di
convenzioni con gli Istituti di credito e l’approvazione di un apposito regolamento agevolativo della fiscalità
connessa all’edilizia.
• Miglioramento della Pubblica Illuminazione tramite Project financing teso al risparmio energetico.
• Collaborazione con il Consorzio della Bonifica Parmense e il Servizio Tecnico di Bacino per la manutenzione della viabilità e l’assetto idrogeologico del territorio comunale.
• Manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità comunale.
• Completamento della viabilità e delle infrastrutture della zona Artigianale-Industriale.
• Potenziamento della collaborazione con l’Istituto delle Case Popolari (ACER).
• Manutenzione dei cimiteri e costruzione di nuovi avelli nel cimitero di Rigollo.
Istituzioni.
• Ruolo attivo del nostro Comune all’interno dell’Unione dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno, quale
promotore di progetti finalizzati all’efficienza dei servizi gestiti insieme agli altri comuni aderenti.
• Attenzione particolare nella partecipazione a bandi regionali ed europei, per reperire fondi utili al territorio.
• Valorizzazione e formazione delle figure professionali coinvolte nell’Unione dei Comuni, dotandole di adeguati strumenti per favorire risparmi e maggiore rapidità nello svolgimento delle pratiche.
• Potenziamento dei rapporti con la Nuova Provincia e la Regione per creare le sinergie più idonee a soddisfare
i bisogni complessivi del nostro Comune.
• Prevenzione dello spopolamento del nostro territorio, promozione di spazi di scambio di competenze tra i
giovani e le generazioni più mature.
Ambiente e Servizi
• Stretta collaborazione con la Società Montagna 2000 per il miglioramento degli impianti e della qualità
dell’acqua e per l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, anche attraverso campagne di sensibilizzazione.
• Sviluppo di ulteriori progetti ambientali per la produzione di energia alternativa e rinnovabile, rispettosi e
compatibili con l’ambiente e con il territorio.
• Monitoraggio qualità ambientale relativa agli insediamenti sul Monte Canate.
Pianificazione Territoriale
• Valutazione delle esigenze urbanistiche del Comune e verifica della necessità di procedere alla elaborazione
del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC), in eventuale collaborazione con altri Comuni limitrofi, una volta
appurata la compatibilità economica.
• Verifiche delle lottizzazioni di iniziativa privata esistenti in ordine alla situazione delle opere di urbanizzazione primaria e alla acquisizione da parte del Comune. Acquisizione di Via Divisione Julia.
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Associazionismo
• Collaborazione ed organizzazione di iniziative con:
Assistenza Pubblica
Avis
Pro-loco
Associazione Alpini
Associazioni Venatorie
Corale “Il Pellegrino”
Associazioni di categoria (Agricole, Artigiane e Commercio) in genere.
Associazioni sportive.
Altre Associazioni e Comitati di Cittadini presenti sul territorio del Comune e dei Comuni limitrofi.
Comunicazione
• Creazione nel sito del Comune di uno spazio OPEN DATA nel quale la cittadinanza può vedere in tempo
reale gli atti e le procedute messe in atto dall’ente comunale (nel rispetto della privacy e dei dati sensibili dei
cittadini).
• Creazione di occasioni fisse di incontro con la cittadinanza.
• Creazione dell’Ufficio Rapporto con il Pubblico (URP).
• Creazione di specifico incarico presso l’Ufficio di Segreteria del Comune per la comunicazione delle attività
della Amministrazione Comunale, delle Associazioni operanti in Paese ed in generale dei cittadini.
• Utilizzo della rivista “LA VOCE DI PELLEGRINO” quale occasione fissa di divulgazione complessiva e di
comunicazione esterna.
• Creazione di una Bacheca Comunale della Comunicazione.
• Potenziamento del sito web del Comune, con aggiunta di link ai siti delle attività presenti sul territorio; rapporti con la Gazzetta di Parma, Enti e Società di informazione in genere.
Politiche Mondo Giovanile
• Assegnazione ad un consigliere di una delega specifica sul tema.
• Ulteriore sviluppo del Centro di Aggregazione Giovanile.
• Sostegno alla Pro-loco nell’organizzazione di attività ricreative e manifestazioni per bambini e giovani.
• Incremento della rassegna musicale “Rock in the Village”, coinvolgendo le attività ricettive del Comune e le
associazioni di categoria di riferimento, aumentando la visibilità e la pubblicità dell’evento.
• Continua collaborazione con il tavolo giovani della Val Ceno per creare momenti di incontro e formazione
tra i giovani.
Comunità all’Estero
• Miglioramento delle sinergie di collaborazione con i nostri cittadini presenti, anche in forma organizzata,
nelle Comunità Estere, specie per quanto concerne l’Associazione dei Pellegrinesi a Londra.
• Formalizzazione della “Festa dell’Emigrante- Cena Sotto le stelle”, in collaborazione con la Pro-loco.
• Attivazione di un punto Internet (Skype) pubblico, utilizzabile per conversare con i propri parenti residenti
all’ estero e per altri utilizzi favore della popolazione.
Turismo
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• Incremento del marketing territoriale valorizzando la vocazione turistica di Pellegrino
• Sostegno alle attività della neonata Pro-loco.
• Condivisione degli obiettivi con gli Enti di settore, al fine della maggiore conoscenza del territorio comunale
e delle attività ricettive.
• Valorizzazione dell’Ostello di San Francesco e dell’Auditorium Costerbosa, attraverso ad esempio la promozione di convegni tematici (settori sanitario, ambientale, produttivo, culturale).
• Implementazione della recente convenzione sottoscritta con il CAI di Parma per la tracciatura dei sentieri
e relativa manutenzione. Produzione di cartine escursionistiche e organizzazione di eventi che coinvolgano
anche le attività ricettive e di ristorazione presenti sul territorio comunale.
• Potenziamento delle manifestazioni attualmente in essere ed organizzazione di nuove, a favore anche delle
strutture turistiche ed enogastronomiche insediate.
• Collaborazione con Comuni limitrofi per la partecipazione a EXPO 2015 come esempio di Cultura del Cibo.
• Ripresa dei contatti con Legambiente per l’organizzazione di campi estivi o eventi giornalieri per far conoscere e tutelare il nostro territorio.
• Valorizzazione del tratto di torrente Stirone compreso nel territorio comunale ed in particolare della sua
sorgente, attraverso cartellonistica e l’organizzazione di escursioni in sinergia con l’Ente Parco dello Stirone.
• Incentivazione e recupero delle Sagre e delle Feste Popolari delle frazioni.
• Sviluppo del tema del turismo religioso, valorizzazioni delle pievi presenti nel territorio; accoglienza di campi estivi ed attività formative di gruppi parrocchiali o comunità.
Cultura
• Collaborazione con l‘Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense” con lo scopo di divulgare
il nostro passato e trasmettere il grande valore umano e storico del Paese e dei pellegrinesi; realizzazione di
convegni tematici, pubblicazione di testi e biografie, esposizione del materiale reperito.
• Divulgazione alle nuove generazioni della cultura contadina e degli antichi mestieri attraverso apposite iniziative.
• Continuazione ed ampliamento della rassegna “Serate in Cultura a Pellegrino Parmense”.
• Organizzazione di nuove visite guidate presso la fondazione Magnani Rocca di Parma ed altri eventi culturali, mostre e spettacoli.
Sport
• Potenziamento rapporti con Gruppo Sportivo Pellegrino ASD.
• Formazione di un Comitato per la strutturazione definitiva della organizzazione del “Ultra Trail Running
Pan e Formai dell’Alta Val Stirone”.
• Collaborazione con Associazione Dilettantistica Sportiva Pellegrino per ottimizzare l’utilizzo degli impianti
sportivi.
• Istituzione del Premio Pellegrino Sport.
• Programmazione, in collaborazione con le Associazioni Sportive, di eventi fissi al fine dell’utilizzo degli
impianti sportivi.
• Potenziamento rapporti con l’”Associazione Sport & Hunting”, gestore del Poligono Comunale, per l’organizzazione di attività agonistiche, al fine di favorire l’accoglienza e il soggiorno presso le strutture ricettive
locali. Creazione presso il Poligono della Scuola di Tiro a lunga distanza.
• Riproposizione del torneo di calcetto estivo.
Approvato durante il Consiglio del 19 Agosto 2015
BILANCIO COMUNALE
a cura del Sindaco Emanuele Pedrazzi
Il bilancio preventivo 2015 è stato recentemente
approvato in un momento difficile per tutta la
finanza pubblica in genere. La linea di tendenza
è quella impostata dal Governo Centrale da alcuni anni e già ribadita dalle precedenti elaborazioni: il Comune si trova a dover fronteggiare
le necessità della propria popolazione con sempre meno mezzi (anche quest’anno sono stati
tagliati ulteriori 81.000 Euro di trasferimenti
dallo Stato) e meno possibilità di reperire fondi,
di accedere a mutui e di sostituire il personale andato in quiescenza. A Patto di Stabilità (di
cui abbiamo già parlato nel numero scorso) già
applicato a partire dall’anno 2014, con il 2015,
prima di poter elaborare il nuovo bilancio, si è
proceduto alla messa in linea delle risorse attive
e passive dell’ultimo quinquennio al fine di poter
portare in equilibrio perfetto la situazione economico finanziaria dell’Ente. Il risultato economico di tale necessaria verifica è stato positivo con
un utile di circa 290.000 Euro di attivo, dato che
mette in risalto lo stato di salute del bilancio comunale e la occulatezza e parsimonia di utilizzo
dei fondi nelle gestioni passate. L’amministrazione, pur disponendo di tale ingente risorsa non può
utilizzarla in quanto fondo vincolato dallo Sato, al
fine di chiudere il bilancio 2015 con l’obiettivo di
mantenere tutti i servizi finora svolti, si è trovata
a dover ritoccare le aliquote delle imposte (TASI,
IMU e TARI) di propria competenza, anche se nei
limiti medi delle amministrazioni della nostra Provincia. Per un Comune con un territorio così vasto
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che comporta grande dispendio di risorse (manu- è un bilancio austero e tecnico dove ci si è impetenzione stradale o allo sgombero neve) con po- gnati per poter adempiere al compito primario
polazione tendente alla diminuzione, diventerà dell’istituzione che è mantenere al meglio e in
sempre più difficile la gestione dei bisogni col- modo assolutamente qualitativo, senza ulteriori
lettivi. Nel nostro piccolo vorremmo fare grandi e notevoli aggravi di costi sull’utente, i servizi
cose ma nella situazione attuale ci troviamo nel- fino ad oggi offerti. Infine il nostro Comune si
la condizione di raggiungere lo scopo minimo di pone in reale e leale posizione collaborativa nei
mantenere la qualità dell’esistente come la men- confronti degli altri Comuni limitrofi in relasa scolastica, l’insegnamento dell’inglese, l’assi- zione alla Legge Regionale di modifica nella
stenza domiciliare, il trasporto anziani, il servi- formazione della Unione dei Comuni e la gezio di sgombero neve, il CUP e altri servizi, cose stione dei Sevizi Associati, per condividere in
non eclatanti ma sicuramente necessarie. Non un’ottica di efficiente servizio ai cittadini, una
sarà possibile quindi realizzare Opere Pubbliche prospettiva che dovrebbe essere di risparmio
con mutui di grande entità, tuttavia dovrà essere e miglioramento generale. L’amministrazione
costante l’impegno della futura amministrazione opererà per la costruzione della Nuova Unioper la ricerca di fondi presso Organismi ed Isti- ne dei Comuni, affinché lo SUAP ottemperi ai
tuzioni al fine di poter realizzare nel prossimo suoi scopi e nell’ottica che Montagna 2000, che
triennio opere che possano mantenere
vivo, reale gestisce
Servizi
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Integrati
ed ASP, 2014
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so la Cassa DD.PP. ed all’utilizzo dell’avanzo di nomia di tutte le attività produttive coinvolte.
amministrazione. Concludendo il Bilancio 2015
Con rito civile tenutasi il 29 Agosto 2014
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VALENTINA PLATONI
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Le attività e i servizi resi dal Comune ai cittadini (Cap.1)
L’UFFICIO TECNICO COMUNALE
A cura di Arianna Belli
Per maggiore informazione ai cittadini interessati, iniziamo con questo numero a trattare un argomento che
pensiamo possa essere di interesse. Spesso è luogo comune chiedersi: cosa fanno i dipendenti del Comune?
A parte l’attività politica e amministrativa di competenza degli organi eletti, che è sotto il giudizio insindacabile dei cittadini, pensiamo possa essere importante e interessante sapere a fondo quali sono le attività,
competenze e i servizi svolti dai dipendenti comunali.
Iniziamo con l’Ufficio Tecnico Comunale che si occupa della parte tecnico, burocratico e amministrativa
ed è affiancato da uno staff degli esecutori tecnici, comunemente chiamati “operai”. Dal 03 Dicembre 2014,
con la “vacanza” da parte del precedente responsabile
Arch. Luciano Corradi, il quale per diversi decenni ha
ricoperto il ruolo di capo Ufficio Tecnico, è stata incaricata della reggenza la Dott.ssa Arianna Belli. A livello impiegatizio l’Ufficio viene supportato per 12 ore
la settimana tramite la collaborazione da un Comune
esterno del Geom. Gian Marco Boschi.
L’Ufficio Tecnico comunale sovraintende alle seguenti
attività.
Vigilanza del territorio in collaborazione con la polizia
municipale.
Manutenzione ordinaria e straordinaria e altre in collaborazione con lo staff tecnico.
L’Ufficio si avvale di uno staff tecnico. Attualmente i
dipendenti comunali che svolgono questa attività sono
rimasti in tre, a causa delle limitazioni imposte dal Governo in questi ultimi 20 anni sulle assunzioni pubbliche. Con il calare della manodopera disponibile il Comune è stato costretto molti servizi a cederli in appalto
esterno o ad aderire a Società di Servizi (ad esempio
Montagna 2000 per acquedottistica e raccolta e smaltimento rifiuti) che ne curano la dislocazione. L’organico del Comune di Pellegrino è composto (in ordine
alfabetico) da Andrea Fariselli, Giovanni Mori e Walter
Zappavigna. I compiti e servizi fissi loro assegnati dalla
Amministrazione sono sintetizzabili in:
• Trasporto scolastico con scuola bus e uscite didattiche.
• Trasporto anziani su servizio fisso e a chiamata.
• Attività cimiteriali (su 14 cimiteri): assistenza ai funerali, esumazione e traslocazione di salme, manutenzione del verde cimiteriale nel periodo primaverile, estivo
e autunnale, manutenzione ordinaria alle parti cimiteriali pubbliche.
• Manutenzioni ordinarie e straordinarie presso l’Istituto scolastico interne ed esterne e agli impianti.
• Manutenzione e controllo della viabilità stradale.
• Manutenzione e controllo della segnaletica stradale.
•Manutenzione del verde nel capoluogo, presso le Scuole e nei parco giochi.
Le opere e le attività dello staff tecnico a supporto del
lavoro dell’Ufficio Tecnico comunale, diretto dalla
Dott.ssa Arianna Belli, sono preziose per le caratteristiche di elasticità, duttilità e la possibilità di dare risposte
in tempo reale alle problematiche che si presentano sullo scenario comunale.
Edilizia privata: istruttoria tecnica ed amministrativa
dell’attività edificatoria privata (rilascio Permessi di
Costruire, controllo SCIA), Autorizzazioni allo scarico, Autorizzazioni varie inerenti la trasformazione del
suolo,
Gestione tecnico - amministrativa dei procedimenti per
la realizzazione delle nuove opere pubbliche programmate dall’Amministrazione Comunale nonché per la
manutenzione di quelle esistenti; Statistiche di settore
(Osservatorio LL.PP., Istat, ecc.)
Urbanistica: rilascio certificati di destinazione urbanistica.
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Dott.ssa Letizia Ghezzi
Sindaco in collaborazione ragioneria Unione dei Comuni e Massimiliano Faroldi (Soc. Strategia)
Dott.ssa Arianna Belli
Geom. Gian Marco Boschi
Dott.ssa Stefania Baratta
Lucia Credali in collaborazione con Maria Elena Cavalli (Soc. esterna)
Responsabile Lucia Credali
Responsabile: agente Roberto Gnappi
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22 APRILE 2015: LA VISITA DEL PREFETTO
UN UOMO DI GOVERNO,
VICINO ALLE ISTITUZIONI E AI CITTADINI
a cura di Claudio Barilli
Da tempo immemorabile il nostro territorio comunale non veniva interessato dalla visita della massima autorità
di Governo presente sulla Provincia di Parma, il Prefetto. Il
22 Aprile scorso il Prefetto di Parma , Dott. Giuseppe Forlani,
ha onorato l’amministrazione comunale e la Comunità Civile
del nostro Paese con una visita programmata e alla quale il
Comune ha dedicato tutta la cura necessaria. Al suo arrivo il
Dott. Forlani è stato ricevuto in Municipio dal Sindaco Emanuele Pedrazzi accompagnato dalla Giunta, dai consiglieri e
dai dipendenti comunali Erano presenti inoltre il Maresciallo
Sulis, comandante della Stazione carabinieri di Pellegrino, i
rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato e l’agente di
polizia municipale Roberto Gnappi. Il Sindaco nel suo saluto,
oltre alla gratitudine per la visita, ha illustrato le caratteristiche
del Comune, le sue punte di qualità ed eccellenza. Ha presentando i componenti della amministrazione e i dipendenti
significandone i ruoli e i compiti. Poi si è soffermato soprattutto
sulle problematiche che sono sul tappeto dal punto di vista
amministrativo ed economico, che ineriscono in generale a
quasi tutti i comuni di Montagna. Spopolamento, difficoltà nei
collegamenti, situazione della viabilità provinciale e comunale,
indebolimento e dismissione dei servizi da parte dello Sato
e degli Enti che dovrebbero garantire il Sevizio Pubblico. Il
Prefetto ha puntualizzato il suo intervento nel ruolo sinergico
che Governo, amministrazioni e territori devono fra loro sottendere affinchè possano essere superate al meglio le difficoltà del
periodo attuale. “Un periodo di grande cambiamento” - ha commentato -“che imporrà un adeguamento anche delle istituzioni
affinchè i servizi alle popolazioni possano essere mantenuti e
migliorati in modo razionale e supportabile dal punto di vista
economico”. E’ anche venuta l’assicurazione da parte del Dott.
Forlani al Sindaco e quindi al nostro Comune circa la volontà
a collaborare pienamente affinchè ogni tematica possa essere
affrontata e risolta. La visita del Prefetto si è quindi spostata in
Paese e sul territorio dove sono stati toccati alcune delle strutture più importanti tra le quali: il Forno dei Fratelli Lusignani,
l’impianto di tiro gestito dalla Associazione Sport & Hunting, la
Casa Protetta Corsini, l’Ostello di San Francesco. La giornata
si è conclusa presso l’Auditorium Claudio Costerbosa con tutte
le Associazioni di Pellegrino presenti che hanno potuto incontrare, salutare e ascoltare le parole del Prefetto. Il Sindaco ha
commentato l’evento:” Per Pellegrino è stato un giorno molto
importante perché si è potuto dare modo al Prefetto di conoscere e capire quali importanza rivesta il nostro Comune nel
contesto territoriale. Fargli toccare con mano le eccellenze presenti e avere soprattutto un rapporto diretto con l’interlocutore
diretto dello Stato Italiano con le Comunità locali. Una modalità
di rapporto nuovo e diretto che darà frutti nel proseguo”.
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PREFETTO A PARMA DAL 5 GENNAIO 2015
BIOGRAFIA DEL DOTT. GIUSEPPE FORLANI
di Torino 2006. E’ stato componente dei Comitati di Sicurezza dei Trafori Autostradale e Ferroviario del Frejus. E’ autore
di articoli in materia di protezione civile, sicurezza pubblica
e immigrazione. Dal 1° settembre 2009 al 4 gennaio 2015 è
stato Prefetto della Spezia. In quel contesto ha affrontato e
coordinato la terribile emergenza che colpì tutta la Provincia
di La Spezia ma in particolar modo la zona delle Cinque Terre
nell’autunno del 2011.
Il Dott. Giuseppe Forlani è nato nel 1957 a Caserta ed è coniugato con due figlie. Laureato in giurisprudenza
presso l’Università Federico II di Napoli, dopo aver superato
presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione il
corso-concorso di reclutamento per funzionari della Pubblica
Amministrazione, ha assunto servizio, con la qualifica di vice
consigliere, il 2 gennaio 1983, presso la Prefettura di Torino.
Promosso Vice Prefetto Ispettore nel 1996 e Vice Prefetto
nel 2000 ha ricoperto gli incarichi di Capo di Gabinetto e Vice
Prefetto Vicario della Prefettura subalpina. E’ stato nominato
Prefetto il 21 luglio 2007 con l’incarico di Direttore Centrale
dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo nell’ambito del
Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero
dell’Interno. Ha conseguito il master in negoziazione, mediazione e conciliazione presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno e l’Università Gregoriana. Nel 2002 ha
ricevuto l’attestato “honoris causa” in Disaster Management
del Dipartimento della Protezione Civile e nel 2006 l’attestato
di riconoscimento della Regione Piemonte per la professionalità dedicata al servizio della protezione civile. Ha svolto
incarichi commissariali presso il Comune di Torino ed altri Comuni di quella provincia, presso l’Ordine Mauriziano di Torino
e l’Ente Parco Regionale di Stupinigi. Ha coordinato il Gruppo
di pianificazione della sicurezza dei Giochi Olimpici Invernali
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Nell’ambito della rassegna Serate in Cultura 2014
“C’È ANCORA SPERANZA”
a cura di Sua Eccellenza Carlo Mazza Vescovo di Fidenza
Riportiamo, di seguito, integralmente, il testo del discorso che Sua Eccellenza il Vescovo
ha pronunciato nel corso dell’incontro tenutosi durante la Settimana Santa 2014.
Nell’ambito della
pregevole e meritoria iniziativa denominata “Serate
in cultura 2014 a Pellegrino Parmense” (rassegna
curata da Pilar Mazzaschi,
consigliere con delega alla
cultura e da Claudio Barilli Assessore al Turismo),
l’Amministrazione Comunale di Pellegrino – nelle
persone del Sindaco Enrico Pirroni e del Vicesindaco Emanuele Pedrazzi – ha
voluto promuovere questa
serata, un po’ speciale per
la verità, nella prestigiosa Sala Civica dedicata a
Claudio Costerbosa.
Fervore
di
iniziative
e segni
di speranza
Mi è gradito innanzitutto
esprimere il mio compiacimento non solo per il personale invito al Vescovo,
ma per il significato della
Manifestazione, giunta alla
sua 3ª edizione, che rivela una “voglia” di speranza tesa a dare
slancio a questo bellissimo paese dell’Appennino Parmense,
che vanta una storia non comune di operosità, di virtù civiche, di
partecipazione popolare.
Passando di pagina in pagina il periodico “News Magazine” della Comunità di Pellegrino Parmense, “La voce di
Pellegrino”, subito si avverte una straordinaria energia di “fare”,
concretizzata e visibile nelle molteplici attività amministrative,
suddivise nei diversi ambiti di interesse vitale per il Paese. E’
consolante costatare come a Pellegrino la speranza “c’è ancora”, nonostante le difficoltà e la crisi economica.
Questo fervore di iniziative manifesta che sussiste non
solo un desiderio di speranza, ma una volontà operativa di produrre e costruire fatti di speranza. Quindi si potrebbe già concludere, rispetto al tema della serata, che “c’è ancora speranza”,
e si vede! Questo è un dato incontrovertibile che apre orizzonti
positivi per il futuro, anche
perché sono impegnati
giovani e meno giovani nel
sostenere con forza e decisione il Paese.
Dunque i segni di speranza ci sono. Adesso per tutti
i cittadini si apre la sfida
perché non siano delusi
nelle loro aspettative e non
svaniscano in un fuoco di
paglia. Se non si è vigilanti,
il rischio di un’implosione
c’è. Occorre dunque continuare ad essere disponibili
e concordi, e impiantare
saggiamente il “progetto
speranza”.
La speranza
cristiana
Nella Lettera Pastorale “Il
seme. Il fiore. Il frutto. Vivere la speranza in attesa della venuta del Signore”, ho
tracciato un percorso impegnativo ma realistico che
prende avvio da un’analisi
della condizione attuale
della speranza che a volte
si presenta “deludente”, per
condurre il cristiano ad una
maggiore consapevolezza dei fondamenti della speranza e così
poter decidere con lucidità di coscienza ad accogliere il Signore.
La Lettera tratta poi della praticabilità della speranza
nella vita quotidiana, della posta vincente della speranza in una
società che spesso crea “disperazione”, “disillusione”, “smarrimento”. Alla fine si conclude con la proposta cristiana della speranza che spalanca la porta del cielo, la vita eterna promessa
dal Signore ai suoi servi fedeli.
Quindi per chi ha fede “c’è ancora speranza”. Ed è una
speranza fondata che non è scomparsa dal cuore, dalla mente,
dalla volontà, dagli affetti, dal lavoro, dal futuro. Il credente non
teme perché la speranza è radicata sulla “promessa” di Gesù
Cristo ed è il “motore” della vita. Anzi forse è più corretto dire
che la speranza è la “benzina” propellente per riaccendere e
avviare con più forza il motore della vita, disponibile ad essere
messo in moto.
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Le “domande” di speranza
La speranza a Pellegrino c’è ancora. E’ questa un’affermazione impegnativa, ma anche rassicurante. E tuttavia
possiamo chiederci se la speranza è possibile non solo sul presente, ma guardando il futuro. Perché la speranza usa i verbi
del futuro. Ecco le domande: Quali speranze offre il paese ai
suoi cittadini? Quale speranza annuncia la Chiesa a Pellegrino?
Quale speranza producono i pellegrinesi al loro paese? Quale
speranza offrono le istituzioni di questo paese?
Queste grandi domande interpellano tutti, comunque si
collochino nella scala e nella scena sociale, sia nelle competenze comunitarie, che nelle responsabilità di governo (familiare,
sociale, ecclesiale, amministrativo, culturale e del tempo libero).
Perché la speranza tocca tutti, e tutti sono chiamati a dare un
contributo, ad essere seminatori di speranza. Guai ai “profeti di
sventura” che non ne imbroccano una, perché sono estranei e
increduli rispetto al divenire della storia.
Tutti noi abbiamo il dovere di tenere sempre alta la
barra della fiducia. Questa è la propensione della mente e del
cuore a vedere gli aspetti di crescita e di sviluppo e non soltanto
quelli del declino. Lamentarsi non serve a nulla se non segue un
impegno fattivo a rimediare, a ripartire e a pagare di persona.
“progetto Pellegrino” dove confluiscono le speranze e il futuro
del Paese. Occorre un impegno di continuità e di rinnovamento,
investendo le migliori energie, in modo convergente e coeso.
3. Su questa base occorre investire risorse per la cura della
conoscenza, delle culture locali, della formazione, della valorizzazione delle qualità imprenditive e paesaggistiche proprie del
paese. Tutto questo si prefigura come un composito denominato “cultura immateriale”, sorgente e ispirazione di quel valore
che viene significato con l’“appartenenza” alla comunità locale.
Lavorando su questi tre filoni è possibile affermare che
la speranza non è un’utopia, una qualcosa campata per aria,
ma è la capacità di credere in se stessi e nelle proprie qualità,
disponibilità, risorse, in modo di farle fiorire in un contesto più
ampio del territorio comunale, per non spendere energie preziose, secondo il metodo e lo stile della “rete” e per programmare
uno sviluppo con sano realismo.
Oggi infatti si è chiamati, dal vorticoso cambiamento
in atto, a guardare oltre il confine tradizionale: c’è la globalizzazione, c’è la tecnologia delle comunicazioni, c’è la novità di
istituzioni intermedie, c’è il turismo, c’è l’imprenditoria montana,
cioè emergono nuove opportunità da non vanificare in dettagli
troppo minuti e non costruttivi di futuro.
Un promemoria di speranza
Per riassumere in modo sintetico, vorrei offrire una
sorta di “promemoria della speranza” come un percorso di vita
individuale e sociale che si ispira alla fede, sorgente di autentica
e duratura speranza, e alle potenzialità già espresse dal Paese.
1. Il tesoro più prezioso da cui trarre ispirazione per la speranza è il patrimonio della tradizione. Esso costituisce un cocktail
di valori creduti e vissuti che si condensano negli ambiti della
cultura locale, della fede, del lavoro, della famiglia, della scuola,
del territorio, dell’agricoltura. Tutto questo è la base certa per il
presente e per il futuro di Pellegrino.
2. La custodia di questo molteplice patrimonio non è tuttavia
un atto di conservazione museale, ma esprime un potenziale
di vitalità, di creatività, di impegno che prende corpo con un
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Conclusione
La speranza siete voi, se saprete coniugare il passato
con il presente scollinando e vellicando sul futuro, senza tradire
quello che ci è stato trasmesso, senza lasciarsi imprigionare dal
passato, senza velleitarismi inconcludenti. Si sa che la gente di
montagna è seria e realistica, per questo “c’è ancora speranza”
in un futuro possibile.
Il Signore benedica ogni vostro sforzo per dare speranza a voi ma soprattutto alle giovani generazioni che crescono e
che hanno il diritto di trovare un paese ospitale, bello, aperto a
nuove prospettive di lavoro e di vita.
+ Carlo, Vescovo
Luoghi Sacri - Cap. 3
Progettata fin dagli inizi del Novecento, fu inaugurata il 25 settembre 1927
LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE
a cura di Simona Costa
Progetto ambizioso, frutto della tenacia e della fede di sacerdoti e parrocchiani, la chiesa di Pellegrino Parmense
venne ufficialmente inaugurata il 25 settembre 1927. La
storia di questo tempio sacro è riassunta in pochi ma efficaci versi riportati all’interno degli scritti pubblicati in occasione dell’inaugurazione della chiesa:
“VOLONTA’ DI DIO
TENACIA GENEROSA DI UOMINI
DA VIRTU’ INFINITA SORRETTA
ESALTANDO L’ANIMA DI DON DONNINO CADONICI
-IDEATORETRASFUSA IN QUELLA DI MONSIGNOR MICHELI
-AGITATORESALUTANO IL NUOVO TEMPIO
ERGENTESI MAESTOSO A’L CIELO NE I SECOLI
PER AMMONIRE
PER CONFORTARE
NEI LUMI DE LA FEDE DE LA SPERANZA
DE LA CARITA’.”
La chiesa parrocchiale di Pellegrino Parmense sorse infatti per accorata richiesta dell’allora vescovo Guido Maria
Conforti (ora proclamato santo) che nelle visite pastorali
aveva più volte sollecitato i fedeli ad “unirsi come un sol
uomo per la costruzione di una nuova Chiesa”, ritenendo
quella esistente “insufficiente al bisogno ed in opposizione
stridente a tutte le leggi dell’estetica” e in “contrasto colle
nobili tradizioni di fede e di pietà e colla gentilezza degli
abitanti di quella storica borgata”. L’appello del Vescovo
trovò una prima risposta nel 1915 quando, grazie alla solerzia del sacerdote don Donnino Cadonici e la costituzione di apposito comitato, fu posata la prima pietra del nuovo edificio sacro, per realizzare il progetto dell’architetto
prof. Tancredi Venturini, esponente di rilievo dell’arte sacra
nel nord Italia. La terra fu donata dalla signora Albina Mondini, prima benefattrice di quest’opera. La costruzione, felicemente iniziata, doveva essere completata in breve
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tempo. Le ben note vicende storiche di quegli anni, la
scomparsa dell’arciprete Cadonici e quella della benefattrice, portarono all’improvviso arresto dei lavori, seguito
da una stasi di diversi anni, nei quali il progetto rischiò di
essere abbandonato. Anche i materiali di costruzione accumulati sulla piazza ed in luoghi limitrofi furono venduti
per pagare i lavori dello sterro e delle fondamenta già realizzate. La situazione di degrado in cui versava l’allora
chiesa di Pellegrino Parmense non lasciava certo indifferente l’economo spirituale Don Alfredo Azzoni, uomo di
grande fede e sensibilità religiosa, che in data 20 novem-
bre 1920 scriveva a Monsignor Vescovo “non si vede spiraglio alcuno per proseguire i lavori” e descriveva con
accoratezza lo stato pietoso in cui versava l’edificio della
chiesa, sgretolato, umido e freddo. Don Azzoni avviò una
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sottoscrizione per raccogliere fondi da devolvere alla realizzazione della nuova chiesa, comunicando con solerzia
al Vescovo la gioia delle prime donazioni ricevute. Fu solo
grazie al prodigarsi dell’arciprete Monsignor Angelo Micheli che i lavori furono ripresi a partire dal 1922 e portati
a compimento, con l’inaugurazione del 25 settembre del
1927. Monsignore fu sostenuto da un comitato, dalla
Cassa Rurale, dal Comune, dalle autorità, dalle famiglie,
associazioni, fascio, combattenti, reduci, sacerdoti del Vicariato e limitrofi della diocesi piacentina che diedero il
loro obolo disinteressato. Nonostante la vasta partecipazione, l’edificazione del tempo costò a Monsignor Micheli
un enorme impegno umano nella direzione dei lavori e
nella complicata gestione delle spese, spesso impreviste,
fino a provarne probabilmente anche la salute. Ma lottò
con ogni forza affinché fosse cancellata l’onta che i pellegrinesi “non fossero ancora riusciti a fabbricare una chiesa parrocchiale degna del capoluogo del Comune” (da
Mons. Magani “Ordinamento Canonico della Diocesi di
Parma” – 1901), riuscendo a provvedere tra innumerevoli difficoltà, all’acquisto degli arredi sacri quali il grande
quadro di San Giuseppe che si trova nell’abside e delle
formelle della via Crucis. In occasione dell’inaugurazione,
il vescovo S. E. Mons. Guido Maria Conforti si rallegrava
del successo ottenuto che celebrava con le seguenti parole: “Il nuovo tempio sorge ora bello e maestoso […].
Esso parlerà ai più lontani posteri dello zelo indefesso
dell’Arciprete, Monsignor Angelo Micheli, e della pietà ge-
nerosa degli abitanti di Pellegrino, che, anche in questa
circostanza, hanno mostrato coll’eloquenza del fatto che
la Fede avita continua a formare la loro gloria più bella.”
Anche monsignor Angelo Micheli nell’occasione espresse
la grande soddisfazione per la realizzazione dell’opera,
frutto di stenti, sacrifici e di cinque anni di fervido lavoro
ed esortava i fedeli “Amatela adunque, o Pellegrinesi; è
tutto quello che vi dico col cuore traboccante di gioia!”.
Scusandosi con i parrocchiani per l’insistenza con cui ne
aveva cercato la cooperazione, definiva inoltre il giorno
dell’inaugurazione come il più bello della sua vita. La
chiesa di Pellegrino sorge alla sommità dell’ampia e ripida piazza antistante, come costruzione in stile romanico
caratterizzata dal contrasto del colore paglierino della
pietra locale con il colore rosso dei mattoni levigati. L’opera, che non è mai stata del tutto completata in quanto
mancano il rialzo del campanile ed il cappello al portale
centrale, presenta equilibrio delle masse e una decorazione delle membrature che decorano la facciata molto
parca. Alla Chiesa si accedeva originariamente da una
scalinata, modificata poi negli anni, concepita dall’architetto Tancredi Venturini, come un prolungamento stesso
della facciata per conferirle l’apparenza di un maggiore
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sviluppo verticale e neutralizzare l’accorciamento prospettico prodotto dalla sporgenza dell’ampio sagrato. Il
disegno della facciata rivela una partizione della struttura
in tre navate, con il corpo centrale che si eleva maestoso
sulle ali laterali. Tre ampi finestroni a ruota campeggiano
nei riparti, cerchiati con modellati in cemento sagomato.
La facciata è arricchita, da fughe di piccoli archi e colonnine, che hanno l’intento di raffigurare le loggette caratteristiche dello stile romanico. La struttura interna dell’edificio rispecchia lo stile che connota l’esterno della chiesa,
con volte a crociera perfettamente allineate e i sostegni
delle navate, formate da piloni a fascio che riproducono le
modanature degli archi e delle volte, distinti in “forti” e
“deboli” in rapporto allo sforzo cui sono soggetti, spiccando comunque per leggiadria di forma. Anche la muratura
interna, originariamente era riservata alla terra cotta “a
vista”. Piloni ed archi con il loro ritmo regolare disegnano
nitidamente la costruzione. Le trifore, aperte nei muri della navata maggiore, come le “finestre-feritoie” dei fianchi
sono in cemento alternato a mattoni “a vista”. Al corpo
principale della chiesa sono affiancate e connesse la sagrestia, la base del campanile ed il battistero. La pianta
della chiesa è basilicale con tre navate: la lunghezza
massima dell’interno compresi i muri perimetrali è di 32 m
e la larghezza complessiva è pari a 16 m. L’altezza misurata dalla sommità dei fascioni è di 12 m, mentre la facciata misurata dal piano della chiesa alla croce è di 18.50
m. Come accennato in precedenza il progetto fu affidato
all’architetto Tancredi Venturini, noto ed apprezzato per
altre costruzioni di rilievo sia nelle diocesi di Fidenza e
Parma che in quella di Cremona (Fogarole, San Nicomede, Soarza, Roccabianca…): egli ne diresse i lavori che
vennero affidati alla ditta “Libertas” di Parma. La chiesa
attualmente ospita nella zona dell’abside, oltre a un quadro di grandi dimensioni e fatture pregevole, raffigurante
il Santo Patrono San Giuseppe, l’opera maestosa dell’Ultima cena scolpita in vecchie travi di quercia da Walter
Benecchi. L’artista, con il suo scalpello, ha fatto emergere
dal legno le figure dei dodici apostoli e del Cristo, ritratto
nel solenne istante dello spezzare del pane. Tutte le figure, scolpite a grandezza naturale, si impongono per la
loro autentica semplicità, sottolineata dalle venature e
dalle colorazioni del legno che mostra le ferite della scultura quasi come un segno pittorico. L’altare di destra ospita attualmente la statua di Maria Immacolata, scultura lignea devozionale datata solo indicativamente tra il XVII
ed il XIX secolo, oggetto di recente intervento di restauro:
la scultura, di buone proporzioni ed intaglio accurato, ritrae la Vergine in tunica bianca e ampio manto argentato
con profili color oro, a mani giunte e con il capo delicatamente reclinato. La figura, nel complesso molto elegante,
poggia su di una mezzaluna accolta da nuvole stilizzate e
calpesta il serpente che morde una grossa mela. L’altare
sul quale posta e l’ancona retrostante in marmo, un tempo altare principale della chiesa, opera di Giocondo Albertolli (1738), ospita un pregevole rilievo sotto alla mensa, raffigurante il Cristo e la Veronica e sculture di cavalli
emblemi della casa Baiardi (per la cui cappella in San
Pietro Martire a Parma l’altare era stato originariamente
realizzato).
IL MONOGRAMMA DI CRISTO
a cura di Simona Costa
All’interno della chiesa di Pellegrino Parmense, a fianco
della sagrestia trova ubicazione il monogramma di Cristo,
detto “di San Bernardino da Siena”, scolpito con raffinata
esecuzione in pietra locale.
Detto monogramma -I.H.S.- è sormontato da una piccola
croce ed affiancato da due angeli: la sua origine è remota
e viene fatta risalire al IV o V secolo, alla parola greca
indicante Gesù, abbreviata originariamente solo in I.S. Ad
essa i latini aggiunsero nel mezzo la lettera H. Il significato è rimasto Gesù, ma dal latino è stato interpretato
anche come Iesus Hominum Salvator. Nel secolo XIV si
cominciò a circondare i monogrammi sacri con un sole
raggiante ed entrò in grande uso il monogramma I.H.S. Il
sole ha dodici raggi ad ognuno dei quali San Bernardino
attribuiva una caratteristica di Cristo (Rifugio dei Peccattori, Medicina degli Infermi, Sollievo dei sofferenti etc.).
Il principale e strenuo propagatore del monogramma fu
proprio San Bernardino da Siena, dopo il trionfo riportato
con la predicazione a Roma per il SS. Nome di Gesù.
Il santo nelle sue lunghe peregrinazioni arrivò a Piacenza nel 1420: una città allora lacerata da fazioni interne
e provata da un lungo assedio. Il Santo richiamò con le
sue orazioni all’interno del Duomo folle di fedeli infondendo speranza a una popolazione fortemente smarrita
e provata. Da Piacenza Bernardino andò peregrinando
nei territori limitrofi e giunse nel 1424 a Pellegrino Parmense, dove vi fondò un convento, vicino a un’antica
chiesa datagli in dono, che dedicò a San Francesco. Il
monogramma di Cristo o “eucaristico” è sicuramente uno
dei suoi più preziosi ricordi. Il santo infatti dove si recava
chiedeva che fosse fatto murare sulle entrate delle case
anche più ragguardevol il “mattone di San Bernardino”,
una terracotta o un marmo, recante talora il semplice monogramma talora circoscritto da raggi d’oro, talora munito
della legenda “pars mea Deus in aeternum”. A Pellegrino
Parmense, per ricordare il passaggio del Santo, un solerte comitato fece fondere in bronzo il monogramma, che si
trova tuttora applicato ad alcune porte delle abitazioni del
paese. FONTE: “Pellegrino Sacro - Inaugurazione della
nuova chiesa parrocchiale” – 25 settembre 1927
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Una nuova opportunità di servizi per il territorio montano
IL PROGETTO DALISI
A cura di Lina Callegari e Silvia Cunegondi
Siamo ad Astoria - nel Queens - sedute al tavolo
del Riccardo’s e guardiamo - un pò incuriosite e
molto affascinate - le generazioni di parmensi che
hanno lasciato la terra natia per cercare fortuna
all’estero. E’ il 2014 e siamo al Dinner and Dance
della Berceto Foundation ma è come se fossimo
in una qualunque delle feste che i nostri emigrati
fanno per ritrovarsi e sostenere con contributi il
paese di origine. E’ un mondo che ci attrae, porta
con se la storia delle nostre terre e, in parte, delle
nostre famiglie. Il ricordo va a nonna Lina che nata a New York - è tornata per crescere la propria
famiglia al paese dei genitori dove oggi riposano
le sue spoglie mortali. Ci guardiamo in faccia e ci
domandiamo cosa possiamo fare per far in modo
che questo filo non si spezzi, in che modo possiamo aiutare chi è lontano a non dover rinunciare al
legame con le nostre montagne. La burocrazia è
già insopportabile per noi che in Italia ci viviamo
e non vorremmo che fosse motivo per demotivare
ancora di più chi in Italia ha la casa di famiglia o
ha pensato di investire i propri guadagni. Ecco:
DALISI srl nasce per dare risposta a questi bisogni, il bisogno di alleggerire il fardello di chi,
ritornando per qualche giorno in Italia, deve dedicare il proprio tempo per risolvere i problemi
burocratici ed amministrativi ed occuparsi della
fruibilità della propria abitazione. DALISI srl nella sua sezione Home Solutions - si occupa di
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per coloro che vogliono continuare a dare valore
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con gli enti locali, perché ogni amministrazione lungimirante ha bisogno di avere un interlocutore che
sia un punto di riferimento immediatamente raggiungibile per risolvere ogni questione che può riguardare
l’abitazione di chi vive all’estero. E’ con questo spirito che ci rivolgiamo ai tanti originari di Pellegrino
Parmense che continuano ad avere un legame con la
propria terra ed hanno bisogno di persone di fiducia
a cui affidare la gestione della propria casa e dei servizi ad essi connessi. Una fiducia che si può riporre
solo in persone che si conoscono e che si apprezzano,
è per questo che è nostra intenzione partecipare alle
iniziative che le associazioni organizzano per ritrovarsi. Lo facciamo per conoscervi ma anche per sottolineare che noi siamo presenti! Ovviamente i nostri
servizi sono rivolti anche a chi si è solo trasferito in
città! DALISI si occupa del funzionamento regolare
degli impianti elettrici, idraulici, del gas e delle relative forniture. Verifica l’integrità di tetti, muri e serramenti anche a seguito di eventi naturali; si occupa
della manutenzione ordinaria dell’immobile compreso il giardinaggio, pulizie periodiche ed imbiancatura; fornisce assistenza nella gestione degli interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria.
Segnala e gestisce le scadenze dei tributi locali e di
eventuali utenze; richiede e ritira certificati e produce
i documenti necessari: su delega può rappresentare
il cliente presso la pubblica amministrazione o altri
uffici. Si occupa della eventuale gestione dell’affitto
a terzi dell’immobile o della sua valorizzazione economica. I servizi saranno prestati da professionisti e
artigiani qualificati.
RICERCHE STORICHE- cap.4
Originaria della frazione Specchio di Solignano
LA FAMIGLIA PETTENATI PROPRIETARIA DEL CASTELLO
DAL 1817 PER UN SECOLO
a cura di Milena Cupola e Daniela Tombini
La Famiglia Pettenati trova origine a Pellegrino dal Luogo Tenente Giovanni (o Jovanni) Pettenati (nato il 7 Aprile 1768 e
deceduto il 22 Luglio 1828) che nel 1817 acquistò dalla Famiglia Boccoli il Castello. Oriundo di Specchio di Solignano l’acquisto avvenne da Alessandro Baffoli il quale dopo la vendita
si trasferì a Borgo San Donnino (Fidenza). L’atto fu stipulato
dal Notaio Marco Antonio Bergamini* per l’importo di 125.000
Lire e ricomprendeva tutti i beni e diritti che le Case Baffoli,
già antichissima e molto civile, possedeva in detto luogo del
Castello di Pellegrino. Inoltre della cessione facevano parte
l’affitto e il godimento dei diritti livellari di Case Fogliani. Il Tenente Giovanni Pettenati il 30 Settembre 1817 pagò a nome di
Case Baffoli una rendita annua di Lire 15 alla Chiesa di Careno, essendo subentrato ai Baffoli per acquisti fatti dei loro beni
e oneri. Di Giovanni Pettenati è noto che dalla unione in prime
nozze nacque Giuseppe Pettenati nato nel 1803 e mancato
il 21 Marzo 1884. Giovanni restò vedovo e successivamente
sposò Francesca Mayer, signora nobile di origini austriache,
dalla quale non ebbe figli.
Di Giuseppe Pettenati fu Giovanni rimane nel tergo della
cappella di famiglia eretta nel Cimitero di Careno una targa
in marmo a fianco di una uguale targa recante il ricordo di Jovanni Pettenati. Tale targa marmorea cita: “ Di molti suoi amici,
concorrendo pure questo Municipio, si vuolle scritto in questo
marmo il nome di PETTENATI GIUSEPPE FU GIOVANNI
morto di anni 81 il 21 Marzo 1884 affine di ricordare ai posteri che la vera virtù non passa sconosciuta sulla Terra. Inoltre
spicca in una targa in sasso marmoreo la scritta: “Viator huc
requiem dic” (Pellegrino che passi da questo luogo, recita una
preghiera!!!). Giuseppe ebbe tra i suoi figli Luigi Cirillo nato
il 6 Dicembre 1841 e deceduto il 29 Ottobre 1923 il quale si
unì in nozze con Annunziata Bertucci nata il 16 Agosto 1842 e
deceduta il 31 Marzo 1912. Tra i figli della coppia fu Gaetano
Pettenati detto Peppino nato il 7 Marzo 1882 e deceduto il 23
Aprile 1966 il quale sposò Rosalba Bacchini nata il 18 Luglio
1885 e deceduta il 10 Ottobre 1953. Nel periodo in cui Gaetano fu costretto al fronte della Grande Guerra la moglie, rimasta
a Pellegrino, gravata dalla gestione dei beni di famiglia, si ritrovò obbligata a cedere parte dei beni medesimi, fra i quali la
proprietà del castello. Dall’unione fra Peppino e Rosalba ebbe
luce Giuseppe Pettenati detto Pinetto (l’artista) nato il 19 Marzo 1908 e defunto il 3 Marzo 1987, del quale meglio diremo
nell’articolo seguente, il quale si unì in nozze con Modestina
Rinaldi** nata il 1 Luglio 1924 e mancata il 27 Luglio 2010.
Dalla loro unione nacque l’unico figlio, Luigi nato il 18 Aprile
1951. Luigi, ora in pensione, ha sempre svolto lavoro di autista
oltre che occuparsi della conduzione del podere di Case Giovanardi; è sposato con Milena Cupola, insegnante d’infanzia
** insegnante proveniente da Ferrara.
Gaetano Pettenati
23
a Salsomaggiore Terme, nata il 15 Dicembre 1954. Dal loro
matrimonio è nata la figlia Giada. La famiglia Pettenati vive sul
podere di Case Giovanardi nella frazione di Varone di Pellegrino, residua proprietà della gloriosa tenuta, in un tempo lontano
acquistata a Pellegrino dall’antenato Luogo Tenente Jovanni.
In merito alle origini della famiglia Pettenati rimane agli atti la
pubblicazione di Monsignor Angelo Micheli “ I Protocolli della
Camera Ducale di Milano “ a Iggio e a Besozzola di Pellegrino Parmense – Tipografia La Commerciale FIDENZA 1927.
Monsignor Angelo Micheli in occasione di un matrimonio della
Famiglia Pettenati, inviò una copia di detta pubblicazione dove
a pagina 22-23 sono riportate parte delle origini della famiglia.
Monsignor Micheli pone in prefazione la seguente dicitura:
“Al Signor Pettenati Lorenzo, Iggio di Pellegrino Parmense A
Lei, Signor Pettenati Lorenzo, mi permetto di inviare questo
mio tenue scritto, perché lo presenti, modesto omaggio ai fortunati sposi che oggi si giurano fede.
A Lei, cui giunge finalmente un raggio di domestica letizia a
squarciare tante dolorose nubi, di quest’ora serena e gioiosa
sian partecipi tutti i presenti e gli assenti che con sincero animo
augurano a Lei ed ai novelli sposi sincera e duratura.
Le antiche memorie della terra di Iggio e di Besozzola, servano
sempre meglio a ricordare la viva partecipazione che prendo al
bene auspicato evento”.
Mons. ANGELO MICHELI - Arciprete di Pellegrino Parmense
Pellegrino Parmense, 12 Agosto 1927.
Di tale pubblicazione si ricava il seguente estratto ( … ) : “ Delle
accennate famiglie poche permangono a Iggio e a Besozzola,
altre hanno emigrato in altri paesi, devo però ricordare i Pettenati di Iggio e i Berzieri di Besozzola, famiglie distinte venute
da noi posteriormente. I Pettenati provenienti da Specchio,
sempre di bene in meglio “de bien en mieux” è divisa dei Pettenati, pei quali sembra che le cose andassero a gonfie vele, di
bene in meglio. E sono da invidiarsi, dacchè in questo mondo
in generale vanno spesso a rovescio dei desiderii, malgrado le
più rigorose insistenze dell’animo all’infuriare delle avversità.
Arrivati i Pettenati nel 1817 a Pellegrino, il Tenente Giovanni
per atto del notaio Marco Antonio Bragadini***, acquistò per
lire 125.000 tutti i beni dei Baffoli posti in castello e nelle sue
pertinenze; prevalendo pure l’affitto dei beni e diritti livellarii di
Casa Fogliani. Il Signor Giuseppe nominato Podestà per molti
anni il 22 Giugno del 1829 è costituito procuratore generale
per gli interessi del duca Federico Sforza Fogliani per liti affitti
e boschi ecc. Anzi il 20 Ottobre 1843 avendo il Duca ritirate
tutte le suppellettili dal Castello ne dava a lui ricevuta con una
lusinghiera lettera di ringraziamento. Dal signor Giuseppe provengono le famiglie di Iggio e di Varone. ( … )
Gaetano Pettenati, padre di Pinetto, lo scultore.
24
* / *** Il cognome del notaio che stipulò l’atto è citato come Bergamini
nella pubblicazione di Monsignor Micheli a pag.9 “I Giusdicenti e Notai
di Pellegrino e Val di Mozzola” 1927 e come Bragadini nel libro (sempre di Mons. Micheli) a pag. 22-23 “I Protocolli della Camera Ducale di
Milano” a Iggio e Besozzola di Pellegrino Parmense 1927.
Luigi Cirillo Pettenati con la moglie Annunziata Bertucci e parte della famiglia.
LE PAGINE DELLA CULTURA
L’arte scultorea
VITA E OPERE DI GIUSEPPE PETTENATI
a cura di Milena Cupola
che tuttora rimane custodita nella sua casa di case Giovanardi
a Varone, la fisionomia del nonno è straordinariamente ripresa.
La famiglia, resasi conto delle notevoli potenzialità artistiche
del loro figliolo, diede a lui l’opportunità di frequentare a Milano la Scuola di Scultura diretta dal Maestro ADOLFO WILDT
(1868-1931) presso l’Accademia di Brera. Adolfo Wildt viene
considerato, da numerosi studiosi di storia dell’arte, un artista
di grande levatura. Il maestro Adolfo Wildt, al quale Pinetto era
molto affezionato, mancò prematuramente nel 1931. A testimonianza di quel periodo rimangono, tuttora in custodia della
famiglia e adornano la sua casa, opere e lavori in marmo dalle
quali non sarebbe stato difficile prevedere per il giovane allievo
di cotanto Maestro un brillante avvenire in campo artistico. Una
delle prime opere, risalente al 1926, fu primo un bassorilievo
raffigurante l’adorata madre Rosalba. Segue l’autoritratto in
gesso che negli anni ’80 fu sottoposto ad un procedimento di
Pellegrinese da generazioni e scultore di grande talento, Giuseppe Pettenati nacque a Careno di Pellegrino Parmense il 3
Marzo 1908. Detto Pinetto, era figlio di Gaetano (detto Peppino) e di Rosalba Bacchini. I nonni paterni di Giuseppe furono
Luigi Cirillo e Annunziata Bertucci, proprietari del Castello di
Careno e delle circostanti case nobiliari, fin dall’inizio dell’800.
Fin da bambino Pinetto dimostrò grandi capacità artistiche nel
campo della scultura. Già a undici anni compose, con terra e
argilla, l’effigia del nonno paterno Luigi Cirillo. In tale scultura,
Primo bassorilievo della madre Rosalba Bacchini alla quale Pinetto era tanto legato affetivamente; in sua memoria fece costrire la cappellina presso il cimitero di Careno e le dedicò una
scultura raffigurante la testa dei due cani prediletti, Caio e Brema che vennero considerati parte della famiglia.
calco in bronzo al fine di garantirne durata eterna da trasmettere ai posteri. Negli anni successivi eseguì altre sculture, alcune delle quali vengono custodite gelosamente dai famigliari.
Caratteristica essenziale dell’opera scultorea di Giuseppe, ri-
L’effigie del nonno paterno Luigi Cirillo
Alpe Pescia m. 1446, 19 ottobre 1941
25
LE PAGINE DELLA CULTURA
levata dalle opere conservate presso la sua abitazione di Case
Giovanardi in Pellegrino, è l’estrema levigatezza delle superfici
marmoree che conferisce alle opere una purezza assoluta.
Ci sembra opportuno, in questo contesto, aprire un paragrafo,
forse lungo ma necessario, per capire meglio l’origine dell’arte di Giuseppe Pettenati tramite la trascrizione di alcune parti
tratte dal libro scritto da Adolfo Wildt “L’ARTE DEL MARMO”
Ulrico Hoepli Editore Milano.
“Dedizione piena della miglior parte di te all’opera tua:
umiltà profonda dinanzi agli insegnamenti della natura abbandono ribelle di tutte le consuetudini errate; sincerità
e lealtà assolute; impeto nell’affrontare l’aspra materia;
ardire nell’affidarti alle tue ispirazioni; volontà paziente e
indefessa al lavoro. “ (…) “Terrai ben fermo di cominciare come sempre, perentoriamente dalle parti più incave,
proseguendo la lavorazione dall’interno all’esterno. Per
esempio, in un viso a bocca aperta, dalla cavità boccale;
in un orecchio, dal meato uditivo, e così via, portando orami questi scuri all’estrema loro finezza. E tienti presente
questa verità: che tu non hai a rifare nel marmo le esatte
misure delle cavità e dei modellati che ritrovi sul vero: ma
in nuova materia, con nuovi rapporti d’ombre e di luci, ridare l’impressione viva e vitale che ti dà la natura. Ed è
proprio qui, in codesta nuova trasposizione di rapporti,
che si appaleserà la tua personale visione, il tuo peculiare
intuito della vita, la tua potenza trasformatrice e ricreatrice, in una parola, il tuo ingegno d’artista. Ancor dunque
una volta ti dico: non essere timido; pecca piuttosto d’ar-
Pinetto con l’amico Divo Miragli
di modellatore. Da queste massime cavità procedi quindi di
grado in grado alle cavità minori, sino a raggiungere col tuo
lavoro le più esterne superfici; servendoti di scalpelli tondi
e quadri, e quando tu non possa altrimenti, della raspa, o
di carborondium: badando però che raspa e carborondium
sono pericolosi arnesi, in quantochè tendon sempre ad affloscire la modellatura, togliendo l’incisività del segno, per
condurre a quella insipida fattura molle e sfatta – “bambagiosa” che noi diciamo – cioè a mò di fiocchi di cotone.
Così ti adopererai con varietà di
esecuzione a interpretare il vario carattere delle diverse parti
che supponiamo costituiscono,
supponiamo, un viso. Le parti
cartilaginose del sottonaso si
distingueranno, pur per il segno della scolpitura, da quelle
carnose delle labbra, da quelle
ossute della fronte o dello zigomo, dalle più cartilaginose e
tremule dell’orecchio, dalle muLuci ed ombre, eseguito a matita su tela nel 1929
(porta i segni dei bombardamenti)
Autoritratto in bronzo e ritratto di giovane donna
26
dire; non temere che abbia a scarseggiarti il marmo a’ tuoi
modellati; ardisci, e troverai sempre marmo abbastanza per
arrimediare agli errori del tuo scalpello; procedi pertanto
sicuro di te e della tua visione, e lascia ai fanciulli la vana
timidezza e perplessità. Compi pure ora tutti i sottosquadra;
fondi e scuri ti risultino levigati all’ultima perfezione, senza
il più piccolo segno di esitanza nella modellatura, senza que’
benedetti “pisti”, che poco visibili dapprima, ti sconcerterebbero poi il marmo ad opera lucidata. Insomma questo
dev’esser l’ultimo sforzo della tua sapienza di esecutore e
Alcuni degli strumenti di lavoro dell’artista
LE PAGINE DELLA CULTURA
Giovinetto morente
buon esecutore. Giunti che siamo al termine dell’opera, la
statua dovrebbe ormai apparirti compiuta e perfetta, senza
errori di rilievi, di armonie o di modellazione. Può nondimeno accadere – ed accadde non di rado ai massimi artisti – di
trovare all’ultimo di trovare all’ultimo che è necessario abbassar qua un rilievo, diminuir là un volume. I difetti di linea
non appariscono appieno che nell’ultimo compimento. “E’
quando la statua è finita che la si incomincia”. “La statua
si finisce continuando ad abbozzarla”. – son massime vecchie, che riflettono bene questa possibilità. Non sbigottirti
dunque se ciò ti avvenisse. Riprendi il tuo scalpello e con
tutta franchezza riscalpella la parte errata; e se lo scalpello non fa, prendi la gradina; non basta ancora, prendi la
bocciardina, che ha il vantaggio con la sua larga battitura,
di mantener facilmente i piani: salvo rimodellar poi accuratamente con lo scalpello. Perfetta in tal modo l’opera, ti
consiglio di dare alla tua statua una generosa strofinata
di sabbia di mare: la quale, mentre serve alla purgazione
del marmo, attutisce alquanto le asperità della modellatura, senza peraltro ammollirla fino all’inespressivo, come
accade con la raspa. Deve avvenire come del ciottolo che
l’acqua allisciò, pur conservandogli tutti i piani della sua
struttura caratteristica.”
Dopo la morte del Maestro Pinetto continuò il suo lavoro con
il figlio Francesco Wildt nato nel 1896 con il quale mantenne
rapporto di stima ed amicizia, dimostrato dalle numerose comunicazioni susseguitesi negli anni fra le due famiglie per un
periodo molto prolungato.
scolature del collo, e via via: tutto ciò, ripetoti, dovrà dal
vario modo con cui tu saprai condurre il tuo ferro a tentare
e istimolare il marmo uguale, e diversificarlo come fa la vita
in ogni sua materia. Bada anco qui a portare avanti tutto
l’opera ad un medesimo grado di fattura. Vedi sempre il tuo
lavoro da lontano, e ripensalo anche distogliendone talvolta l’occhio. Chè lasciando in tal modo risorger libero il fantasma della tua mente, potrai indi commisurarvi meglio la
figura da te realizzata. Non stancarti mai di osservare la tua
statua nell’assieme. Questa è la legge indefettibile per ogni
Pinetto in compagnia di uno dei suoi amati cani
Scambio epistolare augurale fra le famiglie
Pettenati - Wildt, festività 1954.
27
LE PAGINE DELLA CULTURA
A causa di tale perdita del Maestro Adolfo, Pinetto fu preso da
grande sofferenza che lo portò in uno stato di profondo sconforto. Unitamente a questo stato si sottolinea che la Città di Milano e gli ambienti chiusi con confacevano alla natura di Pinetto.
Questa concomitanza di fattori indussero Pinetto a lasciare Milano e a ritornare nella sua Pellegrino dove riprese una vita consona alle sue esigenze e alle sue predisposizioni naturali. Sul
Monte Canate, sul Santa Cristina, dovunque vi siano boschi,
là era possibile incontrarlo con i suoi cani prediletti, con i quali,
psicologo impareggiabile, aveva un rapporto di comunicazione
ed affetto. Pinetto fu un personaggio caratteristico che dava un
grande valore al sentimento dell’amicizia e che, per l’originalità
del carattere la notevole statura, la battuta sempre pronta ed arguta, era figura inconfondibile era rappresentativa di un tempo
che non ritorna.
Dedicato a mio suocero che mi ha voluto bene
come ad una figlia e che ricordo sempre con grande
affetto; ed alle mie nipoti Greta e Glenda affinchè
siano orgogliose dei loro avi valorosi e virtuosi.
Maestra Milena Cupola.
Autoritratto in gesso di Pinetto
Luigi Pettenati, figlio dello scultore con la moglie Milena Cupola.
28
Case Giovanardi come si presentavano ai primi del Novecento e come sono al giorno
ATTIVA IN LOCALITÀ PIETRA SPACCATA
“ACASAMIA”, UNA STRUTTURA PER GLI ANZIANI
a cura di Maria Chiara Devoti
Acasamia e’ un associazione che si occupa da anni di formare
volontari e badanti per anziani e disabili. E’ nata per sostenere
le famiglie nella cura dei propri cari, garantendo serietà e cercando di volta in volta di aiutare le famiglie nella soluzione dei
problemi o semplicemente fornendo ascolto e supporto morale. Da qualche mese e’ attivo un progetto residenziale, gestito
dall’associazione che vede protagonisti quelle famiglie che per
vari motivi non riescono più a gestire autonomamente le incombenze quotidiane, nuclei spesso costituiti da anziani ( coniugi,
fratelli o cugini). La struttura accoglie anche anziani soli, con lo
scopo di favorire le relazioni sociali e mantenere vivi gli interessi e le abitudini quotidiane. Il progetto è stato possibile grazie
ad un grande impegno dei volontari coinvolti dell’associazione
e dalla disponibilità del proprietario dell’immobile sig.Rossetti.
La struttura dispone di ampi spazi ricreativi e ogni comodità.
“Acasamia” è una casa famiglia auto gestita sita in località Pietraspaccata di pellegrino Parmense a 10 Km da Salsomaggiore
Terme (Pr), può accogliere fino a sei persone e nasce per dare
una risposta al crescente bisogno di strutture che diano assistenza ed ospitalità a persone anziane o in stato di solitudine e
con lo scopo di tenere uniti nella stessa abitazione nuclei famigliari pluriproblematici . La casa famiglia “acasamia” si fa carico
dell’anziano nella sua globalità ed oltre a garantire un soggiorno e un’assistenza di base di ottimo livello tende a promuovere
le potenzialità di benessere di affettività e di vita relazionale e
famigliare degli assistiti. Gli spazi comuni e la scelta di camere
singole o doppie sono strutturati ed organizzati per facilitare la
socializzazione e la quotidiana vita di comunità. Una struttura
dove la storia personale degli anziani, i loro interessi, la loro
rete psico-affettiva sono parte integrante della vita quotidiana.
Grazie alla sua organizzazione è in grado di modificarsi in funzione dei soggettivi bisogni degli ospiti per farli sentire inseriti in
un contesto unico quale quello familiare. Per garantire la possibilità di mantenere e coltivare i legami famigliari e relazionali
degli ospiti si è pensato di adibire una camera all’ accoglienza
dei parenti che, venendo da lontano, hanno la possibilità di
restare per brevi periodi con l’ospite in struttura versando un
contributo volontario. Viene data la precedenza a parenti che
abitano lontani dalla struttura o all’estero.
TIPO DI STRUTTURA E NORMATIVA VIGENTE
La casa famiglia “acasamia” è una struttura che presenta le caratteristiche
della civile abitazione, nel pieno rispetto della normativa vigente L.R. 12
/01/1985,n 2 e successivo regolamento d’attuazione degli articoli 9,36,37 e
più precisamente: 1. può accogliere fino ad un massimo di sei persone 2.
e’ fruibile nell’arco di 24 ore 3. garantisce la presenza di camere in numero
adeguato di persone 4. prevede un servizio igenico riservato ad ogni camera
degli ospiti 5. è dotata di cucina a servizio degli occupanti, un locale lavanderia e ripostigli per vari usi 6. offre l’assoluta possibilità di personalizzare
l’ambiente 7. garantisce il mantenimento dell’igiene con la collaborazione
delle persone ospitate 8. è dotata di tre spazi adibiti all’ accoglienza (salotto
come quello di casa) dei parenti o degli amici da parte degli ospiti, in modo da
poter vivere gli incontri con privacy L’immobile è inserito in un borgo rurale, è
un fabbricato che si sviluppa su tre piani fuori terra, e gode di un confortevole
giardino sul lato principale con portico estivo e di un ampio spazio verde.
Sul retro sorge un comodo parcheggio con entrata diretta. Al piano terra si
trovano un ampio salone per attività e laboratori creativi, una cucina,una sala
da pranzo con camino, un disimpegno, servizi igienici e lavanderia. Al piano
primo, sono presenti quattro camere ognuna con il suo bagno, anche il piano
primo permette di raggiungere gli spazi esterni.
OBIETTIVI
L’obbiettivo principale della casa famiglia è quello di ospitare persone anziane e/o maggiorenni in stato di solitudine, comunque autosufficienti bisognevoli di bassa intensità assistenziale, per le quali il soggiorno in altre strutture
di ricovero risulterebbe verosimilmente inidoneo. Punto di forza e obbiettivo
prefissato è quello di coinvolgere quotidianamente ogni soggetto in base alle
proprie caratteristiche e potenzialità, ciò è raggiungibile grazie ad un limitato
numero di ospiti che ricreano un ambiente unico quale quello famigliare. Si
ha come obbiettivo anche quello di ospitare coppie di coniugi anziani o parenti fra loro in modo da ricreare i legami vissuti nel nucleo di origine. A questo scopo, compatibilmente con le valutazioni dei servizi competenti, si darà
la precedenza all’ ingresso al coniuge di persona già ospitata od a un suo
parente in linea retta, se il posto è disponibile e il ricongiungimento famigliare
è richiesto dall’ ospite stesso.
FINALITA’
Sarà strutturato un progetto individuale per ogni ospite, dal quale devono
emergere le predisposizioni e le attività volte al mantenimento di uno stile di
vita attivo e partecipe. I punti fondamentali del progetto sono: 1. socializzazione La persona è il più possibile coinvolta nelle mansioni quotidiane tipiche di una comunità famigliare, quali la preparazione della colazione, pranzo
e cena, la pulizia e il riordino degli spazi comuni, il coinvolgimento sulle varie
decisioni volte a migliorare la convivenza e la permanenza nella casa le uscite per spese od altre esigenze. 2. animazione sono previste attività soggettive e di gruppo come giochi collettivi volti al mantenimento delle funzioni
cognitive ( carte, giochi di parole e di memoria),bricolage con legno, cucito,
laboratori teatrali o altre attività stimolanti per il soggetto. 3. altre attività i
soggetti ospitati sono coinvolti, nelle attività di giardinaggio, nella preparazione e mantenimento di un orto a servizio della piccola comunità, nell’allevamento di piccoli animali da compagnia, e tutte quelle mansioni che sono
prerogative di una struttura ubicata in un contesto rurale. Si terrà conto della
provenienza contadina della maggior parte degli anziani del territorio, cercando il più possibile di mantenere gli usi locali nella vita quotidiana degli
ospiti nell’arredo degli ambienti e nelle tradizioni alimentari. 4. indipendenza
La persona deve avere la possibilità di crearsi i propri spazi, personalizzando
le camere con gli arredi, fotografie, quadri ed oggetti personali, nella misura
in cui ritiene. 5. Uscite degli utenti gli ospiti non hanno vincoli di orario a riguardo del soggiorno nella casa. La frazione di Pietraspaccata è assistita da
trasporto pubblico per il raggiungimento della vicina Salsomaggiore Terme,
dotata di stazione ferroviaria, viene inogni caso garantito lo spostamento anche con mezzi privati in uso alla casa famiglia. 6. Visite Le persone ospitate
possono ricevere visite di parenti e/o amici all’interno della struttura in qualsiasi orario della giornata, sempre e comunque nel rispetto degli altri soggetti
conviventi. Per questo motivo si chiede di non protrarre le visite oltre le 21.00
se non in casi particolari ( compleanni od eventi speciali concordati). Questo
anche in virtù del fatto che la struttura mette a disposizione una camera per i
parenti che sono in visita per più giorni.
ACCESSO ALLA STRUTTURA IL PERSONALE DEGLI ENTI CONVENZIONATI, E I COMPONENTI
LE AMMINISTRAZIONI FIRMATARIE DI CONVENZIONE E LE AUTORITA’ COMPETENTI, HANNO LA FACOLTA’ DI ACCEDERE ALLA STRUTTURA IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA
PER I MOTIVI LEGATI ALLA LORO FUNZIONE TERRITORIALE
Altro è garantita agli ospiti una completa assistenza per tutte quelle incombenze a cui devono far fronte, come accompagnamento alle visite mediche
di controllo, disbrigo pratiche burocratiche, ecc
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AUDIZIONE ORGANIZZATA DA CONFCOOPERATIVE NAZIONALE
RAPPRESENTANTI DELLA COOPERAZIONE
DI PELLEGRINO DAL PAPA
a cura di Confcooperative - Fedagri Parma
Si è tenuto il 28 Febbraio scorso presso la Città del Vaticano Sala Paolo VI (Nervi) l’incontro di Papa Francesco con i rappresentanti di Confcooperative, 7.000 persone provenienti da tutta Italia. Provenienti dal nostro
Comune erano presenti Cinzia Orsi, Alberto Mazzoli, Giorgio Campara insieme all’Assessore Claudio Barilli. È stato un incontro molto toccante nell’emozionalità dell’evento ma soprattutto per i temi che il Santo
Padre ha toccato e approfondito. Riportiamo di seguito l’intero discorso pronunciato dal Papa ai convenuti.
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI RAPPRESENTATI DELLA CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE
Aula Paolo VI
Sabato, 28 febbraio 2015
Fratelli e sorelle, buongiorno!
Quest’ultima [si riferisce al coro] è stata la “cooperativa” più melodiosa! Complimenti! Grazie per questo
incontro con voi e con la realtà che voi rappresentate, quella della cooperazione. Le cooperative sfidano tutto, sfidano anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre! E in cooperativa, un fallimento è
mezzo fallimento. Questo è il bello delle cooperative! Voi siete innanzitutto la memoria viva di un grande
tesoro della Chiesa italiana. Infatti, sappiamo che all’origine del movimento cooperativistico italiano, molte
cooperative agricole e di credito, già nell’Ottocento, furono saggiamente fondate e promosse da sacerdoti e
da parroci. Tuttora, in diverse diocesi italiane, si ricorre ancora alla cooperazione come rimedio efficace al
problema della disoccupazione e alle diverse forme di disagio sociale. Oggi è una regola, non dico normale,
abituale… ma tanto spesso si vede: “Tu cerchi lavoro? Vieni, vieni in questa ditta”. 11 ore, 10 ore di lavoro,
600 euro. “Ti piace? No? Vattene a casa”. Che fare in questo mondo che funziona così? Perché c’è la coda, la
fila di gente che cerca lavoro: se a te non piace, a quell’altro piacerà. E’ la fame, la fame ci fa accettare quello
che ci danno, il lavoro in nero... Io potrei chiedere, per fare un esempio, sul personale domestico: quanti uomini e donne che lavorano nel personale domestico hanno il risparmio sociale per la pensione? Tutto questo
è assai noto. La Chiesa ha sempre riconosciuto, apprezzato e incoraggiato l’esperienza cooperativa. Lo leggiamo nei documenti del Magistero. Ricordiamo il grido lanciato nel 1891, con la Rerum Novarum, da Papa
Leone XIII: “tutti proprietari e non tutti proletari”. E vi sono certamente note anche le pagine dell’Enciclica
Caritas in Veritate, dove Benedetto XVI si esprime a favore della cooperazione nel credito e nel consumo
(cfr. nn. 65-66), sottolineando l’importanza dell’economia di comunione e del settore non profit (cfr n. 41),
per affermare che il dio-profitto non è affatto una divinità, ma è solo una bussola e un metro divalutazione
dell’attività imprenditoriale. Ci ha spiegato, sempre Papa Benedetto, come il nostro mondo abbia bisogno di
un’economia del dono (cfr nn. 34-39), cioè di un’economia capace di dar vita a imprese ispirate al principio
della solidarietà e capaci di “creare socialità”. Risuona, quindi, attraverso di voi, l’esclamazione che Leone
XIII pronunciò, benedicendo gli inizi del movimento cooperativo cattolico italiano, quando disse che, per
fare questo, «il Cristianesimo ha ricchezza di forza meravigliosa» (Enc. Rerum novarum, 15). Queste, e
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molte altre affermazioni di riconoscimento e di incoraggiamento rivolte ai cooperatori da parte della Chiesa
sono valide e attuali. Penso anche allo straordinario magistero sociale del beato Paolo VI. Tali affermazioni
le possiamo confermare e rafforzare. Non è necessario perciò ripeterle o richiamarle per esteso. Oggi, vorrei
che il nostro dialogo non guardi solo al passato, ma si rivolga soprattutto in avanti: alle nuove prospettive,
alle nuove responsabilità, alle nuove forme di iniziativa delle imprese cooperative. E’ una vera missione che
ci chiede fantasia creativa per trovare forme, metodi, atteggiamenti e strumenti, per combattere la “cultura
dello scarto”, quella che oggi viviamo, la “cultura dello scarto” coltivata dai poteri che reggono le politiche
economico-finanziarie del mondo globalizzato, dove al centro c’è il dio denaro. Globalizzare la solidarietà questo si deve globalizzare, la solidarietà! - oggi significa pensare all’aumento vertiginoso dei disoccupati,
alle lacrime incessanti dei poveri, allanecessità di riprendere uno sviluppo che sia un vero progresso integrale
della persona che ha bisogno certamente di reddito, ma non soltanto del reddito! Pensiamo ai bisogni della
salute, che i sistemi di welfare tradizionale non riescono più a soddisfare; alle esigenze pressanti della solidarietà, ponendo di nuovo, al centro dell’economia mondiale, la dignità della persona umana, come è stato
detto da voi. Come direbbe ancora oggi il Papa Leone XIII: per globalizzare la solidarietà “il Cristianesimo ha
ricchezza di forza meravigliosa!”. Quindi non fermatevi a guardare soltanto quello che avete saputo realizzare.
Continuate a perfezionare, a rafforzare e ad aggiornare le buone e solide realtà che avete già costruito. Però
abbiate anche il coraggio di uscire da esse, carichi di esperienza e di buoni metodi, per portare la cooperazione
sulle nuove frontiere del cambiamento, fino alle periferie esistenziali dove la speranza ha bisogno di emergere
e dove, purtroppo, il sistema sociopolitico attuale sembra invece fatalmente destinato a soffocare la speranza,
a rubare la speranza, incrementando rischi e minacce. Questo grande balzo in avanti che ci proponiamo di far
compiere alla cooperazione, vi darà conferma che tutto quello che già avete fatto non solo è positivo e vitale,
ma continua anche ad essere profetico. Per questo dovete continuare a inventare - questa è la parola: inventare
- nuove forme di cooperazione, perché anche per le cooperative vale il monito: quando l’albero mette nuovi
rami, le radici sono vive e il tronco è forte! Qui, oggi, voi rappresentate valide esperienze in molteplici settori:
dalla valorizzazione dell’agricoltura, alla promozione dell’edilizia di nuove case per chi non ha casa, dalle
cooperative sociali fino al credito cooperativo, qui largamente rappresentato, dalla pesca all’industria, alle
imprese, alle comunità, al consumo, alla distribuzione e a molti altri tipi di servizio. So bene che questo elenco è incompleto, ma è abbastanza utile per comprendere quanto sia prezioso il metodo cooperativo, che deve
andare avanti, creativo. Si è rivelato tale di fronte a molte sfide. E lo sarà ancora! Ogni apprezzamento e ogni
incoraggiamento rischiano però di rimanere generici. Voglio offrirvi, invece, alcuni incoraggiamenti concreti.
Il primo è questo: le cooperative devono continuare ad essere il motore che solleva e sviluppa la parte più
debole delle nostre comunità locali e della società civile. Di questo non è capace il sentimento. Per questo
occorre mettere al primo posto la fondazione di nuove imprese cooperative, insieme allo sviluppo ulteriore
di quelle esistenti, in modo da creare soprattutto nuove possibilità di lavoro che oggi non ci sono. Il pensiero
corre innanzitutto ai giovani, perché sappiamo che la disoccupazione giovanile, drammaticamente elevata –
pensiamo, in alcuni Paesi d’Europa, il 40, 50 per cento – distrugge in loro la speranza. Ma pensiamo anche
alle tante donne che hanno bisogno e volontà di inserirsi nel mondo del lavoro. Non trascuriamo gli adulti che
spesso rimangono prematuramente senza lavoro. “Tu che cosa sei?” - “Sono ingegnere” – “Ah, che bello, che
bello. Quanti anni ha?” – “49”- “Non serve, vattene”. Questo accade tutti i giorni. Oltre alle nuove imprese,
guardiamo anche alle aziende che sono in difficoltà, a quelle che ai vecchi padroni conviene lasciar morire e
che invece possono rivivere con le iniziative che voi chiamate “Workers buy out”, “empresas recuperadas”,
nella mia lingua, aziende salvate. E io, come ho detto ai loro rappresentanti, sono un tifoso delle empresas
recuperadas! Un secondo incoraggiamento - non per importanza - è quello di attivarvi come protagonisti per
realizzare nuove soluzioni di Welfare, in particolare nel campo della sanità, un campo delicato dove tanta
gente povera non trova più risposte adeguate ai propri bisogni. Conosco che cosa fate da anni con cuore e
con passione, nelle periferie delle città e della nostra società, per le famiglie, i bambini, gli anziani, i malati
e le persone svantaggiate e in difficoltà per ragioni diverse, portando nelle case cuore e assistenza. La carità
è un dono! Non è un semplice gesto per tranquillizzare il cuore, è un dono! Io quando faccio la carità dono
me stesso! Se non sono capace di donarmi quella non è carità. Un dono senza il quale non si può entrare nella
casa di chi soffre. Nel linguaggio della dottrina sociale della Chiesa questo significa fare leva sulla sussidiarietà con forza e coerenza: significa mettere insieme le forze! Come sarebbe bello se, partendo da Roma, tra le
cooperative, alle parrocchie e agli ospedali, penso al “Bambin Gesù” in particolare, potesse nascere una rete
efficace di assistenza e di solidarietà. E la gente, a partire dai più bisognosi, venisse posta al centro di tutto
31
questo movimento solidale: la gente al centro, i più bisognosi al centro. Questa è la missione che ci proponiamo! A voi sta il compito di inventare soluzioni pratiche, di far funzionare questa rete nelle situazioni concrete
delle vostre comunità locali, partendo proprio dalla vostra storia, con il vostro patrimonio di conoscenze per
coniugare l’essere impresa e allo stesso tempo non dimenticare che al centro di tutto c’è la persona. Tanto
avete fatto, e ancora tanto c’è da fare! Andiamo avanti! Il terzo incoraggiamento riguarda l’economia, il suo
rapporto con la giustizia sociale, con la dignità e il valore delle persone. E’ noto che un certo liberismo crede
che sia necessario prima produrre ricchezza, e non importa come, per poi promuovere qualche politica redistributiva da parte dello Stato. Prima riempire il bicchiere e poi dare agli altri. Altri pensano che sia la stessa
impresa a dover elargire le briciole della ricchezza accumulata, assolvendo così alla propria cosiddetta “responsabilità sociale”. Si corre il rischio di illudersi di fare del bene mentre, purtroppo, si continua soltanto a
fare marketing, senza uscire dal circuito fatale dell’egoismo delle persone e delle aziende che hanno al centro
il dio denaro. Invece noi sappiamo che realizzando una qualità nuova di economia, si crea la capacità di far
crescere le persone in tutte le loro potenzialità. Ad esempio: il socio della cooperativa non deve essere solo un
fornitore, un lavoratore, un utente ben trattato, dev’essere sempre il protagonista, deve crescere, attraverso la
cooperativa, crescere come persona, socialmente e professionalmente, ella responsabilità, nel concretizzare la
speranza, nel fare insieme. Non dico che non si debba crescere nel reddito, ma ciò non basta: occorre che
l’impresa gestita dalla cooperativa cresca davvero in modo cooperativo, cioè coinvolgendo tutti. Uno più uno
tre! Questa è la logica. “Cooperari”, nell’etimologia latina, significa operare insieme, cooperare, e quindi lavorare, aiutare, contribuire a raggiungere un fine. Non accontentatevi mai della parola “cooperativa” senza
avere la consapevolezza della vera sostanza e dell’anima della cooperazione. Il quarto suggerimento è questo:
se ci guardiamo attorno non accade mai che l’economia si rinnovi in una società che invecchia, invece di crescere. Il movimento cooperativo può esercitare un ruolo importante per sostenere, facilitare e anche incoraggiare la vita delle famiglie. Realizzare la conciliazione, o forse meglio l’armonizzazione tra lavoro e famiglia,
è un compito che avete già avviato e che dovete realizzare sempre di più. Fare questo significa anche aiutare
le donne a realizzarsi pienamente nella propria vocazione e nel mettere a frutto i propri talenti. Donne libere
di essere sempre più protagoniste, sia nelle imprese sia nelle famiglie! So bene che le cooperative propongono
già tanti servizi e tante formule organizzative, come quella mutualistica, che vanno incontro alle esigenze di
tutti,dei bambini e degli anziani in particolare, dagli asili nido fino all’assistenza domiciliare. Questo è il nostro modo di gestire i beni comuni, quei beni che non devono essere solo la proprietà di pochi e non devono
perseguire scopi speculativi. Il quinto incoraggiamento forse vi sorprenderà! Per fare tutte queste cose ci vuole denaro! Le cooperative in genere non sono state fondate da grandi capitalisti, anzi si dice spesso che esse
siano strutturalmente sottocapitalizzate. Invece, il Papa vi dice: dovete investire, e dovete investire bene! In
Italia certamente, ma non solo, è difficile ottenere denaro pubblico per colmare la scarsità delle risorse. La
soluzione che vi propongo è questa: mettete insieme con determinazione i mezzi buoni per realizzare opere
buone. Collaborate di più tra cooperative bancarie e imprese, organizzate le risorse per far vivere con dignità
e serenità le famiglie; pagate giusti salari ai lavoratori, investendo soprattutto per le iniziative che siano veramente necessarie. Non è facile parlare di denaro. Diceva Basilio di Cesarea, Padre della Chiesa del IV secolo,
ripreso poi da san Francesco d’Assisi, che “il denaro è lo sterco del diavolo”. Lo ripete ora anche il Papa: “il
denaro è lo sterco del diavolo”! Quando il denaro diventa un idolo, comanda le scelte dell’uomo. E allora rovina l’uomo e lo condanna. Lo rende un servo. Il denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo
giusto dalla cooperativa, se però è una cooperativa autentica, vera, dove non comanda il capitale sugli uomini
ma gli uomini sul capitale. Per questo vi dico che fate bene – e vi dico anche di farlo sempre più – a contrastare e combattere le false cooperative, quelle che prostituiscono il proprio nome di cooperativa, cioè di una realtà assai buona, per ingannare la gente con scopi di lucro contrari a quelli della vera e autentica cooperazione.
Fate bene, vi dico, perché, nel campo in cui operate, assumere una facciata onorata e perseguire invece finalità disonorevoli e immorali, spesso rivolte allo sfruttamento del lavoro, oppure alle manipolazioni di mercato,
e persino a scandalosi traffici di corruzione, è una vergognosa e gravissima menzogna che non si può assolutamente accettare. Lottate contro questo! Ma come lottare? Con le parole, solo? Con le idee? Lottate con la
cooperazione giusta, quella vera, quella che sempre vince. L’economia cooperativa, se è autentica, se vuole
svolgere una funzione sociale forte, se vuole essere protagonista del futuro di una nazione e di ciascuna comunità locale, deve perseguire finalità trasparenti e limpide. Deve promuovere l’economia dell’onestà! Un’economia risanatrice nel mare insidioso dell’economia globale. Una vera economia promossa da persone che
hanno nel cuore e nella mente soltanto il bene comune. Le cooperative hanno una tradizione internazionale
32
forte. Anche in questo siete stati dei veri pionieri! Le vostre associazioni internazionali sono nate con
grande anticipo su quelle che le altre imprese hanno creato in tempi molto successivi. Ora c’è la nuova
grande globalizzazione, che riduce alcuni squilibri ma ne crea molti altri. Il movimento cooperativo, pertanto, non può rimanere estraneo alla globalizzazione economica e sociale, i cui effetti arrivano in ogni
paese, e persino dentro le nostre case. Ma le cooperative partecipano alla globalizzazione come le altre
imprese? Esiste un modo originale che permetta alle cooperative di affrontare le nuove sfide del mercato globale? Come possono le cooperative partecipare allo sviluppo della cooperazione salvaguardando
i principi della solidarietà e della giustizia? Lo dico a voi per dirlo a tutte le cooperative del mondo: le
cooperative non possono rimanere chiuse in casa, ma nemmeno uscire di casa come se non fossero cooperative. E’ questo il duplice principio: non possono rimanere chiusi in casa ma nemmeno uscire di casa
come se non fossero cooperative. No, non si può pensare una cooperativa a doppia faccia. Occorre avere
il coraggio e la fantasia di costruire la strada giusta per integrare, nel mondo, lo sviluppo, la giustizia e la
pace. Infine, non lasciate che viva solo nella memoria la collaborazione del movimento cooperativo con
le vostre parrocchie e con le vostre diocesi. Le forme della collaborazione devono essere diverse, rispetto
a quelle delle origini, ma il cammino deve essere sempre lo stesso! Dove ci sono le vecchie e nuove periferie esistenziali, dove ci sono persone svantaggiate, dove ci sono persone sole e scartate, dove ci sono
persone non rispettate, tendete loro la mano! Collaborate tra di voi, nel rispetto dell’identità vocazionale
di ognuno, tenendovi per mano! So che da alcuni anni voi state collaborando con altre associazioni cooperativistiche – anche se non legate alla nostra storia e alle nostre tradizioni – per creare un’Alleanza delle cooperative e dei cooperatori italiani. Per ora è un’Alleanza in divenire, ma voi confidate di giungere
ad una Associazione unica, ad un’Alleanza sempre più vasta fra cooperatori e cooperative. Il movimento
cooperativo italiano ha una grande tradizione, rispettata nel mondo cooperativistico internazionale. La
missione cooperativa in Italia è stata molto legata fin dalle origini alle identità, ai valori e alle forze sociali presenti nel paese. Questa identità, per favore, rispettatela! Tuttavia, spesso le scelte che distinguevano
e dividevano sono state a lungo più forti delle scelte che, invece, accomunavano e univano gli sforzi di
tutti. Ora voi pensate di poter mettere al primo posto ciò che invece vi unisce. E proprio intorno a quello
che vi unisce, che è la parte più autentica, più profonda e più vitale delle cooperative italiane, volete costruire la vostra nuova forma associativa. Fate bene a progettare così, e così fate un passo avanti! Certo,
vi sono cooperative cattoliche e cooperative non cattoliche. Ma la fede si salva rimanendo chiusi in se
stessi? Domando: la fede si salva rimanendo chiusi in se stessi? Rimanendo solo tra di noi? Vivete la vostra Alleanza da cristiani, come risposta alla vostra fede e alla vostra identità senza paura! Fede e identità
sono la base. Andate avanti, dunque, e camminate insieme con tutte le persone di buona volontà! E questa
anche è una chiamata cristiana, una chiamata cristiana a tutti. I valori cristiani non sono soltanto per noi,
sono per condividerli! E condividerli con gli altri, con quelli che non pensano come noi ma vogliono le
stesse cose che noi vogliamo. Andate avanti, coraggio! Siate creatori, “poeti”, avanti!
33
34
Convegno di Confcooperative - Fedagri Parma 2014
PARMIGIANO-REGGIANO: PROSPETTIVE FUTURE
a cura di Andrea Gennari - Direttore di Confcooperative Parma
Nell’ambito della Fiera 2014 si è svolto il Convegno,
ormai tradizionale, dedicato ai temi sul tappeto relativo al formaggio tipico. Alla presenza di numerose
autorità e agli Organi Dirigenti di ConfcooperativeFedagri Parma, oltre ai dirigenti della Sezione del
Consorzio del Parmigiano Reggiano di Parma, il Professor Gabriele Canali ha tracciato una disamina sul
futuro della nuova PAC e degli scenari commerciali
che si sono delineati nel lungo percorso che si è determinato dalla apertura dei mercati dei prodotti e dei
trasformati agricoli da quando si è venuta a formare
la nuova Europa dei 27 con la graduale affluenza dei
Paesi dell’Ex PECO. Situazione che si deve confrontare con la globalizzazione dei mercati e la velocizzazione dei trasporti e delle comunicazioni. Una fase
molto rischiosa per le economie ormai lente tipiche
del contesto europeo classico attanagliato dalla crisi
economica. Quindi le soluzioni passano attraverso lo
sfruttamento della PAC e dei nuovi fondi messi a disposizione dai Piani di Sviluppo Rurale che devono
necessariamente dislocare l’innovazione nelle produzioni e nelle commercializzazione dei prodotti, oltre
a lavorare a costi più bassi con un innalzamento sostanziale della qualità. E tali obiettivi si devono mettere a frutto anche e soprattutto nelle metodiche di
commercializzazione con il consolidamento quantitativo delle merci vendute e l’internazionalizzazione.
Al termine del Convegno, che è stato seguito con interesse dai presenti, Confcooperative-Fedagri Parma,
congiuntamente con il Comune di Pellegrino hanno
voluto onorare l’opera e l’impegno di due personalità
che da decenni, e lo sono ancora al momento attuale,
sono in prima linea nel perseguimento dello sviluppo
economico e sociale del mondo agricolo Parmense
ed emiliano-romagnolo. La Dottoressa Claudia Gianna Orlandini, dirigente dell’Assessorato alla Agricoltura – Servizio Imprese - Regione Emilia-Romagna
e il Dottor Pier Luigi Ferrari che fin dagli inizi degli
anni ’70 è impegnato in politica nella Pubblica Amministrazione e che, oltre a numerosissimi incarichi
di carattere agricolo e forestale retti nel tempo, negli
ultimi dieci anni è stato Vice Presidente e Assessore
all’Agricoltura della Provincia di Parma.
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Durante la cena sociale del
Caseificio Alta Val Stirone 2015
Premiata l’attività di Presidente
di Pietro Orsi
36
Storie di reduci, deportati, combattenti, martiri ed eroi. Cap. 4
RICORDO AD UN SECOLO DALLA GRANDE GUERRA
a cura di Paola Ericoli
A 100 anni dallo scoppio della I Guerra Mondiale abbiamo voluto produrre, nelle
pagine che seguono una raccolta di testimonianze legate al nostro Paese.
A questo scopo nella bacheca comunale, prospicente via Roma, è rimasto esposto un’avviso
da metà Aprile a fine Giugno al fine del recupero presso le famiglie interessate
del materiale inerente l’evento.
La raccolta di ulteriore documentazione a ricordo di questo tragico evento della nostra
Storia comunque continua. Si prega quindi di contattare la Redazione presso il Comune.
Le pagine che seguono documentano la ricerca svolta.
Soldato
Angelo Gratelli
nato a Sorbolo il 22 Luglio 1891
Soldato
Giuseppe Ericoli
nato a Pellegrino il 24 Novembre 1887
43
37
Sergente d’artiglieria a cavallo
Alberto Ironi
nato a Parma il 21 Maggio 1884
Carlo Spotti
nato il 13 giugno 1896
Alpino
impegnato sul fronte
del Montegrappa
Insieme a Carlo
parteciparono
alla Prima
Guerra Mondiale
i fratelli:
Giuseppe, Classe 1882
Cesare, Classe 1884
Piero, Classe 1899
Il fratello Telesforo Classe 1889 fu dispensato dal servizio poichè la famiglia abbisognava
che almeno un figlio rimanesse a casa per i lavori agricoli
3844
Fortunato
Fiordilisi
nato a Corniglio
15/12/1893
deceduto
a Pellegrino
il 17/11/1966
Gli Attestati di Benemerenza conferiti al soldato
Luigi Dalfi Tanzi
45 39
Soldato Gaetano Pettenati
detto Peppino nato il 7 Marzo 1882
40 46
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
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25
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27
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31
32
33
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36
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38
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40
41
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43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
IL TRIBUTO DI SANGUE PAGATO DA PELLEGRINO
ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Quadro dei morti per la Patria
CASATO E NOME
GRADO
CLASSE
CORPO
Algueri Celeste
Amici Enrico
Andrei Luigi
Acerbi Guido
Amoni Primo
Antolotti Giovanni
Bambini Lazzaro
Bazzini Angelo
Bazzinotti Antonio di Giovanni
Bergalli Pietro
Berzieri Alfredo
Biasioli Alberto
Biasioli Italo
Bonassera Edgardo
Bosio Carlo
Busani Celeste
Busani Giovanni
Cavacciuti Bartolomeo
Cella Venuto
Corinti Federico
Cenci Leonardo
Chiesa Pietro
Croci Federico
Capellazzi Marco
Dalla Ghirarda Massimo
De Forti Valentino
Dolori Luigi
Faroldi Abele
Ferretti Lino
Fiori Giuseppe
Favolesi Guido
Frigeri Dario
Forestini Leonardo
Giublesi Francesco
Gorrara Dante
Gorrara Giovanni
Gorrara Giovanni
Gorrara Angelo
Groppi Bernardino
Guidotti Giuseppe
Guardaschi Amilcare
Giraschi Angelo
Gandolfi Pietro
Giordani Agostino
Lorenzelli Filippo
Lusignani Giovanni
Larini Giulio
Maniffi Cesare
Maniffi Luigi
Mazzaschi Carlo
Mazzaschi Giovanni
Mazzaschi Giuseppe
Mussi Donnino
Marisi Augusto
Negri Ennio
Parigini
Arturo
Padovani Remigio
Pagliari Guglielmo
Pediri Eugenio
Premoli Giuseppe
Priori Enrico
Pirroni Vittorio
Pessani Dante
Pattini Romeo
Ramelli Lorenzo
Regalli Giuseppe
Regalli Daniele
Rodolfi Pietro
Riccardi Giovanni
Rizzi Lodovico
Ronchetti Enrico
Rabboini Giovanni
Restori Pietro
Savioli Giovanni
Soldato
Soldato
Caporal Maggiore
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Sergente
Soldato
Soldato
Sotto Capo Nocchiere
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Caporale
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Caporal Maggiore
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
1885
1895
1886
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1888
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1885
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1885
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1886
1891
1880
1892
1895
1893
1887
1894
1884
1890
1886
1892
1911
1884
1883
1877
1892
1885
1892
1892
1887
1890
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1883
1898
1885
1887
1900
1893
1896
23 °Fanteria
19° Fanteria
71° Fanteria
3° Artiglieria Montagna
112° Fanteria
6° Alpini
19° Fanteria
154° Fanteria
37° Fanteria
10° Fanteria
Reali Equipaggi
47° Fanteria
61° Fanteria
8° Alpini
3° Alpini
8° Alpini
68° Fanteria
9° Fanteria
91° Fanteria
4° Bersaglieri
493° Mitraglieri
6° Alpini
Reparto Assalto
10° Fanteria
77° Fanteria
4° Alpini
724° Mitraglieri
639° Centuria
45° Inf. Cavalli
62° Fanteria
Mitraglieri Fiat
61° Fanteria
50° Fanteria
43° Fanteria
47° Fanteria
527° Comp. Mitraglieri
1° Alpini
65° Fanteria
4° Alpini
233° Fanteria
8° Alpini
1° Alpini
88° Fanteria
234° Fanteria
62° Fanteria
4° Alpini
111° Fanteria
47° Fanteria
15° Fanteria
41° Fanteria
44° Fanteria
225° Fanteria
5° Bersaglieri
164° Fanteria
111°
8° Fanteria
Alpini
18° Alpini
17° Alpini
22° Batt. M.T.
88° Fanteria
55° Fanteria
2° Fanteria
4° Alpini
4° Alpini
41° Fanteria
74° Fanteria
202° Fanteria
83° Fanteria
11° Fanteria
206° Fanteria
41° Fanteria
5° Alpini
86° Fanteria
8° Art. Fort.
DATA E LUOGO DI DECESSO O DISPERSIONE
7 Maggio 1917 in combattimento sul San Marco
31 Luglio 1915 per ferite - Ospedale da Campo n 0203
10 Settembre 1916 in Vallarsa
10 Novembre 1918 - Ospedale da Campo n. 0128
01-lug-17
14 Maggio 1921 per malattia contratta in Guerra
22 Luglio 19155 ( Disperso )
09 Dicembre 1918 Ospedale di Riserva Prov. di Pesaro
27 Agosto 1917 in seguito a ferite ( Alture di Grotta )
22 Ottobre 1915 sul Monte Cappuccio
03 Giugno 1917 per malattia contratta in Guerra
21 Novembre 1915 sul Monte San Martino
27 Settembre 1915 per feite riportate a Romans
15 Ottobre 1918 nell'Ospedale di Riserva a Nervi
11 Marzo 1918 in prigionia
16 Dicembre 1918 per malattia contratta in Guerra
06 Giugno 1916 per ferite riportate sul Monte Merzli
08 Settembre 1917 ferite Ospedale da Campo n. 0148
2 Aprile 1917Combattimento Cianderum Cortina D'Ampezzo
28 Maggio 1917 Ospedale di tappa Cividale del Friuli
26 Ottobre 1918 in Combattimento
15 Giugno 1918 in Prigionia
In prigionia
20 Luglio 1915 ( Disperso sul San Michele )
7 Giugno 1916 sul Monte Magnabosco ( Asiago )
19 Luglio 1918 per Ferite a Bosco Cavento ( Adamello )
10 Aprile 1918 in prigionia
Ospedale da Campo n° 0157
18 Luglio 1917 Ospedale di Taranto
14 Novembre 1915 per ferite a Cima " La Cingla"
03 Ottobre 1918 Ospedale da Campo n° 040
Disperso
19 Febbraio 1918 in prigionia
17 Giugno 1915 per ferite a quota 383 ( Plava )
Deceduto il 16 Maggio 1917
12 Settembre 1917 per ferite Ospedale da Campo n° 0159
29 Agosto 1917 per ferite presso un Reparto Someggiato
14 Ottobre 1918 presso Ospedale di Riserva di Cremona
15 Agosto 1915 sul Monte Nero
12 Ottobre 1917 - Disperso
20 Aprile 1919 per malattia Ospedale di Castefranco Veneto
12 Febbraio 1921 per malattia contratta in Guerra
27 Ottobre 1917 - Disperso
23 Ottobre 1918 per malattia
30 Maggio 1916 a Passo Buole
15 Agosto 1915 a Kammo
02 Febbraio 1916 Ospedale Militare di Riserva di Ravenna
12 Ottobre 1916 per ferite ad Oppachiesella
15 Maggio 1917 per ferite a Monfalcone
17 Giugno 1917 a Porta del Bosco
21 Febbraio 1918 in prigionia
10 Maggio 1918 per ferite a Capo Sile ( Piave Vecchio )
19 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 023
7 Luglio 1918 in prigionia
30 Ottobre
1915 ( disperso
sul S. Michele
)
1941 Montenegro
(Yugoslavia
)
12 Luglio 1916 ad Asiago
22 Agosto 1917 - 52° Ambulanza Chirurgica Begliano
7 Luglio 1918 Ospedale Militare di Voghera
12 Agosto 1916 ( disperso a Gorizia )
14 Agosto 1918 sul Monte Grappa
30 Ottobre 1918 a Conca Alano
25 Ottobre 1918 in combattimento
31 Agosto 1917 ( disperso )
20 Ottobre 1915 ( disperso )
18 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 079
15 Novembre 1917 alla 6° Ambulanza Chirurgica dell'Armata
3 Marzo 1918 Ospedale di Riserva Jolanda ( Napoli )
22 Novembre 1918 Ospedale Militare di S.Giustina - Padova
6 Agosto 1916 ( disperso quota 188 - Oslavia )
Disperso nell'Ottobre 1915
7 Aprile 1919 Ospedale Militare di Cadenabbia
43
22 Ottobre 1919 in prigionia
18 Novembre 1917 in combattimento a Monfenera
41
8
9
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0
1
2
Rodolfi Pietro
Riccardi Giovanni
Rizzi Lodovico
Ronchetti Enrico
Rabboini Giovanni
Restori Pietro
Savioli Giovanni
Sivoli Ferdinando
Solari Giuseppe
Soliani Telesforo
Sospiri Alessandro
Sorrenti Giulio
Sorrenti Pietro
Stronconi Eugenio
Sarpi Demetrio
Terzoni Pietro
Tosini Pietro
Valadini Antonio
Vernazza Attilio
Vernazza Ernesto
Vernazza Giuseppe
Voghera Giovanni
Zazzi Antonio
Zazzi Giuseppe
Zelandi Amilcare
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Caporale
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
Soldato
1883
1898
1885
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1880
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1882
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1887
1884
1897
83° Fanteria
11° Fanteria
206° Fanteria
41° Fanteria
5° Alpini
86° Fanteria
8° Art. Fort.
41° Fanteria
20° Fanteria
117° Batt. M. T.
136° Batt. M. T.
242° Fanteria
51° Fanteria
7° Fanteria
7° Fanteria
Rep.D'Assalto
126° Fanteria
4° Alpini
67° Fanteria
Rep. Mitragliatori
8° Alpini
12° Bersaglieri
6° Bersaglieri
78° Fanteria
40° Rep. Assalto
3 Marzo 1918 Ospedale di Riserva Jolanda ( Napoli )
22 Novembre 1918 Ospedale Militare di S.Giustina - Padova
6 Agosto 1916 ( disperso quota 188 - Oslavia )
Disperso nell'Ottobre 1915
7 Aprile 1919 Ospedale Militare di Cadenabbia
22 Ottobre 1919 in prigionia
18 Novembre 1917 in combattimento a Monfenera
20 Gennaio 1916 all'Ospedale da Campo n° 021
29 Giugno 1916 ( disperso sul San Michele )
7 Giugno 1916 a Trento
4 Settembre 1918 all'Ospedale di Piacenza
15 Agosto 1917 sul Monte Vodice
19 Giugno 1918 a Fosso Spinosola
23 Febbraio 1918 alla 6°Ambulanza Chirurgica d'Armata Roncade
21 Giugno 1917 sull'Ortigara
16-nov-17
2 Dicembre 1915 all'Ospedale da Campo n° 70
2 Agosto 1917 all'Ospedale di Alessandria
2 Luglio 1918 a Cavazuccherina
17 Gennaio 1918 all'Ospedale da Campo di Rossano Veneto
20 Agosto 1918 a Tomesvar ( in prigionia )
30 Agosto 1918 in prigionia
16 Luglio 1918 sul Monte Cornone
3 Settembre 1917 all'Ospedale da Campo n° 206 per ferite
19 Giugno 1918 a Scolo Palumba ( Fossalta di Piave )
morti
morti
quando
dimenticati.
II
morti
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morti
quando
sonson
dimenticati.
Maeterlinck
L'Unione
Reduci,
promesse
del domani,
esempio
L'Unione
Reduci,
alle alle
promesse
del domani,
comecome
esempio
e fede.e fede.
Sergente
Dalla Ghirarda Massimo
nato a Varano Melegari il 28 agosto 1885
soldato della 77° fanteria,
caduto il 7 giugno 1916
sul Monte Magnabosco (Asiago)
Lapide Marmorea infissa sul muro esterno
del Santuario di Careno a perenne ricordo
dei Figli immolati nella I Guerra Mondiale
L A GUERRA
RECISE QUES TE GIOVANI VITE DEL L ATINO SEME GENTILE
PERCHE’ GRANDEZZA E LIBERTA’ ALL’ITALIA
L’OPEROSO CONTATTO DELLE GENTI GLI ODI L ACERANTI SUPERATI
AL MONDO
RIPARATRICE ARRIDESSE L A PACE
C ARENO 1919
DALL A GHIRARDA MASSIMO - FRIGGERI DARIO - PEDIRI EUGENIO
PODES TA’ PIETRO - S TRONCONI EUGENIO ZEL ANDI AMILC ARE
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LUOGHI E MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA
Mostra Fotografica organizzata dal Gruppo Alpini
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VITA DELLE ASSOCIAZIONI
DONAZIONE ALL’OSPEDALE PICCOLE FIGLIE
a cura di Francesco Carpana
Il gruppo Alpini di Pellegrino Parmense ha donato 1.700 euro al Comitato
Hospital Piccole Figlie. La donazione,
frutto della raccolta fondi di una serata
benefica svoltasi a fine gennaio, è avvenuta nei giorni scorsi presso l’ospedale parmigiano di via Po tramite una
delegazione composta da Francesco
Carpana, presidente degli Alpini di Pellegrino Parmense, Fabrizia Zatorri,presidente della Pro-Loco, Emanuele Pedrazzi sindaco del comune
di Pellegrino P.se e Roberto Cacialli, presidente della sezione
provinciale degli Alpini. Carpana ha spiegato che «con lo spirito
degli alpini, vedendo il disastro combinato dall’alluvione, pur nel
nostro piccolo, abbiamo deciso di fare la nostra parte per aiutare. Così abbiamo coinvolto la Pro-Loco nell’organizzare l’iniziativa e l’Amministrazione Comunale che ha concesso i locali.
E lo scorso 24 gennaio c’è stata una serata benefica, con cena
e complesso musicale, a cui hanno partecipato 90 persone, di
Pellegrino e di Salsomaggiore. Successivamente il consiglio del
gruppo Alpini ha valutato di devolvere l’incasso all’Ospedale
delle Piccole Figlie e questa decisione è stata condivisa dalla
Pro-Loco». Giorgio Bordin, vicepresidente del Comitato Hospital
Piccole Figlie, nonché direttore sanitario dell’ospedale ha ringraziato tracciando il quadro della situazione: «Dal giorno successivo l’alluvione sono cominciate ad arrivare offerte di ogni tipo per
sostenerci: dal volontariato di pura manovalanza alle donazioni.
Per questo motivo abbiamo formato un Comitato per accogliere
in modo trasparente e organizzato tutte le forme di donazione.
E, a distanza di tempo, il flusso di solidarietà continua come testimonia questa donazione degli Alpini di Pellegrino che è una
sorpresa inaspettata. I danni che abbiamo riportato sono dell’ordine di vari milioni di euro; in parte sono coperti dall’assicurazio
ne ma per il resto comportano uno sforzo finanziario non indifferente. Non possiamo certo basarci sulla beneficenza però a oggi
abbiamo raccolto 80mila euro e sono davvero tanti, soprattutto
perché ci fanno sentire la vicinanza delle persone, da quelli che
offrono 20 euro a coloro che versano cifre a tre zeri. Oggi l’ospedale ha ripreso sostanzialmente tutte le attività, ma in duemila
metri quadrati di superficie in meno e questo comporta alcune
difficoltà logistiche che superiamo con spirito di coesione interna
e con la “pazienza” dei nostri pazienti».Il sindaco di Pellegrino,
Emanuele Pedrazzi, ha aggiunto la sua soddisfazione: “Ringrazio gli alpini e la Pro loco per l’evento che hanno organizzato e
tutta la gente che ha risposto per aiutare Parma, messa in ginocchio dall’alluvione. La comunità di Pellegrino è di 1.100 abitanti
ma è sempre presente quando può aiutare e mi fa piacere che i
gruppi abbiano deciso di devolvere la somma all’Ospedale delle
Piccole Figlie, che sono un pilastro della sanità parmense. Ne
parlavo con Ettore Brianti, direttore sanitario dell’Azienda Usl,
e mi confermava la bontà della scelta”. Ha chiuso l’incontro il
presidente dell’associazione Alpini provinciale, Cacialli: “Ogni
gruppo locale di alpini si è mobilitato per raccogliere fondi dopo
le calamità dell’autunno scorso; in svariati casi il sostegno è stato rivolto ai paesini della Lunigiana, duramente colpiti e spesso
dimenticati. Ma anche qui a Parma, nel quartiere Montanara,
sono state molte le strutture colpite: questa è la prima offerta che
viene dagli alpini e non è detto che sia l’ultima”.
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VITA DELLE ASSOCIAZIONI
In soccorso degli alluvionati dell’Ottobre 2014
ANGELI DEL FANGO AL MONTANARA
a cura di Serena Porta, Emanuela Motta e Michele Lusignani
Il giorno 17 ottobre 2014 siamo andati a Parma per aiutare i volontari e i militi della Protezione Civile a ripulire dal fango i quartieri colpiti dall’alluvione.
Siamo partiti da Pellegrino nel primo pomeriggio, accompagnati dall’educatrice Emanuela Motta ed abbiamo raggiunto la coordinatrice Graziella Serventi
nel quartiere Montanara, dove era stata allestita la base operativa dei volontari.
Dopo esserci cambiati i militi ci hanno fornito i guanti da lavoro, per poi accompagnarci nelle vie della zona alla ricerca di case nelle quali il nostro aiuto
poteva essere utile: il luogo dove ci siamo fermati è stato il centro sportivo,
che nei giorni precedenti era stato completamente allagato. I militi ci hanno
raccontato di avere recuperato alcune persone addirittura con il gommone, dal
momento che il livello dell’acqua era molto alto. Non avevamo portato con
noi vanghe o altri attrezzi, ma ci siamo uniti ad un gruppo di ragazzi un po’
più grandi che ne avevano diversi. Nonostante la scarsa conoscenza reciproca
abbiamo collaborato bene per l’obbiettivo comune, e pensiamo che in tutti i
gruppi di lavoro, in particolare quelli di volontari, bisognerebbe fare in questo
modo: cercare di venirsi incontro e di lavorare uniti, magari appianando le
differenze di opinione. Verso le 18 siamo ripartiti alla volta di Pellegrino, con
sosta gelato. È stata una bella esperienza, che non può essere compresa se
non è vissuta dal vivo: era la prima volta per noi e, senza retorica, abbiamo
conosciuto un nuovo valore, quello di aiutare, di “avere cura di ogni persona”
(Papa Francesco).
Sognai, e vidi che la vita è gioia; mi destai, e vidi che la vita è servizio. Servii,
e vidi che nel servire c’è gioia.”
(Rabindranath Tagore)
“La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra
preoccupazione per gli altri che non per noi stessi.”
(Albert Einstein)
Serena Porta, Emanuela Motta e Michele Lusignani
Centro di aggregazione giovanile di Pellegrino Parmense
Dirige un importante ristorante a Basilea
FRANCO RICCARDI,
UN CARO AMICO CHE NON
CI HA MAI SCORDATO
a cura di Pilar Mazzaschi
Il 30 ottobre del 1939 nasce a Mariano a Casa Perfetto
Franco Riccardi, un caro amico emigrato nel maggio del
1957 verso la Svizzera, come tanti in quel periodo storico. Andò inizialmente a Engelberg per fare la stagione
invernale come lavapiatti e portiere, entrò subito in simpatia al proprietario dell’albergo che lo prese sotto la sua
ala paterna Lo fece iscrivere alla scuola alberghiera di
Lucerna, una delle migliori di tutta la Svizzera. Terminata la scuola, e i vari tirocini, dette l’esame da cuoco e
trovò un posto a Basilea. Dopo 5 anni comprò il locale
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dove restò per 45 anni. Nel maggio del 1975 Franco si
sposò con Monica Paolucci che lo lasciò nel 2009 a causa di una brutta malattia. Franco ha molti amici in Italia
nel mondo calcistico; è stato accompagnatore del Basilea a Verona, Bologna e Varese; ha conosciuto Facchetti,
Gentile, Eusebio. Facchetti lo portò a visitare gli stabilimenti della Ferrari. L’altra grande passione di Franco
è la musica lirica. Insieme all’amica Paola Sanguinetti, “soprano che gira il mondo cantando con Bocelli,”
come la definisce lui, ha organizzato diversi eventi di
beneficenza come il concerto per l’alluvione d’Alba, il
terremoto di Assisi, per il Comune di Nus in Val d’Aosta
raccolse 100.000 Franchi utilizzati per comprare un pulmino
per la scuola ancor oggi funzionante. Ha fatto due
concerti con la fondazione Pavarotti e ha portato a Basilea Nicoletta Pavarotti e sua figlia, ha organizzato feste
al parco Claramatte con musica lirica in favore dei bambini malati di cancro. Anche se è via da tanti anni Franco
ha sempre nel cuore le sue origini, ogni anno organizza
un concerto lirico anche a Pellegrino e da qualche anno
ci aiuta ad organizzare il concerto in apertura della Fiera
del Parmigiano Reggiano. Insieme al Coro Il Pellegrino
fa esibire noti cantanti lirici per regalarci una serata degna dei migliori teatri.
Festeggiati i Cento Anni
LEONTINA DALLA GHIRARDA, UNA VITA A CAVALLO
DI DUE SECOLI
A cura di Claudio Barilli
Leontina Dalla Ghirarda, nella sua bella
e accogliente casa di via Vittorio Bottego,
recante la pergamena consegnata
per l’occasione
dal Comune di Pellegrino,
L’11 Giugno scorso ha varcato il secolo di
vita Leontina Dalla Ghirarda, classe 1915,
pellegrinese doc, la quale prosegue e aumenta la “famiglia” dei nostri concittadini che
hanno tagliato l’ambito traguardo del secolo
di vita. Nata il 11 Giugno 1915, Leontina
abita in via Vittorio Bottego nel Capoluogo,
insieme ai nipoti. Figlia di Massimo Dalla
Ghirarda e Maria Stronconi. La famiglia oltre a Leontina ebbe altri quattro figli: Desolina, Carla, Giovanni ed Ennio. Il padre
Massimo classe 1885, soldato, arruolato
nel 77° fanteria partecipò alla Prima Guerra
Mondiale. Perse purtroppo la vita il 7 Giugno 1916 sul Monte Magnabosco nei pressi
di Asiago. Una vita iniziata subito in salita
quella di Leontina che fin da giovane imparò e si applicò alla attività di magliaia, che
sarebbe diventata la professione di sempre.
Con la gioventù venne anche l’amore con
l’incontro con Ermes Parmigiani, anch’egli
classe 1915. Con lo scoppio della Seconda
Guerra Mondiale Ermes venne chiamato
alle Armi arruolato nel Corpo degli Alpini
nella Brigata Julia. I due giovani decisero
comunque di contrarre matrimonio, avvenuto per procura nel 1940. Dopo il rientro a
Pellegrino per un breve periodo di licenza,
Ermes venne inviato sul fronte russo, dove
purtroppo risultò disperso durante la ritirata. Una vita quindi di grandi dolori quella
di Leontina, affrontata con coraggio, passata
in semplicità con l’abnegazione per il lavoro
e nell’aiuto e nella cura dei parenti stretti.
Felice di avere raggiunto il bel traguardo di
cento anni, festeggiato in famiglia con il calore dei parenti e degli amici più cari.
Con l’occasione del compleanno di
Leontina Dalla Ghirarda, la redazione comunica che sul prossimo numero sarà sviluppata una rassegna
dei nostri concittadini che hanno
raggiunto il traguardo dei cento anni
di età. Attualmente, compresa Leontina, tre sono in vita. Difficilmente
potremo andare oltre al periodo di
meccanizzazione della Anagrafe Comunale. Chiediamo quindi già da ora
alle famiglie interessate di contattarci per fornire foto, materiale e storie
da poter documentare e raccontare.
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Ad una anno dalla scomparsa
RICORDO DI GIORGIO VOLPI
a cura di Maria Grazia Intini e Alberto Ghiozzi
Settimane fa a casa sua mi è capitato di prendere in mano un bel libro
di foto di Giorgio Volpi preparato dalla sua adorata nipotina Pamela;
e ho ripassato la vita di Giorgio. Io ho conosciuto Giorgio come mo-
Giorgio in compagnia dei genitori.
biliere, quando misi per la prima volta il piede dentro il suo mobilificio
all’ingresso del paese. All’entrata del negozio vi era il proiettore del
cinema, che mi incuriosì. E la storia di Volpi è stata una lunga ( ma
non abbastanza!) storia quasi cinematografica. Nell’album vi sono le
foto delle nostre famiglie, foto ingiallite in bianco e nero, le foto del
fotografo del paese e ci si immagina la vita prima e dopo la guerra e
poi foto a colori sempre più brillanti…Ecco Volpi ragazzo giovane e
sorridente a Varano Melegari, dove era nato nel 1938; Volpi giovane
Il padre Aderito.
Giorgio, calciatore
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Giorgio, sull’amata moto
e le sue valli. Poi il ragazzo Volpi in moto; ci raccontava che una volta
veniva da Parma dove era andato in moto al ritorno era caduto sulla
neve 27 volte. E da allora basta moto! Un’altra volta aveva rubato il
foglio con il discorso scritto dalla tasca della giacca dal Sindaco di Varano di allora, il quale si era subito inceppato, non essendo un grande
oratore a braccio: “Siamo qui riuniti in questa festevole festa di questo
festante paese…” e poi ancora: “Siamo qui in festa in questo festevole
paese …”. Giorgio amava scherzare: e i racconti di Volpi li stavamo
ad ascoltare come si ascolta un grande attore. Oppure il suo ritratto
del contadino sopra Varano che comprava le uova a 1 e le vendeva a
0,90 perché guadagnava “nella moltitudine”. Ecco, sfogliando l’album
delle foto, Volpi in tuta sportiva azzurra del Pellegrino Calcio. Volpi è
stato un grande sportivo nel cuore e appassionato di calcio e avrebbe
voluto ancora i giovani del Pellegrino, di cui fu a lungo Presidente,
battersi con le casacche azzurre in terza, in seconda e in prima categoria. Li avrebbe voluti in serie A come la sua Juventus di cui era
calciatore su un campo spelacchiato e dietro il castello di Varano.
Ecco i genitori di Giorgio: la mamma Elvira, il papà Aderito in divisa
con la gavetta. Volpi bambino tra i nonni. Foto di un altro secolo. E
poi era venuto a Pellegrino nel 1963. Giorgio Volpi amava Pellegrino
Silvana e Giorgio
con Benedetta Mazza in occasione
della “Settimana dei piaceri della carne” - 2011
Festa dei pellegrinesi a Londra
anno 2011
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grande tifoso! Il bello di Volpi è che non ha mai smesso di sognare.
Era stato anche un bel giovane nell’Italia del boom e le serate quando
Salsomaggiore era una cittadina termale piena di mondanità lo avevano visto protagonista: una volta aveva sferrato un pugno a Luciano
Salce, il regista, che si era ingelosito perché Miranda Martino, allora
famosa sciantosa, gli preferiva Volpi! Fu un bravo artigiano e bravo
commerciante e gestore di cinema e di ballabili; mitico il periodo più
avventuroso della sua vita quando fu costruttore di mobili ma anche
di casse da morto, e quindi improvvisato impresario di pompe funebri!
Ci raccontava di un suo cliente, un morto a cui lui muoveva le braccia
come fosse un burattino. E i parenti che non sapevano se piangere o
ridere … Ma nel suo lavoro è stato un uomo di successo: quante cucine, quante sale da pranzo, quanti salotti, quante camere e camerette
da letto portano la firma di Giorgio Volpi. Le progettava, le trasportava, le installava sempre in moto per la montagna e per la provincia e
non solo, con il suo camion bianco dove erano state disegnate due
furbe volpi che si affacciavano dall’insegna. Volpi elegante: amava
indossare indumenti vivaci, pantaloni rossi, bei maglioni. Tanti viaggi
con l’amata Silvana, a Londra con gli emigranti, sulle spiagge dei tropici e sempre molto vicino, ma a distanza di sicurezza, a belle creole
seminude. Non si smentiva mai Giorgio! Sempre presente ad animare
negli anni, come ospite d’onore, i vari Dinner & Dance della Comunità
dei Pellegrinesi a Londra. E sempre sorridente anche attraverso le
grandi tempeste e tragedie della sua vita. Per il suo paese di adozione
Volpi voleva di più, non accettava la decadenza e si faceva un onore
e un onere di organizzare al meglio le Feste più importanti come la
Festa del Formaggio Parmigiano-Reggiano di Montagna, quando ri-
usciva a dare il meglio di se’ nel coinvolgere quante più persone, più
famiglie, più associazioni più artigiani nell’organizzazione: e la Festa
con Volpi riusciva! Volpi con Benedetta Mazza quarta a Miss Italia
durante la serata a Pellegrino in occasione della mitica Settimana dei
Piaceri della Carne. Volpi era stato referente di Miss Italia e non era
insensibile al fascino della bellezza. Alla serata di Miss Italia Volpi,
gran cerimoniere, elegantissimo, vestito di bianco e Presidente della
Giuria. Era nel suo ambiente tra gente allegra, la sua musica, la gente
di Pellegrino in Festa, conosceva tutti i cantanti degli anni 60 e tutte
le orchestre di liscio!
A distanza di quasi un anno tutti qui a Pellegrino si sentono orfani del
grande Giorgio e manca tanto il suo sorriso. Ora, quando passiamo
davanti al cimitero lo salutiamo sempre. Ce ne ricordiamo spesso perchè quando guardiamo in alto tra le nuvole il cielo azzurro in Aprile o
Maggio ci ricordiamo di Giorgio Volpi, che aveva gli occhi dello stesso
colore.
(NOTA DELLA REDAZIONE). Il primo numero della Voce di Pellegrino, uscito nel 2012, fra gli altri, vide un cospiquo contributo
elargito dalla Ditta Giorgio Volpi, che ci ospitò presso la sua attività e assecondò con entusiasmo il presente progetto. Anche
Giorgio e Silvana sono da annoverare fra i soci fondatori de la
Voce di Pellegrino. La generosità e sensibilità di Giorgio è dimostrata anche dalle visite che egli effettuava ogni anno il giorno di
Natale presso la casa Corsini portando con se un dono per ogni
degente. Da ricordare anche l’allestimento della camera mortuaria presso tale struttura, ricevendo da parte di Aurora Domus, un
ringraziamento ufficiale.
Qui a fianco, Giorgio con il figlio Paolo,
prematuramente scomparso,
in occasione del suo matrimonio
Una bella foto in occasione di una visita alla Tenuta Carrisi con l’amico Albano
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RICERCHE STORICHE- cap.5
Esercitò la sua preziosa attività fra la fine dell’800 e gli anni ‘30
L’OPERA DEL MEDICO EUGENIO CONTI (1)
a cura di Alberta Lusignani
Il mezzo di locomozione per raggiungere le località più recondite,
stante la viabilità di allora, un tempo, era rappresentato
dal cavallo come in questa foto relativa al Medico Eugenio Conti
Eugenio Conti nacque a Zeri di Pontremoli il 19/6/1865 da Pietro e Domenica Petriccioli, primo di quattro figli. La famiglia, con
l’intento di permettere ai due figli di studiare a Parma, si trasferì
nel 1878 a Varano Marchesi (PR) nelle cui vicinanze acquista
due poderi: Casa Galli e Casa Baratta (quest’ultima nei pressi
di Miano). Eugenio si laureò in Medicina e Chirurgia a Parma nel luglio 1891 con il massimo dei voti . Venne nominato
assistente della Clinica Chirurgica Propedeutica dell’Università
di Parma, allora diretta dal Professor Ambrogio Ferrari. Frequentò la scuola di Applicazione di Sanità Militare a Firenze
ottenendo il grado di tenente medico. Negli anni successivi egli
fu costretto a lasciare la appena intrapresa carriera universitaria, non sufficientemente remunerativa, per onorare i debiti
contratti da uno zio sacerdote, don Marco Conti. Lo zio infatti,
destinato alla carriera ecclesiastica dal padre, era arciprete in
Cella di Noceto ma amava frequentare con assiduità i salotti di
Parma. La vendita di Casa Baratta non bastò a coprire i debiti,
spesso non documentati da scritti, ma vantati a voce da diversi
creditori. Eugenio vinse la condotta medica di Pellegrino Parmense dove per due anni era stato medico condotto supplente il fratello Angelo. Qui si muoveva a cavallo ed il suo arrivo
nei piccoli borghi veniva segnalato dal suono delle campane.
A Pellegrino istituì il Pellegrosario Umberto I, per la cura degli
indigenti affetti dalla grave forma di ipovitaminosi; tale attività è
documentata in alcune sue pubblicazioni. Ricevette attestazioni di elogio sia dai suoi professori universitari che dalle autorità
civili dell’epoca. Nel 1906, per “particolari benemerenze” venne
nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Raggiunta l’età pensionabile si ritirò a vita privata a Casa Galli dove
morì nel febbraio del 1934 per neoplasia del cavo orale. Dei
quattro figli di Pietro Conti: Eugenio, Angelo, Maria e Albertina
solo questa ultima si sposa (con il proprietario Afro Bernini di
Tabiano); da queste nozze nascono tre figli: Carla, Marco e
Gisella a ciascuno dei quali spetterà un podere; quello di Casa
Galli è attualmente delle tre figlie di Gisella.
Gazzetta di Parma
Varano Marchesi
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RICONOSCIMENTI RICEVUTI DAL DOTTOR CONTI
4 Maggio 1896. Lettera di Benemeranza
dal Sindaco Odoardo Feci
56
21 Agosto 1903. Lettera di compiacimento inviata dalla Prefettura al
Sindaco di Pellegrino recante l’elogio ricevuto dal Dott. Conti
dal Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio
3 Agosto 1901. Lettera di Benemeranza dalla Prefettura di
Parma per l’istituzione del Pellagrosario e per l’opera svolta
15 Febbraio 1906. Attestato di nomina
a Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia
RICERCHE STORICHE- cap.3
Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense
“Monsignor Angelo Micheli”
- Alle Radici delle Origini dell’Alta Val Stirone Paolo Spotti e l’emblema: un legame indelebile ed eterno
STORIA DELLO STEMMA GENTILIZIO DEL COMUNE (Cap. 2)
a cura di Claudio Barilli
Con il presente articolo completiamo la storia della assegnazione dello stemma gentilizio al Comune di Pellegrino Parmense di cui abbiamo iniziato
a parlare nel numero precedente. Nel frattempo
presso l’Archivio storico comunale abbiamo recuperato grazie alla paziente e attenta ricerca di Paolo Spotti il documento ufficiale trasmesso dal Re
d’Italia Vittorio Emanuele III al Comune di Pellegrino Parmense e firmato in data 14 Settembre
Millenovecentosei. Si tratta di una “lettera” assai
elegante su carta intestata del Re d’Italia con a
margine i timbri regali. La “comunicazione“ recita
testualmente.
“Vittorio Emanuele III per grazia di Dio RE
D’ITALIA”
“Ci piacque, con Nostro Decreto del ventuno
giugno millenovecentosei, concedere al Comune di Pellegrino Parmense (Parma) l’uso di
particolare stemma civico. Ed essendo stato il
detto Nostro Decreto registrato, come avevamo
ordinato alla Corte dei conti e trascritto nei registri della Consulta Araldica e dell’Archivio
di Stato in Roma. Vogliamo ora spedire solen-
ne documento dell’accordata grazia al Comune concessionario. Perciò, in virtù della Nostra
Autorità Reale e Costituzionale, dichiariamo
spettare al Comune di Pellegrino Parmense, in
provincia di Parma, l’uso di un particolare stemma civico, miniato nel foglio qui annesso, che è
d’argento al pellegrino passante sulla campagna
erbosa, ed avviato verso una chiesa uscente dal
fianco destro dello scudo, il tutto al naturale. Lo
scudosarà sormontato dalla corona del Comune.
Comandiamo poi alle Nostre Corti di Giustizia,
ai Nostri Tribunali ed a tutte le Podestà civili e
militari, di riconoscere e di mantenere al Comune di Pellegrino Parmense i diritti specificati in
queste Nostre Lettere Patenti le quali saranno
sigillate col nostro Sigillo Reale, firmate da Noi
e dal Nostro Ministro Segretario di Stato per gli
Affari dell’Interno, Presidente del Consiglio dei
Ministri, e vedute dalla Consulta Araldica.
Date a Racconigi, addì’ quattordici del mese di
settembre, dell’anno millenovecentosei, settimo
del Nostro Regno, a firma del Re Vittorio Emanuele III.
In occasione della conclusione della nostra ricerca
la redazione ha deciso di produrre apposita stampa
allegata quale inserto della Voce di Pellegrino numero III anno 2015. La stampa è leggermente integrata e modificata e resa nella forma di “documento da conservare”. La copia della “lettera del Re”
riporta infatti alla 3° pagina, dove nell’originale si
trovava uno spazio completamente bianco, lo stemma gentilizio del Comune di Pellegrino Parmense.
Completano la quarta pagina alcune foto identificative del nostro Comune. Pensiamo di avere fatto
cosa gradita a tutti coloro che amano Pellegrino o
desiderano conoscerlo meglio o che avranno occasione di approcciarsi alla nostra rivista.
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SOPRA: La prima pagina della
custodia all’interno della quale è
conservata la “lettera” di comunicazione al Comune di Pellegrino
Parmense di conferimento dello
Stemma Gentilizio da parte del
Re d’Italia Vittorio Emanuele III
datata 14 Settembre 1906. Il documento è conservato presso gli
archivi comunali.
58
DI FIANCO: Attestato conferito
al Comune di Pellegrino dalla Società di Solferino e San Martino
VITA E OPERE DI MONSIGNOR ANGELO MICHELI - cap.2
Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense
“Monsignor Angelo Micheli”
- Alle Radici delle Origini dell’Alta Val Stirone -
LA MINIERA DI RIGOLLO
(PELLEGRINO PARMENSE)
“La Miniera di Rigollo (Pellegrino
Parmense) “ fu scritta da Monsignor Angelo Micheli, arciprete di
Pellegrino Parmense, nel 1935 e
pubblicato tramite la Tipografia La
Commerciale di FIDENZA. Rappresenta la pubblicazione n. 99 di
un serie denominata Biblioteca della “Giovane Montagna“. Fu scritto
in occasione delle Nozze Fecondi
– Ramelli e da Rigollo porta la data,
presumibilmente delle nozze XXX settembre MCMXXXV.
Dopo che nel numero precedente della VOCE abbiamo cercato di ricostruire la esperienza sacerdotale e umana di Monsignor Angelo Micheli,
incentrata soprattutto nel suo impegno di Arciprete di Pellegrino Parmense, ripresa in parte anche nell’articolo sulla Chiesa di San Giuseppe
contenuto in questa pubblicazione, iniziamo con la presente uscita a
riportare uno alla volta gli scritti del Monsignore. In prevalenza erano
di breve stesura e spesso rappresentavano pubblicazioni tese, in occasioni straordinarie, come più volte ricordato, a raccogliere fondi al fine di
chiudere le spese per la costruzione o l’abbellimento della Chiesa di San
Giuseppe, cui al Monsignore era toccato l’onere di riprendere il progetto
lasciatogli in eredità dai precedenti parroci, che si erano susseguiti fin
da inizio secolo nella Parrocchia. Dall’insieme straordinario delle opere
pubblicate (quasi nel numero di 40) Monsignor Angelo Micheli lasciò
in dote alla nostra Comunità una rara disamina storica, economica e
sociale. Una preziosissima rassegna vista la rara documentazione scritta presente negli archivi e nella storia del nostro Paese. Un valore che
tramite la VOCE vogliamo di volta in volta rinnovare e divulgare alla
cittadinanza e a tutti coloro che avranno occasione di leggere il nostro
giornale. Per dirla con parole di Monsignor Angelo Micheli “(…) che
servirà a far conoscere anche ai lontani quanto di prezioso è racchiuso
nei nostri monti (…)”. E per noi, “ i lontani “ citati, siamo noi stessi,
raggiunti dopo 80 anni dalla pubblicazione di questo scritto.
(LA REDAZIONE.)
Gentilissimo,
Mi è gradita l’usanza di inviare in occorrenze nunziali un saluto e un augurio. Colgo pertanto quest’occasione per presentare a Lei sig. Maestro venuto dalle Alpi Apuane per svolgere a Rigollo, l’opera sua altamente benefica,
e alla gentilissima signorina a cui oggi giura fede come felice auspicio, due
pagine della miniera di Rigollo, che ho stillate dopo una visita alle località “I
Caselli“ e alla ”Casa del Gobbo”. Ho rubato così l’infaticabile Don Eugenio
Nicoli, rettore di Rigollo, nostro comune amico il suo piano di battaglia, che
servirà a far conoscere anche ai lontani quanto di prezioso è racchiuso
nei nostri monti. Il Signore la conservi a lungo felice nel seno della nuova
famiglia, ed operoso continuatore di bene.
Pellegrino Parmense, 27 Settembre 1935-XIII.
Mons. ANGELO MICHELI
Al maestro ALFREDO FECONDI Rigollo
Nota storica
I minerali metalliferi dello Stirone Rivarolo (Rigollo e Pozzolo) non furono
mai conosciuti. Al tempo del ministro Du-Tillot (1749-1771) di Filippo e
Ferdinando Borboni duchi di Parma, vennero attivate solo le miniere del
Micone di Fornovo Taro e di Bergotto di Berceto. Archivio Storico Parmense
– Nuova Serie, Vol. XXII, pag.265).
Nel 1853, il ministro delle Finanze degli Stati Parmensi con Atto Sovrano del
20 maggio incaricò il prof. Andrea Piroli di percorrere il territorio degli Stati
Parmensi, e più particolarmente la parte montuosa, affine di investigare,
riconoscere i luoghi né quali esistono giacimenti di sostanze minerali, e
ne dava avviso alla Podesteria di Pellegrino, per fornirgli tutte quelle notizie e quell’assistenza di cui potesse abbisognare per meglio adempiere
alle incombenze a lui affidate. (Archivio Comunale di Pellegrino – Incarto
Miniere).
Nel 1860, il ministro Corsi dell’Agricoltura da Torino inviava una circolare
in data 20 Luglio, all’Intendente Generale della Provincia di Parma per la
statistica delle miniere della provincia. Alla circolare rispondeva il Podestà
dichiarando che le miniere del Comune si componevano :
1) Miniera breccia forte a grandi elementi nelle possessioni Fratta dottor
Baldassare, Pettenati Giuseppe, Rosazza Giuseppe, poste a Mariano, a
Varone e alla Silva di Pellegrino.
2) Pietra cote, ai Montanari di Varone.
3) Acqua minerale, in vicinanza di Pellegrino Parmense, sulla sponda sinistra dello Stirone, nel fondo Fornace. Questa sorgente esiste ancora, coperta da un piccolo strato di terreno. Detta sorgente è detta del Pellegrino,
(A.Brian. Guida dell’Appennino parmense, pag. 38. Casa battei parma) è di
natura chimica ferruginosa fresca, che serve ai convalescenti e agli infermi
di anemia. Il relatore aggiungeva : “Questa sorgente ferruginosa produce
sulle pietre una patina di ossido o solfato di ferro e dà un odore ingrato.
(Archivio Comunale c.s.).
***
I minerali metalliferi dello Stirone Rivarolo, a Pozzolo ed a Rigollo, vennero scoperti solo nel 1922 da M.R. Don Nicoli Eugenio, rettore di Rigollo
(Provincia di Parma – Diocesi di Piacenza) dopo lunghe ricerche ed escavazioni mediante due gallerie di metri sessanta, ottenendone dal Ministero
dell’Agricoltura nel 1923, la facoltà di ricerche con buoni risultati.
59
60
CON DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 11 MARZO 2015
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
HA ISTITUITO IL RICONOSCIMENTO
DI CIVICA BENEMERENZA DENOMINATO
“San Giuseppe d’Oro”
A cura del Sindaco Emanuele Pedrazzi
LE LINEE GUIDA DI CONFERIMENTO DELLA
CIVICA BENEMERENZA.
Destinatari: Persone, Enti, Associazioni che si siano distinti nel campo delle scienze, delle lettere, dell’industria,
del lavoro, dello sport, dell’assistenza o atti di coraggio o
di abnegazione, in nome dei valori di umanità e solidarietà. Onorificenze : le onorificenze del Comune di Pellegrino
Parmense per le civiche Benemerenze assumono le seguenti
forme e non devono superare ogni anno il seguente numero complessivo: N. 01 SAN GIUSEPPE D’ORO consistente in una pergamena contenuta in cornice pregiata recante
lo stemma del Comune di Pellegrino Parmense con annessa
medaglia d’oro pure recante lo stemma del Comune medesimo. In detta pergamena oltre alla generalità / nominativo
della persona / Ente al quale è destinata sarà sintetizzata la
motivazione. Oltre al conferimento principale la commissione potrà assegnare ulteriormente in tale occasione fino
a: N. 02 targhe in argento raffiguranti San Giuseppe. N.
03 attestati di civica benemerenza (pergamena).In casi particolari la benemerenza può essere conferita alla memoria.
Proposte di concessione: Le proposte di concessione contenenti le motivazioni e gli altri elementi utili alla loro valutazione possono essere inoltrate dal Sindaco, dai consiglieri, dagli assessori, nonché da enti e dai singoli cittadini che,
per loro conoscenza diretta, siano in grado di segnalare i
soggetti ritenuti meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti mediante civica benemerenza. La segnalazione della
persona, dell’Ente o Associazione, dovrà essere corredata
da una breve biografia o da una relazione che costituisca il
motivo dell’assegnazione della benemerenza. Le segnalazioni dovranno pervenire all’amministrazione entro il 15
Febbraio di ogni anno. Conferimento: il conferimento delle
civiche benemerenze è deliberata dalla Giunta comunale
entro il 28 Febbraio di ogni anno. Per l’anno corrente di
istituzione viene fissata la data del 15 Marzo 2015 quale
scadenza delle approvazioni connesse con l’atto istitutivo e
con il presente regolamento. L’ammissibilità delle proposte
pervenute e il numero delle civiche benemerenze da attribuire sarà valutata dalla Commissione all’uopo costituita.
La Commissione è composta da: Il Sindaco che la presiede.
I restanti componenti della Giunta comunale. I capogruppo
di maggioranza e della/e minoranza/e consiliare. Cerimonia di conferimento: le civiche benemerenze sono conferite solennemente dal Sindaco in occasione della ricorrenza
della festa del Santo Patrono di Pellegrino Parmense San
Giuseppe ricorrente il 19 marzo di ogni anno se cadente
in data festiva o prefestiva oppure il sabato o la domenica
successiva e verranno iscritte con un numero progressivo
su un apposito “Albo” dei benemeriti.
LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO
PREMESSO che l’Amministrazione comunale ritiene
opportuno segnalare alla pubblica considerazione l’impegno di tutto coloro che, con opere e azioni di alto
profilo morale, si siano distinti nel campo, sociale, culturale, economico, sportivo, artistico e letterario, oltre
a tutti coloro che si siano distinti per la loro attenzione
agli altri o per atti di coraggio e di abnegazione civica
che abbiano giovato all’intera comunità del Comune
di Pellegrino Parmense, elevandone il prestigio; RITENUTO quindi di conferire solennemente, in concomitanza della festa del Santo Patrono che ricorre il 19
marzo, speciali riconoscimenti annuali destinati a premiare gli Enti, le Associazioni o le persone che si siano
particolarmente distinti nei campi e nelle attività come
sopra indicate; CONSIDERATO di dover prevedere
che le proposte di concessione delle civiche benemerenze, contenenti le motivazioni e gli altri elementi utili
alla loro valutazione, possano essere inoltrate dal Sindaco, dai Consiglieri, dagli Assessori comunali, nonché
da Enti e dai singoli cittadini che, per loro conoscenza
diretta, siano in grado di segnalare i soggetti ritenuti
meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti mediante civica benemerenza; la segnalazione della persona, dell’Ente o associazione, dovrà essere corredata da
una breve biografia o da una relazione che costituisca
il motivo dell’assegnazione della benemerenza. Le segnalazioni dovranno pervenire all’amministrazione per
l’anno in corso entro il 15 Marzo; per gli anni a venire
entro il 15 Febbraio, come da regolamento allegato. RITENUTO inoltre di istituire un’apposita Commissione
per la valutazione delle proposte che perverranno nei
termini previsti come sopra indicato; ACQUISITI i pareri allegati, richiesti e favorevolmente espressi sulla
suindicata proposta di deliberazione, ai sensi dell’art.
49 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267; Con voti favorevoli
unanimi e palesi, DELIBERA 1) di approvare le linee
guida per il conferimento delle civiche benemerenze
nel testo allegato facente parte integrante e sostanziale
del presente atto; 2) di istituire la commissione per la
valutazione delle proposte al fine di segnalare i soggetti
ritenuti meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti
mediante civica benemerenza. INOLTRE RISCONTRATA l’urgenza di dover provvedere in merito; Con
voti favorevoli unanimi e palesi, DELIBERA di dichiarare, con separata votazione unanime, il presente atto
immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, quarto comma, del T.U. 267/2000.
61
Nel Giorno del Patrono
IL PREMIO SAN GIUSEPPE D’ORO 2015
ASSEGNATO AL NOSTRO ILLUSTRE
CITTADINO DOTTOR ETTORE BRIANTI
Per l’anno 2015 il Premio è stato conferito al Dottor Ettore
Brianti. Ecco una breve scheda recante le motivazioni personali e professionali che stanno alla base del conferimento. Ettore
Brianti è nato a Parma il 25.02.1954. E’ stato Sindaco del nostro
Comune dagli inizi degli anni ’80 fino al 2004, ricoprendo numerosi incarichi amministrativi connessi con l’incarico da Sindaco. Nel 2004 fu nominato Assessore nella Giunta presieduta
da Carlo Berni della gloriosa Comunità Montana delle Valli del
Taro e del Ceno. Negli anni da Sindaco di Ettore Brianti Pellegrino ha visto sorgere le opere pubbliche principali che costituiscono servizi essenziali per il Paese. Qui ne ricordiamo qualcuna : Casa Protetta, Ristrutturazione e destinazione a Ostello di
San Francesco, Poligono di Tiro, Sede dell’Assistenza Pubblica
oltre la miglioramento complessivo della viabilità dell’intero
territorio comunale. Dopo gli studi Superiori ottenne la Laurea
in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Parma nel 1980.
Nel periodo 1980-1988 ha operato in qualità di medico interno
Universitario prestando Attività Clinica Ospedaliera presso la
Clinica Medica e Nefrologica dell’Università agli Studi di Parma. Nel periodo 1982 – 1983 ha operato in qualità di Medico
nel settore Erogazione di Servizi sanitari in Area Igiene e sanità
62
Pubblica presso la Unità Sanitaria Locale di Borgo Val di Taro.
Ha successivamente ottenuto la Specializzazione in Allergologia presso la stessa Università nel 1983. Nel periodo 1984-85
ha operato in qualità di Medico Interno presso l’Unità INSERM
64 Ospedale TENON di PARIGI. Nel periodo 1988-1991 è stato promosso Medico con posizione funzionale di Assistente con
Attività Clinica Ospedaliera presso la Divisione di Medicina Generale presso l’Ospedale di Fidenza, passando successivamente
con lo stesso ruolo presso il Reparto di Medicina Interna presso
l’Ospedale di Borgo Val di Taro. Nel 1993 ha ottenuto presso
l’Università agli Studi di Parma una ulteriore Specializzazione
in Medicina Interna. Nel 2003 è stato nominato Coordinatore
del Gruppo Aziendale di Riordino e Promozione dell’Attività di
Allergologia e Immunologia Clinica dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma. Dal 2003 al 2005 è stato Responsabile del
Progetto Qualità per l’Azienda unità sanitaria Locale di Parma.
Nel periodo 2000 fino al 2006 è stato Direttore del Dipartimento
Cure Primarie del Distretto Valli del Taro e del Ceno. Nel 2005
assunse ruoli di rilievo all’interno del Distretto Taro Ceno divenendone Direttore con incarico a rappresentare e governare il
Distretto al fine di garantirne la missione assumendosi l’incarico
di responsabile della delegazione trattante di parte pubblica nelle
trattative negoziali con le organizzazioni sindacali. Nel 20062007 ha ottenuto la qualifica di frequenza al Corso di Perfezionamento Direzione Gestionale delle Strutture Sanitaria.. Nel
2008 ha lasciato il Distretto Sanitario Valli Taro e Ceno essendo
stato nominato al prestigioso incarico di Direttore Sanitario della
Azienda Sanitaria Locale di Parma, incarico attualmente ricoperto. Successivamente nel periodo 2010-2012 è stato Coordinatore
della Commissione sanità Pubblica AVEN. Dal 2012 a tutt’oggi
è Coordinatore della Commissione salute Mentale e Dipendenze
patologiche AVEN. Dal 2013 a tutt’oggi è Docente presso l’Università agli Studi di Parma presso la Scuola di Specializzazione
di Igiene e Medicina. E’ Autore di 110 pubblicazioni scientifiche
negli ultimi cinque anni. Al Dottor Ettore Brianti vanno le congratulazioni della Commissione designatrice del conferimento
del Premio San Giuseppe d’Oro.
SETTANT’ANNI DI LIBERTÀ
IL 25 APRILE, UNA RICORRENZA STRAORDINARIA
a cura delle Associazioni Combattentistiche
IL DISCORSO DEL SINDACO IN OCCASIONE DEL 25 APRILE 2015
“Autorità civili e militari, combattenti della guerra di Liberazione, rappresentanti delle associazioni, concittadini, Don
Romano, porgo a tutti voi il saluto dell’Amministrazione
Comunale, ringraziandovi per la vostra partecipazione alla
celebrazione dell’anniversario della ricorrenza del 25 aprile,
che rappresenta il momento della nascita del nostro Stato
libero e democratico, ovvero la conquista di quei valori fondamentali su cui poggia la nostra comunità nazionale. C’è
un grande lascito che è nato dalla Resistenza, è sfociato
nella Liberazione ed è giunto sino a noi con i principi della Costituzione: è quello che ci hanno consegnato coloro
che hanno sacrificato la propria vita per la lotta di Liberazione perché hanno creduto nei valori della libertà e della
democrazia. Questo ci permette oggi di dire che non si può
chiedere il rispetto delle regole ai cittadini senza prima riconoscere la libera dignità delle persone e ci permette di
continuare ad impegnarci per costruire una società in cui
tutti possano essere partecipi di una speranza collettiva di
giustizia sociale. Il principale compito della politica è, e do-
vrebbe essere sempre, quello di non tradire mai questa
aspirazione che ci è stata trasmessa dai combattenti per la
Libertà e dai Padri della Repubblica, soprattutto oggi che la
politica è chiamata ad interpretare grandi questioni sociali,
come il grande bisogno di lavoro, specialmente tra i giovani, e l’esigenza, sempre più sentita, di mettere in relazione e di far dialogare le diverse identità e culture che oggi
convivono nel nostro Paese dove un’immigrazione sempre
più forte sta cambiando sempre più velocemente la nostra
società. La Resistenza è sempre attuale perché sempre
attuale è la sua lezione di responsabilità civile, di politica vissuta come il momento in cui si diventa responsabili
delle proprie scelte, non solo nei confronti di se stessi, ma
soprattutto nei confronti degli altri. Ricordiamoci della testimonianza di coloro che hanno sacrificato la propria vita. E
facciamolo con rispetto ed immensa gratitudine. Andiamo
allora con il nostro cuore a rendere omaggio ai combattenti
per la democrazia. Onore ai martiri della Resistenza! Viva
l’Italia libera e unita! Buon 25 Aprile a tutti!”
Emanuele Pedrazzi, Sindaco
Emanuele Pedrazzi tiene il suo primo discorso in occasione del 25 aprile da Sindaco
LIBERTÀ,
una poesia di PAUL ELUARD
Sui quaderni di scolaro
Sui miei banchi e gli alberi
Sulla sabbia, sulla neve
Scrivo il tuo nome
Sulle immagini dorate
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei Re
Scrivo il tuo nome
Sui miracoli notturni
Sul pan bianco dei miei giorni
Le stagioni fidanzate
Scrivo il tuo nome
Su ogni pagina che ho scritto
Su ogni pagina che è bianca
Sasso, sangue, carta o cenere
Scrivo il tuo nome
Sulla giungla ed il deserto
Sui nidi le ginestre
Sulla eco dell’infanzia
Scrivo il tuo nome
Libertà
(Paul Eluard)
Pesia letta da
VITTORIA BARABASCHI
durante la cerimonia
del 25 Aprile
63
IL TRIBUTO PARTIGIANO E CIVILE
ALLA LOTTA DI LIBERAZIONE
a cura delle Associazioni Combattentistiche
*** Il territorio di Pellegrino in quegli anni ricomprendeva anche il Comune di Bore
PARTIGIANI CADUTI
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Bellengi Eugenio
Copelli Renzo - Insignito di Medaglia d’oro al valor Militare
Dall’Asta Aldo
Fiori Mario -Insignito medaglia d’argento al valor Militare
Morini Enrico
Pasqua Aldo
Pedrazzi Giacomo
Peracchi Guerrino
Ralli Luigi
Saccò Paride
Tanzi Angiolino
Vernazza Luigi
Villanelli Macedonio
Belriguardo Valentino
CIVILI CADUTI O FUCILATI
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Bazzoni Aldo
Bonassera Antonio
Colombini Dante
Cunati Giuseppina
Gardini Egidio
Gorrara Giuseppe
Lori Guerino
Massera Giuseppe
Melponti Giacinto
Moruzzi Giuseppe
Peracchi Celso
Restori Giovanni
Restori Giuseppe
Rigolli Camillo
Sabini Costante
Sabini Giovanni
Tanzi Ivo
L’Orazione ufficiale tenuta
da Giampaolo Cantoni nel 2014
Cippo eretto in località Careno
in memoria dell’eccidio del partigiano
Marco Redoano nome di battaglia
“Cengia”
FERITI CIVILI E PARTIGIANI
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Bedodi Giuseppe
Colombini Guido
Colombini Vittorio
Ferretti Antonio
Gorrara Carmelino
Lusignani Artemio
Medici Felice
Meteori Guido
Rigolli Giuseppe
La sede comunale addobbata a festa
LA RESISTENZA CREMONESE NASCE
A PIETRANERA DI BESOZZOLA
a cura di Paolo Spotti
(…) A Cremona già nel settembre 1943
prende corpo quasi spontaneamente, per
iniziativa di un gruppo antifascista collegato a Giuseppe Speranzini e ai comunisti, il
progetto di creare un gruppo armato formato da cremonesi sull’Appennino Emiliano.
Questo gruppo composto da Roberto Ferretti, ufficiale di artiglieria sbandato, dal Dottor Menotti Screm, ufficiale di complemento
sbandato, dai fratelli Arnaldo e Guido Uggeri
(soldato il primo, marinaio il secondo) parte per Besozzola, una frazione di Pellegrino
Parmense, in località Pietranera. I contatti
con Cremona, saltuari, avvengono con alcuni rappresentanti dell’antifascismo cremonese: l’azionista Lionello Miglioli, i comunisti
Marabotti, Biselli, Agosti e l’avvocato Rizzi
della Democrazia Cristiana. I fatti dimostrarono subito che un gruppo così isolato, senza un retroterra politico solido, privo di esperienze e di mezzi e in una situazione resasi
estremamente difficile, non poteva non solo
avere possibilità di sviluppo ma nemmeno
sopravvivere. Il gruppo dovette ritornare a
Cremona e limitare la propria attività semilegale all’aiuto dato ai prigionieri di guerra
evasi dai campi di concentramento per raggiungere la Svizzera attraverso veri e propri
centri di assistenza, alla raccolta di armi,
all’invio dei soldati cremonesi sbandati verso zone di montagna del Piemonte (A Cozze
- Val di Susa) dove andavano raccogliendosi
i primi gruppi armati. Sono i primi passi che
si muovono a Cremona, subito dopo l’8 Settembre: passi che porteranno, nella primavera/estate del 1944, alla creazione di una
organizzazione militare ramificata nei centri
più importanti della Provincia, alla costruzione della Brigata Garibaldi “F.Ghinaglia”, ai
primi tentativi organizzativi delle formazioni
Matteotti e Fiamme Verdi e di alcuni gruppi
di ex carabinieri legati al Partito D’Azione, e
infine alla formazione di un comando unico e
dello stesso Comitato di Liberazione Nazionale provinciale.(…)
65
Pe
Il
le Polifonica
e Polifoni
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CORALE POLIFONICA
IL PELLEGRINO
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VITA DELLE ASSOCIAZIONI
Continuano a pieno ritmo le esibizioni del nostro gruppo
CORALE “IL PELLEGRINO”
a cura di Giuseppe Fortini
CORALE POLIFONICA
IL PELLEGRINO
Pellegrino
Anche la parte terminale del 2014 e tutto il 2015 per la
Corale “Il Pellegrino” è stato un anno di intense attività.
Anzitutto da parte di noi tutti va un saluto ossequioso e di
ringraziamento alla maestra Irene d’Angelo che ha supportato con il suo prezioso lavoro il nostro coro nella fase di
fondazione e di crescita dei primi anni. Dal mese di Aprile
infatti la Corale ha un nuovo maestro nella persona di Gregorio Pedrini, al quale auguriamo un proficuo lavoro. Ricordiamo le iniziative svolte durante l’anno. L’evento più
importante è stato rappresentato dal concerto di apertura della 30° Fiera del Parmigiano Reggiano tenutasi
il 16 Luglio. Partiamo dal Concerto di Natale; ci sono
state varie partecipazioni a Messe cantate ( Besozzola per la posa della croce sul campanile, San Vitale a
Salsomaggiore Terme, Festa dell’Avis a Varone, Messa
degli Alpini a Pellegrino); concerto per il REN al Lago
Bleu; “Cori a Primavera” per il patrono di San Giuseppe; Gita Sociale ad Albenga; Operetta a Salsomaggiore
al Teatro dei Congressi; interventi a fini raccolta fondi per la Lega Antitumori iniziativa “ Noi per loro” (
A Medesano in aprile e al Cavallo di Salso). Abbiamo
poi onorato con la presenza il 25 Aprile, la celebrazioni
delle Cresime in Maggio e la Madonna di Careno il 15
Agosto. Ci siamo esibiti a Grotta alla Festa della famiglia interpellati da Monsignor Angiolino Melfi. Ci siamo esibiti in numerosi altri concerti e tra i quali presso
la Chiesa di Roncole Verdi e al Centro Pallavicino in
Busseto; a Fiorenzuola; a Ponte Vetrione di Varsi; alla
casa di Cura di Serravalle in Comune di Varano Melegari. Vogliamo quindi ringraziare tutti coloro che partecipano in qualità di cantanti alla Corale e in particolare
al Maestro d’organo e pianoforte Alberto Mazzoli.
In occasione della Festa della Repubblica
LA CONSEGNA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
a cura di Emanuele Pedrazzi
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Una opportunità di conoscenza e interscambio per il mondo agricolo e turistico del nostro territorio
IL REN PROJECT
A cura di Stefania Baratta e Simona Costa
Il nostro Comune nel 2014 è stato finanziato con fondi
europei dello Sviluppo Rurale sul progetto REN, coordinato dalla Dott.sa Laura Avanzi del SERN. Nelle
finalità del bando il progetto serve a favorire l’interscambio fra amministratori locali, agricoltori, operatori
di sviluppo turistico di Paesi Europei diversi al fine di
implementare le capacità di confronto delle conoscenze di settore. I Comuni finanziati nel progetto oltre a
Pellegrino sono: Borgo Val di Taro, Falkoping (Svezia), Camarinas e Villa de Cruces (Spagna), Jalashjarvi
(Finlandia), Buzet e Portole (Croazia). Il Progetto prevede uno schema generale di interscambio di conoscenze agricole, produttive, buone norme di coltivazione,
trasformazione e commercializzazione; attività sociali
connesse. Il progetto finanzia anche visite fra le città che
sono state organizzate a: Borgo Val di Taro (Novembre
2014), Camarinas (Marzo 2015), Buzet (Aprole 2015),
Pellegrino Parmense (fine Giugno 2015), Jalashjarvi (Agosto 2015), Villa de Cruces (Settembre 2015),
Falkoping (Ottobre 2015), Portole (Novembre 2015). I
risultati finali del progetto verranno esposti e discussi
alla presenza di tutti i coordinatori locali e degli amministratori dei Comuni interessati a Borgo Val di Taro
nell’Aprile 2016. L’amministrazione comunale ritiene
si sia trattata di una ottima opportunità di conoscenza
e arricchimento su realtà anche molto diverse dalla nostra. L’auspicio per il futuro è che i giovani agricoltori
vedano nei progetti UE, che vengono proposti anche
dalle Organizzazioni Professionali, opportunità di dare
un occhio al mondo esterno, vista l’avanzare progressivo della globalizzazione che ha ridotto le distanze e
gli scambi rispetto al passato. La visita di Giugno delle
città “amiche” a Pellegrino oltre che dei rappresentanti
del Consorzio Cooperativo Sociale Leonardo di Pordenone è stato organizzato da Stefania Baratta con Simona Costa e l’aiuto di Patrizia Giordani, Maria Sodani,
Ilaria Borella, Solange Vasquez, Cristina Cartagini, Un
ringraziamento alla Ditta Lusignani Fratelli, Caseificio Berzieri, Az. Agr. Giuseppe Pambianchi, Azienda
Agricola Pedrazzi s.s., Corale “Il Pellegrino” e a tutti
coloro che hanno collaborato.
Borgo Val di Taro, meetting di coordinamento - Novembre 2014
Camarinas-Spagna, I Meeting transnazionale- Marzo 2015
Buzet-Croazia II Meeting transnazionale - Aprile 2015
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26 - 27 e 28 Giugno 2015
LOCAL EVENTS IN PELLEGRINO PARMENSE
11 - 12 e 13 Agosto 2015
LOCAL EVENTS IN JALASJARVI - FINLANDIA
Country, where services are delivered with great satisfaction of citizens. Finalnd is a wealthy country with
one of the highest per capita incomes in the world. It was
struggled in the last two centuries to obtain self-determination and managed to achieve indipendence during the
second worldwar. For all these reasons we congratulade
you, in rapresentance of your Country, mr. Vicemajor.
We are here today to learn from your system, not forgetting that even in our Countries there are important
economies and resourses. The REN PROJECT serves
to create a territorial, cultural and economic exchange.
To sum up, it serves the purpose to make us all citizens
DISCORSO DI SALUTO PRONUNCIATO
of Europe. I would like to finish by awarding you Mr.
DALL’ASSESSORE BARILLI IN OCCASIONE Vicemajor and your Municipality and Mrs. Taru Patteri
DELL’INCONTRO DEL REN A JALASHJARVI who has worked for Jalashjarvi at the REN PROJECT,
IN FINLANDIA IL 12 AGOSTO 2015
two nameplates especially made for this occasion as a
Good morning, Mr. Vicemajor; Good morning, sign of gratitude and friendship. Thank you again.
Mrs. Taru; Good morning, Jalashjarvi.
I greet all the people present at our Ren Project meeting in Finland. I also greet the rappresentative of
the partner towns wich are part of the project toghether with us italians of Pellegrino Parmense and of
Borgo Val di Taro. I bring greetings both from the
Major of Pellegrino Parmense, Emanuele Pedrazzi, and from the municipal administration of wich I
am part as a concillor. First of all I am honoured to
rapresent our municipality on this special occasion.
We know that Finland is a great Country based a
Parlamentary Governament, divided into Regions
an Municipalities. Finland also is a Democratic
Nation. We know that Finland is a well governed
68
VITA DELLE ASSOCIAZIONI
Rifondata nel 2012 ha rinnovato gli Organi ad Aprile
PRO-LOCO, UNA ASSOCIAZIONE
DI CUI IL PAESE VA FIERO
A cura di Claudio Barilli
Premiazione 2014 in occasione
della Fiera del Parmigiano Reggiano
La splendida gita”marina” organizzata nel 2014
a Portovenere e alle Cinque Terre
La Pro-loco di Pellegrino, nel mese di Aprile
scorso ha rinnovato i suoi organi sociali tramite
l’Assemblea annua di approvazione del bilancio 2014 e il preventivo 2015. Un triennio molto intenso di attività che, in piena sinergia con
il Comune, una ottima cabina di regia interna
rappresentata dal Consiglio di Amministrazione
unitamente al massiccio apporto di volontariato ha visto realizzarsi numerose opere strutturali funzionali alle attività messe in campo e lo
svolgimento di una grande attività sociale unitamente alla organizzazione di numerose e importanti manifestazioni che stanno dando lustro al
Paese di Pellegrino. Un periodo molto positivo
retto dalle Presidenti, Carla Eteri e Fabrizia Zatorri succedutesi alla guida della Associazione,
coadiuvate dal segretario Paolo Pediri e dalla
economa responsabile della parte economica e
finanziaria e tesoriere Sonia Pirroni. Le elezio-
In occasione del Campionato
Regionale di Enduro organizzato
da Gianluca Pirroni
ni per la formazione del nuovo Consiglio per il
triennio 2015-2018 hanno visto elette le seguenti
persone: Elena Bazzinotti, Filippo Collinelli, Angela Ferrari, Simona Gardini, Patrizia Lusignani,
Roberta Mazza, Antonella Puelli, Romina Ori,
Angela Pambianchi, Paolo Pediri, Sonia Pirroni,
Elisa Tergolli e Fabrizia Zatorri. Il nuovo Consiglio di amministrazione si è riunito successivamente e ha eletto i suoi organi. Fabrizia Zatorri
(Presidente), Simona Gardini (Vice Presidente),
Angela Ferrari (Segretario), Sonia Pirroni (Tesoriere ed economa e responsabile economico-finanziaria). L’ottimo lavoro del triennio scorso, il
successo di tutte le manifestazioni da inizio anno
e la sfolgorante 30° Edizione della Fiera del Parmigiano contengono tutti i migliori auspici per
un periodo di crescita ulteriore della Pro-loco a
servizio della nostra collettivà.
L’allegro e frenetico lavoro
all’interno della cucina
La consegna dell’Attestato di Benemerenza in occasione della cerimonia della
30° Fiera del Parmigiano 2015
69
Accompagnata da un grande successo di pubblico
CELEBRATA LA 30 EDIZIONE DELLA FIERA
DEL PARMIGIANO REGGIANO DI MONTAGNA
a
a cura degli Enti, delle Associazioni e delle persone protagoniste degli eventi proposti
Con il concorso di gran parte delle forze amministrative e
associative operanti nel nostro Paese, si è celebrata la 30°
Edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Montagna.
Una edizione speciale che ha registrato una massiccia partecipazione, soprattutto, a causa del caldo tropicale, concentrato al mattino, nel tardo pomeriggio e soprattutto durante le tre
Serate. Una organizzazione caratterizzata da un calendario
fitto di eventi che ha richiesto l’impegno di tutti a partire dal
termine della edizione precedente. Un serie interminabile di
riunioni e contatti per mettere a punto una Fiera degna del
30°, a onore di coloro che la fondarono nel 1986 e di tutti coloro che nel trentennio hanno tenuto vivo e operante l’evento.
Tutto ciò facendo i debiti conti delle risorse disponibili e di
quelle che potevano venire utili derivanti dalla offerta enogastronomica messa a disposizione durante la tre giorni. Quindi
un grande ringraziamento va, oltre al Comune e alla Pro-Loco (senza menzionare nessuno in particolare, anche perché le
persone e le Associazioni che hanno lavorato e organizzato
sono ben note a tutta la popolazione) a tutti coloro che con
pensieri e opere hanno, nel tanto o nel poco, collaborato e
dato il loro contruibuto ad una splendida edizione che si è
conclusa alla mezzanotte della Domenica 19 Luglio 2015 nel
migliore dei modi. Uno splendido spettacolo di fuochi d’artificio che ha dipinto a Festa il cielo di Pellegrino. Di seguito
ricordiamo la maggior parte degli eventi organizzati durante
la Fiera con una carrellata di foto che rimarranno per sempre
un caro ricordo per tutti.
PRO-LOCO
COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE
Cittaslow
30 Fiera
a
del Parmigiano Reggiano di Montagna
PELLEGRINO PARMENSE
16 - 17 - 18 - 19 LUGLIO 2015
Consorzio del
Parmigiano Reggiano
Concerto della Corale “Il Pellegrino”
Inaugurazione della Fiera
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Concerto musicale “Alessia Galeotti Italian Jazz Quintet”
Il saluto alla Cerimonia di alcune delle Autorità presenti
La cerimonia di consegna degli Attestati di Benemerenza
Enrico Mezzadri
Ettore Brianti
Confcooperative-Fedagri Parma
Gianpaolo Mora ritira Michele Berini
Giuseppe Onnembo
Ivo Berzieri
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Franco Riccardi
Pietro Orsi
Guido Gonzi
Unione dei Comuni Taro-Ceno
Provincia di Parma
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Giovanna Aragosti
Arturo Ghiorzo alla Memoria
Arturo Monica
Giorgio Volpi alla Memoria
Pro Loco Pellegrino
Comune di Pellegrino
Consorzio del Parmigiano Reggiano
Camera di Commercio di Parma
Regione Emilia Romagna
Esibizione di balli HIP-HOP (Scuola di ballo Nadia Vignola) - Musica Pinocchio - Laboratori a cura di “IL DUO LE MELEMARCE”
Sopra e sotto: la mietitura , la trebbiatura e la cena della “Associazione Trebbiatori di Pellegrino”
Mostra “Il Parmigiano - Reggiano: dalla stalla alla tavola” - “LA RODA DAL TEMP: le quattro stagioni attraverso l’obiettivo”
La cottura della forma in piazza “ Ass. La Barchessa”
Caseificio Sociale Il Progresso - Bore
Caseificio Sociale Alta Val Stirone
Presenza del Gruppo di Protezione Civile
Caseificio Pellegrino Formaggi di Ivo Berzieri e C. snc
Caseificio Sociale Il Battistero Varano dè Melegari
Caseificio Baiocchi - Praticello di Gattatico
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Presentazione del libro “Il Pensiero vola tra spazi mentali” in ricordo di Ursula Zerbini
Concorso nazionale di bellezza “Miss Motors”
Concerto della Corale “Colliculum Coro A.N.A. degli Alpini di Collecchio - Mostra esposizione di coltelli e pugnali di pregio (ACHI) - Mostra auto Ferrari
Luna Park per i bambini
Visita guidata dal CAI
L’attività della Pro-Loco al campo delle feste
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Associazione di antichi mestieri ”I Raner di Piubega”
Gruppo musicale “Metronote” a cura del nuovo Bar Sport
Le serate musicali su pista in acciaio “Orchestra Paolo Bertoli”, “Rubio Loco” e Orchestra “ Castellina Pasi”
CHIUSURA DELLA FIERA CON
SPETTACOLO DI FUOCHI
D’ARTIFICIO
70
75
GLI EVENTI SPORTIVI
Le edizioni 2014 e 2015
IL TRAIL RUNNING DIVENTA GARA REGIONALE
E INTRODUCE LA MARATONA TRAIL
a cura di Claudio Barilli
A fare seguito alla splendida organizzazione dell’edizione 2014, che tra l’altro ha visto la partecipazione di Mary
Jean Bujdos, atleta USA, proveniente dall’Indiana Pennsylvania, presente in Parma per lavoro, si è svolta nella
fatidica data del 2 Giugno, Festa della Repubblica, in una
meravigliosa giornata di sole, le 6° Edizione del Trail Running “ Pan e Formai” dell’Alta Val Stirone facente parte da
sempre del Circuito Provinciale Trail Running Parma e dal
2014 del Trail Tour Uisp dell’Emilia Romagna. Molto nutrita la partecipazione di atleti provenienti da tutta la Regione
e da diverse Province della Lombardia e della Toscana.
Oltre al tradizionale circuito di 21 Km. che scala il Monte
Santa Cristina in un tracciato molto impegnativo con oltre
1.100 metri di dislivello ( 2.200 mt. per i maratoneti), per il
primo anno è stata introdotta in via sperimentale la Maratona Trail di 42 Km che ha visto iscritti 22 partecipanti, fra
i quali 3 donne giunte puntualmente al traguardo. Ha vinto
la Mezza Maratona per gli uomini Nicola Molcalvo (classe
1988) del GS Gabbi Team New Balance in 1 ora 55 minuti e 28 secondi, davanti a Andrea Menchini dell’Atletica
Casone Noceto e Andrea Rosi della Minerva Circolo asd.
Prima donna Luana Righetti (Atletica Casone) in 2 ore 14
minuti e 18 secondi, davanti a Daniela Montelli (3.30 Road
Trail Running) e Alessandra Ferrarini (Atletica Cavriago).
Nella Maratona ha prevalso Matteo Fontanesi (UISP RE)
che ha coperto i 42 km. di gara in 4 ore 25 minuti; 2°Pietro
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Ed. 2014 - La premiazione di Mary Jean Bujdos, atleta USA
Ferrarini (VENGO LI) e 3° Antonino Barone ( ATL.BARILLA). Le maratonete hanno visto prevalere Maria Ilaria Fossati ( Road Runner Club Milano) in 5 ore 33 minuti e 56 secondi; 2° Annalisa Facchini (LIBERO) e 3° Marina Mocellin
(GABBI BO). Dopo che nel 2014 la nostra manifestazione è
stata inserita nel calendario regionale, il 2015 è stata introdotta a titolo sperimentale anche la gara di Maratona che ci
è servita come ulteriore sviluppo per la 7°edizione. Questa
edizione è stata coronata da successo oltre che per le gare
competitive, dalla vasta e inattesa partecipazione di persone alla camminata non competitiva. Ritengo che questo
sia avvenuto grazie alla prima segnatura della sentieristica,
iniziativa curata da Simona Costa e Pilar Mazzaschi insie-
GLI EVENTI SPORTIVI
me al CAI di Parma. Nel 2016 questa iniziativa, oltre alle
gare competitive, sarà valorizzata in modo professionale,
coadiuvati da una guida naturalistica che, su un percorso
studiato ad hoc, introdurrà i partecipanti nel territorio di
Pellegrino, assistiti specificatamente. Per l’organizzazione
di quest’anno ringrazio l’Assistenza Pubblica di Pellegrino, Lorenzo Pagliaroli, Renato Rivia, Pilar Mazzaschi e
Simona Costa, il Gruppo motociclisti, tutti gli altri volontari
presenti, la UISP di Parma oltre agli sponsor, Ditta F.lli Lusignani, Consorzio Parmigiano Reggiano, ERREA, Birreria del
Ducato, Parma Sport. Un grande ringraziamento alla Pro-loco
di Pellegrino splendida “rezdora” al Campo delle Feste per la
organizzazione della Cena dell’Amicizia nel ricevimento serale
del 1 Giugno, per gli atleti che hanno pernottato a Pellegrino,
per i ristori lungo il percorso e per il Pranzo dell’Atleta nel giorno di gara”.
CAMPIONATO ITALIANO RALLY AUTO STORICHE
11 E 12 LUGLIO 2015
Simone Rivia in gara
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LE PAGINE DELLA CULTURA
L’iniziativa è giunta alla seconda edizione.
IL CONVEGNO DI NATURA E PSICHE
A cura di Antoine Fratini
La seconda edizione delle “ Giornate di “Natura & Psiche”, evento interdisciplinare ispirato al modello delle
“Giornate di Eranos” di Ascona, si è svolta a Pellegrino
il 31 Maggio 2015 all’Auditorium Comunale Claudio
Costerbosa. Quest’anno il titolo del convegno è stato “
Territori dell’Anima – Per un reincanto del mondo”. Si
è parlato dei cosiddetti “Luoghi dell’Anima” immersi
nella Natura, considerati sacri dai vari popoli animisti
del Pianeta, ma che non mancano di suscitare curiosità
anche dei moderni il cui lato animista non è forse mai
sparito del tutto e continua a sopravvivere nel suo inconscio. Al Convegno hanno partecipato, tra gli altri,
i seguenti relatori : Lance Henson (una delle voci più
autorevoli della poesia e della letterature nord americana, membro cheyenne). Samantha Black (psicologa
e ricercatrice della Sonoma State University – California). Giovanni Allotta (psicoanalista, studioso di
ebraismo). Gianluca Bonazzi (raccoglitore di storie).
Il Convegno è stato organizzato dal Prof. Antoine
Fratini. Il Professor Antoine Fratini è Vicepresidente dell’Associazione Psicanalisti Europei; Presidente
della Associazione natura e Psiche; Membro della
New York Academy of Sciences e Membro de l’Académie Européenne Interdisciplinaire des Sciences. La
manifestazione ha visto a latere organizzato uno spettacolo per i più piccoli che si è tenuto presso l’Ostello
della Gioventù. “Un importante appuntamento – ha
commentato Pilar Mazzaschi Vicesindaco con delega
alla cultura - motivo per il qualeil Comune di Pellegrino ha dato disponibilità per essere accolto anche negli
anni prossimi.”
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VITA DELLE ASSOCIAZIONI
CNA Sezione di Pellegrino
LE ATTIVITA’ ASSOCIATIVE 2015
a cura di Angelo Pedrazzi
La sezione del CNA anche in questo ultimo periodo ha
dimostrato tutta la sua vitalità nelle iniziative messe in
campo nel nostro territorio comunale. Durante il periodo invernale è stata organizzata l’annuale festa della Associazione alla presenza dei dirigenti provinciali
e comprensoriali. In un noto locale è stato organizzato
il pranzo della sezione locale al quale hanno partecipato moltissime persone che hanno a riferimento l’associazione. E’ stata l’occasione per fare il punto della
situazione con gli organi amministrativi del Comune
rappresentato nell’occasione dall’Assessore Claudio
Barilli e dal capogruppo di maggioranza Angelo Belli.
Sono stati consegnati attestati di benemerenza per l’attività da artigiano svolta alla signora Marcellina Busani e al signor Mario Platoni.
ne principale. Questo è un ottimo esempio di come
l’Associazione pensa di valorizzare il proprio agire
portando temi utili a conoscenza dei propri associati
e dei cittadini anche a livello locale.
La sezione, successivamente, ha organizzato in data
28 Aprile, in collaborazione con il Comune, una interessante e proficqua iniziativa dal titolo “Valorizzare
la casa risparmiando: come utilizzare gli incentivi e le
detrazioni fiscali”, peraltro inserita nella rassegna di
quest’anno de “ Serate in cultura a Pellegrino Parmense”. Alla presenza dei rappresentanti del Comune e del
sottoscritto (Angelo Pedrazzi ndr) hanno relazionato
sul tema: Paolo Medioli, responsabile Area Economica
e Mercato CNA PARMA; Francesco Cepparulo, funzionario di Zona CNA; Franca Coppellotti, Direttore
della Filiale della Cariparma Credt Agricole di Pellegrino. La relazione pregnante della serata è stata tenuta
dall’Ing. Lorena Pedrazzi, la quale è entrata nel merito
delle normative attualmente vigenti sul tema affrontato che consentono ai cittadini, anche pensionati, che
versano annualmente l’Irpef allo Stato, di poter avere
importanti agevolazioni fiscali sugli interventi di vario livello sulla ristrutturazione della casa di abitazio-
79
LE PAGINE DELLA CULTURA
Il nostro Comune si è inserito nel calendario della manifestazione
MUSICA IN CASTELLO
a cura di Pilar Mazzaschi
80
Per il primo anno anche il nostro Comune ha partecipato alla rassegna “Musica in Castello”, un’iniziativa
firmata da Piccola Orchestra Italiana con la direzione
artistica del maestro Marco Gerboni, grazie al contributo e al patrocinio di Regione Emilia Romagna,
Unione Terre Verdiane, Provincie di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Cremona e la collaborazione dei
Comuni inseriti in cartellone ospitanti i concerti, tra
cui il Comune di Fontanellato capofila. “Il patrocinio
delle quattro Province e la collaborazione della Regione ed il sostegno di Unione Terre Verdiane, oltre
al patrocinio di Italia Expo Milano 2015, denotano
la trasversalità di una rassegna che si eleva a livello
regionale e nazionale: si tratta di una opportunità da
valorizzare” ha dichiarato Filippo Fritelli Presidente
della Provincia di Parma e sindaco di Salsomaggiore Terme. “In questi tredici anni Musica in Castello
ha accresciuto il livello dell’offerta culturale, mantenendo l’ingresso libero per gli spettatori, con concerti
da tutto esaurito - ha spiegato il Vice Presidente di
Unione Terre Verdiane Marco Antonioli, sindaco di
Roccabianca. Tre i punti salienti di questa edizione: la
sinergia vincente tra pubblico e privato su un format
di eccellenza, rendere appetibile il territorio con un
carnet di eventi, la possibilità di visitare monumenti
e degustare prodotti tipici. Come Unione Terre Verdiane abbiamo creduto nello sviluppo di questa rassegna che permette un livello di qualità tale e risorse
in campo che i singoli comuni da soli non potrebbero
sostenere.” “Musica in Castello è la rassegna estiva
in grado rappresentare in maniera corale il territorio,
sotto il profilo dell’offerta turistico-culturale: attraverso di esso, le persone hanno l’opportunità di conoscere un’ampia area, punteggiata dai Castelli del
Ducato e tutti gli altri monumenti, al fine di un nuovo
del territorio. Fontanellato è da tredici anni capofila
di questo progetto culturale” ha affermato Domenico Altieri, Vice Presidente dei Castelli del Ducato e
sindaco di Fontanellato. Enrico Grignaffini e Giulia
Massari di Piccola Orchestra Italiana sottolineano anche l’aspetto sociale: “Siamo un gruppo di volontari
uniti dall’ideale per portare cultura sul territorio. E’
un lavoro complesso, meticoloso, fatto di relazioni, di
fiducia e di rispetto, che coinvolge realtà molto differenti tra loro in un progetto culturale comune, per valorizzare i luoghi d’arte delle nostre terre. Inoltre la rassegna da alcuni anni contribuisce ad una raccolta fondi
per sostenere progetti sociali: quest’anno è la volta di
“Portiamoli a Rio”, che intende permettere ad 11 atleti paraolimpici parmensi di prepararsi per partecipare
alle Olimpiadi 2016.” “Personalmente credo che per
un Comune come il nostro sia fondamentale fare squadra con chi ci sta attorno, una rassegna come questa
può portare gente nuova sul nostro territorio, farci conoscere non solo a livello provinciale e dare un evento
musicale di qualità ai nostri concittadini e a tutte quelle
persone che in agosto popolano il nostro paese, la scelta della location di domenica 16 Agosto per lo spettacolo di MARCO GERBONI, ai sassofoni e PAOLO
BIONDI al pianoforte dal titolo Sax in frack con musiche di D. Milhaud, R. Molinelli e P. Woods vuole ulteriormente valorizzare il nostro territorio ricco di storia
spesso dimenticata, il giardino del castello è un luogo
affascinante che renderà ancora più suggestivo lo spettacolo.” (Pilar Mazzaschi, Vicesindaco di Pellegrino).
Musica in Castello, giunta alla sua 13esima edizione,
è iniziata il 7 giugno a Roccabianca, con lo spettacolo
di Rossana Casale organizzato in collaborazione con
RIparty ed è terminato il 30 agosto. Si sono svolti 25
eventi serali, a ingresso libero, con visita ai monumenti
e degustazioni di prodotti tipici. Si sono esibiti artisti
molto famosi: Fiorella Mannoia, Ron, Rossana Casale, Sirya, Eugenio Finardi, Paola Turci, Mariella Nava,
Luca Carboni, Pacifico, gli storici musicisti di Fabrizio
Dè Andrè, Flavio Insinna, Nino Frassica, Paolo Cevoli, Marco Baldini, Mago Forest, Max Cavalca, Leonardo Manera, Baz, Antonio Rossi, l’Orchestra Sinfonica
Toscanini dell’Emilia Romagna con il primo violino
Mihaela Costea, Imperfect Dancers-Compagnia Balletto90, Aldi e Bassi, Trio Med, Marco Gerboni e Paolo Biondi, i musicisti Di Gregorio, Manzi, Dominici,
Scaffardi, Caliguri, Marzi, Ferrarese.
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE A EVENTI ISTITUZIONALI NAZIONALI
La Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio
Maria Elena Boschi con Maria Chiara Devoti
e Fabrizio Burchianti direttore del Museo Etrusco di Volterra
Dopo la partecipazione al master ForsAm di
Anci negli anni 2013/2014 e conseguito il titolo
nell’ottobre 2014, consegnato dal Ministro Maria
Carmela Lanzetta, Maria Chiara Devoti e’ stata
ammessa al master Eunomia di Firenze. Il master organizzato dall’omonima fondazione e’ alla
decima edizione e vede ogni anno moltissime domande di partecipazione. La formazione prevede
la partecipazione di docenti di altissimo livello
professionale e accademico. Quest’anno la lezione finale e’ stata tenuta da Giuliano Amato che ha
parlato di etica pubblica. Il ministro Maria Elena
Boschi ha tenuto un confronto sulla riforma della
Costituzione, mentre il giornalista Sergio Rizzo
ha parlato di costi della pubblica amministrazione e anticorruzione. Questo master ha dato accesso a Maria Chiara, dopo l’ennesima selezione, a
Next Polis, progetto di innovazione nella pubblica amministrazione che vede la partecipazione di
30 giovani talenti e la redazione di una pubblicazione che sarà presentata il 22 settembre alla
Camera dei deputati.
81
VITA DELLE ASSOCIAZIONI
ASSOCIAZIONE PELLEGRINESI A LONDRA
L’Associazione Pellegrinesi UK, fondata nel 1988 da Italo
Fiori, Remo Voghera e Johnny Vernazza, riunisce i Pellegrinesi emigrati nel Regno Unito e le loro famiglie.
L’associazione promuove iniziative a carattere benefico e
mantiene i legami con la Comunità di Pellegrino, di cui ha
sostenuto e continua a sostenere importantissime iniziative.
Inoltre cura la sensibilizzazione delle nuove generazioni, al
fine di permettere il contatto con le proprie radici, stabilire
un senso di comunità e mantenere la cultura italiana tra i giovani nati all’estero. Una delle tradizioni più importanti è la
festa annuale in autunno. Il Presidente è Francesco Platoni.
L’elenco delle cariche sociali è reperibile su “LA VOCE DI
PELLEGRINO” NUMERO 2-2014. Il sito internet della Associazione è il seguente: www.pellegrinesi.org.uk
INTRODOTTE DALLA LEGGE DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELLO STATO PER IL 2015
RIDUZIONI TARI-TASI, ESENZIONE IMU CITTADINI
PENSIONATI AIRE SULLA PRIMA CASA
A cura di Stefania Baratta
In base alla L. n. 80/2014, a partire dall’anno 2015 è
considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai
cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato
ed iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero
(AIRE) già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza,
a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione
che non risulti locata o data in comodato d’uso. Per
tale unità immobiliare, si dispone quindi, l’esenzione
IMU, mentre per la TARI e la TASI è applicata, la riduzione in misura ridotta di due terzi.
Da quanto sopra disposto dalla L. n. 80/2014, art. 9
bis, l’agevolazione:
• Riguarda UNA sola unità immobiliare posseduta nel
territorio italiano a titolo di proprietà o di usufrutto (con
relative pertinenze IMU)
82 • L’unità immobiliare NON deve essere locata e non
data in comodato
• Deve essere posseduta da cittadini italiani residenti fuori dal territorio dello Stato, iscritti AIRE già pensionati nei Paesi di residenza (ovvero titolari di una
pensione estera. Non è sufficiente la sola pensione
erogata dallo Stato italiano).
Le suddette agevolazioni non trovano spazio in Regolamento comunale sulla I.U.C. in quanto strettamente
disciplinate dalla Legge. Per fruire delle agevolazioni (esenzione IMU e riduzione TARI e TASI di 2/3)
occorre fornire la prova documentale dello stato
di pensionato, in mancanza del quale, non è possibile accedere al beneficio previsto per legge.
Pertanto, occorre presentare al Comune di Pellegrino Parmense apposita richiesta di riduzione
TARI e TARI per l’anno 2015 (si allega modulo di
richiesta).
LE PAGINE DELLA CULTURA
Nello splendido scenario del Santuario di Careno
NOTTE DELLE PIEVI
A cura di Pilar Mazzaschi
Notte delle Pievi è un circuito provinciale che ha
fissato nella notte di San Lorenzo i suoi appuntamenti dislocati su tutto il territorio. Il suo obiettivo
è la valorizzazione del Patrimonio religioso storico
attraverso una serie di eventi musicali di qualità. Il
nostro Comune ha aderito da qualche anno all’iniziativa e ha fissato nel Santuario di Careno la sede
naturale degli eventi proposti. La notte delle Pievi
nel suo appuntamento di Pellegrino, quest’anno ha
visto, dopo la recita del rosario in preparazione della festa dell’Assunta del 15 di Agosto, la presenza
del cantautore Masa. Il cantante ha presentato il suo
repertorio introspettivo per finire con una serie di
cover rivisitate. Alessandro Basini, in arte Masa, è
un giovane cantautore Salsese, che solitamente si
esibisce in duo e che ha partecipato finora a tre concorsi differenti: Senza Filo Pisa - Salso Meets the
Beatles 2014 - Acousticando 2014 totalizzando due
vittorie ed un quarto posto. A Febbraio 2015, si è
esibito sul prestigioso Palco Smeraldo di Eataly a
Milano.
83
VITA DELLE ASSOCIAZIONI
“ L’Avis a Pellegrino è storia integrante dell’associazionismo nostrano. Infatti ol-
tre agli obiettivi sociali il Comitato locale ha da sempre dato ampia collaborazione
alle attività comunali, quelle svolte da altre associazioni e ha fornito molti volontari a supporto di iniziative emergenziali di protezione civile fuori dal territorio
comunale. Non ultimo la gestione del Centro Prelievi funzionante ogni martedì
Sezione di Pellegrino Parmense
mattina che consente ai nostri cittadini di effettuare i prelievi per le analisi in convenzione con l’ASL direttamente in Paese senza doversi spostare presso altri Centri. Scelte provinciali di riorganizzazione nella
raccolta del sangue e/o dettate da nuove normative di legge circa gli adeguamenti previsti per i centri raccolta hanno comportato
l’interruzione dei prelievi presso la sede sociale di Pellegrino. Un fatto che riteniamo essere molto grave poiché ferisce un punto
di volontariato importante. Una associazione che si possa occupare di qualunque obiettivo sociale è una occasione importante di
aggregazione, una modalità socialmente rilevante di stare insieme. Prima di mettere la parola fine ad attività prioritarie volontaristiche vorremmo che le strade intraprese a livello superiore venissero verificate nella loro correttezza e nei loro risultati di efficienza a
beneficio della collettività. L’Amministrazione Comunale di Pellegrino Parmense, nel ringraziare l’Avis di tutte le attività svolte fin
dalla sua fondazione, rimane vigile al fianco della nostra Associazione locale in questo percorso di verifica, il quale, se al momento
sembra irreversibile nella sua riorganizzazione, potrebbe creare problematiche tali da mettere i presupposti per un suo ripensamento. Pellegrino in ogni modo sarà sempre pronto nel suo tessuto sociale a rispondere alle esigenze richieste.”
Claudio Barilli, Assessore con delega alle Associazioni.
Grazie ai fondi raccolti a ricordo del nostro compianto cittadino Giampaolo Zerbini
INSTALLATO IL DEFIBRILLATORE
a cura della Assistenza Pubblica Volontaria
Dalla Primavera, ben segnalato e visibile, è disponibile
per la nostra Comunità un defibrillatore custodita in una
apposita teca sita in corrispondenza di metà di Via Roma
all’entrata del Campo delle Feste. Uno strumento salvavita ormai indispensabile che il volontariato del nostro
Comune ha voluto dotarsi al fine della prevenzione contro
le malattie cardio vascolari acute e improvvise. Lo strumento è stato acquistato grazie ai fondi raccolti a ricordo
del nostro compianto cittadino Giampaolo Zerbini, prematuramente scomparso poco tempo fa. Ai familiari di
Giampaolo Zerbini, alla Assistenza Pubblica e alla Proloco, che ha provveduto all’allaccio di corrente elettrica ,
va il grato ringraziamento da parte di tutta la Comunità di
Pellegrino Parmense.
84
Anno Scolastico 2014/2015
IL PROGRAMMA DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
A cura di Simona Costa
Progetti - Eventi Scuola Primaria
–
Progetto di musica con Professoressa Anelli Simona ( I Quadrimestre).
Hanno partecipato le classi III-IV-V con l’ insegnante Durli Nadia .
–
Progetto Musical “ Pinocchio” con esperta Bassi Alice ( Finanziato dai genitori), al termine del
quale tutti gli alunni hanno rappresentato la celebre favola.
–
Progetto di educazione stradale LIMEDUSTRADA, hanno partecipato tutte le classi con attività laboratoriali e passeggiata per le strade del paese con lo scopo di riconoscere la segnaletica stradale.
–
Progetto KIDS Creative laboratorio , hanno partecipato gli alunni della pluriclasse IV – V, . Il
progetto si è articolato in tre fasi: selezione dei semi- semina in vaso- cura delle piantine.
–
Progetto Continuità:
( ultimo anno scuola dell’infanzia e classe I primaria; classe V primaria – classe I media).
Eventi organizzati in collaborazione con il Comune
–
Incontro : “I Campioni si raccontano” hanno partecipato gli alunni della pluriclasse IV- V, e
tutte le classi della scuola secondaria di I grado.
–
Uscita con i Naturalisti alla scoperta della flora e della fauna presso località Careno: hanno
partecipato la pluriclasse IV- V e la classe I della scuola secondaria di I grado.
–
Attività per il 30° della festa del Parmigiano Reggiano : “ Il Parmigiano Reggiano: dalla stalla
alla tavola”.
( pluriclasse I-II-III visita alla stalla; pluriclasse IV – V visita al caseificio).
Non solo libri Progetti Scuola Secondaria I Grado
Accanto alle tradizionali attività, quest’anno la Scuola Secondaria di Pellegrino Parmense è stata
impegnata in numerosi progetti e uscite didattiche. Tra queste, le visiste effettuate alla rocca di Fontanellato, al Duomo e al Battistero della città di Parma, nell’ambito del progetto “A scuola nei musei”, e
al Teatro Regio, per assistere alla rappresentazione dell’opera verdiana “La Traviata”, per il progetto
“Imparolopera”. Le classi sono state, inoltre, impegnate nel XXIII Rally Matematico, nel quale hanno conseguito ottimi risultati, così come nei progetti “Aido” e “Giralibro”, che hanno visto i vincitori
Nicole Ramelli, Maria Cristina Cartagini e Paolo Pagliaroli, mettere in campo abilità da scrittori in
erba. La ricetta della nuova BRUSCHETTA per il concorso legato all’EXPO 2015, stilata in collaborazione con il forno Lusignani, depositario di un’antica e sapiente arte, ha ottenuto un discreto successo
e guadagnato riconoscimenti alla scuola. Per il progetto continuità con la scuola primaria, gli studenti
hanno partecipato a un’escursione naturalistica alla scoperta della flora e della fauna locali. E ancora, il
gruppo sportivo di atletica, il viaggio di istruzione a Mantova, tutte attività che hanno richiesto grande
impegno ai nostri ragazzi dimostrando, al contempo, che andare a scuola non significa solo stare sui
libri, chiusi tra quatto mura.
Scuola dell’Infanzia di Pellegrino P.se
I Progetti svolti in questo anno scolastico sono stati:
–
1- Progetto Lim: nel mese di marzo nella Scuola dell’Infanzia è stata istallata una Lavagna
Interattiva Multimediale acquistata dall’Istituto Comprensivo. La lavagna ha rappresentato un valido
supporto per le attività didattiche.
–
85
–
2- Progetto Inglese: Il progetto, rivolto ai bambini di 4/5 anni è stato gestito da un’esperta di madrelingua inglese, Patrizia Vernazza, che da anni collabora con la nostra scuola.
–
3 Progetto Continuità: ha coinvolto i bambini di 5 anni e i bambini di 1° della Scuola Primaria
nell’uscita alla Fondazione Magnani Rocca per visitare il museo e per svolgere attività con un’esperta.
–
4-Altre uscite dei bimbi della Scuola dell’Infanzia con i bambini del primo ciclo della Scuola Primaria sono state la visita alla Stalla e al Caseificio.
–
5 La nostra gita di quest’anno è stata il “viaggio” in treno da Salsomaggiore a Fidenza perché molti
bambini non erano mai stati in treno.
La realizzazione di alcuni di questi progetti è stata resa possibile grazie
a un finanziamento da parte della Provincia di Parma per un progetto relativo
alla qualificazione delle Scuole dell’Infanzia.
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Caserma Carabinieri
Farmacia “San Giuseppe” - Dott. Giuseppe Dalla Chiesa
GLI EVENTI SPORTIVI
Seconda edizione del Premio Pellegrino Sport
GUIDA, LAMBRUSCHINI E CHITTOLINI:
CAMPIONI DI UMILTA’ SPORTIVA
A cura di Simona Costa e Claudio Barilli
In collaborazione con l’Istituto Comprensivo della Val Ceno
e le Scuole di Pellegrino Parmense, alla presenza della Preside dell’Istituto, si è svolta nel mese di Aprile scorso la seconda
edizione del Premio Pellegrino Sport. Il Premio ha finalità di
introdurre i giovani alla pratica dello sport in senso lato e soprattutto di fare conoscere loro i valori profondi della pratica
sportiva che sono funzionali ad uno stile di vita consono ai valori
fondamentali della vita. Ospiti d’eccezione della presente edizione sono stati tre grandi personaggi e campioni della atletica
leggera italiana degli anni ‘90 e 2000. Alessandro Lambruschini
Fucecchio (FI) 7 Gennaio 1965, grande mezzofondista, specialista dei 3.000 siepi che oltre a innumerevoli vittorie in Italia e
nei meeting all’estero e piazzamenti di rilievo, è stato campione
europeo nel 1994, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlan- vincitore sulla distanza in Coppa Europa. Maria Guida Vico
ta (USA) nel 1996 e ai campionati mondiali del 1993 a Stoc- Equense (NA) 23 Gennaio 1966 specialista dei 5.000 e 10.000
carda; vincitore dei Giochi del Mediterraneo nel 1987 e 5 volte metri su pista, molte volte campionessa italiana e primatista, ha
raggiunto il suo alloro con la vittoria nella maratona su strada ai
campionati europei nel 2002 a Monaco di Baviera. Con loro il
grande allenatore nostrano Prof. Giancarlo Chittolini che fu allenatore dello stesso Lambruschini oltre che di innumerevoli giovani messisi in evidenza a livello nazionale. Un incontro molto sentito e commovente che ha ripercorso attraverso un video
appositamente predisposto le grandi imprese degli atleti ospiti.
Persone semplici, vere, italiani che attraverso la pratica della
atletica leggera hanno tenuto alto nel mondo il nome dell’Italia
e il Tricolore. “ Il Premio avrà nuovi appuntamenti nei prossimi
anni” hanno ribadito Claudio Barilli e Simona Costa, che hanno
organizzato l’evento per il Comune di Pellegrino” poiché il contatto con lo sport praticato ad alto livello sia di stimolo ed esempio per le giovani generazioni”. Al termine a Lambruschini, alla
Guida e a Chittolini sono state consegnate targhe di onorificenza
alla carriera a ricordo e suggello dell’evento.
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GLI EVENTI SPORTIVI
Una splendida stagione agonistica
L’ATTIVITA’ DEL GRUPPO SPORTIVO PELLEGRINO A.s.d.
a cura di Lorenzo Pagliaroli
La stagione 2015 per Gruppo Sportivo è stata, come al
solito, di grande lavoro che ha portato comunque diverse
soddisfazioni. Inizio dal Giovanissimo G6, ERNESI Davide, che il prossimo anno passerà alla categoria ESORDIENTI N° 5 con numerosi piazzamenti sul podio. Nella
categoria ESORDIENTI DEL SECONDO ANNO hanno
corso PERACCHI Diego, PATTAROZZI Mario, SCAFFARDI Mattia, ORI Danilo, ANELLI Matteo, e PAGLIAROLI Paolo. Tutti hanno svolto una bella stagione
agonistica. Matteo ANELLI, di Noceto, a Pellegrino il 28
Giugno, nella gara organizzata da questo G.S. in totale
collaborazione con l’Amministrazione Comunale, si aggiudicava la maglia di campione provinciale di categoria
esordienti del 2^ anno. L’atleta che ha tenuto alto i colori
di questo G.S. è Paolo Pagliaroli, con una vittoria nella
Provincia di Modena a “Lesignana”, un secondo posto in
provincia di Milano a “Magenta”; terzo in provincia di
Reggio Emilia a “Cavriago”; terzo nel recente VI Trofeo
Filippo Simeoni svoltosi a Sezze Romano nel Lazio; un
settimo posto alla CRONOMETRO REGIONALE insieme a molti piazzamenti nei primi 10. Il Gruppo Sportivo
Pellegrino, ringrazia in particolare tutta l’Amministrazione Comunale, il signor Sindaco Emanuele PEDRAZZI
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e in particolare gli sponsor che ci permettono di andare
avanti con molti sacrifici: F.LLI BERZIERI di Pellegrino
FORMAGGI; TMF Tecnomeccanica Tosini di Fidenza; la
ditta PAVINORD di Antonio Santi Alseno; la ditta CML
di CIVA Silvano Rubbiano (PR); il Salumificio FEREOLI
di FEREOLI Gino e figlio Felino (PR); l’Azienda DALLARA Automobili di Varano dei Melegari (PR); Cicli
AVRES Fidenza, di Mazzetta Avres; l’Azienda L.P.S.
Logistic Packaging Service, di San Secondo Parmense, di Giacomo Faroldi. Un ringraziamento particolare
a tutti quelli che ci hanno sostenuto ed aiutato, durante
la gara negli incroci, un particolare ringraziamento alla
PRO LOCO locale, all’Avis Comunale, al Poligono di
tiro. Grazie a Tutti, anche a coloro che ci hanno sostenuto
anche con un semplice consiglio. Speriamo di poter continuare a scrivere nel 2016, la storia di questo nostro piccolo Gruppo Sportivo ancora pagine importanti di questo
Sport, IL CICLISMO.
GLI EVENTI SPORTIVI
Previsti per il 2015 Campionati Italiani di Ultra K Marathon e Staffette
LA SALSO - PELLEGRINO 2014
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GLI EVENTI SPORTIVI
Organizzata da Gian Luca Pirroni e dal Gruppo Motociclistico
CAMPIONATO REGIONALE DI ENDURO 2014
a cura di Gianluca Pirroni
Gianluca Pirroni
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Un gruppo dei nostri Enduristi
LE PAGINE DELLA CULTURA
Progetto del Tavolo Giovani Val Ceno per l’anno 2015.
“IO PENSO POSITIVO”
a cura di Pilar Mazzaschi e Simona Costa
In data 8 agosto 2015, presso l’auditorium Costerbosa di Pellegrino Parmense, alla presenza della rappresentante della Consulta Culturale di Varsi Michela
Zanetti, del consigliere comunale di Bardi Manuela
Fulgoni, del consigliere comunale di Pellegrino Parmense Simona Costa, del vicesindaco del Comune
di Pellegrino Parmense Pilar Mazzaschi e la referente del Consorzio Fantasia Silvia Cunegondi è stata
presentata l’iniziativa “IO PENSO POSITIVO. Loro
ce l’hanno fatta e ce la farò anch’io…il coraggio di
scegliersi un futuro”. L’iniziativa è stata organizzata
dal Tavolo Giovani della Val Ceno nell’ambito del
progetto Tavolo Giovani Taro e Ceno, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, coordinato dall’Ufficio
di Piano del Distretto Socio Sanitario, nell’ambito
dei piani di zona, con la collaborazione di ASP Cav.
M. Rossi Sidoli e del consorzio Fantasia. Il progetto
vuole essere di stimolo ai giovani sul tema del lavoro,
della forza di volontà e del coraggio; un esempio di
cittadinanza attiva e protagonismo giovanile. L’iniziativa si rivolge ai giovani con l’intento di affrontare il tema del lavoro e del futuro prendendo spunti e
stimoli nuovi dagli imprenditori locali e le testimo-
nianze dei nostri emigranti. Il progetto ha avuto un
primo sviluppo domenica 30 agosto presso il Papaya
Beach Club, Ponte Lamberti a Varsi, alle ore 19.00,
consistente nel racconto delle proprie esperienze da
parte di quelle persone che si sono spostate nelle
nostre zone per amore di questo territorio e che poi
hanno costruito la loro vita qui creandosi un lavoro.
E’ intervenuto con una relazione il presidente dei pellegrinesi a Londra Francesco Platoni. Il Presidente
ha illustrato ai convenuti, come lui e tanti altri da qui
sono partiti con nulla per cercare fortuna all’estero e
il cammino di tanti emigranti che hanno fatto fortuna
in Gran Bretagna, grazie al lavoro, alla costanza e
alle capacità imprenditoriali messe in campo in terra
straniera. A seguire è stato aperto il dibattito. La serata si è conclusa con il concerto del gruppo Metronote, L’incontro è stato moderato dalla Dott.ssa Daniela
Gambetta imprenditrice e formatrice certificata EQ.
I partecipanti al tavolo credono che questo progetto
possa essere, visto il particolare periodo storico, un
modo per spronare le nuove generazioni a credere in
se stesse e mettersi in gioco per costruire il proprio
futuro.
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AMARCORD - Cap. 2
Società in Accomandita Motori Endotermici Treviglio Bergamo
Anni 70: visita alla fabbrica da parte di un folto gruppo di
agricoltori pellegrinesi.
Foto messa a disposizione da Andrea Peracchi
Una “Azione” del Consorzio Provinciale di Parma datata 20/11/1945
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Documento messo a disposizione da Luigi Pettenati
LE PAGINE DELLA CULTURA
POETI, ARTISTI, PERSONAGGI E LIBERI PENSATORI (1)
Gianluca Bonazzi
UNA VITA IN CAMMINO
PROFILO. Gianluca Bonazzi è nato a Modena nel 1963, dove vi ha vissuto fino al 2004, quando si eè trasferito nel parmense, a Fidenza, richiamato dalle vicine radici familiari: la madre di Mariano di Pellegrino
ed il padre di Varano Melegari. E’ guida volontaria del Museo Bosco
delle Cose di Ettore Guatelli. Cammina, scrive, racconta, legge, cercando sempre il confronto con l’altro da se’. Sostiene il principio fondante
della memoria per aver consapevolezza di se’ nel farsi del mondo.
Riportiamo di seguito alcuni scritti di Gianluca Bonazzi che
ne qualificano la figura e il pensiero.
RAVANATORE POETICO
CHI E’ IL RAVANATORE POETICO? È persona che vive col cuore in mano
e lo usa come un radar per scovare “cose” di ogni genere: luoghi, persone, storie, libri, aneddoti e quant’altro, venato di bellezza e cultura. Compie
un’attenta opera all’oscuro, lontana dai riflettori, acquartierato ai margini della
vita di tutti i giorni. Gli basta poco o quasi nulla, un filo d’erba per terra, una
nuvola bizzarra in cielo o semplicemente l’istinto, come fosse un “gatto” da
tartufi, per seguire una traccia e andare a ravanare qualcosa d’impensabile,
un tesoro. Spesso gli tocca mettere le mani nella polvere di banchi antichi e
vecchi, dove giacciono libri sconosciuti, smarriti, sospesi, obliati dal tempo
della memoria. Si definisce poetico non perché la sua ricerca sia dedicata
soprattutto alla poesia, ma perché il suo approccio al cercare e al trovare
evocano come un ritorno al tempo della fanciullezza divina, all’atto della creazione primordiale, che fu proprio come il primo atto poetico, come da origine
della parola “poesia” – poiesis – che vuol dire creare. La gente comune non
può lontanamente immaginare che cosa significhi per lui, in termini di emozione, siffatto cercare e trovare, il muoversi tra i luoghi, le persone e le cose,
tra l’ascolto e lo sguardo. Cammina negli infiniti campi della conoscenza,
sapendo consapevolmente che dietro ogni angolo si può annidare una possibile esperienza formativa suggerita da un’emozione autentica. Sono momenti
che colorano la sua giornata, dilatando la percezione del tempo. Inneggiano
all’incontro e alla relazione con l’altro da sé, insieme che costituisce il principio del mondo: io, tu, noi e le “cose”. Essersi dato tale definizione è anche per
promuovere presso gli altri tutti la sua opera inesausta, la ricerca della vera
bellezza vicino a sé. In un’epoca dove tutto passa e nulla si ferma, veloce e
irruente come un fiume in piena che non crea più vere relazioni, lui osserva
coi sensi e ascolta col cuore e, accogliendo quelle certe “cose” per far che si
depositino presso di lui, le crea e le ricrea. Offre loro ansa, rifugio, possibilità
di nuova vita, perché possano ribellarsi all’abbandono, al consumo, alla distrazione e alla perdita di massa. Sono già innumerevoli i tesori ravanati nel
corso del tempo degli ultimi anni, e ognuno di loro sarebbe in grado di aprire
un capitolo, una finestra per far apparire una storia. È la sua idea di cultura,
senza lauree, né patenti e né abilitazioni certificate, che parte dal basso, che
di più non si può. Non cerca le cose, ma fa in modo che siano loro a cercare
lui. Quando accade, è un’epifania che si rinnova, ogni volta come se fosse la
prima volta. Si comporta come se fosse ancora un bambino, cioè guarda per
terra, per vedere se può notare qualcosa d’interessante. Allora ricorda che
questa stessa azione la svolgeva veramente da bambino, quando usciva da
scuola, alle elementari. Lo sciamare della gente nel cortile verso l uscita, di
bambini e genitori, era troppo lento, e così, per non annoiarsi, lui guardava
sempre per terra. Ogni volta scopriva delle monetine. Era una sorta di ravanatore economico e non lo sapeva. Quello spirito vagabondo tra le “cose” è
del sottoscritto, l’uomo che cammina piantando alberi di memorie, che può
fregiarsi ora anche del titolo di ravanatore di tesori poetici. Da qualche mese
ho pure inaugurato il mio personale banchetto, dove non si compra e non si
vende nulla, si baratta solo cultura a costo zero, inneggiando al buon gusto
per la vita. Questo scritto è un sommesso invito a ravanarmi in qualche angolo del pianeta: in cambio avrete un sorriso di parole vere, innaffiato da un
bicchiere di buon vino.
RACCOLGO STORIE, LEGGO PAESAGGI.
Questa espressione esprime la mia appassionata opera plurale e
variegata rivolta al paesaggio italiano ed ai temi ad esso collegati,
tra cui il principale, quello del camminare. E’ una visione simile ad
un sogno, ma è pure condito di realtà, perchè ha le radici ben piantate nel tempo della cultura italiana e della mia personale. “Ogni
cammino dona il tempo della consapevolezza: l’ anima, specchiandosi nel paesaggio, si apre al futuro.”: una mia riflessione in continuo divenire nello spazio, capace di creare per me una realtà più
lenta, più profonda, più dolce. Rallentando non solo fisicamente,
ma soprattutto mentalmente, ho appreso il significato della Bellezza paesaggistica a portata di mano, quella del ‘qui e ora’, quella dell ‘hic et nunc’, quella della storica provincia italiana, sempre
uguale e diversa a sé stessa, nel bene e nel male, stratificata come
un fossile geologico. Mi ha nutrito corpo, cuore e mente durante la
mia ventennale gioventù, prima dell’ avvento distruttivo e dorato
dei devastanti oneri di urbanizzazione. Il collante di questa ricerca incessante è la memoria, che io definisco muscolo dell’ anima.
Nel mio sogno, o, per meglio dire, utopia reale, io mi definisco un
raccoglitore di storie, cioè colui che aiuta a leggere un paesaggio
attraversato, sorta di libro intessuto, le cui pagine infinite son costituite dalle radici culturali che l’ impregnano. Lo sono partendo
dall’ ascolto, per creare in me una sorta di sorgente primigenia da
cui possono sgorgare parole buone capaci di tessere relazioni col
mondo circostante.In questo caso il raccogliere, uno dei gesti antichi e concreti del mondo umano, si sublima in un’ atto invisibile
ma pieno di sostanza vitale. E’ essenziale comprendere il motivo
di questa scelta etimologica. L’ atto del raccogliere, come tanti altri,
era uno dei tipici gesti del mondo contadino, il quale impregnava l’
umanità in modo sottile e simbolico con una cultura ed un linguaggio oltre il verbale, che, mediato poi dall’ esperienza e dal ricordo,
influenzava la percezione della vita e delle relazioni umane. Raccogliendo storie, da quella di un filo d’ erba a quella di una nuvola
che scorre nel cielo ed a quella di un viandante incontrato per caso,
cerco di stimolare una lettura continua, la più intrecciata possibile,
consapevole del fatto che, più che in ogni altra nazione, in Italia,
giovane ed immatura di costituzione, ma dal cuore antico e ricco,
ancora oggi c’ è sempre qualcosa da scoprire, come fosse un fiore
delicato e piccolo alla vista, ma dalle infinite radici nascoste, da
lasciar incantati e sorpresi alla scoperta. Si legge il paesaggio non
solo camminando, anche viaggiando, ma con attenzione per rivolgersi alla cultura, nel senso più nobile del termine, dal basso dei
racconti orali per irradiarsi all’ alto delle espressioni artistiche più
svariate. Non è lo sguardo del tuttologo ciò che intendo, ma quello
del ‘volo d’ uccello’ che proponga ai partecipanti di un cammino, ad
esempio, il campo delle opzioni possibili, senza troppi approfondimenti, lasciando ad ognuno la libera volontà di farlo. Proporre la
lettura di un paesaggio significa il tentativo di stabilire un legame
con esso che parta dall’ emozione, passi per la conoscenza del
bello e del brutto, per arrivare alla tutela ed alla salvaguardia della
sua Bellezza. Credo pure che tale tipo di relazione sia quanto mai
necessario e doveroso, per far fronte agli effetti di una crisi economica senza precedenti e per sanare le nostre ferite d’ anima.
Quando proviamo un sentimento per qualcuno e/o qualcosa che
sta male, dobbiamo fare tutto ed il contrario di tutto per custodirlo
e per tramandarne l’ intima essenza. L’ Italia, nazione paese, il Belpaese, com’ è definito da noi ed all’ estero, amato follemente per i
suoi tesori mai abbastanza conosciuti, è una Grande Madre malata
che ha bisogno di cure e di vicinanza. Raccogliere, tramandarne le
storie vuol dire allungarLe la vita, recando salute a noi stessi
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LE PAGINE DELLA CULTURA
L’ ITALIA, UN PICCOLO CONTINENTE
Il titolo non sembri una boutade, una provocazione, un’ esagerazione. E’ una profonda e radicata convinzione, perché
dettata da fatti oggettivi, che proverò a spiegare.Tutto ciò che
in Natura appare, con la sua infinita gamma di paesaggi di
arie, d’ acque, di fuochi e di terre, che connota in modo diversificato ogni continente del mondo, in Italia esiste, pur in
una sua versione molto ridotta. Siamo un crocevia sospeso di
terre circondate dall’ acqua, un punto tra il nord che guarda all’
Europa del nord ed un sud che guarda all’ Africa. Siamo uno
stivale che cammina, col tallone alzato. Da svariati millenni
poi veniamo attraversati in lungo ed in largo, da nord a sud
e da ovest ad est, come viceversa, da ogni sorta di popolo
del mondo. Questi continui attraversamenti hanno seminato
cultura nel senso più ampio, profondo ed affascinante, creando linguaggi, storie, arti, architetture, giardini, dialetti, cucine,
personaggi, paesaggi, leggende, fiabe, favole, usanze, tradizioni, conoscenze e quant’ altro ancora. Ogni cittadino italiano
che vive in Italia dovrebbe avvertire il senso di una sfaccettata
medaglia diamantifera che il Destino gli ha riservato: da una
parte la Responsabilità, dall’ altra la Bellezza. La responsabilità risiede nel preservare, custodire e tramandare ai suoi figli
ed ai figli dei figli, come al mondo intero, questa infinita e ricca
bellezza che va oltre la dimensione di Tempo e di Spazio, un’
immenso patrimonio che si cela dietro ogni suo angolo più
remoto come dietro casa. Invece Egli abbocca alla corbelleria mascherata gridata dal politico di turno, come dal vicino di
casa che inneggia contro questo o contro quello, salvo poi lamentarsi inutilmente a cose fatte. Così si svilisce giorno dopo
giorno, anno dopo anno, in una discesa che sembra non aver
mai fine verso il fondo, verso il basso, dimostrandosi sempre
più indifferente e brutto. La contrapposizione ‘guelfi-ghibellini’
ancora impera, a distanza di secoli, prendendo altri termini,
parole, nomi. Qualcuno si ricorda ancora che la nostra Italia
era definita il Giardino d’ Europa? Cosa ne è rimasto dopo le
incessanti cementificazioni degli ultimi decenni? E qualcuno
si ricorda che poco dopo l’ indipendenza d’ Italia, proclamata
nel 1861, nel 1875 una strana figura di abate-geologo-paleontologo-patriota, Antonio Stoppani, scrisse in forma di dialogo
tra lui e studenti immaginari un trattato sulle bellezze paesaggistiche italiane? Fu un best-seller per i tempi, il primo della
nascente Italia, tanto che agl’ inizi del ‘900 Egidio Galbani decise di omaggiare lui e il suo libro creando il famoso formaggio
Belpaese. Non c’ è una morale per i tempi attuali in questa
storia? Invece la società italiana s’ avvita in discorsi e in confronti che sembrano trasferiti direttamente dalla televisione
nella vita d’ ogni giorno di tutti. Pochi sospettano l’ idea dell’
Italia come un piccolo continente, perché non si vuole e non si
riesce a trasmettere il principio della sua Bellezza legata alla
memoria di Tempo e Spazio. Se accadesse, ritorneremmo ad
essere una nazione guida dell’ Europa, perché il turismo culturale è in grande crescita ed espansione, ma soprattutto ritroveremmo l’ orgoglio di essere italiani. Invece la bellezza che
viene promossa resta ad un livello di sguardo frammentato,
consumista, televisivo, superficiale, senza approfondimenti,
come quella promossa con le navi da crociera o i grattacieli
d’ alberghi in riva al mare. Quella che sta vivendo l’ Italia è
soprattutto una crisi culturale, un’ assenza, un vuoto d’ idee
senza precedenti e l’ aspetto economico è una conseguenza. Quindi, allo stato attuale, non vive le condizioni necessarie per
poter capire che ha in sé l’ asse portante, cardinale attorno al
quale potrebbe far girare la rinascita economica dello stato.
Chi si occupa di cultura, di arte, di ambiente o simili, per volontariato o per professione, non incide più di tanto sulla situazione generale, limitandosi a svolgere il suo onesto compito.
Solo dalla piena, articolata e profonda consapevolezza di cittadini, associazioni e istituzioni di ciò che è stata ed è l’ Italia
potrà venire l’ inversione di rotta per far risplendere il Giardino
d’ Europa.
STUDIOSO DI COSMOLOGIA QUANTISTICA
GIOVANNI CARNEVALE, UN GENOVESE TRAPIANTATO A PELLEGRINO
Giovanni Carnevale, classe 1965, non è certo una persona che in paese non faccia notare la
propria presenza. Nato a Genova Via Prati d‘Oregina alle spalle della Città, da genitori genovesi del sasso. Dopo la prematura scomparsa del padre Emilio, portuale al Porto di Genova,
avvenuta a soli 42 anni di età, nel 1978 insieme alla mamma Giuseppina Burzomato si trasferì
nel Comune di Bedonia in Provincia di Parma dove ha soggiornato fino al 2010, anno di trasferimento nel nostro Comune. Fin da giovane età Giovanni dimostrò il suo personale interesse per
le scienze matematiche, fisiche e filosofiche, temi sempre più approfonditi nel corso degli anni.
Recentemente sta lavorando sugli sviluppi attuali della Cosmologia Quantistica e della fisicamatematica dei buchi neri, in particolare. Di Pellegrino Parmense e del suo soggiorno in Paese
Giovanni ha detto:” Anzitutto ringrazio i cittadini di Pellegrino Parmense per l’accoglienza e
l’ospitalità di cui ho avuto modo di godere in questi anni. Ringrazio il Sindaco e i componenti
della Amministrazione comunale che nei miei confronti sono sempre disponibili. Un ringraziamento particolare alla struttura che mi ospita e alle operatrici che ci lavorano. Pellegrino è un
Paese molto bello. Propongo che vengano ulteriormente valorizzate e valutate le enormi risorse naturali, agricole, turistiche e altre opportunità presenti sul territorio comunale.”
Chi è Giovanni Carnevale
a cura Prof. Silvio Bergia –
Dipartimento di Fisica e Astronomia- Università di Bologna
Giovanni Carnevale non ha alle spalle un organico curriculum di
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studi di fisica, ma è un dato di fatto, che ha letto, e continua a leggere, una messe notevole di articoli e libri sugli sviluppi della fisica
contemporanea. Devo dire che si rimane colpiti dalla vastità dei suoi
interessi, che vanno dalla meccanica quantistica alle teorie di campo;
dalla fisica delle particelle elementari alla cosmologia. E dal suo interesse specifico per argomenti avanzati e, in qualche misura, esoterici
come la fisica dei buchi neri e le teorie di stringa. E ancor più dal fatto che,
da anni, egli appaia dedicare a queste tematiche la quasi totalità del tempo
impiegato normalmente dalla gente per riflessioni di varia natura sul mondo in cui viviamo, cosa documentata dalla circostanza che mi sottopone,
da anni quasi quotidianamente, osservazioni e quesiti al proposito. Tutto
questo è ammirevole. Una valutazione dei suoi studi comporta peraltro
un appunto: che la stessa ampiezza dei problemi affrontati e il vorticoso
germogliare di ipotesi che gli sovvengono al proposito, finiscono per rimandare, di volta in volta, una riflessione conclusiva di essi. Visto, dato
quanto ho ricordato, che quei problemi di fatto appaiono costituire l’obiettivo principale perseguito nel corso della sua vita, mi auguro che arrivi
un momento in cui pervenga a porre un punto fermo su qualcuno di essi.
Escursioni organizzate dalla sezione CAI di Parma
CONVENZIONE CON IL CAI DI PARMA PER INCENTIVARE
IL TURISMO E LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO
a cura di Simona Costa e Pilar Mazzaschi
Nel week end del 9 e 10 maggio, Pellegrino Parmense ha vissuto un evento davvero unico: sono iniziati in grande stile i lavori di stesura della rete sentieristica comunale, grazie al progetto realizzato dall’Amministrazione Comunale di Pellegrino
in collaborazione con la sezione di Parma del Cai. Nella due
giorni oltre 50 operatori del CAI, fra cui 40 corsisti dei Corsi di
Escursionismo Base e Avanzato della Scuola Escursionismo
del CAI, hanno percorso i nuovi sentieri posando decine di
frecce e dipingendo numerosi segnavia lungo i dolci pendii del
comune, fra borghi splendidi, pievi storiche, prati e boschi con
fioriture splendide. La convenzione fra il CAI di Parma e il Comune di Pellegrino premia la voglia di far scoprire il territorio
con le proprie gemme, prima fra tutte le produzione tipiche
del parmigiano reggiano, realizzato nelle numerose aziende
agricole, e il noto pane realizzato con i grani locali. La capacità
di progettazione e programmazione del CAI ha prodotto una
rete con particolari caratteristiche che valorizza il centro del
borgo, che quindi diventa punto d’attrazione di escursionisti,
ciclo-escursionisti o semplici camminatori in cerca di relax,
da cui partire per i diversi anelli sui pendii limitrofi. Accanto
a questa logica di progettazione, si è voluto aprire la rete alle
dorsali escursionistiche provenienti da Salsomaggiore Terme,
Medesano, Varano de’ Melegari e Bore. Questa scelta favorirà
certamente l’interconnessione con future reti nei territori limitrofi. Il gruppo di volontari della sentieristica del CAI puntano a
coinvolgere le realtà locali, quali associazioni di camminatori,
pro-loco o semplici cittadini che hanno a cuore il proprio territorio, per formarli e istruirli alla manutenzione dei sentieri. I
sentieri vengono realizzati secondo i protocolli definiti dal Tavolo dei sentieri della Provincia di Parma, le norme della Rete
Escursionistica della Regione Emilia Romagna e secondo i
manuali della sentieristica nazionale del Club Alpino Italiano.
Attualmente la rete è completa all’85% e nei prossimi giorni
verrà completata e messa a disposizione degli escursionisti a
piedi o in bici.
Per info www.caiparma.it
95
96
Ore 17.30
Ore 16.30
Propri
Comprende spese
organizzative e
manifestazione
sonora
+/- 100
Dislivello
Equipaggiamento: Scarpe da
trekking , impermeabile e/o
ombrello , torcia elettrica
Km. 10
Ore 3.00
T
Sviluppo
(soste incluse)
Tempi
percorrenza
(secondo scala Cai)
Difficoltà
Informazioni Tecniche

Mezzi trasp.
Soci CAI
Quote Iscrizione
Municipio
Ritrovo a
Pellegrino P.se
Ritrovo a
Parma c/o
parcheggio
Palasport –Via
S.Pellico
Informazioni organizzative
€1
(vedi regolamento escursioni)
Referente escursioni : Rodolfo Delmonte 339 1617826
[email protected]
o
Presso CAI Parma, v.le Piacenza 40 – Parma , www.caiparma.it
Informazioni e Avvertenze
In questo mese di luglio è bene effettuare il percorso al calar del sole per non
soffrire eccessivamente la calura del giorno . Il paesaggio è tipicamente
condizionato dalla presenza di coltivi ; al tramonto spicca la presenza del
giallo dorato del grano appena mietuto ed il verde intenso dei prati a fieno.
Raggiungiamo Besozzola , piccolo agglomerato di case; è da notare la bella
chiesa parrocchiale intitolata a S.Lorenzo martire e su cui erge il campanile in
sasso perfettamente conservato.
Sulla via del ritorno ,seguendo il sentiero 820, incontreremo alcuni
agglomerati rurali con in bella mostra la stalla moderna per il ricovero del
bestiame a testimoniare la vocazione del territorio nella produzione del
Parmigiano Reggiano di montagna.
Il leggero dislivello del percorso (200 m) si sviluppa su di un tracciato
ondulato che riflette la natura di un territorio dolce ed armonico degno di
essere vissuto con il giusto spirito di osservazione; apparentemente povero di
interesse ma che in realtà sarà in grado di offrire ad attenti escursionisti , molti
elementi di confronto e discussione.
Descrizione immagine
A cura del Gruppo escursioni CAI di Parma
con la collaborazione del Comune di Pellegrino P.se
Escursione serale in occasione della “Fiera del
Parmigiano Reggiano”
18 Luglio 2015
PELLEGRINO P.SE: CAMMINANDO SUI SENTIERI DELLE
TRADIZIONI
COMMISSIONE ESCURSIONI SOCIALI
C L U B A L P I N O I TA L I A N O
S E Z I O N E D I PA R M A
Con cerimonia tenutasi durante la Fiera del Parmigiano 2014
RICONOSCIUTA L’ATTIVITA’ CASEARIA
DELLA FAMIGLIA BERZIERI
PATENTI RICHIESTE PER LA GUIDA
DELLE MACCHINE AGRICOLE
A cura di Roberto Gnappi- Agente di Polizia Municipale
Scheda aggiornata maggio 2015
In relazione a quanto prescritto dall’art. 124 del Codice della Strada, per
guidare macchine agricole, escluse quelle con conducente a terra, nonché
macchine operatrici, escluse quelle a vapore, che circolano su strada, occorre avere ottenuto una delle patenti di cui all’art. 116, comma 3, CdS e
precisamente della:
CAT. A1 per le macchine agricole e loro complessi che non superano i limiti
di sagoma e di massa stabiliti per i motoveicoli (vedasi art. 53, comma 4,
CdS) ovvero
§- la larghezza m. 1,60
§- la lunghezza m. 4,00
§- l’altezza m. 2,50
§- la massa complessiva 2,5 t
e che non superino la velocità di 40 km/h
CAT. B per le macchine agricole con caratteristiche maggiori di quelle prescritte per la patente di categoria A1, comprese quelle eccezionali
SANZIONI La guida di macchina agricola senza essere titolare di patente
di guida o con patente di guida revocata o non rinnovata per mancanza
di requisiti comporta l’applicazione della sanzione prevista dall’art. 116,
commi 15 e 17, CdS (ammenda da € 2.257,00 a € 9.032,00 e Fermo Amministrativo
del veicolo per 3 mesi-­la ,competenza è del Tribunale in composizione
monocratica). Si applica inoltre la sanzione prevista dall’art. 116, comma
14, CdS per incauto affidamento - sanzione amministrativa di € 389,00 pagamento entro 5 giorni: € 272,30). Laddove manchino anche i requisiti
di età concorrono le sanzioni prescritte dall’art. 115 CdS.
In arrivo la patente per i trattori. Dal 12 marzo 2013 la semplice patente
di guida A1 o B per condurre un mezzo agricolo non basta più. Con l’en-
trata in vigore del entrato in vigore dell’accordo Stato-Regioni del
22 febbraio 2012, il datore di lavoro, nell’ambito dei suoi obblighi
specifici, deve provvedere ffinché per ogni attrezzatura di lavoro
messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di
ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione adeguata in rapporto alla sicurezza relativamente:
a) alle condizioni di impiego delle attrezzature;
b) alle situazioni anormali prevedibili.
Il datore di lavoro provvede altresì a informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti durante l’uso delle attrezzature di lavoro,
sulle attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se da essi non usate direttamente, nonché
sui cambiamenti di tali attrezzature. Le informazioni e le istruzioni
d’uso devono risultare comprensibili ai lavoratori interessati. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell’uso delle
attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari, ricevano una formazione adeguata e specifica, tale da consentirne l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche
in relazione ai rischi che possono essere causati ad altre persone
(vedasi l’art. 73 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Informazione e formazione”). L’informazione/formazione dei lavoratori dovrà essere
documentata con decorrenza 31 dicembre 2015 (la mancanza
della documentazione deve essere sanzionata ai sensi del D. Lgs.
n. 81/08). In sintesi chi è già incaricato dell’uso delle macchine,
anche se non provvisto di esperienza documentata (almeno pari a
2 anni), avrà tempo fino al 12 marzo 2015 per adempiere a quanto
previsto dalle nuove regole, mentre chi ha già seguito in passato
un corso o è in possesso di esperienza documenta alla data del 12
marzo 2013, sarà a posto fino al 22 marzo 2017.
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TURISTANDO, PASTEGGIANDO E TEMPOLIBERANDO
DI CALLE IN CALLE NELL’ALTA VAL STIRONE
La Vecchia Caserma
S. A. S. di Mazzoli Marzia C.
Ristorante, pizzeria, bar
Via Roma, 19 - Tel. 0524 594945
www.lavecchiacaserma.it
[email protected]
Albergo Gardenia
Le attività ricettive e della ristorazione
Ristorante Bar Lago Bleu
e minialloggi con servizi di Berzieri Enrica
Pesca sportiva
Strada Ceriato, 82 - Tel. 0524 64146
www.ristorantelagoblu.it - [email protected]
Apertura stagionale maggio/settembre
Loc. Pietraspaccata
Strada Varone - Salsomaggiore, 60 - Tel. 030 9964575
Le Ginestre Pig House
Albergo Ristorante
Località Pietraspaccata
Strada Varone, Salsomaggiore, 58
Tel. 0524 64170
www.leginestrepighouse.itil:
[email protected]
Albergo Ristorante “Il Sole”
Via Garibaldi, 14
Pellegrino Parmense
0524 64304
Ristorante la Baita di S.Antonio
di Pezzani Vittorio
Strada per Salsomaggiore, 45 - Loc. Pietraspaccata
0524 64154
[email protected]
98
Ristorante Dulcis Parmae
Trattoria Mazzaschi
Di Angela Maria e Ugo Mazzaschi
Località Besozzola
Strada Grotta, 48
0524 64117 - [email protected]
Bar Appennino
di Romina Ori
Via Roma, 11 - 0524 64748
Pellegrino Parmense
Bar Sport
di Barbara Giordani
piazza Berzieri, 1
Pellegrino Parmense - Tel. 0524 64196
[email protected]
B&B Alleluja Country House
di Alessandra Battelli
Strada Grotta, 36Località Berzieri - Besozzola
Tel. 0524 64220 - 331 6011716
www.allelujacamp.eu - [email protected]
Le attività ricettive e della ristorazione
di Pollini Maria
Loc. Pietraspaccata, 54 - Varone
Pellegrino Parmense - 0524 594943
Ristorante Pommery c/o Campo da
Golf di Salsomaggiore Terme
di Germano Nasi
Località Carencini - Salsomaggiore Terme
338 1615316
[email protected] - www.pommeri.it
Ostello della Gioventu’
ex convento di San Giuseppe (gestito da Aurora Domus)
Via Roma, 23 - 0524 64800 - Pellegrino Parmense
www.ostellopellegrino.it - [email protected]
99
Studio Dentistico Dott. Matteo Marosi
Negozio di abbigliamento di Elisa Tergolli
CNA - SAI - Studio Tecnico Geom. Angelo Belli
Reale Mutua Assicurazioni
Studio Tecnico Associato Fresi e Ianelli
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Le Botteghe
i Negozi
e altre attività e servizi
Edicola di Antonella Crea
Consorzio Agrario Provinciale e discount Migross
Studio Medico Dott. Roberto Rizzoli
Elettrodomestici Enore Masini
Parrucchiera Tocco Magico
di Loredana Pini
Panificio F.lli Lusignani
Parrucchiera Natural Look
di Elisabetta Lungo
Ferramenta Paolo Spotti
Fruttivendolo Abid Hayet
TUTTO PELLEGRINO
Barbara Giordani, Piazza Berzieri, 1
B&B “Alleluja Country House”, Strada Grotta, 36 Loc. Berzieri
0524 64220 - 331 6011716
Apicoltura “Il Laghetto” di Marniga Michele, Loc. Aione Strada Fondovalle Stirone, 36
0524 64491
Loc. Pietraspaccata, Str. per Salsomaggiore, 45
Loc. Carancini, Salsomaggiore
338 1615316
Albergo “Gardenia” Loc. Pietraspaccata, Str. Varone - Salsomaggiore, 60
030 9964575
apertura stagionale maggio/settembre
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TUTTO PELLEGRINO
Arch. Mazzaschi Pilar, Loc. Santini, 64 - Besozzola
Aurora Domus Parmae cooperativa sociale c/o Centro Pol.Corsini
Autocarrozzeria Cipressi A.EF Snc Loc Case Nocivelli, 37
Belli Geom. Angelo, viale I° Maggio, 46 - Studio Tecnico, via Roma
Bosio Arc. Carlo Amedeo, via Besozzola, 52/D
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, via Roma, 60
Cella Bruno e Andrea Snc Impianti termoidraulica, via I° Maggio, 10
CNA Servizi Parma scrl Sezione Pellegrino, via Roma, 15
CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE C.so Europa, 10
Corinti Luca Carpenteria in Ferro, via Garibaldi, 14/A
Corradi Arc. Luciano, via Roma 2/D
Corradi Geom. Roberto e Giampaolo Studio Tecnico, Str. Bottego, 3
Costruzioni Generali Lanzarotti Ugo srl, via I° Maggio, 11
Costruzioni Pedrazzi srl, viale I° Maggio, 33
Dalfi Tanzi Lorenzo-Busani M. snc Off.Mec., via garibaldi, 14/B
Elettrodomestici di Masini Enore, via Roma
Federazione Provinciale Coldiretti Parma Uff. Recapito, via Roma, 8
F.M. Consulenze di Filippo Magistrali e C. sas, Loc. Casale, 12/B
G.F. Officina meccanica di Gorrara Fabrizio, viale I° Maggio, 21
Grenti Luca Impresa Edile, Loc. Mezzogiorno, 98
Impresa Artigiana Giordani Franco, Str. Castellaro, 40
Impresa Verde Parma Uff. Recapito, via Roma, 8
Ing. Lorena Pedrazzi Ingegnere Civile, via I° Maggio, 33
Lanzarotti Geom. Luciano Studio Tecnico, via I° Maggio, 11
Lanzarotti Prefabbricati srl Manufatti e Mat. Edili, via I° Maggio, 9
Lattoneria Leontini Stefano
Lusignani Bruno e C. snc Lavori Stradali, Loc. Stuzzano - Iggio, 227/B
Lusignani Costruzioni snc Lav. Stradali e Idraulici, Loc. Medaglie, 5
Madini bruno Impresa Edile, via Dante Alighieri
Madini Dott. Federico STUDIO GEOLOGICO, via Bottego, 16
Mazzoli Geom. Paolino Studio Tecnico, via Roma
Lusignani Gabriele Lattoneria, via F.Barbacini, 4
Natural Look di Elisabetta Lungo Parrucchiera, via Roma, 16
Nuova Lattoneria di Gabriele Lusignani, via Enrico Mattei, 8
Parrucchiera Loredana Pini, via Dante Alighieri, 3
Residenza Socio-Sanitaria “In Volo”, viale I° Maggio
Seletti Alessandro snc Impresa Stradale, via II Giugno, 1
Spotti Paolo srl Ferramenta di Alfieri Ida, via Roma, 47
Studio Dentistico Marosi, via Roma, 61
Studio Medico Dr. Rizzoli Roberto, via Roma, 10
Supermercato Migross, Corso Europa, 2
Tabaccheria, cartoleria, edicola di Crea Antonella, via Roma, 37
Tergolli Elisa Negozio di Abbigliamento/Intimo, via Roma, 15
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0524 64294 - 329 2522152
0524 64942
0524 64581
0524 64169
0524 64311
0524 594906
0524 64213
0524 64807
0524 64110 - 64696
0524 64128
0524 64334
0524 64119
0524 64668 - 64160
0524 64344
0524 64118
0524 64944
0524 594628
0524 64735
0524 64349
0524 64482
0524 64944
0524 64344
0524 64668 - 64669
0524 64160
0524 64173
0524 64672
0524 594944
0524 64680
0524 64497
0524 64838
0524 64206
0524 64166
0524 64105
347 4307529
0524 594902
0524 64110
320 2657670
Sommario di alcuni argomenti che verranno trattati nel prossimo numero de
“LA VOCE DI PELLEGRINO”
• Pennellate di Storia e Territorio (cap. 3)
Relazione del Medico Eugenio Conti: situazione economico e sociale a
Pellegrino all’inizio del ‘900
• Luoghi Sacri (cap. 4) – L’antica Chiesa di Mariano.
• Storie di reduci, deportati, combattenti, martiri ed eroi. (cap. 5)
• Vita e Opere di Monsignor Angelo Micheli (cap. 3) “ Lorenzo Berzieri”
• Pellegrino, terra di ultracentenari
• L’opera pastorale e missionaria di Don Alessandro Spinelli
• Le Frazioni (cap. 1) – Mariano.
• Festa (cap. 2) – “Festa Sotto le Stelle” di Mariano
• Un Garibaldino di Pellegrino
• Soria del Rally a Pellegrino
• Simone Rivia il nostro campione di Rally
NEL NUMERO SUCCESSIVO:
• Vita e Opere di Monsignor Angelo Micheli (cap. 3)
“CLAUDIO COSTERBOSA PODESTÀ DI PELLEGRINO (1844-1850)”
• Luoghi Sacri (cap. 5) - la Chiesa di Grotta
• Le Frazioni (cap 2) - Grotta
• Le Feste (cap. 3) - la festa campestre di Grotta
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