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LA VOCE DI PELLEGRINO ANNO III - NUMERO 3 - 2015 Il News Magazine della Comunità di Pellegrino Parmense COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE Città Slow 1 NOTA INTRODUTTIVA DELLA REDAZIONE Dopo circa un anno e mezzo ritorniamo ai nostri lettori, pellegrinesi e non, con questo nuovo numero della Voce. Troverete diversi pezzi unici che si completano; la continuazione di alcune rubriche che abbiamo inaugurato con la scorsa uscita, alcune delle quali si apriranno e concluderanno nell’arco di qualche numero; altre invece ci accompagneranno nel corso degli anni trattandosi di argomenti che necessitano ampia ricerca di documentazione e molte pagine a disposizione per la loro elaborazione e presentazione al pubblico. Comunque la sorpresa per chi scrive è relativa al fatto che nel nostro Paese ci sono moltissime cose da affrontare e approfondire, tanto che, a volte, da una semplice traccia vengono alla luce fatti ed aspetti molto significativi che meritano prolungate ricerche e che spesso rivelano storie inaspettate che hanno attinenza anche di carattere generale, con collegamenti extra territoriali. Spesso è anche bene fermarsi qualche settimana o mese prima di chiudere definitivamente gli articoli poiché il tempo, la memoria, il confronto con altre persone, a parte le dirette interessate, permettono, usando forse un termine improprio, “la stagionatura” degli elaborati. Ci si ritrova quindi a rivisitare quello che si è scritto fino ad allora e a trovare a volte i più appropriati contorni dei fatti. Il nostro giornale, “LA VOCE” non ha presunzione alcuna di avere veste o caratteristica professionale. E’ un libro aperto, allestito in modo del tutto artigianale, che partendo dalle problematiche dei cittadini di Pellegrino e il tentativo della Amministrazione di cercare di risolverle, potrà funzionare quale contenitore di eventi, storie, espressione di pensiero di tutte le persone che amano il loro Paese e ci tengono al suo miglior progresso economico, sociale e culturale futuro. Ci lasciamo in questo modo. Augurandovi buona lettura e augurandoci, tutti, di trovare per la prossima uscita la stessa entusiastica collaborazione che abbiamo incontrato nella pubblicazione di questi primi tre numeri della rivista. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno messo a disposizione sé stessi, materiali, documenti e foto per l’allestimento del presente numero. 2 LA VOCE DI PELLEGRINO ANNO III - NUMERO 3 - 2015 si ricevono informazioni, comunicazioni, suggerimenti alla seguente e-mail: [email protected] [email protected] Con autorizzazione del Tribunale di Parma n.5 del 15 marzo 2012 Il news magazine della Comunità di Pellegrino Parmense. Ente Proprietario: Comune di Pellegrino Parmense Direttore Responsabile: Claudio Barilli, delegato dal Sindaco Hanno collaborato anche con la messa a disposizione di foto e documenti: ACI di Cremona, Assistenza Pubblica Pellegrino P.se, Associazioni Combattentistiche, Associazione di Ricerche Storiche “Mons. Angelo Micheli”, AVIS di Pellegrino, Vittoria Barabaschi, Stefania Baratta, Claudio Barilli, Angelo Belli, Arianna Belli, Silvio Bergia, Ivo Berzieri, Andrea Bonati, Gianluca Bonazzi, Ettore Brianti, Marcellina Busani, CAI di Parma, Lina Callegari, Giovanni Carnevale, Francesco Carpana, Caseificio Sociale Alta Val Ceno, Francesco Cepparulo, Giancarlo Chittolini, Confcooperative Fedagri Parma, Consiglio Direttivo della Proloco, Simona Costa, Silvia Cunegondi, Milena Cupola, Leontina Dalla Ghirarda, Alberto Dallatana, Vanessa Delnevo, Maria Chiara Devoti, Paola Ericoli, Angela Ferrari, Pierluigi Ferrari, Iole Fiordilisi, Giuseppe Fortini, Anna Franceschi, Antoine Fratini, Andrea Gennari, Alberto Ghiozzi, Barbara Giordani, Roberto Gnappi, Claudia Gratelli, Gruppo Alpini di Pellegrino P.se, “Insieme Dove”, Maria Grazia Intini, Amelia Ironi, istituto Comprensivo della Val Ceno, Manrico Lamour, Alberta Lusignani, Michele Lusignani, Sua Eccellenza Carlo Mazza (Vescovo di Fidenza), Angela Maria e Ugo Mazzaschi, Pilar Mazzaschi, Emanuela Motta, Romina Ori, Gianna Claudia Orlandini, Lorenzo Pagliaroli, Angelo Pedrazzi, Emanuele Pedrazzi, Lorena Pedrazzi, Andrea Peracchi, Luigi Pettenati, Enrico Pirroni, Gianluca Pirroni, Sonia Pirroni, Francesco Platoni, Serena Porta, Franco Riccardi, Renato Rivia, Simone Rivia, Insegnanti e studenti delle scuole di Pellegrino, Giuseppe Spotti, Paolo Spotti, Silvana Taurino, Daniela Tombini. Realizzazione Grafica & Stampa: Tecnostampa Global Service - Parma - 2015 PELLEGRINO PARMENSE PRIMI DECENNI DEL 900 - Foto di proprietà Famiglia Ericoli SALUTO DEL SINDACO EMANUELE PEDRAZZI EMANUELE PEDRAZZI SINDACO con deleghe al Bilancio, al Personale e Rapporti Istituzionali Carissimi concittadini, in occasione della uscita di questo nuovo numero de “LA VOCE DI PELLEGRINO”, vi porgo il mio saluto personale, quello della Giunta e del Gruppo di maggioranza derivante dalla lista “Uniti per Pellegrino” al quale i cittadini hanno dato il proprio consenso e il mandato ammnistrativo per il presente quinquennio. Ribadisco concetti già espressi in occasione della campagna elettorale. Il nostro progetto è stato pensato da un gruppo di persone, le quali, conoscendo approfonditamente il nostro territorio, hanno dato vita nel 2014 a questa lista civica, composta da giovani e meno giovani; da dipendenti, professionisti ed imprenditori impegnati in vari settori; da chi porta un bagaglio di provata esperienza politica ed ammnistrativa e da volti nuovi al loro primo approccio con la gestione della cosa pubblica; molti di loro con impegni di volontariato alle spalle. Tutti fortemente motivati, ci siamo messi in gioco al fine di porre a disposizione della Comunità di Pellegrino le nostre capacità, competenze, idee e il nostro tempo per creare un Paese migliore per tutti. Il nostro gruppo si è preposto l’obiettivo circa la salvaguardia del tessuto socio-economico del nostro territorio: scuola, sanità, agricoltura, artigianato, commercio e occupazione. Dal lavoro del nostro gruppo nasceranno importanti progetti ricercando i necessari canali di finanziamento, mantenendo e valorizzando ulteriormente le attività insediate. La nostra Comunità abbisogna di una squadra di persone capaci e noi riteniamo che queste siano al meglio rappresentate dalla maggioranza che attualmente governa il nostro Comune. Persone le quali, partendo da una forte coesione fra di loro, garantiscono il necessario rinnovamento, portano le giuste motivazioni ed energie connesse al difficile compito di gestire il mandato amministrativo. Siamo consapevoli delle nostre capacità e ci sentiamo interiormente forti del consenso che ci avete attribuito lo scorso anno. Il bene di Pellegrino è il collante di base che ci unisce. L’impegno, la disponibilità per il prossimo, le intrinseche capacità di ognuno, l’esperienza sono le qualità che in questo primo anno di mandato abbiamo messo in campo per la nostra Comunità per il suo sviluppo e per un futuro migliore. Uno degli obiettivi che ho fissato, insieme al gruppo di maggioranza, come prioritario è quello del confronto e del dialogo con voi cittadini al fine di rendervi protagonisti e parte attiva nelle scelte che vi riguardano. Stiamo facendo dell’ascolto la base del nostro agire. Ci mettiamo a disposizione delle Persone, delle Associazioni, delle Attività, che rappresentano il motore del nostro territorio, in maniera continua, facendo tesoro delle osservazioni e dei suggerimenti; accettando, con spirito di miglioramento, le critiche che potranno venirci mosse. Questo perché solo Insieme e Uniti potremo superare le difficoltà che incontreremo sul nostro cammino per raggiungere gli obiettivi comuni che rappresentano il bene e il miglior futuro di Pellegrino. Nella illustrazione del bilancio comunale che troverete a pagina 7 e 8 e nelle pagine seguenti alla presente troverete punto per punto il nostro programma. Le difficoltà del periodo sono molte e in qualche momento appaiono insormontabili. La carenza di fondi pubblici a disposizione sta mettendo a dura prova l’agire amministrativo. Guardiamo comunque il futuro con fiducia perché le cose possano migliorare. Venendo alla nostra rivista. Siamo orgogliosi di potervela riproporre. In giro per la nostra Provincia poche sono le realtà comunali che sono in grado di proporre ai cittadini un giornale come il nostro. “La Voce di Pellegrino” è lo specchio delle cose che si fanno a Pellegrino direttamente, in collaborazione con le numerose realtà associative operanti sul nostro territorio oppure dalle singole realtà e dai cittadini. Come da suggerimento della Redazione vi invito io stesso, in prima persona a collaborare, portando spunti, idee ed eventuali critiche costruttive nei confronti delle cose che vengono fatte. Ciò servirà al confronto e ad operare meglio e nell’interesse collettivo. Salutandovi cordialmente vi diamo appuntamento alla prossima uscita. Gruppo di maggioranza “Uniti per Pellegrino” EMANUELE PEDRAZZI Sindaco con deleghe al Bilancio, al Personale e Rapporti Istituzionali ANGELO BELLI Capogruppo di Maggioranza Consigliere con deleghe alle Politiche Sociali NICHOLAS GASPARELLI Consigliere con delega all’Agricoltura, Difesa del suolo e Forestazione Emanuele Pedrazzi PILAR MAZZASCHI Vice Sindaco con deleghe all’Urbanistica, Cultura, Politiche Giovanili e Rapporti con Comunità all’estero CLAUDIO BARILLI Assessore con deleghe ai Tributi, Rapporti con le Associazioni, Sport, Comunicazione, Circuito delle Cittàslow e a “La Voce di Pellegrino”. SIMONA COSTA Consigliere con deleghe al Turismo, Pubblica Istruzione e Protezione Civile GABRIELE LUSIGNANI Consigliere con delega ai Lavori Pubblici, Viabilità, Gestioni Cimiteriali, Pubblica Illuminazione e Servizi Pubblici LUCIANO MENEGHETTI Consigliere con delega alle Funzioni Elettorali Gruppo di opposizione “L’Ideazione per Pellegrino con Matteo Marosi” MATTEO MAROSI Capogruppo di Minoranza FILIPPO POGGI LONGOSTREVI Consigliere Comunale CORRADO ORSI Consigliere Comunale 3 Mandato amministrativo 2014 - 2019 IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ DELL’AMMINISTAZIONE COMUNALE a cura del Gruppo di Maggioranza Lista “UNITI PER PELLEGRINO” Il Gruppo di maggioranza proveniente dalla lista civica “UNITI PER PELLEGRINO” è formato da persone appartenenti a varie fasce di età e rappresentative di tutti i settori sociali ed economici del territorio comunale. La lista, nel proporsi alla guida del Comune di Pellegrino Parmense per il prossimo mandato amministrativo 2014-2019, si pone come obiettivi: Mantenimento e consolidamento di tutti i servizi e delle attività attualmente presenti e operanti nel Comune di Pellegrino Parmense; • Sviluppo economico e sociale del Comune di Pellegrino Parmense. Le modalità con le quali si intende raggiungere tali obiettivi sono descritte per sommi capi all’interno del programma di seguito riportato, che sarà sviluppato e migliorato nel corso del mandato amministrativo, secondo le concrete necessità ed opportunità che si presenteranno. Il Gruppo di maggioranza, pur consapevoli delle difficoltà legate alla congiuntura economica attuale, si è assunto l’incarico dato dai cittadini di pellegrino con responsabilità e si è impegnato a mettere a disposizione ogni competenza e risorsa al fine di raggiungere il bene delle persone. A seguire divisi per settori, si illustrano e sintetizzano per punti i principali assunti programmatici che il Gruppo di maggioranza attraverso la formazione della lista Uniti per Pellegrino propone ai cittadini. Attività Produttive • Formazione della Consulta permanente delle Associazioni di Categoria (Agricoltura, Artigianato e Commercio) e di un tavolo aperto agli imprenditori di confronto con le istituzioni. • Ruolo del Comune quale facilitatore e promotore della semplificazione dei rapporti tra le attività presenti sul territorio e gli uffici competenti di riferimento comunali, della nuova Unione dei Comuni e di altri Enti Pubblici. • Verifica degli insediamenti produttivi della Area Artigianale-Industriale e valutazione disponibilità ed esigenze attuali e future, al fine della realizzazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC). • Valorizzazione e sostegno alle Attività Produttive (Artigianato, Commercio e Agricoltura), accompagnandole nella ricerca di finanziamenti nazionali e comunitari di settore. • Particolare attenzione al mondo agricolo ed alla attività dei Caseifici, accompagnando le imprese agricole nell’opera di ammodernamento, promuovendo la creazione di fattorie polifunzionali e didattiche. Differenziazione della produzione. Realizzazione di canali di vendita diretta (GAS - gruppi di acquisto solidale) ed adesione al sistema degli “agricoltori custodi” e della vendita dei prodotti a Km-0, con particolare riferimento all’applicazione del nuovo Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020. • Sostegno alla attività del commercio fisso. Promozione dei nostri prodotti locali anche attraverso il marchio Slow Food. Incremento delle proposte commerciali del mercato locale e maggiore collaborazione con Slow Food per la partecipazione a fiere e manifestazioni di settore. • Adesione del Comune ai Consorzi Fidi per le attività produttive, operanti presso la Camera di Commercio di Parma, al fine del reperimento di finanziamenti a tassi agevolati per la conduzione aziendale e per le opere di strutturali e di ammodernamento aziendale. Valutazione di estendimento a settimanale del mercato. Servizi Sociali e Socio-Sanitari. • In collaborazione con l’ASL, mantenimento e sviluppo dei servizi socio sanitari (Assistenza domiciliare, Casa Protetta, Centro Diurno, Servizio infermieristico domiciliare, Punto CUP, Centro Prelievi, Trasporto anziani, Telesoccorso, Centro “In Volo”) attualmente ben strutturati nel nostro Comune. • Aumento occupazione socio-sanitaria in relazione al potenziamento dei Servizi ed alla realizzazione di nuovi appartamenti protetti. • Mantenimento e potenziamento, in collaborazione con ASL di Parma, del Servizio di Guardia Medica nei giorni festivi e prefestivi e del Servizio Infermieristico territoriale. • Estensione del Progetto Tele-cardiologia, già attivato per i pazienti ricoverati in Casa Protetta, ai pazienti con patologie croniche nel territorio comunale. 4 • Sensibilizzazione sui servizi di Screening per la ricerca e la prevenzione dei tumori alla mammella, al colonretto e all’utero. • Diffusione delle buone pratiche di vita a favore della popolazione in particolare attraverso le “Serate in Salute a Pellegrino Parmense”, Ciclo di informazione sanitaria. • Formazione di un tavolo permanente promosso dal Comune che riunisca Associazioni di Volontariato, Asp, Asl, responsabili delle strutture assistenziali presenti sul territorio, al fine di incentivare le politiche di gestione integrata dei servizi e la partecipazione attiva della cittadinanza. • Collaborazione continua con la Pubblica Assistenza, che attraverso i volontari svolge preziosi servizi per i cittadini. Pubblica Istruzione • Mantenimento delle Scuole materne, elementari e medie, ricercando ogni forma di collaborazione con i Comuni limitrofi nell’ambito della attività dell’Istituto Comprensivo della Val Ceno. • Mantenimento e valorizzazione del Centro Estivo. • Miglioramento nell’organizzazione delle attività di trasporto scolastico per uscite ed attività scolastiche. • Creazione di un canale preferenziale per l’apprendimento all’estero della lingua inglese per i nostri ragazzi. Opere Pubbliche • Riqualificazione urbanistica del Centro Storico e del Capoluogo, con sistemazione della viabilità. • Riqualificazione delle zone a parcheggio a servizio del Paese. • Incentivazione del recupero e della manutenzione degli edifici del Centro Storico, attraverso l’apertura di convenzioni con gli Istituti di credito e l’approvazione di un apposito regolamento agevolativo della fiscalità connessa all’edilizia. • Miglioramento della Pubblica Illuminazione tramite Project financing teso al risparmio energetico. • Collaborazione con il Consorzio della Bonifica Parmense e il Servizio Tecnico di Bacino per la manutenzione della viabilità e l’assetto idrogeologico del territorio comunale. • Manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità comunale. • Completamento della viabilità e delle infrastrutture della zona Artigianale-Industriale. • Potenziamento della collaborazione con l’Istituto delle Case Popolari (ACER). • Manutenzione dei cimiteri e costruzione di nuovi avelli nel cimitero di Rigollo. Istituzioni. • Ruolo attivo del nostro Comune all’interno dell’Unione dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno, quale promotore di progetti finalizzati all’efficienza dei servizi gestiti insieme agli altri comuni aderenti. • Attenzione particolare nella partecipazione a bandi regionali ed europei, per reperire fondi utili al territorio. • Valorizzazione e formazione delle figure professionali coinvolte nell’Unione dei Comuni, dotandole di adeguati strumenti per favorire risparmi e maggiore rapidità nello svolgimento delle pratiche. • Potenziamento dei rapporti con la Nuova Provincia e la Regione per creare le sinergie più idonee a soddisfare i bisogni complessivi del nostro Comune. • Prevenzione dello spopolamento del nostro territorio, promozione di spazi di scambio di competenze tra i giovani e le generazioni più mature. Ambiente e Servizi • Stretta collaborazione con la Società Montagna 2000 per il miglioramento degli impianti e della qualità dell’acqua e per l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, anche attraverso campagne di sensibilizzazione. • Sviluppo di ulteriori progetti ambientali per la produzione di energia alternativa e rinnovabile, rispettosi e compatibili con l’ambiente e con il territorio. • Monitoraggio qualità ambientale relativa agli insediamenti sul Monte Canate. Pianificazione Territoriale • Valutazione delle esigenze urbanistiche del Comune e verifica della necessità di procedere alla elaborazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC), in eventuale collaborazione con altri Comuni limitrofi, una volta appurata la compatibilità economica. • Verifiche delle lottizzazioni di iniziativa privata esistenti in ordine alla situazione delle opere di urbanizzazione primaria e alla acquisizione da parte del Comune. Acquisizione di Via Divisione Julia. 5 Associazionismo • Collaborazione ed organizzazione di iniziative con: Assistenza Pubblica Avis Pro-loco Associazione Alpini Associazioni Venatorie Corale “Il Pellegrino” Associazioni di categoria (Agricole, Artigiane e Commercio) in genere. Associazioni sportive. Altre Associazioni e Comitati di Cittadini presenti sul territorio del Comune e dei Comuni limitrofi. Comunicazione • Creazione nel sito del Comune di uno spazio OPEN DATA nel quale la cittadinanza può vedere in tempo reale gli atti e le procedute messe in atto dall’ente comunale (nel rispetto della privacy e dei dati sensibili dei cittadini). • Creazione di occasioni fisse di incontro con la cittadinanza. • Creazione dell’Ufficio Rapporto con il Pubblico (URP). • Creazione di specifico incarico presso l’Ufficio di Segreteria del Comune per la comunicazione delle attività della Amministrazione Comunale, delle Associazioni operanti in Paese ed in generale dei cittadini. • Utilizzo della rivista “LA VOCE DI PELLEGRINO” quale occasione fissa di divulgazione complessiva e di comunicazione esterna. • Creazione di una Bacheca Comunale della Comunicazione. • Potenziamento del sito web del Comune, con aggiunta di link ai siti delle attività presenti sul territorio; rapporti con la Gazzetta di Parma, Enti e Società di informazione in genere. Politiche Mondo Giovanile • Assegnazione ad un consigliere di una delega specifica sul tema. • Ulteriore sviluppo del Centro di Aggregazione Giovanile. • Sostegno alla Pro-loco nell’organizzazione di attività ricreative e manifestazioni per bambini e giovani. • Incremento della rassegna musicale “Rock in the Village”, coinvolgendo le attività ricettive del Comune e le associazioni di categoria di riferimento, aumentando la visibilità e la pubblicità dell’evento. • Continua collaborazione con il tavolo giovani della Val Ceno per creare momenti di incontro e formazione tra i giovani. Comunità all’Estero • Miglioramento delle sinergie di collaborazione con i nostri cittadini presenti, anche in forma organizzata, nelle Comunità Estere, specie per quanto concerne l’Associazione dei Pellegrinesi a Londra. • Formalizzazione della “Festa dell’Emigrante- Cena Sotto le stelle”, in collaborazione con la Pro-loco. • Attivazione di un punto Internet (Skype) pubblico, utilizzabile per conversare con i propri parenti residenti all’ estero e per altri utilizzi favore della popolazione. Turismo 6 • Incremento del marketing territoriale valorizzando la vocazione turistica di Pellegrino • Sostegno alle attività della neonata Pro-loco. • Condivisione degli obiettivi con gli Enti di settore, al fine della maggiore conoscenza del territorio comunale e delle attività ricettive. • Valorizzazione dell’Ostello di San Francesco e dell’Auditorium Costerbosa, attraverso ad esempio la promozione di convegni tematici (settori sanitario, ambientale, produttivo, culturale). • Implementazione della recente convenzione sottoscritta con il CAI di Parma per la tracciatura dei sentieri e relativa manutenzione. Produzione di cartine escursionistiche e organizzazione di eventi che coinvolgano anche le attività ricettive e di ristorazione presenti sul territorio comunale. • Potenziamento delle manifestazioni attualmente in essere ed organizzazione di nuove, a favore anche delle strutture turistiche ed enogastronomiche insediate. • Collaborazione con Comuni limitrofi per la partecipazione a EXPO 2015 come esempio di Cultura del Cibo. • Ripresa dei contatti con Legambiente per l’organizzazione di campi estivi o eventi giornalieri per far conoscere e tutelare il nostro territorio. • Valorizzazione del tratto di torrente Stirone compreso nel territorio comunale ed in particolare della sua sorgente, attraverso cartellonistica e l’organizzazione di escursioni in sinergia con l’Ente Parco dello Stirone. • Incentivazione e recupero delle Sagre e delle Feste Popolari delle frazioni. • Sviluppo del tema del turismo religioso, valorizzazioni delle pievi presenti nel territorio; accoglienza di campi estivi ed attività formative di gruppi parrocchiali o comunità. Cultura • Collaborazione con l‘Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense” con lo scopo di divulgare il nostro passato e trasmettere il grande valore umano e storico del Paese e dei pellegrinesi; realizzazione di convegni tematici, pubblicazione di testi e biografie, esposizione del materiale reperito. • Divulgazione alle nuove generazioni della cultura contadina e degli antichi mestieri attraverso apposite iniziative. • Continuazione ed ampliamento della rassegna “Serate in Cultura a Pellegrino Parmense”. • Organizzazione di nuove visite guidate presso la fondazione Magnani Rocca di Parma ed altri eventi culturali, mostre e spettacoli. Sport • Potenziamento rapporti con Gruppo Sportivo Pellegrino ASD. • Formazione di un Comitato per la strutturazione definitiva della organizzazione del “Ultra Trail Running Pan e Formai dell’Alta Val Stirone”. • Collaborazione con Associazione Dilettantistica Sportiva Pellegrino per ottimizzare l’utilizzo degli impianti sportivi. • Istituzione del Premio Pellegrino Sport. • Programmazione, in collaborazione con le Associazioni Sportive, di eventi fissi al fine dell’utilizzo degli impianti sportivi. • Potenziamento rapporti con l’”Associazione Sport & Hunting”, gestore del Poligono Comunale, per l’organizzazione di attività agonistiche, al fine di favorire l’accoglienza e il soggiorno presso le strutture ricettive locali. Creazione presso il Poligono della Scuola di Tiro a lunga distanza. • Riproposizione del torneo di calcetto estivo. Approvato durante il Consiglio del 19 Agosto 2015 BILANCIO COMUNALE a cura del Sindaco Emanuele Pedrazzi Il bilancio preventivo 2015 è stato recentemente approvato in un momento difficile per tutta la finanza pubblica in genere. La linea di tendenza è quella impostata dal Governo Centrale da alcuni anni e già ribadita dalle precedenti elaborazioni: il Comune si trova a dover fronteggiare le necessità della propria popolazione con sempre meno mezzi (anche quest’anno sono stati tagliati ulteriori 81.000 Euro di trasferimenti dallo Stato) e meno possibilità di reperire fondi, di accedere a mutui e di sostituire il personale andato in quiescenza. A Patto di Stabilità (di cui abbiamo già parlato nel numero scorso) già applicato a partire dall’anno 2014, con il 2015, prima di poter elaborare il nuovo bilancio, si è proceduto alla messa in linea delle risorse attive e passive dell’ultimo quinquennio al fine di poter portare in equilibrio perfetto la situazione economico finanziaria dell’Ente. Il risultato economico di tale necessaria verifica è stato positivo con un utile di circa 290.000 Euro di attivo, dato che mette in risalto lo stato di salute del bilancio comunale e la occulatezza e parsimonia di utilizzo dei fondi nelle gestioni passate. L’amministrazione, pur disponendo di tale ingente risorsa non può utilizzarla in quanto fondo vincolato dallo Sato, al fine di chiudere il bilancio 2015 con l’obiettivo di mantenere tutti i servizi finora svolti, si è trovata a dover ritoccare le aliquote delle imposte (TASI, IMU e TARI) di propria competenza, anche se nei limiti medi delle amministrazioni della nostra Provincia. Per un Comune con un territorio così vasto 7 che comporta grande dispendio di risorse (manu- è un bilancio austero e tecnico dove ci si è impetenzione stradale o allo sgombero neve) con po- gnati per poter adempiere al compito primario polazione tendente alla diminuzione, diventerà dell’istituzione che è mantenere al meglio e in sempre più difficile la gestione dei bisogni col- modo assolutamente qualitativo, senza ulteriori lettivi. Nel nostro piccolo vorremmo fare grandi e notevoli aggravi di costi sull’utente, i servizi cose ma nella situazione attuale ci troviamo nel- fino ad oggi offerti. Infine il nostro Comune si la condizione di raggiungere lo scopo minimo di pone in reale e leale posizione collaborativa nei mantenere la qualità dell’esistente come la men- confronti degli altri Comuni limitrofi in relasa scolastica, l’insegnamento dell’inglese, l’assi- zione alla Legge Regionale di modifica nella stenza domiciliare, il trasporto anziani, il servi- formazione della Unione dei Comuni e la gezio di sgombero neve, il CUP e altri servizi, cose stione dei Sevizi Associati, per condividere in non eclatanti ma sicuramente necessarie. Non un’ottica di efficiente servizio ai cittadini, una sarà possibile quindi realizzare Opere Pubbliche prospettiva che dovrebbe essere di risparmio con mutui di grande entità, tuttavia dovrà essere e miglioramento generale. L’amministrazione costante l’impegno della futura amministrazione opererà per la costruzione della Nuova Unioper la ricerca di fondi presso Organismi ed Isti- ne dei Comuni, affinché lo SUAP ottemperi ai tuzioni al fine di poter realizzare nel prossimo suoi scopi e nell’ottica che Montagna 2000, che triennio opere che possano mantenere vivo, reale gestisce Servizi Idriciil Integrati ed ASP, 2014 parte Con cerimonia civile tenutasi il 29Agosto Agosto 2014 Con cerimonia civileitenutasi tenutasi 29 Con cerimonia civile il 29 Agosto 2014 e competitivo il nostro territorio. Per il 2015 ab- della Sanità Pubblica, possano funzionare in IL CONVOLA ANOZZE NOZZE CON IL SINDACO CONVOLA NOZZE CON biamo previsto di ricorrere all’utilizzo diSINDACO piccole piena efficienza perA ilA soddisfacimento dei biILSINDACO CONVOLA CON economie sui mutui già in ammortamento pres- sogni collettivi ed anche a sostegno della ecoVALENTINAPLATONI PLATONI VALENTINA PLATONI VALENTINA so la Cassa DD.PP. ed all’utilizzo dell’avanzo di nomia di tutte le attività produttive coinvolte. amministrazione. Concludendo il Bilancio 2015 Con rito civile tenutasi il 29 Agosto 2014 IL SINDACO CONVOLA A NOZZE ILIL SINDACO SINDACO CONVOLA CONVOLA AA NOZZE NOZZE CON CON IL SINDACO CONVOLA A NOZZE CON CON PLATONI VALENTINA PLATONI VALENTINA VALENTINA PLATONI Con Con cerimonia cerimonia civile civile tenutasi tenutasi il il 2929 Agosto Agosto 2014 2014 Con cerimonia civile tenutasi il 29 Agosto 2014 VALENTINA PLATONI 8 Le attività e i servizi resi dal Comune ai cittadini (Cap.1) L’UFFICIO TECNICO COMUNALE A cura di Arianna Belli Per maggiore informazione ai cittadini interessati, iniziamo con questo numero a trattare un argomento che pensiamo possa essere di interesse. Spesso è luogo comune chiedersi: cosa fanno i dipendenti del Comune? A parte l’attività politica e amministrativa di competenza degli organi eletti, che è sotto il giudizio insindacabile dei cittadini, pensiamo possa essere importante e interessante sapere a fondo quali sono le attività, competenze e i servizi svolti dai dipendenti comunali. Iniziamo con l’Ufficio Tecnico Comunale che si occupa della parte tecnico, burocratico e amministrativa ed è affiancato da uno staff degli esecutori tecnici, comunemente chiamati “operai”. Dal 03 Dicembre 2014, con la “vacanza” da parte del precedente responsabile Arch. Luciano Corradi, il quale per diversi decenni ha ricoperto il ruolo di capo Ufficio Tecnico, è stata incaricata della reggenza la Dott.ssa Arianna Belli. A livello impiegatizio l’Ufficio viene supportato per 12 ore la settimana tramite la collaborazione da un Comune esterno del Geom. Gian Marco Boschi. L’Ufficio Tecnico comunale sovraintende alle seguenti attività. Vigilanza del territorio in collaborazione con la polizia municipale. Manutenzione ordinaria e straordinaria e altre in collaborazione con lo staff tecnico. L’Ufficio si avvale di uno staff tecnico. Attualmente i dipendenti comunali che svolgono questa attività sono rimasti in tre, a causa delle limitazioni imposte dal Governo in questi ultimi 20 anni sulle assunzioni pubbliche. Con il calare della manodopera disponibile il Comune è stato costretto molti servizi a cederli in appalto esterno o ad aderire a Società di Servizi (ad esempio Montagna 2000 per acquedottistica e raccolta e smaltimento rifiuti) che ne curano la dislocazione. L’organico del Comune di Pellegrino è composto (in ordine alfabetico) da Andrea Fariselli, Giovanni Mori e Walter Zappavigna. I compiti e servizi fissi loro assegnati dalla Amministrazione sono sintetizzabili in: • Trasporto scolastico con scuola bus e uscite didattiche. • Trasporto anziani su servizio fisso e a chiamata. • Attività cimiteriali (su 14 cimiteri): assistenza ai funerali, esumazione e traslocazione di salme, manutenzione del verde cimiteriale nel periodo primaverile, estivo e autunnale, manutenzione ordinaria alle parti cimiteriali pubbliche. • Manutenzioni ordinarie e straordinarie presso l’Istituto scolastico interne ed esterne e agli impianti. • Manutenzione e controllo della viabilità stradale. • Manutenzione e controllo della segnaletica stradale. •Manutenzione del verde nel capoluogo, presso le Scuole e nei parco giochi. Le opere e le attività dello staff tecnico a supporto del lavoro dell’Ufficio Tecnico comunale, diretto dalla Dott.ssa Arianna Belli, sono preziose per le caratteristiche di elasticità, duttilità e la possibilità di dare risposte in tempo reale alle problematiche che si presentano sullo scenario comunale. Edilizia privata: istruttoria tecnica ed amministrativa dell’attività edificatoria privata (rilascio Permessi di Costruire, controllo SCIA), Autorizzazioni allo scarico, Autorizzazioni varie inerenti la trasformazione del suolo, Gestione tecnico - amministrativa dei procedimenti per la realizzazione delle nuove opere pubbliche programmate dall’Amministrazione Comunale nonché per la manutenzione di quelle esistenti; Statistiche di settore (Osservatorio LL.PP., Istat, ecc.) Urbanistica: rilascio certificati di destinazione urbanistica. 9 Dott.ssa Letizia Ghezzi Sindaco in collaborazione ragioneria Unione dei Comuni e Massimiliano Faroldi (Soc. Strategia) Dott.ssa Arianna Belli Geom. Gian Marco Boschi Dott.ssa Stefania Baratta Lucia Credali in collaborazione con Maria Elena Cavalli (Soc. esterna) Responsabile Lucia Credali Responsabile: agente Roberto Gnappi 10 22 APRILE 2015: LA VISITA DEL PREFETTO UN UOMO DI GOVERNO, VICINO ALLE ISTITUZIONI E AI CITTADINI a cura di Claudio Barilli Da tempo immemorabile il nostro territorio comunale non veniva interessato dalla visita della massima autorità di Governo presente sulla Provincia di Parma, il Prefetto. Il 22 Aprile scorso il Prefetto di Parma , Dott. Giuseppe Forlani, ha onorato l’amministrazione comunale e la Comunità Civile del nostro Paese con una visita programmata e alla quale il Comune ha dedicato tutta la cura necessaria. Al suo arrivo il Dott. Forlani è stato ricevuto in Municipio dal Sindaco Emanuele Pedrazzi accompagnato dalla Giunta, dai consiglieri e dai dipendenti comunali Erano presenti inoltre il Maresciallo Sulis, comandante della Stazione carabinieri di Pellegrino, i rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato e l’agente di polizia municipale Roberto Gnappi. Il Sindaco nel suo saluto, oltre alla gratitudine per la visita, ha illustrato le caratteristiche del Comune, le sue punte di qualità ed eccellenza. Ha presentando i componenti della amministrazione e i dipendenti significandone i ruoli e i compiti. Poi si è soffermato soprattutto sulle problematiche che sono sul tappeto dal punto di vista amministrativo ed economico, che ineriscono in generale a quasi tutti i comuni di Montagna. Spopolamento, difficoltà nei collegamenti, situazione della viabilità provinciale e comunale, indebolimento e dismissione dei servizi da parte dello Sato e degli Enti che dovrebbero garantire il Sevizio Pubblico. Il Prefetto ha puntualizzato il suo intervento nel ruolo sinergico che Governo, amministrazioni e territori devono fra loro sottendere affinchè possano essere superate al meglio le difficoltà del periodo attuale. “Un periodo di grande cambiamento” - ha commentato -“che imporrà un adeguamento anche delle istituzioni affinchè i servizi alle popolazioni possano essere mantenuti e migliorati in modo razionale e supportabile dal punto di vista economico”. E’ anche venuta l’assicurazione da parte del Dott. Forlani al Sindaco e quindi al nostro Comune circa la volontà a collaborare pienamente affinchè ogni tematica possa essere affrontata e risolta. La visita del Prefetto si è quindi spostata in Paese e sul territorio dove sono stati toccati alcune delle strutture più importanti tra le quali: il Forno dei Fratelli Lusignani, l’impianto di tiro gestito dalla Associazione Sport & Hunting, la Casa Protetta Corsini, l’Ostello di San Francesco. La giornata si è conclusa presso l’Auditorium Claudio Costerbosa con tutte le Associazioni di Pellegrino presenti che hanno potuto incontrare, salutare e ascoltare le parole del Prefetto. Il Sindaco ha commentato l’evento:” Per Pellegrino è stato un giorno molto importante perché si è potuto dare modo al Prefetto di conoscere e capire quali importanza rivesta il nostro Comune nel contesto territoriale. Fargli toccare con mano le eccellenze presenti e avere soprattutto un rapporto diretto con l’interlocutore diretto dello Stato Italiano con le Comunità locali. Una modalità di rapporto nuovo e diretto che darà frutti nel proseguo”. 11 12 PREFETTO A PARMA DAL 5 GENNAIO 2015 BIOGRAFIA DEL DOTT. GIUSEPPE FORLANI di Torino 2006. E’ stato componente dei Comitati di Sicurezza dei Trafori Autostradale e Ferroviario del Frejus. E’ autore di articoli in materia di protezione civile, sicurezza pubblica e immigrazione. Dal 1° settembre 2009 al 4 gennaio 2015 è stato Prefetto della Spezia. In quel contesto ha affrontato e coordinato la terribile emergenza che colpì tutta la Provincia di La Spezia ma in particolar modo la zona delle Cinque Terre nell’autunno del 2011. Il Dott. Giuseppe Forlani è nato nel 1957 a Caserta ed è coniugato con due figlie. Laureato in giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli, dopo aver superato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione il corso-concorso di reclutamento per funzionari della Pubblica Amministrazione, ha assunto servizio, con la qualifica di vice consigliere, il 2 gennaio 1983, presso la Prefettura di Torino. Promosso Vice Prefetto Ispettore nel 1996 e Vice Prefetto nel 2000 ha ricoperto gli incarichi di Capo di Gabinetto e Vice Prefetto Vicario della Prefettura subalpina. E’ stato nominato Prefetto il 21 luglio 2007 con l’incarico di Direttore Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo nell’ambito del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. Ha conseguito il master in negoziazione, mediazione e conciliazione presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno e l’Università Gregoriana. Nel 2002 ha ricevuto l’attestato “honoris causa” in Disaster Management del Dipartimento della Protezione Civile e nel 2006 l’attestato di riconoscimento della Regione Piemonte per la professionalità dedicata al servizio della protezione civile. Ha svolto incarichi commissariali presso il Comune di Torino ed altri Comuni di quella provincia, presso l’Ordine Mauriziano di Torino e l’Ente Parco Regionale di Stupinigi. Ha coordinato il Gruppo di pianificazione della sicurezza dei Giochi Olimpici Invernali 13 14 Nell’ambito della rassegna Serate in Cultura 2014 “C’È ANCORA SPERANZA” a cura di Sua Eccellenza Carlo Mazza Vescovo di Fidenza Riportiamo, di seguito, integralmente, il testo del discorso che Sua Eccellenza il Vescovo ha pronunciato nel corso dell’incontro tenutosi durante la Settimana Santa 2014. Nell’ambito della pregevole e meritoria iniziativa denominata “Serate in cultura 2014 a Pellegrino Parmense” (rassegna curata da Pilar Mazzaschi, consigliere con delega alla cultura e da Claudio Barilli Assessore al Turismo), l’Amministrazione Comunale di Pellegrino – nelle persone del Sindaco Enrico Pirroni e del Vicesindaco Emanuele Pedrazzi – ha voluto promuovere questa serata, un po’ speciale per la verità, nella prestigiosa Sala Civica dedicata a Claudio Costerbosa. Fervore di iniziative e segni di speranza Mi è gradito innanzitutto esprimere il mio compiacimento non solo per il personale invito al Vescovo, ma per il significato della Manifestazione, giunta alla sua 3ª edizione, che rivela una “voglia” di speranza tesa a dare slancio a questo bellissimo paese dell’Appennino Parmense, che vanta una storia non comune di operosità, di virtù civiche, di partecipazione popolare. Passando di pagina in pagina il periodico “News Magazine” della Comunità di Pellegrino Parmense, “La voce di Pellegrino”, subito si avverte una straordinaria energia di “fare”, concretizzata e visibile nelle molteplici attività amministrative, suddivise nei diversi ambiti di interesse vitale per il Paese. E’ consolante costatare come a Pellegrino la speranza “c’è ancora”, nonostante le difficoltà e la crisi economica. Questo fervore di iniziative manifesta che sussiste non solo un desiderio di speranza, ma una volontà operativa di produrre e costruire fatti di speranza. Quindi si potrebbe già concludere, rispetto al tema della serata, che “c’è ancora speranza”, e si vede! Questo è un dato incontrovertibile che apre orizzonti positivi per il futuro, anche perché sono impegnati giovani e meno giovani nel sostenere con forza e decisione il Paese. Dunque i segni di speranza ci sono. Adesso per tutti i cittadini si apre la sfida perché non siano delusi nelle loro aspettative e non svaniscano in un fuoco di paglia. Se non si è vigilanti, il rischio di un’implosione c’è. Occorre dunque continuare ad essere disponibili e concordi, e impiantare saggiamente il “progetto speranza”. La speranza cristiana Nella Lettera Pastorale “Il seme. Il fiore. Il frutto. Vivere la speranza in attesa della venuta del Signore”, ho tracciato un percorso impegnativo ma realistico che prende avvio da un’analisi della condizione attuale della speranza che a volte si presenta “deludente”, per condurre il cristiano ad una maggiore consapevolezza dei fondamenti della speranza e così poter decidere con lucidità di coscienza ad accogliere il Signore. La Lettera tratta poi della praticabilità della speranza nella vita quotidiana, della posta vincente della speranza in una società che spesso crea “disperazione”, “disillusione”, “smarrimento”. Alla fine si conclude con la proposta cristiana della speranza che spalanca la porta del cielo, la vita eterna promessa dal Signore ai suoi servi fedeli. Quindi per chi ha fede “c’è ancora speranza”. Ed è una speranza fondata che non è scomparsa dal cuore, dalla mente, dalla volontà, dagli affetti, dal lavoro, dal futuro. Il credente non teme perché la speranza è radicata sulla “promessa” di Gesù Cristo ed è il “motore” della vita. Anzi forse è più corretto dire che la speranza è la “benzina” propellente per riaccendere e avviare con più forza il motore della vita, disponibile ad essere messo in moto. 15 Le “domande” di speranza La speranza a Pellegrino c’è ancora. E’ questa un’affermazione impegnativa, ma anche rassicurante. E tuttavia possiamo chiederci se la speranza è possibile non solo sul presente, ma guardando il futuro. Perché la speranza usa i verbi del futuro. Ecco le domande: Quali speranze offre il paese ai suoi cittadini? Quale speranza annuncia la Chiesa a Pellegrino? Quale speranza producono i pellegrinesi al loro paese? Quale speranza offrono le istituzioni di questo paese? Queste grandi domande interpellano tutti, comunque si collochino nella scala e nella scena sociale, sia nelle competenze comunitarie, che nelle responsabilità di governo (familiare, sociale, ecclesiale, amministrativo, culturale e del tempo libero). Perché la speranza tocca tutti, e tutti sono chiamati a dare un contributo, ad essere seminatori di speranza. Guai ai “profeti di sventura” che non ne imbroccano una, perché sono estranei e increduli rispetto al divenire della storia. Tutti noi abbiamo il dovere di tenere sempre alta la barra della fiducia. Questa è la propensione della mente e del cuore a vedere gli aspetti di crescita e di sviluppo e non soltanto quelli del declino. Lamentarsi non serve a nulla se non segue un impegno fattivo a rimediare, a ripartire e a pagare di persona. “progetto Pellegrino” dove confluiscono le speranze e il futuro del Paese. Occorre un impegno di continuità e di rinnovamento, investendo le migliori energie, in modo convergente e coeso. 3. Su questa base occorre investire risorse per la cura della conoscenza, delle culture locali, della formazione, della valorizzazione delle qualità imprenditive e paesaggistiche proprie del paese. Tutto questo si prefigura come un composito denominato “cultura immateriale”, sorgente e ispirazione di quel valore che viene significato con l’“appartenenza” alla comunità locale. Lavorando su questi tre filoni è possibile affermare che la speranza non è un’utopia, una qualcosa campata per aria, ma è la capacità di credere in se stessi e nelle proprie qualità, disponibilità, risorse, in modo di farle fiorire in un contesto più ampio del territorio comunale, per non spendere energie preziose, secondo il metodo e lo stile della “rete” e per programmare uno sviluppo con sano realismo. Oggi infatti si è chiamati, dal vorticoso cambiamento in atto, a guardare oltre il confine tradizionale: c’è la globalizzazione, c’è la tecnologia delle comunicazioni, c’è la novità di istituzioni intermedie, c’è il turismo, c’è l’imprenditoria montana, cioè emergono nuove opportunità da non vanificare in dettagli troppo minuti e non costruttivi di futuro. Un promemoria di speranza Per riassumere in modo sintetico, vorrei offrire una sorta di “promemoria della speranza” come un percorso di vita individuale e sociale che si ispira alla fede, sorgente di autentica e duratura speranza, e alle potenzialità già espresse dal Paese. 1. Il tesoro più prezioso da cui trarre ispirazione per la speranza è il patrimonio della tradizione. Esso costituisce un cocktail di valori creduti e vissuti che si condensano negli ambiti della cultura locale, della fede, del lavoro, della famiglia, della scuola, del territorio, dell’agricoltura. Tutto questo è la base certa per il presente e per il futuro di Pellegrino. 2. La custodia di questo molteplice patrimonio non è tuttavia un atto di conservazione museale, ma esprime un potenziale di vitalità, di creatività, di impegno che prende corpo con un 16 Conclusione La speranza siete voi, se saprete coniugare il passato con il presente scollinando e vellicando sul futuro, senza tradire quello che ci è stato trasmesso, senza lasciarsi imprigionare dal passato, senza velleitarismi inconcludenti. Si sa che la gente di montagna è seria e realistica, per questo “c’è ancora speranza” in un futuro possibile. Il Signore benedica ogni vostro sforzo per dare speranza a voi ma soprattutto alle giovani generazioni che crescono e che hanno il diritto di trovare un paese ospitale, bello, aperto a nuove prospettive di lavoro e di vita. + Carlo, Vescovo Luoghi Sacri - Cap. 3 Progettata fin dagli inizi del Novecento, fu inaugurata il 25 settembre 1927 LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE a cura di Simona Costa Progetto ambizioso, frutto della tenacia e della fede di sacerdoti e parrocchiani, la chiesa di Pellegrino Parmense venne ufficialmente inaugurata il 25 settembre 1927. La storia di questo tempio sacro è riassunta in pochi ma efficaci versi riportati all’interno degli scritti pubblicati in occasione dell’inaugurazione della chiesa: “VOLONTA’ DI DIO TENACIA GENEROSA DI UOMINI DA VIRTU’ INFINITA SORRETTA ESALTANDO L’ANIMA DI DON DONNINO CADONICI -IDEATORETRASFUSA IN QUELLA DI MONSIGNOR MICHELI -AGITATORESALUTANO IL NUOVO TEMPIO ERGENTESI MAESTOSO A’L CIELO NE I SECOLI PER AMMONIRE PER CONFORTARE NEI LUMI DE LA FEDE DE LA SPERANZA DE LA CARITA’.” La chiesa parrocchiale di Pellegrino Parmense sorse infatti per accorata richiesta dell’allora vescovo Guido Maria Conforti (ora proclamato santo) che nelle visite pastorali aveva più volte sollecitato i fedeli ad “unirsi come un sol uomo per la costruzione di una nuova Chiesa”, ritenendo quella esistente “insufficiente al bisogno ed in opposizione stridente a tutte le leggi dell’estetica” e in “contrasto colle nobili tradizioni di fede e di pietà e colla gentilezza degli abitanti di quella storica borgata”. L’appello del Vescovo trovò una prima risposta nel 1915 quando, grazie alla solerzia del sacerdote don Donnino Cadonici e la costituzione di apposito comitato, fu posata la prima pietra del nuovo edificio sacro, per realizzare il progetto dell’architetto prof. Tancredi Venturini, esponente di rilievo dell’arte sacra nel nord Italia. La terra fu donata dalla signora Albina Mondini, prima benefattrice di quest’opera. La costruzione, felicemente iniziata, doveva essere completata in breve 17 tempo. Le ben note vicende storiche di quegli anni, la scomparsa dell’arciprete Cadonici e quella della benefattrice, portarono all’improvviso arresto dei lavori, seguito da una stasi di diversi anni, nei quali il progetto rischiò di essere abbandonato. Anche i materiali di costruzione accumulati sulla piazza ed in luoghi limitrofi furono venduti per pagare i lavori dello sterro e delle fondamenta già realizzate. La situazione di degrado in cui versava l’allora chiesa di Pellegrino Parmense non lasciava certo indifferente l’economo spirituale Don Alfredo Azzoni, uomo di grande fede e sensibilità religiosa, che in data 20 novem- bre 1920 scriveva a Monsignor Vescovo “non si vede spiraglio alcuno per proseguire i lavori” e descriveva con accoratezza lo stato pietoso in cui versava l’edificio della chiesa, sgretolato, umido e freddo. Don Azzoni avviò una 18 sottoscrizione per raccogliere fondi da devolvere alla realizzazione della nuova chiesa, comunicando con solerzia al Vescovo la gioia delle prime donazioni ricevute. Fu solo grazie al prodigarsi dell’arciprete Monsignor Angelo Micheli che i lavori furono ripresi a partire dal 1922 e portati a compimento, con l’inaugurazione del 25 settembre del 1927. Monsignore fu sostenuto da un comitato, dalla Cassa Rurale, dal Comune, dalle autorità, dalle famiglie, associazioni, fascio, combattenti, reduci, sacerdoti del Vicariato e limitrofi della diocesi piacentina che diedero il loro obolo disinteressato. Nonostante la vasta partecipazione, l’edificazione del tempo costò a Monsignor Micheli un enorme impegno umano nella direzione dei lavori e nella complicata gestione delle spese, spesso impreviste, fino a provarne probabilmente anche la salute. Ma lottò con ogni forza affinché fosse cancellata l’onta che i pellegrinesi “non fossero ancora riusciti a fabbricare una chiesa parrocchiale degna del capoluogo del Comune” (da Mons. Magani “Ordinamento Canonico della Diocesi di Parma” – 1901), riuscendo a provvedere tra innumerevoli difficoltà, all’acquisto degli arredi sacri quali il grande quadro di San Giuseppe che si trova nell’abside e delle formelle della via Crucis. In occasione dell’inaugurazione, il vescovo S. E. Mons. Guido Maria Conforti si rallegrava del successo ottenuto che celebrava con le seguenti parole: “Il nuovo tempio sorge ora bello e maestoso […]. Esso parlerà ai più lontani posteri dello zelo indefesso dell’Arciprete, Monsignor Angelo Micheli, e della pietà ge- nerosa degli abitanti di Pellegrino, che, anche in questa circostanza, hanno mostrato coll’eloquenza del fatto che la Fede avita continua a formare la loro gloria più bella.” Anche monsignor Angelo Micheli nell’occasione espresse la grande soddisfazione per la realizzazione dell’opera, frutto di stenti, sacrifici e di cinque anni di fervido lavoro ed esortava i fedeli “Amatela adunque, o Pellegrinesi; è tutto quello che vi dico col cuore traboccante di gioia!”. Scusandosi con i parrocchiani per l’insistenza con cui ne aveva cercato la cooperazione, definiva inoltre il giorno dell’inaugurazione come il più bello della sua vita. La chiesa di Pellegrino sorge alla sommità dell’ampia e ripida piazza antistante, come costruzione in stile romanico caratterizzata dal contrasto del colore paglierino della pietra locale con il colore rosso dei mattoni levigati. L’opera, che non è mai stata del tutto completata in quanto mancano il rialzo del campanile ed il cappello al portale centrale, presenta equilibrio delle masse e una decorazione delle membrature che decorano la facciata molto parca. Alla Chiesa si accedeva originariamente da una scalinata, modificata poi negli anni, concepita dall’architetto Tancredi Venturini, come un prolungamento stesso della facciata per conferirle l’apparenza di un maggiore 19 20 sviluppo verticale e neutralizzare l’accorciamento prospettico prodotto dalla sporgenza dell’ampio sagrato. Il disegno della facciata rivela una partizione della struttura in tre navate, con il corpo centrale che si eleva maestoso sulle ali laterali. Tre ampi finestroni a ruota campeggiano nei riparti, cerchiati con modellati in cemento sagomato. La facciata è arricchita, da fughe di piccoli archi e colonnine, che hanno l’intento di raffigurare le loggette caratteristiche dello stile romanico. La struttura interna dell’edificio rispecchia lo stile che connota l’esterno della chiesa, con volte a crociera perfettamente allineate e i sostegni delle navate, formate da piloni a fascio che riproducono le modanature degli archi e delle volte, distinti in “forti” e “deboli” in rapporto allo sforzo cui sono soggetti, spiccando comunque per leggiadria di forma. Anche la muratura interna, originariamente era riservata alla terra cotta “a vista”. Piloni ed archi con il loro ritmo regolare disegnano nitidamente la costruzione. Le trifore, aperte nei muri della navata maggiore, come le “finestre-feritoie” dei fianchi sono in cemento alternato a mattoni “a vista”. Al corpo principale della chiesa sono affiancate e connesse la sagrestia, la base del campanile ed il battistero. La pianta della chiesa è basilicale con tre navate: la lunghezza massima dell’interno compresi i muri perimetrali è di 32 m e la larghezza complessiva è pari a 16 m. L’altezza misurata dalla sommità dei fascioni è di 12 m, mentre la facciata misurata dal piano della chiesa alla croce è di 18.50 m. Come accennato in precedenza il progetto fu affidato all’architetto Tancredi Venturini, noto ed apprezzato per altre costruzioni di rilievo sia nelle diocesi di Fidenza e Parma che in quella di Cremona (Fogarole, San Nicomede, Soarza, Roccabianca…): egli ne diresse i lavori che vennero affidati alla ditta “Libertas” di Parma. La chiesa attualmente ospita nella zona dell’abside, oltre a un quadro di grandi dimensioni e fatture pregevole, raffigurante il Santo Patrono San Giuseppe, l’opera maestosa dell’Ultima cena scolpita in vecchie travi di quercia da Walter Benecchi. L’artista, con il suo scalpello, ha fatto emergere dal legno le figure dei dodici apostoli e del Cristo, ritratto nel solenne istante dello spezzare del pane. Tutte le figure, scolpite a grandezza naturale, si impongono per la loro autentica semplicità, sottolineata dalle venature e dalle colorazioni del legno che mostra le ferite della scultura quasi come un segno pittorico. L’altare di destra ospita attualmente la statua di Maria Immacolata, scultura lignea devozionale datata solo indicativamente tra il XVII ed il XIX secolo, oggetto di recente intervento di restauro: la scultura, di buone proporzioni ed intaglio accurato, ritrae la Vergine in tunica bianca e ampio manto argentato con profili color oro, a mani giunte e con il capo delicatamente reclinato. La figura, nel complesso molto elegante, poggia su di una mezzaluna accolta da nuvole stilizzate e calpesta il serpente che morde una grossa mela. L’altare sul quale posta e l’ancona retrostante in marmo, un tempo altare principale della chiesa, opera di Giocondo Albertolli (1738), ospita un pregevole rilievo sotto alla mensa, raffigurante il Cristo e la Veronica e sculture di cavalli emblemi della casa Baiardi (per la cui cappella in San Pietro Martire a Parma l’altare era stato originariamente realizzato). IL MONOGRAMMA DI CRISTO a cura di Simona Costa All’interno della chiesa di Pellegrino Parmense, a fianco della sagrestia trova ubicazione il monogramma di Cristo, detto “di San Bernardino da Siena”, scolpito con raffinata esecuzione in pietra locale. Detto monogramma -I.H.S.- è sormontato da una piccola croce ed affiancato da due angeli: la sua origine è remota e viene fatta risalire al IV o V secolo, alla parola greca indicante Gesù, abbreviata originariamente solo in I.S. Ad essa i latini aggiunsero nel mezzo la lettera H. Il significato è rimasto Gesù, ma dal latino è stato interpretato anche come Iesus Hominum Salvator. Nel secolo XIV si cominciò a circondare i monogrammi sacri con un sole raggiante ed entrò in grande uso il monogramma I.H.S. Il sole ha dodici raggi ad ognuno dei quali San Bernardino attribuiva una caratteristica di Cristo (Rifugio dei Peccattori, Medicina degli Infermi, Sollievo dei sofferenti etc.). Il principale e strenuo propagatore del monogramma fu proprio San Bernardino da Siena, dopo il trionfo riportato con la predicazione a Roma per il SS. Nome di Gesù. Il santo nelle sue lunghe peregrinazioni arrivò a Piacenza nel 1420: una città allora lacerata da fazioni interne e provata da un lungo assedio. Il Santo richiamò con le sue orazioni all’interno del Duomo folle di fedeli infondendo speranza a una popolazione fortemente smarrita e provata. Da Piacenza Bernardino andò peregrinando nei territori limitrofi e giunse nel 1424 a Pellegrino Parmense, dove vi fondò un convento, vicino a un’antica chiesa datagli in dono, che dedicò a San Francesco. Il monogramma di Cristo o “eucaristico” è sicuramente uno dei suoi più preziosi ricordi. Il santo infatti dove si recava chiedeva che fosse fatto murare sulle entrate delle case anche più ragguardevol il “mattone di San Bernardino”, una terracotta o un marmo, recante talora il semplice monogramma talora circoscritto da raggi d’oro, talora munito della legenda “pars mea Deus in aeternum”. A Pellegrino Parmense, per ricordare il passaggio del Santo, un solerte comitato fece fondere in bronzo il monogramma, che si trova tuttora applicato ad alcune porte delle abitazioni del paese. FONTE: “Pellegrino Sacro - Inaugurazione della nuova chiesa parrocchiale” – 25 settembre 1927 21 Una nuova opportunità di servizi per il territorio montano IL PROGETTO DALISI A cura di Lina Callegari e Silvia Cunegondi Siamo ad Astoria - nel Queens - sedute al tavolo del Riccardo’s e guardiamo - un pò incuriosite e molto affascinate - le generazioni di parmensi che hanno lasciato la terra natia per cercare fortuna all’estero. E’ il 2014 e siamo al Dinner and Dance della Berceto Foundation ma è come se fossimo in una qualunque delle feste che i nostri emigrati fanno per ritrovarsi e sostenere con contributi il paese di origine. E’ un mondo che ci attrae, porta con se la storia delle nostre terre e, in parte, delle nostre famiglie. Il ricordo va a nonna Lina che nata a New York - è tornata per crescere la propria famiglia al paese dei genitori dove oggi riposano le sue spoglie mortali. Ci guardiamo in faccia e ci domandiamo cosa possiamo fare per far in modo che questo filo non si spezzi, in che modo possiamo aiutare chi è lontano a non dover rinunciare al legame con le nostre montagne. La burocrazia è già insopportabile per noi che in Italia ci viviamo e non vorremmo che fosse motivo per demotivare ancora di più chi in Italia ha la casa di famiglia o ha pensato di investire i propri guadagni. Ecco: DALISI srl nasce per dare risposta a questi bisogni, il bisogno di alleggerire il fardello di chi, ritornando per qualche giorno in Italia, deve dedicare il proprio tempo per risolvere i problemi burocratici ed amministrativi ed occuparsi della fruibilità della propria abitazione. DALISI srl nella sua sezione Home Solutions - si occupa di questo, di fornire un servizio integrato e completo per coloro che vogliono continuare a dare valore alla propria casa in Italia. Lo fa in collaborazione DALISI s.r.l. Via Roma 5 Madregolo 43044 Collecchio (Parma) - Italia www.dalisi.it Pagina Facebook Dalisi HOME Solutions e-mail [email protected] Telefono mobile +39 349 – 2549756 22 con gli enti locali, perché ogni amministrazione lungimirante ha bisogno di avere un interlocutore che sia un punto di riferimento immediatamente raggiungibile per risolvere ogni questione che può riguardare l’abitazione di chi vive all’estero. E’ con questo spirito che ci rivolgiamo ai tanti originari di Pellegrino Parmense che continuano ad avere un legame con la propria terra ed hanno bisogno di persone di fiducia a cui affidare la gestione della propria casa e dei servizi ad essi connessi. Una fiducia che si può riporre solo in persone che si conoscono e che si apprezzano, è per questo che è nostra intenzione partecipare alle iniziative che le associazioni organizzano per ritrovarsi. Lo facciamo per conoscervi ma anche per sottolineare che noi siamo presenti! Ovviamente i nostri servizi sono rivolti anche a chi si è solo trasferito in città! DALISI si occupa del funzionamento regolare degli impianti elettrici, idraulici, del gas e delle relative forniture. Verifica l’integrità di tetti, muri e serramenti anche a seguito di eventi naturali; si occupa della manutenzione ordinaria dell’immobile compreso il giardinaggio, pulizie periodiche ed imbiancatura; fornisce assistenza nella gestione degli interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria. Segnala e gestisce le scadenze dei tributi locali e di eventuali utenze; richiede e ritira certificati e produce i documenti necessari: su delega può rappresentare il cliente presso la pubblica amministrazione o altri uffici. Si occupa della eventuale gestione dell’affitto a terzi dell’immobile o della sua valorizzazione economica. I servizi saranno prestati da professionisti e artigiani qualificati. RICERCHE STORICHE- cap.4 Originaria della frazione Specchio di Solignano LA FAMIGLIA PETTENATI PROPRIETARIA DEL CASTELLO DAL 1817 PER UN SECOLO a cura di Milena Cupola e Daniela Tombini La Famiglia Pettenati trova origine a Pellegrino dal Luogo Tenente Giovanni (o Jovanni) Pettenati (nato il 7 Aprile 1768 e deceduto il 22 Luglio 1828) che nel 1817 acquistò dalla Famiglia Boccoli il Castello. Oriundo di Specchio di Solignano l’acquisto avvenne da Alessandro Baffoli il quale dopo la vendita si trasferì a Borgo San Donnino (Fidenza). L’atto fu stipulato dal Notaio Marco Antonio Bergamini* per l’importo di 125.000 Lire e ricomprendeva tutti i beni e diritti che le Case Baffoli, già antichissima e molto civile, possedeva in detto luogo del Castello di Pellegrino. Inoltre della cessione facevano parte l’affitto e il godimento dei diritti livellari di Case Fogliani. Il Tenente Giovanni Pettenati il 30 Settembre 1817 pagò a nome di Case Baffoli una rendita annua di Lire 15 alla Chiesa di Careno, essendo subentrato ai Baffoli per acquisti fatti dei loro beni e oneri. Di Giovanni Pettenati è noto che dalla unione in prime nozze nacque Giuseppe Pettenati nato nel 1803 e mancato il 21 Marzo 1884. Giovanni restò vedovo e successivamente sposò Francesca Mayer, signora nobile di origini austriache, dalla quale non ebbe figli. Di Giuseppe Pettenati fu Giovanni rimane nel tergo della cappella di famiglia eretta nel Cimitero di Careno una targa in marmo a fianco di una uguale targa recante il ricordo di Jovanni Pettenati. Tale targa marmorea cita: “ Di molti suoi amici, concorrendo pure questo Municipio, si vuolle scritto in questo marmo il nome di PETTENATI GIUSEPPE FU GIOVANNI morto di anni 81 il 21 Marzo 1884 affine di ricordare ai posteri che la vera virtù non passa sconosciuta sulla Terra. Inoltre spicca in una targa in sasso marmoreo la scritta: “Viator huc requiem dic” (Pellegrino che passi da questo luogo, recita una preghiera!!!). Giuseppe ebbe tra i suoi figli Luigi Cirillo nato il 6 Dicembre 1841 e deceduto il 29 Ottobre 1923 il quale si unì in nozze con Annunziata Bertucci nata il 16 Agosto 1842 e deceduta il 31 Marzo 1912. Tra i figli della coppia fu Gaetano Pettenati detto Peppino nato il 7 Marzo 1882 e deceduto il 23 Aprile 1966 il quale sposò Rosalba Bacchini nata il 18 Luglio 1885 e deceduta il 10 Ottobre 1953. Nel periodo in cui Gaetano fu costretto al fronte della Grande Guerra la moglie, rimasta a Pellegrino, gravata dalla gestione dei beni di famiglia, si ritrovò obbligata a cedere parte dei beni medesimi, fra i quali la proprietà del castello. Dall’unione fra Peppino e Rosalba ebbe luce Giuseppe Pettenati detto Pinetto (l’artista) nato il 19 Marzo 1908 e defunto il 3 Marzo 1987, del quale meglio diremo nell’articolo seguente, il quale si unì in nozze con Modestina Rinaldi** nata il 1 Luglio 1924 e mancata il 27 Luglio 2010. Dalla loro unione nacque l’unico figlio, Luigi nato il 18 Aprile 1951. Luigi, ora in pensione, ha sempre svolto lavoro di autista oltre che occuparsi della conduzione del podere di Case Giovanardi; è sposato con Milena Cupola, insegnante d’infanzia ** insegnante proveniente da Ferrara. Gaetano Pettenati 23 a Salsomaggiore Terme, nata il 15 Dicembre 1954. Dal loro matrimonio è nata la figlia Giada. La famiglia Pettenati vive sul podere di Case Giovanardi nella frazione di Varone di Pellegrino, residua proprietà della gloriosa tenuta, in un tempo lontano acquistata a Pellegrino dall’antenato Luogo Tenente Jovanni. In merito alle origini della famiglia Pettenati rimane agli atti la pubblicazione di Monsignor Angelo Micheli “ I Protocolli della Camera Ducale di Milano “ a Iggio e a Besozzola di Pellegrino Parmense – Tipografia La Commerciale FIDENZA 1927. Monsignor Angelo Micheli in occasione di un matrimonio della Famiglia Pettenati, inviò una copia di detta pubblicazione dove a pagina 22-23 sono riportate parte delle origini della famiglia. Monsignor Micheli pone in prefazione la seguente dicitura: “Al Signor Pettenati Lorenzo, Iggio di Pellegrino Parmense A Lei, Signor Pettenati Lorenzo, mi permetto di inviare questo mio tenue scritto, perché lo presenti, modesto omaggio ai fortunati sposi che oggi si giurano fede. A Lei, cui giunge finalmente un raggio di domestica letizia a squarciare tante dolorose nubi, di quest’ora serena e gioiosa sian partecipi tutti i presenti e gli assenti che con sincero animo augurano a Lei ed ai novelli sposi sincera e duratura. Le antiche memorie della terra di Iggio e di Besozzola, servano sempre meglio a ricordare la viva partecipazione che prendo al bene auspicato evento”. Mons. ANGELO MICHELI - Arciprete di Pellegrino Parmense Pellegrino Parmense, 12 Agosto 1927. Di tale pubblicazione si ricava il seguente estratto ( … ) : “ Delle accennate famiglie poche permangono a Iggio e a Besozzola, altre hanno emigrato in altri paesi, devo però ricordare i Pettenati di Iggio e i Berzieri di Besozzola, famiglie distinte venute da noi posteriormente. I Pettenati provenienti da Specchio, sempre di bene in meglio “de bien en mieux” è divisa dei Pettenati, pei quali sembra che le cose andassero a gonfie vele, di bene in meglio. E sono da invidiarsi, dacchè in questo mondo in generale vanno spesso a rovescio dei desiderii, malgrado le più rigorose insistenze dell’animo all’infuriare delle avversità. Arrivati i Pettenati nel 1817 a Pellegrino, il Tenente Giovanni per atto del notaio Marco Antonio Bragadini***, acquistò per lire 125.000 tutti i beni dei Baffoli posti in castello e nelle sue pertinenze; prevalendo pure l’affitto dei beni e diritti livellarii di Casa Fogliani. Il Signor Giuseppe nominato Podestà per molti anni il 22 Giugno del 1829 è costituito procuratore generale per gli interessi del duca Federico Sforza Fogliani per liti affitti e boschi ecc. Anzi il 20 Ottobre 1843 avendo il Duca ritirate tutte le suppellettili dal Castello ne dava a lui ricevuta con una lusinghiera lettera di ringraziamento. Dal signor Giuseppe provengono le famiglie di Iggio e di Varone. ( … ) Gaetano Pettenati, padre di Pinetto, lo scultore. 24 * / *** Il cognome del notaio che stipulò l’atto è citato come Bergamini nella pubblicazione di Monsignor Micheli a pag.9 “I Giusdicenti e Notai di Pellegrino e Val di Mozzola” 1927 e come Bragadini nel libro (sempre di Mons. Micheli) a pag. 22-23 “I Protocolli della Camera Ducale di Milano” a Iggio e Besozzola di Pellegrino Parmense 1927. Luigi Cirillo Pettenati con la moglie Annunziata Bertucci e parte della famiglia. LE PAGINE DELLA CULTURA L’arte scultorea VITA E OPERE DI GIUSEPPE PETTENATI a cura di Milena Cupola che tuttora rimane custodita nella sua casa di case Giovanardi a Varone, la fisionomia del nonno è straordinariamente ripresa. La famiglia, resasi conto delle notevoli potenzialità artistiche del loro figliolo, diede a lui l’opportunità di frequentare a Milano la Scuola di Scultura diretta dal Maestro ADOLFO WILDT (1868-1931) presso l’Accademia di Brera. Adolfo Wildt viene considerato, da numerosi studiosi di storia dell’arte, un artista di grande levatura. Il maestro Adolfo Wildt, al quale Pinetto era molto affezionato, mancò prematuramente nel 1931. A testimonianza di quel periodo rimangono, tuttora in custodia della famiglia e adornano la sua casa, opere e lavori in marmo dalle quali non sarebbe stato difficile prevedere per il giovane allievo di cotanto Maestro un brillante avvenire in campo artistico. Una delle prime opere, risalente al 1926, fu primo un bassorilievo raffigurante l’adorata madre Rosalba. Segue l’autoritratto in gesso che negli anni ’80 fu sottoposto ad un procedimento di Pellegrinese da generazioni e scultore di grande talento, Giuseppe Pettenati nacque a Careno di Pellegrino Parmense il 3 Marzo 1908. Detto Pinetto, era figlio di Gaetano (detto Peppino) e di Rosalba Bacchini. I nonni paterni di Giuseppe furono Luigi Cirillo e Annunziata Bertucci, proprietari del Castello di Careno e delle circostanti case nobiliari, fin dall’inizio dell’800. Fin da bambino Pinetto dimostrò grandi capacità artistiche nel campo della scultura. Già a undici anni compose, con terra e argilla, l’effigia del nonno paterno Luigi Cirillo. In tale scultura, Primo bassorilievo della madre Rosalba Bacchini alla quale Pinetto era tanto legato affetivamente; in sua memoria fece costrire la cappellina presso il cimitero di Careno e le dedicò una scultura raffigurante la testa dei due cani prediletti, Caio e Brema che vennero considerati parte della famiglia. calco in bronzo al fine di garantirne durata eterna da trasmettere ai posteri. Negli anni successivi eseguì altre sculture, alcune delle quali vengono custodite gelosamente dai famigliari. Caratteristica essenziale dell’opera scultorea di Giuseppe, ri- L’effigie del nonno paterno Luigi Cirillo Alpe Pescia m. 1446, 19 ottobre 1941 25 LE PAGINE DELLA CULTURA levata dalle opere conservate presso la sua abitazione di Case Giovanardi in Pellegrino, è l’estrema levigatezza delle superfici marmoree che conferisce alle opere una purezza assoluta. Ci sembra opportuno, in questo contesto, aprire un paragrafo, forse lungo ma necessario, per capire meglio l’origine dell’arte di Giuseppe Pettenati tramite la trascrizione di alcune parti tratte dal libro scritto da Adolfo Wildt “L’ARTE DEL MARMO” Ulrico Hoepli Editore Milano. “Dedizione piena della miglior parte di te all’opera tua: umiltà profonda dinanzi agli insegnamenti della natura abbandono ribelle di tutte le consuetudini errate; sincerità e lealtà assolute; impeto nell’affrontare l’aspra materia; ardire nell’affidarti alle tue ispirazioni; volontà paziente e indefessa al lavoro. “ (…) “Terrai ben fermo di cominciare come sempre, perentoriamente dalle parti più incave, proseguendo la lavorazione dall’interno all’esterno. Per esempio, in un viso a bocca aperta, dalla cavità boccale; in un orecchio, dal meato uditivo, e così via, portando orami questi scuri all’estrema loro finezza. E tienti presente questa verità: che tu non hai a rifare nel marmo le esatte misure delle cavità e dei modellati che ritrovi sul vero: ma in nuova materia, con nuovi rapporti d’ombre e di luci, ridare l’impressione viva e vitale che ti dà la natura. Ed è proprio qui, in codesta nuova trasposizione di rapporti, che si appaleserà la tua personale visione, il tuo peculiare intuito della vita, la tua potenza trasformatrice e ricreatrice, in una parola, il tuo ingegno d’artista. Ancor dunque una volta ti dico: non essere timido; pecca piuttosto d’ar- Pinetto con l’amico Divo Miragli di modellatore. Da queste massime cavità procedi quindi di grado in grado alle cavità minori, sino a raggiungere col tuo lavoro le più esterne superfici; servendoti di scalpelli tondi e quadri, e quando tu non possa altrimenti, della raspa, o di carborondium: badando però che raspa e carborondium sono pericolosi arnesi, in quantochè tendon sempre ad affloscire la modellatura, togliendo l’incisività del segno, per condurre a quella insipida fattura molle e sfatta – “bambagiosa” che noi diciamo – cioè a mò di fiocchi di cotone. Così ti adopererai con varietà di esecuzione a interpretare il vario carattere delle diverse parti che supponiamo costituiscono, supponiamo, un viso. Le parti cartilaginose del sottonaso si distingueranno, pur per il segno della scolpitura, da quelle carnose delle labbra, da quelle ossute della fronte o dello zigomo, dalle più cartilaginose e tremule dell’orecchio, dalle muLuci ed ombre, eseguito a matita su tela nel 1929 (porta i segni dei bombardamenti) Autoritratto in bronzo e ritratto di giovane donna 26 dire; non temere che abbia a scarseggiarti il marmo a’ tuoi modellati; ardisci, e troverai sempre marmo abbastanza per arrimediare agli errori del tuo scalpello; procedi pertanto sicuro di te e della tua visione, e lascia ai fanciulli la vana timidezza e perplessità. Compi pure ora tutti i sottosquadra; fondi e scuri ti risultino levigati all’ultima perfezione, senza il più piccolo segno di esitanza nella modellatura, senza que’ benedetti “pisti”, che poco visibili dapprima, ti sconcerterebbero poi il marmo ad opera lucidata. Insomma questo dev’esser l’ultimo sforzo della tua sapienza di esecutore e Alcuni degli strumenti di lavoro dell’artista LE PAGINE DELLA CULTURA Giovinetto morente buon esecutore. Giunti che siamo al termine dell’opera, la statua dovrebbe ormai apparirti compiuta e perfetta, senza errori di rilievi, di armonie o di modellazione. Può nondimeno accadere – ed accadde non di rado ai massimi artisti – di trovare all’ultimo di trovare all’ultimo che è necessario abbassar qua un rilievo, diminuir là un volume. I difetti di linea non appariscono appieno che nell’ultimo compimento. “E’ quando la statua è finita che la si incomincia”. “La statua si finisce continuando ad abbozzarla”. – son massime vecchie, che riflettono bene questa possibilità. Non sbigottirti dunque se ciò ti avvenisse. Riprendi il tuo scalpello e con tutta franchezza riscalpella la parte errata; e se lo scalpello non fa, prendi la gradina; non basta ancora, prendi la bocciardina, che ha il vantaggio con la sua larga battitura, di mantener facilmente i piani: salvo rimodellar poi accuratamente con lo scalpello. Perfetta in tal modo l’opera, ti consiglio di dare alla tua statua una generosa strofinata di sabbia di mare: la quale, mentre serve alla purgazione del marmo, attutisce alquanto le asperità della modellatura, senza peraltro ammollirla fino all’inespressivo, come accade con la raspa. Deve avvenire come del ciottolo che l’acqua allisciò, pur conservandogli tutti i piani della sua struttura caratteristica.” Dopo la morte del Maestro Pinetto continuò il suo lavoro con il figlio Francesco Wildt nato nel 1896 con il quale mantenne rapporto di stima ed amicizia, dimostrato dalle numerose comunicazioni susseguitesi negli anni fra le due famiglie per un periodo molto prolungato. scolature del collo, e via via: tutto ciò, ripetoti, dovrà dal vario modo con cui tu saprai condurre il tuo ferro a tentare e istimolare il marmo uguale, e diversificarlo come fa la vita in ogni sua materia. Bada anco qui a portare avanti tutto l’opera ad un medesimo grado di fattura. Vedi sempre il tuo lavoro da lontano, e ripensalo anche distogliendone talvolta l’occhio. Chè lasciando in tal modo risorger libero il fantasma della tua mente, potrai indi commisurarvi meglio la figura da te realizzata. Non stancarti mai di osservare la tua statua nell’assieme. Questa è la legge indefettibile per ogni Pinetto in compagnia di uno dei suoi amati cani Scambio epistolare augurale fra le famiglie Pettenati - Wildt, festività 1954. 27 LE PAGINE DELLA CULTURA A causa di tale perdita del Maestro Adolfo, Pinetto fu preso da grande sofferenza che lo portò in uno stato di profondo sconforto. Unitamente a questo stato si sottolinea che la Città di Milano e gli ambienti chiusi con confacevano alla natura di Pinetto. Questa concomitanza di fattori indussero Pinetto a lasciare Milano e a ritornare nella sua Pellegrino dove riprese una vita consona alle sue esigenze e alle sue predisposizioni naturali. Sul Monte Canate, sul Santa Cristina, dovunque vi siano boschi, là era possibile incontrarlo con i suoi cani prediletti, con i quali, psicologo impareggiabile, aveva un rapporto di comunicazione ed affetto. Pinetto fu un personaggio caratteristico che dava un grande valore al sentimento dell’amicizia e che, per l’originalità del carattere la notevole statura, la battuta sempre pronta ed arguta, era figura inconfondibile era rappresentativa di un tempo che non ritorna. Dedicato a mio suocero che mi ha voluto bene come ad una figlia e che ricordo sempre con grande affetto; ed alle mie nipoti Greta e Glenda affinchè siano orgogliose dei loro avi valorosi e virtuosi. Maestra Milena Cupola. Autoritratto in gesso di Pinetto Luigi Pettenati, figlio dello scultore con la moglie Milena Cupola. 28 Case Giovanardi come si presentavano ai primi del Novecento e come sono al giorno ATTIVA IN LOCALITÀ PIETRA SPACCATA “ACASAMIA”, UNA STRUTTURA PER GLI ANZIANI a cura di Maria Chiara Devoti Acasamia e’ un associazione che si occupa da anni di formare volontari e badanti per anziani e disabili. E’ nata per sostenere le famiglie nella cura dei propri cari, garantendo serietà e cercando di volta in volta di aiutare le famiglie nella soluzione dei problemi o semplicemente fornendo ascolto e supporto morale. Da qualche mese e’ attivo un progetto residenziale, gestito dall’associazione che vede protagonisti quelle famiglie che per vari motivi non riescono più a gestire autonomamente le incombenze quotidiane, nuclei spesso costituiti da anziani ( coniugi, fratelli o cugini). La struttura accoglie anche anziani soli, con lo scopo di favorire le relazioni sociali e mantenere vivi gli interessi e le abitudini quotidiane. Il progetto è stato possibile grazie ad un grande impegno dei volontari coinvolti dell’associazione e dalla disponibilità del proprietario dell’immobile sig.Rossetti. La struttura dispone di ampi spazi ricreativi e ogni comodità. “Acasamia” è una casa famiglia auto gestita sita in località Pietraspaccata di pellegrino Parmense a 10 Km da Salsomaggiore Terme (Pr), può accogliere fino a sei persone e nasce per dare una risposta al crescente bisogno di strutture che diano assistenza ed ospitalità a persone anziane o in stato di solitudine e con lo scopo di tenere uniti nella stessa abitazione nuclei famigliari pluriproblematici . La casa famiglia “acasamia” si fa carico dell’anziano nella sua globalità ed oltre a garantire un soggiorno e un’assistenza di base di ottimo livello tende a promuovere le potenzialità di benessere di affettività e di vita relazionale e famigliare degli assistiti. Gli spazi comuni e la scelta di camere singole o doppie sono strutturati ed organizzati per facilitare la socializzazione e la quotidiana vita di comunità. Una struttura dove la storia personale degli anziani, i loro interessi, la loro rete psico-affettiva sono parte integrante della vita quotidiana. Grazie alla sua organizzazione è in grado di modificarsi in funzione dei soggettivi bisogni degli ospiti per farli sentire inseriti in un contesto unico quale quello familiare. Per garantire la possibilità di mantenere e coltivare i legami famigliari e relazionali degli ospiti si è pensato di adibire una camera all’ accoglienza dei parenti che, venendo da lontano, hanno la possibilità di restare per brevi periodi con l’ospite in struttura versando un contributo volontario. Viene data la precedenza a parenti che abitano lontani dalla struttura o all’estero. TIPO DI STRUTTURA E NORMATIVA VIGENTE La casa famiglia “acasamia” è una struttura che presenta le caratteristiche della civile abitazione, nel pieno rispetto della normativa vigente L.R. 12 /01/1985,n 2 e successivo regolamento d’attuazione degli articoli 9,36,37 e più precisamente: 1. può accogliere fino ad un massimo di sei persone 2. e’ fruibile nell’arco di 24 ore 3. garantisce la presenza di camere in numero adeguato di persone 4. prevede un servizio igenico riservato ad ogni camera degli ospiti 5. è dotata di cucina a servizio degli occupanti, un locale lavanderia e ripostigli per vari usi 6. offre l’assoluta possibilità di personalizzare l’ambiente 7. garantisce il mantenimento dell’igiene con la collaborazione delle persone ospitate 8. è dotata di tre spazi adibiti all’ accoglienza (salotto come quello di casa) dei parenti o degli amici da parte degli ospiti, in modo da poter vivere gli incontri con privacy L’immobile è inserito in un borgo rurale, è un fabbricato che si sviluppa su tre piani fuori terra, e gode di un confortevole giardino sul lato principale con portico estivo e di un ampio spazio verde. Sul retro sorge un comodo parcheggio con entrata diretta. Al piano terra si trovano un ampio salone per attività e laboratori creativi, una cucina,una sala da pranzo con camino, un disimpegno, servizi igienici e lavanderia. Al piano primo, sono presenti quattro camere ognuna con il suo bagno, anche il piano primo permette di raggiungere gli spazi esterni. OBIETTIVI L’obbiettivo principale della casa famiglia è quello di ospitare persone anziane e/o maggiorenni in stato di solitudine, comunque autosufficienti bisognevoli di bassa intensità assistenziale, per le quali il soggiorno in altre strutture di ricovero risulterebbe verosimilmente inidoneo. Punto di forza e obbiettivo prefissato è quello di coinvolgere quotidianamente ogni soggetto in base alle proprie caratteristiche e potenzialità, ciò è raggiungibile grazie ad un limitato numero di ospiti che ricreano un ambiente unico quale quello famigliare. Si ha come obbiettivo anche quello di ospitare coppie di coniugi anziani o parenti fra loro in modo da ricreare i legami vissuti nel nucleo di origine. A questo scopo, compatibilmente con le valutazioni dei servizi competenti, si darà la precedenza all’ ingresso al coniuge di persona già ospitata od a un suo parente in linea retta, se il posto è disponibile e il ricongiungimento famigliare è richiesto dall’ ospite stesso. FINALITA’ Sarà strutturato un progetto individuale per ogni ospite, dal quale devono emergere le predisposizioni e le attività volte al mantenimento di uno stile di vita attivo e partecipe. I punti fondamentali del progetto sono: 1. socializzazione La persona è il più possibile coinvolta nelle mansioni quotidiane tipiche di una comunità famigliare, quali la preparazione della colazione, pranzo e cena, la pulizia e il riordino degli spazi comuni, il coinvolgimento sulle varie decisioni volte a migliorare la convivenza e la permanenza nella casa le uscite per spese od altre esigenze. 2. animazione sono previste attività soggettive e di gruppo come giochi collettivi volti al mantenimento delle funzioni cognitive ( carte, giochi di parole e di memoria),bricolage con legno, cucito, laboratori teatrali o altre attività stimolanti per il soggetto. 3. altre attività i soggetti ospitati sono coinvolti, nelle attività di giardinaggio, nella preparazione e mantenimento di un orto a servizio della piccola comunità, nell’allevamento di piccoli animali da compagnia, e tutte quelle mansioni che sono prerogative di una struttura ubicata in un contesto rurale. Si terrà conto della provenienza contadina della maggior parte degli anziani del territorio, cercando il più possibile di mantenere gli usi locali nella vita quotidiana degli ospiti nell’arredo degli ambienti e nelle tradizioni alimentari. 4. indipendenza La persona deve avere la possibilità di crearsi i propri spazi, personalizzando le camere con gli arredi, fotografie, quadri ed oggetti personali, nella misura in cui ritiene. 5. Uscite degli utenti gli ospiti non hanno vincoli di orario a riguardo del soggiorno nella casa. La frazione di Pietraspaccata è assistita da trasporto pubblico per il raggiungimento della vicina Salsomaggiore Terme, dotata di stazione ferroviaria, viene inogni caso garantito lo spostamento anche con mezzi privati in uso alla casa famiglia. 6. Visite Le persone ospitate possono ricevere visite di parenti e/o amici all’interno della struttura in qualsiasi orario della giornata, sempre e comunque nel rispetto degli altri soggetti conviventi. Per questo motivo si chiede di non protrarre le visite oltre le 21.00 se non in casi particolari ( compleanni od eventi speciali concordati). Questo anche in virtù del fatto che la struttura mette a disposizione una camera per i parenti che sono in visita per più giorni. ACCESSO ALLA STRUTTURA IL PERSONALE DEGLI ENTI CONVENZIONATI, E I COMPONENTI LE AMMINISTRAZIONI FIRMATARIE DI CONVENZIONE E LE AUTORITA’ COMPETENTI, HANNO LA FACOLTA’ DI ACCEDERE ALLA STRUTTURA IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA PER I MOTIVI LEGATI ALLA LORO FUNZIONE TERRITORIALE Altro è garantita agli ospiti una completa assistenza per tutte quelle incombenze a cui devono far fronte, come accompagnamento alle visite mediche di controllo, disbrigo pratiche burocratiche, ecc 29 AUDIZIONE ORGANIZZATA DA CONFCOOPERATIVE NAZIONALE RAPPRESENTANTI DELLA COOPERAZIONE DI PELLEGRINO DAL PAPA a cura di Confcooperative - Fedagri Parma Si è tenuto il 28 Febbraio scorso presso la Città del Vaticano Sala Paolo VI (Nervi) l’incontro di Papa Francesco con i rappresentanti di Confcooperative, 7.000 persone provenienti da tutta Italia. Provenienti dal nostro Comune erano presenti Cinzia Orsi, Alberto Mazzoli, Giorgio Campara insieme all’Assessore Claudio Barilli. È stato un incontro molto toccante nell’emozionalità dell’evento ma soprattutto per i temi che il Santo Padre ha toccato e approfondito. Riportiamo di seguito l’intero discorso pronunciato dal Papa ai convenuti. DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI RAPPRESENTATI DELLA CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE Aula Paolo VI Sabato, 28 febbraio 2015 Fratelli e sorelle, buongiorno! Quest’ultima [si riferisce al coro] è stata la “cooperativa” più melodiosa! Complimenti! Grazie per questo incontro con voi e con la realtà che voi rappresentate, quella della cooperazione. Le cooperative sfidano tutto, sfidano anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre! E in cooperativa, un fallimento è mezzo fallimento. Questo è il bello delle cooperative! Voi siete innanzitutto la memoria viva di un grande tesoro della Chiesa italiana. Infatti, sappiamo che all’origine del movimento cooperativistico italiano, molte cooperative agricole e di credito, già nell’Ottocento, furono saggiamente fondate e promosse da sacerdoti e da parroci. Tuttora, in diverse diocesi italiane, si ricorre ancora alla cooperazione come rimedio efficace al problema della disoccupazione e alle diverse forme di disagio sociale. Oggi è una regola, non dico normale, abituale… ma tanto spesso si vede: “Tu cerchi lavoro? Vieni, vieni in questa ditta”. 11 ore, 10 ore di lavoro, 600 euro. “Ti piace? No? Vattene a casa”. Che fare in questo mondo che funziona così? Perché c’è la coda, la fila di gente che cerca lavoro: se a te non piace, a quell’altro piacerà. E’ la fame, la fame ci fa accettare quello che ci danno, il lavoro in nero... Io potrei chiedere, per fare un esempio, sul personale domestico: quanti uomini e donne che lavorano nel personale domestico hanno il risparmio sociale per la pensione? Tutto questo è assai noto. La Chiesa ha sempre riconosciuto, apprezzato e incoraggiato l’esperienza cooperativa. Lo leggiamo nei documenti del Magistero. Ricordiamo il grido lanciato nel 1891, con la Rerum Novarum, da Papa Leone XIII: “tutti proprietari e non tutti proletari”. E vi sono certamente note anche le pagine dell’Enciclica Caritas in Veritate, dove Benedetto XVI si esprime a favore della cooperazione nel credito e nel consumo (cfr. nn. 65-66), sottolineando l’importanza dell’economia di comunione e del settore non profit (cfr n. 41), per affermare che il dio-profitto non è affatto una divinità, ma è solo una bussola e un metro divalutazione dell’attività imprenditoriale. Ci ha spiegato, sempre Papa Benedetto, come il nostro mondo abbia bisogno di un’economia del dono (cfr nn. 34-39), cioè di un’economia capace di dar vita a imprese ispirate al principio della solidarietà e capaci di “creare socialità”. Risuona, quindi, attraverso di voi, l’esclamazione che Leone XIII pronunciò, benedicendo gli inizi del movimento cooperativo cattolico italiano, quando disse che, per fare questo, «il Cristianesimo ha ricchezza di forza meravigliosa» (Enc. Rerum novarum, 15). Queste, e 30 molte altre affermazioni di riconoscimento e di incoraggiamento rivolte ai cooperatori da parte della Chiesa sono valide e attuali. Penso anche allo straordinario magistero sociale del beato Paolo VI. Tali affermazioni le possiamo confermare e rafforzare. Non è necessario perciò ripeterle o richiamarle per esteso. Oggi, vorrei che il nostro dialogo non guardi solo al passato, ma si rivolga soprattutto in avanti: alle nuove prospettive, alle nuove responsabilità, alle nuove forme di iniziativa delle imprese cooperative. E’ una vera missione che ci chiede fantasia creativa per trovare forme, metodi, atteggiamenti e strumenti, per combattere la “cultura dello scarto”, quella che oggi viviamo, la “cultura dello scarto” coltivata dai poteri che reggono le politiche economico-finanziarie del mondo globalizzato, dove al centro c’è il dio denaro. Globalizzare la solidarietà questo si deve globalizzare, la solidarietà! - oggi significa pensare all’aumento vertiginoso dei disoccupati, alle lacrime incessanti dei poveri, allanecessità di riprendere uno sviluppo che sia un vero progresso integrale della persona che ha bisogno certamente di reddito, ma non soltanto del reddito! Pensiamo ai bisogni della salute, che i sistemi di welfare tradizionale non riescono più a soddisfare; alle esigenze pressanti della solidarietà, ponendo di nuovo, al centro dell’economia mondiale, la dignità della persona umana, come è stato detto da voi. Come direbbe ancora oggi il Papa Leone XIII: per globalizzare la solidarietà “il Cristianesimo ha ricchezza di forza meravigliosa!”. Quindi non fermatevi a guardare soltanto quello che avete saputo realizzare. Continuate a perfezionare, a rafforzare e ad aggiornare le buone e solide realtà che avete già costruito. Però abbiate anche il coraggio di uscire da esse, carichi di esperienza e di buoni metodi, per portare la cooperazione sulle nuove frontiere del cambiamento, fino alle periferie esistenziali dove la speranza ha bisogno di emergere e dove, purtroppo, il sistema sociopolitico attuale sembra invece fatalmente destinato a soffocare la speranza, a rubare la speranza, incrementando rischi e minacce. Questo grande balzo in avanti che ci proponiamo di far compiere alla cooperazione, vi darà conferma che tutto quello che già avete fatto non solo è positivo e vitale, ma continua anche ad essere profetico. Per questo dovete continuare a inventare - questa è la parola: inventare - nuove forme di cooperazione, perché anche per le cooperative vale il monito: quando l’albero mette nuovi rami, le radici sono vive e il tronco è forte! Qui, oggi, voi rappresentate valide esperienze in molteplici settori: dalla valorizzazione dell’agricoltura, alla promozione dell’edilizia di nuove case per chi non ha casa, dalle cooperative sociali fino al credito cooperativo, qui largamente rappresentato, dalla pesca all’industria, alle imprese, alle comunità, al consumo, alla distribuzione e a molti altri tipi di servizio. So bene che questo elenco è incompleto, ma è abbastanza utile per comprendere quanto sia prezioso il metodo cooperativo, che deve andare avanti, creativo. Si è rivelato tale di fronte a molte sfide. E lo sarà ancora! Ogni apprezzamento e ogni incoraggiamento rischiano però di rimanere generici. Voglio offrirvi, invece, alcuni incoraggiamenti concreti. Il primo è questo: le cooperative devono continuare ad essere il motore che solleva e sviluppa la parte più debole delle nostre comunità locali e della società civile. Di questo non è capace il sentimento. Per questo occorre mettere al primo posto la fondazione di nuove imprese cooperative, insieme allo sviluppo ulteriore di quelle esistenti, in modo da creare soprattutto nuove possibilità di lavoro che oggi non ci sono. Il pensiero corre innanzitutto ai giovani, perché sappiamo che la disoccupazione giovanile, drammaticamente elevata – pensiamo, in alcuni Paesi d’Europa, il 40, 50 per cento – distrugge in loro la speranza. Ma pensiamo anche alle tante donne che hanno bisogno e volontà di inserirsi nel mondo del lavoro. Non trascuriamo gli adulti che spesso rimangono prematuramente senza lavoro. “Tu che cosa sei?” - “Sono ingegnere” – “Ah, che bello, che bello. Quanti anni ha?” – “49”- “Non serve, vattene”. Questo accade tutti i giorni. Oltre alle nuove imprese, guardiamo anche alle aziende che sono in difficoltà, a quelle che ai vecchi padroni conviene lasciar morire e che invece possono rivivere con le iniziative che voi chiamate “Workers buy out”, “empresas recuperadas”, nella mia lingua, aziende salvate. E io, come ho detto ai loro rappresentanti, sono un tifoso delle empresas recuperadas! Un secondo incoraggiamento - non per importanza - è quello di attivarvi come protagonisti per realizzare nuove soluzioni di Welfare, in particolare nel campo della sanità, un campo delicato dove tanta gente povera non trova più risposte adeguate ai propri bisogni. Conosco che cosa fate da anni con cuore e con passione, nelle periferie delle città e della nostra società, per le famiglie, i bambini, gli anziani, i malati e le persone svantaggiate e in difficoltà per ragioni diverse, portando nelle case cuore e assistenza. La carità è un dono! Non è un semplice gesto per tranquillizzare il cuore, è un dono! Io quando faccio la carità dono me stesso! Se non sono capace di donarmi quella non è carità. Un dono senza il quale non si può entrare nella casa di chi soffre. Nel linguaggio della dottrina sociale della Chiesa questo significa fare leva sulla sussidiarietà con forza e coerenza: significa mettere insieme le forze! Come sarebbe bello se, partendo da Roma, tra le cooperative, alle parrocchie e agli ospedali, penso al “Bambin Gesù” in particolare, potesse nascere una rete efficace di assistenza e di solidarietà. E la gente, a partire dai più bisognosi, venisse posta al centro di tutto 31 questo movimento solidale: la gente al centro, i più bisognosi al centro. Questa è la missione che ci proponiamo! A voi sta il compito di inventare soluzioni pratiche, di far funzionare questa rete nelle situazioni concrete delle vostre comunità locali, partendo proprio dalla vostra storia, con il vostro patrimonio di conoscenze per coniugare l’essere impresa e allo stesso tempo non dimenticare che al centro di tutto c’è la persona. Tanto avete fatto, e ancora tanto c’è da fare! Andiamo avanti! Il terzo incoraggiamento riguarda l’economia, il suo rapporto con la giustizia sociale, con la dignità e il valore delle persone. E’ noto che un certo liberismo crede che sia necessario prima produrre ricchezza, e non importa come, per poi promuovere qualche politica redistributiva da parte dello Stato. Prima riempire il bicchiere e poi dare agli altri. Altri pensano che sia la stessa impresa a dover elargire le briciole della ricchezza accumulata, assolvendo così alla propria cosiddetta “responsabilità sociale”. Si corre il rischio di illudersi di fare del bene mentre, purtroppo, si continua soltanto a fare marketing, senza uscire dal circuito fatale dell’egoismo delle persone e delle aziende che hanno al centro il dio denaro. Invece noi sappiamo che realizzando una qualità nuova di economia, si crea la capacità di far crescere le persone in tutte le loro potenzialità. Ad esempio: il socio della cooperativa non deve essere solo un fornitore, un lavoratore, un utente ben trattato, dev’essere sempre il protagonista, deve crescere, attraverso la cooperativa, crescere come persona, socialmente e professionalmente, ella responsabilità, nel concretizzare la speranza, nel fare insieme. Non dico che non si debba crescere nel reddito, ma ciò non basta: occorre che l’impresa gestita dalla cooperativa cresca davvero in modo cooperativo, cioè coinvolgendo tutti. Uno più uno tre! Questa è la logica. “Cooperari”, nell’etimologia latina, significa operare insieme, cooperare, e quindi lavorare, aiutare, contribuire a raggiungere un fine. Non accontentatevi mai della parola “cooperativa” senza avere la consapevolezza della vera sostanza e dell’anima della cooperazione. Il quarto suggerimento è questo: se ci guardiamo attorno non accade mai che l’economia si rinnovi in una società che invecchia, invece di crescere. Il movimento cooperativo può esercitare un ruolo importante per sostenere, facilitare e anche incoraggiare la vita delle famiglie. Realizzare la conciliazione, o forse meglio l’armonizzazione tra lavoro e famiglia, è un compito che avete già avviato e che dovete realizzare sempre di più. Fare questo significa anche aiutare le donne a realizzarsi pienamente nella propria vocazione e nel mettere a frutto i propri talenti. Donne libere di essere sempre più protagoniste, sia nelle imprese sia nelle famiglie! So bene che le cooperative propongono già tanti servizi e tante formule organizzative, come quella mutualistica, che vanno incontro alle esigenze di tutti,dei bambini e degli anziani in particolare, dagli asili nido fino all’assistenza domiciliare. Questo è il nostro modo di gestire i beni comuni, quei beni che non devono essere solo la proprietà di pochi e non devono perseguire scopi speculativi. Il quinto incoraggiamento forse vi sorprenderà! Per fare tutte queste cose ci vuole denaro! Le cooperative in genere non sono state fondate da grandi capitalisti, anzi si dice spesso che esse siano strutturalmente sottocapitalizzate. Invece, il Papa vi dice: dovete investire, e dovete investire bene! In Italia certamente, ma non solo, è difficile ottenere denaro pubblico per colmare la scarsità delle risorse. La soluzione che vi propongo è questa: mettete insieme con determinazione i mezzi buoni per realizzare opere buone. Collaborate di più tra cooperative bancarie e imprese, organizzate le risorse per far vivere con dignità e serenità le famiglie; pagate giusti salari ai lavoratori, investendo soprattutto per le iniziative che siano veramente necessarie. Non è facile parlare di denaro. Diceva Basilio di Cesarea, Padre della Chiesa del IV secolo, ripreso poi da san Francesco d’Assisi, che “il denaro è lo sterco del diavolo”. Lo ripete ora anche il Papa: “il denaro è lo sterco del diavolo”! Quando il denaro diventa un idolo, comanda le scelte dell’uomo. E allora rovina l’uomo e lo condanna. Lo rende un servo. Il denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo giusto dalla cooperativa, se però è una cooperativa autentica, vera, dove non comanda il capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale. Per questo vi dico che fate bene – e vi dico anche di farlo sempre più – a contrastare e combattere le false cooperative, quelle che prostituiscono il proprio nome di cooperativa, cioè di una realtà assai buona, per ingannare la gente con scopi di lucro contrari a quelli della vera e autentica cooperazione. Fate bene, vi dico, perché, nel campo in cui operate, assumere una facciata onorata e perseguire invece finalità disonorevoli e immorali, spesso rivolte allo sfruttamento del lavoro, oppure alle manipolazioni di mercato, e persino a scandalosi traffici di corruzione, è una vergognosa e gravissima menzogna che non si può assolutamente accettare. Lottate contro questo! Ma come lottare? Con le parole, solo? Con le idee? Lottate con la cooperazione giusta, quella vera, quella che sempre vince. L’economia cooperativa, se è autentica, se vuole svolgere una funzione sociale forte, se vuole essere protagonista del futuro di una nazione e di ciascuna comunità locale, deve perseguire finalità trasparenti e limpide. Deve promuovere l’economia dell’onestà! Un’economia risanatrice nel mare insidioso dell’economia globale. Una vera economia promossa da persone che hanno nel cuore e nella mente soltanto il bene comune. Le cooperative hanno una tradizione internazionale 32 forte. Anche in questo siete stati dei veri pionieri! Le vostre associazioni internazionali sono nate con grande anticipo su quelle che le altre imprese hanno creato in tempi molto successivi. Ora c’è la nuova grande globalizzazione, che riduce alcuni squilibri ma ne crea molti altri. Il movimento cooperativo, pertanto, non può rimanere estraneo alla globalizzazione economica e sociale, i cui effetti arrivano in ogni paese, e persino dentro le nostre case. Ma le cooperative partecipano alla globalizzazione come le altre imprese? Esiste un modo originale che permetta alle cooperative di affrontare le nuove sfide del mercato globale? Come possono le cooperative partecipare allo sviluppo della cooperazione salvaguardando i principi della solidarietà e della giustizia? Lo dico a voi per dirlo a tutte le cooperative del mondo: le cooperative non possono rimanere chiuse in casa, ma nemmeno uscire di casa come se non fossero cooperative. E’ questo il duplice principio: non possono rimanere chiusi in casa ma nemmeno uscire di casa come se non fossero cooperative. No, non si può pensare una cooperativa a doppia faccia. Occorre avere il coraggio e la fantasia di costruire la strada giusta per integrare, nel mondo, lo sviluppo, la giustizia e la pace. Infine, non lasciate che viva solo nella memoria la collaborazione del movimento cooperativo con le vostre parrocchie e con le vostre diocesi. Le forme della collaborazione devono essere diverse, rispetto a quelle delle origini, ma il cammino deve essere sempre lo stesso! Dove ci sono le vecchie e nuove periferie esistenziali, dove ci sono persone svantaggiate, dove ci sono persone sole e scartate, dove ci sono persone non rispettate, tendete loro la mano! Collaborate tra di voi, nel rispetto dell’identità vocazionale di ognuno, tenendovi per mano! So che da alcuni anni voi state collaborando con altre associazioni cooperativistiche – anche se non legate alla nostra storia e alle nostre tradizioni – per creare un’Alleanza delle cooperative e dei cooperatori italiani. Per ora è un’Alleanza in divenire, ma voi confidate di giungere ad una Associazione unica, ad un’Alleanza sempre più vasta fra cooperatori e cooperative. Il movimento cooperativo italiano ha una grande tradizione, rispettata nel mondo cooperativistico internazionale. La missione cooperativa in Italia è stata molto legata fin dalle origini alle identità, ai valori e alle forze sociali presenti nel paese. Questa identità, per favore, rispettatela! Tuttavia, spesso le scelte che distinguevano e dividevano sono state a lungo più forti delle scelte che, invece, accomunavano e univano gli sforzi di tutti. Ora voi pensate di poter mettere al primo posto ciò che invece vi unisce. E proprio intorno a quello che vi unisce, che è la parte più autentica, più profonda e più vitale delle cooperative italiane, volete costruire la vostra nuova forma associativa. Fate bene a progettare così, e così fate un passo avanti! Certo, vi sono cooperative cattoliche e cooperative non cattoliche. Ma la fede si salva rimanendo chiusi in se stessi? Domando: la fede si salva rimanendo chiusi in se stessi? Rimanendo solo tra di noi? Vivete la vostra Alleanza da cristiani, come risposta alla vostra fede e alla vostra identità senza paura! Fede e identità sono la base. Andate avanti, dunque, e camminate insieme con tutte le persone di buona volontà! E questa anche è una chiamata cristiana, una chiamata cristiana a tutti. I valori cristiani non sono soltanto per noi, sono per condividerli! E condividerli con gli altri, con quelli che non pensano come noi ma vogliono le stesse cose che noi vogliamo. Andate avanti, coraggio! Siate creatori, “poeti”, avanti! 33 34 Convegno di Confcooperative - Fedagri Parma 2014 PARMIGIANO-REGGIANO: PROSPETTIVE FUTURE a cura di Andrea Gennari - Direttore di Confcooperative Parma Nell’ambito della Fiera 2014 si è svolto il Convegno, ormai tradizionale, dedicato ai temi sul tappeto relativo al formaggio tipico. Alla presenza di numerose autorità e agli Organi Dirigenti di ConfcooperativeFedagri Parma, oltre ai dirigenti della Sezione del Consorzio del Parmigiano Reggiano di Parma, il Professor Gabriele Canali ha tracciato una disamina sul futuro della nuova PAC e degli scenari commerciali che si sono delineati nel lungo percorso che si è determinato dalla apertura dei mercati dei prodotti e dei trasformati agricoli da quando si è venuta a formare la nuova Europa dei 27 con la graduale affluenza dei Paesi dell’Ex PECO. Situazione che si deve confrontare con la globalizzazione dei mercati e la velocizzazione dei trasporti e delle comunicazioni. Una fase molto rischiosa per le economie ormai lente tipiche del contesto europeo classico attanagliato dalla crisi economica. Quindi le soluzioni passano attraverso lo sfruttamento della PAC e dei nuovi fondi messi a disposizione dai Piani di Sviluppo Rurale che devono necessariamente dislocare l’innovazione nelle produzioni e nelle commercializzazione dei prodotti, oltre a lavorare a costi più bassi con un innalzamento sostanziale della qualità. E tali obiettivi si devono mettere a frutto anche e soprattutto nelle metodiche di commercializzazione con il consolidamento quantitativo delle merci vendute e l’internazionalizzazione. Al termine del Convegno, che è stato seguito con interesse dai presenti, Confcooperative-Fedagri Parma, congiuntamente con il Comune di Pellegrino hanno voluto onorare l’opera e l’impegno di due personalità che da decenni, e lo sono ancora al momento attuale, sono in prima linea nel perseguimento dello sviluppo economico e sociale del mondo agricolo Parmense ed emiliano-romagnolo. La Dottoressa Claudia Gianna Orlandini, dirigente dell’Assessorato alla Agricoltura – Servizio Imprese - Regione Emilia-Romagna e il Dottor Pier Luigi Ferrari che fin dagli inizi degli anni ’70 è impegnato in politica nella Pubblica Amministrazione e che, oltre a numerosissimi incarichi di carattere agricolo e forestale retti nel tempo, negli ultimi dieci anni è stato Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura della Provincia di Parma. 35 Durante la cena sociale del Caseificio Alta Val Stirone 2015 Premiata l’attività di Presidente di Pietro Orsi 36 Storie di reduci, deportati, combattenti, martiri ed eroi. Cap. 4 RICORDO AD UN SECOLO DALLA GRANDE GUERRA a cura di Paola Ericoli A 100 anni dallo scoppio della I Guerra Mondiale abbiamo voluto produrre, nelle pagine che seguono una raccolta di testimonianze legate al nostro Paese. A questo scopo nella bacheca comunale, prospicente via Roma, è rimasto esposto un’avviso da metà Aprile a fine Giugno al fine del recupero presso le famiglie interessate del materiale inerente l’evento. La raccolta di ulteriore documentazione a ricordo di questo tragico evento della nostra Storia comunque continua. Si prega quindi di contattare la Redazione presso il Comune. Le pagine che seguono documentano la ricerca svolta. Soldato Angelo Gratelli nato a Sorbolo il 22 Luglio 1891 Soldato Giuseppe Ericoli nato a Pellegrino il 24 Novembre 1887 43 37 Sergente d’artiglieria a cavallo Alberto Ironi nato a Parma il 21 Maggio 1884 Carlo Spotti nato il 13 giugno 1896 Alpino impegnato sul fronte del Montegrappa Insieme a Carlo parteciparono alla Prima Guerra Mondiale i fratelli: Giuseppe, Classe 1882 Cesare, Classe 1884 Piero, Classe 1899 Il fratello Telesforo Classe 1889 fu dispensato dal servizio poichè la famiglia abbisognava che almeno un figlio rimanesse a casa per i lavori agricoli 3844 Fortunato Fiordilisi nato a Corniglio 15/12/1893 deceduto a Pellegrino il 17/11/1966 Gli Attestati di Benemerenza conferiti al soldato Luigi Dalfi Tanzi 45 39 Soldato Gaetano Pettenati detto Peppino nato il 7 Marzo 1882 40 46 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 IL TRIBUTO DI SANGUE PAGATO DA PELLEGRINO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE Quadro dei morti per la Patria CASATO E NOME GRADO CLASSE CORPO Algueri Celeste Amici Enrico Andrei Luigi Acerbi Guido Amoni Primo Antolotti Giovanni Bambini Lazzaro Bazzini Angelo Bazzinotti Antonio di Giovanni Bergalli Pietro Berzieri Alfredo Biasioli Alberto Biasioli Italo Bonassera Edgardo Bosio Carlo Busani Celeste Busani Giovanni Cavacciuti Bartolomeo Cella Venuto Corinti Federico Cenci Leonardo Chiesa Pietro Croci Federico Capellazzi Marco Dalla Ghirarda Massimo De Forti Valentino Dolori Luigi Faroldi Abele Ferretti Lino Fiori Giuseppe Favolesi Guido Frigeri Dario Forestini Leonardo Giublesi Francesco Gorrara Dante Gorrara Giovanni Gorrara Giovanni Gorrara Angelo Groppi Bernardino Guidotti Giuseppe Guardaschi Amilcare Giraschi Angelo Gandolfi Pietro Giordani Agostino Lorenzelli Filippo Lusignani Giovanni Larini Giulio Maniffi Cesare Maniffi Luigi Mazzaschi Carlo Mazzaschi Giovanni Mazzaschi Giuseppe Mussi Donnino Marisi Augusto Negri Ennio Parigini Arturo Padovani Remigio Pagliari Guglielmo Pediri Eugenio Premoli Giuseppe Priori Enrico Pirroni Vittorio Pessani Dante Pattini Romeo Ramelli Lorenzo Regalli Giuseppe Regalli Daniele Rodolfi Pietro Riccardi Giovanni Rizzi Lodovico Ronchetti Enrico Rabboini Giovanni Restori Pietro Savioli Giovanni Soldato Soldato Caporal Maggiore Soldato Soldato Soldato Soldato Sergente Soldato Soldato Sotto Capo Nocchiere Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Caporale Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Caporal Maggiore Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato 1885 1895 1886 1891 1888 1898 1893 1896 1887 1894 1898 1891 1885 1897 1883 1880 1884 1896 1888 1886 1892 1893 1897 1885 1885 1895 1888 1876 1876 1894 1891 1887 1876 1885 1893 1882 1897 1879 1892 1897 1889 1890 1892 1886 1891 1880 1892 1895 1893 1887 1894 1884 1890 1886 1892 1911 1884 1883 1877 1892 1885 1892 1892 1887 1890 1888 1897 1883 1898 1885 1887 1900 1893 1896 23 °Fanteria 19° Fanteria 71° Fanteria 3° Artiglieria Montagna 112° Fanteria 6° Alpini 19° Fanteria 154° Fanteria 37° Fanteria 10° Fanteria Reali Equipaggi 47° Fanteria 61° Fanteria 8° Alpini 3° Alpini 8° Alpini 68° Fanteria 9° Fanteria 91° Fanteria 4° Bersaglieri 493° Mitraglieri 6° Alpini Reparto Assalto 10° Fanteria 77° Fanteria 4° Alpini 724° Mitraglieri 639° Centuria 45° Inf. Cavalli 62° Fanteria Mitraglieri Fiat 61° Fanteria 50° Fanteria 43° Fanteria 47° Fanteria 527° Comp. Mitraglieri 1° Alpini 65° Fanteria 4° Alpini 233° Fanteria 8° Alpini 1° Alpini 88° Fanteria 234° Fanteria 62° Fanteria 4° Alpini 111° Fanteria 47° Fanteria 15° Fanteria 41° Fanteria 44° Fanteria 225° Fanteria 5° Bersaglieri 164° Fanteria 111° 8° Fanteria Alpini 18° Alpini 17° Alpini 22° Batt. M.T. 88° Fanteria 55° Fanteria 2° Fanteria 4° Alpini 4° Alpini 41° Fanteria 74° Fanteria 202° Fanteria 83° Fanteria 11° Fanteria 206° Fanteria 41° Fanteria 5° Alpini 86° Fanteria 8° Art. Fort. DATA E LUOGO DI DECESSO O DISPERSIONE 7 Maggio 1917 in combattimento sul San Marco 31 Luglio 1915 per ferite - Ospedale da Campo n 0203 10 Settembre 1916 in Vallarsa 10 Novembre 1918 - Ospedale da Campo n. 0128 01-lug-17 14 Maggio 1921 per malattia contratta in Guerra 22 Luglio 19155 ( Disperso ) 09 Dicembre 1918 Ospedale di Riserva Prov. di Pesaro 27 Agosto 1917 in seguito a ferite ( Alture di Grotta ) 22 Ottobre 1915 sul Monte Cappuccio 03 Giugno 1917 per malattia contratta in Guerra 21 Novembre 1915 sul Monte San Martino 27 Settembre 1915 per feite riportate a Romans 15 Ottobre 1918 nell'Ospedale di Riserva a Nervi 11 Marzo 1918 in prigionia 16 Dicembre 1918 per malattia contratta in Guerra 06 Giugno 1916 per ferite riportate sul Monte Merzli 08 Settembre 1917 ferite Ospedale da Campo n. 0148 2 Aprile 1917Combattimento Cianderum Cortina D'Ampezzo 28 Maggio 1917 Ospedale di tappa Cividale del Friuli 26 Ottobre 1918 in Combattimento 15 Giugno 1918 in Prigionia In prigionia 20 Luglio 1915 ( Disperso sul San Michele ) 7 Giugno 1916 sul Monte Magnabosco ( Asiago ) 19 Luglio 1918 per Ferite a Bosco Cavento ( Adamello ) 10 Aprile 1918 in prigionia Ospedale da Campo n° 0157 18 Luglio 1917 Ospedale di Taranto 14 Novembre 1915 per ferite a Cima " La Cingla" 03 Ottobre 1918 Ospedale da Campo n° 040 Disperso 19 Febbraio 1918 in prigionia 17 Giugno 1915 per ferite a quota 383 ( Plava ) Deceduto il 16 Maggio 1917 12 Settembre 1917 per ferite Ospedale da Campo n° 0159 29 Agosto 1917 per ferite presso un Reparto Someggiato 14 Ottobre 1918 presso Ospedale di Riserva di Cremona 15 Agosto 1915 sul Monte Nero 12 Ottobre 1917 - Disperso 20 Aprile 1919 per malattia Ospedale di Castefranco Veneto 12 Febbraio 1921 per malattia contratta in Guerra 27 Ottobre 1917 - Disperso 23 Ottobre 1918 per malattia 30 Maggio 1916 a Passo Buole 15 Agosto 1915 a Kammo 02 Febbraio 1916 Ospedale Militare di Riserva di Ravenna 12 Ottobre 1916 per ferite ad Oppachiesella 15 Maggio 1917 per ferite a Monfalcone 17 Giugno 1917 a Porta del Bosco 21 Febbraio 1918 in prigionia 10 Maggio 1918 per ferite a Capo Sile ( Piave Vecchio ) 19 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 023 7 Luglio 1918 in prigionia 30 Ottobre 1915 ( disperso sul S. Michele ) 1941 Montenegro (Yugoslavia ) 12 Luglio 1916 ad Asiago 22 Agosto 1917 - 52° Ambulanza Chirurgica Begliano 7 Luglio 1918 Ospedale Militare di Voghera 12 Agosto 1916 ( disperso a Gorizia ) 14 Agosto 1918 sul Monte Grappa 30 Ottobre 1918 a Conca Alano 25 Ottobre 1918 in combattimento 31 Agosto 1917 ( disperso ) 20 Ottobre 1915 ( disperso ) 18 Settembre 1915 Ospedale da Campo n° 079 15 Novembre 1917 alla 6° Ambulanza Chirurgica dell'Armata 3 Marzo 1918 Ospedale di Riserva Jolanda ( Napoli ) 22 Novembre 1918 Ospedale Militare di S.Giustina - Padova 6 Agosto 1916 ( disperso quota 188 - Oslavia ) Disperso nell'Ottobre 1915 7 Aprile 1919 Ospedale Militare di Cadenabbia 43 22 Ottobre 1919 in prigionia 18 Novembre 1917 in combattimento a Monfenera 41 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 Rodolfi Pietro Riccardi Giovanni Rizzi Lodovico Ronchetti Enrico Rabboini Giovanni Restori Pietro Savioli Giovanni Sivoli Ferdinando Solari Giuseppe Soliani Telesforo Sospiri Alessandro Sorrenti Giulio Sorrenti Pietro Stronconi Eugenio Sarpi Demetrio Terzoni Pietro Tosini Pietro Valadini Antonio Vernazza Attilio Vernazza Ernesto Vernazza Giuseppe Voghera Giovanni Zazzi Antonio Zazzi Giuseppe Zelandi Amilcare Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Caporale Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato 1883 1898 1885 1887 1900 1893 1896 1885 1895 1880 1884 1887 1898 1880 1895 1892 1892 1882 1896 1893 1887 1899 1887 1884 1897 83° Fanteria 11° Fanteria 206° Fanteria 41° Fanteria 5° Alpini 86° Fanteria 8° Art. Fort. 41° Fanteria 20° Fanteria 117° Batt. M. T. 136° Batt. M. T. 242° Fanteria 51° Fanteria 7° Fanteria 7° Fanteria Rep.D'Assalto 126° Fanteria 4° Alpini 67° Fanteria Rep. Mitragliatori 8° Alpini 12° Bersaglieri 6° Bersaglieri 78° Fanteria 40° Rep. Assalto 3 Marzo 1918 Ospedale di Riserva Jolanda ( Napoli ) 22 Novembre 1918 Ospedale Militare di S.Giustina - Padova 6 Agosto 1916 ( disperso quota 188 - Oslavia ) Disperso nell'Ottobre 1915 7 Aprile 1919 Ospedale Militare di Cadenabbia 22 Ottobre 1919 in prigionia 18 Novembre 1917 in combattimento a Monfenera 20 Gennaio 1916 all'Ospedale da Campo n° 021 29 Giugno 1916 ( disperso sul San Michele ) 7 Giugno 1916 a Trento 4 Settembre 1918 all'Ospedale di Piacenza 15 Agosto 1917 sul Monte Vodice 19 Giugno 1918 a Fosso Spinosola 23 Febbraio 1918 alla 6°Ambulanza Chirurgica d'Armata Roncade 21 Giugno 1917 sull'Ortigara 16-nov-17 2 Dicembre 1915 all'Ospedale da Campo n° 70 2 Agosto 1917 all'Ospedale di Alessandria 2 Luglio 1918 a Cavazuccherina 17 Gennaio 1918 all'Ospedale da Campo di Rossano Veneto 20 Agosto 1918 a Tomesvar ( in prigionia ) 30 Agosto 1918 in prigionia 16 Luglio 1918 sul Monte Cornone 3 Settembre 1917 all'Ospedale da Campo n° 206 per ferite 19 Giugno 1918 a Scolo Palumba ( Fossalta di Piave ) morti morti quando dimenticati. II morti sonson morti quando sonson dimenticati. Maeterlinck L'Unione Reduci, promesse del domani, esempio L'Unione Reduci, alle alle promesse del domani, comecome esempio e fede.e fede. Sergente Dalla Ghirarda Massimo nato a Varano Melegari il 28 agosto 1885 soldato della 77° fanteria, caduto il 7 giugno 1916 sul Monte Magnabosco (Asiago) Lapide Marmorea infissa sul muro esterno del Santuario di Careno a perenne ricordo dei Figli immolati nella I Guerra Mondiale L A GUERRA RECISE QUES TE GIOVANI VITE DEL L ATINO SEME GENTILE PERCHE’ GRANDEZZA E LIBERTA’ ALL’ITALIA L’OPEROSO CONTATTO DELLE GENTI GLI ODI L ACERANTI SUPERATI AL MONDO RIPARATRICE ARRIDESSE L A PACE C ARENO 1919 DALL A GHIRARDA MASSIMO - FRIGGERI DARIO - PEDIRI EUGENIO PODES TA’ PIETRO - S TRONCONI EUGENIO ZEL ANDI AMILC ARE 42 48 LUOGHI E MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA Mostra Fotografica organizzata dal Gruppo Alpini 43 44 45 46 VITA DELLE ASSOCIAZIONI DONAZIONE ALL’OSPEDALE PICCOLE FIGLIE a cura di Francesco Carpana Il gruppo Alpini di Pellegrino Parmense ha donato 1.700 euro al Comitato Hospital Piccole Figlie. La donazione, frutto della raccolta fondi di una serata benefica svoltasi a fine gennaio, è avvenuta nei giorni scorsi presso l’ospedale parmigiano di via Po tramite una delegazione composta da Francesco Carpana, presidente degli Alpini di Pellegrino Parmense, Fabrizia Zatorri,presidente della Pro-Loco, Emanuele Pedrazzi sindaco del comune di Pellegrino P.se e Roberto Cacialli, presidente della sezione provinciale degli Alpini. Carpana ha spiegato che «con lo spirito degli alpini, vedendo il disastro combinato dall’alluvione, pur nel nostro piccolo, abbiamo deciso di fare la nostra parte per aiutare. Così abbiamo coinvolto la Pro-Loco nell’organizzare l’iniziativa e l’Amministrazione Comunale che ha concesso i locali. E lo scorso 24 gennaio c’è stata una serata benefica, con cena e complesso musicale, a cui hanno partecipato 90 persone, di Pellegrino e di Salsomaggiore. Successivamente il consiglio del gruppo Alpini ha valutato di devolvere l’incasso all’Ospedale delle Piccole Figlie e questa decisione è stata condivisa dalla Pro-Loco». Giorgio Bordin, vicepresidente del Comitato Hospital Piccole Figlie, nonché direttore sanitario dell’ospedale ha ringraziato tracciando il quadro della situazione: «Dal giorno successivo l’alluvione sono cominciate ad arrivare offerte di ogni tipo per sostenerci: dal volontariato di pura manovalanza alle donazioni. Per questo motivo abbiamo formato un Comitato per accogliere in modo trasparente e organizzato tutte le forme di donazione. E, a distanza di tempo, il flusso di solidarietà continua come testimonia questa donazione degli Alpini di Pellegrino che è una sorpresa inaspettata. I danni che abbiamo riportato sono dell’ordine di vari milioni di euro; in parte sono coperti dall’assicurazio ne ma per il resto comportano uno sforzo finanziario non indifferente. Non possiamo certo basarci sulla beneficenza però a oggi abbiamo raccolto 80mila euro e sono davvero tanti, soprattutto perché ci fanno sentire la vicinanza delle persone, da quelli che offrono 20 euro a coloro che versano cifre a tre zeri. Oggi l’ospedale ha ripreso sostanzialmente tutte le attività, ma in duemila metri quadrati di superficie in meno e questo comporta alcune difficoltà logistiche che superiamo con spirito di coesione interna e con la “pazienza” dei nostri pazienti».Il sindaco di Pellegrino, Emanuele Pedrazzi, ha aggiunto la sua soddisfazione: “Ringrazio gli alpini e la Pro loco per l’evento che hanno organizzato e tutta la gente che ha risposto per aiutare Parma, messa in ginocchio dall’alluvione. La comunità di Pellegrino è di 1.100 abitanti ma è sempre presente quando può aiutare e mi fa piacere che i gruppi abbiano deciso di devolvere la somma all’Ospedale delle Piccole Figlie, che sono un pilastro della sanità parmense. Ne parlavo con Ettore Brianti, direttore sanitario dell’Azienda Usl, e mi confermava la bontà della scelta”. Ha chiuso l’incontro il presidente dell’associazione Alpini provinciale, Cacialli: “Ogni gruppo locale di alpini si è mobilitato per raccogliere fondi dopo le calamità dell’autunno scorso; in svariati casi il sostegno è stato rivolto ai paesini della Lunigiana, duramente colpiti e spesso dimenticati. Ma anche qui a Parma, nel quartiere Montanara, sono state molte le strutture colpite: questa è la prima offerta che viene dagli alpini e non è detto che sia l’ultima”. 47 VITA DELLE ASSOCIAZIONI In soccorso degli alluvionati dell’Ottobre 2014 ANGELI DEL FANGO AL MONTANARA a cura di Serena Porta, Emanuela Motta e Michele Lusignani Il giorno 17 ottobre 2014 siamo andati a Parma per aiutare i volontari e i militi della Protezione Civile a ripulire dal fango i quartieri colpiti dall’alluvione. Siamo partiti da Pellegrino nel primo pomeriggio, accompagnati dall’educatrice Emanuela Motta ed abbiamo raggiunto la coordinatrice Graziella Serventi nel quartiere Montanara, dove era stata allestita la base operativa dei volontari. Dopo esserci cambiati i militi ci hanno fornito i guanti da lavoro, per poi accompagnarci nelle vie della zona alla ricerca di case nelle quali il nostro aiuto poteva essere utile: il luogo dove ci siamo fermati è stato il centro sportivo, che nei giorni precedenti era stato completamente allagato. I militi ci hanno raccontato di avere recuperato alcune persone addirittura con il gommone, dal momento che il livello dell’acqua era molto alto. Non avevamo portato con noi vanghe o altri attrezzi, ma ci siamo uniti ad un gruppo di ragazzi un po’ più grandi che ne avevano diversi. Nonostante la scarsa conoscenza reciproca abbiamo collaborato bene per l’obbiettivo comune, e pensiamo che in tutti i gruppi di lavoro, in particolare quelli di volontari, bisognerebbe fare in questo modo: cercare di venirsi incontro e di lavorare uniti, magari appianando le differenze di opinione. Verso le 18 siamo ripartiti alla volta di Pellegrino, con sosta gelato. È stata una bella esperienza, che non può essere compresa se non è vissuta dal vivo: era la prima volta per noi e, senza retorica, abbiamo conosciuto un nuovo valore, quello di aiutare, di “avere cura di ogni persona” (Papa Francesco). Sognai, e vidi che la vita è gioia; mi destai, e vidi che la vita è servizio. Servii, e vidi che nel servire c’è gioia.” (Rabindranath Tagore) “La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi.” (Albert Einstein) Serena Porta, Emanuela Motta e Michele Lusignani Centro di aggregazione giovanile di Pellegrino Parmense Dirige un importante ristorante a Basilea FRANCO RICCARDI, UN CARO AMICO CHE NON CI HA MAI SCORDATO a cura di Pilar Mazzaschi Il 30 ottobre del 1939 nasce a Mariano a Casa Perfetto Franco Riccardi, un caro amico emigrato nel maggio del 1957 verso la Svizzera, come tanti in quel periodo storico. Andò inizialmente a Engelberg per fare la stagione invernale come lavapiatti e portiere, entrò subito in simpatia al proprietario dell’albergo che lo prese sotto la sua ala paterna Lo fece iscrivere alla scuola alberghiera di Lucerna, una delle migliori di tutta la Svizzera. Terminata la scuola, e i vari tirocini, dette l’esame da cuoco e trovò un posto a Basilea. Dopo 5 anni comprò il locale 48 dove restò per 45 anni. Nel maggio del 1975 Franco si sposò con Monica Paolucci che lo lasciò nel 2009 a causa di una brutta malattia. Franco ha molti amici in Italia nel mondo calcistico; è stato accompagnatore del Basilea a Verona, Bologna e Varese; ha conosciuto Facchetti, Gentile, Eusebio. Facchetti lo portò a visitare gli stabilimenti della Ferrari. L’altra grande passione di Franco è la musica lirica. Insieme all’amica Paola Sanguinetti, “soprano che gira il mondo cantando con Bocelli,” come la definisce lui, ha organizzato diversi eventi di beneficenza come il concerto per l’alluvione d’Alba, il terremoto di Assisi, per il Comune di Nus in Val d’Aosta raccolse 100.000 Franchi utilizzati per comprare un pulmino per la scuola ancor oggi funzionante. Ha fatto due concerti con la fondazione Pavarotti e ha portato a Basilea Nicoletta Pavarotti e sua figlia, ha organizzato feste al parco Claramatte con musica lirica in favore dei bambini malati di cancro. Anche se è via da tanti anni Franco ha sempre nel cuore le sue origini, ogni anno organizza un concerto lirico anche a Pellegrino e da qualche anno ci aiuta ad organizzare il concerto in apertura della Fiera del Parmigiano Reggiano. Insieme al Coro Il Pellegrino fa esibire noti cantanti lirici per regalarci una serata degna dei migliori teatri. Festeggiati i Cento Anni LEONTINA DALLA GHIRARDA, UNA VITA A CAVALLO DI DUE SECOLI A cura di Claudio Barilli Leontina Dalla Ghirarda, nella sua bella e accogliente casa di via Vittorio Bottego, recante la pergamena consegnata per l’occasione dal Comune di Pellegrino, L’11 Giugno scorso ha varcato il secolo di vita Leontina Dalla Ghirarda, classe 1915, pellegrinese doc, la quale prosegue e aumenta la “famiglia” dei nostri concittadini che hanno tagliato l’ambito traguardo del secolo di vita. Nata il 11 Giugno 1915, Leontina abita in via Vittorio Bottego nel Capoluogo, insieme ai nipoti. Figlia di Massimo Dalla Ghirarda e Maria Stronconi. La famiglia oltre a Leontina ebbe altri quattro figli: Desolina, Carla, Giovanni ed Ennio. Il padre Massimo classe 1885, soldato, arruolato nel 77° fanteria partecipò alla Prima Guerra Mondiale. Perse purtroppo la vita il 7 Giugno 1916 sul Monte Magnabosco nei pressi di Asiago. Una vita iniziata subito in salita quella di Leontina che fin da giovane imparò e si applicò alla attività di magliaia, che sarebbe diventata la professione di sempre. Con la gioventù venne anche l’amore con l’incontro con Ermes Parmigiani, anch’egli classe 1915. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Ermes venne chiamato alle Armi arruolato nel Corpo degli Alpini nella Brigata Julia. I due giovani decisero comunque di contrarre matrimonio, avvenuto per procura nel 1940. Dopo il rientro a Pellegrino per un breve periodo di licenza, Ermes venne inviato sul fronte russo, dove purtroppo risultò disperso durante la ritirata. Una vita quindi di grandi dolori quella di Leontina, affrontata con coraggio, passata in semplicità con l’abnegazione per il lavoro e nell’aiuto e nella cura dei parenti stretti. Felice di avere raggiunto il bel traguardo di cento anni, festeggiato in famiglia con il calore dei parenti e degli amici più cari. Con l’occasione del compleanno di Leontina Dalla Ghirarda, la redazione comunica che sul prossimo numero sarà sviluppata una rassegna dei nostri concittadini che hanno raggiunto il traguardo dei cento anni di età. Attualmente, compresa Leontina, tre sono in vita. Difficilmente potremo andare oltre al periodo di meccanizzazione della Anagrafe Comunale. Chiediamo quindi già da ora alle famiglie interessate di contattarci per fornire foto, materiale e storie da poter documentare e raccontare. 49 50 Ad una anno dalla scomparsa RICORDO DI GIORGIO VOLPI a cura di Maria Grazia Intini e Alberto Ghiozzi Settimane fa a casa sua mi è capitato di prendere in mano un bel libro di foto di Giorgio Volpi preparato dalla sua adorata nipotina Pamela; e ho ripassato la vita di Giorgio. Io ho conosciuto Giorgio come mo- Giorgio in compagnia dei genitori. biliere, quando misi per la prima volta il piede dentro il suo mobilificio all’ingresso del paese. All’entrata del negozio vi era il proiettore del cinema, che mi incuriosì. E la storia di Volpi è stata una lunga ( ma non abbastanza!) storia quasi cinematografica. Nell’album vi sono le foto delle nostre famiglie, foto ingiallite in bianco e nero, le foto del fotografo del paese e ci si immagina la vita prima e dopo la guerra e poi foto a colori sempre più brillanti…Ecco Volpi ragazzo giovane e sorridente a Varano Melegari, dove era nato nel 1938; Volpi giovane Il padre Aderito. Giorgio, calciatore 51 Giorgio, sull’amata moto e le sue valli. Poi il ragazzo Volpi in moto; ci raccontava che una volta veniva da Parma dove era andato in moto al ritorno era caduto sulla neve 27 volte. E da allora basta moto! Un’altra volta aveva rubato il foglio con il discorso scritto dalla tasca della giacca dal Sindaco di Varano di allora, il quale si era subito inceppato, non essendo un grande oratore a braccio: “Siamo qui riuniti in questa festevole festa di questo festante paese…” e poi ancora: “Siamo qui in festa in questo festevole paese …”. Giorgio amava scherzare: e i racconti di Volpi li stavamo ad ascoltare come si ascolta un grande attore. Oppure il suo ritratto del contadino sopra Varano che comprava le uova a 1 e le vendeva a 0,90 perché guadagnava “nella moltitudine”. Ecco, sfogliando l’album delle foto, Volpi in tuta sportiva azzurra del Pellegrino Calcio. Volpi è stato un grande sportivo nel cuore e appassionato di calcio e avrebbe voluto ancora i giovani del Pellegrino, di cui fu a lungo Presidente, battersi con le casacche azzurre in terza, in seconda e in prima categoria. Li avrebbe voluti in serie A come la sua Juventus di cui era calciatore su un campo spelacchiato e dietro il castello di Varano. Ecco i genitori di Giorgio: la mamma Elvira, il papà Aderito in divisa con la gavetta. Volpi bambino tra i nonni. Foto di un altro secolo. E poi era venuto a Pellegrino nel 1963. Giorgio Volpi amava Pellegrino Silvana e Giorgio con Benedetta Mazza in occasione della “Settimana dei piaceri della carne” - 2011 Festa dei pellegrinesi a Londra anno 2011 52 grande tifoso! Il bello di Volpi è che non ha mai smesso di sognare. Era stato anche un bel giovane nell’Italia del boom e le serate quando Salsomaggiore era una cittadina termale piena di mondanità lo avevano visto protagonista: una volta aveva sferrato un pugno a Luciano Salce, il regista, che si era ingelosito perché Miranda Martino, allora famosa sciantosa, gli preferiva Volpi! Fu un bravo artigiano e bravo commerciante e gestore di cinema e di ballabili; mitico il periodo più avventuroso della sua vita quando fu costruttore di mobili ma anche di casse da morto, e quindi improvvisato impresario di pompe funebri! Ci raccontava di un suo cliente, un morto a cui lui muoveva le braccia come fosse un burattino. E i parenti che non sapevano se piangere o ridere … Ma nel suo lavoro è stato un uomo di successo: quante cucine, quante sale da pranzo, quanti salotti, quante camere e camerette da letto portano la firma di Giorgio Volpi. Le progettava, le trasportava, le installava sempre in moto per la montagna e per la provincia e non solo, con il suo camion bianco dove erano state disegnate due furbe volpi che si affacciavano dall’insegna. Volpi elegante: amava indossare indumenti vivaci, pantaloni rossi, bei maglioni. Tanti viaggi con l’amata Silvana, a Londra con gli emigranti, sulle spiagge dei tropici e sempre molto vicino, ma a distanza di sicurezza, a belle creole seminude. Non si smentiva mai Giorgio! Sempre presente ad animare negli anni, come ospite d’onore, i vari Dinner & Dance della Comunità dei Pellegrinesi a Londra. E sempre sorridente anche attraverso le grandi tempeste e tragedie della sua vita. Per il suo paese di adozione Volpi voleva di più, non accettava la decadenza e si faceva un onore e un onere di organizzare al meglio le Feste più importanti come la Festa del Formaggio Parmigiano-Reggiano di Montagna, quando ri- usciva a dare il meglio di se’ nel coinvolgere quante più persone, più famiglie, più associazioni più artigiani nell’organizzazione: e la Festa con Volpi riusciva! Volpi con Benedetta Mazza quarta a Miss Italia durante la serata a Pellegrino in occasione della mitica Settimana dei Piaceri della Carne. Volpi era stato referente di Miss Italia e non era insensibile al fascino della bellezza. Alla serata di Miss Italia Volpi, gran cerimoniere, elegantissimo, vestito di bianco e Presidente della Giuria. Era nel suo ambiente tra gente allegra, la sua musica, la gente di Pellegrino in Festa, conosceva tutti i cantanti degli anni 60 e tutte le orchestre di liscio! A distanza di quasi un anno tutti qui a Pellegrino si sentono orfani del grande Giorgio e manca tanto il suo sorriso. Ora, quando passiamo davanti al cimitero lo salutiamo sempre. Ce ne ricordiamo spesso perchè quando guardiamo in alto tra le nuvole il cielo azzurro in Aprile o Maggio ci ricordiamo di Giorgio Volpi, che aveva gli occhi dello stesso colore. (NOTA DELLA REDAZIONE). Il primo numero della Voce di Pellegrino, uscito nel 2012, fra gli altri, vide un cospiquo contributo elargito dalla Ditta Giorgio Volpi, che ci ospitò presso la sua attività e assecondò con entusiasmo il presente progetto. Anche Giorgio e Silvana sono da annoverare fra i soci fondatori de la Voce di Pellegrino. La generosità e sensibilità di Giorgio è dimostrata anche dalle visite che egli effettuava ogni anno il giorno di Natale presso la casa Corsini portando con se un dono per ogni degente. Da ricordare anche l’allestimento della camera mortuaria presso tale struttura, ricevendo da parte di Aurora Domus, un ringraziamento ufficiale. Qui a fianco, Giorgio con il figlio Paolo, prematuramente scomparso, in occasione del suo matrimonio Una bella foto in occasione di una visita alla Tenuta Carrisi con l’amico Albano 53 54 RICERCHE STORICHE- cap.5 Esercitò la sua preziosa attività fra la fine dell’800 e gli anni ‘30 L’OPERA DEL MEDICO EUGENIO CONTI (1) a cura di Alberta Lusignani Il mezzo di locomozione per raggiungere le località più recondite, stante la viabilità di allora, un tempo, era rappresentato dal cavallo come in questa foto relativa al Medico Eugenio Conti Eugenio Conti nacque a Zeri di Pontremoli il 19/6/1865 da Pietro e Domenica Petriccioli, primo di quattro figli. La famiglia, con l’intento di permettere ai due figli di studiare a Parma, si trasferì nel 1878 a Varano Marchesi (PR) nelle cui vicinanze acquista due poderi: Casa Galli e Casa Baratta (quest’ultima nei pressi di Miano). Eugenio si laureò in Medicina e Chirurgia a Parma nel luglio 1891 con il massimo dei voti . Venne nominato assistente della Clinica Chirurgica Propedeutica dell’Università di Parma, allora diretta dal Professor Ambrogio Ferrari. Frequentò la scuola di Applicazione di Sanità Militare a Firenze ottenendo il grado di tenente medico. Negli anni successivi egli fu costretto a lasciare la appena intrapresa carriera universitaria, non sufficientemente remunerativa, per onorare i debiti contratti da uno zio sacerdote, don Marco Conti. Lo zio infatti, destinato alla carriera ecclesiastica dal padre, era arciprete in Cella di Noceto ma amava frequentare con assiduità i salotti di Parma. La vendita di Casa Baratta non bastò a coprire i debiti, spesso non documentati da scritti, ma vantati a voce da diversi creditori. Eugenio vinse la condotta medica di Pellegrino Parmense dove per due anni era stato medico condotto supplente il fratello Angelo. Qui si muoveva a cavallo ed il suo arrivo nei piccoli borghi veniva segnalato dal suono delle campane. A Pellegrino istituì il Pellegrosario Umberto I, per la cura degli indigenti affetti dalla grave forma di ipovitaminosi; tale attività è documentata in alcune sue pubblicazioni. Ricevette attestazioni di elogio sia dai suoi professori universitari che dalle autorità civili dell’epoca. Nel 1906, per “particolari benemerenze” venne nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Raggiunta l’età pensionabile si ritirò a vita privata a Casa Galli dove morì nel febbraio del 1934 per neoplasia del cavo orale. Dei quattro figli di Pietro Conti: Eugenio, Angelo, Maria e Albertina solo questa ultima si sposa (con il proprietario Afro Bernini di Tabiano); da queste nozze nascono tre figli: Carla, Marco e Gisella a ciascuno dei quali spetterà un podere; quello di Casa Galli è attualmente delle tre figlie di Gisella. Gazzetta di Parma Varano Marchesi 55 RICONOSCIMENTI RICEVUTI DAL DOTTOR CONTI 4 Maggio 1896. Lettera di Benemeranza dal Sindaco Odoardo Feci 56 21 Agosto 1903. Lettera di compiacimento inviata dalla Prefettura al Sindaco di Pellegrino recante l’elogio ricevuto dal Dott. Conti dal Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio 3 Agosto 1901. Lettera di Benemeranza dalla Prefettura di Parma per l’istituzione del Pellagrosario e per l’opera svolta 15 Febbraio 1906. Attestato di nomina a Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia RICERCHE STORICHE- cap.3 Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense “Monsignor Angelo Micheli” - Alle Radici delle Origini dell’Alta Val Stirone Paolo Spotti e l’emblema: un legame indelebile ed eterno STORIA DELLO STEMMA GENTILIZIO DEL COMUNE (Cap. 2) a cura di Claudio Barilli Con il presente articolo completiamo la storia della assegnazione dello stemma gentilizio al Comune di Pellegrino Parmense di cui abbiamo iniziato a parlare nel numero precedente. Nel frattempo presso l’Archivio storico comunale abbiamo recuperato grazie alla paziente e attenta ricerca di Paolo Spotti il documento ufficiale trasmesso dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III al Comune di Pellegrino Parmense e firmato in data 14 Settembre Millenovecentosei. Si tratta di una “lettera” assai elegante su carta intestata del Re d’Italia con a margine i timbri regali. La “comunicazione“ recita testualmente. “Vittorio Emanuele III per grazia di Dio RE D’ITALIA” “Ci piacque, con Nostro Decreto del ventuno giugno millenovecentosei, concedere al Comune di Pellegrino Parmense (Parma) l’uso di particolare stemma civico. Ed essendo stato il detto Nostro Decreto registrato, come avevamo ordinato alla Corte dei conti e trascritto nei registri della Consulta Araldica e dell’Archivio di Stato in Roma. Vogliamo ora spedire solen- ne documento dell’accordata grazia al Comune concessionario. Perciò, in virtù della Nostra Autorità Reale e Costituzionale, dichiariamo spettare al Comune di Pellegrino Parmense, in provincia di Parma, l’uso di un particolare stemma civico, miniato nel foglio qui annesso, che è d’argento al pellegrino passante sulla campagna erbosa, ed avviato verso una chiesa uscente dal fianco destro dello scudo, il tutto al naturale. Lo scudosarà sormontato dalla corona del Comune. Comandiamo poi alle Nostre Corti di Giustizia, ai Nostri Tribunali ed a tutte le Podestà civili e militari, di riconoscere e di mantenere al Comune di Pellegrino Parmense i diritti specificati in queste Nostre Lettere Patenti le quali saranno sigillate col nostro Sigillo Reale, firmate da Noi e dal Nostro Ministro Segretario di Stato per gli Affari dell’Interno, Presidente del Consiglio dei Ministri, e vedute dalla Consulta Araldica. Date a Racconigi, addì’ quattordici del mese di settembre, dell’anno millenovecentosei, settimo del Nostro Regno, a firma del Re Vittorio Emanuele III. In occasione della conclusione della nostra ricerca la redazione ha deciso di produrre apposita stampa allegata quale inserto della Voce di Pellegrino numero III anno 2015. La stampa è leggermente integrata e modificata e resa nella forma di “documento da conservare”. La copia della “lettera del Re” riporta infatti alla 3° pagina, dove nell’originale si trovava uno spazio completamente bianco, lo stemma gentilizio del Comune di Pellegrino Parmense. Completano la quarta pagina alcune foto identificative del nostro Comune. Pensiamo di avere fatto cosa gradita a tutti coloro che amano Pellegrino o desiderano conoscerlo meglio o che avranno occasione di approcciarsi alla nostra rivista. 57 SOPRA: La prima pagina della custodia all’interno della quale è conservata la “lettera” di comunicazione al Comune di Pellegrino Parmense di conferimento dello Stemma Gentilizio da parte del Re d’Italia Vittorio Emanuele III datata 14 Settembre 1906. Il documento è conservato presso gli archivi comunali. 58 DI FIANCO: Attestato conferito al Comune di Pellegrino dalla Società di Solferino e San Martino VITA E OPERE DI MONSIGNOR ANGELO MICHELI - cap.2 Associazione di Ricerche Storiche di Pellegrino Parmense “Monsignor Angelo Micheli” - Alle Radici delle Origini dell’Alta Val Stirone - LA MINIERA DI RIGOLLO (PELLEGRINO PARMENSE) “La Miniera di Rigollo (Pellegrino Parmense) “ fu scritta da Monsignor Angelo Micheli, arciprete di Pellegrino Parmense, nel 1935 e pubblicato tramite la Tipografia La Commerciale di FIDENZA. Rappresenta la pubblicazione n. 99 di un serie denominata Biblioteca della “Giovane Montagna“. Fu scritto in occasione delle Nozze Fecondi – Ramelli e da Rigollo porta la data, presumibilmente delle nozze XXX settembre MCMXXXV. Dopo che nel numero precedente della VOCE abbiamo cercato di ricostruire la esperienza sacerdotale e umana di Monsignor Angelo Micheli, incentrata soprattutto nel suo impegno di Arciprete di Pellegrino Parmense, ripresa in parte anche nell’articolo sulla Chiesa di San Giuseppe contenuto in questa pubblicazione, iniziamo con la presente uscita a riportare uno alla volta gli scritti del Monsignore. In prevalenza erano di breve stesura e spesso rappresentavano pubblicazioni tese, in occasioni straordinarie, come più volte ricordato, a raccogliere fondi al fine di chiudere le spese per la costruzione o l’abbellimento della Chiesa di San Giuseppe, cui al Monsignore era toccato l’onere di riprendere il progetto lasciatogli in eredità dai precedenti parroci, che si erano susseguiti fin da inizio secolo nella Parrocchia. Dall’insieme straordinario delle opere pubblicate (quasi nel numero di 40) Monsignor Angelo Micheli lasciò in dote alla nostra Comunità una rara disamina storica, economica e sociale. Una preziosissima rassegna vista la rara documentazione scritta presente negli archivi e nella storia del nostro Paese. Un valore che tramite la VOCE vogliamo di volta in volta rinnovare e divulgare alla cittadinanza e a tutti coloro che avranno occasione di leggere il nostro giornale. Per dirla con parole di Monsignor Angelo Micheli “(…) che servirà a far conoscere anche ai lontani quanto di prezioso è racchiuso nei nostri monti (…)”. E per noi, “ i lontani “ citati, siamo noi stessi, raggiunti dopo 80 anni dalla pubblicazione di questo scritto. (LA REDAZIONE.) Gentilissimo, Mi è gradita l’usanza di inviare in occorrenze nunziali un saluto e un augurio. Colgo pertanto quest’occasione per presentare a Lei sig. Maestro venuto dalle Alpi Apuane per svolgere a Rigollo, l’opera sua altamente benefica, e alla gentilissima signorina a cui oggi giura fede come felice auspicio, due pagine della miniera di Rigollo, che ho stillate dopo una visita alle località “I Caselli“ e alla ”Casa del Gobbo”. Ho rubato così l’infaticabile Don Eugenio Nicoli, rettore di Rigollo, nostro comune amico il suo piano di battaglia, che servirà a far conoscere anche ai lontani quanto di prezioso è racchiuso nei nostri monti. Il Signore la conservi a lungo felice nel seno della nuova famiglia, ed operoso continuatore di bene. Pellegrino Parmense, 27 Settembre 1935-XIII. Mons. ANGELO MICHELI Al maestro ALFREDO FECONDI Rigollo Nota storica I minerali metalliferi dello Stirone Rivarolo (Rigollo e Pozzolo) non furono mai conosciuti. Al tempo del ministro Du-Tillot (1749-1771) di Filippo e Ferdinando Borboni duchi di Parma, vennero attivate solo le miniere del Micone di Fornovo Taro e di Bergotto di Berceto. Archivio Storico Parmense – Nuova Serie, Vol. XXII, pag.265). Nel 1853, il ministro delle Finanze degli Stati Parmensi con Atto Sovrano del 20 maggio incaricò il prof. Andrea Piroli di percorrere il territorio degli Stati Parmensi, e più particolarmente la parte montuosa, affine di investigare, riconoscere i luoghi né quali esistono giacimenti di sostanze minerali, e ne dava avviso alla Podesteria di Pellegrino, per fornirgli tutte quelle notizie e quell’assistenza di cui potesse abbisognare per meglio adempiere alle incombenze a lui affidate. (Archivio Comunale di Pellegrino – Incarto Miniere). Nel 1860, il ministro Corsi dell’Agricoltura da Torino inviava una circolare in data 20 Luglio, all’Intendente Generale della Provincia di Parma per la statistica delle miniere della provincia. Alla circolare rispondeva il Podestà dichiarando che le miniere del Comune si componevano : 1) Miniera breccia forte a grandi elementi nelle possessioni Fratta dottor Baldassare, Pettenati Giuseppe, Rosazza Giuseppe, poste a Mariano, a Varone e alla Silva di Pellegrino. 2) Pietra cote, ai Montanari di Varone. 3) Acqua minerale, in vicinanza di Pellegrino Parmense, sulla sponda sinistra dello Stirone, nel fondo Fornace. Questa sorgente esiste ancora, coperta da un piccolo strato di terreno. Detta sorgente è detta del Pellegrino, (A.Brian. Guida dell’Appennino parmense, pag. 38. Casa battei parma) è di natura chimica ferruginosa fresca, che serve ai convalescenti e agli infermi di anemia. Il relatore aggiungeva : “Questa sorgente ferruginosa produce sulle pietre una patina di ossido o solfato di ferro e dà un odore ingrato. (Archivio Comunale c.s.). *** I minerali metalliferi dello Stirone Rivarolo, a Pozzolo ed a Rigollo, vennero scoperti solo nel 1922 da M.R. Don Nicoli Eugenio, rettore di Rigollo (Provincia di Parma – Diocesi di Piacenza) dopo lunghe ricerche ed escavazioni mediante due gallerie di metri sessanta, ottenendone dal Ministero dell’Agricoltura nel 1923, la facoltà di ricerche con buoni risultati. 59 60 CON DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 11 MARZO 2015 L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA ISTITUITO IL RICONOSCIMENTO DI CIVICA BENEMERENZA DENOMINATO “San Giuseppe d’Oro” A cura del Sindaco Emanuele Pedrazzi LE LINEE GUIDA DI CONFERIMENTO DELLA CIVICA BENEMERENZA. Destinatari: Persone, Enti, Associazioni che si siano distinti nel campo delle scienze, delle lettere, dell’industria, del lavoro, dello sport, dell’assistenza o atti di coraggio o di abnegazione, in nome dei valori di umanità e solidarietà. Onorificenze : le onorificenze del Comune di Pellegrino Parmense per le civiche Benemerenze assumono le seguenti forme e non devono superare ogni anno il seguente numero complessivo: N. 01 SAN GIUSEPPE D’ORO consistente in una pergamena contenuta in cornice pregiata recante lo stemma del Comune di Pellegrino Parmense con annessa medaglia d’oro pure recante lo stemma del Comune medesimo. In detta pergamena oltre alla generalità / nominativo della persona / Ente al quale è destinata sarà sintetizzata la motivazione. Oltre al conferimento principale la commissione potrà assegnare ulteriormente in tale occasione fino a: N. 02 targhe in argento raffiguranti San Giuseppe. N. 03 attestati di civica benemerenza (pergamena).In casi particolari la benemerenza può essere conferita alla memoria. Proposte di concessione: Le proposte di concessione contenenti le motivazioni e gli altri elementi utili alla loro valutazione possono essere inoltrate dal Sindaco, dai consiglieri, dagli assessori, nonché da enti e dai singoli cittadini che, per loro conoscenza diretta, siano in grado di segnalare i soggetti ritenuti meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti mediante civica benemerenza. La segnalazione della persona, dell’Ente o Associazione, dovrà essere corredata da una breve biografia o da una relazione che costituisca il motivo dell’assegnazione della benemerenza. Le segnalazioni dovranno pervenire all’amministrazione entro il 15 Febbraio di ogni anno. Conferimento: il conferimento delle civiche benemerenze è deliberata dalla Giunta comunale entro il 28 Febbraio di ogni anno. Per l’anno corrente di istituzione viene fissata la data del 15 Marzo 2015 quale scadenza delle approvazioni connesse con l’atto istitutivo e con il presente regolamento. L’ammissibilità delle proposte pervenute e il numero delle civiche benemerenze da attribuire sarà valutata dalla Commissione all’uopo costituita. La Commissione è composta da: Il Sindaco che la presiede. I restanti componenti della Giunta comunale. I capogruppo di maggioranza e della/e minoranza/e consiliare. Cerimonia di conferimento: le civiche benemerenze sono conferite solennemente dal Sindaco in occasione della ricorrenza della festa del Santo Patrono di Pellegrino Parmense San Giuseppe ricorrente il 19 marzo di ogni anno se cadente in data festiva o prefestiva oppure il sabato o la domenica successiva e verranno iscritte con un numero progressivo su un apposito “Albo” dei benemeriti. LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO PREMESSO che l’Amministrazione comunale ritiene opportuno segnalare alla pubblica considerazione l’impegno di tutto coloro che, con opere e azioni di alto profilo morale, si siano distinti nel campo, sociale, culturale, economico, sportivo, artistico e letterario, oltre a tutti coloro che si siano distinti per la loro attenzione agli altri o per atti di coraggio e di abnegazione civica che abbiano giovato all’intera comunità del Comune di Pellegrino Parmense, elevandone il prestigio; RITENUTO quindi di conferire solennemente, in concomitanza della festa del Santo Patrono che ricorre il 19 marzo, speciali riconoscimenti annuali destinati a premiare gli Enti, le Associazioni o le persone che si siano particolarmente distinti nei campi e nelle attività come sopra indicate; CONSIDERATO di dover prevedere che le proposte di concessione delle civiche benemerenze, contenenti le motivazioni e gli altri elementi utili alla loro valutazione, possano essere inoltrate dal Sindaco, dai Consiglieri, dagli Assessori comunali, nonché da Enti e dai singoli cittadini che, per loro conoscenza diretta, siano in grado di segnalare i soggetti ritenuti meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti mediante civica benemerenza; la segnalazione della persona, dell’Ente o associazione, dovrà essere corredata da una breve biografia o da una relazione che costituisca il motivo dell’assegnazione della benemerenza. Le segnalazioni dovranno pervenire all’amministrazione per l’anno in corso entro il 15 Marzo; per gli anni a venire entro il 15 Febbraio, come da regolamento allegato. RITENUTO inoltre di istituire un’apposita Commissione per la valutazione delle proposte che perverranno nei termini previsti come sopra indicato; ACQUISITI i pareri allegati, richiesti e favorevolmente espressi sulla suindicata proposta di deliberazione, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267; Con voti favorevoli unanimi e palesi, DELIBERA 1) di approvare le linee guida per il conferimento delle civiche benemerenze nel testo allegato facente parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) di istituire la commissione per la valutazione delle proposte al fine di segnalare i soggetti ritenuti meritevoli di essere pubblicamente riconosciuti mediante civica benemerenza. INOLTRE RISCONTRATA l’urgenza di dover provvedere in merito; Con voti favorevoli unanimi e palesi, DELIBERA di dichiarare, con separata votazione unanime, il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, quarto comma, del T.U. 267/2000. 61 Nel Giorno del Patrono IL PREMIO SAN GIUSEPPE D’ORO 2015 ASSEGNATO AL NOSTRO ILLUSTRE CITTADINO DOTTOR ETTORE BRIANTI Per l’anno 2015 il Premio è stato conferito al Dottor Ettore Brianti. Ecco una breve scheda recante le motivazioni personali e professionali che stanno alla base del conferimento. Ettore Brianti è nato a Parma il 25.02.1954. E’ stato Sindaco del nostro Comune dagli inizi degli anni ’80 fino al 2004, ricoprendo numerosi incarichi amministrativi connessi con l’incarico da Sindaco. Nel 2004 fu nominato Assessore nella Giunta presieduta da Carlo Berni della gloriosa Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno. Negli anni da Sindaco di Ettore Brianti Pellegrino ha visto sorgere le opere pubbliche principali che costituiscono servizi essenziali per il Paese. Qui ne ricordiamo qualcuna : Casa Protetta, Ristrutturazione e destinazione a Ostello di San Francesco, Poligono di Tiro, Sede dell’Assistenza Pubblica oltre la miglioramento complessivo della viabilità dell’intero territorio comunale. Dopo gli studi Superiori ottenne la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Parma nel 1980. Nel periodo 1980-1988 ha operato in qualità di medico interno Universitario prestando Attività Clinica Ospedaliera presso la Clinica Medica e Nefrologica dell’Università agli Studi di Parma. Nel periodo 1982 – 1983 ha operato in qualità di Medico nel settore Erogazione di Servizi sanitari in Area Igiene e sanità 62 Pubblica presso la Unità Sanitaria Locale di Borgo Val di Taro. Ha successivamente ottenuto la Specializzazione in Allergologia presso la stessa Università nel 1983. Nel periodo 1984-85 ha operato in qualità di Medico Interno presso l’Unità INSERM 64 Ospedale TENON di PARIGI. Nel periodo 1988-1991 è stato promosso Medico con posizione funzionale di Assistente con Attività Clinica Ospedaliera presso la Divisione di Medicina Generale presso l’Ospedale di Fidenza, passando successivamente con lo stesso ruolo presso il Reparto di Medicina Interna presso l’Ospedale di Borgo Val di Taro. Nel 1993 ha ottenuto presso l’Università agli Studi di Parma una ulteriore Specializzazione in Medicina Interna. Nel 2003 è stato nominato Coordinatore del Gruppo Aziendale di Riordino e Promozione dell’Attività di Allergologia e Immunologia Clinica dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma. Dal 2003 al 2005 è stato Responsabile del Progetto Qualità per l’Azienda unità sanitaria Locale di Parma. Nel periodo 2000 fino al 2006 è stato Direttore del Dipartimento Cure Primarie del Distretto Valli del Taro e del Ceno. Nel 2005 assunse ruoli di rilievo all’interno del Distretto Taro Ceno divenendone Direttore con incarico a rappresentare e governare il Distretto al fine di garantirne la missione assumendosi l’incarico di responsabile della delegazione trattante di parte pubblica nelle trattative negoziali con le organizzazioni sindacali. Nel 20062007 ha ottenuto la qualifica di frequenza al Corso di Perfezionamento Direzione Gestionale delle Strutture Sanitaria.. Nel 2008 ha lasciato il Distretto Sanitario Valli Taro e Ceno essendo stato nominato al prestigioso incarico di Direttore Sanitario della Azienda Sanitaria Locale di Parma, incarico attualmente ricoperto. Successivamente nel periodo 2010-2012 è stato Coordinatore della Commissione sanità Pubblica AVEN. Dal 2012 a tutt’oggi è Coordinatore della Commissione salute Mentale e Dipendenze patologiche AVEN. Dal 2013 a tutt’oggi è Docente presso l’Università agli Studi di Parma presso la Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina. E’ Autore di 110 pubblicazioni scientifiche negli ultimi cinque anni. Al Dottor Ettore Brianti vanno le congratulazioni della Commissione designatrice del conferimento del Premio San Giuseppe d’Oro. SETTANT’ANNI DI LIBERTÀ IL 25 APRILE, UNA RICORRENZA STRAORDINARIA a cura delle Associazioni Combattentistiche IL DISCORSO DEL SINDACO IN OCCASIONE DEL 25 APRILE 2015 “Autorità civili e militari, combattenti della guerra di Liberazione, rappresentanti delle associazioni, concittadini, Don Romano, porgo a tutti voi il saluto dell’Amministrazione Comunale, ringraziandovi per la vostra partecipazione alla celebrazione dell’anniversario della ricorrenza del 25 aprile, che rappresenta il momento della nascita del nostro Stato libero e democratico, ovvero la conquista di quei valori fondamentali su cui poggia la nostra comunità nazionale. C’è un grande lascito che è nato dalla Resistenza, è sfociato nella Liberazione ed è giunto sino a noi con i principi della Costituzione: è quello che ci hanno consegnato coloro che hanno sacrificato la propria vita per la lotta di Liberazione perché hanno creduto nei valori della libertà e della democrazia. Questo ci permette oggi di dire che non si può chiedere il rispetto delle regole ai cittadini senza prima riconoscere la libera dignità delle persone e ci permette di continuare ad impegnarci per costruire una società in cui tutti possano essere partecipi di una speranza collettiva di giustizia sociale. Il principale compito della politica è, e do- vrebbe essere sempre, quello di non tradire mai questa aspirazione che ci è stata trasmessa dai combattenti per la Libertà e dai Padri della Repubblica, soprattutto oggi che la politica è chiamata ad interpretare grandi questioni sociali, come il grande bisogno di lavoro, specialmente tra i giovani, e l’esigenza, sempre più sentita, di mettere in relazione e di far dialogare le diverse identità e culture che oggi convivono nel nostro Paese dove un’immigrazione sempre più forte sta cambiando sempre più velocemente la nostra società. La Resistenza è sempre attuale perché sempre attuale è la sua lezione di responsabilità civile, di politica vissuta come il momento in cui si diventa responsabili delle proprie scelte, non solo nei confronti di se stessi, ma soprattutto nei confronti degli altri. Ricordiamoci della testimonianza di coloro che hanno sacrificato la propria vita. E facciamolo con rispetto ed immensa gratitudine. Andiamo allora con il nostro cuore a rendere omaggio ai combattenti per la democrazia. Onore ai martiri della Resistenza! Viva l’Italia libera e unita! Buon 25 Aprile a tutti!” Emanuele Pedrazzi, Sindaco Emanuele Pedrazzi tiene il suo primo discorso in occasione del 25 aprile da Sindaco LIBERTÀ, una poesia di PAUL ELUARD Sui quaderni di scolaro Sui miei banchi e gli alberi Sulla sabbia, sulla neve Scrivo il tuo nome Sulle immagini dorate Sulle armi dei guerrieri Sulla corona dei Re Scrivo il tuo nome Sui miracoli notturni Sul pan bianco dei miei giorni Le stagioni fidanzate Scrivo il tuo nome Su ogni pagina che ho scritto Su ogni pagina che è bianca Sasso, sangue, carta o cenere Scrivo il tuo nome Sulla giungla ed il deserto Sui nidi le ginestre Sulla eco dell’infanzia Scrivo il tuo nome Libertà (Paul Eluard) Pesia letta da VITTORIA BARABASCHI durante la cerimonia del 25 Aprile 63 IL TRIBUTO PARTIGIANO E CIVILE ALLA LOTTA DI LIBERAZIONE a cura delle Associazioni Combattentistiche *** Il territorio di Pellegrino in quegli anni ricomprendeva anche il Comune di Bore PARTIGIANI CADUTI • • • • • • • • • • • • • • Bellengi Eugenio Copelli Renzo - Insignito di Medaglia d’oro al valor Militare Dall’Asta Aldo Fiori Mario -Insignito medaglia d’argento al valor Militare Morini Enrico Pasqua Aldo Pedrazzi Giacomo Peracchi Guerrino Ralli Luigi Saccò Paride Tanzi Angiolino Vernazza Luigi Villanelli Macedonio Belriguardo Valentino CIVILI CADUTI O FUCILATI • • • • • • • • • • • • • • • • • Bazzoni Aldo Bonassera Antonio Colombini Dante Cunati Giuseppina Gardini Egidio Gorrara Giuseppe Lori Guerino Massera Giuseppe Melponti Giacinto Moruzzi Giuseppe Peracchi Celso Restori Giovanni Restori Giuseppe Rigolli Camillo Sabini Costante Sabini Giovanni Tanzi Ivo L’Orazione ufficiale tenuta da Giampaolo Cantoni nel 2014 Cippo eretto in località Careno in memoria dell’eccidio del partigiano Marco Redoano nome di battaglia “Cengia” FERITI CIVILI E PARTIGIANI • • • • • • • • • 64 Bedodi Giuseppe Colombini Guido Colombini Vittorio Ferretti Antonio Gorrara Carmelino Lusignani Artemio Medici Felice Meteori Guido Rigolli Giuseppe La sede comunale addobbata a festa LA RESISTENZA CREMONESE NASCE A PIETRANERA DI BESOZZOLA a cura di Paolo Spotti (…) A Cremona già nel settembre 1943 prende corpo quasi spontaneamente, per iniziativa di un gruppo antifascista collegato a Giuseppe Speranzini e ai comunisti, il progetto di creare un gruppo armato formato da cremonesi sull’Appennino Emiliano. Questo gruppo composto da Roberto Ferretti, ufficiale di artiglieria sbandato, dal Dottor Menotti Screm, ufficiale di complemento sbandato, dai fratelli Arnaldo e Guido Uggeri (soldato il primo, marinaio il secondo) parte per Besozzola, una frazione di Pellegrino Parmense, in località Pietranera. I contatti con Cremona, saltuari, avvengono con alcuni rappresentanti dell’antifascismo cremonese: l’azionista Lionello Miglioli, i comunisti Marabotti, Biselli, Agosti e l’avvocato Rizzi della Democrazia Cristiana. I fatti dimostrarono subito che un gruppo così isolato, senza un retroterra politico solido, privo di esperienze e di mezzi e in una situazione resasi estremamente difficile, non poteva non solo avere possibilità di sviluppo ma nemmeno sopravvivere. Il gruppo dovette ritornare a Cremona e limitare la propria attività semilegale all’aiuto dato ai prigionieri di guerra evasi dai campi di concentramento per raggiungere la Svizzera attraverso veri e propri centri di assistenza, alla raccolta di armi, all’invio dei soldati cremonesi sbandati verso zone di montagna del Piemonte (A Cozze - Val di Susa) dove andavano raccogliendosi i primi gruppi armati. Sono i primi passi che si muovono a Cremona, subito dopo l’8 Settembre: passi che porteranno, nella primavera/estate del 1944, alla creazione di una organizzazione militare ramificata nei centri più importanti della Provincia, alla costruzione della Brigata Garibaldi “F.Ghinaglia”, ai primi tentativi organizzativi delle formazioni Matteotti e Fiamme Verdi e di alcuni gruppi di ex carabinieri legati al Partito D’Azione, e infine alla formazione di un comando unico e dello stesso Comitato di Liberazione Nazionale provinciale.(…) 65 Pe Il le Polifonica e Polifoni oral ca C CORALE POLIFONICA IL PELLEGRINO llegrino VITA DELLE ASSOCIAZIONI Continuano a pieno ritmo le esibizioni del nostro gruppo CORALE “IL PELLEGRINO” a cura di Giuseppe Fortini CORALE POLIFONICA IL PELLEGRINO Pellegrino Anche la parte terminale del 2014 e tutto il 2015 per la Corale “Il Pellegrino” è stato un anno di intense attività. Anzitutto da parte di noi tutti va un saluto ossequioso e di ringraziamento alla maestra Irene d’Angelo che ha supportato con il suo prezioso lavoro il nostro coro nella fase di fondazione e di crescita dei primi anni. Dal mese di Aprile infatti la Corale ha un nuovo maestro nella persona di Gregorio Pedrini, al quale auguriamo un proficuo lavoro. Ricordiamo le iniziative svolte durante l’anno. L’evento più importante è stato rappresentato dal concerto di apertura della 30° Fiera del Parmigiano Reggiano tenutasi il 16 Luglio. Partiamo dal Concerto di Natale; ci sono state varie partecipazioni a Messe cantate ( Besozzola per la posa della croce sul campanile, San Vitale a Salsomaggiore Terme, Festa dell’Avis a Varone, Messa degli Alpini a Pellegrino); concerto per il REN al Lago Bleu; “Cori a Primavera” per il patrono di San Giuseppe; Gita Sociale ad Albenga; Operetta a Salsomaggiore al Teatro dei Congressi; interventi a fini raccolta fondi per la Lega Antitumori iniziativa “ Noi per loro” ( A Medesano in aprile e al Cavallo di Salso). Abbiamo poi onorato con la presenza il 25 Aprile, la celebrazioni delle Cresime in Maggio e la Madonna di Careno il 15 Agosto. Ci siamo esibiti a Grotta alla Festa della famiglia interpellati da Monsignor Angiolino Melfi. Ci siamo esibiti in numerosi altri concerti e tra i quali presso la Chiesa di Roncole Verdi e al Centro Pallavicino in Busseto; a Fiorenzuola; a Ponte Vetrione di Varsi; alla casa di Cura di Serravalle in Comune di Varano Melegari. Vogliamo quindi ringraziare tutti coloro che partecipano in qualità di cantanti alla Corale e in particolare al Maestro d’organo e pianoforte Alberto Mazzoli. In occasione della Festa della Repubblica LA CONSEGNA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA a cura di Emanuele Pedrazzi 66 Una opportunità di conoscenza e interscambio per il mondo agricolo e turistico del nostro territorio IL REN PROJECT A cura di Stefania Baratta e Simona Costa Il nostro Comune nel 2014 è stato finanziato con fondi europei dello Sviluppo Rurale sul progetto REN, coordinato dalla Dott.sa Laura Avanzi del SERN. Nelle finalità del bando il progetto serve a favorire l’interscambio fra amministratori locali, agricoltori, operatori di sviluppo turistico di Paesi Europei diversi al fine di implementare le capacità di confronto delle conoscenze di settore. I Comuni finanziati nel progetto oltre a Pellegrino sono: Borgo Val di Taro, Falkoping (Svezia), Camarinas e Villa de Cruces (Spagna), Jalashjarvi (Finlandia), Buzet e Portole (Croazia). Il Progetto prevede uno schema generale di interscambio di conoscenze agricole, produttive, buone norme di coltivazione, trasformazione e commercializzazione; attività sociali connesse. Il progetto finanzia anche visite fra le città che sono state organizzate a: Borgo Val di Taro (Novembre 2014), Camarinas (Marzo 2015), Buzet (Aprole 2015), Pellegrino Parmense (fine Giugno 2015), Jalashjarvi (Agosto 2015), Villa de Cruces (Settembre 2015), Falkoping (Ottobre 2015), Portole (Novembre 2015). I risultati finali del progetto verranno esposti e discussi alla presenza di tutti i coordinatori locali e degli amministratori dei Comuni interessati a Borgo Val di Taro nell’Aprile 2016. L’amministrazione comunale ritiene si sia trattata di una ottima opportunità di conoscenza e arricchimento su realtà anche molto diverse dalla nostra. L’auspicio per il futuro è che i giovani agricoltori vedano nei progetti UE, che vengono proposti anche dalle Organizzazioni Professionali, opportunità di dare un occhio al mondo esterno, vista l’avanzare progressivo della globalizzazione che ha ridotto le distanze e gli scambi rispetto al passato. La visita di Giugno delle città “amiche” a Pellegrino oltre che dei rappresentanti del Consorzio Cooperativo Sociale Leonardo di Pordenone è stato organizzato da Stefania Baratta con Simona Costa e l’aiuto di Patrizia Giordani, Maria Sodani, Ilaria Borella, Solange Vasquez, Cristina Cartagini, Un ringraziamento alla Ditta Lusignani Fratelli, Caseificio Berzieri, Az. Agr. Giuseppe Pambianchi, Azienda Agricola Pedrazzi s.s., Corale “Il Pellegrino” e a tutti coloro che hanno collaborato. Borgo Val di Taro, meetting di coordinamento - Novembre 2014 Camarinas-Spagna, I Meeting transnazionale- Marzo 2015 Buzet-Croazia II Meeting transnazionale - Aprile 2015 67 26 - 27 e 28 Giugno 2015 LOCAL EVENTS IN PELLEGRINO PARMENSE 11 - 12 e 13 Agosto 2015 LOCAL EVENTS IN JALASJARVI - FINLANDIA Country, where services are delivered with great satisfaction of citizens. Finalnd is a wealthy country with one of the highest per capita incomes in the world. It was struggled in the last two centuries to obtain self-determination and managed to achieve indipendence during the second worldwar. For all these reasons we congratulade you, in rapresentance of your Country, mr. Vicemajor. We are here today to learn from your system, not forgetting that even in our Countries there are important economies and resourses. The REN PROJECT serves to create a territorial, cultural and economic exchange. To sum up, it serves the purpose to make us all citizens DISCORSO DI SALUTO PRONUNCIATO of Europe. I would like to finish by awarding you Mr. DALL’ASSESSORE BARILLI IN OCCASIONE Vicemajor and your Municipality and Mrs. Taru Patteri DELL’INCONTRO DEL REN A JALASHJARVI who has worked for Jalashjarvi at the REN PROJECT, IN FINLANDIA IL 12 AGOSTO 2015 two nameplates especially made for this occasion as a Good morning, Mr. Vicemajor; Good morning, sign of gratitude and friendship. Thank you again. Mrs. Taru; Good morning, Jalashjarvi. I greet all the people present at our Ren Project meeting in Finland. I also greet the rappresentative of the partner towns wich are part of the project toghether with us italians of Pellegrino Parmense and of Borgo Val di Taro. I bring greetings both from the Major of Pellegrino Parmense, Emanuele Pedrazzi, and from the municipal administration of wich I am part as a concillor. First of all I am honoured to rapresent our municipality on this special occasion. We know that Finland is a great Country based a Parlamentary Governament, divided into Regions an Municipalities. Finland also is a Democratic Nation. We know that Finland is a well governed 68 VITA DELLE ASSOCIAZIONI Rifondata nel 2012 ha rinnovato gli Organi ad Aprile PRO-LOCO, UNA ASSOCIAZIONE DI CUI IL PAESE VA FIERO A cura di Claudio Barilli Premiazione 2014 in occasione della Fiera del Parmigiano Reggiano La splendida gita”marina” organizzata nel 2014 a Portovenere e alle Cinque Terre La Pro-loco di Pellegrino, nel mese di Aprile scorso ha rinnovato i suoi organi sociali tramite l’Assemblea annua di approvazione del bilancio 2014 e il preventivo 2015. Un triennio molto intenso di attività che, in piena sinergia con il Comune, una ottima cabina di regia interna rappresentata dal Consiglio di Amministrazione unitamente al massiccio apporto di volontariato ha visto realizzarsi numerose opere strutturali funzionali alle attività messe in campo e lo svolgimento di una grande attività sociale unitamente alla organizzazione di numerose e importanti manifestazioni che stanno dando lustro al Paese di Pellegrino. Un periodo molto positivo retto dalle Presidenti, Carla Eteri e Fabrizia Zatorri succedutesi alla guida della Associazione, coadiuvate dal segretario Paolo Pediri e dalla economa responsabile della parte economica e finanziaria e tesoriere Sonia Pirroni. Le elezio- In occasione del Campionato Regionale di Enduro organizzato da Gianluca Pirroni ni per la formazione del nuovo Consiglio per il triennio 2015-2018 hanno visto elette le seguenti persone: Elena Bazzinotti, Filippo Collinelli, Angela Ferrari, Simona Gardini, Patrizia Lusignani, Roberta Mazza, Antonella Puelli, Romina Ori, Angela Pambianchi, Paolo Pediri, Sonia Pirroni, Elisa Tergolli e Fabrizia Zatorri. Il nuovo Consiglio di amministrazione si è riunito successivamente e ha eletto i suoi organi. Fabrizia Zatorri (Presidente), Simona Gardini (Vice Presidente), Angela Ferrari (Segretario), Sonia Pirroni (Tesoriere ed economa e responsabile economico-finanziaria). L’ottimo lavoro del triennio scorso, il successo di tutte le manifestazioni da inizio anno e la sfolgorante 30° Edizione della Fiera del Parmigiano contengono tutti i migliori auspici per un periodo di crescita ulteriore della Pro-loco a servizio della nostra collettivà. L’allegro e frenetico lavoro all’interno della cucina La consegna dell’Attestato di Benemerenza in occasione della cerimonia della 30° Fiera del Parmigiano 2015 69 Accompagnata da un grande successo di pubblico CELEBRATA LA 30 EDIZIONE DELLA FIERA DEL PARMIGIANO REGGIANO DI MONTAGNA a a cura degli Enti, delle Associazioni e delle persone protagoniste degli eventi proposti Con il concorso di gran parte delle forze amministrative e associative operanti nel nostro Paese, si è celebrata la 30° Edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Montagna. Una edizione speciale che ha registrato una massiccia partecipazione, soprattutto, a causa del caldo tropicale, concentrato al mattino, nel tardo pomeriggio e soprattutto durante le tre Serate. Una organizzazione caratterizzata da un calendario fitto di eventi che ha richiesto l’impegno di tutti a partire dal termine della edizione precedente. Un serie interminabile di riunioni e contatti per mettere a punto una Fiera degna del 30°, a onore di coloro che la fondarono nel 1986 e di tutti coloro che nel trentennio hanno tenuto vivo e operante l’evento. Tutto ciò facendo i debiti conti delle risorse disponibili e di quelle che potevano venire utili derivanti dalla offerta enogastronomica messa a disposizione durante la tre giorni. Quindi un grande ringraziamento va, oltre al Comune e alla Pro-Loco (senza menzionare nessuno in particolare, anche perché le persone e le Associazioni che hanno lavorato e organizzato sono ben note a tutta la popolazione) a tutti coloro che con pensieri e opere hanno, nel tanto o nel poco, collaborato e dato il loro contruibuto ad una splendida edizione che si è conclusa alla mezzanotte della Domenica 19 Luglio 2015 nel migliore dei modi. Uno splendido spettacolo di fuochi d’artificio che ha dipinto a Festa il cielo di Pellegrino. Di seguito ricordiamo la maggior parte degli eventi organizzati durante la Fiera con una carrellata di foto che rimarranno per sempre un caro ricordo per tutti. PRO-LOCO COMUNE DI PELLEGRINO PARMENSE Cittaslow 30 Fiera a del Parmigiano Reggiano di Montagna PELLEGRINO PARMENSE 16 - 17 - 18 - 19 LUGLIO 2015 Consorzio del Parmigiano Reggiano Concerto della Corale “Il Pellegrino” Inaugurazione della Fiera 70 Concerto musicale “Alessia Galeotti Italian Jazz Quintet” Il saluto alla Cerimonia di alcune delle Autorità presenti La cerimonia di consegna degli Attestati di Benemerenza Enrico Mezzadri Ettore Brianti Confcooperative-Fedagri Parma Gianpaolo Mora ritira Michele Berini Giuseppe Onnembo Ivo Berzieri 71 Franco Riccardi Pietro Orsi Guido Gonzi Unione dei Comuni Taro-Ceno Provincia di Parma 72 Giovanna Aragosti Arturo Ghiorzo alla Memoria Arturo Monica Giorgio Volpi alla Memoria Pro Loco Pellegrino Comune di Pellegrino Consorzio del Parmigiano Reggiano Camera di Commercio di Parma Regione Emilia Romagna Esibizione di balli HIP-HOP (Scuola di ballo Nadia Vignola) - Musica Pinocchio - Laboratori a cura di “IL DUO LE MELEMARCE” Sopra e sotto: la mietitura , la trebbiatura e la cena della “Associazione Trebbiatori di Pellegrino” Mostra “Il Parmigiano - Reggiano: dalla stalla alla tavola” - “LA RODA DAL TEMP: le quattro stagioni attraverso l’obiettivo” La cottura della forma in piazza “ Ass. La Barchessa” Caseificio Sociale Il Progresso - Bore Caseificio Sociale Alta Val Stirone Presenza del Gruppo di Protezione Civile Caseificio Pellegrino Formaggi di Ivo Berzieri e C. snc Caseificio Sociale Il Battistero Varano dè Melegari Caseificio Baiocchi - Praticello di Gattatico 73 Presentazione del libro “Il Pensiero vola tra spazi mentali” in ricordo di Ursula Zerbini Concorso nazionale di bellezza “Miss Motors” Concerto della Corale “Colliculum Coro A.N.A. degli Alpini di Collecchio - Mostra esposizione di coltelli e pugnali di pregio (ACHI) - Mostra auto Ferrari Luna Park per i bambini Visita guidata dal CAI L’attività della Pro-Loco al campo delle feste 74 Associazione di antichi mestieri ”I Raner di Piubega” Gruppo musicale “Metronote” a cura del nuovo Bar Sport Le serate musicali su pista in acciaio “Orchestra Paolo Bertoli”, “Rubio Loco” e Orchestra “ Castellina Pasi” CHIUSURA DELLA FIERA CON SPETTACOLO DI FUOCHI D’ARTIFICIO 70 75 GLI EVENTI SPORTIVI Le edizioni 2014 e 2015 IL TRAIL RUNNING DIVENTA GARA REGIONALE E INTRODUCE LA MARATONA TRAIL a cura di Claudio Barilli A fare seguito alla splendida organizzazione dell’edizione 2014, che tra l’altro ha visto la partecipazione di Mary Jean Bujdos, atleta USA, proveniente dall’Indiana Pennsylvania, presente in Parma per lavoro, si è svolta nella fatidica data del 2 Giugno, Festa della Repubblica, in una meravigliosa giornata di sole, le 6° Edizione del Trail Running “ Pan e Formai” dell’Alta Val Stirone facente parte da sempre del Circuito Provinciale Trail Running Parma e dal 2014 del Trail Tour Uisp dell’Emilia Romagna. Molto nutrita la partecipazione di atleti provenienti da tutta la Regione e da diverse Province della Lombardia e della Toscana. Oltre al tradizionale circuito di 21 Km. che scala il Monte Santa Cristina in un tracciato molto impegnativo con oltre 1.100 metri di dislivello ( 2.200 mt. per i maratoneti), per il primo anno è stata introdotta in via sperimentale la Maratona Trail di 42 Km che ha visto iscritti 22 partecipanti, fra i quali 3 donne giunte puntualmente al traguardo. Ha vinto la Mezza Maratona per gli uomini Nicola Molcalvo (classe 1988) del GS Gabbi Team New Balance in 1 ora 55 minuti e 28 secondi, davanti a Andrea Menchini dell’Atletica Casone Noceto e Andrea Rosi della Minerva Circolo asd. Prima donna Luana Righetti (Atletica Casone) in 2 ore 14 minuti e 18 secondi, davanti a Daniela Montelli (3.30 Road Trail Running) e Alessandra Ferrarini (Atletica Cavriago). Nella Maratona ha prevalso Matteo Fontanesi (UISP RE) che ha coperto i 42 km. di gara in 4 ore 25 minuti; 2°Pietro 76 Ed. 2014 - La premiazione di Mary Jean Bujdos, atleta USA Ferrarini (VENGO LI) e 3° Antonino Barone ( ATL.BARILLA). Le maratonete hanno visto prevalere Maria Ilaria Fossati ( Road Runner Club Milano) in 5 ore 33 minuti e 56 secondi; 2° Annalisa Facchini (LIBERO) e 3° Marina Mocellin (GABBI BO). Dopo che nel 2014 la nostra manifestazione è stata inserita nel calendario regionale, il 2015 è stata introdotta a titolo sperimentale anche la gara di Maratona che ci è servita come ulteriore sviluppo per la 7°edizione. Questa edizione è stata coronata da successo oltre che per le gare competitive, dalla vasta e inattesa partecipazione di persone alla camminata non competitiva. Ritengo che questo sia avvenuto grazie alla prima segnatura della sentieristica, iniziativa curata da Simona Costa e Pilar Mazzaschi insie- GLI EVENTI SPORTIVI me al CAI di Parma. Nel 2016 questa iniziativa, oltre alle gare competitive, sarà valorizzata in modo professionale, coadiuvati da una guida naturalistica che, su un percorso studiato ad hoc, introdurrà i partecipanti nel territorio di Pellegrino, assistiti specificatamente. Per l’organizzazione di quest’anno ringrazio l’Assistenza Pubblica di Pellegrino, Lorenzo Pagliaroli, Renato Rivia, Pilar Mazzaschi e Simona Costa, il Gruppo motociclisti, tutti gli altri volontari presenti, la UISP di Parma oltre agli sponsor, Ditta F.lli Lusignani, Consorzio Parmigiano Reggiano, ERREA, Birreria del Ducato, Parma Sport. Un grande ringraziamento alla Pro-loco di Pellegrino splendida “rezdora” al Campo delle Feste per la organizzazione della Cena dell’Amicizia nel ricevimento serale del 1 Giugno, per gli atleti che hanno pernottato a Pellegrino, per i ristori lungo il percorso e per il Pranzo dell’Atleta nel giorno di gara”. CAMPIONATO ITALIANO RALLY AUTO STORICHE 11 E 12 LUGLIO 2015 Simone Rivia in gara 77 LE PAGINE DELLA CULTURA L’iniziativa è giunta alla seconda edizione. IL CONVEGNO DI NATURA E PSICHE A cura di Antoine Fratini La seconda edizione delle “ Giornate di “Natura & Psiche”, evento interdisciplinare ispirato al modello delle “Giornate di Eranos” di Ascona, si è svolta a Pellegrino il 31 Maggio 2015 all’Auditorium Comunale Claudio Costerbosa. Quest’anno il titolo del convegno è stato “ Territori dell’Anima – Per un reincanto del mondo”. Si è parlato dei cosiddetti “Luoghi dell’Anima” immersi nella Natura, considerati sacri dai vari popoli animisti del Pianeta, ma che non mancano di suscitare curiosità anche dei moderni il cui lato animista non è forse mai sparito del tutto e continua a sopravvivere nel suo inconscio. Al Convegno hanno partecipato, tra gli altri, i seguenti relatori : Lance Henson (una delle voci più autorevoli della poesia e della letterature nord americana, membro cheyenne). Samantha Black (psicologa e ricercatrice della Sonoma State University – California). Giovanni Allotta (psicoanalista, studioso di ebraismo). Gianluca Bonazzi (raccoglitore di storie). Il Convegno è stato organizzato dal Prof. Antoine Fratini. Il Professor Antoine Fratini è Vicepresidente dell’Associazione Psicanalisti Europei; Presidente della Associazione natura e Psiche; Membro della New York Academy of Sciences e Membro de l’Académie Européenne Interdisciplinaire des Sciences. La manifestazione ha visto a latere organizzato uno spettacolo per i più piccoli che si è tenuto presso l’Ostello della Gioventù. “Un importante appuntamento – ha commentato Pilar Mazzaschi Vicesindaco con delega alla cultura - motivo per il qualeil Comune di Pellegrino ha dato disponibilità per essere accolto anche negli anni prossimi.” 78 VITA DELLE ASSOCIAZIONI CNA Sezione di Pellegrino LE ATTIVITA’ ASSOCIATIVE 2015 a cura di Angelo Pedrazzi La sezione del CNA anche in questo ultimo periodo ha dimostrato tutta la sua vitalità nelle iniziative messe in campo nel nostro territorio comunale. Durante il periodo invernale è stata organizzata l’annuale festa della Associazione alla presenza dei dirigenti provinciali e comprensoriali. In un noto locale è stato organizzato il pranzo della sezione locale al quale hanno partecipato moltissime persone che hanno a riferimento l’associazione. E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione con gli organi amministrativi del Comune rappresentato nell’occasione dall’Assessore Claudio Barilli e dal capogruppo di maggioranza Angelo Belli. Sono stati consegnati attestati di benemerenza per l’attività da artigiano svolta alla signora Marcellina Busani e al signor Mario Platoni. ne principale. Questo è un ottimo esempio di come l’Associazione pensa di valorizzare il proprio agire portando temi utili a conoscenza dei propri associati e dei cittadini anche a livello locale. La sezione, successivamente, ha organizzato in data 28 Aprile, in collaborazione con il Comune, una interessante e proficqua iniziativa dal titolo “Valorizzare la casa risparmiando: come utilizzare gli incentivi e le detrazioni fiscali”, peraltro inserita nella rassegna di quest’anno de “ Serate in cultura a Pellegrino Parmense”. Alla presenza dei rappresentanti del Comune e del sottoscritto (Angelo Pedrazzi ndr) hanno relazionato sul tema: Paolo Medioli, responsabile Area Economica e Mercato CNA PARMA; Francesco Cepparulo, funzionario di Zona CNA; Franca Coppellotti, Direttore della Filiale della Cariparma Credt Agricole di Pellegrino. La relazione pregnante della serata è stata tenuta dall’Ing. Lorena Pedrazzi, la quale è entrata nel merito delle normative attualmente vigenti sul tema affrontato che consentono ai cittadini, anche pensionati, che versano annualmente l’Irpef allo Stato, di poter avere importanti agevolazioni fiscali sugli interventi di vario livello sulla ristrutturazione della casa di abitazio- 79 LE PAGINE DELLA CULTURA Il nostro Comune si è inserito nel calendario della manifestazione MUSICA IN CASTELLO a cura di Pilar Mazzaschi 80 Per il primo anno anche il nostro Comune ha partecipato alla rassegna “Musica in Castello”, un’iniziativa firmata da Piccola Orchestra Italiana con la direzione artistica del maestro Marco Gerboni, grazie al contributo e al patrocinio di Regione Emilia Romagna, Unione Terre Verdiane, Provincie di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Cremona e la collaborazione dei Comuni inseriti in cartellone ospitanti i concerti, tra cui il Comune di Fontanellato capofila. “Il patrocinio delle quattro Province e la collaborazione della Regione ed il sostegno di Unione Terre Verdiane, oltre al patrocinio di Italia Expo Milano 2015, denotano la trasversalità di una rassegna che si eleva a livello regionale e nazionale: si tratta di una opportunità da valorizzare” ha dichiarato Filippo Fritelli Presidente della Provincia di Parma e sindaco di Salsomaggiore Terme. “In questi tredici anni Musica in Castello ha accresciuto il livello dell’offerta culturale, mantenendo l’ingresso libero per gli spettatori, con concerti da tutto esaurito - ha spiegato il Vice Presidente di Unione Terre Verdiane Marco Antonioli, sindaco di Roccabianca. Tre i punti salienti di questa edizione: la sinergia vincente tra pubblico e privato su un format di eccellenza, rendere appetibile il territorio con un carnet di eventi, la possibilità di visitare monumenti e degustare prodotti tipici. Come Unione Terre Verdiane abbiamo creduto nello sviluppo di questa rassegna che permette un livello di qualità tale e risorse in campo che i singoli comuni da soli non potrebbero sostenere.” “Musica in Castello è la rassegna estiva in grado rappresentare in maniera corale il territorio, sotto il profilo dell’offerta turistico-culturale: attraverso di esso, le persone hanno l’opportunità di conoscere un’ampia area, punteggiata dai Castelli del Ducato e tutti gli altri monumenti, al fine di un nuovo del territorio. Fontanellato è da tredici anni capofila di questo progetto culturale” ha affermato Domenico Altieri, Vice Presidente dei Castelli del Ducato e sindaco di Fontanellato. Enrico Grignaffini e Giulia Massari di Piccola Orchestra Italiana sottolineano anche l’aspetto sociale: “Siamo un gruppo di volontari uniti dall’ideale per portare cultura sul territorio. E’ un lavoro complesso, meticoloso, fatto di relazioni, di fiducia e di rispetto, che coinvolge realtà molto differenti tra loro in un progetto culturale comune, per valorizzare i luoghi d’arte delle nostre terre. Inoltre la rassegna da alcuni anni contribuisce ad una raccolta fondi per sostenere progetti sociali: quest’anno è la volta di “Portiamoli a Rio”, che intende permettere ad 11 atleti paraolimpici parmensi di prepararsi per partecipare alle Olimpiadi 2016.” “Personalmente credo che per un Comune come il nostro sia fondamentale fare squadra con chi ci sta attorno, una rassegna come questa può portare gente nuova sul nostro territorio, farci conoscere non solo a livello provinciale e dare un evento musicale di qualità ai nostri concittadini e a tutte quelle persone che in agosto popolano il nostro paese, la scelta della location di domenica 16 Agosto per lo spettacolo di MARCO GERBONI, ai sassofoni e PAOLO BIONDI al pianoforte dal titolo Sax in frack con musiche di D. Milhaud, R. Molinelli e P. Woods vuole ulteriormente valorizzare il nostro territorio ricco di storia spesso dimenticata, il giardino del castello è un luogo affascinante che renderà ancora più suggestivo lo spettacolo.” (Pilar Mazzaschi, Vicesindaco di Pellegrino). Musica in Castello, giunta alla sua 13esima edizione, è iniziata il 7 giugno a Roccabianca, con lo spettacolo di Rossana Casale organizzato in collaborazione con RIparty ed è terminato il 30 agosto. Si sono svolti 25 eventi serali, a ingresso libero, con visita ai monumenti e degustazioni di prodotti tipici. Si sono esibiti artisti molto famosi: Fiorella Mannoia, Ron, Rossana Casale, Sirya, Eugenio Finardi, Paola Turci, Mariella Nava, Luca Carboni, Pacifico, gli storici musicisti di Fabrizio Dè Andrè, Flavio Insinna, Nino Frassica, Paolo Cevoli, Marco Baldini, Mago Forest, Max Cavalca, Leonardo Manera, Baz, Antonio Rossi, l’Orchestra Sinfonica Toscanini dell’Emilia Romagna con il primo violino Mihaela Costea, Imperfect Dancers-Compagnia Balletto90, Aldi e Bassi, Trio Med, Marco Gerboni e Paolo Biondi, i musicisti Di Gregorio, Manzi, Dominici, Scaffardi, Caliguri, Marzi, Ferrarese. FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE A EVENTI ISTITUZIONALI NAZIONALI La Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi con Maria Chiara Devoti e Fabrizio Burchianti direttore del Museo Etrusco di Volterra Dopo la partecipazione al master ForsAm di Anci negli anni 2013/2014 e conseguito il titolo nell’ottobre 2014, consegnato dal Ministro Maria Carmela Lanzetta, Maria Chiara Devoti e’ stata ammessa al master Eunomia di Firenze. Il master organizzato dall’omonima fondazione e’ alla decima edizione e vede ogni anno moltissime domande di partecipazione. La formazione prevede la partecipazione di docenti di altissimo livello professionale e accademico. Quest’anno la lezione finale e’ stata tenuta da Giuliano Amato che ha parlato di etica pubblica. Il ministro Maria Elena Boschi ha tenuto un confronto sulla riforma della Costituzione, mentre il giornalista Sergio Rizzo ha parlato di costi della pubblica amministrazione e anticorruzione. Questo master ha dato accesso a Maria Chiara, dopo l’ennesima selezione, a Next Polis, progetto di innovazione nella pubblica amministrazione che vede la partecipazione di 30 giovani talenti e la redazione di una pubblicazione che sarà presentata il 22 settembre alla Camera dei deputati. 81 VITA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE PELLEGRINESI A LONDRA L’Associazione Pellegrinesi UK, fondata nel 1988 da Italo Fiori, Remo Voghera e Johnny Vernazza, riunisce i Pellegrinesi emigrati nel Regno Unito e le loro famiglie. L’associazione promuove iniziative a carattere benefico e mantiene i legami con la Comunità di Pellegrino, di cui ha sostenuto e continua a sostenere importantissime iniziative. Inoltre cura la sensibilizzazione delle nuove generazioni, al fine di permettere il contatto con le proprie radici, stabilire un senso di comunità e mantenere la cultura italiana tra i giovani nati all’estero. Una delle tradizioni più importanti è la festa annuale in autunno. Il Presidente è Francesco Platoni. L’elenco delle cariche sociali è reperibile su “LA VOCE DI PELLEGRINO” NUMERO 2-2014. Il sito internet della Associazione è il seguente: www.pellegrinesi.org.uk INTRODOTTE DALLA LEGGE DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELLO STATO PER IL 2015 RIDUZIONI TARI-TASI, ESENZIONE IMU CITTADINI PENSIONATI AIRE SULLA PRIMA CASA A cura di Stefania Baratta In base alla L. n. 80/2014, a partire dall’anno 2015 è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato ed iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso. Per tale unità immobiliare, si dispone quindi, l’esenzione IMU, mentre per la TARI e la TASI è applicata, la riduzione in misura ridotta di due terzi. Da quanto sopra disposto dalla L. n. 80/2014, art. 9 bis, l’agevolazione: • Riguarda UNA sola unità immobiliare posseduta nel territorio italiano a titolo di proprietà o di usufrutto (con relative pertinenze IMU) 82 • L’unità immobiliare NON deve essere locata e non data in comodato • Deve essere posseduta da cittadini italiani residenti fuori dal territorio dello Stato, iscritti AIRE già pensionati nei Paesi di residenza (ovvero titolari di una pensione estera. Non è sufficiente la sola pensione erogata dallo Stato italiano). Le suddette agevolazioni non trovano spazio in Regolamento comunale sulla I.U.C. in quanto strettamente disciplinate dalla Legge. Per fruire delle agevolazioni (esenzione IMU e riduzione TARI e TASI di 2/3) occorre fornire la prova documentale dello stato di pensionato, in mancanza del quale, non è possibile accedere al beneficio previsto per legge. Pertanto, occorre presentare al Comune di Pellegrino Parmense apposita richiesta di riduzione TARI e TARI per l’anno 2015 (si allega modulo di richiesta). LE PAGINE DELLA CULTURA Nello splendido scenario del Santuario di Careno NOTTE DELLE PIEVI A cura di Pilar Mazzaschi Notte delle Pievi è un circuito provinciale che ha fissato nella notte di San Lorenzo i suoi appuntamenti dislocati su tutto il territorio. Il suo obiettivo è la valorizzazione del Patrimonio religioso storico attraverso una serie di eventi musicali di qualità. Il nostro Comune ha aderito da qualche anno all’iniziativa e ha fissato nel Santuario di Careno la sede naturale degli eventi proposti. La notte delle Pievi nel suo appuntamento di Pellegrino, quest’anno ha visto, dopo la recita del rosario in preparazione della festa dell’Assunta del 15 di Agosto, la presenza del cantautore Masa. Il cantante ha presentato il suo repertorio introspettivo per finire con una serie di cover rivisitate. Alessandro Basini, in arte Masa, è un giovane cantautore Salsese, che solitamente si esibisce in duo e che ha partecipato finora a tre concorsi differenti: Senza Filo Pisa - Salso Meets the Beatles 2014 - Acousticando 2014 totalizzando due vittorie ed un quarto posto. A Febbraio 2015, si è esibito sul prestigioso Palco Smeraldo di Eataly a Milano. 83 VITA DELLE ASSOCIAZIONI “ L’Avis a Pellegrino è storia integrante dell’associazionismo nostrano. Infatti ol- tre agli obiettivi sociali il Comitato locale ha da sempre dato ampia collaborazione alle attività comunali, quelle svolte da altre associazioni e ha fornito molti volontari a supporto di iniziative emergenziali di protezione civile fuori dal territorio comunale. Non ultimo la gestione del Centro Prelievi funzionante ogni martedì Sezione di Pellegrino Parmense mattina che consente ai nostri cittadini di effettuare i prelievi per le analisi in convenzione con l’ASL direttamente in Paese senza doversi spostare presso altri Centri. Scelte provinciali di riorganizzazione nella raccolta del sangue e/o dettate da nuove normative di legge circa gli adeguamenti previsti per i centri raccolta hanno comportato l’interruzione dei prelievi presso la sede sociale di Pellegrino. Un fatto che riteniamo essere molto grave poiché ferisce un punto di volontariato importante. Una associazione che si possa occupare di qualunque obiettivo sociale è una occasione importante di aggregazione, una modalità socialmente rilevante di stare insieme. Prima di mettere la parola fine ad attività prioritarie volontaristiche vorremmo che le strade intraprese a livello superiore venissero verificate nella loro correttezza e nei loro risultati di efficienza a beneficio della collettività. L’Amministrazione Comunale di Pellegrino Parmense, nel ringraziare l’Avis di tutte le attività svolte fin dalla sua fondazione, rimane vigile al fianco della nostra Associazione locale in questo percorso di verifica, il quale, se al momento sembra irreversibile nella sua riorganizzazione, potrebbe creare problematiche tali da mettere i presupposti per un suo ripensamento. Pellegrino in ogni modo sarà sempre pronto nel suo tessuto sociale a rispondere alle esigenze richieste.” Claudio Barilli, Assessore con delega alle Associazioni. Grazie ai fondi raccolti a ricordo del nostro compianto cittadino Giampaolo Zerbini INSTALLATO IL DEFIBRILLATORE a cura della Assistenza Pubblica Volontaria Dalla Primavera, ben segnalato e visibile, è disponibile per la nostra Comunità un defibrillatore custodita in una apposita teca sita in corrispondenza di metà di Via Roma all’entrata del Campo delle Feste. Uno strumento salvavita ormai indispensabile che il volontariato del nostro Comune ha voluto dotarsi al fine della prevenzione contro le malattie cardio vascolari acute e improvvise. Lo strumento è stato acquistato grazie ai fondi raccolti a ricordo del nostro compianto cittadino Giampaolo Zerbini, prematuramente scomparso poco tempo fa. Ai familiari di Giampaolo Zerbini, alla Assistenza Pubblica e alla Proloco, che ha provveduto all’allaccio di corrente elettrica , va il grato ringraziamento da parte di tutta la Comunità di Pellegrino Parmense. 84 Anno Scolastico 2014/2015 IL PROGRAMMA DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE A cura di Simona Costa Progetti - Eventi Scuola Primaria – Progetto di musica con Professoressa Anelli Simona ( I Quadrimestre). Hanno partecipato le classi III-IV-V con l’ insegnante Durli Nadia . – Progetto Musical “ Pinocchio” con esperta Bassi Alice ( Finanziato dai genitori), al termine del quale tutti gli alunni hanno rappresentato la celebre favola. – Progetto di educazione stradale LIMEDUSTRADA, hanno partecipato tutte le classi con attività laboratoriali e passeggiata per le strade del paese con lo scopo di riconoscere la segnaletica stradale. – Progetto KIDS Creative laboratorio , hanno partecipato gli alunni della pluriclasse IV – V, . Il progetto si è articolato in tre fasi: selezione dei semi- semina in vaso- cura delle piantine. – Progetto Continuità: ( ultimo anno scuola dell’infanzia e classe I primaria; classe V primaria – classe I media). Eventi organizzati in collaborazione con il Comune – Incontro : “I Campioni si raccontano” hanno partecipato gli alunni della pluriclasse IV- V, e tutte le classi della scuola secondaria di I grado. – Uscita con i Naturalisti alla scoperta della flora e della fauna presso località Careno: hanno partecipato la pluriclasse IV- V e la classe I della scuola secondaria di I grado. – Attività per il 30° della festa del Parmigiano Reggiano : “ Il Parmigiano Reggiano: dalla stalla alla tavola”. ( pluriclasse I-II-III visita alla stalla; pluriclasse IV – V visita al caseificio). Non solo libri Progetti Scuola Secondaria I Grado Accanto alle tradizionali attività, quest’anno la Scuola Secondaria di Pellegrino Parmense è stata impegnata in numerosi progetti e uscite didattiche. Tra queste, le visiste effettuate alla rocca di Fontanellato, al Duomo e al Battistero della città di Parma, nell’ambito del progetto “A scuola nei musei”, e al Teatro Regio, per assistere alla rappresentazione dell’opera verdiana “La Traviata”, per il progetto “Imparolopera”. Le classi sono state, inoltre, impegnate nel XXIII Rally Matematico, nel quale hanno conseguito ottimi risultati, così come nei progetti “Aido” e “Giralibro”, che hanno visto i vincitori Nicole Ramelli, Maria Cristina Cartagini e Paolo Pagliaroli, mettere in campo abilità da scrittori in erba. La ricetta della nuova BRUSCHETTA per il concorso legato all’EXPO 2015, stilata in collaborazione con il forno Lusignani, depositario di un’antica e sapiente arte, ha ottenuto un discreto successo e guadagnato riconoscimenti alla scuola. Per il progetto continuità con la scuola primaria, gli studenti hanno partecipato a un’escursione naturalistica alla scoperta della flora e della fauna locali. E ancora, il gruppo sportivo di atletica, il viaggio di istruzione a Mantova, tutte attività che hanno richiesto grande impegno ai nostri ragazzi dimostrando, al contempo, che andare a scuola non significa solo stare sui libri, chiusi tra quatto mura. Scuola dell’Infanzia di Pellegrino P.se I Progetti svolti in questo anno scolastico sono stati: – 1- Progetto Lim: nel mese di marzo nella Scuola dell’Infanzia è stata istallata una Lavagna Interattiva Multimediale acquistata dall’Istituto Comprensivo. La lavagna ha rappresentato un valido supporto per le attività didattiche. – 85 – 2- Progetto Inglese: Il progetto, rivolto ai bambini di 4/5 anni è stato gestito da un’esperta di madrelingua inglese, Patrizia Vernazza, che da anni collabora con la nostra scuola. – 3 Progetto Continuità: ha coinvolto i bambini di 5 anni e i bambini di 1° della Scuola Primaria nell’uscita alla Fondazione Magnani Rocca per visitare il museo e per svolgere attività con un’esperta. – 4-Altre uscite dei bimbi della Scuola dell’Infanzia con i bambini del primo ciclo della Scuola Primaria sono state la visita alla Stalla e al Caseificio. – 5 La nostra gita di quest’anno è stata il “viaggio” in treno da Salsomaggiore a Fidenza perché molti bambini non erano mai stati in treno. La realizzazione di alcuni di questi progetti è stata resa possibile grazie a un finanziamento da parte della Provincia di Parma per un progetto relativo alla qualificazione delle Scuole dell’Infanzia. 86 Caserma Carabinieri Farmacia “San Giuseppe” - Dott. Giuseppe Dalla Chiesa GLI EVENTI SPORTIVI Seconda edizione del Premio Pellegrino Sport GUIDA, LAMBRUSCHINI E CHITTOLINI: CAMPIONI DI UMILTA’ SPORTIVA A cura di Simona Costa e Claudio Barilli In collaborazione con l’Istituto Comprensivo della Val Ceno e le Scuole di Pellegrino Parmense, alla presenza della Preside dell’Istituto, si è svolta nel mese di Aprile scorso la seconda edizione del Premio Pellegrino Sport. Il Premio ha finalità di introdurre i giovani alla pratica dello sport in senso lato e soprattutto di fare conoscere loro i valori profondi della pratica sportiva che sono funzionali ad uno stile di vita consono ai valori fondamentali della vita. Ospiti d’eccezione della presente edizione sono stati tre grandi personaggi e campioni della atletica leggera italiana degli anni ‘90 e 2000. Alessandro Lambruschini Fucecchio (FI) 7 Gennaio 1965, grande mezzofondista, specialista dei 3.000 siepi che oltre a innumerevoli vittorie in Italia e nei meeting all’estero e piazzamenti di rilievo, è stato campione europeo nel 1994, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlan- vincitore sulla distanza in Coppa Europa. Maria Guida Vico ta (USA) nel 1996 e ai campionati mondiali del 1993 a Stoc- Equense (NA) 23 Gennaio 1966 specialista dei 5.000 e 10.000 carda; vincitore dei Giochi del Mediterraneo nel 1987 e 5 volte metri su pista, molte volte campionessa italiana e primatista, ha raggiunto il suo alloro con la vittoria nella maratona su strada ai campionati europei nel 2002 a Monaco di Baviera. Con loro il grande allenatore nostrano Prof. Giancarlo Chittolini che fu allenatore dello stesso Lambruschini oltre che di innumerevoli giovani messisi in evidenza a livello nazionale. Un incontro molto sentito e commovente che ha ripercorso attraverso un video appositamente predisposto le grandi imprese degli atleti ospiti. Persone semplici, vere, italiani che attraverso la pratica della atletica leggera hanno tenuto alto nel mondo il nome dell’Italia e il Tricolore. “ Il Premio avrà nuovi appuntamenti nei prossimi anni” hanno ribadito Claudio Barilli e Simona Costa, che hanno organizzato l’evento per il Comune di Pellegrino” poiché il contatto con lo sport praticato ad alto livello sia di stimolo ed esempio per le giovani generazioni”. Al termine a Lambruschini, alla Guida e a Chittolini sono state consegnate targhe di onorificenza alla carriera a ricordo e suggello dell’evento. 87 GLI EVENTI SPORTIVI Una splendida stagione agonistica L’ATTIVITA’ DEL GRUPPO SPORTIVO PELLEGRINO A.s.d. a cura di Lorenzo Pagliaroli La stagione 2015 per Gruppo Sportivo è stata, come al solito, di grande lavoro che ha portato comunque diverse soddisfazioni. Inizio dal Giovanissimo G6, ERNESI Davide, che il prossimo anno passerà alla categoria ESORDIENTI N° 5 con numerosi piazzamenti sul podio. Nella categoria ESORDIENTI DEL SECONDO ANNO hanno corso PERACCHI Diego, PATTAROZZI Mario, SCAFFARDI Mattia, ORI Danilo, ANELLI Matteo, e PAGLIAROLI Paolo. Tutti hanno svolto una bella stagione agonistica. Matteo ANELLI, di Noceto, a Pellegrino il 28 Giugno, nella gara organizzata da questo G.S. in totale collaborazione con l’Amministrazione Comunale, si aggiudicava la maglia di campione provinciale di categoria esordienti del 2^ anno. L’atleta che ha tenuto alto i colori di questo G.S. è Paolo Pagliaroli, con una vittoria nella Provincia di Modena a “Lesignana”, un secondo posto in provincia di Milano a “Magenta”; terzo in provincia di Reggio Emilia a “Cavriago”; terzo nel recente VI Trofeo Filippo Simeoni svoltosi a Sezze Romano nel Lazio; un settimo posto alla CRONOMETRO REGIONALE insieme a molti piazzamenti nei primi 10. Il Gruppo Sportivo Pellegrino, ringrazia in particolare tutta l’Amministrazione Comunale, il signor Sindaco Emanuele PEDRAZZI 88 e in particolare gli sponsor che ci permettono di andare avanti con molti sacrifici: F.LLI BERZIERI di Pellegrino FORMAGGI; TMF Tecnomeccanica Tosini di Fidenza; la ditta PAVINORD di Antonio Santi Alseno; la ditta CML di CIVA Silvano Rubbiano (PR); il Salumificio FEREOLI di FEREOLI Gino e figlio Felino (PR); l’Azienda DALLARA Automobili di Varano dei Melegari (PR); Cicli AVRES Fidenza, di Mazzetta Avres; l’Azienda L.P.S. Logistic Packaging Service, di San Secondo Parmense, di Giacomo Faroldi. Un ringraziamento particolare a tutti quelli che ci hanno sostenuto ed aiutato, durante la gara negli incroci, un particolare ringraziamento alla PRO LOCO locale, all’Avis Comunale, al Poligono di tiro. Grazie a Tutti, anche a coloro che ci hanno sostenuto anche con un semplice consiglio. Speriamo di poter continuare a scrivere nel 2016, la storia di questo nostro piccolo Gruppo Sportivo ancora pagine importanti di questo Sport, IL CICLISMO. GLI EVENTI SPORTIVI Previsti per il 2015 Campionati Italiani di Ultra K Marathon e Staffette LA SALSO - PELLEGRINO 2014 89 GLI EVENTI SPORTIVI Organizzata da Gian Luca Pirroni e dal Gruppo Motociclistico CAMPIONATO REGIONALE DI ENDURO 2014 a cura di Gianluca Pirroni Gianluca Pirroni 90 Un gruppo dei nostri Enduristi LE PAGINE DELLA CULTURA Progetto del Tavolo Giovani Val Ceno per l’anno 2015. “IO PENSO POSITIVO” a cura di Pilar Mazzaschi e Simona Costa In data 8 agosto 2015, presso l’auditorium Costerbosa di Pellegrino Parmense, alla presenza della rappresentante della Consulta Culturale di Varsi Michela Zanetti, del consigliere comunale di Bardi Manuela Fulgoni, del consigliere comunale di Pellegrino Parmense Simona Costa, del vicesindaco del Comune di Pellegrino Parmense Pilar Mazzaschi e la referente del Consorzio Fantasia Silvia Cunegondi è stata presentata l’iniziativa “IO PENSO POSITIVO. Loro ce l’hanno fatta e ce la farò anch’io…il coraggio di scegliersi un futuro”. L’iniziativa è stata organizzata dal Tavolo Giovani della Val Ceno nell’ambito del progetto Tavolo Giovani Taro e Ceno, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, coordinato dall’Ufficio di Piano del Distretto Socio Sanitario, nell’ambito dei piani di zona, con la collaborazione di ASP Cav. M. Rossi Sidoli e del consorzio Fantasia. Il progetto vuole essere di stimolo ai giovani sul tema del lavoro, della forza di volontà e del coraggio; un esempio di cittadinanza attiva e protagonismo giovanile. L’iniziativa si rivolge ai giovani con l’intento di affrontare il tema del lavoro e del futuro prendendo spunti e stimoli nuovi dagli imprenditori locali e le testimo- nianze dei nostri emigranti. Il progetto ha avuto un primo sviluppo domenica 30 agosto presso il Papaya Beach Club, Ponte Lamberti a Varsi, alle ore 19.00, consistente nel racconto delle proprie esperienze da parte di quelle persone che si sono spostate nelle nostre zone per amore di questo territorio e che poi hanno costruito la loro vita qui creandosi un lavoro. E’ intervenuto con una relazione il presidente dei pellegrinesi a Londra Francesco Platoni. Il Presidente ha illustrato ai convenuti, come lui e tanti altri da qui sono partiti con nulla per cercare fortuna all’estero e il cammino di tanti emigranti che hanno fatto fortuna in Gran Bretagna, grazie al lavoro, alla costanza e alle capacità imprenditoriali messe in campo in terra straniera. A seguire è stato aperto il dibattito. La serata si è conclusa con il concerto del gruppo Metronote, L’incontro è stato moderato dalla Dott.ssa Daniela Gambetta imprenditrice e formatrice certificata EQ. I partecipanti al tavolo credono che questo progetto possa essere, visto il particolare periodo storico, un modo per spronare le nuove generazioni a credere in se stesse e mettersi in gioco per costruire il proprio futuro. 91 AMARCORD - Cap. 2 Società in Accomandita Motori Endotermici Treviglio Bergamo Anni 70: visita alla fabbrica da parte di un folto gruppo di agricoltori pellegrinesi. Foto messa a disposizione da Andrea Peracchi Una “Azione” del Consorzio Provinciale di Parma datata 20/11/1945 92 Documento messo a disposizione da Luigi Pettenati LE PAGINE DELLA CULTURA POETI, ARTISTI, PERSONAGGI E LIBERI PENSATORI (1) Gianluca Bonazzi UNA VITA IN CAMMINO PROFILO. Gianluca Bonazzi è nato a Modena nel 1963, dove vi ha vissuto fino al 2004, quando si eè trasferito nel parmense, a Fidenza, richiamato dalle vicine radici familiari: la madre di Mariano di Pellegrino ed il padre di Varano Melegari. E’ guida volontaria del Museo Bosco delle Cose di Ettore Guatelli. Cammina, scrive, racconta, legge, cercando sempre il confronto con l’altro da se’. Sostiene il principio fondante della memoria per aver consapevolezza di se’ nel farsi del mondo. Riportiamo di seguito alcuni scritti di Gianluca Bonazzi che ne qualificano la figura e il pensiero. RAVANATORE POETICO CHI E’ IL RAVANATORE POETICO? È persona che vive col cuore in mano e lo usa come un radar per scovare “cose” di ogni genere: luoghi, persone, storie, libri, aneddoti e quant’altro, venato di bellezza e cultura. Compie un’attenta opera all’oscuro, lontana dai riflettori, acquartierato ai margini della vita di tutti i giorni. Gli basta poco o quasi nulla, un filo d’erba per terra, una nuvola bizzarra in cielo o semplicemente l’istinto, come fosse un “gatto” da tartufi, per seguire una traccia e andare a ravanare qualcosa d’impensabile, un tesoro. Spesso gli tocca mettere le mani nella polvere di banchi antichi e vecchi, dove giacciono libri sconosciuti, smarriti, sospesi, obliati dal tempo della memoria. Si definisce poetico non perché la sua ricerca sia dedicata soprattutto alla poesia, ma perché il suo approccio al cercare e al trovare evocano come un ritorno al tempo della fanciullezza divina, all’atto della creazione primordiale, che fu proprio come il primo atto poetico, come da origine della parola “poesia” – poiesis – che vuol dire creare. La gente comune non può lontanamente immaginare che cosa significhi per lui, in termini di emozione, siffatto cercare e trovare, il muoversi tra i luoghi, le persone e le cose, tra l’ascolto e lo sguardo. Cammina negli infiniti campi della conoscenza, sapendo consapevolmente che dietro ogni angolo si può annidare una possibile esperienza formativa suggerita da un’emozione autentica. Sono momenti che colorano la sua giornata, dilatando la percezione del tempo. Inneggiano all’incontro e alla relazione con l’altro da sé, insieme che costituisce il principio del mondo: io, tu, noi e le “cose”. Essersi dato tale definizione è anche per promuovere presso gli altri tutti la sua opera inesausta, la ricerca della vera bellezza vicino a sé. In un’epoca dove tutto passa e nulla si ferma, veloce e irruente come un fiume in piena che non crea più vere relazioni, lui osserva coi sensi e ascolta col cuore e, accogliendo quelle certe “cose” per far che si depositino presso di lui, le crea e le ricrea. Offre loro ansa, rifugio, possibilità di nuova vita, perché possano ribellarsi all’abbandono, al consumo, alla distrazione e alla perdita di massa. Sono già innumerevoli i tesori ravanati nel corso del tempo degli ultimi anni, e ognuno di loro sarebbe in grado di aprire un capitolo, una finestra per far apparire una storia. È la sua idea di cultura, senza lauree, né patenti e né abilitazioni certificate, che parte dal basso, che di più non si può. Non cerca le cose, ma fa in modo che siano loro a cercare lui. Quando accade, è un’epifania che si rinnova, ogni volta come se fosse la prima volta. Si comporta come se fosse ancora un bambino, cioè guarda per terra, per vedere se può notare qualcosa d’interessante. Allora ricorda che questa stessa azione la svolgeva veramente da bambino, quando usciva da scuola, alle elementari. Lo sciamare della gente nel cortile verso l uscita, di bambini e genitori, era troppo lento, e così, per non annoiarsi, lui guardava sempre per terra. Ogni volta scopriva delle monetine. Era una sorta di ravanatore economico e non lo sapeva. Quello spirito vagabondo tra le “cose” è del sottoscritto, l’uomo che cammina piantando alberi di memorie, che può fregiarsi ora anche del titolo di ravanatore di tesori poetici. Da qualche mese ho pure inaugurato il mio personale banchetto, dove non si compra e non si vende nulla, si baratta solo cultura a costo zero, inneggiando al buon gusto per la vita. Questo scritto è un sommesso invito a ravanarmi in qualche angolo del pianeta: in cambio avrete un sorriso di parole vere, innaffiato da un bicchiere di buon vino. RACCOLGO STORIE, LEGGO PAESAGGI. Questa espressione esprime la mia appassionata opera plurale e variegata rivolta al paesaggio italiano ed ai temi ad esso collegati, tra cui il principale, quello del camminare. E’ una visione simile ad un sogno, ma è pure condito di realtà, perchè ha le radici ben piantate nel tempo della cultura italiana e della mia personale. “Ogni cammino dona il tempo della consapevolezza: l’ anima, specchiandosi nel paesaggio, si apre al futuro.”: una mia riflessione in continuo divenire nello spazio, capace di creare per me una realtà più lenta, più profonda, più dolce. Rallentando non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente, ho appreso il significato della Bellezza paesaggistica a portata di mano, quella del ‘qui e ora’, quella dell ‘hic et nunc’, quella della storica provincia italiana, sempre uguale e diversa a sé stessa, nel bene e nel male, stratificata come un fossile geologico. Mi ha nutrito corpo, cuore e mente durante la mia ventennale gioventù, prima dell’ avvento distruttivo e dorato dei devastanti oneri di urbanizzazione. Il collante di questa ricerca incessante è la memoria, che io definisco muscolo dell’ anima. Nel mio sogno, o, per meglio dire, utopia reale, io mi definisco un raccoglitore di storie, cioè colui che aiuta a leggere un paesaggio attraversato, sorta di libro intessuto, le cui pagine infinite son costituite dalle radici culturali che l’ impregnano. Lo sono partendo dall’ ascolto, per creare in me una sorta di sorgente primigenia da cui possono sgorgare parole buone capaci di tessere relazioni col mondo circostante.In questo caso il raccogliere, uno dei gesti antichi e concreti del mondo umano, si sublima in un’ atto invisibile ma pieno di sostanza vitale. E’ essenziale comprendere il motivo di questa scelta etimologica. L’ atto del raccogliere, come tanti altri, era uno dei tipici gesti del mondo contadino, il quale impregnava l’ umanità in modo sottile e simbolico con una cultura ed un linguaggio oltre il verbale, che, mediato poi dall’ esperienza e dal ricordo, influenzava la percezione della vita e delle relazioni umane. Raccogliendo storie, da quella di un filo d’ erba a quella di una nuvola che scorre nel cielo ed a quella di un viandante incontrato per caso, cerco di stimolare una lettura continua, la più intrecciata possibile, consapevole del fatto che, più che in ogni altra nazione, in Italia, giovane ed immatura di costituzione, ma dal cuore antico e ricco, ancora oggi c’ è sempre qualcosa da scoprire, come fosse un fiore delicato e piccolo alla vista, ma dalle infinite radici nascoste, da lasciar incantati e sorpresi alla scoperta. Si legge il paesaggio non solo camminando, anche viaggiando, ma con attenzione per rivolgersi alla cultura, nel senso più nobile del termine, dal basso dei racconti orali per irradiarsi all’ alto delle espressioni artistiche più svariate. Non è lo sguardo del tuttologo ciò che intendo, ma quello del ‘volo d’ uccello’ che proponga ai partecipanti di un cammino, ad esempio, il campo delle opzioni possibili, senza troppi approfondimenti, lasciando ad ognuno la libera volontà di farlo. Proporre la lettura di un paesaggio significa il tentativo di stabilire un legame con esso che parta dall’ emozione, passi per la conoscenza del bello e del brutto, per arrivare alla tutela ed alla salvaguardia della sua Bellezza. Credo pure che tale tipo di relazione sia quanto mai necessario e doveroso, per far fronte agli effetti di una crisi economica senza precedenti e per sanare le nostre ferite d’ anima. Quando proviamo un sentimento per qualcuno e/o qualcosa che sta male, dobbiamo fare tutto ed il contrario di tutto per custodirlo e per tramandarne l’ intima essenza. L’ Italia, nazione paese, il Belpaese, com’ è definito da noi ed all’ estero, amato follemente per i suoi tesori mai abbastanza conosciuti, è una Grande Madre malata che ha bisogno di cure e di vicinanza. Raccogliere, tramandarne le storie vuol dire allungarLe la vita, recando salute a noi stessi 93 LE PAGINE DELLA CULTURA L’ ITALIA, UN PICCOLO CONTINENTE Il titolo non sembri una boutade, una provocazione, un’ esagerazione. E’ una profonda e radicata convinzione, perché dettata da fatti oggettivi, che proverò a spiegare.Tutto ciò che in Natura appare, con la sua infinita gamma di paesaggi di arie, d’ acque, di fuochi e di terre, che connota in modo diversificato ogni continente del mondo, in Italia esiste, pur in una sua versione molto ridotta. Siamo un crocevia sospeso di terre circondate dall’ acqua, un punto tra il nord che guarda all’ Europa del nord ed un sud che guarda all’ Africa. Siamo uno stivale che cammina, col tallone alzato. Da svariati millenni poi veniamo attraversati in lungo ed in largo, da nord a sud e da ovest ad est, come viceversa, da ogni sorta di popolo del mondo. Questi continui attraversamenti hanno seminato cultura nel senso più ampio, profondo ed affascinante, creando linguaggi, storie, arti, architetture, giardini, dialetti, cucine, personaggi, paesaggi, leggende, fiabe, favole, usanze, tradizioni, conoscenze e quant’ altro ancora. Ogni cittadino italiano che vive in Italia dovrebbe avvertire il senso di una sfaccettata medaglia diamantifera che il Destino gli ha riservato: da una parte la Responsabilità, dall’ altra la Bellezza. La responsabilità risiede nel preservare, custodire e tramandare ai suoi figli ed ai figli dei figli, come al mondo intero, questa infinita e ricca bellezza che va oltre la dimensione di Tempo e di Spazio, un’ immenso patrimonio che si cela dietro ogni suo angolo più remoto come dietro casa. Invece Egli abbocca alla corbelleria mascherata gridata dal politico di turno, come dal vicino di casa che inneggia contro questo o contro quello, salvo poi lamentarsi inutilmente a cose fatte. Così si svilisce giorno dopo giorno, anno dopo anno, in una discesa che sembra non aver mai fine verso il fondo, verso il basso, dimostrandosi sempre più indifferente e brutto. La contrapposizione ‘guelfi-ghibellini’ ancora impera, a distanza di secoli, prendendo altri termini, parole, nomi. Qualcuno si ricorda ancora che la nostra Italia era definita il Giardino d’ Europa? Cosa ne è rimasto dopo le incessanti cementificazioni degli ultimi decenni? E qualcuno si ricorda che poco dopo l’ indipendenza d’ Italia, proclamata nel 1861, nel 1875 una strana figura di abate-geologo-paleontologo-patriota, Antonio Stoppani, scrisse in forma di dialogo tra lui e studenti immaginari un trattato sulle bellezze paesaggistiche italiane? Fu un best-seller per i tempi, il primo della nascente Italia, tanto che agl’ inizi del ‘900 Egidio Galbani decise di omaggiare lui e il suo libro creando il famoso formaggio Belpaese. Non c’ è una morale per i tempi attuali in questa storia? Invece la società italiana s’ avvita in discorsi e in confronti che sembrano trasferiti direttamente dalla televisione nella vita d’ ogni giorno di tutti. Pochi sospettano l’ idea dell’ Italia come un piccolo continente, perché non si vuole e non si riesce a trasmettere il principio della sua Bellezza legata alla memoria di Tempo e Spazio. Se accadesse, ritorneremmo ad essere una nazione guida dell’ Europa, perché il turismo culturale è in grande crescita ed espansione, ma soprattutto ritroveremmo l’ orgoglio di essere italiani. Invece la bellezza che viene promossa resta ad un livello di sguardo frammentato, consumista, televisivo, superficiale, senza approfondimenti, come quella promossa con le navi da crociera o i grattacieli d’ alberghi in riva al mare. Quella che sta vivendo l’ Italia è soprattutto una crisi culturale, un’ assenza, un vuoto d’ idee senza precedenti e l’ aspetto economico è una conseguenza. Quindi, allo stato attuale, non vive le condizioni necessarie per poter capire che ha in sé l’ asse portante, cardinale attorno al quale potrebbe far girare la rinascita economica dello stato. Chi si occupa di cultura, di arte, di ambiente o simili, per volontariato o per professione, non incide più di tanto sulla situazione generale, limitandosi a svolgere il suo onesto compito. Solo dalla piena, articolata e profonda consapevolezza di cittadini, associazioni e istituzioni di ciò che è stata ed è l’ Italia potrà venire l’ inversione di rotta per far risplendere il Giardino d’ Europa. STUDIOSO DI COSMOLOGIA QUANTISTICA GIOVANNI CARNEVALE, UN GENOVESE TRAPIANTATO A PELLEGRINO Giovanni Carnevale, classe 1965, non è certo una persona che in paese non faccia notare la propria presenza. Nato a Genova Via Prati d‘Oregina alle spalle della Città, da genitori genovesi del sasso. Dopo la prematura scomparsa del padre Emilio, portuale al Porto di Genova, avvenuta a soli 42 anni di età, nel 1978 insieme alla mamma Giuseppina Burzomato si trasferì nel Comune di Bedonia in Provincia di Parma dove ha soggiornato fino al 2010, anno di trasferimento nel nostro Comune. Fin da giovane età Giovanni dimostrò il suo personale interesse per le scienze matematiche, fisiche e filosofiche, temi sempre più approfonditi nel corso degli anni. Recentemente sta lavorando sugli sviluppi attuali della Cosmologia Quantistica e della fisicamatematica dei buchi neri, in particolare. Di Pellegrino Parmense e del suo soggiorno in Paese Giovanni ha detto:” Anzitutto ringrazio i cittadini di Pellegrino Parmense per l’accoglienza e l’ospitalità di cui ho avuto modo di godere in questi anni. Ringrazio il Sindaco e i componenti della Amministrazione comunale che nei miei confronti sono sempre disponibili. Un ringraziamento particolare alla struttura che mi ospita e alle operatrici che ci lavorano. Pellegrino è un Paese molto bello. Propongo che vengano ulteriormente valorizzate e valutate le enormi risorse naturali, agricole, turistiche e altre opportunità presenti sul territorio comunale.” Chi è Giovanni Carnevale a cura Prof. Silvio Bergia – Dipartimento di Fisica e Astronomia- Università di Bologna Giovanni Carnevale non ha alle spalle un organico curriculum di 94 studi di fisica, ma è un dato di fatto, che ha letto, e continua a leggere, una messe notevole di articoli e libri sugli sviluppi della fisica contemporanea. Devo dire che si rimane colpiti dalla vastità dei suoi interessi, che vanno dalla meccanica quantistica alle teorie di campo; dalla fisica delle particelle elementari alla cosmologia. E dal suo interesse specifico per argomenti avanzati e, in qualche misura, esoterici come la fisica dei buchi neri e le teorie di stringa. E ancor più dal fatto che, da anni, egli appaia dedicare a queste tematiche la quasi totalità del tempo impiegato normalmente dalla gente per riflessioni di varia natura sul mondo in cui viviamo, cosa documentata dalla circostanza che mi sottopone, da anni quasi quotidianamente, osservazioni e quesiti al proposito. Tutto questo è ammirevole. Una valutazione dei suoi studi comporta peraltro un appunto: che la stessa ampiezza dei problemi affrontati e il vorticoso germogliare di ipotesi che gli sovvengono al proposito, finiscono per rimandare, di volta in volta, una riflessione conclusiva di essi. Visto, dato quanto ho ricordato, che quei problemi di fatto appaiono costituire l’obiettivo principale perseguito nel corso della sua vita, mi auguro che arrivi un momento in cui pervenga a porre un punto fermo su qualcuno di essi. Escursioni organizzate dalla sezione CAI di Parma CONVENZIONE CON IL CAI DI PARMA PER INCENTIVARE IL TURISMO E LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO a cura di Simona Costa e Pilar Mazzaschi Nel week end del 9 e 10 maggio, Pellegrino Parmense ha vissuto un evento davvero unico: sono iniziati in grande stile i lavori di stesura della rete sentieristica comunale, grazie al progetto realizzato dall’Amministrazione Comunale di Pellegrino in collaborazione con la sezione di Parma del Cai. Nella due giorni oltre 50 operatori del CAI, fra cui 40 corsisti dei Corsi di Escursionismo Base e Avanzato della Scuola Escursionismo del CAI, hanno percorso i nuovi sentieri posando decine di frecce e dipingendo numerosi segnavia lungo i dolci pendii del comune, fra borghi splendidi, pievi storiche, prati e boschi con fioriture splendide. La convenzione fra il CAI di Parma e il Comune di Pellegrino premia la voglia di far scoprire il territorio con le proprie gemme, prima fra tutte le produzione tipiche del parmigiano reggiano, realizzato nelle numerose aziende agricole, e il noto pane realizzato con i grani locali. La capacità di progettazione e programmazione del CAI ha prodotto una rete con particolari caratteristiche che valorizza il centro del borgo, che quindi diventa punto d’attrazione di escursionisti, ciclo-escursionisti o semplici camminatori in cerca di relax, da cui partire per i diversi anelli sui pendii limitrofi. Accanto a questa logica di progettazione, si è voluto aprire la rete alle dorsali escursionistiche provenienti da Salsomaggiore Terme, Medesano, Varano de’ Melegari e Bore. Questa scelta favorirà certamente l’interconnessione con future reti nei territori limitrofi. Il gruppo di volontari della sentieristica del CAI puntano a coinvolgere le realtà locali, quali associazioni di camminatori, pro-loco o semplici cittadini che hanno a cuore il proprio territorio, per formarli e istruirli alla manutenzione dei sentieri. I sentieri vengono realizzati secondo i protocolli definiti dal Tavolo dei sentieri della Provincia di Parma, le norme della Rete Escursionistica della Regione Emilia Romagna e secondo i manuali della sentieristica nazionale del Club Alpino Italiano. Attualmente la rete è completa all’85% e nei prossimi giorni verrà completata e messa a disposizione degli escursionisti a piedi o in bici. Per info www.caiparma.it 95 96 Ore 17.30 Ore 16.30 Propri Comprende spese organizzative e manifestazione sonora +/- 100 Dislivello Equipaggiamento: Scarpe da trekking , impermeabile e/o ombrello , torcia elettrica Km. 10 Ore 3.00 T Sviluppo (soste incluse) Tempi percorrenza (secondo scala Cai) Difficoltà Informazioni Tecniche Mezzi trasp. Soci CAI Quote Iscrizione Municipio Ritrovo a Pellegrino P.se Ritrovo a Parma c/o parcheggio Palasport –Via S.Pellico Informazioni organizzative €1 (vedi regolamento escursioni) Referente escursioni : Rodolfo Delmonte 339 1617826 [email protected] o Presso CAI Parma, v.le Piacenza 40 – Parma , www.caiparma.it Informazioni e Avvertenze In questo mese di luglio è bene effettuare il percorso al calar del sole per non soffrire eccessivamente la calura del giorno . Il paesaggio è tipicamente condizionato dalla presenza di coltivi ; al tramonto spicca la presenza del giallo dorato del grano appena mietuto ed il verde intenso dei prati a fieno. Raggiungiamo Besozzola , piccolo agglomerato di case; è da notare la bella chiesa parrocchiale intitolata a S.Lorenzo martire e su cui erge il campanile in sasso perfettamente conservato. Sulla via del ritorno ,seguendo il sentiero 820, incontreremo alcuni agglomerati rurali con in bella mostra la stalla moderna per il ricovero del bestiame a testimoniare la vocazione del territorio nella produzione del Parmigiano Reggiano di montagna. Il leggero dislivello del percorso (200 m) si sviluppa su di un tracciato ondulato che riflette la natura di un territorio dolce ed armonico degno di essere vissuto con il giusto spirito di osservazione; apparentemente povero di interesse ma che in realtà sarà in grado di offrire ad attenti escursionisti , molti elementi di confronto e discussione. Descrizione immagine A cura del Gruppo escursioni CAI di Parma con la collaborazione del Comune di Pellegrino P.se Escursione serale in occasione della “Fiera del Parmigiano Reggiano” 18 Luglio 2015 PELLEGRINO P.SE: CAMMINANDO SUI SENTIERI DELLE TRADIZIONI COMMISSIONE ESCURSIONI SOCIALI C L U B A L P I N O I TA L I A N O S E Z I O N E D I PA R M A Con cerimonia tenutasi durante la Fiera del Parmigiano 2014 RICONOSCIUTA L’ATTIVITA’ CASEARIA DELLA FAMIGLIA BERZIERI PATENTI RICHIESTE PER LA GUIDA DELLE MACCHINE AGRICOLE A cura di Roberto Gnappi- Agente di Polizia Municipale Scheda aggiornata maggio 2015 In relazione a quanto prescritto dall’art. 124 del Codice della Strada, per guidare macchine agricole, escluse quelle con conducente a terra, nonché macchine operatrici, escluse quelle a vapore, che circolano su strada, occorre avere ottenuto una delle patenti di cui all’art. 116, comma 3, CdS e precisamente della: CAT. A1 per le macchine agricole e loro complessi che non superano i limiti di sagoma e di massa stabiliti per i motoveicoli (vedasi art. 53, comma 4, CdS) ovvero §- la larghezza m. 1,60 §- la lunghezza m. 4,00 §- l’altezza m. 2,50 §- la massa complessiva 2,5 t e che non superino la velocità di 40 km/h CAT. B per le macchine agricole con caratteristiche maggiori di quelle prescritte per la patente di categoria A1, comprese quelle eccezionali SANZIONI La guida di macchina agricola senza essere titolare di patente di guida o con patente di guida revocata o non rinnovata per mancanza di requisiti comporta l’applicazione della sanzione prevista dall’art. 116, commi 15 e 17, CdS (ammenda da € 2.257,00 a € 9.032,00 e Fermo Amministrativo del veicolo per 3 mesi-la ,competenza è del Tribunale in composizione monocratica). Si applica inoltre la sanzione prevista dall’art. 116, comma 14, CdS per incauto affidamento - sanzione amministrativa di € 389,00 pagamento entro 5 giorni: € 272,30). Laddove manchino anche i requisiti di età concorrono le sanzioni prescritte dall’art. 115 CdS. In arrivo la patente per i trattori. Dal 12 marzo 2013 la semplice patente di guida A1 o B per condurre un mezzo agricolo non basta più. Con l’en- trata in vigore del entrato in vigore dell’accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, il datore di lavoro, nell’ambito dei suoi obblighi specifici, deve provvedere ffinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione adeguata in rapporto alla sicurezza relativamente: a) alle condizioni di impiego delle attrezzature; b) alle situazioni anormali prevedibili. Il datore di lavoro provvede altresì a informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti durante l’uso delle attrezzature di lavoro, sulle attrezzature di lavoro presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se da essi non usate direttamente, nonché sui cambiamenti di tali attrezzature. Le informazioni e le istruzioni d’uso devono risultare comprensibili ai lavoratori interessati. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari, ricevano una formazione adeguata e specifica, tale da consentirne l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possono essere causati ad altre persone (vedasi l’art. 73 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Informazione e formazione”). L’informazione/formazione dei lavoratori dovrà essere documentata con decorrenza 31 dicembre 2015 (la mancanza della documentazione deve essere sanzionata ai sensi del D. Lgs. n. 81/08). In sintesi chi è già incaricato dell’uso delle macchine, anche se non provvisto di esperienza documentata (almeno pari a 2 anni), avrà tempo fino al 12 marzo 2015 per adempiere a quanto previsto dalle nuove regole, mentre chi ha già seguito in passato un corso o è in possesso di esperienza documenta alla data del 12 marzo 2013, sarà a posto fino al 22 marzo 2017. 97 TURISTANDO, PASTEGGIANDO E TEMPOLIBERANDO DI CALLE IN CALLE NELL’ALTA VAL STIRONE La Vecchia Caserma S. A. S. di Mazzoli Marzia C. Ristorante, pizzeria, bar Via Roma, 19 - Tel. 0524 594945 www.lavecchiacaserma.it [email protected] Albergo Gardenia Le attività ricettive e della ristorazione Ristorante Bar Lago Bleu e minialloggi con servizi di Berzieri Enrica Pesca sportiva Strada Ceriato, 82 - Tel. 0524 64146 www.ristorantelagoblu.it - [email protected] Apertura stagionale maggio/settembre Loc. Pietraspaccata Strada Varone - Salsomaggiore, 60 - Tel. 030 9964575 Le Ginestre Pig House Albergo Ristorante Località Pietraspaccata Strada Varone, Salsomaggiore, 58 Tel. 0524 64170 www.leginestrepighouse.itil: [email protected] Albergo Ristorante “Il Sole” Via Garibaldi, 14 Pellegrino Parmense 0524 64304 Ristorante la Baita di S.Antonio di Pezzani Vittorio Strada per Salsomaggiore, 45 - Loc. Pietraspaccata 0524 64154 [email protected] 98 Ristorante Dulcis Parmae Trattoria Mazzaschi Di Angela Maria e Ugo Mazzaschi Località Besozzola Strada Grotta, 48 0524 64117 - [email protected] Bar Appennino di Romina Ori Via Roma, 11 - 0524 64748 Pellegrino Parmense Bar Sport di Barbara Giordani piazza Berzieri, 1 Pellegrino Parmense - Tel. 0524 64196 [email protected] B&B Alleluja Country House di Alessandra Battelli Strada Grotta, 36Località Berzieri - Besozzola Tel. 0524 64220 - 331 6011716 www.allelujacamp.eu - [email protected] Le attività ricettive e della ristorazione di Pollini Maria Loc. Pietraspaccata, 54 - Varone Pellegrino Parmense - 0524 594943 Ristorante Pommery c/o Campo da Golf di Salsomaggiore Terme di Germano Nasi Località Carencini - Salsomaggiore Terme 338 1615316 [email protected] - www.pommeri.it Ostello della Gioventu’ ex convento di San Giuseppe (gestito da Aurora Domus) Via Roma, 23 - 0524 64800 - Pellegrino Parmense www.ostellopellegrino.it - [email protected] 99 Studio Dentistico Dott. Matteo Marosi Negozio di abbigliamento di Elisa Tergolli CNA - SAI - Studio Tecnico Geom. Angelo Belli Reale Mutua Assicurazioni Studio Tecnico Associato Fresi e Ianelli 100 Le Botteghe i Negozi e altre attività e servizi Edicola di Antonella Crea Consorzio Agrario Provinciale e discount Migross Studio Medico Dott. Roberto Rizzoli Elettrodomestici Enore Masini Parrucchiera Tocco Magico di Loredana Pini Panificio F.lli Lusignani Parrucchiera Natural Look di Elisabetta Lungo Ferramenta Paolo Spotti Fruttivendolo Abid Hayet TUTTO PELLEGRINO Barbara Giordani, Piazza Berzieri, 1 B&B “Alleluja Country House”, Strada Grotta, 36 Loc. Berzieri 0524 64220 - 331 6011716 Apicoltura “Il Laghetto” di Marniga Michele, Loc. Aione Strada Fondovalle Stirone, 36 0524 64491 Loc. Pietraspaccata, Str. per Salsomaggiore, 45 Loc. Carancini, Salsomaggiore 338 1615316 Albergo “Gardenia” Loc. Pietraspaccata, Str. Varone - Salsomaggiore, 60 030 9964575 apertura stagionale maggio/settembre 101 TUTTO PELLEGRINO Arch. Mazzaschi Pilar, Loc. Santini, 64 - Besozzola Aurora Domus Parmae cooperativa sociale c/o Centro Pol.Corsini Autocarrozzeria Cipressi A.EF Snc Loc Case Nocivelli, 37 Belli Geom. Angelo, viale I° Maggio, 46 - Studio Tecnico, via Roma Bosio Arc. Carlo Amedeo, via Besozzola, 52/D Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, via Roma, 60 Cella Bruno e Andrea Snc Impianti termoidraulica, via I° Maggio, 10 CNA Servizi Parma scrl Sezione Pellegrino, via Roma, 15 CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE C.so Europa, 10 Corinti Luca Carpenteria in Ferro, via Garibaldi, 14/A Corradi Arc. Luciano, via Roma 2/D Corradi Geom. Roberto e Giampaolo Studio Tecnico, Str. Bottego, 3 Costruzioni Generali Lanzarotti Ugo srl, via I° Maggio, 11 Costruzioni Pedrazzi srl, viale I° Maggio, 33 Dalfi Tanzi Lorenzo-Busani M. snc Off.Mec., via garibaldi, 14/B Elettrodomestici di Masini Enore, via Roma Federazione Provinciale Coldiretti Parma Uff. Recapito, via Roma, 8 F.M. Consulenze di Filippo Magistrali e C. sas, Loc. Casale, 12/B G.F. Officina meccanica di Gorrara Fabrizio, viale I° Maggio, 21 Grenti Luca Impresa Edile, Loc. Mezzogiorno, 98 Impresa Artigiana Giordani Franco, Str. Castellaro, 40 Impresa Verde Parma Uff. Recapito, via Roma, 8 Ing. Lorena Pedrazzi Ingegnere Civile, via I° Maggio, 33 Lanzarotti Geom. Luciano Studio Tecnico, via I° Maggio, 11 Lanzarotti Prefabbricati srl Manufatti e Mat. Edili, via I° Maggio, 9 Lattoneria Leontini Stefano Lusignani Bruno e C. snc Lavori Stradali, Loc. Stuzzano - Iggio, 227/B Lusignani Costruzioni snc Lav. Stradali e Idraulici, Loc. Medaglie, 5 Madini bruno Impresa Edile, via Dante Alighieri Madini Dott. Federico STUDIO GEOLOGICO, via Bottego, 16 Mazzoli Geom. Paolino Studio Tecnico, via Roma Lusignani Gabriele Lattoneria, via F.Barbacini, 4 Natural Look di Elisabetta Lungo Parrucchiera, via Roma, 16 Nuova Lattoneria di Gabriele Lusignani, via Enrico Mattei, 8 Parrucchiera Loredana Pini, via Dante Alighieri, 3 Residenza Socio-Sanitaria “In Volo”, viale I° Maggio Seletti Alessandro snc Impresa Stradale, via II Giugno, 1 Spotti Paolo srl Ferramenta di Alfieri Ida, via Roma, 47 Studio Dentistico Marosi, via Roma, 61 Studio Medico Dr. Rizzoli Roberto, via Roma, 10 Supermercato Migross, Corso Europa, 2 Tabaccheria, cartoleria, edicola di Crea Antonella, via Roma, 37 Tergolli Elisa Negozio di Abbigliamento/Intimo, via Roma, 15 102 0524 64294 - 329 2522152 0524 64942 0524 64581 0524 64169 0524 64311 0524 594906 0524 64213 0524 64807 0524 64110 - 64696 0524 64128 0524 64334 0524 64119 0524 64668 - 64160 0524 64344 0524 64118 0524 64944 0524 594628 0524 64735 0524 64349 0524 64482 0524 64944 0524 64344 0524 64668 - 64669 0524 64160 0524 64173 0524 64672 0524 594944 0524 64680 0524 64497 0524 64838 0524 64206 0524 64166 0524 64105 347 4307529 0524 594902 0524 64110 320 2657670 Sommario di alcuni argomenti che verranno trattati nel prossimo numero de “LA VOCE DI PELLEGRINO” • Pennellate di Storia e Territorio (cap. 3) Relazione del Medico Eugenio Conti: situazione economico e sociale a Pellegrino all’inizio del ‘900 • Luoghi Sacri (cap. 4) – L’antica Chiesa di Mariano. • Storie di reduci, deportati, combattenti, martiri ed eroi. (cap. 5) • Vita e Opere di Monsignor Angelo Micheli (cap. 3) “ Lorenzo Berzieri” • Pellegrino, terra di ultracentenari • L’opera pastorale e missionaria di Don Alessandro Spinelli • Le Frazioni (cap. 1) – Mariano. • Festa (cap. 2) – “Festa Sotto le Stelle” di Mariano • Un Garibaldino di Pellegrino • Soria del Rally a Pellegrino • Simone Rivia il nostro campione di Rally NEL NUMERO SUCCESSIVO: • Vita e Opere di Monsignor Angelo Micheli (cap. 3) “CLAUDIO COSTERBOSA PODESTÀ DI PELLEGRINO (1844-1850)” • Luoghi Sacri (cap. 5) - la Chiesa di Grotta • Le Frazioni (cap 2) - Grotta • Le Feste (cap. 3) - la festa campestre di Grotta 103 104