n. 7-9 03 marzo 2003 A Roma il Congresso

Transcript

n. 7-9 03 marzo 2003 A Roma il Congresso
Anno 20° - n. 7-9
03 marzo 2003
SOMMARIO
Periodico di informazione
dell’Associazione
Nazionale Industria e
Commercio Carni e
Bestiame
Pubblicazione registrata
presso il Tribunale di
Roma al numero 261/83
del 3 settembre 1983
!
!
!
!
!
!
!
!
!
Direttore Responsabile:
Gian Franco Masala
Direzione / Redazione:
00198 Roma
Corso d’Italia 92
tel. 06 8541085
fax 06 8419544
e-mail:
[email protected]
web:
www.assocarni.it
A Roma il Congresso Internazionale sulla carne bovina organizzato
da Assocarni con la partecipazione della Commissione europea
Comunicato stampa Assocarni sulla riforma della politica agricola
comune
Consiglio agricolo sull’agricoltura e sicurezza alimentare
Riforma a medio termine della PAC: aggiornamenti
Il Commissario per la BSE annuncia l’emanazione del decreto sul
finanziamento dello smaltimento dei sottoprodotti: Assocarni
ribadisce la sua contrarietà
Commenti sulla legge comunitaria 2003 in discussione al Parlamento
Protesta di Assocarni per un comunicato dell’ufficio agricolo
dell’Ambasciata americana denigratorio della filiera bovina italiana
Termini di pagamento nelle transazioni commerciali: reso noto il
saggio d’interesse – precisazioni sulle transazioni tra imprese e
pubbliche amministrazioni
Riunione al Ministero delle Attività produttive sulla definizione di
prodotto alimentare deteriorabile
SETTORE BOVINO
!
DECISIONI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 28 FEBBRAIO 2003
!
MODIFICHE AL REGIME DEL PREFINANZIAMENTO – RIDUZIONE DEL TERMINE
CONSENTITO PER EFFETTUARE L’ESPORTAZIONE DEFINITIVA
!
CONTINGENTE
IMPORT
PER
CARNI
BOVINE
DESTINATE
ALLA
TRASFORMAZIONE: REGIMI A E B
!
DECISIONI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 14 FEBBRAIO 2003
!
SCADENZE PER LA RICHIESTA DI TITOLI DI IMPORTAZIONE PER ALCUNI
CONTINGENTI
!
SCADENZA TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE RELATIVE
AL PREMIO ALLA MACELLAZIONE CAMPAGNA 2002
!
CONTRIBUTI SOSPESI PER EMERGENZA BSE: RIPRESA VERSAMENTI
CONTRIBUTIVI
SETTORE SUINO
! SCADENZE CONTINGENTI DI IMPORTAZIONE PER IL 2° TRIMESTRE 2003
! RISULTATI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 18 FEBBRAIO 2003
SETTORE POLLAME
! SCADENZE CONTINGENTI DI IMPORTAZIONE PER IL 2° TRIMESTRE 2003
! RISULTATI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 18 FEBBRAIO 2003
NOTIZIE SANITARIE
!
IMMINENTI APERTURE IN MATERIA DI MOVIMENTAZIONI PER BLUE TONGUE
!
VIETATE LE IMPORTAZIONI DI CARNI DAL PARAGUAY: SALVE LE PARTITE
VIAGGIANTI SPEDITE PRIMA DEL 20 FEBBRAIO
!
FORMALIZZATE LE NUOVE REGOLE SUL MATERIALE A RISCHIO SPECIFICO
!
MALATTIA DI AUJESZKY: PUBBLICATO L’ELENCO DEI PAESI INDENNI
!
USA: MISURE DI PREVENZIONE DEL BIOTERRORISMO
!
NUOVE CERTIFICAZIONI SANITARIE PER L’EXPORT PRODOTTI A BASE DI
CARNE DALL’ITALIA VERSO GLI STATI UNITI
segue
NOTIZIE SANITARIE
!
EXPORT PRODOTTI A BASE DI CARNE DALL’ITALIA VERSO LA RUSSIA: PRECISAZIONI SULLA NATURA
DEI PRODOTTI
!
PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DEGLI IMPIANTI SUI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE: NOTE
DELLE REGIONI EMILIA ROMAGNA, VENETO E PIEMONTE SUL NUOVO REGOLAMENTO
!
HONG KONG: RIAMMESSE LE IMPORTAZIONI DI CARNI DI POLLAME DALL’ITALIA
!
DIOSSINA NEI MANGIMI IN GERMANIA E OLANDA: GIUDICATE SUFFICIENTI DAL COMITATO VETERINARIO
LE MISURE DI RINTRACCIABILITA’ ADOTTATE DA TALI PAESI
!
IMPORT OVINI: L’UNGHERIA DICHIARATA INDENNE DA BRUCELLOSI
!
BLUE TONGUE: DIRAMATE LE NUOVE NORME SULLA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
! RESTRIZIONI PER EXPORT DI SUINI VIVI E PRODOTTI A BASE DI CARNE SUINA VERSO LA POLONIA
!
MRS ED ALTO RISCHIO: PRECISAZIONI DI AGEA SULLE DISTRUZIONI EFFETTUATE PRIMA DELL’8 LUGLIO
2002
!
AGGIORNAMENTO ELENCHI STABILIMENTI
AREA SINDACALE E LAVORO
!
APPROVAZIONE LEGGE DELEGA SULLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO – PRINCIPALI NOVITA’ E
CONVEGNO LUISS
NORME REGIONALI
!
REGIONE LOMBARDIA: STANZIATI 40 MILIONI DI EURO ALL'AGROALIMENTARE
TABELLA A 7-9
PREZZI DI MERCATO ITALIA
TABELLA F 2
SETTORE POLLAME: PREZZI RAPPRESENTATIVI
I caratteri di colore diverso indicano la possibilità di richiamare direttamente il testo cliccandovi sopra
A ROMA IL CONGRESSO INTERNAZIONALE SULLA CARNE BOVINA ORGANIZZATO DA
ASSOCARNI CON LA PARTECIPAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Nelle giornate del 7 ed 8 marzo p.v. i principali rappresentanti internazionali del settore della
carne bovina si incontreranno a Roma nell’ambito del Convegno organizzato da Assocarni, con la
partecipazione della Commissione europea.
L’obiettivo fondamentale del Convegno è quello di dire finalmente, in un contesto così
importante, istituzionale ed aperto ad ogni dibattito, una serie di verità sulla carne bovina che sino
ad oggi non sono state dette in maniera sufficientemente chiara né nelle sedi scientifiche né in
quelle istituzionali né, cosa ancora più grave, al consumatore.
Il Convegno non vuole tuttavia essere una difesa di parte e condizionata di un prodotto ma un
momento in cui le massime autorità scientifiche ed istituzionali possano pronunciarsi in maniera
oggettiva, trasparente e con solide argomentazioni scientifiche su alcuni degli argomenti più
importanti e determinanti per il futuro del nostro settore.
E proprio per raggiungere tale obiettivo che Assocarni ha richiesto ed ottenuto sulla
manifestazione, il patrocinio del Ministero della salute, garante della sicurezza e della salute dei
cittadini e del Ministero delle Politiche Agricole, anch’esso garante della correttezza della
produzione e delle politiche di filiera.
Il fatto che per la prima volta in assoluto queste due istituzioni abbiano voluto fare da garanti
sulla comunicazione in materia di carne bovina ed associare il proprio nome all’Assocarni ci
riempie di orgoglio anche per il riconoscimento che ciò rappresenta per la nostra Associazione
ormai unico ed indiscusso punto di riferimento per l’industria italiana delle carni bovine.
Il Convegno si articolerà in tre differenti sessioni. La prima, prevista per la mattinata di venerdì
7 marzo, sarà dedicata agli aspetti nutrizionali e sarà patrocinata dall’istituto Nazionale della
Nutrizione. Obiettivo della sessione è quello di contribuire a ristabilire il legittimo ed
indispensabile ruolo nutrizionale che la carne ha nella dieta delle varie fasi di vita dell’uomo
moderno, ruolo messo in discussione dai pesanti ed ingiustificati attacchi da parte di altri settori
alimentari che ne hanno provocato una strumentale demonizzazione ad esclusivo proprio
vantaggio.
La seconda sessione, prevista per il pomeriggio della stessa giornata, sarà dedicata alla
sicurezza della carne bovina, con particolare riferimento alla BSE, e sarà presieduta e conclusa dal
Sottosegretario Cursi; anche in questo caso, l’obiettivo è che vengano dette da autorevoli
rappresentanti internazionali tutta una serie di verità sull’argomento sinora del tutto ignorate. Di
particolare importanza che alla sessione parteciperà il neo eletto direttore dell’Autority europea
sulla sicurezza alimentare, Geoffrey Podger, per la prima volta dalla sua nomina presente sulla
scena internazionale.
L’ultima sessione del nostro convegno è quella dedicata al futuro della produzione di carne
bovina in Italia ed in Europa. Una sessione importante considerato il momento particolare che
stiamo attraversando. Mai in un così breve lasso di tempo si sono concentrati così tanti
appuntamenti internazionali tutti egualmente condizionanti il nostro futuro. Anche in questo caso,
alla sessione interverranno le maggiori cariche internazionali del settore bovino che discuteranno
con gli intervenuti il futuro del settore. La sessione, nell’ambito della quale Assocarni esporrà il
punto di vista dell’industria bovina, sarà conclusa dall’intervento del Ministro Alemanno.
Questo fondamentale momento di incontro istituzionale si arricchirà inoltre con una ricorrenza
speciale rappresentata dal ventennale della fondazione della nostra Associazione, che festeggeremo
tutti insieme con l’apposita cena di gala del venerdì sera.
Il programma della manifestazione è fornito in allegato.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
3
COMUNICATO STAMPA ASSOCARNI SULLA RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA
COMUNE
In vista delle trattative che avranno luogo a Bruxelles per l’attuazione della riforma della Politica
Agricola Comune, ASSOCARNI ed UNICEB hanno ritenuto di ribadire la propria posizione con il
comunicato stampa che riportiamo di seguito:
LA POSIZIONE DI ASSOCARNI ED UNICEB SULLE PROPOSTE DI RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA
COMUNE
ASSOCARNI ed UNICEB, fortemente preoccupate per gli effetti sulla zootecnia da carne in Italia derivati dalle proposte della
riforma della Politica Agricola Comune, adottate dalla Commissione europea lo scorso 22 gennaio 2003, chiedono al Governo un
impegno a sostegno della nostra produzione nell’ambito delle trattative che avranno luogo a Bruxelles.
Un primo fattore che deve essere tenuto in considerazione, è che il settore delle carni bovine non può essere posto sullo stesso
livello degli altri cinque comparti agricoli interessati dalla riforma, in quanto vi sono delle sensibili differenze sia in termini
economici assoluti sia in termini occupazionali (circa 400.000 addetti).
Va rilevato che la riforma attuata con Agenda 2000 è andata a regime soltanto a partire dal 2002 e che la sua applicazione è stata
programmata sino a tutto il 2006.
Gli allevatori hanno pianificato la loro attività su base pluriennale proprio in funzione di quello che erano le disposizioni di
Agenda 2000, con notevoli investimenti di carattere finanziario e non possono accettare una riforma da mettere in vigore dal 1°
gennaio 2004.
Per tale motivo, ASSOCARNI ed UNICEB, ritengono che per il settore delle carni bovine la nuova riforma della Politica
Agricola Comune venga eventualmente attuata a partire dal 1° gennaio 2007 e, comunque, non prima del 2006, con conseguente
spostamento in avanti del periodo di riferimento, attualmente previsto nel triennio 2000-2002.
Si consideri, infatti, che gli allevatori nazionali, non per cause dipendenti da loro volontà (in primis, tardivo e parziale
funzionamento dell’anagrafe bovina), non solo non hanno potuto beneficiare appieno dei volumi di premio previsti dai massimali di
Agenda 2000, ma si sono visti corrispondere importi decisamente inferiori a quelli richiesti, soprattutto nell’ambito della campagna di
commercializzazione 2000.
Entrando nel merito delle proposte formulate dalla Commissione europea, ASSOCARNI ed UNICEB esprimono la loro ferma
contrarietà al disaccoppiamento dei premi, anche sotto eventuali altre forme parziali quali quelle ipotizzate in questi giorni da altri
Stati membri con la chiara finalità di una ulteriore penalizzazione dei sistemi di produzione meno estensivi come quello italiano.
Roma, 26 febbraio 2003
Per quanto riguarda le ripercussioni della proposta a medio termine della PAC sulla zootecnia
da carne, Assocarni ha partecipato il 26 febbraio ad una riunione presso il Ministero delle Politiche
agricole volta a costituire un tavolo tecnico ad hoc per discutere le implicazioni per la filiera bovina
italiana e la possibilità di raggiungere una posizione comune.
Assocarni, unitamente ad Uniceb, hanno ribadito gli effetti devastanti che deriverebbero
dall’applicazione da subito del disaccoppiamento nel nostro Paese e chiesto l’eventuale
applicazione di tale nuovo sistema a partire dal 2007 per consentire il naturale compimento di
quanto stabilito da Agenda 2000 (per una disamina più approfondita vedasi il comunicato
sopraccitato).
Per quanto riguarda invece le opinioni espresse dalle altre organizzazioni di settore intervenute
riportiamo di seguito una sintesi delle diverse posizioni espresse.
La Confagricoltura, nel ribadire la propria posizione contraria al sistema del disaccoppiamento,
si è soffermata sugli studi di settore elaborati dalla Commissione europea che avrebbero di gran
lunga sottovalutato le ripercussioni della riforma a medio termine sul settore bovino. In particolare,
dagli studi comunitari emergono perdite per il settore bovino di 150 MEURO mentre secondo la
Confagricoltura tale dato andrebbe raddoppiato se si considerano gli effetti della media del triennio.
Per finire, la stessa Organizzazione ha anche espresso le proprie perplessità in merito al
disaccoppiamento parziale pur riservandosi di effettuarne una disamina più compiuta.
La Cia ha espresso invece un giudizio sostanzialmente positivo sull’applicazione del
disaccoppiamento, eventualmente parziale e espresso le proprie perplessità in merito alla
possibilità che i diversi tavoli tecnici istituiti presso il Ministero delle Politiche agricole possano
portare ad una posizione univoca del nostro Paese.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
4
La Coldiretti, ha considerato positivamente la modulazione ed il disaccoppiamento, pur
riconoscendo che i settori della carne bovina e del grano duro sono penalizzati dal nuovo sistema
ideato dalla Commissione europea; tuttavia l’Italia, anziché rifiutare in blocco il disaccoppiamento,
dovrebbe invece avviare trattative con gli altri Stati membri.
Assalzoo ha espresso una posizione simile a quella Assocarni rifiutando il disaccoppiamento e
chiedendo il naturale compimento di Agenda 2000.
L’Ancalegacoop ha sollevato la problematica del rispetto della condizionalità (cross compliance;
che come più volte anticipato è il principio secondo il quale il premio è erogato se l’allevatore
rispetta le diverse norme ambientali e sanitarie esistenti) in relazione alle emanande norme sui
nitrati e le difficoltà applicative che ne discenderanno. La stessa organizzazione ha poi evidenziato
l’utilità del disaccoppiamento e della modulazione pur sottolineando le difficoltà applicative per il
settore bovino.
CONSIGLIO AGRICOLO SULL’AGRICOLTURA E SULLA SICUREZZA ALIMENTARE
Il 20 febbraio u.s. a Bruxelles i Ministri agricoli della Comunità si sono confrontati in materia di
negoziati WTO, Riforma della PAC e Organismi modificati.
WTO
I rappresentanti dei 15 Paesi membri, all’unanimità, hanno respinto l’ultimo documento redatto dal
Presidente del gruppo incaricato dal WTO per i negoziati all’agricoltura, Stuart Harbinson, e
determinato di richiederne una nuova formulazione.
Nei confronti di tale documento, in sostanza, la Comunità ha richiesto l’inserimento di riferimenti
alle questioni non-commerciali (quali sicurezza alimentare, benessere animale ecc); una maggiore
distinzione tra i diversi tipi di sussidi nazionali (scatola gialla e scatola blu) che mostri più
chiaramente quali siano quelli veramente distorsivi del mercato; una diversa definizione di Paesi
sviluppati ed in via di sviluppo (con particolare riferimento a casi come quello del Brasile e
dell’Argentina che, sebbene netti esportatori di prodotti agricoli, vengono considerati Paesi in via di
sviluppo); uguale trattamento per tutte le forme di sussidio all’esportazione (per esempio, i crediti
all’esportazione concessi dagli Stati Uniti e gli aiuti alimentari devono essere messi sullo stesso
piano rispetto alle restituzioni all’esportazione riconosciute dalla Comunità).
Il Consiglio ha fissato alla fine di marzo la scadenza per definire una posizione comune su
queste materie.
Nel corso della discussione, alcuni Ministri hanno sollevato obiezioni anche in relazione alle
indicazioni del WTO riguardo l’accesso al mercato nonché all’assenza di riferimento alla clausola di
pace, alla mancanza di regole più severe per le indicazioni geografiche.
Nonostante la generale disapprovazione, Svezia, Regno Unito e, in misura minore, Danimarca,
hanno in parte apprezzato il documento di Harbinson per la sua tendenza alla liberalizzazione del
mercato, sostenendo che tale testo è una buona base di partenza per il successivo negoziato WTO
e sottolineando come la PAC necessiti comunque di essere sostanzialmente riformata.
Il Commissario all’Agricoltura Fischler ha colto l’occasione per aggiornare il Consiglio riguardo
l’ultimo incontro ministeriale ristretto per il WTO che si è svolto a Tokyo il 15 febbraio, nel corso del
quale la posizione dell’Unione Europea è stato appoggiata non solo dalla Svizzera e dal Giappone
(come era del resto previsto) ma anche dalla Cina e dalla Corea del Sud. Sebbene il Gruppo di
Cairns avesse, a suo avviso, troppi rappresentanti considerata la natura ristretta dell’incontro,
Fischler sostiene che la maggioranza dei 140 Paesi negoziatori sosterranno la Comunità Europea
soprattutto per quanto riguarda la sua politica di promozione dell’agricoltura sostenibile, e che
pertanto l’Unione non è - come molti amano sostenere - così isolata nel contesto WTO.
Riforma della PAC
Il rapporto della Presidenza sull’argomento PAC è stato molto generico. Nel breve documento
presentato sono stati trattati i consueti argomenti ormai sempre all’ordine del giorno: degressività,
modulazione, allargamento, condizionalità, sistemi di controllo aziendale, proposte per le colture
arabili.
OGM – Organismi Geneticamente Modificati
Su richiesta del Ministro Alemanno (sostenuta anche da Austria, Grecia, Lussemburgo, Francia,
Danimarca e Germania) presentata già negli ultimi due Consigli, la discussione è stata incentrata
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
5
sulla coesistenza di coltivazioni GM e non, e sull’eventuale autorizzazione per nuovi GMO prima
dell’entrata in vigore della nuova legislazione prevista in materia.
In relazione a quest’ultimo punto, il commissario alla Salute Byrne ha dichiarato che il Comitato
scientifico incaricato fornirà nuovi metodi di analisi tecniche da valutare ed approvare il prossimo 7
marzo e che grossi progressi sono stati fatti rispetto alla sicurezza ed all’etichettatura dei prodotti
OGM per migliorare la scelta dei consumatori.
Byrne ha inoltre affermato che gli OGM continueranno ad essere regolati dalle attuali normative
finché non entreranno in vigore quelle specifiche in materia di etichettatura e tracciabilità.
Sui semi GM, Byrne sostiene che l’obiezione sulla impossibilità di coesistenza non ha fondamento
e può causare solo ritardi nell’applicazione della normativa (in Spagna ci sono circa 50.000 ettari di
terreno in cui coesistono coltivazioni GM e non, senza che questo causi alcun problema). Su
questo argomento della coesistenza è intervenuto anche Fischler, ricordando l’impegno della
Commissione per la redazione di un documento in materia che sarà pubblicato il prossimo 5
marzo.
Controlli sugli alimenti ed i mangimi
Byrne ha presentato al Consiglio la recente proposta della Commissione che intende rafforzare,
modernizzare e armonizzare gli attuali sistemi di controllo. Sottolineando l’importanza di tale
proposta, Byrne ha ammesso che alcuni suoi aspetti sono tuttavia controversi, in particolare quelli
che riguardano le sanzioni penali per le inadempienze.
Olanda, Danimarca, Francia, Regno Unito e Germania, pur accogliendo la nuova proposta, hanno
sollevato perplessità per il finanziamento dei sistemi di controllo, che prevede un aumento dei costi
annuo da 3 a 16 milioni di euro, con una minima partecipazione da parte della Comunità.
Avilamicina
La proposta di rinnovare l’autorizzazione all’uso dell’antibiotico, utilizzato come additivo per i
mangimi, avilamicina fino al 2013 è stata approvata dalla maggioranza dei Ministri. A dicembre tale
possibilità era stata respinta dal Comitato permanente della catena alimentare, nel corso del quale
5 Stati membri avevano obiettato che il prolungamento dell’autorizzazione per questo antibiotico,
promotore della crescita, era inopportuno in previsione dell’approvazione della nuova normativa in
materia di additivi negli alimenti destinati agli animali. Nonostante la riformulazione della proposta
originale, che assicura il ritiro dell’avilamicina entro il 2006 nel caso il nuovo regolamento sugli
additivi fosse applicato (il che renderebbe dunque nulla la decisione adottata dal Consiglio),
Danimarca, Finlandia, Austria e Danimarca hanno chiesto al Consiglio che fosse messo a verbale
un documento congiunto nel quale viene sollecitata l’immediata cessazione dell’utilizzo di qualsiasi
promotore della crescita.
RIFORMA DI MEDIO TERMINE DELLA PAC: AGGIORNAMENTI
Una larga maggioranza di Stati membri accetta i principi alla base della modulazione e della
condizionalità proposti dalla Commissione nell’ambito della riforma di medio termine della PAC
(con i limiti costituiti dalla mancanza di dati precisi in merito ai loro effettivi costi e modalità di
applicazione).
Hanno trovato consenso varie proposte per la degressività e per alcune forme di controllo
aziendale volontario, mentre il taglio del 5% del prezzo del cereali e l’immediata riduzione
dell’intervento per la segale incontrano ancora molte perplessità.
Sebbene queste discussioni abbiano lasciato vedere indiscutibili “scostamenti” dalle posizioni
ufficiali espresse nel Consiglio di gennaio, va considerato che i temi più scottanti, e cioè il
disaccoppiamento e la riforma del settore lattiero-caseario, non sono stati ancora affrontati.
Tuttavia possiamo fornire un quadro aggiornato delle posizioni dei vari Stat membri su tutti i temi
principali della riforma PAC.
Degressività (riduzione degli aiuti diretti a favore di altre spese comunitarie)
Sebbene con molte differenze sulle modalità di applicazione, la maggioranza degli Stati membri
accetta ormai il concetto di degressività come necessaria conseguenza dei nuovi limiti di spesa
stabiliti a Bruxelles nell’ottobre del 2002 ed anzi Portogallo, Svezia e Regno Unito ne hanno
chiesto l’applicazione anticipata (quindi prima del 2006).
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
6
Danimarca, Francia, Svezia, Regno Unito e, per alcuni aspetti, anche la Germania, chiedono
un’unica percentuale di riduzione, che non tenga quindi conto di distinzioni per aziende che
ricevano aiuti inferiori o superiore ai 50.000 €. Austria, Grecia e Lussemburgo chiedono invece
un’ulteriore fascia di riduzione e (in questa richiesta appoggiati anche dal Portogallo) la
reintroduzione del tetto massimo di 300.000 € come aiuto percepibile dalla singola azienda.
Per quanto riguarda la franchigia al di sotto della quale non verrebbero applicate riduzioni degli
aiuti, Austria, Finlandia, Grecia, Irlanda e Lussemburgo hanno chiesto l’innalzamento del limite di
5.000 € precedentemente proposto.
Alcuni Paesi hanno espresso contrarietà in merito ad ulteriori riduzioni che potrebbero rivelarsi
necessarie per finanziare ulteriori riforme, come quelle per lo zucchero e l’olio di oliva, o per ogni
altra eventualità ora non prevedibile (per esempio emergenze sanitarie). Tutti gli Stati membri si
sono trovati tuttavia concordi nell’affermare che ogni eventuale cambiamento nei tassi di riduzione
e conseguente ridistribuzione degli aiuti (degressività e modulazione) dovrà essere deciso
nell’ambito di un Consiglio dei Ministri e non dal Comitato di gestione, come inizialmente proposto.
Modulazione (trasferimento progressivo dall’1 al 6% degli aiuti diretti a favore dello sviluppo
rurale)
Anche in questo caso, tutti gli Stati membri accettano il principio, con l’esclusione di Belgio e
Lussemburgo (che hanno opposto delle riserve generalizzate) e sempre nei limiti delle differenze
che ogni partner propone per le modalità di applicazione.
Finlandia, Portogallo, Germania e Spagna preferiscono una percentuale di modulazione più alta,
Portogallo e Regno Unito una sua applicazione anticipata.
Francia, Spagna e Portogallo, molto decisamente, sostengono la necessità che le regioni
svantaggiate siano esentate dal concetto.
Per quanto riguarda le modalità di ridistribuzione dei fondi, Irlanda e Germania sembrano ora
propendere per la tesi che tali fondi siano gestiti a livello nazionale, mentre altri partner sostengono
che la redistribuzione debba tener conto delle esigenze dello sviluppo rurale (Regno Unito),
dell’ambiente (Finlandia e Svezia), dell’agricoltura naturale e delle regioni montane (Austria).
Molti Stati membri hanno chiesto che i fondi per la modulazione siano almeno riservati agli attuali
15 componenti della Comunità, escludendo quindi i Paesi candidati.
A proposito di cofinanziamento, la Francia vuole mantenere la neutralità del bilancio, l’Olanda
chiede che la spesa nazionale non venga aumentata, Svezia e Germania auspicano una maggiore
flessibilità da parte di ogni Stato membro.
Allargamento
Di fronte alla richiesta generale di maggiori chiarimenti in merito a come degressività e
modulazione verranno gestite per i Paesi in via adesione, la Commissione si è ufficialmente
impegnata a presentare una proposta sulle regole da applicare per la Comunità a 25, suggerendo
però che i nuovi Stati membri siano esentati fino alla fine del periodo finanziario 2007-2013 (e la
completa erogazione degli aiuti diretti).
Sebbene non possano essere applicate prima del 2006, la Commissione ha sottolineato che
modulazione e degressività tuttavia entrerebbero formalmente in vigore dal gennaio del 2004, cioè
prima dell’allargamento.
Condizionalità
Il concetto di condizionalità è generalmente ben accolto, anche se genera non poche perplessità
riguardo il probabile aggravio burocratico e ed i potenziali problemi organizzativi in fase di controllo
ed applicazione delle sanzioni.
Alcuni Stati membri hanno chiesto che almeno il 20% delle sanzioni riscosse rimangano nello Stato
membro (Italia), mentre Spagna, Francia, Italia e Portogallo hanno chiesto una più lenta
introduzione di regole uniformi, specialmente nelle zone remote o svantaggiate.
Controlli Aziendali
Molti Stati membri sono a favore di controlli aziendali attuati su base volontaria più che
obbligatoria. Sono state poste obiezioni anche alla condizione di obbligatorietà per tutte le aziende
con un volume di affari superiore a 100.000 €, data la grande varietà di redditi non agricoli.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
7
IL COMMISSARIO PER LA BSE ANNUNCIA L’EMANAZIONE DEL DECRETO SUL
FINANZIAMENTO DELLO SMALTIMENTO DEI SOTTOPRODOTTI: ASSOCARNI RIBADISCE
LA SUA CONTRARIETA’
Il Commissario Straordinario per la BSE Giuseppe Ambrosio nel corso di un’audizione in
Commissione agricoltura della Camera, dopo aver ricordato ai deputati che l’intervento statale è
terminato il 31 ottobre 2002 e che la legge ha previsto la possibilità che la materia sia regolata
attraverso un accordo interprofessionale, ha spiegato che considerato che gli operatori non sono
riusciti a trovare un accordo entro il 31 gennaio 2003 “il Governo è costretto ad intervenire” ed che
“il decreto prevede l’istituzione di un fondo apposito presso l’AGEA i cui costi di gestione dovranno
necessariamente gravare sulla filiera” ed ha aggiunto che “basterebbe che le parti trovassero un
accordo per ripartirsi i costi degli animali morti in stalla che sarebbero senz’altro inferiori ai costi
derivanti dall’affidamento della gestione del fondo all’Agea”.
Per quanto riguarda l’emanando provvedimento, che Assocarni continua a considerare
inaccettabile e molto più oneroso dell’attuale libero mercato, vi è da considerare che secondo
l’ultima interpretazione del Ministero delle Finanze, oltre a doversi applicare l’IVA sul prelievo dello
0,4% del fatturato d’acquisto, Agea nel pagare i colatori non potrebbe recuperarla in quanto
sprovvista di partita IVA. Nel complesso ciò determinerebbe un ulteriore aggravio del 20% dei costi
del sistema che gli operatori dovrebbero finanziare; ed inoltre per il funzionamento del sistema
(gestione controlli etc..) è stato previsto un costo annuale per di 10 MEURO sempre a carico della
filiera. Tutto ciò a fronte di una situazione di mercato sempre più stabile con costi di smaltimento
progressivamente più bassi grazie anche ad impieghi alternativi (per ora soprattutto basso rischio
per fertilizzanti) previsti dal nuovo regolamento sui sottoprodotti.
In ulteriori incontri informali con il Ministero, Assocarni ha ribadito pertanto la richiesta di lasciare
l’attuale situazione di libero mercato ribadendo che in caso di adozione di un provvedimento così
penalizzante inviterà i propri associati ad astenersi dal pagare il prelievo; considerato che da un
primo approfondimento legale parrebbe non legittima l’introduzione di un prelievo obbligatorio con
un semplice Decreto ministeriale, senza cioè un provvedimento con valore di legge che introduca
una vera e propria imposta.
Nella prossima settimana potrebbe svolgersi una ulteriore riunione nell’ambito della quale verrà
discussa la possibilità di un accordo interprofessionale, alternativo al decreto, per il finanziamento
volontario ed una tantum da parte della filiera dei soli costi connessi alla smaltimento dei bovini
morti. Anche tale eventualità è giudicata inapplicabile da parte di Assocarni che continua a
considerare l’unica soluzione il mantenimento dell’attuale situazione di libero mercato.
Terremo informate le Ditte associate sull’evoluzione della situazione.
COMMENTI SULLA LEGGE COMUNITARIA 2003 IN DISCUSSIONE AL PARLAMENTO
- ITER - Il 31.01.2003 è stato presentato alla Camera il disegno di legge AC 3618 (composto di
diciannove articoli per il recepimento di dodici direttive, sette di cui all’allegato “A” e cinque
contenute nell’allegato “B”). Inoltre nella relazione governativa si fornisce l’elenco delle direttive
(trentotto) da attuare in via amministrativa da parte dello Stato, delle regioni e delle province
autonome nell’ambito delle rispettive competenze.
- Annunciato nella seduta del 03.02.03, il provvedimento è stato assegnato il 17.02.03 in sede
referente alla Commissione Politiche dell’Unione europea (relatore: Di Todaro, FI) con i pareri di
tutte le altre Commissioni permanenti. La Commissione Politiche U. E. ne ha avviato la
discussione nella seduta del 19.02.
Sempre mercoledì 19 altre Commissioni (Finanze, Trasporti) hanno, in sede consultiva, iniziato
l’esame del disegno di legge AC 3618. Ulteriori Commissioni (Affari costituzionali, Giustizia,
Cultura, Attività produttive, Lavoro, Affari sociali, Agricoltura) hanno cominciato a discutere il
provvedimento nella seduta di giovedì 20.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
8
- STRUTTURA DEL PROVVEDIMENTO – La legge comunitaria 2003 è – come di consueto –
strutturata in due parti:
! Disposizioni generali sui procedimenti per l’adempimento degli obblighi comunitari (articoli
da 1 a 5).
-
-
-
I primi due articoli contengono princìpi e criteri direttivi generali della delega al Governo
per l’attuazione di direttive comunitarie.
L’articolo 3 prevede la rituale delega (biennale) al Governo “al fine di consentire la
gestione di una politica sanzionatoria dei comportamenti che costituiscono violazione di
precetti comunitari non trasfusi in leggi nazionali.
Con l’articolo 4 si stabilisce che gli oneri derivanti dall’esecuzione di prestazioni e
controlli da parte di uffici pubblici in attuazione della normativa comunitaria sono posti a
carico dei soggetti interessati.
Disposizioni per il riordino normativo nelle materie interessate dalle direttive comunitarie
sono contenute nell’articolo 5.
! Disposizioni particolari di adempimento, criteri specifici di delega legislativa (articoli da 6 a
19).
-
-
-
-
-
-
Va preliminarmente osservato che talune fattispecie sono volte alla chiusura di un
contenzioso in atto in sede comunitaria, altra a dare esecuzione a sentenze della Corte
di giustizia delle Comunità europee.
Per tre direttive sono previsti criteri specifici di delega: rispettivamente, sul trattamento
dei dati personali (articolo 12), sull’inquinamento acustico (articolo 13) e sulla parità
uomo – donna (articolo 16).
I settori interessati, d’interesse diretto o mediato, dell’industria alimentare riguardano: la
tutela dell’ambiente (inquinamento acustico: articolo 13; valutazione di impatto
ambientale di progetti pubblici e privati: articolo 14; prevenzione e riduzione
dell’inquinamento), la sanità (ispezioni e controlli veterinari: articolo 8), disciplina del
lavoro (parità di trattamento tra uomini e donne: articolo 16); agricoltura (prodotti
fitosanitari: articoli 9 e 10).
Articolo 8 - Si sostituisce l’articolo 4 del D. L.vo 432/1998, che disciplina il
finanziamento delle ispezioni e dei controlli veterinari di origine animale. In data
11.07.2002 la Commissione U.E. ha presentato una proposta di regolamento
(COM(2002)377) che fissa norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui
prodotti di origine animale destinati al consumo umano. Tale proposta segue la
procedura di <codecisione>: dovrebbe essere esaminata nella sessione di maggio di
quest'anno.
Articoli 9 e 10 - Modificano il DPR 290/2001, di semplificazione dei procedimenti di
autorizzazione all’immissione in commercio di fitofarmaci
Articolo 13 - Il Governo è delegato ad adottare un decreto legislativo di riordino,
coordinamento e integrazione delle disposizioni legislative in materia di tutela
dall’inquinamento acustico. Per la disciplina nazionale si rinvia essenzialmente alla
legge quadro 447/1995 (ambiente esterno ed abitativo). Per l’ambiente lavorativo il
rinvio è al decreto legislativo 277/1991, il cui capo IV è dedicato alla protezione dei
lavoratori contro i rischi di esposizione durante il lavoro.
Articolo 14 - Prevede la valutazione d‘impatto ambientale di determinati progetti
pubblici e privati.
Articolo 15 - Reca una puntuale modifica alla legislazione vigente in materia di
prevenzione e riduzione integrale dell’inquinamento.
Articolo 16 - Conferisce delega al Governo per il recepimento della direttiva
2002/737CE inerente all’attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e
le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla formazione
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
9
professionale e le condizioni di lavoro. Consistenti le modifiche apportate alla direttiva
76/207/CEE.
* * * * *
! Direttive da attuare in via amministrativa (indicate nella relazione al disegno di legge AC
3618). Si segnalano le seguenti direttive:
-
2002/2/CE - circolazione dei mangimi composti per animali
2002/16/CE - derivati epossodici destinati a venire in contatto con prodotti alimentari
2002/26/CE - metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale del tenore di
ocratossina A nei prodotti alimentari
2002/27/CE - metodi per il prelievo di campioni e metodi di analisi per il controllo
ufficiale dei tenori massimi di taluni contaminanti nei prodotti alimentari
2002/42/CE - quantità massime di residui di antiparassitari su e nei cereali, su e nei
prodotti alimentari di origine animale, su e in alcuni prodotti di origine vegetale
2002/63/CE - controllo ufficiale dei residui di antiparassitari sui e nei prodotti di origine
vegetale e animale
2002/66/CE - quantità massime di residui di antiparassitari sui e nei, tra gli altri, prodotti
alimentari di origine animale o vegetale
2002/69/CE - controllo ufficiale di diossina e determinazione di PCB diossina – simili nei
prodotti alimentari
2002/71/CE - quantità massime di residui di antiparassitari sui e nei, tra gli altri, prodotti
alimentari di origine animale o vegetale
2002/72/CE - materiali e oggetti di plastica destinati a venire a contatto con i prodotti
alimentari (già in vigore, con direttiva specifica dal settembre 2002)
2002/76/CE - quantità massime di residui di antiparassitari sui e nei, tra gli altri, prodotti
di origine vegetale
2002/82/CE - requisiti di purezza specifici per gli additivi alimentari diversi dai coloranti e
dagli edulcoranti
Allegati:
•
Allegato A (contenente direttive che non richiedono il parere parlamentare, salvo che non
sia previsto il ricorso a sanzioni penali). Si segnalano le direttive:
-
-
2002/33/CE che modifica due precedenti direttive con riguardo alle norme sanitarie
relative ai sottoprodotti di origine animale;
2002/44/CE concernente la sicurezza dei lavoratori esposti ai rischi derivanti da agenti
fisici (vibrazioni). La direttiva costituisce la XVI direttiva particolare della cosiddetta
direttiva madre 89/391/CE. Nel nostro ordinamento non esistono in argomento
disposizioni specifiche, di natura tecnica, organizzativa e procedurale, pur se, aliunde
(decreto legislativo 626/1994) tutti i fattori di rischio, compresi quelli derivanti dalle
vibrazioni, vanno valutati ai fini dell’adozione di adeguate misure di prevenzione e
protezione;
2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale;
2002/86/CE che fissa il termine a partire dal quale sono vietati gli scambi di prodotti non
conformi alla direttiva 2000/13/CE (“Ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri
concernenti l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa
pubblicità”). Peraltro quest’ultima direttiva, la cui entrata in vigore era prevista per il 26
maggio 2000, non è stata ancora recepita, in attesa dei pareri della Conferenza Stato –
Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari. Inoltre tale direttiva è stata
modificata dalle successive 2001/101 e, appunto, dalla 2002/86.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
10
•
Allegato B (da trasmettere dopo l’acquisizione degli altri pareri previsti dalla legge, alle
competenti Commissioni parlamentari per l’espressione del parere entro termini prefissati).
Si segnalano le direttive:
-
2002/73/CE sulla parità uomo – donna;
2002/74/CE sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla tutela dei
lavoratori subordinati in caso d’insolvenza dei datori di lavoro. Le modifiche apportate alla
precedente direttiva 80/987/CE estendono l’ambito oggettivo e soggettivo della tutela e,
fra l’altro, appaiono funzionali a risolvere i problemi scaturenti dall’insolvenza di
un’azienda operante sul territorio di più Stati membri.
PROTESTA DI ASSOCARNI PER UN COMUNICATO DELL’UFFICIO AGRICOLO
DELL’AMBASCIATA AMERICANA DENIGRATORIO DELLA FILIERA BOVINA ITALIANA
In data 11 febbraio u.s. ASSOCARNI ha diramato un comunicato per reagire all’attacco
all’immagine della filiera italiana condotto negli scorsi giorni.
Si riporta di seguito il testo del comunicato.
COMUNICATO STAMPA
ASSOCARNI ha espresso una formale protesta nei confronti dell’Ufficio Agricolo dell’Ambasciata
americana che nei giorni scorsi aveva diramato una propria nota informativa che, partendo da recenti
episodi di cronaca legati alla scoperta di macellazione clandestina in Campania, danneggiava
profondamente l’immagine della filiera italiana della carne bovina definita, nel commento degli americani,
come nota per certi tipi di pratiche illecite; tale nota è stata subito ripresa da alcuni organi di
comunicazione internazionali con gravi danni per le imprese italiane del settore.
E’ assolutamente sorprendente, ha dichiarato ASSOCARNI, che da parte di sedi diplomatiche vengano
strumentalizzati singoli e sporadici episodi di violazione della legge, per danneggiare l’immagine di una
filiera rappresentata da oltre 100.000 allevatori quotidianamente impegnati a produrre nel massimo rispetto
della Legge e da un’industria di trasformazione i cui standard di sicurezza e qualità sono tra i più elevati nel
mondo.
Ancora più sorprendente che lezioni di morale vengano effettuate da un Paese, come gli USA, in cui:
è liberamente consentito l’impiego di ormoni “naturali” da sempre vietati in Europa;
il sistema di controlli su tutte le altre sostanze ad azione anabolizzante, comprese quelle più
pericolose, negli USA è del tutto inadeguato rispetto agli standard comunitari, in quanto prevede
esclusivamente prelievi obbligatori al macello e non negli allevamenti (unica fase invece in cui tali
sostanze potrebbero essere riscontrate);
il numero di campioni effettuato sulle sostanze vietate è del tutto insufficiente, prevedendo, ad
esempio, poche centinaia di campioni per la ricerca dei beta agonisti, su oltre 36,5 milioni di capi bovini
annualmente macellati negli USA;
il numero di test effettuato per la ricerca della BSE è assolutamente non significativo rispetto a
quanto previsto nei Paesi della UE, e non sufficiente a dare una completa informazione sulla reale
situazione della BSE in USA.
Tutti dati, questi, che confermano come gli standard fissati dalla normativa vigente comunitaria e soprattutto
italiana siano ben più rigidi di quelli previsti dagli altri Paesi, quali ad esempio gli USA, la cui carne è ben
lontana dagli standard di sicurezza comunitari
. Roma, 11 febbraio 2003
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
11
TERMINI DI PAGAMENTO NELLE TRANSAZIONI COMMERCIALI: RESO NOTO IL SAGGIO
D’INTERESSE – PRECISAZIONI SULLE TRANSAZIONI TRA IMPRESE E PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI
Con riferimento al Decreto Legislativo 9 ottobre 2002 n°231 relativo alla lotta contro i ritardi di
pagamento nelle transazioni commerciali (vedasi circolare Assocarni n. 271 del 24 ottobre 2002)
informiamo le Ditte associate che nella Gazzetta Ufficiale n°33 del 10.02.03 è stato pubblicato il
Comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze che stabilisce il saggio d’interesse che
decorre automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine del contratto. In
particolare, il saggio degli interessi per il semestre 1° luglio /31 dicembre 2002 è pari a 3,35% e
2,85% per il semestre 1° gennaio/30 giugno 2003.
Di particolare rilevanza inoltre la Circolare n°1 (Gazzetta Ufficiale n°19 del 24 gennaio)
emanata dal medesimo Dicastero circa l’applicazione del Decreto Legislativo 9 ottobre 2002 n°231
ai contratti conclusi tra privati e pubblica amministrazione. La nota, oltre a ribadire la ratio del
provvedimento legislativo sui ritardi di pagamento e la decorrenza automatica degli interessi
moratori, ha espressamente ricordato ai responsabili dell’attività contrattuale della Pubblica
amministrazione la possibilità derogatoria di fissare per iscritto un termine di pagamento superiore
a quello indicati e un saggio degli interessi per ritardato pagamento diverso seppur nei limiti di
quanto previsto dall’articolo 7 del Decreto sopraccitato. E’ quindi poco chiaro se con tale circolare il
Ministero abbia voluto esortare la Pubblica Amministrazione del nostro Stato ad allinearsi alla
prassi europea e non abbia, invece, voluto ricercare una scappatoia per l’elusione della normativa
sui termini di pagamento da parte della pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda invece l’emanazione del Decreto del Ministero delle Attività produttive per
individuare i prodotti alimentari deteriorabili, che ricordiamo sono attualmente e
temporaneamente definiti dal Decreto del Ministero della Sanità 16 dicembre 1993, Assocarni è
impegnata, unitamente alla Federalimentare, a far sì che tutte le carni vengano chiaramente
ricomprese nell’elenco dei prodotti considerati deteriorabili.
RIUNIONE AL MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE SULLA DEFINIZIONE DI
PRODOTTO ALIMENTARE DETERIORABILE
Come più volte anticipato, il Ministero delle Attività produttive si accinge ad emanare il Decreto
ministeriale che individuerà i prodotti alimentari deteriorabili. In merito Assocarni ha partecipato
presso il Ministero delle attività produttive ad un‘ulteriore riunione per esaminare sia la bozza di
decreto ministeriale predisposta dall‘Amministrazione, sia l‘ipotesi alternativa formulata dalle
Organizzazioni della produzione agroalimentare (Assocarni, Coldiretti, Federalimentare, Confapi,
Cna, Assica, Confagricoltura, Confindustria ed Assolatte) finalizzato ad una definizione più ampia
possibile di prodotto deteriorabile. La riunione non ha determinato esito alcuno, per la posizione di
netta e pregiudiziale chiusura espressa dalle Organizzazioni del commercio e della distribuzione
rispetto alle posizioni espresse da Assocarni e dalle altre Confederazioni dei produttori. Stando
così le cose, ai rappresentanti del Ministero non è rimasto altro che prendere atto dell‘impossibilità
di addivenire ad una soluzione concordata e soddisfacente per entrambe le parti in causa
riservandosi conseguentemente di procedere in tempi brevi alla stesura definitiva del
provvedimento ministeriale con il quale definire i prodotti alimentari deteriorabili in virtù e per gli
effetti di cui al decreto legislativo 231/02.
Conclusivamente – trasferendosi ormai la questione dal piano tecnico a quello politico – Assocarni
si attiverà rapidamente intervenendo anche direttamente presso il Ministro Marzano allo scopo di
ricercare una soluzione soddisfacente ed equilibrata e che tenga conto della finalità della direttiva
comunitaria sui termini contrattuali di pagamento e della chiara volontà espressa dal Legislatore
delegato nell’emanare il Decreto Legislativo 9 ottobre 2002 n°231 .
Non appena il testo verrà definitivamente adottato, Assocarni organizzerà un incontro con le
aziende associate in cui esperti esterni approfondiranno tutti i diversi aspetti della materia
rispondendo alle specifiche domande delle Ditte associate.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
12
SETTORE BOVINO
DECISIONI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 28 FEBBRAIO 2003
Il Comitato di gestione ha votato i seguenti provvedimenti, che verranno adottati con
regolamenti in corso di pubblicazione:
1) Restituzioni all’esportazione: invariate
2) Vendita di carni di intervento per il libero mercato / reg.to CE 220/2003 – aggiudicazione
della gara del 24 febbraio: vedere tabella sul nostro sito.
La prossima gara è fissata al 10 marzo 2003. Per quanto riguarda i quantitativi ancora
disponibili ricordiamo che gli stessi devono essere sempre verificati sui relativi bandi di gara, in
quanto suscettibili di variazioni minime legate ad eventuali mancati ritiri di vendite precedenti
3) Vendita di carni di intervento per trasformazione / reg.to CE 219/2003 – aggiudicazione
della gara del 25 febbraio: vedere tabella sul nostro sito.
La prossima gara è fissata all’11 marzo 2003. Per quanto riguarda i quantitativi ancora
disponibili ricordiamo che gli stessi devono essere sempre verificati sui relativi bandi di gara, in
quanto suscettibili di variazioni minime legate ad eventuali mancati ritiri di vendite precedenti
4) Approvvigionamento Regioni ultraperiferiche: è stato votato un progetto di regolamento che
fissa gli aiuti comunitari per l’approvvigionamento di animali vivi e carni bovine. In particolare, è
stato modificato l’allegato III del regolamento 98/2003 riguardante il bilancio di
approvvigionamento di Madeira ed Isole Canarie.
Comitato ovino e caprino: a margine del comitato di gestione carni bovine si è svolto il Comitato
ovino e caprino nel quale è stato discusso un progetto di regolamento che fissa i quantitativi di
ovini vivi e carni importabili, entro il 30 aprile 2003 e dal 1° maggio 2003, a dazio zero in
provenienza dai Paesi terzi. Il progetto di regolamento in questione dovrà essere adottato per tener
conto dei nuovi accordi in corso di definizione con alcuni Paesi dell’est (Romania, Bulgaria,
Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia) ed altri Paesi terzi quali il Cile.
MODIFICHE AL REGIME DEL PREFINANZIAMENTO – RIDUZIONE
CONSENTITO PER EFFETTUARE L’ESPORTAZIONE DEFINITIVA
DEL
TERMINE
Facendo seguito a quanto già anticipato in merito comunichiamo che la Commissione, in
assenza di parere del Comitato Meccanismo degli Scambi, ha disposto una modifica al
regolamento CEE 565/80 che disciplina il regime del ‘prefinanziamento” che, ricordiamo, prevede
la sottoposizione al controllo doganale di merce destinata all’esportazione definitiva.
Con tale modifica è previsto che le merci possono essere sottoposte al regime del
prefinanziamento per un periodo massimo pari alla validità del certificato di esportazione cui
l’operazione si riferisce.
Contestualmente il Comitato ha, inoltre, approvato delle deroghe settoriali per alcuni prodotti
quali le carni bovine, i cereali, il riso ed i fuori Allegato I, prevedendo, solo per questi prodotti, che
le merci possono restare assoggettate al regime del prefinanziamento per un periodo massimo
di quattro mesi (contro gli attuali sei mesi) dalla data di sottoposizione delle merci al regime di cui
trattasi.
Il regolamento, in corso di pubblicazione, è applicabile a partire dal 1° ottobre 2003.
CONTINGENTE IMPORT PER CARNI BOVINE DESTINATE ALLA TRASFORMAZIONE:
REGIMI A E B
Come anticipato il 7 febbraio u.s., ASSOCARNI ha presentato un’istanza sia presso le
Amministrazioni nazionali competenti (Ministeri delle Politiche Agricole e delle Attività Produttive)
sia presso gli uffici della Commissione europea, per sollecitare una modifica alle modalità di
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
13
gestione del contingente di importazione di carne bovina destinata alla trasformazione in prodotti di
cui ai regimi “A” e “B” (regolamento CE 995/2002).
DECISIONI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 14 FEBBRAIO 2003
Il Comitato di gestione ha votato i seguenti provvedimenti, che verranno adottati con
regolamenti in corso di pubblicazione:
1) Restituzioni all’esportazione: invariate
2) Vendita di carni di intervento per il libero mercato / reg.to CE 220/2003 – aggiudicazione
della gara del 10 febbraio (vedi tabella sul nostro sito)
La prossima gara è fissata al 24 febbraio 2003. Per quanto riguarda i quantitativi ancora
disponibili ricordiamo che gli stessi devono essere sempre verificati sui relativi bandi di gara, in
quanto suscettibili di variazioni minime legate ad eventuali mancati ritiri di vendite precedenti
3) Vendita di carni di intervento per trasformazione / reg.to CE 219/2003 – aggiudicazione
della gara del’11 febbraio (vedi tabella sul nostro sito)
La prossima gara è fissata al 25 febbraio 2003. Per quanto riguarda i quantitativi ancora
disponibili ricordiamo che gli stessi devono essere sempre verificati sui relativi bandi di gara, in
quanto suscettibili di variazioni minime legate ad eventuali mancati ritiri di vendite precedenti
4) Regolamenti promozione mercato interno e Paesi terzi:
Nel corso del Comitato sono state analizzate e discusse due proposte di regolamento relative
alle azioni di promozione dei prodotti agricoli nei Paesi terzi e nel mercato interno. Il
regolamento promozione Paesi terzi è stato approvato con l’eliminazione dei Paesi PECO
dall’elenco Paesi Terzi, l’aggiunta del lino nell’elenco dei prodotti che possono beneficiare delle
azioni di promozione e con la fissazione di una nuova data per la presentazione dei programmi.
Il progetto di regolamento sulla promozione nel mercato interno non è stato invece votato per
una serie di posizioni differenziate tra i diversi Stati membri. Importante che in tale
regolamento, tra i prodotti che possono beneficiare della promozione, è stata inserita, come sin
dall’inizio richiesto da ASSOCARNI, la carne bovina, prodotto sinora escluso dall’attuale
versione del reg.to CE 94/2002. Per la promozione della carne bovina è tuttavia indispensabile
che vengano fissate a brevissimo dalla stessa Commissione
le linee guida per la
comunicazione in assenza delle quali non sarà possibile, entro il termine previsto di fine
giugno, presentare alcun programma.
SCADENZE PER LA RICHIESTA DI TITOLI DI IMPORTAZIONE PER ALCUNI CONTINGENTI
Il 21 febbraio è scaduto il termine per presentare le domande di titolo di importazione a valere
sulle assegnazioni, attribuite a giugno-luglio dello scorso anno, nell’ambito dei seguenti contingenti:
- carne bovina congelata per trasformazione in prodotti dei regimi “A” e “B” (reg.to 995/2002)
- bovini da ingrasso (reg.to 1126/2002)
Per quanto riguarda invece il contingente di importazione di tori, giovenche e vacche di razze
alpine e di montagna (1081/1999), il termine ultimo è fissato al 15 marzo.
Ricordiamo che l’accesso alla ripartizione dei residui dei contingenti suddetti è riservata
esclusivamente agli operatori che hanno già partecipato allo stesso contingente per il periodo
1°.7.02-30.6.03, ottenendo un’assegnazione, e che hanno richiesto tutti i quantitativi loro attribuiti.
SCADENZA TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE RELATIVE AL PREMIO
ALLA MACELLAZIONE CAMPAGNA 2002
Agea ha diramato la nota n. 1927 del 20 febbraio 2003 attraverso la quale ha ricordato che il 28
febbraio p.v. scade il termine per la presentazione delle domande relative al premio alla
macellazione per la campagna 2002.
Si invitano pertanto i nostri associati, che ancora non avessero provveduto ad inviare i dati
relativi a tale campagna, a farlo con la massima urgenza.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
14
CONTRIBUTI SOSPESI PER EMERGENZA BSE: RIPRESA VERSAMENTI CONTRIBUTIVI
Con riferimento alla ripresa dei versamenti contributivi sospesi a causa dell’emergenza BSE,
informiamo le Ditte associate che sono stati posti da parte di sedi periferiche dell’INPS dubbi
interpretativi in merito all’obbligo di attendere la notifica di accoglimento dell’istanza di
rateizzazione da parte degli enti previdenziali locali per dare inizio alla ripresa dei contributi arretrati
di cui alla nota n° 9 del 17 gennaio 2003, risultando tali possibilità limitata alle sole aziende agricole
(con l’esclusione quindi di tutte le altre). Tenuto conto dell’assenza di chiarezza delle istruzioni
diramate dalla circolare INPS n. 17 del 27 gennaio 2003, anche in merito allo slittamento dal 1° al
16 di ciascun mese per le aziende comprese nell’aree DM, ASSOCARNI è intervenuta presso
l’INPS per ottenere i necessari chiarimenti.
Tenuto conto dell’assenza ad oggi di indicazioni chiare a riguardo, invitiamo le ditte associate a
provvedere sin da subito ad effettuare il pagamento della prima e seconda rata (gennaio /febbraio);
forniremo appena possibile successive indicazioni sulle ulteriori scadenze.
SETTORE SUINO
SCADENZE CONTINGENTI DI IMPORTAZIONE PER IL 2° TRIMESTRE 2003
Ricordiamo che dal 1° al 7 marzo si possono presentare domande di partecipazione ai
seguenti contingenti di importazione di carni suine e di pollame, a dazio azzerato o ridotto:
Accordi europei carni a dazio ridotto o azzerato
Accordi GATT oleaginose a dazio zero
Accordi GATT a dazio agevolato
Accordi con i Paesi baltici a dazio azzerato
Accordo con Slovenia a dazio ridotto
suino
suino
suino
suino
suino
-
pollame
pollame
pollame
Le ditte interessate possono consultare sul nostro sito le modalità di accesso ai vari contingenti .
Le domande devono pervenire ai nostri uffici entro le ore 10.00 del 4 marzo.
RISULTATI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 18 FEBBRAIO 2003
Il Comitato di gestione ha votato i seguenti provvedimenti che verranno adottati con regolamenti in
corso di pubblicazione:
1. Ammasso privato delle carni suine: è stato votato il progetto di regolamento che revoca a far
data dal 19 febbraio 2003 l’ammasso privato (ricordiamo in merito che, come anticipato nella
circolare Assocarni n° 30 del 13 febbraio u.s., la Commissione europea aveva già sospeso
l’ammasso dal 13 al 19 febbraio e deciso di non accettare le domande presentate il 7- 10 - 11 e
12 febbraio 2003).
2. Deroghe sul rilascio dei titoli di esportazione:
In deroga al regolamento 1370/95, i certificati di esportazione le cui domande sono depositate
nel corso dei periodi sotto elencati vengono rilasciati nelle date indicate rispettivamente:
titoli richiesti
rilascio
dal 14 al 18 aprile 2003
24 aprile 2003
dal 2 al 6 giugno 2003
12 giugno 2003
dal 14 al 18 luglio 2003
24 luglio 2003
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
15
3. Regime d’importazione ACP (Africa, Carabi e Pacifico)
Il Comitato ha votato a favore dell’abrogazione del regolamento 2562/1998 che sarà sostituito
con un nuovo regolamento per tenere conto dell’accordo di partenariato tra gli Stati ACP e la
Comunità europea stipulato a Cotonou il 23 giugno 2000. Si tratta in realtà di modifiche di
carattere formale, rimanendo invariate le quantità ed i dazi.
SETTORE POLLAME
SCADENZE CONTINGENTI DI IMPORTAZIONE PER IL 2° TRIMESTRE 2003
Ricordiamo che dal 1° al 7 marzo si possono presentare domande di partecipazione ai
seguenti contingenti di importazione di carni suine e di pollame, a dazio azzerato o ridotto:
Accordi europei carni a dazio ridotto o azzerato
Accordi GATT oleaginose a dazio zero
Accordi GATT a dazio agevolato
Accordi con i Paesi baltici a dazio azzerato
Accordo con Slovenia a dazio ridotto
suino
suino
suino
suino
suino
-
pollame
pollame
pollame
Le ditte interessate possono consultare sul nostro sito le modalità di accesso ai vari contingenti .
Le domande devono pervenire ai nostri uffici entro le ore 10.00 del 4 marzo.
RISULTATI DEL COMITATO DI GESTIONE DEL 18 FEBBRAIO 2003
Il Comitato di gestione ha votato i seguenti provvedimenti che verranno adottati con regolamenti
in corso di pubblicazione:
1. Restituzioni all’esportazione: invariate
2. Prezzi rappresentativi in vigore dal 19.02.2003 (tabella disponibile sul nostro sito)
PRODOTTO
Polli congelati 65%
(NC 0207 12 90)
Polli disossati congelati
(NC 0207 14 10)
PAESE
BRASILE
BRASILE
TAILANDIA
CINA
ARGENTINA
CILE
Cosce di pollo congelate
(NC 0207 14 60)
PREZZO RAPPRESENTATIVO
84,6
192,3
200,2
273,2
203,8
208,8
0
€/100 kg
€/100
€/100
€/100
€/100
€/100
kg
kg
kg
kg
kg
€/100 kg
RELATIVA CAUZIONE
(*)
10 €/100 kg
34
30
8
29
27
€/100
€/100
€/100
€/100
€/100
kg
kg
kg
kg
kg
0 €/100 kg
Tacchini 80% congelati (NC 0207 25 10) BRASILE
125,5 €/100 kg
10 €/100 kg
Tacchini congelati disossati
BRASILE
243,0 €/100 kg
16 €/100 kg
272,3 €/100 kg
7 €/100 kg
(NC 0207 27 10)
ISRAELE
Anatre, oche e faraone in pezzi
TAILANDIA
211,5 €/100 kg
33 €/100 kg
congelati disossati (NC 0207 36 15)
CINA_____________317,3
€/100 kg 1
€/100
kg _______
Preparazioni non cotte, di galli
BRASILE
218,8 €/100 kg
20 €/100 kg
e di galline (NC 1602 32 11)
TAILANDIA
226,3 €/100 kg
18 €/100 kg ______
(*) l’importo viene applicato come cauzione se il prezzo CIF è superiore al prezzo rappresentativo; in caso contrario, lo stesso
deve essere considerato come dazio addizionale
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
16
3) Deroghe sul rilascio dei titoli di esportazione
In deroga al regolamento 1371/95, i certificati di esportazione le cui domande sono depositate
nel corso dei periodi sotto elencati vengono rilasciati nelle date indicate rispettivamente:
titoli richiesti
rilascio
dal 14 al 18 aprile 2003
24 aprile 2003
dal 2 al 6 giugno 2003
12 giugno 2003
dal 14 al 18 luglio 2003
24 luglio 2003
4) Altre
decisioni – Trasmissione prezzi e Bilancio approvvigionamento Regioni
ultraperifiche
Sono stati votati anche due regolamenti che riguardano il primo la trasmissione alla
Commissione, da parte degli Stati membri, di alcuni prezzi utilizzando un sistema di invio
elettronico, ed il secondo una modifica dei bilanci di approvvigionamento di animali vivi (suini e
conigli) per le regioni ultraperiferiche.
NOTIZIE SANITARIE
IMMINENTI APERTURE IN MATERIA DI MOVIMENTAZIONI PER BLUE TONGUE
Facendo seguito ad una sollecitazione di Assocarni, il Ministero della Salute emanerà nella
giornata di lunedì 3 marzo una nota con cui consentirà la movimentazione, da zone sottoposte a
restrizione e ad obbligo di vaccinazione, la movimentazione di animali della specie ovi-caprina non
vaccinati di età non superiore a 40 giorni.
Novità positive verranno anche da Bruxelles dove la Commissione ha espresso un parere
tendenzialmente favorevole ad una maggiore liberalizzazione degli animali sensibili alla blue
tongue destinati alla macellazione, anche in macelli localizzati in zone indenni, anche in
provenienza da zone con circolazione virale in atto o che non abbiano raggiunto l’80% della
vaccinazione (movimentazione questa ad oggi vietata).
Una proposta in tal senso potrebbe essere approvata nell’ambito del prossimo comitato
veterinario permanente.
VIETATE LE IMPORTAZIONI DI CARNI DAL PARAGUAY: SALVE LE PARTITE VIAGGIANTI
SPEDITE PRIMA DEL 20 FEBBRAIO
Come preannunciato nel circolare n°37 del 21 febbraio u.s., è stata pubblicata nella GU.UE L 53
del 28.02.03 la decisione 2003/137/CE che vieta le importazioni di carni dal Paraguay.
Sono tuttavia ammesse le importazioni di carni bovine disossate e le frattaglie per animali da
compagnia ottenute da bovini macellati dopo il 1° settembre 2002 e prima del 20 febbraio 2003,
prodotte e certificate nello stesso periodo e spedite verso la Comunità prima del 20 febbraio 2003.
FORMALIZZATE LE NUOVE REGOLE SUL MATERIALE A RISCHIO SPECIFICO
Sono state formalizzate le decisioni assunte dal Comitato Permanente per la Catena Alimentare
e la Sanità Animale sul progetto di regolamento di modifica del regolamento (CE) n. 999/2001
concernente:
- l'inserimento delle tonsille dei bovini di tutte le età e dell'ileo degli ovini e caprini di tutte le
età nella lista dei materiali a rischio specifico (sino ad oggi l’obbligo di eliminazione ha
riguardato il cranio, compresi il cervello e gli occhi, le tonsille, la colonna vertebrale escluse
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
17
le vertebre della coda e le apofisi traverse delle vertebre lombari e toraciche e delle ali del
sacro,ma includendo i gangli spinali e il midollo spinale dei bovini di età superiore a 12
mesi, nonché gli intestini dal duodeno al retto e il mesentere dei bovini di qualunque età).
- le nuove indicazioni per quanto riguarda lo spolpo delle teste bovine e la rimozione della
lingua per la quale sarà prevista l'asportazione mediante un taglio che non comporti
l'asportazione della parte posteriore della stessa al fine di evitare la contaminazione con il
tessuto delle tonsille.
In merito allo spolpo delle teste bovine sono previste particolari disposizioni per quanto riguarda
la manipolazione, il trasporto e la verifica (attraverso analisi di laboratorio) della mancata
contaminazione, da parte di tessuto nervoso a rischio, delle porzioni muscolari asportate. Sulle
analisi per verificare l'assenza di contaminazione la proposta di regolamento lascia ampia
autonomia ai singoli Stati membri in relazione alle metodiche da applicare.
Lo stesso Comitato ha approvato il progetto di modifica della decisione 2002/675/CE (metodi
analitici dei laboratori di analisi) con lo scopo di fissare i limiti minimi per la ricerca del
cloramfenicolo, i nitrofurani ed il medrossiprogesterone nei prodotti di origine animale. La
fissazione di tali limiti minimi ha l'obiettivo di armonizzare l'applicazione della direttiva 96/23/CE
relativa al controllo di alcune sostanze e dei loro residui negli animali e nei loro prodotti.
MALATTIA DI AUJESZKY: PUBBLICATO L’ELENCO DEI PAESI INDENNI
E’ stata pubblicata la Decisione 2003/130/CE che, a decorrere dal 15 Marzo 2003, aggiorna gli
elenchi dei paesi indenni dalla malattia di Aujeszky e gli elenchi dei paesi in cui si applicano
programmi di eradicazione verso tale malattia.
Gli stati membri, o loro regioni, indenni e in cui è vietata la vaccinazione sono:
Danimarca: Tutte le regioni
Regno Unito: Tutte le regioni in Inghilterra, Scozia e Galles
Francia:
I dipartimenti di Aisne, Allier, Ardennes, Ariège, Aube, Aude, Aveyron, Bas-Rhin,
Bouches-du-Rhône, Calvados, Cantal, Charente, Charente-Maritime, Cher, Corrèze,
Côted'Or, Creuse, Deux-Sèvres, Dordogne, Doubs, Drôme, Essonne, Eure, Eure-etLoir, Gard,Gers, Gironde, Hautes-Alpes, Hauts-de-Seine, Haute Garonne, HauteLoire, Haute-Marne,Hautes-Pyrénées, Haut-Rhin, Haute-Saône, Haute-Vienne,
Hérault, Indre, Indre-et-Loire,Jura, Landes, Loire, Loire-Atlantique, Loir-et-cher,
Loiret, Lot, Lot-et-Garonne, Lozère,Maine-et-Loire, Marne, Meurthe-et-Moselle,
Meuse, Moselle, Nièvre, Oise, Orne, Paris,Pyrénées-Atlantiques, PyrénéesOrientales, Puy-de-Dôme, Réunion, Rhône, Sarthe, Saôneet-Loire, Savoie, SeineMaritime, Seine-Saint-Denis, Somme, Tarn, Tarn-et-Garonne, Territoirede Belfort,
Val-de-Marne, Val-d'Oise, Var, Vaucluse, Vendée, Vienne, Vosges, Yonne
Finlandia:
Tutte le regioni
Germania:
Tutte le regioni
Austria:
Tutte le regioni
Tutte le regioni
Svezia:
Lussemburgo:
Tutto il territorio
Gli stati membri, o loro regioni, che applicano programmi riconosciuti di controllo della malattia
sono:
Belgio:
Tutto il territorio
Paesi Bassi:
Tutto il territorio
Francia: Il dipartimento di Pas-de-Calais
USA: MISURE DI PREVENZIONE DEL BIOTERRORISMO
Il Ministero della Salute, con nota prot.603.3.8/80.83/AG/372 del 26 febbraio 2003, comunica le
misure in corso d’adozione dalle autorità statunitensi in materia di prevenzione del bioterrorismo. I
provvedimenti, la cui entrata in vigore è prevista per il mese di dicembre 2003, riguardano anche
l’esportazione di prodotti alimentari verso gli Stati Uniti ed in particolare sono previste la
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
18
registrazione di tutte le aziende che esportano verso tale paese e l’obbligo di preavviso di almeno
24 ore prima dell’arrivo delle spedizioni.
NUOVE CERTIFICAZIONI SANITARIE PER L’EXPORT PRODOTTI A BASE DI CARNE
DALL’ITALIA VERSO GLI STATI UNITI
Il Ministero della Salute, con nota prot. 600.3/SP.31/932 del 21 febbraio 2003, ha trasmesso il
nuovo certificato sanitario per l’esportazione dall’Italia verso gli USA di prodotti a base di carne. Da
notare che il nuovo certificato amplia notevolmente la gamma di prodotti di salumeria italiani
esportabili negli Stati Uniti, attualmente limitata ai prosciutti con stagionatura superiore a 400 giorni
prodotti con cosce provenienti da suini nati e allevati in Italia e ad alcuni prodotti cotti.
Il certificato è a disposizione delle Ditte associate che ne faranno richiesta.
EXPORT PRODOTTI A BASE DI CARNE DALL’ITALIA VERSO LA RUSSIA: PRECISAZIONI
SULLA NATURA DEI PRODOTTI
Il Ministero della Salute, con nota 600.3/SP.31-EXP/899 del 19 febbraio 2003, facendo seguito
ad alcune richieste di chiarimento pervenute da alcuni Servizi veterinari in merito alle tipologie di
prodotti a base di carne che possono essere esportate verso la Federazione russa utilizzando il
certificato attualmente in vigore (per tale certificato vedasi circolare Assocarni n°187 del 15.07.02),
ha chiarito che il certificato sopra richiamato è utilizzabile per tutti i prodotti a base di carne, inclusi
salami, pancette, coppe, ecc..
PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DEGLI IMPIANTI SUI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE
ANIMALE: NOTE DELLE REGIONI EMILIA ROMAGNA, VENETO E PIEMONTE SUL NUOVO
REGOLAMENTO
Le Regioni Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, facendo seguito a quanto stabilito dalla nota
prot 609/508/60 del 18 dicembre 2002 del Ministero della Salute (vedasi circolare Assocarni 322
del 20 Dicembre 2002), hanno emanato note contenenti le procedure per il riconoscimento degli
impianti ai sensi del regolamento 1774/2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di
origine animale.
Tali provvedimenti di carattere regionale, disponibili sul sito ai seguenti link Regione Emilia
Romagna , Regione Veneto , Regione Piemonte , forniscono le indicazioni relative alle modalità di
presentazione delle istanze e alla verifica dei requisiti di idoneità per gli stabilimenti appartenenti
alle diverse tipologie previste dal regolamento che dovranno presentare domanda agli Assessorati
regionali – servizi veterinari territorialmente competenti entro il 28 febbraio 2003.
In attesa della pubblicazione delle linee guida ministeriali applicative del Regolamento
1774/2002, rinnoviamo la richiesta alle aziende associate per eventuali suggerimenti al riguardo.
HONG KONG: RIAMMESSE LE IMPORTAZIONI DI CARNI DI POLLAME DALL’ITALIA
Il Ministero della Salute, con nota 600.3/SP.31/842 del 17 febbraio 2003, informa che la
regione Amministrativa Speciale di Hong Kong ha dichiarato la propria disponibilità ad importare
dall’Italia, oltre alle carni ed i prodotti di carne bovina e suina, anche le carni ed i prodotti a base di
carne di pollame (vedasi circolare Assocarni n°288 del 14.11.02). In merito a queste ultime è stato
concordato un certificato veterinario che è a disposizione delle Ditte che ne faranno richiesta.
Ai fini dell’esportazione, le Autorità veterinarie di Hong Kong richiedono una lista in lingua
inglese degli stabilimenti italiani autorizzati per questo tipo di esportazione. A tal fine, le domande
dovranno essere inoltrate, anche tramite Assocarni, alla Direzione Generale della Sanità pubblica
veterinaria degli alimenti e della nutrizione, Ufficio III, Ministero della Salute (è indispensabile
riportare nella domanda il n° di telefono, fax e ove disponibile l’indirizzo di posta elettronica).
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
19
DIOSSINA NEI MANGIMI IN GERMANIA E OLANDA: GIUDICATE SUFFICIENTI DAL
COMITATO VETERINARIO LE MISURE DI RINTRACCIABILITA’ ADOTTATE DA TALI PAESI
In merito alla diffusione di notizie riguardanti l’attivazione di un sistema di allerta comunitario
relativo al rinvenimento nei giorni scorsi di tracce di diossina in alcuni mangimi destinati
all’alimentazione zootecnica, è stato reso noto che le stesse Autorità hanno immediatamente
provveduto a rintracciare gli animali e le carni da essi derivati; inoltre, dalle informazioni in nostro
possesso, sembrerebbe che gli animali e le carni potenzialmente contaminati non siano stati
spediti nel nostro Paese.
In merito, il Comitato Permanente per la catena alimentare (ex Comitato veterinario
permanente) ha discusso della questione e non ha ritenuto necessario adottare alcun
provvedimento avendo giudicato sufficienti le misure di rintracciabilità adottate dalle Autorità
tedesche ed olandesi.
IMPORT OVINI: L’UNGHERIA DICHIARATA INDENNE DA BRUCELLOSI
Con decisione 2003/111/CE del 18 febbraio 2003 recante modifica della decisione 97/232/CE
che modifica l’elenco dei paesi terzi dai quali gli Stati membri autorizzano le importazioni di ovini e
caprini (GU.UE L 45 del 19.02.2003) applicabile a far data dall’ 11 marzo 2003, la Commissione
europea ha riconosciuto ufficialmente indenne da brucellosi l’Ungheria.
I Paesi terzi o parti di paesi terzi che soddisfano i criteri per essere riconosciuti ufficialmente
indenni da brucellosi sono: Repubblica Ceca, Groenlandia, Ungheria, Romania e Repubblica
Slovacca.
BLUE TONGUE: DIRAMATE LE NUOVE NORME SULLA MOVIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
Il Ministero della Salute ha emanato la nota prot. 608/bt.505 con cui ricodifica l’intera normativa
che disciplina la movimentazione di animali sensibili alla blue tongue. Tenuto conto della
complessità del documento e della specificità delle prescrizioni in esso contenute, forniamo di
seguito una sintesi delle principali indicazioni in esso contenuto, rimandando al testo integrale del
provvedimento disponibile sul sito ASSOCARNI.
Le aziende interessate potranno contattare i nostri uffici per eventuali dubbi interpretativi.
Disposizioni per lo spostamento degli animali da:
Province soggette a restrizione ed a vaccinazione obbligatoria che hanno superato l’80% di
vaccinazione.
Da tali zone, con l’esclusione dei territori di 20 Km intorno al focolaio (zona di protezione), è
consentita la movimentazione verso province indenni del territorio nazionale sia di animali da
macello che da animali da vita nel rispetto di quanto stabilito al punto B1 della nota. Per quanto
riguarda invece i territori di 20Km intorno al focolaio (zone di protezione) di tali province, è possibile
movimentare verso zone indenni solo animali da macello, nel rispetto delle prescrizioni previste al
punto B2. In questo caso, gli impianti di macellazione che ricevono animali da zone di protezione
devono attivare un piano di sorveglianza secondo quanto precisato nell’allegato V.
Ad oggi tali territori sono:
Sardegna, Toscana, Basilicata, Molise, Enna, Viterbo, Roma, Brindisi, L’Aquila.
Province soggette a restrizione ed a vaccinazione obbligatoria con percentuale inferiore
all’80%
Da tali zone, la movimentazione di animali da vita o da macello verso zone indenni del territorio
nazionale può avvenire esclusivamente nel rispetto delle norme di quarantena, prove sierologiche
ecc, previste dall’allegato 2. Considerata la complessità di tali restrizioni, tale movimentazione è di
fatto impossibile.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
20
La movimentazione di animali da macello senza il rispetto di tali norme può avvenire solo verso
impianti di macellazione situate in province indenni della stessa regione purchè gli animali siano
stati vaccinati da almeno 30 giorni
Ad oggi tali province sono: Agrigento, Avellino, Bari, Benevento Caltanissetta, Caserta, Catania
Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Frosinone, La Spezia, Latina, Lecce, Messina, Napoli,
Palermo, Ragusa, Reggio Calabria, Salerno, Siracusa,Taranto, Trapani, Vibo Valentia.
Province indenni ma soggette a vaccinazione
Da tali zone, la movimentazione di animali da vita o da macello verso zone indenni del territorio
nazionale può avvenire se gli animali sono stati vaccinati da almeno 30gg e gli animali non
provengono da zone di protezione (20km intorno al focolaio ev. di altre province) o con situazione
epidemiologica sconosciuta, fatto salvo alcune deroghe precisate al punto F della nota ministeriale.
Tali province sono: Terni, Modena, Parma, Reggio Emilia.
RESTRIZIONI PER EXPORT DI SUINI VIVI E PRODOTTI DI CARNE SUINA VERSO LA
POLONIA
Il Ministero della Salute, con nota prot. 600.3/SA.12/751 del 12 febbraio u.s., comunica che
l’Ufficio veterinario polacco ha emanato una nuova regolamentazione in base alla quale non è più
possibile esportare dall’Italia verso la Polonia suini vivi nonché carni e prodotti a base di carne
suina non trattati a temperature superiori ai 72°C.
Il provvedimento sarebbe stato emanato in conseguenza dei focolai di malattia vescicolare
rinvenuti in provincia di Salerno e di Agrigento.
Il Ministero della Salute informa inoltre che, ritenendo tale provvedimento privo di fondamento
dal punto di vista delle regole internazionali, si è già attivato per ottenere la rimozione del divieto.
Stupisce che un Paese come la Polonia, che tra pochi mesi farà parte integrante dell’Unione
europea, adotti provvedimenti contrastanti con il diritto internazionale e comunitario e palesemente
protezionisti. Sulla questione, Assocarni ha già manifestato le proprie perplessità alle Autorità
polacche.
Terremo informate le Ditte associate sull’evoluzione della questione.
MRS ED ALTO RISCHIO: PRECISAZIONI DI AGEA SULLE DISTRUZIONI EFFETTUATE
PRIMA DELL’8 LUGLIO 2002
Agea, con nota prot. 90/dir dell’ 11 febbraio 2003, facendo seguito alla circolare prot. 10699/dg
dell’8 luglio u.s. precisa, limitatamente alla distruzione del materiale a rischio specifico ed alto
rischio, che per le distruzioni effettuate prima dell’8 luglio 2002 è consentito allegare al certificato
sanitario integrato il documento di trasporto della ditta con apposto il timbro e la firma del
veterinario di destinazione oppure produrre una apposita dichiarazione dell’inceneritore riportante i
riferimenti ai DDT e alle quantità distrutte con apposto per conferma il timbro e la firma del
veterinario competente.
AGGIORNAMENTO ELENCHI STABILIMENTI
Il Ministero della Salute ha comunicato i seguenti aggiornamenti ad elenchi di stabilimenti:
Stabilimenti del REGNO UNITO abilitati agli scambi intracomunitari
Prot. 600.3/SP.31/151 del 17 febbraio 2003
carni fresche, carni macinate e prodotti a base di carne, riconosciuti ai sensi dell' art. 6 della Decisione
98/256/CE
Prot. 600.3/SP.45/150 del 17 febbraio 2003
prodotti ottenuti da bovini non macellati nel proprio territorio e provenienti da stabilimenti riconosciuti:
1. carni fresche (art. 8, lett.a);
2. carni macinate e preparazioni di carne (art. 8, lett. b);
3. prodotti a base di carne ed altri prodotti di origine animale (art. 8, lett.c);
4. alimenti destinati a carnivori (art. 8, lett. d);
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
21
5. gelatine, di-fosfato di calcio, sego, ecc. (art. 8, lett. e).
Stabilimenti autorizzati ad esportare nella CE:
Prot. 600.3/SP.31/181 del 20 febbraio 2003
Argentina: carne fresca
Polonia: carne fresca di pollame
Svizzera: prodotti a base di carne
Tailandia: carne macinata e preparazioni di carne
Prot. 600.3/SP.31.BG/178 del 20 febbraio 2003
Bulgaria: carne fresca, carne fresca di pollame e prodotti a base di carne di pollame
Prot. 600.3/SP.31.CZ/179 del 20 febbraio 2003
Repubblica Ceca: carne fresca, carne macinata e preparazioni di carne
Prot. 600.3/SP.31.SI/180 del 20 febbraio 2003
Slovenia: carne fresca e carne di selvaggina uccisa a caccia
Prot. 600.3/SP.31/149 del 14 febbraio 2003
Lituania: prodotti a base di carne
Croazia: carne di coniglio e selvaggina d' allevamento
Australia: carne di ratiti
Marocco: involucri
Repubblica Ceca: prodotti a base di carne di pollame
Prot. 600.3/SP.31/148 del 14 febbraio 2003
Brasile: carne fresca
Polonia: carne fresca
Prot. 600.3/SP.31.AR/147 del 14 febbraio 2003
Argentina: carne fresca di pollame, carne macinata e preparazioni di carne e prodotti a base di carne di
pollame.
AREA SINDACALE E LAVORO
APPROVAZIONE LEGGE DELEGA SULLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO –
PRINCIPALI NOVITA’ E CONVEGNO LUISS
Il 5 febbraio l’Aula del Senato ha definitivamente approvato la legge delega per la "riforma del
mercato del lavoro" (ddl 848-B collegato alla manovra finanziaria per il 2002), che, come noto, è
ispirato al “pensiero” di Marco Biagi, tradotto nel Libro bianco Maroni.
Sull’argomento segnaliamo una serie di articoli apparsi sul Sole24Ore del 6 febbraio (pagg. da
15 a 18), tra cui un prospetto riassuntivo delle principali novità introdotte dalla nuova disciplina (che
si fornisce in allegato alla presente circolare); gli articoli a pag 11 del Sole24Ore del 7 febbraio (v.
in particolare intervista a Sacconi); la news pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro contenente
le dichiarazioni del Ministro Maroni, del Sottosegretario Sacconi ed una sintesi sui passaggi e
contenuti della riforma e sulle deleghe da attuare; l’articolo di Alessandro Balistri sul Sole24Ore
dell’11 febbraio (pag. 11), concernente le dichiarazioni rese dal Ministro Maroni nel corso del
convegno Assolombarda sulla responsabilità sociale delle imprese (“La maggior parte dei decreti
delegati è già pronta….., entro giugno diventeranno operativi il collocamento privato e le forme
contrattuali innovative”).
Quanto sopra premesso, il giorno 5 febbraio si è tenuto un convegno, organizzato dalla LUISS (al
quale ha partecipato anche Assocarni) finalizzato ad approfondire dal punto di vista giuridico ed
applicativo/attuativo, le principali innovazioni introdotte dalla nuova legge sul mercato del lavoro.
Nella sessione antimeridiana, presieduta da Salvatore Hernandez (Univ. Luiss Roma), sono
state svolte le seguenti relazioni: “I servizi per l’impiego” (Francesco Liso - Univ. Luiss); “Il
trasferimento d’azienda” (Roberto Romei - Univ. Firenze); “La somministrazione di manodopera,
comando e distacco” (Arturo Maresca - Univ. Roma Tre); “I contratti a contenuto formativo” (Fausta
Guarriello – Univ. Pescara); “I tirocini formativi” (Paolo Pascucci – Univ. Urbino); “Il lavoro a tempo
parziale, il lavoro a chiamata” (Pietro Lambertucci – Univ. L’Aquila); “I lavori coordinato e
continuativo, occasionale, accessorio e a prestazioni ripartite; il socio lavoratore” (Giuseppe
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
22
Santoro Passarelli – Univ. La Sapienza Roma); “La certificazione dei rapporti di lavoro; funzioni
ispettive e controversie di lavoro” (Valerio Speziale – Univ. Pescara).
I vari interventi hanno, sia pure attraverso differenti impostazioni, evidenziato:
- il carattere innovativo della nuova legge, il cui obiettivo è quello di rendere il mercato del lavoro
più moderno e flessibile, migliorandone l'efficienza ed alzando il tasso di occupazione;
- il giudizio fortemente critico che su tale iniziativa formulano ampi settori dell’attuale opposizione,
paventando una precarizzazione dei rapporti di lavoro;
- l’eccessiva genericità della legge delega, e la conseguente esigenza di chiarezza (da parte dei
decreti delegati) volta ad evitare possibili sovrapposizioni/confusioni tra istituti simili (quali ad es.:
somministrazione di manodopera e staff leasing; co.co.co. e lavoro occasionale, accessorio);
- l’estrema importanza che assumeranno i citati decreti delegati, al fine di avere un quadro
d’insieme della nuova disciplina del mercato del lavoro.
Le conclusioni sono state svolte da Maurizio Sacconi, il quale, nell’illustrare i punti salienti della
nuova disciplina, ha anticipato (come detto sopra) che il Governo intende emanare i decreti
attuativi in tempi brevi (presumibilmente entro la prossima estate).
Nella sessione pomeridiana si è svolta una tavola rotonda tra le parti sociali [coordinata da
Francesco Liso, alla quale hanno partecipato: Giorgio Usai (Confindustria), Giuseppe Casadio
(Cgil), Luigi De Romanis (Confcommercio), Raffaele Bonanni (Cisl), Bruno Gobbi (Confartigianato),
Fabio Canapa (Uil), Giancarlo Durante (ABI)], dalla quale sono emersi i medesimi contrasti che
avevano connotato gli interventi di carattere “accademico”.
E’ a disposizione di quanti ne faranno richiesta la relazione del Prof. Speziale sul tema della
“certificazione dei rapporti di lavoro; funzioni ispettive e controversie di lavoro”. Sarà nostra cura
informarVi non appena ci perverranno gli ulteriori atti del Convegno, che abbiamo provveduto a
richiedere alla Luiss
NORME REGIONALI
REGIONE LOMBARDIA: STANZIATI 40 MILIONI DI EURO ALL'AGROALIMENTARE
Informiamo le Ditte associate che la Giunta regionale lombarda ha approvato il Piano di
Sviluppo Rurale per le imprese che operano nel settore della trasformazione e
commercializzazione agro-alimentare il cui ammontare è di 39,2 milioni di euro; somma con la
quale
potranno
essere
effettuati
investimenti
per
130
milioni
di
euro.
"Ogni investimento dovrà essere mirato alla sicurezza, alla rintracciabilità e alla qualità del prodotto
- commenta Viviana Beccalossi -. il nostro obiettivo è di puntare al sostegno della competitività
delle imprese, ma anche e soprattutto allo sviluppo delle aziende agricole, assolute protagoniste di
questo settore. Per questo nella regolamentazione del bando abbiamo messo in atto strumenti
tecnici che ci garantiscono la valorizzazione di queste realtà".
Complessivamente il Piano di Sviluppo Rurale regionale, che termina con questo secondo
bando, ha garantito alle imprese della trasformazione e commercializzazione agro-alimentare 89
milioni di euro di finanziamenti, che hanno supportato progetti per 255 milioni di euro.
ASSOCARNI NOTIZIE N. 7/9 – 2003
23