Numero unico maggio 2009 (in formato pdf)
Transcript
Numero unico maggio 2009 (in formato pdf)
MAGGIO 2009 Anno IV- Numero Unico Istituto Comprensivo Sito internet: http://xoomer.alice.it/amomaran - e-mail: [email protected] Il giornalino dell’Istituto Comprensivo di Villanterio (Pavia) Un’occasione di incontro per raccontarci, confrontarci, scambiarci opinioni, informazioni e giochi INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA LA PAROLA AL DIRIGENTE SCOLASTICO RIFLESSIONI DIFFICILI PER UN MOMENTO DIFFICILE stanno subendo le conseguenze. Vale la pena allora come individui e come comunità di correre ai ripari ed attrezzarci per affrontare seriamente le problematiche che il futuro ci sta preparando. La scuola è sicuramente uno dei settori in cui è indispensabile investire e se le risorse nazionali per il momento scarseggiano sarebbe lungimirante rinforzare quelle locali. Devo dire che il lavoro che sta a fianco della pubblicazione di questo giornalino va proprio in questa direzione e la generosità degli sponsor locali testimonia che questa strada è percorribile. Alcune problematiche però non possono essere affidate alle sole forze del privato, ma devono rientrare in una ampia progettualità di territorio che deve essere fatta propria dalle espressioni amministrative delle Comunità: gli Enti Locali. Anche in questo caso è una tragica vicenda nazionale, il terremoto in Abruzzo, che può risultare un forte stimolo ad una previdente progettazione locale. Già lo scorso anno segnalavamo sul giornalino il continuo crescere nel nostro territorio dell’utenza e la necessità di procedere ad una ricognizione delle strutture a disposizione delle scuole per un loro più razionale utilizzo e per un loro ampliamento. È giunto veramente il momento di operare: il territorio necessita di strutture scolastiche più adeguate per tutti gli ordini di scuola. In tutte e tre le scuole dell’Infanzia abbiamo liste d’attesa, nelle scuole primarie gli spazi a disposizione non vanno oltre le aule e nelle scuole secondarie, poi, siamo al recupero degli sgabuzzini. Il territorio sta crescendo, deve assolutamente crescere anche come strutture a disposizione del servizio scolastico. E questo non solo con qualche aula in più, ma con una progettazione d’insieme che metta la qualità della vita a scuola unitamente a quella della sicurezza al primo posto. Personalmente sto per chiudere l’impegno lavorativo nella scuola, ma ancora credo sia possibile una forte alleanza fra docenti, famiglie, amministratori finalizzata alla costruzione nel territorio di un servizio scolastico di qualità per i nostri ragazzi. Nel mondo della scuola sono presenti tra i docenti ed il personale A.T.A. numerose eccellenze professionali e in questi anni ho potuto apprezzare tra le famiglie e gli amministratori tante persone di buona volontà, credo perciò che quanto proposto non sia solo un’utopia ma un progetto concretamente perseguibile: PROVIAMOCI!!! Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo di Villanterio non ha voluto mancare all’appuntamento de’ “Il salto del ranocchio” titolo scherzoso, scelto dai ragazzi, che individua il giornalino dell’Istituto. Questo grazie all’impegno in primo luogo dei docenti della Commissione Multimedialità, ma che hanno coordinato il lavoro di tutti i docenti di tutte le scuole del nostro istituto per mantenere viva l’occasione di “un incontro per raccontarci, confrontarci, scambiarci opinioni, informazioni e giochi” come recita il sottotitolo del giornalino. Ed è in questa direzione, dello scambio e della partecipazione, che vorrei esprimere alcune franche riflessioni sulla scuola in generale e sulle nostre scuole in particolare. È un momento difficile, tutti i giorni riceviamo notizie da giornali e televisione sulla crisi che ha investito la nostra società e sulle difficoltà che dovremo affrontare. Le risorse economiche scarseggiano e quelle a disposizione vanno ben indirizzate ed utilizzate. Anche la scuola sta risentendo della crisi ed è in attesa di conoscere come potrà organizzarsi dopo i tagli di personale che il Ministero ha preannunciato. So che in alcune scuole questa preoccupazione sta angustiando insegnanti e famiglie. Si tratta di un problema reale che l’Istituto deve affrontare nei termini previsti dalle disposizioni normative, ma sono certo che il Collegio dei Docenti saprà tener conto, nei limiti del possibile, anche degli aspetti pedagogici connessi. Se sul piano organizzativo le preoccupazioni vengono dall’esterno, su quello educativo sono invece tutte interne. È infatti esperienza quotidiana dei docenti di ogni ordine di scuola dell’istituto: dell’Infanzia, della Primaria, della Secondaria di I° grado verificare quanto sia diventato difficile instaurare con gli alunni un dialogo educativo che veda da parte del docente attenzione e comprensione, ma al quale corrisponda da parte del ragazzo rispetto, diligenza, impegno di lavoro. Vorrei qui ribadire quanto mi è già capitato di sottolineare negli interventi degli scorsi anni, l’educazione cognitiva e relazionale è un’impresa che richiede grande attenzione, costanza d’impegno, fatica quotidiana. Se queste caratteristiche non vengono sollecitate anche dalle famiglie, la scuola da sola non può fare alcuna presa sui ragazzi. Ultimamente capita invece di assistere ad un continuo riversarsi di critiche e pretese nei confronti della scuola che dovrebbe accettare ogni comportamento dei ragazzi e solo andare incontro alle loro esigenze. Purtroppo se la scuola può essere facilmente messa in difficoltà, non sarà poi così con la realtà della vita e già ora diverse famiglie e più in generale l’intera nostra società ne Con fiducia IL DIRIGENTE SCOLASTICO 2 COPIANO L A S C U O L A D E L L’ I N F A N Z I A D I C O P I A N O P R E S E N TA : Le maestre capi-tribù con grande coraggio fanno la guardia a tutto il villaggio. Le squaw collaboratrici sono fate viaggiatrici, ma non si spostano con la bici. Usano la canoa, veloce come il vento, e sono presenti in ogni momento. I piccoli Ormipu di buon mattino escono dalla tenda e fanno un piccolo spuntino. Poi si truccano la faccia e con arco e frecce iniziano la grande caccia. Attorno al totem fanno festa con danze invitanti e giochi entusiasmanti. La tribù dei numerelli 1 Uno, il capo tribù è l’indiano dipinto di blu. 2 Duepugnali vuol cavalcare ma sul pony non sa stare. 3 Treccina, la sorellina, dipinge l’argilla di mattina. 4 Quattropassi, l’ultimo nato, nella culla strilla a perdifiato. 5 Cinquenuvole, da brava mammina lavora in tenda da sera a mattina. 6 Seidenti, nonno attempato fuma la pipa e vede sfuocato. 7 Settefrecce, grande guerriero, cattura nemici e ne va fiero. 8 Ottobacche, davanti al fuoco cuoce un bisonte da bravo cuoco. 9 Novelune, la nonnina, è brava a cucire ma al tramonto vuole dormire. 10 Diecibisonti, con grande coraggio fa la guardia a tutto il villaggio. 3 INVERNO E MONTELEONE QUEST’ANNO LA NOSTRA SCUOLA È COINVOLTA IN UN PROGETTO DI PLESSO MOLTO ACCATTIVANTE: ”Un Viaggio per Piccoli Curiosi, alla scoperta … della Marmellata” Se anche oggi non sapete come rispondere alla domanda: “Che cosa mangio a colazione?“, ecco un’idea che si farà apprezzare per il suo gusto e la sua energia: la marmellata. Ciao… sei pronto a viaggiare con noi? Oggi partiamo alla scoperta della MARMELLATA!!! Non c’è niente di meglio di una buona colazione con pane, burro e marmellata per cominciare la giornata! Lava, sbuccia e taglia a pezzi le mele; frulla la polpa e metti in una pentola; aggiungi poco per volta lo zucchero mescolando; fai cuocere a fuoco alto e porta all’ebollizione, sempre mescolando, per circa 30 minuti. Quando la frutta è cotta riempi i vasetti a chiusura ermetica e capovogili, finchè si sono raffreddati. Ed ora assaggia la squisita marmellata di mele. Puoi usare tanti modi per gustare la marmellata: nella crostata, sulla fetta biscottata, nel croissant, nel panino e . . . . dove vuoi tu! 4 MARZANO HAI VOGLIA DI GIOCARE? … LE VOCALI POSSIAMO FARE GAMBA QUA GAMBA LA’ ASTA IN MEZZO FAI LA … SULL’ATTENTI STRETTO QUI MI PRESENTO SON LA … ATTIVITÀ PSICOMOTORIA: IMPARIAMO LE VOCALI CON IL NOSTRO CORPO DA SEDUTO INDICO TE BRACCIA TESE SON LA … BRACCIA IN ALTO GAMBE IN SU DI SICURO SEI LA … ROTOLANDO IN CERCHIO VO SIAMO IN DUE A FAR LA … I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI MARZANO 5 COPIANO Comune di Copiano Dove si trova Copiano, comune in provincia di Pavia, confina a nord con Vistarino e Magherno, a sud con Vistarino e Filighera, a est con Villanterio, Genzone e Gerenzago e a ovest con Vistarino. I corsi d’acqua Copiano è attraversato dall’Olona, fiume della Lombardia che va ad immettersi nel Po. I prati e i campi di Copiano sono attraversati da rogge, ruscelli e canali. Ogni roggia ha un nome: roggia Molina, Uccella e Giorgia. Nell’Olona si gettano due canali: Marocco e Litta. Notizie storiche Copiano è un paese molto antico. Si dice che l’imperatore Lamberto donò all’abbazia di S. Cristina circa 200 pertiche di terreno nel territorio di Copiano. Nel 1811 Copiano era una comunità autonoma. La famiglia dei nobili Giorgi, venuti dalla Moravia, diede impulso al paese. Copiano fece parte del feudo di Corteolona. Nel 1881 fu aperta la linea del tram a vapore che passa per il paese. La Colombina Il piccolo Santuario della Madonna della Beata Vergine della Colombina sorge nella parrocchia di Copiano, in prossimità di Buttirago, lungo la strada statale Pavia-Lodi. Si trova isolato in mezzo alla campagna e consiste in un tempio rettangolare in cui si trova l’immagine che rappresenta la Vergine Santissima con il Bambino Gesù, seduto sul ginocchio sinistro e due angeli che sorreggono la corona. Il monumento Il monumento è stato inaugurato il 18 Novembre del 1923 ed è fatto di granito di Biella. Gigi Vecchio fu lo scultore. Sulla cima c’è un’aquila e un soldato ferito in guerra e nel mezzo c’è un quadrato, su cui sono incisi i nomi dei caduti dal 1915 al 1918. 6 COPIANO Chiesa parrocchiale La Chiesa parrocchiale L’antica Chiesa parrocchiale, eretta dai benedettini, sorgeva nella località S. Paolo e andò in rovina. Essa fu sostituita con la cappella offerta dai nobili Giorgi, signori del paese, e poi fu restaurata. La sua facciata, in stile barocco, raffigura l’immagine di S. Giovanni B. e S. Antonio. Fanno parte della parrocchia le seguenti frazioni: Colombina, Buttirago. Madonna della Colombina che si festeggia il 25 marzo IL PAESE DI COPIANO DISEGNATO DAI NOSTRI ALUNNI Scuola Il nostro comune 7 MAGHERNO Ecco un collage di alcune attività della nostra scuola Classe 1^: dalla “Mucca Ballerina “ all’azienda agricola Classe 3^: collages a mosaico e con foglie secche Classe 5^: Gli angioletti di Natale Cartone rosso e bianco tagliato E con la colla attaccato. Pronto il corpo e il suo mantello Ora manca il suo cappello. Accipicchia cappello non ha! La pallina servirà e la testa sarà Occhi, naso e bocca Con il pennarello ritocca. La lana tanti capelli dorati creerà E la stagnola l’aureola diventerà. Perbacco un angioletto senza ali?! Non sia mai! Prendiamo velina e stagnola ed eccole qua. L’angioletto è preparato…e nel cielo è volato! 8 MAGHERNO Immagini in questa pagina Dall’alto a sinistra: Arlecchino (Classe 2^) Mosaico (Classe 3^) A destra: A spasso per l’Egitto (Classe 4^) Il sole non si era ancora alzato, quando il capo delle guardie è venuto a svegliare tutti con il suo tono prepotente. Il mio nome è Aziz e come tutti gli schiavi devo andare nel deserto, nella Valle dei Re, per lavorare alla costruzione della piramide del nostro faraone Tutankhamon. È iniziata da pochi anni. Il nostro faraone ha solo tredici anni. Oggi io e gli altri stiamo lavorando alla base della sua bella piramide. Quando arriveremo più in alto, dovremo costruire una rampa sulla quale far scorrere i blocchi che, secondo me, pesano due o tremila chili: che duro lavoro mi aspetta!!! A mezzogiorno facciamo solo una pausa per bere, e poi ancora tutti al lavoro e chi non ce la fa è preso a frustate. Io sono un prigioniero di guerra, ridotto purtroppo in schiavitù. Vengo dalla Siria, dove lavoravo come artigiano. Ero molto abile nella costruzione di arredi per le case: letti, bauli, sedie e poltrone. Che nostalgia!!! Ora, dopo un duro lavoro, si torna nei nostri miseri alloggi a consumare il secondo pasto della giornata: zuppa di legumi. ARLECCHINO (LOMBARDIA) È tra le maschere più famose. Il suo bizzarro vestito di cento colori sarebbe dovuto al buon cuore dei suoi compagni: questi, in occasione del Carnevale, gli regalarono pezzi di stoffa dei loro abiti, affinché anch’egli avesse un costume. Porta la maschera nera e la spatola di legno Il suo carattere è un insieme di astuzia, di coraggio e di poltroneria. La giornata di uno scriba Sono lo scriba Hippur e ho trentacinque anni: non sono giovanissimo, ma il faraone ha molta fiducia in me perché ho molta esperienza. Ora vi racconto come vanno le cose qui. Tra le classi sociali godo di molta considerazione e stima. Inizio la mia giornata con una colazione a base di carne e frutta, poi mi metto al lavoro e scrivo con pennelli fatti di canna intinti d’inchiostro, su un materiale ricavato dal papiro, una pianta che cresce lungo le rive del fiume Nilo. Lavoro spesso nella mia casa composta da due piani: il primo contiene il mio studio e altre stanze destinate agli ospiti; al secondo piano ci sono invece le camere da letto. I pavimenti sono ricoperti di piastrelle e colorate con pitture. Per diventare scriba ho studiato molti anni la Kemit, cioè una specie di manuale con un compendio di tutte le materie. Oggi devo andare nei campi a registrare la quantità di grano e orzo, che andrà a finire nei magazzini del nostro faraone. La mia giornata termina con la visita al tempio e successivamente con il pasto serale a base di pane, carne di quaglia, datteri e una pasta dolce aromatizzata con il sesamo. 9 MARZANO cura preparato. Verso le 21:15 è iniziata la seconda recita, che era ambientata in una redazione di giornale la sera della vigilia di Natale. Cinque redattori dovevano trovare degli articoli particolari per il giornale del giorno di Natale; dopo tanti discorsi e dubbi hanno trovato la soluzione: parlare delle vigilie di Natale nelle diverse parti del mondo. Sono state recitate dai bambini delle poesie: quella di Gianni Rodari “L’inviato speciale”, quella di Martin Luther King “Io ho un sogno”, una del premio Nobel per la Pace del 1992 Rigoberta Menchù “Ho varcato la frontiera”, una del brasiliano Ricardo Cassiano “Mostragli la mano”, una del NATALE A … MARZANO Il 19 dicembre 2008, presso il Polifunzionale del paese di Marzano, si è tenuta la recita natalizia fatta da noi alunni della Scuola Primaria. Dopo il lavoro svolto a scuola durante la giornata, siamo arrivati al Polifunzionale alle ore 20. Già tutta la scenografia era stata preparata dai nostri insegnanti; era molto bella: dei teli blu scuro rappresentavano il cielo, vi erano disegnante delle stelle, una locanda e delle palme, ai lati erano state sistemate le panchine, dove ci dovevamo sedere e davanti la scenografia sono stati messi dei teloni rosso scuro che erano il sipario. Appena siamo arrivati tutti, è iniziato lo spettacolo. All’inizio una compagna ha presentato, annunciando ciò che avremmo fatto: due recite, una intitolata “Betlehem anno zero” e l’altra “Natale sui fusi orari” oltre a bellissimi canti e poesie. Alle 20:30 tutto è iniziato, si è aperto il sipario seguito da uno scroscio di applausi. La prima recita, fatta di sei scene intervallate da canzoni natalizie, aveva come argomento l’attesa per la nascita di Gesù Bambino. Gli attori indossavano bei costumi che alcune mamme avevano con poeta africano Bernard Dadiè “Nasce un mondo nuovo”, una in spagnolo e italiano di Rafael Alberti “Los ninos de extremadura (I bimbi dei paesi in guerra)”, il “Messaggio di Natale” di Papa Giovanni Paolo II, una del poeta camerounese Rènè Philombe “L’uomo di tutti i cieli”, una del poeta turco Nazim Hikmet “Prima di tutto ama l’uomo”, una di Tali Sorek, una ragazza che ha fatto l’amara esperienza della guerra nel suo paese, “Avevo una scatola di colori”, una di Mahatma Gandhi “Scopri l’amore”, una del coreano Lee Kwang Su “Non dite” ed infine due poesie sulla pace e l’amicizia “Inno dell’amicizia mondiale” e “Cancelleremo le parole”. Dopo le recite ed i canti, un compagno ha ringraziato tutte le persone che avevano partecipato, in qualsiasi modo, alla realizzazione del tutto. È stata una serata davvero indimenticabile, ricca di emozioni e felicità. Alla fine tutti ci siamo salutati e scambiati gli auguri di un Buon Natale e un Felice 2009. Gli alunni 10 MARZANO UN PO’ PER RIDERE E GIOCARE D: Cosa ottieni quando un dinosauro cammina in un campo di fragole? R: Marmellata di fragole!!! D: Come fai a dire che c’è un dinosauro nel frigorifero? R: Lo sportello non si chiude!!! D: Che tipo di dinosauro saltava più in alto di una casa? R: Tutti … una casa non salta!!! D: Cosa ottieni dall’incrocio di un dinosauro con dei fuochi d’artificio? R: La dinomite!!! ANAGRAMMI Metti in ordine le lettere in modo da formare una parola di senso compiuto. A M B N I O B ➞_______________ L O N I OV I ➞_______________ N E R OT ➞_______________ N I N O P U G I ➞_______________ IL CALENDARIO 2009 Gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e Primaria di Marzano hanno contribuito, con i loro disegni sul paese, alla realizzazione del Calendario 2009. Un’iniziativa proposta dall’Amministrazione Comunale con lo scopo di avvicinare e far conoscere ai bambini il loro territorio. 11 G E RT I ➞_______________ PLALONE ➞_______________ SAT M E RA ➞_______________ LOGA ➞_______________ MIRADOLO L’ARTE nella scuola primaria è STRAORDINARIA VERTUNNO Le cose più belle fatte dagli uomini sono le opere d’arte: per riuscire a capire, a “entrare” nei capolavori dell’arte occorre impegnarsi col cuore e con la mente. L’obiettivo che noi alunni delle classi 4^ e 5^B della scuola primaria di Miradolo Terme intendiamo raggiungere e sviluppare in questo anno scolastico è la sensibilità al gusto del bello, attraverso le letture e l’analisi delle opere d’arte e la realizzazione delle stesse. Sotto la guida di Alessandro, il nostro bravissimo e severissimo esperto di informatica, aiutati dalle nostre insegnanti Antonella ed Annarita, stiamo analizzando i capolavori di alcuni grandi pittori della storia dell’arte. Le attività svolte comprendono l’utilizzo di Paint per colorare la riproduzione dell’opera, la ricerca di informazioni su Internet, la stesura con Word di relazioni sull’artista e sul quadro. Nel primo quadrimestre abbiamo osservato e trattato le opere dei seguenti pittori: Van Gogh, Arcimboldo, Picasso. Nel secondo quadrimestre le nostre osservazioni interesseranno altri grandi artisti: Kandinskij, Mirò, Monet. L’imperatore Rodolfo II impersona Vertunno che era il dio della vegetazione e dei cambiamenti. La figura è composta da fiori, frutti e verdure varie che rappresentano le quattro stagioni. PAULO VESTITO DA ARLECCHINO Il bambino ritratto è Paulo, figlio di Picasso, con il costume di Arlecchino. Il fondo è leggermente colorato; i piedi sono solo accennati. Le mani e il volto sono modellati in modo da dare l’idea del volume. Sensazione di fragilità e di malinconia. VASO DI IRIS È uno dei quadri più noti di nature morte a soggetto floreale dipinti da Vincent Van Gogh. Il pittore fa un uso meraviglioso dei colori contrastanti. Classi 4^ e 5^B H E L L O !!! M Y F A M I L Y Classi 1^A e B 12 MIRADOLO L’A.V.E.S. E I VALORI UMANI Noi alunni della classe 5^A della Scuola Primaria di Miradolo T., insieme alle classi 5^B e 4^, abbiamo partecipato ad un laboratorio sui valori umani, proposto dall’A.V.E.S.. MA COS’E’ L’A.V.E.S.? L’A.V.E.S. (Associazione di Volontariato per l’Educazione alla Solidarietà) è un insieme di persone che aiuta gli alunni delle scuole a capire l’importanza dei valori umani. MA QUALI SONO I VALORI UMANI? La generosità, la sincerità, l’amicizia, il sacrificio, la felicità, la verità, il rispetto, l’onestà, l’autoaccettazione, la fiducia in sé stessi, la non violenza, il perdono, la gentilezza, il coraggio, la gratitudine, l’amore, l’uguaglianza, la comprensione, la responsabilità,…….. A partire dal mese di dicembre, ogni giovedì, insieme ad Angela, la volontaria dell’A.V.E.S., abbiamo letto alcune storie, le abbiamo interpretate e abbiamo discusso sul loro significato. Con Angela abbiamo cantato, abbiamo immaginato, abbiamo recitato, abbiamo giocato… insomma ci siamo divertiti. Ma soprattutto abbiamo capito il valore del rispetto verso gli altri, di quanto sia importante sentirsi accettati per quello che siamo. Grazie ad Angela e a tutti i volontari dell’A.V.E.S. RICETTA DELL’AMICIZIA da consumarsi preferibilmente tutti i giorni, indicata da 0 a 110 anni, non esistono controindicazioni Ingredienti: 2 cucchiai di bontà 3 pizzichi di amore un po’ di generosità 1 bicchiere di rispetto un bel po’ di sincerità 5 bustine di onestà 1 dado di sorriso gocce di pazienza 1 formina di simpatia 7 cucchiai di dolcezza 1 barattolo di perdono 1 confezione di fiducia 1 scatola di comprensione tanti rametti di altruismo IL SALTO DI CITTA’ IN CITTA’ di Gek Tessaro All’interno del percorso di espressione corporea è stato letto il libro-arte IL SALTO DI CITTA’ IN CITTA’, di cui i bambini hanno drammatizzato alcuni momenti. È la storia di un bambino che, al posto di camminare, salta. Ma come dice l’autore “Non è semplice coltivare un sogno che gli altri non condividono e poi è bellissimo essere uguale a loro e non avere nulla di strano, non essere più lo zimbello di tutti”. Fortunatamente è una storia che ha un lieto fine... inaspettato! Un altro salto……un’altra città…… Esecuzione: mescola tutti gli ingredienti lentamente e per lungo tempo. Distribuisci a tutte le persone che conosci. Classe 5^A IN UN FUMETTO… Un altro salto……un’altra città…… Un altro salto……un’altra città…… .....oppure no?! Classi 3^A e B 13 Classe 2^ GERENZAGO La Leggenda Tra Fantasia Realtà. Rebus: Che cosa può darti una leggenda? ( 2, 8, 4, 7 ) Una leggenda italiana LE ORIGINI DI ROMA Ad Albalonga, una città del Lazio, regnava Numitore, che aveva una figlia di nome Rea Silvia. Amulio, fratello del re, cacciò dal trono Numitore e fece rinchiudere la nipote nel tempio delle vestali. Rea Silvia sposò segretamente il dio Marte e da lui ebbe due gemelli: Romolo e Remo. Quando Amulio lo seppe, ordinò di uccidere i due neonati, ma un servo ebbe pietà di loro e abbandonò i piccoli in una cesta sulle acque del Tevere. tò fino a quando non furono trovati dal pastore Faustolo. Diventati grandi e conosciuta la loro storia, Romolo e Remo uccisero Amulio e rimisero sul trono di Albalonga il nonno Numitore, che incoraggiò i due nipoti a fondare una città nel luogo dove erano stati trovati da Faustolo. Tra i due fratelli nacque una lite violenta, durante la quale Romolo uccise Remo. LEGGENDA AFRICANA E DA QUEL GIORNO... MOLTO TEMPO FA LA GIRAFFA NON AVEVA IL COLLO LUNGO. VIVEVA NELLA SAVANA E MANGIAVA ERBA E FIORI SUI PRATI. SI MISE IN VIAGGIO IN CERCA DI PRATI IN FIORE E ACQUA FRESCA. CAMMINA, CAMMINA … SENTÌ UNA VOCINA. LA GIRAFFA SI FERMO’, ALZÒ LA TESTA E VIDE UNO SCOIATTOLO SU UN ALBERO DI ACACIA CHE VOLEVA SCENDERE. Così fu Romolo a fondare la nuova città , cui dette il nome di ROMA e ne fu il primo re. LEI SI ALZÒ SULLE PUNTE, TESE IL CORPO E … TIRA, TIRA, SENTÌ IL COLLO CRESCERE! È DA QUEL GIORNO CHE LA GIRAFFA HA IL COLLO LUNGO! Classi 3^ e 5^ Classe 1^ La cesta si arenò sulle pendici del Colle Palatino, dove una lupa li allat14 I SEGNALIBRI PER L’AGENDA D’ISTITUTO Per realizzare i segnalibri segui le istruzioni 15 16 17 ISTRUZIONI PER REALIZZARE I SEGNALIBRI: A) RITAGLIA I 4 ELEMENTI DISEGNATI B) PIEGA LUNGO LA LINEA CENTRALE C) INCOLLA LE DUE FACCE D) SE VUOI, PUOI FORARE ED INSERIRE UN NASTRINO … OTTERRAI COSÌ 4 UTILI SEGNALIBRI PER LA TUA AGENDA! …UNO PER OGNI STAGIONE! 18 INVERNO E MONTELEONE TUTTI A CAVALLO!! Una delle esperienze più emozionanti è stato il trotto perché non avevamo mai trottato prima di allora! Quest’anno le nostre maestre hanno deciso di portaci in un centro ippico a S. Giacomo: il Centro equestre ”La Castellana Libertas”. Appena ci hanno parlato del corso, abbiamo provato una fortissima eccitazione ed una gioia infinita. Le nostre maestre si sono dimostrate molto disponibili e sportive, perché hanno giocato con noi. La squadra della maestra Elena ha vinto perché lei ha le gambe lunghe, mentre la squadra della maestra Paola ha perso sempre. Ciò che ci ha stupito è stato che la maestra Paola ha cavalcato! La mattina del 31 ottobre 2008 abbiamo preso il pulmino, dopo una mezz’oretta siamo arrivati ed abbiamo conosciuto Michela, la nostra istruttrice. Lei ci ha condotti nella club house, un ambiente caldo e accogliente dove c’era una stufa ed un piacevole profumo di legna; c’era anche un gatto che si stava scaldando. Dopo essersi presentata, Michela ci ha spiegato i giochi che avremmo fatto e ci ha insegnato come comportarci con i cavalli. Ci ha poi diviso in quattro gruppi e portato nei box dove abbiamo conosciuto: DOLLY, FAVOURITE, TWISTER, CAMELOTT e FIOCCO. Al termine della mattina, per premiare i cavalli del loro lavoro e della pazienza, davamo loro carote, mele e zuccherini. L’ultimo giorno abbiamo salutato tutti i cavalli. Ci è dispiaciuto lasciarli e non li dimenticheremo. Ricorderemo anche la nostra istruttrice Michela perché è stata gentile con noi e ci ha insegnato tanto. Vorremmo chiedere alle nostre maestre di poter ripetere questa stupenda esperienza. Con le maestre Ilaria e Debora abbiamo spazzolato i cavalli imparando anche i nomi degli attrezzi usati. Abbiamo partecipato a giochi di squadra a terra e poi abbiamo eseguito la ginnastica sul cavallo. Quando siamo saliti a cavallo la prima volta avevamo un po’ paura e ci sembrava di volare, poi ci abbiamo preso gusto e ci dispiaceva scendere. Maestre PAOLA, ELENA, ILARIA e DEBORA, senza di voi non avremmo potuto vivere questa avventura entusiasmante: grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 19 VILLANTERIO Verso la scuola Media… Noi alunni di classe quinta abbiamo partecipato al “Progetto Continuità”, ossia abbiamo seguito una serie di lezioni d’italiano, svolte con la Professoressa Gotta della scuola Media; tra queste ci è sembrata molto interessante una materia tutta nuova che si chiama: “EPICA!” e che ci ha introdotto nel mondo di antichi eroi e di battaglie leggendarie. Abbiamo vissuto una bellissima esperienza utile per la preparazione al prossimo anno scolastico. Ci siamo resi conto che sarà necessario uno studio più approfondito e che dovremo applicarci con maggiore responsabilità. Siamo preoccupati per questo cambiamento, ma con tanta buona volontà da parte nostra, con le conoscenze che in questi anni abbiamo acquisito grazie agli insegnamenti delle nostre Maestre e confidando nell’aiuto e nella comprensione dei nuovi insegnanti, siamo sicuri che riusciremo ad affrontare con grinta il nuovo percorso. Tanto tempo fa i merli erano bianchi. Un giorno una merla aveva freddo perché era inverno e nevicava. Allora pensò di ripararsi in un comignolo. Il padrone di casa accese il fuoco nel camino. Il fumo dal camino salì fino al comignolo e sporcò di nero le piume della merla. Da quel giorno tutti i merli sono neri. I giorni della merla sono 29, 30 e 31 gennaio. Classi 1^ A e B Classi 5^ A e B Il curioso mondo degli Egizi CHE FORTUNA PER LE BAMBINE! Lo sapevate che i bambini avevano già giochi come: gatto meccanico, bambole con capelli fatti di argilla e addirittura trottole? Lo sapevate che non potevano comportarsi male? Altrimenti alla PESATURA DELL’ANIMA risultava più leggera la piuma del cuore e…un mostro li divorava! Lo sapevate che quando gli Egizi morivano, tra le bende del corpo mummificato mettevano uno SCARABEO PORTAFORTUNA? Lo sapevate che davanti ai TEMPLI, c’erano gli OBELISCHI, cioè statue di marmo a forma di guglie? Lo sapevate che le SFINGI erano monumenti con corpo felino e testa di animale? Lo sapevate che solo i maschi andavano a scuola? CI SONO TANTE, TANTE ALTRE CURIOSITÀ… STUDIATE E LE SCOPRIRETE! Classe 4^ 20 VILLANTERIO A TEATRO CON TELETHON Avventura nella PREISTORIA OVVERO LA CLASSE TERZA IN ESPLORAZIONE ! La spuma dell’onda Stella e Simone, due fratelli, vanno al mare e trascorrono una giornata indimenticabile. In spiaggia la sorella Stella, una divertente bambina coraggiosa e curiosona, si tuffa in acqua e scopre tutti i suoi abitanti. Infatti si imbatte in coralli, conchiglie, aragoste, polipi, stelle marine, pesci e incontra il paguro Dodò che sta cercando una casa. Purtroppo però trova anche oggetti che non fanno parte della natura: orribili lattine gettate dagli uomini! Viaggiando con un’immaginaria macchina del tempo siamo atterrati nella Preistoria e abbiamo lanciato urla di paura………… Davanti a noi uno spaventoso T. REX, che per poco non ci masticava. Eravamo capitati nel tempo dei grandi rettili! Nello stesso tempo Simone, il simpaticissimo fratellino, non vuole fare il bagno perché è molto pauroso. Lungo la spiaggia trova un bellissimo pesce azzurro che era rimasto impigliato nelle reti dei pescatori. Il pesce racconta la sua storia fantastica: era un pesce Azzurro che aveva sposato la Principesciolina. Il bambino cura teneramente il pesce azzurro e poi lo lascia tornare nel mare. Lo spettacolo è stato molto divertente e interessante. Abbiamo capito che non bisogna avere paura della natura, ma dobbiamo rispettare l’ambiente. Inoltre, partecipando allo spettacolo, organizzato da Telethon, anche noi abbiamo contribuito a finanziare la ricerca per riuscire a curare tutte le malattie! Con un salto dalla cima di una palma alle estese ali di uno pterodattilo per osservare: ● velociraptor, stegosauri, triceratopi…….; ● impronte gigantesche adatte per fare una piscina; ● dinosauri carnivori con denti seghettati e ricurvi; ● dinosauri erbivori con numerosissimi denti, molto avvicinati tra loro; ● nidi scavati nella terra colmi di uova; ● vulcani che eruttavano lava bollente, ● folte foreste di felci e di piante erbacee, ● eriopi, tritoni e rane……..nelle acque salate…. All’improvviso un sobbalzo. Lo pterodattilo si era distratto e noi siamo rimbalzati in caduta libera da uno stegosauro alla macchina del tempo. Ci siamo ritrovati nella nostra aula e la fantastica avventura era terminata!!! Classe 3^ Classi 2^ A e B 21 VISTARINO Festa a scuola! Il giorno 19 dicembre 2008, noi alunni della Scuola Primaria di Vistarino abbiamo rappresentato uno spettacolo divertente, intitolato “Il Mago di Oz”. Sono stati invitati tutti i parenti e gli amici presso la palestra comunale. Lo spettacolo è iniziato alle 10:30, dopo numerose ed impegnative prove con un’insegnante esperta in rappresentazioni teatrali, di nome Rosa. La storia racconta le vicende di Dorothy, che, dopo essere stata travolta dall’uragano insieme alla sua casa e al suo cane Totò, si ritrova in un luogo sconosciuto dove incontra la fata Glinda. La fata presenta Dorothy ai Mastichini, creature che abitano nel bosco vicino, che la ringraziano per averli liberati dalla strega schiacciata dalla casa trasportata dall’uragano. La fata consegna a Dorothy le scarpette rosse magiche che indossava la strega. A quel punto arriva la sorella della strega con l’intenzione di uccidere Dorothy e rubarle le scarpette magiche. La fata Glinda difende Dorothy. La strega, minacciando la bambina, si allontana. Dorothy, spaventata, chiede consiglio a Glinda che le suggerisce di andare nelle città del mago di Oz seguendo il sentiero dorato. Percorrendo il sentiero incontra diversi personaggi che desideravano chiedere alcune cose al mago di Oz. Dorothy, insieme ai suoi amici, lo Spaventapasseri, l’Uomo di Latta e il Leone, arrivano davanti ad un castello verde e azzurro dove incontrano il mago. Gli amici fanno le loro richieste al mago, il quale risponde che, per ottenere ciò che volevano, avrebbero dovuto prendere la scopa della strega. Così Dorothy e i suoi fantastici amici di viaggio, dopo alcuni imprevisti, riescono nel loro intento e ritornano dal mago scoprendo che si trattava di un ometto cicciottello e pelato, ben diverso da come lo avevano immaginato. Il mago non può che accontentare gli amici nelle loro richieste e aiutare Dorothy a scoprire come ritornare nel Kansas. Terminano così le vicende di Dorothy, di Totò e di tutti gli amici del regno. Però niente di questo è mai successo perché Dorothy stava sognando. Lo spettacolo è durato circa un’ora e tutti si sono divertiti e ci hanno fatto i complimenti. È stata proprio una bella e divertente esperienza! Classe 4^ DESCRIVERE IN MODO PRECISO ED EFFICACE Una descrizione è ben fatta quando permette alla nostra fantasia di vedere l’immagine descritta come se fosse davanti a noi. Descrivere, infatti, è trasformare un’immagine in parole. Ecco perché, se pur non la conoscete, abbiamo deciso di descrivervi una nostra maestra, perché attraverso le nostre parole possiate immaginarla. La maestra Anna Rita La maestra Anna Rita ha 31 anni ed è la nostra insegnante di matematica e immagine, ha i capelli castani, lisci e a caschetto. Ha gli occhi chiari, il viso pallido con le labbra sottili ed è alta. La nostra maestra è sempre elegante, calza scarpe con i tacchi bassi, indossa spesso i pantaloni, le piacciono i colori scuri e porta anelli bellissimi. Lei è molto brava ad insegnare, perché spiega in modo chiaro, non grida quasi mai, ci corregge e ci aiuta. E’ molto simpatica e spesso usa dei giochini per insegnarci la matematica in modo divertente. Ci sgrida quando noi non facciamo i compiti o non stiamo attenti, invece quando non facciamo errori ci dà ottimo. La maestra è dolce e sensibile, perché ci consola quando abbiamo litigato o siamo tristi. Classe 3^ 22 VISTARINO UNA FIABA A TEATRO “I TRE PORCELLINI” Tre allegri porcellini fanno merenda nel bosco mentre, nascosto tra gli alberi, c’è un lupo affamato che sta cercando un modo per mangiarseli. Per difendersi dal lupo, i porcellini pensano di costruirsi una casa. Gimmi la vorrebbe di solidi mattoni, Tommi di legno e Timmi di paglia per fare poca fatica. Non riescono a mettersi d’accordo, perciò ognuno costruisce la propria casetta. Durante la notte il lupo, con un soffio potente, distrugge la casa di paglia. Timmi riesce a salvarsi scappando nella casa di legno. Il lupo però, con una violenta spallata, abbatte anche questa. Timmi e Tommi riescono a rifugiarsi nella casa di mattoni. Il lupo non riesce a distruggerla perché è molto robusta, perciò decide di entrare calandosi dal camino. Gimmi, prevedendo questa mossa, ha acceso il fuoco così il lupo si brucia la coda e scappa ululando per il dolore. Tommi e Timmi capiscono che Gimmi aveva ragione: la sua casa di mattoni è robusta e sicura. Decidono allora di ampliarla, per viverci tutti insieme. Al termine dei lavori organizzano una festa. Mentre mangiano e ballano, arriva il lupo sventolando una bandiera bianca: vuole fare la pace. I tre porcellini lo accolgono tra loro e tutti insieme festeggiano la nuova amicizia. Classi 1^ e 2^ COMPRENDERE LA FAVOLA L’ambiente in cui si sviluppa la favola è il lago; il tempo è indeterminato. I protagonisti sono: le anatre e la tartaruga. Le anatre propongono alla tartaruga di andare con loro, ma non deve aprire bocca. Le anatre trasportano la loro amica con un piccolo bastone. La tartaruga non rispetta il patto perché parla. Comportamenti umani che vengono attribuiti alle anatre: generosità, intelligenza, altruismo. Alla tartaruga: chiacchierona e disubbidiente. MORALE DELLA FAVOLA Bisogna rispettare i patti presi e parlare al momento opportuno. Classe 5^ LA FAVOLA Le favole contengono un insegnamento da diffondere e tramandare. Da qualunque paese provengano presentano caratteristiche simili, prima fra tutte la presenza della morale. Il linguaggio è semplice, le frasi sono brevi. I tempi e i luoghi sono indeterminati. LE ANATRE E LA TARTARUGA PUÒ VOLARE UNA TARTARUGA? LEGGI E VEDRAI COSA SUCCEDE… Vivevano una volta in un lago due anatre e una tartaruga. Erano molto amiche e felici. Un giorno il lago cominciò a prosciugarsi e le anatre decisero di andare a vivere da un’altra parte. Andarono a salutare la tartaruga che era triste per la loro partenza. Le anatre le proposero di andare con loro ma ad una condizione: non doveva aprire bocca per nessun motivo! Presero un piccolo bastone e lo porsero alla tartaruga perché con la bocca vi si aggrappasse; poi, tenendo col becco il bastone da una parte e dall’altra, si levarono in volo. Volavano ormai da un po’ di tempo, quando alcuni bambini che giocavano in un prato li videro ed esclamarono: - Guardate … una tartaruga che vola! - A voi che importa!? gridò la tartaruga, ma detto questo cadde giù nel campo. Mentre tutta dolorante si trovava a terra, pensò: “Ecco cosa succede a chi apre troppo la bocca”. Favola del Guatemala 23 MAGHERNO Magherno SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Entrino, Signore e Signori....nel laboratorio della scuola media di Magherno 4 Novembre: un’occasione per pensare Il 4 Novembre 2008 una delegazione degli alunni della nostra scuola si è ritrovata con le autorità comunali di fronte alla lapide che ricorda gli uomini, ma anche i ragazzi, che, inviati al fronte dal 1915, hanno vissuto terribili esperienze di terrore nella cosiddetta “guerra di trincea”. La Grande Guerra causò 9 milioni di morti e scoppiò, come tutte le guerre, per un insieme di motivi economici, di dominio, di prestigio…ma a nostro avviso tutto ciò non giustifica la morte di milioni di persone. La Storia dovrebbe insegnarci a non commettere gli errori del passato, ma l’uomo ha continuato a cadere nella trappola dell’avidità. Spetta a noi giovani, che siamo il futuro del mondo, cambiare il volto dell’Umanità, in modo definitivo, affinché sia sempre garantita la pace. Non rendiamo vano il sacrificio di coloro che in questa ricorrenza abbiamo commemorato: impegniamoci a costruire un mondo migliore, libero da ogni violenza e sofferenza. classe 3 A Sopra: ritratto puntinato - classe III A Sotto: Van Gogh - classe III A e disegno - classe II B 24 MAGHERNO Magherno IL NOSTRO VOLONTARIATO Quest’anno noi studenti ed insegnanti abbiamo deciso di partecipare ad un’iniziativa di volontariato. Ci siamo rivolti a Mani Tese, un‘organizzazione non governativa che opera in Asia, Africa e America latina, per aiutare, attraverso dei progetti mirati, lo sviluppo di piccole imprese economiche che diano sostentamento a popolazioni bisognose di tutto. In particolare, noi alunni della classe terza abbiamo selezionato alcuni progetti, li abbiamo illustrati alle altre classi ed alla fine abbiamo raccolto la somma di 230 €, sottratta volentieri alle nostre mance settimanali. Abbiamo potuto così finanziare i seguenti progetti: in India, con 135 € sarà acquistata per un allevatore una piccola mandria di cinque bovini; in Sudan, 60 € serviranno per la formazione professionale di tre contadini; in Bolivia, 35 € saranno investiti per uno studente nell’acquisto dei libri di testo per l’intero anno scolastico. Un percorso che ha coinvolto tutti noi, che ci ha fatto crescere dal punto di vista personale e sociale, e che speriamo di riproporre con successo il prossimo anno. classe 3 A Dall’alto a sinistra: Tema sportivo (cl. II A) Riflessi sull’acqua (cl. I A) Ali di farfalla (cl. I A) Dall’alto a destra: Natura morta (cl. II B) Cavalli (cl. II A) Arte e immagine: Prof. Fazio 25 MIRADOLO spirituale. Lo scrittore si prepara per creare l’opera iconografica con preghiere e digiuni, per ottenere una profonda purificazione mentale ed essere spiritualmente pronto per prestare le proprie mani a Dio stesso, vero autore dell’icona. - Molti nostri compagni provenienti dall’est europeo conoscono molto bene il ruolo e la storia dell’Icona; infatti è un’arte che si è sviluppata in particolare in Russia e nei paesi dell’Est. Insieme al nostro insegnante di religione abbiamo letto e interpretato l’icona della Trinità. Infatti l’icona non va ammirata come un quadro ma letta come un libro ricco di simbologia e di profezia. Quest’esperienza ci ha indirizzato verso un hobby molto bello, appassionante, semplice, poco costoso ed anche utile. In occasione delle festività locali abbiamo esposto le icone che abbiamo realizzato durante il laboratorio ed il risultato del nostro lavoro è stato molto apprezzato; questo successo ci ha fatto molto piacere!! I laboratori pomeridiani a classi aperte per la nostra Scuola sono una tradizione e tutti gli anni, tranne il laboratorio di nuoto e quello di chitarra, sono diversi; perciò per noi sono una piacevole novità. Quest’anno… sapete che abbiamo imparato a “disegnare” le icone? Sì, “disegnare”, perché le icone, che rappresentano immagini sacre, non si dipingono, si “disegnano”. Abbiamo imparato a carteggiare tavolette di legno, diverse nelle dimensioni e nelle forme, fino a renderle liscissime, ad impregnarle con l’anilina, ad applicare l’immagine, a decorare il tutto con una sottilissima foglia d’oro e, infine, ad applicare il liquido lucidante. Sul retro dell’icona abbiamo incollato questa etichetta, che testimonia l’artefice del lavoro. Laboratorio: Arte e legno Anno Scolastico 2008-2009 Scuola media-Miradolo Terme Il gruppo L’ARTE ED IL LEGNO UN LABORATORIO DIVERSO UN LABORATORIO SPECIALE NOVITÀ TRA I LABORATORI UN LABORATORIO NOVITÀ Qui è J.B. che vi scrive per raccontarvi un mistero: abbiamo avvistato, in diverse occasioni nel mese di marzo, una banda di ragazzi e ragazze della scuola media di Miradolo Terme, che si aggiravano in modo sospetto nell’orto del signor Renato Ramaioli, papà di Corinne, classe 3^A. Ma cosa ci facevano lì? E perché non erano nelle loro aule scolastiche? Sono riuscito a trovare delle risposte intervistando uno di loro, Antonio Papeo, che era molto emozionato e, a nome delle due classi 1^A e 1^B, ci ha svelato “i misteri dell’orto”. Il laboratorio “L’ARTE ED IL LEGNO” ci ha insegnato anche tante conoscenze storiche, religiose, artistiche; abbiamo imparato che: - Il termine icona deriva dal greco “eikon”, che può essere tradotto con “immagine” e nel campo dell’arte religiosa identifica una raffigurazione sacra dipinta su tavola di legno. - L’icona è un vangelo dipinto, per questo si usa dire “scrivere l’icona”. - L’iconografia richiede grande preparazione tecnica e 26 MIRADOLO Convegno sulla shoah Collegio Borromeo 19/02/09 A tutti i ragazzi dell’Istituto Comprensivo. Salve!!! Siamo un gruppo di ragazzi scelti tra gli alunni delle due classi terze di Miradolo Terme. Ci piacerebbe mettere tutti al corrente di un’opportunità fantastica che abbiamo potuto vivere: partecipare ad un convegno, non da spettatori ma da protagonisti. Partenza in treno, arrivo a Pavia e corsa verso il collegio già ci facevano capire che avremmo passato una giornata diversa. La mattina è trascorsa con l’ascolto degli interventi, delle autorità e degli esperti (per noi alcuni troppo lunghi o difficili, altri molto interessanti). Dopo una pausa La memoria è un pranzo con piadicampo di battaglia, in ne e crepes alla cui si lotta per la nutella... tocca a NOI! Panico, agiconquista del passato tazione, ripasso degli interventi e… nessun supporto su cui applicare i nostri cartelloni. Pazienza! Chiediamo ed otteniamo aiuto da alcuni ragazzi di un’altra scuola che durante la nostra presentazione mostreranno man mano i nostri lavori. Noi siamo stati davvero bravi (a detta di tutti!): abbiamo ricevuto applausi, non di circostanza, ma sinceri e ci siamo accorti di avere espresso concetti non semplici e di avere elaborato discorsi approfonditi attraverso un linguaggio chiaro ed immediato (comunque sul sito della scuola metteremo a disposizione il CD che abbiamo prodotto). Dove eravate, lei e i suoi compagni di classe, il giorno 27 marzo tra le 10:00 e le 11:00 del mattino? Eravamo nell’orto del signor Ramaioli. Come mai eravate lì e non sui banchi a studiare? Beh, in scienze stiamo studiando il suolo e le sue caratteristiche, quindi la professoressa ha pensato di farci imparare non solo la teoria sui libri, ma anche la pratica all’aperto. Ma com’è possibile che una scuola possa fare attività del genere? Grazie al progetto “Orto in condotta” al quale la scuola ha aderito con i finanziamenti statali. Quali attività avete svolto? Il signor Ramaioli ci ha spiegato come si piantano i semi degli ortaggi e come si collocano nel terreno le piantine, come si coprono di terra e come si innaffiano. Infatti l’acqua deve essere versata solo sulla terra e non sulle foglie, perché altrimenti le foglie muoiono. Avete solo osservato o anche lavorato? Abbiamo anche lavorato; infatti abbiamo prima scavato i solchi, poi tolto le piantine dal vaso, le abbiamo divise per qualità, collocate nei solchi ricoprendole di terra e infine innaffiate. Quale tipo di verdura avete piantato? L’insalata rossa e verde, il basilico, il prezzemolo, il sedano, gli spinaci e i piselli. Inoltre abbiamo piantato dei magnifici fiori: tulipani e crocus. Cosa ne farete di tutte queste piante? Verranno distribuite, alcune anche qui a scuola. Ma vi siete occupati solo di piante? Siamo andati anche nel capannone a vedere le macchine agricole, le mucche e un vitellino appena nato. Cosa ne pensa di questa esperienza? È stata molto interessante e divertente per tutti noi, anche perché abbiamo imparato qualcosa di pratico! Ecco svelato il mistero dell’orto! J.B. vi saluta e vi aspetta per svelare il prossimo! 27 VILLANTERIO Il razzismo è nemico dell’uomo Il piacere di leggere la Divina Commedia Quest’anno, ho avuto l’occasione di leggere un breve testo sul razzismo, intitolato “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun. Soffermandomi sui punti fondamentali del testo, sono assolutamente d’accordo con le riflessioni dell’autore; queste, inoltre, mi hanno permesso di capire meglio il fenomeno e di confrontarmi utilmente con i miei compagni. Sempre più spesso vengo a conoscenza di episodi di intolleranza, i quali dimostrano che ci sono ancora persone che ritengono di essere superiori ad altre. Sono convinto che il razzismo nasca principalmente dalla paura del “diverso”, ma anche da una profonda ignoranza. Basterebbe molto poco: prima di tutto accogliere, e non semplicemente tollerare, ogni forma di diversità, considerandola non una minaccia, bensì una ricchezza. E poi cercare sempre il dialogo, l’incontro, per capire. Razzisti, ne sono certo, non si nasce, si diventa, poiché alcuni sono vittime di una cattiva educazione o di dannosi condizionamenti. Il razzismo, purtroppo, si diffonde anche attraverso le religioni, e questo è davvero privo di senso; però non sono esse ad essere razziste, ma è l’uso che alcuni uomini ne fanno. In passato, c’è stato l’orrore dell’antisemitismo che ha portato all’eliminazione di quasi cinque milioni di ebrei e questo lo ritengo davvero assurdo! Come può l’uomo arrivare a tanto! Il razzismo si manifesta anche attraverso alcuni comportamenti del quotidiano. Riflettendo in classe abbiamo visto, per esempio, che è razzista escludere dal proprio gruppo una persona per la sua nazionalità, non dare lavoro a persone provenienti da altri Paesi, specialmente da quelli disagiati, oppure sfruttarle, oppure ancora attribuire sempre e comunque agli stranieri la colpa di fatti incresciosi. È necessario combattere contro qualsiasi forma di razzismo, non dimenticando mai che il male, il disprezzo hanno una diffusione molto rapida e che possono portare a danni irreparabili. Dante Alighieri nacque nel 1265 a Firenze da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà. Ricevette una buona istruzione e frequentò l’Università di Bologna. Partecipò alla vita politica di Firenze, ricoprendo importanti cariche. Durante la sua giovinezza si innamorò di una donna: Beatrice, alla quale dedicò molte liriche appartenenti alla scuola del “Dolce Stil Novo” e successivamente raccolte nell’opera intitolata “Vita Nova”. Tra le numerose opere di Dante la più famosa, importante ed interessante è la “Divina Commedia”: un poema in versi scritto in volgare fiorentino e composto da tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. L’opera descrive il viaggio immaginario compiuto da Dante attraverso i tre regni dell’oltretomba. La Divina Commedia ha un significato allegorico (nascosto, simbolico) e didascalico (intento educativo): infatti Dante analizzando nel suo capolavoro fatti, personaggi e situazioni caratterizzati da corruzione, gelosia, omicidi, avidità ecc…, vuole, e si sente investito di questo dovere, riportare l’umanità sulla via del bene e della verità, spingendola a meditare sulla gravità del peccato. Perciò il viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso è l’allegoria del cammino che l’uomo deve compiere per allontanarsi dal peccato e raggiungere la salvezza. La Divina Commedia mostra una fantasia sconfinata e una grande capacità di “esprimere” il vero significato di ciò che l’autore vuole comunicare. Questa straordinaria opera fu terminata verso il 1320, poco prima della morte del Sommo Poeta, avvenuta a Ravenna in esilio nel 1321. In classe abbiamo letto e commentato alcuni brani: il canto primo in cui l’autore spiega le ragioni che lo hanno spinto ad intraprendere il suo viaggio. Il canto terzo nel quale Dante, accompagnato da Virgilio, sua guida, giunge davanti alla porta dell’Inferno su cui è scritto che chi varca quella soglia deve perdere ogni speranza di salvezza. In questo luogo Dante è spaventato, ma Virgilio, che rappresenta la ragione, lo rassicura. Oltrepassata la porta incontriamo il demonio Caronte, nocchiero delle anime “prave”, cioè malvagie. Proseguendo Dante incontra nel quinto canto Paolo e Francesca e nel ventiseiesimo Ulisse. Nel primo si narra l’infelice storia d’amore tra due giovani e la vicenda è così toccante che Dante si commuove fino alle lacrime. Nel secondo emerge l’eroe greco che non esita ad abbandonare gli affetti più cari per soddisfare la sua inesauribile sete di conoscenza. Per Dante, uomo medievale, conoscere è un dovere fondamentale degli uomini, ma bisogna agire sempre nel rispetto del volere di Dio. Abbiamo poi commentato l’episodio di Manfredi, cavaliere malinconico, la cui figura è emblematica della differente condizione delle anime del Purgatorio rispetto a quelle dell’Inferno, perché le prime guardano con sereno distacco alle vicende, anche dolorose, della vita terrena, mentre i dannati mantengono intatte le loro passioni. Nella terza cantica abbiamo infine letto e commentato l’episodio di Cacciaguida, trisavolo di Dante, a cui egli predice il duro esilio e svela l’importanza della sua missione: rivelare agli uomini ciò che ha visto nei regni dell’oltretomba affinché sia di ammonimento per tutti. Attraverso la lettura di questi brani Dante si è rivelato un uomo estremamente colto, onesto, sensibile, coraggioso e con uno spiccato senso della giustizia. Per queste sue qualità io lo ammiro profondamente e mi dispiace che sia vissuto in un’epoca così lontana da non averlo potuto conoscere. F. D. Classe 2^ B Ecco la chiave per sconfiggere il razzismo Noi ragazzi di 2^C quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di accostarci al tema del razzismo in modo interdisciplinare e di discuterne in classe. Nel nostro secolo la parola razzista non dovrebbe esistere, ma purtroppo questo termine viene usato ancora e porta a commettere ingiustizie nei confronti di persone che non sono della nostra “RAZZA”. Inizialmente ci è stato proposto un film su ANNA FRANK, una delle tante vittime del nazismo durante la II Guerra Mondiale. Anche se, fortunatamente, il triste ricordo di Hitler è lontano, al giorno d’oggi esistono ancora episodi di razzismo, che hanno diversi “volti”: basta ricordare Filippo Raciti morto a causa dei tifosi o alle violenze alle donne o agli invalidi e varie forme di razzismo presenti nelle diverse religioni. Per integrare il discorso sugli stranieri il 10 novembre 2008 siamo andati al teatro di Lodi a vedere uno spettacolo della Compagnia del Novecento. La trama raccontava di Cristina, una ragazza che lavorava in una libreria e non si era mai posta domande relative gli stranieri, perché aveva un’idea ben salda: “meglio tenerli lontani!”. Un giorno incontra un ragazzo afghano che le farà cambiare opinione sugli stranieri e si innamoreranno. Un ulteriore approfondimento è stato la lettura del libro di Tahar Ben Jelloun, “IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA”, basato sul dialogo tra padre e figlia. Egli le spiega con parole semplici il significato di questa parola e quale dovrebbe essere l’atteggiamento giusto degli uomini. La frase che più ci ha colpiti è la seguente: NESSUN BAMBINO NASCE RAZZISTA: è quindi fondamentale l’educazione che si riceve! Con il lavoro affrontato durante l’anno, riguardo al razzismo, produrremo un file per una presentazione con immagini e riflessioni nostre. Noi siamo certi che tutti i popoli sono uguali, indifferentemente dal colore della pelle e dalla nazionalità. NOI SIAMO CONTRO IL RAZZISMO L. R. Classe 2^ A Classe 2^ C 28 VILLANTERIO Dalla cima di questa montagna si vedeva un bellissimo paesaggio della città di Lecco e del ramo orientale del lago di Como. Questa tappa della gita è quella che ho preferito, sia per il percorso che abbiamo affrontato per arrivarci, ma anche per il bellissimo paesaggio che abbiamo potuto ammirare. Dopo quest’ultima tappa, ci siamo recati nel centro di Lecco, dove abbiamo potuto fare compere e passeggiare liberamente. Tornati sul pullman, ci siamo rimessi in viaggio per ritornare a Villanterio. Quando siamo arrivati a scuola, erano ormai le 20:00 e tutti siamo tornati a casa stanchi e felici. Questa gita, per me, è stata la migliore di questi ultimi tre anni, perché questa volta tutti i miei compagni sono riusciti a venire in gita e insieme ci siamo divertiti moltissimo, ma la gita mi è piaciuta anche perché i professori si sono fidati di noi e ci hanno lasciato più liberi rispetto alle altre volte. L. M. classe 3^ B Adolescenza: età spensierata o età difficile? È arrivato il momento di maturare e, dopo questa esperienza, per me e per i miei coetanei giungerà l’età adulta. L’adolescenza è un periodo abbastanza difficile, non è di certo una passeggiata. Essere adolescenti oggi è più complicato rispetto al passato, e lo capisco dai racconti degli adulti. I nostri genitori abitavano in grandi cortili popolati di bambini all’incirca della stessa età, i quali giocavano tutti insieme, andavano a scuola da soli e da soli si recavano all’oratorio. Ora molto è cambiato: i ragazzi abitano per lo più in palazzi dove è assolutamente vietato fare rumore o scendere in giardino a giocare, oppure vivono in case singole “blindate”. Oggi può essere pericoloso uscire da soli e siamo quasi sempre accompagnati per raggiungere la scuola o i luoghi di svago. Se poi litighi con un’amica, il problema non si risolve tanto facilmente, dato che i rapporti sono diventati più difficili. Ci si ritrova poco, almeno per quello che mi riguarda. Si ha la paura di non piacere agli altri per come si è e, in questo caso, ci creiamo un’immagine ideale per appartenere ad un gruppo. Spesso ci sentiamo bruttini, non abbastanza alti o cicciottelli. Giudichiamo i nostri coetanei per l’aspetto esteriore, per come sono vestiti. Questo è assolutamente sbagliato, perché molte persone che, a volte, non notiamo, perché timide e riservate, ci possono offrire tanto; tutti dovremmo coinvolgere persone nuove nella nostra quotidianità. È importante confrontarci tra di noi e parlare con gli adulti che ci aiuteranno a fare le giuste scelte per il nostro futuro. Insomma, l’età dell’adolescenza è impegnativa e spero di poter sfruttare al meglio questo tempo per affrontare con maggior sicurezza il mio futuro. Una strana avventura Era solo. Sentiva un gran male alla testa. Era sdraiato sulla terra umida, l’erba era lucida di gocce di rugiada. Cosa ci faceva in mezzo a quella foresta? Intorno a lui, tanti alberi altissimi che non lasciavano vedere il cielo. Si alzò faticosamente, si sentiva stanco. L’unica cosa che ricordava era di essere andato a letto presto, in modo da essere riposato per la scuola. Matteo era un bambino forte, così non rimase fermo a piangere e prese un sentiero tra i cespugli. Voleva tornare a casa. Nella foresta c’era un odore forte di muschio e di umidità. Sembrava fosse appena piovuto, il terreno sotto i piedi era fangoso e tendeva a farlo affondare, anche se le foglie secche formavano una specie di tappeto. I rumori non erano certo confortanti: fruscii, ululati, versi di uccelli notturni. Ma Matteo non si faceva prendere dalla paura, anche perché pensava già ad un lieto fine; essendo piccolo, credeva ancora molto nelle favole ed era sicuro che non gli sarebbe successo niente di male. Improvvisamente, qualcosa gli sfiorò la mano. Qualcosa di caldo e morbido. Sentì alcune voci: - Ma chi è? Cosa ci fa nella nostra foresta? - Mah, non so. Però non mi sembra comunque pericoloso o malintenzionato. Credo sia innocuo! Io non mi fiderei … non si sa mai …. Pochi secondi e si ritrovò davanti due buffi animali. Avevano il muso tondo e nero, mentre il resto del corpo era grigio chiaro, quasi bianco. Lo fissavano con aria furba. Uno di loro si fece avanti e gli disse fissandolo attentamente: - Beh? Cos’hai da guardare? Siamo venuti solamente a darti il benvenuto nella foresta, sei nuovo, vero? Non ti abbiamo mai visto. Matteo era stupito, sorrise: - Beh, a dire la verità non lo so nemmeno io perché sono qui. Fino a poche ore fa ero a dormire nella mia camera, poi mi sono svegliato e mi sono trovato qua nella foresta … Si fece avanti l’altro: - Ah, ma di dove sei? In questa foresta non ho mai conosciuto stranieri, anche perché è davvero difficile giungere fin qui, in questa radura! I due abitanti della foresta cercarono di mettere Matteo a proprio agio, facendogli assaggiare bacche, giocando con lui, correndo e saltando. Poi lo portarono nella loro tana e lo fecero sdraiare su un giaciglio di fieno per farlo riposare. Matteo li ringraziò e socchiuse gli occhi, chiedendosi se non sarebbe mai tornato a casa dalla sua famiglia, dai suoi amici. La foresta poteva essere bella, ma lo intristiva e di sicuro con il tempo lo avrebbe annoiato, anche se per fortuna aveva trovato dei nuovi amici che lo avevano aiutato. Si addormentò. Dopo un po’ si svegliò, pensando che fosse la paglia a infastidirlo. Si sbagliava. Era a casa, nel suo letto e indossava il pigiama. Accese la luce, era proprio la sua stanza! Che bello, era davvero tornato! Ma la foresta? Era stato tutto un sogno? Eppure a lui sembrava tutto così realistico… Si guardò intorno: sul tappeto di fianco al letto c’erano le sue scarpe ed erano sporche di fango. Com’era possibile? La mamma le aveva appena pulite… Matteo sorrise e, calmo, tornò a dormire. E. G. classe 2^ B B.T. Classe 2^ B Una gita scolastica Il giorno 13 Marzo 2009, la nostra classe, in compagnia delle altre due terze della nostra scuola, è andata in gita a Lecco per vedere i vari monumenti dell’itinerario manzoniano, siccome in classe stiamo leggendo in modo approfondito il libro “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni. Siamo partiti da Villanterio con il pullman alle 07:15 e, dopo un viaggio di due ore, passato molto velocemente, siamo arrivati a Lecco. Siamo scesi dal pullman per aspettare la guida che ci avrebbe seguiti per quasi tutta la giornata e successivamente abbiamo ripreso il pullman per fare un giro turistico della città, con la spiegazione della nostra guida. Il primo monumento che abbiamo visitato è stato la casa di Alessandro Manzoni che nel corso degli anni è diventata un museo. L’oggetto di questo museo che mi è piaciuto maggiormente è stato la culla del Manzoni, conservata perfettamente all’interno di una teca di vetro. Usciti da Villa Manzoni, ci siamo spostati a Pescarenico per vedere il villaggio dei pescatori, le classiche imbarcazioni e le tipiche case del luogo. Successivamente abbiamo visitato il convento di Padre Cristoforo che si trova in una piazzetta, con un antico pozzo. Dopo aver visto tutto questo, siamo andati a fare una pausa al centro commerciale “Le meridiane”, dove abbiamo potuto pranzare e visitare i vari negozi senza il controllo dei professori. Dopo questa pausa di circa un’ora, ci siamo recati a vedere la casa di Lucia, della quale abbiamo potuto ammirare solo il grande portone di legno, perché oggi questa casa è diventata privata. Successivamente la guida ci ha mostrato da lontano il palazzotto di don Rodrigo, anch’essa diventata una casa privata. L’ultima tappa dell’itinerario manzoniano è stata la visita al Castello dell’Innominato, che si trova in cima a una montagna; per arrivarci, abbiamo dovuto percorrere una faticosa e ripida salita. 29 Questo giornalino è stato realizzato in collaborazione con: COPIANO VILLANTERIO Comune di Copiano ➤ Mauri Giorgio - Tinteggiatura e verniciatura ➤ Passeri Immobiliare ➤ La Bottega dei sapori – DESPAR (Sede Copiano) ➤ Officina Vittoria s.r.l. di Itraloni e Rustioni ➤ Sbarsi Tiziana - Parrucchiera ➤ Gussoni Moda - Tende Sede Copiano - tel. 0382/968286 ➤ Caffè Sport - P.zza Roma, 1 - Copiano ➤ Azienda Agricola Valli Agostino Via Papa Giovanni XXIII - Copiano ➤ Il forno - panificio artigianale Via Chiesa, 26 - Copiano - tel. 0382/975109 ➤ Asilo Nido “Il giardino Segreto” P.zza Roma, 5 - Copiano - Tel. 0382/975092 ➤ Farmacia Lunghi Maria Teresa (Sede Copiano) ➤ Mario Scaglione - fotografo Supermercato DI MEGLIO ➤ Termocommerciale ➤ Damiani Costruzioni ➤ Biondi s.r.l. ➤ Rastelli Raccordi s.r.l. ➤ Autotrasporti Capurso Via Einstein - Villanterio ➤ Ferramenta Bertoni ➤ Pizzeria San Giorgio Via S. Giorgio, 18 - Villanterio tel. 0382/973622 ➤ Marzella Sergio - antiquario Via Fermi, 7 - Villanterio ➤ La Fornarina panetteria di Maldarelli Carla Via S. Giorgio,1 - Villanterio ➤ Farmacia Clerici Zerbi Via Marconi, 65 - Villanterio ➤ Laboratorio Artistico di Stefania Santoro Via S. Giorgio, 20 - Villanterio ➤ Agrifrut “La bottega della frutta” Via Roma,7 - Villanterio ➤ Lavanderia Sally - Villanterio ➤ Apicoltura Claudio Zanaboni ➤ Estetica & Beauty ➤ Bar Rewind ➤ Nuova Intropido Soda ➤ PM di Pullara M. Cristina ➤ Bolmar s.n.c di Marinoni A & C Via Villanterio, 4 - Gerenzago ➤ Bessone s.r.l. Via Alpi, 93 - Roccaforte Mondovì (CN) ➤ Arix s.p.a V.le Europa, 23 - Viadana (MN) ➤ La Briantina di Poli Via Federici, 108 - Casalbellotto (CR) ➤ Arredamenti A Erre di Antonio Quarato Via Gravellona, 29 - Vigevano ➤ General Fix Prodotti per la Casa Via Europa, 4 - Locate Triulzi (MI) ➤ Studio dentistico DUE M s.r.l. ➤ ➤ MARZANO “Il nido” di Milesi Federica P.zza I° Novembre, 5 - Marzano ➤ “L’arte dell’ estetica” di Brera Sabrina P.zza I Novembre, 3 - Marzano ➤ Panetteria Fratelli Fantini Via Matteotti, 46 - Marzano ➤ “GR” Ferramenta Colorificio di Falcone Ruggero Via al Dosso, 13/A - Marzano ➤ Macelleria “Zanolli Giorgio” Via Roma, 31 - Marzano ➤ Alimentari “Tavano” Via Roma, 4 - Marzano ➤ Anonimo ➤ Lavasecco “Il pinguino” P.zza I Novembre, 1/A - Marzano ➤ Pasticceria “Dolci tentazioni” P.zza I Novembre, 2 - Marzano ➤ VISTARINO GERENZAGO Officina Campari s.n.c ➤ Officina meccanica Fretor ➤ Farmacia Paleari ➤ Progetto Casa di Bernareggi N. ➤ AV filtri s.r.l. - Zeccone ➤ Officina meccanica Futura ➤ Millevoglie s.n.c di Sacconi ➤ I.T.S. - SO ANC ➤ Bar Doc ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ 30 Lavanderia D’Agostino Maria Bar Sport Trilogi Grignani Andrea Ferraina Giuseppe - Marmi e Graniti Allevamento Cunicolo - Bertolotti Gianfranco Moroni Oreste - Tacchificio Zanolli Legnami S.r.l. “GAEP” - Cartoleria di Gasparni Carlo - Pavia INVERNO e MONTELEONE BELGIOIOSO Gelateria - Bar S. Giacomo ➤ Mobilificio Raffaldi ➤ Agriflor ➤ La Rossera ➤ La bottega GP ➤ Bar da Mario ➤ Tabaccheria Gloria e Ornella ➤ Panetteria Fontana ➤ Panetteria Torriani ➤ Farmacia S. Giustina ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ ➤ MAGHERNO ➤ Bellezza in primo piano ➤ Nuovo Stile acconciature Via Roma, 242 Magherno - 0382/976014 ➤ Studio Progettazione Audio di Cavenaghi Luciano Via Quintosole, 18/A - Milano - Cel. 338/6823344 ➤ Ditta S.A.M. di Cavenaghi Francesco Via Quintosole, 18 - Milano - Tel. 02/57603069 ➤ Installazione impianti idraulici di Zucca Massimo Magherno - Tel. 0382/973734 ➤ Ristorante Pizzeria “Grotta Azzurra” – Magherno Via Roma, 23 - Tel. 0382/966959 Chiuso il martedì ➤ Merceria Nervetti Via Roma- Magherno - Cel. 339/2638057 ➤ Liga Bar Via Roma - Magherno ➤ Trattoria “Nuova Magherno” Via Roma, 176 - Magherno - Tel. 0382/966914 ➤ Ristorante Pizzeria”Maghernà” Via Roma, 236 - Magherno - Tel. 0382/966989 ➤ Vetreria SICOVIS Via Roma - Magherno - Tel. 0382/966978 ➤ CISAF di Andreana Andrea Via Roma - Magherno ➤ Officina C.A. - Magherno ➤ Farmacia -Via Roma - Magherno ➤ Alimentari di Roberta e Marco Via Roma, 49 - Magherno - Tel. 0382/966596 ➤ Bar DOC Via Roma, 118 - Magherno - Tel. 0382/966930 ➤ Piccolo Bazar di Zinziuk Licia Via Roma, 57 - Magherno ➤ Mangimificio Spada Via Roma - Magherno ➤ Parrucchiera Pinuccia Via Roma - Magherno ➤ Centro Estetico Solarium “Armonie” Via Chiesa, 15 - Magherno - Tel. 0382/966945 ➤ Zucca Ceramiche SS per Pavia - Loc. Albuzzano ➤ Coler s.n.c - Via Roma - Magherno ➤ Inzaghi Piero falegname - Esposizione Zona Fornace Villanterio - Magherno - Cel. 339/1917167 ➤ Lattoneria 2000 Snc di Morelli Bruno Via Chiesa, 23 - Magherno - Tel. 0382/973722 ➤ Avvocato Ennio Bertoletti - Torre D’Arese ➤ Contributi vari ➤ ➤ ➤ Ristorante “La Pesa” - Belgioioso Via XX Settembre,111 - tel. 0382/972392 Pasta fresca, gastronomia “Siura Maria” di Carini Eugenio Via Garibaldi, 12- Belgioioso - Tel. 0382/960354 “Baby Shop” di Daccò Elena P.zza V. Veneto- Belgioioso Panificio Pasticceria “La Forneria” di Manidi Giuseppina & C. s.n.c. P.zza V. Veneto, 7 - Belgioioso Tel. 0382 - 969221 Erboristeria Clorofilla di Fabris Ines P.zza V. Veneto - Belgioioso “Nuove Creazioni Lillà” di Barilati Barbara Nadia Bomboniere, creazioni per feste con palloncini (compleanni, battesimi, matrimoni…) Via XX Settembre, 37 - Belgioioso - Tel. 0382/960604 Casa Mary- Villa Grazia - Villa Marina Soggiorno residenziale per anziani Belgioioso - Tel. 0382/973869 Immobiliare “Fondo Casa” Belgioioso - Tel. 0382/970893 SANT’ANGELO LODIGIANO ➤ ➤ ➤ ➤ EL. MEC. S.r.l. COMPUTER Hardware Software Via Trieste 73 - S. Angelo Lodigiano Planet Cart Superstore della Cancelleria Centro Commerciale “Il Castello” S. Angelo Lodigiano Ottica 2000 c/o Centro Commerciale “Il Castello” Sant’Angelo Lodigiano Libreria Centrale di F. Altrocchi - S. Angelo Lodigiano COMUNE DI COPIANO VISITATE IL NOSTRO SITO INTERNET http://xoomer.alice.it/amomaran 31 di Rustioni Rosolino 27010 Vistarino (PV) Via Magherno - Tel. 0382 96.83.50 HANNO COLLABORATO TUTTE LE SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLANTERIO: OFFICINA CAMPARI s.n.c. di Campari E. & L. COPIANO - GERENZAGO - INVERNO MONTELEONE MAGHERNO - MARZANO - MIRADOLO TERME Buttirago di Vistarino (PV) Tel. 0382 968178 - Fax 0382 965105 VILLANTERIO - VISTARINO STAMPA: Linea Grafica - Cura Carpignano (Pv) - Tel. 0382 488508 32