- Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici Via di Ripetta 286 00186

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- Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici Via di Ripetta 286 00186
- Autorità di Vigilanza sui contratti
pubblici
Via di Ripetta 286
00186 Roma
- Dr. Francesco Ruffo della Scaletta
Dirigente delegato Ente soppresso
Assi ex Unire
Via Cristoforo Colombo 283/A
00147 Roma
- Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali
Via XX Settembre 20
00187 Roma
Raccomandata A.R.
Verona, 26 Novembre 2012
ESPOSTO - DIFFIDA
Viene premesso, unicamente per la valutazione in questa sede da parte dell’Autorità di
Vigilanza in indirizzo, che, con Bando di Gara Europeo, redatto in apparente conformità ai
principi delle Direttive Europee in tema di affidamento di servizi, l’ASSI Agenzia per lo
Sviluppo del Settore Ippico Successore ex lege dell’UNIRE (Legge 15 luglio 2011, n. 111)
ha inteso ricercare con procedura aperta il soggetto in grado di gestire il Servizio di
trasmissione, elaborazione e diffusione del segnale audio-video originato dagli ippodromi
italiani e stranieri.
L’importo complessivo della gara ammonta a ben 60 (sessanta milioni di Euro) implicando
impiego di risorse economiche particolarmente elevate e protratte per la durata di sei anni.
Il Bando, inviato alla GUCE, in data 14 marzo 2012 assegnava un termine di scadenza
all’8 maggio 2012 e termine di scadenza per i chiarimenti eventuali al 27 aprile.
Già da subito si potrebbe ravvisare un termine del tutto incongruo rispetto agli elaborati da
presentare ed alla salvaguardia della libera concorrenza..
Infatti 55 giorni sono un termine “ictu oculi” palesemente incongruo alla luce di precise
indicazioni non solo delle norme ma degli orientamenti stessi dell’Autorità di vigilanza dei
contratti pubblici1 dovendo i concorrenti oltre che qualificarsi presentare tutta una serie di
elaborati tecnici così riassunti:
Con riguardo al servizio istituzionale (A):
A.1 elaborati descrittivi relativi alle eventuali proposte progettuali, gestionali ed
organizzative offerte dal concorrente migliorative e/o aggiuntive del progetto posto a base
di gara. Le proposte devono essere predisposte sulla base delle indicazioni e prescrizioni
contenute nei documenti di progetto.
A.2 elaborati descrittivi delle caratteristiche tecniche delle apparecchiature proposte, con
particolare evidenza alle eventuali proposte, offerte a titolo gratuito, migliorative e/o
1
Vedi fra tutte: AVCP Deliberazione n. 56 del 07/06/2011 - rif. Fascicolo n. 1147/10/VILA,
prot. 64103/10/VILA/VL4 d.lgs 163/06 Articoli 155, 70 - Codici 155.1, 70.2
La Determina n. 1/2009, in ordine alla procedura ex art. 153 commi 1-14 del codice, ha chiarito che “la disciplina non indica
più il termine di presentazione delle offerte; la fissazione dello stesso rientra, quindi, nella discrezionalità dell'amministrazione
aggiudicatrice, nel rispetto dei limiti minimi previsti dall'articolo 70 e dall'articolo 145 del Codice, fermo restando il principio generale di
cui al comma 1 del medesimo articolo 70, che prescrive alle amministrazioni di tenere conto della complessità della prestazione oggetto
del contratto e del tempo ordinariamente necessario o per preparare le offerte”. Il richiamato articolo 145, comma 1, del Dlgs 163/2006
statuisce inoltre che “ai termini per la presentazione delle candidature e delle offerte si applica l’art. 70, con esclusione del comma 9 e del
comma 11. Nell’affidamento di tali tipologie contrattuali è, dunque, inapplicabile la riduzione dei termini di cui all’art. 70, comma 9. Nelle
concessioni di lavori pubblici rilevano in modo particolare anche l’art. 70 commi 6, 7 e 10 del Codice . Ratio delle norme citate, infatti, è
quella di consentire alle imprese interessate di conoscere con congruo anticipo l’indizione della gara e le modalità di partecipazione,
nonché di formulare offerte sufficientemente ponderate ed idonee a conseguire l’aggiudicazione. Pertanto, nel fissare tali termini, le
stazioni appaltanti devono tenere conto del tempo ordinariamente necessario per predisporre le offerte, soprattutto nel caso in cui gli
offerenti siano chiamati a redigere elaborati progettuali. Lo studio di fattibilità, come chiarito nelle linee guida dell’Autorità sul project
financing, ha una duplice valenza: “esso è atto propedeutico all’inserimento delle iniziative negli strumenti di programmazione, nonché
documento a base di gara nelle nuove procedure ex articolo 153 del Codice”. Appare evidente, quindi, il ruolo sostanziale che viene ad
“assumere lo studio di fattibilità e la necessità di individuarne chiaramente i contenuti minimi indefettibili, in relazione alla duplice
funzione ad esso assegnata”; “la corretta redazione degli studi di fattibilità da porre a base di gara, contenenti aspetti tecnico-progettuali,
giuridico-amministrativi (compresi quelli urbanistici) ed economico-finanziari ha anche lo scopo di consentire la redazione di progetti
preliminari, minimizzando il rischio di modifiche in fase di approvazione”.
aggiuntive del progetto posto a base di gara. Le proposte devono essere predisposte sulla
base delle indicazioni e prescrizioni contenute nei documenti di progetto.
Con riguardo al servizio promozionale (B):
B.1 elaborato descrittivo delle proposte progettuali offerte dal concorrente migliorative e/o
aggiuntive della qualità del progetto posto a base di gara, con particolare evidenza alle ore
di trasmissione giornaliere e alle infrastrutture dedicate. Le proposte devono essere
predisposte sulla base delle indicazioni contenute nei documenti di progetto;
B.2 elaborato descrittivo delle proposte progettuali offerte dal concorrente migliorative e/o
aggiuntive della qualità dei contenuti dei programmi televisivi di promozione e
approfondimento del progetto posto a base di gara. Le proposte devono essere
predisposte sulla base delle indicazioni contenute nei documenti di progetto.
Tutta la documentazione che costituisce l’offerta tecnica dovrà essere redatta dal
concorrente tenendo conto delle indicazioni, dei parametri di valutazione, separando e
titolando i singoli elementi di valutazione, in modo da consentire alla Commissione
giudicatrice di ricavare le informazioni necessarie per l’assegnazione e la ponderazione
dei punteggi.
Oltre agli elaborati descrittivi, che rappresentano il contenuto minimo dell’offerta tecnica, il
concorrente potrà produrre anche altri documenti ritenuti opportuni e utili per illustrare
meglio le suddette proposte progettuali e tecniche.
Non può poi sottacersi che occorreva una verifica dello stato dei luoghi in cui doveva
svolgersi il servizio corrispondenti a 40 siti dislocati in ogni parte della penisola.
E’ quindi da verificare, da parte dell’Autorità in indirizzo, la possibile connotazione di
“Bando Fotografia” come conosciuto nella letteratura sui lavori pubblici volto ad escludere
qualsiasi concorrenzialità privilegiando un unico concorrente in possesso di requisiti che si
attagliano a lui come un bel vestitino per la “festa”.
Essi infatti sono:
III.2.1.2) Capacità economica e finanziaria –prove richieste
Realizzazione negli ultimi tre esercizi antecedenti la data di pubblicazione del bando di
gara di un fatturato globale medio annuo, almeno pari ad euro 10 milioni/00 (IVA esclusa).
(Cfr. disciplinare di gara )
III.2.1.3) Capacità tecnica – tipo di prove richieste
a) Elenco dei principali servizi effettuati negli ultimi tre anni (2009-2011) dal quale deve
risultare che il concorrente ha effettuato almeno un servizio analogo, intendendosi per
analogo un servizio di raccolta, trasmissione, elaborazione e diffusione di segnali
audio-video, a favore di enti pubblici o privati, per un importo minimo di euro 10
milioni/00 (Iva esclusa) (Cfr. All.A disciplinare di gara);
b) descrizione delle attrezzature tecniche, dell’organizzazione della società, delle
risorse umane (personale tecnico, redazione, manutenzione), delle infrastrutture
tecnologiche di telecomunicazioni e di elaborazione dei segnali audio-video nonché
delle misure adottate per garantire l’esecuzione del servizio (Cfr. All. A disciplinare di
gara);
c) Possesso delle certificazioni di qualità ISO 9001:2008 e ISO 27001:2005.
Ma vi potrebbe essere di più:
Nel capitolato i requisiti si ampliano come segue lasciando comunque indeterminato il
requisito delle attrezzature e dell’organizzazione; potendo quindi ingenerare incertezza nei
risultati di ammissibilità rimessi alla discrezionalità della Stazione appaltante:
dichiarazioni, inerente al possesso dei requisiti di qualificazione, come sotto specificati:
-
requisiti di idoneità professionale (art. 39 del D. lgs. n. 163/2006).
Possesso delle concessioni e/o autorizzazioni o altro titolo abilitativo richiesti dalla
normativa vigente per l’esecuzione dei servizi oggetto dell’appalto (4^ comma).
Requisiti di capacità economico-finanziaria (art. 41 del D. lgs. n. 163/2006).
Realizzazione negli ultimi tre esercizi antecedenti la data di pubblicazione del bando di
gara di un fatturato globale medio annuo, di almeno euro 10 milioni/00 (IVA esclusa.
Requisiti di capacità tecnico-organizzativa (art. 42 del D. lgs. n. 163/2006).
- Elenco dei principali servizi effettuati negli ultimi tre anni (2009-2011) con
l’indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, dal quale deve risultare che il
concorrente ha effettuato almeno un servizio analogo, intendendosi per servizio
analogo un servizio di raccolta, trasmissione, elaborazione e diffusione di segnali
audio-video, a favore di enti pubblici o privati, per un importo minimo di euro 10
milioni/00 (Iva esclusa);
1) descrizione delle attrezzature tecniche, dell’organizzazione della società, delle
risorse umane (personale tecnico, redazione, manutenzione), delle infrastrutture
tecnologiche di telecomunicazioni e di elaborazione dei segnali audio-video
nonché delle misure adottate per garantire l’esecuzione del servizio.
2)
Requisiti di qualità (art. 43 del d. lgs. n. 163/2006)
Possesso delle certificazioni di qualità ISO 9001:2008 e ISO 27001:2006.
A voler ripercorrere tutto l’iter potrebbe emergere una volontà di creare ulteriore
dissesto economico nella struttura ricorrendo ad un vincolo diabolico e mortale con un
soggetto che – in caso di mancato proseguimento dell’attività ippica - indurrà a ipotesi
risarcitorie che non debbono gravare sul pubblico erario ma solo su chi
improvvidamente proseguirà nell’iter, affidando all’unico concorrente rimasto in campo
(che poi è quello che attualmente gestisce il servizio) un contratto particolarmente
oneroso.
Stante quanto precede si invita formalmente il dr. Francesco Ruffo della Scaletta,
Dirigente delegato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali allo svolgimento
delle attività di ordinaria amministrazione, ad astenersi da qualsiasi iniziativa mirante al
tracollo dell’Agenzia provvedendo all’uopo a revocare la gara in oggetto lasciando al
futuro soggetto che sarà chiamato alla gestione nei prossimi anni dell’attività ippica,
secondo quanto previsto dai provvedimenti attualmente all’esame di Governo e
Parlamento, di poterla bandire articolandola secondo i principi di trasparenza, parità di
trattamento, libera concorrenza e non discriminazione, prevedendo altresì un ritorno
economico necessario per il rilancio del settore ippico.
E’ evidente che comunque nelle more può essere necessaria una proroga del servizio
attualmente in atto con rinegoziazione dei costi in senso favorevole all’Agenzia fino
all’aggiudicazione a seguito di una gara rispettosa dei precedenti principi.
Si invita il Ministero ad assumere immediate e urgenti decisioni sull’argomento.
Francesco Farina
Enrico Tuci
Via Legnago 25 Palù VR
Strada Tononi 100 Monzambano MN