il talamonese - aprile 2011
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il talamonese - aprile 2011
Particolare di quadro di Elio Pelizzatti g.c. il T alamonese aprile 2011 LO/0508/2010 valida dal 13/09/2010 periodico di informazione del Comune di Talamona il Talamonese I Dal Comune ??? n questo periodo le amministrazioni comunali sono impegnate per la stesura del bilancio di previsione degli anni 2011 / 2014 e della chiusura del bilancio dell’anno 2010: anche la nostra Amministrazione sta concludendo il proprio lavoro e per la fine del mese dovranno essere presentati in Consiglio comunale per l’approvazione. Il raggiungimento di questa tappa è frutto di un intenso lavoro di programmazione e di coordinamento dei progetti di intervento elaborati dal Sindaco e dalla Giunta in stretta collaborazione con i responsabili di servizio del Comune. Questo lavoro, con il Piano generale di Sviluppo (Pgs) presentato l’anno scorso, permette ai cittadini di poter seguire direttamente sul sito del Comune le evoluzioni dei vari progetti presentati e quelli aggiunti nell’anno in corso. Le difficoltà maggiori che abbiamo riscontrato sono state nell’adeguamento continuo alle novità introdotte dalla Legge Finanziaria che contringono le amministrazioni a rivedere le scelte di bilancio. Vengono attuati tagli ai finanziamenti, imposti nuovi limiti che poi vengono rivisti, scattano divieti, si impongono blocchi : amministrare un Comune è ormai una corsa ad ostacoli. Qua sotto troverete un articolo di Slessandro Simonetta, assessore al Bilancio, che esplora meglio queste delicate questioni che si ripercuotono sulla vita di tutti i Comuni e, in definitiva, sulla vita di tutti noi cittadini. Nonostante queste difficoltà ,ormai croniche per i Comuni, presenteremo ai cittadini il nostro bilancio di impegni che cercheremo di portare a compimento. Un’ulteriore informazione la vorrei dare a riguardo del Piano di governo del Territorio ( P.G.T.) Una recente sentenza del T.A.R. della Lombardia sulle procedure adottate dai Comuni per la stesura del PGT, ha sciolto delle incertezze che ci avevano costretto a rallentare i nostri lavori. Ora possiamo continuare e prevediamo, con la nomina di una commissione apposita, di poter arrivare in tempi ridotti all’adozione del piano in Consiglio Comunale. Italo Riva Sindaco Il commento rali, ed il federalismo fiscale non implica l’esistenza di uno stato federale. Da allora, in questi 13 anni, qualcosa è cambiato nella sensibilità federalista della nostra classe politica. Nel 2001 la riforma del titolo V della Costituzione del Centrosinistra ha fissato principi ed il quadro costituzionale necessario per un nuovo assetto istituzionale e per il decentramento fiscale. Nel 2011 si è realizzata l’attuazione di quei principi per opera della maggioranza di governo di centro-destra sulla spinta fondamentale della Lega. Un percorso lungo, peraltro non ancora concluso, che ha cominciato a dare dei frutti importanti. Una lenta maturazione culturale che , almeno su questo fronte, si è realizzata pur restando ancora incompiuta su alcuni aspetti non secondari. Il federalismo è, e resta, prima di tutto una filosofia politica che realizza l’“unione nella diversità”, la responsabilizzazione dei cittadini, dei politici , delle amministrazioni locali e centrali. Una filosofia che sta agli assetti istituzionali, come l’onestà sta ai politici, come il rispetto delle regole sta ai cittadini. Realizzare il federalismo fiscale, che oggi più realisticamente andrebbe definito in Italia “decentramento fiscale” non è sufficiente e potrebbe essere addirittura deleterio in un contesto in cui non venga assimilata questa nuova cultura. A mio parere tre sono le questioni cruciali di cui la politica dovrà farsi carico per portare a termine questo percorso, pena il suo fallimento. In primo luogo, trattando di federalismo fiscale, un passaggio cruciale sarà le definizione dei meccanismi perequativi di redistribuzione delle risorse tra gli enti “ricchi” e quelli “poveri”. Un passaggio già programmato che dovrà essere incentrato sui principi della responsabilizzazione considerando i cosiddetti “fabbisogni standard”, dove i trasferimenti non potranno essere distribuiti a pioggia ma solo a chi ne ha bisogno e ne è meritevole in base ai comportamenti realizzati. La seconda attiene invece alla necessaria rifondazione di un patto costituente che fissi i principi e l’assetto per un’Italia federale prevedendo ad esempio, come avviene negli stati federali, l’esistenza di una seconda camera dei rappresentanti delle entità federate (le Regioni nel nostro caso) che, partecipando al potere legislativo centrale, creano quel equilibrio necessario tra centro e periferia tipico degli assetti federali. La terza questione, cornice essenziale ed imprescindibile, attiene infine alla fondazione di una reale cultura civica federalista. Il federalismo è prima di tutto un fatto di democrazia e partecipazione, non è un mero fatto tecnico di attribuzione di imposte e definizione di formule perequative. È questo il nodo che dovrà essere affrontato ad un livello più alto, attraverso un nuovo patto, costituzionale ed etico, dove le regole del gioco siano condivise e assimilate da tutti i soggetti in campo. Senza questo “patto” il rischio è il fallimento o un’accentuazione insostenibile delle differenze territoriali. Insostenibili per un paese che resta formalmente unitario, sostanzialmente diviso, politicamente, economicamente e socialmente. Nulla a che vedere con quell’ ”Unione nella diversità” di cui il federalismo è la traduzione istituzionale e che è ben realizzata nei grandi stati federali del mondo. di Alessandro Simonetta Mi scuseranno spero i cittadini se mi permetto di uscire con questo articolo dalle diatribe talamonesi per affrontare una questione di più vasta portata che ci riguarderà comunque direttamente in un futuro prossimo. Una questione per cui già in passato ho speso qualche parola, oltre che qualche ora di studio e analisi: il federalismo fiscale. Non vorrei parlarne tanto da Assessore comunale al Bilancio, quanto da ex studente universitario di Scienze Politiche che circa 13 anni fa (il tempo passa anche per me) si laureava in Scienza delle Finanze discutendo una tesi intitolata “Prospettive di federalismo fiscale: proposte e provvedimenti a confronto”. Erano tempi in cui la questione federalista pressava la classe politica sulle spinte secessioniste della Lega. Il federalismo era questione di cui ci si riempiva spesso la bocca nei dibattiti politici e nei comizi, ma nella sostanza oggetto estraneo culturalmente sia alle forze politiche tradizionali che ai nuovi partiti in ascesa, poco inclini al concetto federalista di “unione nella diversità”. Il federalismo fiscale invece era, ed è, materia accademica di economisti pubblici di importazione anglosassone, traduzione del termine “fiscal federalism”, che a dispetto del suo nome si applica a tutte le organizzazioni statuali basate su più livelli di governo, a prescindere che essi siano “stati federali” o “stati regionali”, com’è il caso dell’Italia. E già qui sta un punto importante, degno di evidenza: il federalismo fiscale non si applica solo agli stati fede- 2 il Dal Comune Talamonese A scuola in autonomia PIEDIBUS E SCUOLABUS Anno scolastico 2011\2012 I risultati dell’ indagine conoscitiva tramite questionario recapitato a tutte le famiglie, che avranno bambini iscritti alla SCUOLA DELL’ INFANZIA e PRIMARIA nel prossimo anno scolastico, hanno dato risultati abbastanza prevedibili. Tuttavia è da tenere in considerazione il fatto che detti risultati, proprio perchè relativi a un’indagine conoscitiva, non sono impegnativi né per le famiglie né per il Comune. Essi sono però necessari all’ Amministrazione Comunale per predisporre, su basi verosimili, ipotesi di organizzazione dei servizi per l’anno scolastico prossimo. Le ipotesi verranno presentate e discusse con tutti gli interessati ed in particolare con i genitori. Visto che, per l’anno scolastico in corso, non è stato possibile, per vari motivi, organizzare il servizio PIEDIBUS nelle zone alte del Paese, per l’ anno scolastico 2011\2012 -a favore di tutti i bambini che devono percorrere impegnativi tratti in salita (zone alta e bassa)- s’è pensato di organizzare un servizio gratuito di trasporto cartelle, con mezzo comunale condotto da volontari. Il servizio sarà a favore dei bambini della zona bassa per gli ingressi a scuola e per quelli della zona alta per le uscite da scuola. Per quanto riguarda il servizio di trasporto (SCUOLABUS), le valutazioni sono ancora da fare, soprattutto in relazione alle nuove tariffe da applicare. Su 396 questionari recapitati alle famiglie (di cui 133 alle famiglie dei bambini della scuola dell’infanzia e 263 a quelle dei bambini della scuola primaria), ne sono stati restituiti compilati 237 che hanno dato i risultati esposti nella seguente tabella. L’ aspetto più evidente dei risultati dell’indagine conoscitiva è l’alta adesione al servizio di piedibus, mentre bassa, ancor più dell’anno corrente, risulta essere quella al servizio di scuolabus. Infine resta da affrontare con particolare attenzione il trasporto degli alunni con disabilità, per i quali si sta già valutando Nessuna adesione ad alcun servizio 114 Adesione scuolabus frequentanti scuola infanzia 11 Adesione scuolabus frequentanti scuola primaria a 27 ore 16 Adesione scuolabus frequentanti scuola primaria a 40 ore 3 Adesione scuolabus frequentanti scuola primaria dove il servizio non è previsto 6 Totale adesione scuolabus 36 Adesione piedibus frequentanti scuola primaria a 27 ore 50 Adesione piedibus frequentanti scuola primaria a 40 ore 40 Totale adesione piedibus 90 una buona soluzione che dovrebbe andare in porto e che potrebbe essere ottimale in primis per loro. Per concludere, non posso che evidenziare la validità dell’opera svolta dai volontari nonni-vigili, accompagnatori e collaboratori che ha risposto alle aspettative delle famiglie ed è risultata gradita ai giovani utenti, che, relativamente al piedibus, sono passati già nel corrente anno scolastico dagli iniziali 41 agli attuali 60. E’dunque ancora ai volontari che mi rivolgo per completare il servizio piedibus anche nella zona alta del paese: alcuni hanno già dato la loro disponibilità ma altri ne aspetto, perché più saranno e meglio potrà essere assicurato il servizio ai nostri bambini. L’invito è rivolto anche e soprattutto agli uomini che, si sa, in certi orari del piedibus hanno più tempo a disposizione delle donne. Un grazie molto sentito a tutti i volontari per ciò che stanno già facendo e per quello che ancora faranno da parte di tutti gli Amministratori e mio personale. Ernestina Cerri Vicesindaco e Assessore all’Istruzione COMUNE DI TALAMONA Ufficio Servizi Sociali AVVISO ALLE FAMIGLIE DI STUDENTI SCUOLA PRIMARIA, SECONDARIA DI 1° E DI 2° GRADO E ULTIMO ANNO SCUOLA DELL’INFANZIA. DOTE SCUOLA ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Si comunica che dal 1 marzo al 2 maggio 2011 sono aperte le procedure relative alla domanda di dote scuola per l’anno scolastico 2011/2012. Le famiglie degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie nel prossimo anno scolastico 2011/2012 (scuola primaria, secondaria di 1° e 2° grado) possono trasmettere la domanda alla regione lombardia: • Autonomamente collegandosi al sito internet www.Dote.Regione. Lombardia.It; • Rivolgendosi al proprio comune di residenza in caso di frequenza di scuola statale; • Rivolgendosi alla scuola di appartenenza in caso di frequenza di scuola paritaria. Per quanto riguarda la domanda di dote per frequenza scuola statale e’ necessaria l’attestazione isee in corso di validita’ non superiore a € 15.458,00=. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio servizi sociali negli orari di apertura al pubblico: lunedì e giovedì dalle ore 09.00 alle ore 11.30 o telefonando al n. 0342/670399 3 il Talamonese Dal Comune CONSUNTIVO SPESA SOCIALE 2010… Un anno fa, sul Talamonese di aprile, mettevo in evidenza come i tagli sul sociale fossero arrivati ad un livello tale per cui diventava veramente difficile per i Comuni garantire l’assistenza e il sostegno necessario per rispondere ai bisogni primari. Nonostante queste minori entrate, il Comune di Talamona è riuscito anche nel 2010 a mantenere elevato il livello di risposta alle diverse richieste avanzate ai servizi e questo appare evidente dal confronto, tra i dati della nostra spesa sociale e dall’entità degli interventi attivati, con quelli degli altri Comuni del Distretto e della Provincia. Ho sempre ritenuto importante e fondamentale una trasparente comunicazione con la popolazione che mettesse in evidenza come vengono spesi i soldi da parte dell’Amministrazione. Mi piace l’idea di una comunità solidale che è famiglia, dove si utilizzano le risorse con rigore ma al contempo con l’occhio rivolto a chi più ha necessità. A volte, parlando con i cittadini mi accorgo che chi non si è mai rivolto ai servizi sociali conosce poco rispetto agli interventi attuati e spesso ha informazioni distorte. Mi è capitato ad esempio di sentire la gente lamentarsi per i contributi che sono dati a persone SERVIZI ALLA PERSONA ASSEGNO DI MATERNITA’ 2011 • la domanda di concessione dell’assegno di maternità deve essere presentata dai soggetti aventi diritto, nel termine perentorio di sei mesi dalla data di nascita del figlio o dalla data di ingresso nella famiglia, in caso di affidamento preadottivo o di adozione; • ai sensi dell’art. 74 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, hanno diritto all’assegno le donne residenti, cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno di cui all’art. 9 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, ovvero cittadine extracomunitarie in possesso dello status di rifugiate politiche (comunicato INPS n. 12712/2007) che non beneficiano dell’indennità di cui agli artt. 22, 66 e 70 del sopracitato D.Lgs. n. 151/2001; • l’assegno viene corrisposto nell’importo complessivo di € 1.581,25= (€ 316,25= mensili per la durata di 5 mesi) per ogni figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo nel corso dell’anno 2011 al netto di eventuali trattamenti previdenziali o economici di maternità già spettanti o percepiti nel periodo di astensione obbligatoria; • il valore dell’indicatore della situazione economica, per le domande relative ai nati nell’anno 2008, è stato determinato, con riferimento a nuclei familiari composti da tre componenti, in € 32.967,39=; Interventi attivati nel 2010 o interventi previsti nel 2011 con impegni di spesa già approvati nel 2010 CONTRIBUTO STRAORDINARIO INTEGRAZIONE RETTE SCUOLA INFANZIA PROGETTO R-ACCORDI (attività estiva per bimbi delle elementari + serate di formazione genitori + attività per ragazzi Superiori) CONTRIBUTO PROGETTO GRUPPO DELLA GIOIA “SALI IN CATTEDRA” SERVIZIO CIVILE (acconto per 2011 + parte del costo del 2010) INTERVENTI A FAVORE DI GIOVANI (concerto Rebelot - Coscrizione…) NOTTE TRICOLORE 2011 (Impegnato nel 2010 ma sostenuto nel 2011) PROGETTO USO E ABUSO DI SOSTANZE 2011 (Impegnato nel 2010 ma si attuerà nel 2011) INTEGRAZIONE RETTE R.S.A. CASA DI RIPOSO E ALTRE STRUTTURE ACCREDITATE ASSISTENZA ALUNNI CON DISABILTA’ (Assistenza a scuola, Scuola potenziata, Trasporto, Accordi di Programma) PROGETTO PIANO ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE (Contributo all’Associazione Tecnici Senza Barriere) CONTRIBUTO PER INIZIATIVE O GRUPPI A SOSTEGNO DELLE PERSONE CON DISABILITA’ SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE BORSE LAVORO + LAVORI SOCIALMENTE UTILI SPORTELLO AFFITTI 2010 FONDO DI DISTRETTO E SOLIDARIETA’ VERSATO ALL’UFFICIO DI PIANO PER I SERVIZI ASSOCIATI (20 euro procapite) SOSTEGNO ECONOMICO (esenzione ticket sanitari, servizio mensa, contributi bollette o alimenti, anticipazioni) ALLESTIMENTO ALLOGGIO COMUNALE DI EMERGENZA PRESTAZIONI SERVIZIO SOCIALE DI BASE [a.s. tramite UFFICIO DI PIANO] TOTALE Uscite e impegni di spesa già assunti per il 2011 300,00 7330, 00 300,00 1.195,65 1.076,80 700,00 2.000,00 21.990,00 78.638,14 1.000,00 524,00 12.369,54 4.523,00 2.294,62 94.640,00 7.647,84 3.988,09 18.500,00 259.017,68 indigenti. Ci tengo a precisare che da quando sono Assessore, il Servizio Sociale non ha mai erogato denaro contante ma ha sostenuto le persone (dopo una relazione sociale dettagliata, effettuata dall’assistente sociale che prevede, oltre alla valutazione della situazione economica anche un’analisi dello stato di bisogno complessivo) per gli alimenti, i medicinali, le bollette o servizi necessari. Per consentire comunque a ciascuno di conoscere meglio i servizi e progetti realizzati nel 2010 riporto qui a lato il prospetto consuntivo degli interventi attivati nel 2010 e degli interventi previsti nel 2011 ma con impegni di spesa già approvati nel 2010 con le relative uscite o impegni di spesa già assunti per il 2011. Oltre a questi dati economici riporto anche alcune tabelle che indicano la casistica delle persone e famiglie che si sono rivolte nel 2010 ai servizi sociali del Comune (anche usufruendo dei servizi associati gestiti dall’Ufficio di Piano di Morbegno), le categorie di utenza, le modalità e la tipologia di intervento attivata. L’UFFICIO SERVIZI ALLA PERSONA È A DISPOSIZIONE PER OGNI CHIARIMENTO IN MERITO NEI GIORNI DI APERTURA: LUNEDI’ E GIOVEDI’ DALLE ORE 09.00 ALLE ORE 11.30 – RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: MARIS CERRI. f.to Il Responsabile del Servizio Dott. Bianchini Valter 4 il Dal Comune Talamonese CASI Cartelle sociali 75 Famiglia 4 N° utenti 103 Minori a rischio 11 Minori con disabilità 8 Consulenza generica Presa in carico 7 96 Servizi di assistenza domiciliare (SAD) 11 6 Buoni Sociali 3 CATEGORIA DI UTENZA Disabilità Anziani Invalidità 17 21 Dimissioni 5 Disagio Adulto MODALITA’ DI INTERVENTO Invio ad altri servizi In carico con altri servizi 1 40 Interventi economici Servizi Diurni Disab. 6 Casi nuovi 2010 17 TIPOLOGIA DI INTERVENTI ATTIVATI Integrazione rette Inserimenti Casa di Riposo o lavorativi altre strutture 5 6 TIPOLOGIA DI INTERVENTI ATTIVATI Buoni Sociali Voucher socio Voucher Mirati assistenziali educativo 2 1 1 Disagio Psichico 14 28 Dipendenze 0 Valutazione del bisogno 17 Sostegno relazionale Assistenza scolastica Progetti assistenza indiretta disab 7 2 8 Prestazioni sociali agevolate 2 Altro 9 …E PREVISIONI PER IL 2011 Oggi, a distanza di un anno, mi ritrovo a denunciare una situazione di tagli che è veramente insostenibile ed in pratica potrebbe determinare lo smantellamento della rete territoriale dei servizi sociali costruita negli ultimi dieci anni. In questi giorni anche ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) sezione Lombardia ha scritto alla Regione lamentandosi per la forte riduzione dei fondi destinati alle politiche sociali che metterà in seria difficoltà i Comuni. Stando alle fonti informative attualmente a disposizione, infatti, si rileva che, oltre ai tagli avvenuti negli anni scorsi, vi sarà una riduzione del Fondo Sociale Regionale del 53% (che significa circa 200 mila euro in meno per l’Ufficio di Piano di Morbegno) ed inoltre si prospetta per il prossimo anno l’azzeramento del Fondo per le non autosufficienze che comporterà un’ulteriore minore entrata di 200 mila euro. Sono fermamente convinto che la rete sociale debba essere unita e sviluppare un sistema integrato di sostegno solidale rispetto ai bisogni della comunità, ma non ritengo che questo debba essere fatto riducendo così drasticamente le risorse e chiedendo per l’ennesima volta agli Enti Locali ed al Terzo Settore (Associazioni di volontariato, Cooperative ecc..) di farsi carico delle necessità delle fasce deboli della popolazione senza un’adeguata contropartita economica. Ci uniamo quindi con forza alla richiesta espresso da ANCI alla Regione Lombardia di mantenere invariati il Fondo Sociale Regionale e il Fondo per le non autosufficienze e di lasciare ai Comuni una maggiore flessibilità rispetto alla destinazione delle risorse. In questa fase in cui stiamo definendo il bilancio previsionale del 2011, l’obiettivo sarà quello di confermare la qualità e quantità di servizi sociali erogati ottimizzando le risorse a disposizione e aumentando le sinergie con gli Enti e Associazioni. Dall’analisi dei bisogni effettuata anche quest’anno, grazie al contributo delle varie realtà che operano nel sociale sul territorio, è emersa una sostanziale congruenza di vedute e condivisione rispetto alle priorità sociali. Il Comune ha co-progettato ed aderito ad esempio a due progetti presentati dal Gruppo della Gioia e da ACLI ad un Bando sociale per poter avere sul territorio un servizio di assistenza domiciliare non specialistico per ragazzi con disabilità, nonché un numero maggiore di borse lavoro… Non ci resta che sperare nel loro finanziamento. Durante il 2011 cercheremo, attraverso l’attività del segretariato sociale e i vari 5 strumenti di comunicazione attivi (sms, newsletter, sito internet, twitter e Talamonese appunto) di aumentare l’informazione circa le diverse opportunità di agevolazioni e contributi erogati da Ufficio di Piano, Regione o Stato attivabili per alcune categorie di popolazione. Su questo numero de “Il Talamonese” riportiamo alcune di queste opportunità. L’anno 2011 sarà anche un anno in cui avrà avvio il percorso di prevenzione alle dipendenze ed in cui ci impegneremo -e chiederemo alla popolazione di impegnarsi- per aumentare le proprie competenze su questo tema, in funzione del loro rapporto con i giovani (a tal proposito, abbiamo chiesto al Direttore del Dipartimento Dipendenze di mandarci un articolo per il Talamonese e che trovate più avanti). Approfitto inoltre per ringraziare, a nome della comunità, i soci della Latteria Serterio che hanno devoluto ai Servizi Sociali del Comune 10 mila euro per il 2011 e 10 mila per il 2012 da utilizzare per sviluppare interventi rivolti alle fasce deboli della popolazione. Infine mi sento sereno nell’invitare la popolazione a versare il 5 per mille alle attività sociali del Comune. Marco Duca Assessore servizi sociali il Talamonese Dal Comune ??? Le novità del federalismo municapale Con Il decreto legislativo n. 23 del 2011 si è data attuazione al cosiddetto federalismo fiscale municipale intervenendo sull’assetto delle competenze fiscali tra Stato ed Enti locali. La riforma avviene in due fasi: una prima fase di avvio triennale, dal 2011, e una seconda fase che a regime a decorrere dal 2014, introduce, in sostituzione di tributi vigenti, l’imposta municipale (IMU). In particolare, per quanto concerne la fiscalità immobiliare, dal 2011 vengono attribuiti ai Comuni: a) l’intero gettito dell’Irpef sui redditi fondiari (escluso il reddito agrario) e quello relativo alle imposte di registro e bollo sui contratti di locazione immobiliare; b) una quota, pari al 30%, del gettito delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sugli atti di trasferimento immobiliare ed una quota, pari al 21,7% nel 2011 ed al 21,6% dal 2012, del gettito della cedolare secca sugli affitti. I gettiti in questione affluiscono ai Comuni in modo indiretto attraverso un Fondo sperimentale di riequilibrio, di durata triennale, finalizzato a realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata la devoluzione dei gettiti medesimi ai Comuni; Viene inoltre istituita, come sopra accennato, la cedolare secca sugli affitti, vale a dire la possibilità per i proprietari di immobili concessi in locazione di optare dal 2011, in luogo dell’ordinaria tassazione Irpef sui redditi dalla locazione, per un regime sostitutivo, che assorbe anche le imposte di registro e bollo sui contratti, le cui aliquote sono pari al 21% per i contratti a canone libero ed al 19% per quelli a canone concordato. Dunque una modalità di tassazione che favorirà i proprietari con redditi alti, ma presumibilmente dovrebbe essere da stimolo all’emersione del sommerso nel settore degli affitti. Vengono inoltre modificate le aliquote di tassazione delle transazioni immobiliari, ed introdotta la possibilità, con criteri da definirsi in un provvedimento amministrativo, di aumentare l’addizionale IRPEF da parte dei Comuni nei quali non risulti finora stabilita oltre la percentuale dello 0,4 per cento, che comunque costituirà il limite massimo raggiungibile; l’aumento non po- trà in ogni caso eccedere lo 0,2 per cento annuo. Viene poi istituita l’imposta di soggiorno ed una nuova disciplina, dell’imposta di scopo, finalizzata al finanziamento delle spese in conto capitale, realizzando appunto una finalizzazione del gettito dell’imposta alla realizzazione di specifici investimenti. Per quanto concerne l’imposta municipale (IMU), che costituirà il baricentro della fiscalità comunale, essa è introdotta a decorrere dal 2014 in sostituzione, per la componente immobiliare, dell’Irpef (e relative addizionali) dovuta per i redditi fondiari relativi ai beni non locati, nonché dell’ICI, ed ha per presupposto il possesso di immobili diversi dall’abitazione principale, cui pertanto non si applica, incluse le pertinenze. La relativa aliquota è stabilita nello 0,76%, ridotta alla metà per gli immobili locati, con la facoltà per i Comuni di estendere in tutto o in parte tale riduzione anche agli immobili posseduti da soggetti cui si applichi l’imposta sul reddito delle società (Ires); i Comuni medesimi possono peraltro modificare la suddetta aliquota di 0,3 punti percentuali, in aumento o in riduzione (la modificabilità è invece fino a 0,2 punti nel caso della aliquota ridotta alla metà per gli immobili locati). Sono esenti dall’IMU gli immobili posseduti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alcune categorie di immobili già esentati ai sensi della normativa dell’ICI (fabbricati destinati ad usi culturali, all’esercizio del culto, utilizzati dalle società non profit ecc...). Il decreto prevede poi, sempre a decorrere dal 2014, l’imposta municipale secondaria, da introdursi con deliberazione del consiglio comunale (che potrà anche prevederne esenzioni ed agevolazioni) in sostituzione degli attuali tributi sull’ occupazione di aree pubbliche, sulle affissioni e sull’installazione dei mezzi pubblicitari; la relativa disciplina verrà dettata con successivo regolamento, sulla base di alcuni criteri tra i quali la previsione che il presupposto del tributo è l’occupazione di spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni e che il soggetto del tributo medesimo è quello che effettua l’occupazione. Per ridurre i divari di gettito che inevitabilmente caratterizzeranno i comuni sul territorio nazionale si istituisce inoltre, un Fondo perequativo che sulla base delle spese standard concorrerà al finanziamento 6 delle funzioni svolte dai Comuni, articolato in due componenti con riferimento alle funzioni fondamentali e non fondamentali. Ai Comuni viene inoltre attribuita una compartecipazione al gettito IVA, che dovrà essere determinata con apposito DPCM in misura finanziariamente equivalente alla compartecipazione del 2% al gettito dell’IRPEF. Altre norme riguardano poi il potenziamento dell’ attività di contrasto all’evasione e ampliano l’ interscambio informativo sui dati catastali tra Comuni e Agenzie fiscali. Nella medesima finalità viene incentivato il ruolo dei Comuni, prevedendosi che ad essi sia assegnata una quota pari al 50% del gettito derivante dalla loro attività di accertamento, e che tale quota sia assegnata, anche in via provvisoria, sulle somme riscosse a titolo non definitivo. Questo il quadro delle novità cui tutti i cittadini dovranno abituarsi. Gli amministratori comunali dal canto loro si vedranno aumentati poteri e strumenti di tassazione, oltre che un sistema di finanziamento complessivo basato su principi di efficienza, di responsabilità e di trasparenza. Ciò dovrebbe favorire, nell’ottica del federalismo fiscale, un più diretto rapporto tra cittadini-elettori ed amministratori, accentuando la coincidenza tra chi paga (e vota) e chi riceve i servizi (e vota). Una relazione che oggi non è così scontata essendo la finanza derivata (quella fatta di trasferimenti) ancora preponderante specie nei comuni dove i gettiti delle imposte proprie risultano esigui rispetto ai trasferimenti degli enti sovra comunali. Alessandro Simonetta Assessore al Bilancio Direttore Responsabile: Renato Ciaponi DIRETTORE EDITORIALE: Federico Gusmeroli Comitato di redazione: Alessandro Cian, Oscar Duca, Alessandro Gusmeroli. Gli articoli firmati non impegnano il bollettino e rispecchiano soltanto il pensiero dell’autore. Chiunque volesse collaborare può spedire gli articoli o consegnarli direttamente in Comune o contattare i membri della Redazione. La data ultima di consegna per il prossimo numero è fissata per il 15 luglio 2011. Dal Comune ??? il Talamonese Piccola grande cultura La freschezza della primavera in cui stiamo addentrandoci è paragonabile allo sguardo dei bambini. E sono loro, infatti i piccoli protagonisti di questo periodo. La cultura si ritaglia uno spazio per loro, o meglio, i piccolissimi ritagliano a loro misura la cultura. Sono i bimbi delle scuole dell’infanzia che si sono ritrovati in auditorium a vivere delle storie di paesi lontani che però si possono raccontare col medesimo linguaggio delle nostre fiabe tradizionali: quello dello stupore e della partecipazione, che avvicina ciò che è distante, che rende simile ciò che è diverso. È cultura animata, anzi, animacultura, un paio di appuntamenti con le storie del Magreb e dell’America Latina promosse nell’ambito del progetto “A tutta cultura”. Un gruppo di animatori coadiuvati da madrelingua araba e sudamericana hanno trasformato parole in musica, immagini e magia coinvolgente; un momento di condivisione di esperienze, di conoscenza di ambienti diversi, esotici, fattisi veri attraverso la fantasia e, soprattutto, il sorriso dei bambini, il loro prendersi per mano per correre insieme sotto il mare… all’occorrenza un lenzuolo teso e sbatacchiato tra l’ilarità e l’impazienza di chi aspettava il proprio turno per tuffarsi tra le onde. È una storia piccola che si è anche fatta grande: la storia di tutti, quella che solitamente rimane sui libri che lungo la serata dello scorso 16 marzo, in palestra, ci ha ricordato le nostre radici statali. La serata tricolore, partita in sordina e senza la pretesa della grandezza, ha visto la partecipazione sentita di numerose associazioni (Filarmonica di Talamona, Coro Valtellina, bambini delle scuole d’infanzia e ragazzi delle scuole medie, gli Alpini, i Bersaglieri, gli Zerbet ed Elio Luzzi) che hanno intercalato i loro interventi nella spontaneità di un naturale susseguirsi, dai piccoli ai grandi. E vista la partecipazione di pubblico, il formalissimo centocinquantesimo dell’unità nazionale si è trasformato in un momento di condivisione di quanto ognuno sa fare o può dare; dal saltellare sui materassi dei bambini all’agitazione dei ragazzi delle medie, dalle bandierine di carta agli stendardi, passando attraverso la musica, il canto e la poesia. Semplicemente per esserci e stare insieme. Dalle storie all’immagine, anche se a dirla tutta dietro le immagini ci sono comunque storie. Il pian terreno della Casa della Cultura si mette in mostra, in una primavera di quadri e fotografie che si alterneranno nei prossimi mesi. La Casa ha iniziato a far da cornice all’esposizione “Futuri artisti” - iniziativa promossa in sostegno alla Fondazione Perlini - e si vestirà di nuovo per il prossimo settembre in vista dell’inaugurazione ufficiale con il trasferimento della biblioteca che verrà dedicata alla figura di Ines Busnarda Luzzi. Condividendo il valore umano e culturale di quella che per noi è soprattutto “la maestra Ines”, è stato instaurato un rapporto collaborativo con il Comune di Civo – insieme a una folta serie di associazioni e gruppi così da studiare e realizzare iniziative turistico-culturali lungo l’arco di tutta l’estate. Il filo conduttore sarà il libro, il libro come oggetto e il libro come strumento di identità e memoria. Il libro come uomo, nel senso che un libro è quanto di più simile ad una persona ci possa essere: è fatto di un corpo – copertina e pagine – e di un’anima – il contenuto. Un concetto che vuole sfatare la visione ormai desueta delle biblioteche luogo di conservazione consultazione. Quello che deve nascere – e quello che dovrà essere la nostra biblioteca – è il concetto di biblioteca vista come presidio culturale, dove il libro è una colonna portante accanto ad un secondo sostegno: gli utenti, che non sono solo coloro che vanno in biblioteca a prendere libri, assidui frequentatori, ma chiunque passi di lì; fosse anche solo per sedersi un attimo, fare due parole in un luogo adibito all’incontro e allo scambio di qualsiasi tipo di cultura. Per questo è stata proposta l’apertura della struttura anche in momenti che han poco a che vedere con l’impostazione tradizionale di biblioteca. Le nuove linee parlano di domeniche, di sabati pomeriggio. Non necessariamente con un libro in mano o con la tessera del prestito, ma con delle iniziative a tema promosse o inventate da chi con la biblioteca non ha propriamente legami; anche solo per passare del tempo insieme, per vivere un luogo che deve diventare familiare a tutti. Il progetto è in fase di studio. Chiunque volesse partecipare o intendesse mettersi a disposizione non deve far altro che farsi avanti. Simona Duca Assessore alla Cultura 7 In contemporanea con la mostra che si terrà a SONDRIO nelle sale di PALAZZO PRETORIO e del MUSEO CIVICO A TALAMONA nelle sale della CASA DELLA CULTURA dal 7 al 29 MAGGIO 2011 si terrà una mostra antologica del pittore ELIO PELIZZATTI OPERE DAL 1960 AL 2005 Orari di apertura: da martedì a venerdì 16/19 sabato e domenica 10/12 - 16/19 Inaugurazione sabato 7 maggio ore 18.00 Elio Pelizzatti (1942-2006) è nato a Sondrio. Il suo percorso artistico inizia a delinearsi in giovane età; si affaccia all’arte all’inizio degli anni 60 aprendosi alla lezione di alcuni maestri contemporanei. Nel 1961 si trasferisce a Parigi. Al suo ritorno in Valtellina inizia una lunga frequentazione con l’ambiente artistico milanese. La sua produzione artistica, di ampio respiro e quantitativamente rilevante, si è cimentata in tutti i generi (figura, paesaggio, natura morta) ed in tutte le tecniche (acquaforte, disegno, litografia, pastello e china). Negli ultimi anni la pittura di Elio Pelizzatti si ricongiunge con il territorio valtellinese; il paesaggio delle valli riappare in scorci dipinti dai colori dell’estate e dall’algida luce degli inverni. Nel ciclo sulla montagna il suo realismo pare giungere, per la scrupolosa attenzione al particolare, in prossimità dell’iperrealismo, eppure quelle vette, astratte nonostante la loro imponente corporeità, la solitudine dei loro silenzi, il biancore accecante dei ghiacciai, conducono ai confini dell’invisibile. il Talamonese Dal Comune Operazione “fiumi sicuri” Anche a Talamona, nella giornata di sabato 19 marzo, grazie ai volontari della protezione civile di Talamona, Morbegno, Albaredo e Tartano, si è potuta organizzare la giornata dei “fiumi puliti”. Più di 50 volontari hanno pulito una parte dell’alveo del torrente Roncaiola, liberandolo dalla folta vegetazione. Il progetto si inserisce nell’ambito del protocollo d’intesa stipulato tra la Regione Lombardia e le province lombarde per l’impiego del volontariato di Protezione Civile: per la prevenzione del rischio idrogeologico sul reticolo idrografico del territorio regionale, la Provincia di Sondrio (con deliberazione di giunta n. 36 del 03 marzo 2011) ha approvato il programma generale degli interventi “AQST - Fiumi Sicuri”. Sulla base delle indicazioni e delle priorità fornite anche dallo STER di Sondrio sono stati individuati i corsi d’acqua bisognosi di interventi di pulizia idraulica che saranno realizzati dai volontari di Protezione Civile. Tali interventi consistono nel taglio e nella rimozione delle piante e degli arbusti lungo le sponde e negli alvei, ostacoli naturali al regolare deflusso delle acque, nonché nella rimozione di rifiuti e materiali abbandonati. Sul torrente Roncaiola, i volontari hanno tagliato e rimosso piante e arbusti creando così le condizioni per un deflusso regolare dell’acqua, eliminando il rischio di formazioni di ostacoli pericolosi. Va sottolineato, purtroppo, che i volontari non solo hanno pulito l’alveo dalla vegetazione, ma hanno dovuto pulirlo anche da una notevole quantità di rifiuti che qualche anonimo cittadino talamonese ha scaricato nel Roncaiola forse pensando che tanto l’acqua porta via tutto!!! E così tra fascine e tronchi di legna i volontari hanno dovuto dedicare il loro tempo per recuperare damigiane rotte, latte di vernice, qualche gomma … Ancora sullo smaltimento dei rifiuti “…L’è a mo scia…” dirà qualcuno leggendo queste righe, ma il problema dello smaltimento dei rifiuti è sicuramente uno dei problemi più importanti che le Amministrazioni locali devono affrontare quotidianamente: gli alti costi della raccolta e dello smaltimento incidono sempre di più sui bilanci dei Comuni che non possono fare altro che scaricare sui cittadini i costi sostenuti. I dati del 2010 evidenziano che l’organizzazione della raccolta dei rifiuti con la raccolta porta a porta settimanale per carta e plastica, con quella bisettimanale per il sacco nero nonché con le molte ore di apertura della discarica ha portato ad una diminuzione continua del RSU passato da 39% del 2005 al 32% del 2010. Sono convinto che questa percentuale possa essere ancora diminuita, e per questo motivo nei prossimi mesi verrà organizzato un breve corso teorico (in un orto) per promuovere il compostaggio domestico. Il corso verrà organizzato nel giardino di un cittadino che da tempo utilizza questo sistema riuscendo ad avere una diminuzione di rsu della propria famiglia e nello stesso tempo una produzione di compost da utilizzarsi come concime per il proprio orto. I dati del 2010 evidenziano però anche alcune criticità, quali una produzione eccessiva di ingombranti, di verde, di legno e delle “terre di strade” che rappresentano una voce moto alta nel costo di smaltimento. Nel riportare le tabelle delle produzioni dei rifiuti dei talamonesi degli ultimi 8 anni ricordo ancora che il miglior modo per produrre meno rifiuti è quello di non acquistarli. Gran parte della spazzatura prodotta dalle famiglie è infatti composta da scatole, imballaggi, sacchetti spesso inutili o troppo voluminosi: facendo la spesa, utilizzando alcuni piccoli accorgimenti utili si può sicuramente aiutare l’ambiente e spesso anche il portafoglio. Vediamo: • Comprare ciò di cui si ha bisogno scegliendo il contenitore più ecologico, quello con meno strati di carta e plastica; • Scegliere prodotti locali e frutta e verdura di stagione; • Comperare frutta, verdura, affettati e formaggi a peso, evitando inutili confezioni già pronte; • E vitare le mini confezioni per succhi, the, tonno, passate di pomodoro, ecc.; • Per la cioccolata o la marmellata, anziché acquistare le vaschette “usa e getta”, scegliere le confezioni in vetro; • Evitare i prodotti “usa e getta” come rasoi, tovaglie, tovaglioli di carta, posate, piatti e bicchieri di plastica: questi oggetti sono comodi, ma diventano subito rifiuti; • Preferire confezioni “formato famiglia”: fanno risparmiare soldi e imballaggi. • E vitare confezioni con imballaggi doppi e non essenziali. Acquistate, ad esempio, maionese e dentifricio senza il tubo di cartone; Ma si potrebbe ancora produrre meno rifiuti rifornendoci, dove è possibile, con prodotti alla spina (detersivi, vino, latte), un servizio che si sta sviluppando sempre più su tutto il territorio nazionale e che permetterebbe di eliminare 4,5 kg di plastica e 6,9 kg di tetrapak a testa ogni anno. Oppure utilizzare pannolini riciclabili: si risparmiano soldi (costano di più ma ne servono molti di meno) e soprattutto evitano 1 tonnellata (!) di rifiuto in 3 anni. Un invito quindi ai vari negozianti ad introdurre nei propri scaffali tutti quei prodotti che hanno meno imballaggi, e a specializzarsi nella vendita dei prodotti sfusi quali detersivi, vini, latte ecc. Renato Ciaponi Assessore a Territorio, Turismo, Viabilità e Ambiente 2010 c. unitario COSTO CARTA 3,06 738,07 FARMACI SCADUTI 1,78 0,47 FERRO 3,06 167,01 FRIGO 116,75 882,63 GOMME 113,63 5,68 INERTI 4,4 1.821,60 LEGNO 70,02 5.922,29 LAMPADE AL NEON 116,75 20,20 OLIO VEGETALE PILE 1,84 0,92 RIFIUTI ELETTRONICI 116,75 4.013,87 RSU 155,87 130.354,08 INGOMBRANTI 204,82 40.157,01 PLASTICHE E LATTINE 3,06 159,43 VERDE 26,13 5.674,91 TERRE STRADE 110,08 29.664,36 TONER 2,46 0,29 VERNICI 1,84 5,77 VETRO 3,06 591,77 TELEVISORI 116,75 629,28 2010 tot % 241.200 9,239 263 0,01 54.580 2,091 7.560 0,29 50 0,002 414.000 15,858 84.580 3,24 173 0,007 310 0,012 501 0,019 34.380 1,317 836.300 32,033 196.060 7,51 52.100 1,996 217.180 8,319 269.480 10,322 117 0,004 3.135 0,12 193.390 7,407 5.390 0,206 2009 tot % 240.100 10,044 167 0,007 53.660 2,245 8.900 0,372 210 0,009 300.000 12,55 72.460 3,031 115 0,005 151 0,006 447 0,019 26.780 1,12 828.590 34,662 176.250 7,373 52.670 2,203 212.360 8,884 218.890 9,157 120 0,005 2.210 0,092 9 2008 tot % 260660 10,886 218 0,009 65320 2,728 8130 0,34 2420 0,101 380850 15,905 89850 3,752 50 0,002 110 0,005 358 0,015 22840 0,954 795100 33,206 269140 11,24 51160 2,137 236880 9,893 36500 1,524 22 0,001 2007 2006 2005 tot % tot % tot % 229370 10,288 232.470 10,909 219720 11313 214 0,01 215 0,01 230 0,012 81520 3,656 90.090 4,228 86.980 4,478 7380 0,331 8.195 0,385 6.961 0,358 740 0,033 250 0,012 485 0,025 327000 14,666 278.840 13,085 195.000 10,04 77270 3,466 65.330 3 68.460 3,525 70 0,003 68 0,003 67 0,003 462 27550 795540 229110 56080 188250 37970 189 1165 169297 400 0,021 1,236 35,681 10,276 2,515 8,443 1,703 0,008 0,052 7,593 0,018 288 14.990 803.700 212.600 54.517 193.220 6.650 8 1.048 166.750 1.776 0,014 0,703 37,715 9,977 2,558 9,067 0,312 0 0,049 7,825 0,083 227 0,012 763.980 175.040 51.330 178.300 28.200 20 1.068 163.270 2.902 39,335 9,012 2,643 9,18 1,452 0,001 0,055 8,406 0,149 il Talamonese Dal Comune Laboratorio Distretto del Commercio Con deliberazione regionale n. 1822 del 1 marzo 2011, l a R e g io ne Lombardia ha approvato un nuovo bando per i cosiddetti “Distretti del Commercio”. Tale bando mira a salvaguardare e incrementare la competitività e l’innovazione del sistema distributivo nelle aree urbane della Lombardia. Il Distretto del commercio è definibile come un ambito sovra-comunale nel quale i cittadini, le imprese e le formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio un fattore di integrazione e valorizzazione delle risorse di cui dispone il territorio. Pertanto, in risposta al citato bando regionale, il Comuni di Talamona, insieme a Bema e Albaredo per San Marco intendono promuovere la realizzazione del “Distretto del Commercio” a supporto del sistema locale del commercio, della ristorazione, del turismo e dei servizi. Come più volte rilevato nei miei interventi, è necessario fare sistema per poter resistere e rispendere a modo alla grande distribuzione (centri commerciali, outlet e in genere alle polarità commerciali extraurbane). Gli esercizi commerciali, oltre a diversificare e specializzarsi, devono costituire un agglomerato spontaneo (non imposto) il quale deve offrire servizi che non può dare la grande distribuzioni. Per far questo però serve innanzitutto una forte motivazione delle persone coinvolte nell’iniziativa e la consapevolezza che l’unione fa la forza. Solo in questo modo si possono ipotizzare i driver di intervento: attività di promozione e di marketing, mix di offerta del distretto, presenza di servizi complementari coerenti con le necessità del distretto (svago, pulizia, arredo urbano, accoglienza). Il presente bando, che prevede un contributo a fondo perso fino al 50% delle spese ammissibili, è rivolto alle imprese del commercio, della ristorazione e del turismo e dei servizi (negozi, bar e ristoranti, imprese turistiche e servizi): sul sito del Comune di Talamona è presente una sezione dedicata al bando e riporta tutte le informazioni necessarie, in alternativa è possibile contattare ai numeri di seguito esposti i referenti del progetto. A titolo esemplificativo sono ammissibili le spese seguenti effettuate dal 1’ marzo 2011 (al netto dell’IVA e altre imposte e tasse): • Acquisto nuove attrezzature per spazi esterni ai locali commerciali (tende, dehors, tavoli e sedie da esterno, chioschi per le edicole); • Lavori e opere edili per la risistemazione di facciate e fronti strada a quota marciapiede, pertinenti ad attività commerciali, turismo e servizi; • Acquisto di mezzi per la mobilità dolce funzionali all’intervento del distretto (nel caso di mezzi motorizzati esclusivamente a metano, elettrici o misti); • Vetrine, anche vetrine touch screen con affaccio sulla strada; • Acquisto di pannelli solari (non saranno finanziati gli impianti); • Acquisto e installazione di sistemi esterni di video-sorveglianza e di allarme elettronici, installazione di mezzi di dissuasione ed anti-intrusione. Gli interessati dovranno comunicarlo entro il 30/04/2011 presso il Comune di Talamona (Ufficio Commercio). Successivamente le richieste di partecipazione dovranno pervenire, in duplice copia, entro 16 maggio 2011 ore 12.00, esclusivamente sull’apposito “Modulo di richiesta” (reperibile sul sito del Comune di Talamona o presso l’ufficio commercio). Per informazioni è possibile chiedere a Dott. Emiliano Crotti e.crotti@europartner. it Telefono 02/6672181 o direttamente all’Unione del Commercio della Provincia di Sondrio - Dott. Mauro Scortaioli Telefono 0342/533330. Talamona marzo 2011 Simonetta Diego Assessore al Bilancio Vincitori concorso “NATALE IN VETRINA 2010-2011 I tre vincitori sono: • Creazione 2000 di Catia Menghi • Di Meno di Luisa Maraffio • Il Girasole di Elisabetta Luzzi 10 “Bonus energia elettrica” e “BONUS GAS” per i Cittadini residenti nel Comune di TALAMONA Anche per l’anno in corso, tutti i Cittadini italiani e stranieri residenti nel Comune di TALAMONA potranno continuare a richiedere il “Bonus energia elettrica” e “Bonus gas” presso i nostri uffici comunali. I “Bonus energia elettrica e gas” sono agevolazioni introdotte con l’obiettivo di sostenere la spesa energetica delle famiglie in condizione di disagio economico, garantendo un risparmio sulla spesa annua per energia elettrica e gas. Hanno inoltre diritto ai “Bonus” tutte le famiglie presso le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute, costretto ad utilizzare apparecchiature domestiche elettromedicali necessarie per l’esistenza in vita. Hanno quindi diritto al “Bonus energetico” tutti i Cittadini intestatari di una fornitura elettrica e di gas nell’abitazione di residenza, in condizioni di: • disagio economico, con un valore ISEE fino a 7.500,00 euro per la generalità degli aventi diritto, e • con valore ISEE fino a 20.000€ per i nuclei familiari con quattro e più figli a carico; • e/o disagio fisico, con uno dei componenti il nucleo familiare in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo delle apparecchiature elettromedicali necessarie per la loro esistenza in vita. Per accedere al “Bonus energetico”, i Cittadini nelle suddette condizioni possono recarsi presso gli uffici comunali e richiedere i seguenti moduli da compilare e sottoscrivere: • Modulo A o A/bis (nel caso di famiglie numerose)- “Istanza per l’ammissione al regime di compensazione per la fornitura di energia elettrica-gas,- Disagio Economico”; • e/o Modulo B - “Istanza per l’ammissione al regime di compensazione per la fornitura di energia elettrica - Disagio Fisico”. In allegato all’apposita modulistica, i Cittadini dovranno presentare i seguenti documenti: • Attestazione ISEE in corso di validità, in caso di disagio economico; • Certificazione ASL o Modulo C (“Dichiarazione sostitutiva della certificazione ASL”), in caso di disagio fisico; • Modulo E (“Dichiarazione sostitutiva della certificazione dei figli a carico”) in caso di disagio economico per le famiglie numerose; • Copia del documento di identità (e, nel caso di presentazione tramite delega, del documento di riconoscimento del delegato). Per maggiori informazioni e assistenza sulla procedura per la presentazione della domanda di “Bonus”, si prega di contattare l’Ufficio SERVIZI ALLA PERSONA del Comune di TALAMONA (in Via Combattenti e Reduci, 52 al numero 0342/670399 - indirizzo mail: [email protected]) negli orari di apertura: LUNEDI’ e GIOVEDI’ dalle ore 09.00 alle ore 11.30. Dal Comune il Talamonese Adotta un’area verde Quest’anno il progetto “Adotta un’area verde” si arricchisce di nuove associazioni proposto dall’Assessorato allo Sport e Tempo Libero del nostro Comune: difatti sono quattro le nuove associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Nello specifico, le associazioni o gruppi coinvolti sono: • l’Associazione coro Valtellina che gestirà l’area parco giochi Filca; • l’Associazione Nazionale Alpini che gestirà il parco giochi “la ronchi” in collaborazione con gli amici del presepe di Case Giovanni; • l’Associazione Unione Bocciofila bassa Valtellina che gestirà il parco giochi di San Carlo; • il club Orobico C.B. avrà la manutenzione del verde della Cappelletta di Coseggio; • l’Associazione Bocciofila Talamonese si occuperà dell’area delle nuove scuole elementari; • il gruppo Amici degli Anziani si farà carico del giardino della casa della cultura; • gli amici del consorzio Scalubi-Dondone garantiranno la manutenzione del verde presso l’area della palestra comunale. Proprio quest’ultimo gruppo ha aderito all’iniziativa per supportare un’importante iniziativa dal nome “Fondo Perlini”, nata da poco sul territorio di Talamona allo scopo di finanziare una sperimentazione che mira a trovare una cura per quei ragazzi affetti da una patologia genetica rara, la sarcoglica- nopatia di tipo beta. Come Assessore allo Sport e Tempo Libero sono estremamente soddisfatto che il progetto “Adotta un’area verde” si sia ampliato con l’adesione di nuove associazioni. Siamo certi che anche i nostri concittadini abbiano colto positivamente questa iniziativa, nata lo scorso anno, avendo potuto apprezzare l’impegno e la cura che le associazioni dedicano alla manutenzione delle varie aree. Questo meccanismo è virtuoso perché permette al Comune un risparmio sulla manutenzione del verde e allo stesso tempo dà la possibilità alle associazioni di ricevere un contributo da investire nelle proprie attività. Colgo dunque l’occasione per porgere un sincero ringraziamento alle nostre associazioni per la volontà di dedicare impegno e tempo per il bene della comunità. Buon lavoro a tutti. Ivan Gusmeroli Procedono gli interventi di riqualificazione sulle strutture sportive-ricreative Procedono gli interventi di riqualificazione sulle strutture sportive-ricreative messi in atto dall’attuale Amministrazione comunale. Dopo un’attenta valutazione da parte della Commissione Sport e Tempo Libero in collaborazione con l’Assessorato competente riguardo alle priorità sul nostro territorio, sono stati finanziati due importanti interventi. Riqualificazione struttura ricreativa zona palestra Il primo intervento riguarda i lavori di riqualificazione sulla struttura ricreativa in zona palestra comunale, ormai ultimati. Da alcuni anni infatti la struttura cucina, che dà la possibilità alle nostre associazioni di offrire durante le varie manifestazioni un servizio di bar, necessitava di importanti lavori di riqualificazione e messa a norma. Considerando questa struttura fondamentale dal punto di vista logistico per le numerose iniziative offerte durante l’anno dalle nostre associazioni, abbiamo deciso di intervenire ultimando le opere di muratura, di impianto elettrico e la posa dei serramenti. Oltre al fatto di ultimare i lavori per offrire una struttura ancora più valida alle nostre associazioni, questi lavori ultimativi ci sembravano doverosi nei confronti di tutte quelle persone che alcuni anni fa, con grande impegno, hanno gratuitamente dedicato tempo e passione nella realizzazione di questa struttura. Tutta l’area ricreativa in zona palestra è stata regolamentata in modo che sia le associazioni che i privati cittadini ne possano usufruire. Il regolamento prevede la possibilità di utilizzo dell’intera struttura (cucina, tendone e bagni) per le associazioni e i privati residenti in Talamona con una tariffa di euro 50 giornalieri. Per le associazioni e i privati cittadini non residenti in Talamona, invece, la tariffa sarà pari ad euro 150 giornalieri per l’intera struttura, e ad euro 75 giornalieri per l’utilizzo dei soli tendone e bagni. Come stabilisce il regolamento, tutti gli introiti derivati dall’affitto delle strutture verranno reinvestiti nella manutenzione delle stesse. Un ringraziamento particolare va infine ai volontari delle associazioni Talamona Sportteam, U.B Bassa Valtellina e Pro Loco per la manodopera gratuita prestata nell’area ricreativa della palestra comunale. 11 PALESTRA COMUNALE Tra poco verranno effettuati degli importanti interventi anche sulla struttura della palestra comunale. Ormai da anni infatti la nostra palestra comunale necessita della sostituzione dell’impermeabilizzazione del tetto, che per le infiltrazioni d’acqua piovana non consentiva il regolare svolgimento delle attività nei periodi di più intense precipitazioni, con enorme disagio per i numerosi utenti della stessa. Nonostante questo problema di carattere prioritario fosse già stato evidenziato da più parti durante la precedente Amministrazione, purtroppo non è mai stato realizzato. È per questo motivo che, seppure con grandissime difficoltà dovute alla necessità di far quadrare il bilancio a fronte di risorse sempre minori per gli Enti locali, siamo riusciti a finanziare questo intervento che consideriamo imprescindibile visto che la struttura in questione è rimasta l’unica in Talamona che ospiti sia le attività indoor di diverse associazioni sia l’attività fisica dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Talamona. Ivan Gusmeroli - Nicola Ciocchini il Talamonese Dai Gruppi Consiliari GRUPPO TALAMONA - PROGETTO COMUNE Un altro giovane consigliere in consiglio …NOVITà… New – entry - nel consiglio …Nessun fatto curioso … Nel consiglio comunale del 25 febbraio al 6° punto all’ordine del giorno si trova “surroga del consigliere Simonetta Alessandro”: il Sindaco chiede al Consiglio il permesso di anticipare questo punto al n.1, per permettere al nuovo consigliere Gusmeroli Federico di partecipare sin dall’inizio alla seduta consiliare stante. La surroga non è altro che la sostituzione di un consigliere, in base ai voti presi alle ultime elezioni: il primo dei non eletti subentra in Consiglio. E proprio il 25 febbraio, visti i verbali delle elezioni alla carica amministrativa comunale del mandato 2009-2014 e in base ai voti di preferenza espressi dai cittadini, si è proceduto alla nomina: tale nomina accettata dal candidato, che in base alla legge si è dichiarato 12 non incompatibile con questa carica. Come gruppo Talamona - Progetto Comune avevamo già convenuto che, durante il mandato, gli Assessori avrebbero dato le dimissioni per permettere la partecipazione diretta dei giovani alla carica di consigliere. Di conseguenza, quando abbiamo ricevuto il mandato al primo Consiglio di insediamento nella presentazione dell’organigramma con la nomina delle cariche di assessori -consiglieri delegati, il Sindaco aveva valutato positivamente l’ingresso dei giovani in politica invitandoli a scegliere un incarico di collaborazione preciso con gli Assessori e promettendo che durante il mandato avrebbero fatto l’esperienza effettiva di consiglieri. Dall’inizio dell’attività amministrativa Federico Gusmeroli, giovane studente purtroppo a volte fuori sede, per quanto possibile con i suoi impegni universitari presso la facoltà di Bologna è sempre stato presente e attivo si è impegnato nell’attività del gruppo nella redazione de “Il Talamonese assumendone il ruolo di direttore editoriale. A lasciargli spazio è stato Alessandro Simonetta, recentemente investito di un nuovo, importante incarico dirigenziale: già direttore dell’INPDAP di Sondrio, ha ora ottenuto anche quello omologo per la struttura di Lecco. Purtroppo, i suoi nuovi impegni non gli permettono di seguire i lavori da consigliere; rimane però in carica come assessore esterno al Bilancio dove le sue conoscenze e le sue capacità si sono già dimostrate preziosissime. Queste “dimissioni” non sono un fatto curioso - come ha dichiarato la stampa locale accozzando eventi recenti e del passato che non hanno nulla in comune creando confusione, malintesi e diffidenze nell’opinione pubblica -, si è colta semplicemente quest’occasione del nuovo incarico di lavoro dell’Assessore per effettuare ciò che si era già deciso da tempo. Questo permette di valorizzare i consiglieri, soprattutto i giovani; proprio in linea con questo nel precedente Consiglio si è affidata la delega alle politiche giovanili a un altro giovane consigliere, Nicola Ciocchini, anch’egli spesso non residente perché studente universitario presso la facoltà di Milano che ha da subito collaborato nelle attività sportive e sociali. Gruppo Talamona - Progetto Comune Dai Gruppi Consiliari il Talamonese GRUPPO VIVERE TALAMONA INFORMATIVA AI TALAMONESI SULLA CENTRALINA IDROELETTRICA Riteniamo doveroso e necessario informare i talamonesi che un’azienda privata ha fatto richiesta di concessione di derivazione dell’acqua del torrente Roncaiola ad uso idroelettrico. La domanda di concessione è stata pubblicata sul BURL (bollettino regionale) e sono in corso le pratiche autorizzative in capo alla Provincia di Sondrio. Il progetto prevede la realizzazione di una captazione dell’acqua del Roncaiola a monte della località Prato dell’Acqua, di una condotta forzata lungo il versante est del letto del torrente e di una centralina di produzione situata, sempre sulla sponda est, appena a monte del ponte di via Tartano. Una richiesta di concessione simile era già stata presentata diversi anni fa ed era stata bocciata grazie anche alla ferma opposizione dell’allora Amministrazione comunale. Il problema principale, riscontrato nella disamina del progetto presentato dall’azienda richiedente, è dovuto al fatto che l’opera di presa è posizionata a monte della nostra sorgente di San Gregorio. Tale sorgente è la più importante per il nostro acquedotto in quanto, oltre a fornire la maggior quantità di acqua, garantisce anche il fabbisogno nei mesi più freddi quando le sorgenti in quota gelano. La sorgente, come confermato anche da più perizie geologiche, è direttamente connessa alla falda acquifera del Roncaiola. Realizzare una captazione sul Roncaiola, a monte della sorgente, può portare ad una drastica riduzione della portata con la logica conseguenza di lasciare l’acquedotto comunale a secco. Non appena venuti a conoscenza della situazione il nostro gruppo ha offerto alla maggioranza la massima collaborazione per qualsiasi iniziativa volta ad informare e a coinvolgere i talamonesi, ad opporsi fermamente alla richiesta di captazione e a proteggere il nostro già precario acquedotto . Ad oggi sappiamo che l’amministrazione comunale ha incaricato un geologo per una perizia. Non siamo a conoscenza e non siamo stati coinvolti in ulteriori iniziative in merito. Questa posizione dimessa e morbida dell’Amministrazione comunale, soprattutto della componente leghista, che da sempre è paladina nella difesa delle nostre acque (almeno nei manifesti), ci induce a fare le seguenti ipotesi: 1. la maggioranza è tranquilla perché ritiene che la richiesta verrà respinta? 2. la maggioranza non si espone perché ritiene che la richiesta verrà comunque accolta nonostante l’opposizione? 3. ci sono accordi tra Comune e Provincia dei quali non si possono dare informazioni ai consiglieri di minoranza? Ci chiediamo, inoltre, come mai il torrente Roncaiola sia uno dei pochi in provincia esclusi dalla cosiddetta moratoria istituita dalla Provincia di Sondrio e quindi uno dei pochi considerati idonei alla captazione. Possibile che l’allora consigliere provinciale talamonese, oggi vicesindaco di Talamona, non se ne sia accorta? Che abbia avuto un momento di distrazione in fase di stesura dei torrenti captabili? Oppure che non abbia fatto niente con lo scopo di lasciare una patata bollente all’Amministrazione di Talamona che allora non era di maggioranza leghista? In entrambi i casi è una grave mancanza. Ci auguriamo che la richiesta di captazione venga respinta e confidiamo nel buon senso dei tecnici della provincia perché riteniamo che la tutela delle nostre sorgenti e del nostro acquedotto è più importante di qualsiasi interesse privato. INCREDIBILE, MA SUCCEDE Succede che per le scuole medie si pensa addirittura di sorteggiare i ragazzi che devono andare a scuola a Morbegno per mancanza di insegnanti a Talamona. 13 Succede che un’Amministrazione spregiudicata apra una scuola statale abusivamente spostando insegnanti da Morbegno a Talamona evidentemente perché a Morbegno erano in soprannumero. Allora in alcuni casi gli insegnanti mancano in altri casi sono in eccesso? Succede che alle nuove scuole elementari, soprattutto nella stagione primaverile, a causa del sole che entra dalle finestre, la temperatura, in alcune aule, raggiunga valori elevati creando disagio ai bambini ed alle maestre. La situazione è nota già dal passato anno scolastico. Succede che la scuola chiede al Comune la posa di tende per risolvere il problema. Il Comune risponde picche. Succede che le mamme degli alunni di una classe, scoraggiate e deluse dall’immobilismo dell’Amministrazione comunale, decidono di fare una colletta e di comprare le tende e vengono autorizzate dalla scuola. Succede che il comune stoppa l’iniziativa perché le tende devono essere ignifughe e convoca le mamme per dare indicazioni. Succede che le mamme, su indicazione del Comune, decidono di comprare tende ignifughe, di cucirle e provvedere alla posa nell’aula dei propri figli. Ovviamente le tende, di anno in anno, dovranno migrare di classe in classe seguendo gli alunni nel loro cammino educativo. La situazione è al limite del grottesco! A Talamona stiamo sperimentando un federalismo assoluto: ognuno provvede a se stesso come può? E il Comune non fa niente? Ai lettori ogni commento e valutazione. Gruppo Vivere Talamona il Talamonese Sport Ormai definita la stagione 2011per il Talamona Sport Team La neopresidentessa Paola Mazzoni sta facendo gli straordinari per cercare di arrivare all´inizio dell’annata agonistica ed organizzativa in maniera precisa. Ormai definita la stagione 2011 per il Talamona Sport Team? Da quando sono presidente di questo prestigioso team- dice la figlia dell’ex presidentissimo Roberto Mazzoni- sto lavorando tantissimo, ma con grande passione: i contatti con gli sponsor e con la locale Amministrazione, i tesseramenti… Grazie all’aiuto dei vari consiglieri e collaboratori siamo pronti ad iniziare una nuova avventura, la mia prima avventura nella massima carica dirigenziale. A livello organizzativo cosa bolle in pentola? Confermo la gara di Mtb per Giovanissimi (7/12 anni ndr) a ricordo di mio papà Roberto Mazzoni il prossimo 18 settembre. Di nuovo, stiamo studiando una serata sportiva a Talamona insieme al gruppo podistico: l’appuntamento è per il 3 settembre... sarà una particolare staffetta, stiamo definendo alcune cose ma vi aspettiamo numerosi. A livello agonistico? Quello che interessa maggiormente la nostra società è avvicinare i giovani verso la Mtb. E, anche quest´anno, abbiamo avuto forte adesioni e questo ci gratifica.... Purtroppo mancano atleti della prima fascia, ma c´è ancora tempo per entrare in gioco. I ragazzi e le ragazze hanno già iniziato ad allenarsi e aspettiamo solo l´inizio della stagione: per questo motivo invito tutti i giovani del paese a recarsi nel nostro campetto di allenamento; iniziamo a divertirci insieme e poi vedremo. C´è ancora il gruppo amatoriale? Certo: la passione per il ciclismo coinvolge anche i nostri master. Siamo certi- conclude Paola Mazzoni- che sia in ambito giovanile, e non, il marchio del Talamona Sport Team sarà ben rappresentato. Questi gli atleti tesserati. Giovanissimi G-2 (8 anni) Sebastiano Simonetta Luca Bonadeo Alessandro Diaminai G-3 (9 anni) Vittoria Acquistapace G-4 (10 anni) Emanuela Gusmeroli, Andrea Nizzola, Stefano Ciapponi, Gabriele Cazzola, G-5 (11 anni) Simone Ravelli, Davide Bonadeo, Samuele Acquistapace. G-6 (12 anni) Federico Riva, Matteo Cucchi, Gabriele Cerri, Giulia Pezzati, Marco Bevilac- qua, Paolo Biella, Elia Bongio e Alessandro Volpini Esordiente (13/14anni): Alex Bruseghini Allievo: (15/16anni) Samuele Canclini Il gruppo degli Amatori Elitemaster (19/29): Giancarlo Gusmeroli M/1 (30/34) Patrik De Giovanetti M/2 (35/39): Dario Sutti,Maurizio Beltrami- ni, Davide Branchi M/3 (40/44) Gianfranco Ferro, Bruno Leusciatti M/4 /45/49): Moreno Bianchini, Alberto Ciapponi, Sergio Zani, Mauro Tarca M/5 (50/54): Francesco Rapella e Salvatore Passerini M/6 (55+): Enzo Menesatti Fabio Balbi La Formazione Ideale Tecnica finissima, un po’ lezioso, privilegiava l’estetica alla concretezza, il colpo di tacco alla puntata, poco determinato, subiva spesso la personalità dell’avversario; non avvezzo al gioco maschio, piedi da rifinitore, malamente impiegati come terzino dagli oriundi mister brasileri, privando cosi la squadra di quei 12-15 goals a stagione. Perfetto, buon 1° aprile a tutti, per i pochi che non conoscessero il libero “vecchio stampo” Luciano Bedognè, bisogna capovolgere pari pari la descrizione fatta. Nei miei oramai lontani ricordi dei 15 anni, all’esordio in categoria alta, gli allenamenti con lui e il fido gemello rieccheggiano ancora i teneri consigli 14 e le sussurate incitazioni di quando, ignaro, provavi il tacco o addiritura un tunnellino… poco gradito. Determinazione, perseveranza e voglia di vincere l’hanno incoronato per anni capitano, nonostante la tenera età, e non solo per la fascia. La prova deriva dal fatto che, nonostante la pur breve carriera in prima squadra, è ancora oggi uno dei difensori più citati e ricordati dai raffinati palati del calcio nostrano, non solo Talamonese. L’esordio in prima squadra avviene nel 1979 all’età di 15 anni col mister Tirinzoni Guido, in sostituzione di Bertolini Marino… squalificato; qui è d’obbligo una piccola parentesi: l’Almanacco dei il Sport Talamonese Campionato regionale di calcio a cinque – Lombardia – serie d gir. E Squadra ASD GS SAN FERMO ASD TS MEDA C5 ASD CAMPODOLCINO MORBEGNO CALCIO 1908 FC INDOR LIVIGNO USD PONTESE ASD LARIUS 2006 AC VILLA ALBESE C5 US TALAMONESE XENIA SRL ALTA VALLASSINA ASD FC REAL MEZZOLA P 49* 48* 36* 33* 32* 30* 29* 23* 16* 14* 4* 0* G 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 I MARCATORI DELLA STAGIONE Giocatore Reti segnate Vola Andrea 25 Mazzoni (Cap.) Luciano 11 Duca Emanuele 9 Cerri Marco 7 Adoni Massimo 5 Maffezzini Andrea 4 Mazzoni Matteo 4 Milivinti Roberto 4 Maffezzini Daniele 2 Ciaponi Bruno 2 Cerri Stefano 2 Cerri Fulvio 1 Del Nero (mister) Stefano 1 Acquistapace Nicola 1 V 18 17 14 11 11 11 11 10 6 6 3 1 Pa 1 3 1 6 3 3 3 1 1 2 1 1 Pe 3 2 7 5 8 8 8 11 15 14 18 20 G se 144 146 152 129 122 117 96 151 78 98 76 83 G su 69 82 123 94 126 95 90 152 108 142 144 167 Diff 75 64 29 35 -4 22 6 -1 -30 -44 -68 -84 Campionato in chiaro scuro per la Talamonese calcio a 5. Causa qualche infortunio di troppo, dovuti anche all’età media leggermente alta, i ragazzi di mister Del Nero TOP 11 e… Dal 12 al 22 di Bedognè Luciano Panini parla di 12 giovani che hanno debuttato grazie alle squalifiche dello zio Fanale, altre fonti parlano di 19: chi ha notizie precise ce le dia e saremo lieti di pubblicarle. Torniamo al Bedo e alla breve ed intensa carriera alla Talamonese sino al 1986, terminata per infortunio. Riprende successivamente alla soglia dei 40 anni nella squadra di calcetto a 5 e continua tuttora a livello amatoriale, quando il lavoro e i gatti giù dall’albero glielo consentono. Il suo ricordo più bello: promozione dalla terza categoria alla seconda, sotto la guida di Bertolini Marino,giovane (allora) mister senza fissa dimora in rapida hanno cominciato ad inanellare vittorie e punti solo alla fine del campionato dove nelle ultime 4 partite hanno conquistato ben 10 punti dei 16 ottenuti. Campionato di medio livello dove a parte le prime due squadre classificate che hanno praticamente fatto un campionato a sé le altre squadre si equivalevano tanto che la Talamonese ha conquistato 4 punti dei 6 in palio contro il Morbegno classificatosi al 4° posto. Qualche rammarico pertanto per i ragazzi di mister Del Nero e del DS Paolo Barba che senza i tanti infortuni avuti avrebbe potuto mirare a miglior posizione di classifica. Gruppo comunque sempre compatto e unito che ha nella sua forza l’amicizia, spirito giusto per divertirsi giocando. La squadra nelle partite giocate in casa omaggiava gli avversari con una bottiglia di vino ricordando l’amico Stefano. La squadra ha attivato un proprio sito internet dove poter seguire i risultati e classifica, i commenti alle partite e le pagelle del Mister… www.amicidistefano. sistemacalcio.com ascesa. L’episodio simpatico, trasferta a San Fedele Intelvi, dove Bertolini Marino (e chi se no…) negli spogliatoi pre-partita distribuisce le maglie “….cun ul 6 el giuga Saligari… ezio ‘n de set… el parla mai, ‘n duel?“ Saligari Ezio….. era ancora sull’uscio della stazione ferroviaria di Morbegno ad aspettare il pullmino. Pullmino comunque arrivato pieno a San Fedele, chi occupò il posto del Mediano? Il mistero ha poi svelato: il suo posto l’aveva occupato l’allora fidanzata, e attuale moglie, di Luciano, signora Lorena, che per la cronaca non ha comunque indossato la maglia numero 6. 15 Libera Flavio Spini Marzio Fiorina Claudio Ciaponi Bruno Tognoli Marco Sterlocchi Walter Bedogne’ AlfredoSaligari Ezio Tirinzoni StefanoMazzoni Valerio Mazzanti Cesare Sassella Gianni Piani Stefano Luzzi Rinaldo Gavazzi Alberto Golini Roberto Simonetta Athos Cerri Marcello Tirinzoni Walter Giarba Diego Cerri Ivan Donini Salvatore Mister: Bertolini Marino & Tirinzoni Guido. Formazioni di ex calciatori, o quasi, parecchie novità e qualche storica riconferma, in una formazione da campo pesante, molto fisica che penalizza un po’ la fantasia, ma sicuramente concreta… in sintesi Trappatoniana. Qualche bimbo escluso piange ancora e, al solito, minaccia di portare via il pallone; altri finalmente sorridono, ma il calcio è imprevedibile e… simile al vino: c’è la riserva DOC e quella cartonata... Oscar Duca il Talamonese Sport Cristina Bonacina porta il GP Talamona sulla cima dell’Empire State Building L’avevamo lasciata dopo il Galà dello sport, di fine dicembre, con l’augurio di iniziare bene la stagione 2011 delle sue particolarissime gare sui grattacieli: a poco più di un mese da quella serata, ecco il risultato più eclatante della runner “Talamonese”: secondo posto assoluto nella più importante gara di vertical sprint del mondo, sul grattacielo Empire State Building di New York. Stiamo parlando di Cristina Bonacina, l’esile (161 cm per 43 kg) fondista lecchese ma Talamonese d’adozione per via, sia della casacca bianco-azzurra della podistica Talamonese, che veste dal 2007, che per la sua presenza costante nel fine settimana nella frazione Ranciga. Raccontaci un poco la tua impresa: “È stata una sorpresa anche per me, o almeno in parte; dopo l’ottimo risultato di Singapore, dove ho raccolto il bronzo, non mi sono fermata ed ho tirato dritta con gli allenamenti, svolti in buona parte anche a Talamona sulla ciclabile all’Isola, durante le vacanze natalizie. Sono andata a New York, accompagnata da mio marito (Dario Fracassi anch’egli tesserato GP Talamona e 22° nella prova maschile NdR) e l’obbiettivo sperato era entrare nella top ten.” Come hai costruito questo lucente secondo posto? “Non sono partita benissimo, anche a causa della seconda fila che mi avevano assegnato, la prima era ad appannaggio delle migliori 10 del 2010… ma con il senno di poi è stato un bene: davanti andavano fortissime, però non mi sono persa d’animo e grazie ad una gara regolare ho iniziato a recuperare atlete in evidente difficoltà, via via sino all’84° piano dove ho superato di slancio la vincitrice del 2009, l’australiana Susy Walsham, e l’americana Herris, tra le favorite. Giunta all’arrivo, il cronometro segnava 13’54, pensavo fosse quello della vincitrice e invece era il mio, ben 1’20’’ più basso del 2008 dove giunsi 9^. Ero già contenta per il miglioramento ma quando mi hanno detto - Congratulations you are finished second - ho realizzato di aver fatto la miglior gara della vita.” Come hai iniziato la tua avventura con questa particolare disciplina: “Era febbario 2007 e per puro caso vengo a conoscenza di una gara che si svolgerà qualche giorno dopo a Milano, sul grattacielo Pirelli. Una ventina di donne ed è subito vittoria, con un tempo che ancora oggi è il secondo assoluto a livello femminile. Da li è stato un crescendo di gare a cui ho partecipato: l’anno scorso ho partecipato a 9 gare sui grattacieli, soprattutto in Europa con anche una tappa a Singapore ed una a S.Paolo del Brasile, giungendo terza nel Vertical Word Circuit promosso dalla ISF, la stessa federazione che coordina le gare di sky race.” Come sta’ proseguendo la stagione 2011? “Direi benissimo, dopo la prova americana, ho partecipato a Basilea alla Ramada Plaza Run Up, una prova molto breve, nell’ordine dei 4’, in cui mi sono difesa abbastanza bene cogliendo la quinta posizione assoluta che mi hanno permesso di portarmi 16 in prima posizione nella classifica parziale del VWC 2011. Il 3 di Marzo ho partecipato alla 3^ edizione della Vertical Rush a Londra sulla Tower 42, con 230 donne al traguardo e finalmente dopo i numerosi piazzamenti sono tornata alla vittoria. La cosa mi gratifica e mi è di stimolo per continuare a portare il nome di Talamona in giro per il mondo.” Giusto appunto il GP Talamona, torniamo indietro un passo, come se approdata nel sodalizio? “Soprattutto per amicizia; dopo un paio di stagioni passate al Valchiavenna e gareggiando spesso anche in Bassa Valle le occasioni per incontrare atleti talamonesi erano sempre più frequenti e da allora ho deciso di iscrivermi al Talamona. L’anno dopo anche mio marito, dismessi gli abiti del centro sportivo forestale mi ha raggiunta. Anche per darti l’idea del legame che proviamo con il paese di Talamona, 2 anni fa abbiamo acquistato un monolocale e appena possiamo non manchiamo di venire a passare i momenti liberi.” Prossima tappa del Mondiale? “Il 22 maggio a Milano sulla nuova sede del Palazzo Lombardia, 39 piani e 866 gradini. Mancano oltre 2 mesi e probabilmente prima di allora vedrò di trovare almeno una vertical sprint, per arrivare meglio preparata all’unico appuntamento italiano”. Sport il Talamonese Bocciofila - UB Bassa Valtellina Talamona Gemellaggio Grandissima affluenza alla gita-gemellaggio, organizzata domenica 13 Marzo 2011 in quel di Verona. Non è bastato un pullman per contenere le oltre 60 persone che si sono recate a Mozzecane (Vr), a far visita agli amici della Bocciofila Hendrix, i quali ci hanno accolto con grandi onori, cartelloni di benvenuto compresi. Appena arrivati, dopo i saluti, i giocatori hanno iniziato le sfide per la verità più amichevoli che agonistiche, mentre gli amici non giocatori hanno proseguito in pullman verso Verona per una visita accompagnata alla splendida città veneta. Al ritorno dalla visita, che peraltro ha riscosso l’apprezzamento di tutti, pranzo insieme presso la sede della bocciofila Hendrix che, oltre a disporre di 6 campi di bocce, è dotata di un capiente ristorante con vista diretta sui campi: veramente una bella struttura, all’altezza della situazione. Non è mancata l’occasione per scambiarsi i gagliardetti del Comune e delle società: era presente anche l’assessore allo sport di Talamona Ivan Gusmeroli, che ha consegnato in dono ai dirigenti Veronesi il prestigioso libro del pittore Gavazzeni di Talamona. Al termine del pranzo, c’è ancora il tempo per un paio di sfide all’ultima boccia, poi il ritorno a casa. È talmente piaciuta questa iniziativa, che già sono stati presi gli accordi per ripeterla anche l’anno prossimo. Bravi Bravi Bravi ragazzi, complimenti! Grandi risultati, ben 3 finali raggiunte e c’è mancato pochissimo, ora i tifosi si attendono la vittoria! Risultati Agonistici Prossimi appuntamenti L’attività agonistica in questi primi mesi del 2011 è stata fitta di appuntamenti, e i brillanti risultati dei nostri atleti ci hanno addirittura proiettato ai primi posti della graduatoria provinciale per società, da non credere ! Ecco i nostri migliori piazzamenti ottenuti: 2° posto a Sorico per Valenti TarcisioFacchinetti Riccardo. 3° posto ai Campionati Provinciali per Colombini Davide-Luzzi Stefano. 3° posto Gara Regionale a Dongo per Cerri Marcello-Mossini Ezio. 5° posto Gara Regionale a Lomagna (LC) per Spalla Giuseppe. 3° posto a Dongo per Luzzi RobertoLuzzi Stefano. 4° posto a Tirano per Romanò MauroSpini Andrea. 4° posto Gara Regionale a Sondrio per Barri Roberto. 2° posto a Sorico per Scinetti RobertoGusmeroli Fabiano. 2° posto CAMPIONATI REGIONALI a Milano per Cerri Renato senior. È primavera, e iniziamo a utilizzare i campi della nostra sede, che purtroppo non sono disponibili durante l’inverno. Subito grandi appuntamenti: domenica 8 maggio 2011 a partire dalle ore 14 Gara riservata ai Ragazzi… vi aspettiamo numerosi a sostenere i giovani atleti. I nostri tesserati sono 11, ma molti altri ragazzi Talamonesi sono attirati da questo sport: questo è molto positivo. Le competizioni riservate ai ragazzi proseguiranno anche nei mesi successivi. Domenica 22 maggio 2011 grande festa in occasione del 2° Trofeo Bertolini Egidio A.M.: sorprese a non finire per giocatori e pubblico. Altre due competizioni serali a carattere provinciale verranno organizzate dalla nostra società: a giugno gara a coppie; a luglio gara individuale. Come si può vedere, grande entusiasmo e tanta voglia di fare, e le bocce a Talamona pulsano ancora! L’Addetto Stampa Fabiano Gusmeroli 17 il Talamonese Iniziative La stagione della Pro Loco Talamona Nel 2010 sono state organizzati numerose manifestazioni, rivolte a tutte le fasce d’età. Sono stati proposti diversi momenti di aggregazione, alcuni promossi in collaborazione con altre associazioni locali e con l’Amministrazione Comunale, quali: a febbraio, la partecipazione alla sfilata di carnevale a Morbegno; a marzo, il “Ciama Mars”in collaborazione con Gruppo della Gioia, Amici Anziani, Oratorio e Gruppo Alpini; ad aprile la partecipazione alla Fiera del bestiame, in collaborazione con il Comune e la raccolta fondi ANLAIDS; a maggio, la novità della 1^ “Festa Country” presso il Maneggio di Vairetti Raimondo; a giugno, su richiesta dei consorzi montani, il rilascio dei pass; a luglio, la “Festa dell’estate”, in collaborazione con la Bocciofila; a settembre, nell’ambito della festa patronale, il “Torneo La noso”, itinerante e la cena con serata danzante; ad ottobre il “Triathlon del boscaiolo”in collaborazione con gli Amici dei Boscaioli; a novembre, la partecipazione alla manifestazione del Gruppo Cinofilo e la raccolta fondi per Telefono Azzurro; a dicembre, l’ormai tradizionale appuntamento con il Natale Talamonese ed “ I Presepi delle Contrade”. Tutte le attività svolte hanno richiesto un notevole impegno da parte del consiglio dell’associazione, supportato da diversi volontari, i quali hanno dato una grossa mano per il buon esito delle manifestazioni. Per quanto riguarda il 2011, è già stato definito il programma di massima, che prevede la riproposizione di alcune manifestazioni dello scorso anno ed inoltre, nuove proposte. Sono previste: il 28 MAGGIO, la 2^ “FESTA COUNTRY”; il 23 LUGLIO la “FESTA DELL’ESTATE”con degustazione della porchetta alla sarda e serata danzante; il 7 AGOSTO, la nuova proposta della “FESTA DELLA MONTAGNA”, con pranzo all’aperto e valorizzazione della Chiesa di S. Giorgio; fine agosto e prime settimane di settembre, il “TORNEO LA NOSO” e Festa patronale; ad ottobre “TRIATHLON DEL BOSCAIOLO”; a dicembre il NATALE TALAMONESE ed “ I PRESEPI DELLE CONTRADE”. Il programma, per l’appunto di massima, è aperto ad altre iniziative. Il consiglio, ritiene molto importante, proseguire ed intensificare la collaborazione con le altre associazioni del territorio e con l’Amministrazione Comunale, per favorire una sempre maggiore valorizzazione della nostra cultura, tradizione, rimanendo comunque disponibile ed aperto a nuove e diverse esperienze, anche fuori paese. Novità del 2011, la nuova sede della Pro-Loco, situata in Piazza IV Novembre, vicino al Municipio; grazie anche al supporto dell’Amministrazione Comunale, è stato stipulato un contratto d’affitto, che permette all’associazione di poter avere 18 un sede stabile e visibile e diventare un punto di riferimento importante. Presso la sede, dal mese di aprile, la Pro-Loco garantisce la distribuzione dei sacchi per la raccolta rifiuti, in seguito alla convenzione stipulata con l’Amministrazione Comunale. Nel prossimo mese di luglio, decade il biennio dell’attuale Consiglio Pro-Loco e di conseguenza sarà effettuato il rinnovo; per poter candidarsi occorre essere socio dell’associazione. La PRO-LOCO di Talamona, ha aperto il tesseramento relativo al 2011; la quota associativa è pari a € 10,00, come lo scorso anno. Si ringraziano tutti coloro che hanno e vorranno sostenere il nostro lavoro. Il Consiglio Pro-Loco Talamona Iniziative il Talamonese Il canto è cultura Un importante evento culturale si celebra quest’anno in provincia di Sondrio: dal 2 al 12 giugno, infatti, il Coro Valtellina organizza la terza edizione della Settimana del Canto Lombardo. Questa iniziativa, nata due anni fa grazie a un’idea del coro di Clusone, ha come obiettivo la valorizzazione del territorio tramite il canto popolare. La coralità diventa ambasciatrice del territorio, per coinvolgere la gente e presentare le varie tradizioni tramite il canto. Il coro Valtellina infatti ha rappresentato degnamente la provincia di Sondrio nelle due precedenti edizioni, ed ora ha avuto il prestigioso incarico di organizzare la rassegna di quest’anno. Il coro Valtellina si muove su questa strada da molti anni, ben prima che iniziasse questa rassegna: ma è la prima volta che in Valtellina, partendo da un gruppo amatoriale (e quindi non dalle istituzioni) si arriva a un risultato di questo tipo, che non trascura coi suoi eventi nessuna parte della valle per creare una festa della provincia intera: infatti i concerti si terranno a Morbegno, Bormio, Aprica, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Grosio, Talamona e Sondrio. Il clou sarà domenica 12 giugno, quando nella mattina i vari cori, partendo dal piazzale san Carlo, si dirigeranno verso il centro per la messa e il ricevimento in piazza; mentre il pomeriggio si esibiranno nella grossa sala del Policampus a Sondrio. Durante questa giornata finale saranno eseguiti i canti che saranno raccolti nella pubblicazione del libro “Voci di Lombardia”, terza edizione, che come detto sarà stampato in 1500 copie. L’organizzazione del tutto è stata tutta sulle spalle del coro Valtellina, che nonostante la mole di lavoro è riuscito a tirare in piedi una manifestazione che ha il patrocinio di numerosi enti, tra i quali tutte le province lombarde, e che coinvolge numerosi cori: ad ogni concerto parteciperanno due cori di varie province lombarde, più il coro Valtellina e il coro del Comune valtellinese o valchiavennasco ospitante. A coronamento di questa esperienza, verrà stampato un opuscolo in tutta Lombardia in quindicimila copie,mentre millecinquecento saranno le copie di un libro scritto appositamente sull’evento. Inoltre, all’evento è prevista una partecipazione di oltre 600 persone da tutta la Lombardia, delle quali duecento si fermeranno l’intero weekend in Valtellina: per tutti loro, oltre che una bella occasione di partecipare a un evento corale, anche l’occasione di conoscere il nostro territorio. nel solco di un impegno che parte da lontano e che è lo svolgimento pratico della volontà di farsi portavoce del territorio, oltre che del canto popolare. Al momento, il problema più grave è quello della penuria di coristi e di nuove voci: nonostante l’alto livello raggiunto dal coro, i pochi nuovi ingressi non bastano ad assicurare, ad esempio, la partecipazione a tutte le rassegne cui sono invitati:a malincuore, spesso è necessario dire di no. Da anni oramai il coro aspetta per fare il “salto di qualità” che lo porti oltre i tre cd fatti finora e la notorietà che ha acquisito nel nord Italia, ma sempre meno gente in generale si avvicina al mondo del canto. Eppure le prove sono solo due a settimana di un’ora e mezza l’una, al lunedì e al giovedì. Chiunque volesse anche solo provare un’esperienza nuova, o anche solo vedere da vicino le prove del coro, può recarsi in questi giorni alla bella sede dello stesso presso la palestra comunale. dsk Il coro Valtelllina – Talamona: nasce nel 1973, il primo concerto ufficiale è però il 6 gennaio 1974 presso l’allora teatro Edera, quello che ora è il teatro dell’oratorio. Col tempo, riesce ad assumere una certa importanza nell’intera Italia settentrionale, special modo partecipando a rassegne corali:il coro non è si è mai fermato ai confini di Talamona o della Valtellina, ma ha girato un lungo e in largo, ospite di varie rassegne come ad esempio quella famosa di Verona nella quale ha portato avanti l’immagine valtellinese con prodotti tipici, promozione turistica e molto altro. Anche nel piccolo, però, il coro Valtellina si è dimostrato molto attivo: ad esempio nell’ambito comunale ha firmato il contratto dell’area verde, per adempire a una funzione sociale sul territorio 19 SERVIZI ALLA PERSONA ASSEGNO AI NUCLEI FAMILIARI - 2011 CON ALMENO TRE FIGLI MINORI • la domanda di concessione dell’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, deve essere presentata, per l’anno 2011, a pena di decadenza, entro il 31 gennaio 2012; • l’assegno è corrisposto per tredici mensilità nella misura, se spettante per intero, di € 131,87= mensili, ovvero in misura ridotta per i casi previsti dall’art. 65, comma 3, ultimo periodo, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e successive modificazioni; • la domanda e la dichiarazione unica, se quest’ultima non già presentata in occasione di richiesta di altra prestazione sociale agevolata, dovranno essere compilate sugli appositi moduli; • il valore dell’indicatore della situazione economica, per le domande relative all’anno 2009, è stato determinato, con riferimento a nuclei familiari composti da cinque componenti, in € 23.736,50=; il valore dell’indicatore della situazione economica riparametrato viene determinato in base alla scala di equivalenza di cui alla tabella 2 allegata al D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni, applicando la formula di cui all’allegato A al D.M. 21 dicembre 2000, n. 452. L’UFFICIO SERVIZI ALLA PERSONA È A DISPOSIZIONE PER OGNI CHIARIMENTO IN MERITO NEI GIORNI DI APERTURA: LUNEDI’ E GIOVEDI’ DALLE ORE 09.00 ALLE ORE 11.30 – RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: MARIS CERRI. f.to Il Responsabile del Servizio Dott. Bianchini Valter il Talamonese Iniziative Casa di riposo VITA COMUNITARIA L’anno 2010 si è concluso con il tradizionale pranzo di Natale con gli Ospiti, i parenti, il Consiglio di amministrazione, Don Pesenti e gli Operatori. Grande la condivisione nella gioia dello stare insieme che ci sta accompagnando anche nel nuovo anno, giorno dopo giorno. Le attività animative/educative proposte all’interno della nostra struttura per l’anno 2011 saranno fondamentali per creare un ambiente sereno che favorisca il benessere di ogni Ospite. Sarà importante lavorare in grande gruppo per coinvolgere la maggior parte degli Ospiti e favorire così le occasioni di scambio relazionale e in piccolo gruppo per mantenere le abilità residue dei singoli. Tra i tanti progetti in atto ricordiamo: • PROGETTO COLORI DIVERSI: l’invito, dal Comune di Anghiari (AR), a partecipare ad un concorso pittorico con tecniche diverse; • PROGETTO CREA-ATTIVA-MENTE: mira, attraverso l’arte del riciclaggio, alla creazione di materiale utile allo svolgimento delle attività di animazione con una fase di ideazione, progettazione e realizzazione del lavoro; • P ROGETTO TELAIO: creazione e assemblaggio dei quadrati di intreccio di lana che verranno poi uniti per creare dei ponchi da indossare; • PROGETTO POM-PON: realizzazione di svariati pom-pon che verranno poi assemblati per creare tappetini, decorazioni e simpatici portachiavi. DALL’AMMINISTRAZIONE Ringraziamo per lo spazio concesso alla Casa di Riposo poiché risulta essere un valido strumento d’informazione e di divulgazione. Infatti solo attraverso una corretta informazione, tutti possono contribuire, alla realizzazione di una sempre maggior “qualità di vita” delle persone anziane residenti nella nostra struttura. Nel mese di dicembre si è provveduto alla surroga del Consigliere Longhini Mons. Giuseppe con il nuovo Arciprete di Talamona Don Sergio Mazzina al quale porgiamo il nostro caloroso benvenuto. Stanno volgendo al termine i lavori di realizzazione dei quattro nuovi posti letto che si prevede potranno essere disponibili presumibilmente da giugno 2011 che porteranno ad una capacità ricettiva di 48 posti letto. In primavera inizieranno i lavori di riqualificazione degli spazi esterni per attività ricreative, di socializzazione e realizzazio- 20 ne di percorsi fisioterapici. (vedi piantina allegata) Attraverso questo progetto che, come già riferito finanziato per 25.000,00 € da ProValtellina, si vuole favorire una maggiore coesione sociale fra i residenti nella Casa di Riposo ed i bambini della Scuola Materna, avendo come obiettivo il benessere degli anziani e come punto di riferimento i bambini, intesi quale soggetti ricchi di valori e di potenzialità, non più solo da assistere, curare e proteggere, ma come patrimonio e radice di benessere e sviluppo dell’intera comunità. Il progetto è volto a creare un giardino dove bambini ed anziani insieme possano svolgere attività diverse attraverso l’uso di strumenti innovativi. Con la presente si vuole coinvolgere l’intera comunità locale affinché possa partecipare con offerte a questa importante iniziativa rivolgendosi alla Direzione della Casa di Riposo. L’Ente ha provveduto a sostituire alcuni arredi nello specifico: armadi e letti per meglio rispondere alle attuali esigenze assistenziali. Ricordiamo il costante sforzo ed attenzione da parte dell’amministrazione, della direzione, del personale, dei volontari, dei benefattori e di coloro che con la sottoscrizione del 5 per mille consentono il contenimento della retta di degenza. Cultura il Talamonese Era il 1924 Era il 1924, 6 anni dalla fine della 1° guerra mondiale. Nelle frazioni est di Talamona, “dé là dè là Runcaieula” i contadini allevatori si associarono, per la prima volta, per costruire uno stabile adatto ed acquistare le attrezzature necessarie alla caseificazione. Nasce la latteria sociale Serterio I soci fondatori erano 74. Ho davanti, mentre scrivo, l’elenco originale vergato in bella calligrafia, penna stilografica su foglio a righe di bella carta pesante. I cognomi: GUSMEROLI, CERRI, VOLA, GAVAZZI, BARRI, CUCCHI, COLOMBINI, PANIGA, SPINI, SIMONETTA, PASINA, BONGIO, BRISA, LUZZI, PERLINI, RIVA, CIOCCHINI, BIANCHI, CIAPPONI, PIUBELLINI. Fra loro 13 donne, molte probabilmente vedove con figli minori. I soci contrassero un mutuo che doveva essere restituito con la trattenuta del 10% sul ricavato del latte conferito. Così si evince da una richiesta ( 3 agosto 1925) di contributo al ministero dell’Economia Nazionale, direzione generale dell’agricoltura: “… i componenti la latteria sono minuscoli proprietari coltivatori di ristrettissime condizioni finanziarie, meritevoli quindi di aiuto. La spesa incontrata per la costruzione… Sarà ammortizzata trattenendo annualmente sul ricavo il 10%. Non essendo in grado la quasi totalità dei soci di conferire alla società un capitale da coprire la spesa, la somma è stata mutata…” Il primo articolo dello statuto: “…è costituita in Talamona (frazione di Serterio) una latteria sociale coooperativa, allo scopo di utilizzare le piccole quantità di latte, migliorare la fabbricazione del Burro e del Formaggio, e di impiegare utilmente i cascami tanto per i bisogni di famiglia, come per aiutare il miglioramento progressivo dell’allevamento del bestiame.” In tempi odierni di contraffazione alimentare è interessante citare l’art. 10 : il latte portato alla latteria deve essere puro, scevro di qualunque altra sostanza nociva, non mescolato con latte di burro ne con quello di altro bestiame, ne potrà essere minimamente scremato…. Ogni mancanza a questo articolo verrà punita con multa di £ 200 per la prima volta e di £ 400 per la seconda volta e con l’espulsione dalla società” Fu una delle prime sperimentazione di forme associative democratiche, con orga- ni statutari ben definiti e cariche elettive. La latteria fu un riferimento economico e sociale: quasi tutte le famiglie possedevano almeno un bovino da latte e questo significava con burro, formaggio e siero in ogni casa, una possibilità in più per tirare a campare. Erano anni di forte emigrazione interna e all’estero. Il mio ricordo personale risale ai primi anni 60, quando la sera mi recavo col “Baldu” o “ul sedelin”, come tanti altri bambini, a conferire od acquistare il latte. Il locale di raccolta era luogo di incontro per tutti, con le discussioni che spaziavano da Kennedy e Papa Roncalli alla vittoria di Panbianco su Anquetil al giro d’Italia. Naturalmente erano protagonisti anche: ROMA, BIONDA, CAMUSCIN, RONDA, PARMA, SURICH, LENIN… Tutte vacche più o meno belle, più o meno “peciadi”. Il nostro rapporto con la natura, le stagioni e gli animali era completamente diverso da quello odierno. Dalla fine degli anni ’60 l’economia è cambiata radicalmente, la diminuzione dei capi di bestiame ( “ diminuzione delle vacche, aumento dell’ottimismo” parafrasando “Buffalo Bill” del cantautore Francesco De Gregori) ha comportato sempre minori quantità di latte conferito… Fino alla chiusura nei primi anni del 2000. Quella che era un’attività agricola diffusa è diventata ridotta e specializzata: grandi stalle grandi allevamenti, caseificazione industriale e formaggio… “plastificato” (opinione strettamente personale mi sia concessa). Così chiamando a raccolta, da parte degli ultimi eroici soci conferitori, gli eredi dei vecchi soci, dopo ampie discussioni sul da farsi si è deciso di procedere alla vendita dello stabile per devolvere il ricavato in beneficienza: per lasciare un piccolo sogno tangibile, dentro la comunità paesana, della memoria dei soci fondatori. Nella sala consiliare del Comune, alla presenza di un notaio è stato ratificato quanto deciso e nominata una commissione di 21 liquidatori composta da: Battista Spini (ultimo presidente in carica) William Gusmeroli (ultimo segretario in carica ) Giudo Barri, Elio Luzzi, Renato Ciaponi, Giuliano Luzzi, Andrea Cerri; con il compito di custodire i proventi della vendita e proporre ai soci la destinazione degli stessi. Il vecchio stabile è divenuto un piccolo condominio sobrio ed elegante (a mio parere) in cui la sensibilità del costruttore ha portato a conservare, sopra il portone d’ingresso, la vecchia grata a lunetta del portone antico con le lettere iniziali: LSS (Latteria Sociale Serterio). Lievi sfumature del ricordo possono costituire grande importanza. Nell’assemblea del 21 Gennaio 2011, tenutasi presso la casa della Cultura del Comune, i soci hanno convenuto di destinare una prima parte dei proventi nel modo seguente: Chiesa Case Barri 4.500 Gruppo Alpini (per il tempietto) 1.500 Chiesa S. Gerolamo 5.000 Consorzi Montani 3 9.000 Missionari 4.000 Gruppo della Gioia 4.000 U.I.L.D.M. (unione italiana per 4.000 la lotta alla distrofia muscolare) sezione di Talamona Progetto finanziamento 10.000+ servizi sociali talamonesi per 10.000 emergenze famigliari Elio Luzzi il Talamonese Varie I cambiamenti nel consumo di sostanze legali e illegali tra giovani e giovanissimi e la strategia di una comunità educante A cura del Direttore del Dipartimento Dipendenze dell’ASL Dr. Massimo Tarantola Sempre più aumenta in noi la consapevolezza che stiamo assistendo al rapido, continuo e diffuso cambiamento dei comportamenti legati al consumo di sostanze legali e illegali, in particolare fra i giovani e i giovanissimi. Un fenomeno che ci interroga e, a volte, ci coinvolge direttamente. Gli anni ’80 sono stati caratterizzati dal diffondersi impetuoso dell’eroina e dei morti per overdose, i successivi anni ’90 hanno visto il diffondersi dell’AIDS. Oggi, per come va configurandosi, tutto ci appare indiscutibilmente più complesso. Il fenomeno droga ha infatti perso, nel tempo, i caratteri del “semplice”, seppur drammatico, problema sanitario, per acquisire sempre più gli elementi distintivi di una vera propria “sfida educativa”. L’attuale mercato delle droghe ha rotto i confini del disagio e dell’emarginazione per rivolgersi trasversalmente ad ampie fasce della popolazione. Il suo uso interessa tutti gli strati sociali. L’assunzione di sostanze “performanti” (cocaina, anfetamine, ecc) ci appare più compatibile con la vita quotidiana, anche lavorativa e, di conseguenza, vi è una minore percezione del rischio. Alcune sostanze (cannabis, cocaina) vengono percepite come innocue, in modo simile all’alcol, in particolare dalle persone più giovani. Recentemente anche l’eroina, seguendo le scellerate logiche del mercato, è ricomparsa in forme meglio accessibile ai più giovani. Le ricerche ci dicono che in Lombardia ampie fasce di popolazione giovanile entrano in contatto con le droghe sempre più precocemente, nonostante ciò, le persone con meno di 19 anni che in provincia di Sondrio si rivolgono per cure al Servizio tossicodipendenze sono solo il 2 per cento del totale degli utenti, e quelle sotto i 24 anni il 15 per cento. Il diffondersi dell’uso di droghe legali e illegali sempre più ci appare fortemente correlato a una dimensione sociale e culturale che, non solo non ostacola e argina il fenomeno, ma lo normalizza all’interno di una “diffusa tolleranza”. Cosa fare per contrastarlo? I dati raccolti ci suggerscono quanto sia sempre più urgente avviare un intervento complessivo di prevenzione al fine di aumentare la capacità delle persone di tutelare la propria salute anche con il coinvolgimento delle comunità territoriali. Oggi il Servizio tossicodipendenze, pur rispondendo in modo adeguato alle domande della propria utenza “classica”, costituita per lo più da persone con conclamati sintomi di dipendenza da eroina, appare poco rispondente ai bisogni dei più giovani. Fra le molteplici ragioni due sono le più rilevanti: frequentarlo può diventare un “marchio indelebile”, le modalità d’uso non sono tali da far percepire il ragazzo o la ragazza come tossicodipendenti. Resta che i giovani e giovanissimi della nostra comunità privi di riferimenti significativi, percorrono strade che non di rado incrociano le sostanze legali e illegali. Al di là della professione o del ruolo che occupiamo, sempre più cogliamo il bisogno di ridefinire, come adulti di questo territorio, una strategia ad ampio raggio in grado di promuovere una maggiore responsabilità fra le persone della comunità di tutelare la propria salute, individuale e sociale, al fine di contrastare il diffondersi dell’uso di tutte le droghe. E’ necessario dare avvio ad azioni di prevenzione più aderenti ai nuovi bisogni, in grado di entrare in relazione con i giovani consumatori. L’azione preventiva deve pertanto essere estesa a tutti gli ambiti e i contesti di vita, quali per esempio la famiglia, il territorio, le comunità, i servizi sociali e sanitari, i luoghi di lavoro, le aggregazioni informali, i luoghi 22 del divertimento e dello sport, con una strategia complessiva di intervento che riguardi sia la persona, sia la comunità nella sua interezza: ambiente fisico e sociale, comportamenti e stili di vita individuali e collettivi. Occorre uscire dalla logica che delega di volta in volta la soluzione del problema, ad un singolo servizio, allo specialista della materia, al tutore dell’ordine pubblico. E’ necessario che l’intera comunità territoriale si assuma la responsabilità che gli spetta, e proceda, con i propri giovani e giovanissimi, nell’irrinunciabile percorso educativo. Occorre che chi occupa posizioni di responsabilità all’interno della comunità non receda dall’affermare che la droga fa male, che è un fatto negativo. Occorre che gli adulti di riferimento: amministratori, genitori, insegnanti, allenatori, baristi, associazioni ecc. si attivino per realizzare fra loro un patto educativo e di coesione sociale capace di migliorare le abilità di risposta ai problemi che immancabilmente la nostra comunità si trova ad affrontare. Occorre rispondere al bisogno diffuso di conoscenza con l’avvio di programmi di sensibilizzazione e informazione rivolti alle famiglie. Tutto questo e altro ancora si dovrà fare per ridurre lo distanza oggi esistente tra il mondo dei ragazzi e quello degli adulti. Il primo che, privo di esperienza, predilige vivere di notte, raccoglie informazioni sulle sostanze da internet e comunica via sms, il secondo, quello degli adulti, pur ricco di esperienza, vive di giorno, non sempre ha dimestichezza con il web e ha poche informazioni sulle sostanze. Due mondi che oggi scorrono paralleli, ma che devono necessariamente riscoprire il piacere e recuperare la capacità di comunicare fra loro, di stare insieme, anche affrontando i piccoli o grandi conflitti quotidiani. Iniziative il Talamonese Un futuro migliore c’è. Insieme si può Grazie volontari! Grazie valtellinesi! Raccolti 42.662 euro in provincia di Sondrio Ancora un enorme successo per la maratona Telethon. Come promesso, ecco il rendiconto definitivo della raccolta di donazioni per Telethon, organizzata dalla Uildm nella provincia di Sondrio. Quest’anno sono stati raccolti 10.000 euro in più dello scorso anno, ben 42.662 euro in totale. La Uildm sezione di Sondrio si dichiara soddisfatta dall’esito della terza maratona Telethon nella nostra provincia, ancora una volta i risultati sono stati al di là di ogni aspettativa. Dietro ogni cifra c’è un lavoro consistente di associazioni di volontariato, insegnanti, alunni, commercianti, artigiani, artisti associazioni sportive e cittadini consapevoli. C’è la collaborazione di parecchie Amministrazioni comunali. Ogni punto di raccolta è valso anche a sensibilizzare i donatori. Grandi fatiche, ma anche spettacoli, momenti di festa e aggregazione e tanta solidarietà. Vorremmo che questo movimento aiutasse le persone con malattie genetiche a sentirsi meno sole nell’attesa di una soluzione definitiva. È il secondo motivo, dopo quello del finanziamento della ricerca, per cui ogni anno aderiamo all’iniziativa. Un meritato ringraziamento va a Lanfranchi Luciano e Giorgiatti Adriana di Piateda, che hanno consentito di esporre, per la prima volta, un elaborato presepe presso la sede della Uildm a Talamona. Gli autori hanno rappresentato i luoghi della Terra Santa. In particolare, nella zona centrale hanno inserito la “spianata delle moschee” di Gerusalemme, con il famoso “muro del pianto” e a lato la chiesa di Betlemme e alcuni monumenti della Cisgiordania. Un presepe che ha cercato di comunicare i principi della tolleranza, della convivenza e della solidarietà. Un altro ringraziamento va alle 37 ditte che hanno partecipato a questa maratona inviando gli auguri di Natale con i biglietti natalizi di Telethon e regalando il panettone. In tutto le ditte hanno raccolto ben 15.942 euro. I complimenti anche alle scuole, agli ambasciatori Telethon delle scuole primarie di Piateda (3195 €) e Poggiridenti (2125 €) e della scuola media di Talamona (341 €). In particolare è importante segnalare che gli alunni di Piateda si sono classificati al primo posto su 65 scuole partecipanti nelle province di Lecco, Sondrio e Bergamo, vincendo la visita ad un laboratorio di ricerca presso l’Istituto Telethon Dulbecco di Milano. Grazie anche ai docenti e ai ragazzi del Liceo Scientifico (176 € Telethon – 1233 € Uildm), Artistico (64 € Telethon – 358 € Uildm) e dell’Istituto Tecnico Commerciale (316 € Telethon – 333 € Uildm) di Morbegno, che hanno festeggiato il S. Natale con i cioccolatini e il panettone di Telethon. Da sottolineare che quest’anno è stata molto efficace anche la partecipazione alla maratona dei commercianti valtellinesi, per la eccezionale collaborazione offerta dall’Unione Commercianti provinciale, che ha permesso di portare il numero dei salvadanai per luoghi pubblici da 300 a 600 e di incassare 9196 euro. Ancora i complimenti al primo classificato, per il terzo anno consecutivo, il ristorante “La Locanda” di Talamona. Il presepe di UILDM- Questi fondi, che sono stati raccolti in questi mesi, saranno di grande utilità in questo momento così importante per Telethon. Siamo ad una, dopo venti anni di ricerche, si può dire: “si cambia pagina”. Telethon è riuscito a creare un protocollo per la cura di una malattia genica, il primo al mondo e a siglare un accordo che permetterà di rendere disponibile questa cura per tutti i malati, in ogni angolo del nostro pianeta. Lo storico accordo presentato a Milano il 18 ottobre tra la Fondazione Telethon, l’Istituto Scientifico San Raffaele e la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline GSK, rappresenta una pietra miliare nella difficile sfida alle malattie genetiche. L’accordo prevede che l’Hsr-Tiget presso il San Raffaele riceva da GSK un primo investimento di 10 milioni di euro e che ne possa ottenere altri successivamente da utilizzare nei suoi laboratori. La multinazionale farmaceutica ottiene una licenza esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione dei protocolli di terapia genica. In questo modo i risultati ottenuti dai nostri scienziati saranno in grado a loro volta di finanziare altre ricerche, creando un sistema di autofinanziamento. Le sette malattie interessate dall’accordo sono: l’Ada-scid, la Sindrome di Wiskott-Aldrich, la Leucodistrofia metacromatica, la Beta Talassemia, la Leucodistrofia globoide, la Mucopolisaccaridosi 1 e la Granulomatosi cronica. Importante è sottolineare che si prevede di estendere i protocolli di terapia genica ad altre 200 malattie genetiche rare entro i prossimi 20 anni. Finalmente una svolta decisiva e unica al mondo! UILDM SEZIONE DI SONDRIO ONLUS Sede legale via Gavazzeni 54, Talamona - Tel./Fax 0342671741 Codice Fiscale 91014180144 Conto Corrente Iban IT41B0569652070000002595X91 Email [email protected] orari di apertura: martedì e giovedì 16-18, sabato 10-12 23 il Talamonese Varie ??? STORIA DI FORMAGGIO È difficile poter stabilire quando l’arte casearia sia iniziata nel nostro territorio, anche se sono certi gli influssi romanici nella nostra arte casearia; dal latino Caseus derivano molti termini anche dialettali utilizzati nella nomenclatura dell’arte casearia, caser, casera, cagiada, cagià... Giulio Capitolino ci attesta poi come l’imperatore Antonio Pio mangiasse con avidità il formaggio alpino. Ma sono soprattutto i documenti storici del periodo medioevale a dimostrare che la produzione lattiero-casearia era particolarmente fiorente su quelle Alpi che erano tutte in mano ai grandi feudatari e al vescovo di Como: nel 1300 Vicima, Bodria, Stavello, Olza, Luniga, appartenevano ai Gaifassi di Como, Pescegallo, Tronella, Bonino,Torrenzuolo al vescovo di Como. Un documento del 15 febbraio 1545 ci ricorda, per esempio, che Pietro de Mazzi detto Bedolino lasciò tutto il suo ricco patrimonio, l’alpe Trona Soliva, al Comu- 24 ne di Gerola a patto che venissero celebrate sei messe all’anno in suo suffragio e il giorno dei morti venisse distribuito a tutti i presenti sul sagrato della chiesa pane, formaggio e sale, prodotti da acquistarsi con i proventi dell’affitto dell’alpeggio (ancora oggi quella richiesta viene rispettata e tutti gli anni a Gerola durante la funzione religiosa del due novembre viene distribuito pane e Bitto e due chili di sale). Un altro documento del 1596, registrato dal notaio di Sondrio Malacrida, si parla della preziosità del Bitto e di un’ipoteca su una casa per un mancato pagamento di 67 brente di vino e 30 forme di Bitto. Ma se negli alpeggi il quantitativo di latte giornaliero permetteva già in quegli anni di produrre formaggi di qualità, nel fondovalle e nei maggenghi la produzione casearia era invece estremamente frammentaria: ogni famiglia contadina provvedeva direttamente alla lavorazione del proprio latte, con risultati quasi sempre scadenti causa soprattutto l’inadeguatezza delle attrezzature e la scarsità di prodotto da trasformare Il latte veniva lavorato in caldaia di dimensioni ridotte producendo quei piccoli formaggi ancora oggi ricordati e conosciuti: Scimuut, Matusc, magnuca, stracchì, formaggi magri spesso verdognoli per la mancanza di grasso. Forse era per definire questo latte impoverito, al quale era stato tolto una quantità notevole di grasso, utilizzato per produrre il burro, che si utilizzava questa terminologia dispregiativa: Scimut potrebbe derivare da scemo, Matusc da matto e Magnuca da poco valore, mangiar di poco. Sarà la nascita delle prime latterie a migliorare la qualità dei formaggi prodotti sul fondovalle: la necessità di riunire il latte del paese in una latteria il cui fabbricato fosse idoneo alla conservazione del latte e farlo caseare da un ottimo casaro, divenne un obiettivo da perseguire con impegno e tenacia da parte degli organi tecnici del comizio agrario e dai vari amministratori locali (anche se circondati da una mentalità individualista, da agricoltori che difficilmente potevano capire l’utilità di socializzare una materia Varie prima importante come il latte). Anche famiglie povere con un solo capo di bestiame, spesso formate solo dalle presenze femminili, poteva così avere burro e formaggio di buona qualità riuscendo a risolvere il grosso problema della conservazione: famiglie disagiate con un paio di bestie i ghè rivava a tirà a campà. Con la nascita delle prime latterie si riesce finalmente a migliorare la qualità dei nostri formaggi, e già nei primi anni del Novecento nuove tipologie di formaggio si aggiungono alla vecchia classificazione: latteria magro, latteria grasso, latteria semigrasso. La prima latteria tra le tante difficoltà nasce a Grosotto nel 1879 e grazie ad alcuni amministratori illuminati, alla capillare informazione del consorzio agrario e della cattedra ambulante dell’agricoltura, questa nuova forma associativa si diffonde su tutto il territorio: le nuove latterie sono già 26 nel 1883, crescono a 33 nel 1900 per giungere a 139 nel 1934 e a 150 nel 1952 quando in ogni contrada c’è una latteria (nel comune di Cosio sono addirittura censite 8 latterie)… Una presenza capillare sul territorio provinciale che ha permesso un netto miglioramento della qualità dei formaggi, del reddito agricolo, ed ha svolto un ruolo sociale di primaria importanza. Anche Talamona diventa protagonista del nascente movimento cooperativo caseario: la prima latteria sorge in via Piantellina (oggi via Valenti) nel 1880, voluta e fondata dall’ingegner Valenti. È la terza latteria della Valtellina dopo Bormio e Grosotto. Le altre latterie sorgono molto più tardi: quella in Coseggio nel 1907 per merito di Tarabini Guglielmo, e quella in Serterio nel 1924 per merito di Battista Gusmeroli (Righet). La latteria sociale Valenti, società anonima cooperativa, diventa subito la latteria più attiva della provincia, partecipa con i suoi prodotti all’esposizione nazionale di Milano vincendo la medaglia d’oro ed un premio di £ 1000 per le pregiate produzioni di burro e di formaggio. Alcuni documenti parlano di commerci della latteria di Talamona con la Grecia, l’Egitto, l’India; addirittura in una lettera del 1879 inviata al prefetto si motiva la richiesta della fermata dei treni a Tala- mona anche per i prodotti lattiero caseari della zona “… che presto avrebbe preso il via una latteria sociale che avrebbe necessità di mezzi di trasporti pubblici per l’esportazione di formaggi e burri…” Talamona del resto viene sempre ricordata come il paese dei bravi casari, quasi tutti residenti nella via dei mulini, del “fium” che attraversava la contrada; casari che per la loro elevate capacità professionale erano richiesti dalla vicina Svizzera dove in molti andavano a lavorare. Le latterie assorbono ormai tutta la produzione di latte invernale e primaverile della provincia, permettendo così al caseificio valtellinese di acquisire una precisa fisionomia ormai sempre più orientata al mercato e meno all’auto consumo. Un grande contributo viene in tal senso dai corsi di preparazione professionali organizzati dal maestro casaro Giuseppe Melazzini, che promuoveva un netto miglioramento del livello qualitativo ed una prima standardizzazione delle caratteristiche del formaggio ormai conosciuto ed apprezzato come formaggio di latteria. Le latterie presenti capillarmente in tutti i paesi e frazioni della Valtellina, al di là delle funzioni economiche di miglioramento del reddito agricolo, svolgono poi un’importante ruolo sociale. Non si può infatti non riconoscere l’importante ruolo di aggregazione svolte dalle piccole latterie i cui soci parteci- 25 il Talamonese pano attivamente e con interesse alla gestione dell’attività, momenti di crescita professionale ma anche di crescita culturale, di scambi, di idee. La storia del formaggio ha naturalmente subito un momento di crisi negli anni Settanta con l’abbandono dell’agricoltura, la conseguente diminuzione del patrimonio bovino e la diminuzione di latte nei singoli paesi che non giustificano più economicamente la gestione di piccole latterie di paese (sostituite dai grossi caseifici provinciali e dai caseifici dei grossi produttori di latte che preferiscono lavorare direttamente il loro latte). C’è ancora una data in questa storia che non può essere dimenticata: nel giugno del 1996, Bitto e Valtellina Casera riescono ad ottenere la sigla europea più ambita, la denominazione d’origine protetta (D.O.P.), marchio europeo che colloca i nostri formaggi tra i 30 più importanti prodotti caseari nazionali e ne permette una giusta valorizzazione internazionale…. Riconoscimenti importanti che tutelano l’autenticità e la tradizione casearia di una provincia dove il formaggio è sempre stato protagonista, Dietro la DOP del il Valtellina Casera c’è però il riconoscimento storico dell’importanza delle latterie di paese evidenziato nel disegno del disco cartaceo presente di formaggio: un paese, una piazza e un uomo che porta il latte alla latteria. Renato Ciaponi il Talamonese Letture Il 4 novembre e gli operatori di pace Il Talamonese dicembre 2010. Il bell’articolo “4 novembre: commemorazione dei caduti di tutte le guerre” ci esorta a evitare le guerre. Cristo: (Matteo 5,9) “Beati gli operatori di pace”. Il filosofo cattolico Landsberg: “La verità è se opera” cioè, se noi affermiamo una buon’idea, un nobile sentimento ma non la volontà di attuarli, li neghiamo nell’istante stesso che li affermiamo. I politici, per piacere, promettono che opereranno per la pace e l’ambiente, aiuteranno i popoli più poveri e contemporaneamente che diminuiranno le tasse, cioè, per essere eletti, s’impegnano a non mantenere le promesse virtuose. All’origine delle guerre ci sono il nostro egoismo e la nostra ipocrisia. Nessuno può determinare la storia, ma essa è la risultante delle azioni di tutti. Diamo quindi un contributo positivo ed esortiamo con la parola e l’esempio gli altri a collaborare. Lo stato mondiale. È l’unico mezzo per la pace. L’amore fraterno non lo realizzò. Nuovi motivi ora l’impongono. Possiamo comunicare in internet, vedendoci in faccia, tra due punti qualsiasi del mondo. Le malattie contagiose, come la peste, impiegavano anni per diffondersi. Adesso prendono l’aereo. Occorre un’organizzazione sempre più efficiente della sanità mondiale. Lo stato mondiale permetterebbe di utilizzare, per la trasformazione ecologica dell’industria, tutte le risorse ora spese nelle guerre e negli armamenti, e quelle che sono sottratte dalla malavita internazionale, che i singoli stati sono impotenti a dominare nel mondo globalizzato. Eviteremmo che le produzioni inquinanti siano trasferite negli stati compiacenti e i finanzieri disonesti sfuggano ai controlli per mezzo dei paradisi fiscali. Diversamente sarebbe inevitabile l’estinzione della umanità entro la fine del secolo, a meno che una epidemia riduca drasticamente e per tempo la popolazione mondiale indebolita dall’inquinamento. (soluzione non auspicabile). Il disordine globale provocherà fatalmente la creazione dello stato mondiale. Anticipiamolo in modo democratico. Fintanto che non sarà realizzata la Federazione Mondiale dovremo armarci, perché, la debolezza di uno stato invoglia gli altri a sottometterlo. Quando la supremazia militare americana era indiscussa, facevamo affidamento sull’ordine mondiale imposto dagli USA. Questa supremazia sta venendo meno e gli europei, invece di aumentare le spese per gli armamenti, le hanno azzerate! Il modo più economico per difenderci è creare la Federazione Europea, perché un esercito europeo sarebbe più potente e meno costoso degli eserciti dei 27 stati europei messi insieme. La Federazione Europea, se realizzata, sarebbe un modello e un incentivo per Talamona in Canada Navigo spesso in Internet e da appassionata di sport mi piace vedere i video di sci, moto, bici ecc. Un giorno, con mia grande sorpresa, mi è capitato di vedere, su un sito canadese che si occupa di mtb, un video con protagonista un atleta talamonese che da alcuni anni partecipa alle gare di coppa del mondo di discesa con la bici ma questa volta ripreso su un sentiero di Talamona, recuperato e riaperto da un gruppo di appassionati. L’emozione di vedere la nostra montagna, Talamona e precisamente il “sentiero dei cani”, su un sito canadese visitato da migliaia di utenti mi ha spinta a scrivere queste righe e comunicare i siti dov’è possibile vedere questo bellissimo video. http://www.velovert.com/information/3489/video-dh-marco-milivinti-a-lentra%E3%AEnement www.mtb-forum.it/video-lallenamento-di-marco-milivinti/ Un’amante del territorio talamonese 26 la Federazione Mondiale e un passo verso la sua realizzazione. Non si può perdere tempo. Il MFE Movimento Federalista Europeo e la sua sezione giovanile JEF fanno parte del movimento Federalista Mondiale. Sono apolitici, l’iscrizione come simpatizzanti é gratuita e informa, via internet, sulla Federazione. Per iscriversi rivolgersi a carloceruti@tiscali. it. Alcuni scritti del MFE possono essere letti all’indirizzo: http://insiemeperconoscere.forumfree.it Come operare per la pace e per l’ecologia? Alcune idee interessanti trovate sull’argomento: N. 43 del 25/10/2009 di FAMIGLIA CRISTIANA pag. 11: Carlo Bo si definiva: “cattolico, battezzato, aspirante cristiano”. La morale cristiana è più impegnativa della cattolica, che si ispira oltre che al Vangelo, anche all’Antico Testamento e alla Sacra Tradizione. Se fossimo veri cristiani, creeremmo facilmente lo stato mondiale. Disse Gesù: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli” Molti ascoltatori si spaventarono, benché fossero dei poveretti, perché egli con “ricco” intendeva anche quelli che erano fuori dall’indigenza. Se per ricco definiamo il benestante che utilizza per sé più del reddito medio mondiale o più risorse di quelle che il pianeta può sopportare, la frase di Gesù è l’esatta traduzione in campo economico del comandamento “Ama il prossimo come te stesso” perché, se il benestante utilizza più del reddito medio, un altro avrà un reddito inferiore. Se il benestante utilizza più risorse di quelle che la terra può sopportare un altro oggi o tra i posteri ne sarà privo. Siamo ladri e assassini. Se produciamo più delle 2 ton/anno/testa di CO2, che la natura può sopportare, rubiamo ai popoli emergenti e ai figli le ultime possibilità di utilizzare i combustibili fossili. Noi europei ne produciamo 12, i nordamericani 24, i cinesi 5, gli indiani 2 gli africani 1. Se produciamo i biocombustibili aumentiamo il prezzo dei cereali e i popoli più poveri non li possono più acquistare. Se un ladro dicesse: “smetterò di rubare Letture quando sarò ricco” provocherebbe la disapprovazione generale. Noi occidentali diciamo: “vivremo ecologicamente appena la tecnica lo permetterà”, mentre i denutriti muoiono subito, e i nostri conoscenti non ci dicono: “ladri e assassini” perché sono nostri complici, ma lo dice l’80% dell’umanità. I popoli emergenti ci detestano perché inquiniamo, distruggiamo le ultime risorse della terra e in passato abbiamo praticato il colonialismo e la schiavitù. Gli africani vogliono l’indennizzo per i danni che provocammo. Le colonie americane, che acquistavano gli schiavi, dipendevano dall’Europa e parte della ricchezza da loro prodotta giovò al nostro progresso. I figli non devono espiare le colpe dei padri, se usano l’eredità solo per indennizzare le vittime. In un mondo equilibrato economicamente faremmo il sindacato mondiale degli operai dell’automobile e ci opporremmo alle multinazionali. Adesso siamo vittime, non innocenti, del nostro anticristianesimo. La crisi economica attuale è strutturale. Gli occidentali devono diminuire i loro consumi e il tenore di vita. Gli stati emergenti stanno prendendo la guida del mondo al posto dell’occidente. Solo popoli virtuosi superano la crisi, si adattano alla nuova situazione senza andare in rovina e poi fare la rivoluzione, che è una terribile guerra, come fecero i cinesi al contatto con l’occidente. Tansparency International ci mette molto in basso nella classifica dell’onestà delle nazioni. Anche diversi stati del terzo mondo ci precedono. Nessun popolo cattolico è nella vetta della classifica. Dobbiamo rinvigorire il nostro cristianesimo: “agli amici si dice tutto. Sì, si, no, no tutto il resto viene dal maligno. Non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato”. Papa Gregorio Magno si lamentava dei preti che addolciscono il cristianesimo per riempire la chiesa e S. Tommaso d’Aquino esorta a seguire, nella condotta personale, la coscienza, voce di Dio, prima del magistero, parola di prete. Potrebbero l’assessore alla cultura e la commissione cultura aprire un forum in internet o invitare i talamonesi in un forum già esistente o nella casa della cultura per esaminare che cosa è giusto / ingiusto fare per la pace, l’ecologia e la morale? Certamente questo è molto laborioso, ma è l’unica via per passare dall’apatia, dalla delega totale alle autorità politiche e religiose, alla collaborazione attiva, all’assunzione delle responsabilità. Poi anche i sacrifici, compresa e condivisa la loro necessità, pesano meno, non sono nemmeno più sacrifici. Nessuno è enciclopedico e sarebbe opportuno costituire dei gruppi di studio in modo che ciascuno approfondisca un argomento e poi riferisca ai concittadini le sue il Talamonese conclusioni. Il rinnovamento, in democrazia, deve partire dal popolo. Vi sono dei sacerdoti protestanti che predicano: “studiate almeno mezz’ora al giorno, gli argomenti che la coscienza vi suggerisce, per essere buoni cristiani e cittadini democratici. La sovranità appartiene al popolo, ma un sovrano ignorante e disinformato può essere solo lo zimbello dei politici, che invece dovrebbero essere i suoi dipendenti”. Vorrei trattare presto anche le azioni pratiche da intraprendere individualmente e in gruppo. Carlo Ceruti L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI TALAMONA Invita tutta la popolazione ad aderire alla DOMENICA 22 MAGGIO Ore 8 Ritrovo -P ulizia e ripristino dell’antica mulattiera “Madonna di Ursatt” - Luniga - Pulizia zona isola Ore 13 Polenta taragna per tutti i partecipanti L’Amministrazione Comunale fornirà guanti e sacchi per la pulizia. ISCRIZIONI ENTRO MERCOLEDI 18 MAGGIO Presso il municipio 27 Giovedì 2 giugno, Morbegno: Coro Monte Alben di Lodi, Coro CAI Bovisio Masciago (MB) Venerdì 3 giugno, Bormio: Coro La Baiona di Bormio (SO), Coro Stella Alpina di Bareggio (MI), Coro Delphum di Dervio (LC) Venerdì 10 giugno, Chiesa in Valmalenco: Coro C.A.I. Valmalenco di Chiesa in Valmalenco (SO), Corale Bilacus di Bellagio (CO), Coro Fiocco di Neve di Ispra (VA) Sabato 4 giugno, Aprica: Coro Gambuer di Aprica (SO), Coro Voci dalla Rocca di Breno (BS), Coro Giuseppe Paulli di Cremona Sabato 11 giugno, Grosio: Coro Cime di Redasco di Grosio (SO), Coro della Montagna “INZINO” di Gardone Val Trompia (BS), I Cantori del Caldone di Cerlongo (MN) Domenica 5 giugno, Chiavenna: Coro Nivalis di Chiavenna (SO), Coro Idica di Clusone (BG), Coro Amici della Montagna di Casteggio (PV) Domenica 12 giugno, Talamona e Sondrio: Coro C.A.I. di Sondrio, Coro Stella Alpina di Bareggio (MI), Coro Idica di Clusone (BG), Coro Il Cantiere di Cremona, Coro Voci dalla Rocca di Breno (BS), Coro della Montagna “INZINO” di Gardone Val Trompia (BS),Coro Giuseppe Paulli di Cremona, Coro Delphum di Dervio (LC), Coro Monte Alben di Lodi, I Cantori del Caldone di Cerlongo (MN), Coro CAI Bovisio Masciago (MB), Coro Amici della Montagna di Casteggio (PV), Coro Fiocco di Neve di Ispra (VA) Nota: i concerti (tranne quelli di domenica 12 giugno, che saranno alle ore 9,00 e alle ore 16,00) avranno tutti inizio alle ore 21,00 e a tutti sarà presente anche il Coro Valtellina di Talamona.