il talamonese - aprile 2011

Transcript

il talamonese - aprile 2011
Particolare di quadro di Elio Pelizzatti g.c.
il
T
alamonese
aprile 2011
LO/0508/2010 valida dal 13/09/2010
periodico di informazione del Comune di Talamona
il
Talamonese
I
Dal Comune
???
n questo periodo
le amministrazioni comunali
sono impegnate per
la stesura del bilancio di previsione
degli anni 2011 /
2014 e della chiusura del bilancio
dell’anno 2010: anche la nostra Amministrazione sta concludendo il proprio
lavoro e per la fine
del mese dovranno
essere presentati in Consiglio comunale
per l’approvazione. Il raggiungimento di
questa tappa è frutto di un intenso lavoro
di programmazione e di coordinamento dei
progetti di intervento elaborati dal Sindaco
e dalla Giunta in stretta collaborazione con
i responsabili di servizio del Comune.
Questo lavoro, con il Piano generale di
Sviluppo (Pgs) presentato l’anno scorso,
permette ai cittadini di poter seguire direttamente sul sito del Comune le evoluzioni
dei vari progetti presentati e quelli aggiunti
nell’anno in corso.
Le difficoltà maggiori che abbiamo riscontrato sono state nell’adeguamento continuo
alle novità introdotte dalla Legge Finanziaria
che contringono le amministrazioni a rivedere le scelte di bilancio.
Vengono attuati tagli ai finanziamenti, imposti nuovi limiti che poi vengono rivisti,
scattano divieti, si impongono blocchi :
amministrare un Comune è ormai una corsa
ad ostacoli. Qua sotto troverete un articolo
di Slessandro Simonetta, assessore al Bilancio, che esplora meglio queste delicate
questioni che si ripercuotono sulla vita di
tutti i Comuni e, in definitiva, sulla vita di
tutti noi cittadini.
Nonostante queste difficoltà ,ormai croniche
per i Comuni, presenteremo ai cittadini il
nostro bilancio di impegni che cercheremo
di portare a compimento.
Un’ulteriore informazione la vorrei dare a
riguardo del Piano di governo del Territorio
( P.G.T.) Una recente sentenza del T.A.R.
della Lombardia sulle procedure adottate dai
Comuni per la stesura del PGT, ha sciolto
delle incertezze che ci avevano costretto a
rallentare i nostri lavori. Ora possiamo continuare e prevediamo, con la nomina di una
commissione apposita, di poter arrivare in
tempi ridotti all’adozione del piano in Consiglio Comunale.
Italo Riva
Sindaco
Il commento
rali, ed il federalismo fiscale non implica
l’esistenza di uno stato federale.
Da allora, in questi 13 anni, qualcosa è
cambiato nella sensibilità federalista della
nostra classe politica. Nel 2001 la riforma
del titolo V della Costituzione del Centrosinistra ha fissato principi ed il quadro
costituzionale necessario per un nuovo assetto istituzionale e per il decentramento
fiscale. Nel 2011 si è realizzata l’attuazione
di quei principi per opera della maggioranza di governo di centro-destra sulla spinta
fondamentale della Lega. Un percorso lungo, peraltro non ancora concluso, che ha
cominciato a dare dei frutti importanti. Una
lenta maturazione culturale che , almeno su
questo fronte, si è realizzata pur restando
ancora incompiuta su alcuni aspetti non
secondari.
Il federalismo è, e resta, prima di tutto una
filosofia politica che realizza l’“unione nella
diversità”, la responsabilizzazione dei cittadini, dei politici , delle amministrazioni
locali e centrali.
Una filosofia che sta agli assetti istituzionali, come l’onestà sta ai politici, come il
rispetto delle regole sta ai cittadini.
Realizzare il federalismo fiscale, che oggi
più realisticamente andrebbe definito in
Italia “decentramento fiscale” non è sufficiente e potrebbe essere addirittura deleterio in un contesto in cui non venga
assimilata questa nuova cultura.
A mio parere tre sono le questioni cruciali di cui la politica dovrà farsi carico per
portare a termine questo percorso, pena il
suo fallimento.
In primo luogo, trattando di federalismo
fiscale, un passaggio cruciale sarà le definizione dei meccanismi perequativi di
redistribuzione delle risorse tra gli enti
“ricchi” e quelli “poveri”. Un passaggio già
programmato che dovrà essere incentrato sui principi della responsabilizzazione
considerando i cosiddetti “fabbisogni standard”, dove i trasferimenti non potranno
essere distribuiti a pioggia ma solo a chi
ne ha bisogno e ne è meritevole in base ai
comportamenti realizzati.
La seconda attiene invece alla necessaria
rifondazione di un patto costituente che
fissi i principi e l’assetto per un’Italia federale prevedendo ad esempio, come avviene negli stati federali, l’esistenza di una
seconda camera dei rappresentanti delle
entità federate (le Regioni nel nostro caso) che, partecipando al potere legislativo
centrale, creano quel equilibrio necessario
tra centro e periferia tipico degli assetti
federali.
La terza questione, cornice essenziale ed
imprescindibile, attiene infine alla fondazione di una reale cultura civica federalista.
Il federalismo è prima di tutto un fatto
di democrazia e partecipazione, non è un
mero fatto tecnico di attribuzione di imposte e definizione di formule perequative. È
questo il nodo che dovrà essere affrontato
ad un livello più alto, attraverso un nuovo
patto, costituzionale ed etico, dove le regole del gioco siano condivise e assimilate
da tutti i soggetti in campo. Senza questo
“patto” il rischio è il fallimento o un’accentuazione insostenibile delle differenze
territoriali. Insostenibili per un paese che
resta formalmente unitario, sostanzialmente diviso, politicamente, economicamente e
socialmente. Nulla a che vedere con quell’
”Unione nella diversità” di cui il federalismo è la traduzione istituzionale e che è
ben realizzata nei grandi stati federali del
mondo.
di Alessandro Simonetta
Mi scuseranno spero i cittadini se mi permetto di uscire con questo articolo dalle
diatribe talamonesi per affrontare una questione di più vasta portata che ci riguarderà
comunque direttamente in un futuro prossimo. Una questione per cui già in passato ho
speso qualche parola, oltre che qualche ora
di studio e analisi: il federalismo fiscale.
Non vorrei parlarne tanto da Assessore comunale al Bilancio, quanto da ex studente
universitario di Scienze Politiche che circa
13 anni fa (il tempo passa anche per me) si
laureava in Scienza delle Finanze discutendo una tesi intitolata “Prospettive di federalismo fiscale: proposte e provvedimenti a
confronto”. Erano tempi in cui la questione
federalista pressava la classe politica sulle
spinte secessioniste della Lega.
Il federalismo era questione di cui ci si riempiva spesso la bocca nei dibattiti politici
e nei comizi, ma nella sostanza oggetto
estraneo culturalmente sia alle forze politiche tradizionali che ai nuovi partiti in
ascesa, poco inclini al concetto federalista
di “unione nella diversità”.
Il federalismo fiscale invece era, ed è, materia accademica di economisti pubblici di
importazione anglosassone, traduzione del
termine “fiscal federalism”, che a dispetto
del suo nome si applica a tutte le organizzazioni statuali basate su più livelli di
governo, a prescindere che essi siano “stati
federali” o “stati regionali”, com’è il caso
dell’Italia. E già qui sta un punto importante, degno di evidenza: il federalismo
fiscale non si applica solo agli stati fede-
2
il
Dal Comune
Talamonese
A scuola in autonomia
PIEDIBUS E SCUOLABUS
Anno scolastico 2011\2012
I risultati dell’
indagine conoscitiva tramite
questionario recapitato a tutte
le famiglie, che
avranno bambini iscritti alla SCUOLA DELL’
INFANZIA e PRIMARIA nel prossimo anno scolastico, hanno dato risultati abbastanza prevedibili. Tuttavia è da tenere in
considerazione il fatto che detti risultati,
proprio perchè relativi a un’indagine conoscitiva, non sono impegnativi né per le
famiglie né per il Comune. Essi sono però
necessari all’ Amministrazione Comunale
per predisporre, su basi verosimili, ipotesi di organizzazione dei servizi per l’anno
scolastico prossimo. Le ipotesi verranno
presentate e discusse con tutti gli interessati ed in particolare con i genitori.
Visto che, per l’anno scolastico in corso,
non è stato possibile, per vari motivi, organizzare il servizio PIEDIBUS nelle zone alte
del Paese, per l’ anno scolastico 2011\2012
-a favore di tutti i bambini che devono percorrere impegnativi tratti in salita (zone
alta e bassa)- s’è pensato di organizzare
un servizio gratuito di trasporto cartelle,
con mezzo comunale condotto da volontari. Il servizio sarà a favore dei bambini
della zona bassa per gli ingressi a scuola
e per quelli della zona alta per le uscite
da scuola.
Per quanto riguarda il servizio di trasporto
(SCUOLABUS), le valutazioni sono ancora
da fare, soprattutto in relazione alle nuove
tariffe da applicare.
Su 396 questionari recapitati alle famiglie
(di cui 133 alle famiglie dei bambini della
scuola dell’infanzia e 263 a quelle dei bambini della scuola primaria), ne sono stati
restituiti compilati 237 che hanno dato
i risultati esposti nella seguente tabella.
L’ aspetto più evidente dei risultati dell’indagine conoscitiva è l’alta adesione al servizio di piedibus, mentre bassa, ancor più
dell’anno corrente, risulta essere quella al
servizio di scuolabus.
Infine resta da affrontare con particolare
attenzione il trasporto degli alunni con
disabilità, per i quali si sta già valutando
Nessuna adesione ad alcun servizio
114
Adesione scuolabus frequentanti scuola infanzia
11
Adesione scuolabus frequentanti scuola primaria a 27 ore
16
Adesione scuolabus frequentanti scuola primaria a 40 ore
3
Adesione scuolabus frequentanti scuola primaria dove il servizio non è previsto
6
Totale adesione scuolabus
36
Adesione piedibus frequentanti scuola primaria a 27 ore
50
Adesione piedibus frequentanti scuola primaria a 40 ore
40
Totale adesione piedibus
90
una buona soluzione che dovrebbe andare
in porto e che potrebbe essere ottimale in
primis per loro.
Per concludere, non posso che evidenziare
la validità dell’opera svolta dai volontari
nonni-vigili, accompagnatori e collaboratori che ha risposto alle aspettative delle
famiglie ed è risultata gradita ai giovani
utenti, che, relativamente al piedibus, sono passati già nel corrente anno scolastico
dagli iniziali 41 agli attuali 60. E’dunque
ancora ai volontari che mi rivolgo per completare il servizio piedibus anche nella zona alta del paese: alcuni hanno già dato
la loro disponibilità ma altri ne aspetto,
perché più saranno e meglio potrà essere assicurato il servizio ai nostri bambini.
L’invito è rivolto anche e soprattutto agli
uomini che, si sa, in certi orari del piedibus hanno più tempo a disposizione delle
donne.
Un grazie molto sentito a tutti i volontari
per ciò che stanno già facendo e per quello
che ancora faranno da parte di tutti gli
Amministratori e mio personale.
Ernestina Cerri
Vicesindaco e Assessore all’Istruzione
COMUNE DI TALAMONA
Ufficio
Servizi Sociali
AVVISO ALLE FAMIGLIE DI STUDENTI SCUOLA PRIMARIA,
SECONDARIA DI 1° E DI 2° GRADO E ULTIMO ANNO SCUOLA DELL’INFANZIA.
DOTE SCUOLA ANNO SCOLASTICO 2011/2012
Si comunica che dal 1 marzo al 2 maggio 2011 sono aperte le procedure relative
alla domanda di dote scuola per l’anno scolastico 2011/2012.
Le famiglie degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie nel prossimo anno
scolastico 2011/2012 (scuola primaria, secondaria di 1° e 2° grado) possono
trasmettere la domanda alla regione lombardia:
• Autonomamente collegandosi al sito internet www.Dote.Regione. Lombardia.It;
• Rivolgendosi al proprio comune di residenza in caso di frequenza di scuola
statale;
• Rivolgendosi alla scuola di appartenenza in caso di frequenza di scuola paritaria.
Per quanto riguarda la domanda di dote per frequenza scuola statale e’ necessaria
l’attestazione isee in corso di validita’ non superiore a € 15.458,00=.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio servizi sociali negli orari
di apertura al pubblico: lunedì e giovedì dalle ore 09.00 alle ore 11.30 o telefonando al n. 0342/670399
3
il
Talamonese
Dal Comune
CONSUNTIVO SPESA SOCIALE 2010…
Un anno fa, sul Talamonese di aprile, mettevo in evidenza come i tagli sul sociale
fossero arrivati ad un livello tale per cui
diventava veramente difficile per i Comuni garantire l’assistenza e il sostegno
necessario per rispondere ai bisogni primari. Nonostante queste minori entrate,
il Comune di Talamona è riuscito anche
nel 2010 a mantenere elevato il livello di
risposta alle diverse richieste avanzate ai
servizi e questo appare evidente dal confronto, tra i dati della nostra spesa sociale
e dall’entità degli interventi attivati, con quelli degli altri Comuni
del Distretto e della Provincia.
Ho sempre ritenuto importante e fondamentale una trasparente
comunicazione con la popolazione che mettesse in evidenza come
vengono spesi i soldi da parte dell’Amministrazione. Mi piace l’idea
di una comunità solidale che è famiglia, dove si utilizzano le risorse
con rigore ma al contempo con l’occhio rivolto a chi più ha necessità. A volte, parlando con i cittadini mi accorgo che chi non si è
mai rivolto ai servizi sociali conosce poco rispetto agli interventi
attuati e spesso ha informazioni distorte. Mi è capitato ad esempio
di sentire la gente lamentarsi per i contributi che sono dati a persone
SERVIZI ALLA PERSONA
ASSEGNO DI MATERNITA’ 2011
• la domanda di concessione dell’assegno di maternità deve essere
presentata dai soggetti aventi diritto, nel termine perentorio di
sei mesi dalla data di nascita del figlio o dalla data di ingresso
nella famiglia, in caso di affidamento preadottivo o di adozione;
• ai sensi dell’art. 74 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, hanno
diritto all’assegno le donne residenti, cittadine italiane o
comunitarie o in possesso di carta di soggiorno di cui all’art.
9 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni,
ovvero cittadine extracomunitarie in possesso dello status di
rifugiate politiche (comunicato INPS n. 12712/2007) che
non beneficiano dell’indennità di cui agli artt. 22, 66 e 70 del
sopracitato D.Lgs. n. 151/2001;
• l’assegno viene corrisposto nell’importo complessivo di
€ 1.581,25= (€ 316,25= mensili per la durata di 5 mesi)
per ogni figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo
nel corso dell’anno 2011 al netto di eventuali trattamenti
previdenziali o economici di maternità già spettanti o percepiti
nel periodo di astensione obbligatoria;
• il valore dell’indicatore della situazione economica, per le
domande relative ai nati nell’anno 2008, è stato determinato,
con riferimento a nuclei familiari composti da tre componenti,
in € 32.967,39=;
Interventi attivati nel 2010 o interventi
previsti nel 2011 con impegni di spesa già
approvati nel 2010
CONTRIBUTO
STRAORDINARIO
INTEGRAZIONE RETTE SCUOLA INFANZIA
PROGETTO R-ACCORDI (attività estiva per
bimbi delle elementari + serate di formazione
genitori + attività per ragazzi Superiori)
CONTRIBUTO PROGETTO GRUPPO DELLA
GIOIA “SALI IN CATTEDRA”
SERVIZIO CIVILE (acconto per 2011 + parte
del costo del 2010)
INTERVENTI A FAVORE DI GIOVANI (concerto
Rebelot - Coscrizione…)
NOTTE TRICOLORE 2011 (Impegnato nel 2010
ma sostenuto nel 2011)
PROGETTO USO E ABUSO DI SOSTANZE 2011
(Impegnato nel 2010 ma si attuerà nel 2011)
INTEGRAZIONE RETTE R.S.A. CASA DI
RIPOSO E ALTRE STRUTTURE ACCREDITATE
ASSISTENZA ALUNNI CON DISABILTA’
(Assistenza a scuola, Scuola potenziata,
Trasporto, Accordi di Programma)
PROGETTO PIANO ELIMINAZIONE
BARRIERE ARCHITETTONICHE (Contributo
all’Associazione Tecnici Senza Barriere)
CONTRIBUTO PER INIZIATIVE O GRUPPI A
SOSTEGNO DELLE PERSONE CON DISABILITA’
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
BORSE LAVORO + LAVORI SOCIALMENTE
UTILI
SPORTELLO AFFITTI 2010
FONDO DI DISTRETTO E SOLIDARIETA’
VERSATO ALL’UFFICIO DI PIANO PER I
SERVIZI ASSOCIATI (20 euro procapite)
SOSTEGNO ECONOMICO (esenzione ticket
sanitari, servizio mensa, contributi bollette o
alimenti, anticipazioni)
ALLESTIMENTO ALLOGGIO COMUNALE DI
EMERGENZA
PRESTAZIONI SERVIZIO SOCIALE DI BASE [a.s. tramite UFFICIO DI PIANO]
TOTALE
Uscite e impegni di
spesa già assunti
per il 2011
300,00
7330, 00
300,00
1.195,65
1.076,80
700,00
2.000,00
21.990,00
78.638,14
1.000,00
524,00
12.369,54
4.523,00
2.294,62
94.640,00
7.647,84
3.988,09
18.500,00
259.017,68
indigenti. Ci tengo a precisare che da quando sono Assessore,
il Servizio Sociale non ha mai erogato denaro contante ma ha
sostenuto le persone (dopo una relazione sociale dettagliata,
effettuata dall’assistente sociale che prevede, oltre alla valutazione della situazione economica anche un’analisi dello stato di
bisogno complessivo) per gli alimenti, i medicinali, le bollette
o servizi necessari.
Per consentire comunque a ciascuno di conoscere meglio i servizi e progetti realizzati nel 2010 riporto qui a lato il prospetto
consuntivo degli interventi attivati nel 2010 e degli interventi
previsti nel 2011 ma con impegni di spesa già approvati nel 2010
con le relative uscite o impegni di spesa già assunti per il 2011.
Oltre a questi dati economici riporto anche alcune tabelle che indicano la casistica delle persone e famiglie che si sono rivolte nel
2010 ai servizi sociali del Comune (anche usufruendo dei servizi
associati gestiti dall’Ufficio di Piano di Morbegno), le categorie
di utenza, le modalità e la tipologia di intervento attivata.
L’UFFICIO SERVIZI ALLA PERSONA È A DISPOSIZIONE PER
OGNI CHIARIMENTO IN MERITO NEI GIORNI DI APERTURA:
LUNEDI’ E GIOVEDI’ DALLE ORE 09.00 ALLE ORE 11.30 –
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: MARIS CERRI.
f.to Il Responsabile del Servizio
Dott. Bianchini Valter
4
il
Dal Comune
Talamonese
CASI
Cartelle sociali
75
Famiglia
4
N° utenti
103
Minori a
rischio
11
Minori con
disabilità
8
Consulenza generica
Presa in carico
7
96
Servizi di assistenza
domiciliare (SAD)
11
6
Buoni Sociali
3
CATEGORIA DI UTENZA
Disabilità
Anziani
Invalidità
17
21
Dimissioni
5
Disagio Adulto
MODALITA’ DI INTERVENTO
Invio ad altri servizi
In carico con altri
servizi
1
40
Interventi
economici
Servizi Diurni
Disab.
6
Casi nuovi 2010
17
TIPOLOGIA DI INTERVENTI ATTIVATI
Integrazione rette
Inserimenti
Casa di Riposo o
lavorativi
altre strutture
5
6
TIPOLOGIA DI INTERVENTI ATTIVATI
Buoni Sociali
Voucher socio
Voucher
Mirati
assistenziali
educativo
2
1
1
Disagio
Psichico
14
28
Dipendenze
0
Valutazione del
bisogno
17
Sostegno relazionale
Assistenza
scolastica
Progetti assistenza
indiretta disab
7
2
8
Prestazioni
sociali agevolate
2
Altro
9
…E PREVISIONI PER IL 2011
Oggi, a distanza di un anno, mi ritrovo
a denunciare una situazione di tagli che
è veramente insostenibile ed in pratica
potrebbe determinare lo smantellamento
della rete territoriale dei servizi sociali
costruita negli ultimi dieci anni. In questi giorni anche ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) sezione Lombardia ha scritto alla Regione lamentandosi
per la forte riduzione dei fondi destinati
alle politiche sociali che metterà in seria difficoltà i Comuni. Stando alle fonti
informative attualmente a disposizione,
infatti, si rileva che, oltre ai tagli avvenuti negli anni scorsi, vi sarà una riduzione
del Fondo Sociale Regionale del 53% (che
significa circa 200 mila euro in meno per
l’Ufficio di Piano di Morbegno) ed inoltre
si prospetta per il prossimo anno l’azzeramento del Fondo per le non autosufficienze che comporterà un’ulteriore
minore entrata di 200 mila euro. Sono
fermamente convinto che la rete sociale
debba essere unita e sviluppare un sistema integrato di sostegno solidale rispetto
ai bisogni della comunità, ma non ritengo
che questo debba essere fatto riducendo
così drasticamente le risorse e chiedendo
per l’ennesima volta agli Enti Locali ed
al Terzo Settore (Associazioni di volontariato, Cooperative ecc..) di farsi carico
delle necessità delle fasce deboli della
popolazione senza un’adeguata contropartita economica. Ci uniamo quindi con
forza alla richiesta espresso da ANCI alla
Regione Lombardia di mantenere invariati il Fondo Sociale Regionale e il Fondo
per le non autosufficienze e di lasciare ai
Comuni una maggiore flessibilità rispetto
alla destinazione delle risorse.
In questa fase in cui stiamo definendo il
bilancio previsionale del 2011, l’obiettivo sarà quello di confermare la qualità e
quantità di servizi sociali erogati ottimizzando le risorse a disposizione e aumentando le sinergie con gli Enti e Associazioni. Dall’analisi dei bisogni effettuata
anche quest’anno, grazie al contributo
delle varie realtà che operano nel sociale
sul territorio, è emersa una sostanziale
congruenza di vedute e condivisione rispetto alle priorità sociali. Il Comune ha
co-progettato ed aderito ad esempio a
due progetti presentati dal Gruppo della
Gioia e da ACLI ad un Bando sociale per
poter avere sul territorio un servizio di
assistenza domiciliare non specialistico
per ragazzi con disabilità, nonché un numero maggiore di borse lavoro… Non ci
resta che sperare nel loro finanziamento.
Durante il 2011 cercheremo, attraverso
l’attività del segretariato sociale e i vari
5
strumenti di comunicazione attivi (sms,
newsletter, sito internet, twitter e Talamonese appunto) di aumentare l’informazione circa le diverse opportunità di
agevolazioni e contributi erogati da Ufficio di Piano, Regione o Stato attivabili
per alcune categorie di popolazione. Su
questo numero de “Il Talamonese” riportiamo alcune di queste opportunità.
L’anno 2011 sarà anche un anno in cui
avrà avvio il percorso di prevenzione alle
dipendenze ed in cui ci impegneremo -e
chiederemo alla popolazione di impegnarsi- per aumentare le proprie competenze su questo tema, in funzione del loro
rapporto con i giovani (a tal proposito,
abbiamo chiesto al Direttore del Dipartimento Dipendenze di mandarci un articolo per il Talamonese e che trovate più
avanti).
Approfitto inoltre per ringraziare, a nome della comunità, i soci della Latteria
Serterio che hanno devoluto ai Servizi
Sociali del Comune 10 mila euro per il
2011 e 10 mila per il 2012 da utilizzare
per sviluppare interventi rivolti alle fasce
deboli della popolazione. Infine mi sento sereno nell’invitare la popolazione a
versare il 5 per mille alle attività sociali
del Comune.
Marco Duca
Assessore servizi sociali
il
Talamonese
Dal Comune
???
Le novità del federalismo municapale
Con Il decreto
legislativo n.
23 del 2011 si
è data attuazione al cosiddetto
federalismo fiscale municipale intervenendo
sull’assetto delle
competenze fiscali tra Stato ed
Enti locali. La riforma avviene in due fasi:
una prima fase di avvio triennale, dal 2011,
e una seconda fase che a regime a decorrere dal 2014, introduce, in sostituzione di
tributi vigenti, l’imposta municipale (IMU).
In particolare, per quanto concerne la fiscalità immobiliare, dal 2011 vengono attribuiti ai Comuni: a) l’intero gettito dell’Irpef sui redditi fondiari (escluso il reddito
agrario) e quello relativo alle imposte di
registro e bollo sui contratti di locazione
immobiliare; b) una quota, pari al 30%, del
gettito delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sugli atti di trasferimento
immobiliare ed una quota, pari al 21,7%
nel 2011 ed al 21,6% dal 2012, del gettito
della cedolare secca sugli affitti. I gettiti
in questione affluiscono ai Comuni in modo
indiretto attraverso un Fondo sperimentale di riequilibrio, di durata triennale, finalizzato a realizzare in forma progressiva e
territorialmente equilibrata la devoluzione
dei gettiti medesimi ai Comuni;
Viene inoltre istituita, come sopra accennato, la cedolare secca sugli affitti, vale a dire la possibilità per i proprietari di
immobili concessi in locazione di optare
dal 2011, in luogo dell’ordinaria tassazione Irpef sui redditi dalla locazione, per un
regime sostitutivo, che assorbe anche le
imposte di registro e bollo sui contratti,
le cui aliquote sono pari al 21% per i contratti a canone libero ed al 19% per quelli
a canone concordato. Dunque una modalità
di tassazione che favorirà i proprietari con
redditi alti, ma presumibilmente dovrebbe
essere da stimolo all’emersione del sommerso nel settore degli affitti.
Vengono inoltre modificate le aliquote di
tassazione delle transazioni immobiliari,
ed introdotta la possibilità, con criteri da
definirsi in un provvedimento amministrativo, di aumentare l’addizionale IRPEF da
parte dei Comuni nei quali non risulti finora
stabilita oltre la percentuale dello 0,4 per
cento, che comunque costituirà il limite
massimo raggiungibile; l’aumento non po-
trà in ogni caso eccedere lo 0,2 per cento
annuo.
Viene poi istituita l’imposta di soggiorno
ed una nuova disciplina, dell’imposta di
scopo, finalizzata al finanziamento delle
spese in conto capitale, realizzando appunto una finalizzazione del gettito dell’imposta alla realizzazione di specifici investimenti.
Per quanto concerne l’imposta municipale (IMU), che costituirà il baricentro
della fiscalità comunale, essa è introdotta
a decorrere dal 2014 in sostituzione, per
la componente immobiliare, dell’Irpef (e
relative addizionali) dovuta per i redditi
fondiari relativi ai beni non locati, nonché
dell’ICI, ed ha per presupposto il possesso
di immobili diversi dall’abitazione principale, cui pertanto non si applica, incluse le
pertinenze. La relativa aliquota è stabilita
nello 0,76%, ridotta alla metà per gli immobili locati, con la facoltà per i Comuni di
estendere in tutto o in parte tale riduzione
anche agli immobili posseduti da soggetti
cui si applichi l’imposta sul reddito delle
società (Ires); i Comuni medesimi possono peraltro modificare la suddetta aliquota
di 0,3 punti percentuali, in aumento o in
riduzione (la modificabilità è invece fino
a 0,2 punti nel caso della aliquota ridotta alla metà per gli immobili locati). Sono esenti dall’IMU gli immobili posseduti
dalle amministrazioni pubbliche, nonché
alcune categorie di immobili già esentati
ai sensi della normativa dell’ICI (fabbricati
destinati ad usi culturali, all’esercizio del
culto, utilizzati dalle società non profit
ecc...). Il decreto prevede poi, sempre a
decorrere dal 2014, l’imposta municipale
secondaria, da introdursi con deliberazione
del consiglio comunale (che potrà anche
prevederne esenzioni ed agevolazioni) in
sostituzione degli attuali tributi sull’ occupazione di aree pubbliche, sulle affissioni
e sull’installazione dei mezzi pubblicitari;
la relativa disciplina verrà dettata con successivo regolamento, sulla base di alcuni
criteri tra i quali la previsione che il presupposto del tributo è l’occupazione di spazi
appartenenti al demanio o al patrimonio
indisponibile dei comuni e che il soggetto
del tributo medesimo è quello che effettua
l’occupazione.
Per ridurre i divari di gettito che inevitabilmente caratterizzeranno i comuni sul
territorio nazionale si istituisce inoltre, un
Fondo perequativo che sulla base delle
spese standard concorrerà al finanziamento
6
delle funzioni svolte dai Comuni, articolato in due componenti con riferimento alle
funzioni fondamentali e non fondamentali.
Ai Comuni viene inoltre attribuita una compartecipazione al gettito IVA, che dovrà
essere determinata con apposito DPCM
in misura finanziariamente equivalente
alla compartecipazione del 2% al gettito
dell’IRPEF. Altre norme riguardano poi il
potenziamento dell’ attività di contrasto
all’evasione e ampliano l’ interscambio
informativo sui dati catastali tra Comuni
e Agenzie fiscali. Nella medesima finalità
viene incentivato il ruolo dei Comuni, prevedendosi che ad essi sia assegnata una
quota pari al 50% del gettito derivante dalla loro attività di accertamento, e
che tale quota sia assegnata, anche in via
provvisoria, sulle somme riscosse a titolo
non definitivo.
Questo il quadro delle novità cui tutti i
cittadini dovranno abituarsi. Gli amministratori comunali dal canto loro si vedranno
aumentati poteri e strumenti di tassazione,
oltre che un sistema di finanziamento complessivo basato su principi di efficienza, di
responsabilità e di trasparenza.
Ciò dovrebbe favorire, nell’ottica del federalismo fiscale, un più diretto rapporto tra
cittadini-elettori ed amministratori, accentuando la coincidenza tra chi paga (e vota)
e chi riceve i servizi (e vota). Una relazione
che oggi non è così scontata essendo la
finanza derivata (quella fatta di trasferimenti) ancora preponderante specie nei comuni dove i gettiti delle imposte proprie
risultano esigui rispetto ai trasferimenti
degli enti sovra comunali.
Alessandro Simonetta
Assessore al Bilancio
Direttore Responsabile:
Renato Ciaponi
DIRETTORE EDITORIALE:
Federico Gusmeroli
Comitato di redazione:
Alessandro Cian,
Oscar Duca,
Alessandro Gusmeroli.
Gli articoli firmati non impegnano il bollettino e rispecchiano soltanto il pensiero dell’autore.
Chiunque volesse collaborare può spedire
gli articoli o consegnarli direttamente
in Comune o contattare i membri della
Redazione.
La data ultima di consegna per il prossimo
numero è fissata per il 15 luglio 2011.
Dal Comune
???
il
Talamonese
Piccola grande cultura
La freschezza della primavera in cui stiamo
addentrandoci è paragonabile allo sguardo
dei bambini. E sono loro, infatti i piccoli
protagonisti di questo periodo. La cultura si
ritaglia uno spazio per loro, o meglio, i piccolissimi ritagliano a loro misura la cultura.
Sono i bimbi delle scuole dell’infanzia che
si sono ritrovati in auditorium a vivere delle
storie di paesi lontani che però si possono
raccontare col medesimo linguaggio delle
nostre fiabe tradizionali: quello dello stupore e della partecipazione, che avvicina
ciò che è distante, che rende simile ciò che
è diverso.
È cultura animata, anzi, animacultura, un
paio di appuntamenti con le storie del Magreb e dell’America Latina promosse nell’ambito del progetto “A tutta cultura”. Un gruppo di animatori coadiuvati da madrelingua
araba e sudamericana hanno trasformato
parole in musica, immagini e magia coinvolgente; un momento di condivisione di esperienze, di conoscenza di ambienti diversi,
esotici, fattisi veri attraverso la fantasia e,
soprattutto, il sorriso dei bambini, il loro
prendersi per mano per correre insieme sotto il mare… all’occorrenza un lenzuolo teso
e sbatacchiato tra l’ilarità e l’impazienza di
chi aspettava il proprio turno per tuffarsi
tra le onde.
È una storia piccola che si è anche fatta
grande: la storia di tutti, quella che solitamente rimane sui libri che lungo la serata
dello scorso 16 marzo, in palestra, ci ha
ricordato le nostre radici statali.
La serata tricolore, partita in sordina e
senza la pretesa della grandezza, ha visto
la partecipazione sentita di numerose associazioni (Filarmonica di Talamona, Coro
Valtellina, bambini delle scuole d’infanzia
e ragazzi delle scuole medie, gli Alpini, i
Bersaglieri, gli Zerbet ed Elio Luzzi) che
hanno intercalato i loro interventi nella
spontaneità di un naturale susseguirsi, dai
piccoli ai grandi. E vista la partecipazione
di pubblico, il formalissimo centocinquantesimo dell’unità nazionale si è trasformato
in un momento di condivisione di quanto
ognuno sa fare o può dare; dal saltellare
sui materassi dei bambini all’agitazione
dei ragazzi delle medie, dalle bandierine di
carta agli stendardi, passando attraverso la
musica, il canto e la poesia. Semplicemente
per esserci e stare insieme.
Dalle storie all’immagine, anche se a dirla
tutta dietro le immagini ci sono comunque
storie.
Il pian terreno della Casa della Cultura si
mette in mostra, in una primavera di quadri
e fotografie che si alterneranno nei prossimi
mesi.
La Casa ha iniziato a far da cornice all’esposizione “Futuri artisti” - iniziativa promossa
in sostegno alla Fondazione Perlini - e si
vestirà di nuovo per il prossimo settembre
in vista dell’inaugurazione ufficiale con il
trasferimento della biblioteca che verrà dedicata alla figura di Ines Busnarda Luzzi.
Condividendo il valore umano e culturale di
quella che per noi è soprattutto “la maestra
Ines”, è stato instaurato un rapporto collaborativo con il Comune di Civo – insieme
a una folta serie di associazioni e gruppi così da studiare e realizzare iniziative turistico-culturali lungo l’arco di tutta l’estate.
Il filo conduttore sarà il libro, il libro come
oggetto e il libro come strumento di identità e memoria.
Il libro come uomo, nel senso che un libro è
quanto di più simile ad una persona ci possa
essere: è fatto di un corpo – copertina e
pagine – e di un’anima – il contenuto. Un
concetto che vuole sfatare la visione ormai
desueta delle biblioteche luogo di conservazione consultazione.
Quello che deve nascere – e quello che dovrà
essere la nostra biblioteca – è il concetto
di biblioteca vista come presidio culturale,
dove il libro è una colonna portante accanto
ad un secondo sostegno: gli utenti, che non
sono solo coloro che vanno in biblioteca
a prendere libri, assidui frequentatori, ma
chiunque passi di lì; fosse anche solo per
sedersi un attimo, fare due parole in un
luogo adibito all’incontro e allo scambio di
qualsiasi tipo di cultura.
Per questo è stata proposta l’apertura della
struttura anche in momenti che han poco
a che vedere con l’impostazione tradizionale di biblioteca. Le nuove linee parlano
di domeniche, di sabati pomeriggio. Non
necessariamente con un libro in mano o
con la tessera del prestito, ma con delle
iniziative a tema promosse o inventate da
chi con la biblioteca non ha propriamente
legami; anche solo per passare del tempo
insieme, per vivere un luogo che deve diventare familiare a tutti.
Il progetto è in fase di studio. Chiunque
volesse partecipare o intendesse mettersi
a disposizione non deve far altro che farsi
avanti.
Simona Duca
Assessore alla Cultura
7
In contemporanea con la mostra
che si terrà a SONDRIO nelle sale di
PALAZZO PRETORIO e del MUSEO CIVICO
A TALAMONA
nelle sale della
CASA DELLA CULTURA
dal 7 al 29 MAGGIO 2011
si terrà una mostra antologica
del pittore
ELIO PELIZZATTI
OPERE DAL 1960 AL 2005
Orari di apertura:
da martedì a venerdì 16/19
sabato e domenica 10/12 - 16/19
Inaugurazione
sabato 7 maggio ore 18.00
Elio Pelizzatti (1942-2006) è nato a
Sondrio. Il suo percorso artistico inizia
a delinearsi in giovane età; si affaccia
all’arte all’inizio degli anni 60 aprendosi
alla lezione di alcuni maestri contemporanei.
Nel 1961 si trasferisce a Parigi.
Al suo ritorno in Valtellina inizia una
lunga frequentazione con l’ambiente
artistico milanese.
La sua produzione artistica, di ampio
respiro e quantitativamente rilevante,
si è cimentata in tutti i generi (figura,
paesaggio, natura morta) ed in tutte le
tecniche (acquaforte, disegno, litografia, pastello e china).
Negli ultimi anni la pittura di Elio Pelizzatti si ricongiunge con il territorio valtellinese; il paesaggio delle valli riappare in scorci dipinti dai colori dell’estate
e dall’algida luce degli inverni.
Nel ciclo sulla montagna il suo realismo pare giungere, per la scrupolosa
attenzione al particolare, in prossimità
dell’iperrealismo, eppure quelle vette,
astratte nonostante la loro imponente
corporeità, la solitudine dei loro silenzi,
il biancore accecante dei ghiacciai, conducono ai confini dell’invisibile.
il
Talamonese
Dal Comune
Operazione “fiumi sicuri”
Anche a Talamona, nella giornata
di sabato 19
marzo, grazie
ai volontari
della protezione civile
di Talamona,
Morbegno,
Albaredo e
Tartano, si è
potuta organizzare la giornata dei “fiumi puliti”.
Più di 50 volontari hanno pulito una
parte dell’alveo del torrente Roncaiola,
liberandolo dalla folta vegetazione.
Il progetto si inserisce nell’ambito del
protocollo d’intesa stipulato tra la Regione Lombardia e le province lombarde per
l’impiego del volontariato di Protezione
Civile: per la prevenzione del rischio idrogeologico sul reticolo idrografico del territorio regionale, la Provincia di Sondrio
(con deliberazione di giunta n. 36 del 03
marzo 2011) ha approvato il programma
generale degli interventi “AQST - Fiumi
Sicuri”.
Sulla base delle indicazioni e delle priorità fornite anche dallo STER di Sondrio
sono stati individuati i corsi d’acqua bisognosi di interventi di pulizia idraulica
che saranno realizzati dai volontari di
Protezione Civile.
Tali interventi consistono nel taglio e
nella rimozione delle piante e degli arbusti lungo le sponde e negli alvei, ostacoli
naturali al regolare deflusso delle acque,
nonché nella rimozione di rifiuti e materiali abbandonati.
Sul torrente Roncaiola, i volontari hanno
tagliato e rimosso piante e arbusti creando così le condizioni per un deflusso
regolare dell’acqua, eliminando il rischio
di formazioni di ostacoli pericolosi.
Va sottolineato, purtroppo, che i volontari non solo hanno pulito l’alveo dalla
vegetazione, ma hanno dovuto pulirlo
anche da una notevole quantità di rifiuti
che qualche anonimo cittadino talamonese ha scaricato nel Roncaiola forse pensando che tanto l’acqua porta via tutto!!!
E così tra fascine e tronchi di legna i
volontari hanno dovuto dedicare il loro
tempo per recuperare damigiane rotte,
latte di vernice, qualche gomma …
Ancora sullo smaltimento dei rifiuti
“…L’è a mo scia…” dirà qualcuno leggendo queste righe, ma il problema dello smaltimento dei rifiuti è sicuramente
uno dei problemi più importanti che le
Amministrazioni locali devono affrontare quotidianamente: gli alti costi della
raccolta e dello smaltimento incidono
sempre di più sui bilanci dei Comuni
che non possono fare altro che scaricare
sui cittadini i costi sostenuti.
I dati del 2010 evidenziano che l’organizzazione della raccolta dei rifiuti con
la raccolta porta a porta settimanale per
carta e plastica, con quella bisettimanale per il sacco nero nonché con le
molte ore di apertura della discarica ha
portato ad una diminuzione continua del
RSU passato da 39% del 2005 al 32%
del 2010.
Sono convinto che questa percentuale
possa essere ancora diminuita, e per
questo motivo nei prossimi mesi verrà
organizzato un breve corso teorico (in
un orto) per promuovere il compostaggio domestico.
Il corso verrà organizzato nel giardino
di un cittadino che da tempo utilizza
questo sistema riuscendo ad avere una
diminuzione di rsu della propria famiglia
e nello stesso tempo una produzione di
compost da utilizzarsi come concime per
il proprio orto.
I dati del 2010 evidenziano però anche
alcune criticità, quali una produzione
eccessiva di ingombranti, di verde, di
legno e delle “terre di strade” che rappresentano una voce moto alta nel costo
di smaltimento.
Nel riportare le tabelle delle produzioni
dei rifiuti dei talamonesi degli ultimi
8
anni ricordo ancora che il miglior modo
per produrre meno rifiuti è quello di non
acquistarli.
Gran parte della spazzatura prodotta
dalle famiglie è infatti composta da
scatole, imballaggi, sacchetti spesso
inutili o troppo voluminosi: facendo la
spesa, utilizzando alcuni piccoli accorgimenti utili si può sicuramente aiutare
l’ambiente e spesso anche il portafoglio.
Vediamo:
• Comprare ciò di cui si ha bisogno scegliendo il contenitore più ecologico,
quello con meno strati di carta e plastica;
• Scegliere prodotti locali e frutta e verdura di stagione;
• Comperare frutta, verdura, affettati e
formaggi a peso, evitando inutili confezioni già pronte;
• E vitare le mini confezioni per succhi,
the, tonno, passate di pomodoro, ecc.;
• Per la cioccolata o la marmellata, anziché acquistare le vaschette “usa e
getta”, scegliere le confezioni in vetro;
• Evitare i prodotti “usa e getta” come
rasoi, tovaglie, tovaglioli di carta,
posate, piatti e bicchieri di plastica:
questi oggetti sono comodi, ma diventano
subito rifiuti;
• Preferire confezioni “formato famiglia”: fanno risparmiare soldi e imballaggi.
• E vitare confezioni con imballaggi
doppi e non essenziali. Acquistate, ad
esempio, maionese e dentifricio senza
il tubo di cartone;
Ma si potrebbe ancora produrre meno
rifiuti rifornendoci, dove è possibile,
con prodotti alla spina (detersivi, vino,
latte), un servizio che si sta sviluppando
sempre più su tutto il territorio nazionale e che permetterebbe di eliminare
4,5 kg di plastica e 6,9 kg di tetrapak a
testa ogni anno.
Oppure utilizzare pannolini riciclabili:
si risparmiano soldi (costano di più ma
ne servono molti di meno) e soprattutto
evitano 1 tonnellata (!) di rifiuto in 3
anni.
Un invito quindi ai vari negozianti ad
introdurre nei propri scaffali tutti quei
prodotti che hanno meno imballaggi, e a
specializzarsi nella vendita dei prodotti
sfusi quali detersivi, vini, latte ecc.
Renato Ciaponi
Assessore a Territorio, Turismo,
Viabilità e Ambiente
2010
c. unitario
COSTO
CARTA
3,06
738,07
FARMACI SCADUTI
1,78
0,47
FERRO
3,06
167,01
FRIGO
116,75
882,63
GOMME
113,63
5,68
INERTI
4,4
1.821,60
LEGNO
70,02
5.922,29
LAMPADE AL NEON
116,75
20,20
OLIO VEGETALE
PILE
1,84
0,92
RIFIUTI ELETTRONICI
116,75
4.013,87
RSU
155,87 130.354,08
INGOMBRANTI
204,82 40.157,01
PLASTICHE E LATTINE
3,06
159,43
VERDE
26,13
5.674,91
TERRE STRADE
110,08 29.664,36
TONER
2,46
0,29
VERNICI
1,84
5,77
VETRO
3,06
591,77
TELEVISORI
116,75
629,28
2010
tot
%
241.200 9,239
263
0,01
54.580 2,091
7.560
0,29
50 0,002
414.000 15,858
84.580
3,24
173 0,007
310 0,012
501 0,019
34.380 1,317
836.300 32,033
196.060
7,51
52.100 1,996
217.180 8,319
269.480 10,322
117 0,004
3.135
0,12
193.390 7,407
5.390 0,206
2009
tot
%
240.100 10,044
167 0,007
53.660 2,245
8.900 0,372
210 0,009
300.000 12,55
72.460 3,031
115 0,005
151 0,006
447 0,019
26.780
1,12
828.590 34,662
176.250 7,373
52.670 2,203
212.360 8,884
218.890 9,157
120 0,005
2.210 0,092
9
2008
tot
%
260660 10,886
218 0,009
65320 2,728
8130
0,34
2420 0,101
380850 15,905
89850 3,752
50 0,002
110 0,005
358 0,015
22840 0,954
795100 33,206
269140 11,24
51160 2,137
236880 9,893
36500 1,524
22 0,001
2007
2006
2005
tot
%
tot
%
tot
%
229370 10,288 232.470 10,909 219720 11313
214
0,01
215
0,01
230 0,012
81520 3,656 90.090 4,228 86.980 4,478
7380 0,331 8.195 0,385 6.961 0,358
740 0,033
250 0,012
485 0,025
327000 14,666 278.840 13,085 195.000 10,04
77270 3,466 65.330
3 68.460 3,525
70 0,003
68 0,003
67 0,003
462
27550
795540
229110
56080
188250
37970
189
1165
169297
400
0,021
1,236
35,681
10,276
2,515
8,443
1,703
0,008
0,052
7,593
0,018
288
14.990
803.700
212.600
54.517
193.220
6.650
8
1.048
166.750
1.776
0,014
0,703
37,715
9,977
2,558
9,067
0,312
0
0,049
7,825
0,083
227
0,012
763.980
175.040
51.330
178.300
28.200
20
1.068
163.270
2.902
39,335
9,012
2,643
9,18
1,452
0,001
0,055
8,406
0,149
il
Talamonese
Dal Comune
Laboratorio
Distretto del Commercio
Con deliberazione regionale n. 1822 del
1 marzo 2011,
l a R e g io ne
Lombardia ha
approvato un
nuovo bando
per i cosiddetti
“Distretti del Commercio”. Tale bando mira
a salvaguardare e incrementare la competitività e l’innovazione del sistema distributivo nelle aree urbane della Lombardia.
Il Distretto del commercio è definibile come un ambito sovra-comunale nel quale i
cittadini, le imprese e le formazioni sociali
liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio un fattore di integrazione
e valorizzazione delle risorse di cui dispone il territorio.
Pertanto, in risposta al citato bando regionale, il Comuni di Talamona, insieme a
Bema e Albaredo per San Marco intendono
promuovere la realizzazione del “Distretto
del Commercio” a supporto del sistema locale del commercio, della ristorazione, del
turismo e dei servizi.
Come più volte rilevato nei miei interventi, è necessario fare sistema per poter
resistere e rispendere a modo alla grande
distribuzione (centri commerciali, outlet
e in genere alle polarità commerciali extraurbane).
Gli esercizi commerciali, oltre a diversificare e specializzarsi, devono costituire un
agglomerato spontaneo (non imposto) il
quale deve offrire servizi che non può dare
la grande distribuzioni. Per far questo però
serve innanzitutto una forte motivazione
delle persone coinvolte nell’iniziativa e la
consapevolezza che l’unione fa la forza.
Solo in questo modo si possono ipotizzare i
driver di intervento: attività di promozione
e di marketing, mix di offerta del distretto,
presenza di servizi complementari coerenti
con le necessità del distretto (svago, pulizia, arredo urbano, accoglienza).
Il presente bando, che prevede un contributo a fondo perso fino al 50% delle
spese ammissibili, è rivolto alle imprese
del commercio, della ristorazione e del
turismo e dei servizi (negozi, bar e ristoranti, imprese turistiche e servizi):
sul sito del Comune di Talamona è presente
una sezione dedicata al bando e riporta
tutte le informazioni necessarie, in alternativa è possibile contattare ai numeri di
seguito esposti i referenti del progetto.
A titolo esemplificativo sono ammissibili
le spese seguenti effettuate dal 1’ marzo
2011 (al netto dell’IVA e altre imposte e
tasse):
• Acquisto nuove attrezzature per spazi
esterni ai locali commerciali (tende, dehors, tavoli e sedie da esterno, chioschi
per le edicole);
• Lavori e opere edili per la risistemazione
di facciate e fronti strada a quota marciapiede, pertinenti ad attività commerciali, turismo e servizi;
• Acquisto di mezzi per la mobilità dolce
funzionali all’intervento del distretto
(nel caso di mezzi motorizzati esclusivamente a metano, elettrici o misti);
• Vetrine, anche vetrine touch screen con
affaccio sulla strada;
• Acquisto di pannelli solari (non saranno
finanziati gli impianti);
• Acquisto e installazione di sistemi
esterni di video-sorveglianza e di allarme elettronici, installazione di mezzi di
dissuasione ed anti-intrusione.
Gli interessati dovranno comunicarlo entro il 30/04/2011 presso il Comune di
Talamona (Ufficio Commercio). Successivamente le richieste di partecipazione
dovranno pervenire, in duplice copia, entro 16 maggio 2011 ore 12.00, esclusivamente sull’apposito “Modulo di richiesta”
(reperibile sul sito del Comune di Talamona o presso l’ufficio commercio). Per
informazioni è possibile chiedere a Dott.
Emiliano Crotti e.crotti@europartner.
it Telefono 02/6672181 o direttamente
all’Unione del Commercio della Provincia
di Sondrio - Dott. Mauro Scortaioli Telefono 0342/533330.
Talamona marzo 2011
Simonetta Diego
Assessore al Bilancio
Vincitori concorso
“NATALE IN VETRINA
2010-2011
I tre vincitori sono:
• Creazione 2000 di Catia Menghi
• Di Meno di Luisa Maraffio
• Il Girasole di Elisabetta Luzzi
10
“Bonus energia elettrica”
e “BONUS GAS”
per i Cittadini residenti
nel Comune di TALAMONA
Anche per l’anno in corso, tutti i Cittadini
italiani e stranieri residenti nel Comune di
TALAMONA potranno continuare a richiedere
il “Bonus energia elettrica” e “Bonus gas”
presso i nostri uffici comunali.
I “Bonus energia elettrica e gas” sono
agevolazioni introdotte con l’obiettivo di sostenere la spesa energetica delle famiglie in
condizione di disagio economico, garantendo un risparmio sulla spesa annua per energia
elettrica e gas.
Hanno inoltre diritto ai “Bonus” tutte le famiglie presso le quali vive un soggetto in gravi
condizioni di salute, costretto ad utilizzare
apparecchiature domestiche elettromedicali
necessarie per l’esistenza in vita.
Hanno quindi diritto al “Bonus energetico”
tutti i Cittadini intestatari di una fornitura
elettrica e di gas nell’abitazione di residenza, in condizioni di:
• disagio economico, con un valore ISEE
fino a 7.500,00 euro per la generalità degli
aventi diritto, e
• con valore ISEE fino a 20.000€ per i nuclei
familiari con quattro e più figli a carico;
• e/o disagio fisico, con uno dei componenti il nucleo familiare in gravi condizioni
di salute tali da richiedere l’utilizzo delle
apparecchiature elettromedicali necessarie
per la loro esistenza in vita.
Per accedere al “Bonus energetico”, i Cittadini nelle suddette condizioni possono recarsi
presso gli uffici comunali e richiedere i seguenti moduli da compilare e sottoscrivere:
• Modulo A o A/bis (nel caso di famiglie
numerose)- “Istanza per l’ammissione al
regime di compensazione per la fornitura di
energia elettrica-gas,- Disagio Economico”;
• e/o Modulo B - “Istanza per l’ammissione
al regime di compensazione per la fornitura
di energia elettrica - Disagio Fisico”.
In allegato all’apposita modulistica, i Cittadini dovranno presentare i seguenti documenti:
• Attestazione ISEE in corso di validità, in
caso di disagio economico;
• Certificazione ASL o Modulo C (“Dichiarazione sostitutiva della certificazione
ASL”), in caso di disagio fisico;
• Modulo E (“Dichiarazione sostitutiva della
certificazione dei figli a carico”) in caso di
disagio economico per le famiglie numerose;
• Copia del documento di identità (e, nel
caso di presentazione tramite delega, del
documento di riconoscimento del delegato).
Per maggiori informazioni e assistenza sulla
procedura per la presentazione della domanda di “Bonus”, si prega di contattare l’Ufficio SERVIZI ALLA PERSONA del Comune
di TALAMONA (in Via Combattenti e Reduci,
52 al numero 0342/670399 - indirizzo mail:
[email protected]) negli
orari di apertura:
LUNEDI’ e GIOVEDI’ dalle ore 09.00 alle ore
11.30.
Dal Comune
il
Talamonese
Adotta un’area verde
Quest’anno
il progetto
“Adotta un’area
verde” si arricchisce di
nuove associazioni proposto
dall’Assessorato allo Sport e
Tempo Libero
del nostro Comune: difatti sono quattro le nuove associazioni che
hanno aderito all’iniziativa.
Nello specifico, le associazioni o gruppi
coinvolti sono:
• l’Associazione coro Valtellina che gestirà
l’area parco giochi Filca;
• l’Associazione Nazionale Alpini che gestirà
il parco giochi “la ronchi” in collaborazione con gli amici del presepe di Case
Giovanni;
• l’Associazione Unione Bocciofila bassa Valtellina che gestirà il parco giochi di San
Carlo;
• il club Orobico C.B. avrà la manutenzione
del verde della Cappelletta di Coseggio;
• l’Associazione Bocciofila Talamonese si
occuperà dell’area delle nuove scuole elementari;
• il gruppo Amici degli Anziani si farà carico
del giardino della casa della cultura;
• gli amici del consorzio Scalubi-Dondone
garantiranno la manutenzione del verde
presso l’area della palestra comunale.
Proprio quest’ultimo gruppo ha aderito
all’iniziativa per supportare un’importante
iniziativa dal nome “Fondo Perlini”, nata da
poco sul territorio di Talamona allo scopo di
finanziare una sperimentazione che mira a
trovare una cura per quei ragazzi affetti da
una patologia genetica rara, la sarcoglica-
nopatia di tipo beta. Come Assessore allo
Sport e Tempo Libero sono estremamente
soddisfatto che il progetto “Adotta un’area
verde” si sia ampliato con l’adesione di
nuove associazioni. Siamo certi che anche
i nostri concittadini abbiano colto positivamente questa iniziativa, nata lo scorso
anno, avendo potuto apprezzare l’impegno
e la cura che le associazioni dedicano alla
manutenzione delle varie aree.
Questo meccanismo è virtuoso perché permette al Comune un risparmio sulla manutenzione del verde e allo stesso tempo dà la
possibilità alle associazioni di ricevere un
contributo da investire nelle proprie attività.
Colgo dunque l’occasione per porgere un sincero ringraziamento alle nostre associazioni
per la volontà di dedicare impegno e tempo
per il bene della comunità.
Buon lavoro a tutti.
Ivan Gusmeroli
Procedono gli interventi di riqualificazione
sulle strutture sportive-ricreative
Procedono gli interventi di riqualificazione
sulle strutture sportive-ricreative messi in
atto dall’attuale Amministrazione comunale.
Dopo un’attenta valutazione da parte della
Commissione Sport e Tempo Libero in collaborazione con l’Assessorato competente riguardo alle priorità sul nostro territorio, sono stati finanziati due importanti interventi.
Riqualificazione struttura
ricreativa zona palestra
Il primo intervento riguarda i lavori di riqualificazione sulla struttura ricreativa in
zona palestra comunale, ormai ultimati. Da
alcuni anni infatti la struttura cucina, che
dà la possibilità alle nostre associazioni di
offrire durante le varie manifestazioni un
servizio di bar, necessitava di importanti
lavori di riqualificazione e messa a norma.
Considerando questa struttura fondamentale
dal punto di vista logistico per le numerose
iniziative offerte durante l’anno dalle nostre
associazioni, abbiamo deciso di intervenire
ultimando le opere di muratura, di impianto
elettrico e la posa dei serramenti.
Oltre al fatto di ultimare i lavori per offrire
una struttura ancora più valida alle nostre
associazioni, questi lavori ultimativi ci
sembravano doverosi nei confronti di tutte quelle persone che alcuni anni fa, con
grande impegno, hanno gratuitamente dedicato tempo e passione nella realizzazione
di questa struttura.
Tutta l’area ricreativa in zona palestra è
stata regolamentata in modo che sia le associazioni che i privati cittadini ne possano
usufruire.
Il regolamento prevede la possibilità di utilizzo dell’intera struttura (cucina, tendone
e bagni) per le associazioni e i privati residenti in Talamona con una tariffa di euro
50 giornalieri.
Per le associazioni e i privati cittadini non
residenti in Talamona, invece, la tariffa sarà pari ad euro 150 giornalieri per l’intera
struttura, e ad euro 75 giornalieri per l’utilizzo dei soli tendone e bagni.
Come stabilisce il regolamento, tutti gli
introiti derivati dall’affitto delle strutture
verranno reinvestiti nella manutenzione
delle stesse.
Un ringraziamento particolare va infine ai
volontari delle associazioni Talamona Sportteam, U.B Bassa Valtellina e Pro Loco per
la manodopera gratuita prestata nell’area
ricreativa della palestra comunale.
11
PALESTRA COMUNALE
Tra poco verranno effettuati degli importanti interventi anche sulla struttura della
palestra comunale. Ormai da anni infatti la
nostra palestra comunale necessita della
sostituzione dell’impermeabilizzazione del
tetto, che per le infiltrazioni d’acqua piovana non consentiva il regolare svolgimento delle attività nei periodi di più intense
precipitazioni, con enorme disagio per i
numerosi utenti della stessa. Nonostante
questo problema di carattere prioritario
fosse già stato evidenziato da più parti
durante la precedente Amministrazione,
purtroppo non è mai stato realizzato. È
per questo motivo che, seppure con grandissime difficoltà dovute alla necessità di
far quadrare il bilancio a fronte di risorse
sempre minori per gli Enti locali, siamo
riusciti a finanziare questo intervento che
consideriamo imprescindibile visto che la
struttura in questione è rimasta l’unica in
Talamona che ospiti sia le attività indoor
di diverse associazioni sia l’attività fisica
dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di
Talamona.
Ivan Gusmeroli - Nicola Ciocchini
il
Talamonese
Dai Gruppi Consiliari
GRUPPO TALAMONA - PROGETTO COMUNE
Un altro giovane consigliere in consiglio
…NOVITà… New – entry - nel consiglio …Nessun fatto curioso …
Nel consiglio comunale del 25 febbraio
al 6° punto all’ordine del giorno si trova
“surroga del consigliere Simonetta Alessandro”: il Sindaco chiede al Consiglio il
permesso di anticipare questo punto al
n.1, per permettere al nuovo consigliere Gusmeroli Federico di partecipare sin
dall’inizio alla seduta consiliare stante.
La surroga non è altro che la sostituzione
di un consigliere, in base ai voti presi alle
ultime elezioni: il primo dei non eletti
subentra in Consiglio. E proprio il 25 febbraio, visti i verbali delle elezioni alla carica amministrativa comunale del mandato
2009-2014 e in base ai voti di preferenza
espressi dai cittadini, si è proceduto alla
nomina: tale nomina accettata dal candidato, che in base alla legge si è dichiarato
12
non incompatibile con questa carica.
Come gruppo Talamona - Progetto Comune
avevamo già convenuto che, durante il
mandato, gli Assessori avrebbero dato le
dimissioni per permettere la partecipazione diretta dei giovani alla carica di consigliere. Di conseguenza, quando abbiamo
ricevuto il mandato al primo Consiglio di
insediamento nella presentazione dell’organigramma con la nomina delle cariche
di assessori -consiglieri delegati, il Sindaco aveva valutato positivamente l’ingresso dei giovani in politica invitandoli
a scegliere un incarico di collaborazione
preciso con gli Assessori e promettendo
che durante il mandato avrebbero fatto l’esperienza effettiva di consiglieri.
Dall’inizio dell’attività amministrativa
Federico Gusmeroli, giovane studente
purtroppo a volte fuori sede, per quanto
possibile con i suoi impegni universitari presso la facoltà di Bologna è sempre
stato presente e attivo si è impegnato
nell’attività del gruppo nella redazione
de “Il Talamonese assumendone il ruolo
di direttore editoriale.
A lasciargli spazio è stato Alessandro Simonetta, recentemente investito di un
nuovo, importante incarico dirigenziale:
già direttore dell’INPDAP di Sondrio, ha
ora ottenuto anche quello omologo per la
struttura di Lecco. Purtroppo, i suoi nuovi
impegni non gli permettono di seguire i
lavori da consigliere; rimane però in carica
come assessore esterno al Bilancio dove le
sue conoscenze e le sue capacità si sono
già dimostrate preziosissime.
Queste “dimissioni” non sono un fatto
curioso - come ha dichiarato la stampa
locale accozzando eventi recenti e del
passato che non hanno nulla in comune
creando confusione, malintesi e diffidenze
nell’opinione pubblica -, si è colta semplicemente quest’occasione del nuovo incarico di lavoro dell’Assessore per effettuare
ciò che si era già deciso da tempo. Questo
permette di valorizzare i consiglieri, soprattutto i giovani; proprio in linea con
questo nel precedente Consiglio si è affidata la delega alle politiche giovanili a un
altro giovane consigliere, Nicola Ciocchini, anch’egli spesso non residente perché
studente universitario presso la facoltà di
Milano che ha da subito collaborato nelle
attività sportive e sociali.
Gruppo Talamona - Progetto Comune
Dai Gruppi Consiliari
il
Talamonese
GRUPPO VIVERE TALAMONA
INFORMATIVA
AI TALAMONESI
SULLA CENTRALINA
IDROELETTRICA
Riteniamo doveroso e necessario informare i talamonesi che un’azienda privata
ha fatto richiesta di concessione di derivazione dell’acqua del torrente Roncaiola
ad uso idroelettrico.
La domanda di concessione è stata pubblicata sul BURL (bollettino regionale) e
sono in corso le pratiche autorizzative in
capo alla Provincia di Sondrio. Il progetto
prevede la realizzazione di una captazione
dell’acqua del Roncaiola a monte della
località Prato dell’Acqua, di una condotta
forzata lungo il versante est del letto del
torrente e di una centralina di produzione
situata, sempre sulla sponda est, appena
a monte del ponte di via Tartano.
Una richiesta di concessione simile era
già stata presentata diversi anni fa ed
era stata bocciata grazie anche alla ferma opposizione dell’allora Amministrazione comunale. Il problema principale,
riscontrato nella disamina del progetto
presentato dall’azienda richiedente, è
dovuto al fatto che l’opera di presa è
posizionata a monte della nostra sorgente
di San Gregorio.
Tale sorgente è la più importante per
il nostro acquedotto in quanto, oltre a
fornire la maggior quantità di acqua, garantisce anche il fabbisogno nei mesi più
freddi quando le sorgenti in quota gelano.
La sorgente, come confermato anche da
più perizie geologiche, è direttamente
connessa alla falda acquifera del Roncaiola. Realizzare una captazione sul Roncaiola, a monte della sorgente, può portare
ad una drastica riduzione della portata
con la logica conseguenza di lasciare l’acquedotto comunale a secco.
Non appena venuti a conoscenza della
situazione il nostro gruppo ha offerto alla
maggioranza la massima collaborazione
per qualsiasi iniziativa volta ad informare
e a coinvolgere i talamonesi, ad opporsi
fermamente alla richiesta di captazione
e a proteggere il nostro già precario acquedotto .
Ad oggi sappiamo che l’amministrazione comunale ha incaricato un geologo
per una perizia. Non siamo a conoscenza
e non siamo stati coinvolti in ulteriori
iniziative in merito. Questa posizione
dimessa e morbida dell’Amministrazione
comunale, soprattutto della componente
leghista, che da sempre è paladina nella difesa delle nostre acque (almeno nei
manifesti), ci induce a fare le seguenti
ipotesi:
1. la maggioranza è tranquilla perché ritiene che la richiesta verrà respinta?
2. la maggioranza non si espone perché
ritiene che la richiesta verrà comunque
accolta nonostante l’opposizione?
3. ci sono accordi tra Comune e Provincia
dei quali non si possono dare informazioni ai consiglieri di minoranza?
Ci chiediamo, inoltre, come mai il torrente
Roncaiola sia uno dei pochi in provincia
esclusi dalla cosiddetta moratoria istituita dalla Provincia di Sondrio e quindi uno
dei pochi considerati idonei alla captazione. Possibile che l’allora consigliere
provinciale talamonese, oggi vicesindaco
di Talamona, non se ne sia accorta? Che
abbia avuto un momento di distrazione
in fase di stesura dei torrenti captabili?
Oppure che non abbia fatto niente con
lo scopo di lasciare una patata bollente
all’Amministrazione di Talamona che allora non era di maggioranza leghista? In
entrambi i casi è una grave mancanza.
Ci auguriamo che la richiesta di captazione venga respinta e confidiamo nel buon
senso dei tecnici della provincia perché
riteniamo che la tutela delle nostre sorgenti e del nostro acquedotto è più importante di qualsiasi interesse privato.
INCREDIBILE, MA SUCCEDE
Succede che per le scuole medie si pensa
addirittura di sorteggiare i ragazzi che
devono andare a scuola a Morbegno per
mancanza di insegnanti a Talamona.
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Succede che un’Amministrazione spregiudicata apra una scuola statale abusivamente spostando insegnanti da Morbegno
a Talamona evidentemente perché a Morbegno erano in soprannumero.
Allora in alcuni casi gli insegnanti mancano in altri casi sono in eccesso?
Succede che alle nuove scuole elementari,
soprattutto nella stagione primaverile, a
causa del sole che entra dalle finestre, la
temperatura, in alcune aule, raggiunga
valori elevati creando disagio ai bambini
ed alle maestre.
La situazione è nota già dal passato anno
scolastico.
Succede che la scuola chiede al Comune
la posa di tende per risolvere il problema.
Il Comune risponde picche.
Succede che le mamme degli alunni di
una classe, scoraggiate e deluse dall’immobilismo dell’Amministrazione comunale, decidono di fare una colletta e di
comprare le tende e vengono autorizzate
dalla scuola.
Succede che il comune stoppa l’iniziativa
perché le tende devono essere ignifughe e
convoca le mamme per dare indicazioni.
Succede che le mamme, su indicazione
del Comune, decidono di comprare tende ignifughe, di cucirle e provvedere alla
posa nell’aula dei propri figli.
Ovviamente le tende, di anno in anno, dovranno migrare di classe in classe seguendo gli alunni nel loro cammino educativo.
La situazione è al limite del grottesco!
A Talamona stiamo sperimentando un federalismo assoluto: ognuno provvede a se
stesso come può?
E il Comune non fa niente? Ai lettori ogni
commento e valutazione.
Gruppo Vivere Talamona
il
Talamonese
Sport
Ormai definita la stagione 2011per il Talamona Sport Team
La neopresidentessa Paola Mazzoni sta facendo gli straordinari
per cercare di arrivare all´inizio dell’annata agonistica ed organizzativa in maniera precisa.
Ormai definita la stagione 2011 per il
Talamona Sport Team?
Da quando sono presidente di questo prestigioso team- dice la figlia dell’ex presidentissimo Roberto Mazzoni- sto lavorando tantissimo, ma con grande passione: i contatti con
gli sponsor e con la locale Amministrazione, i
tesseramenti… Grazie all’aiuto dei vari consiglieri e collaboratori siamo pronti ad iniziare
una nuova avventura, la mia prima avventura
nella massima carica dirigenziale.
A livello organizzativo cosa bolle in pentola?
Confermo la gara di Mtb per Giovanissimi
(7/12 anni ndr) a ricordo di mio papà Roberto Mazzoni il prossimo 18 settembre. Di
nuovo, stiamo studiando una serata sportiva
a Talamona insieme al gruppo podistico: l’appuntamento è per il 3 settembre... sarà una
particolare staffetta, stiamo definendo alcune
cose ma vi aspettiamo numerosi.
A livello agonistico?
Quello che interessa maggiormente la nostra
società è avvicinare i giovani verso la Mtb.
E, anche quest´anno, abbiamo avuto forte
adesioni e questo ci gratifica.... Purtroppo
mancano atleti della prima fascia, ma c´è
ancora tempo per entrare in gioco. I ragazzi
e le ragazze hanno già iniziato ad allenarsi
e aspettiamo solo l´inizio della stagione: per
questo motivo invito tutti i giovani del paese
a recarsi nel nostro campetto di allenamento;
iniziamo a divertirci insieme e poi vedremo.
C´è ancora il gruppo amatoriale?
Certo: la passione per il ciclismo coinvolge
anche i nostri master. Siamo certi- conclude
Paola Mazzoni- che sia in ambito giovanile,
e non, il marchio del Talamona Sport Team
sarà ben rappresentato.
Questi gli atleti tesserati.
Giovanissimi
G-2 (8 anni) Sebastiano Simonetta Luca
Bonadeo Alessandro Diaminai
G-3 (9 anni) Vittoria Acquistapace
G-4 (10 anni) Emanuela Gusmeroli, Andrea
Nizzola, Stefano Ciapponi, Gabriele Cazzola,
G-5 (11 anni) Simone Ravelli, Davide Bonadeo, Samuele Acquistapace.
G-6 (12 anni) Federico Riva, Matteo Cucchi,
Gabriele Cerri, Giulia Pezzati, Marco Bevilac-
qua, Paolo Biella, Elia Bongio e Alessandro
Volpini
Esordiente (13/14anni): Alex Bruseghini
Allievo: (15/16anni) Samuele Canclini
Il gruppo degli Amatori
Elitemaster (19/29): Giancarlo Gusmeroli
M/1 (30/34) Patrik De Giovanetti
M/2 (35/39): Dario Sutti,Maurizio Beltrami-
ni, Davide Branchi
M/3 (40/44) Gianfranco Ferro, Bruno Leusciatti
M/4 /45/49): Moreno Bianchini, Alberto
Ciapponi, Sergio Zani, Mauro Tarca
M/5 (50/54): Francesco Rapella e Salvatore
Passerini
M/6 (55+): Enzo Menesatti
Fabio Balbi
La Formazione Ideale
Tecnica finissima, un po’ lezioso, privilegiava l’estetica alla concretezza, il
colpo di tacco alla puntata, poco determinato, subiva spesso la personalità
dell’avversario; non avvezzo al gioco
maschio, piedi da rifinitore, malamente impiegati come terzino dagli oriundi
mister brasileri, privando cosi la squadra
di quei 12-15 goals a stagione.
Perfetto, buon 1° aprile a tutti, per i
pochi che non conoscessero il libero
“vecchio stampo” Luciano Bedognè, bisogna capovolgere pari pari la descrizione fatta. Nei miei oramai lontani ricordi
dei 15 anni, all’esordio in categoria alta,
gli allenamenti con lui e il fido gemello
rieccheggiano ancora i teneri consigli
14
e le sussurate incitazioni di quando,
ignaro, provavi il tacco o addiritura un
tunnellino… poco gradito. Determinazione, perseveranza e voglia di vincere
l’hanno incoronato per anni capitano,
nonostante la tenera età, e non solo
per la fascia.
La prova deriva dal fatto che, nonostante la pur breve carriera in prima squadra, è ancora oggi uno dei difensori più
citati e ricordati dai raffinati palati del
calcio nostrano, non solo Talamonese.
L’esordio in prima squadra avviene nel
1979 all’età di 15 anni col mister Tirinzoni Guido, in sostituzione di Bertolini
Marino… squalificato; qui è d’obbligo
una piccola parentesi: l’Almanacco dei
il
Sport
Talamonese
Campionato regionale di calcio a cinque – Lombardia – serie d gir. E
Squadra
ASD GS SAN FERMO
ASD TS MEDA C5
ASD CAMPODOLCINO
MORBEGNO CALCIO 1908
FC INDOR LIVIGNO
USD PONTESE
ASD LARIUS 2006
AC VILLA ALBESE C5
US TALAMONESE
XENIA SRL
ALTA VALLASSINA
ASD FC REAL MEZZOLA
P
49*
48*
36*
33*
32*
30*
29*
23*
16*
14*
4*
0*
G
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
I MARCATORI DELLA STAGIONE
Giocatore
Reti segnate
Vola Andrea
25
Mazzoni (Cap.) Luciano
11
Duca Emanuele
9
Cerri Marco
7
Adoni Massimo
5
Maffezzini Andrea
4
Mazzoni Matteo
4
Milivinti Roberto
4
Maffezzini Daniele
2
Ciaponi Bruno
2
Cerri Stefano
2
Cerri Fulvio
1
Del Nero (mister) Stefano
1
Acquistapace Nicola
1
V
18
17
14
11
11
11
11
10
6
6
3
1
Pa
1
3
1
6
3
3
3
1
1
2
1
1
Pe
3
2
7
5
8
8
8
11
15
14
18
20
G se
144
146
152
129
122
117
96
151
78
98
76
83
G su
69
82
123
94
126
95
90
152
108
142
144
167
Diff
75
64
29
35
-4
22
6
-1
-30
-44
-68
-84
Campionato in chiaro scuro per la Talamonese calcio a 5. Causa qualche infortunio
di troppo, dovuti anche all’età media leggermente alta, i ragazzi di mister Del Nero
TOP 11 e… Dal 12 al 22
di Bedognè Luciano
Panini parla di 12 giovani che hanno debuttato grazie alle squalifiche dello zio
Fanale, altre fonti parlano di 19: chi ha
notizie precise ce le dia e saremo lieti
di pubblicarle.
Torniamo al Bedo e alla breve ed intensa
carriera alla Talamonese sino al 1986,
terminata per infortunio.
Riprende successivamente alla soglia dei
40 anni nella squadra di calcetto a 5
e continua tuttora a livello amatoriale,
quando il lavoro e i gatti giù dall’albero
glielo consentono.
Il suo ricordo più bello: promozione dalla terza categoria alla seconda, sotto la
guida di Bertolini Marino,giovane (allora) mister senza fissa dimora in rapida
hanno cominciato ad inanellare vittorie e
punti solo alla fine del campionato dove
nelle ultime 4 partite hanno conquistato
ben 10 punti dei 16 ottenuti.
Campionato di medio livello dove a parte
le prime due squadre classificate che hanno praticamente fatto un campionato a sé
le altre squadre si equivalevano tanto che
la Talamonese ha conquistato 4 punti dei
6 in palio contro il Morbegno classificatosi al 4° posto.
Qualche rammarico pertanto per i ragazzi
di mister Del Nero e del DS Paolo Barba
che senza i tanti infortuni avuti avrebbe
potuto mirare a miglior posizione di classifica. Gruppo comunque sempre compatto e unito che ha nella sua forza l’amicizia, spirito giusto per divertirsi giocando.
La squadra nelle partite giocate in casa
omaggiava gli avversari con una bottiglia
di vino ricordando l’amico Stefano.
La squadra ha attivato un proprio sito
internet dove poter seguire i risultati e
classifica, i commenti alle partite e le pagelle del Mister… www.amicidistefano.
sistemacalcio.com
ascesa.
L’episodio simpatico, trasferta a San Fedele Intelvi, dove Bertolini Marino (e chi
se no…) negli spogliatoi pre-partita distribuisce le maglie “….cun ul 6 el giuga
Saligari… ezio ‘n de set… el parla mai,
‘n duel?“
Saligari Ezio….. era ancora sull’uscio
della stazione ferroviaria di Morbegno
ad aspettare il pullmino. Pullmino comunque arrivato pieno a San Fedele, chi
occupò il posto del Mediano? Il mistero
ha poi svelato: il suo posto l’aveva occupato l’allora fidanzata, e attuale moglie,
di Luciano, signora Lorena, che per la
cronaca non ha comunque indossato la
maglia numero 6.
15
Libera Flavio
Spini Marzio
Fiorina Claudio Ciaponi Bruno
Tognoli Marco Sterlocchi Walter
Bedogne’ AlfredoSaligari Ezio
Tirinzoni StefanoMazzoni Valerio
Mazzanti Cesare Sassella Gianni
Piani Stefano Luzzi Rinaldo
Gavazzi Alberto Golini Roberto
Simonetta Athos Cerri Marcello
Tirinzoni Walter Giarba Diego
Cerri Ivan
Donini Salvatore
Mister:
Bertolini Marino & Tirinzoni Guido.
Formazioni di ex calciatori, o quasi, parecchie novità e qualche storica riconferma, in
una formazione da campo pesante, molto
fisica che penalizza un po’ la fantasia, ma
sicuramente concreta… in sintesi Trappatoniana. Qualche bimbo escluso piange
ancora e, al solito, minaccia di portare via
il pallone; altri finalmente sorridono, ma il
calcio è imprevedibile e… simile al vino: c’è
la riserva DOC e quella cartonata...
Oscar Duca
il
Talamonese
Sport
Cristina Bonacina porta il GP Talamona
sulla cima dell’Empire State Building
L’avevamo lasciata dopo il Galà dello
sport, di fine dicembre, con l’augurio di
iniziare bene la stagione 2011 delle sue
particolarissime gare sui grattacieli: a poco più di un mese da quella serata, ecco
il risultato più eclatante della runner “Talamonese”: secondo posto assoluto nella
più importante gara di vertical sprint del
mondo, sul grattacielo Empire State Building di New York.
Stiamo parlando di Cristina Bonacina,
l’esile (161 cm per 43 kg) fondista lecchese ma Talamonese d’adozione per via,
sia della casacca bianco-azzurra della podistica Talamonese, che veste dal 2007,
che per la sua presenza costante nel fine
settimana nella frazione Ranciga.
Raccontaci un poco la tua impresa:
“È stata una sorpresa anche per me, o almeno in parte; dopo l’ottimo risultato di
Singapore, dove ho raccolto il bronzo, non
mi sono fermata ed ho tirato dritta con gli
allenamenti, svolti in buona parte anche a
Talamona sulla ciclabile all’Isola, durante
le vacanze natalizie. Sono andata a New
York, accompagnata da mio marito (Dario
Fracassi anch’egli tesserato GP Talamona e
22° nella prova maschile NdR) e l’obbiettivo sperato era entrare nella top ten.”
Come hai costruito questo lucente secondo posto?
“Non sono partita benissimo, anche a causa della seconda fila che mi avevano assegnato, la prima era ad appannaggio delle
migliori 10 del 2010… ma con il senno
di poi è stato un bene: davanti andavano
fortissime, però non mi sono persa d’animo
e grazie ad una gara regolare ho iniziato a
recuperare atlete in evidente difficoltà, via
via sino all’84° piano dove ho superato di
slancio la vincitrice del 2009, l’australiana
Susy Walsham, e l’americana Herris, tra le
favorite.
Giunta all’arrivo, il cronometro segnava
13’54, pensavo fosse quello della vincitrice e invece era il mio, ben 1’20’’ più basso
del 2008 dove giunsi 9^. Ero già contenta
per il miglioramento ma quando mi hanno
detto - Congratulations you are finished second - ho realizzato di aver fatto la miglior
gara della vita.”
Come hai iniziato la tua avventura con
questa particolare disciplina:
“Era febbario 2007 e per puro caso vengo
a conoscenza di una gara che si svolgerà
qualche giorno dopo a Milano, sul grattacielo Pirelli. Una ventina di donne ed è subito vittoria, con un tempo che ancora oggi
è il secondo assoluto a livello femminile.
Da li è stato un crescendo di gare a cui ho
partecipato: l’anno scorso ho partecipato a
9 gare sui grattacieli, soprattutto in Europa
con anche una tappa a Singapore ed una
a S.Paolo del Brasile, giungendo terza nel
Vertical Word Circuit promosso dalla ISF,
la stessa federazione che coordina le gare
di sky race.”
Come sta’ proseguendo la stagione
2011?
“Direi benissimo, dopo la prova americana,
ho partecipato a Basilea alla Ramada Plaza
Run Up, una prova molto breve, nell’ordine
dei 4’, in cui mi sono difesa abbastanza
bene cogliendo la quinta posizione assoluta che mi hanno permesso di portarmi
16
in prima posizione nella classifica parziale
del VWC 2011.
Il 3 di Marzo ho partecipato alla 3^ edizione della Vertical Rush a Londra sulla Tower
42, con 230 donne al traguardo e finalmente dopo i numerosi piazzamenti sono
tornata alla vittoria. La cosa mi gratifica
e mi è di stimolo per continuare a portare
il nome di Talamona in giro per il mondo.”
Giusto appunto il GP Talamona, torniamo indietro un passo, come se approdata nel sodalizio?
“Soprattutto per amicizia; dopo un paio
di stagioni passate al Valchiavenna e gareggiando spesso anche in Bassa Valle le
occasioni per incontrare atleti talamonesi
erano sempre più frequenti e da allora ho
deciso di iscrivermi al Talamona. L’anno
dopo anche mio marito, dismessi gli abiti
del centro sportivo forestale mi ha raggiunta. Anche per darti l’idea del legame che
proviamo con il paese di Talamona, 2 anni
fa abbiamo acquistato un monolocale e
appena possiamo non manchiamo di venire
a passare i momenti liberi.”
Prossima tappa del Mondiale?
“Il 22 maggio a Milano sulla nuova sede
del Palazzo Lombardia, 39 piani e 866 gradini. Mancano oltre 2 mesi e probabilmente
prima di allora vedrò di trovare almeno una
vertical sprint, per arrivare meglio preparata all’unico appuntamento italiano”.
Sport
il
Talamonese
Bocciofila - UB Bassa Valtellina Talamona
Gemellaggio
Grandissima affluenza alla gita-gemellaggio, organizzata domenica 13 Marzo
2011 in quel di Verona. Non è bastato
un pullman per contenere le oltre 60
persone che si sono recate a Mozzecane
(Vr), a far visita agli amici della Bocciofila Hendrix, i quali ci hanno accolto
con grandi onori, cartelloni di benvenuto
compresi. Appena arrivati, dopo i saluti,
i giocatori hanno iniziato le sfide per la
verità più amichevoli che agonistiche,
mentre gli amici non giocatori hanno
proseguito in pullman verso Verona per
una visita accompagnata alla splendida
città veneta. Al ritorno dalla visita, che
peraltro ha riscosso l’apprezzamento di
tutti, pranzo insieme presso la sede della
bocciofila Hendrix che, oltre a disporre di
6 campi di bocce, è dotata di un capiente
ristorante con vista diretta sui campi:
veramente una bella struttura, all’altezza della situazione. Non è mancata
l’occasione per scambiarsi i gagliardetti
del Comune e delle società: era presente
anche l’assessore allo sport di Talamona
Ivan Gusmeroli, che ha consegnato in
dono ai dirigenti Veronesi il prestigioso
libro del pittore Gavazzeni di Talamona.
Al termine del pranzo, c’è ancora il tempo per un paio di sfide all’ultima boccia,
poi il ritorno a casa. È talmente piaciuta
questa iniziativa, che già sono stati presi gli accordi per ripeterla anche l’anno
prossimo.
Bravi Bravi Bravi ragazzi, complimenti!
Grandi risultati, ben 3 finali raggiunte
e c’è mancato pochissimo, ora i tifosi si
attendono la vittoria!
Risultati Agonistici
Prossimi appuntamenti
L’attività agonistica in questi primi mesi
del 2011 è stata fitta di appuntamenti, e i brillanti risultati dei nostri atleti
ci hanno addirittura proiettato ai primi
posti della graduatoria provinciale per
società, da non credere ! Ecco i nostri
migliori piazzamenti ottenuti:
2° posto a Sorico per Valenti TarcisioFacchinetti Riccardo.
3° posto ai Campionati Provinciali per
Colombini Davide-Luzzi Stefano.
3° posto Gara Regionale a Dongo per
Cerri Marcello-Mossini Ezio.
5° posto Gara Regionale a Lomagna
(LC) per Spalla Giuseppe.
3° posto a Dongo per Luzzi RobertoLuzzi Stefano.
4° posto a Tirano per Romanò MauroSpini Andrea.
4° posto Gara Regionale a Sondrio per
Barri Roberto.
2° posto a Sorico per Scinetti RobertoGusmeroli Fabiano.
2° posto CAMPIONATI REGIONALI a Milano per Cerri Renato senior.
È primavera, e iniziamo a utilizzare i
campi della nostra sede, che purtroppo
non sono disponibili durante l’inverno.
Subito grandi appuntamenti: domenica
8 maggio 2011 a partire dalle ore 14 Gara riservata ai Ragazzi… vi aspettiamo
numerosi a sostenere i giovani atleti. I
nostri tesserati sono 11, ma molti altri
ragazzi Talamonesi sono attirati da questo sport: questo è molto positivo. Le
competizioni riservate ai ragazzi proseguiranno anche nei mesi successivi. Domenica 22 maggio 2011 grande festa in
occasione del 2° Trofeo Bertolini Egidio
A.M.: sorprese a non finire per giocatori
e pubblico. Altre due competizioni serali
a carattere provinciale verranno organizzate dalla nostra società: a giugno gara a
coppie; a luglio gara individuale.
Come si può vedere, grande entusiasmo
e tanta voglia di fare, e le bocce a Talamona pulsano ancora!
L’Addetto Stampa
Fabiano Gusmeroli
17
il
Talamonese
Iniziative
La stagione della Pro Loco Talamona
Nel 2010 sono state organizzati numerose
manifestazioni, rivolte a tutte le fasce
d’età.
Sono stati proposti diversi momenti di
aggregazione, alcuni promossi in collaborazione con altre associazioni locali e
con l’Amministrazione Comunale, quali:
a febbraio, la partecipazione alla sfilata di
carnevale a Morbegno; a marzo, il “Ciama
Mars”in collaborazione con Gruppo della
Gioia, Amici Anziani, Oratorio e Gruppo
Alpini; ad aprile la partecipazione alla
Fiera del bestiame, in collaborazione con
il Comune e la raccolta fondi ANLAIDS; a
maggio, la novità della 1^ “Festa Country” presso il Maneggio di Vairetti Raimondo; a giugno, su richiesta dei consorzi
montani, il rilascio dei pass; a luglio,
la “Festa dell’estate”, in collaborazione
con la Bocciofila; a settembre, nell’ambito
della festa patronale, il “Torneo La noso”,
itinerante e la cena con serata danzante;
ad ottobre il “Triathlon del boscaiolo”in
collaborazione con gli Amici dei Boscaioli; a novembre, la partecipazione alla
manifestazione del Gruppo Cinofilo e la
raccolta fondi per Telefono Azzurro; a
dicembre, l’ormai tradizionale appuntamento con il Natale Talamonese ed “ I
Presepi delle Contrade”.
Tutte le attività svolte hanno richiesto un
notevole impegno da parte del consiglio
dell’associazione, supportato da diversi
volontari, i quali hanno dato una grossa
mano per il buon esito delle manifestazioni.
Per quanto riguarda il 2011, è già stato
definito il programma di massima, che
prevede la riproposizione di alcune manifestazioni dello scorso anno ed inoltre,
nuove proposte.
Sono previste: il 28 MAGGIO, la 2^ “FESTA COUNTRY”; il 23 LUGLIO la “FESTA
DELL’ESTATE”con degustazione della
porchetta alla sarda e serata danzante;
il 7 AGOSTO, la nuova proposta della
“FESTA DELLA MONTAGNA”, con pranzo
all’aperto e valorizzazione della Chiesa
di S. Giorgio; fine
agosto e prime settimane di settembre,
il “TORNEO LA NOSO”
e Festa patronale; ad
ottobre “TRIATHLON
DEL BOSCAIOLO”; a
dicembre il NATALE
TALAMONESE ed “ I
PRESEPI DELLE CONTRADE”.
Il programma, per
l’appunto di massima,
è aperto ad altre iniziative.
Il consiglio, ritiene
molto importante,
proseguire ed intensificare la collaborazione con le altre associazioni del territorio e con l’Amministrazione Comunale, per favorire una sempre
maggiore valorizzazione della nostra cultura, tradizione, rimanendo comunque
disponibile ed aperto a nuove e diverse
esperienze, anche fuori paese.
Novità del 2011, la nuova sede della
Pro-Loco, situata in Piazza IV Novembre,
vicino al Municipio; grazie anche al supporto dell’Amministrazione Comunale, è
stato stipulato un contratto d’affitto, che
permette all’associazione di poter avere
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un sede stabile e visibile e diventare un
punto di riferimento importante.
Presso la sede, dal mese di aprile, la
Pro-Loco garantisce la distribuzione dei
sacchi per la raccolta rifiuti, in seguito
alla convenzione stipulata con l’Amministrazione Comunale.
Nel prossimo mese di luglio, decade il
biennio dell’attuale Consiglio Pro-Loco e
di conseguenza sarà effettuato il rinnovo;
per poter candidarsi occorre essere socio
dell’associazione.
La PRO-LOCO di Talamona, ha aperto il
tesseramento relativo al 2011; la quota associativa è pari a € 10,00, come lo
scorso anno.
Si ringraziano tutti coloro che hanno e
vorranno sostenere il nostro lavoro.
Il Consiglio
Pro-Loco Talamona
Iniziative
il
Talamonese
Il canto è cultura
Un importante evento culturale si celebra quest’anno in provincia
di Sondrio: dal 2 al 12 giugno, infatti, il Coro Valtellina organizza
la terza edizione della Settimana del Canto Lombardo. Questa
iniziativa, nata due anni fa grazie a un’idea del coro di Clusone,
ha come obiettivo la valorizzazione del territorio tramite il canto
popolare. La coralità diventa ambasciatrice del territorio, per coinvolgere la gente e presentare le varie tradizioni tramite il canto.
Il coro Valtellina infatti ha rappresentato degnamente la provincia
di Sondrio nelle due precedenti edizioni, ed ora ha avuto il prestigioso incarico di organizzare la rassegna di quest’anno.
Il coro Valtellina si muove su questa strada da molti anni, ben
prima che iniziasse questa rassegna: ma è la prima volta che in
Valtellina, partendo da un gruppo amatoriale (e quindi non dalle
istituzioni) si arriva a un risultato di questo tipo, che non trascura coi suoi eventi nessuna parte della valle per creare una festa
della provincia intera: infatti i concerti si terranno a Morbegno,
Bormio, Aprica, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Grosio, Talamona
e Sondrio.
Il clou sarà domenica 12 giugno, quando nella mattina i vari cori,
partendo dal piazzale san Carlo, si dirigeranno verso il centro per
la messa e il ricevimento in piazza; mentre il pomeriggio si esibiranno nella grossa sala del Policampus a Sondrio. Durante questa
giornata finale saranno eseguiti i canti che saranno raccolti nella
pubblicazione del libro “Voci di Lombardia”, terza edizione, che
come detto sarà stampato in 1500 copie.
L’organizzazione del tutto è stata tutta sulle spalle del coro Valtellina, che nonostante la mole di lavoro è riuscito a tirare in
piedi una manifestazione che ha il patrocinio di numerosi enti,
tra i quali tutte le province lombarde, e che coinvolge numerosi
cori: ad ogni concerto parteciperanno due cori di varie province
lombarde, più il coro Valtellina e il coro del Comune valtellinese o
valchiavennasco ospitante.
A coronamento di questa esperienza, verrà stampato un opuscolo
in tutta Lombardia in quindicimila copie,mentre millecinquecento
saranno le copie di un libro scritto appositamente sull’evento.
Inoltre, all’evento è prevista una partecipazione di oltre 600 persone da tutta la Lombardia, delle quali duecento si fermeranno
l’intero weekend in Valtellina: per tutti loro, oltre che una bella
occasione di partecipare a un evento corale, anche l’occasione di
conoscere il nostro territorio.
nel solco di un impegno che parte da lontano e che è lo svolgimento pratico della volontà di farsi portavoce del territorio, oltre
che del canto popolare.
Al momento, il problema più grave è quello della penuria di coristi e di nuove voci: nonostante l’alto livello raggiunto dal coro,
i pochi nuovi ingressi non bastano ad assicurare, ad esempio, la
partecipazione a tutte le rassegne cui sono invitati:a malincuore,
spesso è necessario dire di no. Da anni oramai il coro aspetta per
fare il “salto di qualità” che lo porti oltre i tre cd fatti finora e la
notorietà che ha acquisito nel nord Italia, ma sempre meno gente
in generale si avvicina al mondo del canto. Eppure le prove sono
solo due a settimana di un’ora e mezza l’una, al lunedì e al giovedì.
Chiunque volesse anche solo provare un’esperienza nuova, o anche
solo vedere da vicino le prove del coro, può recarsi in questi giorni
alla bella sede dello stesso presso la palestra comunale.
dsk
Il coro Valtelllina – Talamona:
nasce nel 1973, il primo concerto ufficiale è però il 6 gennaio 1974
presso l’allora teatro Edera, quello che ora è il teatro dell’oratorio.
Col tempo, riesce ad assumere una certa importanza nell’intera
Italia settentrionale, special modo partecipando a rassegne corali:il
coro non è si è mai fermato ai confini di Talamona o della Valtellina, ma ha girato un lungo e in largo, ospite di varie rassegne come
ad esempio quella famosa di Verona nella quale ha portato avanti
l’immagine valtellinese con prodotti tipici, promozione turistica
e molto altro.
Anche nel piccolo, però, il coro Valtellina si è dimostrato molto
attivo: ad esempio nell’ambito comunale ha firmato il contratto
dell’area verde, per adempire a una funzione sociale sul territorio
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SERVIZI ALLA PERSONA
ASSEGNO AI NUCLEI FAMILIARI - 2011
CON ALMENO TRE FIGLI MINORI
• la domanda di concessione dell’assegno ai nuclei familiari
con almeno tre figli minori, deve essere presentata, per l’anno
2011, a pena di decadenza, entro il 31 gennaio 2012;
• l’assegno è corrisposto per tredici mensilità nella misura, se
spettante per intero, di € 131,87= mensili, ovvero in misura
ridotta per i casi previsti dall’art. 65, comma 3, ultimo periodo,
della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e successive modificazioni;
• la domanda e la dichiarazione unica, se quest’ultima non già
presentata in occasione di richiesta di altra prestazione sociale
agevolata, dovranno essere compilate sugli appositi moduli;
• il valore dell’indicatore della situazione economica, per le
domande relative all’anno 2009, è stato determinato, con
riferimento a nuclei familiari composti da cinque componenti, in € 23.736,50=; il valore dell’indicatore della situazione
economica riparametrato viene determinato in base alla scala di
equivalenza di cui alla tabella 2 allegata al D.Lgs. 31 marzo 1998,
n. 109 e successive modificazioni, applicando la formula di cui
all’allegato A al D.M. 21 dicembre 2000, n. 452.
L’UFFICIO SERVIZI ALLA PERSONA È A DISPOSIZIONE PER
OGNI CHIARIMENTO IN MERITO NEI GIORNI DI APERTURA:
LUNEDI’ E GIOVEDI’ DALLE ORE 09.00 ALLE ORE 11.30 –
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: MARIS CERRI.
f.to Il Responsabile del Servizio
Dott. Bianchini Valter
il
Talamonese
Iniziative
Casa di riposo
VITA COMUNITARIA
L’anno 2010 si è concluso con il tradizionale pranzo di Natale con gli Ospiti, i
parenti, il Consiglio di amministrazione,
Don Pesenti e gli Operatori. Grande la
condivisione nella gioia dello stare insieme che ci sta accompagnando anche nel
nuovo anno, giorno dopo giorno.
Le attività animative/educative proposte
all’interno della nostra struttura per l’anno
2011 saranno fondamentali per creare un
ambiente sereno che favorisca il benessere
di ogni Ospite.
Sarà importante lavorare in grande gruppo per coinvolgere la maggior parte degli
Ospiti e favorire così le occasioni di scambio relazionale e in piccolo gruppo per
mantenere le abilità residue dei singoli.
Tra i tanti progetti in atto ricordiamo:
• PROGETTO COLORI DIVERSI: l’invito, dal
Comune di Anghiari (AR), a partecipare
ad un concorso pittorico con tecniche
diverse;
• PROGETTO CREA-ATTIVA-MENTE: mira,
attraverso l’arte del riciclaggio, alla
creazione di materiale utile allo svolgimento delle attività di animazione con
una fase di ideazione, progettazione e
realizzazione del lavoro;
• P ROGETTO TELAIO: creazione e assemblaggio dei quadrati di intreccio di lana
che verranno poi uniti per creare dei
ponchi da indossare;
• PROGETTO POM-PON: realizzazione di
svariati pom-pon che verranno poi assemblati per creare tappetini, decorazioni e simpatici portachiavi.
DALL’AMMINISTRAZIONE
Ringraziamo per lo spazio concesso alla Casa
di Riposo poiché risulta essere un valido
strumento d’informazione e di divulgazione.
Infatti solo attraverso una corretta informazione, tutti possono contribuire, alla realizzazione di una sempre maggior “qualità di
vita” delle persone anziane residenti nella
nostra struttura.
Nel mese di dicembre si è provveduto alla
surroga del Consigliere Longhini Mons. Giuseppe con il nuovo Arciprete di Talamona
Don Sergio Mazzina al quale porgiamo il
nostro caloroso benvenuto.
Stanno volgendo al termine i lavori di realizzazione dei quattro nuovi posti letto che si
prevede potranno essere disponibili presumibilmente da giugno 2011 che porteranno
ad una capacità ricettiva di 48 posti letto.
In primavera inizieranno i lavori di riqualificazione degli spazi esterni per attività
ricreative, di socializzazione e realizzazio-
20
ne di percorsi fisioterapici. (vedi piantina
allegata)
Attraverso questo progetto che, come già
riferito finanziato per 25.000,00 € da ProValtellina, si vuole favorire una maggiore
coesione sociale fra i residenti nella Casa di
Riposo ed i bambini della Scuola Materna,
avendo come obiettivo il benessere degli
anziani e come punto di riferimento i bambini, intesi quale soggetti ricchi di valori e
di potenzialità, non più solo da assistere,
curare e proteggere, ma come patrimonio
e radice di benessere e sviluppo dell’intera
comunità. Il progetto è volto a creare un
giardino dove bambini ed anziani insieme
possano svolgere attività diverse attraverso
l’uso di strumenti innovativi.
Con la presente si vuole coinvolgere l’intera
comunità locale affinché possa partecipare
con offerte a questa importante iniziativa
rivolgendosi alla Direzione della Casa di Riposo.
L’Ente ha provveduto a sostituire alcuni arredi nello specifico: armadi e letti per meglio
rispondere alle attuali esigenze assistenziali.
Ricordiamo il costante sforzo ed attenzione da parte dell’amministrazione, della
direzione, del personale, dei volontari, dei
benefattori e di coloro che con la sottoscrizione del 5 per mille consentono il
contenimento della retta di degenza.
Cultura
il
Talamonese
Era il 1924
Era il 1924, 6 anni dalla fine della 1° guerra
mondiale. Nelle frazioni est di Talamona,
“dé là dè là Runcaieula” i contadini allevatori si associarono, per la prima volta, per
costruire uno stabile adatto ed acquistare
le attrezzature necessarie alla caseificazione. Nasce la latteria sociale Serterio
I soci fondatori erano 74. Ho davanti, mentre scrivo, l’elenco originale vergato in bella calligrafia, penna stilografica su foglio
a righe di bella carta pesante. I cognomi:
GUSMEROLI, CERRI, VOLA, GAVAZZI, BARRI, CUCCHI, COLOMBINI, PANIGA, SPINI,
SIMONETTA, PASINA, BONGIO, BRISA, LUZZI, PERLINI, RIVA, CIOCCHINI, BIANCHI,
CIAPPONI, PIUBELLINI.
Fra loro 13 donne, molte probabilmente
vedove con figli minori. I soci contrassero
un mutuo che doveva essere restituito con
la trattenuta del 10% sul ricavato del latte
conferito.
Così si evince da una richiesta ( 3 agosto
1925) di contributo al ministero dell’Economia Nazionale, direzione generale dell’agricoltura: “… i componenti la latteria sono
minuscoli proprietari coltivatori di ristrettissime condizioni finanziarie, meritevoli
quindi di aiuto. La spesa incontrata per
la costruzione… Sarà ammortizzata trattenendo annualmente sul ricavo il 10%. Non
essendo in grado la quasi totalità dei soci
di conferire alla società un capitale da coprire la spesa, la somma è stata mutata…”
Il primo articolo dello statuto: “…è costituita in Talamona (frazione di Serterio) una
latteria sociale coooperativa, allo scopo di
utilizzare le piccole quantità di latte, migliorare la fabbricazione del Burro e del Formaggio, e di impiegare utilmente i cascami
tanto per i bisogni di famiglia, come per
aiutare il miglioramento progressivo dell’allevamento del bestiame.”
In tempi odierni di contraffazione alimentare è interessante citare l’art. 10 : il latte portato alla latteria deve essere puro,
scevro di qualunque altra sostanza nociva,
non mescolato con latte di burro ne con
quello di altro bestiame, ne potrà essere
minimamente scremato…. Ogni mancanza
a questo articolo verrà punita con multa
di £ 200 per la prima volta e di £ 400 per
la seconda volta e con l’espulsione dalla
società”
Fu una delle prime sperimentazione di
forme associative democratiche, con orga-
ni statutari ben definiti e cariche
elettive.
La latteria fu un riferimento economico e sociale: quasi tutte le
famiglie possedevano almeno un
bovino da latte e questo significava con burro, formaggio e siero
in ogni casa, una possibilità in
più per tirare a campare. Erano
anni di forte emigrazione interna e all’estero.
Il mio ricordo personale risale
ai primi anni 60, quando la
sera mi recavo col “Baldu” o
“ul sedelin”, come tanti altri
bambini, a conferire od acquistare il latte. Il locale di
raccolta era luogo di incontro per tutti, con le discussioni che spaziavano da Kennedy e Papa Roncalli alla vittoria di Panbianco su Anquetil
al giro d’Italia.
Naturalmente erano protagonisti anche:
ROMA, BIONDA, CAMUSCIN, RONDA, PARMA, SURICH, LENIN…
Tutte vacche più o meno belle, più o meno
“peciadi”.
Il nostro rapporto con la natura, le stagioni
e gli animali era completamente diverso da
quello odierno.
Dalla fine degli anni ’60 l’economia è cambiata radicalmente, la diminuzione dei capi
di bestiame ( “ diminuzione delle vacche,
aumento dell’ottimismo” parafrasando
“Buffalo Bill” del cantautore Francesco
De Gregori) ha comportato sempre minori quantità di latte conferito… Fino alla
chiusura nei primi anni del 2000.
Quella che era un’attività agricola diffusa
è diventata ridotta e specializzata: grandi
stalle grandi allevamenti, caseificazione
industriale e formaggio… “plastificato”
(opinione strettamente personale mi sia
concessa).
Così chiamando a raccolta, da parte degli
ultimi eroici soci conferitori, gli eredi dei
vecchi soci, dopo ampie discussioni sul da
farsi si è deciso di procedere alla vendita
dello stabile per devolvere il ricavato in
beneficienza: per lasciare un piccolo sogno
tangibile, dentro la comunità paesana, della memoria dei soci fondatori.
Nella sala consiliare del Comune, alla presenza di un notaio è stato ratificato quanto deciso e nominata una commissione di
21
liquidatori composta da:
Battista Spini (ultimo presidente in carica)
William Gusmeroli (ultimo segretario in
carica )
Giudo Barri, Elio Luzzi, Renato Ciaponi,
Giuliano Luzzi, Andrea Cerri; con il compito di custodire i proventi della vendita e
proporre ai soci la destinazione degli stessi.
Il vecchio stabile è divenuto un piccolo
condominio sobrio ed elegante (a mio parere) in cui la sensibilità del costruttore
ha portato a conservare, sopra il portone
d’ingresso, la vecchia grata a lunetta del
portone antico con le lettere iniziali: LSS
(Latteria Sociale Serterio). Lievi sfumature
del ricordo possono costituire grande importanza.
Nell’assemblea del 21 Gennaio 2011, tenutasi presso la casa della Cultura del Comune, i soci hanno convenuto di destinare
una prima parte dei proventi nel modo
seguente:
Chiesa Case Barri
4.500
Gruppo Alpini (per il tempietto) 1.500
Chiesa S. Gerolamo
5.000
Consorzi Montani 3
9.000
Missionari
4.000
Gruppo della Gioia
4.000
U.I.L.D.M. (unione italiana per
4.000
la lotta alla distrofia muscolare)
sezione di Talamona
Progetto finanziamento
10.000+
servizi sociali talamonesi per
10.000
emergenze famigliari
Elio Luzzi
il
Talamonese
Varie
I cambiamenti nel consumo di sostanze
legali e illegali tra giovani e giovanissimi
e la strategia di una comunità educante
A cura del Direttore del Dipartimento Dipendenze dell’ASL Dr. Massimo Tarantola
Sempre più aumenta in noi la consapevolezza che stiamo assistendo al rapido, continuo e diffuso cambiamento dei
comportamenti legati al consumo di sostanze legali e illegali, in particolare fra
i giovani e i giovanissimi. Un fenomeno
che ci interroga e, a volte, ci coinvolge
direttamente.
Gli anni ’80 sono stati caratterizzati dal
diffondersi impetuoso dell’eroina e dei
morti per overdose, i successivi anni ’90
hanno visto il diffondersi dell’AIDS.
Oggi, per come va configurandosi, tutto
ci appare indiscutibilmente più complesso. Il fenomeno droga ha infatti perso,
nel tempo, i caratteri del “semplice”,
seppur drammatico, problema sanitario,
per acquisire sempre più gli elementi
distintivi di una vera propria “sfida educativa”.
L’attuale mercato delle droghe ha rotto i
confini del disagio e dell’emarginazione
per rivolgersi trasversalmente ad ampie
fasce della popolazione. Il suo uso interessa tutti gli strati sociali. L’assunzione
di sostanze “performanti” (cocaina, anfetamine, ecc) ci appare più compatibile
con la vita quotidiana, anche lavorativa e, di conseguenza, vi è una minore
percezione del rischio. Alcune sostanze
(cannabis, cocaina) vengono percepite
come innocue, in modo simile all’alcol,
in particolare dalle persone più giovani.
Recentemente anche l’eroina, seguendo
le scellerate logiche del mercato, è ricomparsa in forme meglio accessibile ai
più giovani.
Le ricerche ci dicono che in Lombardia
ampie fasce di popolazione giovanile
entrano in contatto con le droghe sempre più precocemente, nonostante ciò,
le persone con meno di 19 anni che in
provincia di Sondrio si rivolgono per cure
al Servizio tossicodipendenze sono solo
il 2 per cento del totale degli utenti, e
quelle sotto i 24 anni il 15 per cento.
Il diffondersi dell’uso di droghe legali e
illegali sempre più ci appare fortemente correlato a una dimensione sociale
e culturale che, non solo non ostacola
e argina il fenomeno, ma lo normalizza
all’interno di una “diffusa tolleranza”.
Cosa fare per contrastarlo?
I dati raccolti ci suggerscono quanto sia
sempre più urgente avviare un intervento complessivo di prevenzione al fine di
aumentare la capacità delle persone di
tutelare la propria salute anche con il
coinvolgimento delle comunità territoriali.
Oggi il Servizio tossicodipendenze, pur
rispondendo in modo adeguato alle domande della propria utenza “classica”,
costituita per lo più da persone con conclamati sintomi di dipendenza da eroina, appare poco rispondente ai bisogni
dei più giovani. Fra le molteplici ragioni
due sono le più rilevanti: frequentarlo
può diventare un “marchio indelebile”,
le modalità d’uso non sono tali da far
percepire il ragazzo o la ragazza come
tossicodipendenti. Resta che i giovani e
giovanissimi della nostra comunità privi
di riferimenti significativi, percorrono
strade che non di rado incrociano le sostanze legali e illegali.
Al di là della professione o del ruolo che
occupiamo, sempre più cogliamo il bisogno di ridefinire, come adulti di questo
territorio, una strategia ad ampio raggio
in grado di promuovere una maggiore
responsabilità fra le persone della comunità di tutelare la propria salute, individuale e sociale, al fine di contrastare
il diffondersi dell’uso di tutte le droghe.
E’ necessario dare avvio ad azioni di prevenzione più aderenti ai nuovi bisogni, in
grado di entrare in relazione con i giovani consumatori. L’azione preventiva deve
pertanto essere estesa a tutti gli ambiti
e i contesti di vita, quali per esempio
la famiglia, il territorio, le comunità, i
servizi sociali e sanitari, i luoghi di lavoro, le aggregazioni informali, i luoghi
22
del divertimento e dello sport, con una
strategia complessiva di intervento che
riguardi sia la persona, sia la comunità nella sua interezza: ambiente fisico
e sociale, comportamenti e stili di vita
individuali e collettivi.
Occorre uscire dalla logica che delega di
volta in volta la soluzione del problema,
ad un singolo servizio, allo specialista
della materia, al tutore dell’ordine pubblico. E’ necessario che l’intera comunità
territoriale si assuma la responsabilità
che gli spetta, e proceda, con i propri
giovani e giovanissimi, nell’irrinunciabile
percorso educativo.
Occorre che chi occupa posizioni di responsabilità all’interno della comunità
non receda dall’affermare che la droga fa
male, che è un fatto negativo.
Occorre che gli adulti di riferimento: amministratori, genitori, insegnanti, allenatori, baristi, associazioni ecc. si attivino
per realizzare fra loro un patto educativo
e di coesione sociale capace di migliorare le abilità di risposta ai problemi che
immancabilmente la nostra comunità si
trova ad affrontare.
Occorre rispondere al bisogno diffuso di
conoscenza con l’avvio di programmi di
sensibilizzazione e informazione rivolti
alle famiglie.
Tutto questo e altro ancora si dovrà fare
per ridurre lo distanza oggi esistente tra
il mondo dei ragazzi e quello degli adulti.
Il primo che, privo di esperienza, predilige vivere di notte, raccoglie informazioni
sulle sostanze da internet e comunica via
sms, il secondo, quello degli adulti, pur
ricco di esperienza, vive di giorno, non
sempre ha dimestichezza con il web e ha
poche informazioni sulle sostanze.
Due mondi che oggi scorrono paralleli,
ma che devono necessariamente riscoprire il piacere e recuperare la capacità
di comunicare fra loro, di stare insieme,
anche affrontando i piccoli o grandi conflitti quotidiani.
Iniziative
il
Talamonese
Un futuro migliore c’è. Insieme si può
Grazie volontari! Grazie valtellinesi!
Raccolti 42.662 euro in provincia di Sondrio
Ancora un enorme successo per la maratona Telethon. Come promesso, ecco il rendiconto definitivo della raccolta di donazioni
per Telethon, organizzata dalla Uildm nella provincia di Sondrio.
Quest’anno sono stati raccolti 10.000 euro in più dello scorso
anno, ben 42.662 euro in totale. La Uildm sezione di Sondrio
si dichiara soddisfatta dall’esito della terza maratona Telethon
nella nostra provincia, ancora una volta i risultati sono stati al
di là di ogni aspettativa.
Dietro ogni cifra c’è un lavoro consistente di associazioni di
volontariato, insegnanti, alunni, commercianti, artigiani, artisti
associazioni sportive e cittadini consapevoli. C’è la collaborazione di parecchie Amministrazioni comunali. Ogni punto di
raccolta è valso anche a sensibilizzare i donatori. Grandi fatiche, ma anche spettacoli, momenti di festa e aggregazione e
tanta solidarietà. Vorremmo che questo movimento aiutasse le
persone con malattie genetiche a sentirsi meno sole nell’attesa
di una soluzione definitiva. È il secondo motivo, dopo quello
del finanziamento della ricerca, per cui ogni anno aderiamo
all’iniziativa.
Un meritato ringraziamento va a Lanfranchi Luciano e Giorgiatti
Adriana di Piateda, che hanno consentito di esporre, per la
prima volta, un elaborato presepe presso la sede della Uildm a
Talamona. Gli autori hanno rappresentato i luoghi della Terra
Santa. In particolare, nella zona centrale hanno inserito la
“spianata delle moschee” di Gerusalemme, con il famoso “muro
del pianto” e a lato la chiesa di Betlemme e alcuni monumenti
della Cisgiordania. Un presepe che ha cercato di comunicare i
principi della tolleranza, della convivenza e della solidarietà.
Un altro ringraziamento va alle 37 ditte che hanno partecipato
a questa maratona inviando gli auguri di Natale con i biglietti
natalizi di Telethon e regalando il panettone. In tutto le ditte
hanno raccolto ben 15.942 euro.
I complimenti anche alle scuole, agli ambasciatori Telethon
delle scuole primarie di Piateda (3195 €) e Poggiridenti (2125
€) e della scuola media di Talamona (341 €). In particolare è
importante segnalare che gli alunni di Piateda si sono classificati al primo posto su 65 scuole partecipanti nelle province di
Lecco, Sondrio e Bergamo, vincendo la visita ad un laboratorio
di ricerca presso l’Istituto Telethon Dulbecco di Milano.
Grazie anche ai docenti e ai ragazzi del Liceo Scientifico (176
€ Telethon – 1233 € Uildm), Artistico (64 € Telethon – 358 €
Uildm) e dell’Istituto Tecnico Commerciale (316 € Telethon –
333 € Uildm) di Morbegno, che hanno festeggiato il S. Natale
con i cioccolatini e il panettone di Telethon.
Da sottolineare che quest’anno è stata molto efficace anche la
partecipazione alla maratona dei commercianti valtellinesi, per
la eccezionale collaborazione offerta dall’Unione Commercianti
provinciale, che ha permesso di portare il numero dei salvadanai
per luoghi pubblici da 300 a 600 e di incassare 9196 euro.
Ancora i complimenti al primo classificato, per il terzo anno
consecutivo, il ristorante “La Locanda” di Talamona.
Il presepe di UILDM-
Questi fondi, che sono stati raccolti in questi mesi, saranno di
grande utilità in questo momento così importante per Telethon.
Siamo ad una, dopo venti anni di ricerche, si può dire: “si
cambia pagina”. Telethon è riuscito a creare un protocollo per
la cura di una malattia genica, il primo al mondo e a siglare un
accordo che permetterà di rendere disponibile questa cura per
tutti i malati, in ogni angolo del nostro pianeta.
Lo storico accordo presentato a Milano il 18 ottobre tra la
Fondazione Telethon, l’Istituto Scientifico San Raffaele e la
multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline GSK, rappresenta
una pietra miliare nella difficile sfida alle malattie genetiche.
L’accordo prevede che l’Hsr-Tiget presso il San Raffaele riceva da
GSK un primo investimento di 10 milioni di euro e che ne possa
ottenere altri successivamente da utilizzare nei suoi laboratori.
La multinazionale farmaceutica ottiene una licenza esclusiva
per lo sviluppo e la commercializzazione dei protocolli di terapia
genica. In questo modo i risultati ottenuti dai nostri scienziati
saranno in grado a loro volta di finanziare altre ricerche, creando un sistema di autofinanziamento.
Le sette malattie interessate dall’accordo sono: l’Ada-scid, la
Sindrome di Wiskott-Aldrich, la Leucodistrofia metacromatica,
la Beta Talassemia, la Leucodistrofia globoide, la Mucopolisaccaridosi 1 e la Granulomatosi cronica.
Importante è sottolineare che si prevede di estendere i protocolli di terapia genica ad altre 200 malattie genetiche rare
entro i prossimi 20 anni. Finalmente una svolta decisiva e
unica al mondo!
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23
il
Talamonese
Varie
???
STORIA DI FORMAGGIO
È difficile poter stabilire quando l’arte
casearia sia iniziata nel nostro territorio,
anche se sono certi gli influssi romanici
nella nostra arte casearia; dal latino Caseus derivano molti termini anche dialettali utilizzati nella nomenclatura dell’arte
casearia, caser, casera, cagiada, cagià...
Giulio Capitolino ci attesta poi come
l’imperatore Antonio Pio mangiasse con
avidità il formaggio alpino. Ma sono soprattutto i documenti storici
del periodo medioevale a dimostrare che
la produzione lattiero-casearia era particolarmente fiorente su quelle Alpi che
erano tutte in mano ai grandi feudatari
e al vescovo di Como: nel 1300 Vicima,
Bodria, Stavello, Olza, Luniga, appartenevano ai Gaifassi di Como, Pescegallo,
Tronella, Bonino,Torrenzuolo al vescovo
di Como.
Un documento del 15 febbraio 1545 ci
ricorda, per esempio, che Pietro de Mazzi
detto Bedolino lasciò tutto il suo ricco
patrimonio, l’alpe Trona Soliva, al Comu-
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ne di Gerola a patto che venissero celebrate sei messe all’anno in suo suffragio
e il giorno dei morti venisse distribuito a tutti i presenti sul sagrato della
chiesa pane, formaggio e sale, prodotti
da acquistarsi con i proventi dell’affitto
dell’alpeggio (ancora oggi quella richiesta viene rispettata e tutti gli anni a Gerola durante la funzione religiosa del due
novembre viene distribuito pane e Bitto
e due chili di sale).
Un altro documento del 1596, registrato
dal notaio di Sondrio Malacrida, si parla
della preziosità del Bitto e di un’ipoteca
su una casa per un mancato pagamento
di 67 brente di vino e 30 forme di Bitto.
Ma se negli alpeggi il quantitativo di latte giornaliero permetteva già in quegli
anni di produrre formaggi di qualità, nel
fondovalle e nei maggenghi la produzione
casearia era invece estremamente frammentaria: ogni famiglia contadina provvedeva direttamente alla lavorazione del
proprio latte, con risultati quasi sempre
scadenti causa soprattutto l’inadeguatezza delle attrezzature e la scarsità di
prodotto da trasformare
Il latte veniva lavorato in caldaia di dimensioni ridotte producendo quei piccoli
formaggi ancora oggi ricordati e conosciuti: Scimuut, Matusc, magnuca, stracchì, formaggi magri spesso verdognoli
per la mancanza di grasso. Forse era per
definire questo latte impoverito, al quale
era stato tolto una quantità notevole di
grasso, utilizzato per produrre il burro,
che si utilizzava questa terminologia dispregiativa: Scimut potrebbe derivare da
scemo, Matusc da matto e Magnuca da
poco valore, mangiar di poco.
Sarà la nascita delle prime latterie a migliorare la qualità dei formaggi prodotti
sul fondovalle: la necessità di riunire il
latte del paese in una latteria il cui fabbricato fosse idoneo alla conservazione
del latte e farlo caseare da un ottimo
casaro, divenne un obiettivo da perseguire con impegno e tenacia da parte degli
organi tecnici del comizio agrario e dai
vari amministratori locali (anche se circondati da una mentalità individualista,
da agricoltori che difficilmente potevano
capire l’utilità di socializzare una materia
Varie
prima importante come il latte).
Anche famiglie povere con un solo capo
di bestiame, spesso formate solo dalle
presenze femminili, poteva così avere
burro e formaggio di buona qualità riuscendo a risolvere il grosso problema
della conservazione: famiglie disagiate
con un paio di bestie i ghè rivava a tirà
a campà.
Con la nascita delle prime latterie si riesce finalmente a migliorare la qualità dei
nostri formaggi, e già nei primi anni del
Novecento nuove tipologie di formaggio
si aggiungono alla vecchia classificazione: latteria magro, latteria grasso, latteria semigrasso.
La prima latteria tra le tante difficoltà
nasce a Grosotto nel 1879 e grazie ad
alcuni amministratori illuminati, alla capillare informazione del consorzio agrario
e della cattedra ambulante dell’agricoltura, questa nuova forma associativa si
diffonde su tutto il territorio: le nuove
latterie sono già 26 nel 1883, crescono a
33 nel 1900 per giungere a 139 nel 1934
e a 150 nel 1952 quando in ogni contrada
c’è una latteria (nel comune di Cosio sono
addirittura censite 8 latterie)… Una presenza capillare sul territorio provinciale
che ha permesso un netto miglioramento
della qualità dei formaggi, del reddito
agricolo, ed ha svolto un ruolo sociale
di primaria importanza.
Anche Talamona diventa protagonista del
nascente movimento cooperativo caseario: la prima latteria sorge in via Piantellina (oggi via Valenti) nel 1880, voluta e
fondata dall’ingegner Valenti.
È la terza latteria della Valtellina dopo
Bormio e Grosotto. Le altre latterie sorgono molto più tardi: quella in Coseggio
nel 1907 per merito di Tarabini Guglielmo, e quella in Serterio nel 1924 per merito di Battista Gusmeroli (Righet).
La latteria sociale Valenti, società anonima cooperativa, diventa subito la latteria
più attiva della provincia, partecipa con
i suoi prodotti all’esposizione nazionale
di Milano vincendo la medaglia d’oro ed
un premio di £ 1000 per le pregiate produzioni di burro e di formaggio.
Alcuni documenti parlano di commerci
della latteria di Talamona con la Grecia,
l’Egitto, l’India; addirittura in una lettera
del 1879 inviata al prefetto si motiva la
richiesta della fermata dei treni a Tala-
mona anche per i prodotti lattiero caseari
della zona “… che presto avrebbe preso
il via una latteria sociale che avrebbe necessità di mezzi di trasporti pubblici per
l’esportazione di formaggi e burri…”
Talamona del resto viene sempre ricordata come il paese dei bravi casari, quasi
tutti residenti nella via dei mulini, del
“fium” che attraversava la contrada;
casari che per la loro elevate capacità
professionale erano richiesti dalla vicina Svizzera dove in molti andavano a
lavorare.
Le latterie assorbono ormai tutta la produzione di latte invernale e primaverile
della provincia, permettendo così al caseificio valtellinese di acquisire una precisa fisionomia ormai sempre più orientata al mercato e meno all’auto consumo.
Un grande contributo viene in tal senso
dai corsi di preparazione professionali
organizzati dal maestro casaro Giuseppe
Melazzini, che promuoveva un netto miglioramento del livello qualitativo ed una
prima standardizzazione delle caratteristiche del formaggio ormai conosciuto ed
apprezzato come formaggio di latteria.
Le latterie presenti capillarmente in tutti
i paesi e frazioni della Valtellina, al di là
delle funzioni economiche di miglioramento del reddito agricolo, svolgono poi
un’importante ruolo sociale.
Non si può infatti non riconoscere l’importante ruolo di aggregazione svolte
dalle piccole latterie i cui soci parteci-
25
il
Talamonese
pano attivamente e con interesse alla
gestione dell’attività, momenti di crescita professionale ma anche di crescita
culturale, di scambi, di idee.
La storia del formaggio ha naturalmente
subito un momento di crisi negli anni
Settanta con l’abbandono dell’agricoltura, la conseguente diminuzione del
patrimonio bovino e la diminuzione di
latte nei singoli paesi che non giustificano più economicamente la gestione di
piccole latterie di paese (sostituite dai
grossi caseifici provinciali e dai caseifici
dei grossi produttori di latte che preferiscono lavorare direttamente il loro latte).
C’è ancora una data in questa storia che
non può essere dimenticata: nel giugno
del 1996, Bitto e Valtellina Casera riescono ad ottenere la sigla europea più ambita, la denominazione d’origine protetta
(D.O.P.), marchio europeo che colloca i
nostri formaggi tra i 30 più importanti
prodotti caseari nazionali e ne permette una giusta valorizzazione internazionale…. Riconoscimenti importanti che
tutelano l’autenticità e la tradizione casearia di una provincia dove il formaggio
è sempre stato protagonista,
Dietro la DOP del il Valtellina Casera c’è
però il riconoscimento storico dell’importanza delle latterie di paese evidenziato
nel disegno del disco cartaceo presente
di formaggio: un paese, una piazza e un
uomo che porta il latte alla latteria.
Renato Ciaponi
il
Talamonese
Letture
Il 4 novembre e gli operatori di pace
Il Talamonese dicembre 2010. Il bell’articolo “4 novembre: commemorazione dei
caduti di tutte le guerre” ci esorta a evitare le guerre. Cristo: (Matteo 5,9) “Beati
gli operatori di pace”. Il filosofo cattolico
Landsberg: “La verità è se opera” cioè,
se noi affermiamo una buon’idea, un
nobile sentimento ma non la volontà di
attuarli, li neghiamo nell’istante stesso
che li affermiamo. I politici, per piacere,
promettono che opereranno per la pace e
l’ambiente, aiuteranno i popoli più poveri
e contemporaneamente che diminuiranno le tasse, cioè, per essere eletti, s’impegnano a non mantenere le promesse
virtuose. All’origine delle guerre ci sono
il nostro egoismo e la nostra ipocrisia.
Nessuno può determinare la storia, ma
essa è la risultante delle azioni di tutti.
Diamo quindi un contributo positivo ed
esortiamo con la parola e l’esempio gli
altri a collaborare.
Lo stato mondiale.
È l’unico mezzo per la pace. L’amore fraterno non lo realizzò. Nuovi motivi ora
l’impongono. Possiamo comunicare in internet, vedendoci in faccia, tra due punti
qualsiasi del mondo.
Le malattie contagiose, come la peste,
impiegavano anni per diffondersi. Adesso
prendono l’aereo. Occorre un’organizzazione sempre più efficiente della sanità
mondiale.
Lo stato mondiale permetterebbe di utilizzare, per la trasformazione ecologica
dell’industria, tutte le risorse ora spese
nelle guerre e negli armamenti, e quelle
che sono sottratte dalla malavita internazionale, che i singoli stati sono impotenti a dominare nel mondo globalizzato.
Eviteremmo che le produzioni inquinanti
siano trasferite negli stati compiacenti e
i finanzieri disonesti sfuggano ai controlli per mezzo dei paradisi fiscali. Diversamente sarebbe inevitabile l’estinzione
della umanità entro la fine del secolo,
a meno che una epidemia riduca drasticamente e per tempo la popolazione
mondiale indebolita dall’inquinamento.
(soluzione non auspicabile). Il disordine
globale provocherà fatalmente la creazione dello stato mondiale. Anticipiamolo in
modo democratico.
Fintanto che non sarà realizzata la Federazione Mondiale dovremo armarci,
perché, la debolezza di uno stato invoglia gli altri a sottometterlo. Quando la
supremazia militare americana era indiscussa, facevamo affidamento sull’ordine mondiale imposto dagli USA. Questa
supremazia sta venendo meno e gli europei, invece di aumentare le spese per gli
armamenti, le hanno azzerate! Il modo
più economico per difenderci è creare la
Federazione Europea, perché un esercito
europeo sarebbe più potente e meno costoso degli eserciti dei 27 stati europei
messi insieme.
La Federazione Europea, se realizzata,
sarebbe un modello e un incentivo per
Talamona in Canada
Navigo spesso in Internet e da appassionata di sport mi piace vedere i video di
sci, moto, bici ecc. Un giorno, con mia grande sorpresa, mi è capitato di vedere,
su un sito canadese che si occupa di mtb, un video con protagonista un atleta
talamonese che da alcuni anni partecipa alle gare di coppa del mondo di discesa con la bici ma questa volta ripreso su un sentiero di Talamona, recuperato e
riaperto da un gruppo di appassionati. L’emozione di vedere la nostra montagna,
Talamona e precisamente il “sentiero dei cani”, su un sito canadese visitato da
migliaia di utenti mi ha spinta a scrivere queste righe e comunicare i siti dov’è
possibile vedere questo bellissimo video.
http://www.velovert.com/information/3489/video-dh-marco-milivinti-a-lentra%E3%AEnement
www.mtb-forum.it/video-lallenamento-di-marco-milivinti/
Un’amante del territorio talamonese
26
la Federazione Mondiale e un passo verso
la sua realizzazione. Non si può perdere tempo. Il MFE Movimento Federalista
Europeo e la sua sezione giovanile JEF
fanno parte del movimento Federalista
Mondiale. Sono apolitici, l’iscrizione come simpatizzanti é gratuita e informa,
via internet, sulla Federazione. Per iscriversi rivolgersi a carloceruti@tiscali.
it. Alcuni scritti del MFE possono essere
letti all’indirizzo: http://insiemeperconoscere.forumfree.it
Come operare per la pace e per l’ecologia?
Alcune idee interessanti trovate sull’argomento:
N. 43 del 25/10/2009 di FAMIGLIA CRISTIANA pag. 11: Carlo Bo si definiva:
“cattolico, battezzato, aspirante cristiano”. La morale cristiana è più impegnativa della cattolica, che si ispira oltre che
al Vangelo, anche all’Antico Testamento
e alla Sacra Tradizione. Se fossimo veri
cristiani, creeremmo facilmente lo stato
mondiale. Disse Gesù: “È più facile che
un cammello passi per la cruna di un ago
che un ricco entri nel regno dei cieli”
Molti ascoltatori si spaventarono, benché fossero dei poveretti, perché egli con
“ricco” intendeva anche quelli che erano
fuori dall’indigenza. Se per ricco definiamo il benestante che utilizza per sé più
del reddito medio mondiale o più risorse
di quelle che il pianeta può sopportare,
la frase di Gesù è l’esatta traduzione in
campo economico del comandamento
“Ama il prossimo come te stesso” perché,
se il benestante utilizza più del reddito
medio, un altro avrà un reddito inferiore. Se il benestante utilizza più risorse
di quelle che la terra può sopportare un
altro oggi o tra i posteri ne sarà privo.
Siamo ladri e assassini. Se produciamo
più delle 2 ton/anno/testa di CO2, che la
natura può sopportare, rubiamo ai popoli
emergenti e ai figli le ultime possibilità
di utilizzare i combustibili fossili. Noi europei ne produciamo 12, i nordamericani
24, i cinesi 5, gli indiani 2 gli africani
1. Se produciamo i biocombustibili aumentiamo il prezzo dei cereali e i popoli
più poveri non li possono più acquistare.
Se un ladro dicesse: “smetterò di rubare
Letture
quando sarò ricco” provocherebbe la disapprovazione generale. Noi occidentali
diciamo: “vivremo ecologicamente appena la tecnica lo permetterà”, mentre
i denutriti muoiono subito, e i nostri
conoscenti non ci dicono: “ladri e assassini” perché sono nostri complici, ma
lo dice l’80% dell’umanità.
I popoli emergenti ci detestano perché
inquiniamo, distruggiamo le ultime risorse della terra e in passato abbiamo praticato il colonialismo e la schiavitù. Gli
africani vogliono l’indennizzo per i danni
che provocammo. Le colonie americane,
che acquistavano gli schiavi, dipendevano dall’Europa e parte della ricchezza da
loro prodotta giovò al nostro progresso.
I figli non devono espiare le colpe dei
padri, se usano l’eredità solo per indennizzare le vittime.
In un mondo equilibrato economicamente faremmo il sindacato mondiale degli
operai dell’automobile e ci opporremmo
alle multinazionali. Adesso siamo vittime, non innocenti, del nostro anticristianesimo.
La crisi economica attuale è strutturale.
Gli occidentali devono diminuire i loro consumi e il tenore di vita. Gli stati
emergenti stanno prendendo la guida
del mondo al posto dell’occidente. Solo
popoli virtuosi superano la crisi, si adattano alla nuova situazione senza andare
in rovina e poi fare la rivoluzione, che è
una terribile guerra, come fecero i cinesi
al contatto con l’occidente. Tansparency
International ci mette molto in basso
nella classifica dell’onestà delle nazioni.
Anche diversi stati del terzo mondo ci
precedono. Nessun popolo cattolico è
nella vetta della classifica.
Dobbiamo rinvigorire il nostro cristianesimo: “agli amici si dice tutto. Sì, si,
no, no tutto il resto viene dal maligno.
Non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non
debba essere manifestato”. Papa Gregorio
Magno si lamentava dei preti che addolciscono il cristianesimo per riempire la
chiesa e S. Tommaso d’Aquino esorta a
seguire, nella condotta personale, la coscienza, voce di Dio, prima del magistero, parola di prete.
Potrebbero l’assessore alla cultura e la
commissione cultura aprire un forum in
internet o invitare i talamonesi in un
forum già esistente o nella casa della
cultura per esaminare che cosa è giusto
/ ingiusto fare per la pace, l’ecologia e
la morale? Certamente questo è molto
laborioso, ma è l’unica via per passare
dall’apatia, dalla delega totale alle autorità politiche e religiose, alla collaborazione attiva, all’assunzione delle responsabilità. Poi anche i sacrifici, compresa e
condivisa la loro necessità, pesano meno,
non sono nemmeno più sacrifici. Nessuno è enciclopedico e sarebbe opportuno
costituire dei gruppi di studio in modo
che ciascuno approfondisca un argomento e poi riferisca ai concittadini le sue
il
Talamonese
conclusioni. Il rinnovamento, in democrazia, deve partire dal popolo. Vi sono
dei sacerdoti protestanti che predicano:
“studiate almeno mezz’ora al giorno, gli
argomenti che la coscienza vi suggerisce, per essere buoni cristiani e cittadini
democratici. La sovranità appartiene al
popolo, ma un sovrano ignorante e disinformato può essere solo lo zimbello dei
politici, che invece dovrebbero essere i
suoi dipendenti”.
Vorrei trattare presto anche le azioni pratiche da intraprendere individualmente e
in gruppo.
Carlo Ceruti
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
DI TALAMONA
Invita tutta la popolazione ad aderire alla
DOMENICA 22 MAGGIO
Ore 8 Ritrovo
-P
ulizia e ripristino dell’antica mulattiera
“Madonna di Ursatt” - Luniga
- Pulizia zona isola
Ore 13 Polenta taragna per tutti i partecipanti
L’Amministrazione Comunale fornirà guanti e sacchi per la pulizia.
ISCRIZIONI ENTRO MERCOLEDI 18 MAGGIO
Presso il municipio
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Giovedì 2 giugno, Morbegno:
Coro Monte Alben di Lodi,
Coro CAI Bovisio Masciago (MB)
Venerdì 3 giugno, Bormio:
Coro La Baiona di Bormio (SO),
Coro Stella Alpina di Bareggio (MI),
Coro Delphum di Dervio (LC)
Venerdì 10 giugno,
Chiesa in Valmalenco:
Coro C.A.I. Valmalenco di Chiesa in
Valmalenco (SO),
Corale Bilacus di Bellagio (CO),
Coro Fiocco di Neve di Ispra (VA)
Sabato 4 giugno, Aprica:
Coro Gambuer di Aprica (SO),
Coro Voci dalla Rocca di Breno (BS),
Coro Giuseppe Paulli di Cremona
Sabato 11 giugno, Grosio:
Coro Cime di Redasco di Grosio (SO),
Coro della Montagna “INZINO” di Gardone
Val Trompia (BS),
I Cantori del Caldone di Cerlongo (MN)
Domenica 5 giugno, Chiavenna:
Coro Nivalis di Chiavenna (SO),
Coro Idica di Clusone (BG), Coro Amici
della Montagna di Casteggio (PV)
Domenica 12 giugno,
Talamona e Sondrio:
Coro C.A.I. di Sondrio, Coro Stella Alpina di
Bareggio (MI), Coro Idica di Clusone (BG),
Coro Il Cantiere di Cremona, Coro Voci dalla
Rocca di Breno (BS), Coro della Montagna
“INZINO” di Gardone Val Trompia (BS),Coro
Giuseppe Paulli di Cremona, Coro Delphum
di Dervio (LC), Coro Monte Alben di Lodi, I
Cantori del Caldone di Cerlongo (MN), Coro
CAI Bovisio Masciago (MB), Coro Amici della
Montagna di Casteggio (PV), Coro Fiocco di
Neve di Ispra (VA)
Nota:
i concerti (tranne quelli di domenica 12
giugno, che saranno alle ore 9,00 e alle ore
16,00) avranno tutti inizio alle ore 21,00 e a
tutti sarà presente anche il Coro Valtellina
di Talamona.