La parola ha sangue e nervi: ci impegna, ci rende
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La parola ha sangue e nervi: ci impegna, ci rende
La parola ha sangue e nervi: ci impegna, ci rende significativi, testimonianti. Ponti. Anna Maria Farabbi mercoledì 21 marzo ore 18.00 Palazzo Leoni Montanari UMBERTO FIORI introduce Andrea Afribo dopo la fine della guerra d’indipendenza americana (1783) e durante la guerra del 1812 tra Stati Uniti e Regno Unito. Autore prolifico, i suoi principali libri di poesia sono: Saltwater Spirituals and Deeper Blues (1983), Whylah Falls (1990, seconda e terza ed. 2000 e 2010), Provençal Songs (1993 e 1997), Lush Dreams, Blue Exile. Fugitive Poems 1978-1993 (1994), Gold Indigoes (2000), Execution Poems (2001),Blue (2001), Illuminated Verses (2005), Black (2006), I & I (2009), The Gospel of X (2010). Oltre alla trasposizione teatrale di Whylah Falls (tradotta in italiano da G. Marra), ha pubblicato le opere teatrali Beatrice Chancy (1999), Québécité (2003) e Trudeau (2007). Nel 2005, a Toronto, è uscito il romanzo George and Rue, che riprende i tragici temi di Execution Poems. Di notevole rilevanza sono anche i suoi lavori di critica, che approfondiscono l’“Africadian literature”: l’antologia in due volumi Fire on the Water (1991-1992), Eyeing the North Star (1997) e Odysseys Home (2002). Clarke è impegnato nella lotta per la libertà e l’uguaglianza contro il razzismo e la segregazione, nonché contro la perdita del senso di identità e di appartenenza da parte degli immigrati africani da secoli stabilitisi in Canada. Tra i suoi premi: Portia White Prize for Artistic Excellence (1998), Governor-General’s Award for Poetry (2001), National Magazine Gold Award for Poetry (2001), Dr Martin Luther King, Jr. Achievement Award (2004), Pierre Eliott Trudeau Fellowship Prize (2005, 2008), Dartmouth Book Award for Fiction (2006), Eric Hoffer Book Award for Poetry (2009). Vive e lavora a Toronto, dove è docente universitario (E.J. Pratt Professor of Canadian Literature). Una scelta di poesie e il dramma Beatrice Chancy sono tradotte e pubblicate in Italia per LT2 Edizioni (Venezia 2012).••••• •Bruno Censori suona la chitarra elettrica e synth, oltre al bouzouki, i mandolini, l’oud. Ha lavorato come dimostratore per la Roland Musical Instruments; ha collaborato con la cantante Gilda Giuliani; ha scritto musica per il cinema. Nel 2005 ha aperto uno studio di registrazione producendo numerosi artisti, anche avvalendosi della sua competenza come ingegnere del suono. •Gionni Di Clemente è chitarrista versatile (classica, bossa, flamenco, fingerstyle, jazz) e suonatore di oud, sitar, bouzouki. Ha partecipato a importanti festival internazionali e ha lavorato per il cinema e il teatro. Il suo sito è: www. gionnidiclemente.com Umberto Fiori è nato nel 1949 a Sarzana (La Spezia). Poeta, scrittore, saggista e musicista, vive e insegna a Milano. Negli anni Settanta ha fatto parte, come cantante e autore di canzoni, degli Stormy Six, gruppo storico del rock italiano. In seguito ha collaborato con il compositore Luca Francesconi (per il quale ha scritto due libretti d’opera, Scene e Ballata, e numerosi altri testi), con il fotografo Giovanni Chiaramonte e con i videoartisti di Studio Azzurro. Del 2009 è Sotto gli occhi di tutti, un cd di canzoni tratte dalle sue poesie, in collaborazione con il chitarrista Luciano Margorani. È autore di saggi e interventi critici sulla musica (Scrivere con la voce, Unicopli, Milano 2003), sulla letteratura (Camillo Sbarbaro, Garzanti, Milano 1998; La poesia è un fischio, Marcos y Marcos, Milano 2007) e sulla scuola (Tutto bene professore?, Dalai, Milano 2003). Del 2007 sono il romanzo La vera storia di Boy Bantàm (Le Lettere, Firenze) e Dialogo della creanza (LietoColle, Faloppio). Il suo primo libro di poesia, Case, è uscito nel 1986 (San Marco dei Giustiniani, Genova). Sono seguiti, per Marcos y Marcos di Milano, Esempi (1992, nuova ed. 2004), Chiarimenti (1995), Parlare al muro (con immagini di M. Petrus, 1996), Tutti (1998) e La bella vista (2002). L’ultima raccolta, Voi, è stata pubblicata nel 2009 da Mondadori (Milano) nella collana “Lo specchio”. Le sue poesie sono presenti in venerdì 27 aprile ore 18.00 numerose antologie e sono state tradotte Palazzo Trissino in varie lingue. (Sala degliStucchi) PAUL POLANSKY introduce Roberto Nassi lunedì 16 aprile ore 18.00 Ridotto del Teatro Comunale GEORGE ELLIOTT CLARKE introduce Giulio Marra con Bruno Censori e Gionni Di Clemente (chitarre) Paul Polansky è poeta, scrittore, giornalista, fotografo e operatore umanitario. Discendente di una famiglia di immigrati cechi, è nato nel 1942 a Mason City (Iowa, USA). È noto per il suo grande impegno nella difesa dei diritti umani delle comunità Rom dell’Est europeo, iniziato George Elliott Clarke, poeta, dramma- dopo la scoperta, nell’ambito di ricerche turgo e critico letterario afro-canadese, sulle origini della migrazione ceca verso è nato nel 1960 a Windsor Plains, nella gli Stati Uniti, di un campo di concentraNuova Scozia. Tutta la sua opera è incen- mento destinato ai Rom a Lety (Boemia). trata sulla storia e sulla cultura delle co- Dal 1999 dirige progetti di aiuto e salvamunità nere del Canada, soprattutto della guardia di queste popolazioni nel Kosovo Nuova Scozia, per le quali ha coniato il e in Serbia, per conto delle Nazioni Uninome di “Africadians”, i discendenti da- te, della Society for Threatened Peoples, gli schiavi afro-americani che arrivarono della Kosovo Roma Refugee Foundanelle Province Marittime come leali- tion (ONG fondata da Polansky), della sti dell’Impero Unito o come fuggitivi, Voice of Roma. Una delle sue battaglie principali ha riguardato la denuncia delle condizioni di alcuni campi di rifugiati Rom nella zona di Mitrovica (Kosovo), in cui si sono registrate numerose morti per avvelenamento da piombo. Nel 2004 è stato insignito del prestigioso Weimar Human Rights Award, consegnatogli dal Nobel Günter Grass. Autore prolifico, la sua produzione è fortemente incentrata sulle sue lotte civili e sociali. Ha ���������� pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Stray Dog (Praga 1999), Not a Refugee (Sebastopol 2000), The River Killed My Brother (Praga 2000), Blackbirds of Kosovo (Oakland 2001), Living Through It Twice (Praga 1998), Bez domova v srdci Ameriky / Homeless in the Heartland (Praga 2002), Bus Ride in Jerusalem (Pristina 2003), To UNHCR, with Love (Praga 2003), Where Is My Life? (Split 2004) e Kosovo Blood, Sarah’s People, UN-Leaded Blood, Safari Angola, Gypsy Taxi (edite a Nish, rispettivamente nel 2004, 2005, 2005, 2006, 2007). In Italia è uscita nel 2009 l’antologia Unfeated / Imbattuto, che riunisce i versi composti tra il 1991 e il 2008 (trad. di V. Confido, Multimedia Edizioni, Baronissi) e nel 2010 la silloge Boxing Poems / Poesie sul pugilato (trad. di I. Costanzo, Volo Press, Lonato del Garda 2010). Ha pubblicato anche i racconti Black Silence (Praga 1998) e il romanzo The Storm (Praga 1999). Durante i lunghi anni trascorsi a contatto con i Rom, Polansky ha raccolto le loro storie di tradizione orale in un’opera in tre volumi, One Blood, One Flame, usciti tra il 2007 e il 2008 a Nish. Nel 2011 è apparsa in italiano La mia vita con gli zingari (pref. di P. Marcenaro, trad. di V. Confido, Datanews, Roma). domenica 6 maggio ore 18.00 Palazzo del Monte - ViArt NATALIA MOLEBATSI introduce Marco Fazzini con Claudio Fasoli (sax & electronics) Simone Serafini (contrabbasso) fotografie di Pino Ninfa Natalia Molebatsi, nata nel 1981 a Tembisa (Sudafrica), è considerata una delle più importanti voci poetiche sudafricane della generazione del post-apartheid. Spoken word artist, nelle sue performance la parola parlata spesso si trasforma in canto, fondendosi con molteplici ritmi e generi musicali (blues, dub, jazz, hip hop, reggae). Nel 2008 ha curato una collezione di poesie intitolata We Are... A Poetry Anthology (Penguin Books, Johannesburg) e nel 2009 è uscito il suo primo libro in versi, Sardo Dance (Ge’ko, Johannesburg). Ha pubblicato articoli su numerosi giornali e riviste accademiche e sue poesie sono apparse in diversi volumi e riviste nazionali e internazionali. In Italia è stata inserita nell’antologia I nostri semi - Peo tsa rona. Poeti sudafricani del post-apartheid (a cura di R. d’Abdon, Mangrovie, Napoli 2010) e suoi versi sono presenti in Anam cara. Sapienze antiche all’incrocio di mondi (a cura di A. Riem Natale, Forum, Udine 2006), in The Goddess Awakened (a cura di A. Riem Natale, L. Conti Camaiora e M. R. Dolce, Forum, Udine 2007) e in 2010: Annuario mondiale della poesia (a cura di F. Ciompi, “I Quaderni di Soglie”, 2010). Ha partecipato a numerosi festival di musica e poesia, sia in Sudafrica, sia all’estero (Olanda, Nigeria, Zimbabwe , Botswana, Senegal, Zimbabwe, Azerbaigiàn). In Italia è stata ospite di eventi culturali e di festival di poesia e letteratura in molte città, tra cui Venezia, Mantova, Genova, Trieste, Firenze, Bologna, Cagliari, Roma, Milano, Lecce. Sin dal 2005 si è esibita a fianco di importanti artisti e autori, tra i quali Nadine Gordimer (Premio Nobel), John Sinclair, Paul Polansky, Lance Henson, Carmen Yáñez; in ambito musicale, ha condiviso il palco, tra gli altri, con Mulatu Astatke, Aswad, Assalti Frontali, Hip Hop Pantusla. In Italia, nel 2011, ha collaborato con i musicisti friulani Leo Virgili e Simone Serafini, realizzando una performance di successo intitolata Soul Making. •Claudio Fasoli è sassofonista, compositore, docente e collaboratore di riviste musicali. Cresciuto nel famoso Quintetto “Perigeo” (anni ’70), si è poi dedicato come leader alla messa a punto di progetti per piccole formazioni jazz, con cui ha presentato la propria musica in innumerevoli concerti e festival, lasciando molte documentazioni discografiche. Ha collaborato, tra gli altri, con musicisti come H. Texier, M. Goodrick, L. Konitz, A. Romano, K. Wheeler, M. Schoof, P. Danielsson, T. Oxley, D. Holland, M. Brunello, B. Stenson etc., suonando in molti Paesi del mondo. Tra le sue altre collaborazioni, ricordiamo quelle con la Grande Orchestra Nazionale e il Quintetto di G. Gaslini, la Lydian Sound Orchestra, la European Music Orchestra. Insegna stabilmente a Siena e a Milano, ma ha tenuto corsi e seminari in molti altri luoghi, ed è Direttore Artistico del Festival di Padova. •Simone Serafini è un bassista, contrabbassista e compositore eclettico e creativo. Ha vinto vari premi come solista e assieme ad altri musicisti. Ha esperienze in diversi campi musicali, dal jazz al blues, dalla classica al folk. Ha collaborato e collabora con F. Bosso, F. Bearzatti, F. Cerri, E. Crivellaro, P. Tonolo, M. Tamburini, J. Riley, E. Bandini e molti altri. ������� Ha partecipato a numerosi concerti, festival e tournée. •Pino Ninfa collabora con i maggiori periodici italiani e fotografa il jazz da una vita. Da qualche anno ha coronato il sogno di includere la musica nei suoi lavori grazie ai progetti multimediali intrapresi al fianco dei più grandi artisti italiani, da P. Fresu a S. Bollani. Oltre ad aver collaborato con Emergency e ad essere il fotografo ufficiale di diverse kermesse (fra cui l’Heineken Jammin’ Festival), ha pubblicato vari libri fotografici: gli ultimi sono Sulle tracce dell’avventure. Omaggio a Hugo Pratt (CasadeiLibri, 2010) e Round about township (sul Sudafrica; ibidem, 2012). sabato 12 maggio ore 18.00 Palazzo Leoni Montanari ANNA MARIA FARABBI introduce Marco Munaro con Rossano Emili (sax baritono, clarinetto) e Angelo Lazzeri (chitarra) Annamaria Farabbi è nata nel 1959 a Perugia, dove risiede. Poetessa in dialetto e in lingua, è una delle voci più significative e originali della poesia italiana contemporanea. Premio Montale nel 1995 per la sezione inediti, ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Fioritura notturna del tuorlo (Tracce, Pescara 1996), Il segno della femmina (LietoColle, Faloppio 2000), La tua presenza (LietoColle, Faloppio 2002), Adlujè (Il Ponte del Sale, Rovigo 2003), Kite e Segni (con opere grafiche di S. Bicini, Studio Calcografico Urbino, Pescara 2005 e 2007), La magnifica bestia / Das prächtige wilde Tier (TravenBooks, Merano 2007). Seguono In nomine (con acquaforte di S. Melani, Due Lire, Santa Croce sull’Arno 2008), Il canzoniere Larosaneltango (Studio Calcografico Urbino, Pescara 2008), La neve (PulcinoElefante, Osnago 2008), La luce esatta dentro il viaggio (Aljon, Francavilla Marittima 2008) e, per le edizioni LietoColle di Faloppio, Solo dieci pani (2009) e La bambina cieca e la rosa sonora (2010, con musiche di V. Mastropirro). Ha anche pubblicato libri di prosa (Nudità della solitudine regale Marginalia, Zane, Melendugno 2000; La tela di Penelope, LietoColle, Faloppio 2003) e opere di saggistica e di traduzione (Le alfabetiche cromie di Kate Chopin, LietoColle, Faloppio 2003; Un paio di calze di seta, Sellerio, Palermo 2004; Il lussuoso arazzo di Madame d’Aulnoy, TravenBooks, Merano 2009). Sull’opera della Farabbi, Francesco Roat ha curato la monografia L’ape di luglio che scotta. Anna Maria Farabbi poeta (LietoColle, Faloppio 2005). ••••• •Rossano Emili, sassofonista, ha collaborato e registrato, tra gli altri, con l’Orchestra Sinfonica della Rai, l’Accademia Filarmonica Romana, T. Scott, B. Mintzer, W. Breuker, L. Konitz, P. Fresu, K. Tippett, Nexus, G. Gaslini, l’Electric Be Bop Band di P. Motian. Attualmente suona in varie formazioni jazz italiane come la B. Tommaso Orchestra, la Lydian Sound Orchestra, Minafric Orchestra di P. Minafra, fa parte del quartetto di sassofoni “Arundo Donax” ed è titolare della cattedra di sassofono al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. •Angelo Lazzeri è chitarrista, compositore, arrangiatore. Attivo in vari contesti jazz, ha suonato con musicisti come J. Chambers, D. Liebman, M. Roche, P. Fresu, R. Gatto e collabora da anni con D. Riondino. Si occupa anche di musica per il teatro e insegna presso il Conservatorio de La Spezia e nei Seminari Invernali di Nuoro Jazz. mercoledì 23 maggio ore 18.00 Palazzo Leoni Montanari MANUEL ALEGRE introduce Sandra Bagno Manuel Alegre è nato nel 1936 ad Águeda, in Portogallo. Poeta, romanziere e importante uomo politico, ha sempre coniugato l’attività letteraria con l’impegno civile. Il suo percorso politico comincia durante gli studi universitari a Coimbra, tra i gruppi di opposizione studentesca al regime di Salazar. Nel 1961 tenta l’occupazione dell’isola di São Miguel (Azzorre). Nel 1962 è in Angola dove appoggia, nell’ambito della Guerra d’Oltremare, i movimenti nazionalisti delle colonie contro le forze armate portoghesi; guida un tentativo di rivolta militare e nel 1963 viene arrestato dalla PIDE e recluso per sei mesi a Luanda. Torna in patria nel 1964 ma la persecuzione politica lo costringe all’esilio. Trascorre dieci anni ad Algeri. Dirige il Fronte Patriottico di Liberazione Nazionale e, attraverso le frequenze della radio “A Voz da Liberdade”, diffonde poesie e contenuti di resistenza e libertà. In Portogallo i suoi primi libri, censurati, circolano clandestinamente. Nel 1974 dopo la Rivoluzione dei Garofani torna finalmente nel suo paese ed entra nel Partito Socialista. Deputato, Vicepresidente dell’Assemblea della Repubblica, membro del Consiglio di Stato, nel 2005 e nel 2011 si è candidato come indipendente alla Presidenza della Repubblica. Considerato uno dei massimi scrittori contemporanei, è autore di raccolte poetiche e testi in prosa tradotti in varie lingue. Suoi romanzi e racconti, pubblicati a Lisbona, sono: Jornada de Àfrica, 1989 (in italiano: Jornada de Àfrica. Romanzo d’amore e morte del sottotenente Sebastiâo, pref. di M. L. Cusati, trad. di I. de Marco, Il Filo, Roma 2010); Alma, 1995; A terceira rosa, 1998; Uma carga de cavala- ria, 1999; Cão como nós, 2002 (in italiano: Cane come noi, trad. di M. L. Cusati, Il Filo, Roma 2008); Rafael, 2004; O quadrado, 2005 (in italiano: Il quadrato e altri racconti, a cura di M. L. Cusati, trad. di S. Urzini e C. Martins, Il Filo, Roma 2009); Um estrela, 2005 (in italiano: Una stella, trad. di M. L. Cusati, ill. di K. Dimartino, Sinnos, Roma 2010); O miúdo que pregava pregos numa tábua, 2010. I suoi libri di versi sono riuniti in sette volumi antologici usciti a Lisbona nel 2005 e intitolati Obra poética (preceduti da altre edizioni del 1989 e 1999). Nel primo volume è contenuta la silloge Praça da canção (1965); il secondo raccoglie O canto e as armas (1967), Um barco para Itaca (1971); il terzo Letras (1974), Coisa amar, coisas do mar (1976), Nova do achamento (1979), Atlântico (1981); il quarto Babilónia (1983), Chegar aqui (1984), Aicha conticha (1984), Vésperas de batalha (1989), Rua de baixo (1990), A rosa e o compasso (1991); il quinto volume riunisce Com que pena (1992), Sonetos do obscuro quê (1993), Coimbra nunca vista (1995); il sesto Alentejo e ninguém (1996), Che (1997), Pico (1998); il settimo Senhoras das tempestades (1998), Livro do portoguês errante (2001). In un’altra raccolta antologica, Trinta anos de poesia (Lisbona 1995), appaiono i suoi versi dagli esordi fino al 1993. Nel 2009, in due volumi, esce a Lisbona Poesia, con la produzione poetica completa di Alegre, compresa quella più recente (Sete sonetos e um quarto del 2005, Escrito no mar. Livros dos Açores del 2007, Nambuangongo, meu amor. Os poemas da guerra e Sete partidas entrambi del 2008). In Italia sono state pubblicate le sillogi Canto atlantico (trad. di R.Vecchi, Japadre, L’Aquila 1997) e Ci sarà un altro mare (trad. di G. Lanciani, con acquarelli di M. Fisch, Il Bradipo, Lugo 2011). È l’unico autore portoghese inserito nell’antologia Cent poèmes sur l’exil, edita dalla Lega dei Diritti dell’Uomo in Francia (1993). Molte sue poesie sono state musicate e cantate. Per l’insieme della sua opera ha ricevuto, tra le altre riconoscenze, il Premio Pessoa (1999) e il Gran Premio di Poesia dell’Associazione Portoghese degli Scrittori (1998). Nel 2010 l’Università di Padova ha inaugurato la cattedra Manuel Alegre, destinata allo studio della lingua, letteratura e cultura portoghese. le quali ha ricevuto importanti riconoscimenti letterari e civili. Numerose sono anche le edizioni italiane. Sarajevski tabut (Sarajevo 1993, Premio Libertà del PEN francese), uscito in Italia con il titolo La bara di Sarajevo (a cura di P. Del Giudice, trad. di S. Ferrari, Edizioni E, Trieste 1995; ADV, Lugano 2002), è un libro che riunisce una scelta di versi antecedenti la guerra e tutte le poesie dell’assedio, vincitore del Premio Fondazione Laboratorio Mediterraneo nel 1996. In italiano sono state pubblicate anche le seguenti raccolte poetiche: Il cieco canta alla sua città / Slijepac pjeva svome gradu (a cura di P. Del Giudice, trad. di S. Ferrari, Saraj, Milano 2006), Poesie scelte (a cura di V. Bianconi, Casagrande, Bellinzona 2009), Grasso di lepre. Poesie 1970-2009 (trad. di S. Ferrari e N. Sehović, Casarande, Bellinzona 2010), Le lacrime delle madri di Srebrenica / Suze majki Srebrenice (trad. di S. Ferrari e N. Sehović, ADV, Lugano 2010). Nel 2005 esce in italiano la sua opera di teatro Ho lasciato il mio cuore a Zvornik (trad. di S. Ferrari, Saraj, Milano). Nel 2009 Piero Del Giudice cura l’imponente Romanzo balcanico (Roma, Aliberti), che contiene le opere cinematografiche e teatrali di Sidran, la storia della sua famiglia e della Jugoslavia, la nascita di quel Paese e la sua dissoluzione. giovedì 7 giugno ore 18.00 Loggia del Capitaniato POETRY SLAM (DIECI POETI IN GARA) conduce Carlo Presotto Il poetry slam è una gara di poesia in cui gli autori competono leggendo i propri versi davanti a una giuria estratta a sorte tra il pubblico presente. La giuria valuta i concorrenti considerando i testi, il modo in cui vengono proposti e la reazione del pubblico. Maggiori informazioni sul regolamento e le modalità di iscrizione possono essere reperite nel blog: http://direpoesia.wordpress.com/.•• venerdì 25 maggio ore 18.00 •Carlo Presotto (Venezia, 1961), atPalazzo Leoni Montanari tore, drammaturgo e regista, dal 1982 ABDULAH SIDRAN collabora stabilmente con Il Teatro introduce Piero Del Giudice Stabile di Innovazione La Piccionaia I Carrara, di cui è direttore artistico. È stato coordinatore del Centro di Formazione Teatrale di Vicenza (Regione Veneto 1984/1992) e referente per diverse edizioni del progetto ETI. Esperto consulente del progetto pilota di Educazione ai linguaggi teatrali del Min. P. I. (1996/98), dal 1999 è docente di teatro per ragazzi presso l’Università Ca’ FoscaAbdulah Sidran, poeta, prosatore, dram- ri di Venezia. È direttore artistico della maturgo, sceneggiatore cinematografico, scuola di teatro Ossidiana di Vicenza e del è una personalità centrale della letteratura centro studi veneto E. Bottini. bosniaca e della poesia contemporanea europea. Nato alle porte di Sarajevo (ad Hadžići) nel 1944, ha vissuto e lavorato nella capitale della Bosnia-Erzegovina, sabato 9 giugno ore 18.00 battendosi per la sua città tra il 1992 e il L’Officina arte contemporanea 1996 durante l’assedio delle truppe ser- dire poesia off be guidate da Mladić. Recentemente si è CRISTINA ALZIATI trasferito in un piccolo villaggio vicino a ANDREA LONGEGA Goražde. Importantissima la sua presenza nel cinema slavo, quale autore delle sceneggiature dei film Ti ricordi di Dolly Bell? (1981, Leone d’Oro a Venezia) e Papà è in viaggio d’affari (1985, Palma d’Oro a Cannes) di Emir Kusturica, Kuduz (1989) e Il cerchio perfetto (1997) di Ademir Kenović, Feste a Sarajevo di Benjamin Filipović (1991), e del corto Detorsione di Stevan Arsenjevic (2003) che vince l’Orso Cristina Alziati, poetessa e traduttrice, d’Oro a Berlino e ottiene una nomina- è nata a Milano nel 1963 e ha studiato tion all’Oscar. Ha cominciato a pubblica- filosofia.Vive a Berlino e lavora come inre negli anni Settanta, con opere in versi terprete. Il suo esordio poetico risale al e in prosa tradotte in varie lingue e per 1992, anno in cui una sua silloge di versi viene pubblicata in antologia, accompagnata da una convinta presentazione di Franco Fortini. La silloge confluisce nella sua prima raccolta di poesie intitolata A compimento (intr. di L. Lenzini, nota di F. Fortini, Manni, San Cesario di Lecce 2005), che vince il Premio Internazionale di Poesia Pier Paolo Pasolini. Nel 2011 dà alle stampe Come non piangenti (quarta di copertina a firma di F. Pusterla, Marcos y Marcos, Milano). Collabora con il Centro Studi Franco Fortini. Ha tradotto dal tedesco il breve saggio del filosofo Hans Robert Jauss, Le questioni di Giobbe e la loro replica a distanza. Goethe, Nietzsche, Heidegger (“L’ospite ingrato”, n.s. 1, Verità, relativismo, relatività, a cura di T. Perlini, Quodlibet, Macerata 2008) e la novella del classico della letteratura Theodor Storm, Renate (inedito). Andrea Longega è nato a Venezia nel 1967 e vive a Murano. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Ponte de mèzo (Campanotto, Pasian di Prato 2002), Fiori nòvi (LietoColle, Faloppio 2004), El tempo de i basi (Edizioni d’if, Napoli 2009), Da staltra parte de la riva (tre poesie e un’incisione di G. Bevilacqua, Edizioni dell’Ombra, Salerno 2010) e Finìo de zogàr (Il Ponte del Sale, Rovigo 2012). Suoi versi sono contenuti nel libro fotografico Venicevenezia (di L. Freed e C. Corrivetti, Postcart, Roma 2006) e nelle riviste “L’Ulisse”, “Poeti e poesia”, “Tratti”, “Il monte analogo”, “Il calzerotto marrone”. mercoledì 13 giugno ore 18.00 Chiostri di Santa Corona JESÚS URZAGASTI introducono Claudio Cinti e Silvia Raccampo Jesús Urzagasti, nato nel 1941 nella Provincia del Gran Chaco (Tarija, Bolivia), è uno tra i massimi scrittori boliviani viventi. Tirinea (Buenos Aires 1967) è il suo esordio narrativo, a cui hanno fatto seguito Cuaderno de Lilino (La Paz 1972), En el país del silencio (La Paz 1987), De la ventana al parque (La Paz 1992), La colina que da al mar azul (La Paz 1993), Los tejedores de la noche (La Paz 1996), Un verano con Marina Sangabriel (La Paz 2001), El último domingo de un caminante (La Paz 2003), Un hazmerreír en aprietos (La Paz 2005). Una prima raccolta della sua opera poetica ha visto la luce con il titolo Yerubia (La Paz 1978) ed è confluita nel più recente El árbol de la tribu (La Paz 2004; traduzione italiana ampliata, a cura di C. Cinti e S. Raccampo, L’albero della tribù, Il Ponte del Sale, Rovigo 2012). Insieme con la poetessa Sulma Montero ha pubblicato il libro Fronda nocturnas (La Paz 2008). Tutte le sue opere sono attualmente in corso di riedizione presso l’editore Gente Común di La Paz. Claudio Cinti ha curato la traduzione italiana di Tirinea (Crocetti, Milano 2002) e di De la ventana al parque / Dalla finestra al parco (Sinopia, Venezia 2012). La prima traduzione mondiale del romanzo En el país del silencio, da molti considerato il suo capolavoro, è stata realizzata negli Stati Uniti nel 1994 (In the Land of Silence, Arkansas University Press, Fayetteville). Altre opere di Urzagasti sono state tradotte in portoghese, inglese e tedesco.```
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